passati, Marina Castelnuovo ha dato ad inizi luglio un nuovo, secondo ricevimento in onore del suo amico lontano, ma sempre vicino con il cuore. “Around the Moon”: dal titolo di una musica del noto direttore e compositore Franco Micalizzi, presente a Villa Liz insieme ad altri illustri ospiti, come il M° Vince Tempera, l'artista Dario Ballantini, lo sceneggiatore e scrittore Marco Tullio Barboni, il notaio Claudio Limontini Presidente del Gran Ballo della Venaria Reale. Immancabile negli eventi culturali di prestigio la presenza della Solidarietà: in questo caso, Onlus ospite del ricevimento è stata la A.N.D.O.S. di Varese. Una cinquantina gli invitati selezionati per assistere al party lunare, che hanno applaudito a piu' riprese, e provenienti dai campi piu' disparati; tra gli altri, la produttrice tv Mariaraffaella Napolitano, che ha portato grazia e charme femminile all'evento, al quale è giunta in compagnia della ex concorrente del Grande Fratello 9 Laura Drzewicka e della modella Sofia Inglese, già finalista nazionale a Miss Italia e a Miss Mondo nell'anno 2017. Nella mente di Marina Castelnuovo, Buzz Aldrin è rimasto sempre lo splendido ed aitante amico che ha conosciuto a Parigi e con il quale ha intrattenuto una amichevole corrispondenza. Alla mia domanda di che tipo di ricordo abbia di Buzz, Marina ha risposto che è sempre stato "persona adorabile, seria e rigorosa e a volte anche ironica; per moltissimi anni mi sono arrivati per posta deliziosi, “special” and “very americans” cartoncini di auguri, che conservo con affetto e grande cura. Proseguendo sull'onda dei ricordi, la frizzante Marina ci ha mostrato nel party privato della sua villa immagini, video e lettere, come la missiva da parte di Buzz, con lo stemma dell’Apollo 11 con l'aquila reale d'oro, quale ringraziamento per il primo ricevimento fatto in suo onore e al quale lui aveva presenziato. Eccezionale visione ad Around the Moon, di fatto un appuntamento tra Arte, Cultura, Imprenditoria e Solidarietà, con tanto di bartender acrobatici a disposizione degli invitati, è stata quella dello strabiliante buffet a tema "lunare" del Maestro Chef della Frutta Andrea Lopopolo. Un buffet emozionale ed emozionante, con protagonista un grande Chef e tanta frutta intagliata e presentata come mai vista prima. Dirigo anche artisticamente l'Associazione Occhio dell'Arte, ed organizzare questo ricevimento mi ha divertito molto. Nell'occasione abbiamo assegnato a fine serata un Premio alla carriera alla instancabile Marina, consegnatole dal Prof. Marco Eugenio di Giandomenico dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Una serata memorabile non poteva che finire con un regalo prezioso per tutti gli invitati: una maxi cartolina d'Autore firmata dall'Artista Francesca Guidi, arrivata appositamente dalle Marche, dal titolo "Il Cosmo" e a serie limitata. Marina ha deciso di donare questa cartolina d'Autore anche a GP Magazine. All'evento è stato concesso il patrocinio dell'Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi.
