SOLLEVARE - Giugno/Luglio 2019

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 5 - Giugno / Luglio 2019

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Editoriale maniera meno dispersiva e anche stressante sotto il profilo psicofisico.

Di bene in meglio Cari Lettori, Sebbene lo scenario italiano e quello internazionale siano ancora ricchi di incertezze, chi ha partecipato alla fiera Bauma di Monaco nell’aprile scorso non ha potuto che ricavare sintomi di conforto dagli oltre tremila espositori (di cui ben seicento italiani) che hanno richiamato negli spazi della Messe München più di 620.000 operatori da oltre 200 paesi, uniti da un sentimento di ottimismo che non si riscontrava da tempo. Essendo io stesso un grande appassionato di meccanica - e oggi la mia passione è aggiornata dallo straordinario progresso delle tecnologie sostenibili applicate alle macchine - la mia visita pur impegnativa nelle aree esterne di Monaco che hanno ospitato gran parte del sollevamento industriale hanno lasciato in me il rammarico di non aver potuto incontrare, -per l’esiguità del tempo a disposizione nonostante i sette giorni della mia permanenza - l’intera platea dei numerosi costruttori presenti in fiera. Le dimensioni del Bauma e l’enorme offerta di macchinari in esposizione hanno costretto i visitatori a una vera e propria corsa contro il tempo per poter contattare tutte le aziende di loro interesse. Nel riconoscere agli organizzatori tedeschi il merito di essere riusciti a realizzare un evento totale così completo anche nel richiamo internazionale, la mia convinzione è che un numero sempre più ampio di operatori del settore accordi la propria preferenza a manifestazioni più specializzate e dedicate in modo precipuo a un settore particolare come quello del sollevamento. Eventi - come il nostro GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento - che garantiscono un’ampia proposta di macchine e attrezzature, abbinata alla reale opportunità di realizzare contatti professionali fertili e proficui in

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In questo mio breve editoriale desidero, inoltre, aggiornare voi lettori sui recenti sviluppi della nostra casa editrice. Nelle scorse settimane si è conclusa la nostra collaborazione con i giornalisti Emanuela Pirola e Cristiano Pinotti. La decisione, presa di comune accordo, è dovuta alla necessità di ricreare un gruppo di lavoro sempre più focalizzato sui contenuti specifici della testata, portando la linea editoriale di Sollevare a una sempre più vasta inclusione di segmenti industriali e ambiti di applicazione diversi. Per questo, dopo un sereno confronto con Emanuela e Cristiano - che ringrazio per la dedizione sempre profusa nel proprio lavoro - abbiamo deciso di proseguire con lucidità ed energia un percorso di rinnovamento che prevede nuove risorse professionali e altri contributi di idee e iniziative alla linea editoriale di Sollevare. Tra qualche mese si terrà a Piacenza la 7ª edizione del GIS, l’evento a cui Sollevare – che ne sarà la rivista ufficiale – dovrà garantire la massima copertura nell’impegno giornalistico e divulgativo. Ritengo che questo proprio il rafforzamento della redazione sia congruente al costante incremento della distribuzione cartacea di Sollevare su tutto il territorio nazionale (e anche oltre, in ambito europeo e internazionale). Questo fatto, lasciatemelo sottolineare, è in assoluta controtendenza rispetto a quanto viene attuato da molte case editrici del settore, anche all’estero, attraverso la decisione (quanto strategica, lo lascio al vostro giudizio di lettori) del rendere fruibile il contenuto delle riviste prevalentemente in formato digitale. Noi preferiamo mantenere, nella proiezione verso un futuro ineludibile e ricco di stimoli di cambiamento, un accento di qualità tangibile nell’informazione. Nella forma e soprattutto nei contenuti che necessitano, tra le altre istanze, di spazio adeguato per l’approfondimento, di una diversità proficua delle piattaforme per una divulgazione davvero completa ed esauriente e - lasciatemelo dire, infine - di un’autentica passione per quella insostituibile “cultura industriale” che sta scomparendo progressivamente dai nostri orizzonti editoriali. Nel ringraziare sia Emanuela che Cristiano per la collaborazione di questi anni, siamo lieti di dare il benvenuto nella redazione di Sollevare ad Alberto Finotto, giornalista assai conosciuto e apprezzato sia in Italia che all’estero per la sua notevole professionalità dedicata proprio al settore del sollevamento. Alberto sarà affiancato nelle sue attività dalla lunga esperienza dei nostri redattori Francesco Bottino, Giacomo Grassi e Alberto Milano, nonché da alcuni corrispondenti esteri che consentiranno alla nostra testata e al portale www.sollevare.it, il più elevato e prezioso flusso di informazioni e contenuti esclusivi dal mondo nazionale e mondiale del sollevamento. Un saluto, con l’augurio di buona lettura. Fabio Potestà

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News

Un saluto al futuro Cari Lettori, Nell’inizio di una nuova avventura professionale, una presentazione è sempre d’obbligo. Soprattutto se questa avventura coinvolgerà un pubblico di lettori attenti e scrupolosi come quello di Sollevare. Sono Alberto Finotto, giornalista annoso con la passione per quelle macchine prodigiose che portano in alto, oltre alle persone e ai materiali, anche i valori della nostra storia, dove il progresso civile va sempre di pari passo con le conquiste della ricerca e dell’innovazione industriale. Sarò al fianco di Fabio Potestà e della sua meravigliosa redazione per raccontarvi le vicende del sollevamento, per seguire quel mondo dove le gru e le piattaforme aeree sono ancora in grado di alzare le quotazioni economiche e le speranze di progresso di un mondo sempre più incerto. Alla memoria personale e professionale, mi sovvengono due immagini, legate ad altrettanti ricordi. La prima è quella di una gigantesca gru cingolata che tiene sospesa su un campo di grano un’altra autogrù da 400 tonnellate. Provai una commozione totale per l’ingegno e la passione che avevano creato quel momento di pura forza e poesia. La seconda è quella di un grande protagonista del solleva-

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mento italiano, Diego Vernazza. Passai due giorni con lui durante il collaudo finale della più grande piattaforma aerea mai costruita in Europa. Eravamo in Germania e le mie vertigini smisero di colpo di tormentarmi, dopo una serie infinita di prove in ascensione a settanta-ottanta metri di quota. Diego non si stancava mai di analizzare e ricercare nuove risorse per quella macchina meravigliosa, in grado di elevarsi oltre i cento metri. Di sera, dopo cena, ci fermammo proprio di fronte al Duomo di Colonia. Guardammo in su e nel silenzio della contemplazione Diego meditò un pensiero, a voce alta: “Con la mia macchina non potrei arrivarci lassù, tra le guglie, a centosessanta metri. Ma un giorno forse sarà possibile accarezzarle tutte e due, magari ruotando intorno…”. Il sottoscritto e i giornalisti di Sollevare continueranno a raccontare a voi queste storie di uomini e di macchine, riportando nelle pagine scritte quelle professionalità e quei talenti che danno un volto a tutte le grandi imprese. Lo faremo puntando in alto, con il vostro aiuto di stima e apprezzamento per il nostro lavoro. Lo faremo, ancora e sempre, con passione. Alberto Finotto

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Rivista partner

Sommario

Giugno/Luglio 2019 - Anno 5

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Direttore Responsabile Fabio Potestà

Collaboratori Roberto Ambra, Francesco Bottino, Alberto Finotto, Alberto Milano

Attualità&Fiere, p.10 Cover Story FTMH, p.22 Intervista a Stefano Carloni, p.70

Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it Fotografia Archivio Sollevare

Gru e Autogrù Tadano, p.26 Manitowoc, p.28 Jekko, p.30 Locatelli, p.32 Effer, p.34 Zoomlion, p.36 Marchetti, p.38

Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it

Ple Genie, p.50 Oil & Steel, p.52 Palazzani, p.54 Multitel, p.56 Houlotte, p.58 Flash Battery, p.62

Sollevatori Telescopici Magni, p.66

Attrezzature/ Componenti Bosch Rexroth, p.68 AIRP, p.70 Luxtower, p.74 REMdevice, p.76 TVH, p.78

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Direzione e redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@sollevare.it

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Gru Edili Liebherr., p.40 Raimondi, p.44 Potain, p.46 FM Gru, p.48

Periodico associato a

Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 adv@sollevare.it

Movimentazione Industriale e Portuale

Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova

Baumann, p.80 Momek, p.82 Fiere, p.84 TOC 2019, p.86-88 Heerema, p.89 Hubtex, p.90 Mec Gru, p.92

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AGV Swisslog., p.93

Trasporti Eccezionali Man, p.96 Fagioli, p.98 Mammoet Italy, p.102

Fiere SIL Barcellona 2019, p.104

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Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2019

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News

SOLLEVATORI TELESCOPICI

L’heavy duty diventa Waste Expert Da Bobcat è approdato all’ultimo Bauma di Monaco il nuovo modello di sollevatore telescopico ad alte prestazioni TL43.80HF, equipaggiato per la prima volta con il pacchetto Waste Expert per la movimentazione rifiuti. Con una elevata capacità di sollevamento di 4,3 t e un’altezza di sollevamento massima di quasi 8 m, il TL43.80HF soddisfa le esigenze delle applicazione di movimentazione dei materiali nell’industria generale e nel settore del riciclaggio. È anche l’ideale per i lavori agricoli. Progettato per impieghi gravosi, il TL43.80HF è dotato di assali rinforzati, un contrappeso aggiuntivo e cinematica Z, che gli conferiscono una notevole gamma di movimento e una maggiore potenza, combinate con il movimento del braccio più veloce disponibile in questo mercato. Progettato per applicazioni di riciclaggio, la versione “Waste Expert” dispone di caratteristiche aggiuntive come un serbatoio in acciaio e protezione delle luci, assali rinforzati per impieghi gravosi e pneumatici pieni.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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FIERE ED EVENTI

Bauma 2019, è record per sempre Con oltre 620.000 visitatori da oltre 200 paesi, il Bauma 2019 di Monaco di Baviera, - la fiera più importante a livello mondiale per il settore delle macchine, attrezzature e materiali per le costruzioni e il mining - ha battuto tutti i record di presenze nei 65 anni di storia della kermesse. Il numero di visitatori è aumentato di circa 40.000 unità rispetto al totale prodotto durante l’evento precedente nel 2016 e circa 3.700 espositori provenienti da 63 paesi hanno partecipato all’esposizione. Oltre 250.000 visitatori del Bauma provenivano da paesi europei (primi dieci: Austria, Italia, Svizzera, Francia, Paesi Bassi, Russia, Svezia, Repubblica Ceca, Polonia e Gran Bretagna) mentre è risultato esponenziale l’incremento delle presenze internazionali, con la Cina (oltre 5.500 presenze), l’Australia e il Giappone a guidare la cordata del pubblico intervenuto alla manifestazione. Gli spazi espositivi allestiti per la fiera di Monaco dedicata all’ambito Construction si sono rivelati anch’essi da record, con 614.000 metri quadrati a disposizione di espositori e osservatori. La prossima edizione del Bauma si svolgerà sempre negli spazi del quartiere fieristico Messe Muenchen dal 4 al 10 Aprile 2022.

