GP Magazine gennaio 2016

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SOMMARIO GENNAIO 2016 10 Isabelle Adriani

18 Benedetta Simeoni 24 Artisti di strada

44 Andrea De Carlo 2 GP MAGAZINE


50 Roberto Ritondale

57 Kabir Bedi 63 Abiura

66 Elena Bonelli 3

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EDITORIALE

TANTE FERIE, SIAMO POLITICI (ITALIANI) di

NUMErO 173 • GENNAIO 2016

AlessAndro Cerreoni

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIrETTOrE EDITOrIALE E rESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it rEDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1757148 e-mail: redazione@gpmagazine.it Abbiamo chiuso l'anno con l'emergenza inquinamento nelle nostre città e con le ferie “monstre” dei nostri parlamentari. diciannove giorni di ferie. Ritorno al lavoro l'11 gennaio. da veri privilegiati. Alla faccia della crisi e di coloro che diciannove giorni di ferie, durante le festività natalizie, non possono proprio permetterseli. Un lungo periodo di inattività in un momento in cui c'è da lavorare duramente e seriamente. Non con le leggi fiscali che penalizzano la piccola e media impresa ma con leggi “vere” di sviluppo e di crescita. Tra una discussione e l'altra, l'attività parlamentare riprende praticamente a metà gennaio, si arriva poi al ponte di Pasqua e da lì all'estate sarà un attimo. E come al solito non si andrà avanti, l'economia continuerà a stagnare e la gente continuerà a stare senza lavoro. Tanto a loro, i privilegiati, cosa importa? Come non ha importato nulla quando, per salvare i i dirigenti e gli amministratori delle banche tecnicamente fallite, hanno azzerato i risparmi di tantissime persone. Calpestando i loro sacrifici senza vergogna. Non ci vengano a raccontare la favoletta che questo sia servito per salvare le banche. No, è stata semplicemente una legge “ad personam” per parare il deretano a qualcuno a discapito di tanti. Perché se le banche fossero fallite veramente, con tanto di libri in Tribunale, quel qualcuno se la sarebbe vista brutta. Ma siamo in italia dove si dice che “una mano lava l'altra”. Capitolo inquinamento. Causa l'alta pressione, dicembre è stato il mese che ha visto salire alle stelle la quantità di polveri sottili nelle maggiori città italiane. E, come spesso accade in queste circostanze, a rimetterci sono stati i cittadini, costretti a subire i provvedimenti restrittivi alla circolazione, tra targhe alterne e blocco totale del traffico. Troppo facile governare così. Siamo buoni tutti. C'è inquinamento? Toh, ti blocco la circolazione! Senza stare lì a spremere il proprio cervello per pensare a iniziative diverse e più funzionali alla buona qualità dell'aria che respiriamo. inutile affaticarsi quando ci sono le solite leggi “paracadute” (o paracule) che soccorrono chi amministra. Anche perché, nonostante le targhe alterne, la situazione del traffico non è migliorata. Perché ad inquinare le città non sono le macchine private ma le emissioni incontrollate delle industrie, i gas di scarico dei mezzi pubblici e le tante e troppe caldaie malfunzionanti che ci sono nelle abitazioni e nei luoghi pubblici. E poi ogni tanto non sarebbe male alzare gli occhi al cielo e guardare quelle strisce bianche ponendosi qualche domanda ma senza farsi condizionare da quei “servi della gleba” che hanno in bocca solo e sempre la parola “complottista”. Buon 2016 a tutti!

IMPAGINAZIONE E GrAFICA GP Spot HANNO COLLABOrATO Alessia Bimonte, Irene Di Liberto, Silvia Giansanti, Marisa Iacopino, Donatella Lavizzari, Marina Marini, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares SPECIAL THANKS Fabio Campoli, Alessio Piccirillo, Roberto Ruggiero EDITOrE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 28/12/2015 Copie distribuite: 20.000

GP Magazine E SU I ANCH GUITEC

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SE

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NEWS & CURIOSITY

A CURA di CAmillA rubin

UCRAINA Combatte la crisi con l’auto a legna

- Ukraine: Fighting the crisis with the self-burning

• Tensions between Russia and Ukraine are creating problems and concerns especially for the inhabitants of the latter, who fear that the supply of oil and gas could be reduced considerably in coming months, with a surge in fuel prices. To solve the problem at its roots, some motorists have modified their cars to make them travel to wood. Among them, the thirty-five Chernigov Eugene, who modified his old Opel leveraging its technical expertise as a teacher of physics and mathematics. Chernigov set a wood stove and a metal at the back of his car, which are connected to the engine of the car. The gas emitted from the combustion of wood is stored in the metal container, filtered, cooled and poured into the engine. His car consumes about 40 kilograms of firewood per 100 kilometers. in comparison, a liter of gas costs an average of 20 grivnie. depending on the quality of the wood used and how it is dry, the car can reach speeds up to 90 km/h mph.

Le tensioni tra Russia e Ucraina stanno creando problemi e preoccupazioni specie per gli abitanti di quest’ultima, che temono che le forniture di petrolio e gas potrebbero ridursi molto nei prossimi mesi, con un’impennata del prezzo dei carburanti. Per risolvere il problema alla radice, alcuni automobilisti hanno modificato le proprie auto per farle viaggiare a legna. Tra questi, il trentacinquenne Eugene Chernigov, che ha modificato la sua vecchia Opel sfruttando le sue competenze tecniche di docente di fisica e matematica. Chernigov ha fissato una stufa a legna e un contenitore di metallo al retro della sua auto, che sono collegati al motore della vettura. Il gas emesso dalla combustione del legno è immagazzinato nel contenitore metallico, filtrato, raffreddato e immesso nel motore. La sua auto consuma circa 40 chili di legna da ardere per 100 chilometri. In confronto, un litro di gas ha un costo medio di 20 grivnie. A seconda della qualità del legno utilizzato e di quanto è secco, la macchina può raggiungere velocità fino a 90 km/h miglia all’ora.

STATI UNITI Marmellata alla birra - US: jam beer

Nancy Warner, è una ex archeologa che ha lasciato il suo lavoro nel Sud degli Stati Uniti per aprire un’azienda che fa marmellate e conserve fatte in casa, chiamata “Potlicker”. La ricetta in realtà è nata per caso: un giorno Nancy non aveva più frutta per fare le sue marmellate, a causa di un inverno particolarmente lungo e rigido, e così ha pensato di provare usare la birra: dopo diversi esperimenti è riuscita a mettere a punto una marmellata che ora è talmente popolare che ne produce 3.000 barattoli la settimana. Dato il successo delle marmellate alla birra, ha dovuto creare una sede per la sua azienda, dotandola di cucine professionali per poter soddisfare la crescente domanda, assumendo anche alcuni dipendenti. Per quanto riguarda il sapore, tutte le marmellate sono analcoliche.

• Nancy Warner, is a former archaeologist who left his job in the southern United States to open a company that makes jams and homemade preserves, called "Potlicker". The recipe is actually born by chance: one day Nancy had no more fruit to make her jams, due to a winter particularly long and stiff, and so has thought to try to use the beer: after various experiments has succeeded in putting in point a jam that is now so popular that it produces 3,000 cans a week. Given the success of the jams to beer, it had to create a home for his company, providing it with professional kitchens in order to meet growing demand , even taking some employees. As for the flavor, all jams are soft drinks. 8

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NUOVA ZELANDA Vince il campionato di Scarabeo francese ma non parla francese

- New Zealand : Won the championship of Scrabble in French but does not speak French Nigel Richards è un ragazzo neozelandese considerato uno di migliori giocatori al mondo di Scrabble, versione inglese dello Scarabeo, meritandosi il soprannome di “Tiger Woods di Scrabble”, sì perché è talmente bravo che qualche tempo fa ha vinto il campionato francese, senza nemmeno parlare la lingua. “Non parla francese per niente, ha imparato a memoria le parole”, ha raccontato ai giornali un amico di Nigel. “Non sa cosa vogliano dire, e non sarebbe in grado di fare una conversazione in francese”. Un giornalista ha spiegato che Richards si sarebbe imparato a memoria le parole dalla guida ufficiale del gioco, come se fossero sequenze di lettere da ricordare: una memoria impressionante, viene da dire. • Nigel Richards is a guy from New Zealand as one of the best players in the world of Scrabble, the english version of Scrabble, earning the nickname "Tiger Woods Scrabble" , both because it is so good that some time ago he won the French championship, without even talking the tongue. "He does not speak French at all, has memorized the words", he told the newspaper a friend of Nigel . "i do not know what they mean, and would not be able to converse in French". A journalist said that Richards would memorized the words from the official guide of the game, as if they were sequences of letters to remember: a memory impressive, is to say.

STATI UNITI Imprenditore regala 100 mila dollari ai suoi dipendenti - US: Entrepreneur gives $ 100,000 to its employees

Un imprenditore texano ha deciso di fare passare un bel Natale ai suoi quasi 1.400 dipendenti: Jeff Hildebrand, amministratore delegato di Hilcorp, ha deciso infatti di dare ad ognuno un bonus di 100.000 dollari. Hilcorp è una delle più grandi aziende private di esplorazione petrolifera del mondo, ed era già stata inserita per tre anni consecutivi nelle 100 migliori aziende dove lavorare: indubbiamente la capacità di motivare i dipendenti non manca al management.Il bonus non è un regalo puro e semplice, ma è legato ad un traguardo importante, cioè avere raddoppiato la dimensione della società nel giro di cinque anni. “E’ un gran bel regalo”, commenta Amanda Thompson, receptionist nell’azienda, “E credo che spinga ciascuno di noi a non dare mai meno del cento per cento del nostro impegno all’azienda. Piangevamo di gioia, contenti l’uno per l’altro. E’ stato un po’ surreale, come un sogno diventato realtà. Probabilmente è qualcosa che molte persone purtroppo non proveranno mai in tutta la vita, e a noi invece stava succedendo tutti assieme”.

• A texan entrepreneur has decided to spend a nice Christmas to its almost 1,400 employees: Jeff Hildebrand, CEO of Hilcorp, has in fact decided to give each one a bonus of $ 100,000. Hilcorp is one of the largest private companies in oil exploration in the world, and had already been inserted for three consecutive years in the top 100 places to work: undoubtedly the ability to motivate employees to not miss management. il bonus is not a pure gift simple, but it is tied to a milestone, that have doubled the size of the company within five years. "it 'a great gift", said Amanda Thompson, receptionist in the company, "And i think that will spur each of us to never give less than one hundred percent of our commitment to the company. We cried with joy, happy for each other. it been a bit surreal, like a dream come true. it is probably something that most people unfortunately will never have in my entire life, and instead we were going together". 9 GP MAGAZINE


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#favoladialtritempi

Isabelle Adriani “Il mio matrimonio da favola”

di

silViA GiAnsAnTi

si sta per celebrare il matrimonio dell’anno tra l’attrice isabelle Adriani e il c o n t e V i t t o r i o P a l a z z i Tr i v e l l i . G a l e o t t o è s t a t o l ’ i n c o n t r o i n s a r d e g n a . Tr a g l i invitati Penelope Cr uz e Christopher Ciccone. It is about to celebrate the wedding of the year between the actress Isabelle Adriani and Count Vittorio Palazzi Trivelli. Jailbird was the meeting in Sardinia. Among the guests Penelope Cruz and Christopher Ciccone. Eclettica, simpatica, piena di vita e sognante. Questo in breve è il ritratto di isabelle Adriani, attrice, giornalista, cantante, doppiatrice e produttrice, Una vera forza della natura dall’animo instancabile, che parla cinque lingue e che ha pubblicato finora diversi libri di fiabe e romanzi storici, oltre ad aver girato tanti film. il giorno più emozionante della sua vita? Naturalmente quando ha incontrato il suo sposo Vittorio Palazzi Trivelli, nobile di cuore e di fatto. Chi ha detto che le favole son favole e che il principe azzurro non esiste? isabelle, come mai hai scelto di cambiare il tuo nome? eppure Federica Federici suonava bene. “infatti, Federica è il mio preferito, ma lo tengo solo per la mia famiglia e per gli amici. Ho pubblicato con il mio vero nome una decina di libri e lo adoro, ma è privato. Amo tanto avere un nome pubblico, è un po’ come una maschera greca dal sapore antico. inoltre, isabelle Adriani è un nome della famiglia di mia madre”. Come sei emersa artisticamente? “Ho cominciato a studiare recitazione, danza classica e canto quando ero bambina. A cinque anni vidi ‘Notorius’ di Alfred Hitchcook con ingrid Bergman e dissi: farò l’attrice! Ho dedicato la mia vita al teatro per molti anni, ho anche 10 GP MAGAZINE


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• Who is isabelle Adriani Isabelle Adriani, real name Federica Federici was born in Citta di Castello in Umbria on june 22 and then is a cusp Gemini-Cancer with Scorpio rising. Temperamentally defines eclectic, and bookish dreamer. She’s a tireless worker. Her hobbies are painting pictures and collecting antique books of mythology. Cheer for Barcelona, she loves chocolate cake and her favorite city is Rome. She owns a Maremma sheepdog named Belle (him even before the film came out). The lucky year of her life was 2009 when she made his third film with Vanzina and started her film career. Degree in History, she shot her first film at the age o eight and later was chosen for a TV series with Joel Dix. In her career she has worked in more than thirty films in Italy and abroad, playing alongside international stars. She has published a dozen books of fairy tales and a couple of historical novels. She has curated and conducted various television programs in history and cinema. Isabelle is also voice actress.

fondato e diretto per due anni una Scuola di Teatro per i bambini a Perugia e la chiamai ‘Cinderella Fiabe e Teatro’. Poi mi sono laureata in Storia e sono diventata giornalista professionista, perché per motivi familiari sono dovuta stare accanto alla mia famiglia per qualche anno, dopodichè finalmente sono potuta tornare al mio primo amore: la recitazione. da giornalista mi occupavo di cultura e spettacolo, andavo alle prime teatrali e cinematografiche, piangendo tutto il tempo. Poi un giorno intervistai i fratelli Vanzina, che mi fecero fare una piccola parte in ‘Vacanze ai Caraibi’ e da lì è partita la mia carriera cinematografica, lavorando ormai in più di trenta film in italia e all’estero”. mi sembra di capire che la scrittura sia la tua passione. “in realtà è la lettura la mia vera passione; colleziono libri antichi dal ‘500 ad oggi in tutte le lingue, ma mi piace anche scrivere. Scrivo fiabe e saggi sull’origine storica di fiabe e leggende”. un film che gireresti di nuovo e perché. “in realtà sono due. ‘Reclaim’ con John Cusack girato a Puerto Rico, perché è stato illuminante. Osservando i mostri sacri, ho imparato moltissimo, in particolare dal premio Oscar Jackie Weaver, una favolosa attrice australiana dalla quale ho appreso molte tecniche straordinarie. E poi

