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Matteo Branciamore
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Oscar Pistorius
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Una giornata speciale Giulia Vischi
L’amato attore romano, dopo aver fatto il pieno con “i Cesaroni”, ha deciso di dare una svolta alla sua vita artistica, esplorando altre situazioni a lui congeniali
Enigma Per il lancio del nuovo singolo dal titolo “Enigma”, la band romana dei Primaluce si affida al fotografo Luigi Scuderi, che ha realizzato appositamente per il brano un racconto per immagini
è il primo ed unico alteta amputato capace di vincere una medaglia in una competizione iridata per normodotati. La sua stella è in declino dopo la tragica uccisione della sua fidanzata Reeva Steenkamp
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Edoardo Pesce Teatro, tv e cinema. La sua carriera finora l’ha visto cimentarsi molto bene in questi ambiti. Questo per lui è un momento importante con un paio di film al cinema
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Gabriele Pignotta
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Giordano Petri
Da un suo spettacolo teatrale, “ Ti sposo ma non troppo”, sta nascendo un film commedia che si annuncia divertente
Elisa Faggioni Conosciamo una brava attrice di teatro che è riuscita con determinazione ad abbinare lavoro e passione
Gennaro Calabrese
Dal 24 al 28 aprile è in scena al Teatro Anfitrione di Roma con tutti i suoi personaggi da imitare
Sin da piccolo giocava a fare il Festival di Sanremo con suo fratello e i suoi cugini, sapendo già da allora che quella dello spettacolo sarebbe stata la sua strada
POlitiCAMEntE sCOrrEttO di Alessandro Cerreoni Un governo difficile da formare. La vecchia classe politica che dà la colpa ai nuovi arrivati. I marò rispediti in India. La pressione fiscale che salirà ancora di più nei prossimi mesi. Le difficoltà nel far proseguire una cura a base di staminali ad una bambina gravemente malata. La vicenda del Monte dei Paschi di Siena che rischia di diventare l'ennesimo caso irrisolto – e senza colpevoli - di questo Paese. Ci sono gli ingredienti giusti per scrivere pagine di editoriali. La sensazione è che possa essere l'ennesimo tempo e inchiostro sprecati. Ma non è così. Mai abbassare la guardia di fronte a quello che sta accadendo. Sarebbe come offrire a chi vuole fare solo i propri interessi la ghiotta opportunità di continuare a farlo senza clamori mediatici. Si pensava che il risultato elettorale potesse cambiare le cose ma quello che abbiamo assistito nelle settimane successive è sembrato il solito film che vediamo da trent'anni. Quello che conta è occupare le poltrone e i ruoli chiave dello Stato, dando colpe di “irresponsabilità” a chi invece tenta di essere d'intralcio a questa manovra. Se poi il Paese va a rotoli chi se ne frega! Qui non siamo come in Inghilterra dove lo Stato è al servizio dei cittadini. Qui siamo in Italia, dove i cittadini sono perennemente servitori dello Stato. Uno Stato che continua ad essere l'unico socio che percepisce comunque gli utili delle aziende e delle piccole imprese, vessate da una tassazione pesante e con l'aliquota Iva che in estate arriverà al 22 per cento. Uno Stato che si piega pure davanti ad un ex Paese in via di sviluppo come l'India. La questione dei marò è stata sbagliata sin dall'inizio, a dimostrazione che l'intraprendenza internazionale di questa Italia è vicina allo zero. Come lo fu nella tragedia di Ustica e come lo è stata nel 2005 dopo l'uccisione dell'agente Nicola Calipari avvenuta in Iraq durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. E come lo è da qualche anno davanti alle manie di grandezza della Merkel, della Germania e delle lobby finanziarie internazionali. La vicenda della piccola Sofia e le difficoltà, a causa dei rigidi protocolli, di proseguire le cure con le staminali, mi ha fatto ricordare la storia del professor Di Bella e quell'assurdo ostracismo nei confronti della sua cura contro i tumori. Quella cura non era prevista dai protocolli e quindi andava bandita, secondo il pensiero dell'allora ministro della Salute Rosy Bindi e dei “professoroni” dell'oncologia. Forse perché non muoveva un giro di affari di decine e decine di migliaia di miliardi di vecchie lire? Infine, due righe vorrei dedicarle al grande mito Pietro Mennea. Qualche anno fa ebbi il privilegio di intervistarlo. Mi ricevette nel suo studio legale di via Ottaviano a Roma, dove faceva l'avvocato. Ricorreva il trentennale del suo record del mondo sui “200 metri”. Le sue parole erano piene di amore per lo sport ma altrettanto piene di tristezza per il fatto che lo sport italiano si era dimenticato di lui. L'ennesima faccia di questa Italia che non va.
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StreetBank, social network di vicinato
Matrimonio da Ikea Sembra che l’ultima tendenza, suggerita dalla crisi, in fatto di matrimoni, sia quella di celebrare le proprie nozze da Ikea, all’insegna della praticità e della funzionalità. E’ quanto hanno fatto Lynne Klanbida e Chad Martin, che per il pranzo di nozze hanno ospitato parenti ed amici nel ristorante di Ikea, consumando il classico menu a base di polpette svedesi. In realtà lo store dell’Ikea è stata anche la location per il servizio fotografico, infatti sembra che gli sposini abbiano posato con tanto di abito di nozze di fronte all'ipermercato del brand svedese a Tempe, vicino Sydney, e in alcuni ambienti dello store.
Non c’è che dire, ormai i progetti vincenti sono quelli pi semplici, che contano sulla collaborazione della gente, che consentono di ridurre le spese ed avere facilmente ciò cui si ha bisogno. Come ha dimostrato di essere il progetto di Sam Stephens, il giovane inglese di 33 anni, a cui serviva un tagliasiepi e che non sapendo come chiederlo in prestito ai propri vicini, di cui non conosceva il nome, ha pensato di risolvere il creando un social network di quartiere per il dono e il baratto: StreetBank, la banca di strada. In poco tempo StreetBank ha raggiunto 10mila membri e ogni mese cresce di circa 400 iscritti. Al contrario degli altri social network StreetBank ha una funzione sociale, riavvicina al proprio vicinato, visto che costringe al faccia a faccia, inoltre consente di risparmiare su alcune acquisti utili, ma di utilizzo non quotidiano, che si possono agevolmente condividere con il quartiere come il tagliasiepi, il trapano o altro. Inoltre su StreetBank si scambiano anche abilità come fare la spesa, dare lezioni di matematica o dare l'acqua ai fiori mentre il vicino è in vacanza, azioni semplici e del tutto gratis.
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Donne: è boom della chirurgia estetica intima
Lo zucchero per curare le ferite
Chirurgia plastica intima, trend in aumento del 24%. La ricerca della perfezione estetica in una donna non riguarda più solo corpo e viso, ma anche le parti intime. Secondo i dati dell’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), si tratta di uno degli ambiti che negli ultimi anni ha avuto una crescita maggiore: solo nel 2012 sono aumentati di quasi il 24% rispetto al 2011, pur rimanendo un intervento di nicchia. Nel registrare questo trend, Aicpe lancia un monito: “Ricorrere al bisturi per migliorare l’estetica dei genitali è una possibilità che deve essere valutata con moltissima attenzione – dice Giovanni Botti, presidente di Aicpe – . è necessario ponderare bene la possibilità di operarsi; l’intervento non deve essere affrontato con superficialità o solo perché è una moda”. Importante è rivolgersi solo a chirurghi plastici esperti in questo tipo di interventi, in quanto si tratta di zone molto delicate, che richiedono un’accurata valutazione delle richieste delle pazienti e delle anomalie da correggere.
Un po’ di zucchero per cicatrizzare le lesioni. Attraendo l’acqua all’esterno, bloccherebbe la crescita dei batteri. Una zuccherata e la ferita riacquista la salute più velocemente. E’ di tale genere la scienza in sviluppo d’indagine presso l’ospedale di Birmingham, in Gran Bretagna. A suggerire gli esperimenti è stato un paramedico dello Zimbabwe, Moses Murandu, che ha visto utilizzare siffatta terapia nel suo nucleo familiare per molto tempo. La teoria è che lo zucchero attragga l’acqua all’esterno dalle ferite, scongiurando la proliferazione degli agenti patogeni. Lo studio: gli esiti iniziali dei test, condotti su trentacinque pazienti, sono promettenti e fanno sperare pure un miglioramento più veloce. Gli esperimenti sono stati fatti su ferite gravi . Addirittura a uno dei pazienti era stata amputata una parte di una gamba e la rimozione di un vaso sanguigno gli aveva lasciato
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#curiosity di Camilla Rubin
#Linton Il cucciolo nel marsupio Non solo le celebrità vengono di continuo paparazzate; questa volta a essere immortalata è stata una femmina di wallaby dal collo rosso: mamma Kylie ha dato alla luce un tenero cucciolo al Linton Zoo, dimostrando che la loro razza non è in via di estinzione. Il piccolo resterà nel marsupio per circa 280 giorni, dove continuerà lo sviluppo e riceverà il latte materno per un periodo che andrà dai 12 ai 17 mesi. Essendo una delle più grandi specie di wallaby, la famiglia dal collo rosso viene spesso scambiata per quella dei canguri, ma la definizione giusta è macropodidi di medie dimensioni.
#Los Angeles Una piccola stella in casa Pitt-Jolie Piove sempre sul bagnato, non ci sono più le mezze stagioni, chi la dura la vince, la fortuna aiuta gli audaci, chi fa per sé fa per tre, ma se hai una mamma che si chiama Angelina Jolie e un papà che di nome fa Brad Pitt, tutto allora diventa più semplice, come nel caso dell'ultima figlia della coppia hollywoodiana. Secondo il sito gossipparo TMZ, infatti, Vivienne Jolie-Pitt guadagnerà 3000 dollari alla settimana per recitare nel film con protagonista la madre, “Maleficent”. La pargoletta di casa interpreterà, nella pellicola diretta da Robert Stromberg, il personaggio di Aurora. Nel cast vedremo anche Elle Fanning, Juno Temple e Brenton Thwaites.
#Napoli Ratzinger lascia il papato ma va al presepe La notizia delle dimissioni del Papa ha fatto il giro del Mondo e a Napoli l'artigiano Genny Di Virgilio ha pensato bene di realizzare, con dieci mesi d'anticipo, la statuetta di Ratzinger che sarà affiancata poi al nuovo Papa nel prossimo presepe del 2013. Genny Di Virgilio è un giovane artista che discende da una generazione di pastorai dal 1830. Tanti i personaggi famosi che sono passato da qui a compare la statuetta che li rappresentava, tra questi anche Ratzinger, quando era ancora Papa.
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#curiosity foto gentilmente concesse da
#New York Power Rangers nella Big Apple Un gruppo di Power Rangers in rosso è stato fotografato nel quartiere della finanza di Manhattan con il caffè di Starbucks in mano. Power Rangers è una serie televisiva d'azione per ragazzi che racconta le avventure di alcuni teenager che si trasformano nei supereroi che danno il nome allo spettacolo. Il programma è basato sulle serie giapponese Super Sentai, ma è stato adattato a un pubblico occidentale, e mescola scene con attori americani a quelle con attori giapponesi.
#Cina Il bambino che gioca con il pitone Un bambino cinese di tredici anni, Azhe Liu, ha scelto come compagni di giochi una pitonessa di quattro metri e mezzo. Coloro che hanno visto il bambino giocare con il serpente sono rimasti increduli. Qualsiasi genitore farebbe di tutto pur di tenere il proprio piccolo lontano da un animale così pericoloso, ma il papà di Azhe Liu ha scelto che il figlio ci giocasse tranquillamente. Questo perchè, sei anni fa, proprio il padre ha portato a casa l'uovo del rettile e lo ha messo in un'incubatrice. Come potrebbe ora proibirgli di giocarci?
#USA La trasformazione dell’icona sexy Marc Jacobs Marc Jacobs è una delle icone della moda internazionale ed è considerato un bell'uomo, affascinante e sexy. Muscoloso e tatuato. Amato dalle donne come dalla comunità gay. Ma non è sempre stato così. Eccolo nel lontano 1998, quando aveva 35 anni e lavorava per il marchio Louis Vuitton. Allora era decisamente diverso, in sovrappeso, con un paio di enormi occhiali da vista e con un look decisamente trascurato. Una sorta di Ugly Betty al maschile. Non sempre è dunque vero che la bellezza fa rima con giovinezza, a volte lo stile e il fascino si acquisiscono con il passare degli anni.
