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www.gazzetta.it venerdì 4 novembre 2011 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 115 ­ Numero n 260 Anno

INTER

JUVE

NAPOLI

Entusiasmo Champions, ripresa atletica e... soldi: il tecnico ci prova

Alle Iene: «Non ho il parrucchino, è roba mia. Bastano 10.000 dollari...»

Il Matador meno lucido in area da quando Mazzarri gli chiede di coprire

ELEFANTE A PAG. 8

D’ANGELO A PAG. 11

MALFITANO A PAG. 12

Rincorsa al 3° posto Ranieri vara il piano Claudio Ranieri, 60 anni FORNASARI

Conte: «Del Piero via? No, è fondamentale»

Cavani e i sacrifici che costano gol

Antonio Conte, 42 anni RATTINI

Edinson Cavani, 24 anni LAPRESSE

IBRA M O B AUTOBIOGRAFIA BOMBA DI UN CAMPIONE A CUI PIACE PARLARE CHIARO NEL PROSSIMO LIBRO FIRMATO ZLATAN CE N’E’ PER TUTTI E QUESTO NON E’ CHE IL PRIMO CAPITOLO

SU GUARDIOLA «Sei senza attributi. Te la fai sotto davanti a Mourinho! Vaffa...»* SU MESSI «Ha chiesto di giocare in un altro ruolo e Pep ha preferito accontentare lui» SU SE STESSO «Andavo in auto a 325 all’ora, quante cavolate ho fatto nella mia vita» *

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Versione edulcorata, nel servizio all’interno la versione originale.

BOCCI, CONDO’, RICCI, WEGERUP ALLE PAGG. 2­3

DOPO LA PAURA VERRA’ OPERATO PER RIPARARE LA MALFORMAZIONE ORIGINE DELL’ISCHEMIA

Cassano, oggi l’intervento al cuore Canta con D’Alessio. Pato lo va a trovare: «Parlava in barese, non lo capivo» 3 Antonio Cassano, 29 anni, ha esordito nel Milan il 6 gennaio 2011 contro il Cagliari

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EUROPA LEAGUE FASE A GIRONI

Brocchi rimette in corsa la Lazio Udinese: tonfo con l’Atletico Ora per Reja c’è il Vaslui nella gara­spareggio Friulani raggiunti in vetta ALLE PAGINE 14­15 3 Christian Brocchi, 35 anni RICHIARDI

MOTOGP A VALENCIA TRIBUTO A SIMONCELLI

SYNC

DELLA VALLE E MANCINI ALLE PAGG. 5­6

SU SPORTWEEK

Ecco le Williams La sfida italiana delle sorellone Domani in edicola a € 1,50 con la Gazzetta dello Sport

Capirossi col 58 di Sic Casco speciale per Vale Rossi: «Di Marco ricordo soltanto l’allegria» Paddock tutto per il romagnolo. Loris saluta FALSAPERLA E IANIERI ALLE PAGG. 26­27

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

Bini Smaghi non vuole dimettersi dal comitato esecutivo della Bce. Oggi ci proverà Zamparini.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENE

PRIMO PIANO

IN ITALIA PER RIZZOLI

Nelle prenotazioni supera Harry Potter L’autobiografia di Ibra, firmata dallo stesso Zlatan con lo scrittore svedese David Lagercranz è un caso in Svezia.

Uscirà l’11 novembre, ma nelle prenotazioni ha già superato il record di Harry Potter. In Italia verrà pubblicata da Rizzoli e uscirà il 15 novembre con il titolo «Io, Ibra» (qui accanto la copertina). Si tratta di un «racconto verità» come si intuisce dal primo capitolo....

Ibra attacca tutto il Barça «Ho urlato a Guardiola: tu non hai le palle, tremi davanti a Mou» In Svezia esce un’anticipazione della biografia «Io Zlatan» «A Pep ho detto: sono una Ferrari, mi guidi come una Fiat» ALESSANDRA BOCCI JENNIFER WEGERUP

Le parole volano, la carta rimane e canta, e qualche volta, come in questo caso, strilla. «Non credo alle cose che mi vengono riportate», ha detto il composto Guardiola qualche settimana fa, quando Zlatan Ibrahimovic è rimasto a casa con un guaio muscolare, ma a Barcellona per l’apertura della Champions League era arrivato tutto il Milan con un carico involontario di polemiche generate da vecchie dichiarazioni dello svedese. Ora, se avrà la bontà di sfogliare le prime pagine dell’autobiografia di Zlatan Ibrahimovic, della quale il quotidiano AftonBladet ha anticipato il primo capitolo, Guardiola non potrà più dire di non credere. In quel libro c’è nero su bianco quello che lo svedese pensa di lui. E non sono cose simpatiche. Vado al massimo Che Ibrahimo-

vic non amasse il suo ex allenatore lo si era capito da tempo. Il filosofo, lo chiamava, e infatti a Barcellona è stato uno

chia Range Rover, e non pare tipo da amare il lusso chiassoso. A Ibra invece le macchinone piacciono e gli secca non poterle usare quando vuole. «Per quale motivo il club deve decidere cosa guido?».

Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, svedese BUZZI

scontro di filosofie, o quanto meno di stili di vita. Il politicamente corretto Guardiola con i suoi seguaci contro lo scorretto Ibra, che si bea di dire che gli piace correre in macchina («andavo a 325 all’ora, lasciandomi dietro la polizia, quante cazzate ho fatto») e gli piace la gente che passa con il rosso. Loro, invece, Xavi, Iniesta, Messi, tutti tranquilli, «come

bravi studenti nello spogliatoio». Ibra lo spaccone si annoia. A lui piace osare, rischiare, magari rompere: per esempio, in una fredda notte a Barcellona si schianta contro un muro con la macchina. Una delle cose che lo seccava di più era il divieto di usare Porsche e Ferrari per andare all’allenamento. D’altra parte, Guardiola ha girato per anni con una vec-

La tempesta del dubbio Un minimo di democrazia è presente anche a Milanello, dove Capello faceva lasciare le auto costose fuori dai cancelli, e dove anche adesso è preferito un classico arrivo con le macchine degli sponsor. Ma a Milanello Ibra si sente di casa, mentre a Barcellona era triste, tanto triste che pensò di smettere di giocare. All’inizio in Catalogna non va male, però le cose peggiorano in fretta. «Messi ha cominciato a parlare chiedendo un altro ruolo e Guardiola ha preferito accontentare lui». Pssa un un po' di tempo e Ibra chiede un incontro con Guardiola, dicendogli: «Io sono una Ferrari, mi guidi come se fossi una Fiat». Dopo quell’incontro la situazione si deteriora ancora. Guardiola non lo guarda neanche più e Thierry Henry cerca di sdrammatizzare scherzando con Ibra. «Ciao Zlatan, ti ha guardato oggi?», gli domanda una volta. Ibra ri-

sponde: «No, ma l’ho visto da dietro». Il francese chiude: «Auguri, le cose stanno migliorando!». Il coniglio e il superuomo Il mas-

simo disagio viene raggiunto in una partita contro il Villarreal. Il Barça è appena uscito dalla Champions eliminato dall’Inter di Mou, la squadra che Zlatana ha lasciato proprio

con il miraggio delle vittorie totali del Barça. Ibrahimovic deve entrare negli ultimi minuti dalla panchina e più tardi nello spogliatoio perde le staffe. «Sei senza coglioni. Ti caghi addosso davanti a Mourinho, non vali un cazzo rispetto a lui! Vaffanculo!», dice all’allenatore. «Ero letteralmente impazzito, non avrei voluto essere nei panni di Guardiola

LE REAZIONI IN SPAGNA A MADRID E A BARCELLONA; GRANDE SPAZIO ALLA BIO DELLO SVEDESE. E LEO HA RISPOSTO ALLE ACCUSE

Il dribbling di Messi: «Noi con lui siamo stati bene» Nell’ambiente Real, grande soddisfazione per le parole del milanista FILIPPO MARIA RICCI MADRID

La notizia del giorno. A Barcellona come a Madrid. In Catalogna le parole di Zlatan Ibrahimovic sono state prese come l’ennesima uscita fuori dai pali del milanista, nella capitale ridevano sguaiatamente sotto i baffi. Il tutto con la frase

più scurrile che campeggiava su qualsiasi pagina web spagnola, quel «te cagas encima», te la fai sotto, che Ibra ha mollato a Pep parlandogli di Mou. Al Barcellona sono stati fortunati coi tempi, perché le dichiarazioni dell’ex blaugrana sono arrivate dopo che aveva parlato il presidente Rosell, e in una giornata senza conferenza stampa. Leo si smarca Il silenzio è stato

però rotto da Leo Messi, uno di quelli tirati in ballo da Ibra, che al Mundo Deportivo ha detto: «Non so cosa pensa lui però io con Ibra sono stato bene, e come me tutto lo spogliatoio». Poche parole, ma chiare. So-

prattutto perché lo svedese, nel suo libro, sottolinea come la situazione fosse peggiorata proprio dopo che Messi aveva chiesto e ottenuto di giocare nel ruolo di «finto centravanti», complicando le cose nell’attacco blaugrana (e togliendo spazio allo stesso Ibra). In effetti, la mossa di Guardiola, che cominciò a schierare la «Pulce» nel cuore del tridente, coincise con l’esplosione di Messi in zona gol: 34 reti in 35 presenze (l’anno prima ne aveva fatti 23), che gli valsero il titolo di Pichici della Liga 2009-10. Tutto mentre Ibra faceva i conti con una stagione opaca, povera di soddisfazioni e ricca di sostituzioni, come

quella, doppia, nelle semifinali di Champions perse contro l’Inter di Mourinho. «Sono stato bene con Ibra, e come me tutto lo spogliatoio»: il commento di Messi è anche una difesa dei propri compagni, descritti dallo svedese come degli studenti silenziosi, sempre pronti a obbedire e incapaci di protestare. E Guardiola? Oggi in sala stam-

Ibrahimovic e Messi LAPRESSE

pa arriva Victor Valdes, domani tocca a Guardiola, per presentare la sfida di domenica a Bilbao. Pep già un anno fa aveva schivato con grazia, diplomazia e mestiere le polemiche generate dalle frasi di Ibra, che andando via da Barcellona gli

aveva dato ironicamente del «filosofo». Ora ha due giorni di tempo per preparare le sue risposte ai dardi che gli tira lo svedese a mezzo autobiografia. Messi e Villa E parlando di cattivi rapporti, ieri Rosell e Messi hanno seppellito voci in arrivo da Valencia: secondo un quotidiano locale Villa e Leo non si sopportano. «I primi ad essere sorpresi da queste voci siamo noi — ha detto l’argentino — insieme stiamo bene, e nello spogliatoio i rapporti sono ottimi. L’importante e che io e David sappiamo che si tratta solamente di bugie». © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

SUI SITI SPAGNOLI

I tifosi lo attaccano «Sei spazzatura» La frase di Ibra a Guardiola fa il giro dei principali siti sportivi spagnoli, e su quelli catalani (Sport e Mundo Deportivo) si

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Messi chiedeva di giocare in un altro ruolo e Pep ha preferito accontentare lui Henry al Barça mi diceva: "Ciao Zlatan, oggi il mister ti ha guardato?"

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scatenano i commenti dei tifosi, che scrivono: «Invidioso per non essere stato all’altezza della migliore squadra del mondo»; «Zlatan è spazzatura, maleducato, prepotente e sopravvalutato»; «è il tipico nuovo ricco prepotente»; «uno dei peggiori acquisti della storia del Barça».

v La colpa di Pep? identiKit & CARRIERA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

Preferirgli Leo, il più forte di tutti Il misurato catalano e lo svedese sopra le righe: storia di un costoso feeling mai nato PAOLO CONDO’

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Mourinho illumina la stanza dove entra, Guardiola chiude le persiane

pre peggio. Telefona ai vecchi amici del quartiere Rosengård di Malmöe per chiedere consigli. Qualcuno gli avrebbe anche proposto di andare in Spagna per «spaccare alcune cose», ma, bontà sua, Ibra rifiuta. «Sono stati gentili — scherza — ma diciamo che non sarebbe stata la soluzione ideale...». Calma piatta A Milanello Ibra

in quel momento. Lo odiavo». Per il tecnico portoghese, invece, Ibra ha soltanto tenerezze: «Mourinho illumina la stanza dove entra, Guardiola chiude le persiane». L’understatement perenne dell’allenatore catalano, il filosofo, non va giù a Ibra, il badboy. «Bollivo dentro», scrive. Ibrahimovic, abituato ad avere sempre successo nelle sue squadre, sta sem-

Lui, Mou e l’altro Zlatan Ibrahimovic con Pep Guardiola e José Mourinho. Con Pep il trentenne campione svedese non ha mai trovato l’intesa

pare aver trovato l’ambiente ideale, la pace dei sensi calcistici. Se i tifosi vogliono scoprire qualcosa di più sui lati oscuri del giocatore meno politicamente corretto del mondo, non hanno che da aspettare una decina di giorni: il 15 uscirà in Svezia e contemporaneamente in Italia la biografia di Zlatan (la versione italiana è pubblicata da Rizzoli). Per ora, certe dichiarazioni hanno già fatto fuochi d’artificio, ma a un tipo così accendere gli animi prima di Milan-Barcellona sembrerà certamente una bella impresa. All’andata Ibra e Guardiola non si sono incontrati, perché Ibra era infortunato. Chi si aspetta la stretta di mano a San Siro forse resterà deluso.

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Cominciamo col dire che Zlatan Ibrahimovic arriva a Barcellona in quanto unica possibile pedina di scambio con Samuel Eto’o. Consapevole di aver fatto il suo tempo al Camp Nou, dove la stella di Messi sta definitivamente decollando, nel 2009 l’africano non rinnova il contratto, ponendosi sul mercato. Il suo ingaggio può venire sopportato da non più di 3-4 club al mondo; fra questi, solo l’Inter ha in rosa un fuoriclasse apprezzato da Guardiola e disponibile alla cessione (il primo dei famosi mal di pancia). L’affare è tutto di Moratti, che incassa pure 30 milioni di conguaglio, ma il Barça brucia di entusiasmo per l’acquisto più costoso della sua storia, mediaticamente in grado di rivaleggiare con Ronaldo, Kakà e Benzema, appena acquistati da Florentino Perez per rilanciare il Real. Poco da dirsi Ibrahimovic ha ragione quando racconta che fin dal primo approccio il feeling con Guardiola scarseggia. Del resto, cosa mai può avere in comune uno street fighter istintivo e volubile come lo svedese con un colto e raffinato baronetto catalano? Nulla. Infatti Pep, timoroso di aver realizzato la sciocchezza di mercato del secolo, inizialmente si sforza di trovare un canale di comunicazione. Ma il primo a non crederci è lui, per i motivi di gestione dello spogliatoio che Zlatan racconta nell’autobiografia. Ciascuno di noi è libero di preferire la comunità educata e rispettosa oppure il singolo campione che fa come gli pare; di certo il Barcellona

Leo Messi, 24, con Guardiola IMAGE

Ibra è stato l’acquisto più caro del Barcellona: un disastro, anche in uscita è un grande club e Ibrahimovic è un grande giocatore, ma per stare assieme non sono proprio tagliati. La tensione del rapporto umano impossibile deflagra definitivamente quando Messi, a gennaio, viene spostato dalla fascia al centro; Ibra è via via emarginato dalla formazione sino a diventare una riserva, e i suoi rabbiosi lamenti sono comprensibili anche senza chiamare in causa il superego. Il problema è che Leo, nella nuova posizione, diventa il più grande attaccante della storia del calcio (Maradona e Pelé li consideriamo due «10»); per una punta giocargli accanto è un compito ingrato perché la polpa delle ciliegie toccherà sempre al-

l’altro, come ben sa lo stesso David Villa, successore di Ibra e ombra dell’implacabile cecchino che era al Valencia. Alzi però la mano chi, dovendo scegliere fra Messi e Ibra, o fra Messi e Rooney, o fra Messi e Ronaldo, o fra Messi ed Eto’o, non sceglierebbe Messi... La fine Disastroso in entrata, per il Barcellona l’affare Ibrahimovic diventa addirittura catastrofico in uscita, perché i 23 milioni pagati dal Milan sono un’inezia rispetto al valore dello svedese, e creano una minusvalenza senza precedenti nel bilancio blaugrana. Guardiola si prende la responsabilità di spingere per la cessione - in effetti sarebbe insensato tenere Zlatan in panca - e indennizza il Barça nell’unico modo possibile: Champions, Liga, Supercoppe, col siderale Leo che continua a crescere. Complicato per tutti recitare da Ferrari quando in pista c’è chi fila alla velocità della luce. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

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IL CASO NELLE MANI DI UN LUMINARE LO SPECIALISTA DEL POLICLINICO DI SAN DONATO

Carminati e quell’operazione-miracolo di 20 anni fa Operò su un feto al cuore dall’utero della mamma MILANO

Mario Carminati, 59 anni ANSA

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I GIORNI DIFFICILI Il calvario di Cassano inizia al rientro da Roma.

SABATO Ore 23.50 Alla Malpensa avverte un giramento di testa. DOMENICA Ore 5 Arriva al pronto soccorso del Policlinico e poi viene trasferito in Neurologia. MERCOLEDÌ Ore 13.20 Il comunicato del Milan. OGGI Ore 7.30 L’intervento al cuore. Antonio Cassano 29 anni LAPRESSE

Si chiama Mario Carminati, ha 59 anni ed è specializzato in malattie dell’apparato cardiovascolare e pediatria. E’

lui il luminare che questa mattina opererà al cuore Antonio Cassano, per chiudere il forame ovale pervio che ha innescato il coagulo di sangue e la conseguente sofferenza ischemica. Mario Carminati è nato a Bergamo il 2 luglio 1957. Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia nel 1976 e attualmente è direttore dell’unità operativa

di cardiologia pediatrica presso il Policlinico San Donato. Intervento pioneristico Carminati è considerato il più grande esperto europeo del settore: vent’anni fa ha operato al cuore una bimba direttamente nell’utero della madre ed è l’unico caso al mondo in cui il paziente è sopravvissuto a un’operazione di questo tipo

Batti... cuore

effettuata nella pancia della mamma. La paziente si chiama Michela Tomatis e venne operata per una stenosi valvolare aortica critica, un gravissimo difetto cardiaco che non le avrebbe consentito di sopravvivere dopo il parto. La malformazione fu scoperta al settimo mese di gravidanza e l’unica possibilità per evitare la morte della bambina era una

L’operazione Stamattina alle

7.30 Cassano verrà trasferito nel padiglione Sacco per un intervento senza bisturi effettuato dal professor Mario Carminati. E’ una procedura di cardiologia interventistica tramite catetere fatta in anestesia locale (più un leggero

Ha scherzato con Seedorf: «Obama, grazie di essere venuto» Telefonata di Mou

Alle 7.30 Antonio verrà operato senza bisturi per riparare la malformazione cardiaca

Massimo ha 14 anni, tifa Milan, sogna di fare il giornalista e ieri ha passato la giornata davanti al padiglione Monteggia del Policlinico di Milano. Massimo era come ipnotizzato dalle porte dell’ascensore, che ieri si saranno aperte chissà quante volte per far entrare ed uscire tre quarti di squadra rossonera. L’ospedale sembrava la zona mista di San Siro: oggi è il giorno dell’operazione di Antonio Cassano, indispensabile per riparare la piccola malformazione cardiaca che sabato sera gli ha provocato un’ischemia, così dirigenti e giocatori del Milan hanno voluto rendere più leggera la sua vigilia più delicata. Massimo sarebbe voluto salire al terzo piano e rag-

giungere l’ultima stanza in fondo al corridoio per salutare di persona Cassano, ma l’attenzione è altissima al Policlinico, per garantire al giocatore la sua privacy. Per questo i visitatori autorizzati vengono scortati nel reparto Neurologia e nessun altro si può avvicinare a quella stanza. Così il ragazzino deve accontentarsi di scrutare i volti dei suoi idoli per sapere come sta Cassano, ricoverato da sabato notte dopo un malore al ritorno della trasferta di Roma. Mercoledì un comunicato del Milan ha chiarito che si è trattato di sofferenza cerebrale su base ischemica provocata da un forame ovale pervio cardiaco (Pfo). Il giocatore non ha avuto deficit neurologici e potrà tornare a giocare (presumibilmente in 4-6 mesi), ma prima dovrà sottoporsi a un piccolo intervento. Il peggio è passato Il via vai inizia qualche minuto prima delle 15. Cassano accoglie gli ospiti in tuta

grigia e t-shirt blu. Nella stanza con due letti ci sono la moglie Carolina, la madre Giovanna e il cugino Nicola. Il primo ad arrivare è l’ex interista Materazzi, poi tutti gli altri: dirigenti (Galliani e Braida), staff (Gandini, Tognaccini, Landucci, Fiori) e compagni di squadra: Nocerino, Bonera, El Shaarawy, Valoti, Van Bommel, Thiago Silva, Yepes. Gli ultimi sono Emanuelson («E’ una bella persona ed è molto attivo nel gruppo. Quando non c’è senti che manca», ha detto), Robinho e Seedorf: «Grazie Obama che sei venuto a trovarmi», ha detto Antonio all’olandese, usando il soprannome che lui stesso ha inventato per Clarence. Cassano non ha perso la voglia di scherzare, ripetono tutti. E a un’infermiera che gli ha chiesto se si sentiva confuso ha risposto: «Sono confuso dalla nascita». Al terzo piano è salito anche Gigi D’Alessio: «Abbiamo cantato "Un cuore malato"», ha detto ridendo. Poi ha aggiunto: «Cassa-

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no sta ’na Pasqua». Forse gli peserà non poter bere latte, per via del digiuno pre-intervento. «E’ l’unica sostanza dopante che prende durante la giornata», ha spiegato Massimiliano Allegri. Tanti gli sms di «in bocca al lupo», in serata il barese ha ricevuto anche la telefonata di Mourinho.

IN SALA OPERATORIA MENO DI UN’ORA

Oggi l’intervento Tutto il calcio tifa per Cassano FABIANA DELLA VALLE MILANO

valvuloplastica intrauterina sperimentale, un intervento difficilissimo con un tasso di sopravvivenza inferiore al 50%. Carminati operò nel 1991 presso il Guy’s Hospital di Londra, insieme agli specialisti inglesi Shakeel A. Quireshi e Michael Tynan. Michela oggi sta bene e conduce una vita normale.

sedativo): verranno introdotti due ombrellini metallici con una sonda che passa attraverso la vena femorale, uno nell’atrio destro e uno nell’atrio sinistro, per chiudere il buchino. Il percorso nella sonda verrà controllato con un elettrocardiogramma e con i monitor radiologici. L’operazione dura poco, da mezzora a un’ora, ma il tempo dipende dalle caratteristiche del difetto e dalle difficoltà incontrate nell’avanzamento della sonda. Non si può dire con certezza assoluta che il Pfo sia stata la causa dell’ischemia, però è l’unica anomalia riscontrata in questi giorni. Poi Antonio dovrà rimanere in ospedale ancora uno o due giorni prima di poter tornare a casa e riabbracciare il figlio Christopher. In tutti questi giorni non ha fatto altro che chiedere e parlare di lui. Adesso più di tutto gli manca un sorriso del suo piccolo per cominciare a riassaporare la normalità. GDS

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LA TESTIMONIANZA

PADIGLIONE MONETA

Lazzari: «Stesso intervento per mia nipote»

Fiamme e paura al Policlinico Antonio è lontano

Andrea Lazzari, 26 anni ANSA

Fiamme al Policlinico PHOTOVIEWS

FIRENZE (a.g.) Un in bocca al lupo speciale e una rassicurazione: sei in buone mani. E’ questo il messaggio di Andrea Lazzari per Antonio Cassano. «Voglio dire ad Antonio di stare tranquillo — sono state le parole del centrocampista viola — perché qualche settimana fa questo stesso intervento con lo stesso dottore che opererà lui lo ha fatto la mia nipotina di sette anni ed è andato tutto bene. E’ proprio una cosa lieve».

MILANO Intorno alle 10 di ieri mattina è scoppiato un piccolo incendio al Policlinico di Milano. Il fuoco si è sviluppato nel padiglione Moneta. L’edificio era stato svuotato qualche tempo fa in attesa di essere abbattuto e solo alcuni locali sono ancora utilizzati come deposito. Il fabbricato nel quale è scoppiato l’incendio, subito domato dai vigili del fuoco, non è vicino al padiglione Monteggia, dove da domenica è ricoverato Antonio Cassano.


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SERIE A L’INTERVISTA

«Coraggio, Antonio» Pato: «Parla barese Non ho capito nulla» GABRIELLA MANCINI MILANO

É andato a trovare Cassano in ospedale, come l’ha trovato?

«Avevo saputo domenica del suo malessere, non ero con la squadra e mi ero spaventato. Leggevo i giornali e non capivo, la situazione sembrava peggiore di quella che era. Gli ho inviato subito un sms, ero ansioso, e appena i medici me lo hanno permesso sono andato a trovarlo con Antonini. L’ho visto tranquillo, la grande paura è passata. Rideva, scherzava, camminava... Per me Cassano è come un fratello. Spero che l’intervento vada bene e Antonio rientri in campo il più presto possibile. Il Milan ha bisogno di lui, è fondamentale, lo aspettiamo a braccia aperte. Ha carattere, classe, tornerà più forte di prima». Che cosa vi siete detti?

«Antonio raccontava storie, era di buon umore, ma — scoppia a ridere — non ci ho capito molto perché parlava barese!». E lei come sta? Quando la rivedremo in campo?

Allarme rientrato: l’ex Legrottaglie ci sarà a San Siro Due rientri in gruppo nel Catania che sta preparando la sfida contro il Milan: l’ex Legrottaglie e Llama si sono allenati ieri con i compagni. Il difensore sarà al suo posto tra i titolari, il cursore sinistro potrebbe entrare nella lista dei convocati. Ancora fuori causa Alvarez, Biagianti e Suazo. Indisponibile anche Izco, che si è fermato durante la gara di sabato scorso. Montella deve decidere come rimpiazzare l’argentino sulla fascia destra: Potenza o Lanzafame le alternative più quotate.

Il brasiliano ha fatto visita a Cassano: «Ride, scherza, cammina. E’ allegro, per me tornerà più forte di prima»

Tra i testimonial di Un gol per la ricerca c’è il campione rossonero Alexandre Pato, pronto a rientrare dopo l’ennesimo infortunio. Abito scuro, simbolo dell’Airc sul bavero della giacca, Pato è particolarmente sensibile alla ricerca sul cancro anche perché da bambino, a dieci anni, era stato aiutato dalla medicina. «Avevo un tumore al braccio sinistro, niente di grave, dopo l’operazione sono guarito subito. La mia famiglia fu meravigliosa, quasi non me ne resi conto. Per me sabato e domenica saranno giorni speciali perché possiamo aiutare tante persone con il nostro contributo. Basta un sms, è importante».

CATANIA

IL REFERENDUM

Il «Numero 1» Messi comanda poi c’è Zanetti Si è chiusa ieri sera la quarta giornata del referendum «Vota il numero 1 della Champions». Erano 10 i giocatori individuati da Gazzetta.it e dagli spagnoli di Marca.com (si votava, infatti, sui due siti), i migliori della due giorni europea appena conclusa: c’erano fenomeni come Messi, C. Ronaldo e Ibra; un talento come Balotelli, un immortale come J. Zanetti, sorprese come Fernandez e Koteles (Genk). Gli altri erano Gomez (Bayern), Soldado (Valencia), Eriksen (Ajax). Queste le prime posizioni nella classifica di giornata: Zanetti 29.307, Messi 24.724, Ronaldo 20.338, Gomez 4973, Soldado 1818, Balotelli 1341. Nella generale, invece, fuga di Messi con 68.327, poi Zanetti 29.307, Kaka 23.096, Ronaldo 20.338, Tolga 17.780, Pato 14.202, Benzema 8.594. Seguono tutti gli altri.

Tante visite da Antonio Cassano: da sinistra in senso orario Adriano Galliani, Marco Materazzi, Ignazio Abate e il cantante Gigi D’Alessio

«Ho lavorato tanto in questi giorni: corro, faccio gli esercizi con la palla, mi sento al 100 per 100. La prossima settimana inizierò ad allenarmi con la squadra e sarò disponibile dopo la sosta contro la Fiorentina e poi per la Champions». Lei avrà più responsabilità...

«Sì, mi piace averle». Da uno a dieci quanto si sente motivato?

«Dieci... e lode!». Purtroppo ha subito 11 infortuni muscolari in 21 mesi, l’ultimo, il 21 settembre a Udine. Come li spiega?

«Può capitare. Sono un atleta, la mia forza è la velocità, sono esplosivo... Ho capito che devo lavorare in modo diverso, soprattutto che devo insistere molto di più sui muscoli posteriori delle cosce. Proverò a fare tutti i lavori giusti per evitare altri infortuni». Potrebbe avere influito il terreno di San Siro?

«Su quel campo ho sempre giocato, non è quello il problema, e poi adesso il prato è migliore dell’anno scorso».

Questi infortuni potrebbero condizionarla psicologicamente?

«No. Anzi, mi rafforzano il carattere, mi danno gli stimoli giusti per tornare più forte». A dicembre era stato visitato negli Stati Uniti. Ha tratto dei benefici?

«Sì, ci sono stati, ma devo lavorare ancora di più in palestra e sulla sabbia. Lo farò tutti i giorni, lo staff medico del Milan mi sta vicino. Sono sicuro che andrà tutto molto meglio». Pensava di rientrare prima?

«Per questa lesione servono quattro-sei settimane, me lo aveva confermato anche il medico della Nazionale brasiliana. Sei sono appena passate, ma è impossibile giocare contro il Catania perché non mi sono ancora allenato con la squadra». Dalla voglia che ha di scendere in campo giocherebbe anche in porta?

«Sì — ridacchia — davvero». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alexandre Pato, 22 anni, attaccante del Milan e della Nazionale brasiliana. Dopo l’infortunio contro l’Udinese rientrerà contro la Fiorentina. E’ testimonial dell’Airc

L’INIZIATIVA NEL WEEKEND E CON LA NAZIONALE

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Tutti in campo per segnare un gol al cancro Zanetti, Del Piero e il rossonero portavoce per Airc E arriva il gioco su Facebook

MILANO

Tre fuoriclasse ambasciatori di un’iniziativa che può aiutare tutti noi a vivere meglio e soprattutto a vivere. Alexandre Pato, Alessandro Del Piero e Javier Zanetti sono i portavoce di Un gol per la ricerca, promossa da Airc in collaborazione con la Lega Serie A e Telecom Italia in occasione della Giornata per la Ricerca sul cancro. Sabato 5, domenica 6 e venerdì 11 novembre, giorno della Nazionale, il mondo del calcio si mobili-

Dal 2 al 20 novembre puoi donare 5 o 10 euro chiamando questo numero da telefono fisso, 2 euro inviando un sms

ta per aiutare la ricerca. Tutte le squadre si uniscono all’Airc per sensibilizzare i tifosi e coinvolgerli, un’iniziativa patrocinata dalla Figc e dall’Aia. «Il calcio è un fenomeno straordinario, arriva a tante persone, siamo contenti di aiutare una realtà così importante — ha detto il presidente della Lega Maurizio Beretta in conferenza stampa —. Pensiamo di superare oltre 20 milioni di contatti tra Tv, radio e stadi come merita questa giornata». Accanto a lui il d.g. della Lega Marco Brunelli, il

d.g. di Airc Nicolò Cantucci, la ricercatrice Simona Paladino, che per hobby gioca a calcio, e Alexandre Pato. Presente per gli arbitri, che nel weekend indosseranno la maglietta Airc, il romagnolo Christian Brighi. 80 milioni «L’anno scorso abbiamo raccolto 80 milioni di euro per l’Airc, 5 milioni e 600 mila durante la giornata ai quali ha contribuito anche Un gol per la ricerca. Grazie a tutti — ha detto Cantucci —. Oggi il cancro è arrivato al 60 per cento della cu-

rabilità, prima degli anni Ottanta era inferiore al 30 per cento. La ricerca ha fatto il suo corso, con questi fondi possiamo finanziare i nostri ricercatori all’estero e fare rientrare i più meritevoli, per esempio. Ma c’è molto da fare. I giovani sono più distratti, ci pensano di meno alle malattie, è importante avere un testimonial come Pato che arriva diretto a loro». Championsville E quest’anno per avvicinarsi ancor di più al pubblico giovanile Un gol per la ricerca è anche su Facebook

con un gioco. Bisogna entrare su Facebook, installare l’applicazione Airc e segnare con il mouse il maggior numero di gol accompagnati dai commenti più o meno teneri del telecronista Sky Fabio Caressa, che ha condotto la conferenza. «Non state in panchina, segnate un gol per la ricerca con un sms al 45504!», è l’invito di Caressa. Ai vincitori i palloni firmati da Pato, Del Piero e Zanetti. Che gol per la ricerca. man © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

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SERIE A

Voglia di rimonta Testa, forza, soldi L’Inter sa come si fa Felice almeno in Europa, Ranieri non può perdere la prossima Champions: ecco il piano per il rilancio ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)

Aspetto tattico Ranieri ha sempre detto di voler entrare nell’Inter senza stravolgere il dna tattico della squadra, per poi nel tempo aggiungere qualcosa di suo. Il suo sistema base è sempre stato il 4-4-2, al momento convertito — in virtù delle caratteristiche dei suoi giocatori e della centralità assegnata a Sneijder — in un 4-3-1-2. A se-

Aspetto psicologico Il buon pri-

mo tempo con la Juve e lo scatto Champions di mercoledì sera sono stati importanti, vincere domenica a Genova può diventare determinante a livello mentale. Intanto, è proprio sulle teste che Ranieri ha lavorato a fondo fino ad oggi: anche la frase «Dimenticare Mourinho» non era un modo per rinnegare nulla, ma semmai per responsabilizzare ancora di più gente che non può permettersi di sentirsi orfana di qualsiasi passato.

story Un allenatore e una squadra specialisti nei recuperi

Recuperi Sono diversi i giocato-

ri che finora, per cause diverse, hanno giocato poco o male e dai quali Ranieri si aspetta che possano diventare invece valori aggiunti: Ranocchia (con il nuovo tecnico zero partite), Poli (zero in assoluto con la maglia nerazzurra), Milito, Alvarez. E poi, dopo la sosta o poco più in là, torneranno anche gli infortunati, ovvero Julio Cesar, Maicon, Coutinho e a seguire Forlan: finalmente la parola turnover potrebbe non essere più un miraggio.

DAL NOSTRO INVIATO

Guadagnata virtualmente un'Europa (perlomeno gli ottavi sono a un passo), l’Inter non può permettersi di perdere la prossima (e il terzo posto non è a un passo). Operazione rimonta è il titolo di un film ancora tutto da girare, ma personaggi ed interpreti conoscono già il copione: Ranieri sa come si fa (con la Roma partì da -14 e fece tremare i nerazzurri) e questa Inter anche, perché con Leonardo, da quota -13, arrivò a un derby dal Milan. Ecco come e su cosa lavorerà il tecnico per provarci di nuovo.

sa in base ai suoi programmi abituali e non limitarsi a gestire la preparazione di chi l’ha preceduto.

2009-2010 Ranieri con la Roma A -14 dall’Inter dopo la 14ª giornata, a +1 dopo la 33ª giornata. Chiude 2ª a 2 punti dall’Inter.

conda delle avversarie e della disponibilità dei giocatori, potrà diventare un 4-1-4-1 oppure un 4-4-1-1, anche se il rombo con l’olandese gli consente di gestire bene la coesistenza Pazzini-Milito, che non giudica incompatibili. Zarate è la variabile per puntare su rapidità e superiorità numerica, grazie alla sua capacità di saltare l’uomo: magari chiedendogli di stare ancora più largo a sinistra (do-

ve un tempo imperversava Eto’o). Aspetto fisico La squadra, a pre-

scindere dai limiti di dinamicità di un centrocampo finora molto poco aiutato dal turnover, ha dato segnali di ripresa, e dopo la partita di Genova ci sarà una sosta che, rispetto al solito, priverà Ranieri di pochi nazionali: potrà essere utilizzata dal tecnico per innovare qualco-

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Da verificare Nagatomo: bloccato da una contrattura al polpaccio nel pre Lilla, il giapponese sarà valutato per capirne la disponibilità per domenica (ore 12,30). Se rientra, Zanetti resta laterale destro; in caso di rinvio, Jonathan a destra e il capitano a sinistra. Incasso e Ranocchia Intanto, Preziosi fa sapere che tutto l’incasso di Genoa Inter andrà devoluto agli alluvionati. Andrea Ranocchia dice a Inter Channel: «Spero di segnare al Genoa. Il mio amico all’Inter? Mi trovo bene con tutti, ma dico Pazzini. Ranieri ci ha dato tranquillità. Spero di finire la mia carriera all’Inter: non mi vedo con un’altra maglia».

Mazzola piange la sua mamma E’ scomparsa la mamma dell’ex campione interista Sandro Mazzola, Emilia, moglie del grandissimo Valentino, capitano del Grande Torino.

sosta e fino a Natale, a parte l'Udinese (in casa), l'Inter non ha in programma partite complicatissime. E ne giocherà quattro su sei a San Siro. Mercato A gennaio può arrivare l'ultima spinta. Far bene da qui a Natale e cominciare a recuperare terreno può convincere ulteriormente Moratti dell'opportunità di investire su forze fresche e di qualità: insomma, a spendere soldi per non perdere soldi (quelli della prossima Champions, e non sono pochi).

Incasso agli alluvionati

LUTTO

Calendario Dalla prima dopo la

Mauro Zarate, 24 anni, una variabile tattica per Ranieri ITALY PHOTO PRESS

VERSO GENOA-INTER

2010-2011 L’Inter con Leonardo A -13 dal Milan (con 2 gare in meno) dopo la 17ª giornata, A -2 dopo la 30ª giornata. L’Inter perde il derby e chiude 2ª a 6 punti dal Milan.

Il Presidente Massimo Moratti, il Consiglio d'Amministrazione, il Collegio Sindacale, lo staff tecnico, i giocatori e tutta F.C. Internazionale si stringono affettuosamente a Sandro Mazzola nel ricordo della sua carissima mamma

Emilia Ranaldi - Milano, 4 novembre 2011. Massimo e Milly, con Celeste, Angelomario, Carlotta, Giovanni e Maria abbracciano con tanto affetto l'amico Sandro e la sua famiglia nel dolore per la scomparsa della mamma

Emilia Ranaldi - Milano, 4 novembre 2011.


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La rinascita nerazzurra è in corso... Buenos Aires Argentini alla riscossa: Zanetti manda in gol Milito, Samuel rinato. La nuova missione: far esplodere Zarate e Alvarez MATTEO DALLA VITE MILANO

MILANO CALIBRO KOBE

Hanno spostato corso Buenos Aires, vivacissima arteria milanese. L’hanno rimossa e adesso riappare in zona San Siro. Dentro c’è tutto, rabbia e orgoglio e ribellione e ovviamente anche loro, i sei argentini: tutti per uno e uno per tutti. Argent-Inter Nel nuovo corso argentino c’è la rabbia di rispondere ai tanti 5 in pagella di questo inizio stagione, c’è la cattiveria agonistica che porta Zanetti a far fiammate sul finale con assist scaccia-ansia per Milito, l’orgoglio di Samuel che segna un anno dopo essersi frantumato il ginocchio, l’alto voltaggio di Cambiasso che a fine gara col Lilla dice «ho vissuto serate più sofferte...», le montagne russe di Zarate che fra tanti è l’unico che salta l’uomo, l’amor proprio di un Alvarez che dopo tre tribune di fila vuol dimostrare che la tribuna se la possono fare gli altri. Inter, corso Buenos Aires, zona San Siro: se questi colpi di nitroglicerina serviranno a qualcosa, beh, allora l’Argent-Inter tornerà a sgommare. Al servizio del Principe L’abbrac-

fallito quell’occasione pazzesca, però da Zanetti in poi tutti a sostenerlo, a cercare qualcosa di buono da apparecchiare per la rinascita, e San Siro che lo abbraccia e tutti felici ed ecco nuovamente aria di Rinascimento. Ma se rinascimento sarà si vedrà già da domenica, casa-Genoa, casa-Milito, che dovrebbe fare coppia con Pazzini in attacco. Ricky e Mauro: o la va... Accanto ai campioni ci sono poi gli altri due argentini, Ricky Alvarez e Mauro Zarate: il primo ha vinto un campionato in Argentina col Velez Sarsfield e - come dice Ranieri - sta cambiando il chip mentale. Contro il Lilla qualcosa si è visto: finalmente vede verticale e non solo orizzontale, e ci mette tutta la grinta che ha. Tre tribune di fila e voti da piegare un veterano lo hanno riattivato: i pessimisti lo vedono troppo lento, gli ottimisti ricordano che anche Pastore (comunque altro tipo e altro passo) faticò nel suo inizio italiano. Una cosa è certa: il tempo per crescere ce l’ha, e nella colonia argentina non può che crescere bene. Come Maurito: due assist, un gol e l’umiltà

La locandina dello spot

Pazzo e Sneijder compagni di set nel film su Bryant Sneijder e Pazzini compagni anche di set: ieri i due nerazzurri hanno partecipato ad uno shooting per il cortometraggio realizzato da Nike, «Milano calibro Kobe», che ha come protagonista Kobe Bryant. L’olandese è lo sfidante principale dell’asso Nba, Pazzini veste i panni di un commissario di Polizia.

Carattere, rabbia e un patto per risalire: così Cambiasso & Co. si sono riattivati Gioia tutta argentina (più Ranieri) dopo l’1-0 di Samuel RICHIARDI

cio dell’asado - immortalato da una foto dopo il gol di Samuel racconta la folle corsa verso la normalizzazione: 4 di questi 6 argentini hanno vinto tutto e restare nella penombra dell’Europa (fino all’altro ieri) e della Serie A no, non piace e non deve essere. Poi ci sta che arranchino, gli è successo e ricapiterà, per-

ché quei 5 e anche 4,5 in pagella di inizio stagione sono figli del naturale logorìo e del giocare sempre, ma insomma, quando rombano così significa che c’è ancora forza e potenza mentale. La forza di sostenere uno dei Moschettieri come Diego Milito: sembrava posseduto dal dio degli scarponi quando al 3’ s.t. ha

nel dire «devo essere più bravo davanti alla porta e magari nel passare di più la palla, però corro tanto per dare una mano alla squadra anche in difesa». Vero. La missione dei trentenni argentini riguarda proprio loro: farli correre a testa alta nel nuovo Corso Buenos Aires. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CASO PEDINAMENTI

Ottanta milioni chiesti pure all’Inter Ieri a Firenze si è aperto il procedimento civile proposto dall’ex designatore Paolo Bergamo, dal dirigente Angelo Mariano Fabiani, dall’ex arbitro Salvatore Racalbuto e da Nestore Rueca, marito dell’ex segretaria della Can Maria Grazia Fazi. Si tratta di una costola del processo Telecom che si sta svolgendo a Milano nel quale l’ex arbitro Massimo De Santis è parte civile. Il legale dei 4, Silvia Morescanti, neo mamma di una bimba, ha depositato la richiesta risarcitoria a Firenze dove aveva sede la società di investigazioni Polis d’Istinto che si era occupata dei pedinamenti e delle «indagini» sui suoi assistiti e chiesto 20 milioni di euro per ciascuno di loro. L’azione riguarda anche Telecom, Pirelli e l’Inter che ieri era rappresentata dal dg Ernesto Paolillo. Telecom ha obiettato che il reato sarebbe già caduto in prescrizione in quanto i fatti sarebbero accaduti nel 2003. Morescanti ha obiettato che non conta quando un reato viene commesso, ma quando le parti ammesse al rito civile ne sono venute a conoscenza, quindi inizio del 2007. Prossima udienza il 29 marzo 2012. La Morescanti ha anche chiesto al tribunale di Milano copia della deposizione nel processo Telecom (prossima udienza il 9 novembre) di Caterina Agata Plateo secondo la quale sarebbero state spiate utenze di sportivi: Juve? Figc designatori? De Santis?


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Marchisio che scatto

Un avvio da fuoriclasse VOCI ANALIZZATE RISULTATO Abbiamo analizzato le nove partite fin qui disputate da Claudio Marchisio: fase difensiva e fase offensiva, un incredibile apporto di qualità e quantità al servizio della squadra (Opta - Sics). GOL SEGNATI 4 PALLE RECUPERATE 62 PALLE PERSE 61 CONTRASTI VINTI 20 PALLE INTERCETTATE 18 ASSIST 1 CROSS 4 PASSAGGI RIUSCITI 340 PASSAGGI SBAGLIATI 38 SPONDE 17 VERTICALIZZAZIONI 124 % VERTICALIZZAZIONI SUI PASSAGGI 29% TIRI NELLO SPECCHIO 9 TIRI FUORI LO SPECCHIO 5 TIRI DENTRO L’AREA 7 TIRI DA FUORI 12 PERCENTUALE PRECISIONE AL TIRO 64% PERCENTUALE REALIZZATIVA 44% AMMONIZIONI 3 ESPULSIONI 0 FALLI FATTI 12 FALLI SUBITI 9 SOSTITUZIONI 2 GIOCHI AEREI IN DIFESA 17 GIOCHI AEREI IN ATTACCO 8

Corre, fa più gol, è ovunque: la Juve ha un altro leader Il Principino prepara il dopo-Del Piero: «Ogni anno aggiungo qualcosa al mio repertorio» DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO TORINO

Cinque anni, il tempo di una laurea. E in effetti Claudio Marchisio in cinque anni si è laureato grandissimo giocatore con la tesi sull’universalità del centrocampista. Primo giorno da matricola il 30 ottobre 2006: Juve-Frosinone 1-0, Del Piero segnava il 200o gol in bianconero e Claudio debuttava in campionato (fino ad allora aveva giocato una gara di Coppa Italia) entrando poco prima del 90’ al posto di Trezeguet. La tesi di laurea è stata presentata a San Siro il 29 ottobre 2011, cinque anni dopo: relatore Andrea Pirlo, cattedratico del ruolo. I professori Zanetti e Cambiasso sono rimasti a bocca aperta e fiato corto: laurea con lode. Il bacio accademico gliel’ha dato Antonio Conte che in tempi non sospetti aveva detto: «Marchisio è molto più bravo di me». Il Principino è diventato una certezza della Juve, del calcio italiano e di quello internazionale. Una volta il punto di riferimento erano soprattutto Gerrard e Lampard perché univano corsa, qualità, quantità e gol. Adesso oltre al fantastico reparto del Barcellona spiccano Bastian Schweinsteiger (Bayern, classe 1984) e Yaya Touré (Manchester City, ’83). Claudio Marchisio (’86) sta prendendo la loro scia. Che fisico La crescita dello juventino è stata costante: «Ogni anno cerco di aggiungere qualcosa al mio repertorio — raccon-

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I SUOI MOVIMENTI IN CAMPO

CENTROCAMPISTI AL TIRO: CLAUDIO È 5˚ IN TESTA HERNANES

Claudio Marchisio, 25 anni, centrocampista della Juve e della Nazionale SYNC

ta Claudio —, anche perché a quest’età se non migliori sei spacciato». E negli ultimi mesi il salto di qualità è stato evidente sotto tanti aspetti. Per quanto riguarda la condizione atletica, grazie al lavoro dello staff di Conte, Marchisio ha aumentato la capacità aerobica senza perdere la brillantezza. Corre tantissimo, insomma, ma non arriva annebbiato in zona gol. Particolarmente importante è il rispetto della sua conformazione fisi-

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Ale è unico. Siamo un gruppo unito, che vincendo ha sempre maggior convinzione nei propri mezzi CLAUDIO MARCHISIO centrocampista della Juve

DAL CAMPO IERI AMICHEV0LE CONTRO IL RENATE

ca: Claudio è molto magro, sembra perfino troppo leggero in confronto all’enorme lavoro che svolge. Però a nessuno per fortuna è venuto in mente di irrobustirlo. E i risultati si vedono. Le lezioni di Conte Dal punto di vista tecnico-tattico è stato determinante Conte, che in pochi mesi ha trasformato Marchisio da mezzala (il ruolo ideale nonostante le continue migrazioni) in un centrocampista totale. Prima correva prevalentemente in verticale, ora lo fa anche in orizzontale ed è sempre più bravo nella lettura dell’azione. É migliorato il rapporto con il pallone: Marchisio ha sempre avuto buoni piedi (ricordate il gol all’Inter nel 2009?), ma la costante ricerca del fraseggio lo aiuta a perfezionarsi.

la scheda UNA VITA IN BIANCONERO CON DEBUTTO IN SERIE B HA GIÀ GIOCATO UN MONDIALE

Claudio Marchisio è nato a Torino il 10 gennaio 1986. Cresciuto nel settore giovanile juventino, ha debuttato in prima squadra il 29 ottobre 2006, in serie B contro il Frosinone. Passa in prestito all’Empoli nella stagione 2007-08, dove debutta in A a Firenze il 20 agosto 2007. Torna alla Juve da protagonista, e trova la prima convocazione in Nazionale il 12 agosto 2009. Vanta anche 2 presenze nel Mondiale di Sudafrica 2010.

