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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 NOVEMBRE 2011

AZZURRI L’AMICHEVOLE

italia: 514954585150

30’ primo tempo Applausi a Mario Prandelli applaude dopo il gol di Balotelli. Il bilancio del ct: 11 successi, 4 pari, 2 ko

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IMPEGNI AZZURRI

S Oggi Gli azzurri oggi tornano ad allenarsi alla Borghesiana

S Domani Per la Nazionale trasferimento a Rizziconi, in Calabria, per un allenamento su un campo confiscato alle cosche

S Lunedì L’Italia torna a Roma per allenarsi di nuovo alla Borghesiana

S Martedì ore 20.45 Stadio Olimpico Italia-Uruguay (amichevole)

S 29 febbraio 2012 a Genova Italia-Usa (avversario e data ancora da ufficializzare)

15’ secondo tempo Pazzini raddoppia Al 15’ della ripresa arriva il raddoppio. Balotelli mette un pallone teso in mezzo, che Pazzini devia in rete LIVERANI

41’ secondo tempo Guizzo di Buffon Blaszczykowski può riaprire la partita ma il suo rigore è bloccato da Buffon IPP

Balotelli il n 1 o

Una magia da applausi Ecco il primo gol azzurro Bella prova in Polonia della Nazionale che raddoppia con Pazzini. Buffon para un rigore sul 2-0. Il progetto Prandelli cresce bene POLONIA

ITALIA

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(4-2-3-1) Szczesny; Piszcek, Perquis (24’ st Wasilewski), Glowacki, Wawrzyniak; Murawski (35’ st Dudka), Polanski (20’ st Matuszczik); Blaszczykowski, Obraniak (11’ st Brozek), Pesko (20’ st Mierzelewski); Lewandowski. PANCHINA Fabianski, Wojtkowiak, Komorowski, Rybus, Gol, Idlowiec. ALLENATORE Smuda.

(4-3-1-2) Buffon; Abate, Ranocchia, Chiellini, Criscito (31’ st Ogbonna); De Rossi (1’ st Pepe), Pirlo (1’ st Thiago Motta), Marchisio (16’ st Nocerino); Montolivo (16’ st Aquilani); Pazzini (16’ st Matri), Balotelli. PANCHINA Sirigu, De Sanctis, Maggio, Balzaretti, Osvaldo. ALLENATORE Prandelli. ESPULSI nessuno.

ESPULSI nessuno. AMMONITI Polanski per gioco scorretto

AMMONITI Ogbonna per gioco scorretto.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Balotelli al 30’ p.t.; Pazzini al 15 s.t.

NOTE Spettatori 40.000 circa. In fuorigioco 1-2. Angoli 4-3. Recuperi: - pt; 3’ st

POSSESSO PALLA

VANTAGGIO TERRITORIALE

ITALIA 60%

TIRI IN PORTA

II

LUIGI GARLANDO WROCLAW (Polonia)

Questo ci mancava: specialisti d’attacco, di peso e centimetri, con la porta in testa, capaci di monetizzare il bel gioco coltivato da Cesare Prandelli. In Polonia, terra del prossimo Europeo, li abbiamo trovati: 2-0, Balotelli e Pazzini. E, siccome non c’è squadra vincente nella storia che non abbia espresso grandi individualità oltre il collettivo, ci mancava soprattutto un ragazzone inzuppato di talento come Mario, capace di schiodare una partita con una genialata da 30 metri e di fare la differenza con tecnica e fisicità. Super-Mario Balotelli ha segna-

ARBITRO Duhamel (Fra)

POLONIA 40%

DAL NOSTRO INVIATO

POLONIA 59%

ITALIA 41%

TIRI FUORI

IIIIIIII IIIIIIIIII

POLONIA 2

ITALIA 8

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 14’ Pesko calcia a lato da destra.

POLONIA 10

SECONDO TEMPO 7’ Balotelli sbaglia di testa da ottima posizione.

19’ Un traversone libera a destra De Rossi che invece di calciare crossa e spreca.

14’ Punizione a giro di Balotelli, parata.

c GOL! 30’ Marchisio recupera palla e la dà a

corregge in rete.

Balotelli che con una parabola da 30 metri uccella il portiere. 33’ Buffon intercetta un diagonale di Lewandowski.

IIII ITALIA 4

c GOL! 15’ Balotelli teso in area, Pazzini 22’ Matri fugge solo e calcia sul portiere: angolo 24’ Testa di Balotelli su corner: parata sulla linea. 41’ Buffon para un rigore di Blaszczykowski.

to il suo primo gol azzurro in Polonia, a novembre. Come Cassano. Antonio lo firmò pure alla Polonia e il 12 novembre 2003 (praticamente stessa data e stesso rivale) alla viglia di un Europeo da protagonista, poi però sperperò il suo genio. Mario, a 21 anni, ha ancora tempo per tutto. Anche ieri, al di là di gol, quasi gol e assist, ha dimostrato di aver imboccato la strada buona sopportando falli e rinculando in copertura. Chi lo aveva dato per irrecuperabile, rifiutando la splendida sfida umana di aiutare a maturare un ragazzo non facile, ma di sensibilità e talento, oggi ha una ragione in più per pentirsi. Prandelli, che ci ha scommesso dalla prima ora, merita di vendemmiare i

frutti. Oltre a Balotelli, il c.t. è felice per l’autoritario debutto di Abate e l’ottimo ritorno di Ranocchia, che non giocava dal 20 settembre. Modesta la Polonia, ma in questa terra l’Italia non aveva mai vinto: a suo modo è storia. Trapianto Mezz’ora è durato il trapianto e per mezz’ora il corpo azzurro ha accusato crisi di rigetto. Non è semplice passare dalla small di Rossi e Cassano alla large di Pazzini e Balotelli. Uno tra Cassano e Rossi, a turno, rientrava verso il portatore per offrire la sponda e accorciare la squadra, mentre l’altro dettava la profondità. Sia il Pazzo che il Balo stanno in equilibro sul fuorigioco chiedendo palla lunga oltre la linea difensiva. Altra vita. Senza l’oscuro, ma preziosissimo lavoro di collegamento di Montolivo, la squadra rischierebbe di spaccarsi in due. Invece il viola, da trequartista, si abbassa regolarmente in mediana e tiene collegati i reparti. Però la manovra è più faticosa, anche perché Pirlo sbaglia più del solito e manca il dinamismo necessario per il gioco corto di Prandelli. Infatti la modesta Polonia ci toglie il possesso. Porta in testa Non che ci mettano all’angolo, però i generosi polacchi che vorrebbero onorare la festa nazionale con un successo nobile, qualche mezzo pericolo lo creano. Pungente Blaszczykowski quando converge da destra, temibile nei movi-

S Mario Balotelli, 21 anni, segna il suo primo gol con l’Italia: destro dalla distanza che batte Szczesny LIVERANI

menti la stella Lewandowski. Fatichiamo, ma nella mezz’ora di trapianto non sfuggano dettagli importanti: Balotelli ha già alzato sulla sbarra un corner di Pirlo e calciato debole e centrale la prova generale del gol; non avesse sbagliato il dribbling a rientrare, Pazzini si sarebbe trovato davanti alla porta, dopo aver dettato a De Rossi la profondità. Questo cercava Prandelli, gente concreta, per evitare il rischio di diventare portoghesi, altro che spagnoli: palleggiatori a salve. Cielo e fasce Balotelli porta qualcosa in più e lo spiega al 30’, calciando alle spalle di Szczesny, collega di Premier League, un arcobaleno concepito

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la Moviola di FABIO LICARI

Pazzini 2-0 in fuorigioco Mancano due «gialli»

Contrasto Chiellini-Lewandowski Irregolare il 2 0 di Pazzini: Pepe tocca il tiro cross di Balotelli quando l’interista è in fuorigioco. Regolare la posizione di Matri che

scatta ed è solo: invece il guardalinee sbandiera. Rigore di Ranocchia su Lewandowski: ci sta, l’entrata è scoordinata. Ammoniti giustamente Polanski (fallo su Criscito) e Ogbonna (falli ripetuti su Lewandoski). Meriterebbero il «giallo» anche Balotelli (calcetto di reazione a un avversario che l’ha messo giù) e Chiellini (saltando dà una manata a Blaszczykowski). Il secondo guardalinee è disattento e non vede nella ripresa un angolo per la Polonia e una rimessa dal fondo per l’Italia (dà invece il corner).

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21 I debuttanti della gestione Prandelli (su 55 convocati). Ieri hanno debuttato Abate (nella foto IPP) e Ogbonna

il Personaggio Balotelli

Tre baci al tricolore Mario si prende l’Italia L’attaccante segna, esulta a modo suo e si gode l’abbraccio dei compagni. Gigi Riva l’aveva previsto: «Sarà un grande» la Coppia MARIO BALOTELLI 21 ANNI ATTACCANTE

GIAMPAOLO PAZZINI 27 ANNI ATTACCANTE

SPONDE

6

0

TIRI NELLO SPECCHIO

6

1

DRIBBLING RIUSCITI

5

0

PASSAGGI RIUSCITI

nella terra di nessuno. La palla rubata alta da Marchisio è vangelo di Prandelli. Mario, il nuovo apostolo, porta il talento puro che può ribaltare una partita con una giocata sola. Uno così Lippi in Sudafrica non ce l’aveva, per dire. Per questo era necessario il trapianto di Prandelli, che nella ripresa prova altro: 4-3-3, Balotelli a sinistra e Pepe a destra. Thiago Motta perno della mediana, tra Montolivo e Marchisio. Prandelli da qui all’Europeo vuole cercare nuovi domini. Il cielo, per esempio, che gli era proibito con l’attacco bonsai. Balotelli si mangia il match-point di testa al 14’ e al 24’ costringerà Szczesny a inchiodargli sulla linea. Avere gente come Abate che crossa ora ha

più senso. E oltre al cielo, le fasce. Con Pepe e Mario il c.t. allarga il campo.

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DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI WROCLAW (Polonia)

Il freddo della notte polacca rende nuvola il fiato e spacca le labbra, ma i suoi baci ruvidi si scoprono teneri come una storia immaginata già con un finale bello, uno dei tanti che verranno. Al 30’ del primo tempo Mario Balotelli da Palermo, genitori ghanesi, residente a Concesio di Brescia e domiciliato a Manchester, scarica un destro alle spalle di Szczesny e poi solleva la maglia azzurra per cercare lo scudetto tricolore. Un bacio, due, tre. E mentre la valanga dei compagni lo travolge per festeggiarlo, sul maxi-schermo appare una sua foto di fianco a una stilizzazione dell’Italia dipinta in bianco rosso e verde.

CONTRASTI VINTI Muro Viene ripagato subito per-

ché il solito Balotelli spara una rasoiata dalla banda mancina, che Pazzini tocca in rete(15’), ma in fuorigioco. Matri si divora il terzo, Prandelli cambia molto, Buffon (41’) para un rigore tanto per ricordarci che, se siamo diventati ottimi palleggiatori e ci siamo trapiantati un fenomeno in attacco, restiamo quelli che dalla difesa hanno sempre spremuto gloria. Buffon è un pezzo del Muro di Berlino ancora in piedi. L’ultima sensazione? A giugno da questa parti potremmo divertirci tanto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tempi di SuperMario Inutile na-

sconderlo. Il primo gol in Nazionale di Balotelli ha un sapore diverso dagli altri. Non per le 6 presenze e i 195’ d’azzurro accumulati attendendolo, neppure per la speranza che ci avvolge in vista dell’Europeo. La rete di Mario è un calcio ai pregiudizi, all’ignoranza, a un passato che non vuole mai passare. In fondo, chissà se ci sia davvero un filo invisibile che in questi tempi ansiogeni unisce il calcio al Palazzo. Quattro giorni fa Silvio Berlusconi annunciava le sue dimissioni poche ore prima della condan-

«

Balo, non ti preoccupare del posto a tavola. Segnerai comunque

CLAUDIO MARCHISIO centrocampista

na di Moggi a Napoli, adesso invece l’Italia si aggrappa a Mario Monti proprio quando scopre un altro Mario capace di traghettarla al di là delle secche in cui il doppio forfeit di Rossi e Cassano l’aveva fatta incagliare. Riva benedice E allora prendiamolo come un segno felice che proprio nel giorno dell’11/11/11 sia il nostro «undici» per eccellenza a investire Balotelli della sua eredità. «Il paragone l’ho fatto e quindi spero di sì, ma ora tocca a lui — dice Gigi Riva —. Le qualità le ha tutte: tiro, tecnica, potenza. Può essere grande davvero». Così grande da scoprirsi anche uomo-assist (complice Pepe) sul raddoppio di Pazzini

e da riuscire a domare alla fine anche un terreno che lo ha fatto scivolare infinite volte. D’altronde, scivolate — e ripartenze — rappresentano quasi le metafore della sua vita in accelerazione. Gli ingredienti del «feuilleton» ci sono tutti: l’immigrazione, il Sud, il Nord, l’abbandono, l’affido, l’amore, la rabbia, il razzismo, la sfida. Centrifugate tutto, palpitate come si conviene e arrivate a questo 2011. Allora troverete la svolta attesa: Balotelli che regna sull’Inghilterra calcistica (FA Cup e Premier) e conquista fino in fondo la Nazionale, applaudito dal centinaio di italiani che trovano anche il tempo di ricordare Gabriele Sandri. Più forte di tutto, insomma, anche della scaramanzia. È Marchisio infatti a rivelare come prima del match Mario fosse preoccupato perché avevano spostato il suo posto a tavola: «E adesso giocherò male...», mugugnava preoccupato. «Ma non ti preoccupare, segnerai pure», lo ha tranquillizzato lo juventino. Aveva ragione. Balotelli adesso è il collante che ci occorre per sentirci uguali e diversi, la linfa nuova per radici antiche. E se martedì la crisi politica farà trovare il tempo al presidente Napolitano di salutare gli azzurri, la stretta di mano tra Giorgio e Mario sarà il segnale forte che forse, a dispetto di tutto, il futuro sta arrivando davvero. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

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AZZURRI L’AMICHEVOLE

italia: 514954585150

le Pagelle

di SEBASTIANO VERNAZZA

ITALIA E’ TORNATO SUPER BUFFON, ABATE AUTOREVOLE 7 h 7,5 l’allenatore Prandelli

6,5

il migliore Balotelli

Senza quei due (Cassano e Rossi) è un’Italia differente, meno palleggiante e rasoterra, più muscolare e «lanciosa». I due davanti sembrano un po’ fuori dal coro, il che non è necessariamente un difetto. Nella ripresa cambio di spartito, si passa al 4 3 3 e il risultato s’arrotonda: buon segno.

Interpreti diversi, ma il prodotto non cambia: bell’Italia.

7

6,5

6,5

6,5

5

6

Buffon

Abate

Ranocchia

Un’uscita spericolata, alla Vasco Rossi, ma per fortuna Lewandowski mette fuori. «Lewa» ci riprova e Buffon distende la manona. Per chiudere il rigore parato. SuperGigi è tornato.

Autorevole e credibile, nei suoi avanti e indietro. Non è che serva tanti palloni in mezzo, però dalla sua parte la Polonia nulla combina. Attento Maggio, c’è concorrenza.

Non giocava dal 20 settembre, dalla fatal Novara. Riappare contro il Lewandowski forte, quello del Borussia, e ne viene fuori un gran duello. Il fallo da rigore? Imperizia, ma succede.

Chiellini

Criscito

De Rossi

E’ tornato «Chiellone lo Spazzapallo ne». A furia di passare dal centro a sinistra e viceversa aveva perso identità. Qui l’ha ritrovata, con prestazione vecchio stampo.

Gli tocca il polacco più tosto, quello col cognome impronunciabi le, Blasz qualcosa, che gioca nel Borussia Dortmund. Mimmo ne patisce forza e velocità (Ogbonna s.v.)

Ha tra i piedi una palla clou, in area, ma anziché tirare in porta opta per un cross che nessuno si aspetta e che finisce nel nulla. Per il resto solito De Rossi equilibratore.

Primo gol in Nazionale e che gol: una semi palombella da circa trenta metri, a beffare il portiere in incauta posa e posizione. Manca due reti di testa, innesca quella di Pazzini. Il suo limite è la continuità, passa da errori basici a colpi fenomenali.

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I NUMERI

1

vittoria dell’Italia in Polonia. Cinque i precedenti: 3 pareggi, e 2 sconfitte

2

gli esordienti mandati in campo ieri da Prandelli (Abate e Ogbonna). Diventano 21 gli esordienti lanciati dall’attuale c.t.

3

i rigori parati in Nazionale da Gianluigi Buffon.

5,5

7

6,5

6,5

6

6

Pirlo

Marchisio

Montolivo

Pazzini

Thiago Motta

Pepe

Pirlo in minore, come accade da un po’ di tempo a questa parte. Umana flessione, non può giocare sempre ai livelli di un mese fa. Infastidito da Obraniak, sbaglia qualche tocco di troppo.

Arsenio Lupin della mediana, «ciuffa» a Obraniak il pallone da cui nasce la balotellata dell’1 0. Ormai è padrone del ruolo. (Aquilani 6: si guarda molto alle spalle)

Trequartista di facciata. Di fatto scivola all’indietro, per tappare buchi. A lungo oscuro e oscurato. A inizio ripresa si rifà con palloni importanti per Balo e Abate. (Nocerino 6)

Per un’ora cincischia e si fa rimpallare da Perquis. Sul lancio di Balo e sul tocco di Pepe, il Pazzo però è lucido e infila. Era fuorigioco? E vabbè… (Matri 5,5: sbaglia un gol fatto)

Play di una mediana a tre, anche se è vero che Pepe viene giù a dare manforte. Non brilla, ma neppure combina pasticci. A un certo punto s’accascia e si teme il peggio, poi riparte.

Riecco l’esterno che tanto piace per corsa e spirito di sacrificio. Il 2 0 del Pazzo nasce da un suo tocco, che mette Pazzini in fuorigioco: l’arbitro convalida e va bene così…

16

le partite utili consecutive in trasferta (8 vittorie e 8 pareggi). Ultima sconfitta 1-2 in Spagna il 26 marzo 2008

POLONIA 5,5 SZCZESNY 5 Un portiere non può pigliare un gol come quello di Balotelli. Se lo prende, fa la figura del fesso. Szczesny si riabilita in parte con la paratona di piede su Matri. PISZCZEK 5,5 Dai suoi territori nasce il 2 0 di Pazzini. Per il resto non si nota. PERQUIS 6 Tipo interessante. É vero che non accorcia come dovrebbe su Balotelli (ma vai a pensare che uno si inventa una roba del genere) e che pure sul 2 0 non perviene, però ci mette più di una toppa, specie nel primo tempo (Wasilewski 6). GLOWACKI 5,5 É vero, il 6 a Perquis giustificherebbe forse lo stesso voto a Glowacki, ma in Perquis abbiamo intravisto qualcosa di meglio. WAWRZYNIAK 5,5 Resta sulle sue, non si azzarda a salire, perché Abate lo costringe a stare basso. MURAWSKI 5,5 La qualità altrui gli annacqua le idee. Difficile giocare contro Marchisio e compagni (Dudka s.v.). POLANSKI 6 Cattivo al punto di meritarsi un’ammonizione per fallaccio su Criscito. Pericoloso con un tiro a girare. Uno dei polacchi che meno ci sta a perdere (Matuszczyk 5,5). BLASZCZYKOWSKI 6 In Germania (gioca nel Borussia Dortmund) lo chiamano Kuba perché ha un cognome più impronunciabile di un codice fiscale (speriamo di averlo trascritto giusto). A lungo Kuba è «libre» di attaccare e insidiare Criscito. Poi calcia un rigore da pivello e si gioca un voto migliore. OBRANIAK 6 Peccato per l’errore che consegna a Marchisio il pallone da cui l’1 0 di Balotelli. Perché per il resto si è visto un Obraniak vivace al punto di infastidire Pirlo (Brozek 6). PESZKO 5,5 L’unica traccia è un tiro d’esterno non distante da un incrocio. Per il resto è latitante (Mierzejewski 5,5). IL MIGLIORE 6,5 R. LEWANDOWSKI h Fatti i conti, il polacco più pericoloso. Gioca agli auto scontri con Ranocchia. Forse il duello più interessante della serata. Bel test per il «Rano». All. SMUDA 5,5 Se fossimo in lui, saremmo preoccupati: a 7 mesi dall’Europeo questa Polonia non sembra granché, al punto che a giudicare da ieri sarebbe già un successo superare la prima fase.

TERNA ARBITRALE: DUHAMEL 6 Corretti i gialli e giusto il rigore pro Polonia. Tradito dall’assistente sul gol di Pazzini Annonier 6; Capelli 5,5

GLI AVVERSARI

DOMANI IN CALABRIA

«Sì, l’Italia ci è stata superiore»

Dallo Zen a Rizziconi per gli azzurri

Slawomir Peszko, 26 anni LAPRESSE

Domani la Nazionale si allenerà sul campo di Rizziconi, in Calabria, terreno confiscato alla ’ndrangheta dove sorgerà anche in futuro un polo sportivo e di un parco giochi. Per l’occasione la Presidenza del Consiglio Regionale e la Commissione regionale ha fatto preparare un pallone con un messaggio speciale «Dai un calcio al pizzo — Il pizzo è una palla al piede» (nella foto) che verrà consegnato ai giocatori della Nazionale. Ad accogliere Prandelli e i giocatori ci sarà anche una giovane rappresentanza del quartiere Zen di Palermo. Dieci ragazzini dell’Atletico Zen, la squadra di calcetto guidati da Rachid Berradi, ex atleta olimpico e primatista italiano di mezza maratona. I piccoli «calciatori antimafia» in erba, con le loro magliette a strisce rosse e bianche, saranno protagonisti della festa organizzata per l’arrivo degli azzurri invitati dalla «Libera» di Don Luigi Ciotti. Insieme ai ragazzi dello Zen ci saranno mille ragazzi delle scuole elementari e medie.

WROCLAW

Deluso il pubblico ma anche i giocatori polacchi dopo la sconfitta rimediata nell’amichevole contro l’Italia. Il centrocampista Slawomir Peszko ricorda: «La nazionale polacca ha iniziato anche bene, però lungo la partita si è fatta evidente la superiorità della squadra del c.t. Prandelli». Per il difensore Jakub Wawrzniak non ci sono dubbi: «L’Italia è stata migliore in tutte le fasi del gioco e ha meritato il successo». Il portiere Wojtek Szczesny ammette subito la sua responsabilità sul primo gol, quello segnato da Balotelli con un gran tiro da fuori area: «Colpa mia, ero troppo avanti». Infine il c.t. Smuda cerca di essere positivo: «Non potevamo fare di più. Riconosco che l'Italia ha vinto meritatamente questa bella amichevole». s.b.


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italia: 514954585150

4 E Prandelli allena

I NUMERI

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gare utili consecutive per l’Italia di Prandelli. Cinque vittorie, comprese quella contro la Slovenia del 6 settembre che ha regalato la qualificazione in anticipo all’Europeo, e un pareggio

25

i gol segnati dall’Italia durante la gestione tecnica di Prandelli. La media è di 1,56 a partita. Sono 8, invece, le reti subite

un intero Paese Il c.t.: «Ho fatto bene con i ragazzi a toccare certi tasti. Un Balotelli così è determinante» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE WROCLAW (Polonia)

E chissà se gli è venuta voglia di entrare in campo ad abbracciarlo, ci siamo chiesti dopo quel po’ po’ di gol segnato da Balotelli. Un anno fa, amichevole con la Romania a Klagenfurt, Cesare Prandelli masticava amarezza dopo aver sentito svariati cretini fischiare Mario per il colore della sua pelle: «Magari la prossima volta — disse il c.t. — entriamo in campo e lo abbracciamo tutti quanti». Stavolta niente fischi Un anno dopo se Dio vuole non c’è traccia di fischi: è tempo di altri abbracci, al talento puro e non ad un’anima toccata duro dalla stupidità. Abbracci anche dal c.t., che ai microfoni di Rai Sport aveva già promosso Balotelli prima che entrasse in campo («Nella sua prima conferenza stampa in azzurro ha superato l’esame dialettico, l’ho trovato più maturo. Ora spero che la consapevolezza della sua forza diventi un dato costante») e dopo ha chiuso volentieri il cerchio dei complimenti: «La sua prova di stasera vale molto. Al di là del gol, ha giocato molto bene ed

Cesare Prandelli, 44 anni, alla diciassettesima panchina da c.t dell’Italia

è stato sempre in partita, per tutti i 90’, come gli avevamo chiesto. Come ho sempre detto, molto dipende da lui: se manterrà questo rendimento con continuità, per noi sarà davvero determinante». Un sorriso al Paese Se Balotelli

ha compiuto la sua missione, anche il resto della squadra ha fatto il suo, senza far sperare Prandelli invano. «Nel nostro piccolo, ci auguriamo di dare un sorriso al Paese in questo momento», aveva detto il c.t.,

e sorriso è stato: «Prima della gara, ai ragazzi ho detto che sentivo queste due partite in modo particolare, proprio per quello che sta attraversando il nostro Paese: il momento è particolare, ma dobbiamo essere uniti tutti, proprio come questa squadra. In periodi così è facile vedere la gente del calcio come viziata, e invece volevamo cancellare questo pensiero, essere generosi non solo nei nostri confronti, ma anche di chi era a casa davanti alla tv. Credo di aver fatto be-

Tanto Prandelli Non è l’unico

che ha toccato in questi mesi il c.t., e c’è molto del c.t. in quel discorso alla squadra. Molto di quanto questa squadra ha raccolto e continua a raccogliere, che siano punti per andare all’Europeo in anticipo, vittorie in casa e fuori anche dove gli altri sono caduti o hanno fatto fatica, un’immagine tattica nuova, la voglia di crescere senza stancarsi di farlo. C’è molto di Prandelli in tutto questo, come se il c.t. si divertisse ogni volta ad alzare un po’ l’asticella, e ogni volta si accorgesse che non è stato un azzardo, anzi: «Per come vogliamo giocare noi, dobbiamo fare così per forza, altrimenti non si cresce sotto il profilo della mentalità. La soddisfazione di stasera è aver mantenuto un buon equilibrio nonostante il cambio di sistema di gioco in corsa, che per noi può essere un’arma in più». Cosa migliorare E nonostante l’assenza improvvisa di Rossi e Cassano: «Antonio e Giuseppe venivano spesso sulla linea dei centrocampisti, senza di loro va migliorato l’aspetto della costruzione del gioco: serve più velocità nell’iniziare la manovra. Siamo partiti frenati, anche perché loro tenevano un ritmo talmente alto da spaventarci un po’: troppa distanza fra le punte, subivamo la loro pressione, uscivamo troppo "bassi", dovevamo fare un passaggio in meno e cercare più la profondità. Ma il nostro merito è stato insistere, senza avere mai paura di buttare la palla: non potevano tenere quel ritmo per 90’, e dal gol di Balotelli abbiamo fatto la partita noi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

d

HANNO DETTO

L’ALTRO GOLEADOR

Pazzini «Si doveva fare di più» DAL NOSTRO INVIATO

S Marchisio Nel primo tempo non riuscivamo ad uscire, nella ripresa è andata meglio. Poi sono arrivati i gol. È stato un buon test

S Ogbonna Sono ancora emozionato, quest’esordio non me l’aspettavo. Cercherò di dare sempre il meglio e di mettere in difficoltà il c.t.

WROCLAW

Non è solo il giorno di Balotelli. Se il presidente Abete applaude («Ha fatto un gol bellissimo»), tutta l’Italia scopre anche l’altra faccia della nuova coppia del gol. Ovvero Pazzini. «Io e Mario siamo differenti rispetto a Cassano e Rossi. Dovevamo e potevamo sfruttare di più la profondità. Lui ha fatto un gran gol, io ho segnato una rete importante, per me a livello di Nazionale non c’è mai amichevole. Ci stiamo avvicinando nel migliore dei modi all’Europeo. Con Cassano ho scherzato nei giorni scorsi: avendo preso il suo numero, il dieci, e gli ho detto che ormai era mio e che se voleva gli tenevo il 18 o il 19». Felice lo è anche Pepe. «Grazie alla Juve sono tornato in Nazionale. Con le mie caratteristiche aumentano anche le opzioni e l’allenatore lo sa. Il gol? Il mio non è un assist, sulla palla filtrante di Mario l’ho solo toccata ed è arrivata a Pazzini». Calciopoli Abete non si sbilancia sulla sentenza di primo grado di Napoli: «Mancano le motivazioni: occorre rispetto per chi ha giudicato ed è stato giudicato, tenuto che conto che l’ordinamento penale è distinto da quello sportivo. Certo, è stato sorprendente sentire qualche commento successivo alla sentenza». ma.cec.

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vittorie e quattro pareggi, con sole due sconfitte. È questo l’ottimo ruolino di marcia del c.t. Prandelli alla guida dela Nazionale

ne a toccare questo tasto».


SABATO 12 NOVEMBRE 2011

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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

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QUALIFICAZIONI EUROPEE ANDATA SPAREGGI italia: 514954585150

Ronaldo non accelera e Dzeko gira a vuoto Pareggio senza reti tra il Portogallo e la Bosnia Erzegovina Il fuoriclasse del Real perseguitato dai laser per tutta la gara BOSNIA PORTOGALLO

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GIUDIZIO 77 BOSNIA ERZEGOVINA (4-2-3-1) Begovic 6; Zahirovic 5, Jahic 6, Spahic 6, Salihovic 5,5 (dal 23’ s.t. Ibisevic 5); Rahimic 5,5, Medunjanin 6 (dal 23’ s.t. Maletic 6); Pjanic 6, Misimovic 6,5 (dal 42’ s.t. Ibricic s.v.), Lulic 6; Dzeko 5. PANCHINA Avdukic, Besic, Stilic, Muslimovic. ALLENATORE Susic 5,5. PORTOGALLO (4-3-3) Rui Patricio 6; Joao Pereira 6, Pepe 6, Bruno Alves 6, Fabio Coentrao 6,5; Raul Meireles 6 (dal 36’ s.t. Ruben Micael s.v.), Veloso 6, Moutinho 6; Nani 6, H. Postiga 5,5 (dal 20’ s.t. H. Almeida 6), C. Ronaldo 6,5. PANCHINA Beto, Rolando, Ruben Amorim, Quaresma, Carlos Martins. ALLENATORE Bento 6. ARBITRO Webb 6 (Inghilterra). GUARDALINEE Beck 6-Richardson 6 (Inghilterra). ESPULSI nessuno. AMMONITI Salihovic (BE) per gioco scorretto, Jahic (BE) e H. Postiga (P) per proteste. NOTE spettatori 12.000 circa. Tiri in porta 1-3. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 1-1. Angoli 4-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO GRIMALDI ZENICA (Bosnia Erzegovina)

Spiacenti per loro, la sveglia bosniaca suona troppo tardi. Così, il trappolone — perché di questo si è trattato — non dà i frutti sperati in attesa del ritorno di martedì a Lisbona. Perché i padroni di casa hanno costretto i rivali ad arrivare sin qui (facendoli arrabbiare parecchio), in questo stadio più adatto a un triangolare di mezza estate, con un prato gibboso e la gente che spara petardi dalle finestre dei palazzi affacciati su una curva, ma poi non ne hanno approfittato. Certo, ci sarebbe da aggiungere (e gli ospiti l’hanno fatto notare al delegato Uefa) che ieri pomeriggio — e qui sta il paradosso — lo stadio Kosevo di Sarajevo giaceva silenzioso in cima alla collina della capitale, con il suo prato verdissimo, ma sarebbe un’altra storia. Di fatto, se questo zero a zero all’apparenza lascia tutto come prima, in realtà è un colpo negativo per la Bosnia, perché al ritorno a Lisbona il calore portoghese si farà sentire per davvero. La chiave Non un Portogallo ir-

ma quel che ha fatto è troppo poco. Dietro si è ballato parecchio, i gioiellini italiani Pjanic e Lulic in realtà hanno fatto meglio solo nella ripresa, Misimovic è stato encomiabile, ma là davanti Dzeko (ad eccezione dei dieci minuti finali) pareva essere rimasto alla corte di Mancini: di fatto, quasi non pervenuto, nonostante la posta in palio sia ancora altissima. Rivincita primo atto Insomma, era l’occasione per i padroni di casa per cancellare subito il doppio k.o. nello spareggio mondiale del 2009, doppio uno a zero in casa e fuori, ma la Bosnia ha fallito l’appuntamento. Timorosa, prevedibile, con un 4-2-3-1 che diventava per forza un 4-5-1 quando il Portogallo saliva a testa alta dalla sua metà campo. Vero, gli ospiti potevano contare sul ritorno della coppia made in Real, formata da Pepe e Fabio Coentrao, ma nonostante questo hanno fatto vedere di valere ben più dei rivali. Certo, un eventuale gol bosniaco fra tre giorni potrebbe rovesciare i destini, ma l’impressione per adesso è un’altra. Che rischi Il Portogallo si è un

Edin Dzeko, 25 anni, anticipato di testa dal portoghese Bruno Alves, 29 AP

resistibile, va detto subito. Però (a parte i dieci minuti finali, in cui la squadra ha dato troppo spazio a Dzeko e compagni), rimaneva godibile e piacevole quando Fabio Coentrao usciva dall’area palla al piede e in quattro passaggi gli uomini di Bento erano già al limite dell’area avversaria, dove un Cristiano Ronaldo non a livelli super è riuscito comunque a divertire, nonostante gli

abbiano puntato negli occhi un raggio laser verde ogni volta in cui doveva andare al tiro. Assurdo. Emergenza-difesa La Bosnia Er-

zegovina ha l’attenuante di una difesa senza due colonne come Papac e Pandza, che rientreranno martedì a Lisbona, e con Mujdza ai box per un infortunio, uno che si sarebbe potuto adattare benissimo al ruolo,

po’ disunito nel finale: calo fisico o mentale, non si sa, ma a un certo punto è diventato comunque lunghissimo. Eppure Dzeko (nell’unica occasione sui suoi piedi) e Ibisevic (peccato mortale, quello dell’attaccante dell’Hoffenheim), per due volte hanno calciato alto. I conti si faranno alla fine, ma Susic sa benissimo che, se vorrà tornare a casa con il pass per il prossimo Europeo, martedì sera dovrà mandare in campo una squadra ben diversa, soprattutto nella testa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

laFoto

Caduta di stile I tifosi della Bosnia disturbano con un laser Cristiano Ronaldo e il Portogallo durante la rifinitura: CR7 risponde mostrando il dito medio FOTO MARCA

Migliori

h 6,5 MISIMOVIC (Bosnia) Lucido, propositivo, concreto. Fa per sé e per gli altri, ma là davanti ha davvero pochi aiuti. Così, alla fine, arretra per tamponare sulle ripartenze ospiti.

6,5 h C. RONALDO (Portogallo) Sa fare molto meglio, ma per un’ora abbondante i pericoli maggiori per i bosniaci arrivano dai suoi piedi.


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QUALIFICAZIONI EUROPEE ANDATA SPAREGGI italia: 514954585150

Il Trap a valanga La super Irlanda timbra già il pass

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TRAPATTONI SHOW ALLA VIGILIA DELLO SPAREGGIO

In gol Andrews, Walters e Keane (2): Estonia k.o. Il discorso è chiuso in vista del ritorno a Dublino ESTONIA IRLANDA

0 4

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Andrews al 13’ p.t.; Walters al 22’, Keane al 26’ e su rigore al 43’ s.t. ESTONIA (4-4-1-1) Pareiko 5; Jaager 5, Stepanov 4, Piiroja 6, Klavan 6; Kink 6, Dmitrijev 5,5, Vunk 6 (dal 16’ s.t. Lindpere 5,5), Kruglov 6; Vassiljev 6,5; Ahjupera 4,5 (dall’11’ s.t. Voskoboinikov 6). PANCHINA Londak, Rahn, Teniste, Purje, Saag. ALLENATORE Ruutli 5,5. IRLANDA (4-4-2) Given 6; Kelly 6, Dunne 6,5, St Ledger 6,5, Ward 6; Duff 6 (dal 28’ s.t. Hunt 6), Andrews 7, Whelan 7 (dal 33’ s.t. Fahey s.v.), McGeady 6,6; Keane 7,5, Walters 7 (dal 38’ s.t. Cox s.v.). PANCHINA Westwood, O’Dea, McShane, Keogh. ALLENATORE Trapattoni 7. ARBITRO Kassai (Ungheria) 6,5. GUARDALINEE Eros 6-Ring 6 (Ung). ESPULSI Stepanov (E) al 34’ p.t. per doppia ammonizione; Piiroja (E) al 32’ s.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Ahjupera (E) e Piirija (E) per gioco scorretto. NOTE spettatori 15.000 circa. Tiri in porta 3-8. Tiri fuori 5-6. In fuorigioco 2-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAI TALLINN (Estonia)

Non dire gatto se non l’hai nel sacco. Ce l’ha insegnato lui. Ma il Trap, come minimo, il gatto-Estonia l’ha fatto prigioniero. L’Irlanda vince per 4 a 0. Una partita senza storia con gli avversari che chiudono in nove uomini per le espulsioni di Stepanov e Piiroja dopo essere stati dominati per tutta la gara. Martedì a Dublino sarà una festa, l’Aviva Stadium è esaurito da giorni. Saranno in sessantamila a ringraziare il Trap, Tardelli, il capitano Robbie Keane e una squadra che conquista meritatamente il posto per l’Europeo. La beffa di due anni fa, con il clamoroso fallo di mano di Henry che costò la qualificazione per il Mondiale in Sudafrica, ora è definitivamente cancellata. E, attenti, questa Irlanda non sarà un avversario comodo per nessuno. Studio Il Trap l’aveva pesati bene i suoi avversari. Studiando

in videocassetta le due partite vinte dall’Italia nel girone eliminatorio e raccogliendo informazioni da un altro suo allievo, Antonio Cabrini, osservatore del club azzurro. La parola d’ordine era: prendere in velocità la macchinosa difesa dell’Estonia. Guardando l’azione del primo gol verrebbe da dire missione compiuta. Accelerazione di Keane, tocco laterale per McGeady che controlla e, dal fondo, mette subito al centro trovando «a rimorchio» Andrews che sale in cielo e di testa appoggia in rete. L’altro suggerimento arrivato dal club Italia era di non perdere mai di vista Vassiljev, il più talentuoso degli avversari. Beh, anche in questo caso si vede che i verdi hanno studiato bene la lezione. Il pupillo di Ruutli finisce spesso in mezzo a Whelan e Sant Ledger. Non è proprio una gabbia ma, di sicuro, è una marcatura molto attenta. Quello che non era possibile prevedere a tavolino, ma che si materializza a favore del Trap è l’espulsione, al 34’ del primo tempo, di Stepanov che rimedia il secondo cartellino

Giovanni Trapattoni show, come ai tempi del Bayern: il c.t. dell’Irlanda si è reso protagonista di una conferenza stampa esilarante l’altro ieri, alla vigilia dell’andata degli spareggi per la qualificazione all’Europeo di Polonia e Ucraina contro l’Estonia. Il video si può vedere su www.gazzetta.it.

Migliori La festa dell’Irlanda dopo il primo gol di Andrews segnato a Tallinn REUTERS

giallo precipitando addosso a Keane. Il vantaggio numerico permette all’Irlanda di alzare il baricentro e di evitare il tentativo di assedio degli avversari. Super Keane Anzi, il Trap spin-

ge i suoi alla ricerca del gol. Invito che Keane e compagni raccolgono iniziando la ripresa con più aggressività, soprattutto grazie a Duff e McGeady. L’Estonia, anche in dieci uomini, prova a restare in partita. Vunk reclama un calcio di rigore e il nuovo entrato Voskoboinikov si batte con buoni risultati contro la difesa irlandese. Ma basta un’altra accelerazione a

garantire il raddoppio agli uomini del Trap. Stavolta è Keane a scodellare il pallone in area che Walters corregge in rete. Non è finita. Pochi minuti dopo inizia lo show di Keane che prima va a segno raccogliendo una respinta corta del portiere, poi trasforma il rigore del definitivo 4 a 0. In mezzo c’è l’espulsione, anche questa per doppia ammonizione, del capitano Piiroja che costringe i padroni di casa a chiudere in nove uomini. Al fischio finale «Giuan» e il suo figlioccio Tardelli si abbracciano. Il gatto-Estonia è dentro il sacco e ormai non scappa più. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 6,5 VASSILJEV (Estonia) Nelle relazioni consegnate a Prandelli, Cabrini lo aveva descritto come un Montolivo più offensivo. Il paragone tiene. Konstantin entra ed esce dalla partita, ma quando ha il pallone tra i piedi è sempre temibile.

h 7 KEANE (Irlanda) Divide con molti suoi compagni e con lo staff tecnico (Trapattoni e Tardelli) la palma del migliore in campo. E’ lui a dare il via all’azione del primo gol. Poi mette sulla bilancia un assist e due reti.


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La Croazia spinge la Turchia sul baratro Gara condizionata dal gol di Olic in avvio, Mandzukic e Corluka chiudono i conti Migliori

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ARDA TURAN (Turchia) Il centrocampista dell’Atletico Madrid è l’unico a giocare col cervello, oltre che col cuore. Cerca di imbastire qualche trama decente, ma non trova alcuna collaborazione. C’è il deserto, davanti.

h 7 OLIC (Croazia) Tanti croati hanno giocato bene, premiamo lui per il gran ritorno. Da tempo mancava dalla nazionale, a causa di un grave infortunio nella scorsa stagione: ha festeggiato il rientro con un gol, pesantissimo.

