SOMMARIO SETTEMBRE 2014 10 MICOL OLIVIERI E’ di nuovo Alice nella serie tv “I Cesaroni”. La nota attrice romana durante la maternità, ha disegnato un’interessante linea d’abbigliamento per mamme e neonati visto che la moda è la sua passione, nell’attesa che qualche azienda voglia produrla. Ironica, svelta e con l’argento vivo addosso, ha trasformato questo 2014 in un anno meraviglioso da ricordare a vita. L’inizio della sua favola, a dir la verità, risale allo scorso anno quando lei, appena rientrata dall’esperienza del reality “Pechino Express”, ha conosciuto un uomo bello dentro e fuori, come lo ha definito, di nome Christian Massella
14 MARCO BELINELLI E' un cestista italiano. Alto 1 metro e 96, gioca nel ruolo di guardia nei San Antonio Spurs e nella Nazionale italiana; è il primo ed unico italiano entrato nella storia sportiva per aver vinto il titolo NBA nella stagione appena terminata, con i San Antonio Spurs. È anche il primo italiano ad aver vinto la gara da 3 punti all'All Star Game 2013-2014. Il suo nome completo è Marco Stefano Belinelli ed è nato a San Giovanni in Persiceto il 25 marzo 1986. Nel 2002-03 debutta in Serie A, con 22 presenze in campionato e circa 12 in partite europee, una media di 3 punti a partita e un massimo di 14 punti nella partita contro la Benetton Treviso
18 I LAGHI DELL’ALTO ADIGE Quante volte vi sarà capitato di sentire la domanda “preferisci il mare o la montagna?”. Vogliamo parlare di laghi, per cercare di offrire un itinerario alternativo per questi scampoli di vacanze di fine estate e di inizio autunno. Ecco quindi alcuni dei laghi più belli dell’Alto Adige. Sì perché l’Alto Adige non è solo la patria di montagne, meleti e vigneti, delle aiuole ordinate o dello speck. Le cose da fare e vedere sono molteplici e tra queste un occhio di riguardo va a quei meravigliosi specchi d’acqua nascosti tra i boschi e le montagne. Quindi ecco a voi alcuni dei laghi più affascinanti e caratteristici della regione
24 CATIA ARDITO E’ con la bella Catia che continuiamo la nostra avventura: la diciassettesima. Noi di GP Magazine insieme ad Adriana Soares abbiamo ideato un fashion contest volto a tutti i ragazzi e ragazze della porta accanto. Un modo speciale di realizzare il sogno di molti giovani che desiderano intraprendendere la carriera di modelli o semplicemente passare una giornata speciale, dove i ragazzi si immergono in un contesto diverso, quello di uno shooting fotografico. Cresciuta con la passione per il teatro, dopo il diploma ha frequentato un corso di recitazione e successivamente ha iniziato a lavorare in sit-com come “Casa Vianello” e in teatro
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38 CATENA FIORELLO Una storia toccante che ha come protagonista un uomo che impara a diventare padre e una donna che scopre di essere figlia. Tutto questo nel nuovo libro di Catena Fiorello “Un padre è un padre”, la cui ispirazione le è venuta semplicemente guardando un padre e una figlia che camminavano abbracciati. Lo scorso anno ci ha deliziati con un bellissimo romanzo autobiografico che emanava tutti i ricordi e i profumi della sua colorata terra e dopo il successo quindi di “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, Catena è tornata con una pubblicazione nuova di zecca
45 AMAURYS PEREZ Campione di pallanuoto, ballerino e produttore di birra. E’ nato a Cuba ed è cittadino italiano. E’ molto legato a sua moglie e ai suoi figli, dimostrando che si può essere grandi personaggi rimanendo con i piedi a terra e fedeli ai propri valori e princìpi. Una bella persona che abbiamo avuto il piacere di conoscere a maggio in occasione dell’AgriCountry Festival a Bracciano, dove ha presentanto la sua eccezionale birra che produce insieme a suo cognato e al suo compagno di squadra Valentino Gallo. Ha vinto con la nazionale italiana di pallanuoto un oro mondiale e un argento olimpico. Protagonista dell'ultima edizione di Ballando Con Le Stelle su Rai 1
50 SONIA STRANGIO Fa parte dell’Associazione Rievocazione Storica Historia Romana, che il 26 settembre presenterà al Teatro Tendastrisce di Roma la commedia brillante e satirica “S.P.Q.R. Alacres Coitionibus”, scritta da lei. E’ scrittrice, autrice e ha all’attivo un libro uscito sei anni fa intitolato “Buon Sangue”. " ‘Senatus Populusque Romanus – Alacres Coitionibus’. I protagonisti dice Sonia - sono quindi il popolo, i politici, i legami che si creano per interesse fra politici, ma chissà, forse, anche fra politici e popolo. La domanda è la seguente: quale potrebbe essere il vero punto di incontro fra popolo e politica? Lo scoprirete a teatro"
62 BARBARA SBROCCA E’ un’artista a 360 gradi. E’ pittrice e scultrice. Un’intervista da leggere per scoprirla e conoscere il suo bellissimo concetto di arte. Ecco un'anticipazione: "Arte può essere una linea tracciata su una parete, qualcosa che vi emoziona, che vibra con voi. Arte può essere un gioiello di legno e carta, o un pesce tropicale stanato in una vecchia affettatrice. Arte può essere una frase che vi raccoglie mentre siete raggomitolati. Il valore di un'opera la definisce il rapporto tra artista e interlocutore”
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EDITORIALE
ESTATE PIOVOSA E TURISTI IN FUGA MA NON È COLPA DI METEO.IT DI ALESSANDRO CERREONI
NUMERO 157 • SETTEMBRE 2014
Un'estate come non mai. Un'estate che non c’è stata. Un'estate irripetibile. Un'estate che è piaciuta molto a coloro che hanno dovuto lavorare (con il fresco). Un'estate maledetta per chi sognava tre mesi di mare. Un'estate balorda per chi fa business con la bella stagione. Difficile ricordare una stagione estiva così piovosa, umida e fresca. Al di là di qualche giorno di sole, soprattutto il nord e il centro Italia hanno risentito in pieno delle bizze del tempo. Il sud si è salvato parzialmente, dato che a luglio e ai primi di agosto alcune zone del Salento, della Calabria e della Sardegna hanno dovuto fare i conti con precipitazioni improvvise e particolarmente violente. A rimetterci è stato il settore balneare e di riflesso quello turistico-alberghiero. Un po' per la crisi e un po' per l'inclemenza climatica, i dati economici non sono idilliaci. Qualcuno, nel tentativo di salvare una baracca traballante, ha proposto l'allungamento delle vacanze scolastiche fino a fine settembre, auspicando un clima settembrino migliore. Altri, invece, hanno puntato forte l'indice contro i siti web che trattano la meteorologia. Addirittura è stata chiesta una task force contro l'uso indiscriminato delle informazioni meteorologiche, che, a detta di alcune associazioni di categoria, creerebbero una sorta di terrore nei confronti dei cittadini, costringendoli a rinunciare a giornate di relax al mare, in montagna o in riva ai laghi. Una presa di posizione che fa un po' sorridere, come se la colpa delle condizioni atmosferiche di quest'ultima estate sia da addossare ai vari meteo.it, ilmeteo.it, ecc. Questi hanno fatto semplicemente il proprio lavoro, riportando previsioni e statistiche che nel 90 per cento dei casi si sono rivelate fondate. Probabilmente, qualche imprenditore balneare o alberghiero vorrebbe un sito che dal 1 giugno al 10 settembre dica che da Trieste a Trapani ogni giorno c'è il sole! Al di là del cattivo tempo, la crisi del settore balneare e turistico in Italia chiama in causa altri fattori. Da una recente indagine a livello internazionale, il nostro Paese in Europa è sceso al quarto posto come affluenza turistica, posizione insidiata addirittura dalla Turchia. Servizi non sufficienti, prezzi elevati e accoglienza non sempre all'altezza, stanno facendo perdere appeal al Balpaese. Prima di scrutare il tempo, infatti, gli operatori del settore dovrebbero farsi un esame di coscienza ed analizzare cosa va e cosa non va. Tanto per fare un esempio, un albergo sulla riviera adriatica, meta un tempo di turisti provenienti dal Nord-Europa, non può costare 100 euro al giorno a persona, così come per un ombrellone e due lettini, sempre nel medesimo mare (la cui acqua è tutt'altro che cristallina), vengono chiesti addirittura 40/50 euro al giorno. Per non parlare dei parchi acquatici che propongono prezzi d'ingresso tra i 20 e i 25 euro, il che vuol dire allontanare le famiglie che non possono permettersi di spendere 100 euro per una sola giornata. La vera fuga di turisti in questa estate 2014 parte proprio da qui. E' ovvio che il brutto tempo possa aver avuto il suo peso ma le cause primarie sono altre. Chi è così scemo di spendere 100 euro al giorno in un albergo per farsi una nuotata nell'acqua marrone e rischiare anche di prendere la pioggia? Ci riflettano su lorsignori e non si dia sempre la colpa alle nuvole!
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it REDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1750177 e-mail: redazione@gpmagazine.it IMPAGINAZIONE E GRAFICA GP Spot HANNO COLLABORATO Lucia Cirillo, Silvia Giansanti, Bibi Gismondi, Marina Marini, Simone Mori, Paolo Paolacci, Camilla Rubin, Adriana Soares SPECIAL THANKS Mirella Dosi, Roberto Ruggero EDITORE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 28/08/2014 Copie distribuite: 20.000
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CURIOSITÀ DAL MONDO
A curA di Camilla Rubin
FRANCIA: CANTANTE CANTA DURANTE TUTTO L’INTERVENTO Una cantante francese, Alama Kante, ha cantato durante tutto l’intervento alla gola cui è stata sottoposta, per assicurarsi che l’operazione non danneggiasse le corde vocali. La trentunenne, originaria della Guinea e specializzata in canti tradizionali africani, è stata sottoposta ad un intervento per la rimozione della tiroide, ingrossata e quindi potenzialmente a rischio di tumore, ma temeva che l’operazione potesse danneggiare le sue corde vocali e quindi la sua voce. L’intervento è stato condotto quindi con una tecnica particolare: normalmente infatti viene condotto sotto anestesia totale e con il paziente intubato. In questo caso invece i chirurghi hanno adottato l’ipnosi per permettere alla donna di sopportare il dolore dell’intervento, che normalmente non sarebbe sopportabile, in modo da potersi assicurare che le corde vocali non venissero in alcun modo danneggiate.
STATI UNITI: GREMBIULI ANTIPROIETTILE A SCUOLA Il problema delle sparatorie a scuola è molto serio negli USA: secondo una statistica, ogni settimana di scuola ci sono 1,37 incidenti più o meno gravi legati all’uso delle armi. Se molti sono convinti che il problema sia l’eccessiva facilità con cui negli USA si può accedere ad armi da fuoco, e spesso anche da guerra, la tendenza sembra essere quella di alzare il livello dello scontro. Dopo il massacro alla scuola elementare di Newton del 2012, la soluzione proposta da qualcuno (e adottata in diverse scuole) era quella di armare le maestre. Ora una nuova proposta, che non farà che alimentare le polemiche: dotare tutti gli alunni di “scudi ” antiproiettile con le quali proteggersi in caso di pericolo. L’idea ha sollevato reazioni contrastanti: se qualcuno la considera una ottima soluzione al problema delle sparatorie, altri sono molto più critici. Oltre ad essere l’ennesimo rifiuto a discutere il problema della circolazione delle armi nel paese, a sollevare perplessità è anche il costo (ogni “materassino” costerebbe circa 1.200 dollari) e il fatto che prima che i bambini e le maestre raggiungano l’armadietto che li contiene e indossino lo “scudo”, la strage potrebbe essere già compiuta.
GIAPPONE: ANGURIE A FORMA DI CUORE La frutta in Giappone è spesso considerata una sorta di lusso (spesso ad esempio chi viene invitato ad una cena elegante porta un melone o un anguria, come da noi si fa con il vino), e di conseguenza spesso ne viene molto curata la presentazione. Hiroichi Kimura, agricoltore della prefettura di Kumamoto, ha pensato di portare ulteriormente avanti questo concetto. Dopo che un vicino gli ha detto, scherzando, che sarebbe stato bello poter avere un’anguria a forma di cuore, l’uomo si è messo a pensare seriamente come raggiungere il risultato. Il compito non è stato facile, dato che Kimura ha dovuto sperimentare con diversi tipi di terreno e condizioni ambientali, costruendo anche alcuni “stampi” per ottenere la forma voluta. Solo dopo diversi tentativi ed errori l’agricoltore è riuscito a raggiungere il risultato che desiderava: non era per lui sufficiente infatti curarsi solo della forma, ma considerava indispensabile che l’anguria avesse un gusto ottimo. “Voglio che i miei clienti mangino qualcosa di delizioso”, ha spiegato Kimura.
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GIAPPONE: LA CREMA PER SCHIARIRE IL COLORE DEI CAPEZZOLI Non c’è pace per le donne: come se non bastassero tutte le centinaia di attenzioni che devono dare al proprio corpo, e soprattutto le tante pressioni verso determinati canoni estetici, adesso sembra non possano neppure stare tranquille del colore dei capezzoli. A quanto pare, infatti, molte donne giapponesi non sarebbero del tutto soddisfatte del colorito dei propri capezzoli, che sarebbero considerati troppo scuri. Non sappiamo se questo sia considerato un problema in camera da letto oppure se siano temute trasparenze con i vestiti più leggeri, fatto sta che è arrivata ora la (curiosa) soluzione. Si tratta di una pomata cosmetica, realizzata appositamente con diversi ingredienti, che va messa sul capezzolo, e lasciata asciugare prima di essere rimossa, schiarendo istantaneamente l’area. A quanto pare, la pomata avrebbe un successo notevole in Giappone, con numerose donne che raccontano che dopo avere iniziato ad utilizzarla si considerano molto più soddisfatte del proprio corpo e sentono molta più fiducia in sé stesse.