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Lichtsteiner: «Il segreto è lavorare col sorriso» DAL NOSTRO INVIATO VINOVO (Torino) Pomeriggio autunnale, pioggerella fredda, amichevole contro il Renate (Lega Pro, Seconda divisione): non esattamente il programma più invitante del mondo. Però Andrea Agnelli e Pavel Nedved erano a Vinovo a far sentire la presenza della società al fianco della squadra. Il primato regala belle sensazioni e a pochi giorni dalla difficile trasferta di Napoli tutta la Juve lavora per restare in vetta alla classifica. Sfida svizzera Ieri contro il Renate Conte ha dato spazio a chi finora ha giocato poco o nulla: Storari; Motta, Sorensen,

Grosso, De Ceglie; Marrone, Pazienza; Krasic, Del Piero, Quagliarella, Estigarribia. Hanno segnato Del Piero e Quagliarella nel primo tempo e Quagliarella e Toni nella ripresa quando sono usciti Del Piero, Krasic ed Estigarribia per far entrare proprio Toni, Giaccherini ed Elia. Il resto della squadra ha svolto un lavoro atletico. Intanto Stephan Lichtsteiner si prepara alla sfida con gli svizzeri napoletani Inler e Dzemaili: «Mi fa piacere giocare contro di loro, ma mi interessa solo la vittoria. Finora stiamo facendo bene. Il nostro segreto è lavorare sodo e scherzare». gb.o.

Responsabilità La vera svolta, però, è arrivata nella testa. A giugno sembrava che Marchisio potesse essere ceduto: c’era chi lo riteneva inadatto al modulo di Conte. Il tecnico l’ha rasserenato subito, ne ha fatto un perno della nuova Juve e l’ha responsabilizzato. Così sono arrivati i gol al Milan e all’Inter, la maglia da titolare in Nazionale, le prestazioni sontuose. Tra pochi mesi nello spogliatoio non ci sarà più Del Piero e nessuno come Claudio, bianconero dalla nascita, potrà raccogliere l’eredità della juventinità di Ale: «Lui è unico, è il nostro capitano — sorride Marchisio —. Siamo un gruppo unito, che vincendo acquisisce sempre maggior convinzione nei propri mezzi. Una convinzione che ci aiuta a crescere. E scudetto è una bella parola».

Claudio Marchisio è uno dei migliori centrocampisti d’Italia nell’inserimento senza palla, che lo porta spesso al tiro. Non è un caso, infatti, che abbia già realizzato 4 reti in campionato. Nella speciale classifica dei centrocampisti al tiro, Marchisio è quinto con 13 tiri su azione, insieme a Kucka (Genoa) e al compagno di squadra Vidal: in testa c’è Hernanes (Lazio, foto AP) con 16, seguito da Cerci (Fiorentina), Sneijder (Inter) e Zahavi (Palermo), a quota 14. Marchisio ha fatto leggermente meglio di un altro centrocampista dal gol facile come Kevin Prince Boateng (Milan), fermo a 12 conclusioni.

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SCUDETTO 2006

Il Tnas prende tempo sulla sua competenza

L’OMAGGIO

A tutta la squadra il Suv della Jeep È stato un mercoledì da ricordare per i giocatori della Juventus, che al termine dell’allenamento mattutino hanno ricevuto una Grand Cherokee Overland e Limited. I lussuosi Suv della Jeep sono stati consegnati al tecnico e a tutti i giocatori della rosa che li avranno a disposizione per l’intera stagione.

(ma.gal.) Si dovrà attendere probabilmente fino alla fine della prossima settimana per sapere se il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport (Tnas) è o meno competente a discutere del ricorso della Juventus conto Federcalcio e Inter per la revoca dello scudetto 2005 2006. Ieri alle 10.20 c’è stata un’udienza rapida: in poco più di un’ora gli avvocati della Juventus, della Federcalcio e dell’Inter hanno illustrato le loro memorie, subito dopo è cominciata la Camera di consiglio dei tre arbitri. Il Collegio (presidente Angelo Grieco, arbitri Dario Buzzelli ed Enrico De Giovanni) al termine ha diffuso un dispositivo nel quale spiegava

che «sentite le parti discutere sulla competenza/incompetenza del Tribunale, si è riservato la decisione». Nel caso il Tnas dovesse decidere per la sua incompetenza, verrà pronunciato un «lodo definitivo» che chiuderebbe la vicenda, ma la Juventus potrebbe sempre rivolgersi all’Alta Corte o al Tar del Lazio (più probabile la seconda strada). In caso di decisione di competenza, il lodo sarebbe parziale e verrebbe fissata una nuova udienza nella quale sarebbero discusse le altre eccezioni preliminari circa la legittimità dalla Juventus a proporre il ricorso. Solo dopo si potrà entrare nel merito.


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SERIE A

«Parrucchino? No, è roba mia» Conte si scatena in tv con le Iene: «Del Piero via dalla Juve? No, resta qui» VINCENZO D’ANGELO

Siamo abituati a vederlo urlare, ballare e imprecare nell’area tecnica davanti alla sua panchina. Un allenatore in trance agonista, che vive ogni istante della partita come fosse quello decisivo per la carriera e finisce costantemente la gara senza voce. Antonio Conte è così, leader fuori dal campo nella stessa maniera in cui lo era nel rettangolo di gioco, quando era centrocampista, capitano della Juventus di Ancelotti, idolo dei tifosi e monumento nello spogliatoio. Stasera a mezzanotte su Italia 1, scopriremo un Conte diverso. Mani in tasca La visita delle «Ie-

ne» a Vinovo, infatti, evidenzia il lato ironico, scaramantico di Conte, particolarmente divertito anche dalle domande «scomode». Sempre concentrato sulla sua Juve, sul lavoro e sul primo posto in classifica, da conservare, anche se alla fine «lo scudetto lo vince il Napoli», dice il tecnico, portandosi sospettosamente le mani in tasca per compiere un gesto scaramantico. Allenatore nel pallone La «Iena» gli mostra un filmato in cui il tecnico sbraita e urla a bordo campo: «Questo è Lino Banfi che mi ispira... "porca puttena" (come nel film l’Allenatore nel pallone, ndr)», ribatte divertito Conte. Poi il filmato in cui spiega a Krasic cosa fare in campo, ma la faccia del serbo sembra assolutamente perplessa. «Gli ho parlato in dialetto stretto e non mi ha capito. Gli ho detto "entra e per venti minuti brucia la fascia, vai avanti e indietro", però onestamente non so se aveva capito. Devo dire che se arrivo a parlare in dialetto durante la partita è perché sono arrabbiato ed è un monito per tutta la squadra». Per riportare la Juventus in alto, la prima missione è «tornare antipatici. Chi vince è antipatico — confessa

Gazzetta.it Gazza

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Alexandre Pato, 22 anni

«Un gol per la ricerca» Pato, Del Piero e Zanetti protagonisti per l’Airc Pato, Del Piero e Zanetti protagonisti sul nostro sito dei video-backstage della campagna dell’Airc, «Un gol per la ricerca». I tre campioni sono testimonial dell’iniziativa per sostenere la ricerca contro il cancro.

Conte —. Ultimamente la Juve è diventata un po’ più simpatica a tutti e la speranza è quella di ritornare antipatici. In Italia è obbligatorio per vincere». Io e Del Piero Immancabile la stoccata su Del Piero. A Conte viene chiesto come sta il capitano, se si sta allenando e se è pronto per giocare i prossimi sei, otto minuti. «Alessandro è un campione, anche quando respira si sente un’aria di juventinità ed è sempre d’esempio per tutto lo spogliatoio. Andrà via? E dove va? Rimane qua. Per me è un ragazzo fondamentale». Un ragazzo col quale ha passato gli anni più belli della carriera da calciatore alla Juve: 29 reti in A in 295 presenze, che hanno portato 5 scudetti, ma so-

prattutto una Champions e una Coppa Intercontinentale. «Più facile allenare o fare il calciatore? Il calciatore va a casa e pensa a sé. L’allenatore torna a casa e pensa a tutti».

IL TECNICO JUVENTINO PRIMA E DOPO 1

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Parrucchino? Ma la domanda

scomoda è dietro l’angolo. Conte lo sa che non sarà libero prima di aver «pagato» la visita delle Iene. «Porto il parrucchino? No, è tutta roba mia. Guarda, 10 mila dollari e ti passa la paura. C’è chi si rifà il seno... Qui invece, 10 mila dollari e ti passa la paura!». E giù di risate. Poi si preoccupa: «Con questa intervista mi avete rovinato, lo sai vero?». Beh, se l’obiettivo era diventare in fretta antipatico, non aiuterà di certo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Conte, 42 anni. Sopra un confronto fotografico tra il calciatore (foto 1) e l’allenatore (2). Nell’intervista alle «Iene» il tecnico della Juventus ha sciolto i dubbi: «Non porto il parrucchino, ho speso 10 mila dollari ed è passata la paura»... AP-FORTE-PHOTOVIEWS

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Sacrifici e pochi gol Ma la Juve lo carica L’uruguaiano del Napoli gioca in copertura e segna meno. Però ai bianconeri ha già fatto una tripletta...

Arriva la Juve Di Cavani non so-

no pervenute nuove. Probabilmente, con lui in forma, la gara avrebbe potuto prendere un’altra piega. Ma prima la condizione fisica e poi il doversi adattare in un nuovo ruolo, non l’hanno aiutato di certo. Le motivazioni, tuttavia, sono

MIMMO MALFITANO NAPOLI

C’è qualcosa che non va. E l’avverte dentro di sé, Edinson Cavani. L’umore, innanzitutto, non è dei migliori. Dopo nove giornate di campionato si ritrova con soli 4 gol all’attivo e con un rendimento poco confortante. Il calo dell’uruguaiano, dunque, apre a un’analisi più dettagliata, che va oltre la concretezza sotto rete. Lui ce la sta mettendo tutta, anche all’Allianz Arena ha corso tanto, ma senza un risultato apprezzabile. Intensa estate La Coppa America ha restituito al Napoli un giocatore mezzo acciaccato e al limite del dispendio di energie. L’infortunio al ginocchio, patito contro l’Uruguay nello scorso mese di luglio, ne ha complicato il rientro a Castelvolturno. Per forza di cose è stato costretto ad accelerare i tempi del recupero: mai e poi mai Mazzarri avrebbe voluto privarsene per l’esordio in Champions. E allora, Cavani ci ha dato dentro senza soste, dividendosi tra campionato, Champions e viaggi in Sudamerica per rispondere alle convocazioni dell’Uruguay. E lo stress lo ha logorato abbastanza. Sul piano fisico, anche a

Al Matador è stato chiesto anche di arginare avversari come Conti e Boateng I troppi impegni in Europa e in Sudamerica hanno logorato la punta azzurra

Retrocesso a centrocampo

Monaco di Baviera è apparso fuori fase: tanti i passaggi sbagliati e poca partecipazione al gioco. Ma in questo caso c’è un aspetto che va chiarito. Fuori posizione Negli ultimi

RCS

tempi, le innovazioni tattiche di Mazzarri lo stanno penalizzando più del dovuto, lo tengono lontano dall’area di rigore o, quanto meno, lo costringono a continui allunghi per accompagnare le ripartenze. É accaduto a Cagliari, quando

Edinson Cavani, 24 anni, attaccante, è alla seconda stagione con la maglia del Napoli TM NEWS INFOPHOTO

dietro l’angolo. Domenica sera, il San Paolo aprirà per un’altra grande sfida. Stavolta si gioca per l’alta classifica nello scontro diretto contro la Juve. L’avversario è particolare, perché gli ricorda la tripletta, strepitosa, da lui rifilata ai bianconeri nella passata stagione. E Mazzarri conta proprio sulla straordinarietà dell’evento per ritrovare il suo cannoniere. Si potrà fare a patto, però, che gli permetta di giocare nel proprio ruolo.

Il suo obiettivo è conquistare più spazio. E cresce il numero dei fans NAPOLI

Il giorno dopo, Federico Fernandez se n’è stato tranquillo, a Castelvolturno, cercando di riposare il più possibile. La doppietta rifilata al Bayern Monaco, mercoledì notte, l’ha reso orgoglioso. Già nello spogliatoio dell’Allianz Arena il giovane difensore ha ricevuto l’abbraccio ed i complimenti di Ezequiel Lavezzi, di Fideleff e di Santana, suoi connazionali. Poi, la stretta di mano con Walter Mazzarri che, nonostante la sconfitta, ha voluto rendere merito a questo ragazzo non ancora noto al calcio italiano. «Cosa avrei potuto chiedere di più nel giorno del mio esordio in Champions League? Avevo di fronte grandi campioni come Mario Gomez, Ribery, eppure sono riuscito a realizzare una doppietta che resterà parte integrante della mia storia di calciatore», ha spiegato Fernandez.

Su Twitter pioggia di consensi. Un regalo per l’amico numero 20mila Mazzarri scopre una soluzione in più in difesa. E un formidabile saltatore avanti Il primo gol di Fernandez, su cross di Lavezzi IPP

Impazza su Twitter Da ieri mat-

tina, il suo profilo su Twitter è stato preso d’assalto dai tifosi

Fernandez (al centro) festeggiato dai compagni GEMITO

napoletani e da tanti argentini residenti in Italia. E lui per ricambiare quest’affetto ha deciso di regalare una sua maglia autografata alla persona che gli permetterà di arrivare a quota 20.000 fans. Il calcio, in ogni modo, è davvero strano, riesce a stravolgere la vita di un giovane in soli 90 minuti. Proprio quanto è accaduto a Federico Fernandez nella notte bavarese. Pensate, sabato sera, a Catania, era stato contestato dopo il gol di Bergessio. La critica ne aveva messo seria-

I NUMERI

mente in discussione le qualità. Ma dalla trasferta siciliana, il difensore argentino ha tratto la motivazione per concentrarsi al massimo per l’impegno europeo. Nonostante le critiche, non s’è lasciato andare, anzi ha saputo capitalizzare l’opportunità che gli ha dato Mazzarri, giocando tra i titolari in sostituzione di Paolo Cannavaro che ha dovuto scontare un turno di squalifica. Sotto con la Juve L’infortunio di Totò Aronica potrebbe consigliare all’allenatore di riproporlo nuovamente dal primo minuto, contro la Juve. Se il difensore mancino non dovesse recuperare in tempo, Fernandez sarà a destra, con Cannavaro centrale e Campagnaro adattato a sinistra. I due gol al Bayern Monaco, al di là della prestazione, sono dei bonus che il ragazzo potrà spendersi in futuro. Di certo, ha dimostrato che nel gioco aereo può competere con chiunque, Matri compreso che sarà l’avversario nel posticipo di domenica sera. Se dovesse superare indenne quest’ulteriore esame, allora per Mazzarri sarebbe davvero problematico lasciarlo fuori. Intanto, le prodezze in Baviera sono state ammirate anche in Argentina: da un mese, Fernandez fa parte della Selecion guidata da Alejandro Sabella.

Sopra la panca DI ARRIGO SACCHI

4

le reti in campionato di Cavani. Nello scorso torneo, dopo nove partite, ne aveva messe a segno 6

1

il punto in meno del Napoli rispetto alla 9ª giornata del 2010-11 quando ne aveva raccolti 15.

5

i punti del Napoli in Champions dopo 4 turni della fase a gironi. Nell’Europa League della scorsa stagione, dopo 4 partite della fase a gironi ne aveva solo due. E alla fine si qualificò.

0

i punti della Juve al San Paolo da quando le due squadre sono tornate in A nel 2007. Le 4 vittorie su 4 del Napoli ottenute con questi punteggi: 2-1, 2-1, 3-1 e 3-0.

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EROE A SORPRESA DALLE CRITICHE DI CATANIA ALLA DOPPIETTA CONTRO IL BAYERN

Fernandez dopo le reti ora cerca una maglia

4

v identiKit & CARRIERA

Dieta Cavani

gli è toccato tenersi basso per controllare Daniele Conti, la fonte del gioco avversario. Una decisione che non ha convinto nessuno se non il solo allenatore che nel dopo partita ne aveva esaltato la prestazione. Ed è successo anche mercoledì notte, all’Allianz Arena. Stavolta, gli è toccato seguire Boateng, sulla fascia, agendo praticamente come un esterno di centrocampo. E i numeri distribuiti dall’Uefa, nel dopo partita, hanno data l’esatta dimensione della sconfitta: il Napoli ha segnato due reti su palla inattiva e ha tirato una sola volta nello specchio della porta (conclusione di Lavezzi respinta Neuer).

Napoli, che carattere Milan: troppa sufficienza Il Milan pareggia contro il Bate Borisov e si assicura il passaggio del turno, però compromette la possibilità di essere primo. I rossoneri giocano in fase offensiva un buon primo tempo frutto di qualità individuali ed esperienze assai diverse rispetto ai volenterosi bielorussi. Un po’ di sufficienza, un po’ di sfortuna, e la mancanza di continuità sono i motivi della rendita avversaria. Gli uomini di Allegri faticano ad essere compatti, aggressivi connessi. Gli attaccanti in fase difensiva aiutano poco e così i centrocampisti non possono pressare e i difensori sono preoccupati più di coprire gli spazi che praticare marcature rigide. Sono state concesse troppe ripartenze, scarso pressing e la squadra è troppo lunga e quasi mai con 11 giocatori in posizione attiva. A livello internazionale questo non è sinonimo di successo. Il Napoli di Mazzarri perde ma dà un’ulteriore dimostrazione di carattere, volontà e spirito di squadra però forse oggi il Bayern è troppo superiore ai pur generosi azzurri. I bavaresi hanno dominato il primo tempo terminato con un rotondo 3-0. Mazzarri ha impostato una partita difensiva basata su marcature rigide e grandi affollamento difensivo (con il sacrificio anche del cannoniere Cavani più utilizzato a difendere che ad attaccare). Si sperava in un contropiede e nella velocità di Lavezzi lasciato però troppo solo e servito prevalentemente con lanci lunghi. Gli azzurri avevano sulla linea difensiva sempre uno o due giocatori in più degli avversari con il risultato di averne uno o due in meno a centrocampo dove dominavano a loro piacimento i tedeschi. Il secondo tempo è stato più equilibrato. Mazzarri, che ha compiuto in quasi due anni un lavoro splendido e ha avuto la sfortuna di capitare in un girone di ferro, può compiere un capolavoro a livello internazionale unicamente se la squadra non lascia agli avversari il dominio del gioco e la capacità di rifornire con continuità i propri campioni. Il Napoli può vincere con il collettivo e con la squadra più disposta a giocarsi la partita (vedi ultimi trenta minuti con il Bayern). Non ha l’esperienza e l’individualità per vincere attraverso loro o con una partita di contropiede.

mi.mal.

L’opera di recupero da parte di Claudio Ranieri continua e l’Inter dopo la vittoria con il Lilla ha la possibilità di vincere il girone. Sarebbe un bel colpo in attesa che Claudio abbia un po’ di tempo per dare più armonia e connessione a un organico di grandi solisti e che faticano a muoversi insieme.

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VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

EUROPA LEAGUE GRUPPO D

Brocchi tiene in corsa la Lazio Entra contro lo Zurigo e regala il 1˚ successo nel girone, ma anche il Vaslui vince: ora spareggio le Pagelle

E arrivò anche la vittoria in Europa. La Lazio, finora bella in Italia e balbettante oltre confine, al quarto tentativo centra la prima vittoria nei gruppi di Europa League. Un 1-0 soffertissimo ma meritato che consente di restare aggrappati al discorso qualificazione. La contemporanea vittoria del Vaslui sullo Sporting rende ora determinante lo scontro diretto in Romania il 1o dicembre (la Lazio passa se vince, è fuori se perde, in caso di pari si decide tutto all’ultima giornata).

DI DAVIDE STOPPINI

MARCHETTI E’ DA NAZIONALE SCULLI NON C’E’ LAZIO 6,5 MARCHETTI 7 Gran parata in avvio su Chikhaoui, senza paura nelle uscite. Ormai è una costante. Da Nazionale. ZAURI 5 Un pasticcio su Alphonse e tanti appoggi sbagliati (Konko s.v.).

Lazio dai due volti Il successo

DIAKITE 6 Compitino ben svolto.

che nella fase a gironi mancava da due anni matura nel corso di un secondo tempo giocato all’altezza delle ottime prove nell’ultimo mese di campionato. Da dimenticare invece un primo tempo durante il quale la squadra di Reja è apatica e inconcludente (a parte un paio di tentativi dalla distanza di Lulic e Cana). Meglio lo Zurigo fino

DIAS 6 Sbaglia l’uscita di Alphonse, poi si riprende. RADU 6 É timido: strano, per uno abituato alle battaglie come lui. LULIC 5,5 Un destro e nulla più. Stanco. Forse paga anche il continuo cambio di ruolo

h

IL MIGLIORE

7 BROCCHI

Cambia la Lazio: cento scatti e il primo gol in carriera in Europa. Indispensabile. CANA 6 Più di lotta che di governo. Finirà mai una partita senza essere ammonito? LEDESMA 6,5 Un leader pure nel fare lo scudiero di Cana. Da mezzala sfiora un gran gol di sinistro. SCULLI 5 Fuori dal gioco, non incide mai. E si fa pure ammonire. ROCCHI 5,5 Si sbatte, ma questa non è serata di gloria. Regala un assist doc a Cisse, non sfruttato. KLOSE 5,5 Anche «Mito» si riposa. Un paio di numeri dei suoi e stop. Appuntamento a domenica per il gol numero 250. CISSE 6,5 Quarto assist nelle ultime 4 partite: è un fattore nella vittoria. Ma il gol è uno sconosciuto. Pigro nel finale in coperture e ripartenze. ALL. REJA 6,5 Turnover ragionato e fortunato: le sostituzioni del secondo cambiano la partita.

ZURIGO 6 Leoni 5; Koch 6, Beda 6,5, Teixeira 6, Rodriguez 5,5; Chikhaoui 5,5 (17’ st Magnin 5,5), Aegerter 6,5, Zouaghi 6, Djuric 5,5 (32’ Schonbachler s.v.); Mehmedi 5,5 (21’ st Chermiti 5,5), Alphonse 6,5. All. Fischer 6.

I CINQUE ARBITRI: KOUKOULAKIS 6 Gialli giuste, serata tranquilla. (Saraidaris 6-Vasileiadis 6; Kakos 6-Tritsonis 6).

1 0

stante. Non convince lo speculare modulo dei biancocelesti. La squadra è lunga e il lavoro degli esterni troppo compassato.

GIUDIZIO77 PRIMO TEMPO 0-0

Grazie Brocchi Reja corregge co-

MARCATORE Brocchi al 17’ s.t. LAZIO (4-4-2) Marchetti; Zauri (33’ st Konko), Diakite, Dias, Radu; Lulic (1’ st Brocchi), Cana, Ledesma, Sculli; Klose (1’ st Cisse), Rocchi. PANCHINA Bizzarri, Crescenzi, Hernanes, Kozak. ALLENATORE Reja. ZURIGO (4-4-2) Leoni; P.Koch, Beda, Teixeira, Rodriguez; Chikhaoui (17’ st Magnin), Aegerter, Zouaghi, Djuric (32’ st Schonbachler); Mehmedi (21’ st Chermiti), Alphonse. PANCHINA Guatelli, R. Koch, Buff, Bartmettler. ALLENATORE Fischer. ARBITRO Koukoulakis (Grecia). NOTE: spettatori circa 10 mila, incasso non comunicato. Espulsi: nessuno. Ammoniti: Sculli, Diakite, Cana (L), P.Koch e Chermiti (Z). Angoli: 5-3. Tiri in porta: 5-1. Tiri fuori: 9-1. In fuorigioco: 1-3. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 3’.

all’intervallo. Anche se gli svizzeri si perdono un po’ quando si tratta di concludere. L’unica occasione degli ospiti è in avvio di gara con Marchetti che compie un mezzo miracolo su Chikhaoui. Il 4-4-2 degli elvetici copre meglio il campo, anche perché accompagnato da pressing co-

sì la squadra nella ripresa. Fuori Klose (sottotono stavolta) e Lulic, dentro Cisse e Brocchi per un 4-3-3 molto più dinamico e produttivo. Guarda caso, è lo stesso sistema di gioco con cui a Zurigo nella ripresa i biancocelesti misero all’angolo la squadra svizzera, salvo poi non concretizzare la superiorità. All’Olimpico va diversamente perché in una delle tante occasioni Brocchi riesce a spezzare l’incantesimo, in virtù anche della decisiva deviazione di Teixeira. Il gol è comunque dell’ex milanista che alla partita numero 40 nelle coppe festeggia il primo gol europeo. Non festeggia, invece, Cisse. Il francese ci prova in tutti i modi (in un caso dovrebbe solo appoggiare in rete), ma non interrompe il digiuno. Meglio, però, che a interrompere il digiuno (di vittorie in Europa) sia stata la Lazio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Psv, Athletic Bilbao, Legia e Twente ai sedicesimi

VIOLENZE

Tifosi svizzeri aggrediti C’è un ferito Brutta serata sul fronte dell’ordine pubblico fuori e dentro l’Olimpico. Alcuni tifosi svizzeri sono stati aggrediti nei pressi dello stadio: oltre alla sottrazione delle sciarpe, uno dei supporter ospiti è stato lievemente ferito ad un gluteo con un’arma da taglio. Intorno alle 17 era stato arrestato un tifoso laziale di 33 anni in possesso di un coltello. Per l’arrestato il questore di Roma ha adottato il Daspo per la durata di 5 anni: è stato fermato dopo aver tentato la fuga alla vista degli agenti, nella stessa zona dei tifosi aggrediti. Per questo sono in corso accertamenti sul suo possibile coinvolgimento nell’episodio dell’aggressione. Per un tifoso svizzero invece è scattata la denuncia ed il Daspo per la durata di 3 anni, perché in possesso di un petardo acceso all'interno del settore ospiti. L'uomo ha riportato inoltre lesioni ad una mano per le quali è stato poi soccorso in una struttura ospedaliera.

DOPOGARA IL TECNICO PARLA DELL’UOMO DECISIVO

Reja: «Devo gestire Brocchi, a Cagliari l’ho tolto nella ripresa, si è incavolato» ROMA Effetti collaterali del giocare ogni tre giorni: Lazio con le idee annebbiate per un tempo e con tanta stanchezza sulle gambe, ma vincente. Per Edy Reja, la cosa che contava di più: «Nel primo tempo siamo andati in difficoltà. Loro avevano un passo diverso e un giocatore (Chikhaoui) con un talento straordinario. Abbiamo speso moltissimo: la freschezza non c’è, la lucidità nemmeno, ma si è visto tanto carattere. Nel finale dovevamo chiudere la partita: peccato per la vittoria del Vaslui, ma il nostro atteggiamento in Romania dovrà essere lo stesso, anche perché non abbiamo alternative. Intanto, pensiamo a

LAZIO ZURIGO

STEFANO CIERI ROMA

Ecco Cristian Brocchi, 35, dopo il gol AFP

recuperare le energie. Domenica col Parma ci sarà parecchio lavoro». Se l’astinenza da gol di Cisse dura dal 15 settembre («Ma non deve farsi problemi, è un periodo in cui gli gira male»), Reja si gode Brocchi: «Ci può dare il cambio di ritmo, ma lo devo gestire: domenica a Cagliari l’ho tolto a metà secondo tempo e si è incavolato». Più del tecnico dello Zurigo Fischer: «Meritavamo qualcosa di più, la squadra si è espressa bene». Nei prossimi giorni, intanto, il Procuratore federale Palazzi sentirà Lotito e il giornalista, collaboratore di Repubblica allontanato da Formello. Marco Calabresi

GRUPPO A

GRUPPO B

GRUPPO C

Giocate Paok S.-Tottenham 0-0 Shamrock R.-Rubin K. 0-3 Rubin K. - Paok S. 2-2 Tottenham-Shamrock R. 3-1 Tottenham-Rubin K. 1-0 Paok S. - Shamrock R. 2-1 Rubin K.-Tottenham 1-0 Shamrock R.-Paok S. 1-3 Classifica Pt G V N P Gf Gs Paok Salonicco 8 4 2 2 0 7 4 Rubin Kazan 7 4 2 1 1 6 3 Tottenham 7 4 2 1 1 4 2 Shamrock Rovers 0 4 0 0 4 3 11 Prossimi turni 30 novembre Rubin K.-Shamrock R., Tottenham-Paok S.

Giocate Hannover -Standard L. 0-0 Copenhagen -Vorskla P. 1-0 Vorskla P.- Hannover 1-2 Standard L.- Copenhagen 3-0 Standard L.- Vorskla P. 0-0 Hannover.- Copenhagen 2-2 Vorskla P - Standard L. 1-3 Copenhagen - Hannover 1-2 Classifica Pt G V N P Gf Gs Standard Liegi 8 4 2 2 0 6 1 Hannover 8 4 2 2 0 6 4 Copenhagen 4 4 1 1 2 4 7 Vorskla Poltava 1 4 0 1 3 2 6 Prossimi turni 30 novembre Standard L.- Hannover; Vorskla P.- Copenhagen

Giocate Hapoel -Rapid B. Psv.-Legia V. Legia V. - Hapoel Rapid B.-Psv. Rapid B.- Legia V. Hapoel - Psv. Legia V -Rapid B Psv -Hapoel Classifica Pt G V Psv Eindhoven 10 4 3 Legia Varsavia 9 4 3 Rapid Bucarest 3 4 1 Hapoel Tel Aviv 1 4 0 Prossimi turni 30 novembre Rapid B -Hapoel; Legia V - Psv.

15 dicembre Paok S.-Rubin K.; Shamrock R.-Tottenham

15 dicembre Hannover -Vorskla P ; Copenhagen- Standard L.

15 dicembre Hapoel-Legia V; Psv -Rapid B.

14 dicembre Zurigo-Vaslui; Lazio-Sporting L.

GRUPPO E

GRUPPO F

GRUPPO G

GRUPPO H

Giocate Dinamo K.-Stoke C. Besiktas-Maccabi Maccabi- Dinamo K. Stoke City-Besiktas Stoke C.-Maccabi Dinamo K.-Besiktas Maccabi-Stoke C. Besiktas-Dinamo K. Classifica Pt G V N P Stoke City 10 4 3 1 0 Besiktas 6 4 2 0 2 Dinamo Kiev 5 4 1 2 1 Maccabi Tel Aviv 1 4 0 1 3 Prossimi turni 1˚ dicembre Stoke C.-Dinamo K.; Maccabi-Besiktas

Giocate Slovan -Athletic Psg -Salisburgo Salisburgo-Slovan Athletic-Psg Athletic-Salisburgo Slovan-Psg Salisburgo-Athletic Psg -Slovan Classifica Pt G V Athletic Bilbao 10 4 3 Paris Saint Germain 7 4 2 Salisburgo 4 4 1 Slovan Bratislava 1 4 0 Prossimi turni 1˚ dicembre Athletic-Slovan; Salisburgo-Psg

Giocate Az.-Malmoe Austria Vienna-Metalist Metalist-Az Malmoe-Austria V.

1-1 5-1 1-1 2-1 3-0 1-0 1-2 1-0 Gf Gs 8 3 7 4 3 3 3 11

N 1 1 1 1

P 0 1 2 3

1-2 3-1 3-0 2-0 2-2 0-0 0-1 1-0 Gf Gs 7 3 4 3 6 6 1 6

Malmoe-Metalist Az.-Austria V. Metalist-Malmoe Austria Vienna-Az. Classifica Pt G V Metalist Kharkiv 10 4 3 Az Alkmaar 6 4 1 Austria Vienna 5 4 1 Malmoe 0 4 0 Prossimi turni 30 novembre Malmoe-Az.; Metalist.-Austria V.

GRUPPO D

N 1 0 0 1

P 0 1 3 3

0-1 1-0 3-2 1-3 0-1 0-1 3-1 3-3 Gf Gs 8 4 7 4 3 7 5 8

4-1 1-2 1-1 1-2

N 1 3 2 0

P 0 0 1 4

1-4 2-2 3-1 2-2 Gf Gs 10 4 9 6 7 7 4 13

Giocate Zurigo -Sporting L. Lazio-Vaslui Vaslui-Zurigo Sporting L.-Lazio Sporting L.-Vaslui Zurigo-Lazio Vaslui-Sporting L. Lazio -Zurigo Classifica Pt G V Sporting Lisbona 9 4 3 Lazio 5 4 1 Vaslui 5 4 1 Zurigo 2 4 0 Prossimi turni 1˚ Dicembre Sporting L.-Zurigo; Vaslui-Lazio

N 0 2 2 2

Giocate Bruges-Maribor Birmingham-Braga Braga-Club Bruges Maribor-Birmingham Maribor-Braga Bruges-Birmingham Braga-Maribor Birmingham-Bruges Classifica Pt G V N Club Bruges 7 4 2 1 Birmingham City 7 4 2 1 Sporting Braga 7 4 2 1 Maribor 1 4 0 1 Prossimi turni 30 novembre Maribor-Bruges; Braga-Birmingham

14 dicembre Dinamo K.-Maccabi; Besiktas-Stoke C.

14 dicembre Slovan-Salisburgo; Psg -Athletic

15 dicembre Az.-Metalist; Austria V.-Malmoe

15 dicembre Braga-Bruges; Birmingham-Maribor

GRUPPO I

GRUPPO J

GRUPPO K

GRUPPO L

Giocate Udinese-Rennes Atletico-Celtic Celtic-Udinese Rennes-Atletico

Giocate Maccabi-Aek Steaua-Schalke Schalke-Maccabi Aek-Steaua Aek-Schalke Maccabi-Steaua Schalke-Aek Steaua-Maccabi Classifica Pt G V Schalke 04 8 4 2 Maccabi Haifa 6 4 2 Steaua Bucarest 5 4 1 Aek Larnaca 2 4 0 Prossimi turni 1˚ Dicembre Aek-Maccabi; Schalke-Steaua

Giocate Wisla-Odense Fulham-Twente Twente-Wisla Odense-Fulham Odense-Twente Wisla-Fulham Twente-Odense Fulham-Wisla Classifica Pt G V Twente 10 4 3 Fulham 7 4 2 Odense 3 4 1 Wisla Cracovia 3 4 1 Prossimi turni 1˚ dicembre Odense-Wisla; Twente-Fulham

Rennes-Celtic Udinese-Atletico Celtic-Rennes Atletico-Udinese Classifica Pt G V Atletico Madrid 7 4 2 Udinese 7 4 2 Celtic 5 4 1 Rennes 2 4 0 Prossimi turni 30 novembre Rennes-Udinese; Celtic-Atletico 15 dicembre Udinese-Celtic; Atletico-Rennes

2-1 2-0 1-1 1-1

N 1 1 2 2

P 1 1 1 2

1-1 2-0 3-1 4-0 Gf Gs 7 3 5 6 5 5 6 5

14 dicembre Maccabi-Schalke; Steaua-Aek

N 2 0 2 2

P 0 2 1 2

1-0 0-0 3-1 1-1 0-5 5-0 0-0 4-2 Gf Gs 8 1 9 7 5 8 1 7

14 dicembre Wisla-Twente; Fulham-Odense

N 1 1 0 0

P 0 1 3 3

1-3 1-1 4-1 0-2 1-4 1-0 3-2 4-1 Gf Gs 12 5 7 3 6 10 4 10

P 1 1 1 2

Giocate Sturm-Lokomotiv Anderlecht-Aek Lokomotiv-Anderlecht Aek-Sturm Lokomotiv-Aek Sturm-Anderlecht Aek-Lokomotiv Anderlecht-Sturm Classifica Pt G V N Anderlecht 12 4 4 0 Lokomotiv Mosca 9 4 3 0 Sturm Graz 3 4 1 0 Aek Atene 0 4 0 0 Prossimi turni 1˚ dicembre Lokomotiv-Sturm; Aek-Anderlecht

0-2 2-2 2-2 2-1 2-0 1-1 1-0 1-0 Gf Gs 6 2 5 5 5 6 3 6

2-0 1-3 1-2 1-2

P 1 1 1 3

1-1 1-2 5-1 2-2 Gf Gs 7 5 7 7 10 5 3 10

P 0 1 3 4

1-2 4-1 0-2 1-2 3-1 0-2 1-3 3-0 Gf Gs 11 1 8 5 3 8 4 12

14 dicembre Sturm-Aek; Anderlecht-Lokomotiv

REGOLAMENTO: Le prime due di ogni girone ai sedicesimi con le terze di Champions. In caso di parità, decisivi: a) scontri diretti; b) differenza reti negli scontri diretti; c) gol in trasferta negli scontri diretti; d) differenza reti; e) gol segnati; f) coefficiente Uefa di luglio 2011


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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EUROPA LEAGUE GRUPPO I

Atletico di un altro pianeta L’Udinese viene travolta I friulani si presentano a Madrid con un turnover massiccio e pagano caro. Gli spagnoli danno spettacolo: Diego firma un bellissimo gol ATLETICO MADRID UDINESE

4 0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Adrian Lopez (AM) al 7' e al 12', Diego (AM) al 37' del p.t.; Falcao (AM) al 22' del s.t. ATLETICO MADRID (4-3-1-2) Courtois; Perea, Godin, Dominguez, Antonio Lopez; Gabi, Mario Suarez, Arda Turan; Diego (dal 25' s.t. Koke); Adrian Lopez (dal 32' s.t. Salvio), Falcao (dal 38' s.t. Pizzi) PANCHINA Sergio Asenjo, Filipe Luis, Paulo Assunçao, Miranda ALLENATORE Manzano

ARBITRO Vad (Ungheria) ESPULSI nessuno AMMONITI M. Suarez per gioco scorretto NOTE Spettatori 15 mila circa. Tiri in porta: 8-1. Tiri fuori: 3-5. In fuorigioco: 3-5. Angoli: 2-2. Recuperi: p.t. 2'; s.t. 2'

Magia di Pastore e il Psg passa Braga a valanga Rubin Kazan (Rus)-Tottenham (Ing) 1-0: Natcho all’11’ s.t. Shamrock Rovers (Irl)-Paok Salonicco (Gre) 1-3: Salpingidis (P) all’8 e al 38’, Fotakis (P) al 36’ p.t.; Dennehy (S) al 6’ s.t. Copenaghen (Dan)-Hannover (Ger) 1-2: N’Doye (C) al 22’, Schlaudraff (H) al 26’, Stindl (H) al 29’ s.t. Vorskla Poltava (Ucr)-Standard Liegi (Bel) 1-3: Kurylov (V) al 5’, Seijas (S) al 17’, Kanu (S) al 45’ p.t., Tchité (S) al 29’ s.t. Legia Varsavia (Pol) Rapid Bucarest (Rom) 3-1: Radovic (L) al 6’ e al 24’ Teixeira (R) al 20’, Kucharczyk (L) al 45’ s.t. Psv Eindhoven (Ola)-Hapoel Tel Aviv (Isr) 3-3: Damari (H) al 10’, Wijnaldum (P) al 12’, Temile (H) al 33’ pt. e al 2’ s.t. Toivonen (P) al 14’ Strootman al 42’ s.t. Vaslui (Rom)-Sporting Lisbona (Port) 1-0: Zmeu al 30’ p.t. Besiktas (Tur)-Dinamo Kiev (Ucr) 1-0: Korkmaz al 23’ s.t. Maccabi Tel Aviv (Isr)-Stoke City (Ing) 1-2: Whitehead (S) al 6’, Crouch (S) al 19’, Colautti (M) al 45’ s.t. Paris S. Germain (Fra)-Slovan Bratislava (Svk) 1-0: Pastore al 18’ s.t. Salisburgo (Aut)-Athletic Bilbao (Spa) 0-1: Herrera al 37’ p.t. Austria Vienna (Aut)-Az Alkmaar (Ola) 2-2: Elm (Az) su rigore al 19’, Wernbloom (Az) al 45’ p.t.; Ortlechner (A) al 13’, Barazite (A) al 16’ s.t. Metalist Kharkiv (Ucr)-Malmoe (Sve) 3-1: Taison (Me) all’ 1’ e all’11, Ranegie (M) al 21’, Fininho (Me) al 45’ s.t. Birmingham (Ing)-Bruges (Bel) 2-2: Meunier (Br) al 39’, Akpala (Br) al 44’ p.t.; Beausejour (Bi) al 10’, King (Bi) su rigore al 29’ s.t. Braga (Por)-Maribor (Slo) 5-1: Lima (B) al 4’, Alan (B) al 7’, Ederson (B) al 38’ p.t; Volas (M) al 17’, Vinicius (B) al 40’, Merida (B) al 45’ s.t. Celtic (Sco)-Rennes (Fra) 3-1: Mangane (R) al 2’, Stokes (C) al 30’ e al 40’ p.t.; Hooper (C) al 37’ s.t. Schalke 04 (Ger)-AEK Larnaca (Cip) 0-0 Steaua Bucarest (Rom)-Maccabi Haifa (Isr) 4-2: Tatu (S) al 13’, Costea (S) al 28’, Meshumar (M) al 36’, Katan (M) al 40’ p.t; Tanase (S) al 19’ e al 39’ s.t. Twente (Ola)-Odense (Dan) 3-2: Fall (0) all’11 p.t. e 17’ s.t., Hoeg (O) autorete al 35’, Landzaat (T) al 37’ p.t.; Fer (T) al 37’ s.t. Fulham (Ing)-Wisla Cracovia (Pol) 4-1: Duff (F) al 5’, Kirm (W) al 9’, Johnson (F) al 30’ p.t. e al 12’ s.t.; Sidwell (F) al 34’ s.t. AEK Atene (Gre)-Lokomotiv Mosca (Rus) 1-3: Glushakov (L) al 5’, Leonardo (A) su rigore al 15’, Maicon (L) al 27’, Ignatiev (L) al 35’ s.t. Anderlecht (Bel)-Sturm Graz (Aut) 3-0: Gillet al 23’ p.t.; Suarez al 28’, Sutter al 36’ s.t.

I NUMERI

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le sconfitte dell’Udinese in questa stagione. Ha perso entrambe le gare del preliminare di Champions League con l’Arsenal, ha perso in campionato soltanto a Napoli e ieri a Madrid con l’Atletico la prima partita di Europa League.

5

UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Ekstrand, Danilo, Domizzi (dal 26' s.t. Basta); Pereyra, Badu, Doubai, Battocchio, Neuton; Fabbrini (dal 24' p.t. Abdi); Floro Flores (dal 40' s.t. Isla) PANCHINA Padelli, Asamoah, Armero, Dimitrio ALLENATORE Guidolin

la guida

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DAL NOSTRO INVIATO

SEBASTIANO VERNAZZA MADRID (Spagna)

E venne il giorno della figuraccia in eurovisione. Udinese che botta, 4 pere e tutti a casa. Stavolta «San Turnover» non ha fatto la grazia. Neppure un quarto d’ora e Udinese sotto di due gol. A seguire una lenta agonia. In chiave di qualificazione nulla di drammatico, si resta primi a pari punti con l’Atletico, anche se gli spagnoli comandano per miglior differenza reti. Il Celtic ha battuto il Rennes e incalza a meno due. Restano due partite e nulla è perduto. Anzi, si godrà del vantaggio di avere in casa gli scozzesi all’ultima giornata, però che tristezza, c’è modo e modo di perdere e l’Udinese a Madrid ha scelto il peggiore. Come un pugile suonato, si è rintanata alle corde e ha accettato di farsi malmenare. Unici colpi portati, qualche tiro di Floro Flores e una traversa di Abdi.

Sopra, la gioia di Adrian Lopez, autore dei primi due gol dell’Atletico Madrid. Sotto l’esultanza di Diego dopo il 3-0 AFP - IPP

Approccio sbagliato La tattica

non c’entra, sempre quella è: 3-5-1-1 e via. La tecnica incide nel momento in cui si fanno i paragoni: è chiaro che paghi, se a Diego, a Forlan e all’astro nascente Adrian Lopez opponi Ekstrand e Neuton, e se in attacco - senza Di Natale «cristallo di Boemia» - ti affidi al tenero Fabbrini. Più di ogni altra cosa ha però deciso la mentalità. Non si può cominciare un'euro-partita con la testa da un'altra parte. Udinese supponente, svogliata. Atteggiamento ti-

Squadra B Di Natale e Pinzi sul

divano di casa; Isla, Basta, Asamoah e Armero in panchina; Benatia in tribuna. A Madrid si è esibita l’Udinese B.

IL CASO SION A MADRID

A Glasgow la scelta di puntare sugli avatar aveva funzionato perché il Celtic attuale è modesto. In Spagna contro una squadra vera è arrivata la batosta. Niente processi sommari, Francesco Guidolin è stato chiaro sin dall’inizio della competizione: in Europa League si fa ampia turnazione perché la società ritiene che il campionato sia più importante, ai Pozzo del ranking Uefa importa un fico secco. Dispiace per i 1500 tifosi friulani che si sono sciroppati un lungo viaggio e si sono inzuppati d’acqua, visto che pioveva e lo stadio Calderon - inspiegabilmente pluri-stellato dall’Uefa - è senza copertura totale.

po «vabbé, ci tocca giocare ’sta gara, vediamo di finire in fretta». Col surplus comico della scelta sbagliata dei tacchetti. D’accordo, pioveva e il campo del Calderon è noto per essere infido, però scivolavano soltanto i «nostri». Così in un quarto d’ora l’Atletico ha segnato due gol: prima Lopez ha fatto fesso Ekstrand e l’ha messa dentro con bello stile; poi questo 23enne spagnolo, stella della Spagna all’ultimo Europeo, ha girato di testa un cross del suo omonimo Antonio Lopez. In finale di tempo la carneficina si compiuta: Diego, Adrian Lopez e Falcao hanno ricamato una lunga azione palla a terra, con mezza Udinese a fare da presepe, e dopo lungo trastullo l’ex juventino ha appoggiato in rete. Gol umiliante, figlio degenere della scarsa combattività dei bianconeri, che non paghi hanno concesso il bis nella ripresa, quando hanno lasciato che Falcao li portasse a spasso per il poker. Sul 4-0 gli spagnoli hanno cominciato a prenderci in giro. «Que pasa, italiano?». Come va, italiano? E come volete che vada. Siamo la Grecia del calcio, vogliamo uscire dall’euro (nel senso del ranking Uefa).

