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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

PRIMO PIANO

IL SEGNO DEL MISTER Non solo il campo e la classifica segnalano le stagioni nate bene. C’è un altro fattore non meno determinante: la capacità di impugnare un problema e trasformarlo in un punto di forza. Prendi la Juve. Conte arriva con un’idea tattica e l’organico ne ispira un’altra. Su una mina del genere è esplosa l’Inter di Gasperini. Conte ruota il 4-2-4 come il cubo di Rubik, ne deriva forme diverse, che esaltano la fisicità di Vidal, le qualità di incursore di Marchisio e tutti finiscono al posto giusto, come i colori del rompicapo. Ora la Juve ha una precisa personalità tattica e le formazioni che cominciano ad assomigliarsi di partita in partita lo dimostrano. Prendi Del Piero. Andrea Agnelli, a sorpresa, ne consacra l’addio davanti agli azionisti. Conte pare a un bivio scomodo: lisciare la curva, offrire campo ad Ale e ritoccare le gerarchie; oppure tirare dritto col rischio di ritrovarsi inviso al popolo al primo tonfo. Sulla bandiera Del Piero è scivolato più di un predecessore. Conte tira dritto senza Ale e arriva in testa al campionato. A posteriori, si intuisce che l’uscita del presidente gli ha dato la forza di farlo. Del Piero ammette di soffrire, ma resta allineato e costruttivo. Il popolo è sereno e capolista. Problema sminato nel migliore dei modi da un ambiente compatto. Prendiamo anche la Nazionale. Un problema per tanti: infortuni, fatica... Chi ha fatto gol al Palermo? Pepe, Matri, Marchisio: tre azzurri. Prandelli, riportando in azzurro Barzagli e Pepe, ha restituito a Conte due giocatori ancora più carichi di entusiasmo. Nel gioco spagnoleggiante del c.t., i tanti juventini precettati dalla patria migliorano la loro tecnica. In una stagione senza coppe, la Nazionale consente a tanta Juve esperienze internazionali che irrobustiscono la personalità. Presto potrebbe aggiungersi Montolivo e, a quel punto, Conte si ritroverebbe tre quarti del rombo azzurro, già rodato e affiatato. L’ItalJuve. La storia dice che quando la Nazionale si è affidata ai blocchi bianconeri, ci è scappata spesso la gloria. Ma vale anche la lettura inversa, come buon augurio: quando Coverciano si è riempito di Juve è perché quella Juve era una squadra vincente. Questa lo è già? Marchisio che di questi tempi non sbaglia neanche quando parla, ha ragione: «Lazio e Napoli diranno molto». Ma siamo già in grado di garantire una cosa: questa Juve senza tossine da eurocoppe, che sul mercato ha margini di crescita superiori alla concorrenza; questa Juve affamata che trasforma i problemi in risorse, galleggerà in alto come l’olio fino alla fine. Ultima considerazione. Domenica la Juve aveva 8 italiani titolari, ne ha immessi 3 dalla panca e ha chiuso con 9. Un Made in Italy che, anche grazie alla sciacquatura nell’Arno di Prandelli, restituisce alla Signora una simpatia nazionale, in parte sgretolata da Calciopoli. Striscioni come quelli anti-Agnelli di domenica, in questo senso, fanno gioco. La Juventus non è più solo un pensiero fisso e livido sugli scudetti tolti, è soprattutto un sogno gioioso e possibile sullo scudetto che verrà.

OCCHIO MILAN

Assalti J LoScudetto

Conte è più veloce di Mou e Allegri E in più non ha le coppe Il tecnico bianconero è partito meglio dei suoi colleghi. Lippi e Trap applaudono DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO TORINO

Società solida e compatta, ventidue punti in dieci partite, zero sconfitte, appena sette reti subite e un tecnico che per fame, carisma, duttilità e intelligenza tattica ricorda i più grandi di sempre della panchina. Di più: la Juve è giovane, corre, non ha le coppe, vince divertendo e divertendosi, e in questo scorcio di stagione ha già schiantato i campioni d’Italia del Milan e i campioni del mondo dell’Inter. Un difetto? Il sistema di gioco base è cambiato a mercato chiuso, dunque la coperta è corta almeno in difesa e a centrocampo. Qualcosa andrà fatto a gennaio. In ogni modo, al netto della prudenza del mondo Juve, «si può tranquillamente affermare — spiega Trapattoni —, che i bianconeri hanno tutte le carte in regola per arrivare in fondo, la strada è quella giusta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Statistiche a favore Numeri alla mano, la Juventus è in piena me-

dia scudetto se si considerano i campionati del dopo Calciopoli. L’anno scorso di questi tempi il Milan aveva messo insieme appena venti punti (sei vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte). E dopo dieci partite disputate, la banda Conte viaggia più veloce anche della prima Inter di Mourinho: stagione 2008-2009, 21 punti e una sconfitta al passivo. Tre invece i punti di ritardo rispetto al «Mourinho bis» (25 punti, ma comunque una sconfitta al passivo), mentre le due Inter scudettate di Mancini (2007 e 2008) girarono a quota 24 dopo dieci gare. E’ comunque la solidità difensiva il dato che fa di questa Juve la pretendente numero uno al titolo 2012. Buffon e compagni hanno infatti subito appena sette reti, nonostante un calendario non certo comodo. Sempre partendo dal dopo Calciopoli, solo l’Inter 2007-2008 fece meglio (6 reti al passivo). I campioni in carica del Milan, per esempio, alla decima «fatica» avevano incassato già dieci reti.

Il gol di Simone Pepe, 28 anni PHOTOVIEWS

LA METAMORFOSI DI CONTE

GDS

Il trasformista Capello non ha mai sacrificato il talento sull’altare degli schemi, Lippi era il re della duttilità tattica (soprattutto a gara in corso), Ancelotti è forse il migliore nel valorizzare tecnicamente una rosa. E ancora: Mancini arrivò all’Inter come profeta del 4-4-2, ma si prese due scudetti trionfali con il «rombo»; Mourinho aveva il chiodo fisso del 4-3-3, capì in cinque minuti che per portare a casa i tituli occorreva seguire la strada manciniana, per poi

entrare nella leggenda, un anno dopo, con il «4-2-3-1» del triplete. E’ storia: nelle grandi piazze fanno fortuna soprattutto tecnici di carisma, grandi gestori dello spogliatoio, uomini che non pretendono di inventare calcio. E come i mostri sacri appena citati, Conte ha lo spogliatoio in pugno e non ci ha pensato un attimo a liberarsi dell’etichetta di integralista nel nome della vittoria. Il tempo di individuare l’oro di questa Juve (a centrocampo), e

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di LUIGI GARLANDO

numeri& STATISTICHE

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dallaPrima


MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

Juve ciao «4-2-4». Convinto soprattutto da Pirlo e Vidal, giocatori che di fatto non aveva indicato lui. Umiltà, intelligenza e grande preparazione: la garanzia massima per un club che investe in maniera massiccia e deve rispondere quotidianamente a milioni di tifosi. La benedizione di Lippi

«Conte sta dando alla Juventus tutto quello che era mancato negli ultimi tempi, anche a livello psicologico — dice Lippi, altro maestro di Antonio —. E’ arrivato con alcune idee, ma ha poi saputo adattarsi subito alle caratteristiche della sua rosa. Impostando la squadra in un’altra maniera, ha dimostrato di essere in grado di lavorare su diversi moduli. E l’entusiasmo con il quale tutti i ragazzi giocano la dice lunga su quanto credano in quello che stanno facendo». Con una benedizione così... © RIPRODUZIONE RISERVATA

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y ilMercato

IN PASSATO

Scudettate senza coppe È stata il Milan l’ultima squadra italiana a vincere lo scudetto senza partecipare nella stessa stagione ad una competizione europea. Nel 1998-99 i rossoneri di Zaccheroni vinsero il tricolore. Non parteciparono alle coppe dopo il 10˚ posto della stagione precedente Tre volte in 45 anni Negli ultimi 45 anni è accaduto solo in altre 3 occasioni che una squadra senza coppe fosse poi campione d’Italia: il Torino nel 1975-76, il Verona nel 1984-85 e ancora il Milan nel 1991-92. In questo caso i rossoneri furono esclusi dall’Uefa per aver abbandonato il campo nella gara contro il Marsiglia nell’edizione precedente di Coppa dei Campioni

Ora nel mirino c’è Montolivo Sfida ai rossoneri Incedibile a gennaio per i viola, ma Marotta ci proverà Piace anche Ilicic, in Germania occhio a Hummels CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it MILANO

Rispunta Riccardo Montolivo sulle frequenze bianconere. Ed è una mossa-scudetto, nella convinzione di strappare al Milan uno degli obiettivi privilegiati per gennaio. Non è un mistero che la sfida ai rossoneri sia ormai il leit motiv della stagione. Così la Juve si attrezza per intralciare la strada ai milanisti anche sul mercato. A 360 gradi. Le mosse Il feeling per il centrocampista viola è datato. Già un anno fa il club di corso Galileo Ferraris aveva preso informazioni sull’azzurro di Caravaggio e, ora che la scadenza del suo contratto s’avvicina, il discorso a Torino è tornato d’attualità. Respinto l’attacco estivo del Milan, la Fiorentina ha scelto una linea molto rigida. La società dei Della Valle non intende liberare subito il giocatore e con le voci più autorevoli di recente ha reso esplicito il concetto. Ciò nonostante l’a.d. bianconero Beppe Marotta accarezza l’idea di proporre degli scambi interessanti. Difficile far cambiare idea ai viola, ma un tentativo verrà fatto prima o poi. E poi Montolivo andrebbe ad unirsi ad un centrocampo che già gioca a memoria in Nazionale. La strategia Il d.s. Fabio Parati-

S Il tecnico della Juventus Antonio Conte, 42 anni. Prima aveva allenato Arezzo, Bari, Atalanta e Siena

ci è reduce da un lungo viaggio in Brasile. Tanti nomi sul suo taccuino. In particolare va segnalato l’interesse per il difensore centrale Dedé del Vasco da Gama che piace anche all’Inter. L’idea, però, è quella di concentrare gli sforzi su obiettivi già pronti per il calcio europeo. Con l’avallo di Conte, deciso a non alterare gli equilibri appena raggiunti.

Riccardo Montolivo, 26 anni, centrocampista della Fiorentina PLPRESS

Bianconeri pronti a degli scambi coi viola per l’azzurro che è inseguito anche dal Milan Pressing sul Genoa per i ghanesi Boakye e Cofie, in prestito al Sassuolo Le lusinghe Per il dopo-Del Piero è sempre in evidenza il nome di Mario Gotze, 19 anni, stella del Borussia Dortmund. Ma non sarà facile strapparlo ai campioni di Germania in carica. Qualche speranza in più per il difensore centrale Mats Hummels (22): magari in uno scambio con Milos Krasic o Eljero Elia. E ciò pone il tema delle cessioni per le liste invernali. In partenza ci sono anche Amauri e Toni, senza escludere altri aggiustamenti in corsa.

Sponda rosanera Nella ragnatela invernale occhio anche allo sloveno Josip Ilicic, 22 anni, duttile giocatore offensivo del Palermo. Alla Juve tornerebbe molto utile perché potrebbe ricoprire più ruoli ed è proprio quel che cerca Conte, a caccia di un clone di Vidal. Certo, bisogna fare i conti con Zamparini. Marotta, però, già un anno fa centrò due bei colpi: Matri e Barzagli, per intendersi. L’auspicio è di ripercorrere quelle orme per dare alla rosa il salto di qualità definitivo. Investimenti Intanto la Juve sta

flirtando con il Genoa per due giovanotti ghanesi in prestito al Sassuolo. Piace soprattutto il centravanti Richmond Boakye, 18 anni, protagonista di un brillante avvio di campionato. Ma nell’affare può rientrare anche il centrocampista Isaac Cofie, 20 anni, stantuffo di prospettiva. A breve è previsto un incontro con il club ligure. E’ un’operazione per l’estate, un altro investimento di rilievo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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PRIMO PIANO Il capitano DEL PIERO

«Restare in panchina mi brucia troppo» La punta: «E’ un buon segnale Giocherò ancora per anni» G.B. OLIVERO MILANO

Giocare gli piace troppo, Alessandro Del Piero è ancora profondamente innamorato del pallone. Ecco perché la sua carriera proseguirà con una maglia diversa da quella della Juve. Ieri mattina Ale doveva lanciare il nuovo prodotto del suo sponsor tecnico e il programma prevedeva anche una rapida comparsata durante le partite giocate prima tra giornalisti e poi tra ragazzi scelti da Fubles (il social network dello sport giocato). Altro che rapida comparsata: Del Piero non voleva più uscire dal campo. «Almeno qui non finisco in panchina», spiegava sorridendo. Del Piero, quanto è difficile racchiudere tutto (il lavoro settimanale, le ambizioni, la voglia di essere utile alla squadra) nei pochi minuti che ultimamente le capita di giocare? «Quando tutto si concentra in pochi minuti devi avere la testa libera e concentrarti su quello che ti viene chiesto di fare. É difficile prendere il ritmo-partita e anche per questo motivo spesso in settimana facciamo delle amichevoli che aiutano chi come me gioca poco. Ci sono comunque due realtà innegabili». La prima?

«Sono strafelice per quello che sta facendo la Juve».

ancora per qualche anno, ma non ho intenzione di concentrarmi su quello che accadrà da giugno in poi. Ora voglio godermi ogni singolo momento da qui a fine stagione».

Ale si rilassa a calcetto...

Il capitano BUFFON

Partita con i sensori nelle scarpe

«Un po’ più di credibilità Così i rivali tremeranno»

Del Piero in una sfida a calcetto coi cronisti. Nelle scarpe, il sensore miCoach Speed_Cell di Adidas: un microchip che registra velocità massima e media, numero di scatti e distanza

... E Gigi al tavolo verde FABIO BIANCHI MILANO

Conte è un valore aggiunto?

«É molto determinato, sta facendo un ottimo lavoro. Ma anche la squadra sta rispondendo alla grande e chi gioca meno rappresenta la vera forza del gruppo. L’impegno di tutti è decisivo, l’intensità non cala mai, nessuno sgarra». Il tavolo della pace le sembra una buona idea?

«Mi riguarda fino a un certo punto. É argomento per presidenti, avvocati, dirigenti, federazione. Io sono un calciatore, il mio giudice è il campo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il portiere nasconde le carte «Titolo? 5% di possibilità...»

Torneo benefico di poker Ecco Gigi Buffon, testimonial di Pokerstars, al torneo benefico di Natale con la pro Giada Fang. «Il poker è passione, se poi gioco per una giusta causa poi sono contento» KOSTA

Qualche tempo fa, sarebbe stato difficile accostare l’aggettivo saggio a Gigi Buffon. Ora molto meno. Risuona ancora il discorso che ha commosso il presidente Napolitano. In tutta altra veste, da giocatore di texas hold’em per il torneo di Natale per beneficenza, ora Gigi dice: «Era una grande occasione, potevo star lì a dire le solite cose o sfruttarla». L’ha sfruttata, come sta facendo adesso la Juve del nuovo corso in campionato. E’ virtualmente prima solitaria. Ma Gigi è diventato saggio. Non è scaramanzia o altro. Non si fida, non ancora. «E’ novembre, siamo contenti ma non abbiamo ancora fatto niente. Siamo soltanto a un quarto del torneo. La Juve è una squadra che si

sta ritrovando rispetto a due anni di batoste. Ma non facciamo voli pindarici, altrimenti si rischia di commettere gli stessi errori che ci hanno portato per due anni ad arrivare settimi». Però siete secondi per l’attacco e secondi per la difesa...

«Appunto, non siamo primi in niente. Significa che dobbiamo ancora migliorare. Le premesse sono buone, ma anche gli altri anni lo erano. In questo periodo eravamo a due punti dai primi in classifica». Ora è su un tavolo da poker. Quanto chip del suo stack punterebbe sulla Juve scudetto?

«Se ho 10 fiches ne metterei 6 per il Milan e una per Lazio, Napoli, Udinese e Juve. Anzi, se potessi non la metterei alla Juve. Diciamo che punto un 5%». Così poco?

«Sì, dopo i risultati precedenti sarebbe già un salto enorme insidiare il Milan quest’anno. E per la Champions punto un 20%. Non abbiamo tutto quel distacco dai rivali...». Cosa manca alla Juve per convincerla?

«La differenza sarà nella continuità. Se la troveremo, allora potremo avere il rispetto dei tifosi e dei rivali. Altrimenti, soffriremo di nuovo. Perché la continuità, e dunque la credibilità, è importantissima: porta rispetto e timore».

La seconda?

«Soffro a stare in panchina ed è un bel segnale perché significa che dentro di me brucia sempre il fuoco per il calcio. Ma questo è solo un momento: da qui a giugno la strada è molto lunga. E comunque io sono sempre il capitano della Juve anche se gioco poco: me lo dimostrano i compagni con le loro parole ma soprattutto con i fatti e questa è la cosa più importante». La Juve di Conte per caratteristiche agonistiche le sembra più simile alla Juve di Lippi o all’Inter di Mourinho?

«Spero che assomigli a entrambe per una cosa: le vittorie. Adesso siamo in testa con una gara in meno ed è giusto godersi il momento. Ma solo per poco, perché per arrivare fino in fondo bisogna dare il massimo giorno dopo giorno. Oggi non possiamo fare calcoli, a fine andata vedremo. Ma il Milan resta favorito». Della Juve impressiona la forza fisica.

«Non giocando le coppe, possiamo preparare bene le partite, ma non è solo una questione di gambe. Ci sono la tattica e la tecnica». Ci pensa al futuro?

«No. Io oggi penso alla partita di sabato, al presente. Giocherò

Con Conte si è sulla strada giusta, no?

«Sì. Ci ha dato direttive molto importanti. Lui ha la Juve nel Dna, a Torino ha vissuto periodi buoni e meno buoni. Ha l'esperienza per gestire le situazioni». Un voto alla squadra, a lei giocatore e a lei pokerista.

«Alla Juve dò un 6,5 pieno. Io non mi giudico. Ma come pokerista, vediamo...sette». Non le sembra strano vedere Del Piero sempre in panchina?

«Sì, ma lui è uno che in qualsiasi momento della partita può trovare il colpo per farci vincere. Ma ci sono tanti giocatori in rosa, Conte cerca di utilizzare tutti». Uno scudetto da regalare a Del Piero, Non male eh?

«E’ un incentivo in più. Ma l’obiettivo principale è quello di ricreare un ciclo vincente. Ripeto, per riuscirci dobbiamo ritrovare la credibilità nei confronti degli avversari». A Milano per il poker. E’ passato a trovare Cassano?

«No, ma gli ho telefonato. E’ allegro come sempre e sta facendo il possibile per mantenersi in forma e farsi trovare pronto al rientro. per il Milan e l’Italia». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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VERSO LAZIO-JUVENTUS IL CONFRONTO EX DI JUVE E LAZIO

È scomparso il danese Carl Praest

RCS

Scudettati: Lazio batte Juve Reja ha 9 giocatori con almeno un titolo, i bianconeri 8: e sabato si sfidano solo Milan e Inter hanno in organico protagonisti più «scudettati»: 23 i rossoneri, 17 i nerazzurri (prendendo in considerazione i giocatori fin qui impiegati dai club). Tutte le altre squadre sono dietro alla Lazio in fatto di esperienza. Sì, anche la Juventus avversaria di sabato. Antonio Conte sta guidando una rosa con 8 giocatori che hanno vinto almeno un campionato in carriera. Il nono, Chiellini, si è visto revocare il titolo 2006. Titolo dunque che non va considerato e che in linea solamente teorica — non pratica — andrebbe dato all’allora interista Bonucci, esordiente all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato.

DAVIDE STOPPINI ROMA

Poi dici che non hanno esperienza. Altro che: la Lazio sa come si fa. A Formello non c’è l’aria del primo giorno di scuola, quello che ti guardi intorno per capire l’effetto che fa l’alta classifica. No, il primo posto in campionato non è uno sconosciuto. Di più: neppure lo scudetto è uno sconosciuto. È un ricordo — a volte lontano, ma comunque ben fisso in testa — per nove giocatori. Forza nove Da Klose a Cisse, da

Brocchi a Dias, passando per Hernanes, Gonzalez, Matuzalem, Scaloni e Radu. Ecco le nove guide di Edy Reja, lui sì che invece sarebbe un novizio dello scudetto. Non è un numero così piccolo. In questo campionato

Edy Reja, 66 anni, in Ducati ROSI

Reja in moto Nove a otto per la Lazio, aspettando l’Olimpico. Comunque un obiettivo raggiunto per Lotito, che l’estate

Meglio ancora le milanesi: il Milan ha 23 giocatori con scudetto, l’Inter è a quota 17 scorsa aveva messo la parola esperienza in cima al programma elettorale 2011-12. Elezioni vinte, soprattutto con Miro Klose, manco a dirlo. E Reja già corre verso la Juve. Non solo sul campo: ieri pomeriggio a Formello è salito in sella a una moto della Ss Lazio Motociclismo e si è fatto un giro con la due ruote che nel 2012 parteciperà al Mondiale Superbike. Corre il tecnico, pure con la testa. «Ho un organico con valori importanti, dal punto di vista tecnico e caratteriale», ha detto alla radio del club. Prima di di-

fendere l’uomo che dei nove scudettati è il più discusso. Cisse non segna dal 15 settembre e su twitter, due giorni fa, ha pure litigato con i tifosi: «Deve avere pazienza — ha detto il tecnico —. Ha capito che il campionato italiano è più difficile rispetto al greco o al francese. Spero che si sblocchi presto, ma ho totale fiducia in lui». Recuperi E proprio Cisse, insie-

me a Dias, Klose e Konko, oggi sarà visitato alla Paideia. Dei quattro solo il brasiliano salterà la sfida con la Juventus. Klose già ieri è tornato a correre in campo, per la felicità di Reja. Cisse e Konko hanno svolto fisioterapia: qualche preoccupazione in più per il difensore, ma alla fine entrambi saranno della partita. L’aria del primo posto cancella anche gli acciacchi.

«Un pezzo di storia della Juventus ci ha lasciati. All’età di 89 anni è morto Carl Aage Praest, uno dei simboli della squadra degli anni 50». Così, sul sito, i bianconeri salutano l’attaccante danese, che con la Juve ha giocato 233 partite e segnato ben 51 gol, mettendo firme importanti su due campionati. «Nella squadra in cui brilla la stella di Giampiero Boniperti, ma anche i connazionali John e Karl Hansen, contribuisce a far vincere gli scudetti numero 8 (al primo colpo, nel 1949/50) e 9 (1951/52)», ricordano ancora sul sito bianconero. Nato a Copenaghen il 26 febbraio 1922, Carl Aage Praest (nella foto OLYMPIA), arriva a Torino nel 1949 dal BK Frem Copenaghen, ci resta per sette stagioni, sino al 1956, quando passa alla Lazio dove gioca ancora un anno, prima di ritirarsi. Per lui, anche, il bronzo Olimpico a Londra 1948, 24 presenze e 17 gol con la Danimarca. «In questo giorno triste, la Juventus si unisce al dolore della famiglia».

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CHAMPIONS LEAGUE GIRONE A

Napoli-Balotelli, fuo più, perché il Manchester City è ai vertici del calcio mondiale», ha spiegato il tecnico napoletano.

Che derby al San Paolo nella notte più attesa «Superlativi o addio»

Forza tridente Qualcosa d’im-

Carica Mazzarri «Per restare in Champions tutti devono dare il massimo. È già un traguardo essere ancora in corsa» DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta)

Difficile credergli quando dice che per lui sarà una partita come le altre. Sa bene, Walter Mazzarri, che non è così. Sarebbe contro natura se vivesse questa vigilia senza una tensione particolare. E allora la convinzione è che anche lui, all’apparenza freddo e privo di emozioni, non stia nella pelle all’idea che stasera potrebbe regalare alla gente di Napoli un

qualcosa di prestigioso, di unico addirittura, perché da queste parti la Champions League è stata sempre è soltanto un sogno. Che lui è riuscito a trasformare in realtà. Perché, al di là di come andrà a finire stasera contro il Manchester City, Mazzarri resterà l’artefice di tutto questo, insieme a un gruppo di ragazzi che ne ha voluto seguire le idee e gli insegnamenti che, tra l’altro, hanno accelerato la crescita di tutti quanti loro.

Notte magica É quanto chiederà l’allenatore ai suoi, pur consapevole della forza dell’avversario e della maggiore qualità tecnica che può vantare. Ma la resa non gli appartiene. Lui non ha alcuna intenzione di lasciare via libera a Roberto Mancini «Ormai è un abitudine: le avversarie vengono a al San Paolo avendo a disposizione due risultati su tre. Dunque, da questo punto di vista siamo allenati. Dobbiamo ripartire da quei secondi 45’ giocati contro la Lazio e fare anche qualcosa in

«Guai essere timorosi, specie a inizio gara. Abbiamo armi per poter vincere» «Dovesse andar male, ci resta l’Europa League. Che onoreremo al massimo»

COSI’ IN CAMPO A NAPOLI ORE 20.45

RCS

portante dovrà garantirlo il tridente, diversamente è improbabile che l’impresa possa riuscire. «Io non mi aspetto nulla di particolare dai tre attaccanti, perché tutta la squadra dovrà fare una prestazione superlativa. Credo che tutti abbiano capito l’importanza di questa sfida. Personalmente, sono già in partita, sto ragionando sulla formazione che schiererà Mancini. Ho visto il City contro il Newcastle, mi è parso quasi un allenamento per come ha giocato in scioltezza. Balotelli? All’andata non c’era, ma stavolta ci sarà. Ed è anche in un momento di forma eccellente». Manchester superstar L’allenatore napoletano, poi, riconosce le potenzialità dell’avversario: «É all’altezza di Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona e Chelsea, ma noi proveremo a dargli fastidio», ha osservato Mazzarri. «É già un’impresa essere arrivati a questo punto. Il massimo, però, sarebbe vincere. Conosciamo il valore del Manchester City e come gioca. Sono cresciuti sotto il profilo dell’autostima e della continuità nei risultati. Può succedere tutto, ma chiederò ai miei di non essere timorosi, soprattutto nella fase iniziale. Abbiamo le armi per poter fare male al Manchester. Poi, se dovessimo uscire dalla Champions, lo faremo a testa alta, perché siamo arrivati alla quinta partita essendo ancora in corsa per la qualificazione. Dovessimo arrivare agli ottavi sarebbe oro, perché i valori in campo sono chiari a tutti. Se il Villarreal non le vince entrambe, allora saremmo comunque in Europa League e come lo scorso anno cercheremo di far bene anche in questa manifestazione, provando ad andare avanti il più possibile. Certo, i risultati possono incidere anche sulle strategie di mercato per gennaio, ma queste valutazioni le faremo prima della sosta natalizia». La notte è tutta sua, dunque. Potrebbero bastargli i 90 minuti contro il Manchester City per ritagliarsi uno spazio tra le eccellenze della storia del club. Diversamente, dovrà essere in grado di voltare pagina e di rimettere in piedi il campionato e la stagione.

TIFOSI VIP

Invitato Capello Lo sceicco non ci sarà NAPOLI (g.m.) Saranno in 60.000 stasera al San Paolo. In tribuna non mancheranno i vip, compresi i tantissimi ospiti dello sceicco Mansour, che però non ci sarà. De Laurentiis ha invitato anche Fabio Capello, che aveva assistito all’andata, ma non è ancora certa la presenza del c.t. inglese. Ad assistere alla sfida tra Lavezzi ed Aguero, ci sarà Claudio Cugnali, il più stretto collaboratore del c.t. argentino, Sabella,che si fermerà a Napoli un paio di giorni per osservare Fernandez.

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IL RICORDO VENT’ANNI FA CON LA SAMP SEGNO’ UN GOL CAPOLAVORO AL SAN PAOLO

Mancini e quella gemma «Lo stadio mi ispirava» La prodezza del Mancio, nel ’90, in un disegno del mitico Silva

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO D’URSO NAPOLI

Quant’è bravo Balotelli, quant’è bravo Aguero, ma quant’è bravo lui, Roberto Mancini: il sole di Manchester. Mazzarri ha lasciato scorrere i numeri da capogiro dell’alternativa al Barcellona e Real Madrid, forse anche per crearsi un alibi in caso di disfatta: 7 vittorie di fila in Premier League, nove di fila in tutte le competizioni dal k.o. col Bayern Monaco, l’unico della stagione, miglior attacco in Premier con 42 gol. E il Mancio, uno che poteva dare del tu a Maradona al San Paolo, che ha fatto? Non ha tradito l’istinto e, alla fine, lo ha detto: «Noi siamo capaci di qualsiasi cosa se giochiamo come sappiamo, non è nella nostra mentalità speculare e non conta che abbiamo 2 risultati a disposizio-

ne». Chiaro, no? Ascesa Il calcio in libertà di Ro-

berto applicato alle latitudini di Manchester e, stasera, di Napoli, la città della moglie Federica (che tiferà City, a proposito). Un calcio ovviamente non disgiunto da una certa organizzazione e da un avvertimento ai suoi giocatori: «Il Napoli può creare difficoltà, soprattutto perché per loro è un appuntamento decisivo, noi stiamo crescendo, non siamo ancora come Real o Barça, siamo più vicini al Napoli. E forse abbiamo corso anche troppo finora. Per noi è la prima volta in Champions, vogliamo superare il turno e poi può succedere di tutto. Non ci sentiremo troppo sicuri, giocando ogni 3 giorni diventa molto difficile: sarà una gara dura». Ambiente Per chi si è esibito da-

vanti a platee internazionali, per chi nell’ottobre ’90 segnò con la maglia della Sampdoria una fantastico gol al volo di destro al cospetto del Pibe de Oro, la spinta dei 60mila di Fuorigrotta sarà una bella cornice, ma non diverse da altre. Il ricordo di Diego in campo, piuttosto, accende ancora l’allenatore del City: «Ci siamo divertiti insieme, gli mando un saluto e un abbraccio per la mamma che è da poco mancata. L’ambiente di Napoli è tra i più caldi e passionali, credo sarà bello giocare in un posto così, ho detto ai ragazzi di giocare come sempre. Anche i nostri tifosi arriveranno, io ho lanciato messaggi distensivi spiegando che è un’occasione venire a vedere la partita e visitare una città bella come Napoli. Possono venire tranquillamente, gli incidenti possono capitare ovunque». © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

ori uno

Walter Mazzarri, 50 anni NEWPRESS

Dietro la notizia

De Laurentiis ha speso 1/60 di Mansour La cicala e la formica. Lo sceicco spende e sfora, il produttore centellina e risparmia. Sentite questa: da quando si sono piantati a Manchester e Napoli, Mansour ha speso di tasca sua 910 milioni di euro, De Laurentiis appena 16. Parliamo di iniezioni di capitale, non di prestiti. Eppure sul campo la differenza quasi scompare, grazie a una gestione attenta e lungimirante (Lavezzi costato 6 milioni contro i 31 di Dzeko). Il nuovo Napoli ha sofferto nelle prime due stagioni in C: i rossi di bilancio sono stati ripianati dai versamenti della Filmauro (3 milioni più 3,8 di riserva nel 2004-05; 0,5 più 9,1 di riserva nel 2005-06). Ma è stata soprattutto Unicredit a finanziare il progetto: 32 milioni per l’acquisto e l’avviamento del club, ripagati in 3 anni. Poi gli azzurri si sono autosostenuti collezionando utili, senza rinunciare a investire (e non poco) sul mercato. Il City, invece, ha appena archiviato il deficit più alto della storia del calcio inglese: -220 milioni. Mansour droga il sistema, De Laurentiis lo rende virtuoso: Platini prenda nota. Marco Iaria

ilPunto di SEBASTIANO VERNAZZA

Caro Walter, sia se stesso Se la giochi all’italiana Vincere o soffrire. Con un pareggio il Napoli non sarebbe più padrone del proprio destino. Con un pari stasera al San Paolo, la vittoria in casa del Villarreal - all’ultima giornata del girone di ferro - potrebbe non bastare per la qualificazione. Purtroppo per Walter Mazzarri è in arrivo l’euro-squadra del momento, il Manchester City di Roberto Mancini, con un carico di fenomeni da paura: Nasri, Silva, Dzeko, Balotelli, Aguero. Sono forti e sono tanti, qualcuno partirà dalla panchina. Il Napoli di tenori ne possiede tre e ognuno di loro viene da settimane poco esaltanti. Cavani non segna più come nella scorsa stagione. Lavezzi sprinta nel solito modo, ma al dunque non ce la fa a essere decisivo. Hamsik sembra il duplicato sbiadito di se stesso. Un Hamsik così inconcludente che viene voglia di scommettere su di lui per la partita di stasera, perché prima o poi questo benedetto slovacco un colpo dovrà batterlo. Più in generale rivolgiamo un appello all’allenatore: caro Mazzarri, non si offenda né si arrabbi, ma se la giochi nella maniera che meglio conosce, all’italiana. Li aspetti, ingorghi il loro giro-palla,

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otturi le fasce e spedisca quei due (Lavezzi e Cavani) a fare danni in contropiede. Non c’è da vergognarsi né a dirlo né a praticarlo. Sarà banale, sarà fuori moda, ma si difenda e riparta. Saremmo lieti di essere smentiti, però sospettiamo che il Napoli affaticato di questo periodo rischierebbe l’imbarcata se tentasse di imporre il proprio copione al City. Del resto, in vigilia, Roberto Mancini si è comportato da italiano vero, non ha dato indicazioni, ha confuso le idee ai giornalisti. Silva a destra? Silva trequartista? Silva fuori? Aguero o Balotelli come centravanti? Una volta la chiamavano pretattica. I cronisti inglesi hanno alzato le spalle, perché a loro di azzeccare titolari e riserve importa un accidente. Noi no, noi abbiamo il mito della formazione e ci pare strano, se non impossibile, che Mario Balotelli possa essere escluso dall’undici iniziale. Eppure questo si mormora, che «Balo» potrebbe accomodarsi in panca. Non ci crederemo finché non lo vedremo con i nostri occhi. Balotelli vive un momento straordinario, per la prima volta - tra Nazionale e Premier League - non ha mandato segnali di fumo, ma di maturità. Mario attrazione della serata, lui che da Napoli è stato attratto fino al punto di essersi avventurato a Scampia, nei santuari del crimine, nei luoghi di Gomorra. No, non crediamo a un Mancini che preferisce Barry, o chi per lui, a Balotelli. Il timoniere del City è italiano, ma non italianista, e il gioco di parole racchiude il derby tra due allenatori diversamente nostri. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CHAMPIONS LEAGUE GRUPPO A

Quei carissimi nemici un percorso in perenne mutamento: l’Italia come terreno di tutte le sperimentazioni, l’Inghilterra patria del decollo verso la consacrazione tra le stelle del calcio mondiale.

Mario Balotelli 21 anni, già 8 gol in questa stagione

che Mancini ne freni gli entusiasmi affermando che non ha ancora deciso se schierarlo titolare. Alla fine Aguero dovrebbe vincere il ballottaggio con Dzeko (anche se circola una clamorosa voce: fuori il Kun e dentro Nasri con Balotelli centravanti).

Sergio Aguero 23 anni, 10 gol con il City in 11 partite

Che emozione Per capire la sug-

gestione del Bad Boy italiano bisogna ignorare per una volta le ragioni minime, l’assist o il dribbling, e considerare quelle ultime, che abitano il cuore del ragazzo prima che del calciatore. Lui è genio e sregolatezza per definizione. Lo spendaccione che però regala soldi ai clochard, o mette a posto un bulletto inglese che se la prende con un piccolo tifoso: un contrasto di anime che segna il carattere. Lui, che da interista indossa la maglia del Milan quando Striscia la Notizia gli consegna il Tapiro d’Oro. Lui, che entra in Mercedes nel carcere femminile di Brescia, che lancia freccette ai giovani del City o che spara a Milano con una pistola giocattolo. Lui, che gira in Cadillac a Manchester dopo il 6-1 allo United e colleziona multe. Lui, addirittura, che è andato a passeggio nel giugno 2010 con due camorristi a Scampia, quartiere di Napoli regno di spacciatori raccontato da Roberto Saviano in Gomorra. Proprio come Maradona, a metà degli anni 80, immortalato in varie foto con l’allora latitante di Camorra Carmine Giuliano.

Ecco Mario C’è feeling con Napoli

Feeling Lui è semplicemente Balotelli, capace di tutto e del contrario di tutto. E di commuoversi pure di fronte al presidente Giorgio Napolitano, quando la Nazionale è stata ricevuta al Quirinale. Sono le contraddizioni di un talento che dentro al San Paolo avrebbe un popolo pronto a seguirlo senza esitazioni. Da mesi il suo nome è associato al Napoli: poteva scambiarsi la maglia con Lavezzi la scorsa estate, il presidente Aurelio De Laurentiis nutre ammirazione nei suoi confronti e a lui la città piace parecchio, «eccome». Un feeling è già nato, non solo con la bella napoletana Raffaella Fico, la sua compagna, ma anche con un ambiente che lo attrae. Difficile stabilire con quale espressione del viso varcherà le Colonne d’Ercole della sua vita di campione nella città che vorrebbe farne un nuovo Diego: un sorrisetto, lo stesso sguardo serio rivolto alla sua curva nell’ultima recita contro il Newcastle o soltanto gli occhi intrisi di furore agonistico? L’ultima rovesciata di Mario non è stata ancora raccontata.

Genio, sregolatezza e stima ricambiata E un affare di mercato ancora aperto NOTTE DI VIGILIA

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO D’URSO NAPOLI

Perché sempre io? «Why always me?». Perché sei Mario Balotelli: basta nome e cognome. E attorno ci sarà sempre una telecamera quale inesorabile scia. Quando stasera entrerà al San Paolo, dal 1’ o a gara in corso, il fenomeno del Manchester City proverà sensazioni nuove. Lo stadio diventerà un enorme Odèon, dove l’attaccante non interpreterà tragedie greche, ma avrà il potere di alzare i decibel del tifo. La sua prima volta da «caro nemico», da avversario, è accompagnata da una sfilza di complimenti e da

Serata relax per Balotelli e Raffaella Fico ieri in un ristorante di Napoli. Due chiacchiere, un succo di frutta e alle 23 ritirata

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Simpatie napoletane Un’occasione del genere non capita tutti i giorni. Aguero si aspetta un accoglienza particolare dal pubblico di Fuorigrotta perché, pur essendo un avversario molto temuto, per i napoletani è innanzitutto il genero di Maradona: «Magari mi guarderanno con un pizzico di simpatia in più rispetto ai miei compagni. Con Diego negli ultimi giorni non ho parlato di questa partita per via delle vicende personali che lo hanno colpito. Gli mando un forte abbraccio». Da ragazzino, il Kun ha visto e rivisto i filmati di Maradona in maglia azzurra: «Capitava spesso. So che qui lui gode della stessa considerazione che ha in Argentina. Spesso mi ha raccontato l'affetto che la gente ha nei suoi confronti». Rispetto per il City Il sogno dei

tifosi del Napoli sarebbe quello di vedere Aguero un giorno alla corte del presidente De Laurentiis. Un’ipotesi affascinante, anche se difficilmente percorribile per via del costo del cartellino del giocatore e dell’ingaggio che percepisce dallo sceicco Mansour. Di conseguenza, il Kun spegne sul nascere ogni ipotetica chiacchiera di mercato: «È una questione di rispetto nei confronti della mia società. Io non ho mai chiesto a Lavezzi di seguirmi a Manchester. Non sarebbe giusto. E poi quando ci ritroviamo nella Seleccion non parliamo di queste cose. Piuttosto vorrei rappresentare per il City quello che Maradona è stato per il Napoli. Con questa maglia posso vincere tutto».

Al San Paolo arriva Aguero: lo manda Diego In vantaggio su Dzeko, sogna stasera un’accoglienza da genero di Maradona

«

GIANLUCA MONTI NAPOLI

Ieri a Napoli è stata listata a lutto la piccola bacheca in via San Biagio dei Librai nella quale è conservato un capello «originale» di Diego Armando Maradona. Un modo per commemorare la morte di Dalma Salvadora Franco, la madre del Pibe de Oro. Stasera al San Paolo, nello stadio che più di ogni altro ha ispirato il talento del celebre suocero, Sergio Aguero avvertirà un’emozione particolare. Giocare da queste parti per lui è un sogno che si avvera: «Non vedo l'ora di scendere in campo», dichiara il Kun prima

Con lui non ho parlato di questa partita, dopo il lutto. Gli mando un abbraccio

Verso gli ottavi A cominciare dal-

la Champions. La sfida sarà decisiva per la qualificazione agli ottavi. Il Napoli dovrà cercare il successo, il City invece potrà giocare per due risultati su tre e sfruttare l’arma del contropiede. Aguero negli spazi sa essere devastante. All'andata, il suo connazionale Campagnaro riuscì a limitarlo. Stavolta il Kun non intende rimanere a secco. Un gol nello stadio che fu di Maradona per lui sarebbe il massimo. La dedica per la sua compagna Giannina, la seconda figlia del Pibe, è pronta.

SERGIO AGUERO SU MARADONA

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LA SITUAZIONE RISULTATI E CLASSIFICHE GRUPPO A

GRUPPO B

GRUPPO C

GRUPPO D

GRUPPO E

GRUPPO F

GRUPPO G

Giocate Manchester City-NAPOLI Villarreal-Bayern Monaco Bayern Monaco-Manchester C. NAPOLI-Villarreal Manchester City-Villarreal NAPOLI-Bayern Monaco Bayern Monaco-NAPOLI Villarreal-Manchester City

Giocate INTER-Trabzonspor Lilla-Cska Mosca Cska Mosca-INTER Trabzonspor-Lilla Cska Mosca-Trabzonspor Lilla-INTER

0-1 2-2 2-3 1-1 3-0 0-1

Giocate Basilea-Otelul Galati Benfica-Manchester United Manchester United-Basilea Otelul Galati-Benfica Basilea-Benfica Otelul Galati-Manchester United

Benfica-Basilea 1-1 Manchester United-Otelul Galati 2-0

Giocate Borussia Dortmund-Arsenal 1-1 Olympiacos-Marsiglia 0-1 Arsenal-Olympiacos 2-1 Marsiglia-Borussia Dortmund 3-0 Marsiglia-Arsenal 0-1 Olympiacos-Borussia Dortmund 3-1 Arsenal-Marsiglia 0-0 Borussia Dortmund-Olympiacos 1-0

2-1

2-1 0-0

Giocate Chelsea-Bayer Leverkusen Genk-Valencia Bayer Leverkusen-Genk Valencia-Chelsea Bayer Leverkusen-Valencia Chelsea-Genk Genk-Chelsea Valencia-Bayer Leverkusen

Giocate Apoel-Zenit

INTER-Lilla Trabzonspor-Cska Mosca

Giocate Ajax-Lione 0-0 Dinamo Zagabria-Real Madrid 0-1 Lione-Dinamo Zagabria 2-0 Real Madrid-Ajax 3-0 Dinamo Zagabria-Ajax 0-2 Real Madrid-Lione 4-0 Ajax-Dinamo Zagabria 4-0 Lione-Real Madrid 0-2

Porto-Shakhtar Zenit-Porto Shakhtar-Apoel Porto-Apoel Shakhtar-Zenit Zenit-Shakhtar Apoel-Porto

2-1 3-1 1-1 1-1 2-2 1-0 2-1

Classifica Chelsea Bayer Leverkusen Valencia Genk

Classifica Arsenal Marsiglia Borussia Dortmund Olympiacos

Classifica Apoel Nicosia Zenit S.Pietroburgo Porto Shakhtar Donetsk

Prossimi turni Domani Bayer Leverkusen-Chelsea Valencia-Genk

Prossimi turni Domani Arsenal-Borussia Dortmund Marsiglia-Olympiacos

Prossimi turni Domani Zenit-Apoel Shakhtar-Porto

Classifica Pt G V N P Barcellona* 10 4 3 1 0 MILAN* 8 4 2 2 0 Bate Borisov 2 4 0 2 2 Viktoria Plzen 1 4 0 1 3 *qualificata agli ottavi Prossimi turni Domani Bate Borisov-Viktoria Plzen MILAN-Barcellona

6 dicembre Chelsea-Valencia Genk-Bayer Leverkusen

6 dicembre Borussia Dortmund-Marsiglia Olympiacos-Arsenal

6 dicembre Apoel-Shakhtar Porto-Zenit

6 dicembre Barcellona-Bate Borisov Viktoria Plzen-MILAN

Classifica Bayern Monaco Manchester City NAPOLI Villarreal

Pt 10 7 5 0

G 4 4 4 4

V 3 2 1 0

N 1 1 2 0

P 0 1 1 4

1-1 0-2 2-0 2-0 2-1 1-1 3-2 0-3 Gf Gs 8 3 6 4 6 5 1 9

Classifica INTER Cska Mosca Trabzonspor Lilla

Pt G 9 4 5 4 5 4 2 4

V 3 1 1 0

N 0 2 2 2

P 1 1 1 2

Gf Gs 6 4 7 5 2 4 4 6

Classifica Manchester Utd Benfica Basilea Otelul Galati

Pt 8 8 5 0

G 4 4 4 4

V 2 2 1 0

N 2 2 2 0

P 0 0 1 4

2-1 1-1 3-3 0-1 0-2 0-2

Gf Gs 8 4 5 2 6 7 1 7

Prossimi turni Oggi Bayern Monaco-Villarreal NAPOLI-Manchester City

Prossimi turni Oggi Cska Mosca-Lilla Trabzonspor-INTER

Prossimi turni Oggi Manchester United-Benfica Otelul Galati-Basilea

Classifica Pt G V N P Gf Gs Real Madrid* 12 4 4 0 0 10 0 Ajax 7 4 2 1 1 6 3 Lione 4 4 1 1 2 2 6 Dinamo 0 4 0 0 4 0 9 *qualificata agli ottavi Prossimi turni Oggi Lione-Ajax Real Madrid-Dinamo Zagabria

7 dicembre Manchester City-Bayern Monaco Villarreal-NAPOLI

7 dicembre INTER-Cska Mosca Lilla-Trabzonspor

7 dicembre Basilea-Manchester United Benfica-Otelul Galati

7 dicembre Ajax-Real Madrid Dinamo Zagabria-Lione

Pt 8 6 5 2

G 4 4 4 4

V 2 2 1 0

N 2 0 2 2

P 0 2 1 2

2-0 0-0 2-0 1-1 2-1 5-0 1-1 3-1 Gf Gs 9 2 5 6 5 4 1 8

Pt 8 7 4 3

G 4 4 4 4

V 2 2 1 1

N 2 1 1 0

P 0 1 2 3

Gf Gs 4 2 4 1 3 7 4 5

GRUPPO H

Pt 8 7 4 2

G 4 4 4 4

V 2 2 1 0

N 2 1 1 2

P 0 1 2 2

Gf Gs 6 4 7 5 5 7 4 6

Giocate Barcellona-MILAN Viktoria Plzen-Bate Borisov Bate Borisov-Barcellona MILAN-Viktoria Plzen Barcellona-Viktoria Plzen MILAN-Bate Borisov Bate Borisov-MILAN Viktoria Plzen-Barcellona

2-2 1-1 0-5 2-0 2-0 2-0 1-1 0-4 Gf 13 7 2 1

Gs 2 3 9 9


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CHAMPIONS LEAGUE GRUPPO A Edinson Cavani, 24 anni IMAGESPORT

Serve il vero Matador «Magari mi sblocco qui» Cavani «Approfitteremo degli spazi lasciati dal City» DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Ce)

Servono gol pesanti, questa sera. Ed è giusto pretenderli quando hai in organico Lavezzi, Hamsik e Cavani. Un tridente che tutto il mondo invidia al Napoli e che in questo periodo, però, vive un momento di scarso rendimento. Ecco perché c’è bisogno del miglior Edinson Cavani, il capocannoniere della squadra nello scorso anno, che in

questa fase della stagione sta evidenziando problemi di tenuta e di mira. «Rispetto al passato non è cambiato nulla per me, cerco sempre di assicurare un rendimento alto. Magari è un periodo, passerà. Mi manca un po’ di continuità sotto porta. Ma dentro di me sto bene, avverto la fiducia del mister e questo mi fa stare sereno. Magari, segnerò domani (stasera, ndr) e regalerò una grande emozione ai tifosi», ha detto l’uruguaiano.

