GP magazine maggio 2016

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SOMMARIO MAGGIO 2016 2 GP MAGAZINE


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10 COVER STORY Valentina Romani

55 LIBRI Cinzia Tani

14 LO SAPEVATE CHE Marc Marquez

61 CINEMA Gianluca Ansanelli

18 UNA GIORNATA SPECIALE Letizia Porru

64 TELEVISIONE Remo Croci

24 ART&FASHION The New Dancer 33 MODEL Paolo Molinaro 44 GUSTO Fabio Campoli 49 GUSTO Antonio Paolino 54 ARTE Le Artigiane

70 MUSICA Antonio Dimartino 71 MUSICA I Giroinsi 75 TEMPO LIBERO Zoomarine 76 ASTROLOGIA L’oroscopo di maggio 77 CULTURA Cross Your Mind 3

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APERTURA SABATO 28 MAGGIO VI ASPETTIAMO!



EDITORIALE

Carnivori contro vegani non è questo il problema di

NUMErO 177 • MAGGIO 2016

AlessAndro Cerreoni

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIrETTOrE EDITOrIALE E rESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it rEDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1757148 e-mail: redazione@gpmagazine.it Carnivori contro vegani. O viceversa. Una guerra inutile e fastidiosa. Utile solo per “buttare in caciara” una questione che, invece, andrebbe affrontata con maggiore attenzione. La vicenda del tentativo di aggressione al conduttore del programma “La Zanzara” su Radio 24, Giuseppe Cruciani, da parte di un gruppo di vegani-animalisti, sentitisi offesi dalle provocazioni del giornalista, è stata solo la punta dell'iceberg di una storia che va avanti da anni a colpi di disinformazione. E' una battaglia che non avrebbe alcun motivo di esistere, in quanto non ne esistono i presupposti. Tutt'altro. Qualcuno cerca di alimentarla, forse per interesse o per creare confusione, o, addirittura, per ridicolizzare chi ha fatto precise scelte alimentari all'insegna della salute e dell'etica. Se vogliamo considerarci abitanti di un mondo libero, dovremmo iniziare a rispettare gli altri e le loro scelte. Qualche tempo fa, uscì una nota dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nella quale si metteva in guardia sui rischi alla salute derivanti dal consumo di carne. i vegani esultarono. i carnivori gridarono al complotto. Sui social si sprecarono le provocazioni, specie da parte di quelli che avevano visto mettere a rischio la sopravvivenza di bistecche, fiorentine, lombate e salsicce. Niente paura, nessuno toglierà dalle vostre tavole tutto ciò. Eppure, una notizia del genere doveva rappresentare un momento di riflessione. da anni, alcuni medici, biologi e nutrizionisti di fama nazionale ed internazionale, cito Umberto Veronesi, Franco Berrino, Robert O' Young, Colin T. Campbell, parlano di quanto possa incidere negativamente sulla salute un'alimentazione eccessivamente basata su cibi animali e caseari. Studi e affermazioni che nulla hanno a che vedere con il veganesimo o il vegetarismo. informazioni che, invece, andrebbero colte per far sì che la nostra alimentazione possa diventare consapevole, in un senso o nell'altro. E' fondamentale sapere. L'ignoranza è deleteria e fa il gioco di chi vuole guadagnare sulla salute delle persone e sulle malattie. Basti pensare le recenti campagne sulla presunta bontà dell'olio di palma. Si tratta di un olio utilizzato da tantissime industrie alimentari che contiene acido palmitico, considerato dannoso per l'individuo umano. Un olio del genere di sostenibile non ha nulla e andrebbe eliminato del tutto dagli ingredienti. Eppure vogliono far passare un messaggio diverso. Concludo dicendo: cari vegani e cari carnivori, non fatevi la guerra, mangiate consapevoli e sappiate che nessuno toglie nulla agli altri.

IMPAGINAZIONE E GrAFICA GP Spot HANNO COLLABOrATO Alessia Bimonte, Silvia Giansanti, Marisa Iacopino, Simone Mori, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares SPECIAL THANKS Fabio Campoli, Roberto Ruggiero EDITOrE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 26/04/2016 Copie distribuite: 20.000

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Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine” è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordi scritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materiale scritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. I banner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di nostra proprietà ; qualsiasi utilizzazione, anche parziale, al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai termini di legge.

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NEWS & CURIOSITY A CURA di CAmillA rubin

Quando il packaging è accattivante

- When the packaging is eye-catching il packaging è un fattore importante nell'ambito della vendita al dettaglio ed è un elemento chiave nella maggior parte delle strategie di marketing. Assegna personalità al prodotto, diventando un abito significante capace di generare nel fruitore emozioni relative al proprio campo d'appartenenza. i consumatori reagiscono immediatamente alle diverse forme dell'imballaggio e ne vengono influenzati nel momento della scelta d'acquisto. diverse categorie di prodotti sono spesso riconoscibili per la loro forma caratteristica, come ad esempio le scatole di cioccolatini o i cartoni del latte. Questo non vuol dire che non si possa scegliere una forma insolita ed accattivante. La differenziazione è ormai fondamentale in un'epoca in cui al pubblico di massa vengono offerti i soliti prodotti standardizzati: la confezione di un articolo, opportunamente corredata, può diventare uno strumento d'informazione, un media pubblicitario portatile e quindi parte del prodotto stesso. Mai come oggi, nella grande industria della pubblicità, la competizione per guadagnarsi uno spazio e per poter attirare l'attenzione del consumatore sui prodotti è stata più accanita, è quindi il packaging che ha lo scopo di attrarre e colpire! •Packaging is an important factor within the retail and is a key element in most marketing strategies. Assigns personality to the product, becoming a significant outfit capable of generating in the viewer emotions related to their field of membership. Consumers react immediately to the various forms of packaging and are influenced at the moment of the purchase decision. Different categories of products are often recognizable by their characteristic shape, such as the boxes of chocolates or the milk cartons.This does not mean that you can not choose an unusual and appealing shape. The differentiation is now paramount at a time when the mass audience the usual standardized products are offered: the packaging of a product, properly accompanied, can become an information tool, a portable advertising medium and therefore part of the product itself. Never before, in the great advertising industry, the competition to earn a space and to be able to attract the consumer's attention on products has been more fierce, so it is the packaging that is designed to attract and strike!

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COVER STORY

VALENTINA rOMANI E’ il momento di questa giovane attrice al suo debutto sul grande schermo con il film “Un Bacio” di Ivan Cotr oneo, nel ruolo di Blu, ragazza rissosa e ribelle. Ha sempre desiderato far e questo mestier e e nel futur o sogna di lavorar e con Leonardo Di Caprio di

silViA GiAnsAnti

Giovane e determinata nel perseguire i suoi obiettivi fin da piccola. Questa ragazza, Valentina Romani, ha tante qualità, anche nascoste, ma non riesce ad essere simpatica di mattina, almeno così ci ha rivelato. Chi punta su di lei sta facendo la scelta più giusta, un buon investimento su chi fin dall’inizio ha dato tutta se stessa nei ruoli interpretati. Visto che i viaggi sono la sua passione, recentemente è potuta andare anche sulla luna, grazie all’entusiasmo mosso dal suo primo film “Un Bacio”, in cui si affronta il delicato tema del bullismo. Abbiamo davanti davvero una bella personalità. Valentina, da dove sei arrivata? “Ho iniziato studiando teatro con Saverio Vallone. il laboratorio l’ho seguito durante i primi tre anni di liceo, poi sono andata alla scuola diretta da Giulio Scar- © f oto di Frances ca Marin o pati, ‘Percorsi d’Attore’, dove ho studiato per un anno. i miei studi sono continuati alla Jenny Tamburi, dove per due anni andavo tre volte a settimana sempre contemporaneamente al liceo”. Hai sempre aspirato a fare l’attrice? “Sempre, fin da bambina, per me non è mai esistito altro”. Hai altre passioni nella vita di oggi? “Mi piace molto scrivere e viaggiare, sono una sognatrice”. le esperienze lavorative che ti hanno insegnato molto e segnata? “Sicuramente la prima, ‘Grand Hotel’, è stata quella che mi ha segnato di più, da lì è partito tutto e non dimenticherò mai la gioia della prima scena della mia vita. Poi è difficile,

in realtà sono ancora agli inizi, tutte le esperienze che ho fatto mi hanno insegnato qualcosa, chi più chi meno. Forse, ad oggi, la più importante rimane l’unica che ho avuto sul set di un film per il cinema, ‘Un Bacio’, di ivan Cotroneo. Ho vissuto quest’esperienza come un sogno, faccio ancora fatica a credere di esserci riuscita davvero”. Qual è il lato più bello del tuo lavoro? “Ce ne sono tanti, forse troppi. io amo il mio lavoro in tutto e per tutto ed è difficile trovare il più bello in qualcosa di già meraviglioso. Forse avere la possibilità di mettersi nei panni di un personaggio che da noi magari è lontano anni luce, è la parte che mi diverte di più”. Vorresti misurarti con altre esperienze nel campo? “io lo dico sempre, il mio reparto preferito del set è quello del suono, mi affascina tantissimo. Sarebbe bello provare a fare il fonico per un giorno”. Con chi sogni di lavorare? “Con tante persone, in cima alla lista c’è sempre lui: Leonardo di Caprio”. Con chi invece avresti voluto lavorare? “ Con Anna Magnani”. sei d’accordo sul fatto che nella vita tutto può succedere? “Sono d’accordissimo. d’altronde io dico sempre ‘mai dire mai, mai dire sempre’, la vita è in continuo mutamento, noi siamo in continuo mutamento e ogni minuto futuro può essere determinante; puoi ricevere la chiamata che ti cam10

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11 © f oto di Eug en ia De Pet ra


COVER STORY preto Blu, una ragazza di 16 anni vittima di bullismo perché considerata la ragazza facile della scuola. Questo è il motivo per cui nel film è allontanata dalla massa, dal gruppo. Ho amato Blu dal primo momento, e se ho deciso di accettare di fare questo ruolo non è stato solo per me, è stato anche un po’ per tutte le ragazze che come lei, soffrono o hanno sofferto per episodi di bullismo. il corpo di una donna (e anche di un uomo) è la cosa più preziosa che ci è stata donata, bisogna esserne gelosi sempre”. C’è stato un bacio speciale nella tua vita? “Sì”. si tratta del tuo primo film al cinema. immagino sia stata una gioia incontenibile per te... “Non si può descrivere l’emozione è davvero complicato, ogni parola è limitativa. immagina di sognare di arrivare sulla luna e un giorno all’improvviso ti svegli e sei lì. Non ci credi! Non puoi credere che tutto quello che fino a poco prima chiamavi sogno e vedevi lontano è poi diventata la realtà in cui vivi. Ecco. Per me ‘Un Bacio’ è stato proprio così. Una gioia che straripava dal primo all’ultimo secondo, un’incredibile realtà di vita”. Credi che sia stato già tutto scritto per ognuno di noi? “Non esattamente, nel maggiore dei casi credo che il futuro sia conseguenza delle scelte che facciamo ogni giorno”.

bia la vita per esempio, o puoi incontrare al supermercato la persona che te la cambia. Tutto cambia continuamente e tutto può succedere sempre”. in quale personaggio interpretato ti sei rispecchiata di più finora? “ in Chiara. il personaggio che ho interpretato nella serie di Michele Soavi ‘Questo è il mio paese’. Mi apparteneva il ruolo, lo sentivo mio, Chiara non era troppo diversa da me sotto alcuni aspetti e questo mi piaceva perché ad esempio leggendo alcune scene per la prima volta immaginavo già le risposte che dava, perché io avrei dato le stesse”. so che parli diverse lingue e che ami viaggiare. dove desideri andare al più presto? “Vorrei tanto andare a Rio de Janeiro”. sei molto giovane e quindi sei cresciuta in un mare di tecnologia. ecco, com’è il tuo rapporto con essa? “La tecnologia è comoda, non prendiamoci in giro. A me piace e la trovo molto utile, l’importante è essere in grado di dosare le ore che si passano attaccati al computer o al cellulare, ma per il resto sono contenta di averla a disposizione”. Parliamo del tema del film “un bacio” e soprattutto del ruolo che interpreti. “Sì, il tema purtroppo è molto attuale. Quante volte sentiamo parlare di ragazzi bullizzati? Forse troppe. io inter-

© f oto di Frances ca Marin o

fo to di s cen a trat ta dal f ilm “Un Bacio”

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Chi è Valentina Romani Valentina romani è nata a roma il 16 giugno del 1996 sotto il segno dei Gemelli con ascendente Gemelli. si definisce spigliata, energica e a volte bipolare. Ama scrivere, tifa per la lazio e adora la pasta con il pesto. le piacerebbe vivere a boston e al momento non possiede animali domestici. lo scorso anno è stato quello fortunato della sua vita finora, in cui è iniziato tutto. e’ single. Valentina si è fatta notare in tv nella serie di successo “Questo è il mio paese” in cui interpretava la figlia di Violante Placido. l’abbiamo appena vista nella fortunata serie “tutto può succedere” in onda su rai uno. le sue prime esperienze sempre sul piccolo schermo risalgono a lavori come “Grand Hotel”, “i Fuoriclasse 3”, “Che dio ci aiuti”, “squadra mobile”, “rex 8” e “A un passo dal cielo”. Adesso è arrivato il momento di debuttare al cinema con il film “un bacio”.