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i gol incassati dall’Udinese nelle quattro partite di Europa League. Ma 4 li ha presi ieri a Madrid, uno solo col Rennes e a Glasgow, mentre all’andata con l’Atletico aveva vinto 2-0

MADRID Luogo e data non sono casuali: Christian Costantin, presidente del Sion, ieri ha fatto un’apparizione pubblica a Madrid per difendere la sua battaglia per il reintegro del Sion nel gruppo di Atletico e Udinese a spese del Celtic. Costantin ha accettato di riunirsi oggi con la Uefa per cercare una soluzione ma ha mandato diverse frecciate. Ha definito Platini «il buffone del re» e ha detto che si rivolgerà alla giustizia ordinaria spagnola, ma non a quella italiana «perché già si sa come vanno le cose con Berlusconi».

MADRID

Francesco Guidolin ci mette subito la faccia si assume tutte le responsabilità per la figuraccia rimediata con l’Atletico. Ha schierato 7 giocatori che solitamente stanno tra panchina e tribuna e ha pagato. «Mi dispiace che abbiamo perso. E mi dispiace di non aver fatto una bella figura. É una competizione difficile, abbiamo scelto di farla in un certo modo. Ora restano due partite e si deciderà chi passerà il turno. Ma non sono deluso dai miei giocatori, le scelte sono mie. Alcune sono nate da certe defezioni. Ma nelle ultime due

gare faremo un altro tipo di discorso. Ora dobbiamo solo dimenticare la brutta figura di stagione e ci riprepariamo per il campionato». Tifosi Quattro tifosi (?) del-

l’Udinese a Madrid non sono mai arrivati. Si erano imbarcati ieri su un volo da Malpensa, ma quando le hostess hanno spiegato le procedure di sicurezza non si sono contenuti. Uno di loro avrebbe esagerato con una hostess. E’ intervenuto il comandante che, nonostante l’intervento dei poliziotti, ha preteso che i tifosi scendessero dall’aereo. Con più di un’ora di ritardo l’atterraggio. f.m.r.

SUAREZ LEADER IN MEZZO EKSTRAND E DOMIZZI AFFONDANO ATLETICO MADRID 7,5 COURTOIS 6,5 Una sola parata, brillante, sul tiro di Abdi. PEREA 6 L'anello debole della difesa stavolta non corre rischi. GODIN 5,5 Una sua scivolata quasi manda in porta Fabbrini. Incerto. DOMINGUEZ 6,5 L’attacco dell’Udinese non è un gran test ma viene passato senza patemi dal ragazzo che piace a Alex Ferguson. ANTONIO LOPEZ 7 Cross perfetto per il secondo gol di Adrian. GABI 6 Non ha la fantasia di Reyes ma la disciplina non si discute. MARIO SUAREZ 7 Lotta e governa a centrocampo. Padrone. ARDA TURAN 6,5 Meno incisivo di altre volte, comunque attivo. DIEGO 7 Vede bianconero: bella partita e un gol. Vendicativo. KOKE 6,5 Entra per Diego e quasi segna col primo tocco. Utile. FALCAO 7,5 Due colpi di tacco per impreziosire due reti dell'Atletico, un gol portando a spasso la difesa. El Tigre, affilato. (Pizzi s.v.) IL MIGLIORE 8 ADRIAN LOPEZ h Dopo i 2 gol al Saragozza, ecco la seconda doppietta in 4 giorni, più l'assist a Diego. In questo momento, il salvatore dell'Atletico (Salvio, s.v.) All. MANZANO 7 Reyes è a casa da due partite, l'Atletico cresce e vince bene. Ha ragione lui.

UDINESE 4 HANDANOVIC 6 Prende 4 gol praticamente senza accorgersene. EKSTRAND 4 Saltato da Adrian sul primo gol, irretito da Falcao sul secondo. Serataccia.

DOMIZZI 4,5 Adrian lo brucia di testa per segnare la seconda rete, imbambolato sul gol di Diego. Superato. BASTA 6 Entra sul 4 0, c'è poco da fare. PEREYRA 5 Antonio Lopez e Arda Turan lo mettono in mezzo. BADU 5 Corre senza prendere niente, palla o avversari. Disperso. DOUBAI 4,5 Sempre titolare in Europa, passa in ombra la serata. BATTOCCHIO 5,5 Alla terza gara del 2011 il 19enne argentino almeno ci prova. Promettente.

IL TECNICO BIANCONERO: «MI SPIACE AVER FATTO BRUTTA FIGURA»

Guidolin: «Colpa mia»

DI FILIPPO MARIA RICCI

DANILO 5 Affonda cercando di puntellare i compagni di reparto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Costantin duro «Per me Platini è il buffone del re»

f.m.r.

i gol segnati nel girone di Europa League: Di Natale e Armero col Rennes, Abdi col Celtic Glasgow, Benatia e Floro Flores all’andata a Udine con l’Atletico Madrid.

le Pagelle

NEUTON 4,5 Un altro che al Calderon non lascia traccia. Acerbo.

Il dispiacere di Antonio Floro Flores per la figuraccia di Madrid ANSA

FLORO FLORES 6 Isolatissimo, prova a infastidire gli avversari. Un buon tiro e una buon dose di volontà. (Isla, s.v.) FABBRINI 5 Si fa male quasi subito e, infortunato, sbaglia un gol.

h

IL MIGLIORE

6 ABDI 6

Il suo ingresso sveglia l’Udinese addormentata. Colpisce la traversa con un bel tiro. Positivo. All. GUIDOLIN 5 La politica dei giovani e dei poco utilizzati stavolta finisce male. L'Udinese perde partita e primo posto.

I CINQUE ARBITRI: VAD 6.5 Una partita decisamente tranquilla. Szpisjak 6-Toth 6; Szabo 6-Nemeth 6


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

COPPE EUROPEE IL CASO

Italia, il ranking va giù Sveglia o sono guai Euroleague snobbata, anche in Champions non siamo primi Colpa nostra, ma forse «pesare» i risultati sarebbe più giusto Ogni vittoria vale 2 punti, ogni pareggio 1. Inoltre: la qualificazione a quarti, semifinali e finale vale 1 punto bonus; la qualificazione ai gruppi di Champions 4 punti; la qualificazione agli ottavi 5 punti. Si considerano anche i preliminari ma, dal 1999, con bottino dimezzato: la vittoria vale 1 e il pari 0,5 (oltre a piccoli bonus). Il totale dei punti di tutti i club di una nazione che partecipano alle coppe è diviso per il numero dei club stessi: così si ottiene il ranking.

FABIO LICARI

Niente da fare: l’Inter vince, il Napoli perde, il Milan non supera neanche il Bate, la Lazio batte lo Zurigo e l’Udinese crolla a Madrid. Per il ranking Uefa sono punti persi e non solo in Europa League. Superata dalla Germania e scaraventata al 4o posto, l’Italia subisce la pressione del Portogallo in recupero. Colpa dell’Europa League snobbata, ma non solo. Il rischio? Crollando al 7o posto, si perderebbe un altro club in Champions. Soluzioni? Tornare a vincere. E magari vedere se il ranking Uefa può essere migliorato.

1La classifica Che cos'è il ranking Uefa? delle 53 nazioni europee in base al rendimento dei loro club nelle coppe. Assegna i posti per nazione nelle coppe. Migliori i risultati dei club, più squadre in Europa.

5 Quali posti assegna? Le prime tre del ranking hanno 4 club in Champions. Dal 4o al 6o posto (come l’Italia) 3 in Champions. Dal 7o al 12o solo 2 squadre. Dal 13o al 53o, un club. L’ultima Coppa Uefa/Europa League vinta dall’Italia: il Parma 1999 ANSA

Coppa Campioni andavano i campioni, in Coppa Coppe i vincenti delle coppe nazionali). Con la Champions ha assunto maggiore importanza.

2 Quando è nato? Di fatto nel 1955 con la prima 3 Quali risultati considera? Coppa Campioni. L'Uefa l’ha re- Gli ultimi 5 anni di coppe so pubblico dal 1979. Prima degli anni 90 era usato per assegnare i posti in Coppa Uefa (in

(Champions ed Euroleague): quello in corso e i 4 precedenti. Adesso valgono i risultati di

2007-08, 2008-09, 2009-10, 2010-11, 2011-12. La classifica sarà definitiva dopo la finale di Champions e assegnerà i posti nelle coppe 2013-14. Sì, due anni, non il prossimo: ogni campionato deve sapere in anticipo se il 4o posto ti manda in Champions o in Euroleague o niente.

4 Come si calcola?

no). Un club non può avere zero al sorteggio. Se si qualifica alle coppe per la prima volta, o se ha un coefficiente inferiore a quello del 20% della nazione, riceve questo d’ufficio.

LA SITUAZIONE

7 Qual è la storia italiana? Dall’inizio al 1977 l'Italia è stata sempre tra il 2o e il 6o posto. Poi la crisi, dal ’78 all’83 (crollo fino al 12o posto). Infine la grande ripresa: dal 1986 al 1999 (escluso il 1990) siamo sempre stati primi grazie soprattutto ai successi in Coppa Uefa (tra l’88 e il ’99, 8 coppe e 14 finaliste). Quindi la caduta — lenta e impietosa — fino al 4o posto di oggi. Mai così male dal 1985, quando siamo scesi al 5o.

8 Può migliorare il ranking? Tutto si può migliorare. La proposta Galliani — separare Champions e Europa League — è stata ovviamente bocciata: immaginate Germania, Inghilterra e Spagna che dicono «prego, noi rinunciamo ai punti in Euroleague» (un po' come la Merkel e Sarkozy). E poi le coppe sono vasi comunicanti. No, sembrava solo opportunista: quando la Coppa Uefa ci trascinava in testa nessuno ci aveva pensato. Colpa delle italiane. Però una cosa si potrebbe fare.

6 C'è il ranking per club? 9 Cosa? Sì. Serve per stabilire la posizio- «Pesare» i risultati come nel ne nei sorteggi: i migliori sono teste di serie. Si calcola con i punti conquistati da ogni club più il 20% del coefficiente nazionale (fino al 2008 era il 33%, fino al 2004 il 50%). Esempio: il Real Madrid quest' anno ha 13,514 di coefficiente (8 per le quattro vittorie, 4 di bonus per la qualificazione ai gruppi e 1,514 che è il 20% del coefficiente spagnolo dell’an-

ranking Fifa dove una partita di qualificazioni europee vale 2 e una di fase finale 3; oppure in una sfida tra squadre di continenti diversi si va dal valore 1 di Europa e Sudamerica allo 0,88 dell’Oceania. Ecco: un coefficiente 1 per la Champions e magari 0,8/0,9 per l'Europa League potrebbe rispecchiare meglio i valori delle due coppe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GDS


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A LE PROBABILI FORMAZIONI PALERMO BOLOGNA

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a

DOMANI ORE 18

31 3 4 42 PISANO SILVESTRE CETTO BALZARETTI

La Classifica PT

JUVENTUS UDINESE LAZIO MILAN NAPOLI CATANIA SIENA PALERMO CAGLIARI FIORENTINA GENOA PARMA ROMA BOLOGNA ATALANTA * CHIEVO INTER NOVARA LECCE CESENA

19 18 18 17 14 14 13 13 13 12 12 12 11 10 9 9 8 7 5 3

PARTITE G V N P 9 5 4 0 9 5 3 1 9 5 3 1 9 5 2 2 9 4 2 3 9 3 5 1 9 3 4 2 9 4 1 4 9 3 4 2 9 3 3 3 9 3 3 3 9 4 0 5 9 3 2 4 9 3 1 5 9 4 3 2 9 2 3 4 9 2 2 5 9 1 4 4 9 1 2 6 9 0 3 6

RETI F S 15 7 11 3 15 8 19 14 13 7 12 12 11 6 11 11 9 9 10 8 13 12 12 17 11 11 8 13 12 12 7 11 11 16 12 17 7 16 3 12

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE

La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione

8 21 5 MIGLIACCIO BACINOVIC BARRETO 16 ZAHAVI 27 11 ILICIC HERNANDEZ 9 99 DI VAIO ACQUAFRESCA 10 33 KONE

RAMIREZ 26 MUDINGAYI

3 21 MORLEO CHERUBIN

1 GILLET

(4-3-1-2) GENOA (4-3-1-2) INTER

DOMANI ORE 20.45

33 TZORVAS

GIORNATA SQUADRE

(4-3-1-2) NOVARA (4-3-1-2) ROMA

15 PEREZ

51 LORIA

84 RAGGI

DOMENICA ORE 12.30

31 FONTANA 14 24 30 3 MORGANELLA PACI CENTURIONI GEMITI 18 17 10 MARIANINI PORCARI RIGONI 21 MAZZARANI 27 69 JEDA MEGGIORINI 9 OSVALDO 19 GAGO

15 PJANIC 16 DE ROSSI

(4-3-1-2) ATALANTA (4-3-1-2) CAGLIARI

14 BOJAN 23 GRECO

3 5 29 JOSÈ ANGEL HEINZE BURDISSO 24 STEKELENBURG

87 ROSSI

DOMENICA ORE 15

1 FREY

MESTO 20

ANTONELLI 3 24 23 DAINELLI MORETTI 7 4 33 VELOSO KUCKA ROSSI 52 MERKEL 8 99

PALACIO 22 MILITO

(4-4-1-1) CESENA (4-3-1-2) LECCE

CARACCIOLO 7

10 PAZZINI SNEJIDER 19 8 5 CAMBIASSO THIAGO MOTTA STANKOVIC 4 23 6 42 LUCIO JONATHAN ZANETTI RANOCCHIA 12 CASTELLAZZI

(4-4-2) (4-2-3-1)

DOMENICA 0RE 15

47 MASIELLO PELUSO CONSIGLI 25 4 3 13 CAPELLI LUCCHINI BONAVENTURA SCHELOTTO 7 21 17 10 CIGARINI CARMONA 11 19 MORALEZ DENIS 19 THIAGO RIBEIRO 7 COSSU

18 NENÉ

4 5 NAINGGOLAN CONTI

8 BIONDINI

1 COMOTTO LAURO ANTONIOLI 16 25 2 6 VON BERGEN RODRIGUEZ DJOKOVIC CECCARELLI 77 18 23 8 PAROLO CANDREVA 7 EDER

10 MUTU

MURIEL 24 21 10 7 OLIVERA GROSSMULLER CUADRADO 14 18 STRASSER GIACOMAZZI

1 AGAZZI

40 5 80 30 TOMOVIC ESPOSITO CARROZZIERI ODDO 81 BENASSI

31 3 AGOSTINI ARIAUDO

21 CANINI

14 PISANO

PANCHINA 99 Benussi, 2 Mantovani, 6 Munoz, 13 Aguirregaray, 20 Acquah, 7 Della Rocca, 90 Alvarez. All. Mangia. BALLOTTAGGI Bacinovic-Acquah 60-40% DIFFIDATI Pinilla, Acquah, Hernandez. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Pinilla (4 giorni), Miccoli (7 giorni).

PANCHINA 44 Coser, 5 Ludi, 28 Garcia, 2 Giorgi, 6 Pinardi, 23 Radovanovic, 11 Morimoto. All. Tesser. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Lisuzzo (90 giorni), Dellafiore (7 giorni), Ujkani (40 giorni).

PANCHINA 22 Lupatelli, 5 Granqvist, 14 Seymour, 27 Constant, 19 Jorquera, 11 Jankovic, 2 Pratto. All. Malesani. BALLOTTAGGI Moretti-Granqvist 60-40%, Caracciolo-Jankovic 60-40%, Kucka-Seymour 60-40%. SQUALIFICATI Kaladze (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILE Ze Eduardo (30 giorni).

PANCHINA 78 Frezzolini, 6 Bellini, 77 Raimondi, 88 Minotti, 89 Marilungo, 28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi. All. Colantuono. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Doni (3 anni e 6 mesi), Padoin (1). DIFFIDATI Capelli, Cigarini, Masiello, Schelotto. INDISPONIBILI Manfredini (2 settimane), Ferreira Pinto (3 settimane), Brighi (2 settimane).

PANCHINA 88 Ravaglia, 4 Ricci, 28 Benalouane, 9 Meza Colli, 17 Malonga, 32 Ghezzal, 70 Bogdani. All. Arrigoni BALLOTTAGGI Rodriguez-Benalouane 80-20%, Djokovic-Malonga-Ghezzal 40-35-25%. SQUALIFICATI Guana (1 giornata). DIFFIDATI Lauro. INDISPONIBILI Colucci (10 giorni), Martinho (da valutare), Martinez (da valutare).

PANCHINA 25 Agliardi, 8 Garics, 5 Antonsson, 13 Pulzetti, 16 Casarini, 35 Paponi, 77 Gimenez. All. Pioli. BALLOTTAGGI Kone-Pulzetti 60-40%. SQUALIFICATI Portanova (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Diamanti (8 giorni), Cruz (40 giorni).

PANCHINA 18 Curci, 2 Cicinho, 77 Cassetti, 20 Perrotta, 30 Simplicio, 8 Lamela, 22 Borriello. All. Luis Enrique. BALLOTTAGGI Perrotta-Lamela 60-40%, Perrotta-Greco 60-40%, Borriello-Osvaldo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Lobont (7 giorni), Totti (12 giorni), Borini (40 giorni), Kjaer (7 giorni), Pizarro (7 giorni), Juan (14 giorni).

PANCHINA 21 Orlandoni, 25 Samuel, 37 Faraoni, 20 Obi, 11 Alvarez, 30 Castaignos, 28 Zarate. All. Ranieri. BALLOTTAGGI Ranocchia-Samuel 55-45%, Stankovic-Obi 60-40%. SQUALIFICATI Chivu (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Nagatomo (5 gg), Poli (8 gg), Coutinho (8 gg), Maicon (20 gg), Julio Cesar (25 gg), Forlan (35 gg), Viviano (70 gg), Caldirola (3 gg)

PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 2 Gozzi, 20 Ekdal, 30 Rui Sampaio, 9 Larrivey, 23 Ibarbo. All. Ficcadenti BALLOTTAGGI Pisano-Perico 70-30%, Biondini-Rui Sampaio 70–30%, Thiago Ribeiro-Larrivey 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Astori (90 giorni), El Kabir (10 giorni), Eriksson (130 giorni).

PANCHINA 27 Julio Sergio, 28 Brivio, 77 Pasquato, 22 Piatti, 91 Bertolacci, 9 Corvia, 15 Ofere. All. Di Francesco. BALLOTTAGGI Tomovic-Brivio 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mesbah, Oddo. INDISPONIBILI Obodo (20 giorni), Di Michele (7 giorni), Ferrario (7 giorni), Diamoutene (7 giorni), Mesbah (4 giorni).

MARCATORI 7 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 6 RETI: Denis (1) (Atalanta); Klose (Lazio); Giovinco (2) (Parma) 5 RETI: Jovetic (Fiorentina); Palacio (1) (Genoa); Calaiò (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Marchisio e Matri (Juventus); Ibrahimovic e Nocerina (Milan); Cavani (Napoli); Rigoni (3) (Novara); Osvaldo (Roma) 3 RETI: Bergessio (Catania); Moscardelli (Chievo); Cerci (Fiorentina); Milito (2) (Inter); Hernanes (2) (Lazio); Boateng (Milan); Hernandez (1) e Miccoli (Palermo); Destro (Siena) 2 RETI: Acquafresca e Ramirez (Bologna); Conti (Cagliari); Pellissier (Chievo); Lodi (1) e Maxi Lopez (1) (Catania); Kucka (Genoa); Cambiasso (Inter); Vucinic (Juventus); Lulic (Lazio); Giacomazzi e Grossmuller (Lecce); Cassano (Milan); Campagnaro, Hamsik, Lavezzi e Hamsik (Napoli); Morimoto (Novara); Pinilla (1) (Palermo); Bojan (Roma)

CHIEVO (4-3-1-2) LAZIO FIORENTINA (4-3-3) PARMA DOMENICA ORE 15

DOMENICA ORE 15

54 FREY DRAMÈ SORRENTINO 21 3 5 93 ANDREOLLI MANDELLI 6 16 56 BRADLEY RIGONI HETEMAJ 7 SAMMARCO 31 9 PELLISSIER

MOSCARDELLI

8 11 JOVETIC GILARDINO 21 LAZZARI

92 ROMULO

85 18 BEHRAMI MONTOLIVO

23 14 PASQUAL NATALI

5 16 GAMBERINI CASSANI 1 BORUC

Antonio Di Natale, 34 anni ANSA

PROSSIMO TURNO SABATO 19 INTER-CAGLIARI (ore 18) FIORENTINA-MILAN (ore 20.45) NAPOLI-LAZIO (ore 20.45) DOMENICA 20 BOLOGNA-CESENA (ore 12.30) CATANIA-CHIEVO (ore 15) GENOA-NOVARA JUVENTUS-PALERMO PARMA-UDINESE SIENA-ATALANTA ROMA-LECCE (ore 20.45)

(4-3-1-2) MILAN (4-4-1-1) CATANIA

22 MARCHETTI 29 20 3 26 BIAVA DIAS RADU KONKO 32 24 19 BROCCHI LEDESMA LULIC 8 HERNANES 25 99 KLOSE CISSE 99 PELLÈ

10 GIOVINCO

23 8 4 7 MODESTO GALLOPPA MORRONE BIABIANY 18 6 29 5 GOBBI LUCARELLI PALETTA ZACCARDO 83 MIRANTE

(4-3-1-2) UDINESE (5-3-2) SIENA

DOMENICA ORE 15

DOMENICA ORE 15

32 ABBIATI 20 25 33 77 ABATE BONERA THIAGO SILVA ANTONINI 18 4 23 AQUILANI VAN BOMMEL AMBROSINI 10 70 11 SEEDORF IBRAHIMOVIC ROBINHO 17 GOMEZ

(3-5-1-1) NAPOLI (4-4-2) JUVENTUS

18 BERGESSIO

DOMENICA 0RE 20.45

1 HANDANOVIC 17 5 11 BENATIA DANILO DOMIZZI 8 3 BASTA ISLA

7 20 27 BADU ASAMOAH ARMERO 88 FLORO FLORES 10 DI NATALE

22 DESTRO

(3-4-2-1) (4-2-3-1)

11 CALAIÒ

24 10 4 DELVECCHIO LODI ALMIRON SPOLLI BELLUSCI 12 3 6 14 2 MARCHESE LEGROTTAGLIE POTENZA 21 ANDUJAR

3 19 13 2 DEL GROSSO TERZI ROSSETTINI VITIELLO 1 BRKIC

23 14 10 70 BRIENZA GAZZI D'AGOSTINO MANNINI

1 DE SANCTIS 21 28 14 FERNANDEZ CANNAVARO CAMPAGNARO 11 20 88 8 DOSSENA MAGGIO DZEMAILI INLER 17 22 HAMSIK LAVEZZI 7 CAVANI MATRI 32 14 VUCINIC

22 VIDAL

PIRLO 21 BONUCCI 3 19 CHIELLINI

7 PEPE

8 MARCHISIO BARZAGLI 15 26 LICHTSTEINER

1 BUFFON

PANCHINA 17 Puggioni, 15 Acerbi, 13 Jokic, 25 Vacek, 8 Cruzado, 77 Thereau, 23 Paloschi. All. Di Carlo. BALLOTTAGGI Sammarco-Cruzado 55-45%, Moscardelli-Thereau 60-40%, Dramè-Jokic 60-40%. SQUALIFICATI Cesar (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Sardo (15 giorni), Morero (25 giorni).

PANCHINA 1 Bizzarri, 33 Stankevicius, 21 Diakite, 27 Cana, 7 Sculli, 9 Rocchi, 18 Kozak. All. Reja. BALLOTTAGGI Biava-Diakite 70-30%, Klose-Rocchi 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Gonzalez (5 giorni), Matuzalem (10 giorni), Mauri (90 giorni).

PANCHINA 1 Amelia, 76 Yepes. 2 Taiwo, 52 De Sciglio, 28 Emanuelson, 92 El Shaarawy, 9 Inzaghi. All. Allegri. BALLOTTAGGI Seedorf-Emanuelson 70-30%, Bonera-Yepes 60-40%. SQUALIFICATI Nocerino (1), Boateng (2) DIFFIDATI Nesta INDISPONIBILI Mexes, Pato e Nesta (7 giorni), Flamini (150). Gattuso e Cassano (da verificare)

PANCHINA 12 Padelli, 24 Ekstrand, 13 Neuton, 7 Badu, 23 Abdì, 31 Fabbrini, 25 Torje. All. Guidolin. BALLOTTAGGI Floro Flores-Torje 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Barreto (15 giorni), Coda (10 giorni), Pasquale (7 giorni), Ferronetti (5 giorni).

PANCHINA 83 Rosati, 2 Grava, 3 Fideleff, 18 Zuniga, 9 Mascara, 29 Pandev, 99 Lucarelli. All. Mazzarri BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Santana (1). DIFFIDATI Lavezzi. INDISPONIBILI Aronica (da valutare), Britos (10 giorni), Donadel (30 giorni), Gargano (10 giorni).

PANCHINA 89 Neto, 15 Nastasic, 29 De Silvestri, 13 Kharja, 6 Vargas, 7 Cerci, 10 Silva. All. Mihajlovic. BALLOTTAGGI Romulo-Cerci 55-45%, Lazzari-Vargas 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Munari, Natali. INDISPONIBILI Kroldrup (10 giorni), Gulan (10 giorni).

PANCHINA 1 Pavarini, 3 Feltscher, 20 Blasi, 24 Musacci, 80 Valiani, 17 Valdes, 9 Crespo. All. Colomba. BALLOTTAGGI Biabiany-Valiani 55-45%, Modesto-Valdes 60-40%, Pellè-Crespo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI A. Lucarelli. INDISPONIBILI Floccari (65 giorni), Jadid (da valutare).

PANCHINA 30 Campagnolo, 33 Capuano, 7 Lanzafame, 19 Ricchiuti, 28 Barrientos, 11 Lopez, 32 Catellani. All. Montella. BALLOTTAGGI Potenza-Lanzafame 70-30%, Gomez-Lopez 70-30%, Delvecchio-Ricchiuti 60-40%. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Spolli, Lanzafame INDISPONIBILI Izcom (10 gg), Alvarez (10 gg), Llama (10 gg), Suazo (30 gg).

PANCHINA 25 Pegolo, 80 Contini, 6 Angelo, 36 Bolzoni, 17 Grossi, 83 Reginaldo, 18 Gonzalez. All. Sannino. BALLOTTAGGI Destro–Gonzalez 60-40%, D’Agostino-Bolzoni 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Vergassola (42 giorni), Pesoli (14 giorni).

PANCHINA 30 Storari, 11 De Ceglie, 5 Pazienza, 17 Elia, 28 Estigarribia, 10 Del Piero, 18 Quagliarella. All. Conte. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marchisio. INDISPONIBILI nessuno.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

SERIE A

Ramirez giura

I SUOI MOVIMENTI IN CAMPO

«Sette gol e 15 assist Poi un grande club» Si lega al Bologna fino al 2016 e fissa gli obiettivi: «Qui sto bene, ma sono pronto a giocare con i grandi campioni. Come Pirlo»

Gaston Ramirez sta seduto sul divano color lilla nella sua casa vicino a Casteldebole, sorseggia una tazza di mate (un tè amarognolo tipico del suo Paese) che amorevolmente la fidanzata Micaela gli rabbocca: è l’immagine di se stesso. Un ragazzo calmo, in pace con tutti e col Bologna che gli ha adeguato e allungato il contratto tenendolo però caldo sul mercato, dove a giugno Gaston sarà richiestissimo. «Sono contento, il Bologna ha fatto un grande sforzo. Ringrazio il presidente Guaraldi, ora ho la testa solo per il club». Intanto, anche sul web è ormai un idolo, per le giocate e i gol che animano video cliccatissimi (l’ultimo contro l’Atalanta è su gazzetta.it) Ramirez dove nasce?

«A Fray Bentos, al confine con l’Argentina. Ho tre sorelle e due fratelli, mio padre Josè Luis fa l’operaio edile, mamma Patricia Pereyra è casalinga. E’ un paese di 25.000 anime dove tutti giocano a calcio. Da quando mi ricordo ho sempre avuto il pallone tra i piedi». La prima squadra?

«Il Tulipan, squadretta del mio barrio, il quartiere. Avevo sei anni, il mio primo allenatore è stato papà. Giocavo tutti i giorni, d’inverno e d’estate. Vacanze? Mai, preferivo il calcio al mare». Il primo cambio?

«A 11 anni, al CA Anglo, club che aveva i campi lontano da casa. Mia madre mi passava a prendere all’uscita da scuola, nel pomeriggio, mi portava le scarpe e salivamo sul bus per andare agli allenamenti». Come arrivò al Peñarol, la Juve di Montevideo?

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«

LA CIFRA

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le presenze di Ramirez con la maglia dell’Uruguay: il debutto il 23 settembre 2010 con Tabarez c.t.

«

Quando non arrivavano gli stipendi, ero tranquillo. Pure al Peñarol era così Ho litigato con Di Vaio per un passaggio, ma è finita lì: per me lui è un simbolo

Gaston Ramirez, 20 anni, e il presidente Albano Guaraldi, 52 SCHICCHI

«Un giorno a Frey passò Raul Moller, il capo degli osservatori del Peñarol. Chiamò a raccolta i ragazzi del paese per un provino, chiesi di partecipare e nella partitella segnai tre gol. Moller mi segnalò e dopo qualche mese, avevo 15 anni, ero tutto solo sul pullman che mi portava a Montevideo con in mano il telefonino regalatomi da mamma per controllarmi e tenermi compagnia». Da quel momento è diventato adulto?

«Sono cresciuto in fretta sotto la guida di bravi allenatori che hanno creduto in me. Dapprima Edgardo Cocaro, poi l’ex genoano Perdomo e infine Julio Rivas, il padre dell’ex difensore dell’Inter ora al Genoa. Da ragazzo stravedevo per giocatori come Bengoechea, Pacheco (anche lui ex Inter), Dario Rodriguez. Dopo tre anni di giovanili, passando anche per la nazionale Under 20, sono approdato in prima squadra vincendo lo scudetto, da titolare, al secondo anno». Poi è arrivato il Bologna. Se lo aspettava?

«Conoscevo poco dell’Italia, il mio unico contatto era stata la scuola: da bambino ho frequentato per tre anni una privatista che insegnava l’italiano. Sapevo che al Bologna c’erano due miei connazionali, Britos e Gimenez, e dopo si è aggiunto Perez. Mi sembrava un buon punto di partenza per avviare la mia prima esperienza fuori dall’Uru-

Il treno dei desideri porta fuori squadra. Sembra abbia il motore un po’ ingolfato, in realtà Kharja corre a più di trecento chilometri l’ora. Non in campo, è chiaro. Per stabilire il record di velocità basta salire su un Frecciarossa, magari su quello che, anche ieri, ha riportato il

Punizione Gli orari di percorrenza sono stati rispettati, Kharja

«Tutto è nato da un alterco con Di Vaio a Brescia. Abbiamo litigato per un passaggio, tensioni che nascono in campo e finiscono lì. Per me Marco è un simbolo, un grande calciatore. Farei la firma per ritrovarmi tra 15 anni nelle sue condizioni. Coi compagni è tutto ok. Adesso ho un buonissimo rapporto con Kone, mio compagno di stanza nelle trasferte».

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In estate però disse che si sentiva prigioniero al Bologna...

L’anno scorso ha pensato di lasciare?

«Era un momento difficile, qualche parola è sfuggita ma anch’io non ci sono rimasto bene quando il vicepresidente Setti minacciò di mandarmi in panca o in tribuna».

«A Bologna sto benissimo, mi piace la città e la sua gente. Quando non arrivavano gli stipendi non mi preoccupavo perché ero abituato, anche al Peñarol non erano puntuali. Ma davanti all’ipotesi del fallimento ho pensato più volte di tornare a Montevideo. Ho resistito grazie allo sprone

Lei ha chiesto di andare via?

«Sapevo che il Bologna aveva problemi economici e che la mia cessione poteva in parte risolverli. Ma io non ho mai chiesto di essere ceduto. Al Bologna sono cresciuto e il contratto che ho firmato è molto importante per il prosieguo della mia carriera».

IL NUOVO CONTRATTO

500 mila euro base poi si sale con bonus per obiettivi

C’è una squadra nella quale sogna di giocare?

«Mi sento pronto per un grande club, ma non faccio nomi per correttezza nei confronti del Bologna. All’estero o in Italia non ho preferenze, vedremo più avanti quello che può succedere. Mi piace l’idea di giocare accanto ai campioni. In Italia ho scoperto la grandezza di Pirlo, ma ci sono altri giocatori fortissimi».

(a.to) Albano Guaraldi sorride soddisfatto accanto a Gaston Ramirez dopo la firma del prolungamento del contratto fino al 2016. «Abbiamo trovato un accordo di buon senso, usando i toni più giusti — dice il presidente del Bologna —. Siamo riusciti a trattenere un giocatore sul quale puntiamo molto. Adesso Gaston giocherà nel Bologna con più voglia di prima. L’adeguamento del contratto è modulato con diversi step: un fisso garantito da 500 mila euro e tanti bonus a seconda della difficoltà dell’obiettivo. Tra questi ci sono presenze, gol, assist e rigori procurati. L’ultimo è il più ambizioso, ovvero la qualificazione alla Champions». Ramirez è seguito da Liverpool, Valencia, Stoccarda, Fiorentina, Juve, Inter, Udinese e Napoli.

Kharja, altro treno per Milano E ora può saltare il Chievo centrocampista da Firenze a Milano, e che stamattina gli farà fare il percorso inverso. Treno delle 18 (con arrivo alle 19 e 45 in centrale) binario 9: per il mediano sneakers griffate, jeans, giubbino bianco e soprattutto un cappuccione verde, quello che doveva renderlo invisibile agli altri.

I problemi con lo spogliatoio?

guay».

Ai gol ci pensa?

L’uruguaiano del Bologna, Gaston Ramirez in azione IMAGE SPORT e FOTOPRESS

(posto 11 nella carrozza 1) si è fatto anche un pisolino in prima classe, ma è inevitabile dire che sia comunque salito sul treno sbagliato: aveva promesso alla sua società che non avrebbe più fatto il pendolare a lunghissima distanza, tanto più a tre giorni da una partita-chiave come quella di domenica a Verona (Berhami in forse). Il caso del giocatore con le valigie era scoppiato una settimana fa, alla vigi-

«Sì, quest’anno vorrei segnarne 20 (ride). No, facciamo 7 più 15 assist. Così andrebbe benissimo». E la nazionale?

«Sono nel gruppo di Tabarez e ne sono felice. Non è facile trovare spazio in una squadra reduce dal quarto posto al Mondiale e dalla vittoria in coppa America. Intanto sono convocato per la gara col Cile e poi per l’amichevole con l’Italia». © RIPRODUZIONE RISERVATA

FIORENTINA IL MAROCCHINO ERA GIA’ STATO MULTATO DAL CLUB CHE GLI AVEVA VIETATO DI FARE IL PENDOLARE

ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

della mia fidanzata e dei miei compagni che formano un gruppo bellissimo e compatto».

identiKit & CARRIERA

ANDREA TOSI BOLOGNA

GDS

lia del Genoa; Sinisa non aveva negato: «E’ vero lo abbiamo scoperto da poco. Siamo attenti al riposo degli atleti e poi veniamo a sapere che uno fa di continuo avanti indietro tra Firenze e Milano». Kharja era stato multato. Ora, dopo la notizia pubblicata in serata da firenzeviola.it che ha intercettato il giocatore sul treno dopo la seduta del pomeriggio, a Houssine (giustificatosi dicendo di essere rientrato subito a Firenze) potrebbe andare peggio: c’è il concreto rischio che finisca fuori dai binari. Della squadra. La Fiorentina valuterà oggi la sua versione dei fatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL DIFENSORE

Lucchini: «A Bologna k.o. inaspettato, voglio l’Atalanta salva e la Nazionale» Punto primo, salvare l’Atalanta. «Perché i 6 punti di penalizzazione per noi sono un’ingiustizia». Punto secondo: far pace col gol e tornare in Nazionale. Stefano Lucchini ha 31 anni e la fame di un ragazzino: «Non segno dal 21 luglio 2007, una vita. E l’Italia l’ho vista solo una volta». Era il 10 agosto 2010, amichevole con la Costa d’Avorio. Troppo poco. E allora, si riparte, dalla sconfitta di Bologna: «Una caduta inaspettata, dopo una serie positiva. Stiamo lavorando sugli errori commessi. Come ci

siamo ripresi dal passo falso di Roma, dobbiamo fare stavolta: ripartire e basta». C’è il Cagliari: «Non credo che dovremmo fidarci dei presunti alti e bassi dell’avversario di turno — dice il difensore —. Finora il nostro atteggiamento non è cambiato, a prescindere da chi avevamo contro. È la nostra forza: si gioca per i 3 punti, il resto non deve contare». Tranne la Nazionale... «Sto ripagando la fiducia della società — chiude Lucchini —, e non mi fermo qui: voglio l’Atalanta salva e perché no, l’azzurro».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

In 12 giorni il bosniaco guiderà la Roma nel delicato match di domani e poi cercherà la qualificazione contro il Portogallo ALESSANDRO CATAPANO MASSIMO CECCHINI ROMA

CONCLUSA L’OPA

Spesi 9,8 milioni I neoproprietari salgono al 78 %

Da Morimoto a Cristiano Ronaldo, possibilmente senza perdere stimoli. Strana (e affascinante) la vita di Miralem Pjanic, ovvero il nuovo acquisto della Roma che probabilmente ha più convinto per talento e continuità. La prossima convocazione in Nazionale ormai in arrivo, per lui, non sarà infatti come le altre: nei playoff andata e ritorno in programma tra l’11 e il 15 novembre, infatti, la sua Bosnia si giocherà la qualificazione all’Europeo e l’avversario sarà nobile, cioè proprio il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Verso Novara Ma nell’attuale situazione giallorossa, il ventunenne bosniaco sa bene come anche la prossima trasferta di campionato contro il Novara non si possa affatto snobbare. La tensione è alta, non a caso ieri c’è stato un contatto tra l’ufficio stampa della Roma con quello della Lazio per smorzare il «giallo» su una presunta foto di Lotito (in realtà pare essere stato più un desiderio) attaccata a mo’ di stimoli sui muri di Trigoria. Roba da Oronzo Canà o Borgorosso Football Club, si è ironizzato nell’etere capitolino piuttosto che da società che vuole un respiro internazionale, ma si sa, spesso di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno. Con queste premesse che offrono uno spaccato dell’agitazione di Trigoria, logico che il match di domani diventi un appuntamento da non fallire. «Già contro il Novara dobbiamo fare meglio — ha detto Pjanic pochi giorni fa —, stiamo giocando bene ma si possono trovare anche altre soluzioni. Comunque deciderà Luis Enrique cosa fare».

Colpo di scena nell’ultimo giorno. I terremoti della Borsa hanno regalato uno scoppiettante rush finale all’offerta pubblica di acquisto (Opa) lanciata dalla Neep, cioè la società nuova proprietaria della Roma formata dai 4 soci americani guidati da DiBenedetto e UniCredit. Del 33% circa di azioni disponibili, i soci hanno venduto ai nuovi proprietari il 10,94% dei titoli al prezzo convenuto di 0,6781, pari a un controvalore di 9.831.925 euro. La quota di controllo della Neep, perciò, passa dal 67,097% al 78,03%. La cifra stanziata per l’Opa era di 29.570.365, perciò DiBenedetto & Co., come si supponeva, hanno avuto la possibilità di effettuare un buon (e preventivabile) risparmio. Entro il 31 dicembre, comunque, sarà varata una già prevista ricapitalizzazione di 50 milioni di euro.

In arrivo il baby attaccante uruguaiano Lopez: al Nacional 1,5 milioni di dollari

ha dimostrato di sapersela cavare bene sia da interno di centrocampo, sia da trequartista, visto che spesso ha preso il posto dell’infortunato Totti. «Non è un problema, posso giocare in entrambi i ruoli — ha spiegato Pjanic — ma posso fare meglio. Giocare sempre è una responsabilità per me e per gli altri, io faccio del mio meglio per la squadra, mi metto a disposizione. Alla mia età, d’altronde, non posso che migliorare». Ecco Lopez È lo stesso pensiero che anima il d.s. Walter Sabatini riguardo il baby talento uruguaiano Nicolas Lopez. La Roma, infatti, ha ormai bloccato il ragazzo raggiungendo un accordo in settimana col procura-

Polivalente Intanto il bosniaco (che possiede anche passaporto lussemburghese e francese)

Il d.g. Valentini: «Un evento per i 150 anni dell’unità: per questo i prezzi saranno popolari» ROMA

«Fratelli d’Italia», e stavolta non è un luogo comune. Nei giorni in cui il Paese si dibatte fra spread preoccupanti e moralità pubblica discutibile, tocca alla Nazionale farsi portatrice (sana) di patriottismo e l’occasione ghiotta la fornisce l’imminente match amichevole degli azzurri contro l’Uruguay, in programma il 15 novembre a Roma.

FABRIZIO VITALE PALERMO

Nessuna rivoluzione. Per il dopo Sogliano il presidente Zamparini ha privilegiato la soluzione interna con la promozione di Luca Cattani, 30 anni, a nuovo direttore sportivo. Il capo degli osservatori del Palermo è tornato dal Sud America per assumere il nuovo incarico. Non lascia, anzi raddoppia Devis Mangia al quale Zamparini ha deciso di adeguare il contratto. «Ho avuto un bellissimo incontro con Mangia, che ovviamente era dispiaciuto, visto il rapporto che ha con Sogliano — spiega Zamparini —. Io gli ho riconfermato la mia fiducia, e ho già dato ordine di adeguargli il contratto col Palermo, dato che lo ritengo adatto alla prima squadra (firmerà oggi, ndr.). Ho richiamato Cattani che ha il patentino per fare anche il d.s. Abbiamo parlato col mister delle strategie. Stiamo buttando giù un progetto, parlando anche di giocatori. E’ un tecnico giovane e spero che possa restare a Palermo tanti anni». Altra novità: arriverà un team manager. Troppo diversi Il presidente è ritornato sui motivi

tore Pablo Betancourt (lo stesso di Hernandez, del Palermo) che ha mediato col Nacional di Montevideo. Il club, infatti, aveva sollevato un caso internazionale sul fresco diciottenne — giunto in Italia da pochi giorni — facendo intervenire il Ministero degli Esteri e minacciando il ricordo alla Fifa. Per questo la Roma verserà un milione di dollari al Nacional, più un premio di valorizzazione di 500.000, sperando di tesserare già a gennaio questo attaccante che ricorda, dicono, Giuseppe Rossi. Come dire, la Roma continua a costruire il futuro, anche se i tifosi sperano che non si perda di vista neppure il presente... © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’EVENTO IL 15 PRIMA DEL MATCH CON L’URUGUAY GLI AZZURRI RICEVUTI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Nazionale da Napolitano «Una serata per l’Italia»

«Cattani d.s. e nuove punte a gennaio»

del divorzio da Sogliano: «Lui veniva da una realtà dove era abituato a fare qualcosa in più del d.s., inoltre non era riuscito ad avere il giusto rapporto con me. Non avrei dato carta bianca, senza un minimo di confronto, neanche a Moggi. Ci siamo resi conto di avere caratteri troppo diversi. Tra di noi c’è stima, ma non aveva credenziali per portare avanti il Palermo da solo, nonostante sia un ragazzo serio e preparato». Cattani d.s. non appare più come una soluzione transitoria e lo fa capire lo stesso Zamparini che ha già individuato per la prossima stagione la figura per il ruolo di vicepresidente esecutivo: Giorgio Perinetti. «Ho già trovato la persona che svolgerà un ruolo alla Galliani, ho troppi impegni e vorrei passare un po’ in seconda linea. Se ora è a Siena? Non lo so, anche se lo fosse sarebbe sotto contratto ora». Per gennaio annuncia oltre a Vazquez l’arrivo di due punte (una è Mehmedi dello Zurigo), poi torna al rapporto con Mangia, al quale giura che non ha mai imposto la formazione. «Nè lo farò mai. Io dico che i bravi allenatori sono quelli che adattano il modulo in base ai giocatori, basta guardare Reja e Guidolin, e quelli che non fanno i fenomeni. Se Mangia resterà umile diventerà un gran tecnico, spero col Palermo».

Miralem Pjanic, 20 anni, alla prima stagione nella Roma FORNASARI

«In campionato dobbiamo migliorare e io posso crescere ancora tanto»

identiKit & CARRIERA

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I giorni caldi di Pjanic «Novara e l’Europeo»

PALERMO PARLA ZAMPARINI

LaFoto

senza contare i seimila bambini delle scuole calcio della regione che saranno ospitati in tribuna Tevere. Per l’occasione coopereremo anche col Ministero della Difesa e varie onlus. Spero davvero che sarà una bella festa».

Unità Non è un caso, infatti,

che proprio quel giorno tutta la Nazionale sarà ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Siamo orgogliosi di questo invito — spiega Antonello Valentini, direttore generale della Federcalcio — e ne approfitteremo per esprimere al Presidente tutta la nostra riconoscenza per il lavoro che sta portando avanti. Mai come adesso l’Italia ha bisogno di unità e solidarietà». Segnalato come Napolitano riceverà anche un dono dagli azzurri, c’è da dire come il momento scelto non sia affatto casuale. «La partita entrerà a pieno titolo nelle celebrazioni per i 150 anni dell’unità del Paese — aggiunge Valentini — e per questo abbiamo scelto di giocare

Uruguay: che sfida Ma il d.g. az-

Antonello Valentini, 59 anni REUTERS

nella Capitale e lanciato l’evento con uno slogan che non è un luogo comune: "Una serata per l’Italia". Contiamo sul tifo di Roma, che non è mai mancato. Per questo motivo — grazie anche alla collaborazione con il Coni — si è deciso di varare una politica di prezzi popolari (da 10 a 25 euro), con riduzioni per donne, anziani Over 65 e ragazzi Under 16,

zurro Valentini è soprattutto uomo di calcio e perciò sottolinea: «La partita in sé, poi, si preannuncia affascinante, perché affronteremo i vincitori dell’ultima Coppa America. Insomma, ovviamente contiamo anche sui tifosi abituali, quelli di Roma e Lazio. Di calciatori giallorossi in squadra in genere ce ne sono un paio, mentre i biancocelesti li stiamo aspettando: speriamo possano tornare al più presto». L’impressione, però, è che la nuova Nazionale di Prandelli faccia innamorare al di là degli staccati del tifo. Facendoci sentire dei veri «Fratelli d’Italia». ma. cec. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Oddo si laurea ad Atri con una tesi su MilanLab Francesco Oddo e il Milan, un rapporto che continua. Sì, perché il campione del mondo 2006 ora al Lecce si è laureato ieri ad Atri (Teramo) in Scienze giuridiche e manageriali dello sport discutendo una tesi su «Metodi e didattiche delle attività sportive. Il MilanLab». 108 il voto finale con la famiglia al suo fianco ITALYPHOTOPRESS


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MONDO

in Vetrina Storia di un successo infinito

Il primo trionfo

L’Europa

I gioielli

Vince sempre lui

Premier ’93

Due Champions

Non solo Ronaldo

Ha alzato 37 trofei

Il Manchester United targato Ferguson vince la Premier per la prima volta nel ’92-93. Poi altre 11

Sir Alex con la Champions del 2008. Il suo Manchester l’aveva conquistata anche nel 1999

Cantona, Beckham, Rooney, Ronaldo: tanti campioni. Con il portoghese (a destra nella foto) guadagnò 68 milioni

Nella foto, l’ultima coppa di Premier. Ferguson ha vinto 37 trofei con il Manchester United in 1409 gare

Ferguson 25

voltura il cognome potente per incrementare i suoi affari. Gli arbitri sono spesso nel suo mirino: il 16 marzo 2011 fu condannato a cinque turni di squalifica e 30 mila sterline di multa per le accuse rivolte a Martin Atkinson, fischietto di Chelsea-United. Con alcuni colleghi illustri ha avuto diversi battibecchi: Wenger, Benitez, Keegan, Hughes. In compenso, ha un debole per Mourinho, che in molti pronosticano come il suo erede allo United. Quando? Chissà, visto che nonostante i 70 anni in arrivo il 31 dicembre non vuole mollare. Ha rinviato l’addio al 2013, ma sono pochi a crederci.