Mazzarri ha preparato per provare a battere il Manchester City. «Tutte le partite sono importanti, ma la più importante è sempre quella che bisogna ancora giocare. Credo che loro giocheranno senza condizionamenti e noi dovremo approfittare degli spazi che eventualmente ci lasceranno. Sappiamo che sarà molto dura, come contro il Bayern. A Monaco abbiamo avuto 20 minuti di blackout, ma poi ce la siamo giocata bene», ha spiegato Cavani.

Senza timore Sarà un Napoli determinato, dunque, quello che

Mercato Proprio il City è il club

insistenza in estate. Ma Cavani ha ribadito la sua soddisfazione per la realtà che vive. «Io voglio giocare e segnare per il bene del Napoli. In questo momento della carriera, l’unica mia intenzione è quella di dare e fare il massimo per Napoli e per la sua gente, che non smette mai di dimostrarmi affetto», ha concluso il Matador, che in questa prima fase della stagione ha realizzato appena 5 reti. E senza i suoi gol le fatiche si raddoppiano, soprattutto quando anche Hamsik continua a non convincere.

che l’ha cercato con maggiore

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VANNO ALL’ALTA CORTE

Accordo soldi-tv Napoli e Roma contro 18 società (a. cap.) Napoli e Roma ricorrono alla Corte di giustizia federale «perché annulli la delibera dell’assemblea di Lega del 7 novembre sulla divisione dei soldi tv in base ai bacini di utenza». L’accordo che ha posto fine (sembrava) a un anno di litigi è passato con 16 sì e il voto contrario delle due ricorrenti e di Palermo e Cagliari che però hanno accettato il parere della maggioranza. Napoli e Roma nel ricorso lamentano tra l’altro «la mancanza del verbale che ci impedisce di difenderci», la Lega dice che è «regolarmente depositato dal 17, entro i termini di 10 giorni». Lunedì assemblea per la vendita dei diritti esteri e il regolamento del collegio arbitrale (con Aic)

L’ALTRA PARTITA

Il Bayern rilancia Robben DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI MONACO DI BAVIERA

Al Bayern manca un punto per la promozione anticipata senza favori; al Villarreal mancano quattro titolari pesanti come Rossi, Nilmar, Zapata e Cani. Dovrebbe essere tutto facile, ma a Monaco sono state limate alcune certezze dopo la sconfitta interna di sabato contro il Borussia Dortmund. La prima riguarda Arjen Robben: giusto farlo giocare? Una domanda del genere, in tempi migliori, avrebbe fatto passare per idiota colui che l’avesse posta. Ma l’olandese sabato rientrava dopo 50 giorni, è stato fra i peggiori per evidente mancanza di ritmo gara. E’ utile proporlo in Champions o meglio mandarlo a sommare minuti in terza divisione, nella squadra amateur in cui passò anche Luca Toni? «Non ci penso nemmeno, giocherà qui e basta», dice l’allenatore Jupp Heynckes. D’altronde gli spagnoli sono ancora a quota zero, in teoria, non dovrebbe scorrere il sangue. I conti Troppi aspetti numerici non favoriscono comunque il Napoli: un successo sul Villarreal e la mancata vittoria del City piazzerebbero i bavaresi già al primo posto, con il rischio di clima prefestivo nello scontro diretto con il Manchester, nel prossimo turno. «Noi giochiamo sempre con lealtà sportiva», racconta Karl Heinz Rummenigge; giusto, ma un anno fa dopo la qualificazione anticipata il Bayern lasciò un 3-2 alla Roma dopo aver condotto di due reti nel primo tempo. «Quello che conta è il primo posto, serve per avere un sorteggio più agevole», dice il presidente Uli Hoeness. Ma in termini tecnici, conta anche sapere costruire un gioco devastante anche senza l’infortunato Schweinsteiger. E’ strano, visto l’avvio, ma al Bayern è il momento dei dubbi. «Almeno quello europeo va risolto oggi», intima Frank Ribery. Affinché la risoluzione del pesante contratto dell’ex allenatore Louis van Gaal, prossimo direttore tecnico dell’Ajax, non resti l’unica buona noti © RIPRODUZIONE RISERVATA

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CHAMPIONS GIRONE B

il Tris

Esteban Cambiasso, 31 anni, carica Mauro Zarate, 24 TACCA

Mosca, Lilla e infine Milano Le notti magiche dell’EuRanieri 27 settembre 2011 Cska Mosca-Inter 2-3 Avanti di due gol, i nerazzurri si fanno rimontare dai russi. Poi ci pensa Zarate a realizzare la rete decisiva REUTERS

18 ottobre 2011 Lilla-Inter 0-1 Un’azione spettacolare e Pazzini abbatte i francesi LIVERANI

2 novembre 2011 Inter-Lilla 2-1 I gol argentini di Samuel e Milito rendono inutile la rincorsa finale degli avversari che segnano con De Melo ANSA

Caccia al poker L’Inter vuole eguagliare Mou e catapultarsi negli ottavi Nel 2010 l’ultima serie positiva dei nerazzurri e poi il trionfo in Champions, un successo a Trabzon sarebbe una spinta anche per il campionato DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI TRABZON (Turchia)

Vincere stasera per dare soddisfazione ai dieci commoventi tifosi dell’Inter Club Georgia apparsi fuori dallo stadio. Per centrare il 200˚ successo internazionale della propria storia. Per sigillare il primato nel girone e calare un po-

Ranieri ha mischiato le carte: Milito favorito su Pazzini Coutinho cerca spazio ma il tecnico nel suo ruolo punta su Stankovic ker che in Champions porta sempre bene. L’ultima volta che in Europa l’Inter infatti ha vinto quattro gare di seguito, nel 2010, poi si è portata a casa la Coppa. Erano sei di cui cinque (doppio Chelsea e Cska, più l’andata col Barcellona) a eliminazione diretta? Vero, ma anche nel 2007-08 il girone inizio con un k.o. contro una squadra turca (allora il Fenerbaçe) e proseguì con cinque successi. E tra le vittime c’era quel Cska Mosca atteso a San Siro il 7 dicembre per il gran finale. Zanetti per il campionato... Ma

vincere stasera contro il Trabzonspor conta paradossalmente più per il campionato che per l’Europa. Se infatti potrebbe bastare anche un pareggio per vincere il girone (a meno che i russi, che scendono in campo tre ore prima, non battano il Lilla), una vittoria è fondamentale per trovare quella continuità invocata da Ranieri. Ma pure da capitan Zanetti. «Sappiamo che questa gara pesa anche per il campionato ha detto ieri l’argentino -. Dobbiamo ancora migliorare tanto e vincere qui è importantissimo per sbloccare la nostra stagione». Tanto che quest’anno le strisce positive, se così vogliamo chiamarle, si sono fermate a due vittorie in fila (Bologna e Cska in settembre, Lilla e Chievo in ottobre). Il pareggio invece ai nerazzurri va storicamente indigesto. Nelle ultime 24 eurosfide è successo appena una volta: il 14 settembre 2010, nel 2-2 in casa del Twente. Era la prima uscita da campioni d’Europa. Da quella notte di Madrid sembra passata una vita. Invece era esattamente un anno e mezzo fa.

grado siano stati decisivi contro il Cagliari, Coutinho e Alvarez dovrebbero partire dalla panchina. In attacco, Milito sembra certo di una maglia e nella rifinitura si è mosso molto bene. Al suo fianco, Zarate appare favorito su Pazzini. Orlandoni e l’eurogol La rifinitura, a cui ha assistito anche il direttore tecnico Marco Branca, però ha fornito poche indi-

cazioni. Ranieri, che apre gli allenamenti ma mischia parecchio le carte, infatti ha provato da una parte un 4-2-3-1 con Coutinho esterno di destra e dall’altra un albero di Natale con Alvarez e Orlandoni (!) dietro a Pazzini. Il terzo portiere tra l’altro ha chiuso la partitella con un tracciante da 20 metri che non ha dato scampo a Julio Cesar. Applausi di tutti. Ma non di Ranocchia, che

Avanti con i veterani Per centra-

re il poker Ranieri sembra intenzionato ad affidarsi al solito rombo, tenendosi il più aggressivo 4-2-3-1 come arma per il secondo tempo. Davanti a Julio Cesar ci dovrebbero essere Nagatomo, Lucio, Samuel e Chivu, con il jolly Zanetti che tornerebbe a centrocampo per far salire nel ruolo di trequartista Stankovic. Mal-

GDS

Occhio a Burak Yilmaz che ha già fatto 13 TRABZON (Turchia)

Una città che vive di calcio e per il calcio. Per Trabzon quella contro l’Inter è La Partita. Tanto che ieri è stata celebrata l’impresa del 14 settembre 1983 (1-0 ai nerazzurri nel primo turno Uefa) riunendo i giocatori dell’epoca. Tra loro

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COSÌ IN CAMPO ORE 20.45

IL PERICOLO L’ATTACCANTE DEL TRABZONSPOR HA SEGNATO TANTO IN CAMPIONATO NEL GIRO DI 10 GARE

DAL NOSTRO INVIATO

come da programma era rientrato negli spogliatoi dopo il riscaldamento per non sforzare il collaterale del ginocchio destro che già gli aveva dato problemi contro il Cagliari. Soltanto uno spavento invece per Cambiasso, colpito involontariamente in pieno viso da una pallonata di Stankovic. Per abbattere il Cuchu ci vuole ben altro.

l’attuale allenatore Senol Gunes, che in panchina ha firmato prima il terzo posto mondiale della Turchia nel 2002 e poi la vittoria di San Siro, sempre il 14 settembre, ma di quest’anno. Occhio a Yilmaz Questo Trab-

zonspor, secondo in campionato a 4 punti dalla capolista Fenerbahce - di cui ha preso il po-

sto in Champions dopo lo scandalo scommesse -, però in Coppa segna col contagocce: appena un rigore dopo il sinistro di Celustka a San Siro. Ecco perché il salvatore della patria è Burak Yilmaz, 13 gol (sui 17 della squadra) in dieci turni di campionato. Assente all’andata per squalifica, il centravanti che ha messo il magone anche a Guus Hiddink («Mi spiace so-

Burak Yilmaz, 26 anni REUTERS

prattutto che il mondo non potrà godersi il nostro centravanti» ha detto l’ex ct dopo l’eliminazione della Turchia nello spareggio per Euro 2012) è forte fisicamente e tecnico, anche se nell’esordio contro il Cska è finito in fuorigioco sette volte. La certezza è il portiere Tolga Zengin, che a furia di miracoli (chiedere anche a Milito, ipnotizzato due volte all’andata) sta tenendo in vita le speranze di una storica qualificazione.

riva al Mar Nero, stasera lo stadio sarà un girone dantesco. A dare la carica è lo stesso Gunes: «Daremo tutto, sapendo che dopo questa gara potremmo essere fuori dalla Champions. All’andata c’era Gasperini, che aveva poca esperienza e cercava di far giocare l’Inter in un modo in cui non era abituata. Certi campioni però dovrebbero saper giocare con ogni modulo. Ora comunque c’è Ranieri e sarà molto più dura batterli».

Meglio l’altra Inter Ecco perché,

lu.tai.

malgrado i cori e i fiori dei tifosi quando l’Inter è sbarcata in

(ha collaborato Selciuk Manav) © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il vento d’Europa d La classe emerge spazza i cattivi a ritmi bassi pensieri di Ranieri

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l’Analisi

HA DETTO

di NICOLA CECERE

S

L’allenatore: «Perché gli errori falsano il campionato solo quando capitano agli altri?» DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE TRABZON (Turchia)

L’aria da scampagnata gli fa bene. Molto bene. Detto che di scampagnata vera e propria non si tratta (anzi), c’è da dire che Claudio Ranieri quando supera i confini diventa più elettrico, ficcante, tagliente. La premessa è un grazie per l’accoglienza turca («Mi hanno anche regalato i fiori, cosa mai vista in carriera»), il seguito guarda ovunque e picchia abbastanza duro. Primo tema: il campionato falsato. Il secondo: i giocatori k.o. nelle nazionali. Si parte. In impennata. Vento che gira Ah, si parte non prima di aver constatato una cosa. Trattasi di coincidenze, situazioni, congiunzioni: forse di svolta. «A me sembra che ci sia aria nuova - fa Ranieri -: poi è chiaro che dobbiamo chiudere il discorso-qualificazione, ma contro il Cagliari sono accadute cose che sembrano segnali. Si rompe Sneijder, entra Coutinho, poi

Alvarez che scende dalla tribuna. È il vento che gira». Se la sente benone insomma. Ma da che parte gira quel vento? Due pesi due misure Ecco, ripar-

tiamo da qui. «L’ultima giornata ha visto arbitraggi che hanno falsato il campionato? Non è sempre uguale. Come mai quando capita a noi i problemi sono nostri ma se capita agli altri si dice che il campionato è falsato? Eh no, non c’è equilibrio. Fra l’altro quando parlai dei 5 rigori è perché mi sembravano troppi: poi l’errore succede, però...». Però il fumetto dei suoi pensieri dice: due pesi e due misure, quando è danneggiata l’Inter sono cavoli suoi, se succede ad altri il campionato zoppica. «Eh no...» ripete Ranieri. Che fa: «La Juve in testa? Penso durerà fino in fondo: è partita bene, ha preso consapevolezza e soprattutto non ha competizioni internazionali durante la settimana». Risarcimenti E poi, Sneijder, kappaò con l’Olanda e assente qui: l’Inter è arrabbiata? «Sono dispiaciuto, non infastidi-

to. Però è chiaro che se ci fosse un grosso compenso dietro gli infortuni dei giocatori, i medici delle nazionali ci penserebbero due volte prima di dargli l’ok per giocare...». Senza Wes, tocca ancora a Coutinho? «Decido all’ultimo, devo vedere come lui e Alvarez hanno recuperato, sono giovani, magari due gare di fila non le fanno...». Primo posto con Diego Morale: serve qualificarsi subito «perché - dice Javier Zanetti - magari ci prendiamo il primo posto», perché «non è facile visto che il Trabzonspor sa giocare ed è compatto - fa Ranieri - ma vorremmo guardare la gara contro il Cska diversamente» e perché pare arrivato il momento di Milito. «Può essere la sua notte - chiude Ranieri -, lo tengo nella massima considerazione, è tornato a realizzare e questo gli farà solo bene, può dare certezze e gol». Ma gioca? Smorfia e sorrisi: non da scampagnata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Claudio Ranieri: «Può essere la notte di Milito, lo tengo nella massima considerazione. È tornato a realizzare e questo gli farà bene, può dare certezze e gol»

Claudio Ranieri, 60 anni INSIDE

Se si perde (l)a Trebisonda, vivremo un ultimo turno-thrilling. E qual è l’ambientino che attende l’Inter nel catino dell’Huseyin Aker (trentamila spettatori) lo ha chiaramente illustrato il presidente del Trabzonspor: «Possiamo scrivere la storia qualificandoci agli ottavi alla prima partecipazione in Champions: in giro non c’è più un biglietto». I turchi, forti del colpaccio di San Siro (1-0, due mesi fa) credono nel bis per poi giocarsi il tutto per tutto in Francia. I nerazzurri scendono in campo conoscendo già l’epilogo del match di Mosca che può regalare la qualificazione se il Lilla batte il Cska (ma sembra fantacalcio). In ogni caso gli basterà un punto in queste due ultime gare per accedere agli ottavi perlomeno da secondi. Pensieri minimalisti? Beh, classifica e potenzialità autorizzano a credere in una chiusura trionfale di questo girone «facile». Però riflettendo sulle ultime altalenanti prestazioni non è che la squadra di Ranieri autorizzi molti progetti di allegria. Oltretutto continuano a farsi male i giocatori chiave: dopo Maicon riecco Sneijder. Benedetto olandese, ma dovevi proprio giocare tutta l’amichevole contro la Germania? si è chiesto stizzito Moratti, messo al corrente che Wes alla vigilia era alle prese con un fastidio al polpaccio. Bisogna migliorare i rapporti diplomatici con le nazionali, ha concluso fra sé e sé il presidente. Certo, Giacinto lo sollevava da queste delicate e importanti incombenze. Che gara sarà? Assalto iniziale all’arma bianca dei turchi, superato il quale può contare l’esperienza dei veterani ai quali sembra intenzionato ad affidarsi il tecnico interista. Quando il confronto scivolerà su ritmi più compassati potrà emergere meglio la superiore classe collettiva dell’Inter e magari qualche giovanotto dalla panchina, come col Cagliari. Sperando che Milito torni a pungere.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

CHAMPIONS LEAGUE LE PARTITE DI OGGI Ecco gli schieramenti e le quote dei sedici incontri della 5a giornata BAYERN (4-2-3-1) VILLARREAL (4-4-1-1)

NAPOLI (3-4-2-1) MAN. CITY (4-2-3-1)

CSKA MOSCA (4-4-1-1) TRABZONSPOR (4-4-2) INTER (4-3-1-2) LILLA (4-3-3)

GRUPPO A ORE 20.45

GRUPPO A ORE 20.45

GRUPPO B ORE 18

1 1,13

X 7,00

2 18,00

1 LAHM NEUER 17 5 21 J. BOATENG VAN BUYTEN 30 39 LUIZ GUSTAVO KROOS 10 25 7 RIBERY ROBBEN MÜLLER 33 GOMEZ 9 8 RUBEN DE GUZMAN 3 21 19 23 ORIOL BRUNO SENNA BORJA VALERO

RAFINHA 13

CATALÀ MARIO GASPAR 15 4 5 14 MUSACCHIO MARCHENA 13 DIEGO LOPEZ

ARBITRO Strömbergsson (Sve) TV Sky Sport 3 HD; Premium Calcio 2

1 3,60

X 3,30

2 2,00

1 DE SANCTIS 14 28 6 CAMPAGNARO CANNAVARO ARONICA 88 8 11 23 MAGGIO GARGANO INLER DOSSENA 17 22 LAVEZZI HAMSIK 7 CAVANI 16 AGUERO 45 7 21 BALOTELLI MILNER SILVA 42 34 YAYA TOURÈ DE JONG 4 6 2 22 CLICHY KOMPANY LESCOTT RICHARDS 25 HART

X 3,30

2 2,90

30 A. BEREZUTSKI SHENNIKOV GABULOV 6 4 24 42 IGNASHEVICH V. BEREZUTSKI 26 OLISEH

17 MAMAEV 10 DZAGOEV

10 HAZARD

7 HONDA

19 CAUNA

X 3,25

2 2,35

29 CELUSTKA CECH TOLGA 28 23 22 5 GİRAY MUSTAFA 15 25 30 20 SERKAN

COLMAN ZOKORA ALANZINHO

9 11 HALİL ALTINTOP BURAK YILMAZ

9 VAGNER LOVE

8 SOW

1 2,85

22 MILITO

26 COLE

17 24 4 PEDRETTI MAVUBA BALMONT 18 14 22 2 BERIA ROZEHNAL CHEDJOU DEBUCHY 1 LANDREAU

5 STANKOVIC

19 8 CAMBIASSO THIAGO MOTTA 26 CHIVU

25 SAMUEL

28 ZARATE 4 ZANETTI

6 55 LUCIO NAGATOMO

1 JULIO CESAR

VILLARREAL Panchina 1 Cesar, 6 Angel, 18 Wakaso, 11 Hernan Perez, 26 Gullon, 42 Iniguez, 41 Joselu. Allenatore Garrido. Squalificati nessuno. Diffidati Marchena, Rossi, Català. Indisponibili Rossi, Nilmar, Zapata, Cani, Camunas, Gerard.

MANCHESTER CITY Panchina 30 Pantilimon, 5 Zabaleta, 13 Kolarov, 19 Nasri, 11 Johnson, 18 Barry, 10 Dzeko. Allenatore Mancini. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Tevez.

ARBITRO Kralovec (R. Ceca) TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio. CSKA Panchina 1 Chepchugov, 22 Aldonin, 2 Semberav, 25 Rahimic, 49 Vasilyev, 61 Serderov, 14 Nababkin. Allenatore Slutski. Squalificati Doumbia. Diffidati Pavel. Indisponibili Akinfeev, Tosic, Gonzalez, Necid. LILLA Panchina 16 Enyeama, 25 Basa, 21 Bonnart, 5 Gueye, 7 Payet, 11 Obraniak, 9 De Melo. Allenatore Rudi Garcia. Squalificati nessuno. Diffidati Rozehnal, Beria, Pedretti. Indisponibili nessuno.

MAN. UNITED (4-4-1-1) BENFICA (4-2-3-1)

OTELUL G. (4-2-3-1) BASILEA (4-4-2)

LIONE (4-2-3-1) AJAX (4-3-3)

REAL M. (4-2-3-1) DINAMO Z. (4-4-2)

GRUPPO C ORE 20.45

GRUPPO C ORE 20.45

GRUPPO D ORE 20.45

GRUPPO D ORE 20.45

BAYERN Panchina 22 Butt, 26 Contento, 23 Pranjic, 44 Timoshschuk, 9 Petersen, 27 Alaba, 11 Olic. Allenatore Heynckes. Squalificati Badstuber (1). Diffidati Schweinsteiger. Indisponibili Schweinsteiger, Breno.

1 1,45 JONES 4 17 NANI

6

X 4,00

1 DE GEA

5

RAFAEL 21

8 20 19 BRUNO CESAR RODRIGO GAITAN 28 6 WITSEL JAVI GARCIA 24

4

14

GARAY

LUISÃO

MAXI PEREIRA

1 ARTUR

NAPOLI Panchina 83 Rosati, 21 Fernandez, 3 Fideleff, 19 Santana, 20 Dzemaili, 9 Mascara, 29 Pandev. Allenatore Mazzarri. Squalificati Zuniga (1). Diffidati Maggio, Aronica. Indisponibili Donadel.

2 7,00

FERDINAND EVANS 13 18 24 YOUNG FLETCHER PARK 10 ROONEY 14 HERNANDEZ 7 CARDOZO

3 EMERSON

ARBITRO Skomina (Slo) TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio e Premium Calcio HD2

GRUPPO B ORE 20.45

1 2,30

ARBITRO Cakir (Tur). TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3.

1 4,00

X 3,60

2 1,80

12 SALAGEANU GRAHOVAC 55 16 23 PERENDIJA SARGHI 4 29 FILIP GIURGIU 8 37 7 ANTAL IORGA VIGLIANTI 27 PENA 9 13 STRELLER A. FREI

RAPA 3

3 F. FREI PARK 3

34 GRANIT XHAKA 6 DRAGOVIC

8 HUGGEL

17 SHAQIRI

STEINHÖFER 19 27 ABRAHAM

1 SOMMER

ARBITRO Hagen (Nor) TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio 3 (differita alle 24)

MANCHESTER UNITED Panchina 34 Lindegaard, 45 Petrucci, 25 Valencia, 20 Fabio, 11 Giggs, 9 Berbatov, 27 Macheda. Allenatore Ferguson. Squalificati Vidic (1). Diffidati Carrick. Indisponbili Smalling, Cleverley, Anderson, Owen.

OTELUL Panchina 22 Buchta, 2 Skubic, 6 Benga, 10 Paraschiv, 24 Ilie, 11 Frunza, 19 Punosevac. Allenatore Munteanu. Squalificati Costin. Diffidati Rapa. Indisponibili Neagu, Bus.

BENFICA Panchina 47 Eduardo, 5 Ruben Amorim, 27 Miguel Vítor, 21 Matic, 10 Aimar, 9 Nolito, 16 Nelson Oliveira. Allenatore Jorge Jesus. Squalificati nessuno. Diffidati Aimar, Pereira. Indisponibili Saviola, Enzo Perez, Capdevila.

BASILEA Panchina 18 Herzog, 29 Kovac, 21 Kusunga, 7 Schürpf, 11 Chipperfield, 24 Cabral, 31 Zoua. Allenatore Vogel. Squalificati nessuno. Diffidati A. Frei, Huggel, Streller. Indisponibili Stocker, Yapi Yapo, Voser.

1 1,75

X 3,60

2 4,25

1 CISSOKHO REVEILLERE LLORIS 13 4 3 20 B. KONE’ CRIS 21 6 GONALONS KALLSTROM 19 8 11 BRIAND BASTOS GOURCUFF 18 GOMIS 18 11 7 EBECILIO LODEIRO SULEJMANI 16 JANSSEN

6 ENOH

ANITA 5 4 VERTONGHEN

ARBITRO Atkinson (Ing) TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1. TRABZONSPOR Panchina 1 Onur, 27 Sapara, 10 Adrian, 32 Pawel Brozek, 12 Paulo Henrique, 18 Tayfun, 6 Glowacki. Allenatore Senol Gunes. Squalificati nessuno. Diffidati Da Costa, Zokora. Indisponibili Piotr Brozek, Baris Ozbek, Baris Atay, Vittek, Sen. INTER Panchina 12 Castellazzi, 42 Jonathan, 23 Ranocchia, 20 Obi, 11 Alvarez, 29 Coutinho, 7 Pazzini. Allenatore Ranieri. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Sneijder, Maicon, Forlan, Muntari, Cordoba, Castaignos.

1 1,05

55 RUKAVINA 8 5 KOVACIC CALELLO

VAN DER WIEL 3 2 ARDELRWEIRELD

CUFRE’ 25 20 ALISPAHIC

ARBITRO Eriksson (Sve) TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 2 (differita dalle 24) LIONE Panchina 28 Valverde, 5 Loveren, 15 Fofana, 7 Grenier, 17 Lacazette, 10 Ederson, 9 Lopez. Allenatore Remi Garde. Squalificati nessuno. Diffidati Kallstrom. Indisponibili Vercoutre, Lopes, Mensah, Pied, Tafer. AJAX Panchina 22 Cillessen, 17 Blind, 25 Serero, 37 Lukoki, 42 Koppers, 41 de Sa, 31 Ligeon. Allenatore Franck De Boer. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Bulyikin, de Jong, Ooijer, Sigthórsson, Boilesen, Beorrigter, El Hamdaoui.

2 35,00

1 SERGIO RAMOS COENTRAO CASILLAS 4 19 18 15 VARANE ALBIOL 5 24 SAHIN DIARRA 21 10 7 CALLEJON RONALDO OZIL 20 HIGUAIN

8 ERIKSEN

1 VERMEER

X 10,00

21 BEQIRAJ 16 BADELJ 13 TONEL

7 LEKO IBAÑEZ 3

12 LONCARIC

ARBITRO Kelly (Irl) TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 1 (differita alle 24) REAL MADRID Panchina 13 Adan, 3 Pepe, 14 Xabi Alonso, 16 Altintop, 6 Khedira, 11 Granero, 9 Benzema. Allenatore Mourinho. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Carvalho, Kakà, Di Maria, Marcelo, Arbeloa. DINAMO ZAGABRIA Panchina 31 Zelenika, 11 Tomecak, 24 Vida, 10 Sammir, 18, Situm, 23 Pokrivac, 99 Krstanovic. Allenatore Jurcic. Squalificati nessuno. Diffidati Ibáñez, Vida, Calello, Sammir, Leko. Indisponibili Šimunic, Kelava, Vrsaljko, Bišcan, Chago.

Wayne Rooney, 26 anni, al Manchester dal 2004 AP

Lo United con Rooney a caccia del primato La punta diserta la rifinitura, ma contro il Benfica ci sarà DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

Dici Manchester United-Benfica e pensi a Bobby Charlton, George Best, Nobby Stiles, Eusebio, Mario Coluna e Josè Torres: finale di Coppa dei Campioni giocata il 29 maggio 1968 a Wembley, 100 mila spettatori con il maggior esodo di sempre dei tifosi dei

Red Devils, 4-1 ai tempi supplementari per la squadra inglese. Sono trascorsi 43 anni, ma il fascino dei due club è intatto: «Dici Manchester-Benfica e rievochi la storia», spiega Alex Ferguson alla platea internazionale. Chissà se qualcuno ha raccontato questa storia a Davide Petrucci e Federico Macheda, i ragazzi strappati a Roma e Lazio, ieri impegnati nell’allenamento con la prima


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LE PARTITE DI DOMANI Tutte le ultime notizie su www.gazzetta.it RECORD

Il Real e Mou cercano la 12a vittoria di fila MADRID Il Real Madrid ospita la Dinamo Zagabria, l’ideale perché Mou infili la sua 12a vittoria consecutiva. Non aveva mai passato la soglia delle 10 (traguardo raggiunto col Porto, con l’Inter non è andato oltre quota 5) e a 11 si è fermato Guardiola. Il Madrid è l’unica squadra della Champions ad aver vinto tutte le partite senza incassare reti. La Dinamo ha sempre perso e non ha ancora fatto un gol. «Farò dei cambi — ha detto ieri Mou — perché i miei sono stanchi». E sabato c’è il derby. Da Valencia, e da Barcellona, hanno accusato il Madrid di aver «rubato» al Mestalla, per un presunto rigore di Higuain all’ultimo respiro, e di aver festeggiato in maniera poco rispettosa. «Il rigore? Io non ho dubbi. I festeggiamenti? Se non festeggiamo è perché siamo arroganti, se festeggiamo è perché manchiamo di rispetto… Mettetevi d’accordo». f.m.r.

squadra. Lo United è a pezzi: Owen e Smalling sono fermi da tempo, Cleverley ha avuto una ricaduta, Anderson è k.o., Evra non sta benissimo, Welbeck è tornato malandato dalle amichevoli con la Nazionale, Vidic è squalificato e Rooney ha disertato l’allenamento di ieri. «Ma sta bene e sarà disponibile», assicura Ferguson. Quale Rooney? Già, ma quale

Rooney vedremo in campo? Il centravanti che sta tenendo con il fiato sospeso Fabio Capello e la federazioni inglese, impegnati ad ottenere uno sconto della squalifica di tre giornate che rischia di estromettere il giocatore dall’Europeo 2012 (il 9 dicembre il verdetto), oppure il centrocampista che Ferguson ha inventato per arginare le assenze degli specialisti del ruolo? «Per me va bene tutto, basta esserci — assicura Rooney —. A centrocampo si è nel vivo del gioco. Preferisco la posizione centrale perché sulle corsie esterne non mi sento a mio agio, ma io eseguo sempre gli ordini del mio allenatore». Stasera è un bel rebus. Rooney potrebbe esibirsi da centravanti arretrato, oppure essere confermato a centrocampo, con Hernandez e forse Berbatov davanti. Sir Alex Ferguson ha ripetuto

ieri il ritornello degli infortuni: «Siamo in difficoltà dall’inizio della stagione, ma possiamo essere soddisfatti. A parte la sconfitta nel derby, abbiamo ottenuto buoni risultati e il secondo posto in classifica ci mantiene in corsa in Premier. La partita con il Benfica sarà una bella sfida. Abbiamo gli stessi punti e tutte e due le squadre vogliono vincere. All’’andata l’1-1 fu giusto: noi controllammo a lungo la gara, ma il Benfica negli ultimi quindici minuti fu pericoloso». Speranze Benfica Il tecnico Jor-

ge Jesus cerca la qualificazione all’Old Trafford: «Il miglior risultato è la vittoria. Il Manchester è favorito perché gioca in casa. Mi aspetto un gran pressing da parte dello United. Ferguson ha costruito la squadra migliore degli ultimi anni, abilissima nel possesso palla, ma sono fiducioso. Noi vogliamo qualificarci e sarebbe fantastico riuscirci in questo stadio, il teatro dei sogni». Per gli avversari, l’Old Trafford è un incubo: in Champions, lo United è imbattuto in casa dal 2009. «Ma noi proveremo a vincere», assicura Cardozo, firma del gol portoghese a settembre. A parole ci sarà da divertirsi. Stasera, però, contano i fatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BAYER LEV. (4-2-3-1) CHELSEA (4-3-3)

VALENCIA (4-2-3-1) GENK (4-4-2)

ARSENAL (4-2-3-1) MARSIGLIA (4-4-2) BORUSSIA D. (4-2-3-1) OLYMPIACOS (4-3-1-2)

GRUPPO E ORE 20.45

GRUPPO E ORE 20.45

GRUPPO F ORE 20.45

1 3,15

X 3,30

2 2,15

23 CASTRO KADLEC LENO 27 5 21 24 M. FRIEDRICH TOPRAK 8 3 L. BENDER REINARTZ 18 13 9 BALLACK SAM SCHURRLE 11 KIESSLING 10 MATA

26 TERRY

16 MEIRELES

2 17 IVANOVIC BOSINGWA 1 CECH

ARBITRO Kassai (Ung) TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2.

X 6,50

2 16,00

1 JORDI ALBA DIEGO ALVES 4 18 18 RAMI VICTOR RUIZ 6 24 ALBELDA TINO COSTA 19 7 22 JONAS PABLO MATHIEU 9 SOLDADO

MIGUEL 23

18 BARDA

9 23 TORRES STURRIDGE

8 6 LAMPARD ROMEU 30 COLE

1 1,15

9 VOSSEN

14 19 15 DE BRUYNE BUFFEL CAMUS 32 PUDIL

20 NADSON

7 HYLAND 26 KOTELES

8 TOZSER 11 VANDEN BORRE

1 1,95

GRUPPO F ORE 20.45 X 3,35

2 3,65

12 KOSCIELNY SANTOS SZCZESNY 6 4 5 11 MERTESACKER VERMAELEN 8 17 SONG ARTETA 14 16 27 WALCOTT RAMSEY GERVINHO 10 VAN PERSIE 9 LEWANDOWSKI 19 11 23 GROSSKREUTZ KAGAWA GÖTZE 5 22 KEHL S. BENDER 15 27 26 29 SCHMELZER HUMMELS SANTANA PISZCZEK 1 WEIDENFELLER

1 1,55

X 3,75

2 5,75

30 MOREL AZPILICUETA MANDANDA 2 21 3 15 DIAWARA NKOULOU 28 VALBUENA

4 23 7 DIARRA CHEYROU J. AYEW

11 REMY

20 A. AYEW

10 DJEBBOUR

14 8 MIRALLAS FEJSA

33 3 19 YESTE MODESTO FUSTER HOLEBAS TOROSSIDIS 20 21 4 35 MELLBERG PAPADOPOULOS 42 MEGYERI

ARBITRO Chapron (Fra) TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3 (differita alle 24)

ARBITRO De Bleckeere (Bel). TV Sky Sport 3 HD E Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 3.

LEVERKUSEN Panchina 22 Yeldell, 20 Da Costa, 4 Oczipka, 2 Schwaab, 6 Rolfes, 19 Derdiyok, 31 Jorgensen. Allenatore Dutt. Squalificati nessuno. Diffidati Toprak. Indisponibili Adler, Barnetta, Renato Augusto, Bellarabi.

VALENCIA Panchina 13 Guaita, 2 Bruno Saitor, 15 Dealbert, 5 Mehmet Topal, 8 Feghouli, 11 Aduriz, 14 Piatti. Allenatore Emery. Squalificati nessuno. Diffidati Albelda, Banega. Indisponibili Banega, Canales, Maduro.

ARSENAL Panchina 21 Fabiansky, 20 Djourou, 39 Coquelin, 7 Rosicky, 30 Benayoun, 23 Arshavin, 29 Chamakh. Allenatore Wenger. Squalificati nessuno. Diffidati Rosicky. Indisponibili Wilshere, Diaby, Gibbs, Jenkinson, Squillaci.

CHELSEA Panchina 22 Turnbull, 33 Alex, 4 Luiz, 7 Ramires, 15 Malouda, 11 Drogba, 39 Anelka. Allenatore Villas Boas. Squalificati nessuno. Diffidati Moreira. Indisponibili Essien.

GENK Panchina 1 Sandomierski, 16 Ngongca, 17 Simaeys, 6 Hubert, 24 Durwael, 35 Limbombe, 27 Nwanganga. Allenatore Been. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Masuero, Joneleit.

BORUSSIA DORTMUND Panchina 20 Langerak , 24 Lowe, 25 Owomoyela, 21 Gundogan, 7 Leitner, 14 Perisic, 18 Barrios. Allenatore Klopp. Squalificati nessuno. Diffidati Schmelzer. Indisponibili Subotic.

ARBITRO Rizzoli (Ita) TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio (differita alle 24) MARSIGLIA Panchina 1 Bracigliano, 17 Mbia, 13 Traoré, 12 Kaboré, 8 Gonzalez, 18 Amalfitano, 10 Gignac. Allenatore Didier, Deschamps. Squalificati nessuno. Diffidati Morel. Indisponibili Fanni, Sabo. OLYMPIACOS Panchina 17 Costanzo, 2 Maniatis, 23 Marcano, 92 Potouridis, 93 Abdoun, 9 Pantelic, 18 Fetfatzidis. Allenatore Ernesto Valverde. Squalificati nessuno. Diffidati Papadopoulos. Indisponibili Ibagaza, Papazoglou, Valerianos, Orbaiz, Makoun.

ZENIT (4-2-3-1) APOEL (4-3-3)

SHAKHTAR (4-2-3-1) PORTO (4-4-2)

BATE (4-2-3-1) V. PLZEN (4-2-3-1)

MILAN (4-3-1-2) BARCELLONA (4-3-3)

GRUPPO G ORE 20.45

GRUPPO H ORE 19

GRUPPO G ORE 18 1 1,42

X 4,00

2 7,50

1 2,45

X 3,30

2 2,65

25 RAT SHEVCHUK RYBKA 13 5 44 26 KUCHER RAKITSKY 22 3 MKHITARYAN HUBSCHMAN 20 20 8 DOUGLAS ALEX TEIXEIRA JADSON COSTA 9 LUIZ ADRIANO 19 11 12 JAMES KLEBER HULK RODRIGUEZ 8 7 25 MOUTINHO BELLUSCHI FERNANDO

21 20 23 26 MANDUCA ADORNO HELIO PINTO MORAIS

5 30 14 5 ALVARO OTAMENDI ROLANDO FUCILE PEREIRA 1 HELTON

PURSAITIDIS 3 29 7 P. JORGE ALEXANDROU 78 PARDO

ARBITRO Brych (Ger) TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2. ZENIT Panchina 30 Zhevnov, 23 Huszti, 24 Lukovic, 8 Lazovic, 34 Rosina, 50 Cheminava. Allenatore Spalletti. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Kerzhakov. APOEL Panchina 88 Kissas, 4 Kaka, 5 Jahic, 9 Solari, 10 Charalambidis, 14 Belaid, 77 Solomou. Allenatore Jovanovic. Squalificati nessuno. Diffidati Ribeiro. Indisponibili Chotis, Marcinho, Boaventura.

16 CRISCITO ANYUKOV MALAFEEV 2 6 3 4 LOMBAERTS B. ALVES 27 15 SHIROKOV DENISOV 25 18 10 ZYRIANOV SEMAK DANNY 9 BUKHAROV 8 AILTON

OLIVEIRA 6

11 TRICKOVSKI

ARBITRO Thomson (Scozia) TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 4 SHAKHTAR Panchina 30 Pyatov, 36 Chyzhov, 15 Stepanenko, 19 Gai, 10 Willian, 7 Fernandinho, 17 Selernyov. Allenatore Lucescu. Squalificati Srna. Diffidati Chyzhov, Luiz Adriano. Indisponibili Chygrynsky. PORTO Panchina 31 Bracali, 4 Maicon, 23 Souza, 35 Defour, 20 Djalma, 17 Varela, 10 C. Rodriguez. Allenatore V. Pereira. Squalificati nessuno. Diffidati Otamendi, Álvaro Pereira. Indisponibili Sapunaru, Guarin, E. Rafael, Mangala.

1 1,95

GRUPPO H ORE 20.45 X 3,35

2 3,65

30 YUREVICH BORDACHEV GUTOR 5 14 22 18 RADZKOV SIMIC 8 2 VOLODKO LIKHTAROVICH 7 17 10 BRESSAN KONTSEVOY PAVLOV 15 SKAVYSH 23 BAKOS 6 26 11 PILAR PETRZELA KOLAR 20 10 JIRACEK HORVATH LIMBERSKY RAJTORAL 8 15 18 27 SEVINSKY 33 BYSTRON

1 3,75 ABATE 20

2 1,80

32 ABBIATI

ZAMBROTTA 33 19 T. SILVA 4 22 VAN BOMMEL NOCERINO

13 NESTA

18 AQUILANI

X 3,75

27 BOATENG 7 PATO 7 VILLA 4 FABREGAS

11 IBRAHIMOVIC 10 39 CUENCA MESSI 16 BUSQUETS

6 XAVI

22 14 3 5 ABIDAL MASCHERANO PIQUE’ PUYOL

PAVLIK

1 VALDES

ARBITRO Blom (Ola) TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio 1 (differita alle 24)

ARBITRO Stark (Ger) TV Rai 1, Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio.

BATE BORISOV Panchina 35 Chesnovskiy, 11 Gordeychuk, 19 Aleksiyan, 26 Kurlovich, 23 Olekhnovich, 77 Rudik, 99 Kezman. Allenatore Goncarenko. Squalificati nessuno. Diffidati Simic, Aliakhnovich. Indisponibili nessuno.

MILAN Panchina 1 Amelia, 25 Bonera, 77 Antonini, 23 Ambrosini, 28 Emanuelson, 10 Seedorf, 70 Robinho. Allenatore Allegri. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Gattuso, Cassano.

VIKTORIA PLZEN Panchina 24 M. Cech, 14 Reznik, 9 Fillo, 16 Darida, 7 Trapp, 17 Hora, 5 Duris. Allenatore Vrba. Squalificati Cisovsky. Diffidati Pavel, Vaclav. Indisponibili nessuno.

BARCELLONA Panchina 13 Pinto, 24 Fontas, 19 Maxwell, Thiago, 15 Keita, 9 Sanchez, 17 Pedro. Allenatore Guardiola. Squalificati Dani Alves. Diffidati nessuno. Indisponibili Adriano, Afellay, Iniesta.


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Ibrossonero

I NUMERI

«Barça, la più forte di tutte Ma sono felice al Milan» Lo svedese contro la sua ex squadra: «L’ho lasciata da uomo, qui è casa mia come Malmoe. Con o senza Champions, mi sento completo» ta sopraffina, non gli piacciono nella vita, perché se va controvento respira meglio. E quindi lasciare la squadra più forte del mondo e raggiungere il Milan che lo aveva corteggiato anni prima è sembrata la più naturale delle soluzioni. «Alcuni pensavano che un trasferimento del genere fosse impossibile, ma io ero già passato dalla Juve all'Inter e quello era stato un trasferimento anche più difficile. Il passato e il futuro non mi interessano».

ALESSANDRA BOCCI MILANO

Infortunio diplomatico, disse qualcuno, e di per sé la definizione fa un po’ ridere, quanto può far ridere l’uso dell’aggettivo «diplomatico» associato a una qualsiasi espressione o attività di Zlatan Ibrahimovic. Ibrahimovic saltò a settembre la partita del Camp Nou contro il Barça, poi altre tre. Un po’ troppe per pensare a un malanno concordato per non vedere i vecchi compagni, per non entrare nello stadio che per un anno è stato anche suo, soprattutto per non incontrare l’allenatore con il quale ha avuto tanti scontri. Quel che disse Ibrahimovic a Guardiola qualche mese fa, ormai lo sanno tutti o quasi. «Questa non è una partita Barça contro Ibra», dice gelido qualche catalano. Ma che sia la serata di Zlatan è fuori dubbio.

Niente di personale «Non vede-

Tempi duri Ventuno gol e dirsi

addio. Senza tormenti. «Giocheremo contro la squadra più

«Avrei tanto voluto giocare all’andata, anche se non c’è niente di personale» Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, è alla seconda stagione con la maglia del Milan PHOTOVIEWS

forte del mondo. Lo era anche quando me ne sono andato e lo sapevo, ma è stato meglio per tutti. Visti i risultati di entrambe le squadre, è stata la soluzione migliore». Così parlò Zlatan, che pare ieri mattina si sia rilassato con una battuta di caccia al cinghiale prima dell’allenamento. «È importante stare bene nell'ambiente in cui giochi. Se sei felice diventa tutto più facile. L'umore fuori dal campo è legato a quello in campo e viceversa. Alla fine avevo qualche difficoltà a Barcello-

na, quindi era meglio andarsene. Mi sono comportato da uomo, abbiamo trovato una soluzione e sono partito», ha detto a uefa.com. Giorni felici «Penso che il Milan

sia il miglior club in cui abbia mai giocato. Mi sono sentito a casa fin dal primo giorno e tutti mi hanno accolto a braccia aperte. Milano è la mia seconda casa dopo Malmoe». A Zlatan le cose semplici non piacciono: non gli piacciono in campo, dove predilige la gioca-

FISCHIETTO TEDESCO

Arbitra Stark: quest’anno ha già diretto Inter-Lilla 2-1 Wolfgang Stark, 42 anni, tedesco, è l’arbitro di Barcellona Milan. Candidato alla fase finale di Euro 2012. L’anno scorso ha diretto il «clasico» d’andata Real Barcellona 0 2 con l’espulsione di Pepe. Quest’anno ha arbitrato Inter Lilla 2 1. Nel curriculum Inter Barça 0 0 e Barcellona Arsenal 4 1 (Champions 2009 10), Milan Roda 0 1 (Coppa Uefa 2002 03) e Italia Irlanda 1 1 (con espulsione affrettata di Pazzini).

vo l'ora di giocare quella partita», dice Zlatan ripensando al forfeit dell’andata. «Mi sono fatto male il giorno prima. Ero amareggiato, anche se giocare contro una ex squadra non è niente di personale. Questo Milan-Barça sarà una grande gara, ma alla fine sarà un po' come tutte le altre. Non c'è bisogno di darle troppo peso». Neanche ai tre punti in sé, visto che le due squadre sono già qualificate. «Penso che sia più una questione di prestigio. È bello arrivare primi, ma a volte va bene arrivare secondi. In Champions League incontrerai sempre una squadra forte e per vincere devi batterle tutte». Lineare, elementare, come il ridimensionamento della corsa al trofeo che manca nella sua bacheca, ma Ibrahimovic giura di non perderci il sonno. «Qualche anno fa era il mio obiettivo principale, ma se vuoi troppo qualcosa, alla fine non la ottieni mai. Voglio solo vincere tutto quello che possiamo. Se riesco a conquistare anche la Champions sarà bene, altrimenti non inciderà sulla mia carriera. Ho sempre cercato di diventare un giocatore completo e sono piuttosto soddisfatto. Se vinci non è perché tu sei il numero uno, ma perché lo è la tua squadra». Una buona massima. Magari il prossimo è un libro di aforismi.