‘The Young Messiah’ di Cyrus Nowrasteh, che uscirà negli USA l’11 marzo del 2016 e nel quale ho interpretato una danzatrice di duemila anni fa, la favorita del Re Erode, anche perché ho lavorato accanto a Sean Bean che è di una bravura imbarazzante”. Perché si dice che hai un cuore da biancaneve? (Ride) “dicono così perché anche se ho scritto tanti libri su Cenerentola e la mia vita somiglia un po’ alla sua; sono sempre stata più simile all’idea disneyana di Biancaneve con la pelle bianca, la labbra rosse e i capelli scuri, ma soprattutto perché all’inizio mi dicevano che avevo un corpo da Jessica Rabbit. Poi conoscendomi dicevano che ero più simile a Biancaneve, perché avevo il cuore gentile, sempre in mezzo a bambini e animali. L’ho sempre preso come un bellissimo complimento”. Tra le tante cose hai girato “matrimonio a Parigi”. il tuo dove si celebrerà? “Nella Cattedrale di Reggio Emilia, la città di Vittorio, il Conte Palazzi Trivelli, mio sposo”. Questa volta siamo sicuri di aver trovato finalmente il principe azzurro? “direi di sì! E’ bello, gentile, nobile di nome e di fatto, ma soprattutto è straordinariamente intelligente”. Come lo hai conosciuto? 12

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COVER STORY “dentro l’acqua in Sardegna. Era con Francesco Rapetti Mogol, parlavamo con la sorella di un mio caro amico tedesco del quale ero ospite per qualche giorno e quando mi sono avvicinata per richiamarla per andare a pranzo a casa, Vittorio si è girato verso di me ed è stato colpo di fulmine”. Che cosa ti ha conquistato in particolare di lui? “i suoi occhi che ridono e la passione comune per l’archeologia e la scienza”. Che tipo di abito da sposa indosserai e che valore ha? “Un abito meraviglioso creato appositamente per me da Atelier Emé, in stile principessa. E’ senza dubbio l’abito più bello che abbia mai visto in tutta la mia vita, ma questo lo dicono tutte le spose, giusto? il valore è inestimabile”. Ho saputo che avrai un velo lungo sette metri e mezzo. Come farai a muoverti? “in realtà il velo sarà un po’ più corto e avrò delle meravigliose mini-damigelle ad aiutarmi”. le scarpe sono da fiaba giusto per restare in tema? “Assolutamente sì, sono proprio le scarpe di Cenerentola create da Jimmy Choo, in occasione dell’uscita dell’ultimo film disney su Cenerentola. Sembrano veramente di cristallo e sono incredibili. Ne indosserò un paio speciale creato appositamente per l’occasione. d’altronde le fiabe hanno sempre avuto una parte fondamentale nella mia vita, erano il mio rifugio magico dal dolore e ora ne sto finalmente vivendo una vera”. Cambierai l’abito per il ricevimento? “Seguirò la tradizione ed avrò l’abito fino al momento della torta, come da galateo, ma poi lo cambierò con un abito a sorpresa che non è da meno”. dove si svolgerà e quanti sono gli invitati? “il ricevimento si terrà nel Palazzo della cancelleria del duca d’Este di proprietà del Conte Palazzi Trivelli. Gli invitati sono circa 250, provenienti da tutto il mondo”. Tra gli invitati ho visto che spiccano nomi di vari artisti e produttori italiani ed internazionali, tra cui anche Christopher Ciccone, il fratello di madonna che però in quella data starà girando un documentario. dove lo hai conosciuto?

“A New York da Cipriani, insieme ai miei manager americani. Mi ha colpito subito la sua sensibilità nel capire chi ha davanti, dote non comune. da quel momento ci siamo sempre scritti e di me apprezza l’eclettismo, ma lui lo è più di me. E’ pittore, regista, designer, un vero artista”. dove andrete a vivere tu e Vittorio? “Per il momento a Reggio Emilia, poi vedremo”. sarà dura lasciare roma, città alla quale sei molto legata? “A Roma noi torneremo spesso per lavoro e del resto non potrei farne a meno. Adoro la città eterna e ho casa a Trastevere, che per me è il posto più bello del mondo”. da dove nasce il tuo amore per la Capitale? “Quando ero piccola, mio padre portava me e mia sorella a Piazza Navona per la festa della Befana. Ho sempre pensato che quello fosse un posto magico e incantato, dove prendevano vita tutte le fiabe che sognavo”. so che insieme allo sposo avete importanti progetti di lavoro. “Ho avuto la grande fortuna di incontrare un uomo talmente speciale da capire che non avrei mai più rinunciato a lavorare e a desiderare di raccontare di raccontare storie da dentro un personaggio e così ho deciso di investire parte del suo tempo e delle sua risorse per produrre progetti cinematografici internazionali e così gli ho presentato i miei amici produttori americani. insieme abbiamo già prodotto un cortometraggio sui viaggi nel tempo con gli scienziati del CERN, presentato al Festival del Cinema di Venezia che si basa sulla recente teoria ‘Open Quantum Relativity’ e qui si torna al nostro comune amore per la scienza che ci ha fatto innamorare. Ci sono altri progetti in ballo”. A proposito di macchina del tempo, in quale epoca vorresti andare se ti venisse data la possibilità? “Se potessi andare indietro di qualche anno, cercherei Vittorio molto prima! Se potessi andare dietro di secoli o di millenni, andrei nel V secolo a.C. per incontrare Rodopi, la prima Cenerentola della storia, sulla quale ho scritto vari libri e incontrerei anche Pitagora, Confucio, Siddharta e la poetessa Salfo”.

Chi è Isabelle Adriani Isabelle Adriani, vero nome Federica Federici è nata a Città di Castello in Umbria il 22 giugno e quindi è una cuspide Gemelli-Cancro con ascendente Scorpione. Caratterialmente si definisce eclettica, secchiona e sognatrice. E’ una lavoratrice instancabile. I suoi hobby sono dipingere quadri e collezionare libri antichi di mitologia. Tifa per il Barcellona, adora la torta al cioccolato e la sua città preferita è Roma. Possiede un pastore maremmano di nome Belle (lo aveva prima ancora che uscisse il film). L’anno fortunato della sua vita è stato il 2009 quando ha girato il suo terzo film con i Vanzina ed è partita la sua carriera cinematografica. Laureata in Storia, ha girato il suo primo film all’età di otto anni e in seguito è stata scelta per una serie tv con Gioele Dix. Nella sua carriera ha lavorato in più di trenta film in Italia e all’estero, recitando a fianco di star internazionali. Ha pubblicato una decina di libri di fiabe e un paio di romanzi storici. Ha curato e condotto varie rubriche televisive di storia e cinema. Isabelle è anche doppiatrice.

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LO SAPEVATE CHE

#cinema A CURA di CAmillA rubin

Daniel W. Craig Il James Bond nominato secondo nella classifica degli “uomini più sexy del mondo”

È n o t o p e r l ' i n t e r p r e t a z i o n e d i Ja m e s bond in “Casino royale”, “Quantum of solace”, “skyfall” e “spectre”, per il quale è stato candidato per due volte ai P r e m i b A F TA c o m e m i g l i o r a t t o r e .

Lo sap ev ate ch e.. . daniel Wroughton Craig è nato a Chester il 2 marzo 1968. Nel 2007 è stato nominato secondo nella classifica "Uomini più sexy del mondo", stilata dalla rivista People, dietro a Hugh Jackman. Lo sape vate c he... Figlio di Timothy James Craig e di Olivia Williams, entrambi di origini gallesi, a quattro anni, dopo il divorzio dei genitori, si trasferisce a Liverpool. Brillante negli studi e nello sport, specialmente nel rugby, attorno ai sedici anni manifesta interesse nel campo della recitazione. Studia alla National Youth Theatre, per mantenersi agli studi fa il cameriere per diversi anni fino a laurearsi, nel 1990, presso la prestigiosa "Guidhall School of Music and drama". Lo sapevate ch e... dal 1992 al 1994 è stato sposato con l'attrice scozzese Fiona Loudon, da cui ha avuto una figlia. Nel giugno del 2011 ha sposato l'attrice Rachel Weisz, in una cerimonia intima a New York, alla presenza di solo quattro ospiti, tra cui i rispettivi figli. Lo sapevate che... Nel 2012 daniel Craig ha raccontato che quando non era ancora famoso e sia lui che la sua

fidanzata di allora erano in serie difficoltà economiche, arrivò a rubare un'anatra surgelata per poter mangiare qualcosa. "Rubavo solo da supermarket grossi, non da quelli piccoli - voglio che sia chiaro - ma ca**o, non avevamo nulla da mangiare e dovevamo pur mettere qualcosa sotto i denti. Mi ricordo che una volta feci da palo e la mia ragazza, con nonchalance infilò un'anatra surgelata sotto la maglietta, e finse di essere incinta". L o sape va te ch e.. . Per il ruolo principale in “dream House”, quello di Will, erano stati presi in considerazione i nomi di Christian Bale e Brad Pitt. Alla fine è stato scelto daniel Craig. Lo sapevate che... il “dream House” ha fatto registrare una serie di contrasti tra il regista Jim Sheridan e il produttore della Morgan Creek James G. Robinson. dopo alcune proiezioni di prova per un numero ristretto di spettatori, il regista ha rigirato alcune scene, provocando l'ira della casa produttrice che ha deciso di rimontare il film autonomamente; confezionando inoltre un trailer che, secondo alcuni, rivela troppi punti della trama. 14

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LO SAPEVATE CHE

macchina da caffè con caffè sudamericano, due guardie del corpo, una massaggiatrice, un allenatore e una palestra. L o sapevate ch e... E' stato scelto per il ruolo di protagonista in “Cowboys & Aliens” per la sua somiglianza con Steve McQueen, che fu protagonista del classico "i magnifici sette".

Come risultato, Sheridan, daniel Craig e Rachel Weisz hanno rifiutato di prendere parte alla promozione del film. Lo sapevat e ch e... inizialmente daniel Craig aveva rinunciato al ruolo di Mikael Blomkvist in “Millennium: Uomini che odiano le donne” perché temeva che il progetto sarebbe entrato in conflitto con le riprese di Skyfall, terzo film in cui interpreta James Bond. Quando poi il film su 007 è stato sospeso, Craig ha accettato il ruolo. L o sap ev at e c he .. . Prima delle riprese di “Skyfal”l, 23esimo film della saga di James Bond, daniel Craig ha fatto delle richieste specifiche alla produzione: ha voluto un letto matrimoniale in modo da poter ospitare sua moglie Rachel Weisz durante la lavorazione della pellicola così da non essere costretto a spostarsi per vederla, una 15

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FASHION

#unagiornataspeciale

Benedetta Simeoni Modella per curiosità e’ con la bellissima benedetta che continuiamo la nostra avventura: la numero trentaquattro. noi di GP magazine insieme ad Adriana soares, fotografa ed ar tista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ragazzi della por ta accanto. organizziamo per loro un ser vizio fotografico speciale di moda.

di

AdriAnA soAres

Cosa ti ha spinto a partecipare a questo concept? “Questo progetto mi ha molto entusiasmata e mi ha fatto scoprire una parte di me che non conoscevo prima, cioè il piacere di mettermi in mostra. Cosa che prima di quel momento non avevo mai fatto, mi sono stupita da sola di riuscirlo a fare senza vergognarmi e lasciandomi andare completamente”. Ti è piaciuta questa esperienza? “Molto! infatti mi ha messo la curiosità di lavorare in questo ambito”. normalmente come ti vesti? Ti piace la moda? Ti fai influenzare da essa? “il mio modo di vestire è molto semplice. Non esagero mai con i colori e le fantasie, preferisco un look sobrio e non troppo appariscente. Mi piace la moda ma non mi lascio influenzare da essa, preferisco affidarmi al mio pensiero e ai miei gusti personali”. Pensi nell’eventualità di intraprendere una carriera artistica, nella moda o nello spettacolo? Ci pensi mai? Ti piacerebbe? o è stata una giornata speciale che non ripeteresti più? “Frequento l'indirizzo studi storico-artistici alla Sapienza, che sarebbe storia dell'arte triennale, quindi come obiettivi per il mio futuro ho il desiderio di lavorare in questo ambito che mi affascina molto. L'esperienza del servizio fotografico mi ha molto entusiasmata, perché mi sono molto divertita e soprattutto ho provato un'esperienza nuova”. Cosa ti piace fare, hai qualche hobby? “A dire la verità non ho molti hobby però nel mio piccolo mi piace molto andare alle mostre e viaggiare, visitare posti nuovi e conoscere culture differenti dalle mie”. Ti piace come sei o cambieresti qualcosa? Parlami di te… “Con il tempo ho imparato ad apprezzare me stessa, accettando pregi e difetti, sia caratteriali che fisici. Nessuno è perfetto, tantomeno io, ma sono dell'idea che le imperfezioni rendono ogni persona speciale e unica nello stesso tempo. Le persone vanno accettate per quello che sono, e l'unico modo per capire se sei realmente apprezzato dagli altri è mostrare i propri difetti e soprattutto saperli portare senza nessuna vergogna. E no, non cambierei assolutamente nulla di me”. 18 GP MAGAZINE


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cr edits:Â ph. Adriana Soares model: Benedetta Simeoni mua: Nuala Oliveira 19 GP MAGAZINE


