GP Magazine marzo 2016

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SOMMARIO MARZO 2016 10 Elisa Silvestrin

18 Priscilla Tomassetti 24 Lara’s Theme

52 Tiziana Buldini 2 GP MAGAZINE


56 Maura Carotti

58 Susanna Salvi 63 Cristina Pitrelli

66 Ida Basile 3

GP MAGAZINE




EDITORIALE

LA POTENZA DI UN “LIKE” SUI SOCIAL di

NUMErO 175 • MArZO 2016

AlessAndro Cerreoni

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIrETTOrE EDITOrIALE E rESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it rEDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1757148 e-mail: redazione@gpmagazine.it

Tutta colpa di un “like”. dovrebbe essere un mondo virtuale ma non è più così. Facebook è più reale che mai. i politici lo usano per diffondere il proprio pensiero. Gli artisti postano per annunciare un evento o per ricordare un loro film o una loro canzone. Le modelle caricano foto per mostrarsi e ricevere complimenti. i calciatori scrivono per accattivarsi le simpatie dei tifosi. Gli utenti vedono, leggono e, talvolta, condividono, commentano o mettono un semplice “mi piace”. Quello che era un gioco tra vecchi amici è diventato il mezzo di comunicazione più importante di questi anni. Talmente importante che qualche politico, impermalosito da un commento contrario, arriva addirittura a bannare l'autore. Ovvero, lo sbatte fuori dalla propria pagina impedendogli di fatto di commentare ancora. Non si sa mai. Meglio “tappare la bocca” a chi la pensa diversamente che, a sua volta, potrebbe influenzare gli altri, o aprirgli gli occhi, e scatenare una scia avversa. Alla faccia della democrazia. Un conto sono gli insulti, in quel caso è giusto bloccare, un altro sono le idee e i pareri contrari. insomma, ai politici piace avere tanti “likes” e commenti favorevoli. Sono delle primedonne che non amano essere contraddette. Guai. E' capitato anche al sottoscritto di essere incappato nella censura “virtuale” sulla pagina dell'attuale premier. Motivo? Aver commentato più di una volta, sotto i post che annunciavano improbabili cifre trionfali, chiedendo “delle tante piccole imprese che continuano a chiudere e delle tantissime partite iva che cessano a causa della crisi”. Un commento civile e appropriato. Però contrario. Fastidioso. E a certi politici dà fastidio essere contraddetti. Monopolizzano trasmissioni tv e radio per fare lunghi monologhi per convincerci che il loro operato è perfetto e incontrovertibile. Lo stesso vogliono fare sui social, avendo l'arma della censura e buttando fuori chi la pensa diversamente. Facebook poi ha messo a nudo quelli che non accettano critiche e osservazioni. Anche in questo caso, basta un “like” al post sbagliato e ci si ritrova fuori dall'elenco degli amici oppure bloccati. Qualche giorno fa, la compagna di un ex allenatore di calcio di una squadra di serie A, esonerato, ha messo un “mi piace” su un post in cui si irrideva l'attuale allenatore. Sacrilegio! E' stata sospesa dalle sue funzioni, visto che lavora (o lavorava) per un mezzo di comunicazione di proprietà della società calcistica in questione. Quindi, un “like” può cambiare la vita. Quella virtuale. Perché i pensieri e le idee personali restano e nessuno potrà bannarle.

IMPAGINAZIONE E GrAFICA GP Spot HANNO COLLABOrATO Alessia Bimonte, Silvia Giansanti, Marisa Iacopino, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares SPECIAL THANKS Fabio Barone, Massimo Bolini, Fabio Campoli, Antonio Guzzardo, Roberto Ruggiero EDITOrE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 26/02/2016 Copie distribuite: 20.000

GP Magazine E SU I ANCH GUITEC

K

O FACEBO

SE

Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine” è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordi scritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materiale scritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. I banner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di nostra proprietà ; qualsiasi utilizzazione, anche parziale, al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai termini di legge.

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NEWS & CURIOSITY

A cUrA di CAmillA rubin

GIAPPONE Le lampade a led a forma di funghi

- Japan: The LED lamps in the shape of mushrooms

• A japanese designer who calls himself "The Great Mushrooming" realizes the special led lamps in the shape of mushrooms , with the intention to make people forget that these lamps: should be considered exclusively of mysteriously luminous mushrooms. "if the fungus shines , how wonderful is that?", reads a caption in mind his website. The fluorescent mushrooms are produced in an environmentally friendly and a special way, with a special attention to every detail. The leds are hidden in a masterly way, as well as the batteries that power the lights. The mushrooms generally stands on a wooden base made with a process far from random. The sections concerned, in fact, are recycled: these woods that were drifting in the water, recovered by the artist for his masterpieces.

Un designer giapponese che si fa chiamare “The Great Mushrooming” realizza delle speciali lampade led a forma di funghi, con l’intenzione di far dimenticare che si tratta di lampade: vanno considerate solo ed esclusivamente dei funghi misteriosamente luminosi. “Se il fungo brilla, quanto meraviglioso è?”, recita una didascalia presente nel suo sito internet. I funghetti fluorescenti sono prodotti in modo ecologico e speciale, con una particolare attenzione ad ogni dettaglio. I led sono nascosti in modo magistrale, così come le batterie che alimentano le luci. I funghetti poggiano generalmente su una base di legno realizzata con un procedimento tutt’altro che casuale. I tronchi in questione, infatti, sono riciclati: si tratta di legni che andavano alla deriva nelle acque, recuperati dall’artista appositamente per realizzare le sue opere.

MESSICO Piante al profumo di cacao - Mexico: Plants cocoa aroma

Esistono alcune piante che emanano un profumo molto simile a quello del cacao. Tra queste, un fiore, il “cosmos atrosanguineus”, che si è appropriato anche del suo vellutato colore, aggiungendogli il fascino dei suoi freschi capolini. Un lieve profumo di cacao e un tonalità, tra il marrone scuro e il bordeaux, così intensa, da attrarre subito l’occhio: questi sono senz’altro i punti forti del “cosmos atrosanguineus”, una pianta perenne originaria del Messico che si può coltivare tranquillamente anche in vaso qui da noi. I fiori hanno forma semplice ma le foglie ne fanno una pianta particolarmente elegante, che si distingue subito in mezzo alle altre.

• There are some plants that give off a fragrance very similar to that of cocoa. Among these, a flower, the "cosmos atrosanguineus", which is appropriate also to its velvety color, adding the charm of its fresh flower heads. A faint scent of cocoa and shades, including dark brown and burgundy, so intense, to attract the eye immediately: these are definitely the strong points of the "cosmos atrosanguineus", a perennial plant native to Mexico that you can also quietly growing in pots here. The flowers have simple form but the leaves make it a particularly elegant plant, which immediately stands out among the others. 8

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ARGENTINA La foresta a forma di chitarra - Argentina: The forest guitar-shaped

Nelle fertili pianure argentine delle Pampas si trova una strana foresta a forma di chitarra, composta da oltre settemila alberi di eucalipto e cipresso. Questa foresta è ben visibile dagli aerei e addirittura dal satellite ma, la cosa più incredibile, è che è stata interamente creata da un uomo. L'ideatore di questa titanica opera si chiama Pedro Martin Ureta, di 74 anni. E' lui che ha trascorso i decenni precedenti a piantare ogni singolo albero di quest'opera, insieme ai suoi 4 figli. L'idea venne dalla moglie Graciela che un giorno, volando sopra le Pampas, notò che una fattoria assomigliava da quella prospettiva ad un secchio per la mungitura. Così pensò che la loro fattoria avrebbe dovuto somigliare ad una chitarra, il suo strumento preferito. Graciela, però, morì improvvisamente nel 1977, Pedro così decise di realizzare il desiderio della moglie. I cipressi compongono il corpo della chitarra mentre le corde sono rappresentate da dei bellissimi alberi blu di eucalipto.

• in the fertile plains of the Argentine Pampas is a strange forest guitar-shaped, composed of over seven thousand eucalyptus trees and cypress. This forest is clearly visible from airplanes, and even from the satellite, but the most incredible thing, is that it was entirely created by a man. The creator of this titanic work is called Pedro Martin Ureta, of 74 years. He is who has spent the previous decades to plant each tree of this work, along with his four sons. The idea came from his wife Graciela that one day, flying over the Pampas, he noticed that a farm was like from that perspective to a bucket for milking. So he thought that their farm would have to look like a guitar, his favorite instrument. Graciela, however, died suddenly in 1977, Pedro so he decided to fulfill the wish of his wife. The cypresses make up the body of the guitar and the strings are represented by the beautiful blue eucalyptus trees.

GERMANIA Il distributore di lingotti d’oro - Germany: The gold bullion dealer

Sicuramente avrete preso almeno una volta nella vostra vita un caffè o una bibita calda in una macchinetta automatica. Forse dei biscotti, merendine o qualche bevanda ma mai, nessuno di voi, ha avuto il “piacere” di ritirare dei lingotti d’oro. Il primo distributore, progettato dall’ingegnere tedesco Thomas Geissler, è stato già installato, tra la curiosità dei presenti ma anche dei media di mezzo mondo, in quello che viene considerato l’hotel più lussuoso di Abu Dhabi, l’Emirates Palace. La macchina funziona come un bancomat solo che al posto della carta, eroga “lingottini” di metallo prezioso del peso di 10 grammi ciascuno oppure in alternativa si può chiedere l’erogazione di vere e proprie monete d’oro. La scelta di approdare ad Abu Dhabi è ovviamente strategica. L’Hotel visitato da viaggiatori di tutto il mondo molto ricchi non poteva che essere il luogo giusto dove installare questo distributore particolare. • Surely you have taken at least once in your life a coffee or a hot drink in a vending machine. Perhaps the biscuits, snacks or some drink but never, not one of you has had the "pleasure" to withdraw gold bars. The first station, designed by German engineer Thomas Geissler, was already installed, including the curiosity of those present but also of the media across the world, in what is considered the most luxurious hotel in Abu dhabi, Emirates Palace. The machine works as an ATM only instead of paper, supplies weight precious metal "ingots" of 10 grams each, or alternatively you may request the delivery of real gold coins. The decision to land in Abu dhabi is obviously strategic. The hotel visited by travelers from around the very rich world could only be the right place to install this particular distributor. 9 GP MAGAZINE


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#dallaraialteatro

di

silViA GiAnsAnTi

Elisa Silvestrin “Amo le sfide e sono felice di dare il buongiorno e la buonanotte a milioni di telespettatori” la dolce annunciatrice tv ha recitato recentemente in teatro i n “A n t i g o n e c r o n a c h e d a u n t e a t r o d i g u e r r a ” c o n G i u s e p p e P a m b i e r i e l a r e g i a d i l i a Ta n z i e “ l o Z o o d i v e t r o ” c o n P a mela Villoresi e la regia di Giuseppe Argirò. la sua notorietà è par tita da miss italia del 2006, dove si è classificata seconda. The sweet tv announcer recently starred on stage in "Antigone cronache da un teatro di guerra " with Giuseppe Pambieri and directed by Lia Tanzi and "Lo Zoo di vetro" with Pamela Villoresi and directed by Giuseppe Argirò. Her fame came from Miss Italy in 2006, where she finished second. 10 GP MAGAZINE


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sto settore, facendo teatro”. A proposito della tua bellezza, so che sei molto autocritica. “Vero, ma in realtà guardo oltre l’aspetto estetico e così anche i difetti passano in secondo piano”. Qual è il tuo sogno in campo artistico? “Mi auguro di poter continuare con il teatro e di riuscire a fare uno spettacolo che mi permetta di esprimere tutto quello che ho dentro grazie a ciò che ho imparato finora; danza, recitazione e canto che sto studiando”. da dove nasce il tuo amore per il teatro? “Quando sono arrivata a roma ho iniziato ad andare a teatro, visto che ne avevo uno proprio vicino casa e poi, volendo lavorare anche in televisione, mi sono messa alla ricerca di una scuola di recitazione e di dizione. da lì la decisione di entrare in accademia”. Qual è stato il personaggio teatrale che hai interpretato con maggiore entusiasmo e perché? “Laura, un personaggio che ho interpretato ne ‘Lo Zoo di vetro’, una ragazza estremamente timida e bruttina. Mi ha permesso di esprimere delle cose diverse dalla vita di tutti i giorni. E’ un personaggio lontano da quella che sono realmente e che faccio in televisione e per questo sorprende il pubblico”. so che eri timida. Come hai fatto a superare questo limite? “Buttandomi semplicemente. Non sono una che si tira indietro. Mi piacciono le sfide”.

Elisa ha due grandi amori: suo figlio ciro Marco e il teatro. Non fatevi ingannare dal suo viso angelico e dalla sua timidezza, che a tratti oggi ancora emerge, perché davanti ci troviamo una ragazza che ama buttarsi e che è attratta dalle sfide professionali. Umile, non finisce mai di incamerare quello che i grandi professionisti le trasmettono. Oltre alla sua attività teatrale che svolge con passione, adora dare il buongiorno o la buonanotte a milioni di telespettatori, in veste di annunciatrice. Anche questa volta abbiamo incontrato una persona molto attiva e che si sente viva. elisa, come ti sei formata? “dopo il liceo ho frequentato l’Accademia d’Arte drammatica Pietro Scharrof ”. Avevi già da piccola il pallino di entrare a far parte di questo mondo? “No. E’ partito tutto da quando nel 2006 sono arrivata seconda a Miss italia, anche se avevo fatto danza classica e quindi in un certo senso avevo il palcoscenico dentro”. Cosa ti ha spinto a partecipare? “Ho sempre seguito il concorso fin da piccola in famiglia e mia mamma per scherzo, mi ha invitata a partecipare tanto per gioco”. Ti sei sentita subito pronta a catapultarti sulle scene? “Sì, ho fatto un corso di dizione perché sono veneta e mi sono data da fare per superare la mia timidezza, nel momento in cui ho iniziato a sognare di entrare in que11

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COVER STORY Cosa c’è maggiormente nelle tue corde, il dramma o l’ironia? “il dramma”. una tua esperienza intrisa di magia? “ce ne sono state tante, non saprei sceglierne una. Mi sono sempre buttata con entusiasmo. A livello privato, invece, quando sono diventata mamma” Cosa dice il tuo bimbo del tuo lavoro? “Quando lavoro un po’ di più, richiede la mia attenzione rivendicando il suo ruolo. Anche lui da grande vuole fare l’attore di teatro e ama molto la mia professione”. Altri progetti di vita? “di crescere professionalmente. Per il momento ci sono progetti di lavoro a teatro top secret”. la tua esperienza su rai uno prosegue?

