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Trenta e lode in rinnovamento tecnologico
from Connessioni N. 54
by Pentastudio
C’è una forte componente Aten nel progetto realizzato a L’Aquila dai system integrator di Ekklesia. L’Università degli Studi del centro abruzzese ha così rinnovato profondamente, senza intaccare gli aspetti architettonici, tre sale fulcro della sua struttura
Matteo Fontana
Dopo lo spaventoso terremoto del 2009, la ricostruzione è stata difficile e complessa, ma ha portato – alla fine – a grandi soluzioni architettoniche per gli edifici storici de L’Aquila, come la sede dell’università. Al di là delle esigenze costruttive, il mondo dell’istruzione da tempo è attraversato da una forte spinta al rinnovamento tecnologico per rendere l’insegnamento, ma anche le attività amministrative, più smart, facili da condividere e più efficaci. Termini come collaboration e e-learning sono ormai entrati nell’uso comune, e la recente crisi sanitaria non ha fatto che accelerare il processo di “ibridazione” delle attività didattiche, parte in presenza e parte da remoto. Il progetto di rinnovamento tecnologico di tre grandi sale dell’Università degli Studi de L’Aquila, realizzato alla fine del 2019, dunque poco prima della pandemia, si inscrive perfettamente in questa logica.
Lista dei materiali Sala Consiglio
1 Matrice video True 4K 8x8 ATEN VM0808HB 1 Matrice video True 4K 4x4 ATEN VM0404HB 4 Extender HDMI HdbaseT ATEN VE1812T 3 Extender HDMI ATEN VE801-AT-G 2 Control Pad A12 ATEN VK0200 2 Monitor Philips BDL9870EU/00 1 Switch Gigabit 24 porte UTP NETGEAR JG524-200EUS 1 Matrice audio VoIP BOSE EX 1280 SALA DEL CONSIGLIO
Niente di meglio, per raccontare questo progetto, che percorrerlo nelle diverse location aggiornate dal punto di vista tecnologico, a partire dalla Sala del Consiglio, situata nel palazzo che ospita il Rettorato e, dunque, le attività amministrative dell’Ateneo. Questa sala disponeva già di dotazioni tecnologiche, basate su alcuni proiettori collocati ad altezza d’uomo. Dopo la ricostruzione però la struttura, tutelata dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali, risultava avere importanti vincoli architettonici, che impedivano, ad esempio, l’appendimento dei videoproiettori. Ecco perché Ekklesia, l’azienda che si è occupata, in collaborazione con l’Università, di progettare e installare i nuovi impianti, ha optato per una soluzione basata su monitor di grande formato da 98”. Come ci conferma il responsabile tecnico Roberto Rubini: “I vincoli architettonici della Sala del Consiglio ci hanno indotti a scegliere la strada dei monitor in luogo della videoproiezione. La particolarità di questo sistema è che offre la possibilità di operare autonomamente tanto dalla sala stessa quanto dal locale tecnico, situato al piano inferiore, che abbiamo allestito. I due accessi sono indipendenti uno dall’altro, il che ha reso necessario il trasferimento dei segnali video dalla sala al locale di controllo”.
E qui entra in scena per la prima volta il marchio Aten, con le sue matrici e i suoi extender HDMI HDBaseT. Nella Sala del Consiglio vengono prese le decisioni amministrative più importanti dell’Ateneo, durante riunioni nelle quali la consultazione di cifre e grafici deve essere facile e condivisa. L’ambiente, dall’ampia finestratura, è particolarmente luminoso, dunque Ekklesia ha scelto due monitor Philips BDL9870EU/00 da 98”, Ultra HD con retroilluminazione LED diretta. Due anche le matrici video ATEN installate per la gestione dei segnali: il modello 4x4 VM0404HB e il modello 8x8 VM0808HB, entrambe controllabili anche dai Control Pad VK0200. La distribuzione dei segnali è garantita, invece, da quattro extender Aten HDMI HDBaseT VE1812T e da tre extender HDMI VE801-AT-G. La difficoltà del lavoro, sempre nel rispetto dei vincoli architettonici, si è estesa al passaggio dei cavi, che non era consentito in sede esterna, né vi era la possibilità di forare le pareti. “Il passaggio dei cavi – spiega Roberto Rubini – è stato dunque effettuato tra i due piani che ospitano le sale: la Sala del Consiglio è al primo piano, mentre il locale regia è al piano terra”. A completare la dotazione della sala, le connessioni video sull’ampio tavolo dei relatori (otto torrette con tutti i servizi) e la gestione dell’audio, con diffusori serie Omnya di Ekklesia e possibilità, in chiave conferencing, di diffondere via speaker telefonate in viva voce, con le matrici dotate di funzione echo cancelling.
