Connessioni N 61

ISE 2025 MAKE WAY FOR THE YOUNG (and predominantly from the East)

ISE 2025 MAKE WAY FOR THE YOUNG (and predominantly from the East)

COMUNICAZIONE DINAMICA E SU MISURA CON I LEDWALL HIKVISION

Le soluzioni LED Hikvision si adattano a qualunque applicazione indoor e outdoor con versioni trasparenti, angolari a 90° e curve. Gli schemi a LED, a forte impatto scenico, garantiscono una resa ottimale in qualsiasi condizione di luce. Il tutto con un risparmio energetico del 30%. Oltre a soluzioni plug &play ad installazione super semplificata, Hikvision ha sviluppato un intuitivo software di gestione dei contenuti dei LEDWALL con cui caricare da remoto foto, video, audio, link web ed app, schedulare i contenuti da visualizzare per fasce orarie e comandare fino a 500 dispositivi in simultanea. SCOPRI

WHERE SH OW MEETS BUSINESS

Una volta all'anno. In un luogo. Con un obiettivo. Questo è il momento in cui la comunità mondiale della system integration si ritrova. Un appuntamento annuale dalle caratteristiche uniche ed irripetibili.

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N ° 61

DECEMBER 2024

PENTASTUDIO SRL

Editore

PAOLO DALLA CHIARA

Presidente pdallachiara@pentastudio.it

LUCA BALDIN

Direttore responsabile lbaldin@pentastudio.it

CHIARA BENEDETTINI

Capo redattore c.benedettini@connessioni.biz

ILARIA REBECCHI

Redazione irebecchi@pentastudio.it

GRAZIELLA PIVATO

Art director gpivato@pentastudio.it

MONICA BASSAN

Graphic designer mbassan@pentastudio.it

Contributi

CHIARA BENEDETTINI, RAFFAELE PAVONI, MATTEO FONTANA, MICHELE FUCCI, SIMONE MADONI

CLAUDIA DI TRANSO

Pentastudio. segreteria di redazione cditranso@pentastudio.it

PENTASTUDIO SRL

Pedemuro San Biagio 83, 36100 Vicenza, Italy Tel. +39 0444 543133 info@pentastudio.it www.pentastudio.it www.connessioni.biz

LOGO SPA

Stampa Borgoricco (PD)

CONNESSIONI MAGAZINE publication is edited in Italy by Pentastudio (all right reserved) www.pentastudio.it

Registrazione del Tribunale di Pesaro N. 540 del 09/10/2006

©2024 Pentastudio S.r.l., tutti diritti riservati. Nessuna parte della pubblicazione può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l'uso di sistemi elettronici senza l'autorizzazione dell'editore. Testi, fotografie e disegni: riproduzione vietata © Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi altro genere di utilizzo è necessaria l'autorizzazione da parte di Pentastudio S.r.l.. Qualsiasi tipo di materiale inviato in redazione, anche se non pubblicato, non verrà in alcun modo restituito. Non si risponde per eventuali attribuzioni, fedeltà nei colori e notizie soggette a variazioni.

ISE 2025

Largo ai giovani (e prevalentemente da Oriente)

Ludendo Docere

TEDx Genova dà vita alle idee con Blackmagic Design

Quanta tecnologia nelle aule della Bocconi

Prase il rinnovo di audio, video, lighting e control dell’Auditorium aziendale

Omnio Verso la Virtual Production

EET

One-Stop-Cable-Shop per ogni esigenza

La firma di Genelec sull’eccellenza italiana dei Molok Studios

Governance del cliente Si può? si deve

AI e Tecnologie AV: L’Automazione che impara dalle Tue Abitudini

Il Video Mapping di Piazza dei Signori a Vicenza 06 10 14 20 24 28

Normativa Green EPBD4: L’impatto sul settore AV e il ruolo dei System Integrator

MAF 2024 Un Successo di innovazione e collaborazione

Omnio Heading Towards Virtual

ISE 2025

Make way for the young (and predominantly from the East)

Ludendo Docere

TEDx Genoa Brings Ideas to Life with Blackmagic Design

So much technology in Bocconi's classrooms

Prase the renewal of audio, video, lighting, and control in

One-Stop-Cable-Shop for every need

Genelec's Signature on the Italian Excellence of Molok Studios

Customer Governance Can it be done? Must it be done? AI and AV Technologies: Automation That Learns

Regulation Green EPBD4: The impact on the AV sector and the role of System Integrators

MAF 2024

A Success of innovation and collaboration

The Video Mapping in Piazza dei Signori in Vicenza

Gli switcher per la produzione live più avanzati al mondo

La nuova linea di switcher HD di produzione live più potenti al mondo! ATEM Constellation racchiude funzioni professionali quali DVE, media player, keyer ATEM avanzati per chiave cromatica, multiview e molto altro ancora. Il mixer audio Fairlight integrato offre compressore, limitatore, EQ parametrico a 6 bande ed espansore per ogni ingresso. È disponibile in tre fantastici modelli, così ora chiunque può permettersi uno switcher moderno!

Ingressi 3G-SDI con conversione di standard

La linea ATEM Constellation HD vanta fino a 40 ingressi 3G-SDI indipendenti, ognuno con conversione in risoluzione maggiore o incrociata. Ora qualsiasi fonte 1080p in entrata è convertibile nello standard dello switcher, permettendo a ogni ingresso SDI di utilizzare uno standard televisivo diverso!

Uscite 3G-SDI personalizzabili

ATEM Constellation HD offre un gran numero di uscite 3G-SDI indipendenti. A queste uscite SDI è possibile instradare qualsiasi ingresso SDI e sorgente interna, e sono ideali per inviare flussi separati agli schermi sul palco, ai registratori di master e ai processori di streaming. Tutte le uscite SDI trasportano il timecode RP-188 e le informazioni di controllo camera, tally e talkback.

Multiview con etichette, tally e livelli audio

La funzione multiview permette di tenere sotto controllo numerose sorgenti su un singolo schermo. Tutti gli ingressi SDI esterni e le sorgenti video interne si possono indirizzare a qualsiasi riquadro. La schermata è personalizzabile e componibile con 4, 7, 10, 13 o 16 riquadri a scelta, e con il modello 4 M/E si arriva addirittura a 64 riquadri! Su ogni riquadro puoi anche visualizzare l’indicatore di tally, l’etichetta della sorgente e i livelli audio VU come overlay.

Il nuovo pannello di controllo portatile

ATEM Micro Panel è una soluzione economica per aggiungere i controlli del pannello ad ATEM Software Control. Dotato degli stessi pulsanti di fascia alta degli ATEM Advanced Panel per offrirti l’autentica qualità del broadcast, dispone perfino di 4 pulsanti M/E per consentirti di controllare un gigantesco switcher 4 M/E! Grazie alla connessione USB-C o Bluetooth e alla potente batteria interna, è perfetto quando hai bisogno di una soluzione portatile!

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Prezzo

Integrated Systems Europe si prepara per la sua edizione 2025 con una serie di novità, soprattutto in termini di formazione e sostegno alle startup. Riflessioni e tendenze, dati delle precedenti edizioni e, soprattutto, due parole del Managing Director di ISE Mike Blackman, sull'edizione di febbraio 2025

ISE 2025 LARGO

AI GIOVANI

(e prevalentemente da Oriente)

Raffaele Pavoni

Dopo aver spostato, nel 2021, la sua sede da Amsterdam a Barcellona, ISE continua a perfezionare la propria organizzazione, e offrire nuovi spunti.

Proviamo a confrontare le infografiche ufficiali degli ultimi due anni (quelli che potremmo definire, semplificando un po’, “gli anni del post-pandemia”). Certo, la popolazione della fiera è aumentata, passando dai 58.107 del 2023 (di cui 15.721 espositori e 41.793 visitatori) ai 73.891 del 2024 (di cui 52.872 visitatori e 20385 espositori). Ma chiunque sia stato a Barcellona lo ha visto con i suoi occhi.

Ad aumentare significativamente è stato anche lo spazio fisico, dai 56.870 m² del 2023 ai 82.000 m² del 2024 (anche se a ISE preferiscono parlare di m³, ed effettivamente alcuni stand e installazioni si sviluppano in altezza prima ancora che in lunghezza).

Anche qui, nulla di nuovo per il visitatore abituale. Cosa c’è di nuovo, dunque?

L’esperienza. La città.

Ormai Barcellona sembra confermarsi il luogo ideale. Non sembri una frase retorica: non è facile per nessuna città europea ospitare una manifestazione simile; gestirne i numeri, la capienza, la logistica. Integrata

perfettamente nel tessuto urbano, ISE si ramifica, anche quest’anno, all’interno della città, esplorando le installazioni AV della capitale catalana attraverso i suoi tech tours (ospedali pediatrici, musei, cinema VR) e con collaborazioni con eventi dedicati. Tutto rose e fiori, dunque? Apparentemente sì: la capacità di dialogare con il territorio ha favorito questa permanenza, anche se resta il pensiero per una città che si sta mostrando capace di reggere l’urto, a livello logistico, di un’affluenza sempre crescente. Da vedere fino a che punto, considerando i trend di crescita.

I dati. I visitatori

Ma chi viene, esattamente, a ISE? Vedere la composizione dei partecipanti degli anni passati ci può suggerire i trend del 2025. E così, ad esempio, vediamo che ISE 2025 sarà, con buona probabilità, una fiera più giovane. Dal 2023 al 2024 sono cresciuti gli under 25 e la fascia 25-34 (da 16,4% al 17,46%), a discapito delle fasce 34-44 (dal 30,4% al 28,12%) e 45-55 (dal 30% al 28,43%). Praticamente invariata la vocazione internazionale, con la Spagna che ovviamente la fa da padrona (attestandosi sul 31-33% dei visitatori), ma che vede un gran numero di paesi coinvolti, con la Cina che fa un balzo dal 2,29% del 2023 al

4,28% del 2024 (poco meno dell’Italia, che si attesta in una forbice che va dal 4,5% al 5%). Forse il 2023 era troppo presto, o forse davvero l’Estremo Oriente rappresenterà un mercato sempre più interessante per il settore AV?

Cambia in meglio, seppur di pochissimo, la suddivisione di genere, con l’82,6% dei maschi nel 2023 che scende all’81,5%, nonostante iniziative quali AVIXA Women’s Council.

Ancora i dati. I mercati.

E chi viene, perché viene? È particolarmente interessante vedere come cambino rapidamente i settori serviti dai visitatori “AV Channel”, ossia da coloro che fanno da intermediari nei confronti di un cliente finale. In questo campo, in particolare, registriamo il crollo del settore Corporate Offices/Collaboration Spaces, dal 54,10% al 43,99%; il calo di Auditoriums/Theatres/Entertainment Venues, dal 44,92% al 41,41%, così come il Retail Sales Floor/ Kiosks, dal 35,29% al 23,39%. Particolarmente significativo il calo delle Classrooms or Learning Spaces, dal 38,93% al 31,48% (forse per una riduzione o un più difficile accesso ai fondi UE dedicati, fattore che in una fiera principalmente europea come questa ha un decisivo impatto).

Cosa crescono, quindi? I settori legati al tempo libero: Restaurants/Dining Facilities (dal 28,63% al 34,24%), Museums/Themed Attractions (dal 19,94% al 29,90%), Stadiums or Sports Arenas (dal 18,60% al 29.57%). Cresce, e non poco, anche l’Audio/ Video Production Rooms For Broadcast, dal 18,24% al 27.59%.

Se incrociamo questi dati con le nuove track sessions previste nelle conferenze tematiche annunciate dall’organizzazione (AI, Audio, Cybersecurity, Retail e Sustainability) possiamo già trarre alcune conclusioni....

L’Innovation Park

…ma aggiungiamo un altro tassello, l’Innovation Park dedicato alle nuove idee di business delle startup. Un allestimento centrale nell’organizzazione della fiera, anche in senso letterale (verrà allestito nella Congress Square).

Cosa troveremo? Di tutto: una Exhibition Area con 100 pod promozionali, un Pitching Stage dove verranno proposte le nuove idee, un Investors Forum che si terrà nel primo giorno dell’evento; un Matchmaking/Networking Lounge per facilitare la connessione tra domanda e offerta; un Hackaton che vedrà esperti e studenti competere per soluzioni innovative; uno Startup Networking Evening Event per stimolare i contatti informali tra startup e investitori. ISE sembra avere investito tanto su questo progetto.

Insomma, spazio ai giovani e spazio ai piccoli.

Questo è il modello di business che sembra emergere da questa nuova edizione, ancor più che in passato. Se combiniamo tutto ciò che abbiamo detto, sembra essere un pubblico leggermente meno maschile e molto più orientato verso l’entertainment, il tempo libero e il broadcasting. Sarà questo il mercato AV del futuro?

Oppure, è forse questa la direzione che sta intraprendendo ISE, cercando di plasmarne la domanda e l’offerta?

Ne abbiamo parlato con Mike Blackman, Managing Director di ISE.

ISE 2025 pone una forte enfasi sull'istruzione e la formazione. In che modo queste iniziative aiutano i professionisti a stare al passo con il rapido cambiamento tecnologico?

Mike Blackman - Oltre a un’area espositiva ricca di espositori molto interessanti provenienti da tutti gli aspetti della comunità AV professionale e dell'integrazione di sistemi, le opportunità di apprendimento sono significative. Accanto al Content Pro-

Mike Blackman, Managing Director di ISE

gramme, quest’anno abbiamo introdotto gli ISE Tracks, sessioni strutturate che si concentrano su temi specifici come l’AI, l’audio, la cybersecurity, il retail e la sostenibilità, progettati per un’esperienza di apprendimento più mirata e flessibile.

Un punto di forza di ISE 2025 è il nuovo Innovation Park. Può dirci le novità rispetto agli anni precedenti?

Siamo particolarmente orgogliosi dell'Innovation Park di ISE 2025, dedicato alle startup e aziende emergenti. I visitatori potranno trovare tecnologie all’avanguardia, startup innovative ed esperienze interattive. Quest’area offre un’opportunità per le nuove imprese di presentare idee di business innovative e di entrare in contatto con i leader del settore. Includerà una Lounge dedicata agli investitori e uno spazio per le presentazioni, programmato nei quattro giorni dell’evento dagli esperti di venture capital di Plug & Play. Inoltre, l'Investors Forum di martedì 4 febbraio offrirà a investitori e startup ulteriori opportunità di visibilità e di incontro.

Ricollegandoci alle due domande precedenti, negli ultimi due anni ISE ha registrato una crescita del pubblico più giovane, parallela all'aumento dell'interesse per settori come l’hospitality, l'intrattenimento o il broadcast. È stata una scelta precisa di ISE o una tendenza che ISE ha seguito?

Effettivamente negli ultimi due anni abbiamo assistito a una crescita significativa del pubblico più giovane, trainata dall’interesse crescente per settori come eSports, Gaming, intrattenimento e Broadcasting. Questa tendenza riflette sia una strategia di ISE, sia l’evoluzione naturale del mercato. Abbiamo quindi ampliato la nostra

proposta con contenuti per i professionisti più giovani; inoltre, l’integrazione crescente della tecnologia AV in vari settori ha naturalmente attratto un pubblico più giovane, interessato ad esplorare queste applicazioni. ISE, in collaborazione con AVIXA e CEDIA, organizza un evento dedicato a chi vuole costruire una carriera nell’AV: il Fast Forward Friday, una giornata dedicata a coltivare nuovi talenti, aiutandoli a orientarsi nel loro percorso di carriera nell’industria AV.

Infine, il nostro nuovo Hackathon, il cui vincitore verrà svelato venerdì: una competizione in cui esperti del settore e studenti collaborano per creare soluzioni innovative in tempo reale.

ISE conferma la sua vocazione internazionale, con una crescita della partecipazione dall’Asia (in particolare dalla Cina), mentre la presenza italiana, ad esempio, è più o meno stabile. Cosa si aspetta per il 2025?

Quest’anno ci aspettiamo una crescita continua della partecipazione internazionale, in particolare dall’Estremo Oriente, con la Cina in prima linea.

L’interesse è spinto dalla crescente rilevanza dell’industria AV in Asia e dal ruolo sempre più centrale della tecnologia in settori come intrattenimento, Broadcasting e media digitali. L’espansione continua del mercato AV in Asia, insieme alla reputazione di ISE come piattaforma leader per l’innovazione, sarà uno degli elementi chiave di questa crescita internazionale.

Ora che la fiera ha raggiunto dimensioni decisamente importanti, pensa che ISE abbia contribuito a indirizzare il mercato AV in una direzione specifica?

Crescendo in numeri e reputazione credo che ISE abbia svolto un ruolo fondamentale nell'indirizzare il mercato AV. Grazie all’introduzione costante di nuovi temi e programmi formativi abbiamo influenzato significativamente le tendenze del settore e stimolato i progressi tecnologici. Il nostro focus su AI, sostenibilità e tecnologie emergenti ha avuto un forte impatto, motivando i professionisti ad abbracciare queste innovazioni.

Inoltre, cerchiamo sempre nuovi speaker per i nostri keynote sugli scenari futuri; quest’anno, avremo Brian Solis, le sue intuizioni e la sua visione del futuro con l’IA forniranno preziosi spunti sul possibile percorso del settore. 

Come lettore di Connessioni, puoi utilizzare il codice "connessioni" per prenotare il tuo pass gratuito.

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LUDENDO DOCERE

Negli ultimi anni, il mercato degli eSport ha conosciuto un'importante crescita, trasformando l'intrattenimento videoludico competitivo in un fenomeno di rilevanza globale. Esplace di Genova rappresenta un esempio positivo di come il fenomeno degli eSport possa evolversi in un contesto di aggregazione sociale, innovazione tecnologica e inclusione

Negli ultimi anni, il mercato degli eSport ha visto un'esplosione di popolarità, anche se in Italia il fenomeno è meno visibile che in altri paesi, una ricerca di YouGov redatta a inizio del 2023 in occasione dell’EspoGame di Rimini ha evidenziato che il numero di Esports Fan sul territorio italiano ammontava a 4.9 milioni (e oltre mezzo miliardo nel mondo), di cui 1.2 milioni sono Hardcore Gamers, cioè coloro che giocano ai videogiochi almeno 21 ore alla settimana. Principalmente uomini, età media 27 anni e con istruzione e reddito superiori alla media, praticano eSport per ragioni legate all’intrattenimento e al piacere di giocare con gli amici.

Si gioca principalmente su console (94%) ai giochi sportivi e battle royale, ma molti amano anche l’interazione con PC, scelto principalmente per gli sparatutto, mentre su mobile si scelgono i titoli di strategia. Gli eSport sono anche una forma di video intrattenimento: da Smartphone 52%) e Computer (56%) i nmolti amano guardare le competizioni, specialmente giochi sportivi e gli sparatutto, le piattaforme preferite sono Twitch, seguita da YouTube.

Parlando di aspetti economici, il valore globale del mercato degli eSports è stimato intorno ai 4,3 miliardi di dollari per il 2024, con una crescita annua prevista del 6,6%, che porterebbe il mercato a raggiungere i 5,9 miliardi di dollari entro il 20291

Gli appassionati di eSports sono generalmente disposti a spendere di più in tecnologia rispetto alla media, principalmente per avere attrezzature all’avanguardia e ottimizzare le loro esperienze di gioco e visione; sono inoltre attenti a performance, latenza e capacità visiva, aspetti che rendono la tecnologia una parte indispensabile del loro coinvolgimento.

Gli eSport hanno iniziato a prendere piede agli inizi degli anni 2000, con i primi tornei offline di giochi come Counter-Strike e StarCraft. Tuttavia, è stato con la diffusione di Internet ad alta velocità che il fenomeno ha preso corpo, permettendo l'accesso a un pubblico più ampio e a competizioni internazionali; finanche le università si interessano agli eSport, oltre che per gli aspetti tecnici, vedendoci un'opportunità per studiare nuove dinamiche di gruppo e leadership.

Chiara Benedettini

Il progetto Esplace di Genova

In Italia abbiamo uno dei centri più importanti a livello Europeo per gli eSport: aperto nel 2024 al Porto Antico, cioè il “secondo centro” cittadino, l’Esplace di Genova propone un modello aggregativo che va oltre al videogioco in sé che si fonda sull’idea di mischiare il gioco dalla consolle ma fatto nello stesso ambiente, un ambiente tra l’altro attrattivo anche per la vasta offerta di tecnologie e postazioni come non sarebbe possibile in casa.

Un progetto nato a Genova dalla sinergia tra la start up Esportech, CIES Ssd Comitato Italiano eSports, e la Cooperativa Giostra

della Fantasia ONLUS, che si occupa di progetti sociali.

Filippo Costa è consigliere delegato di Esplace, e anima finanziaria e tecnologica del progetto: ha contribuito a mettere a punto la strategia di business e reperire i finanziamenti, che provengono anche da fondi europei, oltre che a dare l’impronta tecnologica allo spazio.

Pietro Costa si è invece occupato più del lato tecnico e di sviluppare le opportunità di espansione del centro.

FC – Esplace si propone di essere non solo un luogo fisico, ma un catalizzatore di interazione tra il mondo digitale e reale. Il nostro motto "Vivi Reale, Gioca Digitale" incarna perfettamente questa duplice dimensione, ponendo l'accento sull'aggregazione giovanile e su principi etici legati allo sport reale, integrati con la formazione digitale (il gaming implica competenze nel mondo video, nel digital marketing ecc.,) e moduli educativi con educatori e psicologi, in collaborazione anche con i servizi sociali. Il tutto, all’interno del bando ZIP del Comune di Genova che favorisce lo sviluppo digitale della città non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche culturale, lavorativo e di rilancio del territorio.

Come è organizzato il centro?

FC – La scelta di una sede in area Porto Antico è legata alla vocazione anche sociale del progetto, siamo in piena zona turistica, dove le famiglie vengono a passeggiare e i ragazzi si ritrovano il fine settimana. L’area principale accoglie 100 postazioni di gioco con sedia ergonomica, computer ad alte prestazioni e tastiera gaming; la sala è omologata anche per le competizioni in modo che tutti possano competere alle medesime condizioni.

Subito a fianco, abbiamo 12 postazioni di guida Sim Racing, con anche sedili di OMP, uno dei principali fornitori nel settore Formula 1, un campo da calcio ambientato con 22 postazioni per altrettanti

giocatori e sfondo ambientato, e una saletta streaming che funge anche da privé. Qui il giocatore può condividere le dirette del suo gioco al quale assistono i fan da casa su piattaforme come You Tube, da una postazione completa anche di green screen.

Troviamo poi l’area giornalisti/commentatori, dotata delle tecnologie tipiche dello studio televisivo, qui è possibile commentare la partire in corso, ma anche intervistare i protagonisti in presenza o da remoto, infine abbiamo l’arena per la realtà virtuale immersiva da 220 mq per giocare fino a 12 in contemporanea e con le postazioni video per vedere il gioco nell’ambiente virtuale.

Quali sono state le principali sfide tecniche e tecnologiche di Esplace?

FC – In primis l’infrastruttura di rete, che avrebbe dovuto essere performante e stabile, sicuramente affidabilità, performance e latenza più possibile contenuta sono i must di un centro eSport; siamo in grado anche di conferire dei profilil di rete per priorità, limitando la banda per esempio all’uso generico del Wi-Fi dando priorità a un determinato gioco/momento.. Stiamo inoltre implementando una linea di backusp ridondata per la sicurezza e per isolare dall’esterno la rete contro eventuali hacker. Anche l’area giornalisti presenta le sue complessità: ospita una regia video che gestisce fino a 12 sorgenti diverse (PC, Playstation ecc.) anche in 4K, che vengono convertite in uno stream di dati; abbiamo tre telecamere PTZ comandate dalla regia, e un LEDwall scenografico ma anche per vedere le partite commentate. Abbiamo inoltre la possibilità di spostare i LED e customizzare le regie, e tanti pozzetti per riprendere i segnali anche in luoghi diversi.

Avete aperto da poco meno di un anno, come va?