“Sì, parliamo dei famosi annunci rai che vanno avanti da dieci anni. il ruolo di annunciatrice mi ha dato l’opportunità in tutti questi anni di studiare e approfondire. E’ affascinante dare il buongiorno o la buonanotte ai telespettatori, regalando un sorriso. Sono molto affezionata a questa attività e mi auguro che possa proseguire nel tempo”. All’inizio sei mai stata impacciata? “Sì, avevo molta paura perfino di pronunciare il mio nome e ogni annuncio lo vivevo con molta adrenalina. Adesso sono cresciuta e faccio tutto con più disinvoltura e gioia”. Chi ami particolarmente? “Ho il mito di Vasco rossi e adoro Margherita Buy”. C’è qualcuno con cui vorresti lavorare? “Non ce n’è uno in particolare, diciamo che mi ritengo già molto fortunata di aver avuto un’esperienza di recente con Giuseppe Pambieri e Pamela Villoresi, che sono grandi attori. Lavorando con loro, impari moltissimo”. Come lo vedi questo 2016? “Tra inquinamento e terrorismo non c’è da stare allegri. Anche se da ogni cosa, bisognerebbe sempre trovare il lato positivo. che i fatti accaduti siano una vera spinta per una rinascita”.

• Who is elisa silvestrin Elisa Silvestrin was born in Venice January 16, 1987 under the sign of Capricorn with Aries ascendant. Temperamentally she defines shy and reserved. She has the hobby of dance, sympathetic to Rome and loves the tiramisu. She likes to live in the capital. Her year was 2010 because her son was born Ciro Marco. It currently does not have pets and is single. In 2006 she was ranked second in Miss Italy, and then to become part of the schedule Rai Uno as an announcer. She also presented some television program and was also a sent. To all this, she joined his acting career, making her debut in 2009 at the theater with " Sogno di una notte di mezza estate" . Following other roles in "Senza via d'uscita" , "Antigone cronache da un teatro di guerra" and "Lo Zoo di vetro". She also starred in TV dramas like "Le Tre Rose di Eva 2" and "Un passo dal cielo 3 ". 12 GP MAGAZINE


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Chi è Elisa Silvestrin Elisa Silvestrin è nata a Venezia il 16 gennaio 1987 sotto il segno del Capricorno con ascendente Ariete. Caratterialmente si definisce timida e riservata. Ha l’hobby della danza, simpatizza per la Roma e ama il tiramisù. Le piace vivere nella Capitale. Il suo anno fortunato è stato il 2010 perché è nato suo figlio Ciro Marco. Al momento non possiede animali domestici ed è single. Nel 2006 si è classificata seconda a Miss Italia, per poi entrare a far parte del palinsesto di Rai Uno in veste di annunciatrice. Ha presentato anche qualche programma tv ed è stata anche un’inviata. A tutto questo, ha affiancato la sua attività di attrice, debuttando nel 2009 a teatro con “Sogno di una notte di mezza estate”. A seguire altri ruoli in “Senza via d’uscita”, “Antigone cronache da un teatro di guerra” e “Lo Zoo di vetro”. Ha recitato anche in fiction tv come “Le Tre Rose di Eva 2” e “Un passo dal cielo 3”. 13 GP MAGAZINE


MODEL&MODEL

#bellaedeterminata

Louisa Marie non è giovanissima ma è una delle modelle più fotografate e più gettonate sui social. si chiama louisa marie, v i e n e d a l We s t C a r m e l ( i n g h i l t e r r a ) , nei pressi di somerset, ed è nata il 18 gennaio del 1988. Ha da poco compiuto 28 anni.

L’incantevole bellezza che viene dall’Inghilterra con il sogno di Playboy e che ama fare la cuoca il suo sogno è posare per Playboy: “Sarebbe fantastico posare per Playboy. Amo farmi fotografare e farmi ammirare”. Oltre ad essere una bellissima modella, ha talento in cucina e si definisce una “brava cuoca” che ama sperimentare sempre cose nuove. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi. Adora passeggiare sulla spiaggia. del suo lavoro di modella dice: “in ogni servizio fotografico mi pongo con atteggiamento positivo. Ho sempre dato il 100 per cento in ogni lavoro fotografico e so stare con professionalità davanti alla macchina fotografica. Ho un ottimo senso dell'umorismo e mi piace sorridere. ciò si evidenza anche nei servizi fotografici che faccio. L'obiettivo è realizzare immagini stupefacenti per me e per il fotografo”. Ed anche per i suoi ammiratori, aggiungiamo noi. d'altronde ci sta riuscendo benissimo. riguardo al suo aspetto fisico, aggiunge: “i miei seni sono naturali e non sono stati chirurgicamente migliorati. Non uso autoabbronzanti in quanto mi piace mostrarmi con il mio colore chiaro della pelle, che fortunatamente è privo di macchie. A favorire il mio aspetto c'è il fatto che non bevo e non fumo”. capito ragazze e ragazzi? 14

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MODEL&MODEL

Josh Mario John L’affascinante “vichingo” tatuato che fa impazzire le donne di tutto il mondo

sta facendo impazzire le donne di mezzo mondo. in lui vedono mascolinità, passione e bellezza nordica. un mix esplosivo che ci mette poco a risvegliare gli or moni femminili. un vichingo dei tempi moderni. Lui si chiama Josh Mario John, è originario dell’Ontario, in canada, e fa il modello di professione. Tutto questo clamore è merito del suo fisico statuario, dei suoi capelli biondi e della sua muscolature quasi perfetta. E su questa muscolatura c'è qualcosa di particolare: nella sua quasi totalità è coperta da tatuaggi. Una particolarità che lo contraddistingue dai colleghi e che lo ha fatto diventare una vera e propria star del web. All'attivo ha 450mila seguaci su instagram, 127mila sulla pagina Facebook. Noto in rete con lo pseudonimo di “spizoiky”, questo indossatore di 24 anni ha iniziato a calcare le passerelle da poco, ma ha già ottenuto ingaggi di prestigio a livello internazionale, come quello per il brand diesel. Questo successo è merito del suo stile unico, inconfondibile e originale. Oltre ai tatuaggi, infatti, Josh sfoggia anche una folta barba un po’ hipster e un lungo ciuffo dorato sulla testa. come se non bastasse, visto che “mens sana in corpore sano”, ha anche un master di Psicologia alle spalle e, se non avesse sfondato nella moda, probabilmente avrebbe lavorato per aiutare i bambini in difficoltà. “L’educazione è sempre stata al primo posto per me e la mia famiglia – ha detto in una recente intervista – ma ora che ho raggiunto il traguardo e ho i miei titoli sotto il braccio, voglio realizzare qualcosa che sia solo mio”. 15 GP MAGAZINE




FASHION

#unagiornataspeciale

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FASHION

Priscilla Tomassetti Una bellezza acqua e sapone con l’amore per la ginnastica ritmica e’ con la bellissima Priscilla che continuiamo la nostra avventura: la numero trentasei. noi di GP magazine insieme ad Adriana soares, fotografa ed ar tista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ra gazzi della por ta accanto. organizziamo per loro un servizio fotografico speciale di moda.

di

AdriAnA soAres

credits: ph. e mua Adriana Soar es model: Prisc illa Tomassetti 19 GP MAGAZINE


FASHION Priscilla, parlami di te. “Ho 22 anni e frequento il primo anno di Specialistica in Fisioterapia a Tor Vergata. Mi ritengo una ragazza solare, positiva, riservata, una ragazza dinamica, con entusiasmo e voglia di mettermi sempre alla prova, testarda, talvolta permalosa, e soprattutto sportiva. infatti, la maggior parte del mio tempo lo impiego in palestra ad insegnare ginnastica ritmica alle mie bimbe. Questo sport lo pratico da quando avevo 3 anni. La ginnastica ritmica è stata per me maestra di vita. Mi ha arricchita di esperienze meravigliose e ha fortificato il mio carattere, insegnandomi il significato della parola sacrificio, mi ha fatto provare delusioni ma anche infinite soddisfazioni, mi ha insegnato a non abbattermi, a rialzarmi sempre, a considerare gli ostacoli nuove sfide e le sconfitte nuove opportunità di miglioramento, mi ha fatto visitare posti che mai avrei creduto di vedere, conoscere persone meravigliose e instaurare amicizie sincere che vanno al di là dello stare insieme nel percorso sportivo. Mi ha trasmesso valori fondamentali per la vita, mi ha resa consapevole del fatto che non c'è vittoria senza fatica e che indipendentemente da ogni risultato, le vere lacrime di gioia escono quando sai di averci messo l'anima”. la passione per lo sport ha un motivo particolare? “Questa grande passione per la ginnastica mi è nata grazie a mia madre cristina cimino, ginnasta prima di me che ha raggiunto grandi livelli fino ad arrivare alle Olimpiadi; è lei che mi ha fatto nascere l'amore per questo sport”. sei figlia di Cristina Cimino, una grande atleta... parlami di lei. “Mia madre già all'età di 12 anni viene convocata tra le ginnaste azzurre. Partecipa a 3 campionati europei, 3 coppe del mondo e il suo traguardo più importante, le Olimpiadi di Los Angeles del 1984, e prima di ritirarsi corona la sua carriera diventando campionessa italiana”. Avere una mamma così importante, per alcuni aspetti impegnativa, per te è un ostacolo o è uno stimolo? “Ho sempre saputo di avere al mio fianco una figura importante in questo ambiente, e molto spesso è capitato che ci mettessero a confronto, ma onestamente non ci ho mai sofferto, anzi, per me era un vanto averla come allenatrice e sopratutto un motivo in più per dare sempre il meglio alle gare”. Per molto tempo lo sport non è stato conciliabile con la frivolezza del mondo della moda, ora non è più così, le atlete sono sempre più attente alla propria immagine. Per te com’è? Ti piace la moda? la segui? “Oramai anche nello sport la moda riveste un ruolo importante, per esempio, sia nella ginnastica che nel pattinaggio le atlete prendono ispirazione per i loro body dalle sfilate di alta moda. in quasi tutti gli sport gli atleti vengono vestiti con divise firmate da stilisti importanti. Personalmente, mi piace la moda, e quando ci sta qualcosa che mi interessa cerco di seguirla ma limitatamente, perché il mio modo di vestire è molto semplice non esagero mai,quindi,normalmente,acquisto capi d’abbigliamento che seguono la moda del momento, ma che poi riutilizzo anche dopo molto tempo, perché non ho regole rigide su come vestirmi”. Hai una bellezza acqua e sapone, come ti vedi? Ti piaci

come sei? Cambieresti qualcosa? “Acqua e sapone forse è l'aggettivo che mi si addice di più, quando per qualche evento mi acconcio i capelli e mi trucco mi fa strano anche a me vedermi così, mi piaccio molto di più al naturale. Non nego che ho molti difetti sia fisici che caratteriali che vorrei cambiare, ma con il tempo ho imparato a conviverci e apprezzarmi così come sono senza farmi venire troppe paranoie”. Ti è piaciuta la giornata passata assieme? la rifaresti? Ti riconosci nelle immagini? Cerco di interpretare ma anche di rispecchiare come siete, a volte le ragazze rimangono spaesate... Qual è stata la tua sensazione? “Sì, mi è piaciuta tanto la giornata passata insieme a te e la rifarei anche domani! Mi riconosco sicuramente nelle tue foto. Sei riuscita a catturare questo mio lato dolce e malinconico allo stesso tempo, un po’ da bimba sperduta”. Ti piacerebbe intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo? “Non ci ho mai pensato seriamente a intraprendere una vera carriera nel mondo dello spettacolo, anche se mi ha sempre incuriosito e suscitato fascino quindi se mi capitasse una bella opportunità di certo non me la lascerei sfuggire”. Cosa aspetti del futuro? Come ti stai preparando per accoglierlo? “Per ora mi aspetto di finire gli studi al più presto, e di cogliere tutto ciò che di bello ancora deve venire. Non mi sto preparando in un modo particolare ad accogliere il mio futuro, non sono una che programma molto, ma che vive di più alla giornata, spero solo di riuscire a trovare il mio posto ovunque sia e che la mattina mi sveglierò felice sapendo di essere riuscita a realizzare quello che volevo”.

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FASHION

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Intimo&Dintorni di Lady B

#gustietendenze

Il fascino del body È uno degli indumenti intimi più apprezzati dalle donne Ha conosciuto il suo boom sul finire degli anni '80. Pur essendo apprezzato dalle donne, nel corso degli ultimi vent'anni il body è stato un po' accantonato. da qualche anno, però, le case di lingerie e di intimo hanno iniziato a riproporre questo indumento, puntando principalmente sul suo modo di indossarlo a vista come un top da sera e sui suoi vantaggi: è trasparente, è iper modellante e mette in primo piano il lato sexy della donna. il body è un capo di abbigliamento realizzato in tessuto elasticizzato che copre completamente il busto dell'indossatore restando aderente al corpo: è l'equivalente di t-shirt e mutanda in un unico indumento; può avere tutte le varianti che questi includono (maniche lunghe, corte, sbracciato; slip, tanga, culotte, ecc). È simile al baby-doll ma, al contrario di questo, il body è aderente, e con la chiusura sotto il cavallo (a volte dotata di bottoni per indossarlo e per motivi di praticità igienica). il body è un indumento esclusivamente femminile e può essere un capo intimo, sportivo o sexy.

Camicie body in periodi recenti sono diventate molto di moda le camicie body, che riescono ad entrare bene e senza pieghe in quei pantaloni skinny aderentissimi e di gran moda negli ultimi tempi. A conferma della declinazione trendy del capo in questione si potrebbero citare alcune marche molto diffuse tra le fashion victim, come denny rose o Liu Jo, che non fanno mai mancare tra i loro modelli una camicia body molto sexy. Per quanto riguarda la tendenza di questo 2016 è il ritorno del body sexy. La comodità va bene ma la donna indossandolo vuole stupire se stessa e piacere agli altri. Le principali tipologie disponibili sul mercato sono: body sportivo Nei casi in cui questo capo viene usato per fare sport, il materiale di cui è composto è spesso materiale sintetico e sgargiante, adatto appunto alle esibizioni ed alle evoluzioni sportive. Qualora si intenda il body come capo intimo, avremo di fronte un indumento che, se scelto con accuratezza in merito a taglia, che non deve assolutamente stringere, e materiale, da scegliersi morbido, traspirante ed elastico, sarà l’ideale durante l’inverno, fasciando e scaldando l’intero busto senza gli inconvenienti di una canottiera che, inevitabilmente, tende prima o poi a sollevarsi o a spostarsi.

