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SOMMARIO OTTOBRE 2016 2 GP MAGAZINE
55 10 COVER STORY Katia Pedrotti 14 PERSONAGGI Barack Obama
58 61 MUSICA Manuelyto Piero Mazzocchetti 68 EVENTI Le Idi Adrianensi
18 UNA GIORNATA SPECIALE Elisa Giombetti
74 CROSS YOUR MIND Grazia Scuccimarra
27 MODEL Jeremy Parisi
80 FITNESS MODEL Diego Sechi
46 LIBRI Simona Tuliozzi Francesco Lisa Giulio Perrone 52 TEATRO Michele Paulicelli Luciana Frazzetto 58 TEATRO&TV Vincenzo Bocciarelli 3
GP MAGAZINE
EDITORIALE
LA SOCIETÀ DEI MAGNACCIONI di
AlessAndro Cerreoni
NUMErO 182 • OTTOBrE 2016
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIrETTOrE EDITOrIALE E rESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it rEDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1757148 e-mail: redazione@gpmagazine.it
Mezza Roma contro la Raggi. Colpevole di aver detto “no” alla candidatura della Capitale d'italia alle Olimpiadi del 2024. Mezza Roma messa su da un'informazione non proprio corretta. E' il classico gioco italico dove si tende sempre a dividere per creare confusione. E nella confusione ci si sguazza poi meglio. Giornalisti, opinionisti, personaggi politici, sportivi, una presa di posizione comune e feroce contro il Movimento 5 Stelle. Tutti contro loro. Una guerra impari. Gli accusatori, appoggiati dalla stampa quasi tutta unita, gli accusati pronti a difendersi a suon di post sui social e replicando con numeri e fatti inesorabili. Eppure, la questione del “no” olimpico andrebbe analizzata sotto un altro aspetto, al di là della politica e della scelta, annunciata già in campagna elettorale, dei pentastellati. Altrimenti la discussione rischia di trasformarsi in tutti contro uno. dove i tutti sono bravi, belli, intelligenti e dalla parte giusta. Quell'uno, invece, è brutto, sporco, cattivo e disonesto. Non è così. Se qualcuno pensa che sia così, è stato informato male. E se si viene informati male vuol dire che c'è qualcosa che non va. La scelta di bocciare la candidatura di Roma è una scelta. Una scelta che va rispettata. Possibilmente compresa nelle sue motivazioni. Nessuno è tanto scemo da negare il più grande evento sportivo ad una città che ha necessità di occasioni e di opportunità per uscire fuori dal pantano in cui si è incagliata dopo anni e anni di amministrazioni non proprio all'altezza. Se nel 2012 l'allora premier Monti fu applaudito per la decisione di far cadere la proposta di una candidatura olimpica a causa della pesante crisi economica, adesso lo stesso non è accaduto con Virginia Raggi. due pesi e due misure. Cosa è cambiato da allora? Eppure i numeri sono peggiorati. il debito pubblico è salito dai 1.989 miliardi di euro del 2012 ai 2.200 miliardi di oggi. Per non parlare di quello del Comune di Roma, salito vertiginosamente ai 12 miliardi di euro (24 mila miliardi del vecchio conio). Numeri che fanno paura e che autorizzano ad andare con i piedi di piombo verso qualsiasi situazione che potrebbe causare uscite di denaro pubblico. C'è poi un altro aspetto da considerare. Roma e l'italia sono teatro di strutture e impianti abbandonati, molti con i lavori iniziati e mai terminati. Un esempio. La vela di Calatrava e la città dello sport a Tor Vergata. Un'opera imponente lasciata nel degrado, per la quale sono stati spesi centinaia di milioni di euro. Una parte doveva essere pronta per i Mondiali di nuoto del 2009 e la rimanente nel 2011. Nulla di questo è accaduto. E gli stadi di italia 90? Lo Stadio delle Alpi di Torino, abbattuto. il San Nicola di Bari, cattedrale nel deserto. il Sant'Elia di Cagliari, da rifare. L'Olimpico di Roma, si allaga quando diluvia e dalle curve non si vede la partita. Opere che hanno avuto il compimento attraverso mille peripezie e con costi lievitati come per magia. Qualcuno c'ha magnato alla grande e forse la Raggi e il M5S non hanno tutti i torti.
IMPAGINAZIONE E GrAFICA GP Spot HANNO COLLABOrATO Alessia Bimonte, Silvia Giansanti, Marisa Iacopino, Simone Mori, Marco Negro, Paolo Paolacci, Serenella Romano, Adriana Soares Luca Leurini e Manuela Salvetti (responsabili rubrica make up) SPECIAL THANKS Mirella Dosi, Mara Fux, Roberto Ruggiero EDITOrE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 27/09/2016 Copie distribuite: 20.000
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Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine” è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordi scritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materiale scritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. I banner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di nostra proprietà ; qualsiasi utilizzazione, anche parziale, al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai termini di legge.
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SOCIAL WEB
MANIE DA CLICK Luca Argentero, Asia Argento, Elisabetta Canalis, Gianluca Vacchi e Pamela Prati protagonisti sul web e non solo... di
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FrAnCesCo FusCo
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Tra le 100 star da seguire su instagram spuntano fuori i divi di casa nostra: luca Argentero, Asia Argento ed elisabetta Canalis. Argentero, con oltre 51mila seguaci, continua a fotografare luoghi all’aperto e a condividere foto di set. dopo essersi separato da Myriam Catania, l’attore è da un po’ di tempo al centro delle attenzioni mediatiche e inoltre, sul web si è parlato tanto del suo autoscatto postato sui social completamente nudo mentre faceva stretching immerso nella natura. La foto in pochi secondi è stata visualizzata da migliaia di persone. Quasi 15mila followers e tantissime foto originali, mai banali. Stiamo parlando di Asia Argento che un po’ di tempo fa ha deluso i suoi fan con una foto che la ritraeva di nuovo con la sigaretta in mano dopo quattro mesi che né era riuscita a stare lontana. infine, Elisabetta Canalis con oltre 11 mila followers posta spesso foto dei suoi viaggi, infatti la showgirl spesso si divide per lavoro tra l’italia e gli USA. Gianluca Vacchi il re indiscusso dell’estate! C’è chi sostiene che vive di rendita, ma lui si difende puntualizzando di essersi dato da fare e gestendo imprese in 12 settori diversi. il suo motto è “Enjoy”, e cioè il modo che hanno gli americani di dire “rilassati”, “goditela”. Beh lui l’estate se l’è goduta in pieno con i suoi giovani amici e la sua fidanzata Giorgia Gabriele tra yatch e locali super vip nelle migliori località estive italiane. A rendere celebre il ricco imprenditore non è stato un semplice scoop di un giornale o un noto programma televisivo, ma semplicemente i suoi divertentissimi balletti ripresi da un cellulare e diventati viral in poco tempo, creando cosi il fenomeno dell’estate. Più di 245mila fan su Facebook, 632mila follower su instagram e tante foto che lo ritraggono in momenti di pieno divertimento e relax. C’è chi lo ama e chi lo accusa di ostentale troppo, ma una cosa è certa, la Vacchi dance è diventata il tormentone dell’estate… Pamela Prati corteggiata dalle donne sui social. “Tantissime ragazze mi corteggiano, mi scrivono in privato su Facebook. A volte mi arrivano da loro anche proposte di matrimonio. Un po' mi imbarazzano. Eppure mi sento molto lusingata". Sono belle, giovani, e spendono per me parole dolcissime, affettuose. Nel corteggiarmi sono più delicate degli uomini, mi dimostrano una ammirazione che non può non far piacere". Queste sono le dichiarazioni che ha rilasciato Pamela Prati, oggi 58 enne e concorrente della prima edizione del Grande Fratello Vip. Sarà vero o è semplice modo per fare notizia?
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COVER STORY
KATIA PEDrOTTI Più di dieci anni vissuti intensamente tra esperienz e in radio e tv e la costruz ione di una bella famiglia. Og gi è una mamma e moglie felice, con tanta voglia di far e ed imparar e nel campo dello spettacolo di
silViA GiAnsAnti
Ha un blog dove si occupa di moda e di altri argomenti. E’ fresca di campagne pubblicitarie e di serate ed è stata anche madrina di alcuni eventi. Nel suo futuro prossimo spera vivamente che nel famoso pentolone si muova qualcosa, magari per dare un cambio a tante facce “stantie” che si vedono in tv. Katia Pedrotti oggi è una super mamma di due bambini e una sposa soddisfatta accanto al suo principe Ascanio, pronipote di Papa Eugenio Pacelli e conosciuto come ben ricorderete proprio all’interno della casa del Grande Fratello 4. Ancora oggi sono due simpatici concorrenti che vengono ricordati con affetto e che hanno ancora tanti fans. L’ex gieffina fa trasparire tutto il suo essere di persona pura e negli ultimi mesi ha rivoluzionato il suo look, mostrando qualcosa di più al pubblico attento, seppur mantenendo il suo stile raffinato. Katia, in questi ultimi dieci anni sono cambiate diverse cose nella tua vita. Parliamone. “Parlarne brevemente è molto difficile perché sono stati anni intensi. Sono stata catapultata in questo mondo grazie al famoso reality, una scorciatoia per entrare nel mondo dello spettacolo, senza avere né arte e né parte. Ho sempre dichiarato di aver avuto un accesso privilegiato. Non sono ballerina o cantante, ma magari ho alcune caratteristiche che ho affinato sul campo. Ho lavorato in radio e in tv facendo anche molte telepromozioni e se dovessi scegliere tra tutte queste cose, opterei per tutte. Non tanto per un discorso di popolarità ma proprio perché mi piace svolgere questo tipo di lavoro”. 10 GP MAGAZINE
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COVER STORY Perché decidesti di partecipare alla quarta edizione del Grande Fratello? “Ero molto giovane e non ero soddisfatta di molte cose e così desideravo qualcosa che mi sconvolgesse la vita. Credo molto nel destino che mi ha ascoltata e scelta”. Cosa ti colpì di Ascanio, in quella casa che potremmo definire galeotta? “inizialmente nulla, anzi a dire il vero era anche un po’ orso caratterialmente, ma poi parlando abbiamo scoperto che avevamo un gran dialogo insieme e quindi potevamo stare ore e ore a conversare di tutto. Poi naturalmente anche l’aspetto fisico non è passato inosservato”. oggi come puoi definire la vostra storia? “Secondo me è una storia perfetta nell’imperfezione. Siamo una coppia normale che attraversa momenti splendidi alternati a momenti grigi, come tutti del resto”. Hai due figli piccoli, non ti spaventa il loro futuro su questa terra che non fa altro che darci notizie non confortanti? “Se mi soffermo sul futuro, ovviamente non sono felice di vederli proiettati in un contesto composto da brutte notizie. Per il momento faccio semplicemente da guida, cerco di instradare i miei figli e loro devono avere la possibilità di vivere la vita facendo tante esperienze”. tu e Ascanio avete ancora molti fans? “Considerando che sono trascorsi più di dieci anni, direi di sì. Ne abbiamo molti”. Come dimostrano il loro affetto? “Con l’avvento dei social, ogni giorno riceviamo messaggi e quando siamo in giro ci fermano e ci sorridono, facendoci i complimenti per la famiglia che abbiamo costruito. Sono davvero carini”. secondo te per quale motivo avete ancora tanto seguito? “La semplicità è il nostro punto di forza”. C’è stato un personaggio delle varie edizioni del
Grande Fratello che hai ammirato particolarmente? “Luca Argentero, che attraverso il suo talento ha costruito una bellissima carriera”. Qual è il tuo mito? “Ce ne sono diversi. il mio mito di donna è sempre stata Paola Barale, molto fashion e come uomo ho sempre ammirato Claudio Lippi. Tra i personaggi attuali, mi piace Alessia Marcuzzi che è molto bella e affabile”. Ho notato che hai cambiato look. il perché di questa scelta? “Sono stata un pochino più audace. A dir la verità sono stata sempre restia a mostrare la propria sensualità, non tanto per pudore, ma perché credo che debbano emergere le proprie capacità. Si arriva per bravura e non per altro. Oggi però mi sto rendendo conto che serve anche farsi notare e quindi pur restando nell’eleganza, ho voluto osare. Vediamo come si evolveranno le situazioni”. Visto che sei una bella donna, sei stata mai vittima di stalking? “Sui social sì, ma questo tipo di stalking è più facile da fronteggiare con un semplice blocco dell’utente. Ricordo di una ragazza che era molto pedante e che si faceva vedere spesso alle serate che facevo con mio marito. Puntualmente veniva allontanata perché ritenuta troppo pesante”. Forse veniva per Ascanio. (Ride) “No, aveva mire diverse, anche se Ascanio è molto bello e guardato dalle donne”. Come combatti questa forma di malattia dal vivo? “devo essere sincera. Con gli uomini non ho problemi perché finora si sono dimostrati più carini e gentili delle donne, che, invece, sono più invadenti e meno attente nei modi di fare”. Qual è la tua filosofia di vita? “Vivi e lascia vivere. Ognuno è libero di seguire la sua strada”. 12
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Chi è Katia Pedrotti Katia Pedrotti è nata a Chiesa in Valmalenco (so) il 27 settembre del 1978 sotto il segno della Bilancia, senza conoscere però il suo ascendente. Caratterialmente si definisce pazzerella, solare e pura. Ha come hobby la palestra, tifa per il Milan e adora la polenta taragna che è un piatto tipico valtellinese. Al momento non possiede animali domestici. e’ sposata con Ascanio Pacelli e ha due figli di nome tancredi e Matilda. Vorrebbe vivere a Miami e il 2004 è stato l’anno fortunato della sua vita, in cui ha partecipato al Grande Fratello e nella casa ha conosciuto il suo attuale marito. da quel momento per lei sono partite varie cose nell’ambito dello spettacolo. Ha avuto esperienze in radio e tv, fatto da madrina per alcuni eventi, ha all’attivo alcune campagne pubblicitarie e tante serate in giro con Ascanio.
