SLOW ECONOMY 11

Page 1

ANNO 4 NUMERO 11 Settembre / Ottobre 2015

Italia, il paese delle Eccellenze

model Sharon De Luca ph Giuseppe Picci

Extra DiVino

Comune di Bari

Progetto realizzato con il contributo della Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo Rurale


2


Sommario 4

8 16

20 24

30 32

38 52

54 Slow Economy - Golf in Tour gustando Moda, Agroalimentare e Turismo Anno 4 - Numero 11 - Settembre/Ottobre 2015 - Reg. Tribunale in corso Direttore Responsabile: Stefano Masullo Direttore Editoriale: Saverio Buttiglione - Art Director: Daniele Colzani Segretaria di redazione: Emanuela Cattaneo

www.facebook.com/SlowEconomy - www.issuu.com/SlowEconomy

3


di Stefano Masullo

Editoriale

H

“In Italia, quanto più si è legati alle proprie tradizioni tanto più si è internazionali”

o voluto citare una bellissima frase pronunciata dal caro amico Angelo Dossena (già direttore generale Teatro La Scala e consigliere di amministrazione Piccolo Teatro) per iniziare il presente editoriale dove, proseguirò ad illustrare la grande opportunità data dal binomio Turismo/ Golf soprattutto in funzione di quella grande ed unica manifestazione che sta volgendo al termine EXPO 2015 .

4

Nel mondo vi sono 25 milioni di turisti golfisti che viaggiano durante l’anno per giocare generando un valore di oltre 40 miliardi di euro . La Cina e il Brasile sono due realtà in grande crescita. Proprio il Brasile ospiterà le prossime Olimpiadi nel 2016, anno in cui anche il Golf farà il suo ingresso come sport olimpico. L’Italia non ha nulla da invidiare a questi paesi: territorio, cultura, storia, enogastronomia.

La Spagna ha preso una zona depressa come l’Andalusia e grazie alla creazione di 120 campi da golf attrae oggi 500mila golfisti stranieri generando un indotto di 3 miliardi di euro l’anno. A Palma di Maiorca, che ha una superficie di 208,63 kmq, ci sono 24 campi; a Belek in Turchia, dove si svolge una importantissima fiera del Golf, lo Stato è intervenuto e adesso sono invasi da Tedeschi, Sve-


desi etc. A Valencia c’è addirittura un campo da golf sulla spiaggia... Il turista golfista si trattiene più a lungo della media nella località di villeggiatura (7 giorni contro i 4), spende il doppio e dedica solo il 10% della spesa totale al golf lasciando il restante 90% ai servizi del territorio”. L’investimento nel Golf è interessante per due ordini di motivi che possono essere riassunti nel modo seguente : 1) Si stimola un nuovo segmento turistico. Il Golf non è più uno sport d’elite. Il golfista non cerca il resort a cinque stelle ma solo dei bei campi in cui praticare il suo sport pre-

ferito. Lo straniero, soprattutto nel nord Europa, gioca in bassa stagione (marzo-aprile, ottobre-novembre) quando da lui le temperature lo impediscono. 2) Il golfista si sposta con la famiglia ed in Italia si trova tutto quello che occorre: alberghi di varie categorie, parchi tematici, entroterra, cultura, mare, discoteche etc. per soddisfare anche i bisogni di chi non gioca a Golf.

Il Direttore Responsabile di Slow Economy Prof. Stefano Masullo

5


Stefano Masullo, la biografia

Stefano M. Masullo, classe 1964, laurea in Scienze Economiche e successivi Master di Specializzazione in Comunicazione, Marketing e Finanza, opera nel settore finanziario dal 1984, ha iniziato il proprio percorso professionale nella società Consulenti Finanziari SpA, controllata dal finanziere commercialista Pompeo Locatelli, in seguito, ha collaborato per oltre un lustro, con mansioni e incarichi crescenti

6

quali Procuratore di Borsa, autorizzato con delibera CONSOB, presso lo Studio di Agenti di Cambio Leonzio Combi, costituito a Milano nel 1903 e reputato uno dei più importanti in Italia. Nel 1995 fondatore, presidente e azionista qualificato, per oltre 11 anni, del gruppo di consulenza ed intermediario finanziario non bancario ex articolo 106 T.U.B., autorizzato dall’Ufficio Italiano Cambi, Opus Consulting S.p.A., capitale sociale 625.000 euro,

in seguito alla cessione della struttura avvenuta nel 2006 è diventato azionista ed amministratore delegato della holding di investimenti e partecipazione Euro Sopa SpA, capitale sociale 800.000 euro. Già Rappresentante alle Grida alla Borsa Valori di Milano e Broker registrato al NASD a New York è specializzato nella consulenza e gestione di patrimoni mobiliari ed immobiliari,nella finanza di impresa,nella pianificazione fiscale,nella comunicazione finanziaria e nella formazione. Socio fondatore e tuttora segretario generale ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti di Investimento la prima ed unica associazione di categoria dei consulenti di investimento riconosciuta a livello istituzionale in Italia, fondata nel 1996 che ha registrato oltre 700 iscritti, è inoltre socio fondatore e segretario generale ASSOCREDITO Associazione Italiana Consulenti


di Credito Bancario e Finanziario di cui è presidente Luigi Pagliuca, già presidente del Collegio di Milano e Lodi dei Ragionieri Commercialisti, oltre 3.000 membri. Docente universitario, autore di oltre 300 pubblicazioni e di 22 best sellers aziendali, di cui uno adottato, nel 1998, come testo d‘esame all‘Università Bocconi di Milano, opinionista presso le più importanti testate giornalistiche e televisive specializzate di settore, quali RAI, CNBC Class Financial Network e Bloomberg Television, è stato chiamato a tenere relazioni e conferenze in Italia ed all’estero organizzate da prestigiose istituzioni quali Marcus Evans, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Commerciale Luigi Bocconi, IUAV Università di Venezia, Università Statale di Pavia, Fondazione Banca Europa. Nel 2002 ha realizzato il primo manuale pubblicato in Italia dedicato al ruolo professionale del Consulente di Investimento. Autore nel 2001, venti giorni dopo il drammatico attentato alle Torri Gemelli di New York, del primo libro pubblicato in Italia dedicato alla finanza islamica, di cui

è reputato uno dei maggiori esperti in Italia, intitolato Le Guide Operative ai Mercati Finanziari dei Paesi Arabi: Bahrein. Nel settore editoriale ha ricoperto importanti ruoli quali direttore editoriale delle prime due ed uniche riviste italo elvetiche dedicate alla finanza dei Paesi Mediorientali ed a quella islamica, denominate rispettivamente Finanza Araba e Shirkah Finance, vice direttore del patinato dedicato al lusso World & Pleasure Magazine, direttore responsabile ROSSIA, magazine di lifestyle in duplice lingua, italiano e russo, direttore editoriale Family Office Patrimoni di Famiglia primo periodico italiano dedicato alle aziende di famiglia ed alla tutela dei patrimoni familiari.

Attualmente è direttore responsabile, fin dalla fondazione, avvenuta nel 2000 della testata on line di finanza operativa www. trend-online.com e direttore responsabile della rivista multimediale di settore denominata Golf People costituita da portale internet, web television e trimestrale cartaceo. Magnifico Rettore della Libera e Privata Università di Diritto Internazionale ISFOA di Lugano e legalmente autorizzata con delibera del Consiglio di Stato e Repubblica del Cantone Ticino. Ha operato con incarichi di direzione o di consulenza presso importanti gruppi bancari, assicurativi, finanziari, industriali quali: Norwich Union, CIM Banque, Broggi Izar, Henderson Investor, Fleming, Corner Bank, Lemanik, Nationale Nederland, Banca Popolare Commercio Industria, Prudential Vita, Banca Popolare di Milano, Cassa di Risparmio di Cento, Cassa di Risparmio di Perugia, Socièté Bancarie Priveè, Liberty Financial, FMG Fund Marketing Group, Credito Italiano, ING Group, Colomba Invest SIM, MPS Banca Personale SOFIA SGR, 81SIM.

7


di Saverio Buttiglione

Punti di vista

8

è

Che sballo!

trascorsa un’estate che in Italia ha visto l’arrivo del Mondo a Milano per EXPO2015 ma anche un aumento del flusso turistico nel SudItalia, in Puglia in particolare, e la “Notte della Taranta” nel Leccese è stato forse l’Evento più rappresentativo. Ma è stata anche un’estate caratterizzata dallo “sballo collettivo” di molti giovani, soprattutto nella riviera romagnola e nel Salento. La specie umana ha solo lei una caratteristica rispetto alle altre specie animali, per quel 2% del genoma che la distingue dalle scimmie, e consiste nella autoconsapevolezza di sé che ognuno dei sette miliardi di individui possiede, ciò in relazione agli altri (se un soggetto

nascesse e vivesse da solo su un pianeta non l’avrebbe), la conseguenza è la competizione espressa da sempre, in senso positivo per il proseguo della propri geni nei discendenti, progredendo rispetto al passato usando gli strumenti della curiosità e della creatività. In questo processo di innovazione e progresso la salute, quella mentale che sottende per gran percentuale a quella fisica (escluse le malattie o il declino per vecchiaia), è prioritaria e viene certamente favorita dal gioco e dal divertimento, che sono sempre stati giudicati uno sballo. Fare ed ascoltare musica, fare ed ammirare arte, ballare, fare sport e gustare i prodotti dell’agroalimentare o gli spet-

Il Direttore Editoriale di Slow Economy, Saverio Buttiglione

tacoli della natura, nel così detto tempo libero ne sono il carburante. Ma la crisi epocale dei valori (che nei secoli passati venivano cambiati e stravolti molto più lentamente) e la crisi economica, che sta investendo larghe fasce di popolazione in tutto il mondo portando milio-


ni di persone alla soglia della povertà, crea angoscia anche dove si vive meglio mettendo in dubbio la certezza di un futuro sicuro e tranquillo, lasciando quindi poco spazio ad un divertimento “slow”, oggi soprattutto fra i giovani dall’adolescenza ai 30/40 anni, nonostante e per fortuna ci siano ancora molti di loro che trovano la propria bussola esistenziale di riferimento e si cimentino in grandi imprese nella ricerca scientifica (meno in quella filosofica ed etica) e tecnologica. Altri, troppi, forse per disperazione, preferiscono vivere la loro “second life” in internet ma pure nella vita reale, migrando attraverso i continenti (ed è la scelta più umana) o arruolandosi in nuovi eserciti che promettendo un aldilà paradisiaco da martiri onorati da vergini o da eterna beatitudine, sgozzano i loro simili per questo fine, oppure, specie in Occidente, si dedicano ad un “divertimento” del “tutto e subito”, dedicandosi ad un nuovo tipo di sballo fine a sé stesso. Anche in Italia questa estate è cresciuta questa tendenza, con le morti di giovani ragazzi dovute all’uso di droghe sintetiche unite all’alcol ed alla “musica” tecno, da nord a sud, emblematici sono stati i casi nelle discoteche Cocoricò di Riccione o Guendalina in Salento. Non so se sono consapevoli di rischiare la vita (e nemmeno se gliene frega granchè) ma molti di loro vengono trascinati in questo vortice dai loro stessi compagni, quelli che si mostrano meno timidi e più scafati della vita.

Una ragazza quattordicenne (che pur frequenta le notti di sballo in discoteca, ometto il nome anche se l’ho ringraziata tanto) mi ha fatto emozionare quando su Facebook ha scritto, dopo la morte del ragazzo al Cocoricò: “basta ragazzi! così non risolviamo niente e sicu-

da una ragazza poi morta per anfetamina e alcol da sballo (e molto condivisa sui social network tra i giovanissimi): “siamo nati per morire con un urlo dentro che nessuno può sentire”. Aggiungo che a me pare evidente che molta responsabilità,

ramente non ci divertiamo più”. Detto da lei è molto più incisivo che detto da un adulto perciò la ringrazio ancora. Penso che le cause della ricerca del vuoto fisico e mentale assoluto, effimero perché dura solo qualche ora, sia dovuto più ai fattori che ho citato prima che a fatti personali contingenti (che pur sicuramente possono essere concause) come la separazione dei genitori, il mancato controllo, la ricerca di forti emozioni, eccetera. E’ emblematica ed agghiacciante la frase postata proprio

e direi colpa in tanti casi, sia direttamente ascrivibile a buona parte di noi cosidetti adulti, le generazioni tra i 40 e 70 anni (gli ultra ottantenni invece hanno sofferto fame e guerra e quelli sopravvissuti hanno ricostruito l’Italia con dignità e lucidità mentale) che hanno creato questo vuoto sociale e questa caduta di valori, aggiungendo poi le crisi economiche/finanziarie e per completare il disastro ci siamo mostrati inadeguati nell’educare i nostri figli, accontentandoli sin da piccoli in tutto piuttosto che mai con-

9


traddirli, quasi per dimostrar loro che siamo uguali, li capiamo perché in fondo siamo amici più che padri e madri, siamo sempre eternamente giovani anche noi, quasi loro coetanei, e gli abbiamo costruito pure una realtà dove è più importante l’ “apparire” piuttosto che l’ “essere”. Cito testualmente lo psicopedagoga Fernando Mazzeo dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 20 agosto perchè mi sembra un’ottima analisi sull’evoluzione dello sballo giovanile : “La vita di ciascun individuo è costellata da tutta una serie di esperienze positive o negative che, direttamente o indirettamente, determinano un atteggiamento di chiusura o apertura verso il mondo esterno, verso la realtà che ci circonda. In pratica nel momento in cui l’ “IO” si relaziona con un “TU” per dare vita ad un “NOI” spesso è costretto a dover