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Tel. 320.7048387


ART&FASHION

Cappotto- SIMONA SILVESTRI Scar pe- JEFFREY CAMPBELL

LARA’S THEME 24 GP MAGAZINE


ART&FASHION

Camicia- SIMONA SILVESTRI Pantalone- FRENCH CONNECTION Cappello- ZA RA Scar pe- JEFFREY CAMPBELL Borsa- O HMAI

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ART&FASHION

Camicia- SIMO NA SILVESTRI Cappello- ZA RA 26 GP MAGAZINE


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Photo: A n t o n i o G u z z a r d o Stylist and Mua: L u k a s z O m i o t e k HairStylist: V i n c e n z o Pa n i c o Model: A l i n a @ I a m M a n a g e m e n t Thanks to: Fa b r i z i o P e r r i n i e Jo l i e A b b i g l i a m e n t o , via Britannia, 36/A, Roma

Cappotto- SIMO NA SILVESTRI Scar pe- JEFFREY CAMPBELL

LARA’S THEME

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FASHION

#modaemodi

Il ritorno dei barbieri Passione barba: cresce la moda dei Barber Shop di

l’ultima tendenza che riguarda la moda della barba è il barber shop. si tratta di una fusione tra l’arte della barba di un tempo e le nuove tecniche di acconciatura e modellamento di barbe, baffi e capelli con uno stile originale e ricercato. la barba va curata, non tagliata. una scoper ta che ripor ta a vecchie tradizioni. si può richiedere un taglio di capelli classico o alla moda a seconda delle esigenze, e una rasatura per creare diversi look. il tutto condito con un sapore vintage, che ci riporta ai barbieri italiani di una volta, dalle poltrone in pelle e ceramica con il poggiatesta e il poggiapiedi alle tolette lasciate con cornici e specchi retrò. un intero spazio dedicato agli uomini di qualsiasi età. dopo una giornata di lavoro e tanto stress, arrivi in questi centri e sei ac-

AlessiA bimonTe

colto subito da un personale gentile e qualificato, con dei grembiuli con tante tasche necessarie per inserire tutti gli strumenti da lavoro. Ti mettono subito a tuo agio e ti consigliano i vari trattamenti che riguardano barba, baffi e capelli e che più si adattano alla tua persona. E’ possibile scegliere tra le varie combinazioni tipo "taglio e barba con panno caldo ", oppure "massaggio al viso e rasatura a mano libera" , o ancora un "American Shave” con uno shampoo speciale e olio, per rendere la barba morbidissima. A roma, il primo negozio di questo genere è il machete barber shop. Si trova in zona Manzoni, il secondo è in via degli Zingari, nello storico rione Monti. Ad accoglierci c’è Sacha rossi, giovane imprenditore che, insieme al suo socio danilo Foresi, sono stati tra i primi a portare questo trend in italia. sacha come è nata l’idea di aprire un barber shop in italia e perché? “io nasco come parrucchiere circa 12 anni fa, quasi per caso, nella bottega di un amico di famiglia. Ho continuato questo lavoro per anni, finché insieme al mio socio ci siamo resi conto che l’uomo aveva l’esigenza di un nuovo ambiente che gli permet30 GP MAGAZINE

tesse di ritagliare un pò di tempo per sé e per il suo benessere. da qui l’idea del Barber Shop”. dove avete preso l’ ispirazione per questa tipologia di franchising? “io e danilo abbiamo preso ispirazione dai Barber Shop nord europei incontrati nel corso dei nostri viaggi e abbiamo cercato di riprodurre un’ambientazione stile anni ‘50”. Che tipo di trattamenti fate e quanto costano? sono alla portata di tutti? “i trattamenti che eseguiamo sono tradizionali e il cliente diventa un amico. Ha a disposizione un listino che comprende una decina di tagli e una decina di barbe. il costo medio è di 25 euro, pertanto credo che possa essere accessibile a tutti”. siamo abituati a pensare che la donna sia molto difficile da accontentare, ma tu che hai a che fare con gli uomini che vogliono ricercare un loro stile particolare, come si comportano, si fanno consigliare o hanno le idee ben chiare? “il cliente viene con delle idee chiare, ma noi facciamo spesso delle consulenze soprattutto per quanto riguarda la barba che va a modificare i tratti del viso. Molto spesso può essere uti-


FASHION

U no de i tagli di barba “vin tage ” più in voga in q ue sto periodo (f oto d’archivio)

lizzata per nascondere un labbro sottile oppure un mento appuntito o ancora arrotondare una mandibola quadrata, quindi bisogna avere una buona conoscenza della morfologia del viso per ottenere il risultato desiderato”. il personale deve essere altamente qualificato (in quanto fare la barba a mano non è facilissimo) quindi come viene fatta la selezione? un giovane che vuole intraprendere la tua professione può essere formato nel tuo barber shop o si deve rivolgere ad una scuola professionale? “Purtroppo non esiste una scuola per barbiere, ma nel nostro staff abbiamo del personale qualificato ed esperto che forma sia il personale interno che quello esterno che vuole intraprendere questa professione”. Che tipo di prodotti utilizzate? si trovano facilmente in commercio nella grande distribuzione o li producete voi? Ce li vuoi illustrare? “Noi abbiamo una nostra linea di prodotti che ha provenienza organica a base di lime composta da shampoo da barba, olio da barba e pomate per

capelli che è una sorta di cera e brillantina insieme, per un effetto lucido. Poi abbiamo prodotti provenienti dall’America, irlanda, Australia e ovviamente anche italiani. il trend del Barber Shop ha fatto sì che molte aziende italiane si siano adeguate creando dei prodotti specifici per barba, e occupando così un posto rilevante sul mercato internazionale”. sacha qual è il tipo di trattamento più richiesto e che vorresti consigliare ai nostri lettori? “il trattamento che mi sento di consigliare è l’American Shave che va a curare la barba prima con uno shampoo specifico che deterge e poi con un olio che va ad idratare. Utilizziamo poi un panno caldo che aprendo i pori agisce sul pelo preparandolo alla rasatura per un effetto rilassante con massaggio al viso e al cranio”. Visto che il barber shop è una 31

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moda del momento, se questo stile dovesse concludersi, come hai pensato di adeguarti? “Sì, abbiamo pensato a questa possibilità, ma crediamo che l’uomo continuerà a tagliare i capelli e se la barba non andrà più di moda la toglierà e lo farà comunque da noi”. infine, dobbiamo dire che ci ha colpito l’idea originale, ovvero che coccolate i vostri clienti, spiegaci in che modo... “il Barber Shop diventa un luogo di incontro e aggregazione dove i clienti parlano, bevono una birra e si confrontano nei loro stili sempre sotto l’occhio attento del loro Personal barber”. Esigenza o tendenza? Non importa, la barba rende l’uomo affascinante, rassicurante e maturo; basta saperla portare!


QUESTIONE DI STILE

Adriana S oare s n as ce come mo de ll a pe r i più g randi s tilist i, s i af f er ma g raz ie all a pr oduz ione di u n impone nte la vo ro fot ografico, moda e ar te. Realizza ope re fo to pitt oriche che vincono pre mi in ter naz ion al i e di cui al cu ne so no e spos te in pe rmanen za in dive rsi mus ei. Es pert a di B on Ton e, graz ie a q ues to su o particol ariss imo itine rario artis tico e prof e ss ionale, f onda la s cuol a di po rtament o che p orta og g i il s uo n ome.

Le buone maniere Bon Ton 2.0: ecco come compor tarsi A cUrA di AdriAnA soAres dopo tre anni, penso sia giunta l'ora di riprendere la mia rubrica di buone maniere. la moderna concezione di “bon ton” si è sviluppata nel periodo rinascimentale, quando la morale virtuosa (honestum) e le forme esteriori di comportamento (decorum) si precisarono e differenziarono prog ressivamente. Purtroppo, a causa della rivoluzione culturale degli anni '60, prendendo spunto dagli ideali illuministici di naturalezza e della spontaneità nei confronti della propria persona e degli altri, rese le tradizionali regole delle buone maniere più flessibili rafforzando così la tendenza all'individualizzazione e la tendenza a dare più importanza alla propria esteriorità, col conseguente imbarbarimento dei comportamenti. Ai giorni nostri, segnati dalla diffusione sempre maggiore dei cattivi costumi e della maleducazione, si comincia ad avere una maggiore attenzione verso l'arte delle buone maniere, simbolo di eleganza e raffinatezza, ora si cerca di distinguersi con attitudini più elevate, come se si cercasse il rispetto, ormai dimenticato o ignorato. da qui, la ricerca del miglioramento estetico e forse, di quello interiore, di dominio delle classi sociali più elevate. Quando si parla di bon Ton o di Galateo, ci viene subito in mente, un insieme di regole retrograde e noiose. Per questo motivo vorrei, invece, spolverarle curando di conseguenza la bellezza del rapporto interpersonale, e quindi l' arricchimento interiore che ne deriva. Perché il Bon Ton è questo, non è un insieme di regole rigide e vuote, bensì un'indicazione a vivere bene in società, e nel mutuo aiuto e rispetto delle personalità dei singoli. il Bon Ton, se ci pensate è logico. E' uno scambio continuo di pensieri, di azioni, un dialogo anche silenzioso. Perché a volte è più elegante tacere che parlare in modo fastidioso e continuo. Quando parlo di Bon Ton alle ragazze del mio Stage di Portamento, mi guardano con gli occhi sbarrati, come se dovessero affrontare un argomento ostico. Non vorrei dilungarmi troppo, per ora vi vorrei dare solo delle indicazioni che possano guidarvi nell’interazione sociale che, possibilmente, svilupperò nelle prossime uscite: - Sorridere; - Non dare le spalle agli interlocutori; - Non sbadigliare; - Non guardare l'ora; - Nelle presentazioni, mai dire: “piacere”; - Non dire: “buon appetito”. 32 GP MAGAZINE



Professor dott. silvio rossi, docente di Terapia Fisica e riabilitazione all’università lA sAPienZA di roma

Orthokine: Una innovativa terapia del passato che guarda al futuro cilità di erogazione della terapia che, in germania ad esempio, l’ortopedico può erogare direttamente nel suo studio senza problemi. in quali patologie si può utilizzare la terapia orthokine? il campo iniziale e più ricco di casistica risulta essere quello delle artrosi delle grandi articolazioni (anca e ginocchio) ma si può utilizzare con successo anche nei traumi muscolari acuti e non e nelle tendinopatie in genere. Ma i campo di utilizzo sono in continua evoluzione data la assoluta sicurezza della terapia. sicurezza? in che senso? Sì perché trattandosi di un prodotto autologo del paziente e non essendovi addizioni con farmaci o altro la terapia risulta essere assolutamente sicura. Quali sono i centri di eccellenza italiani della terapia orthokine? Naturalmente roma, facendo riferimento direttamente a me, Milano, presso l’ospedale S. raffaele, ma ci sono contatti anche con Udine, Ferrara e Firenze per cominciare in tempi brevi. da quanto tempo conosce l’orthokine e coma mai non è ancora conosciuta al grande pubblico? Le mie prime esperienze in Orthokine risalgono al 2004, poi dal 2011 sono diventato responsabile nazionale del progetto; credo la difficoltà di diffusione dipenda dalla procedura che coinvolge non solo il professionista che cura il paziente ma anche il centro trasfusionale di riferimento. Peraltro ci sono pazienti illustri che si sono sottosposti a questa terapia e penso a Papa Giovanni Paolo ii ma anche sportivi noti come Kobe Bryant e tanti altri.. Come definirebbe l’orthokine in tre aggettivi? Geniale, efficace, alternativo.

Prof. rossi ci soiega cos’è la terapia orthokine? Si tratta di una terapia da effettuarsi attraversoun prelievo del sangue del paziente che, dopo una preparazione dedicata viene reiniettato nel distretto da curare. Nasce in Germania dalla Orthogen di duesseldorf nel 1997 ed annovera oltre un milione di casi trattati nel mondo con fantastici risultati ed è l’unica terapia con trattamento di sangue autologo tuttora realmente efficace come risulta dai molti lavori scientifici pubblicati in merito. sì, ma qual è il meccanismo di azione? Si tratta di attivare al massimo le cosiddette proteine protettive del nostro organismo e di ottenere così un’ottima risposta antalgico/antinfiammatoria. in sostanza il prodotto finale ricco di queste proteine è in grado di bloccare la cascata biologica dell’infiammazione mediata dalla interleuchina 1 e produrre così lo stop dei processi infiammatori. Quindi una vera e propria auto terapia! A quanti prelievi deve sottoporsi il paziente? dopo quanto può fare le infiltrazioni? il prelievo è unico attraverso la preparazione dedicata si ottiene il materiale per 5/6 infiltrazioni che possono essere fatte, a causa della delicatezzza dela preparazione, solo a partire dal giorno seguente. sembra di capire che la preparazione sia cruciale, è proprio così? Lo è certamente e, in ottemperanza alle Leggi italiane sulla manipolazione del sangue deve essere categoricamente effettuata dallo specialista ematologo e sotto la giurisdizione di un centro trasfusionale di riferimento. cosa che complica un pizzico la fa-

Via Lancisi, 31 - 00161 Roma Tel./Fax 06.64465109 - Cell. 329.0479689 E-mail: silviorossi@aotsrl.com 34 GP MAGAZINE




SALUTE&BENESSERE

#benessereerelax

Voglia di Hammam Templum Salutis: il segreto di uno dei primi tre bagni turchi più famosi di Roma di

e’ un sabato pomeriggio. mi muovo tra le sinuosità periferiche dell’eterna. d e s t i n a z i o n e To r p i g n a t tara. Ho un appuntamento al Te m p l u m salutis, l’Hammam entrato nella classifica dei primi tre bagni turchi più famosi di roma. La responsabile mi invita a entrare, a firmare il libro degli ospiti. il luogo è molto tranquillo. Sono qui per una chiacchierata, e non vorrei turbare il silenzio che vi regna sovrano. Smorzo il disagio, rivolgendo subito la prima domanda. Cos’è un hammam? “in Oriente è il bagno pubblico dove si va per sottoporsi a una profonda pulizia del corpo, e intanto si socializza”. un rituale di pulizia condivisa, qui da noi non si scontra con la privacy? “Pur mantenendo lo spirito origina-

mArisA iACoPino

rio, in Occidente il bagno turco diventa soprattutto luogo di relax e di benessere, con ingressi più riservati. Si può venire da soli, in coppia, o con amici. Si prenotano anche addii al celibato o nubilato. chi viene trova il bagno sanificato, pronto per sottoporsi al rituale dell’hammam”. in cosa consiste questo rituale? “Nel bagno turco, sauna, o hammam, la pelle viene preparata con un sapone vegetale che la sgrassa. il vapore imbibisce le tegoline di cheratina dermica, quindi con un guanto speciale si portano via le cellule morte. dopo la sauna si fanno abluzioni in acqua dolce, poi si passa in sala relax”. dove ci troviamo ora? “Esatto. Qui ti aspettano frutta e tisana, necessari per reintegrare sali minerali e i liquidi persi nel bagno turco”. e poi, dove si va? “A completamento del percorso, e a discrezione del cliente, segue il massaggio. Può essere eseguito con l’olio 37

