GP Magazine luglio 2016

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SOMMARIO LUGLIO 2016 2 GP MAGAZINE


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10 COVER STORY Simona Izzo

60 MUSICA Zephiro

14 LO SAPEVATE CHE Duran Duran

69 TEMPO LIBERO Zoomarine

18 UNA GIORNATA SPECIALE Viktoria Petriv

70 EVENTI Social World Film Fest

33 FITNESS Emanuele Mattera 42 LIBRI Christiana Ruggeri 45 LIBRI Paola Gaglianone

72 ASTROLOGIA L’oroscopo di luglio 73 CULTURA Cross Your Mind 80 COVER SUMMER Roberta Scardola

51 CINEMA&TEATRO Marilù De Nicola 54 CINEMA&TV Francesco Pannofino 3

GP MAGAZINE


VI  ASPETTIAMO



EDITORIALE

Raggi e Appendino: donne stellate per il cambiamento di

NUMERO 179 • LUGLIO 2016

AlessAndro Cerreoni

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it REDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1757148 e-mail: redazione@gpmagazine.it

Roma ha il suo nuovo sindaco. Anzi, la nuova sindaca. Per non offendere l'Accademia della Crusca. Virginia Raggi. Comunque vada resterà per sempre nella storia come il primo sindaco donna della Capitale. Un privilegio che è come un titolo nobiliare da portare in eterno. E' stata una sfida elettorale impari quella tra lei e i suoi avversari. Sin dal primo momento, l'ufficializzazione della sua candidatura è stata colta con favore da gran parte dell'elettorato romano. da una parte c'era la voglia di cambiare con una persona del tutto nuova, al di fuori degli apparati di partito e della politica tradizionale, dall'altra c'era la voglia di scrollarsi di dosso un sistema che ha fatto danni a Roma e in italia. Una miscela esplosiva. Lei non era solo la candidata del Movimento 5 Stelle ma la candidata della gente. di quelli che la mattina si alzano presto per portare a casa un tozzo di pane. di quelli che non potevano più vedere la Capitale in mano ai soliti affaristi. di quelli che hanno abbassato la serranda del proprio negozio per colpa delle tasse e dei balzelli vari. di quelli che si erano stancati di avere a che fare con le solite promesse mai mantenute delle sinistre e delle destre. E così è stato. A Roma come a Torino. due città simbolo della voglia di cambiamento. Ora che il Campidoglio ha la sua massima figura, passo a fare una considerazione. Ho notato una cosa strana nell'ultima campagna elettorale. Chi esprimeva una simpatia e un apprezzamento per i candidati del M5S era considerato un esaltato e un povero scemo. Sui social ho letto offese pesanti sia contro gli appartenenti al movimento pentastellato (parlamentari, consiglieri comunali e candidati) e sia contro gli elettori e i simpatizzanti. L'irruzione dei pentastellati sulla scena politica italiana ha rotto un sistema, basato sulla spartizione del potere. Oggi, per un piddino è meglio un berlusconiano, un leghista o un meloniano, e viceversa, piuttosto che un simpatizzante del M5S. A tutti loro non va giù che una forza venuta dal niente, alimentata dalla gente comune e dalla voglia di cambiamento, senza mezzi di informazione alle spalle, senza tv a favore e senza risorse finanziarie, possa essere lì a rompere le uova nel loro paniere, che fino a ieri consideravano inattaccabile e da ingrassare continuamente con i soldi e il lavoro degli italiani. Un berlusconiano, un leghista, un piddino, è uno etichettato e individuabile, e quindi più facile da colpire. Un pentastellato no, perché lui non ha la tessera di partito e si è avvicinato al movimento per le idee e perché in esso riversa la sua speranza di cambiare il Paese. Un "politico" dei cinque stelle non parla il politichese e non confonde le masse. Non è perfetto ma in questa imperfezione sempre più gente si riconosce. Perché è dell'imperfezione che ci si innamora. il pentastellato non è cresciuto con la politica e non fa il politico di professione. Per questo fa paura a chi non vuole che la pacchia finisca.

IMPAGINAZIONE E GRAFICA GP Spot HANNO COLLABORATO Alessia Bimonte, Silvia Giansanti, Marisa Iacopino, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares Luca Leurini e Manuela Salvetti (responsabili rubrica make up) SPECIAL THANKS Roberto Ruggiero EDITORE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 23/06/2016 Copie distribuite: 20.000

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NEWS & CURIOSITY A CURA di CAmillA rubin

L’impresa che decora banane

The company decorating bananas Ci sono persone creative che riescono a creare da zero lavori veramente insoliti ma evidentemente profittevoli. E' proprio così che davonte Wilson ha messo su un'impresa di decorazione banane. La cosa più sorprendente, però, è che gli affari vanno decisamente bene, riuscendo a dare al ragazzo un profitto di oltre 100.000 dollari l'anno! Questa strana attività è nata un po' per caso: mentre faceva tirocinio come tecnico elettrocardiografo in ospedale, ha iniziato a disegnare facce buffe sulle banane. La cosa lo ha subito reso famoso in tutto l'ospedale. da qui a trasformare questa curiosa attività ci è voluto poco e Wilson ha subito creato un sito sul quale vendere le sue opere, dando anche la possibilità di personalizzare a piacimento la propria banana. i prezzi partono da 10 dollari in su e le richieste giornaliere, attualmente, sono oltre 75! •here are creative people who are able to create from scratch really unusual jobs but apparently profitable. That's right that Davonte Wilson put on a firm banana decoration. The most amazing thing, though, is that business is very good, managing to give the boy a profit of over $ 100,000 a year! This strange activity was born a bit by chance while he was training as a technician electrocardiograph in hospital, he began to draw funny faces on bananas. He has now made him famous around the hospital. From here to turn this curious activity it took little and Wilson immediately created a site on which to sell his works, also giving the ability to customize at will its banana. Prices start from $ 10 up and daily demands, currently, there are over 75!

Masticare meno per dimagrire di più? Chewing less to lose weight for?

Nascono in continuazione nuovi metodi abbastanza improbabili per dimagrire: da miracolose tecniche di respirazione a toppe cucite sulla lingua. C'è, però, uno studio del 1986 che, stranamente, ha ricevuto poche citazioni e che va contro la buona regola del masticare adeguatamente prima di ingerire il cibo. Secondo questa ricerca, infatti, masticare meno fa accumulare meno zuccheri nel sangue. durante lo studio è stato chiesto ad alcuni volontari di mangiare lo stesso identico pasto in due occasioni: una volta masticando per bene ed un'altra volta cercando di masticare meno possibile. E' stato quindi testato il livello di glicemia e si è visto come i livelli di zucchero nel sangue erano inferiori quando si inghiottiva senza masticare. Nonostante ciò nessuno, per fortuna, ha mai proposto una dieta basata sulla non masticazione, anche perché i benefici di farlo sono evidentemente superiori al non masticare adeguatamente.

•TShow up all the new pretty improbable ways to lose weight : from techniques of patches sewn on the tongue breathing miracle. There is, however, one 1986 study which, oddly, has received a few quotes, and that goes against good rule of chew adequately before swallowing the food. According to this research, in fact, chewing does not accumulate less sugar in the blood. During the study we were asked volunteers to eat the exact same meal twice: once for chewing well and again trying to chew as little as possible. It's was then tested the blood sugar level and is seen as the sugar levels in the blood were lower when swallowed without chewing. Nevertheless no one, fortunately, has never proposed a diet based on not chewing, because the benefits of doing so are clearly superior to not chew properly.

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L’arte di scrivere con il fuoco

The art of writing with fire il termine “pirografia” deriva dal greco e vuol dire “scrittura col fuoco” ed è una tecnica di incisione che consiste nel creare disegni su una superficie usando una punta di ferro rovente tramite una sorgente di calore. L’artista Jordan Mangosan ha scelto questa tecnica antichissima per realizzare le sue opere d’arte uniche, usando una lente di ingrandimento al posto della matita e sfruttando il calore dei raggi solari. La pazienza ed una buona dose di abilità hanno senza dubbio aiutato quest’uomo che grazie alle sue capacità e divenuto famoso in tutto il mondo. Come si può immaginare, è un processo lungo, che richiede estrema cura e pazienza, ma il risultato è sorprendente e rende l’opera unica nel suo genere. Jordan Mangosan discende dalla tribù filippina igorot ed è proprio per rafforzare il contatto con le sue radici indigene che ha scelto di utilizzare questa tecnica affascinante e delicata. dopo aver fatto una bozza a carboncino, Mangosan utilizza una lente di ingrandimento per concentrare il calore del sole in aree selezionate. A seconda di tempo e intensità dell’applicazione della luce ottiene colori diversi. il risultato finale, una vera e propria opera d’arte, è qualcosa di unico e incredibile nel suo genere che tanto sta facendo impressionare, impazzire (in positivo) e innamorare tantissime persone di tutto il mondo. Questo artista meraviglioso è in grado di creare paesaggi e ritratti dettagliatissimi utilizzando esclusivamente la luce solare. •The term "pyrography" comes from greek and means "writing with fire" and an etching technique to create drawings on a surface using a hot iron tip through a heat source. The artist Jordan Mangosan chose this ancient technique to create his unique works of art, using a magnifying glass instead of pencil and using the heat of the sun's rays. Patience and a good deal of skill have undoubtedly helped this man who, thanks to his skills and become famous all over the world. As you can imagine, it's a long process, which requires extreme care and patience, but the result is surprising and makes the only work of its kind. Jordan Mangosan descended from filipino Igorot tribes and that is to strengthen the contact with its indigenous roots who has chosen to use this fascinating and delicate technique. After doing a charcoal sketch, Mangosan uses a magnifying glass to concentrate the sun's heat in selected areas. Depending on time and the application of the light intensity obtained different colors. The end result, a real work of art, it is something unique and amazing in its kind that is doing so much to impress, crazy (positive) and fall in love with many people around the world. This wonderful artist is able to create very detailed landscapes and portraits using only sunlight.

Lo smalto per unghie al pollo fritto Nail polish to fried chicken

Una famosa catena di fast food ha deciso di creare uno smalto che sa di pollo fritto. Altro che smalti per smettere di mangiarsi le unghie, adesso ne sono nati alcuni che invogliano a farlo! La famosa catena KFC (Kentucky Fried Chicken) ha, infatti, pensato bene di creare un nuovo tipo di smalto... aromatizzato al pollo fritto! Ne sono state create due diverse varianti, uno classico e uno piccante. Per il momento è stato solamente commercializzato ad Hong Kong ma, dato il successo, non è detto che non venga esportato in altre nazioni. L'idea è nata dalla società di marketing che assiste KFC e che ovviamente ha pensato allo smalto come ad un modo per far parlare dell'azienda, ispirando l'idea che "KFC ti fa leccare le dita". data quindi la furba mossa commerciale sono state contrastanti le reazioni: chi ha definito l'idea geniale, chi invece la crede disgustosa, sottolineando come la gente si lavi le mani meno di ciò che dovrebbe e leccarsi le unghie sarebbe davvero anti-igienico.

•A famous fast food chain has decided to create a glaze that tastes like fried chicken. Other than glazes to stop biting their nails, now they were born a few that make you want to do it! The famous chain KFC (Kentucky Fried Chicken ) has, in fact, seen fit to create a new type of glaze... flavored fried chicken! Ne two different variants were created, a classic and one spicy. For the moment it has only been marketed in Hong Kong but, given the success, it is said that is exported to other countries. The idea came from the marketing company that assists KFC and who obviously thought the enamel as a way to talk about the company , inspiring the idea that "KFC makes you lick your fingers". Then given the smart commercial move the reactions were mixed: those who called the ingenious idea, but whoever believes disgusting, stressing that people wash their hands less than what you should and lick their nails would really unhygienic.

