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Fuorisalone 2022

Metaverso e Sostenibilità le parole chiave dell’edizione 2022 della Design Week milanese, tenutasi prudenzialmente non nel consueto mese di aprile, ma in un inusuale (e caldissimo) giugno. Rispetto alla scorsa edizione settembrina, comunque, affluenza decisamente più alta (soprattutto dall’estero) e tanta, tantissima voglia di ripartire con idee, proposte e installazioni uorisalone 2022

Benvenuti nel Metaverso sostenibile

Il fuori Salone 2022 ha portato in città tantissime realtà frizzanti e propositive e con tante sorprese

Milano si riveste di Fuorisalone, e in grande stile, stavolta! Se l’edizione 2021, causa pandemia, era stata tardiva (a settembre) e fatalmente un po’ in tono minore, il 2022 ci riporta ai livelli migliori di questa manifestazione unica, nella quale l’intera città diventa “quartiere fieristico” e ospita installazioni e showroom, innovazioni e proposte tecnologiche e di design affascinanti e futuribili.

Quest’anno, forse, sono mancati un po’ i grandi marchi, perlomeno alcuni di essi, che ci avevano abituati – negli anni scorsi – a grandi installazioni scenografiche e innovative, in spazi tra i più interessanti che Milano possa offrire.

In compenso, però, il Fuorisalone 2022 ha portato in città tantissime realtà frizzanti e propositive che, con la loro stessa presenza, hanno mandato un messaggio chiaro di fiducia nel futuro e nella ricerca, a tutti i livelli. Un’edizione parcellizzata ed estesa, dunque, con tantissime location da visitare (impossibile vedere tutto!) e non poche sorprese, che speriamo di raccontarvi nelle prossime pagine!

Sostenibilità: più di una parola d’ordine

Partiamo dunque da uno dei due concetti-chiave su cui si è basato il Fuorisalone 2022: la necessità di pianificare un futuro sostenibile, che si percepisce a tutti i livelli, ma che trova – ovviamente – nella tecnologia il suo campo preferenziale. Sì, perché non ci si può nascondere: al di là della politica e della filosofia, è soprattutto sul piano tecnologico che l’Uomo potrà fare qualcosa per migliorare il futuro del pianeta, attualmente velato da ombre minacciose dovute all’inquinamento, al conseguente cambiamento climatico e alla necessità di rinnovare le fonti energetiche, per affrancarsi finalmente dalla dipendenza dagli idrocarburi. Non stupisce dunque che una manifestazione dedicata al design e alla domotica, alla mobilità e all’informatizzazione si sia concentrata quasi esclusivamente su questo ampio tema, con una interessante serie di proposte e di provocazioni, da una parte con l’intenzione di mettere in campo nuove tecnologie effettivamente più sostenibili, dall’altra con l’idea di sensibilizzare sempre di più i visitatori sulla svolta obbligata che il mondo dovrà affrontare per un futuro più “green”. E allora, immaginando di chiudere gli occhi e di ritrovarci nella Milano del Fuorisalone, il luogo da cui partire per raccontare l’edizione 2022 non può che essere la Darsena, area di per sé “green”, che rievoca il passato “acquatico” di Milano, quando aveva i Navigli, e che – saggiamente recuperata e riqualificata nel corso degli ultimi anni – rappresenta anche un’idea di futuro, l’idea di una città più a dimensione d’uomo, in cui non solo lavorare e guadagnare, ma anche vivere e riflettere.

Un’isola di speranza

Apriamo dunque gli occhi, e immaginiamo di non sapere che ci troviamo a Milano, durante il Fuorisalone. Tutto attorno a noi piante e arbusti, cespugli e foglie verdi. E un cinguettio di uccelli insistente e armonioso, nonché il lento, lentissimo sciabordare dell’acqua, appena percettibile. È Floating Forest, innesto verde nel cuore di Milano, realizzato dallo studio di Stefano Boeri e pensato come un ecosistema completo – seppur minuscolo – che prevede ben 610 piante e più di trenta specie diverse, un inno alla biodiversità e all’ambiente e un richiamo alla forestazione urbana e alla necessità di decongestionare la vita cittadina. Non solo: Floating Forest si pone anche come luogo di incontro e di stacco dai ritmi quotidiani, un’isola di pace nel cuore della città pensata per favorire nuove forme di contatto e di prossimità, un rifugio in cui potersi sedere, riposare e rigenerarsi. ll progetto, offerto dal marchio Timberland, rimarrà come eredità per la città di Milano: le piante saranno donate al progetto di rigenerazione del Parco della Vettabbia, gestito dall’organizzazione no-profit Soulfood Forestfarms Hub Italia, che ha come scopo facilitare la transizione ecologica dei territori assieme a comunità locali, istituzioni e imprese, per trasformare i terreni in disuso in un sistema agroforestale produttivo, complesso e stratificato, gestito secondo principi agroecologici.

