Connessioni N 59

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n queste ultime settimane del 2023 ci siamo lungamente confrontati tra colleghi e con le aziende con cui lavoriamo in merito all’audience del mercato dell’Integrazione. É indubbio che la base sia sempre più ampia e che includa da tempo, e in maniera crescente, le figure che rappresentano i committenti, diretti o indiretti, delle soluzioni applicate via via a uffici, centri commerciali, hotel e ristoranti ecc. Non è una osservazione nuova, e molte aziende già si sono strutturate per raggiungere, con diverse strategie, questi interlocutori. Per dare una risposta a queste necessità, da tempo abbiamo rivisto il nostro modello di lavoro e, nel 2023, abbiamo dato seguito anche grazie ad AV Playground, l’evento “di collegamento” che porta l’integrazione dei sistemi fuori dai suoi percorsi (e utenti) abituali. AV Playground è un format pensato per incontrarsi, misurarsi, imparare, confrontarsi. Infatti, oltre al contenuto, è importante anche il modo: una occasione per gli utenti diretti delle nostre tecnologie - system integrator, installatori, aziende di settore - per incontrarsi con coloro che ne sono coinvolti a livello professionale, pur non essendo operatori tecnici, alle volte anche senza averne completa coscienza. AV Playground si è svolto in due occasioni: nel primo caso è stato un evento autonomo e verticale sui temi dell’hospitality, che si è svolto a Bari lo scorso 20 ottobre davanti a una nutrita platea di progettisti ma anche referenti e direttori di strutture ricettive; nel secondo ha rappresentato il luogo elettivo dedicato ai temi dell’Integrazione all’interno di Smart Building Expo, la fiera parte del progetto MIBA che ha riunito, anche attraverso la presenza in contemporanea di MADE Expo, Sicurezza e GEE Elevator, l’intera filiera del Building. Tirando le somme da questa esperienza, e di quelle analoghe già fatte da Connessioni dal 2018 vediamo che, tutt’ora, non si tratta di una missione semplice, e non è sempre facile far percepire come rilevanti tematiche che, purtroppo, non fanno parte del cv di molti progettisti, ma che inevitabilmente si ripresentano nella loro vita lavorativa. La ricetta, ma forse è più giusto dire una delle ricette, è lavorare su piccoli numeri sulla relazione one to one, e sulla continuità di rapporto, per provare a proporre percorsi che si alimentano nel tempo. Di solito ISE è una bussola importante per le tendenze del settore, non mancheremo ovviamente di seguirla per voi e di produrre, come ogni anno, il nostro Daily in formato elettronico prodotto in diretta dalla fiera per ogni giorno di manifestazione. Con una aggiunta: abbiamo da poco varato Bridging Podcast, il podcast di Connessioni in collaborazione con ISE, che sta già raccontando il viaggio delle aziende italiane verso la fiera, e che vi porterà, in diretta da ISE, non solo le notizie, ma anche le impressioni, i commenti e le osservazioni di espositori e visitatori. Naturalmente il tema dell’audience e, di conseguenza, delle strategie del settore, sarà uno dei temi principali. Seguiteci quindi, troverete Bridging Podcast su connessioni.biz e sulla nostre newsletter, intanto potrete leggere tutte le informazioni sul prossimo ISE nelle prossime pagine, con tanti consigli su come organizzare la vostra visita al meglio. Ci vediamo a Barcellona! 

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n these final weeks of 2023 we have spent some time with our colleagues and companies we work with discussing topics relating to the Integration market audience. The basic target audience is increasing in size and for quite some time now has included at a growing rate individuals who represent direct

Editorial or indirect stakeholders who may seek solutions for offices, shopping centres, hotels and restaurants, etc. This is not a new observation, and many companies have already taken steps to reach out to these people, adopting various strategies. To respond to these needs, we have reviewed our operating model and in 2023 we developed our vision, thanks also to the AV Playground, the ‘connection’ event that moves the system integration sector beyond the normal sphere of interest and groups of habitual users. The AV Playground thematic workshops offer an experience conceived with the aim of facilitating meetings and measuring up to other professionals, learning and comparing our views. In addition to the content we deal with, the experience provided is in fact also important. Direct users of our technologies, such as system integration specialists, installation experts and companies active within the sector, have an opportunity to meet up with other professionals, even though they may not be technical operators and - in some cases - may not have acquired full knowledge of the systems in question. In 2023 the AV Playground event took place on two separate occasions. The first workshop - an autonomous, ‘vertical’ event focusing on hospitality - was held in Bari on 20th October 2023 in the presence of a large audience of designers and also representatives and managers of accommodation facilities. On the second occasion the AV Playground was a point of reference dedicated to themes relating to integration at the Smart Building Expo event, the trade fair exhibition forming part of the MIBA project, which - also through the simultaneous presence of the MADE Expo, Sicurezza and GEE Elevator shows - united the various components and sub-divisions of the building sector. To sum up, on the basis of this experience - and other similar interventions carried out by Connessioni since 2018 - we may note that, even now, it is not a simple mission. Nor is it always easy to highlight as relevant issues certain topics which, unfortunately, do not appear in the resumes of many designers but which inevitably appear on the horizon during their working life. The solution - or ‘one of the solutions’ - is to work with small groups, establishing one-to-one relationships, and promoting the continuity of interaction, in an attempt to propose action plans that will be nurtured over time. An ISE event is usually an important point of reference with regard to sector trends and we shall not fail to follow its indications on your behalf and also to produce - as is the case each year - our ‘Daily’ update (in electronic format) produced directly from the trade fair during each day of the event. We wish to inform our readers we recently launched the Bridging Podcast, a digital medium created by the Connessioni team in collaboration with ISE, which is already providing reports on the journey of Italian companies towards the trade fair event and which will offer - live from the ISE exhibition - not only the latest news but also an overview of impressions, comments and the observations of exhibitors and visitors. The audience itself - and, consequently, sector strategies - will naturally be one of the main themes that are dealt with. We would suggest that you follow our reviews. The Bridging Podcast may be accessed in the website connessioni.biz and in our newsletter. In the meantime you can read all the information we have acquired concerning the next ISE event in this edition, together with a lot of advice on how to organise your visit in the best possible way. We look forward to seeing you in Barcelona! 


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20 ANNI CON ISE MAGAZINE N°59 DECEMBER 2023

Editore: Pentastudio Srl Presidente: Paolo Dalla Chiara pdallachiara@pentastudio.it Direttore responsabile: Luca Baldin lbaldin@pentastudio.it Capo redattore: Chiara Benedettini c.benedettini@connessioni.biz Redazione: Ilaria Rebecchi irebecchi@pentastudio.it Art director: Graziella Pivato gpivato@pentastudio.it Graphic designer: Monica Bassan mbassan@pentastudio.it Contributi: Chiara Benedettini, Maria Cecilia Chiappani, Michele Fucci, Matteo Fontana, Raffaele Pavoni ADVERTISING: Pentastudio Srl Pedemuro San Biagio, 83 36100 Vicenza, Italy Tel. +39 0444 543133 www.pentastudio.it www.connessioni.biz Stampa: Logo SpA Borgoricco (PD) CONNESSIONI MAGAZINE publication is edited in Italy by Pentastudio (all right reserved) www.pentastudio.it Registrazione del Tribunale di Pesaro N. 540 del 09/10/2006 ©2023 Pentastudio S.r.l., tutti diritti riservati. Nessuna parte della pubblicazione può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l'uso di sistemi elettronici senza l'autorizzazione dell'editore. Testi, fotografie e disegni: riproduzione vietata © Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi altro genere di utilizzo è necessaria l'autorizzazione da parte di Pentastudio S.r.l.. Qualsiasi tipo di materiale inviato in redazione, anche se non pubblicato, non verrà in alcun modo restituito. Non si risponde per eventuali attribuzioni, fedeltà nei colori e notizie soggette a variazioni.

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20 anni con ISE AVIXA offre una settimana di ispirazione continua a ISE 2024 Intellligenza artificiale: Applicazioni nel mercato, correnti di pensiero, opinioni ed implicazioni etiche Integrazione ed eventi verso un mondo green

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Progettare uffici di oggi

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Nelson e la sua epoca rivivono nel Castello di Bronte

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Tutto un altro cinema

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Hi-tech alla corte del doge

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Audiosales: le soluzioni giuste per ogni progetto

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“The Gallery”: immersione sensoriale nel cuore di Firenze

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User Experience attraverso le Keyboard: l'era delle macrokeyboards avanzate nel settore audiovisivo MIBA: il grande successo


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Twenty years on from the foundation of the Integrated Systems Europe (ISE) exhibition

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AVIXA Will Deliver a Nonstop Week of Inspiration at ISE 2024

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Artificial intelligence: Applications in the market, relative schools of thought, opinions and ethical implications.

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Integration and events in the transition towards a green world

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A modern approach in office design

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A totally different cinema experience p.102

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Hi-tech at the court of the doge of venice

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Audiosales: the right solutions for every project

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The ‘gallery’: a multi-sensorial, immersive experience in the heart of florence

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User Experience through Keyboards: The Era of AdvancedMacro Keyboards in the Audiovisual Sector

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MIBA: the very successful synergy formed between trade fair events

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The revival of a past era and the Nelson family heritage at Bronte Castle

B RA N D L I ST Audiosales www.audiosales.it d&b audiotechnick www.dbaudio.com Exertis http://exertisproav.it/ Frenexport www.frenexport.it Integrated Systems Europe www.iseurope.org Integrate Middle East www.integrateme.com Prase Media Technologies www.prase.it

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ANNI CON ISE Maria Cecilia Chiappani

Noi di Connessioni siamo nati dopo, ma non abbiamo mancato una sola edizione di Integrated Systems Europe: dal freddo fascino di Amsterdam, all’era “latina” di Barcellona. L’edizione 2024 è speciale sia per la celebrazione del ventesimo compleanno, sia per l’evoluzione dei contenuti e delle tecnologie protagoniste

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estinazione finale… innovazione. In verità, non è l’unica parola chiave di ISE 2024, considerando quante volte, in questi mesi, abbiamo visto e sentito i canali digitali ufficiali della fiera parlare dei 20 anni di ISE, delle iniziative e dei ricordi connessi a questo significativo anniversario. Non a caso gli organizzatori, con lo storico amministratore delegato Mike Blackman in primis, hanno scelto di orientare il concept dell’edizione 2024 – alla Fira de Barcelona dal 30 gennaio al 2 febbraio - sui filoni della celebrazione e dell’innovazione del mondo AV. Siamo infatti di fronte a un evento che non ha avuto “paura” di rinnovarsi, addirittura cambiando location, di rivedere aree tecnologiche e target di riferimento, di accogliere nuove categorie e tendenze. I numeri sembrano premiare questo approccio. Ufficiale, infatti, l’ampliamento dell’area espositiva del 17% rispetto al 2023, con l’allestimento di nuovi padiglioni e oltre 80 nuovi espositori. “L'apertura dell'accesso Nord della Fira segna una nuova pietra miliare della nostra storia - spiega Mike Blackman -, in quanto riflette la crescita e il miglioramento di ISE anche in termini accessibilità. I visitatori possono trovare più rapidamente ciò che cercano, le Technology Zone, le conferenze, le sessioni formative. Eleviamo così l'esperienza complessiva di ISE”.

Le Technology Zone

Anno dopo anno, la “casa” europea dell’integrazione di sistemi attira una comunità sempre più ampia e diversificata, che si riunisce con entusiasmo per toccare con mano le ultime tendenze, scambiare idee e pianificare i futuri sviluppi del settore. Cosa cambia nel 2024? La prima notizia logistica riguarda appunto l’espansione della manifestazione nei padiglioni 1 e 4 della Fira de Barcelona Gran Via. In particolare, il padiglione 1 ospita le tecnologie per Lighting & Staging, mentre il padiglione 4 ricolloca efficacemente le aziende di Content Production & Distribution, andando di fatto ad ampliare la Multi-Technology Zone. Nel complesso, l'area espositiva è disposta in maniera più intuitiva e si articola in 7 Technology Zone e un’area esperienziale, a racchiudere l'intera proposta di sistemi pro AV e di integrazione: • Lighting & Staging: pad. 1 • Residential & Smart Building: pad. 2 • Unified Communications & Education Technology: pad. 2 • Multi-Technology: pad 3, 4 e 5 • Content Production & Distribution: pad. 4 • Digital Signage & DooH: pad. 6 • Audio: pad. 7 • ISE Sound Experience con Audio Demo Rooms: pad. 8.

Conferenze, esperienze e novità

Anche il programma di convegni e training si annuncia come sempre intenso e innovativo, grazie al contributo dei due co-organizzatori di ISE, le associazioni Avixa e Cedia, e di numerosi partner esterni. Iniziamo subito, il 30 gennaio, con la tradizionale Smart Building Conference. Un’intera giornata dedicate alle tecnologie per gli edifici connessi con particolare attenzione alla riqualificazione intelligente ed efficiente degli immobili esistenti. Sempre martedì 30 ci sono anche il Control Rooms Summit, CONNESSIONI 6

con focus su cyber security e valorizzazione delle competenze, e la Smart Home Technology Conference, dedicata appunto all’integrazione in ambito residenziale. Passando a mercoledì 31 gennaio, ecco il Content Production & Distribution Summit, che esplora strategie e tecnologie per creare, gestire e distribuire contenuti video, e il Digital Signage Summit, dove si parla dei nuovi scenari di utilizzo di display, LED e proiettori negli spazi pubblici e commerciali. Smart Workplace Summit, nei pomeriggi del 31 gennaio e del 1 febbraio, riunisce invece diversi temi degli spazi di lavoro intelligenti, dal mondo IT ai facility manager, fino ai miglioramenti dell’esperienza dei dipendenti innescati dalle tecnologie AV. Nelle giornate del 31 e dell’1 si tengono anche i Tech Talks, in inglese e in spagnolo, preziose occasioni per conoscere meglio i trend di mercato e i relativi protagonisti. Il programma convegnistico continua poi giovedì 1 febbraio con il Live Event Summit, orientato al ritorno a “pieno regime” del settore degli eventi dal vivo, con tutte le sfide del caso. L’Education Technology Summit si concentra poi sulla progettazione di esperienze educative “su misura” per le esigenze di ciascun individuo, considerando le preferenze e le competenze digitali degli studenti. Concludiamo la carrellata con l’evento di venerdì 2 febbraio, il Sustainability Workshop, il quale si propone di riflettere insieme sull'impatto e sulle opportunità della


ITALIANI IN FIERA? Stai progettando la tua visita e cerchi le aziende italiane di ISE 2024? Le trovi tutte, in ordine alfabetico, nell’area Floorplan del sito www.iseurope.org. Ricorda che ci siamo anche noi di Connessioni – Smart Building Italia, allo stand 4D570. Ti aspettiamo per un caffè! Nel frattempo, però, vogliamo cogliere l’occasione per lasciare, soprattutto a chi si troverà per la prima volta nella location di Barcellona, qualche consiglio pratico per vivere in tranquillità la fiera.

Floorplan ISE 2024

sostenibilità. Non finisce qui. A ISE 2024, la Discovery Zone della Congress Square è notevolmente cresciuta, con oltre 70 nuove aziende pronte a raccontare la propria innovazione. Si rinnova all’appuntamento con il Padiglione Catalogna, dedicato alle aziende locali del settore AV e alle relative opportunità di business. Qui risiede anche l'ISE Open Innovation Challenge, ospitato per il terzo anno consecutivo da ACCIÓ, l'Agenzia catalana per il commercio e gli investimenti, ed Enterprise Europe Network. Altra conferma, comunque rivista, quella dei Tech Tours in giro per Barcellona. Organizzati in collaborazione con il Cluster Audiovisivo Catalano, questi appuntamenti permettono ai visitatori di vedere “dal vivo” tante tecnologie AV innovative. Concludiamo con un’interessante novità di ISE 2024, l’area Plug and Play nella Congress Square, pensata per mettere in contatto startup, aziende, società di venture capital, università e agenzie governative, secondo un programma di quattro giorni. Le sessioni mattutine del Plug and Play Stage si aprono con keynote e panel in tema di innovazione, mentre ogni pomeriggio si approfondiscono le attività delle startup. Le quali hanno dunque l’opportunità presentarsi e attrarre potenziali investitori. “Senza dubbio, ISE è la vostra destinazione per l'innovazione e vi dimostreremo che non si tratta solo di uno slogan”, afferma Mike Blackman. Non ci resta che partecipare, per vedere il futuro dell’AV in azione.

Anzitutto, dobbiamo dire che il polo della Gran Vìa è pratico e ben servito dai mezzi pubblici, metro e autobus, anche in collegamento con l’aeroporto. Certo, la “tentazione” di alloggiare in centro è forte, in una città affascinante come Barcellona: anche il nostro team di redazione lo fa, ma è importante valutare bene i tempi di spostamento e scegliere hotel o appartamenti vicini alle fermate strategiche della metropolitana. Inoltre, la manifestazione occupa una superficie più ampia rispetto alle edizioni del Rai Amsterdam e le aziende italiane confermate sono oltre 70. Dunque, riteniamo molto utile scaricare con anticipo l’app ufficiale di ISE, pianificare il proprio “tour” nei padiglioni e tra i convegni e, se possibile, fissare già dall’Italia gli appuntamenti principali. Quanto alla registrazione, avviene come sempre sul sito della fiera, ma ricorda che il ticket è digitale e va scaricato dall’app. Una volta completata la procedura, infatti, riceverai un'e-mail di conferma ma il vero e proprio badge per accedere a ISE si troverà nell'app ufficiale della fiera. Dalla piattaforma, sarà possibile ottenere sulla e-mail utilizzata per la registrazione il pdf da stampare. Attenzione! Non dimenticarti di inserire il nostro codice per registrarti gratuitamente a ISE 2024: connessioni

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L’ANNIVERSARIO SECONDO MIKE BLACKMAN Da due decenni, la fiera Integrated Systems Europe si conferma protagonista del panorama europeo e mondiale dell’AV professionale. In occasione del suo ventesimo compleanno, non potevamo non ripercorrere le tappe della crescita di ISE, dal 2004 al 2024, attraverso le parole di una figura cardine della sua storia, il managing director di Integrated Systems Events Mike Blackman. “Il vero promotore è stato Randy Lemke di InfoComm (poi Avixa) – racconta -. Sebbene ci fossero già state precedenti fiere, si rese conto che il settore AV stava cambiando e che era necessaria una nuova manifestazione. Randy ha così contattato Billilynne Keller di Cedia e Chuck Wilson di Nsca: insieme, hanno elaborato il piano per creare ISE”. Riflettendo sull'opportunità di prendere le redini del progetto nel 2023, Mike conferma di aver subito capito di avere di fronte qualcosa di importante. La prima edizione di ISE a Ginevra non è stata semplice da gestire, ma la partecipazione degli espositori è stata notevole. "Quando abbiamo aperto le iscrizioni ricorda Blackman -, sembrava tutto perfetto, con centinaia di registrazioni da luoghi lontani. In realtà, abbiamo chiuso CONNESSIONI 8

con 3.500 visitatori, dei quali nessuno proveniente dall’Africa. Abbiamo capito di aver creato un’occasione per ottenere visti per l’Europa e abbiamo cambiato la gestione delle iscrizioni”. Così, man mano che la fiera si espandeva e maturava, emergevano nuove opportunità. “Nel corso degli anni abbiamo assistito al cambiamento nel processo di ricerca e sviluppo: sempre più aziende concentrano il lancio dei loro prodotti nei mesi di gennaio e febbraio”. Ma con la crescita della fiera, emergeva anche il concetto di zone tecnologiche, per aiutare i visitatori a orientarsi tra i padiglioni. “Quando siamo tornati ad Amsterdam nel 2007, dopo l’esperienza di Bruxelles nel 2006, c’era confusione. Abbiamo pensato a come disporre gli espositori perché ISE funzionasse davvero per tutti”, aggiunge. Da un lato il successo, dall’altro i problemi logistici. Il Rai di Amsterdam si è presto dimostrato troppo piccolo per “reggere” l’aumento degli espositori. “Abbiamo valutato molte soluzioni per rimanere ad Amsterdam, scalo strategico per i visitatori di tutto il mondo, ma ci siamo resi conto che non facevamo altro che rimandare il problema – spiega il managing director -. Così è maturata la decisione di spostare ISE in una location più grande, purché all’interno di una città altrettanto ospitale e facilmente accessibile”. Ed eccoci a Barcellona: il capoluogo cat-

alano, che fino a quel momento ospitava solo il Mobile World Congress, ha subito compreso l’entità di questa seconda grande occasione. “A distanza di due anni, e di una pandemia che certo ha segnato anche il nostro percorso, in città c’è grande fermento. Le persone sentono parlare di ISE e capiscono sempre più di cosa ci occupiamo, sostenendoci con entusiasmo”. Cosa ci riserva il futuro? “Una cosa è certa: ISE continuerà a essere una forza trainante del settore, plasmando il suo futuro e riunendo professionisti da tutto il mondo per celebrare l’evoluzione dei sistemi integrati”. 


Managing Director di Integrated Systems Events Mike Blackman

BridgingPodcast@ISE 2024 Cosa propone Connessioni quest’anno? Oltre alla consueta presenza in fiera, con lo stand nel padiglione 4 (D570), da sempre punto di ritrovo per i visitatori italiani della fiera e per tutti i nostri partner internazionali, abbiamo pensato a una speciale novità, quella di affiancare alla storica newsletter ISE Daily un podcast per dare voce ai protagonisti di ISE 2024. Tutto nasce dall’idea che, spesso, nella vita quotidiana dei lettori non ci sia il tempo di approfondire i temi più interessanti attraverso la lettura. Impiegare dunque gli “scampoli” liberi della giornata con contenuti leggeri e fruibili dal proprio smartphone rappresenta dunque un’occasione per raggiungere ancora più efficacemente il nostro pubblico. Un nuovo modo di comunicare contenuti, novità tecnologiche e di prodotto, con un approccio giornalistico e di storytelling che riesce ad andare oltre l’immediatezza delle video pillole girate in fiera. Il programma è già iniziato, a dicembre, con la pubblicazione dei primi podcast con le voci di alcune realtà italiane che troveremo anche a Barcellona, ma continua durante e dopo la fiera, con tanti spunti interessanti sulle tendenze dell’AV pro, da ascoltare e riascoltare comodamente. Offrendo così un punto di vista (anzi, di ascolto) innovativo anche a chi non può essere in fiera. Dove trovi i podcast di ISE 2024? Sulle principali piattaforme, come Apple Podcasts, Spotify, Podcast Index, Google Podcasts, Amazon Music, ecc. Scopri di più su www.connessioni.biz CONNESSIONI

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AVIXA OFFRE UNA SETTIMANA DI ISPIRAZIONE CONTINUA A ISE 2024 A cura della redazione

All'evento ISE 2024, AVIXA presenterà una ricca serie di opportunità di apprendimento e networking, inclusi incontri interattivi con leader di pensiero, durante le sessioni TV Xchange LIVE/ livestream AVIXA negli spazi espositivi, e molto altro ancora. AVIXA Xchange LIVE

AVIXA Xchange LIVE (Stand 4G300) sarà ancora una volta presente all'ISE. Durante i quattro giorni di sessioni verranno trattate questioni riguardanti la “tecnologia dirompente”, governance, e fattori sociali ed ambientali nel settore AV, lo sviluppo professionale e molto altro. Le sessioni di Xchange LIVE includeranno anche incontri giornalieri, consentendo ai partecipanti di trascorrere del tempo con i propri colleghi e stabilire nuovi contatti. Martedì, il 31 gennaio, in una sessione intitolata "L'IA presenta dei pregiudizi?" le discussioni si concentreranno su come l’intelligenza artificiale svolga un ruolo sempre più cruciale nel plasmare le nostre vite, dagli algoritmi decisionali alle raccomandazioni personalizzate. Tuttavia, man mano che i sistemi di intelligenza artificiale diventano sempre più integrati nella società, sono sorte delle preoccupazioni riguardo al fattore di “bias” in varie applicazioni. Questa sessione approfondirà questo argomento complesso. CONNESSIONI 1 0

Nello stesso giorno si terrà la sessione "Come possiamo rendere Pro AV più sostenibile?" che metterà in evidenza i vantaggi dell’analisi del ciclo di vita, dell’approvvigionamento responsabile e del riuso creativo di vari prodotti e materiali (“upcycling”). I relatori condivideranno le loro prospettive su come organizzare, gestire e monitorare un "uso ecologico" delle apparecchiature AV e IT. Mercoledì, il 1 febbraio, la sessione "Come l'EdTech può migliorare l'apprendimento sociale ed emotivo in classe" si concentrerà su come il successo nell'ambito scolastico dipenda dalla coltivazione non solo delle capacità cognitive ma anche del benessere emotivo, della forza di carattere e della forza d'animo. Qualità come la curiosità, la compassione ed il coraggio sono vitali per formare individui con una varietà di esperienze e capacità ed una personalità sviluppata. I relatori discuteranno come lo sviluppo dell’apprendimento socio-emotivo (SEL) con l'aiuto di strumenti digitali possa supportare una sana integrazione degli studenti nella società.