7

i gol segnati da Ibrahimovic in Champions League con la maglia del Milan in due stagioni. Quelli di quest’anno sono 3

7

i gol realizzati dallo svedese in Champions con la maglia dell’Ajax. Quota 7 è il suo miglior bottino: con un gol stabilirebbe dunque il primato personale assoluto

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i gol messi a segno complessivamente da Zlatan nel massimo torneo continentale. Oltre ai 7 con Ajax e Milan ce ne sono 6 con l’Inter, 4 col Barcellona e 3 con la Juve

L’INIZIATIVA BENEFICA

Spot a S. Siro per un letto ai senzatetto Il colpo al cuore è forte. Il sans papiers aggiusta i giornali sulla panchina sul ciglio di un parco di periferia: «Questo è un letto, ma ancora per poco», avvisa la voce profonda. Il nostro si appisola, si rannicchia. Si addormenta. Piomba a tutta velocità il Frecciarossa, passa e si porta via barbone e giornali. Resta la panchina vuota. Pensieri tremendi. Però il lieto fine non indugia. Il treno si è portato il buon uomo: ma alla Stazione Centrale di Milano, dove in via Sammartini si aprirà il 16 dicembre il Rifugio Caritas, dormitorio per i senzatetto. E le immagini rasserenano: l’uomo si lava i denti, si fa la barba, la doccia, torna a pascolare in città, guarda la panchina tornata soltanto panchina. Questo il video che vedremo domani sera a San Siro sul megaschermo prima di Milan Barcellona. L’Uefa di Platini ha capito che sì, stavolta si poteva. E ha accolto la richiesta di Fondazione Milan di mandare in onda lo spot al di là dei rigorosi contratti con gli sponsor e al ferreo cerimoniale della Champions League. «Siamo tra i sostenitori del rifugio Caritas, opera di civiltà di cui Milano, tutta Milano, andrà orgogliosa. I colori e il tifo non ci devono entrare. È la Gran Milàn di tutti», dice il segretario di Fondazione Milan Laura Masi. Poi gli uomini di Ferrovie, Enel Cuore, Fondazione Cariplo. Lì vicino il presidente di Caritas Ambrosiana, Monsignor Luigi Testore, guarda contento gli attori dello spot. Sono veri, nel senso di senzatetto. Dal 16 dicembre ex. Antonello Capone

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DOPO IL GOL-LAMPO NELLA GARA D’ANDATA IL BRASILIANO SI CANDIDA PER UNA MAGLIA DA TITOLARE

Pato: «Messi unico, io devo ancora crescere» Al Barcellona ha segnato l’unica rete della stagione: «Va bene pure un assist»

Alexandre Pato, 22 anni, è rientrato sabato dopo due mesi di stop PIERANUNZI

FABIANA DELLA VALLE MILANO

Impossibile chiedergli una partenza più bruciante di quella dell’andata. Al Camp Nou Alexandre Pato segnò al primo minuto, domani a San Siro l’orologio conterà poco, basterà fare un gol più degli avversari. Ale e il Barcellona, un filo che si riannoda: in Spagna il brasiliano ha realizzato la sua prima e unica rete della stagione, a Milano un altro pallone scaraventato in porta sarebbe il modo migliore per chiudere in un cassetto il brutto infortunio che l’ha costretto a due mesi di assenza.

Il gol? Va bene anche l’assist Pa-

to a Firenze ha giocato 20 minuti, ha preso un palo, si è procurato un rigore (che però l’arbitro non ha fischiato) e ha sfiorato il gol in un’altra occasione. Significa che sta bene ed è pronto per partire titolare: le sue quotazioni sono salite dopo la convincente prova di sabato e Allegri dovrebbe preferirlo a Robinho. Lui però punta sul gruppo più che sulle individualità: «Giochiamo contro i migliori al mondo — ha detto il brasiliano parlando in tv — e non si vince da soli ma di squadra». L’allenatore ha detto che deve mettersi al servizio degli altri e Pato si propone come uomo assist: «Mi pia-

cerebbe segnare, però andrebbe bene anche fare un passaggio decisivo e dare una mano ai compagni per una vittoria importante. Sono tornato dopo quasi due mesi di stop e sono pronto. Non posso dire che non mi infortunerò più, è impossibile prevedere il futuro, ma sto cercando di prevenire altri problemi». Messi inimitabile Pato ieri ha

riabbracciato l’amico Cassano («Vederlo sorridere è stato meraviglioso e mi ha dato una bella carica perché quello che gli è successo è un duro colpo»), domani non potrà sottrarsi al confronto con Messi, il giocatore più forte del mondo: «Leo

è unico, io devo crescere ancora molto per poter arrivare un giorno al suo livello». Torna Boateng Ieri Allegri ha la-

vorato soprattutto sulla tattica. A parte solo Inzaghi (che però non è inserito nella lista Champions, come El Shaarawy) e Seedorf, Mexes e Amelia, out contro la Fiorentina, potrebbero farcela. Scontata la difesa titolare, con Zambrotta che dovrebbe sostituire Antonini, a centrocampo Van Bommel è favorito su Ambrosini, mentre con il rientro di Boateng come trequartista il sacrificato potrebbe essere Seedorf. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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gli occhiali correttivi e scoppia a ridergli in faccia. Quindi è la volta di Pato: «Oh, questo ha fatto solo una partita ed è già titolare». Salta letteralmente al collo di Ibra, che gli fa: «Ora mangi meno?». E lui: «Zlatan, di peso sono sempre uguale, non sono dimagrito». A proposito di cibo: nell’elenco degli abbracci c’è anche il cuoco: «Sei pronto per cucinare bene? Io sto alla grande, adesso devo solo mangiare». Cori da stadio Una gag dietro l’altra. Si infila la tuta sociale ed entra nello spogliatoio. Ad accoglierlo come si deve ci pensa Robinho, che lo abbraccia improvvisando un passo di samba e fa partire il coro: «Antonio Cassano eh eh oh oh!».

Amico mio! Quasi come un abbraccio in campo dopo un gol. Quando Cassano ha visto Ibrahimovic gli si è praticamente buttato al collo. E lo svedese gli ha chiesto: «Adesso mangi meno?» BUZZI

MARCO PASOTTO MILANO

Sceglierne uno fra cento è dura, ma probabilmente l’abbraccio più intenso è quello con Rudy Tavana: «Questo qui mi ha salvato la vita», dice Antonio Cassano indicando a tutti il medico sociale. E per un momento, solo per un (lunghissimo) momento, nello spogliatoio risate e prese in giro cedono il passo al silenzio. Il tempo di un attimo, poi il casino ricomincia. Perché il ritorno di FantAntonio a Milanello, diciassette giorni dopo l’intervento chirurgico al cuore, non può che essere una festa. A evitare che l’interminabile sequenza di abbracci diventi stucchevole ci pensa lui, ironico e dissacrante come sempre. Proprio come lo avevano descritto i medici quando era ancora ricoverato al Policlinico. Non basta certo un intervento al cuore per cambiare lo spirito di Antonio.

Che abbracci a Cassano «Inizia una nuova vita» Antonio torna per la prima volta a Milanello dopo l’intervento fra risate e riflessioni. Al medico Tavana: «Mi hai salvato tu» Subito dal barbiere Tre ore di visita. Dalle due del pomeriggio alle cinque. Per riannusare l’aria di Milanello, seguito passo passo dalle telecamere di Milan Channel, e riabituarsi a quelle che molto presto torneranno a essere le sue giornate. Per il momento ieri è stata quella degli abbracci. Il primo col responsabile della comunicazione, Sapienza, e poi a cascata. Giocatori, dirigenti, allenatore, cuochi, camerieri, magazzinieri, inservienti. Tutti han-

no voluto stringerlo forte e chiedergli come stava. «Meglio dai, adesso meglio», ha risposto lui. Troppo serio? Macché. «Sono venuto per tagliare i capelli (cosa che dopo farà davvero: le foto sono sulla pagina del Milan su Facebook, ndr)», sorride, e si mette a prendere per i fondelli Seedorf. Incrocia Gattuso, che ha un berretto di lana calato fin quasi sugli occhi e dice: «Ho letto sui giornali che sta bene, ma siamo sicuri?». Poi gli fa levare

Rieccomi «mister» L’abbraccio tra Antonio Cassano, 29 anni, e Massimiliano Allegri, 44. Il tecnico rossonero ha apprezzato molto la visita di Antonio a Milanello, come tutta la squadra. Il giocatore si era sentito male la notte di Roma-Milan, il 29 ottobre BUZZI

Prende in giro Gattuso e Pato, poi scherza col cuoco: «Ora devo pensare a mangiare» In palestra viene imitato da Taiwo, stesso coro ma pronuncia un po’ più sporca che diventa oggetto di risate: «Antonio Cazzano eh eh oh oh!». Spunta Allegri e arriva il secondo momento serio della giornata: «Mister, spero che questo abbraccio possa portare a qualcosa di buono». I primi passi per tornare giocatore sono stati fatti. In questi giorni lo staff medico farà ulteriori valutazioni e poi inizierà una blanda attività fisica, fatta di cyclette e tapis roulant. «Che bello, mi sento come al primo giorno di scuola quando si riabbracciano i compagni — diceva ieri Antonio —. Ora ricomincia una nuova vita». E’ tutto ciò che conta. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Barça, 1 k.o. o

Iniesta salta il Milan San Siro è stregato Il genio blaugrana sta a casa per precauzione: anche contro l’Inter di Mourinho nel 2010 non giocò a Milano FILIPPO MARIA RICCI BARCELLONA

Novanta minuti col Saragozza, zero col Milan. Andres Iniesta oggi non salirà sull’aereo che a metà mattinata porterà il Barça in Italia. La nota ufficiale parla di una contusione muscolare alla coscia destra rimediata sabato: «Il giocatore aveva dolore e resta a riposo precauzionale».

quando si parlava di Iniesta come primo candidato per la vittoria nel Pallone d’Oro del 2010, grazie all’impulso del gol segnato nella finale mondiale, Mourinho commentò a modo suo, con A Bola: «Se dovesse vincere Iniesta sarebbe ingiusto, è stato 5 mesi senza giocare. Quel gol in finale avrebbe potuto farlo un terzino qualsiasi. Uno quasi anonimo». Vinse Messi. E’ curioso invece come Andres abbia un buon feeling con Roma: all’Olimpico ha vinto la Champions 2009 e 10 anni prima era stato ricevuto con una delegazione blaugrana da Papa Wojtyla: il Barça lo aveva scelto come rappresentante della Masia, la cantera del club. La scorsa stagione Andres è stato risparmiato a lungo dagli infortuni, ma se si guarda ai numeri di Messi la distanza è notevole: Leo nel 2011 col Barça ha fatto 50 partite, 46 intere, Andres 40 ma solo 22 volte è rimasto in campo per 90’: Pep lo conosce bene e lo tratta di conseguenza. Da qui la rinuncia al viaggio a Milano. Busquets su Ibra Chi a Milano

No Iniesta, no party? Andres

non c’era nemmeno il 20 aprile del 2010 quando dopo l’accidentato viaggio in pullman causato dalle ceneri vulcaniche il Pep Team perse 3-1 a San Siro con l’Inter di Mou. Saltò anche il ritorno e in quella stessa stagione nella prima fase nello 0-0 contro l’Inter a Milano entrò al 77’. Insomma, San Siro o poco o nulla, anche se andando a ritroso un ricordo positivo Andres nello stadio milanese ce l’ha: nell’aprile del 2006, semifinali di Champions, giocò tutta la par-

Mou, caustico Tanto è vero che

tita e il Barça superò il Milan 1-0, aprendosi le porte della finale vinta a Parigi. In compenso nel capitolo di sfighe legate alle milanesi va aggiunto anche l’infortunio che lo ha bloccato al 38’ dell’andata col Milan. Problema muscolare e un mese di stop. Forse è per questo che al Barça parlano di pre-

cauzione... Tornando al 2010, quella stagione Iniesta la giocò a singhiozzo, frenato da problemi muscolari: si era fatto male alla coscia alla fine di marzo, rientrando in tempo per vincere 2-0 al Bernabeu, poi una ricaduta una decina di giorni prima dell’Inter, e un altro mese di stop.

Andres Iniesta, 27 anni, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola AFP

ci sarà è Sergio Busquets, apparso ieri in conferenza stampa, dove si è parlato di Zlatan Ibrahimovic: «Questo non è un Ibra-Barça, ma un Milan-Barça. Lui sarà in campo, Guardiola in panchina, non succederà nulla. E poi si sono già incontrati a Monaco per il Trofeo Audi e si sono salutati normalmente». Le intenzioni del Barça sono quelle di sempre: «Pareggio? Macché, noi andiamo a Milano, in un grande stadio e contro una grande squadra, per provare a vincere». Con convinzione, ma senza Iniesta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I fan italiani preparano la bandiera-mosaico

MILANO

C’è un pezzo di Catalogna anche a Milano. C’è un club italiano del Barcellona che domani sarà a San Siro e ha preparato un’accoglienza speciale per Messi e compagni. Il club si chiama Penya Lombarda Fc Barcelona, è una delega-

zione ufficialmente riconosciuta, è registrata in Italia come Onlus dal 2007 e ha circa 50 soci. I fondatori sono tre, gli iscritti in prevalenza brianzoli (da qui la scelta del nome). L’idea è venuta a Antimo De Salve, che per alcuni anni ha fatto il medico in Catalogna e si è innamorato dello stile Barça. «Nel 2001 un amico mi regalò un biglietto per Barcellona-Real. Il Barça perse, ma io rimasi colpito dal modo di vivere la partita dei tifosi. C’era gente che pregava e accendeva candele. Tifare Barcellona è un modo di essere che va oltre il calcio. In Italia non c’è niente di simile».

I NUMERI

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le partite giocate da Iniesta nel 2011. Solo 22 quella da 90'. Messi, per fare un esempio ne ha 50, 46 delle quali intere.

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i minuti disputati in questo inizio di Liga, su 1.080 disponibili. Lo scorso anno Iniesta in campionato ha giocato 34 gare su 38.

10

le stagioni del 27enne Iniesta col Barça. Van Gaal lo fece debuttare nell'ottobre del 2002 in Champions, a Bruges

L’ALTRA SFIDA

Bate e Viktoria, spareggio per l’Europa League (s.b.) E’ praticamente uno spareggio per l’Europa League. D’altra parte era evidente che sarebbe stato così già al sorteggio dei gironi. Domani sera Bate e Viktoria si giocheranno molto, praticamente tutto, per conquistare il terzo posto che significherà permanenza in Europa, seppur nel torneo minore. Il Bate, oltre a giocare in casa, è un punto sopra il Viktoria e quindi in caso di successo sarebbe aritmeticamente terzo. E’ insomma la partita che vale tutta la stagione.

Gazzetta.it Gazza

Tvf

Edinson Cavani, 24 anni AFP

TUTTO SULLA GRANDE SFIDA DEL SAN PAOLO NAPOLI-MAN CITY

LA PARTICOLARE ACCOGLIENZA DEL CLUB DI MILANO

I 50 tifosi della Penya Lombarda si sono occupati della coreografia del settore ospiti

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La bandiera-mosaico Stasera la

Penya Lombarda renderà omaggio al Barça con una cena con alcuni rappresentanti del club. Domani invece è prevista una coreografia speciale: un mosaico di quasi 6 mila pezzi che dovrà raffigurare una bandiera blaugrana nel terzo anello Curva Nord, settore degli ospiti. «Per il 2012, nostro quinto anniversario — chiude De Salve — faremo un calendario con Laura Dora Mazzei, Miss Padania 2009, e la versione italiana del libro "Più di 100 motivi per essere un culé" (che significa tifoso del Barça)». f.d.v.

Tifo caliente: ecco i sostenitori del Barcellona EPA

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Su GazzettaTV potrete vivere in esclusiva la vigilia della partita di Champions League con le conferenze stampa di Mazzarri, Cavani e Mancini. Inoltre non perdetevi i servizi con le sensazioni e le speranze dei tifosi napoletani

CASSANO A MILANELLO ABBRACCI E RISATE CON I COMPAGNI Il fuoriclasse barese del Milan è tornato nel centro sportivo rossonero a distanza di 17 giorni dall’intervento al cuore: su GazzettaTV potrete vedere il video (gentilmente concesso da Milan Channel) della sua giornata a Milanello


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MAGIC CHAMPIONS VIA AL QUINTO TURNO: GIOCATE GRATIS SU WWW.GAZZETTA.IT/MAGICCHAMPIONS

Gomez o Messi? C’è Higuain L’attaccante del Real costa 15, molto meno dei bomber di Bayern (33) e Barcellona (43) PORTIERI Cod. 108 136 125 137 118 140 113 120 104 149 110 128 121 132 147 141 107 117 131 122 115 144 129 133 143 102 109 103 148 112 127 130 119 123 105 142 146 135 116 114 126 139 150 134 138 145 124 101 106 111

Nome BUTT NEUER HART PANTILIMON DE SANCTIS ROSATI CESAR DIEGO LOPEZ AKINFEEV GABULOV CASTELLAZZI JULIO CESAR ENYEAMA LANDREAU ZENGIN SOMMER ARTUR DE GEA KUSCZAK GRAHOVAC CILLESSEN VERMEER KELAVA LLORIS VERCOUTRE ADAN CASILLAS ADLER LENO CECH P. HILARIO KOTELES DIEGO ALVES GUAITA ALMUNIA SZCZESNY WEIDENFELLER MANDANDA COSTANZO CHIOTIS HELTON PYATOV RYBKA MALAFEEV PINTO VICTOR VALDES GUTOR ABBIATI AMELIA CECH M.

Squadra Costo (BMON) 3 (BMON) 15 (MCITY) 12 (MCITY) 1 (NAP) 12 (NAP) 1 (VIL) 1 (VIL) 7 (CSK) 9 (CSK) 7 (INT) 3 (INT) 15 (LIL) 1 (LIL) 11 (TRA) 8 (BAS) 7 (BEN) 11 (MUTD) 12 (MUTD) 1 (OTE) 4 (AJAX) 4 (AJAX) 10 (DIN) 3 (LIO) 11 (LIO) 1 (REA) 1 (REA) 19 (BLEV) 8 (BLEV) 6 (CHE) 17 (CHE) 2 (GEN) 6 (VAL) 8 (VAL) 8 (ARS) 2 (ARS) 15 (BOR) 11 (MAR) 15 (OLY) 6 (APO) 4 (POR) 11 (SHA) 10 (SHA) 11 (ZEN) 10 (BAR) 1 (BAR) 17 (BAT) 4 (MIL) 14 (MIL) 2 (VIK) 3

DIFENSORI Cod. 217 223 229 250 304 352 393 247 296 298 305 361 372 403 406 215 231 235 236 272 273 282 281 317 327 337 405 219 220 288 328 335 373 243 251 291 310 313 330 356 369 218 221 226 242 260 382 240 241 280 294

Nome BADSTUBER BOATENG BRENO CONTENTO LAHM RAFINHA VAN BUYTEN CLICHY KOLAROV KOMPANY LESCOTT RICHARDS SAVIC ZABALETA ONUOHA ARONICA BRITOS CAMPAGNARO CANNAVARO FERNANDEZ FIDELEFF GRAVA GONZALO MARCHENA MUSACCHIO ORIOL ZAPATA BEREZUTSKIY A. BEREZUTSKIY V. IGNASEVICH NABABKIN ODIAH SCHENNIKOV CHIVU CORDOBA JONATHAS LUCIO MAICON NAGATOMO RANOCCHIA SAMUEL BAZA BERIA BONNART CHEDJOU DEBUCHY SOUARE CECH CELUTSKA GLOWACKI KACAR

Squadra Costo (BMON) 2 (BMON) 10 (BMON) 2 (BMON) 4 (BMON) 13 (BMON) 10 (BMON) 10 (MCITY) 7 (MCITY) 11 (MCITY) 10 (MCITY) 9 (MCITY) 7 (MCITY) 2 (MCITY) 6 (MCITY) 1 (NAP) 5 (NAP) 4 (NAP) 8 (NAP) 8 (NAP) 9 (NAP) 5 (NAP) 3 (VIL) 4 (VIL) 3 (VIL) 4 (VIL) 6 (VIL) 5 (CSK) 6 (CSK) 7 (CSK) 7 (CSK) 5 (CSK) 4 (CSK) 5 (INT) 6 (INT) 3 (INT) 4 (INT) 11 (INT) 12 (INT) 7 (INT) 10 (INT) 12 (LIL) 5 (LIL) 5 (LIL) 5 (LIL) 6 (LIL) 5 (LIL) 2 (TRA) 4 (TRA) 6 (TRA) 4 (TRA) 5

401 203 263 302 341 385 237 265 278 311 319 344 266 267 268 271 293 380 398 253 346 357 371 207 211 233 336 394 396 222 256 287 389 397 399 246 254 279 297 299 308 360 206 214 238 248 316 345 376 239 276 295 334 359 375 390 208 228 249 258 290 342 388 264 292 329 332 350 205 252 259 318 324 355 365 368 210 262 301 322 367 383 395 270 286 309 339 348 374 386 216 261 269 326 333 362 366 392 283 315 321 325 340 391 407 224 300 343 349 381 209

YUMLU ABRAHAM DRAGOVIC KOVAC PARK STEINHOFER CAPDEVILA EMERSON GARAY LUISAO MAXI PEREIRA PEIXOTO EVANS EVRA FABIO FERDINAND JONES SMALLING VIDIC COSTIN PERENDIJA RAPA SARGHI ALDERWEIRELD ANITA BRUNO SILVA OOJIER VAN DER WIEL VERTONGHEN BISCAN CUFRE' IBANEZ TONEL VIDA VRSALJIKO CISSOKHO CRIS GASSAMA KOLODZIEJCZAK KONE' B. LOVREN REVEILLERE ALBIOL ARBELOA CARVALHO COENTRAO MARCELO PEPE SERGIO RAMOS CASTRO FRIEDRICH KADLEC OCZIPKA REINARTZ SCHWAAB TOPRAK ALEX BOSINGWA COLE A. DAVID LUIZ IVANOVIC PAULO FERREIRA TERRY DURWAEL JONELEIT NADSON NGONCA PUDIL ALBA COSTA R. DEALBERT MATHIEU MIGUEL RAMI RUIZ SALTOR ANDRE SANTOS DJOUROU KOSCIELNY MERTESACKER SAGNA SQUILLACI VERMAELEN FELIPE SANTANA HUMMELS LOWE OWOMOYELA PISZCKEK SCHMELZER SUBOTIC AZPILICUETA DIAWARA FANNI MOREL N'KOLOU RODRIGUEZ SABO TRAORE HOLEBAS MANIATIS MELLBERG MODESTO PAPADOPOULOS TOROSIDIS MARCANO BOAVENTURA KONTIS PAULO JORGE POURSAITIDES SOLOMOU ALVARO PEREIRA

(TRA) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (OTE) (OTE) (OTE) (OTE) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (GEN) (GEN) (GEN) (GEN) (GEN) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (POR)

2 3 5 3 4 5 6 6 10 13 9 4 4 11 4 11 5 6 12 3 1 4 1 8 6 3 2 10 7 2 1 3 3 2 1 10 5 4 3 11 8 7 3 6 10 12 11 10 15 8 5 7 1 7 4 6 7 8 12 10 12 2 12 1 2 3 1 3 8 6 2 7 4 12 8 5 11 3 5 11 8 4 11 6 11 4 2 7 7 8 8 10 5 7 7 2 3 4 6 3 6 5 4 5 4 1 1 4 1 1 9

277 314 338 363 370 244 285 289 303 354 358 377 384 212 232 255 284 307 312 202 204 257 275 320 347 351 227 274 364 379 402 201 213 225 323 331 378 387 400 404 230 234 245 306 353

FUCILE MAICON P. OTAMENDI ROLANDO SAPUNARU CHYGRYINSKIY HUBSCHMAN ISCHENKO KUCHER RAKITSKIY RAT SEVCHUK SRNA ANJUKOV BRUNO ALVES CRISCITO HUBOTAN LOMBAERTS LUKOVIC ABIDAL ADRIANO DANI ALVES FONTAS MAXWELL PIQUE' PUYOL BORDACHEV FILIPENKO RUDIK SIMIC YUREVICH ABATE ANTONINI BONERA MEXES NESTA SILVA T. TAIWO YEPES ZAMBROTTA BREZINSKIY BYSTRON CISOVSKY LIMBERSKY RAJTORAL

(POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK)

7 5 6 8 8 9 8 4 5 6 7 2 12 7 5 8 4 7 4 11 10 14 1 5 12 10 2 3 3 3 2 8 6 4 8 12 14 9 4 5 1 1 1 3 1

CENTROCAMPISTI Cod. 502 624 629 671 676 678 689 709 710 523 547 611 645 650 697 707 555 556 559 579 593 605 631 687 729 536 538 693 700 713 733 504 558 583 596 634 672 692 506 535 647 655 670 698 702 727 519 543 591 594 640 656 665 666 516 544

Nome ALABA KROOS LUIZ GUSTAVO PRANJIC RIBERY ROBBEN SCHWEINSTEIGER TYMOSCHUK USAMI BARRY DE JONG JOHNSON MILNER NASRI SILVA TOURE' DONADEL DOSSENA DZEMAILI GARGANO HAMSIK INLER MAGGIO SANTANA ZUNIGA CAMUNAS CANI SENNA SORIANO VALERO DE GUZMAN ALDONIN DZAGOEV GONZALEZ HONDA MAMAEV RAHIMIC SEMBERAS ALVAREZ CAMBIASSO MOTTA OBI POLI SNEIJDER STANKOVIC ZANETTI BALMONT COLE GUEYE HAZARD MAVUBA OBRANIAK PAYET PEDRETTI BALCI COLMAN

Squadra Costo (BMON) 7 (BMON) 14 (BMON) 7 (BMON) 4 (BMON) 19 (BMON) 19 (BMON) 14 (BMON) 6 (BMON) 2 (MCITY) 7 (MCITY) 7 (MCITY) 5 (MCITY) 8 (MCITY) 13 (MCITY) 17 (MCITY) 14 (NAP) 5 (NAP) 7 (NAP) 8 (NAP) 5 (NAP) 15 (NAP) 11 (NAP) 10 (NAP) 8 (NAP) 6 (VIL) 7 (VIL) 10 (VIL) 5 (VIL) 6 (VIL) 7 (VIL) 5 (CSK) 7 (CSK) 15 (CSK) 4 (CSK) 12 (CSK) 4 (CSK) 8 (CSK) 6 (INT) 9 (INT) 13 (INT) 9 (INT) 3 (INT) 4 (INT) 19 (INT) 10 (INT) 10 (LIL) 7 (LIL) 8 (LIL) 2 (LIL) 14 (LIL) 10 (LIL) 4 (LIL) 5 (LIL) 9 (TRA) 4 (TRA) 6

659 725 728 532 541 574 599 688 695 723 501 578 610 639 681 684 720 736 509 539 542 573 581 649 663 712 726 510 576 603 651 662 548 560 564 565 609 627 694 731 514 533 623 626 682 686 524 561 582 585 588 615 622 669 505 534 551 553 586 614 619 660 683 721 517 518 522 528 675 679 685 566 616 625 633 638 642 643 644 673 521 537 598 601 706 715 503 520 630 661 704 705 512 513 526 552 575 674 680 699 717 719 527

OZBEK YILMAZ ZOKORA CABRAL CHIPPERFIELD FREI F. HUGGEL SCHURPF SHAQIRI YAPI YAPO AIMAR GAITAN JAVI GARCIA MATIC RUBEN AMORIM SALVIO WITSEL CESAR B. ANDERSON CARRICK CLEVERLEY FLETCHER GIGGS NANI PARK VALENCIA YOUNG ANTAL FRUNZA ILIE NEAGU PARASCHIV DE JONG EBECILIO ENOH ERIKSEN JANSSEN LODEIRO SERERO AISSATI BADELJ CALELLO KOVACIC LEKO RUKAVINA SAMMIR BASTOS EDERSON GONALONS GOURCUFF GRENIER KALLSTROM KONE' S. PIED ALTINTOP HAM. CALLEJON DI MARIA DIARRA GRANERO KAKA' KHEDIRA OZIL SAHIN XABI ALONSO BALITSCH BALLACK BARNETTA BENDER RENATO AUGUSTO ROLFES SAM ESSIEN KALOU LAMPARD MALOUDA MATA MCEACHRAN MEIRELES MIKEL RAMIRES BARDA CAMUS HUBERT HYLAND TOSZER VANDEN BORRE ALBELDA BANEGA MADURO PABLO HERNANDEZ TINO COSTA TOPAL ARSHAVIN ARTETA BENAYOUN DIABY FRIMPONG RAMSEY ROSICKY SONG WALCOTT WILSHERE BENDER

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3 6 6 6 3 11 6 4 9 3 13 10 6 3 7 7 9 9 9 10 2 6 10 17 8 11 16 4 3 2 4 3 9 5 5 10 9 9 3 4 1 3 1 4 6 7 14 7 9 17 4 7 3 3 5 2 21 4 4 13 9 21 6 15 4 11 3 9 8 12 8 6 11 21 14 17 1 13 6 11 3 3 3 2 4 1 4 8 4 9 5 7 10 12 8 6 3 6 11 7 15 2 6

545 584 589 592 613 617 667 507 540 554 612 628 641 711 569 587 602 632 658 677 724 737 595 608 635 636 654 738 525 546 549 571 590 648 701 735 557 570 577 607 620 646 718 531 550 568 600 606 691 696 730 530 567 604 618 637 703 722 515 657 664 716 734 508 511 529 562 563 580 653 690 714 572 597 621 668 708

DA SILVA GOTZE GROSSKREUTZ GUNDOGAN KAGAWA KEHL PERISIC AMALFITANO CHEYROU DIARRA A. KABORE' LUCHO GONZALEZ MBIA VALBUENA FEJZA GRBIC IBAGAZA MAKOUN ORBAIZ RIERA YESTE FUSTER HELIO PINTO JAHIC MANDUCA MARCINHO NUNO MORAIS CHARALAMBIDES BELLUSCHI DANILO DEFOUR FERNANDO GUARIN MOUTINHO SOUZA JAMES RODRIGUEZ DOUGLAS COSTA FERNANDINHO GAI JADSON KOBIN MKHITARYAN WILLIAN BYSTROV DENISOV FAJZULIN HUSZTI IONOV SEMAK SHIROKOV ZYRIANOV BUSQUETS FABREGAS INIESTA KEITA MASCHERANO THIAGO ALCANTARA XAVI BAGA OLEKNOVICH PATOSKI VOLODKO A. BRESSAN AMBROSINI AQUILANI BOATENG EL SHAARAWY EMANUELSON GATTUSO NOCERINO SEEDORF VAN BOMMEL FILLO HORVATH KOLAR PETRZELA TRAPP

(BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK)

4 15 14 8 13 7 7 3 12 9 7 14 10 16 4 7 9 5 6 8 6 5 5 1 8 4 4 5 7 8 5 6 9 9 6 20 16 8 4 16 3 3 15 9 9 7 4 2 3 11 8 11 21 20 9 11 8 17 3 3 4 3 9 7 9 14 3 5 6 7 12 9 6 3 4 4 2

ATTACCANTI Cod. 842 873 878 890 803 810 836 912 825 861 865 868 882 875 901 902 833 874 914 920 926

Nome GOMEZ MUELLER OLIC PETERSEN AGUERO BALOTELLI DZEKO TEVEZ CAVANI LAVEZZI LUCARELLI MASCARA PANDEV NILMAR ROSSI RUBEN DOUMBIA NECID TOSIC WAGNER LOVE CAUNA

Squadra Costo (BMON) 33 (BMON) 21 (BMON) 8 (BMON) 6 (MCITY) 24 (MCITY) 16 (MCITY) 24 (MCITY) 15 (NAP) 21 (NAP) 18 (NAP) 2 (NAP) 5 (NAP) 11 (VIL) 11 (VIL) 18 (VIL) 4 (CSK) 23 (CSK) 10 (CSK) 6 (CSK) 18 (CSK) 3

870 887 922 829 850 896 909 805 817 886 839 881 910 822 849 876 904 928 815 844 879 900 921 827 889 893 820 880 906 911 924 927 814 858 859 812 816 843 860 864 813 845 899 831 852 855 905 806 834 867 913 819 877 919 801 821 851 891 908 826 840 884 916 925 811 863 923 807 808 841 894 832 871 883 804 907 915 846 856 898 917 830 837 866 872 818 828 853 862 802 869 888 903 918 929 854 857 897 823 847 885 895 809 835 892

MILITO (INT) PAZZINI (INT) ZARATE (INT) DE MELO (LIL) JELEN (LIL) RODELIN (LIL) SOW (LIL) ALTINTOP HAL. (TRA) BROZEK (TRA) PAULO HENRIQUE (TRA) FREI A. (BAS) PAK (BAS) STRELLER (BAS) CARDOZO (BEN) JARA (BEN) NOLITO (BEN) SAVIOLA (BEN) RODRIGO (BEN) BERBATOV (MUTD) HERNANDEZ (MUTD) OWEN (MUTD) ROONEY (MUTD) WELBECK (MUTD) CHAVEZ (OTE) PENA (OTE) PUNOSEVAC (OTE) BULYKIN (AJAX) OZBILIZ (AJAX) SIGTHORSSON (AJAX) SULEJMANI (AJAX) EL HAMADOUI (AJAX) BOERRIGTER (AJAX) BEQIRAJ (DIN) KRAMARIC (DIN) KRSTANOVIC (DIN) BELFODIL (LIO) BRIAND (LIO) GOMIS (LIO) LACAZETTE (LIO) LISANDRO (LIO) BENZEMA (REA) HIGUAIN (REA) RONALDO (REA) DERDIYOK (BLEV) JORGENSEN N. (BLEV) KIESSLING (BLEV) SCHURRLE (BLEV) ANELKA (CHE) DROGBA (CHE) LUKAKU (CHE) TORRES (CHE) BUFFEL (GEN) NWANGANGA (GEN) VOSSEN (GEN) ADURIZ (VAL) CANALES (VAL) JONAS (VAL) PIATTI (VAL) SOLDADO (VAL) CHAMAKH (ARS) GERVINHO (ARS) PARK CHOU-YOUNG (ARS) VAN PERSIE (ARS) OXLADE-CHAMBERLAIN (ARS) BARRIOS (BOR) LEWANDOWSKI (BOR) ZIDAN (BOR) AYEW A. (MAR) AYEW J. (MAR) GIGNAC (MAR) REMY (MAR) DJEBBOUR (OLY) MIRALLAS (OLY) PANTELIC (OLY) AILTON (APO) SOLARI (APO) TRICKOVSKI (APO) HULK (POR) KLEBER (POR) RODRIGUEZ C. (POR) VARELA (POR) DENTINHO (SHA) EDUARDO (SHA) LUIZ ADRIANO (SHA) MORENO (SHA) BUCHAROV (ZEN) DANNY (ZEN) KERZHAKOV (ZEN) LAZOVIC (ZEN) AFELLAY (BAR) MESSI (BAR) PEDRO (BAR) SANCHEZ (BAR) VILLA (BAR) CUENCA (BAR) KEZMAN (BAT) KONTSEVOI (BAT) RODIONOV (BAT) CASSANO (MIL) IBRAHIMOVIC (MIL) PATO (MIL) ROBINHO (MIL) BAKOS (VIK) DURIS (VIK) PILAR (VIK)

21 20 16 6 10 3 19 8 4 9 16 5 8 17 5 11 8 3 14 18 4 31 17 3 6 6 8 4 14 15 12 9 4 1 8 1 13 18 4 19 28 15 38 10 4 19 16 16 18 9 27 7 3 9 13 6 12 16 23 10 18 13 27 4 16 17 6 15 6 19 19 16 15 14 15 2 7 28 15 10 8 10 14 22 4 6 15 16 14 7 43 25 17 32 3 8 6 3 17 32 23 18 8 8 5


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

SERIE A

Roma, gol per tutti Gago & Pjanic L’argentino: «Siamo una squadra d’alta classifica» Il bosniaco: «Obiettivo minimo la zona Champions» MASSIMO CECCHINI ROMA

Chissà se gli scommettitori avevano pensato anche a questo: riuscirà la Roma a segnare un gol da fuori area prima della fine della stagione? La quota sarebbe stata altissima, e ancor più alta quella che assegnavano a Gago — due gol in carriera (uno col Boca, uno col Real Madrid) — la rete «straordinaria». Invece il miracolo c’è stato: dopo 204 gior-

ni (Bari-Roma 2-3) il gol da oltre i sedici metri è arrivato, segnato proprio l’ex madridista. La «prima» di Gago La prodezza

dell’argentino (complice anche uno Julio Sergio non impeccabile) ha avuto la meritata vetrina, che il protagonista ha commentato così: «La nostra idea è arrivare il più in alto possibile, ma pensare allo scudetto è prematuro. In ogni caso, io non trovo grandi differenze fra il calcio italiano e quello spagnolo: occorre solo

un campo ed un pallone». La «prima» di Pjanic È ciò che

occorre anche a Pjanic per brillare, ancora più da domenica sera, visto che è riuscito anche lui a segnare il suo primo gol in giallorosso. «Il nostro obiettivo è quello di arrivare almeno terzi per poter giocare la prossima Champions e io spero di contribuire con tanti gol. Ho avuto una settimana difficile per l’eliminazione della mia Nazionale (la Bosnia, ndr) dall’Europeo, ma guardo avanti».

Una cosa comunque va sottolineata: se è vero che i gol da fuori area fanno poco parte della filosofia di Luis Enrique, di sicuro le reti dei centrocampisti in questa Roma non sono una rarità. Oltre a Gago e Pjanic, infatti, sono già andati in gol anche Perrotta, De Rossi e Simplicio, segno che in tutto questo c’è poco di casuale.

IL GIUDICE SPORTIVO

Tre turni di stop per Meggiorini Novara si appella (g.m.) Sei gli squalificati in A. Tre giornate e ammonizione con diffida per Meggiorini (Novara) per «comportamento scorretto nei per avere dopo l’ammonizione rivolto all’arbitro un’espressione ingiuriosa e dopo l’espulsione proferito espressioni blasfeme»: il Novara ha annunciato che farà ricorso. Un turno di stop invece per Antonelli (Genoa, espulsione diretta), e per Balzaretti (Palermo), Lauro (Cesena), Mudingayi (Bologna) e Spolli (Catania), alla 4a ammonizione. Ammenda al Parma di 10 mila euro per cori razzisti nei confronti di un avversario, e di 3 mila euro alla Fiorentina, «grida e cori ingiuriosi dei tifosi all’arbitro».

Società La Cina è vicina? «Ab-

biamo contatti con un fondo sovrano cinese per cedere un 20% della nostra quota — dice a Gr Parlamento Paolo Fiorentino, vice d.g. di UniCredit —. Noi e gli statunitensi vogliamo una Roma sempre più forte. Gli italiani? Volevano una gestione tradizionale. Le scelte diverse dalle americane erano così improbabili che mi sono preso la responsabilità di cassarle in maniera ruvida. Lo stipendio di DiBenedetto? C’è una retribuzione di tutto il consiglio. Abbiamo stabilito una cornice ma non quale sarà l’ammontare». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fernando Gago, 25 anni LAPRESSE

A UDINE

Addio a Paola Grave lutto per Massimo Meroi Domenica sera a Udine si è spenta Paola Lenarduzzi, giornalista del Messaggero Veneto e moglie di Massimo Meroi, corrispondente della Gazzetta dello Sport dal Friuli. Paola, 48 anni, ha condotto una lunga e coraggiosa battaglia contro la malattia. Nella sua carriera di cronista lavorava dal 1990 nel quotidiano di Udine si era occupata anche di sport e di Udinese in particolare. Lascia tre figli in tenera età: Mattia, Silvia ed Alessandra. I funerali domani pomeriggio a Udine, alle ore 15.30, nella chiesa Sant’Anna Paparotti di Cussignacco, in via Molini 44. La famiglia della Gazzetta dello Sport si stringe affettuosamente a Massimo e ai suoi ragazzi.

La Direzione, le Redazioni e le Segreterie de La Gazzetta dello Sport, di Sportweek e di Gazzetta.it partecipano con grande affetto al dolore del collega Massimo Meroi, dei figli e della famiglia per la scomparsa della moglie

Paola Lenarduzzi - Milano, 21 novembre 2011. Non bastano le lacrime di tutto il mondo per piangere

Paola Lenarduzzi Seba abbraccia forte Massimo, Mattia, Silvia e Alessandra. - Milano, 21 novembre 2011. Bibi Velluzzi, Mikaela e Vittoria si stringono intorno a Massimo e ai ragazzi in questo triste momento per la perdita della cara

Paola - Milano, 21 novembre 2011. Il suo sorriso sarà il ricordo più bello.- Marco Pasotto piange

Paola Lenarduzzi e abbraccia forte Massimo, Mattia, Silvia e Alessandra. - Milano, 21 novembre 2011. Caro Massimo, affranti per la notizia ci stringiamo a te, Mattia, Silvia e Alessandra nel ricordo di

Paola Fabio Bianchi, Alessandra Bocci, Nicola Cecere, Paolo Condò, Luca Curino, Alessandro de Calò, Matteo Dalla Vite, Fabiana Della Valle, Andrea Elefante, Luigi Garlando, Mirko Graziano, Fabio Licari, Giovanni Battista Olivero, Luca Taidelli. - Milano, 21 novembre 2011. Franco e Lucia Angelotti si stringono affettuosamente all'amico Filippo per la scomparsa della mamma signora

Dina - Milano, 21 novembre 2011. Atleti, tecnici e dirigenti della Camelot partecipano al grande dolore che ha colpito Filippo Grassia per la scomparsa della mamma signora

Dina - Milano, 21 novembre 2011. Il Consiglio Provinciale, la Giunta, i dipendenti, i collaboratori e tutti gli amici del CONI Milano si uniscono all'immenso dolore del Presidente Filippo Grassia per la scomparsa della sua cara mamma

Dina Tropea Un forte abbraccio da tutta la tua squadra del CONI Milano. - Milano, 21 novembre 2011. Piero Ferrari, unitamente alla moglie Floriana, ricorda con enorme stima, affetto ed ammirazione l'amico storico suo e di suo padre Enzo, il cavaliere

Sergio Scaglietti che ha scritto un grande pezzo di storia della Ferrari dai lontani anni quaranta...- Commosso si stringe alla famiglia tutta con profondo dolore per la perdita di un uomo, un amico sincero semplice e geniale che ricorderà sempre con devozione e rispetto speciale. - Modena, 22 novembre 2011.


MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

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SERIE A LA STORIA GERMANO BOVOLENTA

Pablo Osvaldo sale nel suo cielo e poi si rovescia. Il pallone entra nella porta e lui con la sua andatura possente fa ingresso, in quel preciso momento, nella galleria dei capolavori. E in quel buon posto illuminato trova le opere di molti re, principi e signori della rovesciata. Piola e Meazza. Pelè e Maradona. Van Basten e Baggio. Zico e Ronaldinho. Riva e Del Piero. Poi il guardalinee alza la bandiera. Alt, fermi tutti. Non è successo niente. L’arbitro chiama Osvaldo e lo fa uscire dal museo. Divieto di sosta, fuorigioco, fuori dalla galleria. Via via, circolare, gol annullato. Osvaldo riparte a testa bassa. La Roma vince, muove la classifica. Fieno in cascina, i tre punti non te li toglie nessuno, diceva il pragmatico produttore di scudetti Fabio Capello. Già, i tre punti. A Pablo hanno tolto un grande dipinto. Trafugato dal guardalinee e dal suo complice arbitro, non sarà più recuperato. Arte moderna Chissà cosa ha

pensato (e pensa) Osvaldo, argentino naturalizzato italiano. Che cosa passa nella sua testa? Molti pensieri tristi e infelici, amarezza e rassegnazione. Forse pensa: non è giusto perché ho fatto un gesto quasi impossibile. Oppure: era un gol da manuale del calcio, frutto di fantasia ed estro. Uno di quei gol che fanno sognare i tifosi. O ancora: unico, mai visto un gol così bello. Vero. Non l’hanno visto neppure i giudici che dovrebbero giudicare. E, nella città delle opere d’arte, il grande affresco, espressione dell’arte moderna (e antica) del calcio, esposto per pochi secondi, è andato subito distrutto. Ah, che rabbia... Ieri, dopo una notte forse un po’ agitata, Osvaldo si sarà sicuramente rovesciato nell’altra rete trovando comprensione e abbracci virtuali. Alcuni messaggi: «Scusa Pablo se abbiamo dubitato di te. Sei un grande, hai piedi giusti e un capoccione così». «Osvaldo è un signore, io lo prendevo a catenate sulle gengive». «Macché fuorigioco?! Hanno proibito severamente i gol in rovesciata. Ricordate Meggiorini a Lecce? A questi guardalinee non piacciono proprio le rovesciate». E altri di tenore un po’ meno elegante. Juve, Roma e veleni Ma i pensieri

di Osvaldo hanno attraversato altri uomini e altre storie. Pensiamo al gol di Ramon Turone, italiano con il nome da argentino. Romanista, passa alla storia per un gol annullato. Campionato 1980-81. A Torino Juve-Roma sfida scudetto: c’è un

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Pablo Osvaldo, 25 anni, prima stagione alla Roma. Qui nella splendida acrobazia resa vana dall’assistente Carrer REUTERS

CORSI E RICORSI

Alcune leggendarie reti annullate per falli o fuorigioco inesistenti

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Bello, non vale Platini, Rummenigge Turone, poi Osvaldo Che gol, che beffe!

MASSIMO CECCHINI ROMA

L’Erede e il Modello. Ovvero: Osvaldo e Batistuta, con in comune quella «mitraglia» che spara all’impazzata dopo ogni gol. Il problema è che, stavolta, ad incepparsi è stata la bandierina del guardalinee Carrer, che ha mandato «a salve» uno dei gol più bella della stagione. Logico, perciò, che Osvaldo ieri abbia vissuto una giornata compressa fra la voglia di spegnere la tv (ma quante volte lo avranno fatto rivedere quel gol così bello e sfortunato?) e la tentazione di non saziarsi mai. Insomma, i sussurri dello spogliatoio giallorosso sono stati unanimi: l’attaccante a fine partita era tristissimo, anche se giurava a tutti: «Ci riproverò».

Il recidivo Poi, l’anno dopo, 8 dicembre 1985, l’arbitro Roth dirige la finale Intercontinentale Juve-Argentinos Juniors. Platini segna un gol fantastico. Un gol alla Platini, ma il direttore di gara dice no, non è buono. Cosa passa per la testa di Platini? Sicuramente, un ampio campionario di imprecazioni francesi. La Juve vince ai rigori. Guardate Michel nella foto, cliccatelo su YouTube e leggerete i suoi ironici pensieri. Osvaldo, guardalo anche tu. Sei in eccellente compagnia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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con due punti sulla Roma. Ma Turone troverà altri prestigiosi compagni di viaggio. Due su tutti, Karl Heinz Rummenigge detto Kalle e Michel Platini, le Roi. Due gol, due perle, annullate in Europa e nel mondo. Quello di Rummenigge in Coppa Uefa il 24 ottobre 1984. A San Siro, Inter batte i Rangers 3-0, Kalle segna il terzo gol. Ma il più bello, al volo, viene soffocato dall’arbitro tedesco Roth.

lancio di Conti, assist di testa di Pruzzo, volo vincente di Turone. L’arbitro Paolo Bergamo convalida il gol. Ma il guardalinee alza la bandierina. Retromarcia, annullato. Bergamo poi si scuserà: «Non potevo fare altro». Cosa passa nella testa di Ramon? Tutto, compreso uno scudetto. La Juve vince il titolo

S Coppa Uefa 24-10-84 Inter-Rangers Rummenigge sale in cielo e con una splendida rovesciata fa esplodere San Siro: boato inutile, l’arbitro non convalida per gioco pericoloso.

