GP Magazine agosto 2015

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SOMMARIO AGOSTO 2015 10 TANIA ZAMPARO La nota giornalista sportiva, nonché ex Miss Italia consiglia di praticare il Nordic Walking, una disciplina dolce e completa. Ultimamente è stata la madrina del NordicwalkinRome. Una delle poche ex più belle d’Italia, che nel tempo è risuscita a ritagliarsi uno spazio professionale di tutto rispetto, specializzandosi nel giornalismo sportivo...

14 JENNIFER ANISTON Jennifer Joanna Anastassakis, meglio nota come Jennifer Aniston, nata a Sherman Oaks l'11 febbraio del 1969, è un'attrice, regista e produttrice cinematografica statunitense. Famosa per il ruolo di Rachel Grenn nella serie tv “Friends”, grazie a questo ruolo vince un Golden Globe e un Emmy Award. La rivista Forbes l'ha inserita nella top ten delle donne più ricche dello spettacolo, al decimo posto con un patrimonio di 110 milioni di dollari...

18 VERONICA SAIZZI E’ con Veronica che continuiamo la nostra avventura: la numero ventinove. Noi di GP Magazine insieme ad Adriana Soares, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ragazzi della porta accanto. Organizziamo per loro un servizio fotografico speciale di moda...

36 FABIO CAMPOLI Sono già trascorsi quasi tre mesi dall’inaugurazione di Expo 2015, l'esposizione universale con sede a Milano che lascerà aperti i propri battenti fino alla fine del mese di ottobre, e che già registra elevatissimi numeri di visitatori da tutto il mondo. Si tratta di un evento di dimensioni planetarie, che torna in Italia per la prima volta dopo l’edizione di Milano del 1906...

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41 MARCO DALISSIMO Artista poliedrico, si cimenta tra la scrittura, la pittura e la musica. Ha già pubblicato un libro: “Nessun Dio sulla terra”, edizioni Zona. Lo abbiamo intervistato in occasione della sua ultima fatica: “Un anno senza giorni”, raccolta di racconti editi da L’Erudita di Giulio Perrone Editore. Si chiama Marco Pelliccione...

45 SOCIAL W. FILM FESTIVAL Cinema, musica e mare: queste le tre parole che descrivono al meglio la quinta edizione del Social World Film Festival, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale, andata in scena dal 4 al 12 luglio a Vico Equense, meravigliosa cittadina che si affaccia sulla Costiera Sorrentina. La nove giorni del festival è stata ricca di eventi e ospiti di rilievo...

50 VALERIO FORCONI La storia di un ragazzo che aveva un sogno nel cassetto, una chitarra in mano e tanto amore per la musica. La storia di Valerio inizia nel 2011 quando trova il coraggio di salire sul palco di un concorso nazionale con una cover di "Grace Kelly" del suo idolo assoluto, Mika. E la vita è strana perché poco più di un anno dopo si ritrova sul palco della Roundhouse a Londra, scelto proprio da Mika, a cantare nel suo coro durante una data del suo Tour...

61 COSIMO CINIERI "Il teatro vive da 0 a 5 anni quando siamo autentici. Lo spettatore viene a teatro a pagarsi il rimorso dell’infanzia perduta. Vi aspetto numerosi". Così si conclude l'intervista a Cosimo Cinieri dopo una serie di domande che incontrano risposte e premi come un gioco da fare tutti insieme. A volte imbarazzante...

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EDITORIALE

EUROPA, GRECIA, EURO E QUELLO CHE NON VI RACCONTANO DI ALESSANDRO CERREONI

NUMERO 168 • AGOSTO 2015

E' l'estate della Grecia. Tra un selfie in spiaggia, la foto della padellata di spaghetti allo scoglio da postare su Facebook e una disquisizione sul calciomercato, nelle scorse settimane è successo qualcosa di importante. I più distratti sono convinti che la Grecia voglia semplicemente uscire dall'Euro per un capriccio. Quelli lobotomizzati credono fortemente ancora nelle virtù della moneta unica e dell'Unione Europea. I pensatori liberi si pongono la domanda: ma questa Unione Europea è un'istituzione a servizio dei cittadini europei o delle banche e dei poteri forti? La situazione greca è la scintilla che ha fatto esplodere una bomba che in molti hanno tentato di minimizzare: il fallimento dell'Euro e la sempre più crescente voglia di egemonia della Germania. Inoltre, ha ribadito un fatto inconfutabile e ormai acclarato: la Banca Centrale Europea (Bce) e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) muovono i fili della finanza e dell'economia, influendo in maniera totalitaria sui destini dei singoli Stati. La Grecia ci ha provato a dare una spallata forte a questo sistema ma è stata messa a tacere con le minacce di fallimento e di default. Tsipras si è dovuto piegare ai dettami della Merkel e di Bilderberg, perché, diciamolo, dietro a tutte le decisioni di carattere planetario c'è questa organizzazione segreta composta dai 150 personaggi più influenti al mondo. Varoufakis, ministro delle Finanze greco, si è dimesso per dignità e per non essere uno dei membri dell'esecutivo ellenico che si sarebbe inginocchiato davanti all'Unione Europea. Lui aveva e ha la sua linea intransigente, quella linea che avrebbe scardinato certi meccanismi e avrebbe creato una breccia di proporzioni notevoli. Perché fin quando il comando ce l'hanno Bce e Fmi, ogni Paese è ricattabile e sotto schiaffo. Varoufakis voleva sfidare questo sistema e voleva farlo fino in fondo. Un sistema che ha fallito nella sua missione e proviamo a spiegarvi perché. Le cose nella "Euro zone" sono andate così. Ogni euro che circola all'interno di ogni Stato dell'Ue è stato comprato presso la Bce, generando un debito pari alla moneta circolante. A copertura del debito, ogni Stato ha dato a garanzia i propri cittadini. Ecco spiegate le misure di austerity e l'inasprimento fiscale che hanno distrutto l'economia. Ogni cittadino è indebitato fino al collo senza saperlo, perché in un certo senso questo meccanismo perverso lo ha portato ad essere un garante. E il garante è colui che è chiamato a coprire il debito se il debitore principale (lo Stato) non paga. Ora tornate in spiaggia a farvi il selfie ma almeno provate a ragionare un po' di più. Buon estate a tutti.

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it REDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1757148 e-mail: redazione@gpmagazine.it IMPAGINAZIONE E GRAFICA GP Spot HANNO COLLABORATO Alessia Bimonte, Silvia Giansanti, Bibi Gismondi, Marisa Iacopino, Simone Mori, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares SPECIAL THANKS Fabio Campoli, dott. Flavio Cannistrà, Giusy Ferraina, Roberto Ruggiero EDITORE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 18/07/2015 Copie distribuite: 20.000

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CURIOSITÀ DAL MONDO PORDENONE: ESCLUSO PERCHÈ VESTITO COME UN CONTADINO MA POI TIRA FUORI 20 MILA EURO... E’ quanto accaduto all’entrata di un noto locale del pordenonese. Il trentaduenne Paolo S. di Azzano Decimo, leggermente ubriaco e vestito “da straccione”, aveva deciso di trascorrere la serata presso tale locale portando due amici provenienti dal Veneto. Entrambi gli amici, dopo aver lasciato i cappotti in camerino, sono entrati tranquillamente, a differenza del protagonista di questa vicenda che “non era vestito in maniera sufficientemente elegante”. Inutili sono stati i discorsi diplomatici dell’azzanese come “Li ho portati io qui i miei amici”, “Fatemi entrare, non sono un poveraccio“, e alla risposta sgradevole del buttafuori “Non me ne frega nulla, lei è vestito come un contadino, se ne torni a spalare la merda”, ha chiesto quanto fosse la paga annuale del dipendente del locale. Alla sua risposta ha così estratto dal portafoglio circa 20.000 euro in contanti ed ha affermato: “Beh, con la mia azienda agricola è quello che ho preso in tre giorni di lavoro. Non sai quanta merda ho spalato”. Sotto gli applausi di molta gente in fila per entrare ha così invitato il responsabile a far licenziare il buttafuori per quella sera ed ha offerto un paio di giri a tutti coloro che non erano vestiti in giacca.

CINA: LA NATURA SI RIPRENDE CIÒ CHE È SUO, ANCHE UN VILLAGGIO Madre Natura rivendica sempre ciò che è suo, in un modo o nell’altro. Basta abbandonare un qualsiasi luogo, lasciarlo intatto per un periodo più o meno lungo e la natura non tarderà a riappropriarsene. Se pensate adesso alla Cina, certamente vi figurerete le sue enormi città industrializzate, ma non è passato troppo tempo da quando era possibile ammirare i piccoli villaggi rurali sparsi in qua e in là. La maggior parte di questi sono adesso abbandonati ed è proprio in situazioni come queste che Madre Natura torna in scena. Così è successo infatti ad un piccolo villaggio di pescatori chiamato Goqui Island, nell’arcipelago Shengsi, vicino alla foce del fiume Yangtze, in Cina. Ogni edificio è adesso ricoperto dalle piante che si arrampicano sui muri, occupando qualsiasi superficie incontri nel suo cammino. Il risultato è strepitoso e lo potete ammirare nelle bellissime immagini del fotografo cinese Tang Yuhong, che si è recato in loco per immortalare ciò che rimane di Goqui Island.

AUSTRALIA: TRASFORMANO IL FURGONE IN LAVANDERIA PER I SENZATETTO Indossare vestiti puliti è piacevole e salutare, e secondo alcuni anche un diritto, lte persone nel mondo che non possono permetterselo, anche nei Paesi più ricchi. Due studenti di ingegneria di Brisbane, in Australia, hanno voluto dare il loro contributo, creando “Orange Sky Laundry”, il primo servizio di lavanderia mobile per i senzatetto, per aiutarli a migliorare non solo la propria igiene ma anche la loro dignità ed il modo in cui sono visti dagli altri. I due amici ventenni avevano avuto l’idea durante un viaggio all’estero, e tornati in patria hanno deciso che dovevano smettere di parlarne e mettere in pratica la cosa. Grazie a donazioni e aiuti, sono riusciti a equipaggiare un furgone con due lavatrici e asciugatrici industriali, in grado di lavare fino a 20 kg di vestiti ogni ora.