AVIXA TV

Per la prima volta all'evento ISE, AVIXA TV trasmetterà in diretta dal padiglione espositivo, dal lunedì al giovedì (Stand 4G300). I conduttori Samantha Powell e Ben Barnard di AVIXA saranno affiancati da leader di pensiero per discutere le ultime tendenze, opportunità e sfide nel settore Pro AV. AVIXA TV è stata lanciata ufficialmente nella primavera del 2023 per ispirare, educare e informare la comunità AV globale. Oltre a coprire eventi come ISE e InfoComm, AVIXA TV è il punto di riferimento per i contenuti video, mettendo in mostra progetti AV innovativi e illustrando chiaramente le ultime tecnologie e i sistemi fondamentali. Mentre ci avviciniamo all'evento ISE, le persone possono sintonizzarsi sui podcast ISE "Backstage Pass" su AVIXA TV per avere un'idea di cosa troveranno all’evento. Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito www.avixa.tv. Il primo episodio presenta l'amministratore delegato di ISE Mike Blackman e la futurista Amelia Kallman.


Programma di Conferenze

Il vasto programma di conferenze dell'evento ISE è stabilito da AVIXA e CEDIA, con la collaborazione di associazioni partner ed esperti in materia. Il programma copre tutto ciò che riguarda la sfera AV, dagli edifici intelligenti alle sale di controllo e agli eventi dal vivo. Venerdì 2 Febbraio, AVIXA e CEDIA ospiteranno un workshop di 3 ore sulla sostenibilità per affrontare il modo in cui il nostro settore deve adattarsi alle questioni globali del cambiamento climatico, della perdita del mondo naturale e della resilienza sociale. Il nostro settore è parte del problema ma anche parte della soluzione. Questo workshop mira ad aiutare i delegati ISE a capirlo, a riflettere con gli altri sull'impatto e sulle opportunità presentate da queste sfide e su come possono trarre profitto da queste circostanze. I delegati saranno guidati durante un workshop interattivo e pratico, lavorando con colleghi del nostro settore. Il workshop sarà condotto da Simon Brown, proprietario di un’azienda, imprenditore e consulente, che ha concentrato gli ultimi 20 anni sull'innovazione sostenibile.

Discorsi tecnologici

I Tech Talks, presentati in inglese e spagnolo, illustreranno le ultime novità riguardanti la tecnologia e le tendenze AV. Queste sessioni gratuite sono progettate per offrire ai visitatori l'opportunità di conoscere tecnologie innovative e sviluppi aziendali. I Tech Talks presenteranno esperti pionieristici, introducendo nuove idee, condividendo casi di studio delle buone pratiche ed offrendo uno sguardo allo “state of the art” all'evento ISE 2024. Questi specialisti saranno presenti sul palco principale della fiera ISE (padiglione 4) dal martedì al giovedì. 

Dettagli completi riguardanti il programma di conferenze ISE sono disponibili all'indirizzo: www.iseurope.org/ise-2024-conference-programme. Per ulteriori informazioni relative all'ISE 2024, potete visitare il sito www.iseurope.org.

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SCENARI

APPLICAZIONI NEL MERCATO, CORRENTI DI PENSIERO, OPINIONI ED IMPLICAZIONI ETICHE Michele Fucci

INTRODUZIONE

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uando la redazione mi ha chiesto di scrivere questo articolo ho avuto un po’ paura. Ebbene si, nonostante sia un utilizzatore entusiasta ed un instancabile curioso della materia, ho purtroppo come tanti un po’ la sensazione che qualcosa mi stia sfuggendo e che non riesca ancora a comprenderne il vero significato. Succede anche a voi ? Non preoccupatevi può’ essere normale e in alcuni casi potrebbe essere la cosiddetta “Fear of Missing Out” la paura di essere tagliati fuori. Benvenuti quindi in questa strana magia che sta cambiando il modo in cui viviamo, guardiamo i film, interagiamo con i sistemi di casa e che ci fa scattare foto con il nostro cellulare da veri professionisti. È come avere un assistente super intelligente che lavora dietro le quinte, in grado di migliorare molte delle attività a cui siamo già abituati dal lavoro all’intrattenimento. Il mondo dell'audiovisivo sta attraversando una trasformazione epocale grazie all'Intelligenza Artificiale (IA). Da un lato, stiamo assistendo a un'evoluzione senza precedenti nella produzione di contenuti audiovisivi, mentre dall'altro, l'Integrazione di Sistemi Audiovisivi sta diventando più intelligente che mai. In questo articolo, esploreremo come l'IA sta ridefinendo il settore, attraverso esempi pratici e una riflessione sulle implicazioni etiche.

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SEZIONE 1: PRODUZIONE AUDIOVISIVA POTENZIATA DALL'IA L'IA ha rivoluzionato la produzione di contenuti audiovisivi in modi che avremmo difficilmente potuto immaginare solo qualche anno fa. Un esempio lampante è il suo utilizzo nella post-produzione cinematografica. L'IA accelera la creazione degli effetti speciali, permettendo ai registi di realizzare scene che prima sarebbero state troppo costose o complesse da produrre. Questo ha aperto le porte a mondi fantastici e spettacolari sul grande schermo che altrimenti rimarrebbero solo un sogno. Prendiamo ad esempio il film "The Irishman" di Martin Scorsese dove l’AI ha giocato un ruolo cruciale nel ringiovanire i personaggi, consentendo agli attori di interpretare versioni più giovani di se stessi senza ricorrere a un trucco pesante o a controfigure.

SEZIONE 2: INTEGRAZIONE DI SISTEMI AUDIOVISIVI INTELLIGENTI Ma l'IA non è solo una forza trainante nella produzione; sta anche trasformando l'integrazione di sistemi audiovisivi. Ad oggi molte delle tecnologie che ci accompagnano quotidianamente ricorrono ad alcune tecniche come il Machine Learning o il Deep Learning per darci una mano. Nel mondo della System Integration aziende come Sonos propongono sistemi audio dotati di algoritmi di calibrazione in grado di misurare le caratteristiche acustiche dell’ambiente e adeguare l'equalizzazione. Aver e Logitech propongono meeting bar intelligenti che automatizzano i movimenti di camera, applicano soppressione del rumore e migliorano la qualità video. Niente di nuovo direte voi, ed è vero solo che adesso possiamo “fidarci” molto di più.

L’innovazione sta proprio in questo : perfezionare e rendere più magico quello che le macchine sapevano fare già da qualche tempo…(con molto meno stress per noi progettisti). Possiamo già Immaginare di entrare in una sala conferenze e vedere l'illuminazione e l'audio adattarsi in modo automatico alle nostre esigenze. Questo è possibile grazie all'IA, che rende gli ambienti audiovisivi più intelligenti e reattivi che mai.

SEZIONE 3: IMPLICAZIONI ETICHE DELL'IA NEL SETTORE AUDIOVISIVO Tuttavia, con tutti questi progressi, sorgono domande etiche importanti. La variazione del mercato del lavoro è una di esse facendo emere importanti questioni etiche: • Variazione del Mercato del Lavoro: L'automazione potrebbe ridurre la domanda di alcune professioni tradizionali, richiedendo una riqualificazione professionale. • Dipendenza dalla Tecnologia: L'IA offre soluzioni, ma la dipendenza eccessiva potrebbe compromettere la creatività umana. • Contenuti Falsi (Fake): La generazione di contenuti falsi rappresenta una minaccia all'autenticità e alla fiducia nell'industria. Affrontare queste sfide richiede regolamentazione e una continua vigilanza. L'obiettivo èbilanciare l'innovazione con l'integrità etica. E tutto questo è fortunatamente ancora possibile.

L'IA aprirà le porte a nuove forme di narrazione che prima erano impensabili. È uno strumento potente che, se usato con saggezza, può arricchire il modo in cui raccontiamo storie." (Steven Spielberg - regista e produttore) "L'uso dell'IA nella creazione di effetti visivi è solo la punta dell'iceberg. Le sue potenzialità per trasformare il modo in cui facciamo film sono infinite." (James Cameron - regista) Sono solo alcune citazioni da parte di registi e produttori di fama che condividono il loro entusiasmo per l'IA nella produzione audiovisiva. Secondo questi, l'IA sta potenziando la creatività umana, consentendo a registi e sceneggiatori di spingersi oltre, creando mondi e storie ancora più coinvolgenti. CONNESSIONI

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SEZIONE 4: L'EQUILIBRIO TRA CREATIVITÀ UMANA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE Mentre l'IA dimostra la sua potenza nel generare musica, immagini e persino dialoghi straordinari, non possiamo dimenticare il valore insostituibile della creatività umana nell'arte audiovisiva. L'IA può essere uno strumento eccezionale per ampliare le nostre capacità creative, ma è l'essere umano che infonde emozione, originalità e significato nelle opere che creiamo. Immaginiamo un compositore che collabora con un algoritmo di IA per creare una colonna sonora epica per un film. L'IA può generare in modo efficiente una serie di tracce musicali adatte, ma è il compositore che, con la sua sensibilità umana, seleziona la melodia perfetta per un momento chiave del film. La creatività umana si esprime nella scelta delle note che

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toccano il cuore dello spettatore.In campo visivo, pensiamo a un regista che lavora con un sistema di IA per generare scenari e effetti visivi sorprendenti. L'IA può proporre idee audaci, ma è il regista che dà vita a queste idee attraverso il suo occhio artistico e il suo senso di narrazione. La creatività umana si manifesta nell'interpretazione visiva di una storia. Quindi, in questo percorso di collaborazione tra l'IA e l'audiovisivo, è fondamentale mantenere un equilibrio. L'IA è uno strumento che potenzia la creatività umana, ma non può sostituirla. L'arte audiovisiva è un'emanazione dell'anima umana, una forma di espressione che ci connette attraverso emozioni e narrazioni uniche.

CONCLUSIONE

L’IA ha aperto un mondo di possibilità nel settore audiovisivo, dalla produzione all'integrazione di sistemi. È importante abbracciare queste innovazioni, ma allo stesso tempo, affrontare le questioni etiche con consapevolezza e come afferma Christopher Nolan, “l'IA non sta sostituendo la creatività umana, ma la sta potenziando”. Sta a noi sfruttare al meglio questa potente alleata per creare un futuro audiovisivo straordinario. 


21 23 MAY 2024 DUBAI WORLD TRADE CENTRE

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SCENARI

INTEGRAZIONE ED EVENTI VERSO UN MONDO

GREEN Matteo Fontana

Sia la system integration che gli eventi live e la produzione A/V stanno conoscendo una forte spinta verso pratiche “green”, dettate dalla necessità di una maggiore sostenibilità energetica. Assieme a Kristin Bidwell, direttrice e consulente gestionale presso ACT Associates, cerchiamo di orientarci in questa nuova, affascinante direzione

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l mondo (anche quello della system integration e dei progetti A/V e live) cambia, e cambia velocemente. A dettare il cambiamento, in particolare, le stringenti esigenze di sostenibilità energetica e ambientale, che sempre più spesso sono centrali nella progettazione di soluzioni A/V o di integrazione di sistemi, nonché nelle produzioni di eventi live o di cinema e TV. Senza volerci allargare troppo, perché il discorso diventerebbe talmente ampio da non essere gestibile, ci accontenteremo di dare un’occhiata all’evoluzione degli ambiti system integration e organizzazione di eventi, e lo faremo anche grazie alla voce di una vera esperta in materia: Kristin Bidwell vanta oltre quindici anni di esperienza nel settore audiovisivo, avendo

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progettato in prima persona numerosi sistemi AV per edifici commerciali, e avendo gestito società AV e ristrutturato aziende. Attualmente impegnata come direttrice e consulente gestionale presso ACT Associates, si occupa in particolare del dipartimento A/V ed è membro di numerose società del settore AV, a partire da AVIXA, per cui ricopre, tra gli altri, anche il ruolo di co-presidente della task force sulle migliori pratiche di sostenibilità.

Sguardo d’insieme: la produzione A/V al giorno d’oggi

Prima di cedere la parola a Kristin, cui abbiamo posto alcune domande, azzardiamo una veloce occhiata alle attuali esigenze di

sostenibilità del mondo della progettazione AV, dell’integrazione e della domotica. Due appaiono le grandi linee di pensiero: da una parte, la necessità di una produzione di energia che sia sempre più green e rinnovabile, con l’uso di pannelli solari, per esempio, o di altre fonti energetiche che abbiano il minore impatto possibile sull’ambiente e sul clima; dall’altro, il ricorso a materiali innovativi e sostenibili, sia in sede di produzione che di (eventuale) smaltimento. La grande necessità retrostante tutto è quella di non incidere, o di incidere il meno possibile, sul delicato equilibrio dell’ambiente, messo a dura prova da molti decenni di sfruttamento (quasi) indiscriminato, sfruttamento nel quale ancora indulgono (e questo è, a nostro avviso, il tallone d’Achille


degli attuali protocolli sul clima) diversi importanti Paesi del mondo. Cosa possiamo fare noi occidentali? Abbiamo realmente un impatto sul clima e sull’ambiente, le nostre pratiche virtuose possono cambiare le cose? Sempre più spesso sui set cinematografici e televisivi si vedono generatori di corrente di ultima generazione, non più a nafta o benzina ma interamente elettrici, vere e proprie batterie portatili pulite e silenziose, l’equivalente delle auto elettriche nel mondo della produzione cinematografica. Si tende, insomma, a non bruciare più litri su litri di idrocarburi per garantirsi l’illuminazione di un set, e si cercano soluzioni green con la fierezza di definire” green” l’intera produzione – evidente valore aggiunto anche per ottenere finanziamenti pubblici o privati. Ma adesso, la parola a Kristin Bidwell per un focus più preciso sul mondo delle installazioni e degli impianti AV.

Kristin Bidwell

Intervista a Kristin Bidwell – AVIXA Sustainability Task Force

La Sustainability Task Force è un’iniziativa su base annuale creata dal Consiglio di Amministrazione di AVIXA allo scopo di presentare una proposta su come l’Associazione possa supportare l’industria ProAV nel suo processo di rinnovamento verso pratiche e modalità più sostenibili. Il gruppo di lavoro è destinato a sciogliersi una volta completato il proprio lavoro. Il punto di partenza della task force consiste nel comunicare e far capire l’importanza della sostenibilità per il settore A/V attraverso l’accurato esame di regolamentazioni chiave e decisioni governative a livello globale e attraverso l’individuazione di pratiche e soluzioni per colmare le lacune esistenti tra le aziende e le normative. Da ultimo, la task force non ignora l’impor-

tanza di comunicare e far comprendere i concetti di sostenibilità ed ecologia alle parti interessate e ai vari stakeholder. Buongiorno Kristin, e grazie per il tuo tempo! Quali sono i concetti chiave per la creazione di progetti ed eventi di integrazione Green AV? Gli integratori AV dovrebbero considerare sia i propri processi interni che le pratiche in loco e predisporre flussi di lavoro sostenibile. Alcuni concetti chiave che suggerisco agli integratori includono l’utilizzo di tecnici locali per ridurre gli spostamenti, la fornitura di veicoli efficienti che possano contribuire a ridurre la carbon footprint, la definizione di un processo per riciclare le apparecchiature AV EOL (“End Of Life”), l’utilizzo di materiali di imballaggio riciclabili e riutilizzabili e la formazione anticipata dei tecnici per ridurre la quantità di visite al sito e quindi ridurre i tempi di viaggio. A livello interno, invece, consiglio di implementare pannelli solari, disporre di un sistema di riciclaggio, rimuovere tutta la plastica monouso e ridurre la metratura degli uffici se lo spazio è sottoutilizzato. Fare un passo indietro per rivedere i processi è incredibilmente importante. Definire cosa funziona e cosa invece rallenta consente di creare un flusso di lavoro più efficiente e uno staff più istruito, producendo di conseguenza una cultura aziendale migliore e un’azienda AV più ecologica. Come si può realizzare un utilizzo ecologico delle apparecchiature AV IT? L’implementazione di apparecchiature AV/ IT che promuovono la sostenibilità inizia con un confronto tra le principali parti interessate e il team di progettazione nelle prime fasi del processo di progettazione. Le iniziative sostenibili dovrebbero essere discusse ben prima che i sistemi AV siano progettati e installati. Esistono vari produttori nel settore AV che hanno creato prodotti pensando all’AV Green. Alcune tendenze che ho osservato negli ultimi anni includono la rimozione di tutta la plastica monouso dai prodotti e dai materiali di spedizione, l’aumento della quantità di alluminio nella progettazione dei prodotti, la riduzione dell’uso di saldature e la creazione di dipartimenti di spedizione locali. In qualità di consulente di progettazione AV, cerco di progettare sistemi che utilizzino questi prodotti, purché soddisfino le mie specifiche di progettazione.

Servono specialisti dedicati per le realtà produttive che vogliono investire nel Green? Male non fa! C’è stato un aumento delle opportunità di lavoro incentrate sulla sostenibilità. Ho visto posizioni specifiche per uno specialista dedicato in sostenibilità e posizioni con un ruolo misto in cui si esegue la strategia aziendale e si incorpora la sostenibilità nel piano aziendale complessivo. Ci troviamo in un punto interessante della storia, includere sforzi sostenibili nella strategia aziendale complessiva non solo porterà a un’economia a zero emissioni, ma fornirà anche alle aziende un vantaggio competitivo che porterà a maggiori profitti. Anche il mondo dei rental è interessato a questa rivoluzione AV/Green? Ad esempio con l'utilizzo di generatori elettrici portatili, e non a benzina...? Non lavoro nel mondo del rental, ma presumo che anche una parte del settore stia cercando modi per ridurre la propria carbon footprint. Come si possono gestire l’analisi del ciclo di vita e l’impronta ecologica di un progetto AV? Utilizzando software di servizi gestiti per tracciare il ciclo di vita delle apparecchiature e l’impronta ecologica dei clienti. Attraverso questo tipo di piattaforma, siamo in grado di produrre dati per i nostri clienti che mostrano le prestazioni delle apparecchiature AV, insieme a dati di sicurezza, prestazioni di rete, consumo energetico e fornire la possibilità di assistenza remota. Quanto è importante, oggigiorno, che un progetto possa definirsi Green, in termini di posizionamento sul mercato? È molto importante. Abbiamo assistito a una grande spinta per l’AV Green nei paesi europei, in parte perché sono state emanate nuove leggi. L’Europa è un mercato molto vasto per l’industria AV e fortunatamente le tendenze in Europa hanno iniziato a causare un grande cambiamento anche nel settore AV statunitense. Negli Stati Uniti, abbiamo visto le autorità locali implementare questi requisiti così come le aziende private e le strutture di istruzione superiore. Se un’azienda AV è in grado di fornire soluzioni Green AV, ha un vantaggio rispetto alla concorrenza.  https://www.avixa.org https://www.avixa.org/membership/ committees-councils/avixa-sustainability-task-force CONNESSIONI

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Progettare uffici nell’era del lavoro ibrido e asincrono ha più senso che mai: nuove abitudini e modalità devono trovare il giusto spazio in ambienti flessibili e aperti, comodi da utilizzare. Ma i clienti sono realmente pronti e disponibili a questo passo? Secondo Marco Gennaro di Ambiente 1985 è soprattutto una questione di fiducia

Progetto agorà che contiene spazi relax, meeting veloci, area pranzo e isole di con-centrazione. Tutto inserito nel verde

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Dall’attenzione alla persona al ruolo delle tecnologie

PROGETTARE UFFICI DI OGGI Chiara Benedettini

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fine 2023, alcuni elementi sono ormai scontati quando si va a parlare di progettazione degli spazi di lavoro (ma anche di studio): il lavoro ibrido e asincrono, slegato da un tempo e un luogo precisi, ha portato ancora di più alla necessità di progettare ambienti di lavoro centrati sulla persona. Una banalità? Più facile a dirsi che a farsi, per tante ragioni pratiche, culturali, nonché legate alle abitudini: di queste “ragioni” abbiamo discusso con l’architetto Marco Gennaro di Ambiente 1985, studio di consulenza e progettazione attivo appunto dalla metà degli anni ‘80 per la creazione di ambienti principalmente votati al lavoro. Per voi cosa significa progettare ambienti centrati sulla persona? L’idea ovviamente non è nuova, ma non è facile farlo davvero. Secondo noi significa, cosa ovvia ma da ripetere sempre, non solo ascoltare il cliente, ma prendersi anche la responsabilità di fare proposte e di interpretare progettualmente, con le nostre competenze specifiche, le necessità

del cliente. Non significa quindi solo rendere concreto quello che ci chiede, ma fare un passo in più e proporre una soluzione progettuale al suo quesito, che sia al passo con i tempi. Se gli spazi che progettiamo saranno effettivamente utilizzati dagli utenti per ciò che erano destinati a rappresentare, vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Se il luogo “non funziona”, semplicemente le persone tenderanno a crearsi un’alternativa, in definitiva più aderente alle necessità. Prima di iniziare l’intervista avete accennato alla collaborazione con Strategy Innovation, può dirci di più? Strategy Innovation è uno spin off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, creato per dare risposte alle aziende nei loro processi di rinnovamento e offrire progetti di innovazione strategica. É una struttura all’avanguardia nell’approccio, realmente interdisciplinare, che sa mettere a fuoco componenti ed eventuali criticità delle imprese, nell’ottica di generare opportunità e risolvere problemi. CONNESSIONI

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SCENARI

Aree di lavoro informale, di concentrazione e di condivisione veloce

Ambienti di lavoro con aree ad alta densità, ambienti trasparenti di privacy acustica, business lounge

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Le nostre competenze sono complementari e insieme – loro per la parte di metodo e noi per quella architettonica e progettuale – siamo in grado di offrire non solo un “nuovo ambiente per lavorare” ma un percorso di rinnovamento aziendale. E secondo voi le aziende hanno ancora necessità di uffici, e di progettarli? È indubbio che il lavoro “desk based”, con postazioni assegnate, magari in un open space, dove la tecnologia viene “assegnata” spesso unilateralmente alla persona, sia un modello sorpassato: più spesso oggi i lavoratori scelgono e determinano i luoghi e gli strumenti del loro lavoro, anche quelli tecnologici. Una volta che la sicurezza e la compatibilità sono garantite, che il collaboratore utilizzi un tablet, uno smartphone o un PC da tavolo, per il “capo” è spesso irrilevante. In più, spesso è il collaboratore che porta in azienda i propri device con cui lavora anche da remoto, più che il contrario. Anche se le aziende tendono a incentivare il ritorno in ufficio più o meno stabile, per ragioni che ci appaiono per lo più culturali, osserviamo che i lavoratori non solo sono abituati, ma chiedono modelli flessibili. Le parole chiave sono quindi “desk sharing”, alta mobilità interna del personale, necessità di aree diversificate rispetto agli usi, possibilità di scegliere e prenotare ambienti diversi e, non ultimo, ottimizzazione dello spazio. Le aziende potrebbero così ridurre le loro necessità di spazi fisici, magari investendo nella qualità degli ambienti, qualità estetica ma anche che ne aumenti le funzioni e gli utilizzi! Come riuscite a comunicare efficacemente questi valori ai clienti? Utilizziamo spesso la teoria delle Quattro C, quattro parole che servono da guida e da ispirazione per il cliente. Concentrazione: se il luogo di lavoro è aperto e flessibile, sarà necessario uno spazio dedicato alla creazione e riflessione, come le cosiddette focus room – piccoli ambienti protetti e silenziosi, o al brainstorming. Comunicazione: ci porta nel mondo delle sale conferenza, ma anche dei luoghi per incontri one-to-one, di persona. Collaborazione rimanda alle meeting room piccole o grandi, alle huddle room ecc. Infine, la Contemplazione (o relax), ambienti che non erano mai previsti nella progettazione tradizionale di uffici ma che, nella panoramica attuale, non sono dedicati solo al caffè e una pausa, spesso sono contesti fondamentali di ritrovo per i dipendenti, in via informale e trasversale.

