Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets
La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova
Anno 7 - Dicembre/Gennaio 2022
Sollevamento Cranes & Access | Trasporti | Heavy Eccezionali Transport | Movimentazione | IndustrialIndustriale & Port Handling e Portuale
THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW
www.pgexpo.eu
8 -10 Giugno 2022 Piacenza
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Dal 1965 abbiamo lanciato la nostra sfida alla gravità e da allora non abbiamo mai smesso di crescere, soprattutto grazie a chi, come te, dalle nostre gru ha preteso sempre qualcosa in più: più potenza, più precisione, più sicurezza, più facilità d’uso e più versatilità di installazione. Sappiamo per esperienza che insieme si arriva più in alto. Per questo abbiamo aggiunto alla ben nota qualità del servizio di assistenza pre e post-vendita Effer tutti i vantaggi di una ricerca e sviluppo straordinariamente potenziata grazie al supporto del gruppo Hiab di cui oggi facciamo parte. MODELLI SELEZIONATI EFFER PERMETTONO DI BENEFICIARE DELL’AMMORTAMENTO INDUSTRIA 4.0
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Editoriale
Fabio Potestà
Alberto Finotto
Sulla sicurezza, teniamo alta la guardia!
Cari Lettori, dire che l’anno delle costruzioni è iniziato male, non è un paradosso, anche se le statistiche indicano una ripresa straordinaria delle costruzioni nazionali. Superbonus, PNRR e altri benefit prossimi venturi non ci devono far dimenticare che la sicurezza nei cantieri è peggiorata, e di molto, nonostante gli appelli di associazioni, sindacati e osservatori di ogni autorevolezza e grado. L’incidente di via Genova, a Torino, ha rappresentato il paradigma di una situazione intollerabile di cui le imprese hanno la responsabilità principale, nonostante le proteste che già avvertiamo, frammiste al rumore di fondo dello scaricabarile nazionale (sport esecrabile di cui siamo campioni mondiali, in più settori). Qualcuno ha replicato, alle condanne dure della stampa e dei sindacati contro il settore delle costruzioni, che fare di tutta l’erba un fascio è ugualmente esecrabile. Certamente, la sicurezza è un punto di investimento tecnologico e di impegno morale per molti, non va dimenticato. In primis, guardando all’ambito del sollevamento, lo è per i costruttori, impegnati a concepire gru e piattaforme aeree sicure e dotate dei più sofisticati sistemi di controllo. In secondo luogo, lo è per le imprese più coscienziose e specializzate; poi, per i noleggiatori che hanno a cuore lo sviluppo sano e coerente di un comparto fondamentale nella ripresa dell’edilizia e dell’industria dei servizi. Non è un impegno morale, invece, per chi morale non lo è mai stato. E girando per cantieri, si può osservare a occhio nudo questa lacuna intollerabile. Leggiamo, sul più importante quotidiano nazionale che l’Ispettorato del Lavoro, dallo scorso giugno, ha raddoppiato il numero delle ispezioni, proprio in considerazione della ripresa a spron battuto dei lavori edili, sospinti dal vento degli incentivi nazionali. Ebbene, lo stesso quotidiano ricava dai
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primi dati un autentico bollettino di guerra. “Nell’ultimo semestre del 2021, su 100 cantieri visitati, 91 non erano in regola con le norme contrattuali, assicurative e di sicurezza. Nel primo semestre erano 60, e questo dimostra che la corsa al bonus sta accelerando le irregolarità. Delle 13 mila infrazioni registrate nel corso del 2021, il 50% riguardano l’inadeguatezza delle misure di protezione in caso di caduta dall’alto”. Il riferimento è soprattutto ai ponteggi e alle impalcature, sistemi generalmente semplici da gestire. Ma quando l’inadeguatezza riguarda l’uso di macchine come le autogrù, i sollevatori telescopici, le piattaforme aeree mobili, come la mettiamo? Dall’operatore senza casco e imbracature di protezione, alla gru priva di manutenzione periodica; dall’azzardo operativo per abbattere le tempistiche di intervento, fino all’inesperienza di un operatore formato in 48 ore (se va bene), tutto depone a favore della denuncia. Lo hanno fatto, prima di noi, voci autorevoli che voi tutti avete letto su queste stesse pagine, esperti dell’ingegneria del sollevamento che da anni condannano il pressappochismo di imprese e metodologie, anche nello svolgimento di grandi opere e di progetti residenziali della massima importanza. Non scambiamo le critiche responsabili per sensazionalismo. Piuttosto, facciamone tesoro e teniamo alta la guardia sulla sicurezza. Il lavoro e la vita sono altrettanti valori tutelati dalla nostra Costituzione e da quella legge suprema e interiore che si chiama coscienza. Non dimentichiamolo e cerchiamo, sempre, di non perderli entrambi in quella corsa al profitto stolido che già tanti danni ha prodotto alla nostra industria e alla credibilità del Paese.
Buona lettura!
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Periodico associato a
Sommario
Dicembre/Gennaio 2022 - Anno 7
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Anno 7 - Dicembre/Gennaio 2022
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THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW
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8 -10 Giugno 2022 Piacenza
Trasporti Eccezionali
Gru e Autogrù
Goldhofer, p.102
Liebherr, p.44 Di Stefano I.B.A. Crane, p.50 Fassi, p.54 Liebherr, p.58 Espi Engineering, p.62
Noleggio e distribuzione Mollo Noleggio, p.104
Gru Edili
Niederstätter, p.66
70
Fotografia Archivio Sollevare Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it Direzione e redazione MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@sollevare.it Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 info@sollevare.it
Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012
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Attrezzature & Componenti Hydrapred, p.78 Hawe/Cometto, p.82
Movimentazione Industriale e Portuale
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L’orizzonte energetico passa attraverso il dibattito più serio sulle infrastrutture di rete e sulle nuove opportunità di fonti alternative. Le fiere Pipeline & Gas Expo e Hydrogen Expo saranno dedicate a un settore nazionale che vuole finalmente evolversi.
Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova
JLG, p.70 Genie, p.74
Donati, p.88 Faulhaber/Evocortex, p.90 Still, p.96 JCB, p.98
Responsabile Editoriale Alberto Finotto
Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it
In copertina:
Attualità, p.8
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Direttore Responsabile Fabio Potestà
Collaboratori Roberto Ambra Andrea Potestà Stefania Priolo
www.hydrogen-expo.it
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Rivista partner
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Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Exhibitions Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2022
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News GRU E AUTOGRÙ
Coppia reale di Spagna Dopo aver analizzato in dettaglio tutti le necessità di un mercato particolare come quello spagnolo, lo specialista Grues Padrosa di Llers, nella provincia della Girona, ha fatto la sua scelta. L’autogrù Tadano AC 4.100L-1 era la macchina da acquistare, la migliore sul mercato, secondo il giudizio del noleggiatore iberico, nella classe delle 100 tonnellate operative; e non solo per il braccio poderoso da 60 metri e per le grandi capacità di sollevamento, ma anche per le dimensioni estremamente compatte. Di conseguenza, l’azienda ha ritenuto opportuno ordinarne addirittura due, destinate subito al sollevamento e alla movimentazione per travi prefabbricate di calcestruzzo lunghe 45 metri e dalle 50 tonnellate di peso. Per poter coprire il più ampio campo di applicazioni possibile con le proprie gru Tadano, Grues Padrosa ha ordinato una gamma completa di attrezzature. Tra queste, una prolunga di 19 metri a estensione meccanica, un doppio argano e una guida a due pulegge da 1,5 metri. Il tutto corroborato, naturalmente, dal sistema di controllo IC-1 Plus, parte integrante della dotazione.
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News COMPONENTI
cifiche, e in caso di difficoltà, ovunque ci si trovi, il Service Point di Effer può verificare istantaneamente il problema e intervenire subito con ladirisoluzione Kohler è ufficialmente entrata a far parte di eFuel Alliance, aggiungendo un ulteriore traguardo nella sua strategia sostenibilità ed da remoto dell’anomalia. Race consente elettrificazione. L’organizzazione europea rappresenta gli interessi delle aziende coinvolte nella produzione di combustibili sintetici, di raccogliere una gran mole di dati che da energie rinnovabili, su scala industriale. La missione è portare avanti la produzione di sullesua gru equipaggiate con il sistema zioni personali. Dotato di un display TFT permettono il monitoraggio e una miglior carburanti sintetici o biogeni, alternativa ai Steady garantisce infine un alto Sense. A ben guardare, inoltre, come Steady da 3,5”, gestione della macchina: si può visualizcarburanti convenzionali, contribuendo alladi qualità dell’immagine, offrendo è molto più che un radiocomando: è un così livello zare il tragitto della gru dal pannello di clima. che affianca veroprotezione e propriodel “partner” feedback dettagliati e precisi. Un altro controllo, monitorare il tempo effettivo di “Kohler è orgogliosa di far parte di eFuel Alliance – l’operatore per facilitare la sua giornata gioiello della tecnologia è RACE – Remolavoro e misurare la percentuale di utilizha dichiarato Nino De Giglio, direttore Marketing, lavorativa, estremamente ergonomico, te Assistant Control Effer – il nuovo sizo delle attrezzature quali il jib, il cestello Comunicazione e Channel Management per Kohler perché lascia braccia e mani in posizione stema di connettività per le gru Effer che o le forche. Ma si può anche visualizzaEngines – Gli eFuel, i motori elettrici e le soluzioni naturale, riducendo la tensione postupermette di rimanere sempre connessi re le performance di più unità, per un ibride rappresentano un ulteriore soluzione per la rale.riduzione Inoltre èdelle facile da usare grazie alle alla gru, con la possibilità di accedere a miglior controllo della flotta. Un partiemissioni di CO2. Kohler, da sempre icone particolarmente intuitive, mentre tutti i dati necessari. Fondamentale per colare sicuramente molto utile anche al orientata all’innovazione, è pronta a sviluppare la retroilluminazione lavo- clienti pianificare il lavoro e per intervenire noleggiatore. Senza contare i vantaggi soluzioni di energiapermette pulita per di i propri e per utilizzatori loro macchine. per raregli anche nelle oredelle in cui la luce comin-Proprio tempestivamente in caso di necessità. in termini di manutenzione preventiva, motivo, ciCopre, impegniamo svolgere ruolo cia aquesto scarseggiare. infine,a tutti i un Con Race è possibile monitorare da redal momento che dal pannello è possibile attivo all’interno della nuovaeassociazione”. canali di frequenza al mondo dispone moto la gru da qualsiasi device mobile sapere quanto manca alla manutenzione di una scheda di memoria rimovibile in o fisso: basta accedere al portale, senza della gru e si possono quindi predisporre cui è possibile salvare le proprie impostadover scaricare programmi o app spein anticipo gli interventi.
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Una comunità che cresce
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La Simple Inside Community che raggruppa tutti i possessori di ragni Easy Lift in Usa e Canada continua ad allargarsi. Il dealer nordamericano UP Equip, con cui Easy Lift collabora ormai da quasi 10 anni, ha infatti iniziato l’anno a pieno ritmo, consegnando nel mese di gennaio ben otto ragni del marchio italiano ad altrettanti arboristi e a un’impresa di servizi elettrici. In Pennsylvania, sia l’arborista Starke Tree Care che l’impresa elettrica Starbrite Electric hanno scelto un RA31. In Ohio, una piattaforma cingolata RA26 è stata consegnata alla ditta di arboristi Brauns Tree Service and Stump Removal. In Michigan sono arrivate tre piattaforme: un RA31 per Metro Detroit Tree and Firewood, un RA26 per Levan Tree Service e un R210 per Advanced Arborist. Anche la costa del Pacifico ha ricevuto i suoi ragni Easy Lift: un RA31 per Maplewood Arbor Care nello stato di Washington e un RA26 per Lutz Tree Service, in Oregon. I due modelli di ragni Easy Lift con doppio braccio telescopico e jib, RA26 e RA31, sono sempre più apprezzati dagli arboristi nordamericani, in quanto validi alleati per lo svolgimento del loro lavoro.
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ORMIG S.p.A. Piazzale Ormig | Ovada (AL) ITALY Tel. +39 0143.80051 | E-mail: mktg@ormigspa.com 11 Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale
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News SOLLEVAMENTI E TRASPORTI ECCEZIONALI
Valore di sostenibilità Fagioli, leader mondiale nell’ingegneria e grandi movimentazioni, ha pubblicato il suo primo Rapporto di Sostenibilità, che rendiconta le performance economiche, ambientali e sociali del Gruppo nel 2020. 207,6 milioni di euro di valore generato e distribuito agli stakeholders, 28 nuovi assunti di cui il 71% sotto i 30 anni di età, oltre 2.600 ore di formazione tecnica erogate, 89% del personale assunto a tempo indeterminato, avviato un importante piano di ammodernamento della flotta per ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera. Tre i pilastri del piano di azione sviluppato per strutturare il percorso del Gruppo nella sostenibilità e rispetto ai quali verranno misurati i risultati raggiungi valutandone, anno dopo anno, le performance e i margini di miglioramento: innovazione a servizio del cliente, sviluppo delle risorse interne e della cultura della sicurezza e adozione di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale. “Il primo Rapporto di Sostenibilità nella storia di Fagioli rafforza ulteriormente l’impegno del Gruppo sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale – ha commentato Fabio Belli, AD di Fagioli – In un contesto così sfidante e in rapida evoluzione come quello attuale, l’attenzione alla sostenibilità in tutte le sue forme è e sarà sempre più un asset centrale non solo della nostra strategia di crescita sui mercati, ma anche del ruolo di Fagioli per la collettività”. Il valore economico direttamente generato nel 2020 dal Gruppo Fagioli è pari, come dicevamo, a 207,6 milioni di euro, di cui il 90% distribuito ai principali stakeholder, in particolare oltre 160 milioni di euro ai fornitori di beni e servizi e 35 milioni di euro al personale dipendente. L’attenzione alla comunità del Gruppo è testimoniata dall’assunzione, in Italia e all’estero, di personale locale, dal supporto alla crescita delle economie locali attraverso interventi strutturali a sostegno delle attività di trasporto e dalla scelta di fornitori del territorio. Attenzione al capitale umano Nell’ambito della responsabilità sociale, il tema dell’occupazione rappresenta un fattore centrale per il Gruppo che vede nelle risorse umane un capitale fondamentale per la propria crescita. L’attenzione ai dipendenti (525 al 31 dicembre 2020, + 6% sul 2019) è testimoniata dalla qualità dei rapporti di lavoro, con l’89% del personale assunto con contratti a tempo indeterminato, dalla consistente attività di formazione erogata (oltre 2.600 ore di formazione tecnica, +58% sul 2019) e dal piano di nuovi inserimenti che ha visto nel 2020 l’ingresso di 28 risorse, per il 71% giovani sotto i 30 anni di età. “L’attenzione che Fagioli ripone da sempre nel rafforzamento e nello sviluppo delle competenze tecniche e manageriali delle proprie risorse – ha commentato Rocco Sabelli, presidente di Fagioli – si concretizzerà nei prossimi anni con un intenso programma di formazione che si estenderà progressivamente a tutte le società operative del Gruppo presenti nel mondo. I nostri dipendenti sono il motore dei nostri risultati e per questo motivo continueremo a investire su di essi andando allo stesso tempo alla ricerca dei migliori talenti su scala internazionale”. Sicurezza sul lavoro Sul fronte della sicurezza, il Gruppo Fagioli è impegnato nel raggiungimento dell’obiettivo “zero incidenti” attraverso numerose iniziative in tutti gli ambienti lavorativi che mirano all’aumento della consapevolezza di dipendenti e fornitori sui potenziali rischi derivanti dalle attività svolte. Una campagna di sensibilizzazione che ha già portato risultati concreti nel 2020, con la riduzione del tasso di infortuni del 29% e dell’indice di gravità del 73% rispetto ai valori del 2019. Le iniziative per fronteggiare l’emergenza Covid19 Per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19 il Gruppo ha messo in atto una serie coordinata di iniziative a tutela della salute dei lavoratori che hanno garantito la continuità delle attività aziendali nonostante le difficoltà derivanti dalle diverse normative esistenti nei Paesi del mondo dove Fagioli opera. Tra le numerose misure adottate rientrano l’istituzione di un apposito Comitato di Emergenza Covid-19 come punto di riferimento interno al Gruppo e punto di contatto con le autorità, e l’introduzione dello smart working per tutte le funzioni che lo hanno consentito, accompagnato da un’attività di formazione dedicata per il personale coinvolto. L’attenzione all’ambiente: investimenti per l’ammodernamento della flotta e non solo Sul fronte ambientale il Gruppo è concentrato sull’adozione di soluzioni efficienti dal punto di vista energetico e sul sostegno alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Il Gruppo ha avviato un importante percorso di rinnovamento del proprio parco mezzi attraverso un programma di investimento pluriennale finalizzato sia all’acquisto di nuovi veicoli pesanti a maggior efficienza ecologica, sia alla conversione da diesel a elettrico dei motori di altri mezzi della flotta (es. carrelli elevatori). L’impegno di Fagioli verso l’ambiente si è concretizzato anche attraverso numerose azioni volte a prevenire sversamenti nell’ambiente di olio o carburante utilizzati dai macchinari, ridurre il rumore generato dalle attività, prevenire il degrado ambientale (tra cui studi per la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, analisi geotecniche e statiche per salvaguardare l’ambiente e le strutture esistenti durante il passaggio di convogli di trasporto pesante) e finalizzate alla gestione e riciclo dei rifiuti.
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News MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE
Transpallet di praticità Baoli amplia la propria gamma prodotti presentando l’EP 15-03, nuovo transpallet elettrico con capacità di carico fino a 1.500 chilogrammi che combina le caratteristiche e i vantaggi dei transpallet elettrici ad un prezzo estremamente vantaggioso, rappresentando una perfetta ed economica alternativa ai transpallet manuali. Grazie alle dimensioni compatte, alla sua grande efficienza e all’estrema versatilità, l’EP 15-03 è ideale per le operazioni di movimentazione nei magazzini di piccole e medie dimensioni, così come nei punti vendita al dettaglio. Il raggio di sterzata ridotto e la marcia di precisione permettono infatti di condurre il transpallet con facilità anche in aree con poco spazio di movimento e, attivando il comando di marcia lenta, l’operatore può anche utilizzare il carrello con il timone in posizione verticale. Ciò consente manovre particolarmente precise, una funzione utilissima in spazi stretti come i cassoni dei camion o le corsie dei piccoli negozi.
MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE
Alleanza intralogistica CLS iMation, la business unit di CLS dedicata alle Intelligent Solutions for Logistics Automation, ha annunciato la nuova partnership con VersaBox, società di Smart Robotics specializzata in soluzioni efficienti e flessibili per la gestione dei processi di intralogistica. La nuova alleanza permetterà di allargare ulteriormente il portfolio di soluzioni di CLS iMation dedicate all’automazione intelligente e all’ottimizzazione dei processi unendosi alla crescente rete di partner presente a livello europeo. Con l’intento di supportare le esigenze in continua evoluzione di ottimizzazione dei processi espresse dai clienti internazionali, CLS iMation era alla ricerca di un soggetto partner in grado di ampliare ulteriormente la propria offerta come “one-stop provider” di soluzioni per l’automazione e la digitalizzazione dei processi intralogistici. In particolare, CLS iMation si avvarrà della piattaforma di Smart Intralogistics Autonomy@ Work che si avvale di robot autonomi per offrire sistemi di trasporto autonomo all’avanguardia alle aziende di produzione e di stoccaggio in tutta Europa.
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MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE
Al litio per ogni mossa Clark rinnova e rilancia le serie GEX e GTX di carrelli elevatori elettrici a tre e quattro ruote, con propulsione a 48 volt e capacità di carico da 1,6 a 2 tonnellate. la grande novità consiste nel fatto che le nuove linee sono ora disponibili anche con una batteria agli ioni di litio (Li-Ion), ampliando la disponibilità di questa tecnologia nel settore dei carrelli controbilanciati. I clienti con applicazioni intensive in particolare beneficiano delle proprietà della batteria Li-Ion. Longevità, capacità di ricarica rapida e intermedia, assenza di manutenzione conferiscono ai carrelli elevatori elettrici GEX e GTX le massime prestazioni, in particolare nelle operazioni su più turni nella grande distribuzione o nell’industria, e certamente nella GDO e nei segmenti di stoccaggio delle bevande, della chimica e della farmaceutica, dove una funzionalità a zero emissioni è indispensabile.
SERIE FS 7.32 COMPACT VISITA IL SITO
2,05
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ALTEZZA MINIMA
2,1
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LARGHEZZA
4,67 LUNGHEZZA
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ALTEZZA SOLLEVAMENTO
3,2
ton
3,8
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CAPACITÀ SOLLEVAMENTO
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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale FARESIN INDUSTRIES SPA - Via dell’Artigianato, 36 - 36042 Breganze, Vicenza Tel. +39 0445 800300 - Fax. +39 0445 800340 - faresin.com
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News ASSOCIAZIONI
© Tadano Ltd. 2021
Unacea e il patrocinio al GIC
UNA SPANNA SOPRA LA CONCORRENZA. LA NUOVA GRU AC 4.080-1 Con un braccio base lungo ben 60 metri e una struttura compatta, la nuova Tadano AC 4.080-1 trova spazio in una vasta gamma di applicazioni. Ciò vale in particolare per l’uso in combinazione con il sistema di stabilizzatori Flex Base, la cui estensione è regolabile in continuo, e il sistema di posizionamento Surround View, due caratteristiche che rendono la gru la prima scelta per numerosi progetti in cui lo spazio è un fattore primario. Utilizzabile sia come gru principale, sia come potente gru ausiliaria, grazie all’imbattibile capacità di sollevamento anche con il braccio impennato, la gru AC 4.080-1 si è già prenotata il suo posto in molti futuri cantieri.
