GP magazine aprile 2015

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SOMMARIO APRILE 2015 10 MARIA LETIZIA GORGA E' un’attrice e cantante di elevato spessore, pronta a riportare in scena lo spettacolo “Todo Cambia”. Ricordiamo anche il suo impegno nella Poesia. Maria Letizia è una donna a cui piace vivere d’assalto. E’ sempre aperta a nuovi orizzonti, vive raccontando storie attraverso il canto, interpretando con la massima serietà i suoi personaggi. Prossimamente sarà di nuovo in giro con lo spettacolo “Todo cambia”. Ha sempre interessanti progetti teatrali. Le piace molto collaborare a corsi di formazione professionale per studenti che si avvicinano al mondo del teatro e della musica...

14 SARAH JESSICA PARKER Nasce a Nelsonville, in Ohio, terza di quattro fratelli, il 25 marzo 1965 da Barbara Keck, un'insegnante di origine tedesca ed inglese, e da Stephen Parker, un imprenditore e giornalista ebreo di Brooklyn originario dell'Est Europa (il cognome originale era Bar-Kahn). Ha anche due sorellastre e due fratellastri...

18 VERONICA BIANCANIELLO E’ con la bellissima sedicenne Veronica che continuiamo la nostra avventura: la numero venticinque. Noi di GP Magazine insieme ad Adriana Soares, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ragazzi della porta accanto. Organizziamo per loro un servizio fotografico speciale di moda...

40 VINICIO MARCHIONI Il curriculum di Vinicio Marchioni è ricco. Come ricca è stata la chiacchierata che abbiamo avuto tra le strade di Tivoli. Appena uscito da un incontro con i ragazzi della scuola Beat Generation, Vinicio mi ha accolto con enorme semplicità e l’intervista è partita condita da tanti argomenti diversi...

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44 KUTSO Sono un gruppo nato nel 2006 nei Castelli Romani ed in breve tempo sono arrivati al concertone del primo maggio a Roma e ad aprire i concerti di Caparezza negli Usa. Loro sono i Kutso: Matteo Gabbianelli alla voce, Donatello Giorgi alla chitarra, Luca Amendola al basso e Simone Bravi alla batteria. Reduci da Sanremo, dove sono arrivati secondi tra le nuove proposte, per molti sono loro i veri vincitori della manifestazione, proponendo uno stile unico ed anticonformista...

53 ZOOMARINE ituato alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni e oltre 600.000 visitatori annui, Zoomarine si conferma come uno dei Parchi divertimento più importanti d’Europa. Il Parco ospita una dimostrazione di delfini giudicata tra le tre migliori al mondo, dimostrazioni con leoni marini e foche, uccelli tropicali e rapaci, sessioni di alimentazione con pellicani e pinnipedi...

58 IRMA IMMACOLATA PALAZZO Entriamo nel vortice umano, artistico e letterario di Irma Immacolata Palazzo che ci racconta di sé e delle sue poliedriche esperienze insieme a Cosimo Cinieri, compagno di una vita mentre sta per uscire il suo libro "La cartella rossa", da cui uscirà fuori anche un film...

64 SAMUEL PERON "Ho iniziato gli studi universitari anni fa. Avevo fatto molti esami alla facoltà di Scienze Motorie di Padova e me ne mancavano otto per laurearmi. Per motivi lavorativi non sono riuscito a concludere questo ciclo. Qualche tempo fa ho trovato una facoltà multimediale, la San Raffaele, che mi ha permesso di poter studiare da casa o in giro mentre stavo lavorando. Solo gli esami, ovviamente, erano in sede. Con questa metodologia le cose si sono potute concludere bene ed è arrivata la laurea"...

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EDITORIALE

DUE CROCIERE IN UN ANNO? “NO, NUN SE PO FÀ!” DI ALESSANDRO CERREONI

NUMERO 164 • APRILE 2015

Due crociere in un anno e l'Agenzia delle Entrate gli chiede delucidazioni in merito. Protagonista della storia è un semplice operaio della provincia di Pisa che si è visto recapitare una richiesta di accertamento per dimostrare come abbia potuto permettersi i due viaggi nel giro di pochi mesi. Una vicenda che si è conclusa nel migliore dei modi ma che ha lasciato l'amaro in bocca all'uomo (e non solo a lui) che, insieme a sua moglie, aveva deciso di concedersi il “lusso” di due crociere nell'arco di dodici mesi. Come se viaggiare ripetutamente fosse una colpa oppure il frutto di guadagni illeciti o non dichiarati al fisco. Ormai nel nostro Paese la parola “libertà” esiste solo sul dizionario. Siamo arrivati al punto che un normale cittadino debba giustificare anche le spese per il proprio svago. Magari uno mette da parte i soldi per una vita intera e decide di “goderseli” come meglio crede. No! Il rischio che incombe è quello di una verifica fiscale, che il più delle volte si conclude con un nulla di fatto. Ma resta l'amarezza e la sensazione che non siamo più padroni neanche del nostro denaro che guadagniamo e che risparmiamo. Tutto questo è il risultato dei provvedimenti anti-evasione che lo Stato italiano sta adottando da qualche anno a questa parte. Una lotta che – secondo il nostro parere – non risolve il problema ma ne genera altri a cascata. La paura di essere controllati dal fisco, infatti, sta portando sempre più cittadini a non spendere, con pesanti riflessi sull'economia che rischia il ristagno completo e il fermo della produzione. Così vanno a farsi benedire anche i buoni propositi legati al Jobs Act per il rilancio occupazionale. Se le aziende non producono e non fatturano, con quali soldi possono permettersi nuovi occupati? L'abbiamo sempre detto: l'economia si basa su regole semplici e chiare. Maggiore è il circolo di moneta e maggiori sono la domanda e i consumi. Ma se a questa moneta viene impedito di circolare, con provvedimenti altamente restrittivi, con quale coraggio i nostri governanti si auspicano la ripresa economica? L'evasione fiscale non si combatte montando una sentinella sui conti e sulle spese degli italiani, si combatte anzitutto abbassando la pressione fiscale. L'Imu, la Tasi, l'aumento dell'aliquota Iva al 22 per cento, in questi ultimi tre anni hanno sferrato un duro colpo alle già traballanti finanze dei cittadini, con risultati negativi che sono sotto gli occhi di tutti. Vediamo ogni giorno serrande abbassate e cartelli con scritto “affittasi”. Lì dove una volta c'erano floride attività. Sono allucinazioni?

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it REDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1757148 e-mail: redazione@gpmagazine.it IMPAGINAZIONE E GRAFICA GP Spot HANNO COLLABORATO Silvia Giansanti, Bibi Gismondi, Simone Mori, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares SPECIAL THANKS Fabio Campoli, dott. Flavio Cannistrà, Alessio Piccirillo, Roberto Ruggiero EDITORE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 26/03/2015 Copie distribuite: 20.000

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CURIOSITÀ DAL MONDO

A curA di Camilla Rubin

STATI UNITI: 108 ANNI (LUI) E 105 ANNI (LEI) CELEBRANO 82 ANNI DI MATRIMONIO Bill B., è un signore statunitense che in 40 anni di matrimonio non ha mai smesso di scrivere bigliettini e lettere d’amore alla propria moglie Kirsten. I due confessano che ciò che gli ha aiutati ad avere un rapporto migliore e quindi una migliore comunicazione è il semplice fatto di non aver avuto la televisione in camera da letto. E fin qui direte.. beh quanti dei nostri nonni/genitori potrebbero dirlo?? Certamente ma fatevelo dire da due veterani del matrimonio, Duranor (nato nel 1907, agli albori del Novecento, nell’isola caraibica di Haiti dove ha vissuto seguendo gli studi in legge) e sua moglie Jeanne sono sposati nel 1932, cioè da ben 82 anni e assieme alla loro numerosa famiglia (5 figli, i 12 nipoti e i 14 bis nipoti) festeggiano l’anniversario entrambi già centenari. Nel loro quartiere sono ormai famosi per esser la coppia più longeva nello stato americano di New York, non solo per l’età di ognuno, entrambi ultra centenari, ma per il fatto che sono sposati da più di 80 anni. Non a caso, festeggiare un anniversario simile è chiamato dalla tradizione nostrana “nozze di quercia”. Questo termine in senso figurato simboleggia la forza e la solidità, e infatti è invidiabile la solidità di questo rapporto.

GERMANIA: AD AMBURGO ARRIVANO I MURI ANTI-PIPÌ Il quartiere di St. Pauli, ad Amburgo, è meta costante di turisti che vogliono divertirsi e fare festa sfrenata. Il quartiere è infatti famoso per le attività a luci rosse, oltre che ai numerosi pub e locali. E visto che quando si beve molto poi si devono espletare anche le proprio funzioni naturali qualcuno ha pensato bene di inventare questi muri.

ECUADOR: IL CIOCCOLATO PIÙ CARO AL MONDO COSTA 5.200 EURO AL CHILO! Il cioccolato, al latte, fondente o alle mandorle, ecc., è forse l’alimento che fa impazzire la maggior parte delle persone. Ma c’è un cioccolato più prezioso di altri.. già perché queste barrette di cioccolato sono davvero molto speciali e vengono considerate le più care al mondo. cioccolato unica al mondo che sicuramente potrebbe far impazzire i veri appassionati. il To’ak ed è famoso per essere il cioccolato più costoso del mondo. Bisogna ben sapere che solo 50 grammi di questo pregiatissimo cioccolato ha l’incredibile costo di ben 250 dollari. I produttori del cioccolato affermano che l’elevato prezzo del prodotto dipende dal fatto che, al contrario della maggior parte del cioccolato, il loro non viene prodotto con dei semi prodotti in serie. I produttori sostengono che il loro cioccolato si distingue perché viene creato con dei semi di cacao molto rari che vengono coltivati in Ecuador.

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STATI UNITI: UN UOMO HA DUE PENI E LI USA ENTRAMBI Questa è l’incredibile storia di DDD, ossia Double D**k Dude (“il tizio con i due peni”) nickname che un ragazzo di 25 anni si è assegnato quando ha deciso di fare outing su Reddit e raccontare al mondo cosa significa vivere con due organi genitali maschili, entrambi funzionanti. Il ragazzo è affetto da una rara malattia chiamata difallia, che colpisce un individuo ogni 55 milioni. In genere le persone affette da difallia possiedono sì due organi genitali, ma uno è solitamente meno sviluppato oppure non funziona correttamente. DDD, invece, li ha entrambi in ottime condizioni e sembra farne buon uso. Adesso uscirà anche un libro autobiografico.

GIAPPONE: ARTISTA LANCIA UN BONSAI NELLO SPAZIO L’artista giapponese Makoto Azuma è specializzato nel creare arte con le piante. Alcune delle sue opere è letteralmente fuori dal mondo: tra queste sicuramente “Exobiotonica”, uno dei suoi ultimi progetti, con il quale ha lanciato un bonsai e un bouquet nello spazio. “Volevo vedere il movimento e la bellezza di piante e fiori sospesi nello spazio”, ha spiegato l’artista, che ha una certa fama in Giappone per performance con i fiori che sono al limite dello stravagante. Bonsai e bouquet sono stati attaccati a palloni di elio, e sono arrivati rispettivamente ad una quota di 91.800 piedi e di 87.000 piedi (28 km e 26,5 km). Il video del volo è stato proiettato ad una mostra d’arte fotografica che si è tenuta a Parigi lo scorso settembre.