Benedetta Simeoni

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Intimo&Dintorni di Lady B

#gustietendenze

Coprire le forme La questione della scelta del reggiseno abbinato allo slip intrigante, travolgente, innocente, eccessivo, ordinario: questi sono soltanto alcuni degli aggettivi che possono definire l’intimo femminile, che non è sempre è stato considerato, come ai giorni nostri, elemento di seduzione. Le prime tracce risalgono all’antico Egitto, dove le donne utilizzavano delle tuniche che con il passare del tempo diventarono delle vesti principalmente di lino che arrivavano fino ai piedi. È nel periodo romano che nascono gli antenati dei reggiseni, i mamillari, che erano delle fasce di cuoio che appiattivano il seno. Nei primi capi di abbigliamento intimo possiamo notare la funzione che esso ha avuto sino ai primi anni dell'800 ovvero quella di nascondere, comprimere e appiattire le forme, fruizione che negli anni si è completamente ribaltata. Ma le donne sanno tutto sull'intimo da indossare? Sapranno sicuramente che bisogna abbinare il reggiseno allo slip, che devono avere nel cassetto al-

meno tre push-up e che il pizzo è sexy. il cotone no. di sicuro l’intimo è l’elemento più importante per costruire un look perfetto, perché un reggiseno che non regge o uno slip con “manie di protagonismo” rovinerebbero anche il vestito più bello. inTimo donnA: Come sCeGliere Quello PerFeTTo il colore Quali sono i colori che non devono mancare per l’intimo? Molte risponderebbero il nero e il bianco. E poi qualche sprazzo di colore dettato dalle mode del momento e il rosso per Capodanno (appena passato). E invece non è cosi. Perché la tonalità che non deve assolutamente mancare è il color carne. C’è la convinzione che sotto una maglietta bianca o comunque chiara, si debba mettere il reggiseno bianco. invece, il bianco sotto il bianco è più visibile delle labbra di Valeria Marini. il tessuto ideale 22 GP MAGAZINE

Ogni stagione ha i suoi tessuti da amare. durante la primavera e l’estate meglio mandare in letargo il pizzo. impossibile infatti pensare di nasconderlo sotto maglie leggere o pantaloni di seta. Stessa cosa per fiocchetti, merletti e sberleffi. La stagione calda ti vuole semplice che però non significa virginale. Sei tu sexy, non l’intimo che indossi, giusto? Se non sopportate la lycra, potete optare per il cotone visto che ormai i negozi offrono un’ampia scelta di materiali. Al contrario, con l’arrivo del freddo, della lana e dei tessuti corposi, potrete sbizzarrirvi con pizzi, inserti, ciondoli e ricami.



SOCIETÀ

Gli artisti di strada Viaggiatori che hanno la missione di far diver tire la gente ovunque

di irene

di liberTo

contraddistinguono solo gli artisti e da questo trarne una morale: che in fondo in fondo basta poco per essere felici. Le loro acrobazie possiamo ritrovarle nei festival di strada, le note della loro musica risuonano negli angoli più suggestivi della città, nei loro balli colorati ci imbatteremmo tutte le volte che decidessero di donarci un po’ di loro stessi e condividere con noi un piccolo pezzo del loro viaggio nel mondo. L'idea stessa di arte di strada è legata all'idea del viaggio, dell’interscambio e dell'accoglienza: Un tempo gli artisti di strada si contavano su una mano. C’erano infatti nelle grandi città, come nei piccoli paesi di provincia, una decina di persone fisse. Ogni tanto arrivava qualcuno da fuori che si univa al gruppo, ma restava un universo in cui si conoscevano tutti Oggi, invece, le cose sono molto cambiate perché nelle città metropolitane o comunque in quelle interessate da forti flussi turistici bisogna fornire all'amministrazione legislazioni e strumenti adeguati a gestire fenomeni che interessano centinaia, se non migliaia, di artisti. Nei secoli passati l'artista che intendeva esibirsi in un grande centro abitato chiedeva il permesso all'autorità del luogo. Vi erano appunto alcuni spazi che storicamente erano considerati ad uso e consumo quasi esclusivo degli artisti. Uno fra tutti è piazza Navona a Roma. Un permesso datato 23 Luglio 1778 recita: "Eccellenza,

un popolo di gente che vive di spontaneità, senza filtri, senza muri che li distanziano dal prossimo: è la comunità degli artisti di strada, gente che piange, che soffre o che sorride, ma comunque dona il suo tempo agli altri. non si sa come siano ar rivati lì o come e da dove ci siano ar rivati, ma in quelle strade del mondo si sono ritrovati. ognuno con il suo fardello e la sua storia personale, dietro alla quale si nascondono scelte di vita spesso difficili, ma anche coraggiose. Gente genuina, semplice, senza stereotipi, con la quale fa piacere intrattenersi a parlare che si accontenta di poco: basta un pasto consumato in fretta, guadagnare qualche spicciolo e regalare dei bei momenti a chi per caso o per interesse si ferma a guardarli Gente eclettica, dalle mille facce, dai mille talenti e dalle mille sfaccettature. Qualcuno può anche non condividere la loro scelta di vita, ma a parer mio, se solo ci soffermassimo un attimo a pensare, potremmo ricavarne un'immagine positiva e gradevole solo guardandogli negli occhi, quegli occhi ingenui come i bambini, ma con pennellate di particolarità che 24

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SOCIETÀ Antonio Blasco Calabrese ore umo dell'Eccellenza vostra divotamente la supplica di volerli concedere la Necessaria licenza di potere rappresentare al pubblico, in questa Città, il Ballo sopra la corda lenta ed il volo essendo la sua arte per procacciarsi necesariamente il pane; spera essere esaudito e pregherà per la conservazione di Vostra Eccellenza". Bastava, quindi , di volta in volta, ottenere il permesso dal nobile, reggente o signorotto di turno per esibirsi. Oggi, gli artisti di strada mantengono inalterato lo spirito di un tempo. Offrono occasioni di svago e aggregazione a titolo gratuito, senza pubblicità, in cambio di un obolo facoltativo. Con la loro storia millenaria sono indissociabili dal centro di una città. La particolarità dell'arte di strada rispetto al teatro, l'opera, il cinema, e le altre categorie dello spettacolo è che si tratta dell'unica forma di intrattenimento che non richiede particolari strutture. Per esercitare "a cappello" ossia a libera offerta, nelle strade e nelle piazze, basta solo l'artista stesso e il pubblico casuale. Oggi, invece, le cose sono cambiate. Fino al 2001 l'unico testo di legge che contemplava la categoria degli artisti di strada era l'articolo 121 del “ Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”, datato 1931, che accorpava tutti i mestieri girovaghi e obbligava chi li esercitava a registrarsi presso un ufficio preposto nel Comune di residenza. L'abrogazione del succitato articolo ha lasciato ai singoli Comuni la possibilità di deliberare autonomamente in materia, ma non essendo stato imposto alcun obbligo, il risultato è di fatto un vuoto legislativo e una forte spaccatura tra Regioni più tolleranti ed altre meno. Per questi artisti è molto più facile esibirsi nei piccoli pae-

sini, dove la gente è più disponibile a seguire uno spettacolo e difficilmente si creano problemi con le amministrazioni per la sicurezza pubblica. Nei piccoli borghi lo spettacolo di strada è vissuto come una novità e la gente si rende partecipe, creando solitamente un’atmosfera che in una grande città è difficile da ritrovare, vuoi per la mole di persone che si ritrova ad assistere allo spettacolo, vuoi perché manca proprio quel clima di convivialità che le distanze kilometriche hanno col tempo contribuito a fare perdere. A oggi, solo la regione Puglia e la regione Piemonte hanno liberalizzato l'arte di strada sul territorio, permettendo così il libero esercizio delle arti di strada in ogni Comune. Comunque attualmente molte sono le città che, rivalutando queste abilità, hanno organizzato dei veri e propri festival dedicati a quest’arte, come Ferrara, Trieste, Noto, Udine e, non ultima Perugia, che organizza già da un paio di anni “Alchemika - festival degli artisti di strada e del cirque noveau”. Come locandina del festival è stata scelta una famosa foto, scattata nel maggio 1911, quando l’equilibrista Arturo Strohschneider attraversò su un filo e senza alcuna protezione la piazza della città. Se fosse ancora vivo e ripetesse la sua funambolica passeggiata si sarebbe sicuramente classificato primo ad una delle tante trasmissioni odierne che premiano talenti provenienti da ogni dove, invece allora trasse comunque soddisfazione dagli applausi e l’approvazione del pubblico presente che gli permise di mantenere vivo il fuoco della sua arte e continuare a portarlo in giro per molte altre città del mondo.

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SALUTE&BENESSERE

#rimedinaturali

La curcuma La spezia miracolosa per la salute la curcuma proviene dall’india e deriva da una pianta dalle foglie ovali e allungate dalla quale si estrae una spezia molta aromatica, facendo bollire la radice, poi seccandola e, infine, schiacciandola per ottenere una polvere gialla e finissima.

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il combinarsi di questi due elementi genera un potente antibiotico naturale che non solo distrugge la causa dei principali malanni di stagione, ma favorisce anche le difese naturali del nostro organismo e, a differenza dei comuni antibiotici sintetici, questa sorta di farmaco naturale non ha alcun effetto negativo sulla microflora intestinale. Ai primi sintomi di mal di gola o malattie da raffreddamento potremmo decidere di ricorrervi. La miscela, una volta preparata, possiamo conservarla tre giorni: ovvero il tempo necessario per veder sparire i sintomi del malessere. Questa spezia viene usata molto anche in cucina per insaporire ogni pietanza, dagli antipasti, ai primi per arrivare ai secondi. Viene parecchio utilizzata nelle diete vegetariane e vegane ed è un ottimo ingrediente anche per chi è a dieta perché, pur dando gusto ai piatti, non fa ingrassare. Si può, ad esempio, aggiungere a una frittata leggera oppure per colorare i tortellini o per dare un tocco di esotico, ma senza appesantirci, a delle salse. Con la curcuma possiamo infine preparare il curry, per insaporire i nostri piatti, ma sempre con un occhio alle sue molteplici proprietà curative.

i benefici della curcuma sono conosciuti da migliaia di anni. A scoprirli furono proprio gli indiani che la usavano come spezia, ma anche come colorante e antinfiammatorio. Le sue proprietà benefiche sono dovute agli elementi che contiene, ovvero la curcumina, il potassio, la vitamina C e l’amido. La curcumina è un antibatterico, in grado di coadiuvare l’organismo nel contrastare i batteri esterni, e un antiossidante, in quanto combatte i radicali liberi presenti nell’organismo che sono tra le maggiori cause di invecchiamento. Nelle malattie neurodegenerative, come l’alzheimer, si è anche dimostrata un valido aiuto per ritardare gli effetti dannosi. Se capitasse di procurarci una ferita o anche una puntura d’insetto, spalmiamoci sopra un po’ di curcuma, perché è anche un ottimo cicatrizzante. Questa pianta ha effetti benefici anche sulla regolarizzazione della circolazione sanguigna e sul funzionamento dello stomaco e dell’intestino. Riesce a ridurre fenomeni fastidiosi come il meteorismo, la dispepsia e l’irritazione del colon. Proprio per queste sue caratteristiche è un ottimo alleato naturale contro i dolori mestruali. Pochi, però, conoscono il potere della curcuma abbinata al miele. Nella medicina Ayurvedica è uno dei mix tradizionali più utili per combattere il freddo.

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Professor dott. silvio rossi, docente di Terapia Fisica e riabilitazione all’università lA sAPienZA di roma

Energia sonora e vascolarizzazione: la terapia delle onde d’urto con onde d’urto con percentuali che l’osso si risaldi vicine al 90%. Quali patologie ortopediche ne traggono beneficio? Molte patologie ortopediche a carattere cronico si giovano di questa terapia come ad esempio la tendinite del tendine d’achille o del rotuleo, le epicondiliti, le calcificazioni intra articolari della spalla, le fasciti plantari, le spine calcaneari, le fratture in ritardo di consolidazione e molte altre ancora e recentemente si è iniziato il trattamento anche a livello di atleti professionisti di prima fascia (calciatori). i benefici sono molteplici e differenziano notevolmente questo approccio dalle altre forme di terapia fisica, basti pensare alla facilità e non aggressività. La terapia va fatta una volta a settimana, inoltre non c’è immissione di farmaci, ma si tratta di stimolare un processo biologico assolutamente naturale. Grande seguito sta prendendo, di recente, l’uso delle onde d’urto nel trattamento delle ferite difficili per le quali va utilizzata una sonda specifica che de focalizza l’onda rendendola disponibile per una superficie più ampia. dove si eseguono i trattamenti ed è vero che sono dolorosi? i trattamenti, a cadenza settimanale, si possono effettuare ambulatorialmente senza problemi e bisogna riconoscere che lo sviluppo tecnologico ha di molto migliorato la compliance per il paziente, che oggi “soffre” molto meno. Oltre che presso lo studio del dr Rossi, da poco tempo, è stato aperto un importante servizio di terapia con onde d’urto presso il Rome American Hospital ed il Centro diagnostico Pigafetta in Roma sotto la supervisione dello stesso Rossi.

Cosa si intende per onde d’urto? Per terapia con onde d’urto si intende un trattamento che consente di ricreare vascolarizzazione in un distretto corporeo attraverso l’urto di un energia sonora generata in vari modi, esistono infatti onde elettroidrauliche, elettromagnetiche e piezoelettriche, la terapia è capace in questo modo di avviare un processo di guarigione di patologie croniche di vari tipi, il meccanismo di azione è simile a quello del litotritore usato per l’eliminazione dei calcoli renali. L’onda d’urto ortopedica deve essere focalizzata, cioè, mirata nel punto preciso da trattare per definizione Quando nascono le onde d’urto? Nascono in Germania alla fine degli anni ‘80 presso, tra le altre, presso l’Università di Ulm, a cura del dr Rupert diesch, che iniziò a studiare le possibili applicazioni in ortopedia del litotritore urologico lavorando sulle cavie. i risultati furono così eclatanti da stimolare le aziende produttrici a creare una linea ortopedica dedicata. Curiosamente tutte queste aziende si trovano nei paraggi del lago di Costanza. da sempre, infatti, la Germania è il paese leader per la terapia con le onde d’urto. Anche il dr Rossi utilizza un’apparecchiatura tedesca. Perchè rossi definisce questa terapia come “bisturi Virtuale”? Per la sua capacità di scongiurare l’intervento chirurgico in alcune patologie. infatti le calcificazioni intra articolari della spalla che avevano indicazione chirurgica assoluta possono essere trattate e risolte con le onde d’urto e addirittura le fratture in ritardo di consolidazione anche dopo un anno possono esser trattate

Via Lancisi, 31 - 00161 Roma Tel./Fax 06.64465109 - Cell. 329.0479689 E-mail: silviorossi@aotsrl.com 34 GP MAGAZINE



TECNOLOGIA

#condividereunpranzo

Il buon cibo diventa social Eat Around è una app che crea menù ed eventi di irene

di liberTo Visto il bagaglio positivo della prima esperienza, anche noi abbiamo deciso di organizzare il nostro personale evento culinario, pubblicando nel mio profilo un menù tipico della mia terra d’origine, la Sicilia, che, devo dire, è molto piaciuto. inoltre, grazie a questa app, abbiamo fatto della nostra passione per la cucina una nuova fonte di guadagno, il che non guasta mai. Non vi rimane altro che provarla e buon appetito.