Pietro Costa – Siamo piuttosto soddisfatti, adesso siamo aperti tutti i pomeriggi, e abbiamo già diverse richieste di utilizzare le strutture per eventi, per esempio pochi giorni fa un’azienda ha noleggiato tutta l’area virtuale immersiva per un team building. L’area che ha più successo è quella dei simulatori di guida… immaginabile!

E i progetti futuri e di sviluppo?

PC – Ci stiamo muovendo in più direzioni:

stiamo ampliando la struttura con un’area bar, studio e palco, che abbiamo pensato come parte integrante del centro, occasione ulteriore di aggregazione in presenza: i ragazzi possono fermarsi al bar, a studiare, la sera ci saranno gruppi musicali e spettacoli, con la possibilità di collegarsi alla parte videogiochi del centro. Vorremmo anche integrare il videogioco nel ballo, ci stiamo studiano.

Come sviluppo della proposta, invece, stiamo presentando pacchetti integrati di turismo scolastico, collegati per esempio ai musei, o occasioni per le aziende.

Perché pensate che l’universo degli eSport, frequentato principalmente da adulti, possa sposarsi così bene con progetti sociali e dedicati ai giovani?

FC – Naturalmente perché il videogioco è familiare per gli adolescenti, già elemento del loro universo digitale.

Ma soprattutto, aspetto spesso non percepito ma presente, il gioco sportivo digitale è estremamente inclusivo: sono presenti campionati maschili, femminili e aperti a tutti, una persona con problemi fisici o di disabilità riesce spesso, salvo casi specifici come la cecità, a giocare ad armi pari con gli altri. Molti tipi di fragilità sono superate ampiamente dal gioco digitale. 

www.oiesports.it

www.esplace.it

Sport e eSport

Per chi ancora non lo sapesse, esistono veri tornei e campionati di eSport, in Italia le società sportive per gli eSport sono affiliate, tra le altre, a OPES, Associazione di Promozione Sociale e Ente di promozione Sportiva riconosciuto dal CONI. Esplace è parte attiva di tavole rotonde e incontri con varie federazioni sportive che desiderano aprire sezioni eSportive della loro disciplina.

Inoltre Esplace ha già ospitato diverse competizioni tra le altre, il Torneo delle Regioni con la Lega Nazionale Dilettanti di Calcio e a una competizione internazionale di Calcio tramite la UEFA.

Ultima chicca, ha fatto rivivere la tradizione del Subbuteo ospitando una competizione nazionale nel proprio campo da calcio virtuale.

www.opesitalia.it

Francesco Traxino (socio Esportech)

Mauro Traxino (socio Esportech)

Giancarlo Abete (Presidente LND)

Filippo Costa (socio Esportech)

Stefano Pesce (socio Esportech)

La curiosità

Esplace ha da poco presentato un nuovo progetto, in corso di approvazione, per creare una rete di centri di eSport (stanno aderendo quelli di Malta e Stoccolma ) al fine di sviluppare un disciplinare di allenamento fisico per gamer, personalizzato a seconda del gioco.

Inoltre, con la Be2Bit ed il sistema Start2Fit di Malta, che ha sviluppato un sistema di mappatura del corpo molto precisa, sta creando un trainer virtuale che propone piani di allenamento monitorati tramite i sensori.

TEDX GENOVA DÀ VITA

CON BLACKMAGIC DESIGN

Raffaele Pavoni

VITA ALLE IDEE DESIGN

L’edizione 2024 di TEDx Genova, intitolata Terraformare, ha rappresentato un esempio di eccellenza nella produzione audiovisiva italiana. Una sfida non banale, anche per gli alti standard qualitativi, da ottenersi in set non predisposti per la produzione video

Il 28 settembre 2024 TEDx è sbarcato a Genova, e lo ha fatto nella splendida cornice del Parco di Villa Serra di Comago, giardino all’inglese a pochi chilometri dal capoluogo ligure. Si tratta di un’area ampia e non convenzionale per eventi di questa portata, con spazi non progettati per accogliere facilmente infrastrutture tecniche, sistemi di alimentazione e apparecchiature. Oltre ai problemi logistici, bisogna poi considerare che TEDx è un brand internazionale, con standard elevati, come ha spiegato Attilio Di Pietro di ADP events che si è occupato appunto della produzione video, che TEDx prevede, tramite un vero e proprio vademecum, una determinata qualità di immagine e di estetica della produzione audiovisiva. ADP ha saputo rispettare gli standard, aggiungendo un’impronta fresca e innovativa. Come? Cerchiamo di capirlo…

Luci

e colori stabili

Un contesto outdoor, con luci variabili, ha richiesto l’utilizzo di telecamere capaci di adattarsi a variazioni di luminosità, nonché di un’accurata calibrazione cromatica per garantire uniformità nelle immagini, anche e soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione. Con queste premesse, è stata quasi inevitabile la scelta di Blackmagic Design , e in primis delle nuove URSA

La Blackmagic URSA Broadcast G2 è dotata di un sensore digitale 6K, con attacco intercambiabile (per usare obiettivi cinematografici digitali PL o fotografici EF) e filtri ND integrati. Offre prestazioni formidabili in condizioni di bassa illuminazione, essendo ottimizzata per ridurre la grana e il rumore nelle immagini, pur mantenendo l’intera gamma dinamica del sensore.

A questo si aggiungono le caratteristiche ben note della serie Ursa: design modulare, versatilità nei formati di registrazione (compatibili con tutti i software video e i sistemi di gestione delle risorse multimediali del broadcast) e integrazione con DaVinci Resolve per la gestione del workflow. Insomma: qualità cinematografica applicata al broadcasting.

URSA Broadcast G2

Broadcast G2, equipaggiate con obiettivi zoom b4 e mirini Blackmagic Studio. In particolare, la prima videocamera è stata messa vicina al palco per le riprese ravvicinate dei relatori, mentre l'altra, gestita in remoto, è stata posizionata per le riprese più ampie. Questa scelta si combina, oltre alla decisione di avere una persona addetta al controllo camera, a un setup di luci pensato ad hoc. Come ci spiega Di Pietro, “Ho montato due luci a lampada Fresnel a sinistra e due a destra, senza frontali. Una scelta è dettata dalla necessità di non interferire con le persone sul palco, e con le molte luci colorate di scena: non potevo sporcarle con luci frontali, facendo in modo che si vedessero in camera”.

E prosegue: “ho poi aggiunto alcune luci colorate in modo che investissero gli speaker, evitando il palco e il retropalco”.

Dal centro alla periferia

Il cuore dell’impianto è una galleria di controllo temporanea basata su di un sistema di produzione portatile appositamente progettato. Il mixaggio della visione è stato affidato all'ATEM Constellation 8K con un ATEM 2 M/E Advanced Panel per il controllo. Un Blackmagic Videohub 40x40 12G ha aggiunto flessibilità, consentendo al team di gestire e distribuire i segnali provenienti da tutte le telecamere con

massima efficienza e qualità, permettendo di alternare tra primi piani degli speaker e panoramiche della location.

Come garantire uno streaming stabile e senza interruzioni per migliaia di spettatori globali? ADP Events ha progettato una rete infrastrutturale ad hoc per garantire una connessione affidabile, utilizzando catene di fibre ottiche SMPTE (o Lemo).

Due telecamere URSA Broadcast sono state utilizzate per l'acquisizione, alternando i rispettivi segnali.

Per evitare il rischio di feedback visivo durante le registrazioni, è stato impiegato un proiettore da 20.000 lumen, abbinato a uno schermo di retroproiezione di 4 metri, posizionato lateralmente al palco per non interferire con l’acquisizione video.

Le registrazioni ISO delle telecamere e l'uscita del program per ogni discorso sono stati registrati individualmente in 1080p25 ProRes per garantire che la produzione fosse conforme agli standard di archiviazione di TED. I discorsi sono stati ripresi dal vivo e successivamente montati prima di essere caricati sul canale YouTube di TEDx.

La cache integrata: una sicurezza Il sistema integrato HyperDeck integrata ha facilitato la registrazione e la riproduzione istantanea di contenuti, fornendo supporto tecnico per l'integrazione di grafiche e video pre-prodotti. Nel dettaglio, ADP Events ha impiegato una serie di deck broadcast HyperDeck Studio 4K Pro per registrare le tracce ISO di ciascuna telecamera, oltre a preparare un taglio di linea specifico per lo streaming live. Come ci spiega Di Pietro, “il recorder registra simultaneamente sul disco e sulla cache. In caso di problemi, la registrazione della cache si sovrascrive a quella del disco, qualunque sia il supporto di registrazione scelto”.

Tale sistema ha garantito una registrazione di backup completa e precisa di tutte le risorse video, offrendo un ulteriore livello di sicurezza per prevenire problemi tecnici imprevisti e assicurare la continuità della produzione. Questa della cache integrata è stata una vera e propria sorpresa, come ci dice Di Pietro: “ho comprato i recorder 4k pro senza sapere che poi – e si è rivelato utilissimo – Blackmagic avesse implementato la cache M.2 interna ai propri prodotti, con la possibilità di formattarla”.

La gestione in real time

Un operatore dedicato ha utilizzato uno switcher di produzione live ATEM Mini Extreme per gestire in tempo reale gli elementi multimediali, come presentazioni PowerPoint e risorse video, sia per il display in loco che per lo streaming live. Ancora Di Pietro: “per il controllo camera utilizzo un monitor che calibro con sonda dedicata, situato nello stesso case in cui alloggia anche il pannello di controllo Blackmagic”. La questione si complica ulteriormente nel caso di movimenti dei personaggi, o, caso ancor più frequente, nella compresenza di più speaker: “Ad esempio, è capitato di avere sul palco fotografi che si muovono. È necessario, in tal caso, dare un punto di riferimento agli speaker, oltre a un comfort monitor, con un PowerPoint che sia, a sua volta, integrato con main e backup, attraverso l’ATEM Extreme”.

Piccole e versatili

Inoltre, ADP ha utilizzato quattro telecamere Blackmagic Micro Studio Camera 4K G2, tre posizionate agli angoli destro e sinistro del palco, più una quarta posizionata in alto, per catturare prospettive dinamiche e rialzate. Queste camere, come ci spiega Di Pietro, “hanno un doppio SDI per segnale

video e per il controllo, e il tutto passa da una matrice 40x40 12G per la distribuzione dei segnali sia ai recorder che al mixer video. Sono state molto utili, le abbiamo messe dove un URSA non sarebbe mai arrivata…”. Questo setup di telecamere ha offerto quindi un'ampia gamma di opzioni: dai grandangoli con il pubblico in vista, alle classiche riprese a corpo intero di TEDx, fino ai volti dei partecipanti.

La combinazione tra hardware e software Blackmagic Design, insomma, ha reso possibile una sincronizzazione perfetta tra video, audio e contenuti interattivi. E parliamo di una tecnologia che, oltre ad avere un ottimo rapporto costo/prestazioni, è in continua evoluzione: come spiega Di Pietro, “non solo con i nuovi modelli possiamo raggiungere una qualità obiettivamente elevata, ma c’è la possibilità di cambiare anche l'attacco per gli obiettivi.

Le URSA nascono con l'attacco B4 broadcast, ma si possono montare anche obiettivi PL o EF. Prossimamente, infatti, mi doterò di ottiche PL-Cine con servo zoom, che permettono di realizzare primi piani anche quando non ci si può avvicinare”. È esattamente il caso dell’evento ligure: “in quella situazione con le camere potevo arrivare a circa 30 metri dal palco, e con queste premesse difficilmente si riesce a tenere il fuoco, cambiare l'inquadratura e fare dei primi piani senza utilizzare delle ottiche broadcast”.

Spazio alle idee, dunque

Con questo sistema a prova di imprevisti, allora, non dobbiamo che concentrarci sul contenuto dei talk. Perché Terraformare ha esplorato temi di trasformazione e rigenerazione, focalizzandosi su sfide globali quali la sostenibilità ambientale, l’impatto del cambiamento climatico e le soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità della vita. Come dire: quando la tecnica c’è, ed è al servizio del contenuto, emergono, in tutta la loro forza, le idee e le visioni di futuro. 

Lista dei prodotti

•URSA Broadcast G2

•Blackmagic Studio Viewfinders

•Blackmagic Micro Studio Camera 4K G2

•ATEM 2 M/E Advanced Panel

•Blackmagic Videohub 40x40 12G

•HyperDeck Studio 4K Pro

•HyperDeck Studio HD Mini

•ATEM Mini Extreme

ATEM 2 M/E Advanced Panel

Il Blackmagic ATEM Advanced Panel è un pannello di controllo avanzato per la produzione live. In combinazione con lo switcher ATEM Constellation 8K, questo sistema offre un controllo ottimizzato delle operazioni live. L'interfaccia fisica personalizzabile, precisa e altamente intuitiva, consente di controllare transizioni ed effetti video, oltreché di gestire grafiche e inquadrature in tempo reale. I pulsanti di qualità broadcast, le manopole e la leva di transizione semplificano le operazioni dando accesso rapido a tutte le funzioni dello switcher. Inoltre, il le versioni 2 M/E e 4 M/E Advanced Panel ampliano ulteriormente le capacità di controllo, permettendo una gestione avanzata delle produzioni live su più livelli, con comandi dedicati per ogni M/E (Mix Effects).

QUANTA TECNOLOGIA NELLE AULE DELLA BOCCONI

L’Università Bocconi, a Milano, è quella che si definisce un’eccellenza, sia sotto il profilo didattico che sotto quello tecnologico: sempre all’avanguardia, l’Ateneo ha recentemente dotato alcune sue aule di nuove attrezzature A/V e, in particolare, l’aula Franceschi di un podio rivoluzionario progettato da Euromet

Sarebbe bello poter esplorare metro quadro per metro quadro l’intera estensione di una Università come la Bocconi di Milano, che eccelle sia sul piano della qualità didattica che su quello della tecnologia messa a disposizione di docenti e studenti, per facilitare e migliorare l’offerta formativa stessa. Dovendoci limitare, però, a un esempio, ci concentreremo su un aspetto particolare, cui non sempre si fa caso: i podî delle aule. Di solito l’attenzione viene catturata più facilmente da proiettori, ledwall, display di grandi dimensioni; ma il cuore pulsante di queste aule tecnologiche è proprio il podio, la postazione da cui un unico docente o un oratore può controllare agilmente l’intero sistema audio/video.

Dalle aule della Business School (SDA Bocconi School of Management), di medie dimensioni e utilizzate dall’Università per lezioni e master post-laurea caratterizzati, all’occorrenza, anche da interventi da remoto e dall’uso di contributi audiovisivi, fino alla monumentale aula Franceschi, vero e proprio auditorium multimediale, gestibile da un’unica postazione e attrezzato con una domotica all’avanguardia, i

podî firmati Euromet sono un’eccellenza nell’eccellenza, per così dire, costruiti ad hoc a partire dalle idee di Claudio Miranda, Responsabile dell’area IoT and Devices per la Bocconi, e del suo collega e collaboratore Francesco Fornara, Multimedia Engineer, e messi in opera dagli integratori 3P Technologies e MCA

Business School e tecnologia

L’occasione per la realizzazione dei primi podî tecnologici è stata la costruzione del palazzo della Business School (SDA Bocconi School of Management). “Si tratta” – esordisce Claudio Miranda – “dell’evoluzione di un podio che avevamo anche in altre aule. Nelle aule più vecchie, però, c’era la prima generazione, che prevedeva tutti i devices all’interno del podio stesso, dal controllo ai microfoni fino all’amplificatore. Per la Business School abbiamo pensato di remotare la maggior parte dei devices e portarli, dunque, fuori dal podio, e questo è stato possibile grazie al fatto che il nuovo gruppo di aule dispone di un locale tecnico separato, dove abbiamo potuto installare il rack.”

La collocazione delle apparecchiature

all’interno del podio è stato uno dei punti forti della progettazione firmata Euromet che, come vedremo più avanti, è un marchio che brilla per soluzioni costruttive dedicate a rack e supporti per apparecchiature tecnologiche, dalle tastiere ai monitor fino ai proiettori.

Molta attenzione all’aspetto estetico, quindi, ma anche e soprattutto alla praticità del podio, che “cresce” e diventa una sorta di cattedra tecnologica. Come ci conferma Claudio Miranda: “Si tratta della postazione di lavoro del docente, e funziona più o meno come fosse una LIM: un monitor touch integrato con penna digitale offre le opzioni di controllo e consente di proiettare ciò che viene scritto sul monitor stesso. In un’aula di questo tipo, un semplice display a parete non sarebbe stato sufficiente, viste le dimensioni dell’ambiente. Il podio, inoltre, è motorizzato, la parte superiore dispone di una regolazione manuale meccanica per l’inclinazione e offre un ripiano a scomparsa che può ospitare, all’occorrenza, un portatile. Il risultato, piuttosto minimal, viene incontro alle esigenze di semplicità ed efficacia dei docenti, nonché di comprensione da parte degli alunni.”

Matteo Fontana

Didattica e domotica

Le aule sono dotate di impianto audio, con diffusori e subwoofer dislocati nei punti più opportuni, nonché di due proiettori che lavorano affiancati, e che possono funzionare anche a mo’ di matrice: ovvero, è possibile sia realizzare un’unica proiezione, sia splittarli, mandando da una parte il segnale del PC dell’aula e dall’altra quello del laptop del docente. Infatti, il podio permette a chi lo utilizza di connettere, via HDMI, il proprio laptop e di utilizzarlo per la didattica o per tenere una presentazione o una riunione con partecipanti remoti. La dotazione audio è completata da due radiomicrofoni (un gelato e un lavalier), mentre controllo e connettività sono garantiti da un monitor touch Crestron da 7”, che permette di instradare i segnali ai proiettori e offre diversi comodi preset per l’utilizzo della sala. Per esempio, è possibile selezionare una modalità “solo audio”, adatta a chi deve temere una lezione classica o una conferenza, oppure si può optare per scenari che coinvolgano i proiettori. Non solo: dal monitor di controllo si possono comandare anche i tendaggi (per l’oscuramento dell’aula) e l’illuminazione.

“Il controller Crestron” – spiega Claudio Miranda – “è un po’ il cuore del sistema a livello di domotica. Permette di controllare i volumi dei microfoni e dell’audio in riproduzione, di richiamare i preset delle telecamere o di controllarle direttamente, insomma, per il docente è una postazione da cui gestire comodamente tutti gli aspetti dell’aula. Abbiamo anche un confidence monitor su cui, sempre tramite il display touch Crestron, possiamo mandare la sorgente che preferiamo, di solito il segnale che sta andando in onda o che stiamo trasmettendo via Teams o Zoom. Insomma, è una specie di monitor Program, che permette al docente di vedere quello di cui sta parlando e che sta inviando a chi è collegato da remoto.”

Infine, nell’aula sono presenti anche due telecamere, una PTZ controllabile per riprendere il docente e una a ottica fissa, la cui inquadratura non può essere variata, dedicata a riprendere la platea. Il controllo Crestron offre anche un menu dedicato alle telecamere, per richiamare dei preset di inquadratura oppure stabilire l’inquadratura ex novo.

La dotazione del podio è completata da tastiera e mouse (wireless), in un cassettino a scomparsa, ben integrati, e da un puntatore e una penna digitale, con la quale si agisce sul monitor touch.

Tre sorgenti A/V e tutte le facilities

Come già accennato da Claudio Miranda, il processore Crestron che rappresenta il

cuore del sistema è nascosto in un locale a parte, non visibile, il che aumenta l’eleganza ed esalta il design minimale ma iper-funzionale del podio. E qui entra in scena Euromet che, sulla base delle esigenze dell’Ateneo, molto chiare e ben espresse, ha materialmente costruito le singole parti del podio e i supporti per le attrezzature tecnologiche in esso contenute.

Mario Romagnoli, Marketing & Sales Director di Euromet, non nasconde una certa fierezza: “Non abbiamo dovuto inventare chissà che cosa” – ci ha detto – “perché il committente aveva le idee molto chiare e ci ha sottoposto un progetto ben sviluppato. La sfida per noi era riuscire a costruire tutto nelle misure e secondo le necessità dell’installazione. Un fiore all’occhiello è la perfetta integrazione della componentistica: nel caso delle aule SDA tutto è inserito nel design moderno e lineare del podio, nell’aula Franceschi abbiamo creato un rack completamente personalizzato all’interno del podio per le apparecchiature che non potevano essere remotate.

Abbiamo lavorato molto bene anche con i system integrator che si sono occupati della messa in opera definitiva dei sistemi. Come sempre, dove c’è una sfida tecnologica e costruttiva, Euromet si sente a casa, quindi è stato un vero piacere poter lavorare a questi progetti portandoli a termine con soddisfazione di tutti!” ha concluso Romagnoli. Il podio consente di gestire tre sorgenti A/V complessive. “Molti docenti” – sottolinea Claudio Miranda – “avviano la sessione con Zoom o Teams, collegandosi direttamente con il loro portatile, che viene connesso al podio; quindi accedono come guest, in modo che si veda live cosa succede da remoto. Il docente, anche muovendosi nell’aula e allontanandosi dal podio, è in grado di vedere sempre, grazie al confidence monitor, cosa sta inviando a chi è collegato.”

Mario Romagnoli, infine, sottolinea tra i pregi di progettazione e costruzione del podio il sistema di ventilazione, decisamente pratico e utile, il comodo hub USB (utilizzabile anche per ricaricare dispositivi), le porte LAN e HDMI e la presa AUX microfonica aggiuntiva, nonché le due linee di corrente, una diretta e una indiretta. L’aula sfrutta la tecnologia domotica anche in chiave di sostenibilità, visto che è stata impostata una temporizzazione delle luci e altre apparecchiature, in modo che si spengano automaticamente qualche minuto dopo lo spegnimento dei proiettori.

Aula Franceschi: un upgrade a tutti i livelli

Rispetto alle aule della Business School, l’ aula Franceschi ha dimensioni

decisamente maggiori, e viene utilizzata non solo per attività didattiche ma anche per eventi di una certa importanza. In sé, il sistema A/V non differisce molto da quello che abbiamo sin qui analizzato, anche se le implementazioni non sono poche, a partire dalla sostituzione della proiezione con un ampio ledwall a marchio LG fino alla scelta di telecamere PTZ Panasonic di livello decisamente superiore, con autotracking e interamente controllabili dal podio, nonché di diffusori audio e amplificatori K-array adeguati all’ampiezza dell’ambiente. I colori tenui e l’eleganza delle linee sono dovuti all’accurata scelta di materiali e arredi: le sedute sono prive dei classici banchi, ma dotate di un piano a estrazione dal bracciolo; il palco è molto basso ed è composto dai tavoli destinati ai relatori e, naturalmente, dal podio, che è il “centro di controllo” integrato dell’aula. In alluminio verniciato, esso riprende i colori dell’aula ed è un po’ più largo rispetto ai podî di generazione precedente, anche perché dispone di due display: il principale, in modalità touch, funziona da controller e serve per la gestione dei contenuti multimediali da inviare sul ledwall, mentre quello aggiuntivo, più piccolo, è a tutti gli effetti una seconda sorgente di contenuti, a disposizione del relatore. Anche in questo caso il controller Crestron garantisce la gestione domotica dell’aula (tendaggi e illuminazione) e offre dei comodi preset. Sotto il podio, un rack appositamente progettato da Euromet ospita apparati tecnici, connessioni, alimentazioni eccetera. Il podio è progettato perché, all’occorrenza, possa essere collocato altrove. Anche il sistema di radiomicrofoni è più evoluto rispetto a quello delle aule dedicate solo alla didattica. Nell’aula Franceschi troviamo un sistema Shure basato su Dante, con predisposizione per l’aggiunta di diversi microfoni, nonché un piccolo locale regia dotato di un mixer Yamaha TF1, per eventi che richiedano la messa in onda via streaming. Inoltre, il mixer permette a un service esterno il controllo audio completo della sala. In funzione dall’estate del 2023, il nuovo podio dell’aula Franceschi è dunque il fiore all’occhiello, per quanto riguarda

questa tipologia di strumentazioni, della Bocconi. Mario Romagnoli va giustamente fiero di un aspetto in particolare: l’accessibilità. “L’installazione è concepita anche per i diversamente abili, per esempio per chi si trovi su una sedia a rotelle” ci ha detto. “I devices installati sul podio sono perfettamente accessibili a tutti. Questo è un aspetto che non c’era nei podî di prima generazione, ed è stata un’implementazione secondo me importantissima che abbiamo portato su quello dell’aula Franceschi. utto è stato interamente progettato e costruito secondo i dettami del Made in Italy più rigoroso, con grande attenzione al design e alla qualità. L’ambiente è prestigioso e raffinato; l’integrazione della tecnologia nel podio e l’inserimento del podio in questo ambiente è stato per noi un punto di orgoglio.”