Foto: Marco R ossi Gioie lli: Ele onora M an tini Trucco e capelli : Iren e Leg ramandi Abbigli am ento: Lim ited We ar Location : Hote l Lord Byr on
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PERSONAGGI
È STATO UN BUON PrESIDENTE? Barack Obama è il Presidente uscente degli Stati Uniti d’America. Prima di lui hanno risieduto nella Casa Bianca altri 43 pr esidenti, alcuni passati alla storia per la lor o genialità, intelligenza e lungimiranza, altri per i lor o er r ori e gli scandali da cui sono stati travolti di
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Ora anche Obama è alla fine della sua carriera da Presidente, il suo mandato è in scadenza, l’America partecipa attivamente alla sfida tra Hillary Clinton e donald Trump: è ora di tirare le somme del suo operato. Obama inizia il suo primo mandato il 20 gennaio 2009. il suo motto è “Yes, we can”. infonde un’idea di cambiamento in tutta l’America, torna a sognare il popolo grasso, il popolo emarginato. Riesce a conquistare il voto di molti che da anni non entravano più in un seggio elettorale. E’ un Presidente che promette pace, diritti, uguaglianza vera e non solo teorica. il 6 aprile 2009 a Praga fa un discorso riguardo all’uso del nucleare. Parla in una grande città d’Europa, che aveva vissuto meno di cinquant’anni prima la Primavera di Praga, moto rivoluzionario finalizzato alla democratizzazione e alla destalinizzazione. Era anche una città che, come tutto il resto d’Europa, aveva vissuto la Guerra Fredda temendo che la specie umana potesse essere annientata all’istante. Obama vuole un futuro migliore e più sicuro del passato. Grazie alla sua impressionante eloquenza e alle sue idee pacifiste, viene spesso paragonato a Martin Luther King e, sempre nel 2009, viene insignito del Premio Nobel
per la Pace. i pareri sono contrastanti: il Wall Street Journal ironizza dicendo che “un leader adesso può vincere il premio per la pace per aver detto che spera ad un punto in futuro di portare la pace. Non lo deve fare, basta che ne abbia le aspirazioni. Geniale”. d’altra parte, però, l’America e il mondo intero sperano e credono in lui, fra l’altro, perché l’economia mondiale in quel periodo è in difficoltà: infatti il 15 settembre 2008 la società Lehman Brothers annuncia di aver intenzione di avvalersi del Chapter 11 e dichiara fallimento a causa di un ammontare pari a 613 miliardi di dollari di debiti bancari, 155 miliardi di debiti obbligazionari. E’ la più grande bancarotta degli Stati Uniti d’America. d’altro canto, l’America ha ancora molte forze militari in Medio Oriente, luogo dove le guerre vere e proprie compiute dagli americani sono finite da tempo. un sondAGGio non lo PreMiA il Presidente promette di rimettere in piedi l’economia e di portare la pace proprio in quei Paesi dove fino ad allora gli USA avevano portato solo la guerra, ma fa riflettere il fatto che all’inizio del 2015 l’Università di Quinnipiac, specializzata in sondaggi, ha pubblicato una ricerca nella quale si dice che il 55% degli americani considera il
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questo Paese dal 2010 ci sono stati moti rivoluzionari capeggiati da ribelli che avevano l’intento di abbattere il potere di Assad e, con l’aiuto dell’Occidente, instaurare una democrazia. La Siria è storicamente un avamposto militare e un alleato fondamentale per la Russia, così Obama nel 2013 ha mandato ai ribelli aiuti definiti dalla stampa americana “too little, too late”. Seppur inutili, questi aiuti mandati da Washington hanno inasprito i dialoghi tra Stati Uniti e Russia. Nel 2015 anche la Siria è stata conquistata dagli jihadisti e per questo motivo durante tutto l’anno i due paesi hanno cercato, senza riuscirvi, di trovare un’intesa per creare la pace in Siria e in tutto il Medio Oriente ma, soprattutto, di vincere l’iSiS: nel luglio 2016 Mosca e Washington stavano ancora identificando il nemico comune: secondo entrambi è l’iSiS ma secondo Mosca è necessario combattere anche il gruppo Al Nusra, formazione islamista radicale che da anni si batte per rovesciare Assad. Naturalmente gli Stati Uniti non sono d’accordo su quest’ultimo punto, perché essi stessi, come detto, finanziano i gruppi anti-Assad. L’intesa tra i due Paesi è ancora lontana, ma intanto la Siria sta cadendo nelle mani degli estremisti e la sua popolazione sta scappando verso l’Europa sperando di trovare pace, una dimora, sicurezza e lavoro. Sicuramente non è solo colpa di Obama se non si è trovato un accordo, ma anche del “muro di gomma” costruito da Mosca. le PolitCHe sAnitArie Obama ha operato anche nel settore della sanità. Nel 2013 è entrata in vigore la riforma che ha garantito una copertura sanitaria anche a 13 milioni di americani che prima non l’avevano: infatti tutti i cittadini hanno l’obbligo ad averne una e lo stato si impegna a garantire sussidi legati agli stipendi per aiutare anche i meno abbienti. Ma il malcontento riguardo a questa riforma resta alto. Obama, prima dell’entrata in vigore della legge, aveva promesso che nessuno sarebbe stato costretto a cambiare il proprio piano sanitario se avesse voluto mantenere quello di prima ma, nella realtà dei fatti, non è stato così: i piani che sono stati giudicati al di sotto degli standard minimi consentiti sono stati sostituiti da coperture più ampie ma anche onerose. inoltre l’ufficio budget del Congresso, ha annunciato che la riforma sanitaria ha causato una diminuzione della forza lavoro proprio perché la riforma scoraggia chi aveva interesse a lavorare per il fatto che nel contratto di lavoro aveva anche l’assistenza sanitaria, mentre ora quest’ultima è sovvenzionata dallo Stato. Aspetto non secondario il fatto che il Governo, per finanziare questi sussidi, si è visto costretto ad aumentare le tasse, fatto che ha reso la riforma ancora meno gradita. Per Molti È il PeGGior Presidente Obama, però, si è anche impegnato a realizzare una stretta sulle armi da fuoco a causa delle frequenti stragi che avvengono negli USA: nuovi agenti verranno assunti dall’agenzia preposta al controllo delle armi e sono stati stanziati 500 milioni di dollari per fare controlli sulla salute mentale degli acquirenti. Nonostante la sua decisa volontà, trova ancora molti ostacoli da parte del partito repubblicano, che sostiene l’idea che ogni cittadino americano abbia il diritto di difendere se stesso e la propria famiglia anche con le armi. Questa breve riflessione e sintesi sull’operato di Obama si può chiudere con un altro sondaggio condotto sempre dall’università di Quinnipiac che riferisce il fatto che Obama è ritenuto dagli americani il peggior presidente degli Stati Uniti d’America (mentre il più popolare risulta essere Ronald Reagan). Forse non è stato un presidente forte e lungimirante come Reagan o John Fitgerald Kennedy, ma è ingiusto metterlo sullo stesso piano di George Bush e Richard Nixon.
suo governo fallimentare in economia, secondo il 57% degli americani è stato fallimentare anche per quanto riguarda la politica estera e addirittura il 58% della popolazione lo critica per come ha messo in atto la tanto sbandierata riforma sanitaria. Certo i sondaggi non esprimono una valutazione oggettiva sull’operato del suo governo, ma fanno riflettere. E’ necessario, quindi, soffermarsi proprio su questi punti. Obama nel suo primo mandato impegna tutti gli sforzi nel salvataggio delle banche e nello stimolo all’economia. Proprio lui riferisce che il tasso di disoccupazione è stato dimezzato e che le moribonde industrie dell’auto e della finanza sono state salvate sull’orlo dell’abisso. Tutto quello che dice è vero, ma l’America è formata da gente comune, stipendiata, che quindi ragiona “con la pancia” e valuta l’operato del Presidente in base a come l’andamento dell’economia si ripercuote sul salario. E in effetti proprio così si spiega il malcontento popolare: i salari restano al palo ormai da molti anni. infatti, per il 60% della popolazione che guadagna di meno, il salario orario reale è rimasto fermo o è addirittura sceso tra il 2007 e il 2015 e la crescita totale degli stipendi rimane ben al di sotto della media degli ultimi vent’anni. inoltre Obama in varie interviste ha sbandierato il fatto che il deficit federale, ovvero la differenza fra entrate ed uscite annuali, è sceso sensibilmente. Tutto vero, ma in compenso il debito pubblico è cresciuto fino a quasi 14000 miliardi di dollari. lA suA PolitiCA esterA Anche in politica estera ha agito molto. Aveva promesso la pace durante i convegni, è stato insignito del premio Nobel per la pace e, quindi, si trova forse un po’ costretto a fare dei gesti forti di cambiamento. Annuncia, dunque, il ritiro di tutte le truppe militari americane dall’iraq e dall’Afghanistan. inizia questo lento ritiro, che continua ancora oggi. Nel tempo si è accorto, però, di aver a che fare con dei Paesi distrutti e dilaniati dalla guerra e dalla corruzione. Tutto ciò ha portato la Casa Bianca a fare un cambio di strategia nel 2015 proprio per quanto riguarda la situazione afghana. infatti, ha deciso di lasciare fino alla fine del 2016 più di 5000 uomini in territorio afghano dichiarando che “La nostra missione militare in Afghanistan è finita ma il nostro impegno con il popolo afghano no. Abbiamo fatto un grandissimo investimento per un Afghanistan più stabile, ma ora la sicurezza nel paese è ancora troppo fragile”. dal mondo intero, e in particolare dalla secolare e acerrima nemica Mosca, questo fatto è stato visto come un fallimento del suo progetto di pace nel mondo. La sua strategia sul fronte iracheno benché diversa non è stata eccezionale: nel dicembre 2011 l’ultima colonna di blindati statunitensi lascia l’iraq e supera il confine con il Kuwait, prima tappa del ritorno verso gli Stati Uniti. Obama rispetta quindi la scadenza fissata il 31 dicembre 2011. Ma in seguito all’uccisione di Saddam Hussein (2006) gli americani forniscono all’esercito iracheno armi occidentali sofisticate per poter controllare il Paese, che poi rimangono in uso agli iracheni anche dopo la ritirata dell’esercito statunitense. Ma gli incalzanti raid compiuti dai miliziani sunniti dell’iSiS sbriciolano velocemente l’esercito iracheno. Queste potenti armi occidentali sono finite nelle mani dell’iSiS. Tutto ciò perché Obama voleva mantenere un avamposto filoamericano in quella zona mediorientale che si “contende” con la Russia, senza però un controllo reale sul territorio. inoltre, perseguendo la scelta di non mandare più soldati in territorio nemico (il “no boots on the ground”), non ha partecipato attivamente a una guerra contro l’isis, anzi, ha spesso osteggiato la Russia e le altre potenze che, con metodi più o meno opinabili, hanno cercato di farlo. Ha dovuto affrontare anche un altro grande problema: la Siria. in
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FASHION
ELISA GIOMBETTI E’ con la bellissima Elisa che continuiamo la nostra avventura: la numero quarantatre. Noi di GP Magaz ine insieme ad Adriana Soar es, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si ri volge ai ragazz i della porta accanto. Or ganizz iamo per lor o un ser viz io fotografico speciale di moda di
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elisa, parlaci di te. “Mi ritengo una persona solare, socievole, dolce e soprattutto trasparente. Amo stare in compagnia e aiutare le persone che ho vicino, ammetto di essere anche un pò permalosa, ma nessuno è perfetto! Forse dovrei riconoscere di più quello che è il mio valore e imparare ad amare anche le mie timidezze: saper amare sè stessi è il nostro primo compito! dico sempre che il centro del mio vivere è la mia famiglia, senza di loro non sarei ciò che sono ora...”. Cosa pensi della moda? la segui? “Seguo la moda come tutte le ragazze della mia età, ma soprattutto quello che indosso deve piacere a me e rispecchiarmi”. Cosa pensi delle tue coetanee che la seguono come una ragione di vita? “Penso che nell'esagerazione si nascondano una forte insicurezza e la paura di esprimersi anche in maniera diversa”. Fai teatro da tempo... parlaci di questa esperienza. “Sì, svolgo quest' attività da quasi tre anni. È una passione, ho sempre desiderato di poter seguire un corso come quello che sto frequentando. Per me recitare significa esprimere me stessa in diversi modi, con le mie sfumature e con tutto ciò che provo. dare vita a nuovi personaggi è come colorare la vita di qualcuno, donando emozioni, carattere e sentimenti”.
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P hoto e r etouch: Adriana Soar es Model: Elis a Giombetti
Una giornata speciale
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FASHION Progetti? Cosa sogni? “Beh, penso che a questo punto sia chiaro che il mio sogno consista nel portare avanti quest'attività e magari farne anche un lavoro. Per quanto riguarda i miei progetti, dopo il diploma ormai vicino vorrei proseguire gli studi all'Università, su cui non ho ancora le idee chiare. Cosa vorresti fare da grande? “Voglio essere felice e realizzata, nella professione e nella vita privata, consapevole sempre che dietro ad ogni eventuale difficoltà si nasconda una nuova opportunità e che se, davvero si crede in se stessi e nelle proprie possibilità... tutto accade!”.