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di mandorle dolci per il corpo, il burro di karité per il viso, oppure con la schiuma di sapone per chi non ama l’olio”. Cosa mi dice di questa tisana dal gusto gradevolissimo? “Si chiama diavoletto speziato. dentro ha frutti di bosco, ibisco, chiodi di garofano, anice stellato. insomma, un mischietto che tutti apprezzano molto”. Tra vapori soporiferi, graniti luccicanti, e confortata dall’infuso, la invito a raccontare qualcosa di sé. “Mi chiamo Mila, e nasco come estetista massaggiatrice. il bagno turco è legato a quando ero ragazza. Avevo un’amica, Mariella, più introversa di me. Un sabato pomeriggio era particolarmente giù, non le andava di uscire. La convinsi a prepararsi, aiutandola io stessa a lavarsi i capelli. Finito lo shampoo, tirò su la testa e vidi che l’acqua le aveva modificato l’umore: fatto il miracolo! L’episodio finì lì. dodici anni fa, mi venne in mente di lavorare col vapore. Mi era


SALUTE&BENESSERE

tornato in mente l’effetto salutare dell’acqua. Empiricamente, lo osserviamo ogni volta sui volti dei nostri clienti”. Perché la scelta di un hammam in una zona periferica? “in questo luogo, avevo anche il centro di estetica. Pensando di cambiare attività, e avendo già un portafoglio clienti, ho deciso di non trasferirmi. dal libro delle firme, si evince che ha una clientela internazionale… Può leggere i commenti su Trip Advisor. Vengono dal canada, da San Francisco, dalla colombia, dalla Spagna, dall’Azerbaijan. insomma, senza limiti geografici”. dalla consultazione del sito, si legge di trattamenti che portano nomi di imperatori o donne romane. “Sì, vista la tradizione dei nostri avi, artisti nel collegare l’igiene alla cura del corpo. Ogni nome corrisponde a un percorso. Abbiamo il Giulio cesare, il percorso claudia Augusta, il Marco Aurelio e il Flavia domitilla. Nel Giulio cesare, ad esempio, dopo il rituale dell’hammm, si passa sul viso un particolare scrub con nocciolo di albicocca micronizzato all’ambra muschio e verbena; per il corpo, sale termale all’essenza profu-

mata di cacao e scorza d’arancia, lavanda e gelsomino. Sempre nel Giulio cesare, è previsto il massaggio di sapone”. C’è un luogo che può essere considerato il cuore dell’hammam? “Senz’altro la sauna! E funziona da termoregolatore: se fuori fa freddo, nel bagno turco ti riscaldi. d’estate, invece, l’hammam è più caldo della temperatura esterna lo manteniamo a circa 45 gradi – così quando esci senti fresco”. in cosa consiste il massaggio con la schiuma? “Si tratta di una schiuma di sapone vegetale che può essere all’essenza di gelsomino, miele, aloe, zagara di Sicilia, limone, lavanda, o bergamotto. Quando aprimmo, nel 2005, feci venire i saponi dalla Turchia, dal Çemberlita Hamamı, di istanbul, il più antico, dove sono andata nel 2009. Mi arrivarono saponi al pistacchio, all’eucalipto, ai chiodi garofano. di dogana, però pagai dieci volte più del loro valore! Adesso, prendo i saponi naturali di Sicilia”. Ha catturato qualche segreto ad istanbul? “Segreti no. il guanto e lo scrub sono gli stessi. c’è una pietra enorme, un dodecagono, e dodici persone tutt’attorno. Si sta in reparti distinti per uomini e donne. Mi è venuta là, l’idea di trasformare la schiumata in un massaggio di sapone. Loro invece ti insapo38 GP MAGAZINE

nano e poi ti sciacquano”. il bagno assume anche il ruolo di ripulirsi da ogni impurità? “Sì, certo. ci si scarica di ogni negatività, sentendosi ripuliti nell’anima e nel corpo”. Nel salutare Mila, scopro che ci sono habitué che ogni settimana vengono qui ad assaporare il piacere di regalarsi piacere. Mi riprometto di tornare anch’io presto, ma stavolta per un percorso di puro benessere. in un contesto urbano dove la bellezza di ruderi millenari s’è lasciata contaminare dalla decadenza dell’oggi, è bello scoprire che esiste un luogo dove si disintossica il corpo e la mente per ripartire con un nuovo vigore. Per rituffarsi nel caos del mondo.





GUSTO

#chef

Valori di primavera L’inver no ci sta lasciando e per la cucina avr emo tante idee a base di erbe Con questo periodo dell’anno ci attende spesso un clima un po’ “pazzer e l l o ” . Tr a i m e s i d e l l ’ a n n o p i ù contraddistinti dall’indecisione metereologica, marzo ci invita al tempo stesso a gioire dell’ar rivo della primavera, alle por te il 21 marzo di ogni anno solare.

tino valere accostarsi ad alcune specie vegetali, quelle appartenenti alla famiglia delle Valerianacee. Valeriana e valerianella sono le specie più conosciute e utilizzate di questa famiglia. Ma facciamo un po’ di luce fra qualche curiosità su queste specie simili ma dall’utilizzo differente. La Valeriana officinalis è una pianta a fiore, certamente la più nota del genere Valeriana che conta ad oggi più di 150 specie. Tipica delle aree boschive, cresce sia in Europa che in parte dell’America del Nord e del Sud. E in italia numerose sono le produzioni locali, dall’agro-pontino romano alla Toscana. in condizioni ottimali è una pianta che può raggiungere fino al metro e mezzo di altezza, ma ciò che la rende preziosa nell’ambito della fitoterapia è il suo rizoma (radice), contenente preziosi olii essenziali, alcaloidi e flavonoidi, che viene raccolto in primavera o in autunno estirpando piante di almeno 2-3 anni d’età.

La primavera è stagione simbolo della rinascita, del risveglio della natura e dei suoi frutti, del ritorno del sole, nel suo sorgere colorando di luce il mondo sin dal primo mattino. Una stagione che molti di noi attendono a braccia aperte: fa ritrovare la voglia di stare all’aria aperta, preannuncia l’estate, e inizia a regalare gustosissimi frutti della natura. in una parola…una stagione che vale! Non sarà un caso, infatti, che il verbo valere nella lingua latina assumeva il significato di “essere forte e vigoroso”. E crediamo non sia neanche un puro caso il fatto che il nome Valeria, che assume anch’esso il significato precedentemente espresso, venga celebrato dal mondo cristiano con un onomastico in cadenza primaverile (28 aprile). E cosa dire della cucina? Non vorremo certo dimenticare che gli albori della primavera sono il periodo migliore per la raccolta delle insalate, in quanto la maggioranza di loro, seminate in inverno, in questo periodo diventano rigogliose e ideali per il consumo in tavola “secondo stagione”. Ed è anche in cucina e nella medicina erboristica che troviamo il famoso verbo la42

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GUSTO Ma il nome di questa pianta perché, dal latino, “vale”? Perché il suo avere forza e valore è dovuto alle sue numerose virtù terapeutiche: agisce infatti come tranquillante, sedativo, sonnifero, analgesico e antispastico. Un vero tesoro presente in natura, tanto che Greci e Latini soprannominavano panacea la valeriana ed altre piante curative, in quanto attribuivano loro vere e proprie virtù magiche per la cura delle malattie, attraverso l’utilizzo di impacchi e infusi. La Valerianella locusta è invece una pianta edibile da insalata: appartenente alla stessa famiglia dell’officinalis, anche lei cresce spontaneamente in italia e, piantata in inverno, a primavera dona ai palati più raffinati le sue foglie piccole e verdi, tondeggianti e disposte a rosetta,

dal sapore dolce ed equilibrato. La valerianella, conosciuta anche come songino, è ricca vitamine A, B, c e di sali minerali come potassio, ferro e fosforo, in sole 21kcal per 100 grammi di prodotto. E’ inoltre alimento dalla proprietà depurative, diuretiche e rivitalizzanti. in cucina, si adatta molto bene ad essere unita a insalate miste per il suo sapore morbido, ma sarà ottima anche utilizzata da sola per un’insalata arricchita ad esempio con noci e cubetti di ananas fresco. E, grazie alle sapienti idee innovative dello chef campoli, è lui a suggerircene l’utilizzo anche per l’ottenimento di salse e pesti per accompagnare la pasta, per un risultato davvero inatteso che consentirà a tutti di scoprire un nuovo gusto, quello della salute, quello che vale!

Le ricette dello chef Fabio Campoli

TUBETTI ALLA RUCOLA, VALERIANELLA E POMPELMO ROSA Ingredienti per 4 persone: Tubetti rigati, 350 gr; Scorza di pompelmo, 20 gr; Polpa di pompelmo rosa, mezzo frutto; Succo di pompelmo rosa, 6 cucchiai; Rucola, 50 gr; Valerianella, 50 gr; Latte, 1 bicchiere; Aglio, mezzo spicchio; Succo di limone, mezzo frutto; Parmigiano grattugiato, 70 gr; Pinoli, 40 gr; Gherigli di noce, 40 gr; Ghiaccio, 1 cubetto; Olio extravergine d'oliva , 4 cucchiai; Sale, q.b. Procedimento In un pentolino far bollire la scorza del pompelmo (senza albedo), facendola rimanere soda. Poi, tritarla finemente al coltello e tenerla da parte. In seguito, sbollentare nel latte l’aglio privato dell’anima. In un robot mettere insieme i pinoli, i gherigli di noci, l’aglio e frullare. Poi unire la rucola - mondata, lavata e già tagliata in precedenza -, le scorze di pompelmo col suo succo e con quello del limone, il cubetto di ghiaccio, il parmigiano grattugiato al momento e il sale. Continuare a frullare col robot, aggiungendo l’olio a filo fino a ottenere una crema. A parte, lessare la pasta al dente, scolarla e, fuori dal fuoco, condirla con la crema di rucola, cospargendo con pezzetti di polpa di pompelmo spellati al vivo e con ancora un po’ di parmigiano. Servire il piatto tiepido, non troppo caldo.

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NATURA

#curiosità

Previsioni meteo... bestiali “Quando il g atto si lecca il pelo, viene acqua giù dal cielo”. La meteor olo gia de gli animali Gli Animali possono vantare molte capacità, rispetto all’uomo che le ha or mai irrimediabilmente perdute, al contrario di noi umani gli Animali fanno parte integrante della natura tanto da percepirne in anticipo gli sviluppi futuri.

maltempo abbassano la quota di volo, questo perché il brutto tempo modifica la pressione atmosferica e rende difficoltoso il volo in alta quota. Nel mio girovagare per Montagne sia per diletto che per la mia professione di Guida ho potuto riscontrare la veridicità di alcuni detti popolari su alcuni Animali: le Vacche coricate sul prato, un chiaro segno dell’arrivo della pioggia e dato dalla posizione che esse assumono al pascolo, infatti se la mandria si sdraia a terra è sinonimo di pioggia in arrivo, prendono questa posizione per conservare un punto asciutto e comunque manifesteranno, anche loro, un atteggiamento più nervoso muovendo la coda freneticamente per riparare le parti più delicate del proprio corpo, ci sono poi le Pecore, le quali, come è nel loro stile, danno molta importanza al gregge, si riuniscono in un gruppo compatto che le aiuti a ripararsi a vicenda. Altri “Animali” che s’incontrano in Montagna, e non solo, sono Api e Farfalle, queste quando non volano più intensamente sui letti di fiori, interrompendo le loro attività, percepiscono il pericolo che arriva dal cielo. La costruzione frenetica dei formicai è indice del cambiamento di stagione, in peggio, mentre la presenza massiccia di coccinelle indica bel tempo e la scarsità di queste ci fa capire che la meteo peggiora. Gli animali, insomma, oltre ad essere belli e affascinanti ci ricordano una volta di più come noi umani, ormai, senza l’aiuto della tecnologia rispetto agli altri coinquilini di questo pianeta siamo esseri decisamente limitati. La natura, riesce a sorprenderci come sempre con la sua impeccabilità. massimo bolini AmM/Collegio Guide Alpine Italiane Istruttore Nordic Walkingreen tel. 06.69312120 cell. 380.4727553 www.outdoor-active.it

Fin dai tempi antichi, tramite credenze e superstizioni, si attribuiscono ad essi delle capacità misteriose , una tra queste e proprio quella di prevedere il tempo , cioè di percepire con largo anticipo i cambiamenti climatici e atmosferici. i marinai portavano con loro i gatti nei lunghi viaggi in mare perché oltre che, naturalmente, tenere d’occhio i topi , erano in grado di fornire precisi segnali delle condizioni meteorologiche. Questo è dovuto al loro processo evolutivo e, allo sviluppo di una sensibilità che gli fa sentire le più piccole variazioni climatiche legato alla necessità di sopravvivere. Ma quali animali più di altri sono in grado di capire se sono in arrivo il caldo o la pioggia? Abbiamo quindi una lista di inimmaginabili meteorologi: rane, vacche, gatti, insetti e diverse specie di uccelli in grado di anticipare l’arrivo di una tempesta o di un’ inattesa giornata calda: e tutto senza l’utilizzo di applicazioni sul telefonino, siti internet, o programmi televisivi. cominciamo con l’analizzare il comportamento di quelli che ci sono più vicini, i nostri amici per eccellenza, i cani e i Gatti, che sono capaci di prevedere con largo anticipo rispetto a noi l’arrivo di un temporale. il cane comincerà ad agitarsi manifestando chiari segni di nervosismo e paura, anche cercando il contatto fisico con il padrone, prima ancora di sentire i tuoni. Mentre il Gatto ha la consuetudine di passare la zampa dietro l’orecchio per avvisarci che il brutto tempo è in arrivo. Tale atteggiamento è da attribuire a due fattori: il primo causato dalla percettibilità, molto elevata, della membrana del timpano dell’orecchio che gli fa avvertire l’abbassamento della pressione atmosferica e l’aumento di umidità presente nell’aria, mentre il secondo è originato sempre dal cambiamento di umidità che provoca una variazione della consistenza dei suoi peli, due fenomeni che accompagnano l'arrivo della pioggia. ci sono poi gli Uccelli che all’arrivo del