VENUS: L’UNICO GATTO AL MONDO CHE HA DUE FACCE Questa è la storia di Venus un gatto unico al mondo che si distingue per una caratteristica davvero speciale: ha due facce. Il gatto è diventato una vera e propria celebrità sul Web grazie al suo strano colore che fa pensare che abbia realmente due facce. Il fatto che sia diventato molto famoso e si sia fatto notare su Internet è davvero sorprendente visto che sul Web ogni giorno si possono trovare milioni di foto che raffigurano gatti. Il suo aspetto particolare è legato ad una fattore genetico che si chiama Chimerismo. Come possiamo notare dall’immagine, Venus ha il viso caraterizzato da ben due colori. Questa caratteristica genetica fa assumere al gatto un aspetto davvero molto intrigante. Oggi è considerato uno dei gatti più “cool” in assoluto. Per avere informazioni e per restare sempre aggiornati sulla vita di questo gatto speciale basta seguire la sua pagina Facebook o il suo profilo Instagram.
FRANCIA: RAGAZZINO FINGE UN RAPIMENTO PER NON ANDARE DAL DENTISTA Un dodicenne francese era talmente determinato nel non andare dal dentista che ha deciso di fingere il proprio rapimento. Gli agenti hanno trovato il ragazzino nascosto, e gli hanno chiesto cosa stesse facendo: ha raccontato che stava cercando di mettersi al sicuro da un uomo che aveva tentato di rapirlo. Gli agenti hanno portato il giovane alla stazione di polizia, per farsi raccontare l’accaduto, inconsapevolmente “salvandolo” così dalla visita dal dentista. Il ragazzino ha raccontato che un aveva tentato di rapirlo un uomo descritto come “europeo, sulla trentina, muscoloso, alto circa 1,70 e con una cicatrice sulla guancia destra”, dettagliando anche l’auto e l’abbigliamento del presunto rapitore. Secondo il racconto, il ragazzino era stato prelevato nella cittadina di Bagnols, dove vive, riuscendo a fuggire dall’auto nella vicina Saint Gervais, approfittando di una distrazione del rapitore. Una breve indagine però ha fatto vedere agli agenti che qualcosa non quadrava: nessuna delle telecamere di sorveglianza nelle cui vicinanza avrebbe dovuto essere passata la vettura mostrava nulla di simile all’auto che il ragazzino aveva descritto con precisione, e non si trovava alcun tipo di riscontro alla storia. Alla fine, il ragazzino ha ammesso che la storia era totalmente inventata, e voleva solamente evitare la visita dal temuto dentista.
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© Ser viz io fotografico a cura di Massimo Stancanelli
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Ad ottobre diventerà mamma di Arya
MICOL OLIVIERI “Fare un figlio è un atto d’amore” di
Silvia GianSanti
micol Olivieri è di nuovo alice nella serie tv “i Cesaroni”. la nota attrice romana durante la maternità, ha disegnato un’interessante linea d’abbigliamento per mamme e neonati visto che la moda è la sua passione, nell’attesa che qualche azienda voglia produrla. ironica, svelta e con l’argento vivo addosso, ha trasformato questo 2014 in un anno meraviglioso da ricordare a vita. L’inizio della sua favola, a dir la verità, risale allo scorso anno quando lei, appena rientrata dall’esperienza del reality “Pechino Express”, ha conosciuto un uomo bello dentro e fuori, come lo ha definito, di nome Christian massella. il loro amore ha generato un bel fiocco rosa di nome Arya di prossima nascita. del resto, una mamma con un nome particolare, non poteva che sceglierne uno non comune per la figlia, considerando poi che sente vicine altre culture e popoli come gli indiani d’America. Ha trascorso la maternità disegnando una linea d’abbigliamento per mamme e neonati e rilasciando interviste come nel nostro caso. E’ anche diventata testimonial di “chicco di felicità”, un’iniziativa benefica del marchio dell’infanzia, per tutelare le adozioni di bambini con alcune difficoltà. Adesso è di nuovo nel ricco cast de “i cesaroni” per regalarci qualcosa di diverso, che sicuramente le varrà una brillante riconferma come attrice. il bello di Micol è che ha fatto tutto presto, a nove anni era già davanti ad una macchina da presa e ora, poco più che ventenne, è mamma. ci ispira simpatia perchè è allegra e a sensazione è una ragazza molto positiva. micol, chissà quante volte ti sarai arrabbiata quando qualcuno sostituisce la lettera m con la n del tuo nome, vero? “Tantissimo, ma anche quando mi sbagliano l’accento, 11 GP MAGAZINE
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andando anche un po’ controcorrente rispetto alla massa e per di più con una carriera iniziata da poco. Pensi di farcela a conciliare il tutto? “ci proverò, dai! La cosa più importante è la salute della bimba”. Esiste un’età giusta, secondo te, per avere un figlio? “Mia madre dice sempre una gran cosa: chi pensa di aspettare di avere il momento perfetto per avere un figlio, non ha capito che quel momento non ci sarà mai. ci sarà sempre un lavoro, una situazione economica ed una sentimentale da sistemare, definire e consolidare. Fare un figlio è un atto d’amore e forse anche di incoscienza. Ma soprattutto di speranza e di fiducia nel futuro”. Quando nascerà? “Tra poco ad ottobre e si chiamerà Arya, un nome molto antico il cui significato è ‘nobile’, ‘onorevole’ in sanscrito”. mi dici un dolce ricordo della tua infanzia? “ce ne sono tanti, impossibile elencarli tutti”. So che la moda è la tua passione, cosa stai disegnando mentre il pancione cresce? “Abbigliamento per bambini giusto per restare in tema. Mi sento ispirata”. Proprio di recente hai convolato anche a nozze. Ricorderai questo 2014 come un anno molto movimentato, vero? “E non solo, anche come uno dei più belli”. Cosa ti ha conquistato di Christian, il tuo novello sposo? “innanzitutto la sua generosità, la sua bontà d’animo e diciamolo pure che è bello dentro e fuori!”.
Mìcol invece di Micòl che è quello giusto”. Quando sei nata artisticamente? “Nel 2000/2001 come testimonial della pubblicità coop”. Quand’è stato invece il momento in cui hai acquisito sicurezza nel tuo lavoro? “Nel momento in cui mi sono ritrovata ad interpretare il personaggio di Manuela nella fiction ‘il Veterinario’ accanto a Gigi Proietti”. Stai per ripartire nella serie tv “i Cesaroni”. Ci puoi anticipare qualche novità? “innanzitutto è previsto l’ingresso di nuovi personaggi e Alice, che interpreto io, sarà un po’ diversa dal solito”. Cos’ha in comune questo personaggio con te? “diciamo alcune cose. Nelle varie serie c’è stata a volte una sovrapposizione, ma molto spesso delle differenze sostanziali. in breve, io sono più allegra, ma alla fine sappiamo che il lavoro di attrice consiste nel calarsi anche in ruoli completamente diversi dal proprio essere”. tutti gli attori da noi intervistati negli anni, e che ne hanno fatto parte, si sono trovati benissimo e hanno parlato di atmosfera magica. Confermi? “Girare ‘i cesaroni’ per molti anni significa far parte di una famiglia. E’ una macchina rodata”. Con chi hai legato particolarmente? “difficilmente ho problemi con gli altri attori, perché sono piuttosto seria e disciplinata sul lavoro. Nutro un grande affetto per Elena Sofia ricci e rispetto per tutti gli altri. Ho buoni rapporti con i colleghi fino alle maestranze, che svolgono un lavoro immane”. Hai scelto di diventare mamma ad una giovane età, 12
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MICOL OLIVIERI
Micol Olivieri e Christian Massella Micol Olivieri è nata a Roma l’11 febbraio del 1993 sotto il segno dell’Acquario con ascendente Leone. Micol si definisce sincera e leale, adora la sua città natale e non poteva che tifare Roma. E’ di buona forchetta e tra i suoi hobby ci sono la lettura e andare al cinema. Possiede dei cani e un marito con tanto di figlia in arrivo e questo è l’anno fortunato della sua vita. Il suo esordio è avvenuto all’età di nove anni con il cortometraggio “Turno di notte” con Leo Gullotta. Ha proseguito con vari spot pubblicitari, produzioni televisive e cinematografiche. Negli anni duemila ha recitato in varie fiction televisive tra cui “Soraya”, “Questo amore”, “Distretto di Polizia 5”, “Il Veterinario” e “I Cesaroni” con cui è salita alla ribalta nel ruolo di Alice Cudicini. Ha ottenuto anche diversi ruoli nel cinema in film come “Innamorata della morte”, “Il rumore delle molliche”, “Oltre il mare”, “Il muro celato” e “Il sole sopra le nuvole”. Ha avuto anche valide esperienze teatrali.
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Chi è
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LO SAPEVATE CHE
IL CAMPIONE ITALIANO CHE HA CONQUISTATO LA NBA
MARCO BELINELLI A curA di Camilla Rubin Lo sap evate che... il suo nome completo è Marco Stefano Belinelli ed è nato a San Giovanni in Persiceto il 25 marzo 1986. Lo sa pe va te che ... Ha due fratelli, il maggiore Enrico e umberto, quest’ultimo ha ottenuto buoni risultati a livello nazionale nel pattinaggio artistico a rotelle. Lo sape vate che... Gioca nelle giovanili della squadra della Vis, che si impone nei campionati regionali. Nel 1997 viene notato da Gianni Giardini e segnalato a Massimiliano Milli, allora allenatore delle squadre giovanili della Virtus Bologna, per cui viene reclutato ed allenato dallo stesso Milli per 4 anni. Lo s ape vate che... A soli 15 anni inizia ad allenarsi con la prima squadra, con l'allenatore Ettore Messina e al fianco del campione argentino Emanuel Ginóbili, poi diventato uno dei suoi giocatori preferiti. Lo sap evate che... Nel 2002-03 debutta in Serie A, con 22 presenze in campionato e circa 12 in partite europee, una media di 3 punti a partita e un massimo di 14 punti nella partita contro la Benetton Treviso. Lo s ape va te che... Marco indossa inoltre la maglia della nazionale juniores, quarta agli Europei di Saragozza, e incomincia ad essere seguito con interesse dalla NBA. Lo sa pe vate che... La sua ultima stagione in italia lo vede protagonista di prestazioni altalenanti e discontinue. Però il 12 febbraio 2007 riceve, a soli vent'anni, uno dei ricono-
scimenti più importanti del basket italiano, quel "Premio reverberi" giunto alla ventunesima edizione e conosciuto con la denominazione di Oscar del Basket. L o sape va te che... Ha ha cambiato cinque squadre in sette stagioni di Nba. L o s ape vate che... il 28 giugno 2007, nel corso del draft NBA viene selezionato al primo giro come 18ª scelta assoluta dai Golden State Warriors, e primo europeo, così come nel 2006 Andrea Bargnani (scelto come 1º assoluto dai Toronto raptors). il 30 ottobre 2007 fa il suo esordio nell'NBA contro gli utah Jazz, ma la sua prima stagione negli Stati uniti si rivela tuttavia avara di soddisfazioni. L o sa pevate che... in 11 delle 13 partite disputate fino alla fine del 2008 segna più di 11 punti e il 19 dicembre 2008 nella partita contro gli Atlanta Hawks segna il suo record assoluto con 27 punti (11/21 dal campo, 3/10 da tre punti) in 42 minuti, aggiungendo 3 rimbalzi e 6 assist. L o sap evate che... il 29 dicembre 2008, nella partita casalinga vinta 117-111 contro i Toronto raptors di Andrea Bargnani, segna 23 punti ed esce tra gli applausi. L o sape va te che... i tifosi dei Warriors lo hanno ribattezzato "rocky", in virtù di una somiglianza con Sylvester Stallone. L o sa pe va te che... il 30 luglio 2009 viene ceduto ai Toronto raptors in cambio di devean George, per Belinelli, con 66 partite giocate e più di 1000 minuti sul parquet, è la
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LO SAPEVATE CHE
marco belinelli è un cestista italiano. alto 1 metro e 96, gioca nel ruolo di guardia nei San antonio Spurs e nella nazionale italiana; è il primo ed unico italiano entrato nella storia sportiva per aver vinto il titolo nba nella stagione appena terminata, con i San antonio Spurs. È anche il primo italiano ad aver vinto la gara da 3 punti all'all Star Game 2013-2014 stagione NBA con impiego più continuo. Lo sape va te che ... Nonostante il contratto coi raptors in scadenza nel 2011, l'11 agosto 2010 la ESPN annuncia lo scambio di Belinelli con Julian Wright, ala dei New Orleans Hornets. A New Orleans Belinelli diventa titolare in pianta stabile (con West, Ariza, Paul e Okafor) e contribuisce in modo significativo al miglior inizio di stagione della storia della franchigia con una striscia di 8 vittorie consecutive. Lo sape va te che... il 24 luglio 2012 si trasferisce ufficialmente ai chicago Bulls. il 5 maggio 2013 diviene il primo giocatore italiano a superare il primo turno di playoff nell'NBA, dopo la gara vinta dai chicago Bulls contro i Brooklyn Nets. Lo s ape vate che... L'11 luglio 2013 passa ufficialmente ai San Antonio Spurs firmando un contratto di 2 anni. il 19 dicembre 2013 mette a segno il suo record assoluto con 28 punti in 29 minuti con 10 su 16 dal campo il successivo 2 gennaio realizza un nuovo record di 32 punti, nella sconfitta contro i New York Knicks del connazionale Andrea Bargnani. Lo sap evate che... Nel 2014, grazie alla media stagionale di oltre il 44,5 nel tiro da tre punti, viene selezionato per partecipare all'NBA Three-point Shootout in occasione dell'NBA All-Star Weekend 2014. Vince la gara sconfiggendo nello spareggio finale lo statunitense Bradley Beal. Lo sa pevate che... il 31 maggio 2014 diventa il primo gio-
catore italiano a vincere una NBA conference (la Western) e quindi a raggiungere le NBA Finals, dopo la vittoria per 4 a 2 nella serie contro Oklahoma city. L o s ape vate che... il 15 giugno vince il titolo NBA con gli Spurs, sconfiggendo 4-1 nella serie finale i Miami Heat, diventando pertanto anche il primo cestista italiano a vincere il campionato. chiude la stagione con 11,4 punti a partita, con una media di 25,2 minuti a incontro e il 43% al tiro da 3 punti. L o s ap e vate che ... Marco ha dichiarato: "Amo questo sport - spiega - ho sempre visto le finali Nba, e nella testa avevo proprio queste immagini dei festeggiamenti con lo champagne che bagna tutti. Ora, a distanza di poche ore, dopo non aver praticamente dormito - ci ripensa nella serata italiana, ancora mattina negli usa - mi vengono i brividi. Ho la pelle d'oca. E' tutto fantastico". O, ancora meglio, "unBELiveable" (incredibile) come aveva twittato utilizzando un gioco grafico con l'aggettivo scritto in inglese. Subito dopo la quarta e decisiva vittoria contro i Miami Heat, ai microfoni, Marco sì è lasciato andare. Ed ha pianto, quando dopo la dedica a mamma, papà, alla famiglia e agli amici, ha ripensato alle critiche ricevute negli anni. "Sono sempre stato criticato, in nazionale, nel club e nell'Nba. in molti mi dicevano che non ce l'avrei fatta, io invece non ho mai mollato, neanche nei momenti più duri e oggi mi sono preso la rivincita più bella".
