Supplemento ad Hi-Tech Ambiente n. 5 - 2017 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/Milano
N° 02 / 2017
Sistema Fashion materie prime - tecnologie - lavorazioni - servizi
Carmina Campus: Il riciclo di lusso
a pagina 10
SISTEMA FASHION Sistema Fashion è una rivista dedicata a tutti coloro che operano nei diversi settori del processo produttivo delle Griffe di moda: Ufficio Stile; Direttore Stabilimento; Responsabile Ufficio Prodotto; Responsabile Modelleria; Responsabile Industrializzazione e Ingegneria Prodotto; Responsabile Ufficio Ricerca e Sviluppo; Responsabile Acquisti; Responsabile Pianificazione Produzione; Responsabile Taglio Pelle e Pregiato; Responsabile Magazzino; Responsabile Information Technologies; Responsabile Servizi Generali; Responsabile Ambiente. Stampata in rotativa, per l’ampia tiratura, la rivista viene inviata agli addetti presenti nella nostra aggiornata mailing list e distribuita nelle principali Fiere di settore: con una frequenza trimestrale di quattro numeri/anno (uscite Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre) ai quali si aggiunge lo Speciale GREEN FASHION, il Repertorio dei prodotti e tecnologie ecosostenibili per la moda, costituisce un importante supporto informativo su tutti gli aspetti della produzione.
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sommario Panorama
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Focus
Carmina Campus: Il riciclo di lusso Made male in Italy al Salone del Mobile Tessuti in chiave green
Lavorazioni
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Sandroni: Tessuti nobilitati
Aeffe Lab: Centro didattico pellami Vitrani: I perfezionisti del dettaglio DEA calzaturificio: L’infradito brevettato
Materiali
24
Solbiati: un universo di stile contemporaneo
Industria Ambrosiana Filati: Una storia di cotone
Zegna Baruffa: Tre marchi, un fare unico Lanificio dell’Olivo: I filati fanatasia Albano: Seducenti fantasie di pizzo
Componenti
10
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Sistemi Gestionali
Metodoin: Il tempo di Industry 4.0 Extra: L’automazione delle attività
42
Centric Software: In riunione con CentricVIP
Packaging
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[DxG] Giustacchini: Il lusso in scatola Cassigoli: Il pack si fa vero lusso
Logistica
Nuova Logistica: La merce in mani sicure
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RFID: L'evasione ottimizzata degli ordini Mastrotto: A Milano apre un Leather Fashion Hub
Green Fashion
Risparmio energetico di Tod’s La tintura senza acqua
Le scarpe vegan sono fashion
Airily: L’atelier delle guranizioni
Certilogo: Scan for authenticity Ramponi: Poliedrici riflessi di luci
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panorama Kering, nuovi obiettivi sostenibili per il 2025
Kering, il gruppo del lusso di François-Henri Pinault, di cui fanno parte tra gli altri Gucci, Bottega Veneta e Pomellato, ha definito i suoi piani strategici per la sostenibilità con obiettivi da raggiungere entro il 2025: riduzione dell’impatto ambientale, sostenere il social welfare, creare piattaforme innovative. E tutto ciò promuovendo un’economia a basse emissioni di carbonio per definire il futuro sostenibile del lusso. Una strategia che si estende all’intera supply chain, includendo la sostenibilità sin dalle prime fasi del processo creativo, in linea con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Onu (Sustainable Development Goals) e con gli Science-based Targets (target ambientali frutto della collaborazione tra Cdp, Un Global Compact, Wri e Wwf).
<<Ora più che mai sono convinto che la sostenibilità possa ridefinire il valore del business - dichiara François-Henri Pinault - ed essere il motore della crescita del futuro. La nostra strategia evidenzia come ridefiniremo le attività per continuare a crescere e a prosperare in modo sostenibile e come, contemporaneamente, contribuiremo alla trasformazione del settore del lusso, soddisfacendo le principali sfide ambientali e sociali che contraddistinguono la nostra generazione>>. L’azione di Kering si svilupperà su tre direttrici: attenzione al pianeta (es. creare un “Supplier Index of Sustainability” e garantire, da parte dei fornitori, l’aderenza al 100% agli standard elevati di Kering in materia di processi e scelte di materie prime), collaborazione con le persone (es. raggiungere la parità di genere a tutti i livelli), creazione di nuovi modelli di business (es. creare un gruppo di consulenza di giovani leader per essere ispirati da nuove idee). <<Negli ultimi anni abbiamo già compiuto passi e miglioramenti importanti - afferma Marie-Claire Daceu, responsabile della sostenibilità e delle relazioni istituzionali internazionali di Kering - e continueremo a impegnarci nel perseguimento dei più elevati standard ambientali e sociali. Continueremo a divulgare apertamente le nostre soluzioni e i nostri approcci, a sostegno di una maggiore sostenibilità nel lusso, condividendo ogni tre anni i progressi fatti>>.
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E’ nata Confindustria Moda
Con l’obiettivo di far cresce e rafforzare il sistema moda italiano è stata istituita “Confindustria Moda”, nella quale confluirà tutta la filiera italiana del settore, con Smi-Sistema moda Italia, Aimpes (associazione italiana manifatturieri pellettieri e succedanei), Aip (associazione italiana pellicceria), Anfao, Assocalzaturifici e Federorafi. Questa nuova federazione sarà operativa dal 2018 e rappresenterà oltre 67.000 aziende, per un fatturato totale di 88 miliardi di euro. Presidente è stato eletto Claudio Marenzi (già presidente Smi), mentre vicepresidente sarà Cirillo Marcolin (già pre-
sidente Fiamp). E’ prevista, comunque, l’alternanza alla presidenza tra Smi e Fiamp con mandati biennali, così da mantenere uguale visibilità tra moda e accessori. A breve, inoltre, è prevista l’adesione anche di Unic-unione nazionale industria conciaria, a dimostrazione che tutte le associazioni del sistema moda hanno fatto un passo indietro per dare vita a questo progetto, riuscendo a superare l’individualismo che ha contraddistinto il sistema per molto tempo.
panorama Export: alto potenziale negli Stati Uniti
Secondo una recente indagine elaborata dal centro studi di Confindustria e dal centro ricerche Prometei, al 2022 le economie avanzate nel mondo importeranno 21 mld di euro di abbigliamento e tessile casa italiano, pari a 4 mld in più rispetto al 2016. E questo nello scenario conservativo, mantenendo costante la quota di mercato in ognuno dei territori che importano. Nell'ipotesi più ottimistica, invece, i ricercatori stimano 6,3 mld di export in più. Le importazioni da parte degli Usa sono previste a 3,1 mld, di cui l'83% concentrati tra New Jersey, California e Stato di New York. Gli States sono molto attratti dal made in Italy, ma sono anche un Paese protezionista e che peraltro ha rallentato le trattative per il patto di liberalizzazione commerciale transatlantico. Tornando all’export, tra 5 anni le esportazioni di calzature sono previste a 9 mld, vale a dire +1,8 mld, che salgono a +2,5 mld nello scenario più roseo. L'import da parte degli Usa dovrebbe aumentare da 1,2 a 1,7 mld di euro. Nell'ipotesi più cauta, invece, l'export di oreficeria-gioielleria dovrebbe totalizzare 4,1 mld (+642 mln) ma si arriva a 5,4 mld nello scenario più roseo, e gli Usa potrebbero contribuire con 799 mln di euro di importazioni. L'occhialeria italiana, che vanta già livelli di leadership nel mondo, potrebbe raggiungere i 3,3 mld di ex-
port (+565 mln, ossia +21%). Le vendite nei Paesi a forte economia salgono di ulteriori 313 mln nell'ipotesi più ottimistica. L'import dagli Usa dovrebbe crescere, da 915 mln a 1,2 mld di euro.
Farfetch: lo shopping rivoluzionario
Farfetch, la startup di e-commerce di lusso che riunisce oltre 300 tra le migliori boutique indipendenti di moda del mondo, ha di recente stretto un accordo con Gucci per garantire la consegna della merce acquistata in soli 90 minuti. Questo servizio, che sarà inizialmente attivo in 10 metropoli, tra cui anche Milano, è solo una delle novità smart che riguardano Farfetch. Sicuramente la più interessante è il progetto “Store of the Future”, una tecnologia che mira ad aiutare i marchi di lusso a raccogliere maggiori informazioni sui clienti sia instore che sul web, e che consentirà di unire tutta la comodità dello shopping online con la gratificazione dello shopping immediato nel punto vendita. Ecco infatti la presenza all’entrata
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del negozio del futuro di una sorta di scanner il quale, collegandosi con lo smartphone del cliente che entra in boutique, consente all’assistente di vendita di visualizzare il profilo del cliente stesso, compreso ciò che ha acquistato in precedenza o salvato nella wish-list del negozio online del brand. Questo cedere informazioni ha una doppia valenza: per il retailer quella di proporre prodotti affini ai gusti e alle esigenze dell’acquirente; per il cliente quella di non perdere tempo facendosi indirizzare dal commesso in negozio che, grazie allo scanner, già conosce i prodotti “adocchiati” online. Il cliente, per di
Il grande display per selezionare abbigliamento ed accessori
più, grazie a un display olografico può, prima o dopo aver provato i capi selezionati, effettuare una serie di verifiche virtuali, quali: visualizzare altre taglie o altri colori, provando diversi accostamenti cromatici di quanto scelto; oppure modificare continua a pag. 8
panorama
Green Carpet: un premio all’eco-moda italiana
tro alla Scala di Milano e prevede la consegna di una serie di riconoscimenti a noti brand italiani del lusso come Fendi, Armani, Gucci, Prada e Valentino, ma anche a designer italiani emergenti (o che producono le loro collezioni in Italia). Il tutto con l’obiettivo di dimostrare che si può essere e diventare grandi attori del comparto moda anche sposando la filosofia "green", l'unica vera via percorribile per il futuro. «Il progetto vuole premiare la sostenibilità a tutti i livelli - afferma Livia Firth, fondatrice di Eco-age (e moglie dell'attore Colin) - non vogliamo coinvolgere solamente le grandi case di moda e gli stilisti emergenti, ma anche industrie di materie prime e artigiani virtuosi».
Moda e ambiente vanno sempre più a braccetto e la forte crescita di questo connubio è testimoniata anche dall’istituzione dei Green Carpet Fashion Awards, un importante evento costruito proprio intorno ai valori della sostenibilità e promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana ed Eco-age. Questo oscar dell’eco-moda italiana si svolgerà a settembre, al Tea-
Secondo una recente indagine di Smi-Sistema Moda Italia e Università Liuc, se il 2016 si è chiuso con una crescita poco entusiasmante (+1% ed un fatturato pari a 52,9 miliardi di euro), l'andamento del tessile-moda nel primo trimestre 2017 è ripartito con un +1,8% dei fatturati. Rispetto ai primi tre mesi del 2016, l'export ha realizzato un +2% medio, mentre le vendite interne sono salite dell'1,6%. Il "monte" della filiera ha registrato un +3%, mentre il "valle" è progredito dell'1%. La raccolta ordini ha segnato un +1,4%, per effetto del +1,7% di quella estera e del +0,5%
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sul touch screen l’illuminazione per vedere come i capi di abbigliamento selezionati appaiono in diverse condizioni di luce (al lume di candela, alla luce del giorno, alla luce della luna, ecc.). Anche il pagamento può avvenire in modo più tradizionale oppure online attraverso il grande display. E non è tutto, la medesima tecnologia consente di inviare all’app nello smartphone i dati relativi all’esperienza in-store. Insomma, una vera rivoluzione!
di quella interna. Per la restante parte dell’anno, le aspettative sono principalmente per la stabilità delle condizioni di mercato. Tornando ai dati 2016, l’export ha visto un incremento dell'1,7% (29,6 mld di euro), con l'Europa che ha dato i risultati migliori rispetto ai mercati extra-UE (+2,2% e +1,1% rispettivamente), grazie soprattutto a Germania (+2,9%), Francia (+1,3%), UK (+2,9%) e Spagna (+5,6%). Le vendite negli Usa sono diminuite del 5,6%, quelle in Asia sono rallentate nella crescita (+2,5% Hong Kong, +3,1% Cina). Feed-
Il tessile-moda riparte nel primo trimestre ‘17
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back positivi invece da Giappone (+6,9%) e Corea del Sud (+5,3%), con la differenza che in vista delle Olimpiadi del 2020 il Paese del Sol Levante ha ottime prospettive di crescita, contrariamente alla Corea del Sud che sta vivendo il crollo delle visite dei turisti ai duty-free.