10

gestire situazioni di confronto e di scontro che provocano dolore e, per non soffrire, si ricorre a surrogati, le droghe, che sono: ‘creatori artificiali di silenzio interiore, di un silenzio fittizio che soffoca il rumore della persona e lo smorza per qualche istante. Permettono un momento di silenzio nella chiaccherata impazzita della coscienza che, dilaniata dalla non-comunicazione tra il sogno e la realtà va a brandelli … Poi ritorna l’urlo, l’angoscia che prima era nascosta. Più forte …’ (da Marc de Smedt). NON COMUNICAZIONE: Disagi esistenziali di cui si parla e che riguardano in modo sempre più crescente i giovani sono, dunque, rumorosi dall’interno. L’equilibrio e la pace sono silenzi dell’interno. I ragazzi oggi, spesso ingiustamente colpevolizzati, dilaniati dalla non-comunicazione e storditi dal rumore dell’interno, sono

portati a rifugiarsi in questi paradisi artificiali, a chiudersi in una sorta di “fortezza vuota”, che interrompe il flusso di linfa vitale e rigeneratrice con il nostro “IO” e spesso genera angoscia. Che cosa si può fare? Bisogna, innanzitutto, iniziare a creare relazioni autentiche, ripristinare contatti veri con la natura e fare un’esperienza tangibile della realtà, educare al silenzio e alla pace interiore. A tal proposito un professore si dichiarava sorpreso di dover constatare che i suoi alunni davano segno di non accorgersi della bellezza di alcuni alberi della loro scuola. Che cosa era stato fatto per educare il loro sguardo? Altri colleghi dicevano pure che la maggior parte degli allievi avevano bisogno di rumori di fondo per poter studiare, il silenzio li disturbava, li rendeva addirittura nervosi. Essi vivono in una civiltà in cui l’elemento sonoro è esaltato:


come potrebbero conoscere il valore del silenzio e ricercare la pace interiore? COSA MANCA: Se dunque oggi la vita dei nostri giovani facilmente deraglia, è perché manca un corretto equilibrio tra mondo interiore e mondo esteriore, non si cerca più il silenzio del corpo, si fa fatica a dare senso e valore all’esistenza, a raggiungere in se stessi un silenzio che è serenità e quiete psichica. Da ciò si evince che lo stato interiore di quiete è la condizione essenziale per restare uniti al mondo, per continuare responsabilmente ad amare, odiare, gioire, soffrire, parlare, urlare, in una parola, per mantenere uno stato psicologicamente stabile nella vita quotidiana. Laddove, per vari motivi, ciò non accade, le preoccupazioni e i problemi aumentano, le nostre capacità di reazione risultano ridotte, il mondo diventa ostile, doloroso, angoscioso e si avverte

la necessità di aprire nuove porte che, quasi sempre, si affacciano nel vuoto.”. (rif. dott. Fernando Mazzeo). Diciamo che l’uomo ha sempre fatto, ma “consapevolmente”, assunzione di droghe, in modo rituale per esempio, sostanze psicoattive come il peyote dagli indiani americani per produrre stati di coscienza alterati che davano visioni religiose o come l’ayahuasca dagli amazzonici ai quali le conseguenti allucinazioni “iniziavano” al magico contatto col divino. In occidente l’assunzione di droghe leggere ed allucinogene come la cannabis da parte di artisti per potenziare la propria creatività o da parte dei movimenti di contestazione nel secolo scorso, di droghe tranquillanti come l ‘eroina o l’alcol da chi sentiva il bisogno di sedarsi oppure di droghe stimolanti come la cocaina, le anfetamine, l’Lsd o l’ecstasy da parte di chi

vuole eccitarsi per avere performances potenziate, come pure nello sport di droghe anabolizzanti e dopanti varie per sviluppare muscoli oppure per migliorare le prestazioni agonistiche. Su questa strada conosciamo tutti la lunga scia di morti conseguite alla condizione permanente di tossicità che invade i centri di recupero. Ma oggi, specie in tante discoteche con la scusa del divertimento, molti ragazzi non hanno più nemmeno la consapevolezza iniziale della scelta, ingoiano ad occhi chiusi una pillola colorata di sintesi e non sanno nemmeno cosa c’è dentro ed in quale quantità, praticamente è come se giocassero ad una vera e propria roulette russa che li potrà condannare a psicosi tossica con disturbi permanenti al cervello difficilmente curabili come detto da molti psicologi e pscichiatrici.

11


Per me, che ho letto da adolescente Freud, è inconcepibile perdere il controllo della propria mente, cerco addirittura di non seppellire nel subconscio nemmeno le esperienze dolorose com’è naturale per tutti, ma forse sono di un altro pianeta. Quando a tredici anni mi operarono per una frattura alla tibia, prima della sala operatoria mi iniettarono dei sedativi per via muscolare ed ogni tanto si affacciavano per vedere se mi fossi addormentato, vedendo che rimanevo sveglio usarono per endovena una dose che avrebbe addormentato un cavallo, ma io resistetti ed alla fine riuscii a vedere, lucido e sveglio, quel che mi facevano e solo ad operazione e gesso ultimati mi addormentai per 24 ore filate. Ho sempre creduto che “l’uomo è la sua mente”, può anche vivere menomato, senza arti, persino su una sedia a rotelle, anche molto anziano, “esiste” finchè ha il pieno possesso delle sue capacità cerebrali, me lo dimostra oggi uno dei più grandi scienziati viventi, forse più grande di Albert Einstein,

12

un uomo che vive completamente immobile e comunica con l’umanità solo grazie ad un computer. Stephen William Hawking è un fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l’origine dell’universo e vive …. immobile su una sedia a rotelle. Lui pensa che quello che nemmeno la matematica quantistica riesce a spiegare, cioè l’azzeramento dello Spazio e del Tempo, sia nell’infinito grande, cioè nel cosidetto ”orizzonte degli eventi” del cosmo che, simile ad una cascata, nei contorni di ogni buco nero in ogni galassia inghiotte qualunque massa ed energia intorno grazie alla sua enorme forza

di gravità, non facendo più riuscir fuori neppure la luce, sia nell’infinito piccolo, cioè nella “stringa di Plank” scoperta nelle particelle subatomiche, possa essere l’ingresso a più Universi Paralleli, e sta, col suo prezioso cervello, cercando la chiave per scoprirlo. Intanto è utile per il futuro dell’umanità la notizia, divulgata dagli astronomi del progetto GAMA, che l’Universo che conosciamo, nato da un puntino inimmaginabile quanto era infinitesimamente piccolo, con l’esplosione del Big Bang di 13,7 miliardi anni fa (per inciso, successivamente, circa 4 miliardi di anni fa, da un ammasso di polvere che la gravità ha aggregato, si è formata la nostra Terra) e che ancora si sta espandendo nel vuoto assoluto, si spegnerà inesorabilmente, e scompariranno tutti i miliardi di galassie, come la nostra via Lattea, ognuna delle quali contiene


miliardi di stelle come il nostro sole. Il professor Andrea Ferrara della Normale di Pisa prevede che già fra cento miliardi di anni non nasceranno più stelle e quelle ora esistenti si saranno già spente, la materia oscura degraderà generando radiazioni ed alla fine avremo un Universo pervaso solo di energia (l’energia oscura che ora consente l’espansione dell’universo). Cosa c’entra tutto questo con lo sballo dei giovani? Centra perché già queste cose le conosciamo grazie a chi non ha sballato il proprio cervello ma anzi lo ha usato. La nostra specie si è evoluta forse da microrganismi sopravvissuti all’ultimo terribile impatto di comete sul nostro

pianeta, che in quel momento era una palla di fuoco, portando insieme al cataclisma anche l’acqua che ha formato gli oceani e di conseguenza il clima, e proprio loro, i nostri progenitori (una ricercatrice ha trovato fra gli antichi ghiacciai microrganismi “estremofili”, capaci di sopravvivere a condizioni estreme nutrendosi dei minerali rilasciati dalle rocce sottostanti il ghiaccio) e se vuol continuare ad avere un futuro dovrà o emigrare nell’Universo oppure sperare che il “cervello” di Hawking apra le porte di altri Universi (ammesso che esistano ed allora li chiameremo Multiversi) e per questo occorre che ogni nuova generazione tenga in gran cura e salute i propri cer-

velli. Ma ci sono delle mode che le masse di giovani inevitabilmente seguono in ogni epoca inconsapevolmente, ed alcune volte queste mode possono diventare autolesioniste e suicide, per distinguerle occorre “senso critico” che è responsabilità dare loro in dote, da parte della società e in essa, primi fra tutti, da parte delle famiglie e degli insegnanti. Mi ha sempre fatto ridere (ma anche riflettere) la scena di un film dove il grande attore Paolo Villaggio, interpretando comicamente l’impiegato italiano degli anni 70/80 “Fantozzi”, in un’assemblea sindacale di fabbrica (nella sinistra e soprattutto nei Paesi comunisti del secolo scorso era un totem

13


intoccabile il film sovietico sulla rivoluzione intitolato “La corazzata Potemkin”, lungo e noioso) dopo l’ennesima proiezione prende la parola per dire: “La Corazzata Potemkin è una cagata !” . A me viene spontaneo nel 2015 dire che lo Sballo è una cagata ! Esistono sballi come quello di Stendhal che, visitando l’Italia, davanti ad alcune opere dei nostri maestri, da Michelangelo a Raffaello, sveniva (di lì è stato coniare il termine “sindrome di Stendhall”), ci sono sballi con musica e danza come quelli che, nella “Notte della Taranta”, su antiche tradizioni come la PIzzica (eccezionali sono state le ballerine Eleonora Gemma e Laura Boccadamo), ha richiamato 200.000 persone (giovani in maggioranza) da tutto il

14

mondo, creando una fushion di vari stili pop sulla base della taranta, con la partecipazione di musicisti del calibro del chitarrista dei Roxy Music Phil Manzanera (maestro concertatore

di quest’anno), del bassista dei Clash Paul Simonson, della violinista Ann Phoebe, con la voce di celebri cantanti, fra tutti Luciano Ligabue. Questa massa di persone, ed anche questi


artisti, dopo il concerto di 4 ore trasmesso in diretta dalla RAI sabato 22 agosto, sono andati certamente a “sballarsi”, in senso buono e creativo, nei ristoranti del Salento davanti alle

eccellenze agroalimentari tipo la Pasta “Le Fogge del Re” trafilata in bronzo e fatta col rarissimo grano Senatore Cappelli, l’olio extravergine innaffiato su fette di pane dop di Altamura e

bevendo vini come il Negramaro di Cantine Tormaresca o il Rosato Leone De Castris. Anche Slow Economy offrirà a fine ottobre 2015 una, credo, sana occasione di sballo, sarà a Bari con la seconda edizione del programma di marketing territoriale Extra DiVino, proprio con le eccellenze dell’enogastronomia e della moda ed avrà come “testimonials” principali il Vino e l’Olio, continuando quanto fatto lo scorso anno nella Sala Murat in piazza del Ferrarese e nel Fortino Sant’Antonio sul lungomare Imperatore Augusto del capoluogo pugliese, proseguito poi a primavera a Roma, nel Palazzo Ferrajoli in collaborazione con la Banca Nazionale del Lavoro/Telethon ed in questa estate a Milano per EXPO.

15


della Redazione

Polemiche

Kilometro Rosso, culla dell’interdisciplinarietà

K

ilometro Rosso è un Parco Scientifico Tecnologico che sorge lungo l’autostrada A4 alle porte di Bergamo: un luogo che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione high-tech e servizi all’innovazione. Ispirato alla multisettorialità ed alla interdisciplinarietà, è un campus che valorizza il dialogo tra cultura accademica, imprenditoriale e scientifica, la

16

complementarietà e la specializzazione. La sua Mission è incentivare la crescita di un distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle alte tecnologie, creando un punto di aggregazione di imprese dalla forte propensione innovativa e di istituzioni scientifiche e centri di R&S delle aree più evolute. Kilometro Rosso si contraddistingue quale “nodo di una

rete di relazioni e connessioni”, che favorisce lo scambio di competenze, conoscenze, informazioni, know-how non solo tra i Partner insediati al proprio interno, ma tra questi ed il mondo esterno a livello locale, nazionale ed internazionale. Svolgere la propria attività in Kilometro Rosso significa operare in un contesto ambientale ed architettonico di prestigio, a stretto contatto con le princi-


pali realtà di ricerca e industriali, nel cuore di uno dei quattro motori economici d’Europa (la Regione Lombardia). Per permettere ai propri Partner di sfruttare al meglio tutte le sinergie, collaborazioni e relazioni di loro interesse, il Parco offre una vasta gamma di servizi ad alto valore aggiunto. Il Centro delle Professioni, vero e proprio portale del Parco, accoglie oltre ad alcuni servizi materiali (reception, sale riunioni e convegni, caffetteria, …) una serie di servizi erogati da affermati professionisti o primarie società che spaziano dall’alta formazione alla consulenza aziendale, societaria, organizzativa; dalla contrattualistica internazionale alla tutela della proprietà intellettuale e alla brevettazione; dal marketing scientifico- tecnologico alla consulenza per il finanziamento della ricerca, alla progettazione, il design, etc. Sull’esperienza di queste best-practices in questo ambito, i servizi vengono predisposti, organizzati ed offerti prevalentemente in outsourcing dalle aziende insediate, ovvero erogati da realtà terze delegate dalla società di gestione del Parco in base a specifici accordi/ convenzioni, secondo le esigenze che di volta in volta vengono espresse dai singoli Partners di Kilometro Rosso. Per favorire l’open innovation e la cross-fertilization, ovvero la contaminazione tra pensieri, risorse ed esperienze di gruppi diversi, il Parco attrae iniziative in campi, settori e materie tra i più svariati.