Gli fa eco Claudio Miranda, sottolineando: “Il tema dell’inclusività e dell’accessibilità è fondamentale per noi. Infatti, l’aula è dotata di un sistema di loop a induzione per ipoudenti nonché di un sistema per la sottotitolazione automatica del parlato in italiano e inglese. Entrambe le funzionalità sono richiamabili dal podio, sempre nell’ottica di una gestione integrata e facile.” Il progetto, nel suo complesso, è stato seguito da uno studio milanese di architettura molto prestigioso, Avenue Architech, nonché – come consulenza – da Laser Entertainment, a dimostrazione di quanto il design sia stato considerato un aspetto fondamentale nell’impianto dell’aula.

Implementazioni future

Il mondo dell’Università e della didattica è, per definizione, proiettato sul futuro. Formare persone significa proprio questo: preparare alle sfide future, migliorare sempre, crescere.

Ecco perché Claudio Miranda, in conclusione, non si accontenta di quanto fatto per le aule della School of Management e per l’aula Franceschi: “In futuro” – ha detto – “si potrebbe pensare di aggiungere un altro monitor anche nei podî più piccoli, per estendere le possibilità di visione/controllo. Inoltre, le aule della Business School, ad oggi, non hanno una vera e propria funzionalità BYOD, e pensiamo in futuro di implementarla.

Infine, stiamo già lavorando al progetto di una vera e propria cattedra col piano che si solleva e con tutti i devices integrati. Insomma, lavoreremo per sviluppare ulteriormente quanto già fatto!”

E conoscendo Euromet, non ci sarà bisogno di dirlo due volte: la sfida per il futuro è sicuramente già accettata! 

www.euromet.com

Prase Media Technologies ha varato un profondo rinnovamento tecnologico dell’Auditorium situato presso la sede centrale, a Noventa di Piave, in Provincia di Venezia. Tutte le dotazioni (audio, video, lighting e control) sono state rivisitate per un ambiente future proof

PRASE, IL RINNOVO DI

AUDIO, VIDEO, LIGHTING E CONTROL DELL’AUDITORIUM AZIENDALE

Ampiamente utilizzato fin dal 2004 per tutti i più importanti eventi organizzati da Prase Media Technologies, l’Auditorium da 90 posti della sede centrale della celebre azienda italiana è stato recentemente rinnovato per sostenere (e vincere) tutte le sfide tecnologiche del momento, ed essere, a tutti gli effetti, un’installazione all’avanguardia.

Non solo: il rinnovo tecnologico, che ha riguardato tutte le dotazioni audio, video, lighting e control (AVLC) , nonché buona parte dei cablaggi e delle predisposizioni, simboleggia anche la volontà di Prase di intraprendere un nuovo cammino basato sull’avvicendamento di alcuni brand storici e sull’utilizzo dell’Auditorium come vero e proprio strumento

di demo e finalizzazione di molte opportunità progettuali.

Più di un restyling

La somma delle attività effettuate per l’aggiornamento tecnologico dell’Auditorium di Prase, dunque, può essere considerata più di un semplice restyling.

Se si pensa, infatti, che è stato interamente sostituito il sistema di diffusione sonora, il supporto video e che anche l’infrastruttura di rete e il sistema di distribuzione audio/video/controllo sono stati interamente rivisti, si comprende subito come l’ambiente in oggetto sia diventato qualcos’altro rispetto a prima, un ambiente molto più duttile e multifunzionale , cui vanno aggiunte l’integrazione lighting, la sostituzione dell’impianto di maggiormente orientato al networking e l’inte -

grazione MTR (Microsoft Teams Room). L’Auditorium dispone ora di un migliore e più efficiente livello di automazione, che comprende un sistema di telecamere con auto-tracking e la già citata integrazione dei sistemi AVLC, ripensati sulla base di nuovi brand e di prodotti all’avanguardia. La “filosofia” retrostante al progetto, insomma, si può sintetizzare nella volontà di disporre di un ambiente dalla gestione più semplice con tecnologie allo stato dell’arte in ambito Room Intelligence & Automation

L’Auditorium può essere utilizzato indifferentemente, e con la medesima facilità di gestione, per presentazioni con relatori in presenza e per eventi che prevedano relatori remoti, come anche per eventi “ibridi”, con o senza regia centralizzata.

Matteo Fontana

Brand, prodotti e… Prase: un lavoro di squadra

Non solo diversi brand hanno concorso a questo aggiornamento tecnologico, ma hanno attivamente collaborato, in un vero e proprio “lavoro di squadra”, tutti i reparti dell’azienda, come sottolinea Luigi Schiavone , Pre-Sales Manager Prase: “Io e Matteo Trevisan abbiamo coordinato il progetto, è vero, ma c’è stata piena collaborazione, anche con idee e proposte, di ogni reparto dell’azienda, e ci teniamo molto a specificarlo.

Il nuovo Auditorium è frutto del lavoro di tutti sotto l’aspetto tecnico, dal punto di vista gestionale, logistico, amministrativo e di creazione di contenuti.”

Per quanto riguarda i brand, nessuno è stato scelto solo per l’importanza del marchio, bensì per l’integrazione perfetta con le altre tecnologie. In altre parole, le scelte sono state effettuate con attenzione al risultato finale e agli obiettivi prefissati.

Prase Media Technologies , del resto, è da sempre un “luogo” privilegiato di intreccio tra brand e tecnologie: chi meglio dell’azienda veneta poteva “pescare”, nel proprio portfolio, tutti i prodotti necessari a un simile progetto?

La diffusione sonora, aspetto di primaria importanza in un ambiente come un Auditorium è stata affidata a Q-Sys e all’am-

plificazione Powersoft, sono Q-Sys anche le telecamere dotate di auto-tracking con utilizzo del server Seervision

Per la componente video è stato installato un ledwall LG supportato da un sistema di controllo Novastar , l’infrastruttura di rete è firmata Netgear , ritroviamo poi Q-Sys per l’integrazione Teams Rooms (con la partership di Lenovo) e il lato lighting è rappresentato da Elation e Obsidian Il sistema microfonico già presente è ovviamente Shure

Proprio Q-Sys è l’architrave attorno al quale è stato ripensato l’Auditorium.

Vediamo perché, assieme a Luigi Schiavone, Pre Sales Manager e Matteo Trevisan, Customer Care Manager

Q-Sys al centro del sistema Q-Sys è una piattaforma audio, video e di controllo gestibile tramite cloud, costruita attorno a un’architettura IT moderna basata su standard. Il sistema operativo Q-Sys funge, insomma, da base unica per guidare e gestire una quantità di device diversi (anche di terze parti) all’interno della medesima piattaforma.

Il mondo Q-Sys è flessibile, scalabile e attento al risultato finale di qualunque installazione, includendo audio, video e controllo in un sistema operativo che non richiede troppo tempo per programmazione e integrazione.

Dotato di standard aperti e pensato per abilitare lo sviluppo di terze parti all’interno dell’ecosistema Q-Sys.

Ci racconta Matteo Trevisan: “Prima avevamo un chiaro centro del sistema, tutti i canali dovevano confluire in questa unità. Adesso invece, con l’approccio Q-Sys , è stato possibile delocalizzare i dispositivi, con espansioni diffuse in tutto l’impianto. Alla base di tutto c’è una nuova tipologia di rete PoE, con encoding e decoding collocati dove servono.”

Luigi Schiavone approfondisce ulteriormente: “Il passaggio chiave consiste nell’aver integrato tutta la distribuzione audio, video e controllo con Q-Sys . Un punto chiave è la semplificazione : volevamo un sistema più duttile, che si prestasse a diverse modalità di utilizzo. Per esempio, adesso il podio è facilmente rimovibile staccando giusto due cavi. Prima c’era una configurazione di cablaggio e unità rack molto più complessa.”

Auto-tracking, ledwall e audio immersivo

Uno dei concetti che hanno guidato l’aggiornamento dell’Auditorium di Prase è stato l’immersività . Come osserva Matteo Trevisan, infatti, “la dotazione tecnica della sala era arrivata a fine corsa anche

Luigi Schiavone, Pre Sales Manager

Matteo Trevisan, Customer Care Manager

per via dell’immersività, che è innegabilmente un trend del momento e che, con le attrezzature che avevamo, non riuscivamo a raggiungere.” Sul piano dell’immersività è forse l’audio ad aver fatto il più grande passo avanti: la scelta è caduta sui diffusori Q-Sys serie PL , un prodotto di fascia alta che ben si adatta alla situazione acustica della sala (la progettazione è stata effettuata con l’ausilio di un software di simulazione acustica). La serie Q-Sys PL è composta da altoparlanti da installazione ad alte prestazioni in diversi fattori di forma. I tecnici di Prase hanno adottato tanto i line array quanto gli under-balcony, tutti modelli da 12” per applicazione frontale LCR (Left-Center-Right).

Spiega Luigi Schiavone : “L’impianto era già un 5.1, ma abbiamo inserito 16 canali surround indipendenti per predisporre un sistema aperto e scalabile anche sul piano dei formati audio.

Si va verso l’immersività, con la possibilità di gestire i canali in maniera capillare. Potenzialmente abbiamo un sistema 7.1, nel quale possiamo posizionare il suono dove vogliamo grazie alla matrice Q-Sys. Per l’amplificazione abbiamo scelto Powersoft e per la microfonia Shure

La spina dorsale di tutto è ancora una volta Q-Sys. ” Altra novità di rilievo è la sostituzione della videoproiezione col ledwall : la scelta qui è caduta sulla linea LSBE di LG . Una scelta fatta dal punto di vista sia commerciale che tecnico, per avvicinarci

anche noi in prima persona alle richieste che ci arrivano dal mercato. A concludere, importante anche l’investimento sulle telecamere con auto-tracking

Qui la parola passa a Matteo Trevisan : “Le telecamere Q-Sys sono integrate dal server Seervision” – ci racconta. “Sostanzialmente, si tratta di un server basato sull’Intelligenza Artificiale che permette, tramite il collegamento alle telecamere Q-Sys, di realizzare una sorta di regia automatica . Le camere possono seguire il relatore anche in presenza di altre figure, è possibile tracciare tutti i partecipanti e mantenere stile di ripresa e coerenza visiva.”

Diverse configurazioni e modalità di utilizzo

I lavori sono stati svolti nel mese di agosto, per un minore impatto sulle attività dell’azienda. Osserva Luigi Schiavone : “Spesso l’auditorium viene usato, oltre che per i meeting interni Prase, anche per meeting di gruppo (Prase fa parte di Midwich Group Plc) e in alcuni casi ospita anche i distributor meeting di alcuni nostri vendor. Infatti, Uno degli obiettivi principali era di poterlo utilizzare come una vera e propria demo room (oltre al nostro showroom ufficiale e live room) per vedere e sperimentare tutte le nuove tecnologie implementate, nonché per eventi interni come meeting, training, e discussioni su progetti in video -

conferenza. La scelta delle tecnologie che abbiamo adottato è la stessa che proponiamo nei nostri progetti; quindi, un cliente che veda il nostro Auditorium o vi svolga un meeting può avere, contestualmente, una demo dei prodotti che proponiamo. Abbiamo trattato l’installazione come se fosse il progetto di un nostro cliente, scegliendo prodotti e tecnologie di fascia medio-alta, in linea con quelle che potrebbero essere le reali richieste del mercato per location di questo tipo. Non ci interessava fare qualcosa di completamente fuori mercato.”

La sala è corredata da una regia dedicata, in uno spazio adiacente al quale si accede senza dover passare per l’Auditorium, ma è importante sottolineare che l’impianto è flessibile e può essere utilizzato anche senza l’ausilio della regia.

Luigi Schiavone spiega così questo particolare aspetto dell’installazione: “Precedentemente, l’Auditorium era gestito esclusivamente dalla regia, quindi si è passati a gestire tutto dal podio, ma entrambe le impostazioni sono deficitarie, non coprono tutte le esigenze. Adesso l’Auditorium è duttile, può essere usato sia per presentazioni semplici, senza l’ausilio di una regia, sia per occasioni nelle quali occorre un controllo più esterno e programmato.” L’integrazione del sistema permette varie tipologie di evento e di gestione. Un pannello di controllo collocato sul podio consente di controllare i microfoni, per l’uso più semplice della sala, senza coinvolgimento della regia. In caso di eventi più formali, il controllo passa alla regia, ma è importante osservare che il sistema prevede anche degli scenari preimpostati (per audio e illuminazione) selezionabili con un semplice tasto, e offre, infine, anche la possibilità di trasmettere in streaming sui canali dell’azienda (YouTube) le immagini riprese dalle telecamere. Alcune teste mobili garantiscono, infine, diverse configurazioni di illuminazione, a seconda della modalità di utilizzo dello spazio. “Volevamo fare qualcosa in più dal punto di vista della Room Automation” –continua Luigi

“Una persona che si muove, durante un evento, viene seguita automaticamente dal fascio di luce. Il nostro è a tutti gli effetti uno spazio multimediale , la luce non è solo calda o fredda, ma anche colorata e si può dimmerare a piacimento, per avere l’atmosfera desiderata.

Per concludere, abbiamo preparato, in collaborazione con il marketing di Prase, una demo multimediale per presentare l’ambiente ai nostri clienti e farne intuire tutte le potenzialità.” 

Principali apparecchiature installate

1 processore Matrice audio Q-sys CORE 110f-v2

3 processori Q-sys Core NV-32-H 2 pannelli di controllo Touch screen Q-sys TSC-101-G3

1 Multimedia Player Novastar LCB4K

Diffusione sonora

3 diffusori point source 2 vie passivo/ biamplificabile woofer 12” Q-sys PLDC12

1 diffusori point source 2 vie passivo/ biamplificabile woofer 8” Q-sys PL-DC8

3 subwoofer Q-sys PL-SUB15

8 diffusori point source 5” Q-sys PL-CA5

3 amplificatori Powersoft Unica 8K8

1 ampificatore Powersoft Unica 9K4

LEDwall

LG LED Indoor pixel pitch 1,88 mm LSBE018

1 Novastar H9 Video Wall Splicer

2 Novastar LED4K sending card H16

RJ45 2 fiber Out

www.prase.it

www.qsys.com

www.powersoft.com

www.lgbusiness.it

www.elationlighting.com www.novastar.tech

OMNIO VERSO LA VIRTUAL PRODUCTION

Questa intervista a Luca Murer, CEO di Omnio, azienda italiana che opera a 360° nel settore delle tecnologie A/V, ci offre un nuovo punto di vista: quello sulla Virtual Production vista da “dietro le quinte”, ovvero da chi si sta attrezzando per consentire ai broadcasters di realizzarla

Chiara Benedettini e Matteo Fontana

Luca Murer

Il nome Omnio, d’ispirazione latina, dell’azienda fondata e diretta da Luca Murer, racconta di una predisposizione a fornire tutto, a seguire i propri clienti in tutte le loro necessità, non solo a livello di fornitura materiale, ma anche di competenze e assistenza tecnica per la messa in opera. La decisione, recente, operata da Omnio di allargare il proprio portfolio di brand, in qualità di distributore sul mercato italiano, trova la sua spiegazione nella volontà di offrire un servizio che copra l’intera “catena” (perché in gergo si dice così) dei prodotti necessari alla realizzazione della Virtual Production professionale.

Di questo abbiamo parlato, con grande piacere, con Luca Murer in seguito alla partecipazione di Omnio al MAF 2024.

Parliamo delle novità: quali sono i brand che si sono recentemente aggiunti al vostro portfolio, e come mai li avete scelti? Il nostro punto di partenza, com’è noto, è stato Pixera, che abbiamo in scuderia da tempo. Anzitutto, abbiamo aggiunto Vioso, per abbinare la calibrazione automatica per le proiezioni e i simulatori. Quindi Isaac, importante in quanto piattaforma di management per le installazioni A/V: ci permette di portare una gestione di tipo IT nell’ambito AV. Poi c’è Stage Precision, piattaforma di tracking e di elaborazione dati, con cui siamo in grado di interfacciare qualsiasi tipo di sistema a qualsiasi altro, essendo un software molto versatile.

Negli ultimi mesi abbiamo aggiunto anche Roe, che è un marchio top a livello mondiale negli schermi LED, Brainstorm Electronics, che ci permette di avere una serie di prodotti e soluzioni per la sincronizzazione di tutti i segnali di riferimento, e abbiamo stretto una partnership con Megapixel, leader di mercato nella processazione e nella gestione del LED. La nostra necessità,

quello che ci ha guidati nella scelta dei marchi da distribuire, è stata la volontà di avere a listino prodotti di alta qualità, pensando a clienti come rental, system integrator ma anche a mercati come il broadcast e la Virtual Production.

L’idea è avere sempre soluzioni complementari e indipendenti tra loro.

Insomma, avete pensato al workflow completo per la Virtual Production senza dimenticare gli altri mercati?

Esatto. All’interno del workflow vogliamo eccellere con soluzioni uniche, come quelle di Brainstorm Electronics per la sincronizzazione dei segnali, una nicchia di prodotti spesso ignorata: c’è molta sottovalutazione di questo aspetto nelle installazioni, ma in realtà è una parte fondamentale.

L’insieme di questi prodotti e di questi brand ci permette di avere un workflow estremamente completo, dal playback al tracking, dall’interazione alla gestione fino a messa in onda col LED. Il workflow completo che offriamo è indubbiamente importante nelle installazioni fisse e negli eventi, ma ancora di più nella Virtual Production, sulla quale negli ultimi mesi abbiamo posto un focus particolare, che ci ha portati anche alla partecipazione al MAF.

Come vi ponete nei confronti della Virtual Production?

È un settore nuovo, nel quale ci si muove ancora con le difficoltà ma anche il fascino delle nuove sfide. Ci stiamo proponendo con decisione non solo come struttura in grado di fornire tutte le soluzioni per realizzare la Virtual Production, ma anche di sedersi a fianco del cliente e seguirlo nella costruzione e nella gestione della soluzione. Questa, anzi, è sempre stata la caratteristica principale di Omnio, molto apprezzata da rental e system integrator: cerchiamo di offrire i migliori prodotti possibili e di dare una mano nell’installarli e nel farli funzionare al meglio.

Quando hai fondato l’azienda il focus era diverso, non era ancora la Virtual Production, che è arrivata solo dopo. Come avete adattato la vostra struttura a questa nuova sfida? Beh, la Virtual Production era già nell’aria, anche se non era assolutamente un argomento centrale, era più un’idea tutta da sviluppare. Anche oggi, devo dire, benché ancora di nicchia, è in crescita, e sta diventando un settore interessante.

Quando avete capito che il mercato avrebbe preso anche questa nuova di rezione?

È una cosa che abbiamo notato sul campo, supportando i clienti e valutando le richie ste del mercato.

A un certo punto, ci siamo resi conto che c’era la necessità di fornire un workflow perfettamente testato e di supportare le realtà che volevano svilupparlo.

Com’è cambiata la vostra organizzazio ne interna? Avete aperto a nuove figure professionali?

Sì, ci stiamo strutturando per servire sem pre meglio il mercato. Gli ultimi due anni sono stati di netta crescita per noi, e l’idea è di crescere sempre di più. Stiamo amplian do il team, abbiamo una sede con una sala corsi e stiamo allestendo una showroom dedicata in cui sarà possibile provare le tecnologie e toccarle con mano.

Allestire un Virtual Set è un progetto impegnativo: quali sono gli step intermedi che rappresentano, per voi, un avvicinamento al mercato? Insomma: qual è la strada per diventare leader in questo settore innovativo?

Noi possiamo fornire l’intera catena di prodotti, il pacchetto completo, come anche il singolo pezzo. Se occorre, possiamo vendere anche solo una parte della catena, rappresentando un completamento, oppure, al contrario, il cliente può decidere di farsi seguire da noi nello sviluppo dell’intero workflow. Investiamo continuamente nella nostra formazione e nel nostro aggiornamento tecnico, partecipare al MAF è stato un primo passo, contiamo di fare altri eventi specifici per farci conoscere sempre meglio, sia noi che la tecnologia per i Virtual Set. Gli altri mercati di cui ci occupiamo portano avanti il business mentre lavoriamo a sviluppare questo innovativo settore.

Quella che ci stai raccontando è un’evoluzione, aziendale e di mercato: a che velocità sta andando?

Vi dirò la verità: inizialmente per me era una sfida, una scommessa, e sinceramente mi aspettavo tempi più lunghi, quindi stiamo andando anche meglio delle aspettative. Abbiamo scelto di lavorare solo con brand di primo livello, perché vogliamo posizionarci su un livello decisamente alto, fornendo eccellenze senza trascurare l’accessibilità dei prezzi, sempre importante su un mercato come quello italiano.

www.omnio.pro

OMNIO E I SUOI BRAND

Brainstorm Electronics – Prodotti che permettono di curare il fondamentale aspetto del sync e del timecode, sia in eventi che in installazioni fisse. Si tratta di prodotti fondamentali in molti setup, soprattutto visto l’uso sempre più esteso degli standard Dante, AVB e SMPTE ST2110, che necessitano di una affidabile sincronizzazione PTP. https://brainstormtime.com/

ISAAC – Installazioni, parchi tematici e aeroporti sono l’habitat naturale di questa piattaforma per sistemi AV, che si integra perfettamente con altri prodotti come PIXERA, Q-Sys, Node-RED, ETC, Crestron e molti altri. www.isaacplatform.com

PIXERA – Media server real time che si sta affermando globalmente per eventi, installazioni e virtual production. https://pixera.one/en/

ROE Visual – Brand di spicco nel mondo dei LED, produce schermi di altissima qualità visiva e meccanica, protagonisti, non a caso, di grandi e importanti eventi a livello globale (U2, Metallica, Adele…) e alla quasi totalità degli studi di Virtual Production nel mondo. I prodotti ROE possono funzionare con vari processori, ma per ottenere il massimo delle performances abbiamo creato una partnership con Megapixel. www.roevisual.com

Topaz Series panels

Megapixel

Stage Precision – Strumento fondamentale per eventi, installazioni interattive, Virtual Production e molto altro, Stage Precision offre soluzioni specializzate per l’industria dell’entertainment, si integra con qualunque Media Server, nonché con PIXERA, ed è perfetto per Camera Tracking nella Virtual Production e molte altre applicazioni. www.stageprecision.com/

Vioso – Sistema di calibrazione automatica più avanzato sul mercato, che permette di calibrare in tempo record setup più o meno complessi con numerosi proiettori, complemento ideale al media server PIXERA di AV Stumpfl, in modo da garantire ai clienti ed operatori una piattaforma sempre più completa ed articolata. https://vioso.com

Backside panels

NATHANREINDS-ROEVisual IBC-LR-60

Brainstorm Electronics

EET: ONE-STOP-CABLESHOP PER OGNI ESIGENZA

Se una installazione integrata può essere paragonata a un corpo, i cablaggi ne sono i nervi e la linfa vitale, infatti i cavi svolgono un compito magari di routine, ma imprescindibile. EET si è dedicata a questo mondo, lavorando per divenire il punto di riferimento di ogni professionista in tema di cabling (ma non solo...)