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LAVORO&SERVIZI

#detectiveprivato

La professione dell’investigatore Rinaldo Testa, titolare dell’agenzia AG.I.TE.R. ci parla della sua attività e dei ser vizi che offre incontriamo rinaldo Testa, titolate dell’agenzia investigativa AG.i.TE.r. Quando e in che modo è nato l'amore per il lavoro che che fa? “Non è stato subito amore, dopo un lungo periodo di attività operative nelle forze armate ho deciso di fare ritorno a casa ed ho risvegliato quella curiosità per questo lavoro nata dai libri e telefilm che leggevo e vedevo da bambino, Sherlock Holmes, Hercule Poirot ed l'intramontabile detective di origini italiane, il tenente colombo. Successivamente, giorno dopo giorno, pedinamento dopo pedinamento, la curiosità è diventata passione e ora dopo12 anni amo questo lavoro, amo l'emozione che suscita farlo”. Come si svolge una normale giornata di lavoro? “Non esiste una normale giornata di lavoro, ogni giorno è diverso dall'altro, ogni giorno fai qualcosa di diverso, puoi iniziare a lavorare alle 5 del mattino oppure alle 11 e finire di lavorare dopo 15 ore o 5, ti puoi trovare a lavorare a Tivoli o roma ma anche Palermo o Milano se non all'estero. L'unica costante è che sei sicuro che la giornata di lavoro la passerai insieme al tuo/a collega a bordo di un'auto e/o moto a cercare di trovare elementi di prove per un'eventuale causa e/o processo di cui sei consulente di parte”. Quali sono i servizi più richiesti? “La AG.i.TE.r. è specializzata in indagini aziendali ad alto profilo, quindi per noi i servizi più richiesti sono quest'ultimi che eseguiamo su tutto il territorio nazionale per società di rilievo internazionale e non. Ovviamente effettuiamo indagini a 360° quindi molte sono anche le infedeltà coniugali ed il controllo giovani, attività molto utili le prime in sede di separazione ed ancor più importanti le seconde in quanto un'attività investigativa ben fatta potrebbe portare a conoscenza dei genitori dettagli utili per tutelare il/la proprio/a figlio/a. L'errore che non bisogna commettere è pensare che il/la proprio/a figlio/a, rimarrà per loro sempre un libro aperto senza macchie. A volte sono più furbi di voi come voi lo eravate dei vostri genitori”. ricorda in particolare un aneddoto o qualcosa di simpatico del suo lavoro? “certamente, erano i primi anni che svolgevo questo lavoro e venni ingaggiato da una donna di Pescara per effettuare indagini sul marito infedele. Una sera in particolare la donna mi chiama e mi avvisa che il marito quella sera sarebbe uscito e rimasto a cena con degli amici lasciandola sola a casa. così fa, nessun incontro amoroso quella sera, ma il particolare è che la donna dimenticò di dirmi che anche lei aveva l'amante e che quella sera aveva deciso di farlo entrare a casa, così alle 22, quando il marito rientrò, immaginate da soli la catastrofe! Pensare che bastava rispondere alla mia chiamata di riepilogo del servizio”. Qual è la prima cosa a cui pensa la mattina quando si sveglia e l'ultima, la sera prima di addormentarsi? “Generalmente a questa domanda si risponde con qualche frase d'effetto ma io sono una persona molto pratica e sincera quindi rispondo pensando a quello che pensano tutti, testualmente la mattina: "no, sono già le sei, non è giusto". E me la prendo con la mal capitata sveglia. La sera prima di addormentarmi penso a tutte quelle cose da fare il giorno dopo con particolare attenzione a quelle che dovevano essere fatte il giorno prima”. 46

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LIBRI

#paroleestorie

Storia di un incontro Da cosa nasce un incontro? Ce lo spiega Federico Barbieri nel suo ultimo libro di

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C’è chi attribuisce al caso il verificarsi di ogni evento, senza che lo stesso trovi fondamento in una causa specifica. Per contro, i fautori del cosiddetto deter minismo sostengono che gli avvenimenti, e le concatenazioni di effetti, siano frutto di una ragione ordinatrice. senza dubbio ogni incontro, sia esso scaturente dal caso che da una causa, programmato o indotto, costituisce un momento decisivo dell’esistenza di ciascun individuo. Sull’argomento, ci siamo intrattenuti con Federico Barbieri, narratore e poeta. La sua ultima fatica, uscita per Viola Editrice, si intitola giustappunto “Storia di un incontro”. con lui, cercheremo di comprendere se lo scrivere discenda da casualità o da necessità preordinata. il titolo del libro ci porta immediatamente nella sto49

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LIBRI ria. Perché un incontro si verifichi, occorrono almeno due protagonisti. dunque, possiamo dire che siamo in presenza di un lui e una lei? “Assolutamente sì. Siamo di fronte al più classico degli incontri possibili: un uomo con una donna”. Ci sono incontri con cui ci si scontra, e incontri che ci cambiano. Come definirebbe l’incontro di cui è interprete il suo protagonista? “Un incontro che diviene storia. La gran parte di tutto quello che avviene ogni giorno nella vita di ognuno di noi viene presto dimenticato. Solo gli avvenimenti più importanti e significativi divengono storia. Storia da raccontare, da non dimenticare. il mio protagonista vive un incontro che diverrà storia”. secondo lei l’amore è un sentimento che può redimere? e qual è la sua idea di felicità? “L'amore, senza dubbio, a mio parere, è il più forte sentimento che possiamo provare in questa vita. Ha un potere smisurato e può cambiare anche un'intera personalità. Ma allo stesso tempo un sentimento che non possiamo comprendere fino in fondo. ci dobbiamo accontentare di godere dei suoi frutti. La felicità, invece, è riuscire a tenere in equilibrio le pulsioni e i bisogni che inevitabilmente ci abbracciano ogni giorno. Un equilibrio molto fragile da rompere”. All’interno della storia, un intreccio avvincente che sfocia nel noir, genere letterario molto in voga oggi nella narrativa italiana. ritiene necessario per la trasformazione, e l’evoluzione di un individuo il passaggio attraverso il male e la sofferenza da questo generata? “come diceva Sant’Agostino il male non è che privazione di bene. Per capire il vero valore di una cosa, di un sentimento o di una persona, bisogna perderla, esserne privi”. ora qualche domanda sullo scrivere: qual è secondo lei la fun-

zione dello scrittore? “Lo scrittore, per me, ha ereditato la missione che avevano i primi filosofi: guidare l'individuo verso una nuova visione e chiave della realtà”. Crede nel fuoco sacro dell’ispirazione e estro creativo, o nella costanza dell’impegno? Quali sono a suo avviso le regole di un buono scrivere? “io penso che tutti noi possiamo e abbiamo ogni giorno buone e accattivanti idee che possano sfociare in un qualche tipo di opera. L'ispirazione è in ogni individuo, la differenza che fa di una persona un artista, sia esso pittore, scrittore, musicista, è il desiderio e la costanza di quest'ultimo di non veder morire l'idea nella propria testa e fare in modo che non cada nell'oblio della memoria, ma al contrario regalarle nuova vita”. Trova ispirazione dal vissuto, o le storie che intreccia sono frutto dell’immaginazione? secondo lei, il documentarsi serve a rendere l’arte verosimile, ad immagine della realtà? “il vissuto è il nido preferito dell'im50

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maginazione. L'immaginazione altro non è che un possibile vissuto creato da esperienze passate e unite insieme. il documentarsi, la conoscenza, sono le fondamenta dell'arte. Senza di loro l'arte è solo una scritta sulla sabbia che ha un destino presto segnato”. la scelta del prosimetro, oltre che necessario allo sviluppo della trama, è forse anche uno stratagemma per portare la poesia all’interno della prosa, in un mondo poco incline all’arte poetica? “È solamente un piccolo e umile tentativo di riscoprire qualcosa che forse troppo presto abbiamo dimenticato e catalogato come fuori moda”. Come vede l’enorme produzione libraria in italia, Paese in cui si continua a leggere poco? “Finché qualcuno scriverà e pubblicherà i lettori saranno sempre più degli scrittori; è matematico. Quando una persona scrive il suo scritto sarà almeno letto da due persone. il proprio personale lettore e la casa editrice che lo pubblicherà. Sempre uno più di lui. Finché si scrive, la lettura non morirà”. un’ultima domanda: qual è la tinta che più si attaglia al suo romanzo? “cremisi”. Lasciamo Federico Barbieri con la convinzione che saranno in molti, lettori abituali o casuali, ad appassionarsi al nuovo romanzo; a voler seguire i fili che annodano la trama del suo libro. Storia di un incontro, viaggio letterario che con grande maestria ci conduce tra i grovigli dell’incontro più imprevedibile.



CINEMA & TV

#piccoloegrandeschermo

Tiziana Buldini: dai viaggi al set Una carriera positiva. Ha lavorato con registi come Pupi Avati, Carlo Vanzina, Federico Moccia e Vincenzo Salemme di

mArisA iACoPino trice ma quello di aprire un’agenzia di viaggi. Cosa è successo e perché hai cambiato idea? “È successo che mi sono lasciata all'improvviso con un ragazzo toscano dopo un anno di convivenza e in procinto di aprire un’agenzia di viaggi. Non me la sentivo più di rimanere lì, a Lucca, da sola. così me ne sono ritornata a rieti ma sapevo che sarebbe stato solo di passaggio. cominciai a guardarmi intorno e mi imbattei in un’agenzia che mi propose un corso trimestrale di recitazione. Mi aveva incuriosito e pensai: perché no?”. sei pentita di questo “cambio di programma”? “Assolutamente no. È stata una bellissima scoperta dal primo giorno di corso al primo giorno sul set. credo ai segnali e al destino... Nulla succede per caso e credo che le cose brutte accadano per dare spazio e permettere di accadere a quelle belle”. Hai iniziato a lavorare come attrice con registi del calibro di Pupi Avati, Carlo Vanzina, Federico moccia e Vincenzo salemme? Ti aspettavi questo passaggio? “Ad essere sincera no, non me lo aspettavo”. in tv hai preso parte alla serie tv “romanzo Criminale”. Ci parli del tuo personaggio? “il mio esordio televisivo! interpretavo Sofia, cassiera del bar

È diventata attrice dopo aver abbandonato l’idea di un’agenzia di viaggi. la vita l’ha portata su altre strade. un cor so di recitazione e voilà si è ritrovata sul set. un passa ggio veloce che non ha spiazzato Tiziana buldini, che ha saputo calarsi in questa avventura con dedizione e determinazione. Ha avuto esperienze importanti in tv e al cinema. ricordiamo la serie tv “romanzo criminale”, la miniserie “Vip” di carlo Vanzina, “Fuoriclasse” di riccardo donna, “Provaci ancora Prof 4”. Nel grande schermo ha avuto ruoli in film come: “Scusa ma ti voglio sposare” di Federico Moccia, “No problem” di Vincenzo Salemme e “il figlio più piccolo” di Pupi Avati, “Anche se è amore non si vede” con Ficarra e Picone e “immaturi”, dove interpretava l’amante di Paolo Kessisoglu. Attualmente sta girando “Squadra Mobile” e presto la vedremo su Mediaset. Tiziana presentati ai nostri lettori e parlaci di te e di come sei caratterialmente. ciao a tutti. Sono istintiva, testarda, romantica e sognatrice” il tuo obiettivo nella vita non era quello di diventare at52

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CINEMA & TV cinema come Matteo Garrone è stata un'esperienza unica”. Per un attore è importantissimo lo studio. Tu che formazione hai avuto? “dopo vari corsi iniziali mi sono stabilizzata al duse di Francesca de Sapio per tre anni. È stata molto dura. Un percorso impegnativo sia a livello fisico che psicologico, che mi ha insegnato tanto e mi ha fatto capire l'importanza dello studio e della struttura che deve avere un attore sempre, in qualsiasi circostanza. Non si finisce mai di imparare e tutt'ora mi cimento in seminari e lezioni private con il fantastico attore e coach - attualmente a Studio cinema - nonché carissimo amico Sergio Valastro”. Cosa dovrebbe fare un uomo per corteggiarti? “A me piace l'uomo all'antica, quello di una volta. Mi piace il corteggiamento, la galanteria di altri tempi. Scherzando dico sempre che sarei dovuta nascere in un’altra era. Ne esiste ancora uno? ditegli che lo sto cercando!”. la pazzia più pazza che faresti per amore? “Lascio sempre che sia l'uomo a farle”. Qualcuno ha mai fatto pazzie per te? “Sì, mi hanno scritto e cantato canzoni alle 4 di notte con la chitarra. Mi sono ritrovata persone, che vivevano a 800 chilometri di distanza, sotto casa all'una di notte con mazzi enormi di rose rosse. Ma la cosa che mi è piaciuta di più erano i bigliettini che mi lasciava un mio ex tutte le mattine. E dico tutte. Su questi bigliettini c’erano cuoricini, poesie e frasi d'amore. Questo per dire che le cose più semplici sono le più belle, soprattutto quelle fatte con il cuore”. C’è un regista da cui sogni di essere diretta? “il mio più grande sogno si chiama Woody Allen”. dove ti vedremo prossimamente? “Prossimamente su Mediaset nella nuova stagione di ‘Squadra Mobile’ e in un'altra importantissima serie tvper la quale sto per firmare il contratto”.