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libri
Libri da ombrellone Interessanti novità editoriali da leggere in vacanza di Mara Fux
Te m p o d i v a c a n z e , t e m p o d i r e l a x ! Q u a l e m i g l i o r e occasione dell’estate per rosolarsi sulla spiaggia ai raggi del sole o abbandonarsi al dondolio di un’amaca perdendosi nelle avventurose fantasticherie del protagonista di un buon libro? Lo sanno bene molti di voi che, raggiunta l’agognata meta, come prima cosa imboccano l’ingresso di qualche libreria locale alla ricerca di un titolo che catturi la fantasia. Ecco qua che allora ve ne suggeriamo qualcuno da poter aggiungere ai vostri scaffali. Successo dei palcoscenici italiani da diverse stagioni, “Ricette d’amore” dell’attrice e regista Cinzia Berni, edito da Cut-up publishing riprende le fila della commedia trasformandola abilmente in un gioco letterario imperniato sulla stravagante serata di tre amiche “del cuore” improvvisamente stravolte da un affascinante giovanotto che si presenta loro nientepocodimeno che in costume adamitico: chi sedurrà e chi sarà sedotto? Solo leggerlo vi permetterà di scoprirlo. Più concreta è poi la vicenda di Riccardo, giovane di ottima famiglia, abituato ad un’esistenza più che agiata grazie al successo professionale del padre proprietario di un’ impresa di costruzioni, il quale, travolto dalle con-
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libri Nel tuo ultimo romanzo, hai raccontato la storia di Stella con Fuoco Freddo. Una relazione complicata perché intrecciata tra due persone sposate. Parlare di tradimento presuppone ci sia qualcosa da tradire. Cosa rappresenta l’amore nella tua vita e ha per caso cambiato sembianze negli anni? “Per me l’amore nella vita è tutto perché ti dà la carica giornaliera per affrontare la vita con il sorriso. Ho sempre sostenuto e sono stata anche criticata per averlo detto che il vero amore è abitudinario. Contrariamente a quanti sostengono che l’abitudine possa portare alla separazione della coppia, io invece mi sono accorta di quanto non possa fare a meno della routine. Ti faccio un esempio banale. Mio marito il giovedì è in pausa dal lavoro e sono ormai abituata ad averlo quel giorno in casa. Se dovesse venirmi a mancare questa abitudine non so come farei. Per me l’amore è in grado di superare qualsiasi ostacolo”. La fatica della società a comprendere il significato della parola infedeltà ti ha condizionato nella formazione di questo progetto? “Sono una persona che non giudica mai perché credo che dietro ad un tradimento ci sia sempre un motivo. Ho voluto trattare questa tematica perché attualmente è statisticamente provato che su cinque bambini tre sono figli illegittimi. E’ una percentuale altissima se ci pensi. Questa è la prova che l’infedeltà esiste. Nel romanzo, Stella tradisce il marito perché lui ha delle mancanze. In lui rivede Vincenzo, il grande amore della sua vita. In realtà, non credo nel chiodo scaccia chiodo. Un grande amore non si può sostituire ma è indimenticabile. E a volte per rendersene conto bisogna sbagliare”. Nonostante le delusioni e le sofferenze, Stella dimostra di essere una donna forte capace di ricostruirsi ogni giorno per andarsi a conquistare la felicità. Nel tuo percorso di vita, qual è stata la scelta più difficile? E in che modo l’hai affrontata? “Di scelte difficili ce ne sono state molte. Ho sempre affrontato qualsiasi situazione rischiando. Come Stella, non mi è mai mancato il coraggio. Se tornassi indietro, rifarei tutto perché se oggi sono la donna che sono è proprio per la forza d’animo che non mi è mai mancata. I dolori mi hanno rafforzata”. La prefazione di “Fuoco freddo” è stata firmata da Michele Rosiello, attore reduce dal successo della serie “L’isola di Pietro”. Cosa ti lega a lui? “Io e Michele siamo legati da una profonda amicizia e stima reciproca. L'ho scelto come Fuoco Freddo Book, perché solamente lui poteva esserlo per come nel mio immaginario abbia pensato a quest'uomo misterioso, profondo, tanto fuoco, quanto freddo. Michele è stato fantastico ad immedesimarsi nel personaggio e a farlo suo accanto