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focus
Il riciclo di lusso C
Carmina Campus - Prodotti realizzati artigianalmente con materiali la cui funzione originale è stata reinterpretata dalla stilista Ilaria Venturini Fendi per creare qualcosa di assolutamente nuovo
armina Campus è un marchio di moda sostenibile creato nel 2006 da Ilaria Venturini Fendi, che unisce i valori del lusso e della bellezza alla responsabilità sociale d'impresa. Borse, accessori e mobili sono realizzati con i più diversi materiali di recupero. I materiali industriali comunemente considerati scarti sono invece una vera a propria fonte di ispirazione per nuove creazioni: eccessi di pro-
duzione, fondi di magazzino, campionari, materiali difettosi o inutilizzati. <<Facendo riuso di materiali – spiegano dall’azienda - la materia prima assume per noi aspetti diversi, può essere il vintage dal mer-
cato dell'usato o scarti di lavorazione industriali, come le placche copri-interruttori non riciclabili recuperati dalla Bticino o gli scarti di lavorazione in gomma dalla Vibram, per fare degli esempi. Diciamo che il grosso dei materiali proviene da
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manifatture di abbigliamento, guanti e accessori di pelle e pelliccia, da cui acquistiamo ritagli e campionari, da tessutai difettati, come ad esempio tessuti tecnici che non hanno l'impermeabilità conforme ai loro standard; ma anche fondi di magazzino, come le pezze di tessuti per ombrelleria fuori produzione o scampoli. Ma insieme a tutto questo ci sono anche materiali più particolari e in quantità più limitata che derivano da un lavoro di ricerca. E' par-
focus ticolare anche il recupero delle lattine per bibite, che a volte recuperiamo attraverso il Cial, il consorzio per i recupero dell'alluminio>>. Ogni oggetto è numerato e i materiali usati per la sua realizzazione sono scritti sul cartellino. Anche nello stesso modello, due esemplari non sono mai uguali per materia e composizione e nel tempo continua ad allungarsi la lista dei materiali più vari che il design Carmina Campus trasforma in qualcosa di diverso e unico. La creatività è tutta interna, mentre la produzione sia per quello che riguarda la prototipia che gli ordini viene fatta da laboratori artigiani esterni, per lo più nella zona del Lazio (a volte della Campania). Il prodotto viene poi presentato nello showroom Carmina Campus di Milano durante le fashion weeks e le successive campagne vendita. Carmina Campus, infatti, è costituito da un piccolo gruppo di persone, che costituisce lo studio creativo, la comunicazione e l'ufficio commerciale/amministrativo. Ma qualunque aspetto del lavoro rispecchia i criteri di sostenibilità ambientale ed etica. <<Il nostro brand basa il suo concept sul riuso di materiali – continuano dall’azienda - per cui si serve solo di materiali già esistenti e non messi in produzione per le sue collezioni, ed anche i fornitori vengono ricercati in territori limitrofi così da limitare gli spostamenti e quindi l’inquinamento ed i consumi. Ma altre cose vengono limitate il più possibile, come ad esempio l'uso di carta
e quando è necessario usiamo carta e cartoncino riciclato. Riusiamo gli imballi e utilizziamo un nastro adesivo biodegradabile che può essere smaltito insieme al cartone. Usiamo chiavette usb in bambù o plastica riciclata. Abbiamo una linea realizzata in carcere che per le stagioni invernali utilizza coperte recuperate dai magazzini delle prigioni. In precedenza abbiamo a lungo collaborato con l'International Trade Centre, un'agenzia delle Nazioni Unite e dell'OMC, per una linea realizzata in Africa con materiali locali. Collaboriamo spesso con ONG e onlus per progetti di sviluppo sociale o di difesa dei diritti umani delle donne>>. A lato: la stilista Ilaria Venturini Fendi In basso: la Brick bag reversibile realizzata con ritagli di pelle, nappa e tessuti
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focus
Made male in Italy al Salone del Mobile Luci e ombre sulle produzioni italiane di lusso. Quando il comparto del mobile diventa l’anello debole della catena dell’eccellenza
Di cosa è sinonimo il Made in Italy? Se questa domanda la rivolgessimo ad un qualsiasi consumatore, sia esso italiano che straniero, si affretterebbe ad elencare: stile, qualità, ricercatezza e massimo valore (in tutti i sensi) del prodotto. In altri termini, lusso. Il vero e incontrastato lusso che solo noi italiani riusciamo a realizzare. Secondo una ricerca, "True Luxury Global Consumer Insight", a dire il vero datata 2014 ma sempre attuale, condotta in collaborazione
con Fondazione Altagamma da Boston Consulting Group (Bcg) ed Exane Bnp Paribas, che riguarda la percezione del Made in Italy: <<Il made in - ha detto Antonio Achille, partner and managing director di Bcg a Milano, durante la presentazione dei dati alla stampa - di cui spesso si discute anche in sede europea, è un asset irrinunciabile per i clienti globali del lusso>>. <<La provenienza dei prodotti è
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un aspetto fondamentale per l'80% dei consumatori, che dichiara di verificare l'origine dei prodotti acquistati, soprattutto nei Paesi emergenti, che sappiamo essere i mercati più interessanti per le aziende italiane. In tutte le categorie del lusso personale – ha sottolineato Achille – il made in Italy è in testa alle classifiche di preferenza, un dato tre volte superiore rispetto al Made in France. Fanno eccezione gli orologi, dove la Svizzera rimane il Paese di riferimento, ma non è un risultato che sorprende, ognuno ha la sua specializzazione>>. Se quindi il Made in Italy è sinonimo di lusso e qualità a tutto tondo, nel segmento dei prodotti di vero lusso realizzati nel nostro Paese, la qualità dovrebbe esprimersi ai massimi livelli. Sembra una considerazione decisamente ovvia, ma evidentemente tanto ovvia, poi, non lo è! L’assioma naturale, lusso/qualità, infatti non viene sempre sposato ed in modo particolare lo abbiamo notato nel settore del mobile. Durante l’ultima edizione del Salone del Mobile 2017, abbiamo visto certe sbavature e cadute di stile che francamente non ci si aspetta di riscontrare nelle proposte di alcune aziende presenti nei due padiglioni (1 e 3) dedicati al mobile contemporaneo di lusso. Due sono state le imperfezioni che in particolare ci sono balzate agli occhi: una in bella vista nello stand di un player di alto livello, l’altro, più nascosto, all’interno dello stand di
focus una delle più prestigiose griffe dell’arredamento. La seconda delle due pecche è sicuramente la più emblematica, grossolana e grave. Sinceramente, da un marchio che del lusso, dello stile e della qualità Made in Italy ne fa una bandiera, tutto ci potevamo aspettare, meno di vedere mobili con rifiniture approssimative, degne solo di un marchio di medio/basso livello. Se, infatti, è nei dettagli che si fa la differenza, in questo caso la differenza la si fa solo nel listino: i prezzi sono davvero stellari! Gli angoli dei cassetti e i pannelli fasciati in pelle dei comodini, sono dozzinali ad esempio: si vede il carniccio malamente ripreso a colore sulle costole, per minimizzarne l’orribile effetto. Insomma, le basi della pelletteria di lusso, che hanno fatto grandi i nomi delle più importanti griffe della moda italiana, sono state disattese per evidentemente massimizzarne i profitti a discapito, però, della qualità e della soddisfazione del cliente. Andando ad analizzare il primo dei due casi riscontrati, invece, si notano cuciture dei divani tutt’altro che diritte. Il grave, è che i divani erano posizionati di schiena, in bella vista, proprio dove le pessime cuciture erano più evidenti. Se però, da un lato ci sono aziende del lusso che preferiscono non curarsi troppo della qualità dei propri prodotti, dall’altro lato, fortunatamente ci sono due esempi di alto valore qualitativo e maniacale attenzione ai dettagli che fanno di un bel
prodotto, un prodotto di lusso. Luxury Living Group, con i marchi Fendi Casa, Bentley ed Heritage, presente al padiglione 3 del Slone del mobile e Cassigoli Editions, marchio toscano di complementi d’arredo custom made, presente con una ricca collezione di accessori per la casa al FuoriSalone (in ventura Design District) ed una scatola fasciata in pelle all’interno di Delightfull, la mostra evento realizzata da CQ Studio, all’interno del Salone del Mobile. In questi ultimi due casi, la lavorazione della pelle non è lasciata al caso, ma è realizzata con le migliori maestranze che solo il vero e lussuoso Made in Italy può offrire. <<Credo che il Made in Italy, per poter competere nel mondo e rimanere una bandiera di eccellenza, debba necessariamente offrire prodotti di altissima qualità e interamente realizzati in Italia. Solo in questo modo, senza “abbindolare” il cliente, possiamo rimanere leader di mercato nel mondo>>, afferma
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Leonardo Bindi, titolare di Cassigoli Editions. <<Sfortunatamente, però, siamo proprio noi stessi italiani, non tutti ovviamente, a farci del male con le nostre stesse armi. Credendo, infatti, di essere più furbi degli altri, alcune aziende che professano di offrire il vero lusso, tendono a fare un lusso di facciata e di poca sostanza. Dalle immagini che ho potuto vedere, di alcune lavorazioni, si capisce a prima vista che non ci si trova di fronte a professionisti che possono destreggiarsi nelle arti della fasciatura in pelle. I pannelli, infatti, sono stati semplicemente sagomati a misura e ripresi con della vernice dello stesso colore della pelle. La lavorazione, così detta a costola, tanto per capire quella tipica dei bordi delle cinture, è ben altra cosa. La pelle, poi, non è stata adeguatamente lavorata, portandola al giusto spessore, applicandoci, poi, una infustitura e quindi adeguatamente trattata ai bordi>>.
focus
I tessuti in chiave green Naturali, ecologici o riciclati - Ricchi di proprietà e allo stesso tempo ecosostenibili, sono ricavati dalle bucce di arancia, dalla soia post-oliatura, dal guscio dei crostacei, dal recupero del nylon o del pet
M
di Benedetta Sangirardi
oda sostenibile, tessuti naturali, stile diverso e sempre più attento all’ecologia. Ormai non c’è dubbio, gran parte delle aziende della moda vanno in questa direzione. La consapevolezza ecologica, già da qualche anno, ha colpito anche l’ambito del fashion e del tessile. Tanti sono i tessuti “green” sul mercato, innovativi e rilevanti per versatilità, resistenza e processi produttivi dei filati a basso impatto ambientale. Si tratta di nuovi tessuti ricchi di proprietà e allo stesso ecosostenibili, facilmente riciclabili. Molteplici scoperte hanno portato alla realizzazione di tessuti davvero singolari, ricavati da alghe, piume, banane, arance, ecc.. Materiali che possono risultare valide alternative al cotone, piuttosto che alla lana o alla seta, sia quando vi è la necessità di abbassare il livello di impatto ambientale sia quando il bisogno è invece legato alle proprietà tessili o all’antibattericità del prodotto finale. Orange Fiber Oggi, per esempio, vestirsi con gli scarti delle arance, con un tessuto 100% italiano e che somiglia molto
Capsule collection di Ferragamo, realizzata con Orange Fiber
alla seta è una realtà elegante e raffinata, tanto da attrarre una grande casa di moda come Ferragamo. La siciliana Adriana Santanocito ha realizzato un sogno: unire la sua passione per la moda con l’amore per la sua terra. Così è nata Orange Fiber, un'azienda rivoluzionaria che sviluppa filati sostenibili dagli agrumi. Le arance della sua terra unite alla
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moda, grande passione. <<Tutto è nato nel 2011 - racconta Adriana - stavo studiando e avevo un grande desiderio, ossia differenziarmi nel mondo della moda e insieme portare un valore aggiunto al territorio siciliano. Ho iniziato a studiare bene i materiali, il settore tessile e le nuove tecnologie. Da questi miei studi ne stava
focus nascendo una tesi di laurea. Un agronomo, un giorno, mi parlò dell'annoso problema del settore agrumicolo nella mia terra, quello dello smaltimento del sottoprodotto dell'industria degli agrumi. Un problema molto sentito, visto che ci
sono oltre 700 mila tonnellate l'anno di prodotto che le aziende devono smaltire. Mi si è accesa una lampadina. Utilizzare questo sottoprodotto, creare un tessuto e dare una svolta sostenibile al settore moda>>.
Capsule collection di Ferragamo, realizzata con Orange Fiber
Dal quel giorno sono passati sei anni, in cui Orange Fiber ha vinto diversi riconoscimenti e a piccoli passi ha fatto il suo ingresso nelle grandi aziende del fashion. Nel 2016 il giovane brand veniva insignito con il primo Global Change Award, premio internazionale indetto dalla H&M Foundation, per selezionare e accelerare le innovazioni con il più alto potenziale di trasformazione della filiera moda in chiave sostenibile. Lo scorso aprile il grande passo e lo sbarco nell’alta moda. Ferragamo e Orange Fiber hanno presentato la prima collezione moda realizzata con tessuti ricavati dai sottoprodotti della lavorazione industriale delle arance. Cogliendo l’essenza e le potenzialità espressive dell’innovativo tessuto 100% green (un twill dall’aspetto e dal tocco serico), Salvatore Ferragamo ha dato vita ad una fresca Capsule Collection, omaggio alla creatività mediterranea. Una partnership che ha come ingredienti alcuni concetti chiave come “sostenibilità” e “rispetto dell’ambiente”, che si coniugano armoniosamente con il design e l’eccellenza della moda italiana, per dare nuova forma e contenuto al concetto di lusso. Insomma, amore per le eccellenze del territorio, sostenibilità e processi produttivi d’avanguardia hanno dato vita ad un nuovo concetto di alta moda fondato sull’innovazione e sulla qualità della tradizione tessile italiana: un mocontinua a pag. 16
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focus continua da pag. 15
dello virtuoso da promuovere e replicare per scrivere un inedito futuro per la moda Made in Italy.
Soybean Protein Fibre Ma Orange Fiber non è certo l’unica azienda ad andare in questa direzione. Perché le imprese, si sa, guardano al futuro cercando di capire verso dove si va. E dunque, come sarà la moda tra 100 anni? E il design? Su questo si sono sfidati recentemente gli studenti dell’Istituto Marangoni di Milano delle aree Fashion Design, Interior Design e Industrial Design, che hanno provato a immaginare il mondo del 2117. E quindi a progettare qualcosa pensando a rispondere alle abitudini, alle esigenze, ai ritmi e allo stile di vita dei futuri consumatori, utilizzando materiali nuovi o tradizionali ma declinati in una chiave alternativa e all’avanguardia, eventualmente mixandoli tra loro per reinventarne usi e proprietà. Una studentessa, per esempio, ha immaginato un outfit realizzato con una fibra innovativa capace di reagire alla temperatura corporea e modificare la propria colorazione. Si tratta di una minimalista tuta bianca fatta di un materiale innovativo, il Soybean Protein Fibre, prodotto dall’azienda Harvest SPF Textile. Una fibra tessile botanica avanzata derivante dalla soia post-oliatura. Il processo di produzione di questo tessuto è ecologico al 100% e prevede che la proteina base venga estrapolata dalla soia distillata e raf-
finata. Il liquido estratto viene prima sottoposto ad operazioni di polimerizzazione che ne modificano fortemente la struttura compositiva e poi viene cotto per produrre il filato ad umido; infine, il materiale ottenuto viene tagliato e termoformato. Le sostanze ausiliarie di polimerizzazione del materiale base sono naturali e gli scarti che ne derivano vengono utilizzati
suto naturale è Newcell Fiber, una polpa derivante dalla trasformazione di tessuti ad alto contenuto di cellulosa. Tale polpa può essere reintrodotta nel processo di lavorazione dei filati senza subire trasformazioni che prevedono l’aggiunta di sostanze chimiche. La Newcell Fiber permette di realizzare tessuti ecologici di alta qualità, con resistenza a trazione sia allo stato
Capsule collection di Ferragamo, realizzata con Orange Fiber
come mangime. Il tessuto innovativo ottenuto è morbido, lucido, con un’elevata permeabilità all’aria e ridotto assorbimento dell’umidità.
Newcell Fiber Non meno innovativo come tes-
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umido che secco, assorbimento rapido del colorante e resistenza alle abrasioni. Il punto di forza è chiaramente quello del riciclo di fibre ricche di cellulosa trasformate in nuovo materiale sostenibile.
focus Crabyon Anche dagli scarti dei crostacei ne è nato un filato antibatterico. Dai gusci dei gamberi si estrae il chitosano, sostanza derivante dalla chitina. Il chitosano estratto viene poi mescolato a fibre naturali quali lino, cotone e lana, per creare questo tessuto ecologico, antiallergico e completamente biodegradabile, utilizzabile anche in campo medico. Il Crabyon (Tec Service), oltre ad essere permeabile all’aria e un ottimo assorbitore di umidità, previene la disidratazione e protegge l’epidermide da allergie. E’ un tessuto particolarmente indicato per la realizzazione di qualsiasi tipo di indumento, soprattutto intimo, sia per adulti che per bambini, per tessuti medici e materassi.
Econyl E c’è poi, nel grande mondo dell’innovazione green della moda, un nuovo sistema che permette di recuperare e riciclare il nylon contenuto in alcune tipologie di rifiuti come reti da pesca, tappeti e moquette e di trasformarlo in nuova materia prima rigenerata, senza alcuna perdita di qualità. Attraverso lo stesso processo è possibile recuperare e riutilizzare anche materiale giunto a fine vita che altrimenti sarebbe gettato in discarica, abbandonato in natura o nel mare. Econyl di Aquafil è un tessuto ecologico derivato proprio dal riciclo del nylon. Il processo con cui tale tessuto viene rigenerato e trasformato in Econyl consente di riutilizzare il filato green infinite volte.
Il processo produttivo prevede che il nylon proveniente dai tessuti a fine vita venga separato dagli altri materiali, conservato, pulito, triturato e inviato allo stabilimento di depolimerizzazione dal quale viene poi inviato ad impianti di produzione dove viene trasformato in Econyl. Il prodotto può essere utilizzato per produrre costumi da bagno e capi d’abbigliamento.