GROENLANDIA: L’ITALIANO ALEX BELLINI ANDRÀ A VIVERE SU UN ICEBERG L’italiano Alex Bellini da questa primavera andrà a vivere su un iceberg nelle acque della Groenlandia, all’interno di una “capsula di sopravvivenza”, e ci rimarrà finché l’iceberg non si sarà sciolto, cosa che di solito avviene in 8-10 mesi. “Poi andrò alla deriva nella mia capsula nell’Atlantico, finché non arriverò a riva su qualche spiaggia”, racconta Alex, che ora vive nel Regno Unito. Nella sua avventura, Alex porterà 300 kg di cibo disidratato e apparecchiature elettroniche per registrare quello che avviene con lui, e rimanere in contatto con il mondo. Alex prevede anche di ospitare periodicamente sul suo iceberg scienziati e giornalisti, per raccontare la sua storia. Che dire? In bocca al lupo!

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MARIA LETIZIA GORGA “Esiste una capacità rivoluzionaria dentro di noi” di

Silvia GianSanTi

E' un’attrice e cantante di elevato spessore, pronta a riportare in scena lo spettacolo “Todo Cambia”. Ricordiamo anche il suo impegno nella Poesia. Maria Letizia è una donna a cui piace vivere d’assalto. E’ sempre aperta a nuovi orizzonti, vive raccontando storie attraverso il canto, interpretando con la massima serietà i suoi personaggi. Prossimamente sarà di nuovo in giro con lo spettacolo “Todo cambia”. Ha sempre interessanti progetti teatrali. Le piace molto collaborare a corsi di formazione professionale per studenti che si avvicinano al mondo del teatro e della musica. Fa parte come docente della Nuova Officina Pasolini diretta da Massimo Venturiello. determinata e instancabile, se vi avanza un po’ di tempo, magari potreste regalarlo a lei, vista la sua intensa attività. maria letizia, a che età hai deciso di entrare a far parte di questo mondo? “Fatti il conto, era il 1989, quindi poco più che ventenne. Ho sempre nutrito una profonda passione per questo mestiere, ma l’ho iniziato casualmente in quanto mi ero iscritta a Medicina e credevo di compiere un percorso diverso. una compagnia di amici che facevano teatro per hobby, un bel giorno mi ha chiamato per fare una sostituzione e da lì è partito tutto”. Sei anche un’ottima cantante. Hai fatto prima canto e poi attrice o viceversa? “Sono prima di tutto attrice. Ho fatto l’accademia drammatica di Alessandro Fersen; mi sono specializzata a Mosca con il maestro Vassiliev e poi mi sono dedicata anche al canto, prestato ai miei racconti in musica”. 11 GP MAGAZINE


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Quante rinunce hai dovuto fare per esercitare al meglio la tua attività, in quanto professionista seria e scrupolosa? “Non credo nella politica delle rinunce, bensì in quella delle scelte. Ti posso dire che non ho scelto di avere figli perché non era conciliabile con il mio tipo di lavoro a tempo pieno e sempre in giro per il mondo. Questa mancanza, in qualche modo la recupero occupandomi molto di teatro per le scuole. E’ come stare sempre in mezzo ai ragazzi, come se fossero tutti figli miei”. Cosa ti carica particolarmente del tuo lavoro? “Mi fa piacere raccontare delle storie. Questo mi carica e ancor di più farlo attraverso il canto. E’ un racconto dell’anima che giunge all’anima degli spettatori. La musica è un veicolo privilegiato”. Come si è sviluppata in te la passione per il canto? “Sono figlia di una pianista e quindi la musica ha sempre abitato a casa mia. diciamo che ho avuto una serie di incontri fortunati nella vita che mi hanno permesso di approfondire questa cosa. il primo grande approccio è avvenuto grazie al maestro roberto de Simone, il quale mi ha fortemente voluto nella sua ‘Gatta cenerentola’, un capolavoro che mi ha portata due anni in tour. da allora mi sono specializzata nel racconto in musica, ho lavorato con nomi importanti come Piovani, Barra e Mazzocchetti”. da quale genere musicale sei stata più attratta? “dalla musica etnica, dalla musica di inizio novecento. Non a caso lo spettacolo ‘Avec le temps dalida’, basato sulla storia di questa grande cantante, mi ha dato soddi-

sfazioni per più di dieci anni”. Segui anche qualcosa di contemporaneo? “certo e da sempre adoro renato Zero. Sono una sorcina e lo considero uno dei più grandi attori della canzone”. Sei un’artista impegnata su più fronti. C’è qualcosa che ti manca? (ride) “Sì, il tempo, faccio troppe cose. Vivo d’assalto”. a teatro porti in scena diversi tipi di donne. Che tipo di donna sei realmente? “Sono entusiasta della vita. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Sono frenetica, vulcanica e passionale. Qualsiasi cosa io faccia, ci metto tanto amore. inoltre, sono molto selettiva, specie nelle amicizie vere che scelgo accuratamente”. un lavoro teatrale del passato che riporteresti in scena altre mille volte? “Tutti i miei spettacoli sono continuamente nel mio repertorio. Sono molto legata a ‘Gatta cenerentola’, un lavoro che mi ha segnato nel cuore. Lo definisco un viaggio iniziatico”. un altro lavoro che è andato molto bene è stato “uscirò dalla tua vita in taxi”. Ecco, come sei uscita in passato dalla vita di qualcuno? “Elegantemente. Non mi piacciono le rotture definitive, esco solo dalla relazione privata, ma tendo a mantenere i rapporti. Le persone che ho amato sono sempre nella mia vita. Solo una volta ho chiuso per sempre”. Quale insegnamento, invece, hai tratto da uno spettacolo impegnativo come “Todo Cambia”? “come recita il testo ‘Tutto cambia e se non cambia 12

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Chi è

tende a peggiorare’. dobbiamo sempre pensare che esiste una capacità rivoluzionaria dentro di noi e che sia anche contagiosa. Siamo gli artefici del nostro destino e dobbiamo pensare che possiamo sempre migliorare le nostre condizioni e quelle di chi ci vive intorno. Ho fatto uno spettacolo civile e sociale. Attraverso il nostro lavoro di attori, dobbiamo dar voce a chi non ne ha, questo è il messaggio di Mercedes Sosa che cantava la libertà del suo popolo”. Come vivi i cambiamenti nella tua vita, specie quelli radicali? “considero la vita come un insieme di viaggi quindi è come se avessi una grande valigia in cui dolcemente scivolo verso altre situazioni. ci sono piccole e grandi rivoluzioni che servono per crescere e migliorare. E’ affascinante mettersi continuamente in gioco”. in “Quaranta anni e sono ancora mia”, hai avuto modo di compiere un viaggio interessante dal 1968 ai nostri giorni. Secondo te, quante maniche le donne si dovranno rimboccare prima di arrivare a conquiste definitive? “Tante. Ancora non è accaduto un pieno riconoscimento del mondo femminile. con la rivoluzione sessuale del ’68, la donna ha acquistato la sua parziale emancipazione, ma tutto ciò ha terrorizzato di più l’uomo. da qui l’inasprimento dei femminicidi, la donna la si vede come un potenziale pericolo”. Hai trattato un altro fenomeno sociale, quello dell’infanticidio in ‘l’altra madre”. Quale malessere sociale spinge a questo terribile atto? “Veri disagi sociali. ci sono una serie di cause che andrebbero scoperte prima di condannare queste donne che vengono viste come una specie di mostri. Bisogna ascoltare il grido disperato di queste madri che uccidendo i propri figli, uccidono anche loro stesse”. in cosa non ti riconosci nel mondo di oggi? “Non mi riconosco nell’egoismo, nella mancanza di solidarietà. Sopratutto non mi riconosco in italia nella grande disattenzione che c’è riguardo alla cultura rispetto agli altri Paese europei, dove c’è rispetto e investimento. Per questo da anni combatto una battaglia per la difesa e la diffusione della Poesia, ‘unico strumento clandestino di resistenza’, come diceva Maria Luisa Spaziani contro le barbarie dei nostri tempi”. Come hai vissuto dentro di te i recenti fatti relativi al terrorismo islamico? “Li ho vissuti pensando che c’è una grande strumentalizzazione di tutto questo e chi paga chiaramente sono sempre i civili. condanno ovviamente questa modalità mostruosa e spietata con cui si agisce, ma vorrei anche in quel caso cercare di capirne meglio le cause. Non dimentichiamoci che questa gente sta subendo da sempre una guerra infinita. Non c’è via d’uscita, c’è sempre qualche motivo per fare guerra e questo nasce da una forte esasperazione. Anche lì c’è un grido disperato”.

MARIA LETIZIA GORGA

Maria Letizia Gorga è nata a Roma il 23 luglio del 1966 sotto il segno del Leone con ascendente Bilancia. Caratterialmente si definisce leale e determinata. Ha l’hobby dei viaggi, tifa Juventus e adora la parmigiana di melanzane. Al momento non possiede animali domestici, è fidanzata da anni con Pino Ammendola. Le piacerebbe vivere a Parigi e l’anno fortunato della sua vita è stato il 1989, momento in cui è partita la sua avventura. Diplomatasi presso la Scuola Internazionale dell’Attore diretta da Alessandro Fersen, ha studiato anche canto. Ha lavorato principalmente in teatro in lavori come “La gatta Cenerentola”, “Don Giovanni”, “Memorie di Adriano” , “L’opera da tre soldi”, “Avec le temps Dalida”, “Caligola”, “Uscirò dalla tua vita in taxi”, “Todo Cambia”, “Quaranta anni e sono ancora mia” e “L’altra madre”. Per il cinema la ricordiamo tra gli altri in “Stregati dalla luna”, “La rivincita” e “Passannante”. In tv ha recitato in serie come “Un medico in famiglia”, “Provaci ancora prof”, “Il bello delle donne”, “Una donna per amico”, “Rodolfo Valentino – La leggenda” e “Furore – il vento della speranza”. 13

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LO SAPEVATE CHE

CURIOSITÀ SULLA PROTAGONISTA DI “SEX AND THE CITY”

SARAH JESSICA PARKER A curA di Camilla Rubin Lo sapevate che... La svolta (letteralmente) arriva nel 1998 quando il network americano HBO le affida la parte di carrie Bradshaw nel serial Sex and the city, ruolo che interpreterà per sei stagioni e che le farà vincere svariati premi ricevere diverse candidature. Lo sapevate che... A seguito del suo personaggio le offerte di lavoro si moltiplicano e si differenziano, nel 2000 viene chiamata da MTV per presentare l'MTV Movie Awards e interpreta la commedia Hollywood, Vermont di david Mamet, accolto positivamente da critica e pubblico. dopo la conclusione della serie televisiva nel 2004, recitare in “La neve nel cuore” e “A casa con i suoi”. Lo sapevate che... da lì ottiene altre ottime occasioni, recita nel primo e secondo film tratti dalla serie televisiva Sex and the city e nelle commedie “che fine hanno fatto i Morgan?”, “Ma come fa a far tutto?” e “capodanno a New York” Lo sapevate che... E' membro della Hollywood's Women's Political committee ed è ambasciatrice dell'uNicEF. Lo sapevate che... dal 1984 al 1991 ha avuto una relazione con l'attore robert downey Jr., finita a causa dei suoi problemi di droga. il 19 maggio 1997 sposa Matthew Broderick. La coppia ha avuto un figlio naturale nel 2002, James Wilkie, e successivamente due gemelle, Marion Loretta Elwell e Tabitha Hodge, nate nel 2009 tramite madre surrogata Lo sapevate che... Ha lanciato una collezione di abiti low