a me, magicamente e perfettamente”. Nella tua biografia scrivi di essere “incazzata con Dio” e di essere cristiana. Qual è l tuo rapporto con la fede? “Sono molto cattolica e credente. Non vado a messa ogni domenica ma ogni settimana entro comunque in chiesa a pregare. Sono incazzata con Dio perché il mio rapporto è di amore e odio. Mi sono chiesta tante volte perché avessi dovuto vivere sulla mia pelle tante sofferenze. Poi però mi sono detta che è proprio grazie al dolore se sono diventata la donna che sono”. Mi ha colpito molto la tua scelta di abbandonare ad un tratto la carriera assicurativa per dedicarti alla musica e alla scrittura. Quale molla è scattata dentro di te per farti compiere questa “follia”? “Inizialmente mi dividevo tra il campo delle assicurazioni e la passione per la musica e la scrittura. Viaggiando per lavoro avevo poco tempo da dedicare alla mia famiglia. Se ho deciso di rischiare è stato grazie a mio marito che mi ha supportato e sopportato in questa mattata. Ad un certo momento mi sono detta se rischio e va bene continuo a coltivare la mia passione. Altrimenti, torno a lavorare in banca”. In che modo riesci a conciliare il lavoro con la maternità? “In primis, godo dell’aiuto di mio marito che è veramente un uomo fantastico. Poi ho il sostegno della mia famiglia e l’appoggio di mio suocero. Un grazie va anche a mia suocera che mi è sempre stata vicina in qualsiasi momento. Purtroppo è venuta a mancare ad ottobre scorso per una brutta malattia. Le devo davvero molto”. Hai firmato la tua prima linea di occhiali per Domenico Auriemma. Com’è nata questa collaborazione? “E’ nata grazie alla nostra amicizia e alla stima reciproca. Circa 8-9 mesi fa abbiamo voluto unire le nostre passioni, quella della moda e della scrittura. Ho creato così dei bozzetti e da qui è nata la nostra prima linea di occhiali. Ne sono orgogliosa perché lui è uno stilista internazionale. Pensa che ha lavorato per Lady Gaga, Rihanna e altri artisti internazionali. Lo ringrazio infinitamente perché per me è un “battesimo” in questo campo visto che ci entro in punta di piedi”. Sei anche autrice musicale. Giochiamo un po’. La canzone che avresti voluto scrivere e la canzone che invece ti rispecchia di più. “La canzone che mi rispecchia di più è 'Combattente' di Fiorella Mannoia. Mi ci rivedo molto. E credo che rispecchi anche il giudizio di molte lettrici che in Stella hanno sempre visto una combattente. E un’altra canzone in cui mi ritrovo e 'Asimmetrie' di Francesco Di Cello. E’ un testo che ho scritto io insieme ad altri autori pensando al mio vissuto”. Prossimi progetti. “Sto allestendo uno spettacolo con Christian Cocco, inviato di “Striscia la Notizia” e sono felice di lavorare con lui. Poi sto lavorando alla trasposizione cinematografica del mio primo romanzo in qualità di sceneggiatrice e coproduttrice. Abbiamo un cast importante e da circa un mese abbiamo avuto il nulla osta dal Ministero degli Interni e dalla Polizia di Stato per lavorare con i ragazzi della Squadra Volante della Questura di Verona. E’ un’esperienza emozionante che mi sta arricchendo molto. Sto per iniziare a scrivere anche la sceneggiatura di una serie tv ambientata in Sicilia. Insomma, gli impegni non mancano. E per chi vuole potrà seguirmi sulla pagina ufficiale Instagram @descaluxurycollection. Vi aspetto!”.
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libri
Editori temerari Come è nata XY.IT di Roberto Ruggiero
Carmine Vitale
Vir ginia Marte ll i
Nata nel 2006 dalla passione per la scrittura accompagnata da una buona dose di coraggio imprenditoriale, l’Edit o r e X Y. I T h a m o s s o i n p o c o p i ù d i u n decennio tanti importantissimi passi, che l’hanno visto procedere con determinazione e professionalità nel vasto panorama editoriale e librario italiano e internazionale. D a A r o n a , d o v e l a X Y. I T h a l a s u a s e d e “vista lago”, la prospettiva dei tre editori temerari, come amano definirsi, è andata ampliandosi abbracciando esperienze letterarie non convenzionali e di grande qualità. Sono nate, “non senza salti mortali o danze propiziatorie” – come