«Passione e fatica dalle 7 alla sera» Domenica le nozze d’argento con lo United Il segreto: «Fate come me, ogni giorno al campo» DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

La Gran Bretagna era sotto il pugno di ferro di Margaret Thatcher e i giornalisti usavano ancora la macchina per scrivere quando fu battuta la notizia: Alex Ferguson nuovo manager del Manchester United, al posto di Ron Atkinson. Era un giovedì. Due giorni dopo, Ferguson debuttò sulla panchina dei Red Devils, in casa dell’Oxford. Il futuro baronetto del calcio inglese si presentò in giacca e cravatta, con l’impermeabile grigio e un orologio con il quadrante rettangolare. Aveva 45 anni. Perse 2-0 e non la prese bene: Bryan Robson, Whiteside e McGrath, i giocatori più rappresentativi, man-

davano giù troppe birre e correvano poco. Ferguson impose nuove regole nel bere e nel mangiare. Il primo diktat di un’epopea: è trascorso un quarto di secolo e domenica 6 novembre Ferguson festeggerà 25 anni di United. Un'istituzione Da quella sconfit-

ta con l’Oxford, sono passati 37 trofei e 1.409 partite. Oggi Sir Alex è un’istituzione della Gran Bretagna. Lui, scozzese e laburista, mette tutti d’accordo: progressisti, conservatori, nazionalisti e separatisti. Lo invitano nelle Università per tenere conferenze e spiegare come si gestisca un’azienda. Nelle sue dissertazioni, ricorrono sempre due parole: lavoro e passione. «Fate come me». Fate come lui: varca il cancello del centro sportivo di Carrin-

gton alle 7.15 e non torna a casa prima di sera. Lo United è la sua vera evasione: la moglie Cathy, sposata nel 1966 quando giocava nel Dunfermline e segnava a ritmi di grande bomber (317 partite e 170 gol nella sua carriera), non vuole sentire parlare di calcio e detesta trofei tra i piedi. Lo stile Ma il calcio è soprattut-

to una professione e lui la interpreta in modo moderno, attento alle innovazioni, maniacale nei dettagli, innovatore, talvolta geniale, persino provocatore: Rooney versione regista l’ultima trovata. É aperto ai giovani: ben 55 Under 18 hanno firmato un contratto con lo United nel suo quarto di secolo. Da buon scozzese, ha il senso degli affari: Cristiano Ronaldo acquistato per 12 milioni di sterli-

ne e rivenduto a 80 il più sensazionale. É un democratico decisionista: coinvolge il suo staff, tiene in grande conto pareri e relazioni, poi spetta a lui l’ultima parola. É imprevedibile: ha la capacità di sorprendere. Non è monomaniacale: cavalli, vino e politica le altre passioni. Le liti Ma non è un santo: chiedere a Beckham, al quale tirò un giorno uno scarpino in faccia. O chiedere a quelli che hanno osato mettere in discussione la permanenza allo United: quando Rooney un anno fa sembrò sul punto di passare al City, la reazione di Sir Alex fu ai limiti del violento. É vendicativo: ha squalificato per sette anni la Bbc per un report, «Father and Son», nel quale si raccontava come il figlio Jason, procuratore, usasse con disin-

SPAGNA DOPO IL SUCCESSO A LIONE

Mou batte il mito Muñoz E’ suo il Real più forte Su 75 gare, il tecnico ne ha vinte 56 e perse 8. Una meno di un grande del passato

te. Mou ha una sconfitta in meno e un pari in più. In questa classifica Fabio Capello, che dal Bernabeu è passato due volte a distanza di 10 anni e ha vinto due Liga, è al sesto posto con uno score di 46-17-12.

La faida Mou non ha rivolto la

Armonia L’attuale Real Mou è FILIPPO MARIA RICCI MADRID

Nel giorno in cui Mourinho scrive due capitoli della storia del Madrid si può aprire il dibattito: il Real attuale è la squadra migliore costruita dal portoghese nei suoi 11 anni di onorata carriera? A Lione, José ha condotto i suoi alla prima vittoria al Gerland, quinto tentativo, ma soprattutto ha migliorato i risultati di quello che è considerato il padre di tutti i tecnici del Madrid, Miguel Muñoz. Lo spagnolo nelle prime 75 partite ottenne 56 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfit-

un’araba fenice che ha spiccato il volo da due risultati diroccati, sconfitta col Levante e pari a Santander, e rapporti di spogliatoio pestilenziali. Mou, sino a quel momento incapace di trovare le corde giuste, continuava a sfasciare la chitarra sul palco come un vecchio rocker che piuttosto che suonare preferiva far casino. Lo spogliatoio lo ha richiamato all’ordine e il Madrid armonico si è allontanato dalla polemica avvicinandosi alla perfezione. Da allora 9 successi di fila, parziale di 31-3, Higuain e Benzema che chiunque gioca fa il fenomeno, Kakà rinato, Di Maria inarrestabile, Sergio Ra-

mos centrale immacolato, la vetta della Liga riconquista dopo 10 mesi d’inseguimento. In Champions il Madrid era già l’unica squadra con 3 vittorie, ora che sono 4 è rimasta anche la sola a non aver subito gol (10-0). Il tutto, si diceva, dopo aver sotterrato l’ascia di guerra che girava per lo spogliatoio.

Jose Mourinho, 48 anni, seconda stagione al Real Madrid AP

parola a Casillas per un mese quando capitano della nazionale, spaventato per lo scisma generato dai Clasicos che stava spaccando la Roja, ha chiamato Puyol e tramite questi Xavi (che non gli rispondeva al telefono) per trattare la pace. Mercoledì su «Onda Cero» un giornalista amicissimo di Casillas ha raccontato un nuovo episodio della saga Iker-Mou: quando c’è stato lo sciopero dei calciatori il portiere ha chiesto al tecnico se si sarebbero allenati: «Chiedilo ai tuoi amichetti del Barça se si allenano», la velenosa risposta di Mou. Casillas però non è mai rimasto solo: «Non importa se il mister non ti saluta — gli disse Ronaldo —, noi siamo con te». E quando è tornata la pace è nato questo super Real Mou. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la scheda GUADAGNA 5,8 MILIONI IN PREMIER HA TOTALIZZATO 15 TURNI DI SQUALIFICA

Sir Alexander Chapman «Alex» Ferguson (nella foto sopra) è nato il 31 dicembre 1941, a Govan, Glasgow (Scozia). da calciatore era attaccante Prima dello United ha allenato St.Mirren, Aberdeen e nazionale scozzese. Guadagna 5 milioni di sterline l’anno (5,8 di euro). Nella sua carriera inglese ha ricevuto 15 giornate di squalifica. Ha vinto 836 partite su 1409 conquistando 1922 punti.

I successi Ha vinto 12 Premier League. Ha conquistato 2 Champions e un’infinita di coppe di varia natura. Il successo più clamoroso è il 2-1 sul Bayern nella finale Champions di Barcellona del 1999. Al 90' i tedeschi avevano le mani sulla coppa con l’1-0 firmato da Mario Basler: in pieno recupero, i gol di Sheringham e Solskjaer ribaltarono la situazione. Nella sua storia ci sono anche sconfitte memorabili: le due finali di Champions perse con il Barcellona (2009 e 2011) e la batosta (1-6) rimediata nel derby con il City il 23 ottobre scorso. Ha sempre avuto un debole per i giocatori di personalità: Cantona su tutti. Ma forse il prediletto è quello che ha giocato più partite nella sua epoca: Ryan Giggs, 885 gare con lo United dal 1991 ad oggi. Nessuno può raccontarlo meglio del gallese. Un giorno, forse, lo farà. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I NUMERI

8

sconfitte di Mourinho nelle sue prime 75 partite col Real Madrid. Le vittorie sono 56, i pareggi 11. Meglio di tutti nella storia «blanca».

0

gol subiti dal Real di Mou nelle 4 gare di Champions. Unica difesa imbattuta della competizione.

100

reti di Ronaldo in 105 gare col Madrid. Lui dice che sono 101

Taccuino GERMANIA

Schweinsteiger: operazione ok Bastian Schweinsteiger è stato operato ieri «con successo» e non tornerà in campo prima del 2012. Mercoledì sera il centrocampista del Bayern si è rotto la clavicola dopo uno scontro con Inler nella sfi da contro il Napoli di Champions. Markus Hoerwick, portavoce del Bayern, ha fatto sapere che per il 27en ne Schweinsteiger «la prima metá della stagione è fini ta». Il giocatore resterà in ospedale fino a oggi e poi dovrá osservare due settimane di riposo assoluto. I tempi per la ripresa degli allenamenti sono stimati in sei settimane. Schweinsteiger salterà e le restanti sei partite della Bundesliga, fino alla pausa invernale del 18 dicembre, così come le ultime due sfide della fase a gironi di Champions League con Villarreal e Manche ster City.

INGHILTERRA

Scapuzzi e Mancini jr all’Oldham L’Oldham Athletic ha ufficializzato l’arrivo in pre stito di due giovani attaccanti italiani del Manchester City. Si tratta di Luca Scapuzzi (contratto di due mesi, scuola Milan) e Andrea Mancini (figlio di Roberto, tecni co dei Citizens, che ha siglato un accordo di un mese). Lo ha reso noto il club inglese che milita in League One (terza divisione) sul proprio sito ufficiale.

ARGENTINA

Il figlio di Simeone tre anni al River Giovanni Simeone, 16enne figlio di Diego Pablo, ha firmato un contratto triennale con il River Plate che lo ha blindato con un triennale da 15 milioni di euro. Il figlio dell'ex Pisa, Inter e Lazio, detto il «Cholito», ha segnato 26 gol in 22 partite nell'ultima stagione.


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

21

MAGIC CHAMPIONS

Come è bello difendere a «+3» Van der Wiel, Rami, Samuel e Fernandez: nel quarto turno i gol sono arrivati anche da dietro STEFANO CANTALUPI

La parola alla difesa. Sì, perché alle triplette di Gomez e alle doppiette di Cristiano Ronaldo siamo abituati, i due assist di tacco di Eriksen non ci stupiscono più di tanto e il riscatto di Milito poteva essere nell’aria... Ma cinque gol dei difensori, in questo quarto turno di Champions League, non erano esattamente nelle previsioni. Vamos vamos Argentina Sorrideranno i Magic allenatori che hanno schierato Federico Fernandez: l’argentino del Napoli aveva quotazione 6 e dopo la prima mezz’ora del match di Monaco sembrava avviato verso una serata (e una pagella) tempestosa. Invece, è proprio il caso di dirlo, non ha perso la testa: due sue zuccate sono valse altrettante reti e un bel 12

PORTIERI Gr. Squ. Cod. A (BMON) 108 A (BMON) 136 A (MCITY) 125 A (MCITY) 137 A (NAP) 118 A (NAP) 140 A (VIL) 113 A (VIL) 120 B (CSK) 104 B (CSK) 149 B (INT) 110 B (INT) 128 B (LIL) 121 B (LIL) 132 B (TRA) 147 C (BAS) 141 C (BEN) 107 C (MUTD) 117 C (MUTD) 131 C (OTE) 122 D (AJAX) 115 D (AJAX) 144 D (DIN) 129 D (LIO) 133 D (LIO) 143 D (REA) 102 D (REA) 109 E (BLEV) 103 E (BLEV) 148 E (CHE) 112 E (CHE) 127 E (GEN) 130 E (VAL) 119 E (VAL) 123 F (ARS) 105 F (ARS) 142 F (BOR) 146 F (MAR) 135 F (OLY) 116 G (APO) 114 G (POR) 126 G (SHA) 139 G (SHA) 150 G (ZEN) 134 H (BAR) 138 H (BAR) 145 H (BAT) 124 H (MIL) 101 H (MIL) 106 H (VIK) 111

Nome BUTT NEUER HART PANTILIMON DE SANCTIS ROSATI CESAR DIEGO LOPEZ AKINFEEV GABULOV CASTELLAZZI JULIO CESAR ENYEAMA LANDREAU ZENGIN SOMMER ARTUR DE GEA KUSCZAK GRAHOVAC CILLESSEN VERMEER KELAVA LLORIS VERCOUTRE ADAN CASILLAS ADLER LENO CECH P. HILARIO KOTELES DIEGO ALVES GUAITA ALMUNIA SZCZESNY WEIDENFELLER MANDANDA COSTANZO CHIOTIS HELTON PYATOV RYBKA MALAFEEV PINTO VICTOR VALDES GUTOR ABBIATI AMELIA CECH M.

Costo Punti 3 15 4 12 6 1 12 3 1 1 7 3 9 7 6,5 3 5 15 1 11 4 8 6 7 5 11 5 12 7 1 4 4 4 10 7 3 1,5 11 4 1 1 19 6,5 8 6 2 17 5,5 2 6 9,5 8 6,5 8 2 15 6 11 6 15 6,5 6 4 11 4,5 10 11 5 10 6 1 17 6,5 4 6 14 6 2 3 -

DIFENSORI Gr. Squ. A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (VIL) A (VIL) A (VIL) A (VIL) A (VIL) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (LIL) B (LIL) B (LIL) B (LIL) B (LIL) B (LIL)

Cod. 217 223 229 250 304 352 393 247 296 298 305 361 372 403 406 215 231 235 236 272 273 282 281 317 327 337 405 219 220 288 328 335 373 243 251 291 310 313 330 356 369 218 221 226 242 260 382

Nome BADSTUBER BOATENG BRENO CONTENTO LAHM RAFINHA VAN BUYTEN CLICHY KOLAROV KOMPANY LESCOTT RICHARDS SAVIC ZABALETA ONUOHA ARONICA BRITOS CAMPAGNARO CANNAVARO FERNANDEZ FIDELEFF GRAVA GONZALO MARCHENA MUSACCHIO ORIOL ZAPATA BEREZUTSKIY A. BEREZUTSKIY V. IGNASEVICH NABABKIN ODIAH SCHENNIKOV CHIVU CORDOBA JONATHAS LUCIO MAICON NAGATOMO RANOCCHIA SAMUEL BAZA BERIA BONNART CHEDJOU DEBUCHY SOUARE

Costo Punti 2 4 10 5,5 2 4 13 6,5 10 10 5 7 6 11 10 6 9 7 2 6 6 6 1 5 5 4 8 5,5 8 9 12 5 3 4 5 3 5,5 4 3,5 6 5 6 6 7 6,5 7 6 5 6 4 5 5,5 6 6,5 3 4 11 5,5 12 7 10 12 9,5 5 5 5 5 6 6 5 6 2 -

alla voce «punti» (perdonato il malus per il giallo). È andata bene anche a Samuel, che perde mezzo punto per l’ammonizione «tattica» rimediata nel finale della sfida col Lilla, ma incamera un voto positivo (7) e soprattutto imita Fernandez nel gioco aereo, segnando il primo gol dell’Inter. Per lui, che sta rientrando in forma dopo una lunga assenza per infortunio, arriva un incoraggiante 9,5. Il mercoledì di coppa porta alla ribalta anche Van der Wiel, il terzino destro della nazionale olandese, che ha beneficiato di un colpo di genio di Eriksen per inaugurare il 4-0

Ma qualcuno finisce dietro alla lavagna: David Luiz ha sbagliato un rigore decisivo

alla Dinamo Zagabria. Il giorno prima, invece, era toccato a Rami completare il 3-1 del Valencia sul Bayer Leverkusen.

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240 241 280 294 401 203 263 302 341 385 237 265 278 311 319 344 266 267 268 271 293 380 398 253 346 357 371 207 211 233 336 394 396 222 256 287 389 397 399 246 254 279 297 299 308 360 206 214 238 248 316 345 376 239 276 295 334 359 375 390 208 228 249 258 290 342 388 264 292 329 332 350 205 252 259 318 324 355 365 368 210 262 301 322 367 383 395 270 286 309 339 348 374 386 216 261 269 326 333 362 366 392 283 315 321 325

CECH CELUTSKA GLOWACKI KACAR YUMLU ABRAHAM DRAGOVIC KOVAC PARK STEINHOFER CAPDEVILA EMERSON GARAY LUISAO MAXI PEREIRA PEIXOTO EVANS EVRA FABIO FERDINAND JONES SMALLING VIDIC COSTIN PERENDIJA RAPA SARGHI ALDERWEIRELD ANITA BRUNO SILVA OOJIER VAN DER WIEL VERTONGHEN BISCAN CUFRE' IBANEZ TONEL VIDA VRSALJIKO CISSOKHO CRIS GASSAMA KOLODZIEJCZAK KONE' B. LOVREN REVEILLERE ALBIOL ARBELOA CARVALHO COENTRAO MARCELO PEPE SERGIO RAMOS CASTRO FRIEDRICH KADLEC OCZIPKA REINARTZ SCHWAAB TOPRAK ALEX BOSINGWA COLE A. DAVID LUIZ IVANOVIC PAULO FERREIRA TERRY DURWAEL JONELEIT NADSON NGONCA PUDIL ALBA COSTA R. DEALBERT MATHIEU MIGUEL RAMI RUIZ SALTOR ANDRE SANTOS DJOUROU KOSCIELNY MERTESACKER SAGNA SQUILLACI VERMAELEN FELIPE SANTANA HUMMELS LOWE OWOMOYELA PISZCKEK SCHMELZER SUBOTIC AZPILICUETA DIAWARA FANNI MOREL N'KOLOU RODRIGUEZ SABO TRAORE HOLEBAS MANIATIS MELLBERG MODESTO

4 6 4 5 2 3 5 3 4 5 6 6 10 13 9 4 4 11 4 11 5 6 12 3 1 4 1 8 6 3 2 10 7 2 1 3 3 2 1 10 5 4 3 11 8 7 3 6 10 12 11 10 15 8 5 7 1 7 4 6 7 8 12 10 12 2 12 1 2 3 1 3 8 6 2 7 4 12 8 5 11 3 5 11 8 4 11 6 11 4 2 7 7 8 8 10 5 7 7 2 3 4 6 3 6 5

7 6 6 6,5 6 6 5,5 6,5 5,5 6,5 5,5 5,5 6 5,5 7 6 6 4 6,5 6 10,5 6,5 5,5 4,5 5 5 5,5 6 5,5 5,5 6 6 7 5 5 5 5 5,5 6 2,5 5,5 6,5 6,5 6,5 8 6 10,5 7 6 6,5 6,5 6,5 6,5 6 5,5 7 6 6 6,5 6,5 5,5 5,5

Tacco vincente: che finezze Piqué ed Eriksen

Dietro la lavagna Qualcuno, però, ricorderà questa giornata di Champions meno volentieri. Badstuber ha peccato di ingenuità in un contrasto con Cavani, rimediando un cartellino rosso evitabile che, tradotto in punti, significa 4. David Luiz, invece, si è presentato sul dischetto in casa del Genk e ha fallito il rigore che avrebbe chiuso la partita, con conseguente malus fantacalcistico. «Ofelé fa’ el to mesté» («pasticciere, fai il tuo mestiere»), dicono a Milano quando vogliono invitare qualcuno a non occuparsi di cose che non gli competono: possibile che al Chelsea, dopo Lampard, lo specialista dei penalty debba essere il ricciolone brasiliano? © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GLI ASSIST

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(OLY) (OLY) (OLY) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK)

340 391 407 224 300 343 349 381 209 277 314 338 363 370 244 285 289 303 354 358 377 384 212 232 255 284 307 312 202 204 257 275 320 347 351 227 274 364 379 402 201 213 225 323 331 378 387 400 404 230 234 245 306 353

PAPADOPOULOS TOROSIDIS MARCANO BOAVENTURA KONTIS PAULO JORGE POURSAITIDES SOLOMOU ALVARO PEREIRA FUCILE MAICON P. OTAMENDI ROLANDO SAPUNARU CHYGRYINSKIY HUBSCHMAN ISCHENKO KUCHER RAKITSKIY RAT SEVCHUK SRNA ANJUKOV BRUNO ALVES CRISCITO HUBOTAN LOMBAERTS LUKOVIC ABIDAL ADRIANO DANI ALVES FONTAS MAXWELL PIQUE' PUYOL BORDACHEV FILIPENKO RUDIK SIMIC YUREVICH ABATE ANTONINI BONERA MEXES NESTA SILVA T. TAIWO YEPES ZAMBROTTA BREZINSKIY BYSTRON CISOVSKY LIMBERSKY RAJTORAL

4 5 4 1 1 4 1 1 9 7 5 6 8 8 9 8 4 5 6 7 2 12 7 5 8 4 7 4 11 10 14 1 5 12 10 2 3 3 3 2 8 6 4 8 12 14 9 4 5 1 1 1 3 1

5 6 7 6 6,5 6 5 5,5 6 5,5 5,5 6 5,5 6,5 6,5 6 10 6 7,5 5,5 6 7,5 6 5,5 5,5 5,5 5,5 6 6 6,5 5,5 5,5 4 4,5 6

CENTROCAMPISTI Gr. Squ. A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (VIL) A (VIL) A (VIL) A (VIL) A (VIL) A (VIL) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (CSK) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (INT) B (LIL)

Cod. 502 624 629 671 676 678 689 709 710 523 547 611 645 650 697 707 555 556 559 579 593 605 631 687 729 536 538 693 700 713 733 504 558 583 596 634 672 692 506 535 647 655 670 698 702 727 519

Nome Costo Punti ALABA 7 KROOS 14 7,5 LUIZ GUSTAVO 7 6 PRANJIC 4 RIBERY 19 7 ROBBEN 19 SCHWEINSTEIGER 14 7 TYMOSCHUK 6 5,5 USAMI 2 BARRY 7 DE JONG 7 6,5 JOHNSON 5 6 MILNER 8 6,5 NASRI 13 6,5 SILVA 17 8 TOURE' 14 13,5 DONADEL 5 DOSSENA 7 6 DZEMAILI 8 5 GARGANO 5 HAMSIK 15 5,5 INLER 11 6 MAGGIO 10 6 SANTANA 8 ZUNIGA 6 3,5 CAMUNAS 7 CANI 10 SENNA 5 SORIANO 6 VALERO 7 6,5 DE GUZMAN 5 6 ALDONIN 7 5 DZAGOEV 15 6,5 GONZALEZ 4 HONDA 12 MAMAEV 4 5 RAHIMIC 8 SEMBERAS 6 ALVAREZ 9 6 CAMBIASSO 13 6 MOTTA 9 6 OBI 3 POLI 4 SNEIJDER 19 6,5 STANKOVIC 10 6 ZANETTI 10 8 BALMONT 7 -

Una «doppietta» di tacco: Eriksen dell’Ajax è l’unico ad aver effettuato due passaggi vincenti nel 4˚ turno. Tacco assist anche per Piqué. 2 Eriksen (Ajax). 1 Torres (Chelsea); Ballack (B. Leverkusen); Camus (Genk); Chipperfield (Basilea); Inler e Lavezzi (Napoli); Kroos (Bayern); Silva (Manchester City); Sneijder e Zanetti (Inter); Piqué, Adriano e Cuenca (Barcellona); Robinho (Milan); Mathieu e Tino Costa (Valencia); De Jong e Ebecilio (Ajax); Gaitan (Benfica); Zyrianov (Zenit); Charalambides (Apoel).

Gregory Van der Wiel, 23 anni, a segno contro la Dinamo Zagabria REUTERS B B B B B B B B B B B B C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E F F F F F

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543 591 594 640 656 665 666 516 544 659 725 728 532 541 574 599 688 695 723 501 578 610 639 681 684 720 736 509 539 542 573 581 649 663 712 726 510 576 603 651 662 548 560 564 565 609 627 694 731 514 533 623 626 682 686 524 561 582 585 588 615 622 669 505 534 551 553 586 614 619 660 683 721 517 518 522 528 675 679 685 566 616 625 633 638 642 643 644 673 521 537 598 601 706 715 503 520 630 661 704 705 512 513 526 552 575

COLE GUEYE HAZARD MAVUBA OBRANIAK PAYET PEDRETTI BALCI COLMAN OZBEK YILMAZ ZOKORA CABRAL CHIPPERFIELD FREI F. HUGGEL SCHURPF SHAQIRI YAPI YAPO AIMAR GAITAN JAVI GARCIA MATIC RUBEN AMORIM SALVIO WITSEL CESAR B. ANDERSON CARRICK CLEVERLEY FLETCHER GIGGS NANI PARK VALENCIA YOUNG ANTAL FRUNZA ILIE NEAGU PARASCHIV DE JONG EBECILIO ENOH ERIKSEN JANSSEN LODEIRO SERERO AISSATI BADELJ CALELLO KOVACIC LEKO RUKAVINA SAMMIR BASTOS EDERSON GONALONS GOURCUFF GRENIER KALLSTROM KONE' S. PIED ALTINTOP HAM. CALLEJON DI MARIA DIARRA GRANERO KAKA' KHEDIRA OZIL SAHIN XABI ALONSO BALITSCH BALLACK BARNETTA BENDER RENATO AUGUSTO ROLFES SAM ESSIEN KALOU LAMPARD MALOUDA MATA MCEACHRAN MEIRELES MIKEL RAMIRES BARDA CAMUS HUBERT HYLAND TOSZER VANDEN BORRE ALBELDA BANEGA MADURO PABLO HERNANDEZ TINO COSTA TOPAL ARSHAVIN ARTETA BENAYOUN DIABY FRIMPONG

8 2 14 10 4 5 9 4 6 3 6 6 6 3 11 6 4 9 3 13 10 6 3 7 7 9 9 9 10 2 6 10 17 8 11 16 4 3 2 4 3 9 5 5 10 9 9 3 4 1 3 1 4 6 7 14 7 9 17 4 7 3 3 5 2 21 4 4 13 9 21 6 15 4 11 3 9 8 12 8 6 11 21 14 17 1 13 6 11 3 3 3 2 4 1 4 8 4 9 5 7 10 12 8 6 3

6 5 6 5,5 5,5 6 6 5,5 5,5 6,5 7 6,5 9 7 5,5 7 5,5 5,5 5,5 6,5 6 9 6 6 5 6 11,5 7,5 6,5 9,5 6,5 10 5,5 5,5 5,5 6 5 5,5 6,5 5,5 5,5 5,5 7 6 5,5 7 7 7 5,5 6 4,5 6,5 5 5,5 5,5 10 7 5,5 6 6 6,5 6,5 6,5 6 6 -

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674 680 699 717 719 527 545 584 589 592 613 617 667 507 540 554 612 628 641 711 569 587 602 632 658 677 724 737 595 608 635 636 654 738 525 546 549 571 590 648 701 735 557 570 577 607 620 646 718 531 550 568 600 606 691 696 730 530 567 604 618 637 703 722 515 657 664 716 734 508 511 529 562 563 580 653 690 714 572 597 621 668 708

RAMSEY ROSICKY SONG WALCOTT WILSHERE BENDER DA SILVA GOTZE GROSSKREUTZ GUNDOGAN KAGAWA KEHL PERISIC AMALFITANO CHEYROU DIARRA A. KABORE' LUCHO GONZALEZ MBIA VALBUENA FEJZA GRBIC IBAGAZA MAKOUN ORBAIZ RIERA YESTE FUSTER HELIO PINTO JAHIC MANDUCA MARCINHO NUNO MORAIS CHARALAMBIDES BELLUSCHI DANILO DEFOUR FERNANDO GUARIN MOUTINHO SOUZA JAMES RODRIGUEZ DOUGLAS COSTA FERNANDINHO GAI JADSON KOBIN MKHITARYAN WILLIAN BYSTROV DENISOV FAJZULIN HUSZTI IONOV SEMAK SHIROKOV ZYRIANOV BUSQUETS FABREGAS INIESTA KEITA MASCHERANO THIAGO ALCANTARA XAVI BAGA OLEKNOVICH PATOSKI VOLODKO A. BRESSAN AMBROSINI AQUILANI BOATENG EL SHAARAWY EMANUELSON GATTUSO NOCERINO SEEDORF VAN BOMMEL FILLO HORVATH KOLAR PETRZELA TRAPP

6 11 7 15 2 6 4 15 14 8 13 7 7 3 12 9 7 14 10 16 4 7 9 5 6 8 6 5 5 1 8 4 4 5 7 8 5 6 9 9 6 20 16 8 4 16 3 3 15 9 9 7 4 2 3 11 8 11 21 20 9 11 8 17 3 3 4 3 9 7 9 14 3 5 6 7 12 9 6 3 4 4 2

5,5 5 6,5 5 6,5 10 6 6,5 4,5 6 6 5 6 5,5 5,5 6,5 5,5 6,5 9 6 6,5 5 5 6 5 5,5 5,5 6 5 6 6 6,5 7 6,5 10 6 6,5 6,5 5 6 9 5,5 5,5 6 6,5 5,5 5,5 6 5,5 -

ATTACCANTI Gr. Squ. A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (MCITY) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (NAP) A (VIL) A (VIL) A (VIL) B (CSK) B (CSK) B (CSK)

Cod. 842 873 878 890 803 810 836 912 825 861 865 868 882 875 901 902 833 874 914

Nome GOMEZ MUELLER OLIC PETERSEN AGUERO BALOTELLI DZEKO TEVEZ CAVANI LAVEZZI LUCARELLI MASCARA PANDEV NILMAR ROSSI RUBEN DOUMBIA NECID TOSIC

Costo Punti 33 17 21 6,5 8 6 24 16 9,5 24 15 21 4,5 18 8 2 5 11 11 18 4 23 4,5 10 6 6

B B B B B B B B B B B B C C C C C C C C C C C C C C C C D D D D D D D D D D D D D D D D D E E E E E E E E E E E E E E E E F F F F F F F F F F F F F F F G G G G G G G G G G G G G G G H H H H H H H H H H H H H H H H

(CSK) (CSK) (INT) (INT) (INT) (LIL) (LIL) (LIL) (LIL) (TRA) (TRA) (TRA) (BAS) (BAS) (BAS) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (OTE) (OTE) (OTE) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (DIN) (DIN) (DIN) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (REA) (REA) (REA) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (GEN) (GEN) (GEN) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (BOR) (BOR) (BOR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (OLY) (OLY) (OLY) (APO) (APO) (APO) (POR) (POR) (POR) (POR) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAT) (BAT) (BAT) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (VIK) (VIK) (VIK)

920 926 870 887 922 829 850 896 909 805 817 886 839 881 910 822 849 876 904 928 815 844 879 900 921 827 889 893 820 880 906 911 924 927 814 858 859 812 816 843 860 864 813 845 899 831 852 855 905 806 834 867 913 819 877 919 801 821 851 891 908 826 840 884 916 925 811 863 923 807 808 841 894 832 871 883 804 907 915 846 856 898 917 830 837 866 872 818 828 853 862 802 869 888 903 918 929 854 857 897 823 847 885 895 809 835 892

WAGNER LOVE CAUNA MILITO PAZZINI ZARATE DE MELO JELEN RODELIN SOW ALTINTOP HAL. BROZEK PAULO HENRIQUE FREI A. PAK STRELLER CARDOZO JARA NOLITO SAVIOLA RODRIGO BERBATOV HERNANDEZ OWEN ROONEY WELBECK CHAVEZ PENA PUNOSEVAC BULYKIN OZBILIZ SIGTHORSSON SULEJMANI EL HAMADOUI BOERRIGTER BEQIRAJ KRAMARIC KRSTANOVIC BELFODIL BRIAND GOMIS LACAZETTE LISANDRO BENZEMA HIGUAIN RONALDO DERDIYOK JORGENSEN N. KIESSLING SCHURRLE ANELKA DROGBA LUKAKU TORRES BUFFEL NWANGANGA VOSSEN ADURIZ CANALES JONAS PIATTI SOLDADO CHAMAKH GERVINHO PARK CHOU-YOUNG VAN PERSIE OXLADE-CHAMBERLAIN BARRIOS LEWANDOWSKI ZIDAN AYEW A. AYEW J. GIGNAC REMY DJEBBOUR MIRALLAS PANTELIC AILTON SOLARI TRICKOVSKI HULK KLEBER RODRIGUEZ C. VARELA DENTINHO EDUARDO LUIZ ADRIANO MORENO BUCHAROV DANNY KERZHAKOV LAZOVIC AFELLAY MESSI PEDRO SANCHEZ VILLA CUENCA KEZMAN KONTSEVOI RODIONOV CASSANO IBRAHIMOVIC PATO ROBINHO BAKOS DURIS PILAR

18 3 21 20 16 6 10 3 19 8 4 9 16 5 8 17 5 11 8 3 14 18 4 31 17 3 6 6 8 4 14 15 12 9 4 1 8 1 13 18 4 19 28 15 38 10 4 19 16 16 18 9 27 7 3 9 13 6 12 16 23 10 18 13 27 4 16 17 6 15 6 19 19 16 15 14 15 2 7 28 15 10 8 10 14 22 4 6 15 16 14 7 43 25 17 32 3 8 6 3 17 32 23 18 8 8 5

5 5,5 8,5 6,5 9 5,5 5 5,5 6 9,5 5,5 5 7 5,5 10,5 7 5,5 6,5 5,5 6 6,5 5,5 13 6 9,5 6,5 5 6,5 6 5,5 9,5 9,5 6,5 10,5 5 5 5,5 6 6 5,5 5,5 6 6,5 10 6 9,5 5,5 5,5 5,5 5 5,5 7 16,5 6 7,5 6,5 10 6,5 5,5 6 4,5


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE BWIN UNA TENDENZA POSITIVA

Perin e la carica dei nuovi numeri 1 Il portiere del Padova guida tante promesse «Mi hanno dato fiducia, ora credo nella A» ROBERTO PELUCCHI

Macerata, serata del 7 giugno 2010, vigilia della finale scudetto Primavera tra Empoli e Genoa. Vicino all’albergo del Grifone c’è un parco giochi e appeso all’elastico di una specie di bungee jumping, sotto gli occhi divertiti di alcuni compagni, ecco Mattia Perin, in volo con le braccia spalancate, come quando esultava imitando l’airone cinerino delle paludi pontine. E’ così che Perin si preparò alla partita più importante della sua acerba carriera sportiva. Partita finita poi con la conquista del titolo anche grazie al suo determinante contributo

(7 in pagella per la Gazzetta). «Sì, è tutto vero, ormai sono passati quasi due anni e si può dire — ammette divertito il portierino del Padova — ma all’epoca ero un po’ più spensierato di adesso, avevamo venti minuti liberi dopo cena, così...». Scuola italiana Questo episodio serve a inquadrare il personaggio Perin, 19 anni tra pochi giorni, un condensato di personalità, simbolo della scuola dei portieri italiani che si sta facendo onore in Serie B. Gli under 21 (quasi) stabilmente tra i pali sono Bardi (Livorno), Colombi (Juve Stabia), Donnarumma (Gubbio), Leali (Brescia) e, appunto, Perin, che ha anche la media-voto più alta (6,36). Poi

c’è il caso strano di Pinsoglio, titolare nell’Under 21 e solo da poco nel Pescara (ha giocato molto di più Anania). E un under 21 che sta facendo molto bene, ma è di nazionalità ungherese, è Kovacsik, numero uno della Reggina. Ma torniamo a Perin. Finora il portiere di scuola genoana ha giocato 7 partite con il Padova, e il posto l’ha ottenuto un po’ per merito e un po’ per fortuna. «In estate le gerarchie sembravano chiare — spiega — Pelizzoli titolare, Cano riserva e io come terzo. Invece Dal Canto mi ha portato subito in panchina. E quando Pelizzoli si è fatto male, è toccato a me. Una iniezione di fiducia e anche una bella responsabilità, visto che Cano è un idolo dei ti-

fosi e ha dato tanto al Padova». Perin è di Latina, ma non è mai finito nei radar di Roma e Lazio. «Forse non sono venuti a vedermi da ragazzino o mi hanno visto e hanno ritenuto che non sarei diventato un buon portiere», è la sentenza. Personalità da vendere In realtà, un buon osservatore non avrebbe dovuto toppare in modo così clamoroso. Buon per il Genoa, che l’ha notato, preso e adesso l’ha blindato fino al 2015. «Tornare al Genoa sarebbe un sogno, ma ci penseremo a luglio. Adesso c’è soltanto il Padova. La nostra forza è un gruppo di ferro, alla Serie A crediamo, anche se l’allenatore Dal Canto ha ragione quando dice che non siamo il Barcellona». La personalità di Perin in campo si nota subito, ma lui è bravo a non trasformarla in presunzione: «In che cosa mi sento più sicuro? In realtà in nulla. Mi piace uscire dai pali, ma devo ancora imparare in tutto. Il mio modello è Handanovic, ma come Buffon non c’è nessuno». Da piccolo era tifoso interista, adesso è quasi un ultrà del Latina: «E’ una passione sfrenata. Il derby con il Frosinone ho potuto seguirlo soltanto alla radio ed è stata una sofferenza pazzesca». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mattia Perin, 18 anni, 7 presenze in questa stagione nel Padova LAPRESSE

GLI ALTRI UNDER 21

Bardi Livorno

Colombi Juve Stabia

Donnarumma Gubbio

Leali Brescia

Francesco Bardi, 19 anni, del Livorno. E’ di proprietà dell’Inter, ma con i toscani aveva già esordito in A nel maggio 2010. Presenze: 9.

Simone Colombi, 20 anni, della Juve Stabia. Uscito dal vivaio atalantino, ha giocato con Pergocrema e Alessandria. Presenze: 8.

Antonio Donnarumma, 21 anni, del Gubbio. E’ in prestito dal Milan, la scorsa stagione era già in B nel Piacenza. Presenze: 13.

Nicola Leali, 18 anni, del Brescia. E’ considerato il nuovo Buffon, la Juve lo tiene d’occhio e piace allo Sporting Lisbona. Presenze: 9.

Domani la 14a giornata (ore 15) VARESE: MOMENTE’ SI ROMPE ANCORA I LEGAMENTI DI UN GINOCCHIO CLASSIFICA SQUADRE

PT

TORINO 32 PESCARA 28 SASSUOLO 27 PADOVA 26 REGGINA 23 SAMPDORIA 21 BARI 20 VERONA 19 VARESE 18 GROSSETO 17 LIVORNO 16 BRESCIA 16 CROTONE (-1) 15 CITTADELLA 14 GUBBIO 14 NOCERINA 13 JUVE STABIA (-6) 13 MODENA 13 ALBINOLEFFE 13 EMPOLI 11 VICENZA 10 ASCOLI (-10) -1

PARTITE G V N P 13 10 2 1 13 9 1 3 13 8 3 2 13 8 2 3 13 7 2 4 13 5 6 2 13 6 2 5 13 5 4 4 13 5 3 5 13 4 5 4 13 4 4 5 13 4 4 5 13 4 4 5 13 4 2 7 13 3 5 5 13 3 4 6 13 6 1 6 13 3 4 6 13 4 1 8 13 3 2 8 13 2 4 7 13 2 3 8

RETI F S 18 7 32 19 19 9 22 15 27 16 23 13 11 12 17 17 14 14 15 13 13 10 12 16 13 16 14 19 13 22 18 20 15 17 13 22 17 27 17 23 12 20 14 22

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

2010 – 2011

PROSSIMO TURNO Sabato 12, ore 20.45 PESCARA–PADOVA. Domenica 13, ore 12.30 REGGINA–NOCERINA; ore 15 BRESCIA-ASCOLI, CITTADELLA-LIVORNO, GROSSETO-VARESE, GUBBIO-SASSUOLO, JUVE STABIA-ALBINOLEFFE, MODENA-EMPOLI, SAMPDORIA-VICENZA, VERONA-CROTONE; ore 20.45 TORINO–BARI

NOCERINA GROSSETO

ASCOLI CITTADELLA

CROTONE REGGINA

Silva, nessuna rivoluzione «Ritroviamo la fiducia»

Torna la squadra titolare Ciano l’unico attaccante

Tutti ok: è la prima volta Riecco Moro e Valdifiori

Rampi deve fermarsi Novellino insiste col 4-3-3

ASCOLI Primo allenamento per Massimo Silva che chiede ai giocatori di «ritrovare fiducia interiore e nelle proprie capacità in campo». Niente rivoluzioni per il momento. Infortunato Tamburini, a sinistra dovrebbe giocare Pasqualini alle spalle di uno fra Sbaffo o Ilari. Il presidente Benigni ai tifosi: «Stateci vicini». SQUALIFICATI Gazzola, Soncin. DIFFIDATI Di Donato, Papa Waigo, Sbaffo. PROBABILE FORMAZIONE (4-5-1) Guarna; Andelkovic, Giovannini, Faisca, Pasqualini; Papa Waigo, Parfait, Pederzoli, Di Donato, Sbaffo; Romeo. All. Silva.

CROTONE Dopo il corposo turnover deciso martedì sul campo della Sampdoria, il tecnico Menichini dovrebbe tornare a confermare la formazione che aveva battuto il Padova. Nel derby con la Reggina, dunque, toccherà a Migliore, Galardo e Florenzi, oltre a un attacco tutto nuovo con il trio Gabionetta-Caetano-Sansone alle spalle di Ciano, unica punta. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Galardo, Eramo e Vinetot. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Bindi; Correia, Vinetot, Abruzzese, Migliore; Florenzi, Galardo; Gabionetta, Caetano, Sansone; Ciano. All. Menichini.

EMPOLI Tutti i giocatori dell’Empoli sono disponibili, non era mai accaduto in questo campionato. Ma il tecnico Pillon non dovrebbe rischiare Buscé, Coralli e Coppola, che sono in ritardo. In avanti è previsto il solito ballottaggio per affiancare Tavano fra Mchedlidze e Dumitru. Tornano Moro e Valdifiori dopo la squalifica. Ancora in panchina il rinforzo Gorzegno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Coppola, Vinci. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Pelagotti; Vinci, Mori, Stovini, Regini; Saponara, Valdifiori, Moro, Lazzari; Mchedlidze, Tavano. All. Pillon.

LIVORNO Novellino, costretto a fare a meno di Rampi (che ha avuto una forte contusione a un piede), conferma il 4-3-3 già sperimentato martedì sul campo del Padova con Luci centrale di centrocampo tra gli esterni Filkor e Remedi (o Barone). In attacco Schiattarella sembra in vantaggio sia su Bigazzi che su Piccolo. SQUALIFICATI Genevier. DIFFIDATI Dionisi. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Bardi; Salviato, Perticone, Bernardini, Lambrughi; Filkor, Luci, Remedi; Schiattarella, Paulinho, Dionisi. All. Novellino.

Di Nardo, due mesi di stop Marchesan è disponibile

Bonazzoli con Ceravolo Ragusa va in panchina

Sfida tra Cristiano e Foglio Cocco è sempre fuori

Zeman rilancia Brosco In attacco ancora Maniero

CITTADELLA Lesione di secondo grado ai flessori della coscia sinistra: è il responso della risonanza per Di Nardo, che tornerà all’attività tra due mesi. Foscarini nel ritiro di Ascoli (dove la squadra si è fermata dopo Gubbio) ritrova Marchesan, fermo nei giorni scorsi per la febbre. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bellazzini, Gasparetto. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Cordaz; Martinelli, Gasparetto, Pellizzer, Marchesan; Vitofrancesco, Busellato, Schiavon; Bellazzini, Di Carmine, Maah. All. Foscarini.

REGGINA Breda cambia ancora formazione. In attacco torna titolare Bonazzoli accanto a Ceravolo, con Ragusa (non al meglio) in panchina. A centrocampo sarà Castiglia, più che De Rose, a fare coppia con Nicolas Viola. Il solito ballottaggio per la fascia destra tra D’Alessandro (favorito) e Colombo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Adejo. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2) Kovacsik; Adejo, Emerson, A. Marino; D’Alessandro, Castiglia, N. Viola, Rizzato; Missiroli; Ceravolo, Bonazzoli. All. Breda.

ALBINOLEFFE Rientra Foglio che ha scontato la seconda giornata di squalifica e sarà in ballottaggio con Cristiano per un posto sulla fascia sinistra. Cocco è sempre fermo insieme a Tomasig e Daffara. E’ probabile che il tecnico Fortunato confermi la formazione che martedì ha battuto l'Ascoli. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bergamelli, D'Aiello, Piccinni. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Offredi; Luoni, D'Aiello, Bergamelli, Piccinni; Hetemaj, Previtali; Pacilli, Laner, Cristiano; Germinale. All. Fortunato.

PESCARA Tornano Brosco e Togni dopo la squalifica, restano fuori Immobile (che comunque è tornato a lavorare in gruppo) e Anania, ma potrebbero tornare tra una settimana. Zeman rilancia Brosco in difesa, mentre in attacco giocherà Maniero. Dubbi a centrocampo, dove scalpitano Gessa e Togni per un posto da titolare. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Anania, Giacomelli, Romagnoli. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Pinsoglio; Zanon, Brosco, Capuano, Balzano; Cascione, Verratti, Kone; Sansovini, Maniero, Insigne. All. Zeman.

ARBITRO Candussio di Cervignano.

ARBITRO Velotto di Grosseto.

ARBITRO Merchiori di Ferrara.

ARBITRO Cervellera di Taranto.

PADOVA JUVE STABIA

SASSUOLO TORINO

EMPOLI ALBINOLEFFE

VARESE MODENA

LIVORNO PESCARA

VICENZA GUBBIO

Gori si scontra con Negro Rischia di non farcela

Italiano o Milanetto? Cacia ritorna dall’inizio

Pea cambia per la 14a volta C’è un posto per Masucci

Neto e Nadarevic fuori Corti dolorante: è in forse

Confermata la difesa a 4 Si rivede Abbruscato

NOCERINA Allarme Gori: il portiere si è fatto male a un ginocchio nel test in famiglia in uno scontro con Negro. In dubbio per domani. Stesso discorso per Bolzan e Del Prete (entrambi alle prese con noie muscolari), mentre Filosa sta bruciando le tappe: nella partitella di ieri è ritornato a giocare. Difficilmente però troverà spazio. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marsili, De Liguori e Bruno. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Russo; Pomante, De Franco, Di Maio; Nigro, Bruno, De Liguori, Scalise; Catania, Castaldo, Farias. All. Auteri.