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MESSICO: ARTISTA DIPINGE OPERE CON UN DENTIFRICIO Un fresco alito nell’arte: sono le opere di Cristiam Ramos, artista messicano trentacinquenne, che sono realizzate utilizzando normalissimo dentifricio al posto dei comuni colori. Le opere ritraggono per lo più personaggi famosi, tra cui Robin Williams, Miley Cirus, Lady Gaga ed Elton John. Realizzare opere in dentifricio è molto più difficile di quello che sembra. Ogni ritratto richiede anche 200 ore di lavoro, e un minimo di 30 tubetti di dentifricio. “E’ molto difficile far diventare il dentifricio aderente e farlo asciugare rapidamente. L’odore poi può essere molto forte, e può diventare un problema quando dipingi 10 ore al giorno”, racconta Ramos. Inoltre, le opere devono essere realizzati a strati sovrapposti che vanno fatti asciugare uno per volta, per ottenere il colore desiderato, dato che spesso il dentifricio può essere quasi trasparente, almeno nel primo strato che viene messo. “Aggiungo strati finché non ottengo il tono che voglio”, spiega l’artista.

UGANDA: LA STORIA DELL’UOMO PIÙ BRUTTO CHE HA SUCCESSO CON LE DONNE Si chiama Godfrey Baguma, ha 47 anni e in Uganda è considerato l’uomo più brutto del Paese. Soffre di una malattia sconosciuta e il suo volto è sproporzionato rispetto al corpo. Nonostante ciò con le donne ha successo tanto da esser diventato padre per l’ottava volta nella sua vita. La sua fidanzata Kate Namanda, 30 anni, ha sempre amato Godfrey per il suo modo di fare e di comportarsi. “Una volta trovato un uomo che pensi sia giusto per voi, non ascoltate quello che dicono gli altri. Segui il tuo cuore. Il denaro e l’aspetto fisico non dovrebbero essere dei problemi”. Ma il loro amore è stato comunque tormentato. Lei lo aveva lasciato qualche anno fa, ma poi è tornata sui suoi passi. “Le ho detto di guardare il mio modo di fare e che se mi dovesse considerare un fardello, lei è libera di lasciarmi”. Oggi Godfrey ha intrapreso la carriera musicale. Si guadagna da vivere cantando e registrando videoclip e ora in Uganda è quasi una star”.

INGHILTERRA: LA SIGNORA 52ENNE SEXY E GIOVANE COME UNA RAGAZZINA Apparire sempre giovani, nonostante l’età che avanza: il sogno proibito di milioni di persone. Ebbene, c’è una donna di 52 anni, Pamela Jacobs di Leeds (Inghilterra), che non sembra accorgersi del tempo che passa e il suo corpo pare ibernato, mostrando un aspetto sexy, tonico, proprio come quando aveva 20 anni. La donna, che tra l’altro ha anche un figlio di 21 anni che si chiama Marley, ha voluto svelare il suo segreto: un elisir di giovinezza con il quale ha stretto un patto. E per ora i risultati sono palesi. “Gli uomini mi guardano e mi dicono “Non ti credo, è impossibile: non hai 52 anni” – racconta Pamela Jacobs – Allora io rispondo che nessuna donna al mondo aggiungerebbe gli anni alla propria età. Alla base del mio aspetto giovanile c’è l’esercizio fisico e una dieta sana a base di olio di cocco e verdure a foglia verde. Oltre a questo, mi sottopongo ad una sauna a settimana e non esco mai da casa senza una protezione solare sulla mia pelle. Io sono una grande appassionata di olio di cocco: mia madre cospargeva la nostra pelle e i capelli di questa sostanza ed è come se mi mantenesse sempre giovane. Lo uso per cucinare, nel caffè, come struccante e come crema idratante, due volte al giorno, lo cospargo sul mio corpo. Bisogna evitare i prodotti legati al grano, come il pane e la pasta e anche la frutta, che contiene moltissimi zuccheri. Il segreto della giovinezza? Olio di cocco e… sorridere sempre”, conclude.

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L’ex Miss Italia è stata la madrina del NordicwalkinRome 2015

TANIA ZAMPARO “Vi spiego i benefici del Nordic Walking” di

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SilVia GiaNSaNti


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COVER STORY © Fot o di Patriz io Petricciuol o

la nota gior nalista sportiva, nonché ex Miss italia consiglia di praticare i l N o r d i c Wa l k i n g , u n a disciplina dolce e completa. Ultimamente è stata la madrina del NordicwalkinRome. Una delle poche ex più belle d’italia, che nel tempo è risuscita a ritagliarsi uno spazio professionale di tutto rispetto, specializzandosi nel giornalismo sportivo, grazie alla forza del suo carattere, senza cadere così nel dimenticatoio. Tania Zamparo oggi è una dolce mamma a tempo pieno e prepariamoci presto ad un suo ritorno non appena i suoi due bambini cresceranno un po’. Nel frattempo non si è eclissata del tutto, anzi è stata la madrina di un importante evento sportivo che si è svolto di recente nella Capitale e che aveva per oggetto il Nordic Walking, una sana disciplina sportiva consigliata a grandi e piccoli. Più di mille atleti hanno sfilato per il centro, armati dei loro caratteristici “bastoncini” guidati dalla madrina in scarpe da ginnastica e anche da un gruppo di medici e fisioterapisti del Policlinico Gemelli, che hanno sottolineato l’importanza di

questo sport anche in campo medicoriabilitativo. Con Tania scopriamo quali sono i benefici apportati dalla camminata nordica. tania, non mi dire che ancora oggi, dopo tanto tempo, qualcuno sbaglia ancora l’accento del tuo cognome. “Sì, come no? Ma per me non è un problema, quindi me lo possono anche storpiare”. E allora se non ti piace, non hai mai pensato di cambiarlo? “No, fino a questo punto no”. Conservi ancora qualche ricordo dell’epoca di Miss italia? “Certo, ne ho davvero tanti. E’ stato un anno molto intenso in cui ogni giorno ho fatto esperienze diverse, le più disparate”. Secondo te perché molte ex Miss italia sono sparite nel nulla? “il discorso è semplice, si vince Miss italia perché si è belle e perché ti votano. Le donne che normalmente arrivano nello spettacolo, ci sono arrivate perché si sono rimboccate le maniche e hanno fatto la gavetta e sanno come stare in quel determinato ambiente. Mentre una Miss italia che si è ritrovata sull’olimpo per pura fortuna, magari non ha il carattere giusto per poterci 12 GP MAGAZINE

stare. Mi ritengo fortunata per aver fatto tanto con il carattere che ho. L’altro fattore è determinato dalla bellezza su cui è basata la manifestazione e il talento, la capacità e la bravura devono essere costruite in un secondo tempo e non è detto che tutte ci riescano”. Oggi chi è tania Zamparo? “Una persona equilibrata che ha avuto soddisfazioni nella vita e una famiglia desiderata”. Come procede la vita di mamma? “Bene, al momento mi sto godendo tanto i miei figli. Cerco di informarmi sul da farsi di questo ruolo importante e delicato. Non si nasce genitori, c’è molto da imparare e ci sono molti consigli da seguire per poter svolgere un buon lavoro in questa fase della loro vita. Ho accantonato un po’ il lavoro per dedicarmi a loro. E’ un anno sabbatico”. Qual è stata l’intervista che hai realizzato da giornalista sportiva e che ti ha dato maggior soddisfazione? “Quando ho intervistato in Nuova Zelanda il numero dieci daniel Carter. Negli ultimi dieci anni è un giocatore top del rugby mondiale. Ricordo con piacere anche una piacevole intervista a Christopher Lambert, effettuata a inizio della mia carriera”.


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Chi è

Ultimamente sei stata madrina di un grande evento sportivo, legato al Nordic Walking. Parliamo di quest’esperienza. “Si tratta di una bella disciplina molto semplice, economica e alla portata di tutti e che fa bene rispetto a tante altre discipline. Stressare il corpo con attività impegnative, non è salutare e ha controindicazioni. Lo si può definire uno sport dolce e non faticoso. Apporta benefici a tutte le parti del corpo e alla postura. Basta avere due bacchette che hanno un costo contenuto che in tempo di crisi è l’ideale. Quindi niente palestra e attrezzatura, si esce all’aria aperta e si esercita quest’attività. Anche sotto la pioggia con un impermeabile”. Hai avuto occasione di sperimentarla? “Sì ed è anche interessante per socializzare. Si può formare un gruppo e mentre si cammina, si può parlare senza il rischio di avere il fiatone come accade nella corsa. Ecco ad esempio la maratona è una disciplina che stressa molto il corpo dal punto di vista cardiaco e fisico, mentre il Nordic Walking no. Lascia energie sufficienti per guardarti intorno”. Questo sport ritarda anche l’invecchiamento. Vero? “Certo, si torna al discorso che facevo prima riguardo all’organismo sotto stress. La fatica qui è minore”. E non solo. C’è un rafforzamento del sistema immunitario e sono coinvolti seicento muscoli... “Certamente, è ottima come disciplina. E’completa ed è utile anche alle neo mamme per perdere i chili del parto e i liquidi e a recuperare una postura corretta”. Sei appassionata anche di qualche altro sport? “Che mi piacciono da guardare molti tra cui il tennis, il rugby e la pallavolo, quest’ultima praticata a livello amatoriale”. Quale sport vedresti adatto per i tuoi figli? “Un po’di rugby. E’ uno sport dove c’è molto rispetto per l’avversario e lo si vive come un momento di divertimento e di gioia per la famiglia. Una cosa inconcepibile per il calcio”. Che tipo di tifosa sei? “Una tifosa normalissima che si reca allo stadio quando può e soprattutto quando si disputano partite importanti e interessanti. Se ho un impegno importante, evito di andarci”. a quando una foto con Olympia (l’aquila della lazio ndr) sulla spalla? “Buona idea! Anzi, portare i bambini direttamente al centro dove 'risiede' o allo stadio per mostrare loro l’aquila da vicino, sarebbe una soluzione per spingerli a tifare Lazio. A casa c’è una continua lotta perchè il papà è romanista”. Per il momento ti stai dedicando alla famiglia. ti pesa aver dovuto accantonare momentaneamente il lavoro? “No affatto, questa decisione è stata frutto di una scelta ben precisa. Quando lavoravo l’ho fatto di gusto e non rimpiangevo di non avere una famiglia e in questo momento di vita invece, ho optato per altre priorità. Visto che il mio lavoro è molto dinamico e fatto di orari strani e rincorse di treni e aerei, ho preferito fermarmi. Non è detto che debba finire qui, sicuramente quando saranno più grandi, riprenderò a valutare proposte di lavoro impegnative”.

