Inclusive Mapping_Economy of Francesco

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I N C L U S I V E M A P P I N G CREAZIONE DEL GIOCO Sofia Croso Mazzuco MargheritaFrancescoTiriduzziPoloPaoloSantori per la f i o r i t u r a u m a n a SofiaFOTOGRAFIECrosoMazzuco

Inclusive Mapping è dunque un invito a raccontare le storie, tanto quelle belle quanto quelle brutte, di modo tale che il vissuto quotidiano degli abitanti di una città, di un quartiere, possa essere visto, nei suoi lati più luminosi così come in quelli dove ci sarebbe bisogno di più luce.

I n c l u s i v e M a p p i n g

Ti va di unirti a noi?

EVISULCNI GNIPPAM

Inclusive Mapping, o Mappatura Inclusiva, vuole risvegliare la ‘coscienza dei luoghi’ di cui già parlava l’economista Giacomo Becattini: l’obiettivo è far emergere le storie dei luoghi, quelle che tante volte si nascondono nella memoria dei cittadini o negli spazi meno visti delle nostre città. Detto questo, la maniera di narrare e raccontare i luoghi infuenza anche i modi in cui questi si sviluppano. La foritura umana, una visione integrale della felicità personale e comunitaria, è direttamente collegata alle narrative locali.

Inclusive Mapping cerca le storie che, condivise, possano creare opportunità per la foritura umana, e favorire quindi il diffondersi di una felicità anche condivisa, dove ogni persona vive la propria felicità come parte di un bene comune da custodire con gli altri.

Con gli amici e i vicini: Questo livello di gioco è un invito per un gruppo di amici a parlare dei saperi locali nella propria comunità, condividendo idee e emozioni e scoprendo come altre persone percepiscono il mondo.

c o m e s i g i o c a ?

Con la tua comunità: Questo livello di gioco è un invito per farti scoprire la tua comunità, osservare i luoghi e parlare con conoscenti e sconosciuti

Con te stesso: Questo livello è un invito ad accedere a tutto ciò che risiede nel più profondo del tuo cuore e della tua memoria, rifettendo sulla tua storia e entrando in connessione con essa.

EVISULCNI GNIPPAM

Con la comunità: Guardati intorno. Chi sono le persone che vedete? Queste sono estranee o conosciute? Vi sembra di avere più cose in comune o differenze? Connettetevi ai temi che sono emersi nella rifessione su cosa potrebbe essere migliorato nel tuo luogo per aumentare la qualità di vita; parlatene con persone sconosciute nella vostra comunità e provate a capire se queste intenzioni sono condivise. Se sì, conversate su quali sarebbero delle strade da percorrere per migliorare. Ricordatevi: questo è il vostro luogo. Fatene parte!

B E N I C O M U N I

U R B A N I

EVISULCNI

I Beni Comuni Urbani sono elementi di appartenenza. Possono essere beni e servizi prodotti e governati collettivamente dalle comunità con il fne di stimolare la foritura umana tramite il diritto di accesso alle risorse. La prossimitá tra cittadini e beni, e forme collettive di gestione, stimola il benessere attraverso l’accesso a risorse di qualità, a economie sostenibili, alla socialità, elementi centrali per il benessere individuale e collettivo.

Con te stesso: Se esiste, da dove proviene il tuo senso di appartenenza al luogo dove vivi? Il modo in cui interagisci con la tua comunità, quartiere o città, in che senso contribuisce alla tua appartenenza o alla tua distanza rispetto ad essa? Rifetti e scrivi o disegna.

GNIPPAM

b e n i c o m u n i u r b a n i

Con gli amici e i vicini: Rifettendo tra amici e vicini cosa vi fa sentire parte di qualcosa in comune? Cosa create insieme nella quotidianità, siano essi spazi oppure eventi, e che cosa gestite insieme? Cosa impatta direttamente la vostra vita in cui però non avete voce in capitolo o controllo? Registrate cosa va bene e che cosa necessiterebbe di un intervento collettivo per una migliore qualitá di vita nel vostro luogo di vita.

Il mondo esistente in quanto dono di Dio, in cui ogni cosa – animata e non – sussiste in relazione a tutte le altre. Si differenzia dalla nozione più laica di “natura” riconoscendo nel creato un’origine di iniziativa divina o comunque trascendente, e intravedendo nel creato non un semplice “sistema chiuso”, ma un organismo interdipendente, orientato al bene e alla piena espressione di ogni suo componente.

c

Con te stesso: Quale rapporto hai con il creato attorno a te? Come lo concepisci? Ti senti interpellato personalmente a custodirlo in modo attivo e propositivo? Come?