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MAPPAMONDO
Uno spettacolo della natura
Lago di Anterselva
I LAGHI DELL’ALTO ADIGE di
Quante volte vi sarà capitato di sentire la domanda “preferisci il mare o la montagna?”. vogliamo parlare di laghi, per cercare di offrire un itinerario alternativo per questi scampoli di vacanze di fine estate e di inizio autunno. Ecco quindi alcuni dei laghi più belli dell’alto adige. Sì perché l’alto adige non è solo la patria di montagne, meleti e vigneti, delle aiuole ordinate o dello speck. le cose da fare e vedere sono molteplici e tra queste un occhio di riguardo va a quei meravigliosi specchi d’acqua nascosti tra i boschi e le montagne. Quindi ecco a voi alcuni dei laghi più affascinanti e caratteristici della regione. lago di Carezza il lago di carezza è noto per i suoi meravigliosi colori e per questo nella lingua ladina viene chiamato anche "Lec de Ergobando" (o "arcoboàn"), cioè "lago dell'arcobaleno"; secondo la Guida del Touring club italiano, dalle "caricaceae", famiglia di piante dalle foglie larghe lobate ("carezza" sarebbe l’adattamento italiano del termine dialettale locale che indica queste piante). Esiste una leggenda legata a questo lago, secondo cui le sue caratteristiche derivano dalla leggenda della bellis-
sima Ondina, ninfa che ne abitava le acque. Lo stregone del Latemar (sotto le cui pendici nasce il lago) se ne era innamorato e tentò più volte di rapirla. un giorno, consigliato dalla Stria del Masarè, fece apparire sopra il Lago di carezza un bellissimo arcobaleno allo scopo di attrarre la ninfa. Quando quest'ultima uscì dalle acque vide lo stregone e fuggì spaventata. Allora il mago, preso da gran furore, prese l'arcobaleno e lo gettò in mille pezzi nel lago. da quel giorno nelle acque del Lago di carezza si rispecchiano tutti i colori dell'iride. Oggi, in ricordo di questa leggenda, nel lago è presente una statua in bronzo raffigurante proprio Ondina. lago di braies il lago giace ai piedi dell'imponente parete rocciosa della croda del Becco e si trova all'interno del parco naturale Fanes - Sennes e Braies. Ha un'estensione di circa 31 ettari con una lunghezza di 1,2 km e una larghezza di 300-400 metri. È uno dei laghi più profondi della provincia autonoma di Bolzano, con ben 36 metri di profondità massima e una profondità media di 17. il lago è di origine franosa, in quanto la sua creazione è dovuta allo sbarramento del rio Braies a causa di una frana staccatasi dal Sasso del Signore. Tipico di questo lago la sabbiosità bianca e morbida del terreno. La leggenda vuole che la vallata di Braies fosse abitata da alcuni selvaggi di brutto aspetto che custodivano l'oro delle vicine montagne, oro che 18 GP MAGAZINE
Camilla Rubin
era sì prezioso ma li rendeva duri nell'animo. Quando apparvero nella valle alcuni allevatori assieme al loro bestiame, le figure selvagge regalarono loro alcuni oggetti prodotti con il loro oro. Gli allevatori vedendo tale abbondanza d'oro divennero avidi ed iniziarono ad impadronirsi della materia prima, rubandola alla popolazione dei selvaggi. La popolazione dei selvaggi decise di impedire agli allevatori di raggiungere le montagne e fecero sgorgare alcune sorgenti d'acqua, che crearono a valle il lago di Braies, che impediva agli allevatori di poter rubare loro altro oro. il lago è divenuto celebre dopo che, sulle sue sponde, è stata girata la serie televisiva "un passo dal cielo" con Terence Hill. lago di Fiè il lago, circondato da abeti, si trova ai piedi del massiccio dello Sciliar e della punta Santner. È alimentato da una sorgente che veniva chiamata "sangue dello Sciliar" (Schlernblut), per la collocazione in una zona in cui in epoca preistorica si compivano riti propiziatori e sacrifici animali. circa metà del lago è occupato da un canneto e ad ovest, ad una decina di minuti a piedi, si trova un secondo laghetto di origine artificiale, fu creato per l'allevamento delle carpe e per l'irrigazione dei campi sottostanti. Ancor oggi è possibile praticarvi la pesca sportiva. Tra i due laghi, si trovava lo Hexenstein, un sasso presso cui le streghe della zona tenevano le loro sedute; la
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Lago di Fiè
leggenda racconta che un tempo a Fiè allo Sciliar esercitava la propria missione di pastore un parroco, in continua lotta contro il popolo delle streghe. una sera d'estate il parroco passeggiava nei pressi del laghetto quando decise, poco distante dal Sasso delle Streghe, di riposare un'oretta. Quando il curato si risvegliò era già notte fonda e il popolo delle streghe giunse a cavallo presso il masso per iniziare le sue danze. quando si accorse del parroco lo seviziarono e maltrattarono fino a quando non diede più segni di vita. La mattina seguente l'uomo venne ritrovato graffiato e mutilato accanto al Sasso delle Streghe, mentre il suo abito giaceva tutt'attorno in brandelli. il sacerdote era stato vittima della vendetta delle streghe (da qui il nome Schlernblut). lago di Caldaro il lago, di origine alluvionale, è il più grande specchio d'acqua naturale
della provincia autonoma di Bolzano ed è una delle zone più famose dell’intera regione, questo grazie al fatto che la zona si presta ad innumerevoli attività, dal nuoto al minigolf alla fotografia alla buona cucina (per non parlare dei vigneti che forniscono un vino rinomato in tutto il mondo). Anche se possiede un piccolo lido (unica zona di accesso all’immenso lago) esso da diverse possibilità di svago, pedalò, barche a vela, windsurf e anche un enorme palla di plastica nella quale potrete correre a mo di criceto senza cadere nell’acqua (andate a vederla perché merita). La vista è spettacolare, specie al tramonto. Se alzate gli occhi sul monte di Mezzo potrete gustarvi le rovine di castelchiaro e castel Varco a est, mentre dalla parte opposta in località castelvecchio (Altenburg )sorge la più antica chiesa dell’Alto Adige: la basilica di San Pietro! Esiste una leggenda legata anche a questo lago: il Signore presentatosi sotto le spoglie di un va-
Lago di Caldaro
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gabondo bussò alla porta del maso Klughammer domandando un pezzo di pane e dell'acqua. il padrone del maso gli rifiutò il pane e gli disse che di acqua dio ne manda poca. il Signore iniziò a piangere per la cattiveria e per la durezza di quell'uomo, tanto che le sue lacrime andarono a formare pian piano una piccola sorgente, che prendendo vigore travolse tutto ciò che trovò, risparmiando però il maso Klughammer; ora sì che ce ne era di acqua! lago di Resia è un lago alpino artificiale situato in val Venosta a 1.498 m nel comune di curon Venosta, vicino al confine con l’Austra; con la sua capacità di 120 milioni di metri cubi è il lago più grande dell'Alto Adige. il lago è la risultanza dell’ unione di tre laghi naturali: il lago di resia, il lago di curon detto anche lago di Mezzo e il lago di San Valentino alla Muta. La costruzione di una grande diga unificò i primi due precedenti laghi e sommerse l'antico abitato di curon Venosta che venne ricostruito più a monte. 163 case e 523 ettari di terreno coltivato a frutta furono sommersi. Se ne ricavò il bacino dell'attuale lago, lungo 6 km e largo 1 km nel punto di massima larghezza. Tutto questo per sfruttare questi tre laghi per la produzione di energia idroelettrica. L’idea che risale addirittura all'anno 1910, i lavori iniziarono nel '39, ma per l'inizio della guerra furono prima rallentati e poi sospesi ed infine
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Lago di Carezza La cima del vecchio campanile di curon (Graun) emerge dalle acque ed è tuttora visibile, in inverno, quando il lago gela, il campanile è raggiungibile a piedi. una leggenda racconta che in alcune giornate d'inverno si sentano ancora suonare le campane (che invece furono rimosse dal campanile il 18 luglio 1950, prima della formazione del lago).
Lago di Braies
lago di anterselva Bellissimo lago cinto da boschi di conifere e protetto all’interno del Parco naturale Vedrette di ries-Aurina. Pur trovandosi a 100 km da Bolzano è una meta estiva di grande interesse per le sue acque cristalline e perchè no per una gita verso l’Austria che si trova a pochi chilometri. Per questa ragione attorno al lago sorgono alcuni bunker dello sbarramento Anterselva, costruiti durante la seconda guerra mondiale per proteggersi dalle invasioni naziste.
Lago di Resia
ripresi ed ultimati con l'inaugurazione il 28 agosto 1949. All’ingente opera parteciparono 7.000 operai, per mille giornate lavorative, con un costo di 25 miliardi di lire. in totale furono scavati 35 chilometri di tunnel sotterranei, ed utilizzati 1,5 milioni di quintali di cemento, 10.000 t di ferro e 800 t d'esplosivo (venne persino, per la prima volta, importata la glicerina dall’Argentina per essere utilizzata come esplosivo). Ma il costo più elevato fu quello di dover radere al suolo completamente il centro abitato di curon Venosta, e parzialmente quello di resia, che vennero ricostruiti in posizioni più elevate. La costruzione della diga accese vive proteste tra gli abitanti del luogo, i quali interpretarono ciò come un gesto di sfregio del governo di roma nei confronti dei sudtirolesi; questi arrivarono anche a presentarsi dal papa per scongiurare la realizzazione dell'opera, ma ciò non servì.
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Si racconta che un giorno un mendicante si fermò sui campi di tre ricchi contadini ai quali chiese dell'elemosina. i tre avari contadini si rifiutarono cacciandolo via a mani vuote. il medicante arrabbiato disse: "entro tre giorni dietro alla vostra casa, apparirà una piccola fontana e vi si apriranno gli occhi!". dopo che nei primi due giorni non accadde nulla, il terzo giorno dietro ad ogni maso si era formata una fontana che man mano incrementa la sua portata, fino a portare via i tre contadini e le loro famiglie. Ed è proprio in quel posto che si è formato il lago di Anterselva. Questi sono solo alcuni dei laghi che potrete ammirare facendo “quattro passi”… ricordiamo anche i Laghi di Monticolo, il Lago di Favogna, il Lago di Costalovara o il Lago di Landro. Che dire… buona passeggiata e buone vacanze!
di
seta
Calze
di Madame G.
calzediseta.wordpress.com
AUTUNNO, TEMPO DI PARIGINE la parigina è la calza che arriva fin sopra al ginocchio, ma non è un'autoreggente. il fascino delle parigine consiste proprio nella loro lunghezza, in quel fermarsi appena sopra il ginocchio lasciando scoperto la parte superiore della gamba. bella da indossare con minigonne e short, sensuale e trendy insieme, se abbinata bene sa essere un accessorio che non ci fa passare inosservate. un must autunnale e anche nelle belle giornate d’inverno, nella versione microfibra coprente o meglio ancora quelle di morbida lana. utilizza materiali completamente diversi rispetto alla classica calza: lana, caldo cotone, cotone traforato, microfiba, lavorate, tinta unita o fantasia.. ed esige un abbigliamento adatto a scoprire il giusto e farsi ammirare. inutile mettere una parigina sotto un pantalone, peggio se sopra i leggings o i jeans skinny, o una gonna troppo lunga. E' bello invece scoprirla, metterla in mostra con un outfit curato e con abbinamenti scelti con gusto. Qualche consiglio… Adatte da indossare per chi ha una gamba magra, lontano dal pericolo dell’effetto salsicciotto sopra il ginocchio. Se siete alte e avete
gambe toniche potete anche osare con una scarpa bassa, come un paio di biker e puntare su un look decisamente sportivo. Se, invece, non siete altissime, ma avete gambe magre l’accortezza sta nella scarpa: sempre e solo con il tacco. Stivale, francesina, decolté l’importante è che abbia un bel tacco dai 10 cm in su, l’effetto è garantito. Se avete gambe poco affusolate evitate le fantasie a righe orizzontali o le traforate, scegliete tinte unite e colori scuri. in questo caso c’è chi azzarda una doppia calza: parigine con collant sotto, in modo da creare un contrasto sia di materiali che di colore, in questo caso il collant deve essere dello stesso colore della parigina,
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non color carne, intorno ai 20-30 den. Se vogliamo essere sportive, ma non rinunciare a una cera femminilità, la parigina è vincente. Sicuramente di lana spessa con minidress di lana o shorts con stivali sono l’outfit giusto. Se vogliamo uno stile sbarazzino e da collegiale allora gonnellino a pieghe, camicetta e tacchi alti, anche delle francesine vanno bene. Parigina nera o comunque scura in modo da contrastare bene e giocare sulle trasparenze. Se vogliamo essere romantiche, cerchiamo dei modelli di parigina particolari, con fiocchi, arricciature o traforate, meglio se di colori pastello o naturali. Belle da vedere sia con i tacchi e un outfit più elegante, ma anche se volete essere sportive vi regaleranno un tocco diverso e di gusto. La parigina non è l’accessorio elegante per situazioni convenzionali. Ma va bene se volete rompere il vostro outfit troppo bon ton con un elemento innovativo. in questo caso potete giocare sul contrasto dei tessuti, vestiti setosi con parigine di lana morbide. Giocate sui dettagli, qualche pizzo, fiocco o strass applicato, prediligete colori semplici a tinte unite, che richiamino il colore del vostro abito magari. completate con una decolté con tacco alto. Non eccedete, però, con i ricami e le trasparenze tra parigine e vestiti, corsetti o accessori vari per evitare di cadere nel volgare.
