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Giulia Di Quilio Burlesque, grande schermo e teatro: queste sono le passioni dell’attrice abbruzzese
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Soul Digitizing Art di Adriana Soares
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Sandra Bullock La bellissima attrice americana che, oltre a collezionare successi, ha messo insieme anche numerosi incidenti
T.E.I.N.
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Fabio Campoli Nuova stagione e nuove ricette su Rete 4: tornano gli appuntamenti nella cucina del grande chef
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Fabio Giampietro Un artista conosciuto in tutto il mondo che non può lasciare indifferenti
Alessandro Di Carlo Torna al Teatro Olimpico lo spettacolo più “stravolgente” dell’attore comico romano
Giorgio Vanni Da Dragonball ai Cavalieri dello Zodiaco: quattro chiacchere con l’autore di punta delle sigle televisive di Mediaset
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I gioielli di Eleonora Mantini
di Alessandro Cerroni
La signora e le sue cinquanta sfumature La signora si guarda intorno, apre il libro e dà un'occhiata al suo interno. Forse cerca qualcosa. Qualcosa di cui ha sentito parlare. Quell'aria furtiva nasconde un non so che di malizioso. La libreria dell'aeroporto, alle 8 di mattina, è un viavai di passeggeri. Nessuno si accorge che la signora sulla cinquantina, di classe, ben messa e vestita elegantemente, sta sfogliando “Cinquanta sfumature di grigio”, il primo volume della fortunata trilogia erotica di E.L. James (Cinquanta sfumature di nero e Cinquanta sfumature di rosso, gli altri due n.d.r.). A molti non dice nulla. A tante dice tanto. Con un occhio perso tra le pagine del libro e uno a far da sentinella per non essere vista, la signora sta cercando di scovare uno di quei momenti di sesso estremo raccontato nel libro. Probabilmente è da tempo che le sue amiche parlano di quegli infuocati e passionali incontri tra Anastasia Steele e Christian Grey, i due protagonisti di questa novella storia d'amore, che nulla ha a che vedere con il romanticismo e i sentimenti “acqua e sapone” raccontati nelle favole o nei film strappalacrime. Qui si va oltre. E molto! Qui si raccontano particolari che anche un Tinto Brass farebbe fatica a trasportare nei suoi film. Adesso si capisce perché la signora fa di tutto per accertarsi di non essere vista. Quel sottile filo di pudore che ancora resiste prende il sopravvento. Quel pudore che la storia scritta da E.L. James vorrebbe sdoganare e cancellare del tutto. I tre volumi hanno ottenuto record di vendita immaginabili. Negli uffici, nelle pause pranzo, le donne non parlano d'altro. Sognano di vivere una storia d'amore simile, soprattutto per quel fascinoso e tenebroso Christian. I tempi cambiano. Non c'è più il principe azzurro sul suo cavallo bianco in cima ai loro desideri. Il loro principe ora veste i panni di Mr Grey e dei suoi metodi particolari di condurre gli incontri intimi con la sua Ana. Il successo di questa trilogia è tutta qui e si nasconde dietro quel soave desiderio di essere “dominate” come accade a Miss Steele nella storia. Quasi a sentirsi una sorta di geisha dei tempi moderni. Ovviamente non è tutto sesso e passione ma ci sono anche sentimenti e lieto fine. Proprio come nelle favole. Forse è quello che vogliono le donne, che per la prima volta hanno trovato la bibbia dei propri desideri. Una storia dove c'è tutto e dove non manca nulla. Dove anche l'amore è “speciale” e profondamente intenso. Perché oggi in una storia uomo-donna c'è sempre qualcosa che manca. E questa storia scritta da E.L. James vuole dire proprio questo e offrire anche preziosi suggerimenti, perché no. Intanto la signora ripone soddisfatta il suo libro. Forse lo comprerà in un altro momento. Forse se lo farà prestare da una sua amica. O forse la sera ne parlerà con il suo uomo chiedendogli per una volta di fare il Christian della situazione e lei in cambio farà come Anastasia. Perché non ci sarà mai un Mr Grey se non c’è una Miss Steele. E non sono sfumature queste...
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000
DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it REDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. 327.1750177 e-mail: redazione@gpmagazine.it PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Luana Di Francesco REDAZIONE Fabiola Di Giov Angelo Silvia Giansanti HANNO COLLABORATO Claudia Crocchianti, Bibi Gismondi, Paolo Paolacci, Camilla Rubin Si ringraziano: Kika Press (crediti fotografici), Mara Fux EDITORE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 - Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 25/09/2013 Copie distribuite: 20.000
SEGUITECI ANCHE SU FACEBOOK GP Magazine Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine” è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordi scritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materiale scritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. I banner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di nostra proprietà ; qualsiasi utilizzazione, anche parziale, al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai termini di legge.
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#curiosity di Camilla Rubin
#Piobbico
Il festival dei brutti
Il nuovo bello tra i brutti si chiama Gianni Aluigi, è lui il vincitore della Festa internazionale dei Brutti, fondata nel 1879 a Piobbico in provincia di Pesaro Urbino. L'uomo, in realtà, ha tenuto ben stretto il titolo di Brutto che aveva già vinto nello scorso 2012. La nascita di questo originale club era motivata dall'esigenza di maritare le zitelle del paese, ma oggi il suo successo è rimasto intatto ed anzi, è in continua crescita: il gruppo conta complessivamente venticinque sedi, sparse nel mondo e la bellezza di circa 30.000 iscritti, tra i quali personaggi noti come Maurizio Costanzo, Paolo Bonolis, Pippo Franco, Gerry Scotti e i defunti Mike Bongiorno e Giulio Andreotti.
#Washington
Parto in diretta allo zoo
Un raro evento si è verificato allo Smithsonian’s National Zoo di Washington. Mei Xiang, la femmina di panda gigante accudita nel giardino zoologico, ha partorito un cucciolo sotto gli occhi dei ricercatori che hanno potuto assistere in diretta all'evento grazie a una webcam che monitorava in diretta la sua gabbia. La mamma ha istintivamente accudito il neonato prima che gli addetti potessero prendersi cura di lui. Il cucciolo, potrà raggiungere un metro e mezzo di altezza e una massa corporea di 160 chilogrammi. Un piccolo miracolo, se si considera che le gravidanze dei panda in cattività sono molto difficili: la stessa Mei Xiang poche ore dopo ha partorito un piccolo, nato morto, mentre lo scorso anno un altro cucciolo era sopravvissuto soltanto sei giorni, ed infine tra il 2007 e il 2012 aveva avuto ben cinque false gravidanze.
#Gran Bretagna
The first cat
Il suo nome è Larry e a differenza di molti suoi simili può ritenersi il gatto più fortunato del Regno Unito. Pelo bianco e marrone tigrato, soggiorna al civico 10 di Downing Street e di professione fa l'animale domestico del Primo Ministro britannico, David Cameron. Il felino è stato fotografato all'entrata della porta d'ingresso dell'abitazione del suo padrone, in religiosa attesa del ritorno dalle vacanze dello stesso Cameron.
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#curiosity foto gentilmente concesse da
#Bristol
La galleria d'arte a cielo aperto
Una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto. E' quello in cui si trasforma la graziosa cittadina inglese di Bristol, quando il sole cala, il buio incombe ma, soprattutto, quando le serrande dei negozi vengono abbassate. Murales e graffiti di notte colorano la città. All'inizio erano poco più di una decina, con il passare del tempo il numero è aumentato e, ora, se ne possono contare più di cento.. Poteva accadere solo a Bristol, patria di Banksy, il writer più famoso di tutti i tempi.
#New York
Celebrity a spasso con il cane In principio fu Paris Hilton, prima celebrity a mettere il suo cagnetto in una borsetta. L'ereditiera, negli anni, ha fatto scuola, e dopo di lei, tantissime le colleghe che hanno deciso di imitarla, lanciando nel tempo questa moda tanto particolare quanto trash. L'ultima frontiera? Chiedetela all'ex fotomodella Rachelle Garzia, immortalata a spasso per le strade della Grande Mela con Frank, il suo piccolo miglior amico peloso, razza Griffon Shih Tzu. Il cagnetto è adagiato in un'imbragatura molto particolare: un guinzaglio a metà tra una borsetta e un vestitino per cani, da portare a tracolla, come una Chanel!
#Missouri
Provocazioni artistiche
Questa è la provocazione artistica di Kris Kuksi, quarantenne artista di Springfield, nel Missouri, ideatore dei Church Tanks, che potremmo tradurre come "Chiese Armate", chiese e cattedrali impiantate su tank impiegati nella Seconda Guerra Mondiale, esempi di quelli che l'artista stesso ha chiamato realismo fantastico. Kuksi descrive i suoi ultimi lavori come un esempio umoristico delle sue idee, volto a porsi in maniera neutrale sia davanti a chi "difende il suo credo con aggressività come davanti a coloro che criticano la teocrazia".
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Recitazione e seduzione: passione per le arti
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utto ti aspetti, tranne che trovarti davanti una donna con le sue timidezze e le sue paure. Ma si sa che l’arte aiuta a mettere a nudo la propria trasformazione e dietro una maschera sul palco si riesce a regalare quello che neanche immagini. Giulia ha avuto il coraggio fin da giovanissima di dare una piega speciale alla sua vita, lasciando il suo paese e tentando la strada del successo trasferendosi nella Capitale. L’arte del burlesque in questi ultimi anni ha arricchito il suo bel percorso di attrice, dandole un rinnovato gusto di mostrarsi e di mettersi in gioco, arricchito da una buona dose di ironia. Basta vedere uno dei suoi spettacoli. Non proponetele però di fare la conduttrice tv. Giulia, come nasci artisticamente? “Ho frequentato il liceo artistico, dimostrando fin da giovanissima il mio interesse per le arti e per il teatro. Poi mi sono trasferita a Roma per inseguire il mio sogno, studiando recitazione al Garinei, iniziando a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo intorno ai ventidue anni, facendo le prime esperienze televisive e teatrali e incontrando il cinema nel 2005”. Da dov’è scaturita l’idea di intraprendere questa strada? “Fin da piccola, da quando in pratica mettevo in scena mini spettacoli per i miei due fratellini. In seguito da adolescente ho fatto la modella”. Oggi sei divisa tra cinema, teatro e burlesque. Come vedi il teatro italiano nel futuro, visto che ti ci dedichi da sempre? “E’ un momento particolare, non circolano molti soldi, anche se penso che il teatro non morirà mai finché ci sarà l’essere umano. E’ una grande forma di espressione, serve tanta forza e passione”. Da dov’è nata invece la scelta di fare burlesque? “Ho incontrato questa particolare arte nel 2010, quindi molto di recente. Ne avevo sentito parlare e così ho iniziato a nutrire interesse. Ho capito che faceva per me, visto che ha molto a che fare con la sensualità ma anche con il teatro, mettendo in scena un personaggio e raccontando di conseguenza una storia. Il burlesque si rifà al cinema hollywoodiano degli anni quaranta e cinquanta, è un’arte che ho sentito affine alla mia personalità”.