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l’amato attore romano, dopo aver fatto il pieno con “i Cesaroni”, ha deciso di dare una svolta alla sua vita artistica, esplorando altre situazioni a lui congeniali. E’ nel cast di “Barabba”, la nuova miniserie di co-produzione internazionale firmata dal regista roger Young, con un ruolo interessante, quello di Giuda e adesso è sul set del film “My father Jack” di silvia Giansanti
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Matteo Branciamore “Ora si cambia” M
atteo, al contrario di tanti suoi coetanei che vivono calmi calmi ancora nella bambagia, è sempre di corsa, alle prese con mille impegni e adesso con nuove situazioni, frutto di importanti e mature decisioni, che sicuramente contribuiranno ad affermarlo come attore. Nonostante un piccolo incidente al ginocchio, la sua frenetica attività non ha conosciuto soste e per un po’ è stato imprendibile per noi. Non ci siamo scoraggiati e alla fine abbiamo vinto e siamo riusciti ad intervistarlo, scambiando qualche parola soprattutto riguardo alle sue novità. Matteo, a quanto pare c’è aria di cambiamento, vero? “Eh sì”. (sorride) sei in procinto di abbandonare la nota serie televisiva “i Cesaroni”. E’ una tua scelta? “Sì ma non è una cosa negativa. Ritengo ‘I Cesaroni’ un prodotto validissimo che mi ha dato tanto; ad un certo punto della mia carriera vorrei dimostrare che posso fare altro. La gente mi ha conosciuto come Marco Cesaroni. In tal senso, mi è stato chiesto di fare questo ruolo ed ero considerato perfetto per fare 'I Cesaroni'. Ma io sono Matteo Branciamore. C’è una bella differenza, che, secondo me, nel nostro Paese non viene compresa molto. Forse in altri Paesi sì, ma non qui da noi”. Cosa ti ha dato questa fortunata serie tv? “Tantissimo. Mi ha dato notorietà e una vita diversa da quella che avrei fatto probabilmente se mi fossi trovato in altre circostanze. Mi ha dato la possibilità di essere considerato un attore, perché sono riuscito ad arrivare ad un certo livello. Mi ha dato l’opportunità di conoscere gente e di cre-
© Foto di Gianluca saragò
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Foto tratta dalla web series “the last Day” di Marco Costa
scere in fretta. Ad esempio noto che la maggior parte dei miei coetanei trentenni, ancora vivono in famiglia e magari non hanno capito cosa fare e quindi non sono pronti per uscirne”. Chi ti mancherà in modo particolare del cast? “Tutti. Mi mancheranno anche i registi e i famosi reparti, cioè tutti coloro che lavorano dietro le quinte di un set”. tornando indietro a più di dieci anni fa, come puoi definire i tuoi inizi: tormentati, faticosi o in discesa? “Faticosissimi e tormentati. Studiavo molto ma era difficile. A volte un attore giovane si trova a sostenere provini fasulli e deve sopportare il sorpasso di fior di raccomandati. Un classico”. Hai attraversato un momento critico in cui volevi mollare tutto? “Mi ero stancato del meccanismo proprio un paio di mesi prima che facessi provini per ‘I Cesaroni’. Ero molto stufo e stavo per gettare la spugna”. il destino ha deciso diversamente. tornando ad oggi, noto dalle foto che c’è stato anche un cambio di look. (Ride) “Sono cresciuto, non ho più la faccia del ragazzino della porta accanto, ma un viso un po’ più vissuto”. Parlando dei tuoi nuovi impegni, sei nel cast di “Barabba” con il ruolo di Giuda. Ecco, che effetto ti ha fatto in-
terpretare questo personaggio? “La storia verte tutta su Barabba e il mio a dir la verità è un piccolo ruolo che però, trattandosi appunto di Giuda, volevo fortemente fare. Nel provino ho dato subito quello che il regista richiedeva e quindi è andata bene”. Adesso sei impegnato sul set di un nuovo film intitolato “My father Jack” di luca Mozzella. so inoltre che hai fatto parte di un progetto interessante. “Certamente, si trattava di ‘The Last Day’, un’operazione per YouTube, in occasione della fine del mondo che era prevista per il 21 dicembre. E’ stato un progetto che abbiamo voluto fortemente io e il regista Marco Costa insieme ad un paio di colleghi molto amici. Abbiamo ricevuto molti consensi”. tu sei anche cantante. Qual è il tuo personaggio musicale preferito? “Adoro Jovanotti, ascolto sia la musica nostrana che quella straniera”. Da dov’è nata questa passione? “Già l’avevo dentro, ma poi si è sviluppata grazie a ‘I Cesaroni’, dove ho avuto la possibilità di fare il doppio ruolo di attore-cantante”. Hai avuto dei trascorsi teatrali. in questo momento ti manca il palco? “Un po’ sì ma vorrei riprendere a fare il teatro quando sarò più tranquillo, dopo
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essere riuscito ad affermarmi su altri fronti. C’è tempo per farlo, ho una vita davanti, in questo momento mi trovo meglio sul set”. la frase detta da una tua fan che ti ha colpito di più? “Non ce n’è una in particolare, sono stato sempre molto fortunato con i fans, ho ricevuto continuamente stima e affetto anche oltre a quello che, secondo me, realmente valgo. Mi è rimasto impresso quando qualcuno mi ha detto che sono riuscito ad emozionare e a far piangere. Questo mi ha fatto onore”. sei della Bilancia, notoriamente un segno all’insegna della giustizia. Di solito le persone nate in quel periodo sono positive, solari, amanti dell’estetica e socievoli. ti rispecchi in queste caratteristiche? “Assolutamente sì, a parte il carattere particolare. Odio fortemente le ingiustizie e in questo momento storico ad esempio vorrei espatriare!”. Cosa cerchi nella tua dolce metà? “Cerco emozioni, complicità e bellezza. Ebbene sì, lo ammetto, mi piace la bella donna, sarei ipocrita se dicessi il contrario. Ci deve essere un bel connubio tra bellezza interiore ed esteriore. Diciamo la verità, le ‘cozze acide’ non piacciono a nessuno”.
CHi E’ MAttEO BrAnCiAMOrE Matteo Branciamore è nato a roma il 2 ottobre del 1981 sotto il segno della Bilancia con ascendente scorpione. Matteo caratterialmente si definisce un disastro e si ritiene un tipo particolare. non a caso è un romano tifoso milanista. Coltiva diversi hobby tra cui il calcio, la lettura, guardare i film e ascoltare musica. Adora le tagliatelle al tartufo e oltre a roma, gli piacerebbe vivere a new York, che considera una città piena di energia. E’ fidanzato e al momento non possiede animali domestici. Dopo aver frequentato molti corsi di recitazione, ha iniziato a lavorare con piccole parti prima al cinema e poi in tv. Ha debuttato a teatro nel 2002 con “novembre” e a seguire ha fatto altri lavori teatrali. sul grande schermo ha partecipato in alcuni film tra cui “Come te nessuno mai”, “l’ultimo bacio” e “ricordati di me”. nel 2001 è apparso per la prima volta sul piccolo schermo in “sei forte Maestro 2”, “Distretto di Polizia 2”, “Padri e Figli” e “Don Pietro Pappagallo”. nel 2006 è avvenuta la svolta, grazie alla serie tv “i Cesaroni” nel ruolo di Marco Cesaroni, figlio di Giulio Cesaroni interpretato da Claudio Amendola. Ha anche cantato la colonna sonora della serie. la sua permanenza è durata alcune stagioni e adesso i suoi obiettivi sono altri. i nuovi impegni riguardano la partecipazione nella miniserie Barabba interpretando Giuda e un ruolo nel film “My father Jack” di luca Mozzella.
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Oscar Pistorius E' una rubrica che ha lo scopo di farvi conoscere in maniera diversa i personaggi che ogni giorno sono acclamati da folle di ammiratori. Questa volta dedichiamo il nostro spazio all’atleta sudafricano accusato di aver ucciso la fidanzata, la modella Reeva Steenkamp di Camilla rubin
foto gentilmente concesse da
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la caduta di una stella
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o sapevate che… Il nome completo di Oscar Pistorius è Oscar Leonard Carl Pistorius , nato a Johannesburg il 22 novembre del 1986. lo sapevate che… Oscar Pistorius, soprannominato "the fastest thing on no legs" (la cosa più veloce su nessuna gamba) e "Blade Runner", Pistorius è un amputato bilaterale, detentore del record del mondo sui 100, 200 e 400 metri piani nella categoria T44. lo sapevate che… Corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio, denominate cheetah (ghepardo). lo sapevate che… è il primo ed unico atleta amputato capace di vincere una medaglia in una competizione iridata per normodotati, ottenendo l'argento con la staffetta 4×400 metri sudafricana ai Mondiali di Daegu (correndo soltanto in batteria). lo sapevate che… Nasce con una grave malformazione (entrambi i peroni erano assenti ed i piedi erano gravemente malformati), che lo costringe, all'età di undici mesi, all'amputazione delle gambe. Negli anni del liceo pratica il rugby e la pallanuoto, poi un infortunio lo porta all'atletica leggera, dapprima per motivi di riabilitazione, poi per scelta. lo sapevate che… Il 13 gennaio 2008 la IAAF respinge la richiesta di Pistorius di gareggiare con i normodotati, sostenendo che
"un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi". Il 16 maggio dello stesso anno Pistorius è riabilitato dal tribunale sportivo alla partecipazione delle Olimpiadi 2008. Nelle motivazioni che hanno portato alla riabilitazione, si legge che "al momento non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall'uso delle protesi". Tuttavia non riesce a realizzare il tempo minimo che gli permetterebbe di partecipare alla manifestazione olimpica. lo sapevate che… Il 9 settembre vince la medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Pechino nei 100 m chiudendo in 11"18 per poi ripetersi il 13 settembre nei 200 m (con il tempo di 21"67, record paralimpico) e il 16 settembre nei 400 m (con il tempo di 47"49, record del mondo). lo sapevate che… Il 19 luglio proprio in Friuli, a Lignano Sabbiadoro, corre i 400 metri in 45"07 realizzando il minimo A valido per la partecipazione ai Mondiali di Daegu 2011 e ai Giochi olimpici di Londra 2012. Ai mondiali prende parte ai 400 metri, venendo eliminato in semifinale con il tempo di 46"19, mentre il 1º settembre, insieme ai compagni di staffetta, realizza il primato nazionale sudafricano della 4×400 metri in occasione delle batterie di qualificazione con il tempo di 2'59"21. lo sapevate che… Nel 2008 è protagonista del video “Via le mani dagli occhi” della band italiana Negramaro, mentre nel 2012 la cantautrice Mariella Nava omaggia Pistorius nel brano “La mia specialità”, contenuto nel suo ultimo album “Tempo mosso”. lo sapevate che… E’ riuscito in un'altra impresa nel duello-esibizione di Doha, in Qatar, dove si è imposto a margine del Doha Goals, il forum mondiale dello sport. Il velocista sudafricano senza gambe, che corre con protesi in carbonio, ha infatti sconfitto un cavallo arabo purosangue nel corso della campagna "Definitely Able – Run Like the Wind", "Assolutamente Capace – Correre Come il Vento". Partito con vantaggio di 15 metri al via, Pistorius ha battuto con discreto margine l'animale di nome Maserati. lo sapevate che… Nel 2010 riceve dal Laboratorio internazionale della comunicazione il Gamajun International Award. E dal 2011 ha iniziato ad allenarsi stabilmente a Gemona del Friuli, insieme ad altri atleti sudafricani. lo sapevate che… Oltre all'atletica leggera
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s'interessa di altri sport tra cui il calcio, in particolar modo della Serie A; ha infatti più volte dichiarato di essere un tifoso della S.S. Lazio. Ha sempre espresso il suo amore per l'Italia, in particolare per la Maremma, in quanto ha trascorso molte delle proprie estati a Grosseto, allenandosi allo Stadio Carlo Zecchini sotto la guida dell'ex astista Andrea Giannini. lo sapevate che… Il 13 settembre 2008 viene arrestato per una denuncia di aggressione e trascorre una notte in carcere: la vicenda riguardava una ragazza che, ubriaca, aveva preso a calci la porta della casa di Pistorius ferendosi a una gamba dopo che lui l'aveva accompagnata fuori e che lo aveva per questo accusato di averla attaccata. Lo sportivo è stato rilasciato solo dopo che la verità è emersa, con ammissione di colpa da parte della polizia che si è scusata per il plateale errore. lo sapevate che… Il 7 gennaio 2012 è stato ospite alla trasmissione Ballando con le stelle (Rai 1), ottenendo il massimo del punteggio ed aggiudicandosi l'ammirazione dei giudici: "Ballare non è mai stato il mio punto forte. è una sfida anche più grande della corsa". lo sapevate che… Reeva Steenkamp, la fidanzata di Oscar Pistorius, la notte di S. Valentino viene trovata uccisa nella casa del campione sudafricano. La compagna dell'atleta paralimpico poche ore prima aveva twittato questo sul suo profilo, inserendo l'ashtag Valentines Day: "Cosa avete in serbo per il vostro amore domani?". A causa di un tragico errore, Pistorius – così ha dichiarato ha pensato che si trattasse di un intruso o di un ladro e ha premuto il grilletto contro di lei, uccidendola con due colpi. L'atleta si trova agli arresti con l'accusa di omicidio. Continuano nel frattempo gli accertamenti della polizia locale, che sta verificando la confessione dello sportivo.
Enigma Due manichini nella vetrina di un negozio…
Per il lancio del loro nuovo singolo dal titolo “Enigma”, la band romana dei Primaluce (http://www.primaluce.net)
si è affidata al fotografo luigi scuderi, che ha realizzato, appositamente per il brano, un racconto per immagini. la storia di un sogno, il sogno di vita, di amore e di libertà di due manichini posti in una vetrina di un negozio di una grande città.
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Una storia adatta ad accompagnare le atmosfere malinconiche del brano strumentale dei Primaluce.
le tonalitĂ di colore sono accordate con le fasi di questo racconto: fredde, sul blu-violetto per le scene in interni, calde, arancio, per le scene in esterna.