17


Con l’insediamento di queste attività Kilometro Rosso può contare sulla presenza di circa 1.500 addetti alla R&S. Kilometro Rosso diventa così, per dimensioni di occupati diretti, uno dei più importanti parchi scientifici tecnologici italiani, ma le prospettive di sviluppo sono ancora più ambiziose: tra 5-6 anni nel Parco opereranno non meno di 3.000 addetti (ricercatori, personale altamente qualificato) e 70-80 saranno le realtà presenti al suo interno. Kilometro Rosso è inoltre molto attivo sul fronte delle relazioni nazionali ed internazionali, di carattere istituzionale, politico – strategico, operativo. Tra queste v’è l’associazione a istituzioni quali – per citarne solo alcune - lo IASP (International Association of Science Parks) e l’APSTI (Associazione dei Parchi Scientifici Tecnologici Italiani), la membership dell’AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale), e una serie di accordi di collaborazione internazionale (tra questi, con la Camera di Commercio

18

Italo-Svedese per l’erogazione di servizi ai partner del Parco). Kilometro Rosso ha anche siglato importanti Convenzioni Quadro con prestigiose istituzioni scientifiche, come il Laboratorio di luce di Sincrotrone Elettra di Trieste e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, per promuovere la ricerca industriale, l’innovazione e lo sviluppo di tecnologie di frontiera nelle imprese. Entrambi gli accordi si inseriscono in un percorso ormai consolidato del parco scientifico nella diffusione dell’innovazione. Kilometro Rosso ha inoltre siglato un importante dichiarazione d’intenti con la Regione Lombardia, in virtù della quale

viene riconosciuto l’interesse pubblico e il valore dell’iniziativa e si pongono le basi per una collaborazione finalizzata a promuovere lo sviluppo di sinergie tra Università e Impresa. Infine, Kilometro Rosso è stato accreditato dal CENSIS (rapporto 2009) come una delle prime 10 iniziative d’eccellenza per l’Innovazione in Italia. L’iniziativa Kilometro Rosso è privata, ma d’interesse squisitamente pubblico, in linea con le esperienze delle aree più evolute dell’Europa occidentale ove l’apporto della componente privata diventa sempre più rilevante, nella convinzione che solo attraverso una più stretta collaborazione pubblico privato, il territorio, i cittadini e più in generale tutta la comunità, possono trarne importanti benefici innalzando il livello di competitività dei territori e del Paese. Per informazioni potete visitare: www.kilometrorosso.com


19


di Ugo Patroni Griffi Presidente Fiera del Levante

Eventi

20

A

Nuovi ruoli e funzioni per la Fiera del Levante

bbiamo provato a ripensare un nuovo modello di Fiera del Levante. L’abbiamo immaginata come una start up che, con i capitali necessari a realizzarla, da una idea originale fa nascere un micro-sistema economico virtuoso. Alla Puglia idee originali non sono mai mancate. Oggi serve, però, una spinta. Un motus in avanti per dare garanzie di crescita alle piccole e media imprese, tessuto connettivo del territorio a cui un sistema di pressione fiscale asfissiante e la contrazione dei mercati, sta infliggendo col-

pi mortali anno dopo anno. La carta vincente per contrastare questo stato di cose, lo diciamo da anni, è l’innovazione senza la quale le piccole e medie imprese possono solo galleggiare, provare a sopravvivere in un mare dove la concorrenza è spietata e senza regole. La Fiera, in questo scenario, può senza dubbio avere un ruolo e la funzione di strumento imprescindibile del processo di internazionalizzazione di cui le aziende hanno un reale bisogno. Facilitando per definizione i rapporti tra mercati nazionali e internazionali ed eliminando

così confini e barriere ( burocratiche, normative, linguistiche e talvolta anche culturali) tra gli stati, la Fiera del Levante si candida al spianare la strada dell’internazionalizzazione offrendosi come terreno di innovazione a tutti coloro che decidono di mettersi in gioco e varcare i confini delle proprie aziende. Con questo obiettivo negli ultimi anni, abbiamo promosso il sistema regionale di piccole e medie imprese e offrendo la piattaforma della Fiera come una vetrina privilegiata alle start up ad alto tasso di competitivi-


tà. Una Fiera come contenitore e incubatore di innovazione. Siamo intervenuti anche sul sistema tariffario con una politica dei prezzi che fosse il più attrattiva possibile per gli espositori. Ci siamo messi al passo delle grandi fiere Europee. La Fdl è anche un centro di attrazione e promozione per le attività di impresa e istituzionali: abbiamo aperto le porte a nuove iniziative per valorizzare l’enorme patrimonio immobiliare dell’Ente (oltre 33 ettari e 900mila metri cubi). Ad una strategia di promozione di spazi e contenitori espositivi si è affiancato, infatti, attraverso i bandi per le manifestazioni di interesse, l’ingresso in Fiera di colossi come Eataly, spazi di coworking come The Hub e il Cineporto con la sede dell’Apulia Film Commission. In futuro avremo una multisala cinematografica. Il 2015 è stato l’anno dell’inaugurazione del nuovo Centro Polifunzionale Congressi.

il Presidente della Fiera del levante, Ugo Patroni Griffi

Tuttavia, gli sforzi e i risultati finora raggiunti non bastano: Bari sarà più attrattiva e competitiva quando cresceranno le opportunità offerte dal territorio. Prendiamo esempio dagli altri paesi: il McCormick Place di Chicago è un complesso unico, ma l’attrazione principale è la

città con lo Shedd Aquarium, il Field Museum e il Lincoln Park Zoo. Bari può accettare questa sfida. Ma la deve anche vincere. A partire dalle straordinarie potenzialità di uno dei luoghi simbolo per il territorio come la Fiera del Levante.

21


di Lilli Totaro - Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Bari/BAT

Punti di vista

22

Q

Cosa farò da grande? Il camaleonte...

uando, fino a una ventina di anni fa, si chiedeva ad un bambino cosa volesse fare da grande, le risposte erano molteplici e si spaziava dal pompiere, all’astronauta, dalla ballerina all’avvocato. Peccavamo in originalità, è vero, ma avevamo tante speranze e l’illusione di una certezza. Pochi di quei bambini hanno realizzato i propri sogni: i più sfortunati si ritrovano alla soglia dei quarant’anni ad inseguire l’utopia di un posto fisso, i più tenaci, invece, un lavoro ce l’hanno, ma svolgono professioni che fino a qualche anno fa non erano ancora state inventate. Viviamo un’epoca di cambiamenti repentini e continue rivoluzioni culturali e le scuole e l’università hanno l’arduo compito di prevedere quello che il mercato del lavoro richiederà nei prossimi anni.

L’unica risposta possibile è forse quella di educare alla versatilità, al sapersi adeguare alla realtà che si trasforma. Alle nuove generazioni si dovrebbe “insegnare ad imparare in fretta” trasferendo da una parte competenze specialistiche e dall’altra una nuova metodicità nell’apprendere. Ho una radicata convinzione: i lavoratori più camaleontici saranno quelli che avranno più possibilità di emergere, la caratteristica più richiesta sarà quella della duttilità insieme ad una buona dose di umiltà necessaria per sapersi adattare a cambiamenti delle aziende e del mercato senza trincerarsi dietro l’alibi di uno specifico percorso formativo. Scelgo di essere ottimista e mi piace pensare che noi italiani

abbiamo le carte in regola per farcela. Due gli elementi che rafforzano la mia visione positiva: il primo è che questa crisi aguzza l’ingegno di chi, non trovando lavoro, è costretto ad inventarselo ed i risultati in alcuni casi sono a dir poco sorprendenti. La nostra Puglia è piena di case history di start-up che nate dal nulla, iniziano a dare grandi soddisfazioni a creatori ed investitori. Il secondo è che l’elevata percentuale di “cervelli in fuga” verso mete più allettanti dimostra che i nostri giovani sono riconosciuti come competenti e capaci. Peccato che chi resta si ritrovi il più delle volte imbrigliato in leggi e iter burocratici che mal si conciliano con il concetto della tanto agognata flessibilità.


23


di Saverio Buttiglione

Italiani nel mondo

F

Marchesi Antinori

irenze già dal Rinascimento è stata centro di ospitalità per le più eminenti personalità europee che erano attratte dai paesaggi, dall’arte incommensurabile, potendovi gustare, oltre alle eccellenze enogastronomiche, anche le opere di Michelangelo o Leonardo Da Vinci, ascoltando l’idioma enfatizzato dal sommo poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia. In Toscana nasce uno dei vini più apprezzati dai buongustai, il “Chianti”, e la famiglia dei Marchesi Antinori qui da 26 generazioni lo produce esportandolo nel mondo. La famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola dal 1385 quando Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’Arte Fiorentina dei ViIl Marchese Piero Antinori

24

nattieri e da allora ha sempre gestito questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma conservando inalterato il rispetto per le

portato le Cantine dei Marchesi Antinori ad investire in un’altra terra vocata alla produzione di vini di qualità, la Puglia, acquistando due mas-

tradizioni e per il territorio di produzione. Oggi con la direzione del dott. Piero Antinori, supportato dalle figlie Albiera, Allegra ed Alessia, la passione e le intelligenti intuizioni hanno

serie nelle zone più interessanti sotto questo aspetto, la Masseria Maime a S.Pietro Vernotico nel Salento e la masseria Torrebianco nella tenuta Bocca di Lupo in zona di Castel del Monte, creando


le Cantine Tormaresca che sono state affidate alla direzione del dott. Giuseppe Palumbo, che già da decenni, con l’aiuto dell’enologo Renzo Cotarella, ha “salvato” molte eccellenze ripristinando e dando dignità a preziose varietà autoctone di vitigni. Primitivo, Negramaro, Fiano, Aglianico, Nero di Troia e Chardonnay sono imbottigliati in sofisticati brand dai celebri nomi di “Torcicoda”, “Royello” “Calafuria” o “Fichimori” per citarne alcuni. La filosofia del marchese Piero Antinori, nonostante i seicento anni di tradizione che deve e vuole rispettare, sia nel produrre il suo celebre Chianti Classico, sia nelle re-

centi produzioni acquisite in Umbria e Puglia, è incentrata sul concetto che ogni annata, ogni terreno ed ogni idea che si voglia mettere in atto è un nuovo inizio. “Le antiche radici giocano un ruolo importante ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo”. Tutto questo si traduce in continui esperimenti nei vi-

gneti e nelle cantine di proprietà con selezioni di cloni di uve autoctone ed internazionali, tipi diversi di coltivazioni e diverse altitudini dei vigneti, metodi di fermentazione e temperature ottimali, tecniche di vinificazione sia tradizionali che all’avanguardia, riposo in botti per la barriccazione (osmosi dell’ossigeno dall’aria esterna che attraversa il legno) differenti per dimensione, legno ed età, variando infine l’affinamento in bottiglia. Cito proprio il marchese Piero:”Abbiamo dimostrato negli anni che in Toscana ed Umbria c’era la possibilità di produrre vini di qualità, riconosciuti a livello inter-

25


nazionale, che potessero mostrare eleganza e finezza mantenendo sempre il carattere originario. La nostra biblioteca ha molti titoli, ma per noi non è abbastanza ricca. Abbiamo una missione che non è ancora del tutto compiuta, il che ci spinge ad esprimere il vasto potenziale dei nostri vigneti ed a conciliare il nuovo che rimane da scoprire con il patrimonio del gusto toscano, che include tradizione, cultura, agricoltura. L’artistico ed il letterario infatti rappresentano l’identità della “Marchesi Antinori” di cui uno dei maggiori punti di forza sta nel fatto di essere “toscana” o meglio è la nostra “toscanità”. Incontro con piacere il dott. Enrico Chiavacci, direttore marketing della “Marchesi Antinori S.p.A.” e mi calo nelle vesti di un consumatore nostro lettore o di uno dei risto-

26

ratori che ho personalmente visitato e che cito nelle ultime pagine di ogni numero di questo magazine (dove viene distribuito oltre che nelle sedi istituzionali anche se naturalmente è sfogliabile anche online cliccando issuu.com/ sloweconomy) per porgli delle domande inerenti curiosità che non troverei consultando il loro sito www.antinori.it. D: Dott. Chiavacci ormai la Antinori è nota in questo mondo globalizzato sia per la commercializzazione dovunque apprezzata negli ultimi decenni sia per la comunicazione multimediale oggi consentita dai nuovi media, cosa pensa di dover aggiungere, per esempio riguardo alle prossime strategie di marketing in mercati interessanti come quelli dei Paesi del cosidetto BRICS (Brasile, Russia, India, Cina

e SudAfrica), economie emergenti (nonostante i recenti tonfi nelle borse della Cina che comunque su una popolazione di 1 miliardo di persone annovera comunque una middle class del 10% di possibili clienti) ?


scegliere il Chianti Classico? R: Perché il Chianti Classico rappresenta la storia vitivinicola italiana e la tradizione e non si può parlare di Toscana senza scoprire il Chianti. Vitigni come il Sangiovese sono cresciuti qui e insieme ai Supertuscan trovano la loro casa.

R: Da anni siamo attenti ai nuovi mercati e a comprendere le esigenze culturali dei nuovi paesi e continueremo ad essere sempre presenti in queste realtà complesse. D: Perchè i giovani che scoprono il vino dovrebbero

Domanda: Quante e quali sono le Cantine di produzione della Antinori in Italia, ci descrive anche le novità inerenti l’ultima appena realizzata? R: Sono 15 considerando anche le cantine pugliesi di Tormaresca, Montenisa in Franciacorta e Prunotto in Piemonte. Antinori nel Chianti Classico è la prima cantina aperta al pubblico insieme a Le Mortelle vicino Castiglione della Pescaia su cui l’azienda ha investito molto. Al suo interno grande connubio

tra passato e futuro con la storia della famiglia nell’area museale e l’architettura innovativa. D: Qualcuna di queste, oltre che essere occasionalmente location di importanti eventi, è stata strutturata anche per ospitalità in resort, questa funzione è da voi ritenuta strategica? R: No, in realtà non c’è l’idea di un resort. Nell’interland qui nel Chianti abbiamo una bella offerta di ristorazione di alto livello con l’Osteria di Passignano el’ agriturismo Fonte de Medici. D: Il sottotitolo del nostro magazine è “Golf in tour gustando Moda, Agroalimentare e Turismo” pertanto diamo per scontato che molti nostri lettori siano anche giocatori di golf ed abbiano la capacità di spesa necessaria ad acquistare vini

27


Alessia, Allegra, Albiera Antinori con Piero Antinori

di pregio, ma ci sono vostri prodotti accessibili anche alle nuove generazioni che ne hanno meno oppure è nei vostri progetti?

28

R: Già esistono, in ogni tenuta oltre ai vini top, abbiamo anche un’offerta di vini più accessibili e adatti al quotidiano.

D: Il suo sogno nel cassetto per il futuro ? R: E’ quello di lavorare bene affinché questa azienda produca vino per le prossime 26


Al centro il Marchese Piero Antinori a Masseria San Domenico - Puglia

generazioni sempre sull’onda dell’innovazione e dell’alta qualità. In conclusione ritengo che la Antinori sia un fiore all’occhiello della città che il Premier Matteo Renzi ha giustamente enfatizzato poche settimane fa. Ha convintola Cancelliera tedesca Angela Merkel ad una “breve fuga” dal G7 per portarla a Firenze a colazione, e la sera con l’amico SIndaco Dario Nardella a cena sotto il David di Michelangelo dopo averle fatto visitare in maniera esclusiva gli Uffizi durante le ore di chiusura. Penso che la Cancelliera tedesca avrebbe altresì apprezzato se ci fosse stato tempo anche una visita allo splendido Castello della Sala, alla Fattoria Adobrandesca dei Marchesi o alla loro Loggia nel giardino del palazzo in centro (vedi foto nelle pagine precedenti) ed anche sotto la fontana di Venere sarebbe stata colta dalla sindrome di

Stendhal. Noi potremo invece ospitare ospitare i buyers dagli USA in Puglia in visita alle masserie Tormaresca in occasione della seconda edizione di Extra DiVino, che avviammo nel 2014 proprio con il dott. Peppino Palumbo e con il supporto della Città Metropolitana di Bari e della Regione Puglia, a fine ottobre quando svolgeremo il Galà Televisivo “Puglia: Unici e Protagonisti” nel Fortino Sant’Antonio, sul lungomare Imperatore Augusto di Bari.