Burlesque, grande schermo e teatro, queste le passioni di Giulia Di Quilio, attrice abruzzese che di recente abbiamo visto nei film “La grande bellezza”, “Mi rifaccio vivo” e nella commedia teatrale “Miles Gloriosus” di Plauto. Un’anima divisa in tre che ama da sempre l’arte della recitazione di Silvia Giansanti
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Il burlesque aiuta a superare la timidezza? “Assolutamente sì. Innanzitutto è una maschera, nel burlesque si sceglie il nome d’arte con il quale salire sul palcoscenico per poter andare ad interpretare una donna fatale diversa da quella che è nella vita di tutti i giorni. Nella vita quotidiana è difficile avere così cura della propria personalità e della propria femminilità. Nel burlesque la donna è consapevole dei propri difetti fisici e della propria carica erotica e quindi è una donna forte che non si spoglia per l’uomo, bensì per se stessa e questo aiuta a rompere certi canoni imposti dai media”. Sei completamente disinvolta o nascondi qualche timidezza? “Certo, pensa che il mio complesso è quello di non passare inosservata e questo mi ha creato alcune timidezze non indifferenti”. Ti piacerebbe misurarti con qualcos’altro sempre nel campo? “Devo dire che all’inizio ero sempre spaventata dalle cose nuove, ma poi ho finito con il cercarle. Mi hanno proposto ad esempio la conduzione di uno spettacolo in veste di presentatrice e quindi ho accettato per mettermi in gioco, visto che non l’ho mai fatto. C’è sempre una buona dose di ansia e di paura, ma vale
la pena esplorare nuovi campi”. Ti piacerebbe vederti nelle vesti di conduttrice tv? “In questo caso no. Quando ho una maschera sono più disinvolta e invece se devo essere me stessa, nuda e cruda al centro dell’attenzione, ho qualche difficoltà. Ho bisogno anche di tempi diversi più lenti rispetto a quelli di una diretta televisiva”. Qual è stata l’esperienza che finora ti ha divertito più di tutte? “In assoluto il burlesque, l’equivalente al lasciarsi andare totale. C’è stato anche uno spettacolo teatrale che mi ha coinvolto molto ‘Miles Gloriosus’ di Plauto con un cast fenomenale di veri comici”. La tua famiglia è stata sempre d’accordo sulle tue scelte? “Mia madre mi ha incoraggiata e spronata. Mio padre, da buon abruzzese, invece, è stato uno zoccolo duro fin dall’inizio. Non ha visto di buon occhio la scelta di trasferirmi a Roma così giovane per lavorare nel mondo dello spettacolo. Non ci siamo parlati per un paio di anni, ma poi la situazione ha giocato a mio favore perché lui, dopo i miei primi successi, si è dovuto ricredere. Pensa che ultimamente ha organizzato persino un pullman di concittadini per venire ad assistere ad un mio spettacolo”. Ecco, quando torni nel tuo paese Na-
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tale, come ti accoglie la gente del posto? “Nel paese sono considerata la star della situazione, quella che ha avuto il coraggio di andare via per costruirsi una carriera lontana anni luce da quei posti”. Una diva del passato che adori. “Rita Hayworth, Greta Garbo e tante altre”. Quale opinione ti sei fatta in generale sugli uomini dopo l’esperienza avuta nei vari spettacoli di burlesque? “Ho avuto modo di sperimentare la visione dell’uomo agnellino nel momento in cui dal palcoscenico dimostri una forte carica di femminilità”. Parliamo delle tue ultime esperienze. Iniziamo dal ruolo avuto nel film “La grande bellezza”. “E’ stata una bellissima esperienza lavorare con un grande professionista come Paolo Sorrentino, ho sentito in lui lo stesso mio gusto estetico. Mi ha affascinato la storia di una scambista, una donna che con il proprio compagno è a caccia di nuove emozioni. Il regista cercava, infatti, una seduttrice che s’ispirasse al look di Rita Hayworth per ammaliare Toni Servillo”. Invece in “Mi rifaccio vivo”? “E’ stato un piccolo ruolo divertente grazie a Sergio Rubini, un’altra valida esperienza nata in modo spontaneo”.
CHI E’ GIULIA DI QUILIO Giulia Di Quilio è nata a Chieti il 14 novembre 1980 sotto il segno dello Scorpione con ascendente Capricorno. Caratterialmente si definisce socievole ma non sociale. Ha l’hobby della lettura, adora gli arrosticini abruzzesi e tifa per il Chieti. Le piacerebbe vivere a Londra e il suo anno fortunato è stato il 2012. Al momento non possiede animali domestici ed è fidanzata. Giulia si è trasferita a Roma da giovanissima per studiare recitazione presso il laboratorio di Enzo Garinei. Dopo qualche esperienza teatrale e come modella, nel 2005 è arrivato il cinema con il film “Le ferie di Licu”. Subito dopo le è toccata la partecipazione in “La Sconosciuta” di Giuseppe Tornatore. A seguire negli anni altri film tra cui “Al termine della notte”, “Amore 14”, “La grande bellezza” e “Mi rifaccio vivo”. Densa è stata anche la sua attività teatrale in lavori come “Fiori di cactus”, “Finalmente mi sposo”, “Briciole di vita”, “Molto rumore per nulla”, “Miles Gloriosus” e “Toccata e fuga”. Ha girato vari cortometraggi e spot pubblicitari e ha preso parte ad alcune serie tv, tra le quali ricordiamo “Sottocasa”, “I Cesaroni 2”, “Crimini 2” e “Il restauratore”.
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Sandra Bullock
foto gentilmente concesse da
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Un'attrice “miracolata” E' una rubrica che ha lo scopo di farvi conoscere in maniera diversa i personaggi che ogni giorno sono acclamati da folle di ammiratori. Questa volta dedichiamo il nostro spazio alla bellissima attrice americana che, oltre a collezionare successi, ha messo insieme anche incidenti dai quali è miracolosamente scampata
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o sapevate che... Il nome completo di Sandra Bullock è Sandra Annette Bullock, nata ad Arlington, Virginia, un sobborgo di Washington, il 26 luglio 1964. Lo sapevate che... Nel corso della sua carriera si è aggiudicata molti riconoscimenti, tra i quali un premio Oscar, un Golden Globe, due Screen Actors Guild Awards, quattro MTV Movie Awards, sei People's Choice Awards e nove Teen Choice Award (su venti nomination). Nel 2013, durante iPeople's Choice Awards, ha vinto un premio speciale mai assegnato prima, il Favorite Humanitarian Award, un premio umanitario in riconoscimento di tutta la beneficenza che ha fatto negli anni e soprattutto per l'aiuto che ha dato alle vittime dell'Uragano Katrina. Lo sapevate che... E' figlia di madre tedesca, Helga D. Meyer, una cantante lirica e insegnante di canto tedesca, e John W. Bullock, un impiegato dell'esercito degli Stati Uniti e allenatore part-time di Birmingham in Alabama. Il nonno materno di Sandra fu uno scienziato missilistico di Norimberga, in Germania. I genitori di Sandra si incontrarono per la prima volta proprio a Norimberga, dove il padre lavorava come responsabile del servizio postale dell'esercito americano. Si sposarono in Germania, prima di trasferirsi ad Arlington, dove John Bullock continuò a lavorare per l'esercito, prima di diventare un imprenditore per il Pentagono. Sandra Bullock visse a Fürth fino all'età di dodici anni, dove cantava in un coro al Norimberga Staatstheater. Passò parecchio tempo a Salisburgo e a Norimberga con la zia e la nonna materna, periodo durante il quale imparò perfettamente il tedesco. Viaggiò spesso con la madre per i suoi tour, e visse in Germania e in altre parti d'Europa per gran parte della sua infanzia. Studiò balletto e canto da bambina, prendendo parte alle produzioni nel teatro dell'Opera della madre Lo sapevate che... Ha una sorella mi-
nore, nata nel 1970, di nome Gesine Bullock-Prado, che ora fa la produttrice. Lo sapevate che... Ha vinto l’Oscar come miglior attrice in ‘The blind side’. Quello che forse non sapete è che Sandra ha dedicato il premio a tutte le mamme e a ”tutte quelle donne che si occupano di bambini anche se non sono i propri figli”. Lo sapevate che... Il 1994 fu l'anno d'oro per la Bullock che la vide protagonista del film “Speed” al fianco di Keanu Reeves e Dennis Hopper. Nel film la Bullock vestì i panni di Annie Porter, casuale autista di un autobus che esplode se la sua velocità scende sotto le 50 miglia orarie. Il film fu un successo sia dal punto di vista commerciale che da quello della critica, ottenne tre nomination agli Oscar e ne vinse due quelli per il Miglior sonoro e per il Miglior montaggio sonoro, inoltre ottenne tre nomination, di cui due vinti, ai BAFTA Award e nove nomination agli MTV Movie Awards vincendone cinque tra cui quelli per la Miglior performance femminile e per l'Attrice più attraente. Lo sapevate che... Ha avuto numerose relazioni con i suoi partner cinematografici, tra cui quelle con l'attore Tate Donovan, conosciuto sul set del film Pozione d'amore, durata quattro anni, con il giocatore di football Troy Aikman, con il musicista Bob Schneider durata due anni, una lunga relazione con Matthew McConaughey, conosciuto sul set de Il momento di uccidere, e con Ryan Gosling, conosciuto sul set di Formula per un delitto. Lo sapevate che... Il 20 dicembre 2000, Sandra Bullock e un altro passeggero sopravvissero allo schianto di un business jet noleggiato: durante un tentativo di atterraggio notturno al Jackson Hole Airport, i piloti non furono in grado di attivare le luci della pista a causa di un problema tecnico, ma continuarono l'atterraggio. Il velivolo atterrò in un'area di sicurezza dell'aeroporto colpendo un cumulo di neve. L'incidente causò un di-
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stacco del carrello di atterraggio, la distruzione parziale dell'ala destra e una spaccatura nell'ala sinistra. Lo sapevate che... Il 18 aprile 2008 mentre era in Massachusetts per le riprese del film Ricatto d'amore, lei e il suo ex-marito si trovavano su un SUV che venne colpito frontalmente a velocità moderata da un autista ubriaco. Nessun grave danno venne riportato all'automobile e non ci furono feriti. Lo sapevate che... A luglio 2012 durante le riprese del film Corpi da reato, un autobus di linea, ha perso il controllo e si è schiantato contro la roulotte di Sandra Bullock. Non ci sono stati morti e si stima che circa undici persone siano state ricoverate in ospedale dopo l'incidente Lo sapevate che.. E' conosciuta per le sue generose donazioni, elargì un milione di dollari alla Croce Rossa Americana dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001. Fece lo stesso, nel 2004 per la Croce Rossa, dopo il disastro dello tsunami nell'Oceano Indiano e nel 2010 a Medici Senza Frontiere dopo il terremoto di Haiti. Lo sapevate che... Insieme ad altre stelle di Hollywood, partecipò a un video in cui si invitavano i cittadini a firmare una petizione per gli sforzi di pulizia della fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico. Lo sapevate che... Nel 2011 Sandra Bullock fu la prima a donare un milione di dollari alla Croce Rossa Americana dopo il terremoto in Giappone. La Croce Rossa ringraziò l'attrice con un comunicato stampa: «La Croce Rossa americana è estremamente riconoscente per il generoso sostegno da parte di Sandra Bullock e della sua famiglia». Lo sapevate che... Il 28 agosto scorso “Gravity” ha aperto la 70ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ed è stato proiettato in anteprima mondiale nella Sala Grande del Palazzo del Cinema di Venezia. di Camilla Rubin
Paolo Pizzo
Passione scherma E' uno dei migliori
schermidori della Nazionale italiana. Tre anni fa ha vinto il titolo mondiale nella gara individuale di spada e alle Olimpiadi di Londra è arrivato fino ai quarti di finale di Claudia Crocchianti
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aolo Pizzo è uno degli schermidori di punta che ha vinto la medaglia d'oro al Campionato Mondiale di Scherma nel 2011, nella gara individuale del torneo di spada e ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012 dove nella gara individuale è giunto fino ai quarti di finale. Un grande campione che non si arrende mai davanti ai problemi supportato dai suoi tanti tifosi sia nei momenti di gloria che nelle varie difficoltà. Cosa rappresenta lo sport per te ? “È la mia vita vengo da una famiglia di sportivi che mi hanno aiutato sempre a dare il peso sia alle miei vittorie che sconfitte. Per me lo sport è tutto, anche se devo dire che dietro ci sono enormi sacrifici nella preparazione”. La scherma ti ha portato grandi soddisfazioni, quella a cui sei più legato? “Sicuramente al campionato mondiale di due anni fa e la soddisfazione certamente è stata la vittoria, ma soprattutto per me che ha ripagato tutti i sacrifici che ci sono dietro una preparazione di una gara. Anche il viaggio Catania-Roma ha portato un grande impegno ma ne è valsa al pena”. Quale personaggio sportivo ammiri ? “Ammiro tutti quegli sportivi che non si danno le arie e che seguono la loro passione a costo di tanti sacrifici”. La risposta del pubblico? “Ho parecchi tifosi che mi stanno vicino sia nei momenti di gloria che nei momenti difficili e avere sempre il loro supporto è una cosa ottima”. A chi devi dire grazie? “Ai miei che mi hanno insegnato a restare con in piedi in terra e a guadagnarmi il pane con i denti e al mio maestro Russo”.
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Pillole d’autunno In fatto di scarpe la tendenza di quest’anno è il sandalo anche in autunno, per un effetto nudo che piace sempre di più di Fabiola Di Giov Angelo
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embra che quest’anno porteremo i sandali anche in autunno. Qualcosa si era già intuito dalle passerelle invernali, quando avevamo visto sfilare modelle con i sandali ai piedi in tessuti prettamente invernali, un bel contrasto tra la gamba nuda e tessuti pesanti e consistenti di inconfondibile sapore autunnale. Oggi non è più semplicemente un’intuizione, ma una stravagante realtà e una tendenza che sta prendendo, è proprio il caso di dirlo, sempre più piede. Bellissimi sandali dal modello decisamente estivo, in tessuti invernali e ricami autunnali che possono essere tranquillamente calzati da soli, finchè la stagione lo permette e che permette di sfoggiare ancora per un po’ l’abbronzatura estiva, per poi essere reinterpretati in chiave invernale con calzini e collant coprenti. Una tendenza che, oltre ad avere il pregio di permettere di utilizzare a lungo lo stesso tipo di calzatura, ha l’effetto psicologico di prolungare il fascino della bella stagione. Una grande varietà di modelli, che non segue uno schema precostituito, e propone sandali con alti plateau nella parte anteriore della scarpa, suole con il carrarmato, tacchi larghi e fasce in pelle che avvolgono il piede per un look veramente glamour.