Il futuro su quattro ruote

Ma da questa accogliente isola dobbiamo pur staccarci! Il futuro viaggia velocemente, si sa! E arriva prima che ce lo si aspetti. Mai

come di questi tempi appare valida la frase “Il futuro è adesso”, perché è semplicemente vero: è questo il momento in cui “fare futuro” e il livello tecnologico ci consente di apprezzare le innovazioni in pochissimo tempo. Uno dei campi più “caldi” della corsa contro il tempo per migliorare le condizioni ambientali del pianeta e rallentare il cambiamento climatico è la mobilità. Le persone non possono rinunciare a spostarsi, specie in un mondo interconnesso e veloce come quello contemporaneo, in cui – problematiche legate alla pandemia a parte – un businessman può realmente compiere in poche ore il giro del mondo che richiese 80 giorni a Phileas Fogg! Tra le presenze più interessanti e importanti del Fuorisalone 2022, a nostro avviso, quelle delle grandi case automobilistiche, che hanno presentato le loro più recenti innovazioni in spazi affascinanti e ben strutturati. Notevole la presenza di Audi, con una showroom in piazza Cordusio significativamente battezzata Audi House of Progress e ospitata, altrettanto significativamente, nello storico palazzo “The Medelan”, rinnovato seguendo i più elevati standard di sostenibilità per essere un avveniristico polo dedicato al business, allo shopping e alla ristorazione.

Tre le aree tematiche della parte espositiva: “Re-generate our planet” ha offerto la visione del progresso sostenibile per Audi attraverso una filiera carbon neutral, l’utilizzo di energia rinnovabile e dell’economia circolare; “Re-generate our society” ha approfondito il tema della diversità e dell’inclusione; e infine “Re-generate our lives” ha affrontato il tema dell’uomo e delle sue esigenze alla base della progettazione industriale. Il tutto concretizzato nella presenza in anteprima italiana della nuova Audi A6 Avant e-Tron concept, versione station wagon della berlina-coupé full electric. Molto interessanti anche le proposte, sempre in tema di mobilità sostenibile, di Hyundai con l’avanguardistica Ioniq 5, vettura full electric perfettamente in linea con le più moderne ricerche per alleggerire il peso della mobilità su clima e ambiente, e dell’iconico marchio Porsche, presente per la prima volta al Fuorisalone, che si è concentrato sul legame tra natura e tecnologia con l’installazione The Art of Dreams, curata dall’artista e designer australiana Ruby Barber negli spazi di Palazzo Clerici, a Brera.

Un’architettura di spazi e materiali

Come sempre, il cortile dell’Università degli Studi è una tappa obbligata sulla via del Fuorisalone, spazio che, in questa occasione, diventa un concentrato di idee e di proposte varie e variegate. Non potendo rendere conto nello spazio a disposizione di tutti gli spunti e le idee che abbiamo scoperto in questa vasta area, interamente allestita, ci concentriamo sulle più interessanti, a partire da Echinoidea (Biophilic Pavilion), guscio modulare in legno di 6 x 6 x 6 m, che offre ai visitatori un’esperienza di rifugio e protezione nonché una diversa prospettiva, più “privata” e avvolgente, del Cortile dell’Università degli Studi, fino a Sidereal Station, progetto di AMDL Cirlcee Michele De Lucchi con Whirlpool: un’alta torre “riflettente”, a mo’ di cannocchiale puntato sul futuro che interpreta l’impegno di Whirlpool nella ricerca di una chiave per guardare al domani, verso le smart house interconnesse del futuro. E ancora, Fractal di Deutsche Telecom, installazione immersiva che riflette sul tema della connettività, caratterizzata da una mirror room in cui l’immagine si moltiplica all’infinito, alludendo all’influenza reciproca tra le persone e gli spazi digitali che abitiamo (su questo tema torneremo tra poco con il Metaverso).

