Sistema Fashion numero 1 - 2017

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N° 01 / 2017

Sistema Fashion

Supplemento ad Hi-Tech Ambiente n. 1 - 2017

materie prime - tecnologie - lavorazioni - servizi

Tessuti tecnologici a pagina 16


- Fustelle di precisione - Impianti Ritrancio - Taglio laser - Forme scomponibili - Alta frequenza - Traforatura quadranti - Attrezzature da banco

Precision die cutter Shear machinery Laser cut Decomposable shapes High frequency Quadrant perforation Work table equipment

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sommario Panorama

8

Nuovo Stabilimento Tod’s ad Arquata Nuovo Polo logistico di Amazon La rassegna Origin Passion and Beliefs 2017

Focus

12

Tracciabilità fast fashion Tessuti tecnologici

Lavorazioni

20

Tutto un altro taglio! L’arte della fasciatura La calzatura al centro

Materiali

29

Il filato di carta Pelle, l’intreccio creativo E’ di scena il rettile in tutte le sue forme

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Componenti

38

Airily, a misura di cliente Il bottone all’occhiello Gli accessori Vitrani

Sistemi Gestionali

45

Time-to-market ridotto! Il dato è co-creato e condiviso

Packaging

50

Il packaging si fa elegante BC Boncar: il packaging di lusso

Logistica

52

La Fashion Logistics KN Packaging per il confezionamento Il magazzino satellite per l’e-commerce

Green Fashion

58

Riciclo e tutela delle risorse I tessuti eko’logici

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SISTEMA FASHION Sistema Fashion è una rivista dedicata a tutti coloro che operano nei diversi settori del processo produttivo delle Griffe di moda: Ufficio Stile; Direttore Stabilimento; Responsabile Ufficio Prodotto; Responsabile Modelleria; Responsabile Industrializzazione e Ingegneria Prodotto; Responsabile Ufficio Ricerca e Sviluppo; Responsabile Acquisti; Responsabile Pianificazione Produzione; Responsabile Taglio Pelle e Pregiato; Responsabile Magazzino; Responsabile Information Technologies; Responsabile Servizi Generali; Responsabile Ambiente Con un’ampia tiratura, la rivista viene inviata agli addetti presenti nella nostra aggiornata mailing list e distribuita nelle principali Fiere di settore. Con una frequenza trimestrale di quattro numeri/anno (uscite 1° Marzo, 1° Giugno, 1° Settembre, 1° Dicembre) ai quali si aggiunge lo Speciale GREEN FASHION, il Repertorio dei prodotti e tecnologie ecosostenibili per la moda, costituisce un importante supporto informativo su tutti gli aspetti della produzione.

Sistema Fashion Gestione Redazionale

BINEDI s.r.l. Direttore Responsabile: Patrizia Bindi p.bindi@pubblindustria.com In redazione: Leonardo Bindi; Vittorio Chioetto, Cesare Del Francia, Manuela Macciantelli, Maria Grazia Niccolai, Gabriele Perrone, Cati Tonon, Diana Tribi Videoimpaginazione Grafica: Fabrizio Filippini grafica@pubblindustria.com

ABBONAMENTI Desidero abbonarmi a Sistema Fashion per un anno (4 numeri), al prezzo di Euro 25,00 per l’Italia e Euro 100,00 per l’estero, compreso l’abbonamento via email alla newsletter Ragione Sciale Cognome e Nome

Registrazione Tribunale di Milano N. 117 del 15/2/89 - Iscrizione R.O.C. n° 1246 del 29/08/2001

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editoriale

Quando il Sistema è Fashion a “moda”, uno scenario suggestivo, ammirato, invidiato, amato, nella esteriorità scintillante delle sfilate, nelle evocative creazioni stilistiche, nei folgoranti cromatismi dei colori, nei suggerimenti dei futuri percorsi formali, nella corposa bellezza di lavorazioni ar tigianali. Ma la moda non è solo estro e creatività, dietro ogni proposta, dietro ogni collezione, c’è un duro impegno professionale, a volte massacrante, di una moltitudine di attitudini che devono quotidianamente misurar si e superare problematiche operative diverse: dalle fasi produttive alla logistica, alla ricerca e sviluppo, al confezionamento, alla sostenibilità, alle tecnologie informatiche, alla conoscenza e selezione dei materiali. Un “ sistema “ di grande complessità, dove management e superspecializzazioni si incontrano con quelle abilità manuali che sono un prezioso patrimonio del nostro Paese. L’Italia è infatti la terra di elezione per la realizzazione dei vari prodotti del fashion, ambientazione che attira le griffe di tutto il mondo. Ecco perché SISTEMA FASHION, una rivista dedicata a tutti gli aspetti e a tutti gli addetti del ciclo produttivo integrato di questo compar to di attività.

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panorama

Nuovo stabilimento Tod’s ad Arquata

<<Consegniamo questi rendering della nostra nuova fabbrica di Arquata del Tronto al sindaco Aleandro Petrucci con l’impegno di consegnargli lo stabilimento, chiavi in mano, entro un anno>>. Così ha esordito Diego Della Valle, affiancato dal fratello Andrea e dal commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, consegnando al sindaco della martoriata Arquata il quadro raffigurante la fabbrica per la quale il Gruppo Tod’s investirà 5 milioni di euro e che, negli auspici, dovrà essere pronta entro il dicembre 2017. L’azienda si sviluppa su 2.000 metri quadrati di superficie, ricalca da vicino la struttura dello stabilimento Tod’s di Casette d’Ete e consentirà di dare occupazione a 100 persone, provenienti in larga parte da Arquata e dalle zone limitrofe colpite dal terremoto per i quali sono ancora in corso le selezioni e che avranno una formazione nello stabilimento di Comunanza. La presentazione del progetto della nuova azienda è avvenuta nel quartier generale della Tod’s, di fronte a una platea composta da molti cittadini

di Arquata, giovani che quasi sicuramente troveranno lavoro nel nuovo stabilimento. Vicino a loro un nutrito gruppo di dipendenti dei vari stabilimenti della Tod’s. Un punto da parte di Della Valle è stato ribadito più e più volte: è importante che la strada tracciata dal gruppo Tod’s venga seguita da tanti altri imprenditori per ridare futuro di speranze alle zone colpite dal terremoto.

Nuovo Polo logistico di Amazon Con una superficie di 100 mila metri quadrati ed un investimento di 65 milioni di euro, Amazon aprirà a Larizzate, in un’area industriale vicina al casello autostradale di Vercelli, un nuovo polo logistico.

L’impianto si affiancherà al centro di distribuzione già attivo a Castel San Giovanni (Piacenza) e a quello in corso di costruzione a Passo Corese (Rieti). Dal 2015 inoltre, è in piena operatività il servizio clienti Prime Now nel centro distribuzione di Milano. La nuova realizzazione di Vercelli creerà, secondo il colosso dell’ecommerce, 600 nuovi posti di lavoro a pieno regime.

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Seta: in calo del 3-4% nel 2016 <<Non è stato un anno facile dichiara Andrea Taborelli, presidente del Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como - e anche le prospettive, in questo momento, rimangono caratterizzate dall’incertezza>>. Secondo i dati raccolti dall’associazione, nel 2016 la filiera serica comasca ha registrato una flessione del fatturato dell’ordine del 3-4%. Il distretto destina ai mercati esteri più della metà di quanto produce e ha per questo risentito di una situazione complessivamente sfavorevole sui mercati internazionali. In generale, il Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como fa sapere che il tessuto per abbigliamento femminile ha perso terreno, con le fibre artificiali andate, tuttavia, meglio della seta. La cravatteria ha subito un marcato ridimensionamento per effetto di un ulteriore riduzione di consumo di questo prodotto, sia in Europa che in America, mentre l’Asia ha evidenziato un interesse sempre maggiore per la cravatta made in Italy. L’accessorio tessile (foulard, scialli, stole, sciarpe e bandane), dopo un inizio difficoltoso, nel corso dell’anno si è ridestrato, sino a concludere positivamente il 2016. Delle tre merceologie seriche prese in considerazione è quello che sta dando le maggiori soddisfazioni.


company report

Il software gestionale per le aziende del Fashion La produzione in ambito Moda è un settore stimolante che si muove velocemente. Questo potrebbe voler dire anche rischiare di bloccarsi e quindi di sprecare troppo tempo in assenza della giusta organizzazione e di adeguati strumenti. Le operazioni quotidiane e quelle di business sono necessarie, ma rischiano di allontanarti dai tuoi veri obiettivi. Rivedere i report e programmare le consegne è necessario, ma non deve distoglier ti dal pianificare una strategia per la tua azienda. A colpo d’occhio la lista completa delle attività da gestire può essere scoraggiante: la creazione di un concept per le nuove collezioni, le attività di ricerca fornitori e materiali, la produzione, le campagne commerciali, gli ordini, la pianificazione delle stagioni di vendita e molto altro ancora. Come può un team portare avanti tutte queste attività senza uno strumento adeguato? L’introduzione di un software gestionale in azienda consente di: tenere traccia di tutti i processi, automatizzare i cambiamenti, ottimizzare i tempi di produzione, migliorare il controllo, avendo così più tempo da dedicare a stile e pianificazione. Pebblestone|Fashion è l’ERP con funzionalità specifi-

che per le aziende del fashion: Gestione semplificata per taglia, colore e modello; Gestione collezioni; PDM & PLM; Management stagionale con suppor to controllato delle consegne; Gestione delle vendite, degli ordini e controllo dell’inventario; Insight e analisi di supporto ai processi decisionali. Pebblestone| Fashion è la principale soluzione software per le aziende della Moda dal 1994. Oltre 10.000 utenti al giorno in più di 600 aziende in 39 paesi hanno già scelto Pebblestone|Fashion come loro soluzione software. Projest opera dal 1998 nel settore della consulenza per la gestione aziendale, in particolare nell’area dell’ingegneria dei sistemi informativi, dello sviluppo di software applicativi e della automazione dei processi aziendali. La nostra innata passione per l’innovazione tecnologica ci spinge ogni giorno a studiare per i nostri clienti applicazioni e soluzioni funzionali al superamento di problemi pratici, all’ottimizzazione delle procedure, alla scelta di strategie operative per raggiungere gli obiettivi di business.

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panorama

AIMPES: la pelletteria chiude a -2%

La rassegna Origin Passion and Beliefs 2017 Va in scena il Salone della manifattura italiana del comparto moda e accessorio, promosso da Italian Exhibition Group Promossa da Italian Exhibition Group (la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), Origin Passion and Beliefs vedrà la sua prima edizione a luglio 2017 in contemporanea con Milano Unica. Il Salone della Manifattura italiana di IEG è la piattaforma che riunisce le migliori competenze del bello e ben fatto dei maestri manifatturieri italiani al servizio della moda e dello stile, mettendoli in relazione con i decision maker, product e operation manager ed uffici stile dei top brand internazionali del mondo fa-

shion e offrendo loro una sinergia di filiera. Quattro le categorie in cui si articola il progetto: Textile, Leather, Technology e Stone. Textile e Leather sono i format dedicati a confezione, assemblaggio, finitura e altri servizi legati di prodotti in tessuto o in pelle; Technology presenta i semilavorati tecnologici o diversi da tessuto e pelle, i prodotti ed i servizi ad alto contenuto di innovazione ed i brevetti; Stone raccoglie le aziende specializzate in componentistica.

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Tanta voglia di invertire un trend virato in negativo per la pelletteria. I dati di preconsuntivo 2016 (gennaio-ottobre) di Aimpes evidenziano una flessione del 2% in valore pari a poco più di 7 miliardi di euro, nuovamente condizionati dalla debolezza del mercato interno, mentre l’export fa segnare un lieve progresso (+0,9%) e chiude i primi dieci mesi a 5,36 miliardi di euro. I due progressi più significativi nelle esportazioni riguardano la Russia, che sale da 77 a 89 milioni (+15,4%) e il Giappone, una delle destinazioni ‘storiche’ per borse e accessori made in Italy, che chiude con lo stesso incremento (+15,4%) e consolida la quinta posizione nella classifica per Paesi, guidata dalla Svizzera (+5,3%) a 943 milioni di euro. Bene anche l’area cinese, con

Hong Kong in quarta posizione e protagonista di un progresso di oltre l’8%. Perdono terreno la Francia (-5%, a 608 milioni) e gli Stati Uniti (-6,9%, per un controvalore di 482 milioni). Calo a doppia cifra per gli Emirati Arabi, che lasciano sul terreno il 17,2%.


panorama

Il consumismo nel fashion na ricerca pubblicata da Greenpeace Germania evidenzia le gravi conseguenze sull'ambiente dell'eccessivo consumo dei capi d'abbigliamento. <<Difficile resistere alla tentazione di un buon affare - afferma Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace ma l'offerta di prodotti a basso costo fa sì che consumiamo e produciamo rifiuti a un ritmo più elevato di quello che il nostro pianeta può sostenere>>. Sotto accusa le sostanze chimiche usate dall'industria tessile, che inquinano fiumi e oceani, e le elevate quantità di pesticidi impiegati nelle piantagioni di cotone, che contaminano le terre agricole o le sottraggono alla pro-

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duzione di alimenti. Uno dei costi maggiori per il pianeta viene però dall'uso di fibre sintetiche: il poliestere, in particolare, emette quasi 3 volte più CO2 nel suo ciclo di vita rispetto al cotone. Presente già nel 60% dell'abbigliamento, impiega decenni a degradarsi. In media, si legge nel rapporto, una persona acquista il 60% in più di prodotti d'abbigliamento ogni anno e la loro durata media si è dimezzata rispetto a 15 anni fa, producendo montagne di rifiuti tessili. La produzione di vestiti è raddoppiata dal 2000 al 2014, con le vendite che sono passate da 1.000 miliardi di dollari nel 2002 a 1.800 miliardi nel 2015. Si prevede che nel 2025 arrivino a 2.100 miliardi di dollari.

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focus

Tracciabilità fast fashion Sandro Ferrone - Micro-collezioni flash che si rinnovano ogni settima grazie alla disponibilità di dati freschi e continuativi, raccolti mediante la tecnologia RFID che traccia 2 milioni di capi prodotti e movimentati

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ato nel primo dopoguerra come attività di commercio di tessuti il fashion brand Sandro Ferrone produce ed esporta in tutto il mondo ogni anno circa 2 milioni di capi, ed è presente con oltre 100 punti vendita monomarca in Italia, a cui si aggiunge un numero sempre crescente di selezionati negozi multimarca, con un preciso posizionamento nel mercato dell’abbigliamento. Rivolgendosi esclusivamente alla clientela femminile di ogni fascia di età e taglia grazie ai due marchi Sandro Ferrone e Sweet Size, l’azienda adotta come canali distributivi la vendita diretta ai negozi sia di proprietà che in franchising, forniti dai magazzini principali di Roma e Bologna, cui si affianca con un ruolo sempre più incisivo del canale web che permette di approcciare agevolmente mercati lontani, come il Messico e l’Argentina. Alla base del successo dell’azienda troviamo una filosofia imprenditoriale ed un business model chiari e definiti, ispirati alla grande distribuzione: un sistema fast fashion, dove tutto accade in velocità e con i tempi ravvicinati rispetto alle esigenze del mercato.