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www.tadano.com
In un momento congiunturale decisivo e favorevole per il comparto generale dei macchinari e delle attrezzature per l’edilizia e le grandi opere infrastrutturali, il ruolo di Unacea (l’Unione italiana macchine per costruzioni) è di estrema importanza per conferire ulteriore impulso alle aziende rappresentate dall’associazione. Unacea costituisce oggi il vero portavoce del made in Italy di un settore che comprende un fatturato complessivo di oltre 3,5 miliardi di euro e un volume occupazionale di 50 mila unità lavorative, incluso l’indotto. Unacea ha scelto di conferire il proprio patrocinio ufficiale al GIC, le Giornate Italiane del Calcestruzzo, una delle fiere fondamentali per il settore Construction, con particolare riferimento all’ambito delle macchine e degli impianti per il calcestruzzo, per la demolizione e per il riciclaggio. L’evento espositivo si terrà negli spazi di Piacenza Expo, dal 28 al 30 aprile prossimi e la partecipazione di Unacea all’evento è coerente con il dettato fondato di “un’associazione di categoria a immagine e somiglianza dell’industria di settore, gestita da imprenditori e imprenditrici”. L’abbinamento della filosofia di Unacea con una fiera specializzata che ha fatto della vicinanza ai produttori il proprio scopo promozionale, sancisce una sinergia concreta e positiva tra gli organizzatori del GIC e la stessa Unacea.
Qualità, affidabilità ed efficienza: il made in Italy per eccellenza
queste sono le caratteristiche che rendono il marchio FMGru apprezzato in tutto il mondo.
Transizione 4.0: Innovazione e benefit con Tutte le nostre gru possono essere dotate di un sistema di interconnessione che le rende idonee all’iperammortamento previsto dal piano nazionale Transizione 4.0: questo sistema consente di creare un collegamento tra la gru e i sistemi informativi del cliente, di monitorare da remoto i mezzi e di ricavare dati sullo stato e sull’utilizzo della macchina. Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale
www.fmgru.it
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News MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE
Shopping online Linde Material Handling lancia lo shop online dedicato al mercato italiano. Il nuovo portale, accessibile da qualsiasi device, costituisce un’ulteriore risorsa non solo per i clienti ma anche per la rete vendita Linde, che è composta da 4 filiali e 19 tra concessionari e partner e che impiega complessivamente oltre 800 tecnici specializzati nell’assistenza. Gli ordini raccolti attraverso il portale saranno infatti gestiti direttamente dall’organizzazione più vicina al luogo di consegna del prodotto, a garanzia del rispetto degli altissimi livelli di servizio e assistenza Linde. In questo modo si evita qualsiasi sovrapposizione tra canale fisico e online, che anzi si integrano perfettamente in una strategia omnichannel e omniexperience coerente con valori del brand Linde e incentrata sul cliente. Sullo shop online è possibile acquistare una selezione dell’amplissimo portfolio prodotti che compone la gamma Linde. Per consentire ai clienti di iniziare a familiarizzare con questo nuovo sistema, la scelta dei prodotti disponibili online è stata per il momento circoscritta ai carrelli più semplici, diffusi e facili da configurare, come transpallet e stoccatori di bassa portata.
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THE FIRST ITALIAN EXHIBITION & CONFERENCE FULLY DEDICATED TO THE HYDROGEN SECTOR
8-10 June 2022 Piacenza Italy
Under the Patronage of
Among the confirmed Exhibitors at Hydrogen Expo
Supporting Associations Dal 1946
949598
For info and stand bookings Ph. +39 010 570494819 info@hydrogen-expo.it – www.hydrogen-expo.it
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News TRASPORTI ECCEZIONALI
Una culla per i giganti del vento
L'
impresa olandese Ter Linden Transport di Doetinchem è stata la prima ad acquistare e a provare sul campo l’ultimo MWTXL Mega Windmill Trailer di Noteboom, composto da un Jeepdolly a quattro assi con adattatore di sollevamento e un carrello autosterzante a sette assi, sempre con adattatore di sollevamento. La tendenza nell’industria delle turbine eoliche è quella di produrne di sempre più grandi. Ad esempio, le pale stanno diventando più lunghe e le sezioni del-
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le torri stanno aumentando di diametro. Di conseguenza, le torri di base di queste turbine sono diventate più larghe, dai circa 4,5 m di qualche anno fa agli oltre 6 m di oggi. Con il MWT-XL, Nooteboom si concentra principalmente sul trasporto di sezioni di torri di grande diametro per parchi eolici onshore. Importanti vantaggi del Nooteboom MWT-XL, rispetto alle soluzioni di trasporto alternative che utilizzano rimorchi modulari, sono i minori costi di manutenzione, un prezzo di acquisto
più favorevole e un’estrema facilità d’uso. Inoltre, il peso più leggero e la lunghezza della combinazione più corta del MWT-XL possono anche offrire vantaggi nell’ottenere esenzioni in Europa. Tutto ciò contribuisce ad abbassare il Total Cost of Ownership per il trasportatore. Il nuovo MWT-XL è molto flessibile in quanto è adatto per sezioni di torre con diametri diversi fino alle sezioni di torre più grandi con un diametro di circa 6.300 mm. Già nel 2003, Nooteboom ha introdotto il primo MWT per il trasporto di
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turbine Vestas e parti di torri, di cui Nooteboom ha venduto oltre 120 unità. Questa rivoluzionaria soluzione di trasporto è diventata lo standard nel trasporto odierno delle turbine eoliche e vediamo che anche altri produttori stanno abbracciando questa innovazione Nooteboom e stanno
proponendo una soluzione simile. Un importante vantaggio del Nooteboom MWT è che le sezioni della torre possono essere caricate e scaricate completamente senza gru in modo sicuro ed efficiente. I diametri maggiori delle sezioni della torre creano esigenze diverse sulla solu-
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zione di trasporto scelta. Ad esempio, il baricentro del carico è ora molto più alto durante il trasporto. Pertanto, è necessaria una maggiore stabilità per poter trasportare in sicurezza su strada le sezioni della torre, fino a 100 tonnellate di peso. Anche ad alte velocità fino a 80 km/h.
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News PLE
Isolate contro il rischio La sicurezza non è mai troppa quando si parla di piattaforme aeree. Lo sa bene CMC, che si appresta a presentare sul mercato la sua i23, primo modello della nuova serie di ragni “i” elettricamente isolati fino a 46 kV. Come si evince dall’ultimo report globale Ipaf sulla sicurezza, la folgorazione è al secondo posto tra le cause di incidente, anche mortale, per gli utenti delle PLE. Il rischio di elettrocuzione, in realtà, non riguarda solo chi è al lavoro sulle linee di media e alta tensione, ma anche chi si trova in prossimità delle stesse, poiché aumenta con il diminuire della distanza con la linea elettrica. La CMC i23 è progettata per ridurre al minimo questo rischio, grazie alla cesta monoposto in vetroresina e agli speciali bracci in fibra, uniti all’impiego di materiali speciali come olio e tubi non-conduttivi.
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News MOVIMENTAZIONE PORTUALE
Luciano Fantuzzi, l’ultimo saluto del Capitano
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Si è spento, all’età di 86 anni, Luciano Fantuzzi, l’imprenditore che fu l’ultimo capitano delle Reggiane, storica casa costruttrice di gru da banchina che comprò dall’Efim nel 1994, salvandola dalla chiusura e portandola a un rinnovato e clamoroso successo. L’avventura durò fino al 2009, quando le difficoltà contingenti e le tribolazioni finanziarie lo costrinsero alla vendita. Luciano Fantuzzi, dopo pochi anni, riuscì a compiere ancora un atto di grande generosità, regalando al Comune i primi capannoni per avviare il grande progetto di riconversione dell’area industriale, oggi denominata Parco Innovazione. Generosità e culto del lavoro hanno sempre contraddistinto la storia di Luciano Fantuzzi, originario di Nocetolo di Gattatico, con un percorso professionale e di vita partito da una piccola officina di Lentigione di Brescello. Da quel piccolo avamposto, arrivò a creare un impero, un gruppo imprenditoriale che da Genova a Monfalcone, fino alla Cina, contava migliaia di dipendenti. Nel segno delle gru e di quella passione meccanica che lo aveva marchiato a fuoco fin da bambino. Carlo Azeglio Ciampi lo nominò Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. La sua storia è racchiusa in un emozionante volume biografico che gli dedicò l’amico giornalista Cesare Bellentani. “Una vita a forza nove”, il titolo che gli si attagliava come un abito tagliato su misura, con lo sguardo e i progetti sempre guardando al mare (altro suo grande amore, che dal imitare delle banchine lo portò alla nautica). Fu onesto, audace e sfortunato in quegli anni Duemila che decretarono – a causa di contingenze finanziarie ingestibili – la fine della grande avventura di Reggiane. Un’avventura che ebbe l’ultima grande stagione proprio grazie a Luciano Fantuzzi. Gli ultimi anni ci hanno restituito l’immagine di una persona indomita, solare, amante della vita e delle persone. Ha navigato felice ancora per molti anni, con la sua barca, scrutando all’orizzonte quella terra e quelle gru che brillavano al sole. Nell’oro di una storia preziosa e indimenticabile.
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News SOLLEVAMENTI E TRASPORTI ECCEZIONALI
Un ponte ciclopedonale tra le ali della competenza Le infrastrutture di mobilità urbana comprendono oggi numerose realizzazioni ciclo-pedonali, insediate in aree fortemente costruite e con un gran numero di interferenze statiche (altre opere viarie e strutture edificate) e dinamiche (traffico veicolare intenso). Per ridurre il disagio della permanenza dei cantieri, la tendenza è quella di ricorrere a componenti prefabbricati di grandi dimensioni, restringendo l’apertura dei siti di lavorazione a pochi giorni o persino a interventi di qualche ora. Solo un approccio ingegneristico complessivo all’avvicinamento e all’installazione di questi componenti può garantire perciò il raggiungimento di obiettivi così sofisticati, tenendo sotto controllo costi e rischi di impresa. La mobilità è leggera, ma non sempre però le opere necessarie e renderla possibile e sicura per tutti sono “leggere”. È il caso della passerella ciclo-pedonale Metagarup che attraversa il fiume Swan a Perth in Australia, posata da Mammoet. Si tratta di un ponte sospeso sorretto da due strutture a forma di serpente in traliccio d’acciaio ognuna pesante 400 tonnellate, lunghe 120 metri e larghe 35. Le strutture dovevano essere portate sul posto, sollevate e tenute ferme per essere saldate a costituire lo scheletro portante della passerella. Il trasporto è stato effettuato con delle chiatte. Sui lati del fiume sono state poi elevate due strutture del tipo Mega Jack alte 50 metri. Con queste sono state posizionate le due metà dell’arco (ogni sollevamento ha preso una giornata) e sostenute mentre venivano saldate. SI è venuto così a formare un arco alto 72 metri sopra il livello dell’acqua. La passerella unisce oggi i quartieri orientali di Perth con la penisola di Burswood, dove è stato appena aperto un nuovo stadio da 60.000 posti, consentendo ai cittadini e ai visitatori di raggiungerlo lasciando la propria auto in garage.
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News GRU E AUTOGRÙ
Asso per l’America Latina Jekko ha nominato Jorge Menocal responsabile dell’area vendite per il Sud e Centro America. Ingegnere informatico e meccanico per formazione, Monocal arriva dalla recente avventura personale di Equiptool365, società che ha fondato nel 2019. Ha iniziato la sua carriera nel 2000 come rappresentante commerciale per Hertz Rentals in Spagna. Nove anni dopo ha assunto la posizione di responsabile vendite per la società di noleggio Maquinarias Paco; quindi, alla fine del 2013 si è trasferito a Miami per assumere l’incarico di area manager con United Rentals. Nel 2016 è entrato in Herc Equipment e nel 2018 ha cominciato a preparare le basi per l’ultima attività in proprio. Menocal è bilingue, parla inglese e spagnolo e le sue competenze rientrano appieno nella strategia di Jekko per consolidare la presenza del marchio nel mercato sudamericano, incentrata su prodotti specifici come la minigrù JF545 da 15,5 tonnellate – con diverse unità già vendute in Messico – oppure il modello SPX532 da 3,2 tonnellate, best seller in Cile e ancora in Messico, e ancora i minipicker MPK20 da due tonnellate e MPK50 da cinque tonnellate, popolari soprattutto in Uruguay e in Argentina. Il direttore vendite di Jekko, Alberto Franceschini considera Jorge C. Menocal “attore chiave per lo sviluppo del mercato sudamericano. Ora abbiamo finalmente una figura di spicco in Sud America in grado di superare le barriere e di costituire un anello di connessione con la rete vendita, seguendo da vicino le società di noleggio in un mercato in cui Jekko prevede un forte aumento delle vendite nei prossimi cinque anni”.
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GRU E AUTOGRÙ
Nuovo direttore generale per Valla
Manitex Valla ha annunciato ufficialmente la nomina – a partire dal 1° gennaio 2022 – di Fabrizio Girotti come direttore generale dell’azienda (specializzata nella produzione di gru semoventi elettriche e parte del gruppo Manitex International). L’incarico va ad aggiungersi alle attuali responsabilità di Girotti come direttore generale di Oil&Steel. La nomina, come ha sottolineato Steve Filipov, CEO di Manitex International “ha l’obiettivo di continuare a investire nel segmento in pieno sviluppo delle macchine da sollevamento a zero emissioni”. Nel dare l’annuncio, Filipov ha colto l’occasione per ringraziare Carlo Forini, direttore generale uscente Manitex Valla, per il suo contributo all’azienda negli anni passati.
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News PLE
Ragni italiani per la rete UK Sempre più Regno Unito nella tela dei ragni Multitel Pagliero. 16 piattaforme cingolate SMX250 rappresentano l’ultimo ordine di DJB Machinery a Multitel UK & Ireland, che porta a 28 il numero di ragni acquistati dall’azienda di Daniel Bryce. DJB Machinery LTD la cui sede e officina si trovano a Buxted, Uckfield, East Sussex, fornisce le imprese di manutenzione del verde di tutto ciò che è necessario per la loro attività: motoseghe, fresaceppi, trincia erba e arbusti, trinciatutto forestali, benne, pinze, cesoie miniescavatori, minipale, minidumper, abbigliamento e dispositivi di protezione. Nell’offerta, quindi, non poteva mancare una macchina come la SMX250. Nel novembre 2020, quindi, DJB Machinery è diventato distributore ufficiale della gamma SMX, ma soltanto agli arboristi, mentre Multitel UK continua a trattare direttamente con il resto dei clienti, sia per la vendita che per il noleggio. Il riscontro sul mercato del Regno Unito è stato immediato, tanto che più della metà delle 16 piattaforme dell’ultimo ordine, è andata venduta. Inoltre poche settimane fa Ian Thomson, field engineer Multitel UK & Ireland, ha tenuto un corso di formazione tecnica a Luton per alcuni dei ragazzi di DJB Machinery, su come diagnosticare i guasti e fare piccole riparazioni.
MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE
Tra i migliori, in Campidoglio Il 16 dicembre 2021, nella sala del Campidoglio, a Roma, si è tenuta la settima edizione del premio “100 Eccellenze Italiane” organizzato dall’associazione Liber, in collaborazione con la casa editrice RDE e con il contributo dell’official partner Sanity System. La finalità di “100 Eccellenze Italiane” è quella di premiare 100 protagonisti nazionali che si sono contraddistinti nel contributo alla crescita del Paese. Il riconoscimento storie di eccellenza della settima edizione del premio è stato conferito a Donati Sollevamenti per la sezione Sollevamento Carichi e Movimento Interno. A ritirare il riconoscimento e a rappresentare Donati all’esclusiva serata di gala, il presidente e amministratore delegato della società, l’ingegner Valerio Del Curto, che ha colto l’occasione per ringraziare tutti i lavoratori Donati che hanno contribuito a questo successo. Il premio è stato consegnato direttamente dal presidente dell’associazione Liberi, Verdiana Dell’Anna, e dall’editore Riccardo Dell’Anna.
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PLE
Nomina in quota Ipaf Jacco de Kluijver, vicepresidente Sales & Marketing EMEAR di Genie Europe, è entrato nel consiglio di amministrazione di Ipaf. De Kluijver, attivo nel settore del sollevamento in quota fin dal 2000 – nello specifico, per PLE e attrezzature a propulsione elettrica – ha iniziato la propria carriera in HDW, distributore Genie per i Paesi Bassi, dopo un’esperienza professionale nella società di spedizioni e logistica Slavenburg & Huyser. Nel 2005 è passato, a Towerlight, è responsabile vendite per l’Europa. Arriva in Genie nel 2007 come responsabile delle vendite per il Benelux, aggiungendo alla propria responsabilità di area manager anche il Regno Unito e l’Irlanda, l’anno successivo. È stato promosso al suo attuale ruolo di vicepresidente per le vendite e il marketing in Europa, Africa e Medio Oriente nel 2015 e dal 2020 alle sue competenze si è aggiunta anche l’India. La sua nomina sarà annunciata ufficialmente all’Assemblea generale e al Summit Ipaf di Londra, in programma il prossimo 10 marzo.
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News NOLEGGIO E DISTRIBUZIONE
L’innovazione che fa crescere È stato un 2021 molto positivo per Niederstätter, con un fatturato record che raggiunge i 40 milioni di euro nell’anno della ripartenza post-lockdown. Il risultato è frutto di uno sforzo strategico realizzato dal protagonista altoatesino (nella vendite, nel noleggio e nella formazione incentrata su macchine e attrezzature per le costruzioni, in particolare sulle gru edili) con l’apertura di nuove sedi, in Veneto e in Lombardia, passando per l’impegno quotidiano fornito per digitalizzare e innovare il comparto edile, stradale e industriale. Una crescita che si è spinta oltre i confini altoatesini, trentini, veneti e friulani, andando a intercettare proprio il mercato lombardo, nuovo asse strategico di sviluppo per l’azienda. Niederstätter ha infatti inaugurato un nuovo centro clienti a Castelli Calepio, in provincia di Bergamo, e rinnovato il centro di formazione della Niederstätter Academy a Vadena, in provincia di Bolzano all’interno del Safety Park. Azioni che hanno permesso di assumere nuovo personale arrivando a contare 80 dipendenti totali, allargando così il proprio team e includendo al suo interno nuove competenze.
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NOLEGGIO E DISTRIBUZIONE
Acquisizioni di gruppo Mollo Noleggio coglie per la prima volta nella sua storia l’opportunità di crescere integrando altre realtà nazionali. Le acquisizioni oggi riguardano Monia Noleggi di Forlì (FC) e Parmiani Noleggi di Montagna in Valtellina (So). Monia Noleggi è attiva da oltre 25 anni sul territorio romagnolo dove costituisce un punto di riferimento, in particolare per il noleggio di piattaforme aeree e l’attività dell’azienda è stata integrata attualmente all’interno della filiale Mollo Noleggio di Forlì. La seconda operazione riguarda l’acquisizione di Parmiani Noleggi, realtà storicamente radicata sul territorio valtellinese, del lecchese e svizzero di prima frontiera. Parmiani, azienda ben strutturata, oltre alla sede principale a Montagna in Valtellina, ha altre due filiali, a Piantedo, sempre nella provincia di Sondrio e a Garbagnate Monastero (Lc). Parmiani Noleggi continuerà a operare con il proprio marchio, guidata dalla figlia dei fondatori, Chiara Parmiani nel ruolo di amministratore delegato. ai16276308577_pag tc13s_sollevare_A5_2021_agosto settembre--.pdf 1 30/07/2021 09:41:05
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News GRU E AUTOGRÙ
Hermann Paus, addio al Re SI È SPENTO PRIMA DI COMPIERE 90 ANNI. UNA VITA CORAGGIOSA, FATTA DI RIVINCITE E SUCCESSI STRAORDINARI. NOTO IN ITALIA PER LE AUTOSCALE, IL SUO NOME FA PARTE DELL’INTERNATIONAL MINING HALL OF FAME DI DENVER PER LA PRODUZIONE STRAORDINARIA DI MACCHINE DA MINIERA
I
l fondatore della più autorevole e famosa società produttrice di autoscale, gru e attrezzature di sollevamento per l’edilizia – la Hermann Paus Maschinenfabrik GmbH, nota semplicemente come Paus tra i numerosi clienti internazionali – si è spento il 27 dicembre scorso. A gennaio di quest’anno, Hermann Paus avrebbe compiuto 90 anni.
Hermann Paus con la moglie Agnes
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Una vita quasi dickensiana, quella di Hermann Paus, uno degli otto figli orfani di padre (lo perse quando aveva solo tre anni), precoce e brillante contributore alla piccola impresa della madre, che lavorava come modista e poi ancora orfano quando la donna morì di una grave patologia respiratoria. A nove anni, Hermann è già un adulto, con un bagaglio di sofferenza che
non fermerà il suo talento di vita e lavoro. Viene separato dai fratelli e va a vivere in campagna con gli zii, proprietari di una piccola fattoria vicino a Munster. Con i cugini chiamati alle armi, Hermann dovette assumersi molte incombenze, nel lavoro agricolo nell’azienda di famiglia. A 14 anni è maniscalco; ferra cavalli insieme allo zio e impara a riparare di tutto, dalle biciclette ai saldatori, fino alle mietitrici e alle legatrici. A 15 anni, frequenta una scuola professionale locale, una volta alla settimana, e matura il desiderio di diventare ingegnere. Nel 1950 ottiene il suo primo lavoro come meccanico e si iscrive a un corso preparatorio per l’istituto tecnico, frequentando, dopo il lavoro diurno, i corsi serali quattro giorni su sette e il sabato. La vita mette il giovane Hermann ancora a dura prova, quando rimane quasi paralizzato dopo un incidente sul lavoro che gli causa gravi ferite alla testa, immobilizzandogli temporaneamente la parte destra del corpo. Si riprenderà e nel 1953 convince il direttore della Scuola Statale di Ingegneria ad affidargli un posto vacante in uno dei corsi; otterrà la laurea in ingegneria tre anni dopo. L’avventura imprenditoriale di Hermann Paus ha inizio. Comincia come progettista di macchine agricole e regi-
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Hermann Paus
stra il suo primo brevetto per un sistema di accelerazione per trattori. Nel 1961 viene assunto dal produttore di attrezzature agricole Krone; il proprietario, Bernard Krone, diventa per Hermann un’ispirazione e un mentore; sarà per lui un faro guida per la futura attività in proprio, insieme alla moglie Agnes che sposerà nel 1961. Proprio con Agnes, Hermann Paus fonda la sua azienda nel 1968. Prima produzione, gli autocarri con cassone ribaltabile, seguiti dalla serie di pale gommate articolate. Nel 1974 la gamma Paus è ampliata con veicoli per applicazioni minerarie sotterranee, seguiti due anni dopo dagli argani inclinati per la movimentazione di materiali. Le gru trainate e i sollevatori allestiti su camion, le future autoscale, arrivarono più tardi. Tra successi e difficoltà iniziali, l’impresa di Paus cresce. Diventa fornitore dell’industria mineraria russa; il Ministero competente gli conferisce la medaglia d’onore destinata alle eccellenze nel settore minerario nazionale, nel 2001. Nel 2002 viene nominato membro onorario di facoltà all’Accademia mineraria bielorussa di Minsk. Di recente, Hermann Paus è stato inserito nell’International Mining Hall of Fame di Denver, negli Stati Uniti. Hermann Paus ha svolto una parte importante nelle associazioni di categoria ed è stato per anni membro del consiglio comunale della sua città natale, Emsbüren, meritandosi la Croce federale al merito. Menzionare gli innumerevoli meriti dell’uomo e dell’imprenditore, sarebbe comunque riduttivo. Una nota importante da sottolineare è quella dell’importanza che per Hermann Paus hanno sempre avuto i lavoratori della sua azienda, a cui prestava sempre la massima attenzione, assumendosi la responsabilità e l’onere delle difficoltà che li riguardavano. “Il mio nome è su ogni prodotto che viene costruito nella mia fabbrica, quindi è mio dovere sostenere le persone che lo realizzano”, era solito ripetere durante le interviste..