Luoghi indispensabili per l’aggregazione, ma anche per confrontarsi in maniera libera, e sappiamo tutti che alle volte le idee migliori vengono davanti alla macchinetta del caffè. Qual è il vostro ruolo rispetto agli altri professionisti che collaborano al progetto? Seguite anche i cantieri? Ambiente 1985 offre un affiancamento in tutto il percorso, fino al cantiere... è il nostro modo di lavorare, coordiniamo un po’ tutte le professioni coinvolte nel progetto perché la realizzazione rispecchi le premesse, e sia portata a termine nei tempi concordati. Diciamo che riteniamo che tutto quanto è visibile, dall’arredo ai trattamenti acustici, dalle finiture agli impianti fino alle tecnologie, sia di nostra responsabilità almeno nell’impostazione generale, perché appunto al cliente offriamo un progetto e non solo una serie di prodotti. Capita spesso anche di interfacciarci con il personale IT delle aziende, per prevedere per esempio cablaggi alle scrivanie, che tipo di tecnologie inserire in una sala riunioni ecc. Credo che un bravo architetto debba essere in grado di parlare la lingua di tutte le maestranze coinvolte, mantenendo ovviamente la specificità nel nostro ambito e lasciando agli altri la competenza nel proprio. Cosa significa per voi progettare un ambiente ergonomico? La mia risposta vi sembrerà riduttiva, ma è solo semplice e sintetica: è la base di ogni progetto, semplicemente in uno spazio non ergonomico si lavora male o non si lavora, e ce ne accorgiamo subito. Un esempio su tutti: spesso ci capita di inserire pannelli acustici in ambienti invivibili a causa del troppo riverbero: a meno di particolari conformazioni dello spazio, significa che già il progetto a monte non era fatto con cura, un buon progetto tiene conto del riverbero da subito. Se non c’è attenzione a questi temi, significa mal progettare. Ritenete che oggi i vostri committenti siano più attenti ai temi della progettazione? C’è effettiva disponibilità verso la creazione di ambienti al passo con i tempi? Credo che il tema si riassuma nel grado di fiducia che si instaura con il cliente, in realtà siamo noi a dover essere preparati e a saper condurre il cliente verso soluzioni che sappiamo, in base alla nostra esperienza, risponderanno non solo ai desiderata espressi, ma anche alle necessità che osserviamo. Secondo me è “normale” che il cliente non

sia preparato su questi temi, è un nostro dovere esserlo, e non solo nella progettazione ma anche nelle normative, nelle tendenze ecc. Sappiamo tutti che delegare è uno dei processi più difficili nel lavoro, ecco noi vogliamo essere all’altezza di questa delega.  www.ambiente1985.it

Chi è Ambiente 1985

Lo studio di consulenza e progettazione nasce dall’unione di due aziende già presenti sul territorio (Centro uffici e Tecno Ambiente), oggi si occupa di consulenza e progettazione personalizzata per l’ufficio e la casa, in base alle carattersitiche degli ambienti e a seconda delle esigenze delle persone. Studia morfologia e contesto per dare la forma necessaria per vivere gli ambienti al meglio, immaginando la quotidianità di chi li abita. Offre servizi di progettazione e costruzione di arredi su misura, di direzione cantiere e in lavori speciali (rifiniture, rivestimenti ecc..). Marco Gennaro, architetto, è project manager e responsabile del reparto creativo e tecnico di Ambiente 1985.

Il cuore green è racchiuso da aree operative flessibili. L'open space ben governato può diventare con facilità galleria o sala eventi o sala meeting

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Nelson e la sua epoca rivivono nel Castello di Bronte Matteo Fontana

“Il passato non muore mai. E non è nemmeno passato”, ebbe a dire una volta William Faulkner. Frase che suona perfettamente vera, e attuale, in riferimento al nuovo Museo Nelson inaugurato presso l'omonimo Castello in Sicilia, in una location resa storica proprio dal grande Ammiraglio inglese

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SOLUZIONI

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ra i tanti esempi di moderna tecnologia che ridà vita al passato, uno dei più interessanti è il Castello di Nelson, con il nuovo Museo dedicato alla figura di Horatio Nelson, il grande Ammiraglio britannico che sfidò Napoleone sui mari e che proprio a Bronte lasciò un importante traccia del suo passaggio, la cosiddetta Ducea di Nelson, un complesso situato a fondovalle, a circa 13 chilometri dal paese, sulla riva sinistra del torrente Saraceno. Il “Castello” è in realtà una sorta di residenza gentilizia che fu abitata dai Nelson, recentemente trasformata in museo multimediale e tecnologico dedicato alla figura dell’Ammiraglio, che compare anche in versione olografica per accogliere e guidare i visitatori. Corredato da un verdeggiante parco di circa quattro ettari e da due cortili interni, il complesso della Duce a ha un aspetto semplice e maestoso allo stesso tempo, e da poco è impreziosito da un’installazione altamente tecnologica firmata da TechLab Works, che si è occupata di progettarla e installarla, e da Exertis ProAV, vista la quantità di prodotti e marchi distribuiti da questa azienda presenti nell’installazione, dai videoproiettori LG ProBeam ai monitor, dai player BrightSign all’audio firmato Yamaha e Bose, fino ai cablaggi professionali Purelink e alle staffe Peerless. Niente è stato lasciato al caso, come avrebbe voluto il grande Ammiraglio, noto per la sua straordinaria abilità tattica e strategica! Un museo multimediale in una location storica Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Alberto Cavallaro, Responsabile Multimedia Solution di TechLab Works ed Executive Director nella realizzazione del Museo Multimediale Castello Nelson, e ci siamo fatti spiegare le caratteristiche più importanti e affascinanti del lavoro svolto, a partire dalle esigenze di base: “La committenza ci ha chiesto di sviluppare un percorso museale multimediale all’interno dei locali del Castello, dimora

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dell’Ammiraglio Horatio Nelson ed exclave inglese nel territorio italiano” – ci ha detto l’Ing. Cavallaro. “L’obiettivo era di raccontare la storia di quei luoghi mediante un registro moderno, con l’ausilio delle più recenti tecnologie nel campo del Digital Signage.” Il progetto ha visto coinvolte diverse figure (ingegneri, Multimedia Producer, 3D Creators, Software Analyst e installatori) ed è stato preventivamente valutato da una apposita commissione, ottenendo il massimo punteggio sia per il lato tecnologico che per il costo complessivo. Dunque, TechLab Works ha ricevuto l’incarico di realizzare il Museo, la cui inaugurazione si è svolta il 10 novembre 2023. “Il nostro obiettivo, sin dalle prime fasi di ideazione dell’intero percorso museale” – continua l’Ing. Cavallaro – “è sempre stato offrire al visitatore un’esperienza immersiva ed entusiasmante, adatta ad un pubblico eterogeneo per età ed interessi, senza che tutto questo potesse in alcun modo ledere la finalità culturale e divulgativa del museo stesso. Per tale ragione abbiamo ideato un percorso a tappe, attraverso le quali il visitatore alterna esperienze multimediali a momenti di approfondimento didattico. Ciò che rende unica questa installazione è l’aver impiegato tecnologie e strumenti di ultimissima generazione per rendere fluido e comprensibile il percorso museale, che condensa oltre un millennio di storia in sei stanze, con ologrammi, quadri che prendono vita, proiezioni dinamiche, ricostruzioni olografiche tridimensionali e postazioni multimediali di approfondimento.” La visita al Museo Per l’allestimento del museo, dunque, sono state utilizzate tante diverse tecnologie. L’inizio della visita è indubbiamente di grande


LISTA PRODOTTI UTILIZZATI LG 75UH5J-H Monitor 75" LG 88BH7G-B.AEU Monitor Ultra Stretch 88 LG ProBeam BU50NST BrightSign XC2055 dual output 4K BrightSign LS445 4K USBOptoma ZH450ST Optoma ZH400 UST YAMAHA HS Series BOSE FreeSpace 3 CONNESSIONI

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impatto, con la riproduzione olografica in human model dell’Ammiraglio Nelson, su cui torneremo più avanti, che introduce i visitatori al museo. Quindi, spazio alla tecnologia di Projection Mapping, nella sala denominata Le Quattro Stagioni: qui, un innovativo mapping racconta il territorio attraverso un percorso animato dal forte impatto emotivo. Su tre delle quattro pareti, infatti, sono state disposte delle cornici d’epoca, all’interno delle quali prendono vita scenari dinamici e proiezioni tridimensionali di elementi che, con giochi di luce abbinati a musica, attraversano la stanza regalando ai visitatori uno spettacolo molto suggestivo. La sala denominata Mediateca è invece destinata ad approfondimenti e interazioni. Qui, un tavolo interattivo di ultima generazione, Digikiosk Table, è il device di supporto che consente al visitatore di vedere, sentire e approfondire le innumerevoli vicende storiche del castello, attraverso diverse partizioni tematiche: La storia del castello e della Ducea; l’Etna e le sue eruzioni; i fatti del 1860; le tradizioni e il territorio di Bronte. “La piattaforma software di Digital Signage TLW UITouch, realizzata da Techlab Works” – ci spiega Cavallaro – “è la UI che dà accesso a una vasta raccolta di documenti e immagini storiche provenienti dagli archivi del Museo stesso. Inoltre, nella stessa stanza, abbiamo installato un monitor da 75” che tratta le medesime tematiche, offrendo ai visitatori una visione ancora più dettagliata e coinvolgente di questi affascinanti argomenti.” La visita si conclude quindi nella sala delle proiezioni tridimensionali e della timeline. Così ce la descrive l’Ing. Cavallaro: “Si tratta di un’ampia sala divisa da un’impalpabile superfice semitrasparente di supporto a un sistema di Mapping Multi Proiettore, in cui si possono ammirare le particolarità architettoniche del luogo, realizzate e rese visibili mediante scansioni 3D e fotogrammetria NeRF. Completano l’allestimento un impianto audio Dolby Digital e un sistema di luci scenografiche controllate. La piattaforma TLW UITouch, infatti, è in grado di controllare e gestire in maniera sincronizzata tutti i dispositivi multimediali della sala, in modo che contenuti Video, 3D VR, Audio e Luci contribuiscano tutti assieme a realizzare un’esperienza unica e immersiva.” Il suono come elemento centrale Se la sfida più ardua di questa installazione dal punto di vista tecnico, come ci rivela Cavallaro, è stata la creazione dell’avatar olografico di Horatio Nelson, per il quale sono impiegate diverse tecnologie innovative di real-time 3D e face mapping che hanno consentito di creare una riproduzione a dimensione reale dell’ammiraglio, non di minore importanza è l’aspetto acustico della visita. In installazioni di questo tipo, infatti, definite “immersive”, che puntano a informare correttamente il visitatore circa le caratteristiche CONNESSIONI 2 6

storico-artistiche di un luogo e, al contempo, a restituire tutta la magia del luogo stesso, l’audio è fondamentale. Il visitatore del Museo Nelson, infatti, viene coinvolto e immerso in uno spazio senza tempo in cui proiezioni di luci e video diventano il mezzo per catturare la sua attenzione e trasportarlo all’interno della storia del Castello, dei Nelson e di Bronte. I singoli sistemi audio sono stati studiati singolarmente sala per sala, e sono stati scelti sulla base di una simulazione che ha indicato il numero, la tipologia e la localizzazione di ogni singolo speaker. “Ogni sala” – ci spiega Cavallaro – “ha un proprio audio indipendente, per cui la definizione delle componenti e delle regolazioni per ottenere il giusto volume in ogni punto di osservazione è stata una sfida non semplice. Si è puntato a sistemi audio vari, anche di produttori diversi, ognuno consono all’esigenza della singola sala.” La scelta di TechLab Works è dunque caduta, in particolare, sui sistemi Bose Professional della serie Free Space e sui monitor Yamaha serie HS. “Le soluzioni Bose, grazie alle ridotte dimensioni degli speaker, sono risultate estremamente utili in quelle sale in cui si voleva celare la loro presenza. I monitor Yamaha HS sono utilizzati dove tale esigenza non era presente” ha detto Alberto Cavallaro. Che ha poi puntualizzato: “Ogni sala presentava esigenze audio completamente diverse. Per fare un esempio, la Sala Le Quattro Stagioni, nella quale è stato realizzato il videomapping negli spazi vuoti delle cornici d’epoca, richiedeva un audio che fosse al tempo stesso ricco di timbriche e abbastanza puntuale da non interferire con le sale attigue. L’audio riprodotto, composto da parti dell’opera di Vivaldi e da effetti che compongono il background sonoro, quali il suono del ghiaccio che si scioglie o il rumore delle colate laviche durante le eruzioni dell’Etna, crea un’atmosfera unica e coinvolgente.” Cinema, digital signage e domotica: tutti per uno, uno per tutti! Insomma, il risultato finale di questa installazione è un piacere per gli occhi e per le orecchie: un museo realmente immersivo all’interno di una location storica e antica, realizzato con l’integrazione non solo di diversi prodotti e brand, ma anche di varie tecnologie afferenti agli ambiti del digital signage, della domotica e del cinema. “Certo ha aiutato poter contare su un unico distributore come Exertis proAV Italy, per ognuna delle componenti utilizzate” ha chiosato l’Ing. Cavallaro. Che ha concluso: “Questo ci ha molto semplificato il lavoro, sia per quanto concerne la logistica che nella gestione dell’intera commessa. Il risultato ottenuto è per noi fonte di grande soddisfazione perché ci ha consentito di portare tecnologie ad oggi usate esclusivamente nel cinema all’interno di uno spazio vivo e ricco di interazioni con i suoi utenti.” 


TechLab Works Azienda che opera ormai da oltre dieci anni in diversi settori (Multimediale e Digital Signage, Medicale, Sicurezza), ha come obiettivo principale la fornitura di soluzioni ad alto contenuto tecnologico, nonché servizi specializzati nello sviluppo e nella gestione delle applicazioni. Nata dall’iniziativa e dal talento di alcuni ricercatori dell’Università di Catania nonché professionisti nel campo del management e dell’ingegneria di prodotto, TechLab Works si focalizza sull’IA e in particolare sui sistemi embedded legati alla Computer Vision, e si pone come punto di riferimento anche nel panorama del Digital Signage con la produzione hardware e software, con prodotti realizzati appositamente per soddisfare le esigenze dei singoli committenti. La collaborazione con giovani realtà del territorio specializzate nelle più recenti tecnologie di Real Time 3D e Realtà Virtuale e Aumentata, 3D Graphics e 3D Scanning ha ampliato il portfolio di TechLab Works, che è oggi un riferimento per progetti “chiavi in mano” di allestimenti multimediali. www.techlabworks.com

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TUTTO UN ALTRO CINEMA Maria Cecilia Chiappani

Da società di service a full production company: è il percorso di STS Communication, che si propone oggi al mercato delle produzioni cinematografiche, televisive e della pubblicità con una nuova punta di diamante, il virtual studio CR49 interamente composto da Ledwall Absen

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na sfida commerciale e tecnologica ad alto contenuto di innovazione: si trova a Bresso (MI) negli STStudios. Un percorso pioneristico per il mercato italiano, rispetto alle avanguardie statunitensi in tema di produzione virtuale, iniziato nel 2020. Mentre il mondo si fermava, in un momento particolarmente delicato per chi aveva fatto di eventi, congressi e concerti il proprio core business, STS Communication portava avanti una scelta coraggiosa. Frutto della volontà di andare oltre, trasformando i problemi in opportunità. Dalla sperimentazione, dall’ascolto dei clienti e dallo sviluppo di nuove forme di engagement, ecco la nascita di set innovativi e location per eventi digitali/ibridi. L’eredità di quella svolta è oggi più operativa che mai, attraverso due studi di posa multifunzionali, Studio One D e Studio CR49, differenti per dimensioni, tecnologie e servizi. Al centro di questa duplice proposta ci sono i Ledwall Absen, selezionati con il supporto dei Led specialist di Prase Media Technologies. Una collaborazione di lunga data e su diversi progetti, quella tra STS e Prase, che vede in questa occasione la production company milanese nelle vesti di cliente finale.

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Virtual production: siamo già nel futuro

Molti lettori lo sanno, altri se lo staranno chiedendo. Cos’è esattamente la produzione virtuale? Si tratta di una tecnica cinematografica che permette di mixare virtuale e reale per la produzione di eventi digitali e ibridi, spot pubblicitari, film, serie e video musicali. In pratica, artisti e tecnici possono creare ambienti e personaggi virtuali in tempo reale e integrarli con attori e oggetti durante le riprese. Invece di dedicarsi a effetti speciali e ambienti in post-produzione, questi elementi possono essere visualizzati e registrati al momento. La tecnica si sta facendo piede, dagli Usa all’Europa, in quanto offre maggiori flessibilità e controllo sui risultati finali, riducendo costi e tempi di produzione. Oltre naturalmente alla qualità garantita dalle ultime tecnologie AV sul mercato. Come funziona? La tecnologia di produzione virtuale prevede l'uso di un set di ripresa con schermi a Led, dove gli attori recitano davanti a sfondi virtuali 3D interattivi. In questo modo, attori e troupe possono interagire direttamente con gli elementi digitali. Sostanzialmente, il tradizionale “green screen” si utilizza per inserire elementi digitali in un'immagine o in un filmato esistente, mentre la nuova produzione virtuale crea un'esperienza di ripresa coinvolgente e interattiva.

offrire uno studio virtuale così completo. “In piena emergenza covid, la nostra volontà era allestire uno studio per lo streaming innovativo e vicino alle esigenze dei clienti. Gli sfondi in Ledwall offrivano di più rispetto ai tradizionali Green Screen, per qualità e per costi. Trattandosi di un mondo in continua evoluzione, abbiamo investito nello sviluppo di uno studio virtuale, mi riferisco in particolare al CR49, che supera di gran lunga le iniziali premesse”. Come anticipato, le strutture attualmente sono due. “Siamo partiti da un primo studio più “classico” per le trasmissioni in streaming, realizzato con schermi Led di Absen

Alessandro Rosani, direttore tecnico di STS Communication

Tappe e tecnologie del progetto

A l e s s a n d ro R o s a ni, direttore tecnico di STS Communication, ci racconta come questo pioneristico concetto sia approdato nella sua realtà, prima in Italia a

Valerio Piccinin, LED Specialist di Prase

con passo 2.9 che avevamo già a stock – continua Rosani -. Nel frattempo, abbiamo avviato l’allestimento di un secondo studio dedicato al cinema virtuale. Abbiamo lavorato e sperimentato, con tutto il team, per capire spazi, forme e strutture necessarie, avvalendoci anche della collaborazione di EDI (Effetti Digitali Italiani), società esperta in effetti digitali per il cinema”. Avendo un dialogo aperto e proficuo con Absen e con il suo distributore italiano Prase Media Technologies, il Ledwall è stata una scelta quasi naturale. “Al momento, le due tecnologie (Led e Green Screen) sono entrambe usate, ma pian piano la prima avrà la meglio, perché permette di ottimizzare i costi e risparmiare sulla post-produzione – spiega Valerio Piccinin, LED Specialist di Prase -. Una volta effettuate le riprese, non serve altro. Inoltre, permette di avere tutto sotto controllo in una location interna, dove girare a prescindere dalle condizioni meteo o ambientali, ricreando la realtà che serve in quel momento e per quella specifica produzione”. Dopo la valutazione di alcuni prototipi, i manager di STS hanno optato per i nuovi modelli Absen con passo 2,5 mm, espressamente progettati per il cinema virtuale, andando a coprire una superficie di 24 m di larghezza per 6 m di altezza. In verità la fornitura è stata più ampia circa 500 metri quadrati - in ottica di espansione futura. La speciale tecnologia con meccanica Rental servirà infatti sia per il rinnovamento tecnologico dell’altro studio virtuale, sia per organizzare le riprese presso sedi o i luoghi degli shooting dei clienti, altro servizio particolarmente apprezzato. “L'analisi e la strategia preliminari, con il prezioso supporto di Valerio Piccinin, sono stati fondamentali - continua il direttore tecnico di STS CONNESSIONI

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Le fasi di installazione, setup e allineamento ci hanno poi richiesto circa una settimana: del resto, siamo un service e installare Led è il nostro lavoro quotidiano! Anche se voglio sottolineare che questa tipologia di prodotto e questa applicazione richiedono una precisione quasi maniacale. Abbiamo infatti realizzato delle piastre in alluminio tornito per definire al decimo di millimetro la curvatura degli schermi”.

Lavoro di squadra, per un effetto wow

Il risultato “wow”, a detta dei primi clienti che hanno provato il virtual studio, è frutto di un lavoro corale. Di un team, coordinato da Alessandro Rosani e da Valerio Piccinin, composto anche dagli esperti di telecamere e di media server, nonché dai responsabili STS della progettazione grafica. “Tutto nasceva nel 2020, operativi dal 2021 e con l’upgrade delle tecnologie Led nel 2023. In questi anni, abbiamo sperimentato e testato, incontrato ostacoli che poi abbiamo risolto. Abbiamo imparato a conoscere la tecnologia e a trovare le soluzioni migliori” commenta Rosani. La conferma della bontà delle scelte tecnologiche e strategiche effettuate è arrivata dal mercato stesso, quando i primi direttori della fotografia sono entrati nello studio e hanno potuto constatare la qualità delle immagini, il contrasto, la resa cromatica e la bassissima riflessione degli schermi Absen. “Riteniamo fondamentale mostrare concretamente i vantaggi di questa soluzione. Sebbene se ne parli molto, infatti, c’è ancora una limitata conoscenza da parte di registi, direttori della fotografia, agenzie e case di produzione. Quando chi è del mestiere riesce a sperimentare dal vivo cosa si può fare con lo studio virtuale, e in quanto tempo, le potenzialità si sbloccano agilmente. Certo, in alcune situazioni il green screen verrà mantenuto, ma i vantaggi tecnici e operativi del virtual studio a Led ne stanno determinando rapidamente l’ascesa”. In questa prospettiva STS Communication, Prase e Absen hanno organizzato, lo scorso settembre presso gli studi di Bresso, una due-giorni gratuita per toccare con mano il nuovo concetto di produzione virtuale. “L’obiettivo – spiega Valerio Piccinin-, era rendere partecipi tutti gli operatori del settore. Non si tratta solo della scelta del Led, CONNESSIONI 3 2

ma anche di tutti i mezzi che concorrono a produrre il risultato finale: software, telecamere, server per gestire le immagini e camera tracking. Come Prase e Absen proponiamo Led e soluzioni integrate specifici per questo settore, con caratteristiche che permettono di realizzare produzioni di grande qualità”. L’evoluzione degli STStudios continua. Affinata la realizzazione del CR49, ecco il retrofit dello Studio One D: nato prevalentemente per produzioni streaming, continuerà presto il suo percorso con i nuovi led Absen 2.5, per offrire il meglio a tutte le tipologie di clienti, indipendentemente dalle esigenze e dai budget a disposizione. 

List of equipments 2.000 pannelli Absen PL 2.5 Pro Brompton 8 SCAN per un totale di 500 metri quadrati di superficie

www.stscommunication.it www.prase.it www.absen.com


I nuovi LED Absen Il protagonista dello Studio CR49 è il pannello Absen PL2.5 Pro B 8 Scan. La serie Polaris, in particolare, si contraddistingue per l’elevata qualità delle immagini: supportando il recente standard HDR10 e la scala di grigi a 16 bit, offre bianchi puri e neri più profondi, oltre a una gamma cromatica più ampia. Inoltre, questi modelli supportano una frequenza di aggiornamento di 7680 Hz, con un effetto visivo eccezionale sulla telecamera. Il Led installato a Bresso ha un pixel pitch di 2,5 mm con tecnologia Common Cathode (che permette di ottenere un 20% di risparmio energetico rispetto ai prodotti tradizionali) ed è dotato di sistema di controllo Brompton, ogni pannello ha una risoluzione di 200×200 e luminosità 1500nits. Ciascun pannello misura 500x500x87mm, pesa 8,8kg ed è curvabile: concavo e convesso +10 / -7,5°. Offre inoltre contrasto 8800:1 e angolo di visione H160°, V160°. Offre un sistema di montaggio rapido con auto-lock & auto-eject e viene fornito con accessori per rigging e stacking. In totale, si possono appendere fino a 20 pannelli led uno sull’altro. https://www.prase.it/prodotti/absen-pl2-5-pro-b-8-scan/

Studio CR49: quali vantaggi Perché il virtual studio rappresenta l’evoluzione più promettente nel settore delle produzioni cinematografiche e pubblicitarie? Lo abbiamo detto, in più riprese, tra le righe dell’intervista, ma riassumiamo anche di seguito i vantaggi. • riduzione dei costi: produzione virtuale consente di creare ambienti virtuali realistici senza bisogno di costruire set fisici o location esterne, risparmiando su noleggi delle attrezzature e spese per le location; • maggiore controllo creativo: registi e produttori ottengono un maggiore controllo creativo sull'ambiente di ripresa, in quanto possono apportare modifiche in tempo reale e vedere subito i risultati; • velocità di produzione: la virtual production consente di creare ambienti virtuali in tempo reale, con conseguente risparmio di tempo sui tempi di produzione e post-produzione; • interazione attore-ambiente: perfetta integrazione degli attori con l'ambiente virtuale, per un'esperienza di recitazione più naturale e fluida; • flessibilità: girare scene in ambienti diversi, senza dover trasferire l'intera produzione in una nuova location, limita l'impatto ambientale ed economico di ogni progetto.