Bionic Yarn Ma un filato ecologico può derivare persino dalle bottiglie di plastica. Il Bionic Yarn ne è un esempio. Si tratta di un tessuto, molto resistente, derivante da plastica riciclata avvolta intorno ad una fibra di poliestere. Il filato viene realizzato a partire da bottiglie di plastica che vengono raccolte, fuse insieme e ridotte a fibre di dimensioni minuscole. Successivamente le fibre vengono filate insieme creando quello che viene chiamato “Yarn-
Capsule collection di Ferragamo, realizzata con Orange Fiber
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core” (centro del filato), attorno al quale viene avvolto uno strato protettivo finale. Questo innovativo tessuto ecologico, creato da due ragazzi newyorkesi, grazie alla pubblicità fatta da molte star statunitensi, ha preso piede in fretta ed è stato distribuito in tre tipologie diverse tra cui un filato morbido e raffinato ottenuto tramite l’associazione di plastica riciclata e fibre sintetiche o fibre tessili naturali, e un filato che deriva da plastica completamente riciclata, scaldata e filata insieme.
Corn Fiber Ultimo, ma non ultimo, in cima alla grande rivoluzione green dei tessuti troviamo Corn Fiber, la fibra isolante che deriva dagli zuccheri del mais. Da particolari lavorazioni dello zucchero rilasciato da mais, amidi e da alcuni legumi, si ottiene un polimero chiamato PLA (acido poliattico) che viene filato ottenendo il Corn Fiber, un materiale ecologico ad alto assorbimento di umidità, traspirante, lucido e con una buona resistenza al calore e ai raggi UV. Le macchine necessarie alla sua produzione producono livelli bassi di CO2 e i residui rilasciati dall’operazione vengono riciclati per diventare dei fertilizzanti. L’unica pecca è che il materiale finale risulta un po’ rigido e delicato, ma ha un’elevata capacità isolante.
lavorazioni
Tessuti nobilitati I
Sandroni - Idrofobizzante, antibatterico, antiodore, anti-UV, antipolline, idrofilizzante, al carbonio, lightex, laminazione: trattamenti di finissaggio
finissaggi tecnici proposti dalla ditta Sandroni conferiscono al tessuto performance tecniche particolari. In base all’effetto finale desiderato si distinguono in: idrofobizzante, antibatterico, antiodore, anti-UV, antipolline, idrofilizzante, al carbonio, lightex, laminazione (ossia l’applicazione sul tessuto di film e lamine).
Il trattamento idrofobizzante Questo trattamento rende il tessuto impermeabile all'acqua, all'olio e molto resistente allo sporco in genere. Alcuni processi conferiscono effetto "antipilling", altri "effetto Loto". Per ottenere effetti 'antisporco', ad esempio, esistono due alternative: i tessuti non assorbono la macchia oppure la assorbono ma ne consentono poi l'eliminazione con lavaggi blandi, invece che energici, e quindi prolungando la durata del tessuto. Il trattamento antibatterico Il trattamento antibatterico evita che sul tessuto possano proliferare batteri. E’, pertanto, un trattamento batteriostatic e ciò significa che è in grado di assicurare ottima igiene
del tessuto o del capo. I capi trattati con antibatterici, o realizzati con tessuti rifiniti con questo finissaggio, assumono la proprietà di comportarsi come deodoranti naturali e permanenti. Ne consegue che il trattamento risulta molto indicato su tessuti e capi per lo spor t, in par ticolare se sintetici. In questo caso, per il massimo comfor t, è consigliato l'abbinamento a trattamenti idrofili, per ridurre la sgradevole sensazione di 'tessuto bagnato' durante l'esercizio fisico.
Il trattamento antiodore Questo finissaggio impedisce il rilascio di odori con i quali il tessuto o il capo sia stato in contatto. La sua applicazione è indicata per tessuti e capi di abbigliamento convenzionali, quando si voglia evitare che possano impregnarsi di odori ambientali fastidiosi (ad esempio il fumo). Il trattamento anti-UV Il trattamento anti-UV aumenta il
Tessuto impermeabile grazie al trattamento idrofobizzante
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lavorazioni potere schermante di tessuti e capi nei confronti di radiazioni solari ultraviolette dannose per l'epidermide (UVB e UVC). Questo effetto di schermatura viene espresso dal cosiddetto 'fattore di protezione anti-UV' (UPF), esattamente come il fattore di protezione solare delle creme. Esso indica quante ore di esposizione
capi di abbigliamento trattati antipolline, quando rientrano in un ambiente privo di pollini, portano con sé una minore quantità di sostanze allergeniche e ciò consente loro un maggiore benessere.
Il finissaggio idrofilizzante Il finissaggio idrofilizzante consente al tessuto di assorbire molto rapi-
Il finissaggio antipolline riduce la quantità di pollini che possono aderire al tessuto
solare occorrono, al riparo dal tessuto trattato, per ricevere lo stesso dosaggio di radiazioni solari come se non si utilizzasse alcuna protezione.
Il finissaggio antipolline Il finissaggio antipolline riduce notevolmente la quantità di pollini che possono aderire al tessuto. Le persone allergiche che indossano
damente la sudorazione corporea e veicolarla velocemente verso l’esterno per favorirne l’evaporazione; la conseguenza è una sensazione di maggiore benessere addosso e il capo è percepito più asciutto e fresco. Questo trattamento è quindi indicato per tutti i tessuti por tati a diretto contatto con il corpo; per tanto, risulta di grande impor tanza per l'abbiglia-
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mento spor tivo, in par ticolare se sintetico. Peraltro, per il massimo comfor t è consigliato l'abbinamento a trattamenti antibatterici. Il trattamento fornisce, inoltre, un effetto antistatico, ovvero la capacità di evitare o ridurre le conseguenze legate all'accumularsi di energia statica.
La spazzolatura al carbonio La spazzolatura al carbonio conferisce un effetto di finissima pelosità superficiale, molto percepibile al tatto e meno alla vista, simile a quella di cer ti frutti, come le pesche o le albicocche. In taluni casi può essere paragonato a un effetto di garzatura seguito da cimatura molto bassa, oppure a una smerigliatura. In realtà, la spazzolatura al carbonio si differenzia in quanto la superficie è molto più finemente e uniformemente smerigliata rispetto a qualunque altro trattamento. Il pelo è cortissimo, ma molto folto e la sensazione tattile è chiaramente percepibile. Lightex Il miglior trattamento per tessuti a maglia tinti in filo di lino e canapa è il Lightex, un trattamento esclusivo di Sandroni, che deriva dalla traduzione di 'tessuto leggero' e rende il tessuto pulito e sottile, conferendo mano 'tecnica' e 'plastica'. Si pone come alternativa biotech, diversa e innovativa soprattutto rispetto alla mercerizzazione in pezza fortemente "chimica".
lavorazioni
Centro didattico per pellami Per tecnici e stilisti - Aeffe Lab, un laboratorio specializzato dove imparare a usare al meglio i macchinari professionali
L
a necessità di stare al passo con l’evoluzione di un settore molto esigente come quello della lavorazione dei pellami, ha spinto Aeffe Machinery, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di macchinari professionali per l’industria conciaria, a mettere in campo un nuovo progetto decisamente innovativo. Inaugurato ufficialmente lo scorso gennaio, Aeffe Lab è molto più di un semplice laboratorio: si configura, infatti, più come un centro didattico aperto a tecnici, stilisti e, soprattutto, ai clienti. Questo spazio è dedicato alla promozione dei macchinari prodotti dall’azienda e alla formazione, dando la possibilità a chi è interessato di aggiornarsi su tutte le novità, effettuare test e approfondire al meglio la conoscenza di un determinato prodotto. Scopo di questa iniziativa è anche quello di aiutare quanti saranno poi chiamati a usare il macchinario in questione a comprenderne il funzionamento, in modo da poterne sfruttare al massimo le potenzialità e ottimizzarne l’utilizzo. Aeffe Lab è solo l’ultimo esempio del costante impegno con cui l’azienda di Calcinaia (PI) affronta le
sfide del mercato, impegno che ben si riflette anche nel dispiego di risorse ed energie nel campo della ricerca e sviluppo di nuove soluzioni innovative: questo spirito dinamico e intraprendente le ha permesso di affermarsi nel giro di pochi anni sulla scena internazionale, conquistando una clientela di alto livello con i suoi macchinari all’avanguardia. Studiati per soddisfare al meglio
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ogni tipo di esigenza, garantendo allo stesso tempo affidabilità e prestazioni eccellenti, tutti i modelli progettati da Aeffe Machinery vengono continuamente monitorati e aggiornati, con l’obiettivo di poter contribuire in maniera significativa al miglioramento dell’efficienza produttiva e della competitività di concerie e aziende specializzate nella finitura dei pellami.
lavorazioni
I perfezionisti del dettaglio Vitrani - Creatività, conoscenza dei materiali ed impiego degli ultrasuoni per taglio e saldatura sono la formula vincente per un prodotto made in Italy di successo
V
itrani Giuseppe è un’azienda moderna, dinamica e flessibile che opera in svariati settori: dallo stampaggio in conto terzi alla produzione di accessori in plastica per la corsetteria ed i costumi da bagno (chiusure di svariate tipologie), fino al taglio e saldatura ad ultrasuoni, su misura, di nastri rigidi ed elastici per diversi comparti produttivi, tra cui quello dell’abbigliamento, della calzatura e del packaging. Un reparto intero di Vitrani è infatti destinato all’assemblaggio in automatico del nastro elastico con gli accessori per la produzione di spalline regolabili e pendenti per l’intimo, e non solo, spesso impreziositi da accessori gioiello, per offrire un prodotto da mettere in mostra, anzichè nascondere. In forte espansione è anche l’attività di taglio e saldatura a ultrasuoni per i settori del packaging e della calzatura, ambiti nei quali l’azienda sta ottenendo importanti successi, grazie alla professionalità profusa, alla profonda conoscenza dei materiali impiegati ed alla spiccata creatività. Riuscire, inoltre, a seguire il cliente dalla progettazione alla produzione di quanto richiesto rappresenta un valore aggiunto di fondamentale
importanza, che consente a Vitrani di imporsi sia in Italia che all’estero. Il risultato è un prodotto “made in Italy” eseguito nei minimi dettagli. La saldatura ed il taglio a ultrasuoni, infatti, consentono principalmente di eliminare le sfilacciature, ma anche di tagliare e contemporaneamente saldare, e quindi di ridurre le tempistiche di lavoro. Le cuciture realizzate con gli ultrasuoni, inoltre, sono forti e resistenti, oltre che molto precise e assolutamente non fastidiose. Tutto ciò consente di assecondare le precise esigenze dei clienti e rispettare gli standard produttivi più elevati. Nell’ambito specifico del packaging come anche della calzatura, Vitrani propone nastri rigidi o elastici, anche impreziositi da accessori gioiello, altre decorazioni e/o da pratiche chiusure o gancetti di raccordo, al fine di trasformare una banale scatola, un modesto sandalo o un neutro reggiseno in un prodotto non banale.
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lavorazioni
L’infradito brevettato DEA Calzaturificio - Prodotti artigianali unici per soddisfare le richieste della clientela più esigente e dei brand più prestigiosi
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alorizzare il Made in Italy proponendo zoccoli da donna realizzati artigianalmente, reinterpretando varie lavorazioni tradizionali ed esaltando "l’artigianalità" contemporanea. Tutto questo è Dea Calzaturificio, un’azienda giovane che non smette mai di credere nel proprio prodotto. Lavorazione, processi produttivi e materiali costantemente al passo con i tempi e i ritmi della tecnologia di ultima generazione, senza mai lasciarsi alle spalle la propria storia artigiana. Le proposte di Dea sono frutto di un attento studio e della costante ricerca di materiali, strutture e combinazioni, per far sì che ogni soluzione sia una risposta vincente alla domanda di una clientela esigente, che conosce i diktat della moda, desidera distinguersi per stile e originalità e ricerca un prodotto qualitativamente affidabile. Tacco basso, tacco medio e infradito che esprimono fantasia, eleganza, comodità. Proposte diverse, mood diversi ma con un unico filo conduttore: massimo comfort, portabilità e durevolezza. Fiore all’occhiello è proprio l’infradito, unico nel suo genere per progettazione e tecnica di lavora-
zione, tanto che è in fase di brevettazione. Oltre a proporre il marchio Dea, l’azienda produce calzature personalizzate per conto terzi, per brand prestigiosi o per aziende in avviamento, mettendosi a disposizione dei clienti che cercano una realtà creativa e di qualità, in grado di distribuire sia a livello nazionale sia internazionale.
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company report
Italrettili: il pregiato di qualità La conceria Italrettili nasce nel 2007 e da allora fornisce pellami esotici di alta qualità alle maggiori aziende del mondo della moda. Oggi vanta clienti importanti e un fatturato continuamente in crescendo, proponendosi sul mercato con una rete vendita radicata. I pellami proposti vengono prodotti interamente in Italia presso la conceria di Santa Croce Sull'Arno (PI), recentemente dotata di un piccolo repar to R&D messo a disposizione dei ricercatori di materiali che vogliono personalizzare i propri articoli. I prodotti principalmente trattati sono pitone reticulatus, molurus e curtus oltre che, sempre disponibili, pelli di cobra, water snakes, razze e lizard. Tutti i pellami sono conciati e finiti in conformità con le recenti normative. Italrettili ha anche a disposizione un mini laboratorio interno per i test primari. Le finiture realizzate sono: dipinti a mano, stampa ink jet, lissati, semi-lucidi e opachi, laminati parziali o totali, asportati e, su richiesta, è anche in grado di fornire pannelli di varie dimensioni, realizzati con tutte le specie di pellami disponibili presso il magazzino.