Hermann Paus Lascia l’amata moglie Agnes, due figli – Franz-Josef e Wolfgang – alla guida dell’impresa di famiglia – e la figlia Elisabeth “Lisa” Paus, membro del Partito dei Verdi del Bundestag tedesco, oltre a numerosi nipoti che seguono oggi le orme del nonno nella passione per la grande ingegneria.
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News FIERE
Spostamento opportuno Transpotec Logitec riprogramma ancora le date dell’edizione 2022. “La rapida evoluzione della pandemia e la volontà di proporre, compatibilmente alle esigenze del calendario fieristico, un’offerta di qualità a visitatori ed espositori, ha portato Transpotec Logitec a ripianificare le sue date”, recita il comunicato stampa diramato oggi dagli organizzatori della fiera. La decisione è quella di spostare dal 12 al 15 maggio prossimi, negli spazi di Fieramilano, lo svolgimento dell’evento espositivo. “Nel corso degli ultimi giorni Transpotec Logitec ha lavorato per offrire, nonostante le mutate condizioni ambientali, una manifestazione fieristica di eccellenza e in sicurezza”, conclude la nota ufficiale, confermando “il progetto espositivo e i numerosi eventi che arricchiranno il palinsesto delle giornate”.
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GRU E AUTOGRÙ
Nomine in vetta Hyva Group ha nominato, poco prima di Natale, Davide Zanotti direttore generale di Hyva Capital Equipment, filiale italiana di Hyva con sede a Poviglio (Reggio Emilia) che comprende anche l’Hyva Crane Competence Center. Nel suo nuovo ruolo, Davide Zanotti sarà responsabile dei risultati commerciali e dell’efficienza operativa della filiale. Davide Zanotti, ha iniziato la propria carriera in R&D Elettronica ed Elettroidraulica, con gli ultimi 10 anni alla guida della divisione Qualità end to end. Dal 2015 ad oggi, Zanotti ha guidato la divisione Qualità e l’After Sales all’interno di Hyva come Global Quality Director, portando l’azienda a un soddisfacente consolidamento dei processi. L’altra neo-nomina in Hyva riguarda Giuseppe Romano, che oggi assume l’incarico di direttore commerciale della stessa Hyva Capital Equipment, a capo quindi della rete commerciale globale di Amco Veba e F.lli Ferrari. Sarà responsabile dello sviluppo delle vendite dell’attuale organizzazione promuovendo le strategie ed esplorando nuovi mercati attraverso azioni che porteranno ad aumentare i precedenti risultati di vendita. In Hyva da circa due anni e mezzo, Giuseppe Romano ha ricoperto il ruolo di direttore commerciale Italia, con la responsabilità di tutti i prodotti del Gruppo.
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News SOLLEVATORI TELESCOPICI
Un “quadro completo” a bordo MTA, multinazionale rinomata per lo sviluppo e la produzione di un’ampia gamma di prodotti elettrici ed elettronici per il mondo automotive, annuncia l’inizio della collaborazione con Dieci, produttore primario nel settore dei sollevatori telescopici. La partnership si basa sulla fornitura di Idea, il quadro di bordo off-the-shelf e customizzabile tramite il software tool proprietario MTA Studio. Idea equipaggerà i sollevatori telescopici Agri Max e Agri Plus, adottati in agricoltura, e Apollo Smart, destinato al mondo dell’edilizia. La facilità di utilizzo di MTA Studio ha consentito a Dieci, a seguito di un semplice training con gli ingegneri di MTA, di sviluppare il software applicativo totalmente in-house, portandone la personalizzazione al massimo delle potenzialità, sia per le grafiche, sia per le logiche operative. Ad esempio, le barre sulla destra del display Idea sono state programmate da Dieci come spie antiribaltamento, caratteristica che consente di accorpare nel quadro di bordo anche questa funzione di sicurezza, per la massima efficienza. Inoltre, grazie alla vasta memoria e alle feature messe a disposizione da MTA Studio, nel TFT da 7” verrà visualizzata un’immagine della macchina con livello di dettaglio e profondità simili a un 3D. Sul lato destro del TFT, sono presenti 4 pulsanti per la navigazione attraverso le diverse schermate. Il TFT di Idea è incollato al vetro frontale tramite optical bonding che, insieme al vetro minerale di copertura con caratteristiche anti-fingerprint e antigraffio, assicura un’ottima visibilità in ogni condizione ambientale. Idea è uno strumento molto robusto e ha un grado di protezione IP66, caratteristiche che lo rendono perfetto per gli utilizzi dei telescopici Dieci; è alimentabile sia a 12 Vdc sia a 24 Vdc ed è impiegato da Dieci in versione landscape. La collaborazione tra MTA e Dieci è destinata a rafforzarsi nel tempo grazie alla fornitura del quadro di bordo Idea ad altre macchine che verranno lanciate nei prossimi anni dal Costruttore.
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ATTREZZATURE E COMPONENTI
Premi d’eccellenza È stata una bella chiusura dell’anno quella di Walvoil. Dopo il riconoscimento ricevuto da Confindustria, il BAQ2021, il bollino per l’alternanza scuola-lavoro di Qualità, Walvoil è stata premiata anche da Kubota e da JCB. In occasione della Suppliers Conference di JCB India tenutasi il 15 dicembre scorso a Delhi, a Walvoil è stato assegnato il premio per lo sviluppo rapido e completo di nuovi prodotti e il successivo veloce contributo all’avvio della produzione, nella categoria “New Product Introduction Programme”. Il 18 novembre scorso, Walvoil è stata insignita anche del prestigioso premio Kubota Green Award, riservato ai comportamenti virtuosi dei fornitori in termini di sostenibilità ambientale. Walvoil ha ottenuto il riconoscimento 2021 grazie a diversi progetti di trasformazione delle proprie attività e delle proprie sedi in senso sostenibile. Progetti specifici, che sono il frutto di una visione attenta sul presente e sul domani delle persone che operano nel gruppo e del nostro pianeta. MARGINE DI ABBONDANZA 5 MM
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MARGINE DI ABBONDANZA 5 MM
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News ATTREZZATURE E COMPONENTI
Integrati e sicuri
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n Control Techniques - produttore di azionamenti elettrici a velocità variabile, parte del gruppo gallese Nidec - si prende molto seriamente la sicurezza, con tecnici che dedicano un grande impegno alla fase di sviluppo dei prodotti per garantirne la massima sicurezza d’uso. La sicurezza integrata è il nuovo paradigma della progettazione di sistemi. I moderni processi industriali si trovano ad affrontare una sfida importantissima: la richiesta costante di una maggiore capacità produttiva delle macchine e l’esigenza di ridurre i guasti, garantendo al contempo la salute e la sicurezza degli operatori. Modernizzare la progettazione dei sistemi, sostituendo i tradizionali componenti di sicurezza con le capacità dell’ultima generazione di drive, è il nuovo standard in tutti i settori per aumentare efficienza e disponibilità d’uso. Le soluzioni di sicurezza integrata di Control Techniques garantiscono la massima flessibilità nella progettazione funzionale e nella scelta dei componenti e dei protocolli da integrare. Unidrive e Digitax offrono ingressi integrati Safe Torque
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Off (STO) doppi, conformi a SIL3 / PLe, che consentono una soluzione più elegante e affidabile rispetto ai tradizionali contattori del motore. I moduli opzionali MiS210 e MiS250 estendono la funzione integrata STO con la capacità di monitorare e/o limitare il campo del motion. La sicurezza integrata negli azionamenti semplifica l’architettura della sicurezza funzionale, rendendola una soluzione economicamente vantaggiosa, flessibile e ad elevate prestazioni. La sicurezza integrata supporta la decentralizzazione delle funzioni di sicurezza del motion di una macchina offrendo numerosi vantaggi. Riduce la complessità e il tempo di progettazio-
ne e posa del cablaggio, facilita la messa in servizio e interviene rapidamente. Di conseguenza, si riducono anche i costi complessivi sostenuti dal cliente. Inoltre, un ingresso STO integrato disinserisce la coppia al motore in modo sicuro, senza la necessità di contattori esterni. L’aggiunta di un modulo opzionale Safety MiS2x0 consente un monitoraggio sofisticato del motion direttamente nell’azionamento attraverso l’encoder esistente del motore. Tutte le funzioni di sicurezza integrata di Control Techniques sono approvate da un ente certificatore esterno come conformi alla categoria di controllo SIL 3 e SIL3 / PLe. Con una soluzione di sicurezza integrata di Control
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Techniques, il cliente ottiene la massima flessibilità nella progettazione funzionale e nella scelta dei componenti e dei protocolli da integrare. I moduli opzionali MiS210 e MiS250 supportano vari protocolli encoder e fino a 4 diversi canali collegabili all’azionamento. Le funzioni di sicurezza integrata del motion supportano istanze multiple e inoltre sono disponibili blocchi logici di sicurezza per consentire l’implementazione di catene di sicurezza complesse. Il controllo e il monitoraggio delle funzioni e il trasferimento della posizione sicura e dei valori di velocità sono disponibili nei bus di campo di sicurezza principali: CIP Safety e Safety over EtherCAT (FSoE). La sicurezza della rete consente l’implementazione di
complesse configurazioni di sicurezza con cablaggi minimi e senza modificare l’attuale topologia di rete. I moduli opzionali di sicurezza MiS supportano tutti i principali standard industriali per la facile integrazione in qualsiasi architettura di automazione. Il supporto del protocollo Safe EnDat riduce ulteriormente i costi grazie ai minori cablaggi e all’assenza di dispositivi di retroazione aggiuntivi, non più necessari. Con lo strumento software gratuito Connect PC, il cliente può accedere a funzioni quali la messa in servizio, l’ottimizzazione e il monitoraggio dell’azionamento e delle prestazioni del sistema, riuscendo così a gestire facilmente la sicurezza integrata attraverso la porta di comunicazione integrata dell’azionamento.
Sedi e contatti: Sede Principale: Via Nomentana, 1111 - 00137 ROMA (RM) Sede Secondaria: Strada Statale 265 km 27.252 - 81025 MARCIANISE (CE) Telefono: 06/41734424 - 335/230477 Piccoli@piccoliautogru
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News GRU E AUTOGRÙ
Mobile automontante in terra bergamasca L’azienda F.lli Zanoletti, autorevole realtà bergamasca attiva nei servizi di noleggio e trasporto, ha salutato all’inizio di gennaio l’ingresso in flotta della gru a torre mobile automontante Liebherr MK 88-4.1 a quattro assi.L’MK 88, dalla portata massima di otto tonnellate, con la capacità di movimentare 2,2 tonnellate al raggio massimo di 45 metri, per un’altezza sottogancio di 30,2 metri, è in grado di lavorare con il braccio inclinato di 15, 30 e 45 gradi e all’altezza massima sottogancio di 59,1 metri, può ancora movimentare 1.850 kg. La rivoluzionaria gru Liebherr può essere allestita in cantiere e gestita da un solo operatore, ed è dotata di telecomando e motore di ultima generazione Stage V. La gru, in loco, può essere collegata anche a una presa di corrente alternata e lavorare tutto il giorno in modalità elettrica, con rumore e emissioni limitate (in assenza di alimentazione, un generatore diesel può fornire l’energia necessaria a questa funzionalità). L’MK 88-4.1, nello staff F.lli Zanoletti, sarà al comando degli operatori Simone Bonfanti e Tomaso Ferazzini che hanno dichiarato “le prime impressioni estremamente positive. Le diverse configurazioni di sterzata ne facilitano il trasporto su strada e negli spazi ristretti. Senza contare la funzionalità precisa e la velocità ed efficienza della messa in opera”.
GRU E AUTOGRÙ
Bi-energy all’esordio in Spagna Dopo il successo ottenuto con la SPX650 alimentata a batterie al litio, Jekko ha lanciato la versione bi-energy della minigrù, con motore diesel e motore elettrico. E dalla Spagna arriva la prima consegna nel Paese - da parte del concessionario Transgrúas - di una SPX650 con motore bi-energy. Parliamo di una macchina dalle alte prestazioni e dalle dimensioni compatte, versatile e maneggevole con capacità massima di sollevamento pari a 5 ton, area di stabilizzazione estremamente ridotta, ma soprattutto adattabile a qualsiasi situazione di lavoro. A differenza del modello precedente concepito con alimentazione a batteria agli ioni di litio, questa volta ci troviamo di fronte a una nuova versione con motore diesel alternabile a un motore elettrico, una versione a due propulsioni che permette alla gru di essere utilizzata all’esterno come in spazi chiusi lavorando direttamente allacciati alla rete elettrica, senza emissioni e senza rumori. Il modello è stato acquistato da Talleres Laguillo, azienda che si occupa di manutenzione industriale e costruzione di caldaie in Cantabria, che ha deciso di affidarsi a Jekko per ampliare la propria gamma prodotti e differenziarsi dai concorrenti.
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PLE
Dealer supremo GAM España-Soluciones de maquinaria è stato decretato Miglior Dealer Oil&Steel 2021. Il premio è stato ritirato da Pedro Luis Fernández, presidente di GAM, e da Luis Turiel Alonso, direttore vendite dell’azienda spagnola. Fabrizio Girotti, General Manager di Oil&Steel, ha dichiarato che “la partnership tra Oil&Steel e GAM, iniziata nel 2019, si sta dimostrando proficua per entrambe le aziende. La qualità del servizio che GAM offre al cliente, elemento portante per Oil&Steel e parte integrante della propria mission, fa dell’azienda un nostro partner strategico. Gli ottimi risultati ottenuti nel corso del 2021 ci proiettano verso un futuro costituito da grandi soddisfazioni reciproche e ulteriore crescita”.
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Gru e Autogrù LIEBHERR
Magnifica coppia per le Orobie SONO LE AUTOGRÙ LTM 1150-5.3 E LTM 1300-6.2, APPENA ENTRATE NELLA SQUADRA OPERATIVA DELLA SOCIETÀ TRASPORTI BERGAMO. UN ACQUISTO STRAORDINARIO, AL SERVIZIO DI ATTIVITÀ IMPEGNATIVE NELLA LOGISTICA, NELL’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI E NELLA PREFABBRICAZIONE. MACCHINE FLESSIBILI, PER UN FUTURO CHE GUARDA ALL’EVOLUZIONE DEL SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE
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na storia solida e saldamente ancorata al territorio, costruita sulle vicende più importanti che hanno caratterizzato lo sviluppo industriale dell’area di Bergamo e poi dell’intera Lombardia e oltre.
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La Società Trasporti Bergamo è da oltre 60 anni che porta in terra orobica il testimone delle più alte competenze nel settore dei trasporti, sollevamenti, movimentazione di macchinari e della logistica. Un’attività straordinaria che certo
non si può esaurire in una descrizione sommaria e generalizzata. Nell’azienda guidata dalla famiglia Zanardi, niente è lasciato al caso e ogni azione è programmata sempre nei minimi dettagli. Come l’acquisto, recente e oltremodo
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La sede operativa della Società Trasporti Bergamo, a Lallio
importante, di una coppia di autogrù Liebherr per una flotta proprietaria in costante aggiornamento e crescita autorevole. Per salutare l’arrivo delle due macchine consegnate all’impresa bergamasca
poco prima di Natale - una LTM 11505.3, novità recentissima da 150 ton su cinque assi, lanciata pochi mesi fa dal costruttore tedesco, e una LTM 13006.2 da 300 ton a sei assi - ci siamo recati direttamente nella sede operativa della
Società Trasporti Bergamo, con la preziosa guida di Salvatore Somma, area manager Nord-Ovest di Liebherr Italia e l’accoglienza cordiale di Claudio Zanardi in persona, presidente e amministratore dell’azienda.
Un modello sopra ogni standard La considerazione tecnica di Salvatore Somma è già una dichiarazione inconfutabile. “Con 66 metri effettivi, quello della nuova LTM 1150-5.3 è il braccio più lungo tra le autogrù comparabili della stessa classe operativa - ricorda ancora l’area manager di Liebherr Italia - Quello che va aggiunto, a questo proposito e con riguardo all’utilizzo flessibile di cui parlava Claudio Zanardi, è che questa autogrù a cinque assi può competere con i modelli da 200 tonnellate, per l’eccezionale capacità di sollevamento nelle lavorazioni che richiedono un raggio esteso di intervento. Ad esempio, quando è completamente esteso fino alla lunghezza di 66 metri, la capacità di sollevamento della LTM 1150-5.3 arriva a oltre 9 tonnellate, un primato ideale per le operazioni di assemblaggio delle gru a torre di cui si parlava prima con Zanardi, a proposito del noleggio quotidiano a cui la gru sarà destinata”. Con un peso totale di 60 tonnellate, il nuovo modello LTM 1150-5.3 contempla già nove tonnellate di zavorra a bordo. “Questo vantaggio esclude la necessità dei trasporti di zavorra extra, per le attività più consuete - considera ancora Salvatore Somma - Per la prima volta sulle autogrù telescopiche Liebherr, inoltre, sono presenti i bozzelli zavorrabili. Le piastre di peso fissate su entrambi i lati del bozzello, quindi, consentono di modificarne il peso totale e quindi di adattarlo in modo puntuale e preciso alle condizioni operative attuali”.
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Gru e Autogrù Le due magnifiche “dive in giallo” si impongono in tutta la loro maestosità nel piazzale esterno della sede di via della Madonna, nella prima cintura urbana del capoluogo, affollata da un’operatività industriale intensa e continua. “Le nostre principali attività sono, la movimentazione di macchinari con attrezzature elettriche, il noleggio di autogrù e camion con gru, i trasporti eccezionali - ci spiega Claudio Zanardi - Da ultimo, negli anni, ci siamo concentrati anche sullo sviluppo della logistica complessa di magazzino, al servizio di molte imprese manifatturiere. In questo segmento, in virtù delle nostre attività complementari e integrate più importanti che riguardano il carico e lo scarico, offriamo un servizio a 360 gradi. Con l’ausilio dei carriponte e dei nostri mezzi di sollevamento, ci occupiamo di ogni fase dello stoccaggio nei nostri magazzini, delle operazioni di containerizzazione
e decontainerizzazione che comprendono anche la fase di pesatura e ogni altro dettaglio di gestione”. Mentre il nostro sguardo scorre sulla vasta area dedicata ai magazzini, ci raggiunge Alessandro Zanardi, padre di Claudio ed erede di un’impresa gloriosa dalle solide radici familiari. “La nostra storia di interventi è molto lunga - tiene a sottolineare- Con i nostri mezzi, abbiamo contribuito alle maggiori opere infrastrutturali della Lombardia, trasportando cemento e materiali, al servizio delle grandi imprese di costruzione del Paese. Oggi il nostro valore è testimoniato dal continuo aggiornamento del parco mezzi, che comprende nella sua parte più importante proprio le autogrù Liebherr”. Gli fa eco Claudio, che attribuisce “l’acquisto delle due nuove autogrù non solo all’indubbio valore tecnologico e operativo delle macchine. Come in tutti
Da sinistra, Claudio Zanardi con il padre Alessandro Zanardi, rispettivamente amministratore delegato e membro del CDA della Società Trasporti Bergamo, insieme a Salvatore Somma, Area Manager di Liebherr Italia
gli altri casi, è l’imprescindibile qualità del servizio post-vendita garantito da Liebherr Italia la ragione dirimente, insieme al modulo avanzato del portale My Liebherr, dove i clienti specializzati come noi possono reperire ogni ricambio per l’autogrù, in tempo reale e con estrema facilità. Da My Liebherr, poi, possiamo accedere anche ai software services Crane Finder e Crane Planner, che favoriscono la programmazione operativa degli interventi, la scelta più opportuna dell’autogrù e la corretta configurazione per ogni modello Liebherr”. Riguardo ai recenti acquisti della Società Trasporti Bergamo, la nota primaria va riservata al nuovo modello LTM 1150-5.3, una novità di mercato Liebherr che in Italia è praticamente all’esordio. “Abbiamo scelto questa macchina da 150 ton perché sposa in pieno le caratteristiche del nostro lavoro, in termini di portata e dinamiche di intervento - precisa Claudio Zanardi - Con i 66 metri di braccio e l’ingombro contenuto in larghezza (solo 2,75 metri), l’LTM 1150-5.3 è uno strumento perfetto per un’operatività quotidiana,
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agile e tempestiva, che riguarda compiti come il montaggio di gru edili, il posizionamento di grandi condizionatori sui tetti degli edifici industriali, lo spostamento di skid, e in generale tutte le operazioni di impiantistica. Senza contare la grande utilità nel montaggio di prefabbricati, proprio in relazione a sbraccio, portata e gestione flessibile delle aree di lavoro”. All’acquisto della nuovissima cinque assi di ultima generazione, la Società Trasporti Bergamo ha aggiunto quello che riguarda la notevole LTM 1300-6.2, modello da 300 tonnellate su sei assi, che assurge di fatto al ruolo di ammiraglia della flotta “78 metri di braccio, dotata di falcone a volata variabile da 70 metri, misure comunque contenute e una notevole
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Gru e Autogrù flessibilità di allestimento e di impiego, la LTM 1300-6.2 è la macchina che ci voleva per lo sviluppo della nostra attività di noleggio in ambito industriale - rimarca Zanardi - L’ampliamento delle possibilità di intervento in molteplici situazioni di sollevamento, dove è richiesta una capacità supplementare all’autogrù, è di fatto risolta per noi, con questo modello di maggiore portata. Le due nuove autogrù Liebherr della flotta Società Trasporti Bergamo sono le prime acquistate dall’azienda che implementano il motore unico. “L’impianto monomotore che presiede anche alla
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funzionalità della torretta, con l’azionamento meccanico della modalità ECOmode per il risparmio di carburante, è un plus notevole per l’operatore delle autogrù Liebherr - sottolinea Salvatore Somma - L’azionamento della pompa si disinserisce automaticamente quando il motore gira a vuoto durante le pause e si riattiva in pochi secondi attraverso un sistema elettronico di controllo, quando occorre potenza per la marcia e per le funzioni della gru. Il sistema di controllo della gru calcola inoltre in modo autonomo il regime più opportuno del motore in relazione alla prestazione operativa preselezionata tramite il joystick, sempre allo scopo di evitare il consumo di carburante e
l’attività del motore quando non serve”. Con il doppio acquisto d’eccezione della coppia di autogrù Liebherr, la Società Trasporti Bergamo si è dotata, in un colpo solo, di due macchine straordinarie. L’LTM 1300-6.2 a sei assi, ora è il vertice di un parco macchine solido e polivalente, mentre l’LTM 1150-5.3 assume davvero per l’imprenditore di Lallio, quella definizione di “gioiello della flotta” già coniato dai vertici tedeschi di Liebherr. Un simbolo di alto dinamismo e di efficienza quotidiana che contraddistingue lo stile e la filosofia di un’impresa. Con la forza e la capacità di visione indispensabili per guardare al futuro.