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HI-TECH ALLA CORTE DEL DOGE Raffaele Pavoni

Cronaca di un recupero polifunzionale

Rinnovare il patrimonio architettonico differenziando le destinazioni d’uso, con allestimenti all'avanguardia e personalizzabili per ogni evenienza. In Italia è possibile, a patto di avere degli integratori di sistemi che sappiano osare, e un tessuto urbanistico e sociale che sappia accogliere le novità e integrarle nel proprio vissuto cittadino.

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ue condizioni che sembrano essere rispettate in una delle città più visitate e iconiche del mondo: Venezia. E così un edificio storico, costituito da una serie di arcate, recentemente restaurato, si configura come spazio polifunzionale e aperto alla cittadinanza, parte di un più ampio programma di valorizzazione dell'intera area marciana (avviata dalla riapertura, nel 2019, dei Giardini Reali), nell'ottica di un rinnovamento cittadino che miri a dare al mondo l'idea di una città viva, sostenibile e accogliente. Restaurare, adattare e rendere coerente una struttura, per la sua peculiare storia, estremamente stratificata: una sfida avvincente, persino troppo ambiziosa, ma che non sembra aver spaventato il prof. Roberto Zecchin dello studio Manens-Tifs, e l’ing. Marco Trame, consulente incaricato dallo studio per la progettazione acustica, e dei sistemi audio, video e scenotecnici. I due, lavorando gomito a gomito all’interno dello storico edificio, hanno curato l’integrazione dei dispositivi audio, video e luci. Alla base di tutto sta una lunga fase progettuale, sviluppata di concerto con l'Ing. Roberto Ferraresi, Project Manager di THSN. Punto focale dell'intervento, oltre alla sala CDA, è sicuramente il nuovo auditorium pensato per ospitare simposi internazionali, congressi ed eventi che puntino, come unico fil rouge di una programmazione eterogenea, a ripensare il futuro in un’ottica di sostenibilità. Il progetto Leonardo Castellani, Head of Design & Engineering di 3P Technologies - Gruppo Project ci ha raccontato: “Il progetto aveva a monte richieste e requisiti ben precisi. Altrettanto chiara è stata la suddivisione del lavoro con Manens-Tifs, che si è occupata anche della parte audio. Non abbiamo dovuto modificare o alterare niente, solo attenerci a un’idea di partenza ottimamente definita”. La progettazione esecutiva, ci dice, “è iniziata nell’estate del 2021, quando siamo entrati a fare il primo sopralluogo e, insieme al committente, abbiamo redatto il progetto, per poi procedere all’ordine dei materiali. Abbiamo iniziato a installare a fine settembre dello stesso anno, non appena lo spazio era diventato agibile, perché per tutta la parte di installazione LED era necessario che ci fosse un clean sight, l’auditorium do-


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veva essere pulito e finito”. Soffermiamoci su questo aspetto: di che spazio si tratta? L’auditorium La sala, con oltre 230 posti a sedere, è caratterizzata da un sofisticato sistema audio e video con maxischermo ledwall, telecamere, proiettori motorizzati di scena e audio Dolby Surround, oltre a fonoassorbenti avvolgibili capaci di calibrare la risposta della sala stessa alle specifiche esigenze di ogni evento. I flussi AV sono gestiti da un’adiacente sala di regia, collegata a due cabine per la traduzione simultanea: un setup, questo, che consente l'organizzazione di eventi complessi con collegamenti esterni e trasmissioni in streaming. CONNESSIONI 3 6

La particolarità dell’ambiente è di essere all’ultimo piano, in un sottotetto: una conformazione complessa, che implica quindi caratteristiche tecniche all’insegna dell’eterogeneità, con un’infrastruttura audio Dante ridondante e un segnale video 4K 60fps su rame e fibra. L’installazione I feedback da parte del cliente sono stati molto positivi: merito di 3P e di Manens-Tifs, certo, ma anche e soprattutto di uno staff composito e perfettamente rodato. Ci spiega meglio Castellani: “Dopo la parte di progettazione esecutiva abbiamo lavorato con un capocantiere in loco, mentre a curare l’installazione è stato uno staff di quattro persone cui abbiamo affiancato

due nostri esperti, oltre a un programmatore Crestron”. Da parte dei vendor c’è stata una grande collaborazione per aiutare a utilizzare al meglio le soluzioni scelte; per d&b audiotechnik Italia, ad esempio, Davide Carlotti, responsabile Education & Application Support, ha supportato il progetto nel setup e nell’equalizzazione finale, affiancando l’audio specialist di 3P Technologies Paolo Biolcati. La gestione della sala nel quotidiano è affidata ai collaboratori del committente, opportunamente formati sempre da 3P. Monitor e luci La sala si presenta in pianta rettangolare, con un palco removibile completamente attrezzato per le connessioni audio-video.


Alla parete è stata installato un LEDwall 4K nativo con pixel pitch di 1.5 mm, con dimensioni 6 x 3,5m, perfettamente integrato nell’ambiente circostante. Philips L Line serie 9000 si è rivelato il prodotto ideale, combinando le migliori componenti in termini di gamma dinamica, colore, contrasto, texture e velocità di proiezione. Dal punto di vista illuminotecnico, invece, la scelta è ricaduta sui proiettori motorizzati Clay Paky: l’utilizzo di mini-teste mobili per la gestione delle luci scenografiche non deve stupire, un’ulteriore spia di un approccio customizzato. Sempre Castellani: “Tutte le sorgenti luminose sono connesse attraverso un sistema Cortex, ma per la gestione delle luci scenografiche c’è anche un layer su Art-net, quindi via DMX.

Una serie di preset aiutano a gestire al meglio situazioni standard di illuminazione”. L’audio Altrettanto interessante la progettazione sul versante audio, sia attivo che passivo. Il sistema installato abbina un Main (gli elementi principali) con i front fill, per tutte le situazioni di conferenza, ma è presente anche una situazione di satelliti perimetrali, con diffusori d&b installati sulla cornice del LEDwall per la fruizione di contenuti cinematografici”. E ancora: “per la gestione del segnale AV abbiamo usato un server Tesira di Biamp, che abbiamo abbinato a un mixer digitale Yamaha, in modo da automatizzare tutti i flussi mixing del video e ottenere una gestione completamente “live” degli

ingressi audio, inclusi quelli microfonici”. Una delle complicazioni principali è stata la gestione dei contenuti video, che vengono inviati da una sorgente unica; da qui l’esigenza di gestire in maniera corretta il follow to video dell’audio verso gli speaker. La parte audio è connessa con il processore Dolby per la gestione del 7.1, e quindi va a recuperare il segnale dal player video, dopodiché i canali vengono gestiti e processati separatamente dal server Tesira e inviati agli speaker finali. Anche qui, l’utilizzo di un suono surround 7.1 può stupire, ma solo in apparenza: “la parte audio – riprende Castellani – viene gestita con i diffusori principali in prima americana, dopodiché se abbiamo un filmato cinematografico un processore Dolby CONNESSIONI

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direziona i flussi, consentendoci quindi di gestire il suono 7.1”. I sub presenti, infine, sono removibili, collegabili su necessità. Insomma: un layout da cinema, ma con un LEDwall 4K, per venire incontro ad esigenze di tipo quasi cinematografico. I pannelli Anche l’acustica della sala è variabile: lungo le pareti perimetrali sono presenti banner di tessuto fonoassorbente, integrati nel sistema di controllo, e la cui installazione, in un edificio storico, è tutt’altro che banale. Grazie allo studio acustico di Manens-Tifs sono stati impostati degli scenari di ascolto che interagiscono con l’emissione sonora ma possono variare anche l’acustica passiva della sala, per meglio adattarsi alla tipologia di evento. Ad esempio, per una conferenza i banner possono essere tirati, in modo da rendere sala è un po’ più riverberante, mentre quando vengono impostate le situazioni cinema, o concerto, è possibile abbassarli del tutto o in parte per ottenere una acustica più asciutta. La sala regia La sala è provvista di una regia (cieca) su un banco custom per gestire i segnali live grazie a monitor multiview. Tutto il routing video è gestito da una matrice Dexon: scelta peculiare, questa, perchè si tratta di matrici video non a “commutazione secca”, bensì che concedano la possibilità – proveniendo dal mondo delle sale controllo – di gestire autonomamente molteplici canvas con un numero elevato di finestre. Il digital signage Per la gestione del video sono state posizionate quattro telecamere, ovviamente con il sync sul frame, come si usa nel broadcast, gestite da un production switcher (un mixer video – anche qui - di natura broadcast), a sua volta collegato alla matrice, che gestisce invece tutti gli elementi in campo e in regia: il ledwall, il monitor di cortesia, i monitor aggiuntivi, oltre a tutta la parte di recording, di streaming e di codec per la parte videoconferenza. Ancora Castellani: “All’interno del progetto sono stati integrati due codec, un Cisco e un Poly, con la possibilità di una configurazione BYOM, quindi di collegare un laptop ed effettuare anche una semplice videoconferenza mixando tutti i dispositivi dell’auditorium”. CONNESSIONI 3 8

La gestione autonoma Il sistema di controllo può essere spento e riacceso dall’interfaccia, con due modalità d’uso: automatico o manuale. Nel primo caso l’utente è in grado di gestire tutti i mixer e i dispositivi senza l’ausilio di un sistema ulteriore, in maniera personalizzata, mentre nella modalità automatica si sfruttano i preset. In entrambe le tipologie di accesso il routing di accensione coinvolge tutti i dispositivi, attivando in parallelo un sistema di diagnostica basato sui feedback dei singoli dispositivi, con eventuali alert in caso di errori di funzionamento. Per quanto riguarda lo shutdown, invece, il sistema va a spegnere sequenzialmente tutte le macchine, mentre i controlli delle luci e dei banner (tenendo conto della luce preesistente) sono garantiti, come detto, dal ponte KNX, con dei layout direttamente selezionabili dal touchpanel, senza necessità di entrare nel mixer. A livello di sicurezza, infine, c’è un collegamento che rimanda a un sistema Tesira, da lì all’impianto EVAC. Una committenza già informata, insomma, assieme alla volontà di osare e a un rapporto di fiducia reciproca. Un mix vincente,

nonché un modello di recupero e di fruizione pubblica di edifici storici, in una città che non sembra finire mai di sorprendere.

Elenco materiali audio Il sistema di diffusione principale è realizzato come segue: Main L/R: 2 x Ti10P Delay: 2 x Ti10P FrontFill: 4 x 5S Subwoofer: 2 x E15X-SUB Amplificatori: 10D È presente poi un sistema multicanale dedicato alle proiezioni, così composto: L/R: 2 x 24C Centrale: 2 x 44S Surround: 8 x 5S Amplificatori: 10D (vedere box sottostante) Subwoofer: condivisi con il sistema principale

Tutti i diffusori sono stati realizzati con colorazione speciale su specifica degli architetti. 


d&b 10D amplifier L’amplificatore 10D è un dispositivo installation specific di d&B audiotechnik. Capace di gestire fino a quattro canali con una potenza di output fino a 4 x 700 W per canale a 4 Ω, è compatibile con la maggior parte dei setup d&b ed è caratterizzato da cinque GPIOs (input/output per uso generico) liberamente assegnabili. Il 10D è, insomma, un prodotto ideale per l’integrazione permanente con applicazioni che richiedano un minor SPL (Sound Pressure Level), come nel caso preso in esame. Il dispositivo contiene funzionalità estese di gestione del segnale con controllo del guadagno per ciascun canale di ingresso in maniera separata, mentre le funzioni avanzate di analisi dello stato del sistema, come il monitoraggio dell'ingresso e del carico, garantiscono l'idoneità in una situazione di emergenza, riducendo quindi il margine di imprevisti per l’utente finale. Il 10D, inoltre, condivide la stessa piattaforma di elaborazione del segnale digitale dell'ultima generazione di amplificatori d&b a quattro canali, risultando funzionale sia in configurazioni con diffusori d&b più piccoli sia in modalità lineare. Il DSP integrato nel 10D, infatti, incorpora una gestione completa degli altoparlanti, funzioni di filtraggio commutabili e personalizzazione dei parametri di equalizzazione e di ritardo. Alti standard, dunque, ma anche grande usability, anche grazie a un’interfaccia web integrata (a cui accedere attraverso software di controllo remoto d&b R1 o semplicemente tramite browser). Interessante, infine, la funzione LoadMatch presente nell'amplificatore 10D, che compensa elettricamente le proprietà del cavo per altoparlanti utilizzato.

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AUDIOSALES: LE SOLUZIONI GIUSTE PER OGNI PROGETTO Dall’audio alla system integration: storia di un’evoluzione Chiara Benedettini e Matteo Fontana

Nella piacevole ed esaustiva intervista che ci ha concesso, Marco Alterini, Responsabile Commerciale di Audiosales, ci ha svelato i segreti del successo di un’azienda che, nata nel 1996 come rivenditore audio per il mondo degli eventi live, è oggi una realtà ben più complessa e sfaccettata, che si occupa anche (e soprattutto) di installazione

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alla sua nascita ad oggi Audiosales è cresciuta molto, ma forse sarebbe più appropriato parlare di evoluzione: è stata fondata nel 1996 da Stefano Rocchi, tutt’ora CEO dell’azienda, e negli anni l’orizzonte dell’azienda si è ampliato molto sia per la quantità di marchi distribuiti che per gli ambiti applicativi toccati. Se inizialmente – e il nome della società lo dimostra – il focus era sull’audio, con una clientela composta perlopiù da aziende rental, oggi, a quasi trent’anni di distanza, Audiosales è orientata anche al più vasto mondo dell’Audio Video e, in tempi recenti, si è aperta all’installazione che, come ci ha spiegato Marco Alterini cui stiamo per cedere la parola, rappresenta oggi una fondamentale voce di fatturato per l’azienda. Insomma, se nel primo decennio di vita di Audiosales è stata protagonista di grandi tour ed eventi dal vivo, successivamente ha ampliato il portfolio dei marchi distribuiti. In questi anni l’azienda ha costruito e consolidato la propria esperienza anche in termini di consulenza, formazione e assistenza, all’audio si affiancano i prodotti lighting e le strutture per eventi complessi, tanto che Audiosales ha iniziato a proporsi come partner per soluzioni sempre più complete. Infatti, ad oggi l’azienda è in grado di offrire supporto dalla progettazione dei sistemi fino alla consulenza specifica e mirata per ogni cliente e per ogni applicazione: dal retail alle navi da crociera, dai locali pubblici come bar e ristoranti ai grandi spazi espositivi, dai network radiofonici e televisivi agli stadi. Formazione e assistenza post-vendita restano i fiori all’occhiello dell’azienda, ma lasciamo che sia il suo Responsabile Commerciale, Marco Alterini, a raccontarci le sue caratteristiche di oggi.

Audiosales in dieci domande

Cordialità e franchezza sono le caratteristiche che saltano all’occhio quando si incontra Marco Alterini, capace di mettere a proprio agio qualunque interlocutore pur senza rinunciare – cosa della quale non manca, giustamente, di compiacersi – a dire la sua con franchezza, a viso aperto. La chiacchierata che abbiamo fatto è stata decisamente piacevole e interessante!

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In sintesi, com’è cambiata Audiosales da quando ci lavori? Nel 2003, quando ho iniziato, l’azienda aveva ancora solo clienti rental. Oggi il 50% del fatturato è relativo all’installazione, anche se i rental e il mondo live touring restano, per così dire, il nostro storico e la nostra base! Ultimamente seguiamo anche diversi broadcaster. Quali sono i vostri princìpi? L’azienda dà molta importanza alla formazione e al servizio pre e post vendita. Vendiamo prodotti professionali di fascia medio alta, puntando sulla qualità più che la quantità: per noi è fondamentale “educare” i nostri clienti perché capiscano le potenzialità e le caratteristiche dei prodotti che vendiamo. Le attività di formazione sono presenti su tutto il territorio, da ottobre ad aprile in maniera continuativa, grazie anche al supporto dei nostri agenti. In definitiva posso dire che, anche se nel suo settore Audiosales non è l’azienda più grande, per i prodotti distribuiti, per l’impegno e la considerazione che ha sul mercato, a mio avviso è da considerare un’azienda di prima fascia. Come spieghi questo passaggio dal live touring all’installazione? In realtà è molto semplice: il mercato è cambiato e Audiosales si è adeguata. Inizialmente il progressivo approccio all’installazione è stato una reazione alla crisi del 2010-2011, che ci ha “richiesto” di cambiare strada. Audac – azienda belga con 40 anni di storia – grazie alla gamma completa di matrici, amplificatori, mixer, diffusori, cablaggi ecc. è stato il nostro “grimaldello” per l’installazione, poi abbiamo proseguito con altri marchi, tra cui anche Martin Audio. Siamo cresciuti molto, e Audiosales è diventata un’azienda sempre più appetibile anche per i fornitori, che valutiamo attentamente perché risultino complementari con quelli che già distribuiamo, in modo che i system integrator possano trovare da noi soluzioni complete. Per esempio, siamo diventati distributori Clay Paky da ottobre 2020: era un periodo

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pessimo per aprire a un nuovo fornitore, ma si trattava di un marchio top e non ci siamo lasciati scappare l’occasione. Ovviamente il settore delle installazioni è stato di grande aiuto durante il covid, quando il settore entertainment era letteralmente “sparito”. Cosa intendete esattamente per “installazione”? Un range molto ampio, da quelle molto piccole, sale conferenze, bar, ristoranti, a quelle complesse, per grandi location come per eventi, un esempio è il Maggio Fiorentino. Desideriamo essere un interlocutore sia per piccoli progetti che per imprese più importanti. Inoltre, sappiamo sfruttare bene anche le caratteristiche dei prodotti nati per il touring ma che si prestano ad essere installati per esempio in teatri, auditorium e location simili. Come vi siete strutturati per adeguarvi al mercato dell’installazione? Abbiamo puntato sulla conoscenza del prodotto, grazie ai product specialist, e sul marketing, che impegna ben tre persone in un’azienda relativamente piccola come la nostra, mentre gli agenti rappresentano la nostra presenza sul territorio, cui chiediamo una conoscenza tecnica approfondita. Quando un cliente è interessato, ci occupiamo di tutto, sopralluoghi e demo compresi. Ultimamente è tornato a lavorare con noi Alessandro Arvia, che sta facendo un ottimo lavoro con clienti di fascia alta. Come è organizzata l’azienda oggi? L’organico è di 16 persone: quattro product specialist (due per le luci e due per l’audio), tre persone che si occupano di marketing, e due in laboratorio per le riparazioni, visto che ripariamo tutto quello che vendiamo. Abbiamo poi una persona in amministrazione, una all’ufficio acquisti, due addetti al magazzino. Ci sono poi un incaricato al customer care e uno per i corsi per le console luci. Sul territorio, invece, abbiamo dieci agenti indipendenti che coprono tutto il territorio italiano. Per quanto riguarda me, lavoro qui dal 2003 quasi ininterrottamente, con un paio di brevi “pause” dopo le quali sono sempre rientrato con piacere.

Come gestite le riparazioni? Abbiamo da sempre un laboratorio nel quale ripariamo tutto quello che vendiamo, con due tecnici specializzati; se il problema è complesso o vi è necessita di sostituzioni, i fornitori ci sono sempre di supporto. È un servizio che il cliente si aspetta da parte nostra, e teniamo molto a garantirlo sempre. È parte integrante della nostra filosofia aziendale. E per quanto riguarda il mondo broadcast? RAI, Mediaset e Sky sono nostri clienti, tanto per intenderci. Per il broadcast trattiamo soprattutto DirectOut, marchio tedesco che propone Prodigy, un convertitore di formato evoluto per convertire, distribuire su fibra ecc. C on i broadcaster siamo presenti anche “indirettamente” tramite i nostri clienti: per esempio vendiamo soluzioni ai rental, poi noleggiate dai broadcaster. Teniamo molto a rispettare questa filiera, per noi è una prerogativa importante. Progetti e idee per il futuro? L’obiettivo per i prossimi anni è entrare sempre più nelle installazioni di alto livello, compreso il navale (siamo fornitori di MSC Crociere dal 2018) e la nautica privata, yacht, grandi navi ecc. L’installazione è il settore in cui investiremo maggiori energie e risorse. Da ultimo, seccamente: cosa rende la vostra azienda diversa e unica? In questa azienda ci sono persone molto competenti, complementari l’una all’altra, e soprattutto… siamo umili! Siamo gente molto concreta, molto pratica, e queste caratteristiche le trasmettiamo anche ai clienti. Un nostro motto potrebbe essere: testa bassa e lavorare!  https://www.audiosales.it/


Audiosales, in breve Fondata da Stefano Rocchi nel 1996 e con sede a Sorbolo in provincia di Parma, ha iniziato distribuendo in Italia i migliori produttori di tecnologie audio; nei primi 10 anni il business principale è legato al supporto tecnologico ai grandi tour ed eventi dal vivo, maturando esperienza in termini di consulenza, formazione e assistenza. Successivamente l’azienda ha iniziato a distribuire anche soluzioni lighting e strutture per eventi, e ha ampliato il suo campo d’azione alle soluzioni per installazioni AV permanenti. Oggi sta sviluppando ulteriormente il filone installazioni, affiancando alla vendita la consulenza per ogni cliente e applicazione. Organizza regolarmente corsi di approfondimento, seminari tecnici, webinar, affiancando continuativamente gli utilizzatori. www.audiosales.it

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Realizzata da Real Media, azienda specializzata in installazioni DOOH, The Gallery si propone come “galleria d’ingresso” al centro storico di Firenze per i viaggiatori, i visitatori e i turisti che utilizzano il passaggio pedonale situato tra Santa Maria Novella e il Duomo

“THE GALLERY”: IMMERSIONE SENSORIALE NEL CUORE DI FIRENZE Matteo Fontana

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n celebre film degli anni ’90 ha varato il termine “Stargate” imponendolo all’uso comune come sinonimo di maestoso, avvolgente portale di ingresso su un mondo affascinante, anzi, come punto di raccordo fra mondi diversi, fra realtà distinte eppure coesistenti. La straordinaria The Gallery, inaugurata nel marzo di quest’anno dopo sei mesi di progettazione e realizzazione, è di gran lunga tra i passaggi pedonali più affascinanti del mondo, un vero e proprio Stargate nel cuore di una città magica e ricchissima di storia e di cultura come Firenze, una città che – pur costruita su un grande passato – non vive solo di quello, ma guarda costantemente al futuro rinnovandosi e sposando la tecnologia all’arte, il fascino storico delle sue location all’innovazione digitale.

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Percorso pionieristico nell’advertising

Un impianto immersivo audio-video ledwall unico al mondo: ecco come si potrebbe definire, in estrema sintesi, The Gallery. L’installazione, per una lunghezza di 25 metri e una superficie complessiva di 200 metri quadrati, è costituita da 400 moduli installati, 4.700 pannelli 25x25 per una “potenza di fuoco” di 30 milioni di pixel, governati da sei player sincronizzati con definizione 9K. I numeri, che spesso vengono definiti “freddi”, contribuiscono però efficacemente a dare un’idea delle dimensioni e della portata di questa installazione. E allora aggiungiamo, prima di entrare un po’ più nel lato visivo e contenutistico del lavoro svolto, che per completarla sono occorsi 3.200 metri di cavi di alimentazione e ben 8.000 metri di cavi di rete, con migliaia di viti di giunzione tra

i moduli e circa 650 ore di lavoro solo per il fissaggio dei LED alle pareti. Con queste cifre, The Gallery si propone come un’installazione unica al mondo, un camminamento avvolgente e immersivo tra suoni e immagini che accompagna i visitatori direttamente nel cuore di Firenze.

