Sistema Fashion numero 1 - 2018

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Supplemento ad Hi-Tech Ambiente n. 5 - 2017 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/Milano

N° 1 / 2018

Sistema Fashion materie prime - tecnologie - lavorazioni - servizi

Filmar La vera anima del filato a pagina 20



Le migiori soluzioni di fasciatura per ogni esigenza Supporto totale per il vostro successo: - Supporto Tecnico - Sviluppo Prodotto - Prototipazione - Campionatura - Produzione

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in questo numero si parla di... Aeffe Machinery Srl Tel 0587.757376 lab@aeffemachinery.com

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Hanno collaborato a questo numero: Leonardo Bindi; Vittorio Chioetto, Cesare Del Francia, Manuela Macciantelli, Maria Grazia Niccolai, Martina Lecchini, Francesca Guidi, Gabriele Perrone, Cati Tonon, Diana Tribi Videoimpaginazione Grafica: Fabrizio Filippini grafica@pubblindustria.com 20137 Milano - Via L. Resnati, 8 - Tel. 02.5454670 - Fax 050.6069800 Registrazione Tribunale di Milano N. 117 del 15/2/89 - Iscrizione R.O.C. n° 1246 del 29/08/2001

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sommario Panorama

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Focus

8

Cina: il lusso cresce e diventa più sofisticato Tela Blu - La startup per i millennials

Lavorazioni

F.lli Ippolito - Il capospalla come una volta

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Aeffe Lab amplia gli spazi

Materiali

Creative Leathers - Una pelle per tutti i sensi

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Filmar - La vera anima del filato

Zegna Baruffa - Il colore scolpito nel filo

Componenti

Bernini: 41 anni di labelling

Sistemi Gestionali

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Packaging

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TeamSystem - Alyante per aziende strutturate

Gio’Gatto - La shopper prêt-à-porter Il packaging sempre più green

Logistica

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Green Fashion

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Ambrosiano Group - Il valore della supply chain

La sostenibilità nella filiera

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Vitrani - Una minuteria essenziale

Airily - La creatività aiuta a stupire

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panorama Cina: il lusso cresce e diventa più sofisticato

Secondo una recente ricerca condotta da Bain & Co. per conto di Mei.com (Alibaba), il principale fashion store online cinese della moda di lusso, il consumatore cinese di beni di lusso sta costantemente maturando e da qui al 2020 sarà: “opinionated”, ossia ben informato e seguirà le tendenze (25% del totale); "wannable", ciòè che mira all'alto di gamma e lo fa acquistando prodotti come sneaker e microbag (20%); in calo, poiché diventa più sofisticato, chi appartiene alla categoria degli "onnivori" (18%); "conservative", che amano il lusso tradizionale, senza seguire le mode (15%); "edonisti" (15%); quote minoritarie per "disillusi" e "investor" (alla ricerca di beni di lusso-riserva di valore).

Volendo interpretare: la classe media cinese cresce ed è attratta dai marchi accessibili e dall'off-price e aperta a nuove esperienze nel lusso. Inoltre è incrementata negli ultimi anni la sovraesposizione del lusso nei negozi e i consumatori hanno una maggiore capacità di selezionare. Non cercano più i pezzi iconici ma le rivisitazioni, più innovative ed esclusive, chiamate dai ricercatori di Bain & Co. "icone-stagionali". Altro fattore di cambiamento è il potere del digitale che in Cina raggiunge percentuali dell’80% (contro una media a livello globale del 70%). I cinesi, che rappresentano il 30% del totale dei consumatori di lusso, stanno già mixando tra luxury, premium e fast. Al 2020 l’acquirente top di beni di lusso avrà un età tra i 25 e i 30 anni, quindi una generazione sofisticati, tecnologica, istruita e che viaggia, rappresentato anche da individui del ceto medio e sempre più da donne-lavoratrici. Meno famiglie e più acquisti "individualisti".

LVMH: i Mestieri d'Eccellenza a Firenze Il colosso francesce del lusso LVMH nel 2014 ha dato vita all’Istituto dei Mestieri d'Eccellenza (IME), con il duplice obiettivo di garantire la trasmissione del know-how esclusivo delle Maison LVMH alle nuove generazioni, tramite l’organizzazione di corsi con istituti partner e in collaborazione con le Maison del

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gruppo, ed anche di tramandare e preservare i mestieri artigiani. In questo modo l’IME contribuisce alla formazione di molti giovani nei settori della gioielleria, moda, pelletteria, ecc. ma anche della vendita di prodotti di lusso e design. Oggi LVMH replica in Italia aprendo una sede IME a Firenze a Palazzo Pucci, in quanto edificio ricco di storia e simbolo della creatività della maison italiana. Nel nostro Paese sono state avviate sinergie con Polimoda, per quanto riguarda la pelletteria, e For.Al per quanto attiene l’orefice-

ria, per le quali è previsto un finanziamento della Regione Toscana e Piemonte rispettivamente. Il primo corso di formazione in Toscana, in uno dei più importanti distretti produttivi della filiera a livello globale, accoglie studenti interessati a intraprendere la professione di artigiani della pelletteria. I partecipanti hanno così modo di ricevere una duplice preparazione, beneficiando da una parte dell’esperienza trentennale di Polimoda nella formazione dei futuri professionisti della moda e del design, dall’altra


panorama della trasmissione del know-how artigiano delle più prestigiose Maisons LVMH.

La moda italiana nel mondo La Camera di Commercio di Milano e Promos hanno di recente pubblicato la mappa internazionale degli Stati di destinazione del fashion italiano, oltre che alcune ricerche dalle quali si evince che i principali esportatori italiani sono Milano, Firenze e Vicenza. E’ il capoluogo lombardo il primo

esportatore di abbigliamento, intimo e maglieria, con una quota di export del 12,5% (+10% nel 2016). Firenze, invece si attesta a quota 10,2% di export (+4%) e Vicenza a quota 8,9% (-1%). Tra le principali destinazioni della moda italiana vi sono la Francia con i suoi 5 miliardi di importazioni (0,5%), la Germania con 4,5 mld (+2,5%), gli Stati Uniti con 3,8 mld (-4,5%), la Svizzera con 3,7 mld (+5,7%) e il Regno Unito con 2,9 mld (+2,2%). La Cina si posiziona all'ottavo posto con 1,73 mld (-0,9%), seguita da Giappone (1,72 mld +8,1%), Russia

(1,4 mld, +4,3%) e Corea del Sud (1,2 mld, +8,1%). Secondo le elaborazioni della CamCom su dati Istat risulta inoltre che la Francia importa dall’Italia soprattutto abbigliamento, e in particolare camicie, T-shirt, intimo, maglieria e calzature. Hong Kong è in testa nell’import di sportswear, la Germania è in pole position per l’acquisto dei tessuti, la Svizzera per borse e pelletteria, gli Usa per biancheria per la casa e pellicce, e la Romania è il maggiore acquirente di passamanerie e bottoni.

Antispreco: Il vestito cresce col bimbo

Nel settore dell’abbigliamento per l’infanzia, lo spreco dei capi è un tema assai sentito per le famiglie. Generalmente, a causa della veloce crescita dei bambini, un capo non può essere utilizzato per più di una stagione e questo continuo ricambio del guardaroba rappresenta un dispendio economico notevole. La soluzione arriva dal designer londinese Ryan Yasin, che ha sviluppato un tessuto con cui produrre indumenti che letter almente crescono insieme ai bambini, almeno fino a 3 anni di età.