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Gru e Autogrù DI STEFANO I.B.A. CRANE
Nel più alto dei cieli UN LAVORO DI VERTICALIZZAZIONE NEL QUALE LA PROFESSIONALITÀ CEDE IL POSTO A UNA SOTTILE EMOZIONE. COSÌ L’ALBERO DI PIAZZA SAN PIETRO HA RAGGIUNTO IL CUORE DEI ROMANI, ELEVANDOSI TRA LE BRACCIA DI UNA GROVE A CINQUE ASSI di Vito Di Taranto
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rischi di interferenze con edifici, linee elettriche ed altri aspetti peculiari, hanno indossato per l’occasione la tenuta da lavoro nuova. Oltre alla normale concentrazione sul lavoro hanno percepito una sottile emozione.
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l legislatore pone una particolare attenzione ai cantieri temporanei e mobili. Le responsabilità di tutte le figure professionali coinvolte nella scala gerarchica della sicurezza sono state più volte individuate e rimarcate negli ultimi anni, iniziando dal committente, per passare al coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione fino ad arrivare al preposto e agli operatori addetti alla conduzione delle attrezzature speciali. Il personale impegnato in Piazza San Pietro, nella Città del Vaticano a Roma, nelle attività di verticalizzazione dell’Albero di Natale non ha percepito solo le responsabilità legate al rispetto delle osservanze dettate dal vigente quadro normativo ma ha avuto la sensazione e forse la soggezione di essere osservato dalle finestre del Palazzo Apostolico che si ergono dietro il Colonnato del Bernini, da qualcuno che andasse ben oltre la figura del semplice committente. La ditta Di Stefano non a caso ha deciso di impiegare per questo lavoro l’autogrù dal “vestito più nuovo”, equipaggiata con le più recenti innovazioni tecnologiche e, ovviamente, in grado di eseguire il lavoro con i necessari margini di sicurezza. Anche gli operatori addetti alla conduzione dei mezzi che sapevano di non andare in un normale cantiere, generalmente caratterizzato da problemi come accessi,
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Gru e Autogrù L'albero, un abete rosso di 113 anni, proveniente dalla gestione forestale sostenibile certificata dal gruppo territoriale Pefc Trentino, era caratterizzato da un’altezza di circa 28 metri e da un peso stimato di 8 tonnellate. Il diametro, originariamente di 10 metri, è stato "raccolto" in maniera da poter essere trasportato da Andalo, in provincia di Trento, fino a Roma. Il lavoro di verticalizzazione non è stato particolarmente complesso né per il personale della ditta Di Stefano, che vanta in questo genere di attività una esperienza pluridecennale, tantomeno per le attrezzature con le quali è stato eseguito, essendo state selezionate in modo da operare con ampi margini percentuali di sicurezza rispetto alle prestazioni massime. Eppure le operazioni di verticalizzazione di un corpo con asse orizzontale non devono mai essere sottovalutate soprattutto se eseguite con una sola gru per via delle reazioni che si generano sul piano di appoggio, qualora questo svolga la funzione di cerniera, che facilmente determinano delle pericolose sollecitazioni laterali sul braccio del mezzo di sollevamento. Per evitare tutto ciò la ditta Di Stefano ha operato con due macchine: un’autogrù Grove GMK 5250L-1, caratterizzata da un carro 5 assi, braccio lunghezza di massima di 70 m e portata massima di 250 tonnellate, e una gru idraulica Palfinger PK 150002 omologata sia come gru che come PLE, installata su un carro stradale Iveco Trakker. I punti di imbracaggio sono stati individuati, rispettivamente, per la GMK 5250L-1 a circa tre quarti della lunghezza dell’albero, e per la PK 150002 alla base dello stesso. Per il sollevamento sono state impiegate brache di fibra sintetica. Le due gru hanno inizialmente sollevato l’albero, adagiato sul carrello del trasporto eccezionale, a circa tre metri da terra. In questo modo il bilico che ne ha effettuato la movimentazione è stato fatto scorrere fuori della zona operativa. Successivamente l’autogrù Grove ha iniziato il sollevamento mediante verricello ed ha effettuato il recupero della distanza
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te la quale un operatore ha potuto rimuovere le brache di sollevamento vincolate al bozzello della Grove. Anche questo anno le luci e le decorazioni hanno riscaldato il cuore della festa mondana e di quella religiosa, sotto un albero dove si è potuto immaginare un Natale e un nuovo anno di pace e serenità per tutti.
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Gru e Autogrù FASSI
Ibrido di potenza IL COSTRUTTORE DI ALBINO HA SVILUPPATO UN PROGETTO DI GRU ELETTRICA ALIMENTATA DA UN GRUPPO BATTERIE AL LITIO. IL POWERPACK PUÒ ESSERE RICARICATO SIA DAL MOTORE TERMICO DELL’AUTOCARRO DURANTE GLI SPOSTAMENTI, SIA DALLA CORRENTE DI RETE
E
siste un sistema attraverso il quale una gru su autocarro possa essere convertita, nella propria funzionalità, in modalità totalmente elettrica per avere accesso in tutti quei contesti di cantiere che richiedono macchine operatrici a zero emissioni e silenziose? Oggi esiste e si chiama Smart Hybrid Technology, con riferimento precipuo alla tecnologia sviluppata e proposta al mercato da Fassi, per un’ampia fascia di modelli della gamma prodotta ad Albino, che va dalle Micro fino alle gru da 40 tm di capacità. Nello specifico il modello su cui il nuovo sistema è stato presentato, in
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anteprima, all’ultimo GIS di Piacenza, è la Fassi F345RB.2.26 L214 e potrà essere adottato senza problemi anche dagli altri modelli - dal momento che, sotto il profilo meccanico, la gru implementata con il sistema SHT non presenta differenze rispetto a quella con propulsione tradizionale. Il sistema Fassi SHT risponde a una domanda sempre più pressante, soprattutto da parte dei paesi del Nord Europa, che richiedono modelli di gru in grado di lavorare nei centri abitati senza la necessità di mantenere il veicolo in moto, con la conseguenza di emissioni inquinanti sensibili prodotte dai gas di sca-
rico e dalla rumorosità. Con il sistema Smart Hybrid Technology tutte queste esigenze di sostenibilità ambientale sono rispettate, perché la gru lavora con l’autocarro a motore spento grazie a un proprio motore elettrico alimentato dal gruppo batterie. Il sistema è anche molto sicuro perché opera a basso voltaggio (48V-51V) e quindi non richiede una particolare formazione degli operatori, come sarebbe invece necessario con sistemi a media-alta tensione. Il sistema è testato per la conformità del rispetto del Regolamento UN/ECE R10, che misura attraverso test di compatibilità elettromagnetica gli effetti sugli utilizzatori e
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su altri apparecchi elettrici nelle vicinanze. Il doppio sistema di ricarica prevede, per quello da rete, una tensione di 220V monofase da 16A, con un tempo di ricarica di nove ore nel caso di batterie completamente scariche, situazione improbabile perché le batterie si ricaricano con il motore del truck durante gli spostamenti e quindi si può immaginare che alla sera, quando il veicolo rientra in sede, una parte della ricarica sia già stata effettuata. Inoltre, questa operazione si può effettuare anche con la gru al lavoro e con il generatore AC in funzione. Quest’ultimo, attraverso la presa di forza (disinse-
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Gru e Autogrù
ribile) del veicolo, provvede alla ricarica delle batterie quando il veicolo è in movimento. La sua tensione di ricarica è di 48V e in 4-5 ore garantisce la ricarica del gruppo batterie se completamente scariche. Nella sua struttura, il sistema Fassi SHT si compone di un gruppo batterie di 560 Ah in grado di garantire in totale funzionamento elettrico un’autonomia pari all’80% del fabbisogno giornaliero. La cassa che le contiene è dotata di riscaldatore che garantisce l’operatività fino a -20°C e ha una dimensione 750 x 550 x 585 mm.
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Il motore generatore AC ha un peso contenuto in 22 kg, mentre il resto del sistema è raccolto in una seconda cassa di acciaio
inox dove trova posto la pompa a portata variabile (da 55 cc/giro) che garantisce un rilevante risparmio energetico fornen-
Smart anche nella gestione Le gru dotate di Smart Hybrid Tecnology sono fornite di una pulsantiera che permette l’abilitazione della batteria e l’accensione dei vari dispositivi. In ogni caso, l’accensione e lo spegnimento della pompa possono avvenire anche dal radiocomando. Nella cabina dell’autocarro è previsto il display FX902 per fornire all’autista tutte le informazioni necessarie a monitorare il sistema durante la marcia del veicolo. Tutti i dati sono replicati anche sul radiocomando per dare all’utilizzatore le stesse informazioni durante il funzionamento della gru.
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do alla gru solo l’olio necessario in quel momento (per un livello massimo di 50 l/min). Le dimensioni della seconda cassa sono di 1.100 x 600 x 600 mm e il peso complessivo (compreso il pacco batterie) del sistema Fassi SHT è di 550 kg. Compito dell’allestitore sarà il posizionamento delle casse gruppo batterie sul veicolo, il cablaggio del sistema (CAN-BUS) alla gru e il fissaggio del motore generatore alla presa di forza. Per garantire un utilizzo efficiente del sistema elettrico, il modulo SHT è corredato di un software dedicato per massimizzare lo sfruttamento della potenza del motore elettrico, riducendo al contempo le dispersioni di potenza idraulica. Inoltre, questa tecnologia è in grado di diminuire e modulare la potenza idraulica richiesta dalla gru quando il motore abbia raggiunto il proprio limite.
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Gru e Autogrù LIEBHERR
Ancora più in là LA NUOVA ALL TERRAIN LTM 1300-6.3 CONQUISTA UN RECORD MONDIALE. PUÒ VIAGGIARE CON UN BRACCIO TELESCOPICO DA 90 METRI A BORDO E IL CARICO PER ASSE È CONTENUTO IN 12 TONNELLATE
A
nche questo prodigio è compiuto. Parliamo del creatore Liebherr, naturalmente, che ha prodotto un altro vertice operativo con la nuova autogrù all terrain LTM 1300-6.3, in grado di viaggiare su strada con un braccio telescopico completo da 90 metri. Erede della LTM 1300-6.2 (che continuerà a essere prodotta come modello di ingresso nella classe delle autogrù con falcone a volata variabile), la nuova LTM 1300-6.3 conquista proprio il record mondiale del braccio telescopico da 90 metri mai montato in assetto di trasporto su una gru mobile con un carico per asse di 12 tonnellate. La nuova gru Liebherr da 300 tonnellate completa quindi la gamma di
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gru a sei assi conferendo una versatilità e un’economia di gestione straordinarie proprio nell’allestimento rapido in cantiere. Le ultime innovazioni Liebherr sono integrate nella LTM 1300-6.3 per un funzionamento conveniente, sicuro e potente della gru: ECOmode, ECOdrive, VarioBase Plus, VarioBallast, Auto-Ballast, concetto a motore singolo e Windspeed Load Charts (i grafici di carico della velocità del vento). Per ottenere carichi sugli assi inferiori a 12 tonnellate, i componenti telescopici del braccio e gli stabilizzatori possono essere montati e smontati facilmente e rapidamente e la lunghezza record di 90 metri con un braccio telescopico a otto sezioni (una sezione base e sette sfili telescopici)
prevede una sezione in più rispetto ai modelli equivalenti di questa classe. Per ottenere la configurazione con tutto il braccio a bordo, compresi gli stabilizzatori, il bozzello e un carico per asse di 12 tonnellate che consente di viaggiare attraverso strade pubbliche senza problemi di permessi speciali, Liebherr ha riprogettato l’intera struttura in acciaio della gru per conferirle una notevole leggerezza. Anche se la gru mobile LTM 1300-6.3 non è stata progettata per essere equipaggiata con il falcone a volata variabile, è prevista comunque la disponibilità di un’ampia gamma di falconi tralicciati: falcone doppio da 11,5 a 20 metri, due elementi tralicciati da 7 metri come estensione del braccio
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telescopico, un potente falcone fisso da 39 metri e falcone regolabile idraulicamente da 43 metri. Queste opzioni permettono alla nuova autogrù da 300 tonnellate di raggiungere altezze di sollevamento fino a 120 metri. Un aspetto particolarmente conveniente è il fatto che diverse sezioni tralicciate sono compatibili con altri modelli della gamma Liebherr. L’LTM 1300-6.3 è stata progettata come una gru a montaggio rapido con alte prestazioni ad altezze di sollevamento elevate e a braccio impennato. Questo intento concettuale di partenza la rende predestinata per il montaggio di gru a torre e antenne, oltre che per la manutenzione delle turbine eoliche. Per una mobilità conveniente in tutto il mondo, Liebherr ha ideato diverse configurazioni di guida di carichi sugli assi e pesi totali per la LTM 1300-6.3. Per ottenere carichi sugli assi inferiori a 12 tonnellate, i componenti come i bracci telescopici e gli stabilizzatori possono essere montati e smontati facilmente e rapidamente. Di particolare interesse è la possibilità di smontare velocemente le singole parti con il sistema di sgancio degli elementi telescopici (denominato "Teletrennung"). In questo modo si agevola una condizione di guida con un peso totale inferiore a 60 tonnellate e carichi sugli assi inferiori a dieci tonnellate. Liebherr offre una soluzione di auto-assemblaggio che permette di smontare alcune parti telescopiche senza una gru ausiliaria. Questa soluzione è compatibile con altri tipi di autogrù come il model-
lo LTM 1650-8.1 e il modello LTM 1450-8.1. L’incremento di flessibilità ed efficienza economica è notevole. La nuova autogrù a sei assi di Liebherr, come abbiamo già sottolineato, raggiunge la lunghezza record di 90 metri con un braccio telescopico a otto sezioni. A questo sviluppo straordinario dell’elemento di sollevamento è dedicata una vasta gamma di innovazioni. Partiamo dal Windspeed Load Charts che rende disponibili tabelle di carico in funzione delle diverse velocità
di vento massime ammissibili. Questo sistema offre una maggiore sicurezza e tempistiche operative migliorate in presenza di vento. Al calcolo delle tabelle di carico delle autogrù si applica generalmente una velocità delle raffiche di vento fino a 9 m/s. Per garantire l’operatività in sicurezza anche con venti più forti, Liebherr ha calcolato tabelle di carico per velocità massime del vento superiori e le ha programmate nel sistema di controllo della gru. Sulla gru mobile LTM 1300-6.3, per
Nuove opzioni Tra i benefit aggiuntivi previsti per la nuova LTM 1300-6.3, una nuova opzione disponibile è quella del sistema di lubrificazione centrale del carro per i perni di articolazione degli assi, con il vantaggio di ottenere 24 punti di articolazione sui sei assi dell’autogrù ingrassati automaticamente. Un altro optional da rimarcare è quello dei sei proiettori di retromarcia a Led che illuminano perfettamente l'ambiente di lavoro con una luce nitida e intensa durante le manovre in cantiere.
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Gru e Autogrù esempio, possiamo trovare tabelle di portata con vento fino a 11,2 m/s e 13,4 m/s con configurazioni di braccio combinati a sezioni tralicciate. Operando invece solo con il braccio telescopico, si aggiungono anche tabelle con 15,6 m/s di vento. Se permesso dalle configurazioni durante l’utilizzo, la velocità del vento misurata sul sistema di braccio della gru supera la velocità del vento ammessa dalla tabella impostata, l’operatore può semplicemente passare a una tabella di carico con una velocità del vento ammissibile più alta con più probabilità di continuare il suo lavoro con la gru. Parliamo poi del già noto sistema VarioBase Plus, che consente agli stabilizzatori posteriori a doppia trave di raggiungere una larghezza di stabilizzazione di 9,4 metri - due metri in più rispetto alla parte anteriore. Questa prerogativa migliora ulteriormente la prestazione sugli stabilizzatori posteriori, inoltre, gli stabilizzatori anteriori monotrave consentono di risparmiare peso, a vantaggio della lunghezza del braccio. Veniamo al modulo propulsivo Ecodrive. Un motore diesel Liebherr a otto cilindri da 455 kW e una coppia di 3.068 Nm for-
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niscano all’autogrù tutta la potenza di cui ha bisogno, attraverso un sistema di trasmissione basato sul cambio ZF TraXon a 12 velocità. Un convertitore di coppia permette una manovrabilità ottimale dell’autogrù e proprio nella modalità Ecodrive può essere selezionato in modo specifico un assetto di guida che consente di ottimizzare il risparmio di carburante e di ridurre la rumorosità. Anche per la nuova autogrù LTM 1300-6.3, Liebherr ha optato
per un assetto monomotore, con giunto meccanico per l‘azionamento della torretta. La riduzione di peso totale che si ottiene con l’installazione di un unico motore è stata utilizzata per ottenere un braccio telescopico più lungo restando entro il carico massimo per asse di 12 tonnellate. Sempre l’Ecomode aiuta a risparmiare carburante e a ridurre la rumorosità durante la fase operativa della macchina. Il sistema di azionamento della pompa viene disconnesso automaticamente quando il motore è al minimo e nel momento in cui è richiesta potenza, viene riconnesso nel giro di qualche secondo attraverso un sistema di controllo intelligente. Parlando della funzione VarioBallast, la nuova autogrù LTM 1300-6.3 può essere utilizzata con due diversi raggi di zavorra: 4,94 m o 5,94 m. Il raggio di zavorra viene ridotto rapidamente e facilmente di un metro tramite cilindri di zavorra standard orientabili meccanicamente. In spazi ristretti, questa soluzione rappresenta un grande vantaggio per questa nuova gru da 300 tonnellate; rispetto alla LTM 1300-6.2, la nuova gru può fare a meno di otto tonnellate di zavorra senza alcuna perdita significativa della capacità di carico, proprio grazie al VarioBallast, con il conseguente risparmio nella logistica di trasporto. Per attivare la funzione Auto-Ballast, invece, basta premere un pulsante nella cabina della gru per fissare la zavorra alla piattaforma girevole. Questa facoltà ottimizza il
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compito dell’operatore, incrementando la sicurezza operativa, specialmente durante le procedure di routine. La zavorra massima della LTM 1300-6.3 è di 88 tonnellate. Le piastre di zavorra da 10 tonnellate a destra e a sinistra sono compatibili con i modelli LTM 1230-5.1 e LTM 1250-5.1. Si tratta di una soluzione economicamente conveniente per le aziende che hanno questi modelli nella loro flotte. Inoltre, le singole piastre di zavorra sono ottimizzate in termini di peso e dimensioni per un trasporto economico e un'installazione rapida e semplice in cantiere. Con sole cinque movimentazioni, l'intera zavorra può essere posizionata sulla gru. La zavorra base da 42 tonnellate ha una larghezza di soli 3 metri e rientra quindi nella larghezza totale del veicolo, con la conseguenza di un miglioramento significativo dell’accessibilità nei cantieri più complessi sotto il profilo dello spazio operativo.