E Pablo assicura: «Sono triste ma lo rifarò»

Batistuta & Totti Dall’altra parte dell’oceano, invece, il Modello dà lezioni di nostalgia. Già, perché Batistuta incorona Totti — e naturalmente Maradona — come i calciatori con cui si è trovato meglio. «I giocatori migliori con cui mi sono capito in campo sono stati Maradona e Totti, gente che sapeva mandarti in gol senza neppure guardare dove fossi. Il tecnico che invece mi ha marchiato a fuoco è stato Bielsa». Assai severo, poi, il Re Leone è con Tevez. «Non avrei fatto quello che sta facendo Carlos. Io sarei tornato al Manchester City e mi sarei messo al lavoro. Non so le sue ragioni ma io non lo avrei fatto, il club ti paga e devi rispettarlo. Io mi sentivo in colpa quando la squadra non giocava bene, mi sentivo in debito col tifoso che pagava il biglietto. Nel calcio mi sono sempre sentito in debito per tutto quello che ho ricevuto ed è quello che insegno ai miei figli. Sono orgoglioso di aver giocato per dodici anni ai massimi livelli». È l’obiettivo che ha anche Osvaldo, soprattutto adesso che la sua nuova avventura italiana è partita nel modo migliore. Carrer, a parte, ovviamente.

La rovesciata dell’italoargentino arricchisce la galleria dei capolavori cancellati da sviste delle terne arbitrali

Sopra il gol spettacolare annullato a Rummenigge con i Rangers. A destra, l’originale forma di protesta scelta da Platini OMEGA

Campionato 1980-81 Juve-Roma Lancio di Bruno Conti, assist di testa di Pruzzo, gol di Turone. L’arbitro Bergamo assegna la rete prima di vedere la bandierina alzata dell’assistente.

IL CANNONIERE

S Coppa Intercontinentale 8-12-85 JuventusArgentinos Juniors Platini salta con un sombrero l’avversario e batte a rete, ma l’arbitro non convalida per fuorigioco passivo di Serena.

LA TESTIMONIANZA «QUELLA ROVESCIATA CON I RANGERS E’ UN GESTO TECNICO UNICO. IL GOL PIÙ BELLO DELLA MIA CARRIERA»

PLATINI 25 ANNI DOPO

Kalle: «Altobelli voleva picchiare l’arbitro»

Gesto da «le Roi» «Mi sdraiai per sdrammatizzare»

Rummenigge: «Roth mi chiese la maglia, rifiutai». Il tedesco disse no anche a Platini DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI MONACO DI BAVIERA (Germania)

Gli avevano insegnato che quando la partita finisce si torna tutti amici, soprattutto fra connazionali all’estero. Ma quando l’arbitro tedesco entrò negli spogliatoi di San Siro per chiedergli la maglia, Karl Heinz Rummenigge la rifiutò. Sdegnato? «Di più: nero, arrabbiatissi-

mo. Avevo appena rivisto in tv la rete che mi aveva annullato. Incredibile. Era il gol più bello della mia carriera, lui aveva fischiato un inesistente gioco pericoloso. Io ero furente, ma Altobelli era oltre. Gli stava tirando un calcio nel sedere, l’ho fermato appena in tempo». Ventisette anni dopo è come se fosse ieri. Rummenigge non ha visto la rovesciata di Osvaldo però ha la comprensione di chi ci è già passato: «Quanto brucia». Scozzesi e tedeschi Andata dei sedicesimi di Coppa Uefa, 24 ottobre ’84, il Meazza a due anelli, però strapieni: l’Inter stende 3-0 i Rangers, segnano Sabato, Causio e Rummenigge. Chi era allo stadio però non dimenti-

na) un palleggio e tiro di Michel Platini in Juve-Argentinos Jrs finale di Intercontinentale, vinta poi dai bianconeri ai rigori. Il francese lo irride disteso come Paolina Bonaparte scolpita da Canova. Ma Roth fa carriera anche dopo: capo dei fischietti tedeschi fino all’anno scorso; idem alla Uefa, fino al 2007. Inevitabili gli incontri con Rummenigge: «Dopo anni ha ammesso che “forse” si era sbagliato. Nessuno però ha tolto quella rovesciata ai tifosi: quando vengo in Italia me la ricordano. Un artista vetraio di Venezia ne ha fatto una statua e me l’ha regalata perché diceva che quello era il gol più bello visto a San Siro».

cherà mai la rete non concessa. «E per i ragazzi c’è YouTube, anch’io me la riguardo», racconta l’autore. «Non era una rovesciata classica, ma un’acrobazia più laterale per prendere la palla altissima. Un gesto raro, unico. Impatto perfetto, botta imprendibile. Scorgo un difensore per terra, l’arbitro Roth che dà punizione a loro, ma nel tuffo non capisco la bellezza estrema, mondiale. La gente però è tutta in piedi, applaude a lungo, troppo per un gol non valido. Roth mi ha tolto la più bella segnatura della mia carriera e non posso regalargli la maglia». La statua Volker Roth non è un arbitro qualunque: un anno dopo invalida (fuorigioco di Sere-

Karl Heinz Rummenigge, 56 IMAGE

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(f.li.) Se non è uno dei più bei gol annullati della storia... Coppa Intercontinentale 1985, Juve Argentinos Jrs: Platini fa un «sombrero» e colpisce al volo di sinistro battendo il portiere Vidallé. Imparabile. Sarebbe il temporaneo 2 1 per la Juve, ma l’arbitro Roth annulla per fuorigioco (inesistente) di Serena. Il francese interrompe la corsa di felicità, si stende sul campo e, appoggiando il capo sul braccio, guarda perplesso. Un’immagine storica, irriverente, divertente che il francese, 25 anni dopo, commentò così: «Un gesto che riassumeva la mia filosofia: sdrammatizzare».


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MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

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SERIE A L’INTERVISTA

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NOVE GOL IN UNDICI TURNI A BERGAMO NEMMENO INZAGHI ERA PARTITO COSI’ FORTE 1

I NUMERI

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a 4 1. Atalanta-Palermo 1-0, 3 giornata. 2-3. Lecce-Atalanta 2-2, 4a giornata: doppietta, primo gol su rigore. 4. Roma-Atalanta 3-1, 6a giornata. 5. Atalanta-Inter 1-1, 9a giornata. 6. Bologna-Atalanta 3-1, 10a giornata. 7. Atalanta-Cagliari 1-0, 11a giornata. 8-9. Siena-Atalanta 2-2, 12a giornata: altra doppietta, anche qui primo gol su rigore. 8 9

3

9

gol di Denis in 11 giornate: come lui, nell’Atalanta, Hansen e Sorensen nel 1949-50; 8 gol per Inzaghi, Rasmussen e Savoldi, 7 per Fabbri e Ganz

18

reti di Angelillo nei primi 11 turni del torneo 1958-59. Chiuse con 33 gol, record di un argentino in Italia

5

6

7

Denis record

Un Santo e una dieta 13 «E ora sono re del gol»

gol di Batistuta nelle prime 11 giornate del 1994-95, quando andò sempre a segno: suo il primato di gare consecutive a segno in A

Ha il 19 in omaggio di Espedito, patrono delle cause disperate Com’era quella dell’Atalanta... ALEX FROSIO

S German Denis, 30 anni, in Italia ha giocato con il Cesena in C1 dal 2001 al 2003, poi con Napoli e Udinese

Il 19 che porta sulla maglia è un omaggio a Santo Espedito, al quale è devoto: ricorre il 19 aprile, è il patrono delle cause disperate e urgenti. Perfetto per l’Atalanta che partiva da -6 e per il suo nuovo centravanti, German Denis: scaricato dal Napoli e dall’Udinese, ripescato (in prestito) da Pierpaolo Marino e rigenerato da Colantuono. Nove gol in 11 giornate, 5 nelle ultime 4, capocannoniere della Serie A dopo la doppietta a Siena. L’unico atalantino capocannoniere in A è stato Filippo Inzaghi, 24 reti l 1996-97, ma nemmeno

Denis, si goda almeno un po’ il primato dei cannonieri.

lui era partito così forte (8 le sue reti). Come Denis, solo Karl Age Hansen e Jorgen Sorensen, campionato 1949-50. «Ma a Siena ci voleva la vittoria, quello che conta è quello», esordisce il Tanque.

«In effetti avevo segnato così tanto soltanto con l’Independiente: 27 gol nel 2007, 13 nelle prime undici giornate dell’Apertura. In Italia al massimo ne avevo fatti 8, più 2 in Coppa Uefa, al Napoli tre anni fa». Con il Napoli vi rivedrete sabato: qualche mese fa gli ha già segnato con l’Udinese.

«Non possia-

mo guardare in faccia a nessuno. Abbiamo bisogno di punti, arrivare alla sosta con la maggior quantità possibile per la salvezza». E di Napoli che ricordi ha?

«Sono stato benissimo. Ho lasciato molti amici, dentro e fuori dal campo. Sento ancora spesso il Pocho Lavezzi e Campagnaro». Lavezzi l’ha visto da poco nella Seleccion, con Messi, Higuain e Aguero. Rubato qualche segreto?

«Ma quelli non hanno segreti, sono fenomeni e basta, di un altro pianeta. Io devo pensare a fare quello che so fare». Cioè segnare. Un altro gol e avrà il bonus da 70 mila euro.

«Il bonus è solo una spinta in più per far vincere la squadra. È quello che conta, non quanti gol fa Denis». Già pensato a un altro bonus?

«Per ora no. Magari quando avremo conquistato la salvezza vediamo cosa si può riuscire a prendere...». Ma perché a Napoli e a Udine non segnava e all’Atalanta è scatenato?

«È un insieme di fattori, a partire dall’allenatore che conosceva il mio stile di gioco, così la squadra mi aiuta tantissimo. Mi mancavano minuti in campo, quelli che ho avuto qui fin dall’inizio: mi sono

Natalia

«Non voglio dirlo. Però potremmo avere qualche punto in più. Penso alla sconfitta con la Lazio, ancora non mi va giù.

C’entra qualcosa la dieta a zona che segue?

«Me l’hanno suggerita Bellini e Manfredini. Mi aiuta a stare bene fisicamente, di conseguenza sto bene psicologicamente. E conta tantissimo». Ha detto di ispirarsi a Batistuta e Crespo.

«E non va dimenticato Milito. Per quello che ha fatto nell’Inter lascerà un grande ricordo nel calcio italiano». Prenderebbe il suo posto nell’Inter?

«Non voglio dire niente, se no si fa confusione. Io penso solo all’Atalanta». Pensa anche ai 24 gol di Inzaghi?

«Io provo solo a continuare così. Per far vincere l’Atalanta, sia chiaro». Chjarissimo.

La spartizione dei diritti tv ci fa pensare che più vai in alto più hai risorse».

GENOA IL PRESIDENTE HA LASCIATO MARASSI A FINE PRIMO TEMPO

«Cercheremo di riscattare la metà dalla Sampdoria. Non ci piace avere gente in prestito». A gennaio opererete sul mercato?

«Guardi la rosa: abbiamo Palladino, Brandao, Nwankwo, Marques che non stanno giocando. Celik lo stiamo valutando». Galloppa può andare a Udine?

Anche lei pensa all’Europa?

sentito importante».

Sull’avambraccio sinistro i nomi dei suoi tre figli

Ghirardi vola alto: «Salvarsi non mi basta Possiamo fare di più» Il balzo invita a pensare in grande, perché la prossima sfida è a Novara, e tentare di osare è più che legittimo. Tommaso Ghirardi, presidente del Parma, vuol guardare avanti: «Bisogna essere ambiziosi. Non voglio più parlare solo di salvezza. Sono felice per la vittoria con l’Udinese, questa squadra può fare di più».

Brutte notizie per Capelli, infortunatosi a Siena: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Sarà operato, si prospetta uno stop di 5 6 mesi. L’Atalanta però gli prolungherà il contratto in scadenza a giugno.

Matias, Malena, Julian

PARMA IL PRESIDENTE SI ESALTA DOPO LA VITTORIA SULL’UDINESE

FRANCESCO VELLUZZI PARMA

Crociato rotto Per Capelli stop di 5-6 mesi

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Sull’avambraccio destro il nome della moglie

DAL NOSTRO INVIATO

STAGIONE FINITA

Dove sta la forza di questa squadra?

«Nel fatto che anche noi abbiamo giocatori di qualità: Giovinco, Biabiany, Mirante, Floccari. Le squadre della nostra fascia con uno-due elementi sopra la media possono esser contente». Giovinco a fine anno torna alla Juve?

«Non è detto. È in comproprietà e sta bene qui. Ne discuteremo». E Biabiany può fermarsi, finalmente, in Emilia?

«Galloppa non si muove, come tutti i big. Si è ripreso da un infortunio tremendo ed è una delle note liete. Son contento per lui». Chi è la sorpresa?

«Colomba. Il tecnico. Sta facendo un lavoro eccezionale. Tra i giocatori Alessandro Lucarelli è una garanzia». Pellè, invece, non sembra una garanzia in attacco...

«Gli manca ancora qualcosa, ma è prezioso nel tenere il pallone». © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Tommaso Ghirardi, 36 anni, è il presidente del Parma dal gennaio 2007

Preziosi: «Fuga col Novara? Via solo per superstizione» MILANO

LIVERANI

Perché il presidente Enrico Preziosi ha lasciato il suo posto in tribuna d’onore alla fine del primo tempo con il Novara? Quando il Genoa di Malesani era sullo 0-0 e per giunta in 10 dopo l’espulsione di Antonelli. La curiosità è generale, quella fuga ha aperto le porte alle ipotesi più disparate: tanto da far pensare anche ad uno strappo in casa Genoa. Invece il numero uno rossoblù racconta il suo strano pomeriggio con il sorriso sulle labbra. «La verità è che sono andato via per superstizione. Non riuscivamo a segnare, le stesse difficoltà trovate contro Atalanta (2-2 all’esordio) e Lecce (0-0. con Kaladze espulso). Allora mi sono detto: "Non è che

Enrico Preziosi, 63 anni, è presidente del Genoa dal 2003

il problema sono io?". Così ho preso l’auto e sono uscito dallo stadio».

IMAGE SPORT

E ha seguito la gara via radio?

«Assolutamente no. L’ho tenuta spenta e ho aspettato. Così ho saputo della vittoria solo intorno alle 17». Che fa, copia Boniperti?

«Io già seguo poco la mia squadra in trasferta. Ora vorrà dire che dovrò selezionare le mie presenze a Marassi. E’ una sofferenza, ma ne vale la pena. Non è facile sbloccare certe partite, con avversari preoccupati solo a difendersi. Perciò il gol di Veloso al Novara vale tantissimo. E’ un segno di buon auspicio, l’ho detto a Malesani». c.lau. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 16a

Cocco non perdona Ma la Reggina c’è AlbinoLeffe in vantaggio con il suo capocannoniere Poi Rizzo regala a Breda pareggio e quarto posto ALBINOLEFFE REGGINA

gran mole di gioco e cerca di sfondare soprattutto sulla fascia sinistra, dove Cristiano finché ha fiato è molto attivo. La Reggina ci prova soltanto da fuori, senza coinvolgere più di tanto Bonazzoli che però, al 32’, fa una gran sponda per Marino che segna, anche se in netto fuorigioco. Poco dopo, capovolgimento di fronte, calcio d’angolo, sponda aerea di Bergamelli, Cocco anticipa nettamente Adejo e segna l’ottavo gol stagionale. La Reggina reagisce con Emerson e Missiroli, ma il portiere Offredi fa buona guardia.

1 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Cocco (A) al 36’ p.t.; Rizzo (R) all’11’ s.t. ALBINOLEFFE (4-4-2) Offredi 6,5; Luoni 5,5, Lebran 6, Bergamelli 6, Piccinni 6,5; Laner 6, Hetemaj 5,5, Girasole 6, Cristiano 6 (dal 18’ s.t. Foglio 6); Cocco 7, Germinale 5,5 (dal 30’ s.t. Torri 6). PANCHINA Chimini, Malomo, Taugourdeau, Salvi, Pacilli. ALLENATORE Fortunato 6,5. REGGINA (3-4-1-2) P. Marino 6; Adejo 6,5, Emerson 6,5, A. Marino 6; Colombo 5,5, Rizzo 6,5, Castiglia 5,5 (dal 30’ s.t. De Rose 6), Rizzato 6,5; Missiroli 5; Bonazzoli 5,5 (dal 42’ s.t. A. Viola s.v.), Ceravolo 5,5 (dal 18’ s.t. Ragusa 5,5). PANCHINA Kovacsik, Cosenza, N. Viola, Barillà. ALLENATORE Breda 6.

Reggina diversa All’inizio del

secondo tempo scende in campo una Reggina diversa, più determinata e propositiva, al-

ARBITRO Baracani di Firenze 6. GUARDALINEE Posado 6 - Raparelli 6.

h 7 il migliore

AMMONITI Castiglia (R), Rizzo (R) e A. Marino (R) per gioco scorretto. NOTE paganti 814, incasso di 2.690,50 euro; abbonati 1.354, quota di 3.283,70 euro. Tiri in porta 3-5. Tiri fuori 10-6. In fuorigioco 1-1. Angoli 8-1. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO PIERELLI BERGAMO

Di buono per la Reggina c’è solo il punto, utile per agganciare il Verona al quarto posto in attesa dello scontro diretto di sabato al Bentegodi. Ma la squadra di Breda se vuole restare nei quartieri alti della classifica deve fare di più, molto di più di quello mostrato a Bergamo. I calabresi hanno più qualità dell’AlbinoLeffe, eppure giocano veramente solo per nei primi 15 minuti della ripresa. Una volta raggiunto il pari, più nulla. Merito anche di un AlbinoLeffe tosto, che per la quantità di gioco mostrata avrebbe forse meritato la vittoria. I bergama-

COCCO (AlbinoLeffe) Al rientro dopo l’infortunio a una caviglia, è prezioso e segna il gol numero 8

Giuseppe Rizzo, 20 anni, terza stagione con la maglia della Reggina, festeggia così il gol del pareggio con l’AlbinoLeffe: è la sua prima rete in questo campionato FOTOPRESS

schi sono in buon momento, quello di ieri sera è il quarto risultato utile consecutivo e soprattutto hanno ritrovato l’attaccante Cocco, recuperato dall’infortunio e a segno per l’ottava volta quest’anno: l’uomo salvezza può davvero essere lui. Emozioni a sprazzi A sorpresa,

Fortunato cambia modulo: via l’incontrista davanti al quartetto in difesa e spazio al 4-4-2 classico con davanti Germinale affiancato da Cocco. Per la Reggina l’unica novità è in porta: Pietro Marino al posto di Kovacsik. Nei primi 25 minuti la partita scivola via noiosa, con le difese molto attente a non concedere spazi agli attaccanti. L’AlbinoLeffe fa una

meno nei primi 15 minuti. E infatti, dopo una punizione pericolosa di Bonazzoli respinta da Offredi, ecco il pareggio dei calabresi: Rizzato resiste a ben tre assalti dei difensori avversari, mette la palla in mezzo su cui si fionda Rizzo, bravo a tenere bassa la palla bassa. Raggiunto il pareggio, la Reggina di Breda si spegne un’altra volta, lasciando ancora l’iniziativa ai giocatori bergamaschi, sempre molto pericolosi, soprattutto nelle palle da fermo calciate molto bene da Piccinni. Il forcing finale dell’AlbinoLeffe porta un’occasione a testa per Torri e Cocco, ma la mira e il guantone di Pietro Marino dicono che la partita finisce così.

CLASSIFICA SQUADRE

PT

TORINO 35 PESCARA 32 SASSUOLO 32 REGGINA 28 PADOVA 28 VERONA 28 SAMPDORIA 23 GROSSETO 23 VARESE 22 CITTADELLA 21 LIVORNO 20 BARI (-2) 20 JUVE STABIA (-4) 18 BRESCIA 18 CROTONE (-1) 17 VICENZA 17 ALBINOLEFFE 16 EMPOLI 15 MODENA 15 NOCERINA 14 GUBBIO 14 ASCOLI (-10) 5

PANCHINE DUE SOCIETA’ IN CRISI PARTITE G V N P 16 10 5 1 16 10 2 4 16 9 5 2 16 8 4 4 16 8 4 4 16 8 4 4 16 5 8 3 16 6 5 5 16 6 4 6 16 6 3 7 16 5 5 6 16 6 4 6 16 6 4 6 16 4 6 6 16 4 6 6 16 4 5 7 16 4 4 8 16 4 3 9 16 3 6 7 16 3 5 8 16 3 5 8 16 4 3 9

RETI F S 19 8 36 24 21 10 31 19 25 19 23 19 24 15 19 19 19 16 18 21 18 14 13 15 21 23 13 18 15 19 18 23 20 30 20 26 15 26 22 26 15 28 16 23

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

Agatino Cuttone, 51, ha preso il posto di Bergodi PLP

Modena, avanti con Cuttone L’Empoli è al tris

PROSSIMO TURNO Sabato 26, ore 15 BRESCIA-ALBINOLEFFE, CITTADELLA-CROTONE, GROSSETO-JUVE STABIA, NOCERINA-VARESE, SAMPDORIA-MODENA, SASSUOLO-PADOVA, TORINO-LIVORNO, VERONA-REGGINA. Domenica 27, ore 12.30 VICENZA-PESCARA, ore 19 GUBBIO-EMPOLI. Lunedì 28, ore 20.45 ASCOLI-BARI.

SASSUOLO

E’ definitivo il dopo Bergodi Carboni lavora con Bianconi «Qui mi posso riscattare» CIONI-REGGIANINI

Frattura al piede per Noselli: il 2011 è già finito SASSUOLO E’ già finito il 2011 (se non addirittura la stagione) di Alessandro Noselli. L’attaccante del Sassuolo il 29 ottobre contro il Grosseto, ha riportato la frattura al quinto metatarso del piede destro: previsti almeno due mesi di stop. La diagnosi è stata ufficializzata ieri. TORINO Il difensore D'Ambrosio lavora a parte ma, in vista di sabato, recupererà dalla contusione alla coscia; Darmian e Suciu domani si sottoporranno a risonanza magnetica. Ieri, intanto, è cominciato il processo a carico dell’imprenditore Luigi Gallo accusato di truffa per aver rilasciato una fidejussione falsa a Cimminelli, costata poi al Torino l’esclusione dal campionato 2005 2006. SAMPDORIA Leggero infortunio per Romero: distorsione alla caviglia destra. Meno semplice, invece, sembra il recupero per sabato di Semioli, Pozzi e Volta.

Due panchine in subbuglio: l’Empoli ha cambiato allenatore per la seconda volta, il Modena ha deciso di dare continuità a una soluzione che pareva provvisoria. Qui Empoli Perché l’Empoli ha esonerato Pillon

e ha preso Carboni? Perché tre allenatori in tre mesi? Spiega tutto il presidente Fabrizio Corsi: «Non eravamo soddisfatti. Col Verona, e non solo, ho visto una squadra che non lottava quanto altre dirette concorrenti hanno fatto con noi. Carboni credo sia l’uomo giusto». L’allenatore chiamato in causa: «Ho tante motivazioni, torno in una famiglia che conosco bene. In questi tre anni ho preso diverse musate e ho tanta voglia di riscattarmi insieme all’Empoli». Con lui lavorerà Stefano Bianconi, ex difensore che ha iniziato ora la carriera di tecnico. Qui Modena L’aveva già detto Cuttone una settimana fa: «Non sono un traghettatore». Ieri, ciò che si immaginava dopo la nomina i vertici della società lo hanno ratificato, confermando l’allenatore alla guida del Modena dopo l’esonero di Bergodi. Il pareggio in rimonta sul campo della Juve Stabia ha rafforzato la sua posizione. «Se una settimana fa questa poteva essere la soluzione più rapida - ha spiegato il presidente Rinaldi appena rientrato dall’Argentina adesso è quella in cui tutti i soci credono fermamente. Io e Casari (presidente della società che detiene la maggioranza del club, ndr) conosciamo Cuttone da oltre vent’anni, lo riteniamo all’altezza. Anche la risposta del campo ci rassicura in tal senso». Si è così ricomposta la frattura visto che non tutti i soci vedevano di buon occhio la nomina di Cuttone.

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PRIMA DIVISIONE GIRONE B Il posticipo della 13a

Del Core, gol e poi il rosso L’Andria batte il Piacenza CLASSIFICA SQUADRE LANCIANO (-1) CREMONESE (-6) SIRACUSA (-3) PERGOCREMA CARRARESE (-1) ALTO ADIGE PORTOGRUARO TRAPANI FROSINONE BARLETTA SPEZIA LATINA TRIESTINA ANDRIA PIACENZA (-4) PRATO BASSANO FERALPI SALO'

PT 22 21 21 21 20 20 19 19 19 19 16 15 15 14 13 12 10 9

G 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 12 13 13 12 13

PARTITE V N P 7 2 4 8 3 2 7 3 3 7 0 6 6 3 4 5 5 3 5 4 4 5 4 4 5 4 4 5 4 4 4 4 5 4 3 6 5 0 8 3 5 4 5 2 6 3 3 7 2 4 6 2 3 8

RETI F S 17 15 19 8 19 15 15 18 20 15 16 12 19 17 19 17 17 17 14 14 15 14 18 18 20 21 14 18 16 22 14 18 7 12 4 12

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

PROSSIMO TURNO Domenica 27, ore 14.30 ANDRIA-FERALPI SALO', CARRARESE-ALTO ADIGE, CREMONESE-PERGOCREMA (ore 15), FROSINONE-BASSANO, LANCIANO-PORTOGRUARO, PIACENZA-TRIESTINA, PRATO-SIRACUSA, SPEZIA-BARLETTA, TRAPANI-LATINA

Il capitano segna su rigore al 19’ e viene espulso al 41’ ANDRIA-PIACENZA

1-0

GIUDIZIO ++++ MARCATORE Del Core su rigore al 19’ p.t. ANDRIA (4-2-3-1) Ragni 6; De Giorgi 6,5, Zaffagnini 6,5, Larosa 6,5, Contessa 6; Evangelisti 6, Berretti 6; Minesso 6,5 (dal 35’ s.t. Loiodice), Del Core 5,5, Comini 6 (dal 29’ s.t. Manco s.v.); Gambino 7 (dal 38’ s.t. Innocenti s.v.). (Sansonna, Di Simone, Moretti, Tartaglia). All. Di Meo 7. PIACENZA (4-4-2) Cassano 6; Avogadri 6, Melucci 6, Visconti 6, Calderoni 5,5; Marchi 5,5 (dal 14’ s.t. Esposito 5,5), Foglia 5,5 (dal 24’ s.t. Dragoni s.v.), Parola 6, Lisi 6 (dal 35’ s.t. Ferrante s.v.); Guzman 5,5, Guerra 5. (Stocchi, Bertoncini, Curcio, Angarano). All. Monaco 5,5. ARBITRO Bietolini di Firenze 6. NOTE paganti 947, abbonati 1.929, incasso di 14.628 euro. Espulsi Del Core al 41’ p.t. e Guerra al 46’ s.t.; ammoniti Calderoni, Evangelisti, Guzman, Foglia, Dragoni e Guerra. Angoli 7-10.

Umberto Del Core, 32 anni CALVARESI GIUSEPPE ERNESTO ANDRIA

Nonostante una formazione rimaneggiata e un uomo in meno per più di un tempo, l’Andria vince con merito contro un Piacenza inconcludente e forse preoccupato per le vicende societarie. Prevalenza territoriale degli ospiti nel primo tempo e Andria pericoloso in contropie-

de. Ed è proprio con una azione di rimessa che la formazione di casa passa in vantaggio al 19’: Minesso entra in area e va giù dopo un contatto con Calderoni, il rigore lo trasforma Del Core. Il Piacenza prova a reagire, ma è l’Andria a sfiorare il raddoppio con un colpo di testa di De Giorgi. Alla mezz’ora la prima conclusione del Piacenza su punizione di Guzman respinta da Ragni. Al 41’ Del Core cade in area, per il direttore di gara è simulazione e scatta il secondo cartellino giallo. La ripresa Il Piacenza parte forte nella ripresa: un tiro cross di Lisi sbatte contro la traversa, ma sul ribaltamento di fronte Minesso si presenta da solo davanti a Cassano ma calcia fuori. Gli ospiti continuano a tenere in mano il pallino del gioco, ma in maniera improduttiva nonostante la superiorità numerica. Anzi la squadra di Monaco finisce per sbilanciarsi e in contropiede l’Andria va vicina al secondo gol con Gambino, Comini e Minesso. Al 42’ un colpo di testa di Ferrante sfiora il palo: è l’ultimo sussulto di una squadra che proprio non punge e che rischia anche il 2-0 in pieno recupero con Loiodice. © RIPRODUZIONE RISERVATA

UNDER 21

LA NOVITA’

La Palestina oggi va alla Camera Domani la partita

«Tutto il calcio»: da domenica due gare di Prima

La nazionale della Palestina è arrivata in Italia e, dopo una visita al Vaticano, s’è trasferita in Umbria, per la storica amichevole l’Under 21 di Lega Pro. Catiuscia Marini, presidente della Regione, ha ringraziato la Lega Pro per aver scelto l'Umbria e spera che qui «possa un giorno esserci un triangolare Italia, Palestina e Israele». Oggi la delegazione, guidata dal presidente della federazione Jibril Rajoub, torna a Roma e sarà ricevuta alla Camera. Domani (ore 14.30) la partita allo stadio Migaghelli.

Fino a Natale il calcio di Serie A scappa dalla domenica pomeriggio per fare contente le tv? Radio Rai corre ai ripari e consegna il suo palcoscenico più prestigioso alla Prima divisione. Nella scaletta di Tutto il calcio di domenica, oltre a Siena-Inter, Cesena-Genoa, PalermoFiorentina e Cagliari-Bologna, ci saranno anche Reggiana-Ternana e Cremonese-Pergocrema, il cui inizio dalle 14.30 slitta alle 15. «Vista la carenza di partite di A, ne abbiamo approfittato per allargare gli orizzonti — spiega il capo dello sport del Gr Rai, Riccardo Cucchi — e raccontare anche le emozioni di un calcio più vicino a quello del passato. Sarà così domenica e in quelle successive».

PRIMA GIRONE A Ternana p. 28; Taranto (-1) 26; Pro Vercelli 23; Carpi 22; Sorrento (-2), Tritium e Lumezzane 21; Pisa e Como (-1) 20; Reggiana (-2) e Avellino 16; Foggia (-1) 14; Benevento (-6) 13; Monza 11; Spal (-2) 10; Pavia e Viareggio (-1) 8; Foligno (-4) 0. Così domenica (14.30): AvellinoLumezzane; Benevento-Carpi; Como-Pavia; Foggia-Sorrento; Foligno-Monza; Pisa-Viareggio (venerdì 20.30); Pro Vercelli-Spal (lunedì 20.45); Reggiana-Ternana (ore 15); Tritium-Taranto.

TNAS A GENNAIO Il Tnas s’è riunito per discutere gli arbitrati tra la Figc e Benevento e Cremonese dopo le penalizzazioni di 6 punti arrivate la scorsa estate per le scommesse. Il tribunale ha chiesto un’ulteriore memoria difensiva e aggiornato la discussione all’11 gennaio.


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MAGIC CUP CAMPIONATO COSÌ DOPO UNDICI TURNI

L’Affare

IlColpo

IlBuono

IlBrutto

IlCattivo

TADDEI

COUTINHO

PJANIC

DI VAIO

PASQUALE BRUNO

Roma

Inter

Roma

Bologna

Magic Manager

Il classico panchinaro da campetti estivi che si scopre ancora importante in pieno autunno: Rodrigo è tornato, o forse non è mai andato via. Dettagli. Quel che conta è che il listone lo offriva a soli 5 milioni. Oggi sono diventati 7, come il suo voto in pagella (arricchito dall’assist)

Sneijder si blocca poco prima di scendere in campo contro il Cagliari e gli offre l’occasione da giocarsi senza troppa pressione addosso. E da titolare last minute, il ricciolo brasiliano trova fiducia e, soprattutto, il gol che regala il vero bonus del weekend

Ci ha abituati agli assist in serie (ne ha serviti 5, davanti ha solo Cassano). Contro il Lecce è arrivato anche il primo gol: dopo undici turni possiamo dirlo, l’identikit della rivelazione Magic 2011 12 comincia a corrispondere sempre più al 21enne bosniaco arrivato questa estate dal Lione

Ennesima partita senza spunti, ennesima sostituzione. Sì, il rigore messo a segno contro l’Atalanta il 30 ottobre era un fuoco di paglia: il capitano rossoblù fatica da morire, il feeling con il gol dei bei tempi è un tabù da rompere al più presto. Magari su azione

Batte 23.766 manager su 89.812

«Vucinic non mi convince, gli do ancora qualche turno per smentirmi... Con Ibra invece si va sul sicuro»: così parlava alcune giornate fa Pasquale, che forse si sarà ricreduto. Perché il montenegrino è l’unico del tridente ad aver portato bonus. La difesa ha tenuto, mentre in mezzo la fantasia non ha pagato: male Hernanes, Merkel e Olivera.

A

LA TOP CHIEVO

S L. Rigoni Il centrocampista gialloblù, con una media voto di 6,25 in 10 presenze, è il miglior giocatore del Chievo. Dopo di lui Sorrentino, con 6,23

fuorigioco

Se Marchisio fa il premier... LUCA BIANCHIN

Nel fine settimana del 13 novembre, mentre la Magic si prendeva una pausa, in Italia è cambiato il Governo. Quando i nuovi ministri hanno giurato al Quirinale, i giornali hanno titolato: «Ecco la squadra di Monti». Metafora calcistica, neanche si parlasse della Magic. Sbagliavano: tra le 89.812 squadre che partecipano al gioco, nessuna è iscritta a nome Mario Monti. Eppure, per gioco, anche alla Magic si potrebbe creare una squadra di governo con 11 titolari, come 11 ministri. Governo di destra In porta scelta libera, in difesa

Il capitano del Chievo Sergio Pellissier, 32 anni, festeggiato dai compagni dopo il rigore segnato al Catania. Per lui anche un assist LAPRESSE

A un gol dai 100 Ma Pellissier sceglie l’assist Con il Catania ha segnato e servito Sammarco Il primato delle reti con il Chievo può aspettare GIANCARLO TAVAN VERONA

Un nome una garanzia. Quando dici Pellissier parli dell’uomo simbolo del Chievo, che ben rappresenta l’ambiente gialloblù. Serio, onesto, gran lavoratore, di poche parole e di tanti fatti. Che per un attaccante vuol dire far gol. Con quello realizzato a Catania Pellissier è a un passo dal traguardo delle cento reti con la maglia gialloblù. Non a caso uno dei cori che vanno per la maggiore nel-

la Curva gialloblù dice «Quando gioca segna sempre Pellissier». Altruista Lui è uno che non mol-

la mai. Un esempio? Contro il Genoa sbagliò un rigore ma poi trovò la forza di segnare subito un gran gol. A Catania, dopo aver trasformato il rigore dell’1-0 (che lui stesso si era procurato rubando il pallone a Spolli e costringendolo al fallo) avrebbe potuto raggiungere quota 100, ma invece di battere a rete ha servito l’assist a Sammarco per il comodo raddoppio. An-

«Per una punta come me il gol è importante, ma la squadra viene prima di tutto» che in questo si vede di che pasta è fatto il capitano. «Per un attaccante il gol è sempre importante — sostiene Pellissier —. Sei lì e ti pagano per questo, perché devi finalizzare il gioco della squadra. Ma proprio la squadra viene prima di tutto.

Tutti devono remare dalla stessa parte senza personalismi che non portano a niente di buono. Questa è la filosofia del Chievo ed è giusto così. Chiaramente segnare fa sempre piacere. Ho avuto anche la grandissima soddisfazione di giocare e far gol anche con la Nazionale. Resterà uno dei ricordi più belli della mia vita». Più forte di tutto Parole che spiegano come mai il tecnico Mimmo Di Carlo, ma anche coloro che lo hanno preceduto in panchina, prima di rinunciare a Pellissier ci pensano sopra cento volte. Cambiano i partner, ma lui c’è sempre. Il capitano dà comunque un contributo fondamentale, anche quando non è al meglio. E la sua generosità lo ha fatto finire anche nel mirino di qualche tifoso dalla memoria corta. «Ho giocato tante volte con delle infiltrazioni o magari dopo essermi allenato poco o niente durante la settimana — ricorda il capitano — perché se la squadra ha bisogno di me non mi tiro indietro. Poi se qualcuno vuole vedermi a riposo non importa. I tifosi veri applaudono il sottoscritto e il Chievo anche quando siamo in difficoltà. L’importante è uscire dal campo sapendo di aver dato tutto. Il resto conta poco».

«Le mie mosse? Perfette come la Juve» Di professione operaio, per hobby Magic manager. Mauro Mantelli di Vigasio (Verona) è il vincitore di giornata del Magic campionato con i suoi 94 punti. «Ci provo da anni a vincere e finalmente la mia perseveranza è stata ripagata. Ogni giorno compro la Gazzetta per rimanere informato sui "miei" giocatori e questa domenica ho indovinato tutte le mos-

se». Mauro per la sua F.C. Mauro si è affidato alla fede bianconera scegliendo un giocatore per reparto: «Chiellini, Marchisio e Matri. Tre campioni che mi stanno dando grandi soddisfazioni». Ma Mauro ha vinto anche grazie all’emergenza che lo ha costretto ad abbandonare il suo modulo ideale: «Solitamente gioco con il 3-4-3 non confidando molto nel modificatore. In quest’ultimo turno invece sono stato obbligato a schierare 4 difensori e a centrocampo l’emergenza mi ha

portato a mettere Sammarco. Scelta che poi mi ha fruttato un gol». E poi ci sono le «scommesse» vinte dal Magic Manager che ha puntato su giocatori che ad inizio stagione non erano molto ricercati: «Denis su tutti. Non ha mai fatto molti gol in Italia ma a me è sempre piaciuto e allora ho voluto dargli fiducia. Come lui anche Moralez». E, in caso di dubbi, largo ai suoi ideali: «Quando ho qualche dubbio prediligo chi gioca in casa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Morero Il difensore argentino ha giocato 7 gare e la sua media è di 6, la più alta del reparto arretrato; seguono Frey con 5,94 e Jokic con 5,85

Governo di sinistra Non è un anno da mancini anche se Chiellini, classico ministro della Difesa, risale: ha preso 6,5 e la media è cresciuta a 5,9. Meglio Heinze e D’Agostino, il migliore del Siena nell’ultimo mese con 6,67. Fanno peggio invece Lodi e Samuel, un altro mancino che potrebbe proporsi alla Salute: da agosto 2010, ha giocato solo 16 partite di campionato su 48. Governo tecnico Ibra, il più tecnico in rapporto al fisico, sta bene agli Esteri: è uno svedese di origine slava che ha giocato in Olanda, in Spagna e in Italia. Poi Lavezzi, Cassano, Jovetic, Pirlo. E Marchisio, il migliore della A se si contano solo i voti. Come un premier. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la magicguida GLI ASSIST In Inter-Cagliari non è stato assegnato l’assist a Pazzini, che tenta la conclusione e involontariamente serve Thiago Motta; valutato volontario invece il tocco di Nainggolan che, sbilanciato, la mette al centro verso Larrivey che devia in rete. Ecco i passaggi vincenti dell’undicesima giornata di Magic campionato: 1 Vucinic, Pellissier, Giovinco, Taddei, Nainggolan, Raimondi, Lichtsteiner, Chiellini. IL VOTO DI OBODO Il giudizio in pagella di Obodo (Lecce) per errore non è stato pubblicato sulla Gazzetta di ieri. Il voto (6) è stato comunque calcolato e inserito nelle tabelle delle pagine seguenti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CAMPIONE DI GIORNATA VINCE MAURO, OPERAIO VERONESE CHE HA SCELTO UN BIANCONERO PER REPARTO

DAVIDE ROMANI

S Moscardelli L’attaccante, che ha segnato 3 gol, vanta una media di 6,05 in 10 partite giocate: meglio di Thereau (5,88) e Pellissier (5,85)

quattro terzini destri, per forza. Lichtsteiner: svizzero, sarebbe un perfetto ministro dell’Economia. Poi Basta (6,56 di media, secondo difensore dopo Barzagli) e Oddo che è laureato in Scienze giuridiche: va dritto alla Giustizia. In mezzo, Pepe è la migliore ala destra (media voto 6,6), ma Schelotto merita una delega al Lavoro: è giovane e ha cambiato 3 posti in un anno, come i precari.