Al di là della comunicazione pubblicitaria

Se poco sopra abbiamo parlato di “advertising”, dobbiamo subito correggerci: The Gallery, infatti, si spinge oltre, come dalle intenzioni dichiarate della società che lo ha progettato e messo in opera, Real Media, che si è avvalsa di Vieomobile come fornitore partner per le superfici LED del progetto. Il General Manager dell’azienda, Francesco Posarelli, spiega: «Si tratta di un impianto all’avanguardia per il nostro


pubblicitari e informativi, ma anche di emozionare e coinvolgere il pubblico, e pensata per accogliere, come in un abbraccio, le persone che ogni giorno frequentano il centro storico del capoluogo toscano. Infatti, i pannelli ledwall rivestono interamente le due pareti laterali e il soffitto della galleria, creando un’impressionante immersività a 240°.

Il primo step di un percorso innovativo

Paese, che va a iniziare un percorso di rinnovamento nell’advertising. Uno di punti di forza è sicuramente il sistema audio brevettato che, attraverso la vibrazione dei materiali, produce una bolla sonora: unito ai 25 metri di video ledwall a 240°, esso crea un’immersività totale. Si tratta di un progetto unico sia in termini d’innovazione che per la complessità dell’operazione, che ha richiesto un lungo lavoro di ricerca e un connubio tra diverse tecnologie». Un passaggio pedonale, situato tra Santa Maria Novella e il Duomo di Firenze, potrebbe essere un classico “non-luogo”, secondo la spesso abusata formulazione di Marc Augé. Invece, progettando questo impianto, Real Media ha scientemente avviato un rinnovamento della comunicazione pubblicitaria, dando vita a un’installazione capace non solo di trasmettere contenuti

Se il lato video è indubbiamente quello di maggiore impatto non meno importante è l’aspetto sonoro dell’installazione: grazie al brevetto di una società specializzata in sistemi audio, infatti, l’impianto è dotato di una diffusione letteralmente “invisibile”, costruita ricorrendo ad appositi dispositivi installati dietro ai pannelli ledwall, al posto delle tradizionali casse acustiche, che permettono di creare un’autentica “bolla sonora” che si espande a 360° e avvolge le persone che percorrono il passaggio pedonale. Un grande “benvenuto” che Firenze offre, con le più moderne tecnologie, ai suoi visitatori appena scesi dal treno! Moreno Mascia, CEO di Real Media, ha spiegato che la società «è proprietaria di impianti in tutta Italia, nei principali capoluoghi», e si è detto «fiero di aver regalato alla mia città ed alla mia nazione qualcosa di mai fatto e visto prima d’ora nel mondo dell’advertising. È proprio la passione per il settore DOOH che ci ha spinti a realizzare qualcosa di mai visto prima, creando innovazione e bellezza. Si tratta – conclude Moreno Mascia – del primo step di un percorso innovativo, che getta le basi di un piano industriale che si snoderà nel corso dei prossimi tre anni. Questo percorso è iniziato con un nome di spessore internazionale come Paramount+, la prima realtà a utilizzare l’impianto in esclusiva mondiale».

Un impianto future proof

L’installazione, infatti, è in grado di veicolare, oltre alle tradizionali immagini in 2D, anche immagini più sofisticate e affascinanti in 3D, aumentando ulteriormente le possibilità di comunicazioni immersive e offrendo un’esperienza di coinvolgimento nelle immagini e nei suoni di altissima qualità. Per questo, dopo la chiusura del passaggio pedonale al pubblico, “The Gallery” può essere utilizzata anche come location per eventi privati o riservati a un pubblico limitato, oppure potrà essere il teatro di presentazioni e importanti anteprime, la scenografia per trasmissioni (anche in diretta) di contenuti che puntino a ottenere

la viralità mediatica, grazie alla possibilità, per i visitatori, di condividere le loro… “esperienze di passaggio” o di visione sui social tramite immagini, video e stories. Insomma, guardando in alto e puntando ad essere una vera e propria attrazione, un’icona pubblicitaria a livello globale, come la celeberrima Times Square di New York o l’altrettanto celebre Piccadilly Circus di Londra, “The Gallery” aggiunge un vanto ai tantissimi che Firenze ha già, e accresce il fascino di una città fatta non solo d’arte e di storia ma, perché no?, anche di tecnologia.  https://thegalleryadv.com/ https://www.real-media.it/ https://www.videomobile.it/it

Real Media Fondata nel 1997, Real Media nasce con l’obiettivo di imporre modi innovativi di fare pubblicità, e infatti si volge subito al mondo OOH (Out of Home Advertising) e in poco più di 20 anni si impone come una delle più note e rinomate concessionarie pubblicitarie a livello nazionale. Ad oggi, il network pubblicitario dell’Azienda vanta un patrimonio di circa 4.100 impianti pubblicitari, suddivisi tra installazioni di proprietà diretta, concessioni comunali e commercializzazioni in esclusiva. Specializzata in impianti pubblicitari di grande formato, Real Media crede fortemente nell’innovazione e nello sviluppo tecnologico e investe nel DOOH (Digital Out of Home), offrendo impianti di elevata qualità sotto tutti i punti di vista, con particolare attenzione alle nuove tecnologie per l’acquisizione dei dati, la targhettizzazione dell’audience e la gestione innovativa dei contenuti. La mission di Real Media è focalizzata alla digital trasformation ed all’ampliamento costante del proprio patrimonio pubblicitario, con particolare meticolosità nella ricerca di nuove installazioni che riescano ad emozionare e coinvolgere il pubblico in modo unico, diventando delle vere e proprie icone pubblicitarie a livello globale. https://www.real-media.it/

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PILLOLE DI TECNOLOGIA

Nel dinamico panorama tecnologico del settore audiovisivo, l'innovazione si manifesta non solo attraverso dispositivi complessi, ma anche mediante strumenti apparentemente semplici e familiari, come le tastiere. Le moderne macrokeyboards, come il noto Streamdeck, stanno ridefinendo i confini dell'usabilità e dell'accessibilità, rivoluzionando l'esperienza utente per i professionisti del settore.

USER EXPERIENCE ATTRAVERSO LE KEYBOARD: l'era delle macrokeyboards avanzate nel settore audiovisivo Michele Fucci CONNESSIONI 4 8


L'EVOLUZIONE DELLE TASTIERE: DA STRUMENTI DI INPUT A CENTRI DI CONTROLLO INTELLIGENTI

Le tastiere tradizionali, limitate alla semplice digitazione, stanno cedendo il passo a dispositivi più sofisticati, in grado di eseguire una vasta gamma di comandi personalizzabili. Questa evoluzione è sintetizzata perfettamente dalle macrokeyboards, che integrano funzionalità avanzate per semplificare e ottimizzare il workflow dei professionisti AV. Un esempio emblematico di questa innovazione è il Streamdeck. Oltre a fornire tasti programmabili, questa tastiera incorpora schermi LCD miniaturizzati su ogni tasto, permettendo una personalizzazione estrema e un accesso immediato a funzioni multiple. Questa caratteristica non solo aumenta l'efficienza, ma migliora anche l'ergonomia e l'intuitività d'uso, rendendo il dispositivo uno strumento essenziale per i professionisti. La vera forza delle macrokeyboards risiede nella loro capacità di interfacciarsi con una varietà di sistemi e software. Prendendo come esempio il Bitfocus Companion, un'applicazione di controllo per dispositivi AV, si osserva come queste tastiere possano

trasformarsi in potentissimi pannelli di controllo. Grazie a Companion, professionisti possono configurare i loro Streamdeck per controllare dispositivi come mixer audio, luci, videocamere, e molto altro, con semplici tocchi di un tasto.

CONCLUSIONE: L'IMPATTO DELLE MACROKEYBOARDS SULL'ESPERIENZA UTENTE NEL SETTORE AV L'integrazione delle macrokeyboards nel workflow dei professionisti audiovisivi non è solo una questione di comodità, ma un salto qualitativo nell'interazione con la tecnologia. Questi dispositivi, attraverso la loro flessibilità e personalizzazione, stanno ridefinendo il concetto di user experience, offrendo una accessibilità e una facilità d'uso senza precedenti. In conclusione, l'avvento delle macrokeyboards intelligenti rappresenta un capitolo entusiasmante nell'evoluzione dei dispositivi di controllo nel settore audiovisivo. Con la loro capacità di adattarsi e semplificare processi complessi, queste tastiere non sono solo strumenti, ma veri e propri alleati per i professionisti che cercano di sfruttare al massimo le potenzialità della tecnologia moderna. 

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MEETING

MIBA: IL GRANDE SUCCESSO DI UNA SINERGIA TRA FIERE Ilaria Rebecchi

Ecco il nuovo HUB Internazionale per il settore building Una vincente sinergia tra settori affini, che ha offerto una visione integrata e innovativa delle soluzioni per affrontare la transizione energetica e digitale di edifici e città.

H

a chiuso con più di 80.000 operatori professionali la prima edizione di MIBA-Milan International Building Alliance, l’evento che ha unito quattro manifestazioni dedicate all’evoluzione dell’edificio e della città in chiave sostenibile e smart, imponendosi come nuovo hub internazionale di riferimento per i settori rappresentati dai quattro appuntamenti biennali: l’integrazione tecnologica di SBE-SMART BUILDING EXPO, la mobilità orizzontale e verticale di GEE-Global Elevator Exhibition, l’edilizia di MADE expo, e la security&fire di SICUREZZA. Un’offerta che ha attirato l’attenzione di operatori esteri da 111 Paesi, con le maggiori provenienze dall’Europa (principalmente da Svizzera, Spagna, Francia, Romania, Grecia, Germania, Polonia e UK), Turchia e Cina. Ma non sono mancati op-

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eratori che hanno scelto di visitare MIBA partendo da Paesi molto lontani. Tra i più rappresentati: Venezuela, Vietnam, Azerbaijan, Singapore, Tailandia e Senegal. Numeri importanti, ma a colpire è stato soprattutto il livello degli incontri business, grazie all’elevata profilazione dei 427 hosted buyer, arrivati a Milano con la collaborazione di ITA-ICE Agenzia, e alla qualità dei visitatori spontanei, spesso rappresentati da decisori aziendali con alta capacità di spesa. La strategia di sistema alla base della proposta MIBA ha attirato l’attenzione anche di diversi Consolati esteri e di funzionari impegnati nello sviluppo di relazioni commerciali internazionali, provenienti in particolare da Europa dell’Est e Bacino del Mediterraneo, interessanti mercati di sbocco delle soluzioni in mostra.


MIBA 2023 I NUMERI + 80,000 Operatori professionali

111 Operatori esteri da 111 paesi

Le quattro fiere di MIBA: SMART BUILDING EXPO, manifestazione di riferimento in Italia per l'home and building automation e l'integrazione tecnologica GEE-Global Elevator Exhibition, manifestazione della mobilità orizzontale e verticale. MADE Expo, manifestazione internazionale leader in Italia per il settore dell’edilizia. SICUREZZA, manifestazione leader in Italia e tra le più importanti in Europa per security&fire

427 Hosted buyer

+ 250 Incontri

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MEETING

I trend

Al centro del dibattito sicuramente la sostenibilità, la customizzazione e la digitalizzazione delle soluzioni. Tutti i settori si stanno infatti muovendo verso criteri di produttività improntati all’ottimizzazione delle risorse e al rispetto dell’ambiente, mentre la digitalizzazione sta collegando progressivamente i mercati e rendendo sempre più personalizzabili le soluzioni presentate, che si tratti di materiali per la l’edilizia, finiture o soluzioni tecnologiche. Importante l’interesse destato dal ricco programma convegnistico: in settori che stanno evolvendo in modo rapido e sinergico, la formazione continua diventa un elemento fondamentale per restare competitivi a livello globale. MIBA ha offerto a tutti i professionisti più di 250 incontri, offrendo una nuova visione sinergica che si innesta perfettamente nelle tendenze di integrazione dei vari segmenti del mercato. 

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO DI MIBA SARÀ A FIERA MILANO A NOVEMBRE 2025. SMART BUILDING EXPO, SICUREZZA, GEE DAL 19 AL 21 NOVEMBRE ME-MADE EXPO DAL 19 AL 22 NOVEMBRE Info: info@pentastudio.it

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Tonio Di Stefano, Presidente HD Forum Italia

L‘esordio con successo di MAF

Occhi puntati sul mondo della produzione tv e video in Italia, con la prima edizione del Milano Audiovisual Forum Nell’ambito delle giornate di fiera in occasione di MIBA, il 16 e 17 novembre si è tenuta anche la prima edizione di MAF - Milano Audiovisual Forum, intitolata “Innovazione tecnologica: dal metaverso all’intelligenza Artificiale”. L’evento è nato dalla collaborazione di Pentastudio, HD Forum Italia e Fiera Milano e si è svolto nella prestigiosa sede del Centro Congressi Stella Polare. Primo obiettivo di MAF è stato quello di puntare i riflettori sulla rivoluzione tecnologica nel mondo della produzione e distribuzione di contenuti audiovisivi in uno dei luoghi a più alto tasso di innovazione del mondo. A Milano, dunque, si sono registrate due giornate intense di lavoro ove è stato possibile avvicinare tutti i protagonisti della produzione tv e video in Italia, numerosi ospiti da tutta Europa e tutti i principali attori del mercato, partecipando ad un programma di lavori che ha mirato ad analizzare criticamente le trasformazioni tecnologiche in atto, dall’uso degli studi virtuali all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, fino al metaverso. Grandi protagonisti gli associati di HD Forum Italia, che rappresentano la quasi totalità degli attori della filiera e, sul piano dei contenuti, lo European Broadcasting Union e IABM-The International Trade Association for broadcast & media technology. Appuntamento all’autunno 2024. Scopri di più: https://audiovisual.forum/

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TWENTY YEARS ON FROM THE FOUNDATION OF THE INTEGRATED SYSTEMS EUROPE (ISE) EXHIBITION Maria Cecilia Chiappani

The Connessioni magazine was founded at a later date, but we have never missed any of the ISE events, in either the cool, charming city of Amsterdam or at its more recent ‘Romanic’ venue in Barcelona. The 2024 gathering is a special occasion as this year the business-to-business show will celebrate its twentieth anniversary and there will be a strong focus on the evolution of the front-line contents and technologies presented

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ENGLISH TEXT

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ell, the final goal is innovation. In actual fact, this is not the only key word relating to the ISE 2024 event, considering how many times over the last few months we have noticed references in the official digital channels of the trade fair to ISE’s 20 years of activity and its initiatives, and also an illustration of memories linked to this significant anniversary. Collaborating with the historic CEO Mike Blackman above all, it is by no mere chance that the organisers chose to orient the concept of the 2024 edition, which will be held at the Fira de Barcelona, from 30th January to 2nd February, in such a way as to focus on this year’s particular celebration and innovation in the AV world. The organisers of the ISE event in fact perceived no signs of reticence with regard to the prospect of a renewal - even changing its location - or with respect to a review of the technological areas it would focus on, the various target audiences and its acceptance of new categories and trends. The official data would appear to suggest this is a positive approach. It has in fact been officially established that the exhibition will cover an area 17% larger than that used in 2023. New halls will be available and over 80 new exhibitors will be present. Mike Blackman noted that “the opening of the northern access point to the grounds of the Fira marks a new milestone in our history as it reflects the growth and improvement of ISE also in terms of public accessibility. Visitors are able to find what they are looking for more quickly, and this includes the technology zones,

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conferences and training sessions. The overall ISE experience is thus enhanced.” The Technology Zones Year after year, the European ‘point of reference’ dedicated to systems integration attracts an increasingly large and diverse community, which enthusiastically gathers to acquire direct experience of the latest trends, to exchange ideas and plan future developments within the sector. So, what will change in 2024? From the logistical point of view, the first novelty concerns the expansion of the event into halls 1 and 4 of the Gran Via exhibition area of the Fira de Barcelona trade centre. In particular, hall 1 hosts technologies for Lighting & Staging, while hall 4 effectively relocates Content Production & Distribution companies and, in fact, expanding the Multi-Technology Zone. Overall, the exhibition area is laid out in a more intuitively comprehensible manner and has been divided into 7 Technology Zones and an experiential area, which will include the complete proposal of Pro-AV and integration systems: • Lighting & Staging: Hall 1, • Residential & Smart Building: Hall 2, • Unified Communications & Education Technology: Hall 2, • Multi-Technology: Halls 3, 4 and 5, • Content Production & Distribution: Hall 4, • Digital Signage & DooH: Hall 6, • Audio: Hall 7 • ISE Sound Experience with Audio Demo Rooms: Hall 8.


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ISE PREVIEW

Conferences, a new experience and innovation As always, the conference and training programme also promises to be intense and innovative thanks to the contribution of the two co-organisers of the ISE event, the Avixa and Cedia associations, and numerous other external partners. On 30th January, the traditional Smart Building Conference will be held. An entire day will be dedicated to technologies for ‘smart connected buildings’, with particular attention paid to the intelligent and efficient refurbishment and upgrading of existing structures. Again, on Tuesday 30th January the Control Rooms Summit, focusing on cyber security and the enhancement of skills, and the Smart Home Technology Conference, dedicated to integration within the residential sector will also be held. On Wednesday 31st January the Content Production & Distribution Summit will explore strategies and technologies for creating, managing and distributing video content, and the CONNESSIONI 5 8

Digital Signage Summit will offer an opportunity to talk about new scenarios regarding the use of displays, LED screens and projectors in public and commercial spaces. On 31st January and 1st February, during the afternoon, the Smart Workplace Summit will propose various topics relating to intelligent workspaces, considering the IT world and facility management, and an improvement in employee experience resulting from the use of AV technologies. On 31st January and 1st February the Tech Talks sessions will occur, in English and in Spanish, offering precious opportunities to learn more about market trends and the relative leading operators and products. The conference programme will then continue on Thursday 1st February with the Live Event Summit, during which a revival of the ‘live events’ sector and its return to ‘full capacity’ status will be discussed together with all of the associated challenges. The Education Technology Summit will focus on the planning of educational experiences tailored to individual needs, considering


these events allow visitors to enjoy a ‘live’ experience of many innovative AV technologies. We will conclude our review by mentioning an interesting novelty at the ISE 2024 event. The Plug and Play stage, set in the Congress Square area, is a space designed to spotlight and connect startups, companies, venture-capital firms, universities and government agencies, following a four-day programme. The morning sessions of the Plug and Play stage open with keynotes and panels on the subject of innovation, while every afternoon the activities of startups are explored in depth. Indeed, startups thus have an opportunity to present their endeavours and attract potential investors. Mike Blackman clearly expressed his opinion: “Without a doubt, ISE is where you should be for matters relating to innovation and we will clearly demonstrate to you that this is not just a slogan.” All we have to do then is participate in the event and witness the future unfolding of AV.

BridgingPodcast@ISE 2024 What are the proposals presented by the Connessioni magazine this year? In addition to its customary presence at the fair, at its stand in Hall 4 (D570), which has always been a meeting point for Italian visitors at the event and for all our international partners, we have considered a special novelty. We feel we ought to combine the traditional ‘ISE Daily’ newsletter with a podcast platform to lend a voice to leading participants at the ISE 2024 event.

the preferences and digital skills of students. The long series of sessions will terminate on Friday 2nd February with the Sustainability Workshop, the purpose of which is to allow participants to jointly reflect on the impact and opportunities of sustainability. It does not end here. At the ISE 2024 event the Discovery Zone within the internal Congress Square area has grown significantly, with over 70 new companies ready to highlight their latest innovations. The Catalonia Pavilion is dedicated to local companies in the AV sector and will highlight related business growth opportunities. The ISE Open Innovation Challenge will also be present at this location, hosted for the third consecutive year by ACCIÓ, the Catalan Trade & Investment Agency, and Enterprise Europe Network. The Tech Tours around Barcelona, the programme of which has in any case been reviewed, are also confirmed. Organised in collaboration with the Catalan Audiovisual Cluster network,

It derives entirely from the idea that, in their daily lives, readers do not always have enough free time to delve into the most interesting themes and topics by reading articles and overviews. Therefore, using free daily spaces and posting information that can be accessed from a smartphone offers an opportunity to reach our audience more effectively. This is a new way of communicating content and news concerning innovative technology and products, adopting a journalistic approach and a ‘storytelling’ method that manages to go beyond the blunt immediacy of ‘video pills’ presented at trade fair events. The programme began in December, with the publication of the first podcasts presenting various Italian companies that we will also find in Barcelona. The activity will in any case continue during and after the show, offering many interesting summaries of Pro-AV trends, which can be easily followed, listening to the reports repeatedly if necessary. In this way innovative points of view may be transmitted also to people who are unable to visit the event. The ISE 2024 podcasts can be accessed through the major platforms, such as Apple Podcasts, Spotify, Podcast Index, Google Podcasts, Amazon Music, etc. Find out more at www.connessioni.biz

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Mike Blackman, the managing director of Integrated Systems Events

THE ANNIVERSARY FROM MIKE BLACKMAN’S POINT OF VIEW Over the last two decades, the Integrated Systems Europe show has been confirmed as a protagonist in the European and global professional AV scenario. On this particular occasion of its twentieth anniversary, we felt we should briefly review the stages of development of the ISE event, from 2004 to 2024, through the words of Mike Blackman, the managing director of Integrated Systems Events and a key figure in its history. “The real promoter was Randy Lemke of the InfoComm association (now AVIXA). Although various specific trade exhibitions had been previously held, he realised that the AV sector was changing and that it would be appropriate to introduce a new type of show. Randy contacted Billilynne Keller of the CEDIA association and Chuck Wilson of NSCA and, together, they developed a plan to create the ISE show.” Reflecting on whether he might take the reins of the project in 2023, Mike confirms that he immediately understood he was onto something very important. The first edition of ISE in Geneva was not easy to manage, but the participation of exhibitors reached a significant level. "When we started the registration procedure everything seemed to be working out perfectly, with hundreds of requests submitted from distant locations. In actual fact, we recorded a total presence of 3,500 visitors, none of whom were from Africa. We realised we had created an opportunity to obtain visas for Europe and we modified the registration process." As the show expanded and ‘matured’, new opportunities emerged. “Over the years we have seen changes occurring in the research and development process. More and more companies are focused on the launching of their CONNESSIONI 6 0

products in the months of January and February.” But as the show grew, it saw the emergence of the concept of ‘technology zones’, which would help visitors become well oriented among the various halls. “When we returned to Amsterdam in 2007, after the Brussels experience in 2006, the situation became confused. We reflected on how exhibition spaces and booths might be allocated to exhibitors so that ISE would work very well for everyone.” On the one hand we could enjoy our success, however, on the other hand, various logistical problems persisted. It was soon ascertained that the RAI exhibition centre in Amsterdam was too small to cope with the increase in the number of exhibitors. The managing director briefly described the situation: “We evaluated many solutions which would allow us to remain in Amsterdam, a strategic venue for visitors from all over the world, but we realised that we were only deferring the problem. The decision was thus made to move ISE to a larger location, which would be in an equally hospitable and easily accessible city. So, we transferred to Barcelona. In the capital of Catalonia, which until then had only hosted the Mobile World Congress, the significance of this second great event was immediately comprehended. Two years later, and following the pandemic that certainly also had an effect on our endeavours, there is a certain degree of excitement in the Catalonian capital. People hear about the ISE event and have an increasingly clear idea of what we do, supporting us with a sense of enthusiasm." What will the future have to offer? Well, one thing is certain: ISE will continue to be a driving force in the sector, shaping its future and attracting professionals from around the world, who can unite to celebrate the evolution of integrated systems.” 


ITALIAN PRESENCE AT THE TRADE FAIR Are you planning your visit and would you like to know which Italian companies will be present at ISE 2024? A full alphabetical list is provided in the Floor Plan section of the website www.iseurope.org. Please note that Connessioni - Smart Building Italia will also be present, at stand 4D570. We look forward to having a coffee together! In the meantime we would also like to offer some practical advice regarding how one can enjoy a very pleasant and tranquil experience at the trade fair event, especially for those individuals who are visiting the Barcelona location for the very first time. First of all, we have to say that the ‘Gran Via’ hub is a practical venue in the sense that it is well served by public transport, the Metro system and buses, which also provide links to the airport. Of course, many people may be strongly tempted to find accommodation in the charming central districts of Barcelona, and our editorial team would certainly tend to follow suit. However, it is advisable to carefully assess travel times and choose hotels or apartments close to strategically-positioned Metro/subway lines. Furthermore, the event occupies a surface area larger than that typically used during the RAI Amsterdam editions and the presence of over 70 Italian companies has been confirmed. Therefore, we believe it is very useful to download the official ISE app in advance and plan your ‘tour’ around the pavilions and decide which conferences you will attend. If possible, it would be advisable to establish a schedule regarding the principal appointments while you are still in Italy. As far as registration is concerned it is possible to complete the process - as usual - through the trade fair website, but please remember that you will receive a digital ticket that has to be downloaded from the app. In fact, once the procedure has been completed you will receive confirmation via e-mail, but the actual badge that allows you to access the ISE premises will be found in the official app of the event. It is possible to obtain through the platform the printable pdf file together with the e-mail used for registration. N.B. Don't forget to enter our code for free registration at ISE 2024: connessioni

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AVIXA WILL DELIVER A NONSTOP WEEK OF INSPIRATION AT ISE 2024 A cura della redazione

At ISE 2024, AVIXA will host a packed program of learning and networking, including interactive sessions with thought leaders at Xchange LIVE, a livestream AVIXA TV from the show floor, and much more.