A chi non piace la buona tavola? ed è ancora più buona se si mangia in compa gnia. Allora perché non provare un nuovo modo di mangiare social. eat Around è il nuovo modo di condividere pranzi, cene e aperitivi con altra gente proprio come te. Per iniziare basta scaricare l’app sul proprio smartphone, creare un menu personalizzato e infine dare il via all’evento. decidi tu, il giorno l’ora e cosa cucinare. Chi si troverà nelle vicinanze perché ci vive o perché si trova lì in vacanza e non ha voglia di mangiare in solitudine con un solo click potrà partecipare al tuo evento. Noi stessi abbiamo provato e ci siamo trovati a condividere la tavola con nuovi amici che ci hanno arricchito con i loro racconti e le loro esperienze di vita, il tutto condito da un buon menù tipicamente umbro e da un buon vino biologico. 36

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GUSTO

#chef

Vitamine d’inverno I m p a r ia m o a d ut iliz z a r e in cucina i fr utti d e lla s t a g io ne f r e d d a ut ili per la nostr a salute abbondante acqua bollente salata scolandoli dopo alcuni minuti. in questo modo ridurrete il tempo di cottura (delle cime di dimensioni grandi che siamo soliti ricavare tra le mura domestiche) lasciando maggiormente intatte le proprietà di questo ortaggio, e diminuirete inoltre lo sprigionamento di odori sulfurei (ricordate che tendono a fuoriuscire maggiormente con il prolungarsi delle cotture). Zucca Se i primi ci saranno preziosi per la nostra scorta giornaliera di vitamina C…la zucca ci verrà incontro per il suo ottimo contenuto in vitamina A, micronutriente importante per la salute della vista, della pelle e non solo. Per le vostre ricette a base di zucca, è importante ricordarvi che la vitamina A è una molecola liposolubile: ne favorirete dunque l’assorbimento da

Amici lettori, nell’augurarvi un ottimo nuovo inizio anno, per questo mese di gennaio abbiamo scelto di cogliere l’occasione per for nir vi un breve vademecum dello chef sugli or taggi invernali. i vegetali di stagione sono infatti sempre la miglior scelta per la propria dieta e i conseguenti benefici sul vostro organismo. e in particolar modo nel periodo freddo, il nostro corpo sarà ben grato di ricevere da par te nostra maggiori attenzioni nella scelta dei nutrienti. Accanto a carboidrati, proteine e grassi vi sono infatti anche i micronutrienti, quali vitamine e sali minerali, ma anche una molteplicità di altre molecole benefiche per la salute, che costituiscono l’importanza nutrizionale delle verdure di stagione, specie se mangiate fresche crude o comunque evitando i metodi di cottura eccessivamente prolungati. difendersi dai radicali liberi, dai malanni e virus stagionali, diventa un gioco imparando a conoscere gli alimenti e le loro proprietà . Vediamone alcuni di seguito… Cavolo & broccolo Sono tra i più preziosi frutti dell’inverno, grazie alle loro numerose proprietà depurative e disintossicanti, stimolanti del sistema immunitario e antitumorali. E soprattutto sono ricchi di vitamina C. Lo chef consiglia la cottura breve di questi vegetali: lavateli e mondateli in piccole cimette, poi tuffateli in 42

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GUSTO parte dell’organismo con l’aggiunta di un buon olio extravergine alla vostra ricetta finita. radicchio rosso il radicchio non è altro che una varietà di cicoria, dunque di verdura a foglia. Ma il loro colore scuro, nel caso di questo ortaggio, è dovuto alla presenza degli antociani, ovvero i re degli antiossidanti, capaci di prevenire diverse malattie, da quelle cardiovascolari a quelle tumorali. il radicchio è considerato inoltre, come spesso capita per molte verdure dal retrogusto amaro, un toccasana per la depurazione dell’organismo, grazie alla sua ricchezza in acqua e fibre che favoriscono l’eliminazione delle scorie. Provatelo semplicemente tagliato in spicchi, condito con sale e olio come un’insalata, e scottato in padella (lasciandolo appassire con l’ausilio di un coperchio). Finocchio Le proprietà digestive e purificanti del finocchio per l’organismo erano note anche ai popoli più antichi. dal ciuffo profu-

mato, ai semi al grumolo (che è il nome del suo bianco “falso bulbo”), ogni parte di questo vegetale ci viene incontro per migliorare la nostra salute e dare quel tipico sentore di profumata freschezza alle preparazioni in cucina. Ricco anch’esso di vitamine C e A, tanti sali minerali e fibre, lo chef ama ad esempio utilizzarlo per l’ottenimento di fondi di cottura lasciati cuocere dolcemente, come nella ricetta che la scelto di regalarvi questo mese al termine di questo articolo! Carciofo Potassio, magnesio, sodio, calcio e fibre: cinque parole per riassumere al meglio tutti i benefici dei carciofi! Senza dimenticare, anche in questo caso, le proprietà disintossicanti e digestive, nonché diuretiche. Per favorire l’assimilo della cinarina, antiossidante prezioso del carciofo, se ne consiglia il consumo crudo (carciofi piccoli e teneri, tagliati e uniti ad un’insalata - dopo averne rimosso le foglie esterne più coriacee) o comunque la cottura veloce, attraverso la riduzione in piccoli pezzi (o fettine), piuttosto che la cottura da interi.

Le ricette dello chef Fabio Campoli

PASTA SALSICCIA E BROCCOLI A MODO MIO Broccoli e salsiccia: un abbinamento classico rivive in un primo piatto piccante, ideale per scaldare la tavola invernale… a tutta salute!

Ingredienti per 4 persone Orecchiette, 300g; Broccoli siciliani, 200g; Aglio, 1 spicchio; Finocchio, mezzo; Olio extravergine d’oliva, 4 cucchiai; Salsiccia a grana grossa, n.2; Vino bianco secco, 1 bicchiere; Mollica di pane, 60g; Prezzemolo tritato, q.b.; Peperoncino in polvero, 1 cucchiaino raso. Procedimento Prima di tutto, in un pentolino fate un fondo con l’olio, l’aglio in camicia e il finocchio tagliato a spicchi. Coprite con un coperchio, e riponetelo sui fornelli, facendolo cuocere a fiamma bassissima. Una volta che il fondo sarà pronto, rimuovete il finocchio, e aggiungetevi il peperoncino (che avrete precedentemente reidratato in poca acqua). Spellate la salsiccia, mettetela in un pentolino con il vino e lavoratela bene con le mani fino a sbriciolarla. Cuocetela a fuoco dolce con il coperchio per i primi 5 minuti, poi togliete il coperchio e continuare a cuocerla finché risulterà rosolata. Ottenete delle piccole cime dai broccoli e lavatele. In una pentola cuocete i broccoli in abbondante acqua e teneteli da parte. Nella stessa acqua cuocete la pasta. Nel frattempo, in una ciotola lavorate la mollica di di pane con un po’ di prezzemolo tritato, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio. Poi, riponetela in una padella e scaldatela per renderla croccante. Scolate i broccoletti e la pasta in una casseruola, unitevi il fondo piccante ottenuto , infine, le salsicce rosolate. Servite la pasta cosparsa di mollica di pane piccante.

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LIBRI

#scritturacheemoziona

Andrea De Carlo “La capacità del romanzo di raccontare il mondo” di

donATellA lAViZZAri

un disco si ascolta anche molte volte di seguito, un libro che amiamo lo rileggiamo più volte. ma anche senza rilegger lo, la sua musica ci resta dentro. rimettiamo ogni volta quel libro sul giradischi della memoria e ne rimaniamo incantati. 44 GP MAGAZINE


LIBRI Questo mi accade con Andrea de Carlo, artista poliedrico che conosce bene la chimica e la fisica della parola, e, soprattutto, ne conosce l’eros. La sua scrittura è fatta di immagini, suoni, colori e fragranze che danno vita ad un incantevole groviglio di emozioni. Con i suoi romanzi vi è una profonda capacità analitica nel raccontarci i rapporti umani. Ciao Andrea, in una società che riduce la comunicazione all’osso, scrivere romanzi, per di più di 500 pagine, è quasi controcorrente. Come si vince questa sfida oggi? “Credendo nell’unicità del romanzo, nella sua capacità insostituibile di raccontare il mondo. Nessun’altra forma di comunicazione è in grado di attivare un processo altrettanto profondo, che coinvolge il cuore e il cervello con la stessa intensità”. scrivere è “un lavoro che dipende dalla luna e dalle nuvole come l’arte della pasticceria”, quali sono gli ingredienti che più ami aggiungere ad un tuo romanzo? “Gli ingredienti della vita: i sentimenti, i rapporti, i sogni, le richieste, i nodi, le domande, le complicazioni”. Per marcel Proust ogni lettore, quando legge, legge se stesso. l'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. Cosa ne pensi? “Credo che qualunque romanzo rifletta chi lo scriva, ma solo un bel romanzo riesca anche a riflettere chi lo legge. dipende dalla capacità di analizzare e capire situazioni ed esperienze, e poi renderle leggibili nella loro complessità”. C’è una quota autobiografica e generazionale oltre a quella di pura invenzione nei personaggi e nelle situazioni che descrivi? “Scrivo sempre di cose che conosco bene, solo così riesco a riversare nei miei romanzi l’autenticità che ricerco. in questo senso tutti i miei romanzi sono autobiografici: non perché raccontino dei miei fatti personali, ma per-

ché parlano del mio tempo”. ogni testo, ogni libro che scrivi ha un preciso mood? e uno solo? “Ogni romanzo ha un suo ‘mood’ di fondo: il colore, o la luce, che distingue quella storia particolare dalle altre. Ma poi all’interno dello stesso romanzo c’è una varietà di atmosfere, a seconda dei punti di vista dei diversi personaggi, dei luoghi in cui si trovano, degli sviluppi della trama”. ogni nuovo libro aggiunge un cerchio ai precedenti. ne costituisce la somma e contemporaneamente crea una specie di spirale che ci conduce più in là, ma sempre facendoci passare per gli stessi punti? “Ogni volta che inizio a scrivere una nuova storia mi sembra di avere l’occasione di ripartire da zero, raccontare come se non l’avessi mai fatto prima. Però ci sono fili che collegano tra loro tutti i miei romanzi: idee ricorrenti, predisposizioni. in altre parole, il mio carattere che si riflette in quello che faccio”. oltre ad essere scrittore, sei anche musicista, regista e fotografo, quali sono i punti in comune, le contaminazioni tra queste espressioni artistiche che più ti affascinano? in che modo hanno influenzato il tuo modo si scrivere? “Ogni linguaggio artistico offre a chi lo pratica specifiche possibilità espressive. E’ per questo che frequentarne più d’uno è stimolante, suggerisce idee, sollecita l’invenzione. Se da scrittore dovessi vivere in un mondo di soli libri, finirei per sentirmi in prigione, senza più voglia né slancio per raccontare niente”. Quali sono le emozioni che provi ascoltando musica o suonando? “dipende dal momento in cui l’ascolto o la suono. Alcune canzoni, o anche solo alcune tonalità, mi caricano di energia, oppure mi suscitano malinconia, mi commuovono. La musica ha una dimensione misteriosa e affascinante, difficile da spiegare in modo razionale”. la musica sa raccontare e le parole sanno suonare? “La musica racconta, certo. Basta pen45 GP MAGAZINE

sare a canzoni come ‘Yesterday’, ‘Ruby Tuesday’, ‘Romeo and Juliet’: ognuna è una storia intera. A loro volta le parole scritte di un romanzo hanno una musicalità, che si sviluppa nell’articolazione delle frasi, nel ritmo della punteggiatura, nella scansione dei paragrafi”. il viaggio è una costante nei tuoi romanzi, se chiudi gli occhi, tra tutti i paesaggi che hai descritto e conosciuto, qual è il primo che ti torna in mente? “Forse il deserto di Atacama, in Cile, con la sua estensione apparentemente illimitata, la sua terra rossastra che ricorda la superficie di Marte”. C’è un aneddoto divertente o peculiare che si è fissato nel tuo cuore o nel tuo ricordo? “Ricordo la visita a una scultrice un po’ matta, nella foresta australiana del Queensland. Si era costruita da sola una casa di legno in cui ospitava ogni tipo di animali, tra cui un emu, una sorta di struzzo australiano, che si avventava a colpi di becco sui biscotti che la padrona di casa mi offriva con il tè”. nei tuoi romanzi, mi colpiscono molto la puntuale descrizione di luoghi, ambienti, arredi e oggetti, l’attenzione agli aspetti sensoriali e la volontà di fare percepire il “genius loci” ai tuoi lettori. Quanto ha influito l’aver avuto un padre architetto come Giancarlo de Carlo? “il fatto che mio padre fosse architetto e urbanista ha certamente influito sulla mia percezione degli spazi, e del modo in cui vengono vissuti. i luoghi, costruiti e no, determinano in buona parte i comportamenti di chi ci vive, ed è indispensabile che un romanziere riesca a raccontarli”. Partendo dal presupposto di pensare al progetto d’architettura fondato sui presupposti dei luoghi e delle culture degli uomini che vi partecipano, come immagini le città del futuro? “Come me le immaginavo da bambino: piene di spazi verdi, silenziose, con tapis roulant per i pedoni, mezzi di trasporto elettrici per le merci, vie d’acqua, ponti, piazze dove gli abitanti possano incontrarsi, angoli per la musica…”.