CLASSIFICA GENERALE POS. MAGIC MANAGER

CITTÀ

SQUADRA

PUNTI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Novara (NO) Giaveno (TO) Umbertide (PG) Umbertide (PG) Agerola (NA) Novara (NO) Caltanissetta (CL) Umbertide (PG) Lido Di Ostia Roma (RM) Umbertide (PG)

Faiv 94 Il Saggio 45 5j 5s Luigi Il Capitano Faiv 62 Tex Del Laf G58 5r Napoli A Denari 5p

849 849 846 845,5 845 843,5 843 842,5 842,5 842

SQUADRA F.C.Mauro76 Naro 4

PUNTI 94 93

Roberto Cinque Marco Spatari Andrea Bartolucci Andrea Bartolucci Luca Milo Roberto Cinque Giuseppe Russo Andrea Bartolucci Giuseppe Scala Andrea Bartolucci

CLASSIFICA DI GIORNATA

Il Magic manager Mauro Mantelli

POS. MAGIC MANAGER 1 Mauro Mantelli

CITTÀ Vigasio (VR)

2 3 4 5

Giuseppe Marrone Valeria Nasole Alessandro Petacchi Diego Foradini

Naro (AG) Torino (TO) Sarzana (SP) Vignone (VB)

Procur Pucca A.C. San Lazzaro Conte Mascetti

92,5 92,5 92,5

6

347088

7

Sergio Dellavite

Torre Boldone (BG)

I Dellavite

92

8 9

Federico Detratti Stellario Calabria

Buggiano (PT) Termini Imerese (PA)

Special Triplete Panificiostenysan

92 92

10

Pierluigi Piazza

Domegge Di Cadore (BL)

Magic Kingdom

92

92,5


26

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

MAGIC CUP CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata; poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini

Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 6 102 AGAZZI (CAG) 4.5 103 AGLIARDI (BOL) 0 104 AMELIA (MIL) 0 105 ANDUJAR (CAT) 3 106 ANTONIOLI (CES) 6.5 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BELARDI (UDI) 0 109 BENASSI (LEC) 0 110 BENUSSI (PAL) 0 155 BERARDI (LAZ) 0 111 BIZZARRI (LAZ) 0 112 BORUC (FIO) 7 113 BRKIC (SIE) 0 114 BUFFON (JUV) 7 115 CAMPAGNOLO (CAT) 0 116 CASTELLAZZI (INT) 0 153 COLETTA (CHI) 0 117 COLOMBO (NAP) 0 118 CONSIGLI (ATA) 5.5 119 COSER (NOV) 0 120 CURCI (ROM) 0 121 DE SANCTIS (NAP) 6 122 FARELLI (SIE) 0 123 FONTANA (NOV) 5.5 124 FREY S. (GEN) 7 125 FREZZOLINI (ATA) 0 158 GALLINETTA (PAR) 0 126 GILLET (BOL) 4.5 127 HANDANOVIC (UDI) 4 128 JULIO CESAR (INT) 5 129 JULIO SERGIO (LEC) 3.5 130 KOSICKY (CAT) 0 131 LOBONT (ROM) 0 132 LUPATELLI (GEN) 0 133 MANNINGER (JUV) 0 134 MARCHETTI (LAZ) 7.5 135 MIRANTE (PAR) 6.5 136 NETO (FIO) 0 137 ORLANDONI (INT) 0 162 PADELLI (UDI) 0 138 PAVARINI (PAR) 0 163 PAZZAGLI (FIO) 0 139 PEGOLO (SIE) 3.5 140 PETRACHI (LEC) 0 160 PUGGIONI (CHI) 0 152 RAVAGLIA (CES) 0 156 ROMA (MIL) 0 141 ROSATI (NAP) 0 157 RUBINHO (PAL) 0 142 SCARPI (GEN) 0 143 SIMONCINI (CES) 0 145 SORRENTINO (CHI) 9 146 SQUIZZI (CHI) 0 147 STEKELENBURG (ROM) 5 148 STORARI (JUV) 0 161 TZORVAS (PAL) 3 149 UJKANI (NOV) 0 150 VIGORITO (CAG) 0 151 VIVIANO (GEN) 0

MEDIA QUOT. 4.64 17 5.09 15 4.62 1 0 2 4.27 11 5.83 14 0 1 0 1 4.6 3 0 1 0 1 4 1 5.36 17 5.4 15 5.72 18 0 2 6 1 0 1 6 1 5.09 14 0 1 0 1 5.73 20 0 1 4.58 1 5.5 17 6 1 0 1 4.81 11 5.82 19 4.83 16 3.75 7 0 1 5.38 3 6 1 6 1 5.8 19 4.32 12 0 1 6 1 0 1 0 1 0 1 3.5 1 0 1 0 4 4.7 3 0 1 6 3 0 1 6 1 0 1 5.64 19 0 1 4.81 13 5.17 6 4.64 13 4.58 9 0 1 6 1

CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 11 6 -14 5.9 11 6,5 -12 6.23 4 -6 6.12 0 0 0 11 5 -18 5.91 6 6,5 -6 6.33 0 0 0 0 0 0 5 -7 6.2 0 0 0 0 0 0 1 -2 6 11 7 -9 6.18 10 -8 6.2 8 7 -4 6.19 0 0 0 3 -4 6.5 0 0 0 0 0 0 11 7,5 -14 6.45 0 0 0 0 0 0 10 6 -7 6.4 0 0 0 6 6,5 -10 6.25 10 7 -12 6.44 1 0 6 0 0 0 8 5,5 -11 6.19 11 6 -6 6.41 8 6 -13 6.06 6 5,5 -11 5.58 0 0 0 4 -2 6 0 0 0 0 0 0 10 7,5 -6 6.4 11 6,5 -18 5.95 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 5,5 -2 5.5 0 0 0 0 0 0 5 -7 6.1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11 7 -12 6.23 0 0 0 8 6 -10 6.06 2 -3 6.25 11 6 -15 6.05 6 -10 6.3 0 0 0 0 0 0

R. 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0

202 ACERBI (CHI)

MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 6 6.3 11

MEDIA VOTO 6.3

CAMPIONATO P. V. G. 5 0 0 0 0 0

MEDIA VOTO 5.2 0

ESPA. AMM 0 0/2 0 0/0

CODICE GIOCATORE 314 MORERO (CHI) 315 MORETTI E. (GEN)

MEDIA VOTO 6 5.92

ESPA. AMM 0 0/2 0 0/1

0

6

4

0

0

0

0

0 0/0

316 MORGANELLA (NOV)

5.5

5.33

5

6

6

0

5.5

0 0/2

3.5

3

3

5,5

0

4.75

0 0/1

231 BURDISSO (ROM)

0

6.15

10

10

0

1

5.95

0 0/2

317 MORLEO (BOL) 318 MOTTA M. (JUV)

5.5 0

5.39 6

5 2

9 0

5,5 0

0 0

5.61 0

0 1/2 0 0/0

232 CALDIROLA (INT)

0

6

2

0

0

0

0

0 0/0

319 MUNOZ (PAL)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

233 CAMPAGNARO (NAP)

6

7

11

8

6

2

6.25

1 0/0

320 NAGATOMO (INT)

0

5.4

8

9

0

0

5.33

0 0/0

234 CAMPORESE (FIO)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

235 CANINI (CAG)

6

5.59

8

11

6

0

5.68

0 0/2

321 NASTASIC (FIO) 322 NATALI (FIO)

6 0

5.67 5.85

4 5

4 10

6 0

0 0

5.67 6.05

0 0/0 0 0/4

236 CANNAVARO (NAP)

6

5.83

8

8

6

0

5.94

0 0/2

323 NESTA (MIL)

6.5

6.12

15

8

6,5

1

5.94

0 0/3

6.5

5.86

7

11

6,5

0

5.91

1 0/3

324 NEUTON (UDI)

0

5

2

4

0

0

5

0 0/0

238 CAPUANO (CAT)

0

5.38

4

4

0

0

5.5

0 0/1

239 CARROZZIERI (LEC)

6

5.75

5

4

6

0

6.12

0 0/3

325 ODDO (LEC) 326 PACI (NOV)

5 0

5.79 6.1

4 8

7 10

5 0

1 1

5.57 6

0 0/3 0 0/4

240 CASSANI (FIO)

0

5.67

10

6

0

0

5.75

0 0/1

327 PALETTA (PAR)

6

5.77

8

11

6

1

5.59

0 0/2

241 CASSETTI (ROM) 242 CAVANDA (LAZ)

0 0

4.75 0

4 2

4 0

0 0

0 0

5.12 0

0 0/3 0 0/0

328 PASQUAL (FIO)

6

6

9

11

6

0

5.82

2 0/0

243 CECCARELLI L. (CES)

5

6

5

6

5,5

0

6.3

0 0/3

329 PASQUALE (UDI) 330 PELUSO (ATA)

0 5.5

6.75 5.72

4 6

3 9

0 6

0 0

6.25 5.89

1 0/0 0 0/3

244 CENTURIONI (NOV)

5.5

5.6

1

5

6

0

5.7

0 0/1

331 PERICO (CAG)

0

5.5

1

4

0

0

5.67

0 0/1

245 CESAR (CHI)

5.5

5.3

6

10

5,5

0

5.5

0 0/4

367 PESOLI (SIE)

0

6.5

4

3

0

0

6.17

1 0/0

246 CETTO (PAL)

4.5

5.5

4

5

4,5

0

5.5

0 0/0

247 CHERUBIN (BOL)

0

5.4

3

5

0

0

5.5

0 0/1

332 PISANO E. (PAL) 333 PISANO F. (CAG)

4 4.5

5.5 5.65

5 7

11 10

4,5 5

0 0

5.64 5.75

0 0/3 0 0/2

249 CHIELLINI (JUV)

237 CAPELLI (ATA)

7.5

5.86

15

10

6,5

0

5.9

1 0/3

334 PORTANOVA (BOL)

6

5.7

8

10

6

1

5.6

0 0/4

250 CHIVU (INT)

0

5

4

6

0

0

5.33

0 0/4

335 POTENZA (CAT)

5.5

5.62

3

4

5,5

0

5.75

0 0/1

251 CICINHO (ROM)

0

5

1

1

0

0

5

0 0/0

252 CODA (UDI)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

336 RADU (LAZ) 370 RAGGI (BOL)

5.5 5.5

5.71 5.56

7 5

7 8

6 6

0 0

5.86 5.69

0 0/2 0 0/2

253 COMOTTO (CES)

6

5.56

6

9

6

0

5.75

0 0/3

337 RAIMONDI (ATA)

7.5

7.5

5

1

6,5

0

6.5

1 0/0

371 CONTINI (SIE)

0

6

6

4

0

0

6.17

0 0/1

254 CORDOBA (INT)

0

6

4

1

0

0

6

0 0/0

338 RANOCCHIA (INT) 339 RICKLER (BOL)

7 0

5.5 0

12 1

3 0

7 0

0 0

5.67 0

0 1/0 0 0/0

256 CRESPO J.A.R. (BOL) 257 DAINELLI (GEN)

0 6

0 5.78

4 9

0 8

0 6

0 0

0 6

0 0/0 0 1/2

380 RODRIGUEZ G. (CES)

6.5

5.81

6

8

6,5

0

5.88

0 0/1

0

5.8

5

5

0

0

5.8

0 0/0

258 DANILO (UDI)

6

5.95

9

11

6

0

6

0 0/1

259 DE CEGLIE (JUV)

0

5

4

3

0

0

5

0 1/0

341 ROSI (ROM) 342 ROSSETTINI (SIE)

6 4.5

6.17 5.67

3 5

6 9

6 5

0 0

6 5.94

1 0/0 0 0/5

260 DE SILVESTRI (FIO)

6

5.08

6

6

6

0

5.08

0 0/0

343 ROSSI A. (SIE)

0

5.5

3

3

0

0

5.83

0 0/2

261 DEL GROSSO (SIE)

6

5.83

7

9

6

0

5.89

0 0/1

344 ROSSI M. (CES)

0

5.38

4

5

0

0

5.5

0 0/2

372 DELLAFIORE (NOV)

5.33 5.43

4 9

3 6

6 6

0 0

5.33 5.42

0 0/0 0 0/1

340 ROMULO (FIO)

6.5

5.71

5

7

6,5

0

5.86

0 0/2

263 DIAKITE' (LAZ)

6

5.86

4

7

6

0

5.86

0 0/0

368 RUBIN (PAR) 346 SAMUEL (INT)

6 6

264 DIAMOUTENE (LEC)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

347 SANTACROCE (PAR)

6

6

4

2

6

0

6

0 0/0

265 DIAS (LAZ)

0

5.89

10

9

0

0

6.11

0 0/4

349 SARDO (CHI)

0

5.6

6

5

0

0

5.7

1 1/1

266 DOMIZZI (UDI)

5

6.61

11

9

5

1

6.39

0 0/2

375 DRAME' (CHI)

0

5.25

4

2

0

0

5.5

0 0/1

350 SCALONI (LAZ) 351 SILVESTRE (PAL)

6 6

6 6.32

1 16

2 11

6 6

0 1

6 6.05

0 0/0 0 0/0

267 EKSTRAND (UDI)

0

5.5

1

4

0

0

5.75

0 0/1

352 SORENSEN (JUV)

0

6

2

0

0

0

0

0 0/0

268 ESPOSITO (LEC)

5.5

5.44

5

9

5,5

0

5.62

0 1/1

353 SPOLLI (CAT)

5

5.75

8

10

5,5

0

5.95

0 0/4

270 FELIPE (FIO) 271 FELTSCHER (PAR)

0 0

0 5

2 1

0 1

0 0

0 0

0 5

0 0/0 0 0/0

354 STANKEVICIUS (LAZ) 355 STENDARDO (LAZ)

5.5 0

5.38 0

4 2

5 0

6 0

0 0

5.5 0

0 0/1 0 0/0

272 FERNANDEZ (NAP)

0

5.88

5

5

0

0

5.83

0 0/0

356 TAIWO (MIL)

0

5.25

9

2

0

0

5.5

0 0/1

273 FERRARIO (LEC)

0

4.25

2

2

0

0

4.5

0 0/1

357 TERZI (SIE)

5.5

5.6

4

10

5,5

0

5.8

0 0/4

274 FERRI (ATA)

0

0

2

2

0

0

0

0 0/0

275 FERRONETTI (UDI)

0

5.83

3

3

0

0

5.83

0 0/0

358 THIAGO SILVA (MIL) 359 TOMOVIC (LEC)

6 5.5

6.2 5.45

17 6

10 11

6 5,5

0 0

6.2 5.55

0 0/0 0 0/2

378 FIDELEFF (NAP)

0

5

4

3

0

0

4.83

0 0/1

360 VITALE (BOL)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

276 FREY N. (CHI)

6

5.94

5

8

6

0

5.94

0 0/0

361 VITIELLO (SIE)

6.5

6.18

5

11

6,5

1

6

0 0/2

6.5

5.95

10

11

6,5

0

6

0 0/1

6 0

5.73 7

7 7

11 3

6,5 0

0 1

5.77 6.17

0 0/1 0 0/1

278 GARCIA (NOV)

0

5

4

2

0

0

5

0 0/0

362 VON BERGEN (CES) 363 YEPES (MIL)

279 GARICS (BOL)

0

5.75

3

2

0

0

5.75

0 0/0

364 ZACCARDO (PAR)

6.5

6

12

11

6,5

0

6

1 0/2

280 GARRIDO (LAZ)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

281 GEMITI (NOV)

6

5.95

8

11

6

1

5.68

0 0/0

365 ZAMBROTTA (MIL) 369 ZAURI (LAZ)

0 0

6.1 5

6 2

5 1

0 0

1 0

5.6 5

0 0/1 0 0/0

283 GOBBI (PAR)

6

6.22

9

9

6

1

5.78

1 0/0

373 GOZZI (CAG)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

6.5 0

6.1 6

6 2

4 0

6,5 0

0 0

6.12 0

0 0/0 0 0/0

0

6

1

2

0

0

6

0 0/0

277 GAMBERINI (FIO)

288 HEINZE (ROM)

6

6

7

8

6

0

6

0 0/0

ESPA. AMM 1 0/2

289 JOKIC (CHI)

6

5.75

8

10

6

0

5.85

0 0/2

5.5

5.5

4

4

5,5

0

5.38

0 0/0

291 JOSE ANGEL (ROM)

0

5.38

7

9

0

0

5.5

0 1/0

290 JONATHAN (INT)

0

0

4

1

0

0

0

0 0/0

292 JUAN (ROM)

0

5.75

7

2

0

0

5.75

0 0/0

5.95

8

11

5,5

0

5.95

0 0/0

293 KALADZE (GEN)

0

5.83

7

6

0

0

6.08

0 1/1

376 AGUIRREGARAY (PAL)

0

5.67

4

3

0

0

5.83

0 0/1

379 KJAER (ROM)

5.5

5.3

8

5

5,5

0

5.7

0 1/2

204 ALVAREZ P.S. (CAT)

0

5.75

4

2

0

0

6

0 0/1

294 KONKO (LAZ)

6

5.91

11

11

6

0

5.91

0 0/0

206 ANDREOLLI (CHI)

6

5.67

5

3

6

0

5.67

0 0/0

295 KROLDRUP (FIO)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

207 ANGELLA (SIE)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

296 LAURO (CES)

5

5.55

6

10

5,5

0

5.75

0 0/4

208 ANGELO (SIE)

0

6

6

5

0

0

6

0 0/0

377 LEGROTTAGLIE (CAT)

6

6.43

7

7

6

1

6.07

0 0/1

209 ANTONELLI (GEN)

4

5.6

9

9

5

0

5.67

0 1/0

210 ANTONINI (MIL)

6

5.58

5

7

6

0

5.67

0 0/1

297 LICHTSTEINER (JUV) 298 LISUZZO (NOV)

8 0

6.73 6.5

14 5

10 3

7 0

1 0

6.45 6.5

1 0/1 0 0/0

211 ANTONSSON (BOL)

6

5.83

5

4

6

0

5.83

0 0/0

374 LORIA (BOL)

0

5.67

4

6

0

1

5.25

0 0/1

212 ARIAUDO (CAG)

6

5.7

4

5

6

0

5.7

0 0/0

299 LUCARELLI A. (PAR)

7

6.15

10

10

7

1

6

0 0/3

213 ARONICA (NAP)

6

5.9

5

9

6

0

5.89

0 0/0

300 LUCCHINI (ATA)

5

5.69

8

8

5,5

0

5.88

0 0/3

214 ASTORI (CAG)

0

6.07

11

7

0

0

6.14

0 0/1

301 LUCIO (INT)

0

5.7

12

9

0

1

5.44

0 0/2

216 BALZARETTI (PAL)

4

5.45

13

10

4,5

0

5.75

0 1/4

302 LUDI (NOV)

0

5.75

3

4

0

0

5.75

0 0/0

217 BARZAGLI (JUV)

6

6.55

12

10

6

0

6.6

0 0/0

303 LULIC (LAZ)

6

6.5

9

11

6

2

6

0 0/2

218 BASTA (UDI)

6

7.33

9

9

6

2

6.56

1 0/0

304 MAICON (INT)

0

6.58

16

5

0

1

6

1 0/1

219 BELLINI (ATA)

0

5.8

5

6

0

0

5.7

1 0/1

305 MANDELLI (CHI)

5.5

5.6

3

6

6

0

5.7

1 0/3

220 BELLUSCI (CAT)

5

5.77

5

11

5

0

5.86

0 0/2

306 MANFREDINI (ATA)

6

6

4

6

6

0

6.08

0 0/1

221 BELMONTE (SIE)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

307 MANTOVANI (PAL)

0

5.5

6

2

0

0

5.5

0 0/0

222 BENALOUANE (CES)

0

3.5

1

1

0

0

4.5

0 1/0

308 MARCHESE (CAT)

6

6.38

6

8

6

1

6.06

0 0/1

223 BENATIA (UDI)

CAMPIONATO P. V. G. 7 0 0 6 6 0

5.5

5.5

203 AGOSTINI (CAG)

MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 5.86 4 5.5 5.86 3

230 BRIVIO (LEC)

286 GROSSO (JUV) CAMPIONATO P. V. G. 10 6 0

MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 5.17 9 0 0 3

229 BRITOS (NAP)

284 GRANQVIST (GEN) 285 GRAVA (NAP)

Difensori CODICE GIOCATORE 201 ABATE (MIL)

CODICE GIOCATORE 227 BOVO (GEN) 228 BRANDAO (PAR)

5.5

6.45

12

10

6

1

6.25

0 0/2

309 MASIELLO (ATA)

0

5.85

8

10

0

0

6.05

0 0/4

224 BIAVA (LAZ)

0

5.8

8

5

0

0

5.9

0 0/1

225 BONERA (MIL)

0

5.6

4

5

0

0

5.7

0 0/1

311 MESTO (GEN) 312 MEXES (MIL)

6 0

6.14 0

6 4

6 1

6 0

1 0

5.75 0

0 0/1 0 0/0

226 BONUCCI (JUV)

5

6.06

9

7

5

1

5.71

0 0/1

313 MILANOVIC (SIE)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 501 ABDI (UDI) 0 5.67 6 502 ACQUAH (PAL) 0 5.94 5 704 ALMIRON (CAT) 9 6.5 12 715 ALVAREZ (PAL) 0 5.38 4 503 ALVAREZ R. (INT) 6 5.6 11 504 AMBROSINI (MIL) 6 5.5 8 505 AQUILANI (MIL) 5.5 7 16 695 ARMERO (UDI) 4 5.83 11 506 ASAMOAH (UDI) 5.5 6.09 13 507 BACINOVIC (PAL) 5.5 5.75 7 508 BADU (UDI) 0 5.94 5 509 BARRETO E. (PAL) 6 6.05 8 510 BARRIENTOS (CAT) 0 5.67 3 511 BEHRAMI (FIO) 4.5 5.95 10 513 BERTOLACCI (LEC) 9.5 6.11 9 719 BERTOLO (PAL) 4.5 6.14 5 514 BIABIANY (PAR) 10.5 6.82 15 515 BIAGIANTI (CAT) 5.5 5.5 5 516 BIONDINI (CAG) 5.5 6.05 10 517 BIRSA (GEN) 0 5.33 9 518 BLASI (PAR) 0 5.88 6 519 BOATENG (MIL) 0 7.7 15 521 BOLZONI (SIE) 0 6.5 8 522 BONAVENTURA (ATA) 5.5 6.23 11 710 BRADLEY (CHI) 6 5.85 8 524 BRIGHI (ATA) 0 5.62 5 525 BROCCHI (LAZ) 6 6.25 9 526 CAMBIASSO (INT) 6 6.18 16

CAMPIONATO P. V. G. 8 0 0 9 0 0 9 6,5 2 4 0 0 5 6,5 0 7 6 0 10 6 1 9 4 0 11 5,5 0 5 5,5 0 9 0 0 10 6 0 4 0 0 10 5 0 10 6,5 1 7 4,5 1 11 7,5 1 4 5,5 0 11 5,5 1 2 0 0 6 0 0 5 0 3 5 0 1 11 5,5 0 10 6 0 5 0 0 10 6 0 10 6 2

MEDIA VOTO 5.75 6.11 5.94 5.38 5.62 5.6 6.3 5.78 6.18 5.88 6 6 5.83 6.1 5.78 5.71 6.45 5.75 5.82 5.5 5.88 6.4 5.75 6.18 5.8 5.88 6.2 5.6

A. 0 0 0 0 0 0 5 1 0 0 0 1 0 1 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0

ESPAMM 0/1 0/3 0/2 0/0 0/1 0/1 0/2 0/1 0/2 0/1 0/1 0/1 0/1 0/5 0/0 0/0 0/2 0/2 0/1 1/0 0/0 2/1 0/0 0/1 0/1 0/2 0/1 0/0

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la quotazione di Di Natale: l’attaccante dell’Udinese è il più caro del listone; dopo di lui Ibrahimovic, quotato 37, e Matri, che costa 33 Magic milioni

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 527 CANA (LAZ) 0 528 CANDREVA (CES) 6 701 CAPRARI (ROM) 0 529 CARMONA (ATA) 6.5 531 CASARINI (BOL) 0 532 CASERTA (ATA) 0 533 CEPPELINI (CAG) 0 534 CERCI (FIO) 5 535 CIGARINI (ATA) 0 536 CODREA (SIE) 0 537 COLUCCI (CES) 0 538 CONSTANT (GEN) 5 539 CONTI (CAG) 4.5 541 COSSU (CAG) 0 542 COUTINHO (INT) 9.5 543 CRUZADO (CHI) 0 691 CUADRADO (LEC) 6 544 D'AGOSTINO (SIE) 9 547 DE ROSSI (ROM) 7 548 DEL NERO (LAZ) 0 549 DELLA ROCCA (PAL) 5.5 720 DELVECCHIO (CAT) 0 551 DI MATTEO (PAL) 0 696 DIAMANTI (BOL) 0 718 DJOKOVIC (CES) 0 552 DONADEL (NAP) 0 553 DONI (ATA) 0 554 DOSSENA (NAP) 5.5 555 DOUBAI (UDI) 0 556 DZEMAILI (NAP) 5 557 EKDAL (CAG) 5.5 558 EL SHAARAWY (MIL) 0 711 ELIA (JUV) 0 559 EMANUELSON (MIL) 5.5 707 ERIKSSON (CAG) 0 705 ESTIGARRIBIA (JUV) 0 560 FABBRINI (UDI) 0 561 FERREIRA PINTO (ATA) 0 562 FLAMINI (MIL) 0 716 GAGO (ROM) 9.5 564 GALLOPPA (PAR) 7 565 GARGANO (NAP) 5 566 GATTUSO (MIL) 0 699 GAZZI (SIE) 10 567 GIACOMAZZI (LEC) 0 714 GIANDONATO (LEC) 0 568 GIORGI (NOV) 0 569 GOMEZ (CAT) 5.5 570 GONZALEZ (LAZ) 0 571 GRECO (ROM) 6 572 GRIPPO (CHI) 0 573 GROSSI (SIE) 0 574 GROSSMULLER (LEC) 6 575 GUANA (CES) 6 576 HAMSIK (NAP) 5.5 577 HERNANES (LAZ) 5.5 578 HETEMAJ (CHI) 0 579 IBARBO (CAG) 6 580 ILICIC (PAL) 4.5 581 INLER (NAP) 5 582 ISLA (UDI) 4.5 583 IZCO (CAT) 0 722 JADID (PAR) 0 584 JANKOVIC (GEN) 0 586 JORQUERA (GEN) 6 587 JOVETIC (FIO) 0 589 KHARJA (FIO) 6 713 KONE (BOL) 6 590 KRASIC (JUV) 0 591 KRHIN (BOL) 0 592 KUCKA (GEN) 0 594 LAMELA (ROM) 6.5 694 LANZAFAME (CAT) 0 595 LAZZARI (FIO) 5.5 596 LEDESMA C. (LAZ) 6 597 LEDESMA P. (CAT) 0 598 LJAJIC (FIO) 0 599 LLAMA (CAT) 0 600 LODI (CAT) 2.5 682 LORES VARELA (PAL) 0 601 LUCIANO (CHI) 5 603 MAGGIO (NAP) 6 605 MANNINI (SIE) 5.5 606 MARCHIONNI (FIO) 0 607 MARCHISIO (JUV) 10.5 608 MARIANINI (NOV) 6 698 MARQUES (PAR) 0 610 MARRONE (JUV) 0 611 MARTINEZ (CES) 0 612 MARTINHO (CES) 5.5 613 MATUZALEM (LAZ) 6 614 MAURI (LAZ) 0 615 MAZZARANI (NOV) 6 617 MERKEL (GEN) 5 618 MESBAH (LEC) 0 721 MEZA COLLI (CES) 0 619 MIGLIACCIO (PAL) 5 620 MODESTO (PAR) 0 621 MONTOLIVO (FIO) 5.5 692 MORALEZ (ATA) 6.5 623 MORRONE (PAR) 6.5 624 MUDINGAYI (BOL) 5.5 625 MUNARI (FIO) 5 626 MUNTARI (INT) 0 627 NAINGGOLAN (CAG) 7.5 628 NOCERINO (MIL) 6.5 629 NWANKWO (PAR) 0 630 OBI (INT) 6 631 OBODO (LEC) 6 632 OLIVERA (LEC) 5 633 PADOIN (ATA) 6.5 697 PAGLIALUNGA (CAT) 0 634 PALLADINO (PAR) 0 636 PAROLO (CES) 10.5 637 PASQUATO (LEC) 0 639 PAZIENZA (JUV) 0 640 PEPE (JUV) 10 712 PEREYRA (UDI) 0 641 PEREZ (BOL) 5.5 642 PERROTTA (ROM) 0 643 PESCE (NOV) 0 645 PIATTI (LEC) 0 646 PINARDI (NOV) 5 647 PINZI (UDI) 5.5 648 PIRLO (JUV) 6.5 650 PIZARRO (ROM) 0 717 PJANIC (ROM) 9.5 706 POLI (INT) 0 651 PORCARI (NOV) 0 652 PULZETTI (BOL) 5 653 RADOVANOVIC (NOV) 6 654 RAMIREZ (BOL) 5.5 655 REGINALDO (SIE) 6.5 656 RICCHIUTI (CAT) 5.5 657 RIGONI L. (CHI) 6.5 658 RIGONI M. (NOV) 7 659 ROSSI M. (GEN) 7 709 RUI SAMPAIO (CAG) 0 702 SAMMARCO (CHI) 9.5 660 SANTANA (NAP) 0

MEDIA QUOT. 5.5 8 5.86 10 0 2 6.1 6 5.3 4 0 3 0 2 6.89 17 6.45 9 0 3 5.75 6 5.67 9 6.2 12 6.05 16 7 6 5.57 7 6.18 10 6.94 17 6.82 18 0 2 5.75 7 6.25 6 0 1 6.4 12 6 2 6 4 0 4 5.89 10 0 4 5.88 10 5.75 4 8 6 5.25 9 5.72 6 0 3 5.88 7 5 4 0 4 0 4 6.11 10 5.64 8 5.81 6 5.5 4 6.39 10 6.61 11 5.17 3 5.8 6 6.44 13 5.88 4 5.67 4 0 1 5.67 4 6.79 10 6.2 8 6.09 20 6.77 23 5.85 9 5.94 8 6 16 5.82 12 6.28 13 6.12 7 5.67 3 6.5 7 6.31 8 7.85 24 5.75 8 5.55 7 5.75 13 5.83 4 6.4 14 7 15 5.3 7 6.08 10 6.09 12 5.83 6 5 8 0 4 6.32 15 6 4 5.5 4 6.95 16 6 7 0 4 8.05 20 6.12 6 0 4 6 1 5.4 6 5.5 4 6.21 6 6.75 12 5.79 9 6.42 6 5.5 7 5.5 1 6.36 11 6.05 7 5.7 11 7.23 16 5.91 8 5.77 7 5.14 6 6 4 6.59 15 7 16 5 2 5.44 3 5.5 4 5.75 7 6.15 12 0 4 0 4 6 13 5.83 3 5.75 6 7.05 15 0 4 5 5 5.79 10 5.25 4 5.7 8 5.88 6 5.75 8 6.68 16 6.07 10 7 16 6 4 6.05 8 5.45 5 5.67 3 7.72 21 6.1 8 6.07 7 6.5 11 7.65 16 6.56 12 0 2 5.83 6 5 7

CAMPIONATO P. V. G. 4 0 0 11 6 1 0 0 0 6 6,5 0 6 0 0 1 0 0 0 0 0 9 5 3 10 0 1 0 0 0 5 0 0 8 5,5 1 10 5 2 10 0 0 2 6,5 1 7 0 0 11 6 1 9 6,5 2 11 7 1 0 0 0 9 5,5 0 9 0 1 0 0 0 7 0 1 2 0 0 0 0 0 0 0 0 8 5,5 0 0 0 0 7 5 0 4 5,5 0 5 0 1 1 0 0 9 5,5 0 0 0 0 4 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 9 7 1 8 7 0 7 5 0 1 0 0 9 7 1 9 0 2 4 0 0 8 0 0 9 5,5 1 6 0 0 3 6 0 0 0 0 4 0 0 7 6 2 10 6 1 10 5,5 2 11 5,5 3 10 0 0 11 6 0 10 4,5 1 10 5 0 9 4,5 1 4 0 0 6 0 0 5 0 1 8 6 0 10 0 5 8 6 0 11 6 0 6 0 1 3 0 0 9 0 2 5 6,5 1 5 0 0 7 5,5 1 11 6 0 3 0 0 2 0 0 0 0 0 11 5,5 2 1 0 0 2 5,5 0 9 6 2 10 5,5 0 0 0 0 10 7,5 5 8 6 1 0 0 0 0 0 0 6 0 0 3 5,5 0 8 6 0 2 0 0 7 6 0 5 5 0 9 0 1 2 0 0 11 5 1 10 0 1 10 5,5 0 11 6,5 4 11 6,5 1 11 6 0 8 5 0 3 0 0 11 6,5 1 10 6,5 4 1 0 0 9 6 0 9 6 0 4 5 0 10 6,5 0 0 0 0 0 0 0 10 7,5 1 7 0 0 5 0 0 10 7 2 0 0 0 9 6 0 9 0 0 2 0 0 6 0 0 8 5 0 10 5,5 0 10 6,5 0 7 0 0 9 6,5 1 0 0 0 10 0 1 10 5 0 7 6 0 9 5,5 3 6 6,5 0 7 5,5 0 10 6,5 1 10 7 4 7 7 1 3 0 0 10 6,5 1 6 0 0

MEDIA VOTO 5.67 5.68 0 6.1 5.4 0 0 5.89 6.25 0 5.5 5.31 5.9 6.15 6.25 5.64 5.86 6.28 6.55 0 5.81 6 0 5.8 6 0 0 5.81 0 5.71 5.75 6.5 4.5 5.72 0 5.83 5.25 0 0 5.94 5.71 5.71 5.5 6.06 6.06 5.33 5.8 6 5.88 5.67 0 5.67 5.93 6.1 5.75 6 5.9 5.94 5.75 5.9 5.94 6.12 5.75 6 6.14 6.2 5.58 5.55 5.1 6 5.78 6.4 5.7 5.83 6.09 5.67 5.25 0 6.27 6 5.75 6.33 6.05 0 6.9 5.81 0 0 5.4 5.5 6.14 6.25 5.71 6.2 5.33 5.5 6.23 5.75 5.9 6.14 5.73 5.95 5.36 5.5 6.36 6 5 5.56 5.61 5.75 6.35 0 0 5.8 5.83 5.5 6.6 0 5.39 5.86 5.25 5.8 5.88 6 6.6 6.14 6.22 0 5.85 5.55 5.83 6.44 6.1 6 6.25 6.35 6.29 0 5.61 5.3

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 2 2 1 1 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 3 0 5 0 1 0 0 3 0 1 0 1 0 0 0 0

ESPAMM 0/1 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/4 0/0 0/0 0/1 0/6 0/2 0/1 0/1 0/1 0/2 0/2 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/3 0/1 0/1 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/4 0/1 0/1 0/3 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/2 0/0 0/1 0/2 0/0 0/4 0/3 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/1 0/0 0/3 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/3 0/0 0/3 0/0 0/4 0/2 0/2 0/4 0/3 0/0 0/3 0/4 0/0 1/1 0/2 0/0 0/4 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/3 0/0 0/7 0/1 0/0 0/1 0/0 1/3 0/3 0/1 0/2 0/0 0/4 0/2 0/2 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/2 1/1


MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 661 SCHELOTTO (ATA) 5.5 6.5 11 662 SCIACCA (CAT) 0 6.25 3 663 SCULLI (LAZ) 5.5 7.08 12 664 SEEDORF (MIL) 6 6.25 11 665 SESTU (SIE) 0 0 4 666 SEYMOUR (GEN) 0 5.92 7 668 SIMON (PAL) 0 0 3 669 SIMPLICIO (ROM) 0 9 6 670 SISSOKO A. (UDI) 0 0 4 673 SNEIJDER (INT) 0 7 20 674 STANKOVIC (INT) 6 5.69 11 675 STRASSER (LEC) 5.5 6.19 7 676 TADDEI (ROM) 8 6.83 7 693 TAIDER (BOL) 0 0 1 677 THIAGO MOTTA (INT) 9.5 8.17 10 708 TORJE (UDI) 5 5.44 2 678 TROIANIELLO (SIE) 0 0 4 703 VACEK (CHI) 0 5.25 3 679 VALDES (PAR) 0 7.17 12 680 VALIANI (PAR) 5 5.5 6 681 VAN BOMMEL (MIL) 0 5.69 8 683 VARGAS (FIO) 0 5.64 15 684 VELOSO (GEN) 10.5 6.95 14 685 VERGASSOLA (SIE) 0 6.14 8 686 VIDAL (JUV) 6.5 6.3 15 700 VIVIANI (ROM) 0 0 2 687 ZAHAVI (PAL) 5 6.94 15 688 ZANETTI (INT) 6.5 5.64 10 689 ZE EDUARDO (PAR) 0 6 4 690 ZUNIGA (NAP) 0 5.69 7

CAMPIONATO P. V. G. 11 5,5 1 3 0 0 8 5,5 2 6 6 1 0 0 0 6 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 0 6 0 1 7 6 0 8 6 1 3 7 0 0 0 0 2 6,5 2 9 5 0 0 0 0 6 0 0 5 0 1 7 5,5 0 8 0 0 7 0 0 10 7,5 2 8 0 0 9 6,5 1 0 0 0 9 5 2 10 6,5 0 3 0 0 8 0 0

MEDIA VOTO 6.27 6.25 5.92 5.83 0 6.1 0 6.5 0 6.42 5.71 5.94 6.5 0 6.5 5.5 0 5.38 6.17 5.57 5.81 5.57 6.4 6.14 6.11 0 6.06 5.7 6 5.71

A. 1 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 2 0 0 0

ESPAMM 0/3 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/2 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/2 0/1 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1

Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 917 ACOSTA (SIE) 0 801 ACQUAFRESCA (BOL) 5 803 AMAURI (JUV) 0 804 ARDEMAGNI (ATA) 0 805 BABACAR (FIO) 0 806 BARRETO D.S. (UDI) 0 910 BERGESSIO (CAT) 5.5 808 BOGDANI (CES) 0 809 BOJAN (ROM) 5 810 BORINI (ROM) 0 811 BORRIELLO (ROM) 0 812 BRIENZA (SIE) 6.5 814 CALAIO' (SIE) 0 918 CARACCIOLO (GEN) 5 815 CASSANO (MIL) 0 816 CASTAIGNOS (INT) 0 817 CATELLANI (CAT) 5.5 818 CAVANI (NAP) 6.5 908 CHAVEZ (NAP) 0 820 CISSE (LAZ) 4.5 821 CORVIA (LEC) 5.5 822 CRESPO H. (PAR) 0 824 DEL PIERO (JUV) 0 825 DENIS (ATA) 13 826 DESTRO (SIE) 5.5 827 DI MICHELE (LEC) 0 828 DI NATALE (UDI) 6.5 829 DI VAIO (BOL) 5 830 EDER (CES) 0 831 EL KABIR (CAG) 0 834 FLOCCARI (PAR) 0 835 FLORO FLORES (UDI) 5.5 915 FORLAN (INT) 0 836 GABBIADINI (ATA) 0 911 GHEZZAL (CES) 0 837 GIACCHERINI (JUV) 0 838 GILARDINO (FIO) 5.5 839 GIMENEZ (BOL) 5 840 GIOVINCO (PAR) 10 841 GONZALEZ PABLO (SIE) 6 912 GRANDOLFO (CHI) 0 842 GRANOCHE (NOV) 0 844 HERNANDEZ (PAL) 0 845 IAQUINTA (JUV) 0 846 IBRAHIMOVIC (MIL) 5.5 847 INZAGHI (MIL) 0 849 JEDA (NOV) 0 850 KEKO (CAT) 0 851 KLOSE (LAZ) 0 852 KOZAK (LAZ) 0 853 LARRIVEY (CAG) 9.5 854 LARRONDO (SIE) 6.5 855 LAVEZZI (NAP) 6 919 LIVAJA (CES) 0 856 LUCARELLI C. (NAP) 0 857 MALONGA (CES) 5.5 858 MARILUNGO (ATA) 0 859 MASCARA (NAP) 0 860 MATRI (JUV) 10 861 MAXI LOPEZ (CAT) 6 862 MEGGIORINI (NOV) 4 863 MICCOLI (PAL) 5 864 MILITO (INT) 0 865 MORIMOTO (NOV) 0 866 MOSCARDELLI (CHI) 5.5 914 MURIEL (LEC) 0 868 MUTU (CES) 6 869 NENE' (CAG) 5 870 OFERE (LEC) 0 871 OKAKA (ROM) 0 909 OSVALDO (ROM) 6.5 872 PALACIO (GEN) 6.5 873 PALOSCHI (CHI) 0 874 PANDEV (NAP) 5 877 PAPONI (BOL) 0 878 PATO (MIL) 6.5 879 PAZZINI (INT) 6 880 PELLE' (PAR) 5 881 PELLISSIER (CHI) 11 882 PINILLA (PAL) 0 883 PRATTO (GEN) 6 884 QUAGLIARELLA (JUV) 6 885 RENNELLA (CES) 0 886 RIBAS (GEN) 0 888 ROBINHO (MIL) 6 889 ROCCHI (LAZ) 0 890 RODRIGUEZ (BOL) 0 891 RUBINO (NOV) 5 913 SANTIAGO SILVA (FIO) 6 897 SUAZO (CAT) 0 898 THEREAU (CHI) 6.5 916 THIAGO RIBEIRO (CAG) 5 899 TIRIBOCCHI (ATA) 0 900 TONI (JUV) 0 901 TOTTI (ROM) 6 902 URIBE (CHI) 0 903 VANTAGGIATO (BOL) 0 904 VUCINIC (JUV) 7.5 906 ZARATE (INT) 6 907 ZE EDUARDO D.A. (GEN) 0

MEDIA QUOT. 0 1 5.77 16 6 8 0 4 0 4 0 9 7.06 19 5.21 6 6.94 24 6.42 10 6.25 17 6 14 7.4 22 5.89 18 7.67 21 5 4 5.67 4 7.3 32 6 1 6.23 18 5.31 12 5.5 15 6.42 18 8.64 26 7.75 17 5.9 12 9.1 41 5.55 19 5.35 12 9 9 5.92 13 5.8 14 5.83 21 5.83 12 4.94 8 5.75 13 6.08 22 5.5 10 8.3 27 5.94 11 0 4 5.4 11 6.94 20 6 3 8.44 37 6 5 6.19 12 0 2 8.55 32 5.5 4 6.44 5 6 7 7 24 5.5 1 6 3 5.25 7 5.75 9 6.4 11 8.28 33 6.56 23 5.94 14 7.31 23 6.71 19 6.5 18 6.95 17 5.17 4 5.31 19 5.55 13 4.83 7 0 3 7.23 23 8.18 29 6 6 5.25 8 5 4 5.38 19 6.06 24 5.17 11 6.6 21 6.43 19 5.56 15 6 15 0 4 6 7 7.17 21 9.5 6 0 2 5 3 5.58 12 6 11 6.31 14 6.18 15 6 10 6 5 6.17 24 0 2 0 5 6.95 22 5.6 13 6 8

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 11 5 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 9 5,5 3 8 0 0 9 5 3 7 0 1 6 0 0 11 6,5 0 10 0 5 8 5 1 9 0 2 3 0 0 9 5,5 0 9 6,5 4 1 0 0 11 5 1 10 6 0 3 0 0 8 0 0 11 7 9 6 6 3 5 0 0 10 6,5 8 11 5 1 10 0 0 2 0 1 7 0 0 6 5,5 0 5 0 1 5 0 0 9 0 0 5 0 0 7 5,5 1 7 5 0 10 6 7 8 6 1 0 0 0 7 0 0 9 0 3 0 0 0 8 5,5 5 3 0 0 8 0 1 0 0 0 10 0 6 2 0 0 9 6,5 2 3 6,5 0 9 6 2 2 0 0 1 0 0 3 5,5 0 3 0 0 5 0 1 9 7 5 8 6 2 10 5 1 9 5 3 6 0 3 8 0 2 10 5,5 3 3 0 0 8 6 1 11 5 1 5 0 0 0 0 0 11 6,5 5 10 7 5 7 0 1 6 5 0 1 0 0 4 6,5 0 8 6 1 7 5,5 0 10 7,5 3 7 0 2 8 6 0 2 6 0 1 0 0 0 0 0 6 6 2 1 0 1 0 0 0 1 5,5 0 9 6 0 3 0 0 9 6,5 1 11 5 1 3 0 0 0 0 0 6 6 0 0 0 0 2 0 0 9 6,5 2 9 6 0 0 0 0

MEDIA VOTO 0 5.41 0 0 0 0 6.11 5.29 5.81 5.92 5.75 6.05 5.95 5.56 6.39 4.67 5.67 6.06 0 5.86 5.5 5.5 6.3 6.45 6.25 6 6.6 5.18 5.35 6.5 5.75 5.9 5.2 5.83 5 5.8 5.58 5.5 6.45 5.62 0 5.4 6.11 0 6.5 6 5.81 0 6.65 5.5 5.69 6 6.39 5.5 0 5.25 6 5.62 6.56 5.81 5.83 5.88 5.33 5.75 6.05 5.5 5.44 5.35 4.83 0 5.91 6.65 5.57 5.1 5 5.5 5.62 5.33 5.85 5.79 5.56 6 0 0 6.08 6.5 0 5.5 5.58 6 5.88 5.82 6 0 6.17 0 0 6.17 5.61 0

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 6 0 0 1 0 2 0 0 1 1 1 0 1 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 2 0 0 0 0 1 1 0 0 3 0 1 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 3 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/3 0/1 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/3 0/0 0/0 0/2 0/2 0/1 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/2 1/1 0/1 0/0 0/0 0/3 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/3 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/0 1/2 0/1 0/0 0/2 0/0 1/0 1/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/3 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/2 0/1 0/3 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/1 0/0

4

I NUMERI

QUESTA È LA MIGLIOR FORMAZIONE POSSIBILE PER LA DECIMA GIORNATA DI MAGIC CAMPIONATO: MODULO 4-4-2 SAREBBE COSTATA 150 MAGIC MILIONI E AVREBBE TOTALIZZATO 108 PUNTI CON UN +3 DI MODIFICATORE DELLA DIIFESA

il migliore Denis

9,1

la media punti di Di Natale in 10 partite giocate, la più alta di tutto il listone. Seguono Denis con 8,64 (11 giocate) e Klose con 8,55 (10 giocate)

27

la Top11 della settimana

13 h 6

i rigori sbagliati dopo 11 turni: ieri è stata la volta di Lodi del Catania, che si aggiunge ad Hamsik, Mutu, Pellissier, Denis e Giovinco

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Nove reti in 11 partite, di cui sette su azione: il centravanti che tutti i tecnici vorrebbero perché si sbatte e lavora per la squadra, adesso è ufficialmente anche il centravanti che vogliono tutti i manager: perché si sbatte, lavora per la squadra e... la butta sempre dentro. Tornato come nuovo dagli impegni in nazionale (non è facile scavalcare gente come Higuain o Aguero), ha timbrato la prima doppietta stagionale in campionato. Rinato. ANSA

9

8

7,5

7,5

7

Sorrentino

Lichtsteiner

Chiellini

Raimondi

Lucarelli

E siamo a due: i rigori parati dal numero uno del Chievo stanno diventando importanti quasi quanto i gol di Pellissier

Copre, corre, riparte e la mette pure per i compagni. Dopo l’assist a Matri non gli manca più nulla: ogni casella Magic è coperta

Altro uomo assist appena entrato nella cooperativa capolista di Conte: adesso è ora di segnare un gol...

Balzare nella Top 11 al debutto stagionale in campionato non è da tutti: per averlo bastavano appena 4 milioni

È l’unico dei 4 difensori da Top con punteggio «pieno», senza bonus: media voto di 6 (in 10 presenze), è tra i più affidabili

10,5

10,5

10,5

10,5

11

Biabiany

Marchisio

Parolo

Veloso

Pellissier

Il primo gol stagionale in campionato conferma la crescita degli ultimi tempi: se troverà continuità sarà un bel colpo

Praticamente presenza fissa del miglior undici della settimana, è arrivato alla 5a rete. Sempre primo per media voto: 6,9

In risalita: il +3 che ha risolto la sfida contro il Bologna lo riporta giustamente tra i migliori. Ora deve confermarsi

Un altro giocatore rispetto alla stagione passata: dirige il centrocampo e segna. Sta diventando una garanzia

Il Chievo è lui: trasforma il rigore e poi preferisce travestirsi da assistman a un passo dal 100˚ gol. E va bene così

18 Armero e Isla senza benzina

i punti di malus dell’Atalanta, la squadra più «cattiva» del campionato: contro il Siena sono stati ammoniti Lucchini e Peluso. Perez del Bologna è invece il giocatore con più malus: -3,5

Marchisio non si ferma mai Le nazionali hanno spremuto i sudamericani dell’Udinese, non l’azzurro e Veloso MARCO FALLISI

Adesso che si aspetta solo il sorteggio di Kiev, i manager possono dormire sonni un po’ più tranquilli, Coppa d’Africa permettendo: le nazionali vanno in letargo, è tempo di club a tempo pieno. Ma che giocatori ci ha restituito l’ultima tornata di playoff, amichevoli e qualificazioni mondiali? Vittime La «disgrazia» è arriva-

ta dalla Colombia, dove Burdisso è finito k.o. nel match vinto dall’Argentina: stagione finita. Esulterà chi ha puntato su Kjaer, che troverà più spazio nella difesa della Roma. Anche Klose si è fermato, evidenziando la crisi in zona-gol di Cisse. Infortuni a parte, le vittime illustri della sosta hanno la maglia bianconera del-

l’Udinese: Isla e Armero, insospettabili «peggiori» al Tardini. Spremuti fino all’ultima goccia di benzina dai rispettivi c.t. e dallo stesso Guidolin, sono crollati domenica. Inutile negarlo, il jet lag e la tensione per gli impegni delle qualificazioni mondiali sono alibi importanti (entrambi hanno giocato due partite in tre giorni, dal primo all’ultimo minuto): ecco perché Denis, rimasto a guardare in panchina sia a Buenos Aires contro la Bolivia che in Colombia, ne ha beneficiato timbrando un doppio bonus a Siena. Re Mida Sul trono si accomodano Claudio Marchisio e Miguel Veloso, che non sbagliano un colpo qualunque sia la maglia indossata. Tra il doppio impegno in azzurro e la gara di Torino contro il Palermo,

Gazzetta.it TUTTE LE INFO SUL SITO DOMANDE? SCRIVETE O TELEFONATE Su nostro sito Gazzetta.it trovate tutto quello che c’è da sapere sulla Magic. Per le informazioni potete scrivere a magic@rcs.it, oppure telefonare al numero 199.24.24.25 dalle ore 10 alle 16 dei giorni feriali (Costi da rete fissa 15 centesimi al minuto iva compresa, da rete mobile costo max di 48 cent al minuto con uno scatto alla risposta di 16 cent, Iva compresa).

il Principino bianconero vanta una media del 7 tondo tondo, con un gol e due «bolli» da migliore in campo (contro Uruguay e Palermo). Quella di Veloso è stata una scalata: sufficiente nello spareggio di andata tra Portogallo e Bosnia, da 7 con gol nel 6-2 del ritorno e da 7,5 (con altra marcatura, che vale un prezioso +3) nel rientro in campionato. Gli altri azzurri Bene Pepe, che dal doppio 6 in Nazionale passa al 7 in maglia Juve (ha segnato anche lui), e De Rossi, fra i più positivi nelle amichevoli della sosta e rientrato con una gran prestazione contro il Lecce. L’incognita resta Ranocchia, che mette in fila un 6,5 e un 5 in Nazionale e un gran bel 7 in campionato. Ci si può fidare o no? © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011


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FORMULA 1 TEMPO DI BILANCI

La scossa «Massa nel 2012 si gioca la Ferrari» Montezemolo: «Un voto a questa stagione? Un 5 per i risultati ma con l’impegno sale a 6» ALESSIA CRUCIANI

Bocciata no. Rimandata sì. È questa la pagella di fine anno per la Ferrari assegnatale da un professore speciale, il suo presidente Luca di Montezemolo. «Un voto alla nostra stagione? Devo dare un 5 per i risultati in pista, che però diventa un 6 per l’impegno della squadra e dei tecnici. E soprattutto per la vittoria a Silverstone 60 anni dopo il primo successo in F.1 della Ferrari». Giudizio Intervenendo ieri a «La

Politica nel Pallone» su Gr Parlamento, Montezemolo non ha fatto sconti: «La stagione è nata male, non abbiamo saputo interpretare bene il regolamento e non abbiamo osato in termini di tecnologia di progetto». La speranza per il n.1 di Maranello è comunque che si sia trattato di un incidente di percorso: «Ho grande fiducia nei nostri uomini e

sembrerebbe esserci nel 2012 più chiarezza di regolamenti. Sono certo che avremo una macchina competitiva».