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Nel suo dn a c'è tanta passione pe r il colore e per la cre atività. Riesce a st abilire una perfetta em patia con la star da truccare , che si affid a completam ente al suo talen to di Camilla Rubin
Stanislao Iafulli Il make up artist delle dive
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asce a Napoli per iniziare presto a confrontarsi con Roma e Milano, capitali di arte, moda e spettacolo, capaci di emozionarlo e di segnare il suo percorso professionale. Passione e creatività sono le doti che contraddistinguono il suo codice di seduzione, interpretato non come elemento accademico ma come espressione dell’essere.Sono le sue doti camaleontiche e le sue capacità poliedriche a renderlo noto nel settore come sperimentatore del bello ed interprete contemporaneo della femminilità. L'alto spessore della sua versatilità ed unicità costituiscono un forte richiamo anche per i più importanti Festival del cinema Italiano ed internazionale: Roma, Cannes, Taormina e Venezia, dove Star italiane ed estere si affidano al suo talento artistico. Sono in molte ad avvalersi della sua consulenza professionale e ad affidare l’unicità del loro look a Stanislao: Tilda Swinton, Margherita Buy, Violante Placido, Alba Rohrtwacher, Abbie Cornish, Jennifer Lawrence, Monica Guerritore, soltanto per citarne alcune... Ciao Stanislao, presentati ai nostri lettori. “Sono nato a Napoli città che adoro con tutto me stesso per le sue innumerevoli contraddizioni ma sono cresciuto a Caserta dove i miei genitori hanno deciso di trasferirsi, cittadina tran-
quilla ma che soffocava la mia voglia di espressione”. Come nasce la tua passione e come sei arrivato ad essere uno tra i migliori make up artist del mondo? “Ho sempre avuto fin da bambino una grande passione per il colore. Ero un bambino molto 'artistico', dipingevo, scrivevo poesie e vivevo come tutti i bambini, credo, in un mondo tutto mio fatto di meravigliose e mostruose creature. Truccavo spesso le mie amiche durante l'adolescenza ma senza avere nessuna tecnica. Semplicemente giocavo con i colori sul viso che consideravo una tela bianca. Sono state proprio le mie amiche, visto che quello che facevo piaceva a tanti, a consigliarmi di fare un'accademia di trucco... Ho seguito il consiglio ma in realtà ho seguito qualcosa che già era in divenire dentro di me e sono partito per Roma a diciannove anni per l'Accademia contro il volere di mio padre che ha sempre ostacolato ogni mia scelta. Roma mi ha accolto come una grande mamma, anche se la mia di mamma mi ha sempre sostenuto e ha sempre vegliato su di me da lontano. A Roma ho mosso i primi passi sui set di cortometraggi. Tanti lavoretti spesso non pagati ma tanta esperienza fondamentale per la crescita professionale. Piano piano negli anni ho creato una rete di contatti che mi hanno portato poi a partecipare e a truccare innumerevoli star
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Stanislao con Tilda Swinton e Violante Placido Crediti: La pagina Facebook e il sito Stanislao make-up artist www.stanislaomake-up.com nelle kermesse internazionali come il Festival di Cannes e di Venezia per molti anni, i Nastri D'Argento a Taormina Film Festival e il più recente ma non meno importante festival di Roma. Milano, invece, mi ha portato alla moda partecipando alle sfilate dei nomi più prestigiosi, da Giorgio Armani a Gucci, Laura Biagitotti, Fendi, Roberto Cavalli e altri ancora”. Vivi a Milano. Cosa apprezzi e non della città che ti ha adottato? “Adoro Milano. Vivo a Milano da otto anni e credo che sia la città italiana più dinamica e libera d' Italia! Milano ha un sapore europeo e hai la sensazione che tutto può succedere e tutto si può realizzare. La città della moda ha un'energia che mi riporta delle sensazioni che ho provato solo in altre metropoli come Parigi, Londra o New York”. Roma, Milano, New York, Londra e Parigi, cinque metropoli internazionali, capitali della moda. Quali consideri più cool per il tuo lavoro? “Credo che ogni grande metropoli sia cool per qualche ragione a modo loro. Tutte queste città hanno in comune questo mix di energia e forza, diversità e creatività che le rendono grandi rispetto alle altre città. Roma e Milano sono nel mio cuore ma New York ha qualcosa che ti cattura, senti delle vibrazioni e ti senti parte di un qualcosa di grande che pulsa come un unico enorme cuore creativo”. Qual è la differenza tra un make up da star ed uno “normale”? “Per truccare le star non bisogna essere solo dei bravi truccatori ma avere una predisposizione a capire con empatia le
persone. Ci vuole anche un certo distacco, nel senso che bisogna interagire con la persona non con la star. Ho un amica truccatrice che ha scelto di fare solo trucco sposa perché non riusciva a truccare personaggi dello spettacolo. Mi raccontava che le tremavano le mani, addirittura le sudavano e non riusciva ed interagire con loro. Quindi la differenza credo sia in questo”. Tra tutti le star che hai avuto occasione di truccare quale hai apprezzato di più? “Tra le star italiane sicuramente Violante Placido. A Violante mi lega una profonda amicizia nata undici anni fa su un set di un cortometraggio; io ero un giovanissimo e inesperto truccatore e lei la giovanissima e bellissima attrice del corto. Provo un'immensa gioia oggi che è diventata l'attrice Italiana più richiesta a Hollywood, protagonista prima con George Clooney e poi Nicolas Cage in film mondiali, rimanendo sempre la stessa nella sua meravigliosa semplicità. Tra le straniere invece quella che mi ha colpito per la sua grazia è stata il Premio Oscar Tilda Swinton. Ho avuto l'onore di truccarla molte volte e trovo che sia una persona eccezionale. La prima cosa che mi chiedeva: hai fatto colazione? Un personaggio umano del quale riesci da subito a percepire la grandezza”. Quale invece hai trovato più capricciosa e perché? “Questa è una domanda un po' birichina! Il truccatore vive spesso con i personaggi i momenti di stress pre-apparizione. A volte non si tratta di capricci ma solo di piccole ansie che vanno smaltite in qualche modo. Prima di un Red Car-
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pet, dove tutto il mondo ti guarderà, dove tutti faranno commenti su ogni minimo dettaglio dal vestito al trucco ai capelli agli accessori, credo che un po' di agitazione sia legittima. L'attrice e il truccatore lavorano in collaborazione per creare un look e se non si entra in sintonia l'operazione diventa impossibile. Quindi bisogna essere molto morbidi e comprensivi”. Chi vorresti avere la possibilità di truccare e per quale evento? “Lady Gaga in un tour mondiale! Perché osa e sperimenta in totale libertà libera da ogni schema e stereotipo, la trovo geniale”. Cosa consiglieresti ad un ragazzo/a che decide di avvinarsi a questo mondo? “Consiglio di non considerarsi, come oggi spesso vedo, dei truccatori dopo uno stage di tre giorni. Questo è un lavoro fatto di tante sfaccettature, truccare non è applicare un ombretto o dei colori su di un viso, ma è sopratutto creare! Quando guardando un viso struccato riuscirete ad avere chiara un'immagine di trucco appropriato nella vostra testa, con un semplice sguardo, allora forse sarete vicini alla maturità professionale. Gavetta e tanta pratica sono fondamentali, unite ad una buona dose di umiltà”. Che progetti hai per il futuro e cosa desidereresti poter realizzare? “Ho tanti progetti e tanti sogni... Vorrei continuare ad esprimere in modo libero La mia creatività è vivere. Continuando ad emozionarmi e a raccontare attraverso il meraviglioso mondo del colore”.
Adriana Soares
“La creatività risulta efficace solo quando è in grado di lasciare a bocca aperta. Come davanti a una nuova scoperta. La sua identità consiste nel rivisitare il sentito dire, trasformare realtà consolidate, generare nuovi orizzonti d’immaginario, creando e non sottostando sempre a quello collettivo”, scrive Viki Iovinella, di Sabrina Spera giornalista dei blog del Corriere della Sera
presenta Soul Digitizing Art
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a creatività espressa da Adriana Soares, brasiliana naturalizzata italiana, stupisce e, soprattutto, cattura l'animo del suo interlocutore in un viaggio tra le onde delle riflessioni interiori profonde. Nulla è banale e casuale nelle sue opere, dalla scelta dei soggetti ai colori, alle tecniche, in un sapiente gioco di seduzioni dei sensi. Non lasciano indifferenti. Sono opere vive e da vivere, un interscambio inesauribile di anime ed emozioni. Un'esperienza sensoriale. Puoi entrare e incontrare te stesso ed altro di te, arricchendoti. Ma puoi tornarci e trovare ancora una zona inesplorata e solo tua. Divengono parte dell'io creando un legame intimo, profondo.
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cerco di digitalizzare quell'attimo catturato con lo scatto, il mio scatto, il mio occhio che sente, vede e congela. La base sono le mie fotografie, poi cerco di fondere con altre immagini e colori. Una volta preso corpo io firmo il tutto con la pittura, cerco di colorare i miei pensieri”. Per le tue opere utilizzi tanto colore e accostamenti, perché? Ha un significato particolare? “Il colore da senso e sale alla vita. Cerco con la vivacità dei colori di dare un senso o un non senso, un pugno, vorrei svegliare chi guarda il mio lavoro. Molti sono in letargo, hanno dimenticato emozioni, sensazioni, hanno rimosso il fatto di essere vivi, e la vita è istinto e passione, non solo razionalità e ragionamento”.
La creatività di Adriana Soares è lo strumento per compiere un percorso dell'anima. Qualunque anima. Adriana Soares, italo brasiliana, nasce come modella, ha girato il mondo e sfilato per grandi couturier come Gianfranco Ferrè, Krizia... poi in una notte, in un attimo la sua passione per quel lavoro è svanita sostituendosi per una passione coltivata ma non esercitata. Così si mette a studiare fotografia all'Istituto Superiore di Fotografia di Roma. Una nuova avventura... dopo aver ritratto animi, volti, corpi e vinto premi, come ”La Valentina” a Cosenza a luglio del 2013, si evolve, torna in un certo senso ad un'antica passione, la pittura. Quindi, grazie alla fotografia, alla grafica e alla pittura inventa uno stile particolare, una tecnica mista. E grazie alla sua sensibilità dà vita a opere uniche... Soul Digitizing Art, cosa vuol dire? “Sono una ragazza profonda, lo sono sempre stata. La sensibilità è un dono, così si crede, ma a volte per me non è così. Quandi p tendo a ingrandire tutte le sensazioni. Sono come una grande spugna che assorbe energie ed ora con questo lavoro, riesco a dar voce a queste emozioni ed energie assorbite ed accumulate da anni. E' l'anima mia e dell'universo che mi circonda che fuoriescono, cercando un linguaggio per comunicare, gridano per questo Soul, anima. Digitizing, perché
La base delle tue opere sono volti femminili, perché? “Al momento sono ispirata da loro, anche da me stessa, infatti molti dei miei lavori sono dei miei autoscatti e questo per me è strano, perché ad un certo punto della mia vita ho cercato di stare in ombra ma ho scoperto che il mio sguardo cela informazioni e sensazioni che neanche io sapevo che esistessero. Incredibile, serve da terapia a me stessa. Esorcizzo anche delle mie paure, come la morte e l'abbandono”. Sono opere forti a volte inquietanti... “Inquietanti? L'animo è una terra inesplorata e cela segreti di tanti generi ed io nel mio piccolo cerco di tirar fuori quelle cose che non si dicono, non si vedono e di cui si ignora l’esistenza. Non creo per gli altri, lo faccio per me e se questo fa ragionare, fa paura, intriga... vuol dire che il messaggio è arrivato e magari è catartico per chi lo guarda”. A quale animo è rivolto? Le tue opere scuotono, catalizzano. “A chi li guarda. A tutti, a nessuno, è estremamente personale. E' un percorso privato ed intimo. Ognuno vede ciò che sente, infatti non spiego il lavoro, al limite hanno un titolo che conferisco istintivamente non mi soffermo, do un titolo di getto. E' colui che guarda che dovrà trovare la sua strada dentro la foto”.
