SOLLEVARE Febbraio/Marzo 2019

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano del Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 6 - Febbraio / Marzo 2019

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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Editoriale TAV il ritorno potrà essere completamente calcolato solo col tempo, soprattutto se teniamo presente il continuo aumento - anche a livello internazionale - del traffico su rotaia e la grande quantità di aziende italiane che ancora operano nel comparto manifatturiero necessitando di sempre più veloci e , quindi, economici collegamenti anche con i terminal portuali e i centri logistici.

“Cortomiranze” Cari Lettori, Perdonatemi, anzitutto, se in questo mio primo editoriale del 2019 torno a parlare del nostro Paese: appartenendo alla categoria degli over 60, spero mi concederete una certa … prolissità. Sappiamo che nel 2018, gran parte delle imprese che operano nel comparto del sollevamento e della movimentazione industriale e portuale hanno avuto un andamento positivo, che si riflette in cospicui ordinativi anche per la prima parte del 2019. A risvegliare, comunque, le preoccupazioni per il prossimo futuro non sono solo il rallentamento dell’economia tedesca, la guerra dei dazi tra gli Stati Uniti e la Cina, le incognite collegate alla Brexit e all’esito delle prossime elezioni europee, ma soprattutto il dibattito esistente nella compagine governativa in relazione alle grandi opere. Sentir parlare di “costi/benefici” in merito ad un’opera così rilevante anche per gli interessi comunitari come la TAV è davvero inconcepibile, non solo perché i lavori sono già stati avviati (e in buona parte finanziati dalla Comunità Europea), ma perché le ricadute economiche che essa avrà in Italia non possono essere ancora pienamente valutate. Tutte le più importanti opere infrastrutturali, infatti, consentono enormi benefici a tutta la popolazione, compresa anche quella che non utilizzerà forse mai quelle strutture: è il Paese, infatti, che se ne avvantaggerà, e nel caso della

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Per meglio evidenziare questo paradosso, segnalo soltanto che la parte appenninica della tratta ferroviaria che collega attualmente Milano a Genova è stata costruita tra la seconda metà dell’‘800 e i primi del ‘900, continuando ancor oggi a essere proficuamente– nonostante siano passati così tanti anni – utilizzata pur con tutte le comprensibili limitazioni determinate dalla tortuosità del tracciato e dalla conseguente ridotta velocità dei convogli. Facciamo forse noi una valutazione costo/beneficio tutte le volte che dobbiamo acquistare per uso personale apparecchiature elettroniche sapendo che le loro potenzialità sono ampiamente superiori a quelle delle nostre attuali necessità? Perché allora i nostri governanti non comprendono che per il bene della Nazione e delle future generazioni è obbligatorio avere una maggior lungimiranza? Come cittadino, mi avvilisco quando viaggio su strade insicure per la pessima manutenzione e arrivo a indignarmi quando apprendo che alcuni connazionali in altre Regioni non hanno un’adeguata assistenza sanitaria, resa anche più impellente dall’invecchiamento della popolazione. E cosa dire del drammatico calo delle nascite e della mancanza di una vera politica di sostegno alle famiglie e alle giovani coppie, le sole che potranno garantire un futuro al nostro Paese? Augurandomi che il nostro Governo saprà presto dare una risposta adeguata a queste esigenze, garantendo in tal modo anche prospettive economiche più ottimistiche alle aziende - come quelle del sollevamento - che operano così strettamente con il comparto delle infrastrutture, auguro a Voi tutti una buona lettura.

Fabio Potestà

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale



Rivista partner

Sommario

Febbraio/Marzo 2019 - Anno 5

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Attualità&Fiere, p.8 Intervista a Riccardo Magni, p.18

Attrezzature/ Componenti Autec, p.20 BKT, p.21 Flash Battery, p.22 Hawe, p.24 Stamperia Carcano, p.25 REMdevice, p.26 Saet, p.28

Gru e Autogru Brennero Gru, p.32 FM Gru, p.33 Böcker, p.34 CEM, p.36 Jekko, p.39 JMG, p.42 Liebherr, p.44 Palfinger Italia, p.46 Raimondi Cranes, p.48

Movimentazione Industriale Baoli, p.50

Clark, p.51 CLS-Hyster, p.52 Liebherr, p.53 Kalmar, p.54 Still, p.56

Direttore Responsabile Fabio Potestà

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Grafica e impaginazione Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com

Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it

CTE, p.68 Genie, p.70 Haulotte, p.72 Hinowa, p.75 JCB, p.78 JLG, p.80 Palazzani, p.82 Platform Basket, p.84

Direzione e redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 adv@sollevare.it

Trasporti Eccezionali

Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012

Cometto, p.86 Faymonville, p.87 Goldhofer, p.88

Noleggio Marraffa, p.90 Mollo, p.92 Nacanco, p.94 GV3, p.96

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AGV

Ple

Collaboratori Cristiano Pinotti, Emanuela Pirola, Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane

Fotografia Archivio Sollevare

Logobit Int., p.58 Stommpy, p.59 Morello, p.60 Salmoiraghi, p.62

Airo, p.64 CMC, p.66

Periodico associato a

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Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2019

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News SOFTWARE

Ampia gamma di schede BIM JLG annuncia che la serie di schede BIM (Building Information Modelling) è stata completata con l’introduzione dei sollevatori cingolati compatti. L’intera linea di prodotti JLG è così ora disponibile per il download su www.bimobject.com, la piattaforma di schede BIM all’avanguardia nel mondo, che seleziona i modelli disponibili direttamente dal sito JLG.com. Il BIM è un sistema basato sulla modellizzazione 3D intelligente, pensato per fornire ad architetti e imprenditori edili uno strumento più efficiente di progettazione, pianificazione e gestione dei lavori di costruzione e infrastrutturali. A differenza di altri produttori, JLG crea i propri modelli BIM direttamente, senza affidarsi a terzi. In questo modo è in grado di garantire a chi li usa che la simulazione riproduce esattamente la macchina e il modo in cui questa si comporta in cantiere. Inoltre, può monitorare le revisioni e mantenere aggiornati i modelli. Per saperne di più su JLG, visitate il sito www.jlg.com. Per l’elenco completo delle schede BIM, visitate il sito www.bimobject.com.

NUOVO cavo

igus ha sviluppato un nuovo cavo CAN bus per l’uso in catene portacavi con elevate dinamiche. Questo cavo esiste con una guaina esterna in PVC altamente resistente all’abrasione oppure in PUR, molto resistente all’olio. Entrambe le versioni hanno l’approvazione EAC e CTP, che semplificano il commercio con il mercato russo.

GRU&AUTOGRÙ

Affidabili Mediaco ha acquistato due gru tralicciate usate da Liebherr: si tratta di una gru cingolata LR 1600/2 di 8 anni e di una gru mobile LG 1750 di 9 anni. Il minor investimento per le gru usate e il fatto che le gru Liebherr mantengano il loro valore così bene sono stati criteri importanti alla base della decisione. L’LG 1750 ha iniziato le attività immediatamente dopo la consegna, presso il progetto di infrastrutture “Grand Paris”. Uno dei primi lavori per la LR 1600/2 invece è stato l’installazione di un ponte da 140 tonnellate a Blois, circa 200 chilometri a sud-ovest di Parigi. L’amministratore delegato Alexandre-Jaques Vernazza spiega: “L’acquisto di gru usate offre tutta una serie di vantaggi. I tempi di consegna sono più brevi e l’investimento è inferiore. Le gru Liebherr sono rinomate per il mantenimento del loro valore. L’acquisto di gru usate direttamente dal produttore ci fornisce anche sicurezza. Inoltre, godiamo di un servizio eccellente da Liebherr in Francia”.

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SERVIZI

Flotte connesse

SCALE

Nuovo Faraone ha presentato al mercato il proprio Scala System con protezione perimetrale regolabile, estensibile e richiudibile, regolabile in altezza con argano manuale, estensibile e richiudibile. Il sistema è equipaggaito con cancelletto di accesso, piano in alluminio antiscivolo, piastre di collegamento, stabilizzatori laterali e ruote con freno.

Il nuovo programma Genie Lift Connect è un’offerta telematica incentrata su informazioni operative, flessibilità e trasparenza. Indipendentemente dalla dimensione della flotta di macchinari aerei — da 10 a 10.000 macchine — la gestione dei macchinari è la stessa che i centri di noleggio fanno ogni giorno. I dati della macchina possono dare molte indicazioni alle attività del noleggio, dal conoscere come la macchina sta lavorando o quanto spesso un pezzo è stato utilizzato fino a sapere dove si trova ogni unità o quando è pronta per la manutenzione. Le soluzioni Genie Lift Connect saranno disponibili in Nord America all’inizio del 2019, in EMEAR a metà del 2019 e saranno disponibili a livello globale nel 2019-2020.

PREMI

manus award Riparte il manus award di igus, iniziativa biennale volta alla premiazione dell’uso più innovativo dei cuscinetti in plastica. Il manus award prevede una ricompensa fino a 5.000 euro. Le iscrizioni possono essere fatte online fino al 22 febbraio 2019. I partecipanti devono semplicemente presentare alla giuria la loro applicazione inviando un breve testo corredato da foto e/o video. Non importa se si tratta di applicazioni in serie per l’industria o di un pezzo unico – per poter partecipare deve esistere almeno un prototipo costruito dell’applicazione che si intende presentare. Le premiazioni finali si terranno durante la fiera di Hannover 2019.


News ONE

CARRELLI ELEVATORI

Linde per BLG Logistics Linde Material Handling consegnerà centinaia di carrelli elevatori a BLG Logistics, fornitore di servizi logistici di livello internazionale. Quasi un terzo di questa fornitura comprende stoccatori dotati di batterie agli ioni di litio ad alta efficienza energetica. L’intera catena di produzione delle case automobilistiche dipende dall’affidabilità nella consegna di tutti i componenti. Il Gruppo BLG assicura che tutto arrivi nel posto giusto al momento giusto grazie ad un centro logistico decisamente performante in grado di spedire in tutto il mondo una vasta gamma di componenti per veicoli. I carrelli devono essere in grado di fornire sempre la loro disponibilità in operazioni altamente intensive e su più turni. In precedenza, i mezzi dotati di batterie al piombo, godevano di uno spazio considerevole dedicato solo alla loro ricarica. Ad ogni cambio turno, spostare i mezzi dall’ambiente di lavoro a quello di ricarica, costava agli operatori tempo prezioso. Inoltre, anche le spese per la manutenzione delle batterie generavano costi continui. In BLG, erano quindi alla ricerca di soluzioni in grado di far loro risparmiare tempo e denaro. La tecnologia agli ioni di litio di Linde Material Handling è stata accolta favorevolmente sin da subito. Grazie al caricamento intermedio delle batterie agli ioni di litio, i carrelli hanno aumentato in modo significativo la loro disponibilità.

more

Krandienst GmbH ha ampliato la propria flotta di autogrù di grandi dimensioni con un LTM 1450-8.1 di Liebherr. Il management MSG ha dichiarato che le ragioni alla base della decisione includono il fatto che la gru Liebherr da 450 t combina con successo un’elevata capacità di sollevamento, un braccio telescopico molto lungo e tempi di preparazione rapidi.

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GRU&AUTOGRÙ

Fiducia confermata La PP Engineering Crane Hire ha recentemente acquistato una nuova autogrù Demag AC 100-4L. Il modello sostituisce un’unità più vecchia nella flotta della società britannica di Mexborough ed è già stata incaricata di eseguire diversi sollevamenti impegnativi. Il primo lavoro è stato un progetto notturno in cui ha sostituito le insegne a cavalletto su un’autostrada trafficata. Il proprietario della PP Engineering Crane Hire, Philip Patching, ha confermato che si tratta della terza gru Demag AC 100-4L della società, e si adatta bene alla sua attività grazie alla versatilità e alle notevoli prestazioni di sollevamento.

MOVIMENTAZIONE PORTUALE

L’anno dei record Con 83 vendite in 40 paesi, nel 2018 Liebherr guadagna una quota di mercato stimata di circa il 75% nel segmento delle gru portuali mobili. Ad aprile Liebherr Maritime Cranes ha lanciato la prima gru portuale interamente elettrica, la LPS 420 E, alla fiera Transrussia di Mosca, in Russia. La macchina di nuova progettazione è una gru a portale in cui tutti i movimenti sono eseguiti da motori elettrici. Dotata di due argani, ciascuno con un potente motore elettrico da 190 kW, la LPS 420 E offre una capacità di carico massima fino a 124 tonnellate. Il 2018 è stato anche l’anno dell’LHM 800, la più grande gru portuale mobile del portafoglio Liebherr. All’inizio dell’anno, l’Autorità Portuale di Saqr ha ricevuto la consegna di due LHM 800. Inoltre, OCUPA ha ricevuto un LHM 800 in configurazione da movimentazione container per il proprio terminal a Manzanillo, in Messico. Infine Salerno Container Terminal (SCT), di proprietà del Gruppo Gallozzi SpA, ha ricevuto una LHM 600 e una LHM 800. Entrambe le unità sono dotate di un’estensione extra della torre., che offre la migliore visibilità possibile sul carico per la movimentazione di container, anche per grandi navi portacontainer con un massimo di 22 file. SCT gestisce quindi la più grande gru portuale mobile in Europa.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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News GRU&AUTOGRÙ

NOMINE

L’azienda Weldex è la più grande società di noleggio di gru cingolate in Gran Bretagna. La società sta continuando ad ampliare la propria flotta e negli ultimi due anni ha ordinato 23 nuove gru cingolate da Liebherr. Le loro capacità di sollevamento vanno da 60 a 1.000 t. La maggior parte delle gru è già in uso. Le consegne dallo stabilimento Liebherr di Nenzing includono per esempio due gru LR 1300, due modelli LR 1160 e una LR 1130, ma anche due gru LTR 1100, una LR 1600/2 e una LR 1500. Ciò significa che Weldex dispone di due Liebherr da 500 t.

Nell’ottica del continuo supporto al cliente, Palfinger Platforms Italy, a partire da gennaio 2019, ha ampliato e rafforzato la propria Rete Service, con l’ingresso di Giorgio Schillaci nel ruolo di Responsabile Assistenza Tecnica Post Vendita. Schillaci si inserisce nella più ampia strategia di rafforzamento e riorganizzazione del Service Team già costituito da Alfredo Manfredini, responsabile del network delle officine autorizzate e primo referente per l’assistenza sul campo, Elena Alberghini, responsabile Ufficio Ricambi, e Laura Cappelli, back office Ufficio Assistenza e supporto Ufficio Ricambi.

Da 60 a 1.000

New entry

CARRELLI ELEVATORI

2018 super Baoli archivia un 2018 di importante crescita registrando il record di 800 ordini e 70 dealer. Acquisito dal Gruppo Kion nel 2009, il marchio Baoli è stato lanciato nel nostro Paese a metà del 2016 con l’obiettivo di catturare l’ampia fascia di mercato composta da clienti che cercano qualità e affidabilità, ma non hanno la necessità di carrelli particolarmente complessi e costosi. Baoli propone una gamma completa di controbilanciati e macchine da magazzino: carrelli elettrici a tre e a quattro ruote da 15 a 35 quintali, termici da 15 a 100 quintali, transpallet e stoccatori. Grazie alla capacità unica di coniugare l’ingegneria e la tecnologia di un grande gruppo mondiale con il pragmatismo e l’attenzione ai costi dei prodotti realizzati in Asia, in poco tempo il brand ha conquistato una quota dell’1,6% del mercato.


GRU&AUTOGRÙ

In un cementificio Una Liebherr LTM 1450-8.1 di proprietà della Franz Bracht Kran-Vermietung GmbH è stata utilizzata per assemblare una gru a torre modello Litronic Liebherr 172 EC-B presso un cementificio. La gru a torre si sviluppa su un’altezza di 82 m e il suo assemblaggio poneva diversi problemi tecnici, risolti grazie all’uso della LTM 1450-8.1. Il suo braccio telescopico di 85 metri ha significato che non era necessario installare il prolungamento del traliccio standard. Il tempo di installazione veloce era un criterio importante per Bracht al momento di acquistare l’LTM 1450-8.1. Il proprietario dell’azienda, Dirk Bracht, spiega: “Non solo risparmiamo tempo perché non dobbiamo aggiungere un traliccio, ma non dobbiamo nemmeno trasportarlo sul sito. Inoltre, non abbiamo bisogno di una gru di montaggio per installarlo sul braccio telescopico. Ciò significa un notevole risparmio di tempo e costi per la costruzione e lo smontaggio di gru a torre”. La gru Liebherr da 450 tonnellate può sollevare ben 20 tonnellate sul braccio da 85 metri completamente esteso. Ciò lo rende ideale per la costruzione di grandi gru a torre. La gru LTM 1450-8.1 presenta il braccio telescopico più lungo al mondo che può essere trasportato su strade pubbliche con un carico sull’asse di 12 tonnellate. Non è necessario rimuovere i supporti. Il design della gru consente di eseguire i lavori di sollevamento in modo flessibile e rapido e può operare con un solo veicolo di trasporto aggiuntivo per le attrezzature di attacco, piastre di supporto e zavorra adeguata. Bracht è completamente convinta dalla flessibilità e dalle prestazioni della nuova gru: “L’LTM 1450-8.1 è la gru più innovativa della sua categoria, la usiamo principalmente per montare gru a torre, ma svolge anche lavori in impianti chimici e raffinerie. Dato che questi siti sono spesso molto ristretti, VarioBase e VarioBallast sono funzioni di grande valore, inoltre la gru verrà utilizzata anche nei cantieri di ponti che spesso comportano la collaborazione di due gru telescopiche da 500 tonnellate, poiché l’LTM 1450-8.1 può sostituire una gru da I contenitori ribaltabili Pertutto sono la soluzione ideale per qualsiasi esigenza: 500 tonnellate grazie ai suoi ottimi valori di possono contenere sfridi, rottami, scarti di lavorazione, rifiuti, vetro, carta e cartone, ecc. capacità di sollevamento ravvicinati”. La QUALSIASI COSA DOBBIATE CONTENERE E MOVIMENTARE, nuova LTM 1450-8.1 si aggiunge alla flotta I NOSTRI CONTENITORI SONO LA SOLUZIONE! di grandi gru LTM gestite da Bracht, che comprende già macchine con capacità di sollevamento di 300, 400, 500 e 750 tonnellate.

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News GRU&AUTOGRÙ

Il futuro di Locatelli A Monaco il prossimo aprile Locatelli presenterà la nuovissima Truck Mounted Crane TCL 40.35. Si tratta del modello capostipite di un’intera nuova famiglia di prodotti. Ma si tratta anche di una tipologia di gru che Locatelli conosce bene, avendole prodotte sino agli Anni ’80. Le Truck Mounted Cranes sembra stiano conoscendo un rinnovato apprezzamento da parte dal mercato, sentimenti che ha spinto il Costruttore di Mapello ad elaborare il primo di numerosi modelli. La gru viene proposta allestita sul telaio di un Mercedes-Benz Arocs 2632 L 6×4 a tre assi (passo 4,2 m), mosso da un propulsore da 320 HP che eroga 1.300 Nm di coppia, e sfoggia un braccio da 32,1 m per una capacità nominale massima di sollevamento

di 40 t (35 t @ 2,5 m), per una massa a terra complessiva di 26 t, esclusi accessori. La stabilizzazione è di tipo ad H e l’area necessaria per la stabilizzazione della nuova Locatelli misura 5,7 m per 5,8 m. Ultimo dato il contrappeso, pari a 1,5 t che diventano 3,5 t con zavorra aggiuntiva. Locatelli ha annunciato anche un secondo nuovo modello di Truck Mounted Cranes, la TCL 55.50 che sarà disponibile da gennaio 2020. Anche qui ad ospitare l’allestimento sarà un Mercedes-Benz Arocs 3243 LK 8×4/4, 4 assi (passo 4,85 m) con motore da 428 HP e 2.100 Nm di coppia. Il braccio della TCL 55.50 sarà lungo 37,2 m e la portata si assesta sulle 50 t @ 3 m. Ovviamente la massa legale lievita a 32 t (quella tecnica a 37).

GRU&AUTOGRÙ

Perfetta Una Demag AC 500-8 All Terrain ha sollevato travi in acciaio da 51 t sopra l’autostrada A1 in Germania per l’ampliamento del ponte Industriestrasse presso il punto di interscambio Colonia-Niehl. L’ampliamento del ponte ha comportato sfide uniche per l’azienda Neeb di Wuppertal, motivo per cui la scelta dell’autogrù più adatta per il lavoro è stata di enorme importanza. Alla fine, il team ha deciso che la Demag AC 500-8 era la macchina perfetta per il progetto.

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News PIATTAFORME AEREE

Ibrido perfetto Con sede a Schierling vicino Resenburg in Bavaria, la società di noleggio Biberger Arbeitsbühnen & Stapler Concept-B GmbH è stata contattata da un’impresa di tinteggiature per un grosso contratto che comprendeva la completa riverniciatura del deposito Do-It-Yourself (DIY). Il lavoro prevedeva di lavorare all’aperto ad un’altezza fino a 20 m per diversi mesi. Dopo aver visitato il cantiere, c’erano tre ragioni chiave per cui i proprietari e Direttori Generali Martin e Benjamin Biberger hanno raccomandato l’uso di una piattaforma a braccio ibrida Genie Z-60/37 FE, rispetto a una piattaforma a braccio articolato diesel e a una a forbice che il loro cliente aveva inizialmente scelto. Prima di tutto, poiché l’edificio faceva parte di un centro commerciale frequentato, per l’impresa cliente i bassi livelli di rumore e le basse emissioni erano fattori chiave. In secondo luogo, la piattaforma a forbice non avrebbe potuto accedere a certe aree dell’edificio rispetto a una piattaforma articolata. In terzo luogo, i pneumatici antitraccia della piattaforma ibrida avrebbero consentito di non danneggiare la zona asfaltata e la pavimentazione.

NOMINE

Dawson a capo JLG Industries ha annunciato che dal 1° gennaio 2019 Jonathan Dawson è il nuovo Managing Director di Power Towers Ltd. Dawson prende il posto di Brian King, fondatore di Power Towers, che a sua volta passa al ruolo di presidente del Product Development Board e della R&D della divisione macchine per accesso ad altezze ridotte di JLG.

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Febbraio - Marzo 2019

AERIAL PLATFORMS & SPARE PARTS

Ricambi

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CBG-1256727

KS-96008-S

VAR-G02

Genie eq. 94908 - 94909

Genie eq. 1256727

Genie eq. 96008

Genie eq. 1257203, 1257204

GE-34961 Genie

Set of 4 non-marking wheels Type 22x7x17 3/4

Control box, kit gen. 6, prop.

Switch, with key 3 pos.

Electronic control unit 300A

Limit switch

Used for Z30-20N, Z34-22N

Used for GS1932, GS2032, GS2646, GS3246, GS4047, ...

Used for GS1932, GS3246, GS3268RT, GS5390RT, S45, S85, Z45-25JDC, Z45-25JRT, ...

Used for GS1930, GS2032, GS3246, ...

Used for S40, S45, S65, S85, ...

DE-KITBL

TI-125425NM

JRH-1A03

JRJL-1A22

BC-24V25A07

Haulotte eq. 2820302920

Haulotte eq. 2441305370

JLG eq. KR0048

JLG eq. 1001128737

Wheel, non-marking Type 12.5x4.25

Joystick drive, steer 1 axis, rocker

Jostick drive, steer 1 axis, rocker

Battery charger 24VDC, 220VAC, 25A

Decal kit safety (symbols)

Used for Optimum 6, Optimum 8

Used for Compact 10DX, Compact 12DX, H12SXL, ...

Used for Toucan-series

Used for 15MVL, 20MSP, ES-series, RS-series, ...

General use, articulated-telescopic

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103 Hrs

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2016

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Sollevatori Telescopici MAGNI TH

Cresce senza sosta DALL’AUMENTO VERTIGINOSO DI ALTEZZE E PORTATE DEI SUOI MODELLI TELESCOPICI, ALL’AMPLIAMENTO A LIVELLO GLOBALE DELLA SUA PRESENZA NEL MONDO, MAGNI TH RACCOGLIE UN SUCCESSO DIETRO L’ALTRO

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In un mercato dove l’uniformità delle gamme tra i vari competitor è una realtà abbastanza affermata, distinguersi con una serie di modelli che rispondano ad esigenze specifiche può essere la chiave di un successo che non guarda in faccia a nessuno, neanche alla crisi più nera. Belle parole, ma come crederci? Facendole seguire dai fatti. Come ha fatto Riccardo Magni, fondando cinque anni fa Magni TH. Un lustro che colloca la fondazione dell’azienda proprio a metà di una delle peggiori crisi del mercato, che ha colpito l’edilizia in maniera particolarmente devastante. Eppure, a cinque anni di distanza, Magni TH è in piena espansione, non ha subito la crisi e il segmento dell’edilizia è molto importante. Tutto perché la filosofia aziendale scelta è chiara: ascoltare il mercato e giocare d’anticipo. Se a questo ci aggiungete un innegabile saper fare italiano, il gioco è fatto. Proprio con questa filosofia Magni TH, fondata nel non lontano 2013, si è imposta tra i big player del settore dei sollevatori telescopici cui, recentemente, ha affiancato la divisione piattaforme aeree. Un astro in piena espansione, come ci conferma lo stesso fondatore, Riccardo Magni.