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Ispirato agli origami, questo innovativo tessuto ha una struttura pieghettata che si espande col crescere del bambino. Ma non è tutto: i vestiti realizzati col tessuto "a origami" sono anche impermeabili, grazie ad un rivestimento particolare, e sono concepiti per resistere e non perdere flessibilità con lavaggi frequenti. Al momento sono stati confezionati pantaloni, giacche e tute realizzate in materiale sintetico, adatti a partire da bimbi di 4-6 mesi.


focus

La startup per i millenials A

Tela Blu - Il lusso accessibile di una collezione uomo pronto moda di capi di qualità e grande vestibilità venduta solo online

bbigliamento uomo di qualità ad un prezzo accessibile. Niente loghi. Niente negozi, solo vendita digitale. Dimenticate tutte le classiche strutture del fashion system; la promessa della startup Tela Blu, che ha debuttato solo un mese fa on line ed ha già costruito una vasta community attorno al concetto di affordable luxury, è quella di offrire ai clienti qualità, stile e ricerca ad un prezzo contenuto. Sistema Fashion ha voluto approfondire l’idea di lusso accessibile on line, ponendo anche alcune do-

mande ai fondatori di questa nuova azienda. Innanzitutto Tela Blu è un’avventura di famiglia. I protagonisti di questa storia sono due fratelli, Edoardo e Carlo Alberto, e il loro papà, Fabrizio. Non una famiglia qualsiasi ma una di quelle che la moda l’ha respirata da sempre. Fabrizio Danna ha alle spalle una lunga carriera come designer nel mondo dello sportswear e del fashion. Ha lavorato per grandi marchi internazionali come North Sail, Henry Lloyd e Brooksfield, e nel

2001 ha fondato il brand Jaggy. In Tela Blu porta tutta la sua esperienza imprenditoriale unita ad una profonda conoscenza del settore e alla voglia di lavorare ad una nuova sfida. Edoardo è il piccolo di famiglia ma a 24 anni ha già le idee chiare. Da sempre interessato alla moda ha uno stile personale, ama vestire in maniera sobria ma elegante ed è proprio questo che ha portato nella sua startup. <<L’idea - dice - mi è venuta osservando come si vestono i miei amici, i miei coetanei. Al lavoro come nel weekend scegliamo outfit comodi ma di gusto. Non cerchiamo una griffe per sentirci a nostro agio e preferiamo capi che ci consentano di essere semplici ma sentirci a nostro agio. In una parola, belli>>. Ad aiutare Edoardo c’è Carlo Aberto, il fratello maggiore (28 anni) che di startup continua a pag. 10

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focus continua da pag. 8

se ne intende. Poco più di un anno fa, insieme ad alcuni soci, ha fondato Fanceat e oggi, anche grazie alla sua esperienza, aiuta Edoardo nella strategia del nuovo progetto. Da poco si è aggiunto alla squadra anche Francesco, giovane italiano (34 anni) che da molti anni vive all’estero ma crede che nella moda gli italiani abbiano indiscutibilmente una marcia in più. Il suo aiuto, il suo entusiasmo e la sua visione internazionale sono preziosi. “Just what you need” è la promessa di Tela Blu. Una collezione uomo pronto moda (camicie, t-shirt, pantaloni e maglieria), pratica e funzionale, che non segue le tendenze ma permette a tutti gli uomini di crearsi il proprio look a partire da capi passepartout. Il design è rigorosamente curato da Fabrizio. Le materie prime sono selezionate con attenzione. Tela Blu punta tutto su tessuti di qualità e grande vestibilità. Tutta la produzione, dalla scelta del tessuto e del filato alla confezione finale, è seguita dall’azienda per garantire la qualità.

Tela Blu produce qualcosa direttamente o si affida in tutto e per tutto ad aziende conto terzi? In quest’ultimo caso, come sceglie a chi affidarsi e quali principali caratteristiche devono avere i fornitori? <<La filiera dalla progettazione alla consegna al cliente finale avviene così: le attività di ricerca, stile, disegno, ricerca dei tessuti, progetta-

zione del capo vengono prodotte internamente; il confezionamento viene affidato a partner esterni; la logistica la gestisce direttamente Tela Blu; le spedizioni sono affidate al corriere partner DHL. Per la produzione collaboriamo con partner di eccellenza italiani ed esteri, ognuno di loro è specializzato in una categoria di prodotto diversa. Quello che ricerchiamo nei nostri

frirci il risultato che volevamo in partenza (che non è per nulla scontato). Infine, una qualità che apporta valore aggiunto alla collezione è l'esperienza del produttore, esperienza nei trattamenti, nella reazione dei tessuti, nella fattibilità tecnica dei dettagli. Una collaborazione costante e reciproca aiuta sempre entrambe le parti>>.

Team Tela Blu: da sx in alto Francesco Sama, Fabrizio Danna, Carlo Alberto Danna, Edoardo Danna (seduto)

partner è il modo e la cura che mettono nel loro lavoro. In fase di ricerca fornitori facciamo sviluppare molteplici campioni per valutarne la qualità. Un altro elemento chiave è l'affidabilità in termini di controllo qualità, tempistiche, la capacità di of-

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Per quanto riguarda le materie prime (tessuti, bottoni, filati, ecc), come vengono scelte e da chi? <<Ogni singolo prodotto che Tela Blu propone è il frutto dello studio del nostro team di design e di stile


focus e di una accurata ricerca. Viene curato ogni dettaglio, dal tessuto agli accessori. È quindi il team di stile interno che dopo una lunga ricerca, decide il tessuto, il lavaggio, la tintura per ogni capo. Per questo motivo la realizzazione dei nostri modelli è l'attività a cui dedichiamo la maggior parte del tempo, anche perché è quello che ci piace di più>>.

Quali caratteristiche devono avere le materie prime impiegate per i capi Tela Blu? <<La materia prima è il DNA vero e proprio del prodotto. La nostra priorità è quella di proporre ai nostri clienti capi che durino, che siano piacevoli da portare e che vestano bene. Tutte queste qualità sono

mette di produrre molto di più e di andare verso la stessa direzione>>. Un altro aspetto importante per il successo aziendale è sicuramente il prezzo, che è contenuto perché la startup supera i tradizionali schemi di vendita: Tela Blu vende solo on line, senza agenti, senza intermediari, senza negozi e accorciare la filiera consente di calmierare i costi.

Come viene gestito l’unico canale di vendita per Tela Blu, ossia l’on-line? <<La parte IT è affidata ad un'agenzia web esterna con cui abbiamo lavorato a stretto contatto per più di sei mesi al fine di ottenere il risultato che volevamo, il nostro store online. La parte di design

possibili grazie allo studio e alla scelta del tessuto adatto al capo. Per noi però materia prima non significa solo tessuti, significa anche il team e nello specifico le persone che ogni giorno mettono il contributo per dare vita a questo progetto. Siamo un team molto piccolo ma nonostante questo siamo molto uniti e determinati, questo ci per-

e progettazione dello store è stata fatta e continuerà ad essere gestita internamente. La logistica e quindi il magazzino li gestiamo noi, questa è una scelta che comporta molta operatività ma ci sta permettendo di avere un contatto più diretto con il cliente e di soddisfare le sue richieste, ove possibile. La distribuzione invece la affidiamo a DHL, un marchio che parla da solo, non il più economico diciamo, ma sicuramente il più affidabile sul mercato. Garantiamo la spedizione in 24-48 ore e di questo ne andiamo molto fieri perché siamo in pochi operatori ad offrire questo livello di servizio>>.

