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www.gazzetta.it sabato 26 novembre 2011 1,50 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

3 Carlos Tevez, 27 anni.

numero 279 anno 115 ­ N Numero Anno

SCONTRO TOTALE COL MILAN

Attaccante del Manchester City. In Inghilterra ha giocato pure con West Ham e United

TEVEZ SORPASSO JUVE

I BIANCONERI OFFRONO 4 MILIONI FINO A GIUGNO PIU’ ALTRI 27 PER 3 ANNI MA IL MANAGER DICE: «I ROSSONERI SONO LA PRIMA SCELTA»

L’ANTICIPO SESTA VITTORIA (2­0) IN CASA

Di Natale rullo come l’Udinese La Roma stesa Nel finale rete gioiello del capocannoniere e bis di Isla: i friulani in vetta da soli CATAPANO, CECERE, CECCHINI, VELLUZZI ALLE PAGG. 8­9

3 Totò Di Natale, 34 anni. In campionato 9 gol FOTOPRESS L’ALTRO CONFRONTO OGGI ORE 20.45

Denis contro Cavani In Atalanta­Napoli duello dei re del gol MALFITANO, MACONI PAGINE 12­13

CONDO’, LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 2 E 3

IL CASO INFORTUNI A RIPETIZIONE

Inter, ancora guai Si blocca Lucio Decimo k.o. in 2 mesi DALLA VITE A PAGINA 15

Serie A / 13“

Stasera la partitissima con la Lazio Per Conte comincia un ciclo verità CIERI, GRAZIANO, SCHIANCHI E STOPPINI DA PAGINA 4 A PAGINA 7

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

Per Milito spunta la Juventus: a Toni, Iaquinta e Amauri manca il quarto per lo scopone.

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PALLAVOLO COPPA DEL MONDO IN GIAPPONE

LUTTO FIRMA DEL CICLISMO

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

PRIMO PIANO MERCATO CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it MILANO

Una mail all’ora di colazione firma il clamoroso rilancio bianconero per Carlitos Tevez. E lo scontro con il Milan diventa esplicito. Lacerante. Non basta l’appuntamento già fissato, da corso Galileo Ferraris si premurano di far leggere all’agente dell’argentino l’offerta economica per il sorprendente sorpasso ai rossoneri. Un ricco biglietto da visita per invogliare l’argentino e il suo entourage in vista del faccia a faccia in programma a Torino in giornata. Kia Joorabchian quasi non crede ai suoi occhi quando sul suo Blackberry spunta una preziosissima scaletta per il suo assistito: 4 milioni di euro netti da gennaio a giugno. E per il triennio successivo, in caso di riscatto, la Juve s’impegna a pagargli 9 milioni netti a stagione più i premi. Vale a dire quanto l’Apache guadagna ora al City con l’aggiunta di un anno. Il rinvio L’accelerazione bianconera, per paradosso, imbarazza l’agente anglo-iraniano che giovedì ha incontrato l’a.d. rossonero Adriano Galliani in via Turati: due ore all’insegna della cordialità e dell’ottimismo. Così il rappresentante di Tevez si sente impegnato con il club rossonero e non se la sente d’approfondire subito l’argomento con Beppe Marotta e i suoi collaboratori. Allora sceglie di prendersi una pausa di riflessione e di rinviare l’incontro con il management juventino alla prossima settimana.

Tevez, sorpasso J Contropiede bianconero con una super offerta Scontro con il Milan Agnelli & C. mettono sul piatto 4 milioni sino a giugno, più 27 per il triennio successivo Incontro-bis A quel punto si consulta con l’intermediario russo Vlado Lenic e l’agente Fifa Giuseppe Riso per concordare le mosse più immediate con il Milan. E il briefing si chiude con la decisione di tornare da Galliani per informarlo dell’ufficiale ingresso in scena dei concorrenti torinesi. La linea di Tevez sinora è stata chiara: semaforo verde al Milan, anche a costo di qualche rinuncia economica. Ma il pressing del club di Agnelli cambia le carte in tavola. E il suo manager ha l’obbligo di riaggiornare tutti i dati della trattativa. Ma non subito. Ragion per cui il nuovo incontro con Galliani, all’incirca di

un’ora, si chiude con un nuovo appuntamento. A breve. Ovviamente per soppesare meglio tutti gli aspetti della vicenda. E in serata prende l’aereo per Londra. A stretto giro dovrà riferire al City sugli sviluppi del suo blitz italiano. Ma a questo punto la trattativa con la società dello sceicco Mansour passa in secondo piano. Per ora i riflettori restano su Carlitos. E sulla sua scelta tra Juve e Milan.

gesti scomposti, ma il gelo è calato sulla Milano-Torino. Tutto ciò avviene per uno scudetto a cui la Juve tiene in maniera quasi morbosa. Del resto l’Apache non potrà essere impiegato in Champions League. Invece può fare la differenza nel nostro campionato. E la Juve, che aveva messo gli occhi su Tevez in estate, non bada a spese per togliere ai rivali più temuti il pezzo pregiato delle liste invernali. Inutile, però, cercare conferme bianconere: «Solo fantasie», sibilano a Torino. Ma gli indizi abbondano.

della società di Berlusconi. Nel giro di 24 ore il Milan deve rivedere i suoi umori sul grande affare di gennaio. All’ottimismo di giovedì segue il nervosismo per un contropiede che manda in crisi un rapporto di buon vicinato che dal ’94 in poi ha portato le due società a collaborare sul versante politico e ad una sorta di patto di non aggressione sul mercato.

L’irritazione Il nuovo scenario ir-

rita non poco il Milan. Il rilancio bianconero, di fatto, obbliga Adriano Galliani ad un rialzo che non è assolutamente nei suoi pensieri. E nelle possibilità

Sfida-scudetto Ma dopo il recente blitz juventino su Montolivo, quello per Tevez in via Turati viene addirittura letto come un agguato. Non c’è da attendersi

2005 Abbiati, gesto di fair play Il Milan, per scusarsi del k.o. di Buffon, cede per un anno Abbiati alla Juve FORTE

2001 Pippo biancorossonero Bandiera della Juve fino al 2001, cambia maglia e passa al Milan FORTE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

la Storia Quanti intrecci di mercato sull’asse Milano-Torino 2011 L’obiettivo Montolivo Il Milan segue Montolivo (scade nel 2012) da tempo. Ora spunta la Juve FORTE

1992 Lentini, oggetto del desiderio Milan e Juve sgomitano per lui: alla fine Berlusconi lo paga 18,5 miliardi LAPRESSE

L’INTERVISTA PARLA KIA JOORABCHIAN

L’agente: «I rossoneri sono la sua prima scelta» «Al momento è per Tevez la soluzione migliore. Vuole la maglia del Milan»

MARCO PASOTTO MILANO

Quando gli viene pronunciata la parola Juve non commenta e si limita a un sorriso a metà tra il furbetto e l’enigmatico. Diverso da quello, solare, che sfoggia nel parlare di Milan. Gatta ci cova? Evidentemente sì ma la missione italiana di Kia Joorabchian, l’agente di Carlos Tevez, per il momento è stata soprattutto milanese. E gli ha lasciato sensazioni molto buone. Saluto notturno Nella notte di

L’agente Kia Joorabchian ROMAPRESS

giovedì, quella seguita alle due ore di colloquio pomeridiane in sede con Galliani e Braida, Joorabchian si è di nuovo incrociato con il numero due di via Turati da «Giannino» dopo aver cenato assieme all’agente Fifa Giuseppe Riso. Un saluto informale di pochi minuti che ha contribuito a stringere ulteriormen-

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HA DETTO

te i rapporti fra le parti. Anche perché prima di lasciare il ristorante, Joorabchian davanti ai taccuini è stato piuttosto chiaro sui desideri del suo assistito. Signor Joorabchian, come procede il dialogo con Galliani?

«E’ stato un dialogo costruttivo, che mi lascia buone sensazioni».

S su Mancini I problemi di Carlos sono con l’allenatore, non col club. Lui con la società ha chiarito. Lo sceicco Mansour non può essere arrabbiato con lui

Ma lei a che titolo ha incontrato il Milan?

«E’ stato il Manchester City ad autorizzarmi a incontrare la dirigenza rossonera». Quali altre squadre sono interessate a Tevez?

«Da questa estate sono arrivate in tutto tre proposte di acquisto: Corinthians, Inter e un’altra italiana (gli viene fatto il nome della Juve: ed ecco spuntare il sorriso sornione, ndr)». Come mai con l’Inter l’affare non è andato in porto?

«Il City ha rifiutato l’offerta».

la situazione si risolva».

E non c’è pericolo che avvenga anche col Milan?

Dunque lo sceicco Mansour non ce l’ha con lui.

«Il Milan al momento per lui è la soluzione migliore, la prima scelta. Carlos vuole la maglia rossonera».

«E come potrebbe? No, non può essere arrabbiato perché la squadra con Tevez è cresciuta molto».

Idee molto chiare, parrebbe.

Il suo assistito guadagna parecchio: lo sa che è un problema grosso?

«Vedete, ovunque è andato Tevez ha vinto. Lo ha fatto col Boca Juniors, col Corinthians, con lo United, e anche col City ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Il Milan è un club vincente, quindi si proseguirebbe su questa scia». In rossonero però dovrà prendere il posto a uno fra Pato e Robinho.

«Carlos al Milan non temerebbe la concorrenza perché giocare con gente come Ibra, Pato e Robinho è solo un piacere e uno stimolo». Una cosa è certa: il City non vede l’ora di risolvere la pratica.

«In realtà il problema è solo con Mancini. Non col club. Carlos con la società ha chiarito, l’unica conseguenza è stata un provvedimento di natura economica (due settimane senza stipendio, ndr). Comunque è ovvio che il City ha interesse affiché

«A mio parere non dovrebbe non dovrebbe costituire una difficoltà visto che tutti i grandi giocatori hanno stipendi alti. Comunque con Galliani non abbiamo affrontato questo aspetto economico». © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 26 NOVEMBRE 2011

uve

il Personaggio L’APACHE

Inganni e cause: Carlitos si diverte a forzare il destino Dal cambio di cognome per liberarsi dalla scuola calcio alla lite per dribblare l’Under 20 e sfidare il Milan. Gli argentini lo amano perché ci mette sempre la faccia

PAOLO CONDO’

Carlos Tevez, 27 anni, in Inghilterra ha giocato anche con il West Ham e lo United AFP

«In questo quartiere c’è abbastanza merda da seppellire tutti i poliziotti della città» dice Paul Newman all’inizio di «Fort Apache, the Bronx», il film sul terribile 41˚ distretto di polizia newyorkese. La definizione colpì moltissimo la povera gente di Ejercito de los Andes, il barrio più pericoloso della provincia di Buenos Aires, che prese a chiamare Fuerte Apache quel pugno di case fatiscenti e vicoli malsani in mano agli spacciatori. Quando il giovane Carlos comincia a farsi strada nel Boca Juniors, rilascian-

riposo di lusso

ADRIANO SEU BUENOS AIRES

Una villa da 15 stanze immersa nel verde e nella tranquillità dell’esclusivo country «Los Cardales», 45 chilometri a nord di Buenos Aires. Senz’altro il posto ideale per combattere lo stress e la depressione in cui è piombato Carlos Tevez, almeno stando al certificato medico inviato al Manchester City per giustificare la fuga in Argentina. L’Apa-

do di conseguenza le prime interviste, battezzarlo l’Apache è il più ovvio degli espedienti giornalistici. Succede poi che un dirigente del club gli proponga un intervento di chirurgia plastica per cancellare i segni delle ustioni di terzo grado che gli devastarono il collo, tenendolo in prognosi riservata, quando ancora non aveva un anno. «Non mi interessa — risponde Carlos —, voglio ricordarmi per sempre da dove vengo». Frase un po’ melodrammatica, perché la scottatura con acqua bollente fu un incidente domestico e non un regolamento di conti, ma che rende l’idea del tipo che siamo abituati a chiamare Carlos Tevez, e inve-

Bacio tra Maradona e Tevez REUTERS

Al dirigente che gli propose di farsi la plastica replicò: «No, mi ricorda le origini» ce sarebbe Carlos Martinez. Forza il destino La leggenda rac-

conta che la sua prima scuola calcio, l’All Boys, resisteva all’idea di liberare il cartellino del promettente ragazzino; Carlos Martinez allora si presentò al Boca assumendo il cognome della madre — Tevez — e l’inganno non trovò resistenza. É una storia che in qualche modo ricorda certi disegni di Hugo Pratt: una volta una zingara lesse la mano al giovane Corto Maltese, avvisandolo di una linea della fortuna molto breve, e lui per tutta risposta se l’allungò incidendo la carne con un coltello. Il parallelo serve a ricordare che la determi-

Un bunker dorato contro lo stress e la depressione che ormai è giunto alla sua conclusione: «In Inghilterra non ci metterò più piede». La sua nuova casa sarà in Italia (Milano o Torino), ma la situazione va gestita con estrema delicatezza, perché il pericolo di multe è in agguato (si vocifera di una richiesta danni intorno ai 20-25 milioni). Silenzio assoluto Ecco perché

Carlitos preferisce mantenere la bocca cucita e resta asserragliato nel suo bunker dorato, costeggiato da un piccolo fiume artificiale e da un campo

La villa di Tevez a Los Cardales, 45 chilometri a nord di Buenos Aires

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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nazione a forzare il destino è una qualità rara, e Tevez la possiede in dosi sorprendenti: non bastasse il dribbling con i cognomi, va raccontato che nel 2003 Carlos è il primo argentino a fare causa alla federazione per evitare una chiamata in nazionale. Si tratta dell’Under 20, che deve giocare il suo Mondiale in contemporanea con la sfida intercontinentale tra Boca e Milan; fra i due impegni Carlos non ha dubbi, si fa beccare dalle tv mentre canticchia «la Seleccion se va a la puta que lo pariò» (non ve la traduciamo, ma non sono parole d’amore), e per risolvere il caso occorre un intervento del Boca. Denuncia ritirata, in cambio Carlos è libero di volare a Tokyo e battere il Milan. Amore e odio Gli argentini amano Tevez perché è dall’età di dieci mesi che ci mette la faccia, e dopo la pentola dell’acqua bollente s’è beccato un sacco di altre scottature. Prendiamo questa fuga da Manchester: quattro anni e 63 gol dopo, viene salutato da fischi che coprono l’intero arco costituzionale, dai tifosi United, ai quali ha portato una Champions, a quelli City, che con i suoi gol hanno rivinto qualcosa (la Fa Cup) 35 anni dopo. Peccato, ma Carlos ha deciso di allungare verso l’Italia la sua linea della fortuna. Da seccatura che era nel 2003, intanto, la Seleccion è diventata col tempo un amore feroce e disperato: all’oro olimpico di Atene sono seguiti due Mondiali disgraziati e la Coppa America della scorsa estate, finita al dischetto con l’Uruguay proprio dopo l’errore di Carlos. Ma chi è cresciuto in un Bronx può mai temere un rigore? © RIPRODUZIONE RISERVATA

da golf sul quale la scorsa settimana si è tolto la soddisfazione di vincere un torneo locale in coppia con il numero uno del golf argentino, Andrés Romero. Fuori forma Contrariamente al

solito, niente scorribande notturne per i boliches di Buenos Aires, né esibizioni canore con la banda musicale «Piola Vago», che lui stesso ha fondato anni fa con amici. Per Carlitos, soltanto la quiete della villa comprata quest’estate, l’affetto delle due figlie Florencia e Katie e dell’ex fidanzata Vanessa Mansilla (con cui si sta riconciliando), e tanto, tanto golf. Ma sarà il caso di tornare presto al lavoro, anche perché – sostiene Infobae – «il fisico di Tevez sembra stia già risentendo della mancanza di allenamento». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SERIE A

E’ L’ORA DELLA

JUVERITA’ Quattro trasferte infernali E il Milan ha un’autostrada Calendario hard per i bianconeri: si comincia in casa Lazio. Cammino più semplice per Allegri e Reja. L’Inter ha le carte per rifarsi sotto

ANDREA SCHIANCHI

Il cammino fino alla verità è lungo 26 giorni. Da oggi alla sosta natalizia, in un intreccio di partite mozzafiato, ci si gioca la faccia: chi ha le carte in regola le metterà in tavola; e chi bluffa, se non è un autentico mago, verrà smascherato. Più delle altre la Juventus viene chiamata in causa: sei partite in calendario, quattro trasferte che fanno paura soltanto a pronunciarle (a cominciare da quella di stasera contro la Lazio). Il primato in classifica dice che il passato della squadra di Conte è stato ottimo, ma adesso, se davvero vuole lo scudetto, che si faccia avanti e dimostri di poter trasformare la speranze dei tifosi in solide realtà. Squadra per squadra, analizziamo il momento tenendo conto del calendario.

UDINESE punti 24 La vittoria contro la Roma ha detto che l’Udinese ha ritrovato il passo. La rosa di Guidolin, tuttavia, non è al livello delle grandi e il calendario non aiuta: due trasferte micidiale contro l’Inter e la Lazio e due sfide batticuore al Friuli contro il Chievo a la Juventus. Il punto a favore di Guidolin è che la sua squadra fuori casa si trova bene, potendo agire in contropiede. Ma è ancora troppo dipendente da Di Natale: 9 dei 15 gol realizzati sono opera di Totò.

JUVENTUS 22 Rispetto alle rivali, i bianconeri hanno da giocare

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GIORNATE ALLA FINE DELL’ANNO

Ma tre big hanno una partita da recuperare

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UDINESE 3,5

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PUNTI 24 Dopo i tre punti di ieri, i friulani ora hanno due big fuori e una in casa, più il Chievo, sempre brutto cliente. Uscirne indenni sarebbe una prova di grandezza per Guidolin e i suoi.

JUVENTUS 3

HJL

PUNTI 22 Esame di fine anno: 4 trasferte infernali, e due gare in casa da non toppare. Calendario compresso, che dirà se Conte (in foto) e i suoi possono tenere la vetta.

LAZIO 2,6 PUNTI 22 Reja si gioca tutto in casa, a partire da oggi. Poi l’altro ostacolo a 4 stelle è l’Udinese mentre il resto è alla portata, compresa la trasferta di Lecce.

Gli ultimi saranno i primi, e vale anche per il campionato. Nel senso che, prima di due settimane abbondanti di pausa natalizia, l’ultimo impegno dell’anno della Serie A (20 e 21 dicembre, si riprende nel weekend dopo l’Epifania) sarà il recupero della prima giornata, quella saltata causa sciopero. Nel frattempo ci sono 5 turni da giocare: il primo è partito ieri sera con Udinese-Roma, ma c’è anche chi sarà costretto agli straordinari. I RECUPERI Ci sono infatti in programma anche i due recuperi dell’undicesima giornata, quando a causa del maltempo furono rinviate due partite. Martedì toccherà a Napoli-Juventus, il 13 dicembre invece si giocherà Genoa-Inter. IL COEFFICIENTE Come calcolare chi ha il calendario più difficile da qui alla fine? Abbiamo dato a ogni impegno delle sette squadre prese in esame un giudizio da uno a quattro, in ordine crescente di difficoltà, e poi abbiamo fatto la media. Ne viene fuori il coefficiente di difficoltà, indicato di fianco al nome della squadra. IN MAIUSCOLO le partite in trasferta.

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SABATO 26 NOVEMBRE 2011

che il Milan ha tre gare in trasferta e due in casa, ma sono tutte relativamente semplici. Allegri deve aver già preparato la calcolatrice: questo è il periodo buono per scattare. D’accordo che si dovrà fare a meno di Sua Maestà Nesta, ma il ritorno di Pato nel gruppo e il peso di Ibrahimovic regalano tranquillità. Una sola insidia, ed è proprio la partita di domani sera a San Siro: il Chievo, soprattutto per una squadra spremuta dallo scontro con il Barcellona, è un cliente tutt’altro che facile.

una gara in più (il recupero contro il Napoli): servono energie fisiche in dosi massicce. A livello tattico la Juve ha un’identità precisa, a livello psicologico sta bene e negli scontri diretti finora ha convinto: vittorie contro Milan e Inter. L’incognita è il fattore trasferta: i bianconeri ne devono affrontare 4 (Lazio, Napoli, Roma, Udinese). Riusciranno a tenere alto il ritmo? Marchisio sostiene che questo è il momento della fuga: con meno ottimismo e più realismo, basterebbe mantenere la vetta dopo questo ciclo di fuoco. Conte ci metterebbe la firma.

LAZIO 22 ROMA 17

Il recente pareggio al San Paolo (senza giocatori-chiave come Dias e Klose) ha dato certezze all’ambiente: per il vertice c’è anche la Lazio. La squadra di Reja ha una difesa organizzata, un buon centrocampo e un attacco che non fa cilecca: lo dicono i 6 gol di Klose. Da qui alla sosta natalizia due sono gli impegni tosti: contro la Juve e contro l’Udinese. Sempre all’Olimpico. Per il resto, gare abbordabili contro Lecce (trasferta), Novara e Chievo (in casa).

Il modello Barcellona è ancora un’utopia per la squadra di Luis Enrique, come testimonia il k.o. di Udine: non basta disporre la squadra come quella di Guardiola per avvicinarsi al mito. Delle quattro partite che mancano, da qui alla sosta, una sola in casa per i giallorossi. E che partita! Contro la Juve. E poi tre trasferte che sono prove del fuoco per una formazione ancora troppo incerta e farfallona nella fase difensiva: Fiorentina, Napoli e Bologna. L’impressione è che questa, per la Roma del nuovo corso, sarà una stagione di transizione.

MILAN 21 Qui fuga ci cova. Eh sì, perché è vero

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MILAN 1,8 PUNTI 21 I presupposti per lo sprint scudetto natalizio ci sono tutti: tre trasferte, vero, ma nessuna big sul cammino e cinque partite abbordabilissime.

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ROMA 3 PUNTI 17 Arrivo in discesa a Bologna, certo, prima però Luis Enrique è atteso da una serie tostissima. E giocarne tre su quattro in trasferta non aiuta.

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NAPOLI 2,7 PUNTI 15 Oggi Bergamo, poi calendario duro ma con un vantaggio: gli scontri difficili ce li ha in casa. E il fattore San Paolo è importante per la squadra di Mazzarri.

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NAPOLI 15 La vittoria in Champions contro il Manchester City ha spianato la strada per la qualificazione europea e, di riflesso, può aiutare nel recupero in campionato. Il prossimo impegno contro il Villarreal cadrà tra Napoli-Lecce e Novara-Napoli: non dovrebbe creare problemi. La squadra di Mazzarri, quindi, dovrà spostare l’obiettivo: dall’Europa all’Italia. Sei gare, di cui quattro al San Paolo, possono dare l’esatta dimensione di un gruppo che, per evidenti limiti di esperienza, finora ha badato soprattutto alla Champions. Lo snodo dell’avventura del Napoli potrebbe essere il recupero di martedì contro la Juve al San Paolo: una vittoria sarebbe benzina per il rilancio.

INTER 11 La grande delusione di questo inizio ha la possibilità di rifarsi sotto. Non di rientrare nella corsa-scudetto, sia ben chiaro, ma perlomeno di agganciare quel treno di squadre che in primavera lotteranno per un piazzamento europeo. Sistemati i conti in Champions League (manca solo la gara casalinga contro il Cska Mosca), si tratta di farli quadrare anche in campionato. La sfida contro l’Udinese, a San Siro, sembra la più complicata del calendario che verrà, anche se non va trascurata la trasferta di domani a Siena: la squadra di Sannino corre, pressa e lotta. E i ragazzi di Ranieri patiscono tantissimo il «movimentismo» degli avversari. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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INTER 2 PUNTI 11 Tornare in alto? Si può. L’unico ostacolo di un certo rilievo è l’Udinese, per il resto Ranieri ha cinque partite ampiamente alla portata.


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SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SERIE A LA SFIDA AL VERTICE

Carica Reja «Vai Lazio, è il bivio decisivo»

Edy Reja, 66 anni AFP

«Noi e la Juve siamo sullo stesso piano: dimostriamolo» Multa di 30 mila euro a Lotito DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)

Stasera o mai più. Questa non è una partita, è «la partita». Il bivio fondamentale della stagione. Da una parte la strada che porta alla gloria, dall’altra un mesto ritorno nell’anonimato. Una verità lampante che Edy Reja non può nascondere: «Per la Lazio questa è la partita-chiave dell’intera annata. Quella che ci darà l’esatta dimensione cui possiamo aspirare. I bianconeri sono insieme col Milan i grandi favoriti per lo scudetto, ma noi possiamo essere la sorpresa del campionato. Io credo che tra noi e la Juve non ci siano grandi differenze, però dovremo dimostrarlo sul campo, fornendo una grande prestazione, cosa che finora all’Olimpico non abbiamo ancora fatto».

timo successo il 2-0 del 6 dicembre 2003). Sugli spalti previsto il pienone: saranno almeno 60 mila gli spettatori. In tribuna ci sarà anche Claudio Lotito, cui ieri la Disciplinare ha inflitto 30 mila euro di multa (e altri 30 mila alla Lazio) per le frasi («sento un tintinnio di manette») pronunciate dopo l’ultimo Lazio-Juve, il 2 maggio scorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Conte, 42 anni LAPRESSE

Conte urla «Juve, hai stupito tutti Avanti così» Pirlo ha ancora male al ginocchio e proverà in mattinata: pronto Pazienza DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO VINOVO (To)

Andrea Pirlo ha lavorato a parte anche ieri pomeriggio, il ginocchio destro (botta presa nell’allenamento di giovedì) fa ancora un po’ male, ma il provino decisivo per la Lazio è previsto soltanto questa mattina. «Non rischieremo nulla — spiega Conte —, il campionato non

COSÌ IN CAMPO A ROMA ORE 20.45

«Juve straordinaria» Strada du-

Le scelte L’allenatore gorizia-

no è carico. Dopo aver sfatato il tabù derby vuole regalare al popolo biancoceleste un’altra serata da incorniciare. E Reja ha ovviamente studiato come riuscirci: «Loro cercheranno di imporre il consueto ritmo forsennato sin dall’inizio, noi dovremo essere bravi a imporre il nostro. E poi saranno fondamentali anche i duelli diretti tra i giocatori». Reja indica quale sarà quello decisivo: «Konko-Vucinic. Il montenegrino, se in giornata, può diventare devastante. Va contenuto». Stesso discorso per un altro juventino che Reja conosce bene: «Credo che Pirlo gio-

finisce né a Roma né a Napoli. Se sta bene gioca, altrimenti abbiamo le alternative. Valuteremo serenamente insieme al giocatore». Di fatto, già pronta la soluzione: Pazienza vertice basso, per il resto zero novità, «anche perché ormai abbiamo adottato un sistema ben preciso. Siamo un po’ contati in mezzo al campo, è vero, ma in queste settimane ho lavorato parecchio su giocatori come Giaccherini, Estigarribia e Marrone, che secondo me possono tranquillamente sostituire, in caso di necessità, sia Marchisio sia Vidal».

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rissima prima della sosta natalizia: Lazio, Napoli, Roma e Udinese in trasferta, in mezzo le gare casalinghe con Cesena e Novara. «Mi conoscete — riprede Conte —, per me conta solo la prossima gara, quindi la partita oggi è la Lazio. Un’avversaria, tra l’altro, molto forte, potente fisicamente, qualitativamente all’altezza e ormai abituata ai vertici della classifica. Ci è arrivata davanti l’anno scorso e in estate si è rinforzata parecchio con Klose, Cisse, Konko e Marchetti. Sono attrezzati per arrivare fino in fondo». Ma a una Juve da scudetto può far paura la Lazio? «Io di scudetto non ne parlerò mai, il favorito resta il Milan. Mi devo ripetere ancora una volta. Siamo in fase di costruzione, e mi sono dato tempo fino al termine del girone d’andata per fare un primo bilancio. Voglio prima affrontarle tutte. Una cosa però va detta: finora abbiamo fatto cose stra-

«Fondamentale il duello tra Konko e Vucinic». Diakite e Cisse favoriti su Biava e Rocchi

«La Juve è stata straordinaria, ma i primi conti li farò solo alla fine del girone d’andata»

cherà. L’ho visto crescere (nel Brescia, ndr): è straordinario. Uno così lo puoi al massimo limitare, non neutralizzare». Due i dubbi di formazione per il tecnico goriziano. In difesa è ballottaggio tra Diakite (leggermente favorito) e Biava, mentre Stankevicius è sicuro del posto. In attacco invece Rocchi insidia Cisse, ma alla fine dovrebbe essere confermato il francese.

ordinarie, siamo dove nessuno aveva pronosticato a inizio stagione, stampa compresa. Giochiamo sempre per vincere e per imporre il nostro ritmo. Faremo lo stesso a Roma, senza pensare alla gara di Napoli. É il momento di mettere fieno in cascina, il più possibile. Arriveranno infatti tempi più difficili».

Corsi e ricorsi Sarà la ventino-

vesima volta nella storia della Serie A che si affrontano due capolista. Uno dei 28 precedenti vide di fronte proprio Lazio e Juve, sempre all’Olimpico, il 28 novembre 1999. Finì 0-0 e alla fine di quella stagione la Lazio vinse lo scudetto. Sono invece otto anni che i biancocelesti non battono i bianconeri in campionato (ul-

Ovazione per Del Piero Tifosi in

delirio ieri a Roma all’arrivo della squadra. Cori, urla e affetto soprattutto per Alessandro Del Piero, travolto da centinaia di tifosi bianconeri. Il capitano, questa sera, potrebbe giocare la sua 700ª partita ufficiale in club professionistici. Intanto, Conte ne ha convocati 24 per la lunga trasferta che terminerà soltanto dopo la gara del San Paolo: sono rimasti a casa Grosso, Toni e Motta. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A LA SFIDA AL VERTICE Il confronto MIROSLAV KLOSE 33 ANNI ATTACCANTE

ALESSANDRO MATRI 27 ANNI ATTACCANTE

MINUTI GIOCATI

921

608

GOL

6

5

TIRI IN PORTA

11

14

PASSAGGI POSITIVI

159

86

SPONDE

48

46

FALLI SUBITI

16

10

Puntate su Klose e Matri 4 due buoni investimenti

domande a... PAOLO DI CANIO ALLENATORE di STOP

L’attaccante della Lazio segna gol pesanti: è indispensabile Lo juventino si esalta negli scontri diretti e punta all’Europeo Paolo Di Canio, 43 anni IMAGE MIRKO GRAZIANO DAVIDE STOPPINI

È una storia di medie-gol e di obiettivi. È la sfida tra l’esperienza e la freschezza: Reja e Conte li lanciano, Löw e Prandelli li osservano. Miroslav Klose e Alessandro Matri: le prime linee delle prime in classifica, uomini di punta di due squadre che puntano in alto. Qui Miro Mito Klose a Roma ha

rubato il mestiere al Profeta Hernanes. Appena firmato il triennale per Lotito — era giugno — disse che la Lazio avrebbe lottato per il vertice. Aveva visto lungo. E lungo ha visto la Lazio nel beffare l’Europa che non credeva in più nel centravanti della Germania. Reja non ne può fare a meno. A Napoli il tedesco è rimasto fuori per infortunio e la Lazio a fine serata ha fatto una festa così per non aver subito gol, perché di segnare non era proprio aria. Le altre 10 partite di campionato Klose le ha giocate tutte: 921 minuti e sei gol, uno ogni 153 minuti, che alla Lazio hanno portato materialmente otto punti in classifica (10 considerando la serpentina decisiva contro il Parma). Come dire: è mezza La-

Miroslav Klose, 33 anni EPA

Alessandro Matri, 27 anni LAPRESSE

zio. La squadra che ha scelto perché gli avrebbe garantito un monte partite da titolare sufficiente per andare a giocare gli Europei a casa sua, lui che gioca per la Germania ma è nato a Opole, in Polonia. Con la nazionale ha un record da centrare: diventare il calciatore più prolifico di sempre. Di gol Miro ne ha fatti 63, Gerd Müller è a 68. Distanza che forse sarebbe stata già colmata, se Klose non avesse rinunciato a un paio di partite per dedicarsi alla Lazio: è successo prima del derby. Mi-

ro se lo può permettere: il sogno biancoceleste oggi vale almeno quanto un record da centrare. Tanto, chi glieli toglie gli Europei? Qui Alessandro La strada di Ma-

tri per Euro 2012, invece, non è per nulla scontata. Lo sa bene lo juventino. Ancor di più dopo le ultime prestazioni non proprio esaltanti in Polonia e a Roma contro l’Uruguay. Già, il bomber di Sant’Angelo Lodigiano è consapevole di dover rimontare qualche posizione, ma

di fatto ha già iniziato la sua rincorsa domenica scorsa, contro il Palermo. Prestazione di sostanza, il solito lavoro sporco, il quinto gol stagionale (gran destro a incrociare) e un velo delizioso per il 3-0 di Marchisio. E pensare che un anno fa ci scappò più di un sorrisino ironico, quando Marotta sborsò al Cagliari 17 milioni di euro per portare Matri a Torino. Dieci mesi dopo, le espressioni degli scettici sono ben diverse. L’investimento si è subito rivelato almeno oculato, sta dando frutti importanti e, cosa più importante, mostra ancora ampi margini di crescita. Nove reti nella scorsa stagione, cinque in questo campionato, giocati complessivamente 1839’, dunque un gol ogni 131’ circa da quando veste bianconero. Meglio del primissimo Trezeguet. Ma ciò che piace di Matri è il suo impatto con le gare che contano. Non inganni, per esempio, il digiuno contro le milanesi in questo campionato, perché sia contro il Milan sia contro l’Inter Alessandro è stato fra i migliori. In particolare, nella tana della Milano nerazzurra fu ai limiti della perfezione, facendo reparto da solo là davanti, entrando nell’1-0 di Vucinic e sfiorando almeno due volte il gol. Uno così fa gola anche a Prandelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Il tedesco è una miniera Ma Ale è l’ideale per Conte» Paolo Di Canio, 43 anni, allenatore dello Swindon ed ex attaccante di Lazio e Juventus.

1 Lazio-Juve sarà decisa da Klose e Matri? «Se la Lazio vincerà, difficilmente lo farà senza l’aiuto di Klose. Su Miro dubitavo, invece è una miniera d’oro. La Juve ha una fisionomia che prescinde da Matri. Lui però è perfetto per Conte: mi ricorda Iaquinta». 2 Chi schiererebbe? «Ora prendo Klose: è un animale da combattimento».

3 Come compagno d’attacco, chi avrebbe preferito? «Forse più Klose: si sarebbe fatto il mazzo anche per me».

4 È sfida-scudetto? «Per la Juve sì: con Conte i vecchi hanno ritrovato entusiasmo. La Lazio sembra una provinciale. Gioca un calcio vecchio: una scelta di Reja, ottima per finire tra le prime 7-8».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 13a GIORNATA le Pagelle DI MASSIMO CECCHINI

COME CORRE ARMERO DALLE PARTI DI ANGEL È SEMPRE FESTA UDINESE 6,5 HANDANOVIC 6 De Rossi lo sveglia soltanto nella ripresa, poi fa la guardia al bidone. BENATIA 6 Un paio di entrate ruvide, però sbroglia ciò che deve. DANILO 6,5 Svelto di lingua (ammonito per proteste) ma soprattutto di piede. DOMIZZI 6 Sufficiente il poco lavoro fatto prima dell’infortunio. FERRONETTI 6 Subentra con batticuore da ex, comunque c’è. BASTA 6,5 La sfida con José Angel è da puledri. La biada però gli dura poco più di un tempo, ma nel finale ritorna per le «pulizie». IL MIGLIORE h 6,5 ISLA Centro e fascia: fallisce qualche appoggio, ma resta sempre nel vivo delle azioni e chiude il match con il gol del raddoppio. PINZI 6,5 Mette la grinta da cuore laziale al servizio delle chiusure su Pjanic. Piedi poco fini, anche se è suo l’assist per Di Natale. ASAMOAH 5 Il dirimpettaio Gago ha passo meno rapido però con fosforo, perciò il ghanese lo patisce e non si raccapezza neppure sul facile. ARMERO 6,5 Velocità da Speedy Gonzales, controllo di palla rivedibile. Il risultato comunque è buono: vedi assist a Isla. ABDI 6 Attaccante sui generis, nel senso che galleggia lontano dall’area e crea utile densità a centrocampo. FABBRINI 5,5 Entra per Abdi e non incide. DI NATALE 6,5 Minuti 80 da controfigura di se stesso, poi il guizzo che gli ridà lo scettro fra i cannonieri. Clonatelo. (Pasquale sv).

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Ci pensa 6 Di Natale

I NUMERI

le vittorie di Guidolin contro la Roma: il tecnico aveva perso di fila gli ultimi 6 precedenti; il suo bilancio ora è di 6 successi, 4 pareggi e 16 sconfitte

L’Udinese riparte Batte la Roma 9 e torna in testa

le reti di Di Natale in campionato: l’attaccante bianconero, che ha segnato 2 volte su rigore, ha raggiunto Denis in testa alla classifica cannonieri

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le gare senza gol per la Roma di Luis Enrique in campionato: oltre allo 0-2 di ieri anche lo 0-0 a San Siro contro l’Inter alla 3a giornata

Giallorossi in partita fino al guizzo del capitano bomber. Nel finale raddoppia Isla UDINESE ROMA

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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Di Natale al 34’, Isla al 44’ s.t. UDINESE (3-5-2) Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi (dal 18’ p.t. Ferronetti); Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Di Natale (dal 43’ s.t. Pasquale), Abdi (dal 23’ s.t. Fabbrini). PANCHINA Padelli, Badu, Torje, Floro Flores. ALLENATORE Guidolin. ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg; Taddei, Kjaer (dal 36’ s.t. Cassetti), Juan, Josè Angel; Gago (dal 28’ s.t. Bojan), De Rossi, Greco (dal 40’ s.t. Perrotta); Pjanic; Osvaldo, Lamela. PANCHINA Lobont, Heinze, Caprari, Simplicio. ALLENATORE Luis Enrique. ARBITRO Banti di Livorno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pjanic (R), Juan (R), Benatia (U) e Armero (U) per gioco scorretto, Danilo (U) per proteste. NOTE Spettatori paganti 4.572, incasso di 82.523,00 euro. Abbonati 13.738, quota non comunicata. Tiri in porta 5-1. Tiri fuori 5-8. Angoli 3-5. In fuorigioco 8-2. Recuperi 2’ p.t. 4’ s.t.

Juan, 32 anni, svetta anticipando Fabbrini ANSA All. GUIDOLIN 7 Con una unica vera punta disegna una squadra duttile e letale: il premio è il primato in classifica.

ROMA 5 STEKELENBURG 6 Un tempo da minimo sindacale, una ripresa da vittima sacrificale. TADDEI 6 Con Armero sul suo binario soffre quando deve, ma non molla. KJAER 6 Il danesone ritrova posto e vena per 80’. Salva su Basta, ma sullo scatto di Di Natale va ko e lascia via libera. (Cassetti s.v.) IL MIGLIORE h 6,5 JUAN Scelta coperta da una pretattica d’altri tempi, ma estremamente efficace: prezioso sia in copertura che sugli angoli. JOSÉ ANGEL 5 Torna titolare e dimostra le solite sgommate interessanti, però dal suo lato è sempre festa. GAGO 6 Restituisce il volante a De Rossi e, stando più avanzato, ne approfitta per cercare inserimenti. BOJAN 5 Fischiato dopo il no estivo all’Udinese, non combina nulla. Oltre alla patente (ritirata), urge ritrovare anche il gol. DE ROSSI 6 Torna davanti alla difesa: sbroglia e fa girare palla ma senza convinzione. GRECO 5,5 Fa legna in mediana ma non ha il passo di Isla. (Perrotta sv) PJANIC 5 Dal cilindro spagnolo stavolta esce fuori trequartista per 75’, però sciupa un’occasione e alcuni appoggi con piede poco felice. LAMELA 5,5 Un talento lunare: riflettere luce pura con eclissi troppo lunghe. OSVALDO 5,5 Lavora nell’ombra senza però inquadrare la porta. All. LUIS ENRIQUE 5 Al sesto k.o. stagionale, ormai la sua roulette nelle formazioni fa tenerezza, stavolta però perde coraggio offensivo senza adeguata copertura.