A sin. il dott. Enrico Chiavacci a Masseria San Domenico Golf Club - Puglia

Da sin. il direttore editoriale e project manager Extra DiVino Buttiglione col dott. Palumbo A.D. di Tormaresca nella degustazione verticale Tormaresca a Masseria San Domenico

29


di Saverio Buttiglione

Vino 2.0

WineAmore, la carta dei vini ora è anche su iPad

O

ggi vogliamo parlarvi di una bella realtà italiana, che nonostante il momento di crisi, si sta affermando nel panorama della ristorazione offrendo uno di quei servizi oggi chiamati “innovativi”, ma che prima o poi diventeranno sempre più comuni e diffusi in locali di ogni livello: stiamo parlando della WineAmore S.r.l. che ha creato e commercializza sin dal 2011 la Carta dei Vini Digitale. Ma cosa è realmente la Carta dei Vini Digitale? Ce lo siamo fatti spiegare direttamente da Sergio Cocco, fondatore della società: “La nostra è una applicazione per iPad grazie alla quale il risto-

30

ratore presenta la propria lista dei vini in formato digitale, su un tablet: il cliente finale “sfoglia” sull’iPad i vini disponibili, potendo vedere l’immagine della bottiglia, potendo filtrare, ad esempio, i vini per regione o formato, potendo approfondire in diverse lingue le caratteristiche dei vini o farsi suggerire gli abbinamenti più adatti. In pratica, si tratta di un vero e proprio strumento di mar-

keting a disposizione del ristoratore, per valorizzare la cantina, per risparmiare tempo nel tenere aggiornata l’offerta, per proporre i vini al passo con i tempi”. La storia della nascita dell’azienda è curiosa: risale al 2010, quando due amici – poi diventati soci - siedono in un bel ristorante; ma quando ordinano il vino, per ben due volte si sentono dire che il vino prescelto, pur se presente


sulla carta dei vini, non risulta disponibile. Proprio a seguito di questo “incidente”, durante quella cena nasce la prima bozza dell’idea della Lista dei Vini Digitale, idea che li porterà a fondare la WineAmore S.r.l. L’azienda riceve ottimi riconoscimenti, come nel caso del ristorante olandese De Lindeboom New Style che si è aggiudicato il premio Gault Millau per la Miglior Carta dei Vini con questa “superbe interface”. E WineAmore conquista anche ristoranti stellati ed hotel 5 stelle in Italia, Usa, Canada, Brasile, Francia, Malta, Svizzera. Ed è dell’autunno del 2013 la notizia che il Danieli di Venezia abbia scelto proprio WineAmore per presentare i suoi vini presso la prestigiosa Wine Suite.

E’ del territorio Pugliese il primo cliente dell’aziende del lontano 2011, il ristorante Gallo di Trani, cui ne sono succeduti altri, come l’Amber Bistrot di Acquaviva delle Fonti, l’U-Vulesce di Cerignola, sino

alle Lampare al Fortino, sempre a Trani. Invitiamo tutti coloro che fossero interessati all’applicazione WineAmore a scaricarla su iPad la Demo gratuita dall’App Store.

Sergio Cocco, fondatore di Wineamore

31


di Saverio Buttiglione

Realtà italiane

Luigi Lops, esempio di “self made man” italiano

S

ulla tangenziale ovest di Milano, di fronte al Golden Mile Hotel catena Best Western, a fianco di Ikea, Esselunga, Auchan, proprio sotto il centro arredi di qualità del Gruppo Lops, il regista RAI e Mediaset Cino Tortorella (esperto giornalista enogastronomo, noto come il Mago Zurlì dello Zecchino D’Oro da lui inventato) mi ha portato nel ristorante “A tutta Birra”. Dal nome pensavo si trattasse di un fast food come l’attiguo McDonald’s, anche se mi sembrava strano perché Cino è un gran gourmet. Infatti si tratta di un elegante ristorante e colpisce subito sia la cucina “a vista” sia la fabbrica di birra artigianale

32

“a vista”, c’è si la pizzeria, ma con l’importante forno a legna. C’era un signore di mezza età, dal piglio elegante ma austero, che girava tra i tavoli dei commensali chiedendone

l’eventuale gradimento della cena ma pure sollecitando eventuali critiche, poi andava in cucina e parlottava con gli chefs osservando i piatti che stavano preparando.


Alla fine si è seduto al nostro tavolo ed ha cenato con noi, facendo preparare un riso alla mozzarella e salsiccia veramente squisito, e mi ha raccontato la sua storia, un romanzo da film. Si tratta di un “self made men” italiano, che nulla ha da invidiare ai grandi come Olivetti oppure Enrico Mattei, tenuto conto sopratutto che ha cominciato senza mezzi finanziari “di famiglia”, senza studi universitari vista la precocità nel diventare padre di famiglia (15 anni), cominciando a lavorare come autotrasportatore e sviluppando poi una carriera imprenditoriale incredibile e soprattutto senza aiuti politici! Il grande albergo di fronte è di sua proprietà, come pure ben 4 centri di arredo di alta qualità, ma soprattutto ha costruito una piattaforma commerciale logistica, la mercati Alimentari S.p.A., sia per l’esportazione in tutto il mondo delle eccellenze agroalimentari italiane con l’area ExpoFoodMilano, sia per la

fornitura ai ristoranti milanesi con un cash and carry aperto h24. Conoscerlo è stato per me un onore anche perché ho scoperto che è nato e vissuto a Corato in Puglia, la regione che mi ha dato i natali, ma soprattutto perché sta svolgendo un’importante funzione di diffusione nel mondo dell’agroalimentare di qualità tipico delle regioni italiane, scegliendo con cura i prodotti da selezionare e da promuovere in ogni continente.

33


34


35


36


37


Pianeta Olio di Massimo Occhinegro direttore generale Oleificio Pantaleo S.p.A.

La peggiore annata per il comparto oleario

L

a campagna 2014 /2015 resterà per sempre scolpita nelle menti degli operatori del settore , come la più drammatica. Il calo produttivo verificatosi in tutta Italia, con picchi negativi “clamorosi” prossimi al 90%, non può certamente essere dimenticato. Tuttavia, come in tutte le cose negative, bisogna trarne insegnamento, cercando di esaltare i pochi aspetti positivi , che comunque possono essere individuati. La Regione Puglia, da sempre maggiore produttrice di olio da olive in Italia, ha potuto,

38

sia pure parzialmente, coprire il “gap “ , garantendo da sola, il 61 % del totale nazionale. Tuttavia, soprattutto da quando è possibile verificare, grazie al registro SIAN, i dati produttivi, emerge in maniera sempre più evidente come la produzione nazionale si aggiri in media sulle 330.000 tonnellate di prodotto, ben poca cosa quindi, rispetto ai consumi di olio da olive in Italia, che si attestano intorno alle 650.000 tonnellate, creando di fatto, una

“ dipendenza” dal prodotto importato, spesso economicamente più conveniente, per


ragioni derivanti da “ economie di scala”. Sul fronte delle iniziative da intraprendere a partire dunque da questo autunno, nella speranza che le prospettive di crescita produttiva siano confermate, bisognerà creare le basi per il futuro oleario italiano. A livello regionale, il Comitato Promotore IGP Puglia, che ho l’onore oltre che il piacere di presiedere, cercherà di utilizzare tutti gli “ strumenti” a disposizione offerti dal marketing , per affermare un prodotto regionale di Identificazione Geografica Protetta, che sia capace di unire una diversificata e variegata produzione, che vada dalla punta estrema nord della regione fino al tacco d’Italia. Una qualità che possa essere riconosciuta a livello internazionale, soprattutto avvantaggiandosi della diffusione del brand “ Puglia” nel mondo , grazie allo sviluppo del turismo

enogastronomico, oltre che “ mondano”. Una qualità trasversale che possa andare incontro alle esigenze dei consumatori globali, unica strada da percorrere al fine ultimo di creare valore intorno all’olio da olive ed in particolare al prodotto “ extra vergine”. Ho già in programma diversi viaggi già a partire dal mese di settembre, ad esempio in California, allo scopo di promuovere l’immagine del “ Made in Puglia” nel mondo. A livello nazionale è stato da poco redatto un Piano Olivicolo Nazionale per la prima volta nella storia. Tuttavia poiché la teoria non è sempre applicabile in toto , si cercherà di renderla attuabile attraverso piani più realistici che tengano conto della realtà territoriale. Si continuerà infine l’opera di diffusione della cultura sull’olio da olive con iniziative come “Olioofficina Food Festival”, che si terrà a Milano a Gennaio 2016, oltre che quelle del Consorzio di Garanzia dell’olio extra vergine di oliva di qualità (CEQ)

con sede a Roma che annovera tra i soci, importanti imprese nazionali. Aspetti prettamente più tecnici invece, saranno da me affrontati in occasione del SIMEI , che si terrà i primi di novembre a Milano, parlando in merito a questioni attinenti al “ packaging” ed alla “ etichettatura” internazionale. Per concludere è importante evidenziare come la qualità di un qualsivoglia prodotto non possa essere imposta, ma più semplicemente suggerita, lasciando al consumatore l’ultima decisione in termini di qualità del prodotto e del suo prezzo. La buona “qualità” è quella scelta dal consumatore che può cambiare a secondo delle specifiche esigenze. Il consumatore è dunque sovrano rispetto a qualsiasi imposizione.

39


di Umberto Montagano

Pianeta Olio

40

L’extravergine Montagano supera ogni confine

L

a giovane impresa ha la peculiarità di essere un’Azienda “di confine”, perchè sorge sulla linea rossa dove si incontrano tradizione agricola e innovazione tecnologica: “di confine” perchè i nostri olivi vegetano nell’Alto Tavoliere delle Puglie, sul limitare della pianura, dove più in là si eleva il Gargano fino a superare i 1000 metri; “di confine” perchè siamo nella fascia climatica mediterranea, ma alle nostre spalle cìè la catena appenninica con le sue pungenti brezze. Questa situazione di frontiera si riflette in un equilibrio dinamico di fattori che rendono il nostro prodotto capace di superare “ogni confine”. Il nostro oliveto è composto da oltre 10.000 alberi, tra i quali spiccanoper portamento e vigorìa i vegliardi olivi di Peranzana di oltre due secoli e mezzo di vita. Veri monumenti del nostro territorio, sembrano ergersi a custodia della storia del po-

polo sanseverese. Con ogni probabilità fu raimondo di Sangro, principe di San Severo, che verso la metà del ‘700 introdusse a San Severo la

Peranzana, una varietà di oliva proveniente - come il termine stesso lascia intuire - dalla Provenza. Un matrimonio ben riuscito quello tra la Peranzana e il nostro microclima, ma possibile solo grazie al nostro terreno che un tempo era il fondo del mare che circondava il Gargano quando ancora era un’isola. Il lavoro della nostra Azienda, da sempre votato anche alla coltivazione biologica e alla sostenibilità ambientale, diventa sacro nelle fasi della raccolta delle olive e dell’estrazio-


ne dell’olio extravergine. Valutiamo scrupolosamente quando è giunto il momento migliore per la raccolta dei nostri frutti perchè questo contribuisce in modo significativo all’ottenimento di un olio extravergine superiore e dalle eccellenti caratteristiche organolettiche. Attraversso la brucatura a mano e per mezzo degli agevolatori, raccogliamo le drupe un momento prima che raggiungano la piena maturazione. Questo fa sì che l’olio abbia una bassa acidità e conservi un’elevata qualità di polifenoli, veri toccasana per le nostre cellule. Le olive appena raccolte, Peranzane e in minor quantità Rotondelle, vengono riposte in cassette di plastica ben aerate... è l’ultima volta che vedranno la luce del giorno: entro la notte la lavorazione a freddo avrà estratto ogni goccia dell’extravergine Montagano e il giorno dopo l’olio verde del Mediterraneo (come anticamante era chiamato l’olio extravergine) sarà conservato in cistarne di acciaio, al buio, nel silenzio, senza ossigeno. A questo punto l’extravergine Montagano è pronto per concedersi in tutta la sua armoniosità ed eleganza ai palati più raffinati ed è per questo che la nostra azienda ne cura meticolosamente anche il confezionamento e la distribuzione in ogni parte del mondo, attraverso un rapporto diretto con la clientela. Lo scorso anno, con la stessa dedizione e cura, abbiamo voluto integrare la produzione dell’olio con una linea di sott’oli (tutti in extravergine di oliva da noi prodotto) e una linea di vini che comprendono bianco, rosso e rosato.

