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La carriera professionale

Un progetto a lungo termine.

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Carriera è diventato in questo periodo un termine per alcuni estraneo, considerata la tendenza di molte persone – giovani e non – di pensare al domani, alla prossima stagione, al prossimo impiego… ma non oltre. Poche sono le persone che ragionano su un progetto di medio-lungo termine. Perché pensare alla carriera? Soddisfazione personale e lavorativa, stipendi più elevati, maggiori opportunità di lavoro, forse di una vita professionale più serena (non sempre, non è scontato)… In un contesto di corretto equilibrio tra vita professionale e vita privata (Work Life Balance) la carriera rimane un elemento importante.

Cosa porta una persona a ottenere un incarico di re-

sponsabilità, di livello più o meno elevato? E cosa determina che un’altra persona, magari professionalmente più capace e competente, venga scartata in favore di un altro? I fattori che maggiormente determinano progressioni di carriera, non sono le capacità tecniche specifiche della professione, le cosiddette hard skills. Un barista o un cameriere non diventano food & beverage manager perché sanno portare bene i piatti o preparare ottimi cocktail, così come un cuoco non diventa un executive chef perché cucina benissimo. Ho conosciuto eccellenti executive chef e food & beverage manager che nelle mansioni operative erano mediocri. Bravissimi housekeeping manager con brevissime esperienze operative ai piani. Vogliamo quindi negare il valore e l’importanza delle conoscenze e competenze tecniche? Assolutamente no, ma non possiamo scordarci che quelle da sole non sono sufficienti per fare carriera. I fattori che maggiormente influiscono in un percorso di carriera sono le competenze trasversali, le cosiddette soft skill, competenze che riguardano la persona, e come tali comuni e spendibili in qualsiasi professione. Le soft skills più importanti per fare carriera sono: 1. Perseveranza e resilienza 2. Fiducia in sé stessi 3. Cambiamento e pensiero critico 4. Spirito di iniziativa 5. Problem solving 6. Capacità di comunicare 7. Capacità di vendere e convincere. 8. Intelligenza emotiva 9. Leadership 10. Etica morale e professionale

Come queste soft skills si traducono in comportamenti?

• Sono determinato nel raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato. • Non mi accontento dell’attività svolta e cerco sempre di migliorarla e implementarla. • Non ho raggiunto l’obiettivo? Non demordo e persevero fino al raggiungimento. • Curo il mio network, fatto di contatti diretti e online. • Divento un professionista nella ricerca del lavoro. • Collaboro attivamente e lealmente con il mio team nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. • Mi adopero per migliorare costantemente la qualità del mio lavoro, anche mettendo in discussione processi operativi “consolidati”. • Mi interesso sinceramente degli altri: colleghi, clienti, amici… • Sono una persona corretta, sotto l’aspetto etico e professionale. Le competenze trasversali sono in parte fortemente collegate alla propria persona e personalità, al proprio vissuto come individuo. Ma si possono apprendere e sviluppare. Per completezza di informazione, è giusto evidenziare il valore delle competenze linguistiche in un processo di carriera, come anche – in particolare per chi lavora nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, l’influenza di un ottimo standing ovvero (in sintesi) bella presenza e cura della persona, che riguarda: il modo di porsi, l’approccio con gli altri, stile nell’abbigliamento, tono di voce, capacità di ascolto, modo di muoversi e tutto ciò che concerne le relazioni con altre persone.

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