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI ISTANBUL

A più di dieci minuti dalla fine, lo stadio che era esaurito è già vuoto. Non s’era mai visto da queste parti così calienti. Un’oretta prima, quando Olic, l’uomo che non doveva esserci, gela le curve che ribollono di tifo, si intuisce che la disfatta del calcio turco è totale. Dopo gli arresti in massa di qualche mese fa per lo scandalo corruzione, dopo il fiato sospeso per il faldone che arriverà in dicembre e che inchioderà la federcalcio a dover decidere se retrocedere il Fenerbahce campione (25 milioni di tifosi), ecco la caduta della nazionale. Meglio, il crollo. La Croazia sbarca a Istanbul per lo spareggio e torna a Zaga-

TURCHIA CROAZIA

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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Olic al 2’, Mandzukic al 32’ p.t.; Corluka al 6’ s.t. TURCHIA (4-1-4-1) Volkan 6; Gokhan Gonül 5,5 (dal 1’ s.t. Gokhan Tore 6), Kaçar 4,5, Giray 5, Balta 5; Inan 4,5 (dal 23’ s.t. Topal 5,5); Arda Turan 6, Emre 5, Sabri 5, Altintop 5; Burak Yilmaz 5 (dal 36’ s.t. Umut Bulut s.v.). PANCHINA Bolat, Erkin, Toprak, Sahin. ALLENATORE Hiddink 4. CROAZIA (4-4-2) Pletikosa 6; Vida 6,5, Schildenfeld 6,5, Simunic 6,5, Corluka 7; Srna 6,5, Dujomovic 7, Modric 6,5, Rakitic 6 (al 38’ s.t. Pranjic s.v.); Olic 7 (dal 40’ s.t. Jelavic s.v.), Mandzukic 7 (dal 45’ s.t. Eduardo s.v.). PANCHINA Subasic, Perisic, Vukojevic, Buljat. ALLENATORE Bilic 7. ARBITRO Brych (Germania) 6. GUARDALINEE Schiffner 6 - Borsch 6 (Germania). AMMONITI Corluka, Dujmovic, Olic (C), Balta, Emre, Arda Turan (T) e Sabri (T) per gioco scorretto.

Ivica Olic, 32 anni, festeggia dopo il gol che ha sbloccato la gara REUTERS

bria con 3 gol (a zero) nel paniere. Bilic una cosa del genere non poteva immaginarsela nemmeno nei suoi sogni migliori. Lui era sulla panchina e piangeva, agli Europei del 2008, quando perse ai rigori nei quarti proprio con la Turchia, dopo essere stato raggiunto a tempi supplementari già conclusi. Adesso ha consumato la sua rivincita. Perché il ritorno sarà una pura formalità. Per il risultato ma soprattutto per questa Turchia senza nerbo, senza logica, arresa. La peggiore degli ultimi 10-15 anni. Solo 3 anni fa era alla semifinale europea, appunto, persa al 90’ con la Germania. Tutto da rifare Il caro vecchio Hiddink, al quale i tifosi hanno «consigliato» a lungo di fare le valigie insieme al suo vice

Cetin (le faranno, le faranno, magari già da subito) ha di certo le sue colpe. Ma qui è tutto da rifare. Se nemmeno la promessa della federazione turca di 200 mila dollari a capoccia per l’eventuale conquista degli Europei 2012 carica i giocatori, allora la crisi è davvero nera. Unico alibi dei turchi, quel gol preso all’alba della sfida da Olic (cross di Corluka, tocco sotto rete) che sta in panchina nel Bayern e non giocava in nazionale da quel dì, causa grave infortunio. C’era anche lui a Vienna nel 2008, se lo deve essere ricordato. Solo Croazia Olic è stato il grimaldello, poi la Croazia ha dilagato. La Turchia ha provato a reagire con il gioiellino dell’Atletico Madrid, Arda Turan, ma da solo con una compagnia di fantasmi poteva fare

NOTE Spettatori 55 mila circa. Angoli 4-2. Tiri in porta 1-9. Tiri fuori 2-5. In fuorigioco 1-0. Recuperi: 1’ p.t., 2’ s.t.

ben poco. Anche il merengue Altintop e il più atteso, Yilmaz, hanno fatto cilecca. Il centravanti del Trabzonspor non ha mai tirato in porta. Come tutta la squadra: un solo tentativo, di Sabri, rimpallato dai difensori. Punto. Invece la Croazia ha bersagliato Volkan, prima che fosse poi bersagliato con insulti dai tifosi. A ogni contropiede o azione, la Croazia trovava uno spazio enorme per buttarsi a pesce. Mandzukic (Wolfsburg), uno di qualità, ha fatto il bis nel primo round con una zuccata, Corluka ha chiuso il conto nella ripresa con un’altra testata. Ma i gol potevano essere di più, tanto la difesa e il centrocampo turco erano inesistenti. A Zagabria, probabile, ci sarà un nuovo c.t. in panchina. Per un esordio inutile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A PRAGA

Cechi ispirati da Rosicky Montenegro ko PRAGA Vucinic e Jovetic non bastano: il Montenegro torna dalla Repubblica Ceca con due gol da rimontare, frutto della classe di Rosicky e dell’esperienza della formazione di casa. Nel primo tempo, il Montenegro ha creato occasioni senza tuttavia riuscire a superare Cech, mentre poco dopo l’ora di gioco è stata la Repubblica Ceca a colpire con Pilar, imbeccato da Rosicky e bravo a infilare in corsa. La qualificazione ha preso poi una piega quasi definitiva nel recupero, quando ancora Rosicky ha depositato una punizione sulla testa dello smarcatissimo Sivok: colpo di testa e pesantissimo raddoppio. Stefan Bielanski REP. CECA-MONTENEGRO 2-0 MARCATORI Pilar al 18’, Sivok al 45’ s.t. REPUBBLICA CECA (4-4-1-1) Cech 6; Gebre Selassie 5,5, Sivok 7, Kadlec 5, Pudil 5,5; Rezek 5 (dal 36’ s.t. Pospech s.v.), Jiracek 6, Rosicky 7, Plasil 6; Pilar 6,5 (dal 45’ s.t. Kolar s.v.); Pekhart 6 (dal 45’ s.t. Lafata s.v.). All. Bilek 6. MONTENEGRO (4-2-3-1) M. Bozovic 5; Pavicevic 5,5, Dzudovic 6, Savic 5,5, Jovanovic 5; Vukcevic 6 (dal 44’ s.t. Delibasic s.v.), Drincic 5,5; Pekovic 5,5 (dal 35’ s.t. Zverotic s.v.), Damjanovic 5 (dal 16’ s.t. D. Bozovic 6), Vucinic 6; Jovetic 6. All. Brnovic 5,5. ARBITRO Atkinson (Inghilterra) 6. AMMONITI Pilar, Rezek (RC), Pavicevic, Dzidovic, Jovanovic, Pekovic (M).


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Fischi sull’Argentina La salva Lavezzi Il Pocho entra al posto di Alvarez e dopo un solo minuto va in gol. Bolivia bestia nera della Seleccion ARGENTINA BOLIVIA

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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Moreno (B) all’11’, Lavezzi (A) al 14’ s.t ARGENTINA (4-3-2-1) Romero 6; Zabaleta 6,5, Demichelis 5, Burdisso 6, Rodriguez 5,5; Gago 6, Mascherano 5,5 (dal 36’ s.t. Sosa sv), Alvarez 5,5 (dal 13’ s.t. Lavezzi 7); Messi 5,5, Pastore 6; Higuain 5,5. PANCHINA Orion, Andujar, Desabato, Monzon, Gaitan, Fernandez, Brana, Guinazu, Denis, Aguero. ALL. Sabella 6. BOLIVIA (4-4-1-1) Arias 6,5; Vargas 6,5, Rivero 6,5, Mendez 6, Gutierrez 6; Flores 6, Robles 6,5, Rojas 6 (dall’8’ s.t. Segovia 6), Cardozo 6; Escobar 6 (dal 38’ s.t. Chavez sv); Moreno 7 (dal 31’ s.t. Andaveris 6). PANCHINA Galarza, Anez, Campos, Arce, Rodriguez, Jimenez, Melean, Raldes, Vaca, Liendo. ALL. Quinteros 6,5. ARBITRO Vera (Messico) 5 ESPULSI nessuno. AMMONITI Moreno (B) per c.n.r., Rodriguez (A) e Robles (B) per gioco scorretto. NOTE Spettatori 40.000 circa. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 10-3. Angoli 6-0. In fuorigioco 4-1. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.

GIULIO DI FEO

Finisce col Monumental che è una pioggia di fischi. E teste basse, che pesano ancora di più ai campioni, non più abituati. Tutta l’Argentina si aspettava un successo utile per il girone di qualificazione ai Mondiali, ma soprattutto vendetta con-

tro la Bolivia, contro quelli del 6-1 a La Paz o delle uova rotte nel paniere nell’1-1 in Coppa America. E invece no, ci sbatte ancora contro. Provandoci, certo, creando occasioni, lottando contro sfortuna e decisioni cervellotiche, ma senza mai dominare come il potenziale in campo autorizzerebbe a pensare. Anzi, l’ostacolo maggiore è pro-

INGHILTERRA TEST CON I CAMPIONI DEL MONDO

Arriva la Spagna Capello alla ricerca di un altro Rooney per il ruolo di punta che Rooney ha liberato assestando un calcio al montenegrino Dzudovic. Caso Terry La squalifica di tre

Fabio Capello, 65 anni REUTERS DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ LONDRA

Anche se Fabio Capello l’ha affermato più di una volta, costa fatica credere che davvero Euro 2012 sarà l’ultima campagna della sua carriera di generale da panchina. Persino l’equivoco che lo porterà a disertare le nozze del figlio, che si celebrano in contemporanea con l’amichevole di oggi (originariamente prevista per ieri), suona come la prova che non è ancora tempo di ritirarsi in famiglia. Ma tant’è, sino a giugno — quando compirà 66 anni — non sapremo se ci sarà un ripensamento, anche perché i grattacapi inglesi sono tali e tanti da richiedere la sua totale attenzione. Oggi a Wembley per esempio, contro la Spagna, comincia il casting

partite - molto esagerata - potrebbe essere rivista dall’Uefa, che entro una decina di giorni dovrebbe mettere in calendario il ricorso; a Londra però nessuno si illude su uno sconto superiore a una giornata, e quindi almeno le prime due gare dell’Europeo andranno affrontate senza la stella. Oggi verranno testati Bent e il debuttante Sturridge. Il secondo cruccio di Capello è l’inchiesta sul conto di Terry, accusato di essersi rivolto in modo razzista ad Anton Ferdinand; se già il sospetto è quanto di più odioso, ad aggravare la situazione è la circostanza che Anton è il fratello di Rio, da anni partner di Terry in nazionale. Qui Spagna Casillas affianca Zubizarreta a quota 126 presenze e un posto andrà trovato a Silva, che al City è salito di livello: da campione a fuoriclasse. Se pensate che già non sanno dove mettere Fabregas...

prio la rabbia di chi sa che può ma non ci riesce. E meno male che il Pocho ci ha messo verve, perché poteva pure andare peggio La gara Sabella prova a far quadrare il cerchio col centrocampo a tre e Pastore-Messi poco dietro Higuain che cerca di continuo la profondità. I piedi non

AMICHEVOLI

Segna Eto’o Camerun ok con il Sudan Le altre amichevoli giocate ieri GEORGIA-MOLDOVA 2-0 Kobakhidze 36’, Ananidze su rig. 39’ p.t ALBANIA-AZERBAIGIAN 0-1 Aliyev 22’ p.t. UNGHERIA-LIECHTENS. 5-0 Priskin 10’ e 20’ p.t.; Dzsudzsak 31’, Koman 34’, Feczesin 44’ s.t. DANIMARCA-SVEZIA 2-0 Bendtner 35’ p.t.; Krohn Dehli 35’ s.t. CIPRO-SCOZIA 1-2 Miller 24’ p.t.; Mackie 11’, Christofi (C) 14’ s.t CAMERUN-SUDAN 3-1 Gong 31’, Angbwa 35’ p.t.; Tahir (S) rig. 29’, Eto’o 37’ s.t. GRECIA-RUSSIA 1-1 Shirokov (R) 2’ p.t., Katsouranis (G) 15’ s.t. OLANDA-SVIZZERA 0-0 BELGIO-ROMANIA 2-1 Van Buyten (B) 11’, Cocis (R) autogol al 43’ p.t.; Marica (R) 21’ s.t. FRANCIA-USA 1-0 Remy al 27’ s.t. SENEGAL-GUINEA 4-1 Ndaw 12’, Soul. Camara 26’, Ndiaye su rig. 30’ p.t.; B. Diouf 26’, Feindouno (G) su rig. 44’ s.t MAROCCO-UGANDA 0-1 Serumaga al 47’ s.t.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A Londra, ore 18.15 (Dir. Sky Sport 1) INGHILTERRA (4-3-3) Hart; G. Johnson, Jagielka, Lescott, A. Cole; Lampard, Jones, Barry; Milner, Bent, Sturridge. All: Capello. SPAGNA (4-1-3-2) Casillas; Ramos, Piqué, Puyol, Alba; Busquets; Xavi, Xabi Alonso, Iniesta; Torres, Silva. All: Del Bosque. ARBITRO De Bleeckere (Bel)

Samuel Eto’o, 30 anni REUTERS

Il gol di Ezequiel Lavezzi che firma il pareggio per l’Argentina con la Bolivia AP

se li pestano, la palla gira, ma passa mezz’ora e la Bolivia non va giù. Gli indizi portano alla trequarti. Dove l’Argentina arriva e si perde, vittima della ricerca del gol da videogame e di un avversario barricato. L’impressione è che sfondato il muro l’albiceleste possa venir giù come acqua dal rubinetto, ma nulla. Le occasioni ci sono, e non tutte sfumano per colpe argentine: al 21’ su un contropiede stile Barça segna Higuain, però l’arbitro annulla perché Mendez, saltato da Messi prima di servire l’assist, abbatte la pulce. Sarebbe vantaggio, ma per Vela no: punizione. Restano gli spunti dei singoli: serpentina di Messi che tira su Arias, e diagonale di Pastore sul palo. Il gatto gioca col topo, insomma, ma a furia di non mangiarselo poi è il roditore che morde: la Bolivia mette una mezzapunta (Segovia) per un mediano (Rojas), guadagna metri e coraggio. Così Moreno pressa Demichelis che si impappina, conquista palla in area e segna. Schiaffone, argentini increduli. E qui è bravo Sabella a piantare la siringa di adrenalina nel cuore: fuori Alvarez, dentro Lavezzi. Il Pocho prende l’Argentina e le dà pepe. Nemmeno un minuto e Gago lo pesca mentre taglia al centro: 1-1. E poi è sempre lì davanti a brigare, scattare, proporsi, con un dinamismo più utile dei superpoteri di Messi, che se la va a cercare sì, ma poi si incaponisce. L’effetto jolly si ferma al pari, la Bolivia si compatta e spazza ogni cosa che si muove. E quando pure Lavezzi si mangia di testa un gol facile (cross di Zabaleta, attivissimo), si capisce che è destino. Il muro boliviano tiene, l’Argentina ricaccia nel cassetto i propositi di vendetta. Alla prossima, però, tocca ripartire dai fischi.

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MIGLIORI Zac passa il turno

La Cina è fuori Suarez: 4 reti

S Lavezzi Entra e cambia marcia all’Argentina, salvandola dalla sconfitta. Segna dopo pochi secondi, si muove, sfiora anche il gol della vittoria

S Zabaleta Una fabbrica di cross sulla fascia destra, quando l’Argentina si fa più viva dai suoi piedi nascono tutte le occasioni pericolose

INAUGURAZIONE A KIEV NEL NUOVO STADIO FINISCE 3-3

Germania svagata L’Ucraina non riesce a metterla al tappeto

Siccome era la festa per l’inaugurazione dello stadio di Kiev, dove si terrà la finale dell’Europeo, la Germania ha provato di tutto per perdere. Nuovo sistema con difesa a tre, lista di infortunati e panchinari vip imponente, assurdità tattiche, tipo tutti avanti e tre quarti di campo regalato agli avversari (che segnano due volte in solitaria, nel primo tempo), formazione iper giovanile con la fascia di capitano per la prima volta a Mario Gomez, non per i gol ma perché è il più anziano al via (26 anni). Eppure, nonostante siano sotto 3-1 dopo un’ora, i tedeschi risalgono fino al 3-3 e sono crudeli al 90’: l’esordiente portiere Zieler toglie all’Ucraina la rete del 4-3.

ASIA (le prime due al quarto turno) Gruppo A Iraq-Cina 1-0 Giordania-Singapore 2-0 Class. Giordania 12; Iraq 9; Cina 3; Singapore 0. Gruppo B Emirati Arabi-Sud Corea 0-2 Kuwait-Libano 0-1 Class. Sud Corea 10; Libano 7; Kuwait 5; Emirati 0. Gruppo C Tagikistan-Giappone 0-4 Uzbekistan-Corea del Nord 1-0 Class. Giappone, Uzbekistan 10; Nord Corea 3; Tagikistan 0. Gruppo D Oman-Australia 1-0 Arabia Saudita-Thailandia 3-0 Class Australia 9; Arabia Saudita 5; Oman, Tailandia 4. Gruppo E Qatar-Indonesia 4-0 Bahrain-Iran 1-1. Class. Iran, Qatar 8; Bahrain 5; Indonesia 0. AFRICA (pre-qualificazioni, andata) Gibuti-Namibia 0-4 Isole Comore-Mozambico 0-1 Eritrea-Ruanda 1-1 Seychelles-Kenya 0-3 Ciad-Tanzania 1-2 Guinea Equat.-Madagascar 2-0 Sao Tome e Principe-Congo 0-5 Guinea Bissau-Togo 1-1 Swaziland-Rep. Dem. Congo 1-3. Lesotho-Burundi 1-0 SUD AMERICA (quattro qualificate, la quinta allo spareggio) Argentina-Bolivia 1-1 Uruguay-Cile 4-0. Suarez al 42’ 45’p.t., 23’, 29’ s.t. Colombia-Venezuela nella notte Paraguay-Ecuador nella notte Class. Uruguay 7 (3 gare), Argentina 4 (3), Ecuador 3 (1), Colombia 3 (1), Perù 3 (2), Cile 3 (3), Venezuela 3 (2), Paraguay 1 (2), Bolivia 1 (3).

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Il tedesco Joachim Löw, 51 anni AP

la guida

tempi, il secondo sarebbe stato il 4-1 e poteva chiudere ogni possibilità di rimonta. Interessanti e veloci i due esterni offensivi di Blokhin, Yarmolenko (già seguito dal Milan) che infila l’1-0 e Konoplyanka che corre per 70 metri nel raddoppio. In entrambi casi la Germania è in massa nell’area ucraina per sfruttare due corner. Senza Lahm, Schweinsteiger, Neuer, Klose e con Mertesacker, Podolski e Müller in panchina, la Germania prova il 3-4-2-1 dove i trequartisti sono Götze e Özil. Dopo il 3-2, reti di Kroos e Rolfes, il duo viene rilevato da Podolski e Müller: il ragazzo del Bayern infila il pari. La fase difensiva è terribile, quella offensiva un tentativo per cercare in futuro di far posto a Gomez vicino a Klose, ipotesi più ardua con il 4-2-3-1 usuale. p.f.a.

Gazzetta.it Gazza

Tvf

Massimo Ambrosini, 34 FORTE

AMBROSINI CONFESSA «HO PENSATO DI LASCIARE IL MILAN» Sul sito rosa l’intervista al capitano rossonero, che ammette: «Quattro o cinque anni fa avevo voglia di cambiare aria. C’è stato un momento in cui ho pensato di lasciare il Milan. Poi fortunatamente non è successo»

UCRAINA-GERMANIA 3-3 MARCATORI Yarmolenko (U) 28’, Konoplyanka (U) 36’, Kroos 38’, Nazarenko (U) 45’ p.t.; Rolfes 20’, Müller 32’ s.t. UCRAINA (4-3-1-2) Rybka; Butko, Kucher, Rakytsky, Selin; Yarmolenko (36’ s.t. Alliev), Timoshchuk, Konoplyanka (47’ s.t. Fedesky) ; Bezus (39’ p.t. Nazarenko); Shevchenko (22’ s.t. Gai), Milevsky (21’ s.t. Devic). All. Blokhin.

Sbaglia Shevchenko L’ex milani-

GERMANIA (3-4-2-1) Zieler; J. Boateng, Badstuber, Hummels; Träsch (1’ s.t. Schürrle), Khedira (1’ s.t. Rolfes), Kroos (42’ s.t. L. Bender), Aogo; Götze (21’ s.t. Müller), Özil (21’ s.t. Podolski); Gomez (38’ s.t. Cacau) All. Löw. ARBITRO Velasco (Spa)

sta fallisce due gol a inizio dei

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CHE SPETTACOLO LE EVOLUZIONI NELLA NASCAR Guardate le spettacolari immagini del campionato americano Nascar. Sul circuito di Fort Worth diventa appassionante anche la lotta nella categoria truck. E restando nei motori tutte le curiosità sul circuito di Abu Dhabi di Formula 1, curva dopo curva.


SABATO 12 NOVEMBRE 2011

IL PERSONAGGIO

E’ LA SUA PRIMA DOPPIETTA CON LA MAGLIA AZZURRA

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«Visto che gol? Eppure l’Inter mi ha ceduto Ho sofferto»

I NUMERI

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le reti segnate da Mattia Destro con la Under 21. Eguaglia il bottino realizzato da Aquilani, Baronio, Dionigi, Giordano, Paolo Maldini, Pazzini e Spinesi

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Destro, fenomeno dell’Under: «Che coppia con Balotelli. Un giorno chissà...» FRANCESCO VELLUZZI ISTANBUL (Turchia)

La cotoletta può aspettare. Per tornare dalla nonna ad Ascoli e mangiare la bistecca che lo ha fatto crescere e gli ricorda Milano, Mattia Destro dovrà attendere. C’è l’Under 21 che ha una sfida da vincere martedì a Casarano con l’Ungheria. La più importante l’ha vinta grazie a lui, giovedì a Istanbul. Una doppietta da urlo, con un gol capolavoro, il secondo, che gli ha fatto mettere mille occhi addosso, ma che non gli ha fatto perdere l’umiltà e la modestia. Mattia è cresciuto in fretta, con le delusioni. Quando l’Inter lo ha ceduto al Genoa ci è rimasto male: «Sì, all’inizio non l’ho proprio presa bene. Normale, ho fatto tutte le giovanili lì. Ma presto me ne sono fatto una ragione. Perché ho capito che cominciavo un nuovo percorso, ed ero consapevole di dover fare esperienza».

Lei nasce juventino, pensi se tra un po’ diventa un avversario pericoloso per l’Inter...

«Da piccolo, ad Ascoli, ero bianconero. Ora sono bianconero, ma del Siena, e felice». Sta bene a Siena?

«Tanto. Abito in centro, piazza del Campo, ho il ristorante sotto casa, la gente non ti stressa con autografi e foto. Vivo molto tranquillo e ho trovato un’intesa perfetta con tutti i compagni. La cosa che più mi rende felice è che mi aiutano tanto fuori dal campo. E’ un gruppo vero. So che posso chiamare chiunque a qualsiasi ora. Poi c’è una società stupenda che ti fa sentire a tuo agio. E dell’allenatore Sannino ho detto più volte: mi stimola e mi insegna a migliorare, soprattutto nella fase difensiva». A giugno il Siena dovrà aggiungere un milione e mezzo per avere la sua metà. Sarebbe felice di restare in Toscana?

«E’ giusto che ora pensi solo ad aiutare il Siena a salvarsi. A giugno si deciderà. La priorità è giocare». Dopo essere stato un bambino juventino, è diventato un ragazzino fan di Zlatan Ibrahimovic. Ha visto che baccano col suo libro? Lo comprerà?

«Penso proprio di sì. Lui è stato un idolo. Comunque credo che non si faccia mai male a dire quel che si pensa». Dica quel che pensa: si sente da Nazionale A?

«No. É presto. Questi sono sogni e ora devono restare tali». Proviamo a sognare: si immagina in coppia con Mario Balotelli. L’attacco azzurro del futuro?

«Magari. Certo che lo sogno. Mario è un mostro. Ma ha visto che gol ha fatto?». Pure lei non ha scherzato la sera prima a Istanbul...

«Questo è vero, era un bel gol».

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DEBUTTO GOL IN A Mattia Destro, 20 anni, ascolano, è cresciuto nell’Inter. Nel 2009-10 è stato capocannoniere del torneo Primavera con 18 reti Esordio boom Nel 2010 è passato al Genoa. Al debutto in A contro il Chievo ha segnato dopo 6’. Ha chiuso il torneo a quota 2. In estate c’è stato il passaggio al Siena

Come sono i suoi rapporti con Super Mario?

«Buoni. Siamo diversi, non opposti perché pure io mi diverto. Ma all’Inter ci frequentavamo poco. Lui aveva gli amici di Brescia. Io ho ancora molti contatti con Obi e poi qui nell’Under con Caldirola e Santon. Però con Mario, che è più completo di me, abbiamo giocato insieme in Primavera ed è stato bello. Sarebbe stupendo se succedesse di nuovo. Però prima c’è l’Under 21 a cui tengo».

GIULIO DI FEO

C’è Destro e c’è tutto il resto. Perché l’attaccante del Siena è solo uno dei semi che il Genoa ha piantato in giro per l’Italia. Sono un paio di dozzine, figli del gruppo che vinse il cam-

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i gol di Destro in campionato. uno al Lecce e una doppietta al Chievo Alberto Gilardino

«Ha ragione. Non dobbiamo mollare mai». Mattia, è sempre single?

«Sì. E sto bene così». Ma adesso le pretendenti aumenteranno, come nel calcio...

«Chissà. Quando arriva arriva». Già, quando arriva arriva.

Da Boakye all’assistman Ragusa Tutto il resto dell’oro del Genoa pionato Primavera 2010 e di un certosino lavoro di scouting. Preziosi e i suoi uomini mercato Capozucca e Donatelli rastrellano e valorizzano talenti. Per farci il Genoa che verrà, oppure cassa. A Sassuolo ci sono in prestito Cofie e Boakye, ghanesi. Il primo è «il generale», comanda a centrocampo. Il secondo ha 18 anni, attaccante, va via a tutti e Pea che lo allena dice che è materiale alla Eto’o. Ne ha già fatti 6, piace alla Juve e vanno a vederlo le due Manchester. Chissà che non venga fuori un El Shaarawy-bis: il Faraone esplose a Padova, con lui il

i gol di Alberto Gilardino, primatista di segnature nella Nazionale Under 21. Li segnò in 30 partite.

Già martedì con l’Ungheria. Ferrara pretende massimo impegno e super concentrazione.

GLI ALTRI ROSSOBLÙ CHE SFONDANO

Oltre all’attaccante del Siena, Preziosi ha tanti talenti per l’Italia. Sulla scia di El Shaarawy

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UN CAPOLAVORO LA SECONDA RETE AI TURCHI

DAL NOSTRO INVIATO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Da sinistra Boakye e Cofie, attaccante e centrocampista ora al Sassuolo, Ragusa punta in prestito alla Reggina e Polenta difensore centrale che sta a Bari FOTOPRESS/PIPITA/IANUALE

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Genoa ha incassato dal Milan 6,5 milioni più mezzo Merkel. E per la metà. Gli altri Proprio a Padova cresco-

no il portiere Perin, gli esterni d’attacco Lazarevic e Jelenic e l’attaccante Hallenius. I primi due sono già da Serie A, così come Tachtsidis, che studia Vieira e ha la stessa stazza. Nel 2010 il Genoa lo strappò all’Aek: primo anno tra Cesena e Grosseto senza quasi vedere il campo, a Verona Mandorlini ne ha fatto il suo frangiflutti. Altri tre aspettano a Bari: Lamanna, esploso a Gubbio e confermatosi a Bari, dove Torrente lo ha rivoluto così come Borghese, e soprattutto Polenta, che a 14 anni il Genoa pescò in Uruguay per un milione. Oggi è un perno della Celeste U-20, e in estate era a un passo dal Barça. Ma ai rossoblù la proposta (prestito con riscatto a 7 milioni) non piaceva. Quindi piano Ba-

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domande a... FLAVIO DESTRO papà di Mattia e tecnico

Mattia sa come puntare l’uomo Il difficile gli riesce facile Flavio Destro, 49 anni, è stato difensore di Reggina, Rondinella, Catanzaro, Ascoli, Pescara, Cesena ed Empoli. Oggi fa l’assistente di Franco Lerda. E’ stato con lui a Crotone e Torino.

1 Flavio Destro, cosa le piace tecnicamente di suo figlio Mattia? «Ha qualità. Fa sembrare le cose difficili molto facili. Il secondo gol di Istanbul è straordinario. Ed è bravo quando punta l’uomo».

2 E della persona Mattia cosa apprezza? «Che sa gestire le situazioni. Non si esalta quando tutto va bene, è teso e concentrato quando le cose non vanno per il meglio. E poi è un ragazzo educato e io e mia moglie siamo felici quando ci dicono che lui, figlio unico, è un ottimo ragazzo» 3 Dove vorrebbe vederlo il prossimo anno? «Dove ha la possibilità di giocare. Credo che la cosa più importante per un calciatore ventenne sia questa. Però mi sembra che a Siena stia molto bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ri, dove sta ingranando. Lo voleva pure la Reggina, ma lì il Genoa ne ha mandati altri due: il terzino D’Alessandro, qualità e quantità a destra, e soprattutto Ragusa (prestito), che si è conquistato la chiamata di Ferrara a suon di gol, l’ha onorata con l’assist a Destro ed è nel mirino delle big. Bis al Gubbio: il difensore Caracciolo, e Raggio Garibaldi, uomo chiave in mediana. A Crotone invece il Genoa ha metà del portiere Bindi (partiva dietro Belec, s’è preso il posto), oltre al centrale Vinetot (Crotone) e la sua riserva Terigi, Nel lotto, tra i giovani, pure i mediani Parfait (Ascoli) e Damonte (Varese, a metà), i difensori Doninelli (Verona), Signorini (Benevento), Acerbi (Chievo) e Tomovic (Lecce), e la punta Rodriguez, altro U-20 uruguaiano, a Bologna in comproprietà. La semina è fatta, si aspetta il raccolto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL CASO

SABATO 12 NOVEMBRE 2011

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Juve a Vidal: per ora ti crediamo, ma occhio a come ti comporti Il cileno, escluso dalla Nazionale, ha ammesso il ritardo, non l’ubriachezza. In arrivo la relazione del c.t. Borghi DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Quello che non manca ad Arturo Vidal è il carattere. Il cileno è un tipo che va dritto per la sua strada, che non si preoccupa di quello che la gente dice di lui e che non ha paura di combattere per difendere le sue idee. Ieri Vidal è stato convocato in sede da Beppe Marotta per chiarire la vicenda di cui è stato protagonista in Cile e che l’ha costretto a lasciare la sua Nazionale e a tornare rapidamente in Italia. La storia Le accuse di Claudio Borghi sono pesanti: secondo il c.t. del Cile, Vidal e altri suoi quattro compagni, dopo aver avuto il permesso di uscire dal centro federale per partecipare al battesimo dell’ultimo figlio di Valdivia, erano tornati in ritiro con un ritardo di 45 minuti e, soprattutto, in condizioni pessime. Qualcuno era perfino ubriaco. Così Borghi ha deciso di rimandare a casa i

cinque giocatori (Vidal, Valdivia, Beausejour, Jara e Carmona) escludendoli dalle partite di qualificazione al Mondiale contro Uruguay e Paraguay e aprendo una specie di processo mediatico nei loro confronti. Si parla di una punizione esemplare con una lunghissima attesa prima di una nuova convocazione. Ma questo è un problema interno cileno: alla Juve interessa ricostruire la vicenda per capire soprattutto se Vidal fosse davvero ubriaco. L’allenamento Atterrato a Torino giovedì sera, ieri Vidal si è allenato a Vinovo con i compagni: al di là delle ovvie considerazioni sul caso, questa è una bella notizia per la Juve. Il cileno è arrivato poco dopo le 11 a bordo dell’auto aziendale ritirata la settimana scorsa, ha salutato con la mano i tifosi presenti fuori dai cancelli, si è cambiato, ha chiacchierato brevemente con Antonio Conte ed è sceso in campo. Una bella sudata, in certe situazioni, è la migliore medicina.

Il confronto Subito dopo Arturo ha raggiunto la sede di corso Galileo Ferraris e ha fatto a Marotta un racconto sensibilmente diverso da quello del c.t. Borghi. Vidal ha ammesso di essere rientrato nel centro federale Juan Pinto Duran alle 22.45 e non alle 22 come previsto, ma ha negato con assoluta fermezza di essersi presentato in stato di ebbrezza. Vidal ha spiegato a Marotta che Borghi era stato attaccato di recente dalla stampa per i risultati e soprattutto per la gestione «tenera» dello spogliatoio: i cileni rimpiangono Marcelo Bielsa sotto tutti i punti di vista. Prima della partita con l’Argentina, poi persa 4-1, Valdivia e Beausejour (evidentemente recidivi) erano stati visti ubriachi in un bar. Borghi non prese provvedimenti e fu molto criticato. Secondo Vidal, il c.t. non vuole più correre simili rischi e ha scelto la linea dura anche se avrebbe potuto chiudere il caso con un semplice rimprovero.

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I NUMERI

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i gol realizzati da Alessandro Del Piero con la maglia della Juventus in 497 presenze. Con il Padova ne aveva segnato uno in 14 partite

PER I 37 ANNI

Quanti auguri Del Piero a Totti: grazie France’ DAL NOSTRO INVIATO

VINOVO

di, la Juve non prende provvedimenti. I dirigenti bianconeri fino a prova contraria credono alla versione di Vidal e restano in attesa di un resoconto ufficiale della federcalcio cilena. Solo dopo aver letto questo resoconto e ascoltato nuovamente il giocatore, la società valuterà se multare Vidal che per adesso è stato solo avvisato di stare attento ad atteggiamenti e abitudini anche quando è in Cile: la Juve è conosciuta in tutto il mondo e chi la rappresenta deve comportarsi in maniera irreprensibile in qualunque situazione e località si trovi.

«Grazie Francé». Così, con un sorriso, Alessandro Del Piero ha risposto agli auguri ricevuti mercoledì da Francesco Totti. «Alessà — aveva scritto il capitano della Roma su Internet —, più invecchi e più metti paura a chi ti deve affrontare. Sei uno dei più grandi». Ieri sul suo sito Del Piero (che può aggiungere il Blackburn alle squadre che vorrebbero acquistarlo: in Inghilterra ci sono anche Tottenham, West Ham ed Everton) ha ringraziato per i tantissimi auguri: «Cari amici, il 9 novembre è stato davvero un giorno speciale per me e a renderlo tale avete contribuito tutti voi. Non mi aspettavo decine di migliaia di messaggi... Ho cercato di leggerli tutti su Facebook, devo ammettere che non ci sono riuscito ma farò di tutto per completare l’opera! Come sapete sono 37, anzi 3+7 che fa 10... Ma stavolta — anzi, non solo stavolta — il 10+ lo meritate tutti voi. Ci tengo a ringraziare anche tutti i colleghi e gli avversari che hanno voluto riservare un pensiero per me. Molti hanno speso parole che non possono che emozionarmi. P.s.: Grazie Francé!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

gb.o.

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le reti messe a segno da Del Piero con la maglia della Nazionale in 91 incontri disputati

L’attesa Per il momento, quin-

Arturo Vidal, 24 anni, centrocampista IMAGE SPORT

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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

MERCATO

IL DRAMMA

Il francese Nicolas Anelka, 32 anni, e l’ivoriano Didier Drogba, 33: i due attaccanti del Chelsea sono nel mirino del Milan

Milan, Drogba o Anelka E Maxi Lopez ci spera Il francese dà la sua disponibilità ed è derby con l’ivoriano del Chelsea. Intanto l’argentino strizza l’occhio ai rossoneri claudisa@gazzetta.it MILANO

A Londra, sponda Stamford Bridge, sta nascendo un derby franco-ivoriano che lusinga non poco il Milan. Nel Chelsea di André Villas Boas ci sono due attaccanti stagionati (e di valore assoluto) a scadenza di contratto. E che da un po’ si sentono emarginati. Dei sondaggi milanisti per Didier Drogba si sapeva ormai da giorni. Ma nelle ultime ore anche Nicolas Anelka ha dato la sua piena disponibilità a vestire la maglia rossonera a partire da gennaio. Il discorso è stato avviato. Vedremo più avanti con quali possibilità di successo.

«

Cerco di non pensarci, se un giorno dovessi andare al Milan sarebbe bello

di fronte alla prospettiva di contendersi la maglia del Milan. Magari a condizioni economiche vantaggiose per il club di via Turati. Lista d’attesa E ciò spiega l’at-

Dualismo Di sicuro la trattativa

tendismo dell’a.d. rossonero Adriano Galliani, disposto ad aspettare pur di portare a casa un giocatore di livello a costi stracciati. Certo, Drogba ha dalla sua la chance di poter essere schierato in Champions League, mentre Anelka ha già indossato la maglia dei Blues nella massima competizione europea: quindi non può essere inserito nella lista Uefa di gennaio. Ma anche su questo punto Galliani è stato molto chiaro: «L’anno scorso abbiamo preso Cassano e Van Bommel e ci sono stati molto utili per vincere lo scudetto». A buon intenditore poche parole.

del Chelsea per lo spagnolo Fernando Llorente, centravanti dell’ Athletic Bilbao, testimonia la volontà di Abramovich a voltar pagina in attacco. E ciò impone a Drogba e Anelka di fare i conti in fretta. Così si trovano

Il predestinato Sul fronte italiano, invece, tiene sempre banco la candidatura di Maxi Lopez. Dopo le aperture di Galliani e Pulvirenti, presidente del Catania, ieri ha parlato anche l’attac-

MAXI LOPEZ Attaccante del Catania

Maxi Lopez, 27 anni LAPRESSE

cante argentino: «Io cerco di stare tranquillo - ha detto Maxi Lopez a Sky Sport 24-, se poi in futuro ci fosse la possibilità di passare a una delle più importanti squadre d'Europa sarebbe un piacere, per adesso cerco di non pensarci». E di fronte alle insistenze aggiunge: «Non posso che dire grazie davanti al fatto che una squadra con la storia del Milan, con tutti quei campioni, abbia pensato a me, ma ripeto, per ora penso a fare il mio lavoro qui a Catania, poi a gennaio si vedrà». E chiude: «Il Milan? Sono lusingato. Sto cercando di mantenere la calma». Le trattative Per avere le idee

29 ottobre ore 23.45 il Milan atterra a Malpensa da Roma e Antonio Cassano ha un malore: vede male e non riesce a parlare. 30 ottobre ore 5.00 Cassano arriva al Policlinico di Milano. Cominciano gli esami approfonditi. 4 novembre ore 7.30 Cassano viene operato al cuore: intervento breve e ben riuscito. Si è trattato di una procedura di cardiologia interventistica in anestesia locale per chiudere il "foro" tra i due atrii, causa del malore che ha colpito il rossonero

Laurent Blanc, 45 anni, ex difensore, ct della Francia

GLI AUGURI DEL C.T. DEI BLEUS

Blanc: «Antonio ci vediamo all’Europeo» Cassano segnò uno strepitoso gol all’Inter, beffando il francese

Blanc stupito dalla prodezza di Cassano nel 1999 ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI

Bari, sabato 18 dicembre 1999. Stadio San Nicola. All’88’ cominciava la storia di uno dei più grandi talenti del calcio italiano. Sotto gli occhi di un francese, uno dei veterani del calcio internazionale, che in quel giorno lontano nel tempo dovette inchinarsi a un ragazzino manco maggiorenne, alla seconda partita tra i professionisti, tutto genio e sregolatezza, impertinente per qualità tecnica, da sfoggiare come uno sberleffo anche a chi in bella vista sul curriculum aveva una coppa del Mondo. Adesso, quel difensore fa il commissario tecnico della nazionale francese. Laurent Blanc quel gol maradonesco non l’ha mai dimenticato. Anzi, ricordarlo è l’occasione per fare gli auguri ad Antonio Cassano che lo punì in quella fredda serata pugliese. Gol fenomenale Fu un gol irriverente e anche spensierato, come i 17 anni di Cassano all’epoca, con quel controllo di tacco destro prima, di testa poi, sul lancio lungo di Perrotta. Tutto in corsa. E poi ancora un tocco di sinistro per volare via verso l’area e bruciare in un solo dribbling il ritorno in extremis di Blanc, e anche Panucci, mettersi il pallone sul destro e battere Ferron, facendo sfilare la palla sotto gli occhi del francese, sbalordito. E poi via ancora sotto la curva a raccogliere l’urlo travolgente della vittoria. E pure il cartellino giallo.

più chiare, insomma, occorre ancora un po’ di tempo. A Catania c’è una situazione particolare perché in estate Maxi Lopez era stato sul punto di passare alla Fiorentina. Ed ora il club non vuole chiudere la porta in faccia alle speranze di Maxi Lopez, ma bisogna vedere se la società siciliana sarà disposta ad accettare davvero la formula del prestito.

Segnali da fuoriclasse «Mi ricordo molto bene di quel giorno – dice Blanc alla Gazzetta -, doveva essere una delle sue prime partite e credo fosse il suo primo gol da professionista. Era fine anno del 1999, giocavo in difesa con Panucci, ma in quell’azione Antonio ci fece veramente sbandare. Fu bravo, anzi direi molto bravo: decisivo. Si vedeva fin da allora che era un attaccante di alto profilo. Praticamente vinse da solo la partita. Adesso però deve giocare un’altra partita ben più importante e posso assicurargli che siamo tutti con lui in questa battaglia». Allora, rendez-vous all’Europeo.