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LA GRU PER AUTOCARRO DAL 1959. Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale
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Gru e Autogrù ESPI ENGINEERING
L’onda verde che si solleva in cantiere A CASTELFRANCO EMILIA, PER LA FAMIGLIA GOVONI LE GRU CINGOLATE SONO STATE AL CENTRO DI UNA STORIA IMPRENDITORIALE UNICA, DECLINATA IN TUTTE LE APPLICAZIONI POSSIBILI, COMPRESE LE FONDAZIONI SPECIALI. OGGI, NELLE PAROLE DI FRANCESCO PEZZONI, SCOPRIAMO TUTTO IL VALORE E LA QUALITÀ DI UN DEALER FUORICLASSE, FONDAMENTALE PER IL SUCCESSO DELLA GAMMA SENNEBOGEN IN ITALIA
S
crivi Espi Engineering e pensi alla competenza più vasta in un settore molto particolare e impegnativo del sollevamento di materiali e attrezzature. L’impresa di Castelfranco Emilia (Mo) è da 50 anni un punto di riferimento per il settore delle gru cingolate in tutte le applicazioni possibili, comprese quelle delle fondazioni speciali. Oggi il core business si è decisamente diretto alla vendita e al noleggio delle macchine nuove del marchio internazionale Sennebogen, storico costruttore tedesco che ha trovato nella struttura di Espi un alleato formidabile per la diffusione in Italia delle linee di prodotto Duty Cicle Crane & Dragline, Crawler Crane e gru telescopiche (che attualmente si stanno rivelando best-seller series nel nostro ambito nazionale). Tutto il valore di questa offerta è stato portato all’ultimo GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento, con la rivelazione di una gamma telescopica che va dalle 16 alle 130 ton di capacità (dal modello 613E al 6133E). Il caleidoscopio delle applicazioni va dalla posa di pipeline ai grandi cantie-
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Francesco Pezzoni
Stefano Govoni
ri di fondazione, dalle costruzioni speciali ai montaggi industriali. Le grandi Crawler Crane, invece, comprendono modelli dalle 50 ton alle 300 ton (partendo dal modello più piccolo 1100E, fino al 7700G). Questo panorama di prodotti unico non potrebbe dipanarsi in modo così brillante se alle spalle della distribuzione di Sennebogen in Italia non ci fosse proprio Espi Engineering, nata ufficialmente nel 2006, ma in realtà dalle origini ben più lontane
che risalgono addirittura al 1964. Allora, nell’officina meccanica fondata da Loredano Govoni - padre del patron attuale, Stefano Govoni - prende vita una piccola attività di commercio e riparazione di gru cingolate ed escavatori a fune. All’inizio degli anni Ottanta, sulla scorta dei risultati ottenuti nel primo ventennio dì attività, avviene la svolta con la costituzione di Espi e il conseguente ampliamento degli ambiti operativi. L’eredità e il talento raccolti da
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Stefano Govoni si declinano con successo al commercio dì macchine nuove e usate e ai servizi di riparazione e assistenza, con il supporto di un fornito magazzino ricambi, la realizzazione di macchine destinate ad applicazioni speciali e un’attività di noleggio di prim’ordine. Oggi, come dicevamo, Stefano Govoni sta preparando la terza generazione imprenditoriale e il timone organizzativo-commerciale di Espi Engineering conta sem-
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Gru e Autogrù
pre di più sul lavoro direttivo del nipote, Francesco Pezzoni, che abbiamo intervistato in esclusiva proprio nel corso della kermesse di Geofluid 2021, negli spazi di Piacenza Expo. Francesco, la tradizione che lei raccoglie in questo momento storico per Espi Engineering parte da lontano,
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dalla grande competenza di famiglia nel revamping di gru da fondazione cingolate. Un talento che suo zio, Stefano Govoni, ha portato ai massimi livelli, nel corso degli ultimi 40 anni. Senz’altro è una tradizione che non abbandoniamo. Oggi il revamping delle lattine boom cranes da fondazione, però, è un aspetto dell’attività di Espi Enginee-
ring che si affianca alla partnership commerciale primaria con Sennebogen. Negli anni recenti del nostro sodalizio, abbiamo venduto più di 50 macchine e l’attività di noleggio è servita e serve ancora a promuovere il valore della gamma tedesca. Adesso sembra che tutto sia facile, nella vendita di macchine nuove ma fino a ieri non c’erano i super incentivi e i super am-
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mortamenti. Con Stefano Govoni, ci siamo impegnati a fondo per far conoscere una gamma ancora poco frequentata dal pubblico italiano degli operatori di fondazioni speciali. Quali modelli hanno contraddistinto la vostra fortuna commerciale, nel corso degli ultimi anni? Inizialmente soprattutto le tipologie tralicciate, che continuiamo a vendere anche oggi con un certo successo, soprattutto per applicazioni con diaframmi e scavi a notevoli profondità. Ma la scommessa vincente, oggi, riguarda la gamma Sennebogen delle gru cingolate telescopiche, impiegate soprattutto come macchine di servizio per il carico e lo scarico di attrezzature perché la messa in opera è molto più flessibile, non comporta operazioni di montaggio complesse (per il braccio, ad esempio), si adattano bene ad applicazioni come la vibrazione a frequenza, assicura stabilità e sicurezza praticamente in ogni situazione. La linea cingolata telescopica di Sennebogen oggi si sta vedendo molto in Italia ed è un risultato a cui siamo arrivati, in Espi Engineering, attraverso una promozione in campo a tamburo battente, destinando i modelli ai grandi cantieri attraverso il noleggio e la prova diretta da parte delle imprese più importanti.
gonisti nei cantieri del gasdotto TAP al servizio di diverse imprese. Senza contare l’acquisto di macchine Sennebogen per i lavori che riguardano il grande progetto Ravenna Port Hub. Diciamo che l’importanza di Sennebogen in Italia è stata conquistata direttamente sul campo. Insieme alla crescente importanza di Espi Engineering. Certamente l’autorevolezza l’avevamo conquistata anche prima. L’azienda di famiglia la fondò mio nonno e sono 57 anni che siamo sul mercato, con la fama di una competenza unica in Italia. Siamo diventati maestri del revamping perché abbiamo una conoscenza totale delle gru da fondazione; ai clienti ci proponiamo come consulenti totali, per cercare, a vantaggio di chi si affida a noi, sempre la macchi-
na giusta per l’applicazione specifica. Assicuriamo un servizio post-vendita e ricambi irreprensibile e interveniamo in tutta Italia e anche fuori dai confini per ogni esigenza dell’impresa-cliente. I nostri investimenti più recenti sono andati di pari passo con quelli realizzati da Sennebogen. In Germania hanno ampliato le strutture produttive, si sono dotati di un nuovo magazzino robotizzato, all’avanguardia. Noi l’anno scorso abbiamo acquisito tre capannoni nuovi per ampliarci, per realizzare le verniciature e per ricavare un magazzino nuovo, tra le altre cose. Più spazio per nuovi progetti e ancora più spinta alla nostra voglia di fare e di migliorare le performance aziendali. Sempre guardando alla qualità di ciò che proponiamo e a macchine e progetti che siamo sempre a misura del cliente.
Chi, in particolare, vi richiede le gru telescopiche Sennebogen? La linea telescopica Sennebogen sta prendendo molto piede tra le aziende di palificazione, che utilizzano queste gru come macchine di servizio, per movimentare e mettere a terra le gabbie, per operazioni di scarico e per molto altro ancora. L’infissione delle palancole è un’operazione che diventa della massima praticità e sicurezza con una gru telescopica. Tutte le nostre macchine hanno l’opzione di guida da remoto e sono dotate di sistemi di controllo all’avanguardia. Ma il core business delle nostre vendite Sennebogen riguarda i grandi cantieri di imprese primarie italiane. Gli esempi non mancano. Una flotta di quattro unità Sennebogen, tra modelli tralicciati e telescopici, era al lavoro nel Principato di Monaco, altri sono prota-
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Gru Edili NIEDERSTÄTTER
Immaginazione (digitale) al comando LA TECNOLOGIA BIM COSTITUISCE L’AVANGUARDIA PER IL GRUPPO ALTOATESINO, NELLA GESTIONE E NELLA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO EDILE. UN SOFTWARE METTE IN RELAZIONE TUTTI I DATI RILEVANTI, CONSENTENDONE LA VISUALIZZAZIONE IN UN MODELLO VIRTUALE
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l comparto delle costruzioni sta attraversando un momento di grande trasformazione in cui l’approccio al digitale e alle nuove tecnologie è sempre maggiore. A farsi strada nel settore, specie per quanto riguarda la pianificazione dei cantieri e la fase di sviluppo ed esecuzione dei lavori, è il metodo BIM, Building Information Modeling. Questo approccio digitale permette la gestione e realizzazione di costruzioni mediante l’utilizzo di un software specifico. Quest’ultimo raccoglie, combina e collega digitalmente tutti i dati rilevanti del progetto permettendo così la visualizzazione di un modello geometrico virtuale su computer o tablet. Un metodo che da diverso tempo viene sfruttato anche da Niederstätter, l’azienda altoatesina all’avanguardia nel mondo del noleggio edile, che ha dedicato all’ar-
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Gru Edili gomento un webinar online lo scorso venerdì 21 gennaio. L’azienda ha avviato nei mesi scorsi una collaborazione con l’istituto di ricerca Fraunhofer Italia, che si è concentrata sull’applicazione del BIM all’interno di due reparti molto importanti per l’azienda, quello dei container e delle gru. “Il BIM è un’opportunità per tutti gli attori del settore delle costruzio-
ni - spiega Carmen Marcher di Fraunhofer Italia - Per poter utilizzare il BIM in modo ottimale bisogna innanzitutto definire una strategia chiara. Su questa base si possono poi sviluppare le misure necessarie per l’introduzione graduale del BIM in azienda”. Sono diversi i vantaggi che Niederstätter sfrutta ogni giorno attraverso questa
tecnologia. In primis va evidenziato il miglioramento della qualità dei dati che vengono costantemente aggiornati. Già in fase di progettazione, infatti, le strutture con container modulari, ad esempio, possono essere presentate visivamente in maniera esaustiva al committente sotto forma di modelli 3D dettagliati. Inoltre, va considerata la disponibilità immedia-
Un successo di formazione e sostenibilità Niederstätter ha concluso il 2021 con un fatturato da record che sfiora i 40 milioni di euro. L’azienda, con sede amministrativa a Campodazzo (Bz), è attiva principalmente nel Nord Italia e opera tramite i suoi 80 collaboratori non solo nelle sedi altoatesine, ma anche in Veneto e in Lombardia. La presenza pluridecennale nel mercato dei servizi per l’edilizia si è andata rafforzando anche per quanto riguarda l’offerta formativa: con le sue Academy distribuite tra Bolzano, Bergamo e Treviso, offre un programma di corsi specifici per gruisti e carrellisti, operatori di macchine movimento terra e gru mobili. Il 2022 sarà un anno di nuove sfide per Niederstätter che ha deciso di concentrarsi sull’implementazione dei servizi di assistenza al cliente, sull’alta formazione dei propri dipendenti e sulla sostenibilità. Non ultimo per importanza, l’ambito della sostenibilità ha già portato risultati positivi nel noleggio e nella vendita di macchinari elettrici a zero emissioni, presenti ora grazie a Niederstätter all’interno di diversi cantieri dell’Alto Adige. Le attese per il futuro sono molte e si rivolgeranno soprattutto verso prodotti e servizi volti alla sostenibilità.
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ta e continuativa di tutti i dati attuali e rilevanti per tutti i soggetti coinvolti e, quindi, un migliore scambio di informazioni. Gli oggetti creati con metodo BIM possono essere utilizzati dal committente e dalle aziende partner durante l’intera fase di progettazione e il progetto di costruzione potrà partecipare alle gare d’appalto che richiedono questo standard come requisito. “Come azienda siamo sempre attenti alle possibilità che il mondo dell’innovazione ci mette a disposizione per migliorare il comparto e il nostro lavoro quotidiano – spiega Daniela Niedertsätter, membro del consiglio d’amministrazione dell’azienda – Crediamo fortemente nei benefici che il BIM porta a chiunque lo usi. La digitalizzazione può aumentare la produttività del processo di pianificazione in termini di costi, scadenze e qualità”. L’approccio BIM nel mondo dei container Niederstätter si è specializzata nel tempo nell’utilizzo del BIM per la fornitura di spazi modulari pronti all’uso
in qualsiasi ambito. In piena emergenza Covid l’azienda ha consegnato in soli 35 giorni al Liceo Scientifico di Belluno 33 container per 150 studenti che avevano bisogno di nuovi spazi dove svolgere le lezioni durante il restauro dell’edificio principale. Ma li ha anche forniti alla scuola materna di Scena, a Merano, che ha visto l’assemblaggio di 32 container adibiti a sale multifunzionali. In ambito ospedaliero invece, Niederstätter ha fornito container agli ospedali di Brunico, Vipiteno e San Candido per allestire aree triage all’esterno delle struttre sanitarie per l’emergenza covid-19. Un mix di velocità di consegna ed efficienza del prodotto finale che si radica nella progettazione BIM. Niederstätter dispone infatti dell’intero parco noleggio sottoforma di oggetti BIM. E in questo modo diventa più semplice progettare l’utilizzo del modulo. Il calcolo delle tempistiche e lo studio degli edifici composti da container possono essere creati automaticamente dai team di pianificazione dell’azienda, utilizzando
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tutte le informazioni raccolte dagli oggetti BIM. Inoltre, le informazioni potranno essere utilizzate per semplificare la scelta degli elementi di noleggio disponibili. Come detto però, Niederstätter è attenta anche all’uso del BIM nell’ambito delle gru e del loro utilizzo in cantieri complessi come quelli ad alta quota. L’azienda è leader nel montaggio delle gru a torre e ne cura ogni passaggio, dal trasporto all’assemblaggio passando per la manutenzione. I materiali necessari vengono trasportati in qualsiasi condizione atmosferica, su camion, elicotteri o funivie. Ma già in anticipo, nella fase di pianificazione dei lavori, si ottimizza la gestione di risorse proprio attraverso l’uso del BIM che garantisce maggiori prestazioni, sicurezza e trasparenza: con l’aiuto di software e oggetti intelligenti, il cantiere viene modellato, combinato e registrato in modo digitale, visualizzando in forma virtuale I futuri lavori in cantiere con una o più gru a torre contemporaneamente.
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Ple JLG
App(osita) diagnosi
DEDICATO ALLA NUOVA DAVINCI, IL NUOVO SISTEMA, INTEGRATO DI SERIE NELLE DOTAZIONI DELLA PIATTAFORMA, FORNISCE INFORMAZIONI IN TEMPO REALE SULLO STATO DELLA MACCHINA. ANALISI FUNZIONALI E AGGIORNAMENTI PUNTUALI DEL SOFTWARE DA REMOTO
U
na diagnostica flessibile e sempre a disposizione via smartphone, per i nuovi modelli di PLE a pantografo DaVinci. L’ha lanciata JLG, insieme al nuovo, rivoluzionario modello di pantografo basse quote, nella forma di un’App esclusiva, denominata DaVinciGO, che consente ai tecnici dell’assistenza di collegarsi alla stessa piattaforma sciddor AE1932 (primo esemplare della serie Da Vinci), fornendo una diagnostica intelligente attraverso uno smartphone o un tablet. L’App DaVinciGO può essere utilizzata su dispositivi iOS e Android per visualizzare, diagnosticare e risolvere i problemi dell’innovativa PLE completamente elettrica di JLG in tempo reale, da qualsiasi luogo.
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Un fenomeno senza precedenti Con il modello DaVinci AE1932, JLG propone oggi l’unica PLE a pantografo sul mercato che, oltre a garantire una movimentazione completamente elettrica, è al tempo stesso totalmente priva di componenti idrauliche, responsabili delle perdite di olio. Il nuovo scissor da 5,79 m, con capacità di carico da 275 kg, apre quindi la via a nuove possibilità e applicazioni ad esempio nel settore alimentare, logistico, farmaceutico, come anche in ambienti quali alberghi, musei, ospedali, centri commerciali o spazi urbani, dove l’assenza di perdite idrauliche è condizione necessaria. Ogni componente del DaVinci è ottimizzata, dai comandi al meccanismo di salita, dalla trasmissione allo sterzo, per ridurre i consumi energetici fino al 70% rispetto alle macchine tradizionali e riuscire a utilizzare un’unica batteria a ioni di litio, ricaricabile in sole 3,5 ore, della durata fino a dieci anni, senza necessità di sostituzioni. Anche il sistema di sollevamento è concepito per recuperare energia durante la discesa del cestello, energia che viene rimandata alla batteria ottimizzando i tempi di utilizzo tra una carica e l’altra.
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Ple Secondo Randi McClure, responsabile marketing per le piattaforme a pantografo JLG, l’applicazione DaVinciGO, che viene fornita di serie sulle macchine DaVinci, stabilisce un nuovo punto di riferimento per il settore eliminando la necessità di uno strumento esterno specifico per eseguire la diagnostica della macchina. Questa App permette agli utenti di ottenere assistenza a distanza usando la diagnostica abilitata per smartphone. “L’App DaVinciGO permette al personale di servizio, come un tecnico sul campo, di eseguire operazioni, come aggiornamenti software, configurazione, calibrazione e altro, tramite qualsiasi dispositivo collegato – afferma McClure – Utilizzando
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la più recente tecnologia digitale, questa App ridurrà i tempi di diagnostica dando agli utenti la possibilità di identificare e risolvere rapidamente i problemi della macchina. E quando è necessario un supporto, gli utenti possono usare l’App DaVinciGO per mettersi in contatto a distanza con il centro di assistenza JLG. Utilizzando i loro smartphones come un ‘modem’, gli utenti possono utilizzare l’App per collegare la macchina direttamente al centro di assistenza JLG, che potrà visualizzare a distanza le informazioni della macchina, come il numero di serie, i codici diagnostici di risoluzione dei problemi o il valore su uno specifico ingresso, uscita o canale interno, in tempo reale”.
Non solo. “Gli utenti possono anche usare l’app DaVinciGO per calibrare e configurare la loro piattaforma a pantografo DaVinci, regolando ingressi, uscite e parametri in tempo reale – continua McClure – Inoltre è anche possibile usare l’App per ripristinare le impostazioni ai parametri di fabbrica. L’App, infine, permette ai tecnici dell’assistenza di inviare o ottenere aggiornamenti software e visionare le impostazioni della macchina, senza bisogno di un computer”. Dettaglio di estrema praticità, l’app JLG DaVinciGO può essere scaricata e installata gratuitamente e in modo estremamente agile tramite App Store o Google Play.
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Ple GENIE
A Calais sui cingoli COSÌ LA NUOVA Z-62/40 TRAX HA RAGGIUNTO LA FLOTTA DELL’IMPRESA BOULET BÂTIMENT. UNA NOVITÀ CHE HA CONQUISTATO I RESPONSABILI AZIENDALI ANCHE GRAZIE ALLA QUALITÀ DI SERVIZIO FORNITA DAL DISTRIBUTORE EMM
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oulet Bâtiment è una società edile con sede ad Azincourt, nella regione di Pas-de-Calais, nel nord della Francia. Le sue attività principali includono carpenteria, installazione di strutture metalliche, coperture, rivestimenti e finiture interne. Nell’ambito della costruzione di un magazzino logistico per un trasportatore di merci che opera dal porto di Calais, l’azienda ha recentemente acquistato una delle prime piattaforme a braccio articolato Genie in Francia dotata di trazione su cingoli, nel modello Z-62/40 TraX. La macchina è stata fornita da EMM, distributore autorizzato Genie (vendita, assistenza e ricambi), con sede a Cappelle-la-Grande, vicino a Dunkerque, nel nord della Francia. Come ha deciso Boulet Bâtiment di acquistare una piattaforma a braccio articolato su cingoli Genie Z-62/40 TraX? Tutto è iniziato con un articolo sulla stampa che ha attirato l’attenzione di Aoife Desgrousilliers, co-managing partner dell’azienda. Ansiosa di saperne di più, ha contattato il costruttore attraverso il sito web del marchio, e la sua richiesta è stata immediatamente inoltra-
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La Russia in… blu di PSK 80 piattaforme a braccio e a forbice Genie – tra cui i modelli fuoristrada GS-5390 RT e quelli braccio articolato Z-51/30 J RT – con la prospettiva di aggiungere agli ordini, quest’anno, i modelli a pantografo Genie E-Drive e le telescopiche Serie J. In Russia, la società JSC PromStroiKontrakt (PSK Holding), è il distributore autorizzato Genie che ha realizzato l’exploit nel 2021. Negli ultimi due anni, da quando la società è stata scelta come dealer ufficiale, PSK ha lavorato per far conoscere, in un mercato tradizionalmente orientato ai ponteggi, i vantaggi in termini di sicurezza e produttività delle macchine Genie. L’ordine di 80 piattaforme è una testimonianza evidente del successo di questa azione promozionale e della partnership con Genie. Fondata 29 anni fa, PSK ha iniziato come specialista di casseforme. Cresciuta nel corso degli anni per adattarsi ai cambiamenti del mercato, l’azienda ha ora tre impianti di produzione in Russia per soddisfare le esigenze dei clienti in ogni fase di cantiere. Con sede centrale a Mosca oltre a un magazzino e un centro di assistenza, PSK ha più di 27 filiali che forniscono vendite di macchinari, parti di ricambio e servizio assistenza in tutte le regioni della Russia, Bielorussia, Kazakistan e Uzbekistan.
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ta a Emmanuel Mouillière, responsabile vendite Genie per la Francia occidentale e i dipartimenti e territori francesi d’oltremare. Quando si è trattato di saperne di più sulla nuova PLE cingolata e sul servizio legato alla diffusione Genie sul territorio, i responsabili di Boulet Bâtiment sono stati immediatamente rassicurati dalla qualità del rapporto tra Genie e il suo distributore EMM, che ha spiegato in dettaglio la validità e pertinenza di una piattaforma a braccio articolato su cingoli, una soluzione produttiva e preziosa per i vari progetti del cliente. Oltre al sistema unico e brevettato Genie TraX della macchina, che presenta quattro cingoli triangolari indipendenti ad ogni angolo dell’unità – consentendole di andare praticamente ovunque quando le condizioni sono difficili – la piattaforma a braccio articolato Genie Z-62/40 TraX è anche dotata di specifiche che la rendono estremamente efficiente, produttiva e versatile: un’altezza di lavoro massima di 20,87 m, uno sbraccio orizzontale massimo di 12,42 m, un’altezza di scavalcamento massima di 7,8 m e una capacità di sollevamento di 227 kg. Senza contare i vantaggi dinamici dell’assale oscillante attivo che mantiene la massima aderenza su terreni difficili, della trazione 4×4 e pendenza superabile del 45% e dei comandi completamente proporzionali. Queste ed altre caratteristiche d’eccezione hanno convinto Boulet Bâtiment nella scelta della Genie Z-62/40 TraX: efficienza e versatilità, eccellenti prestazioni sui terreni fuoristrada, manovrabilità, facilità d’uso e flessibilità… per non parlare del tempo risparmiato grazie al formidabile ed esclusivo sistema Genie Fast Mast che consente agli operatori di scendere e recuperare gli attrezzi e i materiali necessari per poi tornare rapidamente al lavoro in quota.