Italrettili Srl Via Lazio, 14/a - Santa Croce sull'Arno (PI) Tel 0571.366706 - Fax 0571.32398 e-mail info@italrettili.com web: www.italrettili.com
materiali
Lino: un universo di stile contemporaneo Solbiati - Dalla differente reazione alla tintura di tre fibre diverse, nasce un tessuto per giacche estive per uomo e donna dalla forte personalità
Per la PE 2018 Solbiati presenta nuovi tessuti e blend per uomo e donna che rispecchiano le esigenze di uno stile contemporaneo che ama vestirsi di un registro informale pur non rinunciando all’esclusività. In Bronte, lane fini, lino e cotone, interpretate in tela e batavia, si esprimono in fantasie e macro-disegni dai forti contrasti. A dispetto della tradizione, qui Solbiati inverte il trend con estro e applica al cotone il tipico aspetto del lino. Un filo fiammato di cotone si unisce a un filato di lino tinto, alternandosi sia in
catena sia in trama con due capi di pregiata lana merino. Dalla diversa reazione alla tintura delle tre fibre nasce un tessuto per giacche estive per uomo e donna dalla forte personalità. I toni intensi dei rossi, i marroni e verdi contribuiscono a un aspetto fresco, caratterizzato da giochi di rilievo e tridimensionalità. Dakar 100% lino punta sulla combinazione di filati dallo spessore discordante: filati fini e grossi si incontrano per creare un’armatura slegata, protagonista di pattern pro-
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fondi con effetto 3D. Nonostante il look apparentemente invernale, Dakar sorprende per leggerezza e consistenza. Il peso ricercato e la mano sciolta sono ideali per giacche e abiti estivi dal gusto internazionale. Con Dallas, invece, Solbiati rivisita con originalità la storia d’innovazione del brand e richiama a nuova vita la bellezza dell’effetto delavé vestendolo di inaspettata energia. Un puro lino, in cui nuance piene e vibranti sfumano in modo imprevedibile, conferendo disomogeneità cromatica che regala il tipico aspetto vissuto. Seducente per il tatto croccante e l’aspetto anticonvenzionale, Dallas è pensato per un guardaroba completo, per giacche e abiti così come per camiceria leggera dal gusto casual. Il lino, usato puro o in combinazione con la lycra per un maggiore stress sul comfort, ravviva Dresano, Oriolo e Recetto Stretch. Una famiglia di tessuti che esalta e attualizza il re del casual, il denim. Se il rigato più tradizionale ripercorre le trame di Dresano giocando sulle tonalità cerulee del denim, in Oriolo si sdrammatizza la seriosità. Il motivo della riga si dispiega in versioni più spiritose alternando linee di spessore diverso e colori contrastanti, dai marroni ai gialli evidenti. Speciali operazioni di finissaggio e la tintura in filo generano l’aspetto naturale ma totalmente dissimile di Recetto stretch. Giacche ideali per il tempo libero, che con spensieratezza omaggiano il mondo dell’autenticità.
company report
Manifattura di Domodossola Intrecci di famiglia
Manifattura di Domodossola nasce nel 1913 come produttrice di funi per navi. Oggi è conosciuta e apprezzata per i suoi preziosi intrecciati destinati ai settori dell’abbigliamento, dell’arredamento e della gioielleria. Da decenni è partner dei grandi brand della moda internazionale e i suoi prodotti non solo calcano le passerelle, ma arricchiscono ambienti come yacht, residenze private, hotel e jet. L’Italia è per antonomasia terra di tradizioni e di mestieri che si tramandano di generazione in generazione, ed è anche il caso di Manifattura di Domodossola, la cui attuale leadership è tutta al femminile: Giulia e Silvia Polli sono giovani e determinate e hanno introdotto fondamentali novità. Da alcuni anni la società ha inaugurato due nuove realtà aziendali, Oxilla e Athison. La prima si occupa unicamente di materiali di lusso ideali per arredamento, mentre la seconda è il marchio di alta pelletteria che offre una esclusiva collezione di cinture, braccialetti, piccoli
accessori e borse di lusso, da lavoro e da viaggio. L’impegno dell’azienda è a 360 gradi: attenzione al cliente con produzioni personalizzate, rispetto dell’ambiente con l’utilizzo di materiali naturali, costante ricerca e innovazione tecnologica all’interno del suo stabilimento ultramoderno che dispone della completa filiera produttiva. Una delle caratteristiche vincenti dell’azienda è avere sempre lo sguardo rivolto al futuro: questo atteggiamento positivo lo si può ritrovare anche in “Intreccincantiere”, un premio nato nel 2015 per sostenere gli stilisti emergenti provenienti da istituti d’arte di tutto il mondo. Questa attività di scouting serve a creare una sinergia tra le scuole e il mondo del lavoro, indispensabile nel panorama attuale. Da oltre un secolo Manifattura di Domodossola porta alto il valore del Made in Italy grazie anche alle sue esportazioni che contano oltre 50 paesi diversi del mondo.
Manifattura di Domodossola Spa Viale dell’Industria, 1/3/5 - 28844 Villadossola (VB) Tel 0324225000 - Fax 0324225050 - e-mail info@manifatturadomodossola.it
materiali
Una storia di cotone Industria Ambrosiana Filati - Un’ampia gamma di filati per maglieria, pronti in disponibilità immediata e in finezze dalla 7 alla 18, in 120 colori uniti e 48 colori mélange
I
mmaginazione e creatività, tradizione e modernità. Questa la linea guida che governa l’estate 2018 di Iafil - Industria Ambrosiana Filati. Un mondo fatto di cotone, sintesi del suo saper fare da più di cent’anni i filati migliori in questa fibra. L’aspetto tintoriale più di tutto parla di moda: attento, ricercato, calibrato per ottenere l’espressione migliore della tonalità. Processi di tintura che impiegano coloranti rispettosi dell’ambiente per esaltare le caratteristiche naturali del filato. Una realtà capace di realizzare volumi e quantità industriali, ma anche piccole partite nelle infinite nuance che il colore può prendere. Ricchissime le proposte della linea Stock Service. 120 colori uniti e 48 colori mélange per i Fab Four: Pima 14 e 12, Dakota e Whirl 12. E poi un bouquet di 130, 120 o 80 gradazioni, fino alle 12 proposte tonali dei modernissimi man-made. Quattro le linee di produzione per un modo attuale di intendere il cotone: - Timeless, i cotoni irrinunciabili, versatili ed eclettici, che si prestano a numerose soluzioni moda al ma-
I filati Stardust e Sea Cashmere
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materiali schile e al femminile. - Fresh Feeling, cotoni crêpe e lineari che garantiscono regolarità e resistenza eccezionali, abbinate a una ineguagliabile sensazione di freschezza. - 100% Pure, cotoni “pilling and relaxation free” grazie alla tecnologia di filatura, anche se sottoposti a cento cicli di lavaggio ad acqua o a secco. - Precious, lini, sete, filati man-made per andare oltre il cotone, garantendo la fornitura anche per lotti piccoli e piccolissimi. Stock Service di Iafil è un servizio esclusivo per la produzione, il riassortimento, la campionatura. Ordini a partire da 1 kg e in qualsiasi quantitativo richiesto, con garanzia di pronta consegna.
Da evidenziare che si tratta di colori che assicurano attenzione alle persone e all’ambiente, in quanto non contengono sostanze dannose e si avvalgono di ricette che uniscono i valori della produzione sostenibile alle performance richieste dal mercato industriale. E allo Stock Service si affiancano “I Magnifici” di Iafil, materiali pregiati e prodotti ben fatti, di quell’apparente semplicità che cela un gran lavoro di sperimentazione e di creatività. Quattro anche le linee di produzione per interpretare il cotone in un alto di gamma dalla mano ricca e preziosa: - Eminence, filati preziosi per materia prima, in quanto realizzati con continua a pag. 28
I filati Sturdust e Spighy
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Il filato Pima 7
materiali continua da pag. 27
cotoni quali Sea Island, Suvin, Giza 45, Peruvian Pima Cotton, e per lavorazione (voile, elasticizzati naturali e in abbinamento con poliestere, cordonetti e bouclé) - Transformers, filati che abbinano creatività e innovazione di struttura, (fettucce, spighette, ondé, accoppiamenti 100% naturali o resi ultra grazie all’abbinamento con filati man-made) - Glares, filati che sono il risultato di un nuovo equilibrio tra moda e
Foto sinistra: i filati Puro 21 e Puro 14. Foto in alto: i filati Pima 12 e Pima 12 Lux. Foto in basso: il filato Puro 14.
modernità di trattamento (fibre vegetali, animali, man-made in giochi di bagliori e costruzioni) - Vision, soluzioni performanti che partono dalle materie prime naturali e le potenziano. Si tratta di filati sottili e sottilissimi che evolvono la tradizione delle grandi fibre naturali (il nuovo volto del lino, della canapa, del peruvian pima cotton). La modernità delle proposte è espressa dalle mani, dal peso e dalle performance ottenute grazie all’alta tecnologia di filatura e dall’attento controllo di produzione.
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materiali
Tre marchi, un fare unico I
Zegna Baruffa Lane Borgosesia - La natura ha donato le lane migliori e la tecnologia le ha trasformate in filati preziosi con caratteristiche di finezza e purezza eccellenti l filo che conduce il saper fare di Baruffa, Chiavazza e Botto Poala disegna una storia tutta italiana. E’ l’intreccio di tre avventure industriali, tre differenti vocazioni che da più di 160 anni condividono lo stesso territorio e si uniscono in un unico progetto industriale, quello della ditta Zegna Baruffa Lane Borgosesia. Tre marchi d’eccellenza nella filatura italiana che diventano percorsi di stile e sperimentazione, ciascuno con la propria identità, per offrire il meglio a chi lo sa riconoscere. Il sistema di gestione adottato
Re-Active H2Dry
consente a questi tre marchi di garantire le più alte quantità richieste dal mercato mantenendo inalterati gli standard di qualità. Ciò è possibile grazie a un controllo completo e costante di tutta la filiera, a qualunque volume produttivo. Perché il primo centimetro di filo vale come l’ultimo. Una governance solida e attenta porta con sé una grande capacità di acquisto di materie prime. Per questo, il magazzino della Zegna Baruffa Lane Borgosesia è sempre
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Cashwool 1978 di Carlo Volpi
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materiali continua da pag. 29
pronto a soddisfare in tempo reale ogni richiesta, creando un ciclo virtualmente inesauribile fra gli ordini dei clienti e la propria capacità di approvvigionamento.
Cashwool Cashwool è il filato che dal 1978 rappresenta l’azienda e la fa riconoscere nel mondo della lana. Lucente
come la seta, morbido come il cashmere, leggero, caldo e dinamico. Cashwool è un classico del più autentico Made in Italy, creato dalla selezione di lane australiane particolari, è divenuto negli anni un punto di riferimento per il mondo della maglieria d’alta gamma. Il segreto di questo filato in pura lana pettinata inizia dalla materia prima: la lana, appunto, selezionata con altissima attenzione, scegliendo solo
Cashwool 1978
le parti con caratteristiche di finezza e purezza eccellenti. Un filato di un bianco assoluto, perfetto per dare luminosità e solidità a ogni nuance di colore.
H2Dry Dall’incontro tra natura, che è emozione, e tecnologia, che è efficienza, nascono Re-Active H2Dry e KWool H2Dry. La natura ci ha donato le lane migliori, mentre l’ingegno dell’uomo le
K-wool H2Dry
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materiali ha trasformate in qualcosa di unico, capace di spingere verso nuovi confini le prestazioni di un filato in pura lana. Re-Active H2Dry e K-Wool H2Dry sono una sintesi ideale fra
infatti un trattamento tecnico che dona ai filati in pura lana caratteristiche di traspirabilità, elasticità e ingualcibilità: doti perfette per le situazioni in cui sono indispensabili
loro caratteristiche nel tempo, senza bisogno di particolari cure o accorgimenti, anche nell’uso intensivo o dopo frequenti lavaggi. Il particolare trattamento H2Dry
Cashwool 1978
Cashwool 1978
sapienza artigiana e ricerca tecnologica, due filati dalle caratteristiche tecniche superiori, con doti estetiche di assoluta eccellenza. Risultato di una lunga ricerca nei laboratori Zegna Baruffa, H2Dry è
alte performance, ma ideali anche nei capi di uso quotidiano. Re-Active è un filato in pura lana superfine (17,5 micron); K-Wool è un filato in pura lana extrafine (19,5 micron). Entrambi mantengono inalterate le
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consente alla pelle di respirare, liberandola dall’umidità corporea, e ai capi una sorprendente velocità di asciugatura. L’elasticità innata delle fibre, inoltre, è esaltata dallo speciale finissaggio H2Dry che rende i due filati ancor più duttili e leggeri. Sia nelle lavorazioni classiche, sia in quelle più elaborate, il tessuto offre un comfort e una vestibilità eccellenti. E infine, i capi realizzati con questi due filati sono sempre a prova di piega. Ogni capo è sempre pronto per essere indossato, anche se appena uscito di valigia.
materiali
I filati fantasia L
Lanificio dell’Olivo - Interpretazioni raffinate che rendono unica ogni lavorazione, grazie a tecnologie proprietarie che garantiscono prodotti innovativi e affidabili nel tempo
anificio dell’Olivo produce filati fantasia per maglieria. Crea prodotti dal carattere innovativo, con standard tecnici di grande affidabilità che assicurano un risultato finale eccellente. Le radici dell’azienda affondano nel territorio, quello pratese, nella qualità del lavoro e nella passione, per fornire al mondo della moda i migliori filati possibili, anticipando le tendenze. Un rapporto costante e un continuo scambio di idee le ha permesso di avere tra i propri clienti i migliori produttori di maglieria e aguglieria al mondo. Le fibre vengono lavorate presso gli stabilimenti aziendali dotati di moderne tecnologie a controllo digitale e di una serie di particolari meccanici progettati appositamente per Lanificio dell’Olivo. Negli anni ha sviluppato un know-how unico nella filatura pettinata di fibre nobili come baby alpaca, mohair, seta e le lane più fini. La catena di approvvigionamento materiale è molto corta: direttamente nelle zone di produzione alla ricerca delle fibre più preziose e il controllo sulla materia prima è molto scrupoloso e totale.
Nelle foto il filato Special Bright della linea All Season
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materiali Peraltro, Lanificio dell’Olivo ha sottoscritto l’impegno Detox promosso da Greenpeace e intrapreso il percorso di sostenibilità “Going Green”. Per perseguire gli obiettivi di salvaguardia ambientale, ha aderito a “4 Sustainability”, un protocollo, promosso dal Consorzio Promozione Filati, di autoregolamentazione interna che permette
adatti a ogni stagione, che possono essere usati da soli o in combinazione con filati tradizionali per arricchire e renderne più attuale l’aspetto e il colore. E con l’idea di mostrare effetti speciali è nata Special Bright, una famiglia di filati caratterizzata da un effetto lucido, metallico e brillante derivante dall'utilizzo delle luminose
Nelle immagini alcune fasi di lavorazione dei filati di Lanificio dell’Olivo
all’azienda di realizzare forniture sostenibili che rispondono alle caratteristiche qualitative richieste dal mercato. Nell’ambito delle collezioni di Lanificio dell’Olivo, interessante è All Season, una proposta di filati speciali
fibre di lurex. Se usati da soli danno origine ad una maglia audace e di grande impatto, unendoli a filati più caldi e opachi riescono a creare inaspettate luminosità e punti luce. Luce e riflessi, dunque, che si rincorrono tra le pieghe del tessuto, sci-
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volano su una superficie iridescente che si arricchisce di dettagli tra un filo e l’altro. Una lavorazione non facile, ma non per Lanificio dell’Olivo che ha uno dei più grandi impianti in Italia per la produzione di questo tipo di filato; ha tecnologie proprietarie ed è specializzata nella lavorazione di filamenti man-made per realizzare filati
distintivi dai riflessi preziosi e seducenti. Composti, invece, da viscosa e poliestere sono i filati della famiglia Les Oxydes, in cui i due materiali sono combinati secondo una cromia che evidenzia una puntinatura uniforme e brillante su una base opaca e leggermente irregolare: un mix di elementi che crea giochi di luce fashion con uno stile classico. La loro composizione li rende indossabili tutto l’anno: in estate vengono utilizzati da soli, mentre in inverno si lavorano insieme a filati più caldi come mohair, alpaca e lana, creando un sofisticato intreccio tra il bagliore del metallo e la morbidezza della lana, due anime che si esaltano dando vita a colori e texture cangianti.
materiali
Seducenti fantasie di pizzo Albano Antonio Fin dal 1935, anno della fondazione, la società Albano Antonio opera nel settore dei pizzi, ricami, passamanerie, nastri e articoli vari per i confezionisti di abbigliamento, pronto moda e biancheria intima. Oggi, giunti con successo alla terza generazione, l’azienda si è specializzata nella produzione e nel commercio di pizzi Raschel e Jacquard, sia rigidi che elastici. La collezione si basa su pizzi a 1 smerlo, a 2 smerli, a gallone ed entreduex. Tutti i pizzi sono certificati OEKO TEX Standard 100 e hanno un’altezza che parte da circa 12 mm fino ai 20 cm, per arrivare ai 150 cm dei tessuti in pizzo. Recentemente, in risposta alle richieste di mercato e per consolidare la propria produzione, la Albano Antonio ha anche introdotto i pizzi in cotone, caratterizzati da un aspetto più naturale e morbido. In virtù della grande esperienza maturata, la società è in grado di soddisfare le richieste dei numerosi clienti, ampliando costantemente il campionario e garantendo tempi brevi di consegna grazie alla disponibilità di merce in magazzino.
