GP Magazine giugno 2014

Page 1




2014

GiuGno

PrinCiPe HArry

GiorGiA WurtH

Il vero nome del principe Harry è Henry Charles Albert David ed è nato a Londra il 15 settembre del 1984; è il secondogenito del principe Carlo e di Lady Diana

E' un’attrice di successo ed è tornata in libreria con “L’accarezzatrice” che affronta con determinazione un tema delicato: il rapporto tra sesso e malattia

AlexAndrA CAmiCiA

BrAsile 2014 2 GP MAGAZINE


And

AndreA AmAdei

Free BeAutiFul

Ex modello, è stato il giudice dell'ultima edizione della “Prova Del Cuoco” e lavora a Radio 2 nella trasmissione “Decanter”

toni mAlCo

Il cantautore romano esce con un nuovo singolo intitolato “La migliore”. Una canzone molto significativa e importante

AndreA torresAni

HiGH sCHool rAdio

E’ autore, giornalista e attore, un personaggio poliedrico come pochi e ricco di talento

E' il primo campionato della comunicazione riservato ai licei della Capitale, che va in diretta su Elleradio fm 88,100 3

GP MAGAZINE




zoom Se il giornaliSta indoSSa la Sciarpetta DI ALESSANDRO CERREONI

nUMero 154 • giUgno 2014

Potevamo spiegare di come 80 euro possano fare la differenza. Potevamo discutere di come la politica ci riproponga il solito film da quarant'anni cambiando gli attori e i protagonisti. Potevamo parlare di come le promesse e i favori in tempo di campagne elettorali paghino ancora. E invece no! Questo è il mese dei Mondiali di calcio e quindi ci sembra opportuno dedicare queste righe alla kermesse calcistica in Brasile. Saranno trenta giorni di calcio e di pallone, di tattiche e di formazioni, di gioie e di dolori, di giocatori e di commissari tecnici. Il mondo si ferma davanti al “dio pallone”: dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Colombia alla Russia, dal Costarica all'Australia. Da italiani non possiamo che fare un grande in bocca al lupo alla nostra Nazionale. Una squadra che non parte tra le favorite e che si porta dietro parecchi dubbi ed incertezze. Ma questi discorsi lasciamoli agli opinionisti più competenti che vivono di calcio e facciamo altre riflessioni. L'argomento calcistico ci riporta ad una stagione, quella conclusa, che non sarà ricordata come il miglior esempio di sportività e di sana competizione per il nostro football. E' stata una stagione sporcata da troppi episodi di discriminazione e di violenza. Gli spari a viale di Tor di Quinto, prima della finale di Coppa Italia, sono solo la punta di un iceberg che non si riesce (o non si vuole) sciogliere del tutto. E' inutile ripetere che il calcio rimane uno sport, seppur contraddistinto dal tifo e da una forte passione. Quello che ci fa rabbrividire è vedere l'informazione, quella che dovrebbe limitarsi a raccontare fatti e cronaca, accendere gli animi anziché spegnerli. Leggiamo quotidiani sportivi che parlano di complotti e di favori arbitrali. Ascoltiamo radio dove si inasprisce il clima di tensione tra tifosi mettendo una squadra contro un'altra. Ecco, se esiste un daspo per i tifosi più violenti, bisognerebbe pensare a qualcosa del genere anche per chi, tra gli operatori dell'informazione, genera divisioni e alimenta indirettamente la miccia della violenza. In Spagna, in Inghilterra e in Germania, dove hanno un football migliore del nostro (guarda caso), l'informazione svolge il suo lavoro con professionalità e raziocinio. Da noi trovi giornali “locali” che difendono i propri tifosi a prescindere, celando o minimizzando spesso le loro malefatte. Oppure ascolti radio del centro che accusano le squadre del nord di comprarsi gli arbitri e/o di manipolare la competizione sportiva. Così non si va da nessuna parte, non si cresce, e soprattutto si foraggia l'odio, che, tra gli individui più beceri, può scatenare violenza. Ecco, da settembre vorremmo un calcio che possa vivere in un clima più sereno e disteso, senza cori discriminatori e senza la cultura del sospetto. Un calcio dove vincitori e vinti trionfano a prescindere. Ed ora tuffiamoci in Brasile e buoni Mondiali a tutti!

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 direttore editoriale e reSponSaBile Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it redaZione Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1750177 e-mail: redazione@gpmagazine.it progetto graFico e iMpaginaZione Luana Di Francesco redaZione Fabiola Di Giov Angelo Silvia Giansanti Hanno collaBorato Bibi Gismondi, Simone Mori, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares editore PUNTO A CAPO Srl pUBBlicita’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it StaMpa Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 28/05/2014 Copie distribuite: 20.000

gp Magazine

K

ceBoo e SU Fa H c n a i Uitec

Seg

Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine” è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordi scritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materiale scritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. I banner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di nostra proprietà ; qualsiasi utilizzazione, anche parziale, al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai termini di legge.

6 GP MAGAZINE



#Galles #StatiUniti

Curiosity

Studenti troppo seri, la preside chiama la polizia!

P

are che la severa preside di una scuola elementare del Galles abbia chiamato la polizia perché alcuni alunni, durante la foto di classe, avevano deciso di non sorridere. La donna avrebbe chiesto che un agente fosse mandato alla scuola, affinché sgridasse i bambini che non volevano mettersi in posa come era stato chiesto loro.

Madre “fatta” di marijuana dimentica il proprio figlio sul tetto dell'auto

U

na giovane ragazza madre di 21 anni, dopo aver fumato marijuana con una sua amica, si è messa alla guida della sua auto dimenticando il figlio sopra il tetto dell’auto (il bambino era “assicurato” nell’ovetto), percorrendo qualche chilometro in macchina senza rendersi conto dell’assenza del bimbo. La giovane mamma, dopo aver posato il figlio sopra il tetto dell’auto ha messo in moto la macchina ed è partita senza essersi ricordata della presenza del piccolo sul tetto. Quando si è resa conto ha fermato subito il veicolo e ha ripercorso la strada al contrario per trovare il bimbo. Fortunatamente il bambino è stato ritrovato da un uomo che era lì di passaggio e non si è ferito gravemente.

di Camilla Rubin

#GranBretagna

Il chewing gum biodegradabile

L

a gomma da masticare biodegradabile si chiama Rev7 e riesce a sciogliersi in acqua ed è di facile rimozione. Questo chewing gum che si scioglie in acqua (non immediatamente, ci vogliono circa 24 ore, ma è un prodotto idrosolubile) già venduto negli Stati Uniti è arrivato ora in Europa, in Gran Bretagna. Già nel 2007 la nota rivista Newscientist, sul suo sito, annunciava lo studio di questo ritrovato chiamato Clean gum, che fu presentato al BA Festival of Science di York, uno degli eventi scientifici più importanti della Gran Bretagna. Questo prodotto, che in apparenza può sembrare banale o inutile, è stato concepito per risolvere il problema della gomma da masticare che si appiccica e che soprattutto sporca qualsiasi posto dove viene depositata.

8 GP MAGAZINE


U

n uomo in evidente stato di ebbrezza ha chiamato la polizia per avvisare della presenza di un altro ubriaco alla guida. E’ successo a New York dove la polizia ha arrestato due uomini, entrambi coinvolti in un incidente motociclistico. Le due moto si sono scontrate a vicenda nel bel mezzo di un sorpasso; i due uomini sono stati arrestati entrambi, ma non per essersi scontrati a vicenda con le motociclette, ma perché entrambi hanno mostrato ai poliziotti evidenti segni di guida in stato di ebbrezza.

#StatiUniti

Ubriaco accusa ubriaco

I

l comune di Bologna arruola i gamberetti per combattere l’invasione estiva delle zanzare. Questa soluzione ecologica permette di combattere un problema che è sempre sembrato di difficile soluzione, a meno di non utilizzare sostanze poco sane per la nostra salute. Basti pensare agli zampironi, ad alcuni spray che comunque utilizzano sostanze da non inalare. E invece.. questi piccoli crostacei sono ghiotti di larve di zanzara e quindi inserendoli ad esempio all'interno dei bidoni di irrigazione degli orti si otterrebbe una notevole diminuzione delle larve. Questi bidoni di irrigazione rappresentano infatti l’habitat prediletto dalle zanzare per moltiplicarsi e deporre le uova, ecco allora il semplice ma efficace rimedio biologico che non implica il rilascio nell’ambiente di nessuna sostanza potenzialmente pericolosa per la nostra salute!

#Bologna

Gamberetti contro le zanzare

S

ingle di tutto il mondo, riunitevi. A Lisdoonvarna, nella Contea di Claire, in Irlanda. Dal 29 agosto al 5 ottobre vi attende il Matchmaking Festival, la fiera del “combina matrimoni” in auge da 150 anni. Basta avere dai 30 ai 50 anni d’età per poter partecipare, cercare e trovare l’anima gemella. Info: http://www.matchmakerireland.com

Curiosity

9 GP MAGAZINE

#Irlanda

La fiera dei single


© foto di Igor Gentili

GPcoverstory

GiorGia Wurth Una brava attrice pr estata alla scrittura DI SILVIA GIANSANTI

L

studiare recitazione e da quel momento è partito tutto”. La spinta per la recitazione da dove l’hai avuta? “In realtà già da piccola avevo questa fissa e durante il liceo ho fatto anche dei corsi di teatro”. Cosa ricordi dei bei tempi andati della ‘Signorina Buonasera’? “Sono stati cinque lunghi anni dal 2003 al 2008. Il mio sogno era quello di trasferirmi a Roma e, grazie a quel lavoro, si è avverato. Ero molto contenta e ho potuto iniziare anche a studiare teatro. Per il resto non ho ricordi entusiasmanti, perché credo che l’epoca delle ‘Signorine Buonasera’ sia finita già da un pezzo”. Torniamo al presente. Hai appena sfornato il libro dal titolo “L’accarezzatrice”. L’idea è originale, dove hai preso lo spunto? “L’idea mi è venuta cinque anni fa quando mi trovavo in Svizzera da mio padre, mi è capitato di leggere un articolo che riguardava questa particolare figura professionale dell’assistente sessuale. Non ne avevo mai sentito parlare e sono rimasta molto colpita da questa cosa, tanto che ho deciso di approfondire allo scopo di capirne

a potremmo definire coraggiosa, poiché Giorgia Wurth ha deciso di affrontare nel suo ultimo romanzo “L’accarezzatrice” un tema particolare e quasi del tutto sconosciuto nel nostro Paese. Il suo ultimo romanzo improntato sul tabù legato al rapporto tra sesso e malattia sta già facendo discutere. Si è trattato di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca che ha appassionato per molto tempo la nostra attrice e che le ha permesso di entrare a contatto con un determinato mondo, traendo un’esperienza più che positiva. Giorgia non è nuova alle pubblicazioni; ha all’attivo un precedente racconto, “Tutta da rifare”, sulla dipendenza dalla chirurgia estetica. Come e quando nasce artisticamente Giorgia Wurth? “In realtà sono nata artisticamente un po’ tardi, perché pensavo di fare tutto un altro percorso. Inizialmente volevo fare la giornalista, ma poi mi sono disamorata di quel lavoro. Ho lasciato il giornalismo ma non la scrittura che come ben sai l’ho trasferita sui libri che ho pubblicato e su un mio blog. Così ho iniziato a fare l’Accademia e a

10

GP MAGAZINE


GPcoverstory

E' un’attrice di successo ed è tor nata in libr eria con “L’accar ezzatrice” che affr onta con deter minaz ione un tema delicato: il rapporto tra sesso e malattia. A fine estate tor nerà sul set di “Le Tr e Rose di Eva” ed è una delle pr otagoniste del film “Or o Verde” qualcosa di più. Ho iniziato così un lungo lavoro di ricerca, mettendomi in contatto con assistenti sociali, con persone diversamente abili e le loro famiglie. Devo dire grazie a questo libro che mi ha permesso di fare incontri meravigliosi, facendomi aprire la mente. Nel momento in cui mi sono sentita preparata e pronta, allora ho inventato anche una storia per scrivere un romanzo in un contesto molto realistico”. Pensi che in Italia un racconto del genere faccia discutere? “Certo, già si sono accesi dibattiti interessanti su web o anche quando rilascio interviste. Questo deriva da parte di quelle persone che hanno pregiudizi nei confronti di questo tipo di professione, ma quando si mettono in ascolto e capiscono di cosa si tratta, devo dire che rimangono colpite. Sono soddisfatta di ciò, in quanto sono assolutamente favorevole all’assistenza sessuale. Nel mio piccolo vorrei fare di tutto, affinché questa figura possa essere sdoganata anche nel nostro Paese pieno di pregiudizi e luoghi comuni. Abbiamo esempi positivi in altri Paesi”. Non è facile. “C’è da dire che purtroppo siamo governati da politici che sono così bravi a predicare la moralità, mentre nel privato fanno diversamente e di tutti i colori”. Prendendo spunto invece dal tuo primo romanzo “Tutta da rifare”, come ti comporterai un domani con il tuo corpo? “Sono una che ha rifiutato il ricovero dopo che con un incidente mi sono rotta il naso, figurati se cercassi un intervento.