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COVER STORY

© Le fot o di Simona I zzo s ono di Azzur ra Primavera

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SIMONA IZZO TALENTO UNICO Geniale e infaticabile, da anni Simona Izzo ci deliz ia con i suoi film. Adesso ne sta pr e parando uno duro sul tema dell’amor e e in inver no tor nerà a teatr o con l’inseparabile Ricky Tognazz i in “Figli, mariti e amanti” di

silviA GiAnsAnti

Simona è dotata, oltre che dell’immenso talento di cui siamo a conoscenza, anche di un’energia eccezionale. La potremmo definire una donna multitasking, nel vero senso della parola. il suo pensiero va oltre; mentre nella sua mente un nuovo lavoro viene partorito, si cala abilmente nei panni di nonna e di cuoca per i nipotini, collabora a livello lavorativo con la sua famiglia e il tutto “senza assunzione di sostanze particolari”, come ha detto lei stessa sorridendo. Merito dell’adrenalina creativa del suo lavoro. E’ un’artista che sta sempre avanti e che sta pensando anche di fare un film sulla vita di Marco Pannella, intitolato come un libro che è appena uscito: “La rosa nel pugno”. Adesso sta girando un film dal titolo provvisorio “Scoppiati”, tratto da un suo libro intitolato “Baciami per sempre”, con Barbara Bobulova, Valentina Cervi, Max Gazzè, Mariano Regillo, Maurizio Casagrande, Marco Cocci e che vede un’attrice straordinaria come Veruska Rossi, che spera di lanciare. Per mettere su questo film c’è voluto tempo e dovrebbe uscire il prossimo anno. simona, che effetto ti fa guardare indietro, vista l’enormità e la grandezza delle cose fatte? “Mi sembra sempre che manchi qualcosa, che devo fare tante altre cose. Ho all’attivo tante ore televisive, film, libri, ma mi sembra di non aver fatto nulla. Ho questo strano senso di inadeguatezza, forse anche per via del tempo che è passato”. 11 GP MAGAZINE


COVER STORY Fai parte di una grande famiglia d’arte. secondo te c’è una predisposizione genetica quando il talento è diffuso tra familiari? “Assolutamente sì. Ci può essere anche una trasmissione ideologica e culturale. Sono nata e cresciuta mentre mio padre faceva i dialoghi di un film oppure un doppiaggio, indicandomi come mettere la voce. Ho cominciato a scrivere verso i quattordici anni di età mentre papà scriveva sceneggiature western. Mi ricordo che sistemavo i dialoghi, giocando con la macchina da scrivere e facendolo inquietare un po’. dopo però li utilizzava ma senza darmi troppa soddisfazione. Era un padre sempre molto attento che lentamente mi ha riconosciuto il talento, tanto da chiedermi dei consigli. dopo tanti anni di dialoghi, sono approdata alla scrittura”. un bilancio della stagione teatrale appena conclusa con ricky tognazzi in “Figli, mariti e amanti”? “E’ stata una grande sorpresa, poiché non pensavo di fare teatro in quanto lo detesto dal punto di vista pratico, avevo davvero paura. Non pensavo di reggere come attrice”. verrà replicato? “Riprenderà in inverno”. un bilancio invece di questi trent’anni trascorsi accanto a ricky? “Mi sembrano cinque minuti o una lunga giornata. Siamo tanto vicini, ho trovato davvero l’anima gemella dopo alcuni tentativi. Non è facile trovare la persona giusta, prima ho dovuto fare come al gratta e vinci”. Hai mai collaborato con tua sorella Fiamma e con tuo figlio Francesco venditti? “Praticamente con Fiamma tutti i giorni, in quanto lei si occupa del doppiaggio e quindi ci sentiamo sempre e con lei ho preparato anche una ‘Traviata’, mentre con Francesco ho fatto i film ‘io no’ e ‘Mia madre’, senza dimenticare che mi occupo molto dei suoi figli”.

Come si svolge la tua vita romana? “Tra mille cose e spero che la nostra città venga rimessa a posto il più presto possibile. Mi fa pensare ad un ristorante meraviglioso dove si mangia male e il servizio è pessimo. La mia giornata si svolge in un meraviglioso giardino e un vecchio casale del ‘600, la mia casa, correndo da un’abitazione all’altra, da mia madre e dalle mie sorelle che abitano vicino. Corro anche da mio figlio a Trastevere, tra una sceneggiatura e l’altra. La mia casa è anche il mio luogo di lavoro, in quanto ho una foresteria con sala trucco e tutto il resto che serve per un film”. C’è un luogo di roma dove ti rechi per ritemprarti? “davanti al Liceo Mamiani dove ho studiato. Lì c’è una fantastica bouganville da quarant’anni. Poi il Pantheon, dove ci sono tutte le religioni che parlano”. toccando l’argomento estetica, so che sei favorevole ai ritocchi. Consigli questo alle donne? “Credo nella chirurgia plastica e per questo consiglio di mettere da parte i soldi fin dall’età di trent’anni, per fare poi a cinquanta il primo ritocco. Non la consiglio prima, a meno che non ci sia un problema evidente”. sei rimasta soddisfatta del lavoro? “Sono felicissima e devo ringraziare il mio chirurgo Flavio Saccomanno, che è uno dei più grandi al mondo. Mi aiuto con un’alimentazione sana, presto attenzione a non prendere il sole. devo dire che anni di doppiaggio al chiuso, mi hanno preservato la pelle”. Progetti di lavoro? “Avendo cinque uomini nella mia vita, quali mio padre, mio figlio, i miei nipoti Leonardo e Tommaso, e Ricky, prima o poi farò un film intitolato ‘Tutti gli uomini della mia vita’, sulla falsariga di ‘Tutte le donne della mia vita’”. 12

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Chi è Simona Izzo simona izzo è nata a roma il 22 aprile del 1953 sotto il segno del toro con ascendente Cancro. il lavoro è il suo hobby accompagnato dalla musica lirica e dalla lettura. legge davvero di tutto, dagli opuscoli ai libri. Adora le costine alla mao, cucinate con amore da suo marito ricky tognazzi. tifa da sempre roma, ma strizza l’occhiolino anche al milan e alla sampdoria. Possiede molti animali, tra cui tre cani (uno era dell’attrice scomparsa monica scattini), gatti e pappagalli e un canarino finto. le piacerebbe vivere a Firenze, adora il toscano e la sua storia. e’ figlia di renato izzo, direttore del doppiaggio e proprio grazie al padre ha iniziato a muovere i primi passi nel campo curando i dialoghi e doppiando. nel 1982 ha presentato in tv “Giochi senza frontiere”e tra i film interpretati ricordiamo: “Prestazione straordinaria” e “simpatici & Antipatici”. successivamente ha curato anche la sceneggiatura di film come “Piccoli equivoci”, ultrà”, “la scorta” e “Canone inverso – making love”. il suo esordio alla regia è avvenuto con la sorella rossella izzo con un film tv del 1986 “Parole e baci”. nel ’94 ha diretto “maniaci sentimentali”, che le è valso il david di donatello come miglior regista esordiente. tra le tante cose, nel 2003 ha realizzato insieme al suo compagno di vita ricky tognazzi “io no” e nel 2007 “tutte le donne della mia vita”. Con lui ha recitato ultimamente a teatro in “Figli, mariti e amanti”.

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LO SAPEVATE CHE

IERI, OGGI, DURAN DURAN Il nome del gruppo trae ispiraz ione dal nome di un personag gio cinematografico, il catti vo Durand Durand (impersonato da Milo O’Shea) del film cult di fantascienza “Barbar ella” con Jane Fonda. Fu John Taylor, il bassista del gr uppo, a sug gerirlo ai componenti della band dopo aver visto il film in tv di

CAmillA rubin

Lo sapevate che... Nel mondo, per loro stessa ammissioni, sono milioni i fan che dichiarano di avere la durannie, ovvero come da definizione dell’Urban dictionary essere “una persona ossessionata dai duran duran”. Lo sapevate che... il gruppo musicale britannico duran duran, viene formato nel 1978 a Birmingham. Per gli specialisti di settore il gruppo è considerato parte del movimento New Romantic e indubbiamente è uno dei gruppi bandiera degli anni ottanta. Lo sapevate che... Per molti sono considerati i precursori della tecnologia, dei lungimiranti del settore musicale, e probabilmente insieme ad una serie di brani di successo sono riusciti a distinguersi in quegli anni al punto da vantare vendite da record, oltre ad una costante presenza mediatica nell’arco della loro carriera al punto da rendere viva la loro presenza anche ai giorni nostri. Al 2015 sono accreditati di oltre 100 milioni di dischi ufficialmente venduti in tutto il mondo. Lo sapevate che... Nick Rhodes (alle tastiere) e John Taylor (al basso) sono i due compagni di liceo che hanno creato il gruppo nel 1978. Solo successivamente si sono aggiunti alla batteria Roger

Taylor, alla chitarra Andy Taylor e il vocalist (nonché scrittore di testi) Simon Le Bon (per molti la vera forza del gruppo senza nulla togliere agli altri). Lo sapevate che... Come potrete notare la band vanta praticamente la maggior parte dei componenti con il cognome Taylor ma, a differenza di quanto si possa pensare, tra di loro non c’è nessun rapporto di parentela. Lo sapevate che... il chitarrista Andy Taylor è stato membro dei duran duran dal 1981 al 1986 è successivamente dal 2001 al 2006 (una pausa di riflessione quasi durata 15 anni) e nel periodo che va dal 1989 al 2001 è stato rimpiazzato da Warren Cuccurullo, ex chitarrista dei Missing Persons. dal 1989 al 1991 invece il batterista Roger Taylor è stato rimpiazzato da Sterling Campbell. Lo sapevate che... Nel 1978 (anno appunto della nascita della band) ad unire i due compagni di scuola John Taylor e Nick Rhodes è stata la passione per la musica. John in quegli anni sfogava la sua passione suonando in piccole bands locali, tra libri di scuola e il sogno di sfondare nel mondo della musica. Nick invece quell’anno acquisto il suo primo sintetizzatore musicale, un EdP Wasp. Tra

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una chiacchierata è un altra quell’anno, in un incontro fortuito grazie ad amici comuni, incontrarono Stephen duffy con cui decisero di condividere la passione per la musica dando vita al loro piccolo (ma grande nel tempo) complesso. Lo sapevate che... La loro prima apparizione in pubblico fu il 5 aprile del 1979, con canzoni ispirate a Hemingway, Kerouac e Fitzgerald. Visto il mini successo della prima apparizione alla seconda si aggregò, suonando il clarinetto e il basso, Simon Colley. Alla terza esibizione il primo trauma per la band: Colley e duffy lasciano improvvisamente il gruppo senza dare tante giustificazioni, motivo per cui Taylor decise di passare definitivamente dalla chitarra al basso (necessità fà virtù), e nel gruppo in quegli anni si alternarono altri musicisti. Lo sapevate che... La svolta ci fù durante una festa dove si unì al gruppo alla batteria Roger Taylor, alla chitarra Andy Taylor che venne da Newcastle per fare il provino in risposta ad un annuncio che i ragazzi avevano pubblicato in una rivista e Simon Le Bon (per moltissimi la mente) che a suo tempo venne raccomandato alla band dalla sua ex ragazza che lavorava presso il night club Rum Runner dove i ragazzi provavano i pezzi. Lo sapevate che... Visti i primi mini successi tra il pubblico, i ragazzi avevano bisogno anche di qualcuno che gestisse l’organizzazione delle loro serate e per questo decisero di nominare procuratore proprio il proprietario del night club che era fratello di Paul e Michael Berrow. Lo sapevate che... Sulla falsa riga dei depeche Mode (altro grande gruppo seguito in tutto il mondo) anche per i duran duran lavorarono autonomamente sui propri remix creando per i loro singoli arrangiamenti complessi, particolari e mulistrato. Crearono anche delle versioni musicali notturne, le famose “night versions”, che erano principalmente dedicate e destinate alle discoteche e normalmente si trovavano nei dischi di vinile a 45 giri nel lato b. Lo sapevate che... Un dei punti forti del gruppo senza dubbio è stato anche l’intelligenza di effettuare alcune variazioni nel tempo ecco perché di fatto non hanno mai sofferto più di tanto gli eccessi degli anni ’80 lasciando inalterato il loro stile e la loro creatività a 360° sia in termini musicali che di aspetto. Si esibirono anche nel mondo della pubblicità, come ad esempio negli anni ’90 con Vivienne Westwood e nel 2000 con Giorgio Armani. Lo sapevate che... Grande importanza per il gruppo era la parte grafica degli album e la programmazione nei minimi dettagli dei tour e per questo per qualche anno, pur mantenendo loro il potere decisionale, aprirono delle collaborazioni a stretto giro con il designer grafico Malcom Garrett per la realizzazione della grafica delle cover dei duran duran e la preparazione dei palchi dei tour dove si

esibivano. Lo sapevate che... Grazie al loro successo musicale negli anni ’80 non c’era rivista nazionale che non avesse nelle sue immagini foto dei membri dei duran duran anche se per il buon costume e il gusto di allora i membri del gruppo erano parecchio fuori linea, entrando in conflitto con l’erotismo, l’aggressività e lo stile goth dei loro album. Ma in realtà i duran duran svilupparono proprio una strategia ben precisa legata proprio a questa sovraesposizione mediatica che poi si rivelò da un lato il trampolino per il successo e dall’altro come strategia propedeutica per molte boy band future. Lo sapevate che... Normalmente i duran duran vengono classificati come complesso musicale degli anni ottanta anche se in realtà non è una corretta affermazione. La band britannica infatti nell’arco degli otre trent’anni di carriera si è evoluta positivamente sia dal punto di vista tecnologico che di genere musicale, ecco per cui è più corretto probabilmente dire che è nato come gruppo negli anni ottanta ma tutt’ora vanta milioni di fans in tutto il mondo. Lo sapevate che... Va ricordato che la band vanta oltre i 100 milioni di dischi venduti, anche piazzamenti storici come quelli degli oltre 20 pezzi nella Billboard Hot 100, la classifica americana dei singoli più venduti. A questo vanno aggiunti gli oltre trenta singoli classificati nella Top 40 del Regno Unito, tra cui come non citare i classici “Planet Earth” (il loro primo successone inglese), “Rio”, Hungry Like the Wolf, Save a Prayer”, “is There Something i Should Know”, “The Reflex” (in assoluto e indubbiamente uno dei loro brani musicali più famosi nel mondo), “A View to a Kill” (colonna sonora del famosissimo film di James Bond), “Notorius”, “Ordinary World”, “Come undone” fino alle più recenti “Sunrise” e “What Happenes Tomorrow” agli inizi del nuovo millenio quando la band, anche se momemantaneamente, si è riunita tornando a suonare insieme nella formazione originaria che vedeva al suo interno cinque componenti. indubbiamente tra le migliori covers e canzoni dei duran duran. Lo sapevate che... Nel 1985 ci fu la clamorosa scissione del gruppo, dopo anni di successo e tour in tutto il mondo non stop. i duran duran decisono si separarsi per prendersi una lunga pausa di riflessione. Lo sapevate che... Simon Le Bon e Nick Rhodes formarono invece il gruppo degli “Arcadia” insieme a Roger Taylor (che in realtà collaoborava anche con i “Power Station”). i tre ex duran duran in questo nuovo gruppo vollero testare un genere musicale più raffinato e anti-commerciale, lontano dall’ossessione di dover fare un prodotto necessariamente legato alle vendite e all’obbligo del successo. Anche per loro un modo per disintossicarsi dalla pressione mediatica e dei fans.

