3 Libro della prima classe e Sussidiario per il Primo Biennio
Classe prima
• Percorso di apprendimento della lettoscrittura • Prime letture
• Letture • Linguaggi espressivi
• Matematica • Scienze e tecnologia • Il tempo e lo spazio
Classe seconda
VOLUME BIENNALE
Il libro delle stagioni e delle feste
• Storia • Geografia
• Matematica • Scienze e tecnologia
Classe terza
+ VOLUME BIENNALE
GUIDA DIDATTICA
• Storia • Geografia
• Matematica • Scienze e tecnologia
CD ROM GUIDA DIDATTICA
CON TANTE SCHEDE IN PIÙ
Prezzo ministeriale
ISBN 978-88-09-06381-5
92241Y
9 788809 063815
Copia personale. Non distribuibile né vendibile. © 2012 Giunti Scuola
un libr
o
MATERIALE DIDATTICO INTERATTIVO SUL SITO
È
• Letture • Linguaggi espressivi • Grammatica
Il libro della cittadinanza e Costituzione
storia • geografia
IN PI
Ù I LIBRI DEGLI ESERCIZI + italiano classe 2 + discipline classe 2 + italiano classe 3 + discipline classe 3
io, tu e pilù
• Letture • Linguaggi espressivi • Grammatica
NEL TUO LIBRO...
TANTI LIBRI!
Revisione didattica Giusi Morotti
Direzione editoriale Tullia Colombo Coordinamento di redazione Carlotta Ferrari Lelli
Caporedattore Daniela Fabbri Direzione artistica Leonardo Di Bugno Realizzazione editoriale Redazione: Nicoletta Baldini, Carlotta Cubeddu, Barbara Cherici (grafica), Claudia Hendel e Elisabetta Marchetti (ricerca iconografica) Impaginazione e contributo alla redazione Studio Redazionale Associato Maddali & Bruni (Paola Morazzoni, impaginazione)
IL LIBRO DI STORIA
IL LIBRO DI GEOGRAFIA
Disegni Alessandro Baldanzi (Canaltype) Pilù è disegnato da Margherita Premuroso Referenze fotografiche © Archivio Giunti, Archivio Pubbli Aer Foto-Aerocentro Varesino, Archivi Alinari, Firenze, Corbis, Eyedea/Contrasto, Foteteca Storica Nazionale A. Gilardi, Milano, Getty Images, Grazia Neri, Marka, Masterfile/Sie, Minden Pictures/Grazia Neri, New Image, Panda Photo, Publifoto/Olycom, SIE/Sie, SPL/Grazia Neri, TIPS Images
e poi...
Si ringrazia l’Acquario di Genova per la gentile concessione di fotografie e disegni. Questo corso è • rispondente alle indicazioni del Progetto Polite per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze • rispondente alle indicazioni del Ministero dell’Interno per diffondere la cultura della Protezione Civile e della Sicurezza nella scuola.
la valigetta delle sorprese Per divertirsi a scoprire il mondo che ci circonda
Per esigenze didattiche ed editoriali alcuni brani sono stati ridotti e/o adattati. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Cinque copie del presente volume sono state inviate sia al M.P.I. sia all’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Autonoma Siciliana.
www.giuntiscuola.it
© 2009 Giunti Scuola S.r.l. - Firenze Prima edizione: febbraio 2009
CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI Le pagine per imparare a vivere insieme.
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Ristampa
Anno
6 5 4 3 2 1
2012 2011
Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. – Stabilimento di Prato
IL LIBRO DI STORIA SCOPRIAMO DI CHI È QUESTA IMPRONTA?
INDICE 2 4
Il passato intorno a noi Il passato recente: i documenti Le fotografie raccontano Ascoltare i testimoni Intervista in diretta Oggetti a confronto
5 6 7 8 10 cittadini di oggi e di domani
11 12 13 14
Visitare un museo La linea del tempo Le fonti della Storia Alla ricerca delle fonti La valigetta delle sorprese L’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA Gli studiosi del passato
16 17 Verifica
18 Alle origini della Terra
e dell’uomo 20 La scienza spiega l’origine della Terra 21 La nascita e lo sviluppo della vita 22 La valigetta delle sorprese DINOSAURI
24 Le tracce più antiche 25 Alle origini dell’uomo: gli ominidi 26 Scoperte sensazionali Il ritrovamento di Lucy 27 L’uomo abile 28 L’uomo impara a usare il fuoco 29 Verifica 30 32 34 35
Vivere tra i ghiacci Cacciatori di mammut L’uomo di Cro-Magnon Vivere in gruppo
36 La vita degli uomini di Cro-Magnon 37 cittadini di oggi e di domani
Dividersi i compiti e collaborare 38 Attrezzi sempre più perfezionati 39 Artisti della Preistoria 40 L’uomo alla conquista del pianeta 41 Verifica 42 44 45 46
Grandi cambiamenti
L’invenzione dell’agricoltura Un diverso modo di vivere Gli strumenti dei primi agricoltori 47 L’uomo alleva gli animali 48 Nuove abitazioni 49 I primi villaggi 50 Verifica
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RI COS
SS IL PA E R I U TR
ATO
Il passato intorno a noi Tu sai che col passare del tempo le cose cambiano e che possiamo conoscere i cambiamenti avvenuti: l’anno scorso hai ricostruito momenti della tua storia personale cercando tracce del tuo passato ed hai potuto capire come sei cambiato. Anche intorno a te, nell’ambiente in cui vivi, nel tuo paese o nella tua città, puoi trovare tracce del passato. Se impari a leggerle, ti raccontano come sono cambiate le abitudini e come si è trasformato il modo di vivere dell’uomo.
Osserva la foto della piazza Pio II di Pienza e rispondi.
• Secondo te, gli edifici sono stati costruiti da poco o da
parecchio tempo?
• Quali differenze puoi notare rispetto alle case moderne? • Osserva il pozzo. Secondo te a cosa serviva? Nelle piazze
di oggi si costruiscono ancora pozzi simili?
• Osserva il ferro che c’è sul muro dietro il pozzo.
Serviva per legare i cavalli. Secondo te, si mettono ancora questi ferri nei muri delle case? Perché?
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STORIA
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RI COST
RUIRE
IL PA SS
ATO
Come si viveva quando i nonni erano bambini? Come si può ricostruire il passato? Nelle pagine che seguono troverai le risposte a queste e ad altre domande che riguardano il passato recente, cioè un passato non troppo lontano.
Scoprirai come lavorano gli studiosi del passato.
insieme per...
ricercare il passato intorno a noi Con i tuoi compagni vai alla ricerca di tracce del passato intorno alla scuola, nel tuo quartiere o nella tua città: palazzi o monumenti antichi, negozi che esistono da tanto tempo, vecchie fabbriche che oggi sono abbandonate. Scattate delle foto o fate dei disegni, poi raccogliete notizie e realizzate con questi materiali un bel cartellone. STORIA
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ASS A IL P E IR RU T S R ICO
TO
Il passato recente: i documenti
PAROLE IMPORTANTI
Il secolo scorso è il XX (ventesimo) secolo, detto anche Novecento.
leggo
i documenti
Come già sai le fotografie sono dei documenti. Esse infatti documentano, e quindi ci danno la certezza, che certe cose sono esistite e certi fatti sono avvenuti. Se confrontiamo una vecchia foto di un luogo con una scattata oggi nello stesso posto possiamo capire quali cambiamenti sono avvenuti. Le fotografie sono dunque una fonte di informazione molto utile per ricostruire il passato recente, cioè il tempo in cui i nonni e i bisnonni erano bambini. Infatti, mentre per tempi più antichi è impossibile avere a disposizione questo tipo di documento perché la macchina fotografica non esisteva, per il secolo scorso possiamo disporre di molte fotografie.
• Osserva queste immagini: si tratta della stessa via fotografata a distanza di molti anni.
1900 circa • Quali differenze noti? • Quali cose sono rimaste come
prima?
• Ricopia la tabella sul quaderno
2008 Differenze
Nel 1900 come nel 2008
I lampioni hanno una forma diversa.
La chiesa a sinistra.
e completala.
• Segna con una ✘. I cambiamenti sono avvenuti:
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in oltre 100 anni.
in un periodo di tempo non maggiore di 100 anni.
STORIA
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RI C OS T R
Le fotografie raccontano
UIR E
IL
PA
1890 circa
SSA
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Ecco alcune fotografie che risalgono al tempo dei bisnonni. Se le guardi bene puoi ricavare moltissime informazioni.
• Su quali aspetti della vita di un tempo ci
danno informazioni? Scegli e scrivi nel riquadro sotto ciascuna foto. Per la stessa foto puoi scegliere anche due aspetti. MEZZI DI TRASPORTO ABBIGLIAMENTO
……………………………………………………………
SPORT …………………………………………………………………………
• Sulle righe spiega nei particolari che cosa
rappresenta la foto e quali differenze noti con il nostro tempo.
………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………
1887 circa
1900 circa
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……………………………………………………………
…………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………
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STORIA
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ASS A IL P E IR RU T S R ICO
leggo
TO
Ascoltare i testimoni
i documenti
Rileggi con attenzione il racconto di nonno Gigi; Luca ha registrato anche la data di nascita del nonno.
Alcuni cambiamenti nei luoghi in cui viviamo possono esserci testimoniati anche dalle persone anziane che ricordano il passato perché l’hanno vissuto. Dai loro racconti possiamo avere informazioni molto utili e interessanti. Osserva l’immagine e leggi il racconto che nonno Gigi ha fatto a suo nipote Luca per fargli capire come è cambiata la zona intorno alla casa in cui vive.
• Rispondi alle domande. Che cosa c’era intorno alla casa quando il nonno era bambino? ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. .................................................................
Elenca le cose che sono state costruite dopo: ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. .................................................................
Dalla testimonianza posso sapere in che anno è stata asfaltata la strada? SÌ NO Quando è stato costruito il parcheggio, il distributore c’era già? SÌ NO Nel 1965 il distributore era già stato costruito? SÌ NO
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Quando ero piccolo intorno alla cascina c’erano solo prati e campi coltivati. La strada davanti non era asfaltata. Ricordo bene quando furono terminati i lavori dell’asfaltatura: io avevo 10 anni. Ero proprio contento perché avevo cominciato ad andare a scuola in bicicletta e sulla strada asfaltata si viaggiava molto meglio. Poi, pian piano è sorto tutto quello che vedi adesso. Per primo fu costruito il distributore, nello stesso anno in cui comprai la mia prima automobile c’era già: avevo 25 anni. Testimonianza di nonno Gigi nato il 20 maggio 1940.
STORIA
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RI C OS T R
Intervista in diretta Puoi ricostruire come vivevano i nonni quando erano piccoli, chiedendo direttamente a loro delle informazioni. Per avere dati interessanti e utili devi prima sapere quali aspetti della loro vita ti interessa di più indagare e preparare un’intervista. Te ne proponiamo una qui sotto. Se vuoi, insieme ai compagni, individua altri aspetti da approfondire e aggiungi altre domande. Confrontate poi le risposte raccolte. …………………… ………………………
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PA
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Come si viveva quando i nonni erano bambini?
………………………
…………………
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…… INTERVISTA A … … … … ………… . ……………………… ……… a …………… … … … … … … … … nato/a il …
LE ABITAZION I evi in casa: Quando eri bambino av l’acqua corrente. la corrente elettrica.
il gas.
In casa c’era:
il computer. la radio. il televisore. la lavatrice. il frigorifero. il telefono. n avevi? viamo oggi nelle case no tro e ch se co re alt li ua Q sa? Come era riscaldata la ca SCUOLA CH I IO G E O ER B LI PO materie M TE insegnanti avevi e quali i nt ua Q po libero? Come trascorrevi il tem studiavi? o il tuo corredo Dove giocavi di solito? Da che cosa era format o gli oggetti che ttoli? scolastico, cioè quali eran Quali erano i tuoi gioca ti servivano per la scuola? a vita di scolaro/a? Che cosa ricordi della tu
insieme per...
confrontare passato e presente Insieme ai compagni disegna su un cartellone uno schema come quello che vedi accanto e completalo. Naturalmente potete inserire altri aspetti, a seconda di ciò che avete rilevato nelle interviste.
OGGI ABITAZIONI TEMPO LIBERO E GIOCHI SCUOLA
QUANDO I NONNI ERANO BAMBINI
……………………...... ………………………......………
………………………… ………………………......………
………………………… ………………………......………
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ASS A IL P E IR RU T S R ICO
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Oggetti a confronto Le cose di oggi Da quando sei nato, sei abituato a vedere e a usare tanti oggetti utili che servono quotidianamente per svolgere delle attività, per svago o per divertimento. Forse non riesci nemmeno a immaginare come si potrebbe vivere senza l’automobile per spostarsi, il telefono per comunicare, i caloriferi per riscaldarsi d’inverno, l’elettricità per far funzionare tanti apparecchi come le lampade, il televisore, la lavatrice, il frigorifero, il forno…
Le cose di ieri Eppure basta tornare al tempo in cui i bisnonni erano bambini per trovarsi in un mondo in cui molte di queste cose non c’erano. Allora in tante case non arrivava la corrente elettrica e non c’erano tutti gli elettrodomestici che abbiamo oggi. In molte case non c’era neanche l’acqua corrente, dunque ci si recava al pozzo o alla fontana per prendere l’acqua con dei secchi, portarla in casa e poi utilizzarla per lavarsi, cucinare, bere. Era un mondo in cui i macchinari erano molto meno diffusi. Anche i materiali con cui si costruivano gli oggetti erano molto diversi: si usava soprattutto il legno e il metallo, perché la plastica era ancora poco diffusa. C’erano poche automobili e le persone si spostavano soprattutto a piedi o in bicicletta. Macchina moderna e carrozza antica.
insieme per...
allestire un museo del passato Raccogliete vecchi oggetti che si usavano quando i nonni e i bisnonni erano bambini. Insieme realizzate un museo del passato. Per ogni oggetto preparate una scheda con:
• nome dell’oggetto e uso che se ne faceva; • breve spiegazione del suo funzionamento; • provenienza ed epoca di utilizzo. 8
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leggo
i documenti
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• Osserva questi oggetti che si usavano al tempo dei tuoi
bisnonni, provengono da casa del bisnonno di Giulia. Leggi e completa.
È un ferro da stiro. Funzionamento: si riempiva con carbone incandescente per farlo scaldare. È stato utilizzato dal 1910 al 1939 . Che cosa si usa oggi al suo posto? ……………………………………………………………………………
.
Come funziona? ……………………………………………………………………………
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È una lampada da tavolo. o nella parte bassa e si Funzionamento: si riempiva di oli alata ai nonni nel 1908 accendeva lo stoppino. È stata reg e adoperata fino al 1929. Che cosa si usa oggi al suo posto? ……………………………………………………………………………………………………….
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Come funziona? ……………………………………………………………………………………………………….
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È un macinacaffè. Funzionamento: si riempiva di chi cchi di caffè che poi, girando a mano la manovella, ven ivano macinati, cioè ridotti in polvere. È stato acquistat o nei primi anni del 1900 e utilizzato fino al 1950. Che cosa si usa oggi al suo posto? ……………………………………………………………………………………………………….
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• Su quali aspetti della vita di un tempo ci danno informazioni questi oggetti? Vita quotidiana.
Abbigliamento.
Mezzi di trasporto. STORIA
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CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI
Visitare un museo Sai che cos’è un museo? Ne hai mai visitato uno? Che cosa hai visto? I musei sono luoghi pubblici appositamente realizzati perché tutti abbiano la possibilità di vedere oggetti importanti che hanno un valore storico, artistico, scientifico... Per questo esistono tantissimi tipi di musei: musei d’arte, dove puoi ammirare pitture e sculture, musei delle scienze, che espongono strumenti scientifici... ce ne sono proprio un’infinità. Esiste, ad esempio, il museo degli orologi, il museo dei giocattoli, il museo delle automobili... a te che cosa piacerebbe trovare in un museo?
• Completa e confronta la tua scelta
• Osserva la foto e rispondi.
Mi piacerebbe visitare un museo che espone … … … … … … … . . . . . . . … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Che cosa stanno osservando questi bambini? Secondo te, quale di questi musei stanno visitando i bambini? Colora il cartellino giusto.
con quella dei compagni.
………………….......….......………………………………
.
• Tutti possono visitare un museo,
ma è necessario rispettare delle regole. Leggi, rifletti e spiega a voce perché è importante rispettarle.
MUSEO DEL VETRO
MUSEO DELLA VITA DI UN TEMPO MUSEO DEI TESSUTI
Si parla a voce bassa perché... Non si sosta troppo a lungo davanti a oggetti e scritte nascondendole alla vista degli altri perché... Non si mangia o si beve mentre si visitano le varie stanze perché... Non si toccano gli oggetti esposti perché... Talvolta è vietato scattare foto perché...
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La linea del tempo Per conoscere e comprendere il passato, è importante stabilire quando certi fatti sono avvenuti. Solo così possiamo capire che cosa è avvenuto prima e che cosa è avvenuto dopo o se alcuni fatti sono contemporanei, cioè sono accaduti nello stesso tempo. Immagina che il tempo sia come una linea. Su questa linea, è possibile collocare i fatti in ordine cronologico, cioè in ordine di tempo: da quello che è avvenuto prima a quello che è avvenuto dopo. Se confrontiamo le date possiamo anche capire la durata e la contemporaneità degli avvenimenti. Osserva la linea del tempo disegnata qui sotto: indica un tempo lungo 71 anni, inizia con l’anno 1940 e termina con l’anno 2011. Ogni pezzetto della tabella sopra la linea corrisponde a un anno.