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Come si è concluso il 2018? Riccardo Magni: Non posso negare che il 2018 sia stato un anno molto positivo per la nostra azienda. In 12 mesi abbiamo raccolto il frutto dei nostri sforzi dedicati alla piena internazionalizzazione e infatti il nostro mercato si è notevolmente ampliato a livello mondiale, arrivando a sfiorare i 3.000 sollevatori telescopici rotativi venduti. Quali sono i mercati che apprezzano maggiormente i prodotti Magni TH? Riccardo Magni: Indubbiamente le nazioni del Nord Europa, oltre ai mercati tradizionali di Francia, Germania e Italia. Fuori dal Vecchio Continente stiamo raccogliendo un consenso sempre più ampio dal mercato statunitense e canadese, grazie all’apertura di due filiali dirette, Magni Americas LLC, sulla east coast, e Magni Americas INC. sulla west coast, e alla creazione di una rete sempre più fitta di dealer. Sono già operativi 16 concessionari negli Stati Uniti che coprono bene la costa occidentale, e 4 in Canada. In futuro espanderemo senz’altro la nostra presenza in Nord America. Un commento nello specifico

sul mercato italiano. Riccardo Magni: L’Italia rappresenta circa il 10% del fatturato di Magni TH. Si tratta quindi di un mercato indubbiamente importante per noi, forse il più importante, con una media variabile tra i 350 e i 380 sollevatori rotativi acquistati ogni anno. Una situazione dovuta da una parte a motivi storici, essendo il sollevatore telescopico una macchina nata in Italia; e dall’altra al fatto che il mercato, così come in altre Nazioni europee, sta evolvendo. Vorrei aggiungere che gli incentivi del super ed iperammortamento hanno sicuramente aiutato un po’ le vendite, ma la ripresa ch stiamo registrando è reale e solida, anche in ambito immobiliare e industriale. Quali sono i modelli più apprezzati dal mercato italiano e perché? Riccardo Magni: I nostri clienti italiani hanno una forte predilezione per i modelli con altezze operative di 18, 21 e 25 metri, ma anche i modelli 6.35 SH e 6.26 SH sono molto richiesti. La maggior parte di queste macchine va a lavorare in ambito construction, dove possono sostituire in alcuni casi le gru a torre e, più frequentemente, le piattaforme semoventi. Grazie all’ampia gamma di attrezzature,


+ I numeri della nuova sede di Magni TH

infatti, risultano molto più versatili delle piattaforme. Non a caso tra le attrezzature che vanno per la maggiore c’è la cesta portapersone da 6 m in grado di ospitare tre persone, che offre comunque una portata maggiore rispetto a molti modelli di piattaforme semoventi di pari altezza operativa. Sono poi molto richiesti il jib, l’argano e il radiocomando, oltre ovviamente alle immancabili forche. Previsioni per il 2019 e per i prossimi cinque anni? Riccardo Magni: Nei prossimi cinque anni le vendite di sollevatori rotativi sono previste in aumento, anche a discapito dei modelli fissi. Questo perché sempre più clienti chiedono maggiori altezze operative: la media si sta spostando dai tradizionali 21 metri ai 25 e addirittura 30 metri. Per esempio il nostro attuale modello best seller è proprio la macchina con altezza operativa di 30 m. Questo spostamento verso l’alto è innescato dal fatto che i sollevatori telescopici stanno progressivamente sostituendo altre macchine che risultano più costose, sia per il tipo di formazione necessaria al personale, sia per i costi generali di mantenimento, e paradossalmente meno versatili. Quindi in futuro i modelli fissi sono destinati a scomparire o saranno lo stesso protagonisti di una fetta del mercato? Riccardo Magni: I sollevatori telescopici fissi saranno comunque una parte importante del mercato, soprattutto in specifiche applicazioni come quelle agricole. Non a caso Magni TH ha intenzione di ampliare l’attuale gamma dei fissi, composta da due modelli, proprio per supportare i nostri dealer offrendo loro un portafoglio prodotti completo con cui competere sul mercato. Nel 2020 ci sarà un evento aziendale importante. Può già svelarci di cosa si tratta?

Riccardo Magni: Inaugureremo la nuova sede. In azienda la chiamiamo, scherzando, Magni City, perché, quando sarà ultimata, coprirà una superficie complessiva di 23 ettari. Ma non è tanto l’ampiezza a essere caratterizzante, quanto la modernità: essendo destinata a proiettare l’immagine di Magni TH nel Mondo abbiamo deciso che sarà una sede super-moderna, già in linea con le evoluzioni della società: per esempio abbiamo previsto postazioni di car sharing e per le motociclette elettriche. E poi, altro fattore fondamentale, sarà a basso impatto ambientale: ci saranno impianti di depurazione delle acque, ma anche di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana, nonché impianti fotovoltaici per la produzione sia di energia elettrica che di acqua calda sanitaria, e gli impianti di riscaldamento saranno alimentati da energia autoprodotta. Ci sarà anche tanto verde, con oltre 460 nuovi alberi. A pochi mesi da Bauma 2019 può già anticipare qualche novità? Riccardo Magni: A Monaco presenteremo sicuramente un nuovo modello di sollevatore telescopico rotativo con altezza operativa da 26 m per una portata massima di 13 tonnellate. Il progetto parte dalla base del modello da 8 tonnellate, ma è stato sviluppato per offrire una portata più importante sia alla massima altezza che al massimo sbraccio. Presenteremo anche notevoli improvement elettronici comuni a molti modelli, tra cui un nuovo display in cabina e il nuovo riduttore di rotazione prodotto da Liebherr, che andrà a equipaggiare i modelli di gamma alta. Infine, già presentate a Bauma China nel 2018, ci sarà la gamma delle piattaforme aeree, composta dai modelli elettrici a pantografo con altezze operative che vanno dai 6 ai 16 metri e il modello da 22 metri ad alimentazione diesel. Nel 2019 arriveranno i modelli telescopici e articolati, con altezze fino a 30 metri: saranno

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23 ettari di area complessiva; 36.000 m2 di superficie edificata coperta complessiva di cui: 17.000 m2 di linee produttive Magni TH; 19.000 m2 destinati a ospitare le linee produttive di molti fornitori; 540.000 m3 di volumetria da costruire; 2.500 m2 di uffici; 450 parcheggi automobili; 6 postazioni car sharing elettriche; 6 postazioni motociclette elettriche; Impianti di depurazione delle acque di dilavamento dei piazzali produttivi; Sistemi di accumulo delle acque piovane (previsione dei temporali); Sistemi di riutilizzo delle acque piovane; Impianti di produzione d’energia con sistemi fotovoltaici; Impianti di produzione d’acqua calda con sistema a energia solare; Impianti di riscaldamento funzionanti con energia autoprodotta; 460 nuovi alberi piantumati.

macchine che interesseranno molto le grandi flotte di noleggio. Sempre in ambito fiere, Bauma a parte, quali sono gli appuntamenti che reputate migliori, sia in ambito italiano che europeo? Riccardo Magni: Partecipiamo ad alcune fiere, sia in Europa che nel Mondo. In Europa, oltre a Bauma, nel 2019 parteciperemo a Batimat, a Bauma CTT Russia, a The ARA Rental Show 2019 e Plantworx 2019. In America saremo al World Of Concrete, a NAHB - International Builders’ Show 2019, al congresso Specialized Carriers & Rigging Association nonché allo Steel Erectors Association of America 2019. In Italia, invece, esporremo a GIS 2019.

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Attrezzature & Componenti +

AUTEC

Grosse novità

Non solo per applicazioni forestali

NEL 2018 AUTEC HA PRESENTATO DIVERSI UPGRADE E PRODOTTI COMPLETAMENTE NUOVI

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Autec, leader in Europa nello sviluppo di soluzioni di controllo wireless di sicurezza, ha recentemente introdotto interessanti novità in occasione della partecipazione a importanti manifestazioni fieristiche. Nello specifico stiamo parlando in primis della sua ultima unità ricevente, Autec Din Rail, progettata per adattarsi all’interno del quadro elettrico delle macchine. Autec Din Rail è costituita da almeno un’unità di elaborazione centrale CPU e da un’unità di alimentazione (Power Supply Module), ma grazie alla sua struttura modulare, possono essere aggiunte fino a 4 unità di espansione (Expansion Module) che possono ospitare ciascuna fino a 2 schede opzionali. L’alimentazione è AC/DC mentre l’antenna è esterna. L’installazione avviene mediante aggancio alla guida DIN. Questa unità ricevente è un prodotto progettato per resistere ai più severi standard di riferimento per le vibrazioni, offre fino a 71 uscite on/off configurabili più Start e Stop

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e supporta le interfacce RS-232/485, CANopen, Profibus DP, Profinet, EtherCAT e EtherNet/IP. Infine diamo uno sguardo alle soluzioni offerte da Autec per le macchine idrauliche e mobili (serie Dynamic) che hanno visto l’introduzione di modelli con una nuova radiofrequenza a 2.4 GHz, omologati in tutti i principali mercati internazionali e disponibili anche per soluzioni radiocomando multiple (multi-trasmittente, multi-ricevente). FJB è l’ultima e più grande unità trasmittente introdotta nella serie Dynamic. Si tratta di un prodotto altamente configurabile e robusto e, grazie anche alle sue dimensioni (426 x 243 x 214

La serie AIR è stata sviluppata principalmente per applicazioni nel settore dell’automazione, del sollevamento industriale e delle macchine operatrici. Questa gamma è stata recentemente interessata da alcuni update piuttosto interessanti, a partire dall’introduzione di una comunicazione radio bidirezionale, dual-band (870/915 Mhz), configurabile da parte del cliente, in frequenze completamente automatiche con tecnologia FHSS (Frequency Hopping Spread Spectrum) con funzione di STOP fino a PL e, SIL 3 (in conformità alla EN ISO 13849-1/EN IEC 62061). Sempre nella serie AIR è stata rilasciata anche l’unità trasmittente SK4 (“Sidekick”), concepita principalmente per applicazioni forestali, con selettori a levetta e un pannello comandi inclinato. Sidekick può essere comodamente indossata in quanto agganciabile alla cinta, ed essendo un’unità trasmittente compatta, confortevole e molto performante, ha visto crescere rapidamente il proprio utilizzo anche in applicazioni differenti da quelle forestali. mm per 5,5 kg di peso), può disporre di un elevato numero di attuatori. Con una comunicazione radio bidirezionale con ricerca dinamica e intelligente del canale libero, FJB e altre unità trasmittenti della serie Dynamic sono in grado di visualizzare messaggi provenienti dalla macchina su display grafico a 256 colori TFT LCD da 4.3 pollici (480 x 272 pixel), programmabile con Codesys V3.5, con 6 tasti per la navigazione sul display e/o abbinabili a specifiche funzioni.

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Attrezzature & Componenti BKT

Migliorare Sempre! DA BKT LA TECNOLOGIA SPOTECH PER MONITORARE MACCHINARI E PNEUMATICI IN AMBIENTE OTR E PORTUALE

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L’obiettivo è presto detto: migliorare le performance di percorsi e applicazioni e aumentarne la resa. Per questo il team tecnico di BKT, con specifici sistemi di monitoraggio, elabora dati dettagliati sull’utilizzo di macchinari e pneumatici in ambiente OTR e portuale. Il tutto attraverso Spotech, un innovativo dispositivo sviluppato da BKT in grado di fornire informazioni sulla posizione esatta dei mezzi, tracciata dal satellite, programmabile e personalizzabile a seconda del sito di applicazione, dei volumi e dei veicoli. In sostanza Spotech realizza un’analisi cinematica del moto: il sistema comprende infatti un accelerometro triassiale, posizionato sulla macchina, in modo da poterne registrare i movimenti latitudinali, longitudinali, verticali e le forze coinvolte, oltre alla velocità, la durata dei cicli e altri parametri utili a rendere più efficiente il lavoro nei settori del movimento terra e portuale. Tutte le informazioni ottenute da Spotech consentono di creare un vero e proprio studio

dell’utilizzo dello pneumatico anche in funzione dei suoi effetti e delle sue conseguenze sul macchinario che equipaggia. Se in ambito OTR è possibile valutare il valore TKPH, ovvero lo sforzo del dumper, analizzando mediamente qual è il peso che trasporta e per quanti km/h, per le applicazioni portuali – settore in cui difficilmente sussistono cicli ripetitivi – è stato più complesso trovare una costante da misurare. Qui, infatti, diventa rilevante l’utilizzo della GoPro installata sulla macchina, che registra video dalla prospettiva dell’operatore ed è sincronizzata con i dati registrati dal dispositivo, indagando, ad

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+ Parola di esperto “In questo tipo di attività molte cose si scoprono sul campo. In Germania abbiamo collaborato con alcuni utilizzatori, che ci hanno richiesto esplicitamente le nostre analisi, perché altre aziende che offrono questo tipo di servizio, non davano poi in ultima battuta il feedback di cui il cliente aveva estremamente bisogno. L’utilizzatore è davvero interessato ad avere in mano questi dati per capire oggettivamente quali possono essere le sue aree di miglioramento. Dal nostro punto di vista Spotech è quindi un ottimo biglietto da visita, mostrandoci come un’azienda che conosce al meglio il proprio prodotto e le sue applicazioni”. Piero Torassa, tecnico BKT

esempio, quanti container sono in movimento ogni ora, la velocità media oraria o la distanza media percorsa a carico e a scarico. Questo tipo di informazioni hanno permesso a BKT di creare una decina di casi, consentendo di notare le criticità di un centro logistico rispetto a un altro e confrontarle tra loro. Quello proposto da BKT è quindi un vero e proprio sistema che parte dalla tecnologia, ma come sempre si basa sull’esperienza e professionalità del team aziendale, volto al miglioramento continuo dell’intera combinazione “macchinario-pneumatico”.

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Attrezzature & Componenti FLASH BATTERY

LiFe...PO4

LE BATTERIE DEL PRODUTTORE DI CALERNO SI BASANO SULLA TECNOLOGIA LITIOFERRO-FOSFATO. MA DI PLUS TECNICI NE HANNO MOLTI, MOLTI DI PIÙ

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Non ce ne vorranno i puristi della chimica se nel titolo abbiamo piegato le ferree regole della nomenclatura a esigenze più letterarie, ma a volte le coincidenze sono ben più che...mere coincidenze. Il fatto che nella formula chimica della soluzione elettrolita scelta da Flash Battery quale base delle proprie batterie si nasconda la parola “life” è in effetti il miglior preludio possibile a tutti gli innumerevoli

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vantaggi tecnici racchiusi nei pacchi rossi che dalla provincia di Reggio Emilia partono alla volta di tutto il Mondo. Citarli tutti renderebbe questo articolo un mero elenco di dati e caratteristiche tecniche, noioso e magari anche poco comprensibile. Abbiamo

quindi deciso di focalizzarci su alcuni di essi, partendo dal presupposto che sia in generale ormai assodato che la tecnologia al litio sia in tutto e per tutto superiore alle altre (piombo, cadmio, ecc). Quello che in realtà sancisce quotidianamente il successo delle batterie reggiane è il compendio di tutti i miglioramenti applicati a tale tecnologia, una sorta di ottimizzazione estrema delle caratteristiche iniziali: a partire dalla scelta della chimica litio-ferro-fosfato, che per la natura stessa dei suoi legami fra gli atomi è la più stabile sul mercato, garantendo la massima sicurezza anche negli eventi più estremi. Grazie a questa caratteristica le batterie Flash Battery vengono impiegate anche in ambienti molto delicati, come ad esempio le aziende cartiere, molto attente al rischio incendi e scintille. Un’altra caratteristica è l’alto numero dei cicli di vita. Questi ultimi sono considerati generalmente il tallone d’Achille della tecnologia a batterie. Ma anche qui è giunto il momento di sfatare un mito: e FlashBattery lo fa perseguendo due distinte strade che si completano a vicenda. Da una parte i cicli di vita sono direttamente legati all’efficienza del sistema di bilanciamento delle celle che compongono le batterie. Se durante le fasi di carica e scarica il livello di energia nelle celle non è equilibrato, il risultato saranno lunghi tempi di ricarica e minore autonomia delle macchine. Gli ingegneri di Flash Battery hanno quindi sviluppato un sistema proprietario, sia hardware, che software, che gestisce il perfetto bilanciamento delle celle in ogni momento di vita della batteria, garantendo una carica rapida e il massimo numero di cicli di vita possibili (oltre 3.000), che grazie a tale tecnologia diventano

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+ Quel qualcosa in più Rispetto alle tradizionali batterie al litio, le batterie progettate e prodotte da Flash Battery offrono una serie di vantaggi tecnici e operativi che si traducono in minori costi di gestione, maggior profittabilità e sicurezza. Innanzitutto il sistema di bilanciamento delle celle è sia attivo che passivo (ossia agisce sia in fasi di carica che di scarica con una potenza 20 volte superiore). Inoltre le Flash Battery, a onore del loro stesso nome, garantiscono una ricarica del 50%

in appena 30 minuti, favorendo così le cariche parziali e il conseguente aumento di autonomia giornaliera dei veicoli. A questi vantaggi si aggiungono poi quelli legati al sistema di controllo remoto delle batterie (cui dedicheremo un ulteriore articolo di approfondimento) che abbatte i rischi legati ai fermi macchina, nonché i vantaggi legati al fatto che gli ingegneri Flash Battery sono in grado di realizzare soluzioni personalizzate in base al tipo di applicazione.

così più che sufficienti a coprire la vita utile della maggior parte delle tipologie di veicoli industriali. In merito proprio alla tipologia di veicolo è la seconda considerazione indicata dagli ingegneri: le piattaforme aeree o le gru sono normalmente utilizzate da operatori che difficilmente faranno più di un ciclo completo di scarica al giorno. Questa tipologia di applicazione, abbinata alla tecnologia Flash Battery, permetterà di non dover mai cambiare le batterie nell’intera vita della macchina. E anche se i proprietari si scorderanno delle batterie, la vita sarà la medesima! Avete capito bene, il motivo è che le batterie Flash Battery non hanno bisogno di alcuna manutenzione. Grazie al sistema di bilanciamento attivo e passivo ad alta potenza delle celle

e a un controllo remoto che monitora ogni giorno il funzionamento, queste batterie possono definirsi autosufficienti; l’unica cosa da fare è ricaricarle. Sarà Flash Battery a farsi carico del loro monitoraggio e pianificare un eventuale intervento qualora si rendesse necessario. A questo punto della nostra analisi abbiamo già compreso che tutti gli aspetti legati all’uso delle batterie è stato attentamente analizzato dai progettisti, che non hanno certo dimenticato la sensibilità che queste ultime dimostrano alle temperature. Anche in questo caso il problema è stato bypassato grazie all’inserimento di un sistema riscaldante all’interno del pacco batterie, che si attiva solo quando necessario: in tal modo il range di operatività delle batterie Flash Battery va da -15 °C a +45 °C.

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E PIÙ COMPATTA. NUOVA GMK3060L • Capacità: 60 t • Braccio base: 48 m • Jib Massimo: 15 m • Altezza massima in punta: 65 m • Motore: Cummins QSL9, 254 kW Euromot 5/ Tier 4 final

La NUOVA GMK3060L offre una portata eccellente, con il suo braccio principale di 48 m, le migliori tabelle di carico taxi ed il design più compatto nella categoria 3 assi. • Tabelle di carico più forti rendono possibili più lavori pur rimanendo al di sotto del limite di 12 ton per asse ed evitando ulteriori trasporti di accessori • Accesso ai cantieri più stretti, facile manovrabilità nei centri urbani e per i lavori all’interno • Eccezionale posizionamento grazie al sistema di stabilizzazione variabile MAXbase • La tecnologia del motore Euromot 5 / Tier 4 ed ECO Mode sono standard e garantiscono un basso consumo di carburante • Il sistema di controllo della gru CCS con configuratore del braccio consente un funzionamento facile, veloce ed intuitivo

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Attrezzature & Componenti HAWE

Pensati per il sollevamento I DISTRIBUTORI PROPORZIONALI PSL E PSV E LE POMPE A PISTONI ASSIALI A CILINDRATA VARIABILE

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Spulciando all’interno della vasta gamma di prodotti Hawe pensati per le macchine per il sollevamento, in questa occasione ci soffermiamo sulle pompe a portata variabile e sui distributori a cursore proporzionali tipo PSL e PSV, che sovrintendono la direzione del moto e la velocità di una o più utenze idrauliche azionate contemporaneamente. Nello specifico la valvola direzionale a cursore proporzionale tipo PSL è adatta per i sistemi con pompa a cilindrata costante, mentre il tipo PSV è pensata per i sistemi con pompa a cilindrata variabile con un regolatore a pressione costante.

In entrambi i casi, portate e pressioni del carico per le utenze possono essere regolate singolarmente, inoltre i distributori possono essere adattati a diverse operazioni di

+ In Italia Hawe Italiana srl è la prima filiale aperta in Europa da Hawe. Nata nel 1974, attualmente conta 27 persone e due sedi: quella centrale si trova a Cinisello Balsamo (Mi) mentre la seconda è posta a Bologna. Hawe Italiana si avvale di collaboratori con grande competenza tecnica/oleodinamica il cui primo obiettivo è di seguire il cliente dalla definizione tecnica all’acquisto, fino al collaudo e per tutta la vita del prodotto. La copertura di tutto il territorio italiano è garantito anche attraverso i rivenditori ufficiali.

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comando. I distributori a cursore proporzionali PSL e PSV vengono impiegati negli impianti idraulici mobili, in particolare in gru e apparecchi di sollevamento, macchine edili e per l’industria estrattiva, macchine perforatrici e applicazioni offshore e marittime. La gamma delle pompe a pistoni assiali a cilindrata variabile si compone invece di tre modelli: V30E, V30D e V60N. Le prime due sono specifiche per il settore industriale e vengono adottate in condizioni particolari come in caso di alte pressioni o di cicli di lavoro intensi; la terza (V60N) è studiata per il settore mobile, abbinata alle prese di forza tipo ISO 7653 (PTO) e disponibile anche con flangia SAE. Entrambe le famiglie funzionano a una pressione di lavoro di 350 bar continuativi e 420 bar di punta. Tra i loro vantaggi spiccano una

notevole robustezza, peso e ingombro ridotti, bassa rumorosità, lunga durata, un’ampia scelta di regolatori (sistema modulare) e l’indicazione dell’angolo di inclinazione. Su richiesta è possibile anche adottare un albero passante per l’applicazione di ulteriori pompe a portata variabile assiali, o di una pompa ausiliaria.

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Attrezzature & Componenti

STAMPERIA CARCANO

New Performance STAMPERIA CARCANO LANCIA SUL MERCATO IL NUOVO GOLFARE GIREVOLE 807X HT ≥M33

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Il miglioramento continuo è alla base di ogni realtà vincente. E Stamperia Carcano, per confermare la continua evoluzione che contraddistingue la mission aziendale legata alla prestigiosa linea Cartec, ancora una volta ha ampliato la propria gamma di articoli girevoli. Da tempo categoria di punta della realtà aziendale, i golfari girevoli rappresentano la naturale evoluzione dei punti di ancoraggio fissi, destinati al sollevamento carichi, ma limitati nelle direzioni di tiro. Con un articolo girevole è infatti evidente la possibilità di migliorare l’efficienza del sollevamento e di realizzare in maniera più agevole le movimentazioni grazie alla orientabilità

+ Sollevare in sicurezza Stamperia Carcano da sempre promuove il motto “sollevare in sicurezza” a tutela dell’incolumità di ogni operatore. A garanzia di ciò tutti i componenti di sicurezza destinati a operazioni di sollevamento racchiudono all’interno delle loro marcature codici identificativi che consentono in ogni momento, anche dopo la loro messa in opera, di risalire all’intero ciclo produttivo del singolo accessorio. Il sistema informatico archivia e restituisce, su richiesta, tutta la catena della tracciabilità del prodotto includendo le materie prime utilizzate, i risultati dei test di ingresso e di collaudo, fino al confezionamento finale del prodotto, compresa la documentazione certificativa fornita a corredo di ogni componente. che questi prodotti presentano. Stamperia Carcano però non si ferma qui e ha recentemente presentato sul mercato il golfare girevole 807X HT ≥M33. Vediamolo da vicino. Se con l’810X HQE si ha un articolo girevole parzialmente filettato fino alla misura 30 mm, l’807HT dà la possibilità di avere dimensioni superiori. Per venire incontro alle esigenze dei clienti, in merito alle richieste di articoli 810HT > M 30, la società comasca ha svi-

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luppato i prodotti della gamma 807HT ≥ M33. Da oggi esiste quindi a possibilità di chiedere, in conformità agli standard, i golfari girevoli a lunghezza variabile (fino a 500 mm) per M33-36-42-48 e, su richiesta, speciali filetti e diametri diversi. Il nuovo 807HT, proposto nella soluzione con chiave o senza, andrà a coprire aree di applicazioni tecniche di sicurezza con lo scopo di rendere sempre più agevole qualsiasi progettazione.

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Attrezzature & Componenti REMDEVICE

Qualità che conviene STIAMO PARLANDO DELLE SOLUZIONI REMDEVICE CHE PROPONE UNA TECNOLOGIA MADE IN ITALY, ESCLUSIVA E A BASSO CONSUMO

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Una delle criticità maggiormente sofferte nel mondo del sollevamento è il fermo macchina causato dal mal funzionamento dei radiocomandi per molteplici problematiche che possono andare dai guasti alle schede elettroniche alle cadute accidentali, o alle batterie che non tengono sufficientemente a lungo la carica. Ovviamente il fermo macchina si traduce in una perdita di produttività e in una serie di costi accessori che spesso non vengo-

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no considerati, ma che possono arrivare anche a cifre importanti. La semplice e frequente sostituzione della batteria, ad esempio, implica lo spostamento di persone all’interno delle aree di lavoro per reperire gli elementi in carica, oltre alla necessità di tenerne di scorta. Dopo pochi mesi di lavoro, inoltre, non è infrequente che, in seguito ai

REMdevice propone un’esclusiva tecnologia a bassissimo consumo, abbinata a un sistema brevettato di ricarica a induzione

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+ Velocità

esecutiva

REMdevice garantisce ridottissimi tempi di realizzazione di progetti speciali anche a fronte di richieste complesse. Per la realizzazione di prototipi “full custom” su specifiche del cliente, bastano 10 giorni lavorativi, mentre per riprodurre versioni già realizzate servono solamente 5 giorni lavorativi. Per i prodotti standard a catalogo la consegna è sempre pronta. La riproduzione di una trasmittente o della ricevente per perdita, o distruzione, viene invece soddisfatta in un massimo di due giorni lavorativi. E l’assistenza tecnica è sempre garantita.