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FASHION

VIKTORIA PETRIV E’ con la bellissima Viktoria che continuiamo la nostra avventura: la numer o quaranta. Noi di GP Magaz ine insieme ad Adriana Soar es, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si ri volge ai ragazz i della porta accanto. Or ganizz iamo per lor o un ser viz io fotografico speciale di moda di

AdriAnA soAres

viktoria, parlaci di te. “Sono per metà ucraina e per metà cosacca. Mi sono trasferita in italia con la mia famiglia da qualche anno. Sono una ragazza solare, positiva, preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto. Mi appassionano l'arte e la moda. Amo il bello e l'emozione che mi suscita. Quando ho tempo disegno e questo mi rilassa molto. Amo e rispetto la natura, il contatto con la terra, cose che ormai vanno scemando tra i giovani ed è un vero peccato. Ogni tanto bisognerebbe tornare alle origini per ritrovare i veri valori e quella felicità semplice e forte allo stesso tempo, come dire ‘genuina’. infatti, per me è prezioso il ricordo della mia infanzia trascorsa con i miei nonni in campagna. Sono una ragazza aperta e socievole ma non mi rivelo a tutti. Cerco di capire chi ho davanti, andando oltre l'apparenza. E' come al cinema, dietro le quinte ci sono tanti misteri da scoprire e questo mi affascina molto. il fatto di mettersi in gioco mi fà sentire viva e questo giustifica il fatto di essere in questo mondo”. ti piaci come sei? “E' complicato rispondere a questa domanda, perchè in realtà non mi conosco a fondo, anche perché siamo il risultato di esperienze e di reazioni agli stimoli, e molte volte mi stupisco dalle mie reazioni e realizzo che ci sono aspetti del mio carattere che ignoravo o che non affioravano. E’ un’avventura stupenda la strada che porterà verso me, non so se arriverò mai alla fine, forse ogni volta qualcosa cambierà in me col passare del tempo, quindi, il vero me non si rivelerà mai. Posso dire che mi piace il mio carattere estroverso, curioso ed ambizioso. Sono il risultato dalla fusione tra la dolcezza e l'essere frizzante a volte pungente”. la moda ti condiziona? “Comincio a scoprire ora la moda, perciò non mi condiziona. Vengono prima i rapporti familiari, di amicizia e di lavoro”. Cosa ti ha spinto di freguentare lo stage di portamento di Adriana?

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Photo e retouch: Adriana Soares M odel: Viktoria Petriv H air e Make up: Nuala Oliveira by Makeup Academy e assistente Elenilce Abreu


Una giornata speciale

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FASHION “da quando ero molto piccola, mi divertivo nell' indossare le scarpe o i vestiti di mamma e sfilare davanti allo specchio. Quindi diventare modella è il mio sogno da sempre. Poi la vita mi ha fatto seguire un percorso diverso, ma grazie al mio carattere, mi sono imposta di mettermi in gioco e fortunatamente ho conosciuto Adriana, che mi ha ispirata e dato fiducia. da ex modella ad alti livelli, fotografa di moda, e madre premurosa ed attenta, mi ha potuto aiutare a tirare fuori quel lato femminile che avevo e che ignoravo. Ho trovato l'autostima e mi sono rafforzata. Certo, mi sono affidata e mi sono buttata col cuore pieno di voglia di imparare. detto questo, dopo aver frequentato lo stage di portamento, affermo che ogni donna dovrebbe vivere questa esperienza. E' un incontro con quei lati nascosti che noi donne abbiamo. Non è un lavoro solo sul fisico, ma soprattutto interiore... si lavora molto sulla concentrazione, come interiorizzare i movimenti, perchè ci si muove in modo meccanico, mentre bisognerebbe fermarsi e sentire ogni singola parte del proprio corpo”. Cosa hai portato via? “E' stata un'esperienza stupenda. Mi ha aiutato a prendere consapevolezza di me, donandomi fiducia e trovando la mia femminilità. di conseguenza ho iniziato ad amare di più il mio corpo e a non avere timore del confronto con le altre. Grazie al nutrizionismo ho iniziato a seguire un nuovo stile di vita che mi ha portato a sentirmi meglio. Ribadisco, lo consiglio a tutte le donne, che, magari hanno difficoltà ad accettarsi e ti ispira ad amarsi di più. Ringrazierò sempre Adriana per i suoi insegnamenti non solo di portamento, e materie correlate ma anche di vita”. Progetti futuri? “desidero cose semplici e raggiungibili, come Hollywood, tappeto rosso, il mio nome sulla stella, con la mia famiglia accanto. Poi la pace nel mondo come le Miss. Scherzo, ovviamente!”.

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tel. 320.7048387


BON TON 2.0

AL RISTORANTE Alcune “r egole” di buone manier e tra lui e lei per comportarsi con classe ed eleganza al ristorante: dall’ar rivo all’ordinaz ione, dal pagamento del conto all’uscita di

AdriAnA soAres

Adriana S oare s n as ce come mo de ll a pe r i più g randi s tilis ti, s i af f er ma g raz ie all a pr oduz ione di u n impone nte l avoro fo tografico, moda e ar te. Realizza ope re fo to pitt oriche che vincono pre mi in ter n az ion al i e di cui al cune so no es pos te in pe rmanen za in dive rsi mus ei. Espert a di Bon Ton e, graz ie a q ues to su o particol ariss imo itine rario artis tico e pro fe ss ionale, f onda la scuol a di po rtament o che p ort a og g i il s uo nome.

Benvenuti in “Bon Ton 2.0”, una piccola oasi di cortesia e buone maniere. Al giorno d’oggi la maleducazione e il malcostume sono diventate azioni usuali, quasi giustificate. L'essere incivili e poco educati sembra aver sviluppato un vero e proprio fascino, soprattutto tra i più giovani, con i loro turpiloqui e delle cattive maniere una sorta di status symbol. in questo quadro, degradante e sconfortante, la riscoperta delle buone maniere diviene una vera necessità, oltre che virtù da spolverare ed inalzare: un modo per distinguersi e circondarsi di un’allure di eleganza e raffinatezza, condizioni molto più rare e preziose di tanti tesori.

Al ristorante Arrivati al ristorante, l’uomo precede la donna e si fermeranno in attesa di un cameriere che li accompagni al tavolo. La donna siede nel posto migliore, ovvero rivolta verso la sala, ed il cameriere o l’uomo che l’accompagna devono spostare la sedia per farla accomodare. A tavola il comportamento da tenere è lo stesso di un pranzo in casa. Per le richieste al cameriere e per la scelta delle portate un tempo le donne non si rivolgevano direttamente al cameriere ma era l’accompagnatore a parlare per loro. Oggi tale procedura è superata; tuttavia alcuni uomini preferiscono far tutto loro ed alcune donne amano lasciarglielo fare. Quando si è ospiti di qualcuno non si eccederà nelle scelte delle portate né optando per piatti troppo costosi, ne scegliendone estremamente economici o si rischierà di mettere in difficoltà, in un caso, o di offendere l’anfitrione, nell’altro. Per chiamare il cameriere al tavolo sarà sufficiente un cenno con il capo o con la mano. il conto, per tradizione, va pagato dall’uomo, a meno che non sia stata la donna a fare l’invito. in gruppo o tra giovani è anche possibile pagare “alla romana”, ovvero dividendo la cifra in parti uguali. Assieme al totale del conto è bene lasciare una mancia pari al 5-10 per cento della somma. in uscita, gli uomini aiuteranno le donne a alzarsi e ad indossare il soprabito e le seguiranno. Giunti alla porta saranno i primi ad uscire per poi tenere la porta alle signore.

Cercherò di accompagnarvi in questo percorso di riscoperta del galateo, raccogliendo qui per voi il meglio dei contenuti dei libri e siti web sull’argomento e le mie conoscenze personali. da esteta e da amante della perfezione e dell’eleganza. instradata sin da piccola all’arte delle buone maniere, oggi ne sono cultrice e grande estimatrice. 28

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SALUTE&BENESSERE

EMANUELE MATTERA Personal coach e sostenitore del Kettlebell, Emanule ci for nisce alcuni consigli veloci per rimetterci in for ma in vista delle vacanz e. Par ola d’ordine: abbandonar e la pigriz ia! di

mArisA iACoPino

Abbiamo intervistato Emanuele Mattera, Personal Coach, Trainer “Team Mattera” sostenitore del Kettlebell. Che cosa è il kettlebell? “il kettlebell o Girya è un attrezzo ginnico consistente in un peso di forma sferica in ghisa con una maniglia. Si sviluppa nella seconda metà del XX secolo, ma i suoi natali risiedono nell’antica Grecia, dove venivano assemblati dei blocchi di pietra e ferro utilizzati per migliorare le qualità atletiche e belliche degli elleni”. emanuele, tra gli allenamenti “brucia grassi” più efficaci una nuova tendenza è quella di eseguire un circuito di esercizi con il kettlebell. ritieni che tutti possano approcciarsi a questo tipo di esercizi? A chi la consigli? “il Kettlebell è secondo il mio punto di vista tecnico il miglior attrezzo mai inventato. La storia ce lo insegna, poi negli ultimi 10 anni è tornato alla ribalta seppur a volte in versioni ‘sconsacrate’. Ha un effetto bruciagrassi impressionante e combinato in un circuito con esercizi misti migliora la forza generale del corpo e la sua qualità muscolare. Adatto a tutti tranne a chi in palestra non può fare una semplice macchina isotonica. Basterà effettuare un circuito di 30 minuti con piccoli intervalli ogni 5-10 minuti per otte-

nere risultati immediati. L’importante è avere un buon insegnante essendo un gesto motorio tecnicamente complesso”. Puoi suggerire ai nostri lettori cinque esercizi pratici e veloci da poter eseguire ogni giorno in ufficio o all'aria aperta? “Ecco gli esercizi che potranno cambiare il loro corpo con un costo di soli 100 euro. Swing con kettlebell: 5 serie da 5 minuti a ritmo blando. Trazioni alla sbarra: 3 serie per il massimo delle ripetizoni. Piegamenti sulle braccia: 3 serie per il massimo delle ripetizioni. Squat: 3 serie per circa 8-10 ripetizioni con peso adeguato. Affondi sagittali: 3 serie per 20 ripetizioni con un peso adeguato”. Con l'avvicinarsi della prova costume che alimenti consigli di evitare assolutamente e quelli invece che aiutano a riattivare il metabolismo? “il consiglio è semplice: ridurre il più possibile l’uso di carboidrati, in quanto oltre a far ingrassare, trattengono i liquidi nel corpo, con un risultato poco carino in costume. Limitatevi quindi a mangiare verdura, pochi carboidrati ad indice glice33 GP MAGAZINE

mico basso, in compenso aumentate le proteine e un po’ di grassi. Questo vi aiuterà ad avere una forma migliore anche a parità di calorie”. Alimentazione e sport sono senza dubbio un connubio perfetto per il nostro benessere, ma per i più pigri hai qualche trucchetto da consigliare? “Alimentazione e sport vanno praticamente di pari passo, non esiste atleta vero nel cuore, nell’anima e nella realtà che possa ottenere risultati senza gestire in maniera eccezionale entrambi i settori. Purtroppo per i più pigri ho un solo consiglio: abbandonate la vostra pigrizia se volete ottenere risultati!”