TERNA ARBITRALE: BANTI 6 Qualche contatto ruvido di troppo, qualche protesta plateale tollerata, ma il suo lavoro non incide. Manganelli 6 - Preti 6

L’esultanza di Antonio Di Natale, 34 IMAGE

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 29’ Girata aerea di Benatia su angolo: pallone alto. 36’ Abdi ci prova dai venti metri: parata agevole. 43’ Destro di Gago da fuori area di poco a lato. SECONDO TEMPO 2’ Tiro da lontano di De Rossi deviato da Handanovic. 15’ Osvaldo si libera in area e tira rapido: sopra la traversa. 19’ Mischia, palla sul piede di Basta che calcia a botta sicura ma trova Kjaer sulla traiettoria. 7 GOL 34’ Pinzi lancia verticale Di Natale che sorprende Kjaer sullo scatto (il difensore si fa pure male) e arriva davanti al portiere: gran botta, niente da fare per Stekelenburg 7 GOL 44’ Prodigioso allungo di Armero che pesca dall’altra parte Isla: facile il tocco a porta vuota.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA CECERE UDINE

In casa le vince tutte, sul campionato svetta la bandiera bianconera e, per ora, non è quella della Juve. Con il suo Totò delle meraviglie, lanciato verso il terzo titolo italiano consecutivo di capocannoniere, l’Udinese annichilisce una Roma ricca di presunzione e povera di idee, gioco, equilibrio, pericolosità. Se il suo allenatore, giunto alla quattordicesima formazione diversa e alla sesta sconfitta, si chiamasse Luigi Errico oggi sarebbe fortemente discusso. Ma siccome qui in Italia siamo ammaliati dalle suggestioni spagnole e più specificamente dal meraviglioso palleggio a tutto campo del Barça e dalla vocazione offensiva del Real, probabilmente il giovane tecnico arriverà a schierare anche trentotto formazioni in trentotto gare... Vedremo con quale profitto: qui la sua squadra non è mai stata pericolosa, il modulo scelto e corretto tardi ha destato molte perplessità e l’unico tiro in porta lo ha scoccato De Rossi, al 2’ della ripresa. Parata non agevole di Handanovic. Bravura L’Udinese ha prodotto

diverse situazioni di potenziale pericolo sprecate all’ultimo tocco, raccogliendo i frutti della sua costante superiorità solo nella parte conclusiva del match e con l’aiuto della... malasorte che ha impedito a Kjaer, probabile vittima di uno stiramento, di contrastare Di Natale scattato sul lancio in vertica-

le di Pinzi. Certo, poi va annotata ancora una volta la straordinaria bravura di Totò nell’addomesticare la sfera e depositarla in rete tra palo e portiere. Superiorità Il successo dei friulani, limpido, affonda le radici in un primo tempo dominato anche se privo di lavoro per Stekelenburg. La faina Guidolin, rinunciando in partenza a Floro Flores, si è creato una superiorità numerica in mezzo al campo grazie ai rientri costanti di Abdi, piazzato alle spalle di Di Natale. Per ristabilire la

Friulani padroni della mediana: il primo tiro giallorosso arriva al 2’ della ripresa

rimasto assai compassato. Quel Pjanic Se la Roma è riusci-

ta ad arrivare indenne al riposo, sfiorando anzi il vantaggio al 46’ con una percussione di Pjanic sprecata da un tiro largo (era un’ottima occasione), lo si deve ai seguenti fattori: a) la tenuta della coppia centrale, molto puntuale specie in Juan; b) alcune insolite incertezze di Di Natale al momento di concretizzare; 3) gli errori nel passaggio finale o nella scelta della soluzione commessi da in particolare da Abdi; i sei fuorigioco in cui è caduta l’Udinese a causa soprattutto dei ritardati appoggi dei giocatori esterni, più Armero di Basta, anche se entrambi hanno svolto un lavoro straordinario per quantità. Il guizzo Il primo quarto d’ora

parità, Luis Enrique avrebbe dovuto ordinare al trequartista Pjanic, costantemente tagliato fuori agli avversari, di arretrare sulla linea degli altri centrocampisti, a dar man forte. Ma l’ordine non è arrivato. Rischi L’allenatore spagnolo ha aspettato, invano e rischiando molto, di potersi giocare le azioni d’attacco tre contro tre: Pjanic-Lamela-Osvaldo, che aggrediscono in velocità il terzetto arretrato di Guidolin dopo un rapido recupero palla a centrocampo. Però questa situazione non si è mai verificata in quanto l’Udinese si è mossa con rapidità e tempismo anche in fase di ripiegamento laddove il passo dei giallorossi è

della ripresa, dove Osvaldo si è esibito in un numero personale concluso di poco alto, ha illuso la Roma e mentre dalla panchina entrava la terza punta, Bojan, al posto del centrocampista Gago, che aveva lottato e tenuto botta, l’Udinese riprendeva il comando delle operazioni, sfruttando di più le fasce, dove i laterali giallorossi non sono mai riusciti a uscire dal guscio. Finché Di Natale, a 10’ dalla fine, trovava il guizzo da campione. Lì Luis Enrique giocava la carta Perrotta ma senza risultati. Facile per i bianconeri reggere e ripartire, sino alla straripante fuga di Armero che poi conservava la lucidità per l’assist a Isla. Qui si può continuare a sognare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL TECNICO GIALLOROSSO «SERVIVA PIÙ PROFONDITÀ, MA UN PAREGGIO POTEVA STARCI»

«Non vendo fumo, vincere adesso è dura» Luis Enrique analizza: «Roma poco attenta sulle ripartenze» Kjaer, stiramento DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRO CATAPANO UDINE

bio che li accompagna da mesi: Luis Enrique è un marziano per il nostro campionato? Non che non sapesse a cosa andava incontro, l’asturiano. «Ci aspetteranno e proveranno a colpirci in contropiede», aveva annunciato. Lo sapeva, ma «noi comunque giocheremo all’attacco per 90’», aveva garantito.

quell’occasione siamo stati anche sfortunati perché Kjaer si è fatto male (stiramento ai flessori, ndr)». Episodio a parte, «stavolta la fase difensiva è andata molto bene, meno la costruzione del gioco — racconta Luis Enrique —. Il pareggio, comunque, sarebbe stato più giusto». A questo punto, quali sono le vere ambizioni della Roma? «Vincere quest’anno sarà dura, ha ragione De Rossi. Io non sono pessimista, ma non vendo fumo». Ma intanto il tempo passa. Bisogna preoccuparsi? «Luis Enrique è bravo ma la Roma è giovane — dice Guidolin —. Datele tempo». Già, armatevi di santa pazienza.

Pazienza Ma è andata esatta-

Calcio all’italiana batte scuola catalana 2-0. La vittoria perfetta, ottenuta senza inventarsi nulla di strano. All’Udinese bastano due ripartenze fulminanti per riportare la Roma sulla Terra e rimettere i suoi tifosi davanti al dub-

mente così? «No — spiega Luis Enrique —, in realtà avevo chiesto ai ragazzi, ai terzini in particolare, di essere più attenti proprio alle loro ripartenze. Forse anche per questo ci è mancata profondità. Eppure, avevamo fatto un buon lavoro, almeno fino all’1-0, e in

Luis Enrique, 41 anni LIVERANI

© RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

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IL PERSONAGGIO NONO GOL IN CAMPIONATO

lavoro extra

Totò ritorna sul trono di capocannoniere «Prandelli, se vuoi...» A Di Natale faceva uno strano effetto vedersi superato in classifica da Denis, sua ex riserva a Udine. Guidolin sorride: «Ho ritrovato la squadra» pensato di rimettere le cose a posto e così è tornato in testa (con l’argentino) a quota 9. «Ho ritrovato la squadra, complimenti. Non abbiamo regalato il centrocampo alla Roma» dice Guidolin che ha scelto un trequartista al posto di un’altra punta proprio per questo. Ma non può prescindere da Di Natale l’Udinese che al Friuli (6 vittorie su 6) non perdona. E ora sarebbe bello portarselo a Rennes per blindare la qualificazione in Europa League.

la Moviola DI MATTEO BREGA

Da Nazionale Intanto godiamoci

Fischio d’avvio in ritardo per sistemare le porte

Kjaer tiene Totò in gioco I gol friulani sono regolari I tre cartellini gialli del primo tempo ci stanno tutti: Benatia, Pjanic e Danilo vengono giustamente ammoniti da Banti. Al quarto d’ora Lamela si lascia cadere in area, Danilo non lo tocca. L’argentino rischia l’ammonizione per simulazione. Resta il mistero sul fuorigioco del 23’: Di Natale è oltre l’ultimo

difensore, Isla (che colpisce la traversa) no. L’assistente Manganelli sbandiera, ma l’azione è così rapida da risultare di difficile lettura. Nella ripresa giallo corretto per Juan su Pinzi. Nel primo gol parte in posizione regolare Di Natale sul lancio di Pinzi: lo tiene in gioco Kjaer. Tutto buono nel raddoppio di Isla.

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI UDINE

UDINE (fr.vell.) Udinese-Roma è cominciata 10 minuti più tardi perché l’arbitro Banti ha preteso che le porte, mobili, fossero fissate al meglio perché ritenute pericolose per i portieri. L’arbitro è rimasto sorpreso dalle barre di alluminio che sostengono i pali e dai ganci che legano le porte al terreno di gioco. E ha voluto che le reti fossero fissate dall’interno (foto SKY). Attorno ai pali di alluminio sarebbero anche state avvolte delle spugne.

A Totò Di Natale faceva uno strano effetto vedersi superato nella classifica cannonieri da German Denis che fino a sei mesi era la sua riserva e proprio per questo non trovava spazi a Udine. Ieri sera, dopo aver ricevuto dal presidente Aic Damiano Tommasi il premio come re del gol dello scorso campionato (verrà premiato anche lunedì a Vicenza al Galà del Calcio Triveneto), ha

Antonio Di Natale, 34 anni, premiato dal presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, 37, per il titolo di capocannoniere 2010-2011 ANSA

quest’altra annata di un Di Natale doc. «Io gioco per l’Udinese e devo fare i gol. Servono per arrivare a 40 punti. E abbiamo battuto una Roma che è una grande squadra e ha fatto un super primo tempo. Siamo stati bravi a difenderci e a ripartire». Con un Di Natale così che servirebbe a Prandelli: «Magari. Se c’è bisogno ci sono». Solite parole nella solita serata di festa che continuerà oggi a casa sua, Udine. Totò inaugurerà i nuovi campi della sua scuola calcio. Poi darà spazio ai bambini. L’altra gioia della sua vita. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SERIE A CAMBI OBBLIGATI IN DIFESA

Nesta fuori un mese, c’è Bonera Mexes si allena, ma non è al top

re comunque difensori a sufficienza, e nel ritiro di Dubai (in programma dal 29 dicembre) Nesta avrà tutto il tempo per prepararsi al nuovo anno. Samba difensivo Intanto toc-

MILANO

Le peggiori previsioni si sono avverate. L’anno calcistico di Alessandro Nesta è probabilmente finito, come fa chiaramente intendere il comunicato del Milan. «Alessandro Nesta è stato sottoposto a esami medici che hanno evidenziato una distrazione muscolare del muscolo otturatore interno destro. La prognosi, salvo complicazioni, è di circa un mese». Scelte Gli sforzi per marcare Messi si sono fatti sentire sui muscoli del difensore; gli esami hanno confermato che non si tratta di un problema di lieve entità. Il primo candidato a

sostituire Nesta contro il Chievo è Daniele Bonera, anche se c’è pure Mario Yepes disponibile. Bonera ha preso il posto di Nesta quando si è infortunato contro il Barça e ha avuto anche una chance per segnare. Pare improbabile che Allegri mandi in campo Mexes. L’ex romanista sembrava in rampa di lancio, poi una microfrattura lo ha bloccato di nuovo. A Milanello Mexes si sta allenando regolarmente, con la mano protetta da un tutore, ma è difficile pensare che giochi domenica. Il suo recupero non era stato affrettato perché i centrali al Milan non mancano e non sarà affrettato adesso, anche se l’assenza di Nesta riduce le scelte. Da qui alla sosta Allegri dovrebbe ave-

cherà a Thiago Silva governare la difesa, marcare gli avversari e magari pure i vicini di casa. Secondo il quotidiano La provincia di Como, il brasiliano avrebbe qualche problema nella casa dove si sarebbe trasferito, a San Fermo della Battaglia. E’ la villa appartenuta all’interista Adriano, e gli abitanti dei dintorni non sarebbero soddisfatti del misterioso nuovo inquilino, che organizza party troppo rumorosi. In realtà, Thiago Silva risulta ancora abitare nel condominio di San Siro dove tanti giocatori vivono: almeno i vicini, dunque, può evitare di marcarli. al.bo.

Alessandro Nesta, 35 anni, al Milan dal 2002 FORTE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ballottaggio brasiliano nel Milan: Ale si è ripreso dall’infortunio ma ancora non convince, gli errori di Binho irritano la tifoseria ALESSANDRA BOCCI MILANO

Inutile confrontarli con quelli di Zlatan Ibrahimovic (10 gol) e di Kevin Prince Boateng (6), i due lottatori dell’attacco milanista: i numeri dei brasiliani del Milan risulterebbero deprimenti. Robinho ha segnato due volte in campionato, Pato una in Champions, al Camp Nou, e nel suo caso gli infortuni spiegano molto ma non tutto. Così Allegri si porta dietro il grande dubbio: solo uno fra Pato e Robinho sarà titolare contro il Chievo. Tipi opposti L’assetto tattico

non si cambia, Boateng ritrovato non si tocca. Quindi ci sono due brasiliani per una maglia. Due brasiliani molto diversi: Pato ha dalla sua una velocità fulminante e un gran numero di gol segnati nella sua breve carriera. Robinho gioca più per la squadra, percorre chilometri, poi sbaglia davanti alla porta e i tifosi si indispettiscono, perché nei loro occhi restano gli errori macroscopici e non la mole di lavoro prodotta da Robinho. Il quale, in un’intervista a Globo Esporte, ha ammesso di aver cambiato modo di essere in campo. «Il calcio europeo mi ha insegnato a giocare di più per la squadra, mettendo da parte l'individualitá. Al Milan mi sento a casa, sto passando un bel momento. È una squadra che ama i brasiliani, sono felice. Non mi aspettavo di trovarmi così bene». Tutto Brasile «Anche a Madrid stavo molto bene», ha raccontato ancora Robinho. «Per un brasiliano è più facile adattarsi al calcio spagnolo. E stavo bene al Manchester City, ma il calcio inglese è molto diverso ed è più difficile adattarsi. Al Milan ci sono solo aspetti positivi. Qui amano i brasiliani e tutti coloro che ci sono stati prima di me mi hanno sempre parlato benissimo di questa squadra». Robinho ha molti sogni: il ritorno in nazionale (il

Alexandre Pato, 22 anni, entra al posto di Robinho, 27, a Firenze. La scena si ripeterà anche domani? PHOTOVIEWS

c.t. Menezes non lo ha convocato per le ultime amichevoli della Seleçao), la conquista del Pallone d'oro. «Che è un sogno, ma non un'ossessione. Non mi sentirò frustrato se non dovessi essere tra i migliori. Se succederá, bene. In caso contrario io continuo a giocare il mio calcio. Molti giocatori che non hanno vinto questo premio sono rimasti nella storia del calcio».

STORIE DI EX ROSSONERI

Daily Mail: «Il Paris Saint Germain offre 13,5 milioni di euro a Beckham» E Ronaldinho contesta il video hard

Pressioni Pato era stato prono-

sticato vincitore del Pallone d’oro già un paio di anni fa da Carlo Ancelotti, allora suo allenatore, ma non ha ancora trovato la solidità giusta per diventare il vero punto di riferimento del Milan. E i dubbi restano addosso ad Allegri: Robinho sbaglia troppo, ha giocato molto e avrebbe bisogno di riposare più di Pato, che è appena rientrato, ma nel secondo tempo contro il Barça non è stato convincente. Il ballottaggio si deciderà al fotofinish e chissà quante volte sarà così in questa stagione. Perché Pato è il gioiello della Corona, ma rinunciare all’altruismo di Robinho è difficile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vicende forti, anche se in modo molto diverso. Due ex milanisti sono tornati in copertina per motivi differenti. David Beckham (foto Afp), fresco di titolo con il Los Angeles Galaxy nel campionato Usa, starebbe tornando in Europa. E questo è in linea con la conferenza stampa finale, durante la quale David ha detto poco, ma ha chiaramente fatto intendere che non resterà in California. Meno plausibile la cifra che secondo il Daily Mail gli sceicchi del Paris Saint Germain avrebbe offerto a Becks: circa 13,5 milioni di euro

per 18. Definirlo stipendio principesco è poco, pensare che sia un’esagerazione è possibile, ma è anche vero che con Beckham le vie del marketing, oltre che del calcio, sono infinite. Decisamente proibita ai minori invece la vicenda della quale è rimasto vittima Ronaldinho (foto Ap), finito su un video che è rimasto anche su YouTube per un po’. La particolarità è che Dinho nel video era nudo e intento a masturbarsi a ritmo di samba. «Offensivo, è un fotomontaggio e chi lo ha messo sul web pagherà», ha tuonato il giocatore. Il video è comparso insieme ad alcuni hacker che hanno danneggiato il sito di Ronaldinho, mentre il fratello procuratore De Assis era a Milano a cercare di fare affari con giovani giocatori brasiliani. «Chi ha sbagliato pagherà», ha detto l’agente fratello.

numeri& STATISTICHE

Allegri ha un solo posto D È derby Pato-Robinho

Palazzo di vetro DI RUGGIERO PALOMBO

Etica e buon senso per il caso Lotito L’art. 22 va corretto ma non troppo, giovedì la Corte di giustizia dice la sua Caso Lotito e dintorni. Giovedì la Corte di Giustizia federale si pronuncerà sui quesiti posti dalla Federcalcio dopo la condanna penale di Calciopoli, che ha colpito per frode sportiva il presidente della Lazio. La Corte dovrà soprattutto chiarire se Lotito «possa continuare a rivestire il proprio ruolo di consigliere in seno al Consiglio federale e al comitato di presidenza». Palazzo di vetro si è già occupato della vicenda: «Quella norma così non funziona», titolavamo il 12 novembre, sottolineando, con l’aiuto dell’avvocato Grassani, come fosse non condivisibile parte dell’articolo 22 comma 3 delle Noif che dice «restano sospesi dalla carica di dirigente di società coloro che vengano condannati, ancorchè con sentenza non definitiva, per uno dei delitti previsti dalle leggi indicate al comma precedente (tra cui la frode sportiva). La sospensione permane sino a successiva sentenza assolutoria». E’ quest’ultima frase, in particolare, a lasciare assai perplessi: coi tempi (spesso biblici) della giustizia ordinaria, una condanna in primo grado rischia di trasformarsi per il reo, a livello di sanzione sportiva, in una sorta di «ergastolo», paragonabile, sia pure sotto le mentite spoglie della sospensione, a una vera e propria radiazione. Detto e ribadito questo, tre osservazioni: 1. Le norme esistono dal 1993 e non sono di dubbia interpretazione. L’articolo 10 (i dirigenti federali), comma 5, specifica: «Non possono ricoprire cariche federali elettive di nomina coloro che incorrano in delitti non colposi sanzionati con condanna del giudice penale». La parola «definitiva», al fianco di condanna, come si può notare non c’è, anche se a qualcuno è sembrato di vederla. 2.Siamo tra quanti dicono «no» all’ergastolo e aggiungiamo pure che non ci scandalizza la partecipazione di questo o quel dirigente condannato alle assemblee della Lega: il Lotito di turno è e resta padrone della propria società, tenerlo fuori da quella porta è un pò ipocrita. 3. Ben diverso è il discorso che riguarda Consiglio federale e Comitato di presidenza. Presso il Governo del calcio un condannato sia pure in primo grado per frode sportiva non può e non deve sedere. Lo dicono le norme, ma lo dice soprattutto il buonsenso e sorprende che in Lega non ci siano arrivati da soli. Buon senso ed etica: quelli che è probabile userà la Corte di Giustizia federale. Ps. Roma 2020: la commissione di fattibilità Fortis-Carraro aspetta di essere ricevuta dal Governo: non più a Palazzo Chigi ma presso il nuovo ministero dello Sport guidato da Piero Gnudi. Ora le priorità sono altre e dopo il varo del decreto su Roma capitale ragioni di opportunità suggeriscono di prendere tempo. Meglio però che non sia troppo.

CERIMONIA IL 5 DICEMBRE

Anche Galliani entra nella Hall of Fame con Baggio e Platini ROMA Michel Platini per la categoria «giocatore straniero»; Roberto Baggio «giocatore italiano»; Marcello Lippi e Arrigo Sacchi ex aequo «allenatore italiano»; Adriano Galliani «dirigente italiano»; Pierluigi Collina «arbitro italiano», Gigi Riva «veterano italiano». Sono questi i primi nomi scelti dalla Commissione per l'assegnazione del Premio «Hall of Fame del Calcio Italiano» 2011. La cerimonia di consegna dei premi si svolgerà il 5 dicembre: sarà il primo atto del progetto Hall of Fame del calcio italiano, un'iniziativa promossa dalla Figc e dalla Fondazione Museo del Calcio con lo scopo di celebrare le figure rappresentative della tradizione del pallone in Italia. La cerimonia si svolgerà presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. I sette vincitori consegneranno alla fondazione Museo del Calcio un cimelio appartenuto a ciascuno di loro che rappresenti in modo significativo la loro carriera.


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SERIE A L’INTERVISTA

«Rigoristi, io vi annullo così» Ricette e segreti di Sorrentino, il portiere del Chievo padrone del dischetto FABIANA DELLA VALLE

Ci vuole il fisico, ma soprattutto la testa. Se Stefano Sorrentino quest’anno è l’unico ad aver parato due rigori in Serie A è merito della sua reattività, della freddezza nei momenti decisivi e di quel pizzico di follia caratteristico dei portieri. «Chi sceglie questo ruolo è sempre un po’ matto - racconta Stefano, che da quattro anni contribuisce alla salvezza del Chievo -. Parare un rigore è la soddisfazione massima. È una partita a due: io contro l’attaccante». Quindi l’aspetto psicologico conta molto?

«Tantissimo. Io amo guardare il rigorista negli occhi, lo sfido per cercare di capire ciò che pensa e controllo ogni minimo dettaglio. Mi piacerebbe calciare un rigore, per sapere cosa prova chi lo tira». Quanto tempo passa a studiare gli avversari?

«Al Chievo ogni domenica mattina noi portieri guardiamo attraverso i dvd calci piazzati e rigori dell’avversario insieme al preparatore dei portieri Spinosa. È un lavoro d’equipe: il vice di Di Carlo, Murgita, ci dà il suo punto di vista da ex attaccante. Ognuno di noi dice la sua e poi decidiamo la strategia. A volte però devi improvvisare: l’anno scorso col Bari tirò Donati e non avevo mai visto un suo rigore. Però io avevo giocato con lui a Torino, mi sono ricordato come calciava e ho parato. Un portiere deve fidarsi dell’istinto». Che cosa le dicono gli attaccanti in quei momenti?

«Di solito niente, cercano di isolarsi. Con Mutu invece c’è stato uno scambio di battute: mi ha detto "Non ti muovere perché ti faccio il cucchiaio", io ho risposto "Fallo, io lo stoppo di petto". Lì ho capito che dovevo buttarmi: è stata la scelta giusta». A Catania che cosa pensava mentre Lodi e Maxi Lopez litigavano?

«Giravo lì intorno per carpire informazioni e speravo che tirasse Lodi, perché Maxi Lopez mi aveva già battuto due volte. Lodi ama calciare alla mia sinistra, non dovevo dargli punti di riferimento, così sono rimasto fermo e quando ha ab-

clic IL PAPA’ ROBERTO EX DI CATANIA E BOLOGNA: MAI PARATO UN RIGORE

Roberto Sorrentino, 56 anni RCS Stefano Sorrentino è figlio d’arte, ma ha già fatto meglio di papà: Roberto ha giocato tre stagioni in A (col Catania nel 1983-84 e col Bologna dal 1988 al 1990) e ha subìto 9 rigori senza pararne alcuno. Stefano invece su 29 penalty ne ha neutralizzati 7. «Io e lui siamo diversi - dice Sorrentino -: lui è più basso e più agile, io più potente e più esplosivo».

«

Guardo negli occhi chi tira e cerco di capire ciò che pensa prima di calciare

bassato la testa mi sono buttato. Sono riuscito ad andare a tempo con lui: è stata la mia parata più difficile». In allenamento chi la mette più in difficoltà?

«Non credo di avere molte chance. Non voglio sembrare polemico o presuntuoso, però negli ultimi anni si sono alternati 6-7 portieri e io non sono mai stato considerato. Mi spiace perché a volte bastano due buone partite in A per essere accostati all’azzurro, io credo di averne fatta qualcuna in più. Ora però il mio sogno è giocare le Coppe con il Chievo. L’Europa mi manca e mi piacerebbe tornarci».

San Siro non le porta bene: qui ha sempre subìto almeno un gol.

STEFANO SORRENTINO PORTIERE DEL CHIEVO

(ride) «Ormai sono rassegnato... Io e il presidente abbiamo un rapporto schietto. Uno come lui si trova di rado in questo mondo. Non vuole cedermi perché mi vede anche come un uomo spogliatoio e sa che sono un professionista: quando finisce il mercato io riparto ancora più motivato. Campedelli mi dice spesso: "Più litighiamo più lei diventa forte"». Alla Nazionale non ci pensa più?

«Thereau e Cruzado calciano bene, ma Pellissier è il più imprevedibile: non ne tira mai due uguali».

«È vero, però io ho battuto il Milan in Champions con l’Aek Atene, nel 2007 in Grecia. E nelle partite importanti il Chievo sa tirare fuori qualcosa in più. Se giochiamo come con Napoli e Juve, con umiltà a sfacciataggine, possiamo divertirci».

Ha perdonato Campedelli per non averla ceduta al Palermo in estate?

Stefano Sorrentino, 32 anni, vola a respingere il rigore di Lodi ANSA

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SERIE A LE ALTRE PARTITE DI OGGI La sfida GERMAN DENIS ATTACCANTE ATALANTA

EDINSON CAVANI ATTACCANTE NAPOLI

RETI

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TIRI NELLO SPECCHIO

14

12

PALLE PERSE

7

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PALLE RECUPERATE

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DRIBBLING VINTI

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CROSS

1

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Gol senza frontiere Denis re d’Italia sfida EuroCavani E Lavezzi guarda L’argentino fa volare l’Atalanta in Serie A, l’uruguaiano fa sognare Napoli in Champions Perché vedere

ATALANTA-NAPOLI Ex avvelenati, in campo e in tribuna, tifoserie ostili, precedenti stuzzicanti, punti pesanti. Non c’è bisogno di altra benzina sul fuoco. Azzurri d’Italia, ore 20.45

DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO BERGAMO

Ne hanno create tante di aspettative in questa prima

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I NUMERI

0

le partite in cui il Novara non ha subito gol. Nelle 11 gare fin qui giocate, ha subìto 20 reti, quasi due a incontro

0

i pareggi del Parma in campionato. Finora ha vinto cinque volte e perso sei. L’ultimo pari risale allo scorso torneo: 1-1 a Cagliari. Era l’ultima giornata e fu disputata il 22 maggio Attilio Tesser GRIBAUDI

parte della stagione, tutte riconducibili ad un solo aspetto: il gol. Coi 9 fin qui realizzati, German Denis sta risollevando l’Atalanta dalla mazzata del meno 6 in classifica: se non ci fosse stato quest’handicap, oggi la formazione bergamasca avrebbe 19 punti e stazionerebbe nelle zone alte della classifica. Coi 4 segnati in Champions League, invece, Edinson Cavani sta tenendo su le ambizioni europee del Napoli: la doppietta al Manchester City potrebbe aver spalancato le porte agli ottavi di finale, anche se tutto dipenderà dalla trasferta in Spagna per affrontare il Villarreal. Una vittoria assicurerebbe il se-

IL PARMA CERCA CONTINUITA’ DI RENDIMENTO

Tesser a Novara, fiducia da meritare Perché vedere

NOVARA-PARMA Il Novara ha vinto una volta (con l’Inter), poi è sparito. Trova un Parma euforico, che però fuori ha colto solo 3 punti (contro il Napoli). Piola, ore 18

MADDALUNO-PIOVANI NOVARA

La panchina di Tesser è salda, come confermato negli scorsi giorni dalla proprietà e dal direttore sportivo Pederzoli, ma al Novara servono punti per risollevare una situazione di classifica alquanto preoccupante. «Ci serve una vittoria – conferma Tesser – non solo per i tre punti ma anche per il morale: la sconfitta di Genova è stata una brutta botta. Quello che ho chiesto ai miei ragazzi è una maggior freddezza, solo così potremo concretizzare con risultati positivi le nostre belle prestazioni». Doppio pericolo Del Parma il

tecnico azzurro teme in particolare il dinamismo offensivo: «Giovinco va tenuto sotto controllo, ormai è un giocatore di primissimo livello, mentre sulla destra Biabiany sta facendo la differenza». Per questo, il tecnico azzurro sta preparando una sorta di gabbia a sinistra, con Gemiti e Giorgi per contenere il francese, avanzando Rigoni sulla trequarti.

Ambizioni emiliane Il Parma, vincendo, sarebbe proiettato nelle zone alte della classifica; con l'ennesima sconfitta in trasferta si ritroverebbe a un passo dalla zona retrocessione. Un primo treno verso la gloria: gli emiliani riusciranno a salirci? Di certo il Parma deve fare di tutto per uscire da questa altalena di risultati: cinque vittorie e sei sconfitte e nessun pareggio. Alla ricerca della continuità, dunque. Franco Colomba punta sul basso profilo, niente proclami. «Guardiamo al presente, cerchiamo i tre punti sempre, poi si vedrà. Siamo continuamente alla ricerca della vittoria, in ogni partita». Il tecnico degli emiliani punta anche sui soliti noti, confermando la squadra che ha battuto l'Udinese domenica scorsa: unica variante l'inserimento di Rubin al posto dell' acciaccato Gobbi. E con Giovinco-Pellè coppia d'attacco. Gli emiliani ieri si sono allenati al Piola, sul sintetico. «Quasi una novità per noi - spiega Colomba -, abbiamo provato un paio di volte sul nostro, a Collecchio. Forse sarà un problema ad inizio gara, ma poi ci adatteremo». Da una parte dunque la voglia del Parma di sistemarsi in pianta stabile sotto i riflettori della classifica, dall'altra un Novara che vuole uscire dall'ombra dei bassifondi. «Ma il vero pericolo - spiega Colomba - è che il Novara gioca bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I NUMERI

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il punto raccolto dal Lecce in casa, quello conquistato nell’ultima uscita col Novara (1-1) dopo le quattro iniziali sconfitte

3

i punti fuori casa del Catania, frutto di altrettanti pari con Novara (3-3), Fiorentina (2-2) e Lazio (1-1). Ha perso con Genoa (3-0) e Milan (4-0). L’ultima vittoria esterna risale all’8 maggio (2-1 a Brescia) Eusebio Di Francesco

C’è un bonus da conquistare per l’attaccante di casa. Il Matador vuole conferme

condo posto al collettivo di Mazzarri.

German Denis, 30 anni

Sfida sudamericana Ma tra le

priorità, soprattutto per l’uruguaiano, c’è la sfida di questa sera. D’altra parte, le cifre gli ricordano che contro l’Atalanta ha segnato il maggior numero di gol (6) a parte i 7 rifilati alla Sampdoria. Dunque, ci sono anche le cifre ad incoraggiare l’attaccante del Napoli che nelle ultime due partite (Lazio e Manchester City) ha mostrato evidenti segnali di ripresa dopo un periodo di forma precaria. Sa bene, Cavani, che Napoli ha bisogno delle sue prodezze, di quei gol pesanti per riprendere il cammino in campionato. Ed è da Bergamo, dove Lavezzi osserverà un turno di riposo per il turnover, che la squadra vuole ripartire per non perdere il contatto con l’alta classifica, anche perché per martedì sera, si prospetta un’altra sfida tesissima contro la Juve, nel recupero al San Paolo.

MAGNI

Bonus a un gol Va bene, le esigenze di Cavani: ma c’è German Denis che ha una serie di buoni validi motivi per impegnare tutte le proprie energie, stasera. Innanzitutto, è un ex, contrariato: avrebbe voluto che la società e l’allenatore gli avessero concesso maggiore fiducia, ma s’è ritrovato a Bergamo voluto da Pier Paolo Marino, colui che l’ha ingaggiato, dandogli fiducia, quando era d.g. del Napoli. Poi, c’è l’aspetto economico che non è roba di poco conto. L’attaccante argentino è a quota 9. Ma lui vuole subito la decima rete, perché a quella quota è fissato il primo bonus, che gli varrà un premio di 70 mila euro. Infine, la classifica dei cannonieri. Al momento è in testa e non ha alcuna intenzione di rallentare il passo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LECCE-CATANIA METTE IN PALIO PUNTI-SALVEZZA

Di Francesco contro l’amico Montella Perché vedere

LECCE-CATANIA Anche se il Catania sta andando oltre le previsioni, resta uno scontro per evitare la zona calda. E il Lecce non può mancare anche questo Via del Mare, ore 18

CALVI-FINOCCHIARO LECCE

Eusebio Di Francesco chiede spazio al «fratellino» Vincenzo Montella, perché il suo Lecce non può fallire ancora l’appuntamento con la prima vittoria stagionale al «Via del Mare». Amici veri «Sento che sarà la

partita giusta per sbloccarci dice Di Francesco -. Per il Lecce, ormai, ogni partita vale quanto una finale. Farà un certo effetto a me a e Vincenzo questo incrocio da avversari: sono stato suo fratello maggiore, già nei 5 anni trascorsi insieme nell’Empoli e poi nella Roma. Il suo Catania ha qualità, non avrebbe meritato di perdere col Chievo; come il Lecce, ha qualche problema in difesa. Montella allenatore? Lui non aveva un grande rapporto con Capello, però mi sembra proprio che da tecnico un po’ gli somigli, per la freddezza in panchina, come gli succedeva, da calciatore, negli ultimi 16 metri». Sempre a digiuno di gol gli attaccanti,

Di Francesco è pronto a rilanciare Muriel (dopo la squalifica), supportato da Bertolacci, nel 4-4-1-1. «Al di là dei singoli interpreti, voglio dare continuità al progetto tattico. Se anche schierassi due attaccanti, non sarebbero "piatti": uno dovrebbe essere più "sfalsato" rispetto al partner». Lopez in panca Potenza centrale, Izco sulla fascia destra, incaricato di agire tra le linee di difesa e centrocampo. Due le novità studiate da Montella per interrompere la serie negativa del Catania, battuto da Milan e Chievo nelle ultime due partite di campionato. L’Aeroplanino vuole fare uno sgarbo al suo grande amico Di Francesco: «Amico vero, per una volta avversario ma non nemico», sottolinea. E per dare fiducia al suo gruppo non cambia il 3-5-2 che, in fase di non possesso diventa 5-3-2. Ancora una volta, Lopez partirà dalla panchina, ma potrebbe essere impiegato in corsa. Legrottaglie nutre grande fiducia nel gruppo siciliano; il leader rossazzurro ammette: «Contro il Chievo abbiamo perso per errori nostri, ma il gioco resta efficace, di buon livello. Così non ci abbattiamo, piuttosto a Lecce spero che il Catania possa dare via a una nuova fase che ci vedrà opposti a squadre del nostro stesso livello. Ci servono punti per arrivare alla salvezza subito e, quindi, alzare lo sguardo verso altri traguardi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it Gazza

Tvf

Carlos Tevez, 27 anni REPORPRESS

TEVEZ-STORY: IL VIDEO SUL PROTAGONISTA DEL MERCATO Riflettori puntati su Tevez sul nostro sito. In un video è raccontata tutta la carriera dell’argentino del City. E il nostro esperto Laudisa spiega nella sua video-rubrica «CalcioMarket» gli sviluppi del mercato.

VIDEO-INTERVISTA A VALENTINO ROSSI, RICORDANDO SIC Impegnato al rally di Monza Valentino Rossi fa il bilancio della stagione. In una video-intervista a Gazzetta.it Rossi parla del 2011 («l’anno peggiore della mia carriera»), ricorda l’amico Simoncelli e chiede a Babbo Natale una Ducati competitiva per il 2012.


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Edinson Cavani, 24 anni PH-VIEWS

vo Amauri e Miccoli ma pur di farlo giocare gli chiesi di partire anche dall’esterno perché si vedeva che aveva grandi qualità. Lui si sentiva più prima punta, ma partendo da lontano come fa adesso diventa difficilmente marcabile. Non ho mai allenato un giocatore con le sue qualità fisiche, ma mi colpiva la sua voglia di migliorarsi: il venerdì ci faceva fermare a provare i movimenti. Lui è forte in campo e nella testa».

IL TECNICO NAPOLETANO

Mazzarri: «Ora confido nella crescita di Pandev» «Dopo la partita con il City sono un allenatore felice»

Walter Mazzarri, 50 anni FORTE DAL NOSTRO INVIATO

BERGAMO

E’ il turno di Ezequiel Lavezzi. Toccherà a lui, stasera, sedere in panchina per il turnover voluto dall’allenatore. «Potrei pensare ad una staffetta, il Pocho è diffidato, potrebbe star fuori. Sarà duro lasciare fuori lui o Cavani, magari soffrirò nel farlo, ma confido di vedere Pandev crescere anche se non ha ancora i 90’ nelle gambe. E’ un giocatore importante ed ho fiducia in lui», ha spiegato Walter Mazzarri prima di raggiungere Bergamo. Non sarà l’unico, l’argentino, a saltare la sfida con l’Atalanta. Novità ci saranno anche in difesa, dove Aronica resterà fuori, Campagnaro verrà spostato al

suo posto, a sinistra, e Fernandez si sistemerà a destra con Cannavaro centrale. A centrocampo, invece, Inler non è stato nemmeno convocato (problema alla schiena) ed al fianco di Gargano ci sarà Dzemaili. Insomma, Mazzarri non vuole correre troppi rischi in previsione della super sfida di martedì, contro la Juve, al San Paolo. «Si, ma c’è l’Atalanta prima di ogni altro pensiero. L’avversario di domani sera (stasera ndr.) è tra i più in forma del campionato». Elogi alla squadra L’eco della

vittoria in Champions League non si è ancora spenta. A Mazzarri è piaciuto elogiare i suoi ragazzi: «Li ringrazio per quello che stanno facendo, sono un allenatore felice. Partite come quella con il City servono a convincerci ancora di più della nostra forza. Ora, però, dovremo dimostrare di essere in grado di andare in campo dopo tre giorni, senza contraccolpi, e ripetere la prestazione fornita contro il Manchester. A Bergamo mi aspetto un ulteriore salto di qualità, dovremo giocare col coltello tra i denti. Denis e Cigarini? Hanno dato un contributo importante quando sono stati con me. Poi, ho fatto le scelte che ritenevo più opportune», ha chiarito l’allenatore napoletano. mi.mal. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Festa Colantuono sogna una

Il presidente Percassi ha riportato l’Atalanta in Serie A ANDREOLI

ATALANTA COMPRATO UN PULLMAN DA 250.000 e

Percassi scatenato «Rinforzi e stadio nuovo. Sono pronto» GUIDO MACONI ZINGONIA (Bg)

A Bergamo si fluttua tra sogni e realtà. Arriva il Napoli e Stefano Colantuono bada più alla seconda: «Il Napoli a differenza di tante big è predisposta al sacrificio. Ha un attacco atomico, ma la sua fortuna sono Campagnaro, Cannavaro e Aronica, un vero muro. Però vorremmo regalarci una notte magica, anche se restiamo concentrati sull’obiettivo salvezza». Prima dovrà fermare un suo ex allievo. «Cavani l’ho allenato al Palermo, ave-

clic DA TECNICO MAZZARRI MAI SCONFITTO DA COLANTUONO Colantuono non ha mai battuto Mazzarri in carriera. Tre i precedenti: Atalanta-Reggina 1-1 (30 settembre 2006), Reggina-Atalanta 1-1 (18 febbraio 2007), Palermo-Sampdoria 0-2 (11 maggio 2008)

notte magica, il dt Pierpaolo Marino l’avrà in ogni caso. «Per me sarà una grande festa. A Napoli ho vissuto tanti momenti importanti e sono l’unico ad aver vinto tutti i campionati dalla C alla A e una coppa Italia. Nove undicesimi dell’attuale squadra li ho presi io, Mazzarri sta valorizzando il mio lavoro. Ma stasera vorrei vincere». Smentita la voce di un suo possibile ritorno - sarebbe il terzo - a Napoli. «Una voce priva di fondamento. A Bergamo mi sento a casa e fin quando Percassi non mi manda via, resto di sicuro». Futuro Antonio Percassi intanto pensa anche al futuro. «Il 5 dicembre presenteremo all’amministrazione comunale il progetto del nuovo stadio» ha rivelato il presidente, pronto a tornare sul mercato a gennaio («se sarà necessario, siamo disponibili a rinforzare la squadra»). Ma non solo. Oggi la squadra si presenterà con un nuovo pullman costato oltre 250mila euro e dotato di tutte le comodità, allo stadio hanno installato nuovi Led pubblicitari luminosissimi e raddoppiato la sala hospitality. A Bergamo si pensa in grande, perché i sogni diventino realtà. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A INFERMERIA IL CALVARIO MUSCOLARE INTERISTA CONOSCE UN’ALTRA TAPPA

Lucio k.o.: torna a Cesena Decimo stop in due mesi Il difensore accusa uno stiramento all’adduttore: può rientrare il 18 o il 21 dicembre DAL NOSTRO INVIATO

APPIANO GENTILE (Como)

Si era fatto male sul finire della gara a Trabzon. Dolorino, ma si vedrà. Lucio nell’allenamento del dopo-Champions aveva fatto il cosiddetto scarico, ma il dolore continua-

va. Accertamenti e verdetto: stiramento di secondo grado all’adduttore della gamba sinistra. Arrivederci al 2012? Forse no: perché sussurri raccontano che il centrale brasiliano ce la possa fare per il 18 dicembre a Cesena o al massimo il 21 contro il Lecce. Insomma, niente catastrofismi ma l’allarme muscoli scatta ancora. Quanti stop Perché sono dieci

le soste coatte muscolari negli ultimi due mesi: due sono avvenute con le rispettive nazionali (Forlan e Thiago Motta), ma le altre sono capitate in maglia interista. La tabella a fian-

QUANTI GUAI MUSCOLARI Sneijder c’è «cascato» due volte Lucio (25-11) Stiramento II˚ adduttore gamba sinistra Sneijder (19-11) Stiramento II˚ retto fem. destro Maicon (29-10) Siramento II˚ bicipite fem. sinistro Samuel (16-10) Elongazione comparto mediale dei flessori gamba destra Coutinho (13-10) Stiramento II˚bicipite femorale gamba sinistra Forlan (12-10 con l’Uruguay) Stiramento III˚bicipite femorale gamba sinistra Th.Motta (7-10 con l’Italia) Stiramento II˚ bicipite femorale gamba sinistra Milito (29-9) Risentimento polpaccio destro Ranocchia (26-10) Stiramento II˚ adduttori gamba sinistra Sneijder (23-9) Stiramento di II˚ adduttore gamba destra

identiKit & CARRIERA

v Zarate, campione o no? In 6 mesi si gioca l’Inter

L’argentino deve ancora conquistare tutti: Moratti pensa se sborsare 16 milioni di riscatto, lui cerca il 1o gol in campionato appunto. Lì spaccò davvero la partita, il CSKA che raggiunge il 2-2, lui entra e piazza il colpo che vale la rimonta in Champions targata Ranieri. Da quel giorno, nessun altro gol, una traversa sì, tante parate, tanta sfortuna e pure moltissimo sacrificio tattico. Ma gol, nada. Sarà che gioca troppo lontano dalla porta? Sarà che quel bonus-assist lo fa diventare anche troppo altruista rispetto alla vecchia etichetta di egoista incallito? Belle domande. Di certo Zarate non ha ancora fatto un gol in campionato. E che è da qui a maggio che l’Inter capirà cosa fare a giugno: riscattarlo oppure no?

DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)

Lo Spaccapartite ne ha sbriciolata una sola, di gare: a Mosca. Lo Spaccapartite è stato pagato un soffio con allegato un ipotetico «pagherò» da 16 milioni. Lo Spaccapartite si chiama Mauro Zarate, ultimo colpo dell’ultimo giorno di mercato estivo, talento pienissimo con pause variegate e due domandone appresso: le partite le spacca ancora? E l’Inter lo riscatterà a giugno spendendo quei 16 milioni di cui sopra? Dice lui a Sky: «Potevo fare e dare di più, finora non sono soddisfatto di me stesso». Onesto. Mauro Zarate sogna la doppia cifra di gol. Da dieci reti in su. L’Inter spera la stessa cosa e sogna di aver preso qualcuno che - da adesso in poi - possa far dire a chi prende Tevez che il meglio d’Argentina veste il nerazzurro. Salta l’uomo E il primo a dover-

lo dimostrare è lui, in prestito oneroso (2,7 milioni di euro) e in attesa di capire se il suo futuro sarà all’Inter o di nuovo alla Lazio. Mauro Zarate è giocatore importante, solido, quella scintilla che deve dare sempre qualcosa in più: per questo le sta giocando tutte, perché Ranieri vede in lui un giocatore

la fotonotizia Moratti in visita alla squadra: «Ora rimontiamo» Ecco Massimo Moratti ad Appiano Gentile (foto Ravezzani) sorridere con Claudio Ranieri: il numero uno nerazzurro ha incontrato e salutato tutti e, a poche ore dalla trasferta di Siena che in passato ha visto la vittoria di due scudetti, ha chiesto di dare davvero vita alla rimonta.