Sopra: i radiocomandi Serie T (T3, T5 e T7) di REMdevice offrono una soluzione pressoché unica con batteria non ricaricabile (ma sostituibile) di lunga durata

ripetuti cicli di ricarica, le batterie non garantiscano più un adeguato numero di ore operative. Una soluzione a queste problematiche è offerta da REMdevice, che mette a disposizione del mercato la sua esclusiva tecnologia a bassissimo consumo, abbinata a un sistema brevettato di ricarica a induzione. Il tutto per una resa di ben 40 ore di lavoro continuative senza la necessità di fermarsi per sostituire le batterie, evitando i problemi addizionali gene-

rati dal sistema tradizionale “a batteria estraibile”. Inoltre, non avendo un vano batteria nella trasmittente, si evitano tutti i problemi di malfunzionamento legati ai contatti elettrici che possono ossidarsi, sporcarsi di olio e polvere, accumulare umidità e sporcizia. Non ultima la dispersione di energia. E non è finita. I prodotti REMdevice beneficiano di una garanzia completa di 36 mesi, dell’assoluta resistenza ad ambienti umidi o aggressivi e assicurano accumulatori di lunga durata, che si traducono in nessuna sostituzione per almeno tre anni. In pratica: addio ai fermi macchina. La Serie T (T3, T5 e T7) è infatti una soluzione pressoché unica con batteria non ricaricabile ma sostituibile di lunga durata. Lavora su multifrequenza (433/870 Mhz; 915 Mhz per USA

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e Canada; 418 Mhz per Cina - 2.4 Ghz), è altamente resistente in caso di cadute e agenti aggressivi e si avvale del sistema REMsys code brevettato, che prevede la veloce e immediata sostituzione della trasmittente con una di ricambio. Infine garantisce un lavoro ininterrotto per 1.200-2.000 ore. Con la propria gamma, REMdevice è in grado di soddisfare tutte le possibili applicazioni: dai carriponte al sollevamento in genere, all’utilizzo esterno per macchine cingolate o gommate. Grazie alla compatibilità e capacità di interagire con i più moderni sistemi di comunicazione, garantisce i più alti standard di sicurezza. E se non bastasse, le soluzioni proposte dalla società italiana sono anche estremamente versatili grazie a tre modelli di trasmittenti (Brick, Pail e Genesis) cui sono abbinabili quattro riceventi, tre delle quali da esterno e una da interno quadro. Da segnalare, inoltre, le tre architetture elettroniche in grado di coprire tutti i sistemi di comunicazione: on/off- CANopen- j1939 can- PWM – RS 422/485, display e le frequenze armonizzate per tutto il mondo. Ovviamente gli strumenti REMdevice sono omologati per tutti i mercati mondiali e offrono praticamente infinite opzioni in fatto di attuatori, joystick, antenne, cavi comando, protezioni, eccetera.

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Attrezzature & Componenti SAET

It’s time for a change NATA COME AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA REALIZZAZIONE DI SOLUZIONI ELETTRONICHE PERSONALIZZATE, OGGI SAET AMPLIA IL PROPRIO ORIZZONTE CON LA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI STANDARD MA SEMPRE AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO

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complessi: schede, cablaggi, CPU, fino ad arrivare a prodotti completi che gli OEMs di oggi sviluppano in partnership con tali aziende per ottenere un prodotto altamente customizzato e pronto per l’installazione sulla macchina. Una delle società che ha fatto proprio tale percorso è Saet, nata nel 1990 dalla genialità di Massimo Gaido, oggi amministratore e socio, che ha precorso i tempi offrendo al mercato un’azienda di progettazione di sistemi elettronici, hardware e software, estremamente customizzati. Gli oltre vent’anni di attività e l’acquisizione di personale altamente specializzato, nonché di un’altra azienda specializzata in cablaggi nel 2006, fanno della Saet di oggi una realtà specializzata nello svilup-

Elettronica. In molti ricordano ancora i tempi in cui le macchine operatrici del nostro settore non ne erano provviste. E dell’iniziale fatica fatta per accettarla. Oggi quei ricordi sembrano a dir poco anacronistici. Chi potrebbe, oggigiorno fare a meno dell’elettronica che supporta la maggior parte delle funzioni di una macchina? È un po’ come pensare di poter vivere senza smartphone. Impossibile. Questo successo epocale è dato da diverse caratteristiche intrinseche dell’elettronica: versatilità d’impiego innanzitutto. E poi dal fatto che rende le operazioni cui sovrintende (di qualunque natura siano) molto più facili e precise. Al successo dell’elettronica è seguito necessariamente il successo di numerose aziende che si sono specializzate nella produzione di componenti via via più

+ La novità 2019 di Saet si chiama... Ergon. Il nome, dal greco antico έργον che significa “azione”, non potrebbe essere più azzeccato. Si tratta infatti di un’unità di controllo di nuova concezione che i progettisti Saet hanno ideato per rispondere a tutte le esigenze, attuali e future, degli utilizzatori. Come? Riunendo in un unico controller standardizzazione, programmabilità e personalizzazione. Se volete saperne di più non perdete il prossimo numero di Sollevare dove ci sarà un articolo interamente dedicato a Ergon.

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po, progettazione e produzione di sistemi custom a microcontrollore e microprocessore, in grado di sviluppare progetti di notevole complessità a elevato contenuto tecnologico, nella quale operano oltre 70 persone di cui 48 in produzione e ben 15 nel reparto di Ricerca&Sviluppo, fra ingegneri elettronici e informatici e un safety engineer specializzato nello sviluppo

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di apparecchiature per la sicurezza. Un successo confermato anche dai risutati: dal 2012 al 2018 l’azienda di Busca (CN) ha registrato una crescita media del 10% anno su anno, attestandosi su un fatturato di circa 10 milioni di euro. Enumerare tutte le possibili soluzioni elettroniche che Saet è in grado di realizzare e proporre è un’impresa impossibile, data la vastità sia dei clienti (oltre 100) che delle molteplici soluzioni customizzate realizzate per loro: l’elettronica offerta da Saet, infatti, è trasversale a diversi settori, tra i quali spicca da una parte quello delle macchine e dell’impiantistica industriale e, dall’altra, quello dei veicoli su gomma, fra cui i veicoli del settore del sollevamento quali truck mounted cranes, piattaforme aeree autocarrate e gru retrocabina sono molto importanti. A numerosi OEMs di tali tipologie di macchine Saet fornisce soluzioni elettroniche customizzate già da diverso tempo, sviluppate in partnership a partire dall’analisi delle esigenze dell’OEMs, la definizione delle specifiche della progettazione elettronica fino allo sviluppo di un prototipo hardware e del relativo software, nonché delle

componenti accessorie (gusci, pulsanti, led, cablaggi, ecc) che, una volta testato e reso definitivo, entra in produzione specificamente per l’OEMs con il quale è stato sviluppato. Tale attività ha permesso a Saet di creare un ufficio progettazione rilevante, caratterizzato da un grado di elasticità più elevato rispetto a gli uffici di progettazione di aziende competitor. Un’elasticità che oggi le consente di operare un ulteriore balzo in avanti: il management cuneese ha infatti deciso di applicare tutto il know how tecnico di cui l’azienda dispone per la creazione di una nuova serie di prodotti standardizzati, di cui Ergon (vedi box) è il capostipite. I motivi di tale decisione sono presto detti: offrire prodotti standard consentirà a Saet innanzitutto di crescere ulteriormente e di espandere la propria area operativa a un livello internazionale, cosa che è difficile se si opera

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solo nella progettazione di componenti custom, in quanto si resta vincolati a clienti specifici. Offrire prodotti standard consentirà inoltre di entrare in contatto con numerosi nuovi clienti che amplieranno le conoscenze dei tecnici Saet a nuove tipologie di macchine, arrichendone ulteriormente il know how. Con i prodotti standard sarà possibile anche lo sviluppo di logiche commerciali nuove, legate alle economie di scala. Se siete il responsabile di un ufficio tecnico di un OEMs a questo punto vi starete domandando perché scegliere un prodotto standard piuttosto che uno customizzato sulle vostre specifiche esigenze. La risposta è semplice: il prodotto standard è subito disponibile e grazie al software di base, che lo rende adattabile a molte situazioni, presenta barriere di ingresso più basse. Ma in ogni caso, qualora fosse necessaria una maggior personalizzazione, i tecnici Saet sapranno fornirla senza problemi, adeguando opportunamente il prodotto standard, proprio grazie al loro DNA di azienda nata per lo sviluppo di sistemi custom.

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Gru e Autogrù

BG LIFT

Da stropicciarsi gli occhi

DALLE MINIGRÙ ALLE ROUGHT TERRAIN, ALLE MACCHINE PICK AND CARRY, LA GAMMA BG LIFT NON SMETTE DI STUPIRE

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La particolarità delle macchine BG Lift by Brennero Gru è tale da mettere quasi in imbarazzo. Certi di far torto a mezzi che meriterebbero ben altro spazio, in questa nostra carrellata ci soffermiamo dapprima sulla minigru cingolata M400 che, iniziamo subito con le peculiarità, offre la possibilità di pick & carry di 1,5 t. Con dimensioni contenute e prestazioni elevate (4.000 kg a 2 m, che diventano 2.100 kg a 14,8 m con braccio verticale e 750 kg a 21,1 m con braccio e jib verticale), la M400 offre la possibilità di avere la gru con PLE autolivellante a batteria con due persone a bordo, conforme alla nor-


mativa EN280. Il sistema di controllo della stabilità integrato calcola la stabilità in ogni punto dell’area di lavoro in base all’effettiva apertura degli stabilizzatori e massimizza la capacità di sollevamento punto per punto. Mentre il telaio a doppie traverse incrociate consente di lavorare con gli stabilizzatori in sagoma e l’ingombro al minimo. Da segnalare il kit batterie al litio. Di assoluto rilievo anche la M250, che si caratterizza per la notevole armonia estetico-funzionale di un grande progetto tecnologico. Con possibilità di montare il PLE con certificazione CE, è una gru progettata per uso interno o esterno, ideale per operare in caso di accessi difficili e spazi limitati, dove le dimensioni e il peso contenuti, unite a una manovrabilità millimetrica, consentono lavori rapidi e poco invasivi. La gru può essere dotata di motore elettrico da 2,2 kW/220v con inverter.

Trasportabile con un semplice carrello leggero, garantisce 1.250 kg di portata a 10,4 m di altezza, che diventano 650 kg a 15,9 m con braccio e jib verticali. La massima operatività è garantita dalla rotazione continua del braccio (anche con jib), dal braccio libero dalla zavorra e dalla fune del verricello sempre armata, anche con il jib installato. Gli stabilizzatori prevedono varie angolature e una grande escursione per ogni terreno, mentre il carro cingolato (con doppia velocità) è restringibile fino a 780 mm. Da sottolineare come per tutte le minigru BG Lift fornisca il servizio di assistenza remota, che permette di effettuare diagnosi, modificare parametri, fare personalizzazioni e aggiornamenti software. Cambiamo genere con la CWE525, che viene offerta anche in versione RT, cioè Rought Terrain, per ampliare ancora di più le sue possibilità di utilizzo in virtù


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+ La pick & carry M060

Un piccolo capolavoro di ingegneria e design. Stiamo parlando della minigru pick & carry M060, dotata di rotazione di 50° del braccio, anche con jib. Estremamente compatta, ergonomica e progettata dal team BG Lift per conferirle agilità e solidità nell’utilizzo in spazi e accessi stretti, è perfetta sia per uso interno che esterno, anche grazie a un peso contenuto che permette alla gru di lavorare sulle solette dei piani superiori nel pieno rispetto delle normative. Equipaggiabile con motore elettrico 2.2 kW/220v con inverter, che assicura l’operatività della gru in qualunque sito produttivo, prevede un verricello da 500 kg, carro cingolato con doppia velocità allargabile e pedana porta uomo per traslazioni. Le prestazioni parlano di 320 kg di portata a 4,25 m di altezza con braccio verticale.

del carro cingolato maggiorato. Anche in questa occasione ci troviamo di fronte a una macchina in grado di operare ovunque, anche grazie al sistema di controllo della stabilità integrato, che calcola la stabilità in ogni punto dell’area di lavoro in base all’effettiva apertura degli stabilizzatori e massimizza la capacità di sollevamento. La CWE525 è equipaggiata con un radiocomando proporzionale multifunzione con display per il controllo integrato, che consente anche di visualizzare in tempo reale tutti i parametri della macchina. Se la zavorra mobile montata sul carro permette la rotazione continua in sagoma, il telaio a “X”

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consente di lavorare con gli stabilizzatori in sagoma minimizzando l’ingombro. È in grado di stabilizzare e lavorare anche su terreni scoscesi. Può infine essere dotata di motore elettrico da 15 kW/400v con inverter. Chiudiamo questa nostra rassegna con la T250, mini-autogrù su veicolo Patente B, capace di 12,5 m di sbraccio e 150 kg di portata, che in verticale diventano 1.250 kg di portata a 10,4 m, o 650 kg a 15,9 m. Anche in questo caso registriamo

il sistema controllo della stabilità integrato e la possibilità di stabilizzare in sagoma mantenendo le prestazioni massime sul lato posteriore. Con possibilità di montare il PLE con certificazione CE, la gru può essere dotata di motore elettrico 2.2 kW/220v con inverter.

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FMGRU

Rapide, facili, sicure LE AUTOMONTANTI IDRAULICHE DEL COSTRUTTORE PIACENTINO: LA LINEA RBI BY FMGRU

L

La produzione delle strutture metalliche che costituiscono la gru implica un insieme di tecnologie finalizzate a garantire la sicurezza nell’esecuzione dei giunti, la precisione dell’assemblaggio e la certezza dell’intercambiabilità dei componenti. FMGru gestisce questo ciclo tecnologico tramite una precisa sequenza di operazioni che comprendono trattamenti per la preparazione delle superfici eseguiti sul materiale di base, lavorazioni meccaniche eseguite mediante macchine utensili a controllo numerico, saldature ad arco in isole robotizzate flessibili con

sistemi integrati di controllo a ultrasuoni, trattamenti di finitura con verniciatura o zincatura, controlli dimensionali e di qualità eseguiti in ogni fase del processo produttivo. Partendo da questi presupposti costruttivi, FMGru ha sviluppato la sua intera gamma di macchine da cantiere. In questa occasione ci concentriamo sulle automontanti idrauliche della gamma RBI, in grado di soddisfare il cliente più esigente grazie alla loro rapidità e facilità di montaggio. Si tratta infatti di una linea di gru semplice da montare e da installare, facile da usare e con bassi costi di

+ La 622 RBI-FA Tra le automontanti FMGru si segnala la recente 622 RBI-FA le cui prestazioni prevedono uno sbraccio di 22 m, una portata in punta di 600 kg e una portata massima di 1.800 kg. Se le tre velocità del carrello, del gancio e della rotazione sono controllate tramite inverter, l’intera struttura della gru beneficia, per la massima resistenza in cantiere, di uno speciale procedimento di zincatura a caldo. Il braccio si impenna fino a 20° e in questo caso la portata in punta si riduce a 500 kg.

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manutenzione. Le prestazioni prevedono bracci da 22 a 40 m e portate da 1.800 a 5.000 kg. E anche il montaggio idraulico è tanto rapido quanto sicuro. Le gru RBI possono essere posizionate in spazi stretti grazie agli assali sterzanti, che consentono minimi raggi di curvatura, mentre il falconcino di servizio posto sulla torre permette l’autozavorramento senza mezzi ausiliari. Opportune viti di regolazione consentono la perfetta messa in asse della gru. I meccanismi sono semplici, robusti e controllati da un variatore continuo di frequenza (inverter) che consente movimentazioni veloci e pose accurate, evitando al tempo stesso fastidiose oscillazioni e sollecitazioni eccessive. Mentre il meccanismo di rotazione e la centralina idraulica di montaggio sono integrati nella base girevole. La facilità si estende anche alle operazioni di trasporto: gli ingombri e il peso limitati consentono il trasporto su semirimorchio rimanendo perfettamente in sagoma stradale.


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L’

L’Arriva HD37G è figlio di uno sviluppo tecnologico continuo, mirato al miglioramento della tecnica applicata agli elevatori. Lo ha ben capito la Termisol di Livorno che ha recentemente acquistato questo elevatore, il cui sistema costruttivo si caratterizza per l’adozione di un pacco scala in alluminio e di un telaio di grande robustezza, due autentici marchi di fabbrica a garanzia della l’ormai riconosciuta e apprezzata durata dei prodot-

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BÖCKER

Ideale per i Ponteggi UN BÖCKER ARRIVA HD37G PER LA MOVIMENTAZIONE IN SICUREZZA DEI PONTEGGI HA INCREMENTATO IL PARCO MACCHINE DI TERMISOL

ti Böcker. La gamma Arriva è particolarmente potente - la portata Standard in versione edilizia è di 270 kg, in versione G è di 300 kg, mentre in versione Maxi per mobili/traslochi raggiunge i 400

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GS


Daniele Tommasin, Responsabile Commerciale di Böcker Italia

kg – anche grazie a un robusto motore Honda, che assicura, inoltre, un’elevata velocità della slitta. La facilità di utilizzo è invece garantita dalla bassa altezza di carico e dallo spostamento motorizzato, offerto in via opzionale. L’operatività, per quanto concerne il modello in questione, raggiunge i 37 m. La versione G, come quella consegnata a Termisol, è appositamente pensata per il sollevamento degli elementi dei ponteggi ed è perfetta per tutte le operazioni di edilizia in cui lo spazio è limitato e dove non c’è la possibilità di montare gru edili o di adottare altre macchine di supporto. L’HD37G dispone infatti di una piattaforma appositamente pensata per i ponteggi, da utilizzare direttamente nelle guide senza la necessità di ulteriori slitte. Il lungo interasse ne garantisce uno scorrimento silenzioso, anche a carico completo, e la base è particolarmente

come invece accade nel nostro caso, e ogni impresa eleva gli elementi come può, spesso internamente al ponteggio, negli spazi dedicati al passaggio degli operai per accedere ai piani superiori. Al contrario, e con notevole sicurezza e velocità, il nostro sistema prevede di elevare i vari elementi dall’esterno del ponteggio, in maniera molto meno complicata e con estrema rapidità”. resistente all’usura grazie all’utilizzo di una speciale lamiera striata. La gabbia è equipaggiata con pratici vani di appoggio per piccoli componenti e di supporti per i tubi da ponteggio. “I vantaggi rispetto ad altri sistemi di sollevamento degli elementi del ponteggio sono semplici ed evidenti“, afferma Daniele Tommasin, Responsabile Commerciale di Böcker Italia. “Normalmente”, continua, “in cantiere per queste operazioni non ci sono sistemi dedicati,

+

Dati Tecnici

Modello Böcker HD37G Portata utile Standard/ Max 300 kg Velocità della slitta 45 m/min Lunghezza 8.550 mm Larghezza 1.760 mm Lunghezza pacco scala 5.570 mm Estraibile da 6,8 a 36,5 m Peso max. ammissibile 2.300 kg

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CEM ELEVATORI

Caleidoscopio operativo CEM ELEVATORI HA FORNITO ALLA CANTÙ LATTONERIE DI VILLASANTA (MB) UNA GRU MULTIFUNZIONE AMAK 60 ALLESTITA SU UN IVECO DAILY 60-150 A PASSO LUNGO

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Nel cuore della Lombardia produttiva spesso si respira aria di grande e reattiva professionalità. Un contesto in cui si inseriscono alla perfezione i fratelli Marco e Claudio Cantù, che hanno fondato la loro società nel 2003, continuando, con

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la dedica alle lattonerie e alle coperture civili e industriali, una tradizione di famiglia nell’alto artigianato edile inaugurata dal padre Remo nel 1967. Una realtà d’eccellenza che, per rimanere tale, non ha paura di investire in macchine innovative. Nell’area esterna della sede operativa di Villasanta (MB), ecco quindi la possibilità di ammirare la nuova “pedina dinamica” che i fratelli lattonieri hanno acquistato da CEM Elevatori: una gru multifunzione Amak 60 allestita su un veicolo a passo lungo Iveco Daily 60150, di sole 6 t, per la massima agilità di intervento in qualsiasi cantiere. Una macchina da sollevamento che conferirà ancora maggiore rapidità ed effica-

cia alle installazioni di Cantù. “Le gru multifunzione Amak 60 sono ideali per chi cerca macchine da portare ovunque, utilizzandone le grandi qualità di questo modello in ogni contesto”, ci conferma Andrea Bianchi, alter ego commerciale di CEM Elevatori, al fianco del titolare Loris Manocchia, “l’allestimento compatto scelto dai fratelli Cantù rivendica il futuro impiego universale della gru, con il telaio dalla larghezza contenuta e una stabilizzazione che richiede davvero poco spazio per operare in totale sicurezza”. Le lavorazioni in cui sarà impegnata l’Amak 60 di Cantù riguarderanno l’installazione di nuove coperture, la riqualificazione di quelle preesistenti


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nei centri storici, oppure interventi di coibentazione, impermeabilizzazione, isolamento termico, recuperi estetici e funzionali in ambito civile, industriale, di edilizia artistico-storica e di culto (chiese, campanili, cappelle cimiteriali). Il tutto beneficiando di quella che si può definire una “forza leggera”, in virtù del braccio a scavalco costruito in lega d’alluminio ultra-resistente. L’affidabilità della struttura doppio-telescopica è garantita dal sistema di saldatura per attrito allo stato solido FSW (Friction Stir Welding), specialità tecnologica seguita dai reparti Amak nel quartier generale di Ascheberg, in alta Renania, Germania. Le oscillazioni della gru provocate dal vento sono minimizzate dalla caratteristica struttura traforata del braccio, men-

tre i fenomeni di curvatura degli stessi elementi-braccio risultano notevolmente ridotti in virtù del maggior spessore conferito alla lamiera nei punti sottoposti a più sollecitazione. Le prestazioni sono poi al vertice di categoria. La gru è in grado di raggiungere un’altezza massima di 32 m e uno sbraccio fino a 27 m, con capacità di sollevamento da 250 kg in piena estensione orizzontale, nell’intervallo di quota previsto dal diagramma di carico, tra gli 8 e i 17 m. Le prestazioni indicano, con uno sbraccio di 5 m - alla quota di 22 m di estensione del braccio principale - una potenzialità di 1,8 t. Lo sfilo idraulico del braccio secondario innalza notevolmente le performance della gru e ne velocizza la messa in opera. Mentre la gestione con radiocomando delle operazioni di

sollevamento è garantita da sistemi di sicurezza e di controllo all’avanguardia come il DRA (per i movimenti della torretta) e l’ASC (per calibrare l’assetto degli stabilizzatori). Questi due sistemi lavorano in sinergia per adattare la portata e la rotazione dell’Amak 60 alle condizioni di stabilità del veicolo (considerando anche le condizioni di vento, ad esempio, in automatico le manovre della gru vengono rallentate e contenute per mantenere standard di sicurezza adeguati). Il sistema ASC fornisce un doppio controllo costante per ciascuno dei quattro stabilizzatori (in assetto H+H, estensibile). Sul display LCD del radiocomando e sullo schermo alla base della torretta l’operatore può verificare in qualsiasi momento la pressione degli stabilizzatori al suolo in relazione al carico sollevato e alle possibilità effettive di sbraccio. “La funzionalità soft-touch (di rallentamento proporzionale dei movimenti) favorisce una manovrabilità senza scosse, dolce e progressiva”, conclude Andrea Bianchi, “inoltre, la propulsione del veicolo conferisce un impulso-motore dalla funzionalità elettronica PTO dedicata alle funzioni-gru. Quindi, un motore unico per camion e gru a tutto vantaggio di una duttile economia in ogni situazione operativa”.

+ Parola di esperti “Esperienza e innovazione da sempre caratterizzano il nostro modo di operare, sempre alla ricerca delle soluzioni migliori per ogni tipo di costruzione, dalla semplice villetta alle grandi realizzazioni industriali e residenziali di architettura contemporanea. Nel nostro reparto di officina produciamo pressopiegati di

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altissima qualità fino a una lunghezza massima di 8 m e il costante aggiornamento delle tecnologie ci permette di mantenere ai massimi livelli la produttività e la qualità che ci vengono richieste da un mercato sempre più dinamico ed esigente. Le nostre attività, comunque, sono inesauribili, nell’ambito

delle manutenzioni in altezza e uno strumento mobile come questa gru che abbiamo acquistato e fatto allestire da CEM Elevatori è per noi un’autentica sorpresa che ci suggerisce molte alternative di intervento. Marco e Claudio Cantù, titolari di Cantù Lattonerie di Villasanta (MB)

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Gru e Autogrù JEKKO

Italia alla ribalta NEL 2018 FINALMENTE ANCHE IL MERCATO ITALIANO HA SCOPERTO I VANTAGGI APPLICATIVI DELLE MINIGRÙ JEKKO

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Parte alla grande il 2019 di Jekko. Da una parte un occhio di riguardo al mercato domestico, grazie all’inserimento in azienda di un nuovo commerciale Italia, Alessio Forcolin. Prosegue, poi, lo sviluppo delle tecnologie legate all’Industria 4.0, in linea con quelle che sono poi le strade intraprese anche in molti altri settori, ossia digitalizzazione e connettività. E, sul fronte strettamente macchine, arriva un upgrade della collaudata SPX527 con la nuova SPX536. A raccontarci nel dettaglio (quasi) tutte queste novità è stato proprio Alessio Forcolin, che, come

dicevamo, da gennaio di quest’anno è il nuovo responsabile commerciale per il mercato italiano, che ha rotto il ghiaccio con queste parole fortemente entusiaste: “vengo da una lunga esperienza di noleggio di macchine edili, e quando si è presentata l’occasione di entrare a far parte della squadra Jekko ho accettato subito la sfida”. L’approccio di Alessio al suo nuovo ruolo parte da una disamina attenta della realtà attuale, e dal saper fornire risposte lucide e pragmatiche: una base acquisita nell’ambito del noleggio, dal quale ha imparato che vince l’azienda capace di essere versatile nei confronti delle problematiche di tutti i giorni e, al contempo,

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Gru e Autogrù Alessio Forcolin attenta alla valutazione dei costi. Così Alessio ha deciso di declinare il suo nuovo ruolo in Jekko su queste stesse basi: “credo fortemente nel cambiamento che sta avvenendo nel mercato in questi ultimi anni: il funzionario commerciale deve basare il proprio successo su una solida preparazione tecnica attraverso cui è in grado di proporre i propri prodotti in qualità di consulente per le aziende. La mia figura quindi andrà a ricoprire lo sviluppo commerciale di Jekko nello stivale e a dare un supporto alle imprese di questo Paese”. Partendo da questo ragionamento la riflessione si sposta sulla questione basilare del proporre e consigliare la macchina giusta a ogni cliente, il quale ne otterrà da una parte la massima profittabilità e, dall’altra, enormi risparmi di tempo ed economici nonché un notevole aumento della sicurezza in cantiere. Una sfida decisamente impegnativa, che va a scontrarsi con il fatto che, benché in atto, il cambiamento cui fa riferimento Alessio è in buona parte ancora da recepire da parte dei clienti stessi: “la sfida è soprattutto culturale” ammette Alessio. “Credo sia necessario capire che oggi è indispensabile eseguire ogni singolo lavoro con la macchina più adatta. Nella mia esperienza di cantiere ho visto spesso

situazioni nelle quali la macchina giusta avrebbe permesso di risparmiare tempo e fatica, per non parlare della sicurezza. Basti pensare allo sviluppo delle piattaforme aeree piccole che hanno completamente stravolto il modo di operare, eliminando quasi del tutto altre attrezzature quali scale e trabattelli. Le macchine Jekko vanno proposte e comprese in questa ottica: sono mezzi che permettono di solle-

+ L’upgrade La SPX536 può essere considerata un aggiornamento della SPX527. Con un nuovo software e una nuova puleggia che permette di effettuare il tiro in quarta, la capacità massima della minigrù sale da 2.700 kg a 3.600 kg. Anche il jib è stato potenziato fino a raggiungere una capacità massima di 900 kg (invece di 600 kg). Grazie a questi upgrade la nuova SPX536 si colloca a metà della gamma Jekko, mantenendo le doti di versatilità intrinseche di tutti i modelli del Costruttore veneto. Si adatta, infatti, a qualsiasi tipo di lavoro: in primis alla tipica manutenzione industriale, ma anche nella movimentazione del vetro e nelle tipiche attività di sollevamento si trova sempre a suo agio.