Come concilia Tela Blu qualità dei materiali, grandi numeri e basso prezzo ma rischio di invenduto? <<Il pilastro fondamentale dell'idea che sta alla base di Tela Blu è il rapporto qualità/prezzo. Riusciamo ad offrire un prezzo più competitivo senza ridurre la qualità ma semplicemente eliminando i margini superflui della distribuzione tradizionale. Il rischio di invenduto lo stiamo affrontando su due fronti. In primis abbiamo delle competenze interne di business intelligence che analizzano dettagliatamente i dati al fine di effettuare ordini per taglie e colori più consapevoli e con il minor rischio possibile. In secondo luogo la nostra offerta è limitata, questo ci permette di concentrare le nostre continua a pag. 12

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risorse su pochi capi, quelli che pensiamo siano i più funzionali alla vita di tutti i giorni>>. Fondamentale nel progetto di Tela Blu è anche il concetto di “shopping experience”, che deve essere semplice e intuitiva, la navigazione del sito veloce e diretta per consentire ai clienti di scegliere i propri outfit senza perdere tempo. La vendita delle collezioni avviene solo on line ma la prova del capo, per molti clienti l’ostacolo più grande, è stata brillantemente risolta. Anzitutto spedizioni e resi sono gratuiti per consentire al cliente di provare i capi a casa e poi decidere se tenerli o restituirli. Ma la vera novità è lo strumento di misura Virtusize, sviluppato in Svezia ed utilizzato per la prima volta in Italia proprio dalla start up. Basta un metro e ogni cliente ha la possibilità di provare i capi semplicemente confrontandoli con quelli che già possiede per sapere subito come vestirà il capo che sta per acquistare. Per superare la distanza tra il cliente e la vendita online Tela Blu offre anche un ottimo servizio di customer service. <<Quello che è stato apprezzato molto dai nostri clienti - racconta Fabrizio - è il nostro servizio postvendita. Cerchiamo di risolvere qualsiasi problema nel minor tempo possibile per rendere l’esperienza di acquisto unica>>. Ricevere un pacco Tela Blu è un’esperienza. E non poteva essere altrimenti per Fabrizio che anni fa

aveva fatto proprio del packaging di Jaggy una cifra distintiva del brand. Prima ancora di aprire il pacco, la sensazione è di avere tra le mani qualcosa di speciale, semplice e creativo allo stesso tempo. Ogni capo arriva in una busta blu gonfiata ad aria! <<Il successo di Tela Blu - spiega Edoardo - ci ha sorpreso fin dal

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primo giorno della messa on line della piattaforma. Abbiamo deciso di stare al di fuori dei tradizionali schemi della moda e anche il nostro modo di acquisire nuovi clienti è impostato su nuovi schemi. Oltre al passaparola abbiamo puntato molto sui social, decisamente il nostro mezzo d’elezione>>.



lavorazioni

Il capospalla come una volta A

F.lli Ippolito - Cappotti, giacconi e impermeabili da uomo e da donna, confezionati all’insegna del Made in Italy seguendo le ultime tendenze della moda

lta qualità e ottima fattura, materie prime eccellenti e modelli ricercati, con un occhio sempre attento alle ultime tendenze della moda maschile e femminile. Con queste premesse si presenta la F.lli Ippolito, specializzata nella produzione di capispalla da uomo e da donna. Un'azienda totalmente Made in Italy ed in grado di soddisfare le esigenze sempre più attente che il mercato del fashion richiede. L'estrema cura e l'attenzione che

viene riservata a qualunque particolare, unitamente ad un ferreo controllo qualità, fanno della F.lli Ippolito un partner ideale per tutti quei brand che ricercano affidabilità e sicurezza. La produzione di abbigliamento, la prototipia, la modellistica, il taglio, lo

mettendo a loro disposizione l'intero staff al fine di raggiungere in totale sicurezza gli obiettivi prefissati ed il rispetto dei tempi di consegna, elementi imprescindibili nel fashion business. Oltre 30 anni di esperienza e tanta, tanta passione per questo lavoro

stiro ed il confezionamento sono azioni costantemente seguite e monitorate dagli stessi titolari dell’azienda a garanzia di un risultato assolutamente garantito. Ma F.lli Ippolito è anche in grado di seguire e consigliare i giovani stilisti,

sono un must a cui l’azienda non vuole affatto rinunciare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: cappotti, giacconi ed impermeabili confezionati “come una volta” e all’insegna del Made in Italy, punti di forza di F.lli Ippolito.

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lavorazioni

Aeffe Lab amplia gli spazi I

Il progetto prende forma - Due sezioni collegate tra loro: in una si studia a tavolino il prodotto, nell’altra si realizza il prototipo

l nuovo progetto di Aeffe Machinery, Aeffe Lab, è nato dall’idea di voler dare un servizio completo, ponendosi come obbiettivo finale quello di seguire in maniera differente, ma comunque sia precisa, ogni suo cliente in base alle loro necessità. L’Aeffe Lab da quindi accoglienza a coloro che, già in possesso delle macchine targate Aeffe Machinery, cercano di sfruttare al meglio ogni loro risorsa, agli stilisti che hanno nuove idee da concretizzare e ai tecnici e operatori che hanno l’interesse di aggiornarsi sulle novità delle macchine. Questo nuovo progetto sta prendendo forma, infatti Aeffe Lab si sta ingrandendo. L’obbiettivo è quello di creare all’interno dell’azienda due sezioni Lab collegate tra loro. La prima sezione è un vero e proprio centro di ricerca e sviluppo: una zona accoglienza interattiva con tavolo e sedie dove i clienti insieme ai tecnici Aeffe potranno ideare e studiare l’articolo adatto alle proprie esigenze. Una volta che il cliente è soddisfatto di quanto creato può passare nella seconda stanza per realizzare con la pelle il primo prototipo. In

questa seconda sezione del Lab ci sono le macchine Aeffe Machinery, la Multifunzione Evo e la Alpha. Qui viene concretamente realizzato l’ar-

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ticolo, sul quale il cliente può apportare le eventuali modifiche quacontinua a pag. 16


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lora non sia soddisfatto del risultato. In questa seconda area si continueranno a fare delle piccole campionature per coloro che ancora non hanno le macchine Aeffe. A tal proposito, per quanto riguarda i macchinari Aeffe Machinery grazie allo studio da parte dei tecnici Aeffe all’interno dell’Aeffe Lab, sono state apportate migliorie alle due mac-

chine presenti proprio nel Laboratorio. Alla macchina Evo è stato ridotto il tempo di produzione. Infatti nella nuova Evo, che contiene sempre tutti gli optional della vecchia macchina (quindi può fare tutti gli articoli come foro, foro veloce con stampi più grandi, stampa, microforo, reti, tagli, squame, agugliature, trasferimento di lamine, ecc.) i tecnici hanno migliorato le sue presta-

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zioni per poter raggiungere una velocità del 70% maggiore di tutte le altre macchine prodotte fino ad oggi. Questo vuol dire che qualsiasi articolo, realizzato nello stesso tempo, può arrivare ad una produzione maggiore del 70%. Anche l’altro gioiello presente nell’Aeffe Lab, la Alpha, ha subito alcune modifiche. Infatti i tecnici hanno studiato altri due modelli in modo tale da aumentare il piano di lavoro e di conseguenza le prestazioni. Sarà quindi presente la Alpha 800, la Alpha 1200 e la Alpha 1600. Queste lavoreranno su un piano di 80x80 cm, 120x160 cm oppure 160 x120 cm, ma la Alpha 800 e la Alpha 1600 possono lavorare in continuo, quindi 80 o 160 cm di larghezza per una lunghezza infinita. La Alpha 1200, invece, ha caratteristiche leggermente diverse. Queste macchine possono realizzare, tagli, squame, fori, fresature e disegni con una qualità e precisione impressionante, forse meglio di un laser, ma senza cattivi odori ne bruciature, ed è in grado di lavorare direttamente su tomaie, borse o giacche. Pertanto, grazie ad un laboratorio più grande e più interattivo, improntato su innovazione, ricerca e sviluppo e training di aggiornamento, l’Aeffe Lab e l’Aeffe Machinery creano una combinazione di nuove idee in grado di soddisfare il cliente veramente in ogni sua richiesta.



