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Cover Story Hiab/Effer

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Faresin

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Cover Story

HIAB/EFFER

Protagonisti insieme Con uno spazio di esposizione raddoppiato al GIS rispetto all’edizione 2019, la divisione Loader Cranes del gruppo finlandese rivela la propria strategia di integrazione. L’Italia è al centro del futuro e la sede di Minerbio (Bo) sarà in prima linea per conquistare il mercato mondiale

Quando si percepisce un cambiamento, la trasformazione può essere già avvenuta, prima ancora che ce ne accorgiamo. Nel caso della proficua integrazione di Effer all’interno del gruppo Hiab, il cambiamento è rivelato dall’evidenza del mercato. Più opportunità nella diffusione delle grandi gru su autocarro prodotte nello stabilimento di Minerbio (Bo), più applicazioni individuate da una nuova platea di clienti, più autorevolezza internazionale (soprattutto nei mercati avanzati del Centro e Nord Europa). Stefano Brusa, Marketing Manager della divisione Hiab Loader Cranes, ci ha spiegato la nuova vita del marchio Effer, a tre anni dall’acquisizione dell’azienda da parte del grande player finlandese e dopo i primi passi importanti di integrazione di due realtà che sembrano fatte per capirsi e per realizzare, insieme, un’osmosi fertile di risultati e di crescita.

Che cosa è cambiato, a Minerbio, dopo l’ingresso di Effer in Hiab?

La domanda giusta sarebbe: che cosa è migliorato, nella prospettiva industriale di Minerbio, dal novembre 2018, da quando, cioè, Effer è entrata a far parte del gruppo Hiab. Sono migliorate tante cose, è la risposta giusta. Dopo i primi passi preliminari, da circa un anno è stato accelerato il processo di integrazione dell’azienda all’interno della galassia societaria Hiab. Un percorso testimoniato dalla creazione

di un nuovo logo che contraddistingue la gamma delle grandi gru all’interno di Hiab Loader Cranes. Il nome Effer, quindi, contrariamente alle voci funeste che ne decretavano erroneamente la scomparsa, continuerà a esistere, e con forza rinnovata, nell’ambito della nuova strategia Hiab che intende proporre il marchio come punta di diamante nell’ambito della divisione gru.

Un miglioramento di posizione all’interno del mercato di settore, basato quindi su nuove strategie che partono dal gruppo Hiab.

Esattamente. La nuova produzione Effer parte, oggi come ieri, dalla capacità progettuale della sede di Minerbio, specializzata nelle gru su camion ad alta capacità. La grande novità è che questa eccellenza oggi può giovarsi oggi dell’avanzata tecnologia di controllo Hiab, sviluppata proprio per le gru idrauliche su autocarro. Questo è il futuro della gamma e il lancio della nuova Effer 1000 sta lì a dimostrarlo. Questo modello straordinario ha caratterizzato l’anno in corso della nostra produzione e in termini di vendite, non abbiamo mai avuto un successo così importante, soprattutto in mercati europei importanti e avanzati come la Germania, la Francia e la Finlandia). Si tratta di aree dove la rete Hiab è molto diffusa e capillare, e questo fatto costituisce per Effer una notevole potenzialità commerciale. Il vantaggio dell’integrazione della gamma Effer in Hiab è quello di poter innalzare - per la gamma generale delle gru Hiab - l’offerta di prodotto, e per Effer, in molti paesi, di ampliare le possibilità di una diffusione al massimo grado.

Cover Story

La Effer 1000 sarà esposta al prossimo GIS 2021, le Giornate del Sollevamento che si svolgeranno a Piacenza Expo. Per voi, rappresenta un simbolo della nuova stagione di Hiab/Effer?

L’identità delle grandi gru Effer sarà sempre quella di modelli dalle grandi capacità di carico, dedicati in prevalenza al mondo delle costruzioni, grazie alle notevoli possibilità di sbraccio verticale e a plus dinamici come quello rappresentato dal jib. La Effer 1000 va oltre, con un accento di leggerezza in più che consente alla gru un allestimento su autocarro a libera circolazione, a quattro assi. Queste prerogative fanno della Effer 1000 una gru di fascia alta per ogni tipo di applicazione, non solo cantieristica ma anche industriale e in ambiti di intervento complessi, come nei centri cittadini.