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Gli attori sono Francesco Bauco e sara Brusco. il trucco è stato realizzato da sofía Álvarez Carreño. le riprese interne sono state realizzate nelle vetrine del negozio M9 di roma, via Appia nuova 671 il video è visibile sul sito del fotografo (http://www.luigiscuderi.it/p ortfolio-2/video/enigma/)
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Avanguardie floreali
Fiori su vestiti e accessori per la prossima stagione, un trend ipercolorato a cui non è possibile sfuggire di Fabiola Di Giov Angelo
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bbandonata l’era del fluo su abiti e accessori femminili tornano a fiorire fantasie floreali e romantici colori pastello. Un vero e proprio must per la prossima stagione che sulle prime non sembrerebbe far presagire nulla di nuovo. La moda primaverile è sempre stata caratterizzata da colori tenui e fantasie floreali, questa volta però si tratta di una rivisitazione in chiave contemporanea del floreale, che porta su abiti e accessori boccioli, petali, foglie e bouquet stilizzati. Fantasie mixate che sperimentano nuovi look, originali e glamour e che riguardano tanto le grandi marche quanto i marchi low cost. Ma la vera novità che come anticipato non è la scelta del floreale è il modo in cui viene proposta e gli abbinamenti e gli accostamenti che ven-
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gono fatti. Infatti ad una maglia a stampa floreale si abbinano pantaloni e leggings con motivi floreali, per un tripudio assoluto di fiori. Inoltre lungi dal proporre il floreale in una versione romantica a cui siamo più spesso abituati a pensare, gli stilisti quest’anno ci propongono stampe in tonalità spesso fredde o su fondo bianco e nero, nulla di esotico, né romantico ma fortemente ed eccentricamente primaverile. Dai fiori a contrasto in bianco e nero di Viktor & Rolf ai suggestivi petali colorati di Ralph Lauren, dai più ironici e stilizzati fiori di Prada ai femminili fiori di Alberta Ferretti. Fiori che passano su ogni capo o accessorio possibile, dalle giacche ai jeans, dalle scarpe alle polacchine per essere grazie al floreale immediatamente trendy.
foto gentilmente concesse da
Eleonora Manara e Antonio Ventura
binomio di alta moda
Vi presentiamo una giovanissima ragazza che fa parte Nella suggestiva location delle Officine Farneto a Roma, due del nostro progetto GP Model Management marchi importanti si sono uniti in una sfilata di Alta Moda
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leonora Manara, attrice, silista di moda e creatrice della linea Petronilla Borse, ha partecipato alla sfilata di Alta Moda di Antonio Ventura de Gnon, che si è presentato dopo un'assenza di dieci anni. La collezione presentata nella deliziosa location delle Officine Farneto, a Roma, si intitolava “VolerEssere”. Presenti alla sfilata circa 500 persone, fra gli altri si notavano Valeria Mangani, Stefano Dominella, Ada Alberti, Franco Oppini, Elena Russo, Elisabetta Pellini, Marina Pennafina, Vincenzo Bocciarelli, Rodolfo Corsato, Roberta Beta, l'Ambasciatore d'Austria Christian Berlakovitz, i giornalisti Maria Concetta Mattei, Camilla Nata, Antonio Pascotto, l'on. Antonio Paris, gli stilisti Nino Lettieri e Massimo Bomba, Mara Parmegiani, la psicoterapeuta Irene Bozzi, Bianca Maria Lucibelli Caringi, il principe Carlo Giovanelli, il marchese Giuseppe Ferraioli con Olga, il costumista Francesco Crivellini, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, la contessa Alessandra Olga Baglioni, la baronessa Cetty Lombardi Sartriani, lo scenografo Gigi Riggio. Sono stati presentati 30 abiti e ad ogni abito abbinata una borsa della linea Petronilla di Eleonora Manara. Lavorate a mano con brevetto industriale di proprietà della stessa, con un materiale che si usa per fare i collant. L'avventura di Eleonora è partita nel 2000 con Michel, lo psicocoiffeur che le ha dato fiducia diventando il padrino delle borse senza tempo. I gioielli sono di Ilaria Pascali, pellicce di Alberto Leonardi, coiffeur Sergio Valente, make-up di Studio 13. Gli abiti possono essere trasformati da giorno a sera con semplici mosse: “In momenti come questi - osserva Ventura - si deve aguzzare l'ingegno. Essendo il tessuto dell'abito privo di tagli, è possibile disfarlo e ricucirlo: una nuova creazione così prende vita”.
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Asia Paolacci
solare e determinata
Vi presentiamo questa giovane ragazza del nostro progetto GP Model Management
Decidere di tentare la strada della moda e dello spettacolo per amore dell’arte. Si possono sintetizzare così le aspettative e le ambizioni di Asia Paolacci, una delle giovani ragazzi del GP Model Management. Sa già che qualsiasi prospettiva in questo ambito non cambierebbe di una virgola la sua personalità e il suo modo di essere. Rimanere con i piedi piantati ben a terra è il segreto basilare per raggiungere il successo e concretizzare i propri sogni. Asia è nata il 20 dicembre del 1996 sotto il segno del Sagittario, il segno del successo. Asia, perché hai deciso di entrare nel GP Model Management? “Mi è stato proposto durante una festa e ho deciso di provare perché amo l’arte in tutte le sue forme ed espressioni”. ti senti più attratta dalla moda, dal cinema o dalla tv? “Il mondo della moda mi affascina molto ma non escluderei né il cinema e né la televisione”. se oggi fossi già un’attrice o una modella famosa, come pensi cambierebbe nella tua vita? “Avrei un lavoro molto entusiasmante ma fondamentalmente credo che non cambierebbe me stessa e il mio modo di essere”. Descrivici il tuo carattere. “Sono una ragazza solare e determinata, amo l'arte, la fantasia e l'originalità”. Credits Pensieri per il futuro? Project: GP Model “Sicuramente terminare i miei studi, avere una vita felice, incontrare Management (managel'uomo dei miei sogni ed avere un lavoro che mi soddisfi magari come ment@gpmagazine.it) modella o attrice”. Photographer: Erika la tua paura più grande? Di Tullio “Poter perdere un giorno la mia fantasia e l’originalità”. stylist: Annalisa Bellia Di cosa non puoi fare a meno? Make up: Naima Ienne “Essere me stessa!”. Hair stylist: Fabio Pellegrino Per entrare a far parte del progetto GP Model Management, parrucchiere info 329.7252577 – management@gpmagazine.it supervisor: Corrado Pinci
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Prosegue il nostro contest ideato dall'ex modella e fotografa Adriana Soares. Questa volta tocca ad una giovane modella “prestarsi� per questo shooting indossando gli abiti di Gianni Sapone Couture
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Una giornata speciale
GiUliA VisCHi di Adriana soares
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na Giornata Speciale", volto alle ragazze della porta accanto. Questo mese però abbiamo scelto Giulia Vischi, una modella bellissima della Glamour Model Management. Motivo? Un grande stilista come Gianni Sapone Couture la adora, e non poteva fare altrimenti... Come dargli torto? Le sue creazioni sono animate di vita propria, come se una strana magia li tenesse in vita. Come se della polvere di fata fosse stata soffiata sopra. In fondo tutti abbiamo bisogno della polvere di fata per sorridere un po' più spesso e vedere il bello che ci circonda. Così, per questo mese abbiamo scelto una modella stupenda, perché Gianni è affezionato a lei. Giulia è una ragazza bellissima e di una dolcezza incredibile. Non vado contro la filosofia del concorso, anzi è democratico. E lei con tanto entusiasmo ha posato per noi. E così la magia di Gianni Sapone prende vita e calore. La parola alla splendida fanciulla. Alla fine ho lasciato che parlasse liberamente... Eccola: "Ho deciso di propormi a questo Contest perché ammiravo molto l'idea di poter vedere su riviste importanti come GP Magazine, semplici donne della vita quotidiana. In più che donna potrebbe mai resistere ad indossare un abito di classe e dal grande estro come quelli di Gianni Sapone? Io no di certo. Mi aspettavo – dice Giulia - un ambiente molto teso, invece mi sono subito trovata bene, grazie alla professionalità dell'equipe e in più mi sono anche divertita”. Che esperienza è stata? “La giornata dello shooting è stata una delle giornate più belle ed emozionanti che io abbia mai vissuto. Ero tutta elettrizzata e allo stesso tempo impaurita, avevo paura di non essere all'altezza degli abiti e della bravissima fotografa Adriana Soares, Ho messo tutta me
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stessa in questi scatti e spero che siano venuti bene. O almeno che sia riuscita a trasmettere la magia di quegli abiti”. Cosa hai provato quando hai ricevuto la conferma per fare questo servizio? “Ero talmente felice che riuscire a spiegare come mi sono sentita in quel momento non sarebbe facile. Era un mix di gioia, paura, felicità, entusiasmo, soddisfazione, un cumulo di sensazioni difficili da separare”. Dove sei nata e dove vivi? “Sono nata a Milano ma vivo a Tivoli, una città vicino Roma, da molti anni, praticamente da sempre. Ho 17 anni e faccio il quarto anno di ragioneria”. Giulia, parlaci un po' di te. “Sono una ragazza 'alla mano', amo viaggiare conoscere nuovi posti, tradizioni e fare nuove esperienze. Mi considero solare e sopratutto testarda. Non mi do facilmente per vinta. Fin da quando ero piccolina ho sempre sognato di poter indossare un abito di alta moda e magari sfilare su importanti passerelle, fin da quando di nascosto mi mettevo le scarpe alte di mia mamma”. Cosa farai prossimamente? “Ora dopo la pubblicazione spero di averne altre, mi concentrerò in tutto e per tutto su questo mondo che mi incuriosisce e mi affascina. Se una giornata sola ha suscitato in me grandi cambiamenti ed emozioni, immagino mille giornate così…”. Consiglieresti l'esperienza di questo contest? “Beh, consiglio questo contest a tutti i ragazzi e le ragazze che almeno per un giorno vogliano sentirsi più che speciali, poi magari chissà, rimarranno incuriositi come me da questo ambiente. Per quanto mi riguarda vivrei questa giornata, ogni volta se fosse possibile".
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Crediti Divas Make Up: Cristina Grifoni Gioielli: Maria Benedetta Bossi Abiti: Gianni Sapone Couture Modella: Giulia Vischi (Glamour Model Management) Foto: Adriana Soares
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le persone, si sa, celano verità nascoste sotto le apparenze. Per questo ci è piaciuto seguire una ragazza dal look tipico della scena indie italiana nella sua dimora, sede delle abitudini intime. in tal senso l’uso della flashata alla terry richardson evidenzia dettagli al centro della foto facendoli emergere dalla penombra dei margini, come a voler scovare o cogliere sul fatto. Dominano la scena le contraddizioni e le ispirazioni della protagonista, che più che una regina del focolare è una vestale consacrata a chissà quale rito metropolitano e post-moderno. si adorna di fiori sulla testa come Frida Kahlo, dismette i panni cool e ingaggia un confronto muto con un ignoto interlocutore che assume a tratti i toni dell’acido. il mistero delle dinamiche domestiche e delle relazioni s’infittisce. Meglio non indagare oltre. Altro che casa dolce casa… Giovanni Merone
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Photo: Antonio Guzzardo stylist: Danizza Della Vecchia Mua & Hair: Katia Dragani Model: Sasha@GlamourModelManagement (GMM) thanks to: Profilexpò di Marco Sermoneta, Ramide Jewels, Mäd.
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seduzione online sempre più relazioni nascono attraverso e grazie alla rete. Qual è il comportamento più giusto da mettere in atto?
ne parliamo con il dottor Marco Rossi di Fabiola Di Giov Angelo
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ormai pacifico che la rete sia diventata un luogo dove conoscersi, dove intraprendere relazioni, socializzare, superando i limiti che la scarsità di tempo e le distanze fisiche spesso impongono. E proprio i siti di dating, che diventano sempre più numerosi, sembrano essere validi e fedeli alleati per intraprendere una nuova relazione. Ma quale è il modo migliore di porsi e proporsi? E come utilizzare al meglio questo strumento per evitare delusioni ed esperienze fallimentari? Infatti grazie al profilo che ciascuno può proporre di sé è possibile fare una selezione in partenza, evitando di essere costretti a frequentare persone dal temperamento sconosciuto o dai gusti opposti ai propri. Ma dietro l’angolo si nasconde anche qualche insidia, per esempio quella di scoprire che si è conosciuta virtualmente una persona che invece non esiste. Ne parliamo con il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta. “In una relazione nata sul web i diretti interessati sanno che lo schermo consente di barare, - risponde il dottor Rossi – e secondo una ricerca scientifica il 61% di quelli che ricorrono al web per intraprendere una relazione mente sull’età, sull’altezza e su molto altro.