ci ricorda Virginia Martelli (a capo della Editore XY.IT) - diverse collane attraverso le quali la casa editrice si è guadagnata premi, riconoscimenti e grandi soddisfazioni professionali. Socia AIE (Associazione Italiana Editori) e accreditata presso il MIUR per le pubblicazioni scientifiche, dal 2017 la casa editrice ha aderito al progetto LIBRI FUORI CLASSE, nato dalla collaborazione tra AIE e Ministero per l'Istruzione, finalizzato all' Alternanza Scuola-Lavoro. Dal 2016 partecipa all’iniziativa nazionale #IoLeggoPerchè. Dal 2017 fa parte di OpeEdition, progetto per la divulgazione scientifica di testi accademici, ideato e voluto dall'Università di Marsiglia (Francia) unitamente al Ministero dell'Istruzione Francese. Grazie a questo progetto, i libri di Editore XY.IT appartenenti alla collana accademica di testi universitari, vengono tradotti in lingua francese e promossi all'interno dell'intero circuito
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libri universitario e accademico e messi a disposizione per lo studio e la ricerca. L’editore ha tradotto e pubblicato in Italia il volume “Elite” del filosofo G.K.Kaltenbrunner. Attraverso un progetto di interscambio culturale tra Paesi, i libri pubblicati da Editore XY.IT sono a disposizione per lo studio e la consultazione presso l'ambasciata italiana a Seul e presso le più importanti biblioteche del mondo. Le collane di XY.IT sono: ANTAIOS (curata dal professor Giuseppe Reguzzoni), EDUCAZIONE & TEATRALITA’ (curata dal professor Gaetano Oliva), (re)fusi – collana di narrativa. (re)fusi è un nome facile da ricordare: una storia scritta in lettere minuscole con qualcosa tra parentesi. Dietro c'è l'idea di due parole, di uguale dignità, ciascuna di senso compiuto, che possono formarne una terza con significato attinente al mondo dei libri. La scelta del carattere minuscolo evoca una sobrietà che non cancella l'efficacia di ciò che rappresentano le tre parole. A nessuno verrebbe in mente che un libro sia consapevolmente pieno di refusi; e nessuno penserebbe che lo stesso libro sia stato inserito in una collana che si chiama (re)fusi, in compagnia di altri libri che riportano lo stesso difetto. Il refuso è una svista, un errore sfuggito: esattamente come gli autori di Editore XY.IT, i quali sono “sfuggiti” a tutti gli altri editori. Ma sono, nello stesso momento, Re, cioè teste coronate, autorità esclusive, in quanto soltanto loro sono capaci di dire certe cose in un certo modo. Gli autori di XY.IT sono anche "fusi", perché non rientrano nei canoni della banalità, esprimono idee originali, diverse da tutti gli altri, e restano fuori dagli schemi. Ma non troppo. Punte di diamante della collana sono l’americano Tony Tulathimutte, il greco Thomas Tsalapatis, l’italiano Carmine Vitale. Tre “teste di serie” con mood narrativi differenti e innovativi: Tony Tulathimutte, giornalista (ha scritto per NY Times, Wired, The New Yorker), arriva in Italia con un romanzo dal linguaggio “acrobatico” – come lo ha definito il NY Times, “Cittadini privati”, che narra le vicende di quattro Millenials americani. Thomas Tsalapatis, greco, è un giovane drammaturgo – poeta e critico letterario che ha al suo attivo molti lavori di successo. “L’alba è un massacro signor Krak” gli è valso numerosi premi e riconoscimenti internazionali. In Italia ha vinto il Premio EdiTo 2018 al Salone Internazionale del Libro di Torino. Carmine Vitale, poeta e narratore, propone “Litoranea”, raccolta di racconti e poesie che l’autore immagina durante un viaggio lungo la litoranea campana. Vincitore del Premio Internazionale Emily Dickinson,
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le poesie di Vitale sono comparse anche su riviste a Parigi, Dusseldorf, Praga, San Pietroburgo. (re) fusi è la collana che meglio esprime l’idea editoriale di Virginia Martelli e del suo staff, che con passione e professionalità si muovono per creare nel panorama editoriale italiano e internazionale una strada innovativa, poliedrica, non convenzionale e dinamica. Per un’editoria di qualità che riesca ancora a stupire e raccontare storie nuove.