TANIA ZAMPARO

Tania Zamparo è nata a Roma il 16 agosto sotto il segno del Leone con ascendente Leone. Caratterialmente si definisce sensibile e testarda. Tifa Lazio, adora la pizza e ha come hobby il disegno. Le piacerebbe vivere a New York. Il 2000 è stato l’anno fortunato della sua vita. Ha una gatta di nome Kimba, è sposata e ha due figli, rispettivamente di tre anni e di nove mesi. Nel settembre del 2000 ha vinto il concorso di Miss Italia, dopodichè ha iniziato a condurre programmi tv e a partecipare come protagonista in episodi televisivi come “Don Matteo”. Ha recitato nel film “Colori” e nel 2005 ha affiancato anche Luciano Rispoli nella conduzione del “Tappeto Volante”. Nel 2007 ha fatto “Village Club Viaggi”, un notiziario di informazione turistica. Nel 2008 è diventata una delle conduttrici di Sky Sport 24 e l’anno successivo si è occupata di un magazine sul rugby per Sky Sport 2. Ha condotto gli approfondimenti e le presentazioni da studio delle partite del torneo di rugby “Sei Nazioni”, trasmesso da Sky Sport nelle edizioni dal 2010 al 2013 e delle partite della Rugby World Cup 2011. Nel 2013 ha presentato “Better Magazine” su Lottomatica tv. Dopo l’esperienza con Sky è arrivata la trasmissione “In casa Napoli” per la tv campana Piuenne.

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LO SAPEVATE CHE

LA BELLA E AFFASCINANTE RACHEL DI “FRIENDS”

JENNIFER ANISTON Lo sapevate che... Jennifer Joanna Anastassakis, meglio nota come Jennifer Aniston, nata a Sherman Oaks l'11 febbraio del 1969, è un'attrice, regista e produttrice cinematografica statunitense. Lo sapevate che... il vero cognome della famiglia di Jennifer Aniston è Anastassakis, ma decisero di cambiarlo con Aniston quando si trasferirono dalla Grecia agli Stati Uniti. Jen è la figlia dell'attore di soap opera John Aniston e di Nancy dow, che hanno divorziato nel 1980 dopo quindici anni di matrimonio. Jennifer ha interrotto i rapporti con sua madre Nancy, dopo che lei ha rivelato dettagli sulla sua vita privata ad un tabloid, e in un libro; l'attrice non ha voluto neanche invitare sua madre al suo matrimonio con Brad Pitt. Lo sapevate che... Famosa per il ruolo di Rachel Grenn nella serie tv “Friends”, grazie a questo ruolo vince un Golden Globe e un Emmy Award. Attrice di molte commedie di successo, ha dimostrato la sua bravura anche in ruoli drammatici soprattutto nel film “Cake” di daniel Barnz, dove è anche produttrice. La sua performance è stata acclamata dalla critica, tanto da farle guadagnare la candidatura ai Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, ai SAG Awards come migliore attrice e

a numerosi altri premi. Lo sapevate che... Figlia unica, all'età di 11 anni, i suoi genitori divorziarono e lei entrò alla Rudolf Steiner School di New York per frequentare la classe di teatro e arti figurative, mentre il Metropolitan Museum of Art di New York espose un suo quadro. Lo sapevate che... Nel 1993 ottenne una parte in “Leprechaun”. Poco dopo si presentò ai provini di una serie televisiva chiamata “Friends Like Us”, che cambiò nome prima dell'episodio pilota in “Friends”. Le proposero il ruolo di Monica; dopo l'incontro con i produttori, però, le fu affidato il ruolo di Rachel Green, più adatto a lei. Per interpretare questo personaggio fu obbligata a perdere peso. Lo sapevate che... Compare insieme a Quentin Tarantino nel videogioco “Steven Spielberg's director's Chair” del 1998, una simulazione di produzione cinematografica di un film ideata e prodotta dal regista USA Steven Spielberg. Lo sapevate che... Nel 2006 debuttò nella regia, dirigendo insieme ad Andrea Buchanan il cortometraggio “Room 10”, ambientato in un pronto soccorso, interpretato da Kris Kristoffersone e Robin Wright Penn, e prodotto dalla rivista Glamour, che dal 2005 realizza la serie di corti d'au14

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LO SAPEVATE CHE

Jennifer Joanna anastassakis, meglio nota come Jennifer aniston, nata a Sherman Oaks l'11 febbraio del 1969, è un'attrice, regista e produttrice cinematografica statunitense. Famosa per il ruolo di Rachel Grenn nella serie tv “Friends”, grazie a questo ruolo vince un Golden Globe e un Emmy award. la rivista Forbes l'ha inserita nella top ten delle donne più ricche dello spettacolo, al decimo posto con un patrimonio di 110 milioni di dollari. tore “Reel Moments” tratti da storie reali "sceneggiate" dalle lettrici protagoniste. Lo sapevate che... All'inizio del 2007, la rivista Forbes l'ha inserita nella top ten delle donne più ricche dello spettacolo, al decimo posto con un patrimonio di 110 milioni di dollari. Lo sapev ate che.. . È stata legata sentimentalmente al cantante e musicista dei Counting Crows, Adam duritz, ed è stata fidanzata ufficialmente con l'attore Tate donovan (con cui ha recitato nella serie televisiva “Friends” nel ruolo di Joshua, nel film “The Thin Pink Line” e nel cortometraggio “Waiting for Woody”). Lo sapevate che... dopo quasi tre anni di relazione, il 29 luglio 2000 sposa l'attore Brad Pitt; il 7 gennaio 2005 i due annunciano la separazione, per divorziare ufficialmente il 2 ottobre. Successivamente è stata legata a più riprese con il chitarrista John Mayer (di 8 anni più giovane), all'attore Vince Vaughn e al modello Paul Sculfor. dal 2011 è fidanzata con Justin Theroux e nel luglio 2012 la coppia si è ufficialmente fidanzata. Lo sapevate che... Nel corso della sua carriera ha posato

per una foto in cui imita Barbra Streisand riprendendo una delle pose più conosciute della popolare cantante e attrice. Lo sapevate che... Per il ruolo della dentista Julia Harris in “Come ammazzare il capo... e vivere felici!”, ha cambiato look indossando una parrucca castana, più scura del suo celebre caschetto biondo, per enfatizzare l'aggressività sessuale del suo personaggio, diverso da quelli più "leggeri" interpretati di solito dall'attrice. Lo sapevate che... durante la lavorazione della commedia piccante “Wanderlust”, sembra sia scoppiata la passione tra Jennifer e Justin Theroux, che ha lasciato la sua compagna, la costumista Heidi Bivens, alla quale era legato da 14 anni. Lo sapevate che... Per ironia della sorte, Jennifer, che è di origini greche, detesta la cucina greca e non ama neanche la cucina cinese, indiana o comunque troppo speziata. in compenso però adora la piccantissima cucina messicana. 15

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Una Gior nata Speciale

VERONICA SAIZZI “Il mio futuro lo vedo in giro per il mondo” di

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E ’ c o n l a b e l l i s s i m a Ve r o n i c a c h e c o n tinuiamo la nostra avventura: la ventinovesima. Noi di GP Magazine insieme ad adriana Soares, fotografa ed ar tista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ra gazzi della por ta accanto. Organizziamo per loro un ser vizio fotografico speciale di moda. Veronica, sei tanto giovane, parlaci di te. “Ciao, ho 16 anni e frequento un istituto tecnico per il turismo. Sono una ragazza introversa e riservata ma quando entro in confidenza cambio totalmente. Sono solare, curiosa e sempre in cerca di nuove esperienze. Adoro viaggiare, scoprire nuovi posti, conoscere lingue e culture diverse”. Cosa ti ha spinto a partecipare a questo concept? “Mia madre mi ha trasmesso la passione per la fotografia, perciò è stato divertente vivere questa esperienza diversa insieme a lei”. ti è piaciuta l’esperienza, essere preparata dal trucco ai capelli e poi essere ritratta? “Essere truccata, vestita e poi ritratta, era come trovarsi proprio nel mondo della moda e provare le sensazioni di una modella vera. insomma non è cosa di tutti i giorni! È stato strano, ma entusiasmante e divertente”. Normalmente come ti vesti? “Sono una ragazza semplice, indosso ciò che mi fa sentire bene e comoda”. Sei così giovane, cosa sogni? Pensi mai al tuo futuro? “Nonostante sia molto giovane, ho sempre avuto idee precise sul mio futuro. Mi piacerebbe trovare un lavoro che abbia a che fare con le lingue, girare il mondo e scoprire 18 GP MAGAZINE


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FASHION sempre cose nuove. Pensi nell’eventualità di intraprendere una carriera artistica, nella moda o nello spettacolo? Ci pensi mai? ti piacerebbe? O è stata una giornata speciale che non ripeteresti più? “Sarebbe fantastico, ma adesso vedo questo mondo solo come un gioco, un modo per divertirsi. Farei questa esperienza altre mille volte, ma per ora intraprendere una carriera nella moda o nello spettacolo non è la mia priorità”. Cosa ti piace fare, hai qualche hobby? “Adoro andare a cavallo, ascoltare musica, leggere e viaggiare”. ti piace come sei o cambieresti qualcosa? “Cambierei molte cose, soprattutto del mio carattere. Sono una ragazza insicura e con scarsa autostima”. dopo questa esperienza cosa ti aspetti? E la consiglieresti? “Non mi aspetto niente ma è stata un'esperienza che mi ha fatto sicuramente stare bene e provare nuove sensazioni, la consiglierei a tutti. È un modo per mettersi in gioco e divertirsi”. Cre dit s Mu a: Nu al a Ol iveira Ph. Adriana Soar es

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di Madame G.