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SSA
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PAROLE IMPORTANTI
ordine cronologico durata contemporaneità
• Paolo, dopo aver intervistato i nonni, vi ha riportato alcune date.
Osserva a che cosa corrisponde ciascuna data, poi rispondi e completa. PAOLO Nasce mamma Lucia Nasce papà Giulio
1940
1950
PAPÀ GIULIO NONNA RITA
Il nonno e la nonna si sposano
1960
1970
2002
NONNO LUCA
1972
1966 1968
1945
1941
Nasce nonna Rita Nasce nonno Luca
MAMMA LUCIA
1980
1990
2000
2010 2011
È nato prima il nonno o la nonna? … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . Quanti anni aveva nonno Luca quando è nata nonna Rita ? … … … … … … … … … … … … . Che età aveva il nonno quando si è sposato? … … … … … … … … … … … … . E la nonna? … … … … … … … … … … … … . Quanti anni è durato il periodo del loro matrimonio prima che nascesse mamma Lucia? … … … … … … … . Colora di rosso il tratto di linea che lo rappresenta. Quale tratto di questa linea rappresenta un periodo vissuto insieme da nonno Luca, nonna Rita e mamma Lucia? Coloralo di verde. STORIA
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ASS A IL P E IR RU T S R ICO
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Le fonti della Storia
imparo dal testo
• Cerca in questa pagina le
informazioni e completa: cose dette a voce
fonti … … … … … … … … … … … … … … … . cose scritte
Per conoscere la storia recente, cioè come si viveva quando i tuoi nonni e bisnonni erano bambini, hai utilizzato i racconti delle persone, oggetti, fotografie… Come sai, tutte queste cose sono documenti. I documenti si possono chiamare anche fonti. È a partire da esse che si ricostruisce anche il passato più lontano dell’uomo. Le fonti vengono classificate in 4 gruppi.
fonti … … … … … … … … … … … … … … … . oggetti, edifici, resti di animali, piante, persone
fonti … … … … … … … … … … … … … … … . foto e dipinti
fonti … … … … … … … … … … … … … … … .
FONTI SCRITTE Tutto ciò che è stato scritto, come libri, documenti ufficiali o certificati, leggi, iscrizioni su pietre o metalli, lettere, giornali, diari…
FONTI ICONOGRAFICHE Tutti i tipi di immagine, come le fotografie, i filmati, i dipinti o i disegni…
FONTI MATERIALI Tutti gli “oggetti” che l’uomo ha costruito, come gioielli, vasi, attrezzi, armi, case, monumenti, templi…; ma anche resti di animali, piante, persone.
FONTI ORALI Tutto ciò che si trasmette a voce, come le testimonianze, i racconti, i canti popolari, le leggende…
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Alla ricerca delle fonti La ricerca dei documenti che servono per ricostruire il passato talvolta non è facile. Le fonti che risalgono a epoche lontanissime della vita dell’uomo sono spesso “sepolte” sottoterra, negli abissi del mare o nella memoria delle persone. Per questo è utile il lavoro di diversi studiosi.
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Chi recupera le fonti?
I paleontologi studiano i resti fossili di animali e vegetali vissuti in epoche antichissime.
Gli archeologi cercano reperti sepolti nel terreno: vasi, spille, armi, ossa, resti di edifici, statue…
I geologi studiano le rocce e la composizione del terreno per aiutare a stabilire l’età dei reperti.
Gli antropologi studiano le abitudini e le usanze di popoli antichi e moderni. STORIA
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L’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA
La valigetta e s delle sor pre
Che cosa tiene in mano l’archeologo? A che cosa gli serve? Osserva: che cosa c’è sul fondale?
Come già sai, spesso i resti del passato sono sepolti sotto terra, perciò gli archeologi intraprendono degli scavi nel terreno per cercarli e portarli alla luce. Ma anche in fondo al mare possono essere nascosti reperti preziosi. Certamente nei fondali marini non troveremo case, edifici, città, tombe, perché questi non sono luoghi che l’uomo ha abitato. Ma incontreremo relitti di antiche navi con i loro preziosi carichi di vasi, statue, oggetti, che possono darci preziose informazioni sulla vita degli uomini a cui appartenevano. Per questo, tra gli archeologi, c’è un gruppo specializzato per recuperarli: sono gli archeosub. Per poter lavorare sott’acqua, gli archeosub hanno bisogno di attrezzi particolari. Ecco un archeosub in immersione.
Questo attrezzo che vedi è un enorme trapano: serve per scavare ancora più a fondo alla ricerca di ciò che il mare con i suoi movimenti ha seppellito. Osserva queste corde che gli archeosub hanno fissato sul fondale: servono per delimitare la zona dello scavo.
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Secondo te che cosa ha in mano l’archeosub? Osserva le foto di queste pagine. Che cosa indossano gli archeologi subacquei? Da che cosa è composto il loro equipaggiamento? Secondo te quale funzione hanno le diverse parti del loro equipaggiamento?
I reperti che si trovano in fondo al mare sono spesso ricoperti da incrostazioni e conchiglie che nel tempo si sono depositate. Ecco dei reperti appena ritrovati in uno scavo subacqueo. Dovranno essere sottoposti ad una delicata e paziente opera di ripulitura, ma riesci a distinguere che cosa sono?
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Gli studiosi del passato Quando hai cercato di capire come si viveva al tempo dei nonni, hai lavorato come uno storico. Gli storici sono gli studiosi del passato. Essi cercano di scoprire come vivevano gli uomini e le donne che sono vissuti sulla Terra prima di noi, anche in tempi molto lontani. Sono loro dunque che ricostruiscono la Storia, cioè il racconto documentato dei fatti accaduti nel passato.
Come lavora lo storico?
1 RACCOGLIE LE FONTI
Lo storico può trovare le fonti che gli servono per il suo lavoro in diversi luoghi: nelle biblioteche può consultare libri e testi; nei musei può trovare oggetti, dipinti, sculture, armi, monete…; nelle città e nelle campagne può osservare monumenti o edifici.
2 ANALIZZA LE FONTI
Uno storico nel suo studio.
Lo storico controlla che le fonti siano autentiche e cerca di stabilire a quale periodo appartengono. Per far questo le confronta con altre già esistenti, analizza di quali materiali sono fatte e il modo in cui sono state realizzate.
3 INTERPRETA LE INFORMAZIONI
La . . . . . . . . . . . . . . … … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … … è la ricostruzione documentata dei fatti accaduti all’umanità. Gli . . . . … … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … … ricostruiscono i fatti attraverso le . . . . . . . . . . . . … … . … . . . . . . . . . . . . . . . . … … che ricercano, analizzano e interpretano.
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Lo storico cerca di ricavare, dalle fonti analizzate, il maggior numero possibile di informazioni e registra quelle più importanti e significative.
4 RICOSTRUISCE GLI AVVENIMENTI
Infine lo storico collega tutte le informazioni che è riuscito a ricavare dalle fonti e ricostruisce gli avvenimenti del passato. Quando le informazioni sono insufficienti, si limita a fare delle ipotesi.
STORIA
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NOTIZIE DAL PASSATO
VERIFI
CA
Ecco alcune fonti che dei bambini hanno raccolto per conoscere come si viveva nel secolo scorso.
• Scrivi sotto ciascuna foto di
che tipo di fonte si tratta. ICONOGRAFICA MATERIALE SCRITTA
1910 ……………………………………………………………
1907 ……………………………………………………………
1920 ……………………………………………………………
• Ordina le fonti dalla più antica alla più recente: numera da 1 a 3. • Quale altro tipo di fonte potrebbero usare i bambini per ricostruire questo passato recente? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Adesso scegli una delle fonti. Scrivi le informazioni più importanti che puoi ricavare da essa e quali differenze noti con il nostro tempo. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
STORIA
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E AL L
TER DELLA I N I ORIG
O ELL’U D E A R
MO
Alle origini della Terra e dell’uomo Nel ricostruire il passato possiamo andare molto indietro nel tempo. E più andiamo indietro, più scopriamo quanti cambiamenti sono avvenuti. Grazie alle scoperte della scienza, gli uomini sono stati in grado di dare risposte sempre più sicure alle domande sulle origini del nostro pianeta, l’evoluzione delle diverse forme di vita, la comparsa dei primi uomini.
Osserva il disegno e rispondi.
• Esistono anche oggi gli animali che
vedi disegnati in queste pagine?
• Che cosa sai di loro? • L’uomo che vedi raffigurato è uguale
all’uomo di oggi?
• Che cosa sai dei primi uomini? Parlane con i compagni.
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STORIA
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ALLE ORIGIN I D EL L A TE
RRA
ED ELL
’UO MO
Come e quando sono nati la Terra e il mare? E gli animali, le piante e l’uomo? Quando sono comparsi? Queste domande hanno sempre incuriosito gli uomini che, fin da tempi antichissimi, hanno cercato di trovare delle risposte. Dapprima lo hanno fatto attraverso i miti che poi hanno lasciato il posto alle spiegazioni scientifiche. Ecco un mito dei Bakairì, indios dell’Amazzonia.
• Leggi e rispondi. PERCHÉ IL CIELO È LASSÙ?
he nel Cielo. Solo Un tempo gli indios abitavano non solo sulla Terra, ma anc a. Erano così viche il Cielo non era in alto come è oggi, ma accanto alla Terr una parte all’altra cini l’uno all’altro che ogni indio era libero di spostarsi da os che erano Si parte senza alcun impedimento. Ma venne un tempo in cui gli indi atmal a end per un viaggio nella zona del Cielo cominciarono ad ammalarsi di una trem o. tutt nel tempo! tia che si diffuse in modo micidiale, seminando morte dapper con il ono I pochi che riuscirono a sopravvivere, per salvarsi, attraversar diventò leggero fine e si stabilirono sulla Terra. Il Cielo, ormai senza indios, più su, fino a ragleggero e pian piano cominciò a sollevarsi e a salire più su, giungere l’alto, dove ora lo vediamo…
• Che cosa cerca di spiegare questo mito? • Secondo te i fatti narrati:
sono realmente avvenuti e sono stati ricostruiti sulla base di documenti. sono frutto della fantasia. STORIA
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E AL L
TER DELLA I N I ORIG
R
LL’UO A E DE
MO
La scienza spiega
Come è nata la Terra?
1 Circa 4 miliardi di anni fa nel mare compaiono i primi, microscopici organismi viventi.
L’origine della Terra Ancora oggi non si conosce con certezza come e quando ha avuto origine l’Universo. Gli scienziati hanno formulato diverse teorie sulla sua nascita. Tra queste la più accettata è la teoria del Big Bang. Big Bang è una parola inglese che significa “grande esplosione”. Secondo questa teoria circa 15 miliardi di anni fa ci fu una violenta esplosione in seguito alla quale, nel corso di miliardi di anni, si formarono le galassie con le stelle fra cui il Sole. Alla sua nascita, avvenuta circa 5 miliardi di anni fa, la Terra era un globo di materia incandescente che poi lentamente si raffreddò in superficie. Si formò così la crosta terrestre. Il vapore acqueo che circondava la Terra si trasformò in acqua ed ebbero inizio piogge interminabili che formarono gli oceani. Per milioni di anni il nostro pianeta rimase privo di vita.
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Alcuni pesci diventano anfibi, cioè capaci di vivere sia nell’acqua che sulla terraferma. Si formano le prime grandi foreste. Compaiono i primi insetti.
Dai primi microrganismi si sviluppano le alghe, le spugne, le meduse e i vermi.
3 Circa 600 milioni di anni fa compaiono i primi animali con lo scheletro: i pesci.
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STORIA
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ALLE ORIGIN I D EL L A TE
La nascita e lo sviluppo della vita La vita ebbe origine nel mare. A partire dai primi organismi che si formarono nelle acque, comparvero poi varie specie di piante e di animali. Di queste, molte specie si sono evolute e sono giunte sino a noi, altre si sono estinte. Gli scienziati non hanno ancora scoperto tutti i passaggi dell’evoluzione degli esseri viventi. Sappiamo che sono sopravvissuti i vegetali e gli animali capaci di adattarsi ai numerosi cambiamenti avvenuti nel tempo sul nostro pianeta. I disegni di queste due pagine illustrano la comparsa sulla Terra delle varie specie di animali e piante.
5 Circa 230 milioni di anni fa alcuni anfibi si trasformano in rettili e danno origine ai dinosauri terrestri, marini e volanti.
PAROLE IMPORTANTI
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evoluzione è lo sviluppo lento e graduale dei viventi da una forma di vita semplice ad un’altra più complessa.
9 Circa 2 milioni di anni fa si sviluppano i grandi mammiferi lanosi come i mammut e tutti gli animali che esistono anche oggi. Dagli ominidi si sviluppano i primi uomini.
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6 Compaiono gli uccelli e i primi piccoli mammiferi.
Da un gruppo di scimmie si sviluppano gli ominidi, gli antenati dell’uomo.
7 Circa 65 milioni di anni fa i dinosauri si estinguono. Si diffondono i mammiferi tra cui gli antenati dei cavalli, degli elefanti, dei felini e le prime scimmie. STORIA
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DINOSAURI
La valigetta e s delle sor pre
I dinosauri apparvero sulla Terra circa 230 milioni di anni fa e si estinsero circa 65 milioni di anni fa, dominarono sulla Terra per 150 milioni di anni. I dinosauri hanno avuto caratteristiche molto diverse tra loro: potevano essere erbivori come una mucca o carnivori come un leone, enormi come una casa di cinque piani o piccoli come un pollo.
Guarda quanto era alto l’Apatosaurus rispetto a una palma: era alto quanto una casa! È conosciuto anche con il nome di Brontosauro.
Il Pachycephalosaurus usava la corazza sulla testa per affrontare i dinosauri che lo attaccavano. Il suo nome vuol dire: rettile con la testa spessa.
In questo disegno ci sono due intrusi che non sono dinosauri: sai riconoscerli? Conosci gli altri dinosauri disegnati qui?
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STORIA
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ALLE ORIGIN I D EL L A TE
I dinosauri hanno popolato tutti gli ambienti: la terra, l’aria e l’acqua. I dinosauri che vivevano nell’acqua avevano pinne al posto delle zampe, quelli che vivevano nell’aria erano capaci di volare perché avevano ali simili a quelle dei pipistrelli. Alcuni dinosauri terrestri furono tra i primi ad avere l’andatura bipede, ovvero a camminare sulle zampe posteriori. Questo grazie alla disposizione verticale delle zampe sotto il corpo. Altri dinosauri, come l’Apatosaurus, rimasero invece quadrupedi, ovvero si spostavano su quattro zampe.
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L’edmontosauro all’interno della bocca aveva circa 1000 denti disposti in file parallele, con cui triturava le fibre vegetali. Quando uno di questi denti si consumava, uno nuovo cresceva al suo posto. Ma fuori aveva un becco senza denti che gli serviva per prendere le foglie. STORIA
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Le tracce più antiche
Come sappiamo che sono davvero esistiti animali e piante in tempi tanto lontani?
PAROLE IMPORTANTI
fossile imparo
Come sai, le ricostruzioni scientifiche si basano su dati, su informazioni. Le informazioni su esseri viventi esistiti milioni, miliardi di anni fa ci arrivano dai fossili. I fossili sono impronte o resti pietrificati di piante e animali. Si formano quando un vegetale o i resti di un animale rimangono sepolti in un terreno sabbioso o fangoso. I resti dell’organismo assorbono rapidamente i sali minerali disciolti nell’acqua e molto lentamente si trasformano in roccia.
dalle fonti
• Lavora anche tu come un paleontologo, lo studioso dei fossili. Collega ciascun fossile al suo cartellino, poi rispondi:
foglia fossile di Glossopteris I denti dell’ittiosauro erano:
teschio fossile di Ittiosauro
pesce fossile (Propterus Elongatus) corti e appuntiti.
larghi e piatti.
• Sulla base delle informazioni che puoi ricavare dal fossile del pesce, prova a disegnare come
poteva essere. Confronta il tuo lavoro con quello dei compagni.
La valigetta e s delle sor pre Lo sai che esistono i “fossili viventi”? Sono così chiamati quei rarissimi animali e piante che ancora oggi sono identici alle forme fossili di milioni di anni fa. Eccone uno: il tuatara. È un animale che vive solo in alcune isole della Nuova Zelanda.
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ALLE ORIGIN I D EL L A TE
Alle origini dell’uomo: gli ominidi Anche i primi uomini sono il frutto di una lenta evoluzione a partire dai nostri più antichi progenitori, gli ominidi, che comparvero in Africa circa 5 milioni di anni fa.
Dalle scimmie agli ominidi Nelle foreste africane viveva un tipo particolare di scimmie, chiamate antropomorfe, cioè simili all’uomo. Alcune di queste scimmie iniziarono a vivere non solo sugli alberi, ma anche a terra e impararono a reggersi su due zampe. Con il passare del tempo acquisirono una caratteristica che è propria dell’uomo: impararono a camminare su due gambe anche per lunghi percorsi. Per questo gli scienziati li hanno chiamati ominidi. I vantaggi di muoversi su due gambe erano enormi: con le mani libere potevano raccogliere il cibo e trasportarlo, afferrare bastoni, lanciare pietre per difendersi. La ricerca del cibo era la loro attività principale: strappavano dai cespugli bacche e frutti e raccoglievano radici buone da mangiare. Il primo ominide di cui sono stati trovati reperti fossili è l’Australopiteco.