Professor dott. silvio rossi, docente di terapia Fisica e riabilitazione all’università lA sAPienZA di roma

Ipertermia: curarsi con il calore deFiniZione e storiA il calore da sempre è stato impiegato per la cura delle patologie osteomioarticolari e reumatiche. Negli ultimi decenni è via via cresciuto l'interesse per le applicazioni delle microonde per indurre riscaldamento localizzato (Guy 1984; ishihara et al, 1985). Le microonde diffondono molto facilmente attraverso i tessuti poveri di acqua (adiposo e osseo) nei quali è poca l’energia elettromagnetica che si trasforma in calore. Al contrario perdono energia attraverso tessuti ricchi di acqua (tessuto muscolare) nei quali avviene la trasformazione dell’energia elettromagnetica in calore. in definitiva è principalmente nel tessuto muscolare che l'energia delle microonde si trasforma in calore. il calore prodotto diffonde nei tessuti circostanti per conduzione, ma soprattutto attraverso il sistema vascolare (Leden et al, 1947; Olmi et al, 1997). i diversi studi sperimentali e l’ormai lunga consuetudine clinica hanno confermato l'efficacia dell’ipertermia (Borrani et al, 1996) come valido ausilio nel trattamento delle comuni patologie ortopediche, dove viene ormai impiegata in modo routinario (Pedrini et al, 1998). La terapia non prevede disagi significativi né effetti collaterali per il paziente. Per ciò che riguarda le controindicazioni all’utilizzo dell'ipertermia valgono le stesse norme osservate per tutte le altre forme di termoterapia, per esempio nei cardiopatici, nei portatori di PM, in pazienti con K, con infezioni acute, in gravidanza (Tofani et al, 1997). Proprio per queste caratteristiche l’ipertermia elettromagnetica è utilizzata in fisioterapia con diversi dispositivi che, usando diverse frequenze del campo elettromagnetico (13, 27, 434 e 2450 MHz) consentono il riscaldamento localizzato nella sede interessata ed in profondità. modAlitA’ d’AZione L'onda si propaga dalla superficie dei tessuti verso l'interno, e mentre procede si attenua, cioè perde energia elettromagnetica che viene trasformata in calore. Per il modo in cui è grossolanamente stratificato l'apparato muscolo-scheletrico (pelle, grasso, muscolo, osso) e per il modo in cui è orientato il campo elettrico dell'onda (prevalentemente parallelo agli strati), a parità delle altre condizioni accade che una maggior quantità di energia viene depositata nei tessuti maggiormente irrorati di sangue e quindi più capaci di raffreddarsi aumentando la perfusione. Tuttavia l'onda che attraversa gli strati più superficiali è ben carica di energia e tende a depositarne in quantità; l'innalzamento di temperatura della zona superficiale sarà quindi maggiore rispetto agli incrementi delle zone più interne. Questa inomogeneità può essere mantenuta entro limiti accettabili aggiungendo una sorgente esogena ad alto potere stabilizzante, cioè si può sottrarre il calore in eccesso sulla superficie mettendola in contatto con un liquido circolante a temperatura controllata: poiché questo scambio termico si manifesta solo fino a profondità modesta (circa 1cm) il risultato è un livellamento complessivo delle temperature, con un massimo localizzabile fra 2 e 4 cm sotto

la superficie e livelli di temperatura terapeutici ancora fino a 6÷7 cm di profondità. La possibilità di controllare la profondità della zona di massimo riscaldamento regolando la temperatura del liquido di raffreddamento e la potenza dell'energia elettromagnetica permette di produrre e programmare la dose di calore corretta per la patologia e per il paziente. indiCAZioni L'ipertermia è ormai diventata il trattamento elettivo per alcune patologie fisioterapiche importanti dell'apparato osteomioarticolare, e gioca comunque un ruolo fondamentale integrandosi con le altre metodiche nel più generale programma riabilitativo. in particolare l'ipertermia viene applicata con successo nelle seguenti situazioni: a) riduzione della flogosi e della sintomatologia dolorosa da trauma. Passata la fase acuta, l'ipertermia somministrata con cautela comincia a giovare in fase sub-acuta e risulta ottimale in fase sintetica e in fase di rimodellamento; b) trattamento delle patologie croniche. La possibilità dell'ipertermia di somministrare il calore in maniera controllata permette di eseguire trattamenti efficaci e ben dosati su un terreno particolarmente fragile e indifeso, con giovamento ampiamente documentato sulla sintomatologia dolorosa e quindi, sul recupero del movimento e dell'attività del soggetto; c) recupero dell’estensione del movimento: l'associazione di ipertermia e stiramento meccanico mirato, facilita lo scorrimento atraumatico delle fibre collagene interessate aumentando l'arco del movimento ad esempio nella rigidità articolare, con successiva diminuzione della sintomatologia dolorosa. d) indicazioni specifiche: in particolare l'ipertermia trova indicazione nelle patologie muscolari, tendinee, osteocartilaginee, borse sierose, fasce neurali. CAsi CliniCi indicazioni dell'ipertermia nella lombalgia: atleta olimpico schermidore di 27 anni presentava una anamnesi patologica remota con intensa attività fisica con esercizi di sovraccarico a livello di L5/S1 che causavano una lombalgia con contrattura dei muscoli paravertebrali e blocco antalgico ai movimenti di flesso estensione e rotazione del rachide, tanto da non poter continuare ad allenarsi. Giungeva alla nostra osservazione a distanza di una settimana dopo trattamento farmacologico con i FANS convenzionali. Modalità di applicazione: Applicazione in decubito prono con applicatore in posizione paravertebrale, sul lato da trattare. Potenze = 40 Watt. differenza T° cute/T° acqua: + 2° C. T° cute > 41,5° C. Le sedute hanno avuto una durata di circa 30 mm. il trattamento ha avuto un ciclo di circa 07 sedute, a giorni alterni al termine dei quali la sintomatologia algo disfunzionale era scomparsa e l’atleta è stato giudicato idoneo alla ripresa dell’attività agonistica.

Via Lancisi, 31 - 00161 Roma Tel./Fax 06.64465109 - Cell. 329.0479689 E-mail: silviorossi@aotsrl.com 34 GP MAGAZINE









LIBRI

CHRISTIANA RUGGERI Gior nalista degli esteri del Tg2, in gir o sempre per il mondo per lavor o, appassionata di fotografia, natura e antropologia, è un’atti vista per i diritti degli animali e vegetariana. Per Giunti ha pubblicato con successo “Dall’infer no si ritor na” e adesso è uscito “La lista di carbone”

di

silviA GiAnsAnti

“Un libro dev’essere come un buon gelato, lo si deve divorare con il gusto di finirlo”. Così definisce una buona lettura Christiana Ruggeri, giornalista degli esteri del Tg2, che ha appena pubblicato il suo nuovo romanzo “La lista di carbone”, una storia ambientata in uno dei periodi più cruenti e più bui della storia, come quello dell’olocausto. E’ un viaggio a ritroso nella pagina più nera della storia del ’900 che è la Shoah. il percorso viene fatto casualmente con un escamotage da una ragazza che poco sapeva di questa tragedia. il motivo di questo viaggio morale, intellettuale, etico e di incontri reali è dovuto proprio ad uno stratagemma banale, che non stiamo a svelare. Si tratta di una storia intensa e drammatica che racchiude un messaggio di grande forza e un racconto d’amicizia e d’amore. in rilievo ci sono due donne molto diverse, il dramma dell’olocausto e un grande amore travolto dalla storia. il libro è uscito nel 2008 ed è stato ri-editato quest’anno in occasione degli ottant’anni della costruzione del campo di Sachsenhausen. Christiana in pochi mesi, e dopo un’illuminazione, ha così elaborato una storia. La presentazione romana presso la Feltrinelli alla Galleria Colonna, avvenuta di recente, ci ha permesso di incontrare l’autrice. Christiana, da dove è venuta l’ispirazione per scrivere questo libro? “Questo libro voleva essere il punto di vista di tanti ra-

“ Allora cominciammo

ad appuntare tutti i nomi dei nostri amici, dei parenti, dei nuovi conoscenti del campo. Erano tanti, troppi. Li scrivemmo col carbone, sulle foglie delle pannocchie sgranate: una lista di carbone, nera come la morte, come la fine delle speranze” 42

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campo lager che è Sachsenhausen, situato vicino Berlino e ho voluto raccontare cosa è successo realmente lì. Ovviamente non mi sarei mai permessa di scrivere un libro sull’olocausto in termini tecnici, ma semplicemente ho voluto costruire una storia intorno con alcuni personaggi inventati”. Quanto hai impiegato per scriverlo? “Sei mesi, di getto”. Come definisci questo tuo libro? “Un libro che ha la piccola pretesa di farci fare una riflessione e cioè che a volte una piccola cosa è come un lumicino che irradia una luce inattesa e inaspettata, compiendo miracoli”. A che tipo di pubblico ti rivolgi? “Ai giovani principalmente, infatti stiamo portando il libro nelle scuole, ma mi rivolgo anche a tutti. E’ una chiave di lettura particolare e multistrato e quindi ognuno può vederci tante cose”. Hai avuto già qualche soddisfazione? “Sì, ricevere tante lettere dei sopravvissuti, da parte di quelli che hanno vissuto la tragedia sulla propria pelle”.

gazzi che poco sanno dell’olocausto, visto che a scuola la storia del ‘900 si studia poco, di fretta e sommariamente. Così mi sono messa nei panni di una giovane in gamba che parlava male di qualcosa che non conosceva e che era appunto l’olocausto. da lì ho costruito una trama inventata, recandomi anche sul posto e approfondendo”. Come ti è venuta l’illuminazione di scrivere qualcosa del genere, visto che finora ti sei occupata di altro? “A dir la verità c’è una storia dietro.

Una volta mentre ero in aereo per uno spostamento di lavoro, mi è capitato di leggere un trafiletto di un uomo orrendo che stava organizzando il cosiddetto ‘campo perfetto’. Questa cosa mi ha fatto sobbalzare, inorridire ed incuriosire allo stesso tempo. Parlare di campo perfetto, dove regnavano solo dolore, sofferenza e morte, stonava molto. Mi sono messa così a studiare questo 43 GP MAGAZINE



LIBRI

PAOLA GAGLIANONE È gior nalista e autrice tele visiva, editor e or ganizzatrice del Pr emio La Giara. È anche docente del Laboratorio di Scrittura Cr eati va R ai Eri e curatrice del progetto “Il libr o che non c’è” per dif fondere le r egole della didattica del nar rar e di

mArisA iACoPino cità di inventare storie, dall’altra di mettersi in relazione con storie inventate. inventare storie nuove significa mettersi in relazione con se stessi, mettersi in relazione con storie inventate significa, evidentemente, alimentare la capacità di interpretazione della realtà. Sono così riuscita a mettere in piedi una sperimentazione di laboratori di narrazione. E’ stata un’esperienza fondamentale. Nacque una tecnica che chiamai Aleph, attivazione della lettura fisiologica che consiste proprio nell’attivare una relazione con il testo narrativo, e che poi è stata applicata anche alla scrittura. Questo è stato l’inizio. Ma prima ancora avevo fatto, sempre nella scuola, l’animatrice di teatro. dall’animazione, è nata l’evoluzione alla lettura, quindi all’esperienza laboratoriale. in seguito, il mio progetto ‘il libro che non c’è’, un’associazione che si proponeva la formazione anche per gli insegnanti. Formare cioè i formatori, per diffondere le regole base di una didattica del narrare”.

L’impegno profuso nella diffusione del libro e nella promozione della lettura ne fanno donna d’eccezione nel panorama culturale italiano. Giornalista, autrice di programmi televisivi, editor, curatrice del Premio La Giara, Presidente delle Biblioteche di Roma. da anni, è inoltre docente del Laboratorio di Scrittura Creativa Rai Eri, per favorire l'attitudine alla narrazione, si legge nel suo lungo curriculum. Stiamo parlando di Paola Gaglianone. le abbiamo chiesto com’è nato in lei l’interesse per la narrazione. “Mi sono resa conto insegnando italiano e latino al liceo che il modo per far uscire uno spirito critico era attraverso la capacità di narrare. Narrare significa ricostruire una realtà secondo una logica. Nella narrazione c’è l’interpretazione, e questa è la base per qualsiasi forma di conoscenza, per aprirsi alla curiosità culturale. Quindi, ho cominciato a studiare sistemi di laboratori per stimolare i ragazzi, per far emergere da una parte la loro capa45

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LIBRI

lei è anche curatrice del Premio la Giara. ritiene che attraverso questo premio si possa individuare l’orizzonte verso cui si muove l’interesse dei giovani scrittori e lettori, oggi? Assolutamente sì. Se venisse usato come osservatorio, questo premio potrebbe essere una grande indicazione per la mappa della narrazione oggi, o per capire le tendenze. Ci sono ventuno commissioni che lavorano tutto l’anno alla selezione dei testi che arrivano nelle ventuno regioni delle sedi Rai. Questa territorialità dà anche la possibilità di scovare situazioni che probabilmente rimarrebbero fuori dal circuito editoriale. Sicuramente ci sta dando delle coordinate: c’è una tendenza all’autobiografia o alla narrazione di stampo storico. Questo significa che in qualche modo si va impoverendo la capacità inventiva, se hai bisogno di un terreno autobiografico ovvero di un terreno storico per narrare. E’ un segnale che va recepito”. la cultura letteraria, secondo lei, deve essere alla portata di tutti, o tenersi in alto per essere raggiunta solo da chi può elevarsi ad essa?

“Ci sono due ambiti che devono rimanere ben distinti: l’ambito della ricerca, in cui si parlano fra di loro gli addetti ai lavori e ha un circuito più ristretto, un linguaggio tecnico. C’è poi quello della divulgazione. Quando ci si rivolge al pubblico bisogna saper semplificare. i critici debbono rendere fruibili principi complessi. io sono stata un’assertrice di questo, altrimenti non avrei sposato l’insegnamento in toto. Se invece ci si riferisce agli autori, allora ci deve essere posto per tutti. La buona letteratura è anche una letteratura sperimentale che prevede certi cammini ancora non molto recepibili. Ma bisogna saper distinguere tra la buona letteratura e l’intellettualismo sterile. Noi lo diciamo sempre, un buon romanzo deve trasmettere un punto di vista e un senso della vita, qualunque sia il linguaggio che usa per arrivare a questo”. Che consiglierebbe a un giovane che volesse intraprendere la carriera di editor? intanto, scoprire se si diverte. Se sì, divertirsi a capire perché un romanzo, una narrazione qualunque gli piace o no. Se ha voglia di dare delle risposte a queste semplici do46

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mande: ‘che cosa mi ha fatto scoprire questa lettura, o perché l’ho rifiutata, perché non mi ha detto niente...’. Se ha questa naturale capacità, vuol dire che ha un’attitudine a fare l’editor, e quindi deve alimentarla attraverso la lettura e la riflessione sulla lettura. io sono sempre stata una che in fondo non ha letto molto, perché un libro per me è una miniera su cui lavoro per mesi. Scarto tanti libri, e quando ne trovo uno che mi interessa, parlo di autori correnti, è il lavoro di un’estate. Ci ritorno con la mente, lo smonto, mi lascio invadere. Credo sia proprio un modo di leggere, me lo vado capando, il libro, oppure ritorno su libri già letti, in quanto posso ricavarne ancora tanto. E’ una full immersion, ogni volta che trovo il libro che mi apre una strada. Una specie di casa in cui ti muovi, apri le porte, ritorni…”. se potesse definire con un fiore, un profumo o un colore il suo amore per la parola scritta. “Le rose. Possibilmente una rosa bianca, un fiore che non invade, che lascia aperta la mente alla creatività. Una rosa rossa si impone troppo. Una rosa bianca lascia aperta l’immaginazione”.