PADOVA Da valutare le condizioni di Marcolini che ha saltato le ultime due gare per infortunio. A centrocampo ballottaggio Italiano-Milanetto. Cacia si riprenderà la maglia da titolare in attacco. In difesa, oltre all’infortunato Trevisan, si è aggiunta l’indisponibilità anche di Portin: fuori quattro settimane (lesione dell’adduttore della coscia sinistra). SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cuffa, Ruopolo. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Perin; Donati, Schiavi, Legati, Renzetti; Bovo, Italiano, Cuffa; Cutolo, Cacia, Lazarevic. All. Dal Canto.

SASSUOLO Noselli non ce la fa: si aggiunge a Bruno, Cinelli, Donazzan, Troiano e Laribi. Possibile ritorno alla difesa a quattro: Pea cambia la 14a formazione in 14 gare (come dovrebbe fare il Torino), con l’ingresso di Masucci dall’inizio e Marchi possibile alternativa. Conferme scontate per Sansone e Boakye, due gol ciascuno nel derby contro il Modena. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Laribi, Magnanelli, Masucci. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Pomini; Marzoratti, Piccioni, Terranova, Longhi; Magnanelli, Cofie, Valeri; Masucci, Boakye, Sansone. All. Pea.

VARESE Assenti Neto Pereira (lesione muscolare) e Nadarevic (pubalgia). Corti, che ha preso una botta a Pescara, è ancora in dubbio. La stagione di Momenté è finita ancor prima di cominciare: durante l’amichevole con gli Allievi, l’attaccante si è rotto nuovamente il legamento crociato del ginocchio destro, ricostruito solo qualche mese fa. SQUALIFICATI Cacciatore. DIFFIDATI Grillo, De Luca. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bressan; Pucino, Troest, Camisa, Grillo; Zecchin, Corti, Kurtic, Carrozza; De Luca, Cellini. All. Maran.

VICENZA Cagni deve fare a meno del difensore Tonucci che lavora ancora a parte dopo il grave infortunio di Padova e anche di Tulli, che è stato fermato dal torcicollo. Probabile che il tecnico confermi la difesa a quattro che è stata schierata martedì pomeriggio nella partita contro la Juve Stabia. E’ sicuro il ritorno in attacco di Abbruscato. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Rigoni. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Frison; Augustyn, Martinelli, Bastrini, Giani; Rigoni, Rossi, Botta; Gavazzi, Abbruscato, Paolucci. All. Cagni.

Guannini, quanti problemi Camilli lancia l’ultimatum

Baldanzeddu titolare Davì al posto di Cazzola

Botta un piede per Pratali Tesserato il giovane Diop

Tocca a Petre e De Vitis Bernacci per Stanco

Sandreani ha la febbre Simoni, avanti col 4-1-4-1

GROSSETO Ultimatum del presidente Camilli: «O vedo miglioramenti o saranno guai per tutti, nessuno escluso», Giannini è alle prese con l’emergenza difesa e attacco per quattro squalifiche e gli infortuni di Lupoli, Federici e Padella. La squadra è da ieri in ritiro in Campania. SQUALIFICATI Olivi, Gerardi, Sforzini, Giallombardo. DIFFIDATI Zanetti. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Narciso; Petras, Iorio, Antei, Bianco; Zanetti, Crimi; Alessandro, Consonni, Caridi; Alfageme. All. Giannini.

JUVE STABIA Dopo il turnover deciso martedì, il tecnico Braglia sembra intenzionato a tornare alla formazione base con il rientro dal primo minuto del difensore Baldanzeddu. Designato a sostituire lo squalificato Cazzola è il giovane Davì, meno probabile appare l’ipotesi Mezavilla che dovrebbe andare in panchina. SQUALIFICATI Cazzola. DIFFIDATI Di Cuonzo. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Colombi; Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Di Cuonzo; Erpen, Davì, Scozzarella, Zito; Danilevicius, Sau. All. Braglia.

TORINO Iori è squalificato, Vives recupera da una lieve distorsione alla caviglia. D’Ambrosio e Zavagno si candidano per la conferma mentre Pratali si ferma per una contusione al piede. E’ stato tesserato il senegalese Abou Diop, classe '93, già aggregato alla Primavera: per lui un contratto triennale. SQUALIFICATI Iori. DIFFIDATI Basha, Ebagua, Vives. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-4) Coppola; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Zavagno; Basha, Vives; D’Ambrosio, Ebagua, Bianchi, Antenucci. All. Ventura.

MODENA Diversi cambiamenti in vista dopo l'umiliante sconfitta nel derby contro il Sassuolo. Petre e De Vitis si candidando per un posto da titolare a centrocampo al posto di Giampà e Dalla Bona. In avanti c’è il possibile rientro di Bernacci al posto di Stanco. Confermata la difesa a quattro di martedì. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Giampà e Greco. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Caglioni; Jefferson, Turati, Perna, Carini; Nardini, De Vitis, Petre, Fabinho; Greco, Bernacci. All. Bergodi.

GUBBIO Farina, Lunardini e Buchel hanno lavorato a parte, assente Sandreani con qualche linea di febbre: per sostituirlo Simoni ha provato Gerbo. Si va verso la conferma del 4-1-4-1 con Boisfer davanti alla difesa e Ciofani unica punta. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Raggio Garibaldi, Almici, Sandreani. PROBABILE FORMAZIONE (4-1-4-1) Donnarumma; Caracciolo, Cottafava, Benedetti, Bartolucci; Boisfer; Bazzoffia, Gerbo, Raggio Garibaldi, Graffiedi; Ciofani. All. Simoni.

ARBITRO Mariani di Aprilia.

ARBITRO Nasca di Bari.

ARBITRO Baracani di Firenze.

ARBITRO Viti di Campobasso.

ARBITRO Irrati di Pistoia.

IL PRESIDENTE

Cairo: «Bello questo Toro che si aiuta» FABRIZIO TURCO TORINO

Dopo alcuni mesi vissuti in posizione defilata, riecco l'Urbano Cairo a tutto campo. Il presidente detta le linee programmatiche ma tiene i piedi ben piantati a terra: «Sono soddisfatto per come vanno le cose, il Toro in B non aveva mai fatto così bene; ma le ferite aperte mi insegnano che nulla è scontato. La cosa che mi piace di più? E' che tutti, dal primo all'ultimo, danno il proprio contributo, è una cosa così non mi era capitata». Il giocattolo Cairo vuol proteg-

gere il suo giocattolo anche nel mercato di gennaio: «L'ho quasi sempre sbagliato. Si rischia di immettere in una rosa amalgamata il classico granello di sabbia che fa saltare tutto l'ingranaggio. E non lo dico per risparmiare». Sui rinnovi contrattuali, il presidente è sereno: «Per Ogbonna stiamo lavorando, credo che i tempi siano maturi per trovare un punto d'incontro. Ventura e Petrachi? Le cose verranno in maniera spontanea». Cairo poi fa il punto della situazione anche sul Filadelfia, lo stadio degli Invincibili del Grande Torino: «La prossima settimana incontreremo il Credito Sportivo che è pronto a finanziare una parte significativa della ricostruzione. Poi, magari, con il Comune parleremo anche dell’Olimpico: ma partiamo dal Fila». © RIPRODUZIONE RISERVATA

I POSTICIPI

Lunedì due sfide a Bari e Brescia La 14ª giornata sarà completata lunedì sera dai due posticipi (questa settimana non ci sono anticipi visto che si è giocato martedì): ecco gli arbitri. BARI-VERONA (ore 19): Pinzani di Empoli. BRESCIA-SAMP (ore 21): Calvarese di Teramo.


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LEGA PRO IL MOTIVO LE STELLE DEL PRATO... Da sinistra Lorenzo Benedetti, 19 anni, attaccante arrivato dal Camaiore, e Simone Patacchiola, 20 anni, difensore ex Foligno CIRINEI

...E QUELLE DELLA CARRARESE Da sinistra Massimiliano Taddei, 20 anni, centrocampista ex Gubbio, e Cristiano Piccini, 19 anni, difensore, ex Fiorentina DELIA

LE PRESENZE

Taccuino SOLIDARIETA’

Feralpi Salò: l’incasso agli alluvionati liguri Domenica in Feralpi Salò Spezia ci sarà un’altra manifestazio ne di solidarietà alla popolazione li gure dopo l'alluvione. Giuseppe Pa sini, presidente della Feralpi, ha de ciso di devolvere parte dell'incas so: non saranno concessi omaggi e si potrà fare una donazione.

LA SITUAZIONE

Lunedì a Frosinone arriva la Cremonese Così la Prima divisione dopo 10 giornate e il prossimo turno. GIRONE A Ternana p. 23; Taranto ( 1) 19; Sorrento ( 2) 19; Lumezzane 17; Carpi e Como ( 1) 16; Tritium 15; Pro Vercelli 14; Pisa 13; Foggia ( 1) e Avellino 11; Reggiana ( 2) e Monza 10; Spal ( 2) 9; Benevento ( 6) 9; Pa via 8; Viareggio ( 1) 4; Foligno ( 3) 1. Così domenica (ore 14.30): Avelli no Reggiana; Carpi Foggia; Foli gno Pisa; Lumezzane Monza; Pa via Pro Vercelli; Spal Ternana; Ta ranto Como; Tritium Benevento; Viareggio Sorrento. GIRONE B Frosinone e Pergocre ma p. 18; Carrarese ( 1) e Portogrua ro 17; Alto Adige 16; Cremonese ( 6), Barletta, Lanciano ( 1) e Trapa ni 15; Siracusa ( 3) 14; Triestina e Piacenza ( 4) 12; Spezia 11; Andria 10; Latina 9; Prato e Feralpi Salò 8; Bassano 6. Così domenica (14.30): Andria Bassano; Feralpi Salò Spe zia; Frosinone Cremonese (lunedì, 20.45); Lanciano Latina; Pergocre ma Trapani; Portogruaro Barletta; Prato Carrarese; Siracusa Piacen za; Triestina Alto Adige.

Derby Prato-Carrarese La gioventù dei veterani Le due società da più anni in categoria e la sfida tra tifosi vip Da Benedetti a Piccini: è anche una vetrina di nuovi talenti ALESSANDRA GOZZINI PRATO

La sfida al vertice si giocherà qui, dentro lo stadio Lungobisenzio. Prima contro seconda, dipende da che tipo di classifica si osserva: il derby toscano di domenica metterà di fronte Prato e Carrarese, le due squadre con più anni consecutivi in Lega Pro (ex serie C) da quando è diventata solo professionistica. Ci sono record che non portano grandi coppe o scudetti, ma che finiscono comunque negli almanacchi. Obiettivo Salvezza Chiaro che qui c’è chi festeggerebbe la perdita del primato, a patto di salire di grado: «Siamo contenti ma potremmo esserlo di più» racconta Luca dei Wild Kaos, capo ultrà presente al campo di allenamento. «Intanto vogliamo giocare il derby per placare la nostra sete di competitività» spiega Vincenzo Esposito, allenatore tornato in estate per iniziare la stagione numero 16 al Prato (prima da giocatore, poi

L’INIZIATIVA

da tecnico). Tre anni fa era nelle giovanili dell’Inter, dietro a Balotelli («Mario è unico, dei nostri gli somiglia Benedetti ma solo per il talento in campo»). Al vertice del club c’è sempre la famiglia Toccafondi: «Vogliamo rendere il dispiacere a Buffon dopo la finale persa nei playoff l’estate scorsa» dice Paolo, figlio del presidente Andrea e manager (insieme al nuovo socio Nicola Radici). «Il futuro? Siamo realisti, per salire prima bisogna restare in categoria». Giovani La squadra è stata mes-

sa su in tutta fretta dopo il ripescaggio. Tra i giovani occhio a Benedetti, già citato dall’allenatore: è un ’91, fa il titolare, ha segnato due gol e dice «di sognare l’Inter». L’altro under che fa cose da grandi è Patacchiola, vivaio Bologna («il primo anno tra i professionisti lottando per la salvezza fa crescere più di ogni altra esperienza»). E poi Marongiu, trequartista arrivato dalla Spal. Tra i nomi già conosciuti Andrea Pisanu, ex Parma, quello dei super-gol segnati a Milan e Juventus («poi sono stato due anni fuori per infortu-

ni alle ginocchia, sono qui per ritrovarmi») e Max Vieri, fratello di Bobo: «E’ super tifoso ma non vuole investire nel calcio, sa che sono soldi buttati via». Parla Gigi Chi ci ha messo i quat-

trini per passione è Buffon, numero uno della Nazionale che ha puntato sulla Carrarese: negli ultimi dieci anni la sua squadra del cuore si era salvata dai dilettanti attraverso sette

I fratelli di Vieri e Giovinco in campo E tra i dirigenti ecco i Toccafondi a sfidare Buffon playout e due ripescaggi. Gigi diventa il testimonial dell’operazione-salvataggio (tra gli altri soci c’è anche Maurizio Lucarelli, papà di Cristiano e Alessandro) e racconta: «Sono contentissimo per questo inizio di campionato, doveva essere una stagione di assestamento e invece ci ritroviamo già protagonisti. Ho voluto dare una mano e

se ci sarà la disponibilità della città andremo ancora avanti insieme». L’ultima frase vuole essere una chiamata all’imprenditoria locale: Buffon è in contatto con Cristiano Bottici, suo amico e rappresentante nel club, ma è pur sempre alla Juve. Per tutti il punto di riferimento è Nelso Ricci, d.s. abituato ad altre categorie: «Questa è la mia città: abitavo a un chilometro dallo stadio, tornare è stato un motivo d’orgoglio».

SECONDA DIVISIONE

Ora Veltroni fa causa contro l’Alessandria ALESSANDRIA (n.p.) Gior gio Veltroni, ex presidente dell’Ales sandria squalificato 4 anni per il cal cio scommesse, dopo aver portato i grigi sull’orlo del fallimento, ha deci so di procedere nei confronti degli acquirenti dell’Alessandria «inadem pienti al contratto di cessione non corrispondendo il pattuito» e di «non escludere di procedere anche penalmente per truffa». Cesare Rossini, attuale detentore delle quo te, ribatte di aver ottemperato a quanto stabilito e conferma di aver fatto richiesta a Veltroni per danni morali ed economici in seguito alla retrocessione d’ufficio in Seconda.

Cognome Ricci ha portato under di grande qualità: ottimo Piccini, vivaio viola e titolare in Under 20, uno che può stare benissimo in A, e poi Taddei, altro prestito da Firenze, oltre a Pasini e Orlandi (3 gol domenica a Piacenza), scuola Milan. Tra i giovani anche Giuseppe Giovinco, fratello di Seba: «Non è facile portare questo cognome, ma il mio obiettivo di arrivare a giocare con lui». La guida è Anzalone, il capitano: «Puntiamo alla salvezza e a qualche soddisfazione». Tipo una vittoria nel derby, come quella di due settimane fa contro lo Spezia.

GIUDICE Dopo il recupero un turno di stop a Belotti (Savona). Dirigenti: inibito fino al 15 Cavaliere (Savona).

GDS

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I PREMI DI GAZZETTA E LEGA PRO

Giorico e Paci guidano i nostri concorsi Premio Cestani Premio Laudano

Lega Pro e La Gazzetta dello Sport hanno istituito due premi per la stagione 2011-12. Alla fine dei tornei di Prima e Seconda divisione verranno premiati miglior giovane (premio Cestani) e miglior marcatore giovane (premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati dal 1991 in

poi, quelli che per regolamento sono da utilizzare in campionato al fine di ricevere i contributi. Le classifiche sono pubblicate sulla Gazzetta, ma anche sui siti www.lega-pro.com e www.gazzetta.it. CESTANI Il miglior giovane viene scelto con le medie voto della

1ª DIVISIONE GIRONE A Avellino - Reggiana ore 14:30 - E’TV Tricolore Carpi - Foggia ore 14:30 - Telefoggia Foligno - Pisa ore 14:30 - WEB: Canale 50

Gazzetta. In caso di parità, vince il giovane che ha giocato più minuti (tenendo presente che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Vengono considerati solo i giocatori che hanno giocato almeno il 50% dei

minuti del campionato. Classifica Daniele Giorico (1992, Treviso, 966’ in campo), Nicholas Siega (1991, Casale, 849’) e Cristiano Piccini (1992, Carrarese, 798’) media 6,50; Caira (1991, Isola Liri, 950’) 6,45. LAUDANO Vince chi segna più gol. Anche in questo caso, se ci sono più

D.S. LECCO Francesco Lamazza, ex Pro Patria, è il nuovo d.s. del Lec co al posto di Werner Seeber. giovani a parità di reti, vince quello che ha giocato meno minuti (tenendo presente anche in questo caso che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Classifica: Tommaso Paci (1991, Giacomense, 860’ in campo) e Souleymane Doukara (1991, Vibonese, 1.053’) 5 reti; Tonelli (1991, Santarcangelo, 600’), Corazza (1991, Portogruaro, 659’), Malafronte (1991, Milazzo, 696’), Miracoli (1992, Valenzana, 878’), Puntoriere (1991, Vibonese, 894’) e Caira (1991, Isola Liri, 950’) 4 reti.

PROGRAMMA GARE TV Domenica 6 Novembre 2011

1ª DIVISIONE GIRONE B

www.lega-pro.com

Virtus Lanciano - Latina ore 14:30 - Telemontegiove

INFO, NEWS E RISULTATI ON-LINE LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

Portogruaro - Barletta ore 14:30 - Teleregione

POST. 1ª DIVISIONE GIRONE B

2ª DIVISIONE GIRONE A

Frosinone - Cremonese ore 20:45 - Rai Sport 1

Savona - Alessandria ore 14:30 - WEB: frasertv.com


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MOTOMONDIALE GP VALENCIA

Galleria In Spagna tutto il paddock ha reso omaggio al romagnolo Il motorhome I cuori Ducati battono solo per lui Sul motorhome della Ducati, spicca il 58 e la scritta «Sic nei nostri cuori». È il messaggio d’affetto di Borgo Panigale ANSA

Il casco Per l’ultima volta sopra la sua Honda Nel box del Team Gresini, la Honda di Sic riposa con il casco del campione appoggiato sul serbatoio MILAGRO

I segni Carene listate a lutto e numeri sulle hospitality Molti piloti di tutte le classi hanno scelto di listare a lutto le moto. A fianco, il 58 che domina anche nelle hospitality ANSA-MILAGRO

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA VALENCIA (Spagna)

E alla fine devi fare i conti con la realtà. L’appuntamento con Marco Simoncelli alle 15.30 era un classico del giovedì. Invece occorre aspettare le 16 quando si alza la saracinesca del garage numero 9. Dentro il box allestito per Marco. Sul fondo una gigantografia: «È stato un privilegio lavorare con te». Verissimo... poi la moto con il casco sul serbatoio e la tabella di segnalazione: P1 Sic. Si riparte da qui, ma a fatica. Gara I piloti, sollecitati, sfiorano appena l’aspetto agonistico. Questa volta sono tutti d’accordo: vogliamo fare il massimo per onorare Simoncelli. E chissenefrega se forse pioverà. E, come dice un Casey Stoner pensieroso e più chiuso del solito, «questa non è una pista per le MotoGP, specialmente con l’asfalto bagnato». Di sicuro non ci sarà Jorge Lorenzo, che ha problemi a piegare l’anulare della sinistra operato dopo l’Australia. Sorriso Ci si interroga se inci-

denti come questo possono essere evitati, ma ora sono tutti concordi e Valentino è il portavoce: «Non c’era niente da poter fare, è stato il fato». E questo gli ha dato la forza di andare avanti. «Sono addolorato da quello che è successo, ma ogni volta che penso a Marco non posso fare a meno di sorridere. Perché me lo ricordo allegro, che spara stupidate. L’immagine che ho in testa sono le grandi sfide col kart, la moto da cross, alla cava. Quello che mi dispiace è il non aver avuto la possibilità di fare una bella battaglia in pista, magari all’ultimo giro col Sic». Ricordi Andare indietro con la

mente a Sepang fa male a Valentino. «Per me è stato un dolore doppio. Avevo sofferto pure per Kato e Tomizawa, ma questa volta il pilota era anche un amico. Giorno dopo giorno la situazione è migliorata. Ho cercato di stare vicino al padre

SENZA IL SIC La forza di Rossi «Se penso a lui mi ricordo solo tanta allegria» Vale da domani indosserà un casco speciale «Nella mia testa ho le stupidate che sparava» Il box del Team Gresini dedicato a Simoncelli

Paolo, alla mamma e alla sorella. Ed è stato grande aver visto ciò che è successo in Italia, la dimostrazione di quanto la gente lo seguisse. Incredibile in quanti abbiano voluto dire ciao a Marco».

Dinamica Valentino non elude il discorso dell’incidente. «Certo che ho rivisto più volte la caduta. Un classico. Marco, fisicamente grande, cercava sempre di controllare la moto per evitare, finché riusciva, la caduta. Questa volta è rimasto incastrato sotto la moto ed è tornato in pista. Io e Colin (Edwards; n.d.r.) ce lo siamo trovato davanti all’improvviso: è stato come uno che all’incrocio salta lo stop mentre tu arrivi in velocità. Non puoi evitarlo». Ma questo non ha incrinato la sua convinzione di proseguire. «A fermarmi non ci ho mai pensato. Tornare in moto è il modo migliore per ricordarlo. Io l’ho già fatto, ho usato la moto da cross

per vedere che effetto mi faceva. È andata bene, anche se ora con queste moto sarà un’altra storia». Fatalismo Quindi Rossi non ha

mai messo in discussione la sua passione per la moto e non ha paura per il fratellino Luca che, a 13 anni, muove i primi passi da pilota. «Ne abbiamo parlato, ma Luca deve decidere da solo cosa vuole fare, se vuole fare il pilota deve continuare. Lo sappiamo che è uno sport pericoloso, ma devi andare avanti. Se un tuo amico muore in un incidente stradale in auto, che fai? Non usi più la macchina?». Ora è il momento del ricordo, a modo suo, come faranno tanti altri piloti. «Avrò il numero 58 sul cupolino e userò un casco speciale. Abbiamo avuto tante cose da fare in questi giorni e quindi arriverà all’ultimo momento. Lo vedrete sabato (domani; n.d.r.)».

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FORMULA 1

4 Squadre 2012

LA GARA ALLE 14 SU ITALIA 1

Le spille Quanti 58 in miniatura Nel paddock di Valencia tutti indossano le spille con il 58 MILAGRO

I riccioloni I tifosi con le parrucche Molti tifosi ieri si sono presentati al circuito con parrucche in perfetto stile Simoncelli. Per ricordarlo con ironia MILAGRO

Capirossi chiude la carriera iridata con il 58 di Marco

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PAOLO IANIERI VALENCIA

GP triste La Honda di Simoncelli nel box del team Gresini a Valencia. Sotto Loris Capirossi, 38 anni, all’ultima gara della carriera MILAGRO

LA DECISIONE

Via libera dal cda Gli sarà dedicato il Santamonica (m.bru.) Adesso è ufficiale: il circuito Santamonica di Misano Adriatico sarà intitolato a Marco Simoncelli. «Lo dobbiamo alla memoria di Sic, lo dobbiamo alla sua famiglia, alle centinaia di migliaia di tifosi che ne ammiravano il coraggio e l’umanità», ha detto Luca Colaiacovo, presidente del Santamonica Spa. La decisione è arrivata all’unanimità durante il consiglio d’amministrazione dell’altra sera, ma era nell’aria sin dal giorno dopo l’incidente di Sepang. Marco abitava a Coriano, distante solo 12 km da Misano.

Sarà l’ultima gara, e non sarà come l’aveva immaginata. Dopo 22 anni, tre Mondiali, 29 vittorie e 99 podi, Loris Capirossi chiude la carriera da pilota con dentro «un vuoto enorme» per la scomparsa di Marco Simoncelli. «Io ho perso un amico, il Mondiale ha perso un gran pilota, una persona spontanea e genuina. Uno in cui mi rispecchiavo molto. Ci sentivamo spesso, lo scorso anno gli sono stato vicino per l’esordio in MotoGP. La vita continua, ma finire così non è il modo migliore, anche se nel cuore Marco resterà sempre impresso. Mi consola pensare che nella vita ha fatto quello che amava di più, anche se poi è stata proprio la moto che lo ha tradito».

HA DETTO

S Andrea Dovizioso «Dopo il funerale mi sono sfogato facendo cross. Fermarsi a pensare non serve a nulla»

Omaggio In tanti questo weekend proveranno a ricordare Simoncelli, Loris lo farà rinunciando al suo numero 65 per usare il 58 del Sic. «Ho chiesto il permesso a Paolo (il papà di Marco; n.d.r.) che mi ha detto di sì. Correrò per lui. Poi, dopo 22 anni sarà ora di dire basta. È la mia ultima gara e sono contento, ci ho pensato tanto, la mia storia è finita». Quella in moto, visto che poi inizierà quella di consulente per lo sviluppo della MotoGP. «Io in tanti anni non

ho mai perso un meeting della commissione sicurezza e continueremo a lavorare per migliorare: dall’airbag che vorremmo obbligatorio, alla protezione della leva del freno, da un limite dell’elettronica, alle gomme. Ho iniziato in Germania ad avere meeting con la Bridgestone, vogliamo investire nello sviluppo e non industrializzare troppo le gomme racing». Cross Ha la faccia più serena anche Andrea Dovizioso. «Fino al funerale, il pensiero fisso andava a Marco, dopo ho tirato giù la saracinesca in modo quasi brusco. Sabato ho girato con la moto da cross, mi sono sfogato. Il pensiero di Marco c’è sempre, ma non ho provato sensazioni negative o paura. E questo ti permette di guardare in avanti in maniera positiva. È pesante il vuoto lasciato da Marco, ma fermarsi a pensare non servirebbe a niente. Meglio trasformare le brutte sensazioni in carica e motivazione e fare un bel risultato da dedicargli». Per Andrea è un weekend particolare: dopo Valencia lascerà la Honda per la Yamaha. «È l’ultima gara con la Honda, c’è in gioco il terzo posto, martedì proverò la nuova moto: ma tutto è falsato dalla tragedia. Io ho sempre definito Marco il mio rivale perché lo è da quando avevo 8 anni. È sempre stato fastidioso, in modo positivo e negativo: se sapevo di dover lottare con lui la vivevo male, era uno tosto, non mollava mai». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOTO2 L’INFORTUNIO DELLO SPAGNOLO DECIDE IL MONDIALE

Marquez non vede bene, Bradl re Marc ha disturbi di visione laterale: quasi impossibile che sia al via, così il titolo va a Stefan VALENCIA

Stefan Bradl ieri è salito sull’aereo che lo ha portato a Valencia senza sapere che il suo Mondiale era già in cassaforte. Marc Marquez, l’unico in teoria ancora in grado di strappargli il titolo della Moto2 (seppure con un ritardo di 23 punti) non correrà l’ultimo GP della stagione. Le conseguenze del-

la caduta del venerdì in Malesia, quando sbatté la testa dopo una scivolata sulla pista bagnata non segnalata dai commissari, non si sono ancora risolte. Vede doppio Lo spagnolo di Cervera, 18 anni, ha tuttora disturbi di visione laterale all’occhio sinistro. Se quando guarda drit-

Il tedesco Stefan Bradl, 21 anni, a sinistra, e lo spagnolo Marc Marquez, 18 anni EPA

Commissione F.1: sì ai cambi di nome no ai tecnici in affitto ad altre scuderie

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Loris lascia il 65: «Poi mi occuperò di sicurezza. Vorrei meno elettronica e gomme più sviluppate» DAL NOSTRO INVIATO

Domenica sul circuito Ricardo Tormo di Valencia (4.005 m) si corre il GP Comunità Valenciana, 18ª e ultima prova del Mondiale 2011. Diretta integrale di tutto l’evento su Mediaset Premium. Highlights, notizie e risultati su www.gazzetta.it

La Renault diventa Lotus

to o a destra va bene, se gira la testa vede doppio. «Magari nella notte succede un miracolo e domani mattina Marc si sentirà a posto per girare, ma la cosa è improbabile», spiega il suo ufficio stampa. Difficile anche che l’ex iridato 125 disputi i test dopo il GP. I medici che lo hanno visitato a Barcellona hanno detto che si ristabilirà, ma non hanno dato certezza sui tempi: casi analoghi si sono risolti anche dopo 4-5 mesi. Così, l’unica battaglia per il titolo sarà in 125, anche se allo spagnolo Nicolas Terol, vincesse Johann Zarco, basterà finire 11o per avere la certezza del titolo, visto i 20 punti di margine sul francese. p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGI Libere: 9.15-9.55 e 13.15-13.55 la 125; 10.10-10.55 e 14.10-14.55 la MotoGP; 11.10-11.55 e 15.10-15.55 la Moto2. Sintesi all’1.30 su Italia 1

S DOMANI Libere: 9.15-9.55 la 125; 10.10-10.55 la MotoGP; 11.10-11.55 la Moto2. Qualifiche: 13-13.40 la 125; 13.55-14.55 MotoGP; 15.10-15.55 Moto2. Diretta dalle 13.30 su Italia 1

S DOMENICA Gare: alle 11 la 125 (24 giri, 96,12 km); alle 12.15 la Moto2 (27 giri, 108,135 km); alle 14 la MotoGP (30 giri, 120,15 km). Diretta dalle 10.45 su Italia 1

S CLASSIFICA MotoGP: 1. Stoner punti 325 (campione) 2. Lorenzo 260 3. Dovizioso 212 4. Pedrosa 208 5. Spies 156 6. Simoncelli 139 7. Rossi 139 Moto2: 1. Bradl 274 2. Marquez 251 3. Iannone 172 125: 1. Terol 282 2. Zarco 262 3. Cortese 225

PINO ALLIEVI

Tre squadre di Formula 1 su 12 cambieranno nome nella prossima stagione. Non è una percentuale da poco. Lo ha stabilito ieri a Ginevra la Commissione F.1, in una riunione nella quale lo sguardo si è proiettato anche più avanti. Il cambio dei nomi è un po’ complicato e genererà di sicuro una certa confusione iniziale. Nel senso, ad esempio, che l’attuale Renault diventa Lotus. A dire il vero la sua livrea nera portava già il nome Lotus, ma adesso anche il team potrà chiamarsi così. In compenso la Lotus verde, quella di Tony Fernandes con la quale corrono attualmente Trulli e Kovalainen diventa Caterham. E la Virgin si trasforma in Marussia, dal nome del suo principale finanziatore, dopo che Richard Branson, dal quale ci si attendeva una cospicua iniezione di capitali, ha tirato indietro il braccio, mettendoci peraltro pochissimo. Ragioni La concessione del

cambio di nomi è stata fatta soltanto perché le nuove denominazioni riguardano costrut-

La Casa francese resta solo come motorista. E c’è alta tensione per i nuovi scarichi tori di auto: la Lotus è già nota, la Caterham produce una piccola vettura da divertimento puro che ricorda la Lotus Seven, la Marussia realizza in Russia delle auto granturismo che però non sono importate in Europa occidentale. In compenso scompare, come squadra, la Renault che resta semplice fornitrice di motori: nella veste di costruttore del dopo-Briatore non ha avuto un gran successo. Costruttore La commissione F.1 (perché una delibera passi servono 18 voti su 26) ha poi affrontato il tema della definizione di «costruttore», ribadendo che nel Concord Agreement ci sono già tutti i dettagli che stabiliscono chi si può definire tale e chi no. Nel senso che ci sono già dei paletti precisi in base ai quali non è (o non sarà...) più possibile interscambio di personale come quello che c’è stato alla Force

da Renault a Lotus La Renault, tornata come costruttore in F.1 nel 2002, esce di scena: ha vinto due titoli con Alonso 2005-06. Diventerà Lotus

da Lotus a Caterham Il team, nato dal 2010, assumerà il nome della Casa di auto sportive inglesi acquistata il 27 aprile dal malese Tony Fernandes

da Virgin a Marussia Il team esce dalla galassia delle attività di Richard Branson: prenderà il nome del marchio russo che ne ha la maggioranza

India, dove sono arrivati tecnici a busta paga McLaren. Inoltre, è stata ricordata la lista delle parti (già prevista dal Concord Agreement) che non potranno essere cedute ad altri team: telaio, sospensioni, aerodinamica e altro. A questo proposito la Hrt proprio ieri ha annunciato di aver esteso sino a fine 2012 l’accordo con la Williams che oltre al cambio fornirà anche il kers. Ora la decisione del cambio dei nomi dovrà essere ratificata dal Consiglio Mondiale della Fia il 7 dicembre. Ma si tratterà di una formalità. Regolamento tecnico Infine, c'è stata una accesissima discussione sugli scarichi che l’anno prossimo soffieranno verso l’alto. Non era la prima. Evidentemente qualcuno ha già trovato il trucco per aggirare le nuove regole non ancora in vigore! © RIPRODUZIONE RISERVATA


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GAZZA GREEN TERZA PUNTATA

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I NUMERI

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Euro per noleggiare un’auto elettrica E-vai, il progetto lombardo di car sharing integrato con il servizio ferroviario, prevede il noleggio di un’auto elettrica a soli 5 euro l’ora

Una fila di autobus ecologici dell’Atm, l’azienda dei trasporti pubblici di Milano. Sotto, una Toyota Prius con la livrea del taxi FOTOGRAMMA

Bus ecologici Milano guarda lontano con i motori a idrogeno Nel capoluogo lombardo già il 18% dei taxi in servizio è ibrido Roma risponde con le vetture elettriche per i vigili urbani GIOVANNI CORTINOVIS

Nel 2002, quando venne lanciata l’European Mobility Week, tra le 418 città aderenti le sole italiane erano Ancona, Ferrara e Siena. Lo scorso settembre, invece, sulle 2.268 partecipanti, ce n’erano ben 74 del nostro Paese. Una dimostrazione dell’attenzione crescente delle amministrazioni locali per le forme di trasporto urbano a ridotto impatto ambientale. Lombardia regina Molto attiva in tal senso è la Lombardia che una settimana fa, a MobilityTech, il Forum sulla mobilità sostenibile, tramite il presidente Roberto Formigoni ha annunciato l’imminente entrata in servizio a Milano dei «primi tre autobus a idrogeno, con la parallela realizzazione di due stazioni di rifornimento». Nell’edizione 2010 di MobilityTech, in-

vece, la Lombardia aveva presentato il progetto di car sharing integrato con il servizio ferroviario, battezzato E-vai. Partito il 3 dicembre 2010 nella stazione di Milano Cadorna, è stato esteso in seguito agli aeroporti di Malpensa e Linate e alle stazioni di Varese Nord e Como Lago. L’iniziativa consiste nella possibilità di noleggiare al prezzo di 5 euro l’ora una vettura elettrica che può essere ritirata nei parcheggi di ferrovie e aeroporti. Nei prossimi mesi verranno aperte una quarantina di postazioni in ferrovie, aeroporti, ospedali e altri punti strategici di tutte le province lombarde. Classifica Anche in tema di trasporto pubblico non di linea Milano è all’avanguardia. Uno studio dell’Ufficio auto pubbliche del capoluogo lombardo sostiene che il 17,95% dei taxi che circolano in città hanno l’ali-

mentazione ibrida elettrica/benzina. Se poi venisse rispettato il protocollo per la progressiva sostituzione dei mezzi in vista dell’Expo, da settembre 2014 l’intera flotta taxi sarà totalmente ecologica. Roma è partita tardi ma sta cercando di recuperare il gap: due settimane fa ai vigili urbani della capitale sono state consegnate 14 auto elettriche. Un po’ poco per aspirare al top, come testimonia il rapporto sulla mobilità sostenibile in 50 città italiane redatto da Euromobility che vede Roma al 20˚ posto. In testa c’è Venezia, seguita da Parma e Torino, con Milano quinta.

Di linea C’è invece ancora molto da fare per gli autobus elettrici urbani tant’è che secondo l’ultima edizione del Libro bianco dell’autobus in Italia, datata 2007, gli elettrici sono il 2,1% e gli ibridi l’1,5% del parco urbano. Esistono però alcune eccellenze, come l’operazione realizzata dall’Atr di Forlì e Cesena che per alimentare i 18 bus elettrici ha installato due pannelli fotovoltaici sui tetti dei depositi degli autobus: il progetto garantisce il 110% del fabbisogno complessivo degli autobus elettrici del capoluogo. Se invece vogliamo vedere come sarà l’autobus del futuro dobbiamo spostarci in Cina, dove è stato presentato nell’agosto 2010 il 3D Express Coach: è una metrotranvia sopraelevata che ospita al piano superiore i passeggeri (1.200-1.400) mentre sotto è attraversato dalle auto (altezza massima 2 metri). © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA NOVITÀ IN ATTIVITÀ DA POCHI GIORNI

Boeing 787 L’aereo fatto di carbonio Consuma il 30% in meno Il treno verde è giapponese

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Venezia al primo posto per mobilità sostenibile Il rapporto sulla mobilità sostenibile in 50 città italiane redatto da Euromobility vede in testa Venezia, seguita da Parma e Torino. Milano quinta, Roma ventesima

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Taxi ibridi a San Francisco Sono il 57% del parco circolante nella città californiana. A New York i taxi ibridi sono invece 4.980, pari al 38% della flotta complessiva della Grande mela

Il Boeing 787 Dreamliner, ultimo gioiello dei cieli

Ci sono voluti più di 3 anni di attesa, ma a fine settembre il nuovo Boeing 787 Dreamliner, considerato l’aereo più ecologico al mondo, è stato consegnato alla compagnia giapponese All Nippon Airways. Composto per il 50 per cento da fibre di carbonio, garantisce una riduzione di consumi di carburante di almeno 30 per cento rispetto ad altri aeromobili della stessa categoria. Per di più, il raggio d’azione del nuovo velivolo è più ampio del 40 per cento e l’inquinamento acustico è stato ridotto del 60 per cento. Al progetto ha contribuito l’italiana Alenia Aeronautica (Gruppo Finmeccanica), realizzando il 14 per cento dell’intera struttura: ha prodotto le sezioni centrale e centro-posteriore della fusoliera e il piano di coda orizzontale dell’aereo. Per il primo volo commerciale del 26 ottobre, dall’aeroporto di Tokyo Narita a Hong Kong, i biglietti sono stati venduti all’asta e hanno raggiunto una quotazione di 34 mila dollari. Sette esemplari verranno consegnati per fine anno e altri 9 entro il prossimo marzo. Il record di ordini spetta all’American Airlines: ne ha prenotati ben cento. Treni verdi È invece in attesa di un piano industriale adeguato il treno più ecologico al mondo, l’UAQ4, progettato e testato da un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Aquila. Presentato ai Grandi della terra al G8 dell’Aquila del 2009, l’UAQ4 è un treno a levitazione magnetica che non ha resistenze al moto, a parte quella aerodinamica, grazie a superconduttori raffreddati con azoto liquido, posti a bordo. Interagendo con i supermagneti distribuiti lungo la guidovia lasciano il treno sempre sospeso e centrato rispetto alla via. Il risultato è l’assenza di inquinamento, rumore e vibrazioni. Un progetto simile è stato varato dalla Central Japan Railway per collegare in 67 minuti Tokyo e Osaka: il treno a levitazione magnetica viaggerà a 500 km/h ma sarà operativo solo nel 2027. I lavori per la costruzione della linea, che costerà 70,4 miliardi di euro, inizieranno nel 2014. g.cor. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RUGBY PRESENTATO IL TECNICO AZZURRO

identiKit & CARRIERA

v Fanta-Brunel

to tempestoso. Lì si costruirà il successo del quadriennio. Equilibrio Per il momento, la parola che Brunel usa di più è equilibrio. La mancanza di «equilibrio» tra mischia e trequarti è stata il principale problema dell’Italia al Mondiale. «Equilibrio» serve tra difesa e attacco, «equilibrata» deve essere l’apertura che l’Italia cerca da otto anni, e che sarà il suo Graal. «In Italia ci sono 3 o 4 mediani di mischia di livello internazionale. Per il numero 10 c’è stata una grande ricerca di giocatori performanti, ma tutti li cercano, a parte la Nuova Zelanda che ha Carter. Mi preoccupa il fatto che Bocchino, che ha fatto il Mondiale, non giochi al massimo livello (è a Prato, in Eccellenza, ndr). Darò una possibilità a chi c’è, ma intanto vanno fatti crescere i giovani. Serve un giocatore che sappia attaccare e difendere, abbia buoni piedi e buone mani, sappia giocare al largo e vicino alla mischia».

«Porterò l’Italia tra le migliori 6» Il nuovo c.t.: «In 2-3 anni pronti a vincere il Sei Nazioni». Rapporti franchigie-Fir permettendo DAL NOSTRO INVIATO

SIMONE BATTAGGIA BOLOGNA

La prima frase di Jacques Brunel da c.t. azzurro è in italiano, e serve a chiedere un po’ di tempo — «fino al Sei Nazioni» — per poter rispondere nella nostra lingua. La seconda è in francese, e fissa in alto l’asticella del quadriennio. Molto in alto. «Negli ultimi anni l’Italia ha costruito un grande potenziale. Ora va sfruttato, per essere nella posizione di vincere il Torneo in due-tre anni e di entrare tra le prime sei al mondo nel 2015».

I primi passi Brunel si è trasferi-

Parole e silenzi Sparato il botto,

Jacques Brunel, 57 anni, col presidente della Fir Giancarlo Dondi, 76 AFP

la 49esima guida della Nazionale — la settima francese — resta abbottonata su come raggiungere obbiettivi così ambiziosi, partendo da una squadra che in quattro anni di gestione Mallett ha vinto tre partite su 16 del Sei Nazioni e nel ranking è scesa dal nono al 12˚ posto. Per ora parla di una struttura federale «buona, con diversi livelli tra Accademie,

club e franchigie. Devono però essere legati da collaborazione». Di un gruppo mondiale «sul quale fare riferimento per il Sei Nazioni. Nel tour di giugno in America esploreremo i più giovani». Di una Nazionale che è «vetrina del movimento, e come tale è obbligata a portare dei risultati. Però bisogna dotarsi dei mezzi per farlo, costru-

to a Parma da una settimana. Finora ha assistito a una partita di Treviso, a un allenamento degli Aironi e a un match di Eccellenza, mentre a giugno si era fatto un’idea sull’under 20. Ieri ha incontrato lo staff azzurro, sopravvissuto a Mallett e in sella almeno per un anno, e oggi sarà a Parigi per parlare con Parisse, capitano in attesa di riconferma. Nelle prossime settimane, in vista del primo raduno, dovrà tessere i rapporti con le franchigie. «Con Brunel vogliamo fondare una scuola rugbistica italiana — ha detto il presidente Giancarlo Dondi —. Noi lo appoggeremo. Speriamo che lo facciano tutti». Come primo passo, basterebbe iniziare a comunicare.

ire per il domani e per il dopodomani. L’attenzione per l’under 20 sarà determinante». Nessuna parola, per ora, su come gestirà i rapporti con Treviso e Aironi, i serbatoi azzurri al centro dello scontro tra chi li ha voluti (Fir) e chi li gestisce (Benetton e la franchigia emiliano-lombarda), e che con Mallett hanno avuto un rappor-

y

VERSO IL TORNEO Il primo raduno dell’era Brunel è fissato per il 27-28-29 novembre. Ci saranno gli azzurri di stanza in Italia, ma il c.t. spera di avere, almeno per un giorno, anche chi gioca all’estero. Il 17-18 novembre, prima di Benetton-Ospreys, lo staff si troverà invece a Treviso

Sei Nazioni Il primo impegno degli azzurri nel Sei Nazioni 2012 sarà il 4 febbraio a Parigi contro la Francia (ore 15.30). Le altre: 11/2, Roma Olimpico), ore 17: Italia-Inghilterra. 25/2, Dublino, ore 14.30: Irlanda-Italia. 10/3, Cardiff, ore 15.30: Galles-Italia. 17/3, Roma, ore 13.30: Italia-Scozia

REGOLE FIR

Da Treviso un esposto sugli stranieri Treviso ha presentato un esposto alla corte federale di prima istanza della Fir contro l’obbligo di schierare in campo un massimo di tre stranieri a partire dalla Celtic 2012 13. La prima udienza si tiene oggi a Roma, di fronte gli avvocati del club e della federazione. La regola era stata auspicata a maggio dallo stesso Jacques Brunel, appena nominato c.t. azzurro, ed è stata messa nero su bianco dalla Fir a stagione iniziata. Treviso non contesta il merito della decisione, ma metodo e tempistica. In assenza di comunicazioni, infatti, il club avrebbe contrattualizzato un numero di stranieri incompatibile con il nuovo limite imposto dalla Fir. Oggi gli stranieri di Treviso sono 6: Allori, Vidal (1ª linea); Vermaak (2ª 3ª); Botes, De Waal (mediani); Williams (ala/estremo). L’esposto di Treviso potrebbe essere solo il primo di una serie di contestazioni alle direttive Fir sulla partecipazione in Celtic. In ballo questioni tecniche — a iniziare dalla regola che prevede in campo un solo straniero per ogni reparto: prima linea; seconda; terza; ali e centri; mediani ed estremo — ma anche economiche, sui contributi Fir alle franchigie (1.200.000 su 8.400.000 e di bilancio a stagione, la stima per Treviso), e sulla conseguente autonomia gestionale delle stesse. Sullo sfondo le manovre in vista delle elezioni federali. Benvenuto, monsieur Brunel.

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CICLISMO FESTA IN DISCOTECA CON AMICI E COMPAGNE PER LA MAGLIA IRIDATA

Bronzini, è ora di alzare la voce

PISTA AD ASTANA

La campionessa del mondo lotta per le pari opportunità: «A cominciare dal minimo contrattuale» MARCO PASTONESI

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La borsa e la vita. Mercoledì pomeriggio la borsa: alla Banca di Legnano, per gli ennesimi premi, stavolta un orologio e un’acquaforte. Mercoledì notte la vita: nella discoteca Just Cavalli, per una festa che lei stessa ha voluto, chiamando a raccolta amici e colleghe. E il premio lo ha dato lei alle compagne in azzurro: un lenzuolo con la fascia iridata. Un modo mai visto per ringraziare e condividere la seconda maglia consecutiva di campionessa del mondo. Giorgia Bronzini è un

«

«Dalla Forno d’Asolo-Colavita torno alla Diadora-Pasta Zara. Ma sono sempre anche nella Forestale».

2

Ha cambiato pure programma?

«Niente doppia attività, in pista quest’anno farò solo il Mondiale della corsa a punti. Mi concentro sulla strada. Obiettivi: Olimpiade e Mondiale, passando dal Giro d’Italia». 3

Sono arrabbiata, non c’è rispetto per il ciclismo femminile. E l’ho detto a McQuaid

1 Giorgia Bronzini in trionfo al Mondiale BETTINI 2 Il brindisi con il presidente federale Renato Di Rocco mercoledì sera al Just Cavalli MB MANAGEMENT

3 Il taglio della torta con le compagne Noemi Cantele e Tatiana Guderzo OSSOLA

arcobaleno: «Blu come il mare, rosso come il cuore, nero come il carbone, giallo come il sole, e verde come il mio colore preferito». Giorgia, superfelice?

«Macché: superarrabbiata». Perché?

«Non c’è rispetto per il ciclismo femminile». Si spieghi.

«Siamo andate dal presidente mondiale McQuaid per farci va-

Coppa del Mondo Nell’omnium tocca a Viviani

lere. Volevamo conquistare il minimo contrattuale, che fra le donne non esiste. Ci ha detto che non abbiamo i numeri».

gio per un corridore donna? E che le tabelle dei premi fra gare maschili e femminili hanno un rapporto di 20 a 1?».

E allora?

Siamo ancora ai tempi di Alfonsina Strada?