Ci sono talmente tanti problemi nella vita che trovo assurdo mettersi a ricorrere agli interventi chirurgici”. Hai fatto parte del cast di “Le Tre Rose di Eva”. Sei pronta per tornare di nuovo sul set? “Sì, a fine estate. Ormai siamo tutti legati,

è un bel cast e mi ci trovo molto bene”. Invece hai girato il film “Oro verde” che al momento è uscito solo in Svizzera. “Uscirà anche in Italia ed è una commedia molto carina che affronta il tema della crisi. Si narra di un gruppo di ragazzi che ha perso il lavoro e che allora decide di

11

GP MAGAZINE

fare il colpaccio, sequestrando un carico di marijuana”. Illustraci il tuo ruolo in questo film. “Sono Clara, la moglie di un attore bravissimo e che organizzerà tutto a sua insaputa. Alla fine però anche lei per amore in un certo senso diventerà sua complice”. Qual è stata la parte che ti è piaciuta interpretare di più finora? “Mi sono divertita tantissimo nel film ‘Moana’ ad interpretare Cicciolina, un personaggio totalmente diverso da me. Mi sono trovata davanti ad una tela bianca da inventare, cercando di azzerare me stessa. Preferisco infatti imbattermi in cose lontane da me per avere sempre lo stimolo giusto nel mestiere di attrice”. Sai se Ilona Staller ha apprezzato il risultato? “Non credo, perché era contraria a questo progetto fin dall’inizio”. E’ vero che sei una ritardataria di natura? “Di natura sono in realtà molto puntuale, essendo mezza svizzera. Quando mi sono trasferita a Roma, arrivare troppo puntuale mi faceva sentire a disagio visto che gli altri portavano sempre ritardo e così mi sono adeguata”. Quanto hai apprezzato il film Oscar “La Grande Bellezza”? “Penso che Sorrentino possa fare tutto, compreso inquadrare una tavoletta del water con risultati divini. La sua regia è fantastica. A livello estetico ho trovato il film bellissimo”. Qual è la tua citazione preferita? “E’ un po’ complicata. Non è ciò che tu sei che ti frena, ma è ciò che pensi di non essere”.


GPcoverstory

12 GP MAGAZINE


Chi è

GPcoverstory

Gior giaWurth

Giorgia Wurth è nata a Genova da mamma ligure e papà svizzero, il 5 giugno sotto il segno dei Gemelli con ascendente Bilancia. Caratterialmente si definisce curiosa di tutto, lunatica e disponibile. Adora gli gnocchi alla sorrentina, tifa per l’Udinese e le piace giocare a Burraco. Losanna è una città dove andrebbe a vivere. Al momento non possiede animali ed è single. Il 2002 è stato l’anno fortunato della sua vita. Ha iniziato facendo la modella e la giornalista e poi si è messa a studiare recitazione. Nel 1998 è cominciato il suo percorso come conduttrice su Disney Channel. Dal 2003 al 2008 è stata una delle “Signorine Buonasera” su Rai Tre. Nel frattempo ha intrapreso anche la carriera di attrice e ha scritto racconti. Nel 2009 è apparsa nella miniserie tv “Il bene e il male”, successivamente è stata in “Un medico in famiglia”, è figurata tra le protagoniste di “Ex”, il noto film di Fausto Brizzi e ha interpretato Cicciolina nel film “Moana”. Nel 2010 è uscito nelle librerie il suo primo romanzo “Tutta da rifare”. Sempre tra le sue esperienze salienti, da segnalare che è stata nel cast di “Maschi contro Femmine” e “Femmine contro Maschi”. Nel 2012 è stata tra i protagonisti della fiction “Le Tre Rose di Eva”. Ha anche girato alcuni videoclip e tra le sue esperienze teatrali del passato la ricordiamo tra gli altri in “Antigone”, “Cecità”, “Un marziano a Roma” e “La Festa”. Prossimamente sarà di nuovo sul set di “Le Tre Rose di Eva”, ha girato il film “Oro Verde” ed ha appena pubblicato il suo nuovo libro “L’accarezzatrice”.

13

GP MAGAZINE




GPlosapevateche…

PrinciPe harry Un r eale poco r eale A CURA DI CAMILLA RUBIN

16 GP MAGAZINE


GPlosapevateche… Lo sapevate che… il principe Henry del Galles, è da tutti conosciuto col diminutivo Harry Lo sapevate che… Il vero nome del principe Harry è Henry Charles Albert David ed è nato a Londra il 15 settembre del 1984 è secondogenito di Carlo, principe di Galles (erede al trono britannico) e della adorata e compianta principessa del Galles Diana (1961-1997), nonché nipote della regina Elisabetta II del Regno Unito e del principe Filippo, duca di Edimburgo. Lo sape vate c he… il principe Henry è un principe della famiglia reale britannica, quarto in linea di successione al trono del Regno Unito e dei reami del Commonwealth, preceduto nella linea di successione dal padre e dal fratello maggiore William, duca di Cambridge e dal figlio di quest'ultimo, suo nipote George, principe di Cambridge. Lo sape vate c he … il principe Henry ricopre il grado di capitano nel reggimento dell'Household Cavalry (Blues and Royals) dell'esercito britannico. Lo sape vate che… Sua madre, Diana Spencer, principessa del Galles, che morì il 31 agosto 1997, ammise in un'intervista con la BBC di aver avuto una relazione adulterina con James Hewitt. È stato suggerito che James Hewitt potesse essere il padre biologico del principino. Ipotesi smentita (a quanto pare..) dai fatti. La relazione con Hewitt sarebbe infatti cominciata nel 1986, due anni dopo la nascita di Harry. Lo s ape vate c he… L'appellativo di Harry "Sua Altezza Reale Principe Henry Charles Albert David di Galles", sebbene ci si riferisca a lui sempre con l'appellativo principe Harry. Lo sapevate che… l'8 maggio 2005, Harry entrò nell'Accademia Militare Reale di Sandhurst. Lì, invece di usare il suo titolo reale, venne semplicemente chiamato Ufficiale Cadetto Lo s ape vate ch e… Nell'aprile 2006, il principe Harry lanciò un'organizzazione benefica con il principe Seeiso di Lesotho per aiutare bambini orfani a difendersi dall'HIV/AIDS. L'associazione si chiama Sentebale: The Princes' Fund

for Lesotho ("Sentebale: Fondo dei principi per il Lesotho"). Sentebale in Lesotho significa non dimenticarmi. Il nome è destinato a onorare entrambi le madri dei principi: la principessa del Galles, morta nel 1997, e la regina 'MaMohato del Lesotho, morta nel 2003. Il principe Harry si recò in Lesotho per lanciare questa organizzazione e per tornare a visitare la

rimonia di chiusura dei Giochi della XXX Olimpiade, facendo le veci di sua nonna la regina Elisabetta II. Questo è stato il primo incarico ufficiale nelle veci del Sovrano del Regno Unito assegnatogli. Lo sape vate che… Durante un party in maschera a tema "Coloniali e Nativi", il principe Harry indossò una casacca con svastiche naziste, questo fatto causò un incredibile imbarazzo all'intera famiglia reale. Harry rilasciò una dichiarazione pubblica di scuse per le sue azioni.

E' una rubrica che ha lo scopo di far vi conoscer e in maniera diversa i personag gi che ogni gior no sono acclamati da folle di ammiratori. Questa volta dedichiamo il nostr o spaz io al secondogenito di Carlo e Diana

Mants'ase Children's Home vicino a Mohale's Hoek, che aveva visitato nel2004 durante il suo anno sabbatico. Lo sape vat e ch e… Nel febbraio 2007 venne annunciato che Harry si sarebbe unito al suo reggimento, Blues and Royals, per sei mesi in Iraq in una zona attiva nei combattimenti. È addestrato a comandare una squadra di 12 uomini divisi in quattro carri armati. Lo sape vate che… Il 12 agosto 2012 ha presenziato ufficialmente alla ce17

GP MAGAZINE

Lo s ape vat e c he …

Nell'agosto del 2012 il principe Harry è stato investito da un nuovo scandalo, confermato dalla Famiglia Reale Inglese, con tanto di tentativo di insabbiare la vicenda. Le foto dі Harry nudo а Las Vegas le ha lanciate реr primo il sito americano dі pettegolezzi, Tmz. La Regina Elisabetta aveva severamente vietato ai giornali dі rendere pubbliche le foto, ma il Sun nοn ha ascoltato la segnalazione arrivata dall’ufficio stampa dei Reali inglesi e ha pubblicato le foto.

Lo s ape vat e c he …

Nel caso succedesse al trono e mantenesse il suo nome, Harry prenderebbe il nome di Henry IX (Enrico IX). Alla sua ascesa a monarca, Henry sarebbe il primo re, dopo suo fratello, dal tempo di Anna di Gran Bretagna a discendere sia da Carlo I d'Inghilterra che da Carlo II d'Inghilterra dal momento che sua madre era discendente da due figli illegittimi di Carlo II, Henry FitzRoy, I duca di Grafton e Charles Lennox, I duca di Richmond. Lo sapevate che… il principe Harry ha un suo stemma personale. Al suo 18º compleanno, sua nonna la regina Elisabetta II assegnò al principe Harry un suo stemma personale: Con quattroripartizioni, la 1ª e la 4ª ripartizione di colore rosso rappresentano tre Leoni (Inghilterra), nella 2ª ripartizione vi è un Leone rampante di colore rosso su sfondo dorato (Scozia), nella 3ª ripartizione a sfondo azzurro vi è un'arpa dorata don le corde argentate (Irlanda), vi è inoltre un lambello a cinque pendenti argentati, il 1º, 3º e 5º sono riempiti con una Conchiglia Rossa.




GPmappamondo

Festival di colori e di

20 GP MAGAZINE


GPmappamondo

natura

M e s s e r Tu l i p a n o

Dal 5 aprile al 1 mag gio, il Castello di Pralor mo, tra Torino e le Langhe, ha ospitato la meravigliosa fioritura di oltr e 75 mila tulipani

21

D

al 2000 nel parco del castello medievale di Pralormo, nel cuore del Piemonte, la straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e narcisi annuncia la primavera: ogni edizione di questo evento botanico ospita un nuovo piantamento, completamente rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore. La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti giardini delle residenze sabaude. MESSER TULIPANO trasforma dunque il parco all’inglese in un vero giardino incantato che, accanto all’incredibile fioritura, accoglie mostre e esposizioni a tema rinnovando la curiosità dei visitatori. Alla luce dell’attenzione riservata dal Castello di Pralormo per giardino, il flower design e per l’arte della tavola, l’argomento collaterale di MESSER TULIPANO 2014 è stato “GIARDINI IN MINIATURA E DA TAVOLA”. Così, nell’antica Orangerie è stata allestita l’esposizione: oltre 30 minuscoli giardini provenienti da tutta Italia, ma anche dalla Francia e dalla Svizzera, sviluppano le tante possibilità che la natura ci offre, mentre la seconda sezione, dedicata ai centrotavola, coniuga l’amore per la natura e i fiori alla raffinatezza dell’antiquariato: vasi, elementi architettonici, surtout, specchi, statue, piccole vasche, alzatine trasformano la tavola in una continua fonte di stupore e meraviglia. MESSER TULIPANO ha ospitato inoltre alcuni raffinati e divertenti angoli potager e la serra del Castello regala i colori delle grandi orchidee Vanda e la creatività di piccoli orti realizzati con materiale riciclato. La passeggiata nel parco ha riservato, come sempre, tante sorprese e il fascino delle fioriture stagionali. L’antica cascina Castellana ospita un’ampia zona shop per gli acquisti di primavera, ma anche per assaggi golosi.