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JErEMY PArISI E' un tipo decisamente af fascinante il modello italo-francese Jer emy Parisi che si appr esta, dopo a ver conquistato Parigi e Londra, a far e strage di cuori anche in Italia di
© Foto di Yves Nadal
lAurA Gorini
Jeremy, che cosa ti manca dell'italia? “Mi manca tutto dell'italia: il sole, gli amici e il caffè ristretto”. in che cosa ti senti italiano e in che cosa, invece, ti senti francese? “Mi sento italiano perché ho la famiglia italiana e parlo italiano da quando sono piccolo. E poi mangio un sacco di pasta! Mi sento francese perché sono cresciuto in Francia e perché questo Paese mi sta dando tanto”. Vivi da diverso tempo a londra, che cosa ami particolarmente di questa città? “il tempo!”. ( ride) se dovessi scrivere una lettera d' amore, quale lingua sceglieresti tra il francese, l' italiano e l'inglese? e perché? “in italiano, dal momento che è una lingua molto ma molto romantica”. Parliamo di letteratura: il libro che ha segnato la tua infanzia? “Si tratta di ‘Poussiere d'étoiles’ di Hubert Rives. Parla dello spazio e delle stelle. io adoro questo libro”. Quale personaggio tratto da tali romanzi ti piacerebbe rappresentare o sul grande o sul piccolo schermo? “diabolik”. Che cosa ami della tv e del cinema? “della tv mi piacciono le serie e mi pia c e il fatto che possiamo essere informati su che cosa accade nel mondo. del cinema amo vedere film con grandi attori”. se dovessi scegliere, in quale ambito vorresti lavorare di più e perché? “L' attore perché lo scorso anno a Parigi ho lavorato in una serie televisiva e mi sono divertito davvero un mondo”. 27
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Alessandro Fia
Creative: Luca Leurini Photographer: Gianmarco Sane Ciullo Model: Ales sandro Fia, Riccardo Guadalupi, Francesco Mezzatesta Hair: MariaGrazia par rucchieri Barber: Alex BARBERS HOP di Alex Larizza Make up: Marylou Make Up per Luma Style Group Abiti: Filippo Lafontana Couture Beauty Consultant: Manuela Salvetti Assistent Photographer: Federica Buonvicino Location: Boma Countr y House Roma
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Riccardo Guadalupi
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FASHION & STYLE
GLI OUTFIT DI MANILA NAZZArO La bellissima Miss Italia Manila Nazzar o passa al timone della conduz ione di uno dei pr ogrammi storici e di successo della R ai "Mezzogior no in famiglia" di
Un grande successo e traguardo per la ex miss, che da sempre si è distinta per la sua bellezza e classe e noi ci siamo incuriositi ai suoi look sempre perfetti ed impeccabili e per questo abbiamo incontrato il suo Stylist: Marco scorza, un ragazzo dinamico con idee innovative e un gusto unico. A lui abbiamo chiesto di svelarci qualcuno dei look-outfit che la bellissima Manila indosserà nel corso della stagione. Marco ci racconta di quanto lavoro ci sia dietro la scelta del giusto outfit, la continua ricerca che va adattata al linguaggio televisivo, in quanto non tutto ciò che è bello poi sia “indossabile” in televisione. Bisogna fare i conti con i colori, le fantasie, la modellistica in quanto è risaputo che la televisione ingrassa almeno di due taglie. Ma c'è molto altro. Molte fantasie non sono adatte anche solo perché rischiano nel gergo tecnico di bruciare, ov-
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vero di interferire con la buona qualità della nitidezza della messa in onda e quindi di vedere un immagine che sgrana. Lo stylist Marco Scorza si avvale di diverse aziende affinché la bella Manila sia sempre al top, in quanto sappiamo tutti che il mondo dello spettacolo non perdona, la gente non aspetta altro che un errore, un passo falso e si ricorderanno sempre di quello e non del ottimo lavoro svolto fino a quella volta. Marco ci dice che: “lavorare con Manila è molto divertente perché lei è una persona simpatica e realmente umile, 33 GP MAGAZINE
sempre a disposizione e disponibile anche per fare chilometri anche solo per provare un outfit o conoscere personalmente l'azienda. insomma come Manila di sicuro ce ne sono poche ma ora è arrivato il momento di svelare alcuni degli outfit della nuova stagione di Manila che vedete nelle foto e dovrete concordare che è bellissima!”.
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LA COMUNICAZIONE L’avvento degli smart phone ha cambiato il nostr o modo di comunicare e il linguag gio. Ci sono r egole da rispettare per non cader e in una fastidiosa invadenza della pri vac y altrui di
AdriAnA soAres
Adriana S oare s n as ce come mo de ll a pe r i più g randi s tilis ti, s i af f er ma g raz ie all a pr oduz ione di u n impone nte l avoro fo tografico, moda e ar te. Realizza ope re fo to pitt oriche che vincono pre mi in ter n az ion al i e di cui al cune so no es pos te in pe rmanen za in dive rsi mus ei. Espert a di Bon Ton e, graz ie a q ues to su o particol ariss imo itine rario artis tico e pro fe ss ionale, f onda la scuol a di po rtament o che p ort a og g i il s uo nome.
Benvenuti in “Bon Ton 2.0”, una piccola oasi di cortesia e buone maniere. Al giorno d’oggi la maleducazione e il malcostume sono diventate azioni usuali, quasi giustificate. L'essere incivili e poco educati sembra aver sviluppato un vero e proprio fascino, soprattutto tra i più giovani, con i loro turpiloqui e delle cattive maniere una sorta di status symbol. in questo quadro, degradante e sconfortante, la riscoperta delle buone maniere diviene una vera necessità, oltre che virtù da spolverare ed inalzare: un modo per distinguersi e circondarsi di un’allure di eleganza e raffinatezza, condizioni molto più rare e preziose di tanti tesori. Cercherò di accompagnarvi in questo percorso di riscoperta del galateo, raccogliendo qui per voi il meglio dei contenuti dei libri e siti web sull’argomento e le mie conoscenze personali. da esteta e da amante della perfezione e dell’eleganza. instradata sin da piccola all’arte delle buone maniere, oggi ne sono cultrice e grande estimatrice.
Oggi, si vive lo strano fenomeno per cui, se da un lato si riduce al minimo la lunghezza dei messaggi e si eccede nelle abbreviazioni, la comunicazione tramite sms sul cellulare, di contro, si ha il desiderio di aumentare la comunicazione nel raccontare non solo i propri momenti di vita vissuta sui social, ma anche i fatti di interesse sociale. Molti si improvvisano giornalisti con i loro smartphone, inviando immagini o messaggi in tempo reale. Viviamo in una società della comunicazione sia televisiva sia telematica, che verbale o telefonica. davanti al fiume di parole spese, non ci sarebbe da chiedersi se non si rischi di perdere il significato del messaggio confuso nella quantità di informazioni che circolano? in mezzo a questo volume indistricabile di parole, bisognerebbe sapersi muovere e filtrare i messaggi utili. Come farlo? detto questo, vorrei soffermarmi sul fatto di come non diventare invadenti o inopportuni. Ricordatevi che la co-
Comunicare per sentirsi vicini Qualunque forma vivente ha un suo modo di comunicare, anche laddove l'uomo non è in grado di intendere. La comunicazione sta alla base di ogni progresso e di ogni rapporto, qualunque sia la specie che la utilizza. L'uomo ha la fortuna di aver tramutato la semplice parola in linguaggio e così ha a sua disposizione una vasta scelta di possibilità per interagire. L'uomo, dalle incisioni rupestri alle attuali email, ha sempre sentito la necessità di rendere concreti i suoi pensieri al fine di poterli comunicare agli altri. inoltre, l'uomo moderno ha la fortuna di aver abolito le barriere delle distanze e del tempo, per cui qualunque avvenimento passato o contemporaneo lo può vivere e rivivere, grazie ai mezzi tecnologici a sua disposizione.
municazione è un dialogo, non un monologo schizzofrenico senza tener conto del luogo e dell'ora. Qundi, per ora, vi dico solo che non è educato spedire email, sms, messaggi con whatsapp dopo le 22! Ormai, tutti o quasi abbiamo uno smartphone e quindi, se proprio non si è dracula, la notte è fatta per dormire e non è educato invadere questo momento di pausa con il il suono delle notifiche di consegna del telefono. 36
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SALUTE & BENESSERE
MUSA LUXUrY rESOrT È un nuovo concetto di benessere pr esente in quattro strutture prestigiose: Navona Palace, Grand Hotel Ritz, Leon’s Place e Torr e Sant’Angelo. Un team altamente professionale guidato dall’esperta di benessere Daniela Chioccia
Un innovativo concetto di benessere studiato con il preciso scopo di introdurre gli ospiti in una dimensione di spiritualità e benessere psicofisico mai sperimentati prima. Questa l’anima di Musa Luxury Spa da incontrare in tre prestigiosi hotel di Roma: il Navona Palace, il Grand Hotel Ritz e il Leon’s Place, tre perle dell’ospitalità capitolina a cui si è aggiunto l’Hotel Torre Sant’Angelo di Tivoli. Un team di professionisti, guidato dall’esperta di benessere daniela Chioccia, propone un viaggio senso-
riale che ha come meta un rinnovato equilibrio salutare ed emotivo. il progetto, che si basa su principi fondamentali come attività fisica, alimentazione, trattamenti di remise en forme e rituali di benessere, è una sinfonia di emozioni per due. il concetto di ‘One to One’ trova la sua massima espressione nei rituali per coppie denominati Love Suite, che vanno da un minimo di un’ora a un massimo di quattro ore; per i single Biomusa prevede una ricca giornata dedicata alla detossinazione mentecorpo, con accommodation in hotel in day use, pranzo vegano nel privé-spa del ristorante e tante coccole fra massaggi, trattamenti viso e corpo, manicure, pedicure con acqua profumata e fiori freschi e molto altro. Per tutti i rituali vengono utilizzati solo prodotti naturali di origine biologica certificata e da agricoltura biodinamica, provenienti dalle Alpi italiane. Musa Luxury Spa Hotel Navona Palace di Roma, è stata eletta come migliore Urban Spa agli italian Spa Awards del 2012 e del 2013. info: www.musaluxuryspa.com 39
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VIVERE & ABITARE
TUTTE LE SFUMATUrE DI BrICOFEr La r ecente apertura di Rocca Cencia consente all’ampia z ona, compresa tra la Casilina, la Pr enestina e Roma Est, di soddisfar e le esigenz e di un ampio tar get Come è nata l’idea della recente apertura di Bricofer nella Capitale, a rocca Cencia? E' nata sopratutto perchè nella zona si cercava da tempo un'area che rappresentasse al meglio l'insegna Bricofer e che potesse servire un'area abbastanza estesa tra la via Prenestina e Casilina e non solo. il locale, chiuso da qualche anno e posizionato proprio su via di Rocca Cencia, ci è sembrato l'ideale anche per testare delle innovazioni commerciali e gestionali. A quale tipo di clientela vi rivolgete? il target classico del bricolage al quale Bricofer fa parte è l'hobbista privato. A Rocca Cencia abbiamo cercato di allargare il target a piccoli artigiani soprattutto nei settori termoidraulica, piccola edilizia ed elettricisti. Altra volontà che stiamo cercando di attrarre nel pdv è la donna con articoli per la casa, sistemazione casa soffitta o garage, illuminazione casa ed accessori di arredo come specchi e quadri, tende e tappeti. Come è strutturata la vostra azienda? La nostra Azienda è affiliata alla Bricofer italia S.P.A., a capo della quale c'è Massimo Pulcinelli. Proprio lui ci ha dato una grande opportunità di poter iniziare questa nuova avventura imprenditoriale, dopo che io e Pieretti siamo stati collaboratori e non dipendenti per oltre 21 anni io e 14 Pieretti. L'azienda si completa della terza socia in mia moglie Paola Monetti, che ha creduto in questo progetto. il negozio, oltre queste tre figure di proprietà, si avvale di quindici persone tra le quali devo citare tre di esse, perchè credendo nel progetto e nella possibilità di partecipare alla vita e ai risultati aziendali, si sono licenziati dalla Bricofer, dove lavoravano, per seguirmi e questo mi riempie di orgoglio e di responsabilità e sono: il vice direttore Marco d'Alessio, la capo cassiera Simona Mancini e il responsabile di magazzino Matteo Testali. Per crescere bisogna essere sempre innovativi... innovazione è il nostro principale obbiettivo, sia commerciale che di servizio al cliente. Per questo abbiamo introdotto merceologie nuove
o ampliate rispetto ad altri negozi, abbiamo introdotti il sistema “safepay” che garantisce noi e i clienti da falsi , ma sopratutto dal pericolo rapine, vogliamo affinare alcuni servizi esistenti come la consegna a domicilio gratuita fino a 5 km e 50 kg di peso. ci siamo attivati per il montaggio di qualsiasi articolo vendiamo nel pdv compreso pavimenti e rivestimenti o bagni e piscine. Altra cosa molto apprezzata è la progettazione di mobili da interno o da esterno su misura compreso assemblaggio trasporto e montaggio. Ma non vogliamo limitarci e per questo, grazie anche a convenzioni ed incentivi studiate con i nostri partner riusciamo a coinvolgere i nostri clienti con iniziative che spaziano dal campo del turismo al noleggio auto, in particolare al momento è attiva nel pdv una promozione in collaborazione con Circuito Vacanze, che permette, a fronte di determinati acquisti o di un monte spesa stabilito, di ottenere uno buono viaggio "2x1 viaggi in 2 e paghi 1"; praticamente sarà applicato uno sconto del 50% su pacchetti vacanza proposti dai migliori tour operator italiani. Altra nostra volontà di innovazione è creare un sito di commercio e servizi , per quest'ultimi vogliamo offrire ai nostri clienti la possibilità di poter avere uno sportello postale da noi dove fare tutte le operazioni di pagamento e di ricarica senza spostarsi e senza fare file interminabili attraverso “postepay”, ma anche di poter avere un servizio di riparazioni veloci di cellulari, tablet e console semplice e veloce. di certo non finirà qui... Con l’inizio della nuova stagione, potete anticiparci alcune iniziative per i prossimi mesi? di sicuro un evento importante sarà l'anniversario Bricofer che come tutti gli anni si propone di offrire delle Promozioni Speciali e grandi affari per i nostri clienti possessori della Carta Premium card, che invito a fare a tutti , anche perchè è gratis e ci fa solo che risparmiare. Altra iniziativa sarà un evento che vorremmo organizzare per i nostri clienti presso il pdv con degustazioni gastronomiche, giochi per i bambini e spettacolo serale attrazioni varie... insomma una giornata da passare insieme. Via Rocca Cencia, 273 - Roma - Info. 06.8799051
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LIBRI
L’AFrICA DI SIMONA TULIOZZI L’Africa è paesag gio che toglie il fiato. For me e colori che s’incidono nella memoria, sguardi di bimbi dal sor riso più dolce. In poche par ole è un’emoz ione che ti assale. Stato dell’anima che si fa Mal d’Africa di
MArisA iACoPino autista, e in alcuni viaggi anche dall’interprete. Quando si entra in villaggi primitivi o semi primitivi, gli autoctoni parlano solo il loro linguaggio. Ma gli africani promanano serenità, gioia, e hanno un alto senso di condivisione. Anche quando ero sola mi sentivo invasa dalle emozioni che mi davano gli odori. L’odore dell’Africa è inconfondibile; racchiude la natura, le spezie, il bestiame. E’ l’odore dell’odore!”. nel Benin, la Port de non retour, alla fine di un viale che porta al mare e che è stato percorso da schiavi per centinaia di anni. si può ipotizzare che la deportazione di decine di migliaia di individui abbia causato squilibri socio-economici e politici in Africa? “il viale che conduce alla ‘Porta di non ritorno’ è molto lungo e conoscendo la storia di queste razzie, provoca emozioni contrastanti in chi lo percorre. A me suscitava rabbia, dolore, compassione, e di conseguenza amore verso gli africani che avevano sopportato dolore fisico ed emotivo. Gli schiavi venivano prelevati soprattutto dalla zona subsaha-
Simona Tuliozzi, esploratrice antropologa, tutto questo l’ha incontrato nei suoi viaggi in Africa. L’abbiamo invitata a parlarci della sua esperienza, raccontata nel libro “Africaggiando”, edito da Viola Editrice. e’ la sua natura ad aver fatto di lei una curiosa, o pensa sia stata la preparazione professionale? “Essere antropologa e insegnare Antropologia Culturale abbatte i muri del pregiudizio. Sono convinta che la violenza, le guerriglie, la fame siano solo un neo rispetto a quanto di bello e intimamente interessante sia l’Africa. ‘Africaggiando’ è un inno a questa terra che fa paura perché il diverso fa paura! io mi sono sempre sentita a mio agio, vicina alle popolazioni incontrate durante i viaggi-studio. Non è stata la preparazione professionale a trasformarmi, probabilmente è il contrario”. Viaggiare da soli permette di conoscere i propri limiti. C’è mai stata preoccupazione? “E’ stata una rivelazione scoprirmi così coraggiosa. Comunque ho sempre viaggiato in sicurezza, accompagnata da un 46
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riana, e questo ha causato inevitabilmente squilibri demografici. Non credo sia mai stata fatta una stima, ma sicuramente c’è stato un forte sbilanciamento nei tassi di crescita”. i luoghi di condivisione per eccellenza sono la strada e il mercato. un po’ quello che avveniva nell’agorà greca o nel foro a roma? “Sì, la strada e il mercato sono luoghi di socialità, oltre che di lavoro. Entrambi rappresentano la vita. Soprattutto le donne, con i loro banchetti a vendere prodotti anche durante la notte, con un lumicino. A parte nel periodo delle piogge, gli africani vivono esclusivamente in strada. Lì preparano da mangiare, dormono sulle stuoie. Lì corre il tamtam delle notizie da un villaggio all’altro. E’ nei mercati che i consiglieri cercano le nuove mogli per il sovrano, ancora oggi”. la morte è un momento di passaggio importante per tante tribù, ad esempio gli Ashanti. si ride, si festeggia, si parla del defunto per conservarlo alla memoria. Contrariamente, il dramma dei morti in mare viene vissuto con grande sofferenza. “Gli africani vivono l’esperienza del trapasso con una spiritualità diversa. Festeggiano durante i funerali, eccetto se si tratta di bambini o persone molto giovani. Con la morte, l’anima si congiunge agli spiriti degli antenati, una cosa di altissima spiritualità. Anche negli anni successivi si celebra l’anniversario della morte con balli, canti e cibo. Per quanto riguarda i morti in mare, invece, è un dolore incomprensibile, perché gli esseri umani devono morire sulla madre terra. Morire durante il viaggio rappresenta un ulteriore sogno spezzato”.