NOLEGGIO

Campione di Piemonte L’eccellenza imprenditoriale del gruppo Mollo ottiene un nuovo e importante riconoscimento. La società di Alba (Cn) - presente in sei regioni italiane con 38 centri noleggio e vendita direttamente gestiti - è stato infatti insignito del titolo di Campione del Piemonte e inserito tra le migliori 120 aziende piemontesi, posizionandosi come primo in classifica tra le aziende operanti nel settore edilizia. I Campioni del Piemonte rappresentano una selezione di aziende tra 20 milioni e 500 milioni di euro di fatturato, con sede legale nella regione. La classifica è stata promossa da ItalyPost e l’Economia de Il Corriere della Sera e presentata nei giorni scorsi a Torino. Sulla base di una serie di indicatori ricavati dai bilanci degli ultimi sei anni sono state individuate quelle società di vari settori che meglio hanno “performato” in termini di crescita e di EBITDA, ottenendo al contempo un rating “ottimo” dagli istituti specializzati.

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PLE

Tecnosystem sceglie il top B-Lift di CTE

L’azienda di noleggio Tecnosystem Srl di Verbania ha aggiunto alla sua flotta una piattaforma autocarrata telescopica CTE B-LIFT 27. Allestita su Iveco Daily, raggiunge 27 m di altezza di lavoro, 13 m di sbraccio e una portata massima di 250 kg. Tecnosystem, oltre ad occuparsi di noleggio, è anche specializzata nella installazione di barriere stradali e altre attività in ambito edile. Attiva da 15 anni nei territori di Verbania, Cusio, Ossola e Novara, possiede 6 piattaforme tutte a marchio CTE (le articolate ZED da 19, 20 e 23 m, la nuova telescopica B-Lift 27 e un ragno Traccess 135). A luglio è previsto l’arrivo di un’altra piattaforma a braccio articolato, con il modello ZED 25 HV.

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News

MOVIMENTAZIONE PORTUALE

Due nuove Gru STS di ZPMC per APM Terminals Barcelona Cresce ulteriormente la dotazione di gru del terminal container APM Terminals Barcelona (parte del gruppo marittimo danese AP Moller-Maersk) con l’arrivo di due nuove gru Ship-to-Shore (STS) Super Post Panamax (SPPx), partite da Los Angeles e sbarcate nei giorni scorsi sulle banchine del porto catalano, dopo aver circumnavigato il Capo di Buona Speranza. La due nuove STS, in grado di lavorare sulle navi fino alla 23esima fila di container e dotate di una capacità di sollevamento di 100 tonnellate, sono state costruite dalla cinese ZPMC e pesano 1,683 tonnellate ciascuna. Il loro arrivo consentirà al terminal di APM di aumentare la propria produttività e di poter servire navi portacontenitori di maggiori dimensioni. Dopo le operazioni di sbarco a Barcellona, le due STS di fabbricazione cinese dovranno essere installate e messe in servizio: operazioni queste che, come ha spiegato lo stesso gruppo terminalistico, richiederanno circa un mese e mezzo. Le due Ship-to-Shore ZPMC entreranno quindi in funzione a partire dal prossimo giugno, integrandosi nella flotta di gru di APM Terminals Barcelona, che sarà così composta in totale da 13 mezzi di sollevamento: 5 Super Post Panamax, 5 Post Panamax e 3 Panamax.

ANTEPRIMA MONDIALE IL NUOVO ARCUSPK FLESSIBILITA’ IMBATTIBILE IL VEICOLO IN SINTESI » Impianto di sterzatura con assali a pendolo autosterzanti e a volta corretta (brevettato) » Piano di carico a 790 mm » Tara più bassa disponibile sul mercato in questo segmento di veicolo » Semplice utilizzo grazie allo »SmartControl« » Caricamento del carrello anteriore su quello posteriore senza necessità di ulteriori attrezzature Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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MOVIMENTAZIONE PORTUALE

Kalmar fornirà 32 nuovi Straddle Carrier al Terminal MCT di Gioia Tauro L’azienda svedese Kalmar, parte del gruppo Finlandese Cargotec (12.000 addetti a livello globale e un fatturato di circa 3,3 miliardi di euro nel 2018), ha ricevuto un nuovo ordine da MCT (Medcenter Container Terminal) – la società controllata dal gruppo marittimo MSC (tramite TIL-Terminal Investment Limited) che gestisce il terminal container del porto di Gioia Tauro – per la fornitura di 32 straddle carrier a propulsione diesel-elettrica. L’ordine verrà registrato nell’orderbook di Cargotec nel secondo trimestre di quest’anno, mentre la consegna dei 32 mezzi sarà completata entro la fine del 2019. Gli straddle carrier ordinati da MCT, a cui Kalmar ha già fornito 164 macchine della stessa tipologia, dall’inizio dell’attività del terminal (nel 1995) ad oggi, sono spinti – spiega la stessa azienda svedese in una nota – da un’efficiente unità di propulsione dieselelettrica e offrono eccellente manovrabilità, bassa rumorosità e facile manutenzione. La cabina, spaziosa ed ergonomica e l’interfaccia di utilizzo intuitiva migliorano la produttività garantendo che gli operatori possano godere della migliore esperienza di guida possibile. I mezzi sono inoltre ‘compliant’ con le più recenti normative in materia di emissioni, e possono anche essere sottoposti a retrofitting per renderli totalmente automatizzati. “MCT si è sempre affidata alla tecnologia di Kalmar per gli straddle carrier, fin dall’inizio della sua attività. E’ stata quindi una scelta naturale proseguire con questa partnership di successo, quando abbiamo dovuto prendere in considerazione il rinnovo del parco mezzi di piazzale del terminal” ha commentato Marc Desmons, Equipment Engineering Director di TIL. “E’ fantastico poter rafforzare ulteriormente la nostra partnership con MCT con quest’ultimo ordine, e siamo orgogliosi che i nostri straddle Piacenza, 3-5 Ottobre 2019 carrier continueranno a giocare un ruolo chiave nello sviluppo del terminal” ha aggiunto Aki Heikkinen, Veniteci Sales Director, Intelligent Horizontal Transportation a trovare al Solutions di Kalmar.

Pad. 1 - Stand A23 Galleria - Stand 1

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News

MOVIMENTAZIONE PORTUALE

PLE

Reachstacker da premio

Nuova filiale spagnola per Cem

Il sostenibile da premio H9 per la movimentazione dei container ha meritato a Sany un importante riconoscimento agli ultimi FLTA (Fork Lift Truck Association) Awards di Telford, nel Regno Unito. La giuria dell’evento, che premia l’innovazione nel campo dei carrelli elevatori, ha motivato il riconoscimento con una

puntuale disamina tecnica: “La macchina di Sany cattura e immagazzina energia nei suoi accumulatori di pressione ad azoto che fungono anche da sollevatori ausiliari, permettendo di risparmiare carburante e consentendo una sezione del braccio più piccola per una migliore visibilità”.

La strategia di CEM Group ha portato la società di Settimo Milanese ad aprire una nuova filiale in Spagna. L’esordio - con l’esposizione dei prodotti di punta distribuiti dal gruppo italiano - è avvenuto al IX Congresso Fedem (la federazione spagnola che raggruppa le imprese di traslochi e di stoccaggio) a Valencia, nel maggio scorso. Nell’occasione sono state rivelate le grandi autoscale del marchio coreano Horyong (PE 700 e PE 510) e le specialità tedesche Paus (un modello da 33 metri ibrido e due modelli trattabili da 24 e 21 metri). Il IX Congresso FEDEM in Spagna ha costituito l’occasione per rimarcare l’attività di CEM su base europea e per promuovere i valori di unione e affidabilità che il Gruppo persegue da oltre 40 anni.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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GRU E AUTOGRÙ

La più grande sulla Terra Ale, società multinazionale inglese specializzata nell’ingegneria dei sollevamenti e dei trasporti eccezionali, ha annunciato il lancio della gru modello SK 10.000 da 10.000 t di capacità (11.020 US tons) alla Offshore Technology Conference (OTC) in Texas. La più grande gru terrestre al mondo, consentirà nuovi livelli di efficienza in termini di tempi di esecuzione, sicurezza e costi per il sollevamento di moduli prefabbricati ultra-pesanti utilizzati nell’industria offshore, in particolare nelle costruzioni di unità FPSO (Unità galleggianti GRU&AUTOGRÙ di produzione, stoccaggio e scarico) e FLNG (unità galleggianti per la produzione di gas naturale liquefatto). La SK 10.000 utilizza lo stesso design della AL.SK350. Ciò Il concetto nuova DemagdiAC 45 City ha convinto le consente didella fornire unagru potenza sollevamento senza l’amministratore delegato di Canisius, Christiancompatte, Canisius, e precedenti su un’area di terreno di dimensioni suola padre Clemens fin dall’inizio. “Stavamo utilizzando senza necessità di installare un binario adgià anello completo il modello precedente, la AC 40 City, che ha operato in e con la possibilità di essere completamente montata e messa modo estremamente affidabile per circa 17 anni e ha più in opera causando il minimo disturbo alle attività del cantiere. che ripagato suo investimento”, concordano padre e figlio. La SK 10.000 Offre uno sbraccio fino a 200 m (656 piedi) e una Pertanto, non c’era dubbio che avrebbero ordinato l’ulteriore pressione suolo inferiore a 25 tritirato per metro cubo. modelloalmigliorato, che hanno personalmente a Zweibrücken insieme al loro operatore Johann Friesen. La nuova Demag AC 45 City è stata consegnata dal direttore PLE delle vendite di Terex Cranes, Helge Prüfer.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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Fiducia confermata

Le regine del Kuwait GRU&AUTOGRÙ

Tadano al Bauma A Bauma Tadano presenterà una gru innovativa a quattro e cinque assi e aprirà le porte del proprio sito produttivo. Uno dei punti focali dello stand monacense (area esterna FS, stand 1205) sarà la gamma all-terrain, con la nuova ATF 60G-3 che affiancherà un’innovativa gru a quattro e cinque assi, macchine progettate per fissare nuovi standard nelle rispettive classi di capacità di sollevamento. Anche l’ATF 400G-6 sarà caratterizzata da alcune migliorie, come la maggior di sollevamento conlajib. Nel frattempo, Arriva dallacapacità società Dayim Equipment Rental notizia la categoria delle gru su autocarro sarà presentata dell’acquisto di 77 macchine da sollevamento JLG, tra sollevatoril’HK a braccio sollevatori elettrici a pantografo. DalGTC-800, 2010 HertzrecenteDayim 40 oltre ealla gru cingolata telescopica Equipment Rental è leader nelper campo del noleggio macchinari e mente disponibile anche il mercato europeo. Lo stand dei servizi in Medio Oriente e a partire dall’anno scorso è presente sarà completato dai modelli GR-1200XL e GR-200EX, due in Kuwait con Dayim Equipment Rental. Dayim Equipment Rental robuste autogù fuoristrada - eultima dal GT-750EL nella versione dispone di una flotta operativa di generazione, tra cui una per il mercato extraeuropeo. Il Costruttore, inoltre, vasta gamma di piattaforme aeree, generatori, compressori,offrirà torri la faro, saldatoridie visitare macchineilper movimentazione di materiali e possibilità proprio stabilimento di produzione terra. Nell’ordinePer destinato sono compresi due imodelli in Germania. tutta al laKuwait settimana della fiera, visitatori 1850SJ, due 1500SJ, sei 1350SJP e sei 1250AJP. Si tratta delle più potranno fare un viaggio in navetta per raggiungere lo grandi piattaforme di lavoro semoventi del mercato kuwaitiano stabilimento di Lauf an der Pegnitz per uno vedere dal vivo il odierno, che fanno di Dayim Equipment Rental dei principali cuore della produzione delle autogrù all terrain di Tadano. fornitori per questa tipologia di PLE.