L’AULA MAGNA DI INGEGNERIA
Ecco il secondo ambiente: l’Aula Magna dell’Istituto di Ingegneria, per la quale Ekklesia ha mantenuto i videoproiettori già installati ma ha aggiunto dei microfoni (modello Omnya MC22302.W.TIP) e una serie di torrette sul tavolo degli oratori, che offrono la possibilità di selezionare le sorgenti audio/ video (dal VGA all’HDMI), gestendo di fatto l’intero impianto in occasione di sessioni di laurea, conferenze o altri eventi. La richiesta del committente, inoltre, si estendeva alla possibilità di controllare le apparecchiature AV anche attraverso un touch panel: Ekklesia ha optato per il modello Extron TLP Pro 1220TG, con touch screen capacitivo da 12”, risoluzione 1280x800, alimentazione PoE+ e altoparlanti integrati. A proposito di altoparlanti, un’Aula Magna non può certo prescindere da una buona diffusione sonora. Per questo sono stati scelti i diffusori passivi in array con beam orientato Omnya LHX16, e un mixer audio sempre serie Omnya, modello MP42705. Anche in questa sala, infine, non manca la firma di Aten, con una matrice video True 4K 8x8 VM0808HB e gli immancabili extender VE801T-R. “I diffusori Omnya – conclude Rubini – hanno il puntamento del fascio sonoro già angolato, il che ci ha consentito di montarli seguendo con naturalezza l’andamento architettonico della sala. Con un diffusore in array abbiamo direzionato il suono verso la platea con andamento a salire, laddove altre soluzioni si sarebbero rivelate penalizzanti. In quest’aula si possono realizzare videoproiezioni da computer o da altre sorgenti video provenienti dalla rete dell’università. La gestione è interamente locale, ed è aperta a sviluppi come l’integrazione di telecamere e la possibilità di realizzare trasmissioni in diretta streaming, in particolare grazie alle apparecchiature Aten”. Lista dei materiali Aula Magna di Ingegneria
2 Extender HDMI Tx ATEN VE801T
1 Extender HDMI Rx ATEN VE801R
1 Matrice video True 4K 8x8 ATEN VM0808HB
1 Video controller 7x3 presentation switch ATEN VP2730
1 Switch Gigabit 16 porte UTP NETGEAR JG516-200EUS
1 Controller Extron IPCPpro 255 2 Touch Panel Extron TLP Pro 1220TG
1 Mixer audio OMNYA MP42705+FBS+DSP MP42705+DSP+FSKIT
2 Microfono da tavolo OMNYA MC22302.W.TIP
2 Diffusore array OMNYA LHX16 2 Diffusore array OMNYA LHX8.2 1 Amplificatore 2x300 Yamaha PX3
LA “SALA DEGLI 80 POSTI”
La location oggetto di intervento è la cosiddetta “Sala degli 80 posti”, un ambiente lungo e stretto caratterizzato, come la Sala del Consiglio, da svariati vincoli architettonici. “Anche qui – spiega infatti Rubini –, abbiamo installato un monitor da 98”, che ha sostituito quello precedente da 80”, e due satelliti più piccoli, per agevolare la visione a chi siede alle ultime file. Questa sala può essere utilizzata anche da personale non tecnico, ad esempio i docenti, con gestione dei segnali direttamente dal tavolo. Per il personale