Zero in A E dentro - Zarate -

Il più sostituito In pratica, c’è che da adesso in poi Zarate si gioca effettivamente la sua permanenza all’Inter: o decide, o spacca, o mette quei gol che all’attacco dell’Inter mancano tanto oppure l’Inter si porrà domande grandi così. «Se fino ad oggi ho fatto gli assist e i gol che volevo? No, ma migliorerò» fa lui sincero. Il suo numerificio recita così: 9 presenze in A, 0 gol e un assist; 5 presenze in Champions, 1 gol, 1 assist. Ha ragione lui, serve di più. E lo pensa anche Ranieri: Mauro Zarate è il giocatore più sostituito dell’Inter, ben 5 volte. E qui torniamo alla spina, da tenere attaccata.

l’ha messa una volta: a Mosca

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Zarate, 24 anni, e l’abbraccio-bacio di Cambiasso

che - allargando il gioco con imprevedibilità - sa saltare l’uomo con maggior facilità di tutti. Più di Alvarez, che lo fa con approcci diversi all’avversario da superare. Ranieri ha detto: «Fa una grande giocata e poi tende a staccare la spina: se trovo il modo di lasciargliela attaccata...». Il fatto è che ancora non è successo, la continuità in partita non è ancora il suo forte.

AP

zie alla quale se arriverà a 10 assist guadagnerà 150.000 euro. Se ne fa 8 o 9 o 5 o 3, niente bonus. Fino ad ora Mauro Zarate è a 2: ne fece uno a Bergamo per Sneijder e poi uno in Champions a Lilla per il gol di Pazzini. «Non penso che questo fatto mi tolga qualcosa in fatto di reti» dice lui. Quella della clausola è una grande trovata, però può davvero influenzare perché poi bisogna buttarla anche dentro.

O 10 o niente Nel suo contratto

con l’Inter - ormai lo sanno tutti - è inserita una clausola gra-

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I NUMERI

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le presenze di Mauro Zarate in questo campionato con la maglia dell’Inter

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le reti realizzate dall’argentino ex Lazio in questo campionato con la casacca nerazzurra

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i gol dell’argentino in questa stagione: è andato in scena a Mosca contro il Cska ed è stato quello decisivo del 3-2 finale

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gli assist che Mauro Zarate ha fatto fino ad oggi: a quota 10 avrà un bonus stabilito dal contratto.

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le presenze dell’argentino in questa edizione della Champions League.

co comincia a fare un po’ paura, soprattutto a Ranieri che ha spesso i giocatori contati. 4-1-4-1 Per la gara di Siena, rientra Ranocchia che farà coppia con Samuel, mentre è ipotizzabile la conferma del 4-1-4-1: al posto di Cambiasso davanti alla difesa dovrebbe esserci Motta, mentre come laterali di difesa dovrebbero giocare Zanetti e Chivu. Dietro a Pazzini, probabili Alvarez, Cambiasso, Stankovic e Zarate (o Coutinho). E Forlan arriva tardi Il Diego

uruguaiano arriva oggi con un giorno di ritardo: gli è stato cancellato il volo dall’Uruguay. «Mi sento bene - dice Forlan -, presto rientrerò in campo». Sarà contro l’Udinese? Può essere, può essere. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGA A PARTIRE DAL 2012

Diritti tv boom dall’estero: per la A quasi 120 milioni MARCO IARIA MILANO

Chi l’ha detto che la Serie A ha scarso appeal all’estero? Certo, la Premier League è lontanissima, ma il valore del campionato italiano continua a crescere. Parlano i numeri, quelli della vendita dei diritti tv internazionali. Ieri sono state aperte le buste con le offerte del triennio 2012-15. Pare che Media Partners & Silva abbia sbaragliato la concorrenza, mettendo sul piatto molto di più di colossi del settore come Img e Sportfive: si dice tra i 115 e i 120 milioni all’anno, un netto incremento rispetto ai 91 stagionali pagati dallo stesso broker per il 2010-11 e il 2011-12. In Lega sono arrivate 7 offerte (comprese quelle di Ufa Sport, Pitch, Kentaro e B4 Capital), a conferma dell’interesse per il prodotto. L’advisor Infront è molto soddisfatto, per la qualità e la quantità delle agenzie interessate: si è andati oltre le aspettative. Adesso spetterà all’assemblea dei club, convocata per lunedì, decidere se e a chi assegnare i diritti, visto che l’asta era «open». Qualche club si era battuto in commissione perché venisse adottato il meccanismo del revenue sharing: un minimo garantito più basso ma la possibilità per la Lega di condividere gli utili ed essere maggiormente coinvolta nell’esportazione del prodotto. Tuttavia l’offerta di Silva è troppo allettante per essere rifiutata. Grazie agli 829 milioni annui garantiti da Sky e Mediaset Premium per il calcio pay e in attesa di vendere i pacchetti in chiaro, nel prossimo triennio la Serie A sfonderà il muro del miliardo annuo di introiti tv. Beretta Dopo le parole di fuoco di Paolillo dell’Inter («Beretta deve dimettersi»), un gruppetto di società tra cui Cagliari e Palermo spinge per sfiduciare subito il presidente di Lega, il cui mandato scade a giugno. Ma è difficile, quasi impossibile, arrivare al quorum richiesto di 14 club su 20. Sempre più presidenti, piuttosto, premono affinché cambi la governance, per una Lega più dinamica e meno frastagliata. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SERIE A

Jovetic a rischio La Fiorentina fa scaldare Cerci Il montenegrino si è infortunato in nazionale Rossi può offrire una chance all’ex romanista ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

Di sicuro è al centro del nuovo progetto di Rossi, anche se il nuovo allenatore non lo ha di fatto mai visto all'opera: è quasi certo che domani Jovetic salti anche il Palermo. Per ora resta infatti al centro delle sole attenzioni dei medici viola: il report del club specifica come oggi «sarà valutata la possibilità di convocarlo». Un'aggiunta che sembra lasciare aperta la questione: in realtà è praticamente da escludere che sia a pronto, tanto più che possa giocare titolare.

ma sta nell'aggettivo «sostituto»: ha segnato dodici gol nelle ultime sedici partite, ma dall'arrivo di Rossi (meglio, dal cambio di modulo) è stato avanzato in attacco. Non più esterno ma seconda punta: il problema è che quando Jovetic sarà arruolabile Cerci rischia di ritrovarsi tra le riserve. Nel frattempo si gioca un'altra chance, e finito l'allenamento, appena fuori dai cancelli, consegna al mini-gruppetto di tifosi presenti una frase non sconvolgente, ma comunque un segnale di entusiasmo: «Spero di segnare anche a Palermo». Restando all'attacco ci si può interrogare sul futuro di Silva, corteggiato dal Boca Juniors: la Fiorentina ha sempre respinto l'offerta argentina. In caso di ripensamento servirà un nuovo attaccante di scorta: Corvino ne visionerà diversi nell'imminente tour in giro per il mondo. Pasqual in ospedale Da registra-

re anche il k.o. di Kharja: due settimane di stop per «una lesione di primo grado al muscolo soleo», come da bollettino medico viola, dove invece non si fa cenno al malessere di Pasqual, portato martedì notte in

Jo-Jo è al centro del progetto del nuovo tecnico, che non l’ha mai visto all’opera

Amaro Montenegro Amaro era

L’attaccante viola Stevan Jovetic, 22 anni, montenegrino POLARIS

stato il Montenegro: Jo-Jo è rientrato infortunato dal doppio impegno con la sua nazionale, otto giorni fa. Allora lo staff medico viola parlò di «lesione lieve ai muscoli profondi dell'anca», con l'immediato avvio delle «terapie specifiche del caso»: martedì ha iniziato il lavoro sul campo, ieri (in parte)

ha ripreso quello con il gruppo. Altri due motivi confermano la tesi del forfait: uno è che con i muscoli di un giocatore rimasto fermo un anno è sempre meglio usare la massima cautela, l'altro è che Jo-Jo non è mai stato provato dentro i nuovi schemi di Rossi, maniaco della pre-

cisione tattica. Così trovarlo in campo dall'inizio sarebbe una notizia assai sorprendente. Occasione Cerci Nessuna sorpresa, invece, nell'indicare Cerci come sostituto: è andata così anche nelle altre due uscite, con Milan ed Empoli. Qui il te-

ospedale per timore di meningite, poi scongiurato. Oggi non arriverà Andrea Della Valle: sarà presente al funerale di Gian Mario Perugini, sindaco in una delle aziende del gruppo, cui era legato da profondo affetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PALERMO

PRIMAVERA

Zamparini «Contro Rossi sarà derby»

La Lazio tenta il sorpasso sulla Roma

PALERMO Maurizio Zamparini non dimentica: «Non ci siamo mica scordati delle porcherie fatte dalla Fiorentina in occasione dei gol di Mutu e Gilardino». I blitz palermitani del presidente friulano regalano sempre dichiarazioni esplosive. Stavolta il bersaglio è il nemico storico viola. L’11 marzo 2007 Mutu segnò con Guana a terra (con rissa successiva tra Guidolin e Prandelli e la sintesi polemica dello stesso Zamparini il giorno dopo: «Mutu furbo zingarello, viola sciacalli»), Gilardino fece gol di mano il 26 ottobre 2008 (e si beccò due turni con la prova tv ma i tre punti li portò in Toscana). Altro che partita da libro Cuore col ritorno dell’idolatrato Delio Rossi al Barbera (applaudito anche dopo l’umiliante 0 7 con l’Udinese), Zamparini vuole tenere alta la tensione e di buonismo non ha proprio voglia: «Rossi è un ottimo allenatore, ma viene a Palermo da avversario quindi ok la bella accoglienza da parte del pubblico ma limitata. Il dodicesimo uomo in campo dev’essere per noi, non per la Fiorentina. Con lui in panchina, per me sarà un derby». In casa rosanero tre i forfait sicuri, lo squalificato Balzaretti e gli infortunati Hernandez e Budan (il croato si è rotto il setto nasale giovedì in allenamento, lunedì sarà operato). Aldo Cangemi

Oggi alle 14.30 l’undicesima giornata del campionato Primavera. Riflettori puntati sul derby di Roma nel girone C, con la Lazio che cerca il sorpasso in vetta sui giallorossi. Nel girone A derby d’alta quota Livorno-Fiorentina, nel gruppo B c’è la stracittadina di Verona. PROGRAMMA (11a giornata) GIRONE A Cagliari-Sassuolo (Assemini, domani ore 14.30), Empoli-Torino (Monteboro), Livorno-Fiorentina (Stagno), Modena-Genoa (S. Cesario S.P.), Novara-Parma (Piola, domani ore 10.30), Sampdoria-Grosseto (Sestri Levante), Juventus-Siena (Vinovo ore 14, diretta su Sportitalia 2). Classifica Fiorentina 23; Juventus 20*; Livorno, Empoli 17; Sassuolo 15; Novara, Cagliari, Torino 12; Siena 11; Genoa** 10; Sampdoria**, Modena 9; Grosseto*, Parma 7. GIRONE B AlbinoLeffe-Cittadella (Torre Boldone), Bologna-Brescia (S. Lazzaro), Chievo-Verona (Desenzano), Milan-Cesena (Vismara), Padova-Inter (Appiani), Udinese-Varese (Pavia di Udine), Vicenza-Atalanta (Piovene). Classifica Varese* 20; Chievo 19; AlbinoLeffe 18; Inter*, Milan, Cittadella 17; Bologna, Udinese 15; Cesena, Verona 11; Atalanta, Padova 9; Brescia 7; Vicenza 5. GIRONE C Bari-Napoli (CS Matarrese), Gubbio-Reggina (Ubaldi, domani ore 10.30), Juve Stabia-Catania (Menti, ore 11), Lecce-Crotone (Calimera), Palermo-Ascoli (CUS), Pescara-Nocerina (Città S. Angelo), Lazio-Roma (Formello, ore 14, diretta su Sportitalia 1). Classifica Roma 26; Lazio 25; Palermo 22; Reggina 18; Lecce 16; Catania 13; Juve Stabia 12; Nocerina, Ascoli 11; Napoli 10; Pescara 9; Gubbio 8; Bari, Crotone 6. Ogni * una gara in meno.


SABATO 26 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A LE PROBABILI FORMAZIONI

13

a

PARTITE G

V

N

ATALANTA (4-4-1-1) NAPOLI (3-4-2-1)

LAZIO (4-3-1-2) JUVENTUS (4-3-3)

CAGLIARI (4-3-1-2) BOLOGNA (4-3-2-1)

OGGI ORE 18 ARBITRO PERUZZO

OGGI ORE 18 ARBITRO TOMMASI

OGGI ORE 20.45 ARBITRO ORSATO

OGGI ORE 20.45 ARBITRO ROCCHI

DOMANI ORE 15 ARBITRO VALERI

81 BENASSI

BRIVIO 40 5 28 TOMOVIC ESPOSITO OBODO CUADRADO 7 14 8 10 STRASSER OLIVERA BERTOLACCI 91

La Classifica PT

NOVARA (4-3-1-2) PARMA (4-4-1-1)

ODDO 30

GIORNATA SQUADRE

LECCE (4-4-1-1) CATANIA (5-3-2)

24 MURIEL

RETI P

F

S

UDINESE 24 12 7 3 2 15 6 JUVENTUS 22 10 6 4 0 18 7 LAZIO 22 11 6 4 1 16 8 MILAN 21 11 6 3 2 23 14 ROMA 17 12 5 2 5 15 14 PALERMO 16 11 5 1 5 14 15 NAPOLI 15 10 4 3 3 13 7 GENOA 15 10 4 3 3 14 12 CHIEVO 15 11 4 3 4 10 12 PARMA 15 11 5 0 6 14 18 SIENA 14 11 3 5 3 14 10 CATANIA 14 11 3 5 3 13 18 ATALANTA * 13 11 5 4 2 15 14 FIORENTINA 13 11 3 4 4 10 9 CAGLIARI 13 11 3 4 4 10 12 INTER 11 10 3 2 5 13 17 BOLOGNA 10 11 3 1 7 9 17 LECCE 8 11 2 2 7 9 18 NOVARA 7 11 1 4 6 12 20 CESENA 6 11 1 3 7 4 13 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *l’Atalanta ha sei punti di penalizzazione

MARCATORI 9 RETI: Denis (2) (Atalanta), Di Natale (2) (Udinese) 7 RETI: Giovinco (3) (Parma) 6 RETI: Klose (Lazio) 5 RETI: Jovetic (Fiorentina); Palacio (1) (Genoa); Marchisio e Matri (Juventus); Ibrahimovic (1) (Milan); Osvaldo (Roma); Calaiò (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Nocerino (Milan); Cavani (Napoli); Rigoni (3) (Novara) 3 RETI: Ramirez (Bologna); Bergessio (Catania); Moscardelli e Pellissier (Chievo); Cerci (Fiorentina); Milito (2) (Inter); Hernanes (2) (Lazio); Boateng (Molan); Hernandez (1) e Miccoli (Palermo); Bojan (Roma); Destro (Siena)

German Denis, 30 anni ANSA

PROSSIMO TURNO MARTEDÌ 29 NOVEMBRE NAPOLI-JUVENTUS (ore 20.45) (recupero 11a giornata) VENERDÌ 2 DICEMBRE GENOA-MILAN (ore 20,45) SABATO 3 DICEMBRE INTER-UDINESE (ore 20,45) NAPOLI-LECCE (ore 20,45) DOMENICA 4 DICEMBRE CATANIA-CAGLIARI (ore 12,30) BOLOGNA-SIENA (ore 15) CHIEVO-ATALANTA (ore 15) FIORENTINA-ROMA (ore 15) JUVENTUS-CESENA (ore 15) PARMA-PALERMO (ore 20,45) LUNEDÌ 5 DICEMBRE LAZIO-NOVARA (ore 20,45)

18 17 BERGESSIO GOMEZ 10 24 4 DELVECCHIO ALMIRON LODI IZCO LEGROTTAGLIE MARCHESE 12 2 14 13 6 POTENZA BELLUSCI 21 ANDUJAR

1 MORGANELLA GEMITI FONTANA 14 15 30 3 DELLAFIORE CENTURIONI 17 23 2 PORCARI RADOVANOVIC GIORGI 10 RIGONI 27 9 RUBINO JEDA

47 MASIELLO PELUSO CONSIGLI 25 3 5 13 LUCCHINI MANFREDINI 7 21 17 22 SCHELOTTO CIGARINI CARMONA PADOIN 11 MORALEZ

7 29 PANDEV

10 GIOVINCO 80 8 4 7 VALIANI GALLOPPA MORRONE BIABIANY 19 6 29 5 RUBIN LUCARELLI PALETTA ZACCARDO 83 MIRANTE

CAVANI

BROCCHI

LEDESMA 8

LULIC

HERNANES 99 25 CISSE KLOSE

19 DENIS

99 PELLÈ

22 RADU MARCHETTI 21 33 26 DIAKITE STANKEVICIUS 32 24 19

KONKO 29

17 HAMSIK

14 VUCINIC

32 MATRI

7 PEPE

8 MARCHISIO

21 PIRLO

22 VIDAL

14 PISANO

1 AGAZZI

21 CANINI

3 31 ARIAUDO AGOSTINI

20

5

4

EKDAL

CONTI 7

NAINGGOLAN

COSSU 19 9 LARRIVEY THIAGO RIBEIRO 99 ACQUAFRESCA

8 20 23 18 DOSSENA DZEMAILI GARGANO ZUNIGA 14 28 21 CAMPAGNARO CANNAVARO FERNANDEZ 1 DE SANCTIS

BARZAGLI BONUCCI 3 26 15 19 LICHTSTEINER CHIELLINI 1 BUFFON

33 10 16 KONE 6 RAMIREZ 13 PULZETTI CASARINI TAIDER 3 5 90 84 MORLEO ANTONSSON PORTANOVA RAGGI 1 GILLET

PANCHINA 27 Julio Sergio, 13 Ferrario, 21 Grossmuller, 22 Piatti, 77 Pasquato, 9 Corvia, 15 Ofere. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Benassi-Julio Sergio 70-30%, Obodo-Grossmuller 65-35%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mesbah, Oddo, Carrozzieri e Corvia. INDISPONIBILI Carrozzieri (25 giorni), Diamoutene (5 giorni), Mesbah (5 giorni), Giacomazzi (5 giorni), Di Michele (5 giorni).

PANCHINA 44 Coser, 5 Ludi, 22 Pesce, 18 Marianini, 6 Pinardi, 21 Mazzarani, 20 Granoche. ALLENATORE Tesser. BALLOTTAGGI Giorgi-Mazzarani 60-40%, Giorgi–Pesce 70-30%. SQUALIFICATI Meggiorini (3). DIFFIDATI Paci, Meggiorini. INDISPONIBILI Lisuzzo (60 giorni), Ujkani (da valutare), Morimoto (15 giorni), Paci (15 giorni).

PANCHINA 78 Frezzolini, 32 Ferri, 77 Raimondi 88 Minotti, 10 Bonaventura, 89 Marilungo, 28 Gabbiadini. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Carmona-Bonaventura 60-40%. SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015). DIFFIDATI Capelli, Lucchini, Peluso, Schelotto. INDISPONIBILI Brighi (2 settimane), Capelli (6 mesi), Caserta (1 settimana), Tiribocchi (1 settimana).

PANCHINA 84 Carrizo, 5 Scaloni, 20 Biava, 27 Cana, 15 Gonzalez, 7 Sculli, 9 Rocchi. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Cisse-Rocchi 60-40%, Diakite-Biava 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Bizzarri (5 giorni), Del Nero (10 giorni), Dias (5 giorni), Kozak (15 giorni), Matuzalem (15 giorni), Mauri (70 giorni).

PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 2 Gozzi, 26 Dametto, 30 Rui Sampaio, 23 Ibarbo, 32 Ceppelini. ALLENATORE Ballardini. BALLOTTAGGI Pisano-Perico 60-40%; Ekdal-Rui Sampaio 60-40%; Thiago Ribeiro-Ibarbo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Nainggolan. INDISPONIBILI Biondini (7 giorni), Nené (30 giorni), Astori (70 giorni), El Kabir (10 giorni), Eriksson (100 giorni).

PANCHINA 30 Campagnolo, 33 Capuano, 28 Biagianti, 19 Ricchiuti, 28 Barrientos, 7 Lanzafame, 11 Lopez. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Potenza-Capuano 70-30%, Delvecchio-Ricchiuti 60-40%, Bergessio-Lopez 70-30%. SQUALIFICATI Spolli (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Suazo (20 giorni), Alvarez (2 giorni).

PANCHINA 1 Pavarini, 33 Santacroce, 3 Feltscher, 24 Musacci, 28 Jadid, 22 Palladino, 9 Crespo. ALLENATORE Colomba. BALLOTTAGGI Pellè-Crespo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI A. Lucarelli. INDISPONIBILI Floccari (20 giorni); Modesto, Gobbi e Valdes (da verificare).

PANCHINA 83 Rosati, 2 Grava, 6 Aronica, 11 Maggio, 19 Santana, 32 Chavez, 22 Lavezzi. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Pandev-Lavezzi 55-45%, Campagnaro-Aronica 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Lavezzi. INDISPONIBILI Donadel (20 giorni).

PANCHINA 30 Storari, 11 De Ceglie, 5 Pazienza, 24 Giaccherini, 9 Iaquinta, 18 Quagliarella, 10 Del Piero. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Pirlo-Pazienza 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marchisio, Pirlo, Pepe, Chiellini. INDISPONIBILI nessuno.

PANCHINA 25 Agliardi, 8 Garics, 21 Cherubin, 4 Krhin, 23 Diamanti, 77 Gimenez, 9 Di Vaio. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Taider-Krhin 60-40%, Acquafresca-Di Vaio 60-40%. SQUALIFICATI Mudingayi (1). DIFFIDATI Kone, Perez. INDISPONIBILI Perez (15 giorni), Cruz (20 giorni).

CESENA (4-4-2) GENOA (4-3-1-2)

PALERMO (4-3-1-2) FIORENTINA (4-3-1-2)

SIENA (4-4-2) INTER (4-1-4-1)

MILAN (4-3-1-2) CHIEVO (4-3-1-2)

Taccuino

DOMANI ORE 15 ARBITRO RIZZOLI

DOMANI ORE 15 ARBITRO RUSSO

DOMANI ORE 15 ARBITRO DE MARCO

OGGI ORE 20.45 ARBITRO GUIDA

L’APPUNTAMENTO

1 ANTONIOLI

COMOTTO 16 25 VON BERGEN PAROLO 77 18 CECCARELLI 17 MALONGA

2 RODRIGUEZ GUANA 5

ROSSI 13

15 MARTINHO

10 MUTU

MANTOVANI PISANO 31 3 8 2 SILVESTRE MIGLIACCIO 20 21 5 BACINOVIC BARRETO ACQUAH 27 51 10 ILICIC MICCOLI PINILLA

99 PALACIO 52 MERKEL 27 4 7 ROSSI CONSTANT VELOSO 24 5 13 20 MORETTI GRANQVIST KALADZE MESTO 1 FREY

11 21 GILARDINO LAZZARI 6 18 85 BEHRAMI VARGAS MONTOLIVO NATALI GAMBERINI 15 14 5 29 NASTASIC DE SILVESTRI 1

PANCHINA 88 Ravaglia, 4 Ricci, 25 Benalouane, 15 Djokovic, 24 L. Arrigoni, 7 Eder, 70 Bogdani. ALLENATORE D. Arrigoni. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Lauro (1). DIFFIDATI Ceccarelli e Comotto. INDISPONIBILI Candreva (3 giorni), Colucci (5 giorni), Ghezzal (8 giorni), Martinez (5 giorni), Meza Colli (5 giorni), Rennella (5 giorni).

PANCHINA 99 Benussi, 4 Cetto, 13 Aguirregaray, 7 Della Rocca, 14 Bertolo, 26 Lores, 16 Zahavi. ALLENATORE Mangia. BALLOTTAGGI Pinilla-Zahavi 60-40%. DIFFIDATI Pinilla, Acquah, Hernandez, Migliaccio, Pisano. SQUALIFICATI Balzaretti (1). INDISPONIBILI Hernandez (20 giorni).

PANCHINA 22 Lupatelli, 14 Seymour, 10 Birsa, 33 Kucka, 19 Jorquera, 11 Jankovic, 2 Pratto. ALLENATORE Malesani. BALLOTTAGGI Constant-Kucka 60-40%. SQUALIFICATI Antonelli (1). DIFFIDATI Palacio. INDISPONIBILI Zé Eduardo (20 giorni), Bovo (5 giorni), Antonelli (10 giorni), Dainelli (3-5 giorni).

PANCHINA 84 Neto, 23 Pasqual, 92 Romulo, 20 Munari, 22 Ljiajc, 32 Marchionni, 10 Silva. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Vargas-Munari 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Munari, Lazzari. INDISPONIBILI Kroldrup (10 giorni), Cassani (15 giorni), Jovetic (2 giorni), Gulan (5 giorni).

8 CARACCIOLO

25 PEGOLO

33 TZORVAS

7 CERCI

BORUC

2 13 19 3 VITIELLO ROSSETTINI TERZI DEL GROSSO 70

10

14

MANNINI D'AGOSTINO GAZZI 22 DESTRO

23 BRIENZA

9 LARRONDO 7 PAZZINI

32 ABBIATI 20 25 33 77 ABATE BONERA THIAGO SILVA ANTONINI 18 23 22 AQUILANI AMBROSINI NOCERINO 27 BOATENG 11 70 ROBINHO IBRAHIMOVIC 77 THEREAU

31

STANKOVIC CAMBIASSO 28 11 5 19 ALVAREZ ZARATE 8 THIAGO MOTTA 26 4 25 23 RANOCCHIA ZANETTI CHIVU SAMUEL 1 JULIO CESAR

PELLISSIER 7 SAMMARCO 6 16 10 RIGONI LUCIANO BRADLEY 13 21 5 12 CESAR JOKIC MANDELLI FREY 54 SORRENTINO

PANCHINA 12 Farelli, 80 Contini, 21 Rossi, 6 Angelo, 36 Bolzoni, 83 Reginaldo, 18 Gonzalez. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Brienza-Angelo 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Calaiò. INDISPONIBILI Vergassola (20 giorni), Grossi (15 giorni), Calaiò (7 giorni), Brkic (3 giorni).

PANCHINA 1 Amelia, 76 Yepes, 2 Taiwo, 4 Van Bommel, 10 Seedorf, 7 Pato, 9 Inzaghi. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Bonera-Yepes 65-35%, Robinho-Pato 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Nesta. INDISPONIBILI Cassano (140 giorni), Gattuso (da valutare), Flamini (120 giorni), Nesta (30 giorni), Valoti (3 giorni)

PANCHINA 12 Castellazzi, 16 Caldirola, 55 Nagatomo, 18 Poli, 20 Obi, 29 Coutinho, 22 Milito. ALLENATORE Ranieri. BALLOTTAGGI Zanetti-Nagatomo 70-30%, Zarate-Coutinho 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Maicon (7 giorni), Lucio (14 giorni), Sneijder (15 giorni), Forlan (10 giorni), Muntari (30 giorni).

PANCHINA 17 Puggioni, 93 Dramé, 15 Acerbi, 56 Hetemaj, 25 Vacek, 9 Moscardelli, 23 Paloschi. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Bradley-Hetemaj 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mandelli. INDISPONIBILI Morero (7 giorni), Cruzado (7 giorni), Sardo (7 giorni), Andreolli (5 giorni).

«Educare con Sport» A Verona c’è Prandelli Il c.t. Prandelli riceve oggi a Verona il premio Ussi «Campione nella vita, campione nello sport». Al la Gran Guardia di piazza Bra, ore 9.30, convegno sul tema «Educare attraverso lo sport» con interventi di Prandelli, Tommasi (presidente Aic) e Vanoli (tecnico giovanili azzur re). I proventi alla onlus Ex Gialloblù.

DONNE

Il Bardolino capolista fa visita al Milan Dopo la sosta per la naziona le, riprende il campionato femminile con la 7a giornata. Progr.: Como Fi renze, Tavagnacco Brescia, Mi lan Verona Bardolino, Mozzani ca Chiasiellis, Riviera di Roma gna Lazio, Torino Venezia, Tor res Roma.

CALCIO A 5

Rieti alla 1a vittoria Derby d’Abruzzo: 3-3 (g.l.g.) Tre anticipi della 9a giornata. Ris.: Acqua&sapone Ve nezia 3 1, Rieti Augusta 3 0, Pesca ra Montesilvano 2 2. Clas.: Lupa rense, Marca e Lazio 22, Asti 19, Acqua&sapone 17, Montesilvano 14, Bisceglie e Putignano 13, Kaos e Pescara 11, Rieti 10, Fiumicino 4, Ve nezia e Augusta 3.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

L’INIZIATIVA

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SABATO 26 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MONDO

Tutto a Madrid Real, Valencia e Barça in campo nella capitale Il top della Liga in 17 chilometri: dallo stadio di Vallecas a Getafe passando per il derby

Poi tocca alla gara più sentita dalla città. Il malmesso Atletico contro la corazzata d Mou. La quota Basti dire che i book-

maker pagano 15,40 la vittoria dei biancorossi, che hanno perso gli ultimi 5 derby e non vincono dal 1999, quando erano guidati da Claudio Ranieri e, dopo l’esonero del romano, finirono in B mentre il Madrid vinceva la Champions. Atletico senza Falcao, Madrid ancora senza Kakà. Ma con il «Gatto con gli stivali» in gran forma. Così Marca ha presentato Benzema, notando come il francese da quando nel dicembre scorso Mou lo definì «gatto» paragonandolo al «cane da caccia» Higuain, ha fatto 32 gol. In Europa nello stesso periodo hanno segnato di più solo Messi, Ronaldo, Mario Gomez e Van Persie. Mou cerca la 13a vittoria di fila e non ha mai perso un derby in casa: sinora 17 vittorie e 4 pari. Questo è anche il derby di Jorge Mendes, l’agente che tra Real e Atletico può schierare quasi una squadra di assistiti, senza portiere ma con Mou in panca: Silvio, Miranda, Carvalho, Coentrao; Pizzi, Pepe, Tiago, Di Maria; Falcao, Ronaldo. Getafe-Barça ci accompagna alla mezzanotte. I padroni di casa hanno vinto 1 volta nelle ultime 8 ma Pep (che non ha Iniesta) non si fida. In Spagna c’è il dibattito su virtù e difetti della difesa a 3 o a 4 usate quest’an-

y

DOMANI IL LEVANTE

S 14a giornata Oggi: Rayo Vallecano-Valencia; Real Madrid-Atletico Madrid; Getafe-Barcellona. Domani: Betis-Real Sociedad; Levante-Sp. Gjion; Maiorca-Racing, Espanyol-Osasuna; Gijon-Granada; Saragozza-Siviglia. Lunedì: Malaga-Villarreal.

Diciassette chilometri, tre partite, sei ore di calcio, il meglio della Liga. Questi i dati spazio-qualitativo-temporali del sabato «futbolero» di Madrid. Città che per la prima volta ha 4 squadre in Liga e che oggi tra le 18 e la mezzanotte ospita, in un raggio di 17 chilometri, Rayo-Valencia, Real Madrid-Atletico Madrid e Getafe-Barcellona (in ordine cronologico). Le prime 3 della Liga giocano nella Grande Capitale, considerando che Getafe è un Municipio autonomo ma di-

MADRID IN 17 CHILOMETRI

La presentazione Il Rayo Valleca-

no, neopromosso, ha gli stessi punti dell’Atletico Madrid e nelle ultime 5 giornate ha perso una sola volta. Nello stadio del quartiere Vallecas c’è un’atmosfera di euforia e queste sono le partite che aspettano da tanti anni. Il Valencia arriva dal 7-0 inflitto al Genk, la bella prestazione nel 2-3 subito dal Madrid e un Soldado con una gran mira: 5 reti nelle ultime 2 partite.

no da Guardiola: «A 3 non abbiamo mai perso, però quando succederà so che me ne direte di tutti i colori», ha detto ieri Pep. Il Barça non perde da 27 partite e può eguagliare il proprio record, stabilito lo scorso anno.

STEFANO BOLDRINI LONDRA (Inghilterra)

No tutor. «Non ho bisogno di aiuto». Così ieri Andre Villas Boas, alla vigilia della gara con il Wolverhampton, prima di 5 gare che da oggi al 12 dicembre potrebbero rilanciare il Chelsea o affondare l’allenatore portoghese: martedì 29 il Liverpool in Carling Cup, il 3 dicembre il Newcastle, il 6 lo spareggio con il Valencia in Champions, il 12 il City. L’avviso ai naviganti, lanciato ieri da AVB, è molto chiaro: è una risposta all’arrivo di Hiddink, futuro direttore tecnico dei Blues. La crisi del Chelsea è l’argomento clou nelle pagine sportive ingle-

si. Secondo il Mirror, Abramovich avrebbe chiesto spiegazioni sulle ragioni della lunga sosta in panchina di Torres, mentre nel Sun emerge un problema di mancanza di carisma dell'allenatore. «I giocatori rispettavano molto Ancelotti. Con AVB è diverso: è troppo giovane». Dietro le quinte, cominciano a staccarsi i pezzi: Roberto Di Matteo, attuale vice di Villas Boas, sentirebbe stretto il nuovo ruolo. chester United-Newcastle. Un altro infortunio serio per Ferguson: Anderson out fino a febbraio, problemi a un ginocchio. Una buona notizia: torna Rooney. Il City gioca domani in ca-

sa del Liverpool e una parola buona per Mancini arriva da Dalglish, tecnico dei Reds: «I club la smettano di parlare delle spese di Mansour. Nel calcio ci sono sempre state squadre in grado di spendere più soldi della concorrenza». All’Anfield tornerà Aguero. Balotelli è in ballottaggio con Dzeko. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Manchester Oggi c’è anche Man-

André Villas Boas, 34 anni LAPRESSE

STEFAN BIELANSKI VARSAVIA

A pochi mesi da Euro2012 uno scandalo rischia di mettere in ginocchio la Federcalcio polacca e il suo presidente Gregorz Lato, ex stella della Polonia. Il caso è scoppiato ieri: alcuni dirigenti della Pzpn, avversari della gestione Lato, hanno presentato le registrazioni, che secondo loro, dovrebbero dimostrare il coinvolgimento dello stesso Lato nei fatti di corruzione. È stata aperta, sulla richiesta del neoministro dello sport, signora Joanna Mucha, un’inchiesta della magistratura, e se le accuse dovessero essere accertate sarebbe veramente la fine della presidenza Lato e non si escluderebbe il commissariamento della Pzpn, tutto a pochi mesi dal fischio d’inizio dei campionati europei 2012.

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PREMIER CON IL WOLVERHAMPTON LA PRIMA DI 5 GARE IN 17 GIORNI CHE POSSONO RILANCIARE IL PORTOGHESE

Arriva Hiddink al Chelsea? Villas Boas: «Non serve aiuto»

Gregorz Lato, presidente della federcalcio polacca

cominciato prima della partita contro l’Italia (persa dalla Polonia 0-2) disputata l’11 novembre. Nel giorno della festa d’indipendenza della Polonia, un’operazione di marketing si è trasformata in una protesta generale dei tifosi e dei media. Quel giorno Lato ha deciso di lanciare le nuove maglie della nazionale, togliendo dalle stesse maglie lo stemma della nazione (l’Aquila bianca) sostituendolo con il logo della federazione. E subito sono scoppiate le polemiche poiché si trattava delle maglie che i calciatori polacchi dovrebbero pure vestire durante i prossimi Europei. Durante la partita con l’Italia, per protesta i tifosi non hanno sostenuto la nazionale, ma gridavano «Dove è l’Aquila?», e la successiva partita contro l’Ungheria di fatto hanno disertato (sugli spalti dello stadio di Poznan c’erano poche migliaia degli spettatori). Anche i politici si sono mossi (inclusi presidente della Repubblica, Bronislaw Komorowski e primo ministro, Donald Tusk) e sotto questo tipo di pressione la Federcalcio non poteva resistere e con un comunicato ufficiale ha annunciato il ritorno dell’Aquila sulle maglie dei calciatori polacchi.

I voti Vicente del Bosque ha votato Messi per il Pallone d’Oro, davanti a Ronaldo e a Muller, e Pep come miglior allenatore mentre Casillas, capitano della Spagna, ha indicato Mou, davanti a Del Bosque e Villas Boas. Tra i giocatori, Ronaldo, Ozil e Messi. Scelte che a Barcellona non hanno gradito. GDS

Guai per il presidente della federazione: aperta inchiesta

Prime difficoltà Ma i problemi per Lato erano già

Cristiano Ronaldo, 26 anni, e Leo Messi, 24, si sfidano a distanza di pochi chilometri AP

stante appena 10 chilometri dal centro di Madrid e 17 dallo stadio Bernabeu. Peccato sia impossibile, per questioni logistiche, vedersi dal vivo i 3 incontri.

Caos Polonia: Lato accusato di corruzione

S Classifica Real Madrid p. 31; Barcellona 28; Valencia 24; Levante 23; Malaga 20; Siviglia 18; Espanyol e A. Bilbao 17; Atl. Madrid e Rayo Vallecano 16; Osasuna 15; Villarreal 14; Betis 13; Sp. Gijon 12; Getafe, Maiorca e Saragozza 10; Real Sociedad, Racing e Granada 9.

Imbattuto nelle stracittadine, Mou contro l’Atletico va in cerca della 13a vittoria di fila FILIPPO MARIA RICCI MADRID

INCASTRATO DALLE REGISTRAZIONI

PROGRAMMA Oggi (ore 16) Bolton-Everton, Chelsea-Wolves, Man Utd-Newcastle, Norwich-Qpr, Stoke-Blackburn (13.45), Sunderland-Wigan, Wba-Tottenham, Arsenal-Fulham (18.30). Domani Swansea-Aston Villa, Liverpool-City (17). CLASSIFICA Man City 34, Man Utd 29, Tottenham e Newcastle 25; Chelsea, Liverpool e Arsenal 22; A.Villa e Qpr 15; Wba 14, Norwich, Everton e Swansea 13; Stoke 12, Sunderland, Fulham e Wolves 11; Bolton 9, Blackburn 7, Wigan 6.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FRANCIA

BUNDESLIGA

C’è il Montpellier Domani la sfida Marsiglia-Psg

Tre gol al Colonia Il Borussia M. supera il Bayern

PARIGI Se vince a Sochaux, il Montpellier può godersi da capolista Marsiglia Psg con Deschamps che è alle prese con il caso Gignac. 15a GIORNATA Oggi ore 19: Bordeaux Caen, Nancy Digione, Rennes Evian, St Etienne Ajaccio, Sochaux Montpellier, Tolosa Valenciennes; ore 21 Lilla Brest. Domani ore 17: Auxerre Lione, Lorient Nizza; ore 21 Marsiglia Psg. Classifica: Psg, Montpellier 30; Lilla, Rennes 25; Lione, Tolosa 23; Lorient, St Etienne 20; Caen 19; Marsiglia 18; Sochaux 17; Evian 16; Brest, Auxerre 15; Valenciennes, Nancy, Digione 14; Bordeaux 13; Nizza 11; Ajaccio 8.