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Si ricorda che la sala Adriana è munita di Palcoscenico e camerini ed è possibile averla in locazione per Saggi di danza, saggi di fine anno scolastico, spettacoli teatrali e conferenze. per info o preventivi inviare un fax al numero 0774/318466 e verrete ricontattati.

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© Foto di Enz o Daniel e

CINEMA&TEATRO

MARILÙ DE NICOLA È nata a Pomigliano D’Arco da papà campano e mamma lucana. Dopo gli studi universitari ha intrapr eso la car riera di modella con la passione per la r ecitaz ione. Ha iniz iato con il teatro e a Roma ha fr equentato la scuola di Claudio Jankowsky... di

mArisA iACoPino

E’ una persona allegra, positiva e con tanti sogni nel cassetto, dettati dalla forte ambizione. Ama la competizione costruttiva come opportunità per migliorare sempre di più. Ama la recitazione sin da piccola e, dopo un inizio nel mondo della moda, si ritrova a fare teatro... Ciao marilù come e quando hai scoperto la predisposizione alla recitazione? “da bambina mi esercitavo davanti allo specchio ad interpretare personaggi fantastici o creare, presentare, sfilate di moda con i vestiti di mia madre, che in verità mi stavano molto larghi, adoravo le sue scarpe. Sebbene i vestiti mi cascassero da tutte le parti, rappresentavano il veicolo di un percorso professionale che avrei intrapreso successivamente”. Avevi un modello di attrice quando eri piccola? oppure avevi un'ammirazione particolare per qualcuna? “Sì, Virna Lisi, che, con la sua eleganza e bravura, riusciva ad avere un effetto carismatico su di me, un’icona di bellezza, ai

miei occhi irraggiungibile”. spesso, un giovane che ha il sogno della recitazione non sa come cominciare e dove iniziare a formarsi. tu che percorso hai intrapreso? “Ho mosso i primi passi nel mondo della moda e delle passerelle, coltivando contemporaneamente la passione per il teatro. Lessi su un giornale locale di un casting per uno spettacolo teatrale e con un amico mi presentai. Qualche giorno dopo fummo contattati e mi ritrovai con il mio primo copione tra le mani. Non sapevo cosa stessi facendo. La mia formazione è cominciata con il teatro napoletano, direttamente sul palcoscenico e solo successivamente ho studiato recitazione approdando alla scuola di teatro di Claudio Jankowsky a Roma. Ho partecipato poi a diversi stage presso scuole di cinema, come quello di Lena Lessing e Micke Klingvall. Oggi gli aspiranti attori sono fortunati perché hanno tante alternative tra accademie e scuole di teatro altamente specializzate. Poi non mancano ma-

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CINEMA&TEATRO

© Fo to di Enz o Daniel e

cinema. Ce ne parli? “Sì ho avuto l’onore di partecipare al film ‘Una diecimila lire’, un grande progetto cinematografico nato da un’idea di qualche anno fa del regista Luciano Luminelli, che firma questa sua opera Prima. Per me ha rappresentato la grande occasione perché mi sono trovata a recitare con Sebastiano Somma, che lo scorso 3 ottobre ha vinto il premio di miglior attore al Terra di Siena Film Festival. Mi emoziona sapere che il film ha portato a casa anche un secondo premio, quello del Grande Prix della Giuria”. Hai lavorato anche come conduttrice e presentatrice. e' la stessa cosa come salire sul palco di un teatro o essere davanti ad una macchina da presa? “La conduzione e la presentazione di eventi e spettacoli rappresentano l’interagire immediato tra te e il pubblico, come se ti trovassi a fare il funambolo senza la rete di protezione. La conduzione è un modo diretto e anche molto divertente per arrivare alla gente; a volte hai l’impressione di fare due chiacchierare tra amiche. Recitare sul palco è cosa ben diversa, rappresenta coinvolgere e dare al pubblico in sala le emozioni e gli stati d’animo, di immediato impatto, del personaggio che in quel momento stai interpretando. A pensarci bene, anche davanti alla macchina da presa devi avere la stessa capacità sapendo che le tue emozioni vengono traslate attraverso la stessa macchina”. A che punto è la tua carriera? sta andando tutto come previsto? “Procede tutto secondo copione! Va tutto benissimo e sono tante le soddisfazioni. Ho raggiunto parte delle mie aspettative. Alla fine di un orizzonte c’è ne è un altro più lontano”. spesso si sente dire in giro che la carriera non va a braccetto con la vita privata. Per quanto ti riguarda vanno d'accordo abbondantemente o sufficientemente? “Credo non sia vero, se si ha la capacità di organizzarsi, di fare tanti sacrifici si può dare spazio anche alla vita privata. Non a caso, a prescindere dallo spettacolo, molti personaggi politici e tanti manageri ne danno quotidianamente prova”. riguardo al tuo aspetto, hai qualcuno che ti segue o ti consiglia, una sorta di look maker? “Sì, posso contare sull’hairstylist Vincenzo Fatteruso, mio amico da sempre, che cura la mia immagine, dal colore, taglio e stile dei capelli ai consigli sul look, accessori, scarpe. Poi di mio amo sperimentare, osservare e riadattare delle cose su di me. Non ho uno stile preciso, vesto elegante ma anche in modo semplice, sto solo attenta a non fare errori gravi come il pizzo e il velo di giorno, li detesto!”. in genere dove fai shopping, nei negozi per le vie della città o nei centri commerciali? “Ovunque. E’ la cosa che so fare meglio. Un capo mi deve colpire a prescindere dalla marca e spesso soprattutto con i saldi prendo delle cose che poi mi ritrovo. Nel mio armadio non mancano capi basic e quindi ci gioco con gli accessori come cappelli, anelli particolari, ma il mio punto debole restano le scarpe”. so che conosci perfettamente il dialetto napoletano. Puoi salutarci con una frase in napoletana? “Song felicè e' avèr parlàt cu vuì. Vi augurò na buanà iurnata e vi saluto cu affètt”. (chissà se abbiamo scritto bene)

sterclass, stage, corsi di dizione e doppiaggio. il segreto è quello di capire bene cosa si vuole, per cosa si è portati, non provando un po’ di tutto, ma specializzandosi perch? si disperderebbero tempo, energie e denaro”. le tue esperienze professionali iniziali partono dalla moda. Quanto è servita la moda per avere il tuo start up? “Ancora adolescente ho cominciato a sfilare per firme importanti di abiti da spose, costumi da bagno, show room per Gattinoni e così via. direi che la moda mi ha dato tanto soprattutto per il portamento, un portamento elegante e spontaneo che mi accorgo di aver cucito su di me anche fuori dalle passerelle”. sei una bellissima ragazza con un viso che colpisce. Qual è la cosa del tuo aspetto che gli altri notano maggiormente? A me ha colpito lo sguardo... “Sinceramente non saprei. Spesso dicono lo sguardo, forse l’altezza, le labbra... Tuttavia penso sia del tutto soggettivo individuare il particolare di una persona che attiri completamente l’attenzione di chi ti sta vicino”. in passato si diceva che per fare cinema bisogna avere la “faccia giusta”. Pensi che sia ancora valido questo concetto e che il volto possa fare la differenza? “il volto rappresenta una parte importante della persona che intende intraprendere questo tipo di percorso. Penso che l’idea della faccia giusta per quel personaggio regga ancora. Sono tuttavia certa che la bellezza, senza il corredo della bravura, del carisma,e di quell’alone impalpabile che unisce attore e pubblico, è destinata a scemare, restano nel tempo le altre qualità”. tante esperienze, teatro, tv e l'anno scorso l'approdo al

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CINEMA&TV

FRANCESCO PANNOFINO Diamo volto ad uno degli attori e doppiatori più bravi che abbiamo in Italia. Sa cimentarsi ottimamente al cinema, in teatr o, alla radio e in televisione. Ha pr estato la sua voce ai più grandi, da Geor ge Clooney a Denzel Washington di

mArisA iACoPino nema, in televisione, alla radio, in teatro. Quali, gli ambiti di maggior soddisfazione? “Vengo da una famiglia che non c’entra niente con tutto questo. Mio padre è stato carabiniere, mia madre casalinga. Penso che ogni ambito mi abbia dato uguale soddisfazione. in alcuni momenti era più soddisfacente fare una cosa piuttosto che un’altra. in linea di massima credo di aver tratto da tutte queste esperienze qualcosa di importante”. Ha fatto cenno alla sua biografia personale. vuol dirci qualcosa del suo background artistico? “Per il doppiaggio è nato tutto abbastanza casualmente, frequentando una sala di incisione e scoprendo insieme ad altri questa attitudine. La mia voce è risultata essere adatta a una serie di cose. da lì, poi, è nata l’idea di fare teatro. Mi viene in mente il teatro dell’Orologio che è stato una fucina, una palestra per tanti attori che adesso popolano il panorama nazionale. Sono nato lì, come attore. Non ho frequentato scuole, ecco. Non che non

Attore e doppiatore, ha prestato voce a interpreti di fama mondiale. Per citarne alcuni: George Clooney, Mickey Rourke, denzel Washington, Antonio Banderas, Kurt Russell. Ci intratteniamo con Francesco Pannofino, uno dei doppiatori più amati dal pubblico cinematografico italiano. dove ritiene di esprimersi meglio, nel doppiaggio o nella recitazione? “E’ diverso. Nella recitazione metto in campo una cosa che nel doppiaggio non c’è, il corpo, tutta la fisicità. La fisicità me la porto sul palcoscenico, dove la gente ha più adesione naturale a me, vedendomi sia nei ruoli drammatici che comici. Mentre nel doppiaggio la concentrazione è riferita a non tradire, ad adeguarsi a un personaggio che già c’è, in teatro sono io che mi esprimo, quindi questo passaggio non esiste. da un punto di vista professionale, sono stato conosciuto prima come doppiatore, poi in seguito come faccia, fisico, corpo”. Parliamo di Pannofino attore: lei ha lavorato nel ci54

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creda nelle scuole, la scuola ti dà degli strumenti, una specie di grammatica, ma poi quello che serve davvero lo devi avere dentro”. lei ha un figlio, un ragazzo giovane. Cosa gli consiglierebbe, se le dicesse di voler intraprendere la sua carriera artistica? “Se questa è la sua strada, perché no? Sicuramente, io mi sono trovato bene, e quindi gli direi di sì, di provare. Però prima gli consiglierei di verificare se effettivamente ha attitudini per questo! Adesso mio figlio sta in un’età di crescita ed è difficile per lui sapere delle sue attitudini. Quando lo scoprirà, vedremo… Magari gli direi pure di frequentare una scuola, perché forse è una maniera di accelerare certi processi”. Quanto i suoi fans sanno del Pannofino privato, e quanto di pubblico lei si porta nella vita privata? “Le due cose si incrociano. io credo di essere sempre la stessa persona, sia nel pubblico che nel privato. in fondo, questa è stata la mia forza, non c’è una divaricazione tra pubblico e privato. Penso che le persone che mi vedono sul palcoscenico sappiano di me tanto. Metto pochi filtri tra la mia vita privata e quella pubblica. Laddove per privato intendo il mio modo di essere. Quello che faccio sono fatti miei!”. Ha lavorato ripetutamente con il regista Claudio boccaccini. lo scorso anno è andata a lungo in scena la commedia “i suoceri albanesi”. Com’è il vostro rapporto? “Ci siamo conosciuti all’Orologio, circa diciotto anni fa. Abbiamo fatto insieme cose belle. Mi viene in mente ‘Le opinioni di un clown’, uno spettacolo che amavo molto, appunto diretto da Claudio. Per me, lui è un amico oltre che riconoscergli indubbie qualità come regista. insomma, un incontro umano oltre che professionale. Ultimamente, abbiamo fatto insieme ‘i suoceri albanesi’, un successo importante che verrà replicato. il nostro modo di lavorare va bene. Siamo in sintonia, io con lui sono tranquillo, posso gestire il mio modo profondo di essere, certe miei pigrizie. Ci capiamo al volo. Questo tra un regista e un attore è molto importante. Poi ho lavorato con molti altri registi, e mi sono pure trovato bene. Mi viene in mente tutto il gruppo di ‘Boris’, gli autori, i registi come Torre, Vendruscolo, Ciarrapico. Abbiamo fatto due film insieme. insomma, in linea di massima sono contento delle persone con cui ho collaborato”. la sua voce è stata anche messa alla prova in una sala di incisione. Come giudica Pannofino le capacità canore di Pannofino? “Ho sempre cantato, mi piace molto. E strimpellavo anche la chitarra durante le tournée. La chitarra mi ha seguito nelle varie fasi della vita, ma non sono un chitarrista, come non sono un cantante! Un giorno, un produttore musicale ha pensato di farmi incidere un disco. il disco l’abbiamo fatto, ed è venuto anche bene. Però ripeto, non sono un cantante, semmai un interprete,

che è una cosa diversa. Nell’ultimo spettacolo, ‘Bluetooth’, cantavo alcune canzoni di questo mio disco. Mi ha divertito molto farlo, ma è un’esperienza che rimarrà circoscritta”. la vediamo spesso in “Quelli che il Calcio”. lei è uno sportivo e per quale squadra tifa? “Per la Lazio, sempre! Però, sarà che mio figlio e mia moglie sono romanisti, non riesco proprio a essere antiromanista”. il prossimo impegno? “Ci sono in ballo delle produzioni cinematografiche, forse anche una nuova serie televisiva. E poi teatralmente si riprenderà con i suoceri albanesi, l’anno prossimo”. Con un sapore, come si definirebbe? “Un sapore… sono dolceamaro”. 55