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imparo dal testo
• Ricerca nel testo e
sottolinea con due colori diversi le risposte a queste domande: Quale caratteristica propria dell’uomo possedevano gli ominidi? Quali vantaggi derivavano dall’andatura su due gambe?
La valigetta e s delle sor pre
Fra tutti gli animali che vivono oggi sulla Terra solo le scimmie, come l’uomo, hanno il pollice opponibile, cioè capace di “opporsi” a tutte le altre dita della mano. In questo modo la mano riesce a chiudersi intorno a un oggetto con maggior precisione e maggior forza. Anche le scimmie antiche avevano questa caratteristica. Quando gli ominidi hanno cominciato a muoversi solo sulle gambe hanno potuto migliorare la loro abilità nell’uso delle mani. STORIA
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Scoperte sensazionali Il ritrovamento di Lucy I fossili degli ominidi sono molto rari. In genere vengono ritrovati solo alcuni frammenti, ad esempio una mandibola, alcuni denti, parti di ossa del cranio. Per questo la scoperta che alcuni scienziati americani hanno fatto in Africa nel 1974 è stata davvero sensazionale: hanno portato alla luce lo scheletro quasi completo di un Australopiteco femmina che hanno chiamato Lucy. L’ominide risale a circa 3,5 milioni di anni fa. Studiando lo scheletro di Lucy gli studiosi hanno potuto capire come viveva. Sappiamo che Lucy era alta poco più di un metro e pesava 25 chili. Camminava eretta, ma si arrampicava molto bene sugli alberi: gli studiosi lo hanno potuto capire studiando la forma delle sue mani. Si nutriva di erbe, frutti selvatici, semi, bacche e radici.
Le ossa dello scheletro di Lucy.
imparo
Il bambino di Taung
dalle fonti
• Confronta la ricostruzione
del cranio di Lucy con il cranio di un uomo moderno e completa.
Il cranio più grande è quello di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I denti più grandi e sporgenti sono quelli di ..............................................................
.
La scoperta di Lucy ci ha permesso di capire che i resti di un cranio ritrovati nel 1924, sempre in Africa a Taung, non appartenevano a una giovane scimmia come si credeva, ma a un Australopiteco di circa 6 anni. Le ossa del viso erano ben conservate e abbiamo potuto ricostruire i suoi lineamenti: sotto i denti da latte stavano spuntando quelli definitivi.
Lucy (Australopiteco)
Uomo moderno
La mandibola più sviluppata è quella di ..............................................................
.
•
Dall’osservazione del cranio puoi ricavare informazioni riguardo a: l’andatura di Lucy. l’alimentazione. lo sviluppo del cervello.
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mandibola
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L’uomo abile Circa due milioni e mezzo di anni fa si sviluppò in Africa una nuova specie di ominide chiamato dagli studiosi Homo habilis (uomo abile). L’uomo abile aveva denti e cranio simili ai nostri e un cervello più sviluppato degli altri ominidi; il suo modo di camminare era uguale al nostro. Gli studiosi hanno chiamato questa specie “uomo abile”, perché, a differenza dei suoi predecessori, era capace di costruire utensili, ossia strumenti utili nella vita quotidiana. Per realizzarli egli batteva tra di loro due pietre fino a quando da un ciottolo si staccavano una o più schegge. Così il ciottolo diventava appuntito e tagliente e poteva essere usato per scavare la terra in cerca di radici, tagliare la carne, appuntire bastoni, cacciare piccoli animali. In origine questi uomini si nutrivano soprattutto di frutti, radici, semi. Poi iniziarono anche a nutrirsi della carne degli animali morti che trovavano e che staccavano con i loro utensili molto taglienti; grazie a questi impararono in seguito anche a cacciare animali di piccola taglia.
Il primo uomo e il Paleolitico Per la sua capacità di costruire utensili l’uomo abile è considerato dagli studiosi il primo vero uomo. Con la comparsa dell’Homo habilis inizia dunque la storia dell’Umanità. Gli studiosi hanno chiamato il primo, lunghissimo periodo della storia dell’uomo Paleolitico, che vuol dire “età della pietra antica”.
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imparo dal testo
Ricerca nel testo le informazioni e rispondi sul quaderno.
• Come faceva l’uomo
abile a costruire i suoi utensili in pietra? A che cosa servivano?
PAROLE IMPORTANTI
Paleolitico
imparo
dalle fonti
Il chopper è il primo utensile costruito dall’uomo. È una pietra scheggiata su di un lato, che l’Homo habilis usava per scavare, grattare radici e pelli, rompere ossa e semi, tagliare.
L’uomo abile era capace di … … … … … … … … … … … … … … . . con le proprie mani. Per questo è considerato il … … … … … … … … … … … … . .
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imparo dal testo
• Sottolinea nel testo ed
esponi a voce i vantaggi che l’uomo ebbe dalla scoperta del fuoco. imparo
dalle fonti
Questa è un’amigdala, una pietra dalla forma simile a quella di una mandorla. È molto più lavorata di un semplice chopper: è scheggiata su due lati ed è molto più tagliente. La sua lavorazione richiedeva ore di lavoro e molta abilità. L’Homo erectus fu il primo a costruirla.
L’uomo impara a usare il fuoco Sempre dall’Africa ci sono giunti i più antichi resti fossili di un’altra specie umana comparsa circa un milione e mezzo di anni fa: l’Homo erectus. L’Homo erectus aveva il cervello più sviluppato dei suoi predecessori, anche se non ancora grande come il nostro. Divenne più abile nella lavorazione della pietra e fece una conquista importantissima: imparò a usare il fuoco. In un primo momento probabilmente si limitava a conservare i fuochi accesi dai fulmini e da essi trasportava legna infuocata con cui ne accendeva altra. In seguito imparò egli stesso ad accendere il fuoco. Gli studiosi hanno potuto ricostruire il modo in cui l’Homo erectus accendeva il fuoco osservando alcune popolazioni che ancora oggi vivono come i nostri antichi progenitori. Ecco come faceva. Batteva con forza due pietre particolari fra loro producendo scintille vicino a ramoscelli ed erba secca che si incendiavano. Altrimenti strofinava rapidamente due legnetti secchi che si scaldavano e accendevano le foglie e l’erba.
Il fuoco cambia la vita Grazie al fuoco l’uomo poteva riscaldarsi, illuminare i rifugi, allontanare le bestie feroci e cuocere il cibo… L’Homo erectus fu il primo ad avventurarsi fuori dall’Africa. Il fuoco gli permetteva di sopravvivere anche in zone più fredde. Egli giunse in Asia e in Europa dove è vissuto fino a 120 000 anni fa.
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H o m o er ect us significa uomo eretto. Non è stato il primo a camminare come noi, ma è stato chiamato così perché i suoi resti sono stati trovati quando ancora non si conoscevano ominidi più antichi.
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VERIFI
PRIMA DELL’UOMO
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Alcuni bambini hanno ritagliato delle immagini per costruire un cartellone in cui rappresentare, in ordine, le varie specie di animali comparse sulla Terra prima dell’uomo. Ma hanno fatto un po’ di confusione. Aiutali tu a sistemarle: numerale nel giusto ordine e scrivi sotto a ciascuna il nome giusto. 1
Microrganismi
……………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
……………………………
…………………………………
……………………………
Le conquiste dell’uomo Sintetizza ciò che hai scoperto su ciascuna delle seguenti specie di uomo. Completa le frasi.
HOMO ERECTUS
HOMO HABILIS
È considerato il primo vero uomo perché
..........
Diviene più abile nel lavorare
......................................
......................................................................................................
.......................................................................................................
che realizza lavorando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ......................................................................................................
con cui costruisce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
e usa per
che usa per
................................................................................
...................................................................................................
.
............................................................................
.....................................................................................................
.
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Vivere tra i ghiacci Durante il Paleolitico sulla Terra si alternarono periodi con un clima molto freddo, in cui vaste zone del pianeta erano ricoperte dai ghiacci (glaciazioni), a periodi in cui il clima era più mite. Al limite dei ghiacciai, che durante le glaciazioni ricoprivano gran
Osserva la scena che ritrae un gruppo di uomini di Neanderthal e rispondi.
• Quali abitazioni vedi? Con che cosa sono fatte? • Che cosa indossano gli uomini?
Che cosa hanno in mano? Secondo te, che cosa si preparano a fare?
• Quali animali vedi sullo sfondo?
Questi animali esistono ancora oggi?
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C ACC IA T C O R IAFCRC I A T O A I G RI FR HIAC A I CI G H
parte dell’Europa e dell’Asia, si estendevano foreste di pini e abeti dove vivevano animali ricoperti da spesse pellicce come bisonti, orsi, rinoceronti lanosi, mammut, oltre a cavalli e renne... In questo ambiente le condizioni di vita erano davvero molto difficili. Qui si diffuse l’uomo di Neanderthal che apparteneva ad una nuova specie comparsa circa 300 000 anni fa: l’Homo sapiens. L’Homo sapiens aveva un cervello grande quasi quanto il nostro: il suo nome significa infatti “uomo sapiente”.
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Come facevano gli uomini di Neanderthal a sopravvivere in mezzo ai ghiacci e alla neve? Dove si riparavano? Di che cosa si cibavano? Che cosa sapevano costruire?
Nelle pagine che seguono troverai le risposte a queste e ad altre domande: scoprirai come vivevano gli uomini di Neanderthal e anche altri gruppi umani che si diffusero quando il clima in Europa era ancora molto freddo. insieme per...
discutere In mezzo alla neve non era facile trovare piante e frutti di cui cibarsi. Secondo te, in che modo gli uomini di Neanderthal si procuravano il cibo? Questi uomini adoperavano il fuoco? Che uso ne facevano? Fai le tue ipotesi tenendo conto di ciò che puoi ricavare dall’immagine e dal testo. Confronta le tue ipotesi con quelle dei compagni e discutetene insieme. STORIA
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Cacciatori di mammut Le tecniche per procurarsi il cibo
imparo dalle immagini
• Osserva le immagini di
queste due pagine e, con il loro aiuto, esponi a voce tutto ciò che hai imparato sugli uomini di Neanderthal. Sottolinea nel testo le risposte a queste domande:
•
A quale attività si dedicavano gli uomini di Neanderthal per procurarsi il cibo? Perché erano nomadi? Dove abitavano? Che cosa sapevano costruire?
Gli uomini di Neanderthal erano più intelligenti delle altre specie che li avevano preceduti e seppero organizzarsi in modo da sopravvivere anche in condizioni durissime. Poiché le piante e i frutti scarseggiavano a causa del clima rigido, essi per nutrirsi si dedicavano alla caccia. Per catturare e uccidere animali di grossa taglia come i mammut, che erano la loro preda preferita, impararono a cacciare in gruppo. In genere usavano questa tecnica: cercavano di spingere la loro preda in una grossa buca precedentemente scavata o in un precipizio spaventandola con urla e con fasci di legna infuocati. Una volta caduto nella buca, l’animale poteva essere ucciso più facilmente. Quindi si cibavano della sua carne arrostendola sul fuoco; la loro dieta era arricchita anche dei prodotti che potevano raccogliere: bacche, erbe, frutti.
La vita in gruppo Questi uomini vivevano in gruppi formati da più famiglie: insieme era più facile affrontare le difficoltà. Come tutti i loro predecessori, erano nomadi, cioè si spo-
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stavano periodicamente, abbandonando i loro accampamenti, per seguire le mandrie degli animali a cui davano la caccia. Per vivere e dormire, si riparavano nelle caverne dove mantenevano il fuoco acceso giorno e notte e che illuminavano con lampade di pietra scavata in cui bruciava del grasso animale. Costruivano capanne fatte con le ossa e ricoperte con le pelli degli animali cacciati. Per difendersi dal freddo, si coprivano con le pellicce degli animali uccisi. Erano diventati molto abili nella lavorazione della pietra e sapevano costruire molti utensili diversi. Avevano imparato ad aggiungere un manico in legno agli strumenti di pietra: in questo modo potevano maneggiarli meglio e soprattutto usarli con più forza. Per costruire gli utensili usavano soprattutto la selce, una pietra dura, da cui si potevano ricavare facilmente delle schegge, in modo da ottenere lame taglienti, armi appuntite, raschietti per raschiare le pelli.
La nascita del linguaggio e le prime sepolture Alcuni studiosi ritengono che questi uomini furono i primi a parlare, cioè a sviluppare un linguaggio fatto non solo di gesti, ma anche di parole. Sappiamo inoltre con certezza, perché molti ritrovamenti fossili lo documentano, che gli uomini di Neanderthal furono i primi a seppellire i morti invece di abbandonarli sul terreno. I corpi venivano deposti in buche scavate nella terra, dove venivano messi anche dei doni come ossa di animali, pietre, fiori e ricoperti poi col terriccio.
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insieme per...
discutere Sicuramente il fatto di comunicare in modo sempre più efficace, anche con le parole, era molto utile per uomini che vivevano in gruppo. Su quali argomenti importanti per la loro vita di tutti i giorni, “discutevano” gli uomini di Neanderthal? Immagina e parlane con i compagni.
PAROLE IMPORTANTI
nomade
Copia questo schema sul quaderno e completalo con le informazioni giuste. Ambiente in cui viveva
Strumenti che costruiva e con quali materiali Culto dei defunti
Come viveva
UOMO DI NEANDERTHAL Abitazioni Come si procurava il cibo
Che cosa mangiava
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L’uomo di Cro-Magnon
imparo dalle immagini
Circa 40 000 anni fa all’uomo di Neanderthal si affianca l’ Homo sapiens sapiens, o di Cro-Magnon, dal nome della località francese dove furono trovate le prime tracce della sua esistenza. Quest’uomo era molto intelligente e capace di adattarsi ai cambiamenti del clima e dell’ambiente. In breve tempo si diffonderà sul pianeta. Noi apparteniamo a questa specie. Importanti ritrovamenti ci permettono di capire come vivevano i gruppi di Cro-Magnon che abitavano la regione della Dordogna nella Francia meridionale, tra 40 000 e 10 000 anni fa, quando il clima era ancora molto rigido.
Osserva questa scena che ritrae un gruppo di uomini di Cro-Magnon e descrivila. Segui le domande come traccia.
• Quali attività svolgono
gli uomini? E le donne?
• Quali armi e attrezzi
usano? Di quali materiali sono fatti?
• Che cosa indossano
sia gli uomini che le donne?
• Quali abitazioni vedi? • Con che cosa sono
costruite?
• Colora di rosso su questa linea del tempo il periodo in cui vissero i gruppi di Cro-Magnon di cui
abbiamo trovato resti fossili nella Francia meridionale. 50 000 anni fa
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40 000 anni fa
30 000 anni fa
20 000 anni fa
10 000 anni fa
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Vivere in gruppo Gli uomini di Cro-Magnon vivevano in gruppi organizzati, le tribù, formati da circa 50 persone, o anche in gruppi più piccoli di 15 o 20 individui. Ogni tribù era composta da più clan, cioè da gruppi di famiglie imparentate fra loro. All’interno del gruppo ciascuno aveva compiti precisi. Le donne si prendevano cura dei bambini e, anche con il loro aiuto, raccoglievano bacche, frutta, erbe e la legna per accendere il fuoco; inoltre ripulivano le pelli e le cucivano per farne abiti. Gli uomini si dedicavano alla caccia che praticavano in gruppo e alla costruzione di armi e attrezzi. Gli anziani insegnavano ai giovani le tecniche di caccia e i metodi di lavorazione dei diversi materiali, per realizzare vari oggetti. È probabile che ogni tribù avesse un capo, scelto perché più forte o più abile nella caccia. La vita in gruppo favorì la comunicazione e il linguaggio diventò sempre più articolato e preciso. Gli uomini di Cro-Magnon seppellivano i loro morti riccamente vestiti e ponevano nelle tombe utensili.
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imparo dal testo
• Cerca le informazioni nel
testo e completa questa tabella. I COMPITI NEL GRUPPO ..........................................
Donne
.......................................... ..........................................
..........................................
Uomini
.......................................... .......................................... ..........................................
Anziani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..........................................
La valigetta e s delle sor pre Gli uomini di Cro-Magnon furono i primi… sarti della storia. Erano in grado di realizzare dei veri e propri abiti e giacche con il cappuccio. Utilizzavano la pelle degli animali che cucivano con aghi di osso; come filo usavano i tendini degli animali uccisi o fibre vegetali. Abbellivano poi i propri abiti con piume di uccello, pietre colorate, conchiglie. Talvolta completavano il loro abbigliamento con bracciali d’avorio e collane fatte con denti e artigli di animali. STORIA
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La vita degli uomini di Cro-Magnon
imparo dal testo
• Cerca le informazioni nel
testo e rispondi sul quaderno: Attraverso quali attività gli uomini di Cro-Magnon si procuravano il cibo? Di che cosa si cibavano? Come preparavano i cibi? Quali erano le loro abitazioni e quali materiali usavano per costruirle? Secondo te, quali vantaggi offrivano rispetto alla caverna? La tenda era l’abitazione preferita dai gruppi di Cro-Magnon.