14a GIORNATA Ieri: Colonia Borussia Moenc. 0 3 (Hanke al 20’, Arango al 30’ p.t.; Hanke al 2’ s.t.). Oggi: Borussia Dortmund Schalke 04; Norimberga Kaiserslautern; Hoffenheim Friburgo; Augsburg Wolfsburg; Hertha Bayer Leverkusen; Hannover Amburgo. Domani: Werder Stoccarda (15.30); Mainz Bayern (17.30). CLASSIFICA Borussia Moenc. 29; Bayern 28; Borussia Dortmund 26; Schalke 04 25; Werder 23; Stoccarda, Bayer Leverkusen 21; Hannover 19; Hoffenheim, Hertha 17; Colonia, Wolfsburg 16; Kaiserslautern, Amburgo 13; Mainz, Norimberga 12; Friburgo 11; Augsburg 8.

a.g.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SERIE BWIN 17a GIORNATA

Quelli di Torino-Livorno bravi e superstiziosi Novellino «Lo toccherò prima della partita, porta bene» Ventura «Davvero? Ricordati quanti sono i miei infortunati» FRANCESCO BRAMARDO TORINO

Uniti dalla stessa scommessa, far tornare grande il Toro, e da tanti incroci. Walter Novellino sulla panchina granata è rimasto scottato (due esoneri in due stagioni: 2007-08 e 2008-09), Gian Piero Ventura confida in un finale migliore. Difficile per entrambi trovar fortuna in patria. Novellino, che al Toro è stato anche buon giocatore, da allenatore sotto la presidenza Cairo ha vissuto alterne vicende, Ventura della sua Samp ha uno sbiadito, pessimo ricordo. Torino-Livorno vale molto per entrambi: per

Gian Piero Ventura 63 anni PLP

il prestigio (il Livorno), per la classifica (il Torino) prima degli scontri con Padova e Pescara. Bianchi, squalifica ridotta Novel-

lino è carico, tanto che in settimana ha chiuso le porte degli allenamenti a potenziali spie per testare il cambiamento, probabile, di schieramento tattico. Ventura, reduce da tre pari di fila, di problemi ne ha altri, alle prese dall’inizio della stagione con infortuni a raffica (oltre alla squalifica, ridotta in appello di una giornata, di Bianchi). Non a caso la formazione per la 17a volta non sarà la stessa. Baci e abbracci In attesa della sfi-

da sul campo, le parole della vigilia sono da libro Cuore. Atte-

stati di stima, di amicizia da entrambi le parti, una vigilia scontata se non ci pensasse l’allenatore granata a puntualizzare quella che da parte di Novellino vorrebbe essere solo una battuta: «Prima della gara toccherò Ventura, porta fortuna», le parole di Walter. «Per me possiamo abbracciarci anche per tutta la gara – la risposta di Venturama non mi si dica che sono fortunato». E giù una serie di esempi, dal Pisa al Bari, successi ed elogi ottenuti a fronte di squadre falcidiate da gravi assenze: «Quest’anno abbiamo perso Guberti e 3-4 giocatori a turno indisponibili per mesi. Ma non mi lamento. Vorrei che la squadra dimostrasse di aver capito il momento facendo emergere il lavo-

ro della settimana. Sarà una partita di un’importanza straordinaria. Sta a noi dover ricominciare da capo in caso di prove opache». Salvezza Per Novellino non è la

prima volta da avversario. Lo scorso anno la sfida costò la panchina a Papadopulo. «A vincere ci proverò di sicuro ma sarà più dura: il Toro di quest’anno è forte, esperto e, in panchina ha l’allenatore giusto, si vede la sua mano. In campo loro hanno Iori in regia, noi abbiamo Genevier, che non è da meno. Il Livorno è squadra giovane, vediamo di mettere in cassaforte in fretta i 50 punti della salvezza, poi ne riparliamo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Così oggi in campo (ore 15) SCIENZA CARICA IL BRESCIA: «MI ASPETTO LA PARTITA DELLA SVOLTA» CLASSIFICA SQUADRE

PT

TORINO 35 PESCARA 32 SASSUOLO 32 REGGINA 28 PADOVA 28 VERONA 28 SAMPDORIA 23 GROSSETO 23 VARESE 22 CITTADELLA 21 LIVORNO 20 BARI (-2) 20 JUVE STABIA (-4) 18 BRESCIA 18 CROTONE (-1) 17 VICENZA 17 ALBINOLEFFE 16 EMPOLI 15 MODENA 15 NOCERINA 14 GUBBIO 14 ASCOLI (-10) 5

PARTITE G V N P 16 10 5 1 16 10 2 4 16 9 5 2 16 8 4 4 16 8 4 4 16 8 4 4 16 5 8 3 16 6 5 5 16 6 4 6 16 6 3 7 16 5 5 6 16 6 4 6 16 6 4 6 16 4 6 6 16 4 6 6 16 4 5 7 16 4 4 8 16 4 3 9 16 3 6 7 16 3 5 8 16 3 5 8 16 4 3 9

RETI F S 19 8 36 24 21 10 31 19 25 19 23 19 24 15 19 19 19 16 18 21 18 14 13 15 21 23 13 18 15 19 18 23 20 30 20 26 15 26 22 26 15 28 16 23

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

2010 – 2011

PROSSIMO TURNO Sabato 3 dicembre, ore 15 ALBINOLEFFE-NOCERINA, CROTONE-SASSUOLO, EMPOLI-ASCOLI, JUVE-STABIA-GUBBIO, LIVORNO-VERONA, MODENA-VICENZA, PADOVA-TORINO, PESCARA-GROSSETO, VARESE-BRESCIA. Ore 18 REGGINA-SAMPDORIA. Lunedì 5, ore 20.45 BARI-CITTADELLA

I POSTICIPI DI DOMANI

Vicenza-Pescara alle 12.30, poi c’è Gubbio-Empoli La 17ª giornata prevede due posticipi domani e uno lunedì sera. Il programma. VICENZA-PESCARA (domani, ore 12.30, arbitro Baratta di Salerno) Nel Vicenza, Bastrini è tornato ad allenarsi dopo la distorsione alla caviglia destra. Pescara senza Kone e Capuano: l’ivoriano è impegnato con la Nazionale olimpica in Marocco, il difensore è squalificato. GUBBIO-EMPOLI (domani, ore

19, Tozzi di Ostia) Gubbio: Sandreani è tornato in gruppo. Simoni conferma il 4 1 4 1. Carboni, all’esordio sulla panchina dell’Empoli, conferma il 4 3 1 2, con il rientrante Buscé. Lunedì alle 20.45 si giocherà Ascoli-Bari (Mariani di Aprilia)

BRESCIA ALBINOLEFFE

CITTADELLA CROTONE

GROSSETO JUVE STABIA

NOCERINA VARESE

BRESCIA (4–3–1-2) 12 LEALI 22 MANDORLINI 37 BERARDI 21 DE MAIO 6 MAGLI 7 EL KADDOURI 14 SALAMON 4 MARTINA RINI 29 ANTONIO 80 JONATHAS 27 RAMOS All. SCIENZA

ALBINOLEFFE (4-1-4-1) 27 OFFREDI 16 LUONI 5 LEBRAN 3 BERGAMELLI 77 PICCINNI 18 CRISTIANO 58 HETEMAJ 21 LANER 11 FOGLIO 7 GERMINALE 9 COCCO All. FORTUNATO

CITTADELLA (4-3-3) 71 CORDAZ 2 VITOFRANCESCO 17 GORINI 5 PELLIZZER 24 MARCHESAN 31 BUSELLATO 19 BASELLI 80 SCHIAVON 7 DI ROBERTO 9 DI CARMINE 11 MAAH All. FOSCARINI

CROTONE (4-2-3-1) 61 BINDI 23 CORREIA 56 TEDESCHI 43 ABRUZZESE 3 MIGLIORE 24 FLORENZI 4 GALARDO 10 DE GIORGIO 7 CAETANO 17 SANSONE 90 CIANO All. MENICHINI

GROSSETO (4-4-1-1) 29 NARCISO 92 ANTEI 33 OLIVI 4 IORIO 80 GIALLOMBARDO 21 ALFAGEME 11 ZANETTI 6 CRIMI 28 MANCINI 22 CARIDI 32 SFORZINI All. GIANNINI

JUVE STABIA (4-4-2) 18 COLOMBI 56 MAURY 5 MOLINARI 6 SCOGNAMIGLIO 29 DI CUONZO 10 TARANTINO 4 CAZZOLA 23 SCOZZARELLA 3 ZITO 27 DANILEVICIUS 25 SAU All. BRAGLIA

NOCERINA (3-4-3) 89 RUSSO 13 ALCIBIADE 4 DE FRANCO 3 DI MAIO 20 SCALISE 8 BRUNO 15 SACILOTTO 11 BOLZAN 10 NEGRO 9 CASTALDO 70 FARIAS All. AUTERI

VARESE (4-4-2) 30 BRESSAN 2 PUCINO 25 TROEST 88 TERLIZZI 86 CACCIATORE 23 NADAREVIC 8 CORTI 27 KURTIC 7 CARROZZA 9 MARTINETTI 21 CELLINI All. MARAN

PANCHINA 1 Arcari, 26 Kamalu, 20 Paghera, 24 Cordova, 17 Scaglia, 39 Varga, 11 Feczesin

PANCHINA 72 Chimini, 64 D’Aiello, 79 Regonesi, 22 Taugourdeau, 23 Pacilli, 10 Cisse, 32 Torri

PANCHINA 1 Pierobon, 32 Scalco, 30 Borsato, 11 Carra, 8 Branzani, 27 Job, 20 Martignago

PANCHINA 1 Belec, 6 Ligi, 27 Eramo, 21 Loviso, 36 Maiello, 85 Gabionetta, 22 Djuri

PANCHINA 30 Mangiapelo, 27 Petras, 90 Ronaldo, 10 Consonni, 23 Alessandro, 19 Formiconi, 25 Gerardi

PANCHINA 90 Seculin, 13 Biraghi, 91 De Bode, 8 Davì, 34 Mezavilla, 11 Raimondi, 9 Mbakogu

PANCHINA 1 Gori, 2 Nigro, 5 Pomante, 6 De Liguori, 92 Donnarumma, 23 Plasmati, 22 Catania.

PANCHINA 1 Moreau, 5 Figliomeni, 32 Camisa, 14 Filipe, 11 Lepore, 10 Neto Pereira, 91 De Luca.

ARBITRO Giacomelli di Trieste GUARDALINEE Manzini-Avellano PREZZI da 10 a 85 euro TV Sky Calcio 10

ARBITRO Viti di Campobasso GUARDALINEE Ciancaleoni-Di Francesco PREZZI da 13 a 45 euro TV Sky Calcio 13

ARBITRO Di Bello di Brindisi GUARDALINEE Longo-Tegoni PREZZI da 14 a 80 euro TV Sky Calcio 11

ARBITRO Irrati di Pistoia GUARDALINEE Bernardoni-Pegorin PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 12

BRESCIA Peggior attacco contro peggior difesa: «Mi aspetto la partita della svolta», dice Scienza. Al centro tandem Berardi-De Maio. Squalificati Zambelli, Budel e Daprelà. Diffidati Berardi, El Kaddouri, Salamon e Zambelli. ALBINOLEFFE Stop per Girasole che si aggiunge a Tomasig. Previtali e Daffara. Pacilli o Cristiano sulla destra, Torri o Germinale in attacco. Squalificati nessuno. Diffidati Bergamelli, D’Aiello, Piccinni.

CITTADELLA Convocati due Primavera, Borsato e Scalco. Vitofrancesco arretrerà in difesa, dove torna Gorini, al debutto dal primo minuto. Squalificati Bellazzini e Martinelli. Diffidati Gasparetto CROTONE Due nodi da sciogliere: Gabionetta è acciaccato e potrebbe partire dalla panchina (al suo posto di De Giorgio), in attacco staffetta Ciano–Djuric. Squalificati nessuno. Diffidati Correia, Eramo, Vinetot, Florenzi e Sansone.

GROSSETO Zanetti preferito a Ronaldo, che non si è allenato con continuità. Caridi agirà dietro a Sforzini. Giannini dà fiducia in blocco alla difesa. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. JUVE STABIA Braglia non cambia il 4-4-2 scegliendo Maury quale sostituto di Baldanzeddu in difesa. Daspo ai due tifosi colpevoli degli sputi al quarto uomo durante la gara con l’AlbinoLeffe. Squalificati Baldanzeddu. Diffidati Zito e Di Cuonzo.

NOCERINA Bruno con Sacilotto a centrocampo per far rifiatare De Liguori. Novità in difesa: Alcibiade per Pomante, Squalificati nessuno. Diffidati Marsili, De Liguori, Di Maio, Pomante e Bolzan. VARESE Per la sfida con la Nocerina dell’ex Auteri (centravanti del Varese negli anni Ottanta), Maran perde Zecchin (contrattura): al suo posto Nadarevic. Grillo non recupera. Squalificati nessuno. Diffidati De Luca, Grillo, Kurtic e Troest.

SAMPDORIA MODENA

SASSUOLO PADOVA

TORINO LIVORNO

Walter Novellino 58 anni IPP

VERONA REGGINA

SAMPDORIA (4-3-3) 20 ROMERO 33 RISPOLI 28 GASTALDELLO 5 ACCARDI 7 CASTELLINI 23 DESSENA 17 PALOMBO 81 BENTIVOGLIO 10 FOGGIA 9 POZZI 22 BERTANI All. ATZORI

MODENA (4-4-1-1) 1 CAGLIONI 33 JEFFERSON 29 TURATI 50 PERNA 22 MILANI 4 NARDINI 7 DALLA BONA 14 CIARAMITARO 8 DE VITIS 10 DI GENNARO 30 GRECO All. CUTTONE

SASSUOLO (3-4-3) 17 POMINI 24 MARZORATTI 6 PICCIONI 22 TERRANOVA 33 LAVERONE 4 MAGNANELLI 14 COFIE 3 LONGHI 11 BOAKYE 77 MARCHI 12 SANSONE All. PEA

PADOVA (4-3-3) 73 PERIN 13 LEGATI 14 SCHIAVI 6 TREVISAN 33 RENZETTI 84 JIDAYI 70 MILANETTO 7 MARCOLINI 23 LAZAREVIC 10 CACIA 9 HALLENIUS All. DAL CANTO

TORINO (4-2-4) 34 COPPOLA 3 D’AMBROSIO 25 GLIK 6 OGBONNA 28 PARISI 4 BASHA 11 IORI 92 VERDI 21 EBAGUA 7 ANTENUCCI 19 STEVANOVIC All. VENTURA

LIVORNO (3-5-2) 33 BARDI 2 PERTICONE 17 MIGLIONICO 13 KNEZEVIC 29 SCHIATTARELLA 18 FILKOR 20 GENEVIER 21 LUCI 23 LAMBRUGHI 9 PAULINHO 8 DIONISI All. NOVELLINO

VERONA (4-3-1-2) 1 RAFAEl 13 ABBATE 22 MAIETTA 17 MARECO 25 SCAGLIA 8 RUSSO 77 TACHTSIDIS 10 HALLFREDSSON 19 JORGINHO 11 PICHLMANN 21 GOMEZ ALL. MANDORLINI

REGGINA (3-4-1-2) 26 P. MARINO 2 ADEJO 3 EMERSON 15 A. MARINO 32 COLOMBO 4 N. VIOLA 18 RIZZO 29 RIZZATO 70 MISSIROLI 61 BONAZZOLI 90 RAGUSA All. BREDA

PANCHINA 1 Da Costa, 3 Costa, 35 Rossini, 18 Laczko, 4 Padalino, 32 Maccarone, 90 Piovaccari.

PANCHINA 99 Guardalben, 26 Carini, 3 Bassoli, 21 Giampà, 41 Spezzani, 11 Fabinho, 12 Stanco

PANCHINA 1 Bassi, 20 Bianco, 25 Cappelletti, 27 Consolini, 28 Bianchi, 26 Falcinelli, 9 Bruno.

PANCHINA1 Cano, 3 Franco, 20 Osuji, 77 Italiano, 45 Drame, 28 Ruopolo, 29 Jelenic.

PANCHINA 1 Morello, 5 Di Cesare, 50 Pratali, 27 De Feudis, 20 Vives, 90 Oduamadi, 10 Sgrigna.

PANCHINA 19 Mazzoni, 77 Salviato, 91 Remedi, 43 Bigazzi, 6 Barone, 7 Belingheri, 11 Russotto

PANCHINA 12 Nicolas, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 33 Pugliese, 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 7 Mancini.

PANCHINA 12 Kovacsik, 13 Cosenza, 55 De Rose, 31 Castiglia, 87 Campagnacci, 22 Barillà, 9 Ceravolo.

ARBITRO Massa di Imperia GUARDALINEE Masotti-Bolano PREZZI da 10 a 60 euro TV Sky Calcio 8 HD e Premium Calcio 2

ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Stallone-Ranghetti PREZZI da 10 a 60 euro TV Sky Calcio 9

ARBITRO Giancola di Vasto GUARDALINEE Carretta-Argiento PREZZI da 10 a 90 euro TV Sky Calcio 6 HD e Premium Calcio 1

ARBITRO Palazzino di Ciampino GUARDALINEE Tasso-Vicinanza PREZZI da 22 a 38 euro TV Sky Calcio 7 HD e Premium Calcio 3

SAMPDORIA Romero recupera e parte titolare. Confermato il 4-3-3, con Palombo regista in mezzo al campo. Squalificati nessuno. Diffidati Foggia. MODENA Torna Dalla Bona per l'infortunato Petre. De Vitis per Giampà. Cuttone si allena a porte chiuse: «Ho visto un osservate della Samp vicino allo stadio. Anche Iachini ha fatto la stessa cosa». Squalificati nessuno. Diffidati Carini, Ciaramitaro, Giampà e Greco.

SASSUOLO Rientra Magnanelli, ma si ferma Valeri. Conferma per la difesa a tre, con Pea che sembra deciso ad infoltire il centrocampo con Laverone e Longhi. Bruno in panchina. Squalificati Masucci. Diffidati Larbibi e Marzoratti. PADOVA Non convocato Pelizzoli dopo la microfrattura al mignolo, Perin titolare in porta. Jidayi e Milanetto favoriti su Osuji e Italiano. Hallenius dal 1’. Squalificati Cuffa e Donati. Diffidati Ruopolo.

TORINO Formazione e modulo in alto mare, Ventura deve fare a meno anche dei febbricitanti Morello e Pagano. Acciaccati, D’Ambrosio ed Ebagua, Sgrigna è debilitato dall’influenza. Squalificati Bianchi. Diffidati Basha, Ebagua, Parisi e Vives. LIVORNO Novellino passa alla difesa a tre. A centrocampo Schiattarella e Salviato si giocano una maglia Remedi. Dionisi sembra aver recuperato. Squalificati nessuno. Diffidati Dionisi e Barone.

VERONA Si va verso la conferma della squadra che ha battuto l'Empoli, con Jorginho trequartista e Pichlmann-Gomez coppia d'attacco. In difesa ballotaggio Mareco-Ceccarelli. Squalificati Ferrari. Diffidati Abbate, Mareco, Ceccarelli, Gomez. REGGINA Breda continuerà a cambiare ancora la formazione. A centrocampo il ritorno di Viola, In attacco Ragusa in vantaggio su Ceravolo. Squalificati nessuno. Diffidati Adejo e Rizzo.

PADOVA

Dal Canto e le critiche «Una cosa normale» MARTINA MOSCATO PADOVA

Due pareggi e una sconfitta, la prima interna dopo nove mesi di Euganeo inviolato, nelle ultime tre partite. Ecco spiegato il motivo delle prime preoccupazioni dei tifosi del Padova. I mugugni della piazza, che in questi giorni hanno avuto come principale destinatario l'allenatore, non hanno però scalfito la serenità di Alessandro Dal Canto, che l’anno scorso ha perso la A solo nella finale playoff, con un bilancio di 15 vittorie, 8 pareggi e sole 4 sconfitte. «Non c'è nessun problema – taglia corto il tecnico – fa parte di questo lavoro essere criticato quando le cose vanno male ed essere esaltati quando si fa bene. E poi in campo ci vanno i giocatori, mi basta che siano tranquilli loro». La sorpresa Di fronte ai veneti, oggi c’è il Sassuolo che Dal Canto definisce la vera sorpresa del campionato di questo campionato. «Ha 32 punti ed è in serie positiva da 10 giornate, sicuramente non può essere un caso. Loro ci aspetteranno pronti a sfruttare in ripartenza la velocità delle punte e chiudendoci gli spazi. Noi dovremo, come sempre, fare la partita e cercare più soluzioni per andare a fare gol». La rosa del Padova è un mix di esperienza di grande livello e gioventù interessante: dovrà essere la prima a trascinare la seconda fuori dalla prima crisi stagionale? «E' normale che siano i più esperti in questi momenti a dare qualcosa in più, ma non per questo i giovani si devono sentire esenti da responsabilità – conclude Dal Canto –. Devo dire che sono molto sereno sotto questo profilo perché quando la pagnotta si fa calda i miei giocatori si scaldano a loro volta. Sempre». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMA DIVISIONE L’ANTICIPO

Perna esalta il Pisa Il Viareggio sciupa Una doppietta dell’attaccante decide il derby toscano La squadra di Bertolucci sbaglia un rigore con Fiale PISA-VIAREGGIO

2-0

schiato di andar sotto per un colpo di testa ravvicinato di Tarantino sventato con un guizzo dall’ottimo Pugliesi, i padroni di casa si rendono pericolosi grazie alle improvvise verticalizzazioni sulle fasce, ma Perez e Perna graziano più di una volta Ranieri. Una pressione che trova lo sbocco del goal, con l’incornata di Buscaroli al 17’: ma l’arbitro annulla per una spinta di Perez che nessun replay riesce a cogliere. Il Viareggio si scuote, ispirato da Cesarini, che galleggia imprendibile tra le linee, ma non trova mai la porta.

GIUDIZIO +++ MARCATORE Perna al 38’ p.t e su rigore al 36’ s.t. PISA (4-4-2) Pugliesi 7,5; Audel 6, Buscaroli 6,5, Bizzotto 6, Benedetti 6,5; Ilari 6 (dal 15’ s.t. Nicastro 5,5), Berardocco 6 (dal 15’ s.t. Benvenga 6), Tremolada 6,5, Favasuli 6,5; Perna 7 (dal 44’ s.t. Ton s.v.), Perez 7. (Sepe, Lanzolla, Gatto, Strizzolo). All. Pagliari 7. VIAREGGIO (4-4-2) Ranieri 6,5; Carnesalini 5,5, Fiale 5,5, Conson 5, Brighenti 6; Lepri 6, Pizza 6,5, Tarantino 6 (dal 25’ s.t. Palibrk 6), Licata 6 (dal 1’ s.t. D’Onofrio 6); Cesarini 6,5, Scardina 5,5 (dal 25’ s.t. Maltese 5,5). (Merlano, Grieco, Lamorte, Guerra). All. Bertolucci 6. ARBITRO Castrignanò di Roma 5,5. NOTE paganti 2.959, abbonati 2.030, per un incasso di 41.290 euro. Ammoniti: Tarantino, Berardocco, Perez, Cesarini, Bizzotto, Cristiani, Palibrk. Angoli 6-4.

ALESSIO CARLI PISA

Sono figli delle stelle e adesso che sono volati nella zona playoff non vogliono più porsi limiti. Il Pisa dei giovani ottiene la terza vittoria su tre in notturna (sono 3 nelle ultime 4 partite) battendo un Viareggio altrettanto giovane. Ma i protagonisti sono i più esperti: il portiere 35enne Pugliesi, che a un quarto d’ora dalla fine devia il rigore (fallo

di Nicastro su Cristiani) calciato dal 34enne capitano del Viareggio Fiale, quando la partita era ancora sull’1-0. Errore che gli ospiti pagano subito caro al 36’: fallo di mano di Cristiani e dal dischetto Perna chiude la partita che lui stesso aveva aperto. Cesarini ci prova Il Pisa ha cer-

cato di più il successo, fin dai primi minuti. Dopo aver ri-

GIRONE A DOMANI LA 14a GIORNATA (ore 14.30)

Sollievo Ternana Litteri è disponibile Como: torna Toledo AVELLINO-LUMEZZANE AVELLINO Sempre assenti Cardinale per squalifica e gli infortunati Correa, Pettinari e Calvarese. Bucaro orientato a inserire Zigoni ed Herrera in attacco, mentre Puleo sarà confermato in difesa. LUMEZZANE Nicola può contare sull’intero organico. Pini, ha recuperato, mentre Dadson rientra dopo la squalifica. ARBITRO Losito di Pesaro.

mediana. Per gli esterni d’attacco, Venitucci (ha scontato la squalifica) e Kolawole favoriti su Cruz e Giovio. SORRENTO Sarri sconta il secondo turno di squalifica, in panchina andrà Calzona. Possibile rientro in difesa di Romeo, dopo l’infortunio alla caviglia. Indisponibile Tognozzi, operato mercoledì all’ulna del braccio destro. In avanti Scappini unica punta con Ginestra rifinitore. ARBITRO Fabbri di Ravenna.

BENEVENTO-CARPI (ore 14)

FOLIGNO-MONZA

BENEVENTO Pedrelli e La Camera sono in dubbio per problemi ad una caviglia. Per Cipriani l’infortunio è più grave del previsto. Si è aggregato, dopo tre mesi di assenza, Montini, ristabilitosi dal lungo infortunio. In preallarme per un posto nell’undici iniziale Candrina, D’Anna e Grauso. CARPI Difficile il recupero di Laurini, al suo posto a destra in difesa ancora Poli. Da valutare le condizioni di Cesca, che dovrebbe farcela, altrimenti Pietribiasi in attacco accanto a Eusepi. Tornano titolari Memushaj e Concas dopo la squalifica. ARBITRO De Benedictis di Bari.

FOLIGNO Pagliari sta cercando una soluzione giusta per irrobustire la squadra. Basile (ex Pergocrema) era arrivato in prova, ma ha firmato con il Martina Franca, in Serie D. Rientra come titolare, dopo un mese, Tattini. MONZA Motta ha provato sia il 5-4-1 che il 5-3-2 con il rientrante Ferrario al fianco di capitan Colacone. Il tecnico recupera Campinoti, in

COMO-PAVIA COMO Squalificati Ripa e Ardito, al centro dell’attacco giocherà Tavares mentre a centrocampo rientra Lewandowski. Ancora fuori per infortunio Giambruno, in porta ci sarà ancora Twardzik. Toledo verso il recupero, può andare in panchina. PAVIA Problemi in difesa per il tecnico Pergolizzi, vista la squalifica di Fissore e Capogrosso. In lizza per due maglie Gheller, Verruschi e Meregalli. In dubbio il centrocampista Puccio, alle prese con un affaticamento muscolare. ARBITRO Verdenelli di Foligno.

FOGGIA-SORRENTO FOGGIA Aria di debutto da titolare per il play Perpetuini (fuori Wagner), che dovrebbe affiancare Meduri in

Raffaele Perna, 25 anni, esulta con i compagni che fingono di tagliargli i capelli PEGASO

SECONDA

Scossa Mantova Famà è il nuovo vice presidente MANTOVA Importanti novità nell’assetto societario del Mantova. Entrano quattro nuovi soci: Giovanni Famà, Giancarlo Mondovì, Guglielmo Cecchin e Carlo Sossi. Famà, già nei Crociati Noceto, ha acquisito il 15 per cento del club biancorosso, diventando il nuovo vicepresidente. Nel frattempo la Pansac, azienda dell’ex presidente Fabrizio Lori, è stata commissariata. m.b.

Ci pensa Perna Poi è di nuovo Pisa, che passa con una fulminea azione in profondità: Conson è morbido nel rinviare su Perez, sul cui traversone Perna si tuffa toccando di testa la palla che carambola su Brighenti. Nel secondo tempo Viareggio più offensivo, ma Pisa che rischia soltanto in un paio di occasioni (Pugliesi devia su Cesarini al 18’ s.t., palo di Palibrkal 29’s.t.). Poi i due rigori che accendono la notte, amara per il Viareggio penultimo e dolce per un Pisa che attende la luce del giorno di domenica per scoprire quanto è finito in alto.

4

I NUMERI

7

scudetti della Pro Vercelli (1908, 1909, 1911, 1912, 1913, 1921 e 1922)

10

le edizioni del premio Piola riservato al miglior attaccante italiano Under 21: prima di Destro sono stati premiati Maccarone, Gilardino, Sculli, Pellè, Pazzini, Palladino, Acquafresca, Paloschi e Marilungo.

7

i gol subiti nelle prime 13 gare dalla Pro Vercelli (come la Ternana e il Pisa): meglio ha fatto solo il Taranto (6).

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ballottaggio con Bugno per la fascia sinistra. Velardi rientra dalla squalifica, mentre sono ancora assenti Fiuzzi e Iacopino. ARBITRO Roca di Foggia.

REGGIANA-TERNANA REGGIANA Mangone potrebbe confermare l’11 che ha battuto la Tritium, anche se Matteini non al top. Anche Alessi e Bovi sono acciaccati, ma non preoccupano. Out lo squalificato Zini, il tecnico ha deciso di insistere sul portiere Bellucci, che finora ha giocato due partite ed è ancora imbattuto. TERNANA L’ecografia ha scongiurato qualsiasi problema per Gianluca Litteri che pertanto si giocherà il posto con Docente, tornato a disposizione dopo la squalifica. Out per squalifica Miglietta, al suo posto Cejas in mediana. Dubbio Sinigaglia-Dianda in attacco. ARBITRO Borriello di Mantova.

TRITIUM-TARANTO TRITIUM La Tritium dovrà ancora fare a meno di capitan Dionisi. Incerto anche Bortolotto, che in settimana ha accusato una contrattura muscolare. Problemi risolti per Daldosso, che domenica aveva lasciato il campo nell’intervallo, per un infortunio alla mano. TARANTO Tre assenti certi costringono Dionigi a ridisegnare il Taranto: mancheranno gli squalificati Sciaudone, Rizzi e l’infortunato Chiaretti. Saranno sostituiti da Giorgino, Garufo e De Gasperi. L’ultimo dubbio è legato a Di Deo, che ieri non si è allenato perché con una caviglia gonfia. Oggi si saprà se potrà essere schierato. ARBITRO Pairetto di Nichelino.

IL POSTICIPO Pro Vercelli-Spal Lunedì il posticipo sarà trasmesso in diretta da Raisport 1, ore 20.45. Arbitra Gallo di Battipaglia.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Ternana p. 28; Taranto (-1) 26; Pro Vercelli e Pisa* 23; Carpi 22; Sorrento (-2), Tritium e Lumezzane 21; Como (-1) 20; Reggiana (-2) e Avellino 16; Foggia (-1) 14; Benevento (-6) 13; Monza 11; Spal (-2) 10; Pavia e Viareggio* (-1) 8; Foligno (-4) 0 (* una gara in più). PROSSIMO TURNO Domenica 4 dicembre (ore 14.30): Carpi-Pisa; Lumezzane-Foggia; Monza-Como (lunedì 5, ore 20.45); Pavia-Avellino; Sorrento-Tritium; Spal-Benevento; Taranto-Foligno; Ternana-Pro Vercelli; Viareggio-Reggiana.

VERSO IL POSTICIPO CONTRO LA SPAL

Euforia Pro Vercelli La vecchia matricola ora pensa in grande Ripescata in Prima, oggi è terza E il Piola si veste a festa per premiare Destro RAFFAELLA LANZA VERCELLI

La Pro Vercelli è pronta ad indossare l’abito da sera per il posticipo contro la Spal. In città l’entusiasmo è palpabile: tutto merito di questo felice e inaspettato avvio di stagione. La squadra del presidente Massimo Secondo si è affacciata a questo campionato, grazie al ripescaggio, in punta di piedi e giornata dopo giornata ha raccolto punti pesanti: ora occupa il terzo posto. Falcidiata dagli infortuni, con sette titolari in alcune occasioni contemporaneamente in infermeria, la Pro Vercelli non ha accusato il colpo: anzi, ha saputo trasformare, grazie anche al tecnico Maurizio Braghin, le difficoltà in un valore aggiunto. Ottima la scelta degli under, grazie alla lungimiranza del d.s. Giancarlo Romairone: Masi, Iemmello e Cancellotti (ora fermo per infortunio) di giovane hanno solo l’età anagrafica, ma giocano con una maturità da veterani.

GIRONE B DOMANI LA 14a GIORNATA (ore 14.30)

Via il -1 di penalità alla Carrarese Feralpi: Tarana k.o. ANDRIA-FERALPI SALÒ ANDRIA Rientrano Cossentino e Pierotti in difesa e Arini a centrocampo. Di Meo spera di recuperare anche Paolucci, non ancora al meglio. FERALPI SALÒ Si ferma Tarana, ma recupera Bracaletti, che chiuderà il tridente con Sedivec e Defendi. A centrocampo torna disponibile Muwana: fuori uno tra Sella e Fusari. Resta in prova l’attaccante Antonio Montella (ex Salernitana). ARBITRO Adducci di Paola.

CARRARESE-ALTO ADIGE CARRARESE Sottili ritrova il bomber Gaeta, che però dovrebbe partire dalla panchina. A centrocampo recupera Corrent, qualche problema per Pacciardi. Soddisfazione per la restituzione del punto. ALTO ADIGE Stroppa deve rinunciare a Martin in difesa mentre in avanti è possibile che Ferrari venga preferito a Schenetti per un ritorno al 4-3-3. ARBITRO Maresca di Napoli.

potrebbe confermare lo stesso undici che ha pareggiato con lo Spezia domenica scorsa. ARBITRO Pezzuto di Lecce.

LANCIANO-PORTOGRUARO LANCIANO Gautieri deve rinunciare a Pavoletti per squalifica. Per sostituirlo ballottaggio tra Improta e Tarquini, anche se ci potrebbero essere variazioni tattiche con altre soluzioni offensive. PORTOGRUARO Rientrano Lunati e Cristante. In mediana out Herzan (squalificato) e Salzano, che starà fuori per 40 giorni. ARBITRO La Penna di Roma.

PIACENZA-TRIESTINA PIACENZA Probabile esordio dall’inizio di Ferrante al posto dello squalificato Guerra. Rientrano Pani, Di Bella e Volpe. Indisponibile Silva.

SERIE D CREMONESE-PERGOCREMA (ore 15) CREMONESE Brevi deve rifare quasi tutta la mediana. Dopo l’infortunio di Fietta e le squalifiche di Pestrin e Tacchinardi manca un interditore in mezzo al campo. Dovrebbe essere Degeri ad affiancare Dettori e Riva. PERGOCREMA Tornano dopo la squalifica Concetti e Doudou. Da verificare le condizioni di Rizza, Lolaico e Pià. Polemiche del consiglio comunale per la trasferta vietata ai residenti a Crema senza tessera del tifoso. ARBITRO Abbattista di Molfetta.

FROSINONE-BASSANO FROSINONE Sette gli indisponibili tra squalifiche e infortuni. Scelte obbligate per Sabatini, che schiererà in difesa Cordos e a centrocampo Bottone. In attacco uno tra Aurelio e Artistico affiancherà Ganci. BASSANO Porchia e Bonetto sono k.o. e si è fermato anche Proietti. Jaconi

Oggi 4 anticipi Chiavari-Chieri in diretta tv Si giocano oggi alle ore 14.30 quattro anticipi della serie D. GIRONE A (15a giornata) Aquanera Acqui: Pietropaolo di Modena; Chiavari Chieri (ore 14, diretta RaiSport 1): Mancini di Fermo. GIRONE D (15a giornata) Tuttocuoio San Paolo: Gennarelli di Campobasso. GIRONE E (13a giornata) Castel Rigone Trestina: Minotti di Roma.

Premio Piola La partita di lune-

dì sera contro la Spal per la Pro sarà un test importante per capire fin dove la squadra può arrivare. Prima della gara, si svolgerà la consegna del decimo premio Piola, in memoria del campione del mondo nel 1938, che dà il nome allo stadio di Vercelli e che ancora oggi è il più prolifico attaccante della Serie A. Il premiato quest’anno è Mattia Destro, di proprietà del Genoa, ma in forza al Siena. Ad assegnare a Destro il riconoscimento del migliore attaccante italiano under 21 è stata una giuria presieduta da Antonio Ghirelli e composta da Prandelli, Riva, Ferrara, Marotta, Lotito, Comi, Accornero, Secondo e Salandin. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SUL FOTOVOLTAICO

Disciplinare-Spal Si decide lunedì (m.g.) Lunedì la Commissione disciplinare si pronuncerà sul deferimento della Spal e del suo presidente Butelli. La società, difesa dall’avvocato Grassani, è stata deferita dalla Procura federale per aver realizzato un impianto fotovoltaico: le norme vietano ai club di svolgere altre attività.

TRIESTINA Viotti nuovamente disponibile dopo quattro turni di squalifica ma non è certo che Gadignani debba lasciargli il posto. Recuperati anche Galasso e Thomassen dopo infortunio. Convocato Godeas, fermo in settimana per lieve stiramento. Previste novità nel modulo difensivo. ARBITRO Bruno di Torino.

PRATO-SIRACUSA PRATO Visibelli verso la conferma al centro della difesa in coppia con Lamma. Rientra in mediana Fogarolo dopo la squalifica. Pisani sarà confermato dietro a Benedetti e uno fra Silva Reis e Vieri. SIRACUSA Sottil conferma nel ruolo di terzino destro Giordano, l’unico dubbio è in avanti dove c’è il ballottaggio tra Montalto e Zizzari. ARBITRO Pasqua di Tivoli.

SPEZIA-BARLETTA SPEZIA Senza Bianchi e Pedrelli, in difesa potrebbe essere arretrato Madonna, in attesa che il neo acquisto Mora ritrovi la condizione. Buzzegoli o Vannucchi alternative dietro alle due punte Evacuo e Mastronunzio. BARLETTA Buone notizie dall’infermeria: Mazzarani ha recuperato. A sinistra, in difesa, torna Angeletti. Out gli infortunati Zappacosta, Di Cecco e Masiero. ARBITRO Dei Giudici di Latina.

TRAPANI-LATINA TRAPANI Oltre ai soliti Perrone e Lo Monaco sarà assente Ficarrotta. Probabile conferma di Tedesco come terzino sinistro. LATINA Torna a disposizione Cafiero dopo la squalifica. Indisponibili Tortori e Maggiolini, al loro posto Tortolano e Gasperini. Convocati anche Babù e Toninelli, assenti da tempo. ARBITRO Caso di Verona.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Lanciano (-1) p. 22; Cremonese (-6), Siracusa (-3), Pergocrema e Carrarese 21; Alto Adige 20; Portogruaro, Trapani, Frosinone e Barletta 19; Spezia 16; Latina e Triestina 15; Andria 14; Piacenza (-4) 13; Prato 12; Bassano 10; Feralpi Salò 9. PROSSIMO TURNO Domenica 4 dicembre (ore 14.30): Alto Adige-Spezia; Barletta-Cremonese; Bassano-Prato; Feralpi SalòCarrarese (venerdì 2 dicembre, ore 20.30); Latina-Piacenza; Pergocrema-Lanciano; PortogruaroFrosinone; Siracusa-Andria; Triestina-Trapani.


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SCOMMESSE DAL SUD AMERICA ALL’EUROPA, QUANTE SFIDE INTRIGANTI

Boca e Racing: quando le difese sono da Under Fiducia alle prime della classe dell’Apertura In Brasile Botafogo in crisi: a 1,90 un altro k.o. Questa settimana apriamo con il Sud America e una multipla tutta giocata fra Argentina e Brasile. Nel torneo di Apertura puntiamo sulle difese solide di Racing e Boca, mentre nella Serie A brasiliana diamo spazio alla marcia del Coritiba e chiudiamo con la sconfitta del Botafogo. Con la seconda giocata, invece, si torna in Europa: si punta sul West Ham e sul Lione e poi sugli esiti «alti» di Psv e Hannover. Prima multipla Secondo in clas-

sifica, ancora imbattuto e con sole quattro reti subite. Il Racing Club è decisamente una squadra da Under (centrato quattordici volte in quindici

gare nel campionato di Apertura) e in casa contro il Belgrano l’esito arriva a 1,50. Per osare di più c’è il successo del Racing, in lavagna a 1,90. Difesa di ferro anche per il Boca (solo tre reti al passivo, la migliore del torneo) che fino a qui ha messo insieme ben dodici No Goal e altrettanti Under. Nella trasferta contro il Godoy Cruz i quotisti propendono per la seconda opzione (a 1,55) piuttosto che per la prima (a 1,83). Il primo k.o. del Boca è roba da tre volte la scommessa, il decimo successo si gioca a 2,30. Dall’Argentina al Brasile dove il Coritiba, in casa, ha l’occasione di fare tre punti facili contro l’Avai, ultimo in classifica che ha perso nelle ultime sei

trasferte. Il segno «1» vola basso a 1,28 e forse è meglio alzare la posta con l’Over, vista la difesa degli ospiti che ne ha «concessi» ben ventiquattro in trentasei partite. Si gioca a 1,55. Rimaniamo in Brasile, dove c’è un’altra squadra in crisi nera: è il Botafogo, che ha perso le ultime quattro partite. L’inversione di marcia nella trasferta contro l’Atletico Mineiro è un colpo da 3,40, mentre un altro k.o. è offerto a 1,90. Spiccata tendenza al Goal per i padroni di casa (ventuno in trentasei gare), l’opzione con entrambe le squadre a segno vale 1,73. Seconda multipla Torniamo in Europa e passiamo a un’altra

squadra in crisi: il Derby County reduce da tre sconfitte di fila se la vede in trasferta con le ambizioni del West Ham. Quotisti decisi con l’«1» che viaggia appena a 1,40 e si può rinforzare con l’handicap di una rete sui padroni di casa. Gli Hammers vincenti con almeno due reti di scarto sono a 2,00. Anche il Lione ha qualche problema, soprattutto in trasferta, visto che ha perso le ultime quattro partite fuori. Serve una scossa contro l’Auxerre e il «2» può essere il colpo di giornata a 2,25, contro il 3,25 piazzato sui padroni di casa. Occhio anche al Goal, visto che l’Auxerre ne ha centrati undici in quattordici partite: si gioca a 1,80. In Olanda sembra tutto facile per il Psv (visto l’1,28 sul segno «1») contro il Groningen, ma sottovalutare gli ospiti sarebbe un errore. Ne hanno fatti sei al Feyenoord tre settimane fa e nelle ultime otto partite hanno perso solo una volta. La scommessa «giusta» è il Goal (quattro di fila per il Psv, quattro nelle ultime cinque per il Groningen) che si gioca a 1,65. Hannover contro Amburgo in Bundesliga è un match in cui giocarsi gli esiti alti. I padroni di casa sono reduci da quattro Over consecutivi, gli ospiti hanno una marcia da Goal (sei nelle ultime sette). Le due opzioni sono piazzate rispettivamente a 1,73 e 1,50.

la giocata

2,25

Nella Ligue 1 francese il Lione, domani, va a fare visita all’Auxerre. La squadra di Lisandro (nella foto) è in difficoltà: ha subito due sconfitte di fila negli ultimi due turni ed è quinta in classifica. In trasferta ha perso le ultime quattro volte ma è possibile un’inversione di rotta: la vittoria sull’Auxerre è quotata 2,25, mentre l’«1» è dato a 3,25.

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SCOMMETTIAMO INSIEME

Taccuino INGHILTERRA

Successo a 2,50 per il Middlesbrough In Championship equilibrio perfetto tra Peterborough United e Middlesbrough. Nonostante gli 8 punti di distanza in classifica le quo te dicono 2,50 sia per l’«1» che per il «2», con il pareggio che sale a 3,40.

GERMANIA

Il Bayer Leverkusen non vuol fermarsi Equilibrio anche in Bundesli ga tra Hertha e Leverkusen. Ospiti reduci dal successo in Champions contro il Chelsea (2 1) e leggermen te favoriti in lavagna a 2,45. Per il segno «1» si sale a 2,65, mentre il pareggio vola a 3,40. Indecisione Under/Over, entrambi bancati a 1,83.

FRANCIA

Ajaccio spacciato: un colpo da 7,50 D’ARCO

Poche speranze per l’Ajac cio, ultimo in classifica, nella tra sferta contro il Saint Étienne, stabi

A CURA DI

le a metà classifica. Il segno «1» vo la basso a 1,42, mentre la seconda vittoria stagionale dell’Ajaccio pa gherebbe 7,50.

SPAGNA

Il Siviglia è abbonato al pari: paga 3,20 Entrambe non vincono dal 16 ottobre: Saragozza e Siviglia sono impegnate nel posticipo della Liga. Ospiti abbonati al segno «X» in tra sferta (cinque su cinque) e un altro pareggio si gioca a 3,20, mentre la prima vittoria esterna viaggia a 2,50. Si sale a 2,90 per l’«1».

IN TV

Le dritte dei quotisti in diretta su Sky Ancora un appuntamento con Adam Grapes e Giorgio Cambi ni nel weekend. I quotisti Snai inter verranno in diretta su Sky Sport 24 (canale 200) e Sky in Campo (cana le 201) per dare aggiornamenti sul le quote delle partite di Serie A per le scommesse live e sul big match di Premier League fra Liverpool e City.


SABATO 26 NOVEMBRE 2011

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Tra Lazio e Juve è pari in tutto

Le quote

L’1-1 è il risultato meno pagato: 6,00. Il Milan sarebbe felice...