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TEATRO

Carl o B uccir os so

UNA STAGIONE DA GRANDE TEATRO Dopo l’ottima stagione teatrale appena conclusa, il Teatr o Imperiale ha stilato il calendario per la pr ossima: dieci spettacoli per dieci fine settimana. Appuntamenti da non perder e con gli assoluti protagonisti del teatr o italiano coli, Ninì Salerno e Barbara Terrironi. Saranno dieci spettacoli per dieci week end. il tutto si concluderà il 27 e il 28 maggio 2017 con la messa in scena della Compagnia vincitrice del Premio “Corvo d’oro” 2016. in mezzo ci saranno Carlo Buccirosso, con il suo spettacolo “La famiglia perfetta” (12 e 13 novembre), che da anni riscuote successo in tutta italia. Non sarà da meno “diamoci del tu” con Anna Galiena ed Enzo de Caro. da non perdere sarà anche “La Lupa” con la grandiosa Lina Sastri. Per gli amanti del genere musicale, sabato 18 e domenica 19 marzo andrà in scena la commedia musicale “Heidi”, tratta dal romanzo di Johanna Spyrl, per la regia di Maurizio Colombi. Mentre sabato 8 e domenica 9 aprile, la Compagnia Sold Out manderà in scena il musical “divina Commedia”. Non resta che abbonarsi per vivere una stagione all’insegna del grande teatro e per poter applaudire da vicino i grandi protagonisti che l’accoppiata d’Avanzo-Greggi porterà sul palcoscenico della Città dell’Aria, a due passi da Roma e raggiungibile da ogni parte del Lazio.

Si profila un’altra stagione di alto livello per il Teatro imperiale di Guidonia Montecelio. Protagonista la cultura teatrale. La scorsa stagione la scommessa è stata vinta in maniera eccellente. Grandi nomi del teatro sono saliti sul palco del Teatro imperiale: Giancarlo Giannini, Gianfranco d’Angelo, Massimo dapporto e Tullio Solenghi, Corinne Clery, Barbara Bouchet, iva Zanicchi, Simona izzo e Ricky Tognazzi, Gianfranco Jannuzzo e deborah Caprioglio, Gianluca Guidi e Giampiero ingrassia, Maurizio Colombi e la rassegna TeatroFestivalCittà. Anche quest’anno Gennaro d’Avanzo e Anna Greggi propongono dieci week end all’insegna del teatro di qualità per tutti i gusti e ogni età, con fasce di prezzi accessibili a tutti. “Offrire una proposta culturale a chi ama il teatro e avvicinare nuovo pubblico a questa meravigliosa arte, è il nostro obbiettivo. E come recita il nostro motto il nostro Teatro, la vostra casa”. il cartellone per la prossima stagione verrà inaugurato sabato 22 ottobre con l’esilarante spettacolo “il più brutto weekend della mia vita”, commedia brillante di Norm Foster, con Maurizio Micheli, Benedicta Boc57

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SOCIAL WEB

I VIP NELLA RETE Prosegue la nostra nuova rubrica che va a scovar e ciò che postano sui Social i personag gi più famosi. Viz i e manie da social web di

France sco Fus co s i occupa di Uf f icio St ampa di pe rs onag gi del mon do del lo spet tacolo e di e ve nti. Ino lt re, è social web manage r

FrAnCesCo FusCo

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Apriamo il mese con la diva nostrana, valeria marini, che ha voluto omaggiare il suo mito Marylin Monroe nel giorno del suo compleanno pubblicando un bellissimo fotomontaggio sulla sua pagina Twitter. Nella foto, La Marini è seduta accanto alla leggenda del cinema e icona senza tempo, che avrebbe compiuto 90 anni. Entrambe vestite con abiti scintillanti che mettono in risalto le curve sinuose delle due dive. il tweet non è stato gradito da tutti. infatti, la notizia ha fatto il giro del web in poche ore, ma noi apprezziamo il gesto della nostra star nazionale… brava Valeria!

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Molti volti noti si concedono lunghi weekend di relax al mare dopo un lungo anno di lavoro. Post, tweet ed immagini su instagram pubblicati da Alessia marcuzzi insieme ai suoi figli dalla meravigliosa isola di Capri. simona ventura, reduce dall’isola dei famosi, invece, ha scelto Miami; Caterina balivo ha postato magnifiche foto di giochi in spiaggia e tramonti spettacolari con il figlio, e victoria beckham è volata in Grecia per godersi la vacanza con tutta la famiglia. C’è chi, invece, preferisce non specificare la meta scelta, come la cantante rihanna, per evitare di essere inseguita dai paparazzi! Questo ha suscitato in tutte le donne, sul web, un pizzico d'invidia…

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Continua la guerra sui social tra nina moric e belen rodriguez, entrambe ex di Fabrizio Corona. in pochi minuti la bellissima modella croata riesce a creare notizia sul web con la frase “sembri un trans” pubblicata sulla sua pagina facebook e rivolta alla showgirl argentina. La Rodriguez, a sua volta, risponde e tranquillizza i propri fans senza creare altra polemiche, ma la notizia si diffonde e le due bellissime donne di successo, riescono ad attirare l’attenzione ancora una volta.

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Fabrizio Corona è tornato a far parlare di sé e a farlo questa volta è stata Selvaggia Lucarelli che con il suo post su Facebook ha suscitato molte polemiche. La blogger più famosa d’italia ha attaccato l’ex paparazzo per la sua condotta, ricordando a tutti che deve scontare ancora un periodo di affidamento di cinque anni ai servizi sociali. La Lucarelli prende in ballo anche il resto delle persone che, come lui, stanno scontando una pena, ma che non hanno lo stesso stile di vita da “billionaire”. Con lei, tantissimi followers che si scagliano contro… ma una cosa è certa, Fabrizio Corona è di nuovo il personaggio del momento!

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MUSICA

ZEPHIRO, A VOI IL GIAPPONE Claudio Desideri, Claudio Todesco e Leonardo Sentinelli sono gli Ze phir o, gruppo del panorama under ground romano da vari anni. Adesso hanno dato alla luce nuove inter essanti pr oduz ioni. Sono molto famosi nel Sol Le vante di

silviA GiAnsAnti di mettersi in gioco in una band”. la scelta del nome Zephiro? (Claudio desideri) “Crediamo molto che il nome di una band debba essere impattante e al contempo racchiudere un concetto. Personalmente apprezzo molto la scelta dell’uso di una parola singola e forte. in più Zephiro è un vento che porta la primavera, può cullare ma può anche essere devastante. il merito della scelta va a Claudio Todesco, co-fondatore della band”. Quando avete iniziato a destare curiosità tra la gente? (Claudio Todesco) “La curiosità è avvenuta di pari passo con i primi live che sono diventati via via sempre più assidui. in termini di feedback positivi, dei momenti molto importanti sono stati segnati dalle aperture dei live di Carl Palmer, dei diaframma e di Riccardo Sinigallia. inoltre i tre tour in terra nipponica hanno dato risalto al nome della band tanto che tutt’ora quando diciamo il nostro nome, la gente ci risponde ‘Ah sì, la band italiana che suona in Giappone’!”.

incontriamo una band che ha saputo far parlare di sé persino in Giappone e il cui nome è forte e ricercato. Gli Zephiro sono cresciuti artisticamente a Roma e dopo alcuni cambi di formazione e contaminazioni di genere, hanno raggiunto nel 2012 la line up attuale. desideri è alla voce e al basso, Todesco alla chitarra e Sentinelli alla batteria. Vantano un’intensa attività live. Può un gruppo made in italy avere seguito anche in Giappone e in America? La risposta è sì! da dove nasce l’esigenza di formare un gruppo e a chi è venuta principalmente l’idea? (Claudio desideri) “L’arte è una pulsione interna che esige una via d’uscita. Per un musicista questa valvola può trovare il suo sfogo nella semplice composizione di brani che talvolta rimangono in un cassetto oppure può dar vita ad una band con cui condividere la propria arte. il secondo è assolutamente il nostro caso. immergere reciprocamente le proprie creazioni nei colori dell’altro, fa assumere ai brani sfumature che non sarebbero potute esistere altrimenti, è questo il bello 60

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Qual è il vostro obiettivo? (Leonardo Sentinelli) “Troppo facile rispondere di diventare famosi e troppo ipocrita affermare di ripudiare questa ipotesi. Crediamo che la vita di un artista, come per le band, debba essere una devozione totale alla creazione. da che mondo è mondo, gli artisti hanno influenzato la vita di tutti i giorni cambiando mode, sconvolgendo regole e proponendo un’alternativa ai clichè. Avete presente quella sensazione che passa attraverso la schiena, quando sentite una bella canzone che vi emoziona e vi da quella specie di speranza, quando tutto diventa possibile? Ecco, infondere un’emozione così nell’anima di chi ci ascolta è già un ottimo obiettivo, non credete?”. l’esperienza più importante avuta finora e perché. (Claudio Todesco) “Ogni esperienza ha la sua particolare rilevanza a livello umano e professionale. Senza dubbio i tour in Giappone e a New York hanno segnato una grande tappa in tal senso. E’ davvero interessante notare e godere delle differenze d’approccio del pubblico ai live tra queste due culture. in Giappone c’è grande voglia di divertirsi e lo sanno fare ma sempre con la tenera compostezza che contraddistingue il popolo nipponico. Anche il pubblico americano sa come divertirsi, ma è anche molto attento al sound della band, il livello tecnico dei musicisti è molto alto ed è stato un ottimo banco di prova per noi”.

Ci sono stati miti che vi hanno ispirato e aiutato nel vostro percorso? (Claudio Todesco) “Traiamo ispirazione dalla new wave, genere al centro dei nostri gusti musicali e le sue varie ramificazioni degli anni ’80. Potremmo citare tanti artisti, ma ci limitiamo a menzionare i grandi U2, Tears for Fears, depeche Mode, The Cure, Ultravox, Sad Lovers and Giants. Tra gli artisti contemporanei apprezziamo molto The Editors, interpol e White Lies”. un solo nome tra le recenti pubblicazioni: Amelia. il perché di questo omaggio? (Claudio desideri) “durante la nascita dei brani, come per la scrittura dei testi, assecondiamo il destino del nostro nome. Ci facciamo trasportare dal vento dell’ispirazione che può portarci nel deserto del Catai o farci ritrovare dentro un aereo. da qui l’idea di parlare di un viaggio attorno al globo e quale migliore occasione per tributare l’impresa, purtroppo finita in tragedia, di Amelia Earhart, famosa aviatrice nonché icona degli anni ‘30”. un altro brano che avete rilasciato di recente è “Crisalide”. Per caso è in atto qualche metamorfosi? (Claudio desideri) “Tutto si trasforma, come citiamo nel testo della canzone, quindi chi lo sa...E’ una metamorfosi a monte e quindi poco percepibile. Stiamo intraprendendo una strada stilistica ben precisa che è quella della new wave, genere prettamente britannico, 61

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ma nel nostro caso con l’uso della lingua italiana. Questo percorso è fatto di continui mutamenti necessari per camminare nel modo più naturale possibile”. Per concludere, diamo uno sguardo ai vostri futuri impegni e concerti. (Claudio desideri) “Ci sono dei progetti in vista, ma da bravi italiani schiavi della scaramanzia non sveliamo nulla. Ultimamente siamo stati molto impegnati con la pubblicazione dei due video girati in islanda ed abbiamo lavorato a stretto contatto con Federico Toraldo, abilissimo regista a cui va tutta la nostra stima. Attualmente stiamo ultimando il missaggio del disco di prossima uscita. A tal proposito ci teniamo a ringraziare Fabrizio Simoncioni, professionista assoluto, nonché ingegnere del suono per artisti come Litfiba, Negrita, Ligabue e tanti altri”. www.facebook.com/zephiroband www.youtube.com/zephiroband soundcloud.com/zephiro-1 twitter.com/zephiroband instagram.com/zephiro www.zephiro.org info@zephiro.org


MUSICA

chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM

cLASSIfIchE TOP 10 EUROPA 1 “Can’t stop the feeling” – Justin Timberlake 2 “This is what you came for” – Calvin Harris & Rihanna 3 “Too good” – Drake ft. Rihanna 4 “No money” – Galantis 5 “I love U, I hate U” – Gnash ft. Olivia O’Brien 6 “One dance” – Drake ft. Wiz Kid & Kyla 7 “Cheap thrills” – Sia ft. Sean Paul 8 “Controlla” – Drake ft. Popcaan 9 “Dangerous woman” – Ariana Grande 10 “Sex” – Cheat Codes & Kris Kross Amsterdam

TOP 10 USA 1 “One dance” – Drake ft. Wiz Kid & Kyla 2 “Can’t stop the feeling” – Justin Timberlake 3 “Don’t let me down” – Chainsmokers ft. Daya 4 “H.O.L.Y.” – Georgia Florida Line 5 “Panda” – Desiigner 6 “Needed me” – Rihanna 7 “This is what you came for” – Calvin Harris & Rihanna 8 “Just like fire” – Pink 9 “Work from home” – Fifth Harmony ft. Ty Dolla Sign 10 “Don’t mind” – Kent Jones

TOP 10 ITALIA 1 “Vorrei ma non posto” – J-Ax & Fedez

2 “Ti sembra normale” – Max Gazzè 3 ”Uno di questi giorni” – Nek 4 ”Solo due satelliti” – Marco Mengoni 5 “Happy” – Luca Carboni 6 “Il paradiso non esiste” – Emma 7 “Tutto qui accade” – Negramaro 8 “Partigiano Reggiano” – Zucchero 9 “Comunque andare”- Alessandra Amoroso 10 “Guardami amore” – Francesco Renga

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GALANTIS Sono un duo di produttori e dj svedese. Sono attivi dal 2012 e si chiamano Christian Karlsson e Linus Eklow, quest’ultimo conosciuto anche come Style of Eye. E’ partito il loro tour europeo. ARIANA GRANDE Il lavoro in questione segna la sua trasformazione non solo come artista, ma anche come giovane donna. Nota la sua grande potenza vocale e le sue recenti collaborazioni con Future, Lil Wayne, Macy Gray e Nicki Minaj.