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News FIERE ED EVENTI

L’Italia dell’acciaio resiste e rilancia Dopo un biennio estremamente positivo, il 2019 si è aperto sotto il segno del rallentamento e dell’incertezza. Questa la situazione della filiera dell’acciaio nazionale secondo Alessandro Banzato (presidente Federacciai e CEO di Acciaierie Venete), Antonio Marcegaglia (presidente Gruppo Marcegaglia) e Alessandro Trivillin (Amministratore delegato Danieli & C.), relatori del convegno “Steel Human”, che ha sancito la conclusione del programma convegnistico della fiera Made in Steel. A conferma della congiuntura sfavorevole arrivano anche i dati della produzione siderurgica italiana, che nel primo trimestre è stata pari a 6,284 milioni di tonnellate, con un calo del 2,1% rispetto al corrispondente periodo del 2018 (fonte Federacciai). Nonostante un consumo che frena, non mancheranno gli investimenti nel comparto siderurgico nazionale. A partire da Taranto, dove il presidente di Federacciai Banzato ha sottolineato che «sono previsti imponenti investimenti”, riferendosi alla spesa da 100 a 120 milioni di euro all’anno, in corso di conferimento da parte di Arcelor Mittal.

MOVIMENTAZIONE PORTUALE

ATTREZZATURE & COMPONENTI

Nel porto del TOC Europe... i Conti tornano

Crosby acquisisce Gunnebo

Continental presenterà al TOC Europe 2019, in programma a Rotterdam dal 18 al 20 giugno, la sua nuova gamma di pneumatici radiali dedicati ai mezzi portuali. Questa nuova linea di prodotti, specificatamente progettata per applicazioni di tipologia load & carry, completerà l’offerta di Continental per applicazioni su terminal e banchine. La kermesse olandese sarà quindi l’occasione per illustrare le peculiarità dei tre nuovi pneumatici radiali per applicazioni portuali ContiRT20 da 24’’, ContainerMaster Radial e StraddleMaster Radial, pensati per le applicazioni cash & carry di mezzi come forklift, handlers per container vuoti, reach staker, straddle carrier e trattori. Veicoli che devono percorrere molti chilometri e che quindi necessitano di resistenza e durata sulla lunghe distanze: caratteristiche tipiche proprio dei pneumatici radiali. Continental apre così un nuovo capitolo della sua storia di fornitore in ambito portuale, affiancando i nuovi prodotti ai tradizionali pneumatici V.ply, ideali per attività di tipo pick & stack e anch’essi presenti in fiera.

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Il Gruppo Crosby, leader mondiale nella fornitura di accessori per sollevamento, ancoraggio e movimentazione materiali, ha annunciato l’accordo per acquisire la Gunnebo Industrier Holding AB da Segulah, società di private equity. Gunnebo Industries è un leader globale nell’innovazione, nello sviluppo, nella produzione e vendita di prodotti e attrezzature per la movimentazione di materiali e altre applicazioni correlate. “Dato il nostro comune impegno per il settore degli ancoraggi e il sollevamento in sicurezza e le nostre squadre altrettanto impegnate e di talento, questa acquisizione è un fatto naturale - ha dichiarato Bob Davies, amministratore delegato di Crosby - Ci completiamo a vicenda perfettamente. Crosby e Gunnebo Industries saranno in grado di offrire un valore aggiunto per i clienti e i partner fornendo un portafoglio di prodotti più ampio, un supporto avanzato, formazione, presenza geografica estesa e maggiore capacità di offrire soluzioni innovative”.

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ATTREZZATURE & COMPONENTI

Clacson Italia per il ponte Morandi

MOVIMENTAZIONE PORTUALE

Grab ship monster per Arcelor Mittal

Sono proseguite a pieno ritmo, nelle scorse settimane, a Genova, le operazioni di demolizione controllata delle pile di sostegno sul lato ponente sul ponte Morandi. Clacson Italia, produttore di attrezzature di sollevamento e accessori, ha fornito appositamente per questa operazione delle brache ad anello in fibra di poliestere denominate Roundslings (della serie Heavy da 200 t), con una speciale protezione scorrevole in Dyneema ( una fibra con una forte resistenza al taglio e all’abrasione ). Durante il sollevamento, la braca ad anello viene posizionata con una presa “a cesta” intorno al manufatto in cemento e la guaina scorrevole in Dyneema aiuta a proteggere la parte della braca a contatto con il carico dall’usura provocata dalla pressione (e trazione) fortissima in corrispondenza degli spigoli e dallo sfregamento contro la superficie ruvida.

Danieli Cranes ha svolto portato a termine nelle scorse settimane l’installazione di una Grab Ship Unloader da 50 tonnellate di portata che opererà, per lo scarico di navi, presso lo stabilimento di Arcelor Mittal a Ghent, in Belgio. La macchina, una gru di classe A8/M8 progettata interamente in 3D, ha un’altezza di 60 metri e una capacità di sollevamento di 50 tonnellate, con una capacità scarico massima di 2.000 tonnellate, una configurazione a doppio carrello e una corsa del carrello principale di 82 metri. Il modulo è stato assemblata nel porto di Bilbao e da lì, grazie all’utilizzo di quattro file di SPMT con 24 assi ciascuno, caricata a bordo della barge Caroline di Sarens per salpare alla volta di Ghent. A breve, dopo il completamento di tutte le procedure di installazione, la gru fornita da Danieli potrà quindi iniziare a lavorare nello scarico di navi con capacità fino a 150.000 tonnellate.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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News

GRU E AUTOGRÙ

Première e-Power Crane da Hyva Kennis Kennis, marchio di Hyva Cranes con una lunga tradizione nel settore dei trasporti e delle costruzioni, ha presentato la nuova gru scarrabile e-Power. Implementato sulla gru da autocarro, il powerpack ad alta sostenibiità ambientale è composto da un pacco batterie, un motore elettrico e un sistema di controllo elettronico intelligente che ottimizza l’alimentazione e consente di ricaricare le batterie mentre il veicolo è in movimento. Questo sistema elettrico consente alla gru di poter essere azionata anche quando il motore del camion è spento. I sistemi e-Power saranno disponibili sia nelle versioni per carichi leggeri che per quelli pesanti, ciascuno con una soluzione di ricarica stazionaria e con opzioni di ricarica su strada. La nuova gru e-Power Hyva Kennis 16-R è stata presentata al Bauma di Monaco in occasione del 25 ° anniversario di JKB Transporttechniek BV, uno dei partner di lungo corso per Hyva, nei Paesi Bassi.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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Area Esterna - Stand N20

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MOVIMENTAZIONE PORTUALE

Remazel rileva Concrane. Sinergia nei mezzi di sollevamento per l’offshore

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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Nuova operazione di concentrazione nel settore del sollevamento per applicazioni oil&gas e marittime. Remazel Engineering, società basata a Chiuduno (Bergamo), specializzata nella progettazione e costruzione di apparecchiature e macchine per il settore energetico e oil&gas, ha infatti annunciato di aver rilevato Concrane, azienda triestina attiva nella costruzione di gru e sistemi di sollevamento per applicazioni offshore e marine. Remazel fa parte della conglomerata lussemburghese ATIG (Advanced Technology Industrial Group), controllata dal fondo di private equity Alpha Private Equity, e offre una serie di prodotti e servizi dedicati all’equipaggiamento dei mezzi offshore, comprese diverse tipologie di gru con il brand SMT Marine, e all’industria della generazione elettrica. Concrane, basata a Trieste, opera nella fornitura di gru, mezzi di sollevamento e verricelli destinati ad equipaggiare mezzi navali offshore. Advisor legale dell’operazione è stato un team di Rödl & Partner guidato da Eugenio Bettella, mentre l’advisor fiscale è stato Giovanni Simonelli dello studio FogazziSimonelli di Brescia.

Area Esterna - Stand L20-M15

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News LOGISTICA

Still pioniere AGV premiato agli Ifoy Awards Il trattore LTX 50 di Still ha vinto il premio come migliore soluzione nella categoria “AGV & Intralogistics Robot” nell’ambito degli Ifoy Awards 2019 di Hannover. Questa innovativa soluzione combina per la prima volta la guida automatica alla movimentazione automatica del carico, ed è ideale per le attività di alimentazione e prelievo delle linee di produzione in ottica lean production. Il sistema composto da un trattore LTX 50 abbinato al sistema logistico LiftRunner con piattaforme a rulli e funzione automatica di carico/ scarico consente il trasporto e la movimentazione totalmente automatizzata di carichi fino a 1.200 kg per rimorchio. La particolare configurazione di questo sistema, basato sull’automazione di guida e trasferimento del carico ha portato la commissione del premio a dichiarare per Still l’apertura pionieristica “alla strada verso l’intralogistica autonoma”.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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Cover Story

FTMH

Dal coraggio della rinascita al successo globale. A cinque anni dalla fondazione, il costruttore di reach stacker e carrelli frontali vince sul fronte dei porti di tutto il mondo

La forza della squadra L’

orizzonte è lungo e luminoso per FTMH (Fantuzzi Team Material Handling) dopo la boa dei cinque anni di attività e molta strada compiuta da un gruppo entusiasta di manager e tecnici

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impegnati a far rinascere da un passato glorioso una lunga storia industriale che non meritava di essere interrotta dalle tempeste economiche internazionali. Così FTMH ha preso vita a Brescello, in provincia di Reggio Emilia, nell’aprile del 2014 con la forza di spirito necessaria a rimettere in campo una

lunga esperienza comune a un manipolo di condottieri nella produzione di reach stacker per la grande movimentazione in ambito portuale. Dal primo respiro professionale nella ripresa delle attività di assistenza e manutenzione per modelli di macchine già in circolazione, nel giro di un mese soltanto la nuova realtà industriale presentava già alla fiera Cemat di Hannover il primo reach stacker della nuova gamma.