© fot o di France sca M arino

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LO SAPEVATE CHE

MArC MArQUEZ E’ il ragazz o dei r ecord. Il campione di og gi e di domani del motociclismo mondiale. Nella gara di apertura del 2013, in Qatar, Marquez è diventato il quarto motociclista più giovane di sempre a salire sul podio nel Campionato del Mondo della classe regina di

CAmillA rubin Lo sapevate che... è il più giovane pilota ad aver conquistato una pole nella classe regina, dopo la vittoria ad Austin. aveva solo 20 anni e 62 giorni, quando è riuscito a conquistarsi la sua prima pole position! Prima di lui, il record apparteneva a Freddie Spencer, ed equivaleva a 20 anni e 153 giorni. Lo sapevate che... è il primo pilota ad aver vinto nella prima o seconda gara nella classe regina negli ultimi 15 anni. prima di lui, in un impresa simile era riuscito solo Max Biaggi, che riuscì a vincere al debutto nella classe 500cc a Suzuka, nell’ormai lontano 1998! Lo sapevate che... è il primo pilota ad essere finito sul podio nelle sue prime due gare nella classe regina. Prima di lui, solo Jorge Lorenzo riuscì in un’impresa simile, qualche anno fa, nel 2008. Lo sapevate che... è il più giovane pilota ad essere riuscito ad avere trovato la leadership congiunta dopo il podio nelle prime due gare del Campionato Mondiale. Prima di lui,

Lo sapevate che... il suo nome completo è Marc Márquez Alentà (Cervera, 17 febbraio 1993) Lo sapevate che... è un pilota motociclistico spagnolo, campione del mondo della classe 125 nel 2010, della Moto2 nel 2012 e della MotoGP nel 2013 e 2014. È il fratello di Álex Márquez, anche lui pilota motociclistico professionista. Lo sapevate che... inizia a correre in moto all'età di quattro anni, inizialmente in motocross e in minimoto. in seguito passa alle corse su strada. Nel 2004 giunge secondo nel campionato di Catalogna. Lo sapevate che... Nella gara di apertura del 2013, in Qatar, Marquez è diventato il quarto motociclista più giovane di sempre a salire sul podio nel Campionato del Mondo della classe regina Lo sapevate che... è il più giovane pilota ad aver vinto una gara MotoGP, dopo la vittoria nel Gran Premio delle Americhe. 14

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alto numero di vittorie mai raggiunto da un rookie nella classe regina Lo sapevate che... è il più giovane pilota di tutti i tempi ad aver vinto quattro gare consecutive nella classe regina. Prima di lui, il record apparteneva a Mike Hailwood, che lo raggiunse nel 1962. Marquez raggiunse tale traguardo dopo aver vinto a Sachsenring, Laguna Seca, Brno e indianapolis! Lo sapevate che... Ha conseguito il maggior numeri di podi mai raggiunto da un rookie nella classe regina. Ben 14 podi nel 2013! Marquez è finito tra i primi tre 14 volte, lo scorso anno! Lo sapevate che... Ha conseguito il numero di pole position in un anno più alto mai raggiunto da un rookie nella classe regina. Marc Marquez ha raggiunto la pole position per ben otto volte nel 2013. Lo sapevate che... Ha conseguito il numero di punti più alto mai raggiunto da un rookie nella classe regina. Ben 334 punti per Marc Marquez nello scorso Campionato del Mondo! Lo sapevate che... Ha conquistato il titolo di Campione del Mondo in tre diverse categorie. Così come Valentino Rossi, Mike Hailwood e Phil Read. Lo sapevate che... è il più giovane pilota ad aver ottenuto il giro più veloce della gara nella classe regina. Aveva solo 20 anni e 49 giorni, e ci è riuscito nella prima gara dell’anno! Prima, il titolo apparteneva a Freddie Spencer. Lo sapevate che... è il più giovane Campione del Mondo nella classe regina. Prima che riuscisse a guadagnarsi questo primato, il record apparteneva a Freddy Spencer! Lo sapevate che... è stato testimonial di numerose aziende, dunlop, Oakley, l’italiana Gas Jeans e con il fratello per gli orologi Lotus Watch. insomma che dire… il ragazzo dei record!

Jorge Lorenzo era riuscito in una tale impresa, guidando nel 2008 il campionato dopo la sua vittoria ad Estoril: egli aveva però 20 anni e 345 giorni, dunque quasi 21 anni. Lo sapevate che... è il più giovane pilota ad aver ottenuto due podi consecutivi nella classe regina. Conseguì anche questo record dopo che vinse ad Austin: prima di raggiungerlo, questo primato apparteneva a Randy Mamola, che vinse in Spagna e poi in Francia nel 1980, quando aveva 20 anni e 197 giorni. Lo sapevate che... è il più giovane pilota ad aver raggiunto il podio in tre Gran Premi consecutivi nella classe regina. Un primato raggiunto nel Gran Premio di Spagna: anche in questo caso, il record prima apparteneva a Jorge Lorenzo, che ci riuscì quando aveva 20 anni e 345 giorni. Lo sapevate che... è il secondo pilota di tutti i tempi ad essere salito sul podio nelle sue prime quattro gare nella classe regina. il primo pilota che riuscì in un’impresa così ardua fu Max Biaggi, nel 1998! Lo sapevate che... è il secondo rookie nella storia della classe regina a vincere tre Gran Premi consecutivi. Un risultato strepitoso, raggiunto dopo la vittoria ad indianapolis: prima di lui, era riuscito solo Kenny Roberts, che vinse nel 1978 in Austria, Francia, e italia! Lo sapevate che... è il più giovane pilota di sempre ad aver vinto tre gare consecutive nella classe regina. dopo essere riuscito a vincere consecutivamente sui circuiti di Sachsenring, Laguna Seca e indianapolis, è diventato il più giovane pilota di tutti i tempi a vincere ben tre gare consecutive nella classe regina, record che prima apparteneva a Freddie Spencer. Lo sapevate che... è il primo rookie di tutti i tempi ad aver vinto quattro gare consecutive nella classe regina. dopo la sua vittoria nel GP della Repubblica Ceca, ha raggiunto persino questo fantastico risultato! Ha conseguito il più 15

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FASHION

LETIZIA POrrU E’ con la bellissima Letiz ia che continuiamo la nostra avventura: la numer o trentotto. Noi di GP Magaz ine insieme ad Adriana Soar es, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si ri volge ai ragazz i della porta accanto. Or ganizz iamo per loro un ser viz io fotografico speciale di moda di

AdriAnA soAres

letizia parlami di te. sei una ragazza bellissima e molto giovane, ti piaci come sei? Cambieresti qualcosa? “Ti ringrazio per il bel complimento, che detto da te mi fa un certo effetto! dal punto di vista caratteriale, crescendo mi sto rendendo conto di essere un po’ troppo testarda e di fare fatica a chiedere scusa. in effetti, sono abbastanza orgogliosa e questo a volte è frustrante perché, anche se vorrei, dopo un litigio o una polemica con un’amica, con il mio ragazzo, o con mia mamma, non riesco sempre a fare finta di niente. d’altra parte, mi reputo una persona tenace e decisa. Quando mi fisso un’obiettivo non mi arrendo finché non l'ho portato a termine o finché non ho raggiunto il mio traguardo. Le mie amiche dicono che sono una persona generosa e sempre disponibile e, in effetti, non mi tiro mai indietro quando devo aiutare qualcuno. Comunque devo ammettere che, crescendo, mi sto rendendo conto che le vere amicizie sono poche e dopo aver subito qualche delusione sono diventata più attenta e selettiva nello scegliere le persone con cui trascorrere il mio tempo e a cui dare il mio cuore. L’onestà e la sincerità sono due qualità fondamentali che fanno parte di me e che cerco nelle persone che mi sono vicine, altrimenti, per me un rapporto non potrebbe esistere”. Che rapporto hai con la moda? la segui? “da quando ero bambina la moda mi ha sempre affascinata, ricordo che trascorrevo molto tempo a sfogliare le riviste di moda di mia madre. Ero abbagliata dalla bellezza delle modelle e sognavo ad occhi aperti che un giorno anch’io sarei stata immortalata in uno di quegli scenari. Nella vita di tutti i giorni devo ammettere di non essere assolutamente influenzata dalla moda e di preferire un abbigliamento sportivo e comodo adatto alle attività quotidiane in classe, piuttosto che in

Photo e retouc h: Adriana Soar es Model: Letiz ia Por ru Hair e Make up: Nuala Oliveira by Makeup Academy e assistente Elenilce Abreu 18

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Una giornata speciale

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FASHION un’isola di salvataggio che so che mi accoglierà sempre e che non mi tradirà mai”. il tuo futuro come lo immagini? Prova a chiudere gli occhi... “Se chiudo gli occhi e penso al mio futuro mi si intrecciano le idee, perché ho talmente tanti pensieri e progetti che a volte mi faccio prendere dall'ansia e vado in tilt! Per quanto riguarda il prossimo futuro, il primo traguardo è quello di ottenere un buon punteggio alla tanto agognata maturità. Tutto l'anno mi sono preparata per superare i vari step necessari all'iscrizione presso le università inglesi a cui ho fatto la domanda di ammissione. Per fortuna, grazie al mio impegno, ho superato brillantemente il test di lingua inglese per cui anche l'università più esigente, che è quella che si trova al centro di Londra ed è quella che dispone della facoltà di Business e, in particolare, del corso di Advertising&Pubblic Relations, mi ha accettato. A questo punto non mi resta che prendere un voto alto all’esame di Stato per poter coronare il mio sogno”. sei una ragazza dei nostri tempi. Cosa salveresti e cosa butteresti? in poche parole, secondo te, esiste una ricetta per vivere bene in equilibrio con se stessi e con gli altri? “Beh, personalmente reputo l’apparenza un dettaglio non fondamentale per determinare il tipo di persona che ho di fronte, ma devo dire che nella mia breve vita ho capito che non tutti la pensano come me. Più volte mi sono accorta che l’aspetto esteriore può condizionare sopratutto la prima impressione e quindi può essere determinante per stabilire rapporti interpersonali a qualsiasi livello. d’altra parte è inevitabile che tutti i nodi vengono al pettine, quindi alla fine quello che conta è quello che una persona ha dentro e che prima o poi esce fuori a prescindere dall'aspetto esteriore”. in due parole, cosa butteresti definitivamente? “Nella mia modernità alcuni principi che vorrei conservare sono quelli del rispetto per il prossimo e per l'ambiente che ci circonda e sopratutto l’importanza della famiglia, dell’amicizia e dell’amore, senza cui la mia vita non varrebbe la pena di essere vissuta. invece, se avessi una bacchetta magica vorrei buttar via la fame di potere, le droghe e le convenzioni bigotte che offuscano le menti di molti uomini e portano infelicità, guerra e sofferenza”. Abbiamo passato una giornata assieme... ne vuoi parlare? la consiglieresti? “Sono stata molto felice di trascorrere una giornata con una donna e un’artista bellissima come Adriana. Mi hai fatto sentire subito a mio agio, scrollandomi di dosso ‘l’ansia da scatto’. Mi sono divertita a vedermi trasformare foto dopo foto e sono grata alle tue collaboratrici, che ho trovato molto professionali e allo stesso tempo allegre e affettuose. Ripeterei questa esperienza altre mille volte e la consiglierei, non solo a tutte quelle ragazze che vogliono intraprendere un percorso nel mondo della moda, ma anche a quelle che hanno voglia di raggiungere una maggior consapevolezza di se stesse per mettere in risalto le proprie caratteristiche. Perché è la diversità che ci rende uniche!”.

palestra o a scuola guida. Le cose cambiano, invece, quando si tratta di uscire con le mie amiche, per andare a una festa, in discoteca o a prendere un aperitivo. A seconda della circostanza, cerco sempre di organizzarmi un ‘outfit’ modaiolo ma non convenzionale facendo attenzione ai dettagli e calibrando il trucco del viso, che cerco di mantenere sempre il più naturale possibile”. Parlami del rapporto che hai con la tua famiglia. “Nonostante ci siano molti scontri con i miei genitori per motivi di differenza generazionale, oggi, diciottenne, mi rendo conto di essere stata fortunata ad essere seguita, indirizzata e consigliata a seguire la strada più giusta per me. Questo ha causato sicuramente molte ribellioni da parte mia e spesso i consigli si sono trasformati in qualcosa che io ho vissuto in vere e proprie negazioni, ma oggi mi rendo conto che, anche se le mie coetanee erano più libere di me, io non sarei stata pronta ad affrontare certe situazioni che mi avrebbero portato a fare delle cattive scelte. Solo oggi mi rendo conto che quando mamma mi diceva ‘non avere fretta, ogni cosa a suo tempo’, era vero. Mi capita di vedere delle ragazzine di 13-14 anni conciate come delle ventenni e libere di stare fuori casa anche di notte e che buttano la loro vita cercando di scimmiottare le ragazze più grandi. Per me la famiglia è

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Intimo&Dintorni di Lady B © La line a bras il iana di Carme n Ele ctra

IL FASCINO DELLA BrASILIANA Pr osegue il nostr o viag gio tra le curiosità della lingerie. Questa volta parliamo di un indumento intimo molto apprezzato dalle donne per la sua comodità, per la sua “vestibilità” sotto gli abiti e per il suo essere sexy al momento giusto La brasiliana è un indumento che può essere definito come una via di mezzo tra un perizoma (con il quale viene spesso confuso nell'uso quotidiano della parola) e uno slip molto sgambato, con la parte che copre i fianchi che si unisce dietro formando un triangolo dal quale parte una striscia di stoffa che passa tra le natiche. A volte viene confusa con il tanga che invece è una mutanda molto sgambata, unita sui fianchi da un elastico molto sottile di non più di 1 cm di altezza e con il pannello posteriore ed anteriore della stessa misura a forma di 2 triangoli. La parte posteriore della brasiliana, dunque, pur essendo molto più succinta di quella di uno slip, copre comunque una piccola parte del sedere, a differenza del perizoma che

invece lo lascia quasi totalmente nudo. Secondo alcuni, un buon modo per distinguere i tre modelli è quello secondo il quale nella sua forma "canonica" la brasiliana ha un pannello anteriore e un pannello posteriore praticamente delle stesse dimensioni(ma questo porta confusione con il tanga); nello slip, invece, il pannello posteriore è più grande, mentre infine nel perizoma esso è più piccolo. 22 GP MAGAZINE

Secondo altri, invece, il "dietro" ha forma di 2 semicerchi formati da pizzo o microfibra tipo "ali di gabbiano" posti alla metà dell'altezza della natica. Un'altra forma è a triangolo ma con pizzo, o bordi con pizzo, raramente di stoffa; può essere in microsilk taglio laser con bordi ondulati non in pizzo. Questa forma copre un po' di più le natiche ma non quanto lo slip. Esistono anche modelli di costume da bagno, sia interi che due pezzi, costruiti nella parte inferiore come una brasiliana. Costumi che possono essere indossati benissimo sia dalle donne magre che da quelle più in carne. A differenza di slip, tanga e perizoma, infatti, la brasiliana fa la sua bella figura su tutte, anche sulle donne che hanno qualche difetto da nascondere.