Voler apparire diversi da quello che si è non è un comportamento così inusuale, né deprecabile, in amore, la cosa che è cambiata è che nell’ambito della seduzione online è subentrata la mistificazione. Inoltre la rete che velocizza e amplifica la portata delle conoscenze, ha reso il gioco della seduzione molto meno complesso. Infatti incontrare, ad esempio, una persona su un sito di relazioni extraconiugali rivela già molto su che tipo di rapporto si stia cercando e abbatte il tempo e le energie dedicate in passato al mistero che sono alla base della seduzione. Sui siti di incontri invece, aggiunge Marco Rossi – diventa importante fare una buona bio, che racconti tutto e subito, al contrario di quando invece in amore ci si svelava poco a poco”. www.marcorossi.tv
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AGritUrisMO VAllE tAMAntinA, rElAx nEl CUOrE DEll'UMBriA
agriturismo Valle Tamantina nasce nel cuore verde dell’Umbria, a circa 6 Km da Bevagna, cittadina medioevale, nel circondario di Assisi, Spello, Montefalco, Foligno e Spoleto. La tranquillità del luogo ed una calda accoglienza fanno di una vacanza un’occasione unica per godere della genuinità del mondo rurale, in cui ogni stagione offre colori e profumi sorprendentemente mutevoli ed unici nel loro genere. I due casolari in pietra, opera di ristrutturazione di due vecchie case coloniche, sono suddivisi in appartamenti bilocali indipendenti e confortevoli (sono composti da camera matrimoniale, servizi privati, soggiorno con prontoletto matrimoniale ed angolo cottura attrezzato). In questo angolo incontaminato si possono fare escursioni a piedi o in mountain bike lungo i sentieri nella pineta ed incontrare gli animali che regnano nel sottobosco (lepri, fagiani, scoiattoli, istrici e tassi) e raccogliere i tesori di stagione (le cicorie selvatiche, i funghi, gli asparagi e le more). A disposizione degli ospiti ci sono la piscina (per adulti e bambini), solarium con lettini e sdraio, le mountain bike, un ampio giardino con giochi per i bambini, un barbecue, spazio esterno attrezzato, un locale di ritrovo. Potrete condividere con noi i lavori nei campi, avendo la possibilità di assistere e partecipare alle attività agricole, come la raccolta delle olive. Durante il vostro soggiorno potrete provare il piacere di raccogliere la frutta dagli alberi e nel periodo estivo di raccogliere i prodotti dall'orto a vostra disposizione, per preparare gustosi piatti. L’agriturismo sorge a 350 metri di altitudine, su un podere di 10 ettari coltivati biologicamente; in azienda si produce prevalentemente OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA (le olive vengono raccolte a mano e spremute a freddo), FARRO, CECI, LENTICCHIE, FARINE. Potrete incontrarci in vari mercatini enogastronomici regionali a cui partecipiamo, esponendo i nostri prodotti, che potrete assaggiare, così come potrete farlo durante il vostro soggiorno a Valle Tamantina; potrete inoltre vedere i campi coltivati di farro, lenticchie, ceci,
passeggiare nell’oliveto o nel vigneto, che nel periodo autunnale assume un colore rosso di molte sfumature, caratteristico delle foglie di sagrantino, il vitigno autoctono più conosciuto. Gli olivi (circa un migliaio, di varietà moraiolo, leccino e frantoio) sono i protagonisti principali della nostra azienda agraria, circondati da pini, querce e campi coltivati. Le più importanti città dell’Umbria sono facilmente raggiungibili per una vacanza tra i tesori dell’arte, della cultura e dell’enogastronomia. Non perdetevi lo spettacolo del cielo stellato di Valle Tamantina, il lampeggiare di mille e più di mille lucciole nelle notti d'estate, il canto di grilli e cicale e la tranquillità di un luogo immerso nel verde di olivi e boschi. Agostino, Argentina e Laura vi aspettano con tutta la loro grande cordialità e ospitalità. Via Valle tamantina, 3 – Bevagna (Perugia) tel./Fax (+39) 0742.361228 – cell. 339.3751866 www.valletamantina.it – agriturismo@valletamantina.it – www.facebook.com/Valletamantina
tirO A sEGnO • lE sPECiAlitA’
I
n attesa di disputare a breve la prossima gara valida per l’ammissione ai campionati italiani 2013, conosciamo meglio alcune specialità di tiro. Le principali sono il tiro con la pistola e quello con la carabina, entrambe possono essere effettuate sia con armi ad aria compressa che a fuoco. Il tiro con armi ad aria compressa viene effettuato a una distanza di 10 metri su bersagli di carta o elettronici e la zona punti ha un diametro di pochi centimetri, il 10 equivale ad un cerchio di 1 cm per la pistola e 0,5 cm per la carabina, il bersaglio deve essere colpito con un pallino di 4,5 mm di diametro. Per quanto riguarda, invece, le altre discipline, la distanza di tiro può variare da 25, 50 fino ad ar-
rivare a 300 metri, ovviamente si tratta di calibri diversi. Oltre ad essere dotati di pistole e carabine è necessario utilizzare un abbigliamento speciale, soprattutto per quel che riguarda il tiro con la carabina per il quale è importante indossare giacche e pantaloni che irrigidiscono il corpo ed ottenere così una maggiore stabilità. Per il rilascio dei certificati maneggio armi, attestazione di frequenza dei corsi di tiro, allenamenti soci volontari, i nuovi orari sono: lunedì 15,00/19,00 Martedì 8,00/12,00 - 15,00/19,00 Mercoledì 8,00/12,00 - 15,00/19,00 Giovedì CHiUsO Venerdì 8,00/12,00 - 15,00/19,00 sabato 8,00/12,00
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tel. 0774.313918 Fax 0774.313553 www.tsntivoli.it • info@tsntivoli.it
EsCriMA: l’ArtE MArZiAlE Più AFFAsCinAntE EsCriMA OGGi Negli ultimi anni è cresciuto l'interesse per le arti marziali meno diffuse, provenienti da diverse culture di tutto il mondo. Ritenuta la migliore arte per imparare ad usare i coltelli e a difendersi da essi, l'Escrima ha attirato persone non necessariamente interessate al suo aspetto culturale. I moderni metodi di allenamento tendono a curare meno il "footwork" e le tecniche di piede (che peraltro vengono assimilate con gli esercizi come veniva fatto anche anticamente) e le posizioni basse del corpo (che comunque erano adottate da non molti stili di Arnis/Escrima) soffermandosi sempre di più su tecniche dirette, maggiormente adatte ad essere imparate da chi non ha la possibilità di dedicare moltissimo tempo a queste discipline e che possono sembrare più efficaci, soprattutto in contesti in cui è richiesta una reazione immediata che non abbia avuto la necessità di anni e anni d'allenamento per essere acquisita. Inoltre è perfettamente armonica con molti principi dell'arte, quali il dinamismo rivolto verso l'avversario, l'importanza di trovarsi offline, il sistema di spostamenti sul Triangolo per maggior sicurezza durante l'esecuzione delle tecniche, lo studio dell'uso del corpo e l'attenzione sensibile alle pressioni avversarie. E' anche vero che in America, l'Escrima è ritenuta da molti più affascinante e facile da proporre insieme alle arti marziali asiatiche e questo spiega, in parte, il proliferare di stili e sottostili la cui reale efficacia e praticità è stata messa a volte in discussione.
AsPEtti tECniCi E lE ArMi La particolarità che più colpisce dell'Escrima è che si comincia lo studio dell'arte marziale imparando subito ad usare le armi. Successivamente si passa al combattimento a mani nude applicando le tecniche, le famiglie di movimento e le tattiche di combattimento apprese con le armi. Tutte le altre arti marziali cominciano sviluppando l'abilità nel combattimento a mani nude, per anni, prima di passare eventualmente alle armi. L'arma più comunemente utilizzata per cominciare l'apprendimento dell'Escrima è il bastone in rattan, lungo all'incirca quanto il braccio del praticante, con una lunghezza che può variare dai 45 ai 70 cm. In molti sistemi si comincia con l'imparare il combattimento con due armi, che possono essere due bastoni, due coltelli o un bastone e un coltello (sistema chiamato "espada y daga"). Altre armi tradizionali possono essere il bastone lungo, il bastone da pugno (pocket stick), la lancia, lo scudo, la frusta e il nunchaku, oltre alle classiche armi da taglio filippine di medie dimensioni accumunate a quelle malesi: bolo (è praticamente un machete), kampilan (arma da taglio con lama rastremata verso l'impugnatura), barong (arma da taglio con lama a foglia leggermente curvata all'interno) e kriss (arma da taglio con lama serpeggiante che esiste di varie dimensioni, dalle maggiori che equivalgono a quelle di una spada a quelle inferiori simili a quelle di un pugnale), solo per citarne alcune.
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COnCEtti tECniCi Di BAsE Il primo concetto tecnico su cui si fonda il Kali-Arnis-Escrima è utilizzare gli stessi movimenti usati per il maneggio di un'arma anche per il maneggio di armi diverse e per effettuare tecniche a mano nuda. Infatti, osservando attentamente le dimostrazioni tecniche di vari maestri ed istruttori di Escrima, si vede la quasi identica esecuzione della stessa tecnica, sia eseguita con un bastone che a mano nuda: vi sono solo piccoli aggiustamenti per adeguarsi a distanze di combattimento diverse e per sfruttare al meglio le differenti potenzialità offerte dalla mano prensile rispetto all'arma inerte. Altro concetto tipico dell'Escrima, che si differenzia da altre arti marziali e che si ritrova solo nella scherma, è la "numerazione degli angoli": gli attacchi vengono portati seguendo particolari traiettorie che comunque rientrano in "zone" che delimitano la figura umana del bersaglio. nOn sOlO ArMi Nonostante il Kali-Arnis-Escrima sia conosciuto soprattutto per l'uso delle armi (soprattutto armi bianche da taglio e da percussione), in quest'arte esiste anche un vasto repertorio tecnico nel campo del combattimento a mano nuda che copre sia lo scontro tra opponenti disarmati, sia la difesa disarmata da attacco armato, rendendolo uno dei sistemi di combattimento più completi nell'ambito delle arti marziali. info: Fitness tivoli – via Acquaregna 139 (tel. 377.5308191)
la sicurezza nella S scuola
Percezione dei rischi, formazione e organizzazione
A cura del dott. ing. Gianni Andrei • Professionista esperto in sicurezza integrata (security, safety, antincendio, tutela ambientale, emergenza) • Docente a contratto di “Risk Analysis” e “Organizzazione di Sicurezza e Emergenza” nell’Università di Roma Tor Vergata • Presidente di A.I.PRO.S. Associazione Italiana Professionisti della Sicurezza (www.aipros.it)
embrerà strano, eppure proprio la “sicurezza” risulta tra i bisogni più importanti che tutti gli uomini e le donne, di ogni epoca o età ed in qualsiasi parte del mondo, hanno sentito e sentono l’esigenza di soddisfare. Prima della sicurezza ci sono solamente i bisogni fisiologici, e cioè quelli indispensabili alla vita umana. Non c’è, quindi, da stupirsi se, quando entriamo in un luogo non familiare o viviamo una qualsiasi situazione quotidiana, nella coscienza intima di ognuno di noi affiora automaticamente un segnale netto e distinto che, in modo naturale, ci rassicura o ci mette in guardia. Una sensazione di tranquillità ovvero di pericolo che chiamiamo percezione di sicurezza o percezione di insicurezza, secondo i casi. Succede entrando, ad esempio, in un edificio pubblico, in un cinema, in un hotel, in una banca, oppure mescolandosi alla gente in una strada affollata, aspettando un autobus alla fermata, assistendo in uno stadio ad un evento sportivo. Ovviamente tutto è rapportato alla sensibilità di ognuno di noi che, quasi inconsciamente, analizza la situazione, la valuta e si comporta di conseguenza, predisponendosi ad “accettare un rischio residuo”. Cosa diversa è, invece, valutare un rischio per altre persone, che forse riteniamo non in grado di valutare ed assumere un comportamento così come lo faremmo noi. E’ il caso degli anziani, di nostri familiari ricoverati in un ospedale, dei nostri bambini e ragazzi che trascorrono gran parte della giornata in un edificio scolastico. E proprio a questo proposito, come si può trasformare l’apprensione dei genitori per i propri figli, così come di coloro che insegnano o lavorano nella scuola, in un approccio positivo alla sicurezza? E’ una sfida che da molti decenni impegna lo Stato, le Istituzioni locali, i Dirigenti scolastici e gli insegnanti, i professionisti della sicurezza. Certo, la sicurezza non si realizza solo promulgando leggi e normative, ma applicandole, verificandone il rispetto puntuale, facendole proprie, diffondendo una reale “cultura della sicurezza”. Ecco dun-
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que che, specialmente nella scuola, l’informazione e la formazione diventano gli strumenti indispensabili per creare la necessaria sinergia tra docenti, studenti e personale non insegnante, con le misure tecniche ed organizzative poste in essere nel plesso scolastico; un’interazione e un’integrazione che diventano possibili mediante l’applicazione delle procedure comportamentali e di emergenza che, così, realizzano un progetto globale di sicurezza nella scuola. Il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, che ha sostituito il D. Lgs. 626 del 1994, impone al Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro, oltre che individuare, analizzare, valutare tutti i possibili rischi (naturali, accidentali e dolosi) e porre in atto adeguate e coerenti misure tecniche, organizzative e procedurali, anche di informare e formare opportunamente il personale docente e non docente e di pianificare ed organizzare l’emergenza. Ricordando che l’adeguamento delle strutture scolastiche e di alcuni loro sistemi ed impianti tecnici (specialmente di tipo antincendio) sono competenze di Provincia e Comune, ogni Dirigente Scolastico ha comunque la responsabilità di operare per lo studio, l’analisi dei possibili rischi e la valutazione di accadimenti e conseguenze, nonché di mettere in campo un’organizzazione di prevenzione, salvaguardia ed intervento, in grado di gestire una situazione di emergenza, singola o collettiva. Intendiamoci: nella scuola il personale docente e ausiliario è formato ed istruito per utilizzare correttamente i sistemi e gli apparati di sicurezza esistenti e per attuare e verificare la costante e puntuale applicazione di cautele nei comportamenti e di procedure di intervento; in altre parole, si deve essere in grado di affrontare una situazione o un evento incidentale, di prestare un eventuale primo soccorso e di porre in essere tutte le previste procedure per gestire un’emergenza, fino all’evacuazione dei locali, coordinando e dirigendo studenti, ed altre persone estranee eventualmente presenti, in un “luogo sicuro”, in attesa dell’intervento degli Organismi esterni di
Soccorso. E’ questo il caso delle nostre Scuole italiane (ma sono proprio tutte?), dove dovrebbe essere stato elaborato il prescritto DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) dell’intero plesso scolastico, comprendente l’analisi e valutazione di tutti i possibili rischi (connessi sia alle attività scolastiche che ricreative, sia ad incidenti o eventi calamitosi o dolosi), dove dovrebbe essere stata pianificata ed attuata l’organizzazione di sicurezza dell’Istituto (con l’individuazione di ruoli e con l’indicazione di responsabilità e mansioni degli addetti all’emergenza e all’antincendio, degli addetti al primo soccorso, dei docenti e di altro Personale). Ma anche dovrebbe essere stata concretizzata la pianificazione ed il coordinamento dell’emergenza, la formazione generale e specifica di tutte le tipologie anzidette di Personale, lo svolgimento periodico di prove programmate di evacuazione dal plesso di tutti gli alunni e di tutto il Personale, docente e non docente, nonché di esercitazioni di emergenza “senza preavviso”. Proprio qui giocano un ruolo fondamentale gli interventi formativi diretti a tutto il Personale docente, ausiliario e tecnico, che peraltro esigono di essere convalidati da test individuali di verifica di apprendimento. La sicurezza è anche corretta comunicazione e, già all’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro dovrebbe emanare e diffondere un’apposita circolare relativa all’organizzazione di sicurezza posta in essere nella Scuola, assicurando altresì, nell’ottica del miglioramento continuo, il regolare monitoraggio della validità ed il periodico aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, delle misure tecniche e procedurali, dei percorsi formativi specifici ed operativi. L’obiettivo principale quindi, condiviso da tutto il Personale docente e non, deve diventare quello di insegnare agli allievi, dai più piccoli ai più grandi, a ben conoscere tutti gli ambienti in cui si svolge la vita e l’attività scolastica, ad interpretare correttamente la segnaletica di sicurezza, a saper riconoscere un rischio, a sapersi comportare durante un’emergenza. Anche questa è attività formativa, nella scuola e per la vita. E state certi che, in tal modo, saranno proprio i nostri ragazzi a rendere più sensibili i loro genitori per una diffusa “cultura della sicurezza”, indispensabile a scuola come in casa o per la strada.