LIBRI

#temascomodo

Il bambino di nessuno Rita Volponi parla del suo libro e di come scuotere le coscienze omer tose di

Rita Vo lpon i e l a sua L una

mArisA iACoPino

“un mondo a misura di bambino”, è il titolo del documento elaborato nel 2002 al ter mine della sessione speciale sull'infanzia dell'Assemblea Generale delle nazioni unite, per garantire il diritto all'istruzione e alla salute dei bambini in tutti i paesi del mondo, e protegger li da abusi, sfr uttamento e violenza.

Tempo ne è passato da allora, ma il mondo sembra proprio non riuscire a misurarsi sui bisogni dei bambini, giacché troppi sono ancora gli adulti che, con il loro metro imperfetto, continuano a commettere violenze esecrabili sui minori. Tra questi, abusi sessuali, e reati legati alla pedopornografia. Sull’argomento, è appena uscito per Viola Editrice, “il bambino di nessuno” di Rita Volponi. Un libro che si pone tra il saggio e l’intreccio narrativo. Libro denuncia che racconta, senza alcuna ipocrisia, ciò che gravita dentro e attorno a un universo fatto di crudeltà, le coperture di cui gode, le omertà di cui si circonda, toccando livelli di inaudita mostruosità che lo rendono cancro di difficile estirpazione. Abbiamo incontrato l’autrice, alla sua seconda fatica letteraria dopo il thriller psicologico ”Anime inquinate”, per rivolgerle qualche domanda. Come si racconterebbe in poche righe? “Raccontarsi è la cosa più difficile del mondo, preferisco farlo attraverso ciò che scrivo”. ricercare la verità è compito fondamentale per uno scrittore? “E’ una necessità, è il mio modo di sopravvivere ad un mondo confuso e disorientato. E’ il mio modo per non perdermi. La verità ha tante facce. Ognuno vede la propria, quella che la coscienza gli consente di accettare. in ogni storia che scrivo per me l’importante è mettere sotto i riflettori una realtà concreta nella quale esiste una sola verità che tento di evidenziare, ma non so se ci riesco”. Qualcuno ha definito “il bambino di nessuno” un libro scomodo, pugno allo stomaco per altri. Per la gran parte, libro da leggere d’un fiato, che tocca tutte le sfere d’un crimine di portata mondiale. Cosa ha significato la scelta d’un tema simile? e quale è stato il coinvolgimento emotivo nella stesura? “Non sono stata io a scegliere il tema, quanto piuttosto è stato il tema a scegliere me come narratrice. A parte gli scherzi, è la pedofilia un argomento temuto un po’ da tutti, ma sentivo prepotente il bisogno di raccontare una storia che coinvolgesse i lettori nel profondo. E’ ovvio che per coinvolgere i lettori io per prima dovevo esserne coinvolta. Ogni pagina di quel libro l’ho vissuta con dolore, e con lo stesso dolore l’ho raccontata”. il suo è un atto di accusa potentissimo, attraverso un racconto meticoloso sulla rete criminale che controlla il mer-

cato pedopornografico. Quanto di ciò che ha scritto è frutto di fantasia, e quanto invece di ricerca di verità documentata? “Volevo portare alla ribalta un problema che esiste da sempre e da sempre è accantonato, dimenticato perché scomodo e doloroso. L’angoscia dei mei personaggi è la mia angoscia, il loro dolore è il mio dolore. insomma, le sensazioni sono le stesse, anche se a provocarle sono altri ricordi, altre situazioni. Mi sono documentata, ma la storia è frutto di fantasia”. Questa forma di criminalità non è certo nuova nella storia dell’uomo, ma oggi più che mai, servendosi dei più moderni e sofisticati sistemi tecnologici, permette l’intreccio e la diffusione su larga scala di materiale pedopornografico. le sue ricerche sono state agevolate dall’uso di internet e altri mezzi similari? “Purtroppo il controllo sulla rete dovrebbe essere più rigido, ma questo è un argomento sul quale non ho competenza a rispondere. Sarei una bugiarda se non ammettessi di aver navigato in rete ed aver letto alcune cose, ma in sincerità la mia ricerca è stata più di origine medico comportamentale in relazione al disagio vissuto da alcuni personaggi”. ritiene che descrizioni tanto dettagliate, scuotendo le coscienze e suscitando scalpore in taluni, riescano a scardinare una moralità che attraverso il silenzio si è resa a lungo omertosa? “Spero che ascoltare, o meglio leggere i pensieri delle vittime, si riesca a scuotere anche le coscienze più omertose”. dopo aver letto “il bambino di nessuno”, chi potrà ancora affermare di non sapere? “La pedofilia, e tutto ciò che ne consegue, si previene e si combatte solo conoscendola. E conoscerla significa informarsi, parlarne senza remore, dare voce ai dubbi trovando il coraggio di denunciare. insomma, non concedere sconti a chi si macchia di crimini tanto odiosi, vero oltraggio all’innocenza di tutti i nostri bambini”.

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LIBRI

#trarealtàeimmaginazione

La società ipercontrollata Nel suo libro Rober to Ritondale immagina un Paese dove il regime abolisce la car ta per tracciare ogni cosa di

mArisA iACoPino “Ho cinquant’anni, sono un giornalista dell’ANSA e anche uno ‘scrittore ambulante’, perché ho lavorato e vissuto in molte città e perché accetto di presentare i miei libri a casa dei lettori, in cambio di un buon caffè. ‘Sotto un cielo di carta’, pubblicato da Leone Editore, è il mio ultimo romanzo. Nel libro, un regime abolisce totalmente la carta, affinché tutto sia tracciabile. Ma un ex cartolaio, Odal Clean, combatte a modo suo per riconquistare la libertà. Una metafora ‘orwelliana’ sulla dittatura del web, una fiaba per chi ama la carta e la libertà”. la storia si svolge in un Paese immaginario in cui la società è ipercontrollata. se ciò divenisse realtà, come ci si salverebbe? “in verità penso che il futuro sia già qui, che siamo già ipercontrollati: attraverso internet e i bancomat, attraverso le telecamere a circuito chiuso e i caselli autostradali, solo per fare qualche esempio. in particolare, alcuni siti e social network ci spiano e vendono le informazioni che ci riguardano (i metadati) alle grandi multinazionali e ai governi, come ha dimostrato Edward Snowden nel suo libro ‘Sotto controllo’. Non c’è salvezza, anche perché abbiamo

immergersi in un romanzo significa compiere un viaggio alla ricerca di ciò che si è o si vor rebbe eisere, ovvero di ciò che si teme, misurandosi con tutto quello che si conosce. Per dir la con Pavese, l’opera d’ar te ci commuove e si lascia comprendere soltanto finché conser va per noi un interesse, finché risponde a un qualche nostro problema, risolve insomma un nostro bisogno di vita pratica. Quanto mai efficace e attuale “sotto un cielo di car ta”, di rober to ritondale, romanzo in grado di permeare la contemporaneità, dando forma alla paura di una minaccia incombente. se letterariamente il libro rimanda a “1984”, l'opera di orwell, più drammaticamente ci riporta ai nostri giorni colmi di orrore. in occasione della fiera “Più libri più liberi, abbiamo incontrato l’autore, invitandolo a raccontarsi: 50

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LIBRI ceduto un bel pezzo della nostra privacy nella speranza di ottenere in cambio una maggiore sicurezza collettiva. Sarebbe sciocco chiedere l’abolizione del web, al punto in cui siamo. Ma io mi auguro che si arrivi a un uso di internet più consapevole, e più moderato. È triste vedere un uomo e una donna al ristorante che, invece di parlarsi, controllano i propri cellulari. Così come è triste osservare che in treno o nella metro sono tutti con la testa china su smartphone e tablet”. e’ da ingenui sperare che l’alta tecnologia informatica, al servizio della tirannide, non riuscirà a trionfare fintanto che esisteranno uomini come odal? “La lotta tra il male e il bene non avrà mai fine. Mi conforta sapere che il bene trionfa quasi sempre. E’ successo con tutti i sistemi totalitari, è accaduto con tutti gli imperi, e accadrà anche con il sedicente Stato islamico dell’isis. Perché alla fine gli uomini di buona volontà sono sempre la maggioranza”. Crede che l’umorismo possa cambiare il mondo, offrendo una prospettiva altra in grado di salvarci con un sorriso? “L’umorismo, più che aiutare a cambiare il mondo, può aiutare a sopportarlo. Sono nato in Campania, figlio di un napoletano, e so quanto sia importante combattere fatiche, dolori e stress con un sorriso e una battuta: diventa tutto più lieve, anche quel peso oscuro che a volte ci soffoca l’anima”. l’invenzione del suo universo narrativo le insegna a proteggersi dalle minacce ipotizzate? “Si scrive anche per esorcizzare le proprie paure. Ho scritto il mio romanzo forse proprio per esorcizzare l’idea di un mondo senza carta, quella carta che io amo toccare, stropicciare e annusare. Quei fogli bianchi senza i quali non sarei in grado di scrivere”. secondo lei possiamo ancora liberarci del superfluo, o è divenuto tutto irrimediabilmente necessario? “Chi stabilisce cosa è superfluo e cosa è necessario? Per noi occidentali, probabilmente il consumismo che prima o poi imploderà perché ormai possediamo tutto, il necessario e il superfluo. Tempo fa, entrando in un negozio

di elettronica, mi resi conto che avevo veramente tutto, tranne quell’aggeggio infernale per leggere l’ebook, che non comprerò mai. Perché, come dice uno dei personaggi del mio romanzo, “la carta è la casa naturale delle parole scritte”. A proposito, il mio romanzo non avrà mai una versione in e-book. Sarebbe un controsenso troppo grande!”. lei è un giornalista, oltre che scrittore. da giornalista cosa la spaventa di più e cosa proietta sulla carta nelle sue trame creative? “Mi spaventa la perdita di identità, della società e degli stessi giornalisti. Prima i mass media avevano appunto il compito di ‘mediare’: tra il politico e il suo elettore, tra l’artista e i suoi fan. Ora che artisti e politici si rivolgono direttamente al proprio pubblico attraverso i social network, che le notizie sono liquide e diffuse (spesso senza alcun controllo), qual è il nostro ruolo? È una domanda a cui nessuno ha trovato ancora risposta. Forse anche per questo l’editoria è in uno stato di profonda crisi”. un aggettivo, per definire il suo libro… “imperdibile! Scherzi a parte, è un libro che aiuta a riflettere sulla libertà, un romanzo ‘distopico’ in cui c’è traccia di buoni sentimenti. Un libro con l’anima, scritto pensando soprattutto ai ragazzi. Mi piacerebbe che i miei primi lettori fossero proprio loro, i nativi digitali che non apprezzano abbastanza la carta e che trascorrono troppa vita sui propri cellulari”. in un’epoca in cui anche l’editoria non sfugge alla logica del profitto, e gli scaffali delle librerie si rinnovano di continuo perché non si interrompa il flusso di cassa, Roberto Ritondale sembra possedere la ‘carta’ vincente per resistere alla macchina tritatutto del consumo veloce. Siamo pronti a scommettere che il suo libro, “Sotto un cielo di carta”, si candiderà a diventare un classico senza tempo.

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LIBRI

#letteraturaerotica

Le altre me Altro che 50 Sfumature! Il nuovo libro “hot” di Laura Avalle di

AlessiA bimonTe

Laura Avall e co n Domen ico Anton io Min as i e Ro be rto Rug g ie ro

«saranno in tanti a immedesimarsi in questo libro: dalla fr uttivendola alla mana ger, dall’eter o a l g a y. n e s o n o s i c u r o , perché questa non è solo una storia di trasgressione e di sesso. Qui c’è la dolcezza, la forza, la solitudine, la magia, la spiritualità. la vita». “50 sfumature di grigio” dimenticatelo. da oggi esiste solo “Le altre me”, l’ultimo romanzo dell’autrice, giornalista e direttrice di Vero Salute Laura Avalle, edito da “La lepre Edizioni” con prefazione di Solange. Laura è piemontese, ha vissuto a Cervere, in provincia di Cuneo, per poi trasferirsi a Milano, coronando il suo sogno di diventare giornalista. Viaggiatrice, amante degli animali, le piace la vita di campagna e insieme, non può fare a meno della città, del caos, del traffico e della gente che vi abita: che siano artisti, vip, medici o precari. di lei dicono che sia sfuggente, ma forse solo perché è dell’acquario... va saputa prendere. il suo nuovo libro è un vero e proprio fenomeno editoriale ambientato tra Cuba, Milano e la Versilia che, a differenza del bestseller di E.L. James, è fin troppo reale. Qui non c'è nessun Mister Grey e nessuna Anastasia. Nessun giovane ricco rampollo che insidia una studentessa inesperta e neanche troppo attraente. Nessun aereo privato, nessun milio-

nario. in “Le altre me” non esiste fiction, non esistono attori. È tutto dannatamente reale e il lettore lo sa, lo sente, lo intuisce subito dalle prime battute. E poi ci sono personaggi come Solange, il sensitivo Paolo Bucinelli, la Faraona di Cuba, la veggente più potente di tutta l’Avana e la santera Vivian. Loro esistono davvero, non sono inventati, così come Marta Ferri, la protagonista. Anche le scene di sesso sono maledettamente vere. Come vera è la storia di questa coppia, una delle tante, normale e perbene che, a un certo punto, decide di ravvivare una passione ormai spenta attraverso esperienze forti. Ma che, una volta iniziato, non sarà più in grado di fermarsi. Giovani, belli, innamorati, benestanti: per tutti, Marta e Luca sono la coppia modello, la biologa e l’avvocato. Finché, un giorno, uno dei due oltrepassa il limite, coinvolgendo l’altro in un’overdose di sesso e di perversioni che non lascia scampo: scambismo, gang bang, giochi pericolosi, night club in cui tutto è permesso. Un segreto, il loro, pesante come un 53 GP MAGAZINE

macigno, che li condurrà alla perdizione. Ma chi è veramente Luca? Marta riuscirà a trovare la vera se stessa e a rinunciare alle “altre”, quando Luca se ne andrà di casa senza un’apparente ragione? il de-