tel. 320.7048387


ART&FASHION

THE NEW DANCEr 24 GP MAGAZINE


Fotogr afo: Paolo Fer r era Modella: G iulia Ramir es MUA: Adelina Popa Loc ation: Studio 144 (Roma) Borse: Fir min io ( www.fir mino.it)

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MODEL

PAOLO MOLINArO Trentenne r omano, esordisce nel campo della moda, sbar ca poi in tele visione, og gi è commercialista e pr oprietario di un bar nel centro storico di Roma. La moda è la sua culla: sfilate, cataloghi e ser viz i fotografici gli hanno fatto da apripista per la sua car riera di

AlessiA bimonte

Sbarca in televisione con il grande successo “Carramba” insieme a Raffaella Carrà, in prima serata per ben dodici puntate nel 2008. due anni dopo Paolo è il fortunato vincitore della trasmissione “Appuntamento al buio”. Partecipa al format su Real Time “ Ti prendo per la gola”, un mix di amore e cucina. Non solo: è stato anche conduttore di “Quelli che Sanremo” su Canale italia 83, ha preso parte al film Amore 14 di Federico Moccia ed è stato uno dei protagonisti del reality show su MTV “Vacanze a Sharm”. Le esperienze sul grande schermo non sono le uniche che Paolo fa. dopo aver conseguito i suoi studi alla facoltà di Economia, diventa dottore commercialista e apre uno studio a Roma, dove attualmente lavora. La voglia di conoscenza lo ha portato oltreoceano, negli Stati Uniti: “Ho sempre fatto più cose insieme: università, lavoro, attività; i viaggi sono una mia passione e andare in America era un sogno che ho sempre voluto realizzare, già durante gli anni accademici, ma non è stato possibile. Così ho deciso di partire per un anno, lavorando in una grande azienda di ristorazione”. il ritorno in italia è prospero, decide di aprire “Sugar food and drinks”, bar e gelateria di giorno, cocktail bar di sera. Una nuova sfida quella di Paolo Molinaro, che nonostante continui il suo lavoro da commercialista, si dedica all’impegnativa attività del bar. La location è strategica ( Corso Vittorio Emanuele ii, 169), si trova infatti a metà tra Campo de’Fiori e Piazza Navona, due dei posti più suggestivi della capitale. Un locale piccolo, ma molto accogliente. durante l’anno organizza feste, anche private, compleanni, feste di laurea.; oltre alle ricorrenze,

durante le quali si può partecipare a svariati eventi serali e aperitivi organizzati. Una delle iniziative di Paolo è stata anche quella di creare un evento per una raccolta di beneficenza per le case famiglia. di sogni nel cassetto Paolo ne ha tanti, uno di questi è proprio quello di ampliare il suo bar, continuando il suo percorso iniziato ormai 6 mesi fa. Grazie all’ “Associazione Corso Vittorio Emanuele ii e Campo de’Fiori”, rigorosamente no profit, Paolo si sta impegnando nella promozione di iniziative di riqualificazione del quartiere e dell’area di appartenenza: tra le proposte avanzate spiccano quelle di allargamento dei marciapiedi e la riduzione della velocità delle automobili e degli autobus che vi transitano ogni giorno, per garantire una maggiore sicurezza a tutti i pedoni. Una sfida imprenditoriale per il giovane Paolo che va in direzione contraria, con uno spirito d’intraprendenza. Un’opportunità importante, ma soprattutto un segno distintivo che arriva come dimostrazione della voglia di fare dei giovani.

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Professor dott. silvio rossi, docente di terapia Fisica e riabilitazione all’università lA sAPienZA di roma

Più sani e più belli con lo Yamuna Body rolling minor compressione dello stesso sulla corda midollare. Ma anche in pazienti con artrosi dell’anca in cui ottenere più spazio articolare significa migliorare la funzionalità e quindi riprendere attività prima non possibili Come si pratica questa tecnica? È un’attività in carico su dei palloni appositamente studiati per dimensioni e intensità di impatto. Con diversi esercizi si lavora su tutto il corpo in modo dettagliato. L’esercizio, attuato nel rispetto della logica del corpo, dà origine a una conversazione intelligente tra il cervello, i muscoli e la fascia, cioè quella rete di tessuto connettivo che avvolge il tessuto muscolare. il muscolo e la fascia insieme costituiscono la miofascia, che circonda il corpo in una geografia di meridiani ben definita. E' lungo la linea di questi meridiani che si distribuiscono gli sforzi, le compensazioni di postura e la maggior parte dei movimenti. il lavoro di YBR® influendo su ossa tendini e muscoli induce spontaneamente risultati terapeutici positivi e inoltre, grazie allo sblocco dei punti energetici, ristabilisce un flusso energetico ottimale Quanto dura una sessione di terapia? Una sessione dura 45 minuti se indicata su un unico distretto (spalla, anca, ginocchio, colonna, ecc). Una sessione globale, invece, dura un’ora e mezza. e’ vero che lo Yrb può essere usato anche per chi desidera benefici estetici? Verissimo, il corpo cambia in modo visibile dal punto di vista funzionale ed anche estetico e il lavoro sul viso in particolare dà risultati tangibili: rilassa profondamente il cranio, la muscolatura del viso e del collo con vantaggi terapeutici ed estetici sorprendenti, un viso visibilmente più giovane. Chi sono le figure professionali che possono applicare lo Ybr? Sono terapisti della riabilitazione o diplomati in scienze motorie che, naturalmente, sono istruttori “certificati” nella pratica YBR, che evidentemente non si può “improvvisare”.

Meno dolori e più energia. È quanto promette lo Yamuna Body Rolling (YBR® in sigla), dal nome della trainer americana Yamuna Zake che l’ha ideata. in sostanza si tratta di una disciplina praticata mediante una serie di palle di diverse dimensioni. Per esempio, a semisfera e dentellate sono indicate per l’arco plantare, altre più piccole e dure sono da usare quando si raggiunge un livello più avanzato del lavoro sui piedi. Ma di benefici, tempi, modalità, ce ne parla il dottor prof. Silvio Rossi, ortopedico a Roma. Professor rossi ci spieghi in breve in cosa consiste questa disciplina. Si tratta di una metodica wellness utilizzabile come valido supporto terapeutico, un lavoro innovativo per l'allungamento muscolare profondo, aiuta tutti, sportivi e non, a stare bene , a muoversi meglio ed eliminare i dolori, dunque a sentirsi più attivi, giovani ed energici. in quanto tempo si ottengono i risultati? Già dopo poche sedute è possibile notare miglioramenti importanti della postura, rilassamento muscolare e incremento della mobilità delle articolazioni, grazie all’unicità dell’approccio YBR®. i tre principi fondamentali sui quali si basa sono: stimolazione dell’osso con un conseguente miglioramento della sua qualità, stimolazione del tendine e allungamento muscolare dal punto di origine del muscolo al suo punto di inserzione. Questo crea spazio all'interno delle articolazioni, continuamente sottoposte, a causa di traumi e gesti ripetuti ad un accumulo di forti tensioni in sostanza cosa otteniamo? Senza dubbio la capacità di ampliare lo spazio articolare in tutte le articolazioni e pensate al vantaggio in una colonna sofferente per discopatia, quindi per compressione dello spazio articolare intervertebrale e al “respiro” che si può ottenere con questa metodica con conseguente miglior alloggiamento del disco nella sua sede naturale e

Via Lancisi, 31 - 00161 Roma Tel./Fax 06.64465109 - Cell. 329.0479689 E-mail: silviorossi@aotsrl.com 34 GP MAGAZINE






SALUTE&BENESSERE

I BENEFICI DELL’OLIO DI CANAPA Ottenuto dalla spr emitura a fr eddo dei semi di Cannabis Sativa, l'olio di canapa è un olio vegetale ricco in acidi grassi essenz iali dalle spiccate proprietà antiossidanti, immunomodulanti e antinfiammatorie, attualmente og getto di studi e ricerche scientifiche di

steFAno mArZi

Si presenta con un colore che varia dal verde chiaro al verde intenso, possiede un odore poco marcato ed un sapore molto gradevole che ricorda quello delle nocciole. Per questa ragione è utilizzato per condire insalate, cereali, zuppe, ecc.. al posto o a fianco dell'olio extravergine di oliva.

immunitario e le funzioni cognitive. il livello di THC (tetraidrocannabinolo), il principio attivo stupefacente della canapa, è molto basso, meno di una parte per milione, così per avere effetti psicotropi da parte di questa sostanza, bisognerebbe assumerne dai 5-9 litri al giorno.

le proprietà dell'olio di canapa insieme a quello di semi di lino, l'olio di canapa è una delle poche fonti vegetali di acido alfa linolenico. in particolare, l'olio di semi di canapa è noto per il suo ottimale equilibrio tra omega-3 e omega-4: nessun altro alimento in natura è in grado di garantire una proporzione 3:1, rapporto raccomandato dalle ricerche mediche e dalle più avanzate teorie nutrizioniste. Questa, infatti, è la principale differenza tra l'olio di semi di canapa e gli altri olii utilizzati nell'alimentazione o come integratori alimentari. Nell'olio di canapa sono presenti anche quantità significative di amminoacidi, essenziali al corretto funzionamento dell'organismo; numerose vitamine, tra cui A, E, B1, B2, PP, C; sali minerali come ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo; fitosteroli e cannabinoidi (specialmente CBd, Cannabidiolo) che secondo le più recenti acquisizioni medico-scientifiche hanno un'importante funzione di modulazione per quanto riguarda il sistema

i notevoli benefici L'olio di canapa lo puoi trovare presso i negozi biologici e le erboristerie, va tenuto lontano da fonti di calore e luminose e una volta aperto si conserva in frigorifero. Un apporto quotidiano di olio di semi di canapa nella misura di 1 cucchiaino da tè al giorno, a livello preventivo; e da 1-3 cucchiai da tavola da distribuire nella giornata hanno dimostrato risultati eccellenti in caso di: disturbi del sistema osteoarticolare e muscolare; patologie autoimmuni; altre malattie infiammatorie come l'artrite reumatoide e il Morbo di Crohn; disturbi cardiovascolari e del metabolismo; patologie del sistema respiratorio; affezioni alla pelle; patologie a carico del tratto gastro-intestinale e del fegato; squilibri del sistema ormonale femminile; problemi di natura neurologica e psichica. Per info: Associazione Benessere Alcalino Via Ciro Menotti 20 - Villanova di Guidonia (Roma) Te. 0774.554670 39

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BON TON 2.0

LE CErIMONIE Comunione e Cr esima: come comportarsi nel rispetto del galateo e della sobrietà. Quello che va fatto e ciò che si deve evitar e. L’importante è non trasfor mar e il tutto in un e vento mondano di

AdriAnA soAres

Benvenuti in “Bon Ton 2.0”, una piccola oasi di cortesia e buone maniere. Al giorno d’oggi, la maleducazione e il malcostume sono diventate azioni usuali, quasi giustificate. L'essere incivili e poco educati sembra aver sviluppato un vero e proprio fascino, soprattutto tra i più giovani, con i loro turpiloqui, e delle cattive maniere una sorta di status symbol. in questo quadro, degradante e sconfortante, la riscoperta delle buone maniere diviene una vera necessità, oltre che virtù da spolverare ed inalzare: un modo per distinguersi e circondarsi di un’allure di eleganza e raffinatezza, condizioni molto più rare e preziose di tanti tesori. Cercherò di accompagnarvi in questo percorso di riscoperta del galateo, raccogliendo qui per voi il meglio dei contenuti dei libri e siti web sull’argomento e le mie conoscenze personali. da esteta e da amante della perfezione e dell’eleganza. instradata sin da piccola all’arte delle buone maniere, oggi ne sono cultrice e grande estimatrice. Prima Comunione e Cresima

Adriana S oare s n as ce come mo de ll a pe r i più g randi s tilis ti, s i af f er ma g raz ie all a pr oduz ione di u n impone nte l avoro fo tografico, moda e ar te. Realizza ope re fo to pitt oriche che vincono pre mi in ter n az ion al i e di cui al cune so no es pos te in pe rmanen za in dive rsi mus ei. Espert a di Bon Ton e, graz ie a q ues to su o particol ariss imo itine rario artis tico e pro fe ss ionale, f onda la scuol a di po rtament o che p ort a og g i il s uo nome.

Sono cerimonie che richiedono pochi invitati, da scegliere tra i parenti e gli amici più intimi. Per quanto riguarda le fotografie, oramai si usano le comunioni e le cresime collettive e quindi non ci si dovrà preoccupare delle foto perchè ci sarà un fotografo per tutti. la Comunione si riceve verso i 10-11 anni e serve a concedere la possibilità di partecipare a pieno alla celebrazione eucaristica. L’abbigliamento richiesto è sobrio ed elgante: spesso un completo con giacca sia per lui ed un abito bianco per lei, anche se talvolta il parroco decide di fare utilizzare ad entrambi una sorta di tonaca da indossare sui propri abiti. Mentre la Cresima si riceve verso i 12-13 anni e serve a confermare i voti espressi dai padrini e dai genitori nel battesimo. L’abbigliamento richiesto è sobrio ed elgante: spesso un completo con giacca sia per lui che per lei. il cresimando viene accompagnato da un padrino (per il maschio) o da una madrina (per la femmina). Sia nella Comunione che nella Cresima, alle celebrazioni seguono una colazione (pranzo), un 43 GP MAGAZINE

pranzo (cena) o un rinfresco in casa. Se si deciderà di andare fuori a pranzo si sceglierà un posto con un prato o con un luogo attrezzato per i bambini, dove possano giocare liberamente. Nel pomeriggio si possono invitare a casa per una merenda gli amichetti del festeggiato. Al termine di questo si procederà con l’apertura dei doni. Un tempo si usava regalare doni in attinenza con il tema religioso dell’evento (messali, coroncine, ecc.) in realtà sono adatti per l’occasione i preziosi e i regali di valore. in genere conviene orientarsi su piccoli oggetti, ciondolini, libri, cornici in argento o i classici album fotografici. il giovane alla fine congeda gli ospiti con i genitori, ringraziando e consegnado un piccolo ricordo della giornata che può essere un’oggetto in argento, un oggetto sacro o un piccolo soprammobile di proprio gusto, accompagnati da confetti bianchi. Bisogna fare in modo di non ridurre un grande evento religioso in un’occasione mondana e consumistica.