1,35

ALESSANDRO GIANNACE

«Il campionato non finisce qui». Antonio Conte gioca in difesa prima di Lazio-Juventus e blocca così chi gli chiede se il match di stasera non sia una sfida scudetto. Difficile però non pensarci se sei in testa alla classifica con una partita in meno e a un soffio dalla favorita nelle quote tricolori. La Juventus è lì, a un passo dal Milan in lavagna e su Snai è bancata a 3 volte la scommessa contro il 2,00 piazzato sui rossoneri ancora in trionfo. E vincere all’Olimpico potrebbe dare l’ennesima scossa a una quota che dall’inizio del campionato (quando era fissata a 7,00) è andata sempre al ribasso. Sorpresa Se Conte non vuole

parlare di scudetto, Edy Reja è più disponibile al dialogo sul tema, ma resta comunque abbottonato: dopo Milan e Juventus, il tecnico biancoceleste pensa alla sua Lazio come possibile sorpresa nella corsa al titolo, confermando in pieno il giudizio dei quotisti Snai

4

I NUMERI

2,65

La vittoria della Lazio, così come quella della Juventus, è quotata 2,65, a conferma del perfetto equilibrio della sfida dell’Olimpico

3.30

Il segno «1», al pari del segno «2», alla fine del primo tempo di Lazio-Juve, sono bancati a 3,30

La scommessa impossibile di CARLO PELLEGATTI

sulla sua squadra. Che nella giocata a lunga distanza paga 18 volte la posta come l’Inter, per il momento a marce ridotte e con l’esatta metà dei punti della Lazio in classifica. Se i due allenatori non si sbilanciano riguardo alle chance scudetto, i quotisti restano prudenti nelle previsioni sulla partita secca di stasera e per l’occasione tirano una riga al centro della lavagna: successo laziale (che all’Olimpico manca in campionato dal 2003) a 2,65, così come quello della Juve che negli ultimi sei incontri giocati a Roma con i biancocelesti ha portato a casa quattro vittorie. Per il pareggio invece si sale a 3,10. Equilibrio Il testa a testa sul

campo prosegue alla pari anche nel resto del tabellone, che sembra uscito da una casa degli specchi: dall’esito del primo tempo al risultato esatto, Lazio e Juve viaggiano sempre su binari paralleli. Reja in vantaggio a metà gara («1» al 45’) vale 3,30 così come Conte e la musica non cambia nemmeno nelle scommesse combinate sui due tempi. Il doppio van-

Simone Pepe, 28 anni, 10 presenze e 2 gol in questo campionato con la maglia della Juventus ANSA

taggio biancoceleste e quello bianconero (1/1 o 2/2) pagano entrambi 4,75 e il gioco delle coppie prosegue anche nelle scommesse sul risultato esatto. Si giocano a 7,50 l’1-0 e lo 0-1, a 11,00 il 2-0 e lo 0-2 e via dicendo. Fino ad arrivare al 4-0 che da una parte o dal-

Favorito E in questo caso il giudizio dei quotisti da salomonico si trasforma in «bulgaro»: i rossoneri hanno già il colpo in canna e se Lazio e Juve pareggiano loro sono lì, pronti ad approfittarne a 1,33. Sciupare l’occasione di tornare in vetta (con la variabile Napoli-Juve in agguato martedì) è roba da 4,75 per il pareggio e addirittura da 9,00 con il «2». La lavagna poi si inclina ancora in maniera evidente nelle scommesse sulle marcature: il miglior attacco del campionato (quello del Milan) contro una difesa (quella del Chievo) che fuori casa ha preso otto delle dodici reti subite fino a ora, dovrebbe dare vita a una gara da Over e un finale con almeno tre reti complessive si gioca a 1,73. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IPPICA DOMANI ALL’ARCOVEGGIO IL PREMIO DUE TORRI

New Star Fks-Maier, fuori uno

Punto su Vankook, la forza fresca È l’erede dei grandi fantini italiani. Seguendo le orme di suo fratello Mirco, Christian Demuro ha tagliato il traguardo delle 200 vittorie in un anno. Formidabile per un jockey di soli 19 anni. Sarà ancora lui uno dei protagonisti, domani, all’Ippodromo delle Capannelle, dove la corsa più affascinante è il Premio Time Charter, riservato ai cavalli di 2 anni. Tre giovani purosangue emergono fra i 9 al via. La novità Vankook, il positivo Teixidor, che ha già cercato di affacciarsi in prima categoria e infine l’eterna promessa Orpello, deludente anche nel recente Castello Sforzesco. Io punto sull’ulteriore progresso proprio di Vankook, che pagherà certamente sul piano della esperienza, ma è senza ombra di dubbio più fresco dei due rivali. Ben allenato l’allievo di Roberto Brogi, che conta sulla monta classica di Gianluca Bietolini, può essere la novità romana di questo tardo autunno. Cadono le foglie, ma può fiorire Vankook.

l’altra pagherebbe 80 volte la scommessa. A spezzare la monotonia delle quote gemelle ci pensa l’1-1, offerta più bassa in tabellone e bancata a 6,00. Una valutazione che farà felice il Milan, a cui un pari all’Olimpico farebbe comodo in attesa di chiudere la tredicesima giornata di campionato contro il Chievo, domani sera a San Siro.

torno in pista di Italiano, alla ricerca di una forma smarrita. Revirade è l’alternativa dettata dalla forma recente, ma non vanno esclusi anche Italia Uno e Larice Jet.

Si snoda tra Bologna e Torino il fine settimana ippico. Due appuntamenti di trotto che tengono alta l’attenzione dopo l’abbuffata di grandi premi che ha caratterizzato il mese di novembre. Cominciamo dall’Arcoveggio, dove si disputa il Premio Due Torri: un tempo era una classica, oggi è relegato

al livello di un buon centrale. In pista soggetti di buon livello come New Star Fks che potrebbe anche essere la cavalla da battere, o Maier che ha forse perso un po’ dello smalto recente, ma rimane un soggetto di prima. Nero de Gloria e Noble Nord Fro possibili alternative. A seguire il premio Lucchi con il ri-

New Star Fks è la cavalla da battere al Premio Due Torri CALDANI

Compleanno A Torino, invece, si festeggia l’ottantesimo compleanno di Giuseppe Guzzinati, una delle fruste storiche del trotto nazionale e la società lo fa con un bell’handicap su tre nastri con Livenza e Martina Grif chiamate a dare 40 metri, ma comunque ancora in corsa. Davvero una prova spettacolare. Il galoppo propone due riunioni in piano a Roma e Siracusa. In particolare riflettori sulle Capannelle, dove si chiude di fatto la stagione in piano per lasciare spazio a quella degli ostacoli e dell’all-weather. Da seguire il Premio Time Charter, terza corsa, con Orpello, Christian Demuro e Al Cuore Ramon. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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A CURA DI

PREMIER LEAGUE / 1

Il Newcastle, dopo aver perso l’imbattibilità, è ospite del Manchester Utd. Quote tutte per il successo di Ferguson (foto), in tabellone a 1,35. Difficile che il Newcastle possa uscirne indenne: il «2» è a 9.

PREMIER LEAGUE / 2

2,75 Liverpool a mille dopo il successo esterno sul Chelsea, Manchester City fiaccato dal k.o. di Champions: gara in bilico. Avanti Mancini a 2,45, per il colpo di Dalglish (foto) si sale a 2,75.

BUNDESLIGA

5,00 Il piatto forte in Bundesliga è il derby tra Borussia e Schalke 04: battuto il Bayern, i gialloneri volano bassi a 1,60, contro il 5,00 piazzato sul blitz di Raul (foto). Da provare anche il Goal a 1,65.

LIGA

2,10 Derby di Madrid al Bernabeu: l’Atletico negli ultimi 10 scontri ha collezionato 9 k.o. e un pari. Logico pensare all’«1» (a 1,13) da arricchire con l’handicap a 2 reti: Mou (foto) vincente con almeno 3 gol di scarto è a 2,10.

BASKET

1,90 A Roma arriva la Bennet Cantù: un colpo esterno della squadra di Mazzarino (foto) si gioca a 1,90, ma la Virtus, reduce dal brutto k.o. di sabato a Sassari, punta alla vittoria, bancata a 1,80.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

FORMULA 1 GP BRASILE MERCATO BARRICHELLO SENZA OFFERTE NON SI RASSEGNA, TORO ROSSO PROMUOVE RICCIARDO AL POSTO DI BUEMI

LIBERE/1 PILOTA (NAZ-TEAM)

TEMPO

1. WEBBER (AUS-Red Bull)

1’13"811 media 210,163 km/h 2. BUTTON (GB-McLaren) 1’13"825 3. HAMILTON (GB-McLaren) 1’13"961 4. VETTEL (GER-Red Bull) 1’14"025 5. MASSA (BRA-Ferrari) 1’14"507 6. ALONSO (SPA-Ferrari) 1’14"541 7. SCHUMACHER (GER-Mercedes) 1’15"162 8. HÜLKENBERG (GER-Force India) 1’15"178 9. DI RESTA (GB-Force India) 1’15"241 10. ROSBERG (GER-Mercedes) 1’15"321 11. ALGUERSUARI (SPA-T.Rosso) 1’15"468 12. GROSJEAN (FRA-Renault) 1’15"547 13. BARRICHELLO (BRA-Williams) 1’15"663 14. SENNA (BRA-Renault) 1’15"732 15. KOBAYASHI (GIA-Sauber) 1’15"747 16. MALDONADO (VEN-Williams) 1’15"836 17. PEREZ (MES-Sauber) 1’15"979 18. VERGNE (FRA-T.Rosso) 1’16"052 19. KOVALAINEN (FIN-Lotus) 1’16"514 20. RAZIA (BRA-Lotus) 1’17"595 21. GLOCK (GER-Virgin) 1’18"140 22. D’AMBROSIO (BEL-Virgin) 1’18"653 23. RICCIARDO (AUS-Hrt) 1’18"952 24. CHAROUZ (R.CEC-Hrt) 1’19"577

LIBERE/2 PILOTA (NAZ-TEAM)

TEMPO

1. HAMILTON (GB-McLaren)

1’13"392 media 211,363 km/h 2. VETTEL (GER-Red Bull) 1’13"559 3. WEBBER (AUS-Red Bull) 1’13"587 4. ALONSO (SPA-Ferrari) 1’13"598 5. SCHUMACHER (GER-Mercedes) 1’13"723 6. MASSA (BRA-Ferrari) 1’13"750 7. BUTTON (GB-McLaren) 1’13"787 8. ROSBERG (GER-Mercedes) 1’13"872 9. SUTIL (GER-Force India) 1’14"144 10. DI RESTA (GB-Force India) 1’14"807 11. PETROV (RUS-Renault) 1’14"856 12. SENNA (BRA-Renault) 1’14"931 13. PEREZ (MES-Sauber) 1’14"970 14. KOBAYASHI (GIA-Sauber) 1’15"019 15. BUEMI (SVI-T.Rosso) 1’15"264 16. ALGUERSUARI (SPA-T.Rosso) 1’15"388 17. MALDONADO (VEN-Williams) 1’15"679 18. BARRICHELLO (BRA-Williams) 1’15"903 19. TRULLI (ITA-Lotus) 1’16"298 20. KOVALAINEN (FIN-Lotus) 1’16"338 21. D’AMBROSIO (BEL-Virgin) 1’18"031 22. GLOCK (GER-Virgin) 1’18"051 23. RICCIARDO (AUS-Hrt) 1’18"367 24. LIUZZI (ITA-Hrt) 1’18"476

Raikkonen: 12 milioni per tornare! Williams su Sutil, ma spunta Petrov DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI SAN PAOLO (BRASILE)

Gli indizi lasciano supporre che la gara di domenica sarà l’occasione per il pubblico brasiliano di salutare Rubens Barrichello: anche se il paulista rifiuta l’idea di ritiro e il suo posto in Williams non ha ancora un successore ufficiale, le possibilità di rivedere Rubinho al via del 2012 sono

ridotte. Il 325˚ GP potrebbe essere l’ultimo per il 39enne brasiliano, malgrado si sia offerto alla Renault. L’addio si inserisce in un mercato piloti che i manager dei piloti definiscono «irrazionale». La ragione? Non si basa più sulla qualità dei protagonisti ma sul denaro che possono portare: al di là dei quattro grandi team (Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes) il resto della compagnia si arrabatta come può e la necessi-

tà di vendere il sedile al miglior offerente è diventata una moda dilagante al punto da lambire anche team blasonati come Renault (che si chiamerà Lotus) o Williams. Kimi Per esempio Kimi Raikkonen rischia di vedere vanificati gli sforzi di rientrare nel Mondiale: il finlandese, incurante del fatto di essere rimasto lontano dalle piste due anni, vuole essere pagato e anche tanto (si

parla di 12 milioni di euro). E questo ha spaventato sia la Williams sia la (ex) Renault, che dubitano anche della costanza nel tempo della sua voglia. La prima è in serrate trattative con Adrian Sutil: l’accordo sarebbe già stato in cassaforte se il team non si fosse impuntato per non concedere al tedesco la stessa libertà con gli sponsor personali che ha ora in Force India (dove dovrebbe essere sostituito da Nico Hülkenberg). E sì

che Sutil porterebbe in dote la Medion, numero uno nei computer in Germania. Adrian nicchia e la Williams per mettergli pressione ha intavolato trattative per promuovere a titolare il finlandese Valtteri Bottas (già collaudatore e campione GP3). Grosjean La Renault invece po-

trebbe dare spazio a Romain Grosjean (classe 1986), che si è aggiudicato il titolo GP2 e porterebbe sponsor francesi. Per la stessa ragione — i soldi degli sponsor — resta in lizza Bruno Senna. E sempre per i soldi Vitaly Petrov, appena sopportato da Renault, potrebbe finire alla Williams, risolvendo un problema alla dirigenza francese che ha la necessità di

Lewis, che guizzo Alonso 4˚in attesa dei rinforzi Hamilton davanti a Vettel. La Ferrari ingaggia ingegneri da McLaren e Dallara PINO ALLIEVI SAN PAOLO (Brasile)

Il rosario che porta al collo con tanto di croce («sono cattolico, sì, sono cattolico») evidentemente gli porta bene e allontana i diavoli che lo hanno fatto cadere in disgrazia più di una volta. Lewis Hamilton ha un’aria più rilassata dopo il trionfo di Abu Dhabi. Ma oramai è troppo tardi, perché domani si chiude il 2011 e arrivederci all’anno nuovo. Intanto, anche ieri Hamilton ha avuto il guizzo per balzare davanti a tutti con la McLaren, approfittando delle gomme Pirelli più tenere, dopo che anche con le dure aveva ottenuto un ottimo tempo. Quindi a prescindere dalle qualifiche di oggi, si propone come un pretendente alla vittoria. Non è il solo, perché nella classifica delle prime prove troviamo ben otto piloti nello spazio di soli 4 decimi. Il che ha una spiegazio-

Taccuino MOTOGP

De Puniet sull’Aprilia (g.z.) Rimasto senza una Mo toGP per il ritiro della Suzuki, il fran cese Randy De Puniet ha firmato un contratto per correre in CRT con l’Aprilia del team di Jorge Marti nez. Suo compagno sarà lo spagno lo Aleix Espargarò.

RALLY

Ogier anche su Skoda Dopo avere firmato con la Volkswagen per sviluppare la Polo che debutterà nel Mondiale 2013, il francese Sebastien Ogier ha annun ciato che disputerà anche la stagio ne 2012 con la Skoda Fabia S2000.

Lewis Hamilton, 26 anni, con il guanto «scheletrico» e il casco che ricorda Senna. A fianco la Mercedes di Schumi: in Brasile il tedesco ha vinto 4 volte EPA

RALLY DI MONZA

Valentino: «Loeb è di un altro pianeta» Due speciali e il francese va in fuga Rossi 4o se la vedrà con il rivale storico Capello GIOVANNI ZAMAGNI MONZA

L’atmosfera è quella da ultimo giorno di scuola: tutti hanno voglia di divertirsi, di fare casino. Insieme al pubblico, numerosissimo, che nel pomeriggio riempie la corsia box per ammirare 97 macchine schiera-

te una di fianco all’altra, stile 24 ore di Le Mans: davvero un bello spettacolo. Quando però ci si mette al volante, nessuno ci sta a perdere. Esagerato Anche Sebastien Lo-

eb, mai sazio di successi: dopo otto titoli consecutivi nel Mondiale rally, a Monza guida con la stessa determinazione, anche se al suo fianco c’è la moglie Severine. Giovedì, il fenomeno francese aveva saltato le libere, ma dopo due prove speciali ha già 7"1 di vantaggio su Alessandro Perico, 10"1 su Dindo Capello e 10"8 su Valentino Rossi. Tranquillo e rilassato, Vale ha chiuso le due speciali al

terzo e al quinto posto. «Non guidavo una macchina da rally da due anni — commenta —. La Fiesta è molto divertente, le prime due speciali sono servite per tastare il terreno». Stando alla cabala, Rossi dovrebbe vincere, perché negli anni in cui non ha conquistato il titolo MotoGP, ha trionfato a Monza. «Per come è andata la stagione — ironizza — dovrei farcela con qualcosa di incredibile all’ultima speciale: ma Loeb è di un altro pianeta, non si batte. A meno che si dimentichi di venire domenica». Vale, quindi, se la vedrà con lo storico rivale Dindo Capello, ma anche, inaspettatamente, con i fratelli Bri-

vio e con Uccio, addirittura 3o nella seconda speciale, e dietro a Vale nella generale. «Non ci sono ordini di scuderia, ma se mi arrivano davanti l’anno prossimo pagano loro!» scherza Rossi, ricordando come il team sia sponsorizzato dalla VR46. Nostalgia di Sic Poi una battuta

Valentino Rossi, 32 anni, in un momento di pausa del Rally di Monza. Il pesarese che ha vinto la corsa due volte, è 4˚ dopo la prima tappa IPP

su Marco Simoncelli: in tanti hanno il 58 sulla macchina. «Mi è capitato spesso di pensare a Sic in questi giorni, perché era stato il Grazia (Graziano Rossi; n.d.r.) a fargli fare i primi traversi con un auto da rally». Naturalmente si parla anche di moto. «È stata la peggior stagione della mia carriera, in Ducati stanno lavorando sodo con la nuova GP12. Se non altro, si potrà provare di più: è giusto che la regola sia stata cambiata». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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piazzare Jerome D’Ambrosio. La Marussia gli preferirà Charles Pic.

Interlagos album

Toro Rosso C’è poi il capitolo

In alto Rubens Barrichello, 39 anni e Kimi Raikkonen, 32 LAPRESSE, AFP

ne anche nel fatto che quella di Interlagos è la pista permanente più corta di tutto il mondiale, solo 4309 metri ma difficilissimi, con curve impegnative e spettacolari. Come la «esse» dopo il traguardo, decisiva per i sorpassi. E per le uscite di strada. Alle spalle di Hamilton si sono piazzati Vettel (a 16 centesimi), Webber (a 19), Alonso (a 20), Schumacher (a 33) e Massa (a 35). Tutto nella norma salvo il quinto posto di Schumi, che conferma l’otti-

Ottimo Schumi (5˚) nel «suo» circuito. La rossa ha gravi problemi di assetto A Maranello si intensifica la campagna acquisti di tecnici di secondo livello mo affiatamento che da sempre ha con questo tracciato e i progressi costanti della Mercedes. Rosse La Ferrari è invece un discorso a parte: Alonso è vicinissimo a Hamilton, però mai nel 2011 lo avevamo visto alle prese con una macchina tanto precaria nella tenuta di strada.

della filiera Red Bull: Daniel Ricciardo, reduce dalla gavetta Hrt, dovrebbe soffiare il posto a Sebastien Buemi o Jaime Alguersuari (più facile al primo) alla Toro Rosso. Al team spagnolo, accanto allo stagionato Pedro De La Rosa (ha 40 anni), ingaggiato per catalizzare ovviamente sponsor iberici potrebbe arrivare l’olandese Giedo van der Garde (1985) malgrado Tonio Liuzzi abbia un contratto triennale blindato: ma di fronte a una dote di 6 milioni di euro... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Una 150 Italia che su un circuito che esige precisione sbandava da tutte le parti, costringendo Alonso a continue correzioni col volante. Come è possibile che si siano sbagliati tanto clamorosamente gli assetti? Fernando è stato caustico: «Ho lottato col retrotreno della macchina per tutto il tempo, bisogna cambiare le regolazioni per le qualifiche. Ma per come stanno le cose, mi auguro che piova come dice il meteo. L’acqua sarebbe una incognita benvenuta, stavolta». Massa, dal canto suo, non si è espresso, pur facendo una considerazione comunque lapidaria: «Meno male che il campionato finisce qui, ho voglia di ripartire da zero». Shopping E infatti la Ferrari guarda avanti, tanto che nelle ultime settimane ha intensificato la campagna acquisti di tecnici di secondo livello. Sono arrivati infatti un aerodinamico (il settore più debole a Maranello) dalla McLaren, uno dalla Dallara e altri 2/3 elementi da team diversi, per incarichi che riguardano pure la simulazione. Non è finita qui, perché potrebbe sbloccarsi un ingegnere della Red Bull. In compenso altri 5 tecnici del Cavallino cambieranno casacca. E Dave Ryan, il mitico coordinatore dei box di McLaren, allontanato due anni fa dopo uno dei tanti caos di Hamilton in Australia? È a Interlagos come uomo dei box di Renault. Una botta e via. Sarebbe un uomo preziosissimo per rafforzare Maranello, ma il precedente della spy story (nella quale non era tuttavia coinvolto) impedisce anche solamente di pensarci… © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA MASCHERA Senna fa il marziano Non sono arrivati i marziani a Interlagos. Bruno Senna in un momento di relax prima di entrare in pista si è infilato una maschera da extraterrestre ANSA

PAUSA RELAX Nico si dà al calcio Nico Rosberg si rilassa nel paddock di Interlagos giocando a pallone. Da buon tedesco, il pilota della Mercedes ha un debole per il calcio AP

LA POLE ALLE 17

Programma Per il fuso orario con il Brasile (+ 3 ore), prove e gara si disputano nel pomeriggio italiano Oggi Prove libere dalle ore 13 alle 14, pole position alle 17 in diretta su Rai 2. Domani: Gara alle 17 in diretta su Rai 1. Classifica Piloti: 1. Vettel (c.d.M.) punti 374 2. Button 255 3. Alonso 245 Costruttori 1. Red Bull p. 607 (c.d.M.) 2. McLaren 482 3. Ferrari 353

di Fernando: «Qui ci vuole la pioggia»

«Così sarebbe tutto più aperto, senza valiamo il 5˚-6˚ posto in griglia e forse il podio». Massa: «Darò il 200 per cento» DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIA CRUCIANI INTERLAGOS (Brasile)

Il sole e il cielo senza nuvole che hanno allietato i primi due giorni a Interlagos iniziano a preoccupare la Ferrari. Sarà così tutto il weekend, si domandano preoccupati gli uomini in rosso? In effetti gli scrosci di pioggia qui sono un classico e, se la tradizione non viene rispettata, è difficile che si possa sperare in un buon risultato di gara. Problemi Si capisce dal muso lungo di Fernando Alonso, ieri quarto, provocato non tanto dalla rottura del motore nella prima ora di libere quanto dalla mancanza di competitività della rossa. «Ho avuto problemi di bilanciamento della vettura — spiega lo spagnolo —. Direi che siamo da 5˚ o 6˚ posto in griglia e possiamo sperare in un podio in gara. Anche se qui va forte pure la Mercedes». Meteo A meno che, come spera Alonso, non arrivi la pioggia: «Se dovesse piovere in qualifica o in gara sarebbe tutto più aperto e tutto potrebbe succedere. Onestamente preferirei una gara sul bagnato perché sull’asciutto siamo meno competitivi». Nessun problema per la rottura del motore, negli ultimi venerdì sono stati usati i più vecchi e un intoppo è da mettere in conto: «In ogni caso non sapremo le ragioni della rottura fino alla prossima settimana, quando il propulsore tornerà a Maranello e verrà analizzato dai tecnici». Sviluppo Come per tutte le ulti-

LO STRISCIONE Che tifo per la Red Bull I brasiliani non tifano solo Massa, Barrichello e Senna. Lo dimostra questo mega striscione apparso ieri in tribuna: è la torcida per la Red Bull campione COLOMBO

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4 La delusione

Domani si corre a Interlagos (4.309 m) il GP Brasile, 19ª e ultima prova del Mondiale 2011. Previsti 71 giri pari a 305,909 km.

LA NOVITÀ Seb ha la telecamera sul casco La freccia indica la microtelecamera che in questo gran premio è stata installata sul casco di Sebastian Vettel e viene utilizzata per le riprese televisive COLOMBO

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me gare della stagione, anche l’ultimissima serve per provare nuove soluzioni in vista del 2012. Fernando ha spiegato che ieri, oltre ad assaggiare le nuove mescole dure della Pirelli messe a disposizione di tutti i team («Sono molto più vicine alle medie, quindi parecchio

Fernando Alonso a bordo pista con il motore della Ferrari ko AFP

più morbide delle attuali»), sono stati fatti altri test: «Soprattutto sull’alettone anteriore. Con dei sensori abbiamo effettuato misurazioni per confrontarli con i dati della galleria del vento». Aiuto L’ala anteriore è la stessa che ha fatto tanto arrabbiare Felipe Massa nelle gare precedenti. «Speriamo non balli più», ha auspicato il brasiliano che rischia di chiudere la stagione senza nemmeno un podio, come a un ferrarista non capitava dal 1992. Felipe spera nella spinta del suo pubblico, che lo sta sostenendo con affetto. E in un aiuto del compagno? Alonso in effetti è in debito con Massa, che nel 2010 in Germania rinunciò a una vittoria per favorire la rimonta del compagno. «Chiedete a lui — risponde Felipe —. Io so solo che darò il 200 per cento». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MOTO

La Superbike in Russia per 10 anni Svelato a Mosca il progetto Mondiale. Il circuito, a 70 km dalla capitale, disegnato da Tilke DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA MOSCA

il calendario

Fuori dalla finestra ci sono i residui della leggera nevicata notturna, il termometro picchia deciso sotto lo zero e nel mare di macchine perennemente in movimento è impossibile trovare una moto. Eppure il Mondiale Superbike, correrà qui in agosto portando per la prima volta le due ruote di alto livello in questo Paese sconfinato e ancora ricco di contraddizioni, dove le moto si vendono col contagocce — 30-40 mila, un decimo rispetto all’Italia,

GP RUSSO IL 26 AGOSTO VIA IN AUSTRALIA A FEBBRAIO IN ITALIA A IMOLA E MONZA

La pista è quasi finita e si lavora anche sotto la neve. Checa: «Mi sembra bella» malgrado una popolazione di 140 milioni — e si possono usare ancora meno, 3-5 mesi. Passione L’approdo della Sbk in

Russia è una storia d’amore. Per la precisione quella di Nadia, appassionatissima di due ruote, e di suo marito Alexander Yakhnich, più interessato al business (leasing immobiliare). Nadia voleva andare in pista e Alexander le ha pagato un corso di guida alla scuola di Claudio Corsetti. Da cosa nasce cosa, Nadia ha cominciato a correre, è nato un team con Vladi-

Da sinistra: Paolo Ciabatti, direttore del Mondiale Superbike, l’organizzatore russo Alexander Yakhnich, l’a.d. Superbike Paolo Flammini, l’architetto Hermann Tilke e Carlos Checa, campione del mondo 2011

mir Leonov (ex pilota di Gresini in 250) che quest’anno ha lottato nel campionato italiano Superstock e l’autunno prossimo farà il Mondiale Supersport. Poi è arrivata l’idea di portare una gara a Mosca, su un circuito tutto nuovo, dopo il fallimento del Kazan (pista esistente ma non idonea). Sviluppo «E’ incredibile — dice

Paolo Flammini, mente operativa della Superbike — ci abbiamo messo poco più di un anno dai primi contatti a questa presentazione con un accordo di

lunga durata, 10 anni. Al di là di quello che si può percepire dall’esterno, abbiamo avuto pochissimi problemi. Anche perché abbiamo avuto contatti al massimo livello. Qui lo stato aiuta le imprese e noi siamo stati ricevuti dal viceprimoministro, Zhukov, informatissimo di quello che era il motociclismo». Yakhnich, amore a parte, pensa che questo possa essere un affare. «Con la giusta promozione, siamo sicuri di poter coinvolgere gli spettatori e che questo possa diventare un buon in-

Questo il calendario Superbike 2012: 26 febbraio Australia (Phillip Island); 1 aprile Italia (Imola); 22 aprile Olanda (Assen); 6 maggio Italia (Monza); 13 maggio Europa (Donington); 28 Usa (Miller Park); 10 giugno S. Marino (Misano); 1 luglio Spagna (Aragon); 22 luglio Repubblica Ceca (Brno); 5 agosto Gran Bretagna (Silverstone); 26 agosto Russia (Mosca); 9 settembre Germania (Nürburgring); 23 settembre Portogallo (Portimao); 7 ottobre Francia (Magny-Cours).

vestimento. Vogliamo far crescere giovani talenti e per questo abbiamo lanciato la Coppa dei due Paesi (in italiano, n.d.r.) per piloti non professionisti, che l’anno prossimo sarà su tre gare: Misano, Brno e Mosca. Altri progetti? La F.1 è esclusa (si dovrebbe andare nel semipermanente di Sochi, n.d.r.), dalla MotoGP ci è arrivata qualche richiesta e non escludiamo nulla». Intanto, ha preso i diritti tv della Superbike per la Russia, un mercato potenziale da 10 milioni di spettatori. Mago Il progetto-moto si basa

sul circuito in costruzione a 70 km dal traffico infernale della capitale: gli organizzatori assicurano un servizio intensivo con i treni. I lavori sono piuttosto avanti e non si fermano nemmeno sotto la neve di questo autunno. Strutture molto avanzate, quasi finita la pista, nata dalla matita del solito Hermann Tilke. «E’ un tracciato naturale — dice — che segue l’andamento del paesaggio, con il 75 per cento della pista visibile dalle tribune (35 mila persone, più i prati, n.d.r.), ottimo per moto e auto». Sono poco più di 4 km (4070 m) con un rettilineo di 1 chilometro e il resto piuttosto tecnico. «Sulla carta — dice il campione del mondo Carlos Checa, arrivato di corsa da Jerez, dove ha provato la Ducati MotoGP — sembra bellissimo. Magari per la mia Ducati ci vorrebbe una chicane in mezzo al rettilineo...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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BASKET IL CLUB SI ERA RIDIMENSIONATO

Roma, che svolta! Dopo Evans vuole anche Bargnani La stella dei Kings è attesa per mercoledì E se la Nba non parte, c’è il Mago in arrivo

CICLISMO accade in America, ossia se davvero si troverà un accordo per far partire l’Nba, ma un’accoppiata Evans-Bargnani fa sognare non solo Roma ma tutt’Italia. «Pure Bargnani? Non esageriamo — dice Lino Lardo, il tecnico che a breve potrebbe avere tra le mani uno squadrone dopo le ultime settimane in cui si è trovato senza Maestranzi e Dasic, due uomini del quintetto — e pensiamo invece alle prossime gare in casa di fila contro Cantù e Caserta, per noi fondamentali». Atteggiamento diverso Fatto sta che Roma sta per cambiare volto. Già da domani con l’aggiunta di Mordente, dalla settimana prossima con Evans e poi magari con Bargnani: lunedì Tyreke prenderà il visto per arrivare in Italia tra martedì e mercoledì. «È un colpo super e di questo ringrazio la società, un’addizione importantissima — prosegue Lardo — non solo per il valore del giocatore ma per la nostra composizione di esterni di primissimo piano. Cambierà molto l’atteggiamento in campo, saremo a trazione posteriore. Con Evans e Mordente ne ho sette dietro, ma non mi piace leggere di cessioni o gente sul mercato proprio perché dobbiamo capire quando ripartirà la Nba. Sappiamo che Evans potrebbe darci un apporto limitato nel tempo, se poi dovesse restare è logico che si faranno delle scelte». In pratica, Lardo blinda sia Djedovic (fuori forma: è diventato un problema), sia Tucker, le cui prestazioni finora non sono affatto piaciute né allo staff tecnico né a Toti che si aspettava ben altro. Adattamento Evans play, Tucker

Tyreke Evans, 21 anni, contro Andrea Bargnani, 26 anni, in Sacramento-Toronto del novembre scorso AFP MARIO CANFORA ROMA

boratori. E così è stato, senza tentennamenti. Liquidità Quando si è presentata

«Ma Toti ha vinto la lotteria?», si chiedono i tifosi dell’Acea sul web. Perché se si passa dai ritardi nel pagamento degli stipendi all’ingaggio della star Tyreke Evans (oltre a quello di Marco Mordente, finito in secondo piano), qualche dubbio è normale che venga. Ma dall’apparente illogicità della mossa di Roma, si scopre invece un piano perfetto, che ha spiazzato tutti. «Giocatorini non ne prendo, se devo fare dei sacrifici li faccio per nomi di primissimo livello», ha sempre detto il presidente capitolino ai suoi più stretti colla-

l’occasione Evans (in America il suo ingaggio viene ipotizzato in molto meno di 100mila dollari al mese che già sarebbero una cifra da saldo, visto che il talentaccio di Sacramento nell’ultima stagione ha guadagnato 3.880.920 dollari), Toti (forte anche della liquidità arrivata dal neo sponsor Acea) non si è tirato indietro. Anzi, è pronto a rilanciare, perché ora si è messo in testa di fare un ulteriore sforzo anche per Andrea Bargnani. Si tratta sull’assicurazione, ma le parti, stavolta, sono davvero vicine. Tutto è sempre legato a ciò che

Lardo: «Evans è uno spettacolo, attacca il canestro in un modo pazzesco» L’assicurazione resta l’ostacolo per il pivot azzurro ma le parti sono vicine

guardia, Datome ala piccola: un trio da sessanta punti tra le mani. «Evans è uno spettacolo, mi aspetto che ci dia quell’energia che permetta pure di infiammare il pubblico. Dovrà avere la palla tra le mani, attacca il canestro in maniera incredibile. Piuttosto, spero che riesca ad adattarsi subito al gioco europeo. Deron Williams ci ha messo un mesetto prima di diventare "padrone" del Besiktas, ma quello che più mi preoccupa sono le infrazioni di passi. Evans in America parte per le sue penetrazioni sempre commettendoli perché lì sono permessi, da noi il regolamento li vieta: dovrà abituarsi, ma di sicuro in attacco produrrà tantissimo, è uno che farà impazzire le difese, da dieci falli subiti di media». Un invito alla società, per chiudere: non sarebbe il caso di far esordire la stella Nba al Palaeur, anche per permettere un afflusso maggiore di pubblico? Possibile che si ingaggi Evans e lo si faccia giocare nel piccolo Palatiziano? © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LO SPAGNOLO RADUNO DA MARTEDI’

IN BREVE

S BETTINI E I NEOPRO’ (f. cal.) Ci sarà anche Paolo Bettini oggi a Sesto Fiorentino, al Centro Spirituale del Ciclismo di Santa Lucia alla Castellina: il c.t. azzurro incontrerà una trentina di neopro’

S MONTICHIARI BAMBINI IN PISTA Oggi, a Montichiari (Bs), prima edizione delle «Olimpiadi al Velodromo»: un programma fatto di giochi di abilità con la bici, destinato ai giovani appassionati e ai ragazzi che vogliono avvicinarsi al mondo delle due ruote. Inizio alle 15

S «VINO» IN POLITICA Alexandre Vinokourov, classe 1973, simbolo dell’Astana, si candiderà alle elezioni del 15 gennaio per rinnovare il parlamento kazako con il partito Nur Otan.

S CROSS, C’E’ FRANZOI (m. gaz.) Oggi a Koksijde (Belgio) 4ª prova della Coppa del Mondo di cross: favorito il belga Kevin Pauwels. Tra gli azzurri al via, Franzoi, Cominelli, Silvestri (under 23) e Vania Rossi.

Alberto Contador, 28 anni, all’uscita dal Tas ANSA

Contador, il suo destino è in Israele Le prime pedalate nel Paese di Barak, presidente del Tas CLAUDIO GHISALBERTI

Il destino di Alberto Contador è in Israele. Prima di tutto perché il presidente del collegio del Tas è l’avvocato israeliano Efraim Barak. La sua parola sarà decisiva nel caso i due giudici, il tedesco Ulrich Haas (scelto dal corridore) e lo svizzero Quentin Byrne Sutton (scelto da Wada e Uci), non siano dello stesso parere. Sarà Barak a decidere se il fuoriclasse spagnolo sia colpevole (e quindi squalificato per due anni) o innocente per la positività al clenbuterolo al Tour 2010. Ma non sarà questo l’unico punto di contatto tra il corridore e il Paese medio-orientale. Il destino e argute scelte manageriali hanno fatto sì che gli incroci siano molteplici e intricati. Presentazione Martedì la presentazione della Sa-

xo Bank 2012 in Danimarca, poi la comitiva s’imbarcherà per Israele dove si terrà il primo raduno della nuova stagione. Fino a domenica 11, Bjarne Riis sarà impegnato in quello che chiama «team building camp», un raduno per la «costruzione» della squadra. A finanziare questo raduno saranno due importanti realtà, la Raya Strauss (un’azienda) e il Shimon Peres center for Peace. Una parte del soggiorno sarà a Gerusalemme, dove la squadra sarà ospite di Nir Barkat, sindaco della città e grande appassionato di ciclismo. Ma come arriva Riis in Israele? Per svago. Nella prima settimana del febbraio 2010, Mauro Gianetti organizza con Servetto il Giro cicloturistico di Israele. Tra i partecipanti anche il manager danese e un suo amico, Giovanni Lombardi, oro olimpico a Barcellona. Tra gli organizzatori un ragazzo, Ran Margaliot, con il sogno di diventare professionista. Il ragazzo, all’epoca 21enne, ci sa fare. Più nella vita che in bici. E’ in gamba, si muove bene, è di buona famiglia e ha conoscenze molto importanti. Amici, come Alon Nissan, che sanno aprire le porte che contano e che vogliono aiutare Ran a vedere realizzato il suo sogno. Così, nell’estate scorsa, il ragazzo diventa stagista nello squadrone di «re Alberto». Ora il raduno nella sua terra. L’anno prossimo magari ci sarà anche una corsa e sulle maglie della squadra di Riis potrebbe finire qualche sponsor israeliano. Con Contador. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE A OGGI DOPPIO ANTICIPO DELL’OTTAVA GIORNATA

Venezia a Varese per raggiungere le big Treviso ospita Biella Ripescata in A, con solo un paio di settimane per rinforzare la squadra, Venezia gioca oggi a Varese, e in diretta su La7, per centrare la quinta vittoria consecutiva e raggiungere in classifica, a parità di gare disputate, Siena e Cantù, le due big che l’anno battuta. «Consapevolezza e umiltà devono essere il nostro marchio di fabbrica — dice Andrea Mazzon, coach di Venezia —. Senza un'umiltà di base è impossibile vincere le partite. Dovremo essere pronti ad aiutarci l’un l’altro quando le cose andranno meno bene. Questo lo si ottiene con una gran dose di equilibrio e lucidità». Venezia è al completo, Varese recupera Fajardo: Ran-

Con la Gazzetta Per 14 mesi con i campioni dei pro’

nikko andrà in panchina ma difficilmente scenderà in campo. «Venezia è una squadra con un grande impatto americano, che basa il suo gioco sull’uno contro uno — dice Recalcati —. Al di la delle strategie, per noi sarà importante fermarlo e non concedere a Clark le sue strisce di punti». Il sabato presenta un altro anticipo interessante: Treviso, che recupera Becirovic, ospita Biella che rischia di giocare senza Coleman, quinto realizzatore del campionato, per una contrattura che non lo ha fatto allenare per tutta la settimana. PROGRAMMA

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Oggi: Cimberio Varese-Umana-Venezia (ore 16.10, dir. La7), Benetton Treviso-Angelico Biella (ore 20.30). Domani (ore 18.15): Cremona-Siena, Sassari-Teramo, Roma-Cantù, Caserta-Milano, Casale-Montegranaro, Pesaro-Avellino (20.30, Rai Sport1). Classifica: Milano 5 vinte-1 persa; Siena, Cantù 5-2; Venezia, Pesaro 4-2; Avellino, Bologna, Biella, Varese 4-3; Caserta, Sassari, Treviso 3-3; Roma 3-4; Cremona 2-5; Montegranaro 1-5; Casale, Teramo 1-6.

IN TURCHIA

Odom dai Lakers al Besiktas con Williams Il Besiktas, dopo Deron Williams, ha ingaggiato Lamar Odom, dei Lakers fino al termine del lockout. La cifra è superiore ai 2 milioni. WERNER Bologna ha ingaggiato l’ala americana Dan Werner, che ha ricevuto il passaporto italiano. Werner, 24 anni, uscito da Florida, ha giocato in Ungheria al Kaposvari (18 punti di media), NO RUDY (pe.m.) Rudy Fernandez ha subito una forte contusione al ginocchio e si deve fermare 7 10 giorni. Salterà Milano Real. LEGADUE (d.b.) Anticipo 9ª: Trenkwalder Reggio E. Giorgio Tesi Group Pistoia 91 43 (Robinson 18; Hardy 13). Reggio raggiunge Pistoia e Brindisi in testa alla classifica con 12 p.

È mancato all'affetto dei suoi cari

Rino Negri Ne danno il triste annuncio la moglie Franca, la figlia Roberta con Stefano, i nipoti Luca Maria e Michela.- La cara salma è esposta in camera ardente presso la Casa Funeraria San Siro di via Amantea, (fronte cimitero di Baggio), dalle ore 8 alle ore 19.- Per il giorno e l'ora dei funerali si prega chiamare l'Impresa San Siro al numero 02.32867. - Milano, 25 novembre 2011. La Direzione, le Redazioni e le Segreterie della Gazzetta dello Sport, di Sportweek e di Gazzetta.it partecipano con grande affetto al dolore di Franca e Roberta per la scomparsa dell'indimenticabile collega e amico

Nuccio e Lucilla Ambrosetti con i figli Aldo e Sonia sono vicini a Franca e Roberta per la morte del caro indimenticabile amico

Rino Negri - Milano, 25 novembre 2011. Nino Minoliti si unisce commosso al dolore della famiglia per la scomparsa di

Rino Negri un maestro paziente e affettuoso che tanto gli ha insegnato e al quale sarà sempre riconoscente. - Milano, 25 novembre 2011.

Rino Negri - Milano, 26 novembre 2011.

Michele Tigani

Partecipano al lutto: Giuseppe Allievi. Enzo Avenia. Giuseppe Castelnovi. Alberto Cerruti. Luciano Falsiroli. Carlo Gobbi. Lodovico Maradei. Cesare Pesenti. Rita Redaelli. Sandro Rinieri. Ildo Serantoni. Edgardo Signati. Giuseppe Vaccari.

Luigi Colombo con la moglie Rina ed i figli Nicola, Lorenzo, Elisabetta e Giovanni ricorda "don" Michele della Lega Calcio deceduto nell'amata terra di Calabria, uomo raro di sentimenti forti ed antichi, carissimo e fedele amico. - Milano, 24 novembre 2011.

Gli amici del ciclismo - Pier Bergonzi, Nino Minoliti, Carmine Castellano, Angelo Zomegnan, Franco Calamai, Marco Pastonesi, Claudio Gregori, Luca Gialanella, Paolo Marabini, Claudio Ghisalberti, Luigi Perna, Ciro Scognamiglio, Fabrizio Salvio e Franco Rubis - ricordano commossi l'impareggiabile maestria di

Il Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi partecipa al dolore della famiglia ricordando commosso

Rino Negri e abbracciano con grande affetto la sua famiglia. - Milano, 25 novembre 2011. Gli amici del Giro d'Italia e tutta RCS Sport piangono la scomparsa del caro

Rino Negri - Milano, 25 novembre 2011.