PINK E’ tornata la pantera statunitense con la colonna sonora del film della Walt Disney “Alice through the looking glass (Alice attraverso lo specchio)”. Artista del nuovo millennio, finora ha venduto più di 40 milioni di album e 70 milioni di singoli nel mondo. KENT JONES E’ un personaggio nato in Florida e avvicinatosi alla musica fin da piccolo tramite i canti di chiesa. Appassionato del jazz, ha poi virato sul genere hip-hop e oggi è un produttore, cantante e rapper che opera sotto l’etichetta di dj Khaled.

NEK L’amatissimo artista è tornato a farsi sentire con un singolo che anticipa l’uscita del nuovo album atteso in autunno. E’ un pezzo energico che esprime la voglia di libertà e di evasione. Nek ha esordito trent’anni fa, per trovare l’affermazione negli anni ’90. LUCA CARBONI E’ uno dei brani contenuti nell’album “Pop-Up”, uscito lo scorso ottobre e scelto da Sky Sport come colonna sonora del Campionato europeo di calcio 2016. Arriva dopo i successi di “Luca lo stesso” e “Bologna è una regola”.


SPEcIAL GUEST ALAN WALKER

Un genio di dj E’ nato a Northampton il 24 agosto del 1997 e oggi è un giovane dj e produttore inglese con cittadinanza norvegese, proveniente da padre inglese e madre norvegese. All’età di due anni si è trasferito nella città di Bergen, dove risiede tutt’ora. Sin da piccolo ha mostrato grande interesse verso la programmazione e progettazione digitale, iniziando a produrre musica su computer all’età di quindici anni, per poi rilasciarla sui canali YouTube e SuondCloud. Questo ha attirato l’interesse delle case discografiche. Nel 2015 è riuscito a firmare un contratto con MER Musikk e Sony e ad arrivare al successo internazionale con il singolo “Faded”, una ri-masterizzazione con l’aggiunta di una traccia vocale di un suo pezzo “Fade”, pubblicato nel 2014. Ciliegina sulla torta è la voce incantevole di Iselin Solheim che ha contribuito all’impennata di vendite e a far sì che il brano risulti uno dei più scaricati su iTunes e uno dei più ricercati su Shazam. Gli altri due pezzi che lo hanno fatto apprezzare al grande pubblico, sono stati “Force” e “Spectre”.

YESTERDAY&TODAY LIMhAL Questo artista britannico il cui vero nome è Christopher Hamill, ben trent’anni fa abbondanti incantava il mondo con la colonna sonora di uno dei film più importanti di tutti i tempi, ovvero “La storia infinita” (“The neverending story”), dopo una bella esperienza con i Kajagoogoo. Trascorso quel periodo d’oro, a fine anni ’80, venne addirittura fotografato mentre usciva da un ufficio di collocamento, per poi tornare sul palco a metà degli anni ’90, grazie ad una rivalutazione della musica del precedente decennio. Negli anni 2000, oltre ad aver avuto qualche esperienza di teatro, è comparso in due reality show musicali in Germania e in Inghilterra. Di recente ha dichiarato pubblicamente la sua omosessualità e le sue acconciature sono rimaste quasi come quelle di un tempo, caratterizzate da ciuffi di capelli biondi. Ha anche ricreato la formazione storica del suo gruppo d’origine, con il quale ha tenuto una serie di concerti.

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MUSICA

TALENTI MUSICALI SciroccuFest: la ker messe canora dedicata ai giovani talenti siciliani. Quest’anno le date saranno il 16, il 17 e il 18 luglio a Licodia Eubea di

AlessiA bimonte

Compie ormai 13 anni l’associazione “Musica e… oltre” sita a Licodia Eubea, piccolo centro in provincia di Catania. Gli associati provengono da tutta la Sicilia e frequentano vari corsi all’interno della stessa: canto moderno, dizione italiana e straniera, propedeutica musicale e stage con artisti/produttori/musicisti del panorama nazionale e non solo. Presidente di tutto questo è il Maestro Paolo Li Rosi: musicista, cantante, insegnante di canto. Giovane, ma alle spalle conta già un gran numero di esperienze in campo artistico. “Musica e… oltre” ha anche una classe che lavora sulla produzione di musical in collaborazione con Attilio Fontana (cantante), Maria Grazia Fontana (vocal-coach) e il coreografo Christian Ciccone. i giovani talenti hanno raccolto innumerevoli esperienze anche in ambito televisivo nazionale: The Voice, i Fatti Vostri, Ti lascio una canzone, io Canto e lo scorso anno nel mese di aprile hanno partecipato all’evento in onda su Rai Uno, “Evviva il 25 aprile” condotto da Fabio Fazio con la presenza sul palco di tantissimi artisti (Francesco de Gregori, Carmen Consoli, Ligabue, Beppe Fiorello e altri). in questi anni Paolo ha formato e dirige un’ ensemble vocale di 50 giovani, tutti siciliani, realizzando varie tournèè nazionali, produzioni e collaborazioni discografiche: un tributo dedicato al grande artista Lucio dalla con la partecipazione di iskra Menarini e Bruno Mariani, rispettivamente vocalist e chitarrista del cantautore bolognese). Nel 2014 la sua ensemble vocale ha preso parte al disco di iskra Menarini, con la presenza, inoltre, di Lino Banfi, Sabrina Ferilli, Stefano di Battista, Gianni Morandi ed altri ancora. Ancora nel 2015 ha creato un’orchestra ritmico sinfonica con la quale, insieme alla sua ensamble, ha riarrangiato i brani della storica band italiana Matia Bazar in occasione dei loro 40 anni di carriera. La sezione del coro ha calcato palchi prestigiosissimi come: Festival Show, condividendo il palco con Al Bano, Annalisa, Giusy Ferrei, Max Gazzè, Simona Molinari, Noemi e molti altri. Più recente l’esperienza sanremese che ha visto coinvolti i ragazzi di “Musica e…oltre” in esibizioni sul red carpet e incontri negli studi di Radio italia con la presenza di Laura Pausini ed Eros Ramazzotti. Si svolgerà il 16, 17 e 18 luglio presso il Santa Pau a Licodia Eubea (CT) la prima edizione di “SciroccuFest”, festival canoro che vedrà protagonisti ben 36 cantanti provenienti da tutta la Sicilia, con età compresa tra i 7 e i 35 anni ( suddivisi in tre categorie), i quali saranno giudicati da una commissione artistica d’eccezione: Tony Vandoni (direttore artistico musicale di Radio italia), Attilio (attore – cantante) e Maria Grazia Fontana (vocal coach di Tale e quale show), Bruno Mariani, Vincenzo incenzo (autore di Michele Zarrillo e Renato Zero) e altri ancora. Sponsor dell’evento targato Musica e oltre: “Cantine Pepi”, “Pom Up” di Vito Armone, “Krabi Tours” agenzia di viaggi, “Bar Sport”, “Roxy bar” e ristorante “La Ruota”.

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RADIO

HSR, PROGETTO SCUOLA-LAVORO Il Liceo Classico Cavour di Torino si è ag giudicato il tr ofeo della terza ediz ione di High School Radio, or ganizzato da Elle R adio. Inoltr e, il 22 aprile è stato sottoscritto il pr otocollo gover nati vo per l’alter nanza scuola-lavor o il Liceo Classico Cavour di Torino si è aggiudicato il trofeo relativo alla terza edizione di High School Radio, distanziando il Liceo Manfredi Azzarita di Roma che aveva già raggiunto il podio nella passata stagione. il Liceo Cavour, paragonato agli Europei di Calcio, ha manovrato un po’, come l’italia, con grande entusiasmo, determinazione e voglia di arrivare al traguardo conclusivo con il trofeo in mano. Questo senza togliere nulla al lavoro del Liceo Manfredi Azzarita che si è battuto con accanimento fino in fondo. Questo grande progetto lanciato dall’emittente Elle Radio a favore degli studenti, ha raggiunto, con la sua costante attività intrapresa tre anni fa, lo scopo che era quello di interessare il Ministero della Pubblica istruzione nell’ambito della Buona Scuola. in pratica, il protocollo sottoscritto il 22 aprile dal MiUR rende finalmente High School Radio un progetto governativo per l'alternanza scuola-lavoro. Questo vuol dire che HSR permetterà alle scuole aderenti di offrire ai propri studenti i requisiti indispensabili per rispondere alle richieste del Ministero dell'istruzione in fatto di formazione, con chiare opportunità di ritorni occupazionali. Non solo, grazie al progetto, i ragazzi potranno anche puntare ai requisiti professionali per l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti e ad ottenere compensi economici in base agli obiettivi raggiunti. Una grande opportunità di cui andiamo ovviamente fieri, anche per l'interesse che è in grado di generare nei confronti delle istituzioni che si stanno via via affiancando per favorire lo sviluppo nazionale di cui necessitiamo. Una grande sfida al servizio della collettività che siamo orgogliosi di portare avanti, garantendo quanti vorranno fornire il loro contributo per rendere sempre più forte il nostro impegno. A tale proposito stanno scendendo in campo per sostenere l’iniziativa numerosi Enti, tra i quali il Lazio di Zingaretti, la Lombardia di Maroni, la Puglia di Emiliano, il Piemonte di Chiampa-

rino e la Campania di de Luca, e tante altre regioni che si stanno unendo a noi come hanno già fatto le tantissime Amministrazioni Comunali del Nord fino al profondo Sud dell’italia con i loro Patrocini. Segnali forti giungono dunque dalle amministrazioni che ritengono il progetto HSR tra i migliori per la formazione degli studenti nell'ambito dell’Alternanza scuola-lavoro promossa dal Governo. A dare ancor più pregio ai riconoscimenti, il fatto che il patrocinio giunga da schieramenti politici differenti, a riprova che il progetto High School Radio non ha colore, ma si propone come elemento di coesione sociale per tutti gli studenti italiani, anche quelli che si trovano all'estero, ma che, proprio grazie alla nostra iniziativa, potranno comunicare la loro esperienza dai luoghi in cui si trovano oggi a frequentare. A seguito dell’applicazione del protocollo, sono previste altre azioni di collaborazione in altri ambiti, come ad esempio quello dell’educazione economica. il Miur convocherà un Comitato paritetico istituito appositamente con High School Radio con l’obbiettivo di promuovere l’attivazione delle iniziative e per monitorare la realizzazione degli interventi. il tutto funzionerà sotto l’egida della direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici per la valutazione delle iniziative assunte nell’ambito del protocollo d’intesa di cui High School Radio si rende promotrice con tutti gli istituti scolastici di italia che aderiranno a questo Progetto che inquadra i giovani studenti verso il lavoro e in modo particolare verso la carriera radiofonica e giornalistica.

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AMPIO GIARDINO ALL’APERTO


TEMPO LIBERO

ZOOMARINE UNA GIORNATA INDIMENTICABILE E’ entrata nel vivo la stagione del grande parco tematico alle porte di Roma. Per il relax e il di vertimento c’è l’ar ea Acquasplash con 2000 mq di giochi d’acqua Armatevi di costume, telo e adrenalina… Zoomarine ha festeggiato l’arrivo della bella stagione con l’inaugurazione della nuova area Acquasplah, un playground acquatico con un’estensione di 2.000 m² con 14 giochi d’acqua, lettini e ombrelloni e il fantastico Surf, uno spettacolare FlowRider, il più grande d’italia, per cavalcare l’onda del divertimento fino all’ultimo splash. il FlowRider è un nuovo sport acquatico da tavola, nato in California e approdato nel nostro Paese da pochissimo tempo ma che già conta migliaia di appassionati. ideale per chi esercita sport da tavola come skateboard, surf, snowboard e wakeboard, il FlowRider è uno sport che si pratica cavalcando un’onda artificiale a getto continuo. Attività sicura e avvincente anche per chi non si è mai avvicinato a tali discipline: bastano poche ore di allenamento con un istruttore e il gioco è fatto. A Zoomarine, è possibile fare pratica e prendere lezioni con gli istruttori del Parco. Situato alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazione e oltre 600.000 visitatori annui, Zoomarine si conferma come uno dei Parchi divertimento più importanti d’Europa. Potrete avventurarvi in una vera e propria battaglia navale a bordo di imponenti galeoni, esplorare una foresta preistorica con dinosauri in movimento a grandezza naturale e scendere dai coloratissimi scivoli dell’Acquapark. il relax e la tintarella saranno garantiti alla Zoomarine Beach, una spiaggia tropicale di sabbia finissima con ombrelloni di paglia e lettini, oltre alla Piscina da 4.000 posti.

il Parco ospita una dimostrazione presso l’isola dei delfini, giudicata tra le migliori al Mondo, impreziosita dalla nuova installazione di un maxischermo dove verranno proiettati i momenti più belli ed emozionanti di questi splendidi protagonisti dell’acqua; le dimostrazioni con foche e leoni marini, uccelli tropicali e rapaci e l’adrenalinico spettacolo presso il Galeone dei Tuffatori; pinguini africani e testuggini giganti africane, Cinema 4d, giostre, montagne russe e tanto altro ancora nel Parco divertimenti a tema marino d’italia. Zoomarine offre un servizio bus navette da/per Roma e un pacchetto Parco + Hotel da €39.90 a persona acquistabile solo su www.zoomarine.it. Scoprite tutte le novità 2016 sul sito www.zoomarine.it.