AVIXA Xchange LIVE

AVIXA Xchange LIVE (stand 4G300) will return to ISE with four days of sessions covering disruptive tech, environmental social governance in AV, professional development, and much more. Xchange LIVE will also host daily meetups to mingle with peers and build new contacts. On Tuesday, Jan. 31, the session “Is AI biased?” will discuss how AI plays an increasingly pivotal role in shaping our lives, from decision-making algorithms to personalized recommendations. However, as AI systems become more integrated into our society, concerns about bias in these systems have come to the forefront. This session will dive into this complex issue. Also on Tuesday, the session “How can we make pro AV more

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sustainable?” will highlight the benefits of lifecycle analysis, responsible sourcing, and upcycling. Panelists will share their perspectives on how “green use” of AV and IT equipment can be organized, managed, and monitored. On Wednesday, Feb. 1, the session “How EdTech Can Enhance Social and Emotional Learning in the Classroom” will focus on how success in education depends on cultivating not just cognitive abilities, but also emotional wellbeing and character fortitude. Qualities such as curiosity, compassion, and courage are vital for shaping well-rounded individuals. Panelists will discuss how developing social-emotional learning (SEL) with the help of digital tools can support learners’ healthy integration into society.


AVIXA TV

For the first time at ISE, AVIXA TV will broadcast live from the trade show floor Monday through Thursday (stand 4G300). Hosts Samantha Powell and Ben Barnard from AVIXA will be joined by thought leaders to discuss the latest trends, opportunities, and challenges in the pro AV industry. AVIXA TV officially launched in spring 2023 to bring inspiration, education, and information to the global AV community. In addition to covering shows like ISE and InfoComm, AVIXA TV is the home for video content showcasing innovative AV projects as well as breaking down the latest technologies and fundamental systems in an accessible way. As we lead up ISE, people can tune into the Backstage Pass: ISE podcast on AVIXA TV to get a glimpse of what to expect at the big show. Visit www.avixa.tv. The first episode features ISE’s Managing Director Mike Blackman and Futurist Amelia Kallman.

Tech Talks Tech Talks, presented in English and Spanish, will present the latest on AV tech and trends. These free sessions are designed to give visitors the opportunity to learn about technology innovations and business developments. Tech Talks feature experts on the cutting edge, bringing new ideas, sharing best-practice case studies, and offering a glimpse into the state of the art at ISE 2024. Catch them on the ISE main stage in Hall 4 Tuesday through Thursday.  Get the full details of the ISE conference program at: www.iseurope.org/ise-2024-conference-programme. For everything you need to know about ISE 2024, visit www.iseurope.org.

Conference Program The vast conference program at ISE is produced by AVIXA and CEDIA with partnering associations and subject matter experts. And it covers everything AV, from smart buildings to control rooms to live events. On Friday, AVIXA and CEDIA will host a 3-hour Sustainability Workshop to address how our industry needs to adapt to the global issues of climate change, nature loss and social resilience. Our industry is both part of the problem and part of the solution. This workshop aims to help ISE delegates to understand this, think through with others the impact and opportunity presented by these challenges and how they can profit from these opportunities. Delegates will be guided through an interactive and practical workshop, working with industry peers from our industry. The workshop will be led by Simon Brown, a business owner, entrepreneur, and adviser who has focused the last 20 years on sustainable innovation.

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SCENARI

ARTIFICIAL INTELLIGENCE Michele Fucci

Introduction

When the editorial team asked me to write this article I was somewhat concerned. Regardless of the fact I am an enthusiastic user of Artificial Intelligence (AI) and I am constantly bent on discovering more about this particular area of interest, unfortunately - like many others - I have the impression I am not fully aware of what’s going on and that I have not yet fully comprehended the actual significance of the AI dimension. Does this happen to you too? Well, let's not become too worried. Such a situation may be quite normal and in some cases it may simply be related to a fear of missing out on something. In any case, welcome to the rather odd and magical dimension that is changing our lifestyle. It is gradually modifying the way we watch films, how we manage domestic utilities and it even offers an opportunity to take snap-shots, using our cell phones as if we were professional photographers. It is as if there were an extremely intelligent assistant working behind the scenes who is able to improve many of the tasks we have become used to performing, ranging from our work to moments of entertainment. The audiovisual world in particular is undergoing an epochal transformation thanks to Artificial Intelligence. We are witnessing an unprecedented evolution in the production of audiovisual content on the one hand, while on the other Audiovisual System IntegraCONNESSIONI 6 4

tion is becoming smarter than ever. In this article we will explore how AI is redefining this sector, through practical examples and reflection on the ethical implications.

Section 1: Audiovisual Production enhanced by AI

AI has revolutionised the production of audiovisual content in ways we would hardly have imagined just a few years ago. A clear example is evident in its use in film post-production processes. AI accelerates the creation of special effects, allowing directors to create scenes which previously would have been too expensive or too complex to produce. This has paved the way towards fantastic, spectacular worlds in the large-screen scenario which would otherwise remain just a dream. In this case an example is provided by ‘The Irishman’, a film directed and produced by Martin Scorsese in which AI played a crucial role in rejuvenating the physical appearance of the characters, allowing actors to present a younger look without having to resort to heavy makeup or a ‘double’. “AI will open doors onto new forms of storytelling that were previously unthinkable. Provided it is used wisely, this powerful tool can enrich the way we tell stories.” (Steven Spielberg - director and producer) “The use of AI in the creation of visual effects

is just the tip of the iceberg. Its potential to transform the way we make films is endless." (James Cameron - director) These are just a few impressions expressed by renowned directors and producers who have conveyed a sense of enthusiasm for AI in audiovisual production processes. According to these experts AI can enhance human creativity, allowing directors and screenwriters to move forward, creating increasingly captivating worlds and stories.

Section 2: The Integration of Intelligent Audiovisual Systems

However, AI is not simply a driving force in production processes; it is also transforming the integration of audiovisual systems. Nowadays, many of the utilities we have grown accustomed to working with in our daily lives adopt techniques such as Machine Learning or Deep Learning to facilitate our endeavours. In the world of System Integration, companies such as SONOS offer audio systems equipped with calibration algorithms capable of measuring the acoustic characteristics of the environment and adapting equalization. AVER and LOGITECH offer intelligent meeting-space solutions which automate camera movements, apply noise-suppression and improve video quality. You may feel there is nothing new in all of this and


that is quite true, but now we can rely on and ‘trust’ the relative systems much more. The innovative features may be identified precisely in this aspect: improving and rendering more ‘magical’ what machines were capable of creating for quite some time now (and in our own case, as designers, we are far less stressed). We can already imagine entering a conference room and noticing how the lighting and audio facilities automatically adapt according to our needs. This is possible thanks to AI, which makes audiovisual environments smarter and more responsive than ever.

Section 4: A Balance between Human Creativity and Artificial Intelligence

Section 3: Ethical Implications of AI Win the Audiovisual Sector

efficiently generate a series of suitable music tracks, but it will be the human sensitivity of the composer that ensures the selection of a perfect melody for a key moment in a film. Human creativity is expressed in the choice of particular notes that will touch the viewer's heart. With regard to visual content we may consider a director working with an AI system who intends to generate amazing scenes and visual effects. AI may come up with some bold ideas, but it is the director who brings these ideas to life through artistic feelings and preferences relating to storytelling. Human creativity manifests itself in the visual interpretation of a story. Therefore, in this collaboration between AI and the process of generating audiovisual content the fundamental aspect is the maintenance of balance. AI is a tool that enhances human creativity, but cannot replace it. Audiovisual art emanates from the inner human soul; it is a form of expression whereby we are joined together through unique emotional experiences and narrative.

However, albeit in the presence of great progress, questions do arise concerning important ethical matters. A modification of the labour market is one of the subjects of discussion, raising important ethical questions: - Changes in the Labour Market: Automation may reduce the demand for certain traditional professions, and may impose a requirement for retraining in particular fields. - Dependence on Technology: AI offers solutions, but over-reliance on them may compromise human creativity. - Fabrication of False Content: The generation of false information poses a threat to authenticity and trust in the industry. Addressing these challenges requires regulation and ongoing vigilance. The goal is to balance innovation with ethical integrity. Fortunately, this is still entirely possible.

While AI reveals its power in the generation of music, images and even ‘extraordinary dialogue’ experiences, we cannot forget the irreplaceable value of human creativity in audiovisual art. AI may be a great tool for expanding our creative capacity, but the infusion of an emotional element, originality and meaning in the works we produce is guaranteed by humans beings. For example, a composer may collaborate with an AI algorithm in order to create an epic film soundtrack. AI can

Conclusion AI has opened up a world of possibilities in the audiovisual sector, from the production to the integration of systems. It is important to embrace these innovations, but at the same time, we should be fully aware of and deal with ethical issues and, as Christopher Nolan points out, “AI does not replace human creativity, but enhances it.” It's up to us to exploit and make the most of this powerful ally in order to create an extraordinary audiovisual future. 

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CASE STUDY

INTEGRATION AND EVENTS IN THE TRANSITION TOWARDS A GREEN WORLD Matteo Fontana

https://www.avixa.org www.avixa.org/membership/committees-councils/avixa-sustainability-task-force

T System integration, live events and the AudioVisual production sector are experiencing a strong drive towards ‘green’ practices, dictated by the need to achieve greater energy sustainability. Kristin Bidwell, the director and managing consultant at ACT Associates, has assisted us in our attempt to move forward in this new, fascinating direction CONNESSIONI 6 6

he world is rapidly changing, as is the dimension of AV system integration projects and the sector of live projects. The change is dictated, in particular, by stringent requirements relating to energy sustainability and the environment. These issues are increasingly important factors in the design of AV or system integration solutions, and also in the organisation of live shows, cinema events and TV presentations. We will avoid focusing excessively on this subject - as our endeavours would be somewhat unmanageable if this were examined in greater depth - and we will content ourselves by presenting a brief overview of the evolution of activities relating to system integration processes and the organisation of events. This will be possible thanks also to the comments and observations offered by Kristin Bidwell, who is certainly an expert in this field and has acquired over fifteen years of experience in the AV sector. She has been directly involved in the design of numerous AV systems for commercial buildings and has managed AV companies and even restructured various businesses. In particular, as the director and managing consultant at ACT Associates she is principally active in the AV department and she is also a member of numerous companies in the audio-visual sector, such as AVIXA, a firm in which she also holds the role of co-chair

of the task force on best practices within the sphere of sustainability.

An overview: current trends in AV production

Before we present Kristin’s views in this regard I feel we should take a quick look at the current sustainability requirements within the sphere of AV design, integration and ‘domotics’ (home automation). There appear to be two essential lines of thought: on the one hand, the need for energy production that is increasingly green and renewable, with the use of solar panels, for example, or other energy sources that should have the lowest possible impact on the natural environment and climate and, on the other hand, the use of innovative and sustainable materials, during both the production phase and also waste disposal operations (as may be required). The significant underlying requirement in all senses is to avoid - or to restrict as far as possible - any impact on the delicate equilibrium of the natural environment, which for many decades has had to contend with the serious threat of (almost) indiscriminate forms of exploitation, which several prominent countries around the world still indulge in and this being, in our own opinion, the principal Achilles’ heel of current protocols regarding climate change. So, how should we proceed here in the


Western world? Do we really have an impact on the climate and the environment? Will it be possible to modify the situation by adopting our ‘best practices’? On film and television sets state-of-the-art power generators are used more and more frequently. These are no longer powered by naphtha or petrol fuels and are entirely electric. These authentic, clean and silent portable batteries may be seen as the equivalent of electric cars in the world of film production. In short, we tend to no longer burn enormous quantities of hydrocarbon fuel oils to provide for the lighting of a film set, and green solutions are sought. In this way we may proudly assert that the production process is an entirely ‘green’ operation, which will present evident added value, also with respect to endeavours to obtain public or private funding. During our interview with Kristin Bidwell we obtained an in-depth illustration of the technical sphere relating to installations and AV systems.

Interview with Kristin Bidwell AVIXA Sustainability Task Force

The Sustainability Task Force is a yearlong initiative created by the AVIXA Board of Directors in order to present a proposal concerning the way in which the Association can support the Pro-AV industry in its process of renewal aimed at establishing more sustainable practices and methods. The work group will be disbanded once its work has been completed. The initial aim of the task force is to provide information and raise awareness with respect to the importance of sustainability for the AV industry through a careful examination of key regulations and government decisions at the global level and through the identification of practices and solutions aimed at bridging the gap that may exist between the organisation of corporate operations and regulations. Finally, members of the task force are fully conscious of the importance of communicating the concepts of sustainability and ecology to the parties involved and the various stakeholders and ensuring that these concepts are well comprehended by the subjects in question. Good morning Kristin, and thank you for taking the time to meet with me today. What are the key concepts with regard to the creation of Green AV integration projects and events? AV integrators should take into consideration their own in-house processes and on-site practices and determine sustainable workflows. Some of the key concepts that

I suggest the integrators should consider include the assignment of local technicians to reduce business-related travel, the availability of efficient vehicles that will help lower the carbon footprint, the definition of a process for the recycling of End-Of-Life (EOL) AV equipment, the use of recyclable and reuseable packaging materials, and the advance training of technicians in order to reduce the number of site visits, thereby reducing the time spent travelling. As far as the buildings and internal spaces of the premises of a business are concerned I recommend the installation of solar panels, the adoption of a recycling system, the removal of all single-use plastic items and materials and reducing the surface areas of offices or structures in cases where internal spaces are underused. Taking a step back to review particular processes is incredibly important. The definition of what actually functions well and what may slow down certain operations allows for the creation of a more efficient workflow and the staff of a company will be more knowledgeable and well-informed in this respect, thereby generating a better business/corporate culture and a greener and more ecologically responsible AV company. How is it possible to achieve a positive green use of AV/IT equipment? An installation and setup of AV/IT equipment that enhances sustainability begins through effective communication among the main subjects involved and the design team during the early stages of the planning process. Sustainable initiatives should be discussed well before the AV systems are designed and installed. There are various manufacturers in the AV sector that have created products adopting a ‘green AV’ perspective. Certain tendencies I have observed in recent years have included the removal of all single-use plastics from products and shipping materials, an increase in the amount of aluminium used in product design, a reduction in the use of welding and the creation of local shipping departments. As an AV design consultant, my approach is to design systems that will use these products, provided they comply with specific measures I establish in my designs. In the case of manufacturers who wish to invest in ecological efficiency is it necessary to seek the services and assistance of specialists dedicated to this particular sector? It’s certainly a good idea! There has been a

rise in opportunities relating to professional positions involving a focus on sustainability. I have noticed that there are various professional opportunities for experts in the field of sustainability and positions which require the assumption of a mixed role, where corporate strategies are implemented and sustainability is comprised within the overall business plan. We have reached an interesting historic point. A sustainable stance and the relative endeavours and their inclusion in an overall corporate strategy will not only lead to a net-zero emission economy, but will also provide companies with a competitive advantage leading to higher profit. Are rental market operators also interested in this AV/Green revolution? For example, considering the use of portable electric generators, and not gasoline-powered units? I don’t work in the rental sector, but I would assume that a part of the sector is also investigating possible ways to reduce its carbon footprint. In your opinion, what would be an advisable approach with regard to the management of a life-cycle analysis and the ecological footprint of an AV project? The solution would be to use service-management software to track the life cycle of equipment and a client’s ecological footprint. Through this kind of platform, we are able to produce data for our clients which indicate the level of performance of AV equipment and provide information relating to security, network performance, energy consumption, and also offering a remote-assistance service. And, nowadays, how important is it for a project to be defined as ‘green’, in terms of market positioning? This is a very important factor. We have noticed that a strong incentive has been generated towards Green AV solutions in European countries, and this is partially due to the enactment of new laws. Europe offers a very large market for the AV industry and, thankfully, European trends have begun to engender a large shift in the AV industry in the United States. We have seen that in America local authorities have implemented these requirements and such action has also been adopted by private companies and higher-education facilities. If an AV company can provide Green AV solutions, it will acquire an advantage with respect to its competitors. 

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CASE STUDY

Designing offices in the modern era of hybrid and asynchronous work makes more sense than ever: new habits and methods adopted in various professional spheres require the creation of appropriate spaces in flexible, open and comfortable environments. But are the clients really ready and willing to take this step? Marco Gennaro, a member of the Ambiente 1985 team dedicated to office environments and domestic design, suggested that, above all, it is a question of trust.

A MODERN APPROACH IN OFFICE DESIGN Person-centred solutions and the role of technology

Chiara Benedettini

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ow, at the end of 2023, some elements are taken for granted when we talk about the planning of work spaces, and also areas where people study. Hybrid and asynchronous work, not conditioned by specific time schedules and locations, has increasingly led to the need to design person-centred work environments. Might we suggest this is a rather banal topic? Well, it’s easier said than done, let's say, for many reasons of a practical or cultural nature and also in terms of habit-related preferences. We discussed this subject with the architect Marco Gennaro from the firm Ambiente 1985, a consultancy and design studio that has been active since the mid-1980s, providing services for the creation of environments adopted mainly for professional activities.

Professional meeting rooms, in a prestigious context

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How do you feel with regard to a requirement to design person-centred environments? This is obviously not a new idea, but it's really not all that easy to satisfy this particular need. From our own point of view it entails not only listening to a client, but also assuming responsibility for the presentation of a proposal and interpreting the client's needs in terms of design solutions, using our own specific skills. We should obviously proceed in this way but it has to be constantly reiterated. So, it’s not simply a question of coming up with a concrete solution for a client who has asked us to provide them with our services but, rath-


The green core is enclosed by flexible operational areas. A well-managed open space can be easily convert-ed into a gallery, a site where events are held or a meeting room.

Ambiente 1985 - an overview

The consultancy and design studio was founded from the union of two companies already present in the area (Centro uffici and Tecno Ambiente). Nowadays, the firm offers its services relating to consultancy and customised design for offices and domestic environments in accordance with the characteristics of a structure and depending on people's needs. The studio focuses on morphological characteristics and relative contexts in order to produce an appropriate layout and forms, allowing the occupants of spaces and buildings to attain the best possible experience, and becoming more aware of their daily life and activities within the spaces in question. The firm offers design and construction services for custom-made furniture, the management of works and special forms of intervention (finishing work, coating/cladding, etc.). The architect Marco Gennaro is the project manager and head of the creative and technical department of Ambiente 1985.

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CASE STUDY

The Agorà project comprises the creation of spaces for relaxation and quick meetings, dining areas and spaces dedicated to moments of ‘concentration’. Everything is enclosed within a green space.

er, going a step further and proposing a design in line with the times. If the spaces we design are adopted by users in accordance with their envisaged purpose, it means we have done a good job. If a site doesn't satisfy their initial expectations, people will simply tend to create an alternative solution, corresponding more closely to their specific needs. Before we started our interview you referred to a form of collaboration with the service company Strategy Innovation. Can you tell us more about this? Strategy Innovation is a spin-off of the Ca' Foscari University in Venice. The firm was created to provide solutions for companies in their renewal process, and in particular with a view to offering strategic innovation projects. It is a structure at the forefront of a truly interdisciplinary approach which is able to focus on elements and critical issues of companies that may arise, with a view to generating opportunities and solving problems. Our skills are complementary, and together - on their part with respect to the method adopted and in our own case with regard to architectural and CONNESSIONI 7 0

design aspects - we are able to offer not only a 'new working environment' but a path towards the renewal of a company. In your opinion, do companies still need offices and should they plan their design and layout? There is no doubt that 'desk-based' work, with dedicated workstations, possibly in an open space, where technology is often unilaterally 'assigned' to a person, is an outdated model. More frequently, nowadays, workers will choose and identify which tools they should adopt and where they should work, also considering technological aspects. Once security and compatibility have been ensured, whether an operator uses a tablet, a smartphone or a desktop PC is often an irrelevant question for the 'person in charge'. Moreover, on the company premises, operators will often use their own devices, with which they also work remotely, rather than the other way around. Even though companies tend to encourage a more or less stable return to their offices, for reasons that appear to us as mainly of a ‘cultural’ nature, we have observed that

workers are not only used to such a situation, but request flexible models. Therefore, the key concepts are ‘desk sharing', a high level of internal mobility of staff, the need for areas that are diversified with respect to their use, the possibility of selecting and booking different environments and, last but not least, an optimisation of spaces. Companies could thus reduce their need for physical spaces, perhaps by investing in the quality of environments and their aesthetic features, but also by increasing their functions and uses! How do you manage to effectively communicate these values to your clients? We often use the Four C’s model, which presents four words that serve as a point of reference and inspiration for the customer. Concentration - If a workplace is open and flexible, a space will be required that is dedicated to creation and reflection, such as the so-called ‘focus rooms’ - small protected and silent environments - which may also be dedicated to ‘brainstorming’ sessions. Communication - This aspect is relevant if we consider conference rooms, but also places where one-to-one meetings


may occur. Collaboration - This process should be considered with respect to small or large meeting rooms, ‘huddle-room’ spaces etc. Finally, Contemplation (or relaxation) is a practice that may occur in spaces or environments that have never been envisaged in the traditional design of offices. In the current perspective, these locations would not be used solely for coffee breaks and moments of relaxation but would often represent essential areas where employees can communicate and interact informally, also on a cross-sectional basis. These rooms and spaces are indispensable for social interaction and also for engaging in free and open discussions. We all know that sometimes we might come up with the best ideas in front of the coffee machine. What is your role in relation to the other professionals collaborating in the project? Do you also supervise activities at workshops or construction sites? Ambiente 1985 provides its support throughout the entire process, and this includes sites where work is carried out. This is the way we operate. We tend to coordinate practically all of the professional operators involved in a project so that the final realisation of a plan reflects its initial premise and intentions and it is completed within the agreed time schedule. We believe that we are responsible for everything

that is visible, comprising the interior décor, acoustic fittings and interior finishes, the systems introduced and types of technology used - at least in the general layout - because in fact we offer the customer a project and not simply a series of products. It also often happens that we interact with the IT staff of companies, for example to plan the installation of wiring for work desks, to discuss the types of technology that should be installed in meeting rooms and so on. I feel that a good architect must be able to communicate well with all of the operators involved and, of course, dealing with our specific areas of competence and letting other specialists perform the particular duties assigned to them. What does the design of an ergonomic environment mean for you? You may think I’m trying to keep things short and simple, but it is the basis of every project. Very briefly, one may say that in a non-ergonomic space we cannot work very easily or it may be practically impossible to work there, and we realise this immediately. A prime example - and this occurs quite often - would be a situation in which we have to insert acoustic panels in environments that are unbearable due to excessive reverberation. Without considering the particular layout of the spaces involved, it would imply that the initial project was not carried out in a

careful manner. A well-planned project takes into account any reverberation effects from the very beginning. Not taking these issues into account will result in a poorly planned solution. Do you have the impression that today your clients are more discerning with respect to the details of a design? Would they in fact more readily accept and approve the creation of environments in line with the times? I believe that it all boils down to the degree of trust that is established with a client. In actual fact, we are the ones who have to be well prepared and know how to draw the customer's attention towards solutions that we know - on the basis of our experience - will respond not only to the wishes they have expressed, but also the requirements we have identified. In my opinion, it is quite 'normal' to encounter a client who is not well prepared with regard to these matters. In our own case, we have to be fully conscious of all relative implications, and not only with respect to the planning and designs but also considering regulations, trends, and so on. We all know that assigning a project is one of the most difficult processes within the sphere of our work. So, we want to be fully capable of meeting the challenge if we receive a assignment.  www.ambiente1985.it/

Working environments with high-density areas, transparent environments providing ‘acoustic privacy’, business lounges

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CASE STUDY

A TOTALLY DIFFERENT CINEMA EXPERIENCE In the transition from its role as a service provider to the ‘full-production’ company status the firm STS Communication has certainly evolved and is now able to offer the film, television and advertising market its CR49 virtual studio, a new spearhead solution formed entirely by the use of the Absen LED Wall. Maria Cecilia Chiappani

www.stscommunication.it www.prase.it www.absen.com CONNESSIONI 7 2


Alessandro Rosani, Technical Director of STS Communication

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commercial and technological challenge, involving the presentation of highly innovative content, has been assumed by STStudios, a firm located at Bresso in the province of Milan. This step forward, which was taken in 2020 in the Italian market, may be seen as a pioneering effort with respect to avant-garde US solutions for virtual production. While the whole world came to a halt, during a particularly delicate moment for operators whose core business comprises the organisation of events, conferences and concerts, STS Communications focussed on achieving the courageous goal it had set. The endeavour stemmed from the firm’s intention to move forward, transforming problems into opportunities. As a result of experimentation, a focus on clients’ needs and the development of new forms of engagement, innovative sets and locations have been envisaged for digital/hybrid events. This avant-garde prospect has become increasingly successful, resulting in two multifunctional audio/video studios (‘Studio One D’ and ‘Studio CR49’), which differ in terms of their size, technology and the services that are offered. At the heart of this dual proposal are the Absen LED Walls, selected with the support of the LED specialists of Prase Media Technologies. There has been a long-standing collaboration between STS and Prase, in which various projects have been developed, however on this occasion the Milanese production company may be seen as a final client.