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VOGLIA DI... N’UOVO Dalle stravaganti curiosità alle gustose ricette dello chef Fabio Campoli. Tutto quello che non sapevate sull’uovo e sulle sue varietà

tradizionale della cucina cinese, che costituisce una vera specialità gastronomica. E’ frutto di un particolare processo di fermentazione: infatti, la preparazione di queste uova, tipicamente d’anatra, prevede che siano lasciate per un lasso di tempo di circa 100 giorni (da qui il loro nome) a fermentare, appunto, in un composto di acqua, sale, carbone e ossido di calcio. durante questo periodo, il guscio viene dissolto dalla soluzione salina, il bianco d’uovo si trasforma in gelatina di colore ambrato, mentre il tuorlo assume una colorazione verde scuro. Un assaggio che promette di essere un’esperienza…

Galline dalla uova azzurre Nell’area di Temuco, capoluogo della regione cilena dell’Araucanía, caratterizzata dalla forte presenza di indigeni Mapuche, si vedono spesso, sui mercati contadini, uova dal guscio celeste o verdolino (in diverse gradazioni). A trasmettere quella particolare colorazione è un gene che, agendo sullo sfondo bianco del guscio, conferisce una colorazione azzurra, mentre su sfondo marrone genera il verde. Questo gene è legato a una razza particolare di polli, l’araucana, il nome con cui gli spagnoli battezzarono gli indios Mapuche. E’ inoltre sempre ed esclusivamente per motivi genetici e non nutrizionali, che le uova assumono colorazioni diverse a seconda delle razze di gallina, dal bianco, al rosa, al marroncino.

uova d’ispirazione L’uovo è il simbolo della vita, della fertilità e della rigenerazione ed è presente in molte culture antiche, da quelle pagane a quelle religiose. Non a caso è stato fonte d’ispirazione anche per alcuni celebri artisti, come Salvador dalì, che lo inseriva spesso nei suoi dipinti, al punto che oggi, il Teatro Museo a lui intitolato a Figueres, possiede grandi uova che ne sormontano i cornicioni. Ma non è certo stato il solo: provate a contare le uova nel Giardino delle delizie dipinto dall’olandese Hieronymus Bosch!

uova di pianura, uova di montagna La forma dell’uovo è vagamente sferoidale, ma è una sfera un po’ strana, allungata. Eppure avrete notato che ci sono animali che fanno uova più sferiche e animali che le fanno più allungate. Questo dipende, ovviamente, dalla forma dell’utero (negli uccelli è la parte di apparato riproduttore dove si forma il guscio) dell’uccello che lo ha deposto, ma si è notato come le uova sono tanto più allungate quanto più sono deposte in posti pericolosi. Le uova dei rapaci che le depongono sui picchi montani sono più allungate di quelle delle anatre che le depongono a terra, così che sia più difficile che possano rotolare giù.

uova fresche o sode? Questione di...fisica Sapreste come fare se accidentalmente nel vostro frigorifero doveste confondere uova fresche con uova sode? Secondo le leggi della fisica, basta appoggiarle su un panno su un panno e farle ruotare su loro stesse in posizione verticale. Arrestando istantaneamente la rotazione (ponendo la punta di un dito sulla

l’uovo Centenario Si tratta di un metodo di conservazione delle uova, 44

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“interne” delle due uova: l’uovo fresco infatti contiene tuorlo e albume ancora liquida, che per attrito, conseguentemente all’arresto istantaneo causato, è in grado di trascinare il guscio stesso a riprendere il moto una volta lasciato libero. L’uovo sodo, al contrario, è solido al suo interno e si comporta dunque come qualsiasi altro corpo rigido: arrestando il moto del guscio, si arresta automaticamente anche quello del suo contenuto. Fabio è in onda con la sua nuova trasmissione "non è mai troppo presto" alle ore 17.40 e in replica alle 22.20 su Alice tV (canale 221 del digitale terrestre). una "nuova scuola di cucina" ricca di sorprese e segreti dello chef !

cima) e lasciandole poi libere, si verifica che l’uovo fresco riprende liberamente a ruotare, mente l’uovo sodo resta fermo. Ciò accade grazie alle differenze

Le ricette dello chef Fabio Campoli

Egg Burger Ingredienti per 4 panini: Uova, n. 5; Zucchine, 250g; Cipolle bianche, n. 1; Olio extravergine d’oliva, 4 cucchiai; Sale fino, q.b. Per servire: Panini al sesamo; Salsa di pomodoro pronta; Mozzarella a fette; Pomodorini tagliati in quarti e conditi. Procedimento: Tagliate la cipolla a filangè, riponetela in una padella dai bordi alti, e cuocetela a fuoco basso con un pizzico di sale e 3 cucchiai d’olio, facendola appassire. Nel frattempo, lavate e asciugate bene le zucchine, spuntatele e tagliatele a rondelle. Condite le zucchine con poco sale, poi riponeteli nella padella della cipolla, coprite con un coperchio e cuocete a fuoco dolce, per circa 4-5 minuti, finché il tutto non assume un bel colore biondo dorato. Nel frattempo, in una ciotola sbattete le uova con un pizzico di sale e versatevi poi a caldo la cipolla e le zucchine, mescolando di continuo. In questo modo, la temperatura delle uova sbattute inizierà ad alzarsi. Scaldate la stessa padella ampia dai bordi larghi, versatevi 1 cucchiaio d’ olio e unite metà del composto ottenuto, e lasciate cuocere a fiamma viva, mescolandole per pochi secondi e ottenendo delle uova morbide e strapazzate. Dopo qualche minuto trasferite le uova strapazzate nel composto ancora crudo, mescolando ancora. Ungete la padella con il restante olio e versatevi nuovamente il tutto all’interno, coprite con il coperchio e continuate a cuocere a fuoco dolce. A metà cottura, girate la frittata e proseguite la cottura per qualche minuto. Una volta pronta, lasciate riposare la frittata per qualche minuto. Poi, con l’aiuto di un coppapasta, ricavatene dei “burger” rotondi della dimensione dei vostri panini. Componete l’egg burger in questo modo: spalmate poca salsa di pomodoro pronta sulla base del pane, adagiatevi sopra la frittata, e ricopritela con una fetta di mozzarella. Inserite velocemente il tutto in forno preriscaldato, facendo un passaggio al grill per 1-2 minuti per far disciogliere la mozzarella. Tirate fuori il panino dal forno, completatelo con i pomodorini freschi a quarti conditi e il cappello di pane, e servitelo alla vostra temperatura preferita. Ingredienti per 4 persone: Asparagi, 100g; Uova, n. 4; Olio extravergine d’oliva, 5 cucchiai; Sale, q.b.; Crema al tartufo, q.b. Procedimento: Lavate e asciugate delicatamente gli asparagi. Rimuovetene le punte, e sbollentatele in acqua leggermente salata per un paio di minuti. Scolatele e tenetele da parte. Con l’aiuto di un pelapatate, sbucciate i gambi per rimuoverne la parte esterna più coriacea, e tagliateli poi a losanghe.Riponete gli asparagi in una ciotola e conditeli con il sale e un cucchiaio d’olio, mescolando il tutto come si trattasse di una insalata. Mettete a scaldare un piccolo padellino, e saltatevi all’interno l’insalata di asparagi. Quando risulteranno cotti ma ancora croccanti, aggiungete un cucchiaio d’olio in padella e aprite sopra gli asparagi un uovo intero, come per cuocere un normale uovo al tegamino, aggiungendo un pizzico di sale in superficie solo a fine cottura. Servite l’uovo al tegamino adagiandovi sopra un cucchiaino di crema al tartufo e le punte di asparagi.

Tegamino di uova e asparagi al tartufo

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GUSTO

MATTEO POMPONIO LANCIA POMM La realtà impr enditoriale che raccontiamo è quella di questo giovane impr enditor e. Graz ie alla sua deter minaz ione è stato capace di assumersi r esponsabilità e far e scelte ben pr ecise per il suo avvenir e nel campo della ristoraz ione di

AlessiA bimonte gourmet, pensata insieme a chef e barman del mio staff. il piatto di portata, scelto sempre per dare l’idea di originalità, è il padellino. Sono a disposizione nel nostro menu svariati tipi di farciture, tutte molto particolari. L’ offerta è ancora più ampia, infatti per chi non vuole la focaccia ci sono deliziosi hamburgers, insalate, salumi, formaggi e dolci fatti in casa”. imprenditore ma anche impiegato in banca. Come combini le due attività? “Fortunatamente il mio personale è molto efficiente e soprattutto giovanissimo. Per ogni locale ho una sorta di direttore, ma ci sono sempre io dietro. in pratica il mio lavoro inizia alle sei del mattino e finisce verso l’una di notte. La duplice attività comporta risvolti non sempre positivi. Non è semplice, molte rinunce e tanto lavoro. i primi due anni infatti c’ero io in primis a fare cocktails, la mattina dopo era dura stare concentrato e dare il meglio in banca, ma ho sempre resistito”. la tua ambizione è aprire un franchising. Qual è il progetto che hai in mente? “La sfida che vorrei vincere è quella di andare oltre il mio territorio, quindi entrare in franchising. Lanciare il marchio POMM, capace di offrire ai clienti un servizio caffetteria dalla mattina, poi cena e dopocena. Un’altra idea è quella di far nascere il corner POMM, punto vendita street food e da asporto. L’apertura della seconda attività è stimata tra sei mesi. L’elemento base è quello di puntare sulla qualità al 100 per cento, con prodotti della zona, una meticolosa attenzione agli ingredienti della nostra focaccia: pochi lieviti, grani e acqua nostrana”. il grande insegnamento che ne viene fuori è quello di dare un grande incoraggiamento a tutti coloro che hanno voglia di fare, soprattutto ai giovani. Matteo si è fatto da solo, non ha avuto alle spalle una famiglia di imprenditori, ma ha saputo contare sulle sue forze per raggiungere il suo obiettivo e sembra ci stia riuscendo. Si può fare, anche con poco! www.pomm.it

la tua storia professionale è un po’ un’avventura atipica. Come hai esordito? “È iniziato tutto all’ incirca quattro anni fa, quando, dopo una serie di traversie ho deciso di cercare nuovi stimoli. Mi sono iscritto quindi ad un corso per barman. Mi ha sempre affascinato il pensiero di avere un locale tutto mio, così ho aperto il primo, un piccolo cocktail bar nel centro storico della mia città, Pescara. La mia storia inizia proprio così, il mio hobby è pian piano diventato il mio lavoro. infatti mi sono poi ritrovato ad aprire altri due locali simili. il mio desiderio però era anche provare a realizzare qualcosa di diverso, così mi sono avvicinato anche al cibo. Ho aperto ‘Bottiglieria 101’, e, come se ci avessi preso gusto, sempre in centro ho un altro locale, ‘Alle spezie’”. non si può dire che sei stato con le mani in mano. “Non è ancora finita qua. Mi sono fermato ad un bivio, per cercare di tirare le fila di quello che avevo fatto fino a quel momento e mi sono detto che o avrei dovuto fermarmi oppure concentrare le energie su un format unico. La risposta che mi sono dato è stata quella di creare il concept POMM”. Cos’è esattamente Pomm? “POMM risponde a necessità giovani, si respira aria familiare, è un locale che richiama le genuinità. il cliente, qui, trova piatti semplici, gustosi, alla portata di tutti. La novità è l’abbinamento del buon cibo con una vasta scelta beverages: dalla birra alla spina rigorosamente artigianale, al cocktail ricercato, per arrivare al bicchiere di vino tipico del territorio. Ciò che contraddistingue POMM è la focaccia

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ANTONIO PAOLINO: CHEF IN ITINErE Giovane, sor ridente, campano e con tanta passione da vender e. Tutto questo e tanto altro è Antonio Paolino, chef poco più che tr entenne con un bel numer o di esperienz e alle spalle di

AlessiA bimonte esigenza, è poi diventato il mio lavoro. Quindi devo dire che nonostante il momento brutto, oggi mi sento fortunato di aver continuato in questa direzione, che ancora oggi porto avanti”. esperienze pratiche in hotel, ma anche esperienze televisive. Che differenze ci sono? lavori meglio in tv o in un ristorante? “La cucina vera è tutto un altro mondo., è sacrificio, è impegno, sudore. L’esperienza in tv è nata per divertimento. Ci sono tempistiche molto diverse. Non nego che il mondo della televisione rimane un mio sogno, mi piacerebbe comunicare la vera cucina, la passione, i miei piatti in un format televisivo”. oggi sei un docente. Come ci

Presente in trasmissioni televisive come “Attenti al cuoco” (Sky), “i piatti vostri” (Arturo), “detto fatto” (Rai due), “Casa Alice” (Alice Tv), “Sereno Variabile”. diplomato all’istituto alberghiero e successivamente laureato in tecnologie alimentari all’università Federico ii di Napoli, oggi è docente alla Campus Etoile Academy di Tuscania. Antonio come hai iniziato e da dove arriva la passione per la cucina? “La passione è arrivata molto presto, all’età di 5 anni. È stato un periodo buio della mia vita, è venuto a mancare mio padre, figura importante per me. da allora sono sempre stato spronato da mia madre a cucinarmi quando tornavo da scuola. Coltivata in un primo momento come 49

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si sente a passare da alunno a maestro? “Sì, sono docente al Campus Etoile Academy da quasi tre anni. il corso ha la durata di tre mesi, ai ragazzi giovani e meno giovani vengono sottoposti temi di cucina e pasticceria. È una grande responsabilità. Bisogna essere anche un po’ psicologi a volte, soccorrere l’allievo se si trova in difficoltà. i mesi di lezione sono molto intensi, il mio compito è quello di gettare un’ancora di salvezza soprattutto nei momenti più duri. Per me, è una grande esperienza che sto portando avanti con entusiasmo e tanta passione, ovviamente”. sei campano. Quanto c’è della tua terra e dei suoi sapori nella tua cucina? “La Campania è insita nel mio dna. Ho sempre la voglia di trasmettere una parte della mia terra, ma soprattutto è viva la voglia di tornare nella bellissima Costiera Amalfitana. Tradizione si, ma anche approccio a nuove metodiche gastronomiche. il messaggio con il quale imposto le mie lezioni è quello di trovare nelle proprie origini la semplicità e da lì costruire il proprio percorso”. Piatto forte? “di piatti ce ne sono diversi. Nasco cuoco, ma amo la pasticceria e confesso che adoro fare dolci. Un piatto che realizzo spesso è la crespella sospesa su un bicchiere con un pennello da pittore con erba cipollina. Si può mangiare sia in piedi che servita su un piatto, cospargendola di salsa. il cliente decide come preferisce assaporarlo”. Per preparare le tue pietanze utilizzi gli stessi prodotti? “La base è sempre con gli stessi prodotti, allo stesso tempo mi piace scoprirne di nuovi. Quelli orientali o di matrice straniera mi affascinano, possono sposarsi con gli alimenti italiani e giocare su spezie, aromi e colori. in questo modo c’è una scelta più ampia e particolare per il cliente”. Vanno tanto di moda i talent show, mi riferisco a masterchef in questo caso. Pensi possano essere utili per la formazione dei futuri cuochi o è sempre meglio frequentare una vera Accademia? “È fondamentale acquisire le basi con persone competenti. Per essere un professionista bisogna apprendere bene quello che il lavoro dello chef. il format del talent è interessante, ma va preso con le pinze. Posso dire che sono in parte favorevole, anche perché è grazie alla televisione che la cucina è stata rivalutata e oggi è una delle arti più apprezzate”. Come ti vedi tra qualche anno? Progetti particolari? “Non smetto mai di pensare a cosa potrei fare. Mi piacerebbe girare l’italia per creare dei cooking show e delle collaborazioni. Una piattaforma con la quale intrecciare i prodotti di qualità di ogni regione, una sorta di scambio culturale”.