Tony Tu lathimutt e Thomas Ts al apatis
spettacolo
Ladyvette
Le fantastiche amiche dello swing di Giulia Bertollini
Q u a n d o e n t r i a m o n e l l o r o c a m e r i n o , c i a c c o l g o n o c o n u n s o r r i s o . Ve n i a m o s u b i t o c o n quistati dalla loro simpatia spumeggiante e dalla loro solarità. Non sono solo tre voci che si accordano in armonia ma sono tre artiste straordinariamente umane e sensibili. Stiamo parlando delle Ladyvette, le dive dello swing, nella scorsa primavera in tour nei t e a t r i i t a l i a n i c o n i l l o r o s p e t t a c o l o d i v a r i e t à “ I n t r e ” . U n s u c c e s s o a n n u n c i a t o p e r Te r e s a , Va l e n t i n a e F r a n c e s c a c h e s a p r a n n o c o n q u i s t a r v i a c o l p i d i c a n t o e i r o n i a . I n q u e s t a divertente chiacchierata, emerge il loro piglio spiritoso e carismatico. E’ davvero difficile non ridere in loro compagnia. Abbiamo avuto la sensazione di trovarci davanti a tre amiche con cui confidarsi e parlare tranquillamente. E così, tra confessioni e gag, è iniziata la nostra “pazza” intervista in cui oltre a parlare dello spettacolo Pepper, Sugar e Honey (così si chiamano, lo giuro!) ci hanno anche rivelato qualcosa in più sui loro prossimi progetti. Partiamo subito dalla prima domanda. In relazione alla vostra carriera vi chiedo: qual è stato il momento professionale più bello e quello più difficile che avete vissuto? Teresa: “Innanzitutto ci tengo a dire che lo spettacolo che portiamo in scena non è autobiografico. E’ una proiezione di come ci immaginiamo tra qualche anno anche perché non ci siamo nemmeno sciolte e quindi non dobbiamo pensare ad alcuna reunion. Per quanto riguarda un momento brutto, me l’ha ricordato una mia amica proprio l’altro giorno. Riguarda il Festival di Venezia”. Valentina: “Sì è vero. Eravamo tutte pettinate e truccate per il red carpet. Appena abbiamo iniziato a sfilare è scoppiata una tempesta di pioggia. E siamo rimaste lì sotto, come tre pulcini abbandonati”. Francesca: “Era il primo red carpet che facevamo. Eravamo bagnate e infreddolite. Teresa ha ancora gli incubi, pensa. (ride) Sono stati giorni faticosi perché non conoscevamo bene le dinamiche. Fortunatamente, quando siamo tornate l’anno successivo è filato tutto liscio. Credo invece che il momento più bello sia quando noi tre siamo sul palco e facciamo i nostri spettacoli perché quando riusciamo a chiudere il mondo fuori ci divertiamo come pazze. E se ci divertiamo noi, di conseguenza si divertono anche
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gli altri”. Teresa: “Ormai abbiamo un codice tutto nostro e intratteniamo tra noi conversazioni parallele. E’ una cosa che abbiamo acquisito con il tempo”. Prima che la musica entrasse nelle vostre vite, cosa facevate? Quali erano i vostri sogni, le vostre ambizioni? Valentina: “La musica è sempre stata nella nostra vita. Prima che si creasse questo connubio professionale, io facevo l’attrice. Mi sono diplomata infatti all’Accademia Silvio D’Amico. Volevo fare teatro, cinema o tv. In qualsiasi progetto però desideravo anche che la musica potesse essere un ingrediente. Quando ero adolescente volevo diventare una rockstar, lo confesso. E infatti ancora sogno di tuffarmi in mezzo al pubblico. Posso dirlo? Le Ladyvette sono il mio gruppo rock preferito”. (ride) Teresa: “Tutte e tre nasciamo come attrici. Come Ladyvette abbiamo sperimentato la libertà creativa. Infatti, noi facciamo tutto quello che ci va di fare. Ci prendiamo il tempo per crearlo, per metterlo in piedi e poi lo facciamo. E’ come avere una bacchetta magica”. Francesca: “Tutto questo spiazza e affascina. Siamo tre donne che hanno un potere decisionale assoluto e non siamo incasellabili. La nostra unione ci dà forza e ci dà modo di capire che possiamo andare ancora avanti”. Nello spettacolo, ognuna di voi esprime una diversa personalità. Teresa è puntigliosa e affetta da fobie, Valentina è autoironica e dispotica, Francesca assomiglia ad una principessa delle fiabe Disney. Questa