Partecipano al lutto: Lady Renata Fraizzoli. Sandro Mazzola. Gianni Rivera. Mario Fossati di Repubblica.

Michele Tigani per tanti anni prezioso e insostituibile collaboratore di tutti i colleghi della stampa sportiva. - Milano, 25 novembre 2011. David Messina piange il carissimo

Michele Tigani e prega gli amici Rognoni e Barbé di accoglierlo e festeggiarlo con l'affetto di sempre. - Milano, 25 novembre 2011.


SABATO 26 NOVEMBRE 2011

CICLISMO IN LUTTO

LUNEDÌ I FUNERALI

I suoi libri tradotti in tutto il mondo La Gazzetta dello Sport e il giornalismo sportivo sono in lutto. E’ morto ieri a Milano Rino Negri, storica firma del nostro giornale: a

IlSaluto di PIER BERGONZI

d

HANNO DETTO

Il nostro ambasciatore S

Puntava il suo ditone verso Coppi e Bartali, Merckx e Gimondi, Moser e Hinault, e partiva col suo vocione a spiegare, a puntualizzare... Qualche volta sgridare per un errore tecnico che riteneva imperdonabile. Rino Negri è stato per oltre 40 anni un punto di riferimento del ciclismo mondiale. L’ambasciatore italiano delle due ruote. La bici gli era entrata dentro fin da giovanissimo, quando correva nel Pavese e sfidava gli allievi della Siof di Biagio Cavanna. Era un buon velocista e ricordava con orgoglio di quando l’Orbo di Novi, prima del via delle gare, diceva: «C’è Negri! Barisone sulla ruota...». Per affinità elettive sarebbe stato bartaliano, ma era per Coppi per affinità territoriale e scelta tecnica. Dal dopoguerra a Pantani, tutti i grandi sono passati dal suo personalissimo taccuino e hanno avuto a che fare con le sue leggendarie pagelle, senza appello, sulla Gazzetta. Pochi sapevano «vedere» la corsa come Rino. I suoi giudizi netti e a volte scomodi erano sentenze di cassazione. Coppi gli fece rivelazioni finite in un libro, «Parla Coppi», che resta un riferimento per chiunque voglia ricostruire la parabola di Fausto. A lui, Anquetil confidò di essere gravemente malato di cancro. Se pensate alla storia del ciclismo come a una grande quercia, con Rino crolla un ramo importante. Ciao Rino. Grazie per tutto quello che ci hai insegnato.

Fiorenzo Magni «Negri era un coppiano, ma onesto e leale, e dava merito al merito. Discutevo spesso con lui, lo rispettavo»

S

S Alfredo Martini «Apparteneva a quel giornalismo che attingeva le notizie direttamente sul posto. Era la "Gazzetta dello Sport" in persona»

Da Coppi a Moser è stato una leggenda della «Gazzetta» A 87 anni è morto Negri, grande inviato per mezzo secolo. Per lui il Campionissimo era come un fratello

Era uno degli ultimi patriarchi della Gazzetta. Rino Negri apparteneva a quella generazione di giornalisti che avevano traghettato la «rosea» nella modernità, garantendo la rivoluzione popolare promossa da Gino Palumbo e proseguita da Candido Cannavò con l’imprimatur della loro immensa autorevolezza. Cresciuti e affermatisi nella «bibbia» ultratecnica di Ambrosini e Zanetti, Negri e gli altri di quel gruppo avevano saputo affrontare in un’età già matura un cambio epocale, traumatico per certi aspetti. Il giornale dei titoloni, dei retroscena, delle interviste, degli spogliatoi, fenomeno editoriale tra la fine degli anni Settanta e la metà degli Ottanta, ebbe in Rino uno dei pilastri, lui che insieme al «divino» Bruno Raschi era semplicemente il ciclismo, come Luigi Gianoli rappresentava l’ippica e il respiro culturale, Angelo Rovelli, Franco Mentana e Mino Mulinacci il calcio, Marco Cassani il basket, Aronne Anghileri il nuoto e Maurizio Mosca il jolly instancabile.

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NUMERO

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i grandi giri seguiti da Rino Negri nella sua carriera di giornalista della Gazzetta dello Sport: 42 Giri d’Italia e 39 Tour de France. Più migliaia di altre corse in tutto il mondo

Dolore Negri era impastato di ci-

clismo: buon dilettante in gioventù, aveva trasferito quell’esperienza nella professione, garantendo giudizi e letture tecniche di rara lucidità. Ma, soprattutto, la possibilità di frequentare l’ambiente dal di dentro gli aveva garantito le chiavi di accesso ai segreti più intimi dei corridori. Di Fausto Coppi, in particolare, Rino divenne l’amico-confidente e quando il grande Fausto se ne andò, Rino soffrì lo stesso dolore che si prova alla morte di un fratello. Quante volte ci ha descritto l’angoscia che lo invase allorché il giornale lo rintracciò nella notte di Capodanno, mentre stava per andare a teatro con la moglie Franca, chiedendogli di raggiungere l’ospedale di Tortona perché il Campionissimo era in fin di vita. L’affetto per Fausto e quel lutto mai comple-

tamente superato Negri li avrebbe poi trasmessi negli innumerevoli articoli e nei molti libri che alimentarono il mito del fuoriclasse. Inviato Ma Negri, naturalmente, non fu solo Coppi. Un’ottantina di edizioni tra Giri e Tour, senza contare classiche e Mondiali, ne fecero uno degli inviati più conosciuti: in un’epoca in cui non esistevano internet e i cellulari, Rino era seguito dalla Colombia all’Unione Sovietica. Centinaia di migliaia di chilometri macinati sulle strade di mezzo mondo, quando le macchine non avevano l’aria condizionata e al Tour si dormiva nelle camerate dei collegi. Ci voleva un fisico bestiale e Rino lo aveva: mai un colpo di tosse, un raffreddore, un mal di pancia. Una resistenza eccezionale frutto anche di uno stile di vita

Negri premiato con Aldo Moser, Gianni Motta e Francesco Moser BETTINI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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ciclismo tricolore», «Correre in pista», «L’ora di Merckx», «La storia di Baldini», «Doping». Oggi, dalle 8 alle 19, la camera ardente nella Casa Funeraria San Siro in via Amantea (cimitero di Baggio). Lunedì mattina i funerali nella chiesa di San Pio V in via Ennio, a Milano.

militaresco: sveglia all’alba, pranzo a mezzogiorno e cena alle otto, a letto presto. Senza però dimenticarsi mai della telefonata della sera alla moglie e del regalino da portare alla piccola e adorata Roberta. Un uomo d’altri tempi, che con la sua taglia aitante e la voce conseguente incuteva soggezione. E che — come tutti i numeri uno — aveva le sue spigolosità: difficile, se non impossibile, fargli cambiare un voto delle sue mitiche pagelle, nelle quali non ammetteva giustificazioni di sorta. Giudizi duri, a volte taglienti, ma sempre onesti: e difatti tutti i campioni che ha incrociato — da Bartali a Magni, da Anquetil a Gaul, da Merckx a Gimondi, da Hinault a Ocaña, da Moser a Saronni — l’hanno sempre rispettato. Umanità Un professionista dal

quale imparare, anche per la sua capacità di trattare i temi

Mitiche le sue pagelle: giudizi duri, a volte taglienti, ma sempre onesti più delicati, come il doping, che fu tra i primi ad affrontare. Un collega che con i giovani aveva un atteggiamento autoritario, ma allo stesso tempo di grande umanità. Al mio primo Giro d’Italia, nel 1985, mi fu affidato il compito di seguire Hinault nella crono d’apertura, a Verona. Tra l’emozione e lo stress (il bretone non era un tipo facile) arrivai al termine della giornata stremato. E quando dal giornale arrivò l’indicazione di scrivere una quarantina di righe, sì e no arrivai alla metà... Dalla redazione, ovviamente, si lamentarono che il pezzo era corto e io non sapevo più come andare avanti. Negri se ne accorse, si avvicinò al mio posto e mi disse: «Lasciami vedere un po’...». Diede un’occhiata al foglio e in cinque minuti aggiunse quello che mancava. «Rino — gli proposi timidamente — a questo punto mettiamo la doppia firma...». «Ma figurati!», rispose con il suo vocione che sconsigliava repliche. In fondo all’articolo rimase solo il mio nome: e dal giornale arrivò il sospirato ok. L’avessi qui davanti, gli direi ancora grazie. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Quel giorno che mangiai pane e salame a casa Coppi»

l’articolo Rino Negri ha firmato più di 30 mila articoli. Ecco uno dei suoi celebri Amarcord.

Il giorno in cui Fausto Angelo Coppi mi invitò a mangiare pane e salame a Castellania, mi accolse dicendo: «Capisci, ora, perché sono diventato corridore. Cosa avrei potuto fare, se non andare in bici?». Castellania è una località piemontese di collina a 380 metri di quota, a 15 km da Tortona e a 37 da Alessandria. Mamma Angiolina e il fratello Serse andarono in cantina a prendere salumi e vino (per Fausto solo acqua minerale). Coppi disse a me e al fotografo Terreni: «Castellania può essere capita solo se la si percorre a piedi, fermandosi ogni tanto a respirare: con l’aria si respira la nostra semplicità. E anche la nostra ingenuità». Parlare dei luoghi che gli era-

Ferrari, Terruzzi, Milano, Carrea, Serse Coppi, Zanazzi, Pasotti sui quali, qualche volta, sono riuscito a prevalere, difendendo i colori della Rossignoli Bolzoni, del Pedale Pavese e del Pedale Vogherese». Notissimi i suoi libri: «Parla Coppi» e «Ciclismo nel mondo», «Quando la bici è arte», «Un secolo di

Ciao Rino

NINO MINOLITI

Ernesto Colnago «Era un compagno di strada, di officine, di laboratori, di botteghe. E’ stato il primo a raccontare la mia storia»

sinistra, è con Candido Cannavò, un altro mito della Gazzetta. Era nato a Pavia il 14 luglio 1924, lascia la moglie Franca e la figlia Roberta. Ricordava così i suoi inizi: «Quando ero studente, ho corso su strada e su pista a tenermi a battesimo al velodromo Vigorelli fu il grande Verri , negli anni di

LA GAZZETTA DELLO SPORT

no cari, a Fausto faceva sempre piacere. Sorrideva ricordando la frazione Boffalora di Castellania dove il primo luglio ’37 disputò la prima corsa in circuito e non la finì perché venne appiedato da una foratura. Gioiva rammentando Castelletto d’Orba dove nel 1938 ottenne la prima vittoria.

Rino Negri e Fausto Coppi

Quando era già famoso, mi rivelò che si convinse di poter diventare scalatore perché, quando tornava ogni giorno da Novi Ligure dove andava a bottega come garzone di salumeria, percorreva a tutta andatura la salita che da Villarvernia conduceva a Castellania attraverso Carezzano. Coppi considerava Novi Ligure come l’università del ciclismo perché il mas-

saggiatore cieco Cavanna aveva insegnato a lui e a molti giovani il mestiere del corridore. A Novi Ligure, Coppi ebbe giorni felici e altri tristi, che a lungo andare lo resero taciturno. Al cancello della sua villa i postini recapitavano ogni mattina chili di lettere provenienti da tutto il mondo. Una città molto frequentata da Coppi era anche Tortona «dove provai gioie e dolori: festeggiammo in caserma dove ero soldato un titolo italiano e il record dell’ora. Non trattenni le lacrime quando mi fecero partire per la guerra in Africa». Vennero fatti scorrere torrenti di inchiostro per illustrare "il triangolo della leggenda": Castellania, Sestri Ponente — dove il

22 novembre 1945 Fausto si era unito in matrimonio con Bruna Ciampolini — e Novi Ligure. Il fratello Livio era ricco di particolari quando diceva che Fausto avrebbe potuto percorrere le salite del Tortonese, del Novese e dell’Alessandrino con gli occhi bendati per averle superate una infinità di volte. Fu Livio a confidarmi che «parlando di quello che ci aspettava nell’altro mondo, Fausto mi sorprese quando svelò che avrebbe voluto finire i suoi giorni a Castellania o a Tortona, ma non a Novi Ligure». E quando alle 8.45 del 2 gennaio 1960 Fausto cessò di vivere all’ospedale di Tortona, Livio si inginocchiò in preghiera con lo sguardo rivolto al cielo.


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SABATO 26 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PALLAVOLO COPPA DEL MONDO IN GIAPPONE

clic E’ IL SET CON IL PUNTEGGIO PIÙ ALTO VINTO DAGLI AZZURRI (a.a.) Il 41-39 del 1o set vinto dagli azzurri con gli Usa non è il record per l’Italia maschile. Nella finale dell’Europeo di Berlino 2003 gli uomini di Montali persero con la Francia il 2o set 40-42, per poi vincere il titolo al tiebreak. Ma è comunque il set col punteggio più alto mai vinto: il precedente era 40-38 nel 1o set contro l’Australia nei quarti dei Giochi di Sydney 2000. Il record della World Cup era 38-36 di Usa-Argentina 3-0 (3o set) nell’edizione ’99. Il record nelle grandi manifestazioni è il 44-42 (2o set) di Canada-Brasile 3-2 il 29-5-99 in World League

Da sinistra: Alessandro Fei, 32 anni, e Cristian Savani, 29, provano a fermare lo statunitense Stanley GALBIATI

Azzurro variabile L’Italia cambia e piega anche gli Stati Uniti Il 1o set vinto 41-39, poi Berruto pesca dalla panchina per il 4o successo: «Siamo più solidi» DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI KUMAMOTO (Giappone)

Sul 20-18 del quarto set Cristian Savani va in battuta e nonostante un dito sanguinante per un’unghia spezzata lascia partire una delle sue famose battute, che fa vacillare la ricezione americana, Michal Lasko deve «solo» chiudere il colpo e incassare il ventunesi-

ITALIA STATI UNITI

3 1

(41-39, 25-22, 22-25, 25-21) ITALIA: Travica 7, Zaytsev 5, Fei 9, Lasko 25, Savani 20, Mastrangelo 13; Giovi (L), Parodi 4, Birarelli 1. Non entrati: Boninfante, Sabbi, Maruotti. All. Berruto. STATI UNITI: Lee 8, Stanley 22, Anderson 21, Holmes 9, Thorthon 2, Priddy 17; Lambourne (L), Lotman, Millar, Salmon. Non entrati: Rooney, Hansen. All. Knipe. ARBITRI: Alenezi (Kuw) e Cespedes (Dom). NOTE Spettatori: 3000 . Durata set: 45’, 28’, 29’, 26’; totale 128’. Italia: battute sbagliate 21, vincenti 5, muri 14, seconda linea 17, errori 27; Usa: battute sbagliate 19, vincenti 5, muri 8, seconda linea 14, errori 29.

mo punto, quello della sicurezza. Mentre dalla panchina si sente un «Eccola» di gioia lanciato Mauro Berruto, che aveva pronosticato la battuta vincente al suo capitano, qualche attimo prima, durante uno timeout. E’ il segnale che l’Italia s’è ripresa, definitivamente, e sta per chiudere in maniera netta anche questa partita: quarta vittoria su cinque gare della Coppa del Mondo che qualifica per Londra, un’altra senza lasciare punti agli avversari. In quell’«eccola» del c.t., urlo liberatorio, c’è tutta la soddisfazione del tecnico perché la sua squadra è uscita da un tunnel buio e pericoloso in cui si era infilata. 41-39 La World Cup è così, infi-

da, per nulla scontata. Ogni partita, ogni set hanno una trappola: anche perché mano a mano che il torneo avanza la fatica fisica e quella mentale sono sempre più difficili da combattere. All’Italia non era bastato vincere un primo set durato 45 minuti, in cui aveva annullato addirittura 7 palle set agli indiavolati statunitensi. Non era bastato neppure

conquistare il secondo parziale, in maniera netta, per ottenere la resa di Stanley e compagni. «Non ci dimentichiamo che questa è la nazionale — ha commentato Mauro Berruto alla fine — che seppure con qualche differenza ha vinto l’Olimpiade di Pechino e per il gioco che esprime è una di quelle capaci di darci più fastidio».

3

Tiebreak vinti dall’Iran di Velasco su 3 gare arrivate al 5o set. Solidità invidiabile per i campioni d’Asia al cospetto di compagini più forti ed esperte

23%

di tiebreak L’equilibrio regna in questa World Cup, che registra un tiebreak ogni circa 4 gare, nel 1995 erano stati appena 3 su 66 partite

Intercambiabilità Meno male che l’Italia qui a Kumamoto (palasport che evocava tristi ricordi contro gli Stati Uniti, nel 1999 gli azzurri ci avevano perso in maniera nettissima, 0-3) Berruto ha avuto la conferma che la sua è una Nazionale con molte soluzioni. «Diciamo che siamo un gruppo abbastanza duttile — spiega Ivan Zaytsev, partito da titolare, sostituito da Parodi, entrato in campo poi per uno spezzone al posto di Savani e quindi ancora per Parodi —. Capace di potersi adattare a varie soluzioni. Per me — sorride — come per i miei compagni quello che conta alla fine, è riuscire a giocare. Dove e come non ha molta importanza…». E la stessa cosa è avvenuta con i centrali che Berruto in questi giorni ha invertito di posizione, sostituito e ancora cambiato, per ottenere la massima efficienza a muro e in battuta, prima Alessandro Fei e Gigi Mastrangelo e poi Mastrangelo e Emanuele Birarelli.

LA RIVELAZIONE

Savani firma la prima rimonta La reazione nel 4˚ set è decisiva

Michal Lasko, 30 anni TARANTINI

Maturità Lasko Bomber a 30 anni

20-20 Primo set L’Italia è in rimonta, ha inseguito per tutta la frazione, il servizio di Lasko mette in difficoltà la retroguardia statunitense e Cristian Savani riporta la parità

KUMAMOTO

«Finché Lasko gioca così non ci sono tante possibilità, Fei continuerà a giocare al centro». Questa frase pronunciata da Berruto qualche giorno fa è la sintesi degli ultimi 6 mesi di carriera di Michal Lasko, quelli che hanno cambiato la sua storia. Ieri l’azzurro nato in Polonia era con la lingua fuori e in mano il Bobo Chan che simboleggia il miglior giocatore della partita, in pochi forse hanno pensato che solo qualche mese fa lo stesso allenatore, assumendo l’incarico di c.t., aveva pensato a un’Italia con tre schiacciatori in campo e senza opposto (il bomber della squadra) di ruolo. Poi l’infortunio a Parodi ha sconvolto i piani di Berruto e Michal ha avuto un’estate per fare cambiare idea al tecnico.

41-39 Primo set Gli azzurri annullano ben 7 palle set alla squadra americana e al 9˚ tentativo, dopo una grande difesa ancora con il capitano, chiudono un primo parziale da record

Esame Fei La World League e l’Europeo hanno mutato il panorama, partita dopo partita Michal ha mostrato solidità tecnica e mentale. Qui in Giappone ha superato l’ultima prova: il confronto con un pezzo significativo della storia passata d’Italia, il ritorno in squadra di quel Fei che aveva occupato (a furor di popolo) il ruolo di bomber nelle ultime 5-6 stagioni. Al cospetto di tre delle più forti squadre del pianeta, Russia, Brasile e Stati Uniti, Michal ha infilato tre solide prestazioni: 26, 27 e 25 punti che gli valgono il primo posto nella classifica marcatori con 96 palloni messi a terra (17 muri!). E forse non è un caso che Bernardi in estate lo avesse chiamato a schiacciare in Polonia, nel Weigel, unico azzurro a giocare all’estero. Questo non vuole dire che Michal sia diventato infallibile, ma che l’Italia ha trovato un nuovo bomber, come aspettava da almeno 15 anni. Un esame di coscienza del volley italiano dirà come mai questo ragazzone di oltre 2 metri abbia dovuto aspettare fino a 30 anni per trovare la consacrazione.

Riserva Perché gare come que-

sta prosciugano le energie prima mentali e poi fisiche e come ha mostrato anche ieri il Brasile campione di tutto, che ha lasciato alla Cina un punto apparentemente inaspettato: un calo di tensione è all’ordine del giorno. E con questo sistema di punteggio lo si può pagare caro. «Partendo da Kumamoto sappiamo qualcosa in più di noi — ha chiuso il c.t. salendo sul pullman con la squadra —. Questo è uno gruppo che si sente solido tecnicamente, mentalmente e fisicamente. E con questa certezza partiamo per Hamamatsu». Altre partite toste all’orizzonte, ma il c.t. è pronto a nuove urla liberatorie.

10-13 Quarto set Gli Stati Uniti sono in rimonta, hanno vinto il terzo set e puntano a portare l’Italia al tie-break, ma la reazione dell’Italia li lascia annichiliti: poco dopo alzano bandiera bianca

g.l.p.

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la guida L’Iran di Velasco supera l’Argentina: è la 4a vittoria Il Brasile perde 1 punto con la Cina Polonia in testa

Il film

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CLASSIFICA (a.a.) Nella quinta giornata continua a vincere Julio Velasco (scout Giardinieri) con l’Iran che supera al tiebreak la sua Argentina a suon di muri: 22 a 12 (Fayazi miglior marcatore con 18 punti). Perde il primo set ma poi s’impone sul Giappone la Polonia di Andrea Anastasi e Gardini (Kurek 24), con muri (13-5) e ace (6-3). Il Brasile perde un punto con la Cina (Chen Ping 22), Bernardinho tiene Giba e Sidnei a riposo con Vissotto in tribuna. La Russia cede un set all’Egitto. Ieri 5a giornata Iran-Argentina 3-2 (15-25, 25-21, 24-26, 25-16, 15-12), Cuba-Serbia 3-1 (17-25, 25-21, 25-22,

25-17), Giappone-Polonia 1-3 (25-23, 21-25, 19-25, 18-25); Russia-Egitto 3-1 (25-18, 25-17, 23-25, 25-9), Cina-Brasile 2-3 (25-23, 10-25, 18-25, 25-19, 8-15), Stati Uniti-Italia 1-3. Oggi riposo e trasferimento. Domani 6a giornata A Fukuoka 3 Iran-Stati Uniti, 7 Polonia-Cina, 11.20 Giappone-Egitto; A Hamamatsu 3 Serbia-Russia, 7 Argentina-Brasile, 10.20 Cuba-Italia. Lunedì 7 a giornata A Fukuoka 3 Iran-Egitto, 7 Polonia-Stati Uniti, 10.20 Giappone-Cina; A Hamamatsu 3 Argentina-Russia, 7 Cuba-Brasile, 10.20 Serbia-Italia.

Martedì 8a giornata A Fukuoka 3 Polonia-Egitto, 7 Iran-Cina, 10.20 Giappone-Stati Uniti. A Hamamatsu 3 Cuba-Russia, 7 Argentina-Italia, 10.20 Serbia-Brasile. FORMULA Le 12 formazioni partecipanti si affrontano tutte contro tutte, le prime tre della classifica finale si qualificheranno per Londra 2012. PUNTI sono attribuiti come in Italia (3 al successo per 3-0 e 3-1, 2 per il 3-2, 1 punto alla sconfitta 2-3) TELEVISIONE Sky trasmetterà tre gare al giorno in diretta in HD con due canali dedicati: Sky Sport 2 e Sky Sport Mondiale.

SQUADRE Polonia

PT G 13 5

V 4

P SV SP 1 14 6

Russia

12 5

4

1

12 5

Brasile

12 5

4

1

14 6

Italia

11

5

4

1

13 6

Iran

9

5

4

1

12 10

Cuba

9

5

3

2 10

Argentina

9

5

3

2 12 9

Stati Uniti

6

5

2

3

8

9

Serbia

3

5

1

4

7

14

Egitto

3

5

1

4

4 12

Giappone

2

5

0

5

6 15

Cina

1

5

0

5

2 15

7

Gazzetta.it TUTTO SULLA COPPA E SUL BLOG CURIOSITÀ E MOLTI RETROSCENA Sul sito un’ampia copertura della Coppa del Mondo con resoconti e video delle partite italiane e la cronaca punto a punto. Sul blog http://dal15al25. gazzetta.it/ altri video, retroscena e curiosità.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SLITTINO DOMANI A IGLS (AUSTRIA) sima Coppa del Mondo, lei staccherebbe Prock.

«I tedeschi sono stufi di vedermi vincere»

Armin Zoeggeler, 37 anni, ha vinto le ultime 6 Coppe del Mondo consecutive REUTERS

«Sarà molto difficile. Sono un po’ di anni che la vinco, i tedeschi si sono stancati. Puntano alla doppietta, Coppa e Mondiale. E poi occhio agli austriaci, stanno migliorando». Il Mondiale si disputerà tra l’11 e il 12 febbraio ad Altenberg, una delle sue piste preferite con 8 vittorie.

«È un tracciato bello e difficile, tecnico. Abbiamo fatto una settimana di allenamenti: non abbiamo riscontri cronometrici, ma le sensazioni erano buone». A proposito di piste: quest’anno si torna a St. Moritz.

Zoeggeler inizia la rincorsa all’11a Coppa del Mondo

«Sono uno dei pochi ad esserci già sceso, lì nel 2000 fui secondo ai Mondiali. È una pista naturale, bella e lunga. Credo però che partiremo tutti da zero». Ha deciso se continuare fino ai Giochi del 2014?

SIMONE BATTAGGIA

Privato del suo feudo, Armin Zoeggeler affronta la stagione più difficile. Ha 37 anni, ma questo conta relativamente: non fosse per i fastidi alla schiena, il carabiniere sarebbe potenzialmente imbattibile, almeno a giudicare da quanto ha dominato da quando è trentenne, con sei Coppe del Mondo nelle ultime sei stagioni. Il problema è che, dal 2005 a oggi, l’azzurro ha sempre potuto prepararsi a Cesana, mentre quest’anno, con la pista chiusa, lui e gli azzurri sono dovuti andare in Norvegia, Austria e Germa-

nia. Ospiti non sempre graditi. Anzi, clienti: per farli scendere, i tedeschi volevano 50 euro a discesa. Non il modo migliore per avvicinare una Coppa che, anche quest’anno, parte da Innsbruck-Igls. «Avevamo programmato tre stage sulla pista di Torino 2006 — attacca il campione di Foiana, impegnato domani nel singolo, mentre oggi sono in programma le gare femminile e di doppio —: in vigilia della stagione, a Natale e prima dei Mondiali di Altenberg. Non ci andremo e mi peserà molto, perché lì entro in forma. È una pista che serve per andare al massimo». E per testare i materiali. «Wal-

quella giusta.

«Cesana mi mancherà molto, perché è su quella pista che di solito entro in forma» ter (Plaikner, capoallenatore azzurro, ndr) quest’estate ha costruito molto. I test sono andati bene: le nostre slitte continuano a preferire il ghiaccio freddo, ma ora dovrebbero adattarsi anche a temperature meno rigide». A Igls negli ultimi sei anni ha vinto tre volte, a stagioni alterne. Questa dovrebbe essere

«Le condizioni di pista sono buone, non fa un gran freddo ma il ghiaccio è duro. L’obbiettivo è salire sul podio». La squadra si rinnova. Ha lasciato Rainer, ora con lei e Mair ci sono Dominik e Kevin Fischnaller, 18enni.

«Serve tempo, ma stanno crescendo. Faranno bene già da quest’anno. Che arrivino sul podio sarà difficile, ma in qualche gara possono piazzarsi tra i migliori 10, anche tra i migliori sei».

«No, deciderò a fine stagione. Voglio vedere come starà la mia schiena, e provare la pista di Sochi». A marzo sono previsti i test per l’omologazione.

«Spero mi chiamino, sarebbe importante per farsi un’idea, anche per decidere se continuare o no». Lì ora lavora l’altoatesino Hans Sparber, ex ice meister della pista di Cesana. Dove lei ha vinto 13 volte su 13.

«L’ho sentito dire, ma non so se resterà lì fino ai Giochi. Così come non so ancora se ci andrò io, a Sochi». © RIPRODUZIONE

Se vincesse l’undice-

RISERVATA

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IL PRIMO WEEKEND

Oggi A Igls (Aut), la Coppa del Mondo parte oggi alle 10.10 con le donne: in gara Sandra Gasparini. Alle 12.50 tocca al doppio, con tre equipaggi azzurri: Oberstolz-Gruber, l’anno scorso secondi in classifica generale, Fischnaller-Schwienbacher e i giovani Rieder-Rastner.

S Domani Alle 10 il singolo con Zoeggeler, Mair, Dominik e Kevin Fischnaller. Dopo l’Austria, due tappe di fila in Canada (Whistler e Calgary) e il ritorno in Europa per Koenigssee, Oberhof, Winterberg (Ger), St. Moritz (Svi), Sigulda (Let) e Paramonovo (Rus).

S In tv Oggi diretta donne (anche Eurosport) e doppio su RaiSport 2. Domani singolo su RaiSport 1 ed Eurosport.


SABATO 26 NOVEMBRE 2011

SCI OGGI COPPA DEL MONDO Innerhofer ai Mondiali di «Griglie roventi»

L

LE COSE DIVERTENTI 1) Aver conosciuto il cantante Nek 2) L’incontro con Silvia Toffanin a Verissimo 3) Guidare una Maserati sulla pista Pirelli per un servizio di Gente Motori

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LE INTERVISTE

In Italia: Vanity Fair, GQ, Men’s Health (oltre alla copertina), Grazia, Diva e Donna, Sport Week, National Geographic, Trenitalia, Gente Motori. All’estero: Blick (Ger), Tirol Tagerzeitung (Aut), Adac (Ger)

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IN TELEVISIONE

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LE VACANZE

La partecipazioni a 1) La Domenica Sportiva 2) il Giro d’Italia 3) Verissimo 4) Amici Inoltre presenze alle televisioni austriaca e tedesca

LE PREMIAZIONI

Alle Maldive con un’amica nel mese di maggio. Vacanza spesa prendendo il sole, facendo snorkeling sulla barriera corallina e pescando dalla barca i tonni. Un’ora al giorno però era dedicata alla preparazione atletica

v identiKit & CARRIERA

«Non amo Lake Louise Io come Tomba? Sì, ci piacciono le donne» MASSIMO LOPES PEGNA LAKE LOUISE (Canada)

Dalla Val Aurina con amore e molto di più. Christof Innerhofer si esibisce in uno spot di quasi un’ora per stravolgere consolidati luoghi comuni: altoatesino sì, ma non riservato, né soprattutto taciturno. Comincia con il lunghissimo elenco delle sue comparsate primavera-estate. «Sono stato persino al campionato del mondo di barbeque. Mi sono divertito un sacco a posare per Vanity Fair e Men’s Health. Mi hanno presentato Nek, il mio cantante preferito, ma l’incontro più bello è stato quello con Silvia Toffanin a Verissimo. In cima alla lista, però, metto i giri in Maserati sul circuito Pirelli. Anche se non credo di essere veloce come Ghedina». Si apre nel primo di una serie di sorrisi solari e divertiti. Mette subito le mani avanti: «Nonostante non mi sia mai fermato, ho fatto una preparazione perfetta. Il test atletico è stato il migliore della mia carriera: più di 500 watt sulla bici, il 10-15 per cento sopra i miei compagni». Peccato per il volo

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L’ESTATE DI INNERHOFER

Innerhofer «Tre podi iridati? E’ solo l’inizio» DAL NOSTRO INVIATO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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HA DETTO INNER

S «Il successo più pesante? La supercombinata di Bansko: mi hanno regalato un appartamento di 70 metri quadri. Ora aspetto che aumenti di valore...»

Sette i riconoscimenti ricevuti: Madonna delle Nevi (Brisighella), Cristallo d’oro (Forlì), Golden vip Gianni Radici (Bergamo), Castagna d’oro (Frabosa Sottana), Atleta dell’anno Fisi, FFGG, Alto Adige

Taccuino PROGRAMMA

Oggi discesa uomini e gigante donne Oggi: gigante donne a Aspen (Usa, ore 18.15 e 21.15) e discesa uomini a Lake Louise (Can, ore 19.30) Domani: slalom donne ad Aspen (18.15/21) e superG maschile a Lake Louise (19). 2/12: Discesa maschile a Beaver Creek (Usa, 19) e discesa donne a Lake Louise (Can, 20.30). 3/12: superG maschile a Beaver Creek (19) e discesa donne a Lake Louise (20.30). 4/12: gigante maschile a Beaver Creek (17.45/20.45) e superG don ne a Lake Louise (19).

LE DIRETTE

In tv Eurosport e RaiSport 1 dalle 18.10 Tutte le gare saranno trasmesse in diretta su RaiSport 1 ed Eurosport alle 18.10, 19.25 e 21.10.

in Austria in allenamento tre settimane fa con conseguente trauma cranico. Come sta adesso?

«Quando sono sotto sforzo ho ancora mal di testa e fatico a concentrarmi. Per esempio se leggo una mail, a volte devo ricominciare dalla prima riga. Non bastasse, ho preso una botta anche qui in Canada. Ho inforcato con il braccio a oltre 100 Km/h e il telo non si è staccato, mi sono girato, ma per fortuna non sono caduto. Invece sono andato giù giovedì in prova. Niente di grave, ma adesso basta. Mi sono rotto le scatole di stare con il sedere per terra». Qui a Lake Louise che cosa promette il campione del mondo di superG?

«Per vincere devi essere al cento per cento e a me mancano un po’ di chilometri nelle gambe. Sono stato fermo completamente per dieci giorni. Qui, punto ai top 10 in superG e top 15 in discesa: c’è neve troppo molle e a me piace il ghiaccio. Ma a Beaver posso arrivare nei pressi del podio».

Dopo tre medaglie ai Mondiali, è lei l’uomo da battere?

«E’ giusto che la gente lo pensi. Perché oro, argento e bronzo sono solo l’inizio e non mi sento per nulla appagato. Anzi. Quei successi ti danno consapevolezza, sicurezza, serenità. So che quando sono al top posso mettermeli tutti dietro». Sta facendo un pensierino anche alla Coppa del Mondo?

«Gareggio per vincere, i conti si fanno a fine stagione. In quella passata, se si considera il Mondiale, nella generale ero quarto». Tre medaglie in un Mondiale come solo Zeno Colò.

«A Garmisch la realtà ha sorpassato il sogno. Fortuna? Anche, ma soprattutto testa. A ogni gara devi cancellare tutto e saper ripartire da zero. Comunque vorrei aggiungere che sono anche il primo italiano ad aver vinto a Bormio e in una supercombinata». Dunque, è questo il suo successo più pesante?

«No, è la vittoria in supercombinata in Bulgaria». Ma come?

Ride. «In Bulgaria è stata la

più pesante economicamente: mi hanno regalato un appartamento di 70 metri quadri. Se l’ho venduto? Macché. Chissà, magari fra qualche anno triplica il valore». Già, l’esperto di economia è lei. Tempi difficili per tutti.

«Mi spiace annunciare che la crisi più dura deve ancora arrivare. Ho letto tanto in questi anni: secondo me il momento di comprare in borsa sarebbe adesso, quando tutti vendono. Però ci vuole coraggio». Parla da bocconiano. Quando smette andrà all’università?

«Non ci penso nemmeno. La laurea non fa per me. A scuola ho già dato e poi avrò altre cose da fare». Donne?

«Solo amiche, per ora nessuna relazione. Con un’amica sono stato in vacanza alle Maldive». Ride. Sa che per questa passione per l’altro sesso la paragonano a Tomba?

«E’ vero, ci piacciono le donne. Però io fra dieci anni vorrei essere sposato con figli». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ULTIMA PROVA

Discesa maschile Theaux il più veloce Il francese Adrien Theaux è stato il più veloce nella seconda prova del la discesa di Lake Louise. Con 1’50"25 ha inflitto un distacco di 7/100 al canadese Guay e 42/100 allo svedese Olsson. Neve fresca e gran vento, lontani gli italiani. Il mi gliore, Werner Heel, è 16˚ a 1"38, Fill, 26˚ a 1"73, a 2"71 Innerhofer.

DONNE AD ASPEN

Sette azzurre in gara Cc’è anche Karbon Saranno sette le italiane in gara sta sera nel gigante di Aspen. Si tratta di Brignone, Karbon, ripresasi da un virus, Moelgg, sempre alle pre se con problemi alla schiena, Giane sini, Gius, Irene Curtoni e Agerer.

CLASSIFICHE

In testa Vonn e Ligety dopo una gara UOMINI Coppa del Mondo (1 pro va): 1. Ligety (Usa) p. 100; 2. Pintu rault (Fra) 80; 3. Schoerghofer (Aut) 60; 17. Moelgg 14. DONNE. Coppa del Mondo e di gigante (1 prova): 1. Vonn (Usa) p. 100; 2. Rebensburg (Ger) 80; 3. Go ergl (Aut) 60; 19. I. Curtoni 19.

IPPICA L’ASSI: SI PASSA DA 200 A 112 MILIONI. ITALIANI TRA PARIGI E TOKYO nel 2005 con Alkaased, allenato dal padre putativo d’Inghilterra (ma italianissimo) Luca Cumani. Contro Victoire Pisa e gli altri cavalli giapponesi, fra i quali il campione in carica Rose Kingdom, soprattutto Danedream la tedesca (e giapponese, Teruya Yoshida ne ha comprato la metà) che a inizio ottobre ha fatto piazza pulita nell’Arc de Triomphe di Parigi. Vetrine scintillanti, appunto.

Montepremi 2012 tagliati a metà Napoleon e Demuro, triste recita MICHELE FERRANTE

Pomeriggio a Parigi, l’alba di domani a Tokyo. Vetrine scintillanti e la nostra ippica c’è. Cavalli e uomini appartenenti all’elite di un sistema ormai prossimo al dimezzamento alternativo alla morte, annunciato ieri dal segretario generale dell’Assi Francesco Ruffo che ha indicato in 112 milioni (da 200 per il 2011) il montepremi per il 2012. Napoleon Pomeriggio a Parigi con quel figlio maschio di Va-

renne forse destinato a ribaltare la tradizione sfavorevole al sesso forte, tra gli eredi del cavallo eletto. La scorsa settimana nel Prix Bossy Saint Leger, Napoleon Bar ha spaventato i francesi con 2100 divorati da campione. Il Prix de Chenonceaux (m 2700) sembra ancora più abbordabile, sulla strada già tracciata dal trainer francese Fabrice Souloy: Criterium Continental di Natale e possibile opzione sull’Amérique, in caso di vittoria con relativa promozione alla classicissima, senza problemi di graduatoria per somme vinte che determina la

griglia dei 18. E la scorsa settimana, a due metri da Napoleon Bar, è finito Non solo Bar dopo travolgente puntata al largo sul curvone finale. L’ennesima doppietta azzurra è quindi probabile. Mirco Japan Doppietta nel mirino, ma in un altro senso, domani all’alba per Mirco Demuro a Tokyo, nella Japan Cup da quasi 6 milioni di dollari, già sbancata nel 2005 con Screen Hero. Sotto la sella c’è Victoire Pisa, già compagno di viaggio dell’incredibile trionfo nella Dubai Cup (10 i milioni di dol-

Napoleon Bar, figlio di Varenne, ha vinto 4 Gran Premi FORNI

lari) di marzo, un cavallo in qualche modo predestinato per Demuro, che in sella al padre Neo Universe conquistò il Derby giapponese del 2003 e ancora oggi è l’unico fantino presente in quell’albo d’oro. In quello della Japan Cup, le altre

tracce italiane sono cavalli e uomini. O meglio il cavallo, lo straordinario Falbrav allenato da Luciano D’Auria e montato splendidamente, era il 2002, da Lanfranco Dettori che aveva già vinto nel 1996 con Singspiel e avrebbe fatto tripletta

Domani ore 7.20 - JAPAN CUP - (gr. 1) $ 5.800.000 m 2400: 1 Jaguar Mail (H. Shii); 2 Buena Vista (Y. Iwata); 3 Rose Kingdom (I. Mendizabal); 4 Oken Bruce Lee (M. Ebina); 5 Trailblazer (Y. Take); 6 To the Glory (Y. Fukunaga); 7 Pelusa (N. Yokoyama); 8 Victoire Pisa (M. Demuro); 9 Sarah Lynx (C. Soumillon); 10 King Top Gun (K. Tosaki); 11 Mission Approved (J. Espinoza); 12 Win Variation (K. Masahiro); 13 Danedream (A. Starke); 14 Shareta (Cp. Lemaire); 15 Eishin Flash (K. Ikezoe); 16 Tosen Jordan (C. Williams).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

GAZZALOOK SPECIALE TENNIS

WILLIAMS Serena & Venus A Milano la prova per tornare le n˚1 Le sorelle Usa si sentono comunque le più forti Che sfida sabato prossimo con Schiavone-Pennetta VINCENZO MARTUCCI

Tutti dicono Serena, ma Venus è stata fondamentale nel «Williams show»: ha sperimentato la filosofia (e gli errori») di papà Richard, ha metabolizzato le esperienze sul Tour e ha facilitato vita e carriera della sorella minore di 15 mesi, favorendola anche in un paio di incroci cruciali. «L’ho

sempre protetta, sin da quando, piccolissima, rubava le mie cose. E’, e sarà sempre la mia sorellina. Ho delle responsabilità verso di lei», chiarisce Venus, dai 185 centimetri flessuosi che intimidiscono meno dei 175 massicci di Serenona. Carattere Già al via fra i pro’, ufficialmente nel ’94 ma realmente nel’97, quando Venus Ebony Starr è sbarcata sulla terra co-

me un Ufo, ha pubblicizzato i gioielli di famiglia, potenza e sincerità, indicando quella scia che gli altri non vedevano: «Vedrete Serena, quant’è più forte, più tecnica e con un miglior servizio». Venus è stata esempio e insieme pioniera, anche in tema razzismo, dopo il famoso scontro, a un cambio-campo degli Us Open, con Irina Spirlea. A 17 anni, prima nera protagonista nel torneo di casa 39

la scheda

la scheda

VENUS WILLIAMS 31 ANNI STATUNITENSE

SERENA WILLIAMS 30 ANNI STATUNITENSE

1.Wilson Modello BLX Blade Team 199 e 2. EleVen Completino della linea creata da Venus Williams 3. EleVen Sneakers disegnate da Venus

1. Wilson Modello BLX Blade Team 199 4. Nike Vestitino in tessuto stretch 84 e 5. Nike Sneaker ultra leggera 105 e

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anni dopo Althea Gibson, reagì volando in finale contro Martina Hingis. Con l’eco di papà Richard, il predicatore con le manone callose: «Alla tacchinona bianca è andata bene, Serena le sarebbe passata sopra». Un commento-minaccia che il tennis avrebbe capito poi, con l’addio delle sorellone al torneo di Indian Wells 2001 dopo i «booh» del pubblico (anche lì, Venus s’era ritirata all’improvviso come se volesse lanciare la finale della sorellina) e con le successive, scomposte, rabbiose, reazioni di Serena, fra Parigi e New York. Ritorni «Serena è impressionante, Serena è una delle atlete più forti di sempre, Serena ha una capacità di reazione unica», da una parte. «Venus è bella, atletica, potente, brava, le è sempre riuscito tutto al meglio, Venus è la più forte avversaria che io possa incontrare. Anche perché ci alleniamo insieme da sempre», da un’altra. Le sorellone hanno continuato il duetto nella fortuna (quando giocavano 5 finali Slam da 1 e 2 del mondo) come nella disgrazia dei tanti stop per distrazione e infortuni. Il ritornello è sempre stato lo stesso: «Se stiamo bene, siamo sempre capaci di battere chiunque». Venus non brilla dalla finale di Wimbledon 2009 persa con la sorella, ma

ora che ha scoperto come debellare la sindrome di Sjogren che la debilita, ha ritrovato il sorriso. Serena è già tornata tante volte: dopo due operazioni al piede e un’embolia polmo-

«

L’INIZIATIVA

Vuoi giocare con le 4 campionesse? Scrivici subito

Io sono forte, ma Serena è più forte di me, se stiamo bene, possiamo battere chiunque

VENUS WILLIAMS LANCIA LA SORELLA, E VICEVERSA

nare, ha dato spettacolo a Wimbledon e ha perso una finale che pareva già vinta agli Us Open. Milano le vedrà per la prima volta il 3 dicembre al Forum di Assago, quando le sorellone giocheranno contro le sorelle d’Italia, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone. E si chiederà: sicuro sicuro che non sono sempre loro le prime 2 del mondo?