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Da allora, la creatività e la tenacia di FTMH non si sono più fermate. La linea di prodotti ha preso il largo con altri modelli di reach stacker, a cui si sono aggiunti i carrelli frontali per il collocamento in pila dei container. La fiducia del mercato non ha tardato ad arrivare e a decretare il successo delle serie FTMH. Affidabilità, robustezza e una disponibilità progettuale alla personalizzazione delle varie tipologie hanno fatto dei reach stacker FTMH dei best seller tra gli operatori portuali nei terminal e nelle sedi intermodali di tutto il mondo - tra le aree di espansione più recenti citiamo almeno la Svezia, il Belgio, l’Algeria, la Federazione Russa, il

Bangladesh e la Tanzania - Senza contare l’assiduo impegno profuso dalla struttura organizzativa di FTMH nel seguire i clienti con un puntuale, assiduo e accurato servizio di assistenza post-vendita e di

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fornitura dei ricambi necessari al ripristino funzionale. “Diventare imprenditori in Italia oggi non è facile - dichiarano con orgoglio i vertici dell’azienda - Entrare in un mercato mon-

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Cover Story diale con tanta concorrenza e una schiera agguerrita di prodotti offerti da protagonisti della produzione globale come la Cina, è una sfida che fa tremare i polsi. Noi di FTMH, grazie alla professionalità e alla costanza di tutto il nostro team, abbiamo vinto questa scommessa”. La produzione e la vendita di tutta la gamma FTMH dei reach stacker (da pieni e da vuoti, nelle varie configurazioni di passo), con spreader per container e per casse mobili, più tutta una serie di attrezzature per la movimentazione di merci varie (coils, bramme, tubi per oleodotti) oggi continua a passo

di marcia. “Dai reach stacker siamo passati al completamento di tutta la gamma dei carrelli da vuoti, con accatastamento in sesta, settima e ottava fila, dotati di spreader telescopici per la presa del singolo o del doppio container - ci spiegano ancora dal quartier generale di Brescello

- Questa ultima gamma, dopo essere stata introdotta sul mercato nazionale, sta riscuotendo attualmente un grande successo nei porti del Nord Europa, specialmente a Rotterdam e ad Anversa dove i noleggiatori di questo tipo di macchine, più che al prezzo competitivo a tutti i costi, si orientano, nell’acquisto meditato, a macchine di qualità che possano garantire un’elevata produttività, una robustezza strutturale al vertice della categoria, un’affidabilità e una sicurezza senza compromessi e prestazioni che consentano di accatastare container vuoti fino aia 20-25 m di altezza”. Dopo il successo delle macchine da container, FTMH, sollecitata da una clientela molto esigente, si è impegnata in modo reattivo nella progettazione di una gamma completa di carrelli elevatori frontali a forche dalle portate comprese tra le 16 e le 52 t, equipaggiati con una serie di attrezzature - sempre progettate in fabbrica - che permettono la movimentazione delle più varie tipologie di merci.

Arriva l’elevatore frontale full-electric Sempre per seguire le esigenze del mercato, oggi ancor più orientato verso macchine ecosostenibili anche in campo industriale, FTMH ha progettato e costruito un carrello elevatore frontale da 25 t di portata totalmente elettrico, che farà il suo esordio operativo proprio in questo mese di giugno, alla prova testing per alcuni mesi in un’importante acciaieria italiana. “Il progetto di base di questa macchina - ci spiegano i progettisti di FTMH - è stato quello di utilizzare tutta la struttura del carrello diesel, con la robustezza importante di componenti che vanno dal telaio al montante, dagli assali anteriore e posteriore fino alle ruote e alla cabina, per consentirne un utilizzo efficace sia all’interno dei fabbricati che sui piazzali esterni. L’elettrificazione della macchina consiste nell’impiego di quattro motori elettrici, abbinati ad altrettante pompe idrauliche e alimentati da batterie al piombo acido, ad alto voltaggio (380 V) che contemplano una capacità di immagazzinare energia fino a 500 kWh”. Il rendimento di questo modello a energia pulita è assicurato al massimo grado e le stesse batterie prevedono per il carrello elevatore un’autonomia lavorativa di circa 8-9 ore (2.000 cicli di ricarica) mentre il tempo necessario alla loro ricarica prevede circa 8 ore. In alternativa si potranno utilizzare batterie al litio, molto più costose, ma con 10.000 cicli di ricarica, per un’autonomia di lavoro fino a 4 ore e un tempo di ricarica non superiore ai 15 minuti.

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Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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TVH festeggia 50 anni

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Gru e Autogrù TADANO

Orgoglio giapponese AL BAUMA IL COSTRUTTORE DI HOKKAIDO HA PORTATO LA PROPRIA STORIA GLORIOSA MA ALLO STESSO TEMPO HA RISERVATO UNA VETRINA SPECIALE AI SUOI PRODOTTI ALL TERRAIN PIÙ COMPETITIVI. AL PASSO CON IL NUOVO, CLAMOROSO ACQUISTO DEL MARCHIO DEMAG DA TEREX CRANES

U

n secolo dopo, la piccola azienda artigianale di saldature è diventata un gigante industriale da 3.200 dipendenti e l’orgoglio giapponese di Tadano ha voluto fortemente che uno dei fari più luminosi del Bauma rendesse la scena delle celebrazioni ancora più scintillante. La gremitissima ed esclusiva conferenza stampa del grande costruttore di autogrù ha riferito al pubblico di Monaco una realtà che guarda all’Occidente, a un mercato da conquistare in modo progressivo ma con una strategia ben precisa. La stessa strategia che Koichi Tadano, presidente del gruppo giapponese, ha dichiarato con orgoglio battagliero, sottolineando “la tecnologia efficace e competitiva delle autogrù Tadano, che compongono una gamma completa e straordinaria anche nel confronto con i maggiori marchi internazionali di settore”. Questo per sgombrare il campo dall’equivoco della recente clamorosa acquisizione di Demag come un lasciapassare per l’Europa individuato da Tadano per l’espansione decisiva oltre i mercati d’Oriente. Niente di tutto questo. L’ingresso della gamma Demag in Tadano è solo una scelta “strategica e complementare”, non certo il recupero di un deficit tecnologico ma un ”ampliamento importante dell’offerta di prodotti della gamma Tadano” che

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potrà contare sulle strutture produttive di Zweibrucken e sull’attuale rete di distribuzione Demag”. Ma Tadano al Bauma 2019 non ha parlato certo di Demag in esclusiva (al di là del valore di 215 milioni di dollari della compravendita). Le oltre 30 vendite in quattro mesi e gli altri 40 ordini per il 2019 del best-seller ATF 60G-3, una delle autogrù nella classe 60 t predilette dal mercato mondiale sono lì a dimostrare tutta la forza specifica del prodotto Tadano. In particolare, di questa macchina presentata nella precedente edizione della fiera di Monaco, viene apprezzato la variante di carico per assale da 10 t, la concezione di azionamento innovativo della gru, la scelta sofisticata del monomotore, le elevate capacità di sollevamento e l’esteso raggio di intervento consentito. Il preambolo del successo che ha rivelato la new wave di Tadano al mondo, è servito a presentare le due nuove gru tuttoterreno ATF-100-4.1 e ATF-120-5.1 (entrambi disponibili a partire dalla fine dell’anno in corso) che combinano funzionalità collaudate con innovazioni tecnologiche ulteriori. Tra i contenuti progettuali,

la riproposizione dei due motori, l’efficiente sistema di controllo-gru AML-F, l’innovativo Lift Adjuster e l’esclusivo jib HTLJ telescopico. Tra le altre risultanze tecnologiche della ricerca Tadano, nel caso dell’ATF-100-4.1, oltre al più recente standard Euromot 5, troviamo uno sbraccio che supera quello delle altre autogrù da 100 t sul mercato di ben 8 m. Riserve di carico per assali elevati e prestazioni nella classe delle macchine da 150 t inve-

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ce per la nuova ammiraglia ATF-120-5.1. La gamma delle autogrù cingolate con braccio telescopico GTC, infine, comprende modelli da 35 a 120 tonnellate di capacità. Nello specifico la GTC-800 che ha fatto il suo debutto europeo nel 2018, insieme alla GTC-600 da 60 tonnellate e alla GTC-350 da 35 tonnellate, sono omologate per il mercato europeo e saranno presto disponibili per la vendita nel Vecchio continente.

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Gru e Autogrù MANITOWOC

Nella terra dei campioni NOVITÀ GROVE GRT AI VERTICI DELLA CATEGORIA PER CAPACITÀ E DINAMICA DI SBRACCIO SI AFFIANCANO ALLE MULTISTRADA GMK CHE VINCONO IN ALTEZZA. CON UN CONTROLLO A PORTATA DI APP

S

otto il cielo dell’Italia, proseguono la propria marcia di innovazione le gru della sempre più numerosa e completa gamma Manitowoc. Se ne sono accorti in molti, nello spazio aperto del Bauma 2019, osservando un’esposizione che ha rimarcato i risultati di produzione dello stabilimento di Niella Tanaro. A partire dalle autogrù fuoristrada Grove che oltre alla

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rotta d’Europa, sono avviate per direttrici continentali sempre più vaste, in Africa, Medio Oriente e nell’area Asia-Pacifico. Guardiamo quindi alle novità che la kermesse di Monaco ha portato in primo piano e partiamo dalla GRT8100, la più imponente gru fuoristrada Grove mai costruita dalla fabbrica Manitowoc in Italia. Con una portata di 100 t, un braccio principale da 47 metri a cinque sezioni, una

cabina inclinabile e il valore tecnologico del sistema Manitowoc CCS (Crane Control System), la nuova fuoristrada Grove è un’autentico progetto di versatilità, considerando l’ampia disponibilità di prolunghe e inserti opzionali che ne favoriscono il notevolissimo sbraccio per un’estensione massima di 77 m (due prolunghe tralicciate, da 10 e 17 m, sono inclinabili a comando manuale e idraulico mentre il jib

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Il controllo digitale

da 3 m per il montaggio di prefabbricati, si può inclinare fino a 40°). Passiamo al secondo campione Grove in prima fila a Monaco. Si tratta dell’altra fuoristrada GRT655L, con portata nominale di 51 t e braccio da 43 m a cinque sezioni. Anche questa seconda novità rough terrain vanta la prerogativa di uno sbraccio ai vertici della categoria per un raggio di intervento consentito fino ai 36 m (con una capacità di sollevamento dichiarata dell’80% superiore rispetto alle gru della concorrenza, proprio in relazione alla stessa capacità di sbraccio). Compatta (3 x 12,8 m soltanto) e agile nell’impianto, c’è da scommetterci che la GRT655L si candiderà a best seller per la categoria noleggio. Le ammiraglie della tipologia multistrada Grove - di cui abbiamo già parlato diffusamente nello scorso numero di Sollevare - hanno egualmente conquistato l’attenzione del pubblico di Monaco. Al Bauma ha svettato, con i suoi 78,5 m, il braccio della GMK5250XL-1 conquistando il primato di altezza nelle multistrada a cinque

L’ausilio della tecnologia per smartphone oggi favorisce l’operatore delle gru Manitowoc con due app completamente inedite (e gratuite). La prima si chiama Manitowoc Diagnostic Code App ed è in grado di fornire in tempo reale la lettura diagnostica dei codici di errore per identificare immediatamente il guasto della gru. Oltre alla lettura dei codici diagnostici delle gru a marchio Grove e Manitowoc che utilizzano il sistema di controllo CCS e delle gru multistrada GMK dotate di sistemi ECOS, l’app fornisce i codici diagnostici per svariati modelli NBT National Crane e per i sistemi di limitatore della portata nominale installati su alcuni modelli Grove e National Crane. La seconda app gratuita, detta Manitowoc Boom Length Selector App, consente di stabilire in modo facile e veloce la migliore combinazione complessiva di lunghezza di braccio e jib richiesta per un sollevamento.

assi. Sospensione Megatrak e sistema di spinatura del braccio Twin-Lock sono le caratteristiche tecnologiche condivise con gli altri modelli della serie mentre l’implementazione del sistema MAXbase è dedicata all’impostazione variabile degli stabilizzatori. Le opzioni della GMK5250XL-1 includono la turbo frizione VIAB con retarder incorporato - per partenze e frenate senza usura - installato per la prima volta sul modello originale GMK5250L. Nella categoria multistrada a tre assi, infine, la GMK3060L ridefinisce gli standard di eccellenza e presenta un robusto braccio Megaform a sette sezioni, con lunghezza da 48 m e altezza massima verticale fino ai 65 m (in allestimento con falcone completo).