descrivendo la foce del Volta, lei parla di armonia, pace, equilibrio, perfezione. Qual è una fondamentale differenza tra il loro modo naturale di vivere e il nostro? “Ci sono alcuni posti che ricordano l’Eden. Tra il Volta e l’Oceano c’è una fascia di terra con un villaggio nel quale regna l’armonia assoluta: sarei rimasta lì. i tempi degli africani sono molto lunghi. All’inizio ho avuto qualche difficoltà, ma poi ho capito che la loro quotidianità si svolge all’insegna della calma. E’ per questo che, malgrado tutto, non si ammalano. Non hanno orari da rispettare, cartellini da timbrare. Non hanno il pensiero di genitori anziani che restano soli: vivono tutti insieme, condividendo spazi e affetti con l’intera comunità. in Africa nessuno si sente solo”. uno straniero potrà mai davvero penetrare i segreti dell’Africa? “Sì, ma solo se si arriva come viaggiatore, non come turista. E con un’apertura mentale a largo spettro”. “Africaggiando” l’ha cambiata? “Quando si vivono certe esperienza ci si rende conto della futilità dei nostri stress. Si guarda l’altro con gli occhi del cuore. Questo fa la differenza”. 47
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LIBRI
FrANCESCO LISA FIGLIO DI SICILIA Giovanissimo, attaccato alla sua amata ter ra, è un ragazz o che fa di questo amore per le sue radici una ragione di vita. Ha scritto il suo primo r omanz o “L'anello del Benedìciti” e in quest'inter vista lo scopriamo in tutta la sua semplicità di
Ciao Francesco, raccontaci qualcosa di te, della tua vita. Chi sei insomma. “Ciao, sono un piccolo imprenditore nel settore automobilistico, abito a Torregrotta in provincia di Messina, ho trent’anni, da cinque sono sposato con Veronica e da due sono padre di domenico. Nel 2005 mi sono diplomato presso l’ iTiS ‘E. Majorana’ di Milazzo con il titolo di perito per la meccanica. Nonostante gli ottimi risultati scolastici ho deciso comunque di dare continuità all’attività di carrozzeria, che mio padre ha creato dopo anni di sacrifici. Sono diventato dunque il verniciatore della nostra attività. Nel tempo libero mi dedico ai libri. Fino a qualche mese fa, mi ero limitato a leggere. Poi è arrivata l'ispirazione per scrivere e mi sono tuffato nell'avventura della scrittura”. Qual è il rapporto con la tua terra, la sicilia? “Ognuno di noi, fondamentalmente, si sente figlio della terra in cui è cresciuto. La Sicilia per me sa essere madre, compagna, amante, confidente; è parte di me e non potrei mai farne a meno. Spesso la osservo e m’incazzo pure con essa per le tante cose che non vanno. Poi mi fermo a riflettere sulla sua storia, su quanti abusi e violenze ha dovuto subire da parte degli uomini e capisco perché continuo ad amarla sempre più. La guardo e, a destra osservo i boschi verdi che contrastano con l'azzurro del cielo, mi volto e… toh, lo spettacolo del mare che, con la sua schiuma, sembra voler ripulire la terra dai mali che l’uomo gli ha recato. Amo la mia terra”. Hai scritto da poco il tuo primo romanzo. Come nasce l'idea, quali sono le tue fonti? “Sì, è stato pubblicato ad aprile il mio primo romanzo ‘L’anello del Binidìciti’. L’idea è maturata dopo la lettura di molti romanzi, grazie all’incitamento di mia moglie e di qualche amico caro. Mi son detto:
siMone Mori
‘ma si, provaci, non hai nulla da perdere’. Essendo ispirato alla storia vera dei miei nonni paterni, è stato molto più facile di quanto credevo trascrivere, nero su bianco, le forti emozioni. Figlie del sentimento che mi lega al loro ricordo. Praticamente è un omaggio a loro dovuto, un piccolo sogno realizzato”. il rapporto tra i giovani e la cultura oggi è molto difficile. Che soluzioni proponi alle istituzioni per far sì che si possa fare più collaborazione tra giovani e cultura? “Effettivamente è vero. La cultura in generale è poco apprezzata dai giovani. Occorre che la scuola dia la giusta formazione; per fare ciò bisogna necessariamente programmare un futuro più roseo partendo dai bambini. Bisogna promuovere mostre d’arte, incontri con gli autori, concorsi ai quali possano partecipare gli alunni. La cultura non viene dal nulla, va nutrita con metodi mirati e costanti”. i tuoi miti? A chi ti inspiri? !A dire il vero non amo molto il termine mito. La storia ci ha insegnato che molti presunti miti sono stati in grado di mostrare il peggio di ciò che l’essere umano potesse fare. Sono molti i personaggi della letteratura, anche contemporanei, dai quali prendo spunto nello scrivere. Mi piace molto il realismo vergine, la descrizione della realtà così com’è. Cerco di fare immergere il lettore nella storia che sta leggendo, quasi come se gli passassero davanti le immagini nitide della realtà descritta. Poi, ovviamente, le righe vanno arricchite dai sentimenti misti alle speranze, ai sogni. Perché sognare non guasta mai”. i tuoi progetti per il futuro? “Beh, come dice il grande Ligabue, il futuro è tutto da vedere. di certo questo mio primo libro non rappresenta un traguardo, è solo un punto di partenza, un trampolino di lancio dal quale mi auguro
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di non scivolare mai”. l'8 ottobre ricevi un riconoscimento molto importante proprio a roma, il Premio di Poesia, narrativa e testi per una canzone che ti verrà insignito dall'Associazione “luce dell'Arte”. Puoi dirci qualcosa di più? “La notizia della vittoria del concorso è arrivata inaspettata. Non avrei mai potuto immaginare che la storia che avevo narrato potesse arrivare ad emozionare e ad entusiasmare la giuria a Roma. Quando la dottoressa Gabriele mi ha chiamato dicendomi: “le do una bella notizia, il suo romanzo si è classificato primo assoluto nella categoria narrativa del nostro concorso”, ho fatto molta fatica a trattenere le lacrime che sapevano di felicità, orgoglio, stupore e tante altre sensazioni di gioia messe assieme. È stata quella telefonata che mi ha fatto capire di essere riuscito a realizzare il mio obbiettivo, fin lì mi era parso tutto magico come un sogno dal quale non vorresti svegliarti mai, ma sai che prima o poi finirà. da questo premio vorrei imparare a credere di più in me per continuare a lavorare con umiltà per il piacere di emozionarmi scrivendo e far emozionare chi mi leggerà”.
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L’EDITOrE CHE DIVENTA SCrITTOrE Ottimo esordio con la Rizzoli come scrittore di un thriller avvincente. Da editore a scrittor e, la sua prima volta “dall’altra parte della bar ricata” vissuta con curiosità. Intanto, sta preparando un nuovo libro in uscita nel 2017 di
MArisA iACoPino ricordi sono entrati nella trama letteraria attraverso riccardo, il protagonista? “Moltissimo. Tanta della memoria del protagonista è mia, con aggiunte rubate qua e là ad amici e conoscenti. Mi sono reso conto, infatti, di come la vita nel momento in cui diventa materia per uno scrittore cambi, e si possa mixare per renderla adatta alla storia che si sta scrivendo. Nel caso specifico del mio primo libro, però, sentivo che dovesse esserci la presenza di due persone a cui ho voluto particolarmente bene. Walter Mauro, che è stato quasi un secondo padre e compare come protagonista, e Ugo Riccarelli che ho scelto per l’esergo iniziale”. “Ho bisogno di parlar e con qualcun o che cerchi di mostrarmi il lato diverso delle cose”. di chi ha bisogno Giulio Perrone per avere una diversa prospettiva? “Per averne una profondamente diversa ho bisogno sicuramente di mia moglie, che ha fondato nel 2005 con me la casa editrice e di solito ha un modo molto differente di vedere le cose rispetto al mio. insieme credo che ci siamo sempre, con molte baruffe, compensati”. “San Lorenzo è così, un paesone multietn ico e incasin ato… mi piace riappr opriarmi dei ru mori della
“Rivangare il passato non è mai senza conseguenze”. Questo ci racconta Giulio Perrone in una pagina del romanzo “L’Esatto Contrario”. A distanza di oltre un decennio dalla nascita della casa editrice che porta il suo nome, l’esordio con Rizzoli come scrittore d’un thriller avvincente. Lo abbiamo incontrato per una chiacchierata che prende spunto da citazioni tratte dal suo libro. se lo scrittore rivangasse il passato e guardasse il giovane Perrone che si avvia all’attività editoriale, cambierebbe qualcosa del suo percorso? “Se mi fermassi a pensare al singolo libro sarebbe facile, forse conveniente, cambiare alcune scelte fatte, ma ho avuto sempre l’impressione che essere arrivati a dodici anni di attività editoriale con la certezza di aver costruito qualcosa di piccolo ma di solido, dipenda anche da quegli errori commessi, da quei libri che non sono andati come speravamo”. “Walter, insegnante che si mu oveva al di fuori delle mode e dei con testi… La car ezza morbida della letteratura era la sua specialità… era il mar e che si calma e ti accoglie, ti aspetta”. nel parlare di Walter Mauro c’è poesia, malinconia. Quanto il vissuto e i 50
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sera, delle cen e pr eparate e delle cu cin e dif fer enti che si animano dietro ogn i por ta”. san lorenzo è davvero un paesone dove si incrociano i destini d’una convivenza globale, o piuttosto luogo fatto ad arte per creare un’idea un po’ romantica di multietnicità? “Credo che lo sia di suo, anche se negli ultimi anni il radicalchicchismo dilagante lo sta danneggiando. San Lorenzo è un quartiere che conserva gelosamente il suo passato, la sua storia, ma che ha saputo o dovuto - aprirsi al resto del mondo. L’equilibrio che si è creato negli anni è naturale, bello così, senza che nessuno cerchi di renderlo troppo commerciale, troppo scontato come è avvenuto in parte a Trastevere”. “Si volta di n uov o a guardare fuori, come se cercasse ispiraz ione nel cielo chiaro”. Ci sono state pagine di vuoto, improvvisa assenza di idee durante la stesura del libro? “C’è stata spesso la difficoltà di rimanere ancorato alla storia noir, quando invece avrei voluto andare più dietro alla vita di Riccardo, a quello che era il suo mondo. Penso, d’altronde, che se c’è qualcosa di buono in questo libro sia proprio il protagonista, il modo barcollante e insicuro di vivere la vita e la storia che si troverà ad affrontare”. “Una forza inesau ribile gli scor re n elle mani, una forza ter ribile, che dev e sfogar e”. il romanzo si chiude con un colpo di scena che spiazza. Quanto è stato importante, da editore, conoscere i punti deboli che spesso si riscontrano in romanzi anche ben scritti ma cedevoli nella trama? “Quando ho iniziato a scrivere il libro, che peraltro ha avuto una genesi piuttosto travagliata e piena di rovesci, avevo abbastanza chiaro il finale e come volevo che si chiudesse, prevedendo uno spazio in cui il lettore potesse immaginare alcuni aspetti. il noir d’altronde dà la possibilità di lasciare i contorni della vicenda più sfumati. Non penso, però, che l’esperienza di editore sia stata tanto utile nella scrittura, anche perché non ho quasi mai pubblicato libri di genere. Nella fase successiva all’uscita del libro, invece, è stata molto utile nell’atteggiamento. Non ho mai aspettato che cadesse niente dal cielo, mi sono dato da fare per promuovere il libro in ogni modo possibile”. Altri libri all’orizzonte?
“Proprio in questi giorni sto lavorando al nuovo romanzo che uscirà sempre per Rizzoli nella prima parte del 2017”. Quali emozioni ha provato Giulio Perrone editore nel sentirsi analizzare come scrittore? “direi soprattutto la curiosità di trovarmi per la prima volta dall’altra parte della barricata. Un’esperienza che sinceramente non pensavo così diversa da quella di editore”.