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Da Cypy's “Buzz e Vinci” Fino al 31 ottobre si può giocare e vincere presso il salone di Villa Adriana. Scopri come...
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rande iniziativa a Cypy's Moda Capelli. “Buzz e Vinci” è il nuovo gioco “gratta e vinci” che consente di vincere con alte probabilità. La cartolina è formata da 3 parti: la prima per il “gratta e vinci” su 200 cartoline ci sono 30 premi da ritirare subito, la seconda per partecipare all’estrazione nazionale di una crociera MSC, la terza per un coupon per una visita in salone che dà diritto ad uno sconto del 20% sui servizi e prodotti MashUp.
Chi può giocare Tutti i clienti, che acquistano un servizio più un prodotto MashUp haircare oppure due prodotti MashUp haircare, ricevono una cartolina.
Grande concorso a premi 1. “gratta e vinci” subito un premio per la tua bellezza; 30 premi che puoi ritirare subito tra quelli elencati: Prodotti mashUp – Deep purple creative iron ferro a cono – Tangle teezer e Padlle brush spazzole – 2b Chic creative piastra. 2. “compila il coupon” per partecipare all’estrazione finale di una crociera (Italia-Grecia-Turchia-Croazia) sulla nave MSC Preziosa 3. “stacca e conserva” per la prossima visita in salone il coupon per ricevere lo sconto del 20% sui servizi + 1 prodotto MashUp per te o per una tua amica.
Durata concorso dal 1 ottobre al 31 ottobre 2013 fino ad esaurimento
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T.E.I.N. CAMPAIGN (The End Is Near)
CLOTHING 32
www.teinclothing.com http://teinclothing.bigcartel.com http://teinproject.tumblr.com
T.E.I.N. è un brand ideato e creato tra l'Europa e l'Asia. L'Oriente incontra l'Occidente in termini di contenuti, grafica e produzione, in quanto la collezione è prodotta tra l'Italia e l'Asia. Le grafiche delle tshirt sono legate alla fusione dell'abuso della cultura pop di Internet e alla sovrapposizione di immagini, mixate con la ricerca della spiritualità e dei colori psichedelici asiatici. La collezione è il risultato del proprio background personale e culturale: dal NuRave allo Swag, CyberWave, il movimento newyorkese "Clubkids" dei primi anni '90, dalla cultura web agli aspetti simbolici della cultura pop, da KFC e il cibo spazzatura al mondo asiatico. Il progetto è partito con una collezione di 10 t-shirt, ma la collezione invernale - fatta di giacche di pelle, maglioni oversize e stampe all over in stile T.E.I.N. - è già in fase di realizzazione. Usando immagini come icone e icone come grafiche, è possibile creare un abbigliamento conveniente e semplice. The End Is Near - TEIN - mira ad essere sarcastico e irriverente sia nel nome che nello stile: si tratta dell'evoluzione, che si riflette non solo in ciò che siamo, ma anche in ciò che indossiamo.
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PHOTO: ANTONIO GUZZARDO MODEL: CARLIJN@ZOEMODELS STYLING: MARTIN DEE MUA: FULVIA EBOLI
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lla A cura de NNA DUVALLI AA ta DOTT.SS fessionis libero pro a ic tr e st O ata Naturop itatrice Uroriabil i.it naduvall n .a w ww
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Rimedi naturali per stare meglio
Presentiamo una nuova rubrica tutta al naturale, che ha come scopo quello di far comprendere quanto la natura possa venirci in soccorso e aiutarci nella vita di tutti i giorni, tutelando la nostra salute e il nostro benessere psicofisico di grano e crusca. Questo minerale rinon l’avvento dell’autunno si ri- UNCARIA TOMENTOSA
scontra un lieve abbassamento delle temperature ed una maggiore percentuale di possibilità di contatto con i germi degli ambienti pubblici. Conseguenza di questa condizione è l’aumentato rischio di esposizione al contagio. Inoltre il cambio di stagione può provocare sintomi quali mal di testa, spossatezza, debolezza e astenia, che vanno affrontati tempestivamente per evitare che intacchino il sistema immunitario, abbassandone le difese e quindi la capacità di reazione da parte dell’organismo. Ne consegue l’importanza di tonificare a livello preventivo anche il sistema nervoso, oltre che potenziare lo scudo immunitario. Ecco alcuni rimedi naturali che possono aiutarci in questo duplice scopo:
ECHINACEA Con il termine Echinacea vengono descritte tre specie diverse (Echinacea angustifolia, E. Purpurea, E. Pallida), sostanzialmente simili per quanto ne riguarda gli impieghi clinici. Ha le seguenti proprietà farmacologiche: aumento delle difese immunitarie, effetto antinfiammatorio, attività antiradicali liberi, attività antivirale, attività antibatterica. Può essere assunto sottoforma di estratto secco, estratto fluido, capsule e decotto.
ASTRAGALO Uno dei rimedi più efficaci in questa stagione per rafforzare il sistema immunitario e permettere all’organismo di difendersi da batteri ma soprattutto da virus. I principi attivi di questa pianta proveniente dalla medicina tradizionale cinese, si trovano nella radice. L’astragalo con le sue proprietà immunostimolanti previene naturalmente i disturbi da raffreddamento e combatte direttamente le infezioni.
L'Uncaria tomentosa è una pianta amazzonica nota col nome locale "uña de gato", cioè "unghia di gatto", nome che fa riferimento alle spine che decorrono lungo il fusto e che servono alla pianta, una liana, per aggrapparsi agli alberi e svilupparsi verso l'alto, alla ricerca della luce. I principi attivi risiedono nella corteccia delle radici e della parte inferiore del fusto. Prove farmacologiche hanno confermato e messo in evidenza che l'Uncaria possiede realmente proprietà immunostimolanti, antivirali, antiossidanti, antinfiammatorie, cicatrizzanti.
PROPOLI La propoli ha proprietà immunostimolanti, battericide, fungicide, cicatrizzanti e antivirali. La propoli viene prodotta dalle api operaie specializzate, le quali prelevano piccole parti di resina delle gemme di quelle piante che hanno maggior presenza di sostanze gommose, resinose e balsamiche. Successivamente la resina viene ingerita dalle api, arricchiti di enzimi ed utilizzata per rendere l’alveare un luogo caldo e al sicuro da agenti infettivi e predatori.
PROBIOTICI Grazie alla loro capacità di stimolare le difese immunitarie, anche i cosiddetti fermenti lattici aiutano a evitare influenza e sindromi parainfluenzali o, nella peggiore delle ipotesi, a diminuirne la durata dei disturbi e la severità. La salute dell'intestino è essenziale anche per l'equilibrio immunitario.
RAME Il rame è un oligoelemento presente in molti alimenti quali molluschi, noci, nocciole, soia, semi di girasole, germe
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nova i tessuti e le cellule immunitarie. Può essere assorbito tramite gli alimenti o sotto forma di fiale.
FIORI DI BACH L’autunno provoca un rallentamento generale dell’energia psicofisica che si accompagna, soprattutto la sera, a malinconia e sensazione di angoscia. MUSTARD è il fiore che aiuta a risollevare l’umore ed è molto efficace nei casi in cui si voglia riportare serenità nelle situazioni di tristezza.
OLI ESSENZIALI Sono sostanze pregiatissime estratte da piante e erbe officinali dette “aromatiche”. Si presentano come oleose, volatili, liquide e profumate. Gli oli essenziali con proprietà immunostimolanti sono: Limone, Niaouli, Mirto, The tree, Eucalyptus radiata Eucalyptus globulus, Lavandino, Pino, Rosmarino, Origano.
ALIMENTAZIONE Anche l’alimentazione ha un ruolo fondamentale in questo piano di prevenzione. I cibi vaccino che stimolano l’immunità e tonificano il sistema nervoso sono: coriandolo, funghi, finocchi, uva, schisandra, mele, mandorle, avena, pere, fichi, caffè d’orzo, latte di soia, cereali integrali, zenzero, ginseng, molluschi, noci, nocciole, soia, semi di girasole, germe di grano, crusca e curcuma.
Le informazioni qui riportate sono fornite a scopo puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo una terapia. Al curatore di queste pagine non può essere attribuita alcuna responsabilità per eventuali conseguenze derivanti da un uso delle stesse diverso da quello meramente informativo.
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Parola d'ordine:
PREVENZIONE
Questa nuova rubrica interamente dedicata alla donna nasce dalla volontà di educare, informare, sensibilizzare e accompagnare l’universo femminile in quelle che sono le fasi delicate della propria esistenza. Si parlerà di prevenzione, stadi della vita, rimedi naturali e tecniche dolci da applicare per mantenere uno stato di salute e benessere
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l termine screning deriva dal verbo “to screen” che vuol dire “setacciare”. L’obiettivo dei Programmi di Screening è quello di individuare il tumore quando è ancora molto piccolo, pertanto quando si trova ancora in fase iniziale e non reca alcun sintomo.Il Ministero della Salute, con il decreto ministeriale del 29-11-2001, ha definito gli screening un livello essenziale di assistenza.
PREVENZIONE DEL TUMORE DEL COLLO DELL’UTERO Il test di screening è il PAP TEST. Consiste nel prelevare (da parte di un ostetrica adeguatamente formata), in pochi minuti, un campione di cellule del collo dell’utero. Il materiale prelevato viene posto su un vetrino e analizzato al microscopio. E’ consigliato sottoporsi a questo test ogni 3 anni a partire dall’inizio dell’attività sessuale.
Il prelievo è solitamente indolore e semplice. Il Pap test serve esclusivamente ad individuare le alterazioni delle cellule del collo dell’utero e non altre malattie ginecologiche. Occorre inoltre ricordare che: - il test si può effettuare almeno tre giorni dopo la fine delle mestruazioni - è opportuno evitare l’uso di ovuli, creme o lavande vaginali nei tre giorni precedenti il prelievo - è necessario astenersi da rapporti sessuali nelle 48 ore precedenti il prelievo - si può effettuare il test anche in gravidanza (si consiglia entro l’ottavo mese). Un Pap test ogni 3 anni permette di ridurre la probabilità di avere un cancro del collo dell’utero del’ 88% e ridurre quasi a zero il rischio di morire per questa malattia.
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DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA Il test di screening è la MAMMOGRAFIA, una radiografia del seno eseguita da tecnici di laboratorio qualificati. E’ un indagine efficace in quanto riesce ad identificare anche lesioni asintomatiche e molto piccole, consentendo quindi la possibilità di intervenire tempestivamente. A partire dai 50 anni è consigliato sottoporsi ad una mammografia ogni 2 anni. E’ di fondamentale importanza eseguire sistematicamente l’AUTOPALPAZIONE delle mammelle e dei cavi ascellari (contatta la tua ostetrica per istruirti), prestando sempre attenzione ad eventuali modificazioni. Effettuando la mammografia ogni 2 anni, le donne possono ridurre del 35% il proprio rischio di morire per cancro della mammella.
Quella pericolosa gelosia… del lavoro Si tratta di un tipo di gelosia che colpisce, morbosamente, molte coppie moderne e nella quale è pericoloso cullarsi. Ne parliamo con il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta
di Fabiola Di Giov Angelo
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econdo alcuni la gelosia non esiste e soprattutto non ha più senso nel 2013. Secondo altri alla gelosia del passato e delle ex, se ne aggiunge, oggi, una ancora più pericolosa per le coppie moderne: quella del lavoro. Si tratta della gelosia per quel tempo dedicato al lavoro, anche quando si è a casa, quando si interrompe una conversazione familiare per rispondere ad una e-mail tanto urgente, oppure per aiutare il collega a risolvere una grana che proprio non può aspettare. Un tempo che, con un po’ di senso di colpa, si ruba alla famiglia per quel lavoro, tanto duro e faticoso sì, ma che ci dà tante soddisfazioni. Ne parliamo con il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta. “Il tempo del lavoro – risponde Rossi – è sempre più dilatato, in questo momento storico poi parlare di lavoro e legarlo ad un orario prestabilito è veramente molto raro e appartiene a pochi eletti. Fatta questa doverosa premessa, provare gelosia per il lavoro dell’altro e per il tempo che il partner vi dedica è il primo segnale che esiste un problema nella coppia e soprattutto che ad uno dei due partner manca qualcosa di importante, un tempo per la coppia che il lavoro, e l’assillo di esso, ruba. Molto spesso il fatto di non ascoltare questo campanello d’allarme induce all’allontanamento, alla separazione e alla ricerca della relazione extraconiugale. Cosa ancora diversa, ma molto frequente in questo periodo, – aggiunge Marco Rossi – è la gelosia scatenata dal fatto che uno dei partner guadagni, grazie al suo lavoro, molto più dell’altro. In particolare è l’uomo a soffrire di questa gelosia, infatti per una questione culturale è molto difficile per un uomo accettare di essere l’anello debole, economicamente parlando, della coppia, e guadagnare di meno della propria donna corrisponde ad una dichiarazione di impotenza che ha conseguenze anche nella sfera sessuale della coppia”.