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Una Gior nata Speciale
CATIA ARDITO di
adRiana SOaRES
E’ con la bella Catia che continuiamo la nostra avventura: la diciassettesima. noi di GP magazine insieme ad adriana Soares abbiamo ideato un fashion contest volto a tutti i ragazzi e ragazze della porta accanto. un modo speciale di realizzare il sogno di molti giovani che desiderano intraprendendere la carriera di modelli o semplicemente passare una giornata speciale, dove i ragazzi si immergono in un contesto diverso, quello di uno shooting fotografico. cresciuta con la passione per il teatro, dopo il diploma ha frequentato un corso di recitazione e successivamente ha iniziato a lavorare in sit-com come “casa Vianello” e in teatro. diventata mamma ha dovuto interrompere per un po'. Ma ora è il momento giusto per riprendere ciò che sempre amato: la recitazione! Sei una donna bellissima. Sei madre... Parlami di te... delle
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tue aspirazioni. “Non mi sono mai sentita bella ma grazie del complimento! Sono madre di un meraviglioso ragazzo e ne sono felice, anche se a volte è sfiancante. Soprattutto ora, in quanto adolescente ed è in un momento delicato della sua crescita. come madre sono piuttosto severa, mio figlio dice che non ha una mamma ma un generale. Non sono soltanto una madre, sono una donna forte, coraggiosa, volitiva, determinata ma molto sensibile e passionale. Amante della vita, degli animali. Ne ho adottati quattro: tre gatti ed un cane. Adoro i bambini e le persone anziane. Spesso sono come bimbi. Le mie aspirazioni sono più che altro progetti che vorrei realizzare o almeno provarci, ma non ne parlo per scaramanzia”. nella vita ci sono momenti in cui bisogna fare delle scelte. Hai più rimorsi o più rimpianti? “Non ho molti rimorsi e il rimpianto più grande è la laurea ma ho intenzione di provvedere”. Se avessi il potere di cambiare il passato, cambieresti qualcosa? “Probabilmente non mi sposerei. il legame con una persona deve essere scritto nel mio cuore non su un certificato! con questo non voglio dire che il matrimonio sia sbagliato, ma non fa per me. ti piaci come sei? Cosa cambieresti? “Mi preferisco adesso rispetto a quando ero più giovane. Mi piace la consapevolezza che si acquisisce con l'eta. La conoscenza dei propri limiti e delle proprie capacità. abbiamo passato una giornata davvero speciale... parlami di questa giornata. Consiglieresti questa esperienza alle altre donne? “conoscerti è stata una bellissima esperienza, sei un'artista molto brava, profonda e intelligente e in quanto artista, molto sensibile. con te e il tuo staff ho trascorso una giornata piacevolmente positiva. consiglio vivamente questa esperienza ad altre donne”. i sogni aiutano a vivere... Cosa sogni? Cosa speri per il futuro? Più che sogni,i è avere degli obbiettivi e farne sempre di nuovi che aiuta a vivere meglio. Ti danno la forza per affrontare le difficoltà e a non invecchiare. Per il mio futuro ho molti progetti e probabilmente non riuscirò a realizzarli tutti, ma va bene così”.
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Una Gior nata Speciale
credits model: catia Ardito Photo: Adriana Soares mua: Nuala Oliveira Si ringrazia l'ospitalitĂ di Enbi Store Via Tuscia, 57 - Roma www.enbistore.com 26 GP MAGAZINE
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LO STUDIO DELLO PSICOLOGO
“Se guardate tutto ciò che v iene messo in vendita, scoprir ete di quante cose potete far e a meno” - (Socrate)
E ORA... PUBBLICITÀ! A curA dEL dOTTOr FlaviO CanniStRà Oggi devo incontrare il venditore di una compagnia telefonica per un nuovo piano tariffario. L'operatrice ha detto che prevede numeri da chiamare gratis, centinaia di minuti omaggio, internet e uno smartphone in regalo: tutto a meno di venti euro al mese. La proposta mi interessa, ovviamente, ma accetto solo per il piacere di confrontarmi col venditore perché... sappiamo già come andrà a finire, vero? Tra le omesse tasse governative, l'iVA che “No, mi spiace, non è compresa” (eppure inizialmente avevo chiesto “Ma i costi sono tutti qui?”) e il “Ah, non le hanno spiegato che lo smartphone ha un costo mensile?” i venti euro al mese sono raddoppiati. Quanti sono caduti almeno una volta in trappole simili? Eppure il venditore di turno risponde diligentemente a tutte le nostre domande... cos'è successo? Semplice omissione di informazioni? in parte, ma in parte vengono usate una serie di tecniche a nostro sfavore. Ad esempio, nel caso sopraccitato si è fatto uso della tecnica del colpo basso: si fa un'offerta molto vantaggiosa che all'ultimo, quando le carte sono firmate o quando si sta per sancire l'accordo, viene ridimensionata o addirittura riformulata, magari con la scusa che “L'offerta iniziale non è più valida”. Eppure spesso andiamo avanti per via del principio di coerenza, meccanismo dall'alto valore sociale per il quale occorre essere coerenti nei comportamenti. “Se ho detto che lo farò, lo farò”, anche se le condizioni sono cambiate. Per rafforzare simili tecniche vengono usati altri espedienti, come le tecniche di confusione e di distrazione. Le prime creano una vera e propria confusione mentale, magari sparando informazioni a raffica, usando uno stile prolisso, tecnicismi o ragguagli difficili da elaborare: nella
bufera cognitiva creata la nostra mente è alla disperata ricerca di un punto fisso a cui ancorarsi; e quando di punto in bianco ci viene detto “Ma le basta fare così per risolvere tutto” viene spontaneo fare... così. Le tecniche di distrazione, invece, spostano l'attenzione su qualcosa di marginale per far compiere qualcosa di importante. È la tecnica principe dei prestigiatori, che viene riproposta nel campo della vendita: ad esempio ti dicono che lo smartphone è nuovissimo, d'ultima generazione, elencandoti tutte le funzionalità per invogliarti a comprarlo... sorvolando sul prezzo. come ci difendiamo? con pazienza. Purtroppo, l'abuso di tali tecniche con l'idea di “spennare il pollo” ha fatto sì che il marketing e la vendita siano percepiti come malattie da evitare e non come un aiuto nello scegliere con più consapevolezza i prodotti e i servizi che ci occorrono (si stanno affacciando principi di marketing etico, ma sono ancora timidi). La fortuna è che, come per ogni malattia, sviluppiamo degli anticorpi e oggi siamo meno indifesi alle tecniche di ieri. certo, la sfortuna è che gli anticorpi spesso corrispondono a una totale chiusura e diffidenza, così rifiutiamo a priori offerte veramente vantaggiose per paura di essere spennati un'altra volta. in linea generale, un consiglio è quello di prendersi i propri tempi. Queste tecniche si basano spesso sull'attivazione di comportamenti automatici: prendiamoci del tempo prima di dire “Sì”, e riflettiamo. io chiedo sempre di darmi delle carte da leggere con calma, a casa mia: se il venditore mi dice che non è possibile – magari perché “È un'offerta speciale limitata a oggi”, o perché “L'azienda non mi permette di dare materiale cartaceo” – lo ringrazio e lo saluto. come dire: o me, o lui.
Dott. Flavio Cannistrà, psicologo, specialista in Terapia Br eve Strategica. Riceve presso gli studi di psicologia a monterotondo in via l. Gagliardi 34/a, e a Roma in via Corvisieri 17. leggi i suoi articoli su www.lostudiodellopsicologo.it o contattalo per un appuntamento al 340.95.488.35 30 GP MAGAZINE
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Per tutto il periodo estivo il giorno di chiusura è la domenica Aperto il MartedÏ
GUSTO
Fabio Campoli e il Circolo dei Buongustai
ALLA RISCOPERTA DELL’UVA DA TAVOLA TRA STORIA, BENESSERE E CURIOSITÀ a tutt’oggi solo pochi di noi, osservando dei grappoli d’uva sui banchi dei supermercati e dei venditori locali, si fermano ad immaginare quanto lavoro (quasi del tutto manuale) sia stato necessario per portare sulle nostre tavole questo frutto, tanto diffuso quanto amato all’interno del nostro territorio. Fresca, dolce e croccante: sono queste le principali caratteristiche che rendono unica l’uva da tavola in tutte le sue numerose varianti (bianca o nera, dagli acini più o meno grossi, con o senza semi, dalla buccia più o meno spessa ecc.). E i consumatori appassionati possono trovarne ad oggi svariate tipologie disponibili sul mercato per gustarne le differenze e lanciarsi in originali abbinamenti culinari. Leader delle produzioni italiane ed europee è la varietà italia, dal chicco bianco grosso e la buccia spessa, ricca di semi e di sapore, vastamente prodotta in Puglia e Sicilia ed amata anche dai consumatori nord europei. E poi ancora l’uva Regina, la vittoria, e le nuove uve apirene, che hanno fatto recente ingresso sul mercato di largo consumo, ma riscuotono già un buon successo grazie alla caratteristica assenza di semi (ciò le rende, ad esempio, le uve più “veloci” da cui ricavare un’ottima marmellata casalinga!). Le regioni del Sud garantiscono alle nostre tavole, ed anche a quelle europee, un prodotto genuino ed eccezionale in qualità e varietà, frutto del grande impegno dei viticoltori nei campi per l’intero arco dell’anno. Già nei primi anni dopo la nascita di cristo, molti autori latini (Virgilio, Plinio, columella) elencavano nelle proprie opere diverse varietà di uve che destinavano a impieghi differenti, ad indicare che già oltre 2000 anni fa l’uomo avesse scelto di distinguere l’uva da tavola dalle uve da vino, dalla più consistente alla più acquosa. Lo storico prodotto alcolico ha avuto sin dalla sua nascita un’alta valenza (ludica, simbolica, religiosa)presso differenti popolazioni, particolarità che lo ha portato a prevalere, ancora oggi, sulle quantità prodotte e consumate di uva da tavola. Eppure, vi sono state epoche storiche, come per esempio il ‘600, durante le quali l’uva da tavola era non solo lusso concesso alle sole classi agiate, ma anche una vera e propria ricercatezza delle tavole nobili, che portava alla disponibilità sul mercato di numerose varietà, prevalentemente bianche e dal sapore poco accentuato (come dettavano i gusti dell’epoca), ad oggi scomparse. E’ con la nascita e l’affermazione della
borghesia in seguito alla rivoluzione francese che l’uva divenne una vera moda, comune tra gli appassionati di cibi e particolarità alimentari dal mondo, che quasi gareggiavano a trovare e mostrare grappoli d’uva delle più rare specie, come vere e proprie fotografie di viaggi sensoriali nelle sfumature di colori e di sapori generate dal sole nella fascia tropicale del nostro pianeta. Ai giorni nostri l’uva è utilizzata per ottenere molteplici prodotti, dai frutti essiccati, all’aceto, il mosto, il vino, il succo e lo zucchero d’uva, fino all’olio dei suoi semi, chiamati vinaccioli, diventato rapidamente famoso per il suo alto contenuto in vitamina E ed acidi grassi essenziali. un frutto in sé naturalmente ricco di vitamine, sali minerali e acidi organici, nonché polifenoli, antiossidanti fondamentali per combattere i radicali liberi. A tutt’oggi il consumo di questo frutto è associato anche a cure termali e diete depurative, per le sue proprietà drenanti e purificanti. Per quanto concerne l’impiego culinario, considero l’uva un frutto versatile sia per ricette dolci che salate. ricordando sempre di rimuovere i vinaccioli dagli acini, potrete cimentarvi nell’ottenere nuove torte e ciambelloni ottenuti con la semplice aggiunta degli acini all’impasto, proprio come nel caso delle mele. Potrete inoltre stupire i vostri ospiti a tavola con gustosi antipasti e contorni con l’aggiunta della nota fresca e dolce dell’uva. Alcuni esempi? una semplice focaccia bianca sulla quale cospargere gli acini prima di infornarla, o una fresca insalata a base di lattuga, finocchi, uva e frutta secca. E per degli abbinamenti tra tradizione e modernità, consiglio di provare i gamberi avvolti nel lardo, scottati in padella insieme a qualche acino d’uva. E infine, vi ripropongo anche un tipico piatto della provincia romana, a base di pancetta croccante e uva scottata appena, servito con profumato pane locale. E’ utile inoltre sapere che dall’uva si può estratte un succo, anche a livello casalingo, contraddistinto dalla naturalezza e dall’alta percentuale di fruttosio. Potrete usarlo come vero e proprio dolcificante naturale per le vostre preparazioni e bevande, oppure addensarlo lentamente sul fuoco per ottenere una profumatissima salsa per accompagnare i vostri dessert. Per l’ottenimento del succo, consiglio di partire da uva ben fredda e di utilizzare il succo in tempi brevi, in modo da non lasciar cambiare il suo sapore.