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TEATRO
MADrE TErESA IL MUSICAL Quando la santità diventa un musical. Dopo dieci anni, tor na di nuovo in scena uno spettacolo che ha riscosso un notevole successo con oltre 500 repliche. Ne parliamo con Michele Paulicelli, autore, regista e inter prete di
serenellA roMAno “No direi che segue un racconto ‘Giottesco’ perché come Giotto nei suoi famosi dipinti contamina la storia con ‘pennellate’ di attualità. Non fu facile trovare la chiave di lettura: bisognava attenersi ai fatti dando poco spazio alla fantasia. Pertanto pensammo di puntare sui valori che trasmetteva: l’amore per i più poveri, il lavoro, il valore nella diversità fra gli uomini, la sua gente, il suo sorriso gioioso nell'affrontare i problemi più tristi. Un lavoro affascinante e coinvolgente soprattutto nello scoprire la sua disarmante semplicità”. nella trama quanto prevale la fantasia? “La fantasia non deve mai mancare in un’opera teatrale, specie in un musical. Creatività, ironia, grottesco e naif sono propri dello stile mio e di Castellacci ma senza esagerare e con il dovuto rispetto”. Quale è il brano o la scena cui sei più legato? E’ una ballata molto semplice ‘O dio Signore mio’, vagamente anni 70, il cui testo richiama la ‘preghiera semplice’ di San Francesco contaminata dai principi e valori di Madre Teresa”. in “Forza venite gente”, altro successo musicale firmato con Castellacci, interpretavi san Francesco e al termine dello spettacolo per il pubblico tu eri san Francesco: nella quotidianità avvertivi il carico carismatico della sua immagine? “Beh sì! soprattutto fuori quando il pubblico si avvicinava per un autografo, per scambiare qualche parola o per dirmi ‘bravo’. Avverto il bisogno di comunicare at-
A 10 anni dal termine di un tour di oltre 500 repliche, porta di nuovo in scena “Madre Teresa il musical”, opera firmata con P. Castellacci il cui successo si legò all’importante coincidenza dell’ inaspettata Beatificazione voluta da Papa Giovanni Paolo ii, fatto che portò lo spettacolo alla massima attenzione internazionale del pubblico religioso e laico. Michele, quanto impegno richiede il ri-allestimento di un lavoro già baciato dal successo? “E’ stato pari all’allestimento iniziale soprattutto per la parte artistica: E. Hanak ha ideato coreografie in cui abbiamo cercato delle soluzioni nuove lavorando sodo con un cast del tutto rinnovato; è stato ricominciare da capo abbandonando tutto quello che era stato già fatto. G. Colis ha fatto ritocchi ai costumi, alle scene… la stessa emozione del primo debutto”. Come nacque l’idea del musical su Madre teresa? “in realtà il musical nacque in seguito alla richiesta di Padre Giuseppe di Stefano, fratello del Sacro Convento di San Francesco di Assisi, che in occasione del 5° anniversario delle morte della Santa desiderava renderle un tributo musicale da rappresentare sul Sagrato dello stesso Convento di San Francesco. Purtroppo vari intoppi burocratici non permisero di mantenere l’impegno e fummo costretti a cercare un altro luogo che ci ospitasse per in debutto: Estate Romana 2002, palazzo della scienza EURMUSE”. l’opera segue un percorso biografico? 52
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traverso il messaggio francescano ma per me non è un carico, anzi è un sollievo poter interagire in questo modo perché anch’io ho bisogno di comunicare. Hai ritagliato per te il ruolo del primo missionario ordinato da Madre Teresa, padre Sebastian che hai incontrato in più occasioni. Hai provato suggestione nel conoscere il personaggio che dovevi interpretare? Sono veramente emozionato di interpretare un personaggio cosi importante e riceverne i complimenti”. il nuovo tour prevede anche l’estero? “Sì, è previsto un tour in Messico e in Canada”. sei pugliese, di una famiglia contadina di Canosa: come ti sei ritrovato a calcare i palcoscenici di tutta italia? “Sono arrivato a Roma a 11 anni con la mia famiglia e con le valige di cartone, da emigrante. È stato bellissimo, auguro a tutti gli emigranti quello che ho vissuto io a volte anche con sofferenza”. si dice che “Forza” e “Madre teresa” siano le opere più rappresentate dalle compagnie amatoriali giovanili. ti risulta sia vero? “Sì certo, anche se ciò non significa guadagnare tanti soldi”. il successo delle tue opere ti ha portato più volte al Vaticano: che ricordo hai degli incontri con il Papa? “Giovanni Paolo ii, visto più volte, mi ha lasciato un ricordo indelebile fatto di grandi emozioni, ho cantato
alla sua presenza, illuminato dal suo sguardo e scambiato parole. Benedetto XVi non l’ho mai incontrato mentre Papa Francesco già due volte. Mi piace molto, è un rivoluzionario, un po’ come San Francesco. Non so se riuscirà a mettere in atto i suoi pensieri: San Francesco è nato fuori dalla Chiesa, Papa Francesco è nato nella Chiesa. Condivido molto ciò che pensa ma la strada e dura”. un’ultima curiosità: come pensi che la società di oggi accoglierebbe un nuovo san Francesco o una nuova Madre teresa? “Magari ce ne fossero! di personaggi come loro la gente ha bisogno come del pane, ma non c’è bisogno di essere santi, ognuno di noi può dare la sua piccola parte di santità anche senza essere riconosciuto”. © Le foto di scena son o di Itzel Cosenti no
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IL TUO CINEMA DA SEMPRE.
il tuo spettacolo in prima fila Un autunno in prima fila. Proiezioni in digitale e in 3D dolby
Si ricorda che la sala Adriana è munita di Palcoscenico e camerini ed è possibile averla in locazione per Saggi di danza, saggi di fine anno scolastico, spettacoli teatrali e conferenze. per info o preventivi inviare un fax al numero 0774/318466 e verrete ricontattati.
Tivoli CINEMA TEATRO GIUSEPPETTI - Info 0774335087
Luciana Frazzetto
TEATRO
IL rISO FA BUON SANGUE La critica l’ ha definita la maestra del la risata e paladina di una comicità incisiva. Lei è Luciana Frazz etto ed è in scena f ino al 30 ottobre al Teatr o delle Muse con lo spettacol o tutto da ridere “Af fittasi camera da letto” di
serenellA roMAno l’osso sacro. dalla realtà possiamo trarre tantissimi spunti. Molte battute le sento al bar, sulla Metro, dal parrucchiere... e io rubo e scrivo. La commedia all’italiana ha saputo, raccontare i costumi, i cambiamenti e i caratteri del nostro paese. Ridere ci permette di liberarci dagli atteggiamenti mentali chiusi. Ridere fa bene alla salute ed è contro lo stress. Ridere è il sale della vita”. il pubblico ride sempre nel momento in cui tu vuoi che rida? “Generalmente sì, perché hai costruito la battuta a tavolino e sai che in quel preciso punto della frase la gente riderà, quantomeno aiutata dalla mimica facciale. Credo che far ridere sia un dono. Bisogna avere il tempo comico perfetto. Nessuno te lo può insegnare. E’ dentro di te. E’ nato con te”.
Hai una home del tuo sito personale con un “chi sono” divertentissimo: ti descrivi “alta come una sequoia…sorriso targato gioia di vivere”. descrivi il tuo stato civile come “…abbastanza variegato e gustoso” . A questo punto mi chiedo: che cosa ti fa andare la luna di traverso? “Sono una persona dalle mille idee, allegra e piena di risorse. Amo la vita. Amo i colori. Amo le novità. Amo l’onestà e la puntualità per cui mi irritano i ritardatari, gli invidiosi, i falsi, i raccomandati e chi non sa ridere”. Che ce posso fa? secondo te la comicità è più osservazione della quotidianità o intendimento a suscitare il riso? “Sicuramente osservazione. Spesso vedere cadere un amico ci fa ridere e lui magari poraccio s’è massacrato 55
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TEATRO stri sacri, Mastroianni e la Masina.. dopo il primo momento di incredulità, la mia felicità è stata talmente tanta che sono esplosa in una risata di gioia: ho preso mia madre in braccio e cominciato a girare per tutta la stanza”.
il riso è anche espressione di conquista: tu sei scoppiata in una risata di gioia quando? “Non mi viene in mente una risata in particolare. io ridevo sempre insieme al mio papà. Lui rideva spesso, addirittura con le lacrime e io venivo contagiata da lui; si perché la risata è contagiosa ed è liberatoria. Se dovessi sceglierne una in particolare scelgo quando Federico Fellini, mi prese per il suo film ‘Ginger e Fred’. Ero accanto a due mo-
nei tuoi spettacoli ti diverti a passare dai monologhi cabarettistici alle commedie di prosa brillanti: quali sono i titoli o i personaggi cui sei più affezionata? “i personaggi che mi hanno accompagnata in questo lungo cammino artistico, dal 1977, sono stati tantissimi, svariati e variegati: ognuno di loro mi ha regalato e lasciato qualcosa, ha stimolato la mia fantasia, ha cambiato la mia storia, mi ha fatto vivere tante emozioni diverse. Ogni volta che interpreto un nuovo personaggio, metto a nudo la mia anima e mi dono al mio pubblico. Sentire la platea che ti ascolta, che ride, che applaude in massa, è qualcosa di entusia56
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smante, di piacevole, di sublime”. l’esperienza di un gruppo di lavoro come “le sbandate” quanto è stata per te formativa? “E’ stata un’esperienza molto interessante: quattro attrici comiche, soprattutto ironiche, provenienti da esperienze artistiche diverse. Questo ci ha molto arricchito. Ognuna di noi ha contribuito portando la propria esperienza personale e rendendolo unico nel suo genere. Le Sbandate son durate 14 anni: un’esperienza che non dimenticherò mai”. ti è mai capitato che qualcuno del pubblico si risentisse del tuo umorismo? “No, sinceramente mai. Neanche nella messa in scena del mio monologo ‘E se il sesso si è depresso?’. Anzi, ti cito ciò che ha scritto una giornalista: ‘L’autrice ha saputo mettere insieme una serie di osservazioni reali e acute trattando il sesso in modo libero, assolutamente mai volgare e soprattutto cogliendone la profonda essenza umana e perché no affettiva’. Nessuno si è mai risentito o scandalizzato neanche quando ho messo in scena con Le Sbandate, ‘L’orgasmo della mia migliore amica’, che per sei anni consecutivi ha registrato il tutto esaurito nelle sale dei teatri romani. Un testo sensuale ma mai volgare”. nel corso di questa stagione, dove potremo ridere assieme a te e ai tuoi spettacoli? “Sarò al Teatro delle Muse fino 30 ottobre con ‘Affittasi camera da letto’, una commedia brillante scritta dagli inglesi A. Marriott e B.Grant, tradotta da F. Tolnay e adattata da me e da L. Giacomozzi sempre con la regia di M. Milazzo. Bugie, gags, colpi di scena e contraddizioni sono gli ingredienti per assicurarvi un diluvio di risate”.
© Le fot o di Vincen zo B occiar ell i s ono di G ianl uca Canton e
TEATRO & TV
VINCENZO BOCCIArELLI Originario di Mantova, trapiantato a Siena. Qui, alla giovanissima gio vanissima età di 14 anni muove muo ve i suoi primi passi al Piccolo Teatr o, iscrivendosi poi al Piccolo Teatro Teatr o di Milano, allievo del maestr o Str ehler. La sua esperienza senese è fondamentale, la città gli è vicina in ogni momento, la rico rda ricorda co n un passo del grande con autor e Mario Luz i “Mi guarda Siena, mi guarda sempr e” di
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All'attività teatrale ha in seguito affiancato una nutrita esperienza in Fiction assai care al pubblico: alcune tra tante: Orgoglio” (nelle tre serie - nel ruolo del marchese Andrea Obrofari - Rai Uno -2003-2005-), “il bello delle donne”, “incantesimo”, “Cinecittà”, e tante altre. Nel Cinema Vincenzo Bocciarelli e' stato uno dei protagonisti con "E ridendo l'uccise" di Florestano Vancini suscitando l'interesse della critica: in una intervista a lui dedicata, Gloria Satta sul Messaggero lo definì "Orgoglio del grande Cinema." Successivamente ha riscosso notevole successo nel film "l'inchiesta" nel complesso ruolo di Caligola uscito negli Stati Uniti distribuito dalla 20th Century Fox... Nel 2010 è stato protagonista del film indiano “Nirakazhcha La Strada dei colori”, acquistato da Rai-Cinema e uscito in italia nel 2011. Recentemente è stato sul grande schermo nel film campioni d'incassi "La scuola più bella del mondo" con Christian de Sica e Rocco Papaleo per la regia di Luca Miniero. Vincenzo, hai iniziato la tua carriera con la recitazione. Cosa significa per te il teatro? “il teatro è impegno, è diaframma, passione, voce. il mio è stato un percorso cognitivo, di ricerca e di conoscenza di me stesso. Ho iniziato dal teatro, dalla recitazione. Una necessità di esprimere attraverso le parole di grandi autori delle forti emozioni. La recitazione per me è come l’ossigeno per gli esseri umani. Mi piace citare sempre questa frase di Antonin Artaud, che racchiude significativamente il mio pensiero: ‘Quando vivo non mi sento di vivere, ma è quando recito che io sento d’esistere’. Sicuramente la mia è una scelta faticosa, da mantenere con coerenza. Un’arte, esercitata con passione, raggiunge stati di emozione che il pubblico percepisce, è come un abbraccio, un atto d’amore. Le vocazioni sono sempre ostacolate, dal facile successo o da altri veli che fanno perdere di vista quello che è realmente il teatro”. le tue grandi doti hanno varcato la soglia del teatro per approdare in televisione e al cinema. Cosa pensi del cinema? “dopo gli inizi, dal 2000 ho fatto anche televisione e cinema. Amo tanto il cinema, anche la new generation di registi. La cosa che forse mi sento di dire è che il cinema a volte è un po’ closer, nel senso che spesso la scelta dei registi cade su attori conosciuti o con i quali si è già lavorato.