LOOK DA MATRIMONIO PER ESSERE PERFETTE! Sugli ultimi numeri abbiamo parlato di look da matrimonio, in particolare puntando alle calze. Questo mese estendiamo il discorso al wedding outfit in generale, anche perché si sa è stagione di matrimoni e qualche buon consiglio ser ve sempre. in queste occasioni la frase “cosa mi metto” non è mai retorica.. anzi è d’obbligo!! Tra galateo e moda ogni invitato deve trovare il look giusto che sia elegante o informale, ma sicuramente conforme alla cerimonia cui prenderà parte. dovete sapere che esiste per il matrimonio una sorta di codice non scritto, che dovrebbe essere rispettato. Per prima cosa non bisogna mai confondere un abito da cerimonia con un abito da sera, spesso si crea confusione tra le due cose. il matrimonio è sì una festa, ma rimane sempre una cerimonia con tanto di chiesa, prete e ricevimento. Quindi, anche se il tutto avviene di sera non strafate con look da gran soirée, scollature eccesive, paillettes e sbrillucichii vari… L’eleganza e la sobrietà premiano sempre. Se il matrimonio è informale di mattina o primo pomeriggio: abito corto, tailleur stile donna manager o cocktail dress, la

gonna deve arrivare subito sopra le ginocchia, evitate minigonne o abiti cortissimi abiti non adatti alle cerimonie sacre. Per lo stesso motivo sono vietatissime le mise troppo sensuali con scollature abbondanti o trasparenze. Se il matrimonio è formale di sera: abito lungo o vestito da cocktail, è ammesso un accessorio glam ma senza esagerare. Se invece abbiamo un matrimonio ultra-formale: rigorosamente in abito lungo ed eventualmente coprispalle, cappello, guanti, pelliccia, gioielli preziosi. da evitare il colore bianco, che è il colore della sposa. Concesso solo con un abito bicolor. Evitare il nero di giorno. Sdoganato da un po’ di tempo il black, solo per la sera e solo se abbinato ad accessori colorati o glamour in oro e argento, che diano luce e vivacità alla tinta. Evitare anche il total red o violet, il primo troppo forte e provocatorio, adatto per una serata diversa e non per una cerimonia, il secondo troppo forte e come simbologia legato più ai funerali. La scelta dei colori e dei modelli cambia anche in base a quando si svolge il matrimonio, per il giorno si prediligono tinte tenui, più chiare, pastellate, mentre per la sera tinte più accese e più scure. Stessa cosa vale per il cappello, concesso solo se di giorno e per matrimoni formali, per la sera ammesse acconciature e touche. Altre cose da tenere in conto sono la sta-

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gione, l’orario e il luogo. Un matrimonio in campagna esige un look più informale e comodo, rispetto a una cerimonia classica in villa. da non dimenticare è lo stile scelto per il matrimonio e le indicazioni che gli stessi sposi daranno. Per quanto riguarda gli accessori no alle borse a tracolla e alle décolletée in pelle nera. di rigore il tacco alto! Esentate solo se il ricevimento è sull’erba o in spiaggia. in questo caso ok per sandali flat con strass e pietre. il guanto lungo è eccessivo e in ogni caso se indossate i guanti ricordate di sfilarli prima di mangiare o di bere.



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Green Eur Photo: Max Marc occia (www.maxmar coc cia.c om) MUA: Andrada Ada Sir ca Model: Valentina G uaitoli Conc ept: Max Mar coc cia, Antonio Mattei

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LO STUDIO DELLO PSICOLOGO

“Sfortunatamente per la psicologia, tutti pensano di esser e psicologi”, Jean Piaget

PSICOLOGI, PSICOTERAPEUTI E PSICHIATRI, CHI SONO? A CURA dEL dOTTOR FlaViO CaNNiStRà A volte mi capita di vedere pazienti che non sanno bene la differenza tra psicologi, psichiatri e psicoterapeuti: si chiedono se io gli darò dei farmaci, se li sottoporrò a dei test o se li ascolterò in silenzio. Ho pensato allora di fare chiarezza, in modo semplice ma chiaro, sull'argomento, dando delle linee guida di base per capire queste differenze. E partiamo proprio dallo psicologo, in particolare da quello clinico. infatti la psicologia è un ambito talmente vasto che troverete gli psicologi nei più disparati ambiti professionali: al lavoro con le intelligenze artificiali, nella progettazione della sicurezza stradale, nella formazione delle risorse umane di grandi aziende, nella costruzione di campagne pubblicitarie o di sensibilizzazione, e in tanti altri ambiti, tra cui ovviamente quello clinico. di base, comunque, tutti gli psicologi hanno una laurea quinquennale in Psicologia, ma per poter fruire davvero del titolo di “Psicologo” dovranno aver passato l’Esame di Stato altrimenti, solo con la laurea, avranno unicamente il titolo di “dottore in psicologia” e non potranno praticare nessuna attività esclusiva degli psicologi – come la somministrazione di test e la consulenza clinica. differenza importante: gli psicologi non possono prescrivere farmaci. in italia solo i medici possono. Parliamo allora dei medici, in particolare degli psichiatri. Avrete già capito una differenza fondamentale: lo psichiatra è un laureato in Medicina che si è poi specializzato in Psichiatria. Non ha fatto quindi un approfondito percorso di studi psicologici (non esiste “lo psichiatra della sicurezza stradale” o la “psichiatria del marketing”): infatti se la psicologia si occupa a 360° della comprensione dell'uomo, la psichiatria si occupa unicamente della cura. E lo fa prettamente – se non unicamente – utilizzando psicofarmaci. A proposito, gli psicofarmaci sono

sempre necessari? Ci sono situazioni in cui sono utili, per non dire indispensabili, ma in molte altre non sono necessari: è un fatto che molte problematiche psicologiche vengono risolte senza il loro ausilio. Comunque sia, la scelta più intelligente è quella di psicologi e psichiatri che uniscono le forze, in modo che quando necessario possano lavorare insieme. infine abbiamo lo psicoterapeuta. Esattamente come lo psichiatra è uno specialista: significa che per diventare psicoterapeuta bisogna frequentare una scuola di specializzazione post-laurea (riconosciuta dal Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca – MiUR), a cui possono accedere solo Psicologi e Medici che in quattro anni apprenderanno tecniche specifiche per aiutare le persone con problematiche più severe. in altre parole, mentre uno psicologo clinico si occupa soprattutto di valutazione, consulenza e sostegno, uno psicoterapeuta acquisisce delle risorse per trattare problemi più severi e persistenti. Esistono tante scuole di psicoterapia, con teorie e tecniche specifiche: io ad esempio sono specializzato in Terapia Breve Strategica, un approccio notoriamente breve. Chiudiamo con una figura molto conosciuta: lo psicoanalista. in linea di massima è uno psicoterapeuta, cioè uno psicologo (o un medico) che si è specializzato in una scuola di psicoterapia di orientamento psicoanalitico, cioè risalente più o meno direttamente alle lontane teorizzazioni di Sigmund Freud. Ci sarebbe da dire molto di più sull'argomento: se sei interessato, e se vuoi capire anche qual è il professionista più adatto alle tue esigenze, puoi leggere il mio libro “Come difenderti dagli psicoesperti” (www.psicoesperti.it), in cui approfondisco queste tematiche e do informazioni pratiche e utili.

Dott. Flavio Cannistrà, psicologo, psicoterapeuta, specialista in Terapia Breve Strategica. Riceve presso gli studi di psicologia a Monterotondo in via L. Gagliardi 34/A, e a Roma in Piazza Bologna n°2. Leg gi i suoi articoli su www.lostudiodellopsicologo.it o contattalo per un appuntamento al 340.95.488.35 28 GP MAGAZINE



SALUTE & BENESSERE

CURARSI CON LE ERBE Un’erboristeria speciale a To r pignattara di

MaRiSa iaCOPiNO

“il profumo della natura”, in via Ciro da Urbino, è frutto dell’incontro tra saggezza del passato e conoscenze del presente. Chiediamo a Francesco d’Ambrosio di parlarci della sua esperienza ventennale nel campo della produzione e del commercio di prodotti erboristici. “Sono titolare dell’erboristeria dal 1992, ma l’azienda fu aperta nel 1980 dai miei genitori. Gestisco anche un laboratorio artigianale per la produzione di erbe officinali”. Rispetto al passato, cos’è cambiato? “Molto e spesso in peggio. Vengono da me persone che hanno letto su internet! Così mi ritrovo a dibattere con chi prende per oro colato tutto quello che viene scritto sul web”. Pensa comunque che sia cresciuta l’attenzione per le scelte naturali riguardo la nutrizione, la salute, la bellezza? “Sicuramente è aumentata la sensibilità per la medicina naturale, perché la gente è stanca di farsi intossicare. Le abitudini alimentari invece sono più difficili da cambiare. Eppure, l’alimentazione è la nostra prima medicina, si dice che siamo quello che mangiamo. La cosmetica, invece, c’è entrata di prepotenza, in erboristeria. da chimico che sa leggere i componenti, dico che non si si può parlare di un prodotto naturale al 100 per cento”.