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ARTIGIANATO

LE ArTIGIANE Nel cuor e di Roma, a Lar go di Tor r e Ar gentina, si tr ova un luogo particolar e dove si rimane col piti da splendidi og getti di

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La curiosità per ciò che accade tutt’attorno, unito all’amore per Roma, portava di recente colei che scrive a girellare per Largo di Torre Argentina. Un fiuto, e la spinta a entrare in un luogo a dir poco d’eccezione: Le Artigiane. Questo il nome dell’ampio locale dove ti catturano splendidi oggetti in pietra, monili di finissima fattura, capi di sartoria, oggettistica per la casa e tanto altro ancora. Ho chiesto a una delle titolari, livia Carchella, di raccontarmi com’è nata l’idea. “Assieme a Bruna Pietropaoli sono una delle socie fondatrici de Le Artigiane. il nostro scopo è stato fin dall’inizio quello di dare visibilità alle piccole ditte artigiane italiane, soprattutto al femminile, diventando per loro un punto di riferimento. Abbiamo cominciato nel 1999 con la creazione di un portale. Questo ha preso presto piede, facendoci vincere un premio come una delle migliori idee di e-commerce, il premio iBM. da lì, si sono aggregate molte ditte che provenivano da ogni parte d’italia, principalmente dalla Lombardia, all’epoca più tecnologica e digitalizzata. Oggi, riceviamo contatti indistintamente da tutte le regioni”. C’è interconnessione tra le realtà artigiane del nostro Paese? “Sì, certo. Lavoriamo con l’artigianato artistico in generale. Espone da noi chi fa abiti, accessori, borse, scarpe, ma anche chi produce cose d’arredo, e quindi quadri, mobili,ecc.”. Come definire questo luogo con un’unica parola? “E’ un vero e proprio spazio espositivo. Ci siamo arrivati dopo tanti anni di lavoro on line, volendo portando il virtuale nel 54 GP MAGAZINE

reale, perché abbiamo capito che gli oggetti dovevano essere visti e toccati. inizialmente, tenevamo mostre in giro per l’italia, poi ci siamo stabilite a Roma, per avere un punto fisso. Qui le ditte artigiane che collaborano con noi vengono ad esporre, e alcune provvedono direttamente alla vendita dei propri prodotti. Altre invece vogliono che siamo noi a offrire il servizio di vendita. A latere di tutto ciò, organizziamo anche corsi, presentazione di libri, mostre fotografiche, mostre d’arte contemporanea. Tutto questo per creare movimento, e proprio perché lo spazio non debba mai essere vissuto come un semplice negozio”. si tratta di un percorso verso un’offerta di qualità. Ci sono realtà simili in giro? “A Roma no. Qualcuno avendo saputo di noi, è venuto a farci domande per creare qualcosa di analogo, un gruppo di artigiani-artisti che volevano unire le loro forze. Ma questa formula, con tutti i servizi e le attività parallele che noi offriamo, credo non sia stata replicata. E comunque siamo state le prime”. sono presenti solo marchi nazionali o anche internazionali? “Tendiamo a lavorare con gli artigiani italiani, conservando sempre gli stessi criteri, cioè se-


lezione di qualità e originalità. Ma anche qui ci sono le eccezioni. Collabora con noi, ad esempio, una giovane artista ungherese che produce un tipo di maglieria molto particolare. Non c’è la preclusione assoluta dello straniero, questo no. Come anche per gli uomini. Se è vero che prediligiamo le ditte al femminile, sono rappresentate anche ditte miste, o quelle tutte al maschile”. da quanti anni si svolge questa attività? “in questo spazio sono ormai sei anni, dal 2010, ma noi operiamo da circa quindici anni”. tirando un bilancio, sono stati positivi i riscontri registrati in questi anni? “Nonostante la crisi terribile, e la paura degli attentati che bloccano un po’ tutte le attività, continuiamo ad avere un trend positivo nelle

vendite. Quella che manca è la capacità di investimento delle ditte artigiane. Affittare fisicamente gli spazi significa anticipare dei soldi, e in un momento di recessione come quello che viviamo chi non è strutturato si impaurisce”. Gli oggetti sono quindi destinati alla vendita e al tempo stesso suppellettili in esposizione. insomma, uno spazio in divenire? “Sì, giusto. Facciamo continui cambiamenti, anche per via delle esposizioni. Rimescoliamo gli oggetti, le cose girano, ci sono partenze e nuovi arrivi. La scorsa settimana, ad esempio, erano presenti quattro ditte artigiane”. Forse un neo - o un pregio, chissà - è l’assenza di un punto di ristoro dove dirottare la clientela per una pausa. tale mancanza è motivata dall’insufficienza degli spazi, o da

una volontà specifica? “Noi l’avremmo voluto, ma ci sono delle regole ferree che non ce lo consentono. Avremmo tante ditte artigiane che ci seguirebbero in tal senso, ma in italia e nel centro storico di Roma in particolare ci sono moltissime restrizioni”. e’ mia abitudine chiudere sempre con una domanda estranea al contesto. se dovesse definire con un colore questo spazio? “Rosso, come la passione”. Mi appresto a salutare la signora Livia, conservando negli occhi la straordinarietà di quanto visto. Le Artigiane, un concetto tutto nuovo di appropriazione dello spazio per una clientela che ama Roma, e vuole omaggiarla non solo tuffandosi nel suo splendore, ma anche nella curiosità di luoghi come questo, all’altezza della sua monumentale unicità.

CINZIA TANI: LA rEGINA DEL GIALLO Gior nalista, scrittrice, autrice radiofonica e televisiva, insegnante di scrittura cr eati va, Cinz ia Tani è una donna dalle mille risorse. Di r ecente ha pubblicato “Donne Pericolose”, la sua ultima fatica letteraria edita da Rizzoli di

mArisA iACoPino

Parlare con Cinzia Tani è piacevole e lusinghiero. Sia tu un amico, collega o semplice conoscente, la sua naturale disponibilità e propensione al dialogo davvero ti conquista e incoraggia. Parlare di Cinzia Tani è invece cosa più complicata. Tanto è versatile, tanti sono i suoi interessi umani, culturali e professionali, che si corre il rischio di lasciare indietro qualcosa, non offrendo di lei un ritratto a tutto tondo. Se ci soffermiamo a parlare della scrittrice togliamo alla giornalista, se ci riferiamo all’autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi, facciamo un torto all’insegnante di scrittura creativa. Perché Cinzia è tutto questo e altro ancora. indiscussa regina del giallo e del noir già in anni cui in italia non c’erano donne in grado di scrivere e parlare di delitto e investigazione. da qualche anno, assieme a Guido Barlozzetti, è il volto amico che ci accompagna al risveglio in il caffé di Rai Uno. L’abbiamo incontrata in occasione dell’uscita della sua ultima fatica: “donne Pericolose”, edito da Rizzoli, in cui vengono tracciati i profili di quindici donne-spie che hanno attraversato il novecento, lasciando segni in55 GP MAGAZINE


LIBRI delebili nella storia. Con straordinaria precisione e sintesi narrativa, la Tani ci offre la sua prospettiva: un occhio femminile attento alla specificità di donne che per caso, necessità o scelta, si sono concesse senza riserve al proprio tempo, diventandone protagoniste. e’ stato utile, o indispensabile, essere donna per scrivere di queste donne? “Penso che sia stato utile ma non indispensabile. Ci sono molti autori con sensibilità femminili che avrebbero potuto entrare nella mente e nel cuore di queste donne speciali. Una donna può comprendere meglio cosa abbia voluto dire per alcune di loro rinunciare alla famiglia, ai figli, ai mariti, ai compagni per combattere per il loro paese, per rischiare la vita. Una donna può comprendere i disagi sofferti da una donna durante le dure prigionie, disagi tutti femminili a volte. Una donna può anche capire in che modo un’altra donna possa usare le sue arti seduttive per ottenere informazioni importanti”. Visto il tema trattato, lo spionaggio, qualcuno le ha definite donne coraggiose. sarebbe ancora meglio considerarle donne in pericolo. tutte le sue protagoniste sono comunque caratterizzate da una dose eccezionale di eroismo che le rende uniche. immagino che lei abbia compiuto lunghe incursioni nelle pagine del loro vissuto, sulle singole biografie. Ha riscontrato qualcosa in comune tra loro, un’infanzia difficile, un dramma occorso in tenera età, padri o mariti violenti, o altro ancora? “Alcune hanno avuto un’infanzia difficile, altre provenivano da famiglie benestanti o addirittura ricche. Quello che contraddistingue gran parte di loro è il carattere che si manifesta fin da piccole. Coraggiose, sportive, ribelli alle regole scolastiche, seducenti, ambiziose. Piccole donne destinate già da allora a compiere qualcosa di speciale”. Qual è la donna-spia che ha amato di più, e perché? “Ho molto amato Krystyna Skarbeck. Una donna coraggiosissima che durante la seconda guerra mondiale ha compiuto imprese incredibili, salvando centinaia di persone in Francia. Ha avuto molti amanti ma c’era un uomo nella sua vita che non l’abbandonava mai e le chiedeva continuamente di sposarla. Alla fine della guerra Krystyna torna a Londra, nessuno la considera, non trova lavoro. Fa la cameriera in una nave da carico e quando compra il biglietto aereo per partire il giorno dopo e raggiungere l’uomo che l’ha finalmente convinta a sposarlo, viene uccisa da uno stalker che la accoltella nella hall di un piccolo albergo di Londra. Ho amato anche una vera eroina: Josephine Baker. Nata poverissima riesce a diventare una grande star ma non trascura i suoi ideali: com-

batte contro il razzismo negli Usa, adotta dodici bambini abbandonati, lavora per il controspionaggio francese”. Quale invece, secondo lei, la più pericolosa, o coraggiosa? “La più pericolosa è stata Violette Morris, una grande campionessa sportiva francese. Era bisessuale e quando decide di farsi tagliare i seni perché la ingombravano nelle competizioni, viene cacciata dalla federazione sportiva francese. Per vendetta entra nella Gestapo e diventa un agente segreto contro i francesi, facendo arrestare moltissimi partigiani”. A proposito di una delle sue eroine, affascinante la storia di Hedy lamarr. Assieme a un amico compositore sviluppò un sistema per la trasmissione di informazioni militari codificate su frequenze radio. e’ ancora lei, la prima star di Hollywood a posare nuda. Pensa ci siano, oggi, donne di tale calibro? “donne così, secondo me, rivelano il loro coraggio solo in situazioni estreme che per fortuna adesso non stiamo vivendo. Hedy Lamarr era uno scienziato oltre che una bellissima donna, ha inventato un sistema fenomenale ma non è stata presa sul serio. Solo in seguito il suo sistema è stato utilizzato per la crisi cubana e la guerra del Vietnam e solo da vecchia ha ricevuto i riconoscimenti che meritava”. tra quelle raccontate, c’è una donna che avrebbe voluto creare, portandola nell’artificio letterario con tutta la sua storia, se non fosse esistita? “La realtà supera sempre la fantasia. Credo che se avessi dovuto inventare una spia non avrebbe mai avuto una vita stupefacente come quelle realmente esistite”. Può parlarci del suo prossimo progetto letterario? “Uscirà a febbraio prossimo il mio romanzo, ‘il capolavoro’ (Mondadori), in cui racconto il rapporto morboso fra un neurologo nazista e la ragazza italiana che lui adotta in Patagonia quando fugge in Argentina per salvarsi dai processi. Mi interessava raccontare la fuga dei criminali nazisti dall’Argentina, i rapporti fra nazismo e dittatura Argentina, la tragedia dei desaparecidos e soprattutto l’ambiguità di un uomo che ha praticato l’eugenetica e quindi è un criminale ma nello stesso tempo ama con tutto se stesso la figlia, facendo di lei il suo capolavoro”. Ci congediamo da Cinzia Tani, dalla vivacità comunicativa che le è propria, fermi nella convinzione che anche questa volta la sua narrazione abbia fatto centro. ‘donne pericolose’, ritratti d’un universo femminile mai indagato prima. Alla Tani, il merito di aver assegnato a ognuna di queste eroine, sconosciute o dimenticate, il giusto posto nella storia. 56

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CINEMA

GIANLUCA ANSANELLI Ha dir etto “Troppo Napoletano”, il film uscito di r ecente nelle sale cinematografiche italiane e pr odotto da Alessandr o Siani. Se il buongior no si vede dal mattino, per lui si profila una brillante car riera da r egista di