tecnico, invece, c’è un rack che ospita monitor e matrici per la gestione diretta delle sorgenti”. Vediamo allora com’è strutturato il sistema in questo ambiente, a partire dal monitor principale, di nuovo un modello Philips BDL9870EU/00, affiancato, come monitor di rinforzo lungo la sala, da due modelli 49BDL5955P/00 da 49”. La gestione dei segnali passa attraverso lo switch KVMP Aten CM1284, che offre multi-visualizzazione USB 4K HDMI a quattro porte, e il Video Presentation Switcher Aten VP2730, modello 7 x 3 completo di scaler, commutazione seamless, streamer, mixer audio e connessione HDBaseT. L’impianto audio è stato realizzato con quattro diffusori array corti processati serie Omnya, modello LH4.1, mentre la microfonia prevede due apparecchi da tavolo Omnya MC22302.W.TIP. È forse superfluo aggiungere che la distribuzione dei segnali è interamente firmata Aten, con il trasmettitore HDMI, VGA e HDBaseT VE2812EUT, in grado di portare il segnale 4K fino a 100 metri di distanza, e con gli extender VE801AT-G. “La sala è nata ex-novo, durante i lavori di ricostruzione – puntualizza Roberto Rubini –. Sia in quest’ambiente che negli altri, abbiamo lavorato sulla base della qualità 4K e stando attenti a mantenere i sistemi aperti a future implementazioni o a connessioni con altri reparti o altre facoltà dell’Ateneo. In ottica covid, questi lavori di aggiornamento tecnologico si sono rivelati molto utili, anche se, quando li abbiamo svolti, non potevamo immaginare l’arrivo di una pandemia. Diciamo che sono strutture rivelatesi successivamente provvidenziali, per garantire connessioni a distanza e dare continuità alla vita dell’università nonostante lockdown e limitazioni”.
IL MINIMO COMUN DENOMINATORE: ATEN
Come concludere, dunque, una disamina così articolata e fitta di spunti, per chi ama l’integrazione di sistemi e le soluzioni tecnologiche all’avanguardia? Anzitutto, rimarcando che tutti gli interventi sono avvenuti in ambienti sottoposti a stretti vincoli architettonici, e derivati dalla lunga e faticosa attività di ricostruzione seguita al devastante sisma del 2009. Per l’integratore, è sempre una sfida in più quando deve destreggiarsi, oltre che con le legittime richieste del committente, anche con le limitazioni dettate, giustamente, dall’architettura dei luoghi.
Il sistema, vede la coabitazione di svariati marchi, da Philips per i monitor a Omnya per la diffusione sonora, da Extron per i controller touch a Netgear, Yamaha e Bose, con la matrice audio EX 1280, utilizzata per applicazioni VoIP nella Sala del Consiglio. Ma perché un sistema complesso funzioni, e per di più in location diverse – seppur comprese nella medesima struttura – occorre un elemento imprescindibile, una sorta di “collante” che leghi tutti questi prodotti e che garantisca il corrispettivo, in sede tecnologica, della “circolazione sanguigna” in un corpo, ovvero la distribuzione dei segnali AV.