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L’ALLENATORE E’ ARRIVATO IERI A BRESCIA PER UN WEEKEND CON GLI AMICI

L’ATTACCANTE DELLA FIORENTINA SUL SUO SITO

Guardiola: «Mou migliore del mondo»

Gilardino: «Mi spiace per Mihajlovic ma ora dobbiamo pensare a risalire E io spero di tornare presto al top»

L’uomo-guida del Barça: «Io spero di stufarmi e smettere prima che mi caccino»

FIRENZE «Colgo l’occasione per salutare Sinisa Mihajlovic e il suo staff, a cui ero molto legato. La società ha fatto questa scelta e ora ripartiamo con Rossi, con il quale stiamo già lavorando forte e lo faremo ancora di più perché la classifica non è delle migliori e dobbiamo risalire. Finora non abbiamo fatto benissimo, lo sappiamo. Per questo lavoreremo ancora più concentrati e seguiremo l’allenatore per arrivare preparati alla partita con il Milan». Alberto Gilardino ha scelto la giornata di ieri, l’11 11 11 e il suo sito internet personale, per mandare un

Carissimi rivali. Si trovano sempre di fronte in partite tese e piene di polemiche, ma in fondo si stimano. Almeno, Pep Guardiola non fa mistero della sua opinione di Josè Mourinho. «É probabilmente il migliore allenatore del mondo», ha detto il tecnico del Barça. Atteso dai suoi amici del Brescia, ieri sarebbe stato avvistato a Milano. In realtà

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CARLO LAUDISA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Guardiola è atterrato direttamente a Brescia con un volo privato. Il giorno prima invece era a Valencia per un incontro con il pubblico al Palau della Musica. Interrogato da uno spettatore, ha detto: «Non è necessario avere giocato per essere un grande tecnico. Sacchi ha cambiato questo sport senza avere giocato e Mourinho è probabilmente il migliore allenatore del mondo». Antistress Guardiola domani

sarà allo stadio Rigamonti per seguire Brescia-Ascoli e poi tornarsene in Catalogna. Brescia è un posto che gli piace, ha conservato tanti amici e rivivere ogni tanto la dimensione

di qualche anno fa gli serve per ricaricarsi, visto lo stress della sua professione. «Si soffre molto: ansia, pressione, perfino la sindrome di Stendhal e le vertigini di fronte alla tua creazione. Quando giocavo, c'è stato un momento in cui ero stanco, non davo più nulla di me, e da allenatore mi succederà la stessa cosa. So che arriverà il giorno in cui mi stuferò e lascerò. Spero che arrivi, perché normalmente gli allenatori vengono mollati prima di scegliere». Guardiola, sempre modesto, ha aggiunto: «Se vinco è perché guido una grande squadra e ho dietro un bilancio da 400 milioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Guardiola e Mourinho

saluto a Mihajlovic e dare il benvenuto a Delio Rossi: è la data che ricorda il suo numero di maglia («scelsi l’11 ai tempi del Parma per volere di Stefano Tanzi») e l’occasione per ribadire che «sto lavorando per essere al 111 per cento, cosa non facile dopo un mese e mezzo di stop. La voglia era tanta ma fisicamente non stavo benissimo: spero di essere al top al più presto per dare una mano alla squadra». In conclusione un saluto a Del Piero: «Grandissimo uomo e giocatore, spero non decida a fine anno di smettere, perché può giocare ancora a ottimi livelli». (a.g.)


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A

SABATO 12 NOVEMBRE 2011

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Milito-Poli-Jonathan Inter, sorriso triplo I tre convincono nel 2-1 al Chiasso. In gol il Principe e Castaignos, ancora frenato. Ranieri: «Va bene così»

doba e Stankovic - ci è pure scappato il litigio con un avversario. Piazzato da interno sinistro nel 4-3-1-2 disegnato dal tecnico, Poli ha dialogato molto bene con Chivu e fatto capire che - salvo contrattempi - venerdì prossimo sarà finalmente tra i convocati per la sfida contro il Cagliari. Benzina fondamentale per un centrocampo costretto agli straordinari, tanto che ieri Cambiasso ha proseguito con un programma personalizzato (era sul campo secondario con Forlan e il talentino Tassi, alle prese con la pubalgia) e Stankovic nel finale ha dovuto lasciare la squadra in dieci per un fastidio dietro alla coscia destra, che però non preoccupa. Jon e Luc Soprattutto nel secon-

Saltato il portiere Capelletti, Diego Milito, 32 anni, segna di destro la rete del momentaneo 1-0 nella vittoria sul Chiasso INTER.IT DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como)

Fare tanto Chiasso sarebbe fuori luogo. La formazione di Raimondo Ponte è pur sempre al quarto posto nella B Svizzera. Eppure il test vinto 2-1 dall’Inter ieri alla Pinetina ha regalato buoni spunti a Claudio Ranieri. Al di là delle reti di un pimpante Diego Milito e di un Luc Castaignos che pure è sembrato in versione partita («bloccato» lo aveva definito Sneijder) più che allenamento, dove pare regali numeri a manciate. Grinta Poli La nota più positiva

viene da Andrea Poli. Il 22enne

centrocampista veneto sembra finalmente uscito dal tunnel in cui era entrato a Genova, la passata stagione. Un tris di seri infortuni muscolari (addominali, poi retto femorale, infine adduttore) stava minando le certezze di un talento che mai aveva avuto problemi di questo genere. Per due volte Poli è tornato in gruppo, salvo uscirne per affaticamenti dovuti alla voglia di strafare. Ecco perché ieri Ranieri (appollaiato sul trespolo delle riprese tv) lo ha fatto giocare solo un tempo. Nel quale il ragazzo ha corso, fatto correre la palla e anche la lingua. La carica agonistica infatti è quella dei tempi belli dell’Under 21, tanto che - in una partita in cui gli unici con i parastinchi erano Cor-

QUI NAPOLI MAZZARRI RITROVA UN UOMO-CHIAVE

Gargano: «Io torno, ma poi mi criticano» L’uruguaiano: «Se non ci sono però dicono che manco Ci aspetta un mese decisivo» GIANLUCA MONTI NAPOLI

Il centrocampo è il reparto dove il Napoli in estate ha cambiato di più, ma anche quello che potrebbe essere ritoccato a gennaio (Palombo della Sampdoria è considerato «datato», piace l’argentino Yacob del Racing di Avellaneda). Sin qui Inler non ha ancora convinto a pieno, Dzemaili è stato fermo a lungo per un infortunio e Donadel è da tempo a Bologna per curare un problema muscolare che gli ha impedito di esordire in maglia azzurra. Facile dedurre, quindi, quale sia l’importanza di Walter Gargano. Il Mota ha saltato le ultime quattro gare per una distrazione all’adduttore sinistro ed il bilancio degli azzurri è stato di una vittoria, un pari e due sconfitte. «Quando non ci sono dite che manco, quando gioco mi criti-

cate – afferma l’uruguaiano -. Ormai, ci sono abituato». Cognato e papà Nell’ultimo

mercato sembrava dovesse cambiare aria, ora è un titolare inamovibile. Gargano a Napoli si trova benissimo. Vive a Castelvolturno insieme con la moglie Miska Hamsik, la sorella di Marek, e adesso i due aspettano il secondo figlio, che farà compagnia al piccolo Matias: «Qui io mi sento a casa – chiarisce Walter – e anche nello spogliatoio siamo uniti come una famiglia». Il gruppo sarà fondamentale nel prossimo mese, con gli azzurri attesi da ben nove partite prima della sosta natalizia: «Dovremo dosare al meglio le energie. La Champions è un’esperienza unica, ma non bisogna perdere terreno in campionato e specie in casa dobbiamo cercare di vincere sempre». A partire dalla prossima sfida con la Lazio. Gargano sarà nuovamente disponibile: «Sto meglio, non vedo l’ora di rientrare». Mazzarri lo aspetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

do tempo, è piaciuto anche Jonathan che ha fatto il tergicristallo sulla destra («Jonny, come vai devi tornare» lo pungolava Ranieri) sino a regalare un gran numero prima di servire un babà a Castaignos, che si è finalmente sbloccato dopo una prestazione non convincente. A furia di sentirsi definire «Trezeguet d’Olanda», il 19enne ex Feyenoord sembra essersi perso, mostrando poca convinzione nei movimenti ma pure nelle conclusioni. Tanto da svirgolare un destro a due metri dalla porta dopo una travolgente azione in cui Milito aveva innescato Jonathan di tacco. Che Principe Forse rivitalizzato

PARLA L’AGENTE DEL ROMENO

«Chivu perfetto per Mou» E anche l’Ajax è tentato «Chivu torna all’Ajax? Potrebbe andare a fare un’esperienza all’estero, magari al Real Madrid». A dirlo è Joan Becali, agente del difensore dell’Inter in scadenza di contratto dopo che Frank De Boer, tecnico del club di Amsterdam, aveva confessato di essere interessato al romeno, che lì ha giocato dal ’99 al 2003, se dovesse partire Vertonghen. «Sto parlando con tre o quattro squadre di grande livello rivela Becali , e lui può giocare da centrale per altri 4/5 anni. Al Real? Mourinho lo conosce bene e gli manca un centrale mancino. L’importante che Cristian vada a giocare da difensore puro, e non da laterale». Chivu all’Inter prende 3,5 milioni a stagione.

dalle salsicce delle cugine calabresi, sotto gli occhi del padre Jorge Diego è parso in gran forma. Non tanto per il gol (bel lancio di Zarate, schierato trequartista, dribbling al portiere e destro nell’angolo opposto) quanto per la grinta, la tenuta atletica e l’agilità in area. Il tutto da verificare contro avversari più tosti. Ma comunque incoraggiante. Tanto che quello spot dell’ottimismo che è Ranieri ha commentato: «Malgrado il duro lavoro dei giorni scorsi, soprattutto chi ha avuto meno spazio mi ha dato buone risposte. Siamo in crescita». Lunedì la ripresa, ma solo giovedì torneranno tutti i nazionali. Poi non si potrà più sbagliare.

A

VOGLIA DI RISCATTO

S Luc Castaignos Il 19enne olandese è parso frenato e un po’ fuori dal gioco. Schierato al fianco di Milito, si è mangiato un gol ma poi ha segnato con un destro rasoterra

S Jonathan Annunciato come nuovo Maicon, il brasiliano oggetto misterioso finora - contro il Chiasso ha finito in crescendo e regalato due assist alle punte

S Andrea Poli Non tradisce le attese: impiegato da interno sinistro, lotta, verticalizza e litiga. Benzina preziosa per un centrocampo in cui giocano sempre gli stessi

LA LITE CON CELLINO

L’avvocato di Donadoni: «Nessuna inadempienza» MARIO FRONGIA CAGLIARI

Nei giorni scorsi Massimo Cellino ha fatto ricorso al tribunale civile per inadempienza contrattuale di Roberto Donadoni, reo, a detta del Cagliari, di non aver risposto alla convocazione del club. Ieri, a stretto giro, la risposta del legale dell’ex c.t.: «In riferimento alla sua presunta irreperibilità, si precisa - scrive l’avvocato Luca Ferrari - che Donadoni ha ricevuto comunicazione e notizia dell’esonero del signor Ficcadenti solo al suo arrivo a New York. Ma in realtà, è stato sempre raggiungibile telefonicamente, con la sola eccezione della durata del volo; non è mai stato né tantomeno si è mai reso irreperibile e ha immediatamente organizzato il proprio rientro in Italia». Senza fondamento La querelle

tra il patron e il tecnico di Bergamo, prosegue. Ferrari aggiunge: «Con il comunicato dell’avvenuta assunzione del Signor Ballardini, si è palesata l’inutilità e inopportunità della sua presenza a Cagliari. I fatti rendono evidente l’assenza di qualsiasi reale problema». Intanto, Mattia Grassani, legale del Cagliari, ha presentato ricorso. L’atto è teso a ottenere la risoluzione del contratto di Donadoni e del suo staff, a libro paga della società sarda, fino al giugno 2012. Sul tema, il legale del tecnico spiega: «Le annunciate iniziative giudiziarie tese alla risoluzione del contratto non destano alcuna preoccupazione essendo palesemente prive di qualsiasi plausibile fondamento».

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IL NUMERO

138

le presenze di Gargano in campionato col Napoli, in cui gioca dall’estate del 2007. Per il centrocampista appena due reti all’attivo

QUI ROMA BUONE NOTIZIE DAL CAPITANO

Totti sogna il Lecce E, per ora, va in tv E’ in pieno recupero e stasera è ospite a «C’è posta per te». L’ad Fenucci su De Rossi: «Lo terremo» ALESSANDRO CATAPANO ROMA

S Walter Gargano, 27 anni, uruguaiano LAPRESSE

Intanto, è tornato in tv. A «C’è posta per te» è di casa. Stasera, in prima serata, la guest star sarà lui. Quale problema di cuore risolverà Francesco Totti? Un bel diversivo, in coda a giorni di noia e rincorse.

namenti completi, quattro con quello di ieri, anche se Luis Enrique gli ha risparmiato gli ultimi 10’, «ma solo un po’ di stanchezza» è stata l’immediata precisazione dei medici. Totti rincorre il Lecce, può farcela. Senza il suo capitano, la Roma ha infilato tre sconfitte e due vittorie. Con lui avrebbe fatto meglio? Manca la controprova, di sicuro a lui mancano i gol, «colpa» della nuova collocazione tattica che gli ha ritagliato Luis Enrique: trequartista troppo lontano dalla porta. La concorrenza là davanti è agguerrita. Durante la sua assenza è esploso pure il fenomeno Lamela. Una promessa Intanto, l’a.d.

Un calvario Quarantatré, per la

precisione. Totti manca alla Roma (ma forse è più la squadra che manca a lui) dal 1˚ ottobre, successo per 3-1 sull’Atalanta. L’ultima immagine prima del crac alla coscia: un palo colpito da calcio d’angolo, un segno della malasorte. Doveva essere questione di pochi giorni e invece è stato un calvario: la lesione, la scoperta di una cicatrice passata, l’infiammazione al tendine, a un certo punto si è perso il conto delle ecografie sostenute. Ora, però, si contano gli alle-

Claudio Fenucci — pur a fronte di numeri negativi (ricavi in flessione del 39% e patrimonio netto a -53,8 milioni nell’ultima trimestrale) — garantisce sul futuro: «Sfoltiremo la rosa — racconta a Milano Finanza —, taglieremo gli ingaggi, ma non prescinderemo da De Rossi». Sempre più capitan presente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL NUMERO

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gol in A realizzati da Francesco Totti, quinto cannoniere all time del nostro campionato. Ma è ancora a secco in questa stagione. L’ultima rete di Totti alla Sampdoria il 22 maggio

S Francesco Totti, 35 anni, capitano della Roma LAPRESSE

La Classifica SQUADRE

PT

UDINESE LAZIO MILAN JUVENTUS PALERMO NAPOLI ROMA CATANIA SIENA CAGLIARI GENOA ATALANTA* FIORENTINA CHIEVO PARMA BOLOGNA INTER LECCE NOVARA CESENA

21 21 20 19 16 14 14 14 13 13 12 12 12 12 12 10 8 8 7 3

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

10 10 10 9 10 9 10 10 10 10 9 10 10 10 10 10 9 10 10 10

6 6 6 5 5 4 4 3 3 3 3 5 3 3 4 3 2 2 1 0

3 3 2 4 1 2 2 5 4 4 3 3 3 3 0 1 2 2 4 3

1 1 2 0 4 3 4 2 3 3 3 2 4 4 6 6 5 6 5 7

13 16 23 15 14 13 13 12 12 9 13 13 10 8 12 9 11 8 12 3

4 8 14 7 12 7 11 16 8 10 12 12 9 11 18 16 16 16 19 13

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *l’Atalanta ha sei punti di penalizzazione

Prossimo turno SABATO 19 INTER-CAGLIARI (ore 18) FIORENTINA-MILAN (ore 20.45) NAPOLI-LAZIO (ore 20.45) DOMENICA 20 BOLOGNA-CESENA (ore 12.30) CATANIA-CHIEVO (ore 15) GENOA-NOVARA JUVENTUS-PALERMO PARMA-UDINESE SIENA-ATALANTA ROMA-LECCE (ore 20.45)


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SERIE A L’INTERVISTA

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HA DETTO

S su Nedved L’anno scorso ho eguagliato il suo record di gol alla Lazio, ma non mi basta. Io sono uno che non si pone mai limiti, voglio fare sempre meglio

Parola del Profeta «Io, Klose, Cisse C’è anche la Lazio per lo scudetto»

Quali sono i rivali per lo scudetto?

«Fino ad ora Milan e Juve sono le più forti. I rossoneri perché sono campioni in carica e si sono rinforzati, hanno Robinho che è tornato, ora arriverà pure Pato. La Juve ha fatto tanti buoni acquisti e sta dimostrando di essere tosta».

v identiKit & CARRIERA

d

Ha giocato in Libertadores e nella Sudamericana. Che ne pensa dell’Europa League?

«Siamo partiti male e quando cominci così diventa dura. Ora la prossima a Vaslui, in Romania, è una partita difficile e decisiva, non possiamo perdere».

Hernanes si lancia: «Milan e Juve favorite, ma noi siamo più forti della scorsa stagione»

In campionato qual è l'avversario che le ha creato più difficoltà?

S

«L’anno scorso Mudingayi del Bologna, non mi faceva respirare. Quest’anno, visto che lo conoscevo, me la sono cavata meglio, perché sfuggivo al suo controllo, mi spostavo, cambiavo zone di gioco, cercavo di mettergli confusione».

su Mudingayi L’anno scorso fu il giocatore che mi mise in maggior difficoltà. Quest’anno me la sono cavata meglio, cambiavo zona per sfuggirgli

È stato difficile per lei adattarsi alla A, forse troppo tattica?

Uomo ovunque, si muove in ogni zona del centrocampo

«Io mi sono trovato bene subito. A Roma, sia la città sia i compagni, mi hanno accolto molto bene e questo mi ha lasciato tranquillo per imparare e capire». L'anno scorso dalla stampa del suo Paese è stato giudicato il secondo miglior brasiliano in Europa, dietro a Maicon. Quest'anno chi saranno i rivali?

S su Robinho Ora che è tornato, il Milan è ancora più forte. E tra poco i rossoneri recupereranno anche Pato. Sono loro, per il momento, i favoriti

RCS

DAL NOSTRO INVIATO

IACOPO IANDIORIO LIBREVILLE (Gabon)

Non la scorderà più nella vita la serata allo stadio dell’Amicizia. E quella partita col Gabon nella quale ha realizzato il suo primo gol con il Brasile. Anderson Hernanes, 26 anni, di Recife, trequartista della Lazio, è su di giri. Un match intero con la Seleçao, una rete, la Lazio in testa alla classifica in Italia... E ha giocato in modo diverso che nella Lazio, sulla fascia destra. Non proprio il suo ruolo. «Non ho giocato sulla fascia

per fare l'ala o il laterale. Parto da lì per trovare poi spazio al centro, gioco più aperto, ma mi muovo come voglio. Infatti, le azioni migliori sono venute fuori da questo mio accentrarmi, rientrando da destra verso sinistra. Nel Brasile è questo il mio ruolo, anche se con la Lazio gioco più dietro le due punte. Ma per va bene lo stesso, basta che giochi». La Lazio prima in A: vi aspettavate una partenza così?

«Il gruppo base dell’anno scorso è rimasto lo stesso. Sapevamo che se non fosse andato via nessuno non avremmo potuto

che migliorare. Così è stato. Poi sono arrivati anche Klose, Cissé, Luljc, Marchetti... E ora ci siamo anche noi per la lotta scudetto». Lei lo scorso campionato ha realizzato 11 gol: record eguagliato (di Nedved del 1997-98) per un centrocampista laziale. Quest'anno quanti pensa di farne?

«Voglio sempre migliorare. Non mi pongo limiti né obiettivi prefissati. Sempre di più». Nell'ultima Seleçao mancavano Ronaldinho, Kakà, Robinho, Neymar, Ganso. Ce la farà a resistere al ritorno dei

L’ALTRA CAPOLISTA L’ESTERNO SERBO HA SEGNATO 2 VOLTE NEI PRIMI 120 SECONDI

Basta un attimo, è subito festa L’Udinese vola con i gol lampo A Dusan «Basta» un attimo. Virgolette obbligate perché il gioco di parole coinvolge l’esterno serbo definito come il vero acquisto dell’Udinese perché recuperato dopo 20 mesi da un terribile infortunio. Gol lampo Basta è una freccia sulla fascia dove fa l’esterno alto del centrocampo a 5 (è ottimamente adattabile anche come difensore), ma in questo campionato è diventato pure prezioso uomo gol, con una caratteristica: segna subito. A Lecce ci ha messo poco più di un minuto colpendo poco do-

po il limite dell’area da destra, la sua posizione. Domenica scorsa Dusan si è ripetuto al Friuli contro il Siena, colpendo più o meno dalla stessa posizione, dopo meno di un minuto. Gol fondamentale che ha spianato la strada all’Udinese, così come era accaduto nel Salento. Anche perché una rete al primo minuto dà un vantaggio psicologico incredibile e rende tutto più difficile all’avversario. «Il gol è sempre bello, dà una soddisfazione enorme. Per me la cosa fondamentale è stare bene e dopo tanti mesi ho questa sensazione. La posizione in campo mi piace.

«mostri sacri»?

«Sto crescendo, avverto il mio processo di crescita, cerco di perfezionarmi. E questo, ovvio, mi fa piacere e mi fa pensare che posso diventare ancora più forte». È arrivato un po' tardi al grande calcio.

«È vero, sono cresciuto in ritardo. Quando arrivai al San Paolo dalla mia città, Recife, e dal mio club, l’Unibol, avevo solo 16 anni. E non avevo né barba né peli sul corpo. E lì tutti erano pelosi, io sembravo un bambino. Quindi il ritardo nella crescita fisica mi ha condizionato anche nel calcio».

Se Isla va molto avanti lo copro. Con lui cerco anche lo scambio in fase offensiva. Comunque andiamo forte perché siamo compatti», ha detto dopo il successo col Siena. Nazionale Basta avrebbe potu-

to festeggiare anche il ritorno in Nazionale, ma un fastidio all’adduttore, per il quale ha chiesto il cambio col Siena, gli ha impedito di partecipare alla massacrante trasferta in Messico. Ma la Serbia aveva chiamato lui e non il club. Recupererà provando già domani alle 15 nell’amichevole col Rjeka. Una domenica di festa per l’Udinese. Infatti la signora Pozzo ha promosso in mattinata (alle 10) un Nutella party al Parco Foni. E sta aumentando le iniziative con le mogli dei calciatori. Per loro c’è un corso di cucina e di inglese. fr.vell.

Dusan Basta, 27 anni TERRUSO

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«Tanti, come sempre. Robinho che ha recuperato bene e si è ripreso. Hulk del Porto, giocatore possente, mio compagno di Seleçao contro il Gabon. David Luiz, il difensore di talento del Chelsea, e Dani Alves del Barcellona, il miglior laterale in Europa». Qual era il suo idolo da piccolo?

«Più che un idolo un punto di riferimento, mi piaceva Filipe del Vasco, che dopo aver giocato nel Flamengo e all’Al Sadd è tornato al Vasco: un grande mancino, anch'io volevo essere tutto sinistro». Ora il Profeta si accontenta solo di essere in testa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMAVERA

Torino-Fiorentina e Vicenza-Inter in tv Rinviato il derby Sampdoria-Genoa Si gioca oggi (ore 14.30) la 9a giornata del campionato Primavera. Ecco il programma. GIRONE A: Cagliari Modena (Assemini); Empoli Grosseto (Monteboro); Livorno Parma (Priami); Novara Juventus (Piola); Sampdoria Genoa rinviata; Sassuolo Siena (Ferrari); Torino Fiorentina (Venaria Reale, ore 14 diretta tv su Sportitalia 1). Class.: Fiorentina 20; Juventus 18; Siena, Livorno, Empoli e Sassuolo 11; Novara 10; Genoa e Sampdoria 9; Modena e Cagliari 8; Grosseto e Parma 7; Torino 6. GIRONE B: Albinoleffe Brescia (Torre Boldone); Cesena Atalanta (Lizzano); Chievo Cittadella (Desenzano); Milan Verona (Vismara); Padova Varese (Appiani);

Udinese Bologna (Comunale); Vicenza Inter (Piovene Rocchette, ore 14 diretta Sportitalia 2). Class.: Varese 17; Chievo 16; Inter e AlbinoLeffe 14; Cittadella 13; Udinese 12; Milan e Bologna 11; Verona 10; Cesena 8; Brescia 7; Atalanta e Padova 6; Vicenza 5. GIRONE C: Crotone Roma (Isola Capo Rizzuto); Gubbio Nocerina (Ubaldi); Juve Stabia Bari (domani a Ercolano); Lazio Pescara (Formello); Lecce Ascoli (Calimera); Palermo Catania (C.S. Universitario); Reggina Napoli (C.S. S. Agata). Class.: Roma 20; Lazio 19; Reggina 17; Palermo 16; Lecce 13; Nocerina 11; Catania, Juve Stabia e Ascoli 10; Pescara e Napoli 8; Crotone 6; Bari 5; Gubbio 2.


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SABATO 12 NOVEMBRE 2011


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CALCIO E TRIBUNALI

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La Figc sospende Lotito Della Valle e Mencucci Dopo la condanna per frode sportiva, spedite le notifiche senza aspettare la Lega. Ma il patron della Lazio non ci sta ta» delle medio-piccole nella battaglia sui diritti tv, per ergersi a mediatore dell’accordo finale di lunedì scorso. Al fianco di Cellino, dunque, in rappresentanza della A, siederà in consiglio federale un uomo scelto da Inter, Juve, Milan, Napoli e Roma. Con una postilla: il presidente del Cagliari aveva annunciato le dimissioni, le porterà fino in fondo?

MARCO IARIA DAVIDE STOPPINI

A un certo punto della giornata, sul calar della sera, stanca di aspettare la mossa della Lega, la Federcalcio ha fatto partire tre raccomandate. Destinatari Claudio Lotito, presidente della Lazio, Andrea Della Valle e Sandro Mencucci, rispettivamente consigliere d’amministrazione (oltre che presidente onorario) e a.d. della Fiorentina. È stata così notificata ai tre dirigenti di A condannati in primo grado a Napoli per frode sportiva la sospensione immediata dalle cariche societarie, in nome dell’articolo 22 bis delle Noif, cioè le norme organizzative interne della Figc. Via Allegri già nella mattinata di ieri s’era messa in contatto con la Lega sollecitando una comunicazione ufficiale da parte della stessa che servisse da input alla procedura di sospensione. Sarebbe dovuta arrivare alle 14, ma non è giunta nemmeno dopo qualche ora di ulteriore attesa. A Borsa chiusa il segretario federale Di Sebastiano ha impresso l’accelerazione all’iter spedendo le notifiche. Ruolo politico Lotito, che di fatto

si era già autosospeso affidando la gestione sportiva della Lazio al consigliere Marco Moschini, è anche consigliere federale, ma questa è una partita ancora da giocare. L’articolo 26 dello statuto Figc spiega che la decadenza dell’incarico si concretizza «su comunicazione della Lega a seguito di verifica del consiglio federale». A quel punto la Lega di A dovrà convocare un’assemblea per eleggere il sostituto. Toccherà al presidente Maurizio Beretta, molto vicino a Lotito; se non lo facesse può autonomamente chiederla la maggioranza dei consiglieri di Lega. Lotito, la cui leadership in via Rosellini è sotto gli occhi di tutti, era stato eletto in quota alle big, anche se poi ha guidato la «rivol-

I TRE DIRIGENTI

Il presidente di Lega Maurizio Beretta e il no 1 della Figc Giancarlo Abete ANSA

L’INCHIESTA DI CREMONA PORTA ALL’ESTERO

Nomi mai citati nelle carte Il caso scommesse si allarga (lu.pe.) Molti giocatori, soprattutto di serie B, e anche alcune figure che ruotavano attorno alle scommesse. Nomi nuovi, mai citati nelle carte. L’inchiesta di Cremona si allarga e coinvolge i rapporti tra il nostro campionato e gli scandali avvenuti all’estero. Sono più di venti i nuovi indagati, per reati commessi in Italia ma con radici più estese. L’attività di polizia giudiziaria nei mesi scorsi è stata massiccia e si è articolata in vari paesi, alla ricerca di collegamenti con il nostro calcio: Croazia, Grecia, Germania, forse Ungheria e Turchia. La Procura ha chiesto sette rogatorie

internazionali. Nel caso dello slovacco Almir Gegic, lo «Zingaro» delle intercettazioni, si sa che sarebbe tornato in Svizzera, dove giocava fino all’anno scorso. Mentre risultano ora molto più chiari altri episodi, come la presunta combine di Atalanta Piacenza. Grazie ai tabulati telefonici, gli inquirenti hanno ricostruito spostamenti e rapporti tra i soggetti. E il 24 novembre è previsto l’esame sul cellulare di Nicola Santoni, per cui hanno ricevuto avviso anche Doni e Gervasoni. Intanto il Tnas ha respinto il ricorso dell’Alessandria contro la retrocessione.

della Lazio Gianmichele Gentile ha inviato una lettera alla Figc, volendo precisare la posizione del club. Diversi i punti toccati. Gentile ha voluto evidenziare la differenza tra l’articolo 10 e il 22 bis delle Noif. Quest’ultimo (la Figc informa, per zittire le teorie complottistiche, che fu varato il 30 marzo 1993, molto prima dell’ingresso di Lotito nel calcio) contempla la sospensione anche in presenza di sentenze di primo grado, l’articolo 10 si riferisce invece ai dirigenti federali e parla più genericamente di condanne. «E allora, se per un ruolo più importante come quello federale non si fa riferimento a sentenze di primo grado — commenta Gentile —, non vedo perché lo si faccia per i dirigenti di società». Borsa Altri punti toccati nella let-

tera: «Ho voluto ricordare che il 22 bis contrasta con l’articolo 27 della Costituzione (nel quale si legge che "l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva", ndr) e pure con il regolamento della Borsa». Lotito è stato infatti condannato nel marzo 2009 in primo grado a 2 anni per aggiotaggio, ma continua a dirigere la sua Spa chiamata Lazio. «Sarebbe giusto ascoltare un parere della Corte federale o dell’Alta corte del Coni su questo punto», chiude Gentile. E un po’ viene da sorridere, pensando a Lotito che per difendersi chiede il parere al Coni dell’acerrimo nemico Petrucci.

Palazzo di vetro DI RUGGIERO PALOMBO

Quella norma così non funziona Impropriamente definita caso Lotito, la querelle

S sulla ricaduta che le condanne penali di Claudio Lotito Il presidente della Lazio e consigliere federale è stato condannato in primo grado a Napoli a un anno e tre mesi di reclusione

Offensiva Ieri mattina l’avvocato

S Andrea Della Valle Anche il presidente onorario e consigliere d’amministrazione della Fiorentina è stato condannato a 1 anno e 3 mesi

S Sandro Mencucci Tra i condannati in primo grado del processo Calciopoli pure l’a.d. della Fiorentina. Anche per lui 1 anno e 3 mesi di reclusione

Moggiopoli hanno sui dirigenti dei club coinvolti ha acceso i riflettori sulla normativa di riferimento che c’è presso Federcalcio e Leghe. Assai chiara e, semplificando, riassumibile nella lettura dell’articolo 22 bis comma 3 delle Noif: «Restano sospesi dalla carica di dirigente di società coloro che vengano condannati, ancorché con sentenza non definitiva, per uno dei delitti previsti dalle leggi indicate al comma precedente (tra cui la frode sportiva). La sospensione permane sino a successiva sentenza assolutoria». È giusto così? O è sbagliato? La materia è scivolosa e per questo, prima di farci aiutare dal buon senso, siamo ricorsi a uno che se ne intende più di noi, l’avvocato Grassani. Che pone tre interrogativi e si dà anche una risposta: 1) È conforme a diritto, logica e certezza della pena espropriare cariche e poteri a soggetti che, per i medesimi fatti, sono stati giudicati, magari anni addietro, dagli organismi sportivi, scontando integralmente le sanzioni loro inflitte? 2) È legittima una norma che, a fronte di una condanna di primo grado, in un sistema ove vige il principio costituzionale di non colpevolezza, bandisca dall’ordinamento sportivo cittadini considerati, dallo Stato, incensurati? 3) A prescindere da ciò, ha senso che tale quarantena operi sine die, anzi fino a «successiva sentenza assolutoria», cioè per mesi, lustri e decenni? «Le disposizioni — commenta Grassani — nella loro attuale formulazione sono chiare e di facile, seppur poco coerente, interpretazione, così come altrettanto palese appare la necessità di procedere a una loro riscrittura, se non abrogazione, maggiormente orientata, al passo con i tempi e di migliore civiltà giuridica. Professionisti dello sport, società quotate in borsa, manager e presidenti non possono soggiacere a incertezze e aleatorietà così profonde e radicali». Sul primo interrogativo il dibattito è aperto e non ci sentiamo, al pari di qualche altro avvocato, di sposare le tesi di Grassani. Ma gli altri due, che poi rappresentano il cuore del problema, sono pienamente condivisibili. Di più: immaginiamo pure che queste stesse sentenze prima o poi passino senza modifiche in giudicato, che siano cioè definitive. A quel punto Lotito, che usiamo a mero titolo di esempio, condannato a 1 anno e 3 mesi nel processo penale per (sola) frode sportiva, dopo i 4 mesi di squalifica comminati dall’allora Cca del Coni si ritroverebbe, nel rispetto dell’articolo 22 bis comma 3, radiato a vita. Proprio come Moggi, condannato invece quale promotore di un’associazione per delinquere, e senza nemmeno avere avuto un processo sportivo con tre gradi di giudizio come sta avvenendo (manca ancora la decisione dell’Alta Corte del Coni) per l’ex d.g. della Juve. C’è qualcosa che non va.

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LA SENTENZA / 1 FUORI DALL’AULA DEL PROCESSO GEA

LA SENTENZA / 2 NEL 2000 FALLÌ LA MEISTER TEAM

Moggi, 4 mesi di reclusione per minacce a Baldini

Diritti tv e bancarotta Assoluzione per Giraudo

Luciano Moggi, 74 anni ANSA

A

ROMA

Settimana no per l’ex d.g. della Juventus Luciano Moggi: dopo la sentenza di martedì del Tribunale di Napoli, ieri è stato condannato a quattro mesi di reclusione dal giudice monocratico Luca Comand del Tribunale di Roma che ha anche disposto il risarcimento da liquidare in separata sede fissando una provvisionale, immediatamente esecutiva, di cinquemila euro. «Minacce a pubblico ufficiale», questa l’accusa per aver il 19 giugno 2008, minacciato Franco Baldini fuori dell’aula dove il dirigente giallorosso (all’epoca dei fatti team manager della nazionale inglese) testimoniava al processo Gea. Baldini, assistito dall’avvocato Francesca Maddamma dello studio Stagliano, era stato avvicinato fuori dall’aula da Moggi che lo apostrofò: «Buongiorno pezzo di m... Stai attento che finisce male», con il dito a pochi centimetri dalla faccia. Principale testimone un giornalista del Corriere dello Sport. Baldini raccontò al Collegio l’accaduto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Giraudo, 65 anni LAPRESSE

TORINO

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Taccuino NOVARA

Antonio Giraudo, ex a.d. della Juventus, è stato assolto dall’accusa di concorso in bancarotta nel fallimento di Meister Team, società che per alcuni anni gestì i diritti tv del club bianconero. Lo ha deciso il Tribunale di Torino. Assolto pure l’ex direttore commerciale della Juve, Romy Gai. Meister Team, fallita nel 2000, secondo il pm Nessi venne penalizzata economicamente, nonostante avesse l’esclusiva dei diritti tv, a favore di alcune società estere. Giraudo, per l’accusa, era l’amministratore di fatto ed è per questo che ha dovuto rispondere di una distrazione dei conti pari a 3,5 miliardi di lire. I suo legali hanno fatto presente che le rogatorie sulle società estere non hanno portato alla scoperta di somme riconducibili alla sua disponibilità. La sentenza di assoluzione «è la conferma solare di un’alta professionalità e della indiscutibile correttezza di Giraudo nella veste di a.d. della Juventus», dicono gli avvocati Andrea e Michele Galasso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna ad allenarsi Ujkani Poker del Novara al Bellinzona in amichevole: Morimoto, Granoche, Rubino e Meggiorini. Per gli ospi ti, autogol di Dellafiore. Torna ad allenarsi il portiere Ujkani: entro fine mese potrebbe rientrare in gruppo.

LEGHE

Mutualità, raggiunto l’accordo Beretta, Abodi, Macalli e Tavecchio si sono in contrati ieri a Milano e hanno raggiunto l’accordo sulla mutualità dei diritti tv. Per il 2010 11 e 2011 12, alla B vanno 131 milioni, alla Lega Pro 39 e ai Dilettanti 17,8.

CALCIO A 5

Oggi l’ottava giornata (g.l.g.) 8a giornata: Bisceglie Montesilvano, Asti Putignano, Marca Kaos, Lazio Augusta, Pesca ra Venezia, Rieti Luparense, Acqua&Sapone Fiumici no (20.30, RaiSport 1).

DONNE

Domani c’è Brescia-Torres (f.sal.) La 6a in A: Lazio Como (ore 13), le altre alle 14.30: Bardolino Riviera di Romagna, Chiasiel lis Milan, Firenze Roma, Torino Tavagnacco, Vene zia Mozzanica. Domani Brescia Torres (14.30).

L’ANNIVERSARIO

Stele per Gabbo a Badia al Pino Ieri, giorno del 4˚ anniversario della morte di Ga briele Sandri, è stata apposta nell’autogrill di Badia al Pino una stele con la scritta «Gabriele Sandri, cittadi no italiano. Mai più 11 novembre».


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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 15a GIORNATA italia: 514954585150

Pescara-Padova, il trionfo del 4-3-3 Zeman iperoffensivo contro Dal Canto più prudente: sarà comunque una sfida spettacolo GUGLIELMO LONGHI

Studiato, copiato, stravolto, amato, odiato. Qualcuno gli ha dedicato la tesi al Supercorso (uno per tutti: Allegri), altri si sono identificati in lui fino a considerarlo un’icona, quasi uno stile di vita. C’è Pescara-Padova, cioè Zeman-Dal Canto: l’anticipo di stasera è il trionfo del 4-3-3. Stesso modulo, qualche differenza ideologica e una certezza: ci sarà da divertirsi. Indietro Tutto nasce in difesa, è qui che l’allenatore esperto e il giovane collega prendono strade diverse, quasi opposte. Zeman difende attaccando, chiede al portiere di far partire l’azione, ai terzini di spingere in continuazione e alla coppia di centrali di stare alta, quasi a ridosso del centrocampo per tentare il fuorigioco. Dal Canto, che l’ha studiato in questi giorni, ricorda stupito che ha vi-

sto «il Pescara restare per l’80 per cento della partita nella metà campo del Sassuolo». Il Padova ha invece la difesa bloccata, o quasi: un solo terzino che spinge (c’è la novità Osuji che nel centrocampo a 3 fatica a trovare spazio) e i centrali che tengono la posizione. Il fuorigioco non viene tentato: «E’ chiaro che noi siamo più attenti alla fase difensiva - spiega il tecnico e cerchiamo di adattarci alle caratteristiche dell’avversario. Zeman gioca sempre allo stesso modo, in casa e fuori, contro la prima o l’ultima. E i risultati gli danno ragione». L’ottima condizione fisica, poi, permette alla squadra di reggere un modulo usurante e dispendioso.

Zdenek Zeman, 64 anni LAPRESSE

Alessandro Dal Canto, 36 LAPRESSE

CON LA DIFESA ALTA

CON LA DIFESA BLOCCATA

Al centro e avanti Il play davanti alla difesa ha gli stessi compiti di copertura e interdizione, ma i due interni del Pescara sono chiamati a fare gli incursori e a proporsi con i tagli, quelli del Padova puntano soprattutto

sul lancio lungo e il possesso palla. E’ proprio questa la paura di Zeman: «Sono ottimi palleggiatori, un po' avanti con gli anni, ma sanno imporre il ritmo. Non dovremo adeguarci a loro». Le differenze si annullano nel tridente offensivo che è un po’ il marchio di fabbrica del 4-3-3: gli attaccanti di Zeman fanno un movimento continuo per tagliare e non dare punti di riferimento. Non c’è un centravanti di ruolo, uno come Cacia o Ruopolo (l’esperimento di farli giocare insieme è fallito) nel Padova: «Ma anche noi giocano molto stretti», spiega Dal Canto. Che chiude con un attestato di stima per il rivale: «Mi piacerebbe avere il tempo per seguire i suoi allenamenti, ma preferisco non averne e non essere disoccupato...». La replica di Zeman: «Pescara gli ha dato tanto (qui ha debuttato l’anno scorso, ndr), è ora che inizi a restituire qualcosa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ore 20.45 PESCARA PADOVA PESCARA (4-3-3) 22 ANANIA 2 ZANON 6 ROMAGNOLI 13 BROSCO 14 BALZANO 20 GESSA 8 TOGNI 4 CASCIONE 9 SANSOVINI 17 IMMOBILE 11 INSIGNE All. ZEMAN

PADOVA (4-3-3) 73 PERIN 20 OSUJI 14 SCHIAVI 13 LEGATI 33 RENZETTI 8 BOVO 77 ITALIANO 7 MARCOLINI 11 CUTOLO 10 CACIA 45 DRAME All. DAL CANTO

PANCHINA 57 Cattenari, 3 Petterini, 18 Nicco, 23 Kone, 10 Verratti, 7 Soddimo, 19 Maniero.

PANCHINA 1 Cano, 3 Franco, 88 Cuffa, 84 Jidayi, 70 Milanetto, 9 Hallenius, 28 Ruopolo.