della Questura nonché prostituta come secondo lavoro e sogno proibito e nascosto del commissario Scialoja, interpretato da Marco Bocci. È stato un gioco di sguardi, di seduzione. Non difficile da mettere in pratica trovandomi davanti l'affascinante Marco”. oltre al cinema alla tv, sappiamo che nel 2010 sei stata scelta per posare su Playboy. Hai provato imbarazzo a posare senza veli? “Non ci crederete ma sono molto timida. Ogni volta devo fare un grande lavoro su me stessa per affrontare questi tipi di set. dunque, la mia risposta è sì!”. Fermo restando che ogni esperienza è importante, qual è quella che ti è rimasta di più nel cuore? “Le persone le riconosci dalle vibrazioni. detto questo voglio citare ‘il racconto dei racconti’ di Matteo Garrone. c'era un'energia magica. Ho assistito prima di girare alla riprese dell'uccisione del grande dragone dal re, per prendere il cuore da dare in pasto alla regina, Salma Hayek. dopodiché, mentre preparavano la mia scena, ho avuto l'occasione di parlare con il regista e di capire che persona fantastica e speciale sia”. Hai avuto un ruolo in un film internazionale come “Tale of Tales” al fianco di Vincent Cassel. Cosa ha significato per te? “Specificherei piccolo e diverso ma sì importantissimo per me. Ho esitato perché un’attrice non dovrebbe mai fare la controfigura ma in questo caso ‘prestare’ il mio corpo per un'attrice di livello internazionale come Salma Hayek è stato un onore. So che è stata lei ad approvare la scelta finale. Ho grande stima di lei. inoltre, essere diretta da un maestro del 53

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TELEVISIONE

#vitadaartista

Maura Carotti “Amo la vita, il palcoscenico e l’amore” di

Alessio CerTosA

la sua caratteristica principale è la poliedricità. si considera un’artista. sa cantare, presentare e condur re. le sue esperienze principali sono state sul palco e davanti le telecamere, essendo dotata di una bella e accattivante presenza scenica. maura, parlaci di te. “Sono una donna molto sofisticata ma anche molto semplice nei rapporti e nella vita quotidiana. La mia vita si basa su un principio semplice, ‘sincerità ed onestà’, sia con me stessa che con gli altri. Per questo sono una persona molto critica con me stessa, e se sbaglio chiedo scusa ma devo aver sbagliato veramente. Amo la vita, il palcoscenico e amo l'amore. L’amore è il sentimento che muove il mondo e anche il mio mondo in realtà, lavoro e vita privata sono sempre fatti con amore”. Qual è stata la tua formazione? “Studio, studio e solo studio. Formazione classica la mia, vengo da una famiglia dove mi è stato insegnato che in qualsiasi ramo vuoi lavorare, fondamentale è la preparazione. Ho studiato tutto, pianoforte, canto, danza e dizione. Volevo fare l'artista, e grazie a tutto questo che ancora dopo tanti anni, faccio il mio lavoro con grande soddisfazione”. 56

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TELEVISIONE C’è qualcuno che non smetterai mai di ringraziare? “chiaramente i miei genitori, mi hanno insegnato oltre al fatto di dovermi preparare molto, anche la devozione al proprio lavoro, mi hanno spronato sempre a diventare una persona migliore ogni giorno, ad essere grata per la fortuna che ho a poter fare il mio lavoro facendolo diventare inoltre anche il mio lavoro”. Che rapporto hai con la tv? “di tv ne ho fatta tanta, in passato. Ora è qualche anno che mi sto dedicando ai ‘live’, si chiamano così, spettacoli dal vivo, nelle piazze e nei teatri. Essendo stata abituata tanti anni a fare solo tv, oggi che ho imparato a vivere del rapporto con gli altri, non saprei più' rinunciarci. Ho imparato quant'è straordinariamente bello il rapporto con il pubblico dal vivo”. sei una donna poliedrica. oltre ad essere una conduttrice, sei anche una cantante, vero? “Sì nasco come cantante, fui notata così, in un locale, una sera di tanti anni fa. cominciai così e da allora è stata tutta da costruire la mia vita, i miei mi sono stati molto vicino ma non essendo una ‘figlia d'arte’ ho dovuto capire da sola molte cose. Se tornassi indietro farei le stesse scelte. Sono sempre stata convinta più' passava il tempo, che il mio lavoro sarebbe stata la mia salvezza. Lo amo moltissimo”. nel 2010 sei stata una delle “corteggiatrici” di “uomini e donne”, in onda su Canale 5. Che esperienza è stata? la rifaresti? “Assolutamente sì, mi sono divertita tantissimo, ho conosciuto molte persone e soprattutto ho avuto modo di stare a contatto con la grande Maria de Filippi, ho imparato molto. Moltissimo”. sei soddisfatta di quanto fatto finora o hai dei rimpianti? “Sono molto soddisfatta, anzi ti dico, oggi sono una donna serena, sono quello che volevo essere quando da piccolina facevo pensieri sul mio futuro”. in che maniera curi la tua immagin e quanto è importante nel tuo lavoro?

“Beh, la mia immagine è importante tanto quanto il talento. Mi curo molto. E sto attenta a quello che mangio. Oggi rimanere ‘piacevoli’ costa fatica...ma ti dirò' viene ripagata in tutto quando si hanno le soddisfazioni che ho io. Poi per quanto concerne la mia immagine dal punto di vista mediatico ho il piacere di essere curata dall’addetto stampa Laura Gorini, che è anche una cara amica”. Ti siedi sul divano e prendi il telecomando della tv, cosa guardi di solito? “Guardo molti film e poi poche altre cose. Trovo che ci sia molta televisione trash oggi e me ne dispiaccio. La tv, quella che si faceva una volta, non si fa più e allora non mi resta che guardare dvd o andare a teatro, cosa che amo moltissimo in modo incondizionato”. Hai progetti in ballo? Ti va di par57

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larne con noi? “certamente! in occasione del mio compleanno, il 20 febbraio, ho ideato insieme ad un gruppo di collaboratori la mia ‘rivoluzione’. Per l'appunto, ‘Fashion Vanity revolution’, il mio format di moda e di stile sbarca in una location per ora top secret, sarà un evento straordinario, all’insegna della moda e del gusto artistico, dove io curerò la regia e la conduzione”. Affetti a parte, c’è qualcosa di cui non puoi fare a meno nella tua vita? “della quiete della mia casa; è la mia pace, il mio angolo di paradiso. Tutto è nella mia casa, la mia valvola di sfogo ma anche il posto dove mi sento più sicura e libera in assoluto”. Per concludere? “Grazie a voi per avermi voluta sulla vostra rivista e un bacino ‘fashion’ a tutti”.


TEATRO

#passionedanza

La nuova stella della danza Susanna Salvi è giovanissima e in poco tempo è riuscita a ritagliarsi uno spazio impor tante

di

silViA GiAnsAnTi

Susanna Salvi è nata a rieti il 6 maggio del 1990 e oggi è una giovane ballerina con i fiocchi, una nuova stella nel firmamento della danza. Una carriera piena di sacrifici e di rinunce, largamente compensata da consensi da parte di grandi firme come carla Fracci e Francesco Ventriglia. Piena di entusiasmo e di prospettive, Susanna è risucchiata dai classici viaggi di lavoro e da spostamenti vari. Un personaggio internazionale davvero intrigante, per via di un curriculum da ballerina navigata, nonostante i suoi venticinque anni. Un’età, questa, dove spesso regna ancora incertezza e confusione. Ma non per lei che ha le idee ben chiare. susanna, a quando risale la tua passione per la danza e come si è sviluppata?

Attualmente è nei ruoli principali dei balletti a l Te a t r o d e l l ’ o p e r a d i r o m a , f a c e n d o p a r t e della compagnia del teatro, la cui direzione ar tistica è affidata ad eleonora Abbagnato. Tr a g l i u l t i m i s p e t t a c o l i i n c u i h a d a n z a t o , “Giselle” e “Coppélia”. “E’ nata molto presto intorno agli otto anni di età e poi sono stata incoraggiata da una mia compagna di classe, la quale andava a danza e per farle compagnia ho fatto la scuola, incontrando un’insegnante che ha scorto in me del talento, Marella Vesseri, che mi ha spronato così a continuare. A undici anni ero già al Teatro dell’Opera e lì mi hanno inserito nei corsi della scuola. da quel momento è iniziato il mio percorso professionale, nel vero senso della parola”. sei stata subito convinta di farcela? “devo dire di sì”. C’è qualche grande nome che ti ha invogliata? “il ballerino Marco Pierin, uno dei primi grandi nomi che ho avuto l’oc58

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casione di conoscere”. Quanto si fatica mediamente al giorno tra prove e studio? “Sulle otto ore, ma poi il tutto dipende dai periodi più o meno intensi”. l’esperienza lavorativa che ti è rimasta dentro? “Le cose che ricordo con più affetto sono sicuramente le esperienze con il Teatro dell’Opera e il diploma conseguito nel 2008 presso la relativa Scuola di danza, dopodichè sono stata in America e poi sono tornata in italia a Firenze, precisamente per un’altra occasione lavorativa in una compagnia che purtroppo da poco tempo ha cessato l’attività: ho un bellissimo ricordo, in questo ambito, del Maggio musicale fiorentino”.


TEATRO

© Yas uko Kage yama

Chi sono i tuoi maestri? “Sono Pablo Moret e Ofelia Gonzalez della scuola di danza”. da chi sei apprezzata in modo particolare? “Attualmente da Eleonora Abbagnato che è la mia direttrice”. so che sei legata particolarmente al personaggio di Coppélia, esiste un collegamento tra te e lei? “Sì, è stata una stupenda esperienza perché mi rispecchio moltissimo nel suo personaggio un po’ capriccioso che ottiene sempre quello che vuole. Tecnicamente è stato un ruolo molto difficile, ma io adoro le sfide impossibili”. Ti è mai capitato di sentirti fuori forma, magari proprio quando c’era da affrontare qualcosa di importante? “Sono cose che capitano a tutti gli artisti. ci si può sen-

tire fuori forma sia mentalmente che fisicamente. riesco ad uscirne fuori concentrandomi su una cosa in par-

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ticolare. il mio lavoro è complicato, bisogna rendere al cento per cento e ci sono tanti aspetti da tenere sotto controllo”. Con cosa vi aiutate nella vostra attività? “con un’alimentazione sana, bilanciata e varia. il corpo va curato partendo da una buona dieta quotidiana”. Hai un rito prima di andare in scena? “A dire il vero no. Quello che uso fare è arrivare in anticipo per fare tutto con calma, trucco e parrucco compreso”. Trascorri per motivi scenici una vita sulle punte, in realtà come ti presenti, una che si muove delicatamente o irruente? “Sono molto diversa da ciò che si vede in scena, quindi sono un po’ irruente. Ma so essere anche romantica e delicata”.



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#grandispettacoli

Anna & Anna Uno spettacolo in scena l’8 marzo al Teatro Imperiale dedicato al mito di Anna Magnani giare e celebrare una straordinaria donna e attrice attraverso le altrettanto straordinarie figure femminili dei suoi personaggi. Lo spettacolo va in scena grazie alla collaborazione dell'Assessorato alla cultura e del comitato Pari Opportunità della città di Guidonia Montecelio”.

u n 8 m a r z o s p e c i a l e a l Te a t r o i m p e riale di Guidonia montecelio. Anna Greggi, una delle fir me del teatro, porta in scena uno spettacolo bellissimo, dedicato al mito immortale di Anna magnani. Un appuntamento da non perdere. Un evento per celebrare Anna Magnani, in una giornata particolare per vari aspetti. L’idea è di Anna Greggi ed è lei stessa a parlarne con soddisfazione: “Ho rappresentato lo spettacolo Anna & Anna a febbraio dello scorso anno nell'ambito della rassegna ‘Teatrosincrasia’, patrocinata dal comune di Guidonia Montecelio. L'idea in realtà era un mio vecchio sogno nel cassetto, amo Nannarella da sempre, ho visto e rivisto i suoi film fin da bambina...il lavoro di ricerca in cui mi sono avventurata è stato appassionante almeno quanto il portare in scena la vita, gli amori, i dolori, il teatro e il cinema della più grande attrice italiana di tutti i tempi. io la racconto, semplicemente e con grande rispetto e devozione (non oserei imitarla) in un percorso fatto di ricordi, citazioni, canzoni e monologhi tratti dai suoi film e spettacoli teatrali, dall'avanspettacolo al neorealismo. Mi è sembrato naturale proporre questo spettacolo per l’8 marzo, giornata della donna, al Teatro imperiale di Guidonia. data che quest’anno coincide con il sessantesimo anniversario dell'Oscar alla Magnani con ‘La rosa Tatuata’ per omag61

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SPETTACOLO

#amoreperladanza

Cristina Pitrelli

“Vi presento Out Dance Project”

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SPETTACOLO

lei si chiama Cristina Pitrelli ed è una giovane insegnante di danza e coreog rafa, che ha messo in piedi una compagnia tutta sua: la out dance Project. Alle spalle ha un’ottima preparazione for mativa. Cristina, qual è la tua formazione? “Partiamo dalla Scuola Tersicore di Ostia dove ho iniziato con la danza classica, jazz e contemporanea; Nel 2004 mi sono diplomata presso il centro internazionale Opus Ballet di Firenze, specializzandomi sempre di più nella danza contemporanea. continuo nel 2006 con glistudi all’estero, a Londra presso Pineapple Studios, a rotterdam presso l'Università della danza codarts, a Francoforte presso il centro internazionale Wiesbaden Tanz Studio. Nel 2007 sono approdata a Berlino, città che è diventata la mia casa madre continuando a studiare e approfondire le tecniche della danza contemporanea floor work, contact, tecnica release nella Scuola Tanz Fabrik e ballando come danzatrice nei Festival tra i più importanti, tra cui: Tanz im August, Hebbel Theatre e Tanz Theatre Am Ufer. Al ritorno in italia nel 2009 ho partecipato alla Biennale di Venezia ‘Waste Lande’ diretto da ismaele ivo. Parallelamente all'attività di danzatrice mi sono affermata anche come come insegnante coreografa tra roma e Firenze”. e poi? “Nel 2015 ho curato la direzione artistica della danza nella Nova Accademia di Fulvio Peroni dando vita, all'interno della Scuola, alla compagnia Out dance Project. Nell'estate scorsa, inotre, ho lavorato a Los Angeles in veste di ballerina nella sigla della sit-com ‘Bruna in Beverly Hills’ che ha come protagonista l'attore ronn Moss”. Parliamo di questa nuova compagnia. “il 17 ottobre scorso c’è stato il debutto della compagnia Out dance

Project con lo spettacolo di ‘The Vanity Monsters’. i prossimi spettacoli riguardano la messa in scena di ‘The Vanity Monsters’ il 7 aprile al Teatro Palladium e interferenze e al teatro Testaccio nei giorni 18 e 19 maggio”. Come ti sei avvicinata al mondo della danza? “Ho mosso i primi passi quando ero molto piccola, poi con il tempo è diventato un bisogno sia fisico che mentale che mi ha portato ad approfondire sempre più questa disciplina specializzandomi sulla danza contemporanea che per me è pura espressione di un corpo che si muove nello spazio e nel tempo. Amo tutto ciò, perché secondo me la danza è un linguaggio universale che veramente ci aiuta a metterci in comunicazione al di là di un linguaggio verbale. Ad oggi la mia ricerca si basa sullo studio del movimento corporeo scaturito dal ritmo interiore in rapporto allo spazio e al tempo emanando energia fisica attraverso l'utilizzo dell'equilibrio e della caduta, esprimendo istinto, velocità e fluidità. da qui nasce la mia compagnia Out dance Project e il risultato che vorrei ottenere è che qualsiasi persona che decida di intraprendere un percorso di sperimentazione della danza, possa, durante la fase creativa, tirar fuori la propria personalità, le proprie emozioni, trovando il coraggio di conoscersi e di sentirsi liberi attraverso un benessere interiore e sviluppando così un linguaggio corporeo personale, tale da farlo diventare ‘Unico’”. (marisa iacopino)

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#ilgrandecirco

Una vita da circense Lenny Alvarez è un giovane siciliano bravo come organizzatore di eventi circensi di

AlessiA bimonTe

“il circo non è solo uno spettacolo, è un’esperienza di vita”. Così il grande Federico Fellini definisce lo spettacolo più antico del mondo. un universo incantato: acrobati, equilibristi, animali, contorsionisti, clown e giocolieri che fanno volare gli spettatori con la fantasia.