Nella proposta stagionale ad esempio, il 60% dei capi ruota continuamente, assicurando ricorrenti novità per i consumer e un’ottimizzazione del magazzino del punto vendita, tanto che a fine stagione quest’ultimo non registra mai una rimanenza superiore al 5% del volume di merci acquistate. Rispetto al modello tradizionale di due collezioni annue, Sandro Ferrone introduce il concetto di “col-

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lezioni vive”, prodotte, distribuite e vendute con la stessa rapidità con cui si modificano gli atteggiamenti e i comportamenti del mercato: i consumer sanno che il brand rinnova l’offerta ogni settimana e visitano spesso i punti vendita, almeno 12 volte l’anno rispetto alle 4 della concorrenza. Una impostazione che si basa su questi punti: collezione base di 800 modelli, equilibrio qualità/prezzo,


focus

riassortimento in tempo reale dei modelli più venduti, forniture di piccoli flash ai retailer con cadenza settimanale, riducendo così il rischio d’invenduto del prodotto nel p.v., e timing d’acquisto studiato per ottimizzare le rimanenze di magazzino. Per assecondare ogni giorno simili dinamiche ed aspettative della

zione ai retailer: ed è proprio in quest’ultimo anello del percorso distributivo che si inserisce la soluzione tecnologica, realizzata da Maestrale Information Technology e basata su sistemi RFID firmati RFID Global: semplificare le fasi di spedizione della merce e di gestione delle stesse.

clientela femminile viene adottata una catena di distribuzione lineare e immediata, dal produttore al consumatore senza intermediari: la costante ricerca della clientela di nuove idee, nuove emozioni e nuove sensazioni è premiata e soddisfatta solamente se tutto segue un percorso perfetto che va dalla genialità degli stilisti al confezionamento dei capi, dalla logistica alla gestione del magazzino e spedi-

Soluzione RFID: tracciare i capi per disporre di informazioni fresche Nata per rispondere a simili aspettative lean, la soluzione tecnologica è introdotta nel magazzino centrale di Roma, cuore della distribuzione del brand Ferrone: 1) dopo aver confezionato i capi, i fasonisti stampano ed applicano il tag RFID adesivo sul cartel-

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lino del capo: quest’operazione, resa possibile dal reader RFID incorporato nella stampante, permette così di battezzare il tag, associandone il codice identificativo univoco al capo tramite l’interfaccia al data base Web; nel caso di piccoli fasonisti, non dotati di stampante RFID, è Ferrone stesso che provvede alla stampa delle etichette RFID, inviate assieme all’ordine per il confezionamento a detti fasonisti 2) una volta confezionati, i capi sono spediti al magazzino centrale di Roma dotati di una propria ed univoca identità elettronica 3) il magazzino centrale di Ferrone a Roma traccia in automatico e massivamente tramite il varco RFID la merce venduta ed in uscita, diretta cioè nei vari store (scarico di magazzino). La possibilità di disporre di informazioni e dati freschi ed in tempo reale della merce in uscita verso i punti-vendita permette di gestire in modo accurato il replenishment, con possibilità di elaborare statistiche di business intelligence. L’applicazione del tag RFID per la tracciabilità interessa non solo i capi di abbigliamento, ma anche gli accessori che rappresentano circa il 5% del totale della merce. Risultati e benefici raggiunti, possibili evoluzioni future. Dopo i primi test dedicati soprattutto alla messa a punto del varco RFID, la soluzione è pienamente funzionante per gestire la movimentazione dei 2 milioni di capi ed accessori firmati e continua a pag. 14


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ha generato gli esiti attesi: rispetto al precedente contesto, quando i capi erano tracciati con il barcode, la soluzione RFID realizzata da Maestrale ha permesso di ridurre il numero addetti alle spedizioni, passando da 18 agli attuali 6; le persone sono state formate ed occupate per potenziare il

(per 100 capi), con un tasso di rilevazione di circa il 99%; infine, grazie al codice identificativo univoco che profila ogni singolo prodotto, la soluzione RFID permette di gestire in modo più minuzioso e preciso la tipologia della merce in uscita verso i punti vendita, conoscendo ad esempio colore e taglia di ogni capo. Nel futuro Ferrone prevede di am-

aprire un nuovo centro distributivo a Bologna>> precisa Danilo Atanasio, responsabile marketing in Sandro Ferrone <<con una metratura adeguata per fornire celermente l’area centro – nord dell’Italia: la soluzione RFID sarà estesa alla nuova location anche per gestire le vendite dirette, ossia di coloro che ritirano le merci direttamente presso il nostro centro.

servizio dell’area vendita; la tracciabilità automatica e massiva dei capi ed accessori da parte del varco RFID ha poi generato anche un abbattimento dei tempi, passando dai precedenti 10 minuti circa agli attuali 6 / 7 secondi

pliare ulteriormente la soluzione RFID, dotando tutti i fasonisti che confezionano i suoi capi della stampante, affinché siano autonomi nell’apporre il tag RFID sul cartellino del capo o dell’accessorio. <<Ci stiamo organizzando per

La rapidità di simili operazioni di vendita, quando in pochi minuti sono visionate e confermate dall’acquirente grosse quantità di prodotti, richiede infatti un supporto tecnologico altrettanto veloce ed affidabile come l’RFID>>.

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Tessuti tecnologici Tessuti innovativi e competitivi - Le visioni del comparto textil che serviranno ad ispirare lo stile dei prossimi anni, portando una ventata di novità più o meno hi tech da indossare

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oda e tecnologia, un binomio più che mai azzeccato. Le piccole come le grandi aziende del fashion non possono oramai fare a meno di tessuti e prodotti sempre più innovativi e competitivi. La clientela è diventata più esigente, si aspetta prodotti e tessuti che guardano al futuro, rivoluzionari, quasi azzardati.

Design interattivo Quello che sta mutando, in realtà, è l’interazione fra uomo e oggetti, che si fa più intensa e immediata. E così i nuovi tessuti diventano sensibili e quasi si dotano di capacità sensoriali, divenendo ricettivi alla pressione, al calore, ma anche ai suoni. Benvenuti, dunque, nel mondo del design interattivo, la frontiera del futuro a cui la moda sta guardando con grande interesse. Non solo. Le industrie del tessile puntano sui tessuti tecnologici e interattivi per accrescere la propria competitività in un momento di grande crisi: da un lato puntano a valorizzare le produzioni tradizionali mediante prodotti ad elevate caratteristiche prestazionali, dall’altro promuovono l’utilizzo di materiali tessili in

Tessuto Rain System di Loro Piana

tutti quei settori industriali dove flessibilità, leggerezza, resistenza possono apportare significative applicazioni ad altissimo valore aggiunto. Passato e futuro Per questo è importante che l’innovazione del Made in Italy sia connessa non solo alla tradizione e al territorio, ma sia in grado di declinare l’innovazione con la sostenibilità in modo nuovo, più aderente a una sensibilità ecologista più matura e ad una visione non più riduttiva, in grado di fare

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della sostenibilità e del rispetto della natura un valore desiderabile. Ma non basta. Perché l’innovazione deve essere coniugata con l’estetica della bellezza e del glamour e con quella del benessere e della poesia delle cose. E ciò coinvolge il modo stesso di pensare la progettazione dell’abbigliamento verso originalità e con uno sguardo ai mutamenti indotti dalle nuove tecnologie. Un modo, questo, affinchè le novità interattive nel campo del tessile e del design della moda possano far tornare anche al passato, quasi


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fosse un ritorno all’essenza del vestire e alla primordiale nozione di protezione e configuri nuovi modi di pensare il corpo in sicurezza. Sempre più d'accordo con le industrie del tessile ci sono anche le nanotecnologie, alla base di una vera e propria rivoluzione scientifica che ha cambiato in maniera significativa il modo di approcciare la realizzazione e la manipolazione dei materiali, come ha sottolineato Barbara Del Curto, professore associato di Scienza e Tecnologia dei Materiali al Politecnico di Milano, nel libro ‘Textile Vivant - Scenari dell’innovazione nel tessile’. “Grazie alle nanotecnologie nel settore tessile questa rivoluzione ha por tato come risultato substrati tessili funzionalizzati o combinati con altre tipologie di materiali, che permettono di soddisfare le richieste più innovative del mercato e aumentare il valore aggiunto dei prodotti. Il settore del tessile, in un momento storico in cui il fattore costo è spesso il fattore competitivo prioritario, non può che soffrire della concorrenza proveniente da Paesi a basso costo del lavoro e, quindi, deve concentrare i massimi sforzi differenziandosi grazie alle innovazioni che hanno alla base lo sviluppo di processi nanotecnologici e all’utilizzo di nanoprodotti”. Le nanotecnologie, dunque, hanno come fattore caratterizzante la possibilità, operando a livello nanometrico, anche con i materiali tradizionali, di ottenere proprietà diverse da quelle degli stessi prodotti a dimensioni macroscopiche,

Linea Blackout di Agena

consentendo, da un lato, di ottenere sistemi con funzionalità e prestazioni migliorate, e dall’altro di razionalizzare i consumi energetici e di minimizzare i prodotti di scarto. I tessuti tecnologici Siamo così nel pieno sviluppo nel campo delle applicazioni dei tessuti tecnologici interattivi o cyber tessuti, che derivano dalla commercializzazione di tecnologie nate nel settore delle forniture militari negli Stati Uniti. Il futuro dei tessuti tecnologici è in continua evoluzione: sempre più spesso divengono veicolo di vari strumenti microscopici, quali i chipprogrammati per essere inseriti nei tessuti e ciò dà origine all’innovativo settore tessile-sanitario nel quale vengono moltiplicate le funzioni assolte da capi di abbigliamento specialistici, producendo

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una vasta gamma di attività di monitoraggio ad esempio per soggetti diabetici, iper tesi, cardiopatici, al fine di inviare dati sulla salute del paziente, direttamente al medico curante. L’azienda americana Zephyr Technology, ad esempio, ha studiato un tessuto che, a contatto con la pelle, è in grado di calcolare il battito cardiaco e la temperatura corporea. Si tratta di un dispositivo, il BioHarness, con un design innovativo che risulta molto funzionale e pratico per essere indossato in qualsiasi momento. L’apparecchio viene associato ad una cintura multi sensoriale indossabile, realizzata in materiale “Smar t Fabric” insieme ai sensori integrati nel modulo (accelerometro, termometro, ecc.) è in grado continua a pag. 18


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di rilevare, con eccellente precisione, fino a 5 parametri in tempo reale e precisamente: frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, temperatura pelvica, attività motoria e postura. Agena Agena, azienda italiana leader nei tessuti di interni, dal 2003 anni produce tessili tecnologici e all’avanguardia. L’obiettivo è la continua ricerca sui materiali ignifughi, di fondamentale importanza per soddisfare le esigenze delle severe leggi che contraddistinguono il mondo contract (hotel, yacht, teatri…). <<Ma oggi - spiegano dall’azienda - tessuti per arredo ignifughi sono sempre più ricercati anche da una clientela privata. Sono proprio queste consapevolezze che hanno portato Agena nel corso degli anni a sviluppare diverse linee di tessuti 100% Trevira CS>>. Nell'arredamento, dunque, i tessuti tecnologici svolgono una funzione sempre più determinate. <<Fanno parte integrante del progetto estetico, conferiscono carattere all'ambiente ed influenzano notevolmente l'innesco e la propagazione delle fiamme in caso di incendio. Se i tessuti convenzionali entrano in contatto con il fuoco, le fiamme si diffondono rapidamente e si propagano assai velocemente, mentre i tessuti Trevira CS contra-

stano la diffusione delle fiamme dando quindi agli utenti la certezza di arredare i propri spazi in modo sicuro>>. Non solo. La stessa Agena produce un altro tessile, Electro, in grado di fare da scudo contro le radiazioni ad alta frequenza come quelle di Wi-Fi e cellulari. O Reflestic, una tenda riflettente acustica che riduce la quantità di energia usata per rinfrescare l’ambiente nelle giornate di sole. Icer Cachemire Storm System

Loro Piana Altrettanto rivoluzionario e futuristico è Storm System, il marchio Loro Piana sinonimo di tessuti naturali resi perfettamente impermeabili e resistenti al vento: alle fibre naturali viene abbinata la più avanzata tecnologia, in una perfetta sintesi di stile e funzionalità. Si tratta di un sistema costituito da una doppia barriera: il trattamento idrorepellente Rain System e l'esclusiva membrana idrofila, resistente all'acqua, traspirante e impermeabile al vento. Il trattamento Rain System fa scivolare via le gocce d'acqua dalla superficie del tessuto, accentuandone l'impermeabilità e proteggendola da polvere, sporco e macchie liquide. La membrana idrofila, micromolecolare e microporosa, sottile e leggerissima, viene applicata sul rovescio del tessuto. Loro Piana applica questa particolare tecnica ai tessili naturali più pregiati (e anche a quelli tecnici) per renderli perfettamente resistenti all’acqua e al vento. Una for-

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di Loro Piana

mula valida anche per i capi finiti, come il giubbotto da sci in cashmere Icer ideato nel 1996 e ancora oggi bestseller icona di Loro Piana. Radicigroup e Chevro Si capisce dunque che nell’ambito tessile/abbigliamento si sta sempre più affermando la categoria dei tessili tecnici ed innovativi, di quei prodotti che vengono richiesti o messi a punto non soltanto per le loro determinate caratteristiche tecniche, ma soprattutto per le specifiche performance che sono in grado di offrire. Il gruppo italiano Radicigroup, utilizzando un poliammide, ha realizzato un filato taslanizzato, denominato Radilon Plus PA 66 Taslan dtex 190F36 UV Protection, che garantisce ai tessuti che lo utilizzano un’efficace protezione della pelle dalle radiazioni ultraviolette (UV). I tessuti realizzati con questo filato sono particolarmente indicati per


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la realizzazione di capi di abbigliamento per lo sport ed il tempo libero. Interessanti anche i tessuti tecnici realizzati dalla veronese Chevro che ha indirizzato la propria attività di ricerca nell’individuazione di materiali resistenti, adatti alla produzione di abbigliamento per il golf, in grado di salvaguardare dai differenti fattori atmosferici. Tra questi, i più singolari restano il Pro-Therm, tessuto composto da microfibre la cui aria presente negli interstizi agisce da coibente termico, garantendo un calore ottimale e costante sulla pelle e il Ther-Mos, tessuto rivoluzionario che, grazie alle par ticelle in ceramica presenti nel filato in poliestere, agisce con un effetto termoregolatore, mantenendo da un lato costante la temperatura corporea e dall’altro, con un effetto barriera, isolando sensibilmente dal freddo esterno. Stone Island Ma in Italia, forse, “padrona” dei tessuti tecnologici e insieme di design è Stone Island. Il marchio guidato da Carlo Rivetti ha fatto della ricerca estrema su materiali e nuove tecnologie fin dalla sua nascita il tratto più distintivo. Dal 1982 a oggi, l’azienda continua a sviluppare nuovi progetti nel campo dei tessuti e dei materiali. Investire nella ricerca sperimentale applicata a un design innovativo ha significato da sempre alimentare la propria vocazione alla diversità, a volte tralasciando o mettendo in secondo piano le regole di mer-

cato, i trend o le mode del momento. Stone Island in questi trent’anni ha continuato a ideare e creare capi che hanno fatto la storia dell’abbigliamento come la Ice Jacket, la Reflective o la Liquid Reflective. In azienda si lavora con tessuti e materie più disparate: dalla fibra ottica, per esplorare la conducibilità della luce in fase di tessitura, all’acciaio ripreso dal mondo dell’aeronautica e confezionato in parka e

Garment dyed pixel reflective di Stone Island

piumini. La forza di Stone Island si basa anche sulla capacità (unica nel mercato italiano) di intervenire sul capo finito, attraverso le continue sperimentazioni di tintura e di trattamenti realizzati nel laboratorio del colore di Spor tswear Company, un reparto in grado di coniugare tecnologia avanzata, esperienza e capacità umana. Ecco alcuni esempi significativi della

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ricerca di Stone Island: “Seta Prismatica” (2006): per la prima volta la seta entra nel mondo Stone Island, ma alla sua maniera. Grazie a un film poliuretanico zigrinato lucido, la superficie rifrange la luce come un prisma. “Hand Painted Camouflage” (2008): studio delle mimetiche e la loro rielaborazione come la rivisitazione del camouflage adottato dall’esercito italiano durante la prima guerra mondiale. Per una nuova serie di capospalla in “Raso Gommato”, tessuto storico di Stone Island, tinto di nero, stinto con una pasta corrosiva e poi dipinto a mano facendo successivamente seccare il colore sul tessuto come un dipinto. “Garment dyed pixel reflective” (2016): la ricerca Stone Island introduce la tintura in capo su tessuti rifrangenti. Nylon Metal, tessuto storico dall’aspetto metallico e cangiante è stampato con una sostanza a base di resine che inglobano migliaia di microsfere di vetro. La tintura del capo finito dona coloriture impareggiabili alla sua base tessile mentre la stampa gli dona una for te capacità di rifrazione anche delle fonti di luce più deboli.