GP MAGAZINE


GPmappomondo

Ci siamo! Dal 12 giugno par te la Fino al 13 luglio, gior no della finale, sarà un mese di

osPitanti e ' a t co t i 12 s ,c

sta

ti

Di

Saranno le città che ospiteranno la manifestazione, e altrettanti gli stadi. La Federazione calcistica del Brasile stima che il costo di costruzione e ristrutturazione degli impianti, alla fine dei conti, sarà approssimativamente sopra i 5,6 miliardi di dollari. Gli investimenti per l'aggiormamento degli aeroporti nelle città-sedi degli stadi si aggireranno invece sui 3 miliardi di euro. In totale verranno stanziati per la manifestazione 14 miliardi, una cifra che pone sotto questo punto di vista il Mondiale in Brasile in testa ai 'predecessori' (il secondo in termini di spese, quello di Germania 2006, aveva 'mosso' meno della metà, 6 miliardi). Tornando alle sedi che ospiteranno la rassegna, elencate di seguito con i corrispettivi stadi, c'è da sottolineare lelunghe trasferte a cui saranno costrette le squadre negli spostamenti da un match all'altro: STADIO MARACANA' - Rio De Janeiro (76mila spett.) STADIO NAZIONALE DI BRASILIA - Brasilia (68mila) / *capitale con quasi 2milioni e 800mila abitanti STADIO MINEIRAO - Belo Horizonte (62mila) STADIO CASTELAO - Fortaleza (64mila) STADIO BEIRA RIO - Porto Alegre (48mila) STADIO CORINTHIANS - San Paolo (65mila) ARENA PANTANAL - Cuiaba (42mila) ARENA DE BAIXADA - Curitibia (41mila) ARENA FONTE NOVA - Salvador (48mila) ARENA AMAZONIA - Manaus (42mila) ARENA PERNAMBUCO - Recife (44mila) ARENA DAS DUNAS - Natal (42mila)

'All in One Rhythm', ovvero 'Tutti allo stesso ritmo'.

one uff z n

as

cot te

le

Si chiama 'Inspiration', ed è stato creato dall'agenzia brasiliana 'Africa'. L'immagine rappresentatre mani vittoriose che alzano insieme la Coppa del Mondo. Il loro colore, verde e giallo, rappresenta ovviamente il Brasile.

o

ca

log

ia ic

Si è venuta a creare una situazione singolare, dato che ufficialmente ci sono due anni: il primo, in ordine cronologico, è 'We Are One', cantato dal rapper americano Pitbull, dalla famosa cantante pop Jennifer Lopez e dalla cantante brasiliana Claudia Leitte; il secondo, 'Dar Um Jeito' (We Will Find a Way) è stato scritto da Avicii, Carlos Santana, Wyclef Jean e Alexandre Pires.

m

slo

n ga

Si chiama Tatu-Bola, è un armadillo, e il nome è stato scelto tramite un voto pubblico.

22 GP MAGAZINE


GPmappamondo

rassegna mondiale di calcio in Brasile. grande calcio per gli appassionati e i tifosi di tutto il mondo

A) Brasile, Croazia, Messico, Camerun B) Spagna, Olanda, Cile, Australia C) Colombia, Grecia, Costa d'Avorio, Giappone D) Uruguay, Costa Rica, Inghilterra, ITALIA E) Svizzera, Ecuador, Francia, Honduras F) Argentina, Bosnia-Erzegovina, Iran, Nigeria G) Germania, Portogallo, Ghana, Stati Uniti H) Belgio, Algeria, Russia, Corea del Sud *Gli incroci agli ottavi di finale sono prestabiliti. Le prime due qualificate nel girone dell'Italia (D) dovranno vedersela con quelle del girone C.

ufficia e n

E’ l'Adidas Brazuca. Anche questo nome è stato scelto per votazione pubblica. Il nome Brazuca ha ricevuto oltre il 70% dei voti. L'Adidas, oltre a Brazuca, aveva proposto come nomi Bossanova o Carnavalesca.

le

PRemi

Alla Nazionale vincitrice andranno 25 milioni di euro poi, decrescendo, alla seconda 18, alla terza 16 e alla quarta 14.

musicale

ital i R i t

aRB i

23

GP MAGAZINE

i

iciale

Sarà Nicola Rizzoli della sezione di Bologna il direttore di gara che rappresenterà la nostra classe arbitrale ai Mondiali. Sarà coadiuvato dagli assistenti Faverani e Stefani.

an

u ff

Dalla Vuvuzela (ricordate la trombetta dal suono fastidioso?) di Sudafrica 2010 passiamo alla Caxirola di Brasile 2014. Si tratta di uno strumento a percussione a forma di cesto. Ha origini indigene. Per la felicità di qualcuno, comunque, la Caxirola non sarà ammessa all'interno degli stadi.

ment u R o st

Pallo

g

8 giRoni: i l

T

rentuno nazioni sono pronte a dare la caccia alla Spagna, campione in carica. La 20esima edizione del campionato del Mondo conoscerà il suo primo capitolo con i padroni di casa del Brasile, che daranno il via alle danze o forse sarebbe meglio dire al 'samba' - contro la Croazia a San Paolo. L'epilogo, la finale di Rio de Janeiro, è l'appuntamento a cui ogni selezione sogna di arrivare. Dal 30 ottobre 2007, giorno in cui la Fifa, nella sua sede a Zurigo, decise di assegnare il Mondiale al Brasile, la Seleçao culla il sogno di centrare il suo sesto successo nella massima competizione internazionale per Nazionali. Con questa investitura il paese sudamericano è il quinto nella storia ad ospitare per due volte un Mondiale: l'ultima edizione disputatasi nella 'terra del Carnevale', quella del 1950, è passata alla storia per la disfatta dei verdeoro allo stadio Maracanao contro l'Uruguay, meglio conosciuta come 'Maracanazo'.


GPmappamondo

la solidarietà ha i colori del mondo Da Policor o un bel messag gio: è attiva l'associaz ione World of Colors per aiutar e i bambini di Batafà. Il primo pr ogetto è stato a vviato con la ristrutturaz ione della scuola “Francisco Xavier”

E

’ nata un anno fa a Policoro l’associazione culturale onlus World of Colors, che opera in tutto il territorio nazionale ed internazionale con l’apporto prevalentemente gratuito, spontaneo e volontario degli associati che svolgono e promuovono le attività con spirito di solidarietà. Presidente dell’associazione è Antonio Sagaria, il suo vice è Maria Teresa Prestera, e con loro ci sono tanti giovani e professionisti della costa Jonica lucana. L’associazione nasce con l’obiettivo di promuove la diffusione dei valori dell’uguaglianza (mettendo in atto iniziative tese all’eliminazione di qualunque forma di razzismo e xenofobia), dello sport, del turismo, della musica, del teatro, del volontariato e della formazione professionale; e si rivolge a tutte le fasce d’età, in una visione che pone dette attività come momento di crescita educativa, culturale e morale della persona. Da qualche mese l’associazione ha inoltre avviato iniziative per promuovere e partecipare a missioni umanitarie all’estero. Infatti, grazie ad alcuni volontari dell’associazione che hanno instaurato contatti e rapporti con la Repubblica della Guinea-Bissau, è stato avviato un progetto umanitario che riguarda Bafatà, una delle principali città del paese africano. E grazie anche all’impegno di Mons. Pedro Zilli, vescovo della Diocesi di Bafatà, e padre Abramo Ambessum Sambu, Vicario generale della Diocesi, è partita una raccolta fondi per recuperare la locale scuola “Francisco Xavier”, che attualmente è in condizioni strutturali pietose. Per questo l’associazione sta mettendo su una serie di iniziative finalizzate a raccogliere fondi da destinare al recupero dell’edificio scolastico, per garantire ai bambini africani l’adeguata istruzione all’interno di strutture migliori. In tal senso si sono svolte una serie di iniziative di raccolta fondi. Una squadra di calcio a 5, la Libertas Scanzano, ha destinato l'intero incasso del derby con il Potenza all'associazione e altrettanto ha fatto l'Avis Borussia Policoro. Per non parlare del grande evento che si è svolto al Palaercole di Policoro, “Doniamo una scuola ai bambini dell'Africa”, che ha visto la partecipazione di Michele Zarrillo, di Mango, di Lallo Circosta e di tanti altri personaggi che hanno prestato la propria opera per questa bellissima iniziativa di solidarietà. 24 GP MAGAZINE






GPfashion

occhiali Da sole, Passione infinita A specchio, grandi, allungati e con le lenti colorate, gli occhiali da sole sono una vera passione per tutti! DI FABIOLA DI GIOV ANGELO

L

e vere amanti degli occhiali da sole non abbandonano mai questo accessorio, anche quando fuori è freddo e piove! Ma più in generale tutti, in primavera e soprattutto in prossimità dell’estate, amano indossare occhiali da sole, per proteggersi dalla luce eccessiva nelle lunghe giornate estive, ma anche per avere un look estroso ed elegante. La maggior parte dei brand specializzati e non, affiancano a modelli classici versioni più moderne e decisamente fashion, in colori pastello e fluo, talvolta stravaganti e piene di carattere. A partire dai modelli ideati da Chopard Alexander McQueen, Max e Co e Gucci che per questa stagione hanno puntato sulle fantasie animalier a quelli più all’avanguardia della maison Gucci, ma anche Police e Dior che hanno scelto occhiali a mascherina con effetto specchiato dalle colorazioni pastello degradé. Vere e proprie opere d’arte, creazioni uniche capaci di catturare l’attenzione di tutti.

29

GP MAGAZINE


di

seta

Calze

di Madame G.

Tra i tanti must della moda calze ci sono loro, le calze a r ete. Non solo d'estate e in primavera, come si pensava sempr e, ma belle da indossar e tutto l'anno

D

al classico modello a maglia romboidale fino allea rete asimmetrica o alla rete con i motivi più fantasiosi le calze a rete offrono l'imbarazzo della scelta. Ogni marchio ha il suo modello, che torna puntuale in ogni stagione. Se prima, infatti, la calza a rete era prettamente primaverile o estiva, ora grazie ai tessuti più pesanti e alle lavorazioni con trafori e ricami la calza a rete è protagonista anche d'inverno. E’ una versione della calza intramontabile, scardinata dalla moda stessa dalla classica visione un po' “piccante”. La calza a rete si lega, Infatti, a un immaginario, soprattutto maschile, di una donna sexy, molto provocante, con un gioco di “vedo non vedo”, che ha da sempre un ruolo fondamentale…. E noi donne ormai dovremmo averlo imparato. Dunque non sosteniamo niente di falso quando affermiamo che la rete è sexy. Ma bisogna saperla dosare e abbinare per evitare di scivolare dal sexy al volgare. Basta poco alle volte in outfit per creare quella nota stonata: una rete troppo fitta o troppo larga, una scarpa non adatta, una gonna eccessivamente corta.. Sicuramente non è un accessorio facile da vestire. La rete classica, rischia di creare per le gambe più tornite e in carne, l'effetto salamino. Il tessuto elastico della calza tende a stringere troppo e mettere in mostra molto di più di quello che vorremmo, mentre le fantasie e i tessuti più spessi e più conte-

calze a rete,

belle per tutte le stagioni nitivi – che si usano per lo più in inverno - aiutano nella vestibilità. Anche in questo caso bisogna stare sempre attenti alla grandezza della rete e alla fantasia, con una gamba più rotonda la maglia tende ad allargarsi maggiormente, per questo è meglio puntare a una microrete o a fantasie geometriche con semplici trafori, senza eccessive elaborazioni. Una cosa da non dimenticare assolutamente è l'abbinamento trama delle calze – fantasia del vestito, se volete indossare una calza elaborata scegliete un vestito lineare, meglio a tinta unita o bicolor, ma evitiamo il caos. La calza non sarebbe notata o comunque perderebbe di importanza, in quanto si confonde nell'insieme. Se vogliamo dare un ruolo di primo piano alle gambe allora calza a rete, tacco e look minimal. A me piacciono molto e le indosso in diverse situazioni short e stivali, tailleur e tubini, vestiti di ogni tipo... Nel mio armadio la rete ha un suo settore dedicato: nere, ecrù, moro, rosse, bianche; collant o autoreggenti, a maglia stretta, media o larga, a fiori, asimmetrica, geometrie varie e motivi tipo pizzo... Per questa stagione c’è un gran ritorno alle calze traforate, provate a fare un giro per i vari negozi e scegliete quella che fa per voi: Calzedonia, Philippe Matignon, Levante, Pierre Mantoux, Oroblu solo per citare i marchi più noti. Dal

collant al leggings passando per le autoreggenti c’è solo l’imbarazzo della scelta Curiosità: il maggior produttore di calze a rete per qualità e quantità è tutto italiano. Si tratta della Cifra Spa che produce quasi tutte le calze a rete delle maggiori brand e private label, anche internazionali.