Lo sapevate che... E' un'attrice statunitense, che deve la sua popolarità soprattutto alla serie tv “Sex and the city”, per cui ha vinto 4 Golden Globe, 3 Screen Actors Guild Awards e 2 Emmy Awards. Lo sapevate che... inizia a recitare a soli otto anni; a Broadway interpreta The innocents, la cui rappresentazione costringe la sua famiglia a traslocare nel New Jersey. Lo sapevate che... il debutto in televisione è del 1982 con il film tv My Body, My child; sempre nello stesso anno è fra le protagoniste del serial Zero in condotta nel ruolo di Patty Gree. Ha interpretato un piccolo ruoli al cinema, nel celebre film “Footloose” nel 1984 Lo sapevate che... Nel 1991 riesce a farsi notare nella commedia brillante di Mick Jackson Pazzi a Beverly Hills accanto a Steve Martin. Lo sapevate che... Ha lavorato accanto a Bette Midler nel disneyano Hocus Pocus di Kenny Ortega e ha recitato per ben due volte per Tim Burton, nel 1994 è la moglie di Ed Wood nell'omonimo film e nel 1996 è una giornalista rapita dagli alieni in “Mars attacks”. E due per Hugh Wilson “il club delle prime mogli”, 1996 e “dudley do-right”, 1999. Lo sapevate che... il successo al cinema non arriva e anzi arrivano altri flop tuttavia riesce ad ottenere soddisfazioni a teatro: recita in Once upon a time a Mastress e si dedica a spettacoli off-Broadway come “Sylvia” e “How to Succed in Business Without really Trying”. 14

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LO SAPEVATE CHE

nasce a nelsonville, in Ohio, terza di quattro fratelli, il 25 marzo 1965 da barbara Keck, un'insegnante di origine tedesca ed inglese, e da Stephen Parker, un imprenditore e giornalista ebreo di brooklyn originario dell'Est Europa (il cognome originale era bar-Kahn). Ha anche due sorellastre e due fratellastri. giorno sui tacc h i ; Sarah Jessica Parker ha trovato l’armadietto dei medicinali di carrie in un mercatino delle pulci prima dell’inizio delle riprese. Non lo comprò ma poi decise di aver commesso un errore e tornò indietro per scoprire che era stato comprato da “qualche programma televisivo”. una volta tornata sul set, ha trovato proprio quell’armadietto; La quinta stagione conta solo otto episodi perché Sarah Jessica Parker era incinta; Nel primo film, carrie toglie un libro dallo scaffale di una libreria per sostituirlo con il suo. il libro era “Lucia, Lucia” di Adriana Trigiani e racconta di una donna che organizza un matrimonio stravagante dopo essere stata abbandonata all’altare; Nel 2001 Sarah Jessica Parker è diventata produttore esecutivo della serie e la sua paga è cresciuta fino a 3 milioni per episodio; Nel primo film carrie ha lo stesso telefono che usava nella serie, i produttori l’hanno riempito di schotch per farlo sembrare più vissuto; Fino al dodicesimo episodio della quarta stagione il titolo della serie e il nome di Jessica Parker apparivano sullo sfondo del World Trade center, che dopo l’11 settembre è stato cambiato con quello dell’Empire State Building; carrie pone in totale 92 domande nei pezzi che scrive per il giornale; Nell’episodio precedente al suo viaggio verso Parigi, carrie scrive “E’ forse tempo di smettere di farsi domande?”. Questa è la sua ultima domanda, infatti nei due ultimi episodi non chiede nulla.

cost, nella linea Bitten è difficile trovare capi ad un prezzo superiore ai 20 dollari. il marchio di abbigliamento Gap, di cui Sarah è testimonial, ha deciso di sostituirla alla vigilia del quarantesimo compleanno, con la cantante britannica Joss Stone di appena 17 anni. Ma Gap non ha licenziato in tronco l'attrice ma ha riadattato la sua immagine per rappresentare il marchio presso le fasce di pubblico più age e conservatrici. Lo sapevate che... dal febbraio 2014 è creatrice di una linea di scarpe in collaborazione con lo stilista spagnolo Manolo Blahnik. La linea è interamente prodotta in italia e ha prezzi decisamente più contenuti di quelli dello stilista. il nome della linea di scarpe è SJP Line, in vendita esclusiva sul sito americano Nordstrom. Lo sapevate che... il punto debole di Sarah Jessica Parker sono le mani, uno dei pochi punti del corpo che non può essere ritoccato dalla chirurgia estetica Lo sapevate che... “Nella serie Sex and the city”: Sarah Jessica Parker è stata l’unica delle quattro attrici principali il cui contratto prevedeva che non sarebbe apparsa nuda sullo schermo; il tutu che indossa nella scena iniziale della sigla è stato comprato in una cesta delle offerte, è costato solo 5 dollari; carrie sarebbe dovuta essere mora, ma solo 24 ore prima che fosse registrato l’episodio pilota i produttori hanno cambiato idea perché candace Bushnell è bionda; Nel primo film carrie prende in prestito il libro “Lettere d’amore scritte da grandi uomini”, il libro non esisteva quando il film è stato girato ma così tanti fan lo hanno richiesto che poi è stato pubblicato davvero; durante le riprese, Sarah Jessica Parker trascorreva 18 ore al 15

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Una Gior nata Speciale

VERONICA BIANCANIELLO Solare, corag giosa e... bella di

adRiana SOaRES

E’ con la bellissima veronica che continuiamo la nostra avventura: la numero venticinque. noi di GP magazine insieme ad adriana Soares, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ragazzi della porta accanto. Organizziamo per loro un servizio fotografico speciale di moda. benvenuta ad "una giornata speciale". ti potresti presentare ai nostri lettori? “Mi chiamo Veronica, ho 23 anni e sono di roma. Mi reputo una ragazza forte, che non si è mai lasciata scoraggiare dai vari ostacoli che ha incontrato (e fidatevi ne ho avuti molti!). Sono molto solare e cerco di dare positività a chi non la ha. Mi piace molto viaggiare, conoscere posti, persone, usanze e costumi nuovi”. Cosa ti ha spinto ad accettare di partecipare a questo concept? “Ho accettato di partecipare a questo concept perché la moda mi ha aiutato molto. Mi ha reso più sicura di me stessa, meno timida e diciamo più vanitosa. Mi piace "giocare" con l'obiettivo e lavorare con Adriana è stato fantastico. Mi sono sentita subito a mio agio ed il risultato è stato ottimo!”. Ti piaci come sei o cambieresti qualcosa? “credo che nessuno di noi sia perfetto ed analizzandoci cambieremmo tutti qualcosa. Per quanto riguarda l'aspetto fisico, io per esempio odio le mie occhiaie ed una minuscola gobbetta che ho sul naso. Per quanto riguarda il carattere sono molto impulsiva e testarda. Per non parlare dell'ansia che mi tiene compagnia 24 ore al giorno”. Sei una modella professionista, ti piace il tuo lavoro? Per18 GP MAGAZINE


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Cr edits M ua: Nuala O live ira P h. Adriana S oare s

chè? Cambieresti qualcosa? “io amo questo lavoro anche se dietro una passerella di 20 secondi o una foto ci sono un grande impegno e fatica, che spesso la gente non riesce a comprendere. Molte volte quando ero piccola mi prendevano in giro per la mia altezza e quando tornavo triste a casa, mia madre mi rispondeva: ‘Quando sarai più grande capirai. È solo invidia!’. E crescendo ho iniziato ad apprezzarmi sempre di più. Mi piace essere al centro dell'attenzione e dare un ‘significato’ al vestito che indosso”. Qual è il tuo rapporto con la moda? “La moda è semplicemente il mio modo di essere, seguo le ultime tendenze, curo gli abbinamenti, mi soffermo sui colori, è parte integrante della mia vita. i miei soldi, nella maggior parte dei casi finiscono tutti in abiti e borse. È più forte di me”. il tuo rapporto col cibo? Segui qualche dieta? “Assolutamente no. Si vive una volta sola ed io sono troppo golosa per rinunciare ai dolci”. dopo questa esperienza cosa ti aspetteresti che accadesse? la consiglieresti? “Sì, la consiglierei! Mi sono molto divertita, non ho avuto problemi ad esporre il mio parere ed i miei gusti (anche se con Adriana c'è poco da voler cambiare! Ha un gran gusto!) e alla fine del lavoro sono rimasta molto soddisfatta. Spero in futuro di poter collaborare nuovamente con lei”. Qual era il tuo sogno da bambina e quali sono invece le tue attuali aspettative future? “Appena ho iniziato a capire che la mia altezza non era un difetto ma bensì un pregio, ho cominciato ad appassionarmi alla moda. Sfogliavo riviste, guardavo sfilate e sognavo ad occhi aperti: "chissà se un giorno anch'io mi ritroverò a calpestare quelle passerelle o a vedere le mie foto sui giornali". 20 GP MAGAZINE


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Calze di Seta www.calzediseta.com

di Madame G.

NON CHIAMATELI CALZINI! l'affermazione di oggi è: “belli sotto e stravaganti sopra”. in che senso vi chiederete? nel senso che se fino a qualche tempo fa il gambaletto era relegato a stare sotto i pantaloni, ora orgogliosamente possiamo farne sfoggio con vestiti e gonne di ogni tipo... dalla mini allo shorts, fino alle gonne a palloncino o a pieghe, minidress e gonne al ginocchio: il gambaletto regala al look un'aria spensierata, allegra e sicuramente originale. conserva un sapore a tratti un po' retrò, in quanto ricorda i calzettoni che portavano le adolescenti prima di fare il grande salto verso la “calza”, più adulta e più donna. un accessorio, forse ancora non del tutto compreso, (sia dalle donne che dagli uomini), ma che indossato sa diventare protagonista del look. Proprio per la sua immagine nuova, è un accessorio che comunica stravaganza,

voglia di osare e sicurezza...in fondo diciamolo è più facile indossare una minigonna cortissima con un paio di calze coprenti o un leggins che un gonna di qualsiasi lunghezza con un paio di calzini colorati. Questione di coraggio, autostima e sicurezza personale? Forse.. dopo averlo osservato sui cataloghi, invogliata dai modelli, dai colori ho ceduto con un unico obiettivo: stupire! detto fatto e il risultato è stato molto apprezzato. Viene visto come spiritoso, sdrammatizza l'outif, ma allo stesso tempo lo impreziosisce. E' un piccolo elemento che regala quel pizzico di raffinatezza e una nota di

© Foto di S alvat ore Romano

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carattere positiva al vostro look. Lascia scoperto il ginocchio e se si vuole osare anche qualcosa di più, in base alla lunghezza del vestito. Secondo me ideale in primavera quando ci si comincia a scoprire di più. Anche in questo caso è necessario stare attenti alla forma del vostro polpaccio e al tipo di scarpa che indossate. Per la gamba, sicuramente longilinea e magra, le alte saranno avvantaggiate in questo. Per le scarpe: stivali bassi e sportivi vanno bene con calzini di lana o cotone traforato, quelli un po' vintage, che lasciano intravedere l'elastico lasciando ginocchio e coscia scoperti; tacchi alti e decoltè per non sbagliare o scarpe modello “mary jane”. Attenzione ai tronchetti, questi ultimi soprattutto tendono a tagliare la figura, creando un effetto contrario. Se il gambaletto ha una fantasia elegante o particolare, una bella scarpa arricchisce maggiormente l'effetto. E poi per chi vuole osare di più c’è la versione “calzini con i sandali”, argomento controverso che a volte funziona a volte mi lascia un po’ perplessa.