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Tutto un altro taglio! Interfustelle - Realizzate con materiali di prima qualità, le fustelle vengono prodotte con trattamenti particolari per il taglio e la precisione, per assicurare una maggior durata nel tempo

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nterfustelle nasce 25 anni fa come azienda artigianale, ma nel corso degli anni, grazie all’esperienza trentennale del suo fondatore e ad un bel lavoro di squadra, si sviluppa e si conferma nel settore, inserendo nuove tecnologie e materiali innovativi. Tuttavia, pur aggiornandosi costantemente, le fustelle proposte restano legate alla tradizione, facendo di questo il punto forza dell’azienda. Realizzate con materiali di prima qualità, le fustelle vengono prodotte con trattamenti particolari per il taglio e per la precisione e per aver maggior durata nel tempo. Per la progettazione, il disegno ed il taglio la società si avvale del sistema computerizzato CAD – CAM. Il disegno CAD- CAM è il fiore all’occhiello della produzione che, oltre a realizzare progetti interni, permette di importare disegni e progetti forniti dal cliente e, in caso di necessità, modificarli o migliorarli. Interfustelle, infatti, è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza e desiderio, grazie alla sua grande dinamicità e velocita di progettare e sviluppare nuove idee. Le campionature per le lavorazioni laser, ad esempio, sono prodotte nel giro di

24 ore e spesso l’intera produzione si concretizza molto velocemente, permettendo in questo modo ai clienti di fronteggiare ogni possibile emergenza che dovesse verificarsi. Il cuore dell’intera struttura è sicu-

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ramente il team che vanta una spina dorsale di operai e artigiani specializzati nella realizzazione dei prodotti, siano essi fustelle di taglio tradizionale o fustelle di precisione. E in un settore in cui è spesso diffi-


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cile dare forma alle nuove idee, Interfustelle continua ad accrescere il numero delle nuove lavorazioni proprio per la sua abilità a concretizzare i nuovi progetti. Grazie alle fustelle di precisione è possibile garantire al cliente precisione ed esattezza millimetrica durante la lavorazione, per arrivare ad ottenere un risultato finale eccellente. Questo particolare prodotto viene realizzato in alluminio e acciaio temperato (miglior acciaio presente nel mercato europeo) per favorirne la durata nel tempo e la precisione dei particolari durante il taglio.

L’uso di un impianto di ritrancio consente (ed è consigliato e necessario) per ottenere la massima pre-

cisione nella piazzatura dei ripieni e degli accessori. Grazie al taglio laser, invece, mediante dei Fibra2000watt, la lavorazione ed il taglio sono eseguiti con massima precisione ed alta velocità. Con questa tipologia di taglio si possono realizzare piccoli oggetti ad altissima precisione, con l’uso di metalli come: ottone, alluminio, acciaio armonico ed inox, lavorando in ossigeno e/o azoto. La lavorazione e incisione del Lexan e Vetronite a pantografo permette altresì, di ottenere oggetti di ottima qualità.

Interfustelle, inoltre, opera lavorazione su pelli, tessuti e sintetici, come la traforatura di quadranti e la lavorazione di frange, anche di grandi dimensioni mediante un macchinario di propria realizzazione, che sviluppa 450 tonnellate di pressione con pistone oleodinamicom con piano di lavoro 700×700.

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La maglieria si fa arte Maglificio Pini - La qualità e abilità manifatturiera messa in campo dall’azienda, al 100% Made in Italy, permettono di valorizzare al massimo ogni articolo, rendendo unici i singoli capi al 1977 per il Maglificio Pini la maglieria è ar te pura, frutto di esperienza e passione per il filato acquisita in quattro decadi di lavoro nel settore ed il 2017 è proprio l’anno del suo quarantesimo anniversario. Un tale traguardo lo si può raggiungere solo proponendo prodotti d'eccellenza, che soddisfano le esigenze del cliente e che sono al 100% Made in Italy. La qualità e abilità manifatturiera messa in campo dall’azienda permettono di valorizzare al massimo ogni ar ticolo rendendo unici i singoli capi. Si tratta di prodotti che vedono fondere arte e tecnica. Il Maglificio Pini dispone di un parco macchine che copre tutte le finezze, dalla 3 alla 18, ed una parte impor tante del proprio lavoro consiste nella lavorazione del cashmere, soprattutto in finezza 18. Oltre alla lavorazione esemplare delle materie prime più pregiate, va considerata anche la produzione specializzata di capi in lana, cotone, seta, lino, raffia, filati di carta, metallici e viscose, con una particolare attenzione ai filati ecologici, biologici e a tinte naturali. L'attenzione ai par ticolari si

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esprime soprattutto nelle rifiniture: il Maglificio Pini è infatti specializzato in dettagli di pelle e pelliccia, applicazione di ricami, Swarovski e altre decorazioni che rendono an-

cora più speciale ogni capo. Le lavorazioni particolari sono da sempre la specialità e il punto di forza dell’azienda forlivese: dalle giacche sar toriali da uomo con profili di lusso ai sexy abiti super attillati con dettagli handmade, per arrivare ai modelli che mixano la maglia alla pelle e agli impalpabili punti pizzo sulla 18 GG. Risulta evidente, quindi, che il Maglificio Pini è il partner ideale ed un aiuto concreto nella produzione di

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quei capi dal forte impatto visivo che vengono presentati nelle sfilate. Grande, infatti, è l'attenzione posta alla ricerca e all'interpretazione delle idee dello stilista, fase determinante che rende possibile lo sviluppo di un progetto davvero a misura del cliente. Nel campionario le creazioni dello stilista prendono vita: lo staff mette a disposizione la propria professionalità, proponendo soluzioni concrete e originali tese a valorizzare al massimo ogni creazione. L'attenzione per i particolari diventa determinante per riuscire a tradurre le sensazioni di stile in modelli perfettamente aderenti alle singole richieste. Da sottolineare anche i continui corsi di aggiornamento a beneficio dell’intero staff, che assicurano una professionalità sempre al passo con i tempi. Ma torniamo alla pura tecnica, che va a braccetto con ricerca e sviluppo. Ebbene, dato che le lavorazioni più innovative e complesse possono essere sviluppate solo con macchinari all'avanguardia, il Maglificio Pini ha di recente aggiunto al suo parco macchine la nuovissima Shima Seiki SRY 14GG, una rettilinea che permette di lavorare filati di diversi titolazioni e fantasie. Questi filati vengono posti in trama e riescono a formare intrecci speciali che uniscono la fantasia del tramato all'elasticità del tessuto maglia.


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L’arte della fasciatura Cassigoli Le profonde conoscenze dei materiali, dei processi tecnologici e delle lavorazioni interamente artigianali, consentono a Cassigoli di affrontare con perizia qualunque progetto e realizzare prodotti raffinati per i clienti più esigenti. Per la cantieristica di lusso, l’arredamento di élite (non solo hotel e ville, ma anche negozi), l’azienda toscana ha firmato porte e maniglie, specchiere ed accessori, anche su design del committente, pregevoli esempi di una attenta professionalità esecutiva. Nel settore del fashion, Cassigoli rappresenta un partner produttivo capace ed esperto per ogni interpretazione oggettistica e per gli accessori, soprattutto nelle lavorazioni più impegnative come le fasciature in pelle e materiali pregiati, oltre che tessuti. Con Cassigoli, l’estro dello stilista o dell’architetto, trovano un partner in grado di offrire supporto tecnico, sviluppo prodotto, prototipazione, campionatura e produzione.

Grazie ad una tecnica artigianale e frutto di lunga esperienza, Cassigoli è in grado di fasciare anche oggetti “impossibili”, come nel caso di questa zampa di un divano in stile classico.

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La calzatura al centro Toscana Manifatture - Intervista al presidente del Consorzio pisano, ecosistema dell’innovazione e dello sviluppo, per rimanere sempre al passo con i tempi ed essere pienamente competitivi oscana Manifatture nasce nel lontano 1981 prendendo il nome di Consorzio Calzaturieri della provincia di Pisa con lo scopo di promuovere nel mondo l’arte della calzatura pisana. Oggi con il nuovo marchio rappresenta la diversa dimensione verso la quale si muove per andare a completare tutta la filiera, coinvolgendo anche l’indotto manifatturiero toscano, cuore della innovazione dei settori conciario e calzaturiero. A Paolo Nacci, presidente di Toscana Manifatture, Sistema Fashion ha rivolto alcune domande

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Come sta andando il comparto in Italia e all’estero? Il mercato italiano del commercio calzature sta scontando una crisi di liquidità che perdura da anni con negozi che hanno grosse difficoltà nelle vendite. Questo determina una forte contrazione di ordini per i calzaturifici ed una difficoltà sempre maggiore nelle riscossioni. I mercati esteri che hanno per diversi anni salvato il settore, stanno segnando il passo. Il 2016 si è chiuso senza infamia e senza lode e, purtroppo, nel 2017 non ci aspettiamo aumenti per tanti fattori eco-

nomici e politici che tutti conosciamo.

opportunità, pur essendo di piccole dimensioni.

Quali paesi esteri al momento sono più ricettivi? Storicamente gli Stati Uniti sono il mercato principale per le esportazioni italiane anche se, negli ultimi tempi, c’è un po’ di incertezza a causa della situazione politica. La Cina si conferma come paese importante nelle nostre esportazioni perché, nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, rimane un’economia con ritmi di crescita elevati. La Korea potrebbe essere una bella

Quali son i maggiori problemi del ciclo produttivo che, attualmente, i calzaturifici devono affrontare e quali sono le soluzioni attuate? Organizzazione, efficienza ed elevate capacità produttive sono sempre stati i problemi delle aziende calzaturiere. Non ci sono formule ideali e soluzioni perfette preconfezionate, perché ogni azienda deve risolvere al proprio interno le sue

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problematiche. Adesso le aziende calzaturiere stanno affrontando il problema del ricambio generazionale. C’è sempre meno manodopera specializzata e la maggior parte è data da persone vicine alla pensione o addirittura già pensionati. Il consorzio “Toscana Manifatture”, che rappresenta circa 70 aziende del comparto insieme ad aziende della filiera calzaturiera, si sta muovendo proprio in questa direzione attuando sinergie con Po.Te.Co. (Polo Tecnologico Conciario) per l’organizzazione di corsi di formazione specifici per il settore, destinati sia ad operai che stanno già lavorando nel comparto che per giovani in cerca di occupazione e studenti. Qual è l'evoluzione dei materiali utilizzati dal punto di vista qualitativo, stilistico e dell'ecocompatibilità? Le pelli conciate al vegetale sono una realtà importane sia per l’eco sostenibilità che per l’aspetto stilistico, ma la ricerca non si ferma mai sia per quanto riguarda il pellame che il cuoio. Le sinergie che il consorzio ha attuato con Po.Te.Co. e con il Consorzio Vero Cuoio hanno proprio l’obiettivo di dare alle nostre aziende la possibilità di conoscere i risultati della ricerca e dell’innovazione dei materiali. Quali sono le innovazioni tecnologiche che i produttori stanno perseguendo dal punto

di vista dell'informatizzazione, della logistica e dei macchinari? Le maggiori novità arrivano soprattutto da nuovi gestionali per l’elaborazione e messa in produzione degli ordini, per dare più velocità alla raccolta e soprattutto velocizzare i tempi di produzione perché si accorciano sempre di più i tempi di consegna, dal momento dell’or-

dine. Per quanto riguarda i macchinari ci sono soluzioni sempre più aggiornate e moderne per la premonta, il cardaincolla e le “manovie a sgancio” che permettono produzioni adeguate ai nuovi standard produttivi. Per i calzaturifici associati quanto incide sul fatturato la produzione per le Griffe di moda? Nel comprensorio i calzaturifici che lavorano per le griffe hanno una notevole importanza sia in termini di fatturato che occupazionale. Nonostante il rallentamento degli ordini degli ultimi tempi, la produzione per le griffe di moda rappresenta una grossa fetta del lavoro calzaturiero nel comprensorio del Valdarno.

Il Consorzio Vero Cuoio Uno dei tipici prodotti del comprensorio conciario toscano è il cuoio da suola. La produzione italiana di cuoio, quasi tutta concentrata in Toscana, rappresenta circa il 70% di quella dell’Unione Europea. Un prodotto, quindi, con una forte connotazione regionale, italiana e comunitaria.

Chi è PO.TE.CO. Il Polo Tecnologico Conciario è una struttura creata e voluta dagli imprenditori del settore delle pelli e del cuoio. Istituito nel 2001, si compone di una parte privata e di una pubblica. Imprenditori da una parte, quindi, Provincia di Pisa e Comuni del Comprensorio del Cuoio dall’altra, ma uniti da un obiettivo comune: aiutare a crescere le aziende del distretto industriale di Santa Croce sull’Arno, a dimostrazione della grande coesione tra pubblico e privato nel settore conciario toscano. Gli ambiti all’interno dei quali agisce il PoTe.Co. sono due: la formazione e la ricerca.

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L’artigianalità tecnologica Pelletterie Giancarlo - Una produzione di altissimo livello, che coniuga il rispetto della tradizione con l’ingegnerizzazione dei processi nell’intero ciclo di lavorazione L’arte della lavorazione artigianale delle pelli si perpetua nel tempo, tramandandosi di generazione in generazione, ma ciò che la rende speciale è la perfetta sinergia tra applicazioni tecnologiche contemporanee e perfetta rispondenza alle esigenze produttive dei nostri giorni. E’ questa in estrema sintesi la storia della “Pelletterie Giancarlo”, la cui grande competenza professionale le ha consentito di instaurare relazioni con vari brand del lusso, garantendo una produzione artigianale di piccola pelletteria di altissimo livello. L’azienda ha saputo coniugare la produzione artigianale fiorentina con le nuove logiche di mercato

decisamente più industriali, senza per questo venir meno al gusto prezioso della pelletteria “fatta a mano”, caratterizzata da raffinatezza, qualità e attenzione al dettagli, mantenendo un perfetto equilibrio tra tradizione e design funzionale. Insomma, oggetti senza tempo, realizzati con tecniche di lavorazione uniche e con i pellami più ricercati. E tutto ciò grazie anche al fatto che cura internamente ogni fase del ciclo produttivo: dalla progettazione, al taglio pellami, all’assemblaggio fino al controllo sul prodotto finito, così da gestire ogni aspetto della realizzazione del procontinua a pag. 28

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dotto. L’intensa attività di ricerca e sviluppo ha inoltre portato l’azienda a introdurre nel proprio ciclo produttivo un’innovativa metodologia di produzione basata su concetti di “line-balancing” che ha permesso, attraverso l’analisi e la ridistribuzione dei carichi di lavoro sui vari operatori, di ottenere ottimi recuperi di efficienza con conseguenti incrementi sostanziali di produzione; mentre, da un punto di vista informativo, ha adottato una nuova struttura ICT e gestionale portando così l’azienda verso una gestione più snella ed efficiente dei propri processi e della propria filiera. L'azienda, ad oggi, si avvale della collaborazione di circa 50 dipendenti altamente qualificati e da una rete di subfornitura costituita da circa 220 addetti. In ragione di ciò, Pelletterie Giancarlo è in grado di eseguire un ciclo produttivo completo e complesso, che prevede ogni tipo di lavorazione: dalla rimboccata, alla costola, al musone, con filetto alla francese, con filetto rifilato. Con il reparto modelleria pelli, l’azienda offre servizi di progettazione manuale e CAD e lo sviluppo di prototipi e campioni secondo le specifiche esigenze delle clientela. Il taglio dei pellami, anche pregiati (coccodrillo, pitone e lizard), può essere eseguito a mano da personale specializzato, con metodo tradizionale a trancia o con macchinari di ultima generazione che utilizzano

la tecnologia a taglio lama computerizzata a controllo numerico per la massima precisione e ottimizzazione del consumo della materia prima. Nella fase di preparazione dei semilavorati in pelle (spaccatura, scarnitura e preassemblaggio) vengono utilizzati macchinari tradizionali e macchine da incollaggio robotizzate a base di collanti ecologici a basso impatto ambientale. Da evidenziare che la fase di assemblaggio viene realizzata sia nel reparto interno dell’azienda, sia nella filiera di subfornitura, caratterizzata da laboratori artigiani specializzati in ogni tipo di lavorazione di piccola pelletteria. Chiude il ciclo produttivo la fase del controllo del prodotto, ossia la fase in cui ogni pezzo realizzato viene sottoposto a verifiche previste dal protocollo nel rispetto delle esigenze della produzione e della clientela. Le tipologie di prodotti di pelletteria realizzabili in conto terzi sono: portafogli donna e uomo, porta spiccioli, portachiavi, porta

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iPad/iPhone, porta documenti, porta yen, travel item, pochette, mini bags, porta cosmetici, porta agende/quaderni. Infine, ma non ultimo, da sottolineare che Pelletterie Giancarlo ha promosso, in qualità di impresa capofila, la costituzione di una nuova forma di aggregazione tra imprese. Nel novembre 2011, infatti, è stato stipulato il Contratto di Rete, annoverato tra i primissimi contratti di rete stipulati a livello internazionale, ed è nata la rete P.re.Gi. “Pellettieri rete Giancarlo”, composta da sette imprese. La rete P.re.Gi. opera con importanti obiettivi, quali il consolidamento del complesso tessuto produttivo sul territorio, la valorizzazione della filiera sul mercato nazionale ed internazionale, una sempre maggiore e costante attenzione ai protocolli di sicurezza sul lavoro, all’impatto ambientale dei siti produttivi, alla formazione specialistica del personale dipendente, attraverso continui investimenti in ricerca e sviluppo, sistemi di gestione, formazione, certificazioni.