Ecco allora che, anche solo dando una veloce occhiata agli schemi e ai progetti, in ogni location spunta il marchio Aten con switch, matrici ed extender, veri gangli di un sistema stratificato che riesce a far dialogare prodotti molto diversi e a distribuire i segnali AV anche in ambienti “difficili”, caratterizzati da numerose limitazioni nel passaggio cavi o nella collocazione stessa dei prodotti. Concludiamo allora con un’ultima e significativa considerazione di Roberto Rubini. “Uno degli aspetti più interessanti di questo progetto curato dall’Università stessa, al quale noi di Ekklesia abbiamo contribuito con consulenze tecniche mirate, è che si è tenuto conto dei possibili sviluppi futuri. Primo risultato tangibile, l’Ateneo ha potuto affrontare meglio l’imprevedibile crisi sanitaria. In prospettiva, con ulteriori bandi si potranno integrare altri istituti o dipartimenti nel sistema, per un’università sempre più telematica e digitalizzata”. Il segreto in uno switch Gli switch Aten KVMP multi-visualizzazione CM1284 USB HDMI a 4 porte sono pensati per migliorare il monitoraggio in tempo reale, in quanto consentono selezione, scambio e visualizzazione contemporanea di più sorgenti con il controllo tastiera e mouse indipendente, oltre a commutazione indipendente dell’audio e della porta USB per periferiche. La connessione HDMI permette risoluzioni fino a 4K (4096 x 2160 a 30Hz), mentre il monitoraggio in tempo reale è garantito dalle due uscite con modalità di visualizzazione Quad View, PiP, PbP, PoP e, ovviamente, modalità a schermo intero. Inoltre, questo prodotto permette il collegamento in Cascade ed in Daisy Chain di altri CM1284. In Cascade si potranno aggiungere altre 4 unità di CM1284 (collegandoli alle porte di inpunt dei pc) permettendo quindi di controllare fino a 16 computer contemporaneamente con un’unica tastiera e mouse, visualizzando tutti i 16 segnali video su un unico monitor. Collegando invece in Daisy Chain tre unità di CM1284 tramite l’apposita porta RJ-45 posta sul retro del prodotto, si potranno sempre gestire 16 computer con una singola tastiera e mouse, ma si avranno 4 monitor differenti ciascuno con il quad-view dei PC connessi ad ogni singolo CM1284.
The secret of a switch
Aten CM1284 4-Port USB HDMI Multi-View KVMP Switches are designed to enhance real-time monitoring by enabling simultaneous selection, swapping and viewing of multiple sources with independent keyboard and mouse control, as well as independent audio switching and the USB port for peripherals. The HDMI connection allows resolutions up to 4K (4096 x 2160 at 30Hz), while real-time monitoring is guaranteed by the two outputs with display modes Quad View, PiP, PbP, PoP and, of course, full screen mode. The Daisy Chain Control (DCC) functionality also allows you to control up to three additional CM1284 units from a single console, as well as to cascade products up to two levels for up to 16 selectable, switchable and viewable video sources simultaneously. Furthermore, this product allows the connection in Cascade and Daisy Chain of other CM1284s. In Cascade you can add another 4 units of CM1284 (by connecting them to the input ports of PCs) thus allowing you to control up to 16 computers simultaneously with a single keyboard and mouse, displaying all 16 video signals on a single monitor. By connecting three units of CM1284 in Daisy Chain through the appropriate RJ-45 port on the back of the product, you can always manage 16 computers with a single keyboard and mouse, but you will have 4 different monitors each with the quad-view of the PCs connected to each single CM1284.
Full marks in technological renewal
The new multimedia rooms at L’Aquila University
Matteo Fontana
There is a strong Aten component in the project carried out in L'Aquila by the Ekklesia system integrator. The University of Abruzzo centre has deeply renovated, without affecting the architectural aspects, three halls that are the fulcrum of its structure
Il system integrator Integratore che opera da più di 30 anni, specializzato in luoghi di culto e imprese, Ekklesia offre prodotti sviluppati internamente e un servizio tecnico specializzato. In grado di seguire un progetto dall’ideazione alla messa in opera, Ekklesia punta da sempre su prodotti interamente Made in Italy, e vanta una lunga serie di successi e di collaborazioni durature.
The system integrator An integrator that has been operating for more than 30 years, specialising in places of worship and businesses, Ekklesia offers internally developed products and a specialised technical service. Able to follow a project from conception to implementation, Ekklesia has always focused on products entirely Made in Italy, and boasts a long series of successes and lasting collaborations. After the terrifying earthquake of 2009, the reconstruction was difficult and complex, but led - in the end - to great architectural solutions for the historic buildings of L’Aquila, such as the university headquarters. Beyond the constructive needs, the world of education has for some time been crossed by a strong push towards technological renewal to make teaching, but also administrative activities, smarter, easier to share, and more effective.