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LO STUDIO DELLO PSICOLOGO

“Amor e non è guardarci l'un l'altr o, ma guardar e insieme nella stessa dir ez ione”, Antoine de Saint Exupér y

SANE COMUNICAZIONI DI COPPIA A curA dEL dOTTOr FlaviO CanniSTRà La maggior parte dei problemi di coppia si riesce a risolvere in poche semplici sedute. Possibile? chi il problema di coppia lo vive direbbe "Assolutamente no". E come dargli torto? La lite quotidiana, furibonda, accesa, o magari - peggio ancora fredda, distaccata, senza sentimento ma costantemente presente nell'aria, è una situazione emotivamente forte e difficile da affrontare da soli, da superare. una via di uscita non si vede da nessuna parte: la luce in fondo al tunnel sembra lontana, forse nemmeno esiste. Questo è ciò che provano molte coppie, che vengono dallo psicologo dicendo: "Lei è la nostra ultima possibilità di rimanere insieme" (altre, c'è da dire, arrivano con un maggiore senso di speranza, e semplicemente con la consapevolezza di avere meno risorse di quante gliene occorrono per superare un momento d'impasse). La realtà, però, è che nella maggior parte dei problemi di coppia, per quanto sia difficile da vedere "dall'interno", ciò che riesce a sbloccare in modo incredibilmente rapido la situazione è "ristabilire i ponti della comunicazione". comunicare ha degli effetti potentissimi, come ho illustrato anche nel mio ebook gratuito “come difendersi dagli psicoesperti” (Firera&Liuzzo editore). Pensate a quando leggete un libro: le parole sono capaci di commuovervi, di farvi preoccupare per il protagonista, di farvi arrabbiare. E nella vita di tutti i giorni non è forse lo stesso? La parola sbagliata, o detta nel modo sbagliato, è capace di accendere qualunque tipologia di emozione e sensazione: gioia, tristezza, rabbia, disgusto, paura, timore, compassione, frustrazione, ira, sofferenza, piacere... Ma come cominciare a ristabilire da soli una sana comunicazione, prima di rivolgersi a uno psicologo che ci indichi delle strategie efficaci? Pensiamo a un insieme di situazioni comunicative che avvelenano la coppia, anziché aiutarla. ci sono infatti degli scambi comunicativi che portano a interazioni disastrose (incomprensioni, contraddizioni, ostilità, fino a veri e propri paradossi): indi-

viduarli per evitarli è il primo passo per migliorarli. il primo lo possiamo sintetizzare nella frase: “Te l'avevo detto!”. Per convincersi della sua nocività basta chiedersi una cosa: ti piace sentirtelo dire? capita, infatti, che avvertiamo il nostro partner di un errore e che questi, tuttavia, lo commetta comunque. Ma ciò nonostante ribadirgli che avevamo ragione non solo non lo farà sentire meglio né lo metterà al riparto da un successivo errore, ma farà sorgere in lui la rabbia del sentirsi sotto osservazione, di avere accanto un giudice dagli spessi occhiali che è lì pronto a bacchettargli le nocche al primo errore commesso. il secondo, subdolo, si ritrova nella frase: “Lo faccio solo per te” (ma anche in tutti quei gesti che la rappresentano). in una coppia è normale che si facciano cose “solo” per l'altro: essere in due significa anche doversi adattare e fare certi compromessi (sani, naturalmente!). Se però ribadiamo questo concetto e lo sottolineiamo di fronte agli occhi dell'altro, ecco che l'incantesimo si spezza: ciò che dev'essere normale e spontaneo, diventa un obbligo. L'altro si sente vestito ingiustamente dei panni di un carceriere, che costringe la povera vittima a far cose che non gli piacciono, montando così rabbia e frustrazione per ogni favore chiesto, e per quelli che si evita di chiedere! infine chiamiamo in causa un terzo scambio comunicativo, quello del “Lascia... faccio io”. Se la comunicazione ci può far sentire tristi, allegri o arrabbiati, può certo farci sentire anche stupidi. Non è forse vero che non si finisce mai d'imparare? Quanto più diciamo all'altro “Lascia... faccio io”, tanto più l'altro si sentirà trattato da stupido, cosa che non solo lo frustrerà a livello personale, ma lo indisporrà dall'impegnarsi nel fare altro, sicuro che noi saremo dietro le sue spalle pronti a rimproverarlo e a prendere il suo posto. Abbandonare questi comportamenti-comunicazioni (che, ovviamente, sono solo una piccola parte di quelli presenti in molti conflitti di coppia) è il primo passo per sciogliere quelle catene calcaree che ostruiscono una comunicazione sana e felice tra partner, rovinando la coppia ed annebbiando la vita insieme.

Dott. Flavio Cannistrà, psicologo, psicoterapeuta, specialista in Terapia Breve Strategica. Riceve presso gli studi di psicologia a Monterotondo in via L. Gagliardi 34/A, e a Roma in Piazza Bologna n°2. Leg gi i suoi articoli su www.lostudiodellopsicologo.it o contattalo per un appuntamento al 340.95.488.35 28 GP MAGAZINE


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K-Taping: una terapia efficace per varie patologie Prof. Rossi a quando risale l'invenzione del cosiddetto Taping? risale agli anni '70 ad opera del giapponese Kenzo Kase, che per primo ne introdusse l'uso nei pazienti sportivi ottenendone grandi benefici. il K-Taping nello specifico, invece nasce in Germania molti anni fa ed è ora leader mondiale di questa modalità di trattamento grazie anche alla creazione della international Academy strumento capace di offrire corsi per università, Scuole di Terapia Fisica e riabilitazione, centri sportivi ecc., il tutto con accreditamento presso il Ministero della Salute. Quali patologie si possono trattare con il K-Taping? Le patologie ortopediche, naturalmente sono le più indicate, ma l'utilizzo è diventato frequente anche in altri ambiti, per esempio in patologie vascolari o addirittura come mezzo elettivo di cura per pazienti in gravidanza che non possono assumere farmaci Quali sono le modalità di azione? Questo tipo di terapia si basa su due effetti principali, la stimolazione dei recettori cutanei con notevole riduzione del dolore provocato da tensioni muscolari ma non solo ed inoltre grazie alla sua elasticità aumentando lo spazio tra pelle e tessuti danneggiati consente una più libera circolazione vascolare e linfatica con i ben noti effetti positivi a questo collegati. il Taping contiene farmaci? Assolutamente no. La caratteristica di elasticità del nastro, abbinata alla rigorosa applicazione tecnica sono gli aspetti che consentono al K-Taping risultati così brillanti. Questo aspetto e' cruciale, a mio parere, non ci si improvvisa, infatti " applicatori" di nastri, ma lo si diventa frequentando corsi di formazione che insegnano le tecniche specifiche patologia per patologia. 5) Professore ci può dire una curiosità sul K- Taping? Sì, è interessante sapere che l'azione facilitante muscolare del nastro è talmente eclatante che la Federazione italiana Nuoto lo considera doping e lo vieta ai suoi atleti, proprio

in occasione degli ultimi campionati europei di nuoto una nostra nuotatrice ha dimenticato di toglierli per la gara ed è stata squalificata Quali sono le controindicazioni all'uso del K-Taping? in realtà l'unico inconveniente che può capitare è che il paziente sia allergico al collante presente sul nastro, ma si tratta di un fenomeno assai raro. Quante applicazioni di K-Taping vanno eseguite sui pazienti? in realtà non esiste un numero definito, il nastro può restare anche per 3/4 giorni e poi essere sostituito. La sua idrorepellenza, inoltrare, non penalizza il paziente nella sua igiene quotidiana. Come definirebbe, in sintesi, il K-Taping? una indispensabile forma di terapia altamente sinergica alle cure fisioterapiche ma capace di una sua dignità come terapia singola.

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FORMAZIONE&LAVORO

INCONTRO

Il 14 aprile si svolge il Forum di scambio tra az iende e laureati

TRA UNIVERSITÀ E LAVORO l’aliTuR è un’associazione di laureati e di studenti appartenenti alla facoltà di ingegneria di Tor vergata (da cui l'acronimo a.l.i.T.u.R.: associazione di laureati in ingegneria di Tor vergata università di Roma). Nasce nel 1993 da un'idea di un gruppo di studenti e dell'allora preside della facoltà. L'obiettivo è quello di arricchire la vita universitaria degli studenti con occasioni di incontro e confronto che permettano una crescita personale e culturale. L'associazione è organizzata in una solida struttura che prevede due sezioni: una strategica, composta dai soci Senior, e una operativa, composta dai soci Junior. i soci Senior sono professionisti che hanno concluso il loro percorso universitario e portano all'interno dell'associazione la loro esperienza sul campo, ponendosi alla guida dei numerosi membri del gruppo Junior. Quest'ultimo è formato da studenti di ingegneria di Tor vergata, animati dalla volontà di vivere un'esperienza di lavoro qualificante ma anche divertente, parallela

alla vita accademica. Sono i soci Junior che ogni anno danno vita al career day che si tiene nella didattica della facoltà di ingegneria, ospitando aziende anche di portata internazionale. L'evento organizzato è il Forum università-Lavoro che promuove in tutta italia l'immagine dell'università di Tor Vergata. Questo evento si colloca nel panorama nazionale come una delle più importanti manifestazioni del centro-sud italia, in termini di immagine, visitatori, aziende, qualità dei servizi offerti e tematiche affrontate, rappresentando una concreta risposta alla necessità di mettere in contatto i laureati con le aziende in cerca di candidati. Quest’anno si terrà il 14 Aprile 2015. il Forum offre diverse opportunità di scambio tra aziende e laureati, come Spazi Stand, Spazi per i colloqui e conferenze, ed è aperto ai laureati in tutte le discipline e da ogni parte d’italia. Grazie all’area riservata sul sito sarà inoltre possibile inviare il proprio cv prima della manifesta34 GP MAGAZINE

zione. Per conoscere le modalità di partecipazione e il programma della giornata è possibile visitare il sito: www.alitur.org/forum oppure scrivere a: forum@alitur.org





GUSTO

Giro intor no al Ber gaMondo BERGAMOTTO.0: AFFERMAZIONE GASTRONOMICA prima di scoprire il mondo del bergamotto, lo conoscevo esclusivamente per le sue proprietà cosmetiche, legate all’antico utilizzo del suo virtuoso e profumatissimo olio essenziale. E se questa percezione del prodotto l’aveva anche un cuoco, pensate a quale potesse essere il pensiero del consumatore comune, anche lui ben lontano dall’idea di utilizzare il bergamotto per impieghi alternativi. Successivamente, il percorso di vita mi ha portato ad entrare nel mondo dei mass media, del marketing e soprattutto della promozione dei prodotti d’eccellenza del panorama gastronomico italiano. Ed è così che, grazie agli anni di esperienza in rai e in televisione in genere, dove ho lavorato accanto a molti altri professionisti del settore alimentare, giorno dopo giorno la mia conoscenza e la percezione dei prodotti alimentari è cresciuta, arricchendosi di pensieri, idee, come vere e proprie sfumature in eterno divenire. E l’aver avuto l’onore di ricevere la nomina di ambasciatore dall’Accademia, è stato un vero e proprio incentivo, che mi ha portato ad approfondirne anno dopo anno i diversi aspetti. Partendo dallo studio del prodotto, della sua storia e delle sue proprietà, ho poi iniziato a immaginare una vera e propria cucina costruita intorno a questo elemento dalle note estremamente aromatiche e acidule, con grandi potenzialità nell’esaltazione del gusto delle mie ricette. E così la mia idea si è trasformata prima in innumerevoli prove, poi in realizzazione delle mie intuizioni gastronomiche. Ho iniziato così a guardare al bergamotto come un microcosmo, dove le discipline della cosmetica, della nutraceutica, della salute e della cucina si incontrano, fondendosi in un unico prodotto che oggi si ritrova ad essere attuale e di moda come mai in passato”.