Quali sono stati i suoi studi preparatori? “Ho studiato Erboristeria presso la Facoltà di Farmacia ad Urbino nel lontano 1985. in seguito, ho scelto il settore chimico per poter gestire anche il laboratorio”. Cosa rappresenta la fitoterapia per la cultura moderna? “in italia, purtroppo in questo campo siamo indietro rispetto al resto d’Europa. in altri Paesi, i prodotti erboristici sono mutuabili, da noi no. Al cittadino italiano viene imposto un modello terapeutico da seguire secondo la normativa vigente nel nostro paese. E’ anche vero che molte industrie farmaceutiche si sono aperte agli integratori naturali, per interessi economici”. Pensa che il mondo dell’erboristeria, negli anni, si sia qualificato nell’assistenza al consumatore? “Sono stati fatti passi da gigante, anche a livello legislativo, considerato che fino a qualche anno fa, il settore era regolamentato da leggi del tempo di Mussolini. Oggi, l’erborista è una figura professionale qualificata, con una mini laurea. Certo, bisogna continuare la ricerca, l’aggiornamento, altrimenti si rimane indietro. La cultura erboristica è basata proprio sulle piante officinali. il rischio è che ci siano erboristi che si siano dimenticati delle piante, diventando profumieri o negozianti di alimentari”. Cosa si utilizza delle piante medicinali? “La fitoterapia utilizza l’armonia rac30 GP MAGAZINE

chiusa nell’intera pianta. Così, se io faccio una tisana col carciofo, lo uso come depurativo del fegato, ma sfrutto anche gli altri componenti della pianta che agiranno sul metabolismo dei grassi, del colesterolo…”. lei ha una pagina su un giornale a diffusione locale. Ritiene che questo abbia portato vantaggi al suo lavoro? “Sicuramente sì, nonostante io parta dal principio che la pubblicità più importante sia l’efficacia del prodotto. La scelta di tenere una rubrica mensile che parla di una specifica pianta, nasce soprattutto dal desiderio di fare informazione. Quando scrivo un articolo, voglio che la gente sappia che è stato estrapolato da testi scientifici. E’ per questo che lo sottoscrivo, assumendomene la responsabilità. Molto spesso, su internet circolano notizie di cui non si conoscono le fonti. Così nasce la cattiva informazione”. Per concludere, possiamo dire che fin dai tempi più antichi la ricerca dei prodotti naturali, sulla rotta delle spezie, ha determinato il primo mercato globale, da occidente a oriente e viceversa. Che ne pensa? “Certamente. C’è una medicina tradizionale cinese molto antica. Ma i primi speziali, gli alchimisti, nascono nel centro Europa, perché anche qui la cultura è millenaria. Sono tedeschi, i testi risalenti al medioevo in cui si trascrissero antichissime fonti orali”. Un ultima curiosità, prima di congedarci: il suo colore preferito? “due, il verde e il giallo”.







GUSTO

EXPO È SERVITO FABIO CAMPOLI ALLA SCOPERTA DEL SUD AMERICA Sono già trascorsi quasi tre mesi dall’inaugurazione di Expo 2015, l'esposizione universale con sede a Milano che lascerà aperti i propri battenti fino alla fine del mese di ottobre, e che già registra elevatissimi numeri di visitatori da tutto il mondo. Si tratta di un evento di dimensioni planetarie, che torna in italia per la prima volta dopo l’edizione di Milano del 1906. il grande evento dell’anno ha scelto di approcciare a temi molteplici che ruotano intorno al mondo dell’alimentazione, dalla sicurezza e qualità dei cibi alla loro sostenibilità, e puntando a dare giusta visibilità (e comunicazione) alla tradizione, alla creatività e all’innovazione in campo alimentare del nostro Paese e di oltre 140 nazioni del mondo. Le medesime caratteristiche accomunano l’evento al nostro chef

Fabio Campoli, che dalla messa in onda di “EXPO è servito” (in onda tutte le sere alle 20.30 su Alice TV - canale 221 ddt) si mette in gioco ogni giorno, con ingredienti e tradizioni culinarie che vanno oltre i confini della nostra penisola, per far conoscere a tutti realtà con le quali la maggioranza di noi ha poco a che fare: non fosse per gustose scoperte gastronomiche da viaggiatori, siamo infatti abituati ad assaggiare anche di buon grado i prodotti etnici serviti in molti ristoranti (presenti ormai anche in italia), ma non a destreggiarci con l’uso dei loro ingredienti in cucina, che può rivelarsi una vera e versatile scoperta. Estremo Oriente, Asia centrale, Paesi Baltici, ma anche Africa e America: grazie alle inviate speciali dagli stand di Expo, in questi primi due mesi di registrazioni televisive e brainstorming culinario, le idee gastronomiche dello chef hanno toccato già molte interessanti aree del mondo, alla ricerca di ricette tradizionali da cui trarre ispirazione e curiosità da portare all’at36 GP MAGAZINE

tenzione di tutti per arricchire in spensieratezza la propria cultura. Cosa ci ha colpito ultimamente? Andare con lo chef alla scoperta dei gusti sudamericani! Ricca di colori e sapori intensi, la cucina e la cultura sudamericana hanno conosciuto nei secoli innumerevoli influenze, da quelle europee a quelle africane e asiatiche, che la vedono protagonista di ricette che sono il risultato di un vero e proprio incontro tra civiltà. Brasile, Colombia e Uruguay sono solo tre dei dodici stati sovrani dell’America meridionale, ma si sono rivelati più che interessanti per dare ai telespettatori di “Expo è servito” una panoramica delle profumate materie prime e delle deliziose ricette del continente. E oltre a raccontarci le versioni originali delle preparazioni, lo chef si è divertito a rivisitare la ricetta delle tipiche empanadas di carne brasiliane, trasformandole in una torta salata di mezzelune farcite, e ancora quella del pavè de maracuja, una sorta di “tiramisù” tipico dell’area colombiana, ottenuto con


GUSTO latte condensato e frutto della passione. E infine, la ricetta che vogliamo riproporvi in questo numero di GP Magazine, il panino Chivito, che abbiamo scoperto essere tra i più diffusi street food uruguayani, e che Fabio Campoli ha rivisitato all’italiana, per una versione…. “ancora sbagliata”! infatti, la storia di questo leggendario panino narra che negli anni ‘40 del secolo scorso, una turista argentina capitata nel ristorante “ElMejillon” di Punta del Este volesse ad ogni costo e rapidamente cenare con la carne di capretto ar-

gentina, che le ricordava la sua terra e dalla quale era estasiata. Antonio Carbonaro, proprietario del ristorante, che evidentemente non disponeva del capretto, oltre ad avere la cucina già chiusa da ore, pensò bene di offrirle del pane imburrato caldo con una fetta di prosciutto cotto e del filetto scottato alla piastra, rifinito con un po’ di tutto ciò che gli era rimasto in cucina. La cliente restò così soddisfatta che da allora il sandwich prese il nome di Chivito, diventando un successo così clamoroso che nei primi tempi in città aprì una ma-

celleria appositamente per soddisfare i bisogni del ristorante, che si trasformò di fatto nella prima “Chiviteria”. Lo chef Fabio Campoli ha scelto di far rivivere la tradizione uruguayana nel suo “Chivito sbagliato” grazie all’impiego del chimichurri, un tipo di salsa a base di prezzemolo, peperoncino, aglio e spezie, molto utilizzata in diversi stati sudamericani come marinatura o condimento per le carni alla griglia. Et voilà… basta una ricetta del nostro chef per sentirsi cittadini del mondo a tavola!

La ricetta dello chef Fabio Campoli

Chivito Sbagliato Ingredienti per 4 panini: Pagnottine integrali, n. 4; Melanzana grande, n. ; Arista di maiale (tagliato a straccetti sottili), 400 g; Pomodori cuore di bue, n. 2. Per la salsa “chimichurri”: Prezzemolo, 8 ciuffi; Foglie di basilico, 20 g; Alloro, 2 foglie; Aglio, 1-3 spicchi (a scelta); Origano, 1 cucchiaio; Paprika, 1 cucchiaino; Peperoncino verde piccante, q.b.; Peperone rosso, ½; Olio extravergine d’oliva, ½ bicchiere; Aceto bianco, 1 bicchiere; Sale e pepe, q.b. Procedimento: Per le melanzane. Sbucciate la melanzana completamente con un pelapatate. Affettatela sottilmente, ad uno spessore di 1-2 mm, preferibilmente utilizzando un’affettatrice. Nel frattempo, ponete una piastra a scaldare sul fornello, ungetela leggermente d’olio con un pennello e cospargetela con poco sale fino. Grigliatevi le fettine sottili di melanzane girandole una volta sola (cuociono molto in fretta). Una volta pronte, tenetele da parte. Per la marinatura della carne. Con l’aiuto di un frullatore o un minipimer, preparate la marinatura per la carne, riponendo nel bicchiere gli ingredienti ben freddi: prima le erbe fresche, poi le spezie e l’aglio, infine il peperone rosso a pezzi. Salate e pepate, e irrorate infine il tutto con l’aceto e l’olio. Frullate il tutto finemente. In una pirofila, disponete uno strato di “chimichurry” sul fondo, proseguite con uno strato di straccetti di maiale, ricoprite la carne di salsa e così via. Lasciate marinare il tutto in frigorifero per almeno 2 ore. Per terminare. Al momento di servire, tagliate i panini e scaldate le metà nel forno o sulla piastra precedentemente utilizzata per le melanzane. Nel frattempo, scaldate una padella preferibilmente in ghisa, e fatela scaldare bene. Asciugate accuratamente con carta assorbente gli straccetti di carne dalla marinatura, e scottate gli straccetti in padella cuocendoli per 2 minuti da un lato e 1 minuto dall’altro. Tagliate i pomodori a fette spesse circa 1 cm. Una volta che la carne sarà pronta, potrete procedere alla composizione del panino nell’ordine seguente: Base del panino, Salsa chimichurri, Fette di pomodoro, Melanzane grigliate, Straccetti di maiale, Fette di pomodoro, Melanzane grigliate, un filo di olio extravergine, Straccetti di maiale, Cappello del panino cosparso di salsa chimichurri. 37

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ARTE

La collezione si chiama “From the Street”

SPAZZATURA D’ARTE L’incredibile trovata dell’artista Pfannerstill di

CaMilla RUbiN

U n a r t i s t a d e l K e n t u c k y. to m P f a n n e r s t i l l è un artista che potremmo definire della “spazzatura”, che ha intitolato la sua collezione “From the Street”, “dalla strada”. Nelle sue opere riproduce nei minimi dettagli la spazzatura che trova per strada rifiuti facilmente reperibili nel cassonetto di una grande metropoli: quando trova un oggetto che lo incuriosisce, ne riproduce il profilo su una tavola di legno, ritagliandola, e poi la colora in acrilico dando all’opera un incredibile senso di tridimensionalità. L’artista spiega la scelta dei soggetti con il fatto che, mentre pacchetti e scatole sono prodotte in massa, ogni pezzo di spazzatura è unico, formato dall’interazione con l’ambiente e le persone, rendendoli quindi meritevoli di essere trasformati in arte. Per Tom, ogni rifiuto è diverso, e ciascuno racconta una storia diversa e quindi vale la pena di riprodurli. Che ne dite?