A volte non basta solo un bel curriculum per avere quel quid che ti porta al successo. La mia più grande conquista è quando ti viene riconosciuta la qualità. Sono sempre pronto per un nuovo start, diventa una sfida coadiuvare cinema, tv e teatro; bisogna trovare una giusta mediazione”. impegni teatrali per la prossima stagione? “A causa delle terribili vicende del terremoto, il debutto ad Ascoli Piceno con uno spettacolo per i quattrocento anni di Shakespeare e un secondo spettacolo dal titolo ‘Passeggiate shakespeariane’ è stato posticipato al 15 settembre. il 27 ottobre sarò al teatro dehon di Bologna con ‘Papà sei di troppo’, per la regia di Mario Mattia Giorgetti. Un testo tagliente, racconta una realtà in cui i figli si trovano costretti a far sparire i genitori vecchi perché inutili. Con lo stesso spettacolo mi sposterò poi a Roma, al teatro Tor di Nona il 3 novembre”. Hai recentemente ricevuto un importante riconoscimento. di che si tratta? “Sono stato insignito del premio ‘Penisola Sorrentina Arturo Esposito’ per gli spettacoli fatti per ‘Una notte al museo del Mibact’. Tutte le performance hanno avuto come comun denominatore l’anima, ed è proprio per ‘i segreti dell’anima’ che sono stato premiato. il premio ha avuto illustri predecessori e mi sento davvero onorato di averlo ricevuto. i riconoscimenti danno forza ed entusiasmo per quello che si fa”. ti vedremo anche nelle vesti di presentatore prossimamente. Anticipazioni? “Ultimi giri di boa per il prossimo programma, in onda su Sky da ottobre. intanto il titolo, ‘The beauty secrets’, per la regia di Nando Martone. Un format che mi vedrà alla conduzione. Sarà un viaggio alla scoperta della bellezza, non solo estetica ma anche la cultura e la storia della bellezza. Aneddoti, galateo, trucchi, un po’ di tutto. Verrò accompagnato da una serie di ospiti ogni puntata, che daranno i loro consigli professionali. Tra questi ultimi, avrò il piacere di ospitare la dottoressa Marcella Ribuffo, dermatologa e il beauty consultant Luca Leurini, oltre alla presenza di hair stylist e fashion stylist. Sarà una vera e propria scoperta degli elementi che creano la bellezza. La bellezza parte da dentro, se non stai bene dentro, non brillerai mai di luce al di fuori”. 59
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MUSICA
OLTrE LA PASSIONE: MANUELYTO Il giovane dj ischitano si racconta. La passione per la musica nata 12 anni fa graz ie a suo fratello, ex dj. Si sta perfez ionando in un’Accademia di musica elettronica di
AlessiA BiMonte Hai progetti futuri da poter raccontare? “Sto seguendo una scuola di produzione, Accademia di musica elettronica e arti digitali a Napoli, la Nut Academy, per ampliare le mie conoscenze e cercare di inserirmi anche nel mondo della produzione. Non vorrei rimanere sull’isola, mi farebbe piacere suonare anche fuori dalla piccola realtà che mi ha dato i natali. Certo, facendo questa scuola, mi apro altre porte. Ma tocca mettersi sotto con la musica, intendo con creazioni personali, in modo da poter andare in giro per l’italia a farmi conoscere. il mio futuro lo sto coltivando, ci vuole una buona base economica, soprattutto per la strumentazione che occorre, ma anche per gli studi che bisogna affrontare e per i corsi da seguire. Non mi fermo un attimo, faccio anche il barista al Sorriso Resort Thermae & Spa di Forio d’ischia per ricavare fondi per poter investire su me stesso e sui miei progetti. Spero davvero che il futuro mi porti in questa direzione, poi chissà…”. sei molto giovane, avrai sicuramente qualche sogno nel cassetto. “Ce ne sono tanti. il principale è di riuscire nell’intento di diventare un dj affermato, andando a fare esperienze all’estero, l’America per esempio non mi dispiacerebbe. È tutto da vedere, ci vuole molto impegno, e soprattutto testa! io per adesso ho entrambe le cose. Voglio creare qualcosa di mio per metterlo in rete e pubblicizzarmi tramite etichette. Spero che vada tutto bene!”.
Emanuel iacono, in arte Manuelyto. Nasce a Lacco Ameno il 17 agosto 1994. Appassionato di musica, inizia a suonare feste private a soli 14 anni. Con il passare degli anni la musica diventa più di una passione, fin quando all'età di 18 anni inizia a suonare in vari club della famosa isola d'ischia. Come nasce la tua passione per la musica, ma soprattutto per il djing? “La mia passione nasce a dodici anni, grazie a mio fratello, amante della musica ed ex dj. Oggi è responsabile di un negozio audio luci. Lo spunto mi è venuto proprio da lui, e con il passare degli anni me ne sono innamorato, iniziando a inserirmi in questo ruolo. inizialmente era un hobby, pian piano mi sono inserito bene in questo ambito, iniziando ad essere chiamato nelle discoteche, oggi sono il residence dj di una delle più cool del momento sull’isola di ischia, il Blanco disco Club. Anche al Riva club sono di casa. Ho anche avuto l’opportunità di suonare a Firenze, grazie ad amici che ascoltandomi, mi hanno proposto una serata”. Quale tipo di musica preferisci ascoltare? Quale invece inserisci nelle playlist delle serate? “Mi piacciono tutti i generi, dal rock al jazz, dal latino al commerciale, dalla deep house alla techno. Mi piace far divertire la gente, poi operando ad ischia, devo seguire un po’ tutti i generi, dato che non ci sono particolari preferenze. Uso a 360 gradi la musica, mi diverto a creare sempre playlist nuove. La maggior parte sono latino, commerciale e house, uno dei mie generi preferiti”. 61
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MUSICA
chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM
cLASSIFIchE TOP 10 EUROPA 1 “Let me love you” – Dj Snake ft. Justin Bieber 2 “Closer” – Chainsmokers ft. Halsey 3 “Cold water” – Major Lazor ft. Justin Bieber 4 “Heathens” – Twenty One Pilots 5 “Treat you better” – Shawn Mendes 6 “In the name of love” – Martin Garrix & Bebe Rexha 7 “Sucker for pain” – Lil Wayne, Wiz Khalifa & Imagine Dragons ft. Logic, Ty Dolla Sign & X Ambassadors 8 “Is this love (RMX)” – Bob Marley ft. Landscape & Boiler 9 “Dancing on my own” – Calum Scott 10 “You don’t know love” – Olly Murs
TOP 10 USA 1 “Closer” – Chainsmokers ft. Halsey 2 “Heathens” – Twenty One Pilots 3 “Cold water” – Major Lazor ft. Justin Bieber & Mu 4 “Ride” – Twenty One Pilots 5 “Sucker for pain” – Lil Wayne, Wiz Khalifa & Imagine Dragons ft. Logic, Ty Dolla Sign & X Ambassadors 6 “Cheap Thrills” – Sia ft. Sean Paul 7 “Don’t let me down” – Chainsmokers ft. Daya 8 “Send my love” – Adele 9 “Needed me” – Rihanna 10 “We don’t talk anymore” – Charlie Puth ft. Selena Gomez
TOP 10 ITALIA 1 “G come giungla” – Ligabue
2 “L’estate di John Wayne” – Raphael Gualazzi 3 “Bruciare per te” – Elisa 4 “La risposta” – Samuel 5 “Used to you/Potrei abituarmi” – Annalisa 6 “Unici” – Nek 7 “Tra di noi” – Tiromancino 8 “Ho creduto a me” – Laura Pausini 9 “Ragazza magica” – Jovanotti 10 “Scriverò il tuo nome” – Francesco Renga
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MARTIN GARRIX & BEBE REXA Si tratta di una fantastica collaborazione tra il dj, musicista e produttore olandese e la cantante statunitense. Per la giovane artista di Brooklyn è arrivato il suo momento, anche grazie all’album di debutto intitolato “A.Y.F.”. BOB MARLEY Il suo immenso talento continua in qualche modo a farsi sentire attraverso vari remix che sono stati realizzati nel tempo. Una canzone inclusa inizialmente nell’album “Kaya” del 1978. Per l’occasione è stato rilasciato un nuovo video girato a Rio.
LIL WAYNE & CO. Il singolo in collaborazione di un sacco di artisti, è tratto dalla colonna sonora di “Suicide Squad”, uscito nelle sale cinematografiche lo scorso mese di agosto. All’interno dell’album vi sono altre canzoni inedite di personaggi della scena pop, hiphop e R&B. RIHANNA E’ in versione super sexy nel video di questo pezzo che ci accompagna da svariate settimane. Qui regna sesso e violenza tra soldi, sangue e tappezzerie maculate. Il brano è il terzo estratto da “Anti”.
RAPHAEL GUALAZZI Il noto cantautore e pianista di Urbino è tornato ad infuocare l’estate appena terminata con questo brano dal sapore retrò. Il successo è arrivato presentando al Festival di Sanremo del 2011 “Follia d’amore”. ANNALISA Un altro singolo estratto dal fortunato album “Se avessi un cuore” per la cantante di Savona, che ha collaborato con la star britannica Dua Lipa. La Scarrone, nota solo con il nome di Annalisa, deve tutto ad “Amici”, da dove è uscita qualche anno fa.
SPEcIAL GUEST chARLIE PUTh
Un ragazzo d’oro Charlie Puth, al secolo Charlie Otto Puth, è nato nel New Jersey nel 1991. Oggi è un cantante, produttore e compositore che ha raggiunto la sua bella fetta di popolarità attraverso il singolo “See you again” datato 2015 con Wiz Khalifa, vale a dire un omaggio al defunto attore Paul Walker e inserito nella colonna sonora del film “Fast & Furious 7”. La sua città natale è Rumson. Ha frequentato il Berklee College of Music, laureandosi nel 2013. Il suo felice esordio è avvenuto tramite YouTube, pubblicando i suoi pezzi, tra cui “Someone like you”, cover di Adele. Nel 2011 l’attrice e presentatrice Ellen DeGeneres, fece firmare a Puth un contratto con la sua etichetta discografica, dopo averlo visto in un’esibizione nel suo show insieme a Emily Luther. Lo scorso anno il cantante ha avuto importanti collaborazioni con Meghan Trainor nel singolo “Marvin Gaye”, un altro asso nella manica. In seguito ha pubblicato il brano “One Call Away”, tratto dall’album di debutto “Nine Track Mind”. In questo periodo siamo allietati dalla nuova hit “We don’t talk anymore” con Selena Gomez.
YESTERDAY&TODAY PAUL YOUNG E’ proprio vero il detto “Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha denti”. Paul Young, al secolo Paul Anthony Young, il famoso cantante britannico che ha dato vita a stupende ballad di successo come “Love of the common people “ e “Everytime you go away”, ha ancora tanta voglia di esibirsi sul palco, ma le sue corde vocali diverso tempo fa lo hanno abbandonato. La star anni ’80 si è dovuta così sottoporre ad un delicato intervento chirurgico per tentare di risolvere il suo grave problema. La tonalità di molti brani è stata caratterizzata da un uso esteso del falsetto, una particolarità oggi quasi scomparsa del tutto. Ricordiamo che prima di iniziare la sua fortunata carriera da solista ha militato in qualche gruppo come i Q-Tips e ultimamente si è esibito con i Los Pacaminos. Adesso ha sessant’anni e qualche anno fa ha partecipato all’edizione celebrity del Master Chef inglese e di Hell’s Kitchen. Tra i ricordi dorati del passato, spunta anche il duetto con Zucchero nel pezzo “Senza una donna”.
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MUSICA
PIErO MAZZOCCHETTI Il grande pubblico lo ha conosciuto nel 2007, anno in cui è ar rivato terz o al Festi val di Sanr emo ma all’ester o la sua musica è molto appr ezzata da tanto tempo.“Istanti” è il suo ultimo album, r ealizzato anche con la collaboraz ione del maestr o Peppe Vessicchio
di
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MirellA dosi
E’ disponibile in tutti i negozi e sulle piattaforme digitali “istanti”, il nuovo album di Piero Mazzocchetti (italiana dischi). Sette brani inediti e cinque cover che abbracciano variegati stili musicali che lo rendono un disco importante con collaborazioni straordinarie. dallo swing, alla musica leggera, passando per la lirica. Perché la musica è musica sempre. E da sempre Mazzocchetti si appassiona a tutte le occasioni che la vita gli offre per onorare il talento che gli è stato donato. i brani inediti portano le firme di Maurizio Fabrizio, Beppe Vessicchio, Enzo Campagnoli. Alla tromba Fabrizio Bosso, al flauto Andrea Griminelli. Gli arrangiamenti sono del Maestro Peppe Vessicchio. “istanti è il frutto di una grandissima maturazione artistica e umana che mi ha dato la possibilità di affrontare momenti musicali completamente diversi”, spiega Mazzocchetti. “Abbiamo voluto ricreare un salotto artistico semplice e raffinato, dove ci si può sedere e ascoltare un’ora di musica in totale spensieratezza e tranquillità”. Come è nata la collaborazione con Peppe Vessicchio? “E’ venuto nella mia accademia in Abruzzo, la Crossover Academy, per fare una Masterclass. Ci conoscevamo da Sanremo, ma non avevamo mai collaborato. E’ rimasto colpito dalla mia struttura e dal livello di preparazione dei miei allievi. E così ci siamo reciprocamente chiesti quali sarebbero stati i nostri progetti. Molto semplicemente ci siamo messi a lavorare ed è nato istanti che, a mio avviso, è un album straordinario nella sua completezza”. la definiscono un artista crossover. Ci spiega esattamente cosa vuol dire? “Un artista crossover ha una concezione musicale più ampia rispetto ad un tenore o ad un cantante di musica leggera che fa solo pop o jazz. Sono delle contaminazioni musicali diverse nei loro stili che si fondono. Quindi, nel mio caso, una vocalità lirica e una pop che si fondono insieme per dare vita ad uno stile di canto diverso. Questo è per dare una trasversalità ad un pubblico melomane che di solito non ascolterebbe un genere più commerciale. io rientro perfettamente nella definizione crossover perché ho una voce lirica, ma anche leggera. Per età e gusto personale infatti vengo da una cultura pop e il pianobar da ragazzino mi ha forgiato in questo repertorio più leggero”. l’italia l’ha “scoperta” solo nel 2007 quando arrivò terzo al Festival di sanremo. Ma nel resto del mondo lei è una star acclamata da anni. si sarebbe aspettato tutto questo? “Nella vita non mi sono mai aspettato nulla a livello artistico. Vivo alla giornata costruendo su me stesso. Ho sempre avuto un obiettivo: quello di essere preparato e di avere le carte in tavola qualora fosse arrivata un’opportunità. Sono convinto che una chance, prima o poi, arriva per tutti. Ma bisogna prepararsi per non farsi trovare impreparati e dover così rinunciare ad un treno che magari non ripasserà. Oggi a 38 anni sono un privilegiato perché vivo di musica. Riesco a vivere bene e creo lavoro per le persone intorno a me. E questo mi fa molto felice. Ringrazio dio per avermi dato un
talento e di aver avuto la possibilità di scoprirlo”. Ha nominato dio. Che ruolo ha nella sua vita? “La Fede è importante anche se è una consapevolezza molto intima. Non la proclamo pubblicamente. La vivo in modo sereno. Cercando di rispettare le persone e di avere Gesù nel mio cuore”. Forse anche per questo è stato scelto per cantare durante il Concerto di natale in Vaticano. ultimamente ad Assisi e a Pietralcina, luoghi simbolo della fede. “Partecipare al concerto di Natale è stato molto bello. Ma la cosa più importante è stata poter abbracciare e salutare Papa Francesco il giorno prima. E’ una persona che ti guarda negli occhi e ti legge dentro l’anima. E’ stata un’emozione fortissima. Mi ha stretto la mano e mi ha ringraziato per la mia musica. Mi sono sentito avvolto da una coperta di cachemire e quando sono nervoso riguardo quella foto per ritrovare quella serenità. Ringrazierò sempre la musica per questo”. Anche sua moglie rosalinda è una cantante. Che ruolo ha la musica nella vostra famiglia? “La nostra è una famiglia a sette note. Mia moglie l’ho conosciuta nella mia accademia sei anni fa. Ha una bellissima voce leggera infatti ha duettato con me nella terza traccia del cd, ‘Vorrei soltanto che ritorni’. Ed è straordinario vedere che nostro figlio Francesco, a nemmeno tre anni, ha una capacità di riprodurre suoni in maniera perfetta. di riprodurre un ritmo senza sbagliare una battuta. Anche Vessicchio ha notato questa cosa. Se dovesse essere un talento in futuro farà la sua strada e io ne sarò felice. La musica ci unisce ogni giorno e ci ha regalato la possibilità di creare una famiglia molto bella”. Quali sono i suoi progetti per il futuro? “Pubblicherò ‘istanti’ in Germania, una nazione che mi ama da sempre, e tornerò in Canada. Ma, soprattutto, partirà l’Amara Terra Mia tour che mi porterà in giro per tutta l’italia. A casa ho sempre la valigia pronta. E’ anche questo il bello del mio mestiere”.