Che cosa mangiavano e come si procuravano il cibo Gli uomini di Cro-Magnon si cibavano della carne degli animali che cacciavano e di ciò che riuscivano a raccogliere. Cacciavano sia piccoli animali come lepri, volpi, castori, che animali di grossa taglia come mammut, rinoceronti, cervi, ma soprattutto renne che costituivano gran parte del loro nutrimento. Gli animali di grossa taglia venivano cacciati in gruppo. Gli uomini di Cro-Magnon praticavano anche la pesca. Per catturare i pesci utilizzavano arpioni o lenze fatte con crini di cavallo a cui erano appesi ami di osso. Per la raccolta usavano bastoni da scavo con cui estraevano radici dalla terra. Mangiavano i cibi sia crudi che cotti sul fuoco o sotto le braci. Avevano imparato ad affumicare o essiccare al sole le carni: così le conservavano per i periodi in cui il cibo scarseggiava.
Dove abitavano I vari gruppi abitavano in tende fatte con pelli di renna sostenute da un’intelaiatura di rami oppure vivevano in capanne costruite con zolle di terra sostenute dalle ossa degli animali cacciati. Anche le capanne talvolta venivano protette con pelli. A volte gli uomini di Cro-Magnon cercavano riparo sotto le sporgenze delle rocce, che sistemavano come abitazioni temporanee: proteggevano l’apertura con una tettoia di rami o con muri di terra. Usavano pelli di orso come tappeti e coperte. insieme per...
ricercare L’essiccazione e l’affumicatura sono modi di conservare i cibi che si usano ancora oggi. Conoscete altri modi che oggi vengono usati per conservare gli alimenti?
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CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI
Dividersi i compiti e collaborare Studiando, hai potuto scoprire che fin dall’antichità l’uomo ha capito l’importanza di vivere in gruppo. Nel gruppo era possibile dividersi i compiti e soddisfare meglio i bisogni più importanti grazie alla collaborazione di tutti. Tu, ogni giorno, puoi verificare l’importanza di vivere insieme agli altri e di collaborare, anche nella vita di classe. La classe, infatti, è una piccola comunità in cui è importante che tutti diano il loro contributo per migliorare la vita di tutti. Se non lo avete ancora fatto, discutete insieme per individuare quali sono i bisogni più importanti per la vostra classe e poi seguite questi consigli.
• Individuate gli incarichi da svolgere. • Trascriveteli su un cartellone da appendere
in classe. Accanto ad ogni incarico che avete scritto, lasciate uno spazio per attaccare il cartellino col nome del bambino che lo svolge. Alcuni incarichi possono essere svolti anche a coppie.
GIULIO
Portare messaggi nella scuola
LAURA
Distribuire il materiale da lavoro
• Stabilite in che modo assegnare gli incarichi. Si tira a sorte? Si stabilisce un criterio per la rotazione?
• Decidete insieme per quanto tempo chi ha ricevuto un incarico lo deve svolgere: una settimana? Un mese?
SAVERIO SILVIA
Registrare il prestito dei libri della biblioteca e tenerli in ordine
• Assegnate infine gli incarichi e registrateli sul cartellone.
KARIM
Curare piante e fiori
È importante che ogni tanto vi ritroviate per discutere su come funzionano gli incarichi e se è necessario istituirne di nuovi. STORIA
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Attrezzi sempre più perfezionati
Il bulino è un punteruolo capace di bucare qualsiasi materiale.
La valigetta e s delle sor pre Gli uomini di Cro-Magnon realizzarono anche le prime… pentole della Storia: gli otri. Erano delle specie di sacchi ottenuti cucendo insieme molti pezzi di pelle. Servivano per trasportare l’acqua e farla scaldare: l’otre veniva appeso a dei rami piantati nel terreno e l’acqua veniva scaldata immergendovi pietre roventi.
Gli uomini di Cro-Magnon seppero realizzare utensili sempre più perfezionati lavorando con molta abilità la pietra, il corno, l’osso. Perfezionarono la tecnica dell’incastro grazie alla quale riuscivano a inserire in manici di legno pietre o ossa lavorate e rese ben appuntite e taglienti: realizzarono così utensili molto più maneggevoli e soprattutto molto più efficaci. Uno degli strumenti più efficaci era il bulino che veniva ampiamente utilizzato anche per costruire molti altri strumenti. Era un punteruolo di pietra capace di bucare qualsiasi materiale. Poteva svolgere la funzione di un vero e proprio trapano: intorno ad esso si avvolgeva una corda e lo si faceva girare vorticosamente. imparo
dalle fonti
• Ecco alcuni dei più importanti strumenti realizzati dagli uomini
di Cro-Magnon. Completa la tabella.
MATERIALI
USO
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Legno ……………………………
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ARPIONE DENTATO
AMO
ASCIA
AGO
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STORIA
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CAC CIA
TORI
F RA
Artisti della Preistoria Sulle pareti più nascoste di alcune grotte, gli archeologi hanno ritrovato incisioni, disegni e pitture di grande bellezza che risalgono all’epoca degli uomini di Cro-Magnon. Rappresentano soprattutto animali e scene di caccia. Certamente queste pitture non furono eseguite per abbellire le grotte, visto che si trovano nelle zone più nascoste e buie. Probabilmente avevano uno scopo magico: rappresentare gli animali e la loro cattura era considerato di buon augurio per la caccia.
IG
HIA
CC I
Perché gli uomini dipingevano le grotte?
Le tecniche di pittura I primi pittori incidevano con una pietra il contorno della figura. Per colorare usavano terre colorate, erbe, carbone ridotti in polvere e mescolati con grasso animale. I colori venivano stesi con le dita o con gomitoli di pelo. A volte le polveri colorate venivano soffiate direttamente sulle pareti con l’aiuto di un osso forato.
La scultura Gli uomini di Cro-Magnon scolpivano anche statuette in pietra, osso e avorio. In genere rappresentavano animali, ma sono state ritrovate anche statuette di personaggi femminili che sono state chiamate Veneri: di piccole dimensioni, lunghe pochi centimetri, venivano scolpite senza volto. Erano il simbolo della vita e forse anche oggetto di culto; si pensa che i cacciatori le portassero con loro durante le battute di caccia. imparo
insieme per...
dipingere come gli uomini della Preistoria Realizzate insieme tante pitture da appendere alle pareti della vostra aula. Procuratevi del carboncino nero e terra di colore marrone, giallo, rosso. Potete iniziare riproducendo dei particolari del dipinto raffigurato sotto. Disegnate i tratti neri col carboncino e riempite di colore spargendo la terra con le dita.
dalle fonti
• Osserva con attenzione
questa pittura eseguita all’interno di una caverna dagli uomini di Cro-Magnon. Riconosci l’animale ritratto in alto a destra? E gli altri, che animali sono? Dove sono raffigurati gli uomini? Come sono disposti? Che cosa stanno facendo? Con quali strumenti? STORIA
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CA
AT CCI
OR
A I FR
I I GHIA C C
L’uomo alla conquista del pianeta Gli uomini primitivi si spostavano? Come facevano?
imparo dal testo
• La carta indica i percorsi che
l’uomo ha fatto, partendo dall’Africa, per raggiungere l’Europa, l’Asia e l’Australia.
Rileggi il testo e disegna il percorso che ha portato l’uomo in America del Nord e del Sud.
ALASKA EUROPA
ASIA
AMERICA DEL NORD
AFRICA AUSTRALIA
AMERICA DEL SUD
Un poco per volta l’uomo ha popolato tutti i continenti. Partendo dall’Africa giunse prima in Europa e in Asia. Poi arrivò anche in Australia e infine in America. I cacciatori nomadi man mano si diffusero in varie zone di questi continenti. Circa 40 000 anni fa, alcuni gruppi di Cro-Magnon, partendo dall’Asia, arrivarono in Australia, usando probabilmente canoe ricavate da tronchi d’albero. Altri gruppi di Cro-Magnon, circa 30 000 anni fa raggiunsero a piedi l’Alaska, nel nord dell’America e si diffusero in tutta l’America. Infatti, durante l’era glaciale, il livello dei mari era molto più basso di oggi e l’Asia e l’America del Nord erano unite da una striscia di terra ghiacciata. Molte mandrie avevano superato questa terra arrivando nel continente americano e gli uomini le avevano seguite. Operare con il tempo
Il Paleolitico, o età della pietra antica, inizia con la comparsa dei primi uomini, circa due milioni e mezzo di anni fa. Termina 12 000 anni fa. Su questa linea del tempo vedi rappresentata la durata del Paleolitico e la comparsa delle prime specie di uomo.
• Colloca al posto giusto la comparsa dell’Homo Sapiens e dell’uomo di Cro-Magnon. PALEOLITICO due milioni e mezzo di anni fa
compare l’Homo habilis
un milione e mezzo di anni fa
compare l’Homo erectus
300 000 anni fa
40 000 anni fa
12 000 anni fa
fine del Paleolitico
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• Quali considerazioni puoi fare osservando questa linea del tempo? Discutine con i compagni. 40
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VERIFI
L’UOMO DI CRO-MAGNON
CA
Ecco uno schema che ti aiuta a organizzare e ricordare ciò che hai imparato sull’uomo di Cro-Magnon.
• Completa ciascuna parte con le informazioni giuste. Con l’aiuto dello schema esponi a voce tutto ciò che hai imparato sull’uomo di Cro-Magnon.
STRUMENTI
Era abile nel lavorare
AMBIENTE
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...................................................................................
I primi gruppi vivevano
con cui costruiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
...........................
...................................................................................
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che usava per
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.
.................................................................................
COME VIVEVA IN GRUPPO
Viveva in
Si nutriva di
..................................................................................... ..........................................................
..................................................................................
.
Ognuno aveva compiti precisi: ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................
Era nomade, cioè
UOMO DI CRO-MAGNON
......................................................
.....................................................................................
che si procurava attraverso la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.
..........................................
..................................................................................
ABITAZIONI
Costruiva
.
CIBO E ATTIVITÀ CON CUI SE LO PROCURAVA
...............................................................
guidate da
...............................................
......................................................
.............................................................................. .............................................................................
Oppure cercava riparo in
.
.................
.............................................................................. .............................................................................
.
.
ARTE E SPIRITUALITÀ
Seppelliva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . dove metteva anche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .................................................................................... . Dipingeva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Forse le pitture avevano lo scopo di ...................................................................................... ....................................................................................
.
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TI
Grandi cambiamenti Durante tutto il lunghissimo periodo della sua evoluzione l’uomo si era nutrito con le prede della caccia e della pesca e con la raccolta dei vegetali che crescevano spontaneamente. Soltanto in un’epoca recente avvennero i grandi cambiamenti che portarono gli uomini a produrre il cibo invece di procurarselo sfruttando la natura. Circa 12 000 anni fa il clima sulla Terra era diventato più caldo e più umido. I ghiacci si erano ritirati e, in molte zone, l’ambiente era cambiato. Molti animali abituati a vivere in zone fredde, come le renne, i cervi, i bisonti, migrarono verso nord alla ricerca di temperature più basse. I mammut, i rinoceronti lanosi e gli orsi delle caverne si estinsero. Nuove specie di animali iniziarono a popolare i territori.
Osserva l’immagine: che cosa vedi?
• Com’è il paesaggio rappresentato nel disegno? • Quali animali sono raffigurati? Dove si dirigono? • Che cosa stanno facendo le donne e gli uomini in primo piano? • Qui vedi raffigurate alcune piante
e animali selvatici che cominciarono a diffondersi in alcune zone della Terra e costituirono il cibo degli uomini di quel tempo. Li riconosci?
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G RA ND
Nelle zone con clima più mite si diffusero animali più piccoli e meno aggressivi come cinghiali, pecore, capre, asini, bovini. Anche la vegetazione subì uno sconvolgimento: nei grandi prati crebbero erbe di ogni tipo, tra cui alcune con spighe piene di chicchi: i cereali. Gli uomini seppero adattarsi ai cambiamenti che erano avvenuti nell’ambiente. Alcuni gruppi seguirono gli animali che erano migrati verso nord, e continuarono a spostarsi per dare loro la caccia. Altri gruppi, che erano rimasti nelle zone più calde, cominciarono a cacciare i piccoli animali che si erano diffusi e si dedicarono alla raccolta delle erbe e dei frutti che adesso erano molto più abbondanti.
I CAM B
IAME
N TI
Come faceva l’uomo a procurarsi il cibo adesso che i grandi animali a cui dava la caccia si erano estinti o si erano spostati in altre zone? Secondo te, quali cambiamenti avvennero nel suo modo di vivere? Che cosa sono i cereali? Che cosa si ottiene da queste piante? Adesso che hai studiato alcune cose importanti sull’uomo del Paleolitico, rileggi con attenzione il testo, osserva l’immagine e prova a dare una risposta a queste domande. Confrontati con i compagni, poi scopri nelle pagine che seguono se avete dato le risposte giuste.
Andiamo a vedere come è cambiato il mondo!
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L’invenzione dell’agricoltura
Le donne, che da sempre si dedicavano alla raccolta delle erbe commestibili, si accorsero che i chicchi dei cereali erano molto nutrienti. Probabilmente furono loro a scoprire che dai semi, messi sotto terra, sedentario nascevano nuove pianticelle. Cominciarono allora a coltivare l’orzo, il miglio, il grano. Avevano inventato l’agricoltura. I primi gruppi di agricoltori non ebbero più bisogno di spostarsi insieme per... in continuazione per seguire gli ricercare animali da cacciare: cominciaroI cereali più diffusi sono il grano a vivere sempre nello stesso no, il riso, l’orzo e la segale. Riluogo per restare vicino ai campi cercate notizie su queste pianche coltivavano e prendersene te e fate poi una piccola indacura. Abbandonarono così la vita gine in classe per scoprire nomade e divennero sedentari. quanto sono presenti nella vostra alimentazione. PAROLE IMPORTANTI
Osserva l’immagine •e racconta. Che cosa stanno facendo gli uomini e le donne raffigurati? Dove sono gli animali?
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Un diverso modo di vivere La scoperta dell’agricoltura portò con sé molti cambiamenti. Gli uomini iniziarono a modificare l’ambiente: lavorarono la terra, abbatterono gli alberi per avere nuove zone da coltivare, costruirono capanne e poi case di legno e di pietra. Modificarono anche il loro rapporto con gli animali perché, oltre al cane, che già accompagnava i cacciatori nomadi, cominciarono ad addomesticare altri animali che potevano fornire carne e altri materiali utili. Tutto questo però non accadde in fretta e nello stesso momento: la scoperta dell’agricoltura, la vita sedentaria e l’allevamento degli animali avvennero in fasi successive e, naturalmente, le nuove forme di vita convissero a lungo con quelle precedenti.
I CA MB I AM ENTI
imparo dal testo
• Rileggi i testi di queste
pagine e sottolinea le risposte alle domande con i colori indicati. Come avvenne la scoperta dell’agricoltura? Perché, con lo sviluppo dell’agricoltura, l’uomo divenne sedentario? In che modo l’uomo agricoltore trasformava l’ambiente? Quale altro cambiamento importante avvenne in questo periodo?
• Ora prova a ripetere ciò
che hai imparato.
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Gli strumenti dei primi agricoltori Nel periodo in cui venne scoperta l’agricoltura, si diffuse una nuova tecnica di lavorazione della pietra: l’uomo iniziò a levigarla, cioè a lisciarla dopo averla scheggiata. In questo modo si ottenevano lame molto più taglienti. Con la pietra levigata e il legno si costruirono nuovi attrezzi che rendevano più facile il lavoro nei campi. Per questo gli storici indicano questo periodo col termine Neolitico, che significa “età della pietra nuova”, cioè levigata.
PAROLE IMPORTANTI
Neolitico
imparo
dalle fonti
• Ecco alcuni strumenti costruiti dagli agricoltori del Neolitico.
Osservali e completa mettendo in ogni descrizione il numero dell’oggetto corrispondente. BASTONE DA SCAVO
ASCIA
2
1
Su un robusto bastone era fissata una pietra acuminata. Serviva per dissodare la terra prima della semina.
ZAPPA
Era un manico di legno su cui era fissata una larga pietra ben affilata. Serviva per abbattere gli alberi.
3
4 FALCE
MACINA A MANO
46
Era un bastone di legno appuntito e serviva per praticare nel terreno buchi profondi in cui si interravano i semi.
5
Serviva per tagliare le spighe mature ed era formata da un manico di legno su cui erano fissate lame di selce levigata. Era costituita da una pietra piatta e larga e da un ciottolo tondeggiante. Serviva per ridurre in farina i chicchi dei cereali.
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L’uomo alleva gli animali Mentre si dedicava all’agricoltura, l’uomo cominciò anche ad addomesticare e ad allevare gli animali. Il primo animale addomesticato dall’uomo fu il cane. Già da tempo veniva utilizzato nelle battute di caccia e in seguito venne messo a guardia dei recinti dove erano tenuti gli altri animali. Poi vennero allevate le capre, le pecore, i maiali, gli asini e i buoi; in seguito vennero allevate anche anatre e galline. L’allevamento offriva un grande vantaggio: in qualsiasi momento, e non solo dopo le battute di caccia, gli uomini potevano avere a disposizione tutti i prodotti che gli animali offrivano. Oltre alla carne e alle pelli, dagli animali allevati si potevano ricavare latte, lana, uova e piume. La lana delle pecore poteva essere filata, cioè attorcigliata tante volte fino a formare dei fili; questi fili, messi su un telaio, venivano poi intrecciati per produrre tessuti. imparo
dalle fonti
I CA MB I AM ENTI
insieme per...
fare ricerca Anche oggi, come nel passato, l’allevamento è importante per l’uomo. Ecco alcuni animali che l’uomo alleva.