Terms such as collaboration and e-learning have now come into common use, and the recent health crisis has only accelerated the process of ‘hybridisation’ of educational activities, partly in person and partly remotely. The technological renovation project of three large halls of the University of L’Aquila, carried out at the end of 2019, therefore just before the pandemic, fits perfectly into this logic.
COUNCIL ROOM
To describe this project, there is nothing better than walking through it in the various locations updated from a technological point of view, starting from the Council Room, located in the building that houses the Rectorate and, therefore, the administrative activities of the University. This room already had technological equipment, based on some projectors placed at eye level. After the reconstruction, however, the structure, protected by the Superintendency of Cultural Heritage, appeared to have important architectural constraints, which prevented, for example, the hanging of video projectors.
This is why Ekklesia, the company that designed and installed the new systems in collaboration with the University, opted for a solution based on a 98” large format monitor. As the technical manager Roberto Rubini said: “The architectural constraints of the Sala del Consiglio led us to go for monitors instead of video projection. The uniqueness of this system is that it offers the possibility to operate independently both from the room itself and from the technical room, located on the lower floor, which we have set up. The two entrances
are independent of each other, which made it necessary to transfer the video signals from the room to the control room.” And now the Aten brand enters the scene for the first time, with its HDMI HDBaseT matrices and extenders. The most important administrative decisions of the University are taken in the Council Room, during meetings in which the consultation of figures and graphics must be easy and shared. The room, with its large windows, is particularly bright, so Ekklesia has chosen two Philips BDL9870EU / 00 98”, Ultra HD monitors with direct LED backlighting. There are also two ATEN video matrices installed for signal management: the 4x4 VM0404HB model and the 8x8 VM0808HB model, both can be controlled by the VK0200 control pad. The distribution of the signals is guaranteed by four Aten HDMI HDBaseT VE1812T extenders and by three HDMI VE801-AT-G extenders. The difficulty of the work, always in compliance with the aforementioned architectural constraints, extended to the passage of cables, which was not allowed externally, nor was there the possibility to drill the walls.
“The passage of the cables was therefore carried out between the two floors that house the rooms: the Council Room is on the first floor, while the control room is on the ground floor.” explained Roberto Rubini. To complete the equipment for the room were video connections on the large speakers’ table (eight towers with all services) and audio management, with Omnya series speakers by Ekklesia and the possibility, in a conferencing key, to broadcast telephone calls via speaker hands-free, with matrices equipped with an echo cancelling function.
THE “HALL OF 80 SEATS”
The second location subject to intervention is the so-called “Hall of 80 seats”, a long and narrow space characterised, like the Council Room, by various architectural constraints. “We installed a 98” monitor here as well, which replaced the previous 80”one, and two smaller satellites, to facilitate viewing for those sitting in the back rows. This room can also be used by non-technical staff, for example teachers, with management of signals directly from the table. For the technical staff, on the other hand, we have a rack that includes monitors and matrices for the direct management of the sources.” said Rubini. So let’s see how the system is structured in this environment, starting from the main monitor, again a Philips BDL9870EU / 00 model, flanked, as a reinforcement monitor along the room, by two 49BDL59 models 55P / 00 of 49”. Signal management goes through the Aten CM1284 KVMP switch, which offers four-port 4K HDMI USB multi-display, the Aten VP2730 Video Presentation Switcher, 7 x 3 model complete with scaler, seamless switching, streamer, audio mixer and HDBaseT connection.
The audio system was built with four Omnya series processed short array speakers, model LH4.1, while the microphone includes two Omnya MC22302.W.TIP table top devices. It is perhaps superfluous to add that the signal distribution is entirely signed by Aten, with the VE2812EUT HDMI, VGA and HDBaseT transmitter, capable of carrying the 4K signal up to 100 meters away, and with the VE801-AT-G extenders. “The room was born from scratch, during the reconstruction works. Both in this environment and in the others, we have worked on the basis of 4K quality and being careful to keep the systems open for future implementations or connections with other departments or other faculties of the University. From a Covid point of view, these technological updates have proved to be very useful, even if, when we carried them out, we did not imagine the arrival of a pandemic. Let’s say that they are structures that subsequently proved to be providential, to ensure long-distance connections and give continuity to university life despite lockdowns and limitations.” Continued Roberto Rubini.