Non è la prima volta che incontriamo EET, ma dall’ultima occasione sono cambiate moltissime cose per questo distributore: dopo aver iniziato come realtà specializzata nelle parti di ricambio – lampade per videoproiettori, batterie, memorie ecc. - e nei consumabili – ricambi per stampanti, ricambi per smartphone – ha sviluppato prima un filone dedicato all’Office, dai NAS alle soluzioni di storage, a quelle per il networking fino alle mascherine per la privacy, e alla sicurezza (telecamere, controllo accessi...) per poi dedicarsi all’Audio Video professionale.

Ha così incluso nella propria distribuzione non solo marchi con profili elevati, ma ha anche necessariamente cambiato il proprio approccio al mercato, strutturandosi per offrire un maggior supporto al cliente, in considerazione anche della maggior complessità dei prodotti. Anche le figure sales hanno implementato la loro formazione, e si sono strutturate per proporre soluzioni complesse e integrate. Nel 2020 EET ha lanciato il nuovo marchio ed è stato nominato un nuovo Consiglio di Amministra-

zione, dallo stesso anno ha iniziato alcune campagne ambientali come il Green Friday, sono state intraprese molte acquisizioni e, dall’anno scorso, l’azienda ha intrapreso una serie di azioni per mettere al centro del proprio business il settore del cabling. Vediamole insieme a Katia Gomareschi, Sales Manager Private Labels

Katia Gomareschi – Naturalmente i cablaggi sono un elemento imprescindibile delle installazioni di tutti i tipi, forse quello più comune in assoluto, una sorta di commodity dell’ambito tecnologico.

Tuttavia, proprio per questo motivo non tutti affrontano l’argomento con la dovuta consapevolezza: una struttura di networking inaffidabile può compromettere il lavoro, e non dipende solo dall’architettura, ma anche dalla tipologia e qualità del cavo. Senza dimenticare l’universo delle certificazioni per determinate applicazioni, come nel settore Fire o nella sicurezza, o la specificità come per le applicazioni audio o video. Abbiamo quindi investito in questo ambito e oggi siamo uno dei

principali distributori europei nel settore, e non solo direi.

Come avete raggiunto questo obiettivo?

La strategia già applicata con successo in altri settori, cioè collaborazioni strategiche con importanti vendor e con fornitori di OEM, ci ha ripagato anche in questo mercato; inoltre, abbiamo investito molto nella qualità nei prodotti dei nostri marchi proprietari, portando alcuni di essi al medesimo livello di reputazione di marchi ormai consolidati.

Oggi abbiamo quattro distinti brand che coprono diverse aree installative.

Micro Connect è il nostro brand più prolifico in termini di volumi di cablaggio, offrendo soluzioni dal networking al video e audio, il nuovo catalogo è uscito proprio alcuni mesi fa.La nostra capacità di creare cavi su misura per esigenze specifiche ci distingue particolarmente nel settore video. Per esempio abbiamo cablaggi con un connettore che si può rimuovere, in modo da far passare agevolmente il cavo nei corrugati. I nostri cavi, compresi quelli in fibra ottica e USB-C, sono testati e hanno dimostrato di sopportare performance estreme. Alcuni dei nostri prodotti sono stati testati anche dalla polizia e dall'esercito danese: i cavi smart charge impediscono i rischi di infrazione o perdita di dati per garantire la sicurezza durante la ricarica. Con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Quali sono gli altri marchi legati al cabling?

Vivolink, anch’esso un private lable di EET, è dedicato al pro AV e riguarda la proposta di alta gamma: cavi per lunghe distanze senza perdita di dati ed efficienza, connettori USB-C anche per il video professionale,

Matteo Fontana

EET Group Partner con Logicor per una struttura di distribuzione strategica a Greve, Danimarca

cablaggi per grandi installazioni, cavi con connettori snodabili ecc.

Lanview contraddistingue soluzioni per cablaggi strutturati, in fibra ottica sia multimodali che single mode, e per i data center (cavi MTP/MPO ad alta densità OM4/OM5 e soluzioni in rame Cat8); nel suo catalogo anche i cablaggi DAC sia passivi che attivi, in rame schermato, si tratta di cavi che non contengono ricetrasmettitori, per per questo consumano meno energie e producono meno calore, e implicano un risparmio economico che va dal 20 al 60%. Sono perfetti per collegare apparecchiature non distanti tra loro.

Infine, collaboriamo con Lindy, costruttore tedesco molto conosciuto a livello europeo, che ha arricchito e completato la nostra proposta e che distribuiamo dal 2023.

Negli ultimi anni ci sono stati molti cambiamenti nell’ufficio italiano e nel gruppo internazionale. Potresti approfondire come queste trasformazioni hanno migliorato il servizio ai clienti?

Abbiamo adottato un modello a 360 gradi, con specialisti in ogni paese che supportano sia i clienti che i team commerciali. In Italia abbiamo affrontato un percorso di evoluzione con i nostri commerciali: grazie a corsi internazionali, si sono preparati a discutere di qualsiasi prodotto, dai sistemi di networking alla sicurezza, acquisendo competenze strutturate, e oggi sono pronti per seguire il cliente in tutte le fasi e non solo nella parte prettamente commerciale. Collaboriamo molto anche con i nostri vendor, sia per la parte tecnica e di consulenza del prodotto, sia per gestire al meglio le fasi del post sales, dall’assistenza alle eventuali riparazioni, sostituzioni e upgrade. E anche per fornire soluzioni complesse che integrino prodotti complementari, con le giuste scelte fin dai primi step.

Avete anche consolidato i vostro marchi, semplificando la gestione e migliorando il servizio ai clienti...

Inizialmente avevamo molti brand separati, specialmente per i prodotti di ricambio, ora tutti sono unificati sotto il brand CoreParts, semplificando l'esperienza d’acquisto per i clienti. Lo stesso abbiamo fatto per il mondo cabling: da marzo 2024 MicroOptics è confluita in Lanview che ha così acquisito una gamma completa di ricetrasmettitori ottici, soluzioni per comunicazioni wireless, reti di trasmissione, reti di data center e cloud computing, oltre ad armadi rack, cablaggio strutturato e sistemi di alimentazione. Infine, cambiando settore, la proposta a marchio Gearlab dedicata al retail è confluita in eStuff.

Questa ristrutturazione ha reso la gestione interna più efficiente e ha agevolato i clienti nella scelta dei prodotti.

Mi spiegavi nel colloquio preparatorio riguardo al vostro impegno nell’avvicinarvi ai piccoli utenti e system integrator, specialmente nel Sud Italia. Qual è la strategia dietro questo proposito?

EET Italy è nata a Milano, ed è stato naturale sviluppare il business più nel Nord Italia. Ora però sentiamo di essere pronti per essere più presenti anche altre regioni, ma vorremmo farlo nel modo giusto, magari con l’aiuto di distributori o reseller locali che conoscano quindi le reali esigenze dei professionisti di queste zone. Inoltre, vorremmo migliorare i nostri servizi per i piccoli e medi installatori, specialmente per componenti di cablaggio e parti di ricambio: EET dispone di un vasto catalogo, con tante soluzioni integrabili e prodotti complementari, un piccolo installatore può trovare da noi tante soluzioni già integrate, o comunque predisposte, senza doversi rivolgere ad altri fornitori, con un grande risparmio di tempo e denaro.

Quali credi che siano i punti di forza di EET?

Il periodo post-covid ha evidenziato l'importanza della disponibilità del prodotto, un aspetto che ancora oggi è

Katia Gomareschi, Sales Manager Private Labels

determinante per la scelta del fornitore. Proprio durante il 2021/22 l’azienda ha investito molto nell’automazione del polo logistico, e nel 2024 è stato aperto il nuovo polo in Danimarca, a Greve, completamente automatizzato e ampliato. Oggi disponiamo di un ampio stock accessibile a 27 nazioni, e in tempi brevissimi, dimostrando che la disponibilità può spesso influenzare il successo commerciale più dei costi stessi.

Ci incontreremo a ISE 2025?

Certamente! Saremo presenti tramite il nostro marchio Vivolink, che ormai è conosciuto dai professionisti, che lo identificano con la nostra proposta più legata al settore AV e integrazione. Avremo molte novità, invitiamo tutti a venirci a trovare per vederle e per brindare con noi durante l’aperitivo serale offerto a tutti gli ospiti. 

www.eetgroup.com www.vivolink.net

Roadmap degli ultimi anni

Settembre 2020

Lancio della nuova identità grafica e del Webshop

Giugno 2021

EET lancia il nuovo marchio Lanview

Novembre 2021

il Black Friday diventa Green: 1 albero piantato ogni 5 spedizioni

Aprile 2022

Il Gruppo EET ottiene il pieno controllo della società

Febbraio 2023

Proposta di linee dedicate ai mercati Retail e Sicurezza

2 maggio 2023

Eet celebra 1 milione di alberi piantati

Settembre 2023

Ernesto Bossa nominato nuovo Amministratore Unico di EET

Ottobre 2023

Lindy unisce le forze con EET per la distribuzione

Aprile 2024

Nuovo Polo Logistico a Greve in Danimarca

Maggio 2024

Razionalizzazione dei provate labels

Settembre 2024

Nuova Guida Prodotti per ricambi e accessori, on tool di ricerca veloce a testo libero

Ottobre 2024

Lancio del nuovo catalogo

MicroConnect

Dicembre 2024

Accordo di distribuzione paneuropeo con Huawei

LA FIRMA DI GENELEC SULL’ECCELLENZA ITALIANA DEI MOLOK STUDIOS

Su progetto realizzato da Studio Sound Service, i Molok Studios di Milano hanno recentemente inaugurato due nuove sale di doppiaggio per gaming certificate Dolby Atmos, con l’indispensabile corredo dei prodotti Genelec

Andrea De Cunto CEO e fondatore Molok Studios

Matteo Fontana

Il primo studio italiano di gaming certificato Dolby Atmos si trova a Milano e si chiama Molok Studios: un’indubbia eccellenza realizzata tramite il connubio tra la competenza ingegneristica e progettuale di Studio Sound Service, brillante realtà fiorentina che opera da anni nel mondo della progettazione acustica nell’audio professionale, e Genelec, marchio che non ha certo bisogno di presentazioni, essendo tra i più rinomati a livello mondiale per quanto riguarda la riproduzione del suono.

Post-produzione digitale multilingua

Molok Studios si occupa di post-produzione digitale e multilingua di film, serial e videogiochi. L’occasione per il completo restyling delle sue sale di doppiaggio è arrivata recentemente, quando si è trattato di trasferirsi presso una nuova sede, più ampia e ricca di possibilità.

Ecco come il CEO e fondatore, Andrea De Cunto, descrive l’azienda: “Siamo una società di doppiaggio e traduzione in diverse lingue (italiano, francese, tedesco, spagnolo, inglese americano, giapponese, cinese e portoghese brasiliano), ci occupiamo della sonorizzazione e della post-produzione di prodotti audiovisivi professionali.”

Essendo molto cresciuta a partire dalla sua fondazione, Molok ha sentito l’esigenza di una nuova sede, più spaziosa, nella quale allestire anche due sale con certificazione Dolby Atmos per il gaming, il che fa di Molok, al momento, l’unico studio in Italia certificato Dolby per il gaming. Insomma, un’eccellenza.

“Sapevamo che Atmos sarebbe stato rilasciato e reso disponibile su PS5 e console” – sottolinea De Cunto – “e così abbiamo pensato che, siccome nessuno ne stava approfittando, avremmo dovuto farlo noi.”

Stile Genelec anche nei

colori

Ecco dunque entrare in scena Studio Sound Service, società di progettazione e consulenza specializzata in ogni aspetto dell’acustica e dei sistemi audio. Fondata nel 1983, Studio Sound Service è, dal 2021, l’unica società italiana Dolby Certified Service Partner.

Non poteva esserci opzione migliore, dunque, per i Molok Studios, che hanno affidato la progettazione audio delle loro nuove sale a questa brillante realtà fiorentina e, in particolare, all’ing. Cecilia Torracchi.

Il risultato sono le due sale Dolby Atmos incentrate su diversi colori, per meglio differenziarle e per un innegabile discorso di stile, cosa per la quale Andrea De Cunto ammette una certa debolezza: “Siamo stilosi, sì!” ci racconta, senza nascondere l’orgoglio e l’entusiasmo che lo caratterizzano. “Abbiamo voluto anche gli speaker Genelec in linea coi colori delle nostre sale, perché nel nostro lavoro c’è anche un aspetto estetico, è giusto così, e infatti i nostri clienti, anche e soprattutto quelli stranieri, non mancano mai di restare stupiti e di farci i complimenti per la location e l’eleganza degli ambienti. Il volume di lavoro negli ultimi anni è molto cresciuto, oggi curiamo anche il doppiaggio e la sonorizzazione di prodotti d’animazione e videogiochi tripla A, ovvero prodotti top.”

Monitoraggio Atmos senza interruzioni

Complessivamente, i Molok Studios hanno quattro sale di cui due stereo 5.1 classiche, collegate a ISO Boot più piccoli e utilizzate principalmente per audiolibri, e due certificate Dolby Atmos, di uguali dimensioni: 4 x 2,5 metri, per 3 metri d’altezza. Battezzate con nomi piuttosto fascinosi (Scorpion e Sub Zero), ogni sala Atmos è attrezzata con tre speaker Genelec 8351

coassiali a tre vie e otto speaker Genelec 8340 a due vie per i canali surround e height. Il modello 8351 è caratterizzato da dimensioni compatte ed elevate prestazioni, che si uniscono all’inconfondibile design Genelec, costituendo una soluzione perfetta per ambienti in cui la resa sonora non basta, e occorre anche il rispetto dello stile e del design. Le tre unità 8351 sono disposte frontalmente (sinistra, destra e centro) nelle due sale Atmos dei Molok Studios, mentre gli speaker 8340 sono monitor attivi Near Field con woofer da 6,5”, tweeter da 3/4” e SPL massimo 118 dB. Montati a soffitto, questi speaker concorrono a fornire un monitoraggio completo e omogeneo, assieme al subwoofer 7380 (una unità per ogni sala) che gestisce le basse frequenze. Grazie al suo elavato SPL (119 dB) e alla risposta LF estesa, il modello 7380 offre al contempo potenza, chiarezza e flessibilità.

Cecilia Torracchi, ingegnere acustico e civile presso Studio Sound Service, che ha lavorato a stretto contatto con Molok per la progettazione degli studi, racconta così l’esperienza di progettazione: “I due spazi di Molok hanno colori asimmetrici e prestazioni acustiche e tecnologiche identiche. Non ci ha stupito la scelta di Genelec da parte dei titolari dello studio, perché conosciamo molto bene i prodotti. Avevamo già progettato molte sale Dolby Atmos con Genelec e i risultati sono sempre stati eccellenti. Le due sale hanno geometrie semplici, ma molto carattere, il loro stile riflette lo stato dell’arte tecnologico.”

A guidare il progetto per Molok è stato il Chief Audio Engineer Samuele Daccò, con l’obiettivo chiaro di puntare su sistemi 7.1.4 per consentire allo studio di offrire esperienze immersive. “È fantastico lavorare con Atmos e integrando Genelec, si crea un mondo completamente nuovo per noi” – ha detto Daccò. “L'esperienza di gioco dell’utente finale può essere simile alla nostra sala di mixaggio, con diversi livelli di riproduzione, ma il livello immersivo del mixaggio ha cambiato tutto per noi.”

Un nuovo punto di partenza

I Molok Studios, comunque, non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Le nuove sale 7.4.1 non sono che un ulteriore punto di partenza, visto che l’idea, per il futuro, è ampliare l’uso di Atmos oltre il gaming, anche per la musica e l’intrattenimento domestico, puntando dunque a un mercato globale. “Stiamo cercando di espandere la nostra portata concentrandoci sugli effetti sonori e sul mixaggio Atmos” conclude Andrea De Cunto. “Il nostro obiettivo è esplorare nuove frontiere e offrire esperienze audio immersive oltre il regno del gaming su scala globale.”

“Lavorare per i ragazzi di Molok è stato molto bello” è stata la conclusione di Cecilia Torracchi. “Sono tra i clienti più gentili ed entusiasti che abbiamo mai avuto, ed è stato un piacere vedere la loro soddisfazione alla fine del progetto.

Quando abbiamo scoperto che i ragazzi avevano chiamato le nuove stanze con i nomi dei personaggi di Mortal Kombat siamo impazziti, sembrava perfetto!” 

https://molokstudios.com/ www.studiosoundservice.com/it www.genelec.com/

Cecilia

Torracchi

GOVERNANCE DEL CLIENTE SI PUÒ? SI DEVE

Chiara Benedettini

Accanto alla governance finanziaria o esecutiva di un’azienda, si potrebbe parlare anche di governance del cliente?

Dal dialogo con alcuni professionisti del settore AV, ecco una riflessione su come instaurare un rapporto solido, duraturo e di soddisfazione con i clienti chiave.

A maggior ragione in un settore come il nostro, con un alto tasso di innovazione

Vendor, system integrator o committenti, anche se con posizioni, interessi ed esperienze differenti, tutti vivono all’interno di un mercato, quello dell’integrazione di sistemi. Ma se la maggior parte ha competenze tecniche, alle quali si sommano in alcuni casi quelle aziendali, gestionali o finanziarie, il concetto di governance del cliente è nel bagaglio solo di pochi… eppure si tratta di un argomento di confronto quotidiano. L’idea di questo articolo nasce da questa considerazione, e da uno scambio condiviso con due professionisti esperti del nostro mercato ma, non a caso, con profili particolari: Antonella Terrasi, e Roberto Moronetti. Il punto di partenza è stato proprio la governance non solo in senso aziendale, ma del cliente, un concetto che coinvolge la gestione del rapporto, la guida del cliente verso il perseguimento dei suoi stessi obiettivi, la valorizzazione del servizio e delle soft skill. Uscendo quindi dal mondo dei prodotti per entrare in quello dei servizi, forse più complessi ma forieri di un rapporto più duraturo. Questa complessità, se gestita correttamente, può generare un rapporto più duraturo e fidelizzante con il cliente, favorendo una connessione che va

oltre la singola vendita e costruisce valore nel tempo.

Per creare valore nel tempo da quale tipologia di Governance si deve iniziare?

Roberto Moronetti - I livelli di governance si dividono principalmente in tre aree: commerciale, esecutiva ed economico-finanziaria. Focalizzandosi sugli aspetti commerciali, il CRM1 viene utilizzato per gestire e valutare opportunità di business, stabilire le priorità commerciali e analizzare il valore complessivo delle offerte, per raggiungere gli obiettivi di fatturato previsti dal piano industriale.

Nel classico approccio commerciale solitamente si premia più chi porta un nuovo cliente rispetto a chi si prende cura dei clienti chiave esistenti. L’esperienza insegna che, invece, spostare l’attenzione sui clienti strategici già presenti nel portafoglio dell’azienda può essere una scelta più a lungo termine.

Cosa significa e cosa comporta?

Roberto Moronetti - I clienti strategici esistenti rappresentano la base più sicura dei ricavi aziendali. Per questo è importante seguire lo sviluppo sul cliente, capirne le

sue necessità, seguirlo nella sua evoluzione e continuare ad essere presenti mantenendo il rapporto vivo. Diventa necessario individuare e condividere tempestivamente il percorso degli investimenti a disposizione del cliente per non arrivare al punto di saturazione e non avere più capacità di spesa.

Antonella Terrasi – Seguendo il cliente in modo continuativo, la sfida è andare oltre ciò che il cliente chiede esplicitamente. Il tradizionale approccio dell'account che si limita a chiedere "dimmi di cosa hai bisogno e te lo fornirò" non garantisce sempre il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In un contesto nel quale i prodotti sono facilmente accessibili diventa fondamentale adottare una strategia proattiva e orientata al valore aggiunto; la collaborazione si trasforma in una vera e propria partnership, piuttosto che in una semplice fornitura.

Quindi il prodotto si inserisce in un concetto di servizio, connotato da un approccio consulenziale al cliente. La tecnologia è complessa oggi e non tutti possono conoscerla a fondo; quindi, il ruolo di guida è fondamentale...

RM– Consulenti, Progettisti e System Integrator, hanno il ruolo di guidare il cliente nell’evoluzione, questo significa sedersi regolarmente al suo tavolo per parlare di tendenze, raccontare soluzioni ed esperienze con altri clienti e far emergere così le necessità reali. A mio avviso, il vero valore della relazione risiede nell'offerta di servizi, come la consulenza strategica e la creazione di un rapporto orientato alla crescita reciproca. Questo tipo di relazione si basa su due pilastri fondamentali: fiducia “Trust” e intimità professionale “Intimacy”, elementi essenziali per costruire un legame solido e duraturo.

Immagino che anche la comunicazione, la capacità di parlare la stessa lingua sia importante in questa relazione

AT – Può sembrare scontato e banale, ma diventa indispensabile adattare il messaggio alla diversa visione delle figure aziendali, per cui è necessaria una comunicazione mirata per cogliere il loro interesse e

I nostri interlocutori

Antonella Terrasi è Solution Architect, si occupa di progettazione Audio Video da un decennio per conto di alcuni importanti System Integrator italiani. Attualmente lavora con Roberto Moronetti è Ingegnere con un Master in Business Administration, ha lavorato con diversi System Integrator dove ha ricoperto ruoli come CTO, Client Director e responsabile della Governance. Attualmente è titolare di uno studio di consulenza direzionale specializzato in temi di Organizzazione, Governance e Tecnologia, inoltre svolge attività di consulenza per una Organizzazione Intergovernativa.

rispondere alle esigenze specifiche. Ad esempio, argomentare all’IT Manager gli aspetti tecnologici e al CEO quelli economico-finanziari.

RM – Aggiungo anche che è fondamentale adeguare il livello comunicativo alle diverse fasi del processo di consulenza. Non occorre proporre al cliente lo “strumento”, cioè il singolo prodotto, ma la soluzione al suo problema; utilizzando una metafora simpatica, il trapano è in definitiva solo uno strumento per realizzare il buco che rappresenta il reale obiettivo da raggiungere.

Gli aspetti finanziari possono avere un ruolo nella governance del cliente?

AT – Certamente, sono parte integrante della proposta e, in molti casi, possono avere un ruolo decisivo nelle scelte di acquisto. Non a caso numerosi System Integrator hanno strutturato la loro offerta includendo soluzioni di finanziamento, sviluppate in collaborazione con istituti bancari.

RM - In questi casi è fondamentale considerare il modello di spesa del cliente, che può essere orientato verso Capex oppure Opex 1. È essenziale mantenere un approccio flessibile per adattarsi a entrambe le modalità. In caso di modello a Capex si rischia che la proposta venga presentata in un momento in cui il cliente ha già allocato il budget di sviluppo, costringendoci a posticipare l’investimento di diversi mesi.

L’Equazione della Fiducia

In questo contesto, l’utilizzo di strumenti finanziari, modello Opex, può rivelarsi estremamente utile per superare tale ostacolo.

Ma come si realizza una Governance efficace?

RM – Con un approccio strutturato basato su incontri ricorrenti, trasparenza, professionalità e soft skill dei professionisti del team dedicato a quel cliente specifico. Si spazia dalle competenze tecnico-progettuali al Project Management, includendo la gestione operativa delle attività, fino a quelle legali e amministrative, utili ad esempio per redigere contratti specifici o definire schemi economici.

Per queste ragioni può risultare utile un “Client Director” che possieda una visione complessiva con larghezza di competenze, e che non necessariamente si tratterà della classica figura commerciale. Inoltre, andranno tenute monitorate le energie dedicate dal team per non incidere troppo sui costi di gestione.

Ritengo che il suo ruolo sia cruciale, deve focalizzarsi sulla gestione strategica dei rapporti e divenire il punto di riferimento per cliente, costruendo e mantenendo un rapporto solido e di fiducia, oltre che garantire il coordinamento del team interno per far sì che le “promesse” fatte al cliente siano rispettate. 

Teoria di Charles H. Green, filosofo inglese della fine dell’Ottocento, propone un metodo per definire l’affidabilità di una persona, concetto ampiamente utilizzabile nel mondo del lavoro.