Ha dei nuovi progetti per il suo futuro all'interno della compagnia circense nando orfei? “Spero di tornare presto in pista con un nuovo numero di giocoleria, visto che dal 2014 mi occupo solo di condurre lo show”. Pensa che il circo possa restituire quella veridicità che al giorno d’oggi si è un po’ persa negli spettacoli registrati che si vedono in televisione? “il circo è il più antico, bello e grande spettacolo del mondo, perché nel circo è tutto spettacolo, anche lo stile di vita. Non esisterà mai altra forma di rappresentazione che potrà eguagliarlo. Uno straordinario nuovo circo, combina l’antico ed elegante con innovative attrazioni, luci, musiche e costumi. Prende spunto proprio dal maestro Fellini, grande amico di Nando, l’obiettivo è quello di far sognare, perché il circo è l’unica forma d’arte dal vivo senza montaggi. L’arte circense, il suo ambiente, il suo immaginario stanno attraversando una vera e propria riscoperta: fino a qualche tempo fa passato di moda, il circo ora si sta prendendo la sua rivincita, riconquistando il segno culturale distintivo che aveva quando veniva elogiato dai più grandi artisti. il circo non invecchia, si reinventa”.

ricco di mille sfaccettature, suoni, rumori, colori; ma anche persone, ognuna con la sua storia. Una di queste è quella di Lenny Alvarez, partito dalla Sicilia e sbarcato a quello che è oggi il suo mondo, il circo. diplomato come ragioniere di comunicazione e marketing, studia anche recitazione, ma Lenny abbandona gli studi per seguire il suo sogno. All’età di soli 5 anni ha avuto il primo approccio con uno spettacolo circense, quello di Moira Orfei, in tournèe nel suo paese d’origine, Avola (Siracusa). Affascinato, prova ad imparare da autodidatta la giocoleria, manipolando con destrezza vari tipi di oggetti in maniera concentrica. il suo amore per questa arte, scatena una battaglia familiare, che porta, soprattutto la madre, a non accettare la sua posizione, considerata precaria e economicamente instabile. Troppi pregiudizi, vuole rompere con il passato e decide di partire per Milano. Attualmente Lenny è un giovane affermato manager nell’organizzazione di eventi circensi per conto della compagnia di Nando Orfei, pioniere dell’arte circense italiana in tutto il mondo. Ci sono in serbo tappe per il 2016? “Assolutamente sì, girerò tutta l’italia da nord a sud, per adesso siamo ancora in Lombardia, fino a maggio”.

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#recitazione

Il sogno di Ida Basile È un’attrice a tutto tondo. Si è esibita davanti al Papa con il Magnifico Circo Acquatico di

originaria di Pratola Peligna (AQ), classe ’90, ida ha sin da piccola coltivato la sua passione per la recitazione. “non ho mai pensato di fare altro, volevo fare l’attrice. di solito nei piccoli paesi combatti con la mentalità delle persone, for tunatamente la mia realtà ha sempre profumato di arte e cultura”. È proprio in Abruzzo che ida nel 2004, dopo la ristrutturazione del Florian Teatro Stabile d’innovazione di Pescara ha seguito il suo primo corso di recitazione per giovani attori. “in quel momento ho fatto un grosso respiro e mi sono detta: voglio farlo per la vita!”. Un piccolo tassello, ma efficiente. All’età di 17 anni ha l’onore di conoscere dacia Maraini che, in occasione del Festival Nazionale del teatro, è alla ricerca di attori da inserire nel suo team. dopo uno stage,

AlessiA bimonTe

viene selezionata e ci lavora per circa quattro anni, inscenando uno spettacolo in memoria del terremoto che ha colpito L’Aquila e in seguito un'altra rappresentazione in irlanda, a dublino. “ E’ stata la prima esperienza, che rimarrà sempre nei miei ricordi”. crescendo, ida si accorge di avere esigenze diverse, - “capisci che ti sta stretta la realtà, vorresti rompere gli schemi per poter seguire il suo sogno, ma farlo in grande”. decidi di trasferirti a roma, stravolgendo la tua routine, ma mantenendo saldi i tuoi obiettivi. Come ti sei sentita a contatto con questa nuova realtà? “Wow, questa è stata la prima cosa che ho pensato arrivata nella capitale. Finalmente potevo dedicarmi a pieno a quella che è la mia arte innata. Volevo solo recitare. Ho frequentato una scuola privata qualificata, un corso professionale presso la Golden Star Academy diretto da Andrea Maia, dove mi sono diplomata nel 2014. All’interno della scuola ho imparato 66

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molto da grandi maestri provenienti da formazioni internazionali e da classisti di Vittorio Gassman e Gigi Proietti. La più grande fortuna è stata quella di avere un teatro all’interno della struttura, dove si alternavano spettacoli di attori. Noi allievi abbiamo avuto il piacere di seguire le prove, stare nei camerini e grazie ad un programma di specializzazione, poter essere inseriti nei cartelloni di teatro. Anche se solo per una battuta, ti senti responsabile. Proprio grazie a questa opportunità, ho conosciuto registi come Augusto Fornari, Marco Simeoli, Stefano reali, daniela Morozzi, Maria Laura Baccarini. Ho partecipato ancora una volta ad uno spettacolo della Maraini per la regia di riccardo Milani, marito di Paola cortellesi, anche qui come protagonista insieme a Lino Guanciale. Ho anche indossato i panni di una suora in Garbatella Futbol cleb di Michela La Ginestra”. sei molto giovane ma hai avuto anche esperienze diverse da


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Ida Basile e alcun e immag ini del su o s pett aco lo de l “Magnifico Circo Acqu at ico ” davant i a Papa Fran ce sco

quelle teatrali. Quali? “Sì, recentemente, nel 2015 sono stata protagonista dello spettacolo del ‘circo degli Orrori - Un manicomio in delirio’. Lo spettacolo era ambientato in un manicomio ed io interpretavo la direttrice. È stata la mia prima esperienza circense, non ha niente a che fare con la drammaturgia; ho vissuto in un caravan per due mesi, non esisteva il palcoscenico ma la pista e l’unica attrice ero io”. la versatilità è sicuramente un punto a favore per la carriera. riesci a conciliare generi diversi? “È vero, ho lavorato in ambienti totalmente opposti al mio, ma sono contenta e credo che sia una cosa positiva. Bisogna avere la giusta predisposizione, il fascino del mio mestiere è questo. Mi sono sempre messa in gioco, senza pretese né presunzione. Non rinuncio mai a nuovi personaggi. credo che alla mia età, con il poco lavoro che c’è mi accontenterei anche di interpretare una pietra”. Con il magnifico Circo Acquatico

hai avuto la possibilità di esibirti davanti al santo Padre, che non è da tutti. di che tipo di spettacolo si tratta? “Sempre per la produzione del circo degli Orrori, ho lavorato nel ‘Magnifico circo Acquatico’. È un circo per famiglie, non ci sono animali né pesci veri, è un circo del futuro, a favore della protezione degli animali e del rispetto dell’ambiente marino. Lo scorso gennaio, durante l’udienza del mercoledì, erano stati invitati i componenti dei circhi. Sinceramente pensavo fosse una di quelle udienze normali, dove ci si esibisce tra la folla di Piazza San Pietro. con mio immenso stupore non è andata proprio così. Siamo stati indirizzati a raggiungere il sagrato, dove ci siamo esibiti a pochi metri dal Papa. Non ho realizzato subito, ma gli occhi pieni di gioia di Papa Francesco mi hanno dato quell’energia necessaria per affrontare la paura. Ancora increduli, abbiamo ricevuto i suoi complimenti. Ha pronunciato una frase che porterò sem67

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pre con me: “Voi artisti siete fautori della bellezza e la bellezza arricchisce l’anima. Pregate per me e fate sempre ridere la gente”. Hai in mente progetti per il futuro? C’è qualcosa che desidereresti fare? “Mi piace molto la radio. Ho vinto il concorso radiofonico ‘Speaker Factory’ di dimensione Suono roma, ho avuto modo di conoscere l’ambiente. Mi affascina l’idea di poterci lavorare. Attualmente conduco ogni settimana un programma su youtube ‘Skuolatv’, con ospiti, youtuber, in cui si affrontano le tematiche più disparate. Mi piacerebbe passare dalla conduzione web a quella tv, senza abbandonare mai il teatro. il sogno teatrale sarebbe quello di entrare a far parte di una compagnia e girare l’Europa, magari con spettacoli in lingua”. L’umiltà e la determinazione di ida le saranno fedeli nelle sue future esperienze professionali. il suo motto è: “Viva chi vive con amore ed entusiasmo il proprio mestiere”.


MUSICA

chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM

cLASSIfIche TOP 10 eUROPA 1 “Fast car” – Jonas Blue ft. Dakota 2 “Stitches” – Shawn Mendes 3 “All my friend” – Snakehips ft. Tinashe & Chance the Rapper 4 “Light it up” – Major Lazor ft. Fuse ODG & Nyla 5 “Love yourself” – Justin Bieber 6 “Work” – Rihanna ft. Drake 7 “Ex’s & Oh’s” – Elle King 8 “7 Years” – Lukas Graham 9 “Sorry” – Justin Bieber 10 “Secret love song” – Little Mix ft. Jason Derulo

TOP 10 USA 1 “Pillowtalk” – Zayn 2 “Summer Sixteen” – Drake 3 “Love yourself” – Justin Bieber 4 “Stressed out” – 21 Pilots 5 “Sorry” – Justin Bieber 6 “Work” – Rihanna ft. Drake 7 “Hello” – Adele 8 “My House” – Flo.Rida 9 “Me, myself & I” – G-Eazy & Bebe Rexha 10 “Roses” – The Chainsmokers ft. Rosez

TOP 10 ITALIA 1 “Un giorno mi dirai” – Stadio

2 “Nessun grado di separazione” – Francesca Michielin 3 “Io di te non ho paura” – Emma 4 “Wake up” – Rocco Hunt 5 “Bologna è una regola” – Luca Carboni 6 “Ora o mai più (Le cose cambiano)” – Dolcenera 7 “Il posto dei santi” – Negramaro 8 “Parole in circolo” – Marco Mengoni 9 “Infinite volte” – Lorenzo Fragola 10 “La borsa di una donna” – Noemi

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JONAS BLUE E’ un nome da tenere bene a mente, perché è destinato a resistere nel tempo, viste le innate capacità artistiche. Appena ventunenne, è arrivato in classifica con la cover del famoso pezzo di Tracy Chapman, il preferito della sua infanzia. LUKAS GRAHAM Si tratta di un gruppo danese di musica pop che è composto da quattro elementi, capitanati dal cantante Lukas Graham di 27 anni che dà il nome. Il singolo è già doppio platino in Danimarca, triplo platino in Svezia, platino in Olanda e in Norvegia.

ZAYN E’ schizzato direttamente al numero uno l’ex dei One Direction, conosciuto come il belloccio del gruppo. Inglese, classe 1993, attualmente ha una relazione con la modella protagonista del video che accompagna questo brano. G-EAZY E’ un rapper e produttore americano che ha esordito nel 2014, raggiungendo la terza posizione della Billboard 200. E’ al suo secondo album When it’s dark out”, pubblicato lo scorso dicembre. Il pezzo è in collaborazione con una cantautrice di Brooklyn.

STADIO Da anni sulle scene, il gruppo di Gaetano Curreri ha saputo mantenere costante il successo. Nati nel ’77, quest’anno hanno trionfato a Sanremo e il video che accompagna il pezzo, un emozionante dialogo padre-figlia, è stato girato nel Ravennate. LORENZO FRAGOLA E’ uscito da un’edizione di X-Factor ed è stato uno dei protagonisti del Festival della canzone italiana. L’artista siciliano rilascia in questo periodo il suo album intitolato “Zero Gravity”, il secondo in ordine di tempo.


MUSICA

SPecIAL GUeST WILLY WILLIAM

Irruzione francofona Si tratta di uno dei personaggi chiave del momento, un ottimo dj e produttore franco-giamaicano che con il suo singolo “Ego” sta scalando tutte le classifiche europee ed è presente anche in quelle israeliane. Alle spalle ha già un bel curriculum; ha acquisito una certa notorietà nel settore grazie al suo lavoro con dj Flex sul brano “B Boyz Shake da Body” nel 2003 e l’anno seguente in veste di produttore di “Tragedie”, usando lo pseudonimo di Lord William. Successivamente è entrato a far parte di un collettivo e a seguire ci sono state collaborazioni con dj Assad e Les Jumo. Nel 2015 insieme a Cris Cab e a Tefa & Moox, ha dato il suo contributo al remake del pezzo famoso di Sting “Englishman in New York”. Prima del singolo attuale, ha pubblicato “Te Quiero”, che però non ha avuto riscontri, specie nel nostro Paese. Il suo album “Ego”, è promozionato in Italia con una serie attuale di concerti. Il testo della grande hit è basato sull’egocentrismo e al megalomania dell’artista.