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Attrezzature & Componenti HYDRAPRED
Predizione oleodinamica totale STARTUP E INCUBATORE DI SOLUZIONI APPLICATE PER MACCHINE E SISTEMI IDRAULICI COMPLESSI, ARRIVA DA LALLIO (BG) LA NUOVA IDEA TECNOLOGICA IDEATA DA CLAUDIO TRESOLDI PER LA MANUTENZIONE FLUIDA PREDITTIVA. SICUREZZA E PRODUTTIVITÀ INDUSTRIALE NELLE FUNZIONALITÀ DI PROCESSO IN FABBRICA E NELLE COSTRUZIONI
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n progetto che si concretizza dopo 30 anni di percorso nel settore dell’oleodinamica. HydraPred si presenta come azienda e “startup reattiva in risposta all’automazione industriale che esige innovazione, concretezza e affidabilità. Un orgoglio soprattutto per chi crede, e ha creduto sin dall’inizio, che non esiste vero progresso senza un serio investimento anche sulla salute dell’ambiente”. Questa la dichiarazione di intenti del team insediato nella sede operativa di Lallio, alle porte di Bergamo, e unito da un’idea nuova dell’oleodinamica che coniuga tecnologia e tutela ambientale, innovazione 4.0 e sistemi di manutenzione predittiva, avvalendosi dell’esperienza del leader Claudio Tresoldi, ideatore di HydraPred. “L’esperienza
La scommessa fluida biodegradabile Lubrisix costituisce una nuova scommessa di mercato per HydraPred e consiste in un fluido idraulico sintetico con caratteristiche eccezionali: auto-estinguente, altamente biodegradabile, di lunga durata ed elevate performance. Una delle proprietà principali di Lubrisix è quella di non propagare fuoco, pertanto, in caso di rottura di tubi o qualsiasi altro condotto non si produrrà un incendio come spesso purtroppo accade. Punti di forza di Lubrisix sono la lunga durata, la filtrabilità fino a 3 micron, l’assenza di produzione schiumosa, l’elevata compatibilità, l’alto indice di viscosità e la rapida e completa separazione dall’acqua. Inoltre, Lubrisix è resistente all’ossidazione e può lavorare fino a TAN 12. Le applicazioni di Lubrisix sono le più varie. In particolare, questa specialità è ideale per i settori dell’estrazione mineraria, del tunnelling, dell’oil & gas e delle costruzioni in generale.
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di questi anni ha toccato tutti gli aspetti presenti in un sistema oleodinamico: le connessioni, i componenti, la progettazione e fabbricazione di sistemi, la loro installazione, decapaggi e flussaggi - spiega Tresoldi - Tutto questo bagaglio, unito alla frequentazione di moltissime tipologie di aziende a livello nazionale e internazionale, ha condotto al perfezionamento di una proposta innovativa dedicata alla manutenzione racchiusa in HydraPred”. L’obiettivo di Hydrapred quello di aiutare aziende che utilizzano sistemi oleodi-
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Attrezzature & Componenti namici a potenziare i loro cicli produttivi con le più moderne tecnologie del settore. La proposta è ampia, applicabile a tutte le aziende che si servono dell’automazione oleodinamica per movimentare macchine operatrici e industriali e che quindi necessitano di forza e precisione. Il campo di applicazione va dalle acciaierie alle industrie agricole fino al trasporto ferroviario ed aereo, alle macchine mobili per il sollevamento, per estendersi al settore minerario ed estrattivo. Il focus è quello della manutenzione predittiva. “Prevenire i guasti per evitare i fermi macchina è il nostro obiettivo - continua Tresoldi - In che modo? attraverso le tecnologie più avanzate attualmente disponibili. Machine Learning e intelligenza artificiale sono alla base della nostra attività di predizione. Un’attività di monitoraggio innovativa basata sulla pre-
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venzione fa diminuire notevolmente i costi totali di manutenzione potenziandone il ciclo produttivo; un solo danno a tutto il sistema oleodinamico della struttura fermerebbe l’intera produzione e il danno sarebbe enorme. Per questa ragione sistemi come il nostro, che non si fermano ad un unico aspetto della produzione, diventano appetibili per molte aziende. L’attenzione a differenti discipline tecniche come l’oleodinamica, la lubrificazione e la meccanica, fanno di HydraPred il fiore all’occhiello dell’innovazione tecnologica, una rivoluzione nel modo di fare impresa e gestire le attività”. Un esempio concreto è offerto dal modulo SPS, non una semplice apparecchiatura di monitoraggio ma un sistema completo alla base della manutenzione predittiva. Utilizzando i dati raccolti da sensori e attraverso algoritmi di machine learning si
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raccolgono le informazioni fondamentali per il monitoraggio delle condizioni del fluido e dei componenti, e la loro manutenzione. Il sistema prevede hardware e intelligenza artificiale progettati e realizzati da HydraPred, in grado di predire usura e logoramento dell’impianto e dei suoi componenti, in modo da segnalare anomalie, prevenendo guasti e/o fermi macchina. L’apparecchiatura SPS è dotata di un pannello di controllo a bordo macchina (HMI) per il monitoraggio in tempo reale di temperatura, contaminazione, HPN (HydraPred number) per l'indice di qualità dell’olio e allarmi. Il sistema SPS è inoltre dotato di una piattaforma software (Hydrapred Software Platform), disponibile in cloud o con installazione locale, che permette di accedere a molteplici funzioni - monitoraggio dei parametri in tempo reale, rappresentazione grafica, analisi e
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comparazione, predizione di usura e guasti, storicizzazione. La piattaforma HPS, oltre alla proattività di warnings, notifiche e molto altro, permette anche di creare utenti e organizzare strutture per agevolare l’attività dei tecnici e della gestione. HydraPred abbatte le distanze e si affianca ad aziende di ogni parte del mondo, con un mercato che va oltre quello europeo. L’azienda nasce in Italia ma trova sviluppo anche in America e prossimamente la troveremo sui mercati asiatici. Uno staff che lavora a 360° e in un clima di competenza tecnica in grado di colmare il gap che si è creato con la nascita dell’industria 4.0 e le attività manutentive che le aziende svolgono quotidianamente. A questo proposito, la prossima tappa sarò quella della creazione, in Sicilia, di una fabbrica modello dedicata all’olio Lubrisix la cui manutenzione verrà gestita in maniera totalmente predittiva.
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Attrezzature & Componenti HAWE/COMETTO
La strada (idraulica) affidabile degli MSPE PER LO SPECIALISTA DEI TRASPORTI ECCEZIONALI DI BORGO SAN DALMAZZO, LA PARTNERSHIP TECNICA CON IL PRODUTTORE OLEODINAMICO TEDESCO È FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO E IL SUCCESSO DEI TRASPORTATORI MODULARI SEMOVENTI A LIVELLO INTERNAZIONALE. IN QUESTA INTERVISTA, FRANCESCO AGLIUZZA (HAWE) E L’INGEGNER ALESSANDRO GIORDANO DI COMETTO CI SPIEGANO LE RAGIONI DI UNA SINERGIA PERFETTA CHE HA CONQUISTATO L’HEAVY LIFTING & TRANSPORTATION MONDIALE
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n distributore oleodinamico potrebbe essere considerato, per i veicoli di trasporto eccezionale, ancor più che per altre tipologie di mezzi, come il miocardio nella sua funzione di impulso vitale al complesso di apparati del corpo umano. Nella sede storica di Cometto, a Borgo San Dalmazzo, i grandi protagonisti italiani dei trasporti eccezionali su scala globale ne sono oltremodo convinti. E per un cuore sempre sano, efficiente e con funzionalità da atleta per le macchine della gamma MSPE, hanno scelto i distributori oleodinamici e le valvole di Hawe Hydraulik. In particolare, la partnership di fornitura per gli stessi distributori è gestita dalla struttura di Hawe Italiana e Francesco Agliuzza è la figura tecnica che costituisce il trait d’union tra la filiale nazionale dello specialista tedesco e il costruttore cuneese. Grazie alla sua introduzione nelle applicazioni di Hawe al mondo degli SPMT (Self Propelled Modular Transporter) per i trasporti eccezionali - tipologia a cui appartengono i moduli MSPE - noi di Sollevare abbiamo potuto accedere ai segreti propulsivi del “cuore oleodinamico” Cometto, costituito dai distributori Hawe a cursore proporzionale e dalle valvole . Ci accoglie, nel quartier generale di Borgo San Dalmazzo, l’ingegner Alessandro Giordano, a capo della divisione Product Management, Service and Test di Cometto. Con lui e con il prezioso contributo di Francesco Agliuzza, abbiamo potuto approfondire ogni aspetto essenziale di un’applicazione molto particolare dei distributori Hawe a una tipologia di veicolo molto importante e avanzata, nella gestione attuale dei trasporti e delle movimentazioni eccezionali. Ingegnere, cominciamo la nostra disamina con un preambolo sul vostro rapporto consolidato con Hawe Italiana. Il rapporto con Hawe è ormai storico. Sono più di 20 anni che ci conosciamo e interagiamo in modo proficuo. L’applicazione cardine è quella che riguarda i
Da sinistra, Francesco Agliuzza e Alessandro Giordano
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Attrezzature & Componenti veicoli semoventi modulari MSPE e nel confronto sull’implementazione dei distributori oleodinamici a questa tipologia di prodotto il feedback, anche al livello della capacità di collaborazione, dello scambio di idee, del confronto puntuale su proposte e soluzioni, i risultati si sono dimostrati sempre eccellenti. Di anno in anno abbiamo rafforzato i nostri legami reciproci. Oggi, per quanto riguarda le applicazioni di sollevamento e sterzatura delle nostre macchine MSP, Hawe è un partner essenziale, dal momento che ne installiamo praticamente i prodotti in esclusiva. Cometto oggi è parte del gruppo Faymonville ed è il centro di competenza per tutto il settore SPMT. Una volta smessa la produzione tradizionale di moduli non autopropulsi (di cui si occupa la struttura di Faymonville in Belgio), lo sviluppo attuale di prodotti semoventi ha avuto un’accelerazione spinta. Oggi la produzione MSPE rappresenta il 70% del fatturato di Cometto e la fornitura di Hawe riguarda so-
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prattutto valvole regolatrici di portata e distributori proporzionali per sollevamento e sterzatura. In che modo l’evoluzione dei modulari semoventi Cometto si è accompagnata con quella delle implementazioni Hawe? Da vent’anni, le dinamiche di sicurezza applicate ai blocchi oleodinamici deputati al sollevamento hanno fatto passi da gigante. Inoltre, con lo sviluppo delle funzionalità elettroniche, si è raggiunto un livello di controllo sempre maggiore delle prestazioni riferite alla valvola del distributore. Queste due dinamiche di progresso, applicate ai nostri moduli semoventi, hanno fatto sì che i prodotti Hawe risultano fondamentali nelle fasi di sollevamento dei mezzi. Ovvero nel momento più sensibile per l’operatore e per le persone che stanno attorno all’area di intervento. Parliamo di trasporti eccezionali nell’ordine delle 15.000 tonnellate, oppure anche solo di 30 tonnellate ma di componenti ad alto rischio esplosivo, come quelli destinati a una base spaziale dell'Esa in Guyana. Si può ben capire quale importanza può avere una partnership tecnica di fornitura come quella tra noi e Hawe.
L’avvento degli SPMT ha elevato le potenzialità dei trasporti eccezionali nelle operazioni più difficili, risolvendo molte problematiche di intervento. Cometto è sempre stato un pioniere, in questo segmento di prodotto. Quali esempi operativi ci può rivelare, tra le casistiche più recenti? Per un professionista del trasporto eccezionale, ogni metro rappresenta una sfida. Tombini, condutture del gas che passano sotto l’asfalto, cavi elettrici, interferenze di ogni tipo, ponti. In relazione al mezzo, poi, va calcolato perfettamente il carico per asse, il raggio di sterzatura e altri parametri fondamentali. Sotto questo profilo l’MSPE Cometto rappresenta oggi una soluzione straordinaria, soprattutto in relazione alla ripartizione del peso. La nostra gamma di veicoli comprende moduli che vanno dalle 40 alle 70 tonnellate per asse, con telai ad altissima resistenza che consentono ai nostri clienti ogni tipo di combinazione. La complessità è determinata dal numero dei powerpack coinvolti in ogni singola operazione; parliamo di computer che devono dialogare fra loro, rilevando anche la minima anomalia. Se anche solo un pressostato, nell’intera configurazione, rileva problemi funzionali, l’intervento si blocca. Una componentisti-
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ca affidabile è la chiave di ogni operatività tramite gli MSPE. Se pensiamo che le combinazioni da noi configurate partono da convogli a 12 assi fino a 48 assi, possiamo immaginare l’importanza di ogni parte elettroidraulica coinvolta nella dinamica del modulare semovente. Per questo, la grande intuizione di Cometto, sotto il profilo dell’elettronica di controllo, è stata quella di sviluppare soluzioni e software proprietari, facendo ricerca all’interno della nostra divisione. Vorrei rivolgere la prima domanda a Francesco Agliuzza, riguardo al rapporto di confronto tra Hawe e Cometto, prima di ogni fornitura. Quale iter viene seguito, per ogni progetto? Si parte sempre da soluzioni-chiave già consolidate, per arrivare a un confronto su nuove soluzioni possibili quando ci si trova a decidere sulle implementazioni della componentistica oleodinamica per modelli nuovi di MSPE. Il dibattito su costi generali e prestazioni porta sempre alla decisione migliore e nel corso degli anni abbiamo raggiunto un livello ottimale di standardizzazione delle combinazioni possibili per questi veicoli. Per i progetti speciali, il reparto tecnico di Hawe Italiana coinvolge la sede centrale
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Attrezzature & Componenti Hawe di Monaco e la stessa divisione progettuale di Cometto. Tendenzialmente, in linea di massima, si riesce a concepire una soluzione speciale, partendo da un 70% di componenti standard, per studiare variabili particolari che riguardano il restante 30% di elementi oleodinamici. Parliamo di una procedura tecnica che si discosta molto dalle semplici dinamiche di fornitura commerciale. Noi di Hawe Italiana abbiamo tutti un’estrazione culturale tecnica; nel nostro passato, abbiamo lavorato sempre a contatto con gli uffici tecnici di varie aziende. Per questo, la definizione di tecnico-commerciale, per un area manager o per qualsiasi figura deputata alle vendite, in Hawe Italiana, è la più appropriata. Siamo prima tecnici e poi commerciali. Se contiamo, nel novero del nostro know-how, il fatto che le applicazioni di cui ci occupia-
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mo sono per oltre due terzi rivolte alle macchine mobili per il sollevamento e la movimentazione, possiamo definirci a ragione specialisti tecnici dell’oleodinamica per il settore generale del Lifting & Transportation. Parlando dei componenti oleodinamici prescelti per gli MSPE Cometto, quali sono le linee di prodotto Hawe dedicate a questa tipologia di mezzi? Essenzialmente implementiamo i distributori a cursore proporzionale PSL, nella grandezza 5 per le applicazioni di sollevamento, e nella grandezza 3 per le dinamiche di sterzatura degli MSPE. Naturalmente, contempliamo anche scelte differenti e combinazioni particolari, a seconda delle dimensioni del transporter modulare. Oltre al distributore proporzionale, poi, vi sono tutta una serie di componenti previsti dall’implementazione sui mezzi semoven-
ti Cometto, come valvole di massima, valvole manuali e altre tipologie particolari, oltre ad altri elementi complementari. In linea di massima, l’80% di quello che noi montiamo sugli MSPE Cometto, è ricavato dalle nostre dotazioni standard, secondo combinazioni collaudate, efficaci e affidabili. Una parte della componentistica, non a catalogo, viene poi realizzata - su progetto Hawe, oppure a disegno del cliente, come nel caso di Cometto - da partner di produzione esterni. Parliamo di blocchi valvola, valvole di sicurezza e altri item particolari. Va sottolineato che, in ogni caso, la supervisione e il controllo di Hawe è totale e con il massimo coinvolgimento. Proprio in virtù della nostra altissima specializzazione e di un rapporto di fiducia e sinergia - come nello specifico, quello con Cometto - ormai confermato da esperienze di successo e di comprovata eccellenza.
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è la più importante e diffusa rivista italiana dedicata a gli operatori del vasto e articolato comparto del sollevamento, della movimentazione industriale e portuale e dei trasporti eccezionali. Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale
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Anno 7 - Aprile/Maggio 2021
Anno 7 - Agosto/Settembre 2021
La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova
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Anno 7 - Febbraio/Marzo 2021
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Anno 7 - Novembre 2021
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Anno 7 - Ottobre 2021
La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova
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Anno 7 - Giugno/Luglio 2021
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Il Genio in due configuratori SI CHIAMANO LEONARDO PRODUCT E LEONARDO CRANE SET, I PROGRAMMI ON LINE CHE OFFRONO TUTTE LE OPZIONI DI CONFIGURAZIONE DI PARANCHI A CATENA E A FUNE, GRU A BANDIERA E KIT PER GRU A PONTE A MISURA TOTALE DEL CLIENTE
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na scelta può definirsi tale solo con la concessione al cliente della libertà più assoluta nelle opzioni e nelle alternative di fornitura. Stiamo parlando, nello specifico, di beni industriali come le gru a bandiera, i paranchi a catena, i paranchi a fune e i kit per gru a ponte. Uno specialista storico ed internazionale come Donati Sollevamenti, costruttore lombardo di impianti di sollevamento dedicati alle più differenti attività di fabbrica, non poteva accontentarsi di standard consolidati, neppure nell’offerta di
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una gamma dalla straordinaria qualità progettuale e realizzativa come quella prodotta nello stabilimento di Agrate Brianza. Oggi, il vantaggio competitivo di Donati Sollevamenti inizia già nella fase dell’offerta e va a tutto beneficio del cliente. Parliamo di Leonardo, un nome che richiama l’immenso genio della creatività ingegneristica italiana, attribuito da Donati a due configuratori (Leonardo Product e Leonardo Crane Set) deputati alla scelta dell’allestimento più adatto alle esigenze di ogni singola attività.
Leonardo Product configura velocemente paranchi a catena, paranchi fune e gru a bandiera da soli o in combinazione; permette di configurare tutti i tipi di paranco standard e gru a bandiera - in trave standard a rotazione sia manuale ed elettrica, con e senza paranco, nelle diverse possibili versioni e opzioni - e offre, inoltre, la possibilità di scaricare direttamente i disegni della propria configurazione sia in formato 2D che 3D e di ricevere l’offerta in tempo reale. Leonardo Crane Set permette invece di configurare kit per gru a ponte complete di testate, carrelli e paranchi a seconda delle
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esigenze dimensionali e di portate del cliente. Grazie alla forte versatilità aiuta in fase di progettazione a soddisfare le necessità del cliente e fornire un preventivo dettagliato comprensivo di tutti i componenti ed accessori. Il configuratore Leonardo Crane Set è inoltre in grado di fornire al cliente le informazioni necessarie ai dimensionamenti strutturali. La valutazione puntuale e precisa delle diverse alternative si basa sulle soluzioni disponibili nelle stesse linee di prodotto Donati. Si tratta di due piattaforme digitali interattive e semplici da utilizzare, disponibili in cinque lingue (italiano, francese, spagnolo, inglese e tedesco). Nella descrizione sintetica dello strumento digitale Leonardo, già si può comprendere tutto il valore di versatilità della piattaforma messa a disposizione da Donati Sollevamenti, anche nel beneficio per il cliente, durante le varie fasi di scelta dei prodotti e delle opzioni, di poter cambiare in corso d’opera - sempre nella maniera più semplice e rapida - ogni dettaglio di configurazione.
La giusta decisione Con Leonardo Product è possibile stabilire a priori le opzioni più particolari. Nel caso della scelta della gru è possibile decidere sui tirafondi, sulla zincatura, sulla tropicalizzazione e l’imballo del braccio, comprendendo tra le scelte anche il colore
e la tipologia di vernice da adottare (per ambienti esterni o per interni), la possibilità di implementare la gru con un tettuccio di protezione, il radiocomando e molto altro ancora. Occorrono davvero poco più di cinque minuti per configurare la gru o il paranco che si desidera acquistare ottenendo un’offerta di acquisto in tempo reale. Sotto il profilo della piattaforma a misura del cliente, Leonardo Product rappresenta una soluzione ideale per un professionista che ha l’esigenza di curare ogni dettaglio del progetto, già in fase di offerta, ottimizzando i tempi di progettazione. L’ultimo tassello del percorso virtuale di Leonardo Product riguarda la fase di elaborazione dei documenti, con l’offerta predisposta in formato word e completa di tutte le ca-
ratteristiche tecniche, con tutti i disegni di configurazione della gru ottenibili nella versione DWG, PDF, DXF, STP. Leonardo Crane Set invece è uno strumento studiato in modo specifico per costruttori di gru a ponte, prodotti che prevedono investimenti notevoli e impegnativi, per la complessità delle macchine e per la massima cura che va riservata ai dettagli tecnici. Una cura e un’attenzione che vanno adottate già in fase di preventivo. La prima pagina a video funzionale di Leonardo Crane Set prevede l’inserimento delle informazioni di base che riguardano la gru a ponte (tensione di alimentazione, portata e scartamento). Procedendo nelle pagine successive del programma, il cliente Donati ha la facoltà di scegliere varie opzioni, fino a ottenere una scheda tecnica dettagliata e un disegno d’insieme della macchina, completo di dati tecnici fondamentali. Tutta questa libertà di scelta è attraente ma qualcuno potrebbe avere dei timori a utilizzarne le potenzialità, con il timore di non esserne capace? Niente paura. Donati, nell’offerta relativa a Leonardo, prevede la possibilità di un “avviamento” all’uso dei configuratori, come training supplementare a disposizione del cliente. Così la proprietà di un dispositivo di sollevamento potrà contenere, fin dalla sua genesi, le facoltà (e la libertà d’azione, certo) propria di un genio, in un formato digitale all’avanguardia.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.donaticranes.com
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Navigazione infallibile CON L’AUSILIO FONDAMENTALE DEI MOTORI PRODOTTI A A SCHÖNAICH, UNA STARTUP DI NORIMBERGA HA CONCEPITO ROBOT AMR RIVOLUZIONARI IN GRADO DI ADATTARSI ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE E ALL’AMBIENTE OPERATIVO A CUI SONO DESTINATI
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ell’era dell’Internet of Things (IoT) e dell’Industria 4.0, l’intralogistica gioca un ruolo sempre più importante. Il trasporto preciso di materiali e merci diventa un fattore essenziale per una produzione efficiente. I sistemi di trasporto mobile di Evocortex svolgono questo compito con mezzi insoliti. Anche la densità di potenza dei motori Faulhaber utilizzati è decisiva per la realizzazione del loro concetto tecnico creativo. Oggigiorno il termine “produzione” è diventato sinonimo di “complessità”. I prodotti sono sempre più realizzati secondo le specifiche dei singoli clienti; con una connessione IoT è possibile una produzione completamente automatizzata anche con lotti di dimensioni di una sola unità. Una tale moltitudine di varianti richiede processi strettamente intrecciati e, allo stesso tempo, molto flessibili. Le parti e i componenti adatti – in un numero di variazioni pressoché infinito – devono essere pronti presso le singole stazioni di produzione al momento giusto.