“Calze di seta”, curato da Madame G., non è il classico fashion blog, ma una collezione di immagini e di storie che raffigurano il fascino e la femminilità che l'accessorio calza sa dare a ogni donna e di cui ogni donna dovrebbe sapersi vestire. Per consigli potete scrivere a calzediseta@gmail.com o sulla pagina ufficiale su Facebook o su Twitter. calzediseta.wordpress.com 30 GP MAGAZINE



GPfashion

C

osa ti ha spinto a partecipare a questo concept? “È sicuramente una bellissima esperienza, vedere il proprio volto su una rivista è qualcosa che fa molto piacere”.

Ti è piaciuta l'esperienza, essere preparata dal trucco ai capelli e poi essere ritratta? “Personalmente mi è piaciuto molto, l'esperienza è sempre qualcosa che ha i suoi pro. Consiglierei a molti di provarla anche solo per avere un'idea di cosa si provi a essere una modella o un modello e magari distaccare l'idea di molti che non sia faticoso o altro. Inoltre, si possono imparare anche molte cose, altri ambiti, ti può far vedere anche nuovi mondi, darti alcuni spunti anche per la vita quotidiana. Un'esperienza decisamente bella”. Normalmente come ti vesti? “Di solito dipende sempre dall'ambiente in cui mi trovo, al clima e così via. Ho uno stile abbastanza al passo con la moda, adoro abbinare”. Sei così giovane, cosa sogni? Pensi mai al tuo futuro? “Non ho sempre un'ottima prospettiva del futuro, spero sempre per il meglio ma cerco comunque di vivere il momento. Quel che facciamo

alexandra camicia Una gior nata speciale DI ADRIANA SOARES

oggi è artefice del nostro futuro!”. Pensi nell'eventualità di intraprendere una carriera artistica, nella moda o nello spettacolo? Ci pensi mai? Ti piacerebbe? O è stata una giornata speciale che non ripeteresti più? “Da sempre ho avuto una passione in questo campo, mi interessa molto questo ambito insieme ai miei studi. È stata una giornata speciale che mi farebbe ovviamente piacere ripetere”. Cosa ti piace fare, hai qualche hobby? “Lo sport mi interessa particolarmente. Penso che aiuti a eliminare lo stress e sia anche un'ottimo modo di vivere in modo sano”. Ti piace come sei o cambieresti qualcosa? Parlami di te... “Fin da quando ero piccola cerco sempre di migliorare. Ho imparato molte cose come che il giudizio altrui è buono fino a un certo limite. Se qualcosa ti rende felice credo sempre che bisogna inseguirla e mai giudicare qualcuno”. Dopo questa esperienza cosa ti aspetteresti che accadesse? La consiglieresti? “La consiglierei ovviamente. Spero di fare altre foto e vivere nuove esperienze”.

32 GP MAGAZINE


GPfashion E' con la bellissima quattordicenne Alexandr a che continuiamo l a nostra a vventura: l a quindicesima. Noi di GP Magaz ine insieme ad Adr iana Soar es abbiamo ideato un f ashion contest volto a tutti i ragazz i e ragazze dell a porta accanto. Un modo speciale di realizzare il sogno di molti giovani che desiderano intraprendere la carriera di modelli o semplicemente passare una giornata speciale, dove i ragazzi si immergono in un contesto diverso, quello di uno shooting fotografico

33

GP MAGAZINE


GPfashion

34 GP MAGAZINE


GPfashion

alexandra camicia Una gior nata speciale

35

GP MAGAZINE




GPart&fashion

Free and Collane: Flamin ia Bar osin i Top: Rossodisera Bracciali: Flamin ia Bar osin i Anelli: Flamin ia Bar osin i Gonna: Ivan Iabon i

38 GP MAGAZINE


GPart&fashion

BeaUtiFUl Photo Snej Shandarinova Make up & Hair Beatrice Contino Style Ver onica Bello Model Alessandra Evang elista @ VR Management

39

GP MAGAZINE


GPfashion

40 GP MAGAZINE


GPfashion Orecchini: Flamin ia Bar osini Abito: Gior gia Donia Scarpe: Janet e Janet

41

GP MAGAZINE


GPfashion

42 GP MAGAZINE


GPfashion Occhiali: vin tage Orecchini: Flamin ia Bar osini Bracciale: Flamin ia Bar osini Abito: Gior gia Donia

43

GP MAGAZINE


logo

o

GP

lo

dell o i stud

o psic

“È difficile combattere contro un nemico che ha degli avamposti nella tua testa” Sally Kempton

La voce che ci limita

I

mmagina questa realtà: per tutta la vita vivi con qualcuno che ti dice che sei incapace, che non sei in grado, che non hai la forza, il coraggio, l’abilità, l’intelligenza, insomma, che sei destinato a perdere. I più abili comunicatori, come alcuni politici, lo sanno bene: ripeti qualcosa dieci, cento, mille volte… e tutti penseranno che è una verità. Così, finisce che fai un errore (perché tutti prima o poi facciamo qualche errore, siamo umani no?), sbagli qualcosa, ed ecco che si affaccia una voce all’orecchio: “Forse ha ragione lui. Forse non ce l’hai fatta perché non sei abbastanza capace”. Dubitare di se stessi vuol dire minare il proprio futuro. Come dice l’aforisma: “è difficile combattere contro un nemico che ha degli avamposti nella tua testa”. E a volte non serve nemmeno avere qualcuno accanto che “ricorda” quanto siamo inetti. Prendiamo le nostre credenze culturali, ciò che crediamo di noi in quanto popolo italiano. Tempo fa parlavo con una ragazza francese che vive in Italia da molti anni. Le chiesi le differenze tra noi e loro e lei mi rispose: “Sai, noi francesi tendiamo a essere un po’ presuntuosi, crediamo di essere i migliori in tutto.

A CURA DEL DOTTOR FLAVIO CANNISTRÀ

Però… voi italiani vi buttate sempre così tanto giù: pensate di non essere all’altezza; quando qualcosa non va dite ‘Ehh, ma tanto si sa che, qui in Italia, succede sempre così’; e anche quando raggiungete un successo riuscite comunque a trovare un angolino negativo, a non godervi appieno quel traguardo”. Constatai amaramente che, purtroppo, questa descrizione calzava su un gran numero di connazionali. “Eppure” aggiunse lei, “avete delle risorse incredibili”. Incuriosito le chiesi cosa intendesse. “Vedi, noi francesi siamo molto impostati, rigidi: se ci dai un compito lo svolgiamo al massimo, ma guai a uscire dalle righe, ci manderesti nel panico. Voi italiani non siete così. Quando ho iniziato a lavorare qui mi sembravate approssimativi, vaghi, e in parte forse è così. Poi, però, ho capito che questo fa parte di una vostra eccezionale capacità di adattamento. Sai, io lavoro per un’agenzia che organizza eventi. Mi è capitato di trovarmi in situazioni dove, all’improvviso, qualcosa andava storto. Può capitare, no? Un acquazzone, un fornitore che non ti manda qualcosa, un apparecchio che si rompe… Ecco, quando succedeva io entravo nel panico, ma voi… vi adattavate! Trovavate sempre una soluzione estemporanea e alla

fine l’evento si faceva sempre. Ecco, è questo che intendo quando dico che siete flessibili e sapete adattarvi e questa è una risorsa preziosa: comunque vada, potete trovare una soluzione”. Questo incontro mi fece molto pensare al fatto che, come detto sopra, non è sempre necessario avere accanto qualcuno che ci dice che non siamo capaci: a volte abbiamo nei nostri geni un modo di vedere e pensare le cose che ci limita, che mette in luce presunti blocchi personali oscurando capacità e talenti costituzionali. E spesso non c’è bisogno di andare tanto in là e di pensare all’eredità culturale, per trovare quella voce che ci ossessiona ripetendoci che non siamo in grado: spesso quella voce è la nostra stessa voce. Van Gogh diceva: “Se dentro di te senti una voce che ti dice che non sai dipingere, a costo di ogni cosa dipingi con ogni mezzo, e quella voce tacerà”. Dipingiamo, allora; facciamo ciò che pensiamo di non poter fare, perché siamo noi che dobbiamo mettere a tacere le nostre voci, gli ostacoli che ci poniamo di fronte, sbarazzandoci degli avamposti nemici all’interno della nostra testa. E il modo migliore per realizzarlo è iniziare a fare ciò che non crediamo di poter fare.

Dott. Flavio Cannistrà, psicologo, specializzato in psicoterapia breve strategica. Riceve presso gli studi di psicologia a Monterotondo in via L. Gagliardi 34/A, e a Roma in v. Corvisieri 17. Leggi i suoi articoli su www.lostudiodellopsicologo.it o contattalo per un appuntamento al 340.95.488.35 44 GP MAGAZINE



GPeros

alla ricerca della felicità Si tradisce perché si è infelici o per mantenere la propria felicità? Ne parliamo con il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta DI FABIOLA DI GIOV ANGELO

F

rank e Claire sono i signori Underwood, i protagonisti della serie “House of Card”, una coppia di coniugi che ha fondato il proprio matrimonio su reciproci accordi di convenienza, compreso quello di vivere liberamente il tradimento nel rapporto di coppia, non a danno della propria relazione, ma a beneficio del proprio io e della propria felicità personale. Secondo il Marriage National Project sempre più coppie, soprattutto benestanti, si dichiarano felici e il dato viene messo in relazione con l’aumento del numero dei tradimenti e delle relazioni extra-coniugali. Dobbiamo credere veramente che il tradimento sia funzionale alla felicità? Ne parliamo con il dottor Marco Rossi. “Da quanto detto sembrerebbe veramente che grazie al tradimento si può essere felici – risponde il dottor Rossi – ma la domanda che bisogna porsi è se prima del tradimento si era felici o infelici. Ritengo che il tradimento sia così frequente perché esiste una grande facilità, soprattutto legata al virtuale, di metterlo in atto; in ogni caso che esso sia consumato fisicamente o dovuto ad incontri di bit, il tradimento oggi è molto più facile per tutti. Il fatto è – commenta Rossi – che spesso la possibilità di poter pensare ad altri ci porta ad essere più felici anche con il partner, assecondando la naturale propensione umana alla poligamia. Un matrimonio così concepito, quello che prevede e ammette il tradimento – aggiunge Marco Rossi – è un matrimonio formale, legato soprattutto ad accordi tra i coniugi, come accadeva tantissimi anni fa; mentre ci piace pensare che il matrimonio sia ancora il frutto di un legame forte e del desiderio di un amore eterno”.