41


di Daniela Puglielli

Eventi

Dieta mediterranea il cavallo di battaglia da non perdere per il Made in Italy

L

a Dieta Mediterranea con i suoi schemi nutrizionali basati su cibi semplici, freschi e salutari, tante verdure, olio extra vergine d’oliva, spezie e farinacei, sta conquistando ogni angolo (e soprattutto ogni palato) degli Stati Uniti, con enormi benefici per l’Italia, paese principe di questo format alimentare.” Parola di Daniela Puglielli, imprenditrice doc che del business nell’agro alimentare ha fatto il suo percorso professionale negli USA, in cui risiede da quasi vent’anni. Tanto che, con la sua agenzia di servizi integrati di PR strategiche e marketing, ha creato il Mediterranean Diet

Roundtable, un appuntamento unico e rivoluzionario, che ha messo insieme, probabilmente per la prima volta, settori che mai si erano “parlati” direttamente in una discussione paritetica e frontale. Se infatti abbondano convegni scientifici di ogni sorta dedicati alla Dieta Mediterranea, ed altrettante discussioni proto-commerciali, mai si era tentato prima di mettere in una stessa stanza scienziati di rango, rappresentanti del settore food service (come college/universita`, ospedali, ospizi e persino militari, carceri e mense di ogni ordine e grado) con nutrizionisti, esperti di sicurezza alimentare, produttori, impor-

Il logo MDR della Mediterranean Diet Roundtable, acronimo dell’evento che reca in se i simboli piu` importanti della dieta mediterranea, echeggiati anche nei colori: blu del Mediterraneo e del pesce, il verde dell’olivo, l’oro del grano

tatori e distributori. Il risultato dell’esperimento pilota, tenutosi lo scorso aprile 2015 e che ha visto tra gli sponsors di calibro, è stato talmente positivo che nel 2016 si terrnno ben due edizioni: una na-

Daniela Puglielli (5a da sinistra) tra i buyers USA ad Extra DiVino in Roma a palazzo Ferrajoli

42


Rafi Taherian è Direttore dei servizi ristorazione di tutta la prestigiosa Yale University, una delle Università più importanti al mondo. Nella foto è ripreso mentre parla di come sia organizzato il sistema mensa e catering all’interno di Yale e come sia implementata la Dieta Mediterranea. Quale risultato della conferenza, Rafi Taherian, la cui struttura serve 14200 pasti al giorno, è stato invitato in Italia all’Expo ed in altre regioni, insieme ad alcuni colleghi presenti all’evento (Ken Toong, U-Mass Dining Services)

zionale a New York City, vero e proprio fulcro di tendenze mondiali e capitale mediatica degli States, e l’altro nell’aristocratica Boston. Organizzato con il patrocinio dell’EXPO, l’appuntamento del 2015 si è svolto presso la prestigiosa City University of New York (CUNY) sulla Fifth Avenue, ed ha registrato un tutto esaurito della sala, con oltre 120 rappresentanti di istituzioni di rango nel settore scientifico e soprattutto di sistemi alimentari presso college, università come Yale e la University of Massachusetts, grandi apparati distributivi come Premier, Sodexo e Compass Group. Notevole la presenza della scienziata internazionale Artemis Simopoulos, fondatrice del Center for Genetics, Nutrition and Health di Washington ed autorità incontrastata in fatto di nutrizione. La ricerca italiana e` stata

egregiamente rappresentata dal dott. Giovanni Scapagnini. Presenti anche rappresentanti di Trade Missions di Spagna, Grecia, Francia, Turchia e Cipro. Tra gli sponsors Colavita e Barilla, iconici brand del Bel Paese Interessante anche la partecipazione di Sara Baer Sinnott, presidente della Oldways, la prima organizzazione “ambasciatrice” della Dieta Mediterranean in America dagli anni ‘80 che ha brevettato, insieme alla Harvard School of Public Health, la famosa “Piramide” che ne concettualizza gli aspetti fondamentali. “I risultati finali, sia di natura mermente commerciale che di branding e posizionamento prodotto, sono naturalmente incalcolabili: bisogna avviare

discorsi legati alla qualita` piu` che quantita` in ambiti dove la presenza di prodotti italiani e` molto meno presente di quel che possiamo immaginare,” aggiunge la Puglielli. Appuntamento dunque ad aprile 2016 per una nuova emozionante edizione del Mediterranean Diet Roundtable. Info su www.mdrproject.com

43


Turismo & C. di Filippo Caracciolo Consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ambiente Regione Puglia

Il rilancio della Puglia riparte dal turismo

A

mbiente, sviluppo e paesaggio: ecco una sintesi del mio apporto da consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia nel corso del mio primo mandato (2010-2015). È da qui che intendo ripartire La Regione Puglia ha fatto grandi passi in avanti negli ultimi anni: sottolineo l’approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale conclusasi proprio nelle fasi conclusive della precedente legislatura. Mi onoro di essere stato tra i protagonisti di questo successo in virtù del notevole lavoro preparatorio compiuto dalla V Commissione regiona-

44

le di cui sono Presidente: ho presieduto nell’arco di poco tempo ben 16 riunioni utili ad esaminare e ratificare l’iter che ha portato alla definitiva approvazione del Piano Paesaggistico (PPTR). Abbiamo nei prossimi anni il compito di trasformare il Pia-

no in azioni concrete: su questo misurerò il mio rinnovato impegno da Presidente della V Commissione Ambiente. La Regione Puglia deve dialogare e confrontarsi con i Comuni pugliesi affinché il Piano possa diventare il motore del rilancio economico e sociale dell’intera Regione a cui collegare le opportunità di sviluppo sostenibile del territorio. Il nuovo strumento urbanistico, approvato anche grazie all’impegno della già vicepresidente della giunta regionale e assessore competente Angela Barbanente, si fonda su grandi progetti del territorio e risulta completo


in quanto dotato di una parte descrittiva, una interpretativa ed una progettuale. Lavorerò con entusiasmo per vincere questa sfida. Preservando la natura e la bellezza dei nostri paesaggi e dei territori della nostra Regione sarà possibile esaltarne da subito la vocazione ricettiva e le molte ricchezze ancora poco esplorate. L’Italia e l’Europa sembrano scoprire giorno dopo giorno la Puglia. Il nostro compito è fare in modo che se innamorino sempre di più tornando a viverla in ogni periodo per apprezzarne le tantissime peculiarità. Abbiamo un patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico grandioso. Fare sistema e rendere sempre più attrattivi i nostri luoghi è un’opportunità irripetibile che non possiamo farci sfuggi-

re. Per valorizzare la bellezza della nostra terra abbiamo il compito di continuare a salvaguardare i paesaggi come abbiamo iniziato a fare con iniziative legislative e leggi regionali come sul tema delle ‘Norme per la tutela e l’uso della costa’.

Conservare la bellezza dei luoghi, stimolare la crescita economica e sociale in uno sviluppo armonico e sostenibile è tra i principali obiettivi che mi sono dato e che farò di tutto per portare a termine con risultati concreti.

45


di Silvio Maselli - Assessore alle Culture, Turismo, Partecipazione e Attuazione del Programma

Turismo & C.

46

Bari, porta d’Oriente e d’Europa

Silvio Maselli

L

’attività culturale dell’Amministrazione Comunale è incentrata sul recupero e la valorizzazione degli spazi da destinare a luoghi di cultura, al cui interno ospitare iniziative che favoriscano lo sviluppo culturale della città. Tre prestigiose strutture come la Sala Murat, l’ex Mercato del pesce e l’ex Teatro Margherita, a seguito di un importante accordo siglato a inizio 2015, diventeranno presto il Polo delle Arti Contemporanee, ospitando esposizioni e installazioni d’arti visive, concerti, un grande roof garden con orto urbano e un mercato di prodotti enogastronomici e artigianali tipici. Il Fortino Sant’Antonio è la sede dell’Urban Center, luogo di riflessione sullo sviluppo della città e casa della partecipazione attiva, dove ospitare

convegni, congressi, dibattiti e presentazioni. La casa natale del compositore settecentesco Niccolò Piccinni e il Museo Civico, adibiti principalmente a sale espositive, rappresentano la culla della storia locale. Nell’ambito del programma sulle politiche giovanili della Regione Puglia “Bollenti Spiriti”, nell’ottica di un incremento dei contenitori culturali della città e con uno

sguardo particolare rivolto al mondo giovanile e alle industrie culturali e creative, è attiva la bellissima “Officina degli Esordi”, un laboratorio culturale multifunzionale dove si esprime appieno la creatività grazie a sale di incisione musicale, open space creativi, biblioteca musicale, il box office, spazio concerti e performance. Nel solco della tradizione, fiore all’occhiello della programmazione istituzionale sono i festeggiamenti legati al culto di San Nicola, patrono della città di Bari e Santo venerato dai pellegrini di tutto il mondo in virtù della sua duplice radice, cattolica e ortodossa. Tra i momenti più spettacolari in


programma ogni anno a maggio, la rappresentazione del Corteo Storico riproposto nella più fedele aderenza alle fonti, di certo tra gli appuntamenti più attesi e amati dalla cittadinanza e dai numerosissimi turisti che vi accorrono. All’interno del calendario delle principali manifestazioni culturali organizzate dall’Amministrazione Comunale, d’intesa con la Regione Puglia, rivestono particolare importanza il Bari International Film Festival (Bif&st) che si tiene all’interno dello straordinario Teatro Petruzzelli nel mese di marzo; la Fiera delle Musiche Medimex presso la Fiera del Levante, a ottobre e numerosi altri eventi fieristici, espositivi, allestitivi. Di capitale importanza è la Fiera Campionaria di settembre, presso il quartiere della Fiera del levante, dove esposi-

tori di tutto il mondo incontrano le migliaia di visitatori che giungono a Bari per l’esposizione temporanea. Ma Bari è una città dinamica, viva, bella e affascinante perché, pur conservando del Sud la sua anima più languida, ha in serbo sorprese sempre nuove per i visitatori e i cittadini. Una gita per mare, dal molo Sant’Antonio, vi consentirà di conoscerne il famoso lungomare monumentale. Oppure una lunga passeggiata dal Museo Archeologico di Santa Scolastica al sontuoso palazzo della ex Provincia sul Lungomare Nazario Sauro, vi consentirà di conoscere opere pittoriche dell’epoca moderna di inestimabile valore. E, addentrandovi nel cuore della città vecchia, scoprirete tra nicchie votive, corti in fiore e decine di chiese, il gigantesco Castello Normanno Svevo, a due passi dalla Cattedrale di

Bari in piazza Odegitria, esempio di romanico pugliese, non meno incantevole dell’abbacinante facciata che si offre ai visitatori che giungono al cospetto della Basilica di San Nicola nella omonima piazza, dove sono conservate le ossa del Santo più venerato al mondo. E per i curiosi e gli amanti dello shopping, Bari offre una varietà di ristoranti di qualità eccelsa e quantità infinita, al pari dei suoi negozi che garantiscono acquisti per tutte le tasche e il godimento di passeggiate in vie prive di auto e traffico, nel centro della città nuova. Perché Bari è una continua sorpresa.

47


di Francesco Villari

Location

Masseria delle Monache innovazione e multifunzionalità

L

a Masseria delle Monache dal 1998 aderisce al più grande gruppo cooperativo Italiano di raccolta lavorazione e commercializzazione di prodotti lattiero caseari, il gruppo Granarolo, e si specializza nella produzione di latte di Alta Qualità, ottenendo ottimi risultati qualitativi con premi e riconoscimenti . Fino a raggiungere il premio più importante nel 2011, primo classificato fra i mille produttori Italiani di latte per il gruppo cooperativo Granlatte/granarolo,per qualità di latte prodotto. Abbiamo aperto l’azienda alle visite didattiche, ho

48

inventato un tour didattico dove nella stessa giornata si conosce tutta la filiera del latte. Iniziando dalla masseria visitando le stalle gli animali al pascolo, assistendo alla mungitura e poi con il latte appena munto i bambini fanno la loro formina di primosale che porteranno a casa. La vista poi prosegue nello stabilimento Granarolo di Gioia del Colle dove si assiste alla ricezione delle cisterne del latte dei soci,ai

controlli qualità all’imbottigliamento e allo stoccaggio prima di andare alla distribuzione.


Si è dotata la Masseria di energie rinnovabili montando sul tetto della stalla un impianto fotovoltaico,produciamo il doppio del nostro fabbisogno il surplus lo immettiamo in rete con grande beneficio per l’ambiente. L’ultima innovazione si chiama “turismo rurale”, il GAL SEB ha creato un rete degli operatori turistici dei nostri comuni e abbiamo incontrato i tour operator, illustrando le nostre offerte turistiche. aleatico, poi frutta della Masseria ciliegie, fioroni, albicocche, prugne e adesso pere di antiche varietà che crescono nei pascoli senza alcun trattamento. Poi sono arrivati gruppi di turisti Russi, Svizzeri e dagli USA. Da settembre ospiterò cicloturisti dalle navi da crocera che attraccano al porto di Bari Anche quest’anno abbiamo fatto una festa folk sull’aia ballando le nostre danze popolari e degustando i nostri prodotti tipici. Così sono arrivati i primi turisti stranieri a Masseria delle Monache, 30 Svedesi ad aprile, dopo aver visitato la masseria hanno assistito alla filatura della mozzarella prodotta con siero/innesto, antico metodo di lavorazione non più usato. La mozzarella con siero/ innesto viene degustata con focaccia di Senatore Cappelli, antico grano non più coltivato ma di qualità eccezionale, che ho ricoltivato in masseria. A questa degustazione ho abbinato un vino rosè di

49


di Maria Grazia Santovito

Attività

50

Alleanze per la promozione

D

al momento che poco può essere raggiunto senza il contributo di altri soggetti, MG Santovito è nata come una società giapponese, in Tokyo, per colmare il divario tra i produttori di alimenti e bevande e gli importatori. Al fine di ottenere un modo efficace per raggiungere gli obiettivi fissati per le esportazioni sono necessari alcuni requisiti , quali : 1 - L’esperienza in marketing internazionale 2 - La conoscenza delle culture imprenditoriali dei produttori e gli importatori 3 - Capacità di supportare la divisione vendite di importatori, così come i loro canali di distribuzione 4 - Avere un molto buona capacità di relazioni pubbliche 5 - Capire le priorità sia dei produttori che degli importatori 6 - Capacità di dare un supporto alla relazione tra i produttori e gli importatori aiutandoli a superare gli ostacoli che sorgono a causa di uso di lingue diverse, culture aziendali diverse, priorità differenti, diverse dogane ecc ... 7 - Possibilità di promuovere efficacemente i marchi / prodotti dei produttori 8 - Capacità di conoscere e comprendere le preferenze dei consumatori per proporre i prodotti il modo in cui i consumatori li preferiscono 9 - Possibilità di organizza-

re eventi di degustazione per promuovere i prodotti con i professionisti e consumatori 10 - Possibilità di costruire la fiducia in modo efficiente, onesto, corretto e professionale. MG Santovito è stato fondata da Maria Santovito, e gestito da Robert Haddad. Maria Santovito ha espe-

rienza di marketing con il gruppo Citibank, e gode di ottime abilità e caratteristiche per le Pubbliche Relazioni. è in Giappone dal 2012 e gode di una buona reputazione e buona relazione con i principali soggetti del settore alimentari e bevande in Giappone. Robert Haddad è un consulente di marketing che ha 40


anni di esperienza nei mercati internazionali, ed è anche trainer e docente in seminari organizzati per sviluppare e migliorare l’efficienza dei dirigenti e dipendenti della società. Alcune delle sue principali competenze sono in Marketing e tecniche di vendita e comunicazione. Il settore interessato in Giappone comprende importatori giapponesi di tutti le grandezze e tipologie di importazione per il Food & Beverage , quali: - Importatori la cui attività principale è l’importazione. - I rivenditori che importano. - HoReCa che importano. - Negozi di e-commerce che importano. - Negozi gourmet che importano. Obiettivo finale di MG Santovito non è solo per aiutare i produttori a introdurre i loro marchi / prodotti nel mercato giapponese , il suo scopo è quello di assistere gli importatori giapponesi a vendere ciò che acquistano dai produttori in modo che possano comprare di più. Alcuni dei servizi di marketing che MG Santovito offre sono: 1- PARTECIPAZIONE A FIERE AGROALIMENTARI Ogni anno MG SANTOVITO partecipa ad almeno 5 fiere del settore agroalimentare in Giappone quali Supermarket trade show, Foodex, Wine and Gourmet, Gourmet and Dining Style e Acci Gusto Il disegno dei display espo-

sitori e’ stato fatto in modo da catturare l’attenzione solo sui prodotti e da renderli attraenti agli occhi dei visitatori. Molti dei visitatori agli stand di MG Santovito sono importatori Giapponesi e anche importatori provenienti da paesi dell’Estremo Oriente . Percio’ la partecipazione ben organizzata e finalizzata alla massima efficienza a queste fiere contribuisce a promuovere i marchi anche in altri

paesi dell’Estremo Oriente, e presto in Medio Oriente. 2- EVENTI per singola o multiple aziende come: - B2B e B2C - Degustazioni 3 - SEMINARI 4 - CONSULENZA MARKETING 5 - TEMPORARY MANAGEMENT La nostra societa’ offre inoltre tutti i supporti per l’internazionalizzazione.