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vare grandi portate in spazi ridotti e di entrare ovunque senza inquinare, in quanto ogni modello ha la doppia alimentazione: sono quindi lo strumento fondamentale di lavoro in applicazioni molto precise. E noi di Jekko diventiamo il partner di lavoro indispensabile quando sappiamo consigliare bene il nostro cliente proprio nella scelta e nell’uso della macchine giusta”. Storicamente Jekko è sempre stata una società orientata all’export, si può dire quasi per vocazione in quanto l’innovazione tecnologica dei suoi prodotti è stata apprezzata più sui mercati esteri evoluti quali Germania e Stati Uniti, che in Italia. Ma il 2018 ha portato alla ribalta, un po’ a sorpresa, proprio il cliente italiano: il fermento e la scoperta dei vantaggi applicativi delle minigrù anche nel mercato domestico, ha spinto finalmente Jekko a investire anche in Italia, in primis proprio nella nuova figura commerciale. Secondo Alberto Franceschini, responsabile commerciale di Jekko, il 2018 è stato un anno record in termini di vendite in Italia. E grazie al lancio di nuovi prodotti al Bauma e GIS, alla bontà del mercato italiano, a una più costante e massiccia presenza

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La 4.0 secondo Jekko I principali vantaggi per un cliente Jekko che acquista una macchina 4.0 sono due : Vantaggi fiscali (iper-ammortamento pari al 270% del valore del bene acquistato); commerciale ga appena Vantaggi pratici derivanti dal fatto che la macchina sul territorio, 80 cm, lunavrà installate tutte quelle tecnologie legate alla telemetria e questo permetterà all’utilizzatore Jekko confida in ga 3,1 m e finale e al post vendita di vedere tutti i un incremento di alta meno di parametri, le funzionalità e poter garantire vendite pari al 20due?”. Il moun servizio post vendita ancora più 25% rispetto al 2018 dello invece che efficace e tempestivo. in Italia, mercato che attualmente in Itaquindi dovrebbe arrivare a rappresentare tra il 10 e il 15% del fatturato. A livello di modelli, abbiamo chiesto ad Alessio Forcolin quali fossero, a suo avviso, il modello più adatto ai clienti italiani e quello, al contrario, che dovrebbe essere capito meglio. “A mio parere la macchina che si adatta meglio al mercato italiano è la minigrù SPX 424” risponde Alessio. “Pensereste mai che una macchina con doppia alimentazione, in grado di alzare 2,4 t con un braccio di 15 m e un jib comandato idraulicamente fino a 10 m che consente sbracci fino a 5,5 m possa essere, in fase di riposo, lar-

lia non è stato ancora capito completamente è l’SPK 60: “una macchina stupenda che recentemente ha conquistato anche un prestigioso riconoscimento statunitense quale macchina più innovativa per il sollevamento, ossia l’LLEAP AWARD 2018. Per spiegarla bisognerebbe vederla o meglio ancora provarla. Si può iniziare visitando il sito web https://www.jekkocranes.com/it/prodotti/mini-gru-spk60/” ci spiega Alessio. “Sostanzialmente si tratta di un escavatore con un braccio gru: nella modalità pick&carry permette di spostarsi con una portata di 3 t mentre

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nella modalità statica (non stabilizzata) la portata aumenta a 6 t con uno sbraccio massimo di 27 m”. Chiudiamo questo articolo sulle novità 2019 di Jekko con un breve focus sull’impegno del Costruttore sul fronte Industria 4.0. Gli anni di esperienza maturati nei mercati esteri più evoluti hanno permesso a Jekko di essere subito pronto, avendo già un sistema telemetrico di comunicazione e gestione dati operativi presente sulla maggior parte delle gru. Pertanto il passaggio e l’adattamento alle specifiche dell’Industria 4.0 sono stati semplici e non hanno comportato sostanziali modifiche o stravolgimenti tecnici. L’impegno di Jekko per il futuro è di continuare a offrire il pacchetto 4.0 sulla maggior parte delle gru, soprattutto grazie alla proroga a tutto il 2019 della legge finanziaria, con addirittura un miglioramento dei benefici fiscali rispetto al 2018.


Gru e Autogrù JMG CRANES

La formazione è una cosa seria TUTTA L’ESPERIENZA DI JMG CRANES AL SERVIZIO DELLA FORMAZIONE: UN ELEMENTO CHIAVE DI COMPETITIVITÀ

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In un mondo in cui i cambiamenti avvengono con estrema rapidità, la formazione del personale rappresenta uno dei passaggi chiave per un’azienda che voglia non solo crescere, ma essere davvero competitiva. Potenziando al massimo lo sviluppo dei propri lavoratori (tecnici o operatori che siano) si dà loro la possibilità di crescere come persone e di sviluppare i propri talenti, di conseguenza questo arricchimento si riverserà in modo positivo nell’azienda, creando una strategia di successo, di crescita e di passaggio generazionale. In JMG Cranes sono molto sensibili a questo argomento e per questo la società ha scelto di condividere la propria esperienza con i propri clienti.

+ I corsi Queste le tipologie di corsi che JMG Cranes è in grado di erogare. Carrelli elevatori telescopici o fissi Gru a torre Gru mobile Gru su autocarro Macchine movimento terra Piattaforme di lavoro elevabili con e senza stabilizzatori Trattori agricoli e forestali

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La formazione che i docenti JMG Cranes portano nelle aziende è il primo passo per manovrare in sicurezza tutte le attrezzature progettate e realizzate dal costruttore piacentino, nel rispetto dei beni movimentati, dell’ambiente circostante e delle persone coinvolte. Tutto è iniziato nel 2012, con l’entrata in vigore dell’accordo Stato Regioni che rendeva obbligatoria la formazione, a partire dal 12 Marzo 2013. JMG Cranes si è quindi immediatamente adoperata per ottenere l’abilitazione come formatrice, al fine di supportare i clienti e poter fornire un servizio completo. Con il tra-

scorrere del tempo l’attività di formazione ha preso una propria strada: i corsi erogati da JMG Cranes sono tenuti presso la sede della società, ma anche su tutto il territorio italiano. Inoltre, tenendo molto alla sicurezza negli ambienti di lavoro, l’attività formativa segue JMG Cranes anche all’estero, portando l’esperienza del produttore emiliano nelle messe in servizio, dando istruzioni d’uso complete e dettagliate, così da formare sempre più (e meglio) il personale addetto alla conduzioni di gru mobili. In genere i corsi si sviluppano in due o tre giornate, una variabile che dipende so-

prattutto dagli accessori presenti nell’allestimento della gru. L’attività formativa è volta a insegnare a utilizzare i mezzi, partendo dalla normativa in materia di igiene e sicurezza; sono inoltre previste interessanti nozioni di fisica per stimare i carichi e comprendere i fattori che influiscono sulla stabilità della gru. Ovviamente l’esecuzione del corso è supportata da idoneo materiale didattico. Nella parte pratica, che è fondamentale, si inizia con la messa in servizio della gru e dei relativi accessori, si danno istruzioni per la manutenzione ordinaria e conservativa, si valuta l’ambiente di lavoro, si comprendono e provano tutti i movimenti della gru, fino a simulare tutte le situazioni ordinarie di lavoro. Come accennato i corsi sono svolti presso la sede di JMG Cranes, oppure presso le sedi dei clienti in relazione all’opportunità e alla possibilità di avere ambienti di lavoro idonei. Va da sé come i formatori JMG Cranes vantino un’esperienza personale documentata sia nel settore della formazione, sia nel settore della prevenzione, della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Inoltre sono supportati da un’esperienza professionale pratica.

+ I contatti Per saperne di più, tutti i contatti di JMG Cranes Telefono 0523 8483 E-mail: info@jmgcranes.com Sito Web: www.jmgcranes.com

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Tutto è possibile CON I SISTEMI VARIOBASE E VARIOBALLAST NON CI SONO PIÙ LIMITI

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Una gru mobile Liebherr LTM 1250-5.1 ha recentemente smantellato una gru a torre nel centro storico di Landshut in Baviera in condizioni molto difficili. Le caratteristiche innovative dei sistemi VarioBase e VarioBallast si sono dimostrate essenziali per la configurazione dell’autogrù in un vicolo largo appena otto metri e mezzo. Il lavoro è stato svolto da Kran-Maier, con sede a Landshut. Per far sì che l’autogrù potesse ruotare nel vicolo, l’operatore Martin Auer di Kran-Maier ha fissato le 88 tonnellate di zavorra a un raggio ridotto di 4,78 metri. Questa soluzione è uno dei principali vantaggi di questa autogrù da 250 tonnellate quando viene utilizzata in condizioni di assetto ristretto. Grazie al programma VarioBase, che consente a ciascuno degli stabilizzatori di essere posizionati individualmente, è stato persino possibile mantenere un percorso pe-

donale. Gli stabilizzatori sono stati estesi a circa il 75 percento sul lato opposto al carico, lasciando spazio sufficiente per i passanti, molti dei quali hanno colto l’occasione per osservare gli eventi insoliti da molto vicino. In cabina la concentrazione era ai massimi livelli. L’operatore ha infatti dovuto manovrare con attenzione il braccio principale della sua autogrù da 250 tonnellate tra le case per accedere alle sezioni della gru a torre da smantellare, operando su un raggio

di 40 metri. Il team di Kran-Maier, un’azienda a conduzione familiare con sede a Landshut, è arrivato nelle prime ore del mattino per installare l’autogrù nella città vecchia. Al braccio principale della LTM è stato unito il nuovissimo jib tra-

+ Cinque per Murcia La città spagnola di Murcia è interessata da un enorme progetto ammodernamento e ampliamento della sua rete ferroviaria, che include alcuni adattamenti e miglioramenti urbani. Un totale di 7.120 metri di binari saranno interrati per consentire l’arrivo del treno ad alta velocità verso la città spagnola. Il progetto conta sull’operatività e le prestazioni di cinque diverse generazioni di

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gru cingolate Liebherr HS che stanno eseguendo i principali compiti delle fasi di tunneling, garantendo affidabilità ed efficienza in qualsiasi momento. Queste macchine sono una HS 841 HD, una HS 852 HD, una HS 843, una HS 855 HD e l’ultima HS 8070 HD recentemente consegnata. L’HS 8070, con 70 t di carico, mette in risalto le sue elevate prestazioni nell’esecuzione

e la sua migliore redditività. L’attrezzatura è ottimizzata per eseguire tutti i lavori nel cantiere, potendola così utilizzare sia per lo scavo e la posa del calcestruzzo, sia per l’installazione di rinforzi. Inoltre, per questo modello è stato raggiunto un significativo risparmio del consumo di carburante e dell’emissione di suoni e inquinamento, fattore determinante soprattutto per le

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SPIDER range ri di case prefabbricate” ha dichiarato Susanne Maier, che gestisce l’attività con il padre Erich. “La cabina sollevabile permette inoltre una più facile installazione di unità di condizionamento, ad esempio, perché fornisce all’operatore una visuale fantastica dell’area di lavoro”.

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opere nelle aree urbane come nel caso di questo progetto. Quello di Murcia è un progetto molto impegnativo anche per le condizioni in cui è sviluppato. La costruzione di un tratto sotterraneo di linee ferroviarie è in corso in una larghezza complessiva di soli 10 m e a soli 3 m dai binari del treno che attualmente attraversano la città. In questo spazio molto piccolo,

vengono eseguite pareti di 21 m di profondità e 5 m di larghezza con giunti circolari e fango di bentonite. Tenendo conto di queste condizioni, questo progetto è una vera sfida logistica, poiché è necessario coordinare i diversi lavori dell’intero macchinario per mantenere una produzione giornaliera ottimale nonostante le complicazioni esistenti.

15.75

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NEWS: SPIDER 30T

Made in Italy

licciato Liebherr LTC 10503.1 che Kran-Maier ha acquistato principalmente per eseguire con la LTM lavori di assemblaggio e interni, come l’installazione di gru a cavalletto e carpenteria metallica. “Ma ora stiamo ricevendo molte richieste per la LTM 1250-5.1 con jib anche da parte di costrutto-

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Gru e Autogrù PALFINGER ITALIA

La virtualità che sorprende C DIGITALIZZAZIONE E REALTÀ VIRTUALE SARANNO SICURAMENTE DUE DELLE PAROLE CHIAVE DI PALFINGER NEL 2019

Con lo sviluppo del simulatore virtuale di gru, annunciato a metà del 2018, Palfinger ha messo a disposizione dei propri dealer uno strumento di vendita nuovo e orientato al futuro. In questi ultimi mesi lo strumento è stato promosso e si sta diffondendo presso il network Palfinger nel Mondo, grazie alla duplice possibilità offerta: il nuovo simulatore di gru Palfinger VR PK 135.002 TEC 7 può infatti essere prenotato o acquistato per mostre o singoli eventi con i clienti. L’installazione e l’uso sono estremamente facili: il simulatore è un set contenuto in una valigia compatta. Oltre alle varie componenti, Palfinger fornisce un video esplicativo per le varie fasi di impostazione, oltre a un manuale di istruzioni cartaceo: grazie a questa duplice guida l’avvio della stazione VR risulta semplice e senza complicazioni. Con il nuovo simulatore di gru Palfinger VR, è possibile simulare manovre e movimenti con una gru modello PK 135.002 TEC 7 come nel funzionamento reale, caratteristica che rende il simulatore uno strumento ideale non solo per la vendita ma anche per la formazione e l’addestramento. Attraverso di esso, infatti, è possibile, per esempio, sollevare carichi

+ Anteprima Bauma Palfinger è da molti anni “Connesso al futuro”: in linea con questo motto, il Costruttore sarà presente a Bauma 2019 con gli ultimi sviluppi e le innovazioni nel campo della digitalizzazione e dell’assistenza. Lo scopo principale è dimostrare quanta tecnologia digitale del futuro è già presente nelle soluzioni

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high-tech offerte oggi, dalle soluzioni telematiche Palfinger Connected per ottimizzare l’utilizzo della capacità della gru (Fleet Monitor e Operator Monitor) ai sofisticati sistemi di controllo e assistenza per accesso a piattaforme e gru, al supporto della realtà aumentata con Smart Eye, che consente ai tecnici

dell’assistenza ovunque nel mondo di comunicare con i clienti. Lo stand di Palfinger sarà caratterizzato da un spazio dedicato alla digitalizzazione e al servizio, dove i visitatori potranno sperimentare da vicino l’innovazione: simulatori VR speciali, ad esempio, offriranno ai visitatori la possibilità di utilizzare i più

recenti prodotti Palfinger, come la gru cingolata modulare, la gru PK 135.002 TEC 7 per carichi pesanti e le piattaforme aeree, in uno spazio virtuale. I visitatori della fiera avranno anche l’opportunità di esplorare l’interfaccia e i vantaggi delle soluzioni telematiche connesse e gli ultimi sviluppi nel campo dei servizi.


diversi, arrivando magari sul tetto di un edificio alto e ritornare poi alla posizione di riposo sul camion a quattro assi, tutto restando comodamente racchiusi nella realtà virtuale di un cantiere. Anche i rumori di fondo sono del tutto realistici. Chi ama le sfide può anche trasportare un carico all’interno dell’edificio e quindi testare la sensibilità dei comandi della gru. Anche la funzione P-fold di assistenza può essere testata in modo pratico e senza complicazioni. L’utente percepisce la gru e riceve informazioni, immagini e video sulle funzioni più importanti nel menù laterale e può, inoltre, cambiare

prospettiva: può stare accanto al mezzo oppure controllare l’area dall’alto. Il tutto utilizzando semplicemente un radiocomando PALcom P7, un visore per realtà virtuale di ultima generazione, un computer portatile e un po’ di spazio: perché questo è tutto quello che serve per provare a guidare la nuova PK 135.002 TEC 7 come in condizioni reali. L’approccio alla realtà virtuale può essere un’esperienza unica, la cui dif-

ficoltà varia da persona a persona. Per questo Palfinger Italia ha recentemente deciso di offrire ai propri clienti un servizio supplementare, ossia la possibilità di prenotare ed effettuare prove con il nuovo simulatore presso la propria sede di Reggio Emilia.

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Gru e Autogrù RAIMONDI CRANES

Location stellare

DUE GRU RAIMONDI CRANES PER LA CORNICHE TOWER AD ABU DHABI

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Nurol Construction Co., parte della Nurol Group of Companies, ha messo in azione due gru firmate Raimondi per operare sul cantiere della Corniche Tower ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. La gru LR165 Raimondi, parte della flotta già esistente di Nurol, è affiancata da una nuova gru a brandeggiante LR213, recentemente acquistata da Nurol. La nuova Corniche Tower, uno sviluppo urbanistico plurifunzionale di 35 piani, è di proprietà del HH Sceicco Sultano bin Khalifa Bin Zayed Al Nahyan, ed è ubicata sul ricercato lungomare degli Emirati. “Raimondi Middle East ha supportato Nurol con la vendita della LR213 dotata della cabina di comando Deluxe R16. Come parte dell’aggiornamento della flotta dell’appaltatore, la LR213 è stata scelta per la sua capacità di portata massima pari a 14 tonnellate e la sua versatilità in zone con difficoltà nell’ottenimento di permessi di sorvolo. Questo cantiere presenta molte restrizioni dal punto di vista della sicurezza insieme ad una grande serie di sviluppi urbanistici in forte crescita, così la gran parte del supporto del

+ Nuova nomina Raimondi Cranes ha annunciato la nomina di Cristian Badin come nuovo Direttore delle Vendite che farà capo direttamente a Mauro Masetti, Direttore Commerciale. L’azienda ha anche reso noto il piano di sviluppo commerciale per i prossimi quattro trimestri, comprese le tattiche di prodotto e di marketing. “Cristian, con oltre un decennio di esperienza nel settore delle vendite e dello sviluppo del business nel segmento delle gru a torre, è un professionista del sollevamento pesante”, ha dichiarato Masetti, commentando la nomina. “Ho lavorato a stretto contatto con lui per un certo numero di anni, e in tutto questo tempo ho notato la sua grande capacità di soddisfare attentamente le esigenze dei clienti con soluzioni pratiche ed efficaci”.

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale


nostro team si era focalizzata sulla pianificazione del sito per ciò che riguarda le installazioni,” ha spiegato Wael Hasan, Direttore Commerciale di Raimondi Cranes Middle East. La gru LR165, con una lunghezza braccio di 55 metri e un’altezza sotto gancio (ASG) di 45 metri sarà eventualmente alzata fino a 172 metri, mentre la LR213 con lunghezza braccio di 55 metri e una ASG pari a 45 metri sarà eventualmente alzata fino a 187 metri. Per seguire al meglio Nurol sul cantiere, Raimondi ha fornito inizialmente una sessione di formazione di tre giorni per gli operatori. Il cantiere Corniche Tower è anche sottoscritto al programma di manutenzione mensile offerto da Raimondi Middle East. “Successivamente, supporteremo questo cantiere nelle attività di smantellamento della LR165 usando il modello di gru LR213 come iniziativa di risparmio dei

costi e per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Raimondi ha offerto un supporto tecnico e studi tecnici considerevoli per proporre questa soluzione al cliente,” ha affermato Hasan. “A causa di altri sviluppi edilizi già esistenti in pros-

simità del cantiere, siamo stati informati che non era permesso l’uso nella zona di autogrù. Dopo alcuni attenti studi, siamo giunti alla conclusione che la soluzione era di utilizzare il modello di gru LR213 nel processo di smantellamento”.


Movimentazione Industriale BAOLI

I nuovi KBD QUATTRO VERSIONI (FINO A 100 Q) PER I NUOVI CARRELLI FRONTALI DIESEL BAOLI PENSATI PER GLI UTILIZZI PIÙ GRAVOSI

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Tecnologia e qualità si coniugano nei nuovi Baoli KBD 50-60-70 e 100 con capacità di carico da 5.000, 6.000, 7.000 e 10.000 kg a baricentro 600 mm. Come sempre accade con i prodotti Baoli, anche i nuovi carrelli sposano la tecnologia e l’ingegneria tedesca con i costi competitivi dei prodotti realizzati in Asia, rappresentando la scelta perfetta per

chi cerca un prodotto robusto e di buona qualità, senza la necessità di disporre di un carrello elevatore ipertecnologico. Progettati per svolgere impieghi gravosi ed equipaggiati con potenti motori Diesel Cummins, questi carrelli sono ideali per l’utilizzo in aree esterne, come piazzali di scarico e cantieri edili, e garantiscono sicurezza, comfort, manovrabilità

+ Un’ampia scelta I nuovi KBD completano la gamma Diesel di Baoli, affiancandosi ai modelli da 18, 20, 25, 30, 35 e 40 q già presenti sul mercato. Un’offerta completa, quindi, e dall’eccellente rapporto qualità-prezzo che è in grado di rispondere a molteplici esigenze. Come tutti i prodotti a marchio Baoli, i nuovi KBD sono distribuiti in Italia da una rete di dealer, tutti accuratamente selezionati, che garantisce conoscenza del territorio, ricambi in pronta consegna ed elevati livelli di assistenza pre e post vendita.

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e buone prestazioni. Lo speciale vano motore in acciaio offre robustezza e funzionalità, ma anche la massima semplicità delle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il radiatore è realizzato completamente in alluminio e la trasmissione automatica è di prima classe. Ampia, spaziosa e accessibile, la cabina è progettata per permettere un’ottima visibilità anche nella movimentazione dei carichi più ingombranti, mentre lo speciale volante di diametro ridotto (300 mm) assicura un’eccellente manovrabilità del mezzo in tutte le condizioni operative. Molta attenzione è stata dedicata anche all’ergonomia: lo spazioso sedile di guida, l’ampia pedana dell’operatore e i cilindri di sollevamento, ammortizzati durante la discesa, sono garanzia di comfort e sicurezza. Da segnalare, infine, le numerose possibilità di personalizzazione, i clienti possono infatti scegliere tra un’ampia gamma di optional. Tra questi la cabina completa dotata di tergicristallo, aeratore interno, riscaldamento e climatizzatore; lo scarico verticale; la 5ª valvola per l’impianto idraulico e la selezione elettronica della direzione di guida.

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Movimentazione Industriale CLARK

Stoccarda stellare PIENO DI NOVITÀ PER CLARK A LOGIMAT 2019

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Tra gli espositori della prossima edizione di LogiMAT, che si terrà a Stoccarda dal 19 al 21 febbraio, ci sarà Clark Europe GmbH, che presenterà nuovi prodotti e servizi volti all’ottimizzazione dei processi e dei costi. Tra i punti salienti della partecipazione di Clark ci sono i carrelli diesel della Serie S lanciati all’inizio del 2018 e migliorati dall’introduzione dei nuovi motori Ford Stage 5 e di un nuovo sistema DBS grazie al quale l’asse sterzante del carrello elevatore è stabilizzato in modo tale da ridurre drasticamente il pericolo di ribaltamento in curva e migliorare il comfort di guida. Ciò aumenta non solo la sicurezza ma anche il rendimento. Il sistema DBS è ora disponibile di serie su tutti i modelli della serie S. Sempre a Stoccarda Clark presenterà il transpallet PPFXS20 in anteprima. Con una capacità di 2 tonnellate e una batteria fino a 375 Ah, questo nuovo transpallet amplia la gamma di prodotti Clark nel settore delle attrezzature di magazzino. Il transpallet

Clark è il veicolo ideale per il carico e lo scarico di camion, il trasporto di carichi e la raccolta di merci varie. Un altro punto di forza dello stand saranno i carrelli retrattili Clark SRX14/16, con capacità di sollevamento da 1,4 a 1,6 tonnellate e altezze di sollevamento di 10,5 m. Grazie alla loro solida struttura, questi carrelli garantiscono un funziona-

mento affidabile abbinato a bassi costi di gestione, durante l’intero ciclo di vita. Un concetto ergonomico funzionale assicura che il guidatore non debba fare alcun movimento superfluo e può quindi concentrarsi meglio sul suo lavoro. A Stoccarda è esposto anche il transpallet elettrico portatile WPio12 con batteria agli ioni di litio. Il WPio12 non è solo il primo transpallet manuale con tecnologia agli ioni di litio di Clark, ma stabilisce anche nuovi standard nel mercato dei transpallet manuali con sollevamento e guida elettronici, un peso di soli 130 kg compresa la batteria e una durata utile fino a tre ore con batteria completamente carica (24 volt, 20 Ah). Sempre a Stoccarda sarà annunciata anche la nomination del carrello S25, della gamma S di carrelli elevatori diesel di Clark, tra i finalisti dell’IFOY Award 2019 per la categoria Counter Balanced Truck. Grazie alla serie S con capacità di carico da 2 a 3,5 tonnellate, Clark soddisfa le esigenze dei clienti di tutto il mondo con sistemi di sicurezza attivi, un sistema di raccolta delle informazioni intelligente, un nuovo concept di posto di lavoro ergonomico e un’estesa gamma di attrezzature complementari.