Amici lettori, questo mese vogliamo cogliere una importante occasione, quella dell’uscita del libro “Bergamotto.0: affermazione storica, scientifica e gastronomica”, per accompagnarvi verso la (ri)scoperta di questo frutto prezioso quanto raro, che cresce nell’area costiera della provincia di reggio calabria. iniziamo con una curiosità: lo sapevate che il nostro presidente e chef Fabio campoli è stato nominato ambasciatore del Bergamotto nel 2011 dalla stessa Accademia del Bergamotto della Provincia di reggio calabria? E proprio l’onore di diffondere la cultura di questo agrume nella cucina italiana e internazionale lo ha portato, lo scorso Febbraio, ad annoverarlo tra i prodotti d’eccellenza italiani che hanno presenziato con lui a Glasgow, in Scozia, l’evento di presentazione di Expo Milano 2015, al quale era presente anche lo stesso presidente dell’accademia, il dott. Vittorio caminiti, da anni amico ed estimatore del circolo dei Buongustai. Ed è così che la partecipazione dello chef e del suo staff alla redazione di “Bergamotto.0” diviene più chiara. il volume è infatti ricco di informazioni, da quelle storiche a quelle scientifiche, da quelle nutrizionali a quelle gastronomiche: un vero tesoro da custodire nella biblioteca degli appassionati del cibo autentico, della riscoperta dei frutti antichi. dopotutto il bergamotto, che può sembrare a tutti noi qualcosa di pressoché sconosciuto: ma in realtà, andando oltre alla sua essenza di agrume, da secoli è molto utilizzato in cosmesi e profumeria, in erboristeria, o ancora nell’industria del tè (basti pensare alla miscela Earl grey, che si compone di tè nero aromatizzato con olio estratto dalla buccia del bergamotto). afferma lo chef Campoli: “Quando ho iniziato a 14 anni la mia carriera dietro i fornelli, ben

La ricetta dello chef Fabio Campoli L’Abbraccio. Controfiletto aromatizzato e cotto a bassa temperatura, con cuore d’indivia e salsa tonnata al bergamotto Ingredienti per 4 persone: Controfiletto bovino, 600 g; Senape, 20 g; Rosmarino, 2 rametti; Sale fino, q.b.; Indivia, 300 g. Per la salsa magra al tonno: Yogurt bianco magro, 250 g; Tonno sott’olio sgocciolato, 320 g; Tuorli sodi, n. 4; Acciughe, n. 6; Senape, 1 cucchiaio; Prezzemolo, 4 ciuffi; Sale fino, q.b.; Condimento balsamico al bergamotto o succo di bergamotto, 30 g Esecuzione: IPrendere il pezzo di carne intero e snervarlo. Salarlo e massaggiarlo per favorire il discioglimento del sale. Poi massaggiarlo ancora in modo uniforme e omogeneo con 1 cucchiaio di senape per lato. Disporre sulla carne i ramoscelli di rosmarino e coprire con i tendini e i nervi rimossi in precedenza. Ungere e massaggiare la carne con l’olio. Legarla con lo spago non troppo stretta, solo per darle forma. Disporre la carne su una griglia da forno con sotto una teglia e un po’ d’acqua per la raccolta dei grassi, cuocere in forno preriscaldato a 85°C, fin quando infilzandola con uno spillone non fuoriesce un liquido rosa. A questo punto, alzare il forno a 220°C per una buona rosolatura. Una volta cotto, avvolgere la carne molto stretta in un foglio di carta d’alluminio e ancora nella pellicola trasparente, in modo da creargli una sorta di seconda pelle. Lasciar raffreddare in modo tradizionale o in abbattitore. Nel frattempo, mondare l’indivia e tagliarla in sei pezzi nel verso della lunghezza. Regolare di sale e olio e grigliarla. Per la salsa magra al tonno: Preparare la salsa mettendo in un robot lo yogurt, il tonno ben scolato dall’olio, i tuorli, le acciughe, la senape, il condimento o il succo di bergamotto e il prezzemolo: frullare bene fino ad ottenere una salsa fluida. Regolare di sale. Per terminare: Prima di servire, tagliare la carne a fette piuttosto sottili, disporre l’indivia al centro e avvolgerla al suo interno. Servire gli involtini freddi, ricoprendoli con un cucchiaio di salsa.

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CINEMA & TEATRO

C on V t ea t ra l it t or ia P u cc i n i e © Fot o “ L a G a t ta su n el lo s p e t ta co lo l d i Fa b i o L ov i n t et t o ch e s c ot t a” o

VINICIO MARCHIONI Gentile, umile e bravo di

SimOnE mORi

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CINEMA & TEATRO

il curriculum di vinicio marchioni è ricco. Come ricca è stata la chiacchierata che abbiamo avuto tra le strade di Tivoli. appena uscito da un incontro con i ragazzi della scuola beat Generation, vinicio mi ha accolto con enorme semplicità e l’intervista è partita condita da tanti argomenti diversi. Nel frattempo non si risparmiava nel rilasciare autografi e foto ai tanti fans. Ho avuto occasione di conoscere così un artista che ama il suo mestiere e che con gentilezza e umiltà si è fatto conoscere in questo nostro scambio di battute. Cosa pensi di della scuola beat Generation di Tivoli? “È stata la mia prima volta in una scuola di teatro, di danza, insomma una scuola che insegna e produce arte. Sono stato invitato da Max Malatesta che è il direttore artistico del Beat. un varo amico e un collega bravissimo. devo dire che è una realtà bellissima. È incredibile l'entusiasmo che ho visto oggi, il tipo di movimento che c'è intorno a questa scuola e in un centro come Tivoli, avere una realtà così con professionisti seri e preparati che insegnano è qualcosa di veramente molto importante anche perché l'arte diventa anche un centro di aggregazione”. Quanto è importante per te che ormai sei diventato un attore affermato, aiutare i giovani in un momento storico che li vede in difficoltà culturale e sociale tramite incontri formativi come quello avuto nella scuola tiburtina? “È fondamentale ed è per questo che voglio sottolineare quanto straordinaria sia questa scuola Beat Generation. ci sono bambini dai 4 anni in su che con un entusiasmo si affacciano all'arte. Avete una bellissima realtà a Tivoli e grandi insegnanti pronti a dare il loro contributo”. vinicio, raccontaci l'emozione che hai avuto quando è arrivato il suc-

cesso stratosferico della serie tv “Romanzo Criminale”. Ci sono state anche polemiche perché si pensava potesse arrivare un messaggio troppo violento da questo prodotto. “È arrivata un'esplosione di successo che mi ha colto impreparato. Si impara piano piano ad ammortizzarlo, a viverlo e a conviverci. Bisogna essere preparati sia nel bene che nel male. riguardo al messaggio che qualcuno ha voluto far passare riguardo alla possibilità che i giovani potessero emulare le gesta dei protagonisti di romanzo criminale, devo dire che dipende tutto dai filtri che uno ha per scegliere. un conto è mettersi una maglietta con il personaggio della serie, un conto andare in giro con pistola o coltello. Lì non è colpa della fiction. Bisogna che ognuno si prenda le proprie responsabilità: Le famiglie, la scuola, la società . in ogni caso viviamo tempi violenti e dobbiamo rintracciare i veri valori. Tornando ad essere in auge quelli, i miti negativi spariranno”. dopo questo boom, è arrivato il cinema, il teatro, ancora tanta fiction in tv. addirittura Woody allen! “ ‘To rome with Love’ mi ha permesso di trovarmi di fronte un mostro sacro come Woody Allen. La mia era poco più di una comparsa. Ho conosciuto anche roberto Benigni che mi ha fatto i complimenti per la mia parte nel film 20 Sigarette. È stato un onore perché erano complimenti sinceri e ragionati sulla mia interpretazione”. in questi giorni è uscito al cinema Third Person, film che ti ha visto lavorare con i premi Oscar Paul Haggis e adrien brody e altre stelle internazionali. Che esperienza è stata? “Finalmente dopo tanto tempo è uscito. Sono molto felice di questo film. Essere diretto da Haggis e lavorare accanto a Brody ti permette di captare segreti e imparare molto. Vi invito a vederlo nelle sale perché ne vale la pena. La storia è intensa e particolare. Non aggiungo altro”. Poche settimane fa è andata in onda “l'Oriana”, un miniserie Tv sulla vita di Oriana Fallaci con vittoria 41 GP MAGAZINE

Puccini. Tu hai vestito i panni di alexandros Panagulis, il rivoluzionario greco grande amore della Fallaci. ! ‘L'Oriana’ è stata un'esperienza difficile e nel contempo una bella sfida. Scoprire un personaggio così controverso ma così forte ti impegna tanto. un prodotto come questo deve permettere allo spettatore di iniziare solamente a farsi un'idea sulla Fallaci. Sta poi ad ognuno di noi approfondire questa figura,grande madrina della libertà intellettuale. Le critiche poi ci saranno sempre”. Ti senti uno dei migliori attori del nostro panorama cinematografico? insomma di te si parla quasi sempre in maniera eccelsa. “Non mi sento il migliore. Mi sento un attore che ad ogni ciak deve dimostrare di essere all' altezza del ruolo che gli è stato affidato. certo mi fa piacere ricevere complimenti ma il mio pensiero primario é che un attore scrive sempre sulla sabbia: una volta che passa l'onda devi riscrivere rutto. un attore non deve mai perdere il contatto con la realtà. Amo incontrare ed interagire con le persone anche se un po' di privacy non guasta mai, perché sono un essere umano come tutti”. il mondo della fiction è spesso troppo simile a se stesso. Sempre i soliti temi e spesso sempre gli stessi attori. Perché? “È un discorso complicato. La voglia di affrontare nuovi temi c'è, ma la crisi che ha colto il mondo dello spettacolo quasi obbliga i produttori ad andare sul prodotto sicuro e alla scelta dei soliti nomi. dovremmo prendere spunto dalla Francia che investe in prodotti diversificati e con temi moderni e con attori anche sconosciuti”. L'intervista termina qui perché Vinicio deve entrare al Teatro Giuseppetti. Sta per iniziare “La Gatta Sul Tetto che Scotta”. Lo terrà impegnato in giro per l'italia fino alla fine del mese di aprile. “Sto lavorando spesso con Vittoria Puccini, professionista e lavoratrice infaticabile. Siamo a teatro con la ‘Gatta Sul Tetto che Scotta’ e mi trovo in grande sintonia con lei”.