ARBITRO Massa di Imperia GUARDALINEE Vicinanza-Tasso PREZZI da 10 a 36,50 euro TV Sky Sport 1, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD e Premium Calcio

Così domani in campo (ore 15) BRESCIA: NON C’E’ FECZESIN, SCIENZA PUNTA SU MACCAN CENTRAVANTI CLASSIFICA SQUADRE

PT

TORINO 33 PESCARA 28 SASSUOLO 28 PADOVA 27 REGGINA 24 SAMPDORIA 22 VERONA 22 GROSSETO 20 BARI 20 LIVORNO 19 VARESE 19 CITTADELLA 17 BRESCIA 17 JUVE STABIA (-4) 16 CROTONE (-1) 16 MODENA 14 ALBINOLEFFE 14 GUBBIO 14 NOCERINA 13 VICENZA 13 EMPOLI 12 ASCOLI (-10) -1

PARTITE G V N P 14 10 3 1 14 9 1 4 14 8 4 2 14 8 3 3 14 7 3 4 14 5 7 2 14 6 4 4 14 5 5 4 14 6 2 6 14 5 4 5 14 5 4 5 14 5 2 7 14 4 5 5 14 6 2 6 14 4 5 5 14 3 5 6 14 4 2 8 14 3 5 6 14 3 4 7 14 3 4 7 14 3 3 8 14 2 3 9

RETI F S 18 7 33 22 19 9 24 17 28 17 23 13 18 17 17 14 11 13 16 11 14 14 15 19 12 16 17 19 14 17 13 22 17 27 14 25 19 22 15 21 17 23 14 23

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

PROSSIMO TURNO Venerdì 18, ore 20.45 LIVORNO-ASCOLI, Sabato 19, ore 15 BARI-SAMPDORIA, CROTONE-TORINO, EMPOLI-VERONA, JUVE STABIA-MODENA, NOCERINA-VICENZA, PADOVA-GROSSETO, PESCARA-GUBBIO, SASSUOLO-BRESCIA, VARESE-CITTADELLA Lunedì 21, ore 20.45 ALBINOLEFFE-REGGINA

REGGINA

Giorgia Foti presidente al posto di papà? Giorgia Foti, figlia di Lillo, imprenditore tessile, storico presidente della Reggina, in tempi brevi potrebbe succedere al padre al vertice della società amaranto. Dopo la recente sentenza di primo grado su Calciopoli, l’articolo 22 bis delle norme federali impedisce a Foti (insieme a Claudio Lotito, Andrea Della Valle e Sandro Menucci) di ricoprire cariche sportive. Soltanto in caso di sentenza assolutoria, i quattro dirigenti potranno rientrare. Giorgia, 27 anni, è la prima delle tre figlie di Lillo, presidente della Reggina dal 1991 dopo essere stato amministratore delegato per quasi cinque anni. Dopo la sentenza, Foti ha preannunciato (come gli altri) che farà ricorso contro il divieto di ricoprire cariche sportive.

REGGINA NOCERINA

ore 12.30

BRESCIA ASCOLI

CITTADELLA LIVORNO

GROSSETO VARESE

GUBBIO SASSUOLO

Ceravolo con Bonazzoli Dubbi per il centrocampo

In difesa riecco Berardi Magrassi va in panchina

Scardina è dolorante Magallanes e Di Nardo out

Torna Sforzini in attacco Mancini non è sicuro

Lunardini non ce la fa Boisfer si allena a parte

REGGINA Con Ragusa impegnato con l’Under 21 di Ferrara e non disponibile per la gara di domani con la Nocerina, Breda punterà sulla coppia Ceravolo-Bonazzoli, anche se il secondo non è al meglio. A centrocampo ballottaggio tra De Rose, Castiglia e Rizzo, con Nicolas Viola confermato nel ruolo di play. D’Alessandro o Colombo esterno destro. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Adejo PROBABILE FORMAZIONE (3-4-2-1) Kovacsik; Adejo, Emerson, A. Marino; D’Alessandro, Rizzo, N. Viola, Rizzato; Missiroli; Ceravolo, Bonazzoli. All. Breda.

BRESCIA Oggi pomeriggio allenamento di rifinitura a Coccaglio per la squadra di Scienza, che recupera Berardi in difesa, Vass a centrocampo e Juan Antonio (ex di turno) in attacco. In assenza di Jonathas e Feczesin, Maccan centravanti con il Primavera Magrassi (classe 1993) in panchina. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Daprelà. El Kaddouri, Salamion, Zambielli PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1) Leali; Zambelli, De Maio, Magli, Berardi; Vass, Salamon, Budel; Juan Antonio, Scaglia; Maccan. All. Scienza.

CITTADELLA Il tecnico Foscarini senza Magallanes e Di Nardo, infortunati, e con Scardina in forte dubbio per un’infiammazione al ginocchio. In vista della gara di domani con il Livorno, sarà decisiva la rifinitura di oggi pomeriggio al termine della quale Foscarini diramerà la lista dei convocati. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bellazzini e Gasparetto. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Cordaz; Martinelli, Gasparetto, Pellizzer, Marchesan; Vitofrancesco, Busellato, Baselli; Di Roberto, Di Carmine, Maah. All. Foscarini.

GROSSETO Giannini deve rinunciare a Crimi (via con l’Under 21), Caridi e Padella (infortunati), ma recupera i quattro squalificati della scorsa settimana, compreso Sforzini, che sarà il punto di riferimento in attacco. Gli ultimi dubbi riguardano il recupero di Antei e le condizioni di Mancini, protagonista a Nocera. Pronta una maglia per Consonni e Alfageme. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-1-4-1) Narciso; Petras, Olivi, Iorio, Giallombardo; Zanetti; Alfageme, Moretti, Consonni, Mancino; Sforzini. All. Giannini.

GUBBIO Boisfer si è allenato a parte, Lunardini sta recuperando ma col Sassuolo non ci sarà, Briganti è fuori fino a dicembre, Mario Rui è impegnato con l’Under 21 portoghese. Simoni sembra intenzionato a riconfermare il 4-1-4-1. Il d.s. Giammarioli ha prolungato fino al 30 giugno 2014. SQUALIFICATI Cottafava. DIFFIDATI Raggio Garibaldi, Almici, Sandreani. PROBABILE FORMAZIONE (4-1-4-1) Donnarumma; Bartolucci, Cottafava, Benedetti, Caracciolo; Boisfer; Bazzoffia, Sandreani, Raggio Garibaldi, Graffiedi; Ciofani. All. Simoni.

Del Prete e Bolzan fuori Farias resta a riposo

Andelkovic rischia lo stop Tamburini e Romeo o.k.

In porta tocca a Mazzoni C’è l’ipotesi del 4-4-2

Conferma per Pucino Nadarevic resta fuori

Pea sceglie la difesa a 3 Marchi o Masucci in avanti

NOCERINA Del Prete e Bolzan (che ieri ha messo il plantare) saranno ancora fuori, mentre Farias non ha preso parte alla partitella ma solo precauzionalmente. Si va, dunque, verso la riconferma dell’undici iniziale che è stato sconfitto sabato dal Grosseto. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marsili, De Liguori, Bruno e Di Maio. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Gori; Pomante, De Franco, Di Maio; Scalise, Bruno, De Liguori, Donnarumma; Catania, Castaldo, Farias. All. Auteri

ASCOLI Il tecnico Silva non può contare su Andelkovic, che è rientrato da un lungo stop, ma che a causa di uno stiramento all’adduttore rischia di stare fuori per almeno un altro mese. Sono stati recuperati Tamburini e Romeo. Ancora dubbi sullo schieramento, soprattutto in difesa e attacco. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Di Donato, Papa Waigo, Sbaffo PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Guarna; Ciofani, Peccarisi, Faisca, Pasqualini; Gazzola, Pederzoli, Di Donato, Vitiello; Romeo, Soncin.. All. Silva.

LIVORNO Con Bardi in nazionale sarà Mazzoni a difendere la porta, Rientrano Genevier, dopo la squalifica, e Dionisi, che ha recuperato dall'infortunio, mentre in attacco previsto un ballottaggio sulla corsia destra tra Schiattarella e Bigazzi anche se Novellino potrebbe puntare sul 4-4-2. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Barone e Dionisi. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Mazzoni; Salviato, Perticone, Bernardini, Lambrughi; Filkor, Genevier, Luci; Schiattarella, Paulinho, Dionisi. All. Novellino.

VARESE Cacciatore ha scontato la squalifica ma per tornare titolare deve vincere la concorrenza di Pucino che Maran vuole riconfermare dopo la buona prova con il Modena. Nadarevic in panchina. Mancano Neto Pereira (lesione muscolare) e Cazzola (reduce dalla pubalgia), oltre a Momenté (legamento crociato). SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Luca e Grillo. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bressan; Pucino, Troest, Terlizzi, Grillo; Zecchin, Corti, Kurtic, Carrozza; De Luca, Cellini. All. Maran.

SASSUOLO Bianchi sembra recuperare, ma è probabile Pea opti comunque per la difesa a tre. Marzoratti potrebbe essere il terzo centrale, accanto a Piccioni e Terranova, mentre Laverone e Longhi avanzerebbero in mediana. In avanti, ballottaggio Marchi-Masucci, conferma per Sansone e Boakye. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Laribi, Manganelli, Masucci. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Pomini; Marzoratti, Piccioni, Terranova; Laverone, Manganelli, Cofie, Longhi; Masucci, Boakye, Sansone. All. Pea.

ARBITRO Ostinelli di Como.

ARBITRO Viti di Campobasso.

ARBITRO Di Bello di Brindisi.

ARBITRO Tozzi di Ostia.

ARBITRO Palazzino di Ciampino.

JUVE STABIA ALBINOLEFFE

MODENA EMPOLI

SAMPDORIA VICENZA

VERONA CROTONE

TORINO BARI

ore 20.45

Coppia Sau-Mbakogu Tesserato Cascella

Milani e Carini sulle fasce Greco o Bernacci in avanti

Cerezo visita la squadra Fuori solo Bentivoglio

Quattro indisponibili Dietro si rivede Scaglia

Pratali per Ogbonna A centrocampo torna Iori

JUVE STABIA Mancano Danucci e il portiere Colombi, impegnato con l’Under 21. Cazzola torna dopo la squalifica mentre Seculin sarà il titolare tra i pali. In attacco Mbakogu affiancherà Sau con un turno di riposo per Danilevicius. Tesserato il portiere Vincenzo Cascella, classe 1990, ex Avellino e Acireale, che già si stava allenando con la squadra. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Di Cuonzo. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Seculin; Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Di Cuonzo; Erpen, Cazzola, Scozzarella, Zito; Mbakogu, Sau. All. Braglia.

MODENA Quasi certa la conferma della formazione di Varese schierata con il modulo 4-3-3. In difesa Milani e Carini sulle corsie esterne, in mezzo al campo giocherà Petre tra Ciaramitaro e De Vitis. In avanti Greco o Bernacci come punta centrale, affiancati dall'ex Nardini e da Fabinho. E’ prevista la panchina per Di Gennaro. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Giampà e Greco. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Caglioni; Milani, Turati, Perna, Carini; Ciaramitaro, Petre, De Vitis; Fabinho, Bernacci, Nardini. All. Bergodi.

SAMPDORIA Il tecnico Atzori ha ricevuto la visita di Toninho Cerezo, nuovo punto di riferimento della società per il Sudamerica, durante l’allenamento, svolto a porte chiuse. Sempre fuori causa Bentivoglio, tutto il resto della rosa è in buona forma. Oggi pomeriggio è prevista la seduta di rifinitura nella quale verranno sciolti gli ultimi dubbi per la formazione. SQUALIFICATI Soriano. DIFFIDATI Gastaldello e Obiang, PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Da Costa; Rispoli, Volta, Gastaldello, Castellini; Foggia, Palombo, Obiamg, Semioli; Pozzi, Bertani. All. Atzori.

VERONA Galli, Bjelanovic, Berrettoni ed Esposito sono indisponibili. Mandorlini pensa a D’Alessandro al fianco di Ferrari e di Gomez. A centrocampo scelta obbligata: gioca Tachtsidis, anche se il greco ha avuto un piccolo risentimento muscolare dopo la gara di Bari. In difesa a sinistra torna Scaglia. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Mareco, Maietta, Ceccarelli, Ferrari, Gomez. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Rafael; Abbate, Mareco, Maietta, Scaglia; Russo, Tachtsidis, Hallfredsson; D'Alessandro, Ferrari, Gomez. All. Mandorlini.

TORINO Tocca a Pratali sostituire l’azzurro Ogbonna, mentre a centrocampo rientra Iori che ha scontato il turno di squalifica. Accanto a lui, Basha è in vantaggio su Vives. In avanti potrebbe essere Sgrigna la spalla di Bianchi; per Antenucci si profila la conferma sulla fascia sinistra. In casa i granata sono reduci da tre vittorie consecutive. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Basha, Ebagua e Vives. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-4) Coppola; Darmian, Di Cesare, Pratali, Parisi; Basha, Iori; Stevanovic, Bianchi, Sgrigna, Antenucci. All. Ventura.

Lebran o Malomo in difesa Centrocampo da decidere

Coralli insieme a Tavano Lazzari o Valdifiori

Assenti Tonucci e Rossi Confermato il 4-4-2

Problemi per Menichini C’è Tedeschi in difesa

Emergenza per Torrente C’è Polenta in difesa

ALBINOLEFFE Fuori Tomasig, Cocco e D’Aiello a causa di infortuni mentre Cisse è impegnato con la nazionale. Previsto un ballottaggio tra Lebran e Malomo per la sostituzione di D’Aiello al centro della difesa. C’è un altro dubbio tra Foglio, Laner e Girasole per un posto a centrocampo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bergamelli, D’Aiello, Piccinni. PROBABILE FORMAZIONE (4-1-4-1) Offredi; Luoni, Lebran, Bergamelli, Piccinni; Hetemaj; Pacilli, Previtali, Laner, Cristiano; Germinale. All. Fortunato.

EMPOLI Torna Coralli a far coppia con Tavano. Il tecnico Pillon propone anche l’inedita coppia in mediana formata da Signorelli e Coppola, ma quest’ultimo è in lizza con Moro. A sinistra previsto un altro ballottaggio tra Lazzari e Valdifiori. Saponara rientra dalla nazionale Under 21. SQUALIFICATI nessuno, DIFFIDATI Coppola, Vinci e Tavano. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Pelagotti; Vinci, Ficagna, Stovini, Regini; Buscé, Coppola, Signorelli, Lazzari; Tavano, Coralli. All. Pillon

VICENZA Unici indisponibili Tonucci non ancora ristabilito dalla frattura al naso e Rossi impegnato con l’Under 21. Probabile che Cagni confermati il 4-4-2. In difesa ci saranno Martinelli e Bastrini centrali e Augustyn e Giani come esterni. Gli attaccanti saranno Abbruscato e Paolucci. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Rigoni, Botta. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Frison; Augustyn, Martinelli, Bastrini, Giani; Gavazzi, Soligo, Botta, Mustacchio; Abbruscato, Paolucci. All. Cagni.

CROTONE Problemi di formazione a causa delle squalifiche di Gabionetta e Galardo e le assenze di Florenzi (impegnato con l’Under 21 di Ferrara) e Vinetot, alle prese con problemi muscolari. Menichini si affida a Tedeschi in difesa e Maiello a centrocampo. SQUALIFICATI Galardo e Gabionetta. DIFFIDATI Eramo, Vinetot, Florenzi e Sansone. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Bindi; Correia, Tedeschi, Abruzzese, Migliore; Maiello, Loviso; Ciano, Caetano, Sansone; Djuric. All. Menichini.

BARI Continua l’emergenza. Fuori causa gli acciaccati Donati, Bogliacino, Garofalo, Scavone e Sini. Scontati i forfait dello squalificato Forestieri e dell’azzurrino Crescenzi. Molto probabile il rilancio di Polenta in difesa e di De Falco a centrocampo. Torna a disposizione De Paula. SQUALIFICATI Forestieri. DIFFIDATI Dos Santos, De Falco e Caputo. PROBABILE FORMAZIONE (4–3–3) Lamanna; Ceppitelli, Borghese, Dos Santos, Polenta; Bellomo, De Falco, Rivaldo; Defendi, Marotta, Caputo. All. Torrente.

ARBITRO Gallione di Alessandria.

ARBITRO Baratta di Salerno.

ARBITRO Giancola di Vasto

ARBITRO Gavillucci di Latina

ARBITRO Ciampi di Roma


SABATO 12 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PRIMA DIVISIONE LA SQUADRA PROTAGONISTA italia: 514954585150

C’è un ingorgo al vertice La Cremonese si sente fuori La capolista virtuale nel gruppone che insegue l’Alto Adige nel girone B Brevi: «Ora si fatica a segnare. Ma 6 punti in meno sono tanti...» 8 SQUADRE IN DUE PUNTI

ALEX FROSIO

la scheda

Se guardate la classifica del girone B, salta all’occhio il mucchio selvaggio alle spalle dell’Alto Adige capolista, con sette squadre che inseguono a un punto. La Cremonese la trovate lì, a guidare il gruppo delle inseguitrici, ma i 18 punti della squadra di Oscar Brevi valgono qualcosa in più.

OSCAR BREVI 43 ANNI ALLENATORE CREMONESE

Oscar Brevi è nato a Milano il 15 dicembre 1967. Ex difensore centrale, ha giocato in Serie A con Como e Torino. Tra le sue squadre, anche Lumezzane, Palermo, Ascoli e Venezia. Ha allenato il Como, da questa stagione guida la Cremonese.

Handicap Il conto netto della

Cremonese fa 24 punti, perché c’è la zavorra del -6. «E sei punti in meno sono tanti, se li avessimo saremmo un po’ più tranquilli», è costretto ad ammettere Brevi. Senza penalizzazione, il girone B avrebbe già un padrone assoluto. «Ma noi non ci sentiamo i più forti: siamo una buona squadra, ma conosciamo i nostri limiti e soprattutto sappiamo che è e sarà un campionato equilibrato».

GDS

Equilibrio Già: l’effetto collaterale dell’handicap grigiorosso è proprio quel mischione in testa alla classifica. «Sono tante le squadre attrezzate per il vertice» dice Brevi. Ma proprio questa consapevolezza è alla base dei successi della Cremonese: «Dall’inizio della stagione chiedo alla squadra la massima umiltà e il

BENEVENTO-AVELLINO BENEVENTO Anche nel derby c’è emergenza. Simonelli deve rinunciare a Grauso, Cipriani e D’Anna per infortunio, oltre ad Anaclerio per squalifica. Rientra Signorini. AVELLINO Squadra al completo per Bucaro che ritrova Ricci dopo un turno di squalifica, nonché Pettinari ed Ercolano che hanno recuperato dagli infortuni. Imbarazzo delle scelte, quindi. ARBITRO Merlino di Udine

COMO-CARPI COMO Rientra Lewandowski a centrocampo, dopo due turni di squalifica. E dall’inizio ci sarà anche Ardito, confermato Salvi. Ramella riproporrà un 4-3-3. In attacco, dubbio su Toledo a destra. A sinistra ballottaggio Filippini-Ciotola, confermato Ripa al centro. CARPI Laurini e Cioffi sono recuperati e riprendono i loro posti in difesa: escono Poli e lo squalificato De Paola. Anche Lorusso è ok e così il grande ex Notaristefano conferma il 4-4-2 che ha battuto il Foggia. ARBITRO Bindoni di Venezia

FOGGIA-TARANTO FOGGIA Ballottaggi in ogni reparto: in difesa (sicuri Gigliotti e Lanzoni) uno tra D'Orsi e Traoré; a centrocampo Wagner o Bianchi e Molina o Cardin, insieme a Meduri e Frigerio; in attacco un posto tra Kolawole, Cruz e Giovio a completare il tridente con Venitucci e Tiboni. TARANTO Rientrano Bremec e Sosa, che hanno scontato la squalifica. Sostituzioni obbligate a parte, sarà lo stesso Taranto di domenica. Dubbi per Chiaretti, per una botta al piede. ARBITRO Abbattista di Molfetta

FOLIGNO-TRITIUM FOLIGNO Tra squalifiche (Menchinella, Galuppo, Merli Sala) e infortuni (Cotroneo, Testa, Messina, Tattini e Brunori Sandri) Magrini è impegnato a fare la conta per individuare l’undici titolare.

TRITIUM In dubbio il capitano Dionisi dopo l’infortunio di domenica. Al suo posto Boldrini potrebbe schierare Suagher. In porta dovrebbe essere confermato il giovane Nodari. ARBITRO Bellotti di Verona

MONZA-TERNANA MONZA Probabile il debutto dal 1’ di Cristian Zenoni. Motta ha problemi a centrocampo. Valagussa è squalificato, Palumbo non rientra e Iacopino è in dubbio. La società resta in vendita: una parte di imprenditoria locale ha manifestato un concreto interesse. TERNANA Sinigaglia e Lacheheb si giocano un posto in attacco, Stendardo e Fazio in lizza per la sostituzione del terzino. Ieri non si è allenato Gotti, incluso nella lista dei convocati. ARBITRO De Benedictis di Bari

PRO VERCELLI-VIAREGGIO

AD ANDRIA E SAVONA

Mercoledì 30 i due recuperi

I NUMERI

In casa e fuori L’equilibrio ri-

guarda il cammino stesso della Cremonese: 12 punti allo Zini, 12 punti in trasferta (dove è imbattuta), miglior difesa del girone. Eppure tra casa e fuori il rendimento sembra opposto: in casa segna e concede (13 gol fatti, 6 subiti), fuori è impenetrabile (5 gol fatti, appena uno subìto, ininfluente nel 3-1 di Piacenza). «Una casualità, noi affrontiamo le partite sempre allo stesso modo — spiega Brevi —. Nelle prime 5-6 giornate chiunque toccava la palla faceva gol, ora invece facciamo un po’ più fatica a finalizzare il grande lavoro della squadra. Anche a Frosinone abbiamo creato tante occasioni ma abbiamo sfruttato solo l’ultima. Sotto questo profilo dobbiamo migliorare. E poi su sei trasferte ne abbiamo giocate quattro in dieci contro undici, la fase realizzativa ne risente». Meno sei e spesso in dieci: dove sarebbe già la Cremonese senza l’handicap?

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i punti che avrebbe la Cremonese (12 in casa, 12 in trasferta) senza la penalizzazione. Sarebbe largamente al comando del girone B.

7

i gol subiti in 11 partite dai grigiorossi che hanno la miglior difesa del girone, meglio anche della capolista Alto Adige che ne ha incassati 9.

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anni, debutta in A con la maglia del Como (0 2 contro l’Empoli) con cui era appena stato promosso.

2009 Il 20 ottobre, lascia il calcio giocato e passa dal campo alla panchina del Como.

Oscar Brevi, 43, prima stagione a Cremona PIERANUNZI

massimo rispetto per tutti gli avversari. Dobbiamo saper tenere la concentrazione fino al 95’, perché un piccolo particolare, quel pizzico di attenzione e di determinazione in più o in meno, può cambiare l’esito di una gara. E, con questo equilibrio, anche della stagione». La dimostrazione pratica del teorema-Brevi sono

TARANTO

Cinque condanne per il fallimento Due anni e mezzo a Pieroni (ex patron) e Stanzione (ex presidente), uno a Telegra fo (già d.g.) e Giove (presiden te), 8 mesi a Evangelisti, ex d.s: le condanne per il fallimento del Taranto 2004. Cade l’accusa di bancarotta fraudolenta, rima ne quella di bancarotta docu mentale, oltre a truffa e omes so versamento dei contributi. Prosciolti, per prescrizione, Setten, Osti e Gardini (truffa).

8

gol realizzati da Giuseppe Le Noci, capocannoniere della squadra e del girone assieme a Godeas della Triestina.

GIRONE B DOMANI LA 12a GIORNATA (ORE 14.30) PRO VERCELLI É emergenza in difesa: assenti per infortunio Cancellotti, Bencivenga e Murante. Da verificare le condizioni di Marconi. Rientra però Espinal e anche Modolo ormai è recuperato. In attacco riconferma per la coppia Iemmello-Malatesta. VIAREGGIO Bertolucci, promosso alla guida della prima squadra, rilancia il capitano Fiale al centro della difesa: potrebbero uscire o Monopoli o Brighenti. Confermato il 4-4-2 con Cesarini e Scardini in prima linea. ARBITRO Fanton di Lodi

REGGIANA-SPAL REGGIANA Mangone perde Calzi (squalificato) e Mei (pubalgia), ma recupera Matteini e Paolo Rossi. Anche Viapana potrebbe farcela. Rientra anche Alessi. Il centrocampista svincolato Divine Fonjock, ex Ravenna, ha sostenuto tre giorni di prova. SPAL Dopo le due reti realizzate in Coppa, possibile l’inserimento di Marconi, in attacco, al fianco di Arma, con il ritorno al 4-4-2. A centrocampo Bedin sostituirà Agnelli squalificato. Ancora out Teodorani. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto

SORRENTO-LUMEZZANE SORRENTO Sarri ha recuperato Bonomi e Niang. Niente da fare per Romeo. Confermata, quindi, la coppia centrale Terra-Di Nunzio in difesa. LUMEZZANE Con Malagò e Bradaschia ormai completamente recuperati, gli unici rimasti ai box sono gli infortunati di lungo corso Inglese e Sabatucci. ARBITRO Pairetto di Nichelino

IL POSTICIPO

Mercoledì 30 novembre verranno recuperate due gare (ore 14.30): Andria–Bassano (Prima divisione, girone B) e Savona–Alessandria (Seconda, girone A). Intanto in Coppa Italia il giudice di Lega Pro ha squalificato 5 gio catori, tutti espulsi. Due giorna te a Formato (Carpi) e Dianda (Ternana); una a Corsino e Li guori (Ebolitana), Cacioli (Peru gia). Allenatori: due giornate a Bucaro (Avellino), Petrone (San Marino), Dionigi (Taranto). Am mende: 2.000 euro al Lecco.

4

2002 Il 14 settembre, a 34

GIRONE A DOMANI LA 12a GIORNATA (ORE 14.30)

Monza: Zenoni debutta dall’inizio Spal, Teodorani no

le vittorie esterne ad Andria, alla seconda giornata, e a Frosinone lunedì scorso, con gol al 92’.

La giornata si chiude lunedì (ore 20.45, diretta Raisport) col posticipo Pisa-Pavia. Arbitra Soricaro di Barletta.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Ternana p. 24; Taranto (-1) 22; Sorrento (-2) 20; Carpi 19; Tritium e Lumezzane 18; Pro Vercelli 17; Pisa e Como (-1) 16; Avellino 14; Foggia (-1) e Monza 11; Spal (-2) e Reggiana (-2) 10; Benevento (-6) 9; Pavia 8; Viareggio (-1) 5; Foligno (-4) 0. PROSSIMO TURNO Domenica 20 ore 14.30: Avellino-Como (venerdì 18, ore 20.30 diretta Sportitalia); Carpi-Monza; Lumezzane-Pro Vercelli; Pavia-Benevento; Spal-Foggia; Taranto-Pisa; Ternana-Sorrento; Tritium-Reggiana; Viareggio-Foligno.

Lo Spezia si affida a Mastronunzio Pergo: è emergenza ALTO ADIGE-ANDRIA

CREMONESE-FERALPI SALÒ

ALTO ADIGE Stroppa dovrà difendere il primato solitario senza Martin, squalificato. Al suo posto giocherà Iacoponi. Confermato il 4-2-3-1 con il probabile innesto dal principio di Chiavarini. ANDRIA Ancora qualche problema di formazione per Di Meo che farà a meno degli squalificati Cossentino, Pierotti e Manco e dell’infortunato Mucciante. ARBITRO Aversano di Treviso

CREMONESE Restano out Fietta e Polenghi, fuori anche per squalifica l'attaccante Samb. Brevi ritrova Riva, che a Frosinone era rimasto fuori per un problema muscolare. Il resto della squadra è a disposizione. FERALPI SALÒ Non pochi problemi per Remondina: in difesa sono in dubbio Cortellini e Camilleri, a centrocampo Sella. In compenso tornano a disposizione Blanchard e Muwana. In attacco Defendi preferito a Tarallo. ARBITRO Bruno di Torino.

BARLETTA-PERGOCREMA BARLETTA Mancheranno gli infortunati Zappacosta e Pelagias oltre allo squalificato Hanine. Rientra Mengoni dopo la squalifica. PERGOCREMA Da cinque giorni in ritiro a Roma, i gialloblù devono rinunciare agli squalificati Doudou, Rizza e Testardi. Fuori causa anche l’infortunato Pià, mentre è difficile il rientro di Lolaico. Ricci in campo dall’inizio. ARBITRO Pasqua di Tivoli

LATINA-PORTOGRUARO LATINA Probabile l’inserimento di uno tra Tortori e Bernardo sull’esterno destro, al posto del deludente Ancora. In infermeria Ricciardi, Babù, e Mariniello. PORTOGRUARO Con il rientro di Lunati dalla squalifica, Rastelli potrebbe tornare al 3-5-2. Ancora out il difensore Cri-

BASSANO-TRIESTINA

SERIE D

BASSANO Fuori causa Bonetto e Porchia. Scaglia e Basso confermati centrali difensivi, mentre Jaconi medita nuove soluzioni offensive. TRIESTINA Ancora indisponibili Allegretti, Silvestri, Mannini, Thomassen e Galasso. In difesa recupero di D'Ambrosio e Gissi, con probabile esordio di Lima. Rossetti, Motta e Curiale dietro Godeas in attacco. ARBITRO Adduci di Paola

Oggi 4 anticipi La tv a Marsala

CARRARESE-SIRACUSA CARRARESE Sottili recupera Gazzoli, ma non è escluso che domani sia di nuovo schierato il giovane Nocchi, scuola Juve. Per il resto, formazione tipo. SIRACUSA Ignoffo al posto dello squalificato Moi. Questa l’unica novità che Sottil potrebbe apportare. Zizzari (che ha sulle gambe i 120’ di Coppa Italia) partirà dalla panchina. ARBITRO Benassi di Bologna

I quattro recuperi delle gare rinviate nel girone A si giocheranno mercoledì 16. Oggi alle 14.30 sono in programma quattro anticipi dell’11ª giornata. GIRONE A (13ª) Chiavari Asti (Moraglia di Verona). GIRONE E Castel Rigone Pontevecchio (Ortuso di Ciampino). GIRONE I Marsala Cosenza (ore 14,15, diretta RaiSport 1, Bianchi di Formia); Sambiase Cittanova (Pillitteri di Palermo).

stante per i postumi di una contrattura: al suo posto Fedi. ARBITRO Intagliata di Siracusa.

PIACENZA-FROSINONE PIACENZA Sicuramente indisponibili Pani, Volpe e Di Bella; Calderoni e Silva dovrebbero farcela (decisivo il provino si stamattina); resta in forte dubbio Marchi (mal di schiena). FROSINONE Carrus e Ganci dal primo minuto le novità nel Frosinone. Gli faranno posto Miramontes e Aurelio che partiranno dalla panchina. Sono rimasti a casa Rossini, Cordos, Manzoni e Santoruvo. ARBITRO Castrignanò di Roma

SPEZIA-PRATO SPEZIA L’assenza dello squalificato Bianco dovrebbe essere colmata da Buzzegoli, preferito a Carobbio. In difesa da verificare le condizioni di Murolo. Come esterno sinistro potrebbe iniziare Testini, mentre in avanti fiducia alla coppia Evacuo e Mastronunzio. Sempre assente Iunco. PRATO Pesenti out. Pure Serafini non dovrebbe farcela ed Esposito deve scegliere a metà campo fra Gori e Geroni sull'out sinistro e il partner di Benedetti in attacco: Vieri favorito. ARBITRO Cifelli di Campobasso.

TRAPANI-LANCIANO TRAPANI Tornano disponibili Castelli e Filippi. Assente Ficarotta alle prese con una distorsione ad una caviglia. Incerta la presenza degli acciaccati Daì e Domicolo. LANCIANO L’assenza di Massoni per squalifica potrebbe aprire la strada all’esordio di Rosania. Per il resto il recupero di Mammarella mette in condizione Gautieri di confermare quasi tutta la difesa.. ARBITRO Dei Giudici di Latina.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA: Alto Adige p. 19; Cremonese (-6), Frosinone, Pergocrema, Carrarese (-1), Trapani, Lanciano (-1) e Portogruaro 18; Siracusa (-3) 17; Barletta 16; Spezia, Triestina e Piacenza (-4) 12; Andria* 10; Latina, Prato e Feralpi Salò 9; Bassano* 6. (* una in meno). PROSSIMO TURNO: domenica 20 ore 14.30: Andria-Piacenza (lunedì 21, ore 20.45); Bassano-Spezia; Feralpi Salò-Prato; Lanciano-Carrarese; Latina-Alto Adige; Pergocrema-Frosinone; Portogruaro-Trapani; Siracusa-Barletta; Triestina-Cremonese.


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SCOMMESSE

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DAL BRASILE ALL’EUROPA, QUANTE SFIDE INTRIGANTI

Attento Di Canio: l’Huddersfield non perde mai Nella FA Cup, lo Swindon del tecnico italiano parte sfavorito: l’«1» è a 3,15, il pareggio a 3,40 Viaggio all’estero nella prima multipla di questa settimana, dove si parte dal Brasile e si finisce con l’amichevole tra Galles e Norvegia. Nella seconda giocata spazio alla Serie B, con la crisi del Brescia e la carica del Verona, per una vincita potenziale di 195 euro. Mondo L’ultimo turno del campionato brasiliano è stato un incubo per il Corinthians, messo ko (in casa) dall’Atletico Mineiro, ultimo in classifica. A cinque giornate dalla fine tocca recuperare per non perdere la vetta: l’«1» sull’Atletico Paranaense vale solo 1,45 sulla lavagna Snai, per gli ospiti (che lottano per la salvezza) l’impresa paga 6,50. Qualche debolezza di

troppo nella difesa della capolista invita a puntare sul Goal: almeno una rete per parte paga 1,83. Si è interrotto bruscamente anche il cammino dell’Hercules, primo in Liga Adelante. Dopo il passo falso con il Girona, i biancoblù ospitano il Murcia, sorpresa del campionato. Gli ospiti non perdono dal 10 settembre, ma in tabellone è l’«1» ad avere la meglio, a 1,90. Quota 3,80 per il «2», il pari è poco più in basso (3,25). Da segnalare la tendenza al punteggio basso dell’Hercules: cinque Under nelle ultime cinque partite (sempre per 1-0 o 0-1), il sesto è a 1,60. In Inghilterra è invece il fine settimana della Fa Cup. Lo Swindon aspetta l’Huddersfield, una delle squadre a più

alta frequenza di «X» nel calcio inglese (circa il 50% delle partite disputate quest’anno) e con 10 Over in 17 giornate di campionato. Di Canio è in svantaggio (3,15 contro 2,05), ma potrebbe strappare un pari a 3,40. Almeno tre gol a 1,70. Il tour all’estero si conclude con l’amichevole tra Galles e Norvegia, quest’ultima specializzata in No Goal (cinque nelle ultime sei partite). Un altro match con almeno una delle due squadre senza reti intriga a 1,90, l’esito è di difficile lettura tra l’«1» del Galles a 2,65 e il «2» a 2,50. Ultimatum Brescia Adesso o mai

più. Il Brescia non vince da un mese e mezzo, ma soprattutto non riesce ad andare a segno

da cinque partite. Un cammino da incubo che va raddrizzato al più presto e con l’Ascoli è un’occasione da non fallire: i bianconeri hanno perso le ultime sei e il ko al Rigamonti vola basso a 1,55. Statistiche e istinto portano anche verso il No Goal (a 1,88), per l’Under si scende a 1,75. Tre vittorie consecutive hanno mandato alle stelle il morale del Verona, che si avvia da favorito (a 1,85) alla sfida interna con il Crotone. L’insidia calabrese vale 4,50 per il «2» e 3,10 per la «X»; c’è un certo margine di sicurezza, ma l’«abbonamento» al Goal del Verona (10 in 14 turni) spinge per un match con entrambe in rete, a 1,83. Trema il Bari, che dopo la beffa all’ultimo minuto proprio contro il Verona va a trovare il Torino in una delle trasferte più dure del turno. I quotisti danno poche speranze al blitz pugliese, offerto a 6,50, mentre per i granata il ritorno ai tre punti vale 1,60. Qui spicca il dato sulle vittorie di Ventura e i suoi, spesso di misura (è successo nelle ultime quattro occasioni). Vale la pena considerare la «X con handicap» — successo del Toro con un solo gol di scarto — a 3,25. Anche la Reggina spinge dopo una sconfitta e un pareggio e vola a 1,70 sulla Nocerina (5,25). Da tenere d’occhio il fattore «show» del Granillo: in cinque partite disputate in casa, gli amaranto hanno totalizzato altrettanti Over. Un altro è a 1,88.

la giocata

4,50

Al Bentegodi il Verona di Mandorlini parte favorito a 1,85, se non altro perché arriva da tre vittorie consecutive. Ma un successo del Crotone di Camillo Ciano (sopra, nella foto LAPRESSE), a segno nel derby con la Reggina del turno scorso, è un’ipotesi che stuzzica parecchio: è bancata a 4,50. Il pareggio invece pagherebbe 3,10

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SCOMMETTIAMO INSIEME

Taccuino TEST CON LA TUNISIA

Ghezzal scalda la sua Algeria Algeria Tunisia scalda il ta bellone di amichevoli. Tra i padroni di casa anche l’attaccante del Ce sena Ghezzal, e la loro vittoria si gioca a 1,80. Per la Tunisia l’ultima sconfitta risale al 20 marzo scor so: il segno «2» vale 3,75, ma intri ga anche la «X» a 3,30.

SPAGNA

Il Villarreal B è in crisi L’«1» schizza a 3,15 A secco di vittorie dallo scor so 30 settembre, il Villarreal B ospi ta l’Almeria. Il successo dei gialli, nonostante giochino in casa, schiz za a 3,15. Ospiti secondi in Liga Ade lante e reduci da 4 risultati utili, do ve hanno sempre a segnato: il «2» paga 2,20, ma può scapparci il Go al a 1,65.

PRIMA DIVISIONE / 1

Derby, il Benevento parte favorito D’ARCO

NON TI PERDERE.

Nel girone A c’è il derby Be

A CURA DI

nevento Avellino. Zero ko interni per il Benevento in questa stagio ne: il fattore campo pesa anche sta volta, giallorossi favoriti a 1,83. Il blitz dell’Avellino farebbe saltare dal divano a 4,25. L’Under è a 1,70.

PRIMA DIVISIONE / 2

La Ternana vuole tornare a gioire La Ternana capolista del gi rone A gioca a Monza. Reduci da due pareggi gli uomini di Toscano cercano il colpo: il «2» viaggia a 2,45. La vittoria del Monza si gioca a 2,85, con il pareggio a 2,80. Solo una rete subita fuori casa dai ros soverdi: stuzzica l’Under a 1,57.

BRASILE

Vasco-Botafogo chiama i gol Sfida al vertice nella Serie A brasiliana, con il Vasco da Gama che ospita il Botafogo. Solo 3 punti tra le due squadre: la vittoria di Die go Souza e compagni è a 2,50, men tre si sale a 2,55 per il segno «2». Attacchi caldi: insieme, fino a qui, hanno segnato 96 reti. Over da prendere a quota 2,00.


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Inghilterra, impresa da 3,85

Le quote

Per gli uomini di Capello il test con la Spagna è un duello totale

1,33

LUCIA LAUDANDO

Se trema anche una vecchia volpe come Capello la faccenda è seria, molto più di quanto dicano i risultati degli ultimi Europei e Mondiali. L’Inghilterra si impegnerà, però è più probabile che oggi prenda una sberla; coach Fabio ha provato a dirlo in maniera più diplomatica, ma il significato non è sfuggito a nessuno. E a una prima occhiata, tutto fa pensare che abbia ragione: la Spagna fa il suo ingresso a Wembley con una nazionale esperta e vincente. C’è Villa, ci sono Xavi e Iniesta, Fabregas e Silva, Puyol e Piquè. Un tripudio di talenti che in lavagna si trasforma quasi in un applauso, almeno a guardare le quote. Il tabellone Snai è da stropicciarsi gli occhi, visto che nel luogo sacro del calcio d’Oltremanica le Furie Rosse si presentano a 1,85, in pratica un «siamo troppo più forti» tradotto nel linguaggio dei bookmaker.

4

I NUMERI

1,85

la quota per la vittoria della Spagna nell’amichevole di oggi: i campioni del mondo partono favoritissimi

1,75

l’Under vola basso: i bookmakers sono convinti che non sarà una partita ricca di gol

Scuole diverse In ballo però c’è

La scommessa impossibile di CARLO PELLEGATTI

molto di più che un’amichevole. È il confronto tra due scuole che hanno fatto storia e che oggi stanno alla base dei due campionati più belli d’Europa. La concretezza di quella inglese — gioco fisico, poca tattica, mentalità semplice e con pochi fronzoli — si gioca l’orgoglio a 3,85. Tanto vale la sua vittoria, un’impresa che contro gli avversari di oggi manca dal 2001. L’accademia spagnola però ha la meglio (e alla grande) anche quando a scegliere sono gli scommettitori. Estro e tecnica mediamente conquistano tutti, figuriamoci la versione «esasperata» made in Barcellona. Così, il 62% delle preferenze è andato a Del Bosque, un’enormità soprattutto se confrontata con il 19% dell’«1» e del segno «X», offerto a 3,40. Inglesi imbattuti Almeno i numeri consolano l’Inghilterra, che in sette partite disputate nel 2011 non ha mai perso ed è sempre andata a segno. Uno stimolo in più per i «junior» Welbeck, Sturridge e per tutti gli altri giovani di una nazionale in versione sperimentale.