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Il trasporto del materiale, ad esempio tra i punti di approvvigionamento e gli impianti di produzione, sta diventando sempre più individuale e allo stesso tempo dovrebbe avvenire nel modo più automatizzato possibile. Va rilevato, quindi, che le piattaforme robotiche mobili - conosciute nel settore come robot mobili autonomi (AMR) - sono sempre più numerose nei magazzini e nei capannoni di produzione di tutto il mondo. La startup di Norimberga Evocortex, fondata nel 2016 con la partecipazione di esperti di robot, si concentra su questo mercato. Strettamente associata alla vicina Università Tecnica di Norimberga e ad altri istituti di istruzione e ricerca, l’azienda è entrata nel mercato con un concetto AMR completamente nuovo. Con i suoi prodotti, essa offre soluzioni creative ed innovative per le esigenze della moderna intralogistica. “L’AMR convenzionale spesso necessita di adeguamenti spaziali ai percorsi o addirittura di apportare modifiche tecniche ai processi - spiega l’amministratore delegato Hubert Bauer
- Ad esempio, sono necessarie marcature ottiche in modo che i veicoli possano orientarsi; i percorsi e le intersezioni devono corrispondere alle dimensioni e ai raggi di curvatura specificati. Noi, invece, volevamo creare un robot di trasporto che si adattasse alle esigenze del cliente e non viceversa”. I robot mobili autonomi (AMR) di Evocortex non richiedono alcun sistema di guida preinstallato per riconoscere la loro posizione e trovare la strada giusta; si basano semplicemente sulle irregolarità del pavimento del capannone. Queste irregolarità si possono trovare anche sui comuni pavimenti in cemento liscio e vengono registrati dalla telecamera ad alta risoluzione del robot. La telecamera si trova nella parte inferiore del veicolo, copre un’area di 10 x 10 centimetri ed utilizza i dati dell’immagine per creare l’equivalente di un’impronta digitale del pavimento del capannone. Dietro questo ingegnoso sistema c’è il Localization Module (ELM) sviluppato da Evocortex.
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Durante il processo di apprendimento iniziale, il robot percorre il pavimento del capannone spostandosi su uno schema a griglia. Con l’aiuto di algoritmi complessi, viene creata una mappa ad alta precisione da uno schema di singoli punti. In
futuro, ciò sarà possibile anche mediante autoapprendimento grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Inoltre, il controllo rileva il movimento proprio del veicolo. Combinando i dati, esso può posizionare il veicolo su un’area teorica di
Gli esperti dell'azionamento Faulhaber è un’azienda tedesca che ha sede a Schönaich, nel Baden-Württemberg. Si tratta di una realtà tecnologica specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di sistemi di azionamento miniaturizzati ad alta precisione, di componenti per servoazionamenti ed elettroniche di controllo con potenza di uscita fino a 250 W. L'azienda offre soluzioni personalizzate realizzate specificatamente per il cliente e un’ampia gamma di prodotti standard, come motori brushless, micromotori C.C., encoder e sistemi di controllo di posizione. Il marchio Faulhaber è riconosciuto in tutto il mondo come simbolo di elevata qualità e affidabilità in aree applicative complesse e gravose, come quelle della tecnologia medica, dell'automazione industriale, dell'ottica di precisione, delle telecomunicazioni, dell'aviazione, del settore aerospaziale e della robotica. Dal potente motore C.C. con una coppia continua di 224 mNm al microazionamento a filigrana con un diametro esterno di 1,9 mm, la gamma standard Faulhaber può essere combinata in più di 25 milioni di modi diversi per creare il sistema di azionamento ottimale per una applicazione particolare. Allo stesso tempo, il nostro kit di costruzione tecnologico costituisce la base da modificare per poter configurare versioni speciali adattabili alle specifiche esigenze dei clienti.
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un chilometro quadrato con precisione millimetrica. A tal fine sono sufficienti tre punti individuati. Anche se il 50% del pavimento è ricoperto di segatura, l’ELM rimane indifferente e garantisce una navigazione robusta, precisa ed accurata. Nuovi graffi permanenti nel pavimento vengono aggiunti alla mappa, mentre gli elementi che sono scomparsi vengono rimossi dopo un certo tempo. Gli AMR possono essere dotati opzionalmente di sensori Lidar aggiuntivi su uno o due fronti. Questi effettuano una scansione dell’area nella direzione di marcia e riconoscono gli ostacoli, compresi quelli in movimento come le persone che attraversano il percorso. Il veicolo si arresta quindi immediatamente per garantire la sicurezza dei dipendenti.
Ruote Mecanum, mobilità senza limiti Una ruota normale si muove solo nella stessa direzione del suo asse. Per posizionare con precisione un veicolo con ruote
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Movimentazione Industriale e Portuale di questo tipo, è necessario manovrare allo stesso modo di quando si parcheggia un'auto. Per evitare ciò, gli sviluppatori di Evocortex hanno optato per la ruota Mecanum. Invece di una superficie di scorrimento chiusa, dei rulli bombati sono montati sul suo cerchione. Sono fissati con un angolo di 45 gradi rispetto all'asse della ruota e possono ruotare attorno al proprio asse di supporto obliquo. La forma, le dimensioni e la distanza dei rulli sono selezionate per conferire alla ruota una superficie di rotolamento continua.
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Quando la ruota Mecanum gira, si creano due componenti di forza, una nel senso di rotazione dell'intera ruota e l'altra perpendicolare ad essa. La direzione di movimento che ne risulta sta nel mezzo: la ruota Mecanum "vuole" muoversi con un angolo di 45 gradi rispetto alla direzione dell'asse. Tuttavia, a causa della mobilità dei rulli, non ha rigidità direzionale. Quando vengono applicate altre forze, il movimento può essere deviato in qualsiasi direzione. Su un veicolo con quattro ruote Mecanum, gli angoli di 45 gradi sono sfalsati
di 90 gradi ciascuno. Ogni ruota quindi si orienta in una direzione diversa. Variando il senso e la velocità di rotazione di ogni singola ruota, è possibile sterzare il veicolo in qualsiasi direzione da fermo o farlo ruotare sul posto. Sul piano orizzontale, può quindi muoversi liberamente come un hovercraft. Le ruote Mecanum consentono quindi al robot di muoversi in modo agile e omnidirezionale. Gli AMR di Evocortex offrono un'ulteriore dimensione di flessibilità: possono essere prodotti in un numero pratica-
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mente illimitato di dimensioni. "Se necessario, possiamo adattare il nostro robot millimetro per millimetro alle esigenze dei nostri clienti - sottolinea Hubert Bauer - Tra 400 per 480 e 800 per 1200 millimetri, tutte le dimensioni esterne sono realizzabili". Nel caso delle linee di prodotti EvoRobot R&D ed EvoRobot Industrial, queste dimensioni corrispondono anche approssimativamente alle dimensioni esterne della piattaforma di supporto. Tutta la tecnologia – sensori, controlli, unità di sollevamento e azionamenti delle ruote – è montata sotto la piattaforma. Il modulo di azionamento delle ruote è un elemento decisivo per questa scala-
bilità. Situato direttamente al di sopra di ogni ruota, forma con essa un'unità funzionale standardizzata ed indipendente. Le ruote possono quindi essere montate a qualsiasi distanza l'una dall'altra. Il prerequisito decisivo per questa disposizione è un motore potente di dimensioni molto ridotte. "Abbiamo esaminato molto attentamente quali motori sul mercato potevano essere adatti a questo tipo di applicazione - ricorda Bauer in merito alla fase di sviluppo - Solo con Faulhaber abbiamo trovato la densità di potenza di cui avevamo bisogno. I motori della concorrenza avrebbero richiesto più spazio per la coppia richiesta".
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Massima potenza, dimensioni minime I moduli delle ruote dell'EvoRobot sono dotati di motori DC della serie 3257... CR o 3272…CR, implementati con un encoder IEF3 e un riduttore 38/2 S. I motori delle ruote dispongono inoltre di un freno per un arresto rapido e per garantire che le ruote rimangano bloccate in posizione una volta ferme. "Grazie all'enorme potenza di questi micromotori, l'EvoRobot è in grado di movimentare fino a 200 chilogrammi e presto anche carichi maggiori", spiega Huber Bauer. “Il trasporto funziona anche su una rampa inclinata di cinque gradi e alla velocità di un metro al secondo".
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Movimentazione Industriale e Portuale La linea di prodotti EvoCarrier è progettata per il trasporto di contenitori per piccoli pezzi. All'interno di questo AMR, lo spazio è ancora più limitato rispetto all’EvoRobot. Il robot è alto meno di 100 mm. Ciò gli permette quindi di muoversi in aperture estremamente basse sotto le merci trasportate. Due o quattro EvoCarrier possono anche lavorare insieme per trasportare pallet o un'intera scaffalatura. Per l’azionamento, gli sviluppatori hanno scelto un cosiddetto "motore a rotore
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piatto" - un motore brushless della serie 4221... BXT con una lunghezza di soli 21 millimetri. L'EvoCarrier può quindi trasportare pile di contenitori per piccoli pezzi (KLT) su rotelle che pesano fino a 120 chilogrammi in totale. L'amministratore delegato ritiene che, a lungo termine, anche l'EvoRobot passerà probabilmente ai motori brushless e che continuerà la standardizzazione dei moduli. Oltre al rapporto potenza/volume, l'assenza di manutenzione e l'affidabilità nel
servizio continuo giocano un ruolo particolarmente importante nel funzionamento dell'AGV. "Con i motori Faulhaber, i nostri requisiti in termini di durata di vita sono più che soddisfatti - aggiunge Bauer - Inoltre, anche il fatto che gli azionamenti funzionino con tutti i comuni controlli industriali è un vantaggio. Gli esperti di Faulhaber sono stati inoltre di grande aiuto a trovare l'impostazione dei parametri ottimale per la produzione in serie".
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Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING
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Benvenuti nel mondo che avevamo sognato 30 anni fa!
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THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING Anno 7 - Settembre/Ottobre 2021
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La Rivista “Perforare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova
pubblicata dal 2015, è l’evoluzione cartacea del portale www.perforare.it, l’unico in Italia specializzato nei settori delle perforazioni verticali, orizzontali e direzionali, il tunnelling, le fondazioni speciali, la geotecnica, la bonifica e il consolidamento dei terreni e l’industria estrattiva.
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Anno 7 - Novembre/Gennaio 2022
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Movimentazione Industriale e Portuale STILL
Un carico di intelligenza CON IL DESCENT SPEED REGULATION (DSR), I NUOVI TRATTORI E TRASPORTATORI CON PIANALE ELETTRICI DIVENTANO MACCHINE IDEALI PER LA MOVIMENTAZIONE AD AMPIO SPETTRO IN CANTIERI NAVALI, AEROPORTI, STAZIONI, SITI LOGISTICI E STABILIMENTI
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a nuova “prova di forza” Still è rivelata dai trattori elettrici LXT 120/350 con capacità di traino tra 12 e 35 tonnellate e dai trasportatori elettrici con pianale LXW 20/30 e capacità di carico da 2 a 3 tonnellate e capacità di traino di 6 tonnellate.
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Dotati in esclusiva mondiale del sistema Descent Speed Regulation (DSR), i nuovi trattori e i trasportatori con pianale elettrici possono essere impiegati su rampe con una pendenza superiore al 35% e grazie all’ampia gamma di sistemi di assistenza intelligenti, si candidano a macchine ide-
ali per la movimentazione ad ampio spettro in cantieri navali, case automobilistiche, aeroporti, stazioni ferroviarie, società di logistica, spedizionieri e innumerevoli stabilimenti di produzione. Il sistema DSR sviluppato da Still permette all’operatore di trainare carichi fino a
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35 tonnellate in maniera rapida e sicura. A seconda della versione, il DSR rileva l’esatta pendenza sulla rampa, tiene conto del peso attuale del carico e adegua automaticamente la velocità, intervenendo sul freno di manovra idraulico. Nella versione base, installata su tutti i veicoli, un interruttore permette di ridurre ma-
Optional de luxe I nuovi carrelli LXT e LXW di Still possono essere dotati di molti optional come la telecamera di retromarcia, che facilita le manovre e l’aggancio in retromarcia, oppure il sistema Curve Speed Control, ovvero la regolazione automatica della velocità in curva e lo Still neXXt fleet, il portale online per la gestione ottimale della flotta. Ulteriori opzioni includono la Safety Light 4Plus, sistema di segnalazione visiva a luce blu, lo Still FleetManager, sistema innovativo che permette di verificare l’utilizzo di ogni mezzo e il segnale di avvertimento acustico intelligente.
nualmente la velocità a un limite predefinito durante la guida in discesa. Nella versione ECO, disponibile come optional, il sistema visualizza la pendenza della rampa sul display e limita automaticamente la velocità a un valore sempre predefinito. Nella versione premium, infine, la riduzione automatica della velocità dipende dalla pendenza nonché dal carico trainato. La misurazione del carico viene definita tramite il gancio di traino da un innovativo metodo di determinazione utilizzato solo su veicoli Still. Tutti i veicoli sono dotati su entrambi gli assi di freni idraulici multidisco esenti da usura e molto silenziosi. Consentono una frenata particolarmente performante e precisa, che tramite appositi sistemi permette al carrello di recuperare energia. I veicoli della serie LXT/LXW sono azionati da due motori da 10,5 KW sull’asse posteriore e alimentati da batteria da 80 V. La velocità massima senza carico dei trattori LXT è di 25 km/h, mentre i trasportatori LXW raggiungono i 23 km/h. L’azionamento a velocità controllata evi-
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ta la perdita di velocità anche durante la guida in salita per lunghi tratti. Dotati anche di batterie agli ioni di litio, si ricaricano facilmente e rapidamente senza necessità di aprire il cofano, grazie alla presa di ricarica rapida o al caricatore di bordo. La nuova cabina, che assicura una visibilità ottimale grazie al 23% di superfici vetrate in più rispetto ai modelli precedenti, offre ai conducenti di elevata statura molto spazio libero per la testa e un ampio vano piedi. Le numerose opzioni di regolazione del sedile permettono all’operatore di impostare la posizione ideale per lavorare nel massimo comfort, mentre la cabina di guida – fissata su guarnizioni di gomma e disaccoppiata dal telaio – è quasi del tutto esente da vibrazioni. Grazie al display a colori Still Easy Control, i conducenti hanno sempre tutte le informazioni a portata di mano come la posizione del volante, la direzione di marcia, il programma di guida, la velocità, l’angolo di inclinazione e lo stato della batteria.
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Movimentazione Industriale e Portuale JCB
Oltre ogni Logi(sti)ca UN CARRELLO CHE È ANCHE UN SOLLEVATORE TELESCOPICO E VICEVERSA. NON ESISTONO AMBIENTI PREFERENZIALI PER IL TELETRUK, E NELLA VERSIONE E-TECH A FUNZIONAMENTO ELETTRICO CONTINUA LA SUA MARCIA INARRESTABILE VERSO LE APPLICAZIONI PIÙ IMPEGNATIVE. CON LA FORZA DI UN PENSIERO SOSTENIBILE E SEMPRE AL MASSIMO DELLA PRODUTTIVITÀ
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l nome della potenza versatile per i magazzini, i depositi di stoccaggio e la gestione logistica dei flussi di merci è… Teletruk. Se vi sembra uno spot pubblicitario, allora non vi siete ancora soffermati quanto basta sul valore dinamico di questa macchina JCB che conserva tutte le (alte) prerogative di un carrello frontale, aggiungendoci le dinamiche polivalenti di un sollevatore telescopico ultracompatto destinato all’utilizzo heavy duty. Facciamo un passo indietro e torniamo all’ultima estate prima della pandemia, quella del 2019. Allora, JCB svelò il nuovo JCB 30-19E, primo modello elettrico della gamma Teletruk e avanguardia di prodotto della nuova filosofia E-Tech del gruppo britannico. Una macchina già flessibile e rivoluzionaria per tutte le applicazioni di material handling, apriva nuove opportunità ai gestori dei magazzini edili, ai gestori intermodali, ai centri di riciclaggio, ai porti e alle filiere industriali di tutto il mondo. Alimentati fino a quel momento da motori termici diesel e GPL (versione non importata in Italia) e utilizzati prevalentemente in applicazioni esterne, i Te-
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Movimentazione Industriale e Portuale letruk della gamma TLT incrementavano una gamma di applicazioni già ampia e consolidata con l’opportunità di lavorare anche negli ambienti interni. A distanza di quasi due anni, al modello TLT 30-19E si è aggiunto nel frattempo anche il gemello 35-22E, dalle prestazioni ancora maggiori, con le stesse caratteristiche di zero emissioni e silenziosità operativa, e sempre caratterizzato dalla stessa struttura robusta e dalla trasmissione sigillata - quindi resistente agli agenti esterni quando il carrello telescopico è al lavoro in ambienti particolarmente scabri, come nelle banchine portuali e negli impianti di trattamento dei rifiuti. Parlando del powerpack a batterie che implementa entrambi i modelli della linea E-Tech declinata al Teletruk, va rimarcato il fatto che il modulo al piombo-acido da 80 V assicura alla macchina otto ore di operatività in campo con una sola carica; senza contare le prestazioni consentite dalla stessa trasmis-
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sione elettrica, nel superamento di pendenze di quasi 12°. Entrambi i modelli TLT E-Tech - che compongono la serie attuale Teletruk ad azionamento completamente elettrico - offrono all’operatore uno sbraccio telescopico in avanti di 2 m, con una capacità di sollevamento rispettiva dei due modelli a 1.900 e a 2.200 kg; il che significa che i carichi pallettizzati possono essere caricati fino all’estremità opposta del pianale di un rimorchio. Le dimostrazioni sul campo testimoniano che il Teletruk può caricare tre Europallet in un furgone nell’arco di soli due minuti, in totale sicurezza e agilità.
Avanguardia anche Diesel Il Teletruk, comunque, non avanza solo nella sostenibilità E-Tech. Anche nella sua versione tradizionale, i passi avanti della gamma TLT si rivelano nella recente dotazione d’eccellenza del motore
JCB by Kohler conforme allo Stage V da 46 kW (62 CV) di potenza, per modelli dal design rinnovato e corroborati nel comfort dalla cabina Command Plus (valorizzata, all’interno dell’abitacolo, da comandi elettroidraulici a leva singola completamente proporzionali, per maggiore sicurezza e produttività incrementata). Una sintesi delle novità tecnologiche più evidenti della gamma TLT diesel - cinque modelli con capacità di carico, allo sbraccio di 2 m, da 1.900 a 2.600 kg - prevedono il controllo in cabina del flusso idraulico ausiliario - da 0 a 72 litri/min - per consentire all’operatore di adattare il circuito alle singole attrezzature. Un pulsante di rilascio della pressione rende più facile e veloce il cambio dell’attrezzatura, aumentando la produttività e la sicurezza dell’operatore. Le luci di lavoro e di posizione a LED, insieme a un interruttore idraulico collegato all’interruttore del sedile, migliorano ulteriormente la sicurezza dell’opera-
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tore. Il motore JCB by Kohler Stage V è dotato di una nuova funzione di arresto automatico che rileva automaticamente quando la macchina non viene utilizzata e spegne la propulsione per ridurre il consumo di carburante e le emissioni. Il periodo di tempo di inattività prima dello spegnimento può essere preimpostato o regolato manualmente utilizzando il display laterale in cabina. Il motore è dotato di un filtro antiparticolato diesel (DPF) e catalizzatore ossidante diesel (DOC) e la macchina può continuare a funzionare durante le operazioni automatiche di rigenerazione. Veniamo quindi alla cabina-gioiello ROPS/FOPS Command Plus che offre un incremento di spazio del 12% ed è caratterizzata dal design JCB di nuova generazione a vantaggio di ambiente di lavoro estremamente confortevole. I nuovi Teletruk, sotto il profilo del confort, presentano un comando a leva singola e sedili Grammer di qualità superiore con rivestimento a scelta tra vinile e tessuto, dotati della funzione-cintura di sicurezza a incastro in presenza dell’operatore e di un nuovo supporto per i braccioli. Il pannello di controllo Command Plus è situato a destra del sedile, fornendo facile accesso a tutte le funzioni gestionali tramite un con-
troller rotativo (pin-pad) e un interruttore a membrana. Un nuovo display è posizionato all’altezza degli occhi dell’operatore, per fornire informazioni di facile lettura senza dover distogliere lo sguardo dall’area di lavoro. Il nuovo assetto della
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posizione di guida, infine, aumenta la visibilità anteriore del 13% per offrire un’eccellente visuale sulla punta delle forche, con protezioni del tetto ROPS angolate che consentono una maggiore controllo durante il carico in altezza.