Dividetevi in gruppi e fate una breve ricerca su come viene praticato oggi l’allevamento.
• Questa pittura è stata trovata su una parete rocciosa in Africa. Che cosa rappresenta? Una scena di caccia, con animali selvatici. Uomini e donne accanto ad un allevamento. Da che cosa lo hai capito? ...................................................................... ...................................................................
.
Che animali sono? . Quali prodotti potevano ricavare gli uomini da questi animali? ...................................................................
...................................................................... ...................................................................... ...................................................................
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Nuove abitazioni
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Rispondi.
• Come erano le abitazioni
dei primi agricoltori?
• Con quali materiali
venivano costruite?
•
Secondo te, esisteva un rapporto tra l’ambiente e il tipo di casa?
Abbandonata la vita nomade, i primi agricoltori cominciarono a costruire abitazioni stabili invece di rifugiarsi nelle caverne o vivere in accampamenti di tende. Nelle regioni ricche di foreste gli uomini avevano a disposizione molto legname e costruirono capanne formate da pali piantati nel terreno, con il tetto ricoperto di pelli, paglia o canne di palude. Dove non c’erano foreste, invece, gli uomini costruirono le case usando pietre tagliate nelle rocce tenere e incastrate le une nelle altre. Oppure le abitazioni avevano una struttura in legno ricoperta da paglia e argilla mescolate insieme. Nei luoghi paludosi o vicino ai laghi vennero costruite capanne su piattaforme sopraelevate, realizzate con assi di legno; i lunghi pali che sostenevano le piattaforme erano infitti, cioè piantati, sul fondo del lago, perciò queste costruzioni vengono chiamate palafitte. Infine, in alcune zone del Medio Oriente, si cominciarono a costruire case con mattoni fatti di argilla mescolata a paglia e lasciati seccare al sole.
Adesso osserva le immagini e descrivi le abitazioni che vedi raffigurate.
• Che forma hanno? • Con quali materiali sono fatte? • Quali differenze noti fra loro? 48
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I primi villaggi
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Le nuove abitazioni stabili erano raggruppate in villaggi che Come erano sorgevano vicino ai laghi o ai fiumi, cioè in luoghi ricchi di acfatti i villaggi qua. L’acqua era infatti indispensabile per la vita delle persone, nel Neolitico? per le attività agricole e per l’allevamento degli animali. I primi villaggi erano formati da poche capanne costruite le une vicino alle altre e abitate da alcune decine di famiglie. Inizialmente i villaggi erano privi di sistemi difensivi ma, quando gli uomini cominciarono ad allevare gli ovini e i bovini, attorno alle capanne vennero costruite recinzioni di pali come difesa dagli attacchi di animali predatori. Nel villaggio le case erano tutte dello stesso tipo e della stessa grandezza; secondo gli studiosi ciò significa che non c’erano persone più ricche e più potenti di altre. Oltre alle case, nei villaggi c’erano anche i granai per conservare i cereali e le stalle Questo disegno è la ricostruzione di Catal Huyuk, per gli animali.
Vivere nel villaggio Nel villaggio neolitico si svolgevano diverse attività: bisognava coltivare i cereali e mieterli d’estate, macinare il grano per ottenere la farina, portare le capre a pascolare, costruire gli attrezzi, confezionare i vestiti. Tutte queste attività si svolgevano all’aperto e le persone si aiutavano fra loro. Le decisioni importanti per la comunità venivano prese dai capi delle diverse famiglie, cioè dagli anziani, che erano molto rispettati. Probabilmente gli anziani si occupavano anche dei riti religiosi e avevano il compito di comunicare con gli spiriti per assicurare protezione al villaggio e fertilità ai campi. Vari ritrovamenti testimoniano che nel Neolitico si diffuse il culto dei morti. Nelle sepolture infatti sono stati ritrovati cibi fossili e utensili che dovevano servire al defunto nell’aldilà.
uno dei più antichi villaggi del Neolitico. Durante gli scavi, gli archeologi hanno trovato piccole stanze adibite a “santuari”, usate cioè per le pratiche religiose. Le pareti erano decorate con sculture raffiguranti teste di animali o divinità dalla forma umana.
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PALEOLITICO E NEOLITICO
• Scrivi la lettera che indica a che periodo corrispondono le attività elencate.
Fai attenzione: a volte le lettere vanno messe in entrambe le caselle!
N NEOLITICO
Scheggiare la pietra
Vivere stabilmente in un villaggio
Coltivare le piante
Abbattere alberi per far posto alle coltivazioni
Raccogliere i frutti spontanei
Dipingere le pareti delle grotte
Levigare la pietra dopo averla scheggiata
Seppellire i defunti
Allevare gli animali
Costruire santuari per i riti religiosi
Dedicarsi alla caccia e alla pesca
Usare le pelli degli animali per gli indumenti
Usare grotte o ripari già esistenti
Tessere la lana delle pecore
Costruire abitazioni con vari materiali
Usare amigdale per costruire asce e lance
Vivere seguendo le migrazioni degli animali
Usare zappe, bastoni da scavo, falci, macine
• Leggi il testo e prova a
ricostruire sul quaderno la “carta d’identità” di Otzi, uomo del Neolitico. Aiutati con le domande guida.
• A che cosa poteva
servire il mantello?
• Perché le scarpe
erano imbottite di paglia?
• Perché portava
con sé carboni ardenti?
• Che cos’è la
faretra?
• A che cosa poteva
servire l’ascia?
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P PALEOLITICO
Un aiuto prezioso per ricostruire la vita nel Neolitico ci viene da una scoperta avvenuta sulle Alpi Venoste nel 1991: il ritrovamento nel ghiacciaio di Similaun della mummia di un uomo vissuto 5000 anni fa. L’uomo, chiamato Otzi dagli studiosi, probabilmente era stato aggredito e colpito alla schiena con una lama di selce, ma prima di morire aveva cercato di difendersi. Otzi indossava una giacca di pelle di capra, una cintura di pelle di vitello e un mantello fatto di paglia e giunchi intrecciati. Aveva scarpe di pelle di cervo imbottite di paglia e gambali di pelliccia. In testa aveva un berretto di pelo d’orso bruno. Vicino al corpo di Otzi sono stati ritrovati vari oggetti, tra cui dei recipienti di corteccia di betulla che usava per trasportare carboni ardenti. Aveva con sé un arco e una faretra in pelle di camoscio che conteneva dodici frecce. Inoltre aveva un’ascia di legno con lama di rame e, nel marsupio di tessuto, un pugnale di selce.
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IL LIBRO DI GEOGRAFIA
ANDIAMO A FARE UN GIRO?
INDICE 52 54 55 56 57 58 59
Il paesaggio Gli elementi del paesaggio Il paesaggio si trasforma L’uomo nel paesaggio Vari tipi di paesaggio Il paesaggio agricolo Verifica
68 Animali e piante della collina 69 Verifica 70 La pianura 71 Le pianure hanno origini diverse 72 La valigetta delle sorprese ZONE PALUDOSE
60 62 63 64
Gli ambienti geografici La montagna L’origine delle montagne Animali e piante della montagna
65 cittadini di oggi e di domani
I parchi naturali 66 Vivere in montagna 67 La collina
73 74 75 76
Vivere in pianura La città La vita in città cittadini di oggi e di domani
Usare i mezzi pubblici 77 78 79 80
Verifica
Il fiume La vita intorno al fiume Il lago
81 L’origine dei laghi 82 Il mare 83 Sulle coste e nelle acque del mare 84 L’uomo e il mare 85 Verifica 86 88 89 90 91 92 93
Rappresentare lo spazio
La pianta Ridurre per rappresentare Dalla fotografia alla pianta Tante carte diverse Le carte geografiche Orientarsi con l’aiuto di una pianta 94 La valigetta delle sorprese ACQUARIO DI GENOVA 96 Verifica
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E IL PA
O S AGG IGL GPIA E SA
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Il paesaggio
In questa foto vedo case, un piccolo porto…
• Continua tu. ....................................................................... .......................................................................
Immagina di essere sul terrazzo di una casa che si affaccia sul mare, o in cima a una montagna, o più semplicemente in una piazza nel centro della città… Ti guardi intorno. Tutto ciò che i tuoi occhi possono vedere forma il paesaggio che ti circonda. I bambini di una classe terza hanno scattato diverse fotografie per inviarle ai bambini di un’altra scuola con i quali hanno iniziato una corrispondenza. Vogliono far conoscere il luogo in cui vivono.
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• Osserva i paesaggi ritratti nelle foto. Che cosa vedi? Descrivi.
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Nelle foto sono ritratti paesaggi diversi che appartengono tutti ad uno stesso ambiente.
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La montagna. Il mare. • Quale? • Dove vivi tu, puoi vedere paesaggi simili a questi? • Quale paesaggio vedi se ti affacci alla finestra della tua camera? Racconta. GEOGRAFIA
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Qui vedo
IL PA E S AG IL P G I OA E S
..........................................
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A GG
IO
................................................................... ................................................................... .................................................................
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Quali elementi posso trovare in un paesaggio? E quali sono i principali tipi di paesaggio che posso vedere intorno a me? Nelle pagine seguenti troverai le risposte a queste e a tante altre domande che riguardano il paesaggio.
Sono le risposte della Geografia.
La geografia è la scienza che studia e rappresenta i paesaggi e gli ambienti presenti sul nostro pianeta. La parola geografia deriva infatti dalla lingua greca e significa “descrizione della terra”.
insieme per...
Qui vedo
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scoprire i paesaggi intorno a noi Ognuno di voi descrive il paesaggio che può vedere affacciandosi ad una finestra di casa sua. Se vuole può anche disegnarlo o ritrarlo con una foto. Poi confrontate i vostri lavori. GEOGRAFIA
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E IL PA
G SA
GIO
Gli elementi del paesaggio Osservando il paesaggio che ci circonda, possiamo distinguere in esso elementi diversi. In ogni paesaggio ci sono infatti elementi naturali ed elementi artificiali. I boschi, i laghi, i fiumi, le colline e le montagne e tutto ciò che esiste in natura sono elementi naturali. Sono invece elementi artificiali, o antropici, tutti quegli elementi che sono stati costruiti dall’uomo: le case, le strade, i campi coltivati, i giardini… Se in un paesaggio prevalgono gli elementi naturali, si dice che è un paesaggio naturale; se invece sono maggiormente presenti gli elementi costruiti dall’uomo, si dice che è un paesaggio antropico o umanizzato.
PAROLE IMPORTANTI
antropico
leggo il paesaggio
Osserva la foto ed elenca in tabella gli elementi artificiali e naturali che riesci a individuare.
ELEMENTI NATURALI
ELEMENTI ARTIFICIALI
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insieme per...
scoprire i paesaggi intorno a noi
• Osservando il paesaggio che si vede dalla finestra della vostra aula potete individuare gli elementi naturali e gli elementi artificiali in esso presenti? • Si tratta di un paesaggio naturale o antropico? Discutetene insieme. • Raccogliete poi fotografie e cartoline del luogo in cui abitate. Confrontate i vari paesaggi distinguendo gli elementi (naturali e artificiali) che li caratterizzano.
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Il paesaggio si trasforma
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Le cause naturali Col passare del tempo, come ogni cosa, anche il paesaggio si trasforma, cioè cambia aspetto. Un paesaggio può cambiare aspetto per cause naturali o per l’azione dell’uomo. Fra le cause naturali alcune agiscono in modo rapido e violento: le alluvioni, i terremoti, le eruzioni vulcaniche… Altre invece agiscono in tempi lunghissimi: ad esempio il ghiaccio, il vento e la pioggia. In milioni di anni la loro azione erode le rocce delle montagne.
Gli interventi dell’uomo Anche l’uomo modifica alcuni aspetti del paesaggio: taglia i boschi, apre gallerie nelle montagne, edifica fabbriche e città nelle vaste pianure, costruisce porti sulle coste… L’uomo modifica il paesaggio per renderlo adatto alle proprie esigenze: ha bisogno di spostarsi e per questo costruisce strade e ferrovie; ha necessità di avere un’abitazione e per questo edifica paesi e città… leggo
Chi trasforma il paesaggio?
CITTADINI PER L’AMBIENTE Gli interventi dell’uomo devono sempre rispettare il paesaggio. Per questo le leggi proibiscono di costruire nuove case, fabbriche e autostrade in zone particolarmente belle dal punto di vista naturale o artistico.
il paesaggio
Osserva queste foto e scrivi sul quaderno in che modo l’uomo ha trasformato il paesaggio per le proprie esigenze. Puoi iniziare così: Per nutrirsi l’uomo… Per spostarsi… Per ripararsi…
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L’uomo nel paesaggio
imparo dal testo
•
Cerca nel testo le informazioni e rispondi a queste domande sul quaderno. Quali sono le condizioni dell’ambiente favorevoli alla vita e al lavoro dell’uomo? Perché in Italia molti paesi sorgono in collina? Perché le città sono sorte vicino a un fiume? Per quale motivo la pianura è oggi l’ambiente col maggior numero di paesi e città? leggo
il paesaggio
Osserva questo paesaggio, puoi vedere un canale di irrigazione.
• Secondo te, perché l’uomo l’ha costruito? Da dove arriva l’acqua? • Com’è il clima
in questo ambiente? Da che cosa lo capisci?
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Gli ambienti favorevoli all’uomo L’uomo, fin dall’antichità, ha scelto con cura i luoghi in cui vivere e si è insediato dove poteva trovare risorse utili. Non tutti gli ambienti, infatti, sono favorevoli alla vita dell’uomo: per questo alcune zone della Terra sono molto popolate, e altre invece sono quasi deserte. Gli elementi dell’ambiente favorevoli alla vita e al lavoro dell’uomo sono: l’acqua, senza la quale l’uomo non può sopravvivere, né allevare gli animali, né coltivare i campi. il clima temperato, non troppo caldo, né troppo freddo.
• •
Gli ambienti in Italia In Italia l’uomo è presente quasi ovunque, ma se osserviamo i paesaggi possiamo notare delle differenze. Ad esempio molti paesi si trovano in collina perché un tempo il terreno in pianura era paludoso e non adatto alla vita degli uomini. Altri paesi furono costruiti in riva al mare perché gli abitanti si dedicavano alla pesca e ai commerci marittimi. Le città delle antiche popolazioni sono sorte vicino a fiumi che servivano come via di comunicazione e fornivano l’acqua utile alle persone, agli animali, alle coltivazioni. Oggi la maggior parte delle grandi città e dei paesi sorge in pianura dove è più facile coltivare il terreno, costruire case, strade e fabbriche.
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Vari tipi di paesaggio leggo
Ti sarà certamente capitato di fare un viaggio in auto o in treno. Guardando dal finestrino avrai visto scorrere davanti a te paesaggi anche molto diversi. Impara a riconoscerli: scopri quali sono i principali tipi di paesaggio che sono presenti in Italia.
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il paesaggio
• Osserva e descrivi sul quader-
no ciò che vedi nel paesaggio urbano della foto qui sotto.
Il paesaggio urbano Se vivi in una città, sei immerso in un paesaggio urbano. È un paesaggio artificiale: qui tutto è stato costruito dall’uomo; anche le zone verdi come i parchi e i giardini sono luoghi che l’uomo ha realizzato piantando e coltivando alberi e fiori. Il paesaggio urbano è vario perché esistono città antiche e città moderne, piccole e grandi, situate in collina, in riva al mare o in pianura: per questo possono avere forme ed edifici molto diversi. In ogni caso osservando un paesaggio urbano vedrai strade ed edifici come case, negozi, uffici…
Il paesaggio industriale Il paesaggio industriale si trova intorno alla città, là dove un tempo iniziava subito la campagna. In esso puoi notare tutte quelle strutture che l’uomo ha costruito per poter svolgere le attività lavorative che permettono di produrre e distribuire le merci: fabbriche, depositi e capannoni, strade, parcheggi per i TIR…
Una veduta della città di Napoli.
• Quali fra gli elementi elen-
cati nel testo, riesci a individuare nel paesaggio industriale qui sotto? Sottolineali nel testo.
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leggo
Il paesaggio agricolo
il paesaggio
Quale coltivazione puoi vedere in questo paesaggio? Sai che uso viene fatto del prodotto che si ricava da questa coltivazione? Cos’altro puoi notare in questo paesaggio?
In campagna puoi vedere campi coltivati, filari di alberi, canali per irrigare la terra, siepi e cespugli che seguono i corsi d’acqua; tutti questi elementi, che a prima vista potrebbero sembrare naturali, sono in realtà opera dell’uomo. Il paesaggio agricolo è infatti il risultato di tutti gli interventi fatti dagli uomini per coltivare la terra: essi hanno tagliato i boschi per ottenere campi da coltivare, hanno arginato i fiumi e costruito canali per irrigare. I paesaggi agricoli sono fra loro molto diversi a seconda del tipo di coltivazione e dei prodotti coltivati. Del paesaggio agricolo fanno parte anche le case e le aziende agricole, che oggi sono molto attrezzate e dotate di macchinari in grado di rendere più rapido e produttivo il lavoro nei campi.