46 GP MAGAZINE



GPsalute&benessere

operazione sole sicuro

Oltr e a rispettar e alcune r egole fondamentali, una buona abbr onzatura non può pr escinder e dalla salute e dalla scelta di cr eme solari biologiche

L

e creme solari sono dei filtri che ci aiutano a creare una barriera difensiva sulla nostra pelle e a proteggerla dai raggi UVA e non solo dai raggi solari UVB. Se questi ultimi sono principalmente responsabili dei colpi di sole i primi gli UVA penetrano più profondamente nella pelle e possono causare anche danni irreversibili, quali l'invecchiamento precoce e il melanoma. La Commissione europea con il Colipa (The European Cosmetics Association) raccomanda protezione dai raggi solari attraverso filtri cosmetici che abbiano almeno un indice di protezione pari a un terzo del fattore di protezione solare (FPS); il secondo criterio riguarda la lunghezza dell'onda critica che deve essere superiore o eguale a 370 nm. Quando questi criteri sono rispettati i filtri solari in commercio espongono il logo specifico: protegge dagli UVA. Il mondo dei cosmetici biologici non prevede l'uso di filtri solari chimici che entrano in funzione mezz'ora dopo essere stati applicati e che possono interferire anche con il nostro sistema endocrino e responsabili anche della distruzione delle barriere coralline. I cosmetici bio, di contro non contengono materie prime OGM, parabeni, siliconi e ogni derivato dell'industria petrolchimica.I filtri solari usati sono di origine minerale e di dimensioni piccolissime. Le nanoparticelle, però, di molti filtri meccanici come il diossido di titanio sono sotto accusa perché secondo ricerche scientifiche americane sarebbero cancerogeni.

48 GP MAGAZINE

consigli Affinché questi filtri siano efficaci occorre anche avere un comportamento responsabile se si decide di prendere il sole: 1. Evitar e di esporsi al sole tra le 11 e le 16 in estate periodo in cui l'irraggiamento è più forte; 2. Esporsi al so le grad ualmente aumentando di gior no in gior no il te mpo di esposiz ione sopratutto se si ha una pelle particolarmente chiara e sensibile; 3. Non e spor re direttamente i bambini e proteggerli con cappelli, magliette e occhiali da sole; 4. Non e spor re mai un neonato direttamente al sole; 5. Asciugarsi bene la pe lle prima di esporsi al sole poiché la pelle bagnata è più permeabile ai raggi solari; 6. Utilizza re prodotti so lari adatti al pro prio foto tipo e con fattore di protezione adeguato. Dunque la migliore soluzione restano i solari biologici senza filtri minerali e a base di erbe e olii come il karité, l'olio di cocco, l'olio della noce dell'Amazzonia che contengono tutti filtri solari naturali.




( *# "#"" ) ( !! " "#"" ( !" " +" % ""

! # $ " # ! " " "& ! $ #% " $$ " , # ! "

! !

.

"

""

"

"

" !,

" "

% " !

%

" ( $$ "

!!#

!

,

+

! !" # " #! # # !" $ " " ! # " !" #""# !! , % "#""

%

" ! ""

+ !! #"

! ""

+

"& !!

!!

# % %

%

!! #"

! $$ " - % "" . % !! " # " "&

!

+ !" " !#" ! - # $. ! $ , + "

!# " !! "" !" " ! $ " !! #" "

""

# ! !" "

"" " !" #

"" !" ,

' " ! " #



Terme sabine

GPsalute&benessere Il 24 mag gio è iniz iata la nuova stagione “balnear e” delle Ter me Sabine. Anche quest'anno l'immensa struttura si contraddistingue per il mix di natura, r elax e salute

natura, D relax e salute

a anni, questa struttura termale, dotata di tre ampie piscine di acqua sulfurea, è un punto di riferimento per migliaia e miglia di persone che amano la quiete e la possibilità di nuotare nelle acque più pure in assoluto, che, oltre a dare una sensazione di freschezza, sono salutari per l'organismo stesso. La struttura Immerse nel verde della natura circostante ed ai piedi di un rigoglioso bosco, le Terme Sabine offrono un’opportunità unica di svago e relax essendo dotate di 3 grandi piscine, di cui una per bambini, alimentate direttamente da sorgenti termominerali sulfuree. Si avvalgono di un’acqua nota per le sue proprietà terapeutiche e cosmetiche fin dall’antichità e dal 1987 sono riconosciute dalla sanità per il trattamento di malattie della pelle, delle vie biliari, dello stomaco, artroreumatiche nonché di affezioni all’apparato respiratorio. Le Terme Sabine permettono di regalarsi una giornata all’insegna del benessere con i suoi trattamenti, massaggi, cure termali. Il complesso è dotato di 2 campi da calcetto, un’area fitness, 3 piscine alimentate da sorgenti termominerali sulfuree, 4 campi da tennis e, per la sera. Di un ristorante, e possibilità di fare il bagno di notte. Le cure termali Le Terme Sabine sono note, oltre che per i trattamenti benessere e la possibilità di passare una giornata di relax in compagnia degli amici o della propria famiglia, anche per le cure termali. Le cure termali rappresentano oggi un efficace mezzo di prevenzione, cura e riabilitazione in caso di patologie croniche, proponendosi come valida alternativa “naturale” alla classica farmacoterapia. Gli eventi del 2014 Oltre ad un ricco programma quotidiano di animazione, anche quest'anno la struttura di proprietà della famiglia Sammartino si contraddistingue per una serie di eventi tutti da scoprire. Una novità importante è costituita dal servizio di ristorazione, quest'anno affidato allo staff del Ristorante Spadaro di Montecelio (Roma).

53

GP MAGAZINE

Via Salaria Km 29,200 Bivio Palombara Sabina Info: 0774.615100 www.termesabine.it


taooni@legalmail.it



GPhome&design

pronti a partire Tr olley, borse, plaid e ombr elli, gli og getti amici delle nostr e vacanze DI FABIOLA DI GIOV ANGELO

L’

estate è alle porte, ma il desiderio di viaggiare e di andare in vacanza si fa già sentire da tempo. La scelta di quello che vogliamo portarci dietro spesso dipende dalla meta e dal tipo di vacanza che si è scelto di fare, ma anche da alcuni indispensabili oggetti da viaggio, pratici e confortevoli, non si può prescindere, per essere sempre preparati e pronti a cogliere l’attimo!

maiuguali •coritrolley 56 GP MAGAZINE


GPhome&design

maiuguali • cats

maiuguali • fly

maiuguali •rico

maiuguali • hurri

maiuguali •usa - uk

twils• plaid 57

GP MAGAZINE




rexa design

rexa design

GPhome&design

ConFortevole Il design a ser viz io dell’ar monia 60 GP MAGAZINE


rexa design

rexa design

GPhome&design

I

n bagno la parola d’ordine è confort perché più che in qualsiasi altro ambiente domestico è necessario che tutto sia comodo, funzionale e confortevole. La stanza da bagno è quella che apre le nostre giornate e che abitualmente le chiude, ma soprattutto quella in cui passiamo un tempo utile a noi stessi e al nostro benessere. Per cui sgabelli e specchi, vasche, docce e miscelatori d’acqua possono essere ottimi strumenti per vivere in armonia la stanza da bagno e validi alleati del nostro confort. DI FABIOLA DI GIOV ANGELO

BAGno

e del benesser e 61

GP MAGAZINE


GPgusto

Ex modello, è stato il giudice dell'ultima ediz ione della “Pr ova Del Cuoco” e lavora a Radio 2 nella trasmissione “Decanter”. In questa inter vista parla di pr ogrammi televisivi dedicati alla cucina e di alimentaz ione DI SIMONE MORI

A

ndrea Amadei nasce a Lodi nel giorno di San Valentino del 1987. È stato giudice della “Prova Del Cuoco” per tutti i mercoledì dell'edizione appena terminata, scrive per il portale “agrodolce.it” e lavora a Radio 2 nella trasmissione “Decanter” insieme a Fede e Tinto. Bello sì, ma anche pieno di interessi e voglia di migliorarsi. Ecco cosa ha raccontato a noi di GP Magazine. Chi è Andrea Amadei in pochissime parole? “Un ragazzo semplicissimo cresciuto nell'oratorio di quartiere e nella cucina della nonna”. Dei nonni che ti hanno trasmesso la passione per la cucina, per i prodotti della natura... “E la campagna, l'avventura, la scoperta e le cose belle. Il babbo m'ha insegnato a essere determinato, la mamma ad essere positivo e allegro”. Come hai fatto a portare questi insegnamenti nella tua quotidianità? È stato complicato? “Per quanto riguardo la passione per la cucina, è stato facile visto che sono perennemente affamato. Per la natura, anche lì è un richiamo, devo passare un po' di tempo all'aria aperta ogni settimana altrimenti appassisco. Per l'arte ogni tanto si va a fare qualche weekend in città italiane con la mia ragazza. E poi ho determinazione e positività nell'approccio a qualsiasi avversità”. Perennemente affamato ma con un fisico statuario. Come sono stati gli anni nella moda? “Divertenti. Un giorno potevi non essere nessuno, potevi essere a terra perché la concorrenza ai casting era sempre ferocissima, ma quando ti prendono per un lavoro ti senti al settimo cielo. Di contro negli ultimi tempi mi stava stretto. Il successo non dipendeva da te, non potevi escogitare un metodo per riuscire, lavoravi con l'aspetto e quello c'è a priori ma che va inevitabilmente svanendo con il passare del tempo. Sentivo il bisogno di costruirmi una carriera che dipendesse dalle mie capacità”. E la tua tenacia sembra dare frutti. Sei a “Decanter” su Radio2 con Fede e

Tinto, alla “Prova Del Cuoco” con la Clerici, ammiriamo i tuoi splendidi reportage su “agrodolce.it”. Emozionante, no? “Sì molto. All'inizio sembrano fatiche insormontabili, ti chiedi se sarai all'altezza oppure no, ma poi ti fai coraggio e ti butti. Lo studio sta alla base di tutto. Mi rende più sicuro di me”. Mi vorrei soffermare un attimo sulla “Prova Del Cuoco”. Sei giudice di una gara tra semplici mortali e uno chef. Hai mai assaggiato qualcosa di veramente immangiabile? “Sì. Una volta delle concorrenti, confondendo il sale con lo zucchero, hanno preparato un dolce stomachevole. Per il resto è difficile che qualcosa sia davvero immangiabile, c'è sempre una buona selezione di ingredienti a monte perché i concorrenti ci tengono a fare bella figura”. Oscar Farinetti, patron di Eataly, è stato durissimo con le trasmissioni culinarie della tv, in special modo con la “Prova Del Cuoco”, definendola pornografia culinaria. Ha esagerato? “Se lo ha detto in modo negativo si è sbagliato. E’ cultura popolare. Io stesso da ragazzino ho imparato molto guardando la 'Prova Del Cuoco' con mia nonna. Provavamo le ricette assieme, sperimentavamo, e sperimentando s'impara sempre. I cuochi che vi partecipano sono molto bravi. Trovo sia un ottimo modo per imparare basi e trucchetti culinari. Chiaro che uno non diventa Massimo Bottura guardando la questa trasmissione ma bisogna sempre considerare il target di riferimento del programma”. Hai ancora molti sogni nel cassetto ovviamente, ma la strada è quella giusta. Svelaci almeno uno di questi sogni pero... “Ne ho uno solo fin da quando ero piccolo: avere un programma mio che racconti le culture alimentari del mondo, in modo semplice e diretto”. Un sogno non da poco e non banale. “In effetti, quando da piccolo ti ponevano la classica domanda, cosa vuoi fare da grande, i miei amici rispondevano il calciatore o l'astronauta, io rispondevo sempre il conduttore di 'Linea Verde', 62 GP MAGAZINE

suscitando le risate dei presenti”. C'è qualcosa che Andrea Amadei non mangia? “Junk food in generale. Il pesce confezionato e surgelato che si trova al supermercato e che che t'impesta il freezer di cattivo odore. Penso che sia giusto stare ben attenti a quello che immettiamo nel nostro corpo. Il cibo può essere semplice ma deve essere di qualità. E' una forma di rispetto verso se stessi”. Il pranzo ideale,compreso di vino per i lettori di GP Magazine? “Pisarei e fasò della nonna e lambrusco Storchi o uno spaghetto alle telline: peperoncino, olio buono, uno spicchio d'aglio e scorza di limone nel soffritto, prezzemolata violenta alla fine. Cosa si può volere di più? Pasta ben al dente, è ovvio”. Il vino italiano è il migliore al mondo? “Dipende da vino e vino. Sicuramente l'Italia è il Paese vinicolo con più potenzialità per la ricchezza di vitigni autoctoni e microclimi unici”. L'emozione lavorativa più bella che hai avuto fino ad oggi? “Parlare con Aimo Moroni a 'Identità Golose'. Insieme a sua moglie Nadia ha fatto la storia della cucina italiana ma mantiene semplicità e umiltà nel parlare, ha idee chiare e piene di speranza. Arriva al cuore. Mi ha commosso”. Il vegetarismo. Una moda passeggera? “Sai non è giudicabile. Il rapporto con ciò che mangiamo è talmente intimo che solo ognuno di noi può comprendere perché si avvicina a uno stile di vita alimentare piuttosto che un'altro. Per me è come la religione. Si segue ciò che si sente e non s'impone. Mai”. Quali sono le eccellenze italiane? “Sono i prodotti che raccontano un territorio, una storia. Sono fatti con passione e rispetto verso le tradizione. In Italia le eccellenze non si contano, grazie alla varietà dei nostri territori ai microclimi della nostra penisola possiamo contare su una biodiversità ampissima. Molti prodotti sono stati scoperti altri sono ancora nascosti da produzioni limitate consumate solo nei luoghi di produzione”. I tuoi hobby? “Giardinaggio e il calcetto con gli amici, beach tennis, beach volley, tennis”.