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Professione finanza La passione per la finanza trasformata in lavoro: non è uno slogan ma il motivo dell'attività lavorativa di Fabio Perna, 43 anni, dottore in legge ma da sempre impegnato nel mondo della finanza e della consulenza
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ono passati ormai 24 anni dal primo approccio nel 1989 nel mondo del lavoro come produttore assicurativo per un importante gruppo assicurativo ormai internazionale. Il 1989 è anche l'anno di inizio degli studi universitari, facoltà di giurisprudenza a Roma. L'idea e la prospettiva sono quelli della professione forense. Ma proprio durante gli studi universitari si accende la passione per la finanza, il mondo bancario, il risparmio, gli investimenti. Ed infatti nel 1994, subito dopo il conseguimento della laurea, arriva l'iscrizione all'albo dei promotori finanziari e l'inizio dell'attività lavorativa presso SIM e banche. Promotore finanziario, supervisore, manager di rete sono i ruoli ricoperti nei quindici anni di promozione finanziaria svolta nelle regioni Lazio, Umbria, Toscana e Marche. Il cammino lavorativo di Fabio Perna ha un importante punto di svolta a seguito del recepimento nel 2007 in Italia della normativa europea nota come Mifid a seguito della quale viene introdotta nel settore finanziario una nuova figura professionale ovvero il consulente finanziario indipendente. È una figura professionale mutuata dal mondo anglosassone, un libero professionista che presta consulenza in ambito finanziario alla clientela essendo remunerato a par-
cella dal cliente che è l'unico soggetto dal quale il consulente indipendente riceve mandato professionale. Novità quindi rispetto alle figure professionali del mondo della finanza (promotore finanziario, mediatore creditizio, agente in attività finanziaria) che hanno mandato invece da banche, SIM, assicurazioni, ecc. Per il consulente indipendente queste istituzioni finanziarie sono fornitori di prodotti ma senza nessuna cointeressenza con gli stessi. Il consulente finanziario indipendente non vende prodotti ma fornisce solo consulenza. Di qui l'indipendenza appunto del consulente finanziario indipendente rispetto a sim, banche, assicurazioni ed istituzioni finanziarie in genere. Tale novità interessa subito Fabio Perna che nel 2009 frequenta a Verona due master di specializzazione in tale professione e nel 2010, fonda lo studio di consulenza finanziaria indipendente Beemhoney Consulting, passando quindi dall’attività di promozione finanziaria a quella di consulenza finanziaria indipendente. Sono due le sedi, Tivoli e Roma, dello studio nel quale il dottor Perna e la dottoressa Calista, consulente associato, forniscono consulenza a clientela privata e aziendale su varie tematiche finanziarie quali risparmio, investimenti, previ-
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denza, gestione rapporti bancari, anatocismo, usura, finanziamenti. L’esperienza maturata in tanti anni di attività professionale, la cura continua nell’aggiornamento professionale, la rigorosa deontologia professionale, l’utilizzo di importanti uffici studi permettono allo studio Beemhoney Consulting di fornire un servizio qualitativo di elevato livello. Indipendenza, professionalità, esperienza sono gli elementi caratterizzanti dello studio a beneficio di un’utenza sempre più attenta a compiere le proprie scelte finanziarie in modo oculato. Oculatezza acuita dalla recente crisi: rapporti bancari sempre più difficili, mercati finanziari sempre più volatili, contrattualistica sempre più corposa e poco decifrabile sono alcuni tra gli aspetti per i quali certamente occorre un supporto di professionisti del settore: in tale ottica lo studio Beemhoney Consulting è certamente una soluzione da conoscere ed approfondire. Il sito www.beemhoney.com fornisce aggiornamenti continui sull’attività dello studio, case history su problematiche risolte alla clientela, approfondimenti e calendario dei vari incontri informativi attraverso i quali è possibile conoscere la consulenza finanziaria indipendente e le tante tematiche di applicazione della stessa.
FOLLIE DI DESIGN! Il design adotta il colore rosa e racconta così una nuova tendenza
di Fabiola Di Giov Angelo
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a sempre considerato un colore squisitamente femminile, adatto ad oggetti dal gusto un po’ mieloso, il rosa viene oggi reinterpretato e riproposto dai designer moderni che delineano così un’evoluzione un po’ diversa del colore dall’indole tradizionalmente romantica. Dalle lampade ai portariviste, dagli appendiabiti ai tessuti per pareti e letti, questa nuance dalla forte carica glamour si adatta bene a tutti gli ambienti living della casa e crea atmosfere rilassanti e insieme piacevolmente sofisticate.
Twils - Camille Scont
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Maiuguali - Bloom too
Maiuguali - Albero rosa
Maiuguali - Lampada rosa
Twils - Adam Scont
Arti&Mestieri - Ranocchio
Maiuguali - Zoo Elefante
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Spazi aperti D
opo l’estate, le vacanze le mete esotiche si fa più forte l’esigenza di rivivere, proprio a casa propria, la piacevole sensazione di benessere vissuta in vacanza grazie al tempo trascorso all’aria aperta. Bastano pochi accorgimenti per ricreare piccole oasi metropolitane, grazie agli accessori e ai complementi d’arredo giusti per vivere così con gusto la propria terrazza, il balcone o il giardino di casa. Le ultime tendenze in fatto di mobili per l’arredamento outdoor rilanciano, quest’anno in modo particolare, il colore e la fantasia negli accostamenti di mobili e tessuti, arredi belli ed estremamente funzionali realizzati con materiali a prova d’acqua, salsedine e umidità, in nuovissime fantasie esotiche e multicolor che rendono indimenticabile anche il tempo trascorso in città. di Fabiola Di Giov Angelo
Accessori e arredi per il nuovo look di balconi e giardini metropolitani
www.twils.it
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in cittĂ
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Frantoio La Molenda
La cultura dell'olio di qualità L’olio extravergine di oliva, non solo educa i nostri palati al “gusto”, ma rappresenta un elemento prezioso per la nostra dieta Il frantoio “La Molenda” opera attivamente sul territorio tiburtino e rappresenta una dei numerosi frantoi italiani che ogni anno mettono a disposizione degli olivicoltori la propria professionalità. Grazie a moderni macchinari assicuriamo lavorazioni tempestive delle olive, permettendo di ottenere olio di elevata qualità. Il nostro è un territorio in cui gli oliveti rappresentano un patrimonio ambientale, paesaggistico, storico-culturale ed in cui i piccoli produttori con pazienza e dedizione ci permettono di portare in tavola un olio “buono”, di qualità elevata che potrà essere acquistato direttamente in frantoio.
L’olio extravergine di oliva, non solo educa i nostri palati al “gusto”, ma rappresenta un elemento prezioso per la nostra dieta che, come recenti studi dimostrano, ci protegge addirittura da alcuni tipi di tumori e malattie cardiovascolari grazie alla presenza di polifenoli e sostanze antiossidanti. In quest’ottica il nostro frantoio si propone, attraverso un progetto di comunicazione ed educazione alimentare, mediante visite didattiche in azienda, di divulgare a partire dalle scuole dell’obbligo, l’importanza dell’alimentazione corretta ed equilibrata diffondendo la “cultura dell’olio”. Il frantoio “La Molenda”, non solo
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punta alla valorizzazione della tradizione olearia del territorio, alla modernizzazione delle tecniche e dei macchinari di estrazione, ma in un’ottica di tutela ambientale, riduce i prodotti di rifiuto della molitura estraendo il pellet di nocciolino dalla sansa; questo, essendo un ottimo combustibile può essere utilizzato come biomassa per il riscaldamento domestico, accoppiando in questo modo la tutela dell’ambiente al risparmio economico. Il frantoio “la Molenda” attende, a partire dal 20 ottobre, non solo gli olivicoltori, ma tutti coloro che condividono la passione per l’olio in via Favale 23, Tivoli-Campolimpido. Tel 0774/326526.
“La m
ia cu
italia cina na”
Fabio Campoli Nuova stagione e nuove ricette su Rete 4: tornano gli appuntamenti nella cucina del grande chef
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abio Campoli ritorna in cucina per una nuova serie di puntate della rubrica “La mia cucina all'italiana”, in onda tutti i giorni su Rete 4. Dopo il successo di ascolti della scorsa stagione e delle repliche estive lo chef, presidente del Circolo dei Buongustai, si rimette ai fornelli della sua cucina con nuove ricette dedicate alle tipicità regionali. Come sempre sarà Davide Mengacci al timone della trasmissione “Ricette all'italiana” e soprattutto sarà in giro per la nostra bella Italia, alla scoperta di luoghi, storie e tradizioni. Tra personaggi e piatti tipici ogni giorno dalle 11 in poi conosceremo il volto folkloristico e le curiosità tutte “made in Italy”. Da questi viaggi in lungo e in largo dello stivale, Fabio Campoli prenderà ispirazione per presentare a chi è a casa cibi e piatti del territorio, ma sempre in una versione rivisitata, un po' gourmet e un po' casalinga. Non manca mai, infatti, il tocco da chef: consigli, segreti, ingredienti particolari, tecniche giuste, ma sempre con un occhio alla cucina casalinga, per dare la possibilità a ogni telespettatore di replicare a casa. Si comincia il 7 ottobre, come sempre alle ore 12.50 su Rete 4, lo chef aprirà le porte della sua cucina e vi ospiterà, deliziandovi con un dolce, un primo o un antipasto...in base all'estro del giorno o al territorio visitato. Fabio Campoli e il suo staff sono già al lavoro, tra ricerche, ricette, prove e selezioni di ingredienti... l'entusiasmo è alle stelle e visto le richieste avute il successo è assicurato!
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Belle notizie dall'archeologia Una gemma nel panorama storico e archeologico del nostro territorio: il ninfeo ipogeo paleocristiano di Ardea, in seguito ai lavori di recupero e restauro eseguiti dal dottor Francesco Di Mario, responsabile di zona per la Soprintendenza ai Beni Archeologici, è stato finalmente inaugurato di Marina Marini
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ipogeo fu scoperto casualmente all’inizio del 1964, all’interno di una vigna nei pressi dell’ingresso alla rocca ardeatina. Durante l’esplorazione delle gallerie si ritrovò in una struttura sotterranea decorata con pitture. L’ipogeo di epoca romana, scavato all’interno del banco di tufo, ha pianta rettangolare di circa 3 x 3,60 metri e fu probabilmente scavato nel II secolo a.C., come dimostra il tipo di pavimento a “opus signinum”, ed era dedicato al culto di una ninfa delle acque. In epoca altomedievale l’antica struttura fu riutilizzata come luogo di culto cristiano. Nel vano absidale è raffigurata, tra due figure femminili identificabili come Sante o come Allegorie, la Madonna in Trono con il Bambino. Sul pilastro destro del vano è raffigurato S. Giovanni Battista, e al centro della volta, all’interno di un clipeo, l’Agnus Dei. Al fianco destro della Madonna compare un’iscrizione di una parola greca in caratteri di alfabeto latino, sovra dipinta alla pietra con pigmento di colore purpureo, dal modulo medio con caratteri di diversa altezza dai 5 ai 3 centimetri. La parola in questione è “eulugia” (“eulogia” dovrebbe essere la forma corretta), equivalente al latino “Benedictio”. Un excursus paleografico e filologico sul più profondo significato dell’iscrizione è stato condotto dalla dott.ssa Vanessa Micco. Sul pilastro sinistro si conserva un clipeo con il Cristo Pantocrator a mezzo busto.All'interno dell'ipogeo sono presenti anche altri affreschi, in uno dei quali sono raffigurati due cavalieri; uno di essi è stato identificato con S. Giorgio, mentre l’altro potrebbe essere S. Demetrio o S. Teodoro. Tra la Soprintendenza e la Diocesi di Albano si è instaurata una collaborazione per la gestione e la valorizzazione del sito archeologico.