Laura Aval le con Be ppe Conve rtini


LIBRI

Fo to di g ruppo in o ccas ione del la pre se ntaz ione del l ibr o “Le alt re me”

stino sembra accanirsi contro di lei: perderà il lavoro e in seguito l’adorata nonna. Un dolore immenso in cerca di risposte, che spingerà la protagonista a consultare le più grandi veggenti e “santere” di Cuba durante un viaggio all’Avana, dove vive la sorella. Un percorso spirituale che continuerà anche dopo, una volta tornata in patria, tra Milano e Collesalvetti, dove abita il famoso sensitivo Solange, che si rivelerà decisivo per il futuro di Marta. E così, fra locali alla moda, amici nuovi e ritrovati, tarocchi e piccanti rivelazioni, tutto sarà rimesso in discussione... ricco parterre di vip alla presentazione romana di "Le altre me". in prima fila l'attrice Roberta Scardola, elegante e bellissima, accompagnata dal padre Roberto, lo splendido Beppe Convertini, impeccabile come sempre, la biondissima Antonella Salvucci, attrice e conduttrice televisiva e la giovane e brava cantante Sara Galimberti. E poi giornalisti tv e della carta stampata tra i quali Luigi Miliucci, Tommaso Martinelli, Cristina

Mazzantini, l’autore Rai domenico Antonio Minasi oltre a fotografi, autori Rai, personaggi della moda, il make-up artist Luca Leurini e l’art director dell’azienda B Glam Mario Orfei. Per non parlare dell'avvocato Cataldo Calabretta e del folto gruppo di intellettuali che si sono radunati per l'occasione in piazza dante 8, nella splendida location di Niccolò Corcos. Una casa enorme, suggestiva, illuminata con la sola luce delle candele, che ha proiettato tutti in una dimensione onirica e bohémien. "È stata una serata da ricordare", ha detto entusiasta l'autrice del libro, che ha ringraziato tutti Laura Avall e co n per la calorosa partecipazione. Soddisfatto anche l'editore Alessandro Orlandi, che ha stupito i presenti con una performance originale e d'impatto incentrata sul tema dell'identità e delle maschere. Spiritualità, erotismo, un 54 GP MAGAZINE

pizzico di magia e grande amicizia. Quella vera. Non sono solo i temi di "Le altre me", ma sono stati anche gli stessi ingredienti che hanno contribuito a rendere l'evento romano unico nel suo genere. il romanzo è disponibile in tutte le librerie, anche su prenotazione, su Amazon, oppure presso “La Lepre Edizioni” (tel. 06.6788456 - (www.lalepreedizioni.com). Non resta che augurarvi una buona lettura ©Foto di Edoardo Fer ri Robe rta Scardo la


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TELEVISIONE

#ilmito

Quaranta candeline per Sandokan Kabir Bedi: “Mio padre era un indiano e mia madre inglese. Come la storia di Sandokan e Marianna” di

mArinA mArini

sono passati quarant’anni dalla prima messa in onda del celeber rimo sceneggiato “sandokan”, diretto da sergio sollima, inter pretato da K abir bedi, P h i l i p p e l e r o y, C a r o l e A n d r é , A n d r e a Giordana e Adolfo Celi e tratto dai romanzi del ciclo indo-malese di emilio salgari. kan. Come lo ha conquistato? “Sergio Sollima, Elio Scardamaglia e Nino Novarese si recarono in india e in Malesia per fare i casting agli attori locali. Erano intenzionati a girare tutto il territorio. io fui il primo attore a fare il provino. Ricordo che piacqui subito a Scardamaglia e a Novarese ma Sollima voleva vedere se io tenessi davvero ad avere quel ruolo. Così mi disse di venire a Roma a mie spese per sostenere un ultimo provino, io andai ed il ruolo fu mio!”. Che ricordo ha di sergio sollima? “io devo tutto a Sergio Sollima. Quando mi ha conosciuto ero un semplice attore di Bolliwood, non avevo lo stile o la preparazione di un attore che ha studiato in Europa o in America. Sollima ha creduto in me, mi ha insegnato tantissime cose e solo grazie a lui sono quello che sono adesso. Senza di lui ora forse starei patendo la fame e non smetterò mai di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me, è stato un padre”. suo padre era un indiano mentre sua madre era di origine inglese. una curiosa coincidenza con la storia d’amore di sandokan e marianna. “Beh mio padre ha combattuto davvero per il suo Paese. Era un eroe vero. Senza dubbio questo mio back ground culturale mi ha aiutato ad impersonarmi meglio nel ruolo di Sandokan”.

La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le Tigri di Mompracem e i pirati della Malesia. Al Roma Fiction Fest è stato celebrato il quarantesimo compleanno del pirata più famoso della televisione alla presenza dal cast e dei figli di Sollima e di Adolfo Celi. Toccanti le parole di Stefano Sollima, figlio del regista, il quale ha puntualizzato su come il padre abbia avuto il coraggio di fare delle scelte difficili poi risultate vincenti. La scelta di affidare il ruolo di Sandokan ad un attore indiano all’epoca era una vera e propria sfida. Una sfida che Sollima ha vinto. Commossa anche Carol André, la perla di Labuan, che con Sollima aveva un rapporto particolare in quanto era già stata diretta da lui da adolescente nel western “faccia a faccia”. La Andé ha raccontato come il ruolo di Marianna fosse stato scritto apposta per lei. Se Sollima girò in lungo e in largo per trovare il protagonista maschile, per la protagonista femminile fu subito molto deciso. Presenti anche gli Oliver Onions, Maurizio e Guido de Angelis, autori della celebre colonna sonora della serie Tv. Kabir Bedi, dopo aver fatto trasmettere nelle sale del Roma Fiction Fest un filmato in cui rende un omaggio al regista Sergio Sollima e al personaggio di Sandokan, ci ha concesso un’intervista. sergio sollima cercava un attore adatto ad interpretare un personaggio da romanzo come sando57

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SPETTACOLO

#professionistidellospettacolo

Mauriz io M eucci co n Pe ppino Di Capri

nell’anno 2007 nasce euroservice, azienda specializzata nel noleggio di service, audio, luci e palchi, nella persona del titolare maurizio meucci, un giovane imprenditore che a soli 47 anni vanta un’ampia esperienza maturata nel settore a capo prima della Gamma Promotion per 8 anni, e della Gemeal service per altri 7 anni. inoltre, Meucci vanta anche un’esperienza pluriennale come Agente di Spettacolo, collaborando attivamente presso una delle prime e più importanti Agenzie di Spettacolo d’italia: la de Angelis Managment, gestita da Costanzo de Angelis, che si fregiava nella propria scuderia artistica dell’esclusiva di famosi cantanti, quali, per citarne alcuni: i Pooh, Baglioni, Biagio Antonacci, Antonello Venditti, Enrico Ruggeri, Michele Zarillo, Nek, ivana Spagna, Pino Mango, Lucio dalla, Pino daniele, Fiorella Mannoia, Stadio e Patti Pravo. Euroservice si è occupata dell’allestimento di palchi, layer e gruppi elettrogeni per i concerti di gran parte degli artisti citati, l’ultimo dei quli è stato quello per il cantante Umberto Tozzi, svoltosi nel mese di settembre a Castel Madama, in provincia di Roma. La ditta può vantare una esperienza pluriennale nel settore del rent for show, quale fornitrice di service audio e luci per festival, teatri, sfilate, conventions, campagne elettorali, tour con artisti, feste della birra, varie manifesta-

Mauriz io M eucci co n Ne ri Marcorè

Lo show può iniziare Scopriamo Euroser vice, un’azienda che si occupa di spettacolo a 360 gradi zioni locali, religiose ed eventi sportivi. evento, e dall’altro di avere la certezza di Per avere una panoramica più ampia delle non dover rivolgersi presso altre ditte attività svolte, potete visitare il sito per coadiuvare l’evento stesso, avendo a www.euroserviceweb.com, dove cia- disposizione tutte le attrezzature all’avanscun lavoro o collaborazione è corredata guardia e tecnici professionisti. il tutto si da un fornito archivio fotografico. traduce, in ultima analisi, in un ingente riL’azienda si divide in due settori: uno sparmio di tempo, allestimenti e, sopratspecializzato in strutture, (palchi, pedane, tutto, di risorse finanziarie. layer, stand e coperture palchi), diretta ed “Contattateci per un preventivo – contiorganizzata dal collaboratore Emilio. nua il titolare - e noterete oltre alla nostra L’altro specializzato in Service,audio luci professionalità, serietà ed impegno, anche e video con Mixer digitali Yamaha, ra- un ottimo rapporto qualità-prezzo, con diomicrofoni Shenneiser, Shure, Akg, proposte decisamente competitive, adatte impianti line array e monitor, Meyer ad ogni richiesta e modulabili secondo Sound, dB, Martin Audio, luci a tecno- necessità, che sono in grado di coniugare logia led, teste mobili beam, centraline l’offerta di ottime prestazioni non trasculuci delle migliori marche con maxi- rando, nonostante l’evidente conveschermi e proiettori professionali, ring nienza dei nostri prezzi, le esigenze dei con torri ed elevatori. i tecnici audio, luci, nostri clienti”. palco ed elettricisti sono tutti professio- www.euroserviceweb.com nisti qualificati, diretti dal direttore generale di Euroservice, Fabrizio Moriconi. Mauriz io Me ucci con Cris tian De Sica “Le nostre attrezzature - afferma il titolare Maurizio Meucci - sono tutte di ultima generazione, omologate e certificate e assicurate come da normative correnti”. Euroservice è una azienda certificata ed in regola che garantisce sicurezza, e affidabilità degli spettacoli. di questi tempi in cui le normative diventano sempre più rigorose, servirsi di una ditta rispettosa delle stesse ed aggiornata in merito, garantisce di non incorrere in pesanti sanzioni e denunce Con Federico Zampagl ione verso chi commissiona un

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TEATRO Ge nnar o D’Avanzo e Anna G reg gi

#grandispettacoli

Rinasce il Teatro Imperiale Un rilancio firmato Gennaro D’Avanzo, direttore ar tistico, e Anna Greggi, direttore organizzativo i l r i l a n c i o d e l Te a t r o i m p e r i a l e p o r t a l a loro fir ma. sono Anna Greggi e Gennaro d'Avanzo. lei è direttore organizzativo, lui è direttore ar tistico. un binomio perfetto tra due grandi professionisti del mondo del teatro e della recitazione. due personaggi ideali per portare il grande teatro nella Città dell'Aria. E con loro i grandi interpreti dello spettacolo. Un lavoro che il pubblico sta apprezzando con partecipazione ed interesse. La nuova stagione si è aperta il 14 novembre scorso con Giancarlo Giannini e prevede un cartellone da non perdere. Gennaro d’Avanzo, nato ad Avella (Avellino) nel 1953 e milanese di adozione dall’età di sette anni, ha un lungo curriculum fatto di grandi fatiche e soddisfazioni: da giovane, dopo il servizio di leva a Viterbo, si iscrive all’Accademia d’Arte drammatica di Milano dove nel 1977 si diploma come attore. d’Avanzo, attivo in quegli anni anche come arbitro di calcio, direttore artistico nei villaggi turistici, doppiatore, cabarettista e volto di una fortunata serie di spot televisivi. All'età di 26 anni diventa direttore del Teatro San Babila. E' considerato “colui che ha portato il musical in italia”. Anna Greggi è una brillante attrice di teatro e di cinema. Al cinema, tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film “Et in terra pax” (2010) di Matteo Botrugno e daniele Coluccini, dove ha interpretato la parte di La signora #1. Con loro due, il Comune di Guidonia-Montecelio ha fatto centro per la rinascita del Teatro Comunale.

Ge nnaro D’Avanz o e Anna G reg gi con Gian carlo Giannini

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MUSICA

#passioneetalento

A tu per tu con gli Abiura È una giovane band abruzzese composta da appassionati di musica con storie diverse di

AlessiA bimonTe

Quella degli Abiura è la storia di più storie messe insieme. Abr uzzesi doc, di Pratola Peligna (Aquila) per essere precisi. Pietro è un commerciante, marco è uno studente, Francesco lavora all’ospedale di sulmona e Alfonso è un impiegato di un’azienda privata. Così diversi, ma così simili: grandi appassionati di musica.

più tenera non si sa mai come rapportarsi, eravamo un po’ titubanti all’inizio, poi è venuto fuori l’aspetto umano e una grande dote da chitarrista, un ragazzo maturo, al contrario di quello che oggi si può pensare, pronto a far parte degli Abiura”. il nome del gruppo è Abiura. Come mai questa scelta? “Ci piace come nome, l’aspetto principale è quello. Poi quando si decide di intraprendere qualcosa, si cerca sempre un appellativo per dare una certa visibilità, un riconoscimento. Pietro si è imbattuto personalmente in questa parola leggendo Pier Paolo Pasolini, e in un roster di nomi che ci sembravano adatti, è saltato fuori Abiura che in un certo senso ci rispecchia. Abbiamo unito il suono onomatopeico della parola al suo significato semantico”. la musica che suonate è principalmente rock. Quali sono i vostri modelli di riferimento? “Rock classico italiano, con spruzzatine di metal e cantautoriale che rispecchia la tradizione della musica rock italiana. La vita è fatta di esperienze, ricordi. La musica è come un prato dal quale noi raccogliamo i suoi fiori e realizziamo un mazzo, i fiori che riteniamo più preziosi sono quelli legati alle nostre tradizioni, in questo caso parlando di musica, sicuramente i Litfiba”. il vostro primo album “Concept” è disponibile su Youtube. Cosa c’è in questo progetto e come mai la scelta di un titolo così particolare? “ ‘Piccola storia di una bimba e del suo aquilone di idee’ è la storia di una bambina che cresce e fa le sue scelte, molte di queste sono sbagliate ma alla fine c’è un ravvedimento sulle proprie idee, si torna indietro, ma non vuol dire aver

Non hanno mai suonato insieme, tranne che in occasioni goliardiche. Pietro faceva parte dei Tabularasa, Francesco e Alfonso suonavano in Repubblica italiana, e Marco ne i meticci di razza bastarda, un crossover di musica italiana cantata alla Rage against the machine. La band è composta da: Sanpiè (Pietro) alla voce, Novecento (Alfonso) alla batteria, Zavarock (Marco) alla chitarra e Francesco al basso. la cosa che più vi caratterizza è la presenza di un ragazzo giovane. Come è nata l’idea di mettere insieme un gruppo musicale? “E’ un ragazzo molto giovane, siamo dei padri putativi in questo senso. il gruppo è nato grazie all’amicizia che già ci legava da tempo e all’esperienza che ognuno di noi ha avuto in campo musicale. Non avevamo mai suonato insieme prima d’ora, se non per diletto. Ci siamo assemblati in seguito. L’idea è nata da Francesco che mi ha beccato per strada, d’accordo anche con l’amico Alfonso e mi ha proposto di tornare in pista. Così è partita l’avventura Abiura. Poi si è aggiunto Marco. E’ arrivato in un secondo momento, per il semplice fatto che quando si è in una fase 63

