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Les Secrets de l’Opéra

Viaggio sonoro nei mestieri dello spettacolo

Chiara Benedettini

lessecretsdelopera.fr www.d&b audio.com pase-platform.com slateandash.com I passeggeri che da qualche settimana si trovano a transitare per la stazione Opéra della metropolitana di Parigi troveranno i grandi spazi (oltre 5.000 mq) di questo trafficato crocevia ampiamente rinnovati nella loro identità visiva. RATP, l’azienda dei trasporti de l’Ile de France, ha infatti commissionato il progetto Le Secrets de l’Opéra all’agenzia ITOSK di Parigi che, insieme all’organizzazione culturale veneziana Pase Platform e con la collaborazione de L’Opéra National de Paris, ha contribuito a trasformarne le sale e le gallerie. L’Opéra è un universo che produce centinaia di spettacoli ogni anno dal 1875. Un “miracolo quotidiano” – come evidenzia la produzione del progetto – da valorizzare e condividere con gli utenti della RATP, in un percorso visivo e sonoro che salda i suoni della “macchina dei sogni teatrale” con quelli della vita quotidiana della Parigi di oggi.

IL PROGETTO VISIVO E SONORO DI LES SECRETS DE L’OPÉRA

Il progetto include due aspetti, partiamo da quello visivo: sui muri delle le banchine, dei corridoi, e degli spazi di transito dei passeggeri sono comparse delle piccole figure, silhouette ideate dall’agenzia ITSOK e realizzate da Coll’o Doc, un’officina di artigiani della stampa con esperienza trentennale, nel momento di compiere vari atti propri dei diversi mestieri del teatro, sia artistici che di stampo tecnico o artigianale: dal direttore d’orchestra al macchinista, dai cantanti al falegname, passando per la sartoria. Ma è la parte sonora di questo intervento su cui vogliamo portare la vostra attenzione: creato da Victor Nebbiolo di Castri e Valeria Zane, anime creative di Pase

Da Venezia a Parigi, in un’immersione nell’ ecosistema udibile dell’Opéra. Un viaggio a disposizione dei viaggiatori della Metropolitana della Capitale francese, ricreato grazie a sofisticati sistemi di ripresa audio multicanale e di restituzione di vere e proprie ambientazioni sonore

Platform, è un corpus di otto composizioni, o momenti sonori, della durata di circa 6 minuti ciascuno, risultato dal processo di composizione comunemente noto come “musica generativa”. Per ascoltarli è sufficiente inquadrare con il proprio smartphone uno dei tanti QR code che compaiono sulle pareti della stazione Opéra, che porterà direttamente il dispositivo sul sito dedicato. L’ascoltatore sarà così immerso in una materia musicale ibrida fatta di frammenti sonori originati da registrazioni di strumenti acustici e di ambienti, di elettronica, tonalità e strutture generate in digitale.

La materia prima sonora con cui sono state realizzate proviene da molte fonti diverse: registrazioni dei rumori della vita e dei mestieri del teatro, (realizzate con microfono binaurale e coppie stereo di microfoni cardioidi), insieme alle composizioni originali di Nebbiolo di Castri e Zane eseguite da tre artisti: la voce del soprano Giulia Semenzato, le percussioni di Paolo Bertoldo, e il flauto traverso di Andrea Vecchiato. Queste registrazioni sono poi state utilizzate nella loro forma grezza, oppure processate tramite diversi tools sviluppati dall’istituto IRCAM di Parigi, e dallo studio di sound design inglese Slate & Ash.

BEN PIÙ DI UNA SPAZIALIZZAZIONE

Un passaggio fondamentale della creazione sonora di Les Secrets de l’Opéra è legato alla produzione e registrazione delle tracce: è avvenuto infatti in un ambiente fisico e tecnico adatto non solo per manipolare la spazializzazione dei suoni, ovvero una “disposizione” virtuale dei frammenti sonori nello spazio di ascolto, ma un vero e proprio ambiente sonoro, caratterizzato da una dimensiona acustica creata artificialmente. Gli ingredienti fondamentali della traccia sonora, quali le parti melodiche, i rumori caratterizzati dalle loro differenti texture, o la spazializzazione, sono immersi in molteplici ambienti virtuali, ricreati elettronicamente partendo dalle “fotografie” acustiche di spazi realmente esistenti. Per esempio, un particolare riverbero o comportamento sonoro “altro” rispetto all’ambiente, può essere aggiunto alla traccia, e quindi all’ascolto, indipendentemente

Installed equipment:

1 d&b audio DS100 (matrix for d&b Soundscape) 24 d&b audio E8 speakers 2 d&b audio V-Gsub 1 Appsys Multiverter MVR-64 24 d&b audio 5S speakers 1 MacMini 1 ArrayCalc Software + R1 Software

dalla conformazione dello spazio di ascolto o dalla situazione. Una tecnica che somma suono reale e processamento, per creare ambienti sonori realistici ma non necessariamente reali. Lo studio di Pase Platform nel cuore di Venezia è il luogo in cui si sono svolte tutte le fasi creative di Les Secrets de L’Opéra, uno spazio unico nel panorama europeo dove è residente un’installazione del sistema d&b Soundscape, sviluppato dal costruttore tedesco d&b audiotechnik, uno degli strumenti fondamentali per la realizzazione di questo progetto.