Non solo nazionali Ma la lava-

Il capitano inglese John Terry, 30 anni, e il c.t. Fabio Capello, 65, ieri a Wembley per l’allenamento AFP

Andare a segno almeno una volta (opzione «sì» nella scommessa «segna goal squadra casa») pagherebbe 1,42 e romperebbe il tabù degli ultimi tre confronti diretti, in cui oltre al ko è mancata la gioia del gol. La Spagna non starà a guardare e così in tabellone volano le

© RIPRODUZIONE RISERVATA

gna mette in evidenza anche che la sfida calcistica e «filosofica» tra Inghilterra e Spagna proseguirà ancora a lungo, durante tutta la stagione. Tra l’amichevole e Euro 2012, il filo che intreccia e oppone i due mondi si chiama Champions, dove i rispettivi club fanno parte dell’élite che punta al trionfo di maggio. Anche qui, però, la classe «british» deve inchinarsi quella avversaria: il Barcellona — che proprio a Wembley e contro una squadra inglese ha conquistato il successo di quest’anno — «passeggia» a 2,50 e solo il Real Madrid (a 4,50) riesce per ora a tenere il passo. Le prime speranze di Sua Maestà vengono da Manchester, anche se United e City sono già un bel po’ lontane a 10 volte la posta. Per non parlare di Chelsea e Arsenal: ci provano, ma al momento fanno da outsider, bancate a 15,00 e a 30,00. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IPPICA DOMANI A SAN SIRO GRAN CRITERIUM STELLARE

Plutonio-Pascià, che sfida!

Overdose+Dettori per tornare in alto Solo nel mondo ippico la parola Overdose ha un significato positivo. È il nome infatti di un campione, o forse purtroppo un ex campione, che è diventato un eroe in Ungheria. Il purosangue allenato da Josef Roszival ha vinto 14 corse consecutive dal 2 giugno 2007 al 15 agosto 2010, sempre sul tema della velocità. Poi, negli ultimi quattro impegni, improvvisamente sembra aver deposto le... ali nel box, cogliendo solo un successo e tre non piazzati. Che Overdose sarà dunque quello che domani, alle Capannelle, affronta il più forte velocista italiano, Dagma Mor, nel ricco premio Aloisi? È dunque una incognita, ma per me potrebbe ribaltare il pronostico, anche perché è stato affidato al più grande fantino del mondo, Lanfranco Dettori, che spera di usare il... paracadute per fermare il velocissimo figlio di Starborough, appena tagliato il traguardo da vincitore. Una intera nazione sta palpitando per un cavallo. Cose da altri tempi!

aspettative sul Goal: almeno una rete per parte vale solo 1,65, anche se per il punteggio i quotisti mantengono un profilo basso e lanciano l’Under (meno di tre marcature complessive) a 1,75.

cente da una scuderia napoletana - e Pascià Lest, un figlio di Varenne che sembra davvero promettente. Difficile scegliere anche se forse la sfida Plutonio - Pascià è quella che stuzzica maggiormente la fantasia. Nella prova riservata alle femmine saranno in 10 al via, con grandi chance per Pantera Om.

Fine settimana ippico diviso tra Roma e Milano, con la Capitale concentrata sul galoppo e San Siro che invece propone la sua terza domenica novembrina di grande trotto. Milano A San Siro va in scena il

Gran Criterium, prova di spicco della stagione riservata ai caval-

li di due anni, che raccoglie un po’ il meglio di quello che si è visto sinora nella stagione delle «P». Basti pensare che tra i 12 al via, ce ne sono ben quattro ancora imbattuti a cominciare dalla femmina Paramount Ok, passando poi per i due italo-austriaci Plutonio e Penner Lb quest'ultimo acquistato di re-

Plutonio (A. Greppi) è imbattuto dopo quattro uscite PERRUCCI

Roma Per il galoppo, alle Capannelle si disputa il Premio Aloisi, una delle prove di maggior livello riservate ai velocisti sui 1200 metri in pista dritta. Si rivede Overdose, uno degli sprinter europei più forti della storia, limitato da qualche problema fisico, ma sempre in grado di suscitare un certo fascino. Per di più in sella ci sarà Frankie Dettori, che nell'ippodromo della Capitale cerca riscatto dopo i due secondi posti colti domenica scorsa. L'avversario più ostico per Overdose sarà Dagda Mor. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A CURA DI

SERIE B / 1

Big match fra Pescara e Padova, 2a e 4a separate da appena un punto. Le quote premiano gli abruzzesi a 2,10, ma con Zeman (nella foto) in panca c’è da tenere d’occhio l’Over che vola basso a 1,33.

SERIE B / 2

7,00 Gigi Cagni (nella foto) in cerca della scossa esterna: Vicenza ancora a zero successi fuori casa, ma il primo - a Marassi contro la Samp - si gioca a 7 volte la scommessa. Blucerchiati favoriti a 1,50.

SERIE B / 3

2,30 Difficile fare punti in casa del Gubbio, che in Umbria ha vinto le ultime tre gare. Stavolta davanti c’è il Sassuolo di Pea (nella foto), favorito in quota a 2,30, con il poker dei rossoblù che si chiude a 3,30.

BASKET / 1

1,55 Scintille tra Olimpia e Montepaschi. In quota è avanti il quintetto di Pianigiani (nella foto) per cui il riscatto dopo il ko viaggia a 1,55 nel testa a testa secco. Per l’Armani, piegare i campioni paga 2,20.

BASKET / 2

2,45 Trasferta dura per Avellino (nella foto Marques Green) a Cantù: i biancoverdi cercano il 5˚ successo, ma strappare il «2» è un’impresa a 2,45. Per i padroni di casa la vittoria scende a 1,45.


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FORMULA 1 GP ABU DHABI

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identiKit & CARRIERA

Pat Fry

«

LA CARRIERA TRE SCUDERIE 1

2

Nome: Pat Fry. Età; 47 anni. Nazionalità: inglese. Missione: portare la Ferrari al più presto fuori dal tunnel come soltanto una settimana fa ha intimato il presidente Luca di Montezemolo, al Mugello. Fry, siamo agli sgoccioli della sua prima stagione come responsabile in pista: è stata più dura di quanto si aspettasse?

«Bella domanda! Di sicuro è stato... diverso. Però siamo cresciuti, anche se da qui a Natale dobbiamo fare un passo avanti per essere competitivi nel 2012». 3

1 La prima vittoria di Michael Schumacher in Formula 1, con la Benetton B192, nel GP Belgio 1992 a Spa 2 La McLaren MP4/14 con cui Mika Hakkinen ha vinto il secondo dei suoi due Mondiali, nel 1999 3 La Ferrari 150 di Fernando Alonso. Quest’anno lo spagnolo ha trionfato solo a Silverstone AP-COLOMBO-INFOPHOTO

Se si fossero mantenute le regole sui motori adottate a Silverstone (impendendo il soffiaggio negli scarichi in rilascio; n.d.r.), il Mondiale sarebbe andato diversamente?

«Se analizziamo le nostre prestazioni in quelle qualifiche, il distacco dalla Red Bull in realtà non era molto diverso dalle altre volte. Quella volta, viste le mutevoli condizioni del tempo, siamo stati più abili degli altri ad adeguarci. Forse la situazione sarebbe stata leggermente migliore ma non credo che ci sarebbe stato comunque il tempo sufficiente per rendere la no-

stra vettura competitiva come la Red Bull». Risolti i guai in galleria del vento?

«Sì abbiamo capito che cosa non funzionava e modificato il modo di usarla. Nelle ultime quattro gare abbiamo introdotto novità che hanno funzionato. E ne avremo altre in Brasile: importanti anche in previsione 2012». Continuate ad usare anche la galleria del vento della Toyota in Germania?

«Ci serve come punto di riferimento per quella di Maranello. E non siamo gli unici: il mio vecchio team (la McLaren; n.d.r.) ha sviluppato l’avantreno lì e il retrotreno in Inghilterra».

Come si incrementa il tasso di creatività?

Certo è un peccato avere due piste, Fiorano e Mugello, e non poterle usare.

«Innanzitutto osando, non avendo la paura di sbagliare. E poi usando il metodo della simulazione. Dobbiamo comprendere se i vantaggi sono superiori agli svantaggi. Se non si osa, non si riuscirà mai a fare un deciso balzo in avanti. Io voglio che la gente che lavora con me abbia la possibilità di sbagliare. Magari tra dieci idee sbagliate poi ne spunta una buona. Quello che è difficile è cambiare la mentalità ma nel settore dell’aerodinamica, i tecnici osano di più e i risultati si fanno sentire. Siamo cresciuti anche in una altra area che io trovavo carente: quella dell’elaborazione della strategia di gara, ma anche qui grazie a Niel Martin le cose sono migliorate».

Perché la simulazione è così importante?

«Lo è perché fa risparmiare soldi e tempo: per realizzare un pezzo vero si può impiegare da una a sei settimane. Con la simulazione si può avere subito e se va bene la crescita è immediata». Lei ha seguito le orme di John Barnard, passando dalla McLaren alla Ferrari. Lo ha conosciuto?

«Sì, ho lavorato con lui alla Benetton per un anno. Esperienza interessante. Ma John era più concentrato sull’efficienza della fabbrica che sulle prestazioni, la macchina costituiva un aspetto secondario». Montezemolo domenica al Mugello ha sostenuto che non ba-

Pat Fry, a destra, con Stefano Domenicali COLOMBO

Vedremo qualche suo ex collega della McLaren in rosso?

«Dobbiamo prendere degli altri ingegneri, da dove poi arrivino non è importante, lo è trovare la gente giusta. Ci manca ancora qualcosa perché la squadra lavori come voglio io». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PILOTA IN PISTA COL CASCO OMAGGIO A SENNA

L’ala balla e la curano col cerotto

Massa: «Non mi sono accorto proprio di nulla»

Ma non basta a risolvere il guaio della 150 di Felipe GIORGIO PIOLA

La Ferrari ha ad Abu Dhabi ali anteriori di nuova costruzione ma la flessione eccessiva quasi incontrollata s’è ripetuta sulla monoposto di Massa. Curioso che il fenomeno avvenga solo sulla 150 di Felipe. Prima del test pomeridiano l’ala di

Nel tondo in giallo i fogli di carbonio incollati nel punto critico dell’ala PIOLA

Massa ha mostrato un’anomalia nella zona dove, in India, fu applicato un rinforzo. L’ala è stata subito curata nel retrobox con una specie di cerotto: uno strato di pelli di carbonio incollate proprio nel punto dove convergono e si scaricano le forze. Ma in tv si sono rivisti gli stessi movimenti dell’ala anteriore. Forse il motivo del problema è

il diverso assetto della 150 del brasiliano o la fase sperimentale di una nuova famiglia di ali ispirate alla Red Bull. RB7 che ieri ha avuto problemi. La macchina di Vettel ha richiesto, prima del turno pomeridiano, interventi urgenti: la zona a coltello sotto il telaio è stata opportunamente rinforzata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un 3o tempo con il botto per Fernando Alonso e un 4o scintillante per Felipe Massa. La pista ha regalato sensazioni positive ai ferraristi. E lo ha fatto pur con l’incidente dello spagnolo, che nelle seconde libere ha perso il controllo della 150 alla 1a curva, e il problema del brasiliano con la nuova ala anteriore che toccava terra provocando scintille. «Se prendi il cordolo in entrata perdi aderenza e non recuperi più la macchina. Nei prossimi test mi terrò più a centro pista» ha detto

«Sarà interessante capire se la combinazione funziona».

«Sì ci sono aree nelle quali dobbiamo migliorare».

LA TECNICA LA ROSSA FA ESPERIMENTI

ALESSIA CRUCIANI ABU DHABI

La Mercedes si è rafforzata, assumendo addirittura 5 ex direttori tecnici (Brawn, Bell, Willis, Costa e Bigois). Crede che possa funzionare?

Anche la Ferrari ha bisogno di rafforzare il proprio staff?

«C’è un accordo tra i team. Chiaro che se la Ferrari potesse girare come accadeva in passato, 5 giorni alla settimana per 52 settimane — 51 perché una era quella di Natale — forse le cose sarebbero differenti. Ma anche se ci fossero i test, il gap nel settore della simulazione si farebbe sentire. Diciamo che non avendo il lusso di avere due piste, le altre scuderie in questi anni si sono avvantaggiate in quello che è un settore chiave».

DAL NOSTRO INVIATO

La simulazione è importante perché fa risparmiare soldi e tempo

«Il gruppo tecnico è rimasto lo stesso ma lavora in maniera più creativa. Se sarà sufficiente lo scopriremo soltanto a Melbourne».

Il d.t. Ferrari: «Ora osiamo e tra 10 idee sbagliate una buona viene fuori Dobbiamo prendere degli altri ingegneri, ci manca ancora qualcosa» ANDREA CREMONESI ABU DHABI

Siamo cresciuti ma da qui a Natale dobbiamo fare un passo avanti decisivo

sta fare come gli avversari, per vincere bisogna fare meglio. Siete in grado di accontentarlo?

«Fantasia e nuovi tecnici così torneremo davanti» DAL NOSTRO INVIATO

«

Abbiamo capito perché la galleria non funzionava. Le ultime novità infatti vanno bene

Alonso aggiungendo: «Non riusciremo a lottare per pole o vittoria, ma speriamo di confermare il potenziale visto. Abbiamo fatto test di carico aerodinamico anche con nuove gomme». Casco Ieri Massa è sceso in pi-

sta con un casco che riportava gli anni dei 3 titoli vinti da Ayrton Senna: 1988, 1990 e 1991. La Fondazione Senna lo metterà all’asta a favore dei bambini poveri del Brasile. «L’ala si muove e non capiamo perché solo sulla mia monoposto. Ma non incide sulle prestazioni e io nemmeno me ne accorgo. Anzi, è stato un buon venerdì». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il botto di Alonso e il casco di Massa ispirato a Senna AFP-COLOMBO


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FORMULA 1 GP ABU DHABI

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Lampi McLaren

libere/1

Lewis Hamilton, 26 anni, iridato nel 2008 COLOMBO

libere/2

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI ABU DHABI

La curva in fondo al rettifilo dei box non è niente di speciale. Come in fondo il resto del circuito che diventa suggestivo soltanto quando cala la sera e si illumina come un presepe: è caratterizzata da un angolo secco e i piloti la affrontano scalando dalla sesta alla terza marcia a una velocità modesta per una F.1, circa 130 orari. Eppure ieri ha tratto in inganno ben due campioni del mondo, ridestando l’ambiente dal torpore che accompagna di solito i venerdì di prove libere alle quali ha assistito anche un Bernie Ecclestone in comprensibile silenzio stampa (mentre al mattino al box della Ferrari c’erano con la famiglia di Piero Ferrari, Lippi e Cannavaro). Sequenza Il duplice botto è accaduto nel giro di 13 minuti: alle 17.54 è toccato a Sebastian Vettel perdere il controllo della Red Bull e assaggiare la robustezza delle barriere in fondo alla via di fuga; alle 18.07 è stato Fernando Alonso a concedere il bis, con effetti visivamente più disastrosi sul retrotreno della 150 Italia. Infatti, mentre il fresco bicampione del mondo tedesco, dopo aver osservato da dietro le reti i passaggi dei rivali, è stato richiamato ai box dove nel frattempo i meccanici avevano riparato l’ala anteriore per tornare a girare, lo spagnolo inve-

Vola Hamilton Bene le Ferrari Alonso e Vettel fanno il botto Doppio incidente alla stessa curva Lewis e Button ne approfittano Fernando 3o: «Siamo andati meglio» ce ha perso gli ultimi 20’ di sessione, quelli nei quali avrebbe dovuto mettere sotto esame i pneumatici sulla distanza per verificarne la resistenza. Ala Ma anche il pomeriggio di Felipe Massa non è stato esente da preoccupazioni. Come in India l’ala anteriore fletteva vistosamente. Così i meccanici hanno applicato un rinforzo in pelli di carbonio. Ma quando ha ripreso a girare oscillava ancora e sprizzava scintille da contatto con l’asfalto. «Se devo essere sincero dalla macchina non mi sono accorto di nul-

Sebastian Vettel, circondato dai commissari, lascia la sua Red Bull dopo il botto alla prima curva INSIDE

la, la velocità c’era, la stabilità pure», ha detto Felipe, autore del 4o tempo. Perché poi l’ala oscilli così tanto solo sulla sua 150 è un mistero (Assetto? Pressione delle gomme?). Ben chiara invece la dinamica che ha spinto fuori pista Vettel e Alonso: entrambi hanno ammesso una traiettoria troppo larga e di aver messo le ruote sulla parte sporca del cordolo. Leader Dei loro guai, hanno ap-

profittato Hamilton e Button, i 2 inglesi della McLaren che hanno virtualmente occupato la prima fila, separati da 1 decimo e 9. In particolare Hamilton è parso sollevato: «Sono rimasto lontano dai guai, gomme, assetto e ritmo erano ok». Button, invece, qualche grattacapo lo ha avuto: «Non sono del tutto soddisfatto, anche della visiera del casco, qui con le luci è davvero un bel problema». Alle prestazioni della McLaren, guarda con strana apprensione proprio Vettel, 6o a mezzo secondo, dietro anche a Webber: «Sono andate davvero forte, in qualifica sarà dura e la gara stavolta potrebbe avere una musica differente». Alonso, invece, terzo a 3 decimi e 85, si sente più ottimista, anche se precisa: «Vincere? Difficile, ma siamo andati meglio, la mia speranza non è tanto di partire meglio della terza fila ma di contenere il distacco coi primi: l’importante sarà tenere nelle fasi cruciali della qualifica "fria la cabeza" in quella curva». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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BUTTON

GB

McLaren-Mercedes 1’40"263 media 199,419 km/h

TEMPO

2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24.

WEBBER HAMILTON VETTEL ALONSO MASSA SUTIL ROSBERG DI RESTA ALGUERSUARI VERGNE GROSJEAN PETROV MALDONADO SCHUMACHER PEREZ KOBAYASHI KOVALAINEN TRULLI LIUZZI RICCIARDO GLOCK WICKENS BARRICHELLO

AUS GB GER SPA BRA GER GER GB SPA FRA FRA RUS VEN GER MES GIA FIN ITA ITA AUS GER CAN BRA

Red Bull-Renault McLaren-Mercedes Red Bull-Renault Ferrari Ferrari Force India-Mercedes Mercedes Force India-Mercedes Toro Rosso-Ferrari Toro Rosso-Ferrari Renault Renault Williams-Cosworth Mercedes Sauber-Ferrari Sauber-Ferrari Lotus-Renault Lotus-Renault Hrt-Cosworth Hrt-Cosworth Virgin-Cosworth Virgin-Cosworth Williams-Cosworth

1’40"389 1’40"403 1’40"755 1’40"801 1’41"260 1’41"340 1’42"130 1’42"151 1’42"377 1’42"633 1’42"685 1’43"118 1’43"255 1’43"389 1’44"412 1’44"484 1’44"565 1’44"898 1’46"385 1’46"532 1’48"024 1’48"551 -

POS PILOTA

NAZ

TEAM

1.

GB

McLaren-Mercedes 1’39"586 media 200,775 km/h

GB SPA BRA AUS GER GER GER GB GIA MES SVI RUS SPA BRA BRA VEN FIN ITA GER GER BEL ITA AUS

McLaren-Mercedes Ferrari Ferrari Red Bull-Renault Red Bull-Renault Mercedes Force India-Mercedes Force India-Mercedes Sauber-Ferrari Sauber-Ferrari Toro Rosso-Ferrari Renault Toro Rosso-Ferrari Renault Williams-Cosworth Williams-Cosworth Lotus-Renault Lotus-Renault Mercedes Virgin-Cosworth Virgin-Cosworth Hrt-Cosworth Hrt-Cosworth

HAMILTON

2. BUTTON 3. ALONSO 4. MASSA 5. WEBBER 6. VETTEL 7. SCHUMACHER 8. SUTIL 9. DI RESTA 10. KOBAYASHI 11. PEREZ 12. BUEMI 13. PETROV 14. ALGUERSUARI 15. SENNA 16. BARRICHELLO 17. MALDONADO 18. KOVALAINEN 19. TRULLI 20. ROSBERG 21. GLOCK 22. D’AMBROSIO 23. LIUZZI 24. RICCIARDO

DISTACCO

a 0"126 a 0"140 a 0"492 a 0"538 a 0"997 a 1"077 a 1"867 a 1"888 a 2"114 a 2"370 a 2"422 a 2"855 a 2"992 a 3"126 a 4"149 a 4"221 a 4"302 a 4"635 a 6"122 a 6"269 a 7"761 a 8"288 -

TEMPO DISTACCO

1’39"785 a 0"199 1’39"971 a 0"385 1’39"980 a 0"394 1’40"104 a 0"518 1’40"132 a 0"546 1’40"553 a 0"967 1’40"951 a 1"365 1’41"021 a 1"435 1’41"490 a 1"904 1’41"565 a 1"979 1’41"680 a 2"094 1’41"947 a 2"361 1’41"983 a 2"397 1’42"369 a 2"783 1’42"798 a 3"212 1’42"910 a 3"324 1’43"562 a 3"976 1’44"050 a 4"464 1’44"265 a 4"679 1’45"486 a 5"900 1’46"142 a 6"556 1’46"249 a 6"663 1’46"328 a 6"742

la guida Qualifiche oggi alle 14 su Rai 2 La gara domani alle 14 su Rai 1 Tempo reale su Gazzetta.it Domani, sul circuito di Yas Marina (5.554 m), si corre la 3ª edizione del GP Abu Dhabi, 18ª e penultima tappa del Mondiale. I giri sono 55 per un totale di 305,355 km. COSÌ IN TV Gli orari sono quelli italiani (-3 ore rispetto ad Abu Dhabi) Oggi: libere dalle 11; qualifiche dalle 14 in diretta su Rai 2. Domani: GP dalle 14 con diretta su Rai 1. Tempo reale, notizie, foto e risultati su nostro sito www.gazzetta.it. CLASSIFICA 1. Vettel 374 (campione); 2. Button 240; 3. Alonso 227; 4. Webber 221; 5. Hamilton 202; 6. Massa 98. ULTIMA GARA Domenica 27 novembre GP Brasile a San Paolo.

IL CASO

Mp3 come il Rolex: copiato dai cinesi E lo scooter finisce sotto sequestro

LUIGI PERNA

Ci avevano provato anche con i «Tresore Dore», sfacciata imitazione degli inimitabili Rocher, e la Ferrero era dovuta arrivare fino al Tribunale di Pechino. Oppure con la «Peri», clone tarocco della mitica Panda, e la Fiat aveva dovuto fare causa a Torino e in Cina. Invece alla Piaggio è andata tutto sommato molto meglio. È bastato un esposto alla Guardia di Finanza, per far sgommare in fretta la Yiben YB 250 ZKT fuori dal padiglione 10 della Fiera di Rho, sotto gli occhi confusi dei rappresentanti della Kaitong Motor. A due passi Lo scooter cinese

era in divieto. Aveva rubato il

Finanza ha proceduto al sequestro per presunta contraffazione. Come se non bastasse, gli ingegnosi concorrenti asiatici avevano pensato bene di imitare anche la meccanica dell’Mp3, con le ruote anteriori indipendenti e basculanti che agevolano l’ingresso in curva.

L’intervento della Finanza Lo scooter cinese YB 250 ZKT viene osservato da alcuni finanzieri: sarà sequestrato. Più a destra, il vero MP3 della Piaggio ANSA

disegno del vestito all’Mp3: non una moto qualsiasi, ma il tre ruote per cui la Piaggio ha depositato un brevetto comunitario. E, come se non bastasse, il caso o la sfacciataggine hanno voluto che la brutta copia fosse piazzata proprio lì, nello

stesso stand del Salone del motociclo, a una ventina di metri dall’originale. Impossibile non accorgersene. Soprattutto con l’andirivieni di manager, impiegati e tecnici. Tanto che la casa di Pontedera ha attivato subito il suo ufficio legale. E la

Giusto per somigliare un po’ di più al fratello ricco. Precedente Del resto era già ca-

pitato anni fa al Motor Show, quando la Shuanghuan Bubble, copia a prezzo stracciato della Smart ForTwo, fu lasciata nel cortile e poi sequestrata. Ma, purtroppo per la Mercedes, in seguito la riabilitarono sul mercato a pieno titolo. Almeno, ai proprietari dell’Mp3 resterà la consolazione di avere sotto il sedere qualcosa che fa gola ai cinesi come un Rolex. Per di più senza svenarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

RALLY IL CAMPIONE

2007 C4

514954585150 2004italia:Xsara

2005 Xsara

2008 C4

2009 C4

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GUIDA

2006 Xsara

Il francese in testa Domani la chiusura Classifica del Rally di Galles: 1. Loeb (Fra Citroën) 1h23’18"3; 2. Latvala (Fin Ford) a 1"1; 3. Ostberg (Nor Ford) a 1’13"5; 4. P.Solberg (Nor Citroën) a 1’21"3; 5. H.Solberg (Nor Ford) a 2’51"7; 7. Raikkonen (Fin Citroën) a 3’47". Oggi: terza giornata, 6 speciali. Domani: quarta giornata, 6 speciali. Mondiale: 1. Loeb 222; 2. Hirvonen 214; 3. Ogier 193.

2010 C4

Loeb ottobellezze Cautela «Calma, non è ancora

2011 DS3

Curve da brividi Loeb in azione con la DS3 nel Rally del Galles, ultima prova iridata. Il francese punta a vincere la 68a gara in carriera REUTERS

Seb vince il Mondiale e supera Schumi

GUIDO RANCATI

«Se avessero organizzato una selezione per motociclisti, avrei fatto l’impossibile per esserci. Non posso sapere come sarebbe finita, ma adesso non sarei qui», fa Sébastien Loeb. Eh già, la sua passione erano le moto e dalle parti da Haguenau, la cittadina dove è nato e cresciuto, sono ancora in tanti a ricordare le sue galoppate con le mitiche Mobylette. I rally li ha scoperti più tardi, grazie a Rallye Jeunes, operazione voluta dalla federazione francese per dare modo a dei ragazzi di emergere. Niente di che: una serie di slalomate in vari piazzali sparsi nell’Esagono e alla fine, per uno di loro, la possibilità di disputare una stagio-

ne a costo zero. Era il 1995 ed essere il più veloce non bastò al ventunenne alsaziano per convincere la giuria a puntare su di lui. Ma quella che riteneva un’ingiustizia gli diede la spinta necessaria a insistere. Extraterrestre Il tempo è stato

galantuomo: un paio di stagioni dopo le prime, sofferte, corse con una Peugeot 106 ha iniziato a vincere e non s’è più fermato. In rapida successione s’è imposto nel Trofeo Saxo Kit, nel campionato francese e nel mondiale Junior. S’è guadagnato gli aiuti necessari a debuttare nella serie iridata con la Toyota Corolla World Rally Car e ha convinto Guy Frequelin a inserirlo nello squadrone Citroën del 2002 accanto a Carlos Sainz e Colin McRae. L’ha

Dal 2004 firma un trionfo dopo l’altro Hirvonen si ritira: «È proprio finita» DA ABU DHABI

L’amico Michael è felice «Gli faccio i complimenti» ABU DHABI Erano appena finite le libere, quando Michael Schumacher ha saputo che Loeb aveva vinto l’8˚ titolo iridato nei rally. «Davvero? Beh, gli faccio i miei più sinceri complimenti», ha commentato il tedesco. Loeb e Schumi si sono conosciuti alla tradizionale Corsa dei Campioni e tra i due è nata una sincera amicizia.

fatta», ha continuato a ripetere Loeb fino a quando Olivier Quesnel lo ha informato che il suo ultimo rivale aveva definitivamente gettato la spugna: «Ancora una volta sei stato il più forte e ancora una volta il Mondiale è tuo». Solo allora ha smesso di ricordare che i numeri lasciavano ancora qualche speranza a Hirvonen. In realtà, invece, la rincorsa del Pallido s’era arrestata una decina di chilometri dopo il via della 7ª speciale, quando era appena passato in testa. «Purtroppo ho urtato un ceppo d’albero e l’impatto ha provocato la rottura del radiatore». E quando il finlandese ha aggiunto: «È finita, ora devo solo pensare al 2012», si è capito che quei numeri avevano ormai poco da dire. Altri numeri, invece, danno la misura delle straordinarie doti di Loeb: nei primi dieci anni a tempo pieno nel Mondiale ha già collezionato 67 vittorie, ha superato tutti nella classifica dei vincitori di prove speciali, è il solo a essersi messo tutti dietro 10 volte in una stagione. Amicizia Troppo intelligente

per far sfoggio di falsa modestia, accetta i complimenti che gli piovono addosso. Ma non dimentica chi l’ha aiutato agli inizi, quando i soldi che metteva insieme facendo l’elettricista e aggiustando le auto erano troppo pochi anche per correre con le vetture più economiche. «Senza di loro, non ce l’avrei mai fatta», dice. Pensa a Dominique Heintz che per finanziarlo era pronto a ipotecarsi la casa, ma anche a Jean-Pierre Champeau, il suo primo sponsor importante, che convinse Frequelin a dargli fiducia: «Sono due dei miei migliori amici e un amico lo è pure Daniel (Elena, il suo copilota, n.d.r.) al quale va una fetta importante dei meriti». Futuro A inizio stagione era deciso a smettere: in febbraio saranno 38 le candeline sulla torta e s’era convinto che fosse il tempo di fare altro, di sfogare la sua passione in pista. Olivier Quesnel l’ha convinto a rinnovare il contratto per altri due anni, quelli necessari ad arrivare a 10 Mondiali. «Sarebbe bello, ma non è un pensiero che mi ossessiona. Correrò finché sarò competitivo, finché mi divertirò e finché non mi peserà troppo stare lontano da casa: per questo ho chiesto e ottenuto una clausola in base alla quale fra un anno potrò dire basta e veder crescere Valentine insieme a mia moglie Séverine». © RIPRODUZIONE RISERVATA

v identiKit & CARRIERA

ripagato con gli interessi firmando, in Germania, il primo centro di una Xsara Wrc. E’ diventato l’Extraterrestre e adesso si prepara a festeggiare l’ottavo titolo iridato consecutivo. Supera Schumi, fermo a quota 7, e diventa il più grande di sempre tra le auto.

I NUMERI

Nessuno come lui: 67 successi in carriera GIOVANNI CORTINOVIS

Con 8 titoli mondiali, Sebastian Loeb si libera dall’ingombrante compagnia di Michael Schumacher, fermo a 7, e diventa il numero uno di tutti i tempi nella storia delle quattro ruote. Un’impresa memorabile, un balzo verso la gloria imperitura: non a caso ruotando di lato il numero 8 si ottiene il simbolo dell’infinito. Podio Dopo Loeb e Schuma-

cher il terzo di sempre è l’argentino Juan Manuel Fangio, vincitore di 5 Mondiali di F.1. Estendendo l’analisi alle due ruote, invece, Loeb non rientra nella Top Ten capeggiata da Giacomo Agostini (15) con lo spagnolo Angel Nieto (13) e il finlandese Juha Salminen (12 nell’enduro) sul podio. A fare compagnia a Loeb, all’11˚ posto, i britannici Phil Read e Dougie Lampkin (trial) e il tedesco Gerd Riss (speedway). Record L’ottavo titolo di Loeb si porta dietro i record di rally vinti (67), più del doppio del secondo (il finlandese Marcus Grönholm con 30), e di manche conquistate, quest’ultimo sottratto da poco a Markku Alen (801): con i 3 successi di ieri Loeb si è portato a 806. Infine, Loeb guida la classifica dei podi mondiali: 103 contro i 97 dello spagnolo Carlos Sainz e i 75 del finlandese Juha Kankkunen. E ieri l’ottava perla consecutiva, con cui ha completato il suo personale fil-otto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PODIO DELL’AUTO

8 Loeb Dal 2004 è il re assoluto dei rally: 8 titoli consecutivi con la Citroën

7 Schumacher Il tedesco ha conquistato 7 titoli in F.1: 5 con la Ferrari, 2 con la Renault

5 Fangio L’argentino ha vinto 5 titoli in F.1: 1951, 1954, 1955, 1956, 1957


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NUOTO AL MEETING DI LAMEZIA italia: 514954585150

identiKit & CARRIERA

Il ritorno di Fede «Sono la più forte perché non ho mai paura di perdere» La Pellegrini rientra domani: «Ho rivali toste, ma con Bonifacenti sto facendo un gran lavoro. Mi scocciano i ritardi della piscina di Verona» LE GARE

C’è pure la Filippi Magnini e Dotto duello nei 100 sl LAMEZIA TERME (Cz) Il 4˚ meeting Città di Lamezia Terme si disputa oggi e domani (ore 9.30 e 15.45) nella piscina comunale. Oggi sono in gara Esordienti A e Ragazzi, domani Juniores e Assoluti. Fra le donne, oltre alla Pellegrini, in gara Alessia Filippi, iscritta a 100 dorso, 200 sl e 200 misti, Boggiatto (50 e 100 rana), Gemo (50 e 100 dorso, 50 farfalla), Polieri (50 e 100 dorso, 100 farfalla, 200 misti). Fra gli uomini, Filippo Magnini, iscritto a 50, 100 e 200 stile libero, Dotto (50 e 100 sl), Orsi (50 e 100 stile, 50 dorso), Maglia (100 e 200 sl), Scozzoli (50 e 100 rana, 200 misti), Ranfagni (50 e 100 dorso), Di Tora (50 e 100 dorso). Per gli Assoluti, domenica mattina sono in programma, uomini 100 e 200 sl, 50 d, 100 f, 50 r; donne 100 sl, 50 d, 100 f, 50 r, 200 mx. Domenica pomeriggio: Uomini 50 sl, 100 d, 50 f, 100 r, 200 mx; donne 50 e 200 sl, 100 d, 50 f, 100 r.

GENNARO BOZZA

Distrutta dalla fatica ma felice, alla ricerca della perfezione tecnica per puntare a due ori a Londra, pronta a spostarsi a Roma per gli allenamenti, visto che a Verona la copertura della piscina è in ritardo, ma soprattutto convinta che questo avvio di stagione, con Federico Bonifacenti a guidarla, sia il migliore della carriera. Federica Pellegrini, domani in gara nel 4˚ meeting Città di Lamezia Terme, torna in acqua e si prepara a farla «ribollire». Le prime sensazioni, dopo tre mesi e mezzo dal doppio trionfo ai Mondiali di Shanghai, nei 200 e 400, sono beneauguranti. «Sento che il fisico è migliorato — dice Federica — soprattutto muscolarmente, sono serena, tranquilla. Non avevo mai avuto un avvio così forte di stagione».

Federica Pellegrini, 23 anni, si allena a Verona con Federico Bonifacenti AP

in particolar modo le virate, il mio punto debole. Sono curiosa di vedere come riuscirò a trasportare tutto questo in gara». Iscritta a 100 e 200 sl, e anche ai 100 dorso. Non si parla di cronometro, naturalmente.

«Mi sento distrutta, sono in pieno carico. Perciò, non posso pensare ai tempi, mi interessa vedere i progressi tecnici, ma state certi che, comunque, darò tutto quello che ho dentro. Di sicuro, farò i 200, poi deciderò, in base agli orari, a quale delle altre due gare partecipare». Ha ripercorso un po’ i programmi di Alberto Castagnetti oppure Bonifacenti, che era il suo secondo, ha sistemi diversi?

«Non ho più lavorato secondo gli schemi di Alberto. E Bonifacenti, pur avendo dentro di sé quei riferimenti tecnici, usa una metodologia diversa. Io sono stata chiara con lui sin dall’inizio: ho detto di cosa ho bisogno, di come il mio corpo reagisce a certi tipi di lavoro. E sia chiaro che chiedo di lavorare di più, mai di meno. Da lunedì inizieremo gli allenamenti specifici, sui grandi volumi».

In quella passata, c’era la curiosità di vedere come andava con Philippe Lucas. Adesso, viene naturale un confronto. Quali le differenze principali?

«Il lavoro è ugualmente duro, ma l’attenzione è rivolta più alla tecnica. Sono tornata alla nuotata del 2009 e ne sono contenta. Poi, sto curando

I lavori di copertura della piscina di Verona, però, non sono ancora cominciati. C’è un po’ di disappunto?

«Questo ritardo di sicuro mi scoccia. Ho parlato con la Federazione, che mi ha spiegato i problemi della ditta che deve costruire la copertura e mi ha rassicurata. Spero che sia tutto pronto l’anno prossimo. Comunque, non voglio lamentarmi. Vuol dire che, dopo il meeting di Viareggio, mi sposterò a Roma per gli allenamenti». Dove è già stata per alcuni stage di velocità con Claudio Rossetto.

«Voglio assolutamente allenarmi in vasca lunga, perché l’obbiettivo finale è l’Olimpiade di Londra, quindi ho bisogno di sentire le sensazioni della piscina da 50 metri. Per fortuna, l’estate a Verona è finita tardi, così ho potuto lavorare anche all’aperto, abbiamo solo dovuto riscaldare un po’ di più l’acqua qualche volta». A proposito di Londra, lei ha sempre detto di badare più a se stessa che alle avversarie, ma un occhio ai recenti risultati delle rivali l’avrà buttato?

«Beh, sì. Vanno tutte molto forte, però è anche vero che

Sono tranquilla, serena. È il miglior inizio di stagione che abbia mai avuto

E’ FIDANZATA CON FILIPPO MAGNINI

«

La rivalità con Laure c’è stata solo in acqua: fuori l’hanno creata altri

LA FRANCESE MANAUDOU AVVERSARIA PURE IN AMORE

finora sono tempi ottenuti in vasca corta. Inoltre, molte nazioni hanno tirato diritto dopo i Mondiali, continuando a lavorare. Io, invece, mi sono fermata e ho ripreso da un mese e mezzo, per andare dritta fino a Londra. Loro dovranno avere qualche pausa, il mio programma è di crescere per essere al massimo all’Olimpiade». Ma si sente già sulla strada giusta?

«Rispetto agli anni passati, ho recuperato più facilmente i ritmi delle grandi competizioni, come i Mondiali di Shanghai. Sento di andare meglio». Laure Manaudou ha detto di lei due cose interessanti: che la sua forza è soprattutto mentale e che la rivalità fra voi non è mai esistita. Condivide?

«Sì. La rivalità agonistica c’è in piscina, come con qualunque altra atleta, ma fuori è stata creata da altri. E sono d’accordo sull’aspetto mentale. La forza più grande, secondo me, è non avere paura di perdere. Io non ce l’ho, perché so mettermi sempre in gioco. Molte altre non ci riescono». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ATLETICA IL VOTO DEL CONSIGLIO IAAF A MONTECARLO son, ha dichiarato che lo stadio olimpico diventerà «per almeno 99 anni», un tempio per l’atletica, che vi potranno essere partite di calcio e concerti ma che l’atletica ne sarà la regina. Parole importanti, visto che si temeva addirittura che sparisse la pista di atletica dopo le richieste di West Ham e Tottenham che vorrebbero farne il «loro» stadio, avvicinando il pubblico al campo.