C R E A T O r e a t o

Con gli amici e i vicini: Ci sono iniziative che ti vedono coinvolto con gli altri nel valorizzare il creato? Come emerge l’attenzione per il creato nei dialoghi che comunemente intrattieni con amici o persone a te vicine? Qual è la percezione sul tema della custodia del creato?

EVISULCNI GNIPPAM

Con la comunità: Quali progetti penseresti potrebbero essere utili per coinvolgere la tua comunità nella sensibilizzazione verso forme di ecologia integrale, di valorizzazione del creato, di maggiore sostenibilità ambientale e sociale? Papa Francesco parla del creato come nostra “casa comune” in cui “tutto è connesso”: quanto è vissuta questa consapevolezza a livello di stili di vita (personali e comunitari), di politiche economiche e sociali?

Con gli amici e i vicini: Pensate che gli ingredienti della ricetta della vostra felicità siano gli stessi? Se sì, vi è mai capitato di pensare che altri potrebbero dare peso ad altre cose prima ancora che alla propria felicità (es: la felicità degli altri, la libertà, la dignità)? ietzsc e diceva c e super ciale pensare c e le persone tendano alla propria felicità, tutti, secondo lui, vogliono invece ‘lo sforzo’ che conduce alla felicità. Vi ritrovare nel suo pensiero?

I N G R E D I E N T I D E L L A

Con te stesso: Ad oggi, ritieni di essere il miglior giudice di ciò che contribuisce alla tua felicità? In passato, ti è mai capitato di constatare alcuni limiti nelle tue scelte dirette verso ciò che pensavi ti avrebbe reso felice? Quali ostacoli alla tua felicità ti è capitato di incontrare lungo il cammino?

La felicità è da sempre uno dei temi più dibattuti nel pensiero flosofco e oltre . ra i temi pi discussi c la questione sullo statuto oggettivo o soggettivo della felicità. n termini semplici, l individuo sempre il miglior giudice di ci che lo porterà ad essere felice visione soggettiva o soggettivistica , o forse ci sono degli elementi oggettivi , validi per tutti, senza i quali l essere umano non potrà mai essere felice, a prescindere dalle sue inclinazioni e valutazioni personali. La felicità un delicato equili rio tra ci a cui le persone danno importanza e ci a cui dovre ero dare importanza. roviamo a interrogarci su questo.

F E L I C I T À

G L I

g l i i n g r e d i e n t i d e l l a f e l i c i t à EVISULCNI GNIPPAM

Con la comunità: Quali sono le barriere che ostacolano la vostra felicità? Quali sono quelle insormontabili e quali quelle rimovibili? Chi, eventualmente, dovrebbe rimuoverle? Voi, i vostri concittadini, la politica locale, la politica nazionale? Sareste disposti a rinunciare a qualcosa che vi rende felici se tutti i vostri concittadini ve lo chiedessero in nome del ‘bene comune’?

Con te stesso: Quali sono le narrative della tua realtà? Puoi partire dalla storia della tua famiglia, ma in che modo questa si intreccia con la storia ad esempio del tuo quartiere o della tua città? In che modo queste narrative ti servono, sia in senso positivo che negativo?

L’uomo è fatto anche di parole. Ci sono narrazioni che infuenzano le nostre esistenze e il modo in cui ci comportiamo: una su tutte, è la narrazione del denaro. Da quando in qua scambiarci pezzi di carta ha iniziato ad avere un valore?! È una convenzione che crea valore e alla quale comunemente, crediamo.

n a r r a t i v e s o c i a l i

Con gli amici e i vicini: Rifettendo tra amici e vicini uali sono le narrative che vi appartengono, sia come individui che come abitanti della società? Cosa vi piace e non vi piace di queste narrative? In che modo ci fanno comodo? Vi viene in mente qualcuno che le mette in questione? Confrontatevi!

EVISULCNI GNIPPAM

N A R R A T I V E S O C I A L I

Con la comunità: Quali sono le narrative della comunità? In che modo queste bloccano o fanno da trampolino di lancio per i membri della comunità? Andate in giro a parlare con gli abitanti e cercate di capire quali sono i punti che ritornano. Quali frustrazioni e quali sogni emergono? Iniziate le conversazioni proprio con la domanda: “Qual è il suo più grande sogno?” oppure ual la sua pi grande rustrazione? Rifettete su questi aspetti sia a livello individuale che collettivo.