+ Espansione Con la nomina di Bintech quale partner di vendita e assistenza, Clark ha notevolmente ampliato la propria rete di concessionari in Polonia. Bintech, con sede a Jelcz-Laskowice, ha ottenuto il mandato di gestire la vendita e l’assistenza dei prodotti Clark nella regione di Dolnośląskie e Opolskie, nella Polonia sud-occidentale. In occasione della firma del contratto, Rolf Eiten, Presidente e CEO di Clark Europe GmbH, ha dichiarato: “Siamo lieti della partnership con Bintech, che ha molti anni di esperienza nel settore e gode di un’ottima reputazione: con questa partnership strategica, non solo possiamo espandere la nostra presenza nel mercato polacco, ma anche rafforzare la nostra posizione come importante fornitore di mezzi logistici nel mercato europeo”. Con Bintech, Clark conta ora su una rete di sei concessionari in Polonia. Collaborando con Clark, Bintech non può solo espandere la propria gamma di prodotti con i carrelli controbilanciati e i carrelli da magazzino di Clark, ma può anche contare su oltre 100 anni di know-how nel settore delle attrezzature per la movimentazione dei materiali.


Movimentazione Industriale CLS - HYSTER

Progettazione mirata LE NUOVE SOLUZIONI HYSTER PER MIGLIORARE LA FACILITÀ DI GUIDA E LA PRECISIONE DI MANOVRA

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Hyster, le cui macchine sono distribuite in Italia da CLS, ha presentato nuove soluzioni per migliorare la facilità di guida e la precisione di manovra dei propri carrelli elevatori, oltre a nuovi sistemi di pesatura per ridurre i tempi di lavoro e migliorare l’efficienza operativa. Partiamo dalla facilità di azionamento. I carrelli Hyster diesel della serie XT presentano nuovi elementi progettuali in grado di accrescere l’efficienza degli operatori. La disposizione dei comandi di questi carrelli è infatti stata studiata per agevolare l’attivazione o la disattivazione delle funzioni idrauliche. Importanti novità sono poi state introdotte anche sui carrelli serie FT, con nuovi componenti che interagiscono per offrire la massima praticità di guida e manovre ad alta precisione. Come spiega Phil Mean, Product Strategy Manager di Hyster Europe: “nella serie Hyster FT abbiamo sviluppato un nuovo joystick per le applicazioni che utilizzano attrezzature supplementari e

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un nuovo bracciolo con mini-leve TouchPoint. Quest’ultima configurazione è estremamente intuitiva e confortevole e fa in modo che l’operatore possa controllare ancora più agevolmente tutti i comandi del carrello”. La precisione di manovra è importante anche nei carrelli controbilanciati elettrici Hyster, che prevedono un raggio di sterzata pari a zero. “L’operatore di un carrello controbilanciato Hyster FT”, continua Mean, “può avvalersi di funzionalità e opzioni quali il sistema di decelerazione automatica (ADS), l’inversione del senso di marcia a potenza controllata, la funzio-

ne idraulica Auto-speed e la funzione di controllo discesa e antiarretramento Anti roll-back sulle rampe”. Inoltre, per il comfort e l’efficienza degli operatori anche in retromarcia, i carrelli Hyster prevedono sottili montanti del tettuccio di protezione, ridotta altezza del contrappeso e una ben posizionata maniglia di appiglio posteriore con pulsante del clacson integrato. Da segnalare anche il sedile girevole opzionale o, in alcuni casi, a rotazione completa. Sono infine da porre in evidenza le nuove telecamere Hyster e il sistema opzionale di estrazione laterale delle batterie installabile su vari carrelli controbilanciati elettrici con portate sino a 3,5 t.

+ Facilità di pesatura Hyster Europe ha recentemente introdotto anche una nuova gamma di soluzioni di pesatura in movimento, che consente di pesare con precisione i carichi durante la movimentazione, risparmiando tempo e aumentando l’efficienza operativa. I sistemi di pesatura di bordo consentono di risolvere le problematiche relative alle merci in uscita e in arrivo, registrano i pesi di spedizione, identificano gli errori di prelievo, controllano i livelli di riempimento e facilitano persino le operazioni di miscelazione e dosaggio degli ingredienti. Contribuiscono inoltre ad evitare eventuali condizioni di sovraccarico nel caso in cui l’operatore non conosca il peso del carico.

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Movimentazione Industriale LIEBHERR

Sbarco a Plochingen IL PRIMO CARICATORE ELETTRICO IN UN PORTO FLUVIALE È LIEBHERR

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La società M. Kaatsch GmbH con sede a Plochingen e specilizzata nel ritiro e commercio di rottami e materiali ferrosi ha recentemente acquistato un caricatore speciale Liebherr LH 150 C High Rise Industry Litronic. Questa macchina, oltre a festeggiare il 70esimo anniversario della Società, rappresenta anche il primo LH 150 ad azionamento completamente elettrico ad essere messo in funzione in un porto fluviale. Il nuovo Liebherr LH 150 C High Rise Industry Litronic è impiegato principalmente per il carico e lo scarico dei rottami dalle chiatte mediante pinza. M. Kaatsch gestisce un deposito di rottami nel porto fluviale Neckar di Plochingen, dal quale transitano annualmente oltre 1,4 milioni di tonnellate di rottami: l’azienda, oltre ad occuparsi della commercializzazione dei rottami, offre diversi servizi, tra cui il riciclaggio di materiali riutilizzabili, lo smaltimento, la lavorazione e la commercializzazione diretta di materie prime secondarie di alta qualità. In quest’ottica M. Kaatsch attribuisce da sempre grande importan-

za all’uso di macchine efficienti e ultra-moderne. Per questo motivo Kaatsch si è affidata per decenni a caricatori Liebherr e all’assistenza altamente professionale del dealer Liebherr Kopp Baumaschinen Herrenberg, una società del Gruppo Nagel. Il nuovo caricatore Liebherr LH 150 C High Rise Industry Litronic è mosso da un motore elettrico da 400 kW con convertitore di frequenza che, insieme al sistema di recupero dell’energia ERC di Liebherr, consente alla macchina di raggiungere una potenza complessiva di 661 kW. Cicli di lavoro più veloci e fluidi

sono resi possibili dall’installazione di un cilindro a gas aggiuntivo sul braccio, mentre il sottocarro appoggiato su appositi binari consente al caricatore di spostarsi di 100 metri lungo la banchina. Nella configurazione voluta da Kaatsch, motore, cabina e braccio sono rialzati rispetto al piano del terreno, garantendo una visione ottimale dell’area di lavoro. Il nuovo LH 150 C High Rise Industry Litronic di Liebherr opera su un raggio di 28 m grazie al braccio principale di 15 m di lunghezza e al secondario di 13,5 m e offre una capacità di carico fino a 13,6 t garantendo la possibilità di gestire elevati volumi di materiale.

+ L’importanza di combinare le tecnologie Al fine di rispettare le sempre più severe norme sulla riduzione delle emissioni, i produttori di automobili, veicoli industriali, macchine operatrici, nonché macchinari e attrezzature semoventi stanno alacremente sviluppando nuovi e diversi concept di guida. Alla conferenza di MTZ sui motori destinati ad applicazioni gravose, numerosi esperti delle tecnologie motoristiche e dei veicoli industriali si sono scambiati informazioni e idee sugli attuali sviluppi tecnici e sulle tendenze future. Nel suo discorso di apertura, Werner Seifried della Liebherr-Hydraulikbagger GmbH ha sottolineato che in futuro non ci sarà più un solo concept di azionamento o una sola sorgente di alimentazione per una macchina. I futuri concetti di guida saranno significativamente diversi dai concetti di guida di oggi e saranno implementati attraverso la combinazione di diverse tecnologie. Le condizioni e le esigenze dei clienti, dell’ambiente e della società e le sfide associate nelle diverse applicazioni stanno diventando sempre più diverse. Ecco perché Liebherr mira a sviluppare nuovi concept di macchine che abbiano alla base un design modulare che offra all’utilizzatore un alto livello di variabilità e flessibilità e, allo stesso tempo, mantenga la complessità interna a un livello gestibile per il produttore.

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Movimentazione Industriale Marco Tosi, Managing Director e Direttore Generale Kalmar Italia

KALMAR

Anno record LA FILIALE ITALIANA DEL GRUPPO CARGOTEC INCREMENTA LE PROPRIE QUOTE DI MERCATO E RACCOGLIE NUOVI SUCCESSI

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È stato senza dubbio un anno d’oro per Kalmar Italia, filiale italiana del colosso finlandese Cargotec Corporation, meglio noto attraverso i propri brand Kalmar, Hiab e Mac Gregor, ciascuno rispettivamente fra i leader nei mercati di appartenenza. “A fronte di una crescita del 15% in termini di fatturato, siamo orgogliosi di aver registrato crescita a doppia cifra in quasi tutte le quote di mercato dei segmenti di business presidiati”. A presentarne i risultati è Marco Tosi, Managing

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Director e Direttore Generale, alla guida della filiale dal 2014. “I risultati ottenuti confermano la validità del percorso intrapreso di ricerca dell’eccellenza nelle soluzioni fornite, come per esempio la recente partnership siglata con una software house per la realizzazione di forniture Industria 4.0 che permettono il completo monitoraggio remoto dei nostri impianti, e la nostra innovativa soluzione in house ‘Smartfleet’ che potenzia in modo significativo i vantaggi per i nostri clienti”.

A trainare questo successo ha contribuito soprattutto il segmento ports and terminals, da sempre mercato prioritario per il brand Kalmar, che rappresenta oltre il 50% del giro d’affari della filiale. Scopriamo che i progetti avviati e realizzati nel 2018 da Kalmar Italia per i propri clienti hanno riguardato, in alcuni casi, anche la realizzazione dell’intero layout del terminal, attività per la quale Kalmar offre uno specifico e dedicato servizio di consulenza, denominato terminal development (si può arrivare fino alla creazione del modello 3D). “Nel corso del 2019 avremo 3 lanci di prodotto sul mercato italiano” conclude Tosi, “e svilupperemo ulteriormente la nostra offerta con l’obiettivo di consolidare la nostra presenza nel terminal business, e penetrare nuovi segmenti dell’industria pesante. Continueremo a investire, inoltre, nell’elettrificazione della nostra gamma e nel processo di digitalizzazione della nostra industria, convinti che su questo tema si giochi gran parte della sfida per il nostro futuro”.Ma gli ultimi 12 mesi non sono stati dorati solo per la filiale italiana. Nel Mondo Kalmar ha continuato a incassare ordini record: tanto per citarne uno, l’ordine ricevuto da Maher Terminals per 26 straddle carrier per il terminal container marittimo situato nel porto di New York e nel New Jersey. Le macchine avranno una capacità di sollevamento di 50 tonnellate e presentano una varietà di personalizzazioni specifiche per il cliente che sono state sviluppate congiuntamente nell’ambito della cooperazione decennale di Kalmar con Maher. Questi straddle carrier di nuova generazione presentano rinnovate e più robuste unità mobili, un sistema elettrico completamente ridisegnato per il telaio superiore e lo spreader, nonché una disposizione più spaziosa delle componenti elettriche, e luci di lavoro a LED di serie. Da non dimenticare l’accordo di manutenzione e supporto firmato con International Container Terminal Services, Inc. (ICTSI) che copre l’intera soluzione di movimentazione container automatizzata presso il

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+ Kalmar per Exolgan

Victoria International Container Terminal (VICT). Il primo terminal container completamente automatizzato dell’Australia, VICT, ha dato il benvenuto alla sua prima nave nel marzo 2017. Situato nel Webb Dock East del porto di Melbourne, l’ubicazione unica del terminal sul lato del porto consente tempi di consegna più rapidi e un più facile approdo per le navi. L’accordo di manutenzione e supporto copre tutti gli aspetti della soluzione auto-

matizzata OneTerminal, che comprende il Sistema Operativo Terminal Navis N4 (TOS), 20 gru di impilaggio automatico Kalmar (ASC) e 11 Kalmar AutoShuttles (TM). Il Kalmar Terminal Logistics System (TLS) esegue il routing e l’esecuzione per le operazioni automatizzate basate sugli ordini da Navis N4 TOS. Il TLS è connesso tramite l’interfaccia aperta di Kalmar Key a cinque gru automatiche neo-Panamax ship-to-shore (STS).

Kalmar ha firmato un accordo con Exolgan S.A. per la fornitura di un totale di quattro gru a portale gommate (RTG) con trasmissione ibrida per il suo terminal container a Buenos Aires, in Argentina. L’ordine comprende anche la fornitura di un pacchetto di parti di ricambio per le macchine. Le gru consegnate a Exolgan avranno 6 + 1 file di larghezza e da 1 a 5 file di altezza, con una capacità di sollevamento di 40 tonnellate allo spreader. Saranno equipaggiate con la soluzione automatizzata di sterzatura Kalmar SmartRail e saranno inoltre dotate del sistema anti-collisione dello spreader KalPrint SmartProfile.

DON’T JUST MOVE IT LET’S MANOOVR IT Il MANOOVR Multi-PL è l‘ultima generazione di rimorchi con un piano di carico molto basso della Nooteboom. Alcune innovazioni rivoluzionarie includono un‘altezza ultra bassa della piattaforma di carico ed il peso sull‘assale legalmente piú alto. La combinazione dell‘altezza della piattaforma di 780 mm ed un minimo di 12 tonnellate per assale a pendolo, dá un MANOOVR Multi-PL eccezionale per tutta l‘Europa. Nel mondo dei trasporti in generale, ma specialmente nel trasporto eccezionale é molto importante sapere come applicare le innovazioni con successo, per poter rispondere alle esigenze ed alle richieste del mercato odierno, e puó offrire un vantaggio competitivo significativo, in oltre MANOOVR Multi-PL vi darà la certezza dei costi. (TCO) Total Cost Ownership, il costo del ciclo di vita del semirimorchio. Nooteboom. Gets you there. WWW.NOOTEBOOM.COM


Movimentazione Industriale STILL

Mutatis Mutandis

DAL 1° GENNAIO 2019 OM STILL È DIVENUTA SEMPLICEMENTE STILL A COMPLETAMENTO DI UN PERCORSO INIZIATO NEL 2010, CHE HA VISTO OM CARRELLI ELEVATORI CONFLUIRE ALL’INTERNO DEL GRUPPO TEDESCO

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Cambiate le cose (mutatis) che sono da mutare (mutandis), OM STILL cambia il suo brand in STILL, cioè completa, senza alcuna rivoluzione, l’integrazione con il gruppo tedesco, uno dei leader mondiali della logistica grazie alla progettazione e alla produzione di carrelli elevatori, macchine da magazzino, trattori e trasportatori, senza dimenticare l’offerta dei più moderni sistemi per la logistica integrata.

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Quando si parla di STILL ci si trova di fronte a un gruppo internazionale con sede ad Amburgo, che impiega globalmente più di 9.000 dipendenti, con otto stabilimenti produttivi e 286 sedi di vendita distribuite in tutto il mondo. Fondato nel 1920, il Gruppo si è sempre distinto per la propria capacità innovativa, sviluppando soluzioni all’avanguardia sin da quando nel 1945 lanciò sul mercato l’EK 2000, un transpallet elettrico che rappresentò una vera rivoluzione. Da allora l’azienda è sempre stata pioniera dell’innovazione con tecnologie come la propulsione ibrida e oggi le batterie agli ioni di litio. Negli ultimi cinque anni il Gruppo ha incrementato del 37% la produzione, chiudendo il 2017 con un fatturato di oltre 2 miliardi di euro e più di 60.000 carrelli prodotti. “Quella di adottare il brand STILL”, ha spiegato Thomas A. Fischer, Chief Sales Officer del Gruppo STILL, “è stata una decisione indipendente del management italiano, una decisione che ci ri-

+ Una nuova sede La Filiale Adriatica STILL si sposta in una moderna e più ampia sede (circa 3.500 m2), situata sempre nella Zona Industriale di Modugno (Ba), con l’obiettivo di servire ancor meglio i suoi numerosi clienti e sviluppare ulteriormente

i servizi offerti. Composta da due ampi capannoni comunicanti tra loro, oltre alla precedente sede adibita a deposito, questa ampia area espositiva consentirà di potenziare il mercato degli usati, rigenerati nel ReQuality Center di Lainate.

“All’interno degli ampi spazi della nuova sede”, spiega Vito Giuliodibari, responsabile della Filiale Adriatica STILL, “potremo innanzitutto potenziare l’attività di vendita dell’usato, rispondendo alle esigenze delle molte

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Angelo Zanotti, Amministratore Delegato di STILL Italia empie d’orgoglio. Da quando nel 2011 è entrata all’interno del gruppo STILL, l’organizzazione italiana ha conseguito eccellenti risultati, in virtù dei quali abbiamo deciso due anni fa di affidare

piccole e medie imprese interessate all’acquisto di un carrello di qualità ad un prezzo vantaggioso. Abbiamo inoltre realizzato degli spazi dedicati alla formazione, dove organizzeremo corsi dedicati anche ai dealer

all’Italia anche la gestione delle operazioni in Spagna e Portogallo”. A tale proposito vale la pena ricordare come l’organizzazione italiana di STILL impieghi circa 900 dipendenti diretti e possa contare su una solida e capillare rete di vendita e assistenza composta da sei filiali dirette, oltre 60 tra concessionari e partner, 950 tecnici di assistenza e più di 170 funzionari commerciali. Le attività in Italia sono coordinate dal quartier generale di Lainate, mentre a Luzzara si trova lo storico stabilimento produttivo della società, che è il centro di eccellenza europeo per lo sviluppo e la produzione di car-

relli da magazzino del Gruppo. “STILL”, conferma Angelo Zanotti, Amministratore Delegato di STILL Italia, “è ovunque nel mondo riconosciuto come un marchio premium, rappresenta l’eccellenza assoluta in termini di qualità, tecnologia, innovazione e livello di servizio. L’adozione del brand STILL ci consentirà di essere ancora più efficaci in un mercato sempre più globale e competitivo, sul quale ci distinguiamo grazie alla qualità del prodotto e del livello di servizio, nonché attraverso l’offerta di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia e studiate per generare un reale valore aggiunto al cliente. Ora siamo STILL, e siamo pronti per il futuro”.

e ai clienti. Il nostro personale, competente ed affiatato, è pronto per questa stimolante sfida che ci pone davanti a prove importanti: l’obiettivo è continuare a crescere e offrire ai clienti un servizio sempre migliore”.

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Agv LOGOBIT INTERNATIONAL

Consulenze di alto livello LOGOBIT INTERNATIONAL È LA SCELTA PER CHI VUOLE MIGLIORARE LA PROPRIA LOGISTICA DI MAGAZZINO

Utilizzando le più moderne tecnologie, infatti, Logobit International realizza progetti su misura del cliente, dall’ipotesi iniziale sino alla messa in opera. Il servizio di consulenza è finalizzato alla progettazione di impianti di movimentazione e magazzini di stabilimento (on/off-line con la produzione): magazzini (automatici, e/o manuali), convogliatori, navette, circuiti AGV/LGV, eccetera. Il tutto parte dallo studio di fattibilità e dalla verifica della convenienza economica, segue poi la definizione dei dati di base (flussi, materiali...) e la scelta della tipologia di impianto. Si procede quindi con la progettazione dell’area di stoccaggio e/o movimentazione e la stesura del capitolato generale con lay-out di base. La società mette a disposizione la propria esperienza anche per la ricerca dei fornitori (anche edili), la verifica delle offerte, l’assistenza nella scelta dei fornitori e prosegue la propria consulenza al direttore dei lavori, fino ad arrivare al collaudo funzionale e prestazionale.

Enrico Mendace, titolare di Logobit International

C

Con sede a Vobbia, in provincia di Genova, Logobit International è un’organizzazione di consulenza logistica e informatica, in cui è confluita l’esperienza di professionisti in molteplici settori. Il nome stesso dell’azienda merita una breve spiegazione. “Logo”, che sta per logistica, si è unito al termine “bit” che indica l’unità di informazione; mentre la denominazione International è di più immediata evidenza: la realtà italiana è infatti socia della britannica LogisticPo-

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ol, specializzata nella realizzazione di impianti logistici. Detto questo andiamo a vedere cos’è questa consulenza logistica, che dal 1989 per Logobit International significa progettazione, razionalizzazione e realizzazione di sistemi logistici di stabilimento. In sostanza l’attività della realtà ligure si rivolge a chiunque voglia migliorare la propria logistica di stabilimento, senza aumentare le proprie risorse progettuali, di gestione dei progetti e di formazione del personale.

+ E non solo Logobit International si propone al mercato anche per la realizzazione di siti web per piccole e medie imprese, artigiani e associazioni. Oltre a vantare un’ottima esperienza in questo settore, la società, in partnership con un primario provider internazionale, è in grado di offrire proposte di domini e hosting personalizzati. E se non bastasse Logobit International è impegnata anche nel settore della formazione soprattutto sui temi inerenti la logistica e l’informatica.

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Agv motive, fino alla logistica e ai trasporti. All’interno della vasta gamma Stommpy spiccano i delimitatori di corsia pedonale con e senza led. Entrambe queste tipologie di prodotto sono realizzate in PVC rigido (i led sono in policarbonato anti-UV), presentano una temperatura di esercizio tra i -10°C e i +50°C e sono ancorati mediante Fixa Block System. Nello specifico i led assicurano un’illuminazione di 400-500 Lux e un’autonomia di 100 ore dopo una ricarica completa. La loro visibilità è addirittura di 1.000 m. Da segnalare anche il profilo paracolpi Fermacarrello H40. Realizzato in polimero tecnico Tecklene, presenta un ampio range di temperatura d’eser-

STOMMPY

Particolari di sicurezza DA STOMMPY UNA GAMMA DI DISPOSITIVI INTELLIGENTI PER MOLTEPLICI SETTORI APPLICATIVI

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Proteggere le infrastrutture, mettere in sicurezza i lavoratori, abbattere drasticamente i costi di manutenzione in azienda. Tre funzioni che ben delineano la gamma Stommpy, composta da sistemi di sicurezza paracolpi tecnicamente evoluti e ad alta efficienza. Primo produttore italiano di questa tipologia di dispositivi, la società di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, gioca un ruolo da protagonista anche sulla scena mondiale nei settori che spaziano dal food & beverage alla grande distribuzione organizzata, dal farmaceutico e ospedaliero all’auto-

cizio che va da -40°C a +50°C. Con un grado di estinguenza UL 94 (medesima norma soddisfatta anche dai delimitatori), Fermacarrello H40 è idoneo a un utilizzo anche negli ambienti che trattano gli alimenti. Chiudiamo questa nostra rapida rassegna con i Paramontanti per la protezione dei montanti delle scaffalature. Realizzati in materiale plastico, possono essere fissati con fascette in acciaio o in plastica. La prima soluzione consente un utilizzo da -20°C a +50°C, la seconda ne limita l’uso con temperature da +5°C a +40°C.

+ I numeri Primo produttore italiano, e sul podio anche in Europa, Stommpy Srl vanta una solida presenza commerciale in molti paesi: Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Germania, Polonia,

Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Australia, Sud Africa, Turchia, Corea del Sud, Grecia, Francia e Spagna. L’azienda ha un fatturato di oltre 5 milioni di euro e,

forte della sua tecnologia esclusiva e distintiva, a oggi ha prodotto oltre 180.000 pali e 220.000 guardrail, oltre a lastre antiurto e rivestimenti su parete per più di 1.800 km.

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Agv MORELLO

Potente, preciso e va dove vuole DA MORELLO UN AGV OMNIDIREZIONALE CON PIANO DI CARICO ELEVABILE E PORTATA DA 15 T

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Dal 1946 Morello è impegnata nella soluzione dei problemi di trasporto e di movimentazione di materiali all’interno di ogni tipo di azienda. La società torinese – che produce una vasta gamma di carrelli e rimorchi industriali utilizzati nei più diversi settori: industrie navali, siderurgiche, automobilistiche, cartarie, chimiche, energetiche, aeronautiche, aerospaziali, della prefabbricazione edilizia, porti, aeroporti, eccetera propone molteplici soluzioni standard, ma anche appositamente studiate per risolvere al meglio le specifiche e più complesse necessità di movimentazione. Morello infatti progetta e costruisce anche piattaforme elevatrici, ribaltatori e attrezzature studiate ad hoc per uno specifico ciclo produttivo del cliente. Una flessibilità progettuale, commerciale ed amministrativa che permette a Morello di lavorare con successo per i mercati di ogni parte del mondo, sia tramite società di ingegneria e di impianti, sia in modo diretto per le aziende manifatturiere. Da questa enorme esperienza è nato un nuovo AGV omnidirezionale a guida laser (LGV). Progettato e realizzato presso lo stabilimento di Torino, il nuovo AGV è destinato a una nota azienda che produce macchinari per il settore del food & beverage e fa parte di un progetto più ampio: un magazzino automatico per lo stoccaggio di materiali di grandi pesi e dimensioni. La tecnologia che permette a questo semovente di viaggiare in completa autonomia è la cosiddetta “guida laser”. A un’altez-

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za di circa 3 m è infatti posizionato un particolare laser che, ruotando costantemente ad alta velocità, intercetta dei riflettori posizionati nello stabilimento, permettendo al software di triangolare la posizione e l’orientamento dell’AGV su cui è montato il laser stesso. Il software pianifica poi il percorso ottimale in funzione della missione che gli viene fornita dal sistema di gestione del magazzino automatico. Nonostante le grandi dimensioni del semovente e del carico che trasporta,

teria, la Morello sia riuscita a ottenere una precisione di posizionamento in stazione di carico/scarico di ±5 mm. Per la massima efficienza l’AGV è alimentato da una batteria al litio ad alta densità di energia, che viene ricaricata in modo completamente automatico in un’idonea stazione di ricarica.