Il paesaggio turistico In montagna, sulle coste del mare, sulle rive dei laghi molte persone trascorrono le vacanze in inverno o in estate. In questi luoghi l’uomo ha fatto numerosi interventi per accogliere i turisti: ha costruito alberghi, campeggi, ristoranti, negozi e strutture organizzate come gli stabilimenti balneari sulle coste, le piste da sci in montagna. Tutti questi elementi formano il paesaggio turistico che negli ultimi anni si è molto ingrandito e, in molte zone, ha sostituito il paesaggio naturale.
Paesaggio agricolo.
•
Quali elementi costruiti per accogliere i turisti riesci a individuare in questo paesaggio?
• Che tipo di turismo viene praticato in questo luogo? Turismo montano. Turismo balneare.
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IL PAESAGGIO
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• Quali tipi di paesaggio vedi
ritratti in queste foto?
Completa scegliendo tra: urbano, agricolo, industriale, turistico.
È un paesaggio … … … … … … … … … … … … .
È un paesaggio … … … … … … … … … … … … .
• Per ciascuno dei paesaggi ritratti nelle foto elenca gli elementi naturali e artificiali in esso presenti. Paesaggio … … … … … … . . . . . . . . . . . . . … . . . . . . . . … … … … . . . . . . . … .
Paesaggio … … … … … … . . . . . . . . . . . . . … . . . . . . . . … … … … . . . . . . . … .
Elementi artificiali
Elementi artificiali
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Gli ambienti geografici Osserva queste foto. Quali ambienti rappresentano? Scrivilo nei riquadri.
I principali ambienti geografici dell’Italia sono la montagna, la collina, la pianura, la città, il lago, il fiume e il mare. Ciascuno di essi ha una sua specifica forma del territorio: possiamo vedere montagne con alte cime innevate, colline con dolci pendii ricoperti di boschi, ampie distese pianeggianti, mari con coste sabbiose o rocciose… In ciascun ambiente troviamo una vegetazione particolare, vari tipi di animali e segni più o meno evidenti della presenza dell’uomo: case, strade, centri abitati… Ogni ambiente ha le sue risorse e dunque la popolazione che vi risiede svolge diverse attività.
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Perché in montagna ci sono piante che non troviamo in pianura? Quali animali vivono nelle acque e sulle sponde di un fiume? Perché in pianura ci sono tanti campi coltivati? Quali risorse offre il mare all’uomo? Nelle pagine seguenti troverai le risposte a queste e a tante altre domande che riguardano gli ambienti vicini a noi e potrai così approfondire la loro conoscenza.
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Io ho gli sci pronti! Tu porti il canotto? insieme per...
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discutere In una di queste foto è ritratto l’ambiente in cui vivi tu? Se sì, in quale foto? Tra questi ambienti quali hai potuto vedere personalmente? Racconta ai compagni ciò che hai visto: animali, piante, abitazioni… Confrontate le vostre esperienze.
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La montagna
PAROLE IMPORTANTI
L’altitudine o quota è la distanza tra la cima di un rilievo e il livello del mare, chiamato livello 0.
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il paesaggio
Le montagne sono rilievi che superano i 600 metri di altitudine. In questo ambiente dominano gli elementi naturali: le cime innevate delle lunghe catene montuose o dei massicci isolati; i ghiacciai, immense riserve di acqua gelata; i valichi o passi, cioè i punti più bassi tra un monte e l’altro che permettono di passare al di là della catena; i versanti che scendono ripidi verso le valli. Nelle valli sorgono paesi o piccole città, mentre a quote più alte si trovano le baite e case sparse dai caratteristici tetti spioventi.
Osserva l’immagine e inserisci nei cartellini le parole giuste, scegliendo tra quelle evidenziate nel testo. Poi, con l’aiuto dell’immagine, esponi a voce ciò che hai imparato. Montagna isolata: ........................................
Punto più basso tra un monte e l’altro che permette di passare al di là della catena:
Punto più alto della montagna: ...........................................
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Insieme di più montagne allineate: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Immense riserve di acqua gelata: .......................................
Fianco della montagna che scende ripido verso la valle: .............................................................
Zona pianeggiante ai piedi della montagna dove sorgono paesi o città: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..........................................................................................
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L’origine delle montagne Le montagne si sono formate milioni e milioni di anni fa. In quei tempi lontanissimi violenti cataclismi come terremoti ed eruzioni vulcaniche sconvolgevano la Terra. Il fondo marino si è sollevato corrugando la superficie terrestre e si sono formate le catene montuose. La lava che usciva dall’interno della Terra ha dato invece origine ad altre montagne: le montagne di origine vulcanica.
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Il disegno a sinistra mostra la formazione delle montagne. Il disegno a destra mostra una montagna di origine vulcanica.
Montagne trasformate nel tempo Con il passare del tempo, molto lentamente, le montagne cambiano aspetto. La loro forma si modifica a causa dell’azione della pioggia, del gelo e del vento. Ghiacci e vento sgretolano la roccia e la pioggia trascina a valle terriccio e piccoli sassi. Questa lenta erosione delle rocce, nel corso di milioni e milioni di anni, fa diminuire l’altezza dei rilievi. Perciò le montagne più antiche hanno cime arrotondate e pendii più dolci, mentre le più giovani hanno cime aguzze e fianchi ripidi.
Come si sono formate le valli L’acqua dei torrenti e dei fiumi, scorrendo verso le pianure, ha scavato le montagne e ha formato le valli. Le valli che hanno questa origine si chiamano fluviali e sono riconoscibili per i pendii scoscesi dalla caratteristica forma a “V”. In altri casi è stato un ghiacciaio a scavare la valle scivolando lentamente verso la pianura. Queste valli di origine glaciale sono più ampie ed hanno la forma di una “U”. Valle a “V”
PAROLE IMPORTANTI
L’erosione è il lento sgretolamento delle rocce dovuto all’azione degli agenti atmosferici.
La valigetta e s delle sor pre Lo sai che puoi trovare resti fossili di pesci, piante marine e conchiglie anche sulle rocce delle montagne? Sono i resti degli organismi che, milioni di anni fa, vivevano sul fondo del mare prima che questo si sollevasse dando origine alle montagne. Conchiglia fossile
Valle a “U”
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Animali e piante della montagna PAROLE IMPORTANTI
fauna e flora
Man mano che si sale verso l’alto della montagna, la temperatura scende e fa più freddo. Per questo alle diverse altezze vivono piante e animali diversi. Con l’altitudine cambiano cioè la fauna (l’insieme degli animali) e la flora (l’insieme delle piante) della montagna.
Tra i 2500 e i 3000 metri, dove nidificano le aquile, crescono muschi e licheni, piccole piante che formano incrostazioni sulle rocce. Oltre i 3000 metri si trovano solo nude rocce e ghiacciai: qui non c’è vegetazione, cioè non crescono piante.
ai:
Tra i 2000 e i 2500 metri si trovano erbe e arbusti come il pino mugo, il rododendro e la stella alpina che riescono a resistere ai venti freddi perché sono bassi, robusti, ma flessibili. Qui vivono camosci, stambecchi, marmotte. Tra i 1000 e i 2000 metri crescono le aghifoglie, cioè le piante con le foglie a forma di ago come i pini, gli abeti e i larici. Tra gli animali ci sono cervi e caprioli, piccoli scoiattoli e uccelli predatori come il falco. In alcune zone vivono anche i lupi e gli orsi bruni.
Sotto i 1000 metri crescono le latifoglie, cioè le piante a foglie larghe che si trovano anche in collina come i castagni, le querce, i noccioli. Qui vivono animali selvatici come il riccio, l’istrice, le volpi e i cinghiali.
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CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI
I parchi naturali Purtroppo la flora e la fauna di molti ambienti naturali sono minacciate dall’intervento dell’uomo, dall’inquinamento e dalla caccia senza regole. Per questo motivo, per proteggere alcune zone di particolare interesse naturale e difendere dall’estinzione diverse specie di animali e di piante, vengono istituiti i parchi naturali. Queste sono zone in cui gli elementi naturali (animali, fiori, piante, acque, suolo…) sono protetti: qui sono vietate la caccia e la pesca ed è limitato lo sviluppo di strutture turistiche, alberghi, campeggi… Il più antico dei parchi nazionali italiani è nato in montagna, sulle Alpi: è il Parco del Gran Paradiso. Il suo simbolo è lo stambecco: questo animale rischiava l’estinzione, ma ora in quest’area protetta ve ne sono almeno 3000 esemplari.
• Hai mai visitato un parco naturale? Ecco alcune regole fondamentali da rispettare quando ti trovi in questi ambienti dove puoi fare tante belle scoperte a contatto con la natura.
Non raccogliere fiori o altro tipo di vegetazione.
Evita di fare troppo rumore che può disturbare gli animali.
Molte di queste regole possono essere applicate anche in altre situazioni, per esempio nel giardino della scuola o nel parco. Discutine con i compagni e provate a scrivere il vostro elenco di
“REGOLE IN DIFESA DI…”
Non abbandonare mai i sentieri e i percorsi tracciati.
Non dare da mangiare agli animali: potresti modificare le loro abitudini di vita.
• Conosci altre regole che aiutano a preservare i parchi naturali? GEOGRAFIA
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Vivere in montagna La montagna è poco abitata perché, rispetto ad altri ambienti, è poco adatta alla vita e al lavoro dell’uomo: le strade strette e piene di curve rendono difficili i collegamenti; il clima rigido e il terreno in forte pendenza sono poco adatti all’agricoltura. Ma questo ambiente ha comunque delle risorse che i suoi abitanti sanno sfruttare: abbondanza di pascoli, di acqua e di legname e bellezze naturali. Perciò in montagna, grazie agli estesi pascoli, è diffuso l’allevamento di bovini (mucche e buoi); da questi animali si ricava il latte con cui si producono ottimi formaggi. Inoltre è sviluppato l’artigianato del legno che si ricava dal taglio dei boschi. Ma oggi un’attività importante per chi vive in montagna è il turismo: le bellezze naturali e la possibilità di praticare sport invernali attirano molti turisti, per i quali vengono costruite piste da sci, alberghi e ristoranti che danno lavoro a molte persone. L’uomo sfrutta inoltre l’abbondanza d’acqua di fiumi e torrenti per la produzione di energia elettrica. Nei fondovalle, dove il terreno è più pianeggiante e il clima meno freddo, si coltivano patate, legumi (fagioli, piselli, ceci e lenticchie) e alberi da frutto, in particolare i meli.
Un pascolo di montagna.
Un artigiano al lavoro.
imparo dal testo
• Cerca nel testo le informazioni e completa le frasi. In montagna sono difficili i collegamenti perché
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L’agricoltura è poco redditizia perché L’allevamento è favorito da
L’artigianato del legno è favorito da Il turismo è reso possibile da
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Si produce energia elettrica grazie a
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L’agricoltura, praticata nei fondovalle, produce
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La collina Le colline sono rilievi più bassi delle montagne: non superano i 600 metri di altitudine. Anche il loro aspetto è diverso da quello dei rilievi montuosi: hanno cime arrotondate e versanti più dolci che scendono verso la pianura. Il paesaggio collinare è quello più diffuso in Italia. Molte colline sono abitate e coltivate dagli uomini fin dai tempi antichi: vi si possono vedere campi coltivati, ampi terrazzamenti, paesi sulle cime e case coloniche sparse sui pendii. Altre colline sono ricoperte di vegetazione spontanea: soprattutto boschi di castagni, querce, faggi. Altre ancora sono brulle, cioè con poca vegetazione, e aride. leggo
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PAROLE IMPORTANTI
I terrazzamenti sono enormi gradinate di terra sostenute da muretti di pietra. Vengono costruiti in collina per rendere pianeggiante il terreno in pendenza e dunque più facile da coltivare.
il paesaggio
Riconosci nel paesaggio gli elementi evidenziati nel testo? Inseriscili nei riquadri giusti. Quali sono gli elementi naturali e gli elementi antropici di questo paesaggio? Quali piante sono coltivate sui terrazzamenti?
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CITTADINI PER L’AMBIENTE Passeggiare nei boschi è bello. Impara a proteggerli: segnala subito a un adulto se vedi qualcuno che accende un fuoco o getta mozziconi di sigaretta accesi. Il fuoco è la principale causa di distruzione dei boschi!
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Questo cartello indica pericolo d’incendio.
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Animali e piante della collina Nei boschi della collina crescono alberi di alto fusto come castagni, faggi, querce, noci e piante basse come felci, agrifogli e rovi. In primavera e in estate si possono trovare frutti saporiti come le fragoline selvatiche e le more; in autunno i funghi. Nei boschi vivono molti animali selvatici: lepri, volpi, donnole, cinghiali, talpe, ricci, scoiattoli, vipere, bisce, una grande varietà di uccelli fra cui fagiani, picchi, fringuelli e i rapaci notturni come il barbagianni e il gufo.
Una volpe e un barbagianni.
imparo dal testo
• Rispondi sul quaderno. Quali caratteristiche della collina favoriscono l’agricoltura? Quali coltivazioni sono diffuse e quali prodotti se ne ricavano? Quali attività, oltre all’agricoltura, sono praticate in collina?
La valigetta e s delle sor pre
Vivere in collina La collina, fin dall’antichità, è stata un ambiente favorevole alla vita e al lavoro dell’uomo. Il clima mite e il terreno fertile favoriscono l’agricoltura. Nei terrazzamenti si coltivano soprattutto piante che crescono bene in terreni poco umidi ed esposti al sole: la vite, l’olivo, alcuni alberi da frutto. Nelle zone più pianeggianti si coltivano soprattutto cereali come grano, orzo e avena. Sulle colline sono diffuse le aziende agricole che producono vino e olio e in cui si allevano animali da cortile (polli, tacchini), bovini e suini da cui si ricavano uova, carne, latte. Molte di queste aziende si dedicano anche all’agriturismo, cioè ospitano turisti che amano trascorrere una vacanza a contatto con la natura nella tranquillità della campagna.
Sai perché molte popolazioni nel passato si stabilirono sulle colline costruendovi paesi, città, castelli? Perché le pianure erano spesso paludose e inondate dai fiumi; inoltre da un’altura si avvistava meglio l’arrivo dei nemici ed era più facile difendersi.
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MONTAGNA E COLLINA
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• Osserva, completa la didascalia di ciascuna foto e le tabelle.
È un paesaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LA MONTAGNA
Che cos’è
Caratteristiche fisiche
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È un paesaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LA COLLINA
Che cos’è
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Caratteristiche fisiche
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Ostacoli all’insediamento e al lavoro dell’uomo
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Elementi che favoriscono l’insediamento e il lavoro dell’uomo
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Risorse
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Attività dell’uomo
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Attività dell’uomo
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• Con l’aiuto delle tabelle e di ciò che vedi
nelle foto, esponi a voce tutto ciò che hai imparato sulla collina e sulla montagna.
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La pianura
PAROLE IMPORTANTI
Le paludi e gli stagni sono terreni coperti da acque ferme, poco profonde e ricche di vegetazione.
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il paesaggio
La pianura è una vasta distesa di terreno in cui non sono presenti rilievi. È l’ambiente più abitato dall’uomo ed è difficile trovare in esso paesaggi che non siano stati trasformati dal suo intervento. In alcune zone esistono ancora boschi, paludi e stagni naturali, che un tempo occupavano i territori pianeggianti del nostro Paese; ma sono ormai zone molto limitate, perché nel corso del tempo l’uomo ha tagliato gli alberi per fare spazio alle coltivazioni, ha prosciugato l’acqua stagnante, costruito argini per i fiumi… Perciò, se osservi una pianura, puoi individuare i segni dell’intervento dell’uomo: campi coltivati, lunghi filari ordinati di alberi, canali di irrigazione, cascine e fattorie, fabbriche, abitazioni, strade, autostrade, aeroporti.
Quali degli elementi elencati nel testo puoi vedere nel disegno? Osserva con attenzione e scrivili qui sotto. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................
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Le pianure hanno origini diverse La maggior parte delle pianure italiane, come la Pianura Padana, la più grande del nostro Paese, sono pianure alluvionali: sono formate dai detriti, cioè terra, sassi e ghiaia trasportati a valle dai fiumi. Le pianure vulcaniche sono formate da detriti vulcanici: lava, cenere, lapilli. Queste pianure sono particolarmente fertili. Le pianure di sollevamento sono nate in tempi antichissimi in seguito al sollevamento dei fondali marini. Queste pianure sono povere di acqua e per poterle coltivare l’uomo deve scavare pozzi e costruire acquedotti. leggo
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Pianura alluvionale
Come sono nate le pianure?
Pianura di sollevamento
Pianura vulcanica
il paesaggio
In queste foto vedi ritratte due importanti pianure che si trovano in Italia. Osserva con attenzione e rispondi sul quaderno alle domande. PIANURA PADANA
PIANURA CAMPANA
Che origine ha questa pianura? Secondo te questa pianura è fertile? È ricca di acqua? Da che cosa lo capisci? Cerca sulla carta dell’Italia dove è situata la Pianura Padana e scrivi il nome del fiume che l’attraversa e da cui è stata formata.