Abbiamo sottolineato il ruolo di protagonista delle gru Effer nella gamma generale Hiab. Quale scambio tecnologico si è realizzato, nell’integrazione tra i due brand?

La gamma Hiab ed Effer si sovrappone, in alcuni casi, ma essenzialmente permangono differenze specifiche riguardo alla categoria di applicazione tra le due linee di prodotto. La gamma Effer si giova, da questo punto di vista, della rete Hiab per divulgare i propri modelli in ambiti di utilizzo e in segmenti di mercato che fino a oggi non aveva mai frequentato. Con il modello Effer 1000 e la preminenza di una configurazione inedita di sviluppo la 9+6 del braccio telescopico (una configurazione mai raggiunta prima, in questa classe di gru), abbiamo conseguito il risultato progettuale di una gru compatta

Una regina in scena

Presentata all’inizio dell’anno, la nuova Effer 1000 che illuminerà lo stand Effer al GIS 2021 è un modello da 90 tm che potenzia la linea di gru su autocarro per impiego pesante sulla quale il gruppo Hiab punta l’investimento maggiore, dopo l’acquisizione del marchio italiano nel 2018. La Effer 1000 è un compendio di reali innovazioni sul fronte strutturale e dinamico. La prima esclusiva concerne il fatto che questa gru sia la prima della categoria a vantare una struttura del braccio a nove sezioni, con sei estensioni del jib per una capacità di sollevamento di 2.300 kg allo sbraccio limite di 26 m e un carico utile massimo di 5.800 kg allo sbraccio di 23 m. La gru pesa solo 9.500 kg ma offre prestazioni consentite di solito alle gru più pesanti e di categoria maggiore. La chiave delle prestazioni importanti della Effer 1000 consiste nella struttura dodecagonale del braccio V10-Force che conferisce forza di sollevamento straordinaria alle operazioni di carico più pesanti, riducendo al minimo le oscillazioni laterali e aumentando la precisione di intervento. Il braccio è dotato inoltre del nuovo Jib Multipower che conferisce ancora maggior efficacia ai sollevamenti più impegnativi, anche dal 5° al 9° sfilo in fase operativa. La gru può essere dotata inoltre del sistema V-Stab e CroSStab, moduli opzionali Effer per incrementare le facoltà e l’area di stabilizzazione della gru.

ad alte prestazioni di sbraccio verticale - come abbiamo già sottolineato -, con più carico residuo a disposizione e più leggerezza nell’allestimento su autocarro. Una novità simile, proprio in virtù delle nuove potenzialità di vendita offerte dalla rete Hiab, allarga senz’altro l’orizzonte di nuovi campi di applicazione - in senso multifunzionale - e di nuovi clienti, a partire dai paesi europei più avanzati del Nord Europa.

La vostra partecipazione al GIS 2021 sarà in grande stile, con uno stand straordinario. In questo modo, l’identità italiana all’interno di Hiab sarà una dichiarazione di intenti per il futuro.

Al GIS 2021, in effetti, saremo presenti con uno stand raddoppiato rispetto a quello della precedente edizione del 2019. Avemo un grande spazio espositivo che conterrà i prodotti di punta Effer e Hiab, rivelando proprio la nostra integrazione nel segno della continuità storica dei due marchi. In riferimento ai prodotti Hiab, il mercato sta crescendo senz’altro e la scommessa sull’Italia contempla oggi un responsabile commerciale che potrà allargare le opportunità di applicazione, con la proposta di prodotti nuovi e interessanti anche per il cliente nazionale, come la serie di scarrabili Multilift (con le novità ADR dedicate al trasporto e alla movimentazione di merci pericolose). Da una rete sempre più integrata, aumentando l’offerta e la diffusione, anche il mercato Italia di Hiab si svilupperà in modo più solido, sulla scorta dell’appartenenza alla divisione gru che delinea già di per sé una strategia molto precisa. Anche i benefici di finanziamento dell’Industria 4.0, con un pioniere tecnologico come Hiab, costituiranno senza dubbio un punto di vantaggio notevole e pregnante rispetto alla concorrenza.

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