materiali

Una pelle per tutti i sensi C

Creative Leathers - Lavorazione artigianale dei prodotti, studio ed esecuzione di rifiniture che seguono le tendenze della moda

reative Leathers è un punto di riferimento nella produzione delle pelli bovine fiore e crosta scamosciata e rifinita al poliuretano (bycast) per calzature, borse e cinture. Vanta un magazzino sempre rifornito con giacenza costante di 200 colori in pronta consegna di pelli scamosciate. I vantaggi per chi si rivolge a questa conceria sono molteplici: tra i principali la lavorazione artigianale dei prodotti e la possibilità di sviluppare sopra le pelli colorate delle rifiniture che seguono le tendenze della moda, un lavoro che i professionisti di Creative Leathers elaborano per le collezioni di ogni

stagione. I tanti effetti richiesti dai clienti sono eseguiti anche su piccole quantità di pelle. L’azienda può infatti soddisfare qualunque esigenza grazie anche alla flessibilità della propria capacità produttiva, ma sempre assicurando la puntualità della consegna. Il personale di conceria sottopone ai clienti i campionari, le schede di prodotto e la gamma di colori relativa a ogni articolo, per offrire il massimo delle possibilità eseguendo artistici effetti moda, e garantire la piena trasparenza della produzione. Per ogni articolo sviluppato, inoltre, i tecnici effettuano sette test che permettono di dare al cliente

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un’idea delle caratteristiche tecniche dell’articolo. Il cliente ha così la possibilità di valutare, sulla base di queste caratteristiche, se il prodotto rispecchia le sue esigenze. I test a cui le pelli sono sottoposte riguardano la resistenza allo strappo, la resistenza della rifinitura, le flessioni, la resistenza del colore, l’adesione della rifinitura, la resistenza del colore alla goccia d’acqua e alla luce artificiale. La cura della logistica è un altro valore aggiunto dell’azienda, che spedisce la merce in tutto il mondo via aereo o mare, a seconda delle richieste del cliente e della convenienza dei trasporti.



materiali

La vera anima del filato Q

Un futuro di eccellenza sostenibile - Quando la qualità incontra l’eccellenza nasce Filoscozia, ossia il filo secondo Filmar

ualità e trasparenza coniugate con l’eccellenza delle materie prime: sono questi i requisiti fondamentali per Filmar, un brand internazionale che è riuscito a raggiungere importanti risultati integrando innovazione sostenibile e responsabilità sociale direttamente sui suoi prodotti. Nato nel 1958, Filmar continua a essere un punto di riferimento per la filiera della tessile, sia per il presente che per il futuro,

con il chiaro obiettivo di lasciare alle nuove generazioni una moda più responsabile. Una filiera controllata dove cotoni e materie prime vengono selezionate considerando sempre la loro rispondenza a stringenti criteri ambientali, sociali e qualitativi. I filati Filmar sono prodotti in linea con quanto previsto dal Protocollo Detox di Greenpeace per garantire che durante il processo produttivo non vengano

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materiali usate sostanze chimiche dannose per l’ambiente e per l’uomo. In questa visione sostenibile si inserisce Filoscozia, un filato in cotone di altissima qualità dove l’eccellenza della materia prima (solo cotoni egiziani a tiglio lungo) è intrinsecamente legata a processi di nobilitazione all’avanguardia. Qualità ed eccellenza per un filo che è unico al mondo, grazie alle sue proprietà e caratteristiche.

Versatile ed affidabile Dalla maglieria e tessitura fino alla calzetteria, Filoscozia è adatto a molte lavorazioni, con elevate prestazioni, che perdurano anche dopo numerosi lavaggi. Inoltre, sottoposto a ritorcitura, pet-

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materiali continua da pag. 21

tinatura e gasatura, non produce pilling. Grazie alla mercerizzazione del filato, il capi prodotti garantiscono un maggior grado di assorbimento insieme a uniformità e brillantezza dei colori.

Eccellenza e sostenibilità Filoscozia è naturale cotone egiziano, raccolto a mano e rispettoso dell’ambiente. Particolarmente indicato per le pelli più delicate favorisce l’interscambio termico tra organismo e ambiente, garantendo un maggior senso di freschezza e benessere sulla pelle. Registrato in più di 40 paesi, Filoscozia è uno dei best seller di Filmar che ha saputo creare e sviluppare ampie coloriture (quasi 200 colori) sistematicamente aggiornate. Per la stagione primavera-estate 2019, l’azienda propone una colle-

zione straordinaria con 14 titoli di colori classici e moda. I nuovi articoli, destinati alla maglieria, sono marchiabili Filoscozia, con etichette olografate e disponibili in diversi formati. Per garantire che Filoscozia risponda, non solo al gusto classico, ma anche a quello più giovanile,

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creativo e sperimentale, Filmar ha avviato una collaborazione con la scuola di Fashion e Design del Politecnico di Milano, in cui un gruppo di giovani fashion designer lavoreranno a progetti di ricerca creativa per arricchire ed estenderne l’utilizzo a diversi ambiti della moda e del design.


materiali

Il colore scolpito nel filo Zegna Baruffa Lane Borgosesia - Tenui per il cotone, luminosi per la seta, aristocratici per il cashmere, esotici per il lino, magnetici per la lana, ma tutti influenzati dalla natura tone con altre fibre, per realizzare capi diversi, per funzioni diverse. Per questi filati, riuniti nella gamma de “I Freschi”, i colori proposti spaziano nell’ambito di una palette che ruba le tonalità pulite della campagna estiva, con mix di frutti esotici e colori neutri, tenui, leggeri e la fragranza dei colori “puliti”. Per quanto riguarda la gamma dei filati “I Naturali”, non c’è nulla di più

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l cotone, protagonista da sempre dell'estate, viene rivisitato e arricchito da fibre che doneranno al filo e al capo effetti cromatici inusuali e performance adatte a queste “nuove estati” che rapidamente ci presentano sbalzi di escursioni termiche. Le classiche polo in cotone e maglioncini colorati ci fanno ricordare tempi ma soprattutto estati che non esistono più. E la ricerca ha permesso al gruppo Zegna Baruffa Lane Borgosesia di declinare il co-


materiali continua da pag. 23

sofisticato della semplicità. Una selezione di lini con seta e lana che uniscono naturalità e spirito nobile. L'immagine naturale e cruda del lino si fonde piacevolmente nella preziosità delle lane e si esalta nella luminosità della seta. Il lino si coniuga in una gamma di composizioni inusuali e aristocratiche. Ecco che la gamma colore è esotica e sensuale. Sfumature contemporanee per un insieme di accostamenti che si ispirano al viaggio e alla scoperta di suggestioni lontane. Con “I Pregiati” l’azienda ha voluto riunire l’esclusività delle lane ultrafini, l’eleganza aristocratica del cashmere, la lucentezza sottile della seta. Fili espressamente dedicati al mondo femminile e al suo fascino indecifrabile. I colori? Toni influenzati dalla natura, colori che sembrano scolpiti nel filo e catturano per profondità, così densi e magnetici. M anche il connubio lana e cashmere rappresenta un un’alta gamma di materie prime nobili che esaltano il valore di una selezione classica nel senso più assoluto, capace di interpretare la tradizione. Per questi due filati solo colori fondamentali, i colori che non possono mancare, riferimenti cromatici irrinunciabili quando si decide di essere, non di apparire, per una palette di toni senza stagioni e senza mode, gamme fondamentali nel guardaroba di ognuno. Ma oltre all’imprescindibile qualità, il consumatore non vuole più rinunciare a un’altra caratteristica essen-

ziale, ossia il filato performante. La ricerca per Zegna Baruffa è base indispensabile alle sue collezioni. Rendere performante un filato, a prescindere dalla sua composizione, significa dare valore aggiunto

assoluto al capo che sia di genere sportivo o di collezione. L'innovazione e la ricerca della filatura hanno creato un importante supporto per affrontare le esigenze del