La montagna che vedi sullo sfondo è un vulcano: il Vesuvio. Secondo te quale origine ha questa pianura? È fertile? Vedi delle coltivazioni? Cerca sulla carta dell’Italia dove è situata la Pianura Campana. GEOGRAFIA
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ZONE PALUDOSE
La valigetta e s delle sor pre
Nella foto in alto due oche selvatiche, a destra una libellula. Nella foto in basso un serpente.
La palude è una zona d’acqua stagnante ricoperta di vegetazione, soprattutto canne e piante acquatiche. Le paludi ospitano una grande varietà di animali, dai grandi uccelli ai piccoli invertebrati. Alcuni animali, come il pesce gatto e il pesce persico, vivono dentro l’acqua, altri sono legati alla presenza dell’acqua ma non vivono in essa, come le bisce, le rane, i rospi, le libellule e i ragni d’acqua. Molte paludi sono collocate lungo le rotte degli uccelli migratori e per questo motivo, in certi periodi dell’anno, si possono vedere anatre, oche, limicoli, folaghe, gru, cormorani, aironi, sterne, falchi e molti altri uccelli.
Un ragno acquatico.
Vicino a dove abiti ci sono delle paludi? Forse ora non più, ma è possibile che ci siano state nel passato. Chiedi ai tuoi genitori o ai tuoi nonni se si ricordano di una palude che si trovava nelle zone dove abitavano e come mai ora non c’è più.
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GLI AMB IEN
Vivere in pianura
TI G EO GR A FIC I
Agricoltura e allevamento La pianura è un ambiente adatto all’insediamento umano perché le caratteristiche del territorio favoriscono lo sviluppo di diverse attività. L’agricoltura è favorita dal terreno pianeggiante, che permette di usare macchinari che rendono più rapido e produttivo il lavoro, e dall’abbondanza di acqua che consente di costruire canali per irrigare i campi. Si coltivano cereali, come il grano e il riso, ortaggi, alberi da frutto e foraggi come il trifoglio e l’erba medica che servono per alimentare il bestiame. L’allevamento di bovini, ma anche di maiali, cavalli e pecore, è molto sviluppato. È favorito sia dall’abbondanza di foraggio e acqua, che dal terreno pianeggiante. Dall’allevamento si ricavano carne, latte, pellame che sono poi lavorati nelle industrie.
Industrie di ogni tipo Anche l’industria trova nella pianura un ambiente ideale: il terreno pianeggiante facilita la costruzione di vie di comunicazione (strade, autostrade e aeroporti) ad essa indispensabili. Le fabbriche hanno infatti bisogno di far arrivare velocemente i materiali da lavorare e di spedire le merci prodotte. Sono diffuse le industrie alimentari, che lavorano i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento per produrre alimenti, e cioè i pastifici, gli zuccherifici, i salumifici, i caseifici…, e anche altre industrie che producono tessuti, macchinari, autoveicoli, medicinali… La presenza di vie di comunicazione permette alle persone di spostarsi con facilità e questo favorisce lo sviluppo delle città.
Perché la pianura è l’ambiente più abitato dall’uomo? imparo dal testo
• Cerca le informazioni nel testo e ri-
spondi sul quaderno. Perché la pianura è un ambiente favorevole all’agricoltura? Quali piante si coltivano? Da che cosa è favorito l’allevamento in pianura? Quali prodotti si ricavano dall’allevamento? Perché in pianura si costruiscono facilmente vie di comunicazione? Perché le vie di comunicazione sono indispensabili all’industria? Che cosa sono le industrie alimentari? Elencane qualcuna e spiega che cosa produce. PAROLE IMPORTANTI
I caseifici sono industrie che lavorano il latte producendo formaggi, burro, yogurt… GEOGRAFIA
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leggo
GRAF I CI
La città il paesaggio
Osserva le foto di questa pagina e completa le didascalie con le parole evidenziate nel testo.
L’ambiente della città è interamente costruito dall’uomo. La città è un grande centro abitato che offre molti servizi organizzati: uffici, negozi, banche, ospedali, scuole, musei, teatri, cinema, supermercati. Quasi tutte le città italiane hanno origini antiche, perciò sono caratterizzate da un centro storico, la parte più antica in cui si erano stabiliti i primi abitanti: qui sorgono palazzi e monumenti storici, la cattedrale, edifici pubblici come il Municipio.
Le parti della città Il … … … … … … … … … … … è la parte più antica della città.
Intorno al centro ci sono i quartieri residenziali: ogni quartiere è formato da diverse abitazioni e da edifici che ospitano servizi importanti per chi ci vive. Allontanandosi ancora dal centro incontriamo la periferia, con grandi condomini, in cui vive la maggior parte dei cittadini; qui ci sono anche grandi supermercati, centri sportivi (stadi e palazzetti dello sport), ospedali. All’estrema periferia si trova la zona industriale: fabbriche, magazzini, depositi, capannoni sono sorti proprio qui dove c’è disponibilità di ampi spazi liberi.
I … … … … … … … … … … … … sono formati dalle abitazioni vicine al centro.
La … … … … … … … … … … … … … … … … … è la zona in cui sorgono le fabbriche.
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La … … … … . . . . . . . . . . … … … . . … . . … . . … . . … , lontana dal centro, ha grandi condomini, supermercati, stadi…
GEOGRAFIA
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La vita in città Le città, soprattutto negli ultimi decenni, sono diventate sempre più grandi. Molte persone si sono spostate dalle campagne, dai paesi di collina e di montagna per andare a vivere in città. Questo ambiente offre infatti molte possibilità di lavoro: negli uffici, nei negozi, nelle fabbriche. Perciò vengono costruite nuove case e le periferie continuano a crescere. Ma c’è anche chi ogni giorno raggiunge la città da paesi vicini per andare a scuola o a lavorare. Queste persone sono dette “pendolari”. Per rispondere ai bisogni di così tante persone, la città offre molti servizi. Uno dei vantaggi di vivere in città è proprio la vicinanza di tutto ciò che serve: autobus e metropolitane per spostarsi, ospedali e ambulatori per curarsi, negozi, supermercati e centri commerciali per fare acquisti, scuole e biblioteche per imparare, palestre, cinema e teatri per impegnare il tempo libero… Purtroppo la vita in città ha anche numerosi svantaggi: spesso nelle città scarseggiano le aree verdi, cioè i parchi e i giardini dove passeggiare e giocare. L’aria è inquinata dai numerosi veicoli che circolano; c’è anche un’altra forma di inquinamento: l’inquinamento acustico, cioè il forte rumore provocato dal traffico cittadino.
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imparo dal testo
• Sottolinea nel testo con
tre colori diversi le frasi che rispondono a queste domande. Perché molte persone vivono in città? Qual è uno dei vantaggi di vivere in città? Quali sono gli svantaggi? Poi esponi a voce ciò che hai imparato. PAROLE IMPORTANTI
servizio
insieme per...
conoscere l’ambiente in cui viviamo La città offre molti servizi organizzati: quali sono presenti nel centro abitato in cui vivi? Prendi spunto da questo elenco e, insieme ai compagni, fai un’indagine:
• asilo nido • banca • uffici comunali • ufficio postale
• autobus • tram • veterinario • vigili del fuoco
• stadio • palazzetto
dello sport • giardini o parchi
• ospedale • aeroporto • punto internet • biblioteca
• piscina • cinema • stazione • teatro
Individuate quali di questi servizi sono vicini alla vostra scuola e organizzate un’uscita per visitarne uno. Su di esso raccogliete le seguenti informazioni:
Nome del servizio
A che cosa serve
Chi lo utilizza
In quali orari è aperto
Quante persone ci lavorano e che compiti hanno. GEOGRAFIA
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CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI
Usare i mezzi pubblici Il traffico è un problema molto serio in tutte le città. I veicoli a motore che ogni giorno circolano sulle strade sono sempre più numerosi; così cresce l’inquinamento dell’aria e l’inquinamento acustico. Per questo motivo è importante evitare il più possibile di usare l’auto per spostarsi quando non è strettamente necessario. In città circolano i mezzi pubblici che hanno proprio lo scopo di permettere a tante persone di spostarsi insieme riducendo così l’inquinamento. Molti di questi mezzi pubblici, come il tram, la metropolitana, alcuni autobus, funzionano con l’elettricità, dunque non inquinano per niente l’aria: cerca anche tu di utilizzarli il più possibile per muoverti in città.
• Hai mai preso un tram o un autobus? Sai come ci si comporta? Ecco alcune semplici, ma importanti regole. Una volta saliti a bordo, bisogna obliterare il biglietto nelle apposite macchinette. Tieniti saldamente a un sostegno durante il viaggio: in caso di brusche frenate, potresti cadere! Quando il tram o l’autobus arriva alla fermata, aspetta che sia proprio fermo prima di salire. La salita e la discesa sono indicate: non salire dalla parte sbagliata!
Per scendere devi prenotare la fermata schiacciando l’apposito pulsante.
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Quando devi scendere, prima di muoverti, aspetta che l’autobus sia fermo. Una volta sceso, aspetta sul marciapiede che l’autobus si rimetta in marcia.
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VERIFI
PIANURA E CITTÀ
CA
• Completa lo schema. LA PIANURA
Che cos’è
Com’era un tempo
Come nasce
Attività dell’uomo
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• Osserva la foto di questa città.
Quale parte della città ritrae? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da che cosa lo capisci?
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Che cosa puoi trovare in questa parte della città? Segna con una ✗. Grandi industrie.
Negozi.
Musei.
Un aeroporto. GEOGRAFIA
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leggo
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Il fiume
il paesaggio
Osserva il disegno. Rileggi il testo e scrivi nei cartellini al posto giusto le parole evidenziate nel testo. Poi racconta a voce il lungo viaggio del fiume. Foce a delta
Il fiume nasce in montagna da una sorgente e viene alimentato dalla pioggia, dalla neve o dall’acqua dei ghiacciai che si sciolgono. All’inizio è solo un piccolo corso d’acqua, un ruscello. Il ruscello man mano si ingrossa, unisce le sue acque a quelle di altri ruscelli e forma un torrente. Il torrente scorre veloce e impetuoso verso la valle, perché il terreno è in forte pendenza. Se incontra dislivelli nel terreno forma le cascate. Nella sua corsa verso la valle il torrente si unisce ad altri torrenti che giungono da valli diverse e insieme formano un unico fiume. L’acqua del fiume scava un solco sempre più grande nel terreno chiamato letto; ai lati del letto del fiume si innalzano due rive o sponde. Giunto in pianura il fiume scorre più lentamente, formando ampie curve dette meandri. Durante il tragitto il fiume riceve le acque di altri fiumi più piccoli, che sono i suoi affluenti, e si ingrossa.
………………………….....…
Il fiume si divide in tanti rami. Foce a estuario ………………………….....…
………………………….....… ………………………….....…
Il fiume si allarga a imbuto e si getta in un solo ramo.
La foce Alla fine del suo viaggio il fiume si getta nel mare. Il punto in cui le acque del fiume e quelle del mare si incontrano si chiama foce. Esistono due tipi di foce: a delta e a estuario (osserva le immagini a lato).
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GEOGRAFIA
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La vita intorno al fiume La flora e la fauna Lungo le rive dei fiumi cresce molta vegetazione spontanea: cespugli, canneti e piante ad alto fusto come querce, ontani, salici, pioppi e lecci. Sugli alberi e fra i cespugli fanno il nido molti uccelli acquatici: il martin pescatore, la folaga, il germano reale, l’airone e l’oca selvatica. Nelle acque nuotano numerosi pesci: la trota vive vicino alla sorgente e nelle acque fredde dei torrenti; più a valle possiamo trovare il luccio, la carpa, l’anguilla. Vicino agli argini vivono anfibi come la rana e la salamandra e insetti di tanti tipi come zanzare e libellule.
Il fiume e l’uomo Il fiume è un bene prezioso per l’uomo. Fornisce acqua per gli usi domestici, per irrigare i campi, per l’allevamento e per le industrie. Lungo i fiumi si costruiscono le centrali idroelettriche che, sfruttando la forza dell’acqua, producono energia elettrica. Dove il fiume non è inquinato dagli scarichi di industrie e città, si può praticare la pesca. I fiumi larghi e abbastanza profondi sono navigabili e costituiscono un’importante via di comunicazione per il trasporto di merci e persone. Dal letto del fiume si estraggono ghiaia e sabbia che sono utilizzate come materiali da costruzione.
In molte località il fiume è anche un’attrazione turistica.
imparo dal testo
• Cerca le informazioni nel
testo e completa.
Il fiume se è navigabile costituisce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .............................................................. ...........................................................
Fornisce acqua per
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ghiaia e sabbia per
,
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insieme per...
conoscere il proprio territorio Insieme ai compagni realizza una ricerca sul fiume che scorre vicino al luogo in cui abitate. Raccogliete informazioni su dove nasce, quali paesi o città bagna, quali sono i suoi affluenti, dove e come sfocia. Organizzate un’uscita sul fiume, documentate con delle foto la flora e la fauna del luogo e approfondite la loro conoscenza tramite alcune ricerche. Raccogliete i risultati del vostro lavoro in un cartellone dal titolo “Il nostro fiume” . GEOGRAFIA
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Il lago
PAROLE IMPORTANTI
immissario ed emissario
leggo
il paesaggio
Completa i cartellini cercando le parole adatte nel testo, poi descrivi l’immagine cercando di utilizzare le parole che hai scritto.
Se ti trovi sulla riva di un lago, vedi davanti a te una distesa d’acqua immobile: è acqua dolce, cioè non salata come quella del mare, che ha riempito una conca del terreno. Se il lago è piccolo, riesci a vedere di fronte a te un’altra sponda; se è grande, l’acqua arriva fino all’orizzonte. Da dove riceve le sue acque il lago? Se è un lago aperto, riceve le acque da un fiume chiamato immissario e le rilascia in un altro fiume chiamato emissario. Se è chiuso, riceve le sue acque da corsi d’acqua sotterranei o dalle precipitazioni atmosferiche. Le sponde che chiudono la sua superficie possono essere sabbiose o sassose. Su di esse l’uomo costruisce moli d’attracco per barche e motoscafi. Intorno al lago spesso sorgono centri abitati, c’è un’abbondante vegetazione e ci sono coltivazioni perché il clima è mite. Fiume che si getta nel lago: .............................................................
Sono favorite dal clima mite: ..............................................................
È utilizzato per la pesca o per far attraccare barche e traghetti: ........................................................................
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Coste del lago:
Fiume che esce dal lago:
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L’origine dei laghi I laghi hanno origini diverse e per questo presentano caratteristiche diverse.
• Leggi quali sono i diversi tipi di lago e osserva le foto. Poi scrivi nella
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Come si sono formati i laghi?
foto di ciascun lago il numero della scritta che ne spiega l’origine.
1
Lago costiero. Si è formato vicino alla costa del mare per accumulo di sabbia e di detriti che hanno separato uno specchio d’acqua. Per questo ha l’acqua salata.
2 3
Lago vulcanico. Si è formato nel cratere di un vulcano spento ed ha una forma più o meno circolare. Lago artificiale. È stato creato dall’uomo che ha sbarrato il corso di un fiume con una diga.
4
Lago glaciale. Si è formato in una conca scavata da un ghiacciaio in epoche lontanissime. Ha una forma allungata, è molto profondo e può avere grandi dimensioni.
Vivere in riva al lago Il turismo è la principale risorsa economica per gli abitanti delle località che sorgono sulle rive dei laghi. Molti turisti trascorrono infatti periodi di vacanza in questi luoghi dove trovano un clima mite tutto l’anno, bellezze naturali e la possibilità di praticare la pesca e gli sport acquatici come la vela e il windsurf. Il clima e la disponibilità di acqua permettono, attorno ai laghi più grandi, le coltivazioni della vite, dell’olivo, di frutta e ortaggi…
Il clima intorno al lago L’acqua si riscalda e si raffredda più lentamente della terra. Perciò il calore accumulato dall’acqua durante l’estate mitiga la temperatura durante l’inverno; in estate invece l’acqua che si è raffreddata nella stagione invernale rende più fresca l’aria. Per questo sulle rive dei grandi laghi, come sul mare, troviamo temperature dolci tutto l’anno.
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Il mare
Se guardiamo il mare, il nostro sguardo si perde fino all’orizzonte, dove acqua e cielo si toccano. La grande massa d’acqua salata bagna la terra sulla riva o costa. La costa può essere alta e rocciosa o bassa e sabbiosa. Lunleggo il paesaggio go la costa ci sono sporgenze montuose e rientranze a forma di semicerchio. Le sporgenze si chiamano promontori; le rienOsserva il disegno, rileggi il tranze si chiamano baie, se sono piccole, o golfi se sono moltesto e scrivi nei cartellini al to ampie e profonde. posto giusto le seguenti parole: In mezzo al mare si trovano isolotti e isole: terre completamencosta bassa, costa alta, isola, te circondate dalle acque. Diverse isole vicine formano un argolfo, promontorio. cipelago.
………………………….....…
………………………….....… ………………………….....…
………………………….....…
………………………….....…
I movimenti del mare Se guardi il mare vedi il movimento continuo delle sue acque in superficie: le onde. Le onde sono provocate dal vento e, quando questo è molto forte, possono diventare altissime. Ma le acque del mare hanno anche altri movimenti: le maree, che sono un innalzamento (alta marea) e un abbassamento (bassa marea) del livello dell’acqua, e le correnti marine, veri e propri “fiumi” di acqua calda o fredda che scorrono dentro il mare.