La ricetta dello chef Fabio Campoli Ingredienti per 4 persone: 600g pasta per pizza; 400g arrosto di maiale; 200g uva bianca; 4 ciuffi di rosmarino; 100g lampascioni; 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Esecuzione: Tagliare in piccoli pezzi il maiale arrosto e i lampascioni, unendoli insieme in una ciotola. Tritare finemente il rosmarino con il coltello e aggiungerlo alla preparazione. Condire il tutto con un pizzico di sale ed un filo d’olio. Stendere la pasta per pizza su una superficie piana infarinata, ottenendo dei rettangoli delle dimensioni di un foglio A4. Farcire il centro del rettangolo con l’insalata
Flauti d’uve note di maiale e lampascioni, nel senso della lunghezza, e richiudere successivamente il rotolo su se stesso, ripiegando le estremità e dandogli la forma di un lungo panino. Aiutandosi con un paio di forbici, praticare dei piccoli tagli intervallati sulla superficie del flauto, nel quale andranno inseriti gli acini d’uva. Disporre i flauti su una teglia rivestita con carta forno e cuocerli in forno preriscaldato a 170°C per circa 30 minuti. Servire i flauti tiepidi, tagliati a trancetti.
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LIBRI
ALTRO SUCCESSO EDITORIALE PER LA SCRITTRICE SICILIANA
CATENA FIORELLO di
Silvia GianSanti
una storia toccante che ha come protagonista un uomo che impara a diventare padre e una donna che scopre di essere figlia. tutto questo nel nuovo libro di Catena Fiorello “un padre è un padre”, la cui ispirazione le è venuta semplicemente guardando un padre e una figlia che camminavano abbracciati.
E’ un po’ nostalgica dei bei tempi andati degli anni ’80, dove c’erano meno condizionamenti e più educazione. Perennemente in viaggio per presentare le sue opere, catena anche questa volta ha dato l’anima, a tal punto da non volersi addirittura separare dal personaggio del libro, una volta terminato. Lei è una donna speciale che ama le cose semplici e giuste e dopo aver rivoluzionato la sua vita per scrivere il nuovo libro, già ha l’ispirazione per il prossimo. Prepariamoci a rivederla girare alle tre di notte in casa con la caffettiera in mano. Catena, arriva la bella stagione e tu puntualmente pubblichi un libro. “di solito esco a marzo-aprile. Quest’anno invece mentre ero pronta con l’uscita del libro, sono stata sopraffatta da una crisi mistica mia personale, in quanto non mi sentivo pronta per lasciare la protagonista del libro. dopo che passi tanti mesi con questa figura, diventa quasi di carne. Separarmi da lei è stato un enorme dispiacere. Non mi è mai capitato di piangere mettendo il punto ad un libro. Ancora ricordo quella sera del 17 giugno e l’indomani il libro sarebbe uscito. Quando un libro
Lo scorso anno ci ha deliziati con un bellissimo romanzo autobiografico che emanava tutti i ricordi e i profumi della sua colorata terra e dopo il successo quindi di “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, catena Fiorello è tornata con una pubblicazione nuova di zecca dal titolo di “un padre è un padre”. E’ stato ancora una volta un vero piacere aver incontrato questa donna così seria, determinata, dotata di una spiccata sensibilità, iperattiva e che staresti ore e ore a sentirla parlare, perché ha sempre qualcosa di molto interessante da dire e da raccontare. 38
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LIBRI © Foto di Luca Brunetti
è in libreria, devi sapere che non lo considero più mio. E’ stato un lavoro sofferto perché non mi volevo staccare dal personaggio”. dove hai preso l’ispirazione per crearlo? “Mi ricordo il preciso istante in cui è arrivata, vale a dire un anno e mezzo fa mentre camminavo in via cola di rienzo a roma e ho visto un uomo anziano con una ragazza. Ho subito capito che erano padre e figlia, nel modo in cui si abbracciavano senza cingersi. così ho pensato di scrivere di padri e figli, con un occhio di riguardo a quei ragazzi a cui è stato negato un abbraccio paterno senza deciderlo”. Preferisci scrivere di te o inventare storie? “inventare storie perché non ho la responsabilità di rappresentare qualcosa di cui magari non riesco ad essere all’altezza e nello stesso tempo anche libera di spaziare e di creare. E’ un lavoro meraviglioso quello di inventare”. anche in questo caso hai rivissuto le solite notti insonni, il classico salto del pasto e chiusure forzate a casa? “Mamma mia, questo libro è stato tosto, un inferno. Ho stravolto la mia vita, quasi a mo’ di sfida personale. Perfino il mio fidanzato mi ha fatto notare che stavo esagerando. Ho perso il ciclo del sonno, mangiavo fuori orario e male, ho fumato tanto, preso litri di caffè, ecc. considera che curo personalmente anche il lavoro delle bozze,
almeno se devo piangere non lo faccio per errori altrui”. Cosa speri di poter lasciare ai lettori? “Non ho messaggi per nessuno. Solo portare un po’ di conforto a chi un padre non ce l’ha mai avuto e che se l’è dovuto inventare. ci sono ragazzi che hanno avuto la vita devastata da questa mancanza, spesso sappiamo che sono i padri che devono andare via di casa. Oppure ancora oggi in alcune circostanze, non viene svelata magari l’identità di un padre. il libro comunque è questo, ovvero raccontare che essere padri è uno stato della mente e che il sangue c’entra poco”. Quali sono le differenze che intercorrono con il rapporto che hai avuto tu in prima persona con tuo padre e questo della protagonista del libro? “Per me mio padre è stato a prescindere una certezza assoluta e per Paola da catania, un padre da conquistare”. Come hai trascorso queste settimane d’estate? “Presentando il libro in alcune stupende città italiane. Non amo molto fare le vacanze, forse perché sono cresciuta in un posto di mare. dopo un po’ mi annoio, mi sento un po’ anomala ma è così. Preferisco abbinare il lavoro e quindi la presentazione del libro, ad una passeggiata in una città da favola, come è stato ad esempio per Monopoli o Polignano a Mare”. 39
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LIBRI
Non solo un libr o
VERONICA NICCOLAI di
“Wolves”, una storia fantasy tutta italiana che cavalca l'onda del successo. Storie di amori e... lupi mannari. Lupi mannari, suspance, amori proibiti, paesaggi montani... Ecco le carte vincenti del genere fantasy che ha conquistato milioni di lettori e che è ormai divenuto il preferito dei ragazzi. La conferma? il grande successo di “Wolves”, avvincente romanzo urbanfantasy di Veronica Niccolai: una storia d'amore tra un'adolescente ed un ragazzo molto speciale ambientata nel paesino montano di Trichiana. una storia tutta italiana che cavalca l'onda del successo grazie all'accattivante intreccio e al coinvolgente stile dell'autrice. Abbiamo incontrato Veronica Niccolai per saperne di più. veronica, come nasce l'amore per la scrittura? “Fin da piccola ho sempre scritto racconti che talvolta trasformavo anche in fumetti, poi un giorno una di queste storie si è allungata ed è diventata il mio primo romanzo 'Sofia'. da lì è cominciato, in parallelo alle altre mie attività artistiche, il mio percorso letterario che mi ha portato a scrivere in seguito la saga di 'Wolves' ”. “a cosa è dovuto secondo te il successo del tuo romanzo”? “credo che per un libro la promo-
zione sia fondam e n t a l e. Per questo col mio staff ho o r g a n i zzato un lungo tour di presentazioni e fir macopie che mi hanno permesso di entrare in contatto diretto col pubblico. i lettori possono poi seguire tutte le mie attività tramite la pagina facebook ufficiale www.facebook.com/wolves.saga, costantemente aggiornata, e il mio sito internet www.veronicaniccolai.it. Quest'estate abbiamo anche organizzato, in collaborazione con la Pro Loco di Trichiana, un concorso di fanfiction ispirate a 'Wolves': il Trofeo del Lupo, che ha avuto un ottimo riscontro e mi ha permesso di premiare quattro bravissime ragazze. dopo quasi un anno dall'uscita del primo volume ancora se ne sta parlando, perciò credo di poter dire che il lavoro svolto abbia portato dei buoni risultati”. Credi che il fantasy sia il genere preferito dai teenagers? 40 GP MAGAZINE
maRina maRini
“in questi ultimi anni il genere fantasy si sta affiancando sempre di più ai grandi classici della letteratura nella crescita culturale dei ragazzi, in particolare l'urban fantasy sta raccogliendo molti consensi grazie a saghe di successo internazionale come 'Twilight'. Personalmente la ritengo una cosa positiva perché trovo giusto che tutto ciò che può avvicinare le persone alla lettura venga incentivato”. nel primo volume ti sei concentrata sulla storia d'amore tra la protagonista e il suo bel lupo, cosa approfondirai negli altri volumi della saga? “Nel secondo volume ci saranno più elementi fantastici e magici. La protagonista ha terminato la scuola superiore e sta per entrare in una nuova fase della sua vita, nella quale dovrà affrontare prove più complicate e prendere consapevolezza delle proprie capacità. Anche la sua storia d'amore verrà messa a dura prova. ci sarà poi un momento in cui scopriremo il punto di vista di ruben, il protagonista maschile, che parlerà in prima persona. Per il resto non posso ancora svelare niente, bisognerà aspettare l'autunno”.
taooni@legalmail.it
TV & SPETTACOLO
Grande sporti vo e bravo ballerino
AMAURYS PEREZ Il campione che non ti aspetti di
SimOnE mORi
Campione di pallanuoto, ballerino e produttore di birra. E’ nato a Cuba ed è cittadino italiano. E’ molto legato a sua moglie e ai suoi figli, dimostrando che si può essere grandi personaggi rimanendo con i piedi a terra e fedeli ai propri valori e princìpi. una bella persona che abbiamo avuto il piacere di conoscere a maggio in occasione dell’agriCountry Festival a bracciano, dove ha presentanto la sua eccezionale birra che produce insieme a suo cognato e al suo compagno di squadra valentino Gallo. Amaurys Perez è nato a cuba 38 anni fa. cittadino italiano da tempo, ha vinto con la nazionale italiana di pallanuoto un oro mondiale e un argento olimpico. Protagonista dell'ultima edizione di Ballando con Le Stelle su rai 1, si è fatto conoscere al grande pubblico per la sua prestanza fisica e per la sua simpatia infinita. in questa intervista ci mostra la sua semplicità e la sua passione per un hobby particolare: la birra. Perez ha tutte le carte in regola per colpire, come cupido, le nostre lettrici al cuore. Vediamo cosa ci racconta... amaurys, sei un gigante, ma chi ti conosce sa che è solo una corazza. allora dicci come sei veramente. “Sono una persona semplice, sincera e trasparente. così come mi avete visto a Ballando con Le Stelle. credo che oggi la cosa che meravigli di più è il rimanere sempre con i piedi per terra”. il successo allora non ti ha trasformato? “Assolutamente no. Se cammino per strada e la gente mi ferma io sono felicissimo di firmare autografi e scambiare quattro chiacchiere. Se posso dare ad una persona un momento di felicità lo faccio con il cuore! io vorrei lottare per un mondo televisivo fatto di realtà e non di artificio. Perché costruire falsi personaggi? È una cosa che non tollero”. Che rapporto hai con la tua famiglia? “Mia moglie e i miei figli sono tutto. Nessun successo sportivo o televisivo può essere paragonato ad un momento con loro. Poi ho un rapporto speciale con i miei suoceri che mi hanno accolto come un figlio. Per quanto riguarda mia madre, beh avete visto quanto la amo direttamente con i vostri occhi!”. 44 GP MAGAZINE
TV & SPETTACOLO
Sei molto impegnato nel volontariato, nell'aiutare i bambini bisognosi. Quant'è importante per te? “Lo è tantissimo. Venendo da una realtà povera posso capire cosa significhi crescere con delle privazioni. io sono del parere che chi ê fortunato deve aiutare senza pensarci due volte. A cuba, la solidarietà è all'ordine del giorno. dove si mangia in 5 si può, anzi si deve, mangiare in 10. rispondo sempre presente per iniziative benefiche”. la pallanuoto ti ha dato parec-
chie soddisfazioni. la piû bella? “Ovviamente la medaglia d' argento a Londra 2012. chi l'avrebbe detto che a 36 anni mi sarei tolto una tale soddisfazione?”. ti piacerebbe continuare con la tv una volta finita la carriera agonistica? “Sarebbe bello. Mi sento a mio agio davanti le telecamere perché non ho maschere. Anche quando sono stato chiamato da Milly carlucci per andare agli Oscar Tv, mi sono divertito insieme ai colleghi di avventura”.
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Sei appassionato di birra. vero? “Mi piace e da qualche anno la produco anche. Grazie a mio cognato che mi ha trasmesso questa passione e al mio collega di vasca Valentino Gallo, spesso siamo in giro per presentare le nostre birre. una volta che si assaggia quella artigianale si apre un mondo di gusti totalmente differente dal normale”. Grazie mille amaurys per questa breve, ma intensa chiacchierata. “Grazie a voi di GP Magazine e un saluto al direttore!”.
IL TUO CINEMA DA SEMPRE.
Un autunno in prima fila. Proiezioni in digitale e in 3D dolby
Si ricorda che la sala Adriana è munita di Palcoscenico e camerini ed è possibile averla in locazione per Saggi di danza, saggi di fine anno scolastico, spettacoli teatrali e conferenze. per info o preventivi inviare un fax al numero 0774/318466 e verrete ricontattati.