EVISULCNI GNIPPAM

Con la comunità: Sei per strada. Prova ad osservare le persone per strada. Quali sono i momenti di scambio? Di cosa si parla? Le persone parlano tanto o poco? Dove si soffermano a parlare: nel mezzo della piazza, a un lato, vicino ad una panchina, seduti? Fermatevi a parlare con le persone e chiedetegli “Cos’è per voi un bene relazionale”? Sperimentate!

b e n i r e l a z i o n a l i

Con te stesso: Ci sono delle attività che svolgi assieme ad altre persone? Quali sono? Che sensazioni ti lasciano? Se succede, cosa ti impedisce di avvicinarti ad altre persone?

Con gli amici e i vicini: Quali attività svolgete insieme? Di che tipo di attività si tratta e che importanza hanno per voi? Come vi fanno sentire queste attività? Rafforzano o diminuiscono il legame di comunità? Discutetene tra di voi!

Tutti conosciamo i beni di consumo: si tratta di prodotti e servizi che consumiamo tutti giorni e che fanno ormai parte del nostro modo di vivere. Ma esistono un altro tipo di beni, quelli relazionali, che prendono vita ed hanno senso solo nel momento in cui sono condivisi. Questi beni ci nutrono e rafforzano i legami con coloro con cui li condividiamo, siano essi degli sconosciuti o degli amici stretti. Interessante vero?

B E N I

R E L A Z I O N A L I

Con gli amici e i vicini: iedi ai tuoi amici e vicini cos uello c e considerano come patrimonio nel vostro uartiere o nel luogo dove vivono eduti in cerc io condividete le storie c e anno preso posto in uesti luog i c e considerate patrimonio

Con la comunità: amminate insieme lo stesso gruppo di amici vicini per uesti posti c e pensiate acciano parte del patrimonio mmaginate come saranno uesti posti ra molti anni anc e la prossima generazione li considerer come patrimonio? e cosa dovrebbe essere atto per conservare il valore c e uesti luog i anno per voi?

Tutti i luoghi hanno i loro patrimoni, anche quando non sono stampati sulle cartoline o nelle guide di viaggio. I patrimoni vengono dai valori umani, dalle storie locali, spazi difesi contro forze avverse, sono luoghi amati. Per questo, i grandi custodi del patrimonio culturale sono le persone. Più che le costruzioni, il patrimonio è una forma di appartenere ai luoghi dove si vive.

EVISULCNI GNIPPAM

Con te stesso: Quale sono i luoghi del tuo quartiere che hanno un signi cato speciale per te c e raccontano la tua storia? uesti spazi sono importanti solo per te o per tutta la tua comunit ? isegna uesti spazi e o scrivi perc sono importanti per te

P A T RI M O N I O ( S O C I A L E )

p a t r i m o n i o ( s o c i a l e )

L’innovazione sociale serve a migliorare la vita di tante persone. Nasce mettendo insieme idee e opportunità in modo spiritoso, creativo e complesso (nel senso di collegare idee e reti diverse). Serve a vedere le cose in modo diverso rispetto a come queste sono fatte, e porta risultati sorprendenti! Diciamo che l’innovazione sfugge alla regola in un modo abbastanza furbo.

I

EVISULCNI GNIPPAM

N N O V A Z I O N E S O C I A L E

i n n o v a z i o n e s o c i a l e

Con gli amici e i vicini: Siete felici con il modo in cui vivete e vi mettete in relazione con le persone attorno a voi? Funziona tutto bene nei luoghi dove vivete o vi vedete limitati in qualche aspetto? Se c’è qualcosa che vi disturba, avete mai provato a fare qualcosa per cambiare la situazione? Parlatene tra di voi e capite insieme se ci sono intenzioni, risorse e idee per implementare qualche cambiamento locale.

Con la comunità: Spesso, quanto più popoloso è un luogo, più distanti sono le persone dalle decisioni che incidono sulla loro vita. Malgrado ciò, se si impara a guardare intorno con curiosità sulle possibilità per innovare i nostri modi di vita, saremmo stupiti dalle opportunità che non avevamo visto davanti al nostro naso. Trova il tuo modo di scoprirle, e invita quelli intorno a fare lo stesso lla ne condividete le vostre scoperte e magari create voi le innovazioni che vi servono.