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Anche tavoli all’aper to



ARTE & LIBRI

MARCO DALISSIMO, UN ARTISTA CHE SA SPAZIARE SU VARI CAMPI

VISIONI E SCRITTURA di

MaRiSa iaCOPiNO

artista poliedrico, si cimenta tra la scrittura, la pittura e la musica. Ha già pubblicato un libro: “Nessun dio sulla terra”, edizioni Zona. lo abbiamo inter vistato in occasione della sua ultima fatica: “Un anno senza giorni”, raccolta di racconti editi da l’Er udita di Giulio Per rone Editore. Si chiama Marco Pelliccione. Lo invitiamo a presentarsi. “Ho scelto di chiamarmi dalissimo, perché qualcuno disse che sembravo una rock star. Vivo a Centocelle, luogo per me formativo, ma mi considero figlio di Roma, grande madre che abbraccia tutti”. Come si combinano in lei le varie passioni, e soprattutto l’arte antica di Roma e la scrittura? “Ho frequentato l’istituto d’Arte Silvio d’Amico e il liceo artistico istituto Pantheon. Non ho completato gli studi, ma da adulto ho sentito il bisogno d’un contatto fisico con la classicità. Attratto dalla storia architettonica di Roma, sono andato a cercare i suoi luoghi. La scoperta del mondo sotterraneo della città è andata di pari passo con la scoperta dei miei sotterranei. in questo rapporto tra presente e passato è tutta la mia scrittura”. Cos’è per lei la bellezza? “Ho un’immagine in testa: ad Albano, la mattina presto a giugno, quando il sole invade il lago con una luce d’oro che si sparge sulla nebbia che s’alza dall’acqua. E’ la stessa bellezza 41 GP MAGAZINE


ARTE & LIBRI

che doveva vedere Caligola affacciandosi dal suo palazzo. O ai musei Capitolini, e davanti alla Venere Bagnante ti domandi: cos’è questa visione? difficilmente troviamo forme simili nel nostro tempo. La Nuvola di Fuksas, forse… sarà straordinaria! E tra l’edificio di Fuksas e la Venere, trovo ci sia un nesso. Trovo invece che niente rappresenti meglio il degrado presente, quanto i centri commerciali. È quello che racconto in Giano bifronte”. Nella classicità c’è il bisogno d’una misura che contenga una vita debordante? “Sicuramente la mia e quella dei miei protagonisti è una vita vissuta intensamente, per fortuna! Nell’ 'Ultima tentazione di Cristo', Scorzese fa dire a uno dei personaggi: 'ti ringrazio Signore, per avermi portato anche oggi dove non volevo andare'. E’ una frase che mi appartiene”. l’arte, di per sé finzione, ci allontana o avvicina alla verità? “Ci avvicina! davanti a una pagina di Borges, o di Shakespeare cosa stai leggendo se non la verità? La Pietà è verità. de Chirico e Mirò, sono l’universo! E poi, c’è la natura, realtà che non possiamo fuggire, e per questo rappresentiamo aggiungendo i nostri totem. Nelle mie creazioni digitali, io trasferisco tutti i miei archetipi”. dai suoi racconti trapela un

senso di doloroso ateismo. Come se il cuore dei personaggi volesse avvicinarsi alla fede, ma la mente li allontanasse ineluttabilmente dalla religione. “E’ così. i miei personaggi sono dolorosamente atei, perché intendo la religione come una superstizione. Ma al tempo stesso, essi riconoscono che dio è superiore a tutto questo. E’ nella bellezza, e soprattutto nella natura - unico dio che c’è permesso di vedere”. Pensa che il moralismo cattolico, i suoi divieti e gli scandali abbiano influenzato tante scelte d’ateismo? “Credo di no. Essere ateo è frutto di una scelta conseguente a quegli autori che leggiamo durante il corso della vita. Leggere la Bibbia, e poi Camus, Borges, autori che amo, significa allontanarsi dalle scritture. O anche Nietzsche, così lontano da me, ma riconosco in lui una genialità di uomo che non crede, e con freddezza ci spiega il perché. Ecco, il cinismo a volte significa ‘non poter credere’ “. i suoi protagonisti sono uomini che soffrono la solitudine, che vivono in dolo42 GP MAGAZINE

rosa assenza. Caratterizzati dal pensiero d’un eros a volte punitivo, o comunque non appagante. E’ giusto? “devo dire che è un quadro esatto, e deriva anche da esperienze personali”. Che importanza ha per lei il desiderio? “E’ il motore della vita, del pianeta sul quale viviamo. il desiderio diventa creazione e scrittura, è il teatro degli uomini”. Cosa pensa della felicità: è uno stato fisico possibile da raggiungere? “Penso a mia madre che da ragazza si prendeva la sua piccola dose di felicità coi fotoromanzi. Ci sono momenti che ti senti in pace col tuo modo di essere, è fondamentale. Ci sono istanti che chiudendo gli occhi, puoi dire: sì, sono io. Ringrazi la vita”. Quali, tra i cinque sensi, prediligi? “Senza vergogna, il tatto”.



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CINEMA

NON SOLO CINEMA ALLA QUINTA EDIZIONE A VICO EQUENSE

SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL di

alESSia biMONtE

Cinema, musica e mare: queste le tre parole che descrivono al meglio la q u i n t a e d i z i o n e d e l S o c i a l Wo r l d F i l m Festival, la Mostra inter nazionale del Cinema Sociale, andata in scena dal 4 al 12 luglio a Vico Equense, meravigliosa cittadina che si affaccia sulla Costiera Sorrentina. La nove giorni del festival è stata ricca di eventi e ospiti di rilievo: il primo ad aprire la kermesse dei giovani è stato un veterano del cinema d'autore, l'attore Franco Nero. L'interprete di django, che ha partecipato anche alla versione di Tarantino in “django Unchained” con un cameo, ha percorso il red carpet e ricevuto il premio alla carriera. inoltre, ha firmato la mattonella del Wall of Fames, il “Muro dei Famosi”, il monumento al cinema posto nella piazza principale di Vico Equense. domenica 5, invece, è stata la volta di Alessandro Haber, anch'egli intervistato da Roberta Scardola, presentatrice ufficiale - coccolata per l’occasione dall’intero staff del “BH Salon” per make up & haistyle, e un ringraziamento particolare a “Cherie Mode Boutique” per l’eleganza e la raffinatezza degli abiti scelti - insieme a Yuri Napoli, del Social World Film Festival da ben 3 anni. durante la manifestazione è stato conferito un premio dalla direzione artistica del festival per il corto “Figli di MAAM” del regista Paolo Consorti, prodotto da Giuseppe Lepore, che vede tra i protagonisti proprio l’attrice Roberta Scardola, 45 GP MAGAZINE


CINEMA Ale ss an dr o Haber

Franco Ne ro La giuria giovan i

Vale ria Gol ino

Franco Nero e Alessandro Haber. A calcare il palcoscenico durante gli eventi serali della kermesse del cinema sociale sono stati anche Riccardo Scamarcio, Leo Gullotta, Andrea Osvart, per il carpet finale di sabato Giulio Berruti e la straordinaria Valeria Golino, voluta dalla direzione artistica del festival come madrina d'eccezione dell'edizione 2015 per la sua importante carriera internazionale e per i suoi natali partenopei, che la legano particolarmente al Social. il Social World Film Festival, comunque, non è solamente mondanità: il cinema è il fulcro principale della manifestazione che, quest'anno aveva

come fil rouge “L'amicizia. Legame, risorsa, crescita”. A simbolo di questo tema, sulla locandina sono stati inseriti Antonio de Curtis – in arte Totò – ed Eduardo de Filippo che si incontrano in un caloroso abbraccio. i due pilastri della comicità campana sono stati scelti anche per altri speciali motivi: Totò, infatti, ha recitato in “Totò a colori”, uno dei primi film a colori, la cui prima scena è stata girata proprio a Vico Equense; mentre Eduardo de Filippo ha interpretato e diretto due film che sono stati girati in Penisola Sorrentina: “Marito e moglie”(1952) con la straordinaria Tina Pica e “Spara forte, più forte...non ti sento!” (1966). A ricordare Totò e il 46

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legame con Eduardo è stata la figlia del principe della risata Liliana de Curtis, intervenuta sul palco per una speciale intervista. Le opere cinematografiche che sono state presentate a Vico Equense provengono da ogni parte del mondo. Per questa quinta edizione, 30 sono stati i film in proiezione per la Selezione Ufficiale, di cui ben 23 anteprime, provenienti da 14 nazioni diverse: italia, Svizzera, Repubblica Ceca, Francia, Spagna, Polonia, Gran Bretagna, Grecia, Turchia, Stati Uniti, Taiwan, indonesia e Corea del Sud. ! il Social World Film Festival non ha voluto dimenticare, però, i grandi maestri del cinema italiano e interna-


CINEMA

Riccardo S camarcio

G iu lio B er rut i

zionale che ci hanno lasciati nell'ultimo anno: nelle sale del Comune Vecchio di Vico Equense è stata, infatti, allestita una speciale mostra di fotografie di scena dedicata alla straordinaria attrice Virna Lisi e al regista dell'impegno sociale Francesco Rosi. Per ricordare Rosi è stato anche proiettato in versione restaurata il suo capolavoro “Le mani sulla città”, con le interviste a commento del film al magistrato Raffaele Cantone e allo scrittore Roberto Saviano. Ancora, una speciale ed inedita serata con proiezioni sulla spiaggia di Marina di Vico, dove gli spettatori hanno potuto vedere 10 cortometraggi comodamente seduti su sedie a sdraio, cullati tra mare e stelle. Spazio anche alla musica, che da sempre accompagna il cinema, con un concerto serale del Maestro Luis Enriquez Bacalov, che ha ripercorso la sua carriera artistica e in particolare la colonna sonora di “django” e de “il Postino”, che nel 1995 gli valse il Premio Oscar. inoltre, l'anteprima mondiale del docu-film “Lucio dalla e Sorrento – i luoghi dell'anima” di Raffaele Lauro, per ricordare il compianto cantautore bolognese e il suo speciale legame con la Costiera Sorrentina, che lo ha ispirato nella canzone dedicata al tenore Enrico Caruso.