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il buongusto si vede dal mattino! Assaporata, consumata in fretta o semplicemente rimandata, la colazione con un momento dolce della giornata a cui molti non riescono a rinunciare di Fabiola Di Giov Angelo
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i sono persone per le quali la colazione è un momento sacro ed irrinunciabile, e il fatto di essere costretti a saltarla, anche solo per una volta, rischia di compromettere l’intero corso della giornata. Per altri invece, non è determinante, l’importante è trasferire questa dolce occasione ad un altro momento della giornata, magari al pomeriggio per ricaricarsi o alla sera per gratificarsi per la giornata appena conclusa. Ciò che di sicuro riguarda un po’ tutti è il piacere di concedersi qualche momento di dolcezza durante la giornata, magari accanto ad una tazza di thè fumante, o gustando un muffin appena sfornato o godendosi una fetta di soffice torta di mele. Ecco allora dolci proposte dal mondo del design che affiancano al gusto un po’ di buongusto e portano sulla tavola oggetti e utensili pratici e belli, che addolciscono le giornate.
Maiuguali,mug, canzoni Beatles www.maiguali.it
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Maiuguali, Maglia, mug in ceramica, www.maiguali.it
Maiuguali, Nordic, teiera in ceramica con copriteiera www.maiguali.it
Maiuguali, Cupcake, set di 4 stampi in silicone, www.maiguali.it
Maiuguali, Torta, tortiera e sottopiatto in feltro, www.maiugali.it
rosso regale, Piatto, in Melamina decorata www.rossoregale.it
rosso regale, Winter, tovagliette in cotone stampato www.rossoregale.it
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DEsiGn ad alto di Fabiola Di Giov Angelo
Eccentrico Elegante Colori intensi e decisi che colorano con eleganza il salotto e la zona living. www.brem.it
Audaci giochi cromatici che osano un po’ rendendo l’arredamento divertente e imprevedibile. www.maiuguali.it
www.twils.it 64
tasso di colore Tinte forti ed intense, per abbellire, arredare e trasformare ogni angolo della casa
Divertente Invasione di fiori e colori che suggeriscono nuove idee d’arredo ad alto tasso cromatico. www.twils.it
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Originale Sempre più forte la tendenza ad aggiungere un po’ di colore e vivacità al bagno, anche attraverso il colore dei caloriferi, originali e funzionali. www.brem.it
trottolina Cake Design D
ebora Kim Selibara, creative designer, si diploma in scenografia ed arte applicata presso la Anderson High School di Austin in Texas. Si trasferisce in Italia e dopo aver terminato gli studi legati alla decorazione vetrinistica e al visual display, elabora e crea un particolare stile che nasce dalla fusione delle sue esperienze creative negli States con l’eleganza, la tradizione e la maestria tutta italiana. Si affaccia al mondo della pubblicità e della comunicazione ricoprendo prima il ruolo di responsabile di produzione e assistente al reparto media e comunicazione per l’Agenzia di pubblicità GDDL e poi quello di assistente di direzione presso la Film Master. Ma le sue grandi passioni rimangono la scenografia, la pittura e la scultura. Crea le scenografie per svariati musical che debuttano anche a Parigi e New York. Crea installazioni d’arte per eventi sposa nazionali attraverso le quali riesce ad esaltare,
con veri e propri quadri, stili, tradizioni, innovazioni e tendenze del matrimonio italiano contemporaneo. Il suo estro e la sua creativa manualità, le tecniche utilizzate, l’innovazione miscelata alla tradizione del teatro, la rendono unica nel trasformare una semplice idea in un allestimento unico e spettacolare. Da qualche anno unisce la sua passione per la modellazione della pasta di sale e della creta alla passione sfrenata per i dolci. Da allora realizza vere e proprie opere d’arte di zucchero, micro-sculture che, come una vera couturier, sono pezzi unici, particolari e irripetibili. Nasce così il brand “Trottolina Cake Design”, con il quale tiene corsi di cake design in giro per l’Italia, invitando nel suo “atelier creativo” tutti coloro che hanno voglia di condividere la propria passione per l’arte a tutto tondo, la sperimentazione e la creatività. I dettagli sono la forza di tutte le sue creazioni: pizzi, volant e perle colpiscono la vista prima ancora del gusto. Ovviamente tutto commestibile.
Per informazioni 366 5062748 www.trottolinacakedesign.it www.facebook.com/trottolinacakedesigne
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“Atelier” creativo e gustoso Nata come creative designer, realizza opere d'arte di zucchero davvero entusiasmanti e tiene corsi di cake design in giro per l'Italia
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o sWEEt CAKE tOUr tour è un tour in giro per l’Italia che prevede la realizzazione di corsi dedicati sia a principianti, sia a semplici appassionati, sia a professionisti che desiderano approfondire e migliorare la propria tecnica. Il corso di decorazione ha l'obiettivo di fornire gli insegnamenti teorici e pratici per poter realizzare, con diverse tecniche, torte americane di vario stile, realizzare elementi decorativi semplici e complessi, conoscere le varie tipologie di preparazione e la conservazione degli alimenti . Parte teorica: Impasti base e farciture delle torte: come conciliare la decorazione in stile americano con i sapori tipicamente italiani; Pasta di zucchero, marshmallow/fondent, cioccolato plastico, pasta per modellazione: differenze e proprietà; conservazione e colorazione dei prodotti utilizzati. Parte pratica: Colorazione delle paste, farcitura della torta con la marmellata,
come riquadrare una torta vera (non di polistirolo) con la crema al burro, come ricoprirla con la pasta di zucchero. Decorazione della torta a tema campestre: creazione degli elementi decorativi a
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mano (senza stampini) quali orsetto, staccionata, funghetti, viottolo, zucche, edera e fiocco ornamentale, assemblaggio dei topper e presentazione finale. Si Lavora su una base di polistirolo quadrata, che viene rivestita con pasta di zucchero. Si può realizzare una cameretta con una bambina addormentata che sogna nel proprio lettino. Vi insegnerà a modellare un viso partendo da un unico pezzo di pasta di zucchero, come utilizzare i pennarelli alimentari per realizzare gli occhi e le varie sfumature del viso. Saranno realizzate, inoltre delle miniature, quali arredi della dolce cameretta: un comodino, una coperta con merletto, delle pantofole, una teiera con tazzine, un giornale commestibile, una lampada da tavolo, delle cornici, dei cuscini, uno sgabello… E' ovvio che questo è un tema dedicato ai bambini, con la stessa dinamica ma con temi diversi si potrà realizzare quello che si desidera, e tutto rigorosamente commestibile.
incredibili opere d'arte dell'artista Julie Green, che dipinge su piatti di ceramica le ultime cene dei detenuti condannati a morte di Camilla rubin
l’ultima cena D
Le immagini ritraggono i piatti realizzati da Julie (Foto a cura di Kikapress)
a italiani, quando sentiamo parlare di qualsiasi cosa legata all'ultima cena, il nostro pensiero rimanda immediatamente al celebre dipinto di Leonardo da Vinci, che rappresenta Gesù in mezzo ai suoi discepoli, una trasposizione del concetto di un condannato a morte che sa che la sua fine è imminente. Un po’ come accade ai detenuti nel braccio della morte delle carceri americane, che prima della loro esecuzione capitale hanno la possibilità di scegliere cosa consumare per l'ultimo pasto. Ora queste "ultime cene" sono diventate delle vere e proprie opere d'arte, dipinte su piatti in ceramica da Julie Green, un'artista 51enne che quando viveva a Norman, in Oklahoma, leggeva sul giornale locale l'elenco dei condannati a morte e il menu dell'ultimo pasto consumato. Ha così avuto l'idea di questa collezione, che ha intitolato appunto “L'ultima cena”, in cui ha rappresentato i pasti finali dei condannati. Prima di lei il fotografo americano Henry Hargreaves aveva approfondito il tema con un progetto ispirato agli ultimi pasti di alcuni celebri condannati a morte americani. Dalla grande abbuffata al digiuno, dall'oliva all'aragosta, il fotografo ha raccolto in una ricostruzione fotogra-
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fica gli "special meal" consumati poche ore prima dell'esecuzione. Questi alcuni dei pasti più “strani” tratti dai suoi scatti Victor Feguer, 28 anni, Florida, accusato di rapimento e omicidio. Ucciso con un'iniezione letale il 15 marzo 1963. Come ultimo pasto ha chiesto una singola oliva con il nocciolo. Ted Bundy, 43 anni, Florida, accusato di violenza sessuale, necrofilia, fuga dal carcere e omicidio di 35 persone. Morto sulla sedia elettrica il 24 gennaio 1989. Si è rifiutato di consumare un ultimo pasto speciale e ha mangiato uova, bistecca, pane imburrato, latte e succo di frutta. Timothy McVeigh, 33 anni, Indiana, 168 accuse di omicidio per l'attentato di Oklahoma City. Morto l'11 giugno 2001 per iniezione letale. Il suo ultimo pasto è stato una ciotola di gelato alla menta con pezzettini di cioccolato. Ricky Ray Ractor, 42 anni, Arkansas, due accuse di omicidio. Morto per iniezione letale il 24 gennaio 1992. Prima di morire ha mangiato una bistecca con patatine fritte, una torta di noci e succo di ciliegia. Ractor ha lasciato la torta dicendo che l'avrebbe finita dopo.
sono un pirata, sono un signore Dall’18 aprile è al cinema il divertente film con Eduardo Tartaglia, Veronica Mazza, Francesco Pannofino, Giorgia Surina e Maurizio Mattioli
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opo il successo di Ci sta un Francese, un inglese e un napoletano e la Valigia sul letto, Eduardo tartaglia torna dietro e davanti la macchina da presa con “SONO UN PIRATA, SONO UN SIGNORE” in uscita nelle sale l’11 aprile distribuito da AI Entertainment. L’autore partenopeo racconta un’avventura, che ci riporta a fatti realmente e recentemente accaduti: quattro Italiani in viaggio sequestrati da moderni Pirati. Il rapimento; il rapporto tra sequestratori e ostaggi; le rocambolesche fughe attraverso le impenetrabili e fittissime boscaglie; il sorprendente colpo di scena, sono il giusto tributo che il film da al genere “ action”, per una commedia che punta ad essere paradossale, ma non grottesca e che, pur nella soluzione di un commosso lieto fine, cerca di non essere mai né “consolatoria” né “accomodante”. Veronica Mazza, Francesco Pannofino e Giorgia surina, insieme a Eduardo tartaglia, sono i quattro malcapitati
che, sospesi nel tempo e nello spazio, divisi tra la paura per la loro sorte e l’incanto dei paesaggi, conosceranno emozioni mai provate che li costringeranno, individualmente ed insieme, a guardare dentro se stessi come mai prima. Quattro Italiani, si trovano al largo delle coste africane ognuno per motivi diversi: un professore universitario e la sua assistente, impegnati in un progetto di ricerca della Facoltà di Biologia Marina dell’Università di Milano; un marittimo napoletano imbarcato su una nave mercantile; una Parrucchiera, anche lei partenopea, assunta per curare personalmente il look di una eccentrica e ricchissima nobildonna in vacanza nella classica crociera di fine anno. Casualmente riuniti su di una stessa barca, vengono improvvisamente sequestrati da un gruppo di Pirati, diventando pertanto ed in maniera imprevista e imprevedibile, i protagonisti di una vicenda di rilevanza internazionale.