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Fabio Giampietro
Artista delle vertigini di Massimiliano Agostini
"L'arte è la suprema manifestazione della potenza dell'uomo; è concessa a rari eletti e innalza l'eletto a un'altezza dove l'uomo è preso da vertigine ed è difficile conservare la sanità della mente”. Questo aforisma di Tolstoj, trova piena conferma nei dipinti di Fabio Giampietro, un artista conosciuto in tutto il mondo, che non può lasciare indifferenti
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abio Giampietro è un pittore che scava, un pittore sempre alla ricerca di qualcosa, un'anima inquieta, pronta a cimentarsi con altre realtà e tuffarsi in nuove esperienze, come le sue splendide “Metromorfosi”, la naturale evoluzione delle sue vertigini. I mostruosi paesaggi urbani prendono vita e si trasformano, perché niente è fermo, niente è morto, nemmeno il più confusionario paesaggio urbano se a vederlo è un occhio d'artista. Quello che abbiamo dentro è più grande di quello che vediamo, che scorgiamo con gli
occhi e non c'è inquietante e sovrappopolato paesaggio urbano che possa privarci della nostra entità e della nostra fantasia. Addentriamoci ancora di più nel suo mondo, parlando direttamente con lui in questa esclusiva intervista per GP magazine. Fabio, da tanti anni seguo le tue creazioni e non finisci mai di stupirmi. Inizierei dal principio: cosa ti ha spinto a essere un artista? Come è cominciato questo tuo viaggio? “In realtà non avrei mai pensato di diventare un artista, ho sempre disegnato
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molto, la solita storia del bisogno di farlo. Una volta, saranno passati ormai quindici anni, la ragazza che frequentavo ha fatto un atto di forza e mi ha convinto quasi coattamente ad esporre qualche disegno in un piccolo circolo qui a Milano. L’interesse ha sbrogliato la timidezza ed ha stimolato una ricerca che mi ha poi portato con gli anni in contatto con il mondo più 'istituzionale' delle gallerie”. Quali sono i materiali che utilizzi per le tue creazioni? “Nonostante prediliga l’olio ed i media classici nei miei lavori pittorici ed il
bronzo per quelli scultorei, mi considero uno sperimentatore; il modo stesso che ho di stendere e trattare l’olio sulla tela viene da un percorso autodidatta di ricerca. Sono curiosissimo delle nuove tecnologie e delle loro possibili applicazioni in campo artistico, il mio studio oltre che di tavolozze, tubetti e cavalletti è pieno di sensori, circuiti stampati e robot. Per lo più le mie divagazioni in questo tipo di ricerca rimangono nel privato ma ho in programma di inserire delle installazioni interattive nelle prossime mostre”. Gli artisti quando intraprendono la loro strada, hanno i loro punti di riferimento, le loro fonti di ispirazione. Quali erano e quali sono i tuoi? “In realtà è una domanda a cui nel mondo ipersaturo di comunicazione di oggi è quasi impossibile rispondere consapevolmente. La semisfera del mio immaginario si è creata sicuramente nella mia infanzia, quegli anni ottanta dove il futuro era rappresentato ovunque. Quella fantascienza che doveva essere il prossimo futuro tale è rimasta ed Il fascino per tutti i momenti in cui l’umanità si è aspettata con entusiasmo svolte epocali ed ha peccato di ambizione mi ha ispirato da sempre. Dalla torre di Babele allo Zeppelin fino alle oscure manipolazioni geoclimatiche di questi giorni. L’ispirazione di un pittore non viene più da decenni da altri pittori, ma da una matassa complessa di influenze impossibile da sbrogliare. Più che un punto di riferimento passato ho un punto di riferimento come obiettivo, arrivare ad una pittura simbolistica evocativa, potente e semplice come un racconto di Michael Ende e come un brano di At the court of the Crimson King. Il mio artista figurativo preferito è Max Ernst”. Ogni volta stupisci con nuove crea-
zioni e nuove serie: Vertigo, Wonder why, Metromorfosi, 24h... Ognuna immagino rappresenti un preciso momento della tua crescita artistica. Ci sono opere o serie a cui ti senti maggiormente legato? “Ci sono dei quadri a cui sono maggiormente legato, perché ci sono ricordi a cui sono maggiormente legato. Alcuni quadri sono stati come dei mandala ed hanno immagazzinato degli istanti della mia vita che ostinatamente ho cercato di non perdere. Quei momenti sono ancora li dentro ma son quasi certo che ci sarà prima o poi un po’ di vento che li spazzerà via”. Ti confesso che la mia serie preferita è 24h. Come nasce l'idea del tuo ipotetico studio in cima sugli ultimi piani di un grattacielo? “Sono contento che sia la tua preferita perché è anche il mio ultimo sforzo! La cosa buffa è che io dipingo da sempre sottoterra, il mio primo studio era il box sotto il condominio in periferia dove abitavo e l’attuale studio a Milano è un seminterrato. L’idea nasce da una riflessione tra interno ed esterno, individuo e mondo. Lo studio che raffiguro è sempre lo stesso, il mio, così come i ritratti all’interno dello studio sono sempre 'vertigo', ma i luoghi raffigurati sono diversi, sono città reali viste da punti di vista impossibili o città di fantasia ritratte come fossero reali. In ogni quadro della serie fornisco in maniera quasi impercettibile dei filtri per l’interpretazione della realtà esterna o di quella intima. E’ un lavoro in cui il punto di osservazione è un varco, una finestra da cui suggerisco una meditazione, una riflessione. E’ molto diverso dal moto della mia produzione precedente. Il senso di vertigine dei miei quadri nasce nel periodo di 'I wonder why' e in particolare da un quadro che
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come spesso accade è stato il seme da cui poi si è evoluta tutta la serie Vertigo. In 24h il senso di vertigine è insito, proprio perchè è esistita la serie vertigo. I quadri di 24h sono più maturi, meno istintivi e più ragionati, sicuramente non un prequel”. Il bianco e il nero, colori non colori, la luce e il vuoto, due colori uno opposto all'altro... La tua tavolozza spesso li richiama, intervallati a volte dal color seppia. Paesaggi moderni, quasi futuristici, che prendono a volte un sapore “antico”. C'è un motivo artistico preciso di questa scelta o una semplice soluzione stilistica? “Il seppia e le terre in genere, sono colori che utilizzo per rappresentare il passato, il ricordo di un’epoca, un ricordo che ha la nobiltà insita nel fatto di essere antico, vecchio. Le terre sono colori nobili e polverosi come le parole grammofono, piroscafo e cinematografo. L’utilizzo dei bianchi e dei neri ha una storia più articolata. Il bianco nei miei quadri è quello della preparazione della tela stessa, non è aggiunto, è ricavato, dopo una stesura di nero sulla tela, scavando il pigmento e ricercando la luce. L’utilizzo del nero invece è stato soggetto a sperimentazione. Ho avuto un momento in cui ricercavo il 'colore della città'. Alcune delle 'Metromorfosi' che ho dipinto sono delle città fatte di città, ogni palazzo è composto frattalmente da un insieme di palazzi. L’idea era quella di dipingere allora una città fatta di città con il colore stesso della città. Da qui la malattia di prepararmi una miscela di colore fatto con lo smog, rubato con la spugna sui cerchioni delle auto davanti allo studio come pigmento base. Ora come ora ho abbandonato questa miscela e dipingo con tre tipologie di nero ad olio già preparato”.
Forme dell'Arte a Porto Ercole Grande successo per la mostra di Mauro Stampatori nella splendida cornice dell'Argentario. Prossimi appuntamenti in Canada e negli Stati Uniti
di Albamaria Moro
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i è conclusa con successo la personale mostra di pittura di Mauro Stampatori, a Forte Stella (Porto Ercole - GR), svoltasi dal 20 di luglio all'11 di agosto, con elevata presenza di pubblico e visitatori, per la bellissima e colorata esposizione di nuove opere dell'artista, incastonate in una "location" d'eccezione ed esclusiva: il Forte Stella, imponente roccaforte dell'architettura senese del '500, dominante Porto Ercole, che si è animata di nuove atmosfere trasmesse dalle opere dell'artista. In particolare, l'attenzione dei visitatori, sia italiani che stranieri, da Europa ed oltre Oceano, si è rivolta sulle ultime opere dell'artista, realizzate nell'anno 2013, ricche di nuove atmosfere, intense di emozioni e spiccatamente rappresentative della personalità di Mauro Stampatori. Una nuova e diversa interpretazione dei già noti "tetti di Roma", arricchiti di oro e rame, luci ed ombre, e tanti colori stemperati in un perfetto equilibrio pittorico e profondo senso del surreale. Alcune opere sono state inoltre esposte, durante il periodo della mostra, in alcune delle più belle ed esclusive strutture turistico recettive ed hotel di Porto Ercole, Porto Santo Stefano ed Orbetello. Ancora una volta, Mauro Stampatori, ha saputo trasmettere con successo, il suo profondo senso dell'arte, ad ognuno dei visitatori, catturati ed affascinati dal suo intenso calore artistico. Grazie a molteplici fattori ed ingredienti, l'evento ha riscontrato il meritato consenso e di Mauro Stampatori, rimarrà a Porto Ercole, un segno del suo passaggio, che molti, nel tempo, non dimenticheranno. Prossimi appuntamenti con l'arte di Mauro Stampatori in Canada e Stati Uniti.
Un particolare ringraziamento alle strutture che con entusiasmo hanno accettato di esporre un'opera dell'artista durante il periodo dell'esposizione a "Forte Stella". "Argentario Golf Resort & SPA" , "@ Point Resort & SPA", "Country Relais La Mortella" - (Porto Ercole), Hotel "Baia D'Argento" , Hotel "Filippo II°" , Hotel "La Caletta" - (Porto Santo Stefano), "San Biagio Relais" - (Orbetello).
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Michele La Ginestra con le allieve
Giampiero Ingrassia
Sergio Fiorentini
ZOT
Guendalina Goria
un successo “fulminante” al Teatro Sette nelle due serate grazie allo spettacolo messo in scena da Mario Grossi Grandi applausi e travolgente partecipazione del pubblico per “ZOT” testo comico dell’autore romano Duccio Camerini, messo in scena al teatro Sette di Roma per due serate davvero uniche dal regista del Centro Sperimentale di Cinematografia Mario Grossi. La spumeggiante interpretazione dei giovanissimi Emanuel Caserio, Anna Ferraioli Ravel, Francesca Bellucci, Marika Di Chiara ha coinvolto gli spettatori in grasse risate davanti all’avventurosa e bizzarra vicenda proposta dal testo che, seppure datato 1994, ha confermato la sua modernità. Tra i tanti ospiti intervenuti è stata molto sentita la partecipazione di Giampiero Ingrassia e di Edy Angelillo che lo interpretarono proprio nella prima edizione nonché quella dell’autore intervenuto con i suoi figli.
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Dino Scuderi
Allieve CentroSperimentaleCinematografia
Il regista Mario Grossi con Duccio Camerini ed i figli
Risate e coinvolgimento per uno spettacolo frutto di un testo comico del 1994 Foto di scena e saluti con Emanuel Caserio, Anna Ferraioli Ravel, Francesca Bellucci, Marika di Chiara
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Alessandro Di Carlo
“Ammazza che robba!” L
a statua di Pasquino ha ritrovato la voce: dal 28 ottobre torna infatti a grande richiesta l’attore comico Alessandro di Carlo che dal palcoscenico del Teatro Olimpico promette di cantarne proprio a tutti, affrontando in due ore di intrattenimento al vetriolo argomenti di pubblica che spazieranno dall’etico al sociale al televisivo. E’ passato un anno da “23” lo spettacolo che al Teatro Greco portò ben 13.000 spettatori in cinque settimane di rappresentazione. Ora riproponi “Ammazza che robba!” campione d’incassi già al Parioli: perché la scelta di un titolo già sentito? “Perché 'Ammazza che robba' è stato il mio Zenit artistico, uno spettacolo assolutamente completo, pulito che ha visto spettatori venire e tornare nell’arco della stessa settimana, mai uguale nella proposta quotidiana, sempre fresco per temi ed argomenti”. Non pensi che qualcuno possa non venire pensando di assistere allo stesso spettacolo del Parioli? “Il pubblico teatrale mi conosce bene e sa che non lo ingannerei mai riproponendogli la stessa minestra. Il format di 'Ammazza che robba' è vincente, trascina nelle argomentazioni gli spettatori facendogli accapponare la pelle per l’energia che trasmette. Ed è questo brivido che il vero artista deve trasmettere, un morso allo stomaco che arriva quando ti dico a modo mio cose talmente vere che non puoi non provarlo”.