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Gru e Autogrù JEKKO

L’aria elettrica della sostenibilità DALLA SPX532 CON BATTERIE AL LITIO ALL’IBRIDA SPX1280HYB, PER ARRIVARE AL MONDO PICK & CARRY CON UNA NUOVA GENERAZIONE FULL ELECTRIC. APPLAUSI AL BAUMA 2019 PER L’EVOLUZIONE E LA POLIVALENZA AL SERVIZIO DELL’OPERATORE

L’

era della sostenibilità è cominciata anche da Jekko. Anzi, è cominciata già da molto tempo, perché l’avanguardia della propulsione pulita corre nelle vene delle minigrù di Colle Umberto (Tv) come una seconda linfa vitale. Al Bauma appena trascorso abbiamo visto il modello SPX532 con batterie a litio, accanto alla SPX1280HYB, prima minigrù ibrida e alla sorprendente JF990, la cingolata più grande mai prodotta dallo specialista trevigiano (e novità assoluta in fiera a Monaco). “Siamo arrivati a Bauma 2019 con grandi aspettative ma questa edizione ci ha sorpreso con risultati davvero inattesi – ha dichiarato Diego Tomasella, amministratore delegato di Jekko, dopo la kermesse mondiale più partecipata di sempre, nel mondo delle costruzioni – L’interesse con cui sono state accolte le anteprime che abbiamo presentato ci conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione, nello sviluppo di prodotti che mirano ad anticipare le esigenze del mercato, offrendo al contempo servizi di supporto alla rete di vendita mondiale”. Allo stand Jekko, centro dell’interesse dei visitatori, naturalmente, la SPX532 full electric con batterie al litio. Disponibile anche in versione diesel, la SPX532 si candida a campione indoor anche per le dimensione estremamente compatte e “a

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misura di porta”. Questa minigrù è dotata poi di un sistema di controllo geometrico e di un software intuitivo sviluppato da Jekko per facilitare il lavoro dell’operatore. Una nota in più la rivolgiamo al radiocomando Jekko che prevede oggi un’interfaccia ancora più user-friendly per la gestione automatica delle innumerevoli opzioni dinamiche della gru. Molto interesse - sempre basato sulla sostenibilità propulsiva - anche per il modello SPX1280HYB, prima versione ibrida di minigrù dalla portata massima di 80 q e dall’idraulica rinnovata. Va rimarcato il fatto che il jib idraulico a tre sfili della SPX1280 ne fa già da tempo uno dei prodotti più amati dai clienti Jekko. Tra le altre linee Jekko, abbiamo osservato con interesse anche la novità rappresentata dalla MPK06. Insieme al modello MPK12, rappresenta la nuova generazione di gru da movimentazione industriale e logistica sotto le 2 t. L’MPK06 è totalmente elettrica e utilizzabile sia in modalità Pick & Carry con gancio o con argano, sia equipaggiata con manipolatori per vetro (a questo proposito, Jekko propone anche un’inedita linea di ventose per movimentare lastre di vetro sia lisce che curve). Il minipicker MPK06 ha una portata di 600 kg mentre l’MPK12 culmina ai 1.200 kg; entrambe hanno quattro ruote e contemplano la possibilità di lavorare off road con gomme speciali. Il gran finale della schiera Jekko lo riserviamo alla JF990, evoluzione su cingoli della gru articolata per camion. Si tratta della minigrù più grande al mondo, con una capacità di sollevamento fino a 100 t/m e un peso sorprendente, sotto le 23 tonnellate (la macchina può essere allestita comunque con zavorre e arrivare alle 28 tonnellate). Come la precedente JF545 è in grado di lavorare in orizzontale, verticale, sorpassare, aggirare, impiegare il gancio diretto oppure il verricello,verricello, oppure diventare una sicura, utile e potente piattaforma aerea, nel puro stile di polivalenza della filosofia Jekko.

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Gru e Autogrù LOCATELLI

Carro vincente LA CASA DI MAPELLO PUNTA SULLA SERIE-NOVITÀ TRUCK CRANE, DERIVATA DALL’ESPERIENZA PLURIDECENNALE NEI MODELLI FUORISTRADA. LEGGERA, A CIRCOLAZIONE STRADALE E PENSATA PER UN NOLEGGIO UNIVERSALE

N

el solco di una tradizione che cerca sempre di aggiornare i propri progetti alle necessità del mercato, Locatelli ha svelato a Monaco il suo nuovo progetto truck crane. Il primo lancio ha riguardato il modello denominato TCL 40.35 che presenta una gru telescopica installata su un

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autocarro a tre assi (Mercedes-Benz Arocs 2532, 6x4). L’esperienza maturata in 60 anni di know how ai massimi livelli nel settore delle autogrù fuoristrada, ha consentito a Locatelli di progettare e realizzare controtelai e sovrastrutture ideali per una serie di truck Crane solida, affidabile e leggera nell’impianto.

L’intento della casa di Mapello (Bg) è certo quello di seguire l’attuale richiesta di versatilità che arriva dal settore delle costruzioni, dove la gru mobile diventa una sorta di “regista preliminare” in cantiere durante le movimentazioni di manufatti e materiali edili nel corso di opere pubbliche, manutenzioni e ripristini stradali.

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La leggerezza e l’agilità complessiva del modello prevedono quindi l’allestimento su mezzo da 26 ton per un braccio telescopico della lunghezza di 32 m e una portata massima CE di 35 t a 2,5 m dal centro ralla. Il cliente proprietario ideale della TCL 40.35 è naturalmente l’azienda di noleggio, alla ricerca di soluzioni trasversali e polifunzionali per il proprio pubblico di imprese. Lo sviluppo di questa linea, dopo l’esordio della TCL 40.35 prevede un’ulteriore versione entro la fine dell’anno. Si tratterà della TCL 55.50, sempre a libera circolazione ma con un peso complessivo di 32 ton, in questo caso allestita su autocarro a quattro assi. Alla portata massima di 50 t - a 3 m dal centro ralla - è predisposto un braccio da 37,2 m. Come per tutte le autogrù Locatelli, anche la serie TCL può essere dotata di accessori come le prolunghe tralicciate, i ganci con caratteristiche di portata in base alle necessità, oppure le zavorre aggiuntive per potenziare le capacità di sollevamento (in questi casi, però, se trasportate a bordo, zavorre e prolunghe rendono la gru omologabile esclusivamente per il trasporto eccezionale). Consideriamo le caratteristiche fondamentali della TCL 40.35, nella struttura e nella dinamica. Telaio e torretta - con ralla

dalla rotazione continua a 360° - presentano un impianto scatolato anti-torsione a grana fine e dall’elevato grado di snervamento. I comandi prevedono manipolatori elettrici a ritorno automatico in posizione neutra e sono a controllo elettronico per una regolazione proporzionale dei movimenti della gru. L’argano è basato su un motore idraulico a pistoni accoppiato a un riduttore epicicloidale a freno di arresto multidisco (meccanico). Il braccio telescopico prevede un elemento base e tre sfili idraulici (telescopici proporzionali) e il sistema idraulico deputato a sollevamento, sfilo e argano è basato su una

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pompa a pistoni LS, a cilindrata variabile; una pompa a ingranaggi, invece, è preposta alle manovre di rotazione e stabilizzazione. Il sistema idraulico infine prevede distributori elettroidraulici proporzionali e post-compensati per garantire la prerogativa di più manovre in contemporanea. Una nota sui comandi nella cabina dell’autocarro: l’unità principale di controllo è supportata da un display a 10” touch screen a colori e dall’abitacolo del camion, oltre alla gestione dei movimenti del braccio, si livellano elettronicamente gli stabilizzatori (ad H, estensibili idraulicamente).

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Gru e Autogrù CON UNO STAND COMUNE A NOME DI EFFER, HIAB HA LASCIATO SPAZIO ALLA NUOVA GAMMA LEGGERA CHE ARRIVA DA MINERBIO. TRA SINERGIA E DETTAGLI D’AVANGUARDIA

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EFFER

Orizzonte in comune

L

a condivisione è sempre una buona cosa, specialmente se si tratta di strategie. A Monaco, lo stand Effer era tutt’uno con la livrea di Hiab (che occhieggiava comunque tra i colori giallo-blu del marchio italiano delle grandi gru idrauliche su autocarro). La scelta per Bauma 2019 è stata quella di lasciare gran parte della scena al marchio di Minerbio (Bo) che ha portato in fiera le sue prime gru leggere, lasciando intendere un cambiamento significativo nel sego della diversificazione di prodotto. Due i nuovi modelli “light” - la 105 e la 120 con un design moderno e un eccellente rapporto tra potenza e peso. Al centro dell’attenzione, soprattutto, la 105, esempla-

re di base della new wave Effer, basata anche su nuove soluzioni strutturali con l’adozione di più curve e meno saldature sulle parti più sottoposte a sollecitazione della gru. Dalla novità strutturale alla connettività tecnologica il passo è breve, perché le dinamiche di controllo e gestione della macchina la fanno da padrone nella rinnovata progettualità Effer. Il sistema di gestione elettronica Progress 2.0 consente di fare affidamento sul RACE (Remote Assistance Control Effer), la funzione per monitorare tutti i parametri della gru e ottenere assistenza remota in caso di guasto funzionale. Questo modulo di controllo aumenta la produttività della gru in quanto consente di gestire e pianificare il lavoro con rapidità e in modo puntuale, con il plus di un collegamento sempre attivo, per ogni problematica, con il punto di assistenza Effer più vicino o comunque in grado di intervenire nel tempo più breve possibile quando sia necessario. Il Remote Assistance Control Effer permette inoltre di monitorare lo stato della gru anche da dispositivi come lo smartphone, il tablet e il PC, semplicemente accedendo al portale dedicato a questo servizio. In più il RACE consente di vedere le prestazioni di intere flotte di gru Effer e consultare report dettagliati sulla loro attività ottimizzandone così l’impiego utile nei diversi contesti di lavoro. Nello spazio Effer, comunque, le sorprese non si sono esaurite nelle novità della nuova serie leggera. L’occasione di Bauma 2019 ha rivelato anche l’interessante versante attrezzature, con la presentazione del nuovo jib XL disponibile per i grandi modelli 1750, 1855, 2055, 2255. Al centro dello sviluppo di questa do-


tazione, la necessità di raggiungere altezze o distanze ancora più estreme con uno snodo terminale particolarmente lungo e potente. Effer lo ha concepito secondo i criteri di progettazione e le tecnologie più avanzate per garantire la massima performance. L’attacco-gancio fisso inoltre costituisce un importante vantaggio operativo per sollevare grandi carichi. sulle gru equipaggiate conIl ilbaluginio sistema Hiab poi ha illuminato un aspettoSteady smart Sense. A ben guardare, inoltre, di notevole interesse. Si tratta di è molto più che un radiocomando: Hiab è un FrameWorks, il sistema prefabbricato per vero e proprio “partner” che affianca controtelai pronto per l’installazione delle l’operatore per facilitare la sua giornata gru Hiab di gamma pesante. ergonomico, Dai progettilavorativa, estremamente sti di Svezia, all’attenzione del è perché lascia braccia e mani inpubblico posizione arrivato BodyWorks, un nuovo prodotto naturale, riducendo la tensione postudella stessa galassia chealle rirale. Inoltre è facile FrameWorks da usare grazie guarda un controtelaio preinstallato che icone particolarmente intuitive, mentre riduce i tempi di installazione fino al 75%. la retroilluminazione permette di lavoL’installazione di questo modulo viene rare anche nelle ore in cui la luce cominrealizzata attualmente presso il centro di cia a scarseggiare. Copre, infine, tutti i installazione HIAB a Meppel, nei Paesi canali di frequenza al mondo e dispone Bassi, al servizio dei clienti dell’area eurodi una scheda di memoria rimovibile in pea occidentale. cui è possibile salvare le proprie imposta-