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© Foto di Alessandro rabboni
Edoardo Pesce
Teatro, tv e cinema. La sua carriera finora l’ha visto cimentarsi molto bene in questi ambiti. Questo per lui è un momento importante con un paio di film al cinema, le riprese di “Squadra Antimafia 5” e prossimamente un film tv per la Rai insieme a Claudio Santamaria 74
Cattivo per professione D
a “Romanzo Criminale” a “Squadra Antimafia 5”, da cattivo a cattivo. Per Edoardo Pesce si tratta di un periodo importante per la sua carriera. Qualche settimana fa è uscito al cinema “AmeriQua” e in questo mese esce “Il terzo tempo”, film a cui Edoardo ha preso parte. In più è sul set della quinta edizione della serie tv “Squadra Antimafia”, nella quale reciterà il ruolo del cattivo a fianco di Francesco Montanari, l’Albanese di “Romanzo Criminale”. Edoardo, è un momento importante per te. il 14 marzo è uscito al cinema “AmeriQua”, mentre ad aprile esce “il terzo tempo”. Pensi che sia uno dei periodi migliori della tua carriera finora? “Beh, non so se sia il periodo migliore. Fortunatamente ci sono una continuità lavorativa e progetti molto buoni, quindi sono contento”. il film “AmeriQua” è diretto da Bobby Kennedy iii, nipote del presidente Kennedy. Cosa puoi dirci di questo regista e che esperienza è stata? “E' un ragazzo molto simpatico e umile. Aveva questo piccolo desiderio di raccontare in un film la sua esperienza di studente in Italia e lo ha realizzato. Quando era in Italia, a Bologna, non diceva di essere un Kennedy, ma si faceva chiamare Charlie e faceva il cameriere. Credo per vivere come gli altri ragazzi e non avere privilegi. Mi ha colpito questa cosa. L'esperienza per quanto mi riguarda è stata molto divertente e la produzione fantastica. Definirei il film un ‘teen movie’, una commedia di intrattenimento che può interessare una fascia d'età compresa tra i 16 e i 24 anni, ma può essere piacevole per tutti”. Com’è avvenuto il contatto con lui? “Semplicemente con un provino”. ne “il terzo tempo” interpreti il ruolo dell’allenatore, ex giocatore di rugby.
Per questo sei dovuto in un certo senso ingrassare e fare molta palestra. ti ha pesato ciò? “Faccio il vice allenatore, Roberto, un ex giocatore per fortuna... quindi non ho dovuto proprio fare dei duri allenamenti. Ho cercato di tenermi un po’ in forma, ma ormai, dopo ‘Romanzo Criminale’, cerco di farlo sempre. La regia è di Enrico Maria Artale, un regista giovane che spero faccia strada perché è veramente un talento”. Hai dovuto imparare anche a giocare a rugby, vero? E chi ti ha seguito in questi allenamenti? “Più che altro è stata più dura per i ragazzi della squadra, che si sono allenati per un mese con dei giocatori veri. Io ho imparato un po’ a tirare l'ovale (così si chiama la palla nel rugby ndr), qualche schema e le tecniche per gli allenamenti. E' stata veramente una bella esperienza. Ho scoperto che il rugby è un grande sport. Dovrebbe avere più spazio”. A conferma del momento d’oro, sei anche sul set di “squadra antimafia 5”. Come stanno andando le riprese? in questa serie quale personaggio in-
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terpreti? “Interpreto Michele Catena, il fratellastro di un nuovo boss che cerca di farsi strada, interpretato a sua volta da Francesco Montanari. Il mio personaggio è un killer che ha studiato pianoforte al conservatorio. Devo dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Spero che piaccia”. Che tipo di attore ti definisci? “Come molti ho iniziato con il teatro, che è sempre la mia più grande passione, poi piccoli ruoli, fino alla svolta di ‘Romanzo Criminale’, che mi ha permesso di avere visibilità in un prodotto ottimo e di continuare a fare questo lavoro”. Qual è la tua formazione? “Ho iniziato con Garinei, poi ho frequentato il teatro Azione, con Isabella Del Bianco, e ho lavorato con Claudio Carafoli. Poi con ‘Romanzo Criminale’ ho imparato a stare su un set”. Cinema e tv. Quali sono le differenze sostanziali che riscontri riguardo al tuo lavoro sul set? “Se fossimo negli Usa direi che i ruoli che mi propongono sono da ‘supporter actor’, che qui viene genericamente definito caratterista o non protagonista. Forse i tempi, che in tv sono più veloci. Anche se ad esempio in ‘Squadra Antimafia’ la qualità è alta e si dà molto spazio e tempo alla preparazione e alla recitazione delle scene, cosa rara di solito in tv”. A che punto è la tua carriera? “Sto aspettando un ruolo ‘importante’ ma non mi posso lamentare”. se dovessero fare un remake di un grande film e ti dovessero chiamare, quale film ti piacerebbe “ri-girare” e soprattutto in quale personaggio? “Vittorio Gassman ne ‘I soliti ignoti’ o Joe Pesci in ‘Casinò’ “. Oltre all’immediato, hai progetti per il futuro? “Devo iniziare un film tv per la Rai, a fianco di Claudio Santamaria, sulla vita del maestro Manzi”.
ElisA FAGGiOni il teatro dell’applauso Conosciamo una brava attrice di teatro che è riuscita con determinazione ad abbinare lavoro e passione. Dal 2004 ha una compagnia e un teatro tutto suo, che si chiama teatro dell’Applauso di Paolo Paolacci
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na splendida avventura di artista e di donna, di fantasia e concretezza che cerca ogni volta di aggiungere qualcosa alla sua esperienza artistica e umana, confrontandosi apertamente con le sue aspirazioni e il suo vivere quotidiano. Conosciamola. Si diploma nel 2001 all’Accademia d’arte drammatica “Pietro Scharoff”; frequenta il corso di Improvvisazione teatrale italiana con Francesco Burroni e studia canto, danza orientali, tango, commedia dell’arte, scherma artistica e componimento di duelli storici. Inoltre, cortome-
traggi: tra i più importanti citiamo i cortometraggi di Matteo Rovere e Andrea Lodovichetti. Un teatro tutto per te... Un bel nome poi per un’artista: teatro dell’Applauso! “Sì, il nome Teatro dell’Applauso la dice tutta. In realtà è nato nel 2003 da uno scherzo tra me e il mio collega Francesco Primavera. Dovevamo realizzare uno spettacolo comico e inventarci quindi un nome che fosse allegro e positivo”. Quali obiettivi ti sei posta all’inizio?
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E li stai raggiungendo? “Ancora sono in viaggio per raggiungere i miei obiettivi, ma questo penso sia buono… Sono sempre in continuo movimento. Inizialmente l’idea era di creare una compagnia teatrale attiva sul territorio nazionale con proposte di spettacolo dal vivo, sia per serali che per il teatro scuola e posso dire di esserci riuscita”. stai vivendo in un mondo artistico che ovviamente entusiasma gli aspiranti e non . tu come ti poni con questo mondo? riesci a vederlo da dietro le
quinte? “Direi di non essere del tutto dietro le quinte, in ogni modo cerco sempre di rimanere con i piedi per terra come farebbe un ingegnere con il suo progetto. Ai miei allievi che si stanno affacciando su questo mestiere dico sempre di guardare oltre le luci della ribalta, di studiare e di non smettere mai di crescere e poi…”. Parlaci di te dei tuoi hobby, di quello di cui non potresti fare a meno... “I miei hobby? Magari potessi avere il tempo per coltivarli! Però mi ritengo una persona fortunata perché le mie passioni sono legate al mio lavoro. La lettura per esempio, vado al cinema e a teatro perché è fondamentale per me, ma anche la danza e il canto sono cose che fanno parte della mia formazione”. se vuoi puoi parlare della tua sfera familiare come cultura e come esperienza di vita e di lavoro, cosa ti ha dato e come credi di impostarla per te? “Vengo da una famiglia dove l’arte e la cultura in genere ha sempre avuto un posto importante, questo mi ha formata durante l’infanzia. Quello che oggi invece mi ispira e mi da la forza nei momenti più difficili è la mia bambina. A tre anni ha tutto quello che nel mio lavoro da adulti si ricerca: spontaneità, fantasia, immaginazione, creatività… Sono il mio motore”. Puoi fare una breve storia del teatro dell’ Applauso e ovviamente la Compagnia teatrale? “La Compagnia Teatrale, nata nel 2004 e diretta dalla sottoscritta, si occupa di produzione, realizzazione e distribuzione di spettacoli, eventi e formazione. Dal 2005 la Compagnia propone diversi laboratori basati sull'insegnamento e la didattica artistica, sia per principianti che per professionisti”. Cosa prevedi per il tuo futuro di artista? Come possono i lettori contattarti? Puoi salutarli, ovviamente come preferisci tu... “In questo difficile momento per l’Italia spero che la cultura non smetta il suo sviluppo. Purtroppo i problemi economici rischiano di bloccare l’artista che invece avrebbe bisogno di un ambiente propositivo per creare arte. Parlo anche di scrittori, poeti, ma anche ricercatori e scienziati. Spero di tener duro”. Info: www.teatrodellapplauso.it
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i sposo ma non troppo” è uno degli spettacoli teatrali che ha ricevuto maggiori consensi in assoluto. La firma è di Gabriele Pignotta, uno degli attori più applauditi dal pubblico italiano. Grazie a questo successo, “Ti sposo ma non troppo” diventerà un film, che si annuncia divertente e atteso. Prima di entrare in dettaglio su questo progetto attuale, è bene ripercorrere brevemente la carriera di Pignotta. Gli esordi lo vedono trionfare al Festival di Castrocaro come volto nuovo e successivamente inizia a scrivere programmi per la Rai e per Mediaset. Ma è in teatro che Gabriele Pignotta trova il suo habitat ideale, e così inizia a scrivere e a produrre commedie. Spettacoli che in alcuni casi hanno prodotto anche dei veri e propri record di incassi. In questo periodo è stato ed è in teatro con “Mi piace perché sei così” e “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?”. Gabriele, partiamo da questo progetto del film tratto dalla tua commedia “ti sposo ma non troppo”. Come è nata l’idea di farci un film? “L' idea di farci un film era già in testa quando scrivevo la commedia per il teatro. In realtà penso sempre le commedie come film anche quando scrivo per il teatro. Ecco perché mi dicono che sono stato il primo vero innovatore della commedia teatrale contemporanea”. Chi saranno i protagonisti e di cosa si parlerà? se puoi anticiparci qualcosa… “Oltre al sottoscritto, ci saranno alcuni attori del cast della commedia teatrale e due star femminili di cui purtroppo ancora non posso fare il nome ma che rappresentano veramente un bel colpo per la qualità del film! Il film sarà una bellissima commedia sull'amore ai tempi di facebook, un ‘Notting Hill’ versione
2.0”. Parlando di teatro, ad aprile sei al teatro Manzoni con “Mi piaci perché sei così”. Ce ne parli? “Marco e Monica, ovvero il sottoscritto ed Emanuela Guaiana, sono innamorati e sposati da qualche anno. Dopo la passione iniziale, come spesso accade in tante storie d’amore, arrivano i primi screzi e i primi cenni di noia. E quando la loro storia sembra essere arrivata alla deriva, provano un’ultima estrema soluzione: una terapia di coppia sperimentale che metterà i due protagonisti in condizione di vedere il mondo con gli occhi del partner. Tre mesi a parti scambiate! Al loro fianco un’altra coppia, Stefano e Francesca - Fabio Avaro e Cristina Odasso -, i vicini di casa, che invece rappresentano la classica coppia di facciata nella quale i due partner sembrano felici agli occhi degli altri, ma in realtà si detestano profondamente e non hanno il coraggio di dirselo. La vita di queste due coppie di vicini di casa si intreccerà fino a quando il coperchio salterà e nasceranno situazioni bizzarre e occasioni di puro divertimento”. Marzo invece ti ha visto protagonista al san Babila di Milano con “scusa sono in riunione ti posso richiamare?”. Possiamo dire che Milano e roma sono unite da questo filo conduttore della risata targato Pignotta? “Se lo dite mi fa piacere. Ma in effetti è un po’ così, anche se ci sono un’alternanza di risate e di emozioni. Mi piace alternare le due cose”. ti è capitato di usare di sovente questa scusa quando ti chiamano? E se sì, qual è la circostanza più ricorrente? “Mi è capitato tantissime volte ma adesso non posso più ‘usare’ questa scusa altrimenti mi accusano di fare pubblicità occulta alla mia commedia”. il 23 maggio invece questo spettacolo
approderà al sistina, che non è un teatro qualsiasi. Che risultato di pubblico ti aspetti? “Mi aspetto un risultato trionfale grazie al pubblico di affezionati costruito pian piano a suon di belle commedie e cresciuto a dismisura”. in “Mi piaci perché sei così” tocchi le differenze tra uomo e donna. Volendo far sorridere i nostri lettori, quali sono queste differenze così sostanziali? “L’uomo è cacciatore e la donna è regina del focolare… No scherzo! Diciamo che la donna ha voglia di appagare la propria interiorità mentre l’uomo si ferma molto prima. E non sempre fa male”. (ride) nei tuoi spettacoli tocchi spesso il tema dell’amore, come in “ti sposo ma non troppo”. Ecco, cos’è l’amore secondo Gabriele? (Ride). “Bella domanda! Se avevo una risposta secondo te scrivevo tutte queste commedie? La sto ancora cercando”. Viviamo in un momento storico delicato e particolare. Quanto può aiutare far ridere la gente? “Tanto, se alla risata ci abbini sempre un pensiero, uno stimolo, una prospettiva per migliorarsi sempre e costantemente”. il tuo mestiere è far ridere gli altri. Cos’è che invece a te, parlando sempre di spettacolo, riesce a farti ridere? Uno spettacolo? Un film? Un attore? “Il mio mestiere non è quello di far ridere ma è quello di raccontare storie di gente comune esasperandone i vizi e le virtù, al punto tale da mettere lo spettatore in condizione di ridere di se stesso. A me fanno ridere le piccole cose, le persone buffe che non si prendono mai sul serio e anche le cose semplici come la signora distinta che scivola all’uscita di una profumeria…”. E giù una risata!