Londra ’17, i Mondiali di Lord Coe Affidabilità e costi ridotti: Doha k.o. DOMANI TRICOLORE

Nedved lancia la Turin Marathon TORINO (a.m.) Pavel Nedved, testimonial per la pre sentazione del circuito podisti co ceco RunCzech.com, ha lan ciato la 25ª edizione della Turin Marathon di domani (partenza e arrivo in piazza Castello) valida per il tricolore. Favoriti il kenia no Mandago e la serba Jevtic.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO MONTECARLO

Londra, cinque anni dopo l’Olimpiade che andrà in scena il prossimo luglio, ospiterà anche i Mondiali di atletica. Ieri 16 membri del consiglio della Iaaf (contro 10) l’hanno preferita a Doha che prometteva un’edizione della rassegna iridata «like never before», come mai prima. Per il Qatar e per la sua capitale sarebbe forse stato il passo decisivo verso la candidatura olimpica. Ma la Iaaf ha preferito al lusso e alle novità dei petrodollari, l’affidabilità della capitale britannica,

l’affidabilità di Sebastian Coe. Il vecchio Seb Perché questo è l’ennesimo trionfo di questo ex campione, che dopo aver stupito il mondo con primati mondiali (800 e 1500) e titoli olimpici (Mosca ’80 e Los Angeles ’84), ha conseguito i maggior successi una volta uscito dalla pista, prima con l’elezione alla camera dei Lord per il partito conservatore, poi guidando alla vittoria la candidatura olimpica di Londra, ora con quest’ultima chicca a cui la sua apparizione al fianco del presidente Ed Warner ha dato una spinta decisiva. Probabilmente Sebastian Coe è il più affidabile diri-

gente sportivo al mondo in questo momento, ha capacità e appeal e soprattutto è riuscito a dimostrare quanto, pur nel difficile momento economico di tutto l’Occidente, sia importante la compattezza di un paese, compattezza venuta meno nel 2005, quando, dopo essersi aggiudicati i Mondiali, gli inglesi vi rinunciarono a pochi mesi dall’appuntamento, Mondiali che poi vennero disputati a Helsinki. Il piano Naturalmente i costi sono minimi essendo già disponibili le strutture olimpiche e ieri, nel pieno dell’entusiasmo, il sindaco di Londra Boris John-

Lord Sebastian Coe, 55 anni: entrò al Parlamento nel 1992 AP

L’atleta dell’anno Questa sera a Montecarlo verranno proclamati gli atleti dell’anno e la lotta si presenta più che mai incerta. Sei i candidati finali, tre uomini (Usain Bolt, Johan Blake e David Rudisha) e tre donne (Valerie Adams, Vivian Cheruiyot e Sally Pearson), non è facile dire chi è stato il migliore del 2011. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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BOXE MONDIALE WBO WELTER A LAS VEGAS italia: 514954585150

Il più forte Onorevole Pacquiao sinistro e milioni Ora tocca a Marquez Terza sfida con il messicano, che lo aveva provocato La replica di Manny: «Stavolta non avrò compassione»

prare casa. Il ring, intorno al quale ci saranno almeno sessanta onorevoli colleghi, è il mezzo più efficace per procurarsi i soldi e la fama: per questo match guadagnerà 22 milioni di dollari garantiti (nel primo con il messicano ne prese 650 mila) più otto se le vendite in pay-per-view, come sembra, andranno bene. Chi gli sta di fronte è solo una pratica da sbrigare in fretta. Non gli interessa che Marquez abbia usato Angel Heredia (era qui sotto falso nome, ma è stato riconosciuto in televisione da Victor Conte, il responsabile dello scandalo Balco), l’uomo che forniva il doping a Marion Jones e Tim Montgomery, per costruirsi i muscoli per questo incontro. Otto categorie L’unica frase più

minacciosa che riescono a fargli pronunciare è questa: «Sì, stavolta è un affare personale: non avrò compassione del mio avversario». Perché lo avevano criticato per aver risparmiato il k.o. agli ultimi due rivali di turno: Margarito e Mosley. Ma Manny negli ultimi tre anni ha costretto al ritiro Oscar De La Hoya (messo giù al 9˚ round) e Ricky Hatton (demolito in due) e cambiato i connotati a

Per lui borsa di 22 milioni garantiti più otto dalle pay per view: l’Mgm sarà esaurito

FOLLA IN DELIRIO DAVANTI ALL’HOTEL

DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO LOPES PEGNA LAS VEGAS (Nevada, Usa)

L’unico pericolo di provocare scintille è stato quando si sono trovati faccia a faccia per le foto di rito, ma come al solito l’educato Pacquiao non ha fatto volare un insulto. Il vero rischio era che venissero a contatto le loro sgargianti camicie di acrilico: viola quella del filippino, nera quella di Juan Manuel Marquez, indossata sotto una sobria giacca rosa. Neppure l’ex campione messicano ce l’ha fatta a fargli perdere le staffe. Anzi, all’onorevole Manny è uscita una frase in politichese, che ormai mastica perfettamente dopo l’elezione al parlamento delle Filippine lo scorso

anno: «Non credo che sia necessario parlare male del tuo avversario per sentirti più forte. Altrimenti noi campioni dello sport che esempio saremmo per i bambini?». Così ha evitato polemiche sulle marachelle di Marquez, che aveva osato presentarsi a Manila con una maglietta arrogante: «Sono stato derubato». Terza volta Perché quella di sta-

sera dentro all’Mgm tutto esaurito sarà la loro terza sfida (sul piatto il titolo Wbo dei welter di Pacquiao). Una trilogia non certo celebre come quella tra Ali e Frazier, ma con una scia di polemiche lunga sette anni. Il primo incontro nel 2004 finì in pareggio. Marquez andò lungo disteso tre volte nel primo

round: sembrava spacciato, ma riuscì a completare un’improbabile rimonta. Nel 2008 limitò a uno i voli al tappeto e perse con un verdetto non unanime per un solo punto. Ma Pacquiao oggi non è più il pugile monocorde di allora: «Gli abbiamo costruito anche il destro e sul ring colpisce da ogni angolo possibile», dice Freddie Roach, l’allenatore malato di Parkinson. Milioni Manny non è più lo stes-

so pugile, ma neppure lo stesso uomo. Un campione del ring certo, ma soprattutto un politico e un filantropo. Nel suo Paese costruisce ospedali, combatte per assicurare medicine gratuite a tutti e ha recentemente aiutato un suo sparring a com-

S Manny Pacquiao, 32 anni e Juan Manuel Marquez, 38: si affrontano per la terza volta, nei precedenti un successo del filippino e un pareggio AFP

uno tosto come Miguel Cotto (k.o. al 12˚). E’ il campione dei mosca che con una straordinaria arrampicata è arrivato alla cintura dei superwelter: oltre 15 chili di differenza e otto corone in altrettante categorie (inclusa quella superleggeri dell’Ibo non riconosciuta da tutti, ma ottenuta contro un pugile vero come Hatton), record assoluto. Dall’ultima volta che si sono affrontati, Marquez, 38 anni, è invecchiato. Lui, Manny, 33, è semplicemente cresciuto. Se è vero che quei due match poco convincenti gli ronzano ancora in testa come una fastidiosa zanzara, si sa già come andrà a finire: con un sinistro più potente di un insetticida. © RIPRODUZIONE RISERVATA

y

World Series

DIRETTA Russo regala SPORTITALIA I rivali Manny Pacquiao, filippino, è nato il 17/12/1978 Campione del mondo in 8 categorie, difende la corona welter Wbo Record: 53-3-2 Juan Manuel Marquez, messicano, è nato il 23/8/1973 Già campione del mondo in tre categorie Record: 53-5-1 In tv Su Sportitalia, alle 21, studio di presentazione del Mondiale. Alle 22, replica di Pacquiao-Mosley del 7 maggio 2011 e di Marquez-Ramos del 16 luglio 2011. Alle 2, in diretta, il Mondiale Wbo di Las Vegas con il commento di Ligas e Piccirillo

la vittoria a Dolce&Gabbana PUNE (India) - Come sempre ci ha pensato Clemente Russo. Nella prima giornata della seconda stagione delle World Series, ai Dolce & Gabbana Milano Thunders era stata riservata l’insidiosa trasferta indiana in casa dei Mumbai Fighters (novità del torneo che in realtà combattono nell’avveniristico palazzetto di Pune) e bene ha fatto il confermato direttore tecnico Francesco Damiani a tenere in serbo per l’ultima e quinta sfida il già qualificato olimpico dei pesi massimi. Scelta provvidenziale perché Clemente Russo è salito sul ring sul punteggio di parità di 2-2 e proprio la sua netta vittoria (5 riprese su 5 all’italiano) ha dato ai milanesi la vittoria e i tre punti (contro 1 degli indiani). Gli indiani, in fondo, possono essere contenti del punto conquistato all’esordio grazie alla vittoria più risicata del previsto (2 giudici a 1) del peso medio Diwakar Prasad sul 19enne argentino Juan Herrera Carrasco e all’ennesima capitolazione negli 85 kg di Nikolajs Grisunins che ha preso in extremis il posto dell’ungherese Szello. Il lettone, già l’anno scorso abbonato alle sconfitte, ha reso più pesante la sua resa facendosi penalizzare per un colpo sotto la cintura nel secondo round. Chi non tradisce mai è invece Sergiy Derevyanchenko inviso alla federazione ucraina al punto che sarà probabilmente privato della carta olimpica ma così devastante da costringere il povero irlandese di Mumbai, Patrick Gallagher, a conoscere il tappeto nel 4˚ e 5˚ round prima di gettare la spugna. Già in forma anche l’altro ucraino Vitaliy Volkov che nel match d’apertura nei 54 kg ha dominato il 25enne mancino Balbir Singh. Ora l’attenzione si sposta sull’esordio in casa di Dolce&Gabbana previsto venerdì 18 novembre al Mediolanum Forum di Assago nella sala Gallery alle 20.45 contro i Los Angeles Matadors. Mumbai Fighters (India)Dolce&Gabbana Milano Thunders Milano 2-3. Gallo: VOLKOV b. Singh 3-0 (50-45, 50-45, 50-45); leggeri: Prasad b. CARRASCO 2-1 (49-46, 48-47, 46-49); medi: DEREVYANCHENKO b. Gallagher k.o.t. 5; mediomassimi: Singh b. GRISUNINS 3-0 (48-46, 49-45, 48-46); massimi: RUSSO b. Kumar 3-0 (50-45; 50-45; 50-45).

SUPERMEDI UE

Ndiaye campione Di Luisa s’arrende all’ultimo round PONTEDERA (Pi) Un match d’altri tempi, durissimo, drammatico e spettacolare, con un finale purtroppo increscioso, con i due angoli che sfiorano la rissa. Ma la vittoria di Ali Ndiaye su Andrea Di Luisa, per getto della spugna alla 12ª ripresa, va oltre tutto questo. L’italo senegalese manda quattro volte a terra Di Luisa proprio quando il napoletano sembra avere la supremazia fisica e tecnica.


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BASKET VERSO LA 6a GIORNATA DI SERIE A italia: 514954585150

IN CONTROPIEDE COACH PETERSON ANALIZZA I MOTIVI DELLA PARTITA DI DOMANI AL FORUM DI ASSAGO

Chi sta addosso al suo uomo in difesa. Chi ha i nervi saldi nel 4o periodo, quando non c’è più ossigeno nel palazzo. Come gestisce la squadra un pallone importantissimo. Un grande allenatore ha detto: «Ad alto livello, la cosa più difficile da fare è una cosa semplice sotto una grande pressione». Verissimo. Ci saranno 20 eccellenti giocatori in campo. Ma non aspettate i numeri. Il «numero» più bello è la cosa più banale possibile, ma fatta come Dio comanda, quando la pressione atmosferica fa implodere i muri. No, non cito nessun giocatore, per evitare di gettargli il peso della responsabilità. Sono già al limite dello stress. Lasciamoli così.

Milano-Siena? La sfida dell’anno «Guerre stellari» in panchina con Scariolo contro Pianigiani. Occhio alle cose semplici DAN PETERSON

Lontana da me l’idea di dire a Milano e Siena cosa devono fare nella «partita dell’anno», domani alle 20.30 al Forum di Assago. Dico solo questo: è già la partita che ha

suscitato più interesse di qualsiasi altra partita giocata in serie A, playoff compresi, negli ultimi 5-6 anni. Perché? Perché Siena ha dominato in maniera totale, così togliendo curiosità, suspense e dramma a ogni altra partita giocata nei precedenti 5 anni. I tecnici Quindi le mie conside-

razioni sono per i tifosi. La prima cosa da sapere (e forse molti lo sanno già) è che squadre così forti non cambiano tante cose per una partita del genere. Due motivi. Il primo: fare dei cambi potrebbe seminare

dubbi nelle teste dei propri giocatori. Il secondo: sono arrivati a questo punto giocando così, quindi perché modificare un meccanismo che funziona? Quindi, non aspettare pretattiche o tattiche da fantascienza. Perdonatemi se sposto l’attenzione, per un attimo, verso gli allenatori. Qui abbiamo due coach che ci sanno fare. Simone Pianigiani ha vinto 5 scudetti in 5 anni con la Mens Sana, tre Coppa Italia, Supercoppe e due Final Four di Eurolega. Sergio Scariolo ha portato 6 diverse squadre in 3 diversi Paesi alla finale per il titolo, vin-

cendone tre, con Pesaro, Real Madrid e Malaga. Ha disputato pure lui due Final Four di Eurolega, con Pesaro e Malaga. Poi, due ori europei con la Spagna. Quindi «Guerre Stellari» sulle panchine. Occhio a... Cosa può notare il tifoso per avere il feeling della partita? Le piccole cose. Chi è più reattivo su una palla vagante. Chi riesce ad arpionare un rimbalzo offensivo. Chi prende uno sfondamento. Chi fa un tuffo per recuperare una palla. Chi sceglie bene quando tirare, passare e palleggiare.

M. Hairston a Siena un anno fa CIAM

Venezia contro Teramo y La partita che non c’era

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DINASTIA GENTILE FRATELLI AVVERSARI

CASERTAPESARO

La sorprendente Reyer, due vittorie in 4 gare, incrocia la squadra che ha fronteggiato in tribunale per il posto in serie A MICHELE CONTESSA VENEZIA

Cenerentola cresce e comincia a guardare lontano. Anche oltre il prossimo avversario, Teramo, con cui la Reyer si è incrociata in estate nelle aule di tribunale per la vicenda legata alla wild card. Non doveva esserci questa partita, solo l’allargamento della serie A a 17 squadre l’ha messa in calendario domani al PalaVerde. Ultima arrivata, la Reyer sta provando a sovvertire i pronostici iniziali: ha tenuto testa a Siena, fatto paura a Cantù, battuto Montegranaro e Pesaro.

S

Per caso Come dire: non siamo

qua per caso. Szewczyk (domani 100a partita in serie A) e Bowers, uniche due pedine aggiunte a ridosso dell’esordio di Siena, si sono inseriti alla perfezione nell’ingranaggio di una squadra costruita per essere protagonista in LegaDue e che adesso, dopo due vittorie consecutive, sta cercando di capire quali siano i suoi veri obiettivi. «Non è mai stato facile per nessuna neopromossa infilare tre vittorie consecutive in serie A — ha spiegato Andrea Mazzon — noi ci proviamo contro Teramo, consci che sarebbe molto rischioso inciampare considerando il livello del campionato». La forza di Venezia sta nel gruppo dei «veterani» (Causin, Meini, Allegretti, Young da più anni in granata), Fantoni, Rosselli

Il polacco Szymon Szewczyk, 28 anni, ala di Venezia, 12.3 punti e 6.8 rimbalzi di media a partita CIAMILLO

e Bryan si sono ambientati rapidamente in serie A, Clark e Slay sono i punti di riferimento, con l’aggiunta di Szewczyk e Bowers. «Stiamo ultimando l’apprendistato al nuovo campionato, al quale ci siamo presentati con due soli allenamenti al completo — aggiunge Mazzon — adesso dobbiamo cominciare ad alzare l’asticella dei nostri limiti». Entusiasmo Venezia avvolta nel-

l’entusiasmo crescente dei propri tifosi, che si sobbarcano il

viaggio al PalaVerde di Villorba, ma che si sono presentati in 4300 contro Cantù e in 4000 contro Montegranaro, più della Benetton padrona di casa. «Sono orgoglioso dei miei giocatori, anche chi ha giocato poco è stato decisivo e in quattro partite sono stati diversi i protagonisti». Segno di una forza del collettivo che cresce. Magari non serviranno ulteriori innesti, Mazzon sembra aver trovato la chimica giusta esaltando le caratteristiche degli uomini che ha, anche se si vocifera di un in-

teressamento per Andrea Michelori di Siena. Umana che sembra voler spiccare il volo nonostante l’esilio forzato a Villorba con la prospettiva di rimanere al PalaVerde fino a gennaio, se non oltre. Il rinnovo della convenzione tra Reyer e amministrazione comunale, che consentirebbe la partenza dei lavori di ampliamento, tarda ad arrivare. È l’unica nota negativa di una stagione iniziata in rincorsa in serie A che sta forse trovando una protagonista inattesa.

La Nba non gioca? Si va sulla portaerei va dalle previsioni: pioggia incombente. Mai, però, la stagione universitaria ha avuto un inizio tanto scintillante e atteso. Lockout Intanto l’orologio della Nba si è fermato. L’ultimatum di Stern ai giocatori, scaduto alle 23 di mercoledì, resta in sospeso dopo due giorni di nuove ed estenuanti trattative. E quando il commissioner Stern ha chiuso giovedì notte l’ennesima sessione, ha detto che, semplicemente, non c’era più nulla di cui discutere. La proposta di

Classifica Milano, Siena, Avellino, Varese 8; Caserta, Biella, Cantù 6; Venezia, Treviso, Pesaro, Sassari, Roma, Bologna 4; Montegranaro, Teramo, Cremona, Casale 0.

S Acea Roma (a.pit.) Ufficiale: Acea è il nuovo main sponsor di Roma: l’accordo è per questa stagione.

Stefano Gentile, 22 anni, e Alessandro, 19 oggi CIAMILLO

Stefano affronta Alessandro Come in cortile MAURIZIO NERI

Gentile contro Gentile. I due figli del grande Nando, avversari, per la prima volta in Serie A. Accade domani in Casale-Treviso. Stefano (22 anni, play della Novipiù) affronta Alessandro (19 anni oggi, ala della Benetton). Un fatto raro e speciale. Unico precedente, 3 anni fa un Milano-Treviso juniores. «Però giocavo poco – spiega Alessandro – non è stata una vera sfida». «Vinsi io, ma fu una cosa giocosa — risponde Stefano — stavolta sarà diverso». Al PalaFerraris l’assenza giustificata di papà Nando, in panchina a Veroli, verrà compensata da mamma Maria Vittoria. «Mamma fa il tifo per chi vince — dice Stefano — e consola chi perde». Alessandro si aspetta un sostegno bipartisan: «Mamma farà il tifo per tutti e due, ma non per le squadre». Sensazioni Che sensazione provate a giocare con-

tro in Serie A? «Bella, rara — descrive Alessandro — e molto piacevole». «Sarà strano — dice Stefano —, ma non siamo diretti avversari, Alessandro ha un talento pazzesco in futuro lo vedo in Nba, per me è una soddisfazione poter competere con lui a questi livelli». E il fratello ricambia: «Stefano è un ragazzo molto intelligente fuori e dentro il campo: uno che sa tenere una squadra in pugno». Il legame è forte: «Abbiamo cominciato insieme a giocare – racconta Stefano – nel cortile di casa. D’estate quando ci ritroviamo le sfide riprendono. E quando iniziano gli sfottò tra di noi, papà rincara la dose». «Da piccoli litigavamo — ricorda Alessandro —, adesso siamo molto legati. Il fatto di essere andati via di casa così giovani per giocare ci ha allontanati, ma ha rafforzato il rapporto. Ci sentiamo moltissimo su twitter».

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AMERICA INIZIO SPETTACOLARE DEL CAMPIONATO UNIVERSITARI0, I PRO’ NON FANNO PROGRESSI

La Nba è ferma? L’America del basket si consola con la partenza della stagione universitaria. Ieri notte si sono giocate 137 partite che coinvolgevano le squadre di Division 1. Ma la più attesa e scenografica è stata North Carlina (n.1 nel ranking stagionale) contro Michigan State sul ponte della portaerei US Carl Vinson ancorata nella base di San Diego (non per nulla si chiama Carrier, cioè portaerei, Classic) sotto gli occhi del presidente Obama. La grande preoccupazione deriva-

L’anticipo (l.b.-cam.ca.) Oggi alle 16.10, diretta La7, anticipo della 6a giornata Caserta-Pesaro (Cicoria, Weidmann, Pinto). Nella Pepsi esordio di Marko Tusek, al posto dell’infortunato Stipanovic. Sacripanti spera di recuperare Rose, stamattina l’ultima valutazione. Scavolini Siviglia al completo.

Roy Williams all’allenamento di North Carolina sul ponte della Carl Vinson AFP

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nuovo contratto collettivo è sempre la stessa: divisione dei ricavi 50-50 tra proprietari e giocatori (era 43-57 la scorsa stagione) con una maggiore rigidità nel salary cap, cioè minori possibilità di sforare il tetto per pagare di più gli atleti. Il cui sindacato ritiene non accettabile la proposta che sottoporrà comunque ai suoi iscritti: significa un limbo di una settimana. Se l’offerta dei proprietari verrà rigettata, i giocatori non ne avranno una migliore e la stagione al 90% salterà. Se accetteranno, partirà il 15 dicembre un campionato di 72 partite. Solo 10 in meno del normale, con un danno contenuto per gli stipendi dei giocatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO

Bologna torna da Lang, Avellino ha anche Lorbek (a.to g.n.) Bologna per il dopo Homan (e McIntyre che ha problemi fisici e dovrebbe lasciare la squadra) sta trattando il ritorno di Kris Lang finalista 2007 proprio con Bologna. La Virtus aveva cercato Pops Mensah Bonsu, ora però valutato da Siena e Milano con problemi vicino a canestro. Avellino ha tesserato Domen Lorbek, ingaggiato a inizio stagione ma finora infortunato.


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PALLAVOLO COPPA DEL MONDO IN GIAPPONE italia: 514954585150

Un’Italia serena Londra non è più un miraggio

la guida Il Brasile perde un altro punto La Serbia insiste (a.a.) La Germania di Guidetti sbriga la questione Algeria in un’ora facendo riposare le titolari. La Serbia lascia a secco il Giappone grazie alla precisione dell’attacco sopra al 50%. Nel big match di giornata il Brasile ha la meglio sulla Cina al tiebreak (il terzo) con Paula Pequeno trascinatrice (21).

Sud Corea travolta: la squadra cresce, convince e resta in testa. Costagrande super

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DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI SAPPORO (Giappone)

Bella e spietata. Impacciata e goffa qualche settimana fa nelle finali dell’Europeo, determinata a raggiungere i Giochi di Londra adesso. L’Italia di Massimo Barbolini (che stanotte alle 3 italiane ha affrontato il Brasile campione olimpico) non sa se raggiungerà lo scopo, ma quello che sta facendo vedere qui in Coppa del Mondo è molto diverso da quello che aveva mostrato in estate. E' stato così anche contro la Sud Corea, vittoria numero 6 di questa massacrante competizione itinerante, in cui le gladiatrici del terzo millennio vengono spostate da un Colosseo all'altro. Chiaro che più avanza il torneo e più le squadre che hanno perso le speranze di qualificarsi tendono a indirizzare le forze, ma la differenza in campo fra asiatiche e azzurre è stata imbarazzante. Tanto che il tecnico di Seul, Kim Hyung Sil, dopo il primo set, ha deciso di togliere la sua stella più luminosa, Kim Yeon Koung e risparmiarla per le prossime partite, in particolare per il derby con il Giappone (oggi). Battuta Se il servizio non è mai

stata una delle migliori armi delle italiane fino a oggi, con la Sud Corea si è rivelata decisiva. Barbolini, che come sempre cerca di stare in mezzo, si prende i complimenti, ma preferisce non montarsi troppo la testa, sa che in un torneo come questo la caduta di tensione è sempre all'ordine del giorno (vedi il Brasile finora che anche ieri ha rischiato grossissimo con la Cina): «La nostra battuta ha fatto danni – spiega realisticamente il tecnico -,

Quello che ci siamo detti nella riunione pre gara lo abbiamo confermato in campo

IERI 6ª GIORNATA: Italia-Sud Corea 3-0, Cina-Brasile 2-3 (23-25, 27-25, 25-21, 20-25, 15-17), Giappone-Serbia 0-3 (22-25, 20-25, 21-25); Dominicana-Kenya 3-1 (25-18, 25-14, 26-28, 25-19), Algeria-Germania 0-3 (10-25, 8-25, 19-25), Argentina-Stati Uniti 0-3 (12-25, 15-25, 19-25).

ma in questa occasione anche la ricezione coreana ha la sua responsabilità». «Quando siamo arrivate in Giappone non mi sono posta obiettivi, non mi aspettavo nulla. Volevo solo pensare a resettare quello che c'era stato in estate e voltare pagina», le parole della capitana, Leo Lo Bianco, possono sembrare estratte dal congelatore della banalità, invece ad ascoltarle in profondità si rivelano assolutamente autentiche.

OGGI 7ª GIORNATA: A Sapporo: 3 Italia-Brasile, Cina-Serbia, Giappone-Sud Corea. A Okayama: Dominicana-Germania, Argentina-Kenya, Algeria-Stati Uniti. DOMANI 8ª GIORNATA: A Sapporo: 3 Italia-Serbia, Cina-Sud Corea, Giappone-Brasile. A Okayama: Argentina-Germania, Algeria-Kenya, Rep. Dominicana-Stati Uniti. BRAKOCEVIC Il tecnico serbo Zoran Terzic ha detto che il bomber della sua squadra, Brakocevic, tenuto a riposo dopo l'intervento chirurgico a una mano dopo la vittoria dell’Europeo, è pronto per tornare in campo. Lo farà nelle prossime gare, forse già domenica, contro l'Italia, partita che chiuderà per le azzurre la terza e penultima fase di questa Coppa del Mondo.

Nuovo modo L’Italia ha trovato MASSIMO BARBOLINI C.T. ITALIA

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Ho giocato solo il 1˚set: sono stata «preservata» per la sfida chiave col Giappone KIM YEON KOUNG SCHIACCIATRICE SUD COREA

ITALIA SUD COREA

3 0

(25-15, 25-12, 25-17) ITALIA: Del Core 10, Lo Bianco 2, Arrighetti 7, L. Bosetti 13, Costagrande 18, Gioli 8; Croce (L). Non entrate: C. Bosetti, Barcellini, De Gennaro, Anzanello, Signorile. All. Barbolini. SUD COREA: Jung Ji-Youn 1, Kim Hee-Jin 5, Kim Yeon-Koung 3, Hwang Youn-Joo 3, Yoon Hye-Suk 2, Kim Se Young; Nam Jie-Youn (L), Park Jeong-Ah 9, Kim Min-Ji 2, Kim Hye-Jin 4, Choi Youn-Ok, Lee Bo-Lam 2. All. Kim Hyung-Sil. ARBITRI: Varthalithis (Gre) e Sakaide (Giap). NOTE - Spettatori: 700. Durata set: 20', 20', 21'; totale 61'. Italia: battute sbagliate 5, vincenti 8, muri 11, 2ª linea 8, errori 13; Sud Corea: battute sbagliate 5, vincenti 1, muri 4, 2ª linea 3, errori 17.

in questo torneo un nuovo equilibrio in campo: una coperta che sembra decisamente più lunga almeno dal punto di vista tecnico. Carolina Costagrande tornata nel ruolo di schiacciatrice si sta mostrando devastante (9 punti solo nel primo set con le coreane), uno dei migliori martelli al mondo (chissà se averla avuta un anno fa al Mondiale non avrebbe portato più lustro e risultati all'Italia), Lucia Bosetti, pur spostata in un ruolo non suo, sta rendendo molto sia in seconda linea che in attacco. Alla solidità di Gioli si è aggiunta l'esplosività di Arrighetti, che ha completato la sua maturazione tecnica ed emozionale. Lo Bianco e Del Core stanno confermando quello che si era già visto negli ultimi anni (di vittorie), mentre l'inserimento di Croce in seconda linea dà nuova stabilità ed equilibrio. I «problemi» non sono tutti cancellati, nessuna fatina è planata nel ritiro azzurro con la bacchetta magica, ma c’è un bel po' di serenità in più. E come dice Massimo Barbolini finché arrivano le vittorie è più facile anche ritrovare l'entusiasmo. Si tratta di continuare fino alla prossima settimana…

FORMULA Le 12 formazioni partecipanti si affrontano tutte contro tutte, le prime tre della classifica finale si qualificheranno per Londra 2012. PUNTI sono attribuiti come in Italia (3 al successo per 3-0 e 3-1, 2 per il 3-2, 1 punto alla sconfitta 2-3)

Carolina Costagrande, 31 anni, passa sopra al muro coreano GALBIATI

UN CONFRONTO CON LE PRECEDENTI EDIZIONI

Arrivare a 23 punti potrebbe bastare per il 3˚ posto, ultimo utile per i Giochi (a.a.) Questa è la quinta edizione della Coppa del Mondo donne col sistema del girone all'italiana con 12 squadre. Ha vinto sempre una squadra imbattuta, mentre nel maschile nell’ultima edizione il Brasile chiuse con una sconfitta e addirittura nel 1999 la Russia vinse con due. Per quanto riguarda il podio, che qualifica a Londra 2012, due volte la terza classificata ha chiuso con due sconfitte e due con tre.

Quest'anno è stata introdotto il sistema italiano con 3 punti ai 3 0 e 3 1, due alla vittoria e uno alla sconfitta al tiebreak, 0 punti alle altre sconfitte. Nelle precedenti edizioni sarebbe andata così. 1995: 1. Cuba 32, 2. Brasile 30, 3. Croazia 23 (4 sconfitte). 1999: 1. Cuba 33, 2. Russia 29, 3. Brasile 28. 2003: 1. Cina 32, 2. Brasile 29, 3. Usa 24. Italia 21 2007: 1. Italia 32, 2. Brasile 27, 3. Usa 25.

TELEVISIONE Sky trasmetterà tre gare al giorno in diretta in HD con due canali dedicati: Sky Sport 2 e Sky Sport Mondiale. GAZZETTA.IT Anche www.Gazzetta.it offre una ampia copertura della Coppa del Mondo coi resoconti e la cronaca punto a punto della gara delle azzurre. Sul blog http://dal15al25.gazzetta.it/, poi, video, retroscena e curiosità.

CLASSIFICA SQUADRE ITALIA USA GERMANIA CINA BRASILE SERBIA GIAPPONE R.DOMINICANA ARGENTINA SUD COREA KENYA ALGERIA

PT 17 15 14 13 12 11 10 6 6 4 0 0

G 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6

V 6 5 5 4 5 3 3 2 2 1 0 0

P 0 1 1 2 1 3 3 4 4 5 6 6

SV 18 15 16 16 16 13 12 8 6 5 2 1

SP 3 4 5 9 10 10 9 13 14 15 18 18

ALL STAR GAME A MONZA BATTUTA LA SELEZIONE DEGLI STRANIERI NELLA SERATA PER RICORDARE MARCELLO GABANA

Le stelle che brillano sono azzurre Italia: un buon test prima della Coppa del Mondo. Novità: la A-1 sarà a 20? ITALIA ALL STAR

3 2

(25-22, 19-25, 25-23, 19-25, 19-17) ITALIA: Travica 5, Zaytsev 14, Mastrangelo 11, Lasko 6, Savani 17, Birarelli 5; Bari (L), Parodi 7, Fei 9, Boninfante, Buti 5, Giovi (L), Sabbi 3, Rosso 1. All. Berruto. ALL STAR: Bjelica 8, Raphael, Juantorena 12, Lebl 5, Sokolov 24, Kaziyski 11; Henno (L), Roca 9, Grbic, Popp 5, Zingel 3, Rossini (L). All. Stoytchev e Zanini. ARBITRI: La Micela e Prandi. NOTE - Spettatori 3450. Durata set: 28’, 26’, 30’, 23’, 18’; totale: 125’. Italia: battute sbagliate 26,

meno per tre set, sul valore del test, come Mauro Berruto voleva prima della partenza per il Giappone. Ha avuto il tempo per provare Fei, al ritorno in azzurro dopo 13 mesi prima da opposto (nel terzo e quarto set), poi da centrale (nel quinto) come in allenamento. E’ la versione che ha funzionato di più, almeno ieri. Insieme alle battute di Zaytsev e le schiacciate di Parodi, Savani (il migliore: 17 punti) e Sabbi, ha portato dalla parte dell’Italia il quinto set (con ace di Fei a chiudere 19-17) e il successo nell’All Star 2011. Sotto l’occhio della telecamera slow motion, il moviolone che la Lega ha testato per la prima volta per poi forse proporlo in campionato.

DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI MONZA

L’Italia ricomincia dalla finale dell’Europeo. Come nella finale viennese di due mesi fa, Berruto riparte dal sestetto titolare Travica-Lasko, Savani-Zaytsev, Mastrangelo-Birarelli e Bari libero. E nella festa dell’All Star che al PalaIper di Monza ha ricordato Marcello Gabana, ultimo test prima della Coppa del Mondo, gli azzurri hanno battuto al quinto set la selezione dei migliori stranieri del campionato. Una squadra a trazione trentina (Juantorena-Kaziyski), con la staffetta Raphael-Grbic e la coppia di panchina Stoytchev-Zanini riappacificata dopo le polemiche di inizio stagione.

vincenti 11, muri 9, seconda linea 11, errori 36. All Star: battute sbagliate 13, vincenti 13, muri 9, seconda linea 8, errori 27.

Centrale-opposto Le girandole di cambi non hanno inciso, al-

Attacco di Alessandro Fei TARANTINI

Ampliamento Non è la sola novità di Lega. Ieri l’assemblea ha dato il via a un progetto singolare. Con l’obiettivo di contra-

stare la crisi (?), una commissione è già al lavoro per modificare i prossimi campionati. L’idea è di bloccare le retrocessioni dal prossimo (2012/2013) di A-1 (quelle di A-2 scenderebbero da 4 a 2), per arrivare in tre stagioni ad avere un campionato da 20 squadre (magari divise in due gironi da 10). «Speriamo che si produca un effetto a catena di risparmio» è l’auspicio del presidente di Lega, Diego Mosna, che non esclude di discutere con la Fipav una variazione delle quote stranieri, ma pensa anche che questa soluzione dovrebbe lasciare più spazio ai giovani italiani. Giappone In attesa di conosce-

re il futuro del campionato, la nazionale regala un presente meno oscuro. Domani l’Italia parte per il Giappone, domenica 20 contro la Russia comincia la rincorsa verso Londra.

Fuoricampo OSPITE

Cielo ha tifato per Raphael Ex pallavolista («Dai 9 ai 13 anni») e sempre appassionato grazie a papà che gioca ancora a volley, tifoso del suo Brasile campione del mondo, l’iridato di 50 stile libero e farfalla Cesar Cielo era ieri all’All Star. Ha incontrato Raphael, palleggiatore brasiliano dell’All Star.


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RUGBY HEINEKEN CUP AL VIA italia: 514954585150

Pericolo Castrogiovanni Aironi contro il mammut Davanti ai 6500 di Monza, sfida al Leicester del pilone azzurro «Parto dalla panchina, ma preparatevi a qualche scherzo» DAL NOSTRO INVIATO

SIMONE BATTAGGIA MONZA

Anche se sarà dall’altra parte, Monza lo accoglierà con un boato. Oggi alle 14.30 contro gli Aironi, Martin Castrogiovanni firmerà la 51esima presenza in Heineken Cup. Partirà dalla panchina, per una politica dell’alternanza dei piloni destri che a Leicester è legge, data la delicatezza del ruolo e l’attenzione religiosa che lo staff dedica alla gestione della mischia. «Io e Dan Cole ci alterniamo ed è giusto così — racconta il n. 3 azzurro riferendosi al compagno di club, pari ruolo nell’Inghilterra — anche se star fuori in una partita importante mi fa sempre incazzare. Spero di giocare una mezz’ora, ci tengo a far bella figura davanti ai tifosi italiani». Pedigree Leicester sta alla Hei-

neken Cup come il Real Madrid sta alla Champions League. Ha giocato cinque finali, dal 1996 a oggi, vincendone due e portando in tutta Europa un credo ovale fondato su mischia dominante e rigore tattico. Solo Tolosa, nella storia della Coppa Europa, vanta un pedigree più nobile. «È il torneo che dà più prestigio al club — sottolinea il pi-

mo contro i migliori, è il test perfetto per mostrare quanto valiamo. In Celtic, contro Munster e Glasgow, nonostante le sconfitte non abbiamo subito mete. Ho cambiato poco nel XV proprio per tutelare gli equilibri in difesa». Castro giocherà contro i compagni di sempre in azzurro: Ongaro e Perugini, Bortolami e Masi, ma anche Aguero e D’Apice. «Lì ho sentiti alla vigilia, ci siamo presi in giro come al solito, mi hanno detto che sono un coniglio perché non gioco titolare. Magari in campo farò qualche scherzo. Non a Totò Perugini, con lui in campo è meglio non scherzare, ma a Ongaro sì. Quando giocava in Inghilterra, insegnavo a miei compagni la parola "nano" e dicevo loro di chiamarlo così a ogni mischia. Andava via di testa». Calore Saranno almeno in

Martin Castrogiovanni, 30 anni, nel test del 2010 contro le Figi. In azzurro vanta 82 caps e 11 mete FOTOPRESS

In tv dalle 14.30 su Sky 3 e 3D MONZA — La 17ª Heineken Cup, la Coppa Europa di rugby, si è aperta ieri sera e si chiuderà con la finale di Twickenham il 19 o 20 maggio. Sei i gironi da quattro squadre, con 7 inglesi, 6 francesi, 4 irlandesi, 3 gallesi, 2 italiane e scozzesi: promuoveranno ai quarti (sfida secca, come le semifinali) le vincenti dei gironi e le due migliori seconde per punti in classifica. Favorito il Leinster campione, oltre a Munster e Tolosa: le tre squadre si sono divise gli ultimi quattro trofei. Le italiane non hanno mai raggiunto i playoff. Il migliore bilancio ce l’ha Tre-

viso, la squadra più presente con 78 partite giocate, 16 delle quali vinte. Domenica Saracens-Treviso (gir. 5; ore 16). Ieri. Gir. 2: Racing-Cardiff 20-26 (Lo Cicero/R fino al 69’). Gir. 6: Harlequins-Connacht 25-17. Oggi. Gir. 1: Scarlets-Castres; Munster-Northampton. Gir. 2: London Irish-Edimburgo. Gir. 3: Montpellier-Leinster. Gir. 4: Aironi-Leicester (14.30, dir. Sky 3); Ulster-Clermont. Gir. 5: Ospreys-Biarritz. Domani. Gir. 3: Glasgow-Bath. Gir. 5: Saracens-Treviso. Gir. 6: Tolosa-Gloucester.

lone nato a Paranà —. L’anno scorso l’eliminazione ai quarti col Leinster fu pesante, ma col salary cap che vige in Inghilterra, fare la concorrenza a francesi e irlandesi è dura». Farsi rispettare Contro una co-

razzata del genere gli Aironi sognano il colpo, che già riuscì l’anno scorso quando batterono 28-27 i vicecampioni d’Europa di Biarritz. «Questa deve essere la stagione del rispetto — racconta l’allenatore Rowland Phillips —. In Heineken giochia-

6500, oggi al Brianteo, per il primo dei tre incontri degli Aironi alle porte di Milano, dove la platea è più vasta. Se la risposta in prevendita è stata ottima — 3500 i posti ancora disponibili, botteghini aperti dalle 11; diretta su Sky Sport 3 e sul canale 3D —, un po’ del merito sta nascosto sotto la barba di Castro e nell’affetto che suscitano gli azzurri, nonostante un Mondiale non certo trionfale. «L’amarezza c’è, ma l’Irlanda che ci ha eliminato ha giocato meglio di noi», sostiene Castro. La lite con Bocchino? «Questo è rugby, non calcio o pallavolo. È uno sport di contatto e i litigi ci stanno, specie quando si è nervosi. Gli ho chiesto scusa, ho sbagliato io, ma sono cose che capitano. Per essere piccolo, però, ha le palle». Il futuro? «Sto bene, vorrei giocare fino a Inghilterra 2015. Vestire l’azzurro nella mia Leicester sarebbe straordinario».

IL CASO AL MONDIALE

Una bionda costa a Tindall l’addio all’Inghilterra

La vendetta della Corona. Mike Tindall (foto AP), capitano dell’Inghilterra e marito di Zara Phillips, la nipote della regina —, non giocherà più in nazionale. La federazione inglese (Rfu) l’ha infatti cancellato dal gruppo di Elite — multandolo per 25.000 sterline — per la serata passata a Queenstown (isola Sud della Nuova Zelanda) in compagnia di una ragazza bionda, appena sei settimane dopo il matrimonio reale. Il capitano era stato ripreso all’interno di un locale della città mentre abbracciava e poi riceveva un braccio sulla fronte. «Il comportamento di Mike Tindall è inaccettabile per un giocatore dell’Inghilterra: ha infranto seriamente il codice di condotta della federazione» ha detto Rob Andrew. A 32 anni e dopo 75 caps, il centro iridato nel 2003 aveva poche speranze di proseguire la carriera internazionale, ma un addio del genere è umiliante. La Rfu ha anche multato per 5000 sterline James Haskell e Chris Ashton, per aver attirato una cameriera nella loro stanza dell’albergo di Dunedin. Nei loro confronti non è stata però riconosciuta l’accusa di molestie verso la donna.

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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

GOLF IL RITORNO

L’aria d’Australia ritempra il Fenomeno Non vince da Melbourne 2009, guida Sydney dopo 2 giri: «Ritrovo fiducia»

cklaus), è l’unico atleta di sempre ad aver guadagnato un miliardo di dollari. Eppure, a ottobre, è uscito addirittura dai primi 50 (per la prima volta dal 1996). Due anni fa è andato per aria come uomo e come atleta, travolto da troppe storie extraconiugali, da allora, non vince un titolo (dopo 95 sigilli), e da 11 mesi non era in testa in un torneo. Chiaro, no? Tiger Woods è di nuovo l’unico uomo al comando in un grande torneo con ricco field: dopo due giri dell’Open d’Australia di Sydney, guida con 135 colpi (68 67), staccando due uomini di casa, Peter O'Malley, di un colpo, Jason Day, di due. Non era in testa al gruppo dal terzo giro del World Challenge del dicembre 2010, soprattutto perché non stava così bene fisicamente da troppo tempo, dopo i tanti, recenti acciacchi, gli ultimi dei quali gli hanno fatto saltare la metà della stagione per problemi al ginocchio e al tendine d’Achille sinistro.

Non solo bello Berdych batte Murray Stop Djokovic La nuova fidanzata carica il ceco: oggi semifinale contro Federer (800 match vinti!). La spalla ferma il n. 1: salta il Masters?

A SINGAPORE

Dodo Molinari stop per pioggia La pioggia stoppa il 2˚ giro del Singapore Open (par 71), dell’European Tour (4.350.000 e). Guida Morrison (Ing, 62 68) con 130 colpi, uno meno di Edoardo Molinari, ex co capolista, fermato dopo 10 buche a 2 (tre birdie e un bogey). Francesco Molinari sale dal 50˚ al 30˚ con 138 (69 69).

VINCENZO MARTUCCI

«Rieccolo»: 10 lettere, verticale. Chi è? Trattandosi di golf, sembra un cruciverba da prime pagine della Settimana Enigmistica: una sola definizione è sufficiente per trovare lo soluzione. Per i non «addicted», aggiungiamo: per un decennio, non è stato solo il numero 1 del mondo, ha letteralmente dominato il green;, è il secondo plurivincitore Slam di sempre con 14 Majors (a 4 tacche dal primato di Jack Ni-

ger era ottavo a 3 colpi dal leader, l’australiano, Jarrod Lyle. Nel secondo ha fatto il sorpasso con 7 birdie e due bogey. «Ho giocato bene. Ho l’impressione di non aver sbagliato un colpo e anche se ho finito a -5, penso che avrei potuto chiudere 8 o 9 colpi sotto il par. In qualche circostanza non sono stato fortunato, con palline che hanno sbordato sulla buca. Sto giocando nella maniera in cui gioco quando mi alleno a casa, ma non riuscivo a replicarlo una volta in torneo», racconta il 35enne Woods, che due fa anni firmò l’ultimo torneo proprio in Australia, ma a Melbourne. Ma torna a ruggire: «Questo è il miglioramento. E succede proprio così. E quando comincia ad arrivare, ricostruisce la fiducia».

del Masters 1000 di Parigi-Bercy, se fu vera gloria il successo contro il numero 3 del mondo, Andy Murray, oppure se è soprattutto lo scozzese a cadere ancora una volta nella trappola dei nervi. E se la nuova compagna, la modella Ester Satorova, lo stimola più della fidanzata storica, la collega, Lucie Safarova. Stop Di fatto, Berdych ci mette 3 ore e un quarto per domare Murray, e portare sul 3-1 il bilancio dei testa a testa, stoppando dopo 17 vittorie consecutive lo scozzese (falloso nei colpi-chiave, servizio-rovescio). Contro Federer, vanta 4 vittorie in 13 confronti, ed è 3-1 negli ultimi 2 anni. Federer che, pur in cattiva giornata, vince contro «Pico» Monaco il match numero 800: settimo ogni epoca, ma lontano dal record di 1.242 di Jimmy Connors. Doppio Stop La rinuncia del nu-

Rimonta Dopo il primo giro, Ti-

Tiger Woods, 35 anni, statunitense, 95 tornei vinti, ritrova il sorriso REUTERS

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TENNIS IL COLPO

italia: 514954585150

Riecco Tiger Dopo un anno torna in testa in un torneo!