Il successo sul territorio cifiche, e in caso di difficoltà, ovunque ci si trovi, il Service Point di Effer può verificare istantaneamente il problema e intervenire subito con la risoluzione da remoto dell’anomalia. Race consente di raccogliere una gran mole di dati che zioni personali. Dotato di un display TFT permettono il monitoraggio e una miglior da 3,5”, Steady garantisce infine un alto gestione della macchina: si può visualizlivello di qualità dell’immagine, offrendo zare il tragitto della gru dal pannello di feedback dettagliati e precisi. Un altro controllo, monitorare il tempo effettivo di gioiello della tecnologia è RACE – Remolavoro e misurare la percentuale di utilizte Assistant Control Effer – il nuovo sizo delle attrezzature quali il jib, il cestello stema di connettività per le gru Effer che o le forche. Ma si può anche visualizzapermette di rimanere sempre connessi re le performance di più unità, per un alla gru, con la possibilità di accedere a miglior controllo della flotta. Un partitutti i dati necessari. Fondamentale per colare sicuramente molto utile anche al pianificare il lavoro e per intervenire noleggiatore. Senza contare vantaggi La Edil Lamce, apprezzata imprese edile del Mugello ha acquistato nelle scorse isettimane in caso di necessità. in termini di manutenzione -tempestivamente nel solco di una nascente attività di noleggio gru - un modello Effer 1855 8+6preventiva, +3 dall’altezza operativa di monitorare 43 m, allestito autocarro Iveco a quattro assi; si trattaè della Con Race è possibile dasuredal momento che dal pannello possibile prima di questa tipologia Effer mai messa insapere opera in Italia,manca implementata con moto gru la gru da qualsiasi device mobile quanto alla manutenzione attrezzatura completa di verricello 2750/3600. Edil gru Lamce, ha venduto un o fisso: basta accedere al portale, senza Adella e siEffer possono quindi anche predisporre interessante allestimento del modello su carrogli cingolato. dover scaricare programmi o app 525 spe-montato in anticipo interventi.

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Gru e Autogrù ZOOMLION

Passaggio in Europa UN HUB CHE PARTE DAL NOSTRO PAESE CON TRE LINEE DI PRODOTTI, UN NUOVO CENTRO LOGISTICO DISTRIBUTIVO E SERVIZI DI BUSINESS INTEGRATI

S

arà tutta italiana la via di Zoomlion per il mercato del Vecchio continente. Il gruppo cinese, proprietario di Cifa, ha deciso di utilizzare come hub proprio lo stabi-

limento dello storico specialista italiano nelle macchine per la distribuzione di calcestruzzo. Lo scopo è quello di produrre nella sede di Senago tutta una serie di prodotti-chiave per la strategia com-

merciale europea del marchio globale di Changsha. I primi tipi di questa strategia che parte dall’Italia rivelano l’arrivo delle gru edili e delle autogrù a marchio Zoomlion. La prima gru a torre porta la sigla del modello T7020-12H (CE). Specificamente progettata per i clienti europei, è una gru flattop con sbraccio massimo 70 m e portata 12/2 t (allestita e osservata al recente Bauma di Monaco con braccio da 35 metri e altezza a 25,4 m, installata su carro da 4,5 x 4,5 m. Si tratta di un prodotto apprezzabile per la sua robustezza strutturale e per la facilità di montaggio, dotato dinamicamente di un movimento di rotazione ad alta precisione.

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Le gru mobili in arrivo - sempre rivelate in anteprima alla fiera di Monaco - riguardano per ora i due modelli ATC 1000 (classe di capacità 120 t su quattro assi con braccio telescopico da 55 metri) e ATC 960 (classe di capacità 70 t, allestita su tre assi con braccio telescopico da 48 metri). Le due gru mobili sono state progettate e realizzate in Italia con componentistica esclusivamente di fabbricazione europea e con un moderno design tutto made in Italy. Oltre ai prodotti menzionati, Zoomlion presenta una gamma di servizi rivolti ai propri dealer europei, che da oggi possono contare su un nuovo polo logistico distributivo, che si arricchirà di una unità produttiva e assemblaggio dedicata di circa 10.000 m2, ricavato, come dicevamo

sopra, nella sede Cifa-Zoomlion di Senago (Mi). Nel nuovo hub, il cliente avrà la possibilità di visionare le macchine in pronto stock, configurare i prodotti secondo le proprie necessità, rifornirsi di parti di ricambio originali e contare sulla competenza di tecnici e consulenti specializzati. Completa l’offerta di Zoomlion rivolta all’Europa anche la nuova gamma di servizi finanziari di Zoomlion Capital Italy, la società captive che offre supporto finanziario unicamente a clienti e partner delle società del gruppo Zoomlion. Si tratta di un portafoglio di prodotti finanziari. Molti dei servizi possono essere personalizzati in base alle esigenze del cliente e riguardano il leasing finanziario.

Arriva anche il material handling Affidabili, solidi, per alte prestazioni. Sono i nuovi carrelli elevatori Zoomlion - disponibili in configurazione europea e marchiati CE. Quattro i modelli: uno controbilanciato a quattro ruote, da 3 t di capacità, con motore diesel e montante triplex da 4,8 m di alzata libera; il secondo, con le stesse caratteristiche ma con propulsione elettrica e dalle 2 t di capacità (4,5 m di alzata libera); a seguire, un modello a tre ruote elettrico da 1,8 t, ancora con montante triplex da 4,5 metri con alzata libera e infine uno stoccatore elettrico da 1,6 t e montante triplex da 4,6 metri. I carrelli elevatori sono presentati con pacchetto full optional che comprende cabina chiusa (per i carrelli con motorizzazione diesel), LED pack per i fanali, sedile super-ammortizzato con braccioli ergonomici e sistema centralizzato di rabbocco della batteria.

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Gru e Autogrù MARCHETTI

La Lupa corre nel cantiere ANCORA UN MODELLO CINGOLATO DI RIGUARDO NELLA SCHIERA DEL COSTRUTTORE PIACENTINO. ARRIVATO A MONACO PER RAGGIUNGERE SUBITO IL GRANDE NOLEGGIO IN UK

L

a direzione di prodotto del “grande piacentino” Marchetti riesce ancora a creare contenuti di grande interesse in un agone di confronto straordinario come quello del Bauma. A Monaco, l’ultima zampata arriva dalla Lupa 65.40L, ultimo brillante concetto di gru cingolata, esposta in fiera e poi imbarcata direttamente per l’Inghilterra dove il dealer anglosassone AGD l’ha consegnata alla flotta Graham Jones Crane Hire. Questa autogrù cingolata telescopica compatta consente una forza di trazione massima fino ai 500 kN, per pendenze superabili fino al 70%, a velocità di 2,5

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km/h. La struttura presenta un telaio centrale a elevata rigidezza con due fiancate cingolate ad apertura idraulica (carreggiata variabile). Bielle di bloccaggio carreggiata e suole standard a tre barre da 800 mm ne completano l’assetto. La trazione indipendente dei 2 cingoli è azionata da riduttori epicicloidali con freno negativo e da motori idraulici a pistoni a cilindrata variabile (con possibilità di controrotazione). L’impianto idraulico è di tipo Load Sensing con una pompa a cilindrata variabile a pistoni assiali e regolazione di potenza per l’azionamento della gru. Una pompa a ingranaggi è dedicata alla rotazione. La Lupa contempla la

possibilità di un azionamento con quattro manovre contemporanee e per il comando della gru sono a disposizione dell’operatore due manipolatori elettronici. Il braccio telescopico in acciaio ad alta resistenza è a cinque sezioni. La cabina ergonomica ad alta visibilità è un’eccellenza per le gru di questa categoria ed è dotata di pedana estraibile. Impianto di riscaldamento ad acqua, vetro superiore di sicurezza e vetro anteriore apribile costituiscono l’involucro diun comfort basato su controlli e comandi completi e un monitor da 7” per la visualizzazione delle pagine di dati relative al lavoro svolto, alla funzionalità del motore, ai settaggi e alla diagnostica.

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Gru Edili LIEBHERR

Alto fattore automontante

CON L’ARRIVO DELLA 125 K, LA PIÙ GRANDE DELLA SERIE IDEATA A BIBERACH PER IL LIBERO TRASPORTO SU STRADA, LA FLESSIBILITÀ DIVENTA ECONOMIA PER IL CANTIERE

L

a versatilità che colpisce al cuore del mercato. Per Liebherr, il mandato della grande polivalenza in cantiere è d’obbligo ma la nuova gru automontante 125 K ha stupito il pubblico che ha affollato la cittadella di prodotti realizzata al Bauma 2019 da uno dei più grandi costruttori al mondo di macchine per l’edilizia e il settore minerario.