rappresentazione di voi che portate sul palco corrisponde a ciò che siete nella vita quotidiana? Cioè, siete così anche nella vita? Valentina: “Vorrei che tutti sapessero che in realtà io sono molto magra. Per esigenze di copione mi faccio venire i complessi”. (ride) Francesca: “Vivo nel mondo delle favole e sono molto stupida. Ci arrivo sempre dopo nelle cose”. Teresa: “Subisco molto nella vita le persone ansiose. Quando sono accanto ad una persona che soffre di ansia è come se avvertissi anche io gli stessi sintomi. Ho osservato molto questi soggetti e uno lo frequento tutti i giorni. Vabbé lo dico. Mio marito è vagamente ansioso. Mi sono resa conto del fatto che gli ansiosi vivono in un mondo parallelo e fanno affidamento sulla routine quotidiana. Se rompi quegli schemi è davvero la fine. Mi piaceva l’idea di interpretare un personaggio ansioso anche per capire cosa si provasse ad esserlo. Ora ho capito che non si sta tanto bene”. (ride) Sul palco portate anche la vostra amicizia. Avete mai litigato o si sono mai verificati dei dissidi? Teresa: “Abbiamo un analista che ci segue perché nella realtà ci odiamo. (ride) A parte gli scherzi, siamo seguite da uno staff meraviglioso. Quando arrivano i periodi di tensione in cui sono tutti tesi, ci siamo rese conto che ciò che ci salva è tirare una cappa sotto la quale ci mettiamo solo noi tre per non subire la pressione esterna che potrebbe influenzarci. Facciamo scudo e nessuno ci può scalfire se rimaniamo così, gomito a gomito”. Valentina: “La verità è che ce lo chiedono tutti ed è frustrante dire che andiamo d’accordo. In realtà siamo tre donne intelligenti e cerchiamo di parlare senza saltarci al collo. Siamo dell’idea che la lite non sia mai produttiva. Solo in scena ci
sfoghiamo dandoci qualche pizza. (ride) Abbiamo anche sviluppato la capacità di presagire. Se a qualcuna di noi dà fastidio qualcosa lo subodoriamo al nanosecondo. Lavorare senza farsi divorare dall’ansia è difficile. Pertanto, c’è sempre qualcuna che soccombe”. Francesca: “Il trio è una versione ancora più complicata di un rapporto di coppia perché ha bisogno di equilibri tutti suoi. Sono fondamentali l’ascolto reciproco e lo scontro costruttivo. E poi un obiettivo diviso in tre diventa ancora più forte”. Nel vostro spettacolo avete reinterpretato, adattandole al vostro stile swing, alcune canzoni come ad esempio “Occhi di gatto” o “Soldi” di Mahmood. Una dimostrazione di come con le vostre voci possiate fare ciò che volete. Avete mai pensato di incidere un cd di cover? Valentina: “Sì ci abbiamo pensato e ne abbiamo tantissime delle più assurde. Ora nel nostro repertorio è entrato anche 'Il pulcino Pio'. Usiamo queste cover per creare dei momenti comici. Abbiamo tanti inediti belli da far uscire”. Francesca: “Potremmo cumulare però i pezzi inediti con le cover. Ci hai dato una bella idea. Grazie!”. Valentina: “Secondo me usciremmo direttamente con un Greatest Hits”. (ride) Guardando il vostro spettacolo, mi sembra di aver capito che vogliate arrivare al palco dell’Ariston. O sbaglio? Francesca: “Il Festival di Sanremo sarà una sorpresa anche per noi. Laddove dovesse capitare accadrà come nello spettacolo e cioè avvertiremo un senso di spaesamento”. Valentina: “Magari finiremo al Festival come super ospiti”. (ride) Vi siete fatte conoscere al pubblico televisivo ne “Il paradiso delle signore”. Cosa pensate della scelta di chiudere la serie? Valentina: “Sono dinamiche che sinceramente non ho capito”. Teresa: “Abbiamo una posizione rispetto al 'Paradiso delle Signore' diversa rispetto al cast artistico perché siamo state sempre chiamate per gli eventi. Immagino però che sia stato un duro colpo per chi ci lavorava. Siamo state sul set qualche giorno con loro e abbiamo visto il loro entusiasmo e il loro impegno. Sapevamo anche che c’era un buon riscontro di pubblico e quindi non capisco questa decisione. Mi dispiace molto”. Francesca: “Per noi un pezzetto di cuore rimarrà all’interno di quel grande magazzino. Dispiace anche a me per gli attori e per tutti coloro che ci hanno lavorato”.