YeSTeRDAY&TODAY SANDY MARTON Fautore di successi del filone della italo-disco degli anni ’80, come “People from Ibiza”, “Camel by Camel”, “Ok run”, “Exotic and Erotic” e altri, Sandy Marton, noto cantante croato il cui vero nome è Aleksandar Marton, fu scoperto da Claudio Cecchetto. La sua prima esperienza fu quella di figurare tra i ballerini di “Gioca Jouer” nel Festival di Sanremo del 1981 e tre anni più tardi arriverà la sua consacrazione definitiva al grande pubblico. In quegli anni risulta essere uno degli ospiti più assidui del famoso Festivalbar di Vittorio Salvetti. Dopo l’ondata di successo, si è trasferito ad Ibiza e precisamente vicino la spiaggia di Ses Salines. Ha aperto anche un locale e la sua vita privata è molto movimentata. Nel 2008 è stato ospite fisso di un programma su R101 e ogni tanto torna in Italia per esibirsi in qualche serata sulla riviera Romagnola, sfoderando tutti i suoi successi.

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RADIO

#scuolalavoro

Sempre più scuole in onda Il progetto High School Radio si arricchisce con l’ingresso di nuovi istituti e licei si sta allargando la cerchia delle scuole che partecipano ad High school radio. le ultime ar rivate sono il liceo Andrea doria di Genova, l’istituto dell’olio di bisceglie e il boggiolera di Catania, ai quali diamo il benvenuto. Altre scuole sono incanalate sulla scia di High school radio che sta prendendo rapidamente il largo con idee nuove e con altri progetti destinati ad arricchire la cultura, e non solo radiofonica, dei tantissimi studenti che si stanno cimentando in questa competizione.

“siamo noi i più forti!”. E allora vedremo come andrà a finire a conclusione dell’anno scolastico! High School radio, come si può constatare, continua ad ospitare le scuole che aderiscono e, in pratica, si sta facendo interprete del Progetto Alternanza Scuola/Lavoro indetto dal Governo renzi che però non mantiene l’andatura auspicata, a danno soprattutto degli istituti superiori, ai quali mancano le direttive basilari per dare consistenza al disegno di Legge che si preannuncia decisamente rivoluzionario nell’ambito dell’organizzazione scolastica ma che va comunque attuato al più presto! Per info: www.highschoolradio.it

Sono state ripristinate sul sito www.highschoolradio.it, dopo un periodo di assenza per motivi tecnici, le votazioni non soltanto per le scuole ma anche per i singoli, le cui categorie, ricordiamo, sono ben sei: autore, conduttore, regista, fonico, dj e reporter. Non ci crederete ma le maggiori richieste arrivano per il settore tecnico, in quanto i ragazzi oltre ad avere l’ambizione di diventare giornalisti vogliono comunque conseguire anche il “brevetto” di fonico, in modo da poter parlare indirizzando la propria voce con le loro stesse mani. La lotta si fa sempre più accanita soprattutto per l’inserimento del Liceo Andrea doria che già dalla prima puntata è balzato al comando, a dimostrazione che i ragazzi genovesi del doria non lesinano il voto ai loro colleghi partecipanti. in pratica questo è il bello del campionato della comunicazione che investe, o almeno dovrebbe investire, tutte le classi di ogni istituto al grido 71

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EVENTI

#vitadinotte

Il trionfo della moda a AltaRoma Effer vescente compleanno di Maura Carotti al Flag Disco di Ariccia di

La s fil at a di Giada Cu rti

G abriel la Carl ucci, G aia Caramazza e Ant onio Falanga

bibi Gismondi

notti di moda e bellezza nella capitale. con una serie di sfilate che hanno rinverdito il culto della moda, roma è stata protagonista, durante la kermesse di Altaroma Altamoda, non solo per le grandi firme, ma anche per i nuovi artisti della passerella che si affacciano sulla scena. Applausi a scena aperta per l’attesa sfilata di Giada Curti: la collezione Primavera/Estate 2016 “La divina Marchesa” è stata presentata nella splendida cornice del St. regis Hotel il mese scorso. La linea moda è ispirata alla Marchesa Luisa casati, alta, sottile con pelle adamantina e intenso maquillage; un’icona eclettica che ha vissuto la propria esistenza con il desiderio di divenire lei stessa un'opera d'arte, per mezzo del suo stile di vita e del suo aspetto.Numerosi ospiti, esponenti di rilievo della cultura e dello spettacolo,hanno ammirato la collezione: Gabriella Carlucci, sofia bruscoli, roberta morise, elisa silvestrin, beppe Convertini, Fabiola sciabarasi, Claudia Andreatti, eleonora Albrecht, Vittoria schisano, la marchesa d’Aragona, emanuela Tittocchia e Janet de nardis.

la collezione “Triplum” ideata dalla designer Gaia Caramazza è stata presentata durante il vernissage programmato in occasione della settimana d’alta moda capitolina “Altaroma - in Town”. Tradizione e artigianalità, innovazione e sperimentazione sono i principi ideali e professionali dai quali prende vita il nuovo “Anello”. Testimonial per l’occasione uno dei volti nuovi delle reti Mediaset, Valeria Altobelli, che ha indossato la “Black & White diamonds collection”. Numerosi gli ospiti intervenuti: Gabriella Carlucci, marina ripa di meana, la marchesa dani d’Aragona, Jinny steffan, lisa mar- Vale ria Al tobel li zoli e l’attrice simona borioni, la Pr raffaella naddeo, l’ufficio stampa Antonio Falanga.

oltre un mese di tam tam ha contraddistinto e soprattutto anticipato il compleanno della presentatrice maura Carotti. Al FLAG diScO di Ariccia la effervescente e bella protagonista, ha intrattenuto e animato la serata. ricca di spettacolo e bellezza la Maura Car ott i serata è cominciata con l a to rta sotto il segno di “Fashion Vanity revolution”, da un'idea della stessa Maura carotti, proseguendo con l'esibizione della cantante Janily Waw. Tanti gli ospiti tra i quali l'attore enio drovandi, lo speaker radiofonico dylan, michele CoBibi Gismondi, Miche le Conidi, nidi, marco M ar co Bign ozz i e Dyl an bignozzi.

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VIAGGIO VERSO LA CINA

Lavoro di squadra per il Record mondiale Pilota e staff si preparano per conquistare la Tianmen Mountain Road (a 2000 metri!) di

FAbio bArone

un tentativo di record mondiale, coinvolge un team che deve avere come minimo comune denominatore un ingrediente fondamentale, l'amicizia. L’amicizia è il collante che aiuta una squadra a vincere qualsiasi difficoltà e questo legato a passione e lavoro, sono le mosse vincenti per raggiungere un traguardo. La cina si avvicina e mentre i grafici della Zar car e il grande duilio, lavorano alla nuova livrea della vettura che sarà svelata il 20 maggio, in una conferenza spettacolo che si terrà alla nuova Fiera di roma, durante l'evento motoristico dell'anno “Supercar” in cui tutti gli amici di GP Magazine saranno invitati. io intanto inizio la preparazione fisica seguito come sempre dagli esperti della Sportlife; un personal trainer e un alimentarista mi affiancheranno costantemente durante questi mesi al fine di arrivare al mese di settembre in condizioni ottimali e senza stress psicofisico. Per correre ad un altitudine di 2000 metri (dove è situata la Tianmen Mountain road) è necessario lavorare molto anche nella zona cardio e quindi gli allenamenti vanno ampliati con un ora al giorno di corsa e una corretta alimentazione proteica. Anche sulla vettura sarà posto particolare interesse in quanto l'altitudine fa comunque perdere alcuni cavalli, sopratutto su i motori aspirati. La Ferrari 458 italia, con cui corriamo è già di per se una vettura straordinaria che monta di serie uno strepitoso 8 cilindri di 4,5 litri e sviluppa una potenza di circa 570 cavalli, ma grazie all'intervento della Leone Motors e alla sostituzione di alcune parti con pezzi speciali in carbonio forniti dalla capristo, siamo riusciti a portare la potenza del motore di Maranello ad oltre 600 cavalli e ad un alleggerimento di quasi 90 kg. dal prossimo mese inizieremo dei test privati alla ricerca dell'assetto giusto e per provare dei nuovi accorgimenti, utili sicuramente su una strada che ricordiamo ha novantanove tornanti e si sviluppa in salita. Ma i test, da alcuni anni, sono assistiti dalla sempre più pressante tecnologia e dovevo risolvere un problema: come fare ad ottenere la massima performance mettendo a dura prova i miei sensi e i miei automatismi per una prestazione così complessa . La risposta è stata: vado a Pavia ad allenarmi su simulatore di guida professionale Arc-Team Engineering (www.arc-team.it) e Fbrand. il loro metodo di lavoro innovativo e un simulatore dinamico allo stato dell'arte che ha contribuito alle vittorie di tanti piloti sulle più belle piste del mondo, mi permetterà di arrivare preparatissimo a questa fantastica avventura.

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ASTROLOGIA

Gli astri di Annamaria

Annamaria Romoli, nata sotto il segno della Vergine, studiosa di astrologia, considera la materia come un possibilità in più per conoscere se stessi e affrontare meglio la vita. Vive e lavora a Roma in ambito cinematografico.

Oroscopo di MArZO

bene. L’amore risplende e Marzo potrebbe essere un mese interessante, ma dovete darvi da fare. BILANCIA. L’appoggio di Saturno e Giove apre molte possibilità e se ripensi a come stavi un anno fa te ne accorgerai. Ancora fino al 17, Venere e Marte sono litigarelli per l’amore. Mantieni la calma e la centratura. Il punto chiave resta il passato, marzo è un mese di test e soprattutto nei weekend metterai alla prova l’amore e le sue conseguenze. Giocati le tue carte vincenti anche nel lavoro e vedrai che tutto andrà per il meglio.

ARIETE. Rafforzerete il carattere, ma anche lo stato occupazionale. Guardando allo scorso anno, vi renderete conto che l'offerta che vi è stata fatta è decisamente meritata. Potete osare e non abbiate paura a mostrare le vostre iniziative e mettetevi in evidenza nel giusto modo. Siate voi stessi in modo corretto e le persone vi ameranno. Per i cuori solitari: guardatevi intorno e vi accorgerete che siete molto ricercati. Spostate la vostra attenzione dove ce n’è più bisogno e non lasciatevi distrarre dalle frivolezze. TORO. Marzo sarà un mese un po’ turbolento con piccoli intoppi e inconvenienti: tenete alta la guardia e tutto si sistemerà. Non sfogate le frustrazioni nella vita affettiva, il partner potrebbe dispiacersene. Nel settore lavorativo il pianeta Marte porterà stress e tanto da fare; gli effetti non saranno del tutto positivi. Dovrete affrontare blocchi, mancanza di energia, disaccordi, rivalità e tanto altro ancora che renderanno il vostro lavoro più complesso del solito. Parola d’ordine: disciplina.

SCORPIONE. Marzo vi regala armonia, cosa rara per voi. Sfruttate questo momento al meglio. Il lavoro procede con soddisfazione, merito di Mercurio e Venere. Siete più in palla e volete dimostrare a tutti i costi che ci sapete fare. Fatelo e non ve ne pentirete. In amore, la vostra fantasia non ha eguali di alcun tipo e molte notti potranno tingersi dei colori più intensi, non solo sotto le lenzuola ma anche nel cuore. SAGITTARIO. E’ un mese buono, soprattutto nella seconda parte. Con Saturno congiunto avrete un atteggiamento un po’ più serio, meno giocoso ma in compenso più determinato e costruttivo, con l’aggiunta di una buon Marte che vi aiuterà a nell’intraprendere nuovi percorsi. Avete voglia di battere strade nuove e sarete molto più curiosi. Anche nel settore sentimentale avete voglia di cose stabili.

GEMELLI. Marzo sarà un mese abbastanza travagliato e difficile da gestire, ma ci sono anche delle nuove situazioni e nuovi incontri importanti. Saturno vi invita ad agire con prudenza e diplomazia, sia nel lavoro che nella vita affettiva. Non sono esclusi dei piccoli colpi di fortuna dati da Mercurio e Giove, ma dovete fare attenzione e vagliare bene: non è tutto oro quello che luccica. CANCRO. Questo è il mese da dedicare alle nuove attività. Siete ben protetti da quasi tutti gli astri. Vi sembrerà strano e quasi non ci crederete, ma avrete molta più voglia di fare e di osare. Mettetevi in gioco e le cose andranno per il meglio. Anche in amore, si risvegliano i sensi e riesplode la passione con il partner, che avete un po’ trascurato ultimamente. Godetevi a pieno questo mese.

CAPRICORNO. Marzo è un mese un po’ particolare, sentite la pressione di Giove, Marte e Venere. Vi sentirete ansiosi e apprensivi. Lasciate correre. Tutto tornerà presto nella norma e anche il vostro umore sarà dei migliori. Sul lavoro siate cauti e non lanciatevi in scelte azzardate. Non vi conviene. Piuttosto rimanete ad osservare quello che vi accade intorno e, quando lo ritenete opportuno, agirete di conseguenza. In amore, momenti si e momenti no….ma anche qui nulla di preoccupante. C’è un sole bellissimo che vi attende molto presto. ACQUARIO. Marzo è un mese pieno zeppo di sorprese per voi e ve le meritate tutte, naturalmente positive e dinamiche. Ma fate attenzione, potreste desiderare troppo, sia nel lavoro che in amore. Cautelatevi e non esagerate nelle richieste a superiori e partner, mantenete un profilo corretto e vedrete che tutto sarà meglio di quello che ora appare. Parola d’ordine: semplicità.

LEONE. Continua la fase propizia del vostro anno, fate solo attenzione a non esagerare perché Marte e Giove potrebbero farvi commettere qualche imprudenza. Siate gentili e disponibili con tutti, ma puntate bene i piedi per terra per le cose che più vi stanno a cuore e sarete vincenti. Provate a giocare a lotto, la fortuna in questo mese è con voi. VERGINE.All’orizzonte si prospetta qualche nuova offerta di lavoro che vi porterà via qualche ora di sonno, perché avrete bisogno di tempo per pensare bene a cosa fare. Consigliatevi con le persone che vi sono vicine e cercate di decidere sempre per il meglio, vi farà

PESCI. Marzo è il vostro mese e, pur segnati da Saturno e Giove, potete godervi un po’ di relax e guardare al futuro con un rinnovato spirito. Il lavoro vi propone delle possibilità interessanti che dovete cogliere al volo e così anche l’amore. Armatevi di pazienza e le ultime nubi si diraderanno come se niente fosse e vi sentirete carichi di una nuova energia e di un nuovo spirito di vita.

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