GPgusto

“Cr esciuto nella cucina di mia nonna”

andrea amadei

63

GP MAGAZINE



oli Fabio Camp

I

l peperoncino, facilmente coltivabile dappertutto, si acclimatò benissimo nel vecchio continente, e divenne la spezia più conosciuta e usata, soprattutto dalle popolazioni con regimi alimentari poveri e carenti di proteine al fine di dare più sapore. Nicolò Monardes, autore di un famoso trattato del Cinquecento sulle "cose che vengono portate dalle Indie Occidentali", scrive che il peperoncino si usa esattamente come le spezie aromatiche. Molte le varietà di peperoncino nel mondo dal celebre Habanero allo Jalapeno, per continuare con il New Mexico, il Thai, il Kayenna, il Serrano, il Wax... Oltre al grande potere di esaltare il gusto delle pietanze, il peperoncino, è una pianta vitale in grado di stimolare tutte

gusto e Passione:

GPgusto

le viRtù Del peperoncino

Il peper oncino era usato come alimento fin dai tempi antichissimi: già co nosciu to in Messico 9.000 an ni e coltivato nel 5.500 a.C., lo stesso Mon tezu ma, u ltimo signor e degli Aztechi, come testimonia la su a biografia, passava il tempo scherzando con le sue con cu bine man giando pietanze co n peper on cin o r osso le funzioni vitali del nostro organismo. Uno dei principali componenti del peperoncino rosso è la capsaicina, un principio attivo da cui dipendono parecchie proprietà benefiche attribuite al peperoncino; le altre sostanze presenti sono la capsantina, diversi sali e oligoalimenti naturali, lecitina, olio essenziale, flavonoidi e le vitamine C, E e PP. Da molti studi condotti il Capsicum (suo nome scientifico) fa bene alla salute: è buon vasodilatatore, ha proprietà antiossidanti, un ruolo importante nella difesa dalle infezioni e aiuta la digestione. Intorno al peperoncino ruota il mito del suo potere afrodisiaco. Al momento pare non ci siano risposte certe che spieghino scientificamente il binomio peperoncino-eros. Da testimonianze

letterarie e culinarie la relazione peperoncino-eros è assai diffusa, ma nessuno ha mai spiegato i meccanismi che ci sono alla base. In ogni epoca storica, molti si sono posti il problema di cibi e bevande erotiche: da Virgilio nelle Georgiche al grande gastrosofo francese come Brillat Savarin sono state date risposte svariate. Per quanto riguarda il peperoncino sicuramente la sua fama è dovuta più alla sua forma e al suo colore: è rosso, un colore caldo, il colore che per eccellenza viene riflesso all’amore e alla passione, ha forma guizzante e insinuante, e sapore prepotente e aggressivo.

Ricetta di Fabio Campoli

Alici panate al cacao con jalapeño e mozzarella Ingredienti • 16 alici fresche • 150 g di fior di latte • 150 g di mollica di pane in cassetta setacciata • 60 g di fecola di patate • 20 g di peperoncino fresco, meglio se jalapeño • 60 g d’olio extravergine d’oliva dal fruttato delicato • 5 g di cacao amaro • 4 g di timo fresco Per guarnire insalatina da taglio

Esecuzione In una ciotola metto la mollica del pane in cassetta setacciata, il cacao, il timo appena tritato e miscelo il tutto fino a renderlo omogeneo. Dispongo le alici pulite e diliscate su un vassoio con la pancia rivolta verso l’alto, le cospargo con un po’ di fecola di patate, le rivolto e ripeto l’operazione dall’altro lato, poi le lascio riposare per cinque minuti, fin quando non vedo che la fecola è stata assorbita dai liquidi delle alici; a questo punto ho ottenuto un valido collante senza mettere farina, troppo lunga da cuocere e più pesante. Passo, quindi, le alici soltanto dalla parte della pelle nella panatura al cacao, facendo attenzione a non far penetrare il pane all’interno dei pesci, quindi li dispongo di nuovo su un vassoio con la pancia rivolta verso l’alto. Farcisco l’interno delle alici con un filetto di peperoncino e una striscetta di mozzarella tagliata longitudinalmente, quindi arrotolo e le chiudo con uno stecchino. Poco prima di servire le scotto in padella con l’olio caldo badando di non farle friggere (devono risultare croccanti fuori e morbide dentro). Infine, impiatto con dell’insalatina da taglio, che funge da fresco piedistallo. 65

GP MAGAZINE



GPgusto

un gelato memorabile A New York il gelato è diventato una sor ta di gioiello da gustar e. Vediamo per ché DI CAMILLA RUBIN

S

i avvicina l’estate e l’arrivo del caldo è sinonimo di gelato, di cui noi italiani siamo peraltro campioni di consumo. C’è chi predilige le creme e chi i frutti, i gusti ormai sono così numerosi da confonderci e lasciarci imbambolati davanti al frigo delle gelaterie, indecisi su quale scegliere. I prodotti di prima scelta sono la qualità base essenziale che fanno di un gelato un buon gelato, ci riferiamo ad esempio al gusto pistacchio che, se realizzato con i veri pistacchi di Bronte, è qualcosa di eccezionale! A New York però, dove “il troppo non è mai abbastanza”, il gelato è diventato una sorta di gioiello da gustare e anche indossare. Ci spieghiamo meglio. Cosa fareste se vi trovaste davanti una gelato artigianale al gusto di vaniglia, con sorbetto a base dello champagne francese più prestigioso al mondo, il Dom Pérignon, i tartufini al cioccolato, i pasticcini parigini macaron e i pezzetti di soffice biscotto brownie, l’immancabile panna montata sotto alla cascata di salsa di cioccolato corretta alla vodka, la guarnizione finale composta di scintillanti lamelle alimentari dorate... Beh innanzitutto diamogli un nome, vi trovereste di fronte al gelato più costoso del mondo, sì perché quelli sopra elencati sono gli ingredienti del Malboussin Mega Sundae. Ma (sì perché c’è un ma) ciò che rende questa capiente coppa di gelato straordinariamente golosa e preziosa (tanto che il ristorante che la propone, il Bagatelle di New York, la serve per 1.000,00 dollari), è il gioiello che accompagna il dessert: uno sfarzoso anello d’acciaio nero ed oro bianco firmato Malboussin. La gioielleria Mauboussin ha progettato il gioiello in questione esclusivamente per il ristorante, ispirandosi ad una sua collezione precedente. Ma il Malboussin Mega Sundae non è il primo gelato dal prezzo esorbitante: nel 2004, il ristorante Serendipity 3, sempre a New York, ha festeggiato il suo 50esimo anniversario proponendo il Golden Opulence Sundae (anche questo veniva venduto a 1.000,00 dollari), che si è guadagnato la nomina nel Guinness dei primati come la coppa di gelato più costosa al mondo. Gli ingredienti contengono una foglia d’oro commestibile, salsa di cioccolato della nostrana e pregiatissima Amedei, una guarnizione di caviale dolce infuso con frutto della passione, servito in una coppa di cristallo Baccarat con un cucchiaio d’oro da 18 carati. Il Serendipity 3 è famoso anche per il Frozen Haute Chocolate, una cioccolata calda da 25.000 dollari. Stranamente, durante la loro presentazione, entrambi i dessert non sono stati venduti… E voi che dite: fareste questa follia e assaggereste queste costose prelibatezze? 67

GP MAGAZINE


GPmusica

Il cantautor e r omano esce con un nuovo singolo intitolato “La miglior e”. Una canz one molto significativa e impor tante. In questa inter vista ricorda anche il suo grande amico Rino Gaetano, scomparso 33 anni fa

toni malco

La musica che suona emoz ioni e vibraz ioni DI ALESSANDRO CERREONI

A

All'attivo ha quattro album e sei singoli. La sua bravura era già nota alla fine degli anni '70, tant'è che nel 1978 si aggiudicò la statuetta del Telegatto di “Sorrisi e Canzoni” vincendo il Festival di Centocittà. Adora e predilige esibirsi dal vivo con la sua band. Ha girato l'Europa: Spagna, Germania, Russia, Romania, Grecia e Kazakistan, sono alcuni dei Paesi nei quali è stato applaudito. Oltre alla musica, lavora anche nel campo della recitazione partecipando come attore a diverse fiction. Da qualche anno conduce una trasmissione radiofonica di grande ascolto intitolata “Mi ritorni in mente”, una sorta di salotto dove grandi ospiti dello sport, del cinema e della discografia discutono amichevolmente rovistando

ppartiene alla grande famiglia dei cantautori romani. La sua musica è autentica poesia. Riesce a trasmettere emozioni come pochi. Lui è Toni Malco. E' cresciuto con Rino Gaetano, suo grande amico di quartiere, con il quale affinò la vena compositiva e condivise gran parte delle sue registrazioni assistendolo in studio. La sua passione per il calcio e per la sua squadra del cuore, la Lazio, lo ha portato 32 anni fa ad incidere l'inno “Vola Lazio Vola”, capace di vendere 1 milione di copie in Italia e nel mondo. Negli anni sono arrivati altri brani dedicati alla squadra biancoceleste, tanto di diventare amato e apprezzatissimo dai tifosi laziali. 68

GP MAGAZINE


GPmusica tra i ricordi più profondi. Mentre scrivo questa intervista (15 maggio ndr), Toni sta per pubblicare il suo nuovo singolo, dal titolo “La migliore”, una canzone che racconta la vittoria di un uomo sulla depressione. Toni, il 2 giugno ricorre il 33esimo anniversario della scomparsa di Rino Gaetano, con cui avevi un rapporto speciale. Qualche parola per esprimere un ricordo? “Dopo 33 anni, il ricordo del caro Rino rimane dentro di me indelebile e ancora più forte. Con lui ho imparato tante cose. Oggi avrebbe avuto 64 anni. Mi mancano tantissimo la sua compagnia, il suo essere amico scevro da qualsiasi interesse, la sua allegria e il nostro stare insieme”. Sta per uscire il tuo nuovo singolo "La migliore". Ce ne puoi parlare? “E' un brano scritto insieme al mio amico paroliere Mimmo Di Renzo. Racconta la depressione sconfitta da una grande compagna di vita del protagonista di questo testo. Si tratta di un messaggio positivo dove trionfa l'amore. Peccato che sia stato scartato al Festival di Sanremo. Questa canzone ha un suo perché molto importante”. Seguirà un album? “Non lo so ancora. Di materiale ce n'è tanto. Il momento storico che stiamo vivendo non suggerisce una produzione di un album intero ed è per questo che al momento esce solo il singolo”. Sei soddisfatto della tua carriera? Hai qualche rimpianto? “Non so se c'è qualche artista che possa dire di essere soddisfatto della propria carriera. Posso dirti che ho sempre lavorato con buon impegno e soprattutto con quella buonafede e autocritica che mi ha permesso di vedere le cose da più punti di vista. Sicuramente sono cresciuto e maturato per

poter fare molto di più in fase compositiva. I grandi incontri con l'amico Piero Calabrese, Antonello De Sanctis, Franco Califano e con altri, mi hanno aiutato a crescere”. Sei l'autore dell'inno della Lazio, "Vola Lazio Vola", uno dei più longevi della storia del calcio... Erano i primi anni '80. Come nacque l'idea all'epoca di coinvolgere Giordano, Manfredonia e D'Amico a cantare? “Sono fiero di aver accompagnato in musica più di trent'anni di storia e le gesta della mia squadra del cuore, anche se poi questa cosa si è rivelata un'arma a doppio taglio. Soprattutto in Italia sono maestri ad attaccarti addosso certe etichette. Io continuo la mia avventura incurante di tutto e continuo a fare musica con l'entusiasmo di sempre. E' come se lo dovessi a tutti quegli amici che mi hanno sempre sostenuto ed anche a quelli che non ci sono più, come: Rino, Massimo, Pino, Adriano e tantissimi altri che posso aver dimenticato. L'inno 'Vola Lazio Vola' sono più di trent'anni che viene distribuito. Ha venduto 1 milione di copie e non finirò mai di ringraziare tutto il popolo biancazzurro che ha decretato questo grande successo scritto insieme a Claudio Natili una notte di trentadue anni fa”. E' previsto qualche live prossimamente dove il pubblico potrà seguirti? “Sicuramente arriveranno anche dei concerti live, che poi sono le situazioni che prediligo. L'incontro con la gente, il cantare dal vivo con la mia band, sono elementi vitali e rigeneranti che consiglierei a tutti. Emozioni, canzoni e vibrazioni compongono la vita di un artista e non ci potrei mai rinunciare”. La foto della co ver de l sin golo è di Pino Polesi, elabor az i on e gr afic a di A ndr ea Felice 69