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spettacolo
Daniele Rommelli “Vorrei diventare un coreografo” di Roberto Puntato
Si è fatto conoscere all’interno della scuola di “Amici” mostrando fin da subito il suo carattere e il suo talento. Dopo la sua esperienza nel talent di Mediaset, il ballerino Daniele Rommelli ha saputo guardare avanti senza mai scoraggiarsi. Nonostante il suo sogno rimanga quello di diventare coreografo, Daniele è pronto ad esordire in un film per il cinema diretto da Antonio Centomani. Lo abbiamo incontrato in occasione della 69ma edizione del Festival di Sanremo e abbiamo parlato con lui dei suoi nuovi progetti, dei suoi sogni ma anche della vita privata. Daniele, ad Amici in poco tempo hai fatto vedere di che pasta sei fatto. Che esperienza è stata? “Amici ti segna nel bene o nel male, le emozioni che vivi lì dentro sono come un'arma a doppio taglio. Sei sempre in preda agli sbalzi d'umore; un essere umano non può vivere tante emozioni stressanti, perché è difficile gestirle e in più non ne hai il tempo. Quando sono uscito ero dispiaciuto, ma dal secondo giorno mi sono prefissato di godere la vita giorno per giorno”. Oggi come gestisce le emozioni il vero Daniele? “Sono un ragazzo che ama ridere e far ridere e sono contento se porto gioia a qualcuno. Ritrovare il vero Daniele non è stato facile e soprattutto grazie a mio fratello ho imparato a gestire le emozioni. Lui è un angelo che mi aiuta a rimanere Daniele. Non è facile, perché ovviamente dopo la grande visibilità avuta, la mia vita è cambiata molto. Per me, lui è un punto di riferimento. I miei genitori li lascio fuori da tutte
le mie paure perché non vorrei che si preoccupino per me, comunico loro solo le cose belle perché so di renderli fieri”. Daniele, ho saputo che stai per girare un film. “Sì! Sto affiancando il mio essere ballerino all’essere attore, entrambe arti che nascono in teatro. Voglio reinterpretare me stesso mettendomi in gioco, non c'è crescita migliore! Il film lo gireremo a breve in Umbria, si intitola 'Fuori sede' diretto da Antonio Centomani, parla di quattro ragazzi universitari fuori casa. Sarà a tratti comico, ma con molti spunti di riflessioni. Ci saranno grandi nomi nel cast e non vedo l'ora di essere sul set”. È la tua svolta dopo la rottura con Lauren? “No! La proposta è arrivata prima. Con Lauren non è stata una vera e propria rottura. Non stiamo più insieme, quello è vero, ma ci sentiamo ancora e per me lei è stata una persona importante, così come lo sono stato io per lei. Non era il momento giusto, forse. Abbiamo voluto dare priorità alla carriera e ai sogni e perseguire i nostri obiettivi. Ci vogliamo molto bene, ma lascio sempre una porta aperta”. Quindi lo spettacolo era un sogno che rincorrevi da sempre. “Sì! Ti racconto un aneddoto mai rivelato prima: io, mio fratello e due mie cugine mettevamo su uno spettacolino da piccoli. Facevamo tutto noi, dai testi alle coreografie, poi stampavamo i biglietti e sistemavamo le sedioline per il pubblico, alla fine iniziava lo spettacolo. Ho represso per lungo tempo questo mio aspetto del carattere e sono riuscito ad esprimerlo solo con il mio ingresso ad Amici. Di questo devo dire grazie anche alla mia amica che è diventata la mia agente”.
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eventi Foto di g ruppo con al ce nt ro il patr on Marco Ciriaci
Le più belle siamo noi!
A spasso per il Lazio alla ricerca della nuova Miss Universo 2019 di Mara Fux
Dopo il successo della bella serata svoltasi a prim a v e r a a l P a r a d i s o R i c e v i m e n t i d i Ve l l e t r i c o n l’elezione della ventunenne di Genzano Chiara Cesaroni e di quella tenutasi a giugno presso “I Gobbi” a Casal Palocco con l’elezione della diciannovenne romana Angelica Germini, è davvero alta l’attesa per la finalissima regionale del concorso di bellezza Miss Universo che si svolgerà nel meraviglioso anfiteatro di Lariano sabato 10 agosto e che porterà la vincitrice del Lazio a poter accedere a settembre alla selezione nazionale per il titolo di Miss Universo Italia 2019. Tanta la soddisfazione del giornalista e conduttore Marco Ciriaci, Patron del concorso, che con impegno e passione segue il percorso di ogni tappa confidando nella professionalità di chi come Conny Notarstefano, responsabile del Lazio, cura ogni minimo particolare dell’organizzazione finanche affidare il trucco e parrucco ai professionisti della Deacosmesi 80 di Pietro Vessella o