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CINEMA
QUANDO IL CINEMA SPOSA IL SOCIALE
SIMONE PETRALIA di
luCia CiRillO
Simone Petralia: “avevo in mente una storia, ci sono entrato troppo ed è diventato un film. Ora con ‘Cenere’ sogno”. il giovane regista, premiato al Social World Film Festival per il cortometraggio “Emmanuel” come migliore sceneggiatura, racconta una nuova sfida.
che muovono l’anima grazie al suo modo semplice, ma vincente di raccontare il sociale. riesce a fotografare i sentimenti, Simone Petralia, nei suoi corti gli attori vivono come se non ci fossero macchine da presa. “Ancora un giorno di te”, “L'ultimo cielo”, “Solo un bacio”, “Buongiorno Viola” saranno sempre i suoi primi amori, ma ora Simone è cresciuto e dopo le riprese del Film “cenere”, prodotto da Giuseppe Lepore, ci anticipa la sua prima storia cinematografica. il film Cenere che cosa racconta? “ 'cenere' racconta noi giovani, le circostanze che viviamo. E’ un film che mira a comunicare messaggi sociali”. Com’è nata l’idea di passare dai corti a un vero e proprio film? “E’ nata per caso. Entro sempre in prima persona nella storia che prende forma nella mia mente per capire come svilupparla, e soprattutto viverla, sentirla. Alla fine ci sono entrato troppo ed è diventata un film”. Che rapporto si è creato con il produttore del film? “con Giuseppe Lepore è nata una grande amicizia, en-
roma, Ha 26 anni e sangue siciliano: è testardo Simone Petralia. il Social World Film Festival che ha riconosciuto il suo talento non è un punto di arrivo – spiega Petralia. Ogni cosa permette un passo successivo, le difficoltà vanno affrontate e superate grazie all’amore. immenso quello per il cinema che nutre fin da bambino e motivo della sua scelta: lasciare la Sicilia per roma. una laurea in tasca presa a pieno voti all’university of Fine Arts, un diploma presso l'AcT Multimedia - Accademia del cinema e della televisione di cinecitta' e poi, le immagini che accompagnano le sue giornate per diventare cortometraggi 47
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CINEMA Perché il titolo “Cenere”? “Perché la cenere è tutto ciò che rimane dopo la forte passione. E’ questo il nocciolo che scioglie i nodi del film”. in “Cenere” continui a puntare sul sociale, perché? “E’ una domanda che mi pongo spesso anch’io (ride). Mi piace stimolare il pensiero dello spettatore, creare la giusta immagine per consentirgli di scrutare ogni parte di sé, la sua relazione con tutto ciò che ci circonda, la sua indifferenza o meno”. Che cosa chiedi ai tuoi attori? “di non recitare. Non voglio raccontare storie, ma soltanto le situazioni che il personaggio vive. Mi piace tirar fuori dagli attori che lavorano con me il loro sentire, le situazioni reali che vivono”. il Social World Film Festiva ha premiato il corto “Emmanuel” come migliore sceneggiatura. Che cosa rappresenta questo premio per te? “E‘ una grande soddisfazione perché il corto 'Emmanuel' rispecchia la mia sensibilità, l’essere riuscito con pochi mezzi, ma con grande passione a comunicare un qualcosa di buono in una generazione di crisi. io credo che parole e immagino debbano viaggiare insieme, in 'Emmanuel' ci sono solo immagini, ed è stato proprio per questo un grande risultato. Ora si va avanti anche se il mondo cinematografico è sempre più difficile, ma noi ci proviamo”. Che cosa porti di bello con te dell’esperienza vissuta a vico Equense? “di aver visto con i miei occhi come lavorano 50 giovani professionisti, l’impegno quotidiano che mettono sotto le guida di un direttore in gamba come Giuseppe Alessio Nuzzo. il Social World Film Festival è la rivincita dei giovani”. trambi siamo appassionati e pensiamo a fare bene il nostro lavoro. Siamo riusciti a creare un bel team soprattutto grazie a roberto ruggiero che conosceva sia Lepore che sua moglie Simonetta ingrosso, e un giorno ha pensato bene di creare una sinergia vincente e, così è stato. Ora siamo tutti entusiasti per 'cenere' ”. Sappiamo che nel cast ci sono gli attori Cristiano Caccamo, Federica Zacchia, maximilian dirr, Ruggero Cecchi e mattia marcucci. inoltre è prevista la partecipazione straordinaria di andrea Roncato e Roberta Scardola. Perché la scelta è caduta su di loro? “Sono attori che fanno il proprio lavoro con tanta passione e con la massima serietà, i loro volti raccontano l’essenza di 'cenere', consentono agli spettatori di immedesimarsi nella storia pienamente”.
© Foto di P ier Paolo Polese
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TEATRO
Il 26 settembr e sarà a teatr o
SONIA STRANGIO “Il mio amore per la scrittura” di
ClaudiO tESti
Fa parte dell’associazione Rievocazione Storica Historia Romana, che il 26 settembre presenterà al teatro tendastrisce di Roma la commedia brillante e satirica “S.P.Q.R. alacres Coitionibus”, scritta da lei. Sonia è scrittrice, autrice e ha all’attivo un libro uscito sei anni fa intitolato “buon Sangue”. Sonia Strangio, donna che ama la cultura, scrittrice nonché una delle colonne portanti dell'a.R.S Historia Romana. Come nasce la passione per quello che fa? 50 GP MAGAZINE
TEATRO specie. in realtà, se ci confrontiamo con gli uomini che hanno fatto la storia, purtroppo vediamo che il Potere non si è evoluto, che le ambizioni e le piccinerie dell’uomo non sono mutate nel corso dei secoli, che ancora crediamo tutti che sia la violenza a dimostrare la nostra forza, che invece deriva dalla compassione per il nostro prossimo. Forse bisognerebbe cambiare il modo di insegnare la storia a partire dalla scuola”. dalla storia, che benefici possiamo trarne e come insegnarla nelle scuole in modo semplice ed incisivo, per vivere meglio il presente proiettandoci verso il futuro? “Partendo dai ragazzi. Niente può interessare di più un adolescente che le proprie origini, e perché non giocare proprio su questo? ricordo che i miei argomenti preferiti, a scuola, erano legati ai miei Paesi d’origine. Sono italiana, mezza calabrese e mezza veneta, ma ho un nonno belga, una nonna tedesca, una bisnonna montenegrina ed una africana. La ritengo una fortuna: riesco da sempre a immedesimarmi in più culture e sono sempre riuscita a vedere la storia dalla prospettiva di ognuno di questi popoli. E’ affascinante e credo possa esserlo per qualsiasi ragazzo. E poi ho sempre notato che sono riuscita a imparare molto meglio la storia se mi veniva presentata sotto forma di romanzo fedele agli eventi: l’immedesimazione è importante, quando si impara ma anche quando si insegna qualsiasi cosa; dobbiamo sentirci coinvolti prima di tutto come esseri umani. dovrebbe essere messo in evidenza proprio il confronto fra la forza bruta che dominava i popoli di un tempo e la nostra moderna capacità di ricorrere al dialogo. La Storia viene insegnata in modo troppo impersonale per pretendere che venga assimilata nel modo migliore”. State preparando una commedia brillante e satirica, la cui prima andrà in scena il prossimo 26 settembre alle ore 21 al teatro tendastrisce in Roma. Ci dà qualche anticipazione ovviamente partendo dal titolo? “ ‘Senatus Populusque romanus – Alacres coitionibus’. i protagonisti sono quindi il popolo, i politici, i legami che si creano per interesse fra politici, ma chissà, forse, anche fra politici e popolo. La domanda è la seguente: quale potrebbe essere il vero punto di incontro fra popolo e politica? Lo scoprirete a teatro, ma un’anticipazione la voglio dare: come al solito la risposta è sempre la più semplice fra tutte ed è legata alla natura umana. in ogni caso preparatevi, perché riderete a crepapelle, grazie agli splendidi attori e alle bellissime e bravissime attrici della nostra compagnia; al nostro regista, che ha saputo cogliere il vero senso della mia opera. Non basta: la rappresentazione è impreziosita da sensuali danzatrici, da eteree Vestali da aitanti gladiatori, perfino dalla nostra Legio XX Valeria Victrix! Per di più rimarrete affascinati dalle favolose scenografie curate dal nostro Presidente Andrea dandolo”.
“in realtà si tratta della felice unione di due grandi passioni: quella per la narrativa e di conseguenza per il teatro e il cinema, e quella per la Storia, in particolar modo per il grande impero romano, innegabilmente culla della nostra società attuale. Questo connubio mi ha portata ad intraprendere la professione di giornalista e poi quella di autore e scrittore. i miei primi ricordi sono legati al mio amore per la scrittura: scrivo da quando avevo otto anni, anche se il mio primo romanzo, ‘Buon Sangue’, è uscito solo sei anni fa. Anche il mio amore per la Storia è innato, da qui alla passione per la rievocazione, il passo è breve”. Quali sono le attività che porta avanti? “All’interno dell’Associazione, scrivo rappresentazioni rievocative e mi diverto a fare la gladiatrice: retiaria, per la precisione. Per quanto riguarda la mia professione di autore, dopo la commedia ‘Vizi e Virtù dell’Antica roma’ e il dramma religioso dedicato a Santa Sinforosa, sto terminando il seguito di ‘Buon Sangue’. Ho appena steso la sceneggiatura di un film per la televisione, due sceneggiature per il cinema, due cortometraggi a sfondo sociale e sono in contatto con un produttore interessato ad una mia sceneggiatura per una fiction in costume di tema ecologico”, Che importanza ha per lei la storia? “La storia ha un’importanza basilare per la nostra vita, per la nostra identità. La Storia ci aiuta a capire noi stessi, la nostra evoluzione come esseri umani…se così vogliamo chiamarla. dico questo perché la Storia, che i latini chiamavano ‘magistra vitae’, ci dovrebbe indicare gli errori compiuti in passato dai nostri progenitori, dagli uomini di potere, ossia in poche parole dovrebbe mostrarci quello che non si deve fare per favorire la prosperità della nostra 51
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SPORT & TEMPO LIBERO
NOVITÀ ALL’EMPOLUM SPORTING CLUB
PARTE LA NUOVA STAGIONE tante importanti novità: Scuola nuoto, Scuola tennis, Scuola Calcio e Padel
relax con bagno turco sauna e idromassaggio. importante novità anche nel nuoto libero. E' possibile infatti frequentare la piscina, oltre nei consueti orari dal lunedì al sabato, anche di domenica mattina dalle 9:00 alle 13:00. Anche qui è attiva una convezione speciale per i residenti di castel madama. l'acqua gym è ormai l'attività favorita di chi vuole unire il divertimento della ginnastica con i benefici dell’acqua, presenti anche nell'acquabike in orario il lunedì a pranzo e il giovedì di sera, attività compresa con la tessera open. la scuola tennis, per bambini e adulti, si avvale della collaborazione di maestri e istruttori FiT, sfrutta i 4 campi all’aperto e, in caso di pioggia, anche il campo coperto, grazie al quale gli allievi non perdono una lezione. L’obiettivo è di divertirsi e imparare questo bellissimo sport, con la possibilità di andare a confrontarsi con i campionati federali regionali under. i soci del tennis, oltre al classico affitto campi, possono contare su tantissimi tornei: i federali, i sociali, il torneo di beneficienza rotary, la winter cup e i tornei di doppio. Per i residenti castel Madama sconto su affitto campi sia in terra e in erba. la palestra all’Empolum ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni: alla sala pesi technogym è stata aggiunta la sala cardio sempre technogym con 4 tapis roulant, 2 cyclette e gli ultimi arrivi wave, syncro e top. Nella sala fitness sono attivi decine di corsi: dalla ginnastica posturale allo zumba, per accontentare tutti gli appassionati del fitness, con un occhio alla disciplina in voga al momento, sempre con istruttori qualificati. da quest'anno è attiva anche la scuola calcio. i nostri istruttori FiGc alleneranno i giovanissimi atleti nati negli anni 2004, 2005, 2006 (categoria Pulcini) e 2007, 2008, 2009 (piccoli amici) passando da un percorso ludico/formativo a una formazione tecnica di primissimo ordine. Parallelamente l'impegno primario è rivolto alla formazione educativa/sociale, essa avrà un'attenzione particolare con la collaborazione dei genitori. ci sarà anche la possibilità di frequentare il nuoto o il tennis come attività complementare.