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Il filato di carta Linea Più - La nuova collezione Knit Art per la PE 2018, che si presenta colorata, fresca, geometrica, raffinata, ricercata, euforica ed armoniosamente naturale razie ad un progetto di ricerca e innovazione è stato per la prima volta creato un filato in carta giapponese. Si tratta di Paper Knit, la linea di confine tra Oriente e Occidente, tradizione e tecnologia. Una novità assoluta nel mondo dei filati, ancora una volta una “rivoluzione” firmata Linea Più, che è riuscita a trasferire in un filato la mano, le sensazioni, le proprietà e l’estetica tipica dell’arte giapponese di lavorare a mano la carta washi.

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La carta, in quanto fibra a tutti gli effetti, può diventare filato, può essere tessuta e lavorata a maglia. Ecco quindi la nuova collezione Knit Art

per la PE 2018, che si presenta colorata, fresca, geometrica, raffinata, ricercata, euforica ed armoniosamente naturale.

Dettagli del tessuto Paper Knit

Due le proposte: Carta, un autentico filo di carta ritorto per effetti origami in maglia, e Mars, un nastro di carta di nylon spalmato con colori a pigmento che imita l’effetto delle pennellate ad acquerello, in un’unione tra artigianale e tecnologico. I filati sono fantasiosi e innovativi in costruzioni e texture, si ispirano a

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tutti quegli elementi che rendono la stagione estiva divertente, rilassante e piacevole. La ricchezza e la diversità della collezione dilettano la sensibilità del gusto. Il mare e la sabbia, l’acqua, le onde, i ciottoli propongono superfici, stampe e sperimentazioni grafiche. L’arido deserto, le dune, la terra esposta al sole caldo suggeriscono irregolarità, fiammature, imperfezioni volutamente studiate, aspetti secchi e dalla mano asciutta. La tendenza naturale si mostra pulita, lucente, delicata. Fibre quali il lino, il cotone, il bambù, la seta filano Pannello in Paper Kint

Linea Più - Kint Art

titoli rimpiccioliti, eleganti e leggeri. Le ceramiche e le bianche porcellane ispirano filati che lavorati con curiosa inventiva ricordano maioli-

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che decorative dalla superfice liscia, compatta e smaltata. Tratti fantasia, piccoli nodini, soffici tagliati e gentili vrilè muovono le superfici. Viscosa, seta e poliestere giocano insieme per creare lucenti trasparenze, leggeri imbottiti e righe colorate. E infine il lurex luccica vistosamente ed esalta le fibre con cui si intreccia. Il colore ha un approccio molto grafico nella stagione che LineaPiù Knit Art presenta: graffiature, spruzzature degradè, melangiature e colori a tratti volontariamente evidenziati. La tendenza naturale si fa più lussuosa nei toni della terra e della pelle. La ricca palette dei naturali si tinge di cipria, sabbia, phard, importanti rosa e trasparenti verdi acqua. I marroni sono luminosi, gli arancioni brillanti. I toni pastello sono fluidi, accesi come se fossero illuminati da neon. Una vasta gamma di caldi scuri contrasta i toni frizzanti e splendenti del giallo, verde, fucsia e dei rossi bruciati e intensi. In particolar modo la collezione presenta: Ikat, l’immagine e la superficie del rattan ricreata attraverso una struttura piatta e volutamente maltinta dalla mano leggermente gommata; Kèramos, un filato, lineare e rotondo, che si ispira alla bellezza smaltata e decorata della ceramica; Tag, tubolare dalla mano crêpe per un effetto denim screziato; Rope, un filato fiammato e sfrangiato; Project, una elegante rete di seta che ingabbia una piattina di lurex.


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Un mondo dietro al tessuto Gruppo Albini - Le migliori soluzioni per la camiceria di alta gamma che soddisfano le diverse esigenze, grazie ad una attenta ricerca ondato nel 1876, il Gruppo Albini, un’impresa familiare alla quinta generazione, ha oggi un'offerta di oltre 20.000 varianti di tessuti per camiceria di alta gamma, in grado di soddisfare i clienti più esigenti, in oltre 80 paesi nel mondo. Coerentemente con la politica di curare la qualità e la componente innovativa delle materie prime, l’azienda ha perseguito il controllo diretto dell’intera filiera produttiva, dalla materia prima al tessuto finito, che costituisce un’unicità nel settore tessile per camiceria e consente non solo di poter tracciare e controllare direttamente ogni passaggio assicurando qualità di prodotto, servizio e risposta veloce, ma anche di innovare in ogni fase di produzione proponendo quindi un’offerta sempre aggiornata, creativa e personalizzata. <<Riguardo ai prodotti, da sempre ci distinguiamo per l’innovazione continua – spiega Silvio Albini, presidente del Gruppo - che porta ad un’offerta sempre più variegata e distante dalle commodities. I clienti finali hanno sempre più voglia di tessuti migliori, apprezzano e ricercano maggiormente i contenuti e il valore intrinseco del prodotto. Il nostro costante impegno nell’innovazione di prodotto, nella ricerca di

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materie prime, blend, filati e nel miglioramento dei processi produttivi e nell’impatto ambientale, ci permette di soddisfare i clienti migliori al mondo, a cui cerchiamo di essere sempre più vicini con flessibilità e con progetti dedicati, specialmente sul fronte della sostenibilità>>. L’offerta stagionale del Gruppo è infatti composta da migliaia di varianti diverse e si sviluppa in 5 distinti marchi, capaci di rispondere alle specifiche esigenze di ogni mercato. Albini 1876 La collezione Primavera-Estate 2018 di Albini 1876 parte innanzitutto dalla profonda ricerca degli stilisti del brand nei filati, per arrivare

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a tessuti ideali per creare camicie che vanno dal classico al casual raffinato, alle quali non manca mai un tocco di originalità. Formal, Contemporary e Leisure sono i tre macro temi della collezione, moderna e contemporanea, che esalta al massimo la qualità del Made in Italy. La palette cromatica attraversa i colori della camiceria classica come il bianco, gli azzurri e i blu, ai quali in questa stagione si aggiunge un originale e sofisticato tocco di rosa. Albini Donna Gli archivi di tessitura Albini degli

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continua da pag. 31 anni 50 e 60 hanno ispirato il team stilistico di Albini Donna per dar vita ad una collezione di tessuti moderni e contemporanei, ma dalle forti suggestioni retrò. Una collezione completa e ricca di contenuti, che sviluppa basi e lavorazioni eterogenee perfette per creare camicie e capi d’abbigliamento adatti ad ogni occasione. La palette di colori è estiva e iper-femminile e va dal bianco al cipria fino ai rosati e ai colori naturali, per arrivare al grigio, azzurro, blu e nero. Un viaggio nel tempo, che parte da una reinterpretazione della Granny’s Heritage, ovvero i corredi di una volta e le camicie che ancora oggi si possono trovare nel baule di una nonna chic e sofisticata. Tessuti leggeri, quindi, caratterizzati da una piccola struttura realizzata con un filo resistente, che crea piccoli ajour ispirati alla lavorazione ‘giro inglese’, in fantasia a righe declinate nei colori bianco e azzurro o con delicate fantasie floreali, realizzate con la tecnica del jacquard. Thomas Mason La collezione Thomas Mason per la PE 2018 è ispirata al DNA del brand: righe, colore ed eleganza con un tocco di raffinata eccentricità. Una collezione in continua evoluzione, attenta alle esigenze di un mercato che è sempre alla ricerca di novità e qualità, per una proposta di tessuti che si rinnova e si evolve ad ogni stagione. Rigorose e al tempo stesso creative e coloratis-

sime: le righe di questi tessuti non nascondono un richiamo fortemente British e sono ideali per camicie perfette ed eleganti. La palette è declinata principalmente nei colori puri e primari, brillanti e di grande personalità, con piccoli accenni di mélange. David & John Anderson Il massimo della perfezione nel tessuto per camicie. Il più famoso marchio di camiceria britannico, acquisito da Albini Group nel 1992, è interprete dell’haut de gamme: tessuti realizzati con filati finissimi, ricavati dai cotoni più pregiati al mondo. L’eccezionale know-how di David & John Anderson riesce a tra-

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sformare il filato di cotone più sottile in un tessuto morbido e setoso al tatto, studiando il giusto ritmo tra filo e telaio, modulandone la velocità per poter tessere i finissimi filati in Giza 45. Albiate 1830 Albiate 1830, marchio di tessuti per la camiceria sportiva e in denim, presenta per la PE 2018 una collezione caratterizzata da ricerca e innovazione, per proposte alla avanguardia in fatto di stile, tendenza e materiali. Le anime del brand sono da sempre il denim, lo sport e jacquard, alle quali nelle ultime stagioni si è unita la stampa.


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Pelle, l’intreccio creativo Querida La conceria Querida fin dagli inizi della sua attività si è dedicata con passione alla creazione di pelli stampate. All'attenta imitazione di pelli pregiate, quali coccodrillo, pitone e lucertola, ha sempre sapientemente unito un tocco di originalità, creando centinaia di articoli innovativi, esclusivi ed unici nel loro genere. La medesima passione ha caratterizzato l’impegno nella creazione di intrecci in pelle. Ispirandosi al mondo dell'arte e badando alle ultime tendenze della moda, lasciando correre la fantasia, è riuscita a creare centinaia di intrecci variopinti, tutti ulteriormente personalizzabili da parte del cliente. L'attitudine propositiva, l'attenzione alla qualità e alla soddisfazione del cliente, oltre ovviamente all'ampiezza dell'offerta, hanno consentito all’azienda di essere conosciuta ed apprezzata in tutto il mercati.

Quando la passione e la creatività incontrano le migliori esperienze tecniche che il comparto di Santa Croce può offrire, la pelle prende forma e si reinventa per essere materia da plasmare.

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E’ di scena il rettile in tutte le sue forme Conceria Anaconda - Una variegata produzione che si articola in pelli di rettile whip, pitone, karung, tejius, lizard, coccodrillo, struzzo, rana, ayers e chiury, provenienti da tutto il mondo L’amore per il proprio lavoro è essenziale alla buona riuscita di ogni progetto e la Conceria Anaconda, dedita alla lavorazione del rettile da oltre trent’anni, cura e prepara per ogni stagione sempre nuovi temi e colori di tendenza, affiancando alla preparazione tecnica, la continua ricerca e la fantasia nel massimo rispetto dell´ambiente. Non a caso, e in linea con le tendenze del mercato, propone la propria collezione di pitone, tejus e karung. Articoli di primissima qualità, lavorati da personale altamente qualificato, per offrire un prodotto di forte immagine stilistica e di alta qualità artigianale. L’azienda, infatti, lavora pellami con tecniche raffinate che permettono di ottenere un prodotto che sfiora l'arte. Una produzione al passo con i tempi e il gusto dei più apprezzati stilisti, con una vastissima gamma di colori e dipinti a mano, grazie alla collaborazione con professionisti qualificati. La produzione si articola in pelli di rettile whip, pitone, karung, tejius, lizard, coccodrillo, struzzo, rane, ayers e chiury, provenienti dalla Malesia, Indonesia, Vietnam, Argentina ed

Usa. Tipi diversi di pellami trattate con tecniche conciarie diverse e comunque sempre nel massimo rispetto dell'ambiente. Questi pellami trovano perfetto ilpiego nel settore della calzatura, pelletteria ed abbigliamento e sono caratterizzati da una conciatura ed una rifinizione varia e articolata: concia vegetale, dipinti a mano, rifinizione aerografata, tamponatura a mano.

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Filati in movimento Industria Italiana Filati - Cotton Club, Safari Linen, Techno & Light e Couture: ecco le proposte innovative di Accademia per capi versatili facilmente adattabili ai diversi imput creativi a nuova collezione primavera/estate 2018 dell’azienda Industria Italiana Filati è incentrata sul concetto del movimento, dello scambio e della funzionalità. I capi devono essere versatili per adattarsi ai diversi paesaggi e climi del pianeta che attraversiamo, rispettiamo e condividiamo. A marchio Accademia - I Grandi Filati Italiani sono quattro le proposte: - Cotton Club - Comfor table Viscose, caratterizzate da trasparenze e sovrapposizioni. Le garze di cotone arrivano a finezze infinitesimali. L’aspetto naturale è evidente nelle proposte melange. Strutture più grosse e granulose in cui il grezzo viene però sublimato. Le viscose anche in stampe di confuse millerighe sono delicatamente stretch e tattili. I capi da realizzare sono semplici e sottilmente tecnici ed i colori sono quelli speziati, quelli caldi delle terre e del sole illuminati dai bianchi vergini. - Safari Linen, ossia lini puliti ed essenziali perfetti per richiamare emozioni e sensazioni del deserto, ancor più se indossati nei colori

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della sabbia, nel kaki e verde militare. Per creare un look coloniale si gioca invece con le trasparenze o si possono realizzare maglie e pull traforati con le titolazioni più grosse, eleganti e sofisticate con

e tecnicità. Coste, punti alveare, piccoli nodi interpretano i filati di questa famiglia, opachi e lucidi. - Couture, ossia bagliori di lurex su viscosa e su cotone per illuminare i notturni estivi e fili trasparenti come lenze per interventi, intarsi e

La collezione AI 2018–2019 di Tex

l’inserimento delle paillettes. - Techno & Light, in cui la leggerezza è la chiave di lettura anche di questi filati per macchina 3 e 5 che hanno costruzioni imbottite a base cotone. I capi sono tridimensionali, sportivi ma raffinati, bilanciati tra eleganza

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giochi di punti maglia. I colori sono quelli dei metalli e l’oro è sempre discreto e mai eccessivo. Anche per il marchio Industria Italiana Filati le proposte sono quattro: - Basic Look, per l’indispensabile il

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continua da pag. 35 capo basic da piegare in valigia o arrotolare nello zaino. Rigature, quadretti, micro jaquard, intarsi. Viscosa a mano crèpe unita o melange, stretch e lineare da stampare anche in capo, in mista con polyestere tono su tono o a contrasto. Cotoni lineari e ad effetto grisaglia per maglie anche maschili. - Recycled, filati la cui composizione è in parte ottenuta da fibre rigenerate da cotone colorato, successivamente rielaborate in strutture semplici come cablé o catenelle o in fili rifasciati e ritorti

con lurex, componenti stampati e pailettes. Una scelta eco- friendly in linea con la crescente richiesta di questa tipologia di prodotti da parte del mercato internazionale. - Fancy & Metallic, fantasie, colori, stampe e ancora tanto lurex che accende i colori della viscosa e del cotone in più titolazioni. Fili stampati e poi ritorti, opa-

bianco e nero, sono quelli dei fiori di campo primaverili e dei sorbetti estivi. E per finire una sorpresa: Industria