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Thomas Berdych, 26 anni, e la neo-fidanzata, Ester Satorova REUTERS

Quando Thomas Berdych vince sul veloce, non si sorprende nessuno. Il potenziale offensivo del perticone ceco (1.96 per 91 chili) è importante, dal servizio ai colpi da fondo. Quando perde il numero 6 del mondo, non si sorprende ugualmente nessuno, tante sono state le cadute di tensione (e di attenzione) del biondo 26enne. Un giocatore che sa far tutto, che ha guastato la festa di tutti i più forti, ma, finora, non è esploso al massimo livello. Vedremo oggi, contro Roger Federer, nelle semifinali

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The Lakes (par 72) a Sydney (Aus, 1.120.000 euro, par 72), 2˚ giro: 1. Tiger Woods (Usa, 68 67), 135 (-9); 2. O'Malley (Aus, 70 66) 136; 3. Day (Aus, 69 68) 137; 4. Watson (Usa, 68 70) 138; 5. Watney (Usa, 66 73), Jones (Aus, 69 70) ,Lyle (Aus, 65 74) . Chalmers (Aus, 67 72) 139; 9. Scott (Aus, 69 71) . Choi (Cor, 73 67) 140.

mero 1, Novak Djokovic, che lascia via libera a Jo-Wilfried Tsonga verso la semifinale di oggi contro il bombardiere John Isner, avrà strascichi importanti. Nei chiacchiericci, perché avrebbe rischiato la spalla già sinistrata, ingolosito dal bonus da 1.6 milioni di euro salva-Masters 1000 dell’Atp, e nel prosieguo della stagione, perché dovrà probabilmente disertare il Masters del 20 novembre a Londra per non pregiudicare la preparazione del 2012. Come suggerisce via internet (www.whosay.com/novakdjokovic) : «Ho raggiunto i miei limiti e, dopo il match contro Troicki, lo stato della spalla si è aggravato. Perciò, devo privilegiare la salute e mi ritiro, anche se sono un professionista e vorrei giocare fino all’ultima goccia di energia. La mia stagione è stata lunga e faticosa, ho giocato al massimo tutti i match e ora il mio corpo mi supplica di farlo riposare». v.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Parigi Bercy (Fra, 2.750.000 e, indoor), quarti: Tsonga (Fra) b. Djokovic (Ser) per rinuncia; Isner (Usa) b. Ferrer (Spa) 6-3 3-6 6-3; Federer (Svi) b. Monaco (Arg) 6-3 7-5; Berdych (Cec) b. Murray (Gbr) 4-6 7-6 (5) 6-4.

CICLISMO DIRETTA TV SU RAISPORT 2 DALLE 19

y Derny, sfide di artisti a 70 orari Oggi l’Europeo nel velodromo di Montichiari: le motorette tra brividi e spettacolo va in entomologia, o forse un entomologo che si cimentava in meccanica — che con i figli preparava queste speciali motorette per una gara unica nel suo genere: la Bordeaux-Parigi, 560 km, partenza nel cuore della notte, prima parte in bici, seconda dietro derny, prima edizione nel 1891 (poco più di 26 ore e mezza), ultima nel 1988 (circa 14 ore). Una folle avventura. E due chiappe in fiamme.

MARCO PASTONESI

I più grandi coleotteri che si possano immaginare: lenticolari, rumorosi, mostruosi. Così antichi da sembrare preistorici, o forse così avveniristici da rivelarsi fantascientifici. E così giganteschi da appartenere al «Libro Guinness dei primati». E così ciclopici da avere addirittura quattro ruote, perdipiù in linea: le prime due motorizzate, le altre due pedalate.

Arte In pista, il derny è un’arte.

Padellone Oggi, nel velodromo

Fassa Bortolo di Montichiari (Brescia, 250 metri), qualificazioni alle 11, finale alle 19 (diretta su RaiSport2), va in pista il campionato europeo dei derny, i più grandi coleotteri — motorizzati e pedalati — che si possano immaginare. La perfetta simbiosi e osmosi fra moto e bici, fra allenatore e corridore, fra velocità e vento, fra scacchi e ciclismo. Davanti l’allenatore sulla moto: leggera, scheletrica, da 80 cc, monomarcia, due tempi (va a miscela benzina-olio), pedali (un «padellone» anteriore fino a 75 denti, un pignone dietro fino a 12) e un parafango carenato poste-

Christian Dagnoni, uno dei più affermati piloti di derny, incita un compagno davvero speciale, Paolo Bettini, alla Sei Giorni di Milano 2008 foto BETTINI

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i corridori all’Europeo (2 batterie da 6), organizzato dalla Smo di Fabio Perego. Piloti leggendari come l’olandese Joop Zijlaard, che guiderà il connazionale Peter Schep (favorito). Poi il tedesco Lampater, il tricolore Cazzaro e a Ciccone. Finale alle 19.

riore. Dietro il corridore sulla bici: uno che ha il gusto di girare (20 km, 80 giri, per le qualificazioni a 6; 30 km, 120 giri, per la finale a 8) a 70 all’ora, di giocare a battaglia navale o spaziale però a forza di pedali, di trasformare un carosello medievale in un videogioco elettronico. Chiappe Derny era il cognome

di un certo Roger, un parigino — un meccanico che si applica-

E l’artista è proprio l’allenatore: la sua posizione serve a tagliare l’aria al corridore e dirottarla sugli avversari. L’allenatore ideale — dicono — dovrebbe avere braccia e gambe corte, busto lungo, senso della posizione, colpo d’occhio, sensibilità e complice intesa con il proprio atleta. Questione di tecnica e tattica, forza e resistenza, ma anche di brividi e spettacolo. Il corridore deve capire la posizione giusta: e scivola, a destra e a sinistra, dietro il derny finché la trova. Per aiutarsi, c’è anche un particolare test: si sputa sulla schiena dell’allenatore, poi si vede da che parte scivola la saliva. Proprio come fanno certi coleotteri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OMAGGIO A SASSI

Taccuino IL VARESINO DELLA LIQUIGAS

Basso a Belluno per il Giro Oggi alle 10, a Belluno, nella sede di Confindustria Dolomiti, Ivan Basso presenterà le tappe bellunesi del Giro 2012. La corsa rosa prevede l’arrivo a Cortina (17ª tappa, 23 maggio) e la partenza il giorno dopo da San Vito di Cadore.

Il «Sigillo Longobardo» alla memoria di Aldo Sassi. Il riconoscimento per il professore comasco, morto il 13 dicembre 2010, è stato assegnato ieri al Teatro La Scala di Milano nel corso della «Festa dello Statuto»: l’ha ritirato la moglie Marina. La Regione Lombardia riserva questo premio a quei cittadini che si sono contraddistinti per valore professionale o altruismo FOTO BETTINI

LIDO DI VENEZIA, ORE 9.30

Domani si pedala con Viviani Volete pedalare con Elia Viviani? Potete farlo do mani al Lido di Venezia: due giri di un circuito piatto, 40 chilometri. Ritrovo alle 9.30 alla stazione dei traghetti, partenza alle 10. Oltre al corridore della Liquigas, in bici anche i d.s. Zanatta, Slongo e Mariuzzo. E alla fine "ter zo tempo" tutti insieme, mangiando quello che i pescato ri prendono la mattina stessa.

MARTEDÌ A MADRID

Valverde-Movistar, primo atto Lo spagnolo Alejandro Valverde, 31 anni, squalifi cato per due stagioni per l’Operacion Puerto, nel 2012 tornerà in gruppo con la Movistar di Unzue: martedì pre senterà la nuova maglia a Madrid.

PIRATERIA INFORMATICA

Landis, 1 anno con la condizionale Dodici mesi di carcere, con la condizionale: è la condanna inflitta dal Tribunale di Nanterre (Fra) a Floyd Landis. L’americano, re del Tour 2006 e poi positivo al testosterone, era accusato di accesso non autorizzato ai computer del laboratorio di Chatenay Malabry.

CICLOCROSS

Un buon Franzoi 3˚ in Francia (m. gaz.) Nel cross di Nommay (Francia), vinto dall’idolo di casa Mourey, terzo posto per Enrico Fran zoi (Selle Italia Guerciotti): 6˚ Cominelli, 10˚ Silvestri. Og gi a Paterno (Potenza) 4ª tappa del Giro di cross.


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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTZIE & RISULTATI

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Passaporto biologico

Progetto Cvd per la salute Un passaporto biologico per giovani tra i 16 e i 24 anni che praticano ciclismo, atletica, sci di fondo e nuoto, è la novità annunciata dal ministro per la salute Ferruccio Fazio come ultimo, in ordine di tempo, programma lanciato dalla Cvd, la commissione di vigilanza sul doping. Il progetto, che prevede anche l’allargamento alle categorie amatoriali, avrà la durata di tre anni e la collaborazione (e il cofinanziamento) delle regioni Toscana, Veneto ed Emilia Romagna e parte con un finanziamento di 250 mila euro. I giovani e gli amatori dovranno sottoporsi gratuitamente, ma periodicamente, a controlli ematici per la valutazione di ematocrito, emoglobina e reticolociti, in laboratori regionali convenzionati.

Sci nautico DUE VOLTE IRIDATO

Cade a 130 km/h Morto Robertson

Stephen Roberston, 37 anni

L’ex campione del mondo 1999 e 2001, Stephen Robertson, è morto nel corso di un allenamento in Australia sull’Hawkesbury River mentre sciava sull’acqua a 130 km/h. Amici e sanitari hanno tentato di rianimarlo da un collasso. L’autopsia stabilirà le cause della morte a 37 anni. «Questo tipo di incidente non è frequente» ha detto un ispettore di polizia, mentre secondo un nipote, la velocità non è stata causa della morte perché a Stephen era già capitato di perdere l’equilibrio e cadere in acqua a velocità maggiori. Fratello di Barry e John, entrambi campioni, due anni fa Robertson aveva deciso di riprendere le gare. Si stava allenando per la 50ª «Bridge to Bridge», gara di 112 km alla quale doveva partecipare con altri nove membri della famiglia.

Baseball OGGI L’EUROPEAN TOUR

La Mlb a Parma c’è pure Fielder Oggi arriva a Parma l’European Big League Tour, la tournée dei giocatori Mlb, alla 4ª e ultima tappa (dopo Utrecht, Amsterdam e Praga). Nato da un’idea del lanciatore olandese dei Baltimore Orioles, Rick VandenHurk, il tour mette i campioni a disposizione del pubblico e dei ragazzini. La star sarà Prince Fielder, 1ªbase dei Milwaukee Brewers, mvp dell’ultimo All Star Game. Presenti anche Roger Bernadina (Washington), Adam Jones e Jeremy Guthrie (Baltimore), Dexter Fowler (Colorado) , Mike Stanton (Florida), Greg Halman (Seattle), oltre a due grandi ex come Tony Clark (commentatore di MLB Network) e Bobby Bonilla (vinse le World Series 1997). Ai clinic (dalle 13 al Quadrifoglio) sono iscritti 400 ragazzi tra gli 8 e i 15 anni che arriveranno da tutta Italia

Sci L’INIZIATIVA DELLA NAZIONALE

Caschi e tute all’asta: in pista per Genova «In pista per Genova». Lo nazionale azzurra di sci alpino si mobilita per gli alluvionati di Genova. L’idea è di Camilla Alfieri, gigantista azzurra nata e cresciuta a Genova, testimone del disastro che una settimana fa ha colpito la sua città. «Ho chiesto aiuto a Luca Bormolini (biathleta) per il sito e a mio fratello per il logo, mi sono consultata con Giulia Gianesini e poi ho chiesto ai colleghi la disponibilità a donare qualcosa da mettere all’asta: ho ricevuto subito tante adesioni, la pri-

ma è stata Denise Karbon». L’elenco degli azzurri che hanno aderito all’iniziativa è lunghissimo, da Federica Brignone ai Moelgg, dalle sorelle Fanchini e Curtoni a Werner Heel, da Giuliano Razzoli a Daniela Merighetti. «Ho pensato che il legame di Genova con lo sci e la montagna è sempre stato forte — spiega la Alfieri, che in estate si è allenata con l’Esercito e dopo Soelden tornerà in gara sulle piste europee —. Ora sta a noi ricambiare il supporto, chiedendo l’aiuto di tutti gli ap-

passionati di sci sparsi per l’Italia». Asta Su e.bay saranno messi all’asta gli oggetti donati dagli azzurri, a partire dal casco di Peter Fill indossato ai Mondiali di Garmisch alla tuta olimpica di Chiara Costazza, primi due già a disposizione dei tifosi (resteranno all’asta per una settimana»). «L’idea è che il ricavato finisca direttamente alle famiglie delle vittime, attraverso la comunità di via Ferraggiano, ancora più unita da quello che è successo» spiega la Alfieri. Sul sito (www.inpistapergenova.it), sulla pagina di facebook che in poche ore ha già raccolto centinaia di adesioni, si potranno monitorare tutte le aste che nei prossimi giorni verranno inserite su ebay. «So che anche Valentina Arrighetti, genovese come me e centrale dell’Italia di pallavolo — continua la Alfieri — sta cercando di organizzare qualcosa, sarebbe bello farlo insieme». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CONTROLLI OK

Innerhofer parte per il Canada L’ultima risonanza ha rassicurato Christof Inner hofer dopo il trauma cranico rimediato in una caduta in allenamento. Innerhofer ha avuto il via libera dai medici per partire lunedì con i compagni per la trasferta nordamericana, il ritorno in allenamento, a Nakiska (Can), sarà graduale. Le gare di Lake Louise sono in programma il 26 e 27.

Atletica

Orientamento

ADDIO ARIS Howard Aris, presidente della federazione giamaicana, è morto giovedì a 75 anni. «Sono triste. L’atletica ha perso un grande appassionato» ha scritto su Twitter Usain Bolt.

A VENEZIA Saranno 4460 domani a Venezia per il 32˚ Meeting Orientamento Venezia (MOV). In gara 518 team da 40 nazioni nei punti più suggestivi di Venezia, che saranno teatro nel 2014 della sprint iridata.

TAMGHO RECUPERA (l.e.) Reduce dall’infortunio alla caviglia destra del luglio scorso agli Europei under 23 di Ostrava (R.Cec), ieri Teddy Tamgho ha fatto il punto. «Il mio obbiettivo è la finale del triplo a Londra. Ora la caviglia sta bene, nonostante le due viti ancora nel malleolo. Dopo due mesi di rieducazione, fra una paio di settimane riprenderò il lavoro con Pedroso». Dubbio sugli Europei di Helsinki.

Baseball ADDIO DONNABELLA (m.c.) È morto a 84 anni Doriano Donnabella, fondatore, nel 1946, del Milano Baseball. Del club, il più antico d’Italia, Donnabella è stato anche giocatore, segretario e legale.

Boxe L’eterno Rahman sfidante mondiale (r.g.) La Wba ha designato sfidante del campione in carica dei massimi il russo Alexander Povetkin (22), il 39enne Hasim Rahman (Usa 50-7-2), in attività dal 1994. Nel 2001 mise ko Lennox Lewis, per la cinture Ibf e Wbc, ma nella rivincita finì ko 4. Aveva riprovato nel 2006, pari con Toney, battuto da Maskaev. Nel 2008 perse con Wladimir Klitschko (56-3) ko 7. Tornato nel 2010 ha ottenuto cinque vittorie su avversari modesti. Adesso la quinta opportunità iridata. LOMBARDI A completamento dei risultati degli Assoluti lombardi: 64 Cammarano (Fighting) b. Caserio (Virtus); 69: Esposito (Lauri) b. Zito (Pavia). BUCCHERI (r.g.) A Roma nella struttura Tendastrisce, il medio Max Buccheri (11-1-1) sui 6 round contro Janos Petrovics (Ung. 12-15-1).

Canottaggio Postiglione nominato allenatore dell’anno

Peter Fill, 29 anni oggi, ha messo all’asta il casco di Garmisch AP

VARESE — Comunicati i premi Fisa: miglior tecnico per al seconda volta (la prima nel 2006) l’italiano Gianni Postiglione, c.t. della Grecia, che ha portato all’oro mondiale il doppio pl femminile Giazitzidou-Tsiavou, scelto come miglior equipaggi femminile. Miglior equipaggio maschile il 2 senza neozelandese Hamish-Bond, mentre l’ucraina Lysenko è l’Adaptive dell’anno.

Pallanuoto L’OTTAVA GIORNATA

Ippica DOMANI

Ginnastica

Nell’anticipo vince il Brescia

Dettori a Roma con Overdose

ACROBATICA Questa mattina, con l’esercizio di equilibrio maschile e quello dinamico femminile si aprono le qualificazioni alla finale di World Cup di acrobatica a Forlì. Seguirà la prova mista misto di equilibrio e poi quella dinamica femminile. Le migliori sei squadre delle cinque categorie in gara alle finali di domani.

Alpinismo IN EDICOLA Nell’anticipo dell’8a giornata, dominio del Brescia contro un Camogli distratto in difesa. Brillano Christian Presciutti, Nora (nella foto LIVERANI) e Binchi. Tra le sfide di oggi, in Acquachiara-Pro Recco, la prima volta contro i fratelli Porzio: Franco presidente dei napoletani, Pino allenatore dei campioni d’Italia. BRESCIA-CAMOGLI 19-11 (6-2, 4-0, 5-3, 4-6) Brescia: Del Lungo, Miotto, C.Presciutti 4, Legrenzi 1, Loncar, Calcaterra R. 1, Mammarella 2, Nora 3, Binchi 5, Elez 1, Giorgi 2, M.Gitto, Dian. All. Bovo. Camogli: Ferrari, Morena 1, N.Presciutti, S.Luongo, L.Fondelli 3, Cupido 2, Valentino, Bruni, I.Sukno, Nikic, Astarita 3, Sadovyy 2, Gardella. All. Nikolic. Arbitri: Bianchi e Fusco. Note: sup. num. Brescia 12 (8), Camogli 11 (6). Usc. 3 f. Elez 1˚ t., Giorgi 4˚ t. Oggi (ore 15): Posillipo-Bogliasco, Enel Civitavecchia-Ellevi Nervi, Igm Ortigia-Carisa Savona, Strano Light Catania-Florentia, Carpisa Yamamay Acquachiara-Ferla Pro Recco (16.30). Class.: Savona, Brescia* 19; Pro Recco 18; Acquachiara 16; Posillipo 12; Nervi 9; Ortigia, Bogliasco, Camogli* 7; Florentia 6; Civitavecchia 3; Catania 0. (*una partita in più) DONNE La 7a giornata (ore 15): Imperia-Orizzonte, Messina-Fiorentina, Ortigia-Padova (13.30), Firenze-Bologna, Pro Recco-Volturno.

Dopo i due secondi posti di domenica scorsa, Lanfranco Dettori torna a Roma. Domani infatti Frankie sarà a Capannelle per montare Overdose, il fuoriclasse ungherese autentica icona nel suo Paese che dopo un’inizio di carriera sfolgorante (ha vinto le prime 14 corse che ha disputato, fra cui l’Abbaye de Longchamp 2008 poi cancellato in quanto non tutte le gabbie si aprirono assieme) è incappato in un brutto infortunio che lo ha limitato pesantemente. Overdose, che ora ha sei anni, sarà al via nel Premio Aloisi (gruppo 3, metri 1200) già vinto dal campione ungherese nel 2008 con in sella Andreas Suborics (foto GAROFALO). Overdose rientra dal 14 giugno, giorno del quarto posto nelle King’s Stand al Royal Ascot. Dettori domani a Roma monterà anche Lisa’s Strong nel Premio Buontalenta (listed). GP TRINACRIA Oggi a Palermo c’è l’ennesimo GP per i quattro anni. La milanese Nalda Nof (P. Gubellini), già a segno quest’anno nell’Europa Filly e nel Continentale Filly, è la nettissima favorita della corsa e cerca il terzo GP della carriera. Norton Ans, Napoleone Lans e Ninio sono gli avversari.

Epoca, 150 pagine tutte su Bonatti A due mesi dalla scomparsa di Walter Bonatti, Epoca è in edicola con un numero dedicato al leggendario alpinista ed esploratore. Bonatti, nell’arco della sua carriera, collaborò a più riprese e lungamente con il magazine in qualità di esploratore, giornalista e fotoreporter, «regalando a una generazione di italiani un'avvincente serie di reportage da ogni angolo del mondo». Nelle pagine di Epoca rivivono quelle eroiche imprese, i successi e le sconfitte, i drammi e le vittorie dell’alpinista, dal K2 al Monte Bianco, ma anche le esplorazioni ai quattro angoli del pianeta, tra deserti e ghiacci, vulcani e giungle: 150 pagine di appassionanti racconti in prima persona e di spettacolari fotografie in larga misura inedite, concesse in esclusiva a Epoca dalla famiglia Bonatti.

Uomini: 200 sl Mellouli (Tun) 1’50"08, 5. Phelps 1’50"35, 12. Lochte 1’51"37; 100 fa Kishida (Giap) 53"65, 3. Phelps 53"88, 8. Lochte 54"85. Donne: 200 sl Schmitt 1’58"98, 19. Manaudou (Fra) 2’03"25, 42. Spagnolo 2’07"28.

SEDI MONDIALI Oltre a Londra ieri il consiglio della Iaaf riunito a Montecarlo ha deciso le sedi di altri Mondiali. Mezza maratona 2014: Copenhagen (Dan). Continental Cup 2014: Marrakech (Mar). Mondiali indoor 2014: Sopot (Pol). Mondiali juniores 2014: Eugene (Usa).

Hockey ghiaccio Euro Challenge Austria-Italia 2-3 (m.l.) Nel primo impegno all’Euro Challenge a Miskolc (Ung), Austria-Italia 2-3 (0-0, 1-1, 1-2) grazie a una tripletta di Robert Sirianni, al debutto nel Blue Team. In porta Tragust. Unica nota stonata i 10’ di penalità inflitti a Diego Iori per cattiva condotta. Oggi Ungheria-Italia (17.30).

Hockey prato NONA DI A (g.l.g.) Oggi la nona di serie A: Cernusco-Amsicora; Butterfly Roma-Suelli; Bra-De Sisti Roma; Bologna-Bonomi; Valverde-Tevere. Classifica: Bra 24; De Sisti 16; Amsicora, Tevere, Suelli 13; Cernusco 11; Valverde, Bonomi 9; Butterfly 7; Bologna 1.

Ippica Napoli: 3-14-12-7-2 7ª corsa - m 2000: 1 Royal Force-(S.Landi); 2 Basvik di San Jore; 3 Mild Bee; 4 Smidolf; 5 Vittoria Day. Tot.: 7,57; 2,79, 3,65, 2,30 (103,99). Quinté: e 23.492,30. Quarté: e 1.008,30. Tris: 408,26. OGGI QUINTÉ A SIRACUSA Al Mediterraneo (inizio convegno alle 14.50) scegliamo Tapioka Express (4), Alca Desert (8), Meneghino (10), Alonso Dance (6), Yoram (7) e Viking Med (1). SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.25), Bologna (14.30), Taranto (15), Aversa (15.05) e Palermo (14.45). Galoppo: Varese (14.40).

Nuoto Thorpe, ancora un test a sl a Tokyo (al.f.) Nell’ultima tappa di coppa del mondo oggi e domani a Tokyo (Giap, 25 m), Ian Thorpe scenderà in vasca in 100 sl, 100 farfalla e 100 misti. Si rivede Alain Bernard nei 100 sl. MANAUDOU LONTANA (al.f.) Nella batterie del Gp di Minneapolis (Usa, 50 m), Laure Manaudou nuota i 200 sl al debutto stagionale in vasca lunga in 2’03"25, lontana dalla Schmitt e dalla connazionale Muffat (2’00"86). Michael Phelps accede alle finali di 200 sl (Lochte eliminato) e 100 farfalla.

Pallamano ANTICIPO (an.gal.) Nell’anticipo della 6ª di Élite, Teramo-Conversano 29-33 (15-15). Oggi: ore 18.30 Ancona-Bressanone, Trieste-Ambra; 19 Fasano-Bologna, Pressano-Mezzocorona, Noci-Bolzano. Classifica: Bolzano 15; Conversano*, Trieste, Bressanone 12; Fasano, Noci, Pressano 9; Teramo* 6; Ambra, Bologna, Ancona 3; Mezzocorona 0. (*: una in più).

Pallanuoto Agli Europei Italia-Ungheria Sorteggiati i gironi degli Europei di Eindhoven (Ola) del 16-29 gennaio. Settebello nel gruppo A con Turchia, Ungheria, Olanda, Macedonia e Grecia; nel gruppo B Croazia, Serbia, Montenegro, Spagna, Romania e Germania. Tra le donne, Setterosa nel gruppo B con Grecia, Spagna e Germania; nel gruppo A Olanda, Russia Ungheria e Gran Bretagna.

Pesi MONDIALI Ai Mondiali di Eurodisney, nessun piazzamento per gli azzurri Giorgio De Luca (77 kg) e Clemente Mannella (85 kg): il primo ha fallito le tre prove dello strappo a 145, il secondo quelle dello slancio a 166 kg. Uomini. 77 kg: 1. Lu Xiaojun (Cina) 375 (170+205); 2. Su Dajin (Cina) 372 (166+206); 3. Sa Jaehyouk (S.Cor) 360 (157+203). 85 kg: 1. Rostami (Iran) 382 (173+209); 2. Hennequin (Fra) 378 (170+208); 3. Zielinski (Pol) 376 (174+202). Donne. 69 kg: 1. Slivenko (Rus) 266 (118+148); 2. Xiang Yanmei (Cina) 264 (116+148); 3. Matveeva (Rus) 253 (110+143). 75 kg: 1. Evstyukhina (Rus) 293 (130+163); 2. Podobedova (Kaz) 287 (131+156); 3. Kim Un Ju (N.Cor) 265 (114+151).

Rugby CHALLENGE (ri.te.) Dopo il 53-22 subito dal Petrarca col Tolone, tocca a Rovigo e Prato. I Cavalieri con 7 stranieri e Bocchino, ospitano i Dragons con 4 nazionali gallesi. Domani i Crociati a Bucarest. Ieri. Gir. 4: Perpignan-Exeter 15-12. Oggi. Gir. 2: Newcastle-Lione. Gir 3: Rovigo-Bayonne (ore 15); Bordeaux-Wasps. Gir. 4: Prato-Dragons (ore 14.30). Gir. 5: La Vila-Agen.

Scherma SIGILLO A CASSARÀ Andrea Cassarà è stato premiato ieri al Teatro della Scala di Milano, durante la «Festa dello Statuto» della Lombardia, con la medaglia d’oro al Valor Civile e il Sigillo Longobard. Cassarà a ottobre ha vinto l’oro del fioretto ai Mondiali di Catania, che gli ha dato anche la terza coppa del Mondo.

Sport invernali DEBUTTO AZZURRO (g.v.) Definito ieri il gruppo azzurro per la prima di Coppa del Mondo del 19 e 20 novembre a Sjusjoen (Nor), dove da ieri ci sono finalmente le condizioni ambientali per preparare il tracciato. Ancora fermo Thomas Moriggl, saranno impegnati nella 15 km/tl e nella 4x10: Clara, Checchi, Di Centa, Frasnelli, Hofer e Piller Cottrer; tra le donne (10 km/tl e 4x5): Agreiter, Brocard, De Martin, Gorra, Piller e Rupil. CESANA IN BILICO Dopo che giovedì la Commissione gas tossici di Torino ha rinviato il via libera al piano di svuotamento dell’ammoniaca per la pista di Cesana, il parlamentare Stefano Esposito si dice ottimista per la legge che destinerebbe i 40 milioni dell’Agenzia Torino 2006 agli impianti di montagna, passaggio fondamentale per mantenere in vita l’impianto di bob e slittino. «La legge è pronta, domani (oggi, ndr) conto di farla firmare anche all’onorevole Ghiglia. Se mercoledì o giovedì si darà la fiducia al nuovo governo e poi tutti faranno il loro dovere, in 40 giorni sarà approvata». Intanto Riccardo Andreoni, dg di Parcolimpico, stringe i tempi per lo svuotamento. «Lunedì mattina porteremo i documenti mancanti alla Commissione e attendiamo il via libera. Poi partiremo».

Vela Volvo Ocean Race Abu Dhabi si ritira (r.ra.) Anche Abu Dhabi si è ritirato dalla prima tappa della Volvo Ocean Race. L’equipaggio di Ian Walker, che era tornato in gara giovedì dopo il disalberamento nella prima notte di navigazione, lo ha comunicato ieri mattina. Abu Dhabi si sta ora dirigendo verso il Portogallo dove lo scafo sarà messo su un cargo e spedito a Città del Capo per partecipare alla In Port Race del 10 dicembre. Tra i 4 scafi in gara (anche Team Sanya raggiungerà il Sudafrica via nave) in testa Groupama con 216 miglia su Telefonica. Dirigenti, tecnici e giocatori del Milano Baseball 1946 si uniscono al dolore della famiglia per la scomparsa di

Doriano Donnabella storico fondatore della società. - Milano, 11 novembre 2011.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 NOVEMBRE 2011

ALTRI MONDI

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Il fatto del giorno

_il dopo Berlusconi

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Siamo sicuri che Monti riuscirà a mettere su il governo?

Oggi ci sarà un nuovo ufficio di presidenza del Pdl. Stanotte un vertice a Palazzo Grazioli si è concluso in un clima di grande incertezza. La Russa ha commentato: «Monti rischia di entrare papa e di uscire cardinale». La Lega, poi, ha leggermente frenato. Nelle mille riunioni di ieri, ce n’è stata una in cui Bossi ha detto a Berlusconi: proponi Dini e noi lo appoggiamo. Peccato che l’altro ieri un altro leghista, Roberto Maroni, avesse telefonato al Cavaliere per comunicargli che l’appoggio a Monti gli sarebbe costato l’uscita della Lega da tutte le amministrazioni locali in cui il Carroccio è alleato con il Pdl.

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il valore dello spread Lo spread fra Bund e Btp a 10 anni ha chiuso ieri in ribasso, a quota 456 punti

Mercati e Bce lo vogliono, il Pdl adesso frena, ma le alternative non paiono molte. Bisogna fare in fretta prima che i conti pubblici precipitino

+3,68%

la chiusura di Milano La Borsa di Milano ha chiuso la settimana di saliscendi con l’indice Ftse Mib a +3,68% Mario Monti, 68 anni, neosenatore a vita, ieri a Palazzo Madama ANSA

Le notizie di ieri. Il Senato ha approvato la legge di stabilità, quella che, grazie a un maxiemendamento, contiene tra gli altri anche i primi provvedimenti di natura economico-finanziaria che ci ha chiesto l’Europa: 156 sì, 12 no (i dipietristi), un astenuto (il pidiellino Paolo Tancredi, al Senato l’astensione equivale a un voto contrario), il Pd, l’Udc e gli altri sono usciti dall’aula per non dire né no né sì; la Camera dovrebbe approvare la legge oggi, domani mattina Berlusconi si dovrebbe dimettere e subito dopo il presidente della Repubblica dovrebbe dare l’incarico di formare un nuovo governo a Mario Monti. Monti, neo senatore a vita, è stato ieri per pochi minuti a Palazzo Madama, accolto da un grande applauso e da parole di compiacimento da parte del presidente Schifani. È poi scappato al Quirinale per farsi rilasciare la documentazione necessaria al perfezionamento della pratica relativa alla sua nomina. Infine, i mercati hanno continuato a reagir bene alle novità italiane. Milano ha chiuso con un guadagno del 3,68 per cento, trascinando tutte le Borse europee e lo spread tra Btp e Bund è sceso a quota 456 punti.

1Quindi i mercati ci vengono dietro, siamo autorizzati a essere un po’ ottimisti.

ipseDIXIT

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Silvio in copertina L’addio di Berlusconi visto all’estero

Gli impegni dell’Italia devono diventare una condivisa azione di governo GIORGIO NAPOLITANO CAPO DELLO STATO

Non si faccia troppe illusioni. Mercoledì scorso gli intermediari — quelli che formano il sistema bancario ombra che ha in pugno il mondo — erano disposti a comprare i nostri Bot a un anno solo al tasso del 10% e si sono poi rassegnati in chiusura ad accontentarsi di un 8,6. Come mai? Perché a comprare è intervenuta la Bce. È la Bce, cioè Mario Draghi, che ci sta sostenendo perché i mercati prima di rimettersi a comprare titoli italiani aspettano che Berlusconi si dimetta, che Monti riceva l’incarico, che il Parlamento non lo rovesci, che il programma di governo sia adeguato al momento e che i partiti abbiano l’aria di farlo durare fino alla fine della legislatura. Sono parecchie condizioni e, se facciamo un calcolo probabilistico, la percentuale di successo non è alta. Lo Stato ha difficoltà obiet-

tive a finanziarsi sul mercato, dato che gli investitori veri non vogliono correre rischi e per il momento si tengono alla larga. Sa come si chiama questo? «Crisi di liquidità». Cioè, non abbiamo soldi. Sento dei numeri in giro da paura, ma preferisco non riferirli. L’anno prossimo dovremo raccogliere 400 miliardi. È ovvio che chi fa quel mestiere scommette su un nostro fallimento entro un anno. La strada è in salita.

2 Secondo me questo rende Monti fortissimo.

«Time» europeo ed «Economist» hanno dedicato la cover a Berlusconi: il primo scrive «L’uomo che sta dietro l’economia più pericolosa al mondo»; il secondo «È tutto, ragazzi», frase che chiude i cartoni animati Warner Bros

Esatto. A patto che deputati e senatori siano consapevoli della situazione. Ieri Alessandro Penati, stupito da come si stanno muovendo la maggior parte dei politici, su Repubblica ha scritto: «Non ho ancora capito se siano dei pericolosi cretini o dei cinici giocatori d’azzardo» convinti che il Paese sia troppo grande per fallire. In questo secondo caso, una dichiarazione di ieri del vicecancelliere tedesco Philipp Roesler dovrebbe farli riflettere: «La Bce non ha una potenza di fuoco illimitata, questa attività dell’istituto deve avere un termine».

3 Eppure io penso che alla fine Monti non potrà non farcela.

4 Il Pd? Ci sono titubanze anche dall’altra parte. Di Pietro, colpito dalla reazione della sua base, ha detto che giudicherà caso per caso, che forse... La Finocchiaro, in una dichiarazione, ha detto con forza che il voto contrario a Monti avrà come conseguenza la fine dell’alleanza tra Pd e Idv. Anche Bersani gli ha consigliato di smetterla. Bersani e Casini sono quasi sulla stessa linea: Monti dia vita al governo che vuole, i partiti facciano un passo indietro. D’Alema ha detto proprio così: «I partiti facciano un passo indietro».

5 Quindi il toto-ministro che leggiamo sui giornali è privo di fondamento?

Totalmente. O meglio: rappresenta le speranze di qualcuno. Frattini si sta dando da fare come un pazzo per restare agli Esteri, ha persino dato del «fascisti» a La Russa, Matteoli e gli altri ex An che vedono Monti come il fumo negli occhi. La soluzione più probabile è quella di un governo senza politici, a parte forse i due vicepresidenti del consiglio. Chi ci sta darà l’appoggio esterno. E dopo la fiducia sarà interessante vedere chi avrà la forza e il coraggio di far cadere questo esecutivo.

DIVISE LE COALIZIONI

Napolitano col presidente del Consiglio Ue, van Rompuy AP

Sindacati e imprese: «Esecutivo già lunedì» Ieri il via libera dal Senato al ddl stabilità, oggi l’ok alla Camera. Poi, a meno di colpi di teatro, Silvio Berlusconi dovrà fare le valigie e lasciare Palazzo Chigi. Le dimissioni spalancheranno la porta al nuovo governo da presentare ai mercati lunedì. La data è decisiva pure per le parti sociali: imprenditori e sindacati (tranne la Cgil) lo hanno ribadito in un comunicato congiunto. Sullo sfondo la regia del presidente Napolitano che ieri ha parlato al telefono con Nicolas Sarkozy: colloquio cordiale e fiducia francese nel nuovo governo. In serata, al Quirinale, si è fatto vedere anche Herman van Rompuy: «L’Italia ha bisogno di riforme e non di elezioni», ha detto il presidente del Consiglio Ue, prima di vedere Berlusconi. Lui è sicuro che sia Mario Monti l’uomo adatto a portare il Paese oltre la bufera, ma il neosenatore a vita continua a far salire la temperatura nel centrodestra. «Ora i fascisti sono tornati», avrebbe sussurrato il ministro Franco Frattini (che ha poi detto di essere stato «travisato») riferendosi al no degli ex An all’esecutivo tecnico. «Frate chi? Non lo conosco. Chi è un militante del Manifesto?», la replica al veleno del collega Ignazio La Russa. A sinistra, invece, il forcing di Bersani e la fronda interna hanno convinto Di Pietro a mandare giù il boccone del governo Monti. Ma solo dopo aver visto il programma: «Nessuna fiducia al buio», ha ribadito ancora ieri il leader Idv. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 12 NOVEMBRE 2011

ALTRI MONDI

OLTRE 1.400 INTERVENTI italia: 514954585150

Che festa per Viganò L’uomo dei trapianti Grande festa ieri a Pavia per il professor Mario Viganò, uno dei più noti cardiochirurghi al mondo. Il medico (nella foto Ansa)

è andato in pensione con un importante record in bacheca: è il chirurgo che ha fatto più trapianti di cuore in Italia, oltre 1.400 dal 1985 a oggi. Tra i tanti che hanno festeggiato Viganò anche Galliani e Allegri (il Milan è la sua squadra) e il governatore della Lombardia, Formigoni.

PROTESTE DOPO L’ALLUVIONE

La rabbia di Genova «Il sindaco vada via» Alcune decine di cittadini hanno contestato ieri, fuori dal palazzo comunale di Genova, il sindaco Marta Vincenzi dopo la

d lafrase DEL GIORNO

Trent’anni a Restivo: «Ha ammazzato Elisa» Condannato per aver ucciso la Claps, 18 anni fa a Potenza È già in cella in Inghilterra per l’omicidio di una donna nel 2002 FILIPPO CONTICELLO

UN MISTERO INIZIATO NEL 1993 DALLA SCOMPARSA ALLA CONDANNA

Diciotto sono gli anni di ritardo della giustizia, trenta quelli che Danilo Restivo dovrà passare in carcere. Il tribunale di Salerno, accogliendo le richieste dell’accusa, l’ha condannato con rito abbreviato per l’omicidio di Elisa Claps. La ragazza di Potenza aveva 16 anni il 12 settembre del 1993: fu colpita più volte con un coltellino e poi soffocata. Ma solo nel marzo del 2010 il corpo è stato scoperto a sorpresa, in mezzo a calcinacci e fogliame. Era nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, nel cuore del capoluogo lu-

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Finalmente giustizia, ma ora deve dire chi lo ha coperto per tanto tempo FILOMENA CLAPS MAMMA DI ELISA

cano. Diciotto anni di silenzio, tra depistaggi e coperture, poi ieri una verità giudiziaria. Stessa mano Restivo, ora 38en-

ne, non era in aula e neanche in videoconferenza: si trova in carcere a Winchester, in Gran Bretagna, per l’omicidio di Heather Barnett, vicina di casa sfigurata a martellate nel 2002. Gli investigatori sono convinti che la mano dei due delitti sia uguale: stesse manie da stalker, stessa macabra abitudine di tagliare i capelli alle vittime. Nella sentenza Claps, il gup di Salerno Elisabetta Boccassini ha detto che Restivo ha ucciso «per motivi abbietti», probabilmente perché rifiutato dalla ragazza. Dovrà pagare 700 mila euro di provvisionale, ma i 18 anni d’attesa hanno fatto prescrivere il reato di occultamento di cadavere e vio-

1 La mamma di Elisa Claps, Filomena, fuori dal tribunale di Salerno 2 Elisa: aveva 16 anni e il suo corpo è stato trovato 17 anni dopo la scomparsa 3 Danilo Restivo: è in carcere in Inghilterra dal 20 maggio 2010 e il 30 giugno scorso ha preso l’ergastolo per l’assassinio di Heather Barnett ANSA

RAID MILITARE PER DIVERTIMENTO NEL 2010

Uccise tre civili in Afghanistan: ergastolo a soldato americano Condannato all’ergastolo Calvin Gibbs, 26 anni, sergente dell’esercito americano: è stato riconosciuto colpevole di aver ucciso civili afghani per puro divertimento. Gibbs, sposato e padre di un bambino, fra il gennaio e il maggio dell’anno scorso, guidò il suo plotone a commettere, come passatempo, delitti di ogni genere contro la popolazione locale. La corte marziale lo ha ritenuto colpevole di tutti i 15 capi d’imputazione. L’accusa aveva chiesto che fosse esclusa per il militare la possibilità di ottenere la libertà vigilata, visto che tra i delitti a lui

imputati c’erano tre omicidi aggravati (dopo aver ucciso, smembrò i corpi) e premeditati, commessi nella provincia di Kandahar. La giuria ha invece deciso che potrà goderne, seppure dopo dieci anni di carcerazione. La vicenda è paragonabile per forza e spietatezza a quella per le sevizie compiute nel 2004 a danno dei detenuti del carcere iracheno di Abu Ghraib. Gibbs è colpevole insieme ad altri 3 militari, tutti di grado inferiore. I quattro (più un quinto, ancora sotto processo) componevano una vera e propria «squadra della morte».