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EVENTI

SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL Dal 23 al 31 luglio, Vico Equense ospita la sesta ediz ione della mostra inter naz ionale del cinema sociale. Il tema del 2016 è “Sogno: desiderio, speranza, passione”. L’ediz ione di quest’anno è dedicata a Ettor e Scola di

La splendida Vico Equense, sulla costiera sorrentina, ospiterà dal 23 al 31 luglio la sesta edizione del“Social World Film Festival, mostra internazionale del cinema sociale. il tema sarà “Sogno: desiderio, speranza, passione”, concetto evidenziato nella locandina dedicata ad Ettore Scola. «Con Ettore Scola è morto un pezzo del cinema italiano - dichiara Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore generale della kermesse dedicata al cinema impegnato – noi lo omaggeremo dedicandogli la copertina di quest’anno dove campeggerà un'intensa immagine in cui Marcello Mastroianni e Massimo

AlessiA bimonte

Troisi sono riuniti sul set del suo film "Che ora è ?». Un festival che da anni vuole coniugare la passione per il cinema dei giovani con importanti temi sociali, l’unico al Mondo ad essere interamente realizzato da professionisti under 35. «La novità di quest’anno spiega Nuzzo – sarà l’istituzione del Mercato Europeo del Cinema Giovane, Young Film Market». Come ogni evento cinematografico internazionale, quindi, anche il Social World Film Festival dalla sesta edizione avrà il suo Mercato. La mostra del cinema sociale però, attraverso il suo Mercato europeo del cinema 70

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Gian carlo Giannini


giovane a differenza di altre realtà festivaliere nazionali ed internazionali, darà spazio e forma ad opere cinematografiche indipendenti di giovani autori. il Mercato, novità 2016 del Social World Film Festival, si terrà durante la nove giorni di Vico Equense dove alcuni importanti professionisti dell’industria cinematografica, produttori, distributori e registi provenienti da vari Paesi, si incontreranno per discutere sulle novità del cinema giovane indipendente. La città costiera si trasformerà in salotto dell’industria cinematografica: dibattiti, conferenze, incontri e video library digitale per offrire on demand centinaia di titoli, tra cortometraggi, documentari e lungometraggi indipendenti, selezionati al festival e di quelli proiettati al Mercato. La kermesse cinematografica, presentata dagli attori Roberta Scardola e Yuri Napoli, si articola in sei sezioni: Selezione Ufficiale, Selezione Focus, Selezione Smile, Mercato, La Notte del Cinema e La Città del Cortometraggio oltre ad una categoria Fuori Concorso. Numerose le attività correlate quali Social in the School, i workshop Young Media Campus, Young Music Academy e Young Film Factory ai quali si affiancano le novità del 2016 il Young Writing Lab e il Young Acting Space. La partecipazione alle sezioni cinematografiche del festival è totalmente gratuita. inoltre, la partecipazione garantisce la possibilità che le opere siano selezionate per la proiezione nei tantissimi eventi internazionali organizzati dal Social World Film Festival, che in soli cinque anni hanno coinvolto i cinque continenti per 30 eventi in 26 città tra cui New York, Vienna, Washington dC, Seoul, Los Angeles, Berlino, Barcellona, Amsterdam, Cannes, Parigi, istanbul, San Francisco, Tokyo, Sydney, Tunisi, Rio de Janeiro.

Leo Gul lot ta e Vale ria Golino

Maria G raz ia Cucinot ta

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ASTROLOGIA

Gli astri di Annamaria

Annamaria Romoli, nata sotto il segno della Vergine, studiosa di astrologia, considera la materia come un possibilità in più per conoscere se stessi e affrontare meglio la vita. Vive e lavora a Roma in ambito cinematografico.

Oroscopo di LUGLIO

un poco vi disturba Saturno, non dategli peso e vivete a pieno questo caldo abbraccio.

ARIETE. Viviamo intensamente tra una metà e l’altra del mese. La prima è con dei contrasti e ritardi, la seconda, invece, fa sì che tutto torni a prendere forma, ritorna il sorriso e la capacità di essere al centro del mondo. Sarete entusiasti di vivervi bei momenti, portati anche da un pizzico di fortuna e dalla capacità di affascinare.

BILANCIA. Avete fatto molti cambiamenti negli ultimi anni. Questo mese sarà un po’ disturbato fino alla metà, dopo vi rilasserete e starete molto bene. La vostra sarà una estate da vivere a pieno con gli affetti giusti o con dei fidati amici: divertitevi. Ne avrete bisogno.

TORO. Buona la prima parte del mese anche se perturbata dalla presenza di Marte che crea tensioni e un po’ di nervosismi in generale, soprattutto nella seconda parte del mese cercate di usare molto tatto in qualsiasi cosa state facendo, altrimenti potreste fare un po’ di danni…. si intende relativi e comunque avete sempre un Giove fortunato dalla vostra parte.

SCORPIONE. Molto positivo questo luglio ricco di calore e di possibilità costruttive. Soprattutto nella seconda metà del mese, sarete fascinosi e pieni di spirito. Quelli che vanno in vacanza si aspettassero incontri bollenti e romantici. Anche per chi lavora, le cose scorrono piacevoli e agevoli.

GEMELLI. La seconda parte del mese vi permette di muovervi con più facilità in tutto quello che fate. Più fortuna negli incontri di lavoro e in quelli di altro genere. Purtroppo c’è ancora un Giove dissonante e un Saturno contrari che vi rendono la vita un poco faticosa. Anche se è difficile scoraggiarsi.

SAGITTARIO. Mese intraprendente, avrete un atteggiamento un po’ troppo sicuro e ostinato, nulla vi mette paura. Se volete raggiungere qualsiasi cosa lo farete con ostinazione, nella prima parte del mese. Nella seconda, cercate di muovervi con prudenza perché potreste essere fraintesi. Per il resto le cose procedono bene.

CANCRO. Buono questo Luglio che poi è il vostro mese, quello che vi ha visto nascere. Avrete fascino e sarete molto determinati in tutto ciò che farete. Vi suggerisco di uscire e di vivere più intensamente del solito, chissà ci saranno delle gradevoli sorprese. Tra queste potrebbe esserci anche una bella vacanza.

CAPRICORNO. Questo anno vi fa risplendere di vari momenti e vi chiede un po’ di attenzione nella prima parte di questo mese, due piccoli pianeti vi remano contro, ma sono solo piccoli ritardi o piccole incomprensioni. Nella seconda parte le cose ricominciano il giusto corso positivo.

LEONE. La fortuna tornerà ad esserti amica dalla seconda metà del mese, comincerete ad essere scaldati dal solo e da pianeti amici. Solo Marte è un poco ostico e vi rende aggressivi, cercate di mantenere la calma altrimenti potrebbero essere guai. Tuffatevi nella vostra estate nuova.

ACQUARIO. E’ un mese vi vede un poco affaticati e nella seconda parte del mese dovrete sbrigare molte cose. Avrete impegni intrecciati che vi mettono in leggera confusione, nulla di preoccupante però. Diciamo che si possono creare un po’ di tensioni fra colleghi ma nulla di irreparabile e, quindi, non arrabiatevi.

VERGINE. Senza dubbio si prepara una vera e propria estate di fuoco, fatta di bellezza e dolcezza. Siete grintosi ed intraprendenti. Non lasciatevi sfuggire alcun tipo di situazione: potrebbero essere quelle fortunate in tutti i campi. Anche se

PESCI. Un mese godereccio e vi potete godere un bel Mercurio e una bella venere che vi accompagneranno nella prima parte del mese, c’è anche un bel marte che vi rende intraprendenti, fascinosi e con buone possibilità di conquista. Non vi ferma nessuno.

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COVER SUMMER

L’ESTATE DI ROBERTA SCARDOLA Dopo aver concluso la stagione del suo corso Musical Theater, si pr epara ad un’estate che la vede pr otagonista. L’8 luglio a Torino con il Fer rari Day, il 16,17,18 luglio con lo Scir occuFest e dal 23 al 31 luglio a Vico Equense di

AlessiA bimonte

Per questa estate, vasto programma di impegni per la giovane e talentuosa Roberta Scardola. Ci racconta così la sua stagione estiva. “Ho iniziato con il mese di giugno, ho presentato Tutto può non essere, scritto e diretto interamente da me. Lo spettacolo inedito è andato in scena l’8 giugno scorso presso il Teatro Nino Manfredi di Roma. L’evento ha visto la partecipazione straordinaria dell’attrice, nonché amica Elda Alvigini, la ‘Stefania’ nella famosa serie Tv i Cesaroni”. roberta, oltre ai tuoi numerosi successi teatrali e cinematografici, sei insegnante di danza e recitazione all’interno del corso musical theater. “il corso comprende allieve dai 5 ai 18 anni, combina musica e movimento partendo dalla recitazione e le sue principali tecniche: cinema, tv e teatro. Le lezioni, partendo da un riscaldamento vocale, muscolare e respiratorio, si allargano su coreografie musicali, esercizi teatrali e rappresentazioni

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sceniche con lo scopo, divertendosi, di portare in scena una commedia musicale”. si continua con il mese di luglio, ancora più impegnativo. “A luglio, più precisamente l’8 sono madrina a Torino in occasione del Raduno Ferrari ‘Torino in Rosso’ organizzato dal club Passione Rossa italia, delegazione Piemonte e Valle d’Aosta. Sarà presente anche il presidente del Ferrari Club Passione Rossa di Roma, Fabio Barone, che in questo periodo si sta preparando per il record mondiale sulla Tianmen Mountain in Cina. L’evento ‘Regaliamo un Sorriso’, giunto alla iii Edizione, patrocinato dal Comune di Torino, è dedicato esclusivamente ai Bambini dell’Ospedale infantile Regina Margherita, reparto Oncologico e Malattie Rare; i piccoli degenti, accompagnati per l’occasione dalla Brigata Taurinense, saliranno a bordo dei bolidi di Maranello per fare un giro nelle vie del centro, scortati dalla Polizia Locale.

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Director e Management: Rug giero Roberto Photographer: Riccardo Roberti Backstage Video: Marek Opold Costumi da Bagno: Emmerre_Limite D Edition Borse e Accessori: Rosa Lou Orologi: H2X Mua & Hair Stylist: Federica Guglielmo Special Thanks: Musica e... Oltre di Paolo Li Rosi Location: Licodia Eubea (CT) Graphic Designer: Claudia Loi Abiti: #dontmissyourdreams #christelmanagement #dmyd @dontmissyourdreams @christelmanagement Si ringraziano: Musica e... Oltre Cantine Pepi (Vignaiole Siciliane) Bar Sport Roxy Bar Ristorante La Ruota Krabi Tours GocciolSpeed

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COVER SUMMER

Una giornata dedicata a loro con l’intento di regalargli un sorriso. Sempre a luglio, il 16, 17 e 18 presento lo SciroccuFest, festival canoro per giovani cantanti a Licodia Eubea (CT) organizzato dall’associazione ‘Musica…e oltre’, diretta da Paolo Li Rosi. Ho già avuto modo di recarmi nella cittadina sicula, accolta con enorme ospitalità per parlare e supervisionare l’organizzazione dell’evento, che conta nomi importanti, quali: la vocal coach Maria Grazia Fontana, Attilio Fontana (cantante), Bruno Mariani (chitarrista storico di Lucio dalla), Tony Vandoni (direttore artistico musicale Radio italia). Ancora una volta, dal 23 al 31 luglio vestirò i panni di presentatrice della Vi edizione del Social World Film Festival di Vico Equense (Napoli). Kermesse di respiro internazionale, con la partecipazione di importanti nomi del cinema e della televisione. Per far conoscere questo straordinario evento, il Social Film è approdato a Cannes, oltrepassando l’oceano si è anche distinto a Los Angeles e in Cina. Un’organizzazione, diretta da Giuseppe Alessio Nuzzo e presieduta dalla sorella Teresanna, insieme a tutto lo staff che non ha nulla da invidiare a nessun altro festival cinematografico. Una kermesse operativa, che è cresciuta molto negli anni. Questo ormai è il mio sesto anno di partecipazione e i risultati si vedono: una ventata di novità nell’ambito cinematografico, che ha il privilegio di interagire con i più giovani”. un tour niente male insomma. ricco di belle esperienze da vivere e condividere. ti concederai qualche momento di vacanza? “Andrò sicuramente a rilassarmi una settimana in Salento, a Gallipoli e poi chi lo sa, vedremo”.

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