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MUSICA

DAI CASTELLI ROMANI A SANREMO CON SUCCESSO

KUTSO di

maRina maRini

Sono un gruppo nato nel 2006 nei Castelli Romani ed in breve tempo sono arrivati al concertone del primo maggio a Roma e ad aprire i concerti di Caparezza negli usa. loro sono i Kutso: matteo Gabbianelli alla voce, donatello Giorgi alla chitarra, luca amendola al basso e Simone bravi alla batteria. reduci da Sanremo, dove sono arrivati secondi tra le nuove proposte, per molti sono loro i veri vincitori della manifestazione, proponendo uno stile unico ed anticonformista. Matteo Gabbianelli, cantante del gruppo, risponde alla nostra intervista. Sta per partire il tour “musica per persone sensibili”. Come mai avete scelto un nome così particolare per il vostro album? “Noi proponiamo musica da un altro punto di vista. ci permettiamo di proporre cose divertenti, piacevoli e inopportune. E’ il nostro stile. Proponiamo un mix di energia a 360 gradi”. Com’è nata l’idea del genere “teatro-canzone”? “Non è stato nulla di studiato a tavolino. Noi saliamo sul palco 44 GP MAGAZINE


MUSICA

con l’idea di fare ciò che ci pare senza l’intenzione di fare una musica teatrale. il risultato di uno spettacolo sia uditivo che visivo è del tutto spontaneo. Potremmo definire il nostro genere come “fare musica come ci pare”, unendo Michael Jackson ai Beatles, a Totò o al filosofo Nietzsche”. Cosa vi ha portato l’esperienza sanremese? “da Sanremo abbiamo portato con noi la consapevolezza di stare facendo bene. Agli inizi della nostra carriera nel 2006 ci dicevano che il nostro nome non andava bene, che fosse troppo provocatorio, strano, e che non saremmo potuti andare in radio. Siamo un gruppo di ragazzi che suonano insieme da tantissimi anni come realtà nazionale, Sanremo è stato un bel giro di boa. Sostanzialmente adesso ci sentiamo un po’ più arroganti di prima, ci siamo tolti delle soddisfazioni. Siamo un gruppo indipendente un po’ più noto rispetto a prima e abbiamo constatato che questo ci ha dato più rispetto da parte degli altri e senza dubbio più richiesta”. avete qualche rimpianto per la vittoria sfumata? in molti ritengono che siate stati voi i veri trionfatori. “Noi non eravamo andati al Festival per vincere, pensavamo piuttosto che fosse un’utile occasione per divulgare il nostro progetto musicale con uno spettacolo d’impatto. Non riteniamo di essere stati sconfitti, anzi, per noi è stata una grande vittoria arrivare fino alla fine e riscontrare gli apprezzamenti del

pubblico e di chi ci ha televotato da casa”. Ripetereste l’esperienza del palco dell’ariston con la categoria “big”? “ce lo auguriamo. Sarebbe bellissimo per noi esibirci nuovamente al Festival tra i “big””. Perché bisognerebbe comprare il disco dei Kutso? “Perché siamo l’unica vera novità del panorama musicale in italia. Non siamo un’anticaglia. L’ho già detto che ci sentiamo più arroganti”? (ride). Qual è il tuo brano preferito all’interno dell’album? “La mia canzone preferita è “spray nasale”! Mi piace sia il testo che la melodia”. Quali sono i vostri progetti attuali? “Stiamo lavorando intorno al disco. Partiremo subito con il tour che ci porterà in giro per l’italia e subito inizieremo a lavorare al prossimo album”

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MUSICA

chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM

cLASSIfIche TOP 10 eUROPA 1 “King” – Years & Years 2 “When the beat drops out” – Marlon Roudette 3 “Four five seconds” – Kanye West, Rihanna& Paul Mc. Cartney 4 “Love me like you do” – Ellie Goulding 5 “Take me to church” – Hozier 6 “Make me feel better” – Alex Adair 7 “Earned it” – The Weekend 8 “Uptown Funk” – Mark Ronson ft. Bruno Mar 9 “Hold back the river” – James Bay 10 “Heartbeat song” – Kelly Clarkson

TOP 10 USA 1 ”Uptown Funk” – Mark Ronson ft. Bruno Mars 2 “Take your time” – Sam Hunt 3 “Homegrown” – Zac Brown Band 4 “Shut up dance” – Walk the Moon 5 “Thinking out loud” – Ed Sheeran 6 “Sugar” – Maroon 5 7 “Style” – Tayor Swift 8 “Lonley tonight” – Blake Shelton ft. Ashley Monroe 9 “Love me like you do” – Ellie Goulding 10 “Time of our lives” – Pitbull & Ne-Yo

TOP 10 ITALIA 1 “Gli immortali” – Jovanotti

2 “Esseri umani” – Marco Mengoni 3 “Incanto” – Tiziano Ferro 4 “Fatti avanti amore” – Nek 5 “Il gioco” – Negrita 6 “Adesso è qui” – Malika Ayane 7 “Siamo uguali” – Lorenzo Fragola 8 “Un attimo importante” – Alex Britti 9 “Straordinario” – Chiara 10 “Sogni infranti” – Gianluca Grignani

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RIHANNA La celebre star delle Barbados, oltre ai vari e validi progetti musicali, ultimamente è sempre più impegnata e richiesta nel campo della moda. Non a caso è il nuovo volto di Dior. JAMES BAY E’ una proposta interessante che arriva dall’Inghilterra. Ha pubblicato il suo EP di debutto “The Dark of the Morning” nel 2013 e nella sua giovane carriera, ha aperto i concerti di Stevie Wonder e di Hozier.

ZAC BROWN BAND E’ un gruppo di country music originario della Georgia. Sono on the road dal 2002 e in questo momento sono impegnati in un tour australiano e statunitense per promuovere il lavoro attuale. PITBULL & NE-YO Coppia artistica decisamente bene assortita e canzone contenuta nell’album “Globalization”. Un video a supporto all’insegna del divertimento più sfrenato nei locali, con immancabili belle donne.

CHIARA Un successo sempre crescente per una cantante dalle mille potenzialità, venuta fuori qualche anno fa da X-Factor. Il pezzo narra un amore giovane, appena nato, pieno di speranze e promesse. Il video è stato girato sul litorale laziale. GIANLUCA GRIGNANI Sono trascorsi vent’anni dal suo esordio avvenuto con “La mia storia tra le dita”. Oggi, ancora una volta, il cantautore milanese ci sta regalando emozioni attraverso la sua ultima produzione sempre in bilico tra pop e rock e di cui si è dichiarato particolarmente soddisfatto.


MUSICA

SPecIAL GUeST JeSS GLYNNe

Giovane voce del 2015 E’ nata a Londra il 20 ottobre del 1989. E’ particolarmente conosciuta per la sua partecipazione nel gruppo dei Clean Bandit nel singolo “Rather Be”, un grande successo di un anno fa esatto e con Route 94 nel singolo “My Love”, sempre dello scorso anno. Entrambe le canzoni hanno raggiunto l’apice della classifica UK e con “Rather Be”, contenuta nell’album “New Eyes” le charts planetarie. Il suo primo contratto discografico firmato risale al 2010. Nel 2014 ha pubblicato il primo singolo da solista intitolato “Right Here”, un pezzo deep house, prodotto dai Gordon City. Qualche mese fa è tornata a collaborare con i Clean Bandit in “Real Love”. Adesso è la volta del singolo “Hold my Hand” a cui farà seguito un album. L’artista si contraddistingue per la sua meravigliosa voce soul e a febbraio di quest’anno la cantante britannica ha vinto un Grammy per “Rather Be” ed è stata nominata per tre Brit Award.

NeWS

Rihanna ha idee molto chiare riguardo al nuovo album “R8”, in quanto è decisa a pubblicare canzoni che dureranno nel tempo e che potranno essere portate su un palco anche tra quindici anni. Basta con le canzoni che passano di moda. Gli One Direction hanno finalmente annunciato l’uscita del nuovo album “Four”, prevista per il 17 novembre. Intanto ad anticipare il tutto c’è il singolo “Fireproof”.

Harry, Liam, Niall, Louis e Zayn si dichiarano soddisfatti del prodotto. Madonna ha deciso di aggiungere un’altra tappa oltre a quella già presente di Torino. Sarà infatti protagonista sempre nella stessa città il 22 novembre al PalaAlpitour. Per le forti richieste, le date si stanno aggiungendo anche in altri Paesi. Gianni Togni, il famoso cantautore romano, è tornato a farsi sentire dopo una lunga pausa. Il suo ultimo lavoro risale infatti al 2006. “Il bar

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del mondo”, così si chiama il nuovo, contiene dodici canzoni. Nel frattempo si è dedicato ai musical, colonne sonore e collaborazioni. Meghan Trainor che abbiamo conosciuto attraverso il tormentone “All about that bass”, è pronta a bissare il successo tramite un nuovo singolo intitolato “Dear Future Husband”, accompagnata da un video molto divertente in cui la cantante è alle prese con la selezione di un marito perfetto.



MUSICA

Anche Amii Stewart alla presentazione

LA DISCO La Bibbia della musica anni ‘70 E’ uscito all’inizio di quest’anno il libro “la disco. Storia illustrata della discomusic”. un radioso viaggio intergalattico nel cosmo musicale più sfavillante degli anni ’70. in cantiere anche il secondo volume. Finalmente la disco music ha la sua bibbia. Non solo un libro ricco di informazioni e preziose immagini, ma anche un modo per tornare indietro a quegli anni indimenticabili in cui ci si divertiva con poco e per essere felici bastava muoversi il sabato sera a ritmo di disco, tra luci e paillet. “La disco. Storia illustrata della discomusic” è frutto di una minuziosa ricerca e di un lavoro certosino da parte dei due autori e ideatori andrea angeli bufalini (responsabile e curatore di importanti programmi radiofonici musicali in rai a radio2) e di Giovanni Savastano (psicologo ed esperto di musica). i travolgenti ritmi del genere musicale più famoso al mondo, non si possono di certo dimenticare, come non si può non menzionare quella che è stata definita la regina, ovvero donna Summer, a cui è dedicato l’intero volume, riservando un ampio spazio nelle prime pagine. La disco ha compiuto i suoi primi quarant’anni. Nel lontano 1974 irrompeva prepotentemente nelle classifiche di vendita di tutto il pianeta, sancendo in via ufficiale il suo ingresso dai clubs underground newyorkesi al mainstream di massa della “popular music”. il tutto è impreziosito all’interno da un’intervista in esclusiva a Giorgio Moroder, uno dei più grandi miti viventi della musica con una prefazione di tutto rispetto di Bob

Esty. L’accurato lavoro sta portando buoni frutti, non solo trovando consensi tra i lettori e qualche artista stesso trattato, ma anche raggiungendo ottime posizioni nelle varie classifiche dei libri più venduti. Per l’occasione, i due autori sono impegnati con la promozione in una sorta di mini tour e una data che rimarrà impressa è quella del 27 febbraio scorso, in cui presso la libreria iBS di via Nazionale a roma, è avvenuta con successo la presentazione del libro alla presenza di un ospite d’eccezione quale amii Stewart. La simpatica signora di “Knock on Wood”, grandiosa hit del 1979, ha tenuto banco alla presenza di una folla curiosa e nostalgica. Oltre alla presenza dei due autori e della star, era presente un altro personaggio che in quegli anni ha condotto la mitica “Hit Parade” con il suo inconfondibile accento americano, Foxy John. A condurre e moderare la serata è stata Silvia Giansanti, conduttrice radiofonica e giornalista dello spettacolo. A tal proposito abbiamo intervistato uno dei due autori, Andrea Angeli Bufalini. andrea, da dove nasce l’amore per la discomusic? “Nasce da una folgorazione avuta mentre ascoltavo alla radio ‘Love To Love You Baby’ di donna Summer del 1975. da quel pezzo scaturiva per la prima volta un’esplosione di sensualità e di ritmo, tale da affascinarmi fin dal primo ascolto. in realtà però il primo amore per la musica ballabile risale a tre anni prima grazie a “Superstition” di Stevie Wonder e da quel momento non mi sono più distaccato dalla musica black”. Quanto tempo avete impiegato per assemblare il tutto? “E’ stato un lavoro lungo ed elaborato

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che è durato parecchi anni. Non tanto per il reperimento delle fonti, ossia dischi, riviste e libri che io e il co-autore Giovanni Savastano, entrambi appassionati del genere, da sempre abbiamo acquistato e conservato negli anni, ma soprattutto per una trattazione a 360° dell’argomento e dei maggiori protagonisti, dal punto di vista musicale e sociale nella doppia prospettiva italiana ed internazionale. in tal senso questo libro possiamo definirlo unico soprattutto nel panorama italiano”. Come si è mostrato Giorgio moroder a questo vostro progetto? “E’ stato un po’ complicato contattare il grande Moroder a causa dei suoi numerosi impegni professionali ma una volta raggiunto, si è dimostrato molto disponibile e prodigo di informazioni e aneddoti. come tutti i grandi è una persona molto alla mano e con i piedi per terra”. a chi sperate di arrivare con questa pubblicazione? “Questo libro è certamente per gli appassionati del dancefloor, ma secondo noi è stuzzicante anche per coloro che desiderano sapere di più sul pianeta musica”.