L'equazione è: T = (C + R + I) / S

T = Affidabilità (la volontà o la capacità di fare affidamento sugli altri)

C = Percezione di Credibilità (fidarsi di ciò che qualcuno dice)

R = Percezione di Affidabilità (fidarsi di ciò che qualcuno fa)

I = Intimità (affidare a qualcuno qualcosa)

S = Percezione di Auto-orientamento (consapevolezza di sé e concentrazione, cioè, se la tua attenzione è principalmente su te stesso o sugli altri)

Una lettura moderna di questa teoria indica che la relazione è costituita da due parti.

Il risultato dell’equazione è solo una metà del mix di fiducia perché è necessario fidarsi di un'altra persona per stabilire una vera fiducia reciproca.

1 CRM = Customer Relationship Management

2 Opex = (spesa operativa) dal termine inglese Operating Expense, è il costo necessario per gestire un prodotto, business o sistema. La sua controparte, la spesa di capitale o Capex (Capital Expenditure), è il costo per sviluppare o fornire asset durevoli per il prodotto o il sistema.

Antonella Terrasi

Roberto Moronetti

AI E TECNOLOGIE AV: L’AUTOMAZIONE CHE IMPARA DALLE TUE ABITUDINI

Michele Fucci

Nel campo della system integration e dell’audiovisivo, l'intelligenza artificiale (AI) sta cambiando profondamente il modo in cui gestiamo e interagiamo con i sistemi AV. Grazie a soluzioni avanzate come il riconoscimento vocale e il machine learning, oggi possiamo creare ambienti intelligenti che si adattano alle abitudini degli utenti, rendendo l’automazione più sofisticata e reattiva. Tecnologie come Crestron XiO Cloud®, Q-SYS Reflect, VisionSuite e Sony Edge Analytics stanno già mostrando il potenziale dell'AI nella gestione di sale meeting, auditorium e spazi espositivi.

Interazione vocale: un ponte tra utente e tecnologia

Il riconoscimento vocale è una delle applicazioni più evidenti dell'AI negli ambienti AV, semplificando l'interazione con la tecnologia. Un esempio è la serie Cisco Webex Room, che utilizza il riconoscimento vocale e il framing automatico per rendere più facili le videoconferenze.

Questa tecnologia elimina la necessità di telecomandi o interfacce complesse, consentendo agli utenti di avviare presentazioni o regolare le impostazioni con semplici comandi vocali. In contesti educativi, soluzioni come il Sony Edge Analytics Appliance utilizzano l’AI per analizzare i video in tempo reale, migliorando l'esperienza grazie a funzioni di tracking automatico del relatore e di estrazione dei contenuti

chiave. Allo stesso modo, Logitech Rally Bar impiega algoritmi di AI per adattare automaticamente l'inquadratura e ottimizzare l'audio, garantendo una qualità elevata delle riunioni anche in spazi più ampi.

Gestione avanzata degli spazi AV

I sistemi AV di ultima generazione non si limitano a rispondere ai comandi: ora sono capaci di "apprendere" dai comportamenti degli utenti e adattare le proprie funzionalità. Crestron XiO Cloud® e Q-SYS Reflect Enterprise Manager, ad esempio, utilizzano l’AI per monitorare e gestire dispositivi AV in ambienti aziendali e istituzionali, permettendo un'analisi predittiva delle performance e una manutenzione proattiva che minimizza i tempi di inattività.

Un’altra soluzione innovativa è il Biamp TesiraFORTÉ X, un processore audio che sfrutta algoritmi avanzati per l'elaborazione del segnale, adattandosi all'acustica dell'ambiente e alle preferenze degli utenti. In questo modo, il sistema non solo migliora la qualità del suono, ma riduce anche la necessità di interventi manuali.

Questi esempi dimostrano come l'AI non solo aumenti l'efficienza operativa, ma consenta anche una gestione più sostenibile delle risorse, come nel caso di sistemi che spengono automaticamente gli schermi e regolano l'illuminazione quando una stanza è vuota.

Vantaggi per i professionisti e gli utenti finali

L’integrazione dell'AI nei sistemi AV offre vantaggi sia ai tecnici e agli integratori di sistema, sia agli utenti finali. Per gli specialisti della system integration, piattaforme come Kramer Control e Crestron XiO Cloud® forniscono strumenti avanzati di monitoraggio e analisi che semplificano la configurazione e la manutenzione dei dispositivi. I sistemi abilitati all'AI sono anche facilmente scalabili, rendendoli adatti a spazi di qualsiasi dimensione e complessità. Per gli utenti finali, queste innovazioni offrono un'esperienza d’uso più intuitiva e accessibile.

L’AI elimina le barriere tecnologiche comuni, permettendo a chiunque, anche senza competenze tecniche, di gestire un sistema AV tramite riconoscimento vocale o automazione. In contesti educativi, ad esempio, l’integrazione di tecnologie come il Sony Edge Analytics può migliorare l'interazione tra studenti ed insegnanti e aumentare le capacità di apprendimento ed attenzione. In una sala riunioni, strumenti come Logitech Rally Bar e Cisco Webex Room Series garantiscono che i partecipanti si concentrino sui contenuti della riunione piuttosto che sulla gestione dei dispositivi.

Un futuro basato su efficienza e automazione

L'automazione AI per l'AV non è solo una moda: rappresenta un passo cruciale verso ambienti più efficienti, sostenibili e facili da usare. Soluzioni come Barco ClickShare Conference e Shure IntelliMix® Room, che impiegano algoritmi avanzati per migliorare la qualità audio e video, dimostrano come l'AI possa adattarsi a diversi contesti, arricchendo l’esperienza e abbattendo i costi operativi. Guardando avanti, l'integrazione di funzionalità avanzate di machine learning e riconoscimento vocale nei sistemi AV promette continui progressi e innovazioni.

Questo offre agli integratori di sistemi l'opportunità di fornire esperienze sempre più competitive, segnando l'inizio di una nuova era in cui la tecnologia diventa parte integrante dell’ambiente senza richiedere interazioni complesse da parte dell’utente. 

Èufficiale: la nuova normativa EPBD4 (Energy Performance of Buildings Directive) approvata a maggio 2024 sta portando una rivoluzione “green” che non riguarda solo il settore energetico o l’edilizia, ma anche il nostro mondo dell’integrazione AV. Non basta più pensare agli edifici come spazi isolati: oggi, devono diventare ecosistemi efficienti e interconnessi, dove l'automazione e il controllo smart sono essenziali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

Questo cambiamento coinvolgerà inevitabilmente i System Integrator e l'intero settore audiovisivo, ponendoci di fronte a nuove sfide e opportunità.

EPBD4 e il futuro degli edifici

La normativa EPBD4 stabilisce che gli edifici dovranno raggiungere standard energetici più alti, puntando a un futuro a zero emissioni nette entro il 2050 attraverso diversi step, di cui primo senza entrare in dettagli già dal 2030. Questo implica non solo una riduzione drastica dei consumi energetici, ma anche un'integrazione completa di sistemi BACS (Building Automation and Control Systems).

In questo contesto, i System Integrator giocheranno un ruolo centrale, perché la direttiva non si limita a edifici industriali o commerciali, ma include anche le strutture residenziali e gli spazi pubblici, aprendo nuove possibilità per il nostro settore.

L’automazione e il concetto di Smart Building

La normativa incoraggia la realizzazione di edifici intelligenti dove ogni elemento , dall’illuminazione alla climatizzazione, dal monitoraggio dei consumi alla gestione AV, è interconnesso e ottimizzato. Nel settore AV, ciò si traduce in una crescente domanda di sistemi che non solo “funzionino bene”, ma che siano anche interoperabili, efficienti e in grado di “comunicare” con il resto dell’infrastruttura di un edificio. L’automazione è ormai un must: pensiamo ai dispositivi audio-video che si attivano in base alla presenza o assenza di persone, o alle soluzioni che ottimizzano i

consumi energetici grazie al monitoraggio continuo. Grazie ai sistemi BACS, questi dispositivi non operano più isolati, ma diventano parte di un ecosistema integrato e interattivo che risponde agli input in tempo reale.

E qui entra in gioco il ruolo del System Integrator, che non si limita a installare l’hardware, ma deve garantire che ogni componente sia “parte di un tutto”, pronto a dialogare con la rete e a migliorare l’efficienza complessiva.

Il ruolo dei System Integrator AV in un mondo “Green”

I System Integrator AV non possono più ignorare i requisiti ambientali e devono prepararsi ad abbracciare nuovi paradigmi. La semplice installazione di un sistema AV non è sufficiente.

Ora, ogni sistema AV deve essere concepito per contribuire attivamente al risparmio energetico e alla sostenibilità.

Un buon esempio sono le piattaforme di controllo AV che permettono di gestire centralmente i dispositivi audiovisivi, limitando consumi e sprechi. Questi sistemi possono essere programmati per attivarsi solo quando necessario, risparmiando energia e riducendo l’impatto ambientale.

La direttiva EPBD4 incoraggia anche il monitoraggio continuo dei consumi, aprendo una porta a soluzioni AV che permettono di raccogliere dati utili per ottimizzare le performance di ogni impianto.

I System Integrator devono quindi pensare a lungo termine, proponendo soluzioni AV in grado di adattarsi a un ambiente in costante evoluzione, mantenendo la compatibilità con i nuovi standard di automazione e controllo.

Dalla domotica all’AV: una convergenza tecnologica

Con la norma EPBD4, vediamo una convergenza sempre più stretta tra domotica, automazione e AV.

Un esempio concreto? Gli impianti di climatizzazione e illuminazione automatizzati devono poter dialogare con i sistemi AV, regolando l’ambiente in base alle esigenze

specifiche di una riunione o di un evento. In questo contesto, i System Integrator AV devono lavorare fianco a fianco con altri specialisti, dall'ingegneria energetica all’automazione, per costruire edifici che funzionano come veri e propri organismi interconnessi. Il futuro richiede edifici capaci di adattarsi alle persone, ottimizzando comfort e funzionalità senza compromettere l’efficienza energetica.

Questo è possibile solo attraverso una stretta integrazione tra i sistemi BACS e le infrastrutture AV. Da una parte, i BACS permettono di ottimizzare il consumo energetico, mentre dall’altra i sistemi AV possono garantire un controllo intelligente e in tempo reale, evitando sprechi e contribuendo a migliorare l’esperienza utente.

L’impatto per il settore AV e la sfida della formazione

Per il nostro settore, questa norma rappresenta una sfida tecnica e formativa. I System Integrator devono aggiornarsi e acquisire competenze trasversali, capaci di collegare il mondo dell’AV con quello della gestione energetica. In un certo senso, l’AV deve diventare “invisibile”: i sistemi devono lavorare in sinergia con l’ambiente, con dispositivi che si accendono solo quando serve e si spengono automaticamente quando non sono necessari.

Per il futuro, l’obiettivo non è solo essere conformi alla normativa, ma superare le aspettative in termini di efficienza e sostenibilità. L’EPBD4 non è un semplice elenco di regole da seguire, ma una visione di un mondo più connesso e responsabile dal punto di vista ambientale.

E in questo mondo, i System Integrator AV non sono solo tecnici, ma diventano progettisti di un ambiente più sostenibile, efficiente e interattivo. In conclusione, questa normativa non impone soltanto nuovi requisiti: è un’opportunità per ripensare la nostra attività, facendo dell’integrazione AV una leva fondamentale per la sostenibilità degli edifici.

Un passo che, come sappiamo, richiede non solo tecnologia, ma anche una visione chiara del futuro. 

MILANO AUDIOVISUAL FORUM 2024

UN SUCCESSO DI INNOVAZIONE E COLLABORAZIONE

Milano Audiovisual Forum (MAF) si conferma l'evento chiave per le innovazioni nel settore audiovideo, presentate nuove opportunità e linguaggi interattivi basati su tecnologie avanzate

Simone Madoni

Milano Audiovisual Forum 2024 (MAF) l'evento annuale che si è tenuto a Milano il 29 e 30 ottobre si è concluso con un notevole successo, consolidandosi come un punto di riferimento per gli sviluppi e le applicazioni avanzate nel campo della tecnologia digitale e satellitare particolarmente in ambito audio video.

L'evento organizzato da Pentastudio in collaborazione con HD Forum Italia, rappresenta un momento di confronto e innovazione in cui vengono presentate le più recenti novità offerte dal progresso tecnologico.

Il Forum ha rappresentato non solo un'occasione per discutere delle tecnologie emergenti, ma anche per esplorare le sfide del mercato visivo e le implicazioni di un ecosistema sempre più frammentato. Tra i temi principali ci sono state le programmazioni innovative, i linguaggi interattivi emergenti e le nuove possibilità offerte da tecnologie come l'intelligenza artificiale, le infrastrutture IP, la produzione remota, la profilazione dell'utente, la virtualizzazione della produzione, le applicazioni satellitari avanzate, tutti aspetti che stanno ridefinendo il modo in cui i contenuti vengono creati e consumati.

Grazie a tutte le aziende leader di settore, che hanno contribuito non solo con la loro presenza, ma anche con i loro contributi tecnici e contenutistici, portando all’attenzione dei partecipanti soluzioni concrete e all’avanguardia e grazie a tutti i relatori e agli ospiti che hanno condiviso le loro preziose competenze, stimolando il dibattito e arricchendo ogni sessione con analisi approfondite e spunti di riflessione. Il loro impegno è stato fondamentale per

il successo dell’evento, così come la partecipazione attiva dei nostri associati e professionisti del settore, che hanno reso ogni discussione ancora più stimolante e pertinente.

Il Milano Audiovisual Forum ha dimostrato l'importanza di creare uno spazio in cui conoscenza e innovazione possano convergere per affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione. Le tematiche trattate durante l’evento sono state fondamentali per tracciare la rotta verso il futuro della filiera audiovisiva, con una forte attenzione alla capacità di adattarsi ai cambiamenti. In un contesto caratterizzato dalla crescente frammentazione del mercato e dalla rapidità con cui emergono nuove tecnologie, è essenziale che tutti gli attori coinvolti continuino a collaborare in modo attivo e costruttivo. Le strategie di innovazione e di digitalizzazione saranno la chiave per affrontare le sfide future e per posizionarsi con successo in un mercato sempre più competitivo. 

MILANO AUDIOVISUAL FORUM

PROSSIMO APPUNTAMENTO OTTOBRE 2025 A MILANO

www.audiovisual.forum www.hdforumitalia.it events@pentastudio.it Tel. +39 0444 543133

IL VIDEO MAPPING DI PIAZZA DEI SIGNORI A VICENZA

Un connubio tra arte e tecnologia

Nella splendida cornice di Piazza dei Signori a Vicenza, uno degli spazi più iconici del Rinascimento italiano, prende vita un evento che unisce tecnologia, creatività e patrimonio culturale: il video mapping. Questo spettacolo di proiezioni artistiche trasforma le facciate dei monumenti storici della piazza in una tela luminosa, offrendo al pubblico un'esperienza immersiva di luci, colori e suoni. Piazza dei Signori è il cuore pulsante di Vicenza, una città che porta la firma di Andrea Palladio, il grande architetto rinascimentale. Al centro dell’attenzione dello spettacolo c'è la Basilica Palladiana, un capolavoro architettonico riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Durante il video mapping, la sua maestosa facciata in pietra bianca diventa una superficie viva e dinamica, reinterpretata grazie alla tecnologia digitale. Gli archi, le colonne e i fregi palladiani prendono nuova vita, dando l’illusione che l’edificio si trasformi: i dettagli si animano, la struttura si sgretola e si ricompone, creando un dialogo tra il passato e il presente. Il progetto del video mapping è stato curato da Pixel Shapes, uno studio italiano di fama internazionale specializzato in installazioni multimediali e digital art. Grazie alla collaborazione con il Comune di Vicenza e altri enti culturali locali, l’evento è stato concepito come un omaggio alla città e alla sua storia. Pixel Shapes ha un’ampia esperienza nel settore del video mapping e della progettazione di contenuti audiovisivi. La loro firma è riconoscibile per l’attenzione ai dettagli e per l’uso innovativo di tecniche di proiezione tridimensionale, capaci di fondere arte e tecnologia in uno spettacolo che emoziona il pubblico di ogni età. La realizzazione ha richiesto mesi di lavoro,

dalla fase progettuale alla creazione dei contenuti visivi e alla programmazione delle proiezioni. Ogni dettaglio della facciata della Basilica Palladiana è stato digitalizzato per garantire che le proiezioni si adattassero perfettamente alla struttura architettonica. Lo spettacolo non è solo un intrattenimento visivo, ma un modo per raccontare l’identità della città attraverso un linguaggio moderno e accessibile. Ogni sequenza è accompagnata da una colonna sonora originale, creata appositamente per amplificare l’impatto emotivo delle immagini proiettate. La musica, che spazia tra melodie classiche e moderne, si sincronizza perfettamente con le animazioni, creando un’esperienza multisensoriale. Il video mapping rappresenta un esempio di come la tecnologia possa valorizzare il patrimonio storico e culturale. Vicenza, nota nel mondo come la città di Palladio, riesce a parlare a un pubblico contemporaneo grazie a eventi come questo. Il progetto dimostra come l’innovazione possa essere messa al servizio della tradizione, senza snaturarla, ma anzi esaltandone la bellezza e il significato. Per le feste di Natale Piazza dei Signori è diventata un appuntamento molto atteso da cittadini e turisti. Tantissime persone si radunano nella piazza per lasciarsi incantare dalle proiezioni e per vivere un momento di condivisione e stupore.

Il video mapping di Piazza dei Signori è più di uno spettacolo: è un viaggio emozionante che unisce passato e futuro, una celebrazione della bellezza di Vicenza e della sua storia. Grazie al talento di artisti e tecnologi, e alla visione delle istituzioni locali, la città riesce a offrire un’esperienza che incanta e ispira, rendendo omaggio al suo straordinario patrimonio culturale. 

MAKE WAY FOR THE YOUNG (and predominantly from the East)

Raffaele Pavoni

Integrated Systems Europe gears up for its 2025 edition with a host of innovations, particularly in the areas of training and support for startups. Insights and trends, data from previous editions, and, most importantly, a few words from ISE Managing Director Mike Blackman, offer a glimpse into the upcoming edition of the leading trade show for system integration

After moving its headquarters from Amsterdam to Barcelona in 2021, ISE continues to refine its organization and introduce new ideas. Let’s compare the official infographics from the past two years—what we might simplistically call “the post-pandemic years.” Attendance at the show has certainly increased, from 58,107 in 2023 (15,721 exhibitors and 41,793 visitors) to 73,891 in 2024 (52,872 visitors and 20,385 exhibitors). Anyone who attended in Barcelona could see it firsthand.

The physical space has also grown significantly, from 56,870 m² in 2023 to 82,000 m² in 2024 (although ISE prefers to talk in cubic meters, as many stands and installations prioritize height over footprint). For regular visitors, these changes might not feel revolutionary. So, what’s new?

The Experience. The City.

Barcelona has now firmly established itself as the ideal host city. This isn’t just a rhetorical statement—few European cities can accommodate such a large-scale event while managing the numbers, capacity, and logistics seamlessly.

ISE integrates perfectly into the urban fabric and extends into the city itself through tech tours exploring AV installations in pediatric hospitals, museums, and VR cinemas, alongside collaborations with dedicated events. So, is everything running smoothly? Apparently, yes. Barcelona's ability to handle increasing attendance is a strength, though concerns remain about how much more the city can sustain given these growth trends.

The Data: Who Visits ISE?

Looking at the attendee demographics from previous years offers clues about what to expect in 2025. For instance, ISE is likely to attract a younger audience. From 2023 to 2024, the under-25 and 25-34 age groups grew from 16.4% to 17.46%, while the 34-44 and 45-55 age groups declined (from 30.4% to 28.12% and 30% to 28.43%, respectively). ISE maintains its international character, with Spain unsurprisingly leading attendance at 31-33%. However, more countries are participating, with China making a significant leap from 2.29% in 2023 to 4.28% in 2024—just behind Italy, which holds steady between 4.5% and 5%. Does this growth from East Asia signal that the AV sector is gaining traction there? Perhaps 2023 was too early to tell, but it’s becoming clear that this region represents an increasingly significant market. A minor but notable shift is the gender distribution: the male majority of 82.6%

in 2023 dropped slightly to 81.5% in 2024, aided by initiatives like the AVIXA Women’s Council.

The Data: Markets Served

Why do visitors attend? Examining the sectors served by AV professionals reveals shifting priorities. Declining sectors: Corporate Offices/Collaboration Spaces: 54.10% 43.99% Auditoriums/Theatres/Entertainment Venues: 44.92% 41.41%

Retail Sales Floor/Kiosks: 35.29% 23.39% Classrooms/Learning Spaces: 38.93% 31.48% This drop might reflect reduced access to EU funding—a critical factor for a European-focused event like ISE.

Growing sectors: Restaurants/Dining Facilities: 28.63% 34.24% Museums/Themed Attractions: 19.94% 29.90% Stadiums/ Sports Arenas: 18.60% 29.57% Audio/ Video Production Rooms for Broadcast: 18.24% 27.59% Cross-referencing these data points with ISE’s new conference tracks (AI, Audio, Cybersecurity, Retail, and Sustainability) gives a clear indication of the event’s evolving focus.

The Innovation Park

...but let's add another piece to the puzzle: the Innovation Park, dedicated to new business ideas from startups. A central feature of the trade fair’s organization—literally, as it will be set up in Congress Square. What can we expect to find there? Everything: an Exhibition Area with 100 promotional pods, a Pitching Stage for presenting new ideas, an Investors Forum scheduled for the event's first day, a Matchmaking/Networking Lounge to facilitate connections between supply and demand, a Hackathon where experts and students will compete to create innovative solutions, and a Startup Networking Evening Event to encourage informal networking between startups and investors. It seems ISE has invested heavily in this project.

In short, more space for young talent and small enterprises.

This appears to be the business model emerging from this new edition, even more so than in the past. If we consider all we’ve mentioned, the audience seems to be slightly less male-dominated and much more focused on entertainment, leisure, and broadcasting. Could this be the future of the AV market?

Or perhaps, is this the direction ISE is steering towards, seeking to shape supply and demand in the process?

Interview with Mike Blackman, Managing Director, Integrated Systems Events:

ISE 2025: Pioneering Education, Innovation, and Global Connections

ISE 2025 places a strong emphasis on education and training. Could you tell us more about the new educational programs or partnerships planned for this edition? How do these initiatives help professionals keep up with the rapid pace of technological change?

Yes, you are right, as well as a show floor packed with really interesting exhibitors from all aspects of the pro AV and systems integration community, the opportunities to learn are significant. Alongside the Content Programme, this year, we've introduced ISE Tracks, which are structured sessions focusing on key specific topics like AI, Audio, Cybersecurity, Retail, and Sustainability. These tracks are designed to provide a more focused and flexible learning experience. Whether attendees opt for a Day Pass or a Three-Day Pass, they can switch between different tracks and gain comprehensive insights into the latest industry trends. This initiative is all about ensuring that professionals are well-equipped with the knowledge and skills needed to navigate the evolving technological landscape.

A key highlight of ISE 2025 is the new Innovation Park. Could you tell us more about what makes this area unique compared to previous years? What kind of groundbreaking technologies, startups, or interactive experiences can visitors expect to find there?

Innovation Park at ISE 2025 is something we’re particularly proud of. It's a dedicated space designed to support and amplify the efforts of startups and emerging businesses. Visitors can expect to find groundbreaking technologies, innovative startups, and interactive experiences that showcase the latest advancements in the industry. This area provides an unmissable opportunity for startups to showcase breakthrough

Mike Blackman, Managing Director di ISE

business ideas and connect with industry leaders. Innovation Park will include a dedicated Investors Lounge as well as a Pitching Stage programmed on all four days of the show by start-up venture capital experts Plug & Play.

In addition, the Investors Forum on Tuesday 4 February is an exclusive event, designed to offer investors and startups additional exposure and opportunities to discuss the industry, and the market and business trends that are driving investment.

Connected to the previous questions, in the last two years ISE has recorded a growth in younger audiences, in parallel with a growth in interest in sectors such as food, entertainment, or broadcast. How do you explain it?

