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Seduti intorno alla cultura Numero zero SPECIALE 2018
N Piero Angela Civis Tusculanus Ipotesi si ma non opinioni, questa è la scienza. COME LE QUERCE SPECIALE SALUTE ALBERI
Altre geometrie
Urbanizzazione della Città di Frascati” dal I secolo ad oggi di
«Le Foreste sacre»
Raimondo Del Nero
ANNO ZERO: il
1°monitoraggio sulla salute degli alberi della XI Comunità Castelli Romani e Prenestini
THOMAS UNO ZERO GRAZIOSO
ARCHITETTURA ZERO GROUND ZERO Il cono di luce
Fotografi Giro in tondo
Piero Angela come in Tv a Frascati. Superquark biografico INTEGRALE
24 novembre
Urbanizzazione della Città di Frascati Epoca
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Urbanizzazione della Città di Frascati dal I secolo ad oggi
romana
Il prof. Raimondo Del Nero al primo incontro di un ciclo di conferenze sulla “Urbanizzazione della Città di Frascati” dal I secolo ad oggi, organizzato dall’Associazione Tuscolana Amici di Frascati il 29 settembre scorso. Ai convenuti nella sala del Seminario in Piazza del Gesù, il professore dipana l’antica storia di Frascati attraverso il reticolo intenso di vie che attorno al Tuscolo e le ville d’epoca imperiale (un mostro ecologico di oltre un milione di abitanti) resero lo stato di crocevia di Frascati: passaggio da Roma “verso la montagna” e verso l’Appia. In particolare riferendo della pista, poi sentiero lastricato dai romani, che da via Casilina si inerpicava ai colli, la Via Latina nella procura di Frascati. I basoli tenaci della via, e in alcuni tratti oggi a vista, sono stati rinvenuti in un tracciato che da via Gregoriana (e ancora più in basso in località Cisternole e Cocciano) sale verso piazza del Mercato, punta in direzione del cosiddetto Mausoleo di Lucullo a valle di San Crispino (l’attuale “salita di Sant’Antonio”) propisciente Villa Aldobrandini. Un basolato in “diagonale” che intersecava infine tempietti di lusso pagano e la necropoli di Villa Cavalletti. Originariamente villaggio di capanne di tipo capitolino sul promontorio con pareti a picco, divenne dei Flavii nel I secolo d.c. Secondo alcuni passi della “Historia” di Plinio il Vecchio il centro della collinetta era detto Colle Cornee, da Corniolo l’albero, un boschetto sacro alle genti latine e l’antica diagonale lo avrebbe attraversato; da ritrovamenti di culti animistici che s’indirizzavano, più che al Nocilone (il bosco retrostante villa Aldobrandini), al bosco “sacro “potato a faggeta” al centro. E ancora le strade successive “lanciate” nell’orientamento sacro del Solstizio d’estate ovest -nord ovest, elemento generatore, il solstizio per esempio che infila Via dell’Olmo, il borgo con Santa Maria al Vivaro, che con la basilica di San Sebastiano (attuale Nazario Sauro) e San vincenzo (Scuole Pie) triangoleranno le attività d’epoca dei primi borghi della città terrazzata, il cui centro storico sorge verosimilmente sui resti della villa romana di Caio Passieno Crispo (secondo marito dell’Augusta Agrippina, la madre di Nerone), e la presenza della grande villa suburbana di Lucullo, sulla strada da Roma.
COME LE QUERCE SPECIALE SALUTE ALBERI
Le 2 querce malandate resteranno al loro posto?
La Targhetta firmata XI Comunità Montana
Quercia Inventariata n.195. Se vi capita di vedere un fusto con la targhetta firmata e applicata a tre metri circa dal suolo, è un albero monitorato dalla XI Comunità Montana Dei Castelli Romani e Prenestini . La n.195 (con la gemella n.196) fa parte di un gruppo di 200 alberi “indagati” a Monte Porzio Catone (RM), nell'ambito di una più ampia azione di monitoraggio e verifica delle condizioni degli alberi di diversi Comuni facenti parte della XI Comunità Montana del Lazio (sede a Rocca Priora).
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