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Oltre alle caratteristiche tipiche delle attuali automontati Liebherr - come il sistema di posizionamento di precisione Micromove, il rinvio Speed2Lift, la cabina esterna disponibile per un controllo completo dell’area di cantiere - i progettisti del marchio tedesco hanno studiato altri dettagli importanti come l’illuminazione LED per una migliore visuale in

condizioni di luce scarsa e, soprattutto, l’opzione di trasporto a traino in assetto-rimorchio, basato sul sistema di assali LiTRAX per una marcia rapida fino a 80 km/h, modulare e diviso in tre unità - una parte anteriore, una posteriore rigida e un’altra parte posteriore sterzante. Con queste tre unità si può quindi scegliere la configurazione migliore per

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Gru Edili tutte le gru automontanti Liebherr, facilitando le opzioni di trasferimento della macchina nell’area di intervento, potendo contare inoltre su un dispositivo frenante elettronico reattivo e sicuro. Altro highlight, il programma elettronico di stabilità, basato su una serie di sensori che misurano l’accelerazione trasversale e rilevano tempestivamente l’eventuale rischio di ribaltamento. L’assale, in virtù di questo programma, viene stabilizzato grazie a interventi mirati del freno sulle singole gomme (in circostanze critiche come nel caso di frenate impreviste o in condizioni meteorologiche sfavorevoli). L’angolo di sterzata dell’assale anteriore è di 180°, quello dell’assale posteriore, in entrambe le direzioni, è di 27,5°. Rileviamo ora le prestazioni di questa automontante delle meraviglie. L’altezza gancio fino a 65,5 m ne fa il modello automontante Liebherr dotate di maggiori performance. La 125 K dispone di serie di una considerevole altezza gancio di base di 29,5 m. Si possono aggiungere poi altri cinque elementi alla torre, culminando all’altezza complessiva di 41,5 m. Qualora l’altezza-gancio non fosse ancora sufficiente, per la facoltà della posizione impennata del braccio a 30° si può arrivare quindi alla quota massima di 65,5 metri di altezza gancio già menzionata. La portata massima della gru è di 8.000 kg e con lo sbraccio di 55 metri in punta, grazie al sistema Loadplus, la 125 K arriva a sollevare 1.300 chilogrammi (la sua notevolissima flessibilità contempla cinque varianti di sbraccio, da 35 a 55 m). Le dimensioni dei cantieri edili residenziali sono sempre più ristretti, soprattutto nelle aree ad alta densità urbanistica; pertanto anche le gru da cantiere devono avere dimensioni contenute. Con il suo raggio di rotazione di soli 3,2 metri, la gru Liebherr 125 K riesce a lavorare anche in lotti di dimensioni molto contenute mentre grazie al raggio di rotazione variabile, estensibile fino a 4 m, è possibile ridurre la quantità di zavorra da trasportare, con un sensibile risparmio economico.

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Gru Edili

RAIMONDI

Eccellenza modulare DAL MODELLO DI CASA PIÙ GRANDE DI SEMPRE MRT573 ALLA COPPIA BRANDEGGIANTE LR, LE TORRI DEL MARCHIO ITALIANO CONQUISTANO IL CLIENTE ALLA RICERCA DI POTENZA E VERSATILITÀ

“A

bbiamo deciso che il modo migliore per presentare questa nuova gru sarebbe stato a livello del suolo semplicemente per avvicinare le persone al nostro nuovo prodotto”. Le parole dell’ingegner Domenico Ciano, Chief Operations Officer di Raimondi Cranes testimoniano tutta l’importanza che a Monaco è stata conferita in primo piano alla nuova gru a torre MRT573, la più grande di sempre della

gamma Raimondi. Per lo staff tecnico del costruttore italiano, era importante rivelare al pubblico del Bauma tutta la forza e l’impatto delle notevoli dimensioni di questa macchina straordinaria che ha aperto la triade di novità d’eccezione esposte allo stand Raimondi. Guardando ai dettagli di allestimento, la MRT573 può essere montata su una torre GR5H con spine o su una torre

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Brandeggio virtuoso con l’Ultra-lift Parlavamo prima di tre novità in esposizione allo stand Raimondi. Negli effetti, la terza gru installata al Bauma, il modello LRH174, è stato già lanciato nel 2018 e si tratta di una brandeggiante idraulica da 10 tonnellate con una portata in punta di 2.225 kg in modalità Ultra-lift con tiro a due funi. La gru può anche essere utilizzata con una fune, che consente una capacità massima di cinque tonnellate e una portata in punta di 2.475 kg. Oltre alle gru, Raimondi ha presentato a Monaco anche l’ascensore SL20-TC e la cabina Deluxe R16.

GR6L con bulloni (quest’ultima esposta come parte di un’altro nuovo modello in esposizione, la gru LR273 di cui parleremo tra poco). “Vale la pena ricordare che l’MRT573 può essere utilizzata sulle torri citate senza un elemento di connessione - ha commentato ancora Ciano - Si tratta di una soluzione semplice ed economica che abbiamo implementato in modo quasi pionieristico nel mercato delle gru a torre.” Raimondi Cranes in effetti ha applicato questa soluzione a tutti i prodotti con portata superiore alle 300 tonnellate-metro. La seconda sorpresa Raimondi in terra di Germania ha riguardato la gru brandeggiante LR273 ottimizzata in base al peso, ideale per i clienti che richiedono una macchina facile da installare e con un’importante curva di carico e una generosa capacità del tamburo - opzione ideale per gli operatori in cantiere che necessitano di una portata massima di 18 tonnellate con braccio lungo (culminante a 60 m, per questo modello) e di una portata elevata in punta. “Questa gru brandeggiante che offre la massima portata in punta di una gru della sua classe, è un ottimo compromesso tra la portata massima e la portata in punta - è la disamina dell’ingegner Mauro Masetti, Chief Commercial Officer, Raimondi Cranes - L’angolo di parcheggio è una risorsa importante per i clienti che lavo-

rano in aree congestionate e altamente urbanizzate. Sviluppato nel pieno rispetto delle più recenti normative di sicurezza, abbiamo progettato l’angolo di parcheggio in base al feedback dei clienti che stanno cercando di aggiornare le rispettive flotte con gli ultimi modelli Raimondi”. La LR273 nella sua configurazione standard può funzionare a due, tre e quattro funi, mentre un’estensione a fune singola sarà offerta come componente aggiuntivo opzionale. L’argano di sollevamento principale della gru è disponibile in due versioni, entrambe con un freno di emergenza opzionale: 67 kW e 86 kW. Caratteristica fondamentale: il movimento di brandeggio viene distribuito in modo

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fluido tramite un motore da 75 kW, mentre gli utenti finali apprezzeranno il controllo e la personalizzazione della capacità di rotazione e contromossa azionata da inverter. “Abbiamo iniziato a perfezionare la nostra gamma di prodotti incentrati sulle esigenze del cliente - ha aggiunto Masetti - Il che significa che siamo incentrati sul cliente più che mai e che continuiamo a migliorare e ad evolvere la nostra offerta e la gamma di gru in base alle sue richieste. Per continuare ad espandere la nostra quota di mercato e avere una selezione di prodotti ideale, Raimondi sta incoraggiando qualsiasi potenziale cliente a raggiungere e condividere i propri obiettivi tecnologici”.

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Gru Edili POTAIN

Topless regina CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO E SBRACCIO SENZA PRECEDENTI PER L’MDT PIÙ ALTA MAI PRODOTTA DALLA CASA FRANCESE. IL VALORE DEL TRASPORTO PIÙ AGILE E SMART

N

el panorama aereo di Monaco, tutti a naso in su hanno potuto ammirare uno dei maggiori campioni del sollevamento edile made in Europe. Stiamo parlando della Potain MDT 809, la più grande gru topless mai prodotta dal marchio della galassia Manitowoc, un modello che annovera tra i suoi highlight una notevole capacità unita a uno sbraccio senza precedenti nella gamma del costruttore francese, con il valore supplementare di un design avanzato in grado di ridurre i costi operativi e di snellire le procedure di assemblaggio. Thibaut Le Besnerais, direttore globale prodotto per le gru a torre Potain, sostiene che la realizzazione della MDT 809 segna l’ennesima significativa tappa nello sviluppo dell’azienda. “Il lancio della MDT 809 è uno dei più importanti nella storia recente delle gru a torre Potain - rileva Le Besnerais - Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a una crescita consistente nella domanda di gru topless; i clienti ne apprezzano il design compatto e i tempi di allestimento minimi. Non solo, con l’aumento dei processi di costruzione modulare, gli imprenditori devono gestire il sollevamento di carichi sempre più pesanti. Quindi è evidente come la domanda di gru topless di grande portata stia aumentando. Ma noi volevamo essere certi che ogni nuovo modello di gru da noi prodotto, oltre a soddisfare le richieste

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di maggiore portata, fosse in grado di mantenere le stesse caratteristiche di facilità di trasporto, rapidità di allestimento e prestazioni ottimali offerte dalle altre gru topless prodotte dall’azienda. La MDT 809 ha tutti i requisiti necessari al massimo grado”. Guardando alla tabella dei dati relativi all’MDT 809, si apprende che la gru garantisce una capacità di sollevamento massima di 40 t e può montare un braccio fino a 80 m di lunghezza massima. Per quanto riguarda il trasporto, la gru è decisamente compatta, per cui tutti i componenti, a parte il meccanismo di rotazione, possono essere trasportati in un container standard. Il trasporto della gru intera richiede 10 o 11 container, a seconda della tipologia di argano selezionato - ossia dai quattro ai cinque container in meno rispetto alla quantità richiesta normalmente per una gru di queste dimensioni. Le caratteristiche progettuali che agevolano le procedure di spedizione includono l’imballaggio protettivo delle sezioni

del braccio, la calibratura dello spazio per il riempimento dei container e la rotazione della cabina per agevolare il trasporto. Inoltre, la gru è dotata di una base a traverse di 8 m che offre le caratteristiche di prestazione di un telaio da 10 m, pur richiedendo un solo container per il trasporto. La Potain MDT 809 agevola il trasporto ma anche l’assemblaggio, una volta raggiunto il cantiere: di norma, il montaggio è due volte più veloce rispetto alle altre gru da 40 t e richiede spazi inferiori. L’assemblaggio della gru con il braccio com-

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L’argano, la potenza in più Dalla gamma degli argani normali con controllo della frequenza, le opzioni disponibili per questa gru variano dal modello 100LVF al modello 270LVF. È disponibile anche il modello 150HPL, della linea di argani ad alte prestazioni di sollevamento, il più performante in termini di velocità e resistenza. Queste opzioni di argano garantiscono alla gru una gamma di portata massima di 25, 32 o 40 t. Sono previsti carichi in punta fino a 9 t ad un massimo di 80 m. Il nuovo sistema di torre K rinforzata consente di raggiungere un’altezza libera fino a 80 m. Gli utilizzatori possono scegliere tra una configurazione a due avvolgimenti di fune sul carrello, per un sollevamento più veloce, oppure a quattro avvolgimenti, per le operazioni di sollevamento pesante. All’interno della cabina, premendo un pulsante l’operatore può attivare il sistema di tensionamento automatico della fune. Questa facoltà è particolarmente utile per i progetti a lunga durata, dove le operazioni di questo tipo sono richieste con maggior frequenza.

pleto ad un’altezza di lavoro di 50 m richiede meno di tre giorni. La base a traverse di 8 m è più semplice da trasportare ma anche più rapida da allestire, rispetto all’alternativa da 10 m. La gru presenta dei punti di imbracatura dedicati che ne facilitano il montaggio in cantiere, inoltre le sezioni del braccio possono essere montate sia a terra sia in verticale, a seconda delle condizioni del sito e dello spazio disponibile. La cabina rotante e i punti di collegamento agevolato per il controbraccio semplificano notevolmente il montaggio. Le opzioni di assemblaggio del braccio variano da un minimo di 30 m a un massimo di 80 m, con sezioni da 5 m. “Abbiamo progettato il braccio in modo tale che fosse più facile assemblarlo, ma anche per agevolarne la manutenzione - ha rimarcato Le Besnerais - Complessivamente, la MDT 809 rappresenta un nuovo modo di concepire le gru topless ad alta portata. È perfetta per i cantieri edili più grandi, ma può essere installata agevolmente anche nei cantieri con spazi più limitati. Stiamo già riscontrando un marcato interesse dai settori edile, industriale e navale”.