La piattaforma d&b Soundscape si basa sulle potenzialità offerte dall’unità DS100, capace di ricreare uno spazio sonoro virtuale che può essere disposto di fronte agli ascoltatori (approccio a 180° gradi) o tutt’attorno a essi (approccio a 360°), in base alla configurazione di diffusori che si vuole realizzare. DS100 ospita due moduli software: En-Scene permette di posizionare liberamente fino a 64 “oggetti sonori”, ovvero qualsiasi tipo di segnale audio che venga mandato agli ingressi del DS100, nello spazio suono virtuale creato dal sistema; En-Space contiene le impronte acustiche di nove sale da concerto realmente esistenti, campionate tramite una raffinata tecnica che si basa sulla raccolta di 144 risposte all’impulso, e che possono essere ricreate nell’ambiente in cui è presente l’installazione Soundscape.

TECNICA, TECNOLOGIA E ARTE

di Pase Platform, utilizzato per la creazione delle otto composizioni del progetto, include quindi una unità DS100 al centro del sistema composto da 24 diffusori sonori d&b audiotechknik E8. 18 di essi sono distribuiti a 360° lungo il perimetro della sala di 50 mq, in cui è ospitato il sistema, mentre altri 6 diffusori sono installati sul soffitto. Due subwoofer cardioidi V-GSUB si occupano di riprodurre la gamma grave. Il segnale raggiunge ogni diffusore tramite un canale dedicato, proveniente da uno dei sette amplificatori 30D e 10D, dotati di ingressi digitali in standard AES3. La conversione dal protocollo DANTE verso il formato disponibile sugli amplificatori è svolta da due “bridge” DS10, ovvero interfacce che convertono i 16 flussi di suono digitale su protocollo Dante nel formato standard per audio digitale AES3, usato per interfacciare tra loro dispositivi diversi.

A monte del DS100 è presente anche un’unità Appsys Multiverter MVR-64, che consente di convertire in un flusso DANTE praticamente qualsiasi formato audio multicanale, così da interfacciare il DS100 con qualsiasi sorgente. Per la gestione dei contenuti e il controllo dell’intero sistema viene utilizzato un MacMini; su di esso sono stati caricati e resi disponibili vari software: ArrayCalc, il software dedicato alla progettazione e la configurazione di ogni installazione di sistemi d&b, che si occupa della predizione della performance, allineamento e taratura degli impianti, indirizzamento dei canali

È sufficiente inquadrare con il proprio smartphone uno dei tanti QR code che compaiono sulle pareti della stazione Opéra, che porterà direttamente il dispositivo sul sito dedicato.

Simply frame one of the many QR codes on the walls of the Opéra station with your smartphone, and it will take you directly to the dedicated website.

Lo studio di Pase Platform nel cuore di Venezia è il luogo in cui si sono svolte tutte le fasi creative di Les Secrets de L’Opéra

The Pase Platform studio in the heart of Venice is where all creative phases of Les Secrets de L’Opéra took place

d&b audiotechnik DS100

L’unità DS100 è il cervello del sistema Soundscape. Si tratta di un modulo la cui funzione di base è quella di una delay-matrix dotata di 64 ingressi e 64 uscite disponibili esclusivamente in formato DANTE, con frequenza di campionamento a 48KHz. La particolarità di una delay-matrix, rispetto ad una semplice matrice, è la possibilità di regolare, per ogni incrocio ingresso/uscita, non solo il livello, ma anche il ritardo del segnale. Inoltre, ogni ingresso e ogni uscita di DS100 sono dotati di equalizzazione parametrica (8 bande per gli ingressi, 16 per le uscite), delay regolabile fino a 500ms, regolazione del guadagno, e mute. La latenza del sistema è inferiore ad 1,5 ms.

d&b audiotechnik DS100

The DS100 unit is the brain of the Soundscape system. It is a module whose basic function is that of a delay-matrix with 64 inputs and 64 outputs available exclusively in DANTE format, with 48KHz sampling frequency. The peculiarity of a delay-matrix, compared to a simple matrix, is the possibility to adjust, for each input / output crossing, not only the level, but also the signal delay. In addition, each DS100 input and output are equipped with parametric equalisation (8 bands for inputs, 16 for outputs), adjustable delay up to 500ms, gain adjustment, and mute the latency of the system. but it is less than 1.5ms.