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mercato in questo settore. E' la performance intrinseca il focus di questa gamma di articoli, chiamata appunto “Fili Performanti”, e il colore scelto o la composizione completano il filo stesso.



componenti

Bernini: 41 anni di labelling A

Dal 1977 - Ricerca, creatività, sperimentazione nella produzione di accessori studiati per valorizzare l’immagine del marchio

zienda familiare fondata da Mauro Bernini, tuttora al timone, a cui presto si è unita la moglie Grazia Chiurato. Oggi la Bernini si occupa di labelling per abbigliamento a 360 gradi, dalla progettazione alla produzione e distribuzione di tutta una serie di

accessori e dettagli personalizzati, oltre all'etichetta e al cartellino, che sono per eccellenza prodotti deputati alla identificazione di un capo. In oltre 40 anni il valore e la funzione dell’accessorio hanno conosciuto una grande evoluzione. Negli anni ‘70 e ‘80 etichetta e cartellino

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erano meri elementi distintivi, servivano solo "a dare un nome" al capo o al massimo ad attribuire una connotazione di "italianità". Le esigenze in termini grafici e di prodotto erano invece minime. Via via che la moda si è fatta esperienza più che esigenza, bene effimero ed


componenti emozionale piuttosto che primario e necessario, ecco che la funzione del labelling ha assunto maggiore importanza. Quello che conta oggi è infatti "colpire" il cliente, suscitando emozioni e creando appeal intorno a un Brand. Si è assistito così alla nascita, e al trionfo, del packaging e di tutti gli elementi di abbellimento e di contorno che sono oggi imprescindibili in un capo. Dopo l'ideazione e la progettazione (uno dei punti di forza di Bernini) a cura del reparto stilistico interno, l’azienda si occupa direttamente di tutte le fasi di lavorazione di ogni prodotto: dall'approvvigionamento della materia prima a tutti

i passaggi successivi che contribuiscono a dare a ogni accessorio la sua unicità. Si va dalle stampe tradizionali alle tecniche più avanzate quali serigrafie spessorate e con rigonfianti, rilievi plastici, alte frequenze, ricami 3D, laserature,

etichette e patch termoadesivi, tessiture jacquard di ultima generazione (tra cui la nuovissima tessitura con trattamento comfort). L'impiego di materiali eco-sostenibili, fi-

lati naturali e rigenerati, tecniche di stampa ad acqua e lavorazioni a basso impatto ambientale sono un impegno che l'azienda sostiene, in coerenza con tutta la propria filiera produttiva e con i propri fornitori di materie prime, che sono tra i più importanti del settore. Bernini è attenta inoltre a tematiche etico-sociali, affidando alcune fasi delle proprie lavorazioni a cooperative sociali e partecipando at-

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tivamente a progetti solidali e benefici, anche in collaborazioni con i clienti. <<Seguire il cliente nel mondo della moda significa anche occuparsi del prodotto e della ricerca – afferma Giulia Bernini, entrata in azienda nel 2003 per occuparsi del commerciale – poiché oggi il labelling è parte integrante di una collezione e di un capo, quasi a rappresentarne l'anima e con lo scopo di trasmetterne l'essenza. Nel nostro modus operandi, la nostra azienda non è solo fornitrice di accessori a complemento del prodotto finale ma anche partner, che partecipa alle scelte stilistiche del cliente, ne condivide la visione, propone idee e contribuisce alla ricerca e allo sviluppo di progetti. Questo approccio ci permette di vantare oggi la collaborazione con importanti nomi che hanno fatto la storia del nostro distretto e anche, aggiungo con orgoglio, della moda nazionale. Con questa consapevolezza, ci rivolgiamo al futuro nell'intento di proseguire in questa direzione e migliorarci sempre più>>.


componenti

Una minuteria essenziale V

Vitrani - Dalla corsetteria ai costumi da bagno, una vasta gamma di accessori per soddisfare ogni richiesta, dalla più classica a quella più moderna

itrani produce da oltre trent’anni una gamma di accessori estremamente ampia, che spazia dagli anellini ai regolatori, dai ganci alle chiusure in plastica certificata oeko-tex per il settore dell’intimo, della calzetteria, dei costumi da bagno e dell’abbigliamento. L’esperienza maturata dall’azienda le permette di soddisfare le richieste più svariate di clienti anche particolarmente esigenti, dalla ricerca colore alla misura più adatta, fino alla realizzazione e personalizzazione di articoli su misura.

Un esempio su tutti è lo sviluppo per studi stilistici di campionari personalizzati che diventano in seguito nuove collezioni. Vitrani è inoltre sempre pronta ad assecondare le richieste di quanti

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hanno l’esigenza si realizzare qualsiasi nastro rigido e/o elastico con la regolazione, anche per nuovi e differenti settori merceologici e questo grazie alla flessibilità produttiva aziendale. E sempre in merito alle ampie possibilità realizzative di Vitrani, da segnalare la spallina termosaldata ottenuta dal tessuto. Tale nastro può essere fornito sia a metraggio che essere trasformato in spalline regolabili pronte per la confezione del capo finito.


componenti

La creatività aiuta a stupire N

Airily - Materiali diversi, sovrapposizioni, cuciture e ricami, unitamente all’uso di laser, alta frequenza, ultrasuoni, stampa digitale per coreografici effetti

obilitare i tessuti e catturare l’attenzione sono questi gli obiettivi di chi sui tessuti crea, anche grazie alle nuove tecnologie, effetti tattili e visivi di forte impatto. Dal ricamo alla serigrafia, dall’alta frequenza agli ultrasuoni, dal laser alla stampa digitale su cotone, seta e poliestere, fino all’impiego di pietre personalizzabili, termoadesive o da cucire, in resina bicomponente. Tutto questo è Airily, la cui competenza, esperienza, conoscenza approfondita del mercato e delle sue necessità, le consentono di offrire prodotti di grande interesse e rigorosamente made in Italy al 100%.

Effetto dovuto all'uso di gel sovrastampato

Simpatici giochi tattili grazie all’impiego di differenti materiali o coreografiche sovrapposizioni ma anche disegni ed effetti luce particolari mediante l’applicazione sui tessuti di patch ricamate, quale è la tendenza del momento. Ecco quindi i decori tridimensionali in re-

Effetti creati grazie al taglio laser e all'uso di stampa digitale e di gel

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sina leggerissima stampata, altrimenti detti “gel 3D light stones“, da cucire o da termoadesivare, e da applicare sia nell’abbigliamento che nella bigiotteria, nella calzatura e negli accessori. I disegni, qualunque essi siano, da quelli geometrici a quelli naif, possono nascere dalla fantasia dello staff creativo di Airily ma anche del cliente che può personalizzare secondo le proprie necessità, scegliendo sia tessuti che immagini. Che cosa è possibile realizzare? Di tutto! E per riuscire a stupire davvero basta osare un po’, magari impiegando materiali non proprio convenzionali, come il sughero e il legno, o studiare geometrie bizzarre da rendere più aggressive applicando borchie o strass, oppure utilizzando ecopellicce o i transfer trompe-l'oeil ad effetto fotografico o 3D.