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EVENTI
PrOFESSIONE SPETTACOLO Cinefashiongr oup e Star Casting sono due splendide r ealtà atti ve nell’or ganizzaz ione di e venti e di tutto ciò che è show, tra cui la r ecente finale regionale del concorso “La Bella d’Italia”. Ne parliamo con Isa e Luana versi cortometraggi riguardanti questi aspetti”. Luana Star Casting: “Ci rivolgiamo a tutti , dai più piccoli ai più grandi, la passione per il cinema, l’arte e lo spettacolo non ha età, come non ha peso, colore, e nazionalità per questo abbracciamo vari temi sociali. in ognuno di noi c’è una forma d’arte l’importanza per noi è captare i talenti”. Quali eventi ed iniziative che avete organizzato vi fa piacere ricordare di più? Isa: “Tra i vari lavori a cui la Cinefashiongroup ha preso parte, è stato particolarmente divertente dirigere e coordinare il videoclip ‘We are happy from Grottaferrata’, che ha raggiunto su YouTube circa 11.000 visualizzazioni in sole 24 ore. di grande impatto emotivo, invece, è stato realizzare il videoclip per un brano di un musicista internazionale, con il quale abbiamo conquistato un buon risultato. Teneramente affettuosa è stata la nostra collaborazione con il progetto ‘Uno sport per tutti’, in cui abbiamo coordinato interviste sul territorio dei Castelli Romani andate in onda in tv. Tra le altre esperienze, ricordo con piacere: il trailer a cui hanno partecipato come attrici Rita Gatti, Romina diana e Angela Jacaranda, riguar-
Quando e perché è nata l’idea di costituire star Casting e Cinefashiongroup? Isa di Cinefashiongroup: “La Cinefashiongroup, che mi onoro di presiedere, è un' Associazione senza scopo di lucro con sede a Grottaferrata, nata nel 2013 e formata dall'insostituibile presenza di Silvana de Angelis e dalla fermezza di Roberto Botti”. Luana di Star Casting: “La Star Casting nasce da un’idea di daniele Anselmi e Laura Pudda, due ragazzi adentrati nell’ambito congressuale e dalla mia esperienza sul campo cinematografico di co-sceneggiatrice e produttore esecutivo del film di cortometraggio ‘La Perla’, regia di Violeta Birla ora in gara su infinity di Mediaset. Questa unione ha fatto si che nel 2015 la Star Casting prendesse vita”. A chi vi rivolgete? Isa: “A coloro che hanno sempre coltivato una passione per il mondo dell'Arte e dello spettacolo. Occupandoci di programmi televisivi, cinema, moda ed eventi, ci siamo distinti nell'affrontare temi sociali quali: disabilità, bullismo, bulimia, prevenzione e molti altri...giungendo alla realizzazione di di66
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vostra vita? Isa: “devo ringraziare mio marito Roberto, che mi è sempre stato accanto sostenendo le mie idee e dandomi la libertà di potermi esprimere attraverso la creatività legata a questa forma d'arte”. Luana: “Credo di parlare a nome di tutti. di sicuro, le persone più vicine sono stati i familiari, ma non possiamo sottovalutare l’importanza e il sostegno che ci siamo dati tra di noi, indubbiamente senza il mio eccezionale presidente Laura Pudda e il director casting daniele Anselmi, non saremmo stati una squadra affiatata”. uno o più aneddoti e personaggi più simpatici che ricordate con piacere? Isa: “Frequentando numerosi set cinematografici, la persona che mi ha più colpito è stato il grande Bud Spencer. in seguito, ho avuto l'onore di conoscere l'attore Mario donatone, il quale è stato capace di toccare le corde più profonde del mio animo. Nel gioco di squadra sono molto esigente e da vero leader sono pronta in qualsiasi momento a far fronte ad avversità di ogni tipo. inoltre, è stato molto bello relazionarmi con la Star Casting, che ritengo sia stata un’ottima partner durante l'ultimo evento condiviso”. Luana: “Una cosa che ricordo personalmente con simpatia è la conoscenza con L’attore Mario donatone, avvenuta stranamente su un social nonostante la mia presenza sui vari set cinematografici, la nostra amicizia è iniziata con un diverbio che oggi ci ha portato a tanta stima e rispetto reciproco sia sul livello personale che professionale, da lì sono nate collaborazioni dove ho presentato il grande attore alla Cinefashiongroup che l’ha reso l’attore protagonista insieme a mio figlio Pasqualino Pudda nel cortometraggio ‘il fascino del destino’. A nome della Star Casting ricordiamo con piacere tutte le modelle che hanno partecipato alla finale regionale di ‘La Bella d’italia’, non per ultima la vincitrice della serata, Beatrice Fiorentini, che ci hanno accompagnato con la loro simpatia e bellezza. inoltre ringraziamo la Cinefashiongroup per aver condiviso con noi questo magnifico evento”.
dante la discriminazione delle donne in carne; il sostegno fornito al progetto ‘dottor Etica’, ma soprattutto ‘La sostenibile leggerezza dell'Essere: sogni e speranze oltre i limiti del peso’, il quale resta l'evento più completo che io abbia gestito e che mi ha dato tante soddisfazioni”. Luana: “Tra i vari congressi, eventi e esperienze quello che ricordiamo con più affetto è proprio quest’ultimo ‘La Bella d’italia’, un concorso in cui abbiamo messo corpo e anima. Abbiamo voluto dimostrare che anche un piccolo paesino come colle di fuori può riempire una piazza , non solo di gente, non solo di bellissimi abiti, ma di valori, valori come tradizioni ormai dimenticate”. Quali sono le soddisfazioni più grandi che incontrate nel vostro lavoro? Isa: “Per me questo non è un lavoro, ma una passione a 360 gradi. L' emozione più grande è quella che ricevo quando le persone appartenenti al mio gruppo riescono a realizzare i loro sogni grazie al mio contributo”. Luana: “Le più grandi soddisfazioni per noi sono i contatti umani, come l’abbraccio di un genitore, il grazie inaspettato di una bambina. Ma la soddisfazione più grande è sicuramente renderci conto che abbiamo la fiducia delle persone, e questo significa che abbiamo i fatto un buon lavoro”. Cosa state progettando e realizzando per il futuro? Isa: “Se penso al mio futuro, il progetto più grande su cui continuare a nutrire obiettivi è custodito all'interno del mio corto ‘il Fascino del destino’, che soggiorna da più di dieci anni nel mio cuore”. Luana: “Abbiamo molte richieste da valutare, molti progetti in cantiere prossimi ad essere realizzati tra questi una scuola di preparazione per le varie forme di arte perché la Star Casting è anche formazione. il nostro laboratorio ospiterà corsi di: fotografia, portamento, recitazione,canto e tanto altro...”. Quali sono le persone che vi sono state più vicine nella 67
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EVENTI
APPUNTAMENTO CON LA STOrIA Imperatori, consoli, senatori, pretoriani, legionari, vestali, schiavi e liberti hanno invaso Tivoli per la XII Ediz ione delle Idi Adrianensi, meraviglioso appuntamento di rievocaz ione storica or ganizzato da Villa Adriana Nostra di
ClAudiA CroCCHiAnti
Successo per la Xii edizione delle idi Adrianensi, evento che rievoca uno spaccato di vita quotidiana del periodo Adrianeo e organizzato dall’Associazione Villa Adriana Nostra. Viene costruito un foro romano con tabernae, insule e domus e sono presenti arti e mestieri del tempo dell’antica Roma. Nel corso della manifestazione sono proposti numerosi spettacoli che richiamano le tradizioni e i costumi del tempo e conclude l’evento una spettacolare parata storica, attraverso il centro storico della città tiburtina. Nell’Associazione è stato istituito un gruppo di rievocazione e ricostruzione storica “Gruppo Storico Publio Elio Adriano”, con tutte le figure della corte imperiale: Adriano, Vibia Sabina, consoli, senatori, pretoriani, legionari della Legio Vi Victrix, la V Coors Pretoria, Vestali, schiavi e liberti. L’evento ha riguardato l’accensione della fiaccolata alla Sibilla, la sfilata del
corteo storico con i costumi dell’epoca per le vie di Tivoli e infine il combattimento degli antichi romani presso l’Anfitetro Bleso, premiati poi dalla giuria, comprendente anche il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti. A Tutto questo si è aggiunto il "Fanum Hercules Victor", la versione "archeologica" del Mercato della Terra di Tivoli, con i prodotti dei coltivatori della Valle dell'Aniene e dei produttori dei Mercati della Terra del Lazio organizzato dalla locale condotta Slow Food. Un evento che si organizza da diversi anni per chi ama il periodo storico romano e per chi vuole conoscere questo pezzo di storia. L'edizione 2016 delle idi Adrianensi si è confermata quale evento di rievocazione storica dell'antica Roma, tra i più preparati nella fedeltà filologica della rappresentazione. il venerdì 16 settembre la continua precipitazione di 68
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pioggia non ha consentito l'accensione del Fuoco Sacro al tempio di Vesta e l'oracolo della Sibilla all'imperatore Augusto, ma è stato possibile rispettare lo stesso il programma e il sabato mattina si sono svolte le due rappresentazioni al Tempio della Sibilla. Nel pomeriggio di sabato 17 si è svolto il ii Trofeo HERCVLES ViCTOR con le scuole gladiatorie: LUdUS MAGNUS, LUdUS PiCENUS e ARS SPECTACVLA, senza la LUdUS AEMiLiUS non presente per problemi tecnici. il Trofeo è stato aggiudicato alla squadra della città di Pola. “Ringrazio tutti i miei collaboratori, impegnati all'inverosimile – ha detto il presidente dell'Associazione Villa Adriana Nostra Pietro Lombardozzi - per la buona riuscita dell'evento, il Gruppo Storico Publio Elio Adriano con la Legio Vi Victrix e tutti i gruppi di rievocazione con le scuole gladiatorie che hanno partecipato”. 69
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EVENTI
BIKINI, ArTE E CULTUrA Dall’e vento Bikini Boom, dedicato ai settant’anni di questo costume all’inauguraz ione di un centr o per metter e a frutto la propria passione artistica di
BiBi GisMondi
tra le molteplici icone del secolo scorso, una di quelle che ha decisamente segnato la società occidentale è stata il Bikini. Nato dall'idea di Louis Réad si è rivelato, come lui aveva pronosticato, l'indumento che avrebbe avuto effetti deflagranti e dirompenti nella modernità del tempo. Chiamata esattamente come il piccolo atollo dell’Oceano Pacifico che remoto e isolato, entrò prepotentemente nella Storia nel '46, quando gli Stati Uniti lo scelsero per effettuare i primi test nucleari dopo le bombe su Hiroshima e Nagasaki. BiKiNi BOOM ha celebrato i 70 anni dalla creazione e la storia di questo costume con un party esclusivo ed accattivante. Videoproiezioni e una mostra fotografica hanno ricostruito il trascorso del bikini.dj-set curato da G.L.A. e body painting dell'artista Kiki Face hanno animato la serata sulla terrazza romana del Talent Garden. Oltre al team creativo composto da: Manuela Carravieri, Lucia Cerrocchi, Martina Pavia, Simona Sacco, Karol Savino e Sara Vilardi erano presenti tra i duecento ospiti anche: Martina stetiarova, imma Battaglia, eva Grimaldi, Pierlorenzo Bassetti, Marco Gambedotti, ivan donev, Azzurra Primavera e Arianna Mattioli.
Cin z ia TH Tor rini, Pat riz ia Pel leg rin o e Vale ria Fabriz i
Grande inaugurazione sempre a Roma, per il Centro di Arti e Mestieri Centro Arte Piano Zero con l’adiacente Caffè Bistrot Piano B. Uno spazio polifunzionale e di aggregazione dedicato a tutti coloro che hanno delle passioni o che vogliono scoprirle per diletto o per professione, proponendo attività artistico-culturali per tutte le età, adulti e bambini. Tanti i volti noti in- Mietta, Jacopo Sipari di Pescasseroli e Giorgia Giacobetti vitati e accolti da luigi Miglietta: Giorgia Giacobetti, Michele Cucuzza, Valeria Fabrizi, Brando Giorgi, Cinzia tH torrini, Giuseppe Pisacane, leopoldo Mastelloni, Patrizia Pellegrino, Alex Partexano, lilian ramos, Mietta, i maestri Gianni Mazza e Jacopo sipari di Pescasseroli.