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di Serenella Romano
Torna al Teatro Olimpico lo spettacolo più “stravolgente” dell'attore comico romano Hai però appena lasciato il palco dell’Ombra del Colosseo con “Come viene, viene”. “Lo so: altri 20.000 che mi hanno visto dare l’anima per loro esprimendo a gran voce quello che penso il che dimostra che la gente, il pubblico, torna a sentire chi “si fa sentire” con sincerità; sanno che non li tradisco perché fondamentalmente io sono così, io non tradisco rifilandogli sempre lo stesso copione rivisto e corretto”. Una polemica verso i tuoi colleghi? “Polemica? Assolutamente nessuna polemica, ognuno ha il suo stile ed il mio corrisponde al mio cuore. Se fossimo ancora all’epoca Garibaldina non sarei arrivato ai 47 anni, sarei tra quelli morti a 20 sulle barricate perché sono uno di prima linea e mi avrebbero probabilmente sparato mentre issavo la bandiera tra le macerie: non si arriva a 110 anni se si sta sulle barricate, si arriva a 110 anni solo se si sta in trincea e io non
sono da trincea”. E’ per questo che ti si vede poco in televisione o al cinema? “Forse sì, probabilmente temono che io non sottostia al beneplacito degli autori, vezzo che però apparteneva ad un me stesso giovanile ed impulsivo; ora la mia impulsività è calibrata dall’esperienza che mi ha fatto comprendere come le stesse cose si possano dire in maniera più controllata. Resta il fatto che io sia un Jack Sparrow che ancora non ha trovato la sua Perla Nera altrimenti avrei già preso il largo”. Intendi una compagna? “Non propriamente. Intendo piuttosto qualcuno tra i registi, gli autori e i produttori che si fidi realmente di me al punto di affidarmi un ruolo più visibile, per esempio di conduzione, nel quale io mi esprima al massimo intrattenendo il pubblico con intelligenza e trascinandolo nel favoloso mondo dei mari del Sud”.
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CHARTS classifiche
LANA DEL REY E’ registrata all’anagrafe con il nome di Elisabeth 01 “Burn” – Ellie Goulding Woolridge Grant ed è nata nella 02 “Wake me up” – Avicii Grande Mela nel 1986. Gli inizi ri03 “Sonnentanz (The sun don’t shine)” – Klangkarussel ft. Will salgono al 2005 e la sua musica è Heard stata sempre apprezzata. La sua voce fumosa ricorda quella di Ma04 “Summertime Sadness” – Lana Del Rey & Cedric Gervais rylin Monroe. 05 “We can’t stop” – Miley Cirus LADY GAGA Un ritorno in grande 06 “Applause” – Lady GaGa stile dopo che per problemi legati 07 “Blurred Lines” – Robin Thicke ft. Pharrell Williams & T.I. alla sua salute, è stata lontana dai 08 “Holy grail” – Jay Z ft. Justin Timberlake riflettori ed ha dovuto annullare le 09 “Love me again” – John Newman date del suo tour. Il video che ac010 “La la la” – Naughty Boy ft. Sam Smith compagna il singolo, è stato girato in una discoteca di Los Angeles.
TOP 10 E UROPA
TOP 10 USA 01 “Roar” – Katy Perry 02 “Blurred Lines” – Robin Thicke ft. T.I. & Pharrell 03 “Berzerk” – Eminem 04 “Holy grail” – Jay Z ft. Justin Timberalke 05 “We can’t stop” – Miley Cyrus 06 “Applause” – Lady GaGa 07 “Same Love” – Macklemore & Ryan Lewis ft. Mary Lambert 08 “Radioactive” – Imagine Dragons 09 “Wake me up” – Avicii 10 “Safe and sound” – Capital Cities
TOP 10 ITALIA 01 “Il sale della terra” – Ligabue 02 “Estate” – Jovanotti 03 “L’anima vola” – Elisa 04 “La tua canzone” – Negrita 05 “I love you” – Cesare Cremonini 06 “Non passerai” – Marco Mengoni 07 “Dove sei” – Neffa 08 “Dimmelo” – Modà 09 “Come ieri” – Giuliano Palma ft. Marracash 10 “Che confusione” – Moreno
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KATY PERRY Nuovo entusiasmante singolo tratto dall’album “Prism”, che negli Stati Uniti ha già venduto parecchio. Il simpatico video a pochi giorni dalla pubblicazione ha totalizzato oltre 300 mila visualizzazioni. EMINEM Il brano uscito a fine agosto fa parte del suo nuovo album intitolato “The Marshall Mathers LP 2”, prodotto da Dr. Dre e da Rick Rubin, in uscita il prossimo 5 novembre. Il grande rapper torna dopo tre anni dall’ultimo lavoro.
LIGABUE Il pezzo in questione va ad anticipare l’album in uscita nel mese di novembre e il video che l’accompagna è super cliccato in rete. E’ partito il tour Arena 2013, facendo registrare ovunque il sold out. GIULIANO PALMA Il singolo che ha visto la presenza del rapper Marracash, ha annunciato l’uscita del nuovo album “Old Boy” dall’animo soul. Durante l’estate l’ex Casino Royale ha tenuto una serie di fortunati concerti.
special guest
CAPITAL CITIES
Successo a suon di tromba E’ il duo indie pop americano del momento proveniente da Los Angeles e formato da Ryan Merchant e Sebu Simonian. Si sono conosciuti tramite un portale di annunci di lavoro. Presto la coppia si è così unita per scrivere alcuni pezzi e dopo tre anni passati insieme a comporre musica per campagne pubblicitarie e commerciali, hanno deciso di chiamarsi Capital Cities. Nel giugno del 2011 hanno rilasciato un EP omonimo di debutto tramite la loro etichetta discografica, la Lazy Hooks. L’anno seguente hanno firmato per la Capital Records, in collaborazione con la loro casa, pubblicando l’album “In a Tidal Wave of Mistery”, interamente prodotto e mixato da loro stessi e da cui è stato estratto il fortunatissimo singolo intitolato “Safe and Sound”. La canzone in questione, non solo è rimasta per molto tempo nelle charts internazionali e lo è tutt’ora, ma è anche stata utilizzata come colonna sonora di diverse campagne pubblicitarie in tv. Sono inserite nell’album altre canzoni come “Kangaroo Court” e “I sold my bed, but not my stereo”.
news
I Beatles verranno ricordati ancora una volta tramite una nuova straordinaria raccolta a cura della BBC, intitolata “On Air-Live at the BBC volume 2”. La relase sarà disponibile in Italia nel mese di novembre e include un doppio cd ed un vinile con booklet di 48 pagine. All’interno ci sono performance inedite. Alessandra Amoroso ha svelato le prime due tappe relative all’Amore Puro Tour. Sarà il 3 dicembre al Mediolanum Forum di Milano e il 5
al Palalottomatica di Roma. Tutto questo a supporto del suo ultimo lavoro. Robbie Williams sta per tornare ad incantare il pubblico con un nuovo album intitolato “Swings Both Ways”. Esso conterrà alcune cover, collaborazioni, più sei brani inediti scritti da Robbie stesso con il suo storico collaboratore Guy Chambers. James Blunt è di prossima uscita con “Moon Landing” e il prossimo 18 marzo tornerà anche
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ad esibirsi nel nostro Paese con l’unica tappa italiana del “Moon Landing 2014 World Tour”. L’artista è impaziente di tornare sul palco. Jennifer Lopez ha iniziato a registrare il successore di “Love” datato 2011. Ancora una volta la star ha voluto coinvolgere diversi personaggi tra cui spicca il nome di Sia, la nota cantante australiana. Inoltre JLo sarebbe pronta a tornare come giudice nella nuova stagione di “American Idol”.
Giorgio Vanni
di Marina Marini
Il “musichiere” dei miti S impatia, carisma, creatività ed energia. Sono queste le caratteristiche che hanno fatto di Giorgio Vanni l’autore e l’interprete di punta delle sigle televisive in onda su Mediaset. Dai Pokemon a Dragonball, dai Cavalieri dello Zodiaco a One piece all’arrembaggio, da Detective Conan a Diabolik, Giorgio Vanni ha riscosso un grande successo di pubblico composto da bambini e adulti che lo seguono con entusiasmo durante i suoi tour in giro per l’Italia. Giorgio, nel campo delle sigle TV sei senza dubbio un numero uno. Parlaci della tua ascesa nel mondo mediaset. “Innanzitutto non potrei non menzionare e salutare il mio amico e socio Max Longhi con cui compongo le mie sigle dal 1998, quando abbiamo creato Superman. Alessandra Valeri Manera, giornalista e autrice che dagli ’80 aveva la direzione della TV dei ragazzi di Media-
set, ci ha dato grande fiducia e ha riconosciuto in noi un team vincente. Dopo “Superman” sono nate altre sigle rivolte principalmente ad un pubblico maschile parallelamente alla composizione di brani interpretati ormai dalla nostra amica Cristina D’Avena. La nostra fortuna si è evoluta di sigla in sigla, Pubblitalia pubblicava le nostre sigle perché la voce piaceva, funzionava e aveva allargato moltissimo il pubblico composto non solo dai bambini, ma anche dai genitori e dai ragazzi che sono cresciuti con queste canzoni”. Le sigle sono un collante tra diverse generazioni e sono diventate un vero e proprio fenomeno che coinvolge un pubblico sempre più vasto. Qual è il segreto affinché una sigla possa restare indissolubilmente nella nostra memoria? “Come dice la nostra amica Alessandra Valeri Manera: 'Le sigle hanno successo
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perché danno imprinting al cartone'. I piccoli ricordano le emozioni attraverso le note delle sigle e le riascoltano da adulti con partecipazione emotiva perché ricordano un momento felice della propria vita. Credo che le sigle siano delle canzoni e non dei jingle, ossia hanno personalità e carisma. Vengono ricordate e riascoltate con piacere perché il ritmo e le parole sono studiate per rendere quella canzone unica, ne è un esempio Dragonball che viene proposta anche nelle discoteche dove il pubblico non è composto dai bambini”. Quali differenze stilistiche riscontri tra le sigle degli anni ’80 e quelle attuali? “Gli stili cambiano e si modificano attraverso le epoche. Io e Max Longhi abbiamo introdotto in modo prepotente la pop dance con melodie. Possiamo simpaticamente chiamarlo, come dice Max, il 'tunz-tunz'! Parliamo quindi di sono-
rità moderne e tecno-elettriche, senza dimenticare il rock, il pop ed il rag. Negli anni ’70 e ’80, ossia quando sono nate le prime sigle che hanno dato il via al fenomeno, le sonorità erano principalmente acustiche ed elettriche. Oggi è cambiata in primis la qualità tecnologica e di conseguenza lo stile si è plasmato su nuove basi”. Entrando nel vivo dei tuoi lavori, puoi dirci quali sono le canzoni più richieste dal pubblico durante i tuoi concerti e quelle a cui ti senti più legato? “Sicuramente le tre sigle della saga di Dragonball, i Pokemon, Keroro, Yu gi ho, I Cavalieri dello Zodiaco, Diabolik, Dottor Slump e Arale e le sigle di One Piece sono richiestissime ad ogni concerto. Molto spesso mi chiedono una canzone in stile country che anche a me piace molto che è Lucky Luke mentre i più piccoli sono legati ai Gormiti. Personalmente sono molto affezionato ad Angela Anaconda, sigla legata ad un cartone non andato molto in onda e a Beyblade”. Un progetto che ti ha dato molte soddisfazioni è la racconta “Time machine”. “Il cd 'Time machine' è nato per due motivazioni: in primis per omaggiare i big delle sigle degli anni passati come Massimo Dorati, un amico scomparso l’anno scorso che è stato l’autore e l’interprete delle prime due sigle dei Cavalieri dello Zodiaco, Riccardo Zara dei Cavalieri del re con L’uomo Tigre, Ninni Carucci autore di Occhi di gatto e molti altri. In secundis, nonostante avessimo un vasto repertorio, abbiamo voluto ampliare il nostro raggio
d’azione per coinvolgere i bambini di una volta! Così abbiamo riarrangiato 10 sigle dei big sopra citati e abbiamo trasformato i concerti in cui proponiamo i brani tratti da “time machine” in feste per tutta la famiglia. Il sottotitolo della raccolta è appunto Da Goldrake a Goku (Goku è il protagonista di Dragonball)! L’ultima sigla del cd è 'What’s my destiny Dragonball' in una nuova versione, il tutto è mirato a dare un senso di continuità dalle prime sigle che facevano impazzire la generazione degli anni ’70 rappresentata dal capolavoro di Albertelli, Goldrake appunto, alle sigle, anzi, canzoni della nuova generazione rappresentata ormai da “Dragonball”. Il Cd è venduto durante gli spettacoli ai fans oppure tramite la LOVA Music, la società mia e di Max Longhi, oppure è scaricabile su Itunes” Sei un vulcano di idee e so che stai curando anche altri progetti e concerti. “Continuo a produrre musica promo per Mediaset oltre alle sigle e sto curando un progetto con la De Agostini legato a 'Conan, il detective più famoso', ossia l’ultima sigla che abbiamo creato per il celebre detective della TV. Le date impellenti per i concerti finora sono il 5 ottobre in Basilicata a Bernalda in occasione dell’inaugurazione del palazzetto dello sport per una squadra affiliata all’Udinese e, naturalmente, domenica 3 novembre al 'Lucca comics&games', la fiera del fumetto più grande d’Italia. A Lucca suonerà con me la mia band il cui nome riassume il concetto di continuità generazionale di cui abbiamo parlato sopra: i figli di Goku.