AlessAndro Cerreoni

E' uno di quelli che può dire di aver fatto la gavetta. Si è cimentato nel cabaret, in tv e in radio. Adesso è approdato al cinema. Nel 2012 c'è stata la sua prima esperienza da regista e ad aprile è uscito con il suo film “Troppo Napoletano”, una bella commedia prodotta da Alessandro Siani. Lui è Gianluca Ansanelli, un personaggio in gamba, brillante e simpatico. Gianluca, due parole sulla tua persona e sul tuo carattere, in modo da presentarti ai nostri lettori. “Faccio lo sceneggiatore e in sceneggiatura c’è una regola. i personaggi devono raccontarsi attraverso le azioni e non attraverso ciò che dicono. Quindi chi sono io, lo dovrebbero raccontare le che cose che faccio. d’altronde se vi dicessi che sono simpatico, intelligente, generoso, bravo… Ma chi mi crederebbe?” Artisticamente nasci in teatro. Come è avvenuto questo approccio? Hai una formazione teatrale precedente? “Sì, ai tempi dell’università ho frequentato un’accademia a

Napoli e vari stage. Poi è arrivato il cabaret, la tv, la radio e infine il cinema. Ora vorrei fermarmi anche perché il prossimo passo sarebbe la danza classica e veramente non mi sembra il caso”. Arrivi poi al cabaret e alla televisione e ti consacri. Che passaggio è stato? era tutto pianificato? “No, apparentemente è arrivato tutto in maniera casuale. dico apparentemente perché in verità ritengo che il nostro crescere non sia altro che lo scoprire piano piano chi siamo e che cosa fa per noi. Non occorre fare piani precisi, basta sapersi ascoltare e mettersi in discussione costantemente. Seconda regola della sceneggiatura: scrivi bene il tuo personaggio e lui ti dirà dove va la storia. il contrario non funziona mai, nei film come nella vita”. e' la fase in cui ti stabilizzi come un ottimo intrattenitore. Qual'era all'epoca la tua caratteristica principale di intrattenitore e di conduttore televisivo? “Ho sempre fatto l’intrattenitore brillante. Ma il farsesco non l’ho mai amato. Nella mia idea, il cabaret è sempre stato 61

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CINEMA meravigliosi e magici”. la televisione ti ha dato tanto. e' quello che ti aspettavi? “La tv è un contenitore. dentro ci sono molte cose. Parlare genericamente di tv è come dire genericamente 'la gente'. Bisogna distinguere. Ci sono persone eccellenti e persone detestabili. Ho fatto programmi eccellenti, come 'le iene', e programmi detestabili, di cui non farò il nome per educazione”. Come si può conciliare l'attività di autore e di attore? Possono essere utili l'una all'altra? “Come ho già detto, siamo tutti autori. E un attore lo è più che mai. Autore del suo personaggio, della sua interpretazione, della sua caratterizzazione. Solo l’attore può indicarti la strada giusta. E tu autore devi tenerne conto, almeno quanto lui tiene conto dei tuoi testi e delle tue indicazioni sul personaggio. Perciò certo, le due attività possono essere di grande aiuto l’una per l’altra”. Adesso arriva questa esperienza da regista con il film “troppo napoletano”, prodotto da Alessandro siani. e' la prima esperienza da regista cinematografico? “No, la seconda. il mio primo film è ‘All’ultima spiaggia’, uscito nelle sale nel 2012, prodotto da Lucisano per Medusa. Ma l’esperienza della regia cinematografica è molto complessa, perciò in fondo possiamo dire che questa è stata una prima esperienza, come probabilmente lo sarà la prossima. C’è così tanto da imparare. il margine di errore è enorme. Basta sbagliare una virgola e l’emozione va a farsi benedire”. sei soddisfatto del lavoro svolto in “troppo napoletano”? “Molto. Ho avuto un’ottima squadra di collaboratori e un cast eccellente. Qualcuno era alle prime armi, qualcuno un po’ più navigato, ma tutti hanno dato il massimo. il film è tenero e divertente, proprio come lo avevo immaginato”. Hai progetti in cantiere e progetti in fase di concretizzazione a breve? “Uno spettacolo teatrale di cui curo la regia, che vede come protagonista Maria Bolignano, una bravissima comica napoletana. Ha debuttato a metà aprile al Teatro Cilea a Napoli. Un paio di nuove sceneggiature che andranno sul set a breve, tra cui il nuovo film di Maccio Capotonda, una personalità comica davvero sorprendente”. ti si può definire artista poliedrico, viste le tue esperienze a teatro, nel cabaret, nei clubs, in tv e al cinema? C'è un'esperienza che ti manca? “Mai cantato un’opera lirica. E anche nel mondo della lap dance conto veramente pochissimo”. tanti giovani tentano la strada dello spettacolo per dare una svolta alla propria vita. Qual è l'approccio giusto per iniziare, secondo te, e qual è la strada migliore da intraprendere? “il realismo. Tutti dicono sempre di inseguire i propri sogni con testardaggine. Ora non dico di non farlo, però se insegui i tuoi sogni con testardaggine da dieci anni e non li hai ancora raggiunti, una domandina fattela”.

Fotografo : Riccardo Riande Grooming : Martini Gentili @makingbeauty Location: Douze – Teatro Comedy Club

un modo per riflettere sulle cose magari da una prospettiva nuova. Qualcuno all’epoca mi definiva 'cabarettista intelligente', come per segnalare che poi, in fondo, dietro l’ironia, c’era anche un minimo di pensiero”. Parallelamente hai intrapreso anche la strada dell'autore (inizio anni 2000). Ce ne puoi parlare? “Ho sempre scritto. dapprima per me stesso, poi per gli altri. Sono molto curioso e perciò ho esplorato diversi settori. Mi è capitato di scrivere opere teatrali, testi di cabaret, ma anche game show per la tv sia in Rai che a Mediaset, fiction, programmi di intrattenimento. A volte anche campagne promozionali. in fondo tutto è narrazione e oggi più che mai siamo tutti autori, dagli utenti di facebook ai premi oscar. La narrazione è l’unica chiave che abbiamo per comprendere le cose”. sei soddisfatto di quanto fatto come autore e qual è stata l'esperienza che ricordi con maggior piacere, senza ovviamente tralasciare le altre? “il primo amore non si scorda mai. Tutti i miei ricordi più belli sono legati alle prime volte. Le prime serate di cabaret, quell’emozione, quella paura, quella totale incoscienza. E’ merce preziosa nella banca dei ricordi. Poi le primissime affermazioni. A metà degli anni novanta facevamo un programma molto popolare sulle tv private napoletane. Si chiamava Telegaribaldi. Eravamo giovani, tutti amici, sperimentavamo l’ebbrezza dei primi successi, guadagnavamo i primi soldi. Si tirava sempre tardi, si chiacchierava di notte sognando che cosa avremmo fatto in futuro. Con molti di quegli artisti siamo rimasti amici. Tra di loro c’erano Alessandro Siani, i ditelo Voi, Rosalia Porcaro e molti altri. Anni 62

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TELEVISIONE

IL GIOrNALISMO DI rEMO CrOCI Lavora a Mediaset dove conduce “Il Giallo della Settimana” e fa l’inviato per “Quar to Grado”. Ha seguito i casi di cr onaca più eclatanti accaduti nel nostr o Paese, con estr ema prof essionalità e in alcuni casi anche con emoz ione di

Giornalista Mediaset, padrone di casa ne “il Giallo della Settimana” e inviato nella squadra di "Quarto Grado" Remo Croci ci da prova costante della sua bravura. Un uomo semplice e amante delle sue radici, della vita semplice, Remo voleva diventare calciatore, ma la vita è piena di sorprese. Conosciamolo meglio in questa intervista. la cronaca nera occupa gran parte dell'informazione. dall'alto della tua esperienza, è stato sempre così o qualcosa è cambiato negli ultimi anni? “Condivido questa tua analisi, spesso siamo di fronte ad un'informazione di facciata che cura poco i dettagli e i contenuti”.

simone mori

Hai seguito tanti casi di nera. Quali sono i ricordi che ritieni, ad oggi, indelebili? “Sono tanti i casi di cronaca che ho seguito e tutti mi hanno lasciato dentro emozioni e sensazioni uniche. Seguendo soprattutto casi di omicidi sono sempre di fronte al dolore dei familiari delle vittime e in tutti i casi c'è sempre un gran rispettosa per loro. il caso che finora mi ha più colpito è stato quello dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi trovati morti nel fondo di una vecchia cisterna del grano a Gravina di Puglia. di fronte a ciò che restava dei loro corpi uno vicino all'altro ho provato tanta rabbia e non ho 64

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trattenuto le lacrime”. Quali sogni hai ancora da realizzare professionalmente parlando? “i sogni sono belli quando sei un bambino. E io prima di diventare un giornalista piaceva la professione del calciatore. Poi però con l'età i sogni si trasformano e diventano obiettivi, quello professionale in parte l'ho realizzato ora magari potrebbero arrivare nuove prospettive e se così fosse sarei pronto a viverle con grande soddisfazione e tanta professionalità che resta un elemento fondamentale”. Vorrei parlare un attimo del tuo legame con san benedetto


del tronto, tua città natale. esistono ancora le radici forti in un mondo globalizzato? “Penso che la globalizzazione offre aspetti positivi ma anche negativi. Bisogna sempre saper cogliere in modo equilibrato quelli che sono gli inevitabili mutamenti della nostra società.bisogna essere sempre in grado di non farsi trovare impreparati perché credo che le competenze siano importanti. il legame con la mia città d'origine è stato uno dei punti fermi della mia vita. Non ho voluto interrompere il cordone ombelicale con la mia terra. Li ci sono gli affetti di famiglia, gli amici di sempre e i luoghi della mia infanzia che hanno segnato il mio percorso. E c'è la Samb la squadra di calcio del mio paese. Grazie alla Samb ho iniziato la mia professione e in un certo senso le sono riconoscente a vita. in parte con la mia partecipazione in alcuni anni alla vita della società ho restituito il debito ma non del tutto”. Com’è remo durante le giornate senza lavoro? Cosa ti rapisce, oltre gli affetti? “Remo è una persona come tante

impegnato nelle cose normali. Mi piace fare la spesa al mercato del mio paese, curare la mia casa fare i lavori di piccole riparazioni. Frequentare gli amici con i quali sono cresciuto. Poi ci sono gli hobby e le passioni. Amo collezionare i giocattoli della mia infanzia, quelli di latta. Le automobiline a pedali e quelle filoguidate. Amo i mercatini di antiquariato e modernariato. Mi piace andare in bicicletta al porto e al lungomare. in estate amo far tardi la notte nei locali dei miei amici da Andrea, al Minigolf da Tato a il Gambero e al Club 23”. le credenziali per iniziare la carriera giornalistica. basta la passione? “La passione resta un elemento chiave in questa professione ma non basta. Servono anche altre qualità. Personalmente ho sempre avuto un atteggiamento di rispetto verso questa professione. Non mi sono mai posto con troppa arroganza e presunzione. Ho preferito avere un profilo basso ma sempre determinato a raggiungere un obiettivo un traguardo. Magari ho impiegato più tempo ma ho raccolto il frutto incontaminato della 'semina' e questo mi rende sempre orgoglioso”. la vita del giornalista è un po’ gitana. oggi sei a milano, do65

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mani a Palermo.. Come gestisci tutto questo? “Per uno come me nato e cresciuto per strada nel senso che ho avuto un'infanzia bellissima perché ho vissuto fuori di casa il viaggiare mi rende felice. Mi considero un po’ zingaro per via dei continui viaggi e trasferimenti. Questo aspetto però mi ha permesso di conoscere città bellissime luoghi che senza la mia professione non avrei mai visitato. Ho avuto occasione di fare amicizie con persone straordinarie, ho contatti con molte di loro anche dopo tanti anni. È bello sentirsi cittadini di tante città anche se quella in cui sono nato resta al primo posto di una classifica immaginaria. Ho avuto questa opportunità e sono molto felice perché mi ha permesso di confrontarmi con tantissimi realtà che hanno segnato la mia vita”. Cosa ti sentiresti di augurare agli italiani? “Non sono così presuntuoso di consigliare qualcosa agli italiani. Siamo un popolo incredibile con una storia️unica che spesso dimentica e si lascia travolgere dalle mode di paesi che non hanno nulla da insegnarci. il mio augurio è invece quello di ritrovare in tempo la nostra dignità di essere italiani ed essere orgogliosi di noi stessi. Smettiamola di prendere ad esempio sempre gli altri. Vorrei un giorno assistere al nostro riscatto di uomini con la schiena dritta”.



TEATRO

TEATrO FESTIVAL CITTÀ: SI PArTE E’ iniz iata la nona ediz ione della rassegna teatrale che si svolge al Teatro Imperiale con la direz ione ar tistica di Anna Gr eg gi. Dieci spettacoli in scena. Gran finale il 15 giugno con l’assegnaz ione del pr emio Cor vo d’Oro 2016

dieci spettacoli da aprile a giugno. E’ la nona edizione del TeatroFestivalCittà, kermesse organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Guidonia e dal Teatro imperiale. L’iniziativa assegna il Premio Corvo d’Oro 2016. “Un premio che in questa edizione – ha detto Anna Greggi, direttrice artistica del festival – ha un valore aggiunto: lo spettacolo vincitore sarà inserito nel cartellone della prossima stagione, con la segnalazione dei migliori attori e delle migliori attrici alle compagnie professionistiche che saliranno da settembre su questo palco”. Sei esperti nella giuria capitanata dall’autore e scrittore Mario Fazio, con la possibilità anche per una parte del pubblico di votare ogni spettacolo. “dieci anni fa sognavamo – afferma l’assessore alla Cultura Andrea di Palma – un teatro come questo per portare in scena questa rassegna. Sarebbe bello che il TeatroFestivalCittà nei prossimi anni si trasformasse man mano nel cartellone principale dell’imperiale”. il festival si è aperto domenica 24 aprile con l’associazione ‘il Teatro dell’Applauso’ con Elisa Faggioni che ha portato in scena “il mio incontro con Rocco Siffredi”. Si prosegue con “1934, Via dello Statuto” dell’associazione Thalia (venerdì 6 maggio), poi domenica 8 maggio è il turno della compagnia Spes on Stage con”delitto e Castigo”. Venerdì 20 maggio c’è Senartica sul palco con “Sei felice, Mag?”, alla quale segue Teatrargo con “Soggiorno obbligato” (domenica 22 maggio). Venerdì 27 maggio la Bottega dei Comici propone “don Giovanni e le maschere dell’Amore”, prima del primo spettacolo fuori gara, “My fair Boy” della compagnia dei Gerundi, con la regia di Anna Greggi (mercoledì 1 giugno). Si passa poi al tris finale: il 10 giugno “Finchè vita non ci separi” della compagnia Teatro Nuovo,

sabato 11 l’altro spettacolo fuori gara, “Le Ali del desiderio” della Compagnia delle Maschere Nude”, per la regia di Andrea di Giovannantonio, mentre domenica 12 giugno c’è Simone Saccucci con “Macelleria F.lli Saccucci”. Mercoledì 15 giugno è in programma il gala di fine stagione, un varietà di chiusura nel quale sarà presentato il prossimo cartellone dell’imperiale ma dove soprattutto si scoprirà chi ha vinto il Corvo d’Oro 2016.