Hall of 80 seats
1 Video controller 7x3 presentation switch ATEN VP2730 1 Turret inputs with Tx HDBaseT ATEN VE2812EUT-AT-G 1 ATEN VE801-AT-G HDMI Extender 1 HDMI-HDBaseT receiver ATEN VE1812R-AT-G 1 ATEN CM1284-AT-G Multiview KVMP Switch 2 Philips HQ 27 ”273V5LHSB monitor 2 49 ”Philips display 49BDL5955P / 00 1 Philips BDL9870EU / 00 98 ”monitor 2 OMNYA MC22302.W.TIP desk microphone 4 OMNYA LH4.1 array speaker
THE AULA MAGNA OF ENGINEERING
Finally, the second faculty: the Aula Magna of the Institute of Engineering, for which Ekklesia kept the video projectors already installed but added microphones (Omnya model MC22302.W.TIP) and a series of turrets on the speakers’ table, which offer the possibility of selecting audio / video sources (from VGA to HDMI), effectively managing the entire system for graduation sessions, conferences or other events. The customer’s request also extended to the possibility of controlling AV equipment also through a touch panel: Ekklesia opted for the Extron TLP Pro 1220TG model, with 12” capacitive touch screen, 1280x800 resolution, PoE + power supply and integrated speakers. Speaking of loudspeakers, a Great Hall definitely needs a good sound system. For this reason, the Omnya LHX16 passive speakers in array with oriented beam were chosen, and an Omnya series audio mixer, model MP42705. Finally, also in this room, the signature of Aten is not lacking, with an 8x8 video matrix True 4k VM0808HB and the inevitable VE801T-R extenders.
“The Omnya speakers which allowed us to following the architectural style of the room. With an array speaker, we directed the sound towards the audience with an upward trend, where other solutions would have proved difficult. In this classroom, video projections can be made from computers or other video sources from the university network. The management is entirely local, and is open to developments such as the integration of cameras and the possibility of realising live streaming broadcasts, in particular thanks to Aten equipment.” Concluded Rubini.
THE LOWEST COMMON DENOMINATOR: ATEN
How to conclude, therefore, such an articulated for those who love the system integration and cutting-edge technological solutions? First of all, we must note that all the interventions took place in environments subjected to strict architectural constraints, and derived from the long and tiring reconstruction activity following the devastating earthquake of 2009. For the integrator, it is always an extra challenge when he or she has to juggle, as well as with the legitimate requests of the client, even with the limitations dictated, rightly, by the architecture of the places. The articulated system sees the cohabitation of various brands, from Philips for monitors to Omnya for sound diffusion, from Extron for touch controllers to Netgear, Yamaha and Bose, with the EX 1280 audio matrix, used for VoIP applications in the Council Room. In short, it is integration at its best! But in order for such a complex system to work, and in different locations - albeit included in the same structure - an essential element is needed, a sort of ‘glue’ that binds all these products and guarantees.
Even just by taking a quick look at the schemes and projects, the Aten brand appears in every location with switches, matrices and extenders, real nodes of a layered system that manages to make very different products communicate and distribute AV signals too. in ‘difficult’ environments, characterised by numerous limitations in the passage of cables or in the placement of the products. In short, Aten is confirmed as the least visible brand in the strict sense, a bit like veins and arteries are. Let’s conclude with a final and significant consideration by Roberto Rubini. “One of the most interesting aspects of this project curated by the University itself, to which we at Ekklesia have contributed with targeted technical advice, is that possible future developments have been taken into account. The first tangible result was that the University was able to better deal with the unpredictable health crisis. In perspective, with further calls it will be possible to integrate other institutes or departments into the system, for an increasingly telematic and digitised university.”