sistemi gestionali

Alyante per aziende strutturate TeamSystem - Un software gestionale indicato sia per le realtà produttive che per quelle di commercializzazione, integrato con soluzioni di CAD, CAM e PLM specifiche per il fashion

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l gestionale abbigliamento Alyante Fashion, è il software ERP per le aziende strutturate per la produzione di abbigliamento, maglieria, pelletteria, articoli luxury, ma anche per le realtà che si occupano della commercializzazione di questi prodotti. In generale i vari moduli

consentono all’azienda di configurare la gestione del loro flusso operativo, permettono di strutturare le proprie schede prodotto e le proprie anagrafiche articoli, stagioni, etc. Il sistema, infatti, consente un pieno controllo della supply chain poichè

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collega le fasi di creazione e sviluppo con quelle commerciali, coprendo da una parte i processi di design, sviluppo prodotto e costruzione della collezione, e dall’altra quelli di pianificazione strategica, sales budgeting, pianificazione di merchandise e assortimenti, ge-


sistemi gestionali stione dei processi in-season. Il software gestisce la tracciabilità di tutti i prodotti e semilavorati, dal ricevimento a magazzino fino alla realizzazione dei capi confezionati; così è sempre possibile identificare la provenienza delle materie prime che compongono il prodotto. È possibile, inoltre, parametrizzare documenti e magazzini al fine di movimentare la merce in maniera

per il settore (Mytho). Alyante Fashion permette anche la pianificazione anticipata dei fabbisogni di tessuti, accessori, ecc. per ordinare “al buio”, cioè sulla base delle previsioni di vendita. Gestione dei contratti di acquisto (pelle, tessuti, ecc.) e controllo del rispetto delle relative condizioni in fase di accettazione delle materie prime. Come si può facilmente intuire,

ciata in Alyante Fashion. Le caratteristiche distintive del settore moda si fondono in una soluzione integrata, standard e internazionale. La copertura funzionale a 360° e la condivisione di dati e informazioni consentono una migliore organizzazione e formalizzazione dei processi aziendali. Tra i principali plus del sistema da segnalare l’interfacciamento nativo

selettiva per ubicazione. Altro aspetto importante è il decentramento della raccolta ordini di collezione e pronto: raccolta ordini multicanale, potenziata da applicazioni specifiche per il mondo fashion come Nuxie o attraverso piattaforme e-commerce pensate

Alyante Fashion è pensato per seguire il prodotto durante il suo intero ciclo di vita, con organizzazione razionale delle informazioni e linee guida per il processo di sviluppo delle collezioni. Ogni attività legata alla realizzazione del progetto è puntualmente trac-

con gli strumenti più evoluti di progettazione dei modelli e condivisione della documentazione di prodotto in tutte le fasi di processo della filiera. Grazie alla sua modularità e flessibilità è ideale anche per le aziende che competono nel mercato luxury.

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packaging

La shopper prêt-à-porter Gio’Gatto - Infinite soluzioni che sposano stile e tendenza per valorizzare l’immagine di ciò che contengono

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l packaging ha nel tempo assunto un’importanza fondamentale. Oggi, infatti, la shopper di carta ha un posto d’onore quale mezzo di comunicazione itinerante e biglietto da visita importante per i luxury brand. Le case di moda del lusso ricercano autentici manufatti capaci di distinguersi per contenuto

moda e artigianalità Made in Italy, in grado di rispecchiare appieno i valori del marchio che porta. Molto attenta in questo è sicuramente Gio’Gatto, i cui packaging e borse di carta hanno un equilibrio estetico che nasce dal sapiente dosaggio di proporzioni, conoscenze tecniche ed emozioni, prima fra

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tutte la voglia di stupire. Si tratta di borse, peraltro, pensate per durare molto a lungo e realizzate in modo tale da presentare il brand nel modo più accattivante possibile. Ma non solo, da Gio’Gatto sono andati oltre, perché hanno realizzato dei modelli che somigliano in tutto e per tutto a delle borse di pellette-


packaging ria. Borse che poi possono essere personalizzate con il logo, il sito internet del cliente o con una scritta, solo per citare le possibilità più scontate. Queste shopping bag di carta Prêtà-Porter vengono realizzate accoppiando materiali diversi, utilizzando carte particolari, in primis la Gattacrespa, la carta di propria invenzione, che è materica e spessa

carta ideate e prodotte dall’azienda vi è ad esempio quella realizzata per Elena Miro’, una shopper dal disegno classico e raffinato, prodotta accoppiando la carta al TNT (Tessuto Non Tessuto) nero così che la borsa potesse avere una certa rigidezza. La fascia in carta goffrata con marchio stampato in argento e i manici piatti in similpelle fissati con una rivettatura colore su colore

proprio come una pelle, ma anche le classiche carte floccate o goffrate effetto similpelle, coccodrillo o struzzo, tutto questo creando una forma originale che richiami quella di una borsa da passeggio. La Gattacrespa è però la carta di Gio’Gatto per eccellenza, corposa ma eccezionalmente flessibile, che si presta particolarmente per modelli di borse strutturate, e quindi da poter utilizzare anche successivamente all’acquisto come borse vere e proprie per i più disparati usi. Una tra le varie Prêt-à-Porter di

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conferiscono al progetto una semplice eleganza in linea con l’identità del cliente stesso. Le shopping di Gio’Gatto nascono su richiesta specifica del cliente e possono rifarsi a un modello di borsa già esistente oppure prendere forma dalla giusta ispirazione. L’azienda però non realizziamo solo borse e packaging esclusive e costose, così come non lavora solo per le grandi firme, ma cerca di offrire valore aggiunto anche quando il budget è tutto sommato ordinario o le viene chiede un packaging di piccole dimensioni.


logistica

Il valore della supply chain N

Ambrosiano Group - Nell’attività logistica del settore fashion la costruzione del vantaggio competitivo parte prima di tutto dalla condivisione

el settore della moda la “fornitura” diviene sempre più un elemento centrale per lo sviluppo della catena del valore e, in un’ottica più ampia, come fattore abilitante di modelli innovativi. Diventa cosi indispensabile la scelta di sinergie e collaborazioni con partner logistici evoluti, affidabili e

specializzati nella gestione della supply chain sia tramite attività terziarizzate che attraverso forme di suppor to in house. Ambrosiano Group da oltre un decennio opera al fianco di primari gruppi del fashion, italiani e internazionali, attraverso un sistema di gestione avanzato, flessibile e customizzato,

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capace di portare un notevole incremento in termini di performance operative e risparmi nei tempi, e di conseguenze nei costi, di gestione. I grandi cambiamenti in atto nei compor tamenti d’acquisto, che si orientano verso la ricerca di prodotti e servizi altamente persona-


logistica lizzati oltre che l’interazione pervasiva della tecnologia, e nella supply chain del settore (solo per citarne alcuni: produzioni on demand, riduzione dei tempi operativi, flessibilità del servizio, customizzazione dell’attività, la crescente impor tanza dei processi orizzontali e le complessità derivanti dalle attività di reverse logistic) hanno riportato all’attenzione del management l’impor tanza di una gestione strategica integrata dell’attività logistica: una funzione capace di creare un vantaggio competitivo differenziante e distintivo, specie se si considera il progressivo affermarsi del canale distributivo online e del fast fa-

shion. Ambrosiano Group, grazie al continuo sviluppo tecnico, all’expertise costruito nel tempo e ad una costante attenzione al processo di automatizzazione, si pone oggi come partner strategico di riferimento per quelle aziende interessate a rendere più efficace la propria supply chain, sia in un’ottica di digital trasformation che di evoluzione dei processi: un player in grado di garantire un connubio equilibrato tra risorse umane, soluzioni tecnologiche e una visione strategica. Attraverso soluzioni progettuali e tecnologiche evolute, come ad esempio le piattaforme dedicate