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MUSICA

DAL SOGNO DI CANTARE CON MIKA AL TUTTO ESAURITO A LONDRA

VALERIO FORCONI di

MaRiNa MaRiNi

la storia di un ra gazzo che aveva un sogno nel cassetto, una chitarra in mano e tanto amore per la musica. La storia di Valerio inizia nel 2011 quando trova il coraggio di salire sul palco di un concorso nazionale con una cover di "Grace Kelly" del suo idolo assoluto, Mika. E la vita è strana perché poco più di un anno dopo si ritrova sul palco della Roundhouse a Londra, con il tutto esaurito, scelto proprio da Mika, a cantare nel suo coro durante una data del suo Tour! Valerio, parliamo del sold out di londra in cui hai cantato con Mika. Com’è iniziato tutto? “E’ iniziato tutto da un bando sulla pagina ufficiale di Mika. il bando era rivolto a chi volesse proporre una cover di una canzone di Mika, così mi sono messo all’opera e ho vinto il concorso. E’ stata un’emozione incredibile, è stato indescrivibile ritrovarmi sul palco della Roundhouse con il mio mito di sempre! Posso dire di avere iniziato la mia carriera da professionista insieme a Mika e da quel momento ho capito che è questo ciò che voglio fare nella vita”. Hai deciso di intraprendere la carriera da solista dopo una parentesi con il gruppo Jesters. “Sì, avevo già postato sul mio canale youtube dei lavori del gruppo e dei pezzi miei da solista e dopo essere arrivato in semifinale nel Tour Music Fest ho deciso di seguire soltanto l’attività da solista”. il singolo che ti ha dato la popolarità è “Sorriderai”. Quali tematiche sono racchiuse in questo pezzo? “Sembra un pezzo spensierato ma racchiude l’augurio che faccio ad una perosna che per me è stata molto importante. Spero che questa persona possa sorridere accanto ad un altro. il brano è stato primo nella classifica i tunes”. Quali progetti stai curando ora? “E’ appena uscito il mio singolo 'domino'. Quest’estate sono in tour per l’italia con tappe anche a Roma a Villa Pamphili”. 50

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MUSICA

MAURIZIO DE ANGELIS: LA STORIA DELLE COLONNE SONORE

IL MITO DEGLI OLIVER ONIONS di

MaRiNa MaRiNi

Gli Oliver Onions sono un gr uppo musicale italiano formato dai fratelli Guido e Maurizio de angelis, noti come arrangiatori e autori di colonne sonore negli anni settanta e ottanta dai film di Nino Manfredi a quasi tutta la p r o d u z i o n e d i b u d S p e n c e r e te r e n c e Hill, dalle sigle dei cartoni animati q u a l i i l ga tto d o r a e m o n , Ro c k y Jo e e Galaxy Express alla colonna sonora di Sandokan. Maurizio de angelis racconta gli aneddoti più curiosi sul periodo d’oro degli Oliver Onions. Vogliamo spiegare l’origine del nome Oliver Onions? “Gli Oliver Onions con questo nome sono nati per una necessità nel terzo film che abbiamo curato. io e mio fratello Guido avevamo appena iniziato a fare colonne sonore per film e a fare gli arrangiatori. Curammo inizialmente gli arrangiamenti per il film 'Per grazia ricevuta' di Nino Manfredi, poi, successivamente, italo Zingarelli ci volle per la colonna sonora di 'Lo chiamavano Trinità'. Noi con le nostre strumentazioni moderne, le chitarre acustiche a 14 corde, eravamo in grado di produrre sonorità country e ciò colpì molto il produt53 GP MAGAZINE


MUSICA tore. C’è stato quindi il terzo film che si chiamava 'Più forte ragazzi' con la regia di Giuseppe Colizzi e qui nacque un’esigenza: il film era prodotto per l’estero, tutti i nomi erano anglofoni. da qui abbiamo coniato il nome Oliver Onions, era un nome giusto perché si pronunciava così come si leggeva ed è anche il nome di uno scrittore inglese. io e mio fratello per qualche tempo abbiamo mantenuto il segreto non dicendo in giro che gli Oliver Onions in realtà eravamo noi”. Come siete arrivati alle sigle per cartoni animati? “All’epoca erano chicche richieste dai produttori discografici. Negli anni ’80 siamo stati travolti dai cartoni animati provenienti dal Giappone e servivano delle sigle che riassumessero la trama di questi anime. Non era un lavoro di colonna sonora ma solo di sigle iniziali e finali”. la sigla di “Galaxy Express” è uguale alla colonna sonora di “bomber” di bud Spencer, qual è nata prima? “il regista di 'Bomber' aveva sentito la sigla di 'Galaxy' e ci chiese se era possibile usarla per il film. dal momento che era tutto materiale nostro abbiamo cambiato le parole e invece di 'Galaxy' abbiamo cantato 'fantasy' ma la base è la stessa. Anche le voci sono le stesse, la mia e quella di Guido”. Parliamo del successo “Sandokan”. “La prima colonna sonora in cui abbiamo cantato in italiano. Ho un ricordo molto intenso per quanto riguarda Sandokan, ci fu un grosso lavoro di preparazione, era la prima serie a colori trasmessa in italia. Abbiamo affrontato anche delle resistenze in Rai per questa cosa qui

perché volevano un qualcosa di più tradizionale, pensavano che non bisognasse essere così diretti ed iniziare con il nostro coro. Noi invece abbiamo ascoltato le esigenze del regista che voleva un esordio che catturasse l’attenzione di chi accendeva la televisione e, ascoltando l’inizio della sigla di apertura, smettesse di fare qualsiasi cosa per seguire la serie. Così abbiamo creato un coro epico e… alla fine ci hanno dato ragione!”. avete lavorato in quasi tutti i film di bud Spencer e terence Hill. Come mai questo sodalizio si è poi interrotto?

C’è un aneddoto simpatico che vuoi raccontare? “C’è un aneddoto relativo al periodo in cui ancora non si sapeva che gli Oliver Onions fossero in realtà Maurizio e Guido de Angelis. All’epoca eravamo impegnati in una sessione di section man nella RCA. Nella RCA c’era molta attenzione per il mercato discografico e ogni mercoledì c’era la trasmissione radiofonica condotta da delio Luttazzi, 'Hit parade', in cui venivano trasmessi i primi dieci brani in classifica e all’ora di pranzo, ogni mercoledì, si ascoltava nella pausa pranzo “Hit parade” a tutto volume.

“Sono subentrati altri fattori. Abbiamo dovuto rifiutare una richiesta di fare un film con loro perché ci era stato richiesto di trasferirci in Africa per tre/quattro mesi e non potevamo farlo per motivi familiari e di vario genere. Noi abbiamo lavorato sempre molto volentieri con Carlo e Mario, Bud e Terence. Queste collaborazioni artistiche sono figlie di filoni che si sviluppano, raggiungono apici e poi tendono leggermente a diminuire perché è la loro evoluzione naturale. Se ci fossero le premesse per un altro film con loro lo farei senza dubbio”. 54

io e mio fratello stavamo mangiando nella mensa insieme agli altri ed ascoltavamo la radio. Luttazzi inizava a proclamare: 'Al numero 7 c’è Steve Wonder... al numero tre c’è Celentano e adesso ascoltiamo la numero uno'. Fu allora che risuonò in tutti gli uffici della RCA 'Come with me for fun in my buggy' e un pezzo grosso della produzione che era seduto vicino a noi sbatté il pugno sul tavolo imprecando: 'mannaggia ‘sti americani!'. Non sapendo che gli autori e i cantanti di quel pezzo, in realtà, eravamo io e mio fratello: gli Oliver Onions”.

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MUSICA

chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM

cLASSIfIche TOP 10 eUROPA 1 “Shut up and dance” – Walk the Moon 2 “Not letting go” – Tinie Tempah ft. Jess Glynn 3 “Trap queen” – Fetty Wap 4 “Are you with me” – Lost Frequencies 5 “Want to want me” – Jason Derulo 6 “I don’t like it, I love it” – Flo.rida ft. R. Thicke & V. White 7 “Lean on” – Major Lazor & Dj Snake ft. MO 8 “Cheerleader” – Omi 9 “Runaway (U&I)” – Galantis 10 “Five more hours” – Deorro & Chris Brown

TOP 10 USA 1 “See you again” – Wiz Khalifa ft. Charlie Puth 2 “Hey Mama” – David Guetta ft. Nicki Minaj & Afrojack 3 “Cheerleader” – Omi 4 “Lean on” – Major Lazer & Dj Snake ft. Mu 5 “Bad blood” – Taylor Swift ft. Kendrick Lamar 6 “Trap Queen” – Fetty Wap 7 “Watch me” – Silento 8 “Where are U now” – Skrillex & Diplo ft. Justin Bieber 9 “Bithc I’m Madonna” – Madonna ft. Nicki Minaj 10 “You know you like it” – Dj Snake & Aluna George

TOP 10 ITALIA 1 “L’estate addosso” – Jovanotti

2 “Non ho che te” – Ligabue 3 “Lo stadio” – Tiziano Ferro 4 “Io ti aspetto” – Marco Mengoni 5 “Buon viaggio” – Cesare Cremonini 6 “Guai” – Vasco Rossi 7 “Sei tu la ma città” – Negramaro 8 “Maria Salvador” – J-Ax 9 “Senza fare sul serio” – Malika Ayane 10 “Se telefonando” - Nek

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LOST FREQUENCIES E’ un dj e produttore belga che già scorso anno ha iniziato a raggiungere la notorietà attraverso il remix di questo pezzo “Are you with me” di Easton Corbin, che era contenuto in un album del 2012 ma mai rilasciato come singolo. Il suo vero nome è Felix De Laet e ha 22 anni. GALANTIS Sono un duo svedese di musica elettronica formato da Christian Karlsson e Linus Eklow che in questo 2015 hanno rilasciato il loro primo album intitolato “Pharmacy”. Il brano sta andando forte anche su Beatport e Spotify.