Una carrellata di proposte di Accademia - I Grandi Filati Italiani

Il dettaglio di alcuni tessuti di Accademia - I Grandi Filati Italiani

chi e lucidi - Springtime, la new entry della collezione, rappresentata da un pacchetto di 6 filati no-season ed evergreen. Garze di mohair e di alpaca, miste di lana e nylon, viscose comfor t dalla mano calda. Fili che si trasformano in mini cardigan, twin-set e stole, indispensabili capi di abbigliamento per viaggi e crociere. I colori, oltre gli indiscutibili

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Italiana Filati presenta la nuova collezione di filati per la tessitura, a navetta e jersey. La collezione AI 2018–2019 di Tex by Industria Italiana Filati, che raccoglie 28 filati fantasia nella struttura, nel titolo e nell’offer ta dei colori: bouclè, garzati, fiammati, frisé, nodini. Proposti sia in mischie pregiate in puro (super kid mohair, lane finissime trattate e baby alpaca), sia in mischia con fibre sintetiche (poliestere e poliacrilici). Filati pettinati lanieri, fuso cavo, spiralati, airy dal corpo rarefatto e leggerissimi. I colori sono uniti e melange. Accanto ai classici e intramontabili grigi/neri, beige e blu, la palette si ravviva con punte di colore al femminile: fucsia, arancio e verdi petrolio.


company report

L’oro blu di Cariaggi Cariaggi, una delle principali aziende italiane nologica. Il risultato finale è una cartella conella produzione di filati pregiati per la ma- lori unica e non convenzionale, ispirata glieria e la tessitura di alta gamma, attiva dalla visione degli arazzi del ‘500 e dai tanti nella filatura cardata e nella filatura petti- capolavori d’arte tessile italiana. nata di fibre pregiate selezionate, cashmere, All’interno di Systema Naturae una menvicuña, misti cashmere e lane superfini per zione particolare spetta al Guado, tintura la realizzazione di un prodotto di alta qua- vegetale dall’antica e rinomata tradizione. Il lità, destinato alle pigmento, estratto migliori firme di madalla crocifera erbaglieria a livello naziocea biennale Isatis nale e Tinctoria (conointernazionale. sciuta, appunto, L’azienda, che pone come guado) coltida sempre grande vata nelle campagne attenzione all’amdella provincia di Pebiente, vanta una saro-Urbino e lavoserie di certificazioni rato per Cariaggi da in tale ambito ed ha un ar tigiano locale, sviluppato una linea ha rappresentato fin di filati ecologici, Sydal XIV secolo il stema Naturae, tinti solo colorante in soltanto con piggrado di dare una menti vegetali. tonalità azzurra di Isatis Tinctoria I colori di Systema elevata qualità, sia in Naturae sono ottetermini cromatici, sia nuti esclusivamente da erbe, fiori, foglie, in termini di resistenza alla luce e all’usura, bacche e radici di piante officinali tintorie. una preziosa ricchezza per il territorio del E’ la tintura vera, “slow”, una tecnica del Montefeltro, tanto da essere definito ‘oro passato che ritorna attuale, moderna e tec- blu’.

Cariaggi Lanificio Spa Via Flaminia Nord, 48 - 61043 Cagli (PU) - Tel. 0721.784000 Fax 0721.784002 - e-mail info@cariaggi.it


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A misura del cliente Airily - Tante soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, che rispondono a pieno alle più complesse esigenze del variegato comparto della moda, da quasi quarant’anni egli anni 80, quando la moda influenzava prepotentemente il settore dei calzifici, nacque la Airily che si specializzò nel progettare, realizzare e applicare su collant e calze: strass, flock, ricami, passamaneria, etc. Fu una conseguenza naturale, sfruttando la capacità e le qualità dei prodotti, entrare negli altri settori del tessile. Sorsero così i repar ti dedicati al ricamo e alla serigrafia, ai quali si aggiunse ben

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Ricamo diretto e termoadesivo patch

Tagli laser ecopelle e resina, stampa sublimatica e ori multicolor gel

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presto l’uso di nuove tecnologie come l’alta frequenza e gli ultrasuoni, che negli ultimi anni sono stati affiancati dal repar to laser e da quello della stampa digitale su cotone, seta e poliestere. Infine, è stata la volta della produzione di pietre personalizzabili termoadesive e da cucire in resina bicomponente. Alla progettazione, impor tante ramo aziendale, è dedicato un apposito ufficio che opera sia per realizzare le nuove idee di Airily


componenti

Applicazioni termoadesive in gel, borchie perle con chiodino e ori tessuto incisi

che per soddisfare le richieste di quasi tutte le grandi firme della moda con cui e per cui Airily collabora. Le persone predisposte a questo ufficio, infatti, lavorano in stretta collaborazione con i clienti per la creazione e il miglioramento dei nuovi prodotti con l’uso delle moderne tecnologie, ed ultimamente anche con l’uso della manualità per creare prodotti unici ed esclusivi, tutti rigorosamente “made in Italy“ É nato così “gel 3D light stones“ in resina leggerissima, da cucire o da termoadesivare. Queste soluzioni possono essere usate non solo nell’abbigliamento ma anche nella bigiotteria, nella calzatura e negli accessori. Vien da sè l’impiego di diverse tecniche e materiali, per realizzare disegni con differenti effetti quali

stampa con silicone, applicazioni a transfer anche in sughero e legno, tagli e incisione a laser, per un risultato di estrema precisione, pre-

rogativa essenziale nel campo della nobilitazione dei tessuti e dell’abbigliamento. Nella produzione di transfer serigrafici l’azienda è specializzata per la realizzazione di prodotti da applicare sui nuovi tessuti tecnici e molto elastici usati nel campo sportivo agonistico. Ma l’ultima specializzazione in casa Airily è la produzione di ferretti “wireless”, in sostituzione di quelli classici in metallo, per i quali ha depositato domanda di brevetto. Si tratta di ferretti termoadesivi, più morbidi e di più facile applicazione, per l’applicazione a caldo sui reggiseni. Ma questo articolo, oltre ad avere una funzione di morbido sostegno, se applicato all’esterno, può avere anche una funzione estetica perché si può stampare in tutti i colori e disegni.

Barrette termoadesive in gel più tessuto stampato termoadesivato

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Il bottone all’occhiello Gruppo Uniesse - Saper unire a tecnologie avanzate una dinamica sensibilità interpretativa, che spesso a permesso di anticipare le tendenze stilistiche

Gruppo Uniesse è specializzato nella produzione di bottoni per uomo e per donna, nonché di “spalline” di eccellente qualità, impiegate dalle più impor tanti aziende italiane di abbigliamento. Grande flessibilità nell’uso dei materiali e sensibilità creativa si sposano con l’esperienza, anche nel trattamento dei materiali sintetici, tanto che il Gruppo Uniesse è capace di regalare a un bottone in poliestere la stessa profondità, luminosità e morbidezza che solo la natura riesce a riprodurre. Estremamente innovativo è il bottone “fotografato”, creato dall’azienda mediante un particolare

processo industriale integrato dall’apporto delle moderne tecnologie grafiche ed informatiche. Immagini, disegni, scritte e loghi rendono questi bottoni dei veri e propri gioielli, per capi con una marcia in più. Tutto un altro bottone La divisione Bottoni produce semilavorati per bottoni (rondelle). L’urea è un materiale notevole per la precisione, gli effetti e l’inalterabilità nel tempo della superficie e del colore, ed è estremamente affascinante e capace di creazioni del tutto simili a quelle naturali, in particolare al corno.

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Il poliestere è una resina sintetica termoindurente molto resistente e versatile, che può riprodurre gli aspetti tattili e visivi di madreperla, corno, avorio e tartaruga. E aggiungendovi una piccola percentuale di corno vero, il Gruppo Uniesse riesce a dare ai suoi bottoni in poliestere una marcia in più, con risultati variegati e sorprendenti. La madreperla è un materiale naturale unico per la sua iridescenza, i suoi riflessi e giochi di luce, ed affascinanti imperfezioni di superficie. Il Gruppo Uniesse sa come esaltarne le qualità per bottoni raffinati, dalle intense sensazioni tattili e visive. Altro materiale naturale è il corno, dalla morbidezza cromatica ed estrema eleganza. Proveniente da mucche e bufali indiani o africani, il Gruppo Uniesse lo preleva solo una volta che l’animale viene macellato per scopi alimentari, dando così nuova vita ad una materia che altrimenti verrebbe sprecata. I bottoni in corno del Gruppo Uniesse sono destinati a capi di un cer to pregio. Intramontabili per l’aspetto caldo e il tocco ar tigianale, i bottoni in legno vengono ottenuti da assicelle ricavate da alberi diversi per colore e consistenza. Dalle forme classiche o singolari, conservano un’allure naturale che li rende molto affascinanti. I bottoni in cocco, invece, dal fascino esotico e la superficie piacevolmente ruvida, regalano un gusto etnico ai capi più speciali.


componenti

Gli accessori Vitrani Una gamma di articoli per la corsetteria e i costumi da bagno, realizzati grazie a tagli e saldature ad ultrasuoni, che assicurano ultraresistenza e nessun fastidio sulla pelle itrani è nata nel 1985 iniziando la propria attività nell’ambito dello stampaggio in conto terzi per diversi settori merceologici e, contemporaneamente, nella produzione di accessori per la corsetteria e i costumi da bagno. Oggi è una realtà moderna, dinamica e flessibile in grado di soddisfare le richieste del cliente in ogni fase produttiva. Per lo stampaggio di materie plastiche, avvalendosi di partner esterni affidabili può seguire l’intero iter produttivo, dalla progettazione del pezzo e dello stampo, scelta della materia prima, produzione, assemblaggio e consegna del prodotto finito. Attualmente Vitrani produce una propria linea di accessori in plastica per le spalline dei reggiseni e le chiusure dei costumi da bagno, rivolti ai produttori del mercato nazionale ed estero. Tutti i prodotti sono certificati Oeko-Tex. Nel 1993 l’azienda ha investito in un reparto atto ad assemblare in automatico il nastro elastico con gli accessori per la produzione di spalline regolabili e pendenti per reggicalze, allo scopo di fornire un servizio completo ai clienti dell’in-

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Una gamma di articoli in continuo aumento, rivolti anche al settore del packaging e dei bijoux

timo e dell’abbigliamento. Oggi la gamma degli articoli a catalogo è in continuo aumento e va di pari passo con le tendenze di mercato e le richieste della clientela. A questo proposito, da segnalare che l’azienda si è fortemente specializzata in tagli e saldature ad ultrasuoni, su misura, di nastri rigidi ed elastici nei settori packaging, oggettistica e bijoux, settore in grande espansione in questi ultimi mesi. La saldatura a ultrasuoni, difatti, sostituisce in tutto e per tutto la cuci-

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tura, con il vantaggio enorme di essere pulita, non dare fastidio sulla pelle, ed essere ultraresistente. L’azienda, infatti, può fornire soluzioni ad hoc per il cliente, come ad esempio anelli elastici chiusi ad ultrasuoni per il packaging. Tale articolo può essere basico o reso più prezioso con l’aggiunta di accessori, così da creare un prodotto che il consumatore finale può utilizzare anche in un secondo momento. Nell’ambito dei bijoux, l’azienda sta lavorando molto nel confezionamento in particolare dei braccialetti: utilizzando gli accessori e le saldature Vitrani i clienti si rivolgono all’azienda per confezionare braccialetti regolabili.


componenti

Officina Bigiotteria Italiana OBI - Specializzata nella lavorazione dei metalli nobili, l’azienda fiorentina è in grado di interpretare e realizzare qualunque richiesta, anche la più impossibile Officina Bigiotteria Italiana (Obi) crea da oltre 60 anni accessori esclusivi per l'alta moda. Specializzata nella lavorazione dei metalli nobili, è in grado di interpretare e realizzare ogni richiesta dei clienti. Qualità e innovazione hanno fatto dell’azienda un simbolo del lusso made in Italy apprezzato in tutto il mondo. L’idea del cliente diventa oggetto grazie al talento di qualificati designer. Nella modelleria della storica sede di Firenze, creatività ed esperienza si uniscono per dar vita a prodotti unici, realizzati con materiali di pregio lavorati con tecnologie avanzate che assicurano la cura per ogni particolare. Ma è la forza della tradizione che spinge l’azienda sempre avanti. Impianti sofisticati e tecnologie all’avanguardia replicano piccole opere d’arte, garantendo la necessaria capacità richiesta dall’industria della moda. Obi è la storia di un successo tutto italiano. Una piccola azienda nata negli anni 50 è diventata grande conquistando le più impor tanti passerelle internazionali, da Firenze

ha guardato al mondo e ha diffuso i suoi prodotti ovunque ci sia lusso e bellezza. L’azienda, infatti, nasce nel 1958 come una piccola realtà a conduzione familiare. Ha 10 addetti e segue la lavorazione in ogni fase, dal bozzetto alla distribuzione. Presentate le prime collezioni, comincia a lavorare su commissione, solo per clienti esclusivi che vogliono accessori in ottone realizzati su commesse. Con l'adozione di un nuovo mate-

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riale (la zama pressofusa, una lega a base di zinco che amplia le possibilità della produzione e ne riduce i tempi) l'offer ta di Obi diventa vastissima per materiali, flessibilità, quantità e qualità del prodotto. Prezzi competitivi e consegne più rapide ne fanno una realtà di spicco del settore. In pochi anni la piccola azienda di famiglia ha raggiunto i nuovi mercati dell'America e dell'Asia. Oggi è un marchio di riferimento per la produzione di accessori esclusivi di alta qualità. Con il passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova generazione, i processi produttivi sono stati com-

pletamente internalizzati. Le tecnologie adottate all'inizio del nuovo millennio consentono una lavorazione sofisticata e flessibile dei materiali nobili quali bronzo, oro e argento.


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Dicartgroup: partner del sistema moda Dicartgroup è una dinamica realtà fiorentina al servizio delle aziende protagoniste nella produzione di accessori moda, pelletteria e calzature. E’ ubicata all’interno del distretto a più alta concentrazione di know-how al mondo, quello fiorentino, per la produzione di pelletteria di lusso: borse, valigie, portafogli, ma anche cinture e scarpe prendono vita grazie all’incontro di idee e competenze irripetibili. Qui si trovano le ispirazioni e le abilità per tradurre la creatività in prodotti unici. La collaborazione e la fiducia reciproca che lega Dicartgroup ai propri clienti, la por ta spesso a condividere le varie fasi della progettazione, dallo sviluppo del prototipo alla sua ingegnerizzazione, apportando le piccole correzioni necessarie a migliorarne le performance e ridurre

i tempi di assemblaggio. I punti di forza aziendali, infatti, sono costituiti dall’esperienza pluriennale dei suoi collaboratori in grado di intercettare le esigenze di ogni cliente, nella pronta disponibilità a magazzino delle referenze necessarie alle esigenze produttive, nell’impeccabile servizio clienti e nella logistica, che garantisce consegne rapide e tempestive. Se l’organizzazione è fondamentale, il prodotto lo è altrettanto; per questo è tenacemente orientata allo scouting materico. Con i propri fornitori infatti, ha un vero e proprio rapporto di parternship, fondato sulla fiducia reciproca, che costituisce il presupposto per la continua ricerca di soluzioni innovative e di semilavorati inediti ad alto valore aggiunto.