Virtual production: living in the future

So what exactly is virtual production? Many readers will already know how to respond to this question, while others may still be wondering what the sector involves. It is a film-making method and technique that allows for the blending of virtual and real-world elements in the production of digital and hybrid events, advertising spots, films, series and music videos. In more practical terms, artists and technicians can create virtual environments and characters in real time and integrate them with actors and objects during filming. Instead of focussing on special effects and environments in the post-production phase, these elements can be viewed and recorded there and then, as required. The technique is gaining ground, both in the United States and in Europe, as it offers greater flexibility and control over the final results, reducing costs and production times. This occurs, of course, in addition to the quality guaranteed by state-of-the-art AV technologies on the market. How does it work? Virtual production technology involves the use of a filming set in which LED screens have been installed, where actors play their parts in front of virtual, interactive 3D backgrounds. In this way, actors and the technical crew can interact directly with digital elements. Essentially, the traditional ‘green screen’ is used to insert digital elements into an existing image or a film, while the new virtual production creates an immersive and interactive film-shooting experience. CONNESSIONI

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CASE STUDY

The phases of a project and the relative technology

Alessandro Rosani, the technical director of STS Communication, recounted how this pioneering concept entered his sphere of activity, allowing his firm to become the first operator in Italy to offer such a complete virtual studio. “In the midst of the Covid emergency, our desire was to set up an innovative streaming studio that would meet the needs of clients as carefully as possible. LED Wall backgrounds offered more than traditional green screens, in terms of quality and cost. This is in fact a constantly evolving dimension, and we have invested in the development of a virtual studio, considering the CR49 facility in particular, which far exceeds the initially envisaged results."

Italian distributor, Prase Media Technologies, the LED Wall was certainly a natural choice. Valerio Piccinin, Prase’s LED Specialist, commented on the situation: “At the moment, the two technologies (LED and Green Screen) are both used, but sooner or later the former option will be the prevalent solution as it allows for the optimisation of costs and saving on post-production expenses. Once the film shots are completed, nothing else has to be done. And then, furthermore, this allows you to have everything under control in an internal location, where one can proceed with film shooting operations regardless of the weather or environmental conditions, recreating a reality needed at a particular moment for a specific production."

As previously mentioned, there are currently two structures. Rosani referred to choices that were made: “We started off with an initial, more ‘classic-style’ studio for streaming broadcasts, created with Absen LED screens with a 2.9 mm pitch, which we already had in stock. In the meantime, we have been working on a second studio dedicated to virtual cinema projects. We have carried out our work and conducted experiments - and this has involved the entire team - with a view to determining what type of spaces, shapes and structures would be required. We have also been supported by the firm EDI (Effetti Digitali Italiani), a company that specialises in digital effects for cinematographic production." Engaging in an open and fruitful dialogue with Absen and its

After evaluating various prototypes, STS managers opted for the new Absen models with a 2.5 mm pitch, expressly designed for virtual cinema, covering a 24m-wide and 6m-high surface area. In actual fact, the supply of materials was more extensive, relating to to an area of approximately 500 sq.m, taking into consideration possible future expansion. Special technology with rental-type hardware will indeed be used both for a technological renewal of the other virtual studio and also for the arrangement of activities at clients’ premises or at film-shooting locations, this being a service that is well appreciated. The technical director of STS pointed out that “The preliminary analysis and the established strategy, with the precious support of Valerio Piccinin, were fundamental aspects. It then took about a week to complete the installation,

List of equipment 2,000 Absen PL 2.5 mm Pro - 1/8 Scan LED Brompton Processing panels for a total surface area of 500 sq.m.

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setup and alignment phases. Well, we offer this service, and installing LED devices is the work we carry out on a daily basis! However, I would like to underline that this type of product and this application require an almost maniacal degree of precision. We have in fact produced machine-turned aluminium plates to define the curvature of screens with a level of accuracy of one tenth of a millimetre."

Teamwork: producing the ‘wow’ effect

Achievement of a ‘wow’ result, according to the first customers who tried the virtual studio, is the result of a collective effort. The team, coordinated by Alessandro Rosani and Valerio Piccinin, was also composed of video camera and media server experts and also STS graphic design managers. Rosani provided us with a few details in this regard: “It all started in 2020 and we became fully operational in 2021. We introduced the LED technology upgrade in 2023. Over the last few years we have conducted various experiments and tests, encountering some obstacles which we then resolved. We have become more familiar with the technology and have worked out how to find the best solutions”.

The new Absen LED screens

The predominant feature of the Studio CR49 facility is the Absen PL2.5 mm Pro B 1/8 Scan panel. In particular, the Polaris series is distinguished by the high quality of images that are produced. Adhering to the recent HDR10 video standard and providing the 16-bit grayscale format, it offers a pure white and deeper shades of black, and also a wider chromatic range. Furthermore, these models offer a refresh rate of up to 7,680Hz, resulting in an exceptional visual effect in the camera. The LED screen installed at the Bresso location features a pixel pitch of 2.5 mm with Common Cathode technology (allowing for 20% energy savings compared to traditional products) and it is equipped with a Brompton control system. Each panel has a resolution of 200 × 200 pixels and a brightness of 1500 nits. Panel measurement: 500 x 500 x 87 mm; weight: 8.8kg; curvability: concave / convex (+10° / -7.5°). Each panel also offers a contrast ratio of 8,800:1 and a wide viewing angle (H160° / V160°). Rapid mounting is possible with the auto-lock & auto-eject system and rigging and stacking accessories are supplied. A total number of up to 20 LED panels may be hung on top of each other. https://www.prase.it/prodotti/absen-pl2-5-pro-b-8-scan/

Confirmation of the validity of the technological and strategic choices made came from the market itself, when the first directors of photographic works entered the studio and were able to observe the quality of the images, the contrast, colour rendering and the very low reflection of the Absen screens. “We believe it is essential to clearly demonstrate the advantages of this solution. Although it is a common topic of discussion, film-makers, directors of photographic works, agencies and cinema production companies actually still have only limited knowledge of the solution. When people active in this sector are able to directly experience what can be done with a virtual studio and learn how long it takes the potential is easily unlocked. Of course, in some situations the green screen will be maintained but the technical and operational advantages of the LED virtual studio are rapidly determining its popularity and success." In this regard, last September, STS Communication, Prase and Absen organised a free two-day event at the Bresso studios to offer a first-hand experience of the new concept of virtual production. Valerio Piccinin explained to us that “The aim was to involve all operators in the sector. It's not just a question of selecting the LED solution; all of the utilities that contribute towards producing the final result also have to be considered, such as software, cameras, servers for the management of images and camera tracking. Like Prase and Absen, we offer LED products and integrated solutions specifically designed for this sector, with characteristics that allow for the creation of high quality productions." The evolution of STStudios is an ongoing endeavour. Having refined our realisation of the CR49 studio, we now also have a retrofit of the Studio One D solution. Created essentially for streaming productions, this site will soon be subject to further development with the new Absen 2.5 mm LED screens, which will offer the best opportunities to all types of clients, regardless of their particular requirements and available budgets. 

CR49 Studio - The advantages

Why does the virtual studio represent the most promising form of evolution in the film and advertising production sector? This topic has been referred to several times in the interview, but we will offer an overview of the advantages. • Reduction of costs: virtual production allows for the creation of realistic virtual environments without the need to build physical sets or use external locations, saving on equipment rentals and expenses relating to the selected location; • Greater creative control: directors and producers gain stronger creative control over a film setting as they can introduce changes in real time and see the results immediately; • Production speed: virtual production allows for the creation of virtual dimensions in real time, and this speeds up the process during production and post-production phases; • Actor/environment interaction: actors can become perfectly integrated in the virtual environment, allowing for a more natural and fluid experience as they perform their roles; • Flexibility: the shooting of scenes in diverse settings, without having to move the entire production to a new location, reduces the environmental and economic impact of each project. CONNESSIONI

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SOLUTIONS CASE STUDY

HI-TECH AT THE COURT OF THE DOGE OF VENICE Alessandro Bertoni

Overview of a multifunctional refurbishment

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The renewal of an architectural heritage - modifying the intended uses of a structure - with avant-garde installations which may be customised as required for each event that is foreseen. In Italy this is possible, as long as we have system integrators who are ready to engage in daring projects and an urban and social fabric capable of welcoming innovation and the integration of novel systems into their urban lifestyle.

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hese two preconditions appear to be present in Venice, one of the most visited and iconic cities in the world. A recently restored historic building, distinguished by a frontal arcade, has thus been configured as a multifunctional space open to the public. This endeavour forms part of an extensive plan to valorise the entire central San Marco district of Venice (initiated when the Royal Gardens were reopened in 2019). The intention is to promote a renewal of the city, whereby it will convey to the world the appeal of a lively, sustainable and welcoming venue. Restoration, adaptation and a focus on the integral coherence of a building, with respect to its particularly rich, multi-layered history, represents a fascinating, compelling challenge which may even be seen as excessively ambitious. However, this does not seem to have been a source of preoccupation for Prof. Roberto Zecchin of the Manens-Tifs studio and the engineer Marco Trame, the consultant appointed by the studio as the designer of acoustic features, audio/video systems and the scenographic aspects at this site. Working closely together inside the historic building, the two experts supervised the well-integrated installation of audio/video devices and the arrangement of lighting fixtures. The rather long, initial design phase was completed, with the collaboration of the engineer Roberto Ferraresi, a Project Manager of THSN. In addition to the boardroom, a focal point of the planned intervention is definitely a new auditorium, where it will be possible to host international symposiums, congresses and events where the aim is to rethink the future with an eye towards sustainability, with this being the sole central theme of a heterogeneous plan. The project Leonardo Castellani, the Head of Design & Engineering of 3P Technologies

- Project Group clarified a few points: “The project stems from specific requests and requirements. The sharing of our work with the Manens-Tifs studio, which also dealt with the audio features, is an equally important aspect. We didn't have to modify or alter anything, but simply adhere to a well-defined initial idea. " With regard to executive planning, Castellani added some further comments: “It all began in the summer of 2021, when we visited the site to perform an initial inspection and, together with the client, we drew up a plan, and then proceeded to order the materials that would be needed. We started the installation process at the end of September in the same year, as soon as the spaces became usable, because for the entire LED screen setup a 'clean sight’ was required and the auditorium had to be clean and ready." With regard to this aspect, it is worth considering a few particular details concerning the space.

Installation Feedback from the client was very positive. This was certainly thanks to 3P and the Manens-Tifs studio but also - and above all - due to the presence of a united and highly experienced staff. Again, Castellani clarified the situation: “Following the executive design phase we worked together with a site manager at the location, while the actual installation was carried out by a team of four people, supported by two of our experts, and also a Crestron programmer.” The vendors collaborated very well so that the solutions were used in the best possible way. In the case of d&b audiotechnik Italy, for example, Davide Carlotti, the firm's Education & Application Support manager, provided his assistance for the project in the setup and final equalisation, together with Paolo Biolcati, the audio specialist of 3P Technologies. The day-today management of the hall is entrusted to the client's collaborators, who are always appropriately trained by 3P.

The auditorium With over 230 seats, the hall is characterised by a sophisticated audio and video system with a giant LED wall screen, video cameras, motorised stage projectors and Dolby Surround audio facilities, as well as roll-up sound absorbers capable of calibrating the response of the hall with the specific needs of every event. The AV flows are managed from an adjacent control room, connected to two booths for simultaneous translation, this being a setup that allows for the organisation of complex events with external links and streaming transmissions. The particular condition of the environment in question is that it is on the top floor and situated in an attic space. The complex position and layout therefore implies technical characteristics having a diverse or heterogeneous nature, with a redundant Dante audio system and a 4K 60fps video signal with copper and fibre cabling.

Monitors and lights The hall has a rectangular layout, with a removable stage that is fully equipped for audio-video connections. A native 4K LED wall with a pixel pitch of 1.5 mm, measuring 6 x 3.5m, was installed and perfectly integrated into the surrounding space. The Philips L-Line 9000 series is evidently the ideal product, combining the best components in terms of dynamic range, colour, contrast, texture and projection speed. However, with regards to lighting, motorised Clay Paky projectors were selected. The use of mini-moving heads to manage the scenographic lights should not be a surprising choice; it’s simply a further indicator of a customised approach. Again, Castellani provided further details in this respect: “All light sources are connected through a Cortex system, but for the management of the scenographic lights there is also a layer controlled by the Art-Net protocol via the DMX network. CONNESSIONI

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CASE STUDY

A series of presets ensures appropriate management of the standard lighting solutions." Audio The design with respect to audio elements - both active and passive - is equally interesting. The installed system combines a main setup (principal elements) with front fills for all situations relating to conferences, but there is also the option of perimeter satellites, with d&b speakers installed on the frame of the LED wall for the use of cinematographic content. Castellani noted that “to manage the AV signal we used a Biamp ‘Tesira’ server, which we combined with a Yamaha digital mixer in order to automate all video mixing flows and obtain a fully ‘live’ management of audio and also microphone input points." One of the main complications was the management of video content, which is transmitted from a single source. This generated the need to correctly manage the coordination of video content and audio broadcasting through the speakers. The audio system is connected with the Dolby processor for the management of the 7.1 audio format, and it thus picks up the signal from the video player, after which the channels are managed and processed separately by the Tesira server and transmitted to the final speaker outlets. Also in this case, the use of the Surround 7.1 audio format can be surprising, but it's only a seemingly curious arrangement. Castellani informed us that “the audio element is managed with the main speakers in the ‘Americana’-type structure, level-1 position and, subsequently, if we have a cinematographic recording, a Dolby processor will direct the flows, thereby allowing us to manage the 7.1 audio content.” Finally, any related subtitle content may be removed, or presented as required. In short, a cinema layout is envisaged, but with a 4K LED wall which will satisfy any requirements of a practically cinematographic nature. The panels The acoustics of the hall will also vary. Along the outer walls there are sound-absorbent fabric banners integrated into the control system and the installation of which, in a historic building, is anything but simple. Thanks to the assistance provided by Manens-Tifs with regard to the audio setup, auditorium settings have been created offering interaction with the sound emission system, but passive acoustics in CONNESSIONI 7 8

the hall may also be varied allowing for adaptation to the type of event that occurs. For example, in the case of a conference the banners may be extended so as to render the hall a little more reverberant, while when a cinema or concert event is planned it is possible to lower them - completely or partially - to ensure a ‘drier’ acoustic effect is obtained. The control room The room is fitted with a (blind) control system installed on a customised desk, allowing for the management of live signals thanks to the presence of multi-view monitors. All video routing is managed by a Dexon matrix. This was quite a particular choice as the video matrices are not of the ‘dry switching’ type but, rather, allow for the possibility - within a control room - to independently manage multiple canvases with a large number of windows. Digital signage With respect to video management four cameras were installed and, of course, with the frame sync function, as is customary in broadcasting. These cameras are managed by a production switcher (a video mixer and, again, as would be normal in broadcasting). In turn, this is connected to the matrix, which manages all elements in the relative area and in the control room itself: the LED wall, the courtesy monitor and additional monitors, as well as the entire recording, streaming and codec elements for video-conferencing. Castellani illustrated the situation: “Two codecs have been integrated into the project - a Cisco and a Poly - with the possibility of adopting a ‘BYOM’ setup - and thus connecting a laptop - and also conducting a simple video conference, mixing the devices present in the auditorium.” Autonomous management The control system can be switched off and switched on again from the interface, with two modes of use: automatic or manual. In the former case the user is able to manage all the mixers and devices without the aid of an additional system, in a personalised way, while in the automatic mode the presets are exploited. In both access-types the switch-on mode in terms of routing involves all of the devices, activating in parallel a diagnostic system based on feedback from the individual devices, with possible alerts occurring in the event of operating errors. However, as far as shutdown is con-

cerned the system sequentially switches off all of the machines, while control of the lights and banners (taking into account pre-existing lighting) is guaranteed - as previously mentioned - by the KNX bridge, with layouts which may be directly selected from the touch-panel, without any need to enter the mixer. Finally, with regard to safety, there is a connection providing a link to a Tesira system and from there to the EVAC system. Basically, clients are well informed and their desire to venture into a new dimension and enter a relationship of mutual trust is a vital factor. There is a true combination of various elements, together with a plan to refurbish historic buildings, which are made accessible to the public in a truly fascinating city. List of audio materials The principal transmission system is composed as follows: Main L/R: 2 x Ti10P loudspeakers Delays: 2 x Ti10P loudspeakers Front Fill: 4 x 5S loudspeakers Subwoofers: 2 x E15X-SUB Amplifiers: 10D A multi-channel system dedicated to projection is also present, and composed as follows: L/R: 2 x 24C Central: 2 x 44S Surrounds: 8 x 5S Amplifiers: 10D (see box below) Subwoofers: Shared with the main system All of the loudspeakers are produced with a special colouring according to the architects' specifications. 


d&b 10D amplifier The 10D amplifier is a specific device produced by d&b audiotechnik which can handle up to four channels, with an output power of up to 4 x 700 W per channel at 4 Ω. It is compatible with most d&b setups and features five freely assignable GPIOs (general purpose input/output). The 10D amplifier is, in short, an ideal product for permanent integration with applications that require a lower Sound Pressure Level (SPL), as in the case considered. The device contains extensive signal management functionalities with gain control for each input channel occurring separately, while the advanced system status analysis features, such as input and load monitoring, ensure suitability in an emergency situation, thereby reducing the margin of unexpected events for the end user. The 10D model also shares the same digital signal processing platform as the latest generation of d&b four-channel amplifiers, making it functional in both smaller d&b speaker configurations

and also in the linear mode. In fact, the Digital Signal Processing (DSP) integrated within the 10D amplifier incorporates comprehensive loudspeaker management, switchable filtering functions and user-definable equalisation and delay parameters. These are high standards and the usability level is also ideal, thanks also to an integrated web interface (accessed via d&b R1 remote control software or simply via a browser). Finally, an interesting characteristic is represented by the LoadMatch function present in the 10D amplifier, which electrically compensates for the properties of the loudspeaker cable that is used.

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CASE STUDY

AUDIOSALES:

THE RIGHT SOLUTIONS FOR EVERY PROJECT Chiara Benedettini e Matteo Fontana

From the audio world to system integration: the history of an evolution In a pleasant and all-encompassing interview, Marco Alterini, the Sales Manager of the firm Audiosales, revealed to us a few secrets underlying the success of a company which was founded in 1996 as a retailer of audio products in the ‘live events’ sector and today has become a much more complex and multifaceted reality, which also and, above all - deals with installation requirements. CONNESSIONI 8 0


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rom its foundation to the present day Audiosales has certainly grown a lot but it might be more appropriate to speak in terms of an ‘evolution’. Founded in 1996 by Stefano Rocchi, who is still the CEO of the company, over the years the firm's horizon has broadly expanded with regard to the quantity of brands distributed and also the areas of application it has to deal with. If - as indicated by the name of the company - the initial focus was on the audio sector and providing services to a clientele mainly composed of rental companies, today, almost thirty years later, Audiosales is also oriented towards the wider world of Audio Video products. Moreover, it has recently become involved in installation projects, which, as Marco Alterini has explained to us, now represents a fundamental source of revenue for the company. During the first decade of Audiosales' activity it was a leading operator in services provided for important tours and live events, but the firm subsequently expanded the portfolio of brands that it distributes. In recent years the company has developed and consolidated its experience also in terms of consultancy, training and assistance.

Audio applications and installations are accompanied by lighting products and structures for complex events and, indeed, Audiosales has begun to propose itself as a partner for the creation of increasingly comprehensive solutions. In fact, today the company is able to offer its services and support with respect to requirements ranging from the design of systems to specific and targeted consultancy for every client and for each application: from retail activities to cruise ships, from public venues such as bars and restaurants to large exhibition spaces, from radio and television networks to stadium installations. Training and post-sales assistance remain the company's flagship services, but in a recent interview the Sales Manager, Marco Alterini, clearly illustrated to us the firm’s current characteristics.

Ten questions provide an overview of Audiosales A friendly, honest attitude were characteristics which we found appealing In our cordial conversation with Marco Alterini. Anyone will feel at ease with this gentleman, who, moreover, does not renounce expressing his views and opinions in a

frank, open manner, which may be quite rightly seen as a valuable trait. Our discussion was certainly pleasant and interesting! By way of a brief outline, how has Audiosales changed since you started working there? In 2003, when I joined the firm, it still only had rental clients. Nowadays, 50% of the turnover is related to installation, however rental services and the ‘live-touring’ sector remain - let’s say - our historical endeavours and our base! Lately, we have also been following several broadcasters. What are the core principles of the company? The company places a lot of importance on training and pre- and post-sales services. We sell medium to high-range professional products, focusing on quality rather than quantity. We feel it is essential to ‘educate’ our customers so that they become aware of the potential and the characteristics of the products we sell. Training activities are constantly available across the entire territory where our we operate, from October to April, thanks

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CASE STUDY

also to the support of our agents. I would say that - even though Audiosales is not the largest company in our sector - with regard to the products distributed, our commitment and our reputation in the market, it may be considered as a firstclass company. How would you explain the transition from ‘live touring’ to installation? In actual fact, it is a very simple situation: the market has changed and Audiosales has adapted accordingly. Initially, the progressive leaning towards installation services was a reaction to the 20102011 crisis, which induced us to change direction. Thanks to its complete range of matrices, amplifiers, mixers, speakers, cabling and so on, the Belgian company Audac, founded 40 years ago, was a sort of clever ‘lock-pick’ solution for our installation activities, and then we continued with other brands, including Martin Audio. We have grown a lot, and Audiosales has become an increasingly attractive company, also for suppliers, who we carefully evaluate as they have to be complementary with respect to those whose products we already distribute. In this way we can offer system integrators and complete solutions. For example, we have been distributing ClayPaky products since October 2020. It was a very difficult period and perhaps not the right moment to start relations with a new supplier, but it was a top brand and we didn't miss out on the opportunity. Obviously, the installation sector offered a lot of help during the Covid pandemic, when the entertainment sector had literally ‘disappeared’. What do you mean exactly when you refer to ‘installation’? The sector comprises a very broad range of operations, from very small ones, such as those required at conference halls, bars and restaurants to more complex services, as may be required at large locations and big events, such as those at the Maggio Fiorentino theatre. Our desire is to be a point of contact and a partner for both small projects and large companies. We also know how to properly exploit the characteristics of products creCONNESSIONI 8 2

ated for touring activities but which may also be installed, for example, in theatres, auditoriums and similar locations. How have you adapted in order to serve the installation market? We have focused on becoming very knowledgeable with respect to our products, and this has been possible thanks to our product specialists. We have also dedicated time to marketing, which involves three people in our relatively small company. Agents represent us within our area, and we have to be sure they have acquired suitable in-depth technical knowledge. When a client is interested in the services we offer, we take care of everything, including site inspections and demonstrations. Alessandro Arvia recently returned to work with us, and he is doing an excellent job with high-end clients. How is the company organised today? Our staff is formed by a group of 16 individuals: four product specialists (two for lighting and two for audio systems), three people who deal with marketing, and two technicians are active in the workshop where repair work is carried out. This service is provided for everything we sell. We then have a person involved in administration, one in the procurement office and two individuals who look after the warehouse. There is also someone in charge of our customer care service and a person who provides courses for the lighting consoles. And then, within our area of interest, we have ten independent agents, who cover the entire Italian territory. As for me, I have been working here almost continuously since 2003, with a couple of short ‘breaks’, after which I always returned with great pleasure. How do you manage repair work? We have always had a workshop, with two specialist technicians and we can repair everything we sell. If we have to cope with a complex issue or components have to be replaced, the suppliers are always there to support us. It is a service that customers expect us to provide, and we make sure this service is always


Audiosales: a brief overview Founded by Stefano Rocchi in 1996 and based in Sorbolo in the province of Parma, the firm began distributing the products of the very best audio technology manufacturers in Italy. During the first 10 years of its activity it was principally involved in providing technological support for large tours and live events, gaining experience in terms of consultancy, training and assistance.

available. This is an integral part of our corporate philosophy. And with regard to the broadcasting sector? Well, I should point out that the RAI national broadcasting service, Mediaset and Sky are clients of ours. For the broadcasting sector we mainly provide DirectOut products. This German brand offers ‘Prodigy’, an advanced format converter for signal conversion and distribution via fibre terminals, etc. With broadcasters we are also present ‘indirectly’ through our customers. For example, we sell solutions to rental companies, which are then hired by broadcasters. We are very keen on dealing with this supply chain, and for us it is an important prerogative. What about future projects and ideas? The goal for the next few years is to be-

come increasingly involved in high-level installations, for clients in the naval and private shipping sectors (we have been suppliers for MSC Cruises since 2018) and for yachts, large ships, etc. Installation is the area in which we will invest the most energy and resources. Finally, in just a few words, what makes your company so different and unique? MA - (smiling) In our company there are very some highly competent people, who do complement each other, and, above all, we are modest, humble folk! We are very down to earth and very practical, and we convey a sense of these characteristics also to our clients. We might use the motto, “Let’s get a move on and do the work!” 