«

Piloti Più allenato di un calcia-

tore, Montezemolo è abilissimo nel dribblare la domanda su un probabile ingaggio di Sebastian Vettel. «Abbiamo un contratto con Alonso fino al 2016 — risponde sicuro —. Fernando in gara è il migliore al mondo, con tutto il rispetto per gli altri piloti. Con Massa abbiamo ancora un accordo per il 2012. Ha avuto una stagione sfortunata ma non mettiamo in discussione un pilota che tre anni fa stava per vincere il Mondiale. Speriamo che chiuda la stagione con una soddi-

Alonso in gara è il migliore, spero che Felipe chiuda l’annata con un bel GP in Brasile MONTEZEMOLO E I PILOTI Fernando su, Felipe giù

«

Mondiale nato male perché non abbiamo osato. Ma nel prossimo saremo fortissimi MONTEZEMOLO E IL TEAM Fiducia nel futuro

sfazione in Brasile. Il prossimo anno si giocherà la riconferma per il 2013». Ritiro? Il presidente ha poi riba-

dito le condizioni affinché la rossa resti in F.1: ridurre l’incidenza dell’aerodinamica sia in termini di prestazioni che di costi, aumentare i test e, infine, «piuttosto che avere 3-4 team che prendono 2" a giro sarebbe meglio avere una terza Ferrari, una terza McLaren da dare a qualche piccola squadra. Non siamo sponsor ma costruttori che investono per sviluppare nuove tecnologie, se viene meno la ricerca non ha più senso restare in F.1». Bilancio Da vent’anni alla guida del Cavallino, Montezemolo ha ricordato i momenti migliori: «La cosa che mi ha reso più felice è che quando ricevetti nel 2002 dal presidente Berlusconi l’offerta di fare il ministro. Il giorno dopo arrivò una lettera firmata da mille persone della Ferrari che mi dicevano che si sarebbero dispiaciuti moltissimo se avessi lasciato l’azienda. Il ricordo sportivo più bello è stato la conquista del primo Mondiale nel 2000 con Schumacher a Suzuka». Juve L’ultimo pensiero di Mon-

tezemolo riguarda la Juventus: «Sta tirando fuori il meglio in termini di temperamento, volontà e spirito di squadra che è fondamentale e lo auspico anche per il nostro Paese. Credo abbia raggiunto un assetto di squadra buono, con i giocatori nei posti giusti. Sarà una delle protagonista di questo campionato, se poi si può anche vincere, meglio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

I PILOTI IN LIZZA

S Robert Kubica Polacco 26 anni Ha corso 76 GP e ne ha vinto 1 (Canada 2010). Ma ha saltato il 2011 per un incidente: riuscirà a recuperare? AP

S Sergio Perez Messicano 21 anni Alla prima stagione in F.1 con la Sauber ha raccolto sinora 14 punti (miglior piazzamento 7o in G.B.) LAPRESSE

S Jules Bianchi 22 anni francese È il collaudatore della Ferrari ma nel 2012 potrebbe fare il terzo pilota alla Force India, girando nelle libere LIVERANI

I CANDIDATI ALLA ROSSA

Se recupera Kubica in pole per sostituirlo Perez, Webber o Bianchi sono le altre alternative Assalto a Vettel per il 2014 ANDREA CREMONESI

«La fortuna di Massa è stato l’incidente di Kubica, altrimenti...»: il duro giudizio è uscito qualche tempo fa dalla bocca in un autorevole collega del brasiliano (rivelarne l’identità sarebbe sconveniente) e fotografa bene la disgraziata stagione di Felipe. Il brasiliano ha meno della metà dei punti di Alonso (76 contro 245) ma soprattutto, se non ci riuscirà domenica nel GP di casa, rischia di chiudere la stagione senza mai essere salito sul podio. E a un pilota del Cavallino non succedeva dal ’92! Divorzio Di fronte a una stagione così negativa,

la Ferrari si è pure guardata intorno ma poi valutati vantaggi e svantaggi di un appiedamento (gli si sarebbe dovuto pagare l’eventuale anno sabbatico come è stato per Kimi Raikkonen) si è preferito soprassedere, concentrando gli sforzi sulla macchina. Ma è chiaro che se il prossimo anno Felipe non darà segni di risveglio, per lui il divorzio da Maranello sarà inevitabile. Dubbi Le possibile alternative? Button e Rosberg, nomi accattivanti e reduci da un 2011 brillante, hanno nel frattempo rinnovato i rispettivi accordi con McLaren e Mercedes, per cui in cima alla lista resta il «solito» Kubica, sul quale continuano però a gravare dubbi sul pieno recupero fisico. La Ferrari aveva già pensato a lui per sostituire Felipe dopo l’incidente di Budapest 2009 (avevano già preparato la tuta) ed era probabilmente pronta ad ingaggiarlo già alla fine di questa stagione se il polacco non si fosse fatto male al Rally di Andora a febbraio. Ora ovviamente si tratta di capire se e quando Robert potrà tornare quello di prima. Giovane Detto che Sebastian Vettel resta nel mirino per il dopo 2013 (la Red Bull gli avrebbe offerto anche un prolungamento sino al 2016 ma per ora il tedesco non lo avrebbe firmato) resta l’alternativa di puntare su un giovane come Sergio Perez, già pilota del Ferrari Driver Academy. Il messicano alla prima stagione nel Mondiale con la Sauber ha destato una buona impressione. E si porterebbe dietro sponsor importanti. Esperto Alla fine del prossimo anno sarà libero

LA PRESENTAZIONE IERI SERA A PARMA

La dedica

Il presidente Luca di Montezemolo 64 anni, tra I Fernando Alonso, 30 e Felipe Massa, 30

anche Mark Webber, ma l’australiano ha contro l’età (nel 2012 avrà 36 anni!) e un 2011 mediocre, però porterebbe esperienza e il «know-how» Red Bull, che resta punto di riferimento e squadra da battere. C’è poi l’ipotesi Jules Bianchi, collaudatore della rossa: la Ferrari sta trattando con la Force India per fare in modo che il prossimo anno disputi le libere del venerdì. Ma sarà sufficiente per poterlo poi promuovere titolare?

COLOMBO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rally di Monza

Dalla laurea in aeronautica al disegno della mitica Miura: la storia di Dallara in un libro PARMA — «Dallara è una bella storia» è il titolo del libro, firmato da Guido Schittone, che racconta la storia di Gian Paolo Dallara. Ed è stato proprio l’ingegnere a svelare ieri sera il volume agli amici. C’è tutto Dallara in queste 242 pagine (con testo in italiano e inglese, 50 euro, Automobilia, distribuito da Libreria dell’automobile): dalla laurea sprint in ingegneria aeronautica a Milano a soli 23 anni, all’assunzione immediata in Ferrari e il passaggio alla Maserati. Ma anche il Dallara che puoi trovare al bar del suo paese. E sulla copertina del libro c’è l’ingegnere che gioca con il modellino dell’indimenticabile

Lamborghini Miura. Alla presentazione c’erano Piero Ferrari, che ha firmato la prefazione, e Lorenzo Ramaciotti (a lungo in Pininfarina, oggi numero 1 dello stile Fiat Chrysler) che ha scritto la postfazione. Perché, dopo un automobilismo sportivo, nel quale ha collezionato vittorie in tutte le piste del mondo, Dallara ha allargato l’attività. Oggi dalla fabbrica di Varano de’ Melegari, escono gioielli come l’Alfa Romeo 4C e la Bugatti Veyron. E anche di questi Dallara ha parlato ieri, rispondendo alle domande di Pino Allievi. Mario Vicentini © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino TORNA A 40 ANNI

De La Rosa con la Hrt All’età di 40 anni Pedro de la Rosa torna a correre in F.1. Lo spa gnolo, ora collaudatore della McLa ren è stato infatti ingaggiato dalla Hrt per il 2012 e 2013.

NASCAR

Stewart campione

Il Sic all’entrata di Misano

Rossi svela la sua Ford

«Ciao Marco»: una suggestiva immagine di Marco Simoncelli campeggia da ieri all’ingresso principale dell’autodromo Santamonica di Misano Adriatico (Rimini) che è stato dedicato al pilota scomparso durante il GP di Malesia del 23 ottobre. Intanto ieri sera a Castelfranco Veneto (Treviso), in occasione del premio Radicchio d’Oro, papà Paolo ha ricevuto un riconosciomento speciale in memoria del figlio, rivelando di aver ricevuto anche due o tre offerte di lavoro MILAGRO

Ecco la livrea della Ford Fiesta che Valentino Rossi guiderà da giovedì a domenica nel Monza Rally Show: realizzata da Aldo Drudi, è stata svelata su twitter dallo stesso pesarese insieme alle colorazioni delle vetture di Uccio Salucci e di Davide e Roberto Brivio. Sulle fiancate compare anche un «58 Sic» in onore a Simoncelli. Infine sino a questa sera si può ammirare presso l’Ac Milano (corso Venezia 43) la Toyota Camry Nascar di Max Papis, che farà da apripista.

Tony Stewart (Ford) , 40 an ni, ha vinto il terzo titolo Nascar do menica a Homestead (Usa) batten do Carl Edwards, 32 anni per mag gior numero di vittorie (5 0) nei Chase playoff. I due avevano gli stessi punti.

RALLY IN SICILIA

La Sardegna rilancia Il presidente della Sardegna Ugo Cappellacci ha scritto ad Aci e Csai per difendere il rally, tappa del mondiale, che nel 2012 dovreb be invece corrersi in Sicilia.


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CICLISMO PRIMA GIORNATA A LOSANNA

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UN TAVOLO PER 24 PERSONE

SENTENZA A GENNAIO

Ecco chi siede attorno al tavolo del Tas (più personale di supporto):

Alberto Contador, vincitore di 6 grandi giri, è positivo al clenbuterolo (50 picogrammi/ml) a un controllo sulle urine il 21 luglio 2010, secondo giorno di riposo del Tour da lui vinto. L’Uci lo sospende il 24 agosto, il 30 settembre annuncia la positività

I GIUDICI Il presidente Barak, i membri Haas e Byrne Sutton.

ECCO IL COLLEGIO CHE GIUDICA ALBERTO

S L’ACCUSA Uci e Wada ricorrono al Tas. I capi d’accusa: assunzione di integratore contaminato o di cibo contaminato; trasfusione con sangue trattato con clenbuterolo; microdosi della sostanza.

S LA DIFESA I legali puntano a dimostrare che è possibile la contaminazione alimentare e sottolineano la mancanza di un metodo validato per scoprire i «plastici» nelle trasfusioni.

S SENTENZA Le ipotesi: assoluzione o squalifica di 2 anni. Il Tas deciderà anche da quando far partire l’eventuale squalifica. Sentenza tra 6-8 settimane.

L’ACCUSA A destra siedono gli avvocati dell'accusa: Philippe Verbiest e Pablo Jimenez De Parga (Uci), Olivier Niggli, Jean Pierre Morand, Yvan Henzel, Ross Wenzel e Barroso, più il manager Julien Sieveking (Wada). Sull'ultimo lato del tavolo, gli avvocati della Federciclo spagnola: Luis Sanz, Javier Sanz e Carmen Ramos.

Sopra, i tre membri del Tas che giudicheranno Contador: da sinistra, il tedesco Ulrich Haas (scelto dal corridore); l’israeliano Efraim Barak, presidente; lo svizzero Quentin Byrne-Sutton, scelto da Uci e Wada. Nella foto a sinistra, Alberto Contador, 28 anni. A fianco, il castello di Béthusy a Losanna, sede del Tas AFP

S ASSOLTO Il 26 gennaio la Disciplinare spagnola propone 1 anno di stop, ma il 15 febbraio la sua Federazione lo assolve.

LA DIFESA Alla sinistra dei giudici ci sono, oltre a Contador, gli avvocati Andy Ramos, Mike Morgan, Adam Lewis, Gorka Villar, Antonio Rigozzi e il fratello Fran.

Al processo dei record conta pure la statistica Contador e il Tas Carne al clenbuterolo o trasfusione? Esperti divisi sulle probabilità. E spunta il certificato per ematocrito alto DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA LOSANNA (Svizzera)

Perfino il tassista di turno sgrana gli occhi davanti alle telecamere schierate di fronte al Tribunale arbitrale di Losanna. Nella quieta città svizzera uno show mediatico come il processo doping contro Alberto Contador non l’avevano mai visto. Alle 11.37 l’auto dell’avvocato Mike Morgan arriva seguita da un’altra vettura. Da quest’ultima escono i colleghi spagnoli Gorka Villar e Andy Ramos, poi Contador e il fratello Fran. Il re del Giro è in abito scuro, abbronzato dopo il viaggio di nozze, ma teso in volto e serissimo. Il salone del palazzo che ospita il Tas è troppo angusto per contenere l’esercito dei legali di accusa e difesa. E soprattutto serve la traduzione simultanea (in cuffia) per inglese, francese e spagnolo. Così, dopo una breve introduzione, il dibattimento si trasferisce nella sede del Comitato olimpico internazionale. Intorno al tavolo, di fronte alla terna di arbitri presieduta da Efraim Barak, ci sono una ventina di persone. A sini-

stra Contador con i suoi 5 avvocati; a destra 5 legali della Wada, col direttore antidoping Julien Sieveking, e la coppia Verbiest-Jimenez De Parga per l’Uci. In fondo, i 3 avvocati della Federciclo spagnola. Coraggio A pensarci, per un corridore ci sarebbe da avere i sudori freddi. Ma Contador ha avuto il coraggio di presentarsi. E resterà al processo fino a giovedì, ultimo giorno. Non come Valverde, che parlò in audioconferenza dall’Australia. E se al murciano, condannato per l’Operacion Puerto, quattro avvocati costarono 700 mila euro, si può ipotizzare che la causa di Contador possa sfiorare 1 milione. Il confronto va avanti fino alle 18.43. Si parte da una certezza, forse l’unica: la presenza del clenbuterolo nelle urine di Contador al controllo del 21 luglio 2010 al Tour. La difesa sostiene la tesi della contaminazione alimentare attraverso una bistecca di carne: ieri ha fatto testimoniare Cesar Martin, della società Castellana Detectives, che ha indagato sulla macelleria di Irun (Paesi Baschi) dove fu comprata la car-

Sette ore a parlare di contaminazione Allo spagnolo la difesa costa 1 milione di euro ne mangiata da Contador. Ci sarebbero prove che parte era importata, il precedente di una sanzione per uso di clenbuterolo tra uno dei fornitori e un caso di positività sui bovini non registrato dal Governo. Statistici La Wada, che ritiene

impossibile la contaminazione, ha fatto ascoltare il proprietario della macelleria Javier Zalabeta e Javier Lopez dell’Associazione spagnola produttori di carne. Il rischio di contaminazione è ormai acclarato in Paesi come Messico e Cina, perciò la Wada ha rinunciato a procedere contro i calciatori di 19 squadre positivi al Mondiale under 17. Ma in Europa è diverso. Perciò si tratta di calcolare anche la percentuale di probabilità che l’episodio sia avvenuto. E infatti accusa e difesa si avvarranno di due statisti-

ci: il dottore Javier Martin Pliego Lopez e la professoressa Sheila Bird di Cambridge, che parleranno oggi. Trasfusione Quindi sarà affrontata l’altra questione chiave, su cui la Federciclo spagnola non si è espressa nella sentenza di assoluzione. Se la contaminazione alimentare non fosse plausibile, quale potrebbe essere la causa della positività di Contador? La Wada ritiene che sia una trasfusione di sangue. Nelle urine del corridore ci sarebbero alte concentrazioni di «plasticizer» (i residui di plastica delle sacche usate per i prelievi) il giorno 20, mentre il clenbuterolo fu trovato solo il giorno 21. La teoria è che abbia fatto una seconda infusione di plasma per riportare i valori del sangue nel «range» del suo passaporto biologico. Una tesi che per la difesa non ha «fondamento scientifico». Al proposito, dalle carte emerge che Contador a inizio carriera aveva un certificato dell’Uci per ematocrito naturalmente alto (50%) e valori fisiologici dell’emoglobina elevati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A Colò nel 2010 I PRECEDENTI

DIRETTA GAZZETTA.IT

squalificato per un anno S Oggi macchina della verità? La 2ª giornata, in diretta su Gazzetta.it, riprende con le audizioni rinviate ieri. Poi si parlerà di trasfusione e passaporto biologico, con esperti come Ashenden. Se ci sarà tempo, spazio a Lou Rovner, il mago della macchina della verità

S Domani parleranno Alberto e Tiralongo Appuntamento domani con le testimonianze di Contador e dell’ex gregario Paolo Tiralongo (nella foto sopra)

Il clenbuterolo è molto noto tra i bodybuilder per gli effetti anabolizzanti: riduce la massa grassa e aumenta quella magra (muscoli). Non è prodotto naturalmente dall’uomo ed è vietato in qualsiasi concentrazione: basta una molecola per la positività. Uso terapeutico: broncodilatatore per l’asma. Negli allevamenti di bestiame (vietato in Europa dal 1996) è usato in dosi 6000 volte superiori a quelle umane. Ma è doping o un problema di salute pubblica per l’uomo? E’ questo il punto, visto che ci sono nazioni come la Cina e il Messico dove la sostanza è ampiamente usata in allevamento. La stessa Wada è molto preoccupata: in estate, 109 calciatori al Mondiale under 17 in Messico sono risultati positivi. Solo due ciclisti sono stati però sanzionati: il cinese Li Fuyu (2 anni di squalifica) e Alessandro Colò, al quale il tribunale antidoping del Coni ha inflitto 1 anno. Lo spezzino era stato trovato positivo proprio alla Vuelta Messico, nel 2010: 200 picogrammi, 4 volte la quantità di Contador. Eppure il tribunale ha deciso: basta una semplice molecola per la positività e «l’ignoranza della legge non si scusa». Colò si è laureato in ingegneria meccanica e ha lasciato il ciclismo.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

BASKET LE NEOPROMOSSE VINCENTI IN SERIE A

Shakur, l’intellettuale che fa canestro Trenta punti al debutto per la prima vittoria di Casale «Mi piace leggere e aiutare i giovani in difficoltà» «Mi piacerebbe ma ora conta solo l’Italia. Sono felice di essere qui, avevo sentito parlare molto bene di coach Crespi, qui posso continuare a crescere con lui».

MASSIMO ORIANI

Mustafa Shakur non ha perso tempo. Il nuovo play di Casale Monferrato ha segnato 30 punti al debutto, trascinando i piemontesi a uno storico primo successo in serie A.

A proposito di crescita, come è stata la sua infanzia a Philadelphia?

«Splendida, nel mio quartiere c’erano tanti bambini, giocavo a basket, football, baseball. In famiglia due zii sono stati cestisti al college, mentre mio fratello era un ottimo mezzofondista».

Mr. Shakur, non male come prima. Non ci ha messo molto ad adattarsi al basket italiano e ai nuovi compagni...

«Devo innanzitutto ringraziare la società che mi ha dato fiducia e ha ritenuto che fossi il giocatore giusto per lei. E poi coach Crespi. Mi ha detto che mi seguiva sin dai tempi del college e ha visto in video molte mie partite col Pau. Per questo appena arrivato abbiamo fatto sessioni d’allenamento individuale di un’ora e mezza, nelle quali mi ha spiegato su cosa lavorare, rendendo l’inserimento rapido e indolore».

Tifava Sixers?

«Altro che, erano i 76ers di Barkley e Iverson, c’era da divertirsi».

COSÌ IN SERIE A La situazione dopo 7 giornate. Tra parentesi dopo i punti, il bilancio tra partite vinte e perse.

Cantù 10 (5-2) Siena 10 (5-2) Venezia 8 (4-2) Pesaro 8 (4-2) Avellino 8 (4-3) Bologna 8 (4-3) Biella 8 (4-3) Varese 8 (4-3) Caserta 6 (3-3) Sassari 6 (3-3) Treviso 6 (3-3) Roma 6 (3-4) Cremona 4 (2-5) Montegranaro 2 (1-5) Casale 2 (1-6) Teramo 2 (1-6) Alvin Young

«Leggere. Ho appena finito la nuova biografia di Malcolm X e ora ho iniziato quella di Steve Jobs».

dere il sogno che s’infrange. Pensavo di potercela fare». Poi riuscì comunque a trovare spazio tra i pro’.

Ma purtroppo la chiamata al draft Nba non arrivò.

«Fu una sensazione incredibile giocare la mia prima partita Nba, un flash, non ebbi nemmeno il tempo per rendermene conto. Arrivavo dalla D League quindi ero in forma e feci bene».

«Fu molto dura, lo è per qualsiasi giocatore a quel livello, ve-

Punta a tornarci?

S Mustafa Shakur 27 anni, 30 punti al debutto in A. Negli ultimi 10 anni hanno fatto meglio solo da Garnett (35 con Messina nel 2003), Nesby (32, Varese ’03) e Siskauskas (31, Treviso ’04) CIAM

MICHELE CONTESSA VENEZIA

Il Maestro è tornato, e la Reyer sogna. Quarto posto, 2 sconfitte con Siena e Cantù, un filotto aperto di 4 vittorie, ma soprattutto la sensazione di essere al cospetto di una squadra che ha trovato rapidamente l’alchimia in tutti i reparti e riabbracciato il capitano, Alvin Young, autore a Biella di una prestazione da... Young. Un giocatore senza età, Young di nome e di fatto, nonostante 10 giorni fa abbia compiuto 36 anni. Un giocatore ritrovato, dopo il grave infortunio a un polso rimediato a inizio giugno in gara-5 della semifinale contro Veroli. sa più a Mestre che negli Usa, un programma di rieducazione seguito con puntiglio certosino per farsi trovare pronto. «Il basket è sempre basket», ha continuato a ripetere all’indomani dell’ammissione della Reyer in serie A, quando in molti non avrebbero scommesso un euro sulla squadra di Mazzon. E aveva ragione lui. Amato dai tifosi granata, che hanno creato una pagina su Facebook («Alvin, Venezia ti ama»), Young a Biella è stato un incubo per i difensori dell’Angelico: 23 punti (18 all’intervallo), 42’ giocati, come un ragazzino. E ieri, Alvin e compagni, rispettando un copione consolidato negli anni, hanno fatto visita alla Madonna della Salute in occasione della festività più sentita tra i veneziani. I dubbi sul recupero c’era-

«Ho dato vita alla fondazione "Part Of The Solution" che aiuta i giovani. Voglio che seguano il mio esempio e che capiscano che attraverso lo studio e il lavoro si possono coronare i propri sogni, superare tutti gli ostacoli».

Al liceo era considerato uno dei migliori giocatori degli Stati Uniti. Ha disputato il McDonald’s (l’All Star Game delle high school) sfidando LeBron. Poi ha scelto Arizona invece di passare direttamente ai pro’. Pentito?

Young: «Perché penso positivo»

Rieducazione Un’estate trascor-

A Philadelphia è anche molto attivo nella comunità.

«Continuare a crescere e a vincere».

IL PERSONAGGIO LA REYER È QUARTA IN CLASSIFICA

Il 36enne di Venezia e il colpo a S Biella: «Questa è Classifica una squadra vera» Milano 10 (5-1)

Cosa le piace fare fuori dal campo?

Obiettivi con Casale?

«No, all’epoca era qualcosa che nemmeno mi passava per la testa. Volevo studiare, crescere come giocatore ma soprattutto come persona. Ad Arizona ho conosciuto tanta gente splendida che mi ha insegnato moltissimo e mi ha arricchito».

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E’ religioso?

«Sì, sono musulmano». Come vive un musulmano negli Stati Uniti di questi tempi?

«Bene, soprattutto sulla Costa Est la comunità islamica è cresciuta moltissimo, non come quando ero bambino. La situazione è sicuramente migliorata, anche se spesso il giudizio viene influenzato dalle cose che si sentono dire in televisione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bravi&cattivi

nità, sicurezza Alvin Young, qualità che anche l’Umana sta dimostrando in questo avvio di campionato. Non doveva nemmeno esserci, la squadra di Mazzon, adesso è là, a un passo da Milano, Cantù e Siena, ma con una partita in meno rispetto alle due squadre che la scorsa primavera si sono giocate lo scudetto. «Sono sempre abituato a pensare in positivo — osserva Alvin Young — non mi sono mai posto la domanda su quanti punti potevamo avere alla settima giornata: due, quattro, otto? Ero però sicuro che la Reyer sarebbe stata protagonista anche in serie A, questa è una squadra vera». Disarmante il giudizio sui motivi che hanno spinto la Reyer nell’alta classifica: «La nostra forza sta nel gruppo, nel conoscerci e nell’aver trovato rapidamente una chimica di squadra straordinaria. Ognuno di noi è consapevole di quali sono i suoi compiti in ogni partita e di quello che Mazzon vuole da ognuno di noi». Detto così, sembra semplice, metterlo in pratica un po’ meno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cantù perde il lungo Scekic per due mesi

Torna The Flight Pesaro è pronta?

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7.5

7.5

Chiotti

Szewczyk

Il miglior realizzatore della A finalmente fa vincere Cremona. Il segreto? Ha perso 9 palloni ma Teramo ha ricavato solo 5 punti. Altrimenti...

A Casale, faceva 6 punti di media in Lega 2, da 3 gare va a 16+11 rimbalzi. Californiano ha i nonni di Valmala (Cn), 65 abitanti. Fuori il passaporto!

Szymon l’è Bon ma quasi fa perdere Venezia perché non riesce a sbagliare un libero a 2". Bastava chiedere al Bullo o a Zoroski (0/13 in 2 da 3)

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Premio per il miglior sforzo perdente. E’ il leader di Biella, segna 30 punti, 23 con 8/9 tra 4o quarto e overtime. Poi sbaglia un libero a 5" dalla fine

Il canturino passa dai 2’ con l’Olympiacos e il taglio imminente, ai 16 punti delle ultime 2 gare. La paura passa se il tuo sponsor è il solito, immenso Basile

Ieri su Twitter, l’ala di Avellino non si capacitava del perché è stato in panchina pur tirando bene. Potenza delle nuove tecnologie. Chiederlo a Vitucci?

Wafer

White e Jones anche in difesa. Ma il recupero di White apre a Pesaro quegli orizzonti che proprio l’ingaggio dell’ex Spurs (e Fenerbahce con Tanjevic) aveva fatto intravedere la scorsa estate ai tifosi. Alla vigilia del momento chiave della stagione: la Scavolini Siviglia, battute Milano e Cantù, si trova di fronte ad un calendario apparentemente agevole che può lanciarla verso le zone altissime della classifica (Avellino, Montegranaro, Varese in casa, Teramo, Cremona, Sassari fuori) o limarne, almeno per il momento, le ambizioni. White, fanatico di Twitter dove commenta in diretta le partite della Nfl, ha chiesto ancora un paio di settimane per essere al 100%. Se è così, può bastare.

Sicuro Trasmette armonia, sere-

INFORTUNIO

di LUCA CHIABOTTI

Piano piano, James The Flight ha ripreso il volo. Miglior realizzatore della scorsa stagione, il giocatore più spettacolare visto in serie A da anni, White ha riacceso la fantasia di Pesaro ma si è fatto subito male. Quando si interpreta il basket a svariati metri da terra, un infortunio fa più male. Ma contro Treviso è arrivata la sua prima vera grande prestazione alla Scavolini Siviglia: 20 punti, 3/4 da 3, 6 rimbalzi, 4 assist. Così diventa più facile, anche per Luca Dalmonte, cucirgli addosso delle soluzioni per farlo entrare totalmente in una realtà nuova e diversa da quella che lo aveva fatto esplodere a Sassari. Il migliore, contro la Benetton, è stato Jumaine Jones, grande

no, l’infortunio era serio, ma la società lo ha sempre coccolato, non prendendo mai in considerazione l’ipotesi di trovare un sostituto. Young ha cancellato i dubbi in fretta, lottando con il ferro nelle prime partite, ma ritornando a essere subito la «guida» sul parquet, l’elemento di coesione tra panchina e squadra. Il «giocatore del decennio» della LegaDue protagonista anche in serie A, un campionato vissuto solo a Capo d’Orlando cinque anni fa. «Il mio infortunio? Non solo è ormai passato, ma non ci penso proprio su. Ho sempre avvertito una grandissima fiducia da parte di tutti, il presidente Brugnaro e coach Mazzon mi hanno solo detto di andare in campo e giocare come sempre, senza rimuginare su quanto accaduto», replica aggiungendo la fragorosa risata che scatena simpatia in tutti.

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James White, 29 anni, era negli Spurs campioni CAST

7 poi 5

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Brutte notizie per Cantù. E’ serio l’infortunio di Scekic, patito domenica contro Caserta. Il lungo serbo ha riportato una lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. In attesa di verificare le condizioni del crociato (la presenza di liquido interarticolare ha impedito una diagnosi definitiva), si presume uno stop di circa 2 mesi. La Bennet è già attiva sul mercato alla ricerca di un comunitario pari ruolo. Cremona cerca invece una guardia Usa. Piace Guillermo Diaz, che però è sotto contratto con l’Armia (Georgia). Il Kk Zagabria, dopo i contatti con Derrick Rose, sta per firmare TJ Ford, play ex Indiana. EUROCUP (a.m.) Alle 20.45 Treviso (recuperato Becirovic dall’influenza) ospita lo Spartak San Pietroburgo per la 2a giornata. Girone G: Treviso Spartak; Cedevita Zagabria Bayern Monaco. Class.: Spartak, Bayern 2; Treviso, Zagabria 0.


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TENNIS MASTERS MASCHILE

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Djokovic, niente show Che fatica con Berdych

Tv: Sky Sport 2

Salva un match point e si impone al tie-break: «Sempre attaccato al match, la spalla non fa male». E dal pubblico gridano «Vai Fiorello» DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI LONDRA

A un certo punto, dalla tribuna qualcuno grida a Djokovic «Vai Fiorello», ma questo non è uno show da ridere: c’è l’abisso, la risalita, il fantasma di una sconfitta vicinissima a diventare realtà, fino alla sofferta apoteosi. Nole vince ancora,

Murray battuto e infortunato: «Deciderò se giocare solo all’ultimo»

ANDY MURRAY N. 3 AL MONDO

Novak Djokovic, 24 anni, numero 1 del mondo, in questa stagione ha perso da Federer, Murray, Nishikori e Tsonga REUTERS

per la 70ª volta in una stagione meravigliosa, dimostra che il cuore è sempre da numero uno ma la condizione attuale non ancora, però nei momenti che contano ha bisogno dell’aiuto di un Berdych che è stato comunque uno sparring straordinario. Fatica Pronti via, Novak va sotto 4-0 con due break. Il dritto del ceco fa male, il suo invece balbetta, troppo corto rispetto alle traiettorie mortifere di tutta la stagione e nemmeno troppo preciso. Così, malgrado recuperi un break, il serbo perde il primo set 6-3. Non è una questione di condizione atletica, o almeno la spalla non dà noia, visto che il servizio funziona. Piuttosto, è la sensibilità nei colpi a mancargli, anche se il break che gli dà il 2-0 ad inizio secondo set basta per mettere in tasca il parziale. Tutto in ordine? Macché, Berdych sale di nuovo di giri, il servizio è una mannaia, due dritti da antologia gli regalano il break del 4-2 e la possibilità di fuga. Ma il ta-

4

I NUMERI

3

Le vittorie di Nadal nelle tre sfide con Federer del 2011: a Miami e Madrid e al Roland Garros. Ultima vittoria di Federer nella finale del Masters 2010.

70

Le partite vinte in stagione da Novak Djokovic, a fronte di solo 4 sconfitte. Con i top ten ha un bilancio di 21-2.

lento del ceco è pari alla sua insipienza: due doppi falli e due dritti sbagliati concedono a Nole l’immediato controbreak. Regali E’ una partita alterna,

con tanti errori ma anche notevoli prodezze, con il brivido di un punteggio in equilibrio che sembra sempre sul punto di spezzarsi. Djokovic vede il burrone quando con un doppio fallo manda l’avversario al match point sul 5-4 30-40, un dritto affossato in rete dell’altro lo salva. Si arriva al tiebreak, e Berdych diventa Mister Sciagura: cinque dritti sbagliati, Nole è salvo. «Non ho giocato al meglio, è vero — dirà sollevato il numero uno — e sono anche stato un po’ fortunato nei momenti decisivi, però sono sempre rimasto attaccato al match. La spalla non mi ha dato problemi, per quanto possa essere a posto una spalla che viene da una stagione così lunga». Murray addio? La pesantezza dell’annata rischia di fare una vittima eccellente: Andy Mur-

ray perde all’esordio con Ferrer e sta per scendere dall’autobus del Masters di casa per un infortunio all’inguine. Bastano due parole: «Sono disgustato». E’ un problema emerso in allenamento che il numero tre del mondo si trascina da qualche giorno e che ha richiesto l’intervento del fisioterapista all’inizio del secondo set: «Ora ho due giorni per recuperare — sospira sconsolato — ma deciderò se giocare la prossima partita (domani, ndr) solo qualche ora prima, ma certo le mie sensazioni in campo non erano così buone». E il linguaggio del corpo non promette meraviglie (nel caso, subentrerebbe Tipsarevic), anche se adesso diventa difficile scindere la sua partita povera di qualità (44% di prime) dalle reali condizioni fisiche. Eppure ha avuto le sue occasioni (tre volte avanti di un break), senza sfruttarle. Sarà forse per questo che anche il pubblico inglese, stanco di aspettarlo, non lo ha sostenuto più di tanto.

ACCIACCATO

NEL SEGNO DI CANDIDO

«Io tifo positivo» con Rita Grande

Primo appuntamento stagionale «Io tifo positivo nel segno di Candido», l’iniziativa di Comunità Nuova per una corretta educazione a tifo e sport che quest’anno (6ª edizione) coinvolge quasi 100 classi. A farsi interrogare dagli studenti della 1ª media delle scuole Confalonieri e Poliziano di Monza è stata Rita Grande, ex tennista che oggi organizza il trofeo di tennis Kinder+Sport per ragazzi fra 8 e 16 anni, ed è testimonial del progetto Ferrero per la promozione dell’attività sportiva fra i giovani.

Domenica. Girone 2: Nadal (Spa) b. Fish (Usa) 6-2 3-6 7-6 (3). Ieri. Girone 1: Ferrer (Spa) b. Murray (Gb) 6-4 7-5; Djokovic (Ser) b. Berdych (Cec) 3-6 6-3 7-6 (3). Doppio, gruppo A: Lindstedt/Tecau (Sve/Rom) b. Bhupathi/Paes (India) 7-6 (6) 6-1; Bryan/Bryan (Usa) b. Melzer/Petzschner (Aut/Ger) 6-7 (4) 7-5 10-7. Oggi. Girone 2. Ore 15: Tsonga (Fra) c. Fish (Usa), precedenti 1-0; ore 21: Federer (Svi) c. Nadal (Spa), precedenti 8-17. Doppio, gruppo B: ore 13.15 Llodra/Zimonjic (Fra/Ser) c. Bopanna/Qureshi (Ind/Pak); ore 19.15 Mirnyi/Nestor (Bie/Can) c. Fyrstenberg/Matkowski (Pol). In tv Diretta su Sky Sport 2. La formula Il 42˚ Masters (Barclays Atp World Tour Finals) si disputa fino a domenica con i migliori 8 del mondo secondo la classifica specifica, «Race», che si affrontano in 2 gironi all’italiana, promuovendo i primi 2 di ciascun gruppo alle semifinali incrociate di sabato, finale domenica 27. Stessa formula per il doppio, a 8 coppie. I premi Vittoria finale, 570mila euro (500 punti); campione imbattuto: 1.200.000 euro (1500 punti).

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Nadal, pasta avariata? Oggi Federer LONDRA

(ri.cr.) Un piatto di pasta al salmone sta provando a mettersi di traverso al 26˚ episodio della più grande rivalità della storia del tennis, l’eterna sfida tra Federer e Nadal. I finalisti del 2010 si ritrovano questa sera nel loro secondo match del round robin: ci arrivano con una vittoria a testa, ma in condizioni psicologiche decisamente differenti. Pasto avariato? Roger, reduce dalla vittoria su Tsonga, ieri ha ricevuto il doppio premio dell’Atp come giocatore dell’anno eletto dai tifosi (è la 9ª volta consecutiva...) e come giocatore più corretto, votato dai colleghi, ovviamente travolto dagli applausi della O2 Arena. Rafa, invece, ha rischiato seriamente di lasciarci le penne (a proposito di pasta...) con Fish, domato solo al tiebreak del terzo in quasi tre ore, una sofferenza amplificata dai dolori di stomaco che lo hanno costretto in bagno ad inizio terzo set: «Non so cosa sia successo, ho semplicemente mangiato un po’ di pasta in hotel prima della partita, come faccio sempre. Poi, durante l’incontro, ho cominciato a non star bene, mi ha salvato la volontà». Il numero due del mondo ha avuto due giorni per recuperare (il match con Federer è stasera alle 20 di Londra), ma non si fida: «Quando giochi un’ora in cattive condizioni, il tuo corpo si stanca di più. Speriamo». Per Nadal c’è un altro fronte caldo, quello delle accuse di doping di Noah, cui ha deciso di rispondere a muso duro: «E’ uno stupido e un bambino, non sa neppure di quello che parla. E poi vorrei sapere a quale titolo fa l’esperto, visto che suo figlio (Joakim, ndr) gioca in campionato, quello Nba, dove i controlli antidoping neppure si fanno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

BASEBALL GIOCAVA IN MLB A SEATTLE

Halman assassinato in Olanda Accoltellato dal fratello: era compagno di Liddi, la sorella gioca a basket a Faenza MARIO SALVINI

I quattrocento e più ragazzini che lo hanno visto solo due settimane fa sul diamante di Parma se lo ricorderanno per sempre con quel sorriso felice. Allegro, consapevole di essere un ambasciatore dei diamanti europei. Sabato 12 no-

vembre Greg Halman, olandese di Haarlem, rappresentava la Mlb insieme a fenomeni come Prince Fielder e Adam Jones. Era fiero, nella sua divisa dei Seattle Mariners, in quello che sarebbe stato il suo ultimo giorno da giocatore. Halman ieri mattina è stato trovato morto, assassinato. Ucciso a coltellate nella casa del fratello Jason, nella zona del porto a Rotterdam. La polizia olandese ha messo in stato di fermo lo stesso Jason, 22 anni, a sua volta giocatore, in procinto di passare dal Kinheim al Neptunus di Rotterdam. Stando ad alcuni siti olandesi pare che i due fratelli abbiano avuto un diverbio, cominciato quando Greg avreb-

be fatto notare a Jason di tenere troppo alto il volume dello stereo. Ma molte cose restano da chiarire. Inimmaginabile lo stato d’animo della sorella Naomi, che gioca a basket in Italia, ala-pivot a Faenza. Ieri ha lasciato la squadra ed è partita per l’Olanda. Cresciuto con Liddi Halman, nato ad Haarlem il 26 novembre 1987, figlio del nazionale olandese (originario di Aruba) Eddy, a sua volta ha giocato con gli Orange l’Europeo del 2007 (vinto) e il World Classic 2009. Nel 2004, a 16 anni, era stato ingaggiato dai Seattle Mariners, segnalato dallo scout italiano Mauro Mazzotti. Ha de-

A sinistra Greg Halman, aveva 24 anni. A destra la sorella Naomi, 25, ala-pivot a Faenza OLDMAN/ CIAMILLO

butto in Mlb il 23 settembre 2010. A cavallo di due stagioni ha giocato 44 partite, battendo 24/116 (207) con 2 fuoricampo. Nel 2011 era stato chiamato a metà stagione in Mlb, salvo poi essere rimandato in AAA. Così che lui e Alex Liddi, dopo essere stati compagni di squadra per anni, non hanno mai giocato insieme in Mlb: sarebbe stata la prima volta nella storia che una squadra schierava 2 europei. Durante la trafila nelle Minors i due hanno quasi sempre condiviso l’appartamento. Nel 2007, quando giocavano in Singolo A ai Wisconsin Timber Rattlers, comprarono un’auto usata da poche centinaia di dollari e la usarono per tutta la stagione pur essendo entrambi senza patente. Ora anche Liddi piange l’amico e grande promessa. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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GHIACCIO

PALLANUOTO

v Setterosa identiKit & CARRIERA

FIN NUOVO SPONSOR

Debutta la Begin: ha 40 anni, è di origini canadesi e farà da chioccia

Enrico Fabris visita la Gazzetta dopo i Giochi di Torino; dopo il trionfo nei 1500 all’Oval; con le tre medaglie olimpiche BOZZANI/AP/OMEGA

SIMONE BATTAGGIA

Non aveva l’influenza, purtroppo. Se sabato Enrico Fabris ha rinunciato ai 5000 della prima tappa di Coppa del Mondo a Chelyabinsk, in Russia, è stato perché, dopo l’ultimo posto del giorno prima nei 1500, ha dato l’addio alle gare. «Ho deciso sabato, da solo, dopo essermi confrontato con il mio allenatore Gianni Romme, anche sulla base di come mi aveva visto pattinare. L’ultimo posto di venerdì è solo l’ultima goccia. Certo, quella è stata una delle mie peggiori prestazioni, ma questa decisione me la portavo dentro da mesi. A volte però è difficile essere onesti con se stessi, si cerca sempre una nuova possibilità».

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Pattinare mi piace ancora, ma negli ultimi tempi non avevo voglia di gareggiare ENRICO FABRIS OLIMPIONICO PISTA LUNGA

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Via lui, se ne va una grande parte della squadra. È stato un esempio per tanti ragazzi SERGIO ANESI RESPONSABILE VELOCITÀ

L’eroe di Torino A 30 anni appena compiuti, lascia l’agonismo l’uomo-simbolo di Torino 2006. Entrò all’Oval del Lingotto da sconosciuto al grande pubblico e da possibile sorpresa per gli addetti ai lavori. Quando uscì, con al collo gli ori nei 1500 e nell’inseguimento a squadre e col bronzo dei 5000, l’Italia sembrava diventata l’Olanda. Miracolo di un talento, e di una squadra, figli di un movimento limitatissimo, che però per l’Olimpiade casalinga aveva trovato il modo per crescere fino a rivaleggiare con le nazioni guida, fino a batterle. «Vincere i Giochi era il mio sogno da bambino — racconta il poliziotto dalla sua casa di Roana, sull’altopiano di Asiago, dove è rientrato domenica —. A Torino ci sono riuscito, e già allora avevo capito che altre vittorie, in carriera, sarebbero state un qualcosa in più. Sapevo di aver già raggiunto ciò che volevo».

Fabris lascia Si ritira l’eroe di Torino «Non ho il fuoco dentro» Ha deciso dopo un ultimo posto in Coppa: «Ci penso da mesi, ero scarico». Due ori e un bronzo ai Giochi: ci ha fatto amare la pista lunga preparato meglio e nella quale sono andato più veloce. In Canada però le gambe non funzionavano. Ancora oggi non ho capito davvero cosa mi sia successo». Settimo nei 5000, decimo nei 1500, assente nei 10.000. «Lì ho iniziato a capire che c’era qualcosa che non girava. Proprio perché so cosa significa disputare delle grandi gare, mi rendo conto quando manca quel qualcosa dentro. Nell’ultimo anno e mezzo mi è capitato spesso di sentirmi stanco di gareggiare. Non di pattinare, ma di gareggiare. Mi allenavo benissimo, e bene mi sono presentato anche a questo inizio di stagione, ma quando arrivavo sulla linea di partenza mi sentivo svuotato. Mi mancava proprio il fuoco dentro».

A testa alta Cinque anni dopo

la festa di Torino, la pista lunga italiana perde il proprio totem. «Esco dalla carriera a testa alta — aggiunge Fabris —. Ho tante persone da ringraziare, dal mio primo allenatore, Alessandro De Taddei, che mi ha seguito da junior e mi ha

Il fattore schiena L’ultimo

anno e mezzo di Fabris è stato segnato anche dai problemi fisici. Qualche influenza, alcune cadute e un mal di schiena che lo ha obbligato a saltare i Mondiali 2010 e ha segnato l’ultima stagione. «Da allora sono caduto più volte, e ogni volta sentivo che era sempre più difficile rialzarsi, fare le terapie e tornare in forma

S

9

Medaglie olimpiche del ghiaccio azzurro Sono 9 i podi olimpici nella storia del ghiaccio azzurro. Tre in pista lunga, 5 dallo short track (1 oro, 2 argenti e 2 bronzi, tra Lillehammer e Vancouver) e il bronzo di Fusar Poli-Margaglio nella danza a Salt Lake City 2002

Enrico Fabris nel 2007. I personali. 500: 35"99 (2006); 1000: 1’09"16 (’07). 3000: 3’40"23 (’05); 1500: 1’43"48 (’09); 5000: 6’06"42 (’09); 10.000: 13’10"60 (’06)

Il futuro «Via lui, via una gran parte della squadra — spiega il responsabile del settore, Sergio Anesi —. Siamo estremamente dispiaciuti, Enrico rappresentava un esempio e uno stimolo per i più giovani. Credo che da Vancouver 2010 si sia incrinato qualcosa». Resta da disegnare il futuro. Quello di Fabris, per il momento, ha il nome della compagna Anne e della piccola Chanel, nata sei mesi fa. «Ho voglia di tranquillità, di stare a casa con loro, sono stanco di essere sempre in giro. Ho bisogno di stare nella natura, sono nato in campagna, quando serve vado a far legna. Poi dovrò capire se restare in qualche modo legato al ghiaccio, se entrare in servizio in Polizia. Vorrei anche prendere un titolo di studio, magari per diventare osteopata». E il futuro della Nazionale? Torino 2006 ha dato qualche frutto? «Un po’ di sviluppo c’è stato, i ragazzi delle rotelle hanno portato aria nuova, ma il movimento resta piccolo, relegato tra Trentino, Alto Adige e Veneto». Quanto pare lontana, oggi, l’Olanda. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Azzurri ai Giochi invernali È tra i 10 più vincenti ATLETA A. TOMBA COMPAGNONI S. BELMONDO M. DI CENTA E. MONTI A. ZOEGGELER G. DI CENTA HILDGARTNER E. FABRIS L. DE PAOLIS

Disciplina Sci alpino Sci alpino Sci di fondo Sci di fondo Bob Slittino Sci di fondo Slittino Pista lunga Bob

O 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2

A 2 1 3 2 2 1 1 1 0 0

Johanne Begin è nata a Quebec City (Canada) il 21 ottobre 1971 FRANCO CARRELLA ROMA

dato la testa giusta per gareggiare a livello internazionale; a Maurizio Marchetto che mi ha guidato per nove stagioni accompagnandomi nel trionfo a Torino; fino a Gianni Romme, che in due anni mi ha aiutato a capirmi, ad aprirmi verso me stesso. E poi la mia compagna, lo staff della nazionale, i miei tifosi, le Fiamme Oro».

per rientrare in gara. I problemi fisici non sono il motivo principale della mia scelta, ma certamente hanno influito».

Fuoco spento Fabris ha com-

battuto cinque anni, contro questa sensazione di appagamento. «La stagione di Vancouver 2010, paradossalmente, è stata quella che ho

l’oriunda ha più anni del c.t.