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EVENTI

STORIE SEMPLICI DI DONNE RACCOLTE DALL’ASSOCIAZIONE “LA LIBELLULA”

OTTO MARZO TUTTO L’ANNO di

andREa d’auREliO

SulmOna – l’8 marzo è stata indubbiamente la giornata della donna, ma per tutti è sempre un momento per riflettere ancora una volta quanto la vita sia preziosa e per nessun motivo non può essere calpestata.

nel loro ospedale. il governatore dell’Abruzzo Luciano d’Alfonso ha firmato infatti recentemente il decreto di riorganizzazione dei punti nascita, disponendo la chiusura di quello sulmonese. un evento che ha provocato grande mobilitazione sociale con le istituzioni che stanno facendo di tutto per scongiurare la chiusura e trovare strategie alternative. Essere donna è dunque avere il diritto di dare la vita ma anche di vivere come l’uomo. Prima di concludere vi racconto la storia di rosa Maria, Stefania, Franca, Marianna, Laura, Enrica, Antonietta, Nunzia e Antea. chi sono? Sono le donne che abbiamo incontrato in un anno e mezzo di “Vivere la vita”, una trasmissione dell’emittente televisiva di “onda tv. Storie semplici di persone che per il lavoro che svolgono hanno dato e continuano a dare tutto: tempo, passione, entusiasmo, fatica e sacrificio. rosa Maria gestisce il tabaccaio vicino al Municipio di Sulmona e garantisce un servizio anche nei giorni di festa, privandosi talvolta anche del riposo. Stefania è la Presidente del consorzio dell’Aglio rosso e punta molta a promuovere sul territorio questo prodotto di eccellenza. Franca è la titolare di una pizzeria situata a Pacentro, vive tempi duri e come tutti combatte con la stanchezza e la crisi, ma resiste con la forza di volontà. Marianna è la fiorista di via Leopoldo dorrucci, un mestiere che ha appreso da piccola a

“Più che le mimose, ci vuole il rispetto”, questo il commento di tante donne. Secondo i dati diffusi qualche mese fa dal centro antiviolenza “La Libellula” di Sulmona (L’Aquila), i casi di violenza sulle donne sono aumentati, ma a crescere è stata anche la consapevolezza. dall'inizio dell'anno a oggi le segnalazioni arrivate al centro antiviolenza sono 38, nel 2012 sono state esattamente la metà. il dato della Valle Peligna non rappresenta un aumento dei casi, ma un aumento delle denunce da parte delle donne. Per quest'anno “La Libellula”, ha preso in carico 30 donne. L'età media è di 37 anni. La maggior parte delle donne che chiede aiuto e denuncia è italiana (87%), il 10% dell'Est Europa, il 3% proviene dai Paesi latino-americani. Soltanto il 3% ha subìto violenza psicologica o fisica da un estraneo; nel 47% dei casi, infatti, è proprio il marito, convivente o fidanzato l'autore della violenza. A Sulmona, settima città d’Abruzzo, fra due anni le donne del posto non avranno nemmeno il diritto di partorire 50

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EVENTI

stretto contatto con il padre e che oggi porta avanti con grande professionalità e competenza. Laura nella zona industriale di Sulmona si occupa di marmorizzazione, un’arte antichissima, e di tendaggio e ci ha raccontato come oggi si fa fatica a vivere di creatività. Enrica ci ha parlato della sua azienda agricola, della lievitazione del pane e del suo stile di vita così metodico e ordinato. Antonietta ci ha fatto gustare i sapori della pasta all'uovo lavorata con le mani, un'arte che i nostri avi ci hanno trasmesso. Nunzia e Antea, infine, le abbiamo incontrate all’interno di un’azienda che produce porte, infissi e accessori per la casa. “Noi siamo cosi. diamo la vita, diamo tutto e portiamo avanti lavoro e famiglia”. E’ il commento di queste semplici persone che ogni giorno trovano il segreto della felicità rimanendo semplicemente se stesse.

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EVENTI

Roberta Scardola è stata la madrina

IL CARNEVALE DI PRATOLA PELIGNA di

in un momento difficile un po’ per tutti, Pratola Peligna ha trovato la forza di sorridere, unire e aggregare. E’ la magia del carnevale che come ogni anno si è fatta sentire. una manifestazione che è stata capace di chiamare a raccolta quasi tutto il paese. Piccoli e grandi si sono lasciati coinvolgere dalla festa. una maschera e un sorriso per tornare a gioire, questo è lo slogan più adatto per riassumere la XXiii edizione del carnevale pratolano. “un’edizione abbastanza sofferta- spiega la Presidente della Pro Loco Franca Bianchi- si sono registrate meno adesioni rispetto al passato. con tanta volontà ce l’abbiamo fatta e i pratolani come al solito hanno risposto bene”. Soddisfatto per la buona riuscita dell’evento anche il vicesindaco costantino cianfaglione. “ E’ stata una festa di qualità che ha radunato in città molte persone. E’ un buon segnale per il territorio”, commenta cianfaglione. All’appuntamento non sono mancati gli instancabili roberto ruggiero e roberta Scardola che hanno animato la cerimonia di premiazione in Piazza Garibaldi. “Nutro ormai un profondo legame con Pratola - ribadisce l’attrice - mi colpisce il calore della gente che quest’anno si è sentito più che mai. Ho ricevuto ancora una volta una straordinaria accoglienza da tutti. Sono felice di essere qui”. conosciuta come “ carlotta” della fiction “ i cesaroni”, la Scardola muove i primi passi nel mondo della tv con “ caro Maestro”, dove interpretava una delle allieve di Marco columbro. Nel 2004 l’abbiamo vista anche al fianco della Pivetti con “ Provaci ancora

prof ”. Quattro le uscite nel mondo del cinema, la prima nel 1997 con “ Tu ridi”, il film dove vestiva i panni della nipote di Pirandello “ Antonietta”. La giovane Scardola vanta dunque un curriculum di tutto rispetto anche nella realtà del cortometraggio, del teatro e delle trasmissioni tv. E’ stata presente più volte anche sul territorio peligno presentando nel 2012 la “Madonna che scappa in Piazza” a Sulmona e la festa della Madonna della Libera di Pratola. Per l’attrice il futuro è pieno di novità. “Ho appena terminato una commedia teatrale – spiega – e ora lavoro per una sit com che parla di Mafia capitale”. intanto sta per uscire nelle sale cinematografiche il film “cenere”, scritto e diretto da Simone Petralia e prodotto da Giuseppe Lepore. Ma la più grande occasione l’attrice beniamina di Pratola Peligna l’avrà prossimamente nell’Expo 2015 di Milano, dove sarà testimonial di un’azienda, il “Klima Hotel Milano Fiere”, primo albergo totalmente ecosostenibile. Per la kermesse del carnevale la Scardola aveva lanciato un messaggio ben preciso a tutti i pratolani: “ scendete in piazza per dar vita a una festa variopinta di costumi e di colori”. E cosi è stato! Veniamo infatti ai vincitori. Premio di 500 euro è andato all’unico carro in gara “Affari

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tuoi” organizzato dall’associazione “Spazio Giovane” di Pratola. Fra i tre gruppi in maschera, al primo posto (400 euro) è arrivato “in questo mondo di ladri” allestito dalla ProLoco di campo di Fano, seguito da “un po’ angeli e un po’ diavoli” preparato dalla società di pallavolo Gsd 78 Volley di Pratola che si è aggiudicato il secondo posto (300 euro), mentre terzo premio (250 euro) per “Super Mario” realizzato dal Gruppo amici di Sulmona. Nella categoria scuole premio da 350 euro per le elementare di Popoli che hanno partecipato con “i dinosauri”. La qualificata giuria è stata composta da Franca Bianchi, Silvio Formichetti, Anna Maria cavallaro e Nino Piccolo. Foto gen tilmen te co ncesse da Studio Fo togr af ic o D e Pampheli s di Rosi na Gomez


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ZOOMARINE Una nuova stagione, una nuova emozione Situato alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni e oltre 600.000 visitatori annui, Zoomarine si conferma come uno dei Parchi divertimento più importanti d’Europa.

aspetta con tutti i suoi abitanti dal 3 aprile 2015 per vivere una nuova emozionante avventura con l’arrivo dei pinguini africani che vanno ad arricchire le oltre 40 specie diverse già presenti al Parco, il benvenuto al piccolo delfino nato da mamma Quina e papà King e con l’inaugurazione di un centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine. Scoprite tutte le novità 2015 sul sito www.zoomarine.it. Benvenuti a Zoomarine, una vacanza in un giorno! Tutto in un solo biglietto!

il Parco ospita una dimostrazione di delfini giudicata tra le tre migliori al mondo, dimostrazioni con leoni marini e foche, uccelli tropicali e rapaci, sessioni di alimentazione con pellicani e pinnipedi. completano l’offerta: giostre acquatiche e attrazioni meccaniche per grandi e piccini, un Acquapark da 5.000 posti, un’ampia area piscine e la Zoomarine Beach, una distesa tropicale di sabbia con ombrelloni di paglia. Lo scenario del Parco è arricchito con: i roller coaster Vertigo e Squalotto; il cinema 4d; l’Era dei dinosauri, uno spettacolare percorso interattivo all’interno di una foresta preistorica popolata da dinosauri animatronics in movimento e a grandezza naturale; la Laguna dei Pirati, una vera e propria battaglia navale a bordo di dodici galeoni; gli show mozzafiato di stuntmen e tuffatori acrobatici. All’interno del Parco è possibile passeggiare e rilassarsi in spazi verdi e specchi d’acqua, fare shopping, fermarsi per uno spuntino in uno dei tanti punti ristoro o accomodarsi nell’originale cornice del ristorante Amazzonia. Zoomarine offre un servizio bus navette da/per roma e un pacchetto Parco + Hotel da €39,90 a persona acquistabile solo su www.zoomarine.it. Per celebrare la decima stagione, lo staff di Zoomarine vi

U na nuo va n as cita a Zoo marine ...