www.d&baudio.com

DANTE, ecc., ed R1 (anch’esso prodotto dall’azienda tedesca per i propri sistemi) che consente di controllare da remoto il sistema in ogni sua parte, dai diffusori agli amplificatori alle elettroniche; sono presenti anche alcuni tra i più utilizzati software per la produzione musicale, la registrazione e riproduzione multitraccia. Infine, in occasione della realizzazione de Les Secrets de l’Opéra, per potenziare la percezione dello spazio che poi l’ascoltatore vive e fruisce in cuffia, alla configurazione di diffusori residente a Pase Platform, è stato aggiunto un ulteriore cerchio di diffusori più ravvicinati.

É stato infatti creato un secondo anello composto delle più compatte 5S, sempre di casa d&b audiotechnik, al centro del quale è stata posta una testa artificiale per la registrazione binaurale dell’output di Soundscape. Un accorgimento essenziale per permettere di riprodurre nell’ascolto con qualsiasi tipo di cuffia l’esperienza immersiva creata nella fase di produzione.

Questo processo ha permesso di creare le otto esperienze sonore messe a disposizione dei viaggiatori della metropolitana di Parigi; viaggiatori che nel tempo di un istante si trovano immersi in un fluire di materia musicale fatta di armonie miste a una commistione di rumori che evocano il complesso mondo sonoro del teatro dell’Opéra.  La Musica Generativa

La musica generativa è un termine reso popolare da Brian Eno per descrivere la musica che è sempre diversa e mutevole, creata da un sistema; è basata su gruppi di suoni e frasi assemblati seguendo determinate regole probabilistiche, modificati e poi fissati solo quando l’autore ne è perfettamente soddisfatto. Nel 1995, mentre lavorava con il software Koan di SSEYO (costruito da Tim Cole e Pete Cole che in seguito lo hanno evoluto in Noatikl e poi Wotja), Brian Eno unì per la prima volta questo termine, e da allora è stato utilizzato per riferirsi a una vasta gamma di musica, da mix musicali completamente casuali creati da più riproduzioni simultanee di CD, fino alla composizione computerizzata basata su regole dal vivo.

Generative Music

Generative music is a term popularised by Brian Eno to describe music that is always different and ever-changing, created by a system; it is based on groups of sounds and phrases assembled following certain probabilistic rules, modified and then fixed only when the author is perfectly satisfied. In 1995, while working with SSEYO’s Koan software (built by Tim Cole and Pete Cole who later evolved it into Noatikl and then Wotja), Brian Eno first merged this term, and it has been used ever since to refer to a wide range of music, from completely random music mixes created from multiple simultaneous CD plays, to live rules-based computer composition.

I viaggiatori nel tempo di un istante si trovano immersi in un fluire di materia musicale fatta di armonie miste a una commistione di rumori che evocano il complesso mondo sonoro del teatro dell’Opéra The travellers who in an instant find themselves immersed in a flow of musical matter made up of harmonies mixed with a mixture of noises that evoke the complex sound world of the Opéra theatre

The Secrets of the Opéra

A sound journey into the entertainment professions

Alessandro Bertoni

From Venice to Paris, an immersion into the audible ecosystem of the Opéra. A journey available to travellers on the Metro in the French capital, recreated thanks to sophisticated multi-channel audio recording systems and the return of real sound settings

Passengers who for a few weeks have been passing through the Opéra station of the Paris metro will find the large spaces (over 5,000 square meters) of this busy crossroads extensively renewed in their visual identity. RATP, the transport company of the Ile de France, has in fact commissioned the project Les Secrets de l’Opéra to the ITOSK agency in Paris which, together with the Venetian cultural organisation Pase Platform and with the collaboration of L’Opéra National de Paris, helped transform its halls and galleries. The Opéra is a universe that has produced hundreds of shows every year since 1875. A ‘daily miracle’ - as the project’s production highlights - to be enhanced and shared with RATP users, in a visual and sound path that welds the sounds of the “Theatrical dream machine” with those of everyday life in today’s Paris. THE VISUAL AND SOUND PROJECT OF LES SECRETS DE L’OPÉRA