Martina S te tiar ova e Marco Gambedott i
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PENSIERO LIBERO
I 16 SINTOMI DELLA SCHIAVITÙ IN MATrIX Il mondo di og gi è uno strano posto. Fin dai primi anni di vita siamo sommersi di input che ci incorag giano a percor rer e iter pr econfez ionati. Lungo il percorso ci mettono i paraocchi per ostacolar e la nostra ricerca di alter nati ve alle az ioni e al pensier o della mandria 1. Paghiamo le tasse a persone che vorremmo vedere in galera. Questo è forse il più netto indicatore che siamo schiavi di un Sistema. L'idea tradizionale di schiavitù evoca immagini di gente in manette costretta a lavorare nelle piantagioni per sostenere ricchi latifondisti in abiti coloniali. 2. l'assistenza sanitaria moderna è purtroppo diventata un business per cui raramente siamo istruiti su una corretta alimentazione e un regime di vita che giovi alla nostra salute mentale e fisica; siamo invece invitati a consumare regolarmente farmaci e a sottoporci a costose procedure che comportano grossi introiti per l'industria sanitaria e farmaceutica. 3. Ci fanno scegliere la squadra democratica o quella repubblicana per poter discutere di 'politica' con gli amici, i familiari ed i colleghi di lavoro. E' una delle incarnazioni della strategia del divide et impera, con cui la nostra società viene controllata. Entrambi i principali partiti sono corrotti fino al midollo ed i candidati indipendenti e di minoranza non vinceranno mai. 4. lavoriamo sodo svolgendo mansioni che spesso odiamo, per guadagnare soldi fiat. il lavoro è importante e il denaro fa pagare le bollette, tuttavia perdiamo i migliori anni della nostra vita facendo cose che odiamo, solo per avere dei soldi. La verità riguardo i soldi è che non abbiamo i soldi, ma valuta fiat che è di proprietà privata e manipolata. 5. Ci prestiamo ad accumulare debito personale per finanziare uno stile di vita orientato al consumo. Ogni volta che viene usata una carta di credito, l'operazione crea cifre sui bilanci delle stesse banche che sono artefici del saccheggio finanziario del mondo odierno. Queste cifre vengono poi moltiplicate elettronicamente dal sistema di riserva frazionaria vigente, e ciò fa sì che il potere di tali apparati sia incrementato in modo esponenziale. 6. Conversiamo tra persone reali degli eventi finti mandati in televisione. La televisione è il più potente mezzo di controllo mentale; essa ci somministra una 'programmazione mentale' finalizzata a instillare e consolidare determinati comportamenti tra le masse. il culto dell'ego, la sessualizzazione di tutto, la glorificazione della violenza, l'induzione alla sottomissione alla falsa autorità sono le caratteristiche principali della televisione contemporanea. 7. non abbiamo nulla da nascondere alla sorveglianza totale. Se non ci dà fastidio che qualcuno da qualche parte ci osservi a piacimento, ascoltando le nostre conversazioni e monitorando i nostri movimenti, senza saperlo stiamo ammettendo di essere degli schiavi ubbidienti. 8. Ci siamo lasciati persuadere che il mondo sia più sicuro se l'uso delle armi da fuoco diventi prerogativa esclusiva dei governi. Tuttavia sappiamo che questo è un mondo violento e che il crimine esista ad ogni livello sociale, compreso quello istituzionale. Certo, in un mondo perfetto le armi non sarebbero necessarie, ma purtroppo il nostro è un mondo tutt'altro che perfetto, e le armi sono una forma efficace di protezione contro i criminali comuni e quelli che abusivamente prendono possesso delle istituzioni.
9. Beviamo consapevolmente acqua fluorizzata. di tutti gli argomenti a tema sanitario dibattuti al giorno d'oggi, quello dell'acqua addizionata di fluoro è il più semplice da capire, dal momento che stiamo parlando di un sottoprodotto tossico di un processo industriale (v. correlati). La versione secondo cui l'acqua sarebbe arricchita di fluoro per la nostra salute dentale, già poco credibile di per sé, costituisce comunque un abuso in quanto è una somministrazione di farmaci senza il consenso del paziente. 10. Consumiamo consapevolmente prodotti velenosi come MSG ed aspartame. Tali sostanze sono conosciute per essere tossiche per l'organismo umano. Continuando ad auto-avvelenarci con questi alimenti adulterati confermiamo che il Sistema ci ha programmati affinché sminuissimo l'importanza della nostra salute in cambio della gratificazione immediata. 11. Abbiamo affidato la nostra salute mentale al complesso industriale farmaceutico. L'uso di farmaci psicotropi è in rapido aumento nella nostra società perché le persone sono state persuase che determinati stati mentali siano delle malattie, mentre le verità sulla salute mentale naturale sono state oscurate dai media e dall'establishment medico. Se stai assumendo farmaci psicotropi, sappi che ti trovi sotto una delle forme più potenti di controllo mentale. 12. Continuiamo a guardare tV locali e nazionali. i media main-stream sono un mezzo di controllo e manipolazione, e continuando a prestare attenzione alle loro idee e visioni del mondo ci prestiamo ad essere manipolati da questa forma - neanche poi così sottile - di programmazione mentale. Anche le notizie locali sono sceneggiate a livello nazionale con il compito di plasmare le nostre opinioni sugli eventi. 13. siamo più interessati allo sport televisivo o altre distrazioni frivole che a quello che stanno facendo al nostro habitat. La deepwater Horizon, Alberta Tar Sands, l'aumento del fracking, il sacrificio del Rio delle Amazzoni, Fukushima sono eventi che rischiano di cambiare radicalmente il nostro futuro. 14. siamo scettici verso ogni aspetto della realtà che non sia stato preventivamente discusso e convalidato dalla scienza moderna. L'essenza della scienza è l'indagine dell'ignoto, il che implica che fino a quando essa non afferri qualcosa, quel qualcosa sia inesistente. 15. non dubitiamo della versione divulgativa della storia antica e delle origini della civiltà. Sussistono molte domande senza risposta circa le origini della specie umana, le quali mettono in luce molti aspetti non trattati nei programmi scolastici. Prendendo come oro colato le versioni ufficiali in merito alla nostra origine avalliamo molti sistemi di credenze e punti di vista ristretti promossi dal Sistema. 16. non abbiamo ancora realmente realizzato di essere creature spirituali impegnate a vivere un'esperienza umana. Se ci riconosciamo in uno qualsiasi dei sintomi esposti in questo elenco, vuol dire che la Matrix ci possiede, e che è nostro dovere impegnarci seriamente per conquistare la nostra libertà. A cura dell’Associazione Benessere Alcalino
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FITNESS MODEL
BELLO E CON UN FISICO BESTIALE Con costanza e deter minaz ione si allena per ore, vuole rag giunger e il suo obiettivo: non esser e solo il più famoso fitness model a livello inter naz ionale ma di ventar e il personal trainer delle star hollywoodiane. Lui è Diego Sechi di
luCA leurini ness iFBB. Noi in esclusiva per voi lettrici e lettori l’abbiamo incontrato a Londra nella palestra Muscle World, dove generalmente si allenano tutti i campioni. E’ la più esclusiva di Londra. E lì ci ha raccontato la sua storia. diego raccontaci com’è iniziata la tua formazione e la tua preparazione per conseguire tali risultati? “Mi sono diplomato come geometra, successivamente ho deciso di andare a Londra, primo perché mi piace molto la lingua inglese e poi avevo il desiderio di iscrivermi all’università King’s College, considerata a livello mondiale la più prestigiosa nel campo della nutrizione e delle diete, sempre all’ avanguardia e con ricerche tecnologiche legate allo sport. in poche parole volevo capire bene come si comportava il mio corpo con alcuni alimenti, studiare la scienza e la chi-
dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore e studiato le lingue, inglese e spagnolo, si trasferisce a Londra per frequentare la prestigiosissima Universita King’s College London, specializzata in nutrition e dietetic. il grande amore arriva però appena entra in una palestra, dopo aver frequentato tutti gli sport (lotta, calcio nuoto, basket, hockey e equitazione), dove intuisce subito che il suo business e il suo mondo debba essere corredato di bilancieri, pesi e attrezzi per il fitness. da un sondaggio su Youtube di qualche tempo fa “Top 10 Hottest Models in the worl - 50 Shades-sexy”, sui dieci modelli più sexy al mondo, è risultato al primo posto, con 2 milioni di visualizzazioni. inoltre è l’unico modello di fitness italiano che ha partecipato e vinto il gli europei nel 2013 a Londra “WBFF Pro European Fitness Model” e recentemente ha gareggiato ai Campionati Mondiali di fit-
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FITNESS MODEL mica. Mi incuriosiva per capire tutti i processi sia in fase di training o durante le competizioni a livello nutrizionale e vedere le reazioni in maniera diretta sul mio corpo. Così in ogni risultato e traguardo che raggiungevo avevo una risposta esaustiva”. Qual è stato il tuo primo sport che hai praticato? “il mio primo sport in assoluto è stata la lotta greco romana e sollevamento pesi. Poi in seguito, allenandomi di continuo ogni giorno, per molte ore, ero appagato, ero felice. Ogni giorno avevo il desiderio di tornare in palestra, e così è nato un feeling; allenarmi e sudare mi dava forza e ho cominciato ad allenarmi per un obiettivo: partecipare alle competizioni di fitness model. Mi impegno ogni giorno per salire un gradino più in alto e fare sempre meglio”. il tuo lavoro ti porta in giro per il mondo. Avrai conosciuto in pochissimi anni tante persone di diverse nazionalita. nel mondo del fitness come siamo considerati noi italiani? “Ho 24 anni e penso che ci sia sempre da imparare ma mi accorgo che in italia, rispetto all’estero, siamo ancora molto indietro. Ed è per questo che cerco di aprire la strada al nostro Paese essendo l’unico italiano in queste tipo di competizioni. L’invida che c’è in italia all’estero non esiste e si lavora molto con serenità e tranquillità”. nella tua carriera, anche se sei giovanissimo, hai ottenuto prestigiose copertine. ne cito solo alcune: Fti For Men, the Beef Magazine, Wiremag. Quale ricordi con piu emozione e inoltre ricordi la prima esperienza fotografica? “Sicuramente la prima a Londra su The Beef Magazine mi ha emozionato molto e poi For Men che ho realizzato in italia che mi ha consentito di tornare nel nostro Paese per realizzare lo shooting con fotografi internazionali. La mia prima copertina è quella che ricordo con emozione è stata la piu venduta in UK, diventando un best seller in poco tempo per il record di vendite”. sei l’unico italiano che ha partecipato alla competizione mondiale di Fitness Model. Come ti senti a rappresentare l’italia? “Sono l ‘unico italiano che ha partecipato come professionista, mentre tutti possono partecipare come amatori. Quella è già una grandissima differenza, da professionista si compete esclusivamente con l ’elite del fitness e la competizione è dura, soprattutto un ambiente dove gli americani e gli inglesi sono sempre stati ad alti livelli e gli italiani ultimi. dove si possono incontrare i migliori fisici al mondo, e per me essere l’unico italiano mi carica molto”. in alcuni video, oltre agli innumerevoli servizi che hai fatto in diversi Paesi stranieri, hai anche realizzato da poco dei seminari sulla nutrizione. Puoi spiegarci meglio di cosa si tratta? “Avendo una formazione universitaria nel campo della nutrizione, mi piace spiegare i concetti importanti e portare la mia esperienza di sportivo. i miei seminari si svolgono nelle palestre di tutta Europa e non sono rivolti solo alle
persone che praticano fitness a livello agonistico ma anche a tutte quelle persone che vogliono approfondire la chimica e la scienza del cibo e della dieta”. in una classifica internazionale sei risultato trai primi posti i modelli di fitness più al mondo. Quando l’hai saputo, come hai reagito? sei consapevole che questo momento non durerà in eterno? “Sì, quando l’ho saputo è stata una sorpresa anche per me. Penso di essere un ragazzo normale ma indubbiamente mi ha fatto molto piacere anche se non punto tutto su questo. E’ il mio lavoro e penso sia al presente che al futuro... mi do una pacca sulla spalla e vado avanti: lavoro, studio e continuo a inseguire i miei obiettivi”. tra i tuoi impegni c’è stata in Canada, a fine agosto, la competizione mondiale di fitness. Come ti sei preparato? “Ho deciso di venire in italia per staccare dai lavori che faccio in giro per l’Europa, shooting e seminari, per concentrami solo sulla preparazione del mondiale. Rappresentando l’italia volevo venire qui a mangiare alimenti italiani, stare vicino alla mia famiglia e ai miei amici, allenarmi in tranquillità a contatto con la natura e con la vita sana della mia citta. E’ stata una clausura dolce. L’anno scorso ho preso 22 aerei e quest’anno ho deciso di stare fermo a casa e concentrami solo sulla gara. Mi sono classificato quarto e penso che sia stato un bellissimo traguardo anche se non ho vinto. Ho gareggiato con i campioni provenienti da tutto il mondo e partecipare alla gara a Toronto del WBFF Words 2016 con 300 competitor mi ha emozionato molto. Sotto gara o quando faccio shooting alterno in maniera ferrea sei pasti, allenamenti, dieta e riposo, concentranadomi per migliorare il mio corpo e carburarlo bene. i sacrifici sono tanti ma sono sicuramente ripagati”. i trionfi appagano tutti i sacrifici ma le sconfitte come si superano? “Sono preparato ad entrambi. Se vinco sono al settimo cielo ma se perdo cerco di capire e migliorare in futuro. Mi documento, leggo tanti libri e in genere sono curioso. Comunque, in generale sono sempre ottimista”. diego lo sport è disciplina, allenamento e sicuramente tante rinunce... a cosa hai dovuto rinunciare per raggiungere tali obiettivi? !Gli allenamenti sono importati, da atleta seguo uno schema e come tutti gli sportivi non esco tutte le sere ma solo ogni tanto se non ho uno shooting o una gara. Mi piace trascorrere il tempo con i miei amici al cinema o in un caffè” Arnond schwarzenegger e stato un campione mondiale di culturismo e poi successivamente è diventato Governatore della California. ti piacerebbe seguire le sue orme? “Prima ai suoi tempi c’era solo il culturismo, ora la moda si è spostata più sul mondo del fitness. Certo la sua carriera è stata grandiosa ma vorrei seguire la mia strada senza copiare nessuno. Voglio essere solo diego”.
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