Da Dragonball ai Cavalieri dello Zodiaco, da Pokemon a Diabolik quattro chiacchiere con l’autore di punta delle sigle televisive di Mediaset 73
e t a t s e ' d i l o p m a Sc La bella stagione ormai se n'è andata. Di “lei” ci restano gli ultimi eventi estivi da segnalare, in attesa di un autunno-inverno che si annuncia “caldo” ed elettrizzante
di Bibi Gismondi
Manuela Arcuri e Gattobaleno
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campoli d'estate nelle notti romane fanno da contorno a cambiamenti repentini di stagione, lasciando spazio alle ottobrate romane nella speranza che siano più soddisfacenti dell'estate. Al Parco Magicland di Valmontone la festa sembra non finire veramente mai. Manuela Arcuri, in tutta la sua giunonica bellezza, ha inaugurato il Campionato Mondiale dei Fuochi d'Artificio del grande parco divertimenti. L'attrice pontina ha fatto il suo ingresso spettacolare al Parco aprendo la parata d’onore accendendo ufficialmente la gara pirotecnica insieme all’AD Stefano Cigarini. L’attrice, accompagnata dal fidanzato, l’imprenditore Giovanni Di Gianfrancesco, ha deciso di rinnovare il suo affetto per Rainbow Magicland per il secondo anno consecutivo e circondata dall'entusiasmo dei fans si è lanciata insieme al fidanzato, sulle attrazioni più divertenti del Parco.Cinque notti con il naso all'insù per molti appassionati di fuochi, dove si sono succedute molte nazioni portando la loro esperienza per divertire la gente. Data la potenza, i fuochi si sono alzati fino a 300 metri d’altezza, con un effetto di suono udibile oltre i 20 chilometri di distanza, con lanci tramite postazioni simultanee radiocomandate e computerizzate generando incredibili coreografie di luci e colori.
Copertina TU
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opo “Se solo mia madre sapesse”, Davide Chiara è tornato con un romanzo di grande impatto emotivo, raccontando la storia di Norma, una donna sulla soglia dei trent’anni, con problematiche e modi di agire che presentano sfumature in cui è facile ritrovarsi. L’universo femminile intorno al quale ruota il romanzo coinvolge le donne come gli uomini, al punto che l’autore si è divertito a immaginare come potrebbe pensare una donna e ha dato libero sfogo al suo lato femminile, firmando il romanzo come Chiara Davide. L’originalità di “Tu” sta anche nella scelta di Davide Chiara di utilizzare la seconda persona. Infatti, talvolta assume il ruolo della protagonista, talaltra quello della sua coscienza o di un amico intimo. La presentazione è avvenuta in un famoso locale della capitale tra amici e colleghi quali: Massimo Matta, Maria Monsè, Metis Di Meo.
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La vincitrice con Giuliano Gemma
Star of the year
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i chiama Roberta Felli è di Avezzano ed è la nuova "Star of the year 2013". Ha sbaragliato la concorrenza di numerose concorrenti provenienti da tutta Italia con il suo sorriso e le sue qualità. Quest’anno il livello delle concorrenti che hanno partecipato alla finalissima era elevatissimo, sia per la bellezza che per il talento, ma nessun dubbio ha avuto la competente giuria presieduta da Giuliano Gemma nell’incoronare la splendida Francesca, la quale ha dimostrato talento, intelligenza e personalità. L’evento si è svolto nella splendida cornice del PARK HOTEL di Baia Domizia (CE).A condurre la serata il brillante e poliedrico Amedeo Goria affiancato dall’attrice Sara Cioffi, finalista nazionale nella prima edizione del concorso. La manifestazione, giunta quest’anno alla quattordicesima edizione, si conferma quindi sempre più come un ottimo trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo. Oltre al grande attore Giuliano Gemma la qualificatissima giuria era composta da personaggi del mondo delle istituzioni, della cultura, dello sport, del giornalismo e dello spettacolo: ne facevano parte, tra gli altri il presidente del concorso Claudio Marini, il direttore generale del concorso Alberto Zeppieri, il segretario generale del concorso Angelo Rossi, il manager Giulio Torelli ed il dj e conduttore radiofonico Bibi Gismondi.
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Eleonora Donatella Finocchiaro
Milena Miconi
Mia Benedetta
Eleonora Sergio
Cascate di diamanti L
o storico palazzetto liberty di via Cola di Rienzo, Atelier di Renato Balestra, che ha fatto gli onori di casa, ha accolto i 250 ospiti dell’esclusivo cocktail per la presentazione della collezione di gioielli con diamanti della designer Eleonora Mantini. La lucentezza ha ispirato l’allestimento delle sale, disegni di luci proiettati sulla facciata del palazzetto, composizioni di orchidee bianche e musica house in sottofondo. Un percorso esperienziale ha guidato gli ospiti attraverso le creazioni di Eleonora Mantini. Diamanti, champagne e gustose varietà di finger food per un cocktail dedicato all’Alta gioielleria. Il bianco, la luce e il bagliore sono stati il filo conduttore della presentazione dei sette tagli diversi di diamanti dai sei ai dieci carati. Nicoletta Romanoff è stata la madrina della serata, durante la quale hanno sfilato quattro modelle con abiti della collezione di Renato Balestra, presentata in occasione di Altaroma 2013, abbinati ad alcune creazioni di arte orafa. Tra gli ospiti: Marta Marzotto con l’amico Haim Shuvall, Francesca Chillemi, Eliana Miglio, il pugile Vincenzo Cantatore, Katy Saunders, l’attrice Mia Benedetta, Daniela Alviani,
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Nathalie Rapti Gomez, Fabiana Cutrano, Donatella Finocchiaro, Milena Miconi, Francesca Figus e Giulia Elettra Gorietti, la conduttrice Lorella Landi. Eleonora Mantini ha proposto il diamante nelle sfumature del giallo, brown e orange per movimentare il design essenziale del gioiello ed esaltare la pietra preziosa. La designer del gioiello sostiene che ciascun taglio di diamante corrisponda a sette diverse tipologie di donne. “Scelgo le mie pietre e creo ogni gioiello con amore, profondo desiderio di bellezza e lo realizzo espressamente per la persona che lo commissiona, cercando di interpretare fedelmente il gusto di chi lo indosserà - spiega Eleonora Mantini che sottolinea - proprio in un periodo di crisi come questo l’acquisto di un diamante è un investimento non soggetto a svalutazione. Ho deciso di realizzare questa iniziativa anche per incentivare l’artigianalità italiana legata al design e alla moda che ha bisogno di vetrine importanti e un’iniezione di fiducia”. Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.eleonoradiamonds.com
Mantini Francesca Chillemi
Nathalie Rapti Gomez
Lorella Landi
e giochi di luce Presentata la collezione della designer del gioiello. Presenti 250 ospiti. Nicoletta Romanoff è stata la madrina della serata ispirata al lusso
Nicoletta Romanoff, Rento Balestra, Eleonora Mantini
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ZOOMARINE, divertirsi conviene Ancora pochi giorni per divertirsi al Parco divertimenti di Roma. E per chi non fa in tempo basterà attendere la primavera del 2014 per la riapertura e una nuova e fantastica stagione
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vventurarsi in una vera e propria battaglia navale a tutto splash, esplorare una foresta preistorica con dinosauri “veri” animatronics a grandezza naturale, sdraiarsi in una spiaggia tropicale con ombrelloni di paglia, sono solo alcune delle attività possibili a Zoomarine, il Parco divertimenti di Roma. L’amore per il mare è protagonista nel Parco che ospita uno spettacolo di delfini giudicato tra i tre migliori al mondo, show con leoni marini e foche, uccelli tropicali, rapaci e tuffatori acrobatici, un Acquapark da 5.000 posti, un’ampia area piscine, un Cinema 4D, animazione, giostre acquatiche e attrazioni meccaniche. Lo scenario di Zoomarine è arricchito con: i roller coaster Vertigo e Squalotto; la Zoomarine Beach, una distesa tropicale di sabbia con ombrelloni di paglia; l’Era dei Dinosauri, uno spettacolare percorso interattivo all’interno di una foresta preistorica popolata da dinosauri animatronics in movimento e a grandezza naturale; Emozione Delfini - Un giorno da addestratore, un programma di avvicinamento guidato per conoscere questi splendidi animali sotto l’attenta supervisione di biologi e addestratori; Turtle Vision 4D, la nuova emozionante proiezione del Cinema 4D legata al tema del mare e della salvaguardia del nostro pianeta attraverso gli occhi della tartaruga Sammy; l’Era Glaciale, una mostra a cielo aperto realizzata con sculture a grandezza naturale di animali vissuti durante l’ultimo periodo glaciale; la Laguna dei Pirati, una vera e propria battaglia navale a bordo di dodici galeoni con sfide mozzafiato fino all’ultimo splash recentemente premiata come Miglior Attrazione Family ai Parksmania Awards 2012, gli Oscar del divertimento. L’accoglienza all’ospite è completata dal ristorante Amazzonia, 11 punti ristoro/snack, 7 negozi, servizi per bambini, un parcheggio da 5.000 posti auto e bus navette da e per Roma. Zoomarine offre un pacchetto Parco + Hotel**** da €39 a persona acquistabile su www.zoomarine.it. Lo staff di Zoomarine vi aspetta fino al 13 ottobre 2013 con tutti i suoi abitanti per vivere un’emozionante
ZOOMARINE Viale Zara, Torvaianica (Pomezia) Stagione 23 marzo – 13 ottobre 2013 - Orario 10 – 19 Biglietti €27 adulti, €20 ridotto (<10/>65anni), bambini <1mt gratis Pacchetto Hotel 2gg Zoomarine + Hotel**** da €39 Contatti 06 91534 www.zoomarine.it - accoglienza@zoomarine.it
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L’associazione “La Web Tv” nasce nel 2006 e solo un anno dopo diventa una testata giornalistica a tutti gli effetti. In questi sette anni di vita il portale d’informazione è diventato un punto di riferimento sul territorio tiburtino e non solo. Numerose, infatti, le collaborazioni sul palcoscenico italiano. In fondo la forza del web è proprio la capacità di poter raggiungere tutti i cittadini del mondo in un solo istante. Lo staff è composto dal presidente ed editore Fabrizio Di Stefano, dal direttore responsabile Fabiola Poggi, dal responsabile marketing Veronica Casarin e dai collaboratori Fulvia Alessi e Danilo D’Amico per la parte giornalistica ed Umberto Morante e Fabiomassimo Mammi per le riprese. Senza dimenticare il prezioso aiuto di Fabrizio Morelli. “La Web Tv” produce format di successo: “Dea Antica Tibur” è alla terza edizione, come “InOnda”, programma realizzato in estate in diretta dalle Terme Sabine. Da ricordare anche l’evento “Direttamente” dal centro commerciale “Tiburtino” di Guidonia. Il 2012 è stato l’anno del grande ritorno del “Web News”, notiziario settimanale, mentre il 2013 ha visto la trasmissione della web serie “Chatt’amo” realizzato dal gruppo “Come Quando Fuori Piove”. “La Web Tv” ha seguito le elezioni regionali raccogliendo informazioni e realizzando anche video elettorali dei candidati. Che cosa porterà la nuova stagione? Confermato il “Web News” che sarà affiancato dal notiziario sportivo “WebSport”. In cantiere altre iniziative e serate speciali da rivedere comodamente sul sito internet, dove sono presenti oltre 900 video. Il sito presto presenterà un nuovo look, moderno e accattivante. Inserite quindi il sito www.lawebtv.it tra la vostra lista dei preferiti, un collegamento quotidiano vi porterà nel mondo dell’informazione, dello spettacolo, della cronaca, della politica e dello sport.
E' nata sette anni fa e in pochissimo tempo è riuscita a consolidarsi come una delle realtà più cliccate sul web. Produce diversi format: Dea Tibur, InOnda e Web News
La Web Tv La televisione che conquista la rete
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