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come Ambromag e Ambro@work, la condivisione di informazioni, intangibles e il trasferimento di know how, Ambrosiano è riuscito ad accompagnare i cambiamenti imposti dall’evoluzione del canale distributivo e dell’industry 4.0 sostenendo i propri clienti nel processo di cambiamento. Attraverso un’ottica activity based, Ambrosiano è in grado di gestire processi ver ticali e orizzontali di diverse complessità e grandezza e in tempo reale attraverso i propri magazzini o gli spazi dei clienti, monitorando le informazioni e supervisionando continuamente i flussi continua a pag. 36


continua da pag. 35

intercorrenti tra la produzione, il magazzino, lo showroom e i punti vendita. Tale approccio, oltre a migliorare a la gestione degli stock e delle rotazioni, permette una migliore strutturazione del processo produttivo e un time to market più performante: il tutto in un’organica gestione della propria filiera logistico-distributiva. Non è un caso che il suppor to di Ambrosiano nelle aziende del fashion è spesso coinciso con un miglior presidio del canale online e con un conseguente aumento delle vendite derivante da tale canale (i principali por tali ecommerce, soprattutto internazionali, sono di-

fatti molto attenti al contenimento dei tempi di consegna). La crescente competitività del settore fashion può dunque essere vinta attraverso una sinergia competitiva orientata ad una condivisione delle attività logistiche: non più, o meglio non solo, una normale forma di outsourcing ma piuttosto una vera e propria partnership fondata su un rapporto di collaborazione e condivisione di risorse, competenze e decisioni strategiche. Un tale approccio rappresenta un’evoluzione delle forze competitive e si pone nell'ottica di un miglioramento e della razionalizzazione dei flussi al fine di ottimizzare la qualità, i costi operativi,

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la gestione delle scorte, i tempi di risposta all’interno del ciclo logistico. L’impegno di Ambrosiano Group è quindi quello di affrontare le sfide presenti e future del settore mantenendo un approccio “artigianale” nella qualità e nella costruzione del servizio ma “globale” nella distribuzione, il tutto grazie ad una vicinanza al cliente e una condivisione di obiettivi. Una gamma integrata di servizi, in continua evoluzione, personalizzati e in grado di rispondere alle dinamiche sfide del settore sostenendo la competitività aziendale, soprattutto in un contesto dove il brand è sempre più legato al retail e ne simboleggia i contenuti.


Green Fashion

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green fashion

La sostenibilità nella filiera Modelli di business - Quando “green” fa rima con lusso e design: ecostrategie integrate in ogni processo produttivo

S

ebbene l’ingresso del concetto di sostenibilità ambientale nel mondo della moda italiana sia abbastanza recente, alcuni esempi in tal senso possono essere rintracciati in passato. Il primo è la lunga usanza della trasformazione degli stracci in lana rigenerata nel distretto tessile di Prato, iniziata nella prima metà del 19° secolo, che consisteva nella raccolta e selezione di materiale tessile di scarto, che veniva trasformato in lana rigenerata (eventualmente miscelata con lana vergine), consentendo così la produzione di tessuti cardati di ogni tipo a prezzi competitivi. L’evoluzione odierna di questo modello produttivo è il “Cardato Regenerated CO2 Neutral”, un progetto sostenuto dalla Camera di Commercio di Prato, incentrato sulla realizzazione di prodotti tessili con lana riciclata certificati “zero emissioni”, grazie a un sistema di misurazione delle emissioni di CO2 e alla loro neutralizzazione mediante l’acquisto di crediti verdi. Il secondo esempio è dato dal Lanital, ideato dal chimico Antonio Ferretti durante la “fase autarchica” del regime fascista: si trat-

tava di un tessuto ricavato dalla caseina, che viene tuttora prodotto dalla Filati Maclodio di Brescia con il marchio Milkofil. L’ultimo esempio riguarda un’idea di circa 50 anni fa dal gruppo Ermenegildo Zegna, che da allora mette in palio ogni anno premi speciali diretti a promuovere l’utilizzo di fibre naturali nella produzione di capi di abbigliamento.

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Le “tre R” La crescente scarsità delle risorse e delle materie prime spinge le imprese verso scelte basate sulle “tre R” della sostenibilità ambientale: riciclo, riuso, risparmio. Il riciclo consiste nella trasformazione di prodotti/rifiuti per reinserirli in un nuovo processo produttivo e quindi in un nuovo


green fashion ciclo di vita. Si possono riciclare materiali pre-consumo (scar ti o eccedenze di produzione) o postconsumo (recuperati a fine del ciclo di vita); il caso più noto è quello delle bottiglie in PET, che previa selezione e pulitura, vengono trasformate in filamenti continui, successivamente utilizzati per la realizzazione di capi di abbigliamento (come il pile), imbottiture e materiali compositi. Il riuso riguarda invece il riutilizzo dei prodotti, che vengono destinati a nuovi mercati e consumatori con nuove modalità di impiego. Nel settore moda, questa pratica si è tradotta nella creazione di centri di vendita e scambio di capi e accessori di seconda mano (complice anche la crisi economica). Infine, parlando di risparmio, si fa riferimento principalmente all’efficienza energetica e al contenimento del consumo di risorse idriche e materie prime.

H&M Nell’aprile 2012 l’azienda svedese di abbigliamento H&M ha pubblicato il “Conscious Actions Sustainability Report”, un rapporto che racconta la sua decennale attività nel campo della sostenibilità. I punti principali del rapporto sono: - dal 2008, più di 442.000 lavoratori in Bangladesh hanno ricevuto una formazione in materia di diritti; nel 2011 l’azienda ha lanciato nello stesso Paese un programma di sviluppo sociale a lungo termine, diretto anche a creare un mercato del lavoro stabile, basato

su diritti dei lavoratori e delle donne, competenze, educazione e salute - H&M è il maggior utilizzatore mondiale di cotone biologico ed entro il 2020 l’azienda ha dichiarato che il 100% del cotone impiegato proverrà da fonti sostenibili, tra cui il “Better Cotton” (oggi usato al 31%), che permette di coltivare maggior quantità di cotone, riducendo l’impiego di acqua e pesticidi, e la canapa organica - nel 2011 H&M ha aderito al Fair Wage Network, un’iniziativa diretta a promuovere retribuzioni eque in tutto il mondo - rispetto al 2010, l’azienda ha risparmiato 300 milioni di litri di acqua per la produzione di tessuti denim (uso di massimo 35 litri d’acqua per indumento prodotto) - in base all’ultimo rapporto, il 78% dell’energia utilizzata deriva da fonti rinnovabili - H&M ha finora donato oltre 2,3 milioni di capi a enti benefici. L’azienda, inoltre, ha intrapreso altre azioni positive, quali l’incremento del 29% dei capi di abbigliamento ecologici con certificazione “EU Flower”, attività di formazione sulla sostenibilità e riduzione delle emissioni di CO2 (ridotte di oltre il 56%) grazie alla riduzione del trasporto aereo, al risparmio energetico e all’utilizzo di nuovi sistemi di compensazione delle emissioni di CO2. Marks & Spencer Marks & Spencer è ai primi posti nella vendita di abbigliamento fem-

