FARE RISTORAZIONE
Autrice: Marina Caccialanza clicca e leggi l’articolo sul web
Sicilia, a nord del fiume Simeto si erge l’Etna, il vulcano più grande d’Europa. Ai suoi piedi si estende una terra dove la natura esplode in prelibati prodotti, dalle melanzane agli agrumi, dai carciofi ai peperoni, il pregiato pistacchio – Bronte è proprio lì, alle pendici del vulcano – e poi le nocciole di Randazzo, funghi e asparagi selvatici, olio e vino, l’elenco sarebbe infinito. Un mondo vegetale che si armonizza perfettamente con quello marino e di terra. Carne e pesce entrano nella cucina siciliana con vivacità e insieme perché, qui, c’è tutto e tutto esplode di sapori, di profumi e tramanda la storia dell’isola. La provincia di Catania, epicentro gastronomico, è un viaggio che porta al mare attraverso le vigne e i boschi che circondano l’Etna. Terra di conquista per secoli, la Sicilia racchiude nella sua civiltà - e la cucina ne è espressione - usanze e culture, un miscuglio di esperienze e tradizioni che costituiscono una ricchezza ineguagliabile. Dai Greci agli Arabi, dai Normanni agli Spagnoli, tutti hanno lasciato la loro impronta e, oggi, la ritroviamo nei piatti della cucina, tradizionale o moderna, perché fanno parte della sua identità e del suo patrimonio.
Sotto il vulcano, tra storia e natura
Catania e le terre che la circondano, l’ombra dell’Etna che domina e veglia sulla pianura, una cucina fondata sul territorio e le sue tradizioni ma aperta al mondo e alle sue genti che qui, si riuniscono e restano affascinate
Il rispetto del territorio va oltre il territorio Seby Sorbello incarna perfettamente l’anima di questa Sicilia dalla straordinaria espressività che deriva dalla contaminazione: “La cucina dell’Etna, contrariamente a quello che si potrebbe pensare trattandosi di un monte, non è una cucina di montagna. È tutt’altro e deriva dal pensiero di popoli che si sono interfacciati col resto del mondo che li circonda, perché l’Etna è un monte e un vulcano che si affaccia sul mare. Vive col mare e la cucina scaturita da questa coesistenza è una simbiosi tra terra e mare, tra pesce e verdure spontanee, tra porcini e carne, sapori che convivono in un connubio ideale e creano un’armonia unica. La cucina siciliana, etnea in particolare, è diversa da ogni altra”. Sabir Gourmanderie è il ristorante dello chef Seby Sorbello che, a Zafferana Etnea, racconta mirabilmente, con vulcanica eleganza, il carattere del territorio che lo accoglie. Un territorio da valorizzare, certamente non da delimitare, un territorio che si esprime ma anche accoglie, come precisa chef Sorbello: “Mi piace definire la mia cucina ‘a Km illimitato’. Oggi che si insegue l’ideale del km 0, io preferisco aprire la mente e esplorare orizzonti più lontani perché questo non significa non rispettare il territorio, semmai dare uno sguardo al mondo e riunire ciò che di meglio 52
| dicembre 2022