Was it a precise choice by ISE or a trend that ISE followed?

Over the past two years, we've witnessed significant growth in younger audiences, driven by a rising interest in sectors such as esports, gaming, entertainment, and broadcast. This trend reflects both a deliberate strategy by ISE and the natural evolution of the market.

To capitalize on this, we've expanded our offerings to include a broader range of engaging content tailored to younger professionals.

Furthermore, the growing integration of AV technology across various industries has naturally drawn a younger demographic keen on exploring these innovative applications.

Moreover, ISE, in collaboration with AVIXA and CEDIA, curates a special day on the Friday of the show to appeal to those looking to build careers in AV. ISE’s Fast Forward Friday provides various ways for individuals to enter the industry.

The fantastic community comes together to support learning and career development, culminating in a day dedicated to fostering new talent and helping them navigate their career paths in the AV industry. Also, on Friday, February 7, we will reveal the winning team of the ISE Hackathon. As part of the previously mentioned Innovation Park, the Hackathon is an exciting competition where industry experts and students will collaborate to create innovative solutions in real time.

Initiatives like this highlight ISE’s dedication to paving the way for the next generation in our dynamic industry.

ISE confirms an international vocation, with a growth in participations from the Far East (China in particular), where the Italian presence, for example, is more or

less stable. What do you expect for this year, and why?

This year, we expect continued growth in international participation, especially from the Far East, with China leading the way. The increasing interest from this region is driven by the growing prominence of the AV industry in Asia and the expanding role of technology in sectors like entertainment, broadcasting, and digital media. While the Italian presence remains stable, the rising global appeal of ISE, combined with the event's ability to showcase the latest innovations, will likely attract even more participants from a wide range of industries.

The ongoing expansion of the AV market in Asia, along with ISE’s strong reputation as a leading platform for innovation, will be key factors in this continued international growth.

Now that the fair has reached titanic dimensions, how much do you think ISE has contributed to steering the AV market in some specific direction? And which ones?

As ISE has grown to such a large scale, I believe we’ve played a key role in shaping the direction of the AV market. The world's systems integration and audiovisual industry turns to us for the inspiration and motivation required to drive things forward. Through the consistent introduction of new themes, educational programs, and innovative features, we've significantly influenced industry trends and driven technological advancements. Our focus on AI, sustainability, and emerging technologies has had a particularly strong impact, motivating professionals to embrace these innovations and maintain their competitive edge in an ever-evolving landscape. Additionally, we strive to select inspiring keynotes who can talk about potential futures. This year's opening keynote, Brian Solis, is a prime example. His insights and vision for the future will undoubtedly inspire attendees and provide valuable perspectives on the direction of the industry. He’ll be taking the stage on the first day of the show, Tuesday 4 February, to share his vision on how the pro AV and systems integration industry can change and innovate through the latest developments in AI. To discover the latest solutions and innovations from event industry suppliers exhibiting at ISE, as well as the hottest industry trends, register today and secure your place at ISE 2025. 

As a reader of Connessioni, you can use code ‘connessioni’ to book your FREE pass, visit https://www.iseurope.org/

LUDENDO DOCERE

IIn recent years, the eSports market has experienced significant growth, transforming competitive video gaming into a phenomenon of global relevance. Esplace in Genoa serves as a positive example of how the eSports phenomenon can evolve within a context of social engagement, technological innovation, and inclusion

n recent years, the eSports market has seen an explosion in popularity, although in Italy the phenomenon is less visible than in other countries. A study by YouGov, conducted at the beginning of 2023 during the EspoGame event in Rimini, highlighted that the number of eSports fans in Italy reached 4.9 million (and over half a billion worldwide), with 1.2 million being Hardcore Gamers, meaning those who play video games at least 21 hours a week. Primarily male, with an average age of 27, and above-average education and income, these individuals engage in eSports for entertainment and the pleasure of playing with friends.

They mainly play on consoles (94%), focusing on sports games and battle royale, but many also enjoy interacting with PCs, mostly for shooters, while mobile gamers tend to prefer strategy titles. eSports is also a form of video entertainment: 52% watch on smartphones, and 56% on computers, enjoying competitions, particularly sports games and shooters. The most popular platforms are Twitch, followed by

YouTube. Speaking of economic aspects, the global value of the eSports market is estimated to be around $4.3 billion for 2024, with an expected annual growth rate of 6.6%, which would bring the market to $5.9 billion by 2029.

eSports enthusiasts are generally willing to spend more on technology than the average consumer, primarily to acquire cutting-edge equipment and enhance their gaming and viewing experiences. They are also highly attentive to performance, latency, and visual capabilities—factors that make technology an essential part of their engagement.

eSports began to gain traction in the early 2000s with the first offline tournaments for games like Counter-Strike and StarCraft. However, it was with the advent of highspeed internet that the phenomenon really took off, allowing access to a wider audience and international competitions. Even universities have become interested in eSports, not only for technical aspects but also seeing it as an opportunity to study new group dynamics and leadership.

1. Source: Fortune Business Insights - fortunebusinessinsight.com

Chiara Benedettini

Sports and eSports

For those who may not know, there are real tournaments and championships for eSports. In Italy, eSports sports organizations are affiliated with OPES, a Social Promotion Association and a Sports Promotion Entity recognized by CONI. Esplace plays an active role in roundtables and meetings with various sports federations that wish to open eSports sections for their discipline. Furthermore, Esplace has already hosted several competitions, including the Torneo delle Regioni with the National Amateur Football League and an international football competition through UEFA. A fun fact: it revived the tradition of Subbuteo by hosting a national competition in its virtual football field. www.opesitalia.it

The

Esplace Project in Genoa

In Italy, we have one of the most important eSports centers in Europe: Esplace, which opened in 2024 in the Porto Antico area, the city’s "second center." Esplace offers a model of aggregation that goes beyond gaming itself, based on the idea of combining console gaming with an environment designed for this purpose. The space is attractive due to its wide array of technologies and stations, which wouldn't be possible at home.

The project was born in Genoa through the synergy between the start-up Esportech, CIES Ssd Comitato Italiano eSports, and the Cooperativa Giostra della Fantasia ONLUS, which works on social projects.

Filippo Costa is the managing director of Esplace, the financial and technological driving force behind the project. He helped develop the business strategy and secure funding, including European funds, while also giving the space its technological edge. Pietro Costa focused more on the technical side and expanding the center’s opportunities.

FC - Esplace aims to be not only a physical space but a catalyst for interaction between the digital and real worlds. Our motto, "Vivi Reale, Gioca Digitale" (Live Real, Play Digital), perfectly encapsulates this dual dimension, focusing on youth aggregation and ethical principles linked to real sports, integrated with digital training (gaming involves skills in video production, digital marketing, etc.) and educational modules with educators and psychologists, also in collaboration with social services.

The project is part of the ZIP program of the Municipality of Genoa, which supports the digital development of the city not only from a technological perspective but also culturally, professionally, and in terms of revitalizing the area.

How is the center organized?

FC – The choice to set up in the Porto Antico area is connected to the project’s social vocation. We are in a bustling tourist area where families stroll and young people gather on weekends. The main area hosts 100 gaming stations, complete with ergonomic chairs, high-performance computers, and gaming keyboards. The room is also certified for competitions, ensuring all players can compete under the same conditions. Right next to it, we have 12 Sim Racing stations with OMP seats, one of the leading suppliers in Formula 1. We also have a football field setup with 22 stations for 22 players, and a streaming room that doubles as a private space where players can share live streams of their games with fans at home on platforms like YouTube. We also have a journalists/commentators area, equipped with typical TV studio technology, where commentators can discuss ongoing games and interview players, either in person or remotely. Finally, we have a VR immersive arena of 220 square meters for up to 12 simultaneous players, complete with video stations to view the game within the virtual environment.

What were the main technical and technological challenges of Esplace?

FC – First and foremost, the network infrastructure, which needed to be high-performing and stable. Reliability, performance, and minimal latency are crucial for an eSports center. We can even assign network profiles for priority, limiting Wi-Fi bandwidth for general use, for example, to prioritize specific games or moments. We are also implementing a redundant backup line for security, isolating the network to protect it from external hackers. The journalists’ area presented its own complexities. It hosts a video control room managing up to 12 different sources (PCs, PlayStations, etc.) in 4K, which are converted into a data stream. We have three PTZ cameras controlled from the control room, along with a LED wall for game commentary and to view the matches. We also have the ability to move the LEDs and customize the control rooms, with numerous ports to capture signals from various locations.

You've been open for just under a year. How’s it going?

Pietro Costa – We're quite satisfied. We're

now open every afternoon and have already received several requests to use the facilities for events. For example, just a few days ago, a company rented the entire immersive VR area for a team-building event. The most popular area is the Sim Racing section... unsurprisingly!

What are your future projects and developments?

PC – We're moving in several directions. We're expanding the facility with a bar, studio, and stage, which we've designed as an integral part of the center, offering additional opportunities for youth gathering. The youngsters can hang out at the bar, study, or enjoy live music and shows in the evening, with the possibility to connect to the gaming area. We also want to integrate video games with dancing; we're currently exploring that.

As part of the proposal’s development, we’re presenting integrated packages for school tourism, connected to museums, and opportunities for businesses.

Why do you think the eSports universe, primarily attended by adults, fits so well with social projects and youth initiatives?

FC – Naturally, because video games are familiar to teenagers and are already part of their digital world. But more importantly, often an overlooked aspect, is that digital sports games are extremely inclusive: there are male, female, and open tournaments for all. A person with physical disabilities can often, except in specific cases like blindness, compete on equal terms with others. Many forms of fragility are easily overcome by digital gaming. 

www.oiesports.it

www.esplace.it

Curiosity

Esplace has recently presented a new project, currently under approval, to create a network of eSports centers (with those in Malta and Stockholm already joining) in order to develop a physical training protocol for gamers, customized according to the game. Additionally, in collaboration with Be2Bit and the Start2Fit system from Malta, which has developed a very precise body mapping system, Esplace is creating a virtual trainer that offers training plans monitored through sensors.

TEDX GENOA BRINGS IDEAS TO LIFE WITH BLACKMAGIC DESIGN

Raffaele Pavoni

The 2024 edition of TEDx Genoa, titled Terraforming, exemplified excellence in Italian audiovisual production. It was no small challenge, given the high-quality standards required, especially in venues not designed for video production

On September 28, 2024, TEDx arrived in Genoa, set against the stunning backdrop of Villa Serra di Comago Park, an English-style garden just a few kilometers from the Ligurian capital.

This is a large and unconventional venue for events of this scale, with spaces not designed to easily accommodate technical infrastructures, power systems, and equipment. Beyond the logistical challenges, it's important to note that TEDx is an international brand with high standards. As Attilio Di Pietro from ADP Events, who handled the video production, explained, TEDx mandates a specific quality of imagery and aesthetic for audiovisual production through a comprehensive set of guidelines. ADP not only met these standards but added a fresh and innovative touch. How? Let’s delve into the details...

Stable Lighting and Colors

An outdoor setting with variable lighting demanded cameras capable of adapting to changes in brightness and precise color calibration to ensure image consistency, particularly in low-light conditions. With these requirements, the choice of Blackmagic Design—and specifically the new URSA Broadcast G2 cameras—was almost inevitable. These were equipped with B4 zoom lenses and Blackmagic Studio viewfinders.In particular, one camera was placed close to the stage for capturing close-ups of the speakers, while the other, remotely operated, was positioned for wider shots. This setup was complemented by a dedicated camera operator and a custom lighting arrangement. As Di Pietro explained, “I installed two Fresnel lamp lights on the left and two on the right, with no front lighting.

URSA Broadcast G2

The Blackmagic URSA Broadcast G2 features a 6K digital sensor with an interchangeable mount (compatible with PL digital cinema lenses or EF photographic lenses) and built-in ND filters. It delivers outstanding performance in low-light conditions, optimized to minimize grain and noise while preserving the full dynamic range of the sensor. This is complemented by the hallmark features of the URSA series: modular design, versatility in recording formats (compatible with all video software and broadcast media asset management systems), and seamless integration with DaVinci Resolve for workflow management.

This decision was driven by the need to avoid interfering with the people on stage and the many colorful stage lights: I couldn’t ‘contaminate’ them with front lighting, ensuring they were clearly visible on camera.”

He added, “I also included some colored lights that illuminated the speakers while avoiding the stage and the backdrop.”

From Core to Periphery

The heart of the setup was a temporary control gallery based on a custom-designed portable production system. Vision mixing was managed with the ATEM Constellation 8K, controlled via an ATEM 2 M/E Advanced Panel. A Blackmagic Videohub 40x40 12G added flexibility, allowing the team to efficiently manage and distribute signals from all cameras, enabling seamless switching between close-ups of speakers and wide shots of the venue. How was a stable, uninterrupted stream ensured for thousands of global viewers? ADP Events designed a custom infrastructure network to ensure a reliable connection, utilizing SMPTE (or Lemo) fiber optic chains. Two URSA Broadcast cameras were used for acquisition, alternating their respective feeds.

To avoid the risk of visual feedback during recording, a 20,000-lumen projector was paired with a 4-meter rear-projection screen placed to the side of the stage, ensuring it did not interfere with video capture. ISO recordings of each camera feed and the program output for each talk were individually captured in 1080p25 ProRes to meet TED's archival standards. The talks were filmed live and subsequently edited before being uploaded to the TEDx YouTube channel.

The Integrated Cache: A Safety Net

The built-in HyperDeck system simplified content recording and instant playback, providing technical support for integrating graphics and pre-produced videos. Specifically, ADP Events employed a range of HyperDeck Studio 4K Pro broadcast decks to record ISO tracks from each camera, in addition to preparing a specific program cut for live streaming. As Di Pietro explains: "The recorder simultaneously writes to the disk and the cache. If issues arise, the cache recording overrides the disk recording, regardless of the chosen storage medium."

This system ensured a complete and accurate backup recording of all video resources, adding an extra layer of security to prevent unforeseen technical issues and ensure production continuity. The integrated cache proved to be a real surprise, as Di Pietro notes: "I purchased the 4K Pro recorders without knowing that — and this turned out to be extremely useful — Blackmagic had implemented internal M.2 cache in their products, with the ability to format it."

Real-Time Management

A dedicated operator used an ATEM Mini Extreme live production switcher to manage multimedia elements in real time, such as PowerPoint presentations and video resources, both for on-site displays and live streaming. Di Pietro adds: "For camera control, I use a monitor calibrated with a dedicated probe, housed in the same case as the Blackmagic control panel."

The task becomes more complex when handling character movements or, even more frequently, the presence of multiple speakers. As Di Pietro explains: "For instance, we had photographers moving on stage. In such cases, it's necessary to provide speakers with a point of reference, along with a comfort monitor displaying a

PowerPoint integrated with both the main and backup systems via the ATEM Extreme."

Small but Versatile

ADP also utilized four Blackmagic Micro Studio Camera 4K G2 units—three positioned at the right and left corners of the stage and a fourth placed overhead—to capture dynamic and elevated perspectives. As Di Pietro explains: "These cameras feature dual SDI outputs for video signal and control, all routed through a 40x40 12G matrix for seamless signal distribution to both the recorders and the video mixer. They were incredibly useful—we positioned them where an URSA could never have reached."

This camera setup provided a broad range of options: from wide-angle shots showcasing the audience, to classic TEDx fullbody speaker shots, and even close-ups of participant expressions. The synergy between Blackmagic Design hardware and software enabled flawless synchronization of video, audio, and interactive content. Moreover, this technology offers an excellent cost-performance ratio and is continually evolving. Di Pietro highlights: "Not only can we achieve objectively high quality with the new models, but there's also the flexibility to change lens mounts."

He elaborates: "The URSA cameras are equipped with B4 broadcast mounts but can also accommodate PL or EF lenses. Soon, I plan to invest in PL-Cine lenses with servo zoom, which allow for close-ups even when getting closer is not an option."

This was precisely the case at the Ligurian event: "In that situation, I could position the cameras about 30 meters from the stage, and under such conditions, it's challenging to maintain focus, change framing, and capture close-ups without using broadcast lenses."

Space for Ideas

With this fail-safe system in place, we can now focus entirely on the content of the talks. Terraformare explored themes of transformation and regeneration, focusing on global challenges such as environmental sustainability, the impact of climate change, and technological solutions to improve quality of life. In other words, when technology is in place and serves the content, ideas and visions for the future emerge in all their strength. 

ATEM 2 M/E Advanced Panel

The Blackmagic ATEM Advanced Panel is an advanced control panel for live production. When combined with the ATEM Constellation 8K switcher, this system offers optimized control of live operations. The customizable, precise, and highly intuitive physical interface allows you to control transitions and video effects, as well as manage graphics and shots in real-time. Broadcast-quality buttons, knobs, and the transition lever simplify operations, providing quick access to all the switcher’s functions. Additionally, the 2 M/E and 4 M/E Advanced Panel versions further expand control capabilities, enabling advanced management of live productions across multiple levels, with dedicated controls for each M/E (Mix Effects).

SO MUCH TECHNOLOGY IN BOCCONI'S CLASSROOMS

Matteo Fontana

Bocconi University in Milan is what one would call a center of excellence, both in terms of teaching and technology. Always at the forefront, the university has recently equipped some of its classrooms with new A/V systems, and, in particular, the Franceschi lecture hall with a revolutionary podium designed by Euromet

It would be fascinating to explore every square meter of a university like Bocconi in Milan, renowned for its excellence in both educational quality and the technology made available to faculty and students to enhance and improve the learning experience. However, since we must narrow our focus, we will delve into a specific and often overlooked aspect: classroom podiums.

While projectors, LED walls, and large displays tend to capture attention more easily, the true nerve center of these advanced classrooms is the podium—the station from which a single lecturer or speaker

can effortlessly manage the entire audio/ video system. From the medium-sized classrooms of the SDA Bocconi School of Management, used for university lessons and postgraduate master’s programs, which often include remote contributions and audiovisual content, to the monumental Franceschi Hall—a fully multimedia auditorium controlled from a single station and equipped with cutting-edge smart technology—the podiums designed by Euromet represent a pinnacle of excellence within excellence.

Custom-built based on the ideas of Claudio Miranda, Head of IoT and Devices at Bocconi, and his colleague Francesco Fornara, Multimedia Engineer, these podiums were implemented by integrators 3P Technologies and MCA, blending functionality and innovation to redefine the teaching experience.

Business School

and

Technology

The construction of the new Business School building (SDA Bocconi School of Management) provided the perfect opportunity to introduce the first technological podiums. “It represents,” begins Claudio Miranda, “the evolution of a podium we had already used in other classrooms. In older classrooms, however, we had the first generation, which integrated all the devices directly into the podium itself, from control systems to microphones and even the amplifier. For the Business School, we decided to relocate most of the devices, moving them outside the podium.

This was made possible by the availability of a separate technical room in the new set of classrooms, where we were able to install the rack.” The decision to house the equipment outside the podium was one of the highlights of the design by Euromet, a brand renowned for its innovative solutions for racks and supports for technological devices, ranging from keyboards to monitors and projectors.

Great attention was paid not only to the aesthetic aspect but, above all, to the practicality of the podium, which has “evolved” into a sort of technological lectern

As Claudio Miranda confirms: “It serves as the teacher’s workstation and works similarly to an interactive whiteboard: a touch monitor integrated with a digital

pen provides control options and allows the content written on the monitor to be projected.” In a classroom of this type, a simple wall-mounted display would not suffice due to the size of the space. Additionally, the podium is motorized, its upper section features a manual mechanical adjustment for tilting, and it includes a retractable shelf that can hold a laptop when needed. The result, which is quite minimalistic, meets the needs for simplicity and efficiency for teachers, as well as clarity and accessibility for students.

Didactics and Domotics

The classrooms are equipped with an audio system, with speakers and subwoofers placed in the most suitable positions, as well as two projectors that work side by side and can also function as a matrix: it is possible to either create a single projection or split them, sending the classroom PC signal to one side and the teacher's laptop signal to the other. The podium allows the user to connect their laptop via HDMI and use it for teaching, presentations, or meetings with remote participants.

The audio setup is completed with two wireless microphones (one handheld and one lavalier), while control and connectivity are ensured by a 7" Crestron touch monitor, which allows routing signals to the projectors and offers several convenient presets for room use. For example, there is an option to select a "audio-only" mode, ideal for a traditional lecture or conference, or choose scenarios that involve the projectors. Additionally, from the control monitor, it is possible to control the curtains (for darkening the room) and lighting.

"The Crestron controller," explains Claudio Miranda, "is the heart of the system in terms of automation. It allows you to control the volumes of the microphones and the audio being played, recall camera presets, or control them directly. For the teacher, it’s a station from which they can comfortably manage all aspects of the classroom. We also have a confidence monitor, where, always via the Crestron touch display, we can send the source of our choice, usually the signal that is being broadcast or transmitted via Teams or Zoom. In short, it’s a kind of Program monitor, allowing the teacher to

see what they are talking about and what is being sent to those joining remotely." Finally, the classroom is equipped with two cameras: one PTZ camera to capture the teacher and a fixed-lens camera, whose framing cannot be changed, dedicated to filming the audience. The Crestron control also includes a dedicated menu for cameras, to recall preset framing or establish a new shot. The podium setup is completed with a wireless keyboard and mouse, integrated into a retractable drawer, and a pointer and digital pen, which can be used on the touch monitor.

Three A/V Sources and All Facilities

As previously mentioned by Claudio Miranda, the Crestron processor, which is the heart of the system, is hidden in a separate, unseen room, enhancing the elegance and emphasizing the minimalist yet highly functional design of the podium. ìThis is where Euromet comes into play, having physically built the individual parts of the podium and the supports for the technological equipment inside it, based on the University's clear and well-expressed needs.

Mario Romagnoli, Marketing & Sales Director of Euromet, expresses a certain pride: "We didn’t have to invent anything

extraordinary," he told us. "The client had very clear ideas and presented us with a well-developed project. The challenge for us was to build everything to the required dimensions and according to the installation needs. A standout feature is the perfect integration of components: in the case of the SDA classrooms, everything is integrated into the modern, sleek design of the podium; in the Franceschi classroom, we created a fully customized rack inside the podium for equipment that couldn't be remotely controlled.

We also worked very well with the system integrators who handled the final installation of the systems. As always, when there’s a technological and construction challenge, Euromet feels right at home, so it was a real pleasure to work on these projects and bring them to a successful conclusion, with satisfaction from everyone!" Romagnoli concluded.

The podium allows the management of three total A/V sources. "Many teachers," notes Claudio Miranda, "start the session with Zoom or Teams, connecting directly with their laptop, which is connected to the podium; they then log in as a guest so that what happens remotely is visible live. Even if the teacher moves around the classroom and steps away from the podium, they can always see, thanks to the confidence monitor, what is being sent to those connected."

Finally, Mario Romagnoli highlights some of the design and construction strengths of the podium: the practical and useful ventilation system, the convenient USB hub (which can also be used to charge devices), LAN and HDMI ports, an additional microphone AUX jack, as well as two power lines—one direct and one indirect. The classroom also takes advantage of home automation technology with a sustainability focus, as lighting and other equipment have been set up with a timer to automatically turn off a few minutes after the projectors are switched off.

Franceschi Classroom: An Upgrade on All Levels

Compared to the classrooms of the Business School, the Franceschi classroom is significantly larger and is used not only for educational activities but also for events of considerable importance. The A/V system itself does not differ much from what we’ve previously analyzed, although there are numerous enhancements, starting with the replacement of the projection system with a large LG-branded LED wall, to the choice of high-level Panasonic PTZ cameras with auto-tracking, fully controllable from the podium, as well as audio speakers and

K-array amplifiers that are suited to the size of the room. The soft colors and elegant lines are the result of a careful selection of materials and furnishings: the seats do not feature traditional desks but are equipped with an extraction surface from the armrest; the stage is very low and consists of tables for speakers and, of course, the podium, which serves as the integrated "control center" of the classroom. Made of painted aluminum, the podium reflects the classroom's colors and is slightly wider than the previous generation podiums, especially because it has two displays: the main one, in touch mode, functions as a controller and is used to manage multimedia content to be sent to the LED wall, while the smaller additional display serves as a secondary content source, available to the speaker.