L’Empolum Sporting club, con l'esperienza trentennale che contraddistingue i suoi istruttori, si affaccia alla nuova stagione con la consapevolezza di ampliare ancora la propria offerta come numero di attività, diventanto sempre di più uno centri sportivi polivalenti della zona. novità 2014 è il Padel. E' arrivata all'Empolum questa nuova disciplina: un campo da tennis piccolo con le sponde, dove si gioca con racchette più piccole a forma di padella: da lì il nome Padel. deve il suo successo oltre che alla relativa facilità di apprendimento delle sue regole, anche all'equiparazione, sul piano del gioco, dei suoi giocatori. E' uno sport in cui i riflessi e l'astuzia risultano certamente preponderanti sulla potenza muscolare; in un campo di Padel, spesso, i vantaggi determinati dal fisico e dall'età vengono azzerati. la scuola nuoto, punto cardine del centro, con gli istruttori qualificati FiN offre la possibilità a bambini e adulti di imparare da zero o perfezionare i propri stili. il corso, a partire da 49 euro al mese, comincia nei primi di settembre, prevede una frequenza di 2 giorni a settimana. Sconti famiglia e convenzionati disponibili. i genitori dei bambini iscritti possono usufruire di una tessera open speciale con la quale possono frequentare anche loro il centro a un prezzo molto vantaggioso. Gli adulti iscritti hanno altri 2 ingressi a settimana per poter usufruire della piscina anche in orario extra corso, frequentare la palestra o le lezioni di acqua gym. una novità molto apprezzata lo scorso anno riguarda la possibilità di frequentare una volta a settimana il sabato mattina per tutti i livelli. Altro successo è stato il baby nuoto per bambini dai 5 mesi ai 2 anni che, con i propri genitori, acquisiscono le prime esperienze in acqua e da settembre baby nuoto anche dai 2 ai 3 anni. la tessera open, a partire da 36 euro al mese, rimane un grande successo: con unica tessera si può usufruire del nuoto libero, della palestra, dell’acqua bike, dell’acqua gym e della zona
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MUSICA
chARTS A CURA DI SILVIA GIANSANTI IN COLLABORAZIONE CON FOXY JOHN PRODUCTION WWW.FOXYJOHNPRODUCTION.COM
cLASSIfIche TOP 10 eUROPA 01 “Crazy Stupid Love” – Cheryl Cole ft. Tinie Tempah 02 “Rude” – Magic! 03 “Ghost” – Ella Henderson 04 “Budapest” – George Ezra 05 “Boom Clap” – Charli XCX 06 “Problem” – Ariana Grande ft. Iggy Azalea 07 “It’s my birthday” – Will.I.Am. & Cody Wise 08 “Right Here” – Jesse Glynne 09 “Gecko (Overdrive)” – Oliver Heldens & Becky Hill 10 “Chandelier” – Sia
TOP 10 USA 01 “Break Free” – Ariana Grande ft. Zedd 02 “Summer” – Calvin Harris 03 “Latch” – Disclosure ft. Sam Smith 04 “Rather be” – Clean Bandit ft. Jess Glynne 05 “Studio” – Schoolboy Q ft. The Chicago Kid 06 “Rude” – Magic! 07 “Maps” – Marron 5 08 “Fancy” – Iggy Azalea ft. Charli XCX 09 “I’m ready” – AJR 10 “Hide Away” – Kaisa
TOP 10 ITALIA 1 “Niente al mondo” – Dolcenera 2 “La pioggia è uno stato d’animo” – Dear Jack 3 “Non voglio essere un fenomeno” –G. Grignani 4 “Il muro del suono” – Ligabue 5 “Lazzaro” – Subsonica 6 “Fragili” – Club Dogo ft. Arisa 7 “Instagrammo” – Gemitaiz & Madam ft. Coez 8 “Logico #1” – Cesare Cremonini 9 “Mai saputo il tuo nome”– Tiromancino 10 “Come scemi” – Bussoletti
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ARIANA GRANDE Continua il successo per l’ex stellina Disney di origini italiane che nell’ultimo album si è avvalsa di importanti collaborazioni. E’ dotata di una voce davvero speciale e attendiamo l’entrata in classifica europea anche del nuovo singolo. SIA Dopo quattro anni, è tornata a farsi sentire questa valida cantante australiana con un singolo estratto dal suo sesto album intitolato “1000 Forms of Fear”. Nel frattempo ha firmato in veste di autrice tanti successi di altri artisti.
SCHOOLBOY Q E’ arrivato al suo terzo album di studio e questa canzone è dedicata alla donna che il rapper vorrebbe avere in quel momento nello studio. Con questo singolo si prevede la sua svolta decisiva. AJR Arrivano direttamente dalla grande mela e questa band è composta dai fratelli Adam, Jack e Ryan. Sono reduci da un tour per lanciare il loro lavoro e la loro musica è una bella combinazione tra pop ed elettronica.
GEMITAIZ & MADAM Al secolo sono rispettivamente Davide De Luca e Pierfrancesco Botrugno. Il primo è romano e il secondo proviene dalla provincia di Taranto. Sono i nuovi nomi della scena hip-hop all’italiana. De Luca ha dichiarato che la maggior parte dei pezzi li ha scritti mentre era agli arresti domiciliari. BUSSOLETTI Luca Bussoletti è un cantautore romano nato nel 1976 che ha iniziato la sua carriera dieci anni fa, grazie al fortuito incontro con Josè Fiorilli, attuale tastierista di Ligabue e con il quale nacque una collaborazione. E’ anche giornalista.
MUSICA
SPecIAL GUeST Un vero fenomeno
DUKe DUMONT
Ecco il personaggio che ha firmato il fresco tormentone dell’intera estate 2014. Si chiama Adam Dyment ed è conosciuto con lo pseudonimo di Duke Dumont. E’ nato a Londra il 27 agosto del 1982 ed è un ottimo dj e produttore discografico britannico. Dopo aver lavorato come remixer per vari personaggi come Lily Allen e Mystery Jets, nell’anno 2007 ha esordito con l’EP “Regality”, a cui hanno fatto seguito degli altri. Nella primavera del 2013 ha lanciato il singolo “Need U”, raggiungendo così in breve tempo la vetta della UK Singles Chart. In questi ultimi mesi ha conquistato alla grande la fama su scala internazionale tramite “I Got U”, un pezzo dai ritmi tipici degli anni ’90 e che risveglia le fantasie estive, in collaborazione con Jax Jones. Per questo ha ricevuto una nomination ai Grammy Awards 2014 nella categoria dance. Non poteva mancare un tour per incrementare il successo.
NeWS
I Thake That hanno inciso un brano per la colonna sonora di “Kingsman: The Secret Service”, un film atteso per l’inizio del prossimo anno e interpretato dagli attori Colin Firth, Samuel L. Jackson e Michael Caine. Gary Barlow & company stanno lavorando ad un nuovo disco senza però Robbie Williams. Rihanna torna a collaborare con Chris Martin dei Coldplay. Sicuramente ricorderete il pezzo bomba “Princess of China” di
qualche anno fa. Pare che sia stato Chris a farle questa proposta artistica. I Foo Fighters hanno rivelato la data del nuovo album. Il 10 novembre prossimo infatti uscirà “Sonic Highways” e conterrà ben otto tracce, ognuna delle quali registrata in uno studio statunitense diverso. Alberto Fortis ha deciso di tornare a far parlare di sé con un nuovo album a qualche anno di distanza dall’ultimo. “Do
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l’anima”, questo il titolo, contiene importanti collaborazioni con Biagio Antonacci, Roberto Vecchioni e Carlos Alomar. Si tratta della quindicesima prova discografica. Katy Perry sogna di realizzare un album tutto acustico, un qualcosa quindi di diverso rispetto a ciò che è stato fatto finora, girando magari i teatri solo con la sua chitarra. Si tratta di un progetto a lungo termine con il quale la popstar vorrebbe stupire.
EVENTI Lorenzo Flaherty e Roberta Floris
Eleonora Brigliadori, Stefania Orlando e Monica Leoffredi
Vita di notte nella Capitale
ATMOSFERE DA ANNI ‘60 E ‘70 Simona Borioni, Gior gia Giacobetti e Rosalinda Celentano
di
bibi GiSmOndi
L'estate della roma propone, organizza ed elargisce divertimento e party come nei migliori anni passati. Sembrano essere lontani i tempi dei musi lunghi e scavati.Tutti hanno voglia di divertimento e sopratutto di travestimento. E' tornato ad animare le notti romane dopo qualche anno di assenza il FlOWER POWER PaRtY, il più colorato e divertente appuntamento dell'estate capitolina organizzato dal team di Giorgia Giacobetti. L’evento, “The only one in italy”, dedicato allo stile, al pensiero e alla filosofia di vita pacifista degli hippie dei ruggenti e meravigliosi anni ’60 e ’70, è tornato ad accendere l'estate. Allestimento a tema per "la villa" di Toni Millepanini e abbigliamento hippie style per tutti. Gli oltre 1000 invitati che hanno fatto l’ingresso al party hanno doverosamente rispettato il dress code. Tantissimi volti noti del mondo dello spettacolo presenti: Raffaello balzo, Francesco bellomo, nadia bengala, vincenzo bocciarelli, marco bonini, Simona borioni, Eleonora brigliadori, alessandra Canale, nicola Canonico, Claudia Cavalcanti, Rosalinda Celentano, Janet de nardis e mario la torre, metis di meo, Simone di Pasquale con parte del corpo di ballo di “ballando con le Stelle”, Enio drovandi, antonella Elia, valeria Fabrizi, miriam Fecchi, lorenzo Flaherty e Roberta Floris, Gabriella Germani, Carlo Giovanelli, Greg, monica leofreddi, Carolina marconi, daniela martani, leopoldo mastelloni, Stefania Orlando, alex Partexano, anna Pettinelli, lilian Ramos, Farhad Re, Rosaria Renna, isabel Russinova e Rodolfo martinelli, ilona Staller, Flavia vento, lidia vitale, marco vivio.
Ilona Staller
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EVENTI & TEMPO LIBERO
ZOOMARINE
A ZOOMARINE, IL PARCO DIVERTIMENTI DI ROMA
L’ESTATE CONTINUA Situato alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni e oltre 600.000 visitatori annui, Zoomarine si conferma come uno dei Parchi divertimento più importanti d'Europa che unisce intrattenimento e offerta educativa nel settore dei Parchi a tema. L'amore per il mare è protagonista nel Parco che ospita una dimostrazione di delfini giudicata tra le tre migliori al mondo, dimostrazioni con leoni marini e foche, uccelli tropicali e rapaci, pellicani, spettacoli con tuffatori e stuntmen acrobatici, un Acquapark da 5.000 posti, un'ampia area piscine, un cinema 4d, animazione, giostre acquatiche e attrazioni meccaniche. Lo scenario del Parco è arricchito con: i roller coaster Vertigo e Squalotto; la Zoomarine Beach, una distesa tropicale di sabbia con ombrelloni di paglia; l’Era dei dinosauri, uno spettacolare percorso interattivo all’interno di una foresta preistorica popolata da dinosauri animatronics in movimento e a grandezza naturale; la Laguna dei Pirati, una vera e propria battaglia navale a bordo di dodici galeoni con sfide mozzafiato fino all’ultimo splash. L'accoglienza all'ospite è completata dal ristorante Amazzonia, 11 punti ristoro/snack, 7 negozi, servizi per bambini e nursery, un parcheggio e bus navette da/per Roma. Zoomarine offre un pacchetto Parco + Hotel**** da Euro 39 a persona acquistabile solo su www.zoomarine.it. Tra le novità 2014: un emozionante show di Acro-Basket dove atleti e stuntmen professionisti daranno vita ad uno show mozzafiato con acrobazie che sfidano la forza di gravità con 58 GP MAGAZINE
EVENTI & TEMPO LIBERO
schiacciate spettacolari ed azioni di gioco al limite dell'incredibile; una banda di cialtroni e buffi pirati guidati dal temibile capitan uncino si impadronirà del Galeone dei Tuffatori e sarà compito di Peter Pan e dei suoi più fedeli e coraggiosi amici, ripristinare l'ordine in un appassionante duello fino all’ultimo splash; le sessioni di feeding Pellicani e Pinnipedi per non perdere l'opportunità di assistere all’alimentazione e scoprire tutte le curiosità su questi splendidi animali. Prossimi eventi in programma: in occasione dell'ultimo giorno di vacanza prima della riapertura delle scuole, sabato 13 e domenica 14 settembre, Zoomarine dedica l'intero week-end ai bambini con l'evento Back To School; nel piazzale d'ingresso del Parco, verrà allestito un baby circuito da corsa: a bordo di moto, quad e macchine elettriche, i bambini potranno cimentarsi in un vero e proprio percorso all'insegna del divertimento più assoluto come i veri campioni dello Sport. Lo staff di Zoomarine vi aspetta con tutti i suoi abitanti per vivere un'emozionante avventura piena di iniziative ed eventi speciali. Benvenuti a Zoomarine, una vacanza in un giorno! Tutto in un solo biglietto! ZOOMARINE Viale Zara, Tor vaianica (Pomez ia) Stagione: 12 aprile - 12 ottobre 2014 Orario: 10 - 19 Biglietti: € 27 adu lti, € 20 ri dotto (<10/>65an ni), bambin i <1mt gratis Pacchetto Hotel Parco + Hotel**** da € 39 Contatti 0691534 Sito Inter net: www.zoomarine.it - Email: accoglienza@zoomarine.it 59 GP MAGAZINE
LA TECNOLOGIA STA CAMBIANDO IL MONDO? ...MA NON L’UOMO Una valanga di abitudini trasformate ormai, dagli oggetti tecnologici che cercano di cambiare anche quello che siamo: la capacità di adattamento (che è intelligenza) infatti, sta creando un vuoto nella parte eterna di noi e non basta più all’interezza dell’uomo. La terra, il verde, la pioggia, il silenzio, la “pazienza” non sono più parco circolante nelle emozioni tecnologiche e quindi finiscono per abbrutire, inaridire la pianta dell’umanità. Quello che stiamo perdendo, è la parte essenziale di noi perché legata al nostro spirito che è legato alla natura: la tecnologia, che è utile, sta rischiando di plagiare l'essenza umana verso un comportamento omogeneo e omologato, pronto da definire sul mercato di ricerca per prodotti da vendere... Però è semplice: lo vogliamo? O possiamo trovare semplicemente un rispetto umano verso la violenza psicofisica di questa carovana tecnologica? Il cambiamento, sociale, di costumi, di mentalità può essere una crescita che libera l'uomo, che lo eleva alla sua migliore espressione artistica ma forse, c’è sempre un idiota che non ha capito qualcosa... La tecnologia è un “mezzo” per far vivere meglio l'uomo e non la soluzione umana su questa terra. Prendiamo la perfezione inutile della tecnologia e prendiamo per esempio l’ora (l’orario di un orologio). Certo se andiamo 5 minuti indietro non prenderemo forse il treno (forse perché è probabile un ritardo) ma che debba essere proprio quell’orario perfetto al secondo, ci cambia qualcosa? Anche lo stesso atteggiamento reverenziale verso le macchine tecnologiche è incredibile: si parla di qualcuno che è venuto a mancare come un fatto, appunto, naturale ma se si è rotto il nostro cellulare diventiamo “preoccupatamente” isterici! E negli affetti? Come dialogare se non con i nostri inseparabili "strumenti" anche se siamo quasi vicini e forse sarebbe meglio vedersi e parlarsi a voce? Quindi non è la tecnologia ma l’uso che se ne fa e della devastante mutazione psicofisica che ne deriva quello che logora la parte immutabile di noi e reagisce creandoci: lo stress! Ma quando guardate un tramonto e ne restate meravigliati, vedete anche che ora è o per quanto tempo lo avete visto? Ecco, quando il tempo non c’è più, siamo tornati ancora noi. Per comunicare con noi: crossyourmindnow@gmail.com
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VOGLIO RESTARE UN UOMO Voglio restare un normale tipo da spiaggia, un semplice tronco di albero, un principale flutto di mare avere nelle mani la storia nella mia mano per frammentarla e ridarla alle mie strade, perché la storia è la mia storia Voglio essere un qualsiasi ramo a primavera, una chiara conoscenza con il tiepido azzurro di febbraio; voglio essere un presepe e uno schiavo, una città e una bugia, una caramella e uno schiaffo, una dolcezza e un infinito, un dolore e la scheda del cuore: non voglio avere sangue diverso, voglio uno squarcio di verde la mia casa davanti la terra. Voglio essere un uomo piano più forte più tenero e vero, più chiaro più forte più vero sincero di mani, di cieli, di espressioni, di scelta. Voglio essere un uomo voglio chiamarmi uomo per portarmi tra bicchieri e davanzali di finestra, tra fiori di pèsco e sorrisi di donna; voglio chiamarmi uomo tra le città e i prati, tra le periferie e le fabbriche, con le mani in tasca verso l’inquietudine e tu come una cascata di gioia pulita. Voglio chiamarmi uomo per la libertà della vita. (p.p.)