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EVENTI Len a Kat in a

Gli appuntamenti “in” della Capitale

ECCELLENZE DI ARTE, MUSICA E SPORT di

a quattro mesi di distanza dal concerto all'Auditorium Parco della Musica di roma, la popstar russa lena Katina torna in italia per la premiere del videoclip del singolo "An invitation", girato in uno degli alberghi più eleganti della capitale, il The church Palace. Si intitola “An invitation” il secondo singolo, estratto dall'album “This is Who i Am” di Lena Katina la popstar russa che, insieme alla sua coetanea Yulia Volkova, dominò giovanissima la scena pop mondiale dei primi anni 2000 con il mitico duo t.A.T.u. vendendo oltre 10 milioni di dischi. un nuovo "esordio" per la Katina che si presenta oggi come solista con il suo primo LP.

Ann al is a Mine tt i

bibi GiSmOndi

nelle strade capitoline impazza la voglia di feste, party, aperitivi e mondanità. un ritorno alle atmosfere della tiepide e delicate della primavera. "Le Salon de la Mode" ideato da Gabriella chiarappa esperta in luxury fashion, ha riaperto le sue porte a roma nello storico Palazzo Ferrajoli per raccontare "L’Eccellenza nell’Arte". Oltre 500 ospiti nel salotto trendy della capitale romana hanno potuto apprezzare le creazioni di: Nat di Natalia rinaldi, Owly Stefania Nacci, Berta Quinti Luxury , clybo, Luxury Wood, Lady M e Zina couture. i premi assegnati sono stati due: “Alta Sartoria italiana" vincitore Mauro Gala e “Arte Orafa” vincitore Klight Jewels di claudia de Micco. Tra gli ospiti si potevano riconoscere: Erminia manfredi, Elisa Silvestrin, le attrici Rosa Pianeta, marina Pennafina, antonella Salvucci la stilista daniela di Francesco, Giuseppe Ferrajoli, Guglielmo Erminia Manf re di Giovanelli marconi, la giornalista rai annapaola Ricci, E l e n a aceto di Capriglia e Camillo d'antonio, bianca maria Caringi lucibelli, Carla montani e lucio dessolis, lo scultore Giulio Gorga, isabella Pilenga.

in occasione della maratona roma-Ostia, tra le più importanti competizioni nazionali, il centro commerciale Euroma2 ha presentato Euroma2run, una cinque chilometri non competitiva. ideata per riunire appassionati della corsa, ha visto l’obiettivo di avvicinare i ragazzi allo sport attraverso l’emozione e l’entusiasmo di prendere parte ad una grande gara. La Euroma2run, a metà tra corsa amatoriale e maratona competitiva, ha rappresentato un’occasione di incontro per tutti coloro che vogliono praticare attività fisica, ma anche un interessante confronto fra atleti di ogni livello. Ai blocchi di partenza anche la cantante annalisa minetti, testimonial della Euroma2run e della competitiva roma-Ostia, giunta quest’anno alla sua 41° edizione. 54 GP MAGAZINE


EVENTI

Vince la cultura della vita. Ospite Nek

MAGNA GRECIA AWARDS L’att ore I gnaz io O liva insie me a Ne k

Si è svolta il 20 marzo al Teatro “Orfeo” di Taranto la diciottesima edizione del “magna Grecia awards. almeno tu nell’universo”, condotta dal regista e scrittore Fabio Salvatore, fondatore del riconoscimento dedicato alla cultura della vita e dal cantautore Filippo neviani, in arte nek, presidente onorario del premio. La manifestazione, divenuta maggiorenne, ha scelto come claim “Almeno tu nell’universo” per ricordare Mia Martini a vent'anni dalla scomparsa ed accendere i riflettori sull’unicità degli esempi che migliorano il Paese e la città di Taranto, simbolo di rinascita. L’edizione è dedicata alla memoria di Katia Stasolla, esempio di forza, coraggio, amore nella vita e nella malattia. Protagonista è stata l'operosità come valore da cui ripartire in un territorio complesso che ha bisogno di storie di giustizia. Madrina d’eccezione lorella Cuccarini, presidente del comitato d’onore la scrittrice Catena Fiorello, in libreria con “un padre è un padre” (rizzoli), che ha ribadito l’esigenza di ripartire dalla bellezza e dal patrimonio della città pugliese: “bisogna partire dall’orgoglioso senso di appartenenza, fate arrivare le telecamere non solo per le disgrazie”. Taranto per recuperare la memoria della terra “Jonica” e di una città che prova ad affrancarsi da una storia industriale triste, per ripartire dagli esempi legati al rispetto della vita e all’impegno sociale. catena Fiorello, Barbara Benedettelli, l Prof. Angelo romeo, segretario generale del Magna Grecia Awards, il sindaco di Palagianello Michele Labalestra hanno conse-

gnato i riconoscimenti alle nove eccellenze italiane, simbolo della bellezza dell’anima e della mente. il premio “Terra” assegnato a Cantine amastuola: il valore della terra. La filosofia del bio. La tradizione nei suoi sapori. L’eccellenza del vino italiano che traccia i nuovi passi nel cammino di una tradizione che si evolve. il premio “Koiné – Niente Paura” a Francesca barra (giornalista): Figlia della Magna Grecia. il premio “Livio Andronico” ad Oliviero beha (giornalista e scrittore). il premio “Giovanni Paisiello” a Paolo di Sabatino (pianista e compositore). il premio “Humanae Vitae – Sergio Banzato” a matteo marzotto (imprenditore, civil servant e Vice Presidente Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi cistica Onlus). il premio “Talia” a ignazio Oliva (attore). il premio “Agorà” a Pino Scaccia (giornalista). il premio “Orfeo” a Francesco Sole (web star e conduttore). il premio “Eccellenza Franco Salvatore” è stato conferito ad antonella leardi, mamma coraggio che ha perdonato l’assassino del figlio ciro Esposito, tifoso ventinovenne del Napoli, ucciso dall’ultrà della roma daniele de Santis nel 2014. L’importante onorificenza è intitolata al padre del fondatore del premio Fabio Salvatore, scomparso prematuramente nel 2008 in un omicidio stradale. il “Magna Grecia Awards” in questa edizione si è unito al comitato "Stabat Mater", impegnato in progetti caritatevoli e culturali prevalentemente al servizio della città vecchia di Taranto. il comitato è pre-

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sieduto da raffaele Vecchi, Gran cerimoniere del Magna Grecia Awards. il premio è stato realizzato grazie alla collaborazione con Niente Paura, brand made in italy impegnato nel sostegno delle associazioni che operano con persone in grave difficoltà, a partire dalle donne vittime di violenza. durante la serata di gala è stato organizzato un service benefico in favore della Nuovi Orizzonti Onlus, indirizzato al progetto cittadella cielo che ha raccolto tremila euro. Numerosi i momenti di spettacolo con la partecipazione di Emiliano Fantuzzi, chitarrista, direttore musicale e creativo del MGA che, tra le altre cose, ha collaborato con Nek, Biagio Antonacci, Gianni Morandi, Emma Marrone e Laura Pausini e di Massimo Tagliata, fisarmonicista, pianista e arrangiatore. i momenti istituzionali del MGA sono stati condotti dalla giornalista Gabriella ressa. il Premio si svolge sotto l’alto patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Presidenza del consiglio della regione Puglia, della Provincia di Taranto, di Puglia Promozione, del Teatro Pubblico Pugliese, è promosso e sostenuto dall’Assessorato alle risorse Agroalimentari della regione Puglia e dalla città di Palagianello, il cui castello Stella caracciolo è sede istituzionale del MGA. Fabio S al vato re con An ton el la Le ardi, mamma di Cir o Espos it o



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SAMUEL PERON Dottore in “danzando le emozioni” di

SimOnE mORi

"Ho iniziato gli studi universitari anni fa. avevo fatto molti esami alla facoltà di Scienze motorie di Padova e me ne mancavano otto per laurearmi. Per motivi lavorativi non sono riuscito a concludere questo ciclo. Qualche tempo fa ho trovato una facoltà multimediale, la San Raffaele, che mi ha permesso di poter studiare da casa o in giro mentre stavo lavorando. Solo gli esami, ovviamente, erano in sede. Con questa metodologia le cose si sono potute concludere bene ed è arrivata la laurea". Ci parli della tua tesi ? “un po’ sociologica e un po’ pedagogica. il titolo della tesi è ‘danzando le Emozioni’. Ho portato molto materiale che poteva essere utile in qualsiasi ambito per emozionare. Tipo la danza nella pubblicità o uno studio pilota di un progetto sul sociale che comprende un'associazione. 62

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Quest’associazione si chiama ‘Sballando Ballando’ ed è nata principalmente per cercare di educare i giovani ad avere delle alternative alle stragi del sabato sera che nella mia zona, il Triveneto, sono purtroppo frequenti. Abbiamo pensato, perché non aiutare i ragazzi ad avere delle scelte diverse alla droga o all’alcol? La risposta è stata enorme. Si creano rapporti bellissimi tra i giovani e il ballo diventa aggregazione anche tra persone con disabilità. Vi invito a visitare il sito www.sballandoballando.it per farvi un’idea. La cosa che vorrei chiedere al Ministro dell'istruzione è di poter inserire questo tipo di metodologia educativa anche nelle scuole. L’arte aiuta a crescere e ad essere uomini sociali. Anche gli antichi greci tentavano nuove strade. un messaggio lo vorrei mandare anche agli insegnanti: abbiamo bisogno di maggiore interattività tra insegnante e studente. deve esserci collaborazione che accresca entrambi”. Tu hai detto una frase secondo me è importantissima: “non smettete mai di essere curiosi e

non rinunciate mai alla conoscenza”. Puoi ampliare il concetto? “io lo vedo sulla mia disciplina che è il ballo. Molti miei colleghi e maestri non smettono mai di ampliare la loro interazione. io ad esempio scopro ogni volta una danza diversa e mi butto nella sua conoscenza. dobbiamo sempre cercare di andare oltre. Ad esempio ho una miriade di libri sulla danza che non ho ancora letto ma che con calma farò. La conoscenza è fondamentale e bisogna ogni giorno imparare qualcosa di più”. Parliamo di “ballando Con le Stelle” che da nove edizioni ti vede tra i protagonisti. Solo la Titova ne ha fatte più di te. Quali sono state le sfide maggiori e le partner che più hai nel cuore? “con tutte le donne con le quali ho lavorato mi sono trovato bene. in sala prove ci sono stati momenti di tensione ma è normale perché si sta lavorando. Quella che mi sorprese di più fu Maria Elena Vandone con la quale vinsi la quarta edizione del programma. Positivamente stupito 63 GP MAGAZINE

anche da Loredana cannata, Anna Oxa e dayane Mello. in ogni caso sono rimasto in buoni rapporti con tutte le mie partner ma anche con altri concorrenti. il clima è quasi sempre leggero e molto cordiale. Sei anche scrittore! Questo ci era sfuggito… “Mi hanno spesso chiesto di fare un’autobiografia ma io mi sono rifiutato perché secondo me a 32 anni non c’è moltissimo da dire. Allora è nato un libro intitolato ‘racconti Senza Tempo’ insieme a Maria Grazia Gomena. da un suo malessere interiore è nato il tutto. Le dissi di scrivere pensieri su questo momento particolare e lei mi disse di sì ma con il mio supporto. da lì abbiamo interagito mandandoci racconti tramite email finchè lei non ha raccolto il tutto e abbiamo avuto la fortuna di vedere il nostro lavoro pubblicato. Sono brevi racconti alcuni gioiosi ed altri malinconici come lo è la vita”. ultimissima domanda. la giuria di ballando. mai pensato di picchiarli? “Ma no! Alla fine sono più buoni di quello che vogliono sembrare”.


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Samue l Pe ro n durante l a dis cuss ione del la Tes i. In alt o a des tra è insie me al la s ua f idanzata

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