dettagli come ad esempio gli occhiali da sole e da vista prodotti da VisualExpress. Già tanti gli ospiti del mondo sportivo, giornalistico, televisivo e dello spettacolo che piacevolmente hanno presenziato alle selezioni tra cui Armando Raponi, musicista responsabile dell’ orchestra Bella Epoca; Egeenia Pustynnikova, pallanuotista russa che gioca in serie A1 della squadra femminile italiana; e ancora il regista Christian Marazziti, l’attore Gabriele Iacovone e Daniel Lestini, direttore responsabile Castelli Notizie; sempre da ricordare come giurati la giornalista Elisa Palchetti nonché le attrici Giulia Petrungaro e Gloria Radulescu, oltre allo scultore e orefice Giovanni Pallotta. Non sono mancati interventi comici con Max Damiani e Dani Bra, note musicali con Giovanni De Robertis e il corpo di ballo Hot Feet Dance e con la cantante
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Anna Giulia Fusco nonché una speciale passerella con Erica De Matteis, Miss Universo Italia 2018. Tante le aspettative delle concorrenti che, nella maggior parte dei casi, desiderano grazie alla partecipazione al Concorso, affacciarsi al mondo dello spettacolo e dello showbiz da una porta principale godendo dell’attenzione dei media legati all’evento. Cosa che in effetti è, come testimonia la carriera di belle e brave attrici che proprio nei concorsi hanno visto gli arbori della loro carriera professionale quali Miriam Leone, Anna Valle, Roberta Capua, Cristina Chiabotto, Paola Perego tanto per citarne qualcuna sorvolando su nomi oramai entrati nella storia come, ad esempio, Lucia Bosè o Sofia Loren. Che i concorsi di bellezza siano un trampolino di lancio è indiscusso ed indiscutibile ma a fascia ottenuta solo lo studio e la perseveranza possono permettere il raggiungimento dell’obiettivo. Proprio come in tutti i lavori. Perché, e raramente si dice, anche “fare spettacolo” è un lavoro. Tenetelo a mente.
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eventi Ang el a Te rzani e Fran klin Foe r
“Vicino/Lontano 2019” L’abbraccio di Udine al suo meraviglioso Festival di Mara Fux
La XV edizione del Festival “ Vi c i n o / L o n t a n o ” s v o l t o s i n e l l o s c o r s o mese di maggio ad Udine, si è chiusa nel caloroso abbraccio di un pubblico attento e partecipe, che nei quattro giorni della manifestazione ha presenziato insistentemente agli oltre cento appuntamenti letterari in cartellone. Il tutto culminato nell’entusiasmante evento organizzato al Teatro Giovanni da Udine per l’assegnazione del Premio Tiziano Terzani, assegnato all’editorialista e scrittore statunitense Franklin Foer, intervistato in un dialogo interessante ed avvincente dal giornalista Gad Lerner conduttore della serata conclusiva. “Contagio” è stato il tema e la parola chiave di questa edizione: una lente prismatica per indagare le questioni di attualità e le criticità del pianeta attraverso differenti angoli visuali, con oltre 250 grandi protagonisti come Lucio Caracciolo, Nicola Gratteri, Jan Zielonka, Francesca Mannocchi, Floriana Bulfon, Pietro Del Soldà, Giorgio Zanchini, Guido Crainz, Stefano Allievi, Alessio Romenzi, Claudia Lodesani, Eugenia Carfora, Anton Giulio Lana, David Puente, Federica Angeli, Giampaolo
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Rossi, David Parenzo, Massimo Polidoro, David Riondino, Angelo Floramo, Bernardo Valli, Paolo Legrenzi, Claudio Zampa.. “Il nostro è un progetto della città per la città, e la risposta di Udine è stata chiara, emozionante, responsabilizzante” ha spiegato il presidente dell’Associazione Vicino/Lontano Guido Nassimbeni insieme a Paola Colombo e Franca Rigoni con lui curatrici della manifestazione “non possiamo non considerare con gioia e senso di responsabilità la partecipazione davvero straordinaria del pubblico il quale in questa edizione si è mostrato ancora più vicino e coeso intorno al nostro progetto che, nell’arco di tre lustri ha generato un significativo valore aggiunto per la città. La risposta di Udine rende evidente che si tratta di un appuntamento fortemente atteso: ce lo hanno dimostrato oltre 1000 contribuenti del 2 per mille e le donazioni ricevute durante il festival. La città, dunque, vuole questo festival: da domani ci impegneremo per poter essere ancora a Udine nel 2020, in funzione delle possibilità, delle circostanze, del feedback che riceveremo dai supporter pubblici e privati”. Realizzata con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fonda-