«Gli ho detto che, se voleva, gli avrei dato il mio numero, quello del telefono. Così avremmo potuto continuare a parlarne anche in privato. Ma lo sapete che il minimo contrattuale di un corridore uomo (40mila euro lordi l’anno per un ProTour, 27500 per un Professional, ndr) equivale a un ottimo ingag-

«Chi, la prima e unica donna che partecipò quasi un secolo fa al Giro d’Italia degli uomini? Certe volte mi sembra proprio così. Noi lottiamo per le pari opportunità e poter raggiungere non solo gli stessi doveri, ma anche gli stessi diritti».

Anche perché...

«...noi donne facciamo del bene al ciclismo. Come spettacolo, etica, risultati. E come ambasciatrici di un movimento in continua espansione: nel ciclismo agonistico, in quello urbano, nel cicloturismo, nella mentalità, nell’immagine, nell’esempio. I numeri ci sono e lo confermano. Tant’è che i maggiori team ProTour maschili si sono aperti anche alle donne. Ma non ancora quelli italiani». Lei ha cambiato squadra.

E la preparazione?

«Stessa preparazione e stesso preparatore: il c.t. Salvoldi. Ho staccato un minuto dopo i Tricolori su pista, ho ricominciato domenica con la cronocoppie amichevole di Cittiglio. Sulla bici c’erano le ragnatele. Se stacco, stacco veramente. Quando vado in giro, uso la mia Vespa 125». La seconda maglia iridata le ha dato nuovi sponsor?

«Finora più attenzioni che sponsor. Ma ho fiducia». E adesso?

«Palestra per lavoro aerobico e con i pesi, camminate, ogni tanto la bici da strada. Mi piacerebbe anche fare del fuoristrada, ma non posso».

Elia Viviani, 22 anni SUNADA Undicesimo tempo: 4’11"982, un po’ al di sotto delle aspettative e a oltre 11" dall’imprendibile trenino russo che ha timbrato la prestazione migliore con 4’00"601. È il risultato del quartetto azzurro nelle qualificazioni dell’inseguimento che ieri sulla pista del nuovo velodromo di Astana, in Kazakistan, hanno aperto la 1ª prova della Coppa del Mondo. Per l’Italia hanno gareggiato Angelo Ciccone, Giairo Ermeti, Michele Scartezzini ed Elia Viviani, che oggi e domani è atteso nell’omnium. Il 22enne veronese della Liquigas, fresco bronzo europeo della specialità va a caccia di altri punti pesanti in chiave qualificazione olimpica.

Proibito?

«Macché. La verità è che non ho la mountain bike. Però l’accetterei volentieri in regalo». E lei se l’è fatto un regalo per il bis mondiale?

«È in arrivo: sarà un altro tatuaggio. Me l’ero promesso». RIPRODUZIONE RISERVATA

EUROCROSS (m.gaz.) Oggi (alle 15) l’inaugurazione della mostra fotografica «Lucca e la bicicletta nel tempo» fa da apripista agli Europei di cross in programma domenica nella cittadina toscana, presenti atleti di 14 nazioni.


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BASKET EUROLEGA, TERZA GIORNATA la guida Real k.o. a Tel Aviv Linehan (Nancy) 15 assist: è record Girone A Mercoledì: Vitoria-Olympiacos 81-79. Ieri: Fenerbahce Ulker-Nancy 90-86 (Sefolosha 19, Samnick 24, Batum 22. Linehan 15 assist, record Eurolega); Cantù-Bilbao 78-69. Class.: Vitoria 3 vinte-0 perse; Cantù 2-1; Bilbao, Nancy, Olympiacos, Fenerbahce 1-2. Pr. turno: Cantù-Olympiacos (9/11), Bilbao-Fenerbahce, Nancy-Vitoria. Girone B Mercoledì: Kk Zagabria-Cska Mosca 47-89. Ieri: Bamberg-Malaga 78-79 (Roberts, Slaughter 16; Freeland 18). Oggi: Panathinaikos Atene-Zalgiris Kaunas. Class.: Cska 3-0; Panathinaikos 2-0; Malaga 2-1; Bamberg 1-2; Zalgiris 0-2; Zagabria 0-3. Pr. turno: Malaga-Zagabria, Zalgiris-Bamberg, Panathinaikos-Cska. Girone C Ieri: Partizan Belgrado-Charleroi 91-81 (Law 26, Mallett 19); Milano-Efes Istanbul 54-62; Maccabi Tel Aviv-Real Madrid 87-82 (Farmar 26; Carroll 18). Class.: Real, Efes, Maccabi 2-1; Milano, Charleroi, Partizan 1-2. Pr. turno: Efes-Maccabi, Charleroi-Milano (10/11), Partizan-Real Madrid. Girone D Mercoledì: Siena-Galatasaray Istanbul 103-77; Olimpia Lubiana-Prokom Gdynia 70-62. Ieri: Unics Kazan-Barcellona 65-93 (Lyday 14; E.Lorbek 24). Class.: Siena, Barcellona 3-0; Kazan, Galatasaray, Lubiana 1-2; Prokom 0-3. Pr. turno: Lubiana-Galatasaray, Prokom-Kazan, Barcellona-Siena (10/11).

Che brutta Milano Solo 54 punti Contro l’Efes un’altra sconfitta L’EA7 fa 2/18 da 3, Gallinari poco brillante Scariolo: «Non possiamo regalare 10 minuti» MILANO EFES ISTANBUL

54 62

(9-22, 21-33; 36-47) EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Cook 6 (1/3, 1/4), Nicholas 4 (2/5, 0/2), Mancinelli 6 (3/4, 0/1), Melli 4 (2/4), Bourousis 11 (4/4); Giachetti (0/1, 0/2), Hairston 6 (2/5), Gallinari 12 (2/6, 0/4), Fotsis 5 (1/2, 1/3), Radosevic, Rocca (0/2). N.e.: Filloy. All.: Scariolo. ANADOLU EFES ISTANBUL: Tunceri 3 (0/4, 1/4), Kinsey 13 (6/10), Vujacic 12 (2/9, 0/4), Ilyasova 8 (3/5), Barac 16 (5/11); Ilievski (0/1, 0/1), Akyol, Savanovic 8 (0/1, 1/2), Batista 2 (1/1), Kuqo, Guler (0/2). N.e.: Balbay. All.: Sarica.

Formula Le prime 4 dei 4 gironi vanno alle Top 16 (18 gennaio-1 marzo).

ARBITRI: Martin (Spa), Gkontas (Gre), Javor (Slo).

EUROLEGA DONNE Girone C, ieri; Taranto-Kosice 56-61. Class.: Wisla Cracovia. Kosice 6; Lattes, Spartak MR, Rivas, Taranto 4; Gospic, Brno 2. Girone B, class.: Salamanca 8. Fenerbahce 6; Nadezhda 4; Schio, Prokom, Polkowice 2; Tarbes 0.

NOTE - T.l.: Mil 14/24, Ist 22/28. Rimb.: Mil 39 (Bourousis 10), Ist 36 (Ilyasova 9). Ass.: Mil 8 (Cook 3), Ist 7 (Tunceri 3). Progr.: 5’ 4-12, 15’ 15-24, 25’ 25-36, 35’ 44-51. Usc. 5 f.: Hairston 38’09" (47-60). Fallo tecnico: Batista 26’01" (27-36), Mancinelli 28’59" (36-40). Espulso: Gallinari (doppio tecnico con 5 o fallo) 37’40" (47-56). Spett.: 3800.

LEGADUE (al.bia.) Veroli ha scelto Nando Gentile per sostituire l’esonerato Demis Cavina. Attilio Caja, prima scelta di Veroli, potrebbe andare a Cremona dove Tomo Mahoric rischia l’esonero in caso di sconfitta domenica in casa con Biella. Oggi alle 20.45, diretta RaiSport 2, l’anticipo della 6a giornata, Pistoia-Brescia. MERCATO (g.d.) A Sassari è arrivato il nuovo centro statunitense Steven Hunter. La Dinamo tessererà anche Tony Binetti, play Usa di passaporto italiano che da un paio di settimane si allena con la squadra, visti i perduranti problemi alla schiena di Travis Diener. L’Mps ha ufficializzato il taglio di Summers.

LUCA CHIABOTTI MILANO

Il giorno della marmotta: 3 novembre 2005, arriva l’Efes al Forum e vince mostrando quanto l’allora Armani, al ritorno in Eurolega, fosse tenera, soprattutto atleticamente, per competere a quel livello. Tre novembre 2011: riecco l’Efes che vince a Milano e fa provare le stesse sensazioni. Kinsey che mangia in testa e ruba palloni a Nicholas, Ilyasova superiore ai pari ruolo avversari, Barac più determinante di Bourousis, peraltro uno dei meno peggio. Soprattutto una difesa a tratti impenetrabile, bombardata a vuoto dal 2/18 da 3. La differenza: adesso Milano così tenera non dovrebbe più esserlo. Due volte riprende in mano la partita, quando Gallinari osa di più nonostante il momento poco brillante (2/10 al tiro, 2/11 da 3 nelle ultime 4 gare), due volte l’Efes impiega pochi attimi per ricreare la giusta distanza. Guardie Bocciate tutte le guar-

Sasha Vujacic, 27 anni CIAMILLO

die: Nicholas (7 palle perse) ma anche Cook che attacca solo quando ha l’acqua alla gola. Non è così che si è uomini squadra a questo livello. «Abbiamo fatto tutta la partita con uno zaino di piombo addosso — dice Scariolo —, quello di un primo quarto molto negativo. Poi siamo andati meglio, abbiamo cercato di recuperare l’handicap

ma con una grande ansia e precipitazione che ha provocato pessime percentuali di tiro da 3, anche ben costruiti, e ai liberi. Non possiamo regalare 10’ a questo livello, il risultato ci aiuta a stare al nostro posto. Siamo stati timidi, ma la grande difesa dell’Efes ha grandi responsabilità nelle nostre difficoltà». Difesa Milano stavolta non è

pronta. La difesa dell’Efes è una macchina che salta addosso al compitino che l’EA7 si appresta a mettere in campo. Le 8 perse, 5 di un tremendo Nicholas, nel 1o quarto con 0 recuperi fanno ancora più male del 3/11 al tiro. Stavolta serve poco tenere Gallinari e Hairston in panchina per avere più spinta in corsa, i turchi sdottorano, vanno avanti 4-13 e poi controllano il 1o tempo con Kinsey, il marcatore di Nicholas, e Barac mentre Ilyasova comanda a rimbalzo. A mali estremi, il rimedio estremo è uscire dal riposo con un quintetto più adrenalinico, a costo di mettere Rocca sul 2.17 Barac, con Gallo e Mancinelli senza problemi a scambiarsi le marcature su Vujacic e Ilyasova. Ma la vera differenza la fa la maggiore aggressività offensiva di Cook e Gallinari. Il 9-0 di Milano scuote la gara (34-36). Ma ancora una volta i turchi, che approfittano di un tecnico a Mancio, arrivato a 4 falli con Hairston, condizionato e poco aggressivo, per riallungare (36-47) con la verve di Kinsey e

Danilo Gallinari, 23 anni, contro Tarence Kinsey, 27 CIAMILLO

Il 1o quarto segna il match, Nicholas disastroso con 7 palle perse, male anche Cook Il tecnico: «Siamo stati timidi ma la grande difesa dei turchi ha tante responsabilità»

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L’ALTRA ITALIANA TRINCHIERI: «BELLA RISPOSTA DOPO UNA BRUTTA SETTIMANA»

Shermadini e difesa: Cantù riparte Dopo i k.o. di Vitoria e con Pesaro, superata Bilbao. Ritrovato anche Leunen CANTÙ BILBAO

78 69

(18-15, 42-31; 60-50) BENNET CANTÙ: Cinciarini 10 (3/4), Markoishvili 12 (2/7, 2/3), Micov 9 (4/9, 0/1), Leunen 14 (1/2, 3/8), Shermadini 16 (8/9); Scekic 6 (2/3), Ortner (0/3), Mazzarino 5 (1/2, 1/2), Basile 6 (0/3, 2/4). N.e.: Lighty, Marconato, Bolzonella. All.: Trinchieri. BIZKAIA BILBAO: Jackson (0/1), Grimau 4 (2/4, 0/1), Mumbru 20 (5/9, 2/3), Banic 19 (7/8), Fischer 10 (5/7); Mavroeidis 2 (1/1), Hervelle 5 (2/2, 0/2), Lopez (0/1, 0/3), Vasiliadis (0/2, 0/1), Blums 9 (2/3, 1/4). N.e.: Hampl. All.: Katsikaris. ARBITRI: Ankarali (Tur), Boltauzer (Slo), Maestre (Fra). NOTE - T.l.: Can 12/15, Bil 12/18. Rimb.: Can 32 (Sharmadini 6), Bil 29 (Hervelle 5). Ass.: Can 19 (Cinciarini 6), Bil 18 (Lopez 5). Progr.: 5’ 8-9, 15’ 30-23, 25’ 44-37, 35’ 66-61. Nessuno uscito per 5 falli. Spett. 4300.

Jackson non vede mai la luce, e correndo più forte in transizione. Il vantaggio di 5 punti raggiunto nei primi 10 minuti si perde all’inizio del secondo quarto quando Trinchieri sceglie di affiancare tre piccoli con Cinciarini, Mazzarino e Basile. Quando il quintetto torna in equilibrio, Cantù riparte.

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO BARTEZZAGHI DESIO (Monza Brianza)

La seconda vittoria in Eurolega, e contro una delle squadre con cui Cantù presumibilmente si giocherà la qualificazione alle Top 16, spinge lontano le due sconfitte consecutive, soprattutto quella blasfema in campionato con Pesaro. Ed è una vittoria costruita con il cemento della difesa, il ritrovato Marty Leunen e l’impatto di Georgi Shermadini. Allora era appena arrivato, ora a dispetto di un modo di quel caracollare apparentemente scoordinato, il georgiano è sempre più reattivo in difesa e in attacco. Un eccellente Andrea Cinciarini lo trova facilmente, arriva a tre assist nei primi 8 minuti in campo e il Mister Bean della Georgia segna 8 punti nel primo quarto di cui la maggior parte nel 10-2 a cavallo della metà del parziale. Qui Cantù prende in mano ritmo e punteggio asfissiando i piccoli di Bilbao in difesa, dove l’ex virtussino Aaron

Break La tripla che innesca il

Giorgi Shermadini, 22 anni, centro georgiano della Bennet CIAMILLO

Vujacic. E ci vuole ancora Danilo a spingere il pallone sui 28 metri per conquistare falli e aspirare su di sè la difesa turca. L’8-0 EA7 riapre le speranze (44-47), ma un errore di Cook e il ritorno dei titolari Efes rimette la partita dove è sempre stata. Due canestri di Barac, e un numero di Vujacic danno l’acceleratina sufficiente per vincere. Gallo si fa espellere, tanto per buttare sotto i riflettori arbitri inadeguati. Mai quanto l’attacco di Milano.

nuovo 10-0 è la prima di Leunen, fondamentale da recuperare anche in attacco visto che nelle prime due partite di Eurolega ha prodotto una media di 3.5 punti. Cantù prende 11 punti di vantaggio, Bilbao arranca, trova continuità in attacco solo con le ali forti, prima Mumbru e poi Banic. A parte in questo ruolo, la difesa di Cantù tiene il miglior attacco del campionato spagnolo sotto media: la squadra di Katsikaris, nell’Acb, segna quasi 82 punti a partita, qui a metà partita è a 31, 69 alla fine. Nel terzo quarto Cantù si blocca contro la zona, si vede mangiare il vantaggio fino al +5

quando la prima tripla di Basile smonta le certezze della difesa di Bilbao. E ancora di più le due quasi consecutive di Leunen, quindi un’altra di Basile per il +13 al 28’. Un parziale prodotto dal quintetto con i tre piccoli che aveva zoppicato nel 2o quarto. Niente Lighty Tra le guardie di

Cantù, però, non c’è mai David Lighty. «Scelta tecnica e contingente — dice Trinchieri — ho cavalcato Markoishivili e tre guardie che trattassero bene la palla». Bilbao torna sotto nell’ultimo parziale con D’Or Fischer che colpisce da 2-3 metri. Sono ancora le triple a risolvere la partita, l’ultima di Markoishvili a 1’15" per il +9, grazie a una penetrazione di Cinciarini che muove un attacco stanco. «Partita bellissima — chiude Trinchieri — con 37 assist complessivi. Magari i rilevatori statistici si sono bevuti una birretta di troppo, ma il livello è stato elevato. Una bella risposta dopo una brutta settimana». L’Europa è bella a Desio dove arrivano 4300 spettatori, un paio di centinaio in più dello storico ritorno in Europa, due settimane fa contro il Nancy, compreso l’applauditissimo ex Michele Mian con creatura in braccio. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SURF A SAN FRANCISCO

Bertomeu «Più partite? L’Italia deve adeguarsi» Il n.1 di Euroleague: «Se la serie A avrà problemi di calendario non potrà piangere dopo i pasticci burocratici» MILANO

Il «game of the week» porta Jordi Bertomeu, presidente di Euroleague, a Milano in una settimana complicata per le polemiche rimbalzate e rilanciate in Italia dopo la sua analisi coi media spagnoli del nostro campionato. «Penso sempre che la cosa migliore sia chiarire le cose faccia a faccia, senza intermediari e senza interpretazioni cattive». Polemica Per chiudere l’argomento, il n.1 dell’Eurolega ripete le cose dette mille volte: «Ho fatto un’analisi sulla situazione della lega italiana. Anni fa girava attorno a città più grandi di oggi e con mercati più ampi, con la presenza di interessanti realtà più piccole. Da qualche tempo il rapporto si è capovolto, l’elite del basket italiano è Siena che è un centro di 80 mila abitanti (in realtà 54 mila: il dato vero, che spiega le difficoltà del nostro movimento anche a livello televisivo, è che 11 squadre su 17 sono di città con meno di 100 mila abitanti, 12 contando Montegranaro che gioca ad Ancona, e il 35% è di centri sotto i 60 mila, ndr.) e di altre piccole città. Non mi sembra offensivo per nessuno rilevarlo e dire che l’Eurolega vede con grande interesse il fatto che con l’arrivo di Armani, Milano abbia ripreso il posto che le spetta nel movimento nazionale ed europeo. Da responsabile dell’Eurolega non posso che valutare positivamente la presenta di grandi piazze che possano sostenere economicamente i club nella nostra Lega. Non cre-

Le evoluzioni di Kelly Slater, 39 anni, tra le onde di Ocean Beach EPA

do che questa analisi possa offendere qualcuno: per me tutti, da chi insegna basket nelle scuole o nei piccoli centri fino alle metropoli di Eurolega, merita lo stesso rispetto. Teramo si è risentita? Ho parlato di tutti, loro come Biella, Avellino o Montegranaro...». Futuro Chiuso l’incidente, si guarda al futuro. E alle criticità del progetto di allargamento delle Top 16 l’anno prossimo, da 6 a 14 partite, con turni al giovedì e venerdì. Mettendo le leghe nazionali già piegate dalla crisi in ulteriore difficoltà: «Sono 8 date in più, che il calendario può sostenere — dice Bertomeu — anche se è evidente che leghe a 18 squadre, come quella italiana, avranno difficoltà maggiori rispetto a quelle a 16 o 14. Ma i club sentivano l’esigenza di giocare più partite di alto livello e che contano, Panathinaikos e Maccabi non si sono mai incontrate nella stagione regolare negli ultimi 5 anni e non va bene. Cambierà anche il sorteggio, che verrà limitato alla 1a fase, i gironi delle Top 16 saranno determinati dal piazzamento nella stagione regolare. Ogni squadra incontrerà in stagione almeno 12 avversarie». La chiusura è ancora sull’Italia: «Ho criticato il fatto che l’allargamento della serie A a 18 squadre non sia stato il frutto di un’analisi economica ma di un pasticcio burocratico al quale non si è posto rimedio per la paura di aumentare le retrocessioni. Se l’anno prossimo l’Italia avrà problemi di calendario, non può piangere».

Indomabile Leggenda Slater Undicesimo sigillo nel nome di Irons Il re della tavola, a 39 anni, vince il mondiale nel primo anniversario della morte del rivale AVVERSARIO

Andy, 32 anni e tre mondiali vinti era il suo erede

chiabo © RIPRODUZIONE RISERVATA

A BOLOGNA L’AGGRESSIONE A COACH FINELLI

Il pugno di Homan dopo un rimprovero ANDREA TOSI BOLOGNA

Dopo la boxe, il silenzio. All’indomani dell’alterco durante l’allenamento che ha visto protagonisti il centro Jared Homan e il coach Alex Finelli, colpito da un pugno, la Virtus non vuole accentuare i toni di un brutto episodio. Finelli ieri mattina è passato al Pronto Soccorso per accertamenti (lamenta dolore ad un orecchio) quindi nel pomeriggio è tornato in palestra evitando commenti. Invece Homan è rimasto a casa perchè ufficialmente fuori rosa ma non ancora licenziato e il patron Sabatini attende gli sviluppi del mercato per trovare un altro lungo comunitario. «Sono al mille per mille solidale con Finelli — dice il presidente virtussino —. E’ un episodio mai visto nella mia gestione. Homan ha finito con noi, cerchiamo un sostituto».

Tra i candidati c’è Ben Ortner che a Cantù va in tribuna in campionato, tutta da verificare le volontà di Sabatini di riaprire la trattativa con Benjamin Eze. Lite A scatenare la lite sfociata

nel pugilato, è stato un ripetuto rimprovero di Finelli nei confronti del pivottone di passaporto bulgaro. Il coach, affrontando di petto Homan, gli ha gridato: «Invece di fare il grosso con noi avresti dovuto essere più duro contro Bouroussis che ti ha asfaltato». Il riferimento era al duello tra pesi massimi nella sfida con l’Emporio Armani che il lungo virtussino ha perduto contro il greco di Milano. Qui Homan non ci ha visto più scagliandosi contro il suo allenatore e colpendolo dietro ad un orecchio, l’intervento di Gigli e di altri compagni per separare i due litiganti ha evitato ulteriori contatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Era uno dei più grandi surfisti di tutti i tempi Andy Irons. Il 32enne nativo dell'isola di Kauai, alle Hawaii, tre volte iridato, è stato trovato morto in un hotel dell'aeroporto di Dallas il 3 novembre 2010. Lì stava passando la notte in attesa di tornare alle Hawaii. Sembrava che la morte fosse dovuta alla febbre dengue, ma dall’autopsia risultò che aveva una malformazione alle coronarie e un mix di droghe letali in corpo. Genio e sregolatezza, Irons aspettava un figlio dalla moglie Lyndie, nato l’8 dicembre 2010. Le ceneri di Andy sono state disperse nell’oceano Pacifico.

FEDERICA COCCHI

E’ stato attore. È diventato un videogioco. È un sex simbol, collezionista di donne meravigliose. Ma soprattutto è il più grande surfer di tutti i tempi. Kelly Slater ha conquistato mercoledì a San Francisco il titolo mondiale numero 11 sulla tavola. Doppio record Il più giovane vincitore di un mondiale nella storia del surf, a 20 anni nel ’92, da ieri è anche il più vecchio iridato con i suoi 39 anni compiuti. Una vita a domare onde, a saltare più in alto di tutti gli altri: «Ero un po’ in ansia — ammette Kelly, tra i protagonisti di Baywatch nei primi Novanta —, e sono felice che sia finita. E’ appagante, è una straordinaria soddisfazione personale. Ho dedicato tutta la mia vita al surf e alle gare e dopo un anno alla grande, chiudere col titolo mondiale è un sogno». Il ragazzo della Florida ha vinto per la prima volta sulle onde americane: «Una soddisfazione in più davanti a tutta questa gente che faceva il tifo per noi. E anche il tempo è stato insolitamente favorevole, tiepido con onde belle gonfie. Evidentemente qualcuno da lassù ci stava guardando, forse Andy». Coincidenza Già Andy Irons il

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Il mito longboard su Sport Week Su Sport Week in edicola domani, un servizio sul mito della longboard, la tavola da surf alta fino a 4 metri. La finale mondiale è a Levanto dal 10 novembre

suo rivale più agguerrito, senza di lui probabilmente i trionfi mondiali di Slater sarebbero molti di più. Andrew Irons è morto il 2 novembre del 2010, all’inizio sembrava avesse contratto la febbre dengue in realtà emerse dall’autopsia che era stato un mix letale di droghe e una malformazione alle coronarie a uccidere a 32 anni la star hawaiana. Esattamente un anno dopo, il mare ha incoronato il suo avversario. «Ho provato

una strana sensazione — è il racconto di Slater —, mi sono venute in mente un sacco di cose tutte insieme, tanti ricordi. Quante possibilità potevano esserci che io diventassi campione proprio nel primo anniversario della morte di Andy? Questo rende tutto ancora più speciale. E’ un modo per ricordarlo e omaggiare la sua memoria». Rivali sulla tavola, i due spesso hanno litigato e anche fatto a pugni: «E’ successo una sera che avevamo bevuto davvero tanto, era il 2002. Parlavamo della morte dei nostri padri — racconta — e abbiamo finito per prenderci a calci e pugni dopo che lui mi ha detto che stavo diventando calvo... Circa un anno e mezzo prima della sua morte ci eravamo avvicinati, mi ha raccontato di voler fare un documentario sulla sua vita per far capire ai ragazzini che è possibile realizzare i propri sogni, proprio come era successo a lui e a me. Non posso credere che non ci sia più...». Mai sazio Continuare a vincere, per Andy e per i tanti amici che non ci sono più è l’obiettivo di Slater: «Ora mi rilasserò un po’, non sono mai stato così in forma e non ho intenzione di smettere. Vedremo cosa metterà sul tavolo il 2012». Altre onde da domare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1992

L’anno in cui Kelly Slater conquistò il primo titolo mondiale. A soli 20 anni è stato il più giovane iridato.

FIDANZATE FAMOSE 1

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Famose e bellissime, alcune delle compagne di Kelly Slater. 1. Gisele Bundchen. 2. Bar Refaeli. 3. Pamela Anderson. 4. Cameron Diaz


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PALLAVOLO VERSO

L’ALL STAR GAMES

IL CAMPIONE DOPO 12 ANNI

Da Cuba Riecco a voi Roca la stella ritrovata «Stupirò ancora» Protagonista nel 1999, la fuga dei compagni, 5 anni inattivo: «A Latina per recuperare il tempo perduto» MARIO SALVINI

Questa storia ha un prologo pieno di promesse, il 7 febbraio 1999. A Roma si gioca la finale di Coppa Italia. Tutti aspettano Treviso. La notte prima Alain Roca ha avuto la febbre. «Più di 40, forse 41», ricorda ancora. Eppure vuole giocare, e lo fa, bene. Tanto da far vincere il suo Cuneo. Suo e di Silvano Prandi: 3-0. Non è così strano, Roca con Cuba aveva conquistato la World League dell’anno prima, è un campione. Da qui la promessa: può diventare uno dei primi attori del nostro campiona-

SFIDA ALLA SELEZIONE DI STRANIERI

Scontro spettacolo che farà da test per la Nazionale L’All Star Game sarà venerdì 11 alle 20.30 (diretta Rai Sport Sat) a Monza: di fronte l’Italia, all’ultimo test prima della partenza per la Coppa del Mondo in Giappone. Gli azzurri convocati dal c.t. Berruto sono 20, partiranno in 14. ITALIA: Palleggiatori Baranowicz, Boninfante Falaschi. Travica. Opposti Fei, Lasko, Sabbi, Centrali Barone, Birarelli, Buti, De Togni, Mastrangelo. Schiacciatori Kovar, Maruotti, Parodi, Rosso, Savani, Zaytsev. Liberi Bari, Giovi. ALL STAR: Palleggiatori Grbic, Raphael. Opposto Sokolov. Centrali Bjelica, Lebl, Zinger. Schiacciatori Diaz, Juantorena, Kaziyski, Roca. Liberi Henno, Rossini (All. Stoytchev e Zanini)

to per chissà quanti anni. Invece no, non sarà così. Non fino ad oggi, 12 anni e mille avventure dopo. Non fino all’avvio di questo campionato. In cui è tornato ed è protagonista delle sorprese che Latina confeziona ogni settimana. Così da guadagnarsi la convocazione all’All Star Game dell’11 novembre a Monza. Io non scappo Dopo quel prolo-

go però tutti i cubani devono rientrare, senza più la possibilità di giocare da noi (nel 2000). Scelta che scatena una reazione. La notte tra il 27 e il 28 dicembre 2001 da un hotel nei dintorni di Anversa sei nazionali fuggono: Dennis, Marshall,

Ihosvany Hernandez, Gato, Romero, Jorge Hernandez. Tutte le stelle tranne una: lui, Alain Roca. E’ una storia che abbiamo sempre sentito raccontare da chi quella porta sul retro dell’hotel l’ha aperta. Adesso è ora di ascoltarla da chi è rimasto. «La mattina dopo ho capito subito una cosa: che la mia vita sarebbe cambiata per sempre. Eravamo una generazione formidabile, avremmo potuto vincere per anni. Però non li ho mai biasimati: Dennis e Marshall li ho rivisti con piacere, Gato e Ihosvany mai più, e mi dispiace. Per me sono come fratelli. Ognuno ha fatto le proprie scelte, sono state difficili per tutti. In questi anni sono stato contento per i loro successi, perché voglio bene a ognuno di loro. Io non avrei mai potuto farlo. Casa mia è Cuba, sono troppo legato alla mia famiglia, alla mia gente. E in più era appena nato mio figlio». Fermo 5 anni Roca allora gioca in quel che resta della Nazionale. Fino a quando: «Non sono stato più d’accordo con certe scelte (l’esonero del c.t. Gilberto Herrera, ndr) e ho chiesto di uscire». Anche se la cosa significava in pratica smettere di giocare. E questo è quel che è successo: il giocatore di 35 anni che oggi è uno dei migliori della nostra A-1, tra il 2002 e il 2007 è stato fermo. Cinque anni. «Non ho fatto nulla, nessuno sport, nemmeno amatoriale». Fino al 2007, «Quando mi hanno dato il permesso di uscire liberamente dal Paese». Allora ha tenuto la casa all’Avana, ma si è trasferito in Canada, a Vancouver, con la moglie che laggiù ha trovato un’attività. «La qualità della vita è ottima. Mi piace moltissimo vivere là». Però ci sta poco, perché una volta all’estero ricomincia a giocare. E’ solo un po’ difficile trovare qualcuno che creda in te, dopo tanta inattività. Lo ha fatto un vecchio rivale. «Devo ringraziare Giovane Gavio, che mi ha fatto provare all’Unisul. Ci ho messo 4 mesi a rimettermi a posto. Ma sono tornato quello di prima». Due stagioni lì, poi una al Pinheiros. Quindi un’altra, l’anno scorso, in Turchia, ad Ankara, voluto da Bebeto. E finalmente rieccolo qui. Non a caso col suo vecchio tecnico Prandi. «Mi ha voluto lui. Con Latina stiamo stupendo tutti, e io vi dico che cresceremo ancora. Tornare in Italia era quello che volevo più di tutto. Ho molto ancora da dimostrare, anche a me stesso. Ho un anno di contratto, ma mi vedrete ancora per un pezzo: devo recuperare il tempo perduto».

v Tante star VENERDI’ 11 A MONZA

identiKit & CARRIERA

Alain Roca, dopo 6 gare è 7˚ miglior realizzatore tra i martelli di banda con 87 punti TARANTINI

in campo per Gabana Show in memoria del presidente scomparso

Marcello Gabana TARANTINI CARLO GOBBI MONZA

Ritorna l'All Star. Italia contro una selezione di stranieri. La festa della pallavolo. Un tempo, evento tradizionale all' inizio di stagione. Presentata ieri al municipio di Monza, presenti il sindaco Mariani e il presidente della Provincia, Allevi. Dopo due anni di interruzione, causa un calendario troppo fitto di impegni. Giulia Gabana, presidente dell'Acqua Paradiso, ha chiesto alla Lega un evento, per ricordare la figura del padre, Marcello. Mosna e Righi, presidente e direttore generale, le sono andati incontro con entusiasmo. Così è nato questo Memorial Gabana, a due anni dalla scomparsa del presidente che aveva traghettato la squadra da Montichiari a Monza. Partita spettacolo, ma non solo. Sarà l'ultimo, ma anche unico, test per la nazionale che sabato 12 parte per la World Cup. Dove i primi 3 posti spalancano le porte dell'Olimpiade. Quindi, avverrà a Monza, venerdì 11, il primo passo verso Londra. Sparring partner per i nostri azzurri, una mista di stranieri con il libero Rossini, giocatore di casa e unico italiano dell’All Star. Dodici i convocati. Trento ha fornito il maggior numero di elementi, quattro, oltre all’allenatore Rado Stoytchev, affiancato in panchina da Emanuele Zanini, allenatore dell’Acqua Paradiso Monza.

HcOmunicazione.com - photo Stylaz


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PALLAVOLO OGGI IN GIAPPONE L’AZZURRA TAGLIA UN TRAGUARDO STORICO

Primati Gli altri primati nelle nazionali dei principali sport di squadra 474 ANDREA GIANI PALLAVOLO MASCHILE

500

464 CARLO SILIPO PALLANUOTO

I NUMERI

Non che ne abbiano bisogno, ma oggi papà Filippo e mamma Loretta avranno un motivo in più per essere orgogliosi di loro figlia. Entrando in campo contro il Giappone, nella prima partita della Coppa del Mondo, Leo lo Bianco toccherà la fantasmagorica cifra di 500 presenze in maglia azzurra… «Beh, arrivata a questo traguardo direi che posso anche smettere? – dice la capitana azzurra, alla sua tredicesima stagione in Nazionale -. No, dai sto scherzando. La verità è che non so davvero cosa da dire. Perché mi sembrava di essere arrivata a una cifra enorme già l'anno scorso. Adesso mi volto indietro e non mi sembra possibile avere giocato così tanto a lungo con la maglia azzurra…».

SUL SITO LE CRONACHE I VIDEO, LE CURIOSITA’ E TUTTI I RETROSCENA Anche il nostro sito www.Gazzetta.it offre una ampia copertura della Coppa del Mondo di pallavolo femminile (e poi lo stesso farà con quella maschile) con i resoconti e i video di tutte le partite italiane e la cronaca punto a punto della gara delle azzurre. Come sempre poi il blog http://dal15al25.gazzetta.it/, proporrà altri video della trasferta giapponese racconterà i retroscena della manifestazione e svelerà qualche curiosità.

101 ALESSANDRO TRONCON RUGBY

Come Leo 4 nessuno mai 14 Ed è caccia a Londra

GIAN LUCA PASINI HIROSHIMA (Giappone)

Gazzetta.it

136 FABIO CANNAVARO CALCIO

volte Lo Bianco

DAL NOSTRO INVIATO

Il ricordo Tante partite non hanno sbiadito la memoria, se le chiedi quale è stato il primo pallone che ha alzato con la Nazionale ci mette meno di una frazione di secondo: «Una veloce dietro per Antonella Bragaglia». Volendo continuare ti racconterebbe anche che quella era una partita che si giocava nel tradizionale torneo di Montreux e

278 PIER LUIGI MARZORATI BASKET

Scatta la Coppa del Mondo contro il Giappone, le azzurre si affidano alla loro inesauribile capitana

Eleonora Lo Bianco, 31 anni, prima stagione al Galatasaray Istanbul TARANTINI

Terze al Mondiale Sarà così anche oggi col Giappone, gara d’esordio di una World Cup che per le azzurre è iniziata nel peggiore dei modi, ma che ancora _— almeno pubblicamente — non riesce a incrinare il

d lafrase DEL GIORNO

lei era entrata per Maurizia Cacciatori (allora titolare), in un match contro il Brasile, perso 0-3… Questo però non è il momento per sfogliare gli album delle fotografie: il suo cuore da atleta pompa più adrenalina che sangue in questa vigilia, ma il suo manifesto resta una frase detta in occasione di uno tanti record battuti: «Intanto bisogna meritare di starci in Nazionale: potrebbe anche uscire una ragazzina a rubarmi il posto. Succederà, prima o poi, e sarà un bene. Non ho mai pensato né a quando potrei ritirarmi, né ad anni sabbatici. Sento sempre il fascino della maglia e della responsabilità».

E’ il mio 13˚ anno in nazionale. Mi volto indietro e non mi sembra possibile. Ora potrei anche smettere... No, tranquilli, sto solo scherzando

pensare positivo del suo allenatore, Massimo Barbolini. «Una partita difficile, di un torneo molto difficile per tutte le squadre che sono venute qui per cercare di qualificarsi a Londra. Il Giappone ha fatto terzo al Mondiale in casa l'anno scorso, ha un gioco che nell'ultimo periodo si è semplificato, ma che resta sempre molto efficace. Dite che ha pensato a questo calendario per sorprenderci e iniziare con una vittoria? Può essere, speriamo allora che questo calcolo gli porti male…». Barbolini, di certo, non potrà giocare sull’effetto sorpresa perché un problema cartilagineo gli ha tolto Serena Ortolani, fermata dall'infortunio per una ventina di giorni e quindi indisponibile per tutto il torneo. Lucia in campo «Giocherà titola-

re Lucia Bosetti (era già stata opposta alla palleggiatrice in azzurro, ndr) – continua il tec-

la guida Giappone-Sud Corea ore 10.20; Pool B (Okayama): Rep. Dominicana-Germania ore 3, Argentina-Kenya ore 7, Algeria-Stati Uniti ore 10.20.

(a.a.) La Coppa del Mondo scatta oggi in Giappone. La formula prevede un girone all'italiana con 11 partite per ogni Nazionale: il sistema di punteggio è lo stesso del campionato italiano: 3 punti per il 3-0 o il 3-1, 2 punti per il 3-2 e 1 punto per la sconfitta 2-3. Le prime 3 vanno all’Olimpiade.

DOMENICA 13 Pool A (Sapporo): Italia-Serbia ore 3, Cina-Sud Corea ore 7, Giappone-Brasile ore 10.20; Pool B (Okayama): Argentina-Germania ore 3, Algeria-Kenya ore 7, Rep. Dominicana-Stati Uniti ore 10.20.

DOMANI Pool A (Hiroshima): Algeria-Repubblica Dominicana ore 3, Italia-Cina ore 8, Giappone-Argentina ore 10.20; Pool B (Nagano): Sud Corea-Germania ore 3, Serbia-Stati Uniti ore 7, Brasile-Kenya ore 10.20. DOMENICA 6 Pool A (Hiroshima): Rep. Dominicana-Italia ore 3, Argentina-Algeria ore 7, Cina-Giappone ore

7

Titoli con Bergamo Sono 2 scudetti (2006 e 2011), 2 Coppe Italia (2006 e 2008), 3 Champions (2007, 2009, 2010)

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Anni all’esordio azzurro 18 anni, 5 mesi, 11 giorni aveva La Lo Bianco all’esordio in nazionale il 2 giugno 1998 a Montreux contro il Brasile (0-3) (a.a.)

CANALE DEDICATO

FORMULA: UN GIRONE ALL’ITALIANA LE PRIME TRE VANNO ALL’OLIMPIADE

OGGI Pool A (Hiroshima): Cina-Algeria ore 3, Repubblica Dominicana-Argentina, ore 6.30 ; Italia-Giappone, ore 11.20; Pool B (Nagano): Serbia-Corea del Sud ore 3, Kenya-Germania ore 6.30, Stati Uniti-Brasile ore 10.20.

Medaglie della Leo Sono le medaglie che ha vinto con la maglia azzurra, gli ori al Mondiale 2002, alla World Cup 2007, alla Grand Champions Cup 2009 e agli Europei 2007 e 2009.

10.20; Pool B (Nagano): Kenya-Serbia ore 3, Germania-Brasile ore 7, Stati Uniti-Sud Corea ore 10.20. MARTEDI’ 8 Pool A (Hiroshima): Cina-Rep. Dominicana ore 3, Italia-Argentina ore 7, Giappone-Algeria ore 10.20; Pool B (Toyama): Stati Uniti-Kenya ore 3, Sud Corea-Brasile ore 7, Serbia-Germania ore 10.20. MERCOLEDI’ 9 Pool A (Hiroshima): Argentina-Cina ore 3, Algeria-Italia ore 7, Rep. Dominicana-Giappone ore 10.20; Pool B (Toyama): Kenya-Sud Corea ore 11, Brasile-Serbia ore 7, Germania-Stati Uniti ore 10.20. VENERDI’ 11 Pool A (Sapporo): Italia-Sud Corea ore 3, Cina-Brasile ore 7, Giappone-Serbia ore 11.20; Pool B (Okayama): Rep. Dominicana-Kenya ore 3, Algeria-Germania ore 7, Argentina-Stati Uniti ore 10.20. SABATO 12 Pool A (Sapporo): Italia-Brasile ore 3, Cina-Serbia ore 7,

MERCOLEDI’ 16 Pool A (Tokyo): Cina-Stati Uniti ore 3, Italia-Germania ore 7, Giappone-Kenya ore 10.20; Pool B (Tokyo): Rep. Dominicana-Serbia ore 3, Algeria-Sud Corea ore 7, Argentina-Brasile ore 10.20. GIOVEDI’ 17 Pool A (Tokyo): Cina-Kenya ore 3, Italia-Stati Uniti ore 7, Giappone-Germania ore 10.20; Pool B (Tokyo): Rep. Dominicana-Sud Corea ore 3, Algeria-Brasile ore 7, Argentina-Serbia ore 10.20. VENERDI’ 18 Pool A (Tokyo): Italia-Kenya ore 3, Cina-Germania ore 7, Giappone-Usa ore 10.20; Pool B (Tokyo): Algeria-Serbia 3, R. Dominicana-Brasile 6, Argentina-Sud Corea 9.

In diretta su Sky con la Piccinini

Sarà Sky a trasmettere la Coppa del Mondo di volley. In diretta e anche in Alta Definizione su Sky Sport 2 HD e su Sky Mondiale HD (canale 204), canale dedicato 24 ore su 24 (con le repliche). Ogni giorno tre partite: alle 3 di notte, alle 7 del e una alle 15. Tanti i commentatori fra cui anche Francesca Piccinini.

CHIAMATA IN EXTREMIS

La De Gennaro in volo, al posto della Ortolani Con un colpo a sorpresa, l'Italia ha deciso di cambiare in corsa la squadra che partecipa a questa Coppa del Mondo. Vista l'impossibilità di recuperare Serena Ortolani, si è deciso di far partire dal l'Italia Monica De Gennaro (bisogna pescare in un elenco prestabilito, non è possibile chiamare chi si vuole), che verrà usata come schiacciat rice per la seconda linea. Il libero di Pesaro il campiona to è in sosta parte oggi e sarà in Giappone solo domani, ma difficilmente potrà essere a disposizione prima di domenica.

nico - e che avrà chiaramente anche compiti di ricezione, per sgravare un po’ Carolina Costagrande, la quale avrà più responsabilità in attacco. Ma all’occorrenza la nostra squadra potrà ricevere con tre schiacciatrici più il libero: abbiamo la necessità che la ricezione venga più possibile fluida». Barbolini non fa proclami, non è il tipo e questo non è il momento: sa che per la sua squadra questo torneo, già difficile, si è fatto durissimo. Difende il fortino con il suo credo pallavolistico: con ricezione buona ci penserà poi Lo Bianco a innescare le attaccanti, come nei giorni felici delle tante vittorie. Lo schema è facile da recitare, più complicato da mettere in pratica, anche se si hanno sulle spalle 499 partite azzurre. Ma Lo Bianco, certo, ci proverà fino all'ultimo, lo sanno anche mamma e papà di fronte alla tv. © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic CON LE NIPPONICHE PERSI GLI ULTIMI 4 SCONTRI DIRETTI (a.a.) Italia e Giappone si sono incontrate 62 volte con 33 vittorie azzurre. Primo incontro nel torneo preolimpico a Monaco (Ger) il 15-8-71 perso 0-3. La prima vittoria azzurra nella Korea Cup a Seul il 18-11-86 per 3-2. Nell’era Rally Point System si sono incontrate 38 volte con 27 vittorie azzurre e 9 giapponesi. L’ultima gara a Macao il 26-8-11 nel Grand Prix persa 0-3. Siamo in serie negativa da 4 gare. L’ultima vittoria azzurra a Tokyo nel Grand Prix il 21-8-10 per 3-1.


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BOXE WORLD SERIES LA PRESENTAZIONE DELLA SQUADRA

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Azzurri e Giochi

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S Gli stranieri 3 Imre Szello (Ung), 5 Rafel Lima (Bra),7 Pedro Alvaro De Lima (Bra), 8 Michal Olas (Pol), 9 William McLoughin (Irl), 11 Juan carrasco Herrera (Arg), 12 B.Gilton Zimmermann (Antille O.), 13 Vencelsav Gojan (Mol), 14 Ludovic Groguhe (Fra), 15 Derevyancenko (Ucr), 16 Miklos Varga (Ung), 17 Nikolajs Grisunins (Let), 18 Vitaly Volkov (Ucr) BOZZANI

S Medagliati I medagliati olimpici di Pechino schierati dal D&G Milano Thunder sono 3: Vincenzo Picardi, bronzo nei mosca; Venceslav Gojan, moldavo, bronzo nei gallo e Clemente Russo, argento nei massimi.

S I qualificati I pugili già qualificati all’Olimpiade di Londra del D&G Milano Thunder sono 5: Vincenzo Picardi nei 51 kg, Vittorio Parrinello nei 54 kg, Domenico Valentino nei 60 kg, Sergei Derevyanchenko nei 71 kg e Clemente Russo nei 91 kg.

1 CLEMENTE RUSSO

2 DOMENICO VALENTINO

4 VINCENZO PICARDI

6 RAFFAELE MUNNO

10 VITTORIO PARRINELLO

Milano rilancia la sfida «Ora vogliamo il mondo» I Dolce& Gabbana Thunder si rafforzano e ripartono dall’esperienza di un anno fa. Da Russo a Valentino alla speranza Munno: che attesa RICCARDO CRIVELLI

Questo matrimonio s’aveva da fare: «La boxe rappresenta i valori in cui crede l’azienda — confessa orgoglioso Massimo Braglia, direttore della comunicazione di Dolce & Gabbana — perché coniuga senso della sfida, coraggio e lealtà». Compagni di viaggio Per questa

ragione, uno dei marchi più prestigiosi e conosciuti del made in Italy, per il secondo anno consecutivo ha abbinato il suo nome al Milano Thunder, la squadra italiana delle World Series of Boxing. Paolo Taveggia, amministratore delegato del Thunder, riconosce il peso di un compagno di viaggio così importante: «Dolce & Gabbana non è uno sponsor, ma un elemento pulsante della nostra franchigia. Non posso nascondere che, grazie a loro, siamo diventati da subito la squadra più importante delle Wsb, quella di cui si è parlato di più indipendentemente dai risultati. E

il calendario di quest’anno, con trasferte a Los Angeles, a Mumbai e a Bangkok dimostra che siamo diventati ambasciatori del loro nome e del loro stile». Obiettivi Mentre gli altri team hanno scelto nomi da battaglia, Milano porterà per il mondo l’eccellenza italiana e già questo è un segnale di grande rilevanza in questi chiari di luna per il nostro sistema-paese. Poi, ovviamente, c’è anche l’aspetto tecnico: «Con una partnership così, avvertiamo maggiormente la responsabilità di far bene — riconosce Taveggia — e dunque non siamo qui per partecipare e basta. Nella prima edizione, abbiamo sfiorato le semifinali con la squadra e abbiamo vinto le finali individuali con due atleti, perciò l’obiettivo è di fare meglio». Per riuscirci, il Thunder attraverso la collaborazione con la Federazione pugilistica italiana ha rafforzato il gruppo dei tecnici affiancando al c.t. Damiani, a Rosi, all’ucraino Korchinskiy anche Valerio Nati, confermando i pugili italiani della stagione

scorsa (Picardi, Parrinello, Valentino e Russo) e aggiungendovi la speranza Munno. Tra gli stranieri (4 i confermati), spiccano ora il bronzo olimpico e campione europeo dei gallo Gojan, moldavo, e il francese Groguhe, finalista individuale Wsb 2011 nei mediomassimi. E non è finita qui: «Aggiungeremo una ciliegina nei 61 kg — sorride Taveggia — anche se così siamo già molto competitivi: del resto la formula, con lunghi viaggi e poco recupero, richiede atleti sempre al massimo». In casa Milano disputerà i ma-

tch casalinghi al Forum, con l’eccezione del 2 dicembre: «L’impianto era già impegnato, perciò renderemo onore alla parte d’Italia più prolifica di talento pugilistico organizzando il match contro Astana a Caserta». E allora la chiusura non può che essere della perla di Marcianise Clemente Russo: «Siamo orgogliosi di portare il nome di Dolce&Gabbana, questo gruppo ha forza e talento». E chi li ferma più.