Pizzi, ricami, passamanerie, nastri e articoli vari per i confezionisti di abbigliamento, pronto moda e biancheria intima
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materiali
Il denim del futuro N
Diesel sceglie Dryarn - Grazie alla microfibra leggerissima il tessuto è traspirante e coibente, idrorepellente e antimacchia: in sintesi, innovativo!
el denim, come nella cucina, gli ingredienti possono fare la differenza e la microfibra Dryarn, prodotta da Aquafil, con le sue caratteristiche di traspirabilità e termoregolazione, può davvero diventare la componente qualificante nel mondo del denim. Il denim è un tessuto in continua evoluzione che Diesel ha sempre saputo interpretare in maniera nuova e rivoluzionaria, reinventandolo e arricchendolo di caratteristiche moderne e innovative. Oggi le nuove tendenze del mercato si
orientano verso un tessuto leggero e allo stesso tempo compatto e resistente, che sappia preservare la natura unisex del
denim e si spinga verso un uso sempre più all season. Il laboratorio R&S di Diesel ha progettato un nuovo denim sostituendo in trama il cotone con
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Dryarn, prendendo in prestito questa fibra speciale dal mondo dello sport. Nasce così il modello Tepphar 671X. Esternamente il jeans è uguale a tutti gli altri ma, grazie alla presenza di questa fibra innovativa a contatto con la pelle, una volta indossato risulta essere più leggero e più traspirante. Ma non è solo la leggerezza il plus che Dryarn è in grado di trasferire al tessuto. La fibra è infatti altamente traspirante e coibente, per un utilizzo trasversale all season, ossia più fresco d’estate e più isolante in inverno. Inserendola all’interno del denim si riesce a realizzare un pantalone che a parità di costruzione ha un miglior isolamento termico e una migliore gestione del sudore. L’umidità viene veicolata più velocemente verso l’esterno lasciando asciutta la pelle, e il tessuto si asciuga in maniera più efficace. Dryarn è anche idrorepellente e conferisce al tessuto un’interessante proprietà antimacchia, apprezzabile per realizzare capi casual ed easycare.
componenti
L’atelier delle guarnizioni T
Airily - Creatività e tecnologia per arricchire ogni capo del fashion: disegni con strass, pietre, ricami, stampe a rilievo, bottoni di perle e fiori di pizzo
anta passione e soprattutto tantissime idee consentono ad Airily di creare continuamente nuovi prodotti per arricchire e impreziosire abiti, calzature, scialli, borse, cappelli, calze, guanti, o qualunque altro capo di abbigliamento o accessorio venga in mente. Non a caso uno specifico ufficio è dedicato proprio alla progettazione di disegni utilizzando strass, flock, ricami, passamaneria, soggetti in resina bicomponente, perle e pietre personalizzabili termoadesive o da cucire. Le persone predisposte a questo importante ramo dell’azienda generano prodotti unici ed esclusivi. Ad esempio, grazie alla stampa con vernici speciali si possono ottenere degli effetti lucidi, opachi e in rilievo per sottolineare le parti importanti di un disegno. Con l’uso del gel, invece, si possono forgiare pietre in diverse forme e colori adatte a essere cucite o termoadesivate. Ecco quindi oggetti che riproducono fedelmente capolavori della natura come una rosa gocciolante con effetti lucidi, a cui manca solo di emanare un intenso aroma; oppure fiori e farfalle in applicazione
Fiori di pizzo ed ecopelle applicati con perle con chiodino
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componenti
Resine sovrastampate con decorazioni arabesche e legni termoadesivi traforati
con perle e strass, da cui ci si aspetta lo spiccare il volo; oppure ancora resine sovrastampate con decorazioni arabesche, che ricordano le vetrate ar tistiche, legni e sugheri termoadesivi traforati e stampati che sembrano miniature di preziose ceramiche marocchine. Di grande fascino anche i bottoni di perle con resina stampata a rilievo, che rievocano i preziosi orecchini della nonna o i fiori di pizzo e di ecopelle applicati con perle con chiodino, con contrasti cromatici a sottolineare le forme e i materiali. Tante tecnologie per offrire prodotti su misura e naturalmente tutto â&#x20AC;&#x153;made in Italyâ&#x20AC;?.
Farfalle e fiori con perle e strass
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Bottoni di perle con resina stampata a rilievo
Rosa gocciolante con effetti lucidi
componenti
Scan for authenticity Certilogo - Diesel garantisce i suoi jeans:
in tutto il mondo sarà possibile verificare l'autenticità di un jeans del mohicano
Diesel fa un passo avanti nella lotta contro il fenomeno della falsificazione. Grazie alla partnership con Certilogo in tutto il mondo sarà possibile verificare l'autenticità di un jeans del mohicano. La contraffazione e la pirateria delle merci, infatti, sottraggono ai consumatori, ai legittimi produttori e al fisco ricavi stimati per 1.8 trilioni di dollari all’anno e hanno dato luogo alla perdita stimata di
25 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo. Un gravissimo problema che stanno affrontando tutti i marchi più impor tanti, ricercando soluzioni in grado di proteggere e garantire l’autenticità dei prodotti. In questo ambito Diesel si pone all’avanguardia: entro la fine del 2017 tutti i suoi jeans saranno caratterizzati dall'etichetta prestampata con la dicitura "Scan for Authenticity".
Ben tre opzioni consentono di assicurarsi dell'autenticità del capo: scansionare il codice Clg con un lettore di codici Qr standard sul proprio smar tphone, inserire il Codice Clg e rispondere a poche domande tramite l'app Certilogo personalizzata Diesel, oppure su www.certilogo.com. «Stiamo adottando un approccio mirato a potenziare la fiducia dei consumatori Diesel - spiega Alessandro Bogliolo, ceo di Diesel creando un dialogo diretto con loro. Con Certilogo abilitiamo tutti i fan di Diesel ad autenticare personalmente l’esclusiva identità del nostro denim, garantendo l’acquisto dei nostri prodotti in modo sicuro e protetto».
L’autenticità dei jeans Diesel verificabile tramite l’app Certilogo
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componenti La richiesta da parte dei consumatori di uno strumento semplice e affidabile per riconoscere ed evitare i prodotti contraffatti, sottolinea il comunicato congiunto diramato da Diesel e Certilogo, ha generato una crescita di oltre il 100% delle autenticazioni su www.cer tilogo.com rispetto allo stesso giorno e anno dal 2013 ad oggi. «I rapporti fa i brand e i consumatori sono cambiati nell’era digitale – commenta Michele Casucci, ceo di Certilogo – e non è più accettabile limitarsi all’approccio ‘invitiamo i consumatori a prestare attenzione e buona for tuna’ riguardo ai prodotti contraffatti, quando ognuno di noi ha in tasca la tecnologia necessaria a far cessare questo fenomeno».
Certilogo: uno scan contro la contraffazione
[ 1 su 4 ] consumatori che acquistano online sono vittime di acquisti contraffatti
[ 85% ] dei consumatori vorrebbe un maggior impegno delle aziende contro l’acquisto di falsi
[ 81% ] delle aziende con una customer experience eccellente supera i loro concorrenti
[ 2,2 miliardi ] i consumatori dotati di uno smartphone, in grado di autenticare i prodotti nei punti vendita
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componenti
Poliedrici riflessi di luci R
Ramponi - Pietre, strass e borchie, termoadesive, da cucire o applicare con chiodino, per decorare tessuti e pelletteria, abiti e calzature
amponi è un produttore italiani di pietre in cristallo sintetico e borchie in ABS. Il rispetto per il culto del “Made in Italy” e la creatività dei propri prodotti hanno fatto sì che l’azienda abbia potuto affermarsi presso le grandi firme della moda. E dato che la soddisfazione del cliente è il focus principale per la società, essa ha messo in atto cospicui investimenti in tecnologie produttive ed è intervenuta sul proprio modus operandi, per offrire un servizio sempre più completo. Ha infatti raddoppiato i siti produttivi: alla produzione e al laboratorio interno per le applicazioni, si è aggiunta l’area destinata ai processi specifici del “centro laser” e “centro graffatura”. La produzione Ramponi annovera: - Strass Termoadesivi, compresi gli strass Swarovski, che impreziosiscono i tessuti, dando un tocco di lucentezza in più. Disponibili in varie forme e colori, nelle versioni stampati o tagliati a macchina. - Borchie Termoadesive caratterizzate da colori lucidi, allegri, opachi e zigrinati, che permettono di giocare per creare design di tendenza. Par tendo dalle semplici borchie
Borchie termoadesive bombate
piatte, si passa alle sfaccettate, alle bombate fino alle laserate. Borchie perlate, di forma arrotondata e dai colori delicati, ideali anche per abiti da sposa. Occhi di gatto in cabochon, quindi senza sfaccettature, per donare trasparenza e profondità. Ed infine, le Epoxy, per le quali si può scegliere tra urea dall’effetto perlato, con colori pastelli e dall’effetto etereo, urea millefacce, e Epoxy anticate, una delle novità Ramponi. Questa soluzione innovativa si può definire come un
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componenti ibrido tra borchia e pietra, caratterizzata dalle sfaccettature delle pietre e dai colori galvanizzati. - Pietre in cristallo sintetico, uno dei punti di forza dell’azienda. Divise in First Quality e High Quality, realizzate con plastiche nobili tanto da sembrare pietre preziose. Caratterizzate da colori brillanti, in grado di riflettere la luce, sono disponibili in diverse forme, con e senza fori e con varie sfaccettature, quali cabochon, millefacce, piatte, ecc. Ramponi ha deciso di renderle anche termoadesive, per soddisfare le richieste del mercato della moda. Ed infine, le pietre con taglio Ramponi, ossia un taglio brevettato che consiste in un trattamento esclusivo che trasforma pietre grezze in pietre preziose che vantano massima brillantezza e leggerezza. - Rivetti e Castoni, disponibili in diverse galvaniche. I castoni altro non sono che una base in metallo leggerissimo forato da cucire su abiti e calzature oppure da applicate tramite chiodino a tessuti e pellami. I rivetti sono un supporto metallico che può essere con testina o autoaprente. - Borchie in ABS con chiodino (dette borchie a rivetto), dalle classiche borchie piramidali alle sfere, che ricordano perle, ai coni fino a forme innovative quali stelle, pepite e torchon, e tutte disponibili in un’ampia scelta di colori: dalle galvaniche classiche, alle finiture verniciate, cangianti, burattate e speciali.
Ne sono un esempio le borchie con finiture velate ossia borchie galvanizzate, con base nichel o oro, per le quali il processo di verniciaStrass termoadesivi
Grazie ai chiodini che fungono da supporto, si compongono borchie originalissime. Ed infine, le borchie con finiture laser, per disegni particolari e personalizzabili. - Borchie Griffate (nuova area di business per Ramponi), che rappresentano la perfetta combinazione tra tendenza e praticità. Montate tramite macchinario, arricchiscono pellami in modo unico e inimitabile. Le borchie griffate sono all’ultimo grido, sempre più richieste dal mercato e dalle griffe, che vanno incontro alle idee più ricercate della fashion industry.
Borchie piramidali in ABS con chiodino
tura sottile o velatura rende possibile una finitura che mischia più colori insieme. Oppure le borchie componibili, ossia sfere e piramide assemblabili, che permettono di creare varie combinazioni di colori e di forme.
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E per un tocco di raffinatezza in più, Ramponi propone anche le borchie griffate Swarovski. Il perfetto mix tra borchia strass e graffe, il griffato Swarovski da vita ad abiti, borse e scarpe.
sistemi gestionali
Il tempo di Industry 4.0 I
Metodoin - Nel dinamico mercato del fashion, le imprese per crescere devono affidarsi a soluzioni tecnologiche all’avanguardia e studiate su misura
ndustry 4.0 la quarta rivoluzione industriale, un rinnovamento tecnologico che coinvolge tutti i sistemi produttivi, la comunicazione fra imprese, filiera e mercato.
Ma che cosa significa 4.0 per l’industria calzature e pelletteria? <<L’adozione delle tecnologie digitali tipiche della quarta rivoluzione industriale - spiega Claudio Granchi, responsabile marketing e comunicazione di Metodoin - consente alle aziende di cogliere una serie di vantaggi che garantiscono un aumento di produttività e competitività. Innanzitutto flessibilità, attraverso la produzione di piccoli lotti ai costi della grande scala con importanti ricadute in termini di customizzazione. Poi velocità, dalla fase di prototipazione alla produzione in serie attraverso tecnologie innovative che riducono i tempi di setup e accelerano i tempi di go-to-market. Quindi, produttività, attraverso l’aumento della dinamica dei processi e una maggiore flessibilità operativa e di riconfigurazione dei sistemi, con conseguente riduzione di costi e
Il rinnovamento tecnologico è essenziale per ottimizzare i processi produttivi
sprechi, aumento della affidabilità dei sistemi produttivi e della qualità resa (riduzione di errori, difetti e fermi macchina). Integrazione: delle filiere e catene di fornitura e subfornitura attraverso miglioramenti nei sistemi di approv-
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vigionamento e nella logistica, più efficiente gestione del magazzino e degli ordini, ottimizzazione dei rapporti con i fornitori.
Un commercio sempre più competitivo Soprattutto nel mondo della moda, il cambiamento è stato molto repentino, in pochi anni le aziende si sono trovate a gestire sempre di più una mole in crescita di dati. La filiera produttiva è molto articolata e distribuita, sia in termini geografici (terzisti e fabbriche estere), che in termini di lotti produttivi più piccoli con ridotto time-to-market. <<Con questo scenario è necessario ripensare e ottimizzare i pro-
sistemi gestionali cessi produttivi - chiarisce Granchi - anche con l’aiuto di nuovi sistemi e tecnologie, con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente finale>>. Quali benefici porta un sistema ERP pronto per l’industria 4.0 e verticale per l’industria del fashion? Qui di seguito i principali vantaggi. Modelleria/Campionario: affronta dinamicamente tutte le problematiche di messa a punto del campionario, grazie all’utilizzo del “configuratore” della distinta base. Vendite/Commerciale: acquisizione ordini veloce e utilizzando qualsiasi dispositivo, anche mobile, per risparmiare tempo e anticipare l’entrata in produzione. Brand: sempre più in aumento le aziende che lavorano per le grandi firme della moda, è quindi importante avere la possibilità di interscambio dati con il brand, in entrata e in uscita.