Ridere delle 80
Da un suo spettacolo teatrale, “Ti sposo ma non troppo”, sta nascendo un film commedia che si annuncia divertente. E’ a teatro, a Milano e Roma, con altri due show “Mi piaci perché sei così” e “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?”, dove risate ed emozioni s’intrecciano in maniera intensa
Gabriele Pignotta
cose semplici di Alessandro Cerreoni
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Gennaro Calabrese l'imitatore non è l'imitato di serenella romano
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Dal 24 al 28 aprile è in scena al Teatro Anfitrione di Roma con tutti i suoi personaggi da imitare. Scopriamolo meglio attraverso questa intervista
a scoperto di avere capacità nell'imitare i personaggi della tv già a quattro anni, facendo dei divertenti scherzi telefonici ai suoi nonni. E' partito imitando Totò ed oggi di personaggi imitati ne conta ben settanta. Si chiama Gennaro Calabrese e i suoi show spopolano in teatro, in tv e alla radio. Calabrese di nome e di fatto: sei nato e cresciuto a reggio Calabria, come è stato il tuo impatto con una città grande come roma? “Beh non è stato proprio come Totò e Peppino arrivati a Milano, ma comunque qualche difficoltà l'ho vissuta, soprattutto a livello psicologico... Reggio è una città dove ci
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si conosce tutti, ogni istante per strada ero abituato a salutare qualcuno. In una città grande e dispersiva come Roma ti senti solo, specialmente i primi tempi”. si dice che, bimbetto, giravi per casa imitando la voce dei personaggi televisivi. in realtà quando ti sei reso conto davvero della tua grande dote vocale? “Ovviamente, come credo un po’ tutti quelli che fanno imitazioni, ho iniziato con i parenti più stretti, poi con i professori a scuola e via dicendo. A quattro anni facevo scherzi telefonici ai miei nonni fingendomi Mike Bongiorno. 'Signora è stata sorteggiata per partecipare a telemike, è contenta?'. Però non ci cascavano. Ero piccolo ma capivo benissimo di far facilmente qualcosa che per gli altri era impensabile”. Ad oggi hai ben settanta personaggi da imitare: ce ne è uno che ami particolarmente e perché? “Come dire il 'primo amore non si scorda mai'. Totò fu il primo personaggio che imitai, e ancora oggi quando nel mio spettacolo apro la pagina degli 'omaggi', provo sempre una grande emo-
zione nel vestire i suoi panni”. Mai capitato di esibirti davanti ad uno dei personaggi imitati: come ha reagito? “E' capitato spesso. Ricordo una volta in teatro con Luca Giurato. La mia paura non era che potesse offendersi per l'imitazione in sé, quanto per la reazione divertita che avrebbe avuto il pubblico. Lui mostrò in quel caso, una delle qualità migliori dell'uomo: l'autoironia”. Qualcuno si è mai lamentato della tua interpretazione? “Una volta in un programma televisivo locale a Reggio Calabria. Pare che un politico non abbia gradito il mio intervento o almeno così mi fu riferito. Quando poi, dopo qualche giorno, si accorse che proprio grazie alla mia imitazione era diventato più popolare e riconoscibile in tutta la città, l'accettò di buon grado”. le esibizioni avvengono indifferentemente in teatro, in televisione ed in radio: quale di questi tre ambiti, assolutamente diversi tra loro, preferisci? “Ciascuno ha il suo fascino e la sua va-
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lenza. Il teatro ti forma e ti carica di passione, la tv ti rende popolare, la radio ti rende libero”. “Gli sgommati” è una delle trasmissioni in cui ti esprimi più ampiamente. E in teatro quando ti vedremo? “ 'Gli Sgommati' sono una realtà concreta dove presto la voce a 27 personaggi; con il pubblico romano l’appuntamento è dal 24 al 28 aprile al Teatro Anfitrione dove andrò in scena con 'L’imitatore non è l’Imitato' un omaggio alle mie corde vocali oltre che a quelle decine di centinaia di deliziose persone che apprezzano il mio impegno”. Hai mai pensato al cinema? “Io sì che c'ho pensato e spero ci sia presto l'occasione che il cinema pensi a me”. A questo punto una domanda assolutamente d’obbligo: c’è una voce che vorresti ma che ancora non sei riuscito ad imitare? “La voce che vorrei imitare più di tutte sarà quella che non riuscirò mai ad imitare”.
Sin da piccolo giocava a fare il Festival di Sanremo con suo fratello e i suoi cugini, sapendo già da allora che quella dello spettacolo sarebbe stata la sua strada. Fa parte del cast di “Rosso San Valentino”, la nuova fiction di Rai Uno
Giordano Petri “Questa è la mia strada” E
di Alessandro Cerreoni
' uno dei protagonisti di “Rosso San Valentino”, la nuova fiction di Rai Uno in onda ad aprile. E' un attore ancora giovane che vanta già importanti esperienze al cinema, in tv e in teatro. E' nato il 27 luglio del 1979 a Città di Castello, nel cuore dell'Umbria. Per carpire qualcosa sul suo carattere è sufficiente – ovviamente per chi si intende di astrologia – sapere che è del segno del Leone, con ascendente cuspide Bilancia-Scorpione. Un bel carattere, intriso di grinta, senso di giustizia, capacità di sognare e testardaggine. Inoltre, si definisce “umile, dolce, determinato e riflessivo”. Lui è Giordano Petri. Giordano, parlaci di questo tuo lavoro in “rosso san Valentino”. “E' un progetto Endemol per Rai Uno in sei puntate che racconta le intricate vicende della famiglia Danieli, titolare di un’azienda di cosmetici e profumi, che in passato ha vissuto il suo splendore lanciando sul mercato il profumo 'Rosso San Valentino'. Io interpreto il ruolo di Marco, considerato da tutti un poco di buono, un ragazzo violento e vendicativo che ha prestato denaro a Simone Argenti, interpretato da Emanuele Bosi, da lui persi a sua volta scommettendo nelle corse clandestine. Farò di tutto, senza alcun scrupolo, per riavere
quei soldi fino a far saltare un portavalori e la stessa casa degli Argenti”. A cosa stai lavorando attualmente? “Ho appena ultimato le riprese di un film per il cinema, un'opera prima tratta dal libro di Grazia Deledda 'La madre' per la regia di Angelo Maresca, con Carmen Maura e Stefano Dionisi. L'uscita nelle sale è prevista per il prossimo autunno. Una storia drammatica e di grande attualità”. Quali sono le tue esperienze professionali più importanti?
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“Sembra retorico ma ogni esperienza professionale che ho fatto è stata per me importante e mi ha regalato delle forti e belle emozioni, dal teatro al cinema alla fiction. Sono molto affezionato al ruolo di Isaak nel film per il cinema di Ilaria Paganelli 'Per Sofia' per il quale ho ricevuto molti riconoscimenti e con cui abbiamo partecipato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010. In teatro al ruolo di Armando nella Signora delle Camelie con Monica Guerritore. Inoltre grandi soddisfazioni me le ha date il recente Lilah, un cortometraggio di denuncia sugli abusi sessuali verso i minori in Thailandia e da cui il regista Joel Ramirez sta pensando di realizzarne il lungometraggio”. Come ti sei scoperto attore? “In realtà non credo che ci si scopra 'attori'. Si prende consapevolezza di questa inclinazione attraverso esperienze formative e di crescita che maturi piano pianotrasformandole in una vera professione... almeno per me è accaduto questo! Fin da piccolo giocavo con mio fratello e i miei cugini a ricreare il Festival di Sanremo o i grandi varietà del sabato sera. Crescendo son passato alla convinzione che questa doveva essere la mia strada che tuttora percorro con grande gioia e rispetto ma anche con tanta fatica e dissapori”.
Qual è la tua formazione? “Dopo essermi formato presso il Laboratorio Teatrale dello Stabile dell’Umbria CUT (centro teatrale universitario), mi sono trasferito a Roma per conseguire il diploma alla Scuola Nazionale di Cinema. Ho seguito il Masterclass di perfezionamento presso il centro di alta formazione teatrale diretto da Luca Ronconi a Santa Cristina Gubbio. In questo mestiere , tuttavia, non si finisce mai di imparare. E' per questo che continuo a seguire corsi e seminari per mantenere vivo l'allenamento”. Hai fatto cinema e diverse fiction… E il teatro? “Io nasco col teatro. La mia formazione parte da lì con Valeria Ciangottini, Enzo Maria Aronica, Anna Maria Guarnieri presso il CUT dello Stabile dell'Umbria partecipando a vari spettacoli con ruoli più o meno grandi.Quando posso e me lo permettono cerco sempre di farne tanto e di buono. Grandi esperienze e soddisfazioni con Monica Guerritore nella Signora dalle camelie, con Irene Papas nell'Antigone al Teatro Greco di Siracusa, con Lando Buzzanca nella commedia musicale La zia di Carlo. Per un attore è l'unica e vera palestra di formazione artistica”. Hai un tuo rituale che segui prima di girare una scena? “Non ho un rituale vero e proprio. Mi concentro molto fino a quando non sono convocato sul set o sul palco. Sto in camerino, preferibilmente solo, cercando di immedesimarmi nel personaggio e in quello che mi è richiesto di fare”. C’è un regista dal quale sogni di essere diretto? “Ce ne sono tanti, il nuovo cinema italiano non ha nulla da invidiare a quello straniero. Apprezzo molto Sorrentino, Virzì, Diritti, Garrone,ma anche tanti emergenti che recentemente si son fatti notare con storie bellissime e originali e che riscuotono successo in molti festival nazionali e internazionali”. Cosa guardi principalmente in tv? “Guardo di tutto, sono onnivoro. Spazio dal genere nazionalpopolare ai vecchi programmi che grazie alla tv on demand riesco a rivedere e con cui sono cresciuto. Vedo serie americane, qualche documentario, i film che mi sono perso al cinema e trasmissioni musicali”. E al cinema? “In realtà dovrei andarci più spesso... Sono un amante delle grandi storie , dei grandi melò anche in costume. Mi piacciono film psicologici, film di denuncia come 'Precious' o che partono da un'esperienza autobiografica e personale. Sono molto legato a film come 'Non lasciarmi', 'The help', 'Revolutionary road', 'Se mi lasci ti cancello', fino agli ultimi come 'La miglior offerta' e 'The master' ”. C’è un attore che ammiri particolarmente? “Apprezzo sia come attore sia come regista Sergio Castellitto. Per me è un artista completo in tutto quello che fa e chissà se prima o poi riuscirò a coronare il sogno di lavorarci insieme”. A che punto è la tua carriera? sei soddisfatto di quanto fatto finora? “Difficile rispondere a questa domanda. Posso dire che nonostante faccia questo lavoro da anni mi considero solo all'inizio della mia carriera. In tutto quello che ho fatto e faccio cerco di metterci tanta energia e consapevolezza per raggiungere livelli buoni e dignitosi. Devo fare tanta strada e questo non mi spaventa. Sono soddisfatto di quanto fatto finora perché ho avuto la possibilità di collaborare con grandi artisti del teatro e del cinema che sono in linea con la mia idea di arte e di professionalità”.
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CHARTS CLASSIFICHE
JUSTIN TIMBERLAKE Questo è il ritorno del bel personaggio che nel passato si è già fatto notare dal grande pubblico. Il suo ultimo album è intitolato “20/20 Experience” e per lui si preannuncia un anno intenso. A luglio sarà in tour negli stadi americani con il rapper Jay-Z. BASTILLE Scenari apocalittici per questa band londinese che ha ci riporta ai drammi della città sepolta dal Vesuvio. Si tratta di una riflessione sulla decadenza di Pompei.