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minile e lingerie nel Regno Unito e sta conquistando impor tanti fette di mercato anche nell’abbigliamento maschile e per l’infanzia. L’azienda applica il concetto di sostenibilità in maniera estensiva a tutte le fasi di vita dei suoi prodotti. In base al rapporto del 2016 (Plan A), l’azienda ha raggiunto importanti obiettivi rispetto all’anno

precedente: - incremento del 18% del livello di efficienza energetica nei negozi e nei magazzini, e una riduzione del 4% delle emissioni di CO2 - riciclo del 100% di tutti i rifiuti generati da negozi, uffici e magazzini - estensione del programma di “modello di industria etica” in India, e formazione di circa 37.000 addetti nella catena di forniture - promozione di iniziative e programmi di sensibilizzazione sui temi del commercio equo-solidale, del biologico, dell’efficienza energetica, dell’utilizzo dei materiali ricontinua a pag. 40


green fashion continua da pag. 39

ciclati. Infine, Marks & Spencer applica rigorosi sistemi di controllo dei processi produttivi, sviluppati e condivisi con i fornitori, diretti al mantenimento di determinati standard di qualità, sicurezza, rispetto dell’ambiente e delle condizioni di lavoro

RadiciGroup RadiciGroup è una multinazionale italiana specializzata nella produzione di fibre sintetiche, la cui azione è incentrata sul concetto di sostenibilità, attuando for ti politiche di risparmio energetico (basate sull’impiego di energie rinnovabili), riduzione del carico inquinante nei reflui e produzione di filati da riciclo. In particolare, il 100% dei polimeri di nylon prodotti in Italia da Radici risultano realizzati utilizzando energia idroelettrica o con processi di riciclo. Il gruppo ha inoltre incrementato gli investimenti in sostenibilità, sicurezza, salute e ambiente, e ha elaborato una serie di prodotti realizzati in modo ecosostenibile, come le fibre “Dorix” (prodotte impiegando la tecnica di tintura di massa al posto del finissaggio aggiuntivo, con conseguente risparmio di risorse idriche e abbattimento dei costi di smaltimento dei reflui) e il “CornLeaf ”, realizzato con un biopolimero interamente derivato da risorse vegetali rinnovabili.

Carmina Campus Alla fine del 2006 è stato creato Carmina Campus, un marchio di alta moda basato sul riuso di materiali per la produzione di borse, accessori e mobili. Si tratta di prodotti di lusso, che rientrano in una fascia di prezzo elevata e che sono pubblicizzati nelle riviste di alta moda, che però coniugano l’esclusività del pro-

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dotto con la sostenibilità a tutto tondo, che va dal rispetto per l’ambiente all’impegno a garantire condizioni di lavoro e retribuzione adeguate, fino a promuovere una coscienza etica nelle scelte di consumo. Inoltre, da tempo Carmina Campus ha iniziato progetti di utilità sociale e dal 2009 collabora con ITC (International Trade Centre,


un’agenzia ONU che combatte la povertà in Africa), con cui ha dato vita al progetto “No Charity, Just Work”, che prevede la produzione di borse interamente realizzate a mano in Africa con materiali di riciclo.

Eurojersey L’azienda Eurojersey si caratterizza per incentrare l’attività produttiva sulla sostenibilità e il rispetto per

l’ambiente, e in particolare: tecnologie di risparmio energetico e idrico, utilizzo di energie rinnovabili, riciclo delle acque di processo, azioni di compensazione ambientale. Nel 2007 l’azienda ha avviato il progetto SensivitEcoSystem, che ha l’obiettivo di incentrare il ciclo di vita dei tessuti in un’ottica interamente sostenibile; negli anni

sono stati raggiunti risultati importanti, quali un risparmio di quasi 400 tonnellate/anno di CO2), il risparmio di 700.000 kWh di energia nel solo repar to stamperia, ovvero all’8% del consumo annuo dello stabilimento, e l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto della palazzina che ospita gli uffici per una produzione annua di 18.000 kWh.

Reda Reda è una storica azienda italiana specializzata nella produzione di capi in lana. Si caratterizza per incentrare strategie e scelte ambientali su una “filosofia verde” che pone al primo posto la tutela dell’ambiente, e che si basa sui seguenti principi: monitoraggio continuo per assicurare il rispetto delle normative ambientali; valutazione di impatto ambientale, individuazione di obiettivi di miglioramento e di traguardi misurabili per il miglioramento delle

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prestazioni ambientali; preservazione delle risorse naturali; riduzione al minimo la produzione di inquinanti; sensibilizzazione dei dipendenti sulle problematiche ambientali.

Vitale Barberis Canonico Vitale Barberis Canonico è uno dei più antichi lanifici piemontesi, che ha adottato un Codice Etico nel quale viene messo al primo

posto il rispetto per l’ambiente. L’azienda ha inoltre adottato un modello di gestione diretto a promuovere comportamenti ecologici sostenibili, basato sui seguenti punti: pieno rispetto delle normative ambientali; sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ecologiste; riduzione al minimo dell’impatto ambientale dell’attività produttiva tramite l’adozione di tecnologie eco-efficienti, e definizione di obiettivi e programmi di miglioramento; creazione di un dialogo par tecipativo con gli Enti locali.


green fashion

Il packaging sempre più green I

ISI Plast - Importanti investimenti sostenuti dall’azienda per intraprendere un percorso volto all’innovazione tecnologia e all’ecosostenibilità

SI Plast si è affermata come realtà di prestigio in Italia nella produzione e nella personalizzazione di contenitori in plastica per molteplici settori, tra cui il compar to della moda. E per il mondo del fashion propone un packaging nuovo ed accattivante, ideale per abiti, gioielli, magliette, jeans, sciarpe, ciabatte, costumi e tanti altri indumenti o accessori. Contenitori per gioielli e vestiti, vaschette e barattoli in plastica bianchi, trasparenti o realizzati in svariati colori, con o senza personalizzazione, per conservare il

contenuto, qualunque esso sia, in tutta tranquillità, grazie alla qualità dei materiali utilizzati durante il processo di produzione, studiato peraltro per essere il più green possibile. Il processo di continua evoluzione tracciato dall’azienda, infatti, pone il rispetto per l’ambiente come uno dei principi cardini sul quale si basa la filosofia produttiva di ISI Plast. Ed è proprio in quest’ottica che la società ha deciso, nel corso degli anni, di effettuare impor tanti investimenti per intraprendere un percorso volto all’innovazione

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green fashion tecnologia e all’ecosostenibilità. L’introduzione delle navette AGV – Automatic Guided Vehicles (primi nel proprio settore), il programma di rinnovamento del parco macchine (introdotte presse elettriche di nuova generazione) e il nuovo impianto di illuminazione a LED esteso a tutti i

repar ti dell’azienda sono segni tangibili della volontà di ISI Plast di ridurre il proprio impatto ambientale. Ma l’impegno aziendale si è fatto di recente ancora più concreto. Grazie al supporto dell’impresa installatrice Bacilieri, ISI Plast nel 2017 ha deciso di installare sul

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tetto dei propri fabbricati un impianto fotovoltaico da 348 kWp. Con una superficie di circa 3.000 m² il nuovo impianto permetterà di andare verso la completa autonomia elettrica. I moduli fotovoltaici di ultima generazione e gli inverter SolarEdge, che consentono il monitoraggio delle prestazioni del singolo modulo, permetteranno all’azienda di produrre circa 450.000 kWh annui, equivalenti al consumo di circa 150 abitazioni. Questo impor tante investimento si tradurrà, quindi, in un’ulteriore riduzione di 238.950 kg di emissioni di CO₂ (equivalenti a 800 alberi piantati) che andranno ad aggiungersi ai 738.704 kg di CO₂ risparmiati annualmente (equivalenti a 2.470 alberi piantati) grazie alle implementazioni introdotte negli anni precedenti (per una riduzione totale annua pari a 977.654 kg di CO₂).



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