Chromosaturation era un box apparentemente anonimo ma, all’interno, animato dai colori, che trasmettono le sensazioni di caldo e di freddo, in una fusione sinestetica di percezioni semplice ma affascinante. Concludiamo con il meno appariscente ma interessante Fabbrica, struttura metallica percorribile in mezzo al cortile, che punta a celebrare i cantieri navali in cui si costruiscono gli yacht facendo apprezzare ai visitatori una visuale rialzata, proprio come dal ponte di un’imbarcazione, e con Alis, progetto di Zaha Hadid Architects in collaborazione con Tecno, uno spazio dalle forme sinuose e morbide (come i petali di un fiore) pensato per connettersi fisicamente e digitalmente, un “meeting pod” costituito da moduli in acciaio, alluminio e vetro che ridefinisce il concetto di interazione sociale in qualsiasi tipo di luogo, dagli uffici agli aeroporti. Insomma, tantissima attenzione alla scelta dei materiali e alla strutturazione di spazi che non chiudano le persone al loro interno, ma anzi ne esaltino la sensorialità e l’interconnessione.

Home of the Future

Ed eccoci a un’altra parola-chiave, non solo del Fuorisalone 2022 ma anche, più estesamente, della tecnologia contemporanea: interconnessione. Gli ambienti abitativi e di lavoro sono sempre più tecnologici e interconnessi, realtà confermata in pieno dall’edizione 2022 della Design Week, da sempre molto ricettiva e sensibile a questo tema, che riguarda direttamente la domotica, l’architettura e la progettazione d’interni. Sarebbero molti i marchi degni di menzione: partiamo da uno dei quartieri più in voga di Milano, la zona di piazza Gae Aulenti, proprio qui ci siamo imbattuti in Webidoo, tech store di un’azienda italiana specializzata nella promozione della digital transformation: innovativo marchio che si occupa di mobilità elettrica, informatica, dispositivi tecnologici per il fitness, accessori per il gaming e per l’ambiente domestico.

Quello in cui ci siamo trovati immersi è uno spazio letteralmente tappezzato di innovazione, dalle lampade ai climatizzatori/umidificatori, dai diffusori audio alle serrature, dalle stampanti 3D alle postazioni complete per lavoro e gaming, con una quantità di prodotti tecnologici di vari marchi (anche inediti in Italia) che, in questa location, è possibile scoprire e sperimentare. Insomma, un vero e proprio assaggio di futuro, costantemente aggiornato e all’avanguardia, proprio nel cuore di Milano, con in più la possibilità di noleggiare i prodotti, oltre che di acquistarli. Impossibile non operare, a questo punto, un parallelo con la visita all’affascinante installazione di Haier, marchio che quanto a innovazione negli elettrodomestici non ha certo bisogno di presentazione.

Haier Home of the future, allestita in via Tortona presso Superstudio, in uno spazio di 400 mq, ha trasceso la tradizionale presentazione di elettrodomestici e prodotti per la casa, rappresentando piuttosto un’esperienza immersiva ed emozionale, con al centro il visitatore, che si muove in una casa interamente interconnessa con un ecosistema completo di elettrodomestici e soluzioni governati dall’intelligenza artificiale e dall’app hOn, sviluppata proprio dal gruppo Haier. Mai al Fuorisalone la casa del futuro è stata tanto vicina e tangibile!