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MUSICA

chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM

cLASSIfIche TOP 10 eUROPA 1 “Say you do” – Sigala ft. Imani & dj Fresh 2 “I took a pill in Ibiza” – Mike Posner (Seeb rmx) 3 “Cheap thrills” – Sia ft. Sean Paul 4 “Work from home” – Fifth Harmony ft. Ty Dolla Sign 5 “7 Years” – Lukas Graham 6 “Faded” – Alan Walker ft. Iselin Solheim 7 “Lush Life” – Zara Larsson 8 “Work” – Rihanna ft. Drake 9 “Girls like” – Tinie Tempah ft. Zara Larsson 10 “Nothing like this” – Blonde & Craig David

TOP 10 USA 1 “Work” – Rihanna ft. Drake 2 “7 Years” – Lukas Graham 3 “No” – Meghan Trainor 4 “Let it go” – James Bay 5 “I took a pill in Ibiza” – Mike Posner (Seeb rmx) 6 “Pillowtalk” – Zayn 7 “Work from home” – Fifth Harmony ft. Ty Dolla Sign 8 “Stressed out” – 21 Pilots 9 “Never forget you” – Zara Larsson & MNEK 10 “Middle” – Dj Snake ft. Bipolar Sunshine

TOP 10 ITALIA 1 “Partigiano Reggiano” – Zucchero

2 “Il blues della chitarra sola” – Vasco Rossi 3 “E non hai visto ancora niente” – Jovanotti 4 “Piccoli miracoli” – Tiromancino 5 “Innamorata” – Laura Pausini 6 “Nessun grado di separazione” – Francesca Michielin 7 “Parole in circolo” – Marco Mengoni 8 “Luce che entra” – Lorenzo Fragola 9 “Comunque andare” – Alessandra Amoroso 10 “Una città per cantare” – Ron

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SIGALA Al secolo Bruce Fielder, è un dj e produttore britannico ventiquattrenne. Ha debuttato nel 2015 con “Easy Love”, campionando un classico come “ABC” dei Jackson Five, un ottimo biglietto da visita che gli ha consentito la scalata al successo. SIA Di nuovo di scena la nota cantautrice australiana con il quarto estratto dal suo settimo album di studio “This is acting”, in questo caso nella versione con Sean Paul. Conosciuta particolarmente per il pezzo “Chandelier”, vanta anche una carriera come compositrice. Ha avuto tante collaborazioni.

JAMES BAY E’ un personaggio inglese nato nel 1990. E’ emerso nel 2013 pubblicando l’EP “The dark of the morning” ed è stato anche in tour con Hozier e ha fatto da supporter ai Rolling Stones in un concerto. Da sempre adora suonare la chitarra. FIFTH HARMONY Sono la pop band femminile del momento. Hanno esordito con l’album “Reflection”, ottenendo visibilità con il brano “Worth it”. Si sono formate nel 2012 durante la seconda edizione americana di X-Factor.

ZUCCHERO Primo singolo estrapolato dal suo nuovo album di inediti “Black Cat”, uscito in questo periodo a livello mondiale con le collaborazioni di Bono e Mark Knopfler. Il video che accompagna il brano, rievoca le ambientazioni western dei film di Quentin Tarantino, padroni e schiavi dunque. RON E’ tornato in auge uno dei cavalli di battaglia del grande cantautore Rosalino Cellamare, datato 1980, ma questa volta realizzato in collaborazione con Marco Mengoni, Emma Marrone, Lorenzo Fragola, Giusy Ferreri e altri artisti che hanno preso parte all’album intitolato “La forza di dire sì”, con scopi benefici.


SPecIAL GUeST Un successo nato a copenaghen

LUKAS GRAhAM

Sono considerati il fenomeno del momento e il nome della band è quello del loro leader. Lukas è nato a Christiania, la famosa comunità di hippie al centro di Copenaghen ed è un poeta che scrive come un rapper. 27 enne danese, attualmente il pezzo “7 years” è in cima alle classifiche di mezzo mondo, è una canzone struggente, profonda e toccante dedicata al padre scomparso prematuramente all’età di 61 anni. E’ già doppio platino in Danimarca, triplo platino in Svezia, platino in Olanda e in Norvegia. In patria quattro volte platino, è rimasto al numero uno della classifica per 15 settimane consecutive e ha infranto il record dell’album con maggiori stream, arrivando addirittura ad ottenerne ben 839.000 nelle prime 24 ore di pubblicazione. Il gruppo si è formato nel 2011 e, a parte il frontman, gli altri componenti sono: Mark Falgren alla batteria, Magum Larsson al basso e Kasper Daugaard alle tastiere. Il loro singolo di debutto s’intitolava “Ordinary Things”, ottenendo subito buoni risultati, anche attraverso il loro album omonimo. Adesso sono al loro secondo disco, trainato appunto da “7 years”. Il segreto del loro successo è cantare ciò che Lukas ama di più.

YeSTeRDAY&TODAY RIcK ASTLeY Il nostro viaggio attraverso stelle e stelline degli anni ’80 questa volta prosegue con Rick Astley. E’ stato scoperto artisticamente dal famoso trio di produttori Stock-Aitken & Waterman e in molti ricorderanno la sua faccia pulita da ragazzo inglese. Cantautore, musicista e conduttore radiofonico, a lui dobbiamo successi che ci hanno fatto muovere come “Never gonna give you up”, “Together Forever” e “She wants to dance with me”, giusto per citarne alcuni, senza dimenticare un’ottima ballad come “Cry for Help”. I suoi anni d’oro sono proprio quelli a cavallo tra gli ’80 e i ’90, dopodiché ha realizzato lavori solo per il mercato discografico inglese. Da quel momento si è anche dedicato alla vita privata accompagnandosi con una ragazza di origine danese, con la quale ha avuto una figlia. Si è quindi ritirato dal mondo della musica, senza però mai appendere il microfono al chiodo. Ogni tanto tiene concerti con i suoi grandi successi e suona con la sua band punk. Oggi conduce una vita da milionario felice, grazie alla fortuna che ha fatto a soli 21 anni per merito della sua incredibile voce e del suo ciuffo.

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MUSICA

ANTONIO DIMArTINO E’ un dj e pr oducer molto appr ezzato. Ha suonato nei più importanti club milanesi e inter naz ionali. Ha iniz iato per gioco a 16 anni. Ha una car riera televisiva alle spalle e nel 2010 ha vinto il concorso “Il più bello d’Italia” di

Antonio dimartino, dj e producer di origini pugliesi, sulla scena musicale da diversi anni. Parte dalle consolle dei più importanti club milanesi come Hollywood, Magazzini Generali, The Club, Old Fashion, Nepentha, per approdare in molti locali di tutta italia ed Europa quali: le Rotonde del Valentino, il Millionaire Club (Piemonte); decò, Villa Pigalle (Veneto), Le Ciel, Crystal, Blu Martini (Svizzera) proponendo le sue produzioni progressive and deep house con varie contaminazioni musicali.. dall'ottobre 2014 conduce il programma radiofonico "Music on the Road" su Radio Project ed è il dj ufficiale del Magazine MAXiM. Oltre ad essere dj e pro-

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ducer, Antonio è noto al grande pubblico per la sua carriera televisiva su Mediaset e Rai. E’ nato a Taranto 26 anni fa. Antonio, come si diventa dj? “Con tanta passione e voglia di imparare, anche se non è detto che tutti abbiano le caratteristiche nel diventare dj. Molti pensano che sia un gioco essere dj ma invece è una scelta di vita e per me lo è da circa dieci anni”. ricordi come hai iniziato? “Ho iniziato per gioco a 16 anni con un amico dj professionista. E all'epoca avevo già fatto due anni di accademia per imparare solfeggio e suonare batteria acustica. da li iniziò il tutto”. 70

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Qual è stata la prima attrezzatura che hai avuto? “Era una console con giradischi numark, erano bei tempi in cui si utilizzava ancora il vinile”. Hai suonato nei club più importanti di milano e del nord italia. sei soddisfatto di ciò? “Sono molto soddisfatto del percorso che sto facendo e della mia crescita professionale attuale, vedo che il mio continuare a prepararmi studiando e i miei sacrifici mi danno le soddisfazioni da me aspettate. Anche se voglio crescere professionalmente sempre di più”. Qual è il tuo genere? “deep And future house”. Progetti musicali in cantiere?


“E' appena uscito il mio nuovo progetto 'de Martijn' con un brano intitolato 'Through the waves' (link per vedere il video www.youtube.com/watch?v=gE4xf X64EKQ). Ora sono in studio per preparare un nuovo disco per questa estate in uscita a Maggio 2016”. nel 2010 sei stato il vincitore del concorso “il più bello d'italia”. te l'aspettavi? ti sentivi davvero il più bello d'italia? “È stata una sorpresa anche per me ed ho un bellissimo ricordo di quel giorno”. molti pensano che la bellezza di un uomo non è importante nelle scelte di una donna. e' così? A te, dal punto di vista sentimentale pensi che ti abbia “agevolato”? “La bellezza è il momento ma sono

la testa delle persone che mandano avanti il mondo. Sono più per l'attrazione mentale”. sei il protagonista del progetto “Violence not love” insieme a laura Gorini. di cosa si tratta? “Un bellissimo progetto contro la violenza psicologica sulle donne. Sono felice di fare parte di questo progetto”. Hai qualche consiglio da dare ai giovani aspiranti dj? “Più che ai giovani dj ai giovani in generale. di credere in ogni cosa che vogliono fare nella proprio vita come lavoro-passione. di prepararsi al meglio, perché la qualità ripaga sempre! E sopratutto se qualcuno vi chiude le porte in faccia, fregatevene perché se siete preparati e fate le cose con

passione, il mondo è grande e c'è sicuro qualcuno che apprezzerà il vostro talento”.

LA BELLA FAVOLA DEI GIrOINSI Alla scoperta di un gr uppo molto amato dal pubblico, che potr ebbe già considerarsi campione del mondo. La band musicale romana rilascia in questo periodo il nuovo EP “Il futur o è già qui” di

silViA GiAnsAnti

Un giro in Ciao o con il Sì, giusto per tornare in quei mitici ani ‘80? direi Giroinsi! Parliamo di un sorprendente e sognante gruppo musicale che si è formato nel 2011, già on the road quindi da parecchio tempo, con un progetto ambizioso che ha sempre voluto unire gusti ed età differenti, sfruttando la gavetta ventennale di cover, ma soprattutto che vuole sfidare tutti i pronostici. il nome, peraltro ispirato ad una canzone di daniele Silvestri che con ironia si muove tra giro armonico e il famoso motorino anni ’80, dichiara la semplice ma efficace positività dell’avverbio Sì. Molte sono le influenze musicali; si va dai Beatles a Elvis Presley, passando per i duran duran, i Pooh e la PFM. Risultato, un bel mix di influenze Brith Pop, Rock USA, venature Prog e sfumature vintage,restando fedeli alla tradizione italiana sia nei testi che nelle melodie. Sono stati vincitori del Wave Music Awards per tre anni con-

secutivi, dimostrazione lampante di quanto sia potente questo gruppo composto da Sergio de Bella (voce e acustica), Valeriano dominici (chitarre), i fondatori ila71

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MUSICA rio Mattei (basso e voce) e Giovanni Federici (batteria). da sottolineare che sono stati chiamati ad aprire concerti di Marco Masini, Alexia, Paolo Vallesi, Massimo di Cataldo, Anonimo italiano, Moreno e New Trolls. Nel 2015 è uscito in tutti i digital store e negozi il primo lavoro in studio. Per il momento i Giroinsi restano un sogno senza scadenza, un treno senza destinazione e senza orario d’arrivo. Solo un posto, lato finestrino per godersi meglio il viaggio. dal nome presumo che siete molto affezionati agli anni '80 o sbaglio? “Siamo riconoscenti agli anni in cui ci siamo formati, quando credevamo di essere piloti del mondo, invece che semplici passeggeri. Sapere da dove arriviamo è la bussola per capire dove vogliamo andare”. Gruppi e artisti preferiti di quel periodo d'oro per la musica. “dal progressive dei ‘70 alla New Wave inglese degli ‘80, passando per il Rock Americano, restando fedeli alla grande scuola dei cantautori italiani”. Quali sono i vostri obiettivi e cosa vi sprona ad andare avanti? “il calabrone ha il corpo troppo grosso e ali troppo piccole per volare. Eppure vola lo stesso. Siamo per le sfide impossibili, per il mai dire mai. Vogliamo arrivare ovunque ci sia ancora qualcuno disposto ad ascoltarci”. da cosa è arricchito il vostro viaggio? “Nella valigia abbiamo tutto quello che ci serve: passione, amicizia, l'amore di chi ci ama e fiducia nel futuro. Poi sane risate, un piatto tipico e buon vino della casa. L'elisir di lunga vita, insomma”.