+

Dati tecnici

Modello OMNI-E - 15/2 - AGV Portata 15 t Lunghezza piano di carico 6.200 mm Larghezza piano di carico 3.400 mm Tipo di sterzatura omnidirezionale Sollevamento piano di carico Sì (corsa 200 mm) Alimentazione batteria al litio Ricarica batteria automatica con biberonaggio Tecnologia AGV guida laser (LGV) Comando WMS (Warehouse Management System) Precisione di posizionamento ±5 mm

l’AGV Morello può muoversi agilmente all’interno dello stabilimento, grazie alla sua tecnologia di sterzatura omnidirezionale. Tutte le ruote sono infatti indipendenti e il semovente può quindi sterzare in modo standard, traslare a 90°, ruotare su sé stesso (carosello), muoversi in diagonale e ruotare attorno a un punto (compasso). L’AGV è inoltre provvisto di un piano di carico elevabile, con corsa di 200 mm, per poter caricare e depositare i pallet del magazzino su idonei supporti. Da segnalare come grazie alla sua grande esperienza nel settore dei semoventi con motori elettrici e alimentati a bat-

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Agv SALMOIRAGHI

Movimentazione senza limiti LA GAMMA DI VEICOLI A GUIDA INERZIALE (IGVS) DI NUOVA GENERAZIONE BY SALMOIRAGHI

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Salmoiraghi, con sede a Monza, progetta, realizza e installa sistemi integrati e una gamma completa di macchine speciali per la movimentazione automatica, i trasporti e lo stoccaggio automatizzato di prodotti industriali. Tanti i settori di applicazione, tra i quali spiccano i trasporti interni di materie prime, semilavorati e prodotti finiti in impianti di produzione, linee d’imballaggio in fine linea, magazzini automatici e centri di distribuzione logistica. La società, che è stata fondata nel 1963, si caratterizza per una continua ricerca e sviluppo di soluzioni innovative, che ha permesso a Salmoiraghi di accrescere l’esperienza di engineering maturata negli anni, integrandola con la tecnologia costruttiva dei macchinari e

lo sviluppo del software di controllo. Un’evoluzione figlia anche della stretta collaborazione con i clienti, che consente alla società di offrire molteplici soluzioni personalizzate per qualsiasi applicazione. Del resto per Salmoiraghi l’automazione non si limita alla riduzione dei costi di manodopera, l’obiettivo primario è quello di evitare radicalmente danni al prodotto ed errori di gestione, spesso causati dalla movimentazione manuale. In poche parole c’è la ricerca di una “qualità totale”. Dagli anni Novanta la società lombarda ha implementato con successo la

tecnologia AGV per varie applicazioni di movimentazione materiali. E oggi l’azienda offre una gamma completa di AGV – differenti per sistema di guida e attrezzature a bordo – per il trasporto e la movimentazione di vari tipi di unità di carico. In pratica Salmoiraghi è in grado

+ La gamma La gamma AGV di Salmoiraghi comprende: • Veicoli a guida inerziale. • Veicoli guidati laser. • Veicoli con sistema di guida induttivo o ibrido. • Apparecchi per applicazioni speciali. Da segnalare la vasta gamma degli

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equipaggiamenti a bordo: forche, trasportatori, sistemi di sollevamento a sogliola, moduli levata per la movimentazione e il trasporto di qualsiasi tipo di unità di carico (pallet, bobine, scatole, cantre, carrelli, contenitori e cassonetti, telai automobilistici, eccetera)

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di offrire soluzioni per qualsiasi necessità di movimentazione automatica. In particolare, la gamma di veicoli a guida inerziale (IGVs) di nuova generazione progettata da Salmoiraghi può essere equipaggiata con vari attrezzi a bordo per soddisfare qualsiasi esigenza di movimentazione del cliente. Grazie al design estremamente compatto e all’elevata manovrabilità, questi veicoli possono operare facilmente in impianti con soffitti bassi e spazi ristretti. Rispetto ai tradizionali sistemi a guida induttiva o laser, i sistemi a guida inerziale presentano vantaggi significativi sia in termini di costi che di semplicità di implementazione. Oltre a garantire una precisione di posizionamento millimetrica, non vi è infatti alcuna necessità di strutture di supporto, di lavorazioni del pavimento o di installazione di riflettori laser sul campo. Varie soluzioni di ricarica della batteria, come Fast Battery swap o Fast Online Charging (biberonaggio), possono soddisfare ogni esigenza del cliente, garantendo una lunga autonomia e la continuità nei cicli di lavoro.

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Ple

AIRO TIGIEFFE

La scelta

LA GAMMA DI MODELLI PROPOSTA DA AIRO È TALMENTE COMPLETA E ARTICOLATA CHE AL CLIENTE NON RESTA CHE UNA COSA DA FARE: SCEGLIERE

È

È impossibile condensare in un’unico articolo la vasta gamma di modelli offerti da Airo, Costruttore emiliano che ha fatto della versatilità delle sue macchine un vero e proprio must. Dato quindi forfait in merito a un articolo completo, in queste pagine optiamo per l’analisi nel dettaglio di alcuni specifici modelli, tra di loro complementari per alcune analogie tecniche, ma anche diversi per vocazione applicativa. Partiamo dalla piattaforma a forbice Airo X16 EW, una macchina completamente elettrica che grazie ai suoi 16 m di altezza operativa rappresenta attualmente il modello top della serie X. Essendo alimentata a batterie, il suo impiego principe è negli spazi chiusi, dove si muove agilmente grazie alle sue dimensioni (2,4 m di lunghezza per 1,2 m di larghezza e 2,74 m di altezza in fase di riposo) e mostra la massima flessibilità d’impiego grazie

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alla possibilità di traslare anche con la cesta alla massima altezza completamente estesa (l’estensione della navicella è di 1.500 mm). Sempre elettrici sono anche i due nuovi modelli a forbice X12 RTE e X14 RTE, con trazione 4x4, che offrono le stesse prestazioni degli analoghi modelli diesel eliminando però tutte le problematiche legate all’inquinamento atmosferico e acustico. 12 e 14 m rispettivamente l’altezza massima operativa, per una portata di 450 e 400 kg (3 persone) nella cesta estensibile, anche in questo caso di 1.500 mm. L’allestimento standard prevede 4 stabilizzatori, sistema automatico di livellamento, assale oscillante e sistema di diagnostica a display integrata. Si tratta di macchine in tutto e per tutto analoghe ai diesel, anche per quanto riguarda la motricità su terreni accidentati o sconnessi.

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+

X12 RTD – X14 RTD: dati tecnici

Portata totale (kg) Portata con piattaf. Traslata (kg) N. max di persone (n) Tempo di sollevamento (vuoto) (s) Tempo di discesa (s) Comando Batteria avviamento (V/Ah) Max. pressione idraulica (bar) Capacità serbatoio olio (l) Capacità serbatoio gasolio (l) Velocità traslaz. (max.) (km/h) Velocità di sicurezza (km/h) Inclinazione longitudinale (°) Inclinazione trasversale (°) Pendenza superabile (%) Raggio interno di sterzatura (m) Raggio esterno di sterzatura (m) Dimensioni gomme Tipo gomme Peso totale senza stabilizzatori (kg) Peso totale con stabilizzatori (kg) Dalle elettriche passiamo alle piattaforme diesel, per le quali Airo propone gamme diverse, tra scissors, articolate e telescopiche. Partendo da queste ultime segnaliamo i due modelli 4x4 T32 RTD e T34 JRTD, con la seconda che detiene il podio di macchina più alta nella gamma Airo come altezza di lavoro con i suoi 34 m, che si abbinano ai 24 di sbraccio orizzontale massimo. I due valori si attestano rispettivamente a 32 e sempre 24 come altezza operativa e sbraccio nella T32 RTD. Entrambi i bracci delle due piattaforme sono composti da tre elementi di cui due sfilabili. Il braccio telescopico della T34JRTD è inoltre equipaggiato con un jib da 2,5 m con un’operatività tra i -60° e i +75° e proprio con questo modello, a macchina chiusa, è possibile ripiegare il jib verso l’interno riducendo la lunghezza della macchina ed evitando le dimensioni da trasporto eccezionale per gli spostamenti su stra-

X12 RTD 450 400 3 40 60 Diesel 12/100 240 80 30 4,5 0,4 3 2,5 35 2,4 4,7 Ø 650x300 26 x 12 - 12 3.980 4.330

X14 RTD 400 450 3 40 60 Diesel 12/100 240 80 30 4,5 0,4 2 1 30 2,4 4,7 Ø 650x300 26 x 12 - 12 4.180 4.530

da. Dalle telescopiche alle articolate con i modelli A 12 JRTD e A15 JRTD, entrambe piattaforme diesel con trazione a 4 ruote motrici indipendenti che sfoggiano altezze operative da 12 e 15 m racchiuse in dimensioni ultra compatte, in primis per larghezza, che si attesta a

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soli 1,8 m. La piattaforma A15 JRTD inoltre garantisce uno sbraccio massimo orizzontale di 9,5 m (8,8 m nel caso della A 12 JRTD). Entrambe le piattaforme sono equipaggiate con il sistema di diagnostica a display integrata e un impianto idraulico in grado di gestire comandi simultanei fino a 5 movimenti contemporaneamente. Chiudiamo questa carrellata nelle gamme Airo con i modelli a forbice X12 RTD e X14 RTD ad alimentazione diesel. Si tratta di due nuove piattaforme da 12 e da 14 m di altezza di lavoro con una portata unica in cesta, pari a 400 kg incluse 3 persone. L’allestimento standard comprende 4 stabilizzatori assistiti dal sistema automatico di livellamento, nonché l’assale oscillante per la massima aderenza in qualunque situazione operativa. Completa il tutto il sistema di diagnostica a display integrata.

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Ple CMC

Tris! COME NEL FAMOSO GIOCO, CMC PIAZZA TRE MODELLI E SI AGGIUDICA LA PARTITA DELLA VERSATILITÀ DI GAMMA

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CMC S19HD: dati tecnici

Altezza massima di lavoro 18,7 m Sbraccio massimo 11,5 m Misure cesta 1,4 x 0,7 x 1,1 m Carico massimo 200 kg Rotazione torretta ± 360° (720°) Rotazione cesta + 90° / -87° Peso 2.750 kg

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Fra i Costruttori di piattaforme aeree CMC è una di quelle realtà che può a ben diritto dire la sua. Con una produzione di modelli che si declinano nelle due gamme Extreme e Road, composte da modelli rispettivamente cingolati semoventi e autocarrati, il Costruttore pugliese ha fatto della tecnologia e dell’innovazione i suoi cavalli di battaglia. Esempio in tal senso è il progetto C.M.C. PLUS - Platform Utility Solutions che è stato

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oggetto di diverse tesi di laurea discusse presso il Politecnico di Bari, e si è tradotto materialmente nella riduzione del peso delle macchine attraverso l’utilizzo di materiali altoresistenziali che, in virtù delle loro intrinseche caratteristiche strutturali, hanno permesso ai progettisti di realizzare piattaforme con prestazioni nettamente superiori, assicurando contemporaneamente maggiore sicurezza e duttilità d’impiego.

Esempi concreti di tale sforzo e dei conseguenti risultati sono le tre piattaforme protagoniste di questo articolo, tutte facenti parte della gamma Extreme. La S19HD è una piattaforma cingolata semovente che spicca per la notevole robustezza abbinata a un design decisamente compatto (chiusa la ple misura 89 cm di larghezza per 1,99 m di altezza e 4,84 m di lunghezza) che però non limita le prestazioni: lo sbraccio orizzontale massimo infatti si attesta a 8,6 m mentre l’altezza operativa è di 18,7 m. Gli stabilizzatori articolati garantiscono elevate capacità di livellamento, anche sui terreni più accidentati, e la possibilità di operare su tre diverse aree di stabilizzazione. L’S19HD

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è equipaggiata con un motore Honda IGX390 a benzina o Kubota Z602 diesel, il sistema SCS (stabilizzazione automatica, controllo automatico della velocità e funzione torna a casa), radiocontrollo e cingoli fissi. Le tre differenti aree di stabilizzazione, la possibilità di svolgere più manovre contemporaneamente, i comandi semplici e intuitivi, la funzione di auto-caricamento e la velocità di movimento anche sui terreni più impervi ne fanno una piattaforma ideale per gli arboricoltori ed è un’ottima alternativa alla piattaforma montata su camion. Alla S19HD fa il paio la S22HD, una piattaforma articolata con un pantografo e un braccio telescopico a due sfili più jib. Una combinazione che, grazie agli stabilizzatori articolati, fa dell’S22HD una regina del lavoro in condizioni estreme. Nella larghezza, in fase di riposo, eguaglia la

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CMC S22HD: dati tecnici

Altezza massima di lavoro 21,6 m Sbraccio massimo 12,5 m Misure cesta 1,4 x 0,7 x 1,1 m Carico massimo 230 kg Rotazione torretta ± 360° (720°) Rotazione cesta + 90° / -87° Peso 3.000 kg

S19HD (89 cm) mentre la supera in lunghezza (6 m) ma non in altezza (1,97 cm). Tali dimensioni le consentono di attraversare porte di grandezza standard e di muoversi agevolmente sui terreni più difficili, sui quali poi opera con la massima sicurezza grazie agli stabilizzatori articolati, alle tre diverse aree di stabilizzazione e al sottocarro allargabile. Al pari della S19HD anche la S22HD è equipaggiata con motore Honda IGX390 benzina o Kubota Z602 diesel, sistema SCS, radiocontrollo e cingoli a doppia velocità con motore a portata variabile. Alle potenzialità fin qui enumerate si aggiunge una parte aerea senza rivali: 21,6 metri di altezza massima di lavoro e 12,50 metri di sbraccio più jib per una portata massima in cesta di 230 kg. Il tris viene completato infine dalle S23, un concentrato dell’esperienza e del successo ventennale di

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CMC S23: dati tecnici

Altezza massima di lavoro 23 m Sbraccio massimo 12,4 m Misure cesta 1,4 x 0,7 x 1,1 m Carico massimo 200 kg Rotazione torretta ± 360° (720°) Rotazione cesta + 90° / -87° Peso 3.000 kg CMC. Si tratta di piattaforma geometrica senza limitatore di momento, che presenta un design di ultimissima generazione, realizzato grazie all’utilizzo di acciai altoresistenziali che la rendono estremamente leggera tanto da potere essere caricata su un carrello standard Patente B/E, cosa che ne aumenta le possibilità di trasporto e utilizzo in tutta la Comunità Europea. Pur raggiungendo i 23 m di sviluppo verticale e uno sbraccio massimo di 12,4 m, la S23 mantiene una larghezza di 88 cm quando richiusa per 5,7 m di lunghezza e 1,99 m di altezza. Tre le aree di stabilizzazione disponibili, nonché i sistemi di stabilizzazione automatica e SCS.

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Ple CTE

Oltre la semplice stabilizzazione SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO IL SISTEMA INTELLIGENTE S3 SMART STABILITY SYSTEM BY CTE

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Per CTE il concetto di sicurezza va a braccetto con quello di innovazione. Infatti, innovare mentre si progetta una piattaforma aerea, per il costruttore italiano significa aumentare il livello di sicurezza degli operatori che andranno a utilizzarla. Partendo da questo presupposto fondamentale, due anni fa la società ha introdotto su alcune piattaforme della gamma CTE ZED e CTE B-LIFT il sistema di stabilizzazione intelligente S3 Smart Stability System. Questo dispositivo facilita il piazzamento e la massima

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operatività in fase di utilizzo, occupando efficacemente l’area a disposizione in sede di lavoro (cantieri, strade, marciapiedi) e garantendo comunque la completa sicurezza in quota. Ma, in concreto, dietro la sigla S3 cosa si nasconde? Lo Smart Stability System è molto di più di un sistema di stabilizzazione. Infatti, oltre a essere un sistema di stabilizzazione intelligente, poiché permette

+ Anteprima Bauma CTE si sta preparando per partecipare a Bauma 2019 in area esterna FS 1103/10 in uno spazio espositivo di 300 mq. Questa una succulenta anteprima dei prodotti esposti. CTE ZED 25 HV, allestita su Iveco Daily, raggiunge 25 m di altezza di lavoro, i 12 m di sbraccio con 250 kg di portata ed è dotata di stabilizzazione intelligente S3 Smart Stability System su

stabilizzatori ad H. CTE B-LIFT 20J allestita su Mercedes Sprinter, arriva a 20 m di altezza di lavoro, a 12,4 m di sbraccio e vanta 300 kg di portata. Con S3 Smart Stability System su stabilizzatori ad H, presenta l’isolamento 1.000 V certificato di serie. CTE B-LIFT 18 HV allestita su Iveco Daily, arriva a 18 m di altezza di lavoro, presenta uno sbraccio di 13 m

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+ I modelli

interessati

Questi i modelli di piattaforme autocarrate CTE disponibili con S3 Smart Stability System: • CTE ZED 21.3 JHV • CTE ZED 23.3 JHV • CTE ZED 25 HV • CTE ZED 32 JHV • CTE B-LIFT 18 HV • CTE B-LIFT 20J • CTE B-LIFT 27 curezza degli operatori in ogni posizione di lavoro. Ma non è finita. Le piattaforme autocarrate dotate di S3 offrono inoltre la possibilità di inserire, come optional, due interessanti innovazioni: il pulsante HOME, che permette la chiusura della piattaforma in modalità di riposo grazie al semplice tocco di un pulsante; e il sistema di stabilizzazione automatico dalla navicella, che consente di stabilizzare e di livellare la piattaforma direttamente dalla navicella stessa. Entrando nello specifico delle attività di collaudo delle piattaforme dotate di S3, l’intera procedura di collaudo viene effettuata con computer collegato costantemente alla macchina. Il collaudatore è così in grado di monitorare in ogni istante i parametri geometrici, cinematici (posizioni, velocità, accelerazioni, eccetera) e relativi alla stabilità pre-caricati nel software, confermando i dati di progetto. Questo consente di svolgere le attività di collaudo in totale controllo, permettendo di tarare rampe di accelerazione, arresto e collisioni, in maniera molto precisa.

e ha una portata di 300 kg. Oltre alla stabilizzazione intelligente S3 Smart Stability System su stabilizzatori ad H, anche in questo caso c’è l’isolamento 1.000 V certificato di serie. Grande novità tra i ragni con il CTE TRACCESS 200 con motore termico. Le prestazioni vedono 20 m di altezza operativa, 8,9 m di sbraccio e 200 kg di portata.

di piazzare gli stabilizzatori secondo le proprie necessità senza sprechi di spazio in cantiere; la soluzione CTE garantisce anche massima sicurezza, grande operatività e totale efficienza in ogni fase di lavoro. Questo perché S3 si adatta in tempo reale, e in maniera automatica, alle condizioni di utilizzo, di carico e di geometria, consentendo le migliori prestazioni in ogni posizione del braccio. Grazie ai calcoli del software effettuati 10 volte al secondo, la stabilità viene monitorata in tempo reale a garanzia della si-

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Ple GENIE

Le telescopiche by Genie FOCUS SU ALCUNE PIATTAFORME DI SPICCO ALL’INTERNO DELLA GAMMA DELLE SEMOVENTI A BRACCIO TELESCOPICO DA 22 A 43 M DI ALTEZZA

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Tecnologia, prestazioni, sicurezza. Le piattaforme Genie sono un autentico condensato di questi elementi. In questa occasione ci siamo focalizzati su alcuni modelli tra i più rappresentativi della gamma telescopica. Lasciato al box il compito di approfondire le prestazioni - in termini di altezza di lavoro, sbraccio e portata - di ogni singola macchina, concentriamoci su alcune caratteristiche peculiari di queste piattaforme, analizzate in rigoroso ordine crescente. Partiamo dalla Genie S-60 che viene proposta nella versione XC (con pneumatici) e TraX (con cingoli Vermeer). L’XC è equipaggiata con un motore Deutz diesel D2011L03i, da 48 hp (36 kW), mentre la TraX adotta un’unità sempre Deutz diesel TD 2.9 da 74 hp (55 kW). Le due macchine differiscono anche per la velocità di traslazione: 4,8 km/h per gli pneus, contro i 3,7 km/h dei cingoli e per il raggio di sterzata, che nella versione XC è di 5,5 m, mentre diventano 6,5 m nella TraX. Caratteristiche comuni: la rotazione della piattaforma di 160°, la rotazione del jib verticale di 135° (+78° /-57°) e quella della torretta (360° continua). Di serie entrambe le macchine presentano: il controllo automatico della curva di carico, la piattaforma autolivellante, il pulsante di sterzatura su joystick (a comando proporzionale), il sistema di dia-

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gnostica a bordo con display e l’allarme a contatto Lift Guard. L’alimentazione ausiliaria è da 12 V DC. Saliamo di altezza con la Genie S-105 XC e con la Genie S-125 XC, entrambe alimentate da un’unità diesel Deutz da 74 HP (55 kW). Anche in questo caso sono davvero notevoli le dotazioni di serie che vanno dal jib da 1,52 m alla piattaforma autolivellante, dalla rotazione idraulica della piattaforma di 160º ai comandi proporzionali, dalla rotazione di 360° continui della torretta al sistema di diagnostica integrato a bordo con display di monitoraggio del motore. Da segnalare anche il pulsante di sterzatura su joystick, le due luci di lavoro su carro e piattaforma, l’allarme antiribaltamento, quello di discesa e traslazione, l’allarme a contatto Lift Guard, i motori integrati nei mozzi ruote a due marce, l’alto angolo di sterzata sulle quattro ruote che offrono altrettante modalità di sterzata: anteriore, posteriore, a granchio e coordinata sulle quattro ruote. Per la

piattaforma si può scegliere tra quella in acciaio da 1,83 m con ingresso su due lati, e quella sempre in acciaio da 2,44 m e ingresso su tre lati. Chiudiamo il cerchio con la Genie SX135 XC spinta da un motore Deutz diesel TD2.9 L4, da 4 cilindri in grado di erogare 74 HP (55 kW). In questo caso la dota-

+ Le prestazioni Modello S-60 XC Altezza di lavoro 21,81 m Sbraccio orizzontale 16,51 m Sbraccio negativo 2,65 m Portata 300/454 kg

S-65 TraX 21,81 m 16,51 m 2,65 m 300/454 kg

S-105 XC 34 m 24,38 m 2,69 m 300/454 kg

S-125 XC 41,10 m 24,38 m 2,69 m 300/454 kg

zione standard, oltre ricalcare molti equipaggiamenti già visti sulle macchine più piccole, beneficia di un jib telescopico Jib-ExtendTM estensibile da 5,48 a 9,14 m. Macchina dalle eccellenti prestazioni, può essere ulteriormente impreziosita da una ricca serie di componenti opzionali che, tra gli altri, comprendono: kit ambiente ostile, joystick a doppio asse per comando sterzatura, kit luci di lavoro, olio idraulico biodegradabile, alimentazione aria SX-135 XC compressa in piattaforma, kit pro43,15 m tezione per lavoro su velivoli. Da 27,43 m segnalare anche il Track & Trace, 6m l’unità GPS indicante la posizione 300/454 kg della macchina e i dati operativi.

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Ple IN CANTIERE - HAULOTTE

Silenzio! Pulseo è al lavoro LA NUOVA PIATTAFORMA ARTICOLATA FULL ELECTRIC PULSEO HA20 LE PRO AL LAVORO A POZZUOLO DEL FRIULI

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Progettata per muoversi e operare in estremo silenzio, la nuova generazione Haulotte Pulseo si prende cura dell’ambiente e delle persone: la sua configurazione completamente elettrica rende questa gamma di piattaforme aeree adatta per il lavoro in interni come in esterni, nelle zone urbane e semiurbane, negli ambiti dove è richiesta bassa emissione sonora (ospedali, scuole, librerie, eccetera), nonché nei cantieri “verdi”. Il primo modello della gamma Pulseo lanciato da Haulotte è la piattaforma articolata HA20 LE PRO, macchina ad alimentazione totalmente elettrica con altezza di lavoro massima di 20 m, della quale i lettori di Sollevare hanno già potuto conoscere le doti tecniche. La nuova generazione di piattaforme semoventi a braccio articolato Pulseo è perfetta in ogni tipo di applicazione: in esterni, l’assale oscillante e la trazione a quattro ruote assicurano aderenza e stabilità ottimali; in interni, i pneumatici

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antitraccia permettono di transitare su quasi tutti i pavimenti imprimendo bassa pressione al suolo. L’ingombro inoltre è ridotto: l’oscillazione della parte bassa della macchina, e la sua maneggevolezza intrinseca, ne consentono il funzionamento in spazi ristretti. Il primo esemplare di HA20 LE PRO arrivato in Italia è entrato nella flotta Cofiloc ed è subito andato al lavoro. Il secondo intervento cui è stata chiamata, l’ha vista protagonista a Pozzuolo del Friuli (Ud), comune a ridosso del capoluogo friulano in cui non sono rare le conurbazioni che vedono a stretto contatto strutture agri-

+ Dotazioni al top La nuova generazione di piattaforme Pulseo incorpora anche tutte le ultime innovazioni in materia di sicurezza e di gestione della manutenzione del costruttore francese. Haulotte Activ’ShieldBar 2.0 è il sistema per prevenire il rischio di intrappolamento. Haulotte Activ’Lighting System è il dispositivo di illuminazione di sicurezza per agevolare le procedure di carico e scarico della macchina. Haulotte Activ’Screen è il sistema di gestione del funzionamento della macchina, per gestire manutenzione preventiva e risolvere i malfunzionamenti. Haulotte Diag, infine, si occupa della diagnostica completa del mezzo.