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MUSICA sbagliato scelta. Nel corso della vita facciamo scelte che sembrano giuste all’inizio, poi le valutiamo, le rivalutiamo, ed è questa la forza, quella di avere la capacità di tornare indietro. Piccola storia di una bimba e del suo aquilone di idee fa pensare al primo prog italiano degli anni ’70, in realtà di progressive rock c’è ben poco, perché noi suoniamo strumenti classici: basso, chitarra, batteria e voce, quindi non c’è inserimento di piano, tranne che per piccoli inserti. dal vivo suoniamo molto rock proprio perché non abbiamo queste partiture di tastiera che alleggeriscono i toni. L’album è nato in maniera molto spontanea. La storia si sviluppa in 11 canzoni, che sono stralci di testi dimenticati, diventati poesie, collegate tra loro nell’album, ma non tutte altrimenti sarebbe stato troppo pesante durante l’ascolto. Gli spezzoni di testo sono qualcosa di fruibile che, anziché cestinare, abbiamo ritenuto opportuno inserire nel contesto. Sulla pubblicazione sul canale social Youtube ci si deve lavorare abbiamo notato che la musica perde parecchio, non rende come l’ascolto del cd”. C’è una canzone preferita? Come mai non avete pensato ad un ep per iniziare? “Le canzoni sono come dei figli, sceglierne una è sempre difficile. Per quanto mi riguarda – dice Pietro sono legato alla prima, ‘La bimba’, avendo io due bimbe, anche per l’atmosfera che la canzone fa vivere, in generale tutte sono valide, se guardate nell’ottica del concept. Non abbiamo fatto un Ep, perché essendoci una sequenzialità nelle canzoni, sarebbe stato un vero e proprio atto di abiura nei confronti degli altri pezzi”. la copertina e i disegni del cd sono molto particolari. Chi li ha realizzati? “i disegni delle canzoni sono stati realizzati dalla figlia di Pietro. La copertina è del maestro Silvio Formichetti, artista di Pratola Peligna, pittore di rilievo internazionale, oltre ad essere un grandissimo amico”. si parla tanto di talent show. non

solo per mettersi in gioco, ma anche per fare un’esperienza e farsi conoscere. Che ne pensate? “Rischieremmo di snaturare la passione di una vita. Noi suoniamo sporco, abbracciamo a piene mani quello che è il senso del rock. il talent show è una bella opportunità per chi ha voglia di emergere a tutti i costi, il nostro progetto invece è quello di valorizzare il passato della musica e quello che sarà il nostro futuro. Non si può prescindere, è da li che nascono i valori, la qualità e la nostra amicizia”. Avete mai pensato a qualche concerto in trasferta? “Suoniamo in locali abruzzesi prevalentemente. Abbiamo anche una famiglia, un lavoro, sarebbe difficile conciliarli. Ma nella vita mai dire mai, se ci verrà data l’opportunità di una trasferta, perché no!”. Ci sono progetti futuri nel cassetto? “Siamo dei vulcani, abbiamo già pronti tre pezzi per il prossimo album. Vorremmo sviluppare altri temi. Grazie ad Alfonso che ha messo a disposizione un po’ del suo materiale, stiamo iniziando a raccogliere nuove idee, poi per quanto riguarda i testi ci stiamo lavorando. il nostro è un progetto nato per valorizzare l’uomo nelle sue tante sfaccettature perché questo è un mondo dove c’è un allontanamento da quelle che sono le cose belle e le cose vere. È un’idea per riportare l’uomo alla luce, messo ormai ai margini del sistema. il fine ultimo è quello di consolidare i nostri rapporti all’interno del gruppo, coin64

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volgere le famiglie, gli amici e chi ci vuole bene. Come recita la dedica del cd: ‘dedichiamo il nostro disco a chi ci ama, a chi ci odia e a quelli a cui siamo indifferenti perché la vita non è una competizione’. inoltre è uscito il primo libro di poesie di Pietro. ‘Bandiera emozionale’ - questo è il titolo - è quello che uno ha dentro e decide di tirar fuori. Forse questo è il senso della nostra musica, rendere le persone partecipi dei nostri sentimenti. A volte facendo musica si pensa più a compiacere il prossimo che se stessi, se si riuscisse a creare un connubio tra queste due esperienze, a livello formativo sarebbe qualcosa di completo. Questo è il nostro obiettivo, far stare bene le persone. È una doppia soddisfazione, in concomitanza con quello che è il progetto di Abiura, dedicato all’arte, alla musica, alla poesia”. L’ascolto del cd è molto piacevole, tematiche che ritornano, unite brano dopo brano. Una ciclicità dai toni rock, abbinata alla poeticità delle didascalie iniziali di alcune canzoni. È la festa degli uomini, di chi sa tornare indietro. Forse il primo passo per andare avanti, recita l’incipit di “Festa”, che conclude il concept. La vita è un grande sospiro che si spegne quando il sogno si arrende alla realtà, questo ci propone invece “La strada”, sesto brano in scaletta. Bell’arrangiamento e meritevole l’amalgamarsi dei quattro strumenti utilizzati. Quello che racchiude il cd è tutto nel pezzo “ La Bimba”, personalmente colpisce molto perché restituisce la vera essenza di tutto il lavoro svolto dagli Abiura. Sogni, emozioni e idee. Tutto quello che una bambina prova durante la sua infanzia, catapultato nella vita di ogni singolo. decisioni da prendere, scelte da fare. il tutto accompagnato sempre dal suo aquilone, simbolo di libertà, senso del gioco e strumento metaforico di indipendenza e autonomia. Quella semplicità alla quale tutti dovremmo rifarci, sognando, come la bimba, un mondo diverso.



MUSICA

#dallostornelloalrap

Elena Bonelli

L’artista che canta la romanità nel mondo

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e’ considerata la testimone della canzone romana. Ama roma e farebbe di tutto per difenderla. di recente ha messo in piedi un progetto denominato “dallo stornello al rap”, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla canzone romana e farla risorgere.


MUSICA elena bonelli, sei considerata l'artista che canta e lotta per roma. in che modo? “in un modo passionale, viscerale, che sento di fare per preservare quella che è la tradizione, le origini, la storia e i perché della storia; diffonderli, farli conoscere a chi non ne ha mai sentito parlare, portarle nelle Università come materia di studio e far apprezzare la canzone romana che è sempre stata avvolta da un‘aurea di volgarità, quasi di secondo livello, cosa che non è. Quindi merita più attenzione e nobiltà. La critica ‘intellettuale’ non si è mai interessata e ancora oggi continua a non farlo, nonostante i tanti solleciti per porre la canzone romana ad un livello alto come merita. Ma la stampa continua ad ignorarla con ignoranza direi, perché ignora cosa è effettivamente, cosa rappresenta, da dove è nata e dove è arrivata”. Cosa rappresenta per te roma? e da chi dobbiamo difenderla? “Roma è veramente la città centro del mondo (e non è solo un detto) per tanti motivi: storici, religiosi, artistici, e non solo. Qui è racchiusa la storia dell’umanità. Va difesa da chi, con un cattivo governo, abbandona il decoro della città, dando del nostro Paese una pessima immagine nel mondo. difenderla da chi permette bivacchi di ogni genere (vedi Barcaccia e altro), da chi consegna la città a gente senza nessuno scrupolo”. e' un luogo comune dire che roma è sparita? o è sparita sul serio? “Che sia sparita è vero, ciò è anche inevitabile; ma che ora si stia distruggendo è un’altra cosa ed è un rischio che non possiamo correre. io mi batto per questo, per non far morire la natura della mia città, preservare la sua lingua, la canzone e la sua storia che racconto negli Atenei. Fare spettacoli sulla romanità per me non rappresenta solo il mio lavoro di artista, ma è una vera e propria missione”. Artisticamente come nasce elena bonelli? “Nasco con la voglia di esprimermi su un palcoscenico come attrice, è la cosa che meglio mi riesce nella vita. Tutto ciò è successo dopo il Laboratorio di Proietti e l’Actor Studio di Lee Strasberg. il canto è venuto dopo, è stata una precisa scelta per portare nel mondo la canzone ro-

mana. Sebbene tutti mi conoscono come cantante, mi sento molto di più attrice”. Quali sono state le tappe salienti della tua carriera? “Beh ce ne sono state tante. Una importante è quella di aver proposto al Presidente Carlo Azeglio Ciampi il rilancio dell’inno di Mameli, che subito dopo aver accettato la mia proposta mi ha proclamata ‘voce ufficiale’ dell’inno. da quell’evento l’italia ha cantato per la prima volta nella storia l’inno e sono riuscita a farlo cantare anche ai giocatori della nazionale facendogli studiare le parole. il mio orgoglio sale quando glielo vedo cantare. Con l’inno sono stata chiamata ad aprire i Mondiali in Corea trasmessi in mondovisione Altra tappa fondamentale della mia carriera è stata quella di riuscire a portare il mio progetto ‘Roma in the world’ nei migliori teatri del mondo, ma in particolare nella prestigiosissima Carnegie Hall di New York , tempio mondiale della musica. di questo progetto fa parte anche il film ‘Roma è Musica’, trasmesso in tutto il mondo da Rai international. E poi tante altre cose che i più curiosi possono trovare sul mio sito www.elenabonelli.com”. Hai messo in piedi un progetto interessante “dallo stornello al rap”. Ce ne puoi parlare? “il progetto è nato per far riscoprire alle nuove generazioni la canzone popolare, le proprie origini culturali e di dare delle nuove canzoni alla città di Roma. Un contest rivolto esclusivamente ai giovani per accendere i riflettori sulla tradizione romanesca, sulle nuove leve emergenti nella musica e nel videomaking della Capitale. insieme ai nuovi talenti che proporranno le loro canzoni e video, grandi artisti ospiti in palcoscenico a sostegno di questo originale progetto che ha avuto a fianco anche famosi rappers tra cui Piotta, danno dei Colle der Fomento e i Flaminio Maphia, che diventerà un appuntamento fisso del panorama cultu-

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rale romano”. A chi è rivolto? “E’ rivolto a giovani cantautori e videomakers provenienti da qualsiasi parte del mondo, purché parlino di Roma”. Quanto è viva e attuale la canzone romana? “Poco, direi quasi niente, ed è per questo che merita attenzione, anzi direi merita una resurrezione, e i centinaia di ragazzi che hanno partecipato al concorso lo hanno dimostrato con le loro bellissime canzoni”. in che modo la canzone romana riceve apprezzamenti nel mondo? “i teatri si riempiono, la gente ascolta attenta e partecipe. in genere, ad ogni finale tanti bis. Applausi e, non di rado, standing ovation. Che dedurre? Che piace!”. C'è un Paese straniero in cui la canzone romana è particolarmente apprezzata? “Non farei eccezioni, va bene dappertutto, dalla Cina, dove torno questo gennaio, al Giappone, dove sono stata tre volte, alla Corea, dove ho fatto eventi per ben 8 anni e partecipato all’Expo internazionale di Yoseu, poi negli Usa, ecc.”. Che differenza può esserci tra il dialetto romano e la lingua romanesca? e quanto incide nella canzone romana? “direi più dialetto romanesco, che è molto ma molto pesante e la lingua romana che è quella delle canzoni, leggermente più light”.




MUSICA

chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM

cLASSIfIche TOP 10 eUROPA 1 “Love yourself” – Justin Bieber 2 “Hello” – Adele 3 “In2” – Wstrn 4 “Sorry” – Justin Bieber” 5 “Sax” – Fleur East 6 “What do you mean?” – Justin Bieber 7 “You don’t own me” – Grace ft. G-Eazy 8 “Turn the music louder” – KDA ft. Katy B. & Tinie Tempah 9 “Coming Home” – Sigma & Rita Ora 10 “The girl is mine” – 99 Souls ft. Destiny’s Child & Brandy

TOP 10 USA 1 “Hello” – Adele 2 “Sorry” – Justin Bieber 3 “Hotline Bling” – Drake 4 “Roses” – The Chainsmokers ft. Rosez 5 “Love yourself” – Justin Bieber 6 “Here” – Alessia Cara 7 “What do you mean?” – Justin Bieber 8 “Same old love” – Selena Gomez 9 “Dessert” – Dawin 10 “Stitches” – Shawn Mendes

TOP 10 ITALIA 1 “Il posto dei santi” – Negramaro

2 “Ti ho voluto bene veramente” – Marco Mengoni 3 “Volevo te” – Giusy Ferreri 4 “La vita com’è” – Max Gazzè 5 “Arriverà l’amore” – Emma 6 “Simili” – Laura Pausini 7 “Tempesta” – Malika Ayane 8 “Perché” – Alex Britti 9 “Pieno di vita” – Jovanotti 10 “Il rimpianto di te” – Giosada

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JUSTIN BIEBER Il ragazzo sta facendo man bassa in classifica con vari singoli. Classe 1994, finora solo negli Stati Uniti ha venduto oltre 25 milioni di singoli. Nel 2015, con un patrimonio di 200 milioni di dollari, è stato l’under 25 più ricco del mondo. GRACE Grace Sewell è una brava cantante e attrice australiana. Il pezzo con la partecipazione di G-Eazy è una rivisitazione dell’omonima canzone del 1963 di Lesley Gore, prodotta da Quincy Jones.

SELENA GOMEZ E’ il secondo estrapolato dal suo secondo album “Revival”. Composto da Charlie XCX, il pezzo parla dell’importanza che rivestono i genitori. Il video è stato girato a Los Angeles. DAWIN Dawin Polanco è un produttore, cantautore e vocalist nato a New York. Fa musica fin da giovanissimo e adesso ci prova con questo brano in perfetto stile rap, che non sta passando inosservato.

GIUSY FERRERI Dopo lo straordinario successo di “Roma-Bangkok”, ecco che sta per assaporarne un altro. Il brano parla di una donna abbandonata dal suo amante al quale farà provare molti rimpianti. La cantante ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni a 18 anni. GIOSADA E’ il vincitore di X-Factor 9 ed è uno dei personaggi del momento. Ventiseienne, barese ed ex-punk, è cresciuto respirando da sempre musica in casa, visto che tutti i suoi familiari hanno a che fare con le note. La cucina è tra le sue passioni.