In this case, the Crestron controller ensures the automation of the classroom (curtains and lighting) and offers convenient presets. Under the podium, a rack specially designed by Euromet houses technical equipment, connections, power supplies, etc. The podium is designed so that, if necessary, it can be relocated elsewhere. The wireless microphone system is also more advanced than the one in classrooms dedicated solely to teaching. In the Franceschi classroom, we find a Shure system based on Dante, with provisions for adding additional microphones, as well as a small control room equipped with a Yamaha TF1 mixer, for events that require live streaming. The mixer also allows an external service to have complete audio control of the room. In operation since the summer of 2023, the new podium of the Franceschi classroom is, therefore, the

crown jewel of this type of equipment at Bocconi. Mario Romagnoli is understandably proud of one particular aspect: accessibility. "The installation is also designed for people with disabilities, for example, those in a wheelchair," he told us.

"The devices installed on the podium are fully accessible to everyone.

This is an aspect that wasn't present in the first-generation podiums, and it was, in my opinion, an extremely important upgrade that we brought to the Franceschi podium. Everything was entirely designed and built according to the strictest principles of Made in Italy, with great attention to design and quality

The environment is prestigious and refined; the integration of technology into the podium and the podium's placement within this space was a source of great pride for us." Claudio Miranda echoes this, emphasizing: "The issue of inclusivity and accessibility is fundamental for us.

In fact, the classroom is equipped with an induction loop system for people with hearing impairments, as well as a system for automatic subtitling of speech in both Italian and English. Both functionalities can be activated from the podium, always with the aim of providing integrated and easy management."

The project, in its entirety, was followed by a prestigious Milanese architecture firm, Avenue Architech, and with consultancy from Laser Entertainment, highlighting how much importance was placed on design in the setup of the classroom.

Future Implementations

The world of academia and education is, by definition, future-oriented. Training individuals is exactly about this: preparing for future challenges, continuously improving, and growing. This is why Claudio Miranda, in conclusion, is not content with what has been done for the classrooms of the School of Management and the Franceschi classroom: "In the future," he said, "we could consider adding another monitor even in the smaller podiums, to extend the possibilities for viewing/control. Additionally, the Business School classrooms, to date, don’t have a true BYOD functionality, and we plan to implement it in the future.

Finally, we are already working on a project for a proper professor’s desk with a liftable surface and all integrated devices. In short, we will work to further develop what has already been done!"

And knowing Euromet, there's no need to say it twice: the challenge for the future has certainly already been accepted! 

www.euromet.com

PRASE THE RENEWAL OF AUDIO,VIDEO, LIGHTING, AND CONTROL IN THE CORPORATE AUDITORIUM

Matteo Fontana

Prase Media Technologies has launched a thorough technological renewal of the Auditorium located at the headquarters in Noventa di Piave, in the Province of Venice. All the equipment (audio, video, lighting, and control) has been revised to create a future-proof environment

Widely used since 2004 for all the most important events organized by Prase Media Technologies, the 90-seat Auditorium at the company's headquarters in Noventa di Piave has recently been renovated to support (and overcome) all current technological challenges, making it, in all respects, a state-of-the-art installation. Not only that: the technological renewal, which involved all the audio, video, lighting, and control (AVLC) equipment, as well as much of the cabling and setup, also symbolizes Prase's commitment to embark on a new path, based on the replacement of some historic brands and the use of the Auditorium as a true tool for demos and the finalization of many project opportunities.

More than just a restyling

The sum of the activities carried out to update the Prase Auditorium's technology can, therefore, be considered more than just a simple restyling

In fact, considering that the entire sound diffusion system, video support, and even the network infrastructure and audio/ video/control distribution system have been completely revamped, it becomes clear how the space has transformed into something entirely different. It has become a much more versatile and multifunctional environment, further enhanced by the integration of lighting, the replacement of the system with one more oriented to -

ward networking, and the integration of MTR (Microsoft Teams Room). The Auditorium now boasts a better and more efficient level of automation, which includes a camera system with auto-tracking and the aforementioned integration of AVLC systems, rethought based on new brands and cutting-edge products.

In short, the "philosophy" behind the project can be summarized as the desire to have a more easily manageable environment with state-of-the-art technologies in the field of Room Intelligence & Automation

The Auditorium can now be used interchangeably, and with the same ease of management, for in-person presentations with speakers and events featuring remote speakers, as well as "hybrid" events, with or without centralized direction.

Brands, products, and…

Prase: a team effort

Not only did several brands contribute to this technological upgrade, but all the departments of the company actively collaborated in a true “team effort,” as Luigi Schiavone, Pre-Sales Manager at Prase, emphasizes: "Matteo Trevisan and I coordinated the project, it's true, but there was full collaboration, including ideas and proposals, from every department of the company, and we want to make sure to highlight that.

The new Auditorium is the result of every-

one's work in technical, management, logistics, administration, and content creation aspects."

As for the brands, none were chosen simply for the importance of their name but rather for their perfect integration with other technologies. In other words, the choices were made with careful consideration of the final outcome and the set objectives. After all, Prase Media Technologies has always been a "privileged place" for the intersection of brands and technologies: who better than the Venetian company could "source" all the products necessary for such a project from its own portfolio?

Sound diffusion, a primary consideration in an environment like an Auditorium, was entrusted to Q-Sys and Powersoft amplification. Q-Sys also handles the auto-tracking cameras using the Seervision server. For the video component, an LG LED wall was installed, supported by a Novastar control system, and the network infrastructure is provided by Netgear

Q-Sys is again used for the Teams Rooms integration (in partnership with Lenovo), while the lighting side is represented by Elation and Obsidian. The existing microphone system is, of course, Shure.

Q-Sys is the backbone around which the Auditorium was rethought. Let’s see why, together with Luigi Schiavone, Pre-Sales Manager, and Matteo Trevisan, Customer Care Manager

Q-Sys at the heart of the system

Q-Sys is an audio, video, and control platform that is manageable via the cloud, built around a modern IT architecture based on standards. The Q-Sys operating system serves as a unified base for controlling and managing a wide range of devices (including third-party ones) within the same platform.

The Q-Sys world is flexible, scalable, and focused on the final result of any installation, integrating audio, video, and control into an operating system that doesn't require much time for programming and integration. It is equipped with open standards and designed to enable third-party development within the Q-Sys ecosystem.

Matteo Trevisan tells us: “Previously, we had a clear center for the system, and all channels had to converge into this unit. Now, with the Q-Sys approach, it’s been possible to decentralize the devices, with distributed expansions throughout the system. At the core of everything is a new type of PoE network, with encoding and decoding placed where needed.”

Luigi Schiavone further elaborates: “The key step was integrating the entire distribution of audio, video, and control with Q-Sys. One key point is simplification: we wanted a more versatile system that could accommodate different modes of use. For

example, now the podium is easily removable by simply disconnecting two cables. Previously, there was a much more complex wiring and rack unit configuration.”

Auto-tracking, LED wall, and immersive audio

One of the key concepts driving the update of the Prase Auditorium was immersiveness. As Matteo Trevisan points out, "The technical setup of the room had reached the end of its lifecycle, partly because immersiveness, which is undeniably a current trend, couldn't be achieved with the equipment we had."

When it comes to immersiveness, perhaps audio has made the greatest leap forward: the choice fell on the Q-Sys PL series speakers, a high-end product well suited to the room's acoustic environment (the design was carried out using acoustic simulation software). The Q-Sys PL series consists of high-performance installation speakers in various form factors. Prase technicians adopted both line arrays and under-balcony models, all 12" units for LCR (Left-Center-Right) front applications.

Luigi Schiavone explains: "The system was already a 5.1 setup, but we added 16 independent surround channels to prepare for an open and scalable system, also on the audio format front. We are moving towards immersiveness, with the

ability to manage the channels more precisely. Potentially, we have a 7.1 system, where we can place sound wherever we want using the Q-Sys matrix. For amplification, we chose Powersoft, and for microphones, Shure. Once again, Q-Sys is the backbone of it all."

Another significant innovation is the replacement of the video projection with a LED wall: the choice here was LG's LSBE line. This decision was made from both a commercial and technical perspective, to better meet the market demands we receive. To conclude, another important investment was made in auto-tracking cameras Matteo Trevisan shares: "The Q-Sys cameras are integrated with the Seervision server." "Essentially, it's an AIbased server that, when connected to the Q-Sys cameras, enables automatic direction. The cameras can follow the speaker even when other figures are present, track all participants, and maintain consistent shooting style and visual coherence."

Different configurations and usage modes

The work was carried out in August to minimize the impact on the company’s activities. Luigi Schiavone observes: "The Auditorium is often used not only for internal Prase meetings but also for group meetings (Prase is part of Midwich Group Plc) and, in some cases, it hosts distributor meetings for some of our vendors.

Zoom telecamera Q-Sys

Diffusore Qsc-Q-Sys

Zoom faro Elation

In fact, one of the main goals was to use it as a true demo room (in addition to our official showroom and live room) to see and experience all the new technologies implemented, as well as for internal events such as meetings, training, and project discussions via videoconference

The technology choices we adopted are the same ones we propose in our projects;

therefore, a customer who visits our Auditorium or holds a meeting there can simultaneously have a demo of the products we offer. We treated the installation as if it were the project for one of our clients, choosing medium-to-high-end products and technologies in line with what the market demands for such venues. We didn’t want to do something completely out of market.” The room is equipped with a dedicated control room in an adjacent space, which can be accessed without passing through the Auditorium, but it’s important to note that the system is flexible and can be used even without the assistance of the control room.

Luigi Schiavone explains this particular aspect of the installation: "Previously, the Auditorium was managed exclusively by the control room, but now everything is managed from the podium. However, both setups are somewhat limited and don’t cover all needs. Now the Auditorium is versatile; it can be used for simple presentations without the control room or for occasions where more external and planned control is required."

The system integration allows for various event types and management options. A control panel placed on the podium allows users to control microphones for simpler use of the room, without involving the control room. For more formal events, the control shifts to the control room. It’s important to note that the system also features pre-set scenarios (for audio and lighting) that can be selected with a single button, and it even offers the possibility to stream content on the company’s channels (YouTube) using the images captured by the cameras.

Some moving heads ensure different lighting configurations depending on the mode of use for the space. "We wanted to go a step further with Room Automation," continues Luigi.

"Someone moving during an event is automatically followed by a light beam. Our space is truly multimedia; the light is not only warm or cold but also colored, and it can be dimmed as desired to create the desired atmosphere.

Finally, in collaboration with Prase's marketing team, we’ve prepared a multimedia demo to showcase the environment to our clients and give them a sense of its full potential." 

www.prase.it www.qsys.com www.powersoft.com www.lgbusiness.it www.elationlighting.com

Side rack view

Main equipment installed

Audio Matrix Processor

1 Q-Sys CORE 110f-v2 Audio Matrix Processor

3 Q-Sys Core NV-32-H Processors

2 Q-Sys TSC-101-G3 Touchscreen Control Panels

1 Novastar LCB4K Multimedia Player Sound Distribution

3 Q-Sys PL-DC12 Point Source 2-way Passive/Biamplifiable Speakers with 12"

Woofer

1 Q-Sys PL-DC8 Point Source 2-way Passive/Biamplifiable Speaker with 8" Woofer

3 Q-Sys PL-SUB15 Subwoofers

8 Q-Sys PL-CA5 Point Source 5" Speakers

3 Powersoft Unica 8K8 Amplifiers

1 Powersoft Unica 9K4 Amplifier

LED Wall

1 LG LED Indoor Display, Pixel Pitch 1.88mm (LSBE018)

1 Novastar H9 Video Wall Splicer

2 Novastar LED4K Sending Cards (H16 RJ45, 2 Fiber Out)

This interview with Luca Murer, CEO of Omnio, an Italian company operating 360° in the A/V technology sector, offers us a new perspective: that of Virtual Production seen "behind the scenes," from the viewpoint of those equipping broadcasters to make it possible

OMNIO HEADING TOWARDS VIRTUAL

Benedettini and Matteo Fontana

Chiara

The name Omnio, inspired by Latin, reflects the company's philosophy, founded and led by Luca Murer, of providing everything needed to support clients comprehensively—not just in terms of material supply, but also through expertise and technical assistance during implementation.

Omnio's recent decision to expand its portfolio of brands, acting as a distributor in the Italian market, stems from a desire to offer a service that covers the entire "chain" (as it’s commonly referred to) of products required for professional Virtual Production

We had the pleasure of discussing this in depth with Luca Murer following Omnio's participation in MAF 2024.

Let’s talk about the latest developments: which brands have recently joined your portfolio, and why did you choose them?

Our starting point, as is well known, was Pixera, which has been part of our lineup for some time. First, we added Vioso to enable automatic calibration for projections and simulators. Then came Isaac, an essential platform for managing A/V installations: it allows us to bring IT-level management to the AV sector. Next is Stage Precision, a tracking and data processing platform that enables us to interface any type of system with another, thanks to its remarkable versatility.

In recent months, we’ve also added Roe, a world-leading brand in LED screens, and Brainstorm Electronics, which provides a range of products and solutions for synchronizing all reference signals.

Additionally, we’ve partnered with Megapixel, the market leader in LED processing and management.

Our choices have been driven by the need to offer high-quality products, catering to clients such as rental companies, system integrators, as well as markets like broadcast and Virtual Production.

The idea is to always provide complementary and independent solutions.

So, you’ve designed a complete workflow for Virtual Production without neglecting other markets?

Exactly. Within the workflow, we aim to excel with unique solutions, such as those from Brainstorm Electronics for signal synchronization—a niche of products often overlooked. This aspect is frequently underestimated in installations but is, in fact, a critical component.

The combination of these products and brands allows us to offer an extremely

comprehensive workflow, from playback to tracking, interaction, management, and even broadcasting with LED. This complete workflow is undoubtedly essential for permanent installations and events, but it becomes even more crucial in Virtual Production. Over the past few months, we’ve placed a particular focus on this area, which also led to our participation in MAF.

What is your approach to Virtual Production?

It’s a new sector, where we still encounter challenges, but these also come with the excitement of tackling fresh opportunities. We’re positioning ourselves decisively not just as a provider of all the solutions necessary for Virtual Production but also as a partner that sits alongside clients to support them in building and managing their solutions.

This has always been one of Omnio’s standout qualities, highly appreciated by rental companies and system integrators: we strive to offer the best possible products and actively assist in their installation and optimal operation.

When you founded the company, the focus was different—it wasn’t on Virtual Production, which came later. How did you adapt your structure to face this new challenge?

Well, Virtual Production was already in the air, even if it wasn’t a central topic yet—it was more of an idea waiting to be developed. Even today, I’d say, while still a niche sector, it’s growing and becoming increasingly interesting.

When did you realize the market was heading in this new direction?

It’s something we observed in the field, by supporting our clients and analyzing market demands.

At a certain point, we realized there was a need to provide a thoroughly tested workflow and to support those who wanted to develop it.

How has your internal organization changed? Have you brought in new professionals?

Yes, we are structuring ourselves to better serve the market. The last two years have seen significant growth for us, and our goal is to continue expanding. We are growing the team, have established a facility with a training room, and are setting up a dedicated showroom where clients can experience the technologies firsthand.

Luca Murer

Setting up a Virtual Set is a demanding project. What intermediate steps do you consider key to approaching this market?

In other words, what’s the path to becoming a leader in this innovative sector?

We can provide the entire chain of products—a complete package—or even just individual components.

If needed, we can sell only part of the chain, acting as a complement to existing solutions, or, conversely, clients can choose to have us support them in developing the entire workflow.

We continuously invest in training and technical updates.

Participating in MAF was a first step, and we plan to attend other specialized events to increase awareness of both our brand and the technology for Virtual Sets. While the other markets we operate in sustain our business, we are actively working on developing this innovative sector.

What you’re describing is an evolution— both for your company and the market. How fast is it moving?

To be honest, at first, it was a challenge, almost a gamble, and I expected a slower pace. So far, we’re exceeding expectations. We’ve chosen to work exclusively with toptier brands because we aim to position ourselves at a very high level, delivering excellence while still considering price accessibility—an essential factor in a market like the Italian one. 

OMNIO AND ITS BRANDS

Brainstorm Electronics – Products that address the crucial aspects of sync and timecode management, essential for both events and permanent installations. These solutions are vital in many setups, especially with the growing adoption of standards such as Dante, AVB, and SMPTE ST2110, which rely on reliable PTP synchronization. https://brainstormtime.com/

ISAAC – This platform is a natural fit for AV systems in installations, theme parks, and airports. It integrates seamlessly with other products like PIXERA, Q-Sys, NodeRED, ETC, Crestron, and many more. www.isaacplatform.com

PIXERA – A real-time media server gaining global recognition for events, installations, and virtual production. https://pixera.one/en/

ROE Visual – A leading brand in the world of LEDs, producing screens of outstanding visual and mechanical quality. These displays feature prominently in major global events (e.g., U2, Metallica, Adele) and are used in the vast majority of Virtual Production studios worldwide. While ROE products work with various processors, maximum performance is achieved through Omnio’s partnership with Megapixel. www.roevisual.com

Stage Precision – A vital tool for events, interactive installations, Virtual Production, and more. Stage Precision offers specialized solutions for the entertainment industry, integrates with any media server, including PIXERA, and excels in Camera Tracking for Virtual Production and numerous other applications. www.stageprecision.com/

www.omnio.pro

EET ONE-STOPCABLE-SHOP FOR EVERY NEED

If an integrated installation can be compared to a body, cabling represents its nerves and lifeblood. Cables perform a routine yet essential task, making them indispensable. EET has dedicated itself to this world, striving to become the go-to partner for every professional in cabling—and beyond

It’s not the first time we’ve come across EET, but many things have changed for this distributor since our last encounter. Initially specializing in spare parts— such as projector lamps, batteries, memory modules, and consumables like printer and smartphone components—EET expanded its focus to the Office sector. This included NAS devices, storage solutions, networking products, privacy screens, and security systems like cameras and access control. Eventually, the company ventured into the professional Audio-Video market. In doing so, EET incorporated not only high-profile brands into its distribution portfolio but also transformed its market approach. The company restructured to provide greater customer support, addressing the increasing complexity of its products. The sales team underwent enhanced training and reorganization to offer integrated and complex solutions. In 2020, EET launched its new brand and

appointed a new Board of Directors. That same year, the company initiated environmental campaigns like Green Friday, completed numerous acquisitions, and, starting last year, began focusing heavily on cabling as a core business area. Let’s explore these developments with Katia Gomareschi, Sales Manager Private Labels.

Katia Gomareschi “Cabling is, of course, an essential element in installations of all kinds—arguably the most common one—a sort of commodity within the tech field.

However, for this very reason, not everyone approaches the topic with the necessary awareness. An unreliable networking infrastructure can compromise operations, and this depends not only on the architecture but also on the type and quality of the cables. Add to this the realm of certifications required for specific applications, such as fire safety or security sectors, or

the particularities of audio or video applications. This is why we’ve invested heavily in this area, and today we are one of the leading European distributors in the sector—and beyond, I’d say.”

How did you achieve this goal?

“The strategy we successfully applied in other sectors—strategic partnerships with major vendors and OEM suppliers— also paid off in this market. Additionally, we invested significantly in the quality of our private label products, bringing some of them to the same reputation level as well-established brands. Today, we have four distinct brands covering different installation needs.

Micro Connect is our most prolific brand in terms of cabling volume, offering solutions ranging from networking to video and audio. In fact, the new catalog was launched just a few months ago. Our ability to create custom cables tailored to specific requirements sets us apart, particularly in the video sector. For example, we offer cables with removable connectors, making it easier to pass them through conduits. Our cables, including fiber optic and USB-C models, are rigorously tested and have proven to withstand extreme performance conditions. Some of our products have even been tested by the Danish police and military: our smart charge cables prevent breaches or data loss, ensuring security during charging. All this comes with an excellent quality-to-price ratio.”

What are the other cabling brands?

Vivolink, another EET private label, focuses on pro AV and offers high-end solutions: long-distance cables with no data loss and excellent efficiency, USB-C connectors for professional video, cabling for large instal-

Matteo Fontana

EET has made significant investments in logistics, including a state-of-the-art, fully automated warehouse

lations, and cables with flexible connectors, among others.

Lanview specializes in structured cabling solutions, including multimode and single-mode fiber optics, as well as data center solutions such as high-density OM4/ OM5 MTP/MPO cables and Cat8 copper solutions. Its catalog also features DAC cabling—both passive and active, using shielded copper. These DACs, which lack transceivers, consume less energy, generate less heat, and offer cost savings of 20% to 60%. They’re ideal for connecting devices that are physically close to one another. Lastly, we collaborate with Lindy, a well-known German manufacturer at the European level. Since 2023, Lindy has enriched and complemented our offering, further strengthening our portfolio.

In recent years, there have been many changes in the Italian office and the international group. Can you elaborate on how these transformations have improved customer service?

“We have adopted a 360-degree model, with specialists in every country supporting both customers and sales teams. In Italy, we have undergone an evolutionary journey with our sales staff: through international training programs, they’ve prepared to discuss any product, from networking systems to security solutions, acquiring structured skills. Today, they are ready to assist customers in every phase, not just in the purely commercial aspects.

We also collaborate extensively with our vendors, both for technical product consulting and to better manage the post-sales phase, including assistance, repairs, replacements, and upgrades. This approach allows us to provide complex solutions that integrate complementary products, ensuring the right choices are made from the very first steps.”

You’ve also consolidated your brands, simplifying management and improving customer service...

“Initially, we had many separate brands, especially for replacement products. Now, all of them are unified under the CoreParts brand, simplifying the purchasing experience for our customers. We’ve taken a similar approach in the cabling sector: as of March 2024, MicroOptics has merged into Lanview, which now offers a comprehensive range of optical transceivers, wireless communication solutions, transmission networks, data center and cloud computing networks, as well as rack cabinets, structured cabling, and power systems. Finally, in the retail sector, the Gearlab brand has been integrated into eStuff. This restructuring has made internal management more efficient and helped customers more easily navigate and select products.”

You mentioned in our preparatory interview your commitment to reaching smaller users and system integrators, especially in Southern Italy. What is the strategy behind this initiative?

"EET Italy was founded in Milan, and naturally, our business initially developed in Northern Italy. However, we now feel ready to be more present in other regions, and we want to do this the right way—perhaps with the help of local distributors or resellers who truly understand the needs of professionals in these areas. Additionally, we want to improve our services for small and medium-sized installers, particularly for cabling components and spare parts. EET offers a vast catalog with many integrable solutions and complementary products, which allows small installers to find fully integrated or pre-configured solutions from us, saving both time and money without having to rely on other suppliers."

What do you consider to be EET’s strengths?

"The post-COVID period highlighted the importance of product availability, which is still a key factor in choosing a supplier.

During 2021/22, the company made significant investments in automating our logistics hub, and in 2024, we opened a new fully automated and expanded facility in Greve, Denmark. Today, we have a large stock accessible to 27 countries, with fast delivery times, showing that availability often influences commercial success even more than cost itself."

Will we meet at ISE 2025?