Dicartgroup Spa Via S. Pertini, 121 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) - Tel 055.8839872 Fax 055.8826604 - e-mail dicart@dicart.it


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Le minuterie per la moda Battista Accessori - L’azienda partenopea specializzata nel settore degli accessori per la pelletteria e l’abbigliamento, è in grado di prototipare e realizzare prodotti ideati dal cliente a Battista Accessori, fondata nel 1972, è un’azienda specializzata nel settore degli accessori per la pelletteria e l’abbigliamento, in ambito nazionale e internazionale. Tratto distintivo dell’azienda è la possibilità di sviluppare prototipi basati su idee del cliente, personalizzarli con il proprio marchio e galvanizzarli secondo specifiche richieste. L’area stile, infatti, è nata proprio per progettare, prototipare, testare e realizzare progetti

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“on demand”, un vero e proprio valore aggiunto che posiziona l’azienda in modo distintivo all’interno del mercato del fashion. Una sezione è inoltre dedicata alla fornitura, assistenza e riparazione di macchinari per la lavorazione delle materie prime. La struttura è organizzata in modo tale da garantire sia forniture all’ingrosso che al minuto grazie all’apposita area allestita per la fornitura da banco. La rete commerciale, giovane e

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motivata, offre al cliente una assistenza costante e puntuale su tutto il territorio nazionale sia per ciò che riguarda la fornitura di prodotti a catalogo che per la prototipazione e creazione di nuovi articoli. Per seguire il mercato estero inoltre è stato creato un nuovo settore in grado di interagire a 360° con il cliente di riferimento. Grazie alla organizzazione logistica e ad un magazzino opportunamente strutturato l’azienda è in grado di garantire consegne in 48 ore su tutto il territorio nazionale. La ragione del successo della Battista Accessori risiede nell’attenzione alla ricerca e innovazione, nella flessibilità della struttura e nella gamma di prodotti tra loro complementari, contraddistinti da un rapporto ottimale tra qualità prezzo. Oltre ad avere un magazzino con merce sempre disponibile (circa 2000 mq con più di 30.000 articoli), offre alla sua clientela molteplici servizi: minuterie metalliche di ottone, zama, ferro o plastica; tinture tingibordo e tingi pelle con colori a campione; chiusure lampo a misura; consulenza per acquisto ed utilizzo macchinari per la pelletteria.


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Time-to-market ridotto! Centric Software - La soluzione PLM Centric 8 scelta da Nina Ricci ha contribuito all’efficienza dell’intero processo di produzione del prodotto e della distribuzione complessiva, sia tramite il canale retail che wholesale a soluzione PLM Centric 8 di Centric Software supporta le aziende della moda nell’affrontare un mercato in rapida evoluzione. Il PLM Centric 8 offre benefici concreti ai marchi ed ai retailer della moda, delle calzature, degli accessori e del tessile per la casa. Cosa può fare? Innanzitutto condividere l’informazione in tempo reale riguardo a prodotti, stili, collezioni, brand e stagioni; in secondo luogo può generare un ritorno sull’investimento già dalla prima stagione; ed infine, può eliminare errori, duplicazioni e attività a basso valore aggiunto. Non è un caso, infatti, che oltre 100 brand del fashion in tutto il mondo utilizzano questa soluzione, una soluzione completa e pronta per l’uso, molto semplice da utilizzare perché intuitiva,e per di più efficace e comprovata. Ad esempio, la casa di alta moda Nina Ricci acquista i propri materiali principalmente in Italia, mentre la maggior parte della produzione viene realizzata in Francia. La gestione di 250 modelli a stagione, che richiedono fino a 350 campioni, non poteva più essere basata sull’uso di fogli di calcolo, pertanto l’azienda ha

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scelto di adottare la soluzione PLM Centric 8 per gestire al meglio le proprie linee di prodotti. La decisione di basare i processi di sviluppo dei prodotti di Nina Ricci su una soluzione integrata e di facile utilizzo, è apparsa fin da subito come la migliore dal punto di vista strategico. <<Semplicià e immediatezza sono fondamentali per chi lavora in un’azienda della moda e del lusso come Nina Ricci – spiega Emmanuel Debaene, direttore operativo - e che non desidera trovarsi di fronte alla tipica schermata, molto complessa, delle soluzioni IT>>. Oltre alla user experience, ciò che ha particolarmente colpito Debaene e i suoi colleghi è stata l’estesa copertura funzionale della soluzione PLM Centric 8, cioè la possibilità di gestire l’intero ciclo di vita del prodotto, dall’ispirazione ini-

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ziale fino al recepimento dell’esperienza del cliente mediante una soluzione configurabile e pronta all’uso e una suite di applicazioni mobili innovative. I moduli interconnessi del PLM Centric 8 sono flessibili, configurabili e abbracciano l’intero processo di produzione del prodotto, dalla fase concettuale fino al cliente. <<Altri fattori rilevanti nella scelta di Nina Ricci - afferma Debaene sono stati l’innovativa metodologia di implementazione Agile Deployment SM di Centric, che consente di ridurre i tempi di implementazione e la competenza dei consulenti Centric, che hanno dimostrato di conoscere bene le sfide e le esigenze specifiche del nostro settore>>. I risultati ottenuti da Nina Rici sono stati: riduzione del time-to-market di 15 giorni; diminuzione del 30% di errori nell’acquisto dei materiali; definizione più rapida e accurata di costi e prezzi; diminuzione del 2030% di errori nei dati; riduzione del tempo di immissione dei dati, fino a 10 giorni per collezione; azzeramento del tempo impiegato per la ricerca delle informazioni in file non collegati tra loro.


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Migliorare l'esperienza d'acquisto sul web K3 Software Solutions - REALIZe da l'opportunità di costruire una completa esperienza di vendita, unica e semplice, a tutti gli internauti Viviamo in un'epoca in cui il cambiamento è guidato dalla tecnologia. Il nostro modo di acquistare si è trasformato; dallo shopping presso i negozi tradizionali si è passati a poter fare acquisti ovunque e in qualsiasi momento. I consumatori sono in grado di scegliere come interagire con i rivenditori: dai negozi, telefoni cellulari e internet, ai social media. La diffusione dell’e-commerce dei dispositivi mobile impone sia alle piccole che alle grandi imprese di ripianificare il loro modo di produrre e commercializzare le proprie collezioni. L'omnichannel sta guidando la trasformazione nel panorama dell'offerta e, soprattutto, delle scelte d'acquisto da parte dei consumatori. A causa di questo cambiamento, infatti, le aziende nel settore della moda hanno dovuto stravolgere il loro modo di gestire, vendere, comunicare e promuovere i propri prodotti. Il primo passo è affrontare il processo di trasforzione da offline a online e rendere unica l'esperienza di acquisto dei clienti. Il sito web è il primo biglietto da vi-

sita. Un visitatore da ad un sito web pochi millisecondi per capire se soddisfa le proprie esigenze. Il design del sito è tutto per il successo del business online. Un sito reattivo con un’alta qualità di immagini e descrizione riuscirà ad attirare e fidelizzare un cliente. Altri elementi fondamentali per un’esperienza di acquisto unica e personalizzata sono: - un sito web responsive, che consenta un facile utilizzo anche da smartphone e tablet - un processo di acquisto online semplice e un carrello della spesa user-friendly e costantemente connesso durante tutte le sessioni e dispositivi - la possibilità di creare un’offerta personalizzata che si adatti alle esigenze del singolo cliente, proponendo sconti e offerte personalizzati - la disponibilità di schede dei prodotti ricche di informazioni utili, corredate da una gallery fotografica che mostri l'articolo da ogni angolatura - un servizio di spedizione e consegna stellare, che preveda la possibilità di ricevere il proprio prodotto

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all’indirizzo prescelto o nel punto vendita - un customer service e un servizio di restituzione semplice e chiaro, con un numero telefonico e una email per l’assistenza clienti ben visibili in ogni parte del sito - l’opportunità di inserire dei commenti e delle critiche su ogni prodotto e di poter facilmente condividerla sui social network - una strategia SEO che renda l’ecommerce appetibile per i motori di ricerca e permetta di scalare i risultati di Google e servizi simili. Cosa è REALIZe REALIZe è una piattaforma omnichannel che permette di sfruttare tutti i canali di vendita a disposizione, promuovendo i prodotti online e offline per offrire un’esperienza di acquisto unica. Essa consente di: connettere online, mobile, social media e i punti vendita attraverso una piattaforma integrata; crescere ed evolvere con i nuovi e continui cambiamenti del settore della moda, del tuo business e delle tecnologie emergenti; presentare, proporre e promovere i prodotti in modo coerente.


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Il dato è co-creato e condiviso M&J Group - Il mercato della moda è caratterizzato da un’elevata complessità, dettata dalla ramificazione del prodotto realizzato e quindi da processi produttivi con un elevato livello di specificità ’impulso alla soluzione tecnologica nasce dalle particolarità operative del compar to fashion, che trovano in M&J Group un significativo testimonial: fondata nel 1965 a Dhaka in Bangladesh per la lavorazione del denim uomo, donna e bambino attraverso una produzione verticale a ciclo completo, l’azienda asiatica lavora oggi per i più impor tanti brand mondiali realizzando opere d’ar te sar toriali, con una produzione giornaliera di 50.000 capi d’abbigliamento. Tra i fattori che hanno decretato un simile successo, un’attenta gestione di tutta la filiera produttiva che il gruppo sviluppa in maniera costante per dare un servizio in termini di puntualità e qualità ai massimi livelli, ai propri clienti. Il mercato della moda è infatti caratterizzato da un’elevata complessità, dettata a monte dalla ramificazione del prodotto realizzato (varianti, taglie, colori, stagionalità, etc.) e, quindi, da processi produttivi con un elevato livello di specificità. Germoglia, quindi, in questo habitat l’esigenza di un suppor to tecnologico con un altrettanto elevato livello di integrazione

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e personalizzazione specifico per il settore fashion, qual è il sistema integrato SDTO1, che Essedi ha creato con architetture RFID e supporto di RFID Global. La soluzione L’adozione del sistema SDTO1 (acronimo di EsseDi e Totem, mentre la cifra si riferisce alla prima release) integra tutte le funzioni necessarie ad un’azienda del settore moda, com’è il caso di M&J

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Group. Tecnologia Rfid, monitor Touch Screen, schede elettroniche studiate appositamente per connettersi con i macchinari, linguaggi di programmazione web oriented sono alcuni degli “ingredienti” integrati nel sistema, con l’intento di coprire l’intera filiera produttiva, anche in outsourcing e le principali attività aziendali: acquisti, vendite,

continua a pag. 48


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continua da pag. 47 magazzini, picking, produzione e controllo (costi, dashboard, etc). Tutti i repar ti produttivi (prototipo, taglio, cucito e lavanderia) e le unità produttive (di proprietà o di terzisti) colloquiano tra loro, disponendo di una visione precisa e globale sulla posizione di ogni singolo capo e su ogni dato/informazione ad esso legato. La soluzione è quindi focalizzata sulla fase produttiva, sia interna che esterna, fino alla fase di picking e spedizione, quando il tag RFID viene rimosso dal capo: quando infatti il materiale esce in lavorazione esterna, il sistema traccia grazie al tag RFID la movimentazione verso lo specifico terzista, il tipo di lavorazione e la quantità. Implementazione e fruizione SDTO1 è la soluzione basata su gate, totem ed app che raccoglie ed elabora i dati associati al processo produttivo del capo d’abbigliamento, dialogando con le macchine del tessile e connettendosi anche in modalità mobile. Un unico sistema, quindi, pensato per suppor tare i processi nell’ambito della filiera della confezione. La soluzione mixa i trend tecnologici più attuali, dall’acquisizione automatica dei dati via RFID ai Big Data e relativa analisi, dando così vita all’informazione che crea valore. In particolare, il tag RFID è apposto al singolo capo di abbigliamento o al bundle (mazzetto di

più capi) in fase di campionatura e gestisce d’ora in poi tutto il ciclo di vita dell’ar ticolo (riunioni, modifiche al campione, mail, etc.); in ogni reparto, linea di produzione e in alcuni casi anche sulla singola macchina, l’operatore avvicina il capo o il bundle al totem SDTO1, che ne traccia così il passaggio e registra tutte le informazioni collegate a quel preciso prodotto, quali le tempistiche di attraversamento con la produttività, la qualità prodotti, le materie prime ed i pro-

dotti chimici usati, i consumi della macchina. La sfida maggiore di quest’esperienza tecnologica consiste nell’ambizioso obiettivo, ossia tenere traccia di ogni singolo capo in produzione e logistica, conoscere le rilavorazioni e gli scarti per averne un controllo stretto (legato anche al costo della commessa), sapere quali sono gli operatori addetti alle varie operazioni per analizzarne e se necessario migliorarne le tempistiche, la produttività e l’efficienza. L’intero sistema tecnologico,

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quindi, converge verso un unico focus: disporre di dati, elaborati poi in informazioni, rapidi sicuri; il tutto attraverso tool di facile installazione (da parte di Essedi) e semplice utilizzo (da par te degli operatori), tanto che in un solo mese M&J Group si è allineato con le operazioni richieste dalla soluzione per la gestione dei 50.000 capi prodotti giornalmente. Obiettivi e prospettive Attualmente, la storia di ciascun style, ossia del lotto e delle relative materie prime utilizzate per la produzione, è tracciabile, a garanzia della qualità dei processi produttivi di M&J Group. Attraverso il sistema di Business Intelligence, il management ha la possibilità di monitorare la produttività del personale e la redditività dei prodotti e dei clienti in modo tempestivo, avvalendosi delle funzioni di reporting con dati impostati direttamente dal singolo utente. Operativa in M&J Group da gennaio 2016, la soluzione ha generato nei primi 3 mesi di attività una riduzione del 70% dei rilavorati e del 25% i rigettati: oltre ad un risparmio di tempo da par te del personale, la migliore efficienza operativa ha drasticamente ridotto anche l’impiego di prodotti chimici e di materie prime, il tutto accompagnato da un aumento del 30% della produttività.


sistemi gestionali

Var Prime: L’ERP verticale Le aziende dei settori moda e tessile si trovano oggi più che mai ad operare in contesti internazionali e ad affrontare sfide che inducono a un veloce cambiamento nelle scelte strategiche e nella propria struttura organizzativa. La tecnologia può supportare il settore mediante soluzioni innovative e fortemente verticalizzate su specificità complesse ed in continua evoluzione. Navitex Fashion & Textile di Var Prime è la soluzione ERP per la filiera moda e tessile sviluppata su piattaforma Microsoft Dynamics NAV che rende disponibili, attraverso un unico motore potente e veloce, tutte le informazioni di cui l’organizzazione ha bisogno su tutta la supply chain. Il sistema copre le funzionalità tipiche delle aziende del settore tessile (filati, tessuti per abbigliamento e arredamento) e moda (uomo, donna, bambino, programmato e pronto moda), sia per gli aspetti commerciali che di produzione e logistica avanzata. Le funzionalità sono estese a tutti i processi in modo integrato, dallo sviluppo delle collezioni, acquisizione ordini e approvvigionamenti, produzione e conto lavoro, controllo qualità, logistica avanzata fino all’area amministrativa e controllo di gestione. Si tratta, infatti, di una soluzione di gestione

aziendale completa e scalabile, che consente una gestione a 360° della filiera aziendale. Le sue principali caratteristiche generali possono essere così riassunte: gestione integrata del prodotto dallo stile all’industrializzazione; pianificazione approvvigionamenti e produzione su ordini e previsioni di vendita; tracciabilità materie prime, semilavorati e prodotti finiti (par tita, bagno e matricola pezza), dall’approvvigionamento alla produzione fino alla vendita; controllo qualità su materie prime e prodotti finiti. Peculiarità proprie del settore moda sono invece: gestione modello, taglia, colore, stagione, marchi e linee in tutta la supply chain fino al budget e controllo di gestione; logistica avanzata sia in entrata (conta dei capi tramite palmari e proposta delle aree di stoccaggio) sia in uscita (liste di prelievo, ottimizzazioni imballi e percorsi di prelievo). Peculiarità proprie del settore tessile, diversamente, sono: gestione dati tecnici necessari per la progettazione di prototipi, fazzoletti e schede tecniche (catene di ordito, note colore, armature, passature, ecc.) in tutta la supply chain fino al budget e controllo di gestione.