MUSICA

SPecIAL GUeST The WeeKND

Incredibile falsetto Il suo nome è Abel Tesfaye ed è nato a Toronto nel 1990 con origini etiopi. Ha adottato lo pseudonimo The Weeknd all’età di 17 anni, nel momento in cui sono avvenuti i primi approcci con la musica. Ha sempre avuto l’obbiettivo di divenire una star e così ha iniziato a caricare su YouTube alcune sue tracce, compresa una realizzata con il noto rapper Drake. E’ riuscito così nel 2011 a catturare l’attenzione di pubblico e critica. Grazie ai suoi primi pezzi inclusi nella raccolta “Trilogy”, nel 2012 ha effettuato un tour di successo negli Stati Uniti, a Parigi e a Bruxelles. L’anno successivo ha pubblicato l’album “Kiss Land”, raggiungendo buoni risultati. Nel 2015 i brani “Earned It” e “Where you belong”, sono entrati a far parte della colonna sonora di “Cinquanta sfumature di grigio”. Ha poi rilasciato due grandi singoli da classifica quali “The Hills” e “Can’t feel my face”, tratti dal suo secondo album di studio. L’artista ricorda vagamente Michael Jackson e Bruno Mars. Ha all’attivo collaborazioni con Drake, Wiz Khalifa, Sia, Diplo, Lil Wayne, Ariana Grande e altri artisti.

YeSTeRDAY&TODAY JIM DIAMOND Nel 2015 è arrivato il momento di spargere altrove il suo immenso talento. Jim Diamond, la famosa voce di “I won’t let you down” dei PhD, qualche mese fa ci ha lasciato improvvisamente a Londra all’età di 62 anni. Era nato a Glasgow nel 1953, si era già imposto sulle scene a partire dagli anni ’70, anche se il vero successo è arrivato negli anni successivi sia in veste da solista che con il celebre gruppo citato. Molti ricorderanno “I should have known better”, grande hit del 1985, rimasta nella storia di quel periodo. Jim non ha mai abbandonato il mondo musicale, visto che negli anni ’90 e 2000 si è dedicato ampiamente all’attività di autore e di produttore, avvicinandosi molto alla musica soul, a cui ha dedicato nel 2011 il suo ultimo album “City of Soul”. Negli ultimi anni ha speso molto tempo in progetti di beneficenza e alla sua famiglia composta da sua moglie e da due figli che amava molto. Di lui restano un grande vuoto e milioni di dischi venduti.

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EVENTI

#mondanità

Sex Appeal Il nuovo libro di Bruno Oliviero il fotografo delle dive TESTO E FOTO di Aldo d’Ambrosio Ta n t i s s i m e d o n n e , t u t t e s e x y e b e l l i s sime, fotografate da br uno... dalle dive di sempre alle nuove scoper te in cerca di gloria, ma tutte legate fra loro dall'occhio attento di chi di donne se ne intende davvero, che sa cogliere ogni singola sfumatura e mettere in risalto ogni singolo sguardo... il nuovo libro abbraccia tantissime bellezze femminili di ieri, di oggi, di sempre...da ilary Blasi, giovanissima e sensuale un po' maliziosa e timida a Ornella Muti (da lui scoperta all'età di 14 anni), Zeudi Araya, Valeria Marini, Sofia Loren... Unite dallo sguardo attento di un grande fotografo che sapientemente sa valorizzale mettendo in risalto in ognuna di loro la sensualità il fascino, l'attrazione e la seduzione... il "Sex Appeal" appunto. La presentazione del nuovo capolavoro di Bruno Oliviero si è tenuta presso il ristorante Taverna Flavia di Roma, il tempio del gusto di Mimmo Cavicchia (dove nacque l'amore tra Richard Burton e Liz Taylor ndr). La bella e brava Eka Kadijeva (allieva del grande fotografo) ha accolto gli ospiti invitati da Bruno per una indimenticabile cena, che ha associato, alle gustosissime specialità della casa, le bellissime donne intervenute. Erano presenti tantissime delle "nuove dive" fotografate e presenti nel libro (Alessia d'Aguanno, Alessandra d'Agruma, Alessia Paro, Alice e Claudia Motta, Alessandra Mandich, Ginevra de Crescienzi, Francesca Galeotti, diana Tomiczek, Larisa Tafili, Martina Tellone, Mary Rubes, Sabrina Grigorescu, Sara Matteucci e Sara Sellaro) oltre agli amici più stretti: Rita Forte, Fabio Testi, Pierfrancesco Campanella, Kyra Kole, Marilyn Stal e le bellissime figlie Sharon e Shila... "Sex Appeal" è l'ottavo capolavoro del grande Bruno Oliviero che con le sue foto ha segnato e regalato fortuna e successo alle "sue dive". 73

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EVENTI

#vitadinotte

Roma Caput Musicae ll 2016 si apre con il Concer to di Capodanno. Il vecchio anno premia la Moda e inaugura un beauty center di

bibi Gismondi

• Cinema e musica per festeggiare l’ingresso nel 2016. È questa la formula di ROMA CAPUT MUSiCAE. il concerto di Capodanno di Roma che, con il patrocinio della Regione Lazio, ha visto esibirsi la Gerardo di Lella Grand’Orchestra il 1 gennaio all’Auditorium Parco della Musica. L’orchestra ha reinterpretato il classico concerto di Capodanno proponendo un innovativo ingresso nel 2016 che ha vissuto di sonorità tutte italiane. Sotto la direzione dell’eclettico e raffinato Maestro Gerardo di lella, i settanta talentuosi musicisti dell’ensemble hanno fatto rivivere le musiche che hanno reso immortale nel mondo il nostro cinema. Un intenso ed inedito momento musicale attraverso la grandezza compositiva di Rota, Morricone, Piovani, Cipriani, Ortolani, Piccioni, nell'auspicio che Roma possa diventare una vera “Caput Musicae” e tornare ad essere un faro culturale per il resto del mondo. Le colonne sonore di “Amarcord”, “Otto e mezzo”, “il Padrino”, “La vita è bella”, “C’era una volta il west” e “Anonimo Veneziano”, hanno celebrato i nostri grandi compositori contemporanei in uno straordinario viaggio musicale tutto italiano. Il M ae st ro Gerardo Di Lel la

I pr emiat i di Ro ma Fas hio n W hite

• le nuove proposte dell’Alta Moda Sposa sono state presentate nel loro luogo “naturale” la Chiesa. Particolarmente suggestiva, la Chiesa Episcopale di San Paolo Entro le Mura, in Via Nazionale a Roma, ha ospitato l’edizione 2015 di Roma Fashion White, kermesse dedicata alla moda sposa e alle eccellenze del Made in italy che gravitano attorno al giorno del fatidico “sì”. i professionisti della Moda premiati nell’anno 2015 sono stati: per la per la Sezione “Comunicazione” massimo leonardelli; per la Sezione “Hair designer” salvo Filetti; per la Sezione “Fashion Testimonial” sofia bruscoli; per la Sezione “Talent Scout” Federico Poletti; per la Sezione “Location di Prestigio" Coffee House Palazzo Colonna elena Parmegiani; per la Sezione "Accademie di Moda" siTAm lecce, per la Sezione “Make Up Artist” Viviana ramassotto, per la Sezione “Moda in TV” barbara modesti e per la Sezione “Giornalismo” Germana Consalvi.

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EVENTI

Annalis a Minet ti

An dr ea Ro ncat o, Rober ta Giarru ss o e Ale x PArte xano

• Circa 500 invitati hanno affollatto le sale del Medical Beauty Center di Villa Borghese, per brindare con l’imprenditore Alessandro Federici all’inaugurazione delle due prestigiose strutture, il poliambulatorio medico e il beauty center, da lui ideate e realizzate.Esse si propongono come nuovi centri di eccellenza nella medicina e chirurgia generale e nella cura e nel benessere della persona. Tanti i personaggi intervenuti e accolti da Giorgia Giacobetti, p.r dell’evento: luca Giurato con la moglie daniela Vergara, Valeria Fabrizi con gli amici Andrea roncato e leopoldo mastelloni, roberta Giarrusso, Annalisa minetti, eleonora brigliadori, Clotilde sabatino, elena russo, nathalie Caldonazzo con la figlia mia, Alessia Fabiani, nicola Canonico, beppe Convertini, roberto Ciufoli, massimo bonetti, saverio Vallone, Alessio di Clemente, Alex Partexano, sabrina Paravicini, Clotilde sabatino, eleonora Albrecht, i registi Francesco lazotti e Cinzia Th Torrini con il compagno ralph Palka, miriam Fecchi, i maestri Gianni mazza e Jacopo sipari di Pescasseroli. Luca Giurato e Danie la Ve r gara

Ales sia Fabiani

El eon ora Brigl iadori e su a figlia

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El en a Rus so


ASTROLOGIA

Gli astri di Annamaria

Annamaria Romoli, nata sotto il segno della Vergine, studiosa di astrologia, considera la materia come un possibilità in più per conoscere se stessi e affrontare meglio la vita. Vive e lavora a Roma in ambito cinematografico.

Oroscopo di GENNAIO

siete protetti da giove e secondo perché vi si richiede di essere responsabili e operativi più del consueto.

ARIETE. L’anno inizia bene con una buona Venere e Saturno, siete entrati in una fase più empatica. Volete riuscire nei vostri intenti. Avete preso un radicale cammino di cambiamento. Però non solo cercando l’azione ma anche una buona dose di empatia che non è propria dell’Ariete. Siete fascinosi e laboriosi. Sul lavoro idee nuove e slanci inaspettati.

BILANCIA. Prima settimana ancora stressante, diciamo che la Venere propizia tiene su l’umore e gli da quel tocco di entusiasmo che lo illumina. Attenzione, dalla metà del mese in poi, non deve lasciarsi andare a pareri e commenti troppo frettolosi. Potrebbe essere frainteso. L’ultima settimana tenderà un po ad isolarsi. Le cose stanno prendendo una giusta direzione.

TORO. Continua una scia positiva che vi vede protagonisti di una intraprendenza, il vostro orizzonte è più ampio e vede lontano. In amore il cuore è pieno di desideri e farete di tutto per vivervi anche quello che vi sta a cuore. Coglierete tra gli sguardi altrui un interesse particolare che vi rende fascinosi. Il lavoro è importante e sicuro. Potete con certezza prendervi le vostre responsabilità nel portare avanti progetti in cui credete. Salute buona, non esagerate e adottate uno stile di vita salubre.

SCORPIONE. Stai facendo chiarezza nella tua vita, stanno cambiando delle cose e stanno diventando realizzabili. Siete spronati da un certo entusiasmo e da una giusta dose di ambizione. Mercurio vi aiuta in tutto quello che state facendo, sia nelle comunicazioni che negli spostamenti. Saranno facilitati i contatti di vario genere. Sarete anche sexy e volitivi, che non guasta per intraprendere nuove conoscenze. SAGITTARIO. Iniziate l’anno con una bellissima Venere e con la voglia di comunicare il deisderio che avete di riuscire. Direi che siete appoggiati da vari pianeti oltre che da urano che vi aiuta a rinnovarvi e ad intuire dove potete dimostrare le vostre capacità. Nei sentimenti oltre ad essere più attraenti, cercherete qualcosa di più stabile. Farete di tutto per raggiungerlo.

GEMELLI. Ci sono dei pianeti che vi remano contro, destabilizzandovi. Voi siete spiriti liberi e intraprendenti, lo sarete un po meno in questo periodo, in particolar modo la prima decade. Diciamo che con l’aiuto di un buon Urano, potete cavarvela nonostante tutto. Controllate l’esuberanza perché potreste essere eccessivi.

CAPRICORNO. Un mese tutto da giocare e un anno speciale per voi, questo mese avete un bellissimo mercurio. Le cose si possono concretizzare anche perché dalla vostra avete un plutone congiunto a giove che realizza i vostri desideri. Plutone vi rende intraprendenti e affascinanti. Godetevi questo mese in tutte le sue sfumature. Non chiudetevi nel vostro guscio. Buttatevi nelle situazioni e ne trarrete molti giovamenti.

CANCRO. Per questo segno sono cambiate molte cose e molti parametri certi hanno bisogno di essere sostituiti e rinnovati. C’è un buon Giove che vi aiuta a tenere testa a molte cose e a non fermarvi. Sbocchi soddisfacenti e fortunati. Questo mese siete forti e intraprendenti anche se Mercurio dissonante vi chiede di essere più attenti del solito. Vi potrebbe sfuggire qualcosa di importante per distrazione.

ACQUARIO. Finalmente le tempeste si stanno allontanado del tutto. Questo è un mese molto piacevole. Tra poco ci srà il vostro compleanno. Tutto all’insegna del rinnovamento e della curiosità. Avete dalla vostra una venere che assieme a Urano vi da una giusta spinta sia mentale che fisica. Nel lavoro vi cimenterete in esperienze nuove. Nei sentimenti le amicizie avranno un posto speciale.

LEONE. Un mese buono e produttivo, siete di sicuro incentivati da energie nuove, avete una buona venere che vi aiuta non solo a piacere ma anche ad avere un giusto riconoscimento in quello che state facendo. Prima non vedevate l’orizzonte, adesso con piccoli passi andate avanti e senza più nebbie pericolose. Sembra che anche dai sentimenti si ricevino giuste gratificazioni.

PESCI. E’ un mese buono, anche se avete un saturno opposto alla prima decade, che vi rende tutto meno fluido. E’ tutto più faticoso. Mercurio e Marte positivo dicono che dobbiamo muoverci e provocare gli eventi. Siate laboriosi e costruttivi. Saturno vi dice di non eccedere ma di prendervi le vostre responsabilità su tutti i piani e di lavorare sodo per raggiungere i vostri obbiettivi.

VERGINE. Il mese inizia bene, un bellissimo giove che insieme ad un mercurio favorevole fa raccogliere opportunità positive e anche possibili proposte nuove. Per qualcuno di voi, della prima decade, Saturno Contro si comincia a sentire e rende un po’ più difficile il cammino pieno di piccoli ostacoli, non dovete preoccuparvi, primo perché

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