51


di Augusto Romano

Moda & C.

52

L

La scelta migliore? Produrre in Italia...

a stagione autunnale che sta per cominciare nasce all’insegna di una serie di cambiamenti che,

manifestati giĂ nelle stagioni scorse, sembrano ormai essere consolidati nelle abitudini dei consumatori e

nelle prassi di mercato. Mi riferisco in particolare alla drastica riduzione del time to market, un tempo con-


finato al settore del fast fashion, che sta diventando sempre piÚ un elemento fondamentale nelle relazioni commerciali. Questo però comporta una drastica revisione dei processi tradizionali dello sviluppo del prodotto, che devono essere snel-

liti, focalizzati ed accelerati. Collezioni sempre piĂš piccole, frequenti e veloci; il concetto di stagione che perde sempre di piĂš la sua centralitĂ , per essere sostituito dalle delivery windows, pacchetti tematici che rispondono alle esigenze di un momento di vendita ben

preciso e delimitato. Il tutto, naturalmente, affiancato ad un prezzo competitivo che serve a dare al consumatore la sensazione di permanent bargain che il mondo degli outlet villages e del web hanno ormai consolidato nelle abitudini di acquisto. Se a questa grande esi-

53


genza di velocità affianchiamo la forza del dollaro, e la sempre maggiore attenzione dei consumatori verso prodotti qualitativamente accettabili e a basso impatto ambientale, risulta evidente che la scelta migliore per il sourcing sarebbe produrre in Italia. Il condizionale è d’obbligo però: alle favorevoli condizioni esogene, infatti, non corrispondono però altrettanto favorevoli condizioni endogene al sistema Italia, che sembrerebbe al contrario orientato a rendere l’attività d’impresa difficile e in condizioni strutturali di non competitività. L’obiettivo del convegno, promosso dalla Sezione Tessile Abbigliamento di Confindustria Lecce, dal Gruppo Giovani di Confindustria Lecce e dal Gruppo

54

Giovani di Sistema Moda Italia, è proprio quello di stimolare una discussione organica ed articolata che porti alla definizione di un sistema in cui le imprese abbiano effettiva possibilità di competere con successo nei mercati internazionali, affrontando la materia in modo innovativo

e non convenzionale. Ci immaginiamo quindi l’evento come un momento 0, l’inizio di un processo di dialogo tra politica e parti sociali che porti all’avvio, in tempi ragionevoli, ad una sperimentazione sul territorio tesa a definire modelli nuovi di relazioni industriali.


Panificio La Maggiore - Via Matera, 184 - 70022 Altamura (BA) Tel. 080/3112357 - Fax 080/3104686 - info@panificiolamaggiore.it - www.panificiolamaggiore.it 55


di Luigi Delfino

Moda & C.

D

Cinquant’anni all’insegna dello stile e della tradizione

al lontano 1966 - anno di fondazione della Valentini Spose - ad oggi, molte cose sono cambiate. Tuttavia, pur considerando l’avvicendarsi di mode e tecnologie, ciò che è rimasto immutato nella Valentini Spose è la capacità di preservare un patrimonio creativo e sartoriale in cui ogni sposa possa riconoscersi. Cinquant’anni di collezioni e abiti di pregio in grado di impressionare per originalità di stile e finitura, facendo sì che sia il dettaglio a fare la differenza anche di fronte le spose più esigenti. Per celebrare al meglio tale traguardo, la Valentini Spose ha pensato di proporre 4 collezioni diverse, pensate per spose con gusti e aspettative differenti. Mentre Valentini Couture reinventa, con una rinnovata verve stilistica abiti tradizionali con cui Valentini Spose si è fatta conoscere ed apprezzare nel corso del tempo, Egò, dal canto suo, ridisegna, in chiave moderna, una sposa che punta su linee pulite e dettagli di pregio. La linea Graziana Valentini, invece, affascina con giochi di velature e trasparenze seducenti e molto accattivanti. Manca all’appello solo Viviè a cui va riconosciuta la capità d’introdurre freschezza e briosità per spo-

56

se alla ricerca di un tocco glamour e sbarazzino. Unico denominatore delle quattro collezioni, la meticolosa cura

tramandata da mani attente ed esperte, nel più rigoroso rispetto della tradizione del Made in Italy.


57


di Irma Pagliarulo - General Managerl Pascal Group

Professione bellezza

58

Istituto Pascal, fucina di stile

D

a oltre 30 anni l’Istituto Pascal si occupa di formazione professionale nell’ambito dell’estetica, acconciatura e moda, propone percorsi triennali, per diventare estetisti, acconciatori e stilisti di modariconosciuti a livello nazionale ed europeo. L‘istituto oggi è presente su Bari, Putignano e Matera. I moduli didattici utilizzati sono di immediato apprendimento grazie al mix perfetto tra il know-how teorico e pratico trasmesso dal team di

Pascal, ideatore dell’omonimo istituto di formazione


professionisti specializzati, in ambienti confortevoli, dotati delle ultime tecnologie e si concludono con l’esperienza sul campo fornita dalla partecipazione ad eventi extra-scolastici e stage aziendali. Il successo dell Istituto Pascal è certificato dal numero degli iscritti in costante aumento e dall’elevato gradimento espresso dagli allievi a fine corso,nonostante la sovrabbondanza della proposta del mercato. Il perché è presto detto a differenza di altri ha deciso di investire:sulle location, dando nuova vita agli ambienti scolastici…incrementando il numero dei professionisti per stimolare e incuriosire gli allievi con nuovi format scolastici. Seguendo le richieste del mercato, che si sta organizzando verso nuovi concetti,puntando sul” body minute” o “blow fast beauty”. Visto che per tutti la parola d’ordine è velocità,l’istituto Pascal si è adeguato proponendo un offerta formativa che comprende nuovi corsi brevi di

immediato approdo nel mondo lavorativo come ad esempio il corso per tatuatori di 90 ore riconosciuto dall asl che permette di aprire un centro per tatuaggi e percing o il make-up Nails in voga tra le star di oggi e il nuovissimo corso di “make up transformer”che tanto sta spopolando sul web e che consiste nella capacita’

di fabbricare un impressione che si sovrapponga alla realta’ emulando ad esempio una diva del cinema. Ultima moda sono anche i barba shop, il ritorno della figura del barbiere all’italiana ma in chiave moderna e tal proposito l’istituto è pronto con nuovi corsi di aggiornamento per aspiranti fashion hair stylist for man. Nuova sfida per questo autunno sara’ invece “l’internalizzazione”. L’Italia anche nel settore dell estetica e del parrucco resta polo di attrazione per i paese esteri. L’istituto Pascal non poteva non cogliere questa grande opportunità e ha accettato la sfida di esportare il proprio know-how all estero… ma di questa esperienza potremo raccontare solo tra qualche mese. Per info: www.pascalbari.it

59


di Carlo Sacco

Protagonisti

L’uomo che si batte per valorizzare il patrimonio Puglia

C

lasse 1964, Ruggiero Mennea nasce a Barletta in un territorio ed in un periodo di grandi promesse e grandi ideali. Laureato a Siena in Scienze Economiche e Bancarie iniziava a trasformare i grandi ideali in grandi progetti, con una consapevolezza: vivere e costruire nel proprio territorio. Alla seconda esperienza nel Consiglio regionale pugliese, Mennea è “l’uomo dei fatti concreti”, quelli chiusi come i galantuomini con una stretta di mano. Nei primi cinque anni dagli scranni del palazzo di via Capruzzi (sede del consiglio regionale) ha tasformato la sua passione e la sua serietà, che ne contradistinguono l’operato, in progetti e leggi per l’intero territorio pugliese. La proposta di legge di istituire una rete dei porti turistici, la legge regionale di tutela e valorizzazione del tartufo pugliese, la valorizzazione di Canne della Battaglia in una prospettiva turistico-culturale, la rete dei Borghi più belli di Puglia dove gli stessi diventino luoghi di storia di tradizione e di attrazione turistica, la proposta per l’istituzione in Puglia delle Zes (Zone a economia speciale), il cui obiettivo è attrarre gran-

60

di investimenti di imprese straniere che possano efficacemente stimolare lo sviluppo del sistema imprenditoriale pugliese, questi solo alcuni degli impegni presi per “valorizzare il patrimonio artistico, culturale, ambientale ed economico della sua terra”. La sua professione come commercialista lo aiuta a misurare la realtà, soppesare le idee, vivere le intuizioni. Ama la condivisione del pensiero, che è l’unica arma

che rende veramente liberi, e la politica, il solo campo di battaglia ammissibile dove il pensiero diventa azione. “La Puglia - spiega Mennea - deve superare le emergenze, stabilizzare e valorizzare il territorio, con una propria identita’ fatta di uomini che vivono e custodiscono la propria terra come delle sentinelle”.Questo il sogno, perché la sua terra corra sempre di piu’ battendo il record piu’ bello: esser protagonista.


61


di Enrico Deodato

Profili

62

L

L’Odontoiatria di qualità al servizio dei pazienti

La bocca non serve solo per respirare e magiare, ma è anche un importante organo di comunicazione, pertanto non stupisce che, dei denti belli, bianchi e puliti, sono il presupposto essenziale di un corpo attraente e ben curato. Oggi il paziente pretende dal suo dentista non solo un risultato funzionalmente perfetto del trattamento, ma anche e sempre di più un miglioramento del proprio aspetto. Denti bianchi, splendenti e regolari, sono attraenti e riconosciuti come un segno di vitalità e di salute del corpo. Inoltre, un sorriso accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in se

stessi. Chi ha dei denti belli sorride più spesso e più volentieri di chi sa di avere dei denti inguardabili e preferisce nasconderli. Come tutti sanno, la perdita di uno o più denti compromette sia la funzione masticatoria sia l’estetica del sorriso e del viso, la cura della malattia parodontale (piorrea) e un pilastro essenziale per la salute del cavo orale, le protesi sostituiscono gli elementi persi o compromessi garantendo la corretta masticazione. Ciò è realizzabile sia grazie alle diverse possibilità

terapeutiche, protesi fissa su denti naturali e impianti, ma anche grazie all’ impiego di nuove tecnologie come l’implantoprotesi computer assistita e materiali di elevatissima qualità estetiche come le ceramiche integrali La moderna odontoiatria estetica può soddisfare il desiderio di un miglioramento estetico e funzionale della nostra bocca in modo facile e duraturo, cambiando colore, forma e posizione dei denti, ed intervenendo anche sulla quantità, qualità e forma delle gengive.


Malattia parodontale La parodontologia è una branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi e terapia delle malattie che interessano il parodonto (organo di sostegno del dente). Queste vengono chiamate genericamente malattie parodontali o parodontopatie, o piorrea (termine storico oggi ancora utilizzato nella popolazione). Che cosa è la parodontite o piorrea? La piorrea (chiamata anche parodontite, parodontosi, malattia parodontale) è un’infezione cronica delle strutture parodontali. Essa viene causata da particolari tipi di batteri, in parte anaerobici (viventi in assenza di ossigeno), e decorre solitamente in modo asinto-

ODONTOSTOMATOLOGIA matica. Il nostro cavo orale è normalmente colonizzata da più di 500 tipi diversi di batteri. Il nostro organismo per mezzo del sistema immunitario riesce normalmente a tenerli a bada finché non diventano troppo numerosi. Se l’igiene orale è trascurata, i batteri formano la cosiddetta placca batterica o dentale, uno strato appiccicoso, nel quale i batteri possono facilmente moltiplicarsi in maniera indisturbata. Le tossine prodotte da questi batteri, portano dapprima alla gengivite che si manifesta con gen-

give che sanguinano quando spazzoliamo i denti. Se la gengivite perdura più a lungo, l’infiammazione può estendersi dalle gengive all’apparato parodontale sottostante fino a distruggere le fibre parodontali e l’osso alveolare che sorreggono i denti, creando la malattia parodontale o piorrea. Si formano allora delle tasche prima gengivali, poi ossee (tasche intraossee), che nascondono al loro interno residui di tartaro e placca batterica automantenendo la patologia. La malattia parodontale, se trascurata, inevitabilmente progredisce, portando alla completa distruzione dell’organo di sostegno dei denti con comparsa di mobilità fino alla perdita dei denti. Oggi la piorrea si può prevenire e curare efficacemente, purché non la si trascuri fino a portarla agli ultimi stadi. E’ importante però conoscere cos’è e come si manifesta negli stadi iniziali. I progressi fatti in questa branca, permettono oggi di conoscere la predisposizione individuale a sviluppare la malattia e di diagnosticarla precocemente

63


Implantoprotesi computer assistita Entrare dal dentista senza denti e uscire, solo dopo poche ore, con una protesi fissa su impianti. Oggi questo è possibile grazie alle nuove tecnologie e ad una nuova procedura clinica chiamata “implantoprotesi computer assistita”. Si tratta di una moderna tecnica computerizzata che agevola il lavoro del dentista e offre molti vantaggi al paziente. In pratica, si utilizza un nuovo e moderno programma informatico, che permette di progettare al computer tutto l’intervento chirurgico e sapere, in anticipo, senza dover tagliare e aprire le gengive, dove posizionare gli impianti. Si può così costruire una

64

protesi fissa provvisoria prima dell’intervento, che viene applicata sugli impianti appena inseriti (carico immediato). La mini-invasività degli interventi e il carico immediato fanno dell’implantoprotesi computer assistita, il sistema per la pianificazione implantare unico nel suo genere. L’immediato comfort percepito dai pazienti, la precisione e la predicibilità inoltre rende questo protocolo clinico, idoneo per la riabilitazione dei pazienti sia totalmente che pazialmente edentuli. Ceramiche integrali Le ceramiche integrali, si distinguono per la loro eccellente estetica, dato che

la luce non viene solo riflessa, ma, come nei denti naturali, esiste una vera trasparenza (la luce attraversa il dente). Questo effetto rende la corona di ceramica integrale specialmente adatta per i denti frontali, di cui permette anche piccole correzioni di forma e posizione. Un ulteriore vantaggio è che i bordi delle corone in ceramica non devono per forza essere posti nella zona sub gengivale, in questo modo si evitano irritazioni e retrazioni della gengiva causate dal bordo della corona. La ceramica è un materiale estremamente biocompatibile, che non ha potenzialità allergeniche. Per i pazienti allergici ciò può essere un vero vantaggio.