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cole e abitazioni residenziali. Appunto di questo tipo l’ambito dove si è trovata a operare Burello srl, società specializzata nella posa di lattonerie e rifacimento di coperture: un’azienda agricola circondata da abitazioni residenziali, all’interno della quale era necessario intervenire su alcune strutture per la manutenzione delle coperture esistenti e per la rimozio-

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ne di porzioni di tetto in lastre di amianto. Il tutto lavorando bene, alla svelta e senza arrecare disturbo alle normali attività dell’azienda agricola e alla quiete del vicinato. Un compito perfetto per mettere alla prova la nuova HA20 LE PRO Pulseo. Nelle diverse operazioni (sollevamento, ritorno a terra, trasferimenti) la piattaforma Haulotte ha dimostrato tutte le sue qualità: affidabilità e sicurezza per l’operatore, sollevamenti rapidi, movimenti fluidi e proporzionali, silenziosità assoluta, consumi energetici ridotti e allo stesso tempo elevata autonomia, garantita dalle batterie di ultima generazione che assicurano piena operatività per un’intera giornata di lavoro. Le batterie ad alta capacità e la possibilità di abbassare la cesta sfruttando la forza di gravità senza alcun consumo energetico massimizzano infatti le prestazioni della batteria. Inoltre, nel caso sia richiesta una durata maggiore, il sistema di estensione di cui sono dotate le Pulseo ricarica rapidamente le batterie, mentre la macchina mantiene la sua piena capacità operativa durante il ciclo di

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ricarica. Alla fine di un turno di lavoro, il caricatore incorporato e il suo sistema intelligente di gestione dell’energia (Haulotte Acitv’) ottimizzano la carica e la durata delle batterie. Se l’alimentazione “full electric” è una novità assoluta, in questa macchina sono comunque confermate tutte le altre caratteristiche costruttive e prestazionali delle piattaforme articolate Haulotte:

alta velocità di elevazione, rotazione della torretta continua a 360° e movimenti simultanei lavorano insieme per migliorare la produttività; mentre i modelli a doppio carico del cestello consentono di aumentare la capacità di portata adattando l’area di lavoro, garantendo così la stabilità. I controlli proporzionali assicurano movimenti precisi e un funzionamento regolare.

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HINOWA

Superpremiata! TANTI RICONOSCIMENTI PER LA PIATTAFORMA CINGOLATA LIGHTLIFT 33.17, ALFIERE DEL PERCORSO DI REDESIGN E REENGINEERING DI PRODOTTO E DI PROCESSO INTRAPRESO DA HINOWA

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L’

L’Europa omaggia la tecnologia Hinowa. Vincitrice del Premio Innovazione Intermat 2018 nella categoria “Lifting, Handling & Transportation”, la nuova piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS durante l’anno ha fatto incetta di vittorie anche in Spagna.

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A Madrid si è aggiudicata il prestigioso “Movicarga 2018 - Premios Elevación”, mentre a Saragozza è stata la volta del “Los XII Premios Potencia de Maquinaria”. Del resto, alta, compatta e tecnologica, la Lightlift 33.17 Performance IIIS è la testimonianza pratica del percorso di redesign e reengineering di prodotto e di processo intrapreso dalla società veronese, che ha aperto una nuova strada in merito allo sviluppo di piattaforme aeree cingolate in grado di raggiungere altezze superiori a 30 m. La Lightlift 33.17 è infatti la più alta piattaforma della gamma Performance IIIS, raggiunge un’altezza massima di lavoro di 32,6 m e

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uno sbraccio orizzontale di 16,5 m. Il jib Performance con angolo di rotazione a ± 90° e la sua particolare struttura le permettono di aggirare facilmente gli ostacoli in quota (l’up&over è fissato a17 m) e di lavorare in negativo. Se le prestazioni sono importanti, decisiva appare anche la compattezza della macchina. Ed ecco che la Lightlift 33.17 Performance IIIS, senza cestello e con apposito supporto ruotato, misura solo 5,8 m di lunghezza. Il cestello, con portata utile di 230 kg senza restrizioni per tutto l’arco di lavoro, si distingue per una rotazione di 180° (± 90°/-90°), è ampio e confortevo-

+ Dotazioni e funzionalità Tra le innovazioni tecnologiche applicate alla piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS spicca la funzione “Go Home”: chiudendo e allineando automaticamente i bracci telescopici, essa ne aumenta la velocità di rientro ed esclude eventuali errori. Interessante anche l’apertura sincrona (o simultanea) del braccio principale e di quello telescopico: sfilando quest’ultimo, in automatico si solleva anche il principale, garantendo la salita in quota dell’operatore con un utilizzo più intuitivo. Con un unico joystick si possono eseguire in sequenza entrambi i movimenti del braccio principale: il sollevamento e lo sfilo. Da segnalare, inoltre, come tutti i multi-sfili siano a funi e non a catene e come siano contenuti completamente all’interno dei bracci, per garantire una maggiore protezione e una limitata manutenzione. Infine spicca il nuovo display del telecomando, più ampio e a colori, e un nuovo pannello SmartVision LCD per i comandi a terra, dove si possono visualizzare tutte le informazioni sulla piattaforma.

A Saragozza la Lightlift 33.17 Performance IIIS si è aggiudicata “Los XII Premios Potencia de Maquinaria”

le (1.600x700x1.100 mm) e assicura agli operatori grandi spazi di movimento e di ricovero per gli attrezzi. L’altezza di trasporto inferiore a 2 m (1,99 m, con piattelli installati) consente alla piattaforma di accedere facilmente agli interni degli edifici e di attraversare le porte industriali e civili. L’area di stabilizzazione è variabile e si attesta a 4,6x5,1 m con sbraccio totale e a 3,3x6,3 m con sbraccio limitato. In fase di stabilizzazione ridotta la macchina può ruotare di 360° e operare con continuità e velocità costante, con uno sbraccio di 10,5 m sul laterale. La larghezza del carro aperto/ chiuso è di 1.200-1.700 mm. Mentre il peso operativo della piattaforma, che è in grado di superare una pendenza mas-

sima di 16° (pari al 28,7%), è di 7.700 kg. La piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS può essere dotata di propulsore diesel Kubota D902, 3 cilindri, eventualmente accompagnato da motore elettrico da 380 V / 50 Hz. In alternativa ecco la motorizzazione con pacco batterie agli ioni di litio, soluzione che garantisce un livello di emissioni pari a zero, oltre che una particolare silenziosità e un basso impatto ambientale. In tal modo, la piattaforma può essere utilizzata anche in luoghi chiusi o caratterizzati da uno scarso ricambio d’aria, garantendo un’ottima autonomia di lavoro e velocità nei movimenti.

A Madrid la macchina Hinowa ha vinto il prestigioso “Movicarga 2018 - Premios Elevación”

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Ple JCB

Alternativa British Style LE PIATTAFORME ELETTRICHE A PANTOGRAFO JCB ARRIVANO IN ITALIA: 9 MODELLI PER ALTEZZE DI LAVORO FINO A 16 M

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Il mercato italiano delle piattaforme aeree ha un “nuovo” attore sul proprio palcoscenico. Infatti JCB ha avviato anche in Italia la commercializzazione di una gamma completamente nuova di piattaforme di lavoro aereo, iniziando con la linea di nove modelli elettrici a pantografo. I nuovi prodotti per l’accesso aereo JCB - progettati e costruiti per soddisfare le esigenze delle società di noleggio e degli appaltatori in tutto il mondo - sono certificati e garantiscono i più alti standard di qualità del prodotto, oltre alla piena conformità alle più recenti normative ANSI e CSA. Il nostro mercato si trova quindi a confrontarsi con un’alternativa di grande credibilità dovuta al brand JCB (un marchio che per quanto concerne alcuni settori, come il movimento terra e i telescopici, non ha certo bisogno di molte presentazioni), che si propone con

+ Dati tecnici Modello S1530E S1930E S2032E Altezza di lavoro 6,6 m 7,8 m 8,3 m Peso 1.330 kg 1.526 kg 1.834 kg Piattaforma 1,64x0,76x1,1 m 1,64x0,76x1,1 m 2,25x0,81x1,1 m Portata 280 kg 230 kg 380 kg Raggio di sterzata 1,49 m 1,49 m 2,1 m Pendenza superabile 30% 25% 25% Velocità traslazione 0,8-3,2 km/h 0,8-3,2 km/h 0,8-3,2 km/h Velocità elevazione 15-20 sec. 15-20 sec. 25-30 sec. Batteria 6Vx4 (225) Ah 6Vx4 (225) Ah 6Vx4 (225) Ah Motore 3,3 kW 3,3 kW 3,3 kW

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una gamma di prodotti progettati e certificati secondo uno standard di livello superiore. Come accennato la nuova gamma di piattaforme a pantografo JCB comprende nove modelli elettrici con altezze da 4,6 a 13,8 m, che si traducono in altezze di lavoro da 6,6 a 15,8 m, ideali per molteplici utilizzi nei più differenti settori applicativi. Alimentate da quattro batterie da 6 V o 12 V, con azionamento idraulico, stiamo parlando di macchine con una massa compresa tra 1.330 kg e 3.366 kg, estremamente facili da utilizzare e da manovrare anche negli spazi più stretti. I due modelli più piccoli (S1530E e S1930E) sono dotati di piattaforme da 1,64 m di lunghezza e 0,76 m di larghezza, mentre tutte le versioni di dimensioni maggiori montano piattaforme da 2,5 m di lunghezza, fatta eccezione per il modello più grande, la S4550E, che è caratterizzato da un’area di lavoro di

2,64 m di lunghezza. Le macchine hanno una capacità nominale di carico del cestello che va da un minimo di 227 kg fino a un massimo di 550 kg. Notevole l’attenzione posta alla sicurezza. Ad esempio la maniglia di discesa di emergenza è posizionata in modo da

essere raggiunta anche con la piattaforma posta contro una parete; allo stesso modo quando il cestello si abbassa, uno stop di sicurezza e un ritardo di 3 secondi ricorda all’operatore di controllare i dintorni prima di chiudere completamente il pacco a forbice.

+ Dati tecnici Modello S3246E S4046E S4550E Altezza di lavoro 12 m 13,9 m 15,8 m Peso 2.646 kg 2.996 kg 3.366 kg Piattaforma 2,25x1,15x1,1 m 2,25x1,15x1,1 m 2,64x1,25x1,1 m Portata 320 kg 320 kg 227 kg Raggio di sterzata 2,35 m 2,35 m 2,56 m Pendenza superabile 25% 25% 25% Velocità traslazione 0,8-3,2 km/h 0,8-3,2 km/h 0,8-3,2 km/h Velocità elevazione 53-58 sec. 63-68 sec. 75-85 sec. Batteria 6Vx4 (240) Ah 12Vx4 (150) Ah 12Vx4 (150) Ah Motore 3,3 kW 3,3 kW 4,5 kW

+ Dati tecnici Modello S2046E S2632E S2646E Altezza di lavoro 8,3 m 10,1 m 10,1 m Peso 2.134 kg 1.972 kg 2.528 kg Piattaforma 2,25x1,15x1,1 m 2,25x1,15x1,1 m 2,25x1,15x1,1 m Portata 550 kg 250 kg 450 kg Raggio di sterzata 2,35 m 2,1 m 2,35 m Pendenza superabile 25% 25% 25% Velocità traslazione 0,8-3,2 km/h 0,8-3,2 km/h 0,8-3,2 km/h Velocità elevazione 25-30 sec. 30-35 sec. 30-35 sec. Batteria 6Vx4 (225) Ah 6Vx4 (225) Ah 6Vx4 (240) Ah Motore 3,3 kW 3,3 kW 3,3 kW

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JLG

Vertigine arancione

LA 1500SJ È UNA DELLE ULTRABOOM PIÙ PRESTAZIONALI DEL COSTRUTTORE AMERICANO

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Sono passati quasi tre anni da quando la corsa verso il cielo da parte dei Costruttori di piattaforme aeree semoventi ha visto JLG segnare un punto a suo favore con il lancio sul mercato della 1500SJ in occasione di Bauma 2016. Una corsa alle altezze che per JLG era partita da molto lontano, scandita dai modelli 1200SJP (telescopica di 36,73 m), 1250AJP (articolata di 38,30 m), 1350SJP (telescopica di 41,30 m) e, last but not least, la

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1850SJ, telescopica da 56,56 m. Nel 2016 la 1500SJ è stata uno dei pezzi forti di JLG al Bauma. Con 47,72 m di altezza di lavoro, 25,03 m di sbraccio e la doppia portata selezionabile (230 o 450 kg) la 1500SJ è disponibile in Italia a partire da inizio 2017. In questi due anni le richieste di questa Ultraboom sono progressivamente aumentate, in linea con le esigenze prima dei grossi cantieri navali e poi di altri siti di aziende come

Thyssenkrupp, Eni, Ilva ed Enel, per giungere infine anche nelle città, presso i cantieri di importanti opere edilizie. Questi vari esempi applicativi, insieme con la manutenzione di impianti quali acciaierie, industrie chimiche, aeroporti, centri congressi e stadi, sono in effetti gli “habitat” ideali della 1500SJ, in primis per la sua altezza operativa. Ma non solo. Pur essendo la caratteristica più eclatante, infatti, l’altezza non è l’unico plus della 1500SJ. Fra i tanti possiamo sicuramente annoverare l’operatività multifunzione, la trazione sulle 4 ruote motrici alimentata dalla trasmissione idrostatica, gli assi estensibili estraibili e quello anteriore oscillante (30 cm). Insieme, queste caratteristiche fanno della 1500SJ un gigante dall’agilità insospettata, che fa il paio con le sue dimensioni:

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piattaforma viste fin qui possono essere ulteriormente aumentate con gli speciali pacchetti di accessori disponibili come optional, tra cui il pacchetto SkyPower con generatore da 7.500 W integrato; il saldatore SkyWelder da 250 A in piattaforma; il pacchetto SkyGlazier di supporto per l’installazione di vetri e pannelli o il pacchetto Nite-Bright, cui possono aggiungersi anche un pacchetto illuminazione, alcuni sensori di movimento e relativi allarmi, un kit di prese e spine e quello per ambienti difficili.

+

in fase di trasporto, con il jib ripiegato, la sua lunghezza massima è di soli 13,11 m (con jib esteso si arriva a 18,82 m) per una larghezza con assi estesi di 3,81 m che può scendere a 2,49 m quando gli stessi sono ritratti. Dimensioni che ne consentono il trasporto in sagoma, senza dover quindi chiedere permessi di trasporto. In tema di motricità la 1500SJ è in grado di superare pendenze fino al 40% e negli spazi più ristretti, l’Ultraboom offre una migliore operatività e minori consumi grazie al sistema di comando ADE (Advanced Design Electronics). A muovere la 1500SJ è chiamato un motore diesel Deutz TCD 2.9 L4 da 55.4 kW di ultima generazione, parco nei consumi e in linea con le direttive legislative sulle emissioni. Le già notevoli prestazioni di questa

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JLG 1500SJ: dati tecnici

Altezza di lavoro 47,72 m Sbraccio di lavoro 25,03 m Brandeggio (continuo) 360° Capacità di carico limitata 450 kg Capacità di carico illimitata 230 kg Meccanismo di rotazione (idraulico) 180° Jib telescopico ritratto 4,62 m Jib telescopico esteso 7,62 m Range di articolazione del jib 120° verticale (+75° / -45°) Dimensioni cestello 0,91 x 2,44 m Larghezza totale (assi ritratti) 2,49 m Larghezza totale (assi estesi) 3,81 m Ingombro di coda (durante il lavoro) 1,68 m Altezza a riposo 3,05 m Lunghezza a riposo 18,82 m Lunghezza da trasporto 13,11 m Passo trazione 3,81 m Luce dal suolo 0,30 m Peso 22.000 kg Pressione max sul terreno 27.95 kg/cm2 Velocità 4.8 km/h Pendenza superabile 40% Oscillazione asse 0,30 m Raggio di sterzata interno (assi ritratti) 4,39 m Raggio di sterzata esterno (assi ritratti) 6,86 m

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PALAZZANI

Sempre più connessi IL KIT “PALCONNECT” PALAZZANI, PER UN LAVORO PIÙ SICURO E MIGLIORE, È APPLICABILE ALLE PIATTAFORME PALAZZANI DELLE SERIE TSJ, TZ E XTJ

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Con l’introduzione del kit “PalConnect” Palazzani industrie punta al futuro della mobilità con l’obiettivo di rendere il Ragno Palazzani sempre più connesso. Già nel 2018, con l’impiego di tecnologie Cloud, la società ha dato il via a un processo di graduale trasformazione della propria gamma prodotto in “Smart vehicle”, con l’obiettivo di rendere la

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+ Tante sorprese Sono tante le novità che Palazzani Industrie lancerà al Bauma 2019 (Stand n 907 A/1 in outdoor area FS). L’ufficio ricerca e sviluppo sta infatti lavorando alla progettazione di due nuove macchine che, sicuramente, sorprenderanno tutti i visitatori. Al momento possiamo anticipare che sarà presentato un nuovo modello di piattaforma aerea Ragno: una macchina medio/alta, con braccio telescopico e jib telescopico. Questo nuovo Ragno entrerà a far parte della gamma Palazzani - piattaforme aeree da 17 a 52 m di altezza – già dal 2019 e sarà disponibile sia in versione cingoli che ruote e in versione bienergy, ibrida o eco.


+ A Hong Kong

piattaforma sempre più connessa con l’operatore, il noleggiatore e il produttore, al fine di rendere l’utilizzo della macchina più efficiente ed efficace. Del resto “la connettività”, spiegano i tecnici dell’azienda, “ci permette di lavorare più sicuri, grazie a dispositivi che monitorano da remoto l’utilizzo della piattaforma; ci garantisce sempre il perfetto stato di efficienza della macchina attraverso la telediagnosi; ci aiuta a verificare ove il mezzo si trova attraverso la tecnologia GPS e ci dà la possibilità di attivare o disattivare la macchina a distanza, attraverso il nostro smartphone”. Il kit “PalConnect”, sviluppato con tecnologia web cloud, è utilizzabile con qualsiasi device (pc, tablet, smartphone) dotato di browser web e connessione a internet. Le sue caratteristiche peculiari sono l’estrema semplicità grafica e di utilizzo, con informazioni aggiornate e un costante monitoraggio della macchina.

Lo Xiqu Center di Hong Kong è dedicato alla promozione del ricco patrimonio del teatro tradizionale cinese. Si tratta di un edificio di otto piani con una superficie totale di 28.164 m2 e ospita lo Xiqu Center composto da: un Grand Theatre, con 1.073 posti, un Tea House Theatre, con una capacità di 200 posti, otto studi professionali e una sala per seminari. Due piattaforme Palazzani in versione ruote sono entrate in questo imponente edificio. Le macchine - un Ragno TSJ 27/R e un Ragno XTJ 43/R - sono state consegnate durante il mese di gennaio e saranno utilizzate per la pulizia e la manutenzione dell’intero edificio, sia internamente che esternamente. Entrambe le piattaforme sono dotate di un innovativo sistema di

anticollisione al cesto, con sensori laser che impediscono l’avvicinamento del cesto a un ostacolo posto a una distanza di 3 m. Mentre sotto il cesto opportuni sensori a ultrasuoni impediscono l’urto della navicella con eventuali ostacoli.

Ovviamente c’è anche un risvolto normativo-economico. Infatti con l’introduzione del kit “PalConnect”, Palazzani industrie punta anche a soddisfare i requisiti previsti per la normativa 4.0 che permette di usufruire per l’anno 2019 dell’iper-ammortamento al 270%. Il kit “PalConnect” è un optional “ready to go”, abbinabile alle piattaforme Ragno Palazzani delle serie TSJ, TZ e XTJ, che consente al cliente sia di possedere un prodotto “Industry 4.0 compliant”, sia di incrementare e migliorare la produttività e l’efficienza d’esercizio del proprio parco macchine. Attraverso questo nuovo optional si potrà accedere a diverse informazioni e strumenti avanzati di monitoraggio della macchina quali: raccolta dati e avanzamento stato di lavoro, monitoraggio e proattività, gestione di diagnostica e manutenzione remota.

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PLATFORM BASKET

Meglio andare sul sicuro UNA VERSATILE (MA ANCHE STABILE E AFFIDABILE) SPIDER 18.90 PRO BY PLATFORM BASKET PER IL NOLEGGIATORE MODENESE MB MENABUE

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Il 2019 per Platform Basket si apre con una nuova collaborazione: la prestigiosa azienda di noleggio modenese, MB Menabue srl ha infatti deciso di puntare sulla gamma Spider, scegliendone il modello probabilmente più rappresentativo, lo Spider 18.90 Pro. Nuova versione di una delle macchine più riuscite del costruttore emiliano, in grado di offrire 18 m di altezza lavorativa e 9,2 m di sbraccio laterale, il restyling del modello ha portato a una piattaforma più performante ed ecologica, che garantisce un

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miglioramento del diagramma di lavoro e una riduzione delle vibrazioni e del rumore. Proprio quello che ci vuole per una società come MB Menabue, specializzata nella movimentazione di macchine utensili e nei sollevamenti in genere, che si propone di risolvere con professionalità qualsiasi esigenza lavorativa, anche grazie a un parco macchine moderno ed efficiente. Negli ultimi anni, infatti, l’azienda è cresciuta diversificando e rafforzando la propria

attività con una gamma molto estesa di servizi che riguardano numerosi settori. Una crescita strettamente legata all’evoluzione tecnologica del parco macchine che annovera autogrù semoventi, autogrù girevoli e molteplici tipologie di piattaforme aeree, tra le quali ora spicca anche una nuova Spider 18.90 Pro. Quest’ultima è una macchina estremamente versatile, anche in virtù di un’articolazione finale con jib che consente

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+ I perché di una scelta uno sbraccio superiore e un’estrema precisione di posizionamento del cestello. Mentre l’angolo di rotazione permette un rapido posizionamento in ogni circostanza lavorativa. Inoltre si segnala come una piattaforma estremamente stabile ed affidabile, qualità imprescindibili per il mondo del noleggio, grazie ai componenti di qualità e alla salvaguardia totale di tutte le parti esposte, attraverso opportune protezione metalliche. Se lo sbraccio laterale è controllato automaticamente (cioè viene limitato in modo automatico in rapporto al carico effettivo presente in navicella, ottimizzando così l’area di lavoro), l’utilizzo della Spider 18.90 Pro è estremamente intuitivo e immediato, con comandi precisi e proporzionali. In pratica perfetti anche per un operatore alle prime armi. L’esclusivo sottocarro sviluppato da Platform Basket rende possibile allargamento e restringimento, consentendo un’ottima stabilità di traslazione. La soluzione adottata permette di mantenere sempre

La scelta Platform Basket è figlia di un ottimo rapporto qualità-prezzo che si esalta nelle parole di Daniele Martinelli, responsabile tecnico del settore piattaforme. “Le prestazioni della gamma Spider Platform Basket sono ottime. Sono mezzi sicuri, costruiti con componenti di alta qualità. Abbiamo seguito in questi anni la notevole crescita di questa azienda emiliana e ne siamo rimasti piacevolmente impressionati. Abbiamo apprezzato la serietà nella progettazione e nella costruzione dei mezzi che propongono. Puntiamo su Platform Basket perché abbiamo trovato una solida realtà in crescita, in grado di offrire prodotti di eccellenza”. un’altezza da terra ottimale, anche durante l’utilizzo su terreni sconnessi e persino in presenza di forti pendenze. Inoltre i motori idraulici del carro cingolato sono a doppia velocità al fine di ottimizzare i tempi di trasferimento della piattaforma: la prima marcia (Lenta) è perfetta per i movimenti di precisione e le fasi di carico/scarico, la seconda marcia (Veloce, da 3,5 km/h) è ideale nei lunghi spostamenti in piano. Tra le dotazioni di serie ricordiamo: il motore elettrico 220 V, la linea aria/acqua in navicella, la pressa elettrica 220V in navicella, le protezioni me-

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talliche per gli steli dei cilindri stabilizzatori, il kit rotazione navicella (±80°) e l’inclinometro elettronico per il controllo della stabilizzazione.

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Trasporti Eccezionali

COMETTO

Oltre 3.000 t GRAZIE AI MODULI SPMT DI COMETTO FAGIOLI HA ESEGUITO IL PIÙ IMPORTANTE PROJECT CARGO MAI REALIZZATO A MARGHERA

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Chi conosce Fagioli, conosce Cometto. E viceversa. L’azienda specializzata nella realizzazione di trasporti e opere di ingegneria (Fagioli) che a volte rasentano la fantascienza applicata alla realtà ha infatti in flotta numerose unità costruite dall’Azienda piemontese (Cometto) specializzata nella progettazione di moduli per trasporti eccezionali semo-

venti estremamente personalizzabili. Non appare quindi strano che per la realizzazione di un trasporto eccezionale da oltre 3.000 t eseguito presso il porto di Marghera Fagioli abbia impiegato le unità Cometto. Nello specifico il trasporto, concluso recentemente, prevedeva lo spostamento di due reattori di hydrocracking costruiti dall’azienda italiana ATB

Riva Calzoni negli stabilimenti rispettivamente di Roncadelle e di Venezia, dai due siti di produzione al porto, da dove sono poi salpati alla volta della Nigeria con destinazione la prima raffineria privata del paese della società Dangote Refining Ltd. Si tratta del più importante project cargo mai realizzato a Marghera. Ciascuno dei 2 componenti (pressure vessel), tra i più grandi mai prodotti al mondo per il settore petrolchimico, pesava 1.535 tonnellate e misurava 60 metri di lunghezza. Tutto ciò fa segnare un record per lo scalo veneto, dal quale non erano mai stati effettuati imbarchi di tali dimensioni. Il progetto di trasporto dei reattori di siti produttivi al terminal marittimo è stato pianificato ed eseguito da Fagioli nel rispetto delle restrizioni del carico ammesso a terra: sono stati quindi impiegati 72 assi di Cometto MSPE 40 t. In totale, sono stati realizzati 2 convogli di SPMT, unità semoventi modulari a sterzatura elettronica, ciascuno lungo più di 60 metri, largo 8,5 metri, per un’altezza di 10 metri. Le unità MSPE di Cometto sono in grado di movimentare qualunque tipologia di carico, senza limiti di portata o dimensione, offrendo manovrabilità ed efficienza tra le migliori del mercato. La totale intercambiabilità e la possibilità di espandere la flotta quando necessario sono sempre garantite per venire incontro a ogni esigenza possibile.