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Un milione di euro per un triennio di sponsorizzazione. In più, l’accordo sulla copertura assicurativa per i rischi connessi all’attività sportiva di oltre 170.000 persone. Da ieri, la Unipol è partner della Fin: «Volevamo abbinarci a discipline che trasmettono un messaggio di purezza e di sacrificio» spiega l’amministratore delegato Carlo Cimbri. Due centri federali, ancora da individuare, porteranno il nome del Gruppo che ha sede a Bologna. Alla presentazione, tanti azzurri come Luca Marin («Felice di essere single, mi concentro sul nuoto») e Massimiliano Rosolino, il tuffatore Nicola Marconi, le sincronette, Sandro Campagna e Stefano Tempesti per il Settebello, i fondisti, il Setterosa. La novità Nella Nazionale femminile di pallanuoto, il volto sorridente di Johanne Begin che ha un anno in più del c.t. Fabio Conti: ne ha compiuti 40 il 21 ottobre, ed è la grande novità della squadra che fino a sabato sarà in collegiale a Ostia. «Potrebbe essere il tassello che ci mancava, la sua esperienza è preziosa» osserva il tecnico che guarda agli Europei di Eindhoven (16-29 gennaio) e alle qualificazioni olimpiche di Trieste (15-22 aprile). Se ha funzionato nel Settebello col trentacinquenne italo-cubano Amaurys Perez, potrebbe funzionare anche qui. Ed è curioso scoprire come si incrocino i destini di questa ragazzona di Quebec City e del Setterosa: Johanne, ex nazionale canadese (bronzo mondiale 2001 e 2005), difensore che sa adattarsi come centroboa, è infatti cittadina italiana perché sposata con l’allenatore catanese Giovanni Puliafito, ex marito di Giusi Malato, colonna del Setterosa campione di tutto. Dopo sette stagioni nell’Ortigia, ha vinto uno scudetto nell’Orizzonte e adesso è nella Pro Recco: «Per me è una splendida avventura — dice Begin — e la vivo anche con emozione, nonostante giochi da tanto tempo. Ma è un inserimento facilitato da tante compagne di club». Amante degli animali, appassionata di musica (Sting, Michael Jackson), lasciò la Nazionale canadese nel 2008, dopo aver mancato il pass per l’Olimpiade di Pechino. «Anche a 40 anni, potrei essere in tempo per rifarmi...». © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

PALLAVOLO COPPA DEL MONDO IN GIAPPONE

A

STASERA AZZURRE IN CAMPO RIPARTE L’A-1

Battuta 3-0 la nazionale del Cairo, il c.t. Berruto punta sul ritorno al vecchio ruolo del senatore azzurro: «A Londra sarà decisivo...» 3 0

EGITTO: Ahmed Abdellatif 4, Abdelhay 13, Ahmed Abdalla 1, Atia 4, Badawy 8, Afifi 4; Alaydy (L), Abd El Kader, Haikal 1, Abouelhassan 1, Issa 1, Abdel 2. All. Elshemerly. ARBITRI: Tano (Giap) e Alenezi (Kuw). NOTE Spettatori: 4000. Durata set: 26’, 22’, 24’; totale 72’. Italia: battute sbagliate 13, vincenti 6, muri 10, 2a linea 11, errori 18; Egitto: battute sbagliate 13, vincenti 7, muri 5, 2a linea 9, errori 24.

DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI KAGOSHIMA (Giappone)

Alessandro Fei, 33 anni martedì prossimo, premiato come miglior giocatore nella gara contro l’Egitto

sieme. Ma sono certo che — se andremo ai Giochi — quella si troverà. Poi questa è solo una faccia di Fei, lui ha ancora due anime. Benché con un Lasko in questa condizione l’altra adesso non è possibile vederla…».

GALBIATI

Tre punti La partita con l’Egitto

non poteva essere un test probante per valutare le ambizioni degli azzurri di andare subito ai Giochi, ma era un necessario intermezzo fra due scontri titanici: la partita persa contro la Russia nella gara d’esordio — che ancora Berruto non riesce a digerire — e «la partita del sogno», come l’ha definita lo stesso tecnico piemontese. «Quella che ci siamo guadagnati con il secondo posto all’Europeo e che inseguiamo da tantissimo tempo. Quella con i migliori del mondo, i brasiliani». Sfida andata in onda que-

sta mattina alle 7, uno spartiacque per il futuro azzurro. Anche se non decisiva: né in una maniera, né nell’altra. Impegno Quello che di certo non manca agli azzurri è la voglia di arrivare: quella che Berruto legge sul volto di Fei e che aveva già visto nei mesi passati in coloro che hanno sposato il progetto dall’inizio. Un piccolo esempio chiarisce: ieri, nel match con l’Egitto, su una palla che sta per cadere, si buttano addirittura 3 azzurri, che quasi si scontrano nel tentativo di recuperare la sfera. O come il giorno prima Andrea Giovi che nel tentativo di riprendere una palla impossibile, ha travolto il secondo arbitro. Ora resta da scoprire se tutta questa energia sarà sufficiente a portare (subito) l’Italia a Londra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RETROSCENA LAMENTELE ALLE TERME: I TATTOO SONO ASSOCIATI ALLA MAFIA LOCALE

La Fivb: niente sauna coi tatuaggi (Giappone)

Premessa: per quanto la cosa possa apparire strana, in Giappone i tatuaggi erano stati messi fuori legge durante il periodo Meiji (1868–1912). Solo con la fine della Seconda Guerra Mondiale con l’arrivo delle truppe americane, sono stati considerati di nuovo «legali». Ma in molti luoghi pubblici ancora oggi sono vietati. Il fatto: l’albergo che ospita le 6 squadre che giocano qui ha una fonte termale (onsen) dove i giapponesi passano ore di relax con abluzioni e saune. L’altro giorno, quando alcuni pallavolisti si sono recati a fare il bagno, forse non hanno notato che molti dei turisti locali sono usciti in fretta e furia. Mafia L’origine è semplice: an-

La Wada agli inglesi «Chambers gareggi»

La Polonia vola Stati Uniti superati dal Brasile

(25-22, 25-15, 25-20)

KAGOSHIMA

POLEMICA PER LONDRA

la guida

ITALIA: Travica 1, Zaytsev 9, Fei 12, Lasko 10, Savani 11, Buti 3; Giovi (L), Maruotti. Boninfante, Sabbi, Parodi 5. Non entrati: Mastrangelo. All. Berruto.

Nonostante la faccia spesso corrucciata e poco frequentata dal sorriso (almeno in pubblico, coi i figli sarà diverso…), la più bella battuta l’ha fatta Mauro Berruto alla fine della seconda partita di questa Coppa del Mondo ha detto: «Se qualcuno aveva dei dubbi, dopo questa gara sarà soddisfatto. Alessandro Fei può di nuovo giocare centrale: in Egitto…». Non riesce a trattenere la risata il c.t. dopo avere incassato i primi 3 punti. «Scherzo naturalmente, ma sapevo che Fei sarebbe potuto tornare in questo ruolo e dare una grande mano all’Italia, non solo in questo torneo, ma anche in futuro… Certo che l’infortunio a Birarelli ci ha messo un po’ fretta. Non doveva andare così: speravo che ci fosse un po’ di tempo in più. Ma quello che fa piacere è vedere come Fox (il soprannome del bomber toscano, che gioca a Belluno, ndr) abbia un atteggiamento davvero partecipe. A muro — continua il c.t. — mi pare che si possa già dire che è molto incisivo, in attacco ha bisogno di tante "ripetizioni" (rifare un esercizio molte volte, ndr), per trovare l’intesa migliore con Travica. Hanno giocato troppe poche volte as-

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DOPING

Fei, bel centrale... d’Egitto L’Italia si mette in marcia ITALIA EGITTO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

cora oggi i tatuaggi (siamo molto lontani da Tokyo) sono associati a una pratica criminale. Molti li abbinano alla famigerata mafia giapponese, Yakuza, per cui quando i gaijin (stranieri) di un paio di metri e più si sono presentati nell'onsen c’è stato il fuggi fuggi. La direzione dell’albergo ha convocato i dirigenti della federazione mondiale, i quali a loro volta, hanno indetto una riunione. «Dobbiamo rispettare la cultura del Paese che ci ospita — ha detto il vicepresidente Fivb, Marte — per questo chiedo a tutti gli atleti tatuati (buona parte di coloro che giocano qui, italiani inclusi, ndr) di non recarsi più nel bagno pubblico». Se qualche pallavolista vuole un po’ di relax acquatico dovrà arrangiarsi con le minuscole vasche dell’hotel o aspettare di tornare a casa... g.l.p.

I tatuaggi degli Dragan Travica (in alto), Ivan Zaytsev (a sinistra) e del brasiliano Vissotto TARANTINI

(a.a.) La Polonia di Anastasi e Gardini rimane imbattuta: supera la Serbia con un quarto set punto a punto (30-28) con Bartman miglior marcatore (21 punti) ma soprattutto con i centrali protagonisti a muro (16 a 14) e al servizio (8 a 4); ancora non ingrana Miljkovic (15 punti; 44,4% in attacco). L’Iran di Velasco subisce lo stop da Cuba (20 Hernandez, 18 Leon). Il Brasile supera gli Stati Uniti e rimane imbattuto Vissotto 18 contro Stanley in ombra (13% in attacco). Ieri 2a giornata A Nagoya Cuba-Iran 3-0 (25-17, 25-17, 25-22), Serbia-Polonia 1-3 (25-21, 18-25, 19-25, 28-30), Argentina-Giappone 3-2 (25-22, 21-25, 11-25, 25-15, 15-12); A Kagoshima Egitto-Italia 0-3, Brasile-Stati Uniti 3-1 (25-17, 25-18, 16-25, 25-16), Russia-Cina 3-0 (25-18, 25-20, 25-18). Oggi 3a giornata A Nagoya 3 Iran-Serbia, 7 Polonia-Argentina, 10,20 Giappone-Cuba; A Kagoshima 3 Cina-Egitto, 7 Italia-Brasile, 10.20 Usa-Russia. Domani riposo e trasferimento. FORMULA Le 12 formazioni partecipanti si affrontano tutte contro tutte, le prime tre della classifica finale si qualificheranno per Londra 2012. PUNTI sono attribuiti come in Italia (3 al successo per 3-0 e 3-1, 2 per il 3-2, 1 punto alla sconfitta 2-3). TELEVISIONE Sky trasmetterà tre gare al giorno in diretta in HD con due canali dedicati: Sky Sport 2 e Sky Sport Mondiale. PRECEDENTI Italia e Brasile si sono incontrate 71 volte con 28 vittorie azzurre. Nell’era Rally Point System si sono incontrate 23 volte con 5 vittorie azzurre e 18 brasiliane. L’ultima vittoria azzurra a Brasilia il 21/6/03 nella World League per 3-0, siamo in serie negativa da 12 incontri (8 anni e 5 mesi). Alla World Cup si sono affrontate cinque volte con tre successi azzurri (’89, ’95, ’99) e due brasiliani (’81 e 2003).

CLASSIFICA SQUADRE Brasile Russia Polonia Argentina Italia Stati Uniti Cuba Iran Giappone Serbia Cina Egitto

PT 6 6 6 5 3 3 3 3 1 0 0 0

G 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

V 2 2 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0

P SV SP 0 6 1 0 6 1 0 6 1 0 6 2 1 4 3 1 4 3 1 3 3 1 3 4 2 3 6 2 1 6 2 0 6 2 0 6

clic L’ITALIA DIFENDE TUTTO, ANCHE DI PIEDE E COL PETTO: IL VIDEO Quando si dice offrire il petto all'avversario: nella stessa azione della partita di ieri dell’Italia contro l'Egitto campione d’Africa, prima Dragan Travica ha salvato una palla di piede, poi nello scambio successivo, il libero Andrea Giovi, ha difeso una schiacciata africana di petto. Perché non con le mani? «Ero troppo sotto — ha detto il giocatore di San Giustino — , mi è venuto più facile così». Se vuoi vedere il video http://dal15al25.gazzetta.it/ Sul sito www.gazzetta.it anche la cronaca punto a punto delle partite dell’Italia, i retroscena e le videointerviste ai giocatori.

Dwain Chambers, 33 anni MAURIZIO GALDI

S Dopo il successo delle azzurre in Giappone, stasera riprende il campionato femminile con la quinta giornata. In campo diverse protagoniste del trionfo giapponese (nelle foto, dall’alto, Paola Croce, Valentina Arrighetti e Lucia Bosetti). Il programma (ore 20.30): Norda Foppapedretti Bergamo–Asyst el Novara (diretta RaiSport1); MC-Carnaghi Villa Cortese–Caripar ma SiGrade Parma; Scavolini Pesaro–Chateau d’Ax Urbino; Spes Conegliano–Chie ri; Liu Jo Modena– Yamamay Busto Arsizio; Riso Scotti Pavia–Rebecchi Piacenza. Classifica: Busto Arsizio 12; Villa Cortese 11; Urbino, Bergamo 10; Modena 8; Parma 6; Novara, Piacenza 3*; Conegliano 2; Pavia 1; Pesaro *, Chieri 0. (* una partita in meno).

Braccio di ferro tra il Comitato olimpico britannico (Boa) e la Wada. L’accusa lanciata dall’Agenzia mondiale antidoping è pesante: «Il Boa non rispetta le regole». Parole durissime nei confronti del Comitato olimpico incaricato di organizzare i Giochi del 2012. La controversia Tutto nasce dalla norma che il Comitato olimpico internazionale (Cio) aveva diramato: «Tutti gli atleti che hanno avuto più di sei mesi di squalifica per doping non possono partecipare alle Olimpiadi». Il Boa ha preso alla lettera la norma e ha dichiarato «ospiti non graditi a Londra 2012» quegli atleti e tra questi anche Dwain Chambers che ha scontato due anni di stop per la vicenda Balco. Il Tribunale di arbitrato per lo sport (Tas) di Losanna, però, ha cancellato l’articolo 45 della Carta olimpica del Cio avendo stabilito che poteva essere valutata come «sanzione aggiuntiva» e per questo non regolare. Il Tas era stato attivato dal Comitato olimpico statunitense che aveva deciso di sostenere la causa di Lashawn Merritt, quattrocentista vincitore dell’oro a Pechino, che aveva pagato con 21 mesi di sospensione, quella che è stata definita dai suoi legali una leggerezza, cioè l’assunzione di uno steroide contenuto in un integratore. La Wada, dal canto suo, aveva sempre ritenuto che la norma voluta da Rogge dopo Pechino, quando aveva sbandierato la «tolleranza zero» al doping, fosse anacronistica. La polemica Il 15 novembre a

Losanna il presidente del Boa, Lord Colin Moynihan, aveva duramente attaccato la Wada al Forum delle federazioni internazionali. Un attacco che aveva portato il direttore generale dell’Agenzia David Howman a rispondere ufficialmente il 17, poi però lo scontro ufficiale è venuto nel corso della riunione del Consiglio di fondazione della Wada a Montreal. In questa riunione si è ribadito che il Boa deve accettare le decisioni del Tas e soprattutto le regole che impone il Codice antidoping e che prevedono chiare sanzioni per i casi di doping. Fra le altre accuse mosse al presidente del Boa anche quella di aver dimenticato «di aver sottoscritto sin dalla sua nascita» il Codice antidoping e le regole della Wada. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

L’EVENTO IL 15 APRILE 2012 LA 12ª EDIZIONE

clic MILANO DEDICA TRE DOMENICHE 2012 ALLO SPORT L’amministrazione comunale ha deciso di promuovere le «domeniche ambientali» in cui è stato deciso il blocco del traffico veicolare. Tre domeniche di primavera che coincidono con altrettanti eventi sportivi importanti per la città. Si tratta del 25 marzo, giorno in cui è im programma la Stramilano, il 15 aprile, domenica in cui va in scena la Milano City Marathon ed il 27 maggio, quando per le strade ed i viali del capoluogo lombardo si concluderà l’edizione 2012 del Giro d’Italia.

La partenza, da Rho-Fiera, dell’ultima Milano City Marathon, corsa il 10 aprile scorso in una caldissima giornata di sole COLOMBO

La maratona di Milano diventa una vera festa La banca Barclays sarà il title sponsor della manifestazione rosa E l’assessore annuncia: «Quel giorno la città sarà chiusa al traffico» attraversati dal percorso, con altri eventi collaterali che predispongano gli spettatori ad una giornata particolare, di divertimento collettivo».

PIERANGELO MOLINARO MILANO

La Milano City Marathon sta preparando un grande salto di qualità. La prossima edizione, la dodicesima, in programma il 15 aprile 2012 sarà una festa per tutti i milanesi e non, che per un giorno potranno essere i padroni delle strade senza la frenesia del traffico. L’evento è stato presentato ieri a Milano nella sede principale della Banca Barclays in via Mercanti, banca che da quest’anno diventa il title sponsor della manifestazione. L’azienda britannica è in Italia dal 1990 e conta, fra filiali bancarie e negozi finanziari, 370 punti di distribuzione, di cui 50 nella sola Milano. Vocazione «La vocazione spor-

tiva di Barclays è nota, supportiamo diversi eventi sportivi nel mondo, soprattutto nel golf — ha spiegato Pietro D’Anzi, ad di Barclays Italia —. Questo accordo con Rcs Sport aumenta il nostro impegno a Milano e si aggiunge ai progetti per la città su cui abbiamo chiesto il parere dei milanesi. Non

Novità Già. «Il sogno — come

c’è una gara più vicina alla gente della maratona, perché sulla strada alle spalle dei campioni tutti si possono cimentare e partecipare». Ambiente «Partecipare» sem-

bra la parola d’ordine della Milano City Marathon e l’organizzazione ha subito trovato feeling con la nuova amministrazione comunale presieduta da Pisapia. La giunta ha capito che la gara poteva essere una splendida occasione per fare qualcosa per la città. Così sono nate le «domeniche ambientali», tre giornate in primavera in coincidenza con grandi

eventi sportivi il cui la città sarà chiusa alle auto, un’iniziativa che, come dimostra la chiusura per limitare l’inquinamento della scorsa domenica, è stata accolta positivamente dai cittadini. «Saranno tre — ha spiegato l’assessore allo sport, benessere e qualità della vita Chiara Bisconti — . Fin dal primo incontro con gli organizzatori è emersa la necessità di chiudere le strade, di dare la possibilità alla gente di vivere meglio la città. Ma vogliamo fare ancora di più, come amministrazione la nostra idea e rendere il giorno della maratona una festa in tutti i quartieri

Da sinistra Linus, Lorenzo De Salvo di Rcs Sport, l’assessore Chiara Bisconti e l’Ad di Barclays Pietro D’Anzi COLOMBO

ha spiegato il vicedirettore della Gazzetta Franco Arturi — è che i milanesi appassionati si riconoscano nella loro maratona più che in quella di New York». Forse ci vuole ancora tempo, ma la strada intrapresa sembra giusta. Quella del 15 aprile sarà la terza edizione in primavera ed il successo della precedente è di buon auspicio. «Abbiamo fatto tesoro di qualche errore del passato — ha dichiarato Lorenzo De Salvo, manager di Rcs Sport - e puntiamo molto sul target internazionale. Subito con l’amministrazione comunale abbiamo creato un tavolo con tutti gli assessori interessati per affrontare ogni aspetto. Gli oltre 10.000 partecipanti del 2011 sono destinati a crescere». Il percorso ricalcherà quello delle ultime edizioni, dalla Fiera di Rho-Pero a piazza Castello con solo qualche piccola deviazione in relazione ai lavori della Metro 5.

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COME ISCRIVERSI

Sono tre le modalità di iscrizione per la Milano City Marathon, la prima direttamente sul sito www.milanocitymarathon.it, via posta spedendo la scheda iscrizione scaricabile dal sito ufficiale all’indirizzo: TDS Srl - Milano City Marathon, via delle Macchine 14, 30058 Spinea Venezia. Oppure inviando via fax al numero 041 5086459 il modulo d’iscrizione scaricato dal sito ufficiale della maratona.

BENEFICENZA

C’è un altro obiettivo: cento onlus MANLIO GASPAROTTO operazionegasparotto.gazzetta.it

Lo slogan dell’anno scorso va ancora benissimo: «Correre fa bene, correre a Milano fa del bene». Perché il progetto beneficenza, detto anche charity program, continua ed è destinato a crescere dopo il successo dell’anno scorso. Che cosa significa? Che chiunque si iscriva alla maratona o alla staffetta può farlo anche attraverso una delle onlus che si legheranno in questi mesi alla corsa rosa, quindi parte della sua quota d’iscrizione sarà destinata ai progetti benefici che verranno presentati. Un anno fa erano 76, hanno schierato più di 3.000 runner al via raccogliendo una cifra superiore ai 200.000 euro. Primo obiettivo per il 2012 è superare quota 100 onlus, il resto verrà di conseguenza. Come si fa? Già ora e sino al giorno della partenza ogni corridore può diventare un «personal fundraiser». Non solo allenamenti, quindi, ma anche uno stimolo nei confronti di amici, parenti, conoscenti e colleghi di lavoro che possono versare una cifra anche simbolica per pagare l’iscrizione (del singolo oppure della staffetta) o sostenere il progetto della onlus scelta. Un anno fa sono state organizzare feste, aste, pesca di beneficienza, scommesse, salvadanai... all’insegna del «vale tutto». Molte delle onlus già attive hanno deciso di offrire l’iscrizione gratuita a chi si impegnerà a raccogliere una cifra entro il 15 Aprile. Le iscrizioni Le iscrizioni sono aperte da tempo (e come al solito costeranno di più con l’avvicinarsi della data, per stimolare una scelta anticipata - importante in una gara come la maratona ma anche per costruire una o più squadre). Ma, in particolare, per partecipare alla staffetta ci sono ormai soltanto due modi: online, dove potete svolgere tutta la pratica ma comunque dovrete poi scegliere la onlus che volete sostenere con la vostra iscrizione, oppure direttamente attraverso l’ente benefico, proprio come lo scorso anno. La maratona è una lunga gara, ma cominciarla ora con un progetto benefico la rende ancor più straordinaria. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Nuoto AGLI INVERNALI DI RICCIONE IL 16 E 17 DICEMBRE TEST CONTRO GLI AZZURRI

Thorpe, sì ai campionati italiani Un rientro atteso in vasca lunga STEFANO ARCOBELLI

Thorpe ha detto sì. In Italia per nuotare, non solo per le sfilate o per il derby di San Siro. Il campione olimpico ha scelto Riccione il 16 e 17 dicembre per debuttare in vasca lunga dopo il rientro nel segno della velocità. Ian reduce dai primi riscontri di Coppa del Mondo da 25 metri in Oriente, non si è abbattuto. E così il suo programma di avvicinamento alla qualificazione olimpica di marzo nei Trials nazionali prosegue deciso. Thorpe si ritroverà in acqua nelle serie con Magnini, Dotto e Orsi: per il ventinovenne australiano il primo punto di riferimento tecnico nei primi Open italiani (ammessi 4 stranieri per gara) conterà. Con lui ci sarà tutto il gruppo svizzero guidato da Gennadi Touretski, cioè Van Dooren, Liess, Febo, il bielorusso Nachekin, la russa Papusha e Ivana Gabrilo, sorella del team manager Luka. Le gare Thorpe cercherà un ri-

scontro crono nei 100 sl, la nuova specialità, e nei 200 sl, la gara che gli farà ricordare l’ultima volta italiana in acqua: al Settecolli di Roma, il 10 giugno 2001, quando nuotò in 1’47"86, prima di volare ai Mondiali di Fukuoka, dove acciuffò 6 ori. Thorpe nel

2000 aveva nuotato anche ad Imperia, in Coppa del Mondo in vasca corta: il 10 febbraio del 2000, prima dei Giochi di Sydney, vinse i 400 sl in 3’45"27. Poi, quella specialità fu sua all’Olimpiade davanti a Massimiliano Rosolino, che ieri a Roma ha detto a proposito del ritorno di Thorpedo: «Non ci dobbiamo far influenzare da questi ultimi risultati. Credo che ci voglia ancora del tempo prima che possa ritornare ad un livello accettabile, visto il lungo periodo di inattività.

Comunque non credo che possa tornare a competere con i migliori, viste anche le ultime prestazioni di atleti come il suo connazionale Magnussen». Curiosamente anche l’olimpionico napoletano, a caccia della quinta Olimpiade, potrebbe ritrovarsi di fronte l’australiano. Insomma l’attesa è forte per l’appuntamento che segue gli Europei di vasca corta di Stettino. Azzurri Intanto ieri sono stati resi noti i tempi limite per rag-

A LONDRA 2012 SI ARRIVA COSI’ Questi i tempi-limite imposti dalla federazione per potersi qualificare ai Giochi di Londra: occasioni utili saranno i Primaverili di marzo e gli Europei di maggio UOMINI SPECIALITÀ DONNE 22"04 50 sl 25"17 48"36 100 sl 54"47 1’47"09 200 sl 1’58"33 3’47"62 400 sl 4’08"36 15’01"65 1500/800 sl 8’29"16 53"85 100 dorso 1’00"62 1’58"10 200 dorso 2’10"34 1’00"45 100 rana 1’08"29 2’11"50 200 rana 2’26"60 52"36 100 farfalla 58"60 1’56"36 200 farfalla 2’08"75 1’59"50 200 mx 2’13"26 4’14"52 400 mx 4’41"23 -4x100 sl 3’39"70 -4x200 sl 7’56"00 -4x100 mx --

BARIMARATHON (m.m.) Uomini: 1˚ Hajjy (Mar) 2h22’43”; 2. Trentadue 2h38’51”. Donne: Zappitelli 3h21’24”. Mezza maratona: 1. Milella 1h11’37”. Donne: 1. Montrone 1h19’51”. RICATTI OK (m.m.) Il campione italiano dei 10.000 Domenico Ricatti ha vinto la Monte 3 Croci a Scandiano (Re) su un percorso collinare di km 23.750. Uomini: 1. Ricatti 1h18’41”; 2. Laqouahi (Mar) 1h19’01”; 3˚ Lyazali (Mar) 1h20’26”. Donne: 1. Ricci 31’12”; 2. Morlini 1h35’21”. ULTRA K-MARATHON (m.m.) Così nella Utra K Marathon di 46 km da Salsomaggiore-Pellegrino-Salsomaggiore (Pr). Uomini: Armuzzi 2h58’47”. Donne: Casiraghi 3h33’11”. A NAIROBI (d.m.) Nicholas Kipkemboi (1h02’28”) e Jemima Chelagat (1h07’07”) hanno vinto la Masai Half Marathon di Nairobi (Ken). Uomini: 1. N. Kipkemboi 1h02’28”; 2. Aperumoi 1h02’29”; 3. Wanjiku 1h02’31”. Donne: 1. J. Chelagat 1h07’07”; 2. Muge 1h08’21”; 3. Wangari 1h09’07”.

VERLANDER MVP Justin Verlander (Detroit), 28 anni 24 vittorie e una media pgl di 2.40, dopo il Cy Young eletto mvp dell’American: da 25 anni non veniva eletto un lanciatore.

Boxe Mondiale Servidei senza antidoping

Ian Thorpe, 29 anni, australiano, 5 ori olimpici, 22 record mondiali

Rapid Redux Disalbera Puma tenta il 20 su 20 restano in tre

ENNA (f.g.) Il clamoroso caso dello sport chiuso ad Enna sta rientrando. La riunione della commissione di vigilanza, appositamente convocata dal sindaco Paolo Garofalo, ha consentito una parziale soluzione dell’utilizzo degli impianti sportivi. Il campo di calcio , avendo dei problemi di carattere strutturale, sarà utilizzabile soltanto per gli allenamenti, mentre le partite ufficiali (campionato di eccellenza) si giocheranno a porte chiuse. La Palestra polisportiva di Enna bassa sarà utilizzata per gli allenamenti , in attesa che venga montata la caldaia, mentre le partite ufficiali si disputeranno a porte chiuse. Il campo di Pergusa per il calcio giovanile e il rugby, controllato l’impianto elettrico, sarà riaperto oggi, mentre è perfettamente funzionante la piscina coperta.

Il purosangue americano di 5 anni Rapid Redux tenta un’impresa unica per il galoppo moderno, la 20ª vittoria consecutiva. A 19 si sono fermate due femmine statunitensi, la fenomenale Zenyatta (12 gr. 1 vinti) che fallì nel Breeders’ Classic 2010 (battuta da Blame) e Peppers Pride che diventò famosa solo per questa eccezionale striscia di successi in corse di modesto livello nel New Messico e stati limitrofi, Fu ritirata dopo la 19ª perla. Anche Rapid Redux non è un campione. Lo scorso anno correva nelle corse per i brocchi, cambio padrone per soli 6.500 dollari in una "reclamare" (corsa in cui i concorrenti possono essere acquistati) e sotto la regia del nuovo allenatore Robert Cole jr iniziò a vincere. E non ha ancora smesso, almeno fino al 28 ottobre col 19˚ colpo a Laurel Park. Stavolta Rapid Redux scende in pista a Mountaneer Park (Chester, West Virginia), dove ha già ottenuto 3 delle 19 vittorie, col fantino Deshawn Parker che sale nuovamente in sella. Il record assoluto di successi consecutivi è del portoricano Camarero: 56 negli Anni 50

Rapid Redux dopo la 19a a seguire

LOCHTE E FRANKLIN (al.f.) Ryan Lochte e Melissa Franklin hanno ricevuto il Golden google dalla federazione americana come migliori atleti dell'anno. Premiati anche Greg Troy (tecnico), Peter Vanderkaay (per la costanza) e il fondista Alex Meyer (sorpresa).

Baseball

Impianti a Enna prime agibilità

Battezzato alla Provincia di Roma, alla presenza del presidente Zingaretti, GiovaniRoma 2020, un’idea di un gruppo di studenti che affiancherà l’avventura della candidatura. Presenti il presidente del Coni Petrucci (che nel pomeriggio ha incontrato il neoministro allo sport Gnudi), quello del comitato paralimpico Pancalli. Per il comitato promotore Pescante: «Un’Olimpiade a dimensione umana, Roma è l’ideale».

Nuoto

STRADA ITALIA (m.m.) Così a Roma nella 13ª Corriamo al Tiburtino di 10 Km che ha visto il rientro alle gare di Daniele Caimmi, Uomini: 1. Meli (Ken) 30’11”; 2. E. Chirchir (Ken) 30’11”; 3. J. Zain (Mar) 30’14”; 6. Caimmi 30’56”, Donne: 1. Magnani 35’23”; 2. Laaraichi (Mar) 35’33”; 3. Menna 35’51”. Anzola Emilia (Bo), 28a 2 Mulini di km 14: 1. Abou (Mar) 43’40”: 2. Salami 43’58”; 3. Tocchio 44’20”; 1. Nanu 52’23”. Thiene (Vi), 4ª mezza maratona dei 6 Comuni; uomini: 1. Vivian 1h14’11”; donne: Carlin 1h23’28”. Palmanova (Ud), mezza maratona. Uomini: 1. Kastelic (Slo) 1h08’39”; 2. Bernardi 1h08’56”. Donne: 1. Mariotti 1h21’05”; 2. Vecchiato 1.22’50”.

A MONTEREY (d.m.) L’etiope Ezkyas Sisay (1h03’48”) e Magdalena Lewy Boulet (1h14’16”9) hanno vinto la Big Sur Half Marathon di Monterey (USA, California).

Ippica NEGLI USA

Petrucci-Gnudi Primo incontro

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PASS AI GIOCHI E TEMPI

Varie IL CASO

Olimpiadi ROMA E IL NEOMINISTRO

giungere l’Olimpiade: bisognerà centrarli a marzo sempre a Riccione, oppure agli Europei di maggio ad Anversa. Il pass è già nelle mani dei medagliati azzurri di Shanghai: Federica Pellegrini nei 200 e 400 sl, Luca Dotto nei 50 sl, Fabio Scozzoli nei 100 rana. Sono già qualificate le 3 staffette maschili e la mista femminile. Chi vi ha contributo parte avvantaggiato, ma non è sicuro del pass. Saranno tutti osservati speciali.

Atletica

Vela VOLVO OCEAN RACE

(r.ra.) Il team americano Puma Ocean Racing impegnato nella prima tappa della Volvo Ocean Race (giro del mondo in equipaggio) ha disalberato ieri intorno alle 16 (ora italiana). Lo skipper Ken Read ha affermato che non ci sono feriti a bordo e che l’equipaggio ha recuperato le vele e sta valutando cosa fare. Puma si trova attualmente nell’Atlantico meridionale a 2.150 miglia dal traguardo di Città del Capo in Sudafrica.

Vela/2 COPPA A SAN DIEGO

World series Guidano i Kiwi (r.ra.)Dopo la vittoria nel match race, Oracle Racing Spithill si è imposto anche nel Fleet Racing Championship valido per l’AC World Series di San Diego. Al termine della terza tappa delle World Series, Emirates Team New Zealand è leader della classifica combinata (match race e flotta), 2˚ Oracle Spithill, 3˚ Artemis. Il prossimo appuntamento, valido per l’edizione 2011-2012, sarà a Napoli (L’Acea hanno annullato le altre tappe perché non hanno raggiunto un accordo economico con le città ospitanti). Nel capoluogo campano (che aspetta l’ok del neo Ministro dell’Ambiente Clini per l’utilizzo della colmata di Bagnoli) si regaterà tra il 7 e il 15 aprile 2012 e ci sarà l’ esordio di Luna Rossa. Seguiranno poi le tappe di Venezia (12-20 maggio) e Newport (23 giugno – 1 maggio).

Rugby CASO CELTIC

Treviso-Fir «Non c’è rottura» (si.ba.—e.sp.) «Interlocutorio». Così Amerino Zatta, presidente di Treviso, definisce l’incontro che ieri ha avuto con i rappresentanti della Fir, Carlo Checchinato e Nino Saccà, per ricomporre il contrasto sulla gestione tecnica ed economica della partecipazione in Celtic, sfociata nell’esposto del club contro la delibera che porta da 5 a 3 gli stranieri dal 2012-13. «Accettiamo i cambiamenti, anche se dall’oggi al domani, ma ci aspettavamo di essere interpellati, visto che per l’ultima Celtic abbiamo sborsato l’80% delle spese. È una questione di forma, non di contenuto. Collaborare non significa io ordino e tu esegui. Speriamo ci siano altri contatti». «È stato un incontro cordiale — aggiunge Saccà, vicepresidente Fir —, c’è volontà di collaborare per superare l’impasse. Non c’è stata una rottura. La delibera che riduce da 5 a 3 gli stranieri era stata comunicata ai club, e poi porta con sé anche la possibilità di schierare come eleggibili alcuni giocatori, di interesse nazionale, ora stranieri (come Botes, ma ad esempio non De Waal, ndr). La riduzione è controbilanciata». Se giovedì la corte desse ragione a Treviso? «Si torna a 5, ma senza che alcuni stranieri diventino eleggibili».

(r.g.) Sergio Cavallari, il manager di Alberto Servidei (31-1-2) finito ingloriosamente ko dopo 2'38" della primo round contro il campione Billy Dib (33-1) sul ring di Sydney per il mondiale piuma IBF, è rientrato in Italia confermando che alla fine del match non è stato fatto nessun prelievo antidoping: «Il vero test lo ha eseguito il medico dello Stato del Nuovo Galles del Sud, da cui dipende Sydney, due giorni prima del confronto. Quello è l’esame che conta. Solo in caso di specifica richiesta degli interessati o del commissario della riunione, viene ripetuto l'esame. Questa è la loro legge e va rispettata». Su Servidei è duro: «Ha tradito la fiducia di tutti e in particolare dei tanti italiani e figli di italiani accorsi a vederlo. Mi sono vergognato di essere al suo angolo. Lo stesso sentimento lo hanno avvertito il maestri. Con grande signorilità gli organizzatori non hanno posto problemi per la borsa, ma mi hanno anche detto che speravano avessi portato un pugile non un fantasma. Avevano ragione. Servidei è stato campione d'Europa e si presentava imbattuto. Doveva difendere quanto costruito in undici anni di ring. Boschiero e Zamora avevano dimostrato che anche all'estero si può fare bella figura. Lui aveva già perduto prima di salire sul ring». GONNE OLIMPICHE (r.g.) La richiesta della televisione inglese in occasione dei Giochi di Londra, di far indossare la gonna, peraltro molto corta alla pugilesse, è fortemente osteggiata dalle atlete. L'indiana Mary Kom la più medagliata in assoluto, quattro titoli mondiali nella categoria minima, la canadese Mary Spencer e l'irlandese Katie Taylor iridate in carica, hanno espresso la stessa contrarietà al cambiamento e intendono combattere con i calzoncini come hanno sempre fatto. L'aiba sta cercando un compromesso non facile. A gennaio la decisione. ARRESTATO BRODIE (r.g.) L'inglese,ex campione d'Europa supergallo, Michael Brodie (36-4-1) 37 anni, in attività dal 1994 al 2009 è stato arrestato dalla polizia di Manchester dove è nato e risiede. Nella perquisizione dell'auto, in compagnia del socio Paul Gaimis, hanno trovato cocaina per un valore di circa mezzo milione di euro. DILETTANTI (m.moro.) Da giovedì a domenica test event a Londra. La squadra italiana è composta da: 52 Alex Ferramosca, 60 Donato Cosenza, 64 Dario Vangeli. Unica donna Romina Marenda (60). All’angolo i tecnici Raffaele Bergamasco e Cesare Frontaloni. Il torneo inizia dai quarti di finale con 8 pugili per categoria (10 per gli uomini e 3 per le donne).

Ippica IERI LIVORNO QUINTE’ (m 1500): 1 Renzo e Lucia (Al. Sanna); 2 Mr Invincible; 3 Gengis Gat; 4 Defolc; 5 Sopran Raro; (¾-½-1¾) Tot.: 20.70; 6,73, 3,21, 2,61 (287,71) Quintè 14-12-11-5-6 nv. Quarté e 4.088,18. Tris e 1.050,46. OGGI BOLOGNA QUINTE’ (ore 18.30, inizio 15) In 18 sui 2060 m. Indichiamo Nina d’Alfa (7), Novità Ok (1), Nikelia (14), Natalina Wise (18), Naif Bi (10), Nemesi Rab (15). ANCHE Gal.: Roma (14.30), Albenga (15.20). Tr.: Milano (14.25), PAlermo (14.45), Trieste (15.35).

CON ADN (al.f.) Da domani a mercoledì prossimo gli azzurri specializzati in dorso e farfalla Benatti, Codia, Laugeni, Malerba, Milli, Ranfagni, Di Liddo e Gemo si alleneranno a Ostia con i russi del team Adn Korotyshkin e Fesikov. Anche la Pellegrini è a Roma con Sciocchetti e Vio per allenarsi con Bonifacenti e Butini. I fondisti si sono radunati all'Acquacetosa fino al 10/12. IN EUROPA (al.f.-pe.m.) A Zagabria (Cro, 25 m). Uomini: 50 sl Takacs (Ung) 22”11; 100 sl Grechin 47”82; 200 sl Lagunov (Rus) 1'46”06; 400 sl D. Verraszto (Ung) 3'47”19; 50-100 do Bal (Usa) 24”45-52”07; 200 fa/100-200 mx Jukic (Aut) 1'53”66/54”21-1'57”05. Donne: 200 sl/200 mx Verraszto (Ung) 1'56”54/2'11”30; 400 sl Klinjar (Slo) 4'06”76; 50 fa Alijand (Est) 25”81. A Hunedoara (Rom, 25 m). Donne: 800 sl Potec 8'31”58. Open di Madrid (25 m). Uomini, 50-100 sl/ 50-100 fa: Czerniak (Pol) 22"00, 48"02, 23"53, 51"45. Donne, 200 sl-do-fa, 400 mx: Jedrejczak (Pol) 1’59"08, 2’12"73, 2’10"61, 4’42"00. POPCHANKA RITORNA (al.f.) Da agosto Alena Popchanka, bielorussa di nascita naturalizzata francese, ha ripreso ad allenarsi intensamente dopo la gravidanza concentrandosi su 50-100 sl e 100 farfalla: a Saint-Dizier (25 m) ha debuttato chiudendo 50-100 sl in 26”06 e 56”49. “Non è stato difficile rientrare, i tempi sono migliori del previsto. Non ho preso questa decisione per copiare la Manaudou, ma complimenti ad entrambe se raggiungeremo gli obiettivi”. MAGNUSSEN RIPENSA AI 200 (al.f.) L'iridato dei 100 sl James Magnussen rimette tra gli obiettivi stagionali i 200 sl: “Ai campionati del Queensland del prossimo mese farò i 200 sl seriamente, ma se nuoterò solo 1'46” è inutile che porti avanti questo obiettivo: non voglio mettere a repentaglio un possibile successo olimpico sui 100 per una finale sui 200”. Intanto Michael Klim, che doveva rientrare in gara a Melbourne nel weekend, è fermo per infortunio al collo. CIELO AGLI EUROPEI (al.f.) Cesar Cielo, che riprenderà a gareggiare ai campionati brasiliani di Rio de Janeiro (14-18/12), ha intenzione di partecipare ai campionati europei di Anversa (Bel) per fare un test contro i migliori sprinter del vecchio continente in vista dei Giochi. Intanto Rafa Munoz torna in nazionale per gli europei di Stettino dopo a mancata qualificazione ai mondiali di Shanghai; la Spagna porterà 15 atleti.

Pallanuoto COPPA LEN DONNE Sorteggiati gli accoppiamenti dei quarti di Coppa Len femminile (3-17 dicembre): Imperia-Padova, Olympiakos (Gre)-Fiorentina, Khanty Mansiysk-Uralochka (Rus), Leiden (Ola)-Szentes (Ung).

Rugby Vaea e la multa di 100 maiali Tuala Matthew Vaea, team manager di Samoa, dovrà pagare una multa “di 100 maiali” per il suo comportamento ai Mondiali. L’ammenda è stata imposta dal capo del suo villaggio di Leauva’a, Sala Lose, per aver offuscato il titolo di «capo» conferito a Vaea. In una lettera al primo ministro di Samoa, il capitano della squadra, Mahonri Schwalger, aveva riferito che Vaea e altri dirigenti avevano preso il Mondiale come una vacanza: lontani dalla squadra per la maggior parte del tempo e spesso a bere. Vaea, che ha giocato a Rovato e ha allenato Rovato e Brescia, ha anche fatto parte dello staff dell’Italia tra il 2000 e il 2001, quando fu responsabile dei trequarti per Brad Johnstone. HENRY SMENTISCE Graham Henry, 65enne c.t. della Nuova Zelanda iridata, ora senza squadra, ha smentito le voci che lo vedevano favorito per la panchina dell’Inghilterra. «Non c’è nulla di vero. Vivo in Nuova Zelanda, mi piacerebbe lavorare per un club europeo, ma prenderò una decisione nei prossimi sei mesi». Per ora si gode la vittoria con gli All Blacks. Intanto Rob Howley, allenatore aggiunto del Galles, ha prolungato il contratto fino al 2016. Sarà anche responsabile delle giovanili.

Sport invernali Clara oscurato: Carraro critica la Rai CASO RAI Il commissario Franco Carraro, ha espresso la protesta della Fisi al direttore di Rai Sport, De Paoli, per l’interruzione nel finale della 15 km di fondo in Norvegia (podio di Clara) a Sjusjoen per dare spazio al pre partita di una partita di calcio. «L’auspicio è che si sia trattato di un incidente di percorso non ripetibile e che in futuro i sacrifici degli atleti e i diritti degli appassionati di sport invernali siano rispettati dalla Rai». La replica di De Paoli: «È stato un problema classico di comunicazione, che non serve a scusare quanto è successo ma è accaduto proprio questo: il tecnico della messa in onda ha visto che alle 14.25 era in programma la partita ed ha "switcciato" su questa, cioè girando su quel segnale. È un incidente che può verificarsi e che per fortuna non era mai successo prima. Adesso cercheremo di capire meglio e poi chiamerò personalmente Carraro per spiegargli quanto accaduto».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

L’INIZIATIVA

Un gol per il risparmio Umiltà e sacrificio Così gestisci i soldi da vero sportivo Con la Gazzetta un libro che aiuta ad investire bene: si può guadagnare seguendo i consigli dei campioni

OGGI IN EDICOLA A 3,90 EURO

Ecco il vademecum per sconfiggere la crisi Esce oggi «Io voglio vincere!», il libro vademecum realizzato da Azimut e dalla «Gazzetta dello Sport» per barcamenarsi con successo nel mondo dell’economia e della finanza e diventare perfetti investitori. Il manuale, scritto da Paolo Martini e Ruggero Bertelli, spiega le 10 mosse vincenti per mettere la crisi fuori gioco e gestire proficuamente tutti i risparmi, con suggerimenti utili di cui far tesoro. In edicola con la Gazzetta a 3,90 euro (più il prezzo del quotidiano), contiene storie, racconti e idee pratiche che spiegano in maniera semplice ed efficace quali comportamenti sono da seguire e quali da evitare per fare investimenti fruttuosi. Le dieci mosse Il libro, «lungo» 191 pagine, è diviso in 10 capitoli, proprio come i valori consigliati dagli esperti: 1 «La sana ambizione di guadagnare»; 2 «Essere umili nell’investimento finanziario»; 3 «Miglioramento costante nel sapere investire»; 4 «Sapere investire con metodo e disciplina»; 5 «Risparmiare e investire con determinazione e spirito di sacrificio»; 6 «Sapersi autocontrollare nel rapporto con il denaro»; 7 «L’importanza della pazienza negli investimenti»; 8 «L’importanza di scegliere un interlocutore onesto e trasparente»; 9 «L’importanza del lavoro di squadra»; 10 «L’importanza dell’essere concreti negli investi menti». Ma i due autori indicano anche il cosid detto «valore zero», cioè la modalità d’uso di questo vademecum: «Io voglio comprendere cosa succede, capire cosa fare con i miei risparmi, realizzare i miei desideri».