SILENTO Lui è un rapper americano al suo esordio che farà parlare di sé a lungo, soprattutto perché ha visto giusto con questo singolo accompagnato da un ritornello stuzzicante e da un video divertente che vede protagonisti bambini che ballano in strada. MADONNA Un cast d’eccezione ha preso parte all’ultima clip della star, composto da Nicki Minaj, Katy Perry, Beyoncé, Miley Cirus e Rita Ora. Questo è il terzo singolo estratto da “Rebel Heart”. Inutile parlare di un altro bersaglio centrato.

VASCO ROSSI E’ l’ultimo singolo estratto da “Sono innocente”. Il suo “Live Kom 015” è una bomba per uno che scrive per gioco le sue canzoni, fa per scherzo dischi e quando sale sul palco lo fa davvero sul serio. 25 anni di stadi sold out festeggiati alla grande. NEK Riecco Filippo Neviani all’opera e questa volta alle prese con una rivisitazione della famosa canzone di Mina. Nel tempo tanti artisti l’hanno riproposta. E’ stata la moglie a convincerlo di rifare Mina.


MUSICA

SPecIAL GUeST ALVARO SOLeR

Sole e vibrazioni Da qualche mese siamo dolcemente tormentati da questo bel cantante spagnolo con la sua hit “El mismo sol”, classica canzone da spiaggia e da cocco fresco. E’ nato a Barcellona 24 anni fa da madre spagnola e padre tedesco. Ha vissuto a Tokyo e successivamente si è trasferito a Berlino, dove vive attualmente e tutto ciò non ha fatto che accrescere il suo bagaglio personale. Si è avvicinato da adolescente al mondo musicale tramite il fratello con cui ha formato una band di nome Urban Lights. Praticamente la cosa è nata un po’ per caso, perché quando viveva in Giappone ed era ventunenne, lui e i suoi amici non potendo andare in discoteca, facevano il karaoke per ore e ore. E’ al suo debutto con l’album “Eterno Agosto”, dove le tredici canzoni contenute sono state scritte tutte da lui e cantate in lingua spagnola. La sua amica inseparabile è la chitarra, tra i suoi interessi c’è il disegno e per questo si è anche iscritto ad una scuola di design. E’ contento che l’Italia vada pazza per il suo tormentone estivo e adora la nostra musica. Il suo singolo è un inno alla gioia e all’amore per la vita.

NeWS

Katy Perry risulta essere l’artista americana più pagata secondo la rivista Forbes. E’ stata infatti incoronata come la regina del business nella categoria spettacolo con un conto in banca da record. Jovanotti ha annunciato due date a Torino previste a dicembre. Dopo gli stadi e i palazzetti, Lorenzo ha deciso di regalare ai suoi fan due concerti di fine

anno per il 2 e il 3. Nicki Minaj ha dichiarato di voler lavorare con la band dei One Direction, in quanto sua grandissima fan. Che la risposta di Liam, Niall, Louis e Harry sia positiva. Ed Sheeran sta pensando di dare il via ad una fruttuosa collaborazione con Selena Gomez. Ultimamente sono stati visti parecchio insieme, ma tra i due ci

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sono solo progetti di lavoro. Lui avrebbe una forte stima per lei. Grace Jones torna con un’autobiografia che uscirà nel mese di settembre intitolata “I’ll never write my memoirs”. Ha pensato che se non l’avrebbe fatto lei, sicuramente avrebbe provveduto qualcun altro. La sua vita artistica, partita a soli 17 anni con un contratto da modella, è stata molto intensa.


EVENTI

TRADIZIONI SECOLARI IRPINE Alla scoperta di Castelvetere sul Calore di

alESSia biMONtE iniziano così settimane di impasto, modellamento e formazione di circa cinquantamila forme di pane, i tortani – molto simili ai taralli. Lavoro certosino fatto all’interno di un piccolo locale nel centro del paese, adibito esclusivamente per questa attività, il forno. Collaborano le donne del paese e le future “dispensatrici”, riunite lì per gran parte delle giornate. in concomitanza con gli eventi preparatori, ha inizio la novena. Nonostante l’orario – le sei del mattino – molto è l’afflusso per cantare “ La Pastorella” – canto di circa venti minuti - e pregare insieme lodi a Maria. Al tutto, nei giorni della festa si accompagna la processione, una processione particolare all’interno della quale sfilano le cosiddette “spunziatrici”, letteralmente dispensatrici. Bambine di età compresa tra i 6 e i 10 anni, adornate da un corpetto tutto in oro, in ricordo dell’abito di Maria Regina. Monili, anelli, laccetti, bracciali: tutti interamente prestati dai concittadini in segno di devozione, per offrire a Maria ciò che di più prezioso si possiede. Segue poi la distribuzione casa per casa dei “tortani” benedetti, accatastati tutti sotto l’altare della chiesa di San Lorenzo, in segno di abbondanza. Nella giornata del 29 aprile poi, continua la distribuzione da parte delle bambine dispensatrici nei paesi limitrofi. Questa volta tutta la cittadinanza, soprattutto i giovani, partecipano al percorso, fatto rigorosamente a piedi, della durata di circa sei ore. Un momento di condivisione che attira i più e che fortifica il “noi” comunitario attraverso la forte fede che li lega alla loro protettrice. Una manifestazione nella quale ci si identifica; tanti, davvero tanti per una comunità così piccola, ma capace di donare a Maria, che si accontenta di cuori sinceri, giorni e giorni di attenzione.

Castelvetere sul Calore. Piccolo centro della provincia di avellino. Sorge nell’entroterra irpino, a circa 750 metri sul livello del mare ed è costr uito intor no ad un borgo medievale. Affonda le sue radici nel passato, tesoro inestimabile della comunità è il tempietto del miracolo, santuario diocesano dedicato alla Madonna delle Grazie, patrona del paese. i festeggiamenti si svolgono nelle date 28 aprile e 2 luglio, giorni tanto attesi che racchiudono la storia religiosa e civile degli abitanti del borgo irpino. Festa che fa incontrare cuori lontani e vicini per accostarsi alla loro “Mamma bella”- questo l’affettuoso nome con il quale viene chiamata la Vergine Maria - e protettrice. il culto trae origine dall’apparizione della Madonna ad una vecchierella, alla quale chiedeva di far edificare in suo onore una chiesa. Beffata da tutti e considerata folle, dell’anziana donna non si ebbe più traccia, finchè nel giorno del 28 aprile i cittadini trovarono della neve in un punto preciso di una piazzetta. immediatamente si raccolsero fondi per la costruzione del luogo di preghiera. Al miracolo, segue la donazione di una signora di un appezzamento di terreno con il quale poter panificare per i più poveri. il mese di marzo dà il via ai preparativi: il primo step è quello della raccolta della legna, tanta quanta ne occorrerà per panificare appunto. Momento di aggregazione: giovani, anziani, mamme e bambini condividono una giornata di lavoro, offrendola alla madre celeste. Si passa quindi alla materia prima: la farina. L’acquisto è frutto di donazioni dei castelveteresi in denaro o in grano.

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EVENTI

ZOOMARINE Un tuffo nel divertimento Situato alle por te di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni e oltre 600.000 visitatori annui, Zoomarine si confer ma come uno dei Parchi diver timento più importanti d’Europa. Potrete avventurarvi in una vera e propria battaglia navale a bordo di imponenti galeoni, esplorare una foresta preistorica con dinosauri in movimento a grandezza naturale, scendere dai coloratissimi scivoli dell’Acquapark per poi rilassarvi nelle ampie piscine e sdraiarvi su una spiaggia tropicale con ombrelloni di paglia. E non finisce qui! Armatevi di costume, telo e adrenalina: delfini, leoni marini e foche, uccelli tropicali e rapaci, pellicani, tuffatori e stuntmen acrobatici, giostre, animazione, attrazioni acquatiche e meccaniche vi aspettano per vivere insieme un’estate a tutto splash. Per celebrare la decima stagione, lo staff di Zoomarine vi aspetta con tutti i suoi abitanti per vivere una nuova emozionante avventura all’insegna del divertimento con: l’arrivo dei pinguini africani che vanno ad arricchire le oltre 40 specie diverse già presenti al Parco; il benvenuto al piccolo delfino Enea nato da mamma Quina e papà King; con l’inaugurazione di un Centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine e con le avvincenti avventure di Mambo, il coraggioso pinguino che a passo di danza riuscirà a salvare tutti i suoi amici dalle minacce imposte degli esseri umani nel film Happy Feet 4d Experience. Zoomarine offre un servizio bus navette da/per Roma e un pacchetto Parco + Hotel da €39,90 a persona acquistabile solo su www.zoomarine.it. Non perdete i prossimi eventi in programma! tutti i giorni fino al 30 agosto, per tutti gli ospiti del Parco, grandi e piccini, una sorpresa davvero speciale: Masha e Orso, fuori dagli schermi televisivi, in "carne e ossa". Beniamini della

TV, Masha e Orso saranno gli ospiti d'eccezione del Parco e vi aspettano tutti i giorni a Zoomarine per scattare una bellissima foto ricordo. Tutti i giorni di agosto, l'Animazione Zoomarine si scatenerà nelle piscine del Parco con balli di gruppo latino-americani, acquagym e acquafitness, zumba, giochi e baby dance per i più piccoli. Scoprite tutte le novità 2015 sul sito www.zoomarine.it.

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