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Sulle coste e nelle acque del mare
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In riva al mare Sulle coste del mare, dove il clima è mite per l’azione regolatrice dell’acqua, c’è una ricca vegetazione spontanea e vivono diverse specie di animali. Qui si sviluppa la macchia mediterranea formata da arbusti fra cui molte piante aromatiche come il rosmarino, la lavanda, l’alloro e il mirto; piante ad alto fusto come pini marittimi, querce da sughero, lecci, fichi d’india, oleandri. Fra queste piante trovano rifugio ricci, istrici, cinghiali. Sulle rive e presso gli stagni costieri fanno il nido uccelli acquatici come gabbiani, aironi, fenicotteri.
Nel mare Le acque del mare sono ricchissime di vita: ospitano pesci delle più svariate forme, dimensioni e colori, molluschi come polpi, vongole, cozze… crostacei come il granchio e l’aragosta e grandi mammiferi come la balena e il delfino. Sui fondali e sulle rocce ci sono coralli, spugne, alghe…
• Quali piante riconosci
nell’immagine qui sopra?
La valigetta e s delle sor pre Lo sapevi che non solo gli uccelli costruiscono nidi, ma ci sono anche dei pesci che lo fanno? Il maschio dello spinarello, ad esempio, costruisce un nido a forma di cupola con frammenti vegetali, poi vi attira la femmina che vi depone le uova.
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L’uomo e il mare Pesca e commercio Fin dall’antichità l’uomo ha saputo sfruttare le molte risorse che il mare offre. La più antica attività legata al mare è la pesca; oggi viene praticata anche con pescherecci molto grandi che rimangono in mare aperto per diversi giorni, effettuano a bordo una prima lavorazione del pesce pescato e lo congelano. Il mare è sempre stato ed è ancora un’importante via di comunicazione che favorisce il commercio e gli spostamenti: le sue acque sono in continuazione solcate da navi che trasportano passeggeri e merci.
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il paesaggio
Quali tipi di porto sono ritratti in queste foto? Rileggi con attenzione il testo, osserva e completa le didascalie. Poi descrivi tutto ciò che vedi nelle immagini.
Porti, industrie e turismo Sulle coste ci sono porti di diverso tipo attrezzati per l’attracco delle navi: porti commerciali, dove vengono caricate e scaricate merci di ogni genere, e porti turistici dove arrivano le navi che trasportano passeggeri e dove sono ormeggiate le imbarcazioni dei villeggianti. Vicino ai porti sorgono industrie che lavorano i prodotti trasportati dalle navi, soprattutto petrolio e metalli, e cantieri navali dove si costruiscono e riparano le imbarcazioni. Sulle coste è sviluppato il turismo: alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari e campeggi ospitano ogni anno milioni di persone.
Porto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Porto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84
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VERIFI
MARE, FIUME E LAGO
CA
• Leggi le definizioni e scrivi al posto giusto i seguenti nomi: foce
sorgente
arcipelago
golfo
affluente
promontorio
Fiume che si getta in un altro fiume: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Punto in cui nasce il fiume: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Punto in cui il fiume si getta nel mare: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Larga insenatura sulla costa del mare: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sporgenza rocciosa sulla costa: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Insieme di isole: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
• Quali sono le attività a cui si dedica l’uomo nei seguenti ambienti? MARE
LAGO
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• Scrivi con parole tue in quale modo l’uomo sfrutta l’acqua del fiume. ............................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................
• Osserva la foto e rispondi alle domande.
Di quale attività dell’uomo vedi i segni in questo paesaggio di mare? ................................................................................ ................................................................................
Che tipo di costa vedi? Alta e rocciosa. Bassa e sabbiosa. GEOGRAFIA
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RA P P
Z SPA O L E TAR RESEN
IO
Rappresentare lo spazio Corro a prendere carta e penna per provarci anche io!
Oggi la maestra ha detto ai bambini di rappresentare con un disegno la loro aula, cercando di far vedere bene tutti gli arredi piĂš importanti che sono presenti. Ecco i disegni di Martina e Michele.
a disegno di martin
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RAP PR E S
Osserva i disegni con attenzione. Rappresentano tutti e due la stessa aula.
•
Rispondi.
I bambini hanno rappresentato l’aula da due punti di vista diversi. Chi dei due ha disegnato l’aula come se fosse vista dall’alto? Michele. Martina. Quale dei due disegni ti fa capire meglio che cosa c’è nell’aula e la sua esatta posizione? Disegno di Michele. Disegno di Martina.
• Confronta i due disegni e spiega che cosa ti mostra
ciascuno.
ENTAR
E LO SPAZ IO
Come si fa a rappresentare in modo preciso uno spazio? E come si rappresenta uno spazio molto grande? Che cosa sono le carte geografiche? Nelle pagine che seguono troverai le risposte a queste domande e scoprirai come i geografi rappresentano lo spazio.
disegno di michel e
GEOGRAFIA
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R
E APPR
SE
N
E TA R
IO LO SP AZ
La pianta Come posso rappresentare gli elementi di uno spazio?
Ecco una stanza con tutti i suoi arredi. Osservala con attenzione.
Io non vedo nessuna pianta!
Qui sotto vedi la sua pianta.
3 Riconosci i diversi arredi? Scrivi i loro nomi accanto ai numeri. 1.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4 2 5
3.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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RAP
P RE SEN
Ridurre per rappresentare Quando si disegna la pianta di un ambiente o di un territorio, non possiamo certo rappresentare i vari elementi nelle loro dimensioni reali; bisogna ridurli, disegnarli molto più piccoli di come sono nella realtà. Per avere un’immagine precisa dello spazio che vogliamo rappresentare, bisogna però che la riduzione venga fatta in modo da rispettare le proporzioni tra gli elementi, occorre cioè effettuare una riduzione in scala.
TA RE
LO
SPA
ZIO
PAROLE IMPORTANTI
riduzione in scala
• Osserva come si fa una riduzione in scala. Sul foglio 1 quadrettato è rappresentato un oggetto in pianta reale, cioè con le stesse dimensioni che ha nella realtà.
Foglio 1
Il disegno è stato riportato su un foglio con quadretti che hanno il lato lungo la metà rispetto ai quadretti usati prima (foglio 2). Il disegno non ha cambiato forma, ma la lunghezza di tutte le varie parti dell’oggetto è ridotta della metà. È stata usata una riduzione che si indica così: scala 1 : 2 e si legge “scala 1 a 2”. Se i quadretti usati la seconda volta fossero stati 3 volte più piccoli, l’oggetto sarebbe stato riprodotto in scala 1 : 3.
Foglio 2
Naturalmente, più è grande l’oggetto da rappresentare, più devono essere ridotte le sue dimensioni. Per questo, per rappresentare in pianta grandi territori, vengono usate scale di riduzione molto alta.
imparo dall’immagine
• Adesso prova tu. Riduci la figura che vedi sul reticolo di sinistra, rappresentandola sul reticolo accanto. Confronta i lati dei quadretti dei due reticoli. Quale scala di riduzione hai usato? Segna con ✗ . 1:2 1:3 1:4
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R
E APPR
SE
N
E TA R
IO LO SP AZ
Dalla fotografia alla pianta
leggo
le immagini
• Osserva queste due
immagini: nella prima vedi una fotografia aerea della città di Venezia e accanto la pianta della stessa città.
Per realizzare la pianta di un territorio occorre conoscere l’esatta posizione di tutti gli elementi che ne fanno parte. Come già sai, attraverso la visione dall’alto possiamo individuare bene gli elementi di uno spazio e capire la loro esatta collocazione. Perciò i cartografi, cioè coloro che disegnano le carte geografiche, utilizzano le fotografie scattate dagli aerei per realizzare la pianta di un territorio.
Foto aerea del centro di Venezia. PAROLE IMPORTANTI
simbolo
La pianta è la rappresentazione ridotta di un luogo visto ………................................… . Nella pianta si usano i … … … … … … … … . , cioè disegni semplificati degli elementi della realtà. La … … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . indica di quanto sono state ridotte le misure reali.
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Pianta del centro di Venezia.
Il cartografo, per disegnare la pianta, ha scattato molte foto aeree della zona in modo da aver chiara la collocazione di tutti gli elementi. Sulla pianta ha poi rappresentato le strade e le piazze con i loro nomi e gli edifici principali. Per rappresentare questi elementi della realtà ha utilizzato dei simboli, cioè dei disegni semplificati: degli edifici ha disegnato l’impronta, le strade sono state rappresentate con linee bianche, con le croci ha segnalato le chiese e così via. Infine, il cartografo ha indicato la scala di riduzione, cioè quante volte sono state ridotte le misure reali.
insieme per...
leggere piante del nostro territorio Procuratevi diverse piante del luogo in cui abitate: della vostra città o paese, del vostro o di altri quartieri. Ordinatele da quelle con più alta scala di riduzione a quella con minor scala di riduzione. Individuate in esse: la via dove si trova la scuola, l’abitazione di ciascuno di voi, i monumenti e gli edifici più importanti…
GEOGRAFIA
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Tante carte diverse
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Esistono tanti modi di rappresentare il territorio, in base alla sua grandezza e all’uso che si vuole fare della sua rappresentazione. Perciò esistono diversi tipi di carte.
Le piante e le mappe Rappresentano una parte poco estesa dello spazio: l’interno di un appartamento, un quartiere o una città, un piccolo territorio. Possono servire per conoscere la disposizione delle stanze di un appartamento, per orientarsi sulle strade di una città o sui sentieri di un territorio di montagna.
Pianta o mappa
Le carte turistiche Sono piante di una città che mettono in evidenza i monumenti e i musei. Servono ai turisti per visitare una città.
Le carte topografiche Rappresentano parti del territorio un po’ più estese: vi si possono trovare ad esempio una città e le sue frazioni circostanti.
Le carte stradali Rappresentano in particolare tutte le vie di comunicazione di un territorio più o meno esteso: strade, autostrade, ma anche linee ferroviarie. Servono a chi viaggia.
Carta turistica
imparo dall’immagine
• Quale, fra le carte che vedi illustrate, scegli per i seguenti scopi? Organizzare il percorso di una gita scolastica in bus: carta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Trovare una piazza in una città: carta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Organizzare un itinerario per visitare una città d’arte: carta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Carta stradale GEOGRAFIA
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Le carte geografiche sono quelle carte che rappresentano territori molto vasti, come una regione, uno Stato o la Terra intera. A seconda di quale aspetto del territorio rappresentano, usano simboli diversi e si dividono in carte fisiche, politiche o tematiche.
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Carta fisica
Carta fisica
Carta politica
Rappresenta gli aspetti naturali del territorio, usando colori diversi: il marrone per i monti, il verde per le pianure, il giallo per le colline, il blu per le acque (fiumi, laghi e mari…).
Carta politica Mostra il territorio così come l’uomo lo ha organizzato e trasformato: su di essa troviamo indicati i paesi, le città, le strade, le ferrovie, i confini tra Stati e tra regioni…
Carta tematica
Carta tematica
Evidenzia un aspetto particolare del territorio: i prodotti dell’agricoltura o dell’industria, la vegetazione, la diffusione della popolazione… Utilizza per questo simboli specifici.
imparo dall’immagine
• Leggi che cosa rappresenta ciascuna par-
te del territorio presente in questa cartina e colora utilizzando i colori che vengono adoperati nelle carte fisiche. Aggiungi poi tu, dove vuoi, un fiume e rappresentalo con il colore giusto. P = pianura C = collina M = montagna
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Orientarsi con l’aiuto di una pianta
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Immagina di trovarti in una città che non conosci, ma di cui hai una pianta. La pianta può aiutarti a capire come muoverti in questo spazio. Impara a tracciare su di essa un percorso e a individuare i punti di riferimento. Come sai, i punti di riferimento sono elementi fissi del paesaggio che servono per capire dove ci troviamo e quale direzione dobbiamo prendere per raggiungere un determinato luogo.
• Ecco una parte della pianta del centro di Firenze. Tu ti trovi nel punto indicato con ● e precisamente in Piazza S. Trinita. Devi raggiungere il Duomo. Per prima cosa individualo sulla pianta e segnalo con ✗. Traccia poi il percorso più breve per raggiungerlo.
• Rispondi: quali punti di riferimento (palazzi o monumenti) trovi nel percorso che hai segnato sulla mappa?
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• Adesso scrivi il percorso che devi seguire:
indica le strade che percorri e segnala i punti di riferimento (passo davanti a…); se devi svoltare, stai attento a indicare bene la direzione e usa dei punti di riferimento (ad esempio: sono arrivato all’incrocio con via…, svolto a…) . ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................
orientarsi sul territorio con l’aiuto della pianta Procuratevi una pianta del territorio in cui è situata la vostra scuola. A turno, descrivete ai compagni i percorsi che siete soliti fare sul territorio che è rappresentato: da un negozio fino alla scuola, da casa a scuola… Tracciate poi i vari percorsi con colori diversi. Progettate infine un percorso tracciandolo sulla pianta e poi percorretelo insieme.
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La valigetta e s delle sor pre
ACQUARIO DI GENOVA Questa è la mappa dell’Acquario di Genova, una struttura molto grande che ospita ogni anno moltissime persone.
Osserva la mappa e trovami: sono in tre stanze diverse!
Il disegno qua accanto, ti indica in quale piano dell’acquario ti trovi.
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• Osserva il piano verde e racconta il percorso
per arrivare dalla vasca delle foche a quella dei delfini. Quali altre vasche incontri?
• Leggi la legenda dei simboli e racconta il
percorso che faresti nel piano arancione per andare dalla vasca degli squali a un bagno.
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Scrivi il loro nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ........................................................................................................... ...........................................................................................................
Ci sono delle chiese?
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Come si chiamano? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ........................................................................................................... ...........................................................................................................
Segna il percorso più breve per andare da Piazza S. Domenico a Piazza Maggiore ed elenca le vie da percorrere. ........................................................................................................... 8ϒ
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• Osserva questa carta geografica che 8
rappresenta una parte del territorio dell’Italia. Si tratta di: una carta fisica. una carta politica. una carta tematica. Come si chiama la pianura più estesa che puoi vedere? ....................................................................................................
Da quale fiume è attraversata?
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NEL TUO LIBRO...
TANTI LIBRI!
Revisione didattica Giusi Morotti
Direzione editoriale Tullia Colombo Coordinamento di redazione Carlotta Ferrari Lelli
Caporedattore Daniela Fabbri Direzione artistica Leonardo Di Bugno Realizzazione editoriale Redazione: Nicoletta Baldini, Carlotta Cubeddu, Barbara Cherici (grafica), Claudia Hendel e Elisabetta Marchetti (ricerca iconografica) Impaginazione e contributo alla redazione Studio Redazionale Associato Maddali & Bruni (Paola Morazzoni, impaginazione)
IL LIBRO DI STORIA
IL LIBRO DI GEOGRAFIA
Disegni Alessandro Baldanzi (Canaltype) Pilù è disegnato da Margherita Premuroso Referenze fotografiche © Archivio Giunti, Archivio Pubbli Aer Foto-Aerocentro Varesino, Archivi Alinari, Firenze, Corbis, Eyedea/Contrasto, Foteteca Storica Nazionale A. Gilardi, Milano, Getty Images, Grazia Neri, Marka, Masterfile/Sie, Minden Pictures/Grazia Neri, New Image, Panda Photo, Publifoto/Olycom, SIE/Sie, SPL/Grazia Neri, TIPS Images
e poi...
Si ringrazia l’Acquario di Genova per la gentile concessione di fotografie e disegni. Questo corso è • rispondente alle indicazioni del Progetto Polite per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze • rispondente alle indicazioni del Ministero dell’Interno per diffondere la cultura della Protezione Civile e della Sicurezza nella scuola.
la valigetta delle sorprese Per divertirsi a scoprire il mondo che ci circonda
Per esigenze didattiche ed editoriali alcuni brani sono stati ridotti e/o adattati. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Cinque copie del presente volume sono state inviate sia al M.P.I. sia all’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Autonoma Siciliana.
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© 2009 Giunti Scuola S.r.l. - Firenze Prima edizione: febbraio 2009
CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI Le pagine per imparare a vivere insieme.
Ristampa
Anno
6 5 4 3 2 1
2012 2011
Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. – Stabilimento di Prato
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3 Libro della prima classe e Sussidiario per il Primo Biennio
Classe prima
• Percorso di apprendimento della lettoscrittura • Prime letture
• Letture • Linguaggi espressivi
• Matematica • Scienze e tecnologia • Il tempo e lo spazio
Classe seconda
VOLUME BIENNALE
Il libro delle stagioni e delle feste
• Storia • Geografia
• Matematica • Scienze e tecnologia
Classe terza
+ VOLUME BIENNALE
GUIDA DIDATTICA
• Storia • Geografia
• Matematica • Scienze e tecnologia
CD ROM GUIDA DIDATTICA
CON TANTE SCHEDE IN PIÙ
Prezzo ministeriale
ISBN 978-88-09-06381-5
92241Y
9 788809 063815
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MATERIALE DIDATTICO INTERATTIVO SUL SITO
È
• Letture • Linguaggi espressivi • Grammatica
Il libro della cittadinanza e Costituzione
storia • geografia
IN PI
Ù I LIBRI DEGLI ESERCIZI + italiano classe 2 + discipline classe 2 + italiano classe 3 + discipline classe 3
io, tu e pilù
• Letture • Linguaggi espressivi • Grammatica