ANTONELLA BERSANI

Si può imparare a investire, a muoversi tra spread, interessi, tachicardie per le fluttuazioni della Borsa e delle azioni liberandosi dai luoghi comuni? Si deve. E non è poi così difficile se, come promette il libro Io voglio vincere!, che la Gazzetta (in collaborazione con il gruppo Azimut) offre oggi ai lettori (a 3,90 euro più il prezzo del quotidiano), bastano tre ore di simpatica lettura. Potrà anche sembrare insolito che alla parola investimento venga affiancato l’aggettivo «simpatico». Eppure, è così. Il libro comincia infatti con un proverbio

In Italia ci sono 33.559 sportelli bancari. La regione leader è la Lombardia, che ne ha 6.599. La Cenerentola è, invece, la Valle d’Aosta, ferma a 100

dello scrittore svedese Gustav Lindborg («Un marinaio non prega per il vento buono. Impara a navigare») e prosegue attraverso una serie di metafore sportive applicate alla finanza. In poche parole: se è vero che gli italiani sono tutti un po’ allenatori, allora sarà facile per loro parlare al bar non soltanto di calcio, ma anche di finanza. Che sfida È quello che hanno fat-

to gli autori Paolo Martini (direttore marketing & formazione e responsabile Wealth Management del gruppo Azimut) e Ruggero Bertelli (professore associato di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Siena), dimostrando che per vincere nella gestione dei

propri risparmi basta seguire dieci semplici valori. Quali? Una sana ambizione e voglia di farcela, per cominciare. Preparandosi e, soprattutto, non facendosi prendere dall’ansia, che è la peggior consigliera. Dopo la crisi dei titoli di Stato, la bolla speculativa del 2008, il crollo delle Borse, Martini e Bertelli infatti lo dicono chiaramente: «Signori, non può piovere per sempre». Ed è sempre bene investire dopo una lunga discesa che dopo una salita, pensando a lungo termine (dieci anni almeno, che sono i tempi ciclici della grandi ondate rialziste dei mercati) e differenziando al massimo gli investimenti. Depurati dall’emotività, allora si potrà comprendere (schemi al-

191

le pagine di «Io voglio vincere!» Le 191 pagine del libro di Paolo Martini e Ruggero Bertelli, «Io voglio vincere!», sono divise in 10 capitoli, proprio come i valori consigliati dai 2 esperti

la mano) come alla lunga gli investimenti in azioni si dimostrino ben più fruttuosi di quelli in conti deposito o titoli di Stato. E soprattutto imparare che investire significa una cosa molto semplice: difendere il potere di acquisto dei nostri risparmi dall’inflazione. Serve un buon lavoro di squadra e ovviamente un ottimo coach (consulente). Sì, proprio come nello sport. A ogni valore, naturalmente, corrispondono poi pagine di completamento, ma molto semplici e chiare. Umiltà? Vuole dire sapere di non avere la soluzione in tasca, quindi non essere superbi e concentrare i risparmi in un solo titolo. Lo spiega anche una citazione del grande Miguel Indurain, vincitore di cinque Tour de France: «Ho fatto tanta fatica, tantissimi sacrifici e rinunce... ma ne è valsa la pena. Questo credetemi, gratifica moltissimo». Massime Ma meritano di essere

qui riportate un altro paio di frasi: l’una abbinata al valore 8, ovvero «onesta e trasparenza», e

Pensare a lungo termine e senza emotività: serve uno schema personalizzato l’altra al valore 10, ovvero «concretezza negli investimenti». Disse Giacinto Facchetti: «Quando andavo all’oratorio, non bastava essere bravi per giocare in squadra. Ci si doveva sempre comportare bene. Poi diventa un’abitudine». In poche parole, per investire bene dimentichiamoci dei superguadagni facili, ma piuttosto siamo concreti. Precisi. Investiamo secondo uno schema personalizzato e ben pianificato nei minimi dettagli, come fu il Milan di Arrigo Sacchi. Non sono così i Pac, i piani di accumulo capitale? Bastano 100 euro al mese per fare tra venti anni a vostro figlio il miglior regalo (40 mila euro almeno). E arriviamo così all’ultima frase, storica massima di Vujadin Boskov: «Rigore è quando l’arbitro fischia». Insomma, se il buon consulente (ovvero quello sempre presente, che spiega tutto nei dettagli e risponde puntualmente alle mail) in qualche caso dice «no», abbiate la saggezza di ascoltarlo e di non ribellarvi. Solo così non sarete espulsi. Vale a dire, bastonati dal mercato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_la svolta del Lingotto

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Fiat esce dai contratti Adesso che succederà? Il gruppo disdice tutti gli accordi sindacali: dal 2012 agli operai italiani saranno allargate le regole-diktat di Pomigliano. Ma la Fiom non ci sta La Fiat ha disdetto tutti gli accordi sindacali vigenti e «ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto» in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani a partire dal prossimo 1˚ gennaio. Significa che dal 1˚ gennaio 2012 i 70 mila dipendenti che il gruppo impiega nei suoi 184 stabilimenti italiani saranno senza contratto nazionale di lavoro. La data del 1˚ gennaio coincide con quella annunciata poco più di un mese fa in cui la Fiat, in coerenza con le scelte che il suo amministratore delegato Sergio Marchionne sta compiendo da due anni, uscirà anche dal sindacato padronale, la Confindustria.

1Come è possibile, per un operaio, lavorare senza contratto?

Il Lingotto estenderà evidentemente a tutti il contratto-diktat sottoscritto da Cisl, Uil e Ugl a Pomigliano, poi esteso a Mirafiori e infine adottato anche dalla Bertone di Grugliasco. Con tanto di referendum vinti sempre finora da Marchionne.

gla che raduna la maggior parte dei lavoratori. Intendiamoci: si tratta della maggior parte dei lavoratori che sono iscritti a un sindacato. Gli iscritti a un sindacato qualunque nelle fabbriche Fiat non arrivavano, già prima di queste vicende, al 50 per cento.

5 Che dice la Fiom?

L’a.d. Fiat Sergio Marchionne insieme al presidente John Elkann ANSA

sati), primo giorno di malattia non pagato, sanzioni se si proclama uno sciopero al di fuori delle regole stabilite, anzi il sindacato deve collaborare a ridurre i livelli di assenteismo. Sul tavolo Marchionne mise a suo tempo 700 milioni per Pomigliano, un miliardo per Mirafiori, un altro miliardo per Grugliasco. Fabbrica Italia — come progetto — varrebbe, se si crede a quanto l’amministratore delegato della Fiat ha promesso, 20 miliardi. In cambio, c’è la rivoluzione del sistema italiano delle relazioni industriali, rivoluzione cominciata appunto con l’accordo-diktat di Pomigliano di due anni fa.

2 Che cosa dice questo contrat- 3 Perché diktat? to? Orario di 40 ore settimanali, 18 turni a rotazione (cioè si lavora, se serve, anche il sabato e la domenica), salario di 24 mila euro lordi l’anno, tre pause da dieci minuti invece di due da venti (i dieci minuti di lavoro in più vengono compen-

Era un accordo «prendere o lasciare». Se i lavoratori di Pomigliano non avessero accettato la regola stilata dalla Fiat, la Fiat avrebbe lasciato la produzione della Panda in Polonia. Idem a Mirafiori e a Grugliasco: oltre alla Polonia c’è a un

passo la Serbia, dove infatti è andata a finire — con un forte intento dimostrativo da parte del Lingotto — la fabbricazione della L0. Il punto davvero eversivo, e che è costato una vertenza in tribunale non ancora chiusa, è però questo: la Fiat sostiene che se un sindacato non ha firmato almeno un accordo nazionale nel suo settore non ha diritto di rappresentanza in fabbrica. Siccome l’azienda che gestirà Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco è stata costituita al di fuori di Confindustria, risulta che la Fiom — i metalmeccanici della Cgil — non ha diritto di rappresentanza in fabbrica dato che non ha firmato l’unico accordo nazionale a questo punto disponibile, quello di Pomigliano.

4 Sembra un cavillo. La cosa sta scritta nello Statuto dei lavoratori. Il giudice finora ha dato torto alla Fiat, su questo punto, sostenendo che non può essere esclusa una si-

Dichiarazioni durissime: la disdetta degli accordi in tutti gli stabilimenti italiani prepara la «pomiglianizzazione» dell’intero universo Fiat, analisi che è evidentemente corretta. Landini, segretario della Fiom-Cgil, ha detto: «Finché c’è lo Statuto dei Lavoratori la Fiat non può decidere quali sindacati stanno in fabbrica e quali no. Noi andremo avanti con le azioni legali e le denunce, ma dovremo anche mettere in campo un’azione sindacale non solo dentro la Fiat, ma per tutta la categoria». È stato annunciato uno sciopero nello stabilimento Sevel di Pescara per il 26 novembre. La Fiom sta preparando un libro bianco su tutta la vicenda e intende rivolgersi al Parlamento. Nei comunicati di ieri non ho visto cenni a pressioni sul governo o appelli al nuovo ministro Elsa Fornero. Se ne può capire la ragione, ricordando un passaggio del discorso di Mario Monti, giovedì scorso, al Senato: il governo si propone di allontanarsi da «un mercato duale dove alcuni sono troppo tutelati mentre altri sono totalmente privi di tutele e assicurazioni in caso di disoccupazione. Intendiamo perseguire lo spostamento del baricentro della contrattazione collettiva verso i luoghi di lavoro, come ci viene chiesto dalle autorità europee e come già le parti sociali hanno iniziato a fare». Cioè, niente più contratti nazionali e adozione di logiche completamente diverse dal passato nelle contrattazioni per azienda o per territorio. Esattamente quello che vuole Marchionne.

LA CRISI PIAZZA AFFARI HA PERSO IL 4,74%. OBAMA AL TELEFONO COL NOSTRO PREMIER: «PIENA FIDUCIA IN VOI»

Borsa in rosso, spread in salita Monti: «Dobbiamo fare in fretta» La Borsa che perde ancora, lo spread che sale e scende, Mario Monti che chiede al Parlamento di fare in fretta e Barack Obama che rinnova la fiducia all’Italia. Il giorno del primo Consiglio dei ministri del «professore» è stato un giorno importante, e molto difficile: colpa dei mercati, che hanno perso ovunque. Piazza Affari, infatti, ha chiuso con un segno negativo del 4,74% a 14.509 punti, «bruciando» 15,8 miliardi di capitalizzazione (il totale europeo, solo ieri, è arrivato a quota 194 miliardi); il famigerato spread tra i nostri Btp e i Bund tedeschi, invece, è partito da 466,55 punti e per tutta

la giornata ha puntato al rialzo: il massimo è stato 487,56 punti, la chiusura 474,22 punti. In una giornata così, le parole pronunciate da Monti ai ministri sono ancora più importanti. «Il premier — si legge nel comunicato di Palazzo Chigi —, ha riferito le proprie valutazioni sull’attività svolta nelle giornate successive al voto di fiducia in Parlamento, che considera il luogo decisivo per un rafforzato impegno nazionale in grado di dare risposte certe all’emergenza». Un altro passo del comunicato ufficiale dà l’idea di quello che Monti chiede, la rapidità: «Il premier ha illustrato le modalità operative

«

Il Parlamento è decisivo per dare risposte certe alla nostra emergenza MARIO MONTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

4 notizie

I NUMERI

70

Le migliaia di lavoratori La disdetta degli accordi sindacali da parte del Lingotto riguarda 70 mila dipendenti di Fiat e Fiat Industrial in Italia

40

Le ore settimanali In base all’accordo di Pomigliano gli operai lavorano 40 ore settimanali e su 18 turni a rotazione (anche sabato e domenica)

Prima udienza lampo, a Milano, per il processo a Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, tutti accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, nel caso Ruby. Secondo i giudici le 32 ragazze che frequentavano la villa di Arcore per i festini sono «parti offese», cioè vittime in base «alla tutela della libertà della persona umana», e quindi possono costituirsi parte civile per ottenere un risarcimento dagli imputati. La prossima udienza sarà il 20 gennaio, ma la decisione dei giudici non è passata inosservata. «Ci oppor remo alla costituzione delle ragazze nel processo», ha detto la difesa della Minetti. E Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi: «Vittime? Una tesi ardita».

Per la vicenda degli appalti

Finmeccanica-Enav «Le tangenti ai politici: Guarguaglini sapeva»

Il presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini, insieme alla moglie Marina Grossi AP Nuovi particolari sul caso degli appalti Enav. Le mazzette ai politici erano autorizzate dal presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini. E nell’ultima tornata di nomine nella stessa società, il ministro Matteoli si sarebbe accordato con Tremonti per le scelte. A spiegarlo ai pm di Roma, il consulente esterno di Finmeccanica Lorenzo Cola, interrogato l’1 settembre nell’inchiesta che ha portato ai domiciliari l’a.d. di Enav, Guido Pugliesi, e in carcere Manlio Fiore, direttore tecnico della Selex, società di cui è a.d. Marina Grossi, moglie di Guarguaglini. Nonostante i risvolti giudiziari, la Grossi non ha lasciato il suo posto. Finmeccanica continua il crollo in Borsa: -6,6%.

Medico vittima di mafia Processo dopo 30 anni

4

Con Obama La giornata di Mon-

Lo spread italiano Lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi, ieri, è partito da 466,55 punti ed è stato protagonista di un continuo saliscendi: il massimo è stato 487,56 punti, la chiusura c’è stata a quota 474,22

c.ang.

Caso Ruby: parti offese le 32 ragazze di Arcore

Bosio disse no ai ricoveri per i boss

IL NUMERO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La prima udienza a Milano

24

Le migliaia di euro Il salario previsto nel contratto sottoscritto da Cisl, Uil e Ugl a Pomigliano prevede un salario di 24 mila euro lordi all’anno

con le quali pervenire nei termini più brevi alla definizione di misure specifiche in attuazione del programma di governo presentato al Parlamento». ti, che incontrerà oggi il presidente Ue Barroso e quello del Consiglio Ue, Van Rompuy, e giovedì Sarkozy e la Merkel («Per assicurare la stabilità della zona euro»), è stata importante pure per il nuovo attestato di fiducia ricevuto da Barack Obama. Il leader della Casa Bianca, come dicono le fonti ufficiali, ha parlato al telefono col premier riconoscendo «l’elevata competenza dei membri dell’esecutivo» e sottolineando «il sostegno dell’America alle misure che l’Italia sta prendendo per far avanzare il programma di riforma economica».

Tascabili

474

È iniziato ieri, in Corte d’assise a Palermo, il processo per l’omicidio di Sebastiano Bosio, medico siciliano ucciso la sera del 6 novembre 1981. L’unico imputato è il boss Antonino Madonia, rinviato a giudizio dopo la perizia dei carabinieri del Ris sui proiettili utilizzati dai sicari. Bosio, primario di Chirurgia vascolare dell’ospedale Civico, aveva subito le pressioni dei colleghi per fare ricoverare boss mafiosi: così hanno detto la vedova, Rosalba Patania, e una delle figlie del medico, Liliana. Le indagini sul caso erano state riaperte nel 2005, dopo le rivelazioni di alcuni pentiti, secondo i quali il chirurgo sarebbe stato ammazzato proprio per ave re trattato senza il dovuto rispetto alcuni mafiosi.

Sassari: la vittima è una 81enne

Bloccata in ascensore in ospedale: è morta Una donna di 81 anni è morta domenica notte all’ospedale di Sassari dopo essere rimasta chiusa per circa venti minuti in un ascensore bloccato. La donna, una paziente ricoverata nel reparto di Ginecologia, aveva da poco subito un intervento, che si era concluso senza complicazioni. Nelle ore seguenti la paziente aveva accusato alcuni dolori e per questo era stata sottoposta a ulteriori esami e visite. Così il medico di guardia aveva deciso il suo trasferimento nel reparto di Chirurgia. Durante il trasporto, però, l’anziana è rimasta bloccata con i barellieri. L’autopsia dovrà ora stabilire le cause del decesso, avvenuto dopo l’arrivo nel nuovo reparto: l’ospedale ha subito aperto un’indagine interna.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

ALTRI MONDI

CONTRO IL REGIME CINESE

Video-shock: monaca si dà fuoco in Tibet Una monaca buddista di 35 anni si dà fuoco in mezzo alla strada, per protestare contro la repressione cinese in Tibet: è il

L’Egitto brucia: 40 morti E il governo si dimette Il premier lascia dopo tre giorni di incidenti, la giunta militare però resta al potere. Sangue al Cairo: ci sono pure 1800 feriti STEFANIA ANGELINI

Ci sono voluti tre giorni di scontri. Alla fine, il governo egiziano ha deciso di lasciare il potere. L’annuncio è arrivato ieri in serata, dopo un’altra giornata di sangue: il premier ad interim Essam Sharaf ha presentato le dimissioni al Consiglio Supremo delle Forze armate. Ma ora l’ultima parola spetta alla giunta militare al potere da febbraio scorso, cioè dalla caduta del regime di

I manifestanti annunciano: «Faremo un’altra grande protesta in piazza Tahrir» Mubarak. I generali, accusati dai manifestanti di voler restare al comando e conservare il sistema repressivo creato sotto il Rais, dovranno decidere se accettare o meno la richiesta dell’esecutivo. Violenze La situazione, del resto, era precipitata nelle ultime ore. Dopo una notte di calma apparente al Cairo, ieri all’alba sono ripresi i disordini in piazza Tahrir. E mentre cresceva il bilancio delle vittime — secondo fonti sanitarie i ma-

nifestanti uccisi sarebbero 40 mentre i feriti più di 1.800 — i medici degli ospedali da campo chiedevano l’invio di bare (perché non ce n’erano abbastanza) e invitavano a donare sangue e a portare generi di conforto a chi si preparava a passare la notte in piazza. Poi, nelle prime ore della mattina, era stato annunciato un accordo per una tregua tra attivisti e polizia, grazie all’intervento dell’Imam della grande moschea che si affaccia sulla piazza della protesta. Ma la tregua, in realtà, è stata solo apparente perché la polizia poco dopo è intervenuta pesantemente sulla folla. Un appello alla calma è stato lanciato anche dal Segretario generale della Lega araba, Nabil al-Arabi, che ha espresso preoccupazione per l’evolvere della situazione e ha chiesto «la più grande moderazione possibile, nel quadro della libertà di espressione e dei diritti alle manifestazioni pacifiche». Intanto, i manifestanti continuano a sfidare la sanguinosa repressione dei militari al potere: per oggi, infatti, è stata convocata un’altra grande protesta di massa in piazza Tahrir per chiedere le dimissioni della giunta guidata dal maresciallo Tantawi e la formazione di una governo di «salvezza nazionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

In alto, gli scontri tra polizia e manifestanti in piazza Tahrir, al Cairo. Sotto un ragazzino lancia una pietra. A destra, un ferito viene soccorso REUTERS

che ha anche assolto tre avvocati da accuse minori — ha parlato zio Michele. È uscito di prigione il 30 maggio, però continua ad accusarsi del delitto: «Me l’aspettavo ma sono io il colpevole, lo dirò fino alla fine. Questa è la verità, io non cambio versione. Sapevo che sarebbe finita così e che sarebbero rimaste in carcere. Mi sento in colpa». Misseri, che era in aula a Taranto, ha aggiunto: «Non sono riuscito a parlare con Sa-

«

Me l’aspettavo, ma il colpevole sono io e lo dirò fino alla fine: è questa la verità MICHELE MISSERI LIBERO DAL 30 MAGGIO

Cosima Serrano, 56 anni ANSA CARLO ANGIONI

Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri saranno processate dalla Corte d’assise di Taranto con l’accusa di aver ucciso Sarah Scazzi, assassinata ad Avetrana il 26 agosto di un anno fa. Il gup del tribunale pugliese, Pompeo Carriere, ieri mattina ha rinviato a giudizio le due donne, che sono in carcere e dovranno rispondere di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, e altre sette persone, compresi Miche-

Sabrina Misseri, 23 anni ANSA

le Misseri, il fratello Carmine e il nipote Cosimo Cosma, accusati invece di soppressione di cadavere. La prima udienza del processo sarà il 10 gennaio. Le reazioni «Siamo soddisfatti,

è emerso che Sabrina e Cosima non dicono la verità e ora bisognerà capire perché non dicono la verità — ha detto Nicodemo Gentile, difensore della famiglia Scazzi —: siamo sempre convinti che quello di Sarah è un omicidio domestico e che tutti e tre i protagonisti sanno realmente quello che è successo». Della decisione del gup —

A

brina e Cosima. Sabrina stava più nera di come è. Non ci siamo nemmeno guardati negli occhi». «Confidiamo nei giudici della Corte d’assise — ha detto invece l’avvocato di Cosima, Franco De Jaco —: il gup ha le mani legate e ovviamente non si assume la responsabilità di prosciogliere. Qui le prove non sono state verificate, ma nel processo verificheremo prova per prova, documento per documento, dichiarazione per dichiarazione, intercettazione per intercettazione. Vedremo alla fine il risultato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PM DI BERGAMO

Yara, niente svolta «Non c’è il dna dell’assassino»

La soluzione non è così vicina come sembrava. Il pm di Bergamo Letizia Ruggeri, che coordina le indagini sul delitto di Yara Gambirasio (nella foto Ansa), la 13enne scomparsa a Brembate Sopra (Bg) il 26 novembre 2010 e trovata morta 3 mesi dopo, ha smentito che il cer chio delle indagini si sia ris tretto a 10 persone: «L’infor mazione non è esatta, non abbiamo dna compatibili con quello dell’assassino. Abbiamo trovato alcuni più somiglianti, altri meno», ha detto la pm. Nessuna svolta e altro lavoro: «I prelievi di dna continuano, ne serviranno qualche altro migliaio, ora siamo a diecimila, per la maggior parte di persone della Bergamasca. È più probabile che si tratti di una persona della zona, ma non escludiamo nulla».

tibetani, tra cui due donne, che si sono suicidati nella provincia di Sichuan (sud ovest della Cina) per protestare contro Pechino. Nei giorni scorsi il Dalai Lama, il leader tibetano che vive in esilio in India, ha espresso la sua contrarietà a questo tipo di pratiche di protesta.

A ROMA IL FERITO IN GRAVI CONDIZIONI

POLITICA EUROPEA

S In Belgio se ne va il leader designato Il primo ministro belga designato, il socialista Elio Di Rupo, ha presentato le dimissioni al re Alberto II: i sei partiti che stanno negoziando la formazione del nuovo esecutivo non hanno trovato l’accordo sul bilancio per il 2012. Il Paese è senza governo da 528 giorni

S

A TARANTO I DIFENSORI DELLA FAMIGLIA DI SARAH: «È UN DELITTO DOMESTICO»

L’omicidio Scazzi: Cosima e Sabrina saranno processate

video shock (nella foto) messo su Internet da Free Tibet, la Ong che cerca di denunciare il fenomeno delle autoimmolazioni di religio si. Nel filmato — che risale allo scorso 3 novembre — si vedono poi i monaci che si riuniscono per i funerali della donna. Da marzo di quest’anno sono undici i monaci

In Spagna Rajoy ha vinto col 44,6% Il Partito popolare spagnolo di Mariano Rajoy ha vinto le elezioni con il 44,6% dei voti: il centrodestra ha 186 posti in Parlamento; i socialisti 110, il peggior risultato di sempre. Rajoy ha quindi la maggioranza assoluta: «Disoccupazione e deficit i nostri nemici»

Rilievi dei carabinieri sul luogo dell’investimento ANSA

Lite per una donna Uno investe l’altro e si dà alla fuga Sembrava una riedizione del fattaccio di Cremona: una lite per questioni di parcheggio e l’automobilista (un imprenditore 72enne) che travolge il rivale. Ma dietro l’investimento avvenuto ieri a Roma, c’è di più. Investitore e investito, in questo caso, si conoscevano già e hanno litigato per motivi passionali. A questa conclusione si è arrivati, dopo aver indagato per l’intera giornata, ma veniamo ai fatti. Zona Ardeatina, intorno alle 10 di mattina, due uomini cominciano a parlare, prima pacatamente poi con toni più accesi, via-via fino alle botte vere e proprie e a quando uno dei due è salito su una Punto grigia, ha investito l’altro ed è scappato, lasciandolo a terra. Telecamere L’uomo ferito, un 41enne di Roma, è

stato trasportato all’ospedale San Camillo in gravi condizioni: traumi vari e fratture alle gambe. Sul luogo dell’incidente, però, poco dopo è arrivata una donna che avrebbe confermato una sua passata relazione con la vittima. La discussione potrebbe essere nata per questioni passionali, ma pur favorendo questa pista, i carabinieri che indagano non escludono altre ipotesi sul movente. Alcune telecamere di sorveglianza hanno filmato le fasi della lite e si potrebbe presto arrivare all’identificazione dell’assalitore.

Diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA DI FIAMMA SATTA

)

L’orrore ha inizio se manca la civilità Uno dei film del momento è «Scialla!», una commedia divertente e intelligente di Francesco Bruni, con Fabrizio Bentivoglio e Filippo Scicchitano nei panni di un padre e di un figlio e Barbara Bobulova nei panni di una ex pornostar. «Scialla!» nel gergo giovanile significa stai sereno, stai tranquillo, l’equivalente dell’inglese «take it easy», e l’idea di prendere la vita con una certa «sciallanza» per non farci sopraffare dallo stress non è davvero male, anche se ci sono momenti in cui si può star tutto tranne che tranquilli e sereni. Filippo Scicchitano è diventato il più giovane «Indignato speciale» del mio blog e nella sua testimonianza ha fatto particolare riferimento ai pestaggi nelle carceri, di cui quello subito da Stefano Cucchi non è che l’episodio più eclatante. Di fronte a temi così gravi le mie arrabbiature nei confronti di chi occupa indebitamente i parcheggi destinati agli invalidi mi sembrano, a volte, poca cosa. Invece, la tragedia di Cremona, dove un uomo è stato ucciso per aver protestato contro chi aveva occupato la concessione riservata alla compagna invalida, rappresenta per me la conferma che il male e l’orrore cominciano anche da lì: dalla mancata osservanza di una basilare regola di civiltà e di rispetto del prossimo. seguite Fiamma Satta sul blog http://diversamente aff abile.it


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ALTRI MONDI

Mina aliena, misteriosa e talent scout Torna la signora della musica con 10 inediti firmati da Negramaro, Faletti e persino un ottico friulano

rimesso il vestito buono. A 71 anni non è mai da sola, anzi a farle compagnia nel disco ci sono diversi autori al lavoro per lei. Da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (che firma due brani, Brucio di te ed E così sia) a Piero Cassano dei Matia Bazar, da Giorgio Faletti ad Andrea Mingardi. E c’è pure il 25enne nipote Axel Pani che in due pezzi (Fly away e Only the song) fa cantare la nonna in inglese. In Ainda bem della collega cantautrice brasiliana Marisa Monte subentra sensuale l’accento portoghese. Mina indossa ogni volta un abito diverso e, a sentirla, ha davvero l’aria di un’aliena: l’illustratore Gianni Ronco l’ha ritratta così in copertina, sinuosa e inquietante come venisse da un altro pianeta. Su questo è d’accordo anche il figlio-produttore Massimiliano Pani, che ha contribuito alle tastiere e ai cori: «Mia madre è la più matta di tutti, qui c’è la grande cantante e la follia vera perché

Il figlio-produttore; «Nel disco c’è una grande cantante e la vera follia di mia mamma» FILIPPO CONTICELLO

Inafferrabile e misteriosa, poche cose si sanno adesso di lei: una è che passa il tempo con le cuffie sulle orecchie. Mina ogni anno deve fare lo slalom tra 5 mila canzoni che le piovono sulla scrivania da ogni angolo del mondo: le ascolta senza pregiudizi e le più intense riesce pure a cucirle addosso. Dal lavoro di cesello è nato il suo terzo disco di

inediti in 25 mesi. Esce oggi Piccolino e il titolo non è un giudizio di valore: la voce di Mina si espande in 10 nuove canzoni (14 nella versione deluxe del disco). A tratti è malinconica e dolente, a volte esplode e cambia colore, diventa blues e poi sale più su fino a picchi rock. Caleidoscopio Dopo Facile, nel-

l’ottobre del 2009, e Caramella nel maggio del 2010, la signora Mina Anna Mazzini ha

Mina in versione «aliena»: è l’immagine scelta per la copertina di «Piccolino», l’album che esce oggi

prendersi in giro è un colpo di genio». Si riferisce a Dottor Roberto, pezzo-sketch che chiude il caleidoscopio nella versione deluxe: Mina lascia la scena a una voce maschile e gli fa solo da spalla, con poche parole e vocalizzi sparsi. Ma, allora, chi è quel tipo che recita? Stefano Gislon, ottico di Aviano del Friuli, sconosciuto: uno dei 5 mila che ogni anno la costringono a passare il tempo con le cuffie sulle orecchie.

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DANDINI A LA7

SU RAI 1 E IN ONDA VA PURE IL GRANDE FRATELLO

Fenomeno Fiorello Coldplay superstar

La band illumina lo show. La Fenech S «parla» a Sarkozy: Spettacolo il sabato «Occhio a Monti...» da gennaio Serena Dandini passa ufficialmente a La7. Da gennaio condurrà un nuovo show il sabato dalle 21.30 mezzanotte e due brevi appuntamenti, dalle 19.30 circa, che anticiperanno l’edizione serale del tg di sabato e domenica. «Mi dispiace per la Rai — ha scritto su Twitter —, ma non c’è stato verso e a La7 mi hanno accolta a braccia aperte. Come con gli amori, se non ti amano è inutile insistere»

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Sullo sfondo c’era Roma antica, ricostruita negli «studios» di Cinecittà. E in primo piano l’energia dei Coldplay. Ieri sera la band inglese è stata superospite della seconda puntata di ilpiùgrande spettacolodopoilweekend, lo show di Fiorello su Rai 1. Hanno cantato Paradise, romantica ballata rock, estratto dell’ultimo album, Mylo Xyloto. L’esibizione poco prima delle 22, ma alle 20.20 già un live di riscaldamento davanti a 500 fortunati nello stesso scenario suggestivo. Poi, dopo la musica, via di corsa a due passi da lì, dentro allo studio 5 e in mezzo al pubblico di Fiorello. Immancabile lo scambio delle giacche tra il cantante, Chris Martin, e lo showman siciliano.

Pochi minuti sul palco e pure un duetto improvvisato sulle note della classica Fix You col direttore d’orchestra Enrico Cremonesi. Per ripetere il boom della prima puntata (quasi 10 milioni di spettatori), Fiorello ha scommesso sulla musica ma non solo su quella. Ha aperto la puntata Michael Bublé, in Italia per promuovere il nuovo album Christmas, Caparezza è stato interrogato in stile X Factor, mentre Edwige Fenech ha tradotto in francese un messaggio a Sarkozy: «Occhio a Monti: non rida quando lo incontra, non è Berlusconi...». In mezzo, un collegamento con Canale 5: per 5 secondi le immagini del GF12 sono finite su Rai 1. Insomma, altra energia, in attesa dell’auditel. Intanto, una prima risposta a Fiorello è già arrivata sull’amato Twitter. I Coldplay hanno mantenuto la promessa fatta sul palco e twittato: «Appena finito lo show di Fiorello a Roma, fantastico!».

Fiorello e i Coldplay ieri sul palco dello Studio 5 di Cinecittà ANSA

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MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE

DI ANTONIO CAPITANI 24/8 - 22/9

Vergine 6

23/9 - 22/10

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Bilancia 8

Ariete 6

Toro 7

Gemelli 7-

Cancro 5,5

Leone 7

IL MIGLIORE La Luna lancia un assist superbo a lavoro, viaggi, studi. Sport e movimento fisico (anche fornicatorio) riducono panza e spaventi allo specchio. Uau.

Mediate, ascoltate, non tiranneggiate: eviterete di perder punti e di vomitare simpaticamente il fegato. Il lavoro pesa, il sex è in tracce.

Scoprirete (o avrete la conferma) di avere parecchie cose in comune con lo staff di lavoro. La cooperazione vince, il sudombelico pure.

C’è un crescendo di creatività, di risultati e di progetti vincenti. Ma dovrete farvi un sedere come un opificio. Caos amorososuino: occhio.

Non fate gli sfigopedanti né sul lavoro, né in famiglia, né nei rapporti privati. E siate concentrati. Mucha indolenza, anche fornicatoria.

I vostri exploit possono essere eccellenti. In ogni ambito. E anche in zona Cesarini. Ma non prendete scorciatoie. Replay suini muy briosi.

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Scorpione 6-

Sagittario 7-

Capricorno 6

Acquario 7,5

Pesci 6,5

Uno Scorpione in crisi da sfigonoia è peggio d’una colica. Lo dimostrerete oggi, forse. Perché vi sentirete demotivati. State su e producete.

Marte vi fa fumare gli zebedei come un milione di turchi. Ma tutto è superabile. E progetti e aspettative si realizzano. Ormone skizzatino.

Potreste avvertire un po’ di sfigoabbattimento. E scarsa voglia di lavorare. Però le buone occasioni arrivano. Anche suine. Non sprecatele.

Potete ottenere parecchio nel lavoro. E stringere contatti, seminare, guidati da un istinto quasi magico. Sudombelico prodigioso.

I nervi ostacolano un cicinìn il lavoro, ma il denaro conforta e le spese sono azzeccate. C’è anche un po’ di voracità suina, più del solito.

ZLATAN IBRAHIMOVIC

Finanze e lavoro procurano brividi. Di terrore. Ma state su e fornite di carburante ottimistico i vostri progetti. Sudombelico irruentino.

L’attaccante del Milan e della Svezia è nato a Malmö il 3 ottobre 1981. Ha giocato pure con Malmö, Ajax, Juve, Inter e Barça

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO 6.45 7.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 23.20 0.55 1.25 1.30 1.35

UNOMATTINA TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TG 1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1 L' EREDITÀ TG 1 QUI RADIO LONDRA SOLITI IGNOTI TUTTI PAZZI PER AMORE 3 PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA QUI RADIO LONDRA SOTTOVOCE

RAIDUE

RAITRE

CARTONI ANIMATI ART ATTACK TG2PUNTO.IT NON SOLO SOLDI TG2 SÌ, VIAGGIARE I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO ITALIA SUL DUE TELEFILM TG 2 TELEFILM LOTTO TG2 AFTER THE SUNSET Film 22.45 COLD CASE 23.25 TG 2 23.40 RAI 150 ANNI 0.40 SBARRE 1.20 TG PARLAMENTO

8.00 9.50 10.00 12.00 12.45 13.10 14.00 15.05

7.15 9.10 10.00 10.30 10.35 11.00 13.00 14.00 16.10 17.50 18.45 20.25 20.30 21.05

15.50 20.00 20.20 20.35 21.05 23.15 0.00 1.05

CANALE 5

AGORÀ DIECI MINUTI DI... LA STORIA SIAMO NOI TG3 LE STORIE LA STRADA PER LA... TG3 IL RICHIAMO DELLA FORESTA GEO & GEO - TG3 LA CRISI. IN 1/2 H BLOB UN POSTO AL SOLE BALLARÒ Attualità RAI SPORT 90° MINUTO CHAMPIONS TG3 LINEA NOTTE GAP DRITTI AL LAVORO

8.00 8.40 8.50 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 1.28 1.30 2.00 2.39

RETE 4

ITALIA 1

TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA BACIATI DALL'AMORE Fiction MATRIX CIAK SPECIALE TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA CIAK SPECIALE

7.00 8.50 10.35 12.25 13.00 13.40 15.00 17.45 18.30 19.25 20.20 21.10 23.35 1.45 2.35 2.40

CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA GREY'S ANATOMY STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM DRAGON BALL STUDIO APERTO DR HOUSE C.S.I. - SCENA DEL CRIMINE LA GUERRA DEI MONDI Film MISSION TO MARS POKER1MANIA CIAK SPECIALE STUDIO APERTO LA GIORNATA

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Ieri ALGHERO

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AOSTA

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Il sole oggi MILANO

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REGGIO CALABRIA

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TRIESTE

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VENEZIA

1

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Donne 4x5km. Da Beitostolen, Norvegia

18.15 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO

20.00 BOXE: USA SUPER FIGHTS 21.00 BOXE: PROKSA SYLVESTER

Uomini 4x5km. Da Beitostolen, Norvegia

Giulia Salvi e Andrea Rock intervistano i Nickelback (nella foto) che presentano l’album «Here and now»

Pesi Medi Titolo Europeo vacante. Dalla Germania.

Domani

Dopodomani

Sull'Italia insulare, al Sud e al Centro nuovamente varie nuvole e rovesci o temporali si alterneranno a zone di sereno. Al Nord cielo sereno o poco nuvoloso, eccetto locali piogge in Emilia-Romagna e qualche foschia, nebbia o nube bassa.

Al Nord ancora sole sulle Alpi, altrove poco nuvoloso con ritorno di qualche nebbia in pianura. Sull'Italia centrale, meridionale e insulare tempo variabile e a tratti instabile, con precipitazioni soprattutto sulle regioni adriatiche.

12

10 14

5 12

13

Mossi

18.00 Virgin Generation

Ancona

Firenze

1

Neve

Virgin Radio

17.30 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO

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22

Libero uomini. Da Parigi, Francia

Bologna Genova

L'AQUILA

13

13.00 Rmc in the music

3 10

GENOVA

PALERMO

Rmc

Uomini 4x10km. Da Beitostolen, Norvegia

10.30 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO

Al Nord sole sulle Alpi, mentre altrove meno nebbie ma più nuvolosità e alcune piogge. L'Italia centrale, meridionale e insulare invece sarà interessata da molte nuvole e vari rovesci o Trieste temporali, qualche locale schiarita solo a tratti.

Molto forti

Calmi

01.15 CALCIO: BAYERN MONACO VILLARREAL

Oggi

Aosta

12.30 PATTINAGGIO ARTISTICO: GRAND PRIX

Champions League

EUROSPORT

02.00 RUGBY: BENETTON TREVISO OSPREYS

Coperto

Temporali

22.45 CALCIO: NAPOLI MANCHESTER CITY

Ficarra e Picone (nella foto) ospiti di Tony e Ross: presentano il film «Anche se è amore non si vede»

Dal Principato di Monaco Patty Farchetto (nella fo to) si collega con le capita li internazionali della moda

Uomini 4x10km. Da Beitostolen, Norvegia

Premier League

Da Londra

Serie A

Forti

MARI

09.30 TENNIS: MASTERS ATP Da Londra 14.00 CALCIO: SWANSEA MANCHESTER UNITED

10.00 105 Friends

11.30 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO

Champions League

23.45 TENNIS: MASTERS ATP

Rovesci

Pioggia

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OMNIBUS TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA S.O.S. TATA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 ACHTUNG! BANDITI! ATLANTIDE JAG G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO S.O.S. TATA Reality 23.10 SOLDI RUBATI 0.10 TG LA7 0.20 (AH)IPIROSO 1.15 PROSSIMA FERMATA 1.30 G’ DAY (R) 7.00 7.30 9.40 10.35 11.25 12.25 13.30 14.05 16.15 17.30 19.20 20.00 20.30 21.10

Da Londra

09.45 CALCIO: CATANIA - CHIEVO

Serie A1 femminile Rai Sport 1

A CURA DI

TENNIS: MASTERS ATP

17.15

Serie A

Coppa del Mondo maschile. Da Kagoshima, Giappone Sky Sport 2 e Sky Mondiale

GazzaMeteo

Nuvolo

Da Londra Sky Sport 2

15.00 MASTERS ATP

20.45 OTELUL GALATI BASILEA

Champions League Sky Calcio 4 e MP Calcio 3

Legenda

13.15 MASTERS ATP

Champions League. Sky Calcio 6

20.45 BAYERN MONACO VILLARREAL Champions League Sky Sport 3 e MP Calcio 2

10.00 CALCIO: SIENA ATALANTA Serie A 10.15 CALCIO: BOLOGNA CESENA Serie A 10.30 CALCIO: ROMA - LECCE

TENNIS

Champions League. Sky Calcio 5

Radio 105

LA 7

L’Aquila 6 12

Campobasso

Bari

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Napoli

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Potenza

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Cagliari

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Catanzaro

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13 14

Palermo

Reggio Calabria 16 17

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Catania 17 19

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Tramonta

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

TERZO TEMPO GazzaFocus

LETTERE

La 19enne saudita dagli occhi verdi sta per rompere un tabù olimpico

Dalma, la rivoluzione delle donne arabe L’amazzone Malhas potrebbe essere a Londra la prima donna dell’Arabia Saudita a gareggiare ai Giochi

LA PRINCIPESSA

Haya di Giordania olimpica nel 2000 e ora leader Fei

TempiSupplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it

Ma perché Moratti compra solo a gennaio? Signor Cerruti, ho letto nei giorni scorsi l'intervista a Moratti, in cui spiegava che a gennaio l'Inter si «darà una mossa» acquistando anche un top player. Ma siamo sicuri che possa spendere 30-40 milioni per un giocatore quando per Sanchez si ritirò a 28 milioni circa? Ci sono giocatori che costano la metà sui quali si potrebbe fare affidamento (Montolivo, Giovinco...) e comunque perché si aspetta il momento in cui le cose vanno male quando nei precedenti mercati estivi si è rimasti fermi? Nicola Marchiori, Saone (TN)

Difficile darle torto. L'Inter un anno fa è corsa ai ripari troppo tardi, quando il Milan era già in fuga e la situazione sta per ripetersi. In ogni caso meglio tardi che mai, perché Ranieri è un ottimo allenatore ma non può fare miracoli da solo, senza Eto'o, senza Sneijder più in infermeria che in campo, con tanti giovani di belle speranze come Coutinho, e tanti senatori con più passato che futuro. Non c'è bisogno di spendere tanto. L'importante è spendere bene, o magari non spendere affatto sfruttando la possibilità dei prestiti tanto di moda. O meglio ancora cercando di valorizzare i prodotti del settore giovanile, come Caldirola titolare nella Under 21, ma mai impiegato in prima squadra.

GIANNI MERLO

Dalma Rushdi Malhas, diciannovenne saudita dai profondi occhi verdi, potrebbe essere la prima donna a rappresentare l’Arabia Saudita ai Giochi Olimpici nell’equitazione il prossimo anno a Londra. Se l’ipotesi si avvererà, sarà il segnale di una piccola rivoluzione. Anche questo, sotto certi aspetti, è un frutto di quella che viene chiamata la primavera araba. Il regno saudita è il più conservatore. Le sue donne devono seguire un codice di comportamento severissimo, la tonaca nera e il velo sono di rigore e sono sottoposte a quella che potremmo definire una schiavitù intellettuale, ma i tempi sono maturi per un progressivo e radicale cambiamento. Poco tempo fa è stato loro riconosciuto il diritto di votare, ma cominceranno solo nel 2015, però intanto sperano di ottenere presto il permesso di guidare l’auto e questa sarà una libertà non da poco.

Come rilanciare la Coppa Italia Un’altra donna araba ha lasciato il segno negli sport equestri. E’ la principessa Haya di Giordania (39 anni, foto sopra), figlia di Re Hussein e amazzone di ottimo livello. Ha partecipato nel salto ostacoli ai Giochi di Sidney 2000 e si è qualificata per Atene 2004, senza disputarli. Dal 2006 è presidente della Fei, la federazione equestre internazionale.

La 19enne saudita Dalma Rushdi Malhas in una gara di salto ostacoli

NEL GALOPPO

Salima è stata la prima fantina

si sono già adeguati, seguendo l’esempio del Qatar, dove l’apertura è iniziata all’alba del nuovo Millennio, e adesso tocca al re saudita Abdullah bin Abdul Aziz fare alcuni passi verso la modernizzazione nel suo Paese. Ci sono colleghe giornaliste sportive a Riad e Jedda, ma hanno ancora un limitato campo d’azione.

Precedente Dalma lo scorso an-

La mamma Delma ha potuto

no aveva partecipato ai primi Youth Olympic Games a Singapore, meritando il bronzo nell’equitazione, esattamente nel salto ostacoli individuale. La sua partecipazione però era stata anomala, in quanto a titolo individuale e non come membro della delegazione ufficiale saudita. Il Comitato Olimpico Internazionale aveva voluto forzare la mano per costringere i dirigenti dell’Arabia Saudita a cambiare indirizzo, perché il loro comportamento viola uno dei principi fondamentali della Carta Olimpica, che prevede la partecipazione dei due sessi e non di delegazioni solo maschili.

partecipare alla grande manifestazione giovanile perché vive in Francia, dove la sua famiglia si è trasferita da qualche anno. Sua madre, Arwa Mutabagani, nel 2008 era andata a Hong Kong, dove si svolgevano le gare equestri dei Giochi di Pechino. Era in tribuna, ma anche lei non faceva parte della delegazione ufficiale saudita. Quell’esperienza però l’ha convinta che per sua figlia la strada poteva essere aperta, così l’ha spinta verso di Giochi di Singapore e quella scelta può avere cambiato veramente il corso della storia delle donne saudite nello sport. Alcuni colleghi di Riad assicurano che il Comitato Olimpico sta valutando l’apertura, e pro-

Le donne a cavallo stanno facendo breccia nell’universo dello sport arabo. La pioniera in tal senso è Salima Al Taleii (foto), che nel marzo del 2006, a 25 anni, diventò all’ippodromo di Abu Dhabi, la prima donna fantino del mondo arabo. Salima è nata in Oman e prima di darsi all’ippica (ha effettuato degli importanti stage in Australia e Inghilterra) praticava l’atletica, esattamente i 100 metri piani. La prima vittoria di Salima nel settembre 2007.

Il Golfo Nel Golfo gli altri Paesi

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babilmente all’inizio verrà presa in considerazione la partecipazione di donne in sport come l’equitazione, il tiro con l’arco, il tiro a segno, dove possono avere sempre il corpo e il capo coperto. La prima Nel mondo arabo era

stata Nawal El Moutawakel, marocchina, a vincere la prima medaglia d’oro, nel 1984 a Los Angeles, per l’Africa e per una donna musulmana nei 400 metri ostacoli. Il suo successo ha cambiato molte cose. Lei è diventata anche ministro dello sport nel suo Paese e ogni anno organizza una corsa su strada di 10 km a cui partecipano quasi 20.000 donne. Così è riuscita ad abbattere molti tabù. E’ necessario coraggio all’inizio, come quello che ha dimostrato Delma, che a Singapore però non aveva voluto parlare dei suoi rapporti con il suo Paese natale, perché considerava l’argomento troppo delicato. Ora dobbiamo solo aspettare, ma ormai è stata fatta una breccia nel muro di cinta del regno, che tiene ancora le donne in una condizione che è fuori dal tempo.

Per rilanciare la Coppa Italia, faccio due proposte: 1) va in Champions chi la vince, non chi arriva in finale e vi accede perché l'altra finalista è già qualificata grazie alla posizione ottenuta in campionato; 2) la vincitrice fa uno spareggio con la terza in campionato. Davide Aiello, Pavia

La seconda proposta mi convince più della prima, già scartata dalle grandi società che temono di vedersi soffiare da una provinciale la partecipazione alla Champions, guadagnata con il secondo o terzo posto. Ma il vero problema è la mentalità del nostro ambiente, perché il discorso riguarda anche il pubblico. In Inghilterra ci sono due coppe nazionali e tutti i club (e i tifosi) vorrebbero vincerle, mentre da noi la Coppa Italia è il contentino per le riserve. Salvo riscoprirne l'importanza in finale, perché bene o male due squadre in finale arrivano sempre.

Campi italiani: una vergogna Non capisco come l’Aic non intervenga per protestare contro il campo di San Siro che assomiglia molto a un campo di pattinaggio piuttosto che a un campo di calcio. Ma anche altri campi (mi vengono in mente quelli di Genova e Verona) non sono in condizioni migliori. Senza voler prendere l'esempio scontato degli inglesi mi sembra che una forte presa di posizione dell'associazione calciatori

non guasterebbe. Non capisco come si spendano tutti quei soldi per acquistare i giocatori e non si pensi neanche un po’ allo spettacolo. La soluzione potrebbe essere campi sintetici per tutti. Giorgio Sar, Arborea (OR)

Si parla tanto degli stadi nuovi, ma poco dei terreni in pessime condizioni quasi ovunque. I primi a lamentarsi, proponendo idee concrete, dovrebbero essere i giocatori, che rischiano di farsi male. E il discorso va allargato, per il periodo invernale, alle condizioni climatiche: le gare alle 20.45 tra dicembre e febbraio, specialmente al Nord, non fanno bene nè ai giocatori nè ai tifosi, anche se in tutti gli stadi ci fosse l'erba sintetica, felicemente sperimentata a Novara e Cesena.

In memoria di Martiradonna Se ne è andato un pezzo del Cagliari tricolore del 1970. Martiradonna è stato un esempio di dedizione e attaccamento alla maglia, valori che i giovani calciatori di oggi non sanno nemmeno più che cosa significhino. Ciao grande Mario. Antonio Bernasconi, Maccagno (VA)

La commozione di Riva, presente al funerale, riassume il dolore di una squadra già entrata nella leggenda. E se quel Cagliari, dopo 41 anni, ha ancora il record della difesa meno battuta del campionato italiano, con appena 11 gol subiti, il merito è anche di Martiradonna, indimenticabile numero 2 che anticipava gli avversari più pericolosi.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011


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