RUST SAGE CORAL
Colori tendenze. RUGGINE CIÒ CHE RESTA di Barbara Augenti
C’era una volta il ruggine. Il color ruggine. Quella tonalità duttile tra il rosso brunito ed il marrone. Secco e autunnale, sfrontato e rassicurante: il caldo e nostalgico ruggine dal sapore d’arancio bruciato. Recuperato dai non già favolosi, ma indiscutibilmente cool, anni Settanta, è stato il colore iconico della moda del 2018 e si dice che facilmente potrà comandare ancora l’intero 2019; ma di certo continuerà a regnare fintanto che la stagione dei cappotti e del velluto non lascerà spazio al corallo primaverile, per la futura stagione ribattezzato in Living Coral. Rigoroso e solenne, però, questo colore impeccabile talvolta intimorisce, proprio come l'elemento da cui prende il nome. Perché la ruggine ci parla del tempo e di un movimento incessante che trasforma e disperde, occultando. Ed invariabilmente ci minaccia, promettendo finali di corrosione e ossidazione. Tuttavia è proprio il suo rigore a renderla magnifica e imponente. Perfettamente in grado di dispensare saggezza e fascino con la sua aura vintage, questa sostanza incoerente e bruno-rossastra che si forma sulla superficie del ferro quando viene esposto all'aria umida e a contatto con l'acqua, accarezza tutto e tutti. Così, non solo la moda, ma anche l'arte e l'architettura si fanno facilmente sedurre. E se per la ristrutturazione del Denizen Bushwick di Brooklyn sono stati utilizzati supporti color ruggine per poter ottenere un equilibrio più morbido all’interno della geometria estremamente severa dell’edificio, mentre l’acciaio patinato (per l’appunto color ruggine) diventa la scelta favorita fra i materiali, anche grazie alla sua versatilità nel combinarsi invariabilmente con elementi molto diversi fra loro, nelle sculture dell’artista coreano Seo Young Deok, composte rigorosamente in ferro industriale scartato e nei quadri realizzati con ruggine e acrilico di Ruben Ochoa,come nelle fotografie di Paolo Gotti (leggi in Carriola III) il fenomeno corrosivo diventa una vera guest star.
E sarà per il suo colore caldo che ci racconta di atmosfere di torba, friabili e aromatiche come un whiskey scozzese, o perché le sue tonalità autunnali accendono gli occhi e il cuore, spaziando dal rosso al marrone, per arrivare alla giusta affumicatura di arancio - passando anche dallo zenzero al vinaccia - senza tralasciare neppure il rosa; o sarà, invece, perché il colore ci evoca subito New York, i suoi palazzi e le case con i mattoni a vista; o, forse, anche perché non si può proprio pensare al ruggine senza sentire sulla lingua e al palato il sapore di quella salsa di pomodoro che va ad amalgamare il pesto e la panna con la pasta e soprattutto non si può non avere chiara nella mente la foto di una vecchia bicicletta rossa appoggiata contro uno steccato, con le ruote semi affondate nelle foglie croccanti, mentre l’edera si arrampica sul muro di una casa… Ma sarà o non sarà, una cosa è certa: fintanto che c’è il ruggine, anche quando è inverno, l’inverno resta lontano. SIT N.Zero (VI)
Daniela Zannetti Hanno collaborato Barbara Augenti, Giorgia Camilli, Sandro Fracasso, Daniele Monaco, Simone Pezzè,
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