GP MAGAZINE


GPmusica

chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM

cLASSIfIche TOP 10 eUROPA 01 “Summer” – Calvin Harris 02 “Stay High” – Tove Lo ft. Hippie Sabotage 03 “Fancy” – Iggy Azalea ft. Charli XCX 04 “Nobody to love” – Sigma 05 “Waves” – Mr. Probz (Robin Schultz remix) 06 “Loyal” – Chris Brown ft. Lil Wayne 07 “Touch” – Shift Key 08 “Magic” – Coldplay 09 “Hideaway” – Kiesza 10 “All of me” – John Legend

TOP 10 USA 01 “All of me” – John Legend 02 “Happy” – Pharrell Williams 03 “Fancy” – Iggy Azalea ft. Charli XCX 04 “Ain’t it fun” – Paramore 05 “Come with me now” – Kongos 06 “Problem” – Ariana Grande ft. Iggy Azalea 07 “Dark Horse” – Katy Perry ft. Juicy J. 08 “Turn down for what” – Dj Snake & Lil Jon 09 “Stay with me” – Sam Smith 10 “I can’t make you love me” – Josh Kaufman

TOP 10 ITALIA 01 “Logico #1” – Cesare Cremonini 02 “Life is sweet” – Fabi, Silvestri, Gazzè 03 “Un amore così grande 2014” – Negramaro 04 “Immagini che lasciano il segno” – Tiromancino 05 “Non è vero mai” – Alex Britti & Bianca Atzei 06 “Per sempre” – Ligabue 07 “Che stress” – Paolo Simoni 08 “Domani è un altro film” – Dear Jack 09 “Dannate nuvole” – Vasco Rossi 10 “Non me lo posso permettere” – Caparezza 70 GP MAGAZINE

TOVE LO Il suo vero nome è Ebba Tove Elsa Nilsson ed è nata nel 1987 a Stoccolma. Il suo EP di debutto risale a marzo di quest’anno e s’intitola “Thruth Serum”. Ha scritto anche canzoni per vari artisti. KIESZA Quest’artista canadese in Inghilterra è già considerata un fenomeno. Nel passato ha militato nella Marina Militare, ha studiato molta danza e ha partecipato a Miss Universo. In autunno il suo primo album. Il suo sound è un mix di groove dip house e melodia soul.

KONGOS Si tratta di un gruppo che arriva dal Sudafrica ed è formato da tre fratelli, tutti figli di John Kongos, star della musica sudafricana ’60-’70. Finora hanno pubblicato due album e il singolo in questione ha fatto parte della colonna sonora di un film. SAM SMITH Riecco all’opera il ragazzo ventiduenne che la scorsa estate ha entusiasmato il pubblico con la sua partecipazione nel successo di Naughty Boy “La la la la”. Nel frattempo ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti e adesso è al suo album di debutto.

PAOLO SIMONI Ha 29 anni e arriva da Comacchio. Si è distinto negli ultimi due anni per i suoi testi originali e per la sua grande vocalità. Il singolo è il primo estratto dall’album “Si narra di rane che hanno visto il mare”. DEAR JACK La band si è formata nel 2012 ed è composta da 5 ragazzi capitanati da Alessio Bernabei, un ventenne di Tarquinia. La loro forza sta nello spaziare tra generi musicali di diverso tipo. Sono già noti dal pubblico di “Amici”.


GPmusica

SPecIAL GUeST Il ragazzo con la voce potente George Ezra Barnett è nato a Bristol il 6 giugno del 1993. In casa sua c’erano molti strumenti, tant’è che a tredici anni suonava già la chitarra, anche se all’epoca non aveva mai pensato di fare il cantante. Ha studiato nella sua città e nel 2011 ha iniziato a pubblicare le sue prime produzioni su YouTube e tramite altri canali. Lo scorso anno ha cominciato anche ad esibirsi, da rilevare la sua partecipazione al Glastonbury Festival. Dopo pochi mesi ha dato vita al suo primo EP intitolato “Did you hear the rain?” ed ha aperto i concerti di vari artisti come Tom Odell e gli Athlete. Nel mese di gennaio di quest’anno ha avuto un buon piazzamento nella classifica stilata dalla BBC (Sound of 2014). Il suo recente singolo “Budapest” lo ha consacrato definitivamente al grande pubblico, conquistando in breve tempo tutto il globo e diventando così disco di platino. Bob Dylan e Woody Guthrie sono stati sua fonte d’ispirazione per questo personaggio che vocalmente e musicalmente dimostra almeno il doppio degli anni che ha. Lo si può considerare uno dei personaggi caldi del 2014. Attualmente è impegnato in un intenso tour.

GeORGe eZRA

NeWS

I 5 Seconds of Summer sono in procinto di far uscire il loro album di debutto, previsto per il 22 luglio prossimo. La band australiana composta da Ashton, Michael, Calum e Luke, si sta già facendo largo con il singolo “Don’t Stop”. Katy Perry ha appena dato il via al suo “Prismatic World Tour” ed è molto eccitata all’idea di continuare fino al mese di dicembre. Nel tour c’è anche un po’ d’Italia, visto che alcuni vestiti che Katy indosserà

sono firmati Roberto Cavalli. Cesare Cremonini ha in serbo ottime notizie per i fans. A supporto del nuovo lavoro “Logico”, da ottobre ci saranno ben 14 date che lo porteranno ad esibirsi nei principali palasport italiani. Un’altra operazione vincente per il cantautore bolognese, trainata dal singolo “Logico#1”. Bob Dylan ha preannunciato una strepitosa cover di “Full Moon & Empty Arms”, cantata all’epoca da

71

GP MAGAZINE

Frank Sinatra e che andrà ad anticipare l’uscita di un nuovo atteso album la cui pubblicazione è prevista entro l’anno. Eminem finalmente si è riappacificato con sua mamma. Dopo aver usato in passato brutte parole contro di lei, le ha dedicato una commovente dimostrazione d’affetto nel video di “Headlights”. Il regista che lo ha firmato è Spike Lee ed è tutto girato dalla prospettiva della signora Mathers.


IL TUO CINEMA DA SEMPRE.

U n aut unno in prima fila . Proiezioni in digitale e in 3D dolby

Si ricorda che la sala Adriana è munita di Palcoscenico e camerini ed è possibile averla in locazione per Saggi di danza, saggi di fine anno scolastico, spettacoli teatrali e conferenze. per info o preventivi inviare un fax al numero 0774/318466 e verrete ricontattati.

Tivoli CINEMA TEATRO GIUSEPPETTI - Info 0774335087




GPsport

un'estate a tutto emPolum!

F

Dal 9 giugno a fine agosto tanto diver timento e spor t con i college per bambini e ragazz i dai 5 ai 14 anni

inalmente è arrivata l’estate, finiti i compiti inizia il divertimento per i bambini con i college estivi organizzati da più di 20 anni dall’Empolum Sporting Club. Immerso nel verde, attrezzato con 5 campi da tennis in terra battuta e in erba, 4 campi da calcetto e un campo coperto polivalente, l’ Empolum grazie alla collaborazione di una squadra di Maestri Fin e Fit, istruttori IUSM e animatori qualificati può coniugare il massimo gradimento dei più piccoli con la sicurezza dei genitori di poter contare sulla migliore soluzione ricreativa per i loro figli. Nell’arco della giornata si alternano corsi di nuoto, tennis, calcio, pallavolo, calcetto, basket, ma c’è anche la possibilità di riposarsi divertendosi con giochi di gruppo o dare sfogo alla propria abilità di pittura. In caso di pioggia il campo coperto polivalente assicura a tutti un'attività sportiva no-stop. I bambini verranno suddivisi in gruppi in base all’età e ogni gruppo svolgerà un programma studiato per le proprie possibilità e caratteristiche. Per tutti i bambini che si iscriveranno ci sarà una maglia e un cappellino in omaggio! A conclusione di ogni settimana si terranno le mini olimpiadi, individuali e a squadre, con premi e gadget per tutti. Possibilità del servizio pulmino a richiesta.

infoRmazioni • Il periodo del college corre tra il 9 giugno a fine agosto. • Le iscrizioni sono aperte ai bambini di età compresa dai 5 ai 14 anni; • Per le iscrizioni rivolgersi alla segreteria dell’Empolum Sporting Club o telefonando ai numeri: 0774.449229 / 447363 • Sconti famiglia, CRAL e plurisettimanali. • Il costo a settimana parte da 40 € a persona Programma giornaliero: Ore 8:30: Ritrovo al centro sportivo - Ore 9:00: Scuola Tennis - Ore 10:15: Scuola Nuoto - Ore 11:15: Giochi in acqua in piscina - Ore 12:30: Pranzo (al sacco o servizio bar che include primo piatto e gelato) - Ore 13:00: Riposo attivo in zone d’ombra – Ore 14:00: Attività sportiva in campi di calcetto, basket, pallavolo, pallamano, etc. - Ore 15:30: Giochi in acqua in piscina - Ore 17:00: Termine attività Il sabato l’attività termina alle 12:45

75

GP MAGAZINE


hIGh SchOOL RAdIO

GPmusica

fai sentire chi sei! E' il primo campionato della comunicaz ione riser vato ai licei della Capitale, che va in dir etta su Elleradio fm 88,100

Q

uesto format, ideato dal direttore di Elle Radio il giornalista Paolo Luzzi e dall’Editore Ezio Luzzi (voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto”), sta riscuotendo grande successo da quando, a ottobre 2013, le scuole romane hanno iniziato a realizzare le proprie trasmissioni ogni settimana fino ad oggi. Gli studenti, guidati dai tutors interni di Elle Radio, hanno imparato divertendosi le regole fondamentali della comunicazione radiofonica, appassionandosi di settimana in settimana e dimostrando grande impegno e serietà nei confronti di questa esperienza ed opportunità unica. Il progetto è completamente gratuito per le scuole e per i ragazzi partecipanti, in queste settimane ha iniziato ad allargarsi anche oltre i confini del Lazio, e a iniziato ad ospitare anche le trasmissioni delle Università italiane. E mentre è in avvicinamento anche Milano con i suoi principali licei, High School Radio è in continua evoluzione nell’importante compito di dare ai giovani la possibilità di fare comunicazione. Per conoscere i giorni e gli orari della messa in onda di High School Radio e per tutte le informazioni visitate il sito ufficiale http://www.highschoolradio.it e diventate fan della pagina facebook di High School Radio.

76 GP MAGAZINE


YOUR

CROSS MIND A RINO GAETANO Alla leggerezza con cui hai scalato la montagna della vita...