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Trasporti Eccezionali GOLDHOFER
Ercole in Indonesia IL TRASPORTO DI UN RIGENERATORE DA 1.597 TONNELLATE HA STABILITO IL PRIMATO DEL CARICO PIÙ PESANTE E VOLUMINOSO MAI TRASPORTATO NEL PAESE DEL SUD-EST ASIATICO. MERITO DELLA COMBINAZIONE PST/SL-THP/SL IN VERSIONE HEAVY DUTY
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l piano generale di sviluppo delle raffinerie avviato dal governo indonesiano può contare su fondi stanziati per circa 17 miliardi di dollari per l’ammodernamento delle cinque più grandi raffinerie di petrolio del paese, in linea con i più recenti standard ambientali. La struttura di Balikpapan, nel Kalimantan orientale del Borneo, è stato implementato dalla fornitura di componenti e attrezzature per impianti di cracking catalitico
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a fluido residuo (RFCC), adatti a trasformare il petrolio greggio, secondo i più elevati standard ambientali, in olio di alta qualità per la produzione di benzina e diesel combustibili. Per poter gestire questi processi di insediamento impiantistico nella raffineria di Balikpapan, la compagnia petrolifera statale indonesiana PT Pertamina ha ordinato i componenti necessari per l’impianto alla società coreana Hyundai Heavy Industries. Gli elementi
sono stati caricati sulla nave coreana da trasporto eccezionale Hanjin Leader e spediti al porto di Balikpapan. Da lì, sono stati rilevati dalla PT LV Logistics e trasportati via terra alla raffineria per una distanza di tre chilometri. Le richieste che il progetto ha posto allo spedizioniere indonesiano sono state notevoli. Il contratto riguardava componenti di impianto per un volume totale superiore a 24.500 m³. Comprendevano un estrattore del peso di 1.031 tonnellate e delle dimensioni di 37,8 x 12,3 x 13,8 m e due rigeneratori del peso di 1.357 tonnellate e 1.003 tonnellate e rispettivamente di 28,9 x 17 x 16,1 m e 33,6 x 14,1 x 15,2 m. Il trasporto del primo rigeneratore da solo ha stabilito un nuovo record come il
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carico più pesante e voluminoso mai trasportato in Indonesia fino a oggi. Inoltre, il trasporto straordinario – con un peso totale di 1.597 tonnellate, una lunghezza complessiva di 34 m e una larghezza di oltre 11 m – doveva essere condotto attraverso un tragitto che comprendeva curve di 90 gradi all’interno della raffineria. Richieste eccezionali richiedono attrezzature eccezionali. Di fronte a carichi di tali dimensioni e peso, PT LV Logistics hai adottato le soluzioni di trasporto fornite da Goldhofer AG. Per gestire carichi così estremi, si è deciso di utilizzare tre moduli semoventi Goldhofer PST/SL abbinati a moduli THP/SL con 20 linee d’assi ciascuno. I trasportatori semoventi PST/SL a sterzatura meccanica sono progettati
appositamente per questi lavori pesanti, con carichi sugli assi fino a 45 tonnellate e una forza motrice fino a 160 kN per linea d’assi. Con una corsa di sospensione di 600 mm, la combinazione pesante può essere guidata completamente sotto il carico e sollevata idraulicamente. Si tratta di un notevole risparmio in termini di tempo e denaro, da un lato perché i carichi possono essere prelevati senza l’uso di una gru. Inoltre, i moduli Goldhofer PST/SL possono essere combinati con altri moduli per carichi pesanti trainati e semoventi della gamma Goldhofer. Grazie all’utilizzo delle attrezzature Goldhofer, l’intero progetto, compreso il trasporto dei rigeneratori fino a 1.357 t ciascuno, è stato completato in soli cinque giorni.
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Noleggio e Distribuzione MOLLO NOLEGGIO
Consapevoli di crescere PARLARE CON MAURO MOLLO DI PROGETTI E PROSPETTIVE SIGNIFICA, SEMPRE, RICORDARE IL PUNTO DI PARTENZA, IL MOMENTO DI UNA RIVOLUZIONE ANCORA IN ATTO. NELL’EVOLUZIONE DEL GRUPPO DI ALBA, IL SUO AMMINISTRATORE DELEGATO HA ASSUNTO IL RUOLO DI MENTORE DELL’INNOVAZIONE E DEL PROGRESSO. DALLA STRATEGIA DELLE ACQUISIZIONI ALL’APERTURA DI NUOVE FILIALI, FINO ALLO SVILUPPO DIGITALE, IL PENSIERO DINAMICO DI UN SUCCESSO CHE CONTINUA
C'
è da scommettere che le sorprese riservate da Mollo Noleggio non si esauriscano nelle parole che riportiamo di seguito. Mauro Mollo ci ha ricevuti, poche settimane fa, nella sede-quartier generale del gruppo, ad Alba. Motivo dell’appuntamento, una conversazione in stile libero sul presente e sul futuro di un’azienda in continuo divenire. Naturalmente, eravamo preparati al fatto che l’amministratore delegato della realtà di noleggio più importante e dinamica
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d’Italia avrebbe concepito altre idee e avviato nuovi progetti, anche a pochi giorni di distanza dal nostro incontro. Nel momento in cui scriviamo, ad esempio, Mollo Noleggio ha annunciato l’esordio di una nuova campagna di acquisizioni, riservata a realtà territoriali già consolidate del noleggio nostrano, a partire dalla Lombardia e dall’Emilia-Romagna. Si tratta di una strategia inedita e complementare al programma capillare delle aperture ex novo dei centri Mollo Noleggio, e senz’altro questa direttrice
Mauro Mollo
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importante - nella quale il rental player piemontese non si era mai inoltrato porterà nuova linfa allo sviluppo profondo dell’attività all’interno dei territori regionali. L’interesse delle novità che abbiamo ascoltato da Mauro Mollo è innegabile, nella coscienza che ogni discorso del “condottiero” contiene sempre l’élan vital di un processo inarrestabile. Soprattutto, nelle parole del manager piemontese, si può già auscultare un’intenzione, osservare un flusso sensibile che già sta prendendo forma in direzione di altre realizzazioni e altri programmi. Programmi e progetti concreti e decisivi, nell’intuizione iniziale come nella rapida e successiva messa in opera.
Mauro Mollo, una prima domanda d’obbligo gliela facciamo sulla marcia a ritmo sostenuto di Mollo Noleggio verso l’apertura di nuove filiali e sulla strategia delle acquisizioni appena intrapresa. Le integrazioni nel vostro gruppo riguardano realtà consolidate del noleggio nazionale, presenti da anni sul territorio. Andiamo con ordine. Partiamo innanzitutto dai nuovi centri firmati Mollo
Noleggio. A giugno di quest’anno, arriveremo a 45 filiali, e l’intenzione di raggiungere quota 50 per la fine del 2022 potrebbe non essere troppo ottimistica. Soprattutto, ritengo che i piani espansi-
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vi di Mollo Noleggio abbiano rispettato l’intento logistico di incrementare la penetrazione in quelle regioni che per noi sono strategiche. All’appello della capillarità mancano solo le Marche, l'Abruzzo
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Noleggio e Distribuzione
e il Friuli Venezia Giulia. Ci arriveremo, nella seconda parte del 2022 e nei primi mesi del prossimo anno. Dopo il Centro-Nord Italia, non ci spingeremo oltre. Sul fronte degli investimenti, tenendo conto delle intenzioni di partenza riguardo al triennio 2020-2022, con un piano stimato tra i 100 e i 120 milioni di euro, l’aumento è stato consistente. Ora parliamo delle acquisizioni. Per noi si tratta di una strategia nuova che abbiamo inaugurato con l’integrazione
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nel nostro gruppo dell’azienda Monia Noleggi di Forlì (FC) e di di Parmiani Noleggi, che ha sede a Montagna in Valtellina (So). Si è trattato di acquisizioni che abbiamo portato a termine in modo veloce e naturale, con grande soddisfazione reciproca. Noi volevamo espanderci e investire in Romagna, mentre la proprietà di Monia Noleggi aveva nuovi progetti di sviluppo in altri settori; abbiamo trovato un punto di convergenza che ha facilitato il buon esito dell’opera-
zione. Le solide referenze sul territorio e un modello di business caratterizzato da una grande flessibilità operativa, soprattutto nei confronti delle piccole imprese;, ha prodotto una sinergia con lo ‘stile Mollo’, secondo le procedure e il modello organizzativo che contraddistingue tutta la nostra rete. Senza contare l’ampliamento dell’offerta conferita alla struttura di Forlì dalla grande disponibilità Mollo Noleggio per macchine e servizi.
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Con l’acquisizione di Parmiani Noleggi, invece, Mollo rimarca il proprio interesse a una forte presenza in Lombardia. In effetti, con l’ingresso nel gruppo Mollo di questa realtà storicamente radicata sul territorio valtellinese, lecchese e svizzero di prima frontiera, il nostro impegno di espansione a nord-ovest, soprattutto in Lombardia, si amplia. Parmiani, oltre alla sede principale di Montagna in Valtellina, comprende due filiali, a Piantedo, sempre nella provincia di Sondrio, e a Garbagnate Monastero, nel territorio di Lecco. Noi abbiamo assunto, nel caso di Parmiani, il 100% della proprietà e Parmiani Noleggi continuerà a operare con il proprio marchio, sotto la guida di Chiara Parmiani come amministratore delegato. Anche in questo caso, se fino a ieri Parmiani Noleggi contava su un parco mezzi di circa 150 unità focalizzato principalmente sul noleggio a caldo e a freddo di piattaforme aeree e mezzi per il sollevamento, ora potrà aggiungere nuovi prodotti dal catalogo Mollo Noleggio e sviluppare un nuovo business, per esempio nel movimento terra, nella cantieristica e nell’industria, guardando a un allargamento della penetrazione in Svizzera, dove Parmiani è già presente da tempo. La parola d’ordine che guida la nuova strategia di acquisizioni, per Mollo Noleggio, è sinergia. Fare sistema, fare rete con realtà già presenti e mature sul territorio, è un’opportunità da cogliere che deve procedere in parallelo con l’apertura delle nuove filiali Mollo Noleggio. Le novità organizzative del gruppo sono altrettanto interessanti. Dal primo gennaio, sono stati attuati dei cambiamenti molto significativi. Innanzitutto, al noleggio a caldo, con operatore, è stata dedicata, da quest’anno, una società a sé, indipendente, denominata Mollo Servizi. Questa divisione, all’interno di Mollo Noleggio, è cresciuta a un punto tale da meritare una gestione e una personalità societaria distinta. Mollo Servizi è una realtà legata esclusivamente al noleggio di macchine alte, da 40-70 metri, a cui sono deputati circa venti operatori
(15 in attività nel solo Piemonte, gli altri cinque in Lombardia, dove abbiamo intenzione di corroborare questa presenza). Non siamo presenti con Mollo Servizi in Veneto, né in Emilia e neppure in Toscana, per ora. Ci arriveremo, senz’altro, nei prossimi tre-quattro anni, considerando le notevoli potenzialità della nuova società, nella prospettiva dello sviluppo imminente della nuova impiantistica telefonica e del 5G, secondo i piani di sostituzione delle reti, supportati anche dal PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr.). A proposito di PNRR, a distanza di un anno siamo ancora qui a parlare di crisi pandemica e di resilienza. Nei prossimi mesi, potremmo arrivare alla fine di questa odissea. Poi, a un primo sguardo, le statistiche danno il noleggio in piena salute, con una crescita sorprendente in tutti i settori. Posso rilevare quella che è l’impressione per noi, di Mollo Noleggio. Un’impressione positiva, confermata dai risultati. Il rapporto con la clientela si è più che consolidato, negli ultimi 12 mesi. Nel 2020, ci saremmo aspettati di pareggiare il fatturato del 2019; sarebbe già stato un risultato egregio, vista la situazione di incertezza dovuta alla pandemia ancora in fase acuta. Invece, ecco la sorpresa. Al 31 luglio, il pareggio con l’anno precedente era già arrivato, con tre mesi di anticipo, e alla fine dell’anno abbiamo registrato un aumento dei ricavi nell’ordine del 12%. Nel 2021, la quota di fatturato si è più che raddoppiata, culminando a un più 30% rispetto al 2020. C’è di che essere ottimisti, senz’altro. Torniamo allo sviluppo delle filiali. Si può dire che questa strategia costituisca un po’ il vostro marchio di fabbrica. Non dev’essere comunque una scelta strategica facile, dal momento che l’impegno richiesto è notevole, anche sotto il profilo burocratico. Le cito una definizione appropriata, riguardo alla nostra filosofia di investimenti incentrata sulle filiali: Mettersi sempre a disposizione del cliente. Per Mollo Noleg-
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gio, aprire una filiale vuol dire confezionare una camicia su misura a un determinato territorio e ai potenziali committenti del noleggio. Ovunque vai, trovi dialetti, campanili, modi di ragionare e persino burocrazie differenti. Aprire una filiale, in certi comuni, vuol dire magari aspettare 18 mesi per un permesso, magari con l’impegno preliminare di effettuare sondaggi idrogeologici, come se dovessi costruire un grattacielo. Ci sono mille Italie con cui confrontarsi, in un labirinto di regole diverse, magari confliggenti tra Comune e Regione. Serve fantasia, caparbietà e volontà di raggiungere l’obiettivo. Anche nella scelta del personale da assumere per una filiale, si devono considerare molte variabili, dalla competenza naturalmente, alla conoscenza della comunità, della ‘lingua’ che si parla in quel determinato territorio; non puoi certo mandare un bresciano a Bologna o un bolognese a Bergamo! Ci si deve insediare, sul territorio, e crescere anche, sotto il profilo delle risorse umane da distribuire in modo adeguato e delle unità da destinare al territorio stesso. Poi si comincia con i programmi, le azioni di marketing mirate, l’analisi dei prezzi e dei prodotti da offrire. Un lavoro complesso che abbiamo fatto, anche di recente, a Brugherio, in Lombardia, a Forlì e a Parma, in Emilia-Romagna, a Perugia. E che faremo a Sassuolo, quando apriremo la filiale a primavera, e ancora, per le altre 15 sedi che abbiamo in programma di aprire nei prossimi tre anni. Gli investimenti di grande portata che realizzate da tempo sono la prova che anche in Italia si può fare un noleggio di livello europeo. Che cosa pensa delle stime di crescita che riguardano il settore, in Italia, nei mesi di ripartenza dopo il lockdown? Penso quello che è mia convinzione da sempre. Resto del parere che il 90% delle società di noleggio nazionali non ha senso di esistere. Sono le stesse realtà senza struttura che c’erano dieci anni fa, non è cambiato nulla. I numeri della cosiddetta crescita, di per sé, non vogliono dire nulla. Occorre analizzare i dati in modo approfondito, per capire se dietro una crescita
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Noleggio e Distribuzione malintesa ci sia davvero quella spinta di innovazione e investimenti, di strategie chiare, che serve al settore per paragonarsi ai competitor europei. Un’altra mitologia che è facile avallare è quella della digitalizzazione. Da sfatare, anche in questo caso. Un conto è poter leggere con uno smartphone il proprio barcode, accedere alla macchina e alle istruzioni funzionali che possono guidare un operatore esperto a gestirla in completa sicurezza. Un altro conto è ordinare ‘in modo smart’, come si usa dire, la macchina stessa e chiudere il contratto con un click. La digitalizzazione non si fa in questo modo, dev’essere un percorso condiviso con il cliente. Noi l’abbiamo intrapreso due anni fa, in modo progressivo, sviluppando la nostra App per il controllo delle macchine noleggiate, con la prerogativa di un contatto costante tra noi e lo stesso cliente che impara a ge-
stire in modo proficuo il nuovo strumento digitale. Oggi il 70% di chi si rivolge a noi sa usare la nostra App, abbiamo accompagnato operatori e imprese in questo percorso di evoluzione. Va ricordato che Mollo Noleggio fece lo stesso percorso virtuoso, nove anni fa, con l’e-commerce. Ha fatto bene a rammentare questo dato di fatto, perché il vero e-commerce, che noi lanciammo negli anni 2013-2014, deve essere sempre accompagnato da un numero di cellulare che il cliente possa chiamare per ricevere assistenza. Occorre offrire sempre un’alternativa, non vanno abbandonati a se stessi gli operatori, con la scusa dell’e-commerce. Parliamo di macchine complesse, che richiedono più di un’attenzione durante il loro affidamento. E con le macchine, richiede
la stessa attenzione il committente, l’operatore. Anche nel marketing, avete creato un vostro stile. È evidente l’investimento notevole realizzato negli ultimi anni. Certo, ed è un investimento che continua tuttora. Abbiamo in programma una revisione totale del nostro portale web, con due persone dedicate allo sviluppo di contenuti online che arricchiranno la documentazione a disposizione degli utenti. Comunque il nostro percorso verso una nuova concezione del marketing è iniziato 13 anni fa, con l’arrivo di Sonia Filippa alla guida del reparto,. Ci siamo confrontati sempre con il cliente, per crescere in questo settore, per capire i nostri sbagli, quando li abbiamo fatti. Per migliorare. In che modo? Facendo più di 100.000 telefonate all’anno, chiedendo pareri sui nostri servizi di noleggio, avviando indagini di mercato. È questo il lievito madre del marketing. Poi, va considerato il filo diretto con gli agenti, il feedback degli appuntamenti, i riscontri successivi, il profiling di ogni informazione. E continuando, le grafiche di analisi, i cataloghi, i social network. Lo sforzo che stiamo attuando nel marketing è straordinario e rappresenta un’attività che abbiamo creato al nostro interno dal nulla, senza punti di riferimento precedenti sul mercato del noleggio italiano. Abbiamo creato un nuovo valore. Un’ultima domanda. Guardando al vostro personale, colpisce sempre la giovane età di chi viene assunto. Si tratta di una scelta consapevole? Tra i nostri ragazzi, c’è chi ha già ale spalle 15 anni di esperienza in questa azienda. L’età media dei nostri dipendenti è intorno ai 40 anni, contando il fatto che il cammino di molti di loro avanza e la loro presenza si è, diciamo, storicizzata. La forza di Mollo Noleggio sono loro, i dipendenti, la loro competenza. La loro gioventù è nello spirito, oltre che nell’età, nella voglia di progredire e di dare sempre il massimo. Per noi è un dono, una risorsa straordinaria a cui dedicare la più grande considerazione.
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TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO - OPERE CIVILI E INFRASTRUTTURE - PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E MASSETTI - INDUSTRIA DEGLI INERTI PREFABBRICAZIONE E MANUFATTI IN CALCESTRUZZO - MONITORAGGIO, RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO - DEMOLIZIONE E RICICLAGGIO
Filiera del calcestruzzo e della prefabbricazione
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Supply chain of concrete eand precast industry Filiera del calcestruzzo della prefabbricazione
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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 7 - Dicembre/Gennaio 2022
La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova
In questo numero
Sollevamento Cranes & Access | Trasporti | Heavy Eccezionali Transport | Movimentazione | IndustrialIndustriale & Port Handling e Portuale
THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW
www.pgexpo.eu
8 -10 Giugno 2022 Piacenza
Inserzionisti
www.hydrogen-expo.it
23 3Bmust
43 Ferrari International
27 JMG
53 Almac
13 Galli Erio
37 Nooteboom
25 Apex 2023
IV GIC 2022
11 Ormig
9 Boman 10 CEM II DSR Wire Corp 22 Demac
57 Goldhofer
8 Palfinger Italia
29 H.C.E.
41 Piccoli
31 Haulotte
III Pipeline & Gas Expo 2022
33 Hinowa
I Pipeline & Gas Expo e
5 Donati
19 Hydrogen Expo 2022
3 Effer
39 I.B.A. Crane
Hydrogen Expo 2022 49 Platform Basket
17 FM Gru
7 Idrogru
15 Faresin
35 Innoval
21 Socage
18 Fassi
28 Jekko
16 Tadano
61 PM Oil & Steel
Aziende citate A Ati .............................. 23 B Baoli ........................... 14 C Clark .......................... 15 CLS ............................ 14 CMC .......................... 22 Cometto .................... 82 Control Techniques .40 D Dieci .......................... 38 Di Stefano I.B.A. Crane .............. 50 Donati ................ 30, 88 E Easy Lift .................... 11 Espi ............................ 62 Evocortex .................. 90
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F Fagioli ....................... 12 Fassi ........................... 54 Faulhaber .................. 90 Fieramilano .............. 36 F.lli Zanoletti ............ 42 G GAM .......................... 43 Genie .................. 31, 74 GIC ............................ 16 Goldhofer ...............102 Grove ......................... 50 H Hawe ......................... 82 Hydrapred ................ 78 Hyva .......................... 37 I Ipaf ............................ 31 J JCB ............................. 98 Jekko ................... 28, 42 JLG ............................. 70
K Kohler ....................... 10 L Liebherr .......42, 44, 58 Linde ......................... 18 M Mammoet ................. 26 Manitex Valla ............29 Mollo Noleggio .33, 104 Monia Noleggi ......... 33 MTA ........................... 38 Multitel Pagliero ...... 30 N Niederstätter ..... 32, 66 Noteboom ................. 20 O Oil & Steel ................. 43
P Parmiani Noleggi .... 33 Paus ........................... 34 S Sennebogen .............. 62 Socage ....................... 23 Società Trasporti Bergamo .................... 44 Still ............................. 96 T Tadano ........................ 8 Transgrúas ................ 42 Transpotec Logitec .. 36 U Unacea ...................... 16 V VersaBox ................... 14 W Walvoil ...................... 39
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THE ONLY EUROPEAN EXHIBITION DEDICATED TO THE MID-STREAM Under the Patronage of THE THE ONLY ONLY EUROPEAN EUROPEAN EXHIBITION EXHIBITION FULLY FULLY DEDICATED DEDICATED TO TO THE THE MID-STREAM MID-STREAM 8 -10 June 2022 SECTOR DISTRIBUTION NETWORKS SECTOR SECTOR AND AND AND THE THE THE GAS, GAS, GAS, OIL OIL & & WATER WATER DISTRIBUTION DISTRIBUTION NETWORKS NETWORKS Piacenza Under the Patronage of (Italy) Under Underthe thePatronage Patronageofof 8 88-10 -10 June 2022 -10 June June 2022 2022
Piacenza Piacenza Piacenza (Italy) (Italy) (Italy)
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THE THE UTILITY THE UTILITY UTILITY CONSTRUCTION CONSTRUCTION CONSTRUCTION SHOW SHOW
AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT PGE 2022 AMONG AT PGE PGE 2022 2022 AMONG THE THE CONFIRMED CONFIRMED EXHIBITORS EXHIBITORS AT
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