Damiani: «Siamo più forti e penseremo a Londra» (r.g.) Francesco Damiani (nella foto Bozzani da sinistra con gli altri tecnici Sergej, Rosi e Nati) è ambizioso: «Ringrazio Taveggia e Dolce & Gabbana che ci hanno permesso di essere più forti. Ogni categoria ha le punte giuste, da Picardi a Parrinello, da Valentino a Russo, che debutterà come capitano nella trasferta a Mumbai in India. I nuovi arrivati li conosco bene, quasi tutti hanno preso parte ai mondiali e hanno forti motivazioni». Tra World Series e Londra: «Faremo in modo che entrino nella migliore condizione al momento opportuno. Fino alle semifinali a fine marzo, non ci saranno variazioni. Poi daremo un diverso indirizzo per i nostri promossi, in modo da arrivare ai Giochi che iniziano a luglio nella condizione migliore».

la guida L’11 il via a Mumbai La prima in casa con Los Angeles L’11 e il 12 novembre prossimi prende il via la seconda edizione delle World Series of Boxing, torneo a squadre organizzato dall’Aiba, la federazione mondiale dilettanti di pugilato. La prima edizione è stata vinta da Paris United, mentre nelle finali individuali Dolce&Gabbana Milano Thunder ha conquistato due vittorie, con Derevyanchenko nei 73 kg e Clemente Russo nei 91 kg, che hanno così conquistato il pass olimpico. Il numero minimo di pugili che deve essere ingaggiato dai team delle World Series è 15, il numero massimo è illimitato. Attualmente, i D&G Milano Thunder ne hanno in organico 19. Tra i pugili da federazioni internazionali, solo due possono provenire dallo stesso paese 12 LE PARTECIPANTI[/TITARA] Abbandonata la formula continentale, le 12 squadre iscritte sono state divise in due gironi intercontinentali da 6. Gruppo A: Astana Arlans (Kaz), Los Angeles Matadors (Usa), Dolce & Gabbana Milano Thunder, Dynamo Mosca (Rus), Mumbai Fighters (India), Bangkok (Thai). Gruppo B: Baku Fires (Aze), Pechino Dragons (Cina), Istanbulls (Tur), Lipsia Leopard (Ger), Mexico City, Paris United (Fra). IL CALENDARIO Ecco le date di Milano Thunder: 11 novembre Mumbai-Milano; 18 novembre Milano-Los Angeles; 2 dicembre Milano-Astana; 9 dicembre Bangkok-Milano; 16 dicembre Mosca-Milano; 13 gennaio Milano-Mumbai; 20 gennaio Los Angeles-Milano; 3 febbraio Astana Milano; 10 febbraio Milano-Bangkok; 17 febbraio Milano-Mosca. LA FORMULA Rimangono le cinque categorie (gallo, leggeri, medi, mediomassimi, massimi), con cinque incontri a serata (uno a categoria) su 5 round da 3 minuti. Punteggio con lettura dei cartellini: alla squadra che vince 5-0 o 4-1 vanno 3 punti (0 alla sconfitta), a quella che vince 3-2 due punti (1 alla sconfitta). I quattro migliori team di ciascun gruppo accedono ai quarti (prime contro quarte, seconde contro terze), il 2-3 marzo (andata) e il 9-10 marzo (ritorno). Le vincenti in semifinale (23-24 marzo, 30-31 marzo); finale dei team a Guyiang (Cina) il 27-28 aprile. I migliori due pugili di ogni categoria disputano le finali individuali il25-26 maggio. CHI SONO I PUGILI Attualmente il team Dolce&Gabbana ha tesserato 19 pugili. Nei gallo (54 kg): Vittorio John Parrinello, Vincenzo Picardi, Venceslav Gojan (Mol), Vitaly Volkov (Ucr); nei leggeri (61): Domenico Valentino, Miklos Varga (Ung), Juan Carrasco Herrera (Arg); nei medi (73 kg): Sergeiy Derevyanchenko (Ucr), Pedro Alvaro De Lima (Bra), William McLoughlin (Irl), Raffaele Munno; nei mediomassimi (85 kg): Nikolajs Grisunins (Let), Imre Szello (Ung), Ludovic Groguhe (Fra), Rafael Lima (Bra); nei massimi (91 e +91): Clemente Russo, Benjey Gilton Zimmermann (Antille O.), Michal Olas (Pol), Ngoula Tangoum Romarick (Cam). La squadra disputerà i matvh casalinghi al Forum di Assago, tranne quello del 2 dicembre che si terrà al Palamaggiò di Caserta. Biglietti sul sito www.go2.it. Tv ufficiale Sportitalia.


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BOXE EUROPEO A FIRENZE

Bundu-Petrucci, non c’è più appello La rivincita del derby italiano nei welter: Leonard chiama il tifo, Daniele ha fretta di chiudere DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI FIRENZE

Ci sono storie che lasciano in sospeso le emozioni, che fanno lunghi voli e poi ritornano. Bundu e Petrucci si incontrarono con l’estate romana appena iniziata e fu un pareggio che lasciò vacante l’Europeo dei welter, un derby intenso interrotto dopo otto round per un ematoma sopra l’occhio del fiorentino d’Africa. Ed ora rieccoli, per una rivincita tra le foglie morte che cambia il contesto ma amplifica l’attesa, l’interesse, i temi agonistici. Lezioni Stavolta è Bundu il padrone di casa, è lui a dover scendere a patti con la pressione di un ambiente caricato a molla (più di tremila biglietti venduti), a dover gestire la spinta appassionata di tanti cuori palpitanti, che ti eccita ma può farti deragliare. «E’ bello giocarsi questa chance a Firenze - confessa Leonard - però sul ring bisogna solo pensare a se stessi, perché trovare lo stesso avversario dopo quattro mesi non è mai facile e devi essere in grado di resettare tutto, di non farti condizionare da ciò che era successo allora». Daniele Petrucci, detto Bucetto, ammette infatti che al Foro Italico, il 25 giugno, soffrì la sindrome casalinga: «Non avevo mai combattuto in una struttura come quella, quando uscii dallo spogliatoio e vidi tutta quella gente mi dissi "ma dove sei capitato?". Avevo sofferto anche la personalità del mio rivale, perciò è stata un’esperienza che mi è servita, ora non avverto tensioni». Pronostici E’ la 65ª volta che un titolo continentale viene assegnato da una sfida tutta italiana, la 6ª nei pesi welter e perfino la bilancia ha battezzato l’equilibrio come cifra tecnica del match: 66.3 chilogrammi per entrambi. Bundu è più tecnico e rapido, Petrucci più attendista e colpitore, anche se nessuno dei due possiede la castagna risolutrice: prevedibile una battaglia accesa, probabilmente fino alla chiusura naturale delle 12 riprese. Leonard sembra sapere come si fa: «Non ho rivisto più di tanto il primo match, non mi piace brasarmi davanti a un video per capire cosa va o non va. Lui - prosegue - è uno tosto, con una boxe strana, perché porta colpi

la guida Diretta Sport Italia A bordo ring, Pelù Prandelli e i viola Il campionato europeo vacante dei pesi welter si disputa al Mandela Forum di Firenze (inizio della riunione alle ore 20.30, la diretta tv è su Sportitalia 2 a partire dalle 21). Biglietti ai botteghini dalle ore 14.30 o sui circuiti Box Office e TicketOne. In tribuna sono attesi molti giocatori della Fiorentina (Gilardino, Vargas, Montolivo, Boruc, Ljajic, Marchionni e Nastasic), il commissario tecnico della nazionale di calcio, Cesare Prandelli, e il cantante Piero Pelù, che è anche cognato di Bundu. Il programma. Welter, campionato europeo vacante, 12 t.: Leonard Bundu (kg 66.300) c. Daniele Petrucci (66.300). Arbitro Van de Wiele (Bel); giudici Verwijs (Ola), Hausamann (Svi), Djajic (Ser). Medi, 6 t.: Rotolo (32-3) c. Lelly (13-13); Mucci (6) c. Drago (3-1); superwelter: Fiordigiglio (9) c. McField (Nic, 13-12-2); gallo: Bracco (13-3) c. Marceddu (3).

che non ti aspetteresti, io dovrò essere più mobile rispetto a Roma. Certo, alla mia età, questa è l’ultima occasione e non posso permettermi errori». Replica Daniele ha la replica

pronta: «Devo partire subito forte, entrare immediatamente nel match, pressarlo ed anticiparlo, Leonard è veloce ma io ho le mani più pesanti e devo sfruttare questo vantaggio». Un incrocio che promette fuochi d’artificio, benedetto perfino da Paulie Malignaggi, l’italo-americano già iridato dei superleggeri Ibf: «Due ottimi pugili, mi aspetto un grande show. Attendo il vincitore, magari per il Mondiale». Lasciate volare i sogni.

la scheda

la scheda

BUNDU GIA’ TRICOLORE E BRONZO DILETTANTE

PETRUCCI È IMBATTUTO VANTA IL MONDIALINO

Leonard BUNDU è nato a Freetown il 21/11/1974 da padre della Sierra Leone e madre fiorentina. Si trasferisce a Firenze da giovanissimo e debutta da dilettante nel 1992. E’ bronzo mondiale nel 1999, va ai Giochi 2000. Pro’ dal 2005, guardia destra, in carriera vanta il titolo Mediterraneo, il Tricolore, il titolo Ue e l’Intercontinentale Wba. E’ al 2˚ tentativo europeo, sempre con Petrucci. Record: 24 vittorie (7 ko) e 2 pari.

Daniele PETRUCCI è nato a Roma, nel quartiere popolare di San Basilio, il 14/11/1980. Guardia normale, soprannominato Bucetto, dopo una buona carriera dilettantistica che lo porta anche in Nazionale, debutta da pro’ nel 2004 e conquista l’Intercontinentale Ibf, l’Internazionale Ibf, il titolo Ue, il Tricolore e il Mondiale Youth. E’ al secondo tentativo europeo, sempre con Bundu. Record: 28 vittorie (10 ko) e 2 pareggi.

Petrucci e Bundu alla cerimonia del peso: in mezzo Paulie Malignaggi BOZZANI


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

UOMINI D’ACCIAIO

MEL GIBSON Una vera arma letale Mel Gibson, australiano, 55 anni, ne ha 31 quando viene scelto da Richard Donner per interpretare il poliziotto nevrotico e impulsivo di «Arma letale». In coppia con Danny Glover, sbancherà il box office.

JASON STATHAM Esperto di kickboxing Jason Michael Statham, 44 anni, inglese. Da ragazzo ha fatto parte della nazionale inglese di tuffi. Esperto di arti marziali (kickboxing, karate, Wing Chun), nel 2010 ha interpretato «I mercenari» con Sylvester Stallone.

BRUCE WILLIS Da star della tv a divo Walter Bruce Willison, in arte Bruce Willis, 56 anni, americano. Si fa conoscere grazie alla serie tv «Moonlighting» e a 33 anni, nel 1988, diventa una star di Hollywood con «Die hard-Trappola di cristallo».

ARNOLD SCHWARZENEGGER L’ex Mister Universo Arnold Schwarzenegger, 64 anni, austriaco. A 22 è Mister Universo di culturismo, a 35 diventa una star del cinema grazie a «Conan». Poi i grandi film d’azione: prima «Terminator» (1984), poi «Predator» (1987).

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VIN DIESEL Vendicatore per amore Mark Vincent Sinclair, alias Vin Diesel (per la sua inesauribile energia...), 44 anni, da New York. Nel 2003 interpreta «Il risolutore», nel ruolo del poliziotto Sean Vetter che si scatena per vendicare la moglie uccisa.

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DI NINO MINOLITI

Un esercito di cinque uomini. Bruce Willis, Mel Gibson, Arnold Schwarzenegger, Jason Statham, Vin Diesel. Eccoli qui gli eroi della nuova collezione di Dvd lanciata dalla «Gazzetta», dedicata al meglio dei film d’azione. Il titolo della serie non potrebbe essere più appropriato: «Gli indistruttibili». Gente capace di cavarsela nelle situazioni più difficili, quelle dalle quali pare impossibile venire fuori. Eppure loro ce la fanno. Sempre. Come Bruce Willis, che nei panni del poliziotto John McClane, armato della sua inseparabile Beretta, affronta da solo una banda di terroristi-rapinatori che hanno occupato un grattacielo di Los Angeles prendendo in ostaggio chi ci lavora (tra cui la moglie del protagonista...): è il soggetto di «Die Hard-Trappola di cristallo», il film che nel 1988 lanciò nel firmamento di Hollywood il simpatico protagonista della serie tv «Moonlighting», e che apre oggi la serie.

SUBITO I 4 DIE HARD

S Oggi TRAPPOLA DI CRISTALLO 1988: parte la quadrilogia di «Die hard». Diretto da John Mc Tiernan, lancia Bruce Willis. Il cattivo è Alan Rickman. A 9,99 euro più il quotidiano.

S 11 novembre 58 MINUTI PER MORIRE Secondo episodio della serie, diretto da Renny Harlin nel 1990. Il mattatore è ancora Willis, il cattivo stavolta è l’italiano Franco Nero.

Effetti speciali Adrenalina allo

stato puro, colpi di scena, effetti speciali a volontà e anche qualche spruzzata di ironia, in linea con il protagonista. Un successo che avrebbe generato

S

Ecco gli indistruttibili eroi del cinema d’azione La «Gazzetta» propone in Dvd una serie di film ad alto contenuto adrenalico. Oggi la prima uscita: «Die hard-Trappola di cristallo» Le locandine dei 4 episodi di «Die hard»: poker di Bruce Willis

bene tre sequel, tutti a disposizione dei nostri lettori con le prossime uscite. Nel secondo, «58 minuti per morire», il critico Paolo Mereghetti nel suo «Dizionario dei film», ha contato ben 269 morti! E anche in quell’occasione non si badò a spese nella produzione, considerando che soltanto per ricreare l’atmosfera invernale che caratterizzava l’aeroporto di Washington - l’azione si svolge nel periodo natalizio - venivano prodotti 1000 quintali di ghiaccio triturato al giorno.

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Citazioni I cinefili non manche-

ranno di cogliere le citazioni ai grandi kolossal del passato («L’inferno di cristallo», «Airport»). Così come nel personaggio cui dà vita Mel Gibson in «Arma letale» (anche in questo caso vengono proposti tutti e 4 gli episodi) si potranno scorgere rimandi al «Braccio violento della legge» e a «Vivere e morire a Los Angeles». Poliziotto nevrotico, con inclinazioni al suicidio per un grande dolore che non riesce a dimenticare

Bruce Willis e Mel Gibson: poliziotti speciali, che fanno centro pure al botteghino Schwarzenegger mattatore in due pietre miliari: «Predator» e «Terminator»

(la morte della moglie), Gibson trovò il suo perfetto contraltare in Danny Glover (qui accanto) il «gemello» saggio e sornione, formando una coppia a prova di botteghino. Super Schwarzy Non potevano mancare nella collezione «Terminator» e «Predator», con un Arnold Schwarzenegger al massimo della forma, capace di calarsi nei panni di un cyborg che arriva dal futuro (nel primo) e di combattere contro un cacciatore di uomini alieno

(nel secondo: spettacolari i trucchi mimetici dell’extraterrestre). Mentre tra i duri dell’ultimissima generazione si segnalano Vin Diesel, che si scatena per vendicare la moglie uccisa dai trafficanti di droga («Il risolutore») e Jason Statham («I mercenari», con Sylvester Stallone e Dolph Lundgren, dove interpreta un soldato di ventura abilissimo con i coltelli), che nella realtà è un esperto di kickboxing e karate. © RIPRODUZIONE RISERVATA

18 novembre DURI A MORIRE Terzo episodio (1995), alla regia torna McTiernan. Jeremy Irons piazza bombe a New York: ad aiutare Willis c’è Samuel Jackson.

S 25 novembre VIVERE O MORIRE Quarto capitolo della serie (2007). Willis affronta terroristi informatici: lo aiuta un giovane esperto, Justin Long. Regia di Len Wiseman.


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VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Atletica

SCI CADUTO IERI IN ALLENAMENTO A STUBAI

EUROPEI 2016 (si.g.) Nel council Eaa di Helsinki, oggi, si designa la sede degli Europei 2016. Candidate Spalato (Cro), Amsterdam (Ola) e Istanbul (Tur).

Trauma cranico per Innerhofer E’ ricoverato in osservazione PIERANGELO MOLINARO

Christof Innerhofer è ricoverato all’ospedale di Brunico (Bz), dopo una caduta di cui è rimasto vittima ieri mattina durante un allenamento in superG sul ghiacciaio austriaco di Stubai. La prima diagnosi dopo una Tac a cui è stato sottoposto parla di un trauma cranico ed una leggera distorsione al legamento collaterale esterno del ginocchio sinistro. L’atleta, come prevede la prassi un questi casi, è stato mantenuto in osservazione in ospedale. Se non ci saranno inconvenienti dovrebbe cavarsela con una settimana di riposo assoluto per poter poi partire con gli altri discesisti lunedì 14 novembre per il Canada, a Nakiska, dove gli azzurri proseguiranno gli allenamenti in vista delle gare di Lake Louise del 26 e 27 novembre. Testimone Il tecnico azzurro

Max Carca è stato testimone dell’incidente ed è stato primo a soccorrere Innerhofer e ad accompagnarlo in ospedale. «Christof — spiega Carca — era al terzo giro di allenamento su una pista un po’ ghiacciata, un po’ con neve molto aggressiva e stava provando un nuovo paio di sci. Circa a metà (la pista era lunga 1’05") in una curva verso

Ippica OGGI NEGLI USA

sinistra, ha sbagliato l’ingresso ed è sbandato. Ha cercato di riprende lo sci destro, e a questo punto ha spigolato toccando anche con lo scarpone e gli sci lo hanno sparato in aria. Innerhofer è caduto di schiena ed ha picchiato la testa sul fondo ghiacciato. L’attacco dello sci destro si è subito aperto, con quello sinistro ha invece toccato due o tre volte il terreno e da questo dipende la distorsione al ginocchio».

Dettori un colpo Torna in Coppa in Breeders Cup pure la Trickett

Lanfranco Dettori, 40 anni GRASSO

Oggi a Louisville, la prima delle due giornate della Breeders Cup che avrà il suo fulcro domani con tutte le corse più importanti (in chiusura il Classic da 5 milioni di dollari) ma senza Lanfranco Dettori che inizierà a scontare un appiedamento. Frankie è però in pista oggi, nel Fillies anda Mare Turf (gr. 1) in sella Nahrain, seconda favorita dopo Stacelita. Dettori ha vinto in carriera 10 prove della Breeders Cup.

Football STAGIONE SU SKY: 214

Espn Usa e Nhl Nuovo accordo Dopo l’accordo raggiunto tra Espn e Medge Cobnsulting, il campionato Nhl sarà ancora coperto da Espn Usa (canale 214 di Sky): oltre 100 partite in diretta per la nuova stagione a partire dall’8 novembre per un totale di 8 match settimanali di stagione regolare, i playoff e la Stanley Cup, oltre all’All Star Game e al Winter Classic. L’Nhl è vista in 35 Paesi europei e africani e raggiunge quasi 19 milioni di utenti.

(al.f.) Dopo oltre 5 anni e mezzo di attesa (ultima apparizione ai trials per i Giochi del Commonwealth di febbraio 2006), Ian Thorpe ritorna sui blocchi in Coppa del Mondo a Singapore (25 m). Oggi sarà al via dei 100 misti, gara in cui è accreditato dei 5˚ tempo di iscrizione e dice: «Non ho obiettivi precisi di tempi o piazzamenti, il fallimento è il risultato più probabile ma non mi interessa perché il mio obiettivo è Londra: vincere o perdere qui non è determinante. Sono felice di questa opportunità anche se avrei preferito gareggiare senza che nessuno mi guardasse». Assente da due anni dalla scena mondiale, rientra anche in un contesto internazionale anche Lisbeth Lenton-Trickett dopo l'apparizione in sordina ai campionati australiani in corta di luglio. «C'è meno clamore per il mio ritorno internazionale ma va bene, la vigilia è stata davvero snervante, mi sento esausta». La sprinter 26enne, che ha ancora 2 kg di troppo, oggi sarà impegnata in 50 sl e 100 farfalla. In gara anche il leader di coppa Chad Le Clos mentre non ci sarà l’americana Franklin in testa alla classifica femminile.

Libby Lenton Trickett, 26 anni AP

ITALIA NONA (m.c.) Con il 9˚ posto al Mondiale di Panama, l’Italia perde una posizione nel ranking Ibaf: ora è 13ª. Pur battuta in finale, Cuba rimane al comando. La classifica: 1. Cuba, 2.Usa, 3. Corea, 4. Giappone, 5. Olanda, 6. Canada, 7. Taiwan, 8. Venezuela, 9. Portorico, 10. Messico; 13. ITALIA, 17. Germania, 18. Spagna, 20. R Cec.

Beach volley

Christof Innerhofer, 26 anni, campione mondiale di superG AP

LA COPPA DEL MONDO RIPRENDERA’ IN AMERICA

La Fis ha annullato gli slalom di Levi Anche vicino al Polo Nord fa caldo La federazione internazionale ha deciso ieri di annullare i due slalom di Coppa del Mondo (uomini e donne) in programma 12 e 13 novembre a Levi, in Finlandia oltre il Circolo Polare Artico. Nella località lappone, fatto davvero eccezionale per quella latitudine, il termometro è ancora sopra lo zero e quindi non è ancora possibile

produrre neve artificiale. Gli organizzatori hanno chiesto alla Fis di poterla rimettere in calendario la settimana successiva (19 e20), ma sarebbe troppo vicina alla trasferta americana. La Fis prenderà una decisione domenica, ed è probabile che questi due slalom possano essere recuperati in Italia a ridosso di Natale.

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Nuoto CON THORPE A SINGAPORE

Baseball

SCHIARITA GROSSETO (m.c.) C’è uno spiraglio nella crisi del Grosseto, dopo un incontro tra il vicesindaco Borghi ed il presidente Fibs Fraccari, accompagnato dal vice Fochi. Va anche avanti la cordata «Amici del Bbc» (con l’ingresso di Mazzei e Magalotti), che lunedì sera si riunirà con le altre società maremmane per allargare la franchigia.

Prudenza «Il ragazzo non ha

mai perso conoscenza — prosegue Carca — ma dopo la caduta era in stato di shock, un po’ intontito. Poi ha accusato qualche giramento di testa ed un poco di nausea. Per questo abbiamo deciso di portarlo subito in ospedale per accertamenti approfonditi. I medici di Brunico ci hanno comunque tranquillizzato, spero solo che l’infortunio al ginocchio lo superi in fretta, perché Christof era in grande condizione anche se non ancora al massimo. Se non ci saranno imprevisti, partirà con noi per l’America, poi sul posto si deciderà se riprendere subito gli allenamenti o concedergli ancora qualche giorno di riposo. Se potrà allenarsi subito a Nakiska, avrà il tempo per riprendersi in vista di Lake Louise».

CRISI INDOOR (si.g.) Dopo la cancellazione di Stoccarda, Parigi e Lipsia, la stagione internazionale indoor 2012 perde anche il meeting di Gent (Bel), rimasto senza lo sponsor principale.

WORLD TOUR (c.f.) Cinque incontri persi e uno vinto ieri a Phuket (Tha) per le coppie azzurre nel tabellone principale dell’ultima tappa dello Swatch World Tour 2011. In gara sono rimaste Menegatti-Cicolari, che hanno superato 2-0 Nystrom-Nystrom (Fin) per poi cedere a Gielen-Mouha (Bel). Ghiotta occasione per risalire il ranking gettata da Gioria-Momoli, k.o. 2-0 con Cook-Hinchley (Aus) e 2-1 con Kulna-Radarong (Tha) dopo aver conquistato 21-9 il 1˚ set. Duplice ko, 2-0 da Liliana-Baquerizo (Spa) e Hansel-Montagnolli (Aut), e 25˚ posto anche per Giombini-Orsi Toth.

Ghiaccio Kostner e Marchei al Grand Prix in Cina Il bronzo mondiale Carolina Kostner torna sul ghiaccio oggi e domani per la tappa cinese, la prima a Shanghai, del Grand Prix di figura. La gardenese dovrà vedersela con Mirai Nagasu, bronzo ai 4 Continenti, con la giapponese Murakami e con l’iridata juniores 2011, la russa Adelina Sotnikova, all’esordio senior. In gara anche Valentina Marchei.

Golf Molinari 18˚ All’Hsbc a Shanghai Primo giro del Wgc-Hsbc Champions, ultimo dei 4 tornei stagionali del World Golf Championships allo Sheshan International GC (par 72) a Shanghai, in Cina. Guida con 65 colpi (-7) il 26enne statunitense Keegan Bradley. Si è ben difeso Francesco Molinari, campione uscente, 18˚ con 70 (-2), alla pari con Casey, Poulter e McIlroy. Giornata difficile per Matteo Manassero, 78˚ e in coda con un 82 (+10).

Tennis

Masters B Vinci già fuori Mosca: torna la Kvitova

PAVAN 2˚ A S. DOMENICO Il ventenne inglese Fleetwood con il secondo giro in 61 (-10) è in testa con -14 nell’Apulia San Domenico Grand Final (par 71), gara finale del Challenge Tour a Savelletri di Fasano (Br). Pavan è 2˚ con -11. Bene anche Tadini 11˚ e Colombo 27˚.

Ippica Donne protagoniste, fra Bali e Mosca, con profumo d’Italia. Nel Masters B in Indonesia, con le seconde 6 del mondo che quest’anno hanno vinto almeno un titolo Wta (più la campionessa uscente Ivanovic e la wild card Peng), c’era anche Roberta Vinci. Che, dopo la sua migliore stagione pro (classifica record di 18 del mondo), è purtroppo subito eliminata proprio dalla serba. Da domani a domenica, la finale di Fed Cup, Russia-Repubblica ceca, determina chi succede alla nazionale azzurra, campione anche 2009 e 2006, e finalista 2007. Il capitano russo, Tarpische,v ha convocato Zvonareva, Kuznetsova, Kirilenko e Pavlyuchenkova, il c.t. ceco, Pala, ha scelto Kvitova (regina di Wimbledon e Masters e neo n. 2 del mondo), Safarova, Hradecka e Peschke. MASTERS B, a Bali (600.000$, indoor), quarti: Petrova (Rus) b. Peng (Cin) 6-4 6-3; Ivanovic (Ser) b. VINCI 6-3 6-3. Oggi, dalle 10.30 (diretta SuperTennis): Bartoli (Fra) c. Medina Garrigues (Spa), alle 13 Lisicki (Ger) c. Hantuchova (Slk).

IERI NAPOLI QUINTE’ (m 1600): 1 Najera (Gr. D’Alessandro) 1.15.4; 2 Nightmare d’Ete; 3 Niagara Gifar; 4 Nasdaq; 5 Neruda Pablo; Tot.: 22,84; 4,83, 1,92, 10,59 (146,60. Quintè 11-18-5-7-9 non vinto. Quarté e 16.491,95. Tris e 1.759,38.

Federer, n. 1 per Basilea REUTERS

UOMINI

C’è... Via Federer Nadal no a Parigi Biel, sede della Federtennis svizzera, intitola l’ Avenue Roger Federer al re di 16 Slam che ci si è allenato da giovane: ospiterà impianti sportivi. Intanto. Nadal rinuncia a Parigi-Bercy da lunedì: «Per prepararmi a Masters, finale di Davis e 2012». Chissà se il Masters lo giocherà, dovendo poi cambiare superficie, da indoor alla terra. VAI DJOKOVIC A Basilea (Svi, 1.838.100 e, indoor), 2˚ turno: Djokovic (Ser) b. Kubot (Pol) 6-1 6-2; Mayer (Ger) b. Ljubicic (Cro) 6-3 6-1; Nishikori (Gia) b. SEPPI 6-3, 7-6 (4); Roddick (Usa) b. Stepanek (Cec) 2-6 6-3 6-3. Oggi, quarti (diretta Supertennis dalle 14): Djokovic-Baghdatis e Federer-Roddick.

OGGI PALERMO QUINTE’ (ore 18.30, inizio 14.55). In 18 sul miglio: indichiamo Lirica Rl (9), La Coruna (17), Libeccio Blitz (11), Glacier Like (16), Mindiz (8), Orlando Karsk (18). ANCHE Gal.: Grosseto 13.35. Tr.: Padova (14.20), Castelluccio (14.45).

Nuoto Malagò: «Fede ok Auguri alla Filippi» (al.f.) Il presidente dell’Aniene Giovanni Malagò conferma l’ottimo stato di forma di Federica Pellegrini: «Sta portando avanti il programma concordato. Ha fatto anche degli stage a Roma con il gruppo di Rossetto per migliorare la velocità oltre al lavoro di fondo con Bonifacenti: le tappe sono rispettate». E ad Alessia Filippi, data vicina all’Anieme prima di tornare alle Fiamme Gialle, augura di «dimostrare di nuovo tutto quello che vale: sarebbe un’ottima cosa per lo sport italiano». CON BREMBILLA (al.f.) Oltre all’inserimento di Emiliano Brembilla che continuerà ad allenarsi a Verona, il Team Lombardia quest’anno potrà contare su Gabriele Detti (medagliato a mondiali e europei juniores) e Graziano Minicozzi (sei titoli ai tricolori giovanili) che si affiancano a Roberta Ioppi e ai già confermati Iacobone, Buratto e Pietrocola.

Pallamano RECUPERO DERBY (an.gal.) Il derby di Puglia Noci-Fasano verrà recuperato mercoledì. Era stato sospeso per black out il 21 ottobre, al 37’ sul 15-13).

Pallanuoto C’è Savona-Posillipo Oggi, alle 19.30 (dir. Rai Sport 2), l’anticipo

ANNUNCIATI I CONI-USSI

Premiato anche il nostro Arcobelli Annunciati a Roma i Premi Coni Ussi 2011. La com missione, presieduta da Luigi Ferrajolo e composta da Danilo di Tommaso, Ruggiero Palombo (in rappresentanza di Andrea Monti), Paolo De Paola, Jacopo Volpi (in rappresentanza di Euge nio De Paoli), Guido Boffo, Ro berto De Ponti (in rappresentan za di Daniele Dallera) e Aligi Pon tani, ha deciso i seguenti vincito ri. Sezione Stampa Scritta Cro naca e Tecnica: Alessandro Vo calelli (Corriere dello Sport); Stampa Scritta Costume e In chiesta»: Stefano Arcobelli (Gaz zetta dello Sport); «Radio»: Filip po Corsini (Radio Rai); sezione «Televisione»: Andrea Fusco (Rai Sport); «Desk Stampa Scritta»: Paolo Brusorio (La Stampa); «Desk Televisione»: Nicola Calathopoulos; «Under 35»: Paolo Tomaselli (Corriere della Sera). Il Premio Coni «Una Penna per lo Sport Giorgio To satti» alla carriera a Gianni Mu ra. La cerimonia si svolgerà lune dì 28 novembre (11.30) al Salone d’Onore del CONI, alla presenza di Gianni Letta e Walter Pedullà.

della settima giornata è un altro big match: il Savona capolista riceve il Posillipo. E domani, sempre in Liguria, solidarietà per gli alluvionati: l’incasso di Camogli-Catania verrà devoluto in beneficenza (pagheranno anche giocatori e dirigenti), in Bogliasco-Civitavecchia ci sarà una raccolta di generi di prima necessità. Classifica: Savona 16; Brescia, Acquachiara, Pro Recco 15; Posillipo 12; Nervi 8; Ortigia 7; Florentia 5; Bogliasco, Camogli 4; Civitavecchia 3; Catania 0.

Pallavolo Caso Novara: oggi il Consiglio federale NOVARA (a cri.) – Si riunisce oggi a Roma il consiglio federale, che dovrebbe discutere della proposta presentata dalla Lega Femminile di Serie A circa l’utilizzo delle giocatrici straniere under 22 nel campionato di A-1. Dopo il caso Novara, che si è vista bloccare l’omologazione dei tesseramenti di tre straniere nate dal 1990 in poi, le società di A-1 hanno proposto alla Fipav di spostare il limite di utilizzo delle straniere under 22 da una a due per le squadre, come Novara, che si impegnano a mandare sempre in campo quattro italiane, di cui almeno una con meno di 22 anni.

Rugby Celtic, domani le italiane in tv? (ales.s.) La conferma è attesa oggi, ma domani le partite di Aironi e Treviso dovrebbero andare in diretta su RaiSport. Trovato un accordo tra Rai e la Celtic sui proventi degli spot in onda in Italia durante la partita. Aironi-Glasgow dovrebbe essere anticipata alle 14.15, mentre Treviso-Edimburgo è alle 15. Oggi Dragons-Cardiff e Leinster-Munster. CUTTITTA SCOZZESE (i.m.) L’ex capitano azzurro Massimo Cuttitta ha rinnovato il contratto come allenatore della mischia della Scozia per il prossimo Sei Nazioni e per il tour estivo.

Tennis STOP TSONGA A Valencia (Spa, 2.019.000e, indoor), battuta d’arresto di Tsonga che punta a uno 3 posti disponibili per il Masters. Secondo turno: Querrey (Usa) b. Tsonga (Fra) 7-6 (5) 6-2; Monaco (Arg) b. FOGNINI 6-3 6-1; Granollers (Spa) b. Cilic (Cro) 3-6 6-3 7-5.

Federazione Italiana Danza Sportiva Avviso per partecipazione a procedura di cottimo fiduciario La Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS) ha indetto procedura di affidamento in economia a cottimo fiduciario di un incarico finalizzato alla progettazione e sviluppo di un sistema informatico di gestione protocollo e digitalizzazione archivio cartaceo, di gestione centralizzata delle anagrafiche della e di supporto al back office; nonché alla fornitura della componentistica hardware sufficiente e necessaria all’implementazione del suddetto sistema. Per essere invitate a partecipare, le aziende interessate dovranno presentare formale richiesta nella quale dovrà essere riportata la manifestazione di interesse e la dichiarazione, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso dei requisiti di idoneità tecnica ed economica sufficienti e necessari all’espletamento delle attività richieste. Il facsimile della richiesta, con gli allegati relativi alle condizioni e i requisiti di partecipazione possono essere consultati e ritirati in copia presso la sede federale in Roma, stadio Olimpico, Curva sud, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30. La richiesta di partecipazione, sottoscritta in ogni sua parte e completa degli allegati, dovrà essere presentata in busta chiusa con la dicitura “procedura per cottimo fiduciario” entro e non oltre il giorno 14 novembre 2011, alle ore 13.00 presso la sede Federale sopraindicata. La FIDS si riserva di invitare da un minimo di 5 a un massimo di 10 Aziende tra quelle che avranno presentato la richiesta, ovvero di integrare gli inviti a sua discrezione in caso di insufficiente numero di richieste. Responsabile del procedimento è il Segretario Generale. F.to Il Segretario Generale


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

GAZZA MONEY

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LA CLASSIFICA DAGLI ACCESSORI GRIFFATI AGLI SMARTPHONE: ECCO I PRODOTTI NEL MIRINO

ilrisparmiatore

I NUMERI

88,8

I miliardi di perdite È di 88,8 miliardi l’ammontare delle perdite per i furti nei negozi e nei centri commerciali nel 2011 in tutto il mondo

DI FRANCESCO CARLÀ*

Crisi e inflazione Paghiamo sempre noi consumatori

43%

CENTRE FOR RETAIL RESEARCH — GDS

L’allarme furti Così i disonesti frenano il Paese

Nel 2011 boom di merci rubate e vendute in nero L’esperto: «È un grave danno per tutti i cittadini» ANTONELLA BERSANI

L’appello al senso etico è una costante di questo periodo di crisi, trasversale a tutti i settori della vita pubblica e privata: che si tratti di politica, di banche, di aziende e posti di lavoro. Quello che viene messo in ombra dai grandi temi però, è la possibilità di risparmio che il senso civico può portare nella nostra vita di tutti i giorni. Dirlo in Italia, per luogo comune il Paese dei furbi, non è sempre facile. Ma se ci sono dati e numeri a dimostrare il concetto, forse l’appello questa volta non cadrà nel vuoto. Lo spunto per tale ragionamento viene dall’edizione 2011 della ricerca «Barometro mondiale dei furti in negozi, supermercati e grandi magazzini», condotta dal Centre for Retail Research e patrocinata da Checkpoint System, società leader mondiale nel gestire le differenze di inventario. Ebbene: il valore delle perdite nel nostro Paese si aggira sui 3,5 miliardi

di euro, che andando sul pratico significa un ricarico sul portafoglio delle famiglie italiane di 175 euro, ovvero 12 euro in più rispetto al 2010. Preoccupazione L’incremento dei furti nel 2011 è stato particolarmente significativo, arrivando al 7 per cento e superando la media del resto del mondo (6,6 per cento). Ma questa volta la ricerca non evidenzia come nel 2010 le piccole ruberie commesse dai piccoli clienti, quanto piuttosto i furti eseguiti «su commissione» per poi rivendere gli articoli più costosi al «mercato nero». «Lo dimostra la tabella dei prodotti più presi di mira — interviene Pierpaolo Lambrini, responsabile commerciale di Checkpoint System —. In vetta non ci sono generi alimentari, ma prodotti hi-tech, accessori firmati, abbigliamento e gioielli. Tutti oggetti che fanno pensare a furti su commissione della criminalità organizzata, che vanno poi ad alimentare mercati paralleli a prezzo più

Le perdite in Italia si aggirano sui 3,5 miliardi, con un ricarico di 175 euro sui costi delle famiglie Vestiti, hi-tech e gioielli, gli oggetti più ambiti: spesso i «colpi» sono opera degli stessi dipendenti contenuto». L’acquisto in nero a questo punto farà anche gola, ma finirà con il penalizzare il resto della spesa. «Sensibilizzare il popolo dei consumatori non è assolutamente facile, lo so — ricorda ancora Lambrini —: eppure mantenere un comportamento etico, anche negli acquisti di ogni giorno, aiuterebbe davvero tutti. Pensiamo a quanto riuscirebbero a ri-

sparmiare le società diminuendo il numero di furti. Si tratta di soldi che potrebbero venire reinvestiti in nuove iniziative commerciali e soprattutto in promozioni, in modo da arrivare a soddisfare il portafoglio di tutti i cittadini». Di chi la colpa? Ma chi sono dav-

vero i disonesti che, con il loro comportamento, danneggiano l’economia dell’intero Paese? La maggior parte dei commercianti europei addebita le colpe ai clienti (responsabili per circa 17,299 miliardi di euro), ma l’ammontare medio rubato e ammesso dai dipendenti risulta quattordici volte superiore. Insomma, le aziende devono guardarsi da loro stesse e soprattutto dall’insana tentazione dei consumatori di «ricettare» merce rubata attraverso il passaparola. «In Italia i taccheggi ad opera di bande organizzate e ladri non professionisti sono saliti al 52,7 per cento (lo scorso anno erano fermi al 52, ndr) — aggiunge Lambrini —. E tale valore supera di gran lunga le medie europee e mondiali. Anche i furti ad opera dei dipendenti sono aumentati, passando dal 25 per cento del 2010 al 25,9 per cento di quest’anno e sarebbe un grosso errore considerare questo fenomeno del tutto incidentale o innocuo, perché non è assolutamente così». I costi da sostenere sono troppi. E oggi, in questo momento di crisi globale, non può più permetterselo nessuno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I furti dei clienti I furti esterni, cioè quelli dei clienti, rappresentano il 43,2% del totale, per un danno complessivo di 38,434 miliardi per le aziende

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I miliardi di danni È di 31,080 miliardi il valore dei danni a livello mondiale provocato dai furti interni all’azienda, cioè da parte dei dipendenti

La crisi fa aumentare i furti nei negozi. A pagarli sono, come sempre, i consumatori che nel 2011 sborseranno circa 175 euro a famiglia per via di questi «costi» aggiuntivi delle aziende. Non è l’unico rincaro. Fate questa riflessione: l’aumento dell’Iva al 21% fatto dal governo a metà settembre, su molti prodotti e servizi, ha portato rapidamente l’inflazione ai massimi negli ultimi tre anni. In un mese e mezzo la fiammata è notevole. Secondo i dati provvisori dell’Istat, l’indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,6% su settembre, massimo da giugno 1995, mentre su base annuale è cresciuto al 3,4% sui livelli di ottobre 2008. Gli economisti si aspettavano rispettivamente un incremento dello 0,1% e del 3%. Si sono sbagliati e di grosso. Più stabile l’Europa come al solito: i prezzi medi sono rimasti fermi al 3%. Eppure molti Paesi europei l’Iva ce l’hanno alta come quella italiana. L’ultima cosa di cui la nostra economia, stagnante da 10 anni, ha bisogno è un aumento dell’inflazione a questi livelli. Gli economisti di cui sopra ci riprovano. Assicurano che le componenti che più hanno contribuito al rialzo sono tre: bevande alcoliche-tabacco, abbigliamento-calzature, abitazione-acqua-elettricità-combustibile. Tutti aumenti una tantum che rientreranno in fretta nei prossimi mesi, secondo loro. La ragione? Con una crisi così pensano sia impossibile vedere prezzi in crescita strutturale. Speriamo. Il fatto è che nella nostra economia ci sono problemi, quelli di sicuro strutturali, che puntualmente ci portano inflazione anche nei momenti di crisi. Per esempio negli Anni Settanta. Guarda caso, questo si accompagna quasi sempre a un crollo della fiducia sul nostro debito sovrano e ad un boom dei rendimenti dei buoni del Tesoro. Nei primi Anni Ottanta schizzarono rapidamente verso interessi a doppia cifra. Come mai inflazione, stagnazione economica e crisi del debito pubblico vanno sempre insieme in Italia? La risposta è semplice: servono riforme strutturali nel nostro sistema economico e fiscale. Altrimenti l’aumento dei prezzi farà pagare di nuovo tutti i costi ai consumatori. Proprio come succede per i furti nei negozi. * economista, presidente www.finanzaworld.it


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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_l’emendamento anti-crisi

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Berlusconi riuscirà ad avere ancora una volta la fiducia? Ok del G20 di Cannes alle nuove misure, ma sarà il Parlamento a votarle e ieri dal Pdl sono andati via due deputati: il Governo non ha la maggioranza A Cannes non ci sono state risatine in direzione di Berlusconi, ma un discorso prudente e incoraggiante di Sarkozy, che ha fatto finta di ignorare lo psicodramma del consiglio dei ministri dell’altra sera: «Il presidente Silvio Berlusconi — ha detto Sarkozy — ci ha riferito i risultati della riunione del governo italiano. Ne abbiamo preso atto con interesse. Anche lui però sa che la questione non è il contenuto del pacchetto ma se sarà applicato. Occorre lavorare, e stiamo lavorando, con le autorità italiane, ci vuole un messaggio di credibilità. Ho fiducia nell’economia italiana, terza d’Europa, forse la settima o l’ottava nel mondo, con una grande tradizione di imprenditori».

1 Che cosa ha deciso il consiglio dei ministri dell’altra sera?

Leggendo il documento si capisce che ha vinto Tremonti, il quale voleva un provvedimento a costo zero. Incentivi fiscali (meno Ires e Irap) alle imprese che investono nelle grandi opere pubbliche (da individuare e accelerare). Dismissioni degli immobili dello Stato, a partire dalle caserme (15 miliardi in tre anni). EuroSud, il piano per il Mezzogiorno che sbloccherà 8 miliardi di fondi strutturali europei in scadenza entro dicembre. Contributi ridotti del 25% per chi assume le donne

il presidente

CARLO ANGIONI

Due giorni fa, la rivista economica Forbes l’ha piazzato al dodicesimo posto tra i potenti del pianeta, tra Sonia Ghandi e Nicolas Sarkozy. Ieri, come se volesse confermare la prestigiosa investitura, ha subito piazzato il colpo. Il primo giorno «vero» di Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea è stato travolgente. Merito di una mossa improvvisa, da qualcuno definita «a sorpresa»: il taglio dei tassi di interesse dell’area euro dello 0,25 per cento. A Francoforte, il Consiglio direttivo della Bce riunito sotto l’ex governatore della Banca d’Italia ha deciso di fare calare il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali

bili (il suddetto Pippo Gianni sta per ora qui). Insomma, Berlusconi ha annunciato la fiducia sulle misure dell’altra sera e non è detto che la ottenga. Sembra prossimo il redde rationem.

3 Il presidente Napolitano? Ieri ha continuato il suo giro informale di consultazioni ricevendo Alfano e poi Bossi. Alfano ha garantito che i mal di pancia nel centro-destra rientreranno subito e che Berlusconi resterà in piedi fino al 2013. Bossi, interrogato su elezioni e governo tecnico, ha risposto che, nel caso, preferisce le elezioni. L’altro giorno i cronisti, alla domanda «Sarebbe meglio se Berlusconi si dimettesse?», si sono sentiti rispondere: «No comment».

4 Che bilancio dobbiamo fare Silvio Berlusconi ieri a Cannes per il G20: con lui il presidente francese Nicolas Sarkozy, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente degli Usa Barack Obama e il premier turco Recip Erdogan REUTERS

disoccupate nelle aree dove è più forte il gap con l’occupazione maschile. Incentivi anche per il part-time, il telelavoro, il lavoro intermittente e accessorio se usato nel turismo e nei pubblici esercizi (settori a forte rischio di sommerso). Aumento di un punto percentuale nell’aliquota contributiva dei cococo e cocopro, contributi azzerati nei primi tre anni per le imprese fino a 9 dipendenti che assumono con il contratto di apprendistato. Credito di imposta per chi assume al Sud e altre provvidenze per il Mezzogiorno. Su tutto questo, che sarà contenuto in un maxi-emendamento da inserire nella legge di stabilità in discussione al Senato, Berlusconi intende porre la fiducia. Ieri uno dei deputati in bilico, cioè Pippo Gianni, ha annunciato che voterà “sì” solo se il provvedimento «conterrà norme sull’occupazione nel Meridione e nel Centro

Sud, altrimenti non lo voterò. Io non sono stato nominato da Berlusconi e non vengo dalla maggioranza...».