QUANDO E’ CAMBIATO IL FUTURO Quando è cambiato il futuro, abbiamo iniziato a sbagliare; quando è iniziato il plagio della nostra vanità abbiamo cominciato a esagerare

Non so se vi è capitato di vedere il film di Ferzan Ozpetek "Allacciate le cinture di sicurezza", ancora nelle sale, e di ascoltare "A mano a mano" che ne è la colonna sonora. E' una canzone di Cocciante degli anni '80 e interpretata da Rino Gaetano in quel periodo. Eppure sembra uscita oggi, tant'è la sua interpretazione e la sua voce credibile... A più di trent'anni dalla sua morte avvenuta il 2 giugno 1981 a Roma, la capacità di restare profondamente unico e realmente attuale, conferma davvero il valore della sua arte umana. Senza rinunciare ai suoi valori e alle sue origini, è stato capace di trasformare tutto con il suo talento, per riportare al centro sempre l'individuo, che con la società doveva convivere e confrontarsi: la millecento - operaio della Fiat che prevede di fare una vacanza e si trova distrutta la macchina è forse un esempio tragico ma reso quasi informale dalla sua fagocità creativa a catturare le emozioni e le sensazioni dei movimenti e i turbamenti della società degli anni '70. Ma le stesse canzoni “nonsense” accalappiano ancora la nostra curiosità e la nostra certezza che si sta giocando a non prendersi sul serio proprio per sorridere, dissacrare o meglio sorridere di quello che accadrebbe comunque. O come nella canzone il “ti, ti, ti, ti”, dove avvicina la sua critica ad una non definita rassegnazione verso i politici imbrillantinati... e la schiettezza di essere sulla stessa barca con chi ascolta; o la bellissima storia dell'emigrante che amava Bice con un refrain in dialetto cantata ad un Cantagiro con i bermuda di jeans, le ciabatte, una maglietta, un bastone e un cilindro in testa... E' incredibile come l'ascolto di canzoni scritte negli anni '70 e' 80, riascoltate oggi, mantengano intatto il loro graffiante sorriso interiore di chi gioca e libera la parte di te più nascosta. Ecco, abbiamo voluto dedicare CROSS YOUR MIND a Rino Gaetano proprio per promuovere il riascolto delle sue canzoni e per sottolineare la geniale leggerezza con cui ha scalato la montagna della vita restando profondamente unico e realmente attuale

E' stato facile, adulare quando non c'era più il limite naturale e abbiamo creduto nel vuoto, nell'infinito vuoto delle stupidaggini trasformandoci da bambini in uomini cresciuti di niente e siamo diventati gente da vendere e comprare da illudere e pagare da prendere e sognare da sciogliere e legare da ridurre e sorpassare

Per comunicare con noi: crossyourmindnow@gmail.com 77

GP MAGAZINE

da scegliere e cambiare da sradicare e traballare da togliere e diseducare da trasmettere e diversificare da correggere e sbagliare insomma proprio così come ti vuoi sentire, come ti puoi provare come ti vuoi inventare ma senza cuore ma senza amore un vetro vuoto da riempire da guardare da giocare da scoprire La tua deficiente trasparenza è la conferma- disse. Il silenzio annulla il buio e ritrova il sole anche se piove, dentro te. (p.p.)


YOUR

CROSS MIND

Andrea che cos'è la Videopoetika e come nasce questa Monografia delle opere a te dedicata, dall'Editoriale Giorgio Mondadori Edizioni Cairo? “E’un lavoro che raccoglie buona parte delle opere delle copertine del Corriere della Riviera e altre di alcuni libri che ho realizzato. In circa dieci anni di attività ho realizzato diversi lavori e mi sembrava giusto, anche grazie all’interessamento dell’Editoriale Giorgio Mondadori, in particolare Carlo Motta responsabile editoriale, di realizzare un’opera che raccogliesse alcune opere essenziali del mio percorso artistico. La ‘Videopoetika’ è quell’insieme d’immagine e testo che va a determinare una sintassi poetica con tutte le sue prerogative e sinergie dal punto di vista tematico”. Cosa rappresenta per te questa pubblicazione? “Da una parte una grande soddisfazione, un punto fondamentale, dall’altra un rilancio della mia attività per nuovi traguardi”. Ma andiamo con ordine: dove nasci e come comincia il tuo cammino artistico come autore, giornalista e attore? “Come autore è nato scrivendo poesie al liceo e poi perfezionato negli anni '90 attraverso il giornalismo. Al liceo scientifico i professori non riuscivano a comprendere quel mio linguaggio un po’ troppo poetico che usavo nei temi, così non prendevo

voti altissimi. Dagli anni '90 sono diventato corrispondente del quotidiano il Nuovo Veronese e da lì sono arrivato ai giorni nostri a dirigere il Corriere della Riviera. Come attore ho iniziato nella compagnia teatrale del mio paese, Garda, e da lì ho proseguito attraverso soprattutto i video su internet. In particolare con l’ ‘Uomo con il cappello’, un personaggio da me creato e interpretato, applico una tecnica giornalistica ad una recitativa creando una commistione di stili”. Quanto del tuo tempo dedichi a queste attività? E costa fatica o è sempre e solo entusiasmo? “Dedico diverso tempo e la fatica in certi frangenti è notevole. Ma con l’entusiasmo sono riuscito a superare diverse difficoltà anche se il giornalismo è un mestiere tra i meno remunerati e più rischiosi anche perché il sistema di potere lo teme”. Cosa ci dici dei mostri sul Garda e delle tue pubblicazioni e documentari a tal proposito? “Nel 2001 è nata l’idea di questa ricerca del mostro del Garda anche in base alla rivisitazione di un avvistamento degli anni ‘60. Da lì abbiamo realizzato diversi filmati che hanno preso fama attraverso internet e in seguito ad una serie di avvistamenti recenti. grazie anche ai media nazionali (‘Mistero’ su Italia 1) e tedeschi (ZDF), il fatto ha assunto rilevanza europea. Al di là del mostro in carne e ossa, anche attra78 GP MAGAZINE

verso il libro ‘La vera storia dei cacciatori di mostri’ di Paul Dogerty Flyan (ebook You can print) si è teso ad analizzare il fenomeno della mostruosità umana che riconosce altri mostri ma raramente riconosce la propria ferina natura”. Abbiamo visto il Festival di Sanremo, tu come hai partecipato, quando e con chi? Che idea ti sei fatto? “Ho partecipato ai tempi di Baudo e Chiambretti e devo dire che queste due personalità avevano ben altro spessore rispetto agli attuali presentatori. Sanremo allora era un evento nell’evento in cui lo sentivi dentro e fuori all’Ariston e vibrava in tutto il Paese. Oggi è solo uno spettacolo televisivo che ha bisogno di alcune comparse per narrare il declino della canzone italiana piegatasi all’uso distorto che ne fa la televisione”. Nel 2000 inventi il Premio Riviera - Premio Laurence Olivier e Premio Vivien Leigh patrocinato dal Comune di Garda e poi patrocinato da importanti enti tra cui: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Veneto, dalla Provincia di Verona, Comune di Torri del Benaco, dalla Comunità del Garda, dalla Pro Loco Baldo Garda,“Fondazione Mariele Ventre di Bologna” e del Centro Mondiale della poesia Giacomo Leopardi. Come è nata l'idea e perché? “E’ nata nel 2000 per ricordare i plu-


YOUR

CROSS MIND

ripremiati Premi Oscar, Laurence Olivier e Vivien Leigh che soggiornavano a Garda paese in cui risiedo. Quest’anno siamo arrivati alla XV edizione con una manifestazione che raccoglie personaggi dello spettacolo e della cultura, premiati con i Laurence Olivier e Vivien Leigh, e un concorso nazionale letterario che ha scoperto diversi talenti”. Sei sempre stato dalla parte della natura, dell'ecologia. Ci dici cosa si dovrebbe e potrebbe fare per esempio sul Garda? Hai pubblicato qualcosa mi sembra. “Sì ho sempre combattuto campagne in difesa del territorio che risulta sempre più svilito. Ho rischiato per questo sempre di persona. Ma penso che se c’è un bene comune da difendere bisogna certo esporsi. Perché il male che domina l’Italia è sovente la corruzione che porta anche ad investire in scellerati piani speculativi sul territorio”. Parlaci della tua esperienza con il dj Albertino, che anno era? “Il 2008, ed è stata un’esperienza formidabile. Grazie all’autore Giorgio Carpinteri e a The Blog tv è stato posto in piedi Blister su All Music che raccoglieva filmati dal web. Un programma antesignano che ha aperto la strada ad altri programmi simili. Con Albertino quando ci siamo incontrati sembrava fossimo amici da sempre”. Torniamo da dove siamo partiti:

questa monografia che consta di ben 140 pagine e oltre 60 immagini possiamo definirla la tua storia, la tua rappresentazione del mondo? “Sì rappresenta una parte del mondo il resto deve ancora essere rappresentato. Da una parte c’è una mia biografia ma dall’altra sono le immagini a parlare attraverso la pittura digitale che permette di narrare attraverso tesi multiple della storie, dei concetti filosofici e lo stupore che nasce nel vedere raffigurato quell’istante. Quando realizzo un’opera parto sempre da un’idea, da un titolo e quell’opera deve realizzare compiutamente quel testo dando poi a cascata altri significati profondi. E’ questa l’ambiguità del testo applicata alle immagini che ricomposte creano un unicum nuovo e suggestivo facendo parlare l’opera e non lasciandola solo all’interpretazione di un dotto critico d’arte”. C'è certamente qualcosa di vulcanico in te: cosa hai in mente di proporre ancora? Quello che dice di te Felice Naalin che ha curato l'introduzione del libro "Tutti abbiamo la voglia di tornare bambini, nel ricordo del tempo in cui i sogni invadevano la quotidianità, nelle praterie del tempo memorabile. Lui forse riesce ancora a restare in questa dimensione..". Ti sorprende, ti stupisce, ti emoziona? E soprattutto è 79

GP MAGAZINE

così? “Sì Naalin ha interpretato un po’ la mia figura forse quella dell’eterno bambino. In realtà anche se il tempo passa per tutti l’energia è una componente che fa parte del mio carattere e che permette di non fermarmi. D’altronde se non mi sono sposato c’è un motivo di fondo: il matrimonio segna una fase di vita di passaggio tra due età. La fanciullezza e la fase adulta. Quando passi quel limite è un punto da cui difficilmente torni indietro per via degli effetti collaterali, e sacrificare buona parte della mia libertà per detrarre della libertà ad un'altra persona non mi sembra giusto. Ovvero il matrimonio è una vocazione e al di là dei figli, alla fine ne consegue pure una certa castità”. Dove possono seguirti i nostri lettori e scegli tu come salutarli... “Possono vedere i filmati che realizzo su ARTISAT4 (You Tube) o attraverso il sito del Corriere della Riviera (www.corrieredellariviera.it). Dall’altra sempre su You Tube c’è il sito L’uomo con il cappello, alcuni filmati su Benacus Tivu Channel televisione con cui collaboro. Ho inoltre alcune mie pagine su face book (Andrea Torresani Garda, ecc). Dall’altra talune volte posso comparire in trasmissioni televisive nazionali. Infine sono spesso in giro; e se qualcuno mi riconosce può anche salutarmi (!). Per adesso vi saluto io e grazie dell’ospitalità”.


YOUR

CROSS MIND

Le Conversazioni: perchè questo nome? Mi sembra di percepire come un sintomo di semplicità dove la differenza la fanno le parole... “Sì è proprio la volontà di essere semplici. E’ un nome scelto insieme a Davide Azzolini, co-direttore e co-fondatore del Festival”. Sono tematiche? Per esempio qual era quella che si è appena svolta a New York? “Ogni anno a Capri e a Roma si dibatte un tema, quest’anno sarà ‘corruzione e purezza’. A New York invece si parla dei film della nostra vita”. Chi era presente alla manifestazione e dove si è svolta precisamente? “Salman Rushdie e Isabella Rossellini ed ha avuto luogo alla Morgan Library”. Quando le prossime? E dove soprattutto? Mi sembra che ci siano più location. “Sì, Roma, Capri e

ancora New York a novembre”. Il tuo ultimo libro "La casa sulla roccia" pubblicato dalla Mondadori, la presentazione a Roma con il premio Oscar Sorrentino... Qual è il vero motore della tua anima? “La volontà di comunicare e condividere”. Scommetto che stai già lavorando oltre. Ci anticipi qualcosa? “Sto lavorando ad un nuovo romanzo americano ambientato tra il 1906 e il 1914”.

80 GP MAGAZINE




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.