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packaging

Il packaging si fa elegante CM Lovepack - Due sono le linee produttive principali: scatole ricoperte di stoffa e shopper in carta, adattabili alle più disparate esigenze di forma, dimensione e rifinitura M Lovepack realizza shopper, espositori e scatole eleganti ed uniche per rendere ancor più prezioso il loro contenuto. Un lavoro che richiede pazienza, precisione, ricerca e sperimentazione. Questi elementi, uniti alla creatività ar tigiana, all’estro e alla grande esperienza maturata nel tempo, hanno permesso all’azienda di crescere e attirare l’attenzione dei più importanti brand del mercato italiano e straniero. Due le linee produttive principali: scatole ricoperte di stoffa e shopper in carta lusso. Per diventare un par tner molto apprezzato dalle più impor tanti griffe della moda è stato fondamentale per l’azienda dotarsi di macchinari di ultima generazione e sostenere la fase progettuale con lo studio e la ricerca di soluzioni innovative e uniche nei materiali, nelle forme e nei colori. L’obiettivo è infatti produrre scatole e shopper che non solo devono stupire, ma soprattutto devono valorizzare e impreziosire il contenuto, anticipando i valori che racchiude. Questa è, tutt’ora, la missione quotidiana dell’ufficio stile: dedicarsi

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packaging

ogni giorno a trovare soluzioni di design e di accoppiatura originali di materiali per realizzare shopper, espositori e scatole che rispondano alle sempre più esigenti richieste dei clienti. I prodotti I prodotti di CM Lovepack sono contenitori/oggetti preziosi realizzati con le car te più raffinate e pregiate che si trovano sul mercato o con materiali innovativi e naturali (tessuti, legno, ecc.) inaspettati per questo tipo di prodotto; la nobilitazione con la stampa a caldo e le rifiniture realizzate da sapienti ed esperte mani ar tigiane rendono le shopper, gli espositori e le scatole CM Lovepack davvero uniche e ambite dalle più impor tanti griffe internazionali che sono alla ricerca di oggetti di lusso per avvolgere i loro prodotti e comunicare il brand. Non esiste un catalogo di prodotti standard, perchè l’azienda progetta, propone e realizza soluzioni creative uniche e di design. L’ufficio stile, partendo dalle esigenze dei clienti, propone, realizza e personalizza prodotti su misura, dando così vita ai sogni dei clienti. Quattro le linee di

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prodotto: shopper, scatole ed espositori, stampa a caldo, Lovepack. La linea “Shopper” è costituita da buste prestigiose realizzate abbinando cartone e carte speciali di lusso. Possono essere personalizzate con lavorazioni ad hoc (stampa oro a caldo o rilievo) e tutte presentano finiture artigianali di massima qualità. La linea “Scatole ed Espositori” annovera oggetti preziosi, belli da vedere e mostrare. Ciascun pezzo prodotto è il risultato di uno studio attento che unisce bellezza, lusso, design e innovazione con le esigenze di confezionamento e di presentazione del prodotto delle griffe. Con la linea “Stampa a caldo” ven-

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packaging

continua da pag. 51 gono sviluppate e realizzate soluzioni di packaging esclusive e preziose, grazie all’utilizzo delle

migliori tecniche di nobilitazione, come la stampa con impressione a caldo. Questa tecnica permette di far risaltare, in modo eccellente, l’imma-

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gine dei prodotti stampati. Investimenti tecnologici e scelta dei migliori partner europei per i clichés, realizzati con tecniche ar tigiane oppure con i più sofisticati sistemi di micro-incisione al laser, consentono di proporre contenitori di altissimo livello. La linea “Lovepack” è il brand di CM con cui l’ufficio stile sperimenta e progetta soluzioni di packaging sempre diverse. Non possono essere definiti semplicemente packaging, perché sono l’unione perfetta tra passione ed emozione, fantasia ed entusiasmo. Sono articoli che possono essere riutilizzati, collezionati e mostrati. Nell’ambito di queste produzioni, le ultime nate in casa CM Lovepack sono la Bimbo Shopping Bag, dedicata ai più piccoli, e il coordinato “shopper, scatola ed espositore” in flanella e pizzo orato. La shopper per i bambini ha un design un po’ retrò che riprende la forma delle cartelle dei primi anni del novecento, in diversi colori che ne valorizzano l’originalità e l’eleganza. La serie coordinata di shopper, scatola ed espositore in tessuti così particolari è in grado di raccontare l’anima di un brand, di valorizzarne i prodotti e di prolungare l’essenza e l’allure nel tempo.


packaging

BC Boncar: il packaging di lusso Dal 1998 la BC Boncar progetta e produce packaging di lusso per l'industria della moda. Negli anni si è specializzata nel packaging per gioielleria, bijoux, occhialeria e oggetti di arredo di lusso, proponendo anche packaging ad immagine coordinata, oltre che a creazioni artigianali di altissima qualità. Dispone di linee di produzione interne ed esterne, Made in Italy e delocalizzate, ed è disponibile anche alla realizzazione di “limited editions” completamente fatte a mano. La ricerca e lo sviluppo di materia prime e di innovative tecniche di lavorazione la pongono sul mercato italiano ed estero come una realtà dinamica, flessibile e attenta ai cambiamenti ed alle richieste dei brand clienti, con cui ha instaurato collaborazione e sinergia. L’ufficio grafico interno, infatti, collabora quotidianamente con le risorse umane strategiche presenti negli uffici stile e prodotto delle griffe di moda. L’organizzazione permette a BC Boncar di gestire in modo diretto tutto il ciclo produttivo. Produce packaging di lusso personalizzato con risultati eccellenti, ri-

sultati attestati dalla continuità di forniture e servizio per i migliori brand del lusso. Ecco allora: copriabiti, sacchetti in tessuto, sacchetti in carta o tessuto, scatole di qualunque forma e dimensione, astucci,

cartellini, portacampionari, folders di presentazione, cartotecnica in genere, garantendo un’ampia scelta di tessuti, carte, tipologie di stampa e lavorazione per ogni esigenza. Aderendo alle richieste di mercato, BC Boncar ha ampliato la gamma degli articoli, inserendo anche: jewerly display, visual displays, espositori per cinture, per cravatte, per sciarpe, realizzati in materiali ecosostenibili. I principali prodotti realizzati pos-

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sono essere suddivisi come segue: - Sacchetti in tessuto. Oltre ai tessuti maggiormente utilizzati quali cotone, tessuto non tessuto e polipropilene, per soddisfare le richieste più esigenti, sono disponibili tessuti jacquard, lino, viscosa, raso, velluto, seta, seta artificiale, microfibre, lycra, cotone stretch, ecopelle, pelle, finta pelle, tessuti tecnici, ecc. - Copriabiti. Le custodie per abiti sono realizzate con nylon, organza, cotone impermeabilizzato, tessuto non tessuto, ecc. - Shopping Bags. Le shoppers sono realizzate in carta o tessuti quali cotone, cotone ritorto, maglia, tessuti tecnici, ecc. - Cartotecnica. Scatole, astucci, cofanetti rivestiti con carta e con tessuti di vario genere, in diverse forme (quadrate, rettangolari, tonde e ovali, con interni modulabili a richiesta) cartellini identificativi, giftcards, stickers, shoppers in carta, porta-campionari, folders di presentazione, visual luxury display , espositori per cintura, espositori per cravatte, espositori per gioielli, porta collane, porta bracciali, portaocchiali. Da evidenziare che BC Boncar, su richiesta, può utilizzare tessuti esclusivi, applicazioni e finiture manuali e/o automatiche, e personalizzare gli oggetti con diverse tecnologie di stampa ad alta definizione.


logistica

La Fashion Logistics Ambrosiano Group - Soluzioni che evolvono e rispondono a qualunque sfida imposta da una supply chain particolarmente complessa e molto esigente a moda rappresenta ancora oggi un settore chiave dell’economia italiana, un ambito dove l’eccellenza del nostro Made in Italy continua a primeggiare a livello mondiale. Un prestigio che occorre mantenere attraverso un miglioramento continuo della qualità ed originalità delle creazioni e una puntualità ed efficienza dei servizi connessi. E’ proprio quest’ultimo l’ambito di azione della cosiddetta Fashion Logistics ossia di tutta quella gamma

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di servizi logistici legati al mondo della moda. Le esigenze logistiche del mondo del fashion rendono indispensabile la scelta di un partner flessibile, affidabile, capace di gestire i cambiamenti repentini del settore e offrire ampie garanzie di sicurezza, con servizi e soluzioni specifiche. Proprio la supply chain della moda e del lusso è stata argomento della IV edizione di Trace ID Fashion, svoltasi a Milano nel novembre

scorso. Un’impor tante occasione di confronto e approfondimento sulle attuali sfide del settore e su come affrontarle attraverso le giuste soluzioni. Ambrosiano Group, da sempre attento ad un aggiornamento costante delle tecnologie e competenze applicate ad ogni settore, garantisce l’expertise e l’eccellenza operativa del proprio team, anche nel compar to moda, ed è in grado di fornire soluzioni

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che evolvono e rispondono a tutte le sfide di una supply chain particolarmente complessa ed esigente. La logistica intesa come catena di approvvigionamento, conservazione della merce e successiva attività di gestione fornitori e magazzino, trasporti e controlli di disponibilità, diventa di fondamentale impor tanza in un settore, come quello della moda, for temente condizionato dalle dinamiche del mercato, dove flessibilità,


logistica

tempestività e sicurezza sono requisiti fondamentali per rimanere competitivi. Basti pensare che nel mondo del Fashion Retail non consegnare i prodotti nei punti vendita nei tempi e modi prestabiliti può comportare danni economici significativi, nonché la perdita di clienti importanti. L’impegno di Ambrosiano Group nel compar to Fashion Logistics è quello di affrontare la sfida del settore moda di rimanere “artigianale” nella qualità ma “globale” nella distribuzione, attraverso una competenza puntuale e in continuo aggiornamento; predisponendo la gestione di sistemi informatici ad hoc, che rispondano agli aspetti specifici del settore (taglia, colore, modello, riassortimento,etc.); attuando soluzioni di stoccaggio ottimizzate in base alla tipologia dei prodotti e flussi, per gestire le variazioni in termini di volume dovute a stagioni, collezioni, saldi, etc. Una gamma completa di servizi manuali e automatizzati e una progettazione di servizi personalizzati, in grado di rispondere alle esigenze specifiche della clientela. Questo, in sintesi, il valore aggiunto che Ambrosiano Group garantisce

attraverso la sua partnership. La professionalità di un gruppo che fa della qualità, dell’etica e dell’ecosostenibilità il proprio credo da perseguire in ogni ambito di attività. La strategia per il 2017 prevede altri impor tanti obbiettivi, primo fra tutti la completa dematerializ-

che assume un ruolo cruciale nell’efficientamento della supply chain di aziende sempre più internazionalizzate e competitive. La mission per Ambrosiano Group è cogliere la sfida dell’Industry 4.0 e attuare, passo dopo passo, tutte le trasformazioni utili nel percorso di innovazione digitale per mante-

zazione dei documenti e degli archivi cartacei, così come una nuova digitalizzazione documentale per il trasporto delle merci. La logistica del futuro è sempre più complessa, innovativa, “smart” e la sua innovazione digitale parla di workflow scheduling, RFID, sensoristica, piattaforme collaborative e Logistics App. Soluzioni interessanti ed indispensabili per un settore che sta diventando sempre più “omnicanale” e

nere un ruolo di primissimo piano come partner referenziato nel settore della Contract Logistics, settore che ha confermato una crescita nel 2016 di +1,2% in termini reali e con un fatturato di 79,8 miliari di euro (fonte Osservatorio Digital Innovation Politecnico di Milano).

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logistica

KN Packaging per il confezionamento Kuehne + Nagel - Con una soluzione basata su cloud fornita da Nulogy, agenzia attiva nello sviluppo di software per il confezionamento, il servizio è migliorato tramite connettività istantanea

Con una crescita globale nel mercato del contract packaging maggiore del 12% annuo, Kuehne + Nagel ha sviluppato KN Packaging, una soluzione innovativa one-stopshop per il confezionamento al fine di rispondere alla complessità dei servizi richiesti dai clienti, combinando capacità avanzate e servizi aggiuntivi. Questo nuovo servizio a valore aggiunto è al momento in implementazione nelle piattaforme di Kuehne + Nagel in tutto il mondo

e si focalizza su tre aree: l’utilizzo di software tecnologicamente all'avanguardia, l’impiego di robot industriali (cobot) di ultima generazione e la collaborazione con i fornitori di servizi di imballaggio a livello locale. Con una soluzione basata su cloud fornita da Nulogy, agenzia attiva worldwide nello sviluppo di software per il confezionamento, K+N migliora il servizio ai propri clienti tramite connettività istantanea e massima trasparenza.

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Il software fornisce ai clienti una soluzione specifica e certificata per le loro necessità di confezionamento. K+N ha firmato una par tnership strategica con Universal Robots, una delle maggiori società nel settore dei robot collaborativi (cobots), per guidare il processo di automazione e aumentare la produttività. Ideato per supportare gli addetti ai magazzini nella molteplicità delle attività di imballaggio, l’introduzione dei cobots condurrà ad una significativa riduzione dei tempi di produzione. Ha anche individuato fornitori di packaging nei vari Paesi, in modo che i clienti globali possano beneficiare dei vantaggi dell’approvvigionamento locale dei materiali, del design e della progettazione conformi alle richieste e preferenze di mercato a livello nazionale. <<In Kuehne + Nagel puntiamo allo sviluppo di sistemi e processi innovativi - dichiara Gianfranco Sgro, membro del CdA di K+N Int. e responsabile per la Divisione Contract Logistics - per offrire ai nostri clienti un servizio continuo e senza interruzioni, rendendo le loro attività operative più veloci, migliori e snelle, indipendentemente dall’area geografica o dal settore industriale. Con questo potenziamento strategico dei nostri servizi di contract packaging, ci aspettiamo una crescita significativa nei mercati chiave e prevediamo l’impiego di centinaia di cobots nelle nostre attività operative nei prossimi anni>>.


company report

Store Manager si diventa Molto spesso capita che lavoratori in cerca di nuova occupazione chiedano a Gruppo Deine, holding specializzata in servizi integrati in ambito “risorse umane”, come comportarsi nella scrittura/lettura di curriculum vitae. I lavoratori si domandano se e come inserire o descrivere proprie esperienze o competenze migliorandole se non, addirittura, inventandosele, mentre responsabili aziendali talvolta si chiedono come intervenire a seguito di verifica di competenze non possedute dal dipendente pur se questo le aveva dichiarate in CV. Nel settore fashion e in particolare sul canale Retail, sono diverse le figure ricercate: dal sales assistant all’assistant store manager sino a ruoli di crescente responsabilità come lo Store Manager e il District Manager e la concorrenza è alta anche fra i candidati. Purtroppo, al fine di passare allo step successivo, alcuni “dopano” il proprio cv, aggiungendo e/o modificando le rispettive esperienze, indicando incarichi mai ricoperti o aziende per le quali, in realtà, mai hanno lavorato. Generalmente la pratica di “migliorare” il proprio CV segue la percezione di poca competitività del proprio profilo professionale o quantomeno di poca attrattività della propria esperienza lavorativa verso chi è alla ricerca di nuovo personale; si pensa quindi che “aggiungere” esperienze, formazione o qualifiche che non si hanno realmente conseguite o inserire esperienze professionali non realmente maturate, possano rappresentare elementi di vantaggio in un iter selettivo.