2 Quanti sono a questo punto i

passo indietro. Se formalizzassero l’uscita dalla maggioranza, Berlusconi avrebbe 310 voti. E ci sono cambi di campo, annunciati o minacciati, anche nel gruppo Popolo e Territorio, quelli che prima si chiamavano Responsa-

parlamentari in bilico?

Ieri sono passati all’Udc i deputati Alessio Bonciani e Ida D’Ippolito, trasmigrazione formalizzata dalla presidenza di Montecitorio (c’era Buttiglione). Con questo micro-smottamento il governo sarebbe a 314 voti di sostegno, cioè non avrebbe più la maggioranza assoluta. I 314 comprendono però Roberto Antonione, Isabella Bertolini, Giancarlo Pittelli e Giorgio Stracquadanio, i quattro del pdl che, insieme a Fabio Gava e Giustina Destro (che già non hanno votato la fiducia lo scorso 14 ottobre), hanno firmato la lettera degli scontenti dell’altra sera, quella in cui si chiede al premier di fare un

«

Le Camere sono libere di agire, io valuterò la reale evoluzione del quadro politico

degli incontri di Cannes?

La scena è stata dominata dalla Grecia e dai suoi tormenti sul referendum. Gli americani hanno dichiarato che la questione del governo italiano, per loro, è indifferente. «Qualunque sia il governo, i problemi restano». Ieri il differenziale ha toccato 461 punti per poi scendere a 428. Quota 7% è ancora troppo vicina. Il Fondo monetario – che metterebbe a disposizione del sistema europeo mille miliardi di dollari – sta studiando la situazione italiana, per tenersi pronto.

Dietrofront Grecia: «Niente referendum» La retromarcia dopo la tempesta. Il premier greco, Georges Papandreou, aveva annunciato martedì un referendum sul piano europeo di salvataggio portando un terremoto sui mercati. Ieri ha, invece, dato «la disponibilità a rinunciare» al progetto di consultazione. Così, nella Grecia a un soffio dal tracollo, ieri è stato un altro giorno cruciale. Papandreou ha parlato ai membri del «suo» Partito socialista, chiarendo che il referendum non avrebbe messo in discussione la permanenza nell’euro. In attesa del voto di fiducia sul governo previsto per oggi, ha escluso l’ipotesi di dimissioni: «Le elezioni anticipate sarebbero per tutti una catastrofe. Ho la responsabilità di trovare le risorse per evitare la bancarotta. I sacrifici sono stati duri, ma aiuteranno a porre nuove fondamenta per il futuro». La base è l’accordo raggiunto a Bruxelles il 26 ottobre: «L’unico modo di rimanere nell’euro è aderire al piano di salvataggio. Serve consenso politico e sociale più ampio». Così ieri, prima di presentarsi in Parlamento per chiedere la fiducia, Papandreou ha chiamato Antonis Samaras, leader dell’opposizione conservatrice che chiede la sua testa. Al centro la trattativa febbrile per un governo di unità nazionale che in extremis possa portare la Grecia fuori dalla bufera.

5 Ci darebbero soldi?

GIORGIO NAPOLITANO CAPO DELLO STATO

Pare stiano studiando un finanziamento di una quarantina di miliardi entro l’anno e di un’ottantina prima di Pasqua. Seguirebbero poi altri prestiti per parecchie centinaia di miliardi, a tassi naturalmente più favorevoli di quelli di mercato. Lei sa già qual è la contropartita: a governarci, a quel punto, sarebbero loro.

Draghi, prima mossa con sorpresa: la Bce ha tagliato i tassi di interesse

+3,23%

il rialzo a Piazza Affari Spinta dalla scelta della Bce, la Borsa di Milano ha chiuso in rialzo: Ftse Mib a +3,23%

428

lo spread Btp-Bund Ieri lo spread tra Btp e Bund ha toccato la quota record di 461 punti e poi è sceso a 428 Mario Draghi, 64 anni, è presidente della Bce dal primo novembre AP

ANNUNCIO DEL PREMIER

all’1,25% (dopo che tra aprile e luglio era passato dall’1 all’1,50), quello sulle operazioni di rifinanziamento marginali al 2% e sui depositi nella Banca centrale allo 0,50%. «La decisione è stata unanime — ha spiegato Draghi in un perfetto inglese — sebbene l’inflazione sia rimasta elevata». Il presidente ha comunque frenato l’entusiasmo: «Tutti gli esecutivi dell’area euro devono mostrare inflessibile determinazione a onorare pienamente la propria firma sovrana — ha detto —, è chiaro che la responsabilità primaria del mantenere la stabilità finanziaria è ad appannaggio delle politiche economiche nazionali. Quindi

è inutile e sterile pensare che i tassi dei titoli sovrani potrebbero scendere grazie a interventi dall’esterno: la Bce non è obbligata da nessuno a fare niente, perché è indipendente». Parlando dell’Italia, invece, Draghi ha detto che deve «mettere in ordine le finanze pubbliche» e «fare le riforme strutturali». Mercati forti La prima reazione

positiva (forse quella che più conta) alla mossa di Draghi è arrivata dalle Borse, che hanno ripreso fiato grazie anche alla marcia indietro greca sul referendum sugli aiuti europei. Piazza Affari ha chiuso con un guadagno del 3,23 per cento a 15.766 punti, seguita da Francoforte (+2,81) e Parigi (+2,73). Rialzi più limitati a Madrid (+1,61) e Londra (+1,12), mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi, invece, ha toccato la quota record di 461 punti e poi è sceso a 428. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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ALTRI MONDI

MILANO, CONFESSA L’OMICIDA

L’amante la lascia: lei uccide la rivale Ha raccontato di aver ammazzato ad occhi chiusi la sua rivale in amore, con una coltellata alla gola. Vittoria Orlandi (nella

foto Ansa), 28 anni, specializzanda in neurochirurgia, ha confessato di aver ucciso, in un parcheggio di Pioltello, nel Milanese, la moglie del suo amante, Marzio Brigatti, di 61 anni, che aveva deciso di lasciarla per differenza di età: l’uomo voleva restare con la moglie e lei non se ne dava pace.

ELISABETTA ESPOSITO

Si fanno chiamare book bloc. Perché come scudo usano libri giganteschi con su slogan come «Lotta dura per la cultura» e «Pagherete caro, pagherete tutto». E perché, è evidente, vogliono prendere le distanze dai gruppi violenti. Sono per lo più liceali, molti minorenni, ma non per questo meno arrabbiati. Avevano deciso di sfidare il divieto del sindaco Alemanno sfilando in corteo fino al centro di Roma. Appuntamento alla stazione Tiburtina, nonostante la Questura avesse minacciato

I manifestanti fermati in piazzale Tiburtino e «liberati» solo a gruppi di 30 denunce penali. I primi scontri Alla stazione han-

no trovato le forze dell’ordine schierate. Alcuni studenti, come quelli dello storico liceo Mamiani, erano stati identificati già mentre lasciavano la scuola. Ma era solo l’inizio. I ragazzi sono stati chiusi nella piazza e

S

Gli scontri di ieri tra poliziotti e studenti alla stazione Tiburtina LAPRESSE

al primo tentativo di corteo è partita la carica della polizia. Altri momenti di tensione, con scontri ancora più violenti tra studenti e forze dell’ordine, ci sono stati quando alcuni giovani hanno rotto una rete per entrare in un cantiere. Uno studente di Economia della Sapienza, 23 anni e quindi tra i più grandi del gruppo, racconta: «Secondo loro avevo lanciato qualcosa, dicevano che avevo il volto coperto ma era solo uno scaldacollo. Mi hanno schiaffeggiato senza motivo». Circondati Succede anche altro,

però. Le forze dell’ordine che

di Treviso e adesso la donna si è rifugiata in una località del Vicentino per evitare le possibili ritorsioni della comunità islamica.

Donne musulmane con il velo AFP

Tascabili Dopo l’aumento delle accise

circondano con camionette e blindati la zona si dicono disposte a lasciar uscire i ragazzi solo dopo averli identificati tutti. «Sono tenuti in gabbia come topi» accusa Guido Staffieri, responsabile Mobilitazioni della Federstudenti. E loro urlano: «Siamo stati sequestrati!». L’atmosfera si scalda e solo grazie all’intervento di alcuni politici di Idv e Pd si trova un «accordo»: gli studenti lasciano piazzale Tiburtino trenta alla volta, con sette secondi di distacco tra un gruppo e l’altro. E nel frattempo vengono filmati: il primo passo per l’identificazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Non vuole portare il velo: stuprata dal marito

Desiderava non portare più il velo, vestire all’occidentale, imparare l’italiano e a guidare l’auto. A quanto pare, una pretesa inaccettabile per il marito che l’ha picchiata e violentata. È accaduto a una donna marocchina sposata con un Imam, della stessa nazionalità ma regolare in Italia. Il fatto è avvenuto in provincia

È stato catturato ieri a Parigi Julio Cesar Zoluaga Aguirre, il 26enne colombiano accusato di aver stuprato, lo

SCONTRI DI ROMA

NEL TREVIGIANO LA MOGLIE DESIDERAVA INTEGRARSI, APERTA INCHIESTA ANCHE PER MALTRATTAMENTI E STALKING

La donna voleva imparare l’italiano e vestire alla moda. L’uomo gestisce una moschea

Violenza di Treviso: colombiano arrestato

scorso 24 ottobre, una giovane studentessa trevigiana vicino al sottopasso che porta alla stazione ferroviaria di Treviso. La Procura: «Ha cercato di depistarci, di cambiare telefonini. Così si è tradito». L’uomo aveva in tasca già un biglietto aereo per Bogotá, la capitale colombiana.

A notizie

Gli studenti in piazza: «La polizia ci ha rapito» I giovani romani hanno provato a sfidare il divieto del sindaco: stop al corteo e tutti identificati

ERA FUGGITO A PARIGI

Operaio specializzato Il marito violento e integralista è un uomo di 32 anni, con un lavoro di operaio specializzato. Il fatto è stato reso noto dal Corriere del Veneto e sulla vicenda, secondo il quotidiano, è stata aperta un’inchiesta per maltrattamenti, violenza sessuale e stalking. Proprio il lavoro stabile del marito aveva spinto la donna, da poco laureatasi in giurisprudenza, ad accettare di trasferirsi in Italia. Qui la

donna si era integrata in breve tempo, tanto da stringere amicizia con le madri dei compagni di classe dei due figli di 6 e 3 anni. L’uomo, invece, si era sempre più avvicinato alla religione islamica, tanto da gestire un centro di preghiera e a farsi sempre più dispotico e violento nei confronti della moglie, tanto da spingerla a «fuggire» con i figli, per trovare ospitalità dalla sorella. Una serie di atti sui quali ora indagano i carabinieri: la donna accusa il marito di averla avvicinata poche settimane fa, quando già lo aveva lasciato, obbligandola a seguirlo in una zona appartata, per poi violentarla.

Assalto di San Giovanni: uno solo in cella Resta in carcere uno solo dei dieci manifestanti, fermati per gli incidenti del 15 ottobre nel centro di Roma durante il corteo degli Indignati, in piazza San Giovanni e accusati di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. Lo ha deciso il Tribunale del riesame che ha concesso gli arresti domiciliari a 7 indagati, fino a ieri detenuti a Regina Coeli, e l’obbligo di firma giornaliero alle due ragazze che erano già ai domiciliari

Benzina, il prezzo vola Al Sud 1,7 euro al litro Ennesimo record per la benzina, spinta al rialzo dal terzo aumento delle accise in pochi mesi, deciso per far fronte all’alluvione in Liguria. Nella rete Q8, la verde ieri si pagava 1,648 euro al litro, massimo storico nominale, ma al Sud i prezzi ormai sfiorano l’1,7 euro (1,694). Intanto, i distributori si preparano a scioperare dall’8 al 10 novembre.

Nuove piogge fino a domani

Liguria, torna la paura A rischio 1200 edifici Centinaia gli evacuati

Soccorritori al lavoro ieri a Borghetto Vara ANSA Ieri è tornato a diluviare in Liguria, nella stessa zona spazzata il 25 ottobre dall’alluvione che ha causato 10 morti e 3 dispersi. Nella val di Vara, vicino a La Spezia, sono stati creati argini artificiali ed evacuate le case più a rischio: così, in centinaia hanno lasciato le abitazioni. Nell’intera regione sarebbero 110 mila circa i cittadini a rischio e oltre 1200 gli edifici pericolosi. In molte città le scuole rimarranno chiuse. Il maltempo sul Nord-Ovest durerà, comunque, fino a domani. E, intanto, il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha annunciato lo stanziamento di 36 milioni per prevenire il dissesto idrogeologico ligure.

Brescia, denunciato il padrone

Cane sepolto vivo: salvato dopo 2 giorni È rimasto per due giorni sotto mezzo metro di laterizi. È la sorte toccata a Jerry, un cane di razza bretone salvato dalla polizia locale di Desenzano del Garda (Bs). Il cane è stato trovato agonizzante, con gli occhi coperti da una benda. Il padrone ha ammesso di averlo sepolto perché pensava fosse già morto: è stato denunciato per maltrattamento di animali.


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ALTRI MONDI

«SKYFALL» IN SALA NEL 2012

Nel 23˚ film di Bond Craig e 2 sexy star Il 23˚ film della saga di James Bond si chiama «Skyfall». In regia Sam Mendes, Oscar per «American Beauty», protagonista

A

LA SHOWGIRL

Hunziker a teatro «Ma da gennaio ancora Striscia»

IL LIBRO DI VASCO

Santoro ritorna in tv e Michelle Hunziker ritorna a «Striscia la Notizia». L’attrice e showgirl l’ha annunciato ieri durante la conferenza di presentazione di «Mi scappa da ridere», il one woman show di cui è protagonista e che andrà in scena dall’8 al 20 novembre al Teatro Sistina di Roma e sarà poi in tournée fino a Natale. «A gennaio sarò di nuovo a "Striscia la Notizia" — ha detto —, esattamente da dopo la Befana fino al mese di aprile. E come sempre ac canto me ci sarà Ezio Greggio. Striscia resta ancora un’isola felice. Il mio spettacolo tea trale trasmesso in televisione? Ci stiamo pensando ma per sperimentare è meglio aspet tare, ora la tv è in difficoltà».

Su canali locali e web il suo nuovo talk-show «Cari Biagi e Montanelli, so che ora ci seguite» FILIPPO CONTICELLO

Nell’anno zero della nuova vita televisiva, Michele Santoro ha scritto una letterina a vecchi amici: «Caro Biagi e caro Montanelli, so che ci seguite. Non si può sempre resistere, ma questa è la nostra piccola rivoluzione. Civile, democratica e pacifica». Il messaggio ha viaggiato sul web ed è rimbalzato in tv: Servizio Pubblico, ritorno sulla scena del 60enne giornalista campano, ha preso forma così, ieri alle 21. Su una piattaforma studiata ad hoc (Sky Tg24, una valanga di emittenti locali e alcuni siti di quotidiani), Santoro

s’è mosso come nel giardino di casa. E in un giorno non casuale: ai tempi ruggenti della Rai, il giovedì sera aveva la sana abitudine di dominare nell’auditel. «Scassare la casta» era l’ambizioso proclama della serata, ma prima è partito un nuovo, solito, inno alla libertà d’informazione: «Non sono un guru, un profeta, un martire, ho la mia identità e nessun padrone. Di fronte alla cancellazione di Annozero, la reazione del sistema è stata fiacchissima, anche dall’opposizione». La video-rivolta che mette sottosopra la televisione italiana è spiegata un passo più avanti: «Ora centomila persone hanno deciso di accendere le luci

«

Ecco la nostra piccola rivoluzione. Civile, pacifica e democratica MICHELE SANTORO CONDUTTORE TV

di questa sera. Possono accendere tutto quello che vogliono. Possono accendere Celentano, Luttazzi, Dandini, la Rai che si sta spegnendo lentamente. Ora possono accendere un vero "Servizio Pubblico"». Domande e ritmo C’era Vasco in sottofondo nel teatro 3 di Cine-

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personaggio sarà «elegante ed enigmatico». Mentre la Harris, 35enne attrice britannica di colore, sarà l’agente segreto Eve. Javier Bardem, assente ieri, sarà il cattivo di turno. Si inizia a girare giovedì prossimo, mentre l’uscita nel Regno Unito è prevista per il 26 ottobre 2012.

IL PERSONAGGIO OSPITE DEL FESTIVAL

Gere, re di Roma: «Me ne frego di fare il cinema»

S

Michele Santoro, 60 anni, nello studio di «Servizio Pubblico» a Roma: saranno 26 le puntate fino a giugno ANSA

Santoro, il ritorno «Qui facciamo la rivoluzione tv»

per la terza volta Daniel Craig. Ieri, durante la presentazione a Londra, accanto al 43enne attore britannico c’erano le due inedite e sexy Bondgirl: Berenice Marlohe e Naomie Harris (nella foto Ansa). La Marlohe, 31enne modella francese e star della tv d’Oltralpe, ha detto che il suo

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città a Roma e nell’aria la formula vincente dei vecchi talk-show di casa Santoro. Così, nell’avveniristica sceneggiatura, il conduttore ha gonfiato il petto per difendere l’ultima delle sue creature: «Come facciamo a dire ai giovani "Accettate pure che Annozero venga cancellata, perché nel nostro Paese c’è il merito"?». Tornando ai tempi cupi all’orizzonte, un’altra domanda retorica: «Come abbiamo fatto a scoprire così tardi che eravamo sul baratro?». A «scassare la casta» assieme a lui, la solita coppia Travaglio-Vauro: il vicedirettore del Fatto Quotidiano ha illustrato la «Balla della settimana», il vignettista s’è vestito da «inviato della santa indignazione». In studio meno foga e ritmo di quanto ci si fosse abituati a mamma Rai: Diego Della Valle e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris hanno discusso pacati di tagli alla politica. C’erano anche Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, giornalisti del Corriere e paladini anti-casta. Poi sullo schermo è comparso il volto abbronzato di Valter Lavitola: l’ex direttore de L’Avanti ha fatto uno schemino dei suoi rapporti con Tarantini e Berlusconi. Il pubblico ha potuto interagire su Facebook, e Biagi e Montanelli, da lassù, avranno apprezzato.

Esce il 24 novembre Si intitola «La versione di Vasco», sarà in libreria giovedì 24 novembre ed è l’autobiografia di Vasco Rossi. «Le biografie sono tutte false. Io sono stato franco. Con questo libro di dichiarazioni forse si capirà di più la mia versione», ha scritto il rocker di Zocca nella quarta di copertina (pubblicata su Facebook con il commento «la copertina della autobiografia prossima e futuraa!!... in anteprima esclusiva e ...abusiva!»). Il ricavato delle vendite andrà, come tutti i libri di Vasco, in beneficenza alla comunità di Don Ciotti

Richard Gere, 62 anni, ieri al festival di Roma ANSA GABRIELLA GREISON ROMA

C’è da guardargli soprattutto gli occhi, quando parla. Perché quelli di Richard Gere sono trasparenti, diversi da come te li aspetti. E pure profondi. Proprio come le cose che dice: «Fare l’attore è una cosa poco importante nella mia vita». Al Festival del Cinema di Roma, dove era il superospite, ha ricevuto il Marc’Aurelio. E in Campidoglio, poi, la Lupa Capitolina. Ma è davanti al pubblico in sala che ha dato il meglio di sé, dilungandosi sulla sua carriera: «Sono umile nel giudicarmi come attore, quindi dico: non ho mai fatto grandi cose perché punto tutto sulla famiglia». E sul suo amore per il Tibet: «Sono diventato buddista perché questa religione mi dà la possibilità di vedere le cose da un’altra angolazione, mettendo da parte il male». Profondità Ma è bello anche sentirlo parlare del suo passato. «Oggi che ho 62 anni posso dire che è l’amore la cosa più importante per le persone, bisogna coltivarlo meglio, mettendo da parte egoismi e soldi. Io non mi sono mai sentito un sex symbol. Per quel che riguarda Hollywood, beh, io sono stato fortunato, tutto qui. Ho lavorato nei posti migliori, nell’età dell’oro del cinema, con gli Studios pronti a correre rischi, e a soddisfare le fantasie. Eravamo pionieri allora, potevamo sperimentare, e creare. Oggi le cose sono cambiate, si fanno solo blockbuster ed è difficile fare film indipendenti». L’attualità, per lui, pare non esista: «La vivo, ma cerco di stare lontano da ciò che mi fa del male. Ho amato molto un documentario: Inside job, parla della verità di chi ha provocato questa crisi mondiale, e i cui responsabili hanno avuto anche delle promozioni. Per questo, l’importante ora è che la gente parli e protesti».

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DA OGGI A DOMENICA IN PROGRAMMA PIÙ DI 80 APPUNTAMENTI, TRA ANTEPRIME, TORNEI VIRTUALI E SPETTACOLI PER UN PUBBLICO DI FAMIGLIE

LUNEDÌ IL LANCIO

Milano apre i giochi: parte «Games Week»

Arriva Call of Duty La festa-evento è con la Gazzetta

Alla prima fiera dedicata al mondo dei videogame sono attesi almeno 60 mila visitatori

Martedì in Italia esce «Modern Warfare 3», il nuovo capitolo della saga sparatutto di «Call of Duty», scelta ogni giorno da 7 milioni di giocatori online. La sera prima, a Milano (e in contemporanea in altre cinque grandi città europee, ovvero Londra, Berlino, Stoc colma, Parigi e Amsterdam), ci sarà una festa-evento con tanti vip, nella quale si potrà anche provare il videogame. La Gazzetta dello Sport of fre a 40 lettori (maggiorenni) la possibilità di essere parte di questa grande serata. Basta spedire una mail all’indirizzo marketing@gazzetta.it con oggetto «Call of Duty» e nome e cognome nel testo.

Milano si trasforma nella capitale dei videogiochi. Ricalcando l’esempio di grandi eventi di successo, come l’E3 di Los Angeles o il Gamescom di Colonia, arriva la prima edizione di Games Week. Da oggi a domenica, il MiCo di Fieramilanocity diventerà un enorme parco giochi tecnologico e aspetta 60 mila visitatori. Tantissimi i videogiochi che si potranno provare in anteprima:

dal nuovo capitolo della saga fantasy The Legend of Zelda a quello della serie Assassin’s Creed ambientato nel Medioevo. Ma Games Week non è solo una fiera. È anche uno show per coinvolgere il pubblico e, soprattutto, le famiglie, grazie agli 80 eventi in programma. Le sfide I più sportivi, per esem-

pio, potranno incontrare Dan Peterson e divertirsi con il nuovo Nba 2k12, oppure conoscere l’attaccante della Roma Bojan Krkic, che domenica giocherà con la Playstation Vita. Mentre i numerosissimi fan di Super Mario seguiranno per la prima volta le avventure del loro eroe in 3D. Ma videogame è soprattutto sfida: ci si potrà

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Alcuni videogiochi in mostra nella «Games Week»: 1 «The Legend of Zelda: Skyward Sword» 2 «Assassin’s Creed» 3 «Kinect Sports»

mettere alla prova partecipando agli oltre 20 tornei in programma tra cui FIFA 12, Gran Turismo 5, Mario Kart 7 e F1 2011. Una sezione sarà dedicata anche al pubblico femminile, che potrà divertirsi con i party game in cui si canta e balla e con i giochi di fitness: si avrà anche la possibilità di sfidare la veejay di Mtv Valentina Correani con la Wii Fit Plus e i videogame di casa Nintendo. Da Sony, infine, spazio alla comicità: si ride con lo spettacolo dei «Turbolenti», trio di Colorado. E i più piccoli? Potranno giocare nel parco Disney e incontrare i protagonisti di Kinect Disneyland Adventures. s.an. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

20/2 - 20/3

LE PAGELLE

Ariete 6+

Toro 7-

Gemelli 5,5

Cancro 7,5

Leone 6

Pesci 8

DI ANTONIO CAPITANI

Non lagnatevi, non vedete nemici ovunque, ma sfoderate un po’ di faccia di glutei. Nel lavoro e in amore, che decollano, come l’ormone.

Morale e energie recuperano. E voi vi liberate di rotture e jatture. Il sudombelico ha bisogno della fiducia della camera: è insicuro…

La Luna rende il vostro umore un cicinìn sfigopendulo. E fa calare rendimento e concentrazione. Lavorativi e suini. Ussignùr, reagite!

La Luna acuisce la vostra fantasia. Ma favorisce anche i viaggi . Oltre che il lavoro, carico di doni super. Il sudombelico agisce mucho…

Gli eccessi di difesa diventano aggressività: evitateli, è meglio. E siate cauti coi soldi. Piccole fantasie suine crescono e si realizzano.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

IL MIGLIORE La Luna è garanzia di successo, qualsiasi compito dobbiate svolgere e qualsiasi obiettivo intendiate raggiungere. Anche suino. E quanta fortuna!

Vergine 5,5

Bilancia 6

Scorpione 7,5

Sagittario 6-

Capricorno 7+

Acquario 7

Ansie e divergenze vessano il lavoro. Rilassatevi, siate metodici, non perdete oggetti e testa. Una bassa pressione fornicatoria aleggia…

Lavorare sbanca. Le energie, soprattutto. Perché gli impegni saranno tanti e gli aiuti scarsi. Ma sbrigherete tutto, tranqui. Impasse suina.

La vostra forma fisica recupera, il lavoro rende. E voi siete creativi. Anche in tema di fornicazione, calda, forse affollata, come un G20.

Casa e famiglia vi fanno gli zebedei in tempura, da come rompono. L’umore è funereo, il lavoro cinereo il sudombelico etereo. State su.

Venerdì sgarzolo: sbrigherete con brio ed efficacia ogni impegno. E riceverete pure dritte utili. Viaggi proficui, idee azzeccate, p.r. suine.

Potete incassare quattrini, oggi. O investirli bene. Il lavoro appaga e vi prepara exploit mirabili, day by day. Sudombelico ghiotto e saziato

SÉBASTIEN FREY

Il portiere francese del Genoa è nato a Thonon-les-Bains il 18 marzo 1980 (Pesci)

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA VISO D'ANGELO Fiction 23.50 AUTUMN IN NEW YORK 1.50 TG5 - NOTTE 2.20 STRISCIA LA NOTIZIA 2.40 UOMINI E DONNE

7.00 8.50

RETE 4

RAIDUE

6.45 UNOMATTINA 7.00 TG 1 10.55 CONSEGNA DECORAZIONI ORDINE MILITARE 11.30 LA PROVA DEL CUOCO - TG1 14.10 VERDETTO FINALE 15.15 LA VITA IN DIRETTA 16.50 TG 18.50 L' EREDITÀ - TG1 20.30 QUI RADIO LONDRA 20.35 SOLITI IGNOTI 21.10 I MIGLIORI ANNI Varietà 23.15 TG1 60 SECONDI 23.35 TV 7 0.35 CINEMATOGRAFO 1.05 TG 1 - NOTTE 1.35 QUI RADIO LONDRA

7.15 9.30 10.30 10.35 11.00 13.00 14.00 16.10 17.50 18.45 19.35

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

20.30 21.05 22.40 23.25 23.40 1.10 1.20

13.25 RUSH HOUR MISSIONE PARIGI STEEL 13.35 UNA RICETTA PER DUE MYA 15.25 SOMEWHERE PREMIUM CINEMA 17.15 STANNO TUTTI BENE PREMIUM CINEMA 17.20 LUNA DI MIELE CON LA MAMMA MYA 19.10 UNA SCONFINATA GIOVINEZZA PREMIUM CINEMA 21.15 CHE BELLA GIORNATA PREMIUM CINEMA 22.45 SERENITY STEEL

CARTONI ANIMATI TGR NON SOLO SOLDI TG2 I FATTI VOSTRI TG 2 ITALIA SUL DUE TELEFILM TG 2 NUMB3RS SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 N.C.I.S. LOS ANGELES Telefilm COLD CASE TG 2 L'ULTIMA PAROLA TG PARLAMENTO METEO 2

TGR BUONGIORNO AGORÀ LA STORIA SIAMO NOI TG3 LE STORIE LA STRADA PER LA FELICITÀ TG THE LOST WORLD GEO & GEO - TG3 BLOB SABRINA VITA DA... UN POSTO AL SOLE LA GRANDE STORIA Documenti RADICI; SENEGAL TG3 LINEA NOTTE TG REGIONE APPUNTAMENTO AL CINEMA

7.00 8.00 10.00 12.00 12.45 13.10 14.00 15.05 15.50 20.00 20.15 20.35 21.05 23.15 0.00 0.10 1.05

20.30 MONTESILVANO LAZIO

20.30 MAINZ - STOCCARDA Bundesliga Sky Sport 1 e SuperCalcio

EQUITAZIONE World Cup. Salto a ostacoli Rai Sport 1

Asia Pacifico. Dal Mugello Sky Sport 2

SuperTennis

20.00 ATP BASILEA ATP VALENCIA

06.30 KENIA - GERMANIA

Programme corto coppie. Da Shanghai Rai Sport 1 e Eurosport

Coppa del Mondo femminile. Dal Giappone Sky Sport 2 e Sky Mondiale

RALLY

19.30 RN SAVONA CN POSILLIPO

10.30 STATI UNITI BRASILE

Da Cipro Eurosport

Coppa del Mondo femminile. Dal Giappone. Sky Mondiale

15.00 INTERNATIONAL RALLY CHALLENGE

Serie A1 maschile Rai Sport 2

LegaDue Rai Sport 2

Coppa del Mondo femminile. Dal Giappone. Sky Sport 2

11.00 INTERNATIONAL RALLY CHALLENGE

Da Shanghai, Cina. Sky Sport 3

PALLANUOTO

VOLLEY

Da Cipro Eurosport

SKY SPORT 1

PATTINAGGIO SU GHIACCIO BOXE

Ieri

A CURA DI

ALGHERO

10

24

ANCONA

12

19

AOSTA

7

10

BARI

8

17

BOLOGNA

10

16

14

22

6

16

Legenda

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

Moderati

CATANIA

17

19

FIRENZE

7

20

10.30 CALCIO: CATANIA - NAPOLI

10.30 MASTERS B WTA

Programma corto danza. Da Shanghai Rai Sport 1 e Eurosport

Europeo pesi Welter Rai Sport 1

Da Bali SuperTennis

Serie A

Trento Aosta 8

11

Torino 10 12

13 15

Milano

Venezia

12 13

Perugia

13 19

11 18

15

5

16

MILANO

12

14

ROMA

NAPOLI

11

20

14 21

Neve

Mossi

PERUGIA

6

18

Nebbia

Agitati

4

15

REGGIO CALABRIA

16

22

ROMA

10

21

TORINO

9

12

8

12

POTENZA

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:04

17:07

6:44

17:01

10

15

VENEZIA

9

13

12.00 Rmc in tempo reale

SKY SPORT 3 Oggi Monica e Max ospita no Gianluca Grignani (nel la foto) che presenta il nuo vo album «Natura umana»

09.00 CALCIO: VILLARREAL MANCHESTER CITY Champions League

Virgin Radio

12.00 GOLF: HSBC CHAMPIONS

15.50 Virgin Moto Race

World Golf Championships. Da Shanghai, Cina

SKY SPORT 2 13.00 AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE Dal Mugello

14.55 AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE

14.00 CALCIO: MANCHESTER CITY WOLVERHAMPTON Champions League

16.00 FOOTBALL: BOSTON COLLEGE FLORIDA STATE NCAA

Dal Mugello

VOLLEY: ITALIA - GIAPPONE

Oggi Ringo (nella foto) par la di motomondiale e del GP di Valencia insieme ai giornalisti della «Gazzetta»

20.30 GOLF: HSBC CHAMPIONS

Coppa del Mondo femminile. Dal Giappone

World Golf Championships. Da Shanghai, Cina

Domani

Dopodomani

Insiste il maltempo su quasi tutto il Nord, Toscana e Sardegna con piogge temporalesche persistenti per tutta la giornata. Allerta meteo ancora elevata per le ingenti piogge. Più asciutto sull'Adriatico e al Sud. Forti venti di Scirocco.

La perturbazione raggiungerà l'intero territorio nazionale con tempo instabile o perturbato. Ancora allerta meteo su gran parte del Centronord, specie al Nordovest e sulle regioni tirreniche. Venti ancora sostenuti meridionali.

Ancona

Firenze

14

21

Rmc

12 18

14 15

L'AQUILA

16

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.35 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.05 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS

23.30 0.05 0.55 1.00 3.20

Fabiola (nella foto) pre senta un viaggio mozzafia to nel cuore dell’universo della musica elettronica

Bologna Genova

GENOVA

PALERMO

2.25

16.15 17.30 19.20 20.30 21.10

22.00 105 Club Nation

OMNIBUS - TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA (AH)IPIROSO G’ DAY (R) I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 UNA BIONDA SOTTO SCORTA ATLANTIDE JAG G’ DAY - TG LA7 OTTO E MEZZO ITALIALAND Attualità SOTTO CANESTRO TG LA7 MOVIE FLASH BORSALINO OTTO E MEZZO (R)

13 16

Molto forti

Calmi

23.55 0.00

7.00 9.40 10.35 11.00 11.55 12.25 13.30 14.05

11 16

Coperto

Temporali

21.10

Maltempo su buona parte del Nord e toscana con piogge abbondanti e fenomeni anche temporaleschi. Allerta meteo su Piemonte, Liguria e alta Toscana per elevati accumuli. Variabilità altrove con locali piovaschi. Scirocco mite ma sostenuto. Trieste

Forti

MARI

15.35 18.55 19.35 20.30

TELEFILM RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO IL TRIBUNALE DI FORUM L' IMPERO DEL SOLE TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER QUARTO GRADO Attualità I BELLISSIMI DI R4 36-QUAI DES ORFEVRES UN UOMO, UNA CITTÀ

Oggi

Rovesci

Pioggia

13.50

17.15

TENNIS

08.30 GRAND PRIX CINA

22.20 BUNDU - PETRUCCI

8.30 10.50 11.30 12.00 13.00

10.30 ITALIA - GIAPPONE

04.00 WGC-HSBC CHAMPIONS

20.45 GIORGIO TESI GROUP PISTOIA - CENTRALE DEL LATTE BRESCIA

SuperTennis

13.45 GRAND PRIX CINA

GOLF

BASKET

CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA GREY'S ANATOMY STUDIO APERTO I SIMPSON WHAT'S MY DESTINY DRAGON BALL TELEFILM DRAGON BALL STUDIO APERTO DR HOUSE C.S.I. COLORADO Varietà LE IENE GRAND PRIX POKER1MANIA STUDIO APERTO LA SOLDATESSA

14.00 ATP BASILEA ATP VALENCIA

Programma corto uomini. Da Shanghai Rai Sport 1 e Eurosport

15.45 FIERA CAVALLI VERONA

13.00 FERRARI CHALLENGE 14.55 FERRARI CHALLENGE

0.00 1.30 2.20 3.15 3.45

11.45 GRAND PRIX CINA

AUTOMOBILISMO Nord America. Dal Mugello Sky Sport 2

15.00 17.45 18.30 19.25 20.20 21.10

Programma corto donne. Da Shanghai Rai Sport 1 e Eurosport 2

Serie A. Rai Sport 1

CALCIO

10.35 12.25 13.40 14.35

09.50 GRAND PRIX CINA

CALCIO A 5

GazzaMeteo

Nuvolo

8.00 8.50 9.55 10.05 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10

Radio 105

LA 7

RAIUNO

13 19

L’Aquila 9 17

Campobasso

Bari

7 17

11 21

Napoli

Potenza

11 21

5 16

Cagliari

Catanzaro

19 21

11 18

Palermo

Reggio Calabria 15 19

15 22

Catania 16 20

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:06

17:06

6:45

17:00

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

27 ott.

3 nov.

10 nov.

18 nov.


VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011

LETTERE DITE LA VOSTRA INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: gol@rcs.it

A CURA DI FRANCO ARTURI

Quelli che dicono a Moratti: te ne vai o no?

seconda fascia come i piani societari di forte riduzione degli ingaggi e degli investimenti sembrerebbero indicare. Il Fair Play Finanziario, che in Europa sembra seguire con tale convinzione solo l'Inter, non sarà forse anche un pretesto per un proprietario che legittimamente può essersi stufato di spender tanto come in passato? Non credo sia ingratitudine chiedere al presidente Moratti, e lo dico con il massimo rispetto che merita, di chiarire ai tifosi se ha ancora intenzione-possibilità di man-

tenere economicamente l'Inter ai massimi livelli o se non sia forse il caso di cedere la società a chi possa garantirle un futuro ancora di primo piano.

Il suo tono è garbato, ma la domanda resta pesante nell’aria: te ne vai o no? come cantavano i giocatori del Napoli al loro allenatore Bianchi un secondo dopo aver vinto lo scudetto del 1987. Mi chiedo se abbia un senso, se sia giustificata. Le grandi squadra devono

essere tutte tendenzialmente preda dei vari tycoon, meglio se orientali, oppure dei principi del petrolio? Non mi sembra il caso di lanciare anatemi ai tifosi che vedono solo le vittorie a qualunque costo. Ma li lascio volentieri ai loro sogni araborussi. A me un calcio colonizzato, cioè comprato e venduto, piace poco. Direi niente. Continuo a vedere molte connessioni fra una squadra di calcio e il suo ambiente geografico, culturale, economico, demografico. Non mi sembra la stessa cosa che la Juve appartenga alla famiglia Agnelli piuttosto che ad un emiro. Così mi riconosco nel legame fra un Moratti o un Berlusconi e le loro società. Il fair play è una cosa seria e di grande contenuto. Prendete lo scontro fra i proprietari e i giocatori di basket, quello che sta paralizzando la Nba: la posizione dei «presidenti» tende a costantemente rendere più omogeneo ed equilibrato il campionato, non a garantire rendite di posizione finanziaria a pochissimi ultramiliardari. Per questo mi auguro che Platini possa portare fino in fondo il suo piano, anche se le resistenze mi sembrano forti.

Allegri e Conte

La festa di Monaco

La «doccia» di Inter-Juve

Un cardiologo per Cassano

La partita con il Bate Borisov ha messo in luce alcune criticità croniche del Milan: la squadra messa in campo dal primo minuto è dinamica, sa giocare con fraseggi stretti e velocità. Non appena cala il ritmo, però, la squadra di Allegri diventa vulnerabile con tutti...

Mercoledì sera ero nell’Allianz Arena: una festa di calcio eccezionale. Partita perfetta del Bayern nel primo tempo, ma Mr. Mazzarri ha fatto il suo, concedendogli così tanto spazio. Dopo l’uscita di Schweinsteiger la partita é cambiata totalmente, e se fosse durata dieci minuti di piú... Ma la cosa più bella è stata la correttezza e la disciplina dei tifosi napoletani all’interno dello stadio, nei pressi dell’arrivo, nella metropolitana, nei bar e ristoranti di Monaco. Credo che tutti siano rimasti impressionati dall’impianto, ma anche dal modo come viene vissuto il calcio a Monaco: è sempre e comunque una festa. Credo, che tutti i diecimila venuti dall’Italia vorrebbero uno stadio come l’Allianz. L’altra sera ha vinto il calcio, con tutti i contorni. Non c’è niente da aggiungere.

In occasione di Inter-Juve porto figlio allo stadio. Ci sediamo al secondo anello blu centrale, siamo tesserati: ben 480 euro in due (nessuna riduzione per un bambino di 10 anni), visti i tempi un bel sacrificio. Ripetutamente, prima dell’inizio per circa un’ora fino allo spavento finale di mio figlio veniamo colpiti da mozziconi di sigaretta e liquidi di ogni sorta, per finire da calda pipì. Decido di alzarmi e andare altrove. Conclusione ci sediamo dove possiamo e abbiamo visto la partita da lontano, sulle scale, unico posto libero (sicurezza?). Perché queste persone possono comportarsi così? Una rete metallica forata basta a garantire la sicurezza di chi sta sotto? No, io pago perché mi venga assicurato un servizio in totale sicurezza. Vi chiedo di aiutarmi a spostarmi di posto nello stesso anello ma di lato.

Sono un cardiologo. Il fatto che io sia milanista è marginale. Qui nell’Istituto di cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite, una delle principali occupazioni consiste nel chiudere con un ombrellino il forame ovale pervio, quel «buco» nel cuore di cui è affetto anche Cassano. A Milano è in ottime mani, ma confessiamo che avremmo gradito riparare qui a Bologna il suo cuore (per di più c’è una prevalenza di milanisti nel nostro staff). Per consolarci segnaliamo a Cassano stesso e a tutti i lettori che qui a Bologna abbiamo rappresentato una commedia che si intitola «Figli di un DIA minore» (visibile su YouTube http://youtu.be/_L3rNE6dX-8) e parla proprio del forame ovale, tecnicamente chiamato DIA (difetto inter atriale), ed è minore perché piccolo. I lettori apprezzeranno il valore didattico dell’opera. I tifosi arguiranno che qualcosa con «inter» di mezzo è sempre patologico e va sanato.

Simone Dinelli (Lucca)

Mi spiace per Conte, ma la sua tattica andrebbe bene per una squadra di basket dove i giocatori si possono cambiare per rifiatare: ma un pressing come il suo ha già fatto qualche vittima eccellente in passato ha fatto, vedi Sacchi con il Milan di Van Basten. Il nostro allenatore deve diventare un allenatore e non fare l'ultrà... Giorgio Sar (Arborea)

E pensate se non fossero le due square del momento! Il problema del Milan di questi ultimi anni è sempre stato il dinamismo di squadra, ma Allegri ne è consapevole: finora ha trovato gli equilibri giusti. Da chi corre poco a chi corre troppo: Conte non ha le coppe di mezzo, il rischio della Juve non sarà a mio avviso una scoppiatura bensì una qualità ancora non ottimale in tutte le zione del campo.

Andreas Vieider (Bolzano)

Sono confortato dalla sua cronaca: una volta tanto la vita da stadio si manifesta in termini di civiltà e di allegria. Quello stadio è una meraviglia e ancor di più il modo nel quale viene vissuto il calcio in Germania. I nuovi impianti servono, una nuova cultura sportiva ancor di più.

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

47

TERZO TEMPO

Porto Franco

Premetto: Massimo Moratti (foto ANSA) e la dinastia di cui fa parte appartengono alla storia dell'Inter in maniera indelebile e molta dev'essere – e dovrà continuare ad essere – la gratitudine che noi tifosi dobbiamo a questa grande famiglia. Detto ciò mi chiedo, e chiedo al presidente stesso (chissà che non mi legga anche lui): dal momento che nel mondo del calcio sono entrate da qualche anno delle forze economiche mostruosamente grandi, multinazionali, fondi d'investimento, petrodollari ecc..., nel momento in cui il dottor Moratti capisse, come molti tifosi cominciano ad intuire, di non riuscire o di non volere più a competere sul piano economico con queste forze soverchianti, ci sarebbe qualcosa di male nel passare la mano? Senza investimenti importanti non si vince, è matematico, lo stesso Barcellona punta molto sulla sua cantera ma poi i 43 milioni per Sanchez e i 37 per Fabregas li tira fuori. I tifosi dell'Inter non credo siano disposti ad accettare che la Beneamata diventi in Italia e in Europa un club di

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

Roberto Scarpa (Venezia)

Alessandro Casaburi (Milano)

Gabriele Bronzetti (Bologna)

Mi dispiace non posso aiutarla se non raccomandando il suo caso all’Inter. M’interessa però la descrizione del clima nel più grande stadio italiano. La sua lettera va letta insieme alla precedente.

Grazie, ora che la situazione del giocatore ha perso gran parte della sua cornice di dubbio e di dramma, anche un sorriso è gradito. Consiglio a mia volta il filmato: molto istruttivo.

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y

C’E’ PURE MILANO

La maratona di Milano, la cui prossima edizione è in programma nell’aprile 2012, è presente alla maratona di New York. La gara organizzata dalla Gazzetta occupa lo stand 110 nell’Expo della classica della Grande Mela, in cui si proiettano immagini della «cugina» milanese e dove è presente personale per ogni informazione. Oggi alle 15 locali (le ore 20 italiane) allo stand sarà presente Alex Zanardi, grande favorito domenica fra le handbike, a disposizione della gente. Sempre allo stand sarà possibile ritirare un coupon con il quale, se si arriverà al traguardo di Central Park, si avrà diritto ad uno sconto del 20% sull’iscrizione alla maratona di Milano.

L’IDEA DEGLI ORGANIZZATORI

La maratona di New York raddoppia?

La partenza della maratona sul ponte di Verrazzano AFP MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

C’è un’idea, forse bizzarra, che esce alla vigilia della New York Marathon: correrne due separate in due giorni. Infatti, a causa dell’abbondanza di richieste di pettorali, gli organizzatori accarezzerebbero l’idea in futuro di troncare l’immenso serpentone in due parti uguali: metà in gara il sabato, l’altra metà la domenica. Lo scoop lo rivela il Daily News e non viene smentito. Anzi. Dice Mary Wittenberg, la Ceo del New York Road Runners il club che organizza la corsa: «Abbiamo i numeri per disputare due maratone in due giorni. Quando ho cominciato nel 1998 c’era la sensazione diffusa che la NYM non potesse crescere ulteriormente. Ma non credo che si possa metterle un tappo, perché la gente vuole disperatamente correre sulle nostre strade». Domande Richard Finn, direttore della comunica-

zione, snocciola i portentosi numeri dei 42.2 Km più famosi del mondo: «Quest’anno sono arrivate 160 mila domande, ne abbiamo accettate 61 mila. Come sempre ci sarà una percentuale di defezioni dell’ultimo momento, ma alla partenza abbiamo stimato 51 mila persone, di cui almeno 47 mila arriveranno al traguardo». Sarà l’ennesimo primato di partecipanti. Beneficenza Ma il proposito delle due maratone in due giorni per ora rimarrà soltanto un’idea affascinante, anche se al riguardo sono già stati avviati dei colloqui con l’ufficio del sindaco, Michael Bloomberg. «La città dovrebbe accettare l’idea di chiudere le strade sabato e domenica», chiarisce la Wittenberg. Che aggiunge: «Abbiamo l’opportunità di ingrandirci fino a quando ci sarà disponibilità di stanze negli hotel: è quello il nostro limite. Ma non c’è fretta, perché dal punto di vista logistico vogliamo dare il meglio». Per gli alberghi, a Manhattan si trova ancora qualche stanza, ma per la notte di sabato si deve essere disposti a spendere almeno 500 dollari. Se si correrà in uno o due giorni, la New York Marathon rimarrà sempre un’autentica macchina da soldi per la beneficenza. L’anno scorso sono stati raccolti oltre 30 milioni di dollari. Dice orgoglioso Finn: «Il nostro motto era un milione di dollari a miglio, adesso dovremmo correggere il tiro: un milione a chilometro». Le iniziative sono decine. Come quella della Timex che farà partire Jenny Finch, la sexy campionessa di softball, in ultima posizione e offrirà un dollaro per ogni concorrente sorpassato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS QUOTIDIANI S.p.A. ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7101 DEL 21-12-2010

La tiratura di giovedì 3 novembre è stata di 369.744 copie

COLLATERALI * Con Supereroi N. 26 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 22 e 11,19 - con I Miti del Calcio ai Raggi X N. 20 e 4,19 - con Linomania N. 11 e 11,19 - con Speak Easy N. 10 e 14,10 - con Ferrari Racing N. 9 e 14,19 - con Bandiera Ferrari e 5,19 - con Top 10 Motomondiale N. 8 e 12,19 - con I Miti del Rugby N. 7 e 12,19 - con Montalbano N. 5 e 11,19 - con Bear Grylls N. 3 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 2 e 11,19

PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 7,30; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2011


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