La Gazzetta della Sport offre a dieci lettori la grande possibilità di giocare con Serena e Venus Williams, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta in occasione della sfida del 3 dicembre al Forum di Milano. Basterà inviare una email a questo indirizzo: marketing@gazzetta.it con oggetto «Tennis Grande Sfida», indicando poi il proprio nome e cognome nel testo. L’iniziativa, naturalmente, è riservata a giocatori o giocatrici di tennis non principianti. Si andrà ad esaurimento dei posti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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la scheda FRANCESCA SCHIAVONE 31 ANNI ITALIANA

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A cura di Fabrizio Sclavi gazzalook@rcs.it

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SABATO 26 NOVEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

TENNIS I MIGLIORI 8 ALLA O2 ARENA

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FINO AGLI US OPEN

DOPO GLI US OPEN

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NOVAK DJOKOVIC (n. 1 del mondo) Partite vinte 64 Partite perse 2 Tornei giocati 12 Tornei vinti 10

NOVAK DJOKOVIC (n. 1 del mondo) Partite vinte 6 Partite perse 4 Tornei giocati 3 Tornei vinti 0

S RAFA NADAL (n. 2 del mondo) Partite vinte 59 Partite perse 11 Tornei giocati 14 Tornei vinti 3

S ANDY MURRAY (n. 3 del mondo) Partite vinte 39 Partite perse 11 Tornei giocati 13 Tornei vinti 2

S ROGER FEDERER (n. 4 del mondo) Partite vinte 47 Partite perse 12 Tornei giocati 13 Tornei vinti 1

Novak Djokovic, 24 anni, serbo, n. 1 del mondo REUTERS

Rafa Nadal, 25 anni, spagnolo, n. 2 del mondo REUTERS

Djokovic-Nadal i conti dei primi non tornano più Il n. 1 «tradito» da Ferrer, il 2 dalla crisi di fiducia: i protagonisti 2011 fuori dal Masters! DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI LONDRA

Quando, alla fine di un terzo set ormai evaporato come il suo spirito guerriero, Rafa ha raccolto una palla lunga di Tsonga stoppandola di sinistro e calciandola di precisione verso un angolo del campo, un paio di linguacciuti spettatori ha commentato che la nuova carriera di Nadal, quella da centravanti, è già cominciata. Lo spagnolo è fuori dal Masters, confermando l’idiosincrasia per il torneo e una condizione, fisica e mentale, che lascia troppe ombre. E se il numero due del mondo piange, il numero uno certo non ride: Djokovic s’inchina perfino alla riserva Tipsarevic, colleziona in una set-

Nole: «Il mio corpo è andato oltre i limiti». Rafa: «Ho meno passione per il gioco» timana due sconfitte, la metà di quelle subite fin qui in tutto l’anno, e affida il suo destino londinese alla vittoria di un altro — David Ferrer, che invece cede e promuove in semifinale Tomas Berdych addirittura come primo del girone —, quasi che l’imperiosa cavalcata del 2011 fosse stata un’illusione. Fatiche e passione Sono i due che hanno giocato di più in questa stagione: non può essere un caso. Soprattutto, i destini incrociati li hanno prosciugati di energie nel corpo e nella psiche. Le sei finale perse in stagione contro Nole hanno instillato nell’animo leonino di Nadal il dubbio della caduta, ma per domare un avversario così duro il serbo ha dovuto attraversare la

barriera del suono della tenacia, dell’orgoglio, della feroce determinazione. E adesso i conti non tornano più, per entrambi. La parabola di Rafa mostra una curva da nausea da racchetta, a 25 anni. Sentirlo, e scrutarne il volto teso dopo lo stop dell’altra sera, ha messo qualche brivido: «In allenamento, nelle ultime tre settimane, tutto ha funzionato alla perfezione, ma poi sul campo quelle sensazioni svaniscono: sono lento sulle gambe, il dritto non è più un’arma vincente. Ho meno passione per il gioco, probabilmente perché sono più stanco del solito». Dubbi e freschezza Non è una semplice questione di fisico se dopo la pesantissima sconfitta contro Federer, zio Toni lo ha confessato in spogliatoio per più di un’ora. La Davis della settimana prossima, sull’amata terra, potrà diventare un balsamo temporaneo, ma solo l’avvio della prossima stagione dissiperà i dubbi. «Ho avuto un’annata eccellente — dice Rafa quasi per rassicurare se stesso — ma non c’è dubbio che qualcosa non ha funzionato. Può succedere di avere alti e bassi, in questo momento ho bisogno di aggiustare tante piccole cose, ma devo solo restare calmo e tornare me stesso». Un mese per ritrovarsi, quello che servirà anche a Djokovic, ingordo dopo gli Us Open, quando con la condizione già in discesa non ha staccato la spina, nemmeno a Bercy con una spalla in fiamme (per il milione e passa di euro?): «In questo momento mi manca freschezza, il mio corpo è andato oltre i suoi limiti e ovviamente ne risente anche la testa. Adesso mi riposo due settimane e poi ricomincio ad allenarmi, senza cambiamenti. In Australia tornerò di nuovo io». Il tempo è galantuomo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANALISI

Gladiatori senza forze e passione Sembrano Borg (v.m.) Lo sport è implacabile e ha la memoria cortissima, oggi più di ieri perché è più fisico e meno tecnico. Era appena il 12 settembre, quando i formidabili gladiatori Novak Djokovic e Rafa Nadal giocavano la finale degli Us Open talmente alla morte da ferirsi, il numero 1 ai muscoli, il 2 ancor più gravemente, nell’io e nel tennis. Da allora, abbiamo rivisto solo i loro fantasmi. Svuotati di forze e di passione, sembrano Bjorn Borg, l’ultimo talento di volontà che gettò la spugna all’improvviso. Nole tornerà, Rafa è più a rischio.

LA GUIDA

Oggi le semifinali Federer-Ferrer Berdych-Tsonga Girone B: Tsonga (Fra) b. Nadal (Spa) 7 6 (2) 4 6 6 3; classifica: Federer 3 0 (6 2); Tsonga 2 1 (5 4); Nadal 1 2 (3 5); Fish 0 3 (2 6); qualificati: Federer e Tsonga. Girone A: Tipsarevic (Ser) b. Djokovic (Ser) 3 6 6 3 6 3; Berdych (Cec) b. Ferrer (Spa) 3 6 7 5 6 1; classifica: Berdych 2 1 (5 4); Ferrer 2 1 (5 2); Djokovic 1 2 (3 5); Tipsarevic 1 1 (3 3); Murray 0 1 (0 2) rit.; qualificati: Berdych e Ferrer. Oggi: semifinali, ore 15: Federer (Svi) c. Ferrer (Spa), prec. 11 0; ore 21: Berdych (Cec) c. Tsonga (Fra), prec. 1 0.

S RAFA NADAL (n. 2 del mondo) Partite vinte 8 Partite perse 4 Tornei giocati 3 Tornei vinti 0

SÉBASTIEN LOEB E DANIEL ELENA CAMPIONI DEL MONDO RALLY 2011: SETTIMO TITOLO MONDIALE PER CITROËN Citroën Total World Rally Team assapora il settimo titolo Costruttori e l’ottavo titolo Piloti e Copiloti ottenuto dalla coppia Sébastien Loeb/Daniel Elena (in attesa della pubbli cazione ufficiale dei dati da parte della FIA), dopo una sta gione intensa dal punto di vista sportivo e tecnico. Regalato con una giornata di anticipo il settimo titolo mondiale al Citroën Total World Rally Team con la vittorie dell’equipaggio Loeb/Elena sul percorso del rally di Cata logna, Olivier Quesnel, direttore di Citroën Racing, ha po tuto esprimere le sue soddisfazioni dopo questa stagione: “Questo settimo titolo di Campione del Mondo per Citroën, ci rende molto orgogliosi. È il risultato di un lavoro coeren te, di un team sereno e umile. Nei momenti difficili siamo stati un gruppo compatto... ”.

S ANDY MURRAY (n. 3 del mondo) Partite vinte 17 Partite perse 2 Tornei giocati 5 Tornei vinti 3

S ROGER FEDERER (n. 4 del mondo) Partite vinte 15 Partite perse 0 Tornei giocati 2 Tornei vinti 2

L’ultima sfida del rally del Galles si presentava per Séba stien Loeb/Daniel Elena l’occasione per aggiungere un nuo vo titolo mondiale al loro palmarés. Partiti con l’obiettivo di contendere la vittoria a Jari Matti Latvala, Sébastien Loeb e Daniel Elena non hanno potuto difendersi fino all’arrivo. L’equipaggio del Citroën Total World Rally Team è stato co stretto all’abbandono all’inizio di quest’ultima giornata di gara a causa di un’auto che procedeva in senso contrario su un tratto di collegamento. Questo non ha comunque impedito al Citroën Racing di festeggiare gli otto volte Campioni del Mondo sul podio fi nale di Cardiff! Sébastien Loeb dichiarava: “Adesso possia mo finalmente festeggiare con tutto il team. Tutti i titoli so no importanti e memorabili, perché costruiti in modo sempre diverso. Questa stagione il livello era molto alto e abbiamo dovuto batterci fino all’ultimo rally. Sono orgoglioso di es sere il pilota più titolato, anche senza necessariamente con frontare le varie discipline. All’inizio della carriera non avrei mai immaginato di arrivare fino quì”.

dati di LUCA MARIANANTONI

Al termine dunque di un’eccezionale stagione 2011, forti di dieci vittorie, del settimo titolo Costruttori per il Citroën Total World Rally Team e dell’ottavo titolo Piloti e Copiloti ottenuto dalla coppia Sébastien Loeb/Daniel Elena, Citroën Racing guarda già al 2012 e all’arrivo di un nuovo equipag gio per la stagione a venire. Nel 2012/2013, Sébastien Loeb e Daniel Elena avranno come compagni di scuderia Mikko Hirvonen e Jarmo Lehtinen. Vice campioni del mondo nel 2009 e nel 2011, i finlandesi si sono aggiudicati un totale di 14 vittorie e 51 podi in 124 gare WRC. Frédéric Banzet, Di rettore Generale di Automobiles Citroën: “Colgo l’occasione per rinnovare le mie congratulazioni a tutta la squadra Citro ën Racing per la stagione 2011, e a Sébastien Loeb e Daniel Elena per il loro ottavo titolo consecutivo. Desidero inoltre ringraziare Sébastien Ogier e Julien Ingrassia per il loro im pegno per la Marca nel corso degli ultimi quattro anni e per le sette vittorie aggiunte all’albo d’onore. Oggi diamo il ben venuto a Mikko Hirvonen e Jarmo Lehtinen, che si uniscono a noi per portare avanti l’avventura sportiva di Citroën Ra cing puntando ad altri e nuovi successi, a partire dal rally di Montecarlo 2012”. a cura di RCS Pubblicità

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

TUTTENOTIZIE & RISULTATI Atletica

Sci nordico IN FINLANDIA

Golf WORLD CUP IN CINA

I Molinari al 10˚ posto Fondo: successi McDowell e McIlroy Bjoergen e Peterson prendono l’Australia Combinata: Pittin 11˚ Risalgono i fratelli Molinari dopo la seconda giornata della World Cup al Mission Hills Resort di Hainan Island, in Cina. I campioni uscenti sono risaliti dal 19˚ posto al 10˚ con 136 colpi (67 69, -8). Nel secondo giro, disputato con formula foursome e che gli azzurri hanno condotto in 69 (-3), l’Australia di Brendan Jones e di Richard Green ha mantenuto la leadership con 131 colpi (61 70, -13), tredici sotto par, ma è stata agganciata proprio sull’ultima buca dall’Irlanda del Nord di Rory McIlroy e Graeme McDowell (63 68), che sta mantenendo fede al ruolo di grande favorita. La classifica è comunque molto corta, tanto che in due colpi, tra i 134 delle quarte e i 136 delle decime, stanno 15 formazioni, Italia compresa. Finale Tutto si è giocato sul-

l’ultima buca quando l’Australia ha segnato il terzo bogey di giornata (contro un eagle e tre birdie) e ha rischiato di essere sorpassata dall’Irlanda del Nord, ma Rory McIlroy ha mancato un corto putt per il birdie. Potevano agganciare la vetta anche gli scozzesi che però hanno segnato nello score il primo bogey del torneo. «Abbiamo perso un paio di colpi importanti quasi in

KUUSAMO (Fin)

Rory McIlroy, n.2 al mondo AFP

chiusura — ha detto McIlroy — dopo essere partiti molto bene, ma il risultato è comunque soddisfacente». Il compagno G-Mac, numero 14 nel world ranking: «E’ molto facile giocare quando si può approfittate dei drive di Rory, magari li avessi sempre a disposizione. Il foursome è un format molto difficile, qualche errore ci può stare, ma lo score e il primo posto cancellano ogni recriminazione». Nel terzo giro si tornerà alla formula fourballs, per concludere con la foursomes. Il montepremi è di 7.500.000 dollari, prima moneta 2.400.000. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(g.v.). Buono l’esordio degli azzurri nella Coppa del mondo di combinata nordica (Gundersen, salto HS142 e 10 km/tl) con Alessandro Pittin e Lukas Runggaldier, nell’ordine, appena dopo i migliori dieci, nella gara vinta da Magnus Krog (Nor), 24 anni, al primo successo in carriera e capace di ribaltare la situazione nella prova di fondo dopo che Tino Edelmann (Ger) aveva dominato nel salto. Sia Pittin (23˚ dopo il trampolino) che Runggaldier (20˚) hanno recuperato una decina posizioni nel fondo. E oggi si replica. Fondo: sempre Marit Nella sprint tc di fondo, conferma (48ª vittoria in carriera) per la norvegese Marit Bjoergen, dopo la vittoria di sabato in casa a Sjusjoen. In finale ha battuto la svedese Charlotte Kalla e la connazionale Skofterud. Allo svedese Teodor Peterson su Kriukov (Rus) e Pettersen (Nor) la gara uomini, con R. Pasini (29˚) unico azzurro a superare le qualificazioni. Oggi il «minitour» propone una 5 km tl e una 10 km tl (prevista neve) con fiducia da parte del dt Fauner per un riscatto generale. Apertura anche della Coppa del mondo

CROSS (pe.m.) L’italomarocchina Nadia Ejjafini domani nel cross di Llodio (Spa) contro la portoghese Rosa, l’ugandese Cheptegei e l’etiope Mekonen e le spagnola Martin, Barrachina e Jordan. Fra gli uomini Komon, Bett e Tadese. A Borgo Valsugana (Tn) secondo cross valido per la selezioni agli Europei. In gara La Rosa, Floriani, Nasti, De Nard, Caimmi e Scaini. Fra le donne al via Roffini, Costanza, Epis e Soufyane. PISTA MONDO (si.g.) Craig Mottram ha corso i 5000 metri a Melbourne (Aus) in 13’46”60, test verso i 10.000 dello Zatopek Classic di dicembre. A Wellington (N.Zel). Uomini. 5000 marcia: Paton 18’52”50. A Yokohama (Giap). Uomini. 5000: Karoki (Ken) 13’19”55.

Boxe Branco-Fragomeni si fa a Civitavecchia? (r.g.) Salta la piazza di Milano per la sfida tra Giacobbe Fragomeni (29-3-1) e Silvio Branco (62-10-2) valida per il vacante Mondiale cruiser silver Wbc. La OPI2000 punta su Civitavecchia entro l’anno

Alessandro Pittin, 21 anni REUTERS

di salto con la prova a squadre (Hs 142). Combinata nordica (Gundersen, HS142 + 10 km/tl). 1. Krog (Nor), 27.41 (4); 2. Watabe (Jpn), +2.5 (5); 3. Edelmann (Ger), +7.1 (1); 4. Stecher (Aut), +14.2 (5); 5. Ryynaenen (Fin), +40.5 (3); 11. Pittin, +1:21 (23); 12. Runggaldier, +1:25 (20) Fondo - Sprint/tc donne: 1. Bjoergen (Nor); 2. Kalla (Swe); 3. Skofterud (Nor); 4. Randall (Usa); 5. Kylloenen (Fin); 34. Brocard; 58. De Martin; 76. Gorra; 83. Rupil;87. Agreiter; 89. Piller. Sprint/tc uomini: 1. Peterson (Sve); 2. Kriukov (Rus); 3. Pettersen (Nor); 4. Brandsdal (Nor); 5. Valjas (Can); 29. R. Pasini; 54. Di Centa; 64. Noeckler; 65. Scola; 81. Hofer; 97. Clara; 105. Piller Cottrer; 116. Checchi. Oggi, fondo: donne 5 km tl; uomini 10 km tl. Salto: Hs142. In tv: diretta Eurosport dalle 11. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MONDIALI (r.g.) A Città del Messico l’imbattuto Saul Alvarez (Mes, 38-0-1), 21 anni, difende la cintura medi jr. Wbc contro Kermit Cintron (P.Ric., 33-4-1). A Mazatlan (Mes) si assegna il vacante Wbo gallo tra Jorge Arce (Mes, 58-6-2) e l’indonesiano Angky Angkotta (25-5). A Houston (Usa) l’emergente Adrien Broner (Usa, 21) contende a Martin Rodriguez (Arg, 34-2-1) il vacante Wbo superpiuma. YOUTH (i.m.) Iniziati a Grossetto i campionati italiani youth (under 18). In gara 67 atleti di 14 regioni, oggi semifinali, domani finali trasmesse in differità mercoledì alle 22,15 su RaiSport2. TEST PRE OLIMPICO (m.moro.) Al torneo Test Event preolimpico di Londra nelle semifinale di oggi (64) Dario Vangeli incontrerà lo svedese Yigit e Romina Marenda (60), dopo aver battuto nei quarti l’argentina Celeste (21-11), trova la cinese Dong Cheng. Non passa il 1˚ turno dei quarti Donato Cosenza (60) battuto dall’irlandese Joyce 12-8.

Ghiaccio Grand Prix figura Berton-Hotarek terzi MOSCA - Stefania Berton e Ondrej Hotareksono terzi dopo il corto a Mosca (Rostelecom Cup), ultima prova del Grand Prix prima delle finali di Quebec City dall’8 dicembre. La coppia azzurra ha raggiunto 60.13 punti, dietro ai tedeschi Aliona Savchenko-Robin Szolkowy, primi con 68.72, e ai russi Yuko Kavaguti-Alexander Smirnov, secondi con 65.17.

Hockey ghiaccio Rugby/1 ORE 15 RAISPORT 2

Rotelle MONDIALI ARTISTICO

Celtic: Treviso Coppie, il podio contro Leinster è tutto azzurro (e.sp.) Nona di Celtic anche per Treviso che alle 15 al Monigo (diretta su Raisport2) ospita il Leinster campione d'Europa in carica privo della stella e capitano Brian O’Driscoll fermo 6 mesi per un’operazione alla spalla decisa nel post mondiale. Smith ha deciso alcuni cambi nello schieramento: McLean prenderà il posto di Nitoglia acciaccato. Il XV titolare: McLean; De Jager, Benvenuti, Sgarbi, Williams; Burton, Botes; Barbieri, Zanni, Derbyshire; Bernabò, A. Pavanello; Cittadini, Ceccato, Rizzo.

Rugby/2 CONTRO L’AUSTRALIA

Barbarians: c’è Bergamasco A Twickenham (ore 15.35) i Barbarians sfidano l’Australia con tre azzurri tra i 22. Titolare Mauro Bergamasco — ancora senza squadra ma vicino agli Aironi: nel frattempo si è allenato con il Rubano, club di A —, in panchina Marco Bortolami e Totò Perugini, che ha avuto il permesso di giocare uno spezzone di partita dopo essere entrato dalla panchina giovedì a Cardiff per la Celtic. Nel XV, guidato dall’ex c.t. degli All Blacks Graham Henry, il capitano è Matfield. Barbarians: Toeava (N.Zel); Tomkins (Wigan, rugby a 13), Fruean (N.Zel), Mortlock (Aus), Habana (Saf); Cipriani (Ing), Stringer (Irl); Thomson (N.Zel), Ma. Bergamasco, Kaino (N.Zel); Shaw (Ing), Matfield (Saf); Guinazu (Arg), Mealamu (N.Zel), Marconnet (Fra). A disposizione: Strauss (Saf), Perugini, White (Sco), Bortolami, Kenatale (Figi), Kahui (N.Zel), Rabeni (Figi).

Continuano i successi del pattinaggio italiano ai Mondiali di Brasilia. Nelle coppie podio tutto azzurro con il titolo andato ai riminesi Sara Venerucci e Danilo Decembrini, 21 e 23 anni, che già avevano vinto la rassegna iridata lo scorso anno a Portimao. La medaglia d’argento è andata a Paola Cappeller e Marco Garelli, mentre in terza posizione si sono classificati Laura Marzocchini ed Enrico Fabbri. Intanto è iniziata anche la gara del singolo femminile: dopo la prima parte, lo short program, è al comando Debora Sbei mentre nella specialità della danza guidano la classifica provvisoria Melissa Comin De Candido e Mirko Pontello.

Scherma A LONDRA

Test olimpico per il fioretto Domani e domenica all’ExCel di Londra, che dal 28 luglio al 5 agosto 2012 ospiterà le gare olimpiche di scherma, è in programma un test event organizzato dalla Fis. Oggi e domani andranno in pedana una prova individuale e una prova a squadre di fioretto, che seguiranno un programma orario ben dettagliato e si svolgeranno secondo la formula di gara olimpica (inizio dal tabellone dei 32, assalto per il 3˚-4˚ posto individuale). Alla prova parteciperanno gli azzurri Alessio Foconi, Tommaso Lari, Luca Simoncelli, Martino Minuto, convocati da Stefano Cerioni.

Sollevamento pesi FU OLIMPIONICO DEI SUPERMASSIMI

Addio al leggendario Alekseyev l’uomo più forte del mondo

CAMPIONATO (m.l.) Oggi si gioca il 18˚ turno in serie A ultimo utile per decidere la quarta qualificata alla final four di Coppa Italia. Programma. Ore 19: Renon-Pontebba. Ore 20.30: Bolzano-Val di Fassa; Val Pusteria-Vipiteno; Cortina-Valpellice. Posticipata al 13/12 Alleghe-Asiago. Così la 17ª giornata. Risultati: Val di Fassa-Renon 2-6 (0-4, 0-1, 2-1); Valpellice-Bolzano 1-3 (0-1, 1-1, 0-1); Vipiteno-Cortina 2-5 (0-0, 1-2, 1-3); Pontebba-Alleghe 3-4 suppl. (0-1, 0-1, 3-1; 0-1). Giocata il 15/11: Asiago-Val Pusteria 4-2. Classifica: Bolzano, Cortina 34; Val Pusteria 33; Alleghe, Val di Fassa 26; Asiago 24; Pontebba 23; Valpellice, Renon 19; Vipiteno 17. CONTINENTAL CUP (m.l.) Vittoria sofferta per i tricolori dell'Asiago a Herning (Dan) nella 1ª giornata del gruppo D di semifinale della Continental Cup contro gli Sheffield Steelers, campioni britannici, solo dopo i tiri di rigore. Oggi seconda sfida (ore 15) contro gli ungheresi del Dunaujvarosi Acelbikak (qualificati dal gruppo B). Così ieri: Sheffield Steelers-Asiago 3-4 rig. (1-0, 2-2, 0-1; 0-0; 0-1).

Hockey in line Vasily Alekseyev com’era oggi e in copertina su Sports Illustrated MONACO - Era stato il più popolare campione di sempre del sollevamento pesi e anche una delle leggende dello sport sovietico. Vasily Alekseyev, oro olimpico dei supermassimi a Monaco ’72 e Montreal ’76, è morto ieri nella città del suo primo titolo olimpico a 69 anni, dopo lunga malattia. Era anche stato otto volte campione del mondo e aveva detenuto 80 record dei mondiali, l’ultimo dei quali nella somma delle tre alzate (slancio, strappo e distensione), stabilito nel ’72 con 645 kg, ancora valido perché la specialità dei tre sollevamenti è stata abolita. Nato nel 1942 nella città mineraria di Shakhty, nel ’93 era entrato nella Hall of Fame del suo sport e all’inizio del mese era arrivato in

Germania con il cuore in gravi condizioni. D’altra parte non era facile tenere in vita questo gigante che in carriera pesava 160 chili e divenne il primo uomo a superare i 600 chili, meritandosi nel ’75 l’appellativo di «uomo più forte del mondo» sulla copertina di Sports Illustrated, non facilmente concessa a un uomo dell’Est. Alekseyev, che aveva tenuto il titolo mondiale per otto edizioni consecutive dal ’70 al ’77, si era ritirato dopo aver fallito l’oro all’Olimpiade di Mosca ’80, diventando allenatore della sua Nazionale Come tecnico non aveva avuto però gli stessi successi della pedana e da tempo si era ritirato dalla scena pubblica tornando a vivere a Shakhty.

EDERA FUORI (m.l.) L'Edera Trieste fallisce l'assalto alla Champions Cup. Ieri a Valladolid (Spa) nei quarti della final eight k.o dai francesi dell'Angers vittoriosi 4-2.

Ippica Napoli: 8-15-1-9-19 7a corsa – m. 1600: 1 Sleppy Allow (57 S. Sulas); 2 Ebner; 3 Black Ranger; 4 Mundeghili; 5 Ludovico Star. (3 ½-1-1-1) p. 17 (Angelina, Clelt di San Jore, Assedio non hanno corso) Tot.: 4,99; 2,28, 3,11, 6,01 (56,13) Quinté: nessun vincitore. Coi rit. (n. 3, 4 e 5): euro 7.050,18. Quarté: euro 1.459,75. Coi rit. (n. 3, 4 e 5): euro 162,32 . Tris: euro 558,95. Coi rit. (n. 3, 4 e 5): euro 38,03. OGGI QUINTÉ A SIRACUSA Al Mediterraneo (inizio convegno alle 15.25) scegliamo Super Alessandro (1), Super Aurora (3), Red Jo (4), Dixon Hill (13), Bounty Sat (12) e La Roccaccia (7). SI CORRE ANCHE Trotto: Milano (14.25), Roma (14.30), Bologna (14.35), Aversa (15.15) e Taranto (15.10). Galoppo: Varese (14.40).

Nuoto FULMINE STEFFEN (al.f.) Britta Steffen vince i 100 sl ai campionati tedeschi di Wuppertal (25 m) realizzando la migliore prestazione mondiale stagionale, 52”00. Uomini: 200 sl Biedermann 1'44”06; 50 do Diener 24”03; 100 ra Kock 59”44, Neumann 59”82, Feldwehr 59”95; 50 fa S. Deibler 23”00. Donne: 100 sl Steffen 52”00

(24”92), Schreiber 53”11, Lippok 53”77; 800 sl Harle 8'24”40; 200 do Mensing 2'06”81; 100 ra Poewe 1'06”60, Ruhnau 1'06”80; 50 fa Brandt 26”55. AZZURRI A VIENNA (al.f.) A Vienna (25 m). Uomini: 200 sl Glaesner (Dan) 1'46”74, 5. Barbacini 1'48”36, 9. Colbertaldo 1'48”70; 50 do Bal (Usa) 24”06, 5. G. Cosentino 25”16; 100 ra Mate 1'00”72, Facci 1'01”68; 100 fa Jukic 52”55, 4. Pavone 54”39; 400 mx Rogan 4'08”28, 4. Ton 4'18”22. Donne: 200 sl Buratto 1'58”66, 3. De Memme 1'59”51, Carli (15) 2'00”40; 50 do Nadarajah 27”88, 5. Ferraioli 28”76; 200 do Panziera (16) 2'11”14; 100 fa Koschischek 58”48, Aljand (Est) 58”69, 4. Letrari 1'00”73; 400 mx Steinegger 4'41”43, Gabbrielleschi (15) 4'46”01.

Pallamano ELITE (an.gal.) Nell’anticipo dell’8ª giornata di élite Pressano supera Trieste 24-23 (10-11) e la aggancia al secondo posto. Classifica: Bolzano* 24; Pressano*, Trieste* 18; Noci*, Fasano* 15; Bressanone, Conversano 12; Teramo 9; Ancona 6; Ambra, Bologna 3; Mezzocorona* 0. (*una in più). Oggi: alle 18,30 Ancona-Ambra; 19 Teramo-Bressanone, Bologna-Conversano. Challenge Cup maschile, andata 3˚ turno: oggi alle 19,15 Pristhina (Kos)-Bolzano.

Pallanuoto CHAMPIONS Oggi alle 20.30, nella terza giornata degli ottavi di Champions League, la Ferla Pro Recco ospita lo Jadran Herceg Novi (Mng). L’altra sfida del girone D è Marsiglia (Fra)-Volgograd (Rus). Class.: Pro Recco 6; Jadran 4; Volgograd 1; Marsiglia 0. Nell’andata dei quarti di Euro cup, oggi Panionios (Gre) -Carisa Savona alle 19 locali, le 18 italiane, e domani alle 18.30 Stella Rossa (Ser)-Posillipo.

Pallavolo Arriva Pedullà? PESARO (cam.ca.) Dopo la decisione dello sponsor Valter Scavolini che lascerà a fine anno (avrebbe voluto salutare la truppa a stagione in corso, ma non sarà possibile), e in attesa di ricorrere al mercato giocatrici a gennaio, se Pesaro perderà malamente domani a Novara, al posto di coach Paolo Tofoli potrebbe subentrare Luciano Pedullà. LORENZONI CAMPANO (f.c.) La Sidigas Atripalda, ultima in A-2 maschile con 2 punti in dieci partite, ha ingaggiato come coach Alessandro Lorenzoni. Domani potrà schierare Bidegain.

Rugby Inglesi ancora nella tempesta Ancora guai per la nazionale inglese. Il Times rivela che la federazione sollecitò tre giocatori a pagare una cameriera d’albergo per comprarne il silenzio sulle molestie a cui sarebbe stata sottoposta da Haskell, Ashton e Hartley a Dunedin durante i Mondiali in Nuova Zelanda. I tre rifiutarono di pagare sostenendo di non aver commesso il fatto.

Scherma Di Francisca a zona (m.l.) Bella, verace e vincente. Con un problema da risolvere. Elisa Di Francisca, vice iridata e vincitrice della Coppa del Mondo 2011, non riesce ad alimentarsi durante le gare. «Mi si chiude lo stomaco. Al massimo mangio qualche gelatina e un po’ di cioccolato». Così, in accordo col nutrizionista e il medico della nazionale, avrà l’equipe di Enervit di supporto per provare la dieta a zona. «Ho appena cominciato, so che prima di me l’aveva adottata anche la Vezzali». Lo ha detto ieri a Milano, nell’incontro «Verso Londra» organizzato da Enervit.

Sci PASSAPORTO BIOLOGICO Dopo lo sci di fondo e la combinata nordica, il passaporto biologico sarà utilizzato anche per lo sci alpino e il salto. Lo ha ufficializzato la Federazione internazionale di sci. Da maggio a metà novembre, 50 campioni di sangue sono già stati raccolti tra gli sciatori. Negli ultimi sei mesi, la Fis ha effettuato 217 controlli sulle urine, di cui 141 per ricercare anche l’epo, 113 controlli sul sangue e 197 test in vista dell’introduzione del passaporto biologico.

Tennis A MILANO (m.l.) Il palazzetto dello sport Pavesi-Fipav di Milano (via De Lemene 3) ospita oggi e domani il 13˚ International Tennis Symposium. Tra i relatori Massimo Rossi, Franco Bonaiti, Alberto Castellani, Quirino Cipolla, Renzo Furlan.

Vela Mondiale match race Bruni per il titolo (r.ra.) Francesco Bruni è a un passo dal titolo iridato di match race (sarebbe la prima volta per un timoniere italiano). Ieri ha sconfitto nell’ultimo match del Round Robin della Monsoon Cup in Malesia, l’australiano Torvar Mirsky e oggi nei quarti di finale incontrerà l’inglese Ian Williams in palio il passaggio alle semifinali dell’ultima tappa del World Match Racing Tour ma soprattutto il primo posto nella classifica di specialità. TELEFONICA IN ARRIVO (r.ra.) E’ atteso per oggi pomeriggio l’arrivo di Telefonica a Città del Capo in Sud Africa. Gli spagnoli conquisteranno così la prima tappa della Volvo Ocean Race 2011- 2012.


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ALTRI MONDI

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Lo spread non scende: il colpevole non era solo Berlusconi?

_il Paese in difficoltà

499,8

lo spread di ieri Lo spread tra Btp e Bund ieri ha chiuso a 499,8 con un rendimento del 7,26%

497

lo spread con il Cav Il giorno in cui Berlusconi ha annunciato le dimissioni lo spread era a quota 497

L’Europa ha apprezzato l’esecutivo Monti, ma i mercati non ci sorridono: il Cavaliere non dava più affidabilità all’estero, però la strada è assai lunga Ieri, nella stessa giornata in cui l’agenzia Fitch ha annunciato che l’Italia è «probabilmente già in recessione», il responsabile della Commissione Ue per gli Affari economici Olli Rehn, in visita a Roma, ha detto che le sfide che dobbiamo affrontare sono «drammatiche», ma che abbiamo «le carte in regola» per superarle. Mario Monti, invece, ha riferito che Sarkozy e la Merkel sono consapevoli che «un crollo dell’Italia porterebbe alla fine dell’euro» e ha ribadito di voler fare le riforme col «consenso delle parti sociali». Politica a parte, forse è meglio dar conto di come sono andati ieri Bot, Btp e quant’altro. Ieri il Tesoro metteva all’asta Bot a sei mesi per un valore di 8 miliardi. Il mercato ha reagito bene: mentre l’altro giorno i titoli tedeschi, con un rendimento di poco inferiore al 2 per cento, non li ha comprati quasi nessuno, per i nostri c’è stata una richiesta superiore all’offerta (11,7 miliardi contro 8). Ma a un tasso... Il ministero dell’Economia ha dovuto riconoscere ai sottoscrittori un rendimento del 6,504%: a ottobre, le stesse pezzature erano andate via con un interesse del 3,535. Per trovare un tasso simile a quello che l’Italia ha concesso ieri bisogna risalire al 14 agosto 1997, quando il Tesoro dovette rassegnarsi a un 6,57. Rendimento record anche per il Ctz: il titolo biennale «zero coupon» è stato piazzato al 7,814%, in aumento di 3,187 punti sull’asta preceden-

te e ai massimi dal settembre 1996 quando il rendimento toccò il 7,99%. La domanda è stata pari a 3,18 miliardi a fronte dei 2 miliardi offerti e assegnati. Il tasso pagato dal Btp con scadenza a due anni è invece volato all’8% (7,49 sul mercato secondario), segnando un nuovo massimo dalla creazione dell’euro, mentre quello del Btp a 5 anni è schizzato al 7,81%. Lo spread è stato a lungo intorno a quota 510 punti, per poi scendere a 499,8, comunque più di giovedì.

1Che cos’è il mercato secondario? Perché il Btp biennale da una parte rende l’8% e dall’altra il 7,49?

Il mercato primario è quello a cui sono ammessi i Grandi Fondi d’investimento, le Grandi Banche, gli investitori istituzionali. Il nostro ministero del Tesoro mette all’asta titoli freschi di conio, cedendoli a chi pretende un interesse più basso. Gli investitori istituzionali possono tenersi i titoli, e incassare gli interessi in attesa del rimborso finale del capitale. Oppure rivendere le obbligazioni sul «mercato secondario», quello a cui abbiamo accesso anche noi. In pratica, la Borsa. Qui il prezzo dei titoli, e i relativi rendimenti, cambiano a ogni istante. Lo spread fa riferimento a questo mercato tutti i giorni. Mentre le aste sono a cadenza fissa. La prossima lunedì.

2 Com’è andata la Borsa? Praticamente ferma: +0,12%. Ha recuperato qualcosa Finmeccanica (+3,50%) in previsione dell’uscita di scena di Guarguaglini e della moglie.

3 Quindi è vero che le nostre difficoltà sui mercati non dipendevano da Berlusconi.

Ieri c’è addirittura stata una dichiarazione di Jens Weidemann, presidente di Bundesbank: «L’Italia può convivere per qualche tempo con tassi di interesse del 7%», affermazione vera, dato che il nostro debito, della durata media di 7 anni, è fatto da tanti pezzi di indebitamento diversi che oggi pagano mediamente un 4-4,5% di interesse. Una piccola quota al 7-8% non è effettivamente un dramma, purché la cosa non si prolunghi troppo e non trasformi alla fine tutta la massa del nostro debito in un debito al 7-8%! Ma come mai di affermazioni simili non ne abbiamo sentite prima? E anzi il guru Roubini e il Financial Times dissero che sarebbe bastata l’uscita di Berlusconi per far abbassare lo spread di 100 punti?

4 Come mai? Perché c’era la convinzione che

il precedente governo non avrebbe varato le misure che Merkel-Sarkozy-Bce giudicano (non si sa quanto a ragione) indispensabili. Ricorda? Tremonti non voleva toccare l’Iva, Bossi faceva scudo alle pensioni, Berlusconi aveva proibito la patrimoniale. Un’apparente paralisi, anche se il governo appena insediato ha scoperto che erano state comunque prese più decisioni di quello che si credeva (l’ultima: il taglio dell’acconto Irpef che metterà nelle tasche degli italiani, e sotto Natale, 400 euro in più in media, un beneficio da accreditare tutto al Cav). In ogni caso, poiché si tratta di decisioni assai impopolari, gli stessi partiti, lo stesso Berlusconi — al di là dei numeri in Parlamento — hanno capito che sarebbe stato più conveniente farsi da parte.

5 Resta il fatto che Monti non ha fatto scendere lo spread.

Le profezie di Roubini e del Financial Times erano lotta politica, un modo per demonizzare il Cavaliere. Se ne volevano liberare ad ogni costo e in questa guerra vanno messi anche i sorrisini di Merkel e Sarkozy in quel famoso giorno. Non bello, certamente. Ma non privo di un riscontro democratico: effettivamente Berlusconi la maggioranza alla Camera non ce l’aveva più.

d lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno

«QUESTO GOVERNO MI FA SCHIFO» «Il governo fa schifo, mi sembra formato da improvvisati. Il presidente della Repubblica ha dato il mandato di capocordata a una persona che le montagne le ha viste solo in cartolina: l’esecutivo non arriverà al 2013. Berlusconi? Si è dimesso perché è stato ricattato sulle sue imprese UMBERTO BOSSI LEADER DELLA LEGA

CONTRO LA CRISI PER IL «BTP DAY»

L’aiuto dei calciatori: «Pure noi compreremo i titoli di Stato italiani» I calciatori in aiuto dell’Italia in crisi, «per dare un segnale al Paese». Damiano Tommasi, il presidente dell’As socalciatori, ha annunciato ieri che lunedì anche l’Aic aderirà al «Btp Damiano Tommasi, n.1 Day», la giornata in dell’Assocalciatori ANSA cui verrà consentito di investire in titoli di Stato italiani senza pagare commissioni. «Molti giocatori aderiranno all’iniziativa, tra questi c’è anche qualche azzurro di Prandelli», ha detto Tommasi. Che ha aggiunto: «Tutti tifiamo per questo Paese e crediamo nella sua forza. Noi come associazione acquisteremo Btp e ho inviato una lettera ai capitani di tutte le società professionistiche». Nella lettera, il nume ro uno del sindacato scrive: «In un momento estremamente difficile per l’economia globale, ma soprattutto italiana, l’investimento in titoli di Stato da parte dei cittadini può essere un contributo importante per dimostrare la fiducia che gli italiani hanno nel Paese e per aiutare a migliorare l’aspettativa che i mercati hanno nei confronti dell’Italia. Pertanto, vi chiediamo di prestare la dovuta considerazione a questo appello».

Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI

Il vertice dei leader è stato inventato Il racconto di quello che sta avvenendo in Egitto è stato un po’ confuso sulla stampa italiana: alcuni titoli riportavano giovedì che il governo minacciava di annullare le elezioni previste per la settimana prossima. Ma il governo si era già dimesso, e la richiesta di rinviare le elezioni veniva dai manifestanti, preoccupati che fino a quando il potere è in mano ai militari un nuovo parlamento sia inutile e le elezioni poco libere. Tre giorni fa i magistrati che indagano sull’omicidio di Yara Gambirasio hanno smentito le notizie date da giornali e tv su un progresso delle indagini a partire dagli indizi sul Dna: «L’informazione non è esatta. Non abbiamo dna compatibili con quello dell’assassino. Ne abbiamo tanti: alcuni più somiglianti, altri meno. I dna individuati non permettono comunque di restringere il campo d’indagine perché non possiamo escludere niente». I giornali avevano scritto, non si sa perché, che il Dna era stato attribuito a «un italiano» o addirittura a una persona «di famiglia». I leader dei maggiori partiti hanno smentito ieri il racconto fatto da alcuni quotidiani, più esplicitamente da Repubblica, di una riunione notturna dei suddetti leader con il capo del governo Mario Monti, riferendo invece di separate e singolari conversazioni.


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ALTRI MONDI

POLEMICA DELITTO RUSSO

Scattone fa il prof nel liceo di Marta Giovanni Scattone (nella foto Ansa), l’ex assistente univer sitario condannato per la morte di Marta Russo, è tornato ad

notizie Tascabili

Giornata decisiva per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese (Palermo), che ha chiuso giovedì dopo 41 anni e ha portato alla cassa integrazione di 1600 operai sino alla fine dell’anno. Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha convo cato stamattina (alle 10) i sindacati metalmeccanici per discutere sul futuro dello stabilimento e successivamente incontrerà anche i rappresentanti del Lingotto. «Finalmente qualcosa sembra muover si», ha detto il sindaco di Termini, Toto Burrafato.