da chi siete apprezzati maggiormente? “Siamo come Garibaldi, ‘la band dei 2 mondi’. C'è un pubblico italiano maturo, pigro ed esigente. difficile ma competente. Poi esiste un sorprendente seguito dall'Argentina e Venezuela”. Come siete arrivati fin lì? “C’è una lunga storia alle spalle. in breve, sono il figlio di un vice console onorario italiano in Venezuela e unitamente a questo ho parenti ed amici a Buenos Aires. il gioco è fatto”. da chi è partita l'idea di formare un gruppo? “Valeriano e Sergio avevano un antico sogno impolverato quasi dimenticato. Era ora di aprire il cassetto. ilario e Giovanni sono arrivati proprio quando serviva la benzina per correre”. una vostra breve impressione sull'attuale mondo musicale. “Oggi è tutto mordi e fuggi. C'è molto più spazio per tutti ma paradossalmente c'è meno tempo e interesse ad approfondire. Abbiamo amato il vinile, impariamo a voler bene all'mp3. Sappiamo stare al passo ma ci fidiamo ancora del ritmo del cuore. Un privilegio per pochi”. dove sognate di fare un'esibizione? “in uno stadio sold out, in diretta via satellite a reti unificate sul pianeta Terra. Siamo moderatamente ottimisti”. Prossimi impegni e progetti? “È in uscita il nuovo EP ‘il futuro è già qui’ disponibile in tutti i digital store e negozi. Poi seguirà il tour nelle piazze e promo nelle radio. Se mantiene le promesse e fa bene il suo lavoro, sentirete parlare presto dei Giroinsi. Ad maiora”. 72

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CAPrICCIO ITALIANO FESTIVAL Partita la terza stagione del gusto musicale italiano. Sug gestivo viag gio attraverso cinquecento anni di musica dedicata ai nostri grandi compositori quest’ultima occasione (presso la chiesa di Santa Barbara dei Librai) sarà il trio flauto, viola e chitarra a deliziare il palato raffinato del pubblico, con una delle più eleganti soluzioni cameristiche dell’epoca grazie alla musica di compositori come Carulli, diabelli e Rossini. Si tratta di un viaggio tra le meravigliose melodie che hanno caratterizzato cinquecento anni della musica classica italiana. Coloro che volessero avere maggiori informazioni al riguardo possono consultare il sito www.luogoarte.it alla pagina Capriccio italiano Festival o scrivere all’indirizzo mail: luogoarteaccademiamusicale@gmail.com. Biglietti per i singoli concerti in vendita al prezzo di 20 euro.

Musica di qualità, location incantevole, musicisti virtuosi: ci sono tutti gli elementi necessari per un evento di livello come il Capriccio italiano Festival 2016, la rassegna di musica classica da camera giunta alla 3a edizione, che ha avuto inizio lo scorso 19 aprile. L’elegante cornice della Sagrestia del Borromini situata all’interno della chiesa di Sant’Agnese in Agone, presso piazza Navona a Roma, ha segnato il debutto della stagione musicale, dedicata ai grandi compositori italiani del barocco, che si articolerà in 14 concerti tra aprile e ottobre (il 20 settembre da non perdere l’esibizione del duo Buccarella, special guest dell’intera rassegna). Nel mese di maggio,inoltre, sono previsti altri cinque concerti che riprenderanno le gesta dei grandi esponenti della musica italiana dell’età barocca come Paisiello, Viotti, Rossini, Vivaldi, Corelli e Cimarosa (quest’ultimo considerato il massimo esponente della scuola napoletana del ‘700). Nel corcerto del 3 maggio, invece, (ore 18 presso la chiesa di Santa Barbara dei Librai a Roma) il flauto di Pierpaolo Eramo, il violino di Flavia di Tomasso, la viola di Lorenzo Sbaraglia e il violoncello di Matteo Cutillo saranno i protagonisti nel “richiamo” alle melodie che hanno caratterizzato il periodo che va tra ‘700 e ‘800. L’estro dei grandi compositori nostrani sarà rievocato anche nei concerti del 10 maggio, del 17 maggio con il “Clavicembalo virtuoso” di Antonella Moles, del 24 e del 31 maggio: in 73

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EVENTI

NASCE L’OPErA DI S. SILVESTrO ONLUS L’elegante e sug gestivo scenario del Palazzo Brancaccio a Roma ha fatto da teatr o alla pr esentaz ione di questa nuova r ealtà associati va legata ai Cavalieri di San Silvestr o. Tra ospiti: Maria Graz ia Cucinotta e Isabel R ussinova di

Sabato 2 aprile, nelle sale di Palazzo Brancaccio in Roma è stata presentata l’Associazione Opera San Silvestro onlus. Come annunciato dal presidente Mons. Luigi Casolini di Sersale nel corso del saluto e del discorso introduttivo ai numerosi presenti, questa onlus nasce come “cordone ombelicale” dell’Associazione dei Cavalieri di San Silvestro la cui sede è la Chiesa Monumentale di San Silvestro nel quartiere medievale di Tivoli, già nota per le sue importanti opere ed iniziative dalle finalità spirituali, sociali, artistiche e culturali. Tra i graditi ospiti presenti, numerose autorità civili e religiose nonché eccellenze della cultura, della comunicazione e dello spettacolo. dopo la prolusione affidata a S.E. daniele Mancini, ambasciatore d’italia presso la Santa Sede, hanno preso la parola il barone Fabrizio Mechi, segretario della onlus e la dottoressa Ottaviana Giagnoli Biallo, tesoriera. La serata, presentata da Claudio Testi, è proseguita con i saluti alla dottoressa Monica Macchioni e al geometra Roberto Mauri e la consegna di un diploma e una medaglia, disegnata per l’occasione dal barone Michele Maria Biallo, come ringraziamento per la collaborazione e il contributo al dottor Michelangelo Procopio, al dottor daniele Vicentin, al commendator Andrea Cavaliere e al commendator Roberto Buffetti. Ospiti anche Maria Grazia Cucinotta e isabel

mArisA iACoPino

Da sinis tra, il Bar one Fabriz io M echi, Mon s. Luigi Casol ini, il commen dat or Robert o Bu f f et ti e la dot tor es sa Ot taviana Gian gno li Biall o. Sot to, Maria Graz ia Cucinot ta e Is abe l R uss inova

Russinova. il gran finale è stato affidato al maestro Giuseppe Galli che ha magistralmente diretto l’Accademia Ergo Cantemus in un “Concerto per Orchestra Sinfonica e Soprano solista”, Arianna Morelli. L’esecuzione del programma musicale ha saputo trasmettere fantastiche emozioni ai numerosi graditi ospiti ricambiate da festosi applausi di consenso. 74

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TEMPO LIBERO

ZOOMArINE, ECCO LE TArTArUGHE E’ partita la stagione del grande parco tematico alle porte di Roma. Tante le novità per grandi e piccoli. Inaugurata anche una nuova area acquatica mangia da sola e pesa circa 3 kg. da subito papà Rico si è preso cura dell’uovo alternandosi con mamma July e covandolo per 40 lunghi giorni. Entrambi molto protettivi, la seguono passo passo nell’inserimento all’interno del gruppo. A 2 mesi dalla nascita, Natalina ha fatto il suo primo ingresso qualche giorno fa. Lo staff di Zoomarine vi aspetta con tutti i suoi abitanti per vivere una nuova emozionante avventura con: l’arrivo delle Testuggini giganti africane e di Natalina; l’inaugurazione della nuova area acquatica, 2.000 mq con 14 giochi, attrazioni e il fantastico flowrider Surf per cavalcare l’onda del divertimento fino all’ultimo splash; la nuova dimostrazione dei delfini impreziosita dalla presenza di un grande maxischermo dove verranno proiettati i momenti più belli ed emozionanti di questi splendidi protagonisti dell’acqua. Scoprite tutte le novità 2016 sul sito www.zoomarine.it. Benvenuti a Zoomarine, una vacanza in un giorno! Tutto in un solo biglietto!

il 25 marzo Zoomarine, il Parco divertimenti di Roma, ha festeggiato l’apertura della stagione 2016 con la presentazione delle sue nuove ospiti: le Testuggini giganti africane (Geochelone sulcata), la tartaruga terrestre più grande del continente africano e tra le più grandi al mondo. Una specie originaria delle zone aride dell’Africa, erbivora e mansueta. Gli esemplari di dimensioni maggiori possono raggiungere una lunghezza di 85 cm, un peso di 100 kg e la loro vita può arrivare a toccare il traguardo del secolo! Gli esemplari ospitati a Zoomarine sono 16: 5 adulti e 11 giovani, tutti nati in ambiente controllato e provenienti da un allevamento amatoriale. dopo l’arrivo dei Pinguini, approdati a Zoomarine la scorsa stagione, il Parco allarga la sua famiglia, che conta più di 42 specie animali, dando il benvenuto a questi giganti esemplari di tartaruga africana e a Natalina, la prima pinguina africana nata al Parco il 25 dicembre scorso. i genitori di Natalina, indiscussi romantici in quanto monogami, sono sempre al fianco della piccola che, ad oggi,

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ASTROLOGIA

Gli astri di Annamaria

Annamaria Romoli, nata sotto il segno della Vergine, studiosa di astrologia, considera la materia come un possibilità in più per conoscere se stessi e affrontare meglio la vita. Vive e lavora a Roma in ambito cinematografico.

Oroscopo di MAGGIO

perto e datevi le giuste possibilità. State andando alla grande. BILANCIA. Non è un mese in cui vi sentite al centro del mondo, però sotto la cenere state facendo dei passi che vi porteranno sicuramente da qualche parte e che vi regaleranno dei risultati. Siete cazzuti e determinati, anche se dietro le vostre spalle avete lasciato cadaveri, avete chiuso con le cose che non hanno più senso per voi, quindi siete un po’ sopra un mare fatto di cavalloni e ventoso. Siete eccitati ma anche un po’ stropicciati.

ARIETE. Vi sentirete intraprendenti. Posso ben dire che i pianeti vi aiutano se cercate di mettere dei punti fermi nelle vostre scelte. Siete decisi e anche determinati. Solo per la fine della seconda decade c’è qualcosa che state abbandonando o da cui siete abbandonati. La primavera entra dentro di voi e quindi avete bisogno di essere gratificati e corteggiati. Vi consiglio di buttarvi a capofitto nelle situazioni e non isolarvi. TORO. Questo è il tuo mese per eccellenza, soprattutto quest’anno. Sei il numero uno per tutti gli aspetti e tutti i pianeti sono dalla tua parte, con una combinazione che spacca, nel vero senso della parola. Se non hai ancora il tuo grande amore ci sarà, c’è anche chi anche potrebbe avere un figlio e brillerete anche sul lavoro, venendo gratificati con certezza. Quindi, cari Toro, buon mese di maggio.

SCORPIONE. Un po’ scontrosi e più chiusi, dal momento che c’è la presenza di due pianeti che non vi facilitano al meglio nelle comunicazioni e nell’affettività. Per questo motivo vi suggerisco di essere maggiormente diplomatici, più del solito, altrimenti potrete correre il rischio di baruffe inutili. I pianeti che contano però stanno mettendo delle buona fondamenta e non bisogna abbattersi e continuare quello che si sta facendo con fermezza e volitività. SAGITTARIO. È un mese grintoso anche se un po’ severo, vista la presenza di Saturno che rende tutto più serioso. Dalla vostra avete anche un bellissimo Marte che rappresenta la guerra, quindi, forse potreste apparire maggiormente più duri. Attenti, quindi, a non essere troppo bruschi. Nell’aria c’è il desiderio di novità e di cambiamento. Siate intraprendenti e mettetecela tutta.

GEMELLI. Non è proprio un periodo eccezionale, siete infastiditi e tendete ad essere un po’ nervosi, ad avere qualche contrattempo. Alcuni pianeti vi contrastano rendendo tutto più difficile. Però non dovete abbattervi perché Urano positivo vi stimola e vi fa capire che potete volgere altrove il vostro sguardo e pensare a nuovi obiettivi, quindi cercate di stare calmi e tiratevi su. CANCRO. Siete un po’ frastornati, qualcosa è sicuramente cambiata e, quindi, siete un po’ destabilizzati, avete sempre bisogno di qualche punto stabile per muovervi tranquillamente. Però questo mese sarà bellissimo e pieno, se vi esponete e cercate di essere nelle cose. Forse c’è da vagliare novità che possono andare bene sul lavoro e sono certa che potrete fare le scelte giuste. Cercate anche si essere più affettuosi, vi gioverà.

CAPRICORNO. Questo segno è sicuramente al massimo della soddisfazione, sa che può godersi i risultati che oramai si stanno profilando all’orizzonte. E’ un segno caparbio e solido, raramente esterna i suoi sentimenti e si lascia andare ad atteggiamenti affettivi, ma questo sarà un mese importante, e forse potrebbe lasciarvi andare anche a qualche slancio in più. Provateci. ACQUARIO. Ci sono dei conflitti che non vi fanno male, anzi sono pieni di entusiasmo e vi danno la spinta a voler fare le cose, però in questo mese potrete trovare qualche difficoltà, qualche coincidenza non proprio azzeccata, qualche contrattempo. Questo vi potrà far essere nervosi. Non arrendetevi se i pianeti piccoli sono dispettosi. Non dategliela vinta. Abbiate fiducia.

LEONE. Voi state sicuramente molto meglio e avete iniziato un anno decisamente luminoso e in ripresa. Ci sono cose che stanno prendendo una buona direzione, finalmente. Però devo dire che questo mese potrebbe rivelarsi un poco avaro in espansività, dal momento che avete alcuni pianeti dissonanti che possono provocare ritardi e qualche sguardo non ricambiato. Non è il caso di turbarsi. Ottimismo.

PESCI. Di certo non è un periodo di quelli leggeri, ma vi vengono in aiuto due bei pianeti che vi renderanno la vita, per questo mese, più leggera e rosea. Le situazioni saranno agevolate, gli incontri avranno un buon esito e piacerete di più, quindi sfruttate al massimo questo mese che vi sta venendo incontro a braccia aperte, non lamentatevi ne agitatevi. Abbiate solo fiducia.

VERGINE. Per questo segno cervellotico e pieno di insicurezze che si crea da solo, direi che si può stare più tranquilli, più rilassati. Vi guardano, vi giudicano bene. Siete più forti e in palla e potete essere apprezzati maggiormente, quindi, uscite allo sco-

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