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ara Barbara, presentati. Chi sei, cosa fai? “Rispondere a ‘cosa fai?’ è assai più semplice che dirti chi sono. Quindi affronto subito la questione più difficile e lo faccio con i versi di una poesia che scrissi tanti anni fa e che ancora racconta bene di me. La poesia si chiama Acquaviva e dice ‘Io sono la continua evoluzione. Mi trasformo in ogni istante da me in me, e non prevedo che vita’ “. Quando hai sentito che avevi qualcosa da esprimere? C'è un momento particolare, folgorante nella tua memoria? “Fa parte dell'essere umano l'espressione di sé. E' nella natura delle persone, tutte. Poi c'è chi trova linguaggi più vistosi e chi si esprime sottovoce. Ma comunicare, toccare gli altri e lasciarci toccare, è questo che ci rende umani. Io ricordo di essere stata sempre molto curiosa, fin da molto piccola. Facevo domande,
keting. E il marketing non mi interessa, perché da pubblicitaria lo mastico ogni giorno (lavoro nella pubblicità da oltre venti anni) e so distinguerlo bene dall'intimità del vero atto creativo. Purtroppo, la maggior parte delle cose che vedo in giro nei circuiti dell'arte contemporanea ufficiale, a me pare fuffa per le allodole. Zero passione, zero inconscio. Tutta testa. Non mi emoziona. Invece ci sono moltissimi artisti "sconosciuti" che fanno cose splendide con mezzi di ogni sorta e che restano nei circuiti del passaparola e dell'artigianato anche se fanno cose che esprimono davvero un cuore e un'immagine potenti”. Che rapporto hai adesso e hai avuto allora con la tua infanzia? E cos'è che è importante non perdere del fanciullo che è in noi? O è meglio rompere del tutto?
BARBARA SBROCCA
parlavo, esploravo. Il desiderio di lasciarmi libera di trovare un linguaggio espressivo inusuale è arrivato quando mi sono scrollata di dosso i vari ‘non si può, non si fa, non sei all'altezza’ che mi portavo dentro. Fin da piccola ho scritto poesie, per un periodo ho coltivato la passione per il canto, ma l'espressione materica, che è quella cui sono più legata è arrivata soltanto nel 2001, con le prime pittosculture. Subito dopo i fatti dell'11 settembre. Per l'esattezza tre settimane dopo”. In fondo l'arte, con questa invadenza economica dominante, rischia di essere solo un settore d'investimento, di valutazione: per te è così ? Oppure? “L'investimento economico per me non ha alcunché a che fare con l'arte. E' un discorso complesso che però alla fine riassumo così: si compra un pezzo d'arte perché ci piace, ci smuove, ci fa stare bene, ci risuona, ci stana. Se lo facciamo pensando a quanto vale sul mercato, a quanto potremmo rivenderlo, ecc. allora l'arte è svanita, o forse non c'è mai stata. L'arte è nudità. L'artista ha il compito principale di essere onesto con se stesso e con gli altri, ha la responsabilità di esprimere la propria pelle senza bugie, senza ragione, senza costruzioni ideologiche. Se c'è dietro un pensiero cosciente riconoscibile non è arte, è mar-
“Quando ero piccola ho avuto con la mia infanzia il rapporto che hanno tutti: la vivevo, quindi era il mio presente, coi suoi picchi di esaltazione e di tregenda... e sopratutto col piacere della scoperta. Adesso sono una donna fatta e cresciuta ma la passione per la scoperta e per l'apprendimento è rimasta invariata. Credo di aver conservato una certa plasticità nei rapporti. Come i bambini io vivo di pancia, prediligo la qualità alla quantità della presenza altrui e dimentico il dolore se chi mi ha fatto male si è fatto perdonare. Come quando ero piccola, considero la vita un gioco serissimo. Per fortuna ho incontrato nel mio cammino tantissime persone belle e ho fatto tante separazioni anche. Sapermi separare (per un giorno o una vita), recuperando il rapporto umano di base, è la qualità più preziosa che ho ritrovato dalla mia infanzia, grazie ad un consistente lavoro di ricerca e ad un bel percorso di terapia”. Cosa può fare la società per l'arte e cosa può fare l'arte per la società? “Dipende. Se la società è corrotta e malata ovviamente l'arte quella vera non avrà spazi. Emergerà la fuffa, il vuoto proposto da chi è ammanicato e ha agganci, da chi sa fare marchette. Il mondo dell'arte non è immune dalla corruzione che vediamo in ogni altro ambito, anzi. Quindi se vogliamo vedere più
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arte e meno robaccia in giro dobbiamo cambiare la società. La responsabilità dell'artista oggi è diffondere bellezza. Non è provocare, né scioccare. A quello pensa la cronaca. L'artista, con la sensibilità che ha, ha il compito di essere onesto nel lasciarsi andare alla poesia. Quella vera. La bellezza autentica, la tenerezza, il desiderio, la pulizia nei rapporti, la generosità, lo slancio verso lo sconosciuto e il diverso da sé... Credo siano queste le perle che un artista oggi deve riuscire a creare, captare, ridisegnare e diffondere. Se ad un artista oggi vengono solo immagini malate è meglio che stia in silenzio. Perché si è ammalato anche lui e sta solo facendo giornalismo. La stupida idea che gli artisti sono tutti un po' pazzi e che se non sono pazzi non sono artisti è una bufala colossale. Se vedete qualcosa di brutto, che vi disgusta, vi fa stare male o vi lascia profondamente per-
contaminazione, scambio, intreccio, allaccio, mescolanza e impasto di umori, di emozioni di saperi e punti di vista. Noi ci contaminiamo appena usciamo alla luce, in un tripudio di stimoli che ci provocano altrettante reazioni e così cresciamo e ci definiamo umani. L'arte non può che raccogliere tutto questo e rilanciarlo con passione. Diverso è il concetto di ‘pulizia’ che per me significa onestà. Se per purezza intendi pulizia allora possiamo discuterne. l'onestà è la responsabilità di base di ogni essere che voglia definirsi umano. Non è perfezione però tende sempre verso qualcosa che è attenzione all'altro, è affettività.
plessi, be' siatene certi quella non è arte. Non importa a quanto venga battuta all'asta. E' solo marketing. Arte può essere una linea tracciata su una parete, qualcosa che vi emoziona, che vibra con voi. Arte può essere un gioiello di legno e carta, o un pesce tropicale stanato in una vecchia affettatrice. Arte può essere una frase che vi raccoglie mentre siete raggomitolati. Il valore di un'opera la definisce il rapporto tra artista e interlocutore. La definisce il momento interno che essi vivono. Si tratta di persone non di ‘mercato’. Il mercato è tanto, tanto lontano dal cuore”. Essere italiani oggi è un valore? “Mah. L'italianità non ha valore in sé. Per me intendo. Il valore è l'umanità, è cosa ce ne facciamo di questi occhi, delle mani e dei pensieri che abbiamo. L'umanità non la puoi cucire dentro a un confine geografico. O sei umano o non lo sei, o sei una bella persona o no. E se non lo sei puoi diventarlo se ci tieni. Il resto sono solo abitudini, cibi, panorami, lingua, proverbi, scaramanzie. E chi dice se vale più una scaramanzia dell'altra?”. Che cos'è la purezza artistica e quella umana? C'è un parallelismo? “Purezza è un concetto che di umano non ha niente. Puro equivale a incontaminato mentre l'umanità è
Potremmo stare qui a parlarne per ore”. Cosa rappresenta per te la pittura e che cosa la scrittura? Visto che le eserciti entrambe. “Sono mezzi, strumenti che raccolgono le immagini che salgono quando sto bene. Ma se le immagini non salgono, non c'è pittura e non c'è scrittura. Il mezzo non è il contenuto. Se non ho un'immagine non creo. Non mi forzo. No devo ‘produrre’ non mi interessa. Per sopravvivere faccio altro. Dipingere è per me come creare un gioiello o disegnare un mobile o pensare i colori di una casa. Immagini in movimento che trovano il loro ‘verso’ “. Il tuo colore preferito? “Amo tutti i colori caldi, arancio, rosso, giallo. E amo molto anche un certo tono di verde (foglia di ulivo) ma anche il malva e il pervinca, e il lilla, e il ciliegia, il terra bruciata. E il turchese, che spettacolo. Sono tutti miei preferiti”. Dove possono seguirti i nostri lettori e magari contattarti? “Con internet è facilissimo, ho un sito, diversi blog e un profilo facebook. Basta digitare il mio nome”. Esprimi una frase che ti rappresenta e puoi dedicare a CROSS YOUR MIND. “Mi piace la luce, quella nel cielo e quella negli occhi delle persone belle quando si ritrovano”.
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Quando tutta questa tecnologia finirà, resteremo solo uomini che raccontano una favola...
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e trovò semplice ritornare indietro, ma dove? Tutto era bloccato anche per tornare indietro. Quando arrivò all’inizio, si sentì solo ed era solo ma adesso era più solo perché c’erano gli altri ad ingrandirgli la sua solitudine. Non riusciva a parlare, a dire, a far uscire i sogni del suo cuore, a riaprire la sua umanità per vivere. La metropoli immensa si era fermata mentre il villaggio era restato così vivo che viveva ancora. Non c’erano altre parole da dire, si era bloccata l’umanità addosso al mondo e ai suoi interessi; l’uomo ne aveva sofferto l’urto e ne era rimasto ucciso, ferito, abbattuto. A quel punto abbandonarono tutti la scena. Il mondo si spopolò di tutti i mestieri, di tutte le cose, di tutte le famiglie, di tutti i bambini. La favola dell’uomo era finita, struccata, isterica, drammatica. Le categorie costruite sopra paradossali inquietudini erano cadute. La possente forza della poesia aveva salvato l’uomo, non lo aveva seguito nei percorsi sbagliati e si era fermata dove è sempre stata: nell’uomo, dentro l’uomo. E a questo punto, il poeta smise di tacere e finalmente cominciò a parlare per ridare dignità ad ogni singolo uomo. E proprio qui incontrò Eva di ritorno (quindi "Ave") e la salutò così. Lei si fermò a guardarlo e lo baciò: e da quel bacio nacque un mondo nuovo. (p.p.)
uando nacque (non si sa bene né quando né dove) non sapeva dove sarebbe arrivato o come sarebbe cambiato… Entrò nella storia , meglio sulla terra e si voltò subito indietro: era solo, non c’era nessuno. Tutto tempo sprecato per il momento, cercare amicizie. Poi lo fece lo stesso con la natura ma cominciò ad avere fame. Prese un sasso e cercò di colpire un uccello in volo; provò a prendere i pesci con le mani; vide dei bisonti ma ebbe paura. E fuggì ancora ma la sua fame restava intatta e sicura. Poi incontrò un villaggio e si trovò in mezzo a loro che sapevano pescare e cacciare per vivere. Iniziò ad imparare per essere più libero. Capì che bisognava fare qualcosa per avere delle altre cose da scambiare e fece quello che poteva fare: il pescatore. Ma un giorno andò via per ricercare un posto migliore e arrivò in città. Non c’erano i campi, le case vecchie, le strade polverose ma asfalto, palazzi altissimi1 e viali pieni di luci2. Qui sapeva fare ancora meno e trovò un posto da facchino: portava lettere dentro un furgone (e non un carretto) e qualcuno lo guidava per le strade tutte numerate della città. C’era molta più gente del villaggio e anche una certa velocità di vita: quindi se ne andò. Arrivò più avanti ad una metropoli dove c’erano le metropolitane, gli ascensori, gli aerei che volavano, le fontane, i cinema, i teatri e negozi sempre aperti... Lì trovò spazio ai mercati della frutta a spostare cassette, l’unica cosa che potesse veramente fare. Gli sembrava che finalmente il viaggio fosse finito e invece: finì l’acqua nei lavandini, la corrente nelle cucine, la musica nei bar, la benzina nelle macchine e tutto si bloccò come una giostra senza energia. Ma lui non aveva cambiato niente di sé
Note: 1) Il palazzo di 30 piani (come la canzone di Adriano Celentano) 2) In un mondo di luci (come “Ciao amore” canzone di Luigi Tenco)
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