“La bocca non serve solo per respirare e mangiare, ma è anche un importante organo di comunicazione, pertanto non stupisce che, denti bianchi, splendenti e regolari, sono riconosciuti come un segno di vitalità e di salute del corpo; inoltre, un sorriso accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in se stessi.

• LE NOSTRE SPECIALIZZAZIONI • Implantologia dentale • Implantoportesi imputer assistita Riabilitazioni protesiche fisse • Faccette in ceramica • Terapia parodontale Odontoiatria estetica • Chirurgia ossea ricostruttiva • Chirurgia orale Ortodonzia e Ortodonzia invisibile • Odontoiatria Conservativa • Endodonzia Igiene orale e profilassi • Sbiancamento dentale • Radiologia dentale Riabilitazioni protesiche mobili

Studio Odontoiatrico Bari - Dott. Enrico Deodato via Martin Luther King, 37 - 70124 - Bari (BA) - Poggiofranco 080/5045113 - 334/6589425 enricodeodato@gmail.com - www.studiodeodato.it 65


Punti di distribuzione Bruxelles • Petit rue au beurre, 12 - Ristorante “La Capannina” a due piani nel centro storico, strada che immette nella fantastica “Grand Place” della città belga sede del Parlamento Europeo, con cucina italiana rivisitata al gusto francese e clientela internazionale, primo ristorante italiano in città fondato 50 anni fa da una giovanissima e tenace Anna Bianco emigrante da Noci in Puglia.

Dublino • 208 Lower Rarhmines Road, Dublin 6 - ristorante pizzeria “Il Manifesto”. Infotel: 353 1 496 8096 - m a n i f e s t o r e s t a u r a n t @ gmail.com - www. manifestorestaurant.ie - In Irlanda una vera pizza napoletana, fatta da Salvatore di Salerno che, se è in vena, fa pure il giocoliere con l’impasto, è un miraggio che pure in Italia sarebbe raro.

• Lower Ormonde Quay, Dublin 1 - ristorante pizzeria “Bar Italia”. Infotel: 353 1 874 1000 info@baritalia.ie www. baritalia.ie. Fa onore alla cucina italiana nel mondo, ottimi primi, ottima piz-

66

za, squisita la frittura di calamari e gamberi.

ogni stanza dedicata ad un paese del mondo che produce cioccolata, un museo incredibile. Milano • Ristorante l’”Osteria dei Pirati” - via Fogazzaro, 9 del noto presentatore TV Marco Predolin che offre fantastici menù a base di pesce con musica dal vivo

• Upper Merrion Street, Dublin 2 - “Merrion Hotel” - www.merrionhotel.com. Nel centro storico si nota l’eleganza già dal portale d’ingresso, di fronte al palazzo di governo irlandese. Creato dalla fusione di 4 antiche case in stile georgiano si sviluppa attorno a 2 giardini del XVIII secolo.

Torino • via Santa Chiara, 54 - Ristorante “Asian Fusion”. infotel: 338 8194846. Nel quadrilatero romano non lontano dalla Mole Antoneliana ottime cucine tipiche malese, cinese, giapponese ed Italiana, con pietanze fedeli alle tradizioni ed ai gusti originali, crocevia culinario tra oriente ed occidente. Cuneo • Santuario di Vicoforte - Ristorante albergo “CioccoLocanda” - via F. Gallo,19. infotel: 0174 563312. Website: www.cioccolocanda.it. Del grande artigiano della cioccolata Silvio Bessone

• Residence “Abbadesse Resort” - via Oldofredi e via Abbadesse antico monastero fra i grattacieli del nuovo Quartiere della Moda, Isola di Porta Nuova, magistralmente gestito dal proprietario ing. Antonio Savia.

“Pola Residence” - via Pola Milano. Di fronte al nuovo grattacielo sede della Regione Lombardia, al centro del nuovo quartiere della moda meneghina, e vicino alla Stazione Centrale


Camisano Vicentino (VI) • Ristorante Locanda “Alla Torre da Zemin” - via Torerossa, 39/41 locale n.407 zona 4est infotel: 049 9065621. Nella torre di avvistamento del 1270 sul confine Vicenza/Padova, nei due piani della locanda un incredibile Gianfranco Zemin propone una cucina solo con prodotti di stagione e ingredienti del territorio, dalla “piramide di tartare di tonno su battuta di mango e avocado con salsa di limoni caramellati” alla “suprema di faraona”, indimenticabili i suoi risotti. Se lo si prega Gianfranco, forse, racconterà la storia di Occhi d’Oro e del cavaliere misterioso. Padova • “Q Bar” - vicolo dei Dotto, 3 infotel: 049 8751680. Nella centralissima piazza Insurrezione è elegantissima meta della movida chic padovana e ritrovo dei calciatori del Padova calcio. Dinner&Dance, cucina mediterranea e sofisticata musica live • “Osteria Barabba” - via Vicenza, 47. Marco offre la cucina delle osterie venete in un lounge space, a cominciare dall’ora dell’aperitivo, memorabile quello del mercoledì con ricco buffet, ottimo winebar infotel: 049 8716845 Parma • Ristorante “ I Tri Siochett” strada Farnese, 74/a. Squisiti “tortelli all’erbetta” piatto tipico parmense (grandi ravioli ripieni di spinaci annegati in burro fuso con Parmigiano) e torta fritta (detta anche “gnocchi fritti” nel modenese e nel reggiano, di origine longobarda, semplici sfoglie di pasta per pane fritte in olio che si gonfiano come pan-

zerottini vuoti all’interno) ottima per accompagnare il salame di Felino, il culatello di Zibello ed il prosciutto di Parma, oppure il Parmigiano Reggiano sorseggiando Lambrusco di alta qualità. Collecchio (PR) • Agenzia Viaggi “Tra le nuvole” - via Giardinetto, 6/I. Condotta con competenza e professionalità da Elena Bizzi. Città di Castello (PG) • Ristorante “La Taverna di Mastro Dante” - via Montecastelli Umbro/ Promano in località Coldipozzo, 45. E’ la patria dei prosciutti di montagna di Norcia infotel: 075 8648133

Soliera (MO) • “Hotel Marchi” - via Modena/ Carpi. Situato tra la patria dell’aceto Balsamico e la più bella piazza d’Italia (Carpi), all’incrocio fra l’autostrada adriatica nord/ sud e l’autostrada del Brennero che collega l’Austria ed il nord Europa . Quattro Castella (RE) • Ristorante Albergo “La Mad-

dalena” - via Pasteur, 5. Emilio ed Emiliano Montanari accolgono con simpatia ospiti da tutta Italia deliziandoli con salumi parmensi e Parmigiano Reggiano. • Resort B&B “Quattrocolli“ - Via Lenin, 81. Sulla collina tra Parma e Reggio Emilia offre una discreta raffinata ospitalità di lusso San Polo d’Enza (RE) • Ristorante “La Grotta” - via della Resistenza, 2/B. Sulla collina reggiana, fra stalattiti e stalagmiti in grotta con cucina tipica reggiana. Roma • Golf & Country Club “Parco di Roma” - quartiere Cassia, via dei due ponti, 110. Progettista P.B.Dye per un 18 buche “par72” infotel: 06 33653396, direttore architetto Giuseppe Miliè, progettista di campi da golf in tutto il mondo. • Ristorante “Ristovino” quartiere Prati - via Durazzo, 19. Nei pressi dell’emittente televisiva nazionale LA7, è anche caffetteria per ottime colazioni mattutine ed enoteca ben fornita per pranzi o cene che vanno dai tipici piatti romani come gli “gnocchi freschi ai 4 formaggi” a quelli napoletani. Sant’Agata sui due Golfi (NA) • Ristorante albergo “Don Alfonso dal 1890” - corso Sant’Agata, 11/13. Nel cuore della penisola sorrentina si affaccia sul Golfo di Salerno, è considerato tra i primi dieci migliori ristoranti d’Italia, condotto da Alfonso Iaccarino, chef internazionale, che vi ha aggiunto un albergo e la scuola di cucina con showcooking.

67


Orsara di Puglia (FG) • “Piano Paradiso” ristorante. Peppe Zullo noto chef internazionale, riceve ospiti da tutto il mondo. Infotel: 0881 964763 Torre Canne (BR) • Masseria San Domenico e Golf Club. Struttura composta dalla prestigiosa masseria San Domenico e da Borgo Egnazia, resort di alta qualità apprezzata anche da importanti clienti arabi e russi e dai divi di Hollywood, è munita di campo da golf a 18 buche fra gli ulivi secolari ed è affacciato sul mare

da Mosca di pellegrini cristiani ortodossi e, nel quartiere Palese hotel Parco dei Principi, di fronte al nuovo aeroporto Karol Wojtyla, modernissimo e dotato di tutti i confort per clientela business, entrambi della famiglia del vicepresidente Federalberghi di Bari, Antonio Vasile. • Villa Romanazzi Carducci - via Capruzzi, 326. Albergo resort elegante e con architettura di prestigio circondata da splendido parco in pieno centro cittadino, diretto dalla famiglia dell’imprenditore ing. Lorenzo Ranieri, è dotato di suggestive sale convegni sparse nel giardino ed offre la cucina del noto chef prof. De Rosa. • Ristorante Terranima - via Putignani. Nella strada delle banche e della movida, è l’unico ristorante che conserva l’architettura antica, dalle “basole” del pavimento alla coorte che ricorda le piazzette degli artigiani dei secoli scorsi (presenti ancora solo nel centro storico) offre l’inimitabile cucina tipica barese, dalle “strascinate alle patate e cozze”, dalle mozzarelle ai dolci caldi con crema “sporcamuss”

68

Polignano a Mare (BA) • Resort & SPA Borgobianco - Contrada Casello Favuzzi. Moderni arredi interni in una struttura esterna a masseria, intonacata a calce bianchissima che si specchia su di una immensa piscina con idromassaggio, che compone la “Salus per acquam” insieme al centro benessere interno “Unica”. Cinque stelle meritate come meritata è stata l’elezione a presidente “Associazione Albergatori Polignano” di Roberto Frugis socio e marketing manager. Tel: 080-8870001 • B&B dei Serafini - piazza Vittorio Emanuele, 43. Riduttivo chiamarlo B&B perché si tratta di un eccezionale albergo diffuso nel centro storico della città di Domenico Modugno. Sporgendosi dalle case costruite sulla scogliera a picco sul

Bari • Barialto Golf Club. Storica club house pugliese con importante campo da golf.

• Hotel Boston - via Piccinni, 155. A 5 minuti dal centro storico e dalla Basilica di San Nicola, meta

• Hotel Oriente, nel centralissimo Corso Cavour al numero 32, un 4 stelle di lussuosa eleganza, ospita da gennaio 2013 la Golf Club House “Porta d’Oriente”, punto d’incontro al Sud Italia di giocatori ed eccellenze della moda e dell’enogastronomia.

• Radicci Automobili S.p.A. - Via Amendola, 146. Concessionaria Ferrari e Maserati per il Sud Italia ora Concessionaria anche per la dorsale adriatica con la nuova sede di Ancona. Il Gruppo Radicci a Bari, è anche prestigiosa Concessionaria Jaguar e Land Rover.


mare sembra proprio di ascoltare “Volare” o “Nel blu dipinto di blu” onde sonore che da Polignano hanno raggiunto ogni angolo del globo. Putignano (BA) • Proloco - piazza Plebiscito,1. Nel centro storico della città patria degli abiti da sposa e del Carnevale più antico e lungo del mondo. • Fondazione Carnevale di Putignano. via Conversano, 3. • Osteria “Chi va piano” - Via Monache, Putignano, 0802373445 - cell. 3932378898. In un vicolo nascosto di Putignano, Stefano Guglielmi, ex macellaio, ha creato una locanda di eccellenza. Con il suo staff cucina solo teglie di terracotta in un enorme camino utilizzando solo eccellenze enogastronomiche fresche di giornata. Il suo motto è “cibo e vino per andare lontano”.

• B&B “San Domenico” - Estramurale a Levante, 4 - 70017 Putignano (BA) - Cell. 3332284769 - info@bebsandomenico.com. La struttura è in un angolo pittoresco della città, a pochi passi dalla Chiesa di San Domenico con vista sul campanile,

nei pressi di Porta Barsento e dell’interessante centro storico. La struttura è gestita in maniera esemplare da Vincenzo Gigante: la sua gentilezza e le sue attenzioni vi metteranno a vostro agio, facendovi sentire in famiglia. • Agenzia Viaggi Netti - via Tripoli, 63. La signora Netti organizza viaggi in tutto il mondo, pur in tempi del “fai da te via internet”, con una costante ricerca del prezzo più basso col massimo della qualità e della garanzia, facendo inoltre incoming turistica in Puglia con educationals tours, showcooking ed itinerari guidati in posti unici ancora sconosciuti ai grandi tours operators. Noci (BA) • Ristorante “L’antica Locanda” - via S.Santo, 49. In una “gnostra” del centro storico meta di turismo internazionale a novembre per “Bacco nelle gnostre”, di Pasquale Fatalino, chef noto in trasmissioni RAI, che prepara orecchiette con fave e cime di rape ed incantevoli braciole di carne al sugo. in-

Da sinistra: Ignazio Capasso (imprenditore nel campo della plastica), Saverio Buttiglione, lo chef Pasquale Fatalino e Pino Sguera (Presidente di Teleregione) davanti al ristorante Antica Locanda di Noci

dimenticabili come dimostrato dai personaggi del mondo dello spettacolo che lo raggiungono apposta in ogni momento dell’anno.