Hotel Regeneration – Hybrid Restaurant

Exhibo ha affiancato anche quest’anno l’Architetto Simone Micheli a Hotel Regeneration – Hybrid Restaurant, presso lo spazio contenitore di eventi e performance di Via Privata Ventura 14 della Milano Design Week. Convegni, conferenze, happening contenutistici e culturali, performance di caratura internazionale, immaginati per creare link tra le persone, favorire l’incontro, stimolare il dialogo tra professionisti per fare business. E poi, 19 spazi: sedici differenti installazioni della dimensione contract, una Conference area, una Networking area, un Outdoor – Garden area per una esposizione su 4.000 mq, dedicate ad altrettante testate giornalistiche internazionali e ad alcuni selezionati maestri della cucina: da Alessandro Miceli a Kunihiko Onuma, a Paco Zanobini ed Elena Minari, fino al Bartender Luigi Barberis. In mostra anche alcune installazioni a disposizione del pubblico: aree benessere, spazio per il gaming, aree relax, shop&farmacy, office point, back office ecc. Exhibo è stata di supporto a tutte queste aree affiancando lo staff dello studio di architettura di Micheli nella progettazione dell’impianto audio: un sistema suddiviso in 16 zone corredate con 16 Lyzard e 8 Sub KU-44 di K-array. Il sistema è stato poi amplificato tramite i Kommander con preset impostati ad hoc per l’evento, Il tutto gestito attraverso un mixer Allen&Heath Avantis e DX168 a 96 Khz. Per la diffusione nella zona bar e ristorante sono stati installati quattro apparecchi Viper K-Array con rinforzo del Sub KU-26. La zona palco ospitava invece il sistema doppio K -Array Pinnacle KR-202 II, supportato dall’illuminazione dei fari teatrali Martin ELP. Non solo, i tecnici di Exhibo hanno anche gestito e monitorato l’area eventi, protagonista di una serie continua di incontri e workshop, mettendo a disposizione due display Uniview AQ-3.9 da 3×2 metri ciascuno. In occasione delle presentazioni e delle conferenze, sono stati attivati radiomicrofoni Sennheiser Digital 6000 con archetti collegati ai nuovi Evolution Digital EW-D. Tutta la sala mostra e l’area esterna era infine illuminata da ben 94 faretti a LED forniti da Sound Service Pelliccioli, che hanno garantito una luce adeguata e omogenea nelle varie componenti di questa articolata installazione.

www.exhibo.it www.simonemicheli.com

Dall’isola al metaverso… e ritorno?

Ci sarebbe ancora tantissimo da vedere e da raccontare di questo Fuorisalone, segnaliamo brevemente il fondamentale corredo di ogni ambiente, abitativo, lavorativo o di svago: l’illuminazione. Una menzione merita, in questo campo, l’italiana A.A.G. Stucchi, che ha presentato le ultime soluzioni di illuminazione a binario a bassa tensione firmate Eutrac, chiamate Multisystem Evo e SenzaFine Adjustable. Nella meravigliosa location brerese della Sala del Centenario, l’azienda ha costruito un percorso che fonde letteralmente passato, presente e futuro: la sala storica, coi libri antichi e gli affreschi, ha ospitato le più moderne proposte per l’illuminazione a binario, flessibili e adatte a ogni ambiente, capaci di esaltare tanto l’architettura contemporanea, funzionale e minimale, quanto quella antica, nella quale questi prodotti si inscrivono perfettamente (e si sa quanto di antico ci sia in Italia da illuminare e valorizzare!). Eccoci davanti alla coloratissima e fascinosa Hypernova, istallazione realizzata dalla designer Sara Ricciardi per gloTM, al centro dell’area Lounge di Superstudio. Entriamo, e ci troviamo in un ambiente (quella che i fisici definirebbero forse “singolarità” dello spazio tempo) in cui natura e tecnologia, unicità e molteplicità coesistono. Un ambiente che sembra davvero l’ingresso in un mondo parallelo, forse proprio in quel Metaverso di cui tanto si parla: sì, perché il “metaverso” è un universo 3D persistente e pervasivo, costruito con un sapiente equilibrio tra mondo fisico e mondo online, tra spazi fisici e spazi virtuali, un ambiente che dovrebbe permettere di lavorare, incontrarsi, discutere, confrontarsi e socializzare senza barriere e senza compromessi. Pur non esistendo ancora, de facto, il concetto di metaverso ha permeato il Fuorisalone 2022, se non altro come obiettivo dichiarato di tante aziende e di tante proposte, basate su tecnologie sostenibili, realtà virtuale e realtà aumentata.

Insomma, siamo partiti da un’isoletta galleggiante sulla Darsena e ci ritroviamo in una specie di nastro di Moebius che allude a un’estensione sensoriale del mondo che ci circonda: ma chi dice che queste due location, pur all’apparenza così diverse, non siano alla fine due facce della stessa medaglia? Chi dice che l’ingresso nel famoso metaverso non ci riporti proprio sull’isola verde della sostenibilità e del riallineamento con le proprie percezioni? Se c’è un messaggio unitario ricavabile da questa edizione della Design Week milanese è proprio questo: torniamo a mettere l’Uomo al centro di tutto, ma rivediamo questo centro, espandiamolo al di là del mondo fisico, cerchiamolo in una interconnessione sempre più stretta tra tecnologie sostenibili e mondo virtuale.  https://www.fuorisalone.it/

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