TOP 10 EUROPA 01 “When I was your man” – Bruno Mars 02 “Mirrors” – Justin Timberlake 03 “Just give me a reason” – Pink ft. Nate Ruess 04 “Ready or not” – Bridgit Mendler 05 “Thrift Shop” – Macklemore & Ryan Lewis ft. Wanz 06 “Pompeii” – Bastille 07 “One way or another” – One Direction 08 “Disclosure” – White Noise ft. Aluna George 09 “Army of two” – Olly Murs 10 “I knew you were trouble” – Taylor Swift
TOP 10 USA
FUN Siamo arrivati a quota tre, dopo i precedenti successi tratti sempre da quest’album intitolato “Some Night”. Il trio emerso nel corso del 2012 e molto amato soprattutto in Olanda, Australia e Nuova Zelanda, sarà in Italia durante questo mese. DEMI LOVATO Il singolo in questione ha già avuto ottimi riscontri. Nata in Mexico nel 1992, il suo ultimo album s’intitola “Unbroken”. Tra i suoi artisti preferiti, ci sono Aretha Franklin, Christina Aguilera e Kelly Clarkson.
01 “Harlem Shake” – Baauer 02 “Thrift Shop” – Macklemore & Ryan Lewis ft. Wanz 03 “When I was your man” – Bruno Mars 04 “Stay” – Rihanna ft. Mikky Ekko 05 “Started from the bottom” – Drake 06 “Suit & Tie” – Justin Timberlake 07 “Carry on” – Fun 08 “I knew you were trouble” – Taylor Swift 09 “Love me” – Lil Wayne ft. Drake & Future 10 “Heart Attack” – Demi Lovato
TOP 10 ITALIA
CESARE CREMONINI Nuovo e terzo singolo per il cantautore bolognese estratto dall’album “La teoria dei colori”. Il pezzo è ispirato al celebre film-musical di Chicago con Richard Gere. ANNALISA Annalisa Scarrone proviene da Savona e soprattutto dal nuovo talent show “Amici”. Ad oggi, dopo aver dato vita a 3 album e 7 singoli, è riuscita a vendere più di 110.000 copie.
01 “Sotto casa” – Max Gazzè 02 “L’essenziale” – Marco Mengoni 03 “E se poi” – Malika Ayane 04 “L’uomo più semplice” – Vasco Rossi 05 “Molto calmo” – Neffa 06 “La nuova stella di Broadway” – Cesare Cremonini 07 “Scintille” – Annalisa 08 “Nostra storia” – Gianna Nannini 09 “La felicità” – Simona Molinari & Peter Cincotti 10 “Terra degli uomini” – Jovanotti
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di silvia Giansanti - in collaborazione con Foxy John Production - www.foxyjohnproduction.com
SPECIAL GUEST
LYKKE LI
UNA SoRPRESA SvEDESE
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egistrata all’anagrafe come Li Lykke Timotej Zachrisson, è nata nel 1986 in Svezia ed è uno dei personaggi del momento. E’ figlia di una fotografa e di un musicista. Quand’era piccola, la sua famiglia si è trasferita dapprima a Stoccolma e poi in Portogallo. All’età di vent’anni è andata a vivere per qualche mese a Brooklyn dove ha registrato il suo primo lavoro musicale. Dopo aver ottenuto un discreto riscontro con l’Ep del 2007 “Little Bit”, ha pubblicato il suo primo album “Youth Novels”. La brava cantautrice e musicista, in seguito ha collaborato con il musicista svedese Kleerup e ha lavorato con i Royksopp. Ha iniziato a raggiungere la popolarità incidendo una cover dei Kings of Leon e partecipando ad importanti eventi musicali a carattere europeo. E’ riuscita a far arrivare la sua musica anche al cinema e in televisione, grazie ad una versione remix del brano “I’m Good I’m Gone” che è stato incluso nella colonna sonora del film “Patto di sangue” e attraverso “Possibility”, colonna sonora del film “The Twilight Saga: New Moon”. Lo scorso anno è stato pubblicato il suo secondo album intitolato “Wounded Rhymes”, anticipato da due singoli come “Get Some”, ma in particolare da “I Follow Rivers” che ha dato la svolta decisiva alla sua carriera, visto che il pezzo ancora suona in vari Paesi.
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Selena Gomez esce con un nuovo singolo intitolato “Come and get it”. L’ex fidanzata di Justin Bieber, ha pubblicato un pezzo elettro-pop ed ha smentito le voci secondo le quali la vedevano in duetto con l’amica Taylor Swift. Nick Cave tornerà in concerto in Italia il prossimo novembre. Il leggendario musicista australiano, accompagnato dalla sua band The Bad Seeds, si esibirà il 27 a Roma, il 28 a Milano ed il 29 a Bo-
logna. Questi tre show fanno parte di un tour mondiale. Beyoncè è stata eletta la regina del sold out per via dei biglietti che sono andati a ruba nel giro di pochi minuti. La star ha inserito anche il nostro Paese tra le tappe del suo tour mondiale. Sarà infatti il 18 maggio al Forum D’Assago di Milano. Alessandra Amoroso sta lavorando in studio al suo nuovo album di inediti. L’album arriverà
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dopo due anni dall’ultima pubblicazione e sarà il quarto album della cantante pugliese. Nel lavoro c’è una collaborazione con Kekko Silvestri, il leader dei Modà. Asaf Avidan ha annunciato che terrà in Italia un secondo concerto, fissato per il prossimo 16 luglio a Roma presso la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. Il suo “Different Puslses Tour” è a supporto del nuovo album.
Olga sorokina, Moby e Heather Graham
Olga sorokina, Gilles Marini
Solidarietà a los Angeles Diversi gli eventi che si sono svolti in occasione della consegna degli Oscar. Dal party di QVC alle manifestazioni di solidarietà. Tra i vip c'è stata la presenza di Olga Sorokina, famosa designer francese Olga_sorok
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VC è il più grande canale televisivo americano interamente dedicato alle vendite in Tv, secondo canale televisivo americano per dimensioni, QVC si è già affermato in Giappone, Regno Unito e Germania con un fatturato di circa 7,5 miliardi di dollari e 17.000 dipendenti nel mondo. Nel 2009 è stata scelta da oltre 10,6 milioni di clienti in tutto il mondo per un totale di 180 milioni di telefonate e 130 milioni di prodotti consegnati. Il suo party QVC Red Carpet Style Party a Los Angeles, in occasione degli Oscar, si è svolto sabato 23 febbraio ed è stato frequentato da moltissime star del calibro di Camila Alves, Heidi Klum, Nicole Richie, Miranda Kerr e Olga Sorokina, designer francese di fama internazionale. Quest'ultima è stata protagonista del red carpet insieme a Quvenzhané Wallis, candidata all’Oscar con “Re della terra selvaggia”, e a Gilles Marini, attore, celebre per la sua parte in “Brothers & Sisters”.
In occasione dell'evento della consegna degli Oscar, si è svolto anche un'altra manifestazione all’Hollywood Domino and Bovet 1822 “Gala Benefiting Artists for Peace And Justice”, organizzata dalla fondazione benefica fondata dal regista internazionale Paul Haggis, che ha presentato la serata affiancato da Gerard Butler. Artists for Peace and Justice è un’organizzazione no-profit che supporta le comunità di Haiti attraverso un programma di educazione, sanità e ripristino della dignità umana, con il suo aiuto si cerca di abbattere il muro della povertà e dare un’opportunità ai bambini di Haiti per superare le difficoltà e di porre le basi per un futuro sereno e migliore. E sempre parlando di solidarietà, al party Art of Elysium si è svolta la raccolta fondi per i bambini in difficoltà. Ospiti, tra gli altri, Olga sorokina, David Arquette, attore e storico compagno di Courtney Cox, e Peter Facinelli, star di “twilight”.
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Olga sorokina con David Arquette
Olga sorokina e Peter Facinelli
Olga sorokina e Quvenzhane Wallis
ZOOMArinE
E' nata roma, la prima delfina “romana”
Il 23 marzo il grande parco di divertimenti di Roma ha inaugurato la stagione, che non poteva iniziare meglio con la nascita della piccola delfina
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iocco rosa nella capitale per una nascita che apre alla primavera: a Zoomarine è arrivata roma, la prima delfina romana. Un raro parto di testa, assistito dallo staff specializzato del Parco che ha supportato mamma Leah con un corso pre-parto per avvicinarla all’allattamento seguendo protocolli medico-veterinari internazionalmente riconosciuti. Per ora la piccola è stata chiamata Roma ma il nome definitivo verrà scelto dal pubblico attraverso un contest sul web (Fanpage Facebook e sito ufficiale di Zoomarine) dove tutti gli utenti potranno esprimere la loro preferenza. Situato alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni e oltre 600.000 visitatori nel 2012, Zoomarine si conferma come uno dei Parchi di divertimento più importanti d’Europa che unisce intrattenimento e offerta educativa. L’amore per il mare è protagonista nel Parco che ospita uno spettacolo di delfini giudicato tra i tre migliori al mondo, show con leoni marini e foche, uccelli tropicali, rapaci e tuffatori acrobatici, un Acquapark da 5.000 posti, un’ampia area piscine, un Cinema 4D, animazione, giostre acquatiche e attrazioni meccaniche. Lo scenario di Zoomarine è arricchito con: i roller coaster Vertigo e Squalotto; la Zoomarine Beach, una distesa tropicale di sabbia con ombrelloni di paglia; l’Era dei Dinosauri, uno spettacolare percorso interattivo all’interno di una foresta preistorica popolata da dinosauri animatronics in movimento e a
grandezza naturale; Emozione Delfini - Un giorno da addestratore, un programma di avvicinamento guidato per conoscere questi splendidi animali sotto l’attenta supervisione di biologi e addestratori; la Laguna dei Pirati, una vera e propria battaglia navale a bordo di dodici galeoni con sfide mozzafiato fino all’ultimo splash recentemente premiata come Miglior Attrazione Family ai Parksmania Awards 2012, gli Oscar del divertimento. L’accoglienza all’ospite è completata dal ristorante Amazzonia, 11 punti ristoro/snack, 7 negozi, servizi per bambini, un parcheggio da 5.000 posti auto e bus navette da e per roma. Zoomarine offre un pacchetto Parco + Hotel**** da €39 a persona acquistabile solo su www.zoomarine.it. Dopo il grande successo del 2012, il Parco ha inaugurato la nuova stagione il 23 marzo e vi aspetta con tutti i suoi abitanti per vivere un’emozionante avventura piena di iniziative ed eventi speciali. Benvenuti a Zoomarine, una vacanza in un giorno! ZOOMArinE - Viale Zara - torvaianica (Pomezia) stagione: 23 marzo – 13 ottobre 2013 Orario: 10 – 19 Biglietti: €27 adulti, €20 ridotto (<10/>65anni), bambini <1mt gratis Pacchetto Hotel: Parco + Hotel**** da €39 Contatti: 0691534 • www.zoomarine.it accoglienza@zoomarine.it
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Miss Donne & Motori, partono le selezioni Sabato 9 marzo si sono svolte le prime selezioni per il concorso di bellezza ideato e curato da Micaela Roc
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on grande successo si è svolta la selezione al GIOIA CLUB DANCING del Concorso Nazionale di “Miss Donne & Motori”. La serata è stata presentata da con gran dimestichezza e bravura da Micaela Roc, attrice e presentatrice, che ha coinvolto e reso partecipe dell’evento il pubblico il pubblico della balera. Molto suggestive le scenografie,realizzate da Susi Pica (compagna d’avventura); tanto che con un Harley Davidson del 1947 e le splendide ragazze del concorso ha creato uno scenario suggestivo ed emozionante. Molti i premi offerti dagli sponsor Nazionali: Navigare, Esseelle Pelletteria, SDS, Linea Sprint, Open Club Viaggi, GP Magazine ed infine Antica Norcineria di Franco Lattanzi, che omaggiano le classificate della serata. Questo l'ordine delle classificate: 1 Sara Broglio, 2 Ramona Recupero, 3 Jacline Gallo. Ricordiamo che continuano le selezioni e sono aperte le iscrizioni gratuite. Sito Ufficiale: http://www.missdonneemotori.it Pagina Facebook: http://www.facebook.com/missdonneemotori (© foto di Aldo D’Ambrosio)
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Una mostra per Monica Vitti di Bibi Gismondi
il Margutta ristoarte ha ospitato la mostra fotografica dedicata alla grande attrice italiana. Oltre quattrocento ospiti hanno preso parte all'inaugurazione
rosanna lambertucci
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ltre quattrocento ospiti sono accorsi per l’inaugurazione, tra cui moltissimi volti noti della cultura, dello spettacolo e della moda, hanno potuto apprezzare la preziosa selezione di scatti d’autore che ritraggono la grande attrice italiana Monica Vitti nella mostra “Polvere di stelle d'arte”, allestita nello spazio espositivo del Margutta Ristoarte. Tra gli amici chiamati a raccolta da Emilio Sturla Furnò si potevano riconoscere: rosanna Cancellieri, Brando Giorgi, Anadela serra Visconti, rosanna lambertucci, Elisabetta Pellini, Alex Partexano, lilian ramos, roberta Beta, Barbarba Carniti Bollea, Guglielmo Giovanelli Marconi, Dani del secco D’Aragona con la figlia ludovica, Carlo Giovanelli, Adriana russo, Emanuela tittocchia, Edoardo sylos labini.
Polvere di stelle
Brando Giorgi e Emanuela tittocchia
rosanna Cancellieri e Adriana russo
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Guglielmo Giovannelli Marconi e Emanuela tittocchia