The project includes two aspects, we’ll start from the visual one: small figures have appeared on the walls of the quays, corridors and passenger transit spaces, silhouettes conceived by the ITSOK agency and created by Coll’o Doc, a workshop of printing artisans with thirty years of experience, in the moment of carrying out various acts typical of the different professions of the theatre, both artistic and technical or artisanal: from a conductor to a machinist, from singers to a carpenter, even tailoring. But it is the sound part of this intervention on which we want to bring your attention: created by Victor Nebbiolo of Castri and Valeria Zane, creative souls of Pase Platform, it is a corpus of eight compositions, or sound moments, lasting about 6 minutes each, resulting in the composition process commonly known as ‘generative music.’ To listen to them, simply scan one of the many QR codes that appear on the walls of the Opéra station with your smartphone, which will link your device directly to the dedicated website. The listener will thus be immersed in a hybrid musical material made of sound fragments originating from recordings of acoustic instruments and environments, of electronics, tones and structures generated digitally. The raw material sound with which they were made comes from many different sources: recordings of the noises of life and of the professions of the theatre, (made with binaural mi-chrophone and stereo pairs of cardioid microphones), together with the original compositions by Nebbiolo di Castri and Zane performed by three artists: the voice of the soprano Giulia Semenzato, the percussion of Paolo

Bertoldo, and the transverse flute of Andrea Vecchiato. These recordings were then used in their raw form, or processed using various tools developed by the IRCAM institute in Paris, and by the in-glese sound design studio Slate & Ash.

MUCH MORE THAN SPATIALISATION

A fundamental step in the sound creation of Les Secrets de l’Opéra is linked to the production and recording of the tracks: in fact, it took place in a physical and technical environment suitable not only for manipulating the spatialisation of sounds, or rather a virtual ‘arrangement’ of the sound fragments in the listening space, but a real sound environment, characterised by an artificially created acoustic dimension. The fundamental ingredients of the soundtrack, such as the melodic parts, the noises characterised by their different textures, or the spatialisation, are immersed in multiple virtual environments, recreated electronically starting from the acoustic ‘photographs’ of actually existing spaces. For example, a particular reverb or sound behaviour other than the environment, can be added to the track, and therefore to the listening experience, regardless of the conformation of the listening space or the situation. A technique that combines real sound and processing to create realistic but not necessarily real sound environments.

The Pase Platform studio in the heart of Venice is the place where all the creative phases of Les Secrets de L’Opéra took place, a unique space on the European scene where an installation of the d&b Soundscape system, developed by the German manufacturer, d&b audio-technik (one of the fundamental tools for the realisation of this project) resides. The d&b Soundscape platform is based on the potential offered by the DS100 unit, capable of recreating a virtual sound space that can be arranged in front of the listeners (180 ° approach) or all around them (360 ° approach), depending on the configuration of diffusers that you want to make. DS100 houses two software modules: En-Scene allows you to freely position up to 64 ‘sound objects’, which is any type of audio signal that is sent to the inputs of the DS100, in the virtual space created by the system; En-Space contains the acoustic imprints a of nine real existing concert halls, sampled through a refined technique based on the collection of 144 impulse responses, and which can be recreated in the environment in which the Soundscape installation is present.

TECHNIQUE, TECHNOLOGY AND ART

The Soundscape system present in the spaces of Pase Platform, used to create the eight compositions of the project, therefore includes a DS100 unit at the centre of the system made up of 24 d & b audiotechknik E8 loudspeakers. 18 of them are distributed at 360° along the perimeter of the 50m2 room, where the system is housed, while another 6 speakers are installed on the ceiling. Two V-GSUB cardioid subwoofers take care of reproducing the low range. The signal reaches each speaker via a dedicated channel, coming from one of the seven 30D and 10D amplifiers, equipped with digital inputs in AES3 standard. The conversion from the DANTE protocol to the format available on the amplifiers is carried out by two DS10 ‘bridges’, ie. interfaces that convert the 16 digital sound streams on Dante protocol into the standard format for AES3 digital audio, used to interface different devices with each other. Upstream of the DS100 there is also an Appsys Multiverter MVR-64 unit, which allows you to convert virtually any multi-channel audio format into a DANTE stream, so as to interface the DS100 with any source. A MacMini is used for content management and internal system control; various software have been loaded and made available on it: ArrayCalc, the software dedicated to the design and configuration of each installation of d & b systems, which takes care of the performance prediction, alignment and calibration of the systems, addressing of the DANTE channels, etc. R1 (also produced by the German company for its systems) allows to remotely control the system in all its parts, from speakers to amplifiers to electronics; there are also some of the most used software for music production, recording and multitrack playback.

Finally, on the occasion of the creation of Les Secrets de l’Opéra, to enhance the perception of the space that the listener then experiences and uses through headphones, a further circle of speakers was added to the configuration of speakers resident at Pase Platform. In fact, a second ring was created consisting of the more compact 5S, also by d&b audiotechnik, at the centre of which an artificial head was placed for the binaural recording of the Soundscape output. An essential feature to allow you to reproduce the immersive experience created in the production phase in listening with any type of headset. This process made it possible to create the eight sound experiences made available to travellers on the Paris metro; travellers who in an instant find themselves immersed in a flow of musical matter made up of harmonies mixed with a mixture of noises that evoke the complex sound world of the Opéra theatre. 

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