Chi è Metodoin Metodoin è un’impresa attiva da oltre 25 anni nello sviluppo di gestionali per il mondo delle calzature, delle pelletterie, della moda e del luxury, settori per i quali è in grado di offrire le migliori soluzioni software per gestire efficacemente linee produttive in continuo mutamento. La mission aziendale è proprio quella di offrire le soluzioni necessarie per rimanere competitivi all’interno di un mercato sempre più aggressivo e in costante evoluzione: soluzioni informatiche gestionali pensate appositamente per il settore moda; servizi di consulenza e affiancamento, prestati da professionisti con grande esperienza e knowhow; costante aggiornamento dei prodotti tecnologici realizzati; formazione per il personale aziendale; consulenza per finanziamenti e bandi di investimento in IT.
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Produzione/Magazzino/Logistica: monitorare lo stato delle singole lavorazioni e controllare la disponibilità dei semilavorati, definendo e visualizzando il workflow produttivo, non perdendo mai di vista la situazione delle materie prime e della SCM. Amministrativa: perfetta sincronia del software gestionale per emettere velocemente e in maniera tempestiva le fatture e i documenti di trasporto.
sistemi gestionali
L’automazione delle attività Con Extra Group - Soluzioni IT pensate, progettate e sviluppate per le aziende che operano nel settore della moda
E
xtra nasce nel 2006 con l’obiettivo di erogare servizi in ambito IT. Negli anni si è specializzata come system integrator, offrendo servizi di consulenza applicativa e soluzioni IT. Grazie ai successi ottenuti nei vari progetti sviluppati, si è meritata il titolo di partner affidabile e competente ed è diventata, per i numerosi clienti, un provider di soluzioni evolute a supporto del business. Dalle varie business unit di Extra, sono nate alcune aziende ben distinte e specializzate, che possono contare l'una sul suppor to tecnico delle altre, continuando a collaborare sui vari progetti. Extra ha sviluppato progetti con impor tanti aziende operanti nei settori della pelletteria e dell'abbigliamento di lusso ed è riuscita a soddisfare le esigenze dei vari clienti grazie all'adozione di tecnologie innovative, quali Openbravo, NetSuite e Pentaho. Openbravo è un ERP Web Based specializzato per la produzione di abbigliamento fashion e per la gestione sia di un singolo punto vendita che di un'intera catena di negozi. Una soluzione ottimale per il retail che, grazie ad alcuni speci-
fici moduli, si rivela essere il software gestionale perfetto per gestire la produzione (con il modulo Openbravo EnVogue), la distribuzione (con il modulo Openbravo Awo) e la gestione del negozio omnichannel (con il modulo Openbravo Commerce Suite). Tutte queste soluzioni possono avvalersi della contabilità italiana grazie alla localizzazione sviluppata da Extra. Vi sono vari punti di forza della piattaforma che meritano di essere menzionati: in primo luogo, Openbravo non ha bisogno di alcuna in-
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stallazione scegliendo la soluzione cloud; per questo motivo è implementabile in circa 3 giorni. Inoltre, è nativamente interfacciato con i maggiori strumenti di shopping online, come Magento e Prestashop, e permette una gestione del magazzino e della distribuzione con un criterio avanzato di allocazione delle merci e di gestione delle ubicazioni. Infine, l’interfaccia evoluta e intuitiva, la facilità di implementazione, il modello a sottoscrizione e l’architettura cloud-ready sono tutti fattori che garantiscono una riduzione del
sistemi gestionali TCO e dei tempi di progetto e una maggiore predisposizione alle personalizzazioni. Dal momento che si tratta di una soluzione Web based, è lecito chiedersi che cosa avvenga in assenza di connessione. Ma Openbravo ha pensato anche a questo! Il software, infatti, pur in mancanza di linea internet continuerà a funzionare e sincronizzerà tutte le operazioni effettuate non appena la connessione sarà ripristinata. Con lo scopo di ridurre ulteriormente le attività manuali da parte degli operatori, sono stati inoltre sviluppati dei connettori fra il si-
stema gestionale implementato e i sistemi dei partner logistici (dall’invio delle consegne da effettuare alla conferma di arrivo materiale). Ma i requisiti necessari dalle aziende di moda non terminano qui: vi è infatti anche la necessità di controllare e analizzare i dati relativi alla sua attività e valutare i KPI che ne derivano, in modo da permettere un miglioramento continuo dei processi di produzione e distribuzione. Tale esigenza è stata soddisfatta dall'integrazione, attraverso Saiku (un plug-in per l'analisi multidimensionale), alla piattaforma Pentaho Business Analytics,
Openbravo riesce a soddisfare le esigenze di numerosissimi clienti del lusso
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nella quale vengono strutturati dalla stessa Extra dei cruscotti di controllo di acquisti e vendite, con indicatori di performance economica. In conclusione, i risultati tangibili sono numerosi: miglioramento dell’efficienza, grazie all'automazione di attività che vengono solitamente effettuate manualmente; maggior controllo sulle diverse fasi delle lavorazioni; diminuzione dei tempi per la definizione dei piani di produzione; visione in tempo reale delle performance aziendali; facilità di integrazione con altre tecnologie.
sistemi gestionali
In riunione con Centric VIP Centric Software - Una piattaforma che permette lo sviluppo di prodotti e collezioni, sourcing e vendite, destinata a manager, staff creativi e responsabili del merchandising
L
’ultima rivoluzionaria novità di Centric Software è la Centric Visual Innovation Platform per il settore della moda, destinata a manager, team creativi, addetti al merchandising per lo sviluppo dei prodotti, sourcing, vendite. Questa piattaforma consente di creare, collaborare, simulare scenari ipotetici (analisi what if) e automatizzare l’esecuzione della fase
concettuale e di tutte le decisioni relative a prodotti e collezioni. Concepita collaborando in maniera molto stretta e direttamente nelle sedi di primari marchi e retailer internazionali, Centric VIP è una piattaforma di Digital Boards completamente integrata al PLM: dai moodboard, alle tavole di materiali e modelli, alle tavole di distribuzione
e merchandising, a quelle delle collezioni e delle vendite. Come è facile intuire, costituisce un nuovo tipo di tecnologia in grado di rac-
Tutte le foto si riferiscono alla Centric Visual Innovation Platform
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sistemi gestionali cogliere informazioni concrete in tempo reale da più fonti, incluso naturalmente il PLM, ed è utilizzabile su più dispositivi, tra gli altri iPad e uno schermo touchscreen di grandi dimensioni. Centric VIP rende le informazioni visibili, di facile manipolazione e modifica, permette l’esecuzione di analisi deep-dive e presentazioni di sintesi mediante cruscotti di dati. Tutto ciò mette fine ai “tabelloni”, ai pannelli affissi al muro, tappezzati di post-it, campioni e ritagli tenuti con il velcro, agli appunti volanti e presi durante le riunioni, e alle perdite di informazioni e tracciabilità delle decisioni e delle scelte, (il chi ha deciso cosa?) che tali supporti fisici, decisamente off-line, compor-
tano. Da domani il nuovo mantra potrà essere “mano al palmare e all’ipad”, anche durante le riunioni e le sessioni che definiscono le fasi creative e nel momento delle decisioni e delle attività concrete, senza comunque perdere sensibi-
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lità ed effetto materico che tali ambiti richiedono. Semplicemente, grazie a Centric VIP anche essi avranno un’interfaccia e uno strumento digitale adeguato alle loro esigenze e alle loro attitudini.
sistemi gestionali
Meno consumi nel tessile Software SET - Un progetto europeo per promuovere l’efficienza energetica delle PMI del settore fashion
I
l progetto Save Energy in Textile SMEs (SET) promuove l’efficienza energetica delle PMI europee nel settore tessile e vuole raggiungere risultati misurabili sul piano economico e dell’utilizzo efficiente delle risorse. Il progetto è parte della campagna europea Energia su Misura (Energy Made-to-Measure) promossa da Euratex e condotta per l’Italia da Enea, e permetterà a più di 300 aziende del tessile e abbigliamento, principalmente PMI, di divenire maggiormente efficienti nell’uso dell’energia. Gli strumenti Energy Saving and Efficiency Tools (SET Tool) per le PMI dell’industria tessile europea, sviluppati grazie al progetto SET, saranno por tati negli stabilimenti di oltre 150 aziende assieme a formazione e assistenza. Altre 350 aziende del tessile riceveranno i necessari elementi, sia tecnici che non, per valutare le varie opzioni di intervento. Il progetto ha come destinatario l’intera industria tessile europea ed è in grado di estendere parte dei benefici anche alle aziende dell’industria della confezione, sostenendo la filiera che è una tra le
principali del manifatturiero europeo per aziende (172.000), impiegati (1.6 milioni) e fatturato (162 miliardi di Euro).
SET ha inizialmente coinvolto sette paesi: Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Por togallo e Romania che rappresen-
Fasi di lavorazione tessili che possono essere rese più efficienti energeticamente
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sistemi gestionali tano il 55% di tutta l’industria tessile europea. A par tire dal 2016 il progetto suppor ta aziende anche in altri stati, tra quelli con una significativa presenza di aziende tessili, in particolare Bulgaria, Lituania, Croazia e Francia. Gli strumenti SET includono una panoramica degli aspetti normativi relativi all’efficienza energetica per le aziende del tessile. Linee guida e vincoli normativi sono indicati con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica sia a livello nazionale che europeo. Par ticolare attenzione viene data all’approvvigionamento energetico, al processo di produzione e all’infrastruttura energetica. Viene proposta una panoramica delle opzioni presenti per supportare gli investimenti delle imprese tessili in efficienza energetica. Le misure di suppor to prese in considerazione includono incentivi privati o pubblici, sovvenzioni, prestiti, e alcuni strumenti di aiuto. Il software SET permette alle imprese di monitorare e analizzare i consumi energetici e di disporre anonimamente di dati comparativi delle performance aziendali dei suoi competitor attraverso un meccanismo di partecipazione ‘social’ inedito per le imprese. SET permette di analizzare dati e informazioni provenienti da diverse funzioni aziendali, sia quelle organizzative che quelle tecniche legate ai macchinari del sistema di
produzione, e di elaborare un quadro di riferimento delle performance aziendali, al fine di individuare gli interventi di miglioramento necessari, supportando le decisioni anche con indicazioni sul ritorno degli investimenti, ecc. Il Gruppo Marzotto, ad esempio,
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for temente impegnato a sviluppare una produzione sostenibile, grazie al progetto SET ha conseguito risultati significativi nella riduzione dei consumi di energia elettrica e di gas naturale. Ha applicato SET in cinque diversi stabilimenti europei e ne ha proposto l’utilizzo anche a diverse realtà produttive con cui collabora in un impegno comune per una produzione sostenibile.
packaging
Il lusso in scatola U
[DxG] Giustacchini - Packaging innovativi e di alta qualità che valorizzano il fashion brand e comunicano raffinatezza, rendendo ancora più prezioso il contenuto
n prodotto di lusso ha bisogno di una confezione di lusso. Da oltre 40 anni la [DxG] Giustacchini Packaging progetta e produce packaging di lusso per il mondo della moda, lavorando con i più famosi retailer multi-brand nazionali e internazionali. Packaging personalizzati e speciali, e-commerce box e shopping bag eleganti per rendere ancora più prezioso il contenuto, perché quando si parla di packaging di lusso è bene precisare che “l'abito fa il monaco!”, un prodotto tirato a lucido riesce a comunicare un'immagine diversa e originale. E' questo il caso di [DxG], presentare packaging di alta gamma con caratteristiche che sottolineano il prestigio del prodotto stesso, come se parlasse e dicesse “qui c'è qualcosa di esclusivo!”. L'obiettivo è realizzare shopper e scatole che non solo debbano colpire, ma anche valorizzare il contenuto rendendo il prodotto unico a 360 gradi, con l'intento di creare una bella confezione che regali emozione e soddisfazione estetica. Un'attività costante che richiede perfezione, precisione, ricerca e sperimentazione. Questi elementi
uniti alla creatività artigiana e alla grande esperienza maturata nel tempo, hanno consentito all'azienda di affermarsi nel settore su misura, richiamando l'attenzione dei più impor tanti fashion brand/store italiani e stranieri. [DxG] raccoglie, infatti, il knowhow tecnologico e manageriale
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maturato dalla famiglia Giustacchini lungo 500 anni di successi nell'industria car taria, recupera il piacere ar tigianale delle origini e, con intelligenza e disciplina, traccia il percorso di traduzione in immagine, coordinata alla visione del cliente: il concetto diventa così oggetto. Questa è la principale mission della società, ossia dedicarsi quotidianamente a trovare soluzioni di design, grafica e di ricerca di materiali, per presentare un packaging che sia in grado di soddisfare l'aspettativa dell'acquirente, costruendo una soluzione su misura. I prodotti dell'azienda sono oggetti eccellenti realizzati con le carte più pregiate che si trovano sul mercato o con materiali decontestualizzati, aggiungendo poi una cura nella stampa e nelle rifiniture ese-
packaging guite da mani esperte; fattori che rendono il packaging [DxG] facilmente riconoscibile dai più importanti retailer multi-brand e brand stessi che sono alla ricerca di oggetti di lusso per comunicare il marchio e per avvolgere i loro articoli. L’azienda si contraddistingue anche per la non esistenza di un catalogo standard, proprio perché offre servizi professionali e trasversali ad hoc che comprendono: studio e progettazione grafica, focalizzazione sulla corporate identity e
produzione di un packaging creativo dal design unico e sempre all'avanguardia. Collabora, infatti, con grandi nomi nel settore per assicurare che ogni processo, elemento e risultato consegnato sia su misura e senza eguali, rispondendo in maniera creativa a ogni esigenza. Dispone, inoltre, di linee di produzione Made in Italy e delocalizzate in vari paesi del mondo per garantire ai clienti il servizio migliore. I packaging di [DxG] - Giustacchini non possono essere definiti sem-
Nelle foto, alcune eleganti realizzazioni
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plicemente packaging, perché sono l'unione perfetta tra unicità, bellezza e fantasia. Sono articoli che possono essere riutilizzati, collezionati e mostrati. Proprio questi sono gli elementi distintivi che rendono l’azienda, ormai da molti anni, partner e fornitore ufficiale di Camera Italiana Buyer Moda – The Best Shops (associazione che riunisce i migliori multi-brand del luxury fashion), di ShoppingMap.it (sito web di riferimento per gli addetti ai lavori) e altresì fornitore di diverse fiere di settore.
packaging
Il pack si fa vero lusso Cassigoli Cassigoli Editions propone soluzione di packaging di estremo lusso. Si tratta di contenitori fasciati in pelle o tessuto, in grado di dare valore ed impreziosire qualunque contenuto. I prodotti Cassigoli, infatti, sono la perfetta sintesi fra lusso, artigianalità, esclusività nelle lavorazioni e materie prime impiegate. Grazie a Cassigoli una semplice scatola può trasformarsi in un contenitore da esporre, grazie alla fasciatura con pelli pregiate, come coccodrillo, pitone, ma anche razza o mordissima pelle bovina, o all’impiego di pomelli in madreperla o in particolari essenze di legno, quali il palissandro o la radica. I sapienti e qualificati artigiani di Cassigoli possono personalizzare e soddisfare le richieste dei clienti più esigenti. Nei prodotti Cassigoli nulla è lasciato al caso. Tutto è accuratamente studiato: dalla colorazione, alle sfumature, dal tipo di pelle all’uso che se ne vuole fare, così da assemblare, incollare e rifinire ogni oggetto in modo impeccabile e quindi renderlo ineguagliabile.