"Certainly! We will be present through our Vivolink brand, which is now well-known among professionals, particularly for our offerings related to the AV and integration sectors. We’ll have many new products, and we invite everyone to come visit us to see them and join us for an evening aperitif, offered to all our guests." 

www.eetgroup.com www.vivolink.net

Roadmap of Recent Years

September 2020

Launch of the new graphic identity and Webshop

June 2021

EET launches the new brand Lanview

November 2021

Black Friday becomes Green: 1 tree planted for every 5 shipments

April 2022

The EET Group gains full control of the company

February 2023

Launch of dedicated lines for Retail and Security markets

May 2, 2023

EET celebrates 1 million trees planted

September 2023

Ernesto Bossa appointed new Sole Director of EET

October 2023

Lindy joins forces with EET for distribution

April 2024

New logistics hub in Greve, Denmark

May 2024

Streamlining of private labels

September 2024

New Product Guide for spare parts and accessories, with a free-text search tool

October 2024

Launch of the new MicroConnect catalog

December 2024

Pan-European distribution agreement with Huawei

GENELEC'S SIGNATURE ON THE ITALIAN EXCELLENCE OF MOLOK STUDIOS

Matteo Fontana

On a project developed by Studio Sound Service, the Molok Studios in Milan recently inaugurated two new dubbing rooms for gaming, certified Dolby Atmos, complete with the essential Genelec products

The first Dolby Atmos-certified gaming studio in Italy is located in Milan and is called Molok Studios: an undeniable excellence achieved through the collaboration between the engineering and design expertise of Studio Sound Service, a brilliant Florentine company that has been operating in the field of acoustic design for professional audio for years, and Genelec, a brand that needs no introduction, being one of the most renowned worldwide for sound reproduction.

Digital multilingual post-production

Molok Studios specializes in digital and multilingual post-production for films, series, and video games. The opportunity for a complete restyling of its dubbing rooms came recently when the studio moved to a new, larger location with more possibilities. Here’s how the CEO and founder, Andrea De Cunto, describes the company: "We are a dubbing and translation company in several languages (Italian, French, German, Spanish, American English, Japanese,

Chinese, and Brazilian Portuguese). We handle the sound design and post-production of professional audiovisual products." Having grown significantly since its founding, Molok felt the need for a new, larger space to accommodate two Dolby Atmos-certified gaming rooms, making Molok the only Dolby-certified gaming studio in Italy at the moment.

speakers to match the colors of our rooms because in our work, there is also an aesthetic aspect, and that’s just the way it is. In fact, our clients, especially the foreign ones, are always amazed and compliment us on the location and the elegance of the spaces. The volume of work has grown significantly in recent years, and today we also handle dubbing and sound design

In short, a true excellence.

“We knew that Atmos would be released and made available on PS5 and consoles,” De Cunto points out, “and so we thought, since no one was taking advantage of it, we should do it ourselves.”

Genelec style even in the colors

Here enters Studio Sound Service, a design and consultancy company specializing in every aspect of acoustics and audio systems. Founded in 1983, Studio Sound Service has been, since 2021, the only Italian Dolby Certified Service Partner. It was the perfect choice for Molok Studios, who entrusted the audio design of their new rooms to this brilliant Florentine company, and in particular to engineer Cecilia Torracchi. The result is two Dolby Atmos rooms centered around different colors, to better differentiate them and for an undeniable sense of style, a feature Andrea De Cunto openly admits to having a certain weakness for: “We are stylish, yes!” he tells us, without hiding the pride and enthusiasm that define him. “We also wanted Genelec

for animation and triple-A video games, meaning top-tier products.”

Atmos Monitoring Without Interruptions

Overall, Molok Studios has four rooms, two of which are classic 5.1 stereo rooms connected to smaller ISO Boot rooms, primarily used for audiobooks, and two Dolby Atmos-certified rooms, which are the same size: 4 x 2.5 meters, with a height of 3 meters. These rooms have rather striking names (Scorpion and Sub Zero), and each Atmos room is equipped with three Genelec 8351 three-way coaxial speakers and eight Genelec 8340 two-way speakers for the surround and height channels. The 8351 model is characterized by compact dimensions and high performance, combined with Genelec's unmistakable design, making it a perfect solution for environments where sound quality is not enough, and style and design must also be respected. The three 8351 units are positioned at the front (left, right, and center) in the two Atmos rooms at Molok

Studios, while the 8340 speakers are active Near Field monitors with 6.5” woofers, 3/4” tweeters, and a maximum SPL of 118 dB. Mounted on the ceiling, these speakers contribute to providing complete and consistent monitoring, together with the 7380 subwoofer (one unit per room), which handles the low frequencies. Thanks to its high SPL (119 dB) and extended LF response, the 7380 model offers both power, clarity, and flexibility.

Cecilia Torracchi, acoustic and civil engineer at Studio Sound Service, who worked closely with Molok on the studio design, shares her design experience:"The two Molok spaces have asymmetric colors and identical acoustic and technological performance. It didn't surprise us that the studio owners chose Genelec, because we are very familiar with the products. We had already designed many Dolby Atmos rooms with Genelec, and the results have always been excellent. The two rooms have simple geometries, but a lot of character, and their style reflects the state of the art in technology." Leading the project for Molok was Chief Audio Engineer Samuele Daccò, with a clear goal of focusing on 7.1.4 systems to enable the studio to offer immersive experiences. "It's amazing to work with Atmos and integrate Genelec, it creates a whole new world for us," said Daccò. "The end user's gaming experience can be similar to our mixing room, with different levels of reproduction, but the immersive level of the mix has changed everything for us."

A New Starting Point

Molok Studios, however, has no intention of stopping. The new 7.4.1 rooms are just another starting point, as the plan for the future is to expand the use of Atmos beyond gaming, also for music and home entertainment, aiming at a global market. "We are looking to expand our reach by focusing on sound effects and Atmos mixing," concludes Andrea De Cunto "Our goal is to explore new frontiers and offer immersive audio experiences beyond the realm of gaming on a global scale."

"Working for the Molok guys was a pleasure," concluded Cecilia Torracchi. "They are among the kindest and most enthusiastic clients we've ever had, and it was a joy to see their satisfaction at the end of the project. When we found out they named the new rooms after Mortal Kombat characters, we went crazy; it seemed perfect!" 

https://molokstudios.com/ www.studiosoundservice.com/it www.genelec.com

Andrea De Cunto, CEO and founder Molok Studios

CUSTOMER GOVERNANCE CAN IT BE DONE? MUST IT BE DONE?

Alongside an organization's financial or executive governance, could we also consider customer governance?

Drawing from conversations with industry professionals, here is a reflection on how to build strong, lasting, and satisfying relationships with key customers. This is especially relevant in a sector like ours, characterized by a high rate of innovation

Vendor, System Integrator, or Clients: Different Perspectives, Shared Market. Although vendors, system integrators, and clients hold diverse positions, interests, and experiences, they all operate within the same market: system integration. Most of them possess technical expertise, which may be complemented in some cases by business, management, or financial skills. However, the concept of customer governance is something only a few professionals seem to include in their toolkit—even though it is a topic of daily discussion. This article stems from this observation and from a dialogue with two seasoned professionals in our market, each with a unique profile: Antonella Terrasi and Roberto Moronetti

The starting point of the discussion was governance—not just in the traditional corporate sense, but as it applies to customers. This involves managing relationships, guiding customers towards achieving their goals, emphasizing service, and leveraging soft skills. It shifts focus from products to services, which may be more complex but pave the way for longer-lasting relationships. When managed effectively, this complexity can generate customer loyalty and create value over time, establishing a connection that extends beyond a single transaction.

Where Should Governance Start to Create Long-Term Value?

Roberto Moronetti: Governance typically spans three main areas: commercial, executive, and economic-financial. Focusing on the commercial aspects, CRM systems are used to manage and evaluate business opportunities, set priorities, and analyze the overall value of offers to meet revenue targets outlined in the business plan. In traditional sales approaches, there’s often greater emphasis on acquiring new customers rather than nurturing existing key accounts. Experience shows that shifting attention to strategic customers already in the portfolio can be a more sustainable long-term strategy.

What Does This Mean, and What Does It Involve?

Roberto Moronetti -Roberto Moronetti: Existing strategic customers are the most reliable source of a company's revenue. Therefore, it’s essential to follow their development, understand their needs, support their evolution, and maintain a strong, ongoing relationship. Timely identification and alignment with a customer’s investment roadmap are critical to avoid

Chiara Benedettini

Our Speakers

Antonella Terrasi is a Solution Architect with a decade of experience in Audio-Video design for some of Italy's leading System Integrators. She currently works with... Roberto Moronetti, an Engineer with a Master’s degree in Business Administration, has held various roles with several System Integrators, including CTO, Client Director, and Governance Manager. He is currently the owner of a management consulting firm specializing in Organization, Governance, and Technology. Additionally, he provides consulting services to an Intergovernmental Organization.

reaching a saturation point where their spending capacity is maxed out.

Antonella Terrasi: Continuously engaging with the customer challenges us to go beyond responding to explicit requests. The traditional account approach of simply asking, "Tell me what you need, and I’ll provide it," doesn’t always ensure that objectives are met. In a market where products are easily accessible, adopting a proactive, value-oriented strategy becomes essential. The collaboration evolves into a true partnership rather than a mere supplier relationship.

Thus, the product becomes part of a broader service concept, characterized by a consultative approach to the customer. Technology today is complex, and not everyone can fully master it; therefore, the role of guidance is crucial.

RM – Consultants, Designers, and System Integrators play a vital role in guiding the customer through their evolution. This means regularly sitting down with them to discuss trends, share solutions and experiences from other clients, and uncover real needs.

In my view, the true value of the relationship lies in offering services such as strategic consulting and fostering a partnership focused on mutual growth. This type of relationship is built on two fundamental pillars: trust and professional intimacy— essential elements for creating a strong and lasting bond.

I imagine that communication, the ability to speak the same language, is also important in this relationship.

AT – It may seem obvious and straightforward, but adapting the message to align with the different perspectives of corporate roles is indispensable. Targeted communication is necessary to capture their interest and address specific needs.

For example, emphasizing technological aspects when speaking to the IT Manager and focusing on financial and economic considerations with the CEO.

RM – I would also add that it is crucial to adjust the level of communication to the various stages of the consulting process. It’s not about offering the client a “tool,” meaning a single product, but rather the solution to their problem.

Using a lighthearted metaphor, the drill is ultimately just a tool to create the hole, which represents the actual goal to be achieved.

Can financial aspects play a role in customer governance?

AT –Certainly, financial aspects are an integral part of the proposal and, in many cases, can be decisive in purchasing decisions. It’s no coincidence that many system integrators have structured their offerings to include financing solutions developed in collaboration with financial institutions.

RM – In these cases, it’s crucial to consider the client’s spending model, which could be oriented towards Capex (capital expenditure) or Opex (operational expenditure). It’s essential to maintain a flexible approach to adapt to both models. In a Capex model, there’s a risk that the proposal may be presented at a time when the client has already allocated their development budget, forcing us to delay the investment by several months.

In this context, the use of financial tools, such as the Opex model, can be extremely useful to overcome this obstacle.

How is effective governance achieved?

RM – With a structured approach based on regular meetings, transparency, professionalism, and the soft skills of the professionals on the dedicated team for that specific client. This spans from technical and project management expertise to operational management, including legal and administrative functions, such as drafting specific contracts or defining economic frameworks.

For these reasons, a Client Director with a comprehensive vision and a wide skill set can be particularly useful—this role doesn’t necessarily have to be filled by the

traditional commercial figure. Additionally, it’s important to monitor the energy invested by the team to avoid excessive management costs.

I believe the Client Director’s role is crucial. They must focus on strategically managing relationships and become the main point of reference for the client, building and maintaining a strong, trusted relationship while ensuring the internal team is coordinated to ensure the "promises" made to the client are kept. 

The Trust Equation

The theory of Charles H. Green, an English philosopher from the late 19th century, proposes a method for defining a person's trustworthiness, a concept widely applicable in the professional world.

The equation is: T = (C + R + I) / S

T = Trustworthiness (the willingness or ability to rely on others)

C = Credibility (trusting what someone says)

R = Reliability (trusting what someone does)

I = Intimacy (entrusting someone with something)

S = Self-orientation (self-awareness and focus—whether your attention is primarily on yourself or others)

A modern interpretation of this theory highlights that the relationship comprises two parts. The result of the equation is only half of the trust mix because mutual trust requires trusting another person to establish genuine reciprocity.

1. CRM = Customer Relationship Management

2. Opex = Operating Expense: the cost necessary to manage a product, business, or system. Its counterpart, Capex (Capital Expenditure), refers to the cost of developing or providing long-term assets for the product or system.

Antonella Terrasi Roberto Moronetti

AI AND AV TECHNOLOGIES: AUTOMATION THAT LEARNS FROM YOUR HABITS

In the field of system integration and audiovisual technology, artificial intelligence (AI) is profoundly changing the way we manage and interact with AV systems. Thanks to advanced solutions like voice recognition and machine learning, we can now create intelligent environments that adapt to users' habits, making automation more sophisticated and responsive. Technologies such as Crestron XiO Cloud®, Q-SYS Reflect, VisionSuite, and Sony Edge Analytics are already demonstrating the potential of AI in managing meeting rooms, auditoriums, and exhibition spaces.

Voice Interaction: A Bridge Between User and Technology

Voice recognition is one of the most evident applications of AI in AV environments,

simplifying interaction with technology.

An example is the Cisco Webex Room series, which uses voice recognition and automatic framing to make videoconferencing easier.

This technology eliminates the need for remote controls or complex interfaces, allowing users to start presentations or adjust settings with simple voice commands. In educational settings, solutions like the Sony Edge Analytics Appliance use AI to analyze videos in real time, enhancing the experience with features like automatic speaker tracking and key content extraction. Similarly, the Logitech Rally Bar employs AI algorithms to automatically adjust framing and optimize audio, ensuring high-quality meetings even in larger spaces.

Michele Fucci

Advanced AV Space Management

The latest-generation AV systems do not just respond to commands; they are now capable of "learning" from user behavior and adapting their functionalities.

Crestron XiO Cloud® and Q-SYS Reflect Enterprise Manager, for example, use AI to monitor and manage AV devices in corporate and institutional environments, enabling predictive performance analysis and proactive maintenance that minimizes downtime. Another innovative solution is the Biamp TesiraFORTÉ X, an audio processor that uses advanced algorithms for signal processing, adapting to the acoustics of the environment and user preferences. In this way, the system not only improves sound quality but also reduces the need for manual interventions.

These examples demonstrate how AI not only enhances operational efficiency but also enables more sustainable resource management, such as systems that automatically turn off screens and adjust lighting when a room is empty.

Benefits for Professionals and End Users

The integration of AI in AV systems offers advantages for both technicians and system integrators, as well as end users. For system integration specialists, platforms like Kramer Control and Crestron

XiO Cloud® provide advanced monitoring and analytics tools that simplify the setup and maintenance of devices.

AI-enabled systems are also easily scalable, making them suitable for spaces of any size and complexity.

For end users, these innovations offer a more intuitive and accessible user experience. AI removes common technological barriers, allowing anyone, even without technical skills, to manage an AV system

through voice recognition or automation. In educational settings, for example, the integration of technologies like Sony Edge Analytics can enhance interaction between students and teachers, boosting learning and attention capabilities. In a meeting room, tools such as the Logitech Rally Bar and Cisco Webex Room Series ensure that participants focus on meeting content rather than managing devices.

A Future Based on Efficiency and Automation

AI-driven automation for AV is not just a trend: it represents a crucial step towards more efficient, sustainable, and user-friendly environments.

Solutions like Barco ClickShare Conference and Shure IntelliMix® Room, which use advanced algorithms to enhance audio and video quality, demonstrate how AI can adapt to different contexts, enriching the experience and reducing operational costs. Looking ahead, the integration of advanced machine learning and voice recognition capabilities in AV systems promises continued progress and innovation. This offers system integrators the opportunity to deliver increasingly competitive experiences, marking the beginning of a new era where technology becomes an integral part of the environment without requiring complex user interactions.

REGULATION GREEN EPBD4: THE IMPACT ON THE AV SECTOR AND THE ROLE OF SYSTEM INTEGRATORS

It's official: the new EPBD4 regulation (Energy Performance of Buildings Directive), approved in May 2024, is bringing about a "green" revolution that impacts not only the energy and construction sectors but also our world of AV integration. Buildings can no longer be viewed as isolated spaces: today, they must evolve into efficient and interconnected ecosystems, where automation and smart control are essential to achieving sustainability goals. This shift will inevitably involve System Integrators and the entire audiovisual sector, presenting us with new challenges and opportunities.

EPBD4 and the Future of Buildings

The EPBD4 directive establishes that buildings must achieve higher energy standards, aiming for a net-zero emissions future by 2050 through various steps, the first of which - without delving into specificstakes effect as early as 2030. This involves not only a drastic reduction in energy consumption but also the complete

Michele Fucci

integration of BACS (Building Automation and Control Systems). In this scenario, System Integrators will play a pivotal role, as the directive applies not just to industrial or commercial buildings but also to residential structures and public spaces, opening up new opportunities for our sector.

Automation and the Smart Building Concept

The directive promotes the creation of smart buildings where every elementfrom lighting to climate control, from consumption monitoring to AV management - is interconnected and optimized. In the AV sector, this translates into a growing demand for systems that not only "work well" but are also interoperable, efficient, and capable of "communicating" with the rest of a building's infrastructure.

Automation is now a necessity: consider audio-video devices that activate based on the presence or absence of people, or solutions that optimize energy consump-

The Role of AV System Integrators in a "Green" World

AV System Integrators can no longer ignore environmental requirements and must prepare to embrace new paradigms. Simply installing an AV system is no longer sufficient. Now, every AV system must be designed to actively contribute to energy savings and sustainability.

A good example is AV control platforms that allow for central management of audiovisual devices, reducing consumption and waste. These systems can be programmed to activate only when necessary, saving energy and reducing environmental impact. The EPBD4 directive also encourages continuous monitoring of consumption, opening the door to AV solutions that allow data collection to optimize the performance of each system. Therefore, System Integrators must think long-term, proposing AV solutions that can adapt to an ever-evolving environment while maintaining compatibility with new automation and control standards.

buildings that can adapt to people, optimizing comfort and functionality without compromising energy efficiency. This is only possible through a close integration between BACS systems and AV infrastructure. On one hand, BACS systems allow for optimized energy consumption, while on the other, AV systems can ensure intelligent, real-time control, avoiding waste and enhancing the user experience.

The Impact on the AV Sector and the Challenge of Training

For our sector, this regulation represents both a technical and educational challenge. AV System Integrators must stay up to date and acquire cross-disciplinary skills that bridge the AV world with energy management. In a sense, AV must become “invisible”: systems should work in synergy with the environment, with devices turning on only when needed and automatically turning off when not in use.

Looking ahead, the goal is not just to comply with the regulation, but to exceed

tion through continuous monitoring. Thanks to BACS (Building Automation and Control Systems), these devices no longer operate in isolation but become part of an integrated and interactive ecosystem that responds to real-time inputs.

Here, the role of the System Integrator comes into play - not just to install hardware but to ensure that each component becomes "part of a whole," ready to interact with the network and enhance overall efficiency.

From Home Automation to AV: a Technological Convergence

With the EPBD4 regulation, we are witnessing an increasingly tight convergence between home automation, automation, and AV. A concrete example? Automated HVAC and lighting systems must be able to communicate with AV systems, adjusting the environment based on the specific needs of a meeting or event.

In this context, AV System Integrators must work hand in hand with other specialists, from energy engineering to automation, to build buildings that function as true interconnected organisms. The future requires

expectations in terms of efficiency and sustainability. EPBD4 is not merely a list of rules to follow, but a vision of a more connected and environmentally responsible world. In this world, AV System Integrators are no longer just technicians; they become designers of a more sustainable, efficient, and interactive environment.

In conclusion, this regulation does not merely impose new requirements; it is an opportunity to rethink our work, making AV integration a key driver for building sustainability. A step that, as we know, requires not only technology but also a clear vision for the future. 

MILANO AUDIOVISUAL FORUM 2024

A SUCCESS OF INNOVATION AND COLLABORATION

Simone Madoni

Milan Audiovisual Forum (MAF) confirms itself as the key event for innovations in the audiovisual sector, showcasing new opportunities and interactive languages based on advanced technologies

The 2024 edition of the Milan Audiovisual Forum (MAF), held in Milan on October 29-30, concluded with remarkable success, establishing itself as a benchmark event for advancements and cutting-edge applications in digital and satellite technology, particularly in the audiovisual sector.

Organized by Pentastudio in collaboration with HD Forum Italia, the event serves as a platform for dialogue and innovation, showcasing the latest breakthroughs driven by technological progress.

The Forum provided not only an opportunity to discuss emerging technologies but also to explore market challenges and the implications of an increasingly fragmented ecosystem. Key topics included innovative programming, emerging interactive languages, and new opportunities offered by technologies such as artificial intelligence, IP infrastructures, remote production, user profiling, production virtualization, and advanced satellite applications—elements that are redefining how content is created and consumed.

Thanks to all the leading companies in the sector that contributed not only with their presence but also with their technical and content-based inputs, bringing cutting-edge and practical solutions to the attendees. Special thanks go to all the speakers and guests who shared their valuable expertise, sparking debates and enriching each session with in-depth analysis and thought-provoking insights. Their commitment was essential to the event's success, as was the active participation of our members and industry professionals, who made every discussion even more engaging and relevant.

The Milan Audiovisual Forum demonstrated the importance of creating a space where knowledge and innovation converge to tackle the challenges of an ever-evolving industry.

The topics addressed during the event were crucial in setting the course for the future of the audiovisual supply chain, with a strong focus on adaptability to change.

In a context marked by increasing market fragmentation and the rapid emergence of new technologies, it is essential for all stakeholders to continue collaborating actively and constructively. Innovation and digitalization strategies will be key to overcoming future challenges and achieving successful positioning in an increasingly competitive market. 

MILANO AUDIOVISUAL FORUM NEXT EVENT

OCTOBER 2025 IN MILAN

www.audiovisual.forum www.hdforumitalia.it events@pentastudio.it Tel. +39 0444 543133

THE VIDEO MAPPING IN PIAZZA DEI SIGNORI IN VICENZA

A fusion of art and technology

In the stunning setting of Piazza dei Signori in Vicenza, one of the most iconic spaces of the Italian Renaissance, an event comes to life that blends technology, creativity, and cultural heritage: video mapping. This artistic projection show transforms the facades of the historic monuments in the square into a luminous canvas, offering the audience an immersive experience of lights, colors, and sounds. Piazza dei Signori is the beating heart of Vicenza, a city bearing the mark of Andrea Palladio, the great Renaissance architect. At the center of attention in the show is the Palladian Basilica, an architectural masterpiece recognized by UNESCO as a World Heritage site. During the video mapping, its majestic white stone facade becomes a dynamic and living surface, reinterpreted through digital technology. The arches, columns, and Palladian friezes come to life, creating the illusion that the building transforms: details animate, the structure crumbles and recomposes, creating a dialogue between the past and the present.

The video mapping project was curated by Pixel Shapes, an internationally renowned Italian studio specializing in multimedia installations and digital art. Thanks to collaboration with the Municipality of Vicenza and other local cultural institutions, the event was conceived as a tribute to the city and its history. Pixel Shapes has extensive experience in the field of video mapping and audiovisual content design. Their signature is recognizable for its attention to detail and innovative use of three-dimensional projection techniques, merging art and technology in a show that moves audiences of all

ages. The creation required months of work, from the planning phase to the development of visual content and projection programming. Every detail of the Palladian Basilica’s facade was digitized to ensure the projections perfectly fit the architectural structure. The show is not only a visual entertainment, but a way to tell the city’s identity through a modern and accessible language. Each sequence is accompanied by an original soundtrack, created specifically to amplify the emotional impact of the projected images.

The music, which ranges from classical to modern melodies, synchronizes perfectly with the animations, creating a multisensory experience.

The video mapping represents an example of how technology can enhance historical and cultural heritage. Vicenza, known worldwide as the city of Palladio, manages to speak to a contemporary audience through events like this.

The project demonstrates how innovation can serve tradition, not distort it, but rather exalt its beauty and meaning. During the Christmas holidays, Piazza dei Signori has become a highly anticipated event for both locals and tourists. Countless people gather in the square to be enchanted by the projections and to share a moment of wonder.

The video mapping in Piazza dei Signori is more than a show: it’s an exciting journey that unites the past and the future, a celebration of the beauty of Vicenza and its history.

Thanks to the talent of artists and technologists, and the vision of local institutions, the city offers an experience that enchants and inspires, paying tribute to its extraordinary cultural heritage. 