Ancora proteste al Cairo

Crisi in Egitto, la piazza sfida la giunta militare: «No al nuovo premier»

Le proteste di ieri in piazza Tahrir, al Cairo ANSA La tensione in Egitto non si placa: ieri decine di migliaia di manifestanti sono tornati in piazza Tahrir, al Cairo, per protestare contro la scelta del premier incaricato dal Consiglio militare di formare un nuovo governo: Kamal el Ganzuri, già capo del governo sotto Mubarak negli Anni 90, non è gradito. I manifestanti hanno lanciato la controproposta di formare un esecutivo di salvezza nazionale che sia guidato dal premio Nobel Mohammed Elbaradei.

Il faccendiere latitante a Panama

Lavitola tornerà in Italia «Voglio chiarire tutto» Valter Lavitola è pronto a tornare in Italia. L’ex direttore de «L’Avanti» è latitante a Panama dopo essere stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare dei pm di Bari che indaga sulle escort che l’imprenditore Giampaolo Tarantini avrebbe portato nelle case dell’ex premier Silvio Berlusconi. Lavitola lo ha annunciato al tg di La7: «Sto concludendo un affare che riguarda i miei pescherecci. Nelle prossime ore tornerò. Sono pronto a chiarire tutto, voglio fare Natale a casa».

della facoltà di Giurisprudenza, il 9 maggio del 1997. Condannato in via definitiva per omicidio colposo a 5 anni e 4 mesi (il collega di allora Salvatore Ferraro prese 4 anni e 2 mesi per favoreggia mento), Scattone insegna storia e filosofia. «Capisco che si debba guadagnare il pane, ma dovrebbe

fare un altro mestiere. Dopo un delitto così atroce, non può essere un educatore», ha detto la madre di Marta, Aureliana. Scattone, invece, ha replicato così: «Sono innocente, ho scontato interamente la mia condanna nonostante non fossi io l’assassino di Marta».

A La Rosalia D’Amato

BISIGNANI PATTEGGIA

Il caso Fiat sul tavolo di Passera

Termini Imerese, oggi l’incontro col ministro

insegnare. Ma la notizia che suscita più clamore è che da settembre lavora come professore nel liceo scientifico Cavour di Roma, lo stesso che la studentessa frequentò prima di andare alla Sapienza, dove fu uccisa, a 22 anni, colpita da un proiettile sparato da una finestra

S Processo P4 Condanna di un anno e sette mesi Ha chiuso la partita con la procura di Napoli che l’aveva indagato nell’inchiesta P4: ieri il faccendiere ed ex giornalista Luigi Bisignani ha patteggiato la pena di un anno e 7 mesi davanti al gup, che ha ritenuto congruo l’accordo tra la procura e i difensori. Dieci i capi di imputazione di cui era accusato, tra cui associazione per delinquere, favoreggiamento, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione. La pena non sarà però sospesa, perché ha un precedente penale: quando la sentenza passerà in giudicato, sarà arrestato

è libera dopo 7 mesi La nave, con 6 italiani a bordo, era stata sequestrata da pirati somali. Il comandante: «Stiamo tutti bene» CARLO ANGIONI

Finalmente salva, dopo sette mesi e quattro giorni nelle mani di pirati somali. La nave italiana Rosalia D’Amato, sequestrata il 21 aprile al largo delle coste dell’Oman, nell’Oceano Indiano, con 21 uomini a bordo, 6 italiani (4 della Campania, 2 della Sicilia) e 15 filippini, è stata liberata ieri. Non c’è stato un blitz, non sarebbe stato pagato un riscatto e, come confermato dalla compagnia armatrice napoletana Perseveranza di Navigazione, «i pirati sono stati fatti scendere dal cargo con il supporto di una unità navale della Marina militare italiana che era in zona, l’Andrea Doria, e sono scappati», con tutta la probabilità su piccole imbarcazioni rimaste vicine alla nave italiana. La complessa operazione di liberazione, però, non sarebbe terminata. Tutto l’equipaggio «sta bene», ha detto il comandante della nave, Orazio Lanza, ma la «Rosalia D’Amato» si trova ancora nelle

La Rosalia D’Amato: la nave della società napoletana Perseveranza di Navigazione sequestrata nell’Oceano Indiano stava andando dal Brasile all’Iran ANSA

acque somale: «È un’operazione in una zona a rischio — ha fatto sapere la Farnesina — e potrà considerarsi conclusa solo dopo che l’equipaggio sarà in mano alle autorità italiane». Attesa Il sequestro del mercanti-

le, pesante 4.562 tonnellate e lungo 74 metri, era avvenuto giovedì 21 aprile a 350 miglia a sud-est di Salah, nell’Oceano Indiano: la «Rosalia D’Amato»,

PM10 ALLE STELLE POSSIBILI ANCHE LE TARGHE ALTERNE

Allarme smog a Milano: dubbi sullo stop alle auto Ieri, per il 12esimo giorno consecutivo, a Milano lo smog era oltre i limiti: le soluzioni drastiche ora sono dietro l’angolo. Sforata la soglia di Pm10 nell’aria, che è stata più che doppiata nel quartiere Città Studi: c’era una concentrazione di 112 milligrammi per metrocubo (contro i 50 consentiti). Così il blocco del traffico in centro, che di norma scatta dopo 14 giorni di veleni nell’aria, potrebbe iniziare già da lunedì: a quel punto verrebbe vietato l’ingresso all’interno della cerchia dei Bastioni dalle 7.30 alle 19.30 (eccetto

Ieri a Milano la concentrazione di Pm10 ha toccato i 112 mg/mc

partita dal Brasile, stava navigando verso Badar Imam Khomeini, in Iran, con un carico di soia, ma venne intercettata e costretta a cambiare rotta, puntando la Somalia. Ora, dopo sette mesi e quattro giorni di silenzio, la fine dell’incubo. Anche se, come dicono i familiari dell’equipaggio italiano, «aspettiamo ancora a festeggiare, vogliamo la conferma ufficiale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

residenti, auto elettriche, ibride, a metano, gpl, a idrogeno). Ma nella giunta Pisapia ci sono parecchi dubbi sulla fattibilità tecnica della chiusura totale del centro alle auto: così, sindaco e assessori si sono presi 24 ore di tempo per riflettere ed eventualmente rinviare la misura. Si decide oggi, ma allo studio c’è comunque la possibilità di rispolverare una vecchia idea che si pensava ormai in soffitta, quella delle targhe alterne dentro la cerchia dei Bastioni. Il sindaco Giuliano Pisapia ha comunque lanciato un appello ai milanesi: «Mi rivolgo a tutti coloro che ogni giorno vengono a Milano perché si adoperino, anche attraverso i comportamenti personali virtuosi, perché avere un’aria respirabile non dipende soltanto dalle istituzioni ma anche da ognuno di noi».

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IL NUMERO

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Gli italiani in ostaggio Con la liberazione dei sei italiani della Rosalia D’Amato restano ancora 9 nostri connazionali rapiti in giro per il mondo: Maria Sandra Mariani, 53enne toscana presa il 2 febbraio in Algeria; Franco Lamolinara, 47enne di Vercelli, rapito in Nigeria il 12 maggio; c’è poi la «Savina Caylin», petroliera sequestrata in Somalia l’8 febbraio con 5 italiani; gli ultimi due sono Francesco Azzarà, calabrese, rapito in Darfur ad agosto, e Rossella Urru, sarda, rapita a fine ottobre in Algeria

MONITO DI NAPOLITANO

In un solo giorno 3 morti sul lavoro «Niente fatalità» Tre morti sul lavoro solo ieri. Il primo nel Bergamasco: un operaio di 50 anni è morto nell’esplosione di una caldaia di una cartiera, a Dalmine. La seconda vittima è una commessa precaria di 36 anni, di Oristano: a ucciderla, una cisterna piena di detersivo che le è caduta addosso. A Roma, invece, un 53enne romeno è morto schiacciato da alcuni pannelli di legno usati per il getto del calcestruzzo. «Non sono fatalità, sulla sicurezza non è ammissibile nessun cedimento», ha detto Napolitano.


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SIMBOLO DEL CINEMA

Verdone annuncia «Farò più il regista» Ha tenuto una relazione a Roma, all’Accademia dei Lincei, per raccontare «trent’anni di tic, vizi e difetti degli italiani». Carlo

Il micio di Banderas «Sta con i deboli come Robin Hood»

Verdone (nella foto Ansa) prof per un giorno nell’occasione ha fatto anche un annuncio sul futuro: «Diventerò il vostro ansiolitico ma privo di effetti collaterali. Cercherò di essere meno protagonista dei miei film, mi dedicherò più alla regia», ha detto il 61enne attore romano.

5 topfivecd LA CLASSIFICA

ALTRI MONDI

OGGI ALLE 11 NELLE COIN

Piumini democratici In vendita a 10 euro Un piumino democratico marca Napapijri. Oggi, alle 11, la Coin lo metterà in vendita in alcuni negozi di tutta Italia a 10

Laura Pausini domina ancora la classifica Fimi-Gfk dei dischi più venduti. Per la seconda settimana il suo «Inedito» è primo, davanti a «21» di Adele e «Mylo Xyloto» dei Coldplay

Per la premiere nazionale, al cinema Porta di Roma, c’è una perfetta ricostruzione del paesaggio in stile cartone animato, che ricorda molto Shrek. Con esibizioni di flamenco e di scherma. Intanto, sul tappeto rosso, arrivano Salma Hayek e Antonio Banderas. Uscirà il 16 dicembre, ma Il gatto con gli stivali - 3D (Puss in Boots il titolo originale) di Chris Miller, è già qui dopo il successo americano: 122,3 milioni di dollari in un mese. A Roma, infatti, sono arrivati regista e attori che hanno dato le voci originali ai protagonisti dell’ultimo cartoon della Dreamworks. Banderas è il doppiatore del Gatto, per la versione italiana e inglese, oltre che spagnola: «Finalmente non faccio la parte di un narcotrafficante o di un bandito!». Mentre, per Kitty Zampe di Velluto, l’amica gattina del protagonista, in Italia non sentiremo la Hayek, bensì la voce di Francesca Guadagno. Hayek che, comunque, promuove entusiasta il film: «È un cartone animato molto appassionante e intelligente. Saranno le donne, i poeti e gli artisti a capire prima degli altri la grandezza di questo eroe. Per il solo fatto che lui è un gatto, e ne ha le caratteristiche più spiccate: indipendenza ostentata, affetto e insieme distacco, grande intelligenza e furbizia. Credo che voi in Italia

1 Inedito Laura Pausini (Atlantic) 2 21 Adele (Self)

Salma Hayek e Antonio Banderas, voci originali di «Il gatto con gli stivali», ieri a Roma. Banderas doppia anche nella versione italiana AP

122,3

i milioni di dollari In un mese di programmazione nei cinema americani, «Il gatto con gli stivali», spin-off di «Shrek», ha incassato già 122,3 milioni di dollari

lo apprezzerete più di chiunque altro. I messaggi del film sono di fratellanza e di giustizia». La trama Il gatto con gli stivali

compare per la prima volta nel secondo episodio di Shrek, qui si racconta la genesi del personaggio. Un eroe chiamato Gatto, che combatte i fuorilegge. Continua Banderas: «È una specie di Robin Hood. Ha dei grandi valori. Per esempio, sa perdonare. Il mio Gatto è il simbolo della riscossa della comunità ispanica negli Usa. È a favore degli immigrati e debella i luoghi comuni che li circondano». © RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Mylo Xyloto Coldplay (Emi) 4 Christmas Michael Bublé (Warner) 5 Due Mario Biondi (Indipendente Mente)

euro. L’iniziativa nasce da un accordo tra la catena della grande distribuzione e il marchio d’abbigliamento sportivo: parte del ricavato sarà devoluto al progetto «Inizia da te» di Green Cross Italia, un’organizzazio ne non governativa ambientalista per lo sviluppo sostenibile.

A CURA DI

STEFANIA ANGELINI

Gli abiti in mostra a Roma

Anita e le altre eroine ispirano le grandi firme

Le arie di Puccini

Opera a Firenze C’è la Bohème

Dalle garibaldine alle salottiere: omaggio alle donne nel 150˚ anniversario dell’Unità d’Italia. Si intitola «Eroine di stile. La moda italiana veste il Risorgimento» la mostra allestita a Roma che «affida» agli stilisti italiani (da Armani a Ferrè, da Krizia a Gattinoni) 32 figure di donne, artefici del Risorgimen to. Un percorso tra storia e moda, con i nostri stilisti che si ispirano, per esempio, ad Anita Garibaldi e Maria Sofia di Borbone, l’ultima regina di Napoli. EROINE DI STILE - LA MODA ITALIANA VESTE IL RISORGIMENTO A ROMA, PALAZZO ALTEMPS, FINO AL 22 GENNAIO

Lacrime e grandi amori: sono gli ingredienti di un’opera imperdibile, per gli appassionati e per chi vuole scoprirla per la prima volta. È «La Bohème», il capolavoro di Giacomo Puccini. Il dramma, ambientato a Parigi nel 1830, all’epoca del re Luigi Filippo, torna nell’allestimento di Mario Pontiggia, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: qui è stato rappresentato per la prima volta nel 1929. LA BOHÈME A FIRENZE, TEATRO COMUNALE, DOMANI 15.30

Al via la 29esima edizione del Film Festival

Torino celebra Altman Una manifestazione senza tappeto rosso, ma che entusiasmerà comunque gli amanti del cinema. Il 29˚ Torino Film Festival, che ha aperto ieri nel segno di Brad Pitt, con la proiezione di «L’arte di vincere» (in replica oggi), prosegue domani con l’anteprima di «Attack the Block» di Joe Cornish, sceneggiatore di «Tintin», e con «Midnight in Paris», il film di Woody Allen in cui Adrien Brody — durante un flashback negli Anni 20 — veste i panni di Salvador Dalì. Infine, «La storia di James Dean», raccontata da Robert Altman (nella foto): al regista americano è dedicata una retrospettiva e una mostra al Museo del cinema. Chiuderanno in bellezza, sabato prossimo, due pezzi da novanta: un’insolita Glenn Close che interpreta un uomo in «Albert Nobbs» e Francis Ford Coppola con il nuovo «Twixt», in anteprima internazionale. (e.b.) TORINO FILM FESTIVAL A TORINO, TEATRO REGIO, FINO A SABATO 3 DICEMBRE, PROIEZIONI APERTE AL PUBBLICO, WWW.TORINOFILMFESTIVAL.COM

IL RITORNO ESCE MARTEDÌ L’ALBUM DI INEDITI «UNICA»

Venditti al femminile «Un premier donna per salvare l’Italia» FILIPPO CONTICELLO MILANO

Da queste parti c’è un sensibile rischio di ingorgo. Musica tutta italiana, tutta insieme e nello stesso periodo. Dopo la Pausini, Mina, Ferro, Celentano, un altro peso massimo ha ripreso il microfono in mano. Antonello Venditti torna martedì con i 9 inediti di Unica: maneggia la materia più calda del momento, tra crisi, immigrazione e indignazione strisciante. Disco politico, riempito d’amore e con punture di religiosità: si direbbe vendittesco. Tutto è iniziato su un tetto di Roma: il 23 dicembre 2010, il 62enne cantautore ha raggiunto in cima alcuni ricercatori precari della facoltà di Architettura. Più o meno un’illumi-

«

Questo disco è libertà e amore, finalmente piazze piene e nuove energie in circolo ANTONELLO VENDITTI CANTAUTORE, 62 ANNI

nazione: «C’erano le eccellenze del Paese, reclamavano il diritto a esistere: quest’album è libertà e amore, lo dedico a loro perché l’Italia ha voglia di essere unica, di riconquistarsi», racconta. Nel mentre, ha incorniciato in una canzone un sentimento italiano appena finito: «Si chiama La ragazza del lunedì, il giorno in cui i tribunali sono aperti e potevamo vedere Berlusconi. Descrive il fidanzamento dell’Italia con un simpatico imprenditore: adesso tutti si chiedono "Come è stato possibile?". Ma anche "Cosa faremo senza Silvio?». Attorno, oltre alle macerie, si intravede qualche lampo di ottimismo: «Finalmente si riempiono le piazze, ci sono nuove forze: questo Paese è morto perché c’è stato un genocidio dei giovani. Si rischia di spezzare il ritmo biologico del mondo», continua Venditti. Così, l’inno alla gioventù sfuma in elogio del femminismo: «Il mondo per le donne è diventato un nemico, dal lavoro al tempo libero. Io canto quelle che sanno dire no». Ma c’è di più ed è una speranza che sa di utopia: «Chiedo di essere governato da una ragazza». Dopo 9 canzoni, ecco l’«unica» conclusione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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gazzaWeekend

Arriva in Italia Il gatto con stivali doppiato dall’attore spagnolo: «Riscatta gli immigrati» GABRIELLA GREISON ROMA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Degustazioni alla «Zacapa Room»

Rum & dessert: la coppia si sperimenta a Milano Avvertenza per i golosi: se vi trovate a Milano da qui al 4 dicembre, fate un salto alla Zacapa Room, il negozio temporaneo del rum guatemalteco ritenuto dagli esperti tra i migliori al mondo. Potrete assaggiare Zacapa liscio o accompagnato da dolci, partecipare a incontri, presentazioni di libri enogastronomici e degustazioni. Ogni giorno dalle 21, poi, saranno offerti fino ad esaurimento i due dessert (rispettivamente Terra di cioccolato e Tierra y café) realizzati per l’occasione, con l’obiettivo di esaltare il distillato caraibico, da Andrea Berton, chef de «Il Ristorante Trussardi Alla Scala» e dallo spagnolo Mario Sandoval, cuoco emergente del madrileno «Coque», inserito tra gli sperimentatori più all’avanguardia. Il «salotto» milanese è aperto dal martedì alla

domenica dalle 15.30 alle 24. I tre rum della gamma Zacapa (23, 23 Etiqueta Negra e XO) sono offerti in abbinata al cioccolato Venchi; le degustazioni didattiche, invece, si prenotano all’indirizzo web www.rumzacapa.it e si ripetono alle 18, alle 19 e alle 21 di ogni giorno. ZACAPA ROOM A MILANO, VIA FIORI CHIARI (ANGOLO VIA FORMENTINI), FINO AL 4 DICEMBRE

A

CAPITAN VINICIO

S Capossela fa tappa a Como Continua il tour teatrale di «Marinai profeti e balene» di Vinicio Capossela: stasera il cantautore presenterà la sua opera sul fato, sul destino, sul mare come mitologia al Teatro Sociale di Como (alle 21). Capossela ha in programma, inoltre, uno spettacolo speciale a Milano: si esibirà al Teatro Smeraldo lunedì 5 dicembre e martedì 6 (alle 21), giorno di San Nicola, figura molto amata dall’artista: al patrono barese, infatti, nel 2002 dedicò anche un racconto per la radio intitolato «I cerini di Santo Nicola»


LA GAZZETTA DELLO SPORT

42

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE

DI ANTONIO CAPITANI 23/9 - 22/10

Bilancia 7-

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 8

Toro 6,5

Gemelli 5,5

Cancro 7

Leone 7,5

Vergine 6+

IL MIGLIORE La fortuna viene da lontano. O magari in viaggio. O da strutture e persone lontane e/o straniere. Voi siete più sereni, la resa ormonale è sublime. Miralem Pjani?

Notizie dall’economia confortano, anche se il resto chiede di farvi il sedere a forma di Place de la Concorde. Urca. Exploit sudombelicali.

I ritmi accelerano. E non appena fate il punto della situazione, altre rognette (pure fornicatorie) arrivano subito. Non siate sfigoumorali.

Cavillate troppo. E alla gente vien voglia di darvi in pasto ai licaoni. Finitela. Soldi e lavoro, però, rassicurano, il fervore suino cresce.

Vi spetta l’Oscar alla creatività, utile al lavoro e agli svaghi, riuscitissimi. Lo charme, poi, vi rende cucchevoli e fornichevoli: grandi!

Gli zebedei vi si allungano, rogne e impicci destano l’alano mannaro inside you. E il sudombelico crolla come il Mibtel. Non è un sabatone.

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Scorpione 7+

Sagittario 7,5

Capricorno 6+

Acquario 7+

Pesci 6

Il denaro esce. Forse in gran quantità. E magari manco per cose gratificanti. Siate accorti. Lavoro rassicurante, sudombelico fattivo.

Le chance fortunate arrivano, grazie anche al vostro pensiero positivo. E raccogliete pure un florilegio di occasioni suine. Ve lo meritate!

La stanchezza vi fa avanzare col freno a mano tirato. Ma tutto è OK. Specie se eviterete pusillanime e sfigolagnosi. Sudombelico roboante.

Amici, clienti e sponsor aiutano. Se poi ci mettete un po’ di faccia di terga, il trionfo (anche suino) è certo. Neutralizzate però gli imbecilli.

L’umore è instabile, voi siete intrattabili. E alla gente vien voglia di mettervi in formaldeide. Da vivi. Ma il lavoro promette muy bien!

SERGIO RAMOS

Potete creare piccoli capolavori, sia nel vostro privato, sia nel lavoro. Grazie anche alla collaborazione altrui. Il fascino suino cresce…

Il difensore del Real Madrid e della Spagna è nato a Camas (Andalusia) il 30 marzo 1986 (Ariete)

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO 6.30 7.00 10.05 11.10 12.00 14.00 15.10 17.15 17.45 18.50 20.35 21.10 0.00 0.40 1.20 1.35 2.35

RAIDUE

UNOMATTINA... TG 1 SETTEGIORNI DREAMS ROAD 2011... LA PROVA DEL CUOCO - TG 1 LINEABLU LE AMICHE DEL SABATO - TG 1 A SUA IMMAGINE PASSAGGIO A... L' EREDITÀ - TG1 SOLITI IGNOTI TI LASCIO UNA CANZONE Talent TG1 60 SECONDI DI CHE TALENTO SEI? TG 1 NOTTE CINEMATOGRAFO SABATO CLUB

7.00 9.05 10.15 10.55 11.35 13.00 14.00 15.30 15.35 16.30 18.35 20.30 21.05 22.40 23.35 23.45 0.30

CARTONI ANIMATI TELEFILM SULLA VIA DI DAMASCO QUELLO CHE MEZZOGIORNO IN... TG - DRIBBLING TELEFILM PIT LANE HAWAII FIVE-0 GP BRASILE F1 QUALIFICHE TELEFILM - LOTTO TG2 CASTLE Telefilm RAISPORT SABATO SPRINT TG 2 TG 2 - DOSSIER TG 2 - STORIE

RAITRE 7.50 9.10 10.15 11.00 14.50 16.45 17.45 18.10 19.00 19.30 20.00 20.10 21.30 23.35 23.55 0.55 1.05

A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI PAESEREALE IL GRANCONCERTO TG TV TALK UN CASO PER DUE RAI SPORT CALCIO 90° MINUTO SERIE B TG3 TG REGIONE BLOB CHE TEMPO CHE FA E SE DOMANI Varietà TG3 AMORE CRIMINALE TG3 TG3 AGENDA DEL MONDO

CANALE 5

ITALIA 1

TG5 - MATTINA LOGGIONE SUPERPARTES COCOON: IL RITORNO TG5 GRANDE FRATELLO AMICI VERISSIMO AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA LA VOCE DELLA CONTINGENZA 21.10 C’È POSTA PER TE Varietà 0.30 MAI DIRE GRANDE FRATELLO 1.15 TG5 - NOTTE 1.37 STRISCIA LA NOTIZIA 2.07 4 PADRI SINGLE

7.45 11.15

8.00 8.50 9.45 10.30 13.00 13.40 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30

CARTONI ANIMATI DRAGON BALL Z: L'IRRIDUCIBILE BIO COMBATTENTE ZIG & SHARKO STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI MR. NICE GUY LO STILE DEL DRAGONE STUDIO APERTO BARBIE... L'ERA GLACIALE SANTA CLAUSE È NEI GUAI Film BOB UN MAGGIORDOMO TUTTO FARE STUDIO SPORT XXL VALENTINA

12.20 12.25 13.40 14.55 16.45 18.30 19.00 20.50 21.10 22.55

0.50 2.00

LA 7

MAGNUM P.I. VIVERE MEGLIO R.I.S. DELITTI... RICETTE DI FAMIGLIA TG4 - TELEGIORNALE DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM POIROT PSYCH PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE DON'T SAY A WORD Film 23.40 PHASE IV 1.45 TG4 NIGHT NEWS 2.05 IERI E OGGI IN TV SPECIAL 3.20 LA GUERRA SEGRETA

7.30 TG LA7 10.00 BOOKSTORE 11.05 LA7 DOC: I SEGRETI DELL’ARCHEOLOGIA 11.40 L'ARIA CHE TIRA 12.25 I MENÙ DI BENEDETTA 13.30 TG LA7 14.05 CORTO CIRCUITO 16.00 BASKET: CIMBERIO VARESE - UMANA VENEZIA 18.15 JAG... 20.00 TG LA7 20.30 IN ONDA Attualità 22.30 JEFFERSON IN PARIS 0.45 TG LA7 0.55 M.O.D.A. DI CINZIA MALVINI 1.35 MOVIE FLASH

7.20 8.25 9.55 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.05 16.50 18.00 18.55 19.35 21.15

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

15.00 SAMPDORIA MODENA Serie B. Sky Calcio 8 e MP Calcio 2

Superliga. MP Calcio 3

CALCIO

15.00 SASSUOLO - PADOVA

13.45 STOKE CITY BLACKBURN

18.30 WEST HAM DERBY COUNTY

15.00 TORINO - LIVORNO

11.25 CLOVERFIELD STEEL 13.20 SEX AND THE CITY 2 PREMIUM CINEMA 15.05 ZODIAC STEEL 15.55 DUE CUORI E UNA PROVETTA PREMIUM CINEMA 17.45 LA BANDA DEI BABBI NATALE PREMIUM CINEMA 19.25 SINGLE BY CONTRACT MYA 19.30 ALLA RICERCA DELL'ISOLA DI NIM PREMIUM CINEMA 21.15 BRIGHT STAR PREMIUM CINEMA 23.20 ANNAPOLIS PREMIUM CINEMA

Premier League Sky Sport 1,SuperCalcio e Sky Calcio 1

14.00 LAZIO - ROMA Primavera Sportitalia

14.00 JUVENTUS - SIENA Primavera. Sportitalia 2

14.15 CHIAVARI - CHIERI

Serie B. Sky Calcio 9

Serie B. Sky Calcio 10

15.00 CITTADELLA CROTONE Serie B. Sky Calcio 13

15.00 GROSSETO JUVE STABIA 15.00 NOCERINA - VARESE

20.45 LAZIO - JUVENTUS Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Mp Calcio e MP Calcio 2 Liga. Sky Calcio 3

AUTOMOBILISMO

Premier League. SuperCalcio

16.00 WEST BROMWICH TOTTENHAM Premier League. Sky Calcio 2

10

12

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BARI

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BOLOGNA

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CAMPOBASSO

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Moderati

CATANIA

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FIRENZE

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Trento 3 14

Aosta

Milano

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Torino 1 10

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Perugia

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3 12

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L'AQUILA

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ROMA

NAPOLI

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Neve

Mossi

PERUGIA

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POTENZA Nebbia

Agitati

8

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REGGIO CALABRIA

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ROMA

7

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TORINO

2

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Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:34

16:44

7:11

16:42

5

10

VENEZIA

2

11

11.00 She’s in fashion

13.15 MASTERS ATP Da Londra. Sky Sport 2

15.00 MASTERS ATP Sky Sport 2

19.15 MASTERS ATP 21.00 MASTERS ATP Sky Sport 2

VOLLEY Coppa del Mondo maschile. Da Osaka, Giappone Sky Sport 2

11.00 COPPA DEL MONDO Donne 5km tecnica libera. Da Kuusamo, Finlandia Eurosport

20.25 PIACENZA - PARMA Serie A1 femminile. Rai Sport 2

Ricomincia oggi l’appunta mento con Paola Maugeri (nella foto) dedicato al rapporto tra rock e moda

Domani

Dopodomani

Alta pressione con cieli sereni o poco nuvolosi quasi ovunque ma con nebbie anche fitte sulle pianure del Nord. Qualche banco nuvoloso in più sui settori meridionali delle isole e della Calabria ma in un contesto di tempo stabile.

Nebbie fitte sulle pianure del Nord per buona parte della giornata; nubi irregolari ed addensamenti diffusi sulla Sardegna, con qualche pioggia sui settori meridionali, e più nubi anche sulla Liguria. Prevale il sole altrove.

11

Ancona

Firenze

GENOVA

PALERMO

Virgin Radio

Doppio. Rai Sport 2

TENNIS

11

13

Molto forti

Calmi

12.50 COPPA DEL MONDO

Bologna Genova

Coperto

Temporali

10.00 Magazine Weekend

0 10

Forti

MARI

Donne. Da Igls, Austria Eurosport e Rai Sport 2

03.00 SERBIA - RUSSIA

SCI DI FONDO

Ancora un po' di nubi sul basso Adriatico con ultime deboli piogge sulle coste pugliesi e isolate su quelle ioniche calabresi. Generalmente stabile e soleggiato sul resto del territorio ma con nebbie fitte sulle pianure del Nord. Trieste

Rmc

Sky Sport 2

21.00 COPPA DEL MONDO

Oggi

Rovesci

Pioggia

Discesa libera maschile. Eurosport e Rai Sport 1 Slalom gigante femminile. Eurosport e Rai Sport 1

Dall’isola di Hainan, Cina Sky Sport 3

Serie A. La7

Slalom gigante femminile. Da Aspen, Stati Uniti Eurosport e Rai Sport 1

19.15 COPPA DEL MONDO

04.30 OMEGA MISSION HILLS WORLD CUP

16.10 CIMBERIO VARESE UMANA VENEZIA

Serie A. Sky Calcio 4, MP Calcio e MP Calcio 2

ANCONA

18.15 COPPA DEL MONDO

GOLF

BASKET

18.00 NOVARA - PARMA

17

18.00 MICHIGAN WOLVERINES - OHIO STATE BUCKEYES

NCAA Espn America

Qualifiche. Raidue

Serie A. Sky Calcio 3

10

SCI ALPINO

16.55 GP BRASILE FORMULA 1

18.00 LECCE - CATANIA

min max

FOOTBALL

21.30 AUBURN TIGERS ALABAMA CRIMSON TIDE

Oggi su Radio 105, tra gli ospiti di Fabiana (nella fo to), c’è anche Sebino Nela, ex difensore della Roma

La mattina è in compagnia di Massimo Valli (nella fo to) e Dario Desi: si parla delle notizie più curiose

SLITTINO 10.10 COPPA DEL MONDO

SALTO CON GLI SCI HS 142 Team. Da Kuusamo, Finlandia. Eurosport

NCAA Espn America

22.00 GETAFE - BARCELLONA

16.00 CHELSEA WOLVERHAMPTON

ALGHERO

Nuvolo

Ser e A. Sky Calcio 2 e MP Calcio 1

Premier League Sky Sport 1 e Sky Calcio 1

Ieri

Legenda

20.45 ATALANTA - NAPOLI

Uomini 10km tecnica libera. Eurosport

15.00 COPPA DEL MONDO

Gundersen Da Kuusamo, Finlandia Eurosport

12.00 105 Sport

12.30 COPPA DEL MONDO

Rabo Direct Pro 12. Rai Sport 2

14.15 COPPA DEL MONDO

Liga. Sky Sport 3 e Sky Calcio 5

16.00 MANCHESTER UNITED NEWCASTLE

A CURA DI

14.45 BENETTON TREVISO LEINSTER

20.00 REAL MADRID ATLETICO MADRID

Bundesliga. Sky Calcio 3

GazzaMeteo

RUGBY

09.30 COPPA DEL MONDO

Premier League. Sky Calcio 5

Serie B. Sky Calcio 7 e MP Calcio 3

Serie B Sky Calcio 12

AOSTA

Championship. Sportitalia

15.30 BORUSSIA DORTMUND SCHALKE 04

Serie B. Sky Calcio 11

COMBINATA NORDICA HS 142. Da Kuusamo, Finlandia Eurosport

18.30 ARSENAL - FULHAM

Serie B. Sky Calcio 6 e MP Calcio 1

15.00 VERONA - REGGINA

Serie D. Rai Sport 1

15.00 BRESCIA ALBINOLEFFE

18.00 STELLA ROSSA PARTIZAN

Radio 105

RETE 4

8 12

L’Aquila 4 12

Campobasso

16

Bari

6 11

Napoli 9

11 14

Potenza

16

6 10

Cagliari

Catanzaro

11 16

9

14

Reggio Calabria

Palermo

10 18

10 19

Catania 13 17

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:36

16:43

7:12

16:41

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

25 nov.

3 dic.

10 dic.

17 dic.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011

IL CASO GazzaFocus

LETTERE

Il trofeo nell’occhio del ciclone, soltanto Platini potrebbe salvarlo

Pallone d’oro e veleni La Fifa lo vuole sfilare a «France Football» Un anno fa il settimanale francese si alleò con Blatter. Pensava di moltiplicare il prestigio, ma è iniziato il declino

l’orgasmo del dribbling infinito, del gol spettacolare. Senza spingersi a teorie più complesse di cambi in corsa della scaletta dei vincitori, come accadde un anno fa con il premio parallelo al miglior allenatore. Oggi conta più l’aspetto della sostanza. Conta farsi belli accanto al più bello. E basta.

Declino Una situazione che conferma quanto accaduto un anno fa con quella che doveva essere una riforma planetaria, moltiplicandone il prestigio, e che invece ha snaturato l’anima stessa del premio, corrompendosi con l’ambiente asfittico, istituzionale della corte di Joseph Blatter. Fino ad allora, l’aurea del Pallone d’oro derivava dalla nomea di una storica quanto intransigente testata giornalistica sportiva. Scegliendo di allearsi con la Fifa, invece, France Football ha

tuito anche i redattori di France Football, in caduta libera nelle vendite nonostante l’accoppiamento forzato con l’Equipe da quest’estate, quando il direttore annunciò l’alleanza velenosa con la Fifa. Lo stesso che — come rivela il ben informato Le Canard Enchainé —, il mese scorso voleva imporre un’intervista del candidato socialista alle presidenziali, tagliata in extremis dopo la rivolta di alcuni gior-

Il giornale è indebolito da un conflitto fra redazione e direttore Lionel Messi, 24 anni, ha vinto le ultime due edizioni del Pallone d’oro EPA

LA STORIA

Il primo trofeo a Matthews nel 1956 Fondato nel 1956 da France Football, il Pallone d’oro nasce per il miglior giocatore europeo dell’anno nei campionati europei. Il primo va a Matthews del Blackpool, premiato da una giuria di giornalisti. Nel ’95, il trofeo è per il migliore di qualsiasi nazionalità, ma in Europa, in base anche al palmares. E’ l’anno di Weah rossonero. L’anno scorso, la svolta. France Football si allea con la Fifa che abbandona il Fifa World Player. Nasce il «Fifa Ballon d’Or», senza frontiere. France Football sceglie la rosa di 23. Giornalisti, c.t. e capitani danno 3 preferenze in base a un criterio: vince il migliore.

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

Non solo calcio A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

Volley: Cardullo e Piccinini dimenticate sul podio Mi sono entusiasmato per le nottate passate davanti il televisore a vedere le imprese delle nostre azzurre del volley. Ho tifato e mi sono commosso alla fine quando il Giappone ha battuto gli Stati Uniti. Ma mi hanno lasciato un po’ di amaro in bocca quando c’è stata la premiazione. Ho visto che le atlete hanno messo le maglie di Gioli, Del Core e Ortolani in bella vista durante la premiazione. Va bene per Gioli e Del Core che hanno partecipato a tutte le gare, ma perché la Ortolani (ritornata in Italia per un infortunio) e perché non la Cardullo che si è fratturata una mano nella finale del Gran Prix (titolare inamovibile e una delle più grandi liberi al mondo) e non la Piccinini che ha avuto problemi fisici. Anche queste due atlete avevano il diritto di vedere le loro maglie in televisione durante la premiazione. Gianni Amato

Risponde Gian Luca Pasini La posizione delle singole azzurre di cui si è portata la maglia sul podio è molto diversa l’una dall’altra, penso che vada legata al momento preciso in cui è stata fatta. L’esclusione o inclusione di una giocatrice da un gruppo può anche non piacere, ma la scelta resta insindacabile da parte del gruppo stesso.

Guerra Il rischio lo avevano in-

ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI

Dalle Olimpiadi alla Champions League, la storia si ripete. La Francia sta per perdere un’altra sua grande invenzione, uno dei capitali sportivi per eccellenza, il riconoscimento più prestigioso agli occhi di giocatori e tifosi: il Pallone d’oro. Come era accaduto per De Coubertin con i Giochi Olimpici, o per l’Equipe con la versione originale dell’attuale Champions League, il premio rischia di sfuggire di mano a France Football che lo inventò nel 1956, ed essere fagocitato definitivamente dalla galassia Fifa, che lo coorganizza da appena un anno. A Parigi, infatti, la posizione del settimanale è indebolita da un conflitto interno tra redazione e direttore, spinto verso l’uscita, ma che dalla sua ha un’arma tagliente: è lui che gestisce la raccolta voti per scegliere l’erede di Lionel Messi. A pochi giorni dall’annuncio del trio di candidati, il Pallone d’oro è in ostaggio.

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

compromesso l’idea originale. E puntuali, inevitabilmente, sono arrivati discredito e polemiche.

Le votazioni sono allargate ai c.t. e ai capitani delle nazionali Fifa più remote

Voti Polemiche legate alla raccolta voti, allargata a commissari tecnici e capitani delle nazionali Fifa. Anche le più remote, più esposte alle manovre politiche e di permanente campagna elettorale blatteriane, che si aggiungono a giurati, spesso collaboratori del magazine, precari, saltuari, e secondo alcune fonti, facilmente influenzabili dai dictat di Parigi. Comunque oggi basta andare sul sito di Marca per sapere i voti, in teoria segretissimi, di Vicente Del Bosque (Messi, Ronaldo, Muller) e Iker Casillas (Ronaldo, Ozil, Messi). Voti attribuiti ormai su un solo criterio: vince il più forte. E poco importa i trofei sollevati, specialmente se targati Uefa. Sneijder ne sa qualcosa. Iniesta pure. Facile quindi cadere nel tranello dell’emotività, del-

nalisti che cercano di tenersi a distanza almeno dalla politica. Il direttore rischia il posto, ma per ora è intoccabile perché è lui che fa da urna elettorale. E il Pallone d’oro, un tempo fonte di grandeur e motivo di orgoglio francese, come a suo tempo lo fu la lingua di Molière per l’alta diplomazia, che portava nel cortile di casa i più grandi del calcio internazionale, si ritrova ostaggio non solo di Joseph Blatter, ma anche di una mera trattativa di buonuscita. Perdendone, ancora, in credibilità. A meno che, Michel Platini, che il trofeo lo vinse tre volte di fila, non rubi lo scettro a Blatter restituendogli l’antico splendore.

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Tennis o rapina in prima pagina Vorrei capire come mai la Gazzetta preferisce mettere in prima pagina la notizia della rapina alla moglie di Hamsik piuttosto che lo spettacolo del tennis che si è consumato a Londra. Si tratta di uno dei tornei tennistici più importanti e vedeva di fronte due dei più importanti tennisti della storia oltre che grandi rivali. E' stata una partita dai contenuti tecnici straordinari, in particolare da parte di Federer. Non discuto il valore del calcio, ma mi spiegate perchè una rapina vale più di un evento storico come quello di Londra? Roberto Erotavo (Bari) Premesso che la sua opinione è rispettabilissima, ci sono due fattori da considerare: i fatti di contorno allo sport, colore o gossip per un giornale popolare servono da contrappunto alla cronaca sportiva; l’evento tennistico di cui lei parla è penalizzato dalle ridotte condizioni di forma di Nadal. Il Master di Londra soffre la collocazione a fine stagione, come dimostrano le difficoltà dei leader.

Lodi ama l’hockey pista Purtroppo gli amanti dell’hockey pista sono abituati a vederlo considerare uno sport minore e a gridare al miracolo quando la nostra amata disciplina appare sulla mitica rosea. Martedì scorso si è giocata la finale di Coppa Italia tra Amatori Lodi e Bassan davanti a 2.500 spettatori, in un

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La tiratura di venerdì 25 novembre è stata di 352.573 copie

palazzetto colmo di tifo e sportività. Il Lodi ha conquistato la sua seconda Coppa in una città che ama l'hockey a rotelle e che l’ha festeggiata dopo ben 33 anni di attesa! Una vera soddisfazione per una tifoseria conosciuta in tutta Europa (la passata stagione per un Benfica-Lodi c’erano 250 lodigiani, una cifra pazzesca per una trasferta Continentale) che vede una media spettatori di 1.200 a partita. Paolo Virdi (Lodi)

Come sport minore, almeno per l’uso che mediaticamente si fa di questa espressione, l’hockey pista è in buona compagnia. In pratica gli sport «maggiori» si contano sulle dita di una mano. I numeri che ci propone sono interessanti ma non ci sorprendono: a Lodi e in altre piazze storiche l’hockey suscita lo stesso interesse di una provinciale del calcio, a conferma della sua spettacolarità. Riguardo alla Gazzetta come giornale nazionale facciamo il possibile considerando orari serali, ristrettezze di spazio e concorrenza di altri sport.

Le medaglie di Londra Il presidente del Coni Gianni Petrucci dice testualmente: «Non posso credere che l’Italia vinca 34 medaglie a Londra». Gli faccio presente che questa non è altro che la proiezione virtuale dei medaglieri mondiali nelle discipline olimpiche. Christian Mondini

Il presidente lo sa, come lo sappiamo noi. Ma neanche noi crediamo che l’Italia possa vincere 34 medaglie a Londra.

COLLATERALI * La Gazzetta dello Sport e 1,20 più Sportweek e 0,30 non vendibili separatamente - con Supereroi N. 29 e 11,49 - con Soldatini d’Italia N. 25 e 11,49 - con I Miti del Calcio ai Raggi X N. 23 e 4,49 - con Linomania N. 14 e 11,49 - con Speak Easy N. 13 e 14,40 - con Ferrari Racing N. 12 e 14,49 - con I Miti del Rugby N. 10 e 12,49 - con Montalbano N. 8 e 11,49 - con Bear Grylls N. 6 e 11,49 - con Lupin III Film Collection N. 5 e 11,49 con Indistruttibili N. 4 e 11,49 - con Ciao Sic e 11,49 - con 500 Greats Goals N. 2 e 11,49 - con Top 10 Motomondiale N. 11 e 12,49 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 9,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek Fr. 3,30); Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 26 NOVEMBRE 2011


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