Grazie alla lunga esperienza maturata dai propri maestri artigiani, Cassigoli Editions, è in grado di offrire il massimo della qualità in ogni dettaglio
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company report
CreaSolution Il taglio digitale di G3 System
Tante e ottime sono le ragioni per scegliere l’innovativo sistema di taglio digitale G3 di Zund, proposto da Crea Solution, a cominciare dall’aumento della produttività. G3 System, infatti, elimina gli impedimenti nel reparto di finissaggio automatizzando i processi di taglio e migliorando notevolmente le funzioni. Sono pertanto ridotti al minimo i costi dovuti a potenziali errori in corso d’opera e la maggiore efficienza è garantita. Il flusso di lavoro risulta ottimizzato e cresce di pari passo la produttività. Versatilità e longevità sono altri plus di G3, un sistema totalmente modulare, per cui flessibile ed adattabile. Taglia materiali oltre i 50 mm/2" di spessore. La selezione di misure, moduli, attrezzi e la scelta dei materiali appaiono decisamente estesi, conferendo alla macchina una versatilità unica nel suo genere. I tagli ottenuti sono perfettamente indicati per ope-
razioni da svolgersi 24/24h, 7/7 giorni, offrendo una combinazione unica di costruzione industriale e superba accuratezza. La garanzia standard di 2 anni al produttore è prova dell’indiscussa qualità del sistema, che è affidabile e di elevata qualità. Ergonomia e semplicità d’uso sono altre sue caratteristiche. G3 garantisce l’efficienza di un flusso di lavoro ottimale, tale da far risparmiare tempo e permettere l’accesso al sistema da più parti. Dispone, inoltre, di un pannello di controllo ergonomicamente disegnato e di 60 mm/2,36" di scarto tra raggio e superficie di taglio. Da sottolineare, infine, che la macchina garantisce nuovi standard di sicurezza, nel totale rispetto dell’ambiente: il sistema di aspirazione variabile ed integrato mantiene infatti al minimo i costi e i consumi di energia.
Crea Solution Srl Via Caduti di Sabbiuno, 6 - 40011 Anzola Emilia (BO) Tel 051734777 - Fax 051732395 - e-mail info@creasolution.it
logistica
La merce in mani sicure Nuova Logistica - Una gestione mirata e tempestiva, con personale dedicato alle specifiche esigenze di ogni cliente
N
uova Logistica opera nel settore dei servizi di gestione del magazzino, dalla ricezione allo stoccaggio, alla preparazione e alla evasione degli ordini. È un’azienda dinamica che ha fatto della rapidità e flessibilità d'intervento la sua filosofia di successo, con anni di esperienza nel settore dell’outsourcing nell’ambito delle attività inerenti alla supply chain. La sua presenza sul mercato garantisce alle aziende clienti di far fronte, in modo definitivo, ai pressanti impegni economici relativi ai costi fissi di gestione trasformandoli in totale redditività. I magazzini a disposizione hanno spazi molto ampi, dedicati alle attività di stoccaggio, deposito, carico e scarico delle merci e gestione del flusso di lavorazione. Le attività proposte richiedono un'organizzazione meticolosa e un'ottimizzazione continua, con l’obiettivo primario per i clienti di contenere i costi e aumentare l'efficienza. L’azienda, inoltre, è anche in grado di suggerire le soluzioni di logistica per l’e-commerce più adatte al tipo di prodotto da vendere online. Infatti, Nuova Logistica af-
Fare fronte, in modo definitivo, ai pressanti impegni economici relativi ai costi fissi di gestione trasformandoli in totale redditività
fronta quotidianamente le problematiche inerenti i picchi di attività ed i resi cliente, che vengono gestite in modo organizzato. Come? Innanzitutto, attraverso un magazzino specificatamente dedicato al canale e-commerce, configurato con percorsi brevi e strutture di stoccaggio flessibili per velocizzare le operazioni di preparazione degli ordini e delle spedizioni; poi grazie a una selezione di corrieri espressi nazionali ed internazionali, adatti alle più svariate ti-
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pologie di prodotti, per poter offrire quelli più performanti per il diverso settore di attività; ed infine, con un inventario rotativo, per non fermare mai le vendite e avere sempre le giacenze sotto controllo. Notevole edimportante l’esperienza maturata da Nuova Logistica nel settore fashion lavorando in par tnership con aziende di abbigliamento, ampliando le capacità organizzativologistiche con attività di completamento al servizio di gestione capi. Per un servizio logistico ancora più all’avanguardia e al passo con i tempi, l’azienda si è predisposta all’utilizzo della tecnologia RFID, un sistema di identificazione a radiofrequenza, con l’applicazione di “chip” (i cosidetti TAG) a ogni capo; attraverso tale sistema, si ottiene un notevole miglioramento
logistica delle performance di incoming e outcoming in termini di riduzione di tempistiche e una corretta e precisa identificazione dei capi rendendo fluido il flusso informatico inventariale. Il personale di magazzino è esper to e specializzato nell’ottimizzazione degli spazi di magazzino per i prodotti e nello svolgere le attività che generano un servizio
alla merce, in particolare: ricezione merce e movimentazione in entrata, stoccaggio in magazzino, picking per immissioni e riassortimento, imballaggio e movimentazione in uscita, gestione resi, ricondizionamento capi (cuciture, etichette, etc), attività sartoriali, spedizione con selezione corriere per costo minimo, gestione delle consegne, tracking della spedizione tramite numero di tracciatura, inventario di magazzino con aggiornamento costante della giacenza. L’imballaggio ed il servizio per il trasporto dei capi appesi è stato studiato per garantire la sicurezza e la qualità del prodotto durante tutte le sue fasi. Pertanto devono sempre essere maneggiati con la mas-
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sima cura da personale esperto al fine di assicurare merce sempre pronta per la vendita. Nuova Logistica si avvale di moderne strutture per la sicurezza con impianto di allarme e videosorveglianza h24, polizza assicurativa stipulata con primarie compagnie e collegamento diretto con la centrale operativa di un istituto di vigilanza locale. RFID: acronimo inglese di Radio Frequency Identification, la tecnologia RFID di identificazione automatica è basata sulla propagazione nell’aria di onde elettromagnetiche, consentendo la rilevazione automatica (hand free), massiva e a distanza.
logistica
L'evasione ottimizzata degli ordini
La tecnologia RFID - Una nuova ricerca ne evidenzia il ruolo cruciale per realizzare un inventario accurato, una precisa evasione ordini ed un commercio unificato Tyco Retail Solutions (parte di Johnson Controls) ha collaborato con diversi protagonisti del settore per analizzare il valore della tecnologia RFID nell'ambito dell'accuratezza dell'inventario e dell'evasione degli ordini. La ricerca frutto di questa collaborazione ne convalida l'utilizzo come strumento efficace per aumentare precisione e visibilità sull’inventario, nonché per prevenire distorsioni dello stesso, sotto-
lineandone inoltre l’importanza ai fini della realizzazione di un commercio unificato.
Valutazione del problema Uno studio di IHL Group evidenzia l'enorme sfida legata alla distorsione dell'inventario globale che si trova a fronteggiare i retailer odierni. Il problema delle scorte insufficienti o in eccesso, nel suo insieme, costituisce un dilemma da
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circa 1,1 trilioni di dollari per il settore del retail. A causa di questa situazione, i retailer non possono fidarsi delle quantità segnalate e garantire che le scor te siano disponibili. Per questo motivo non riescono a sfruttare a fondo le opportunità di vendita online e le soluzioni innovative come l'acquisto online con prelievo in negozio (BOPIS). Il rischio di una customer experience negativa viene considerato troppo elevato. D'altra par te, anche la perdita media dell'8,7% sul totale delle vendite causata dalla poca accuratezza è un dato che non si può trascurare.
logistica Classificazione delle esigenze In un altro studio in materia, i retailer hanno classificato le principali sfide del settore. In par ticolare, sono emerse come esigenze principali: offrire più opzioni di evasione degli ordini agli shopper (55%), ottenere una migliore visibilità sull'inventario (33%), aumentare i profitti operativi (30%). La scarsa precisione della visibilità sull'inventario, mette in difficoltà i retailer che faticano a implementare con successo le iniziative di commercio unificato a causa dell'incapacità di rispondere in modo efficace e conveniente all'esigenza degli acquirenti di "acquistare e ricevere gli articoli ovunque ".
Identificazione della soluzione La chiave per offrire opzioni di evasione ordini diversificate è la visibilità in tempo reale sull'inventario in ogni punto vendita, assicurata dall'implementazione della tecnologia RFID a livello di articolo. L'adozione di questa tecnologia e di processi regolari di conteggio dei cicli di magazzino consentono ai retailer di evitare la distorsione dell'inventario, di aumentarne l'accuratezza fino al 99% e di mantenerla costante al 9599%. Di conseguenza, il numero maggiore di acquirenti in grado di trovare l'articolo desiderato consente di incrementare le vendite dal 5% al 25%. <<Dato che i clienti desiderano acquistare dove e quando preferiscono - spiega Andrea Natale, marketing manager di Tyco Integra-
ted Fire & Security - i retailer devono dare la priorità alla realizzazione di una tecnologia in grado di suppor tare una strategia di commercio unificato. Le soluzioni basate su RFID consentono loro di presentare con fiducia indicazioni accurate e in tempo reale delle proprie scorte, in grado di soddisfare le aspettative dei clienti e di ottimizzare i risultati aziendali>>.
Quantificazione dei vantaggi della tecnologia RFID I dati RFID a livello di articolo sono i più rilevanti fra quelli a disposizione dei retailer, in quanto consentono di fornire ai clienti informazioni più precise sull'inventario. Di recente, il Platt Retail Institute ha divulgato risultati dettagliati sui vantaggi quantificabili della tecnologia RFID, elaborati grazie alla collaborazione con Macy's e all'avanzato programma RFID di
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questa azienda. Macy's è da tempo all'avanguardia nell'implementazione di soluzioni RFID a livello di articolo. Si avvale già da molti anni di una soluzione per inventario basata su RFID di Tyco. Questo vasto programma di ricerca ha raccolto dati sull'accuratezza dell'inventario che indicano come Macy's stesse accumulando variazioni di inventario a un tasso mensile del 4-5% prima di implementare la tecnologia RFID e i conteggi dei cicli di magazzino su base mensile. Grazie ai conteggi regolari del ciclo di magazzino realizzati utilizzando le soluzioni RFID, la variazione è stata ridotta a un livello generale del 24,5%, con una netta riduzione delle modifiche di prezzo sull'inventario aziendale. Inoltre, la possibilità di rendere disponibile alla vendita ogni singola unità di merce dotata di tecnologia RFID ha compor tato aumenti quantificabili di vendite, unità prelevate ed evasione degli ordini. Questo ha un'importanza cruciale per Macy's, dato che circa il 20% della merce presente nei punti vendita esiste come unità singola. La società ha inoltre realizzato risparmi apprezzabili sui costi di traspor to, sugli sconti e sui livelli di inventario. Lo studio di Platt descrive nel dettaglio le ricerche per quattro casi unici di utilizzo della tecnologia RFID da par te di Macy's. Per ciascuno di essi, i punti vendita con soluzione RFID pilota hanno superato nettamente i risultati di quelli privi di soluzione RFID.
logistica
A Milano apre un Leather Fashion Hub Gruppo Mastrotto - Showroom ma anche laboratorio, dove gli stilisti possono imparare ad apprezzare la pelle e trovare ispirazione per le proprie creazioni Gruppo Mastrotto, primo gruppo conciario in Europa, ha di recente inaugurato a Milano, un nuovo Leather Fashion Hub (LFH), dopo quello aperto a Londra lo scorso settembre. La scelta risponde innanzitutto al desiderio di supportare ancora di più e sempre meglio i propri clienti, in par ticolare i brand operanti nel settore della pelletteria, delle calzature e degli accessori, che in larga parte a Milano, indiscussa capitale internazionale della moda e motore del fashion system italiano, hanno uffici, centri stile e sviluppo prodotto e sedi di rappresentanza. Il LFH si caratterizza infatti come una showroom polifunzionale, un laboratorio nel quale stilisti di brand italiani ed esteri possono imparare a conoscere e apprezzare a fondo la pelle, come ispirazione per il proprio lavoro e stimolo per le nuove creazioni di stile. I designer in questo spazio potranno ammirare e toccare la nuova collezione di pellami in un vasto assortimento di colori dalle finiture più varie, dal look naturale anilina, allo scamosciato, dal nabuk al cerato, dallo stampato al lami-
nato. Inoltre, il LFH si pone l’obiettivo di venire incontro alle esigenze della moda e delle logiche attuali ed emergenti come quella del readyto-buy e della necessità della costante contrazione dei tempi all’interno dell’intera filiera: dall’ideazione alla realizzazione delle collezioni fino al time-to-market. Oggi saper gestire questi fattori
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costituisce un impor tante elemento di successo in termini competitivi. Per soddisfare questa esigenza, è nato il servizio di pelli in pronta consegna in più di 1.000 colori Gruppo Mastrotto Express, il più grande polo logistico al mondo del settore, capace di garantire l’evasione degli ordini in 48 ore, in tutto il mondo, anche per piccoli quantitativi e che a oggi conta oltre 5.000 clienti distribuiti in oltre 100 Paesi. Una soluzione pensata e realizzata da Gruppo Mastrotto fruibile anche attraverso il LFH in grado di soddisfare le necessità dei grandi brand e ideale per stilisti e designer nella creazione e realizzazione di collezioni custom made o capsule collection.