In un «suo» viaggio morirono in 21

Uno scafista albanese, ricercato a livello internazionale perché accusato di strage in mare, è stato arrestato ieri a Roma. L’uomo, oggi 31enne, aveva organizzato, insieme ad alcuni connazionali, uno dei tanti viaggi della speranza dall’Albania, poi finito in tragedia. Nel gennaio 2004, fece salire 36 connazionali a bordo di un gommone, partito dal porto di Valona e diretto in Italia. Ogni profugo pagò 1500 euro, ma il viaggio durò poco, visto che il gommone trovò onde altissime e affondò: le vittime furono 21. Lo scafista è stato trovato nel quartiere Statuario, insieme a un connazionale 42enne: ave vano documenti falsi e dopo un controllo gli agenti hanno scoperto che i due erano ricercati. Uno per favoreggiamento e attraversamento illegale di confine, l’altro per traffico di stupefacenti.

AGNESE BORSELLINO VEDOVA DEL GIUDICE PAOLO BORSELLINO

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sua relazione sull’alluvione del 4 novembre. «Dimissioni» e «Vergogna» sono stati gli slogan urlati. Provata, quasi in lacrime, la Vincenzi si è difesa: «Ho ac cettato e accetto tutto, ma non voglio essere il capro espiatorio. Questa tragedia segnerà la storia della città. E anche la mia».

Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI

Le trovate Ryanair sono noiosissime Da domenica scorsa, ogni giorno i mezzi di comunicazione hanno annunciato per le successive 24 ore la scelta del nuovo primo ministro greco: doveva essere lunedì, poi martedì, poi mercoledì e le cose si complicavano sempre nelle consultazioni istituzionali e cambiava il favorito designato nelle previsioni, e alla fine il nome è arrivato giovedì, ed era lo stesso da cui era cominciato il giro, Lucas Papademos. La settimana scorsa alcuni siti di news hanno riferito che il sindaco di Torino Piero Fassino avrebbe definito il sindaco di Firenze Matteo Renzi «figlio di papà e portaborse miracolato». Ma era uno scambio di persona: a usare la pesante espressione nei confronti di Renzi era stato Davide Fassina, responsabile economico Pd. Le trovate per avere dello spazio sui media di Ryanair stanno cominciando a diventare noiose persino nelle redazioni, per fortuna. Avevo scritto altre volte di come i voli con i posti in piedi, i gabinetti a pagamento, eccetera, fossero balle irrealizzabili, e che la compagnia aerea diffonde solo per far parlare di sé, con la complicità dei giornali in cerca di bizzarrie. Ma qualcosa sembra muoversi, per fortuna: questa settimana Ryanair ha diffuso un comunicato in cui annunciava film porno sui voli e un calendario con una hostess italiana. La prima notizia è stata molto ripresa all’estero, ma in Italia pochissimo. È circolata solo un po’ la seconda, su agenzie e siti di news. Si fanno progressi.

IL RESTAURO DALLA PRIMAVERA 2012

Colosseo in sofferenza Ha più di 3 mila lesioni Il Colosseo soffre. Come rivelato ieri dal sottosegreta rio ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, il monumento simbolo di Roma «ha 3 mila lesioni e ha uno stato fessurativo abbas tanza diffuso», anche se non esiste un vero e proprio allarme. Tra qualche mese, comunque, partirà il restauro, al via nella primavera del 2012. Al costo preventivato, 25 milioni di euro che saranno finanziati dalla Tod’s di Diego Della Valle (contro cui il Codacons ha fatto ricorso al Tar), si aggiungeranno probabilmente altri due tre milioni: queste spese extra le dovrà coprire lo Stato.

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notizie Tascabili Preso scafista albanese Causò una strage in mare

lenza sessuale e il giudizio abbreviato ha fatto sfumare l’ergastolo. In tribunale la mamma di Elisa, Filomena, era commossa ma decisa: «Finalmente giustizia, abbraccio tutte le mamme nelle mie stesse condizioni, quella di Chiara Poggi, di Meredith, di Sarah, di Yara, di Emanuela Orlandi». Per la madre di Restivo, invece, queste parole: «Lo ha sempre protetto, ora deve chiedergli di scrivermi, di dire chi lo ha aiutato». Ecco il dettaglio: chi sapeva dell’omicidio e di quel corpo nascosto per anni in una chiesa? C’è un filone di indagini su un presunto ritrovamento del cadavere avvenuto prima del 2010 e mai comunicato alle autorità: sarebbero stati intercettati alcuni sacerdoti della Santissima Trinità, centro di un mistero ancora da svelare.

NON SARÀ LA MAFIA A FINIRMI «Ricordo che il 18 luglio 1992 feci una passeggiata con mio marito, senza scorta. Paolo mi disse che non sarebbe stata la mafia a ucciderlo, della quale non aveva paura, ma i suoi colleghi e altri a permettere che ciò potesse accadere. Era sconfortato, ma certo di ciò che diceva»

LA GAZZETTA DELLO SPORT

La protesta di ieri a Milano AP

Migliaia in tutta Italia

Studenti in piazza contro la crisi: «Ci salva il sapere» La protesta degli studenti è tornata ieri nelle piazze italiane. Hanno sfilato da «indignati» o da «draghi ribelli», come si definiscono, prendendo parte alle manifestazioni che sono «scoppiate» pacificamente anche nel resto del mondo occidentale sotto il

motto «Occupy the world». Da Roma a Milano, da Bologna a Palermo decine di migliaia di ragazzi si sono fermati sotto gli istituti di credito con maschere, spettacoli e striscioni: «Solo la cultura ormai può salvarci» lo slogan più diffuso. Qualche tafferuglio a Milano: gli studenti hanno dato vita a un flashmob vicino alla sede centrale di Unicredit in piazza Cordusio. Poi, un gruppo di circa cinquanta ha effettuato un blitz contro la sede del Parlamento europeo in corso Magenta: qualcuno è riuscito a entrare lanciando slogan contro la crisi finanziaria che colpisce l’Europa, altri hanno bruciato finti titoli di Stato. A Roma c’è stato un corteo pacifico, senza però che ci fosse l’autorizzazione. E la cosa non è piaciuta molto al sindaco Gianni Alemanno, che ha dichiarato: «La polizia intervenga contro chi vuole bloccare la nostra città».

Colpa di un’avaria

Case discografiche

Cade elicottero nelle Marche: morti 3 uomini

La Emi è stata venduta: ora è di Universal e Sony

Un elicottero privato è precipitato ieri mattina vicino a Cingoli, in provincia di Macerata: il velivolo si è incendiato nell’impat to e i tre uomini a bordo sono morti. Le vittime sono Ermanno Sarra, 46 anni, amministratore delegato del gruppo sanitario «Ars Medica» di Lugano, che era ai comandi, e i 40enni gemelli romani Enrico Maria e Stefano Mastroddi, uno avvocato e l’altro commercialista. Dalle prime indagini sembra che il mezzo, un A109, di colore blu con la pancia argentata, immatricolato in Sviz zera, abbia avuto un’avaria, visto che le condizioni meteo erano favorevoli. Secondo alcuni testimoni, l’elicottero avrebbe tentato un atterraggio di emergenza, purtroppo non riuscito.

I Beatles: con Katy Perry e i Coldplay sono gli artisti più importanti della Emi ANSA

La Emi, la casa discografica di Beatles, Coldplay e Katy Perry (e in Italia di Vasco Rossi e Tiziano Ferro), è stata venduta dalla banca ameri cana Citigroup (che la possedeva da febbraio) al gruppo Universal, controllato al 100% dai francesi di Vivendi. Universal, che ha pagato 1,4 miliardi di euro, era già la compagnia discografica più grossa al mondo con il 27% del mercato, e ora aggiungerà un altro 9%. Nella vendita dell’etichetta britannica, però, entra anche Sony: la divisione editoriale del gruppo, Emi Publishing, andrà infatti a un consorzio guidato proprio da Sony per 1,6 miliardi di euro. La terza e ultima major che ancora resiste è Warner.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRI MONDI

SABATO 12 NOVEMBRE 2011

DOPO AVER LASCIATO LA RAI italia: 514954585150

Dandini vicina a La7 C’è il cast dello show Serena Dandini è pronta al ritorno in tv. La conduttrice (nella foto Ansa), dopo l’addio alla Rai, è vicinissima a La7. Manca solo la

GEORGE MICHAEL Basta con il pop Ora c’è l’orchestra

conferma, ma ieri su Facebook e Twitter ha scritto: «Tra due, tre giorni vi comunicherò anno, me se, giorno, ora e rete. Vi anticipo che nel cast ci saranno Elio e le Storie Tese, Max Paiella, Dario Vergassola, Minaccioni e Cifola, Zoro, Celestini, Andrea Rivera e il grande ritorno di Lillo e Greg».

5 topfivedvd LA CLASSIFICA

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«SERVIZIO PUBBLICO» PIACE

Santoro si conferma Visto da 2,6 milioni Michele Santoro si con ferma: la scelta di seguirlo anche lontano dalla Rai non è stata dovuta alla curiosità del debutto.

gazzaWeekend A CURA DI

STEFANIA ANGELINI

La mostra a Genova

Da Van Gogh a Gauguin Un viaggio con la pittura

Il cantante inglese ha debuttato ieri sera a Milano: un concerto intimistico con le sue hit e tante cover La tournée a Roma STEFANIA ANGELINI MILANO

I robot comandano la classifica Univideo (dati Gfk) dei film più venduti nell’ultima settimana in Italia nell’home video: «Transformers 3» precede il cartoon «Rio» Ecco la top 5:

Per lui è l’anno della svolta: a 48 anni è il momento di buttarsi alle spalle i guai. Perché negli ultimi tempi si è parlato di più dei giorni che ha passato in cella che della sua voce. Ecco allora che George Michael vive una seconda vita: da perfetto gentleman, completo scuro, capello corto e barba curata, lascia da parte l’anima pop e canta con l’orchestra. Lo fa anche nel primo dei due concerti milanesi (si replica stasera) di Symphonica, il tour europeo

1 Transformers 3 di M. Bay (Universal Pictures)

Commozione al top con il ricordo della Winehouse, dell’ex fidanzato e della mamma George Michael, 48 anni, ieri durante il live al Forum di Assago BARBAGLIA

partito d’estate a Praga. L’ex Wham! dà il meglio di sé. Ad aspettarlo sul palco, 41 musicisti, oltre alla band. L’inizio è avvolto nel mistero: George rimane per un po’ al buio, sulle note di Through. Poi le luci si accendono e gli oltre 8 mila del Forum di Assago vengono proiettati in una raffinata atmosfera jazz. George è compostissimo, ma dietro, a movimentare il tutto, c’è un enorme pannello che proietta immagini e accompagna le 26 le canzoni in scaletta, tra vecchi successi e cover riarrangiate. Il discusso George, star da 100 milioni di album venduti, vuole far dimenticare ai fan i periodi bui (gli incidenti con la macchina, la condan-

na per possesso di cannabis e guida sotto l’effetto di stupefacenti). «Buonasera Milano!», dice. E poi attacca con le cover: My Baby Just Cares For Me, il brano di Nina Simone, è la prima della serata. L’ambiente si scalda. Si mostra tenero e commosso durante You Have Been Loved dedicata alla mamma scomparsa. E regala anche una grintosa Roxanne dei Police. Facce Le sue gigantografie abbondano sullo schermo. Poi fa una pausa. E quando riprende infila la doppietta Patience e John & Elvis Are Dead, mentre stavolta scorrono le facce di Mandela, Lennon, Madre Teresa, Lady D, Elvis. Una cover di

David Bowie, Wild Is The Wind, precede invece l’inedito della serata, Where I Hope You Are, scritto per l’ex fidanzato. Ancora la sua You’ve Changed e poi tocca a True Faith dei New Order. La commozione è al top quando rifà Love Is A Losing Game di Amy Winehouse. E per il finale sfodera Praying For Time e You And I (classico di Stevie Wonder). Ma è il bis che fa divertire di più, con le hit storiche: Amazing, I’m Your Man e Freedom. Si chiude il sipario, dopo due ore di buona musica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SYMPHONICA TOUR GEORGE MICHAEL, STASERA, FORUM DI ASSAGO, ORE 21

IL VIDEOGIOCO SOLO TRA USA E REGNO UNITO «BRUCIATI» 6,5 MILIONI DI PEZZI

Call of Duty, record di vendite Incassati 400 milioni in 24 ore In 24 ore 400 milioni di dollari. Un successo gigantesco per l’ultimo episodio di «Call of Duty»: in vendita dalla mezzanotte di martedì in Nord America ed Europa, il nuovo capitolo del videogioco della saga sparatutto, scelto ogni giorni da sette milioni di utenti online, ha battuto se stesso considerando soltanto le vendite negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Superato il record dell’anno scorso: «Call of Duty: Modern Warfare 3», terzo capitolo della serie a sfondo militare, arriva più in alto di «Call of Duty: Black Ops» che nel 2010 aveva raccolto 360 milioni di dollari nelle prime 24 ore e a sua volta aveva battuto il precedente record stabilito nel 2009 da «Call of Duty: Modern Warfare 2», con 310 milioni di dollari. Il neonato videogioco della casa di produ

zione Activision Blizzard, lanciato sul mercato lunedì notte con una festa evento in sei città europee, compresa Milano, ha venduto addirittura 6,5 milioni di copie negli Stati Uniti e Regno Unito. Disponibile per Xbox 360, PlayStation3 e Windows pc, permette ai giocatori di combatte re con le forze Delta contro un terrorista russo che sparge caos e distru zione nel mondo. Che i videoga me siano in grandissima salute è confermato anche dalle vendite in casa Sony: «Uncharted 3: L’inganno di Drake», un altro classico del genere uscito il 2 novembre, in un giorno ha venduto addirittura 3,8 milioni di copie in tutto il mondo.

2 Rio di C. Saldanha (20th Century Fox) 3 Romanzo Criminale – Stagione 2 di S. Sollima (20th Century Fox) 4 Thor di K. Branagh (Universal Pictures) 5 Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare di R. Marshall (Walt Disney)

La seconda puntata di Servizio pubblico, giovedì sera è stata vista da 2.633.000 persone, con il 10,42% di share. La prima era stata seguita da 2.838.000 spettatori (12,03): leggerissimo il calo, pari al’1,6%. Programma più visto della serata Don Matteo su Rai 1, 7.530.000 spettatori.

Promessi Sposi tutti in musica

È stata annunciata come la mostra più importante della stagione. E in effetti «Van Gogh e il viaggio di Gauguin», appena inaugurata a Genova, espone diversi capolavori. A partire dal dipinto «Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?» che Gauguin volle come testamento nel 1897, prima di tentare il suicidio: è un prestito del Museo di Boston, mai visto in Italia. Il tema è il viaggio negli ultimi due secoli: oltre Van Gogh e Gauguin ci sono anche ope re di Turner, Rothko, Hopper, Monet e Kandinsky. VAN GOGH E IL VIAGGIO DI GAUGUIN A GENOVA, PALAZZO DUCALE, FINO AL 15 APRILE 2012

Oltre un anno fa ha debut tato a Milano. Adesso, dopo 108 repliche e la tappa di Ascoli, il musical «I promessi sposi» arriva a Roma. Una trasformazio ne pop per la versione musicale del romanzo di Manzoni, con la regia di Michele Guardì e le musiche di Pippo Flora. Lola Ponce (nella foto) e Giò di Tonno vestono i panni della Monaca di Monza e di Don Rodrigo. I PROMESSI SPOSI A ROMA, GRAN TEATRO SAXA RUBRA, FINO AL 20 NOVEMBRE

«Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?», il dipinto di Gauguin esposto alla mostra di Genova

Da leggere

Gallo, profeta di periferia Don Andrea Gallo si può definire un rivoluzionario. Il giudizio non lo offenderebbe, crediamo, poiché nei fatti il «prete da marciapiede» da rivoltoso si comporta, quantomeno nei confronti dei dettami della chiesa. Il suo nuovo libro Se non ora, adesso è tra i dieci saggi più venduti, classifica in cui è presente anche un altro suo titolo, a testimonianza di quanto sia seguito. Il libro è una riflessione su molti temi: sessualità, figura femminile, omosessualità, etica... Diviso in tre parti, nell’ultima («La mia chiesa») don Gallo ripercorre alcuni incontri della sua vita. Nella prefazione Moni Ovadia definisce il prete di Genova — dove si batte per il recupero degli emarginati — un «profeta dei nostri tempi». Di certo è un cattolico controcorrente, uno che scrive «la mancanza d’amore è immorale, non il sesso». Oppure: «Proviamo a dire: dimmi chi escludi e ti dirò chi sei». (m.arc.) SE NON ORA ADESSO DI DON ANDREA GALLO, CHIARELETTERE, PAGINE. 155, EURO 14

Il disco di inediti

Da vedere al cinema

Il nuovo Masini Quei contrasti cambia pelle di Mezzapesa

Dice di aver cambiato pelle, di aver abbandonato la rabbia di quando cantava «Vaffanculo» e «Bella stronza». Insomma, Marco Masini ha pensato che fosse meglio cambiare filosofia ed è ripartito con «Niente di importante», il nuovo disco da cui è stato appena estratto il singolo «Non ti amo più». L’album propo ne 12 canzoni, quasi tutte d’amore. «Sono molto diverso — dice il cantautore fiorentino —, ho 47 anni, sono più maturo e consa pevole. In passato ho deluso i fan: mi arrabbiavo con il mondo senza capire che il mio compito era dare il buon esempio». NIENTE DI IMPORTANTE DI MARCO MASINI, 12 CANZONI (EDEL)

Una storia di formazione, di adolescenti alle prese con i loro tormenti. Ma Il paese delle spose infelici, da ieri nelle sale, è soprattutto una bellissima storia di contrasti. «C’è quello tra i due protagonisti — racconta il regista esordiente Pippo Mezzapesa — Veleno e Zazà, un borghese che si vuole sporcare di vita e un figlio del popolo che è sempre stato troppo sporco. C’è quello tra questi due ragazzini e Annalisa, la sposa infelice che tenta il suicidio gettandosi dal tetto della chiesa il giorno delle nozze. E tutti sono alle prese con un altro contrasto, quello tra l’essere e il voler essere. Anche il luogo dove ho girato, nel Tarantino, è spaccato, diviso tra la natura lussureggiante e lo stupro edile». E il suo modo di girare è inevitabilmente fatto di opposti: «Ho alternato uno stile molto rarefatto e sospeso a uno più crudo e realistico». (e.e.) IL PAESE DELLE SPOSE INFELICI DI PIPPO MEZZAPESA, CON A. PRANDI, DURATA 82 MINUTI

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IL TARTUFO AD ALBA

S Domani c’è l’asta finale Un appuntamento irrinunciabile per buongustai: si chiude domani la Fiera del Tartufo Bianco di Alba (Cn). Il momento clou della manifestazione enogastronomica, come ogni anno, è nel Castello di Grinzane, dove c’è l’asta mondiale (benefica) del Tartufo Bianco. L’anno scorso, l’esemplare più grande, che pesava 936 grammi, è stato acquistato da una critica gastronomica cinese per 105 mila euro


SABATO 12 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GAZZALOOK SPECIALE SURF

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Uomo 1. Bear Tavola da surf per alte performance 800e. 2. Bear T-shirt con stampa del film «Un mercoledì da leoni», 39e. 3. Geox Respira Gilet imbottito in tessuto tecnico, 99e. 4. Quicksilver Muta tecnica da surf, 325 e 5. Paul & Shark Maglioncino in cotone invernale, 225 e 6. Sundek Giacca antivento con fantasia 220 e. 7. Swatch Touch Orologio touch screen con sei funzioni digitali, 110e. 8. Ovs industry Giacca impermeabile blu, 50 e

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Antoine Delpero, francese numero 5 al mondo, primo in Europa AFP

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Antoine, l’italo-francese a caccia del Mondiale Il più forte longboardista europeo cerca la consacrazione «E’ il paese di papà, vincere a Levanto sarebbe speciale» 1 FEDERICA COCCHI

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Bello è bello. Caso vuole che sia anche tra i migliori longboarder al mondo. E’ francese sì, ma le origini sono un po’ italiane. Antoine Delpero sarà tra i protagonisti del Bear Pro 2011, il Mondiale di surf per la tavola lunga che prenderà il via nei prossimi giorni a Levanto, in Liguria. Mercoledì è iniziato il cosiddetto waiting period, ovvero l’intervallo di tempo in cui gli atleti devono tenersi pronti per la chiamata. In attesa che le condizioni meteo e consentano di cavalcare le onde. In questi giorni a Levanto sembra estate temperature molto miti e mare calmissimo, troppo. «Il maltempo arriverà a metà della settimana prossima — ha spiegato il direttore del torneo Julien Hamel —, quindi si può ipotizzare di gareggiare tra giovedì e domenica»

pa, e ancor più nel Mediterraneo» ha detto Delpero. «Io e mio fratello Edouard, anche lui in gara a Levanto, siamo nati e cresciuti tra le onde di Marsiglia e non vediamo l’ora di mostrare al mondo l’incredibile potenziale di Levanto, un angolo di paradiso per i surfers». In più Antoine è mezzo italiano, come denuncia il cognome: «Mio padre è nato e cresciuto in Italia. Vincere qui avrebbe un sapore speciale, e co-

3 Quasi a casa Per Antoine, attualmente al quinto posto del ranking mondiale, l’occasione di agguantare il titolo non è mai stata più ghiotta. «Sono davvero felice che questo evento torni a disputarsi in Euro-

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munque surfare nel Mediterraneo è fantastico». I migliori Delpero avrà una concorrenza di altissimo livello. A Levanto infatti ci sarà il numero uno al mondo e campione uscente della longboard, l’hawaiano Douane Desoto: «E’ un’esperienza diversa quella di surfare in Europa. Qui sembrano tutti molto entusiasti e noi aspettiamo le onde per dare spettacolo. L’altro giorno c’erano ottime condizioni e mi sono allenato, ma ho portato con me tavole leggere e così ne ho spaccata una. Non immaginavo che a Levanto potessero esserci onde così potenti». Ci sarà anche l’australiano Ingleby che il Mondiale l’ha conquistato nel 2009. «Certo, è una competizione dura — conclude Edouard Delpero, fratello-rivale di Antoine — ma noi ci divertiamo. Abbiamo una straordinaria varietà di onde in Europa e noi longboarders, quando siamo in tour, ci comportiamo come un vero team. Ci conosciamo molto bene, viaggiamo insieme da tanto tempo e siamo tutti amici. Questo aiuta molto anche durante la competizione». A questo punto non ci resta che aspettare l’onda.

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la gara

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MANCHE DI MEZZ’ORA TRA DUE ATLETI SU TAVOLE LUNGHE OLTRE 2.70 METRI TRA ACROBAZIE ED EQUILIBRIO

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Il surf o surf da onda è lo sport acquatico che consiste nel «cavalcare» le onde utilizzando una tavola da surf. La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell'onda, restando in piedi sulla tavola. Le tavole da surf longboard generalmente sono lunghe 2,73. Questo tipo di tavole si usa con onde poco veloci, poco potenti e più tonde. La gara è suddivisa in round, dove due atleti si sfidano per un tempo che varia dai 20 ai 30 minuti. Per il punteggio vengono considerate le due onde migliori surfate dall'atleta e si stila la classifica. Vengono valutati anche l'altezza dell'onda, il numero di tricks effettuati nonché la difficoltà e la qualità di esecuzione.

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a cura di Fabrizio Sclavi gazzalook@rcs.it


LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SABATO 12 NOVEMBRE 2011

ALTRI MONDI Oroscopo

italia: 514954585150

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

21/1 - 19/2

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 7

Toro 6,5

Gemelli 6

Cancro 5,5

Acquario 8

Leone 7+

DI ANTONIO CAPITANI

Sabato movimentato piacevolmente da notizie, incontri, successi in società e nel lavoro. Andate pure a conclusione suina, più volte, magari.

La Luna vi rasserena. Ma la mollezza nuoce al lavoro: state su! E occhio alle spese. Sudombelico pigro ma vorace: che strana fornicazione.

Agire in base a logica vi porterà vantaggi, l’incostanza vi procurerà la zebedectomia: cos’è meglio? Cauti in palestra.

Meglio selezionare le compagnie o, alla mal parata, star da soli piuttosto che accompagnati da prepotenti, dementi e lagnosi. Sex sfigatino.

Sabato balsamico per l’umore e ottimo per i progetti con gli amici. Il lavoro vi vede brillare per efficienza, il sudombelico pure. Uau.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

IL MIGLIORE La Luna vi spiana la strada a ogni successo. Con la collaborazione di creatività, senso pratico e sudombelico (muy espansivo). Vostri. E altrui…

Vergine 6-

Bilancia 7

Scorpione 6+

Sagittario 6-

Capricorno 6

Potreste ritrovarvi imbibiti nel malumore. E rovinare lavoro e svaghi. Un happy hour suino promette di risollevarvi, ma metteteci del vostro.

Siete carichi di energie e superveloci nel lavoro, in un sabato ottimo anche per viaggiare e svagarvi. Un po’ meno per fornicare, forse.

Non siate rinunciatari: riuscirete bene in ogni impegno. Anche se certa gente è sfinente e sfighente. Il sudombelico recupera, pian piano.

Sabato di malumore. E di rapporti interpersonali duri e tesi. Siate tenaci, ma senza fare i bulldozer. Fornicazione latitante. O irritante.

Vi toccherà occuparvi di impicci noiosi. Ma la pazienza e le energie scarseggeranno. Così sarete più coguari che suini. Meglio invertire.

Pesci 6-

RODRIGO PALACIO

Il giocatore argentino è nato a Bahia Blanca il 5 febbraio 1982. Secondo con l’Argentina nella Coppa America 2007

6.30 7.00 10.05 11.10 12.00 14.00 15.10 17.00 17.15 17.45 18.50 20.35 21.10 0.00 0.40 1.20 1.30 1.35

UNOMATTINA TG 1 SETTEGIORNI DREAMS ROAD 2011 LA PROVA DEL CUOCO - TG1 LINEABLU LE AMICHE DEL... TG 1 A SUA IMMAGINE PASSAGGIO... L' EREDITÀ - TG1 SOLITI IGNOTI TI LASCIO UNA CANZONE Talent TG1 60 SECONDI DI CHE TALENTO SEI? TG 1 NOTTE CHE TEMPO FA CINEMATOGRAFO

RAIDUE

RAITRE

CARTONI ANIMATI TELEFILM QUELLO CHE MEZZOGIORNO IN... TG2 - DRIBBLING F1 GP DI ABU DHABI PIT LANE GROSSO GUAIO A... SERENO VARIABILE CRAZY PARADE TELEFILM LOTTO TG2 CASTLE Telefilm 22.40 COLD CASE 23.25 TG 2 0.25 TG 2 - STORIE. I RACCONTI DELLA SETTIMANA

7.55 9.10 10.15 11.00 12.00 14.20 16.45

7.00 9.00 10.50 11.35 13.00 13.45 15.00 15.30 17.00 18.05 18.35 20.25 20.30 21.05

17.10 19.00 20.00 20.10 21.30 23.35 23.55 0.55 1.05

CANALE 5

LA SPOSA NON PUÒ... PAESEREALE IL GRANCONCERTO TGR TG3 - RAI SPORT TG3 CALCIO: MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE COSÌ PARLÒ BELLAVISTA TG3 BLOB CHE TEMPO CHE FA SPECIALE BALLARÒ Attualità TG3 AMORE CRIMINALE TG3 TG3 AGENDA DEL MONDO

8.00 8.50 9.45 10.45 13.40 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 0.30 1.15 1.45 2.05

RETE 4

ITALIA 1

TG5 - MATTINA LOGGIONE FINALMENTE ARRIVA KALLE I PILASTRI DELLA TERRA - TG5 GRANDE FRATELLO AMICI VERISSIMO AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA LA VOCE DELLA... C'È POSTA PER TE Varietà MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA I NUOVI GENITORI DI...

7.25 11.15

12.20 12.25 13.40 14.35 16.17 16.25 18.18 19.00 19.15 21.10 23.00 1.05 2.45

CARTONI ANIMATI DRAGON BALL Z: IL DESTINO DEI SAIYAN ZIG & SHARKO STUDIO APERTO I SIMPSON SVITATI STUDIO APERTO ROBIN HOOD STUDIO APERTO BUGS BUNNY THE MASK 2 SHREK TERZO Film DIETRO LE LINEE NEMICHE III ROMA VIOLENTA ROMA A MANO ARMATA

7.20 8.25 8.35 9.55 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 17.00 18.00 19.35 21.15 23.50 1.40 2.00

MAGNUM P.I. VIVERE MEGLIO ANTEPRIMA VIVERE MEGLIO R.I.S. DELITTI... RICETTE DI FAMIGLIA TG4 - TELEGIORNALE DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO TELEFILM PSYCH PIANETA MARE - TG4 TEMPESTA D'AMORE SPY GAME Film DISTRUZIONE DAL CIELO TG4 NIGHT NEWS IERI E OGGI IN TV SPECIAL

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10

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AOSTA

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CAMPOBASSO

6

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10

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5

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MILANO

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10

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8

20

Neve

Mossi

PERUGIA

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Nebbia

Agitati

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POTENZA

Il sole oggi MILANO

14

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ROMA

8

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TORINO

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REGGIO CALABRIA

ROMA

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Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

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VENEZIA

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Coppa del mondo femminile. Da Sapporo, Giappone Sky Sport 2 e Sky Mondiale

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Vittoria Hyde (nella foto) presenta la classifica uffi ciale delle canzoni più suo nate in questa settimana

23.00 CALCIO: INGHILTERRA SPAGNA Amichevole

Domani

Dopodomani

Migliora il tempo su estremo Sud salvo residui deboli piogge sulla Sicilia; addensamenti con piovaschi sul Sud della Sardegna, sempre stabile e in prevalenza soleggiato sul resto del Paese. Clima più fresco, specie al mattino.

Bel tempo soleggiato quasi ovunque salvo una parziale nuvolosità al Nordovest, locali addensamenti sul Sud Appennino e addensamenti con qualche rovescio pomeridiano e serale sulle isole maggiori. Clima più freddo al mattino.

9

Ancona

Firenze

L'AQUILA

18

10.00 Magazine Week End

11

10 13

GENOVA

PALERMO

Rmc

Bologna Genova

Molto forti

Calmi

Tra gli ospiti di Fabiana, Ca ressa e Riccardo Este, c’è l’attore napoletano Alessandro Siani (nella foto)

4 12

Coperto

Temporali

VOLLEY

10.30 GIAPPONE COREA DEL SUD

SOLLEVAMENTO PESI

Insistono correnti fresche da Est con molte nubi e rovesci sull'area ionica, specie tra Calabria e Est Sicilia; nubi e qualche debole pioggia tra la Puglia e la Lucania, isolati piovaschi su Ovest Piemonte e Sardegna, più sole altrove. Trieste

Forti

MARI

19.00 MUNSTER NORTHAMPTON SAINTS

Oggi

Rovesci

Pioggia

16.40 ULSTER - CLERMONT AUVERGNE

12.00 105 Sport

Massimo Valli e Dario Desi parlano di calcio col giorna lista Luca Serafini e Diego Abatantuono (nella foto)

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BOCCE

10

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FOOTBALL

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ALGHERO

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TENNIS

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Heineken Cup Sky Sport 3

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09.30 PLAYERS TOUR CHAMPIONSHIP

Ieri

06.00 ISU GRAND PRIX

OMNIBUS TG LA7 BOOKSTORE LA7 DOC CHEF PER UN GIORNO I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 RELIC HUNTER BASKET: PEPSI CASERTA SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO 18.15 JAG - TG LA7 20.30 IN ONDA Attualità 22.30 BLADE RUNNER: THE FINAL CUT 0.30 TG LA7 0.50 M.O.D.A. 1.30 MOVIE FLASH 7.00 7.30 10.00 11.05 11.35 12.35 13.30 14.05 16.00

RUGBY Heineken Cup Sky Sport 3

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Marte vi stressa e vi mette nelle mani qualche patata bollente (Monti è dei Pesci, per capirci). Siate lucidi. E facce di glutei. Vincerete.

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10 nov.

18 nov.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 NOVEMBRE 2011

TERZO TEMPO GazzaFocus

LETTERE

italia: 514954585150

La più grande ginnasta di sempre festeggia mezzo secolo

I 50 anni della Comaneci Un salto oltre la storia Dal 10 a Montreal 1976 alla vita di corte con Ceausescu. Nel 1989 la fuga negli Usa e la rinascita

zione con Nicu si trasforma una storia di violenza, di perversione, di abusi, ancora una volta di dolore nel fisico e sempre di più nell’anima. Nadia ha tutto, tranne la libertà. Arriva a tentare il suicidio assumendo candeggina, a cercare di autodistruggersi ingozzandosi, bevendo, trasformando il suo corpo. Non voleva più essere il simbolo della perfezione perché la sua vita era quanto di più lontano da questa immagine.

FEDERICA COCCHI

L’addio Nonostante tutto, i successi sportivi si ripetono. Come se il rifugio di Nadia sia la ginnastica, l’unica cosa in cui si sente davvero se stessa. Vince i Mondiali del ’78 e del ’79, e all’Olimpiade di Mosca porta a casa due ori e due argenti. E’ l’ultima Olimpiade. A Los Angeles ci va come accompagnatrice della Romania, unico Paese a disobbedire al boicottaggio di Mosca. Un’ambasciatrice poco credibile delle meraviglie del regime. Controllata a vista, come sempre e più di sempre, perché la California è un posto troppo ghiotto per non farsi venire la voglia di scappare, nascondersi, ricominciare. Ma non è ancora il momento.

Quando entri nel mito, l’età non esiste più. E non importa che Nadia Comaneci oggi compia cinquant’anni e sia una signora americana realizzata e madre felice. Per il mondo, Nadia, sarà sempre la quattordicenne con la frangetta che ai Giochi di Montreal 1976 sbalordì con il 10 alle parallele asimmetriche. Il primo esempio di perfezione nella storia della ginnastica. Il peso dell’oro Alla fine di quei Giochi in Canada, torna nella sua Romania carica d’oro: tre medaglie individuali (concorso generale, parallele e trave) oltre a un argento a squadre e un bronzo al corpo libero. Il sogno di ogni atleta, per la ragazzina di Onesti, figlia di una casalinga e di un meccanico, è l’inizio di una storia drammatica. In equilibrio, come sulla trave che l’ha consacrata al mondo, tra la fama e la disperazione. La ricchezza e l’oppressione. Erano gli anni spietati della dittatura di Ceausescu, del regime comunista, della povertà più nera. La Comaneci spesso racconta come il villaggio Olimpico, a Montreal, sia stato per lei una gita in paradiso: «Lì tutto era gratis: il cibo, i cappelli, il cinema. E la pizza: chi li conosceva? In Romania ci mettevamo in fila alla quattro di mattino: sugli scaffali solo maionese, mostarda e fagioli». Al ritorno, il paradiso glielo offre il regime che la mostra al mondo come simbolo delle glorie del comunismo. Viene insignita delle più alte onorificenze tra cui quella di «Eroe del lavoro socialista». Ma dietro l’immagine della gloria si nascondono le miserie della dittatura. La bambina che non sorride diventa (suo malgrado?) la «fidanzata» di Nicu Ceausescu, il figlio del Conducator. Una bambola da esibire, bella di una bellezza dolente, frutto di sacrifici, di privazioni. Ben presto la rela-

Nadia Comaneci durante l’esercizio alle parallele che le valse il 10 1

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

2

3

1. Nadia Comaneci accanto al tabellone che indica 1. Il 10 non era previsto dal computer. 2. Un esercizio alla trave a Mosca ’80. 3. Il matrimonio con Bart Conner. A destra, com’è oggi.

S.p.A. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

43

La fuga E’ una notte di novembre dell’89 quando varca di nascosto la frontiera. Quando sei abituato a restare in equilibrio, le acrobazie ti riescono anche nella vita. E allora una marcia al buio, a piedi, in una notte ungherese è solo l’ennesimo esercizio da portare a termine. Invece del 10, se arrivi in piedi, ti porti a casa la libertà. Dall’Ungheria all’Austria poi, finalmente, gli Stati Uniti che le concedono prima l’asilo politico e poi la cittadinanza. Un mese dopo, il regime di Ceausescu crollerà. «Rimpiango solo di non essere scappata prima», dice. Tornerà in Romania dopo cinque anni, accolta come un’eroina e non come una traditrice, in un Paese che cercava di risollevarsi da vent’anni di dittatura. Due anni dopo deciderà di sposarsi proprio lì, con il suo Bart Conner anche lui olimpionico di ginnastica. Una principessa in abito Armani, con un ricevimento straordinario in quella che era la residenza fuori città del dittatore. Nel 2006, a trent’anni da quello storico 10, la nascita del piccolo Dylan Paul chiude il cerchio. Nadia è saltata oltre la storia, atterrando sulla libertà.

Non solo calcio A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

Frazier era più forte di Ali Chi vinse la seconda sfida? Un doveroso tributo a Joe Frazier, forse il peso massimo più forte in assoluto o, comunque, uno di quei pugili che simboleggiano il pugilato. Senza toglier nulla al suo grande avversario, ritengo che nel secondo incontro con Ali, Smokin’ Joe sia stato privato di una sacrosanta vittoria, anche se, ormai a un quarto di secolo di distanza, questo ha poca rilevanza. L’importante, però, sarebbe di dedicargli un torneo tipo le World Series of Boxing o il Super Six di cui si sono un po’ perdute le tracce, Guido Albertini (Pergola, PU)

Con qualche collega, vista l’ampiezza dei tributi riservati alla scomparsa di Joe Frazier, abbiamo commentato che un giorno i giornalisti di boxe si occuperanno solo di commemorazioni. In effetti se non il più grande, Smokin’ Joe è sicuramente stato il più emozionante e, per questo, forse il più amato dei pesi massimi. Non aveva la classe di Ali nè la potenza di Foreman, ma vi aveva sopperito con il suo cuore. Riguardo a quel secondo match il dibattito è aperto: molti osservatori, fra cui Red Smith del New York Times, quel 28 gennaio videro la vittoria di Frazier. A riguardare il match oggi saremmo più per Ali. Ma come lei sa Joe sostiene di aver vinto anche la terza sfida in cui aveva abbandonato...

Le stagioni dello sci Egregio sig. Narducci, nella risposta che lei dà a un lettore che contestava l’efficienza dei telecronisti Rai durante la gara di sci femminile a Soelden, lei afferma testualmente: «Per me la coppa comincia in dicembre». Ebbene questa sua frase mi ha non solo stupito, ma veramente indignato. Se permette la Coppa del mondo di sci inizia a ottobre con Soelden, prosegue con altre gare a novembre e termina a marzo. E’ una manifestazione tra le più importanti degli sport invernali, Lei sa per quale ragione la Coppa inizia con una gara sul ghiacciaio, spesso difficile da organizzare per le condizioni atmosferiche? Perché è una forte e indispensabile promozione per tutto il movimento sciistico. Adriana Sozzani

A volte anche il curatore di una rubrica ha il dovere di scusarsi. Da appassionato ed ex inviato di sci alpino, non mi sfugge nè il valore della coppa del Mondo nè le implicazioni promozionali dell’apertura sui ghiacciaia. Nella mia risposta intendevo dire che altri impegni professionali non mi consentono di seguire l’inizio della coppa del Mondo. Aggiungo che quest’anno, in assenza dei Mondiali, la coppa del Mondo sarà l’unica grande manifestazione dello sci alpino.

La vergogna di Cesana Voglio manifestare la mia enorme amarezza per la più

che probabile chiusura della pista di Cesana Torinese, budello per slittino, bob e skeleton nuovo di zecca e teatro delle gare olimpiche di Torino 2006. Ma che paese è mai questo che non è in grado di investire 1,3 mln di euro all’anno nella gestione di un impianto fondamentale per discipline che hanno regalato all’Italia nella storia qualcosa come 29 medaglie olimpiche? E’ una vergogna. Christian Mondini

Il gestore non è ancora autorizzato a togliere l’ammoniaca e l’inverno che incombe potrebbe dare qualche mese in più per sbloccare i 40 milioni dell’Agenzia Torino 2006 e salvare la pista. Se Coni, LiveNations ed Enti locali non approfitteranno di questa eventuale chance per costruire la «Coverciano della neve» gestendola con competenza - magari per accontentarsi di tenerla aperta fino a Sochi 2014 - sarà uno scandalo ancora più grande.

Album Campioni dello sport Qualche anno fa la Gazzetta pubblicò le ristampe degli album dei Calciatori Panini. Il prossimo anno c’è l’Olimpiade, non c’è la possibilità di pubblicare le ristampe degli album Panini dei Campioni dello Sport 66-67; 67-68; 68-69; 69-70; 70-71; 73-74; Olympia 1986-1972; Munchen 72; Montreal 76? Arturo Presotto (Spilimbergo, PN)

Lei risveglia in me (e in altri colleghi come Paolo Condò) ricordi incancellabili. Conservo ancora alcune delle raccolte che lei cita. Ma non credo che oggi la ristampa avrebbe un mercato adeguato.

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La tiratura di venerdì 11 novembre è stata di 340.634 copie

COLLATERALI * La Gazzetta dello Sport e 1,20 più Sportweek e 0,30 non vendibili separatamente - con Supereroi N. 27 e 11,49 - con Soldatini d’Italia N. 23 e 11,49 - con I Miti del Calcio ai Raggi X N. 21 e 4,49 - con Linomania N. 12 e 11,49 - con Speak Easy N. 11 e 14,40 - con Ferrari Racing N. 10 e 14,49 con Top 10 Motomondiale N. 9 e 12,49 - con I Miti del Rugby N. 8 e 12,49 - con Montalbano N. 6 e 11,49 - con Bear Grylls N. 4 e 11,49 - con Lupin III Film Collection N. 3 e 11,49 - con Indistruttibili N. 2 e 11,49 - con Ciao Sic e 11,49 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 9,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek Fr. 3,30); Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 NOVEMBRE 2011


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