+ Scelti ovunque Le cose procedono spedite in Cometto e diversi grandi progetti si stanno completando nelle ultime settimane. Un esempio: la società internazionale Muhibbah Engineering del Qatar ha ricevuto quattordici moduli di semoventi MSPE 40 t. In totale, questa fornitura è composta da 84 linee d’asse. “Questo materiale sarà utilizzato nella logistica di

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un nuovo cantiere costruito nell’area di Um Alhoul in Qatar” ha spiegato Giovanni Monti, Head of Sales di Cometto. La fornitura completa garantisce una capacità di carico utile di ben 3.360 tonnellate per affrontare le sfide di trasporto più grandi nel cantiere in Qatar. L’ordine include quattordici moduli a 6 assi tipo MSPE 6/4 con una capacità di carico di 40 t per linea d’asse,

nonché due unità di potenza da 331 kW ciascuna e alcuni accessori a corredo. La modularità di questi veicoli offre al cliente tutte le possibilità per formare piattaforme di sollevamento di qualsiasi dimensione e forma, a seconda delle specifiche esigenze di carico. Oltre alla capacità impressionante e alla

versatilità nella configurazione, il semovente si distingue per la sua manovrabilità e il design robusto del telaio. La serie MSPE di Cometto è disponibile con capacità da 40 a 70 t per linee d’assi.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale


Trasporti Eccezionali

FAYMONVILLE

Sfida vinta CON I MODULMAX MONPE VENTURES HA REALIZZATO UN TRASPORTO “AL LIMITE”

R

Recentemente lo specialista in trasporti eccezionali ghanese Monpe Ventures si è affidato ai propri ModulMAX di Faymonville per realizzare il trasporto di una suction pile dal peso e dalle dimensioni davvero impegnative. “Quando ho ricevuto la richiesta di spostare la suction pile in posizione verticale, ero a dir poco scettico. Avevo visto trasporti analoghi, ma la suction pile in questione era sem-

pre molto più piccola” ha dichiarato Peter Everett, titolare di Monpe Ventures riguardo a questo trasporto eccezionale. La suction pile misurava 8 m di diametro, 16 di altezza e pesava 125 t. Per costruire la configurazione di trasporto ideale, le 16 linee di assi modulari di Faymonville di Proprietà di Monpe Ventures sono state affiancate in una configurazione a 4 file. Una soluzione che Peter Everett ha de-

finito insieme ai tecnici Faymonville. “I loro ingegneri hanno trovato questa soluzione. All’inizio, i limiti di ribaltamento erano appena accettabili, quindi abbiamo aggiunto 44 t di contrappesi, che hanno abbassato il baricentro del convoglio”. La suction pile in questione è stata costruita da Belmet 7 all’interno del porto di Takoradi. Monpe Ventures l’ha trasportata quindi dal cantiere alla banchina d’imbarco, distante 3 km. Peter Everett: “C’erano buche e solchi lungo tutta la strada strada, ma il convoglio era estremamente stabile”. Prima di affrontare il complicato trasporto, il team di Monpe Ventures ha seguito un corso di addestramento tenuto da un tecnico di Faymonville. Peter Everett è un cliente fedele e soddisfatto di Faymonville, con una grande opinione del noto produttore. “Apprezziamo la relazione di fiducia e il servizio postvendita, in combinazione con la qualità del prodotto. Ringrazio Faymonville per il sostegno: è molto più di un semplice fornitore, è un vero partner con ingegneri, formatori e conoscenze a disposizione dei clienti”. Fondata nel 2005, Monpe è un importante trasportatore specializzato dell’Africa occidentale. La spettacolare flotta di rimorchi modulari arancioni di Monpe comprende 16 linee di assi e due semitrailers Faymonville che le consente di offrire una vasta gamma di trasporti in tutta l’Africa occidentale. La presenza di Faymonville nel mercato africano è cresciuta costantemente nel corso degli anni. Non a caso nell’Africa occidentale sono state consegnate diverse centinaia di unità Faymonville.

+ Una nuova acquisizione Faymonville ha acquisito il noto dealer di veicoli industriali Stürzer Heavy Trucks. L’acquisizione rappresenta un’espansione delle attività del gruppo Faymonville nella Germania meridionale, in Austria e in Svizzera. La nuova Faymonville Trade & Services GmbH, con sede a Landsberg am Lech, diventerà l’hub per le vendite di veicoli speciali immediatamente disponibili dei

marchi Faymonville, MAX Trailer e Cometto. Ci saranno anche trattori per lavori pesanti di vari produttori. Inoltre, saranno disponibili diversi modelli di ribaltabili, in particolare per il settore delle costruzioni. Oltre alle vendite, tutti i servizi di assistenza dei veicoli saranno effettuati a Landsberg am Lech. I meccanici professionisti gestiranno la manutenzione di ogni tipo di veicolo nell’officina di 2.500 metri

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quadri. Presso Faymonville Trade & Services GmbH sono disponibili anche veicoli usati di tutti i produttori. Oltre al leasing di veicoli, il portafoglio di servizi è completato da numerose offerte finanziarie. L’acquisizione di Stürzer Heavy Truck si inserisce nella strategia del Gruppo Faymonville di rafforzare ulteriormente la sua posizione di leader sul mercato.

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Trasporti Eccezionali Il Ventum i suoi 72 m di lunghezza estesa

GOLDHOFER

GOLDHOFER ED ENERCON OPERANO INSIEME PER OTTIMIZZARE LE FASI DI TRASPORTO DELLE PALE EOLICHE EXTRA LUNGHE

Una squadra eolica

E

Enercon, il principale produttore tedesco di impianti eolici, ha aggiunto alla propria flotta sei semirimorchi con pianale piatto modello Ventum di Goldhofer caratterizzati dalla tecnologia dell’asse oscillante. I nuovi semirimorchi nascono per offrire una soluzione di trasporto per le pale extra lunghe grazie a un esclusivo pianale telescopico a 5 sfili in grado di raggiungere una lunghezza totale di 72 metri (incluso il collo d’oca). Grazie al nuovo Ventum di Goldhofer è quindi possibile trasportare su strada in maniera sicura e rapida pale con una lunghezza massima di 70 m. Alla scelta di Enercon di optare per i semirimorchi Ventum hanno contribuito non solo le tecnologie viste sinora ma anche la presenza dell’asse oscillante, tecnologia consolidata del Costruttore

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tedesco, nonché la possibilità di montare sui semirimorchi il sistema Bladex di aggancio e sollevamento delle pale. “Trasportare pale così lunghe e grandi in modo affidabile e consegnarle per tempo è un’impresa estremamente impegnativa che Enercon può ora gestire in maniera intelligente e flessibile. I nuovi

semirimorchi piani Goldhofer Ventum ci consentono di affrontare qualunque tipo di trasporto a lunga distanza con questi carichi eccezionali,” hanno dichiarato Hans-Dieter Kettwig e Simon-Hermann Wobben, Amministratori delegati di Enercon GmbH. Essendo il primo semirimorchio estensibile a 5 sfili sul mercato,

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Il Ventum al lavoro lunghezza da un minimo di 13,5 m fino a un massimo di 68 m. “Con un angolo di sterzata fino a 60 gradi e grazie al sistema di controllo remoto SmartControl facile e intuitivo nell’uso, Goldhofer offre un supporto eccezionale ai conducenti facilitando il loro compito di trasportare in tutta sicurezza carichi di enormi dimensioni fino alla loro destinazione finale “ha dichiarato Rainer Auerbacher, membro del consiglio di Goldhofer e responsabile della tecnologia dei trasporti. Ventum di Goldhofer consente ai produttori di turbine eoliche e alle aziende di trasporti eccezionali di trasportare pale fino a 70 m di lunghezza. In combinazione con la matura tecnologia degli assali oscillanti Goldhofer, il Ventum è la soluzione ideale per eseguire transiti rapidi e sicuri su strade strette e con numerose curve e rotonde, nonché su ponti, garantisce una facile manovrabilità in cantieri stretti. Il collo d’oca sollevabile idraulicamente assicura che anche le pale con diametri al mozzo molto grandi possano tranquillamente transitare in gallerie e sottopassaggi. Assi oscillanti con una corsa di +/- 300 mm conferiscono al veicolo la piena manovrabilità e compensano le irregolarità del terreno nelle direzioni longitudinale e trasversale. L’altezza massima del carico è di 1.250 mm. Ove richiesto è possibile aumentare l’altezza da terra del semirimorchio. Grazie al sistema di estensione telescopica, il semirimorchio Ventum può variare la propria

Günther Vogel (terzo da destra), direttore vendite Goldhofer, stringe la mano a Uwe Ringering, membro di Enercon Project & Logistics Management, accompagnato dal suo team, per sigillare la consegna del primo Ventum

+ Investimento a lungo termine Con l’acquisizione di un sito di 30.000 metri quadrati, Goldhofer ha iniziato le procedure di trasferimento del suo stabilimento di produzione di Airport Technology da Ostfildern alla vicina Nürtingen. Il nuovo sito industriale offre ampio spazio per realizzare uno stabilimento di produzione all’avanguardia e un posto di lavoro ultramoderno per i 155 dipendenti di Airport Technology. La domanda per il permesso di costruzione per il nuovo impianto Goldhofer sarà presentata al termine della fase di pianificazione, entro la fine del 2019. L’obiettivo è quello di completare il nuovo impianto di produzione entro tre anni dal ricevimento del permesso di costruzione. La costruzione inizierà nel 2020.

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Noleggio MARRAFFA-WERENT

Due perle nel parco SONO LA PIATTAFORMA AEREA AUTOCARRATA WUMAG WT 1000 E L’ISPEZIONATRICE SOTTOPONTI BARIN AB 20/S, CHE FANNO PARTE DEL PARCO NOLEGGIO DI MARRAFFA-WERENT

I

Il noleggio, per essere veramente efficace, si fonda su due elementi: la qualità del servizio e un parco macchine all’altezza. Quest’ultimo, ovviamente, non può quindi limitarsi ai mezzi “standard”, ma deve essere in grado di spaziare anche in territori difficili e particolari che, tradotti nei termini legati al mondo del sollevamento, significano grandi altezze e lavorazioni speciali. Di qui la scelta Werent di proporre due autentiche perle: la piattaforma aerea autocarrata Wumag WT 1000, per intenderci un bestione da oltre 100 m si altezza di lavoro; e la

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macchina ispezionatrice Barin AB 20/S, perfetta per lavorare su ponti, viadotti e ferrovie. Partiamo dal gigante. Come accennato, la WT 1000, può raggiungere la strabiliante altezza di 102,5 m, ha uno sbraccio laterale di 36 m e una portata di 600 kg. Allestita su un autocarro Tadano Faun “all terrain” a cinque assi, offre la possibilità di intervenire per installazioni e manutenzioni su centrali eoliche, impianti portuali, grattacieli, raffinerie. Si tratta ovviamente di un autentico peso massimo (la massa raggiunge le 60 t) il cui autocarro prevede quattro assi

+ Dati tecnici 1 Modello Barin AB 20/S Lunghezza sotto ponte 20 m Discesa massima in negativo 24 m Massimo marciapiede superabile 3m Altezza massima di lavoro 20,8 m Massima barriera superabile 4m Altezza brandeggio braccio 3m Lunghezza braccio 7m Rotazione ralla 180° Portata cestello 250 kg Lunghezza totale 12 m Larghezza totale 2,5 m Altezza totale 4m Peso 26 t sterzanti, trazione 10x8, ed è dotato di quattro punti di stabilizzazione idraulica con possibilità di comando su entrambi i lati. Da segnalare il motore: un’unità

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Mercedes-Benz, 8 cilindri, da 380 kW a 1.800 giri. Le prestazioni della macchina sono incrementate dalle tante possibilità di rotazione - non solo della torretta che prevede la rotazione continua - ma anche della navicella, del braccio inferiore e superiore e del jib. Più minuta, ma assolutamente da non sottovalutare, la Barin AB 20/S, progettata per consentire interventi di ispezione e manutenzione leggera, in totale sicurezza, di ponti e viadotti stradali e ferroviari. Come tutte le attrezzature della gamma “AB”, anche la 20/S è

+ Dati tecnici 2 Modello Wumag WT 1000 Massima altezza di lavoro 102,5 m Sbraccio laterale 36 m (200 kg di portata) Portata navicella telescopica 530 kg (600 kg) Rotazione navicella 2x84° Rotazione torretta continua Rotazione braccio inferiore 88° Rotazione braccio superiore 163° Rotazione jib 115° Lunghezza totale 16,4 m Larghezza totale 2,75 m Altezza totale 4m Peso 60 t concepita per offrire grande velocità di manovra, agilità e sicurezza operativa. La macchina beneficia di due pannelli di comando: uno a bordo del cestello e uno sul carro, in corrispondenza della torretta girevole. La AB 20/S è movimentata per via oleodinamica e tutte le manovre risultano controllate tramite dispositivi elettrici ed elettronici. Da segnalare come il personale a bordo cestello possa comandare la traslazione idrostatica lenta dell’unità con il consenso dell’autista in cabina, per qualsiasi condizione operativa dei bracci. La fonte di alimentazione primaria è costituita dal motore diesel del veicolo tramite una presa di forza e le pompe principali. Impressionante la capacità di operare in negativo fino a 24 m.

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Noleggio MOLLO NOLEGGIO

Quota 2.600 MOLLO NOLEGGIO HA INSTALLATO 2.600 DISPOSITIVI SATELLITARI A TUTELA DEL PROPRIO PARCO MEZZI

I

Il noleggio di piattaforme aeree e, più in generale, di macchine e attrezzature industriali, ha molti vantaggi, sia per chi offre le macchine a noleggio, sia per chi le prende a nolo. Ma come in ogni

attività, anche nel condurre un’attività di noleggio esistono “lati negativi” che le moderne tecnologie, fortunatamente, azzerano. A patto, ovviamente, di usarle bene. Il principale svantaggio di essere un noleggiatore è di non sapere dove sono i propri mezzi: un conto è quanto dichiarato dal cliente, un conto è la realtà. Per questo motivo sono stati messi a punto e sono ormai diffusi da qualche anno i sistemi di localizzazione satellitare, che mettono al riparo sia da furti che da usi illeciti o non dichiarati del mezzo noleggiato da parte dei clienti. Mollo Noleggio su tale fronte, ossia l’installazione di sistemi di localizzazione sulle unità del suo parco mezzi, è decisamente all’avanguardia: non a caso l’azienda ha recentemente annunciato di aver ragiunto una quota strabiliante di dispositivi installati, ben 2.600 sui mezzi in flotta (oltre 5.500 unità), di cui 700 allestiti negli ultimi 7 mesi. Il sistema di localizzazione satellitare si conferma quindi per Mollo la miglior soluzione per il

monitoraggio e la salvaguardia del bene più prezioso per un noleggiatore, ovvero il parco nolo. Il sistema adottato da Mollo Noleggio consente in ogni momento e in tempo reale di tenere sotto controllo i mezzi: sapere dove sono, cosa stanno facendo, se il motore è acceso o spento. Proprio grazie alla possibilità di rilevare eventuali spostamenti delle macchine dalle zone di operatività, nel 2018 Mollo ha sventato 13 furti sui 19 subiti, per un valore di 120.000 euro. La geo-localizzazione permette inoltre di verificare e rendicontare quotidianamente le ore di utilizzo di ciascun mezzo, addebitando al cliente gli impieghi al di fuori di quanto regolato da contratto, ad esempio gli usi nei giorni festivi e notturni, che diversamente sarebbero persi. Il che è fondamentale nell’ottica di un serio rapporto fornitore/cliente. Il prossimo obbiettivo a cui mira l’azienda è l’installazione, entro il 2019, di ulteriori 1.500 satellitari sulle piattaforme verticali e semoventi elettriche.

+ La firma corre online Nell’ottica di migliorare costantemente l’efficienza delle proprie procedure aziendali e migliorare il servizio offerto ai clienti, il Gruppo Mollo ha introdotto un nuovo servizio: l’utilizzo della firma digitale con archiviazione elettronica per i contratti di noleggio. La firma digitale è l’equivalente informatico della firma autografa, con il medesimo valore legale e con

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numerosi vantaggi in termini di sicurezza (è consentita solo a chi possiede le credenziali di accesso al sistema), semplicità e praticità d’uso (il cliente può infatti firmare il documento in qualsiasi momento e ovunque si trovi, è sufficiente un dispositivo con connessione web), velocità (non è necessario stampare e rispedire i contratti firmati), risparmio (riduce la gestione in forma

cartacea dei documenti, ne azzera i tempi e costi di scansione e archiviazione, il che si traduce in un risparmio di tipo economico). Non ultimo, la digitalizzazione consente di eliminare l’utilizzo di materie prime inquinanti (carta, toner …): è pertanto una soluzione ecologica, a bassissimo impatto

ambientale, un ulteriore esempio di quanto sia preciso e concreto l’impegno del Gruppo Mollo nel perseguire una politica aziendale a tutela dell’ambiente.

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Noleggio NACANCO NOVE

Nasce Nacanco Nove DEBUTTO SUL MERCATO DEL BRAND CHE RIUNISCE IL PARCO MACCHINE, IL KNOW HOW E I SERVIZI DI NACANCO E DI NOVE, SOCIETÀ DI LOXAM ACCESS

I

Il noleggio di piattaforme aeree ha un nuovo brand di riferimento. Stiamo parlando di Nacanco Nove, che riunisce sotto un unico denominatore le competenze, il parco macchine e l’offerta di servizi di due società di noleggio (Nacanco e Nove) riconosciute leader in Italia nella locazione di piattaforme di lavoro aereo. Le due realtà fanno parte di Loxam Access, società del gruppo multinazionale Loxam, che ha voluto mantenere entrambi i riferimenti per sottolineare la consolidata esperienza e la forte presenza nel mercato che en-

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trambe le società hanno sviluppato nel tempo. Nacanco Nove - che può contare su un parco macchine a noleggio di oltre 3.000 unità e su una copertura capillare del territorio, grazie alle 16 filiali dislocate lungo la penisola - si propone come un fornitore presente in tutte le regioni d’Italia, con un’offerta di servizi omogenea, in grado di soddisfare le diverse esigenze operative nei settori delle costruzioni, dei servizi, dell’impiantistica, della logistica e dell’industria. Anche grazie a una flotta moderna, aggiornata, efficiente, produt-

Gianni Ballarin, Responsabile dello sviluppo del business del gruppo sul territorio nazionale

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tiva e caratterizzata da rigorosi controlli ed elevati standard di sicurezza. “Con la creazione di Nacanco Nove”, spiega Gianni Ballarin, già Amministratore Delegato di Nove e ora Responsabile dello sviluppo del business del gruppo sul territorio nazionale, “la clientela ha un unico interlocutore da Nord a Sud, con procedure di lavoro omogenee e ben rodate e un’offerta di servizi di noleggio e di assistenza uniformi in tutta la Penisola, basata sulle migliori pratiche operative. In prospettiva, potrebbe esserci un ampliamento

Marzia Giusto, Direttore Generale di Loxam Access

della presenza aziendale in alcune aree strategiche d’Italia”. Sulla stessa linea Marzia Giusto, Direttore Generale di Loxam Access, che precisa: “con l’introduzione del nuovo brand vogliamo ribadire il concetto che due aziende conosciute e stimate sul mercato hanno unito le proprie risorse per muoversi in modo uniforme e coordinato per soddisfare le esigenze di noleggio in tutta Italia. Il piano d’integrazione delle due realtà coinvolge tutti i settori societari, dal commerciale alle aree amministrativa e operativa. L’obiettivo di questa evoluzione è di creare maggiore efficienza all’interno dell’organizzazione per essere più efficaci e dare risposte adeguate alle esigenze del cliente finale. Rientra in quest’ambito il previsto rinnovo del 10% della flotta a noleggio, che sarà portato a termine entro il prossimo anno. Tutte le new entry in flotta sono state scelte dalla Direzione per garantire agli utilizzatori i massimi livelli di sicurezza sul lavoro, di produttività e di semplicità d’impiego, grazie anche alla partnership con case costruttrici internazionali”.

+ La Formazione Nacanco Nove propone anche una vasta gamma di corsi di formazione per supportare i datori di lavoro nella scelta del corso idoneo, ottemperare alla normativa vigente e preparare gli operatori. La società mette a disposizione anche corsi IPAF riconosciuti a livello internazionale. Il tutto si inserisce nella campagna di

sensibilizzazione secondo lo slogan: “Sicurezza sempre e ovunque”. I corsi, svolti da un pool di esperti in materia antinfortunistica, prevedono una formazione teoricopratica mirata all’utilizzo in sicurezza dei mezzi con conseguente rilascio della documentazione specifica da esibire agli organi

ispettivi. I corsi ottemperano alle richieste dell’attuale normativa vigente in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.). Molto importante è inoltre l’attività di informazione che Nacanco Nove svolge per avvisare i propri clienti riguardo la scadenza dell’attestato di formazione.

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Noleggio GV3 VENPA

Per tutti i gusti (e le esigenze) LA QUALITÀ DEL PARCO MACCHINE GV3 VENPA È ALLA BASE DI UN SUCCESSO CHE SI CONSOLIDA NEGLI ANNI

A

Autentico specialista del noleggio di mezzi da cantiere in Italia e all’estero, GV3 Venpa non smette mai di rinnovare e ampliare il proprio parco macchine. Il 2018, sotto questo profilo, è stato particolarmente ricco di novità. Non potendo, per ovvie ragioni di spazio, parlare di tutte le nuove macchine introdotte dal

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noleggiatore durante lo scorso anno, ci soffermiamo su tre mezzi a nostro avviso particolarmente significativi per mostrare la versatilità del parco nolo targato GV3 Venpa. Nello specifico stiamo parlando della piattaforma semovente Haulotte HA 32 RTJ Pro, dell’autogrù Terex RT45L e di una classica macchina

da noleggio: l’autocarrata Zed 20.3 H. Partiamo da quest’ultima. Il costante aggiornamento del parco mezzi di sollevamento di GV3 Venpa durante il 2018 ha visto l’inserimento di ben cinque nuove piattaforme autocarrate Zed 20.3 H, uno dei mezzi più richiesti a noleggio. Patente B, doppio pantografo e braccio telescopico con uno sfilo, rotazione torretta di 310° su ralla, comandi elettroidraulici proporzionali da terra e dalla navicella, con rampe di accelerazione e decelerazione per un controllo più fluido delle manovre, avviamento e arresto del motore dalla navicella sono solo alcune delle caratteristiche che rendono queste piattaforme CTE adatte a qualsiasi tipo di impiego: dall’impiantistica alla manutenzione del verde, dalle luminarie all’installazione di insegne. Le prestazioni parlano di un’altezza di lavoro di 20 m, di una portata di 200 kg e di uno sbraccio massimo che raggiunge gli 8,5 m. La stabilizzazione è affidata a quattro elementi a piazzamento oleodinamico con sensori di contatto terreno: gli stabilizzatori frontali prevedono l’estensione delle traverse, quelli posteriori sono fissi in sagoma.

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Sul fronte delle autogrù - un comparto che supera le 40 unità tra macchine Terex e Locatelli da 30 a 45 t - lo scorso anno ha salutato l’ingresso nel parco nolo di due nuove Terex RT45L, autogrù fuoristrada in grado di affrontare i percorsi più impervi in tutta tranquillità. Inoltre, grazie all’ottima altezza dal suolo e alle tre modalità di sterzata, posizionare queste macchine anche sui terreni più accidentati non è un problema. Tra i plus: flessibilità, struttura robusta e bassi costi di gestione. Le prestazioni vedono un’altezza di 40 m, una portata massima

di 45 t e uno sbraccio di 37 m. Torniamo alle piattaforme con l’ingresso nel parco GV3 Venpa di parecchie unità Haulotte HA 32 RTJ Pro, macchine che lambiscono i 32 m di altezza operativa. Parecchi i punti di forza di questa tipologia di

+ Uno specialista Dal 1981, GV3 Venpa si pone sul mercato come specialista del noleggio e assistenza di mezzi da cantiere, in Italia e all’estero. Oggi, con oltre 4.000 mezzi a parco, 34 filiali e uno staff di oltre 300 professionisti, garantisce importanti forniture di mezzi, assistenza e servizi complementari. GV3 offre quindi un servizio finito, che è frutto di processi interni estremamente scrupolosi e coesi: un servizio strutturato e attento per evadere le richieste in maniera puntuale, sicura e dinamica; un approccio coscienzioso alla gestione delle relazioni interne ed esterne in azienda, per fornire servizi d’eccellenza. piattaforme aeree. Tra questi: un’area di lavoro senza limitazioni con sbraccio laterale massimo di 21,6 m, la capacità di movimento fuoristrada che beneficia di quattro ruote motrici e direttrici abbinate all’assale oscillante, un tempo di sviluppo rapidissimo (95 secondi), comandi completamente proporzionali e simultanei e la capacità di autodiagnosi.

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano del Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 5 - Febbraio / Marzo 2019

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

In questo numero Inserzionisti

Da 30 anni nel mondo del sollevamento e movimentazione

III Apex

47 Ferrari International

II JMG

45 Platform Basket

8

Bini Off.

IV GIS 2019

31 Kaitek

71 REMdevice

Meccaniche

14 Goldhofer

23 Manitowoc

7

BKT

35 GSR

55 Nooteboom

49 Socage

13 Butti

16 Haulotte

11 Ormig

I, 5 Tecnomovint

41 CEM

15 Idrogru

37 Palazzani

17 Vertimac

10 Fassi Gru

12 Jekko

9

3

S.A.E.T.

Palfinger Italia

Aziende citate A Airo Autec B Baoli BKT Bรถcker Brennero Gru C CEM Clark CLS-Hyster CMC Cometto CTE D Demag F Faraone

98

64 20

8, 50 21 34 32

36 51 52 66 86 68

8

Faymonville Flash Battery FM Gru G Genie Goldhofer GV3 H Haulotte Hawe Hinowa I igus J JCB Jekko JLG JMG

87 22 33

8, 70 88 96

72 24 75

K Kalmar

54

L Liebherr 8, 44, 53 Linde MH 8 Locatelli Cranes 8 Logobit International 58 M Magni TH Marraffa Mediaco Mollo Morello

18 90 8 92 60

N Nacanco

94

P Palazzani

82

Palfinger Italia 46 Palfinger Platforms Italy 8 Platform Basket 84 R Raimondi Cranes REMdevice

48 26

S Saet Salmoiraghi Stamperia Carcano Still Stommpy

28 62 25 56 59

8

78 39 8, 80 42

8

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale


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