Green Fashion
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green fashion
Risparmio energetico di Tod’s Ricorso a fonti rinnovabili - Per il proprio headquarter italiano la griffe utilizza impianti geotermici e fotovoltaici, recupera l’acqua piovana, usa luci a led e legno di riciclo per gli arredi
T
od's dedica grande attenzione alle tematiche ambientali, pur essendo relativamente contenuto l’impatto diretto associato alle proprie attività; una delle priorità individuate è la riduzione del consumo energetico associato ai propri insediamenti produttivi e commerciali. Il Gruppo effettua un’analisi puntuale dell’assorbimento di elettricità e di consumo di combustibili e, su base annuale, definisce e programma gli interventi di risparmio da attuare, anche con il supporto di audit effettuati da fornitori specializzati. In continuità con quanto realizzato durante il 2012, che ha visto l’ideazione e implementazione di progetti volti, appunto, alla riduzione del consumo energetico, la griffe ha impiegato nuove risorse per la “compressione” dei suoi impatti ambientali. In tema di risparmio energetico, e quindi di conseguente riduzione delle emissioni di gas serra, per il proprio headquarter italiano Tod's ha implementato linee progettuali che perseguono l’obiettivo di ottenere edifici passivi. La nuova struttura, attiva dal 2015 e caratterizzata da una superficie coperta
di circa 10.500 mq disposta su più livelli, è a basso consumo energetico, sia termico che elettrico (coibentazione “involucro”, impianti fotovoltaico e geotermico per la climatizzazione dell’edificio; e ancora, recupero delle acque meteoriche, illuminazione con nuove tecnologie a led). Gli “apparati motori” sono dotati della tecnologia “inver ter” (già sperimentata sulle altre linee produttive), che consente di modulare il funzionamento degli stessi apparati in base alle reali necessità, permettendo quindi un’ulteriore riduzione dei consumi energetici. Sempre in ottica di efficientamento energetico, nell’allestimento dei punti vendita della rete distributiva, i concept store sono elaborati prevedendo l’impiego della tecnologia led per l’illumina-
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zione degli espositori presenti nelle aree di vendita, e l’utilizzo di legno proveniente dai processi di riciclo per la realizzazione degli elementi di arredo, a favore di un utilizzo più responsabile delle risorse.
company report
Scuola di Moda Vitali dal 1957 La Scuola di Moda Vitali è una delle poche scuole di moda operante in Italia fin dal 1957. I corsi professionali organizzati presso la scuola di moda sono rivolti a chi vuole apprendere tutte quelle conoscenze tecniche e artistiche, di carattere concreto, utili per inserirsi nel mondo della moda, o a coloro che già lavorano nel settore e desiderano riqualificare la loro professionalità. Il Corso Modellista CAD, consente di apprendere tutte quelle conoscenze che consentono un notevole risparmio in fase di produzione, offrendo nel contempo la flessibilità necessaria per adattarsi a un ambito in costante cambiamento; i modellisti hanno così a disposizione più tempo da dedicare al loro compito: la creazione in serie delle collezioni. Grazie ai programmi utilizzati durante il corso, il modellista è in grado di portare sullo schermo le mansioni un
tempo eseguite manualmente e consente il riutilizzo dei dati relativi ai prodotti esistenti di un'azienda per produrre nuovi stili. Questo metodo consente inoltre di ragruppare e semplificare le attività del ciclo di produzione,come la produzione in serie e lo sviluppo delle taglie, che in precedenza richiedevano tempi molto lunghi e avvenivano in modo dispersivo. Da ultimo, la creazione di rapporti tra i pezzi consente ai modellisti un migliore controllo della qualità durante le numerose operazioni di modifica e di verifica dei modelli. L'utilizzo combinato di queste soluzioni significa, per i modellisti, un migliore utilizzo dei dati aziendali esistenti relativi ai prodotti e al raggruppamento all'inizio del ciclo delle attività più lunghe e ripetitive, elementi che consentono di dedicare più tempo alla gestione e al perfezionamento della qualità delle collezioni.
Scuola di Moda Vitali Via Belriguardo, 11 - 44121 Ferrara - Tel. 0532209942 - email: info@scuolavitali.it web: www.scuolavitali.com
green fashion
La tintura senza acqua L
Se non la usi non la inquini - I processi implementati consentono maggiore produttività, minor impiego di prodotti chimici e minori consumi energetici per l’industria tessile
’industria tessile è da tempo considerata uno dei maggiori consumatori di acqua: si stima che su scala globale ne impieghi vari milioni di metri cubi ogni anno, cioè migliaia di miliardi di litri. Buona parte di questo enorme consumo è legata a processi di tintura, e alle varie fasi a monte (lavaggio, candeggio) e a valle (fissaggio, risciacquo) della tintura vera e propria. Orientativamente ogni anno vengono sottoposti a trattamenti di tintura circa 28 milioni di tonnellate di tessili; e ogni tonnellata richiede da 100 a 150 metri cubi d’acqua, per cui annualmente ne vengono consumati oltre 4 miliardi. La maggior parte dell’acqua utilizzata nei processi di tintura viene restituita all’ambiente pesantemente inquinata: lo spostamento delle produzioni tessili nei Paesi in via di sviluppo (come India, Bangladesh, Thailandia, Vietnam e Cina), dove i controlli di tutela ambientale sono praticamente inesistenti, ha portato a scaricare nei fiumi ingenti quantità di sostanze nocive da tempo vietate in Europa, come i coloranti azoici e all’anilina, gli ftalati ed i nonilfenoli etossilati. La soluzione: fare a meno dell’acqua
C’è un sistema molto semplice per non inquinare l’acqua: evitare di usarla! Negli ultimi tempi, sono stati sviluppati a livello industriale tre diversi processi di tintura che utilizzano pochissima acqua, o addirittura zero, ottenendo inoltre maggiore produttività, minor consumo di prodotti chimici e minori consumi energetici. Due di questi processi sono dovuti a società americane (AirDye e ColorZen) e uno a un’azienda olandese (DyeCoo). Il processo AirDye, sviluppato dalla californiana Colorep, utilizza un procedimento analogo alla stampa rotocalco: il tessuto viene riscaldato e messo in contatto con un cilindro rotante dove è posta una speciale carta che contiene i coloranti; questi vengono vaporizzati e trasferiti alla fibra, mentre la carta può es-
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sere riciclata. Il processo utilizza il 95% in meno di acqua e l’86% in meno di energia rispetto alla tintura convenzionale, ma è applicabile solo alle fibre sintetiche; attualmente, è impiegato da alcune industrie statunitensi, tra le quali le più note sono Patagonia (articoli sportivi) e Miss Peaches (costumi da bagno). Il processo ColorZen, sviluppato dall’omonima società americana, si applica alla più comune delle fibre naturali: il cotone. Questo viene modificato chimicamente in modo da renderlo maggiormente ricettivo ai coloranti; in questo modo si utilizza il 90% in meno di acqua, il 95% in meno di prodotti chimici, il 75% in meno di energia, e circa metà della sostanza colorante rispetto ai processi convenzionali. Il processo DyeCoo, dovuto alla società olandese DyeCoo Textile Systems, è ancora più rivoluzionario: azzera del tutto l’impiego dell’acqua impiegando anidride carbonica in fase supercritica (a temperatura maggiore di 31 °C e pressione superiore a 74 bar). Il processo è stato ufficialmente reso noto nel 2009 ed è il risultato di 10 anni di ricerche compiute in collabora-
green fashion zione con l’università olandese di Delft. L’uso della CO2 supercritica consente di estrarre i residui degli oli di filatura, di disperdere i coloranti e di fissarli stabilmente sulle fibre, allontanando senza difficoltà le quantità in eccesso, che risultano facilmente riutilizzabili. Al termine del processo la CO2 viene depressurizzata e può essere recuperata e riutilizzata; poiché non si impiega acqua, non è necessaria l’asciugatura finale. Il processo DyeCoo consente di ridurre dal 30 al 50% i costi di produzione; in particolare, vengono dimezzati i consumi energetici; i li-
miti del processo sono che per il momento è applicabile solo alle fibre poliestere, e soprattutto il costo del macchinario, che va da 2,5 a 4 milioni di dollari. Il primo produttore di fibre che ha deciso di adottare il processo DyeCoo è la società tailandese Tong Siang, che ha ribattezzato il processo “DryDye”; molto interessate al processo sono la Adidas e la Nike, che ha recentemente siglato un accordo di partnership con la DyeCoo Textile Systems.
Le scarpe vegan sono fashion Tendenze - Sempre più numerose le alternative alla pelle animale, utilizzando scarti di lavorazione come le bucce di Ananas
Scarpe di nicchia, per consumatori attenti ma con un cer to budget. Fino a qualche anno fa era questa la situazione circa le calzature “vegane”'. Ora invece la tendenza è esplosa, come dimostrato al Micam e Mipel di Milano, e tempo qualche stagione si sarà affermata a tutti i livelli, soprattutto perché, oltre che etiche, le scarpe ottenute non da pelle animale stanno diventando sempre più fashion. Amore per gli animali e coscienza ambientale sono le due spinte forti. E fra tutti gli accessori della moda è la calzatura quella che presenta le maggiori difficoltà a essere rea-
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lizzata; e ancor di più se vengono utilizzati materiali sintetici e vegetali, questo perché la vera pelle risulta più elastica ed i macchinari industriali sono tarati per lavorare quel tipo di materiale. Uno dei brand che si è fatto notare al Micam perché utilizza un materiale innovativo, lavorato in Italia, come alternativa alla pelle, è Squareo27. Il materiale usato è 100% solvent-free e la sua lavorazione riduce del 70% l’uso di acqua, del 99% l’uso di solventi organici e del 35% l’emissione di CO2. Fatte invece a partire dalle bucce dell’ananas sono le scarpe e le borse ar tigianali a marchio "Fruit Leather”. Con la scorza di ananas, lavorata con un particolare processo di disidratazione e attraverso la variazione del colore naturale mediante l'impiego di coloranti artificiali, vengono realizzate le tomaie delle scarpe e le patte delle borse. Il passo successivo è la resinatura e la vetrificazione. Il materiale ottenuto viene anche impiegato come pietra per la realizzazione di bracciali.
green fashion La prima collezione Green di Caleffi
Si chiama Green ed è la prima collezione homeware di Caleffi realizzata con un’innovativa fibra vegetale, il Tencel, che consente di ridurre l’impatto ambientale e proteggere la biodiversità. Biancheria da letto e da bagno, quindi, caratterizzate da una texture par ticolarmente morbida e setosa, caratteristica peculiare di questo biotessuto, così piacevole a contatto col corpo. Ma non solo, è molto apprezzato per la sua ottima resistenza, buona traspirabilità e straordinaria capacità di assorbimento dell’umidità, che garantisce un’azione antibatterica e quindi un’elevata igiene. La fibra di Tencel si ottiene dalla lavorazione della cellulosa estratta dagli alberi di eucalipto, secondo un processo rispettoso dell’ambiente, che prevede il recupero e il riutilizzo delle sostanze impiegate. Questa linea di completi letto ed asciugamani è disponibile in sei delicate tonalità tenui ed eleganti: grigio, cielo, giada, bianco, tor tora e naturale.
Dalla fibra del legno nasce Naia
Il colosso chimico americano Eastman ha di recente lanciato sul mercato a marchio Naia un innova-
si liberano facilmente delle macchie più resistenti (vino, caffè, ecc.), non si stropicciano e sono lavabili in lavatrice. La prima collezione di tessuti a maglia con Naia è stata realizzata con la collaborazione di un fornitore americano, Bella Fabrics: <<Stiamo già lavorando in America con alcuni marchi, che hanno scelto Naia per le loro collezioni. Ora anche in Europa il nostro sforzo principale sarà farci conoscere fra le aziende. In particolare, date le caratteristiche di Naia, ci attendiamo un importante riscontro nel mondo in espansione dell'athleisure>>.
La maglia avverti-smog che cambia colore tivo filato green che proviene dalla fibra del legno. Questo nuovo materiale, ideale per qualunque tipologia di abbigliamento, punta però in particolare sul comparto in forte crescita dell'athleisure. <<Il comfort è il fiore all'occhiello di Naia - dice Jeroen Jacobs, global director della divisione Textile Fibers di Eastman - una delle migliori fibre industriali in questo segmento di mercato>>. Il filato permette di realizzare tessuti e capi di abbigliamento lussuosi e confortevoli. Il marchio garantisce inoltre le prestazioni che i consumatori cercano nella biancheria intima e nella lingerie: gestione dell’umidità, freschezza al tatto e praticità. I tessuti realizzati con Naia
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L'inquinamento dell'aria è un problema sempre più sentito nelle città di tutto il mondo. Per le persone particolarmente attente o preoccupate, oggi c'è modo di sapere a ogni passo quanta sporcizia si sta inalando. C’è chi a scopo preventivo porta la mascherina filtrante e chi indossa una maglietta che cambia colore man mano che la concentrazione degli inquinanti aumenta, così da potersi allontanare in una zona
green fashion meno inquinata. Questa trovata è opera del designer Nikolas Bentel, che ha creato una linea d'abbigliamento che si chiama Aerochromics e che al momento comprende tre magliette di cotone a manica lunga dedicate a diversi tipi di inquinanti: polveri sottili, monossido di carbonio e radioattività. Le maglie sono dotate di sensori che rilevano il livello dell'inquinante, e di una speciale tintura che passa dal nero al bianco all'aumentare della pericolosità dell'aria. In pratica si esce di casa con una maglietta nera, ma se si va in zone particolarmente inquinate la maglia rivela un tessuto fantasia in bianco e nero. L’idea non è affatto male ma il prezzo, tuttavia, non è dei più abbordabili: 500 dollari.
Le scarpe al mais Cotton & Corn di Reebok
Cotton & Corn è la nuova linea di scarpe interamente sostenibile di Reebok, realizzata con materiali di origine naturale. Il progetto, realizzato dal team Reebok Future, prevede l’impiego di cotone biologico per la realizzazione della tomaia e di un innovativo materiale derivato
I costumi con i tessuti riciclati
dal mais non alimentare per la suola. Si tratta del propandiolo Susterra, un materiale ecologico, privo di agenti tossici o petrolio, sviluppato grazie alla collaborazione con DuPont Tate & Lyle BioProducts, operante nelle soluzioni bio ad alta performance. L’idea del brand, che fa parte del gruppo Adidas, è quella di creare un’ampia gamma di sneakers bio le quali, alla fine del proprio ciclo di utilizzo, potranno diventare “concime per nuove scarpe”, così da evitare sprechi di materiali e risorse. <<Questo è solo il primo grande passo della l’iniziativa “Cotton & Corn” - spiega Bill McInnis, a capo del team Reebok Future - poiché ci concentreremo sull’intero ciclo di vita del prodotto. Partiamo dai materiali, vogliamo utilizzare solo materie prime che crescono naturalmente e che possano essere reintegrate in natura, evitando di usare i derivati del petrolio. Allo stesso tempo, siamo consapevoli che il consumatore non vuole rinunciare all’aspetto estetico e alla performance della scarpa. Infine, ci preoccupiamo del futuro della scarpa dopo l’uso, cercando di offrire prodotti che possano essere naturalmente compostati quando sono da buttare. Ci piace dire che in Reebok “coltiviamo scarpe”>>.
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L’impiego di tessuti ottenuti con plastica riciclata per confezionare capi d’abbigliamento outdoor avviene già da tempo, ma il loro uso per realizzare costumi da bagno è invece una novità. Rappresenta questo un settore al quale solo adesso i brand iniziano ad avvicinarsi, e tra i primi ad averlo fatto c’è Aqua Sphere, un’azienda italiana che produce tutto ciò che occorre per il nuoto, e che ha cominciato a utilizzare i tessuti prodotti dall’americana Repreve, specializzata nel riciclo delle bottiglie di plastica. Da evidenziare che questi eco-costumi hanno caratteristiche identiche, se non migliori, ai costumi tradizionali: non solo al tatto il tessuto Repreve è del tutto identico al tessuto tradizionalmente usato per i costumi, ma mantiene le caratteristiche originali, consente infinite e brillanti varianti di colore, assicura la protezione UV dai raggi solari e, addirittura, ha il vantaggio di assicurare una maggiore ed elevatissima resistenza al cloro, facendo durare di più il ciclo di vita del costume usato in piscina. L’unico modo per sapere se il costume che si acquista è realizzato con il tessuto Repreve è controllare il cartellino.
in questo numero si parla di... Adidas Italy Spa Tel 039.2715480 E-mail info.it@adidas.com
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Sandroni & C. Srl Tel 0331.633298 E-mail info@sandroni.it
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