Con te stesso: Il modo in cui sei abituato/ta a fare le cose nel quotidiano è stato in gran parte creato da te o ti è stato insegnato? Ti senti più a tuo agio facendo le cose come la maggior parte delle persone dove vivi fanno, o inventando il tuo modo proprio di essere e di agire? Fai qualche esempio!

EVISULCNI GNIPPAM

s p i r i t u a l i t àS P I R I T U A L I T À

Con gli amici e i vicini: Quali occasioni e luoghi abbiamo per condividere questa dimensione della nostra vita? Se e quando troviamo occasioni di condivisione a livello spirituale, quali sentimenti rimangono nel nostro profondo? In che modo la dimensione spirituale può incidere nelle relazioni “lunghe”, cioè quelle che attengono al mondo del lavoro o delle istituzioni?

La spiritualità è una dimensione fondamentale della persona che si esprime in simboli, azioni, stili di vita, decisioni che sono ispirati nel profondo da fattori naturali, culturali, storici, religiosi, della personalità, della fede.

Con te stesso: Quali bisogni e desideri esprime la dimensione spirituale nella mia vita? Come vivo la mia dimensione spirituale? Quali i luoghi in cui riesco a coltivarla maggiormente?

Con la comunità: Oggi, tendenzialmente, si assiste ad una rinascita del fenomeno spirituale, ma in forme prevalentemente privatistiche ed individuali. In che modo (cioè abitando quali esigenze, domande, spinte dell’umano) la dimensione spirituale potrebbe invece aiutarci ad essere, a pensare, a fare comunità?

F E L I C I T À (E U D A I M O N I A)

Con te stesso: Hai mai pensato a questi due tipi di felicità? Per te, qual è la più importante? Quanto centrale è il tema della felicità nel tuo quotidiano e quanto incide sulle tue scelte?

Con gli amici e i vicini: Confrontatevi su ciò che rende ognuno/na di voi felice. Rendere felici sé stessi, dal punto di vista eudaimonico (felicità del bene comune), dovrebbe rendere felici anche quelli attorno a voi. Vi ritrovate su quest’ultimo punto? In caso negativo, che cosa potrebbe essere fatto di diverso?

Con la comunità: La felicità comune, o condivisa, è valorizzata nella vita quotidiana dei luoghi dove vivete? In caso affermativo, in c e modo avviene uesto? n caso negativo rifettete quanto rendere qualcuno più felice può dall’altro lato rendere qualcun’altro meno felice? Ci sono cambiamenti che si potrebbero are subito nel vostro stile di vita c e sarebbero di bene cio alla felicità da un punto di vista eudaimonico?

f e l i c i t à (e u d a i m o n i a)

Ci sono due tipi di felicità; quella edonica, che è individuale e riguarda i piaceri, e quella eudaimonica, che è collettiva e riguarda il ene comune, il forire insieme agli altri. ggi, la felicità che viene valorizzata di più è quella legata al piacere individuale nonostante sia la felicità come bene comune che porta enessere pi a lungo. questa la vera responsa ile per le opportunità etiche e inclusive.

EVISULCNI GNIPPAM

EVISULCNI GNIPPAM

Tra gli amici e vicini: Avete mai scambiato del cibo con i vostri amici? Di che cibo si tratta? Che effetto vi farebbe scambiare del cibo già aperto (ad esempio scatolette di mais già aperte pacc etti di patatine non niti ? areste disposti a arlo perché? Discutetene tra di voi.

C I B O

Con la comunità: Scoprite dove le persone fanno la spesa e perché. Quali sono gli elementi del paesaggio alimentare oodscape della comunit ? vvero uali negozi punti vendita in generale luoghi in cui si può trovare del cibo ci sono? Parlate con le persone c e stanno acendo la spesa in uesti luog i erc venite ui a are la spesa? osa vi piace non vi piace di uesto posto?

Dagli anni ‘90 con la nascita dei food studies negli Stati Uniti, ci si è sempre resi meglio conto che il cibo è un settore complesso composto da tantissimi attori e che coinvolge tante visioni diverse l agricoltore, il distri utore, le certifcazioni, l aspetto nutrizionale del ci o, ma anche am ientale e personale. Non ultimo quello della sostenibilità ambientale. Con questa carta esploreremo vari aspetti del cibo!

c i b o

Con te stesso: Qual’è un cibo che ti porta gioia? Come lo mangi? Quando? Che cos’ha di speciale per te? Prova a descrivere la situazione, ma anche i colori, il sapore, l’odore...Sia della situazione che del cibo!

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