• Ristorante “Il falco Pellegrino” in località Montedoro a Noci, immerso nella campagna della Murgia pugliese, fra antiche masserie, nel quale lo chef Natale Martucci prepara primi indimenticabili, secondi di pesce fresco o tagliate di manzo podolico, con attenta scelta dei migliori vini regionali.

Conversano (BA) • Ristorante “Savì” - via San Giacomo. Condotto dallo chef Nicola Savino, già chef a Dallas dove ha servito al presidente Bush ed al famoso cantante Frank Sinatra le polpette al sugo pugliesi. Qui ha inventato le crepès pugliesi, panzerottoni (dolci o salati) ripieni di leccornie regionali. Turi (BA) • Ristorante “Menelao” - via Sedile, 46. A Santa Chiara in un palazzo signorile del 1600 nella cittadina custode dell’”oro rosso”, la Ciliegia Ferrovia. Aperto da Michele Boccardi che dopo la laurea in economia e commercio e l’abilitazione di commercialista è diventato Marketing Manager alla Scuola di Economia & Turismo di Londra. Visto il successo ottenuto dall’aver trasformato

69


la masseria fortificata di famiglia “Menelao”, sulla strada per Rutigliano, in eccellenza per la banchettistica, i ricevimenti, le cene di gala ed i meeting, con “Santa Chiara” affronta la sfida della cucina di alta classe internazionale. Dispone di un’ottima cantina di vini ed offre prodotti tipici, sia nazionali che d’oltremare, dai cappelletti con cicoriella campestre su letto di fave alla costata di manzo podolico della Murgia non disdegnando però il salmone Balik norvegese o la costata di manzo della val di Chiano della Toscana. Infotel: 080-8911897. Castellana Grotte (BA) • “Palace Hotel Semiramide” via Conversano. Affascinante albergo immerso nella natura, accanto al parco dei dinosauri in cartapesta, ospita anche la sede italiana dell’Università Europea per il Turismo, a cinque minuti dalle famose Grotte che richiamano visitatori da tutto il mondo per gli affascinanti percorsi carsici sotterranei lunghi chilometri, famose per le eccezionali stalattiti e le stalagmiti della “grotta bianca”. • Ristorante e braceria “Le Jardin Bleu Belle” - via Firenze. Affascinante struttura in legno costruita su quella in pietra dell’antico bar della villa comunale, creandone un unico ambiente che guarda dalle vetrate le cime degli alberi che la circondano mentre si gustano squisiti piatti tipici pugliesi. Alberobello (BA) • Ristorante “Casanova” - via Monte San Marco, 13. Ricavato in un antico frantoio ipogeo sotterraneo in pieno centro fra i trulli patrimonio UNESCO. I soci Ignazio Spinetti (presidente

70

sostenibile. Questo GAL comprende i comuni di Alberobello, Putignano, Castellana Grotte, Turi, Sammichele, Noci, Gioia del Colle.

Associazione Ristoratori Alberobello) e lo chef Martino Convertino offrono l’ottima cucina tipica pugliese indescrivibile a parole perché semplicemente da gustare in silenzio. • Museo del vino Antica Cantina Albea - via Due Macelli, 8. Unico completo museo del vino pugliese produce vino anche per il Vaticano, è la storica cantina che prima dell’unità d’Italia inviava, dalla vicina e collegata stazione ferroviaria, i propri vini per tagliaree migliorare quelli di Bordeaux in Francia. Produce “Lui” negramaro in purezza affinato in barrique primi 12 mesi. • Condotta Slowfood “Alberobello e Valle d’Itria” - via Sisto Sante, 5. Fiduciario Francesco Biasi, promotore dei presidi “salame Capocollo di Marina Franca” (ingrediente delle famose “bombette”), “Cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti” e “Pomodorino di oasi protetta Torre Guaceto”. • GAL Terra dei Trulli e di Barsento - Via Bligny, 23. Il primo Gruppo di Azione Locale fra quelli in cui, per zone omogenee, è stata diviso il territorio d’Europa, ad essere partito operativamente con gemellaggi in tutto il continente. I GAL sono un’iniziativa UE, che li finanzia col programma “Leader”, al fine di valorizzare le potenzialità dei territori integrando produzioni agricole, artigianali e di piccola industria per uno sviluppo

Andria (BAT) • Ristorante “Antichi Sapori” contrada Montegrosso. Pietro Zito importante chef internazionale offre la cucina tradizionale pugliese e le antiche erbe ed ortaggi riscoperti e curati nell’immenso orto che ha costruito e nel quale lavora tutta la contrada.

• Cantina Rivera con annessa sala di degustazione, condotta dal presidente di “Movimento Turismo del Vino” Sebastiano De Corato, produce il famoso “Falcone Rivera”. Corato (BA) • Cantina Torrevento condotta dal prof. Francesco Liantonio presidente della “Strada dei vini Castel del Monte” guarda lo splendido maniero ottagonale dell’imperatore Federico II di Svevia “Stupor Mundi” patrimonio UNESCO, dove produce eccellenti vini. Crispiano (TA) • Masseria Resort “Quis Ut Deus”. Una delle inimitabili “Cento Masserie di Crispiano”, affascinanti masserie in pietra e tufo, ristrutturate per resort di livello e aziende agricole di prodotti tipici quali olio extravergine d’oliva e prodotti caseari.


Fasano (BR) • Tenuta Monacelle - Selva di Fasano. Antico monastero di monache del 1700 fatto di trulli, ognuno adibito a stanza d’hotel, con affianco parco nel quale sono ricavate modernissime stanze d’albergo costruite in tufo. Si affaccia dal monte Selva sui sei milioni di ulivi secolari che lo distanziano dal mare di Fasano. Savelletri di Fasano (BR) • Masseria Resort Torre Coccaro - contrada Coccaro, 8. Infotel.:080 4827992. Bianca e splendida sul mare, antica torre

di avvistamento della linea difensiva dalle scorribande dei Saraceni del XVI secolo, che andava dal Gargano al “finibus terrae” Santa Maria di Leuca. Non ci sono parole per descriverla, guardare sul web! La stessa famiglia Muolo possiede la collegata Masseria Torre Maizza infotel: 080 4827838. Un hotel a 5 stelle con campo da golf 9 buche executive “par27” costruito fra gli ulivi secolari ed affacciato sul mare. A Coccaro Golf Club il 4 novembre, festa della Vittoria dell’Italia nella grande guerra, l’Apulia Golf District dell’architetto Giuseppe Germano e Do You Golf di Ester Monacelli hanno organizzato per il Circuito “Eccellenza di Puglia 2012” la 2a edizione della gara Pitch&Putt, 18 buche stableford con 18 squadre e 36 giocatori.

Il buffet preparato dagli chefs della struttura è stato inimitabile. Masseria Torre Coccaro è risultata per il 2012 tra i migliori 10 Beach Hotel nella classifica di “Conde Nast Travel”. Ostuni (BR) • Grand Hotel Masseria Santa Lucia SS.39, km 23.5 località Costa Merlata. Incantevole resort sul mare sotto la città bianca di Ostuni, diretto da Bartolo D’Amico, presidente ADA Puglia, associazione direttori d’albergo. Cellino San Marco (BR) • Cantina Tenuta Albano Carrisi. Prestigioso albergo e ristorante ricavati nella masseria del padre del famoso cantante, don Carmelo, che da il nome al vino più prestigioso qui prodotto. • Cantina Due Palme. Con avveniristica sala convegni ricavata nella bottaia produce vini ormai famosi nel mondo e vincitori di primi premi al Vinitaly di Verona come il “Selva Rossa”. Salice Salentino (BR) • Cantina Conti Leone De Castris. Cantina ricavata nel palazzo dei conti Leone De Castris, dove è nato il primo vino rosè del mondo settant’anni fa,il “Five Roses”. E’ annessa al prestigioso albergo e ristorante di proprietà della famiglia. Lecce • Acaya Golf Resort - Strada per Acaya, km.2 località masseria S.Pietro. Infotel: 0832 861385. Splendido campo da golf rivisto e ristrutturato, anche agronomicamente, dallo studio di architetti “Hurdzan

Fry” per un 18 buche “par71” di 6192 metri, con ben sette ettari di specchi d’acqua, accanto al “Castello di Acaya”, costruito seguendo le nuove esigenze fortificatorie dell’epoca dovute all’affermarsi delle armi da fuoco ed ora esempio di moderno restauro. L’albergo resort della catena Hilton è costruito nel ricordo stilistico degli antichi monasteri con una grande piscina esterna ed un’importante SPA di ben 1200 metri quadri. Bari • Eataly Bari - Lungomare, ingresso monumentale Fiera del Levate: Oscar Farinetti ha voluto portare in Puglia Eataly per il sudItalia, affittando e ristrutturando la parte monumentale della Fiera del Levante, facendo affacciare i ristoranti sul lungomare di Bari, offrendo nel capoluogo pugliese le migliori specialità enogastronomiche italiane, così come Eataly fa ormai in tutto il mondo.

Oscar Farinetti tra il Presidente del Consorzio DOP Pane di Altamura Giuseppe Barile ed il direttore Saverio Buttiglione

www.facebook.com/SlowEconomy - www.issuu.com/SlowEconomy 71


della Redazione

Miss Slow Economy

72

L

Eleonora Gemma

ei è l’etoile che danzava nella “Notte della Taranta” 2015 fra il Maestro Concertatore Phil Manzanera, chitarra dei Roxy Music, Luciano Ligabue, la violinista Ann Phoebe, in diretta su RAI5. Nata a Merine di Lizzanello, nel Salento leccese, studia danza da quando aveva 3 anni e dopo il Liceo Scientifico Banzi Bazoli” di Lecce si è diplomata ballerina professionista a Milano nell’Accademia Danza e Spettacolo ”M.A.S.” in “danza e Spettacolo” con indirizzo TV Show. E’ assistente coreografa e docente presso la scuola Skené di Lecce, dopo aver frequentato stages con maestri di fama internazionale. Nel 2010 ha partecipato a Flash Mob per “Diesel” e MTV in piazza Duomo a Milano e dal 2011 fa parte della compagnia di teatrodanza SKENE’ con la direzione artistica di Patrizia Rucco, con la quale rivisita in chiave contemporanea e tea-

trale danze popolari tra cui la Pizzica salentina.

Questa ragazza ha il pizzico del ragno nel sangue che la fa ballare ovunque e sempre, infatti nel 2013 ha interpretato “Fimmene, Fimmene”, poi “la Danza e la Poesia” presso il Castello di Acaya di Lecce dove sorge un importante campo da Golf, “Le donne e il vino” presso il prestigioso Palazzo Mincuzzi di Bari, per arrivare quest’anno a tenere laboratori di pizzica a Torino e a far parte del corpo di ballo diretto dal coreografo Roberto Castello nella “Notte della Taranta” 2015. In bocca al lupo Eleonora.


/quorestore www.mafrat.com

I negozi “Quore” sono dei veri e propri “Factory Stores” in cui sono presenti i brand che Mafrat produce e distribuisce.

Il filo diretto tra l’azienda e il consumatore finale assicura maggiore convenienza e garantisce la qualità che da sempre caratterizza i prodotti Mafrat.

Putignano - Altamura - Avellino - Barberino - Barletta - Brindisi - Campobasso - Casamassima Civitanova - Como - Copertino - Fidenza - Foggia - Francavilla - Galatina - Grosseto - Lecce - Lucera Manduria - Manfredonia - Matera - Mesagne - Messina - Monopoli - Milano - Nardò - Paterno’ 73 Pescara - Potenza - Riccione - Rossano - Rovereto - San Benedetto - San Severo - Taranto Termoli - Trani - Valmontone. Prossime Aperture: Gallarate - Gallipoli - Vibo Valentia


della Redazione

Miss Slow Economy

S

Gabriella Natale

ono una fotomodella italiana, nata nel 1989 e cresciuta in una delle regioni più belle dello stivale, la Puglia, più precisamente nella città di Taranto. Quando avevo 16 anni ho iniziato a guardare al mondo della moda con interesse facendo diversi concorsi e sfilate nella mia città. Qualche anno dopo ho provato un’attrazione verso il mondo elegante della fotografia glamour partecipando a vari workshop anche nella città di Livorno, nella quale mi ero trasferitaà momentaneamente. Da allora ho lavorato con tanti fotografi nelle maggiori città d’Italia quali Roma, Milano, Firenze e ho partecipato a vari progetti come editoriali, calendari, eventi di moda...

Dal 2014 ho fatto di questa mia grande passione un vero e proprio lavoro e tutt’ora continuo a fare le due cose che amo di più : posare e viaggiare.

Vi auguro una buona visione sperando di regalarvi le stesse emozioni che provo io quando guardo l’obiettivo...

servizi make up MAKE UP SPOSA E CERIMONIA CORSI DI AUTOTRUCCO WORKSHOP SFILATE ED EVENTI www.ruthmakeup.it

74


Puoi tornare a sorridere... in un solo giorno! La mancanza dei denti può avere un notevole impatto sull’autostima e sulla qualità di vita. Una dentiera può alleviare solo in parte questo disagio. Le protesi mobili causano nel tempo perdita ossea, un problema che potrebbe progredire e comportare una diminuzione della stabilità della dentiera stessa. Fortunatamente, l’odontoiatria moderna offre una soluzione semplice e definitiva per fissare la protesi in modo saldo e resistente. Rivolgiti con fiducia al tuo dentista e chiedigli di parlarti del trattamento originale All-on-4®. Potrai scoprire come compiere il primo passo per recuperare la normale funzionalità e ottenere un sorriso capace di trasmettere sicurezza.

Visita il sito internet www.allon4nobel.it oppure invia una e-mail all’indirizzo communication.italy@nobelbiocare.com

75


Extra Virgin Olive oil & Wine International Week 2015

BARI - Fortino Sant’Antonio Lungomare Imperatore Augusto 30 ottobre 2015 “ExtraDiVino” è un programma di marketing territoriale realizzato insieme a Milano Slow Economy e al Comune di Bari con il supporto di Regione Puglia presente a EXPO Milano 2015

Comune di Bari

Regione Puglia

Organizzazione

Media Partner

Con il Patrocinio di

Extra DiVino ASA Comunicazione


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.