Le riflessioni sull’opportunità di comportarsi in tal modo hanno un duplice effetto: da un punto di vista prettamente giuridico, dichiarare il falso sulla propria identità o qualità personali costituisce reato (art. 496 del Codice Penale) e, sotto tale fattispecie, Deine ritiene possa ben rientrare ogni attributo che serva a distinguere un individuo nella propria personalità professionale, come dichiarare un lavoro effettivamente non svolto o una qualifica professionale non realmente conseguita. In determinati contesti quali quello fashion, oltre all’aspetto penale, subentra l’aspetto della c.d. reputazione, anche in considerazione del fatto che molto spesso le aziende principali nel mondo fashion si conoscono e si scambiano informazioni e referenze su chi è in cerca di nuove opportunità lavorative e, una cattiva immagine, nel mondo dell’immagine, è un pessimo biglietto da visita. Oggi, in un mondo del lavoro affollato e omologato, la differenza e la distinzione rappresentano elementi ricercati, sia dai ricercatori di persone che dai ricercatori di lavoro. Ma la menzogna ha vita breve e, spesso, genera molti più danni dopo di quanti benefici possa portare. E’ bene, dunque, che chi valuta di modificare il proprio CV, soppesi attentamente le possibili conseguenze, consideri che, una volta scoperta la menzogna, questa minerà inevitabilmente le relazioni con le persone conosciute e, soprattutto, che le persone con le quali ci relazioneremo partiranno prevenute sulle nostre parole. Meglio un CV pessimo, che una pessima reputazione…

Deine Group Srl Viale Andrea Costa, 35 - 47122 Forlì - Tel. 0543.29088 - www.deinegroup.it


logistica

Il magazzino satellite per l’e-commerce Zalando - Il magazzino italiano, a differenza di quanto avviene in Germania, è gestito dal partner specializzato Fiege: avviato nel gennaio 2016, dispone di 16 postazioni per le operazioni di inbound Poco più di un anno fa Zalando ha reso operativo il suo primo magazzino satellite a Stradella (PV), che già oggi evade il 70% degli ordini che arrivano dall’Italia sulla piattaforma di e-commerce di moda con sede a Berlino. Ammontano a circa 3 milioni i pacchi che nel 2016 sono stati spediti da questo centro logistico, così da abbattere di un giorno e mezzo i tempi medi di consegna in tutta Italia, che attualmente si attestano sui 2 giorni per la zona di Milano fino ai 5 per le isole e le località più remote della penisola. «Scendere di un giorno e mezzo nei tempi di consegna è estremamente importante in termini di soddisfazione del delivery - afferma Giuseppe Tamola, country manager Italia, Spagna e Polonia di Zalando – e ciò ci permette di intercettare anche acquisti di capi e accessori di cui si ha bisogno o voglia subito». Il magazzino di Stradella, a differenza di quanto avviene in Germania, dove il colosso dell’e-commerce opera solo con proprie strutture, è gestito dal partner specializzato Fiege e ha avuto una fase di ramp-up molto veloce:

avviato nel gennaio 2016, oggi impiega più di 200 addetti, dispone di 16 postazioni per le operazioni di inbound, 45 per quelle di outbound e 32 dedicate ai resi. Quest’ultima attività, in particolare, richiede una formazione specifica da parte degli addetti, che per il 70% sono donne e la cui età media è di 24 anni. Si tratta, infatti, di verificare che il prodotto rientrato sia in perfette condizioni. La politica dei resi viene particolarmente incorag-

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giata da Zalando, dal momento che è stato riscontrato che facilitando al massimo la procedura da parte del cliente aumentano le vendite e quindi anche la profittabilità. In alcuni Paesi, come la Germania e la Svizzera, il tasso di resi è addirittura del 50%. Ma anche in altri ambiti Zalando sta lavorando per offrire soluzioni innovative, come ad esempio il Pay Later, ossia la possibilità di pagamento differito, creata internamente; oppure il Same Day Delivery in Germania o l’Instant Return; ma anche l’Integrated Commerce. Obiettivi ambiziosi, quindi, ma in linea con la sua crescita, che si assesta ogni anno fra il 20 e il 25%, con un fatturato di 3,6 miliardi di euro nel 2016 con la prospettiva di raggiungere i 9 miliardi di euro in cinque anni.


Green Fashion

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green fashion

Riciclo e tutela delle risorse Filpucci - La scelta vincente è stata produrre fili in cashmere, low impact e di alto valore, con due diverse modalità di recupero della nobile fibra (serie di fili Ninetyfive) ll’autorevolezza nella ricerca Filpucci unisce la passione per lo studio di percorsi innovativi ed etici. La filatura è da tempo impegnata a rivedere processi e prodotti, a ridurre consumi e fattori d’impatto ambientale. La sua filosofia di sostenibilità punta sul continuo aggiornamento di azioni e tecnologie, sull’innovazione virtuosa e sulla scelta di positivi codici di compor tamento. Tra i punti fermi, l’applicazione dei principi del riciclo, a salvaguardia delle materie prime e dell’ambiente e la tutela di risorse naturali, come acque e energia. Ecco, quindi, la scelta di produrre fili in cashmere, low impact e di alto valore, con due diverse modalità di recupero della nobile fibra (serie di fili Ninetyfive). Ma anche l’appartenenza al CPF, associazione con una propria Car ta dei Valori che suppor ta aziende motivate a mettere in pratica principi di etica industriale. Ed infine, ma non ultimo, il contributo alla tutela delle risorse idriche del territorio, con il collegamento di Filpucci, attraverso la tintoria Fiordiluce, al bacino idrico Baciacavallo (PO) con depuratore centralizzato.

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ll filato post-consumer Rigenerare è una vera e propria mission già nel dna del distretto toscano, di cui Filpucci non a caso fa par te. Saper ridare la vita agli elementi nel senso più letterale ma anche creativo del termine, rimettendo in circolo, in questo caso, le fibre arricchite di nuova energia, grazie alle tecnologie e alla lunghissima esperienza di Filpucci. Amico dell’ambiente, il sostenibile Recycle

è racchiuso in una gabbia di cotone organico, un sofisticato filo poliestere derivato dalla rielaborazione di bottiglie in plastica postconsumo (qualità garantita dalla piattaforma italiana Newlife). Anche il filato Ninetyfive cardato CO2 free neutral è di alta qualità, rigenerato post-consumer e, quindi, realizzato con fibre di puro cashmere ricavate da selezionati ritagli industriali di sola maglia. Un materiale prezioso che, con una minima presenza di lana merino extrafine, migliora le performance e la riproducibilità dei colori. E che dire dei fili in cashmere Re.Verso? Gli innovativi fili Ninetyfive in cashmere re-engineered, da progetto esclusivo della supply-chain Re.Verso. Essi hanno origine da sofisticati materiali tessili pre-consumer, mai trasformati e vagliati in modo selettivo e trasparente. Un recupero da materiali esclusivi non trattati e clean, nel rispetto degli standard ecotossicologici delle normative mondiali e dei capitolati privati del cliente. Materiale eccellente e dal percorso tracciabile.

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company report

Siamo consumatori esigenti! E allora che fare? Pretendere che il prodotto sia tracciabile attraverso l’etichetta, avere la garanzia che tutte le materie utilizzate per la produzione dello stesso, siano di qualità e sicure. Consigliare all’amico quella determinata azienda perché ha una visione ambientale. Privilegiare i prodotti che “raccontano” i territori dai quali provengono. In caso di prodotto ordinato, riceverlo in tempi adeguati. Poter usufruire del servizio assistenza per la sostituzione del prodotto mal funzionante. Riassumendo, pretendere qualità di prodotto e di servizio! Sì, oggi il Consumatore impone all’azienda un percorso obbligatorio, che per essere competitiva non può ignorare quella che in termini tecnici si definisce la Voce del Cliente (VOC). Soddisfare la VOC significa mettere in atto strategie di miglioramento

aziendale atte a implementare il Sistema Qualità a 360 gradi ed intervenire sull’intera filiera attraverso azioni ben pianificat . Predisporre ad esempio strumenti di verifica lungo la fase di produzione e diffondere una mentalità volta alla riduzione degli sprechi e difetti, porta con se il duplice vantaggio di offrire un prodotto che risponde alle aspettative del Cliente e conduce nella direzione di Filiera Integrata. Dobbiamo inoltre tener presente che nelle filiere dei settori ad alto contenuto artigianale la qualità del prodotto dipende sì dalle materie prime ma soprattutto dalle mani di chi lavora. Indispensabile quindi è identificare degli standard affinchè la qualità e l’affidabilità del prodotto realizzato siano inequivocabilmente riconosciute dal Cliente.

«La nostra missione, l’Eccellenza dei tuoi Risultati» Servizi professionali di formazione e consulenza manageriale per le metodologie di: “Produzione snella”, conosciuta come Lean Manufacturing e tesa all'eliminazione deglii sprechi; “Eccellenza Operazionale , ossia Six Sigma, volta a migliorare e rendere stabili i risultati aziendali; “Gestione totale della qualità” come strumento proattivo di prevenzione e soluzione dei problemi

EXCENTER S.r.l Via G. Marconi 30 - 50131 Firenze - Tel. 055 7478155 - Fax. 055 5520961 email: info@excenter.it - web: www.excenter.it


green fashion

I tessuti eko’logici Naturali e fatti in Italia - Tante interessanti soluzioni realizzate impiegando filati anche ecosostenibili quali: lana, seta, crabyon, canapa, cotone, lino, ortica aeko Tessuti produce tessuti naturali di alta qualità a filiera controllata: canapa, ortica, soia, crabyon, bambù, lino, cotone biologico, fiocco di Yak e lane certificate. I tessuti ed i filati sono lavorati e rifiniti in Italia nel distretto torinese da mani attente ed esperte, nel rispetto dell’ambiente e dell’individuo. Ciascun prodotto è volto a soddisfare le esigenze di quelle aziende che scelgono di coniugare la qualità all’etica nel rispetto delle “regole naturali”, ponendo la massima attenzione nella scelta e nell’uso di prodotti di eccellenza per le proprie creazioni. Con gli stessi presupposti, Maeko fornisce completa assistenza per l’avvio e la realizzazione di progetti tessili, suggerendo la scelta e la personalizzazione dei tessuti per una produzione esclusiva. La cura delle fasi tintoriali e di nobilitazione tessile avviene invece in collaborazione con Colorsystem, con la quale fornisce un servizio esclusivo sin dall’esecuzione di Lab Dip, strumenti utili e indispensabili agli uffici stile per gli studi delle campionature, all’esecuzione delle produzioni tintorie definitive.

M

Dai crostacei deriva il Crabyon

Yak Lo Yak è un bovino dall’esuberante mantello che sopravvive alle gelide temperature. Dimora, infatti, fino a 6.000 metri di altitudine tra la Mongolia, l’altopiano del Tibet, il Pamir o le pendici dell’Himalaya. Alla fine dei rigidi inverni gli Yak godono dell’annuale pettinatura del manto: dalla pancia e della parte inferiore del bovino si ricava un morbido e prezioso vello, filabile sino alle finezze di 12-16 micron, calibri simili o inferiori al cachemire. Il pregiato filato di Yak è tra i più leggeri e morbidi di origine animale ed è, indubbiamente, un’eccellente alternativa ecologica sostenibile.

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Ogni Yak adulto produce in media meno di 1 kg di sottopelo l’anno, mentre i piccoli poche centinai di grammi. Maeko acquista il fiocco di Yak direttamente dalla Mongolia, lo fila in Italia, puro e in mischia con diversi filati naturali quali canapa o bambù per poi distribuire un prodotto tessuto nei colori naturali dello Yak. Crabyon È una fibra di recente creazione, costituita da un prodotto naturale proveniente dai crostacei che, unita ad altre fibre naturali come canapa, lino, cotone o lana, permette di ottenere una nuova generazione di


green fashion

tessuti “antibatterici naturali”. Nasce in Giappone dall’azienda Omikenshi che è riuscita a mettere

antimicrobica, è emostatica, completamente biodegradabile, anallergica, ecologica e biocompatibile.

Dallo Yak, bovino dall’esuberante mantello, si ricava un pregiato filato

a punto un procedimento industriale, attraverso la frantumazione dei gusci dei crostacei provenienti dall’industria alimentare e la miscelatura con la cellulosa, senza l’impiego di solventi. Un metodo che rende disponibili il chitin ed il chitosano, sostanze dotate di innumerevoli proprietà igienico-sanitarie. Stiamo parlando di una fibra tessile che, oltre ad essere antibatterica e

È bene sottolineare che le funzioni antibatteriche e antimicrobiche del crabyon si esplicano mediante l’inibizione della crescita dei batteri e si mantengono inalterate e permanenti nel tempo anche a seguito dei lavaggi, dell’uso o altre alterazioni da parte di agenti esterni. Inoltre, il crabyon ha un alto potere assorbente dell’umidità ed a contatto con la pelle previene la disidra-

tazione e la sua capacità di mantenere il livello di umidità è maggiore rispetto ad ogni altra fibra, mantenendosi fresco ed esente da cattivi odori a lungo. Previene così, le irritazioni della cute e risulta sicuro e confortevole anche per le pelli delicate o ipersensibili. Bambù Il bambù è una fibra di pura cellulosa e, in modo simile alla canapa, può essere coltivato senza l’uso di fertilizzanti chimici sintetici, pesticidi o defolianti. La sua rapida crescita fa sì che il raccolto possa avvenire ogni 2 o 3 anni, evitando i devastanti processi della deforestazione. La struttura della fibra di bambù a forma cava dona ai tessuti la proprietà di coibenza, ossia un’eccellente effetto di traspirazione e allo stesso tempo la conservazione di calore. Il tessuto è morbido e delicato al tatto e, al tempo stesso, resistente. È una fibra anallergica, ottimo scudo ai raggi ultra-violetti. Inoltre, il bambù possiede uno speciale agente chiamato “Bambù Kun” che assolve una naturale funzione antibatterica e deodorante racchiudendo in se la pectina del miele, eccellente sostanza dalle proprietà emollienti, rigeneranti, nutrienti per la pelle. Ortica L’ortica è una fibra vegetale ottenuta dall’ortica selvatica, la cui colti-

Il Bambù da cui si ricava una morbida fibra

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green fashion

continua da pag. 63 vazione non richiede diserbanti e anti-parassitari. La fibra tessile, che si ricava dalla corteccia della pianta, è una fibra molto pregiata, perchè lunga, lucente, morbida, uniforme, forte alla torsione, elastica, molto resistente. Il tessuto che se ne ottiene è antistatico, anallergico e ha buone capacità di assorbimento. L’ortica selvatica dalla quale si ricava la fibra vegetale

Cotone biologico Il cotone biologico deriva da coltivazione in cui non viene utilizzato alcun pesticida, non viene trattato con sbiancanti nè tinto con sostanze contenenti metalli pesanti e brillantato. Soia È un recente tipo di fibra ricavata dal sottoprodotto della lavorazione del baccello di soia, dal quale si ricava un tessuto morbido, soffice, ecocompatibile e biodegradabile, con un impatto ambientale minimo

o nullo. Soprannominato il cachemire vegetale, è molto facile da trattare, è poco infiammabile, è resistente ai batteri, è elegante e luminoso, è palpabile al tatto e dona un senso di profondo benessere. È una fibra vegetale che ha una grande capacità di traspirazione, permeabilità all’aria e capacità di trattenere il calore; l’uso è adatto nelle giornate calde, dove, in presenza del sole, protegge la pelle dai raggi dannosi. È particolarmente in-

Dal baccello di soia si ricava un tessuto morbido, soffice ed ecocompatibile

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dicata per abbigliamento di classe e gli abiti da sera, per l’intimo e la biancheria da letto. Canapa È probabilmente la fibra che, più di ogni altra, rispecchia il credo biologico insieme alle esigenze di versatilità e praticità richieste dal mercato. La gamma di tessuti ottenibile dalla sua fibra è molto ampia: grazie ai moderni processi di macerazione e degommaggio, si è riusciti a filare titoli fino al 36.000 metrico che equivale ai lini più sottili usati nell’abbigliamento. Il tessuto di canapa filtra il 95% dei raggi UV e scherma dai campi elettromagnetici; crea, a contatto con la pelle, un micromassaggio circolatorio e ha il potere di assorbire e disperde l’umidità corporea. Essendo una fibra cava, si caratterizza per un effetto termostatico che permette di sviluppare una sorta di “coibenza naturale“ grazie a cui è possibile percepire una sensazione di freschezza in estate e di caldo in inverno.


green fashion

Una fibra ricavata da alghe marine Manifattura Crespi - I tessuti Skin Care Sea Cell, prodotti con la fibra ricavata dalle alghe, presentano proprietĂ antinfiammatorie, decongestionanti e tonificanti. Inoltre, offrono un efficace schermo contro i radicali liberi.

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