Subsequently, the company also began to distribute lighting solutions and structures for events, and broadened its scope, introducing solutions for permanent AV installations. Today it is developing the installation sector even further, combining sales with consultancy for each customer and application. Courses for in-depth studies, technical seminars and webinars are regularly organised for the ongoing support of users. www.audiosales.it

https://www.audiosales.it/

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CASE STUDY

Created by Real Media, a company that specialises in creative Digital Out Of Home (DOOH) installations, the passageway referred to as the ‘“’Gallery’ is an underground route leading to the historic centre of Florence. Visitors and tourists may prefer to follow this pedestrian pathway situated between Santa Maria Novella and the Duomo, the central cathedral of the city.

THE ‘GALLERY’: A MULTI-SENSORIAL, IMMERSIVE EXPERIENCE IN THE HEART OF FLORENCE Matteo Fontana

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few people may recall the successful film Stargate, which, back in the 1990s, emphasised the concept of a majestic portal leading onto fascinating, unknown worlds. A ‘stargate’ may even be seen as a point where diverse, coexistent realities become linked or are superimposed. This extraordinary Gallery, which was inaugurated in March 2023, after six months of planning and technical intervention, is by far one of the most fascinating pedestrian walkways in the world. It may be considered as an authentic ‘stargate’ in the heart of a magical city so well-endowed in the historical and cultural spheres. Florence is indeed a city with such a great past, however its splendid heritage is not its sole vital asset and the city constantly looks towards the future, engaging in innovative projects. It envisages the possibility of combining technology and art, also with a view to enhancing the historical charm of its territory by means of new-age digital media and instruments.

Pioneering strategies in advertising In a nutshell, we might define the ‘Gallery’ as a location enriched by the presence of an immersive audio-video LED-wall system that is unique at world level. Covering a length of 25 m and a total surface area of 200 sq.m, the installation comprises 400 modules and 4,700 25x25 panels, offering a 'firepower' of 30 million pixels. It also features 6 synchronised players with a 9K resolution. A few mere, cold numbers do in fact provide us with a clear idea of the size and range of

an installation. Before drawing attention to the specific visual aspects and the content of the work, we should also note that the creation of audio-visual features in the 'Gallery’ required the installation of 3,200 m of power lines, 8,000 m of network cabling and thousands of inter-module junction screws. Work relating solely to the attachment of LED devices to the walls was completed in approximately 650 hours. Considering these particular details, the 'Gallery' may indeed be seen as a quite unique and distinctive installation in what is now a highly stimulating and immersive walkway, presenting a variety of sounds and images to visitors who have decided to visit the heart of Florence.

Moving beyond simple advertising techniques and facilities Our previous reference to innovative forms of advertising should be more clearly defined: The Gallery, in fact, goes further, adhering to the declared intentions of the company that designed and implemented it, Real Media, which used Videomobile as a partner supplier for the project's LED surfaces. Francesco Posarelli, the General Manager of the firm, expressed his views in this regard: “This is a truly innovative installation. In our country we expect that such a cutting-edge novelty will initiate and promote a new approach in the advertising sphere. One of the strong points is very definitely the patented audio system, which, produces a sound bubble through the vibration of materials. Combined with the 25 metres of a 240-degree video LED wall, it creates a total-immersion effect. This may

be seen as an outstanding project in terms of its innovative aspects and also the complexity of the installation, which required extensive research and the combination of diverse technological resources.” Using the neologism coined by the French anthropologist Marc Augé, referring to spaces of transience and which is often used inappropriately, the pathway situated between the Santa Maria Novella district and the Cathedral of Florence might be referred to as be a classic ‘non-place’. In the design of this installation Real Media consciously proposes innovative advertising methods, creating a system that is not only be capable of presenting advertisements and information but also succeeds in stimulating and involving passers-by. The messages conveyed through the installation offer a warm welcome to people who frequent the central historic quarters of the Tuscan capital on a daily basis. In fact, the LED-wall panels cover entirely the two side walls and the ceiling of the gallery, creating an impressive 240-degree immersion.

The initial phase of an innovative initiative

Video content undoubtedly has a great impact, however the audio recordings of the 'Gallery’ installation are equally important. Thanks to particular patented technology provided by a company that specialises in sound emission systems the setup is enhanced by its literally 'invisible' audio content, which is transmitted using special devices inserted behind the LED-wall panels instead of traditional loudspeakers. This allows for the generation of an authentic

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CASE STUDY

360-degree ‘sound bubble’, ensuring a totally immersive experience for people who happen to walk through the passageway. Shortly after arriving by train, visitors to Florence will thus be welcomed in a splendid manner thanks to these ultra-modern technological applications. Moreno Mascia, the CEO of Real Media, has stated that his company “is the owner of installations present in many regional capitals in Italy” and, moreover, that he is certainly very proud to have succeeded in offering to his own city and to the entire nation a special gift which, in his own words, is “something that has never previously been achieved and made visible in the sphere of advertising.” Mascia added, “It is precisely a passionate interest in the DOOH sector that induced us to create something that has never been seen before, creating an innovative effect and beautifully appealing content”

and, on a conclusive note, “This is the first stage of an innovative venture, which lays the foundations of an industrial plan that will unfold over the next three years. Our endeavours began with the well-founded international Paramount+ service, the first company to use the system with worldwide exclusive rights.”

A future-proof system

In addition to traditional 2D images the installation is in fact also able to present more sophisticated, fascinating images in 3D. This increases the possibility of generating ‘immersive’ forms of communication and offers a stimulating experience through the use of visual content and sounds of the highest quality. When the underpass is closed to the public the 'Gallery' may thus be used as a venue for private events or reserved for a limited

audience. It may also be chosen as a ‘locale’ for presentations and important premiere events or as a setting for the broadcasting (also ‘live’) of content that aims to attain a ‘viral’ media effect, thanks to the possibility afforded to visitors to share their... 'transition experiences' or the viewing of content on social media and, in particular, images, videos and stories. In short, nurturing the desire to achieve successful results, with a view to becoming a definitely appealing attraction and an advertising icon at the global level, as in the case of the famous Times Square in New York or the equally popular Piccadilly Circus in London, the ‘Gallery' may be seen as yet another valuable and attractive asset of Florence. It is envisaged that the site will increase the charm of a city endowed not only with such a vast treasure of artistic works and renowned for its historical achievements but also recognised - and, why not? - for its technological prowess.  https://thegalleryadv.com/ https://www.real-media.it/

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Real Media Founded in 1997, Real Media was launched with the aim of introducing innovative advertising methods. The firm immediately focused on the ‘Out of Home Advertising’ (OOH) dimension and in just over 20 years it became established as one of the most highly renowned advertising agencies at the national level. To date, the Company's advertising network boasts approximately 4,100 advertising installations, comprising directly owned installations, municipal concessions and exclusive marketing. As a firm that specialises in large format advertising systems, Real Media strongly believes in innovation and technological development and invests in DOOH (Digital Out of Home) media solutions, offering high quality installations from all points of view, with particular attention paid to new technologies for data acquisition, the targeting of a particular audience and innovative content management. The mission of Real Media is reflected in its focus on digital transformation and the constant expansion of its advertising heritage, adopting a particularly meticulous approach in the search for new installations that will involve and emotionally stimulate the public in a unique way, becoming authentic advertising icons on a global level. https://www.real-media.it/

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PILLOLE DI TECNOLOGIE

USER EXPERIENCE THROUGH KEYBOARDS: The Era of Advanced Macro Keyboards in the Audiovisual Sector Michele Fucci

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In the dynamic technological scenario of the audiovisual sector, innovation occurs not only through complex devices but also by means of seemingly simple and familiar tools, such as keyboards. Modern macro keyboards, such as the well-known Stream Deck device, are redefining the boundaries of usability and accessibility, revolutionising the user experience for professionals within the sector.

THE EVOLUTION OF KEYBOARDS: FROM INPUT TOOLS TO INTELLIGENT CONTROL CENTRES Traditional keyboards, which are limited to simple typing, are giving way to more sophisticated devices, capable of executing a wide range of customisable commands. This evolution is perfectly reflected in the macro keyboards, which integrate advanced features to simplify and optimise the workflow of AV professionals. An emblematic example of this innovation is the Stream Deck. In addition to providing programmable keys, this keyboard incorporates miniaturised LCD screens on each key, allowing for extreme customisation and instant access to multiple functions. This feature not only increases efficiency, but also improves ergonomics and an intuitive use, making the device an essential tool for professionals. The true strength of macro keyboards lies in their capacity to interface with a variety of systems and software. Taking as an example the Bitfocus Companion application, used for the control of AV devices, one may observe how these keyboards can be transformed into very powerful control panels.

Thanks to the Bitfocus app, professionals can configure their Stream Decks to control audio mixers, lights, video cameras and many other devices by simply tapping a button.

CONCLUSION: THE IMPACT OF MACRO KEYBOARDS ON USER EXPERIENCE IN THE AV INDUSTRY The integration of macro keyboards into the workflow of audiovisual professionals is not just a question of convenience, but marks a qualitative leap forward in our interaction with technology. Through their flexibility and customisation these devices are redefining the concept of user experience, offering unprecedented accessibility and ease of use. In conclusion, the advent of intelligent macro keyboards represents an inspiring chapter in the evolution of control devices in the audiovisual sector. With their capacity to adapt and simplify complex processes, these keyboards are not just tools, but true allies for professionals seeking to make the most of the potential of modern technology.  CONNESSIONI

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REPORT

MIBA: THE VERY SUCCESSFUL SYNERGY FORMED BETWEEN TRADE FAIR EVENTS Ilaria Rebecchi

A new international hub for the building sector A successful synergic relationship between similar sectors, which has provided an integrated and innovative vision of solutions to address the energy and digital transition of buildings and cities.

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he first edition of the MIBA-Milan International Building Alliance event, which united four exhibitions dedicated to the evolution of building projects and cities in a sustainable and smart way, attracted more than 80,000 professional operators. The MIBA has become established as a new international hub and a point of reference for the sectors represented at the four biennial shows: horizontal and vertical mobility at the GEE (Global Elevator Exhibition), building works at the MADE Expo event, technological integration at the SBE-SMART BUILDING EXPO and the security and fire prevention sectors at the ‘SICUREZZA’ event. The offer attracted the attention of operators from 111 different countries. Most of these visitors came from European countries (Switzerland, Spain, France, Romania, Greece, Germany, Poland and UK), Turkey and China. However, many of the operators who chose to visit the MIBA event were

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citizens of various distant countries, such as Venezuela, Vietnam, Azerbaijan, Singapore, Thailand and Senegal. The number of visitors reached a high level. In particular, the level of business meetings was quite surprising and this was due to the high profiling of the 427 hosted buyers, who arrived in Milan thanks to the collaboration of the ITA-ICE Italian Trade Agency, and thanks also to the quality of spontaneous visitors, who were often corporate decision makers with high spending capacity. The system strategy underlying the MIBA proposal has also attracted the attention of several foreign Consulates and officials involved in the development of international commercial relations, from countries in Eastern Europe and the Mediterranean Basin in particular, which represent interesting outlet markets for the solutions presented. TRENDS At the core of the debate, important issues are certainly sustainability, customisation

and the digitalisation of solutions. All sectors are in fact moving towards productivity criteria which will promote an optimisation of resources and respect for the environment, while digitalisation is progressively connecting markets and rendering the solutions presented increasingly customisable, whether these are materials for construction, finishing processes or technological solutions. Significant interest has been aroused by a rich conference programme. In sectors that are evolving rapidly in a mutually reinforcing way, ongoing training has become a fundamental element with respect to the aim to remain competitive on a global level. MIBA offered to all professionals the chance to attend over 250 meetings, offering a new synergistic vision that is grafted perfectly into a tendency to achieve an integration of the various market segments. The next event to be held by MIBA will take place at the Milan Trade Fair in November 2025. 


The debut of the MAF

Attention was drawn towards the TV and video production sector in Italy at the first edition of the Milano Audiovisual Forum The first edition of the MAF - Milano Audiovisual Forum, entitled ‘Technological innovation: from the metaverse to Artificial Intelligence’, was held during the MIBA trade fair exhibition on 16th and 17th of November 2023. This event stems from the collaboration of Pentastudio, HD Forum Italia and the Milan Trade Fair and took place at the prestigious venue of the Stella Polare Congress Centre. The primary objective of the MAF was to shine a spotlight on the technological revolution occurring in the production and distribution of audiovisual content in one of the districts with the highest rates of innovation at the global level. In Milan, during two days of intense work, it was possible to facilitate an encounter between the protagonists of TV and video production in Italy, numerous guests from all over Europe and all of the main actors in the market, who participated in a series of activities aimed at producing a critical analysis of current technological transformations, from the use of virtual studios to the use of Artificial Intelligence, and also the metaverse. The main protagonists on this occasion included subjects and entities associated with HD Forum Italia, who represent almost all of the actors in the supply chain and, in terms of content, the European Broadcasting Union and The International Trade Association for Broadcast & Media Technology (IABM). The next event will be held in the autumn of 2024. https://audiovisual.forum/

The 4 MIBA exhibitions: SMART BUILDING EXPO: the point of reference in Italy for home and building automation and technological integration GEE-Global Elevator Exhibition: an event focussing on horizontal and vertical mobility. Milan Trade Fair MADE Expo: Italy's leading international event for the building sector. Milan Trade Fair SICUREZZA: the leading event in Italy and one of the most important in Europe for matters relating to security & fire prevention

Next MIBA Appointment will be at Fiera Milano Rho in November 2025. Smart Building Expo, Security, GEE from November 19 to 21. ME-MADE EXPO from November 19 to 22. Info: info@pentastudio.it CONNESSIONI

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CASE STUDY

The revival of a past era and the Nelson family heritage at Bronte Castle Matteo Fontana

As William Faulkner once said, “The past is never dead. It is not even past.” The novelist's statement rings perfectly true and may certainly be quoted with regard to the new Nelson Museum inaugurated at the Sicilian castle bequeathed to the heroic English Admiral at a location which has acquired a particular historical heritage CONNESSIONI 9 2


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mong the diverse range of modern technological installations and systems that may bring the past back to life, one of the most interesting examples may be found at Nelson's Castle in Sicily. The new Museum dedicated to Horatio Nelson, the great British Admiral who challenged Napoleon across the seas and left an important trace of his presence in this area, is situated in the so-called Ducea di Nelson (‘Duchy of Nelson’), an estate located in the Municipality of Bronte within a valley about thirteen kilometres outside the town, on the left bank of the Saraceno river. The ‘castle’ is in actual fact simply a stately residence, where the Admiral’s heirs resided. The building was recently transformed into a modern museum, characterised by various multimedia and technological amenities and dedicated to the historic Admiral, who appears in holographic displays, welcoming and guiding visitors who wish to peruse the premises. Surrounded by verdant parkland covering approximately 4 hectares and with its two internal courtyards, the Ducea complex has a simple and yet rather majestic appearance. The property was recently enhanced by the installation of a highly technological set of devices planned by TechLab Works, the firm responsible for its design and layout, and by Exertis ProAV, which supplied numerous products, ranging from LG ProBeam projectors to monitors, BrightSign players, Yamaha and Bose audio systems, Purelink professional cabling and Peerless mounting accessories. Nothing was left to chance, as indeed the great Admiral - well known for his extraordinary tactical and strategic prowess - would have desired!

A multimedia-style museum in a historic location We had an opportunity to speak with the engineer Alberto Cavallaro, the Multimedia Solution Manager of TechLab Works appointed as the Executive Director for the creation of the Nelson Castle Multimedia Museum. Cavallaro illustrated to us the most important, fascinating characteristics of the work that was carried out, starting from the basic requirements. Referring to the initial situation, Cavallaro told us how the project began: “The client asked us to develop a multimedia museum itinerary within the premises of the Castle, which was donated to Admiral Horatio Nelson. The estate became a tiny ‘exclave’ of the United Kingdom within the Italian territory. The objective was to recount the story of the ducal estate, adopting a modern approach and installing some of the latest technological amenities available within the sphere of digital signage.” Various specialists became involved in the project, and the team of operators comprised engineers, multimedia producers, 3D creators, software analysts and installation experts. The project was moreover evaluated in advance by a special commission. It obtained a very high score in terms of technological aspects and the overall cost. TechLab Works was commissioned to create the Museum, which was inaugurated on 10th November 2023. Cavallaro provided us with further details: “From the early stages of our focus on the design of the entire museum itinerary our essential aim was to offer the public an immersive and exciting experience, suitable for heterogeneous groups of visitors - in terms of their age and personal interests - without this in any way

LIST OF PRODUCTS USED

LG 75UH5J-H 75" monitor LG 88BH7G-B.AEU Ultra Stretch 88” monitor LG ProBeam BU50NST projector BrightSign XC2055 dual-output 4K media player BrightSign LS445 4K USB-C media player Optoma ZH450ST projector Optoma ZH400 UST projector YAMAHA HS Series monitor BOSE FreeSpace 3 satellite speakers

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TechLab Works

This company has been operating for more than ten years in various sectors (multimedia and digital signage, the medical sector and security). Its principal objective is to supply high-tech solutions and specialist services for the development and management of applications. Stemming from the initiative and talent of a group of researchers from the University of Catania and also professionals operating in the management and product engineering fields, TechLab Works focuses on AI and, in particular, on embedded systems linked to ‘computer vision’. The firm also presents itself as a point of reference in the digital signage scenario with the production of hardware and software and products created specifically to meet the needs of individual clients. Collaboration with recently-founded local companies which specialise in state-of-the art real-time 3D technologies and virtual and augmented reality, 3D graphics and 3D scanning solutions has expanded the portfolio of TechLab Works, which is now a point of reference for ‘turnkey’ projects relating to multimedia installations.

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compromising our aim with respect to the cultural dimension of the museum and the dissemination of information. For this reason we envisaged an internal itinerary which would be divided into various different spaces, allowing visitors to alternate multimedia experiences with moments when they would receive in-depth historical overviews of the building and the surrounding estate. The unique feature of the installation lies in the use of state-ofthe-art technology and tools which ensure that movement along the museum itinerary occurs in a fluid manner and everything becomes clearly comprehensible. The route through the premises in fact presents references to various periods of its history dating back one thousand years. The visitors will enter six different rooms, in which there are holograms, paintings that come to life before their eyes, dynamic projections, three-dimensional holographic reconstructions and in-depth multimedia stations.” The visit to the Museum Many different types of technology were selected to create the museum setting. At the very beginning of their tour, visitors will certainly be fascinated by a holographic, high-impact, human-model reproduction of Admiral Nelson by whom they are welcomed to the museum. Projection mapping technology is then used in the room referred to as the ‘The Four Seasons’ space. Here, an innovative type of mapping illustrates the story of the local territory along an animated path that engenders a strong emotional impact. Frames featuring a style typical of certain historical periods are in fact mounted on three of the four walls of this room. Within the framed spaces dynamic scenarios are presented together with three-dimensional projections of elements enhanced by plays of light and background music, allowing visitors to enjoy highly suggestive scenes. The room referred to as the Mediateca (‘media library’) is a space where in-depth analyses and interaction are possible. Here, an avant-garde interactive Digikiosk Table is the device that allows visitors to view images, listen to comments and become aware of numerous historical events relating to the castle through the content of various thematic partitions. Overviews comprise the history of the castle and the Duchy, Mount Etna and volcanic eruptions, particular events that occurred in 1860, and the traditions and history of the Bronte district. Cavallaro pointed out to us that “The TLW UITouch Digital Signage software platform, created by Techlab Works is the user interface that provides access to a vast collection of historical documents and images preserved in the archives of the Museum itself. Furthermore, in the same room, we have installed a 75" monitor that presents the same topics, offering visitors an even more detailed and engaging vision of these fascinating subjects." The visit ends in the room in which three-dimensional projections and a ‘timeline’ are presented. Cavallaro described this space: “It is a large room divided by an impalpable semi-transparent surface supporting a multi-projection mapping system, in which the particular architectural characteristics of the site may be admired. The images were created and made visible, using 3D scanning and NeRF photogrammetry. The setup is completed by a Dolby Digital audio system and a controlled scenographic lighting system. The TLW UITouch platform is in fact able to control and manage all of the multimedia devices in the room in a synchronized manner so that Video, 3D VR and Audio content and lighting contribute to produce a unique and immersive experience.”

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Sound - a central element Alberto Cavallaro pointed out to us that the most difficult challenge of the installation from the technical point of view was the creation of the holographic avatar of Horatio Nelson. However, the various innovative real-time 3D and face-mapping technologies allowed for the creation of a life-size reproduction of the admiral, and the excellent acoustic quality of the sound recordings is evident. In installations of this type, which may be defined as ‘immersive’ and by means of which visitors are well informed about the historical and artistic characteristics of a particular site and, at the same time, which restore its magical appeal, audio amenities are in fact a fundamental asset. Visitors at the Nelson Museum are stimulated and immersed in a timeless space. Light and video projections become an appropriate means to capture their attention, conveying information about the history of the Castle, the Nelson family and its heirs and the Bronte district. The various audio systems were specifically designed for each room and were selected on the basis of a simulation, whereby it was possible to identify the appropriate types, their number and the location of each speaker. Cavallaro told us that “Each room has its own separate audio system, therefore it was quite a challenging process to define which components should be installed and determine the right volume levels at each point within the various spaces. We considered various types of audio systems, produced by various manufacturers, in order to define the appropriate solution for each room.” In particular, TechLab Works chose the professional-standard Bose systems of the FreeSpace series and Yamaha HS series monitors. “Thanks to the small size of the speakers the Bose solutions were extremely useful in those rooms where it was decided their presence should be concealed. Yamaha HS monitors are used where it was felt this would not be necessary. Each room presents audio installation requirements that are entirely different. By way of an example, 'The Four Seasons’ room - in which video mapping was carried out in the empty spaces of the period frames - required an audio arrangement which would be at the same time rich in tonal or ‘timbral’ qualities and specifically adjusted so as not to disturb visitors present in the adjacent rooms. The recordings, comprising samples of Vivaldi's works and particular sound effects forming part of the background audio feature, such as the noise of melting ice blocks or the sound of lava emerging from the earth during eruptions of the Etna volcano, create a unique, engaging atmosphere.” Cinema, digital signage and home automation (domotics): all for one, and one for all! In short, the final result is a feast for the eyes and ears. The museum situated in this historic building, which offers a truly ‘immersive’ experience, was created with the integration of a diverse range of products and brands and also various technologies pertaining to the spheres of digital signage, home automation and cinematographic presentations. The engineer Cavallaro also noted that “Being able to count on a sole distributor - Exertis proAV Italy - for each of the components used made things a lot easier. It simplified the entire process, at both the logistic level and also with respect to the management of the entire assignment. We are very satisfied with the result obtained because this project allowed us to introduce technologies currently adopted exclusively in cinema settings within a lively, vibrant venue where interaction with visitors is an essential aspect." 

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19 – 22. 3. 2024 Frankfurt am Main

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