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Gru Edili FM GRU

Il profilo del cigno rosso AL BAUMA LA SORPRENDENTE 2052 LK PER AFFRONTARE I CANTIERI PIÙ CONGESTIONATI

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L’

immagine è magnificente e a Monaco senz’altro ha rischiarato con la sua brillante presenza anche i giorni più avari di sole. La gru FM 2052 LK svettava al Bauma 2019 con il suo braccio da 52 metri, in gradi di realizzare un carico in punta di 2 tonnellate e un carico massimo di 10 tonnellate a tiro, in seconda. Questa nuova gru FM è stata progettata per i cantieri più congestionati, dove le interferenze tra gru diverse richiedono un adattamento rapido alla situazione con la facoltà del braccio impennabile. Il nuovo sistema idraulico non richiede funi per l’installazione, il pistone idraulico è preinstallato in fabbrica e quindi di facile montaggio. La gru può raggiungere quasi la posizione verticale: il suo angolo di 85 gradi viene raggiunto in meno di due minuti, mentre il raggio fuori servizio è di 11,3 metri con il braccio a lunghezza massima. Le dimensioni compatte del contro braccio, l’unità di rotazione completa e il braccio totale, possono essere trasportati su quattro container o in alternativa su quattro autocarri.


2 0 2 0

Four events - stronger together

2020

ANNUAL CONVENTION

International Rental Exhibition

SAVE THE DATE Three days of Rental and Access events

9-11 June 2020 MECC Maastricht, The Netherlands WHY VISIT

WHO VISITS

WHO EXHIBITS

• Discover new products and more cost-effective solutions • See the latest technological advances • Have face-to-face meetings with new and key suppliers • Obtain expert advice on specific challenges • Gain new ideas and insights to grow your business • Engage with the local and global rental community • Stay up-to-date with emerging or changing trends • Attend the ERAs annual convention and awards • See the latest information technology

• Large and small rental companies • General equipment rental companies • Specialist rental companies (power, pumps etc.) • Aerial platform rentals (also attending APEX show) • Industrial equipment rental • Small tool rental • Landscaping/Groundcare rental

Manufacturers and suppliers of • Compact construction equipment • Generators and compressors • Small tools and equipment • Aerial platforms/scaffolding • Landscaping/groundcare equipment • Rental software specialists • Asset tracking technology

TO EXHIBIT CONTACT EVENT ORGANISER Gerdi Hondebrink e-mail: gerdi@ipi-bv.nl

INTERNATIONAL BOOKINGS Graeme Lea e-mail: graeme.lea@khl.com

ITALIAN BOOKINGS Fabio Potestà e-mail: info@mediapointsrl.it

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www.ireshow.com 49 Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale


Ple GENIE

Ideale ibrido per l’Europa ARRIVERÀ ALL’INIZIO DEL PROSSIMO ANNO IN ITALIA E IN TUTTO IL VECCHIO CONTINENTE LA NUOVA Z-45 FE DESTINATA ALLA PRODUZIONE NELLA SEDE TEREX ITALIA DI UMBERTIDE. PRIMA, L’APPLAUSO DEL BAUMA 2019 PER LA POLIVALENZA SOSTENIBILE DA 300 KG DI ALTA CAPACITÀ IN CESTA

L

a strada di Genie verso una nuova concezione del lavoro aereo in cantiere è tracciata definitivamente nel solco delle emissioni zero e del superamento della propulsione termica. Per le piattaforme semoventi del marchio azzurro,

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il suolo di Monaco si è trasformato nella proiezione ecologica di un mondo industriale avanzato e uno dei simboli di questa scelta sostenibile è risultato senz’altro l’atteso modello ibrido articolato Z-45 FE. Riprendendo la tecnologia ibrida della

precedente Genie Z-60 FE, in modalità full electric la nuova piattaforma da 15,92 m di altezza operativa è in grado di assicurare un’intera giornata di lavoro con una singola carica completa delle batterie, mentre in funzionalità ibrida, un pieno di carburante è sufficiente per garantire una settimana intera di attività. La trazione AC incrementa le prestazioni di marcia, con una manutenzione rapida e facile; all’efficienza della trazione si aggiunge inoltre il valore tecnologico dell’assale oscillante, oltremodo indispensabile nelle applicazioni off-road su terreni sconnessi e irregolari. In modalità ibrida, la funzionalità della Genie Z-45 FE è basata sul generatore eco-compatibile Stage V che mantiene lo stato di carica delle batterie; in più, la riserva di energia accumulata in fase frenante o in discesa da piani inclinati, viene riconvertita dal sistema per ricaricare le batterie stesse. Le prestazioni offerte dalla Z-45 FE oltre all’altezza massima già menzionata a quasi 16 metri operativi - contemplano uno sbraccio orizzontale fino 6,94 m, una quota di scavalcamento a 7,5 m e la notevole capacità

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massima di sollevamento a 300 kg. La dinamica della piattaforma è corroborata poi dal jib articolato di 1,52 m in grado di lavorare con un’escursione verticale di 135°a tutto vantaggio della precisione di manovra dell’operatore. “Nella nostra gamma di prodotti, il

range dei 16 m è quello che prevede una richiesta maggiore - ha dichiarato Zach Gilmor, responsabile di prodotto Genie-Terex AWP, area EMEAR - Oggi, la nuova piattaforma a braccio Genie Z-45 FE offre la combinazione ideale sotto il profilo ecologico dell’alimen-

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tazione ibrida con le stesse prestazioni d’eccezione in ambito fuoristrada di un modello diesel. Guardando alla produttività, la nuova PLE ibrida Genie Z-45 FE, in virtù della capacità massima a 300 kg, consente agli operatori di portare il 30% in più di materiali in cesta per le diverse lavorazioni in cantiere”. Uno sguardo ai consumi rileva un risparmio di circa un terzo del carburante necessario a un normale modello diesel con motorizzazione da 36,5 kW e naturalmente il vantaggio di svolgere con la Z-45 FE un’intera sessione giornaliera di lavoro dopo un ciclo di carica notturna delle batterie. L’attenzione del mondo del noleggio per la nuova piattaforma ibrida articolata di Genie viene da sé, proprio per la versatilità di utilizzo all’aperto e indoor in ogni situazione operativa, anche in contesti sensibili sotto il profilo ambientale e nei centri urbani. La disponibilità futura? La nuova ibrida articolata di Genie ha un cuore tutto italiano, dal momento che verrà prodotta dallo stabilimento Terex Italia di Umbertide (Pg) e potrà essere acquistata da tutti i clienti europei già all’inizio del 2020.

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Ple

OIL & STEEL

In alto, sicuri e all’avanguardia NEI PROGETTI OCTOPUS E SCORPION DEL MARCHIO GEMELLO DI PM GROUP TUTTA L’AVANGUARDIA DI UNA SENSIBILITÀ AMBIENTALE ABBINATA A ECONOMIA DI UTILIZZO, DURATA OPERATIVA E ALL’OPPORTUNITÀ DI LAVORO NEI CANTIERI INDOOR E URBANI

D

ai 60 anni del gruppo PM, uno dei costruttori storici delle gru idrauliche su autocarro nel nostro Paese (ora parte della galassia Manitex), nell’agone delle novità al Bauma 2019 riserviamo uno spazio d’eccezione alle novità del marchio “gemello” di PM riservato alle piattaforme aeree. Parliamo natu-

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ralmente di Oil & Steel che ha portato a Monaco nuovi modelli installabili su camion Isuzu e Iveco, oltre che sui mezzi pick-up della gamma Ford. La sicurezza delle nuove PLE e la vocazione ecosostenibile sono al centro dei progetti Oil & Steel, a partire dalla coppia di modelli per l’impiego in ambienti chiusi. Si tratta della cingolata

spider Octopus 14 a batterie e della telescopica autocarrata Scorpion 2013 Hybrid (con batterie e motore termico), dotate di impianti di alimentazione al litio che abbattono radicalmente le necessità di manutenzione e garantiscono un ciclo di vita otto volte superiore ai pacchi di batterie al piombo e consentono almeno 10 anni di utilizzo

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senza decadimento apprezzabile di autonomia operativa e dei tempi di ricarica. L’investimento iniziale, più cospicuo rispetto ad una macchina standard, si stima venga recuperato nell’arco dei primi due anni di utilizzo grazie alla maggiore efficienza e al costo minore della fonte di alimentazione elettrica rispetto a quella combustibile. Una ricarica completa garantisce l’autonomia di una giornata lavorativa e prestazioni equivalenti rispetto all’uso motore (per velocità di movimento e sbraccio). È inoltre possibile, ove si disponesse di un attacco alla rete elettrica, lavorare ricaricando la batteria. Il sistema BMS (Battery management system) dispone di funzionalità avanzate di bilanciamento/controllo delle celle (testate in condizioni di sovraccarica, cortocircuito, urto/vibrazioni meccaniche, scarica profonda), rilevamento guasti e ottimizzazione della carica anche dopo lunghi periodi di inattività, che assicurano massima sicurezza e stabilità. Le informazioni sullo stato della batteria (% carica, segnalazione guasti, ...) sono costantemente leggibili attraverso un display posto sul vano

batterie, sulla centralina della piattaforma, sul display del radiocomando e su quello installato sul cestello. Le macchine alimentate a batteria o hybrid rappresentano la soluzione ideale per lavori in cui si richiedano le stesse prestazioni (velocità dei movimenti, sbraccio, altezza) di modelli azionati con motore termico, oppure sia richiesto l’annullamento di emissioni inquinanti durante il lavoro e si renda necessario anche limitare o

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annullare l’inquinamento acustico. La produttività delle piattaforme di nuova generazione Oil & Steel è ottimizzata grazie al sistema Start & Stop e alla gestione automatica del motore elettrico in base alla potenza effettivamente richiesta per il lavoro. Quando non si hanno a disposizione attacchi alla rete elettrica o non sia possibile disporre di cavi e prese di collegamento, queste PLE danno una risposta decisiva a un ampio spettro di problematiche funzionali, eleggendo i modelli elettrici e ibridi della casa modenese una scelta privilegiata per operare nei centri storici, vicino ai centri residenziali e all’interno di edifici storici o di ambienti pubblici. Anche la sicurezza è un altro dei punti di forza delle nuova linea di piattaforme, come dicevamo prima. Tutti i modelli sono infatti dotati dei dispositivi previsti per le attrezzature di accesso in quota, fra cui limitatore di carico, inclinometro, sensore di inclinazione, sensore di pressione idraulica, integrati da sensore di controllo minigonne, blocco freni di emergenza, interruttore di arresto e comando di discesa manuale di emergenza.

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Ple PALAZZANI

Nel raggio verde DAL COLORE DEL RISPETTO AMBIENTALE EMERGE NELLO STAND CONCEPITO PER MONACO IL NUOVO RAGNO XTJ 37+. UN PRODIGIO DI CONTROLLO TECNOLOGICO ED ERGONOMIA

S

i potrebbe davvero definire come “la casa dell’innovazione verso l’alto” quella di un costruttore di lungo corso come Palazzani. Il ragno cingolato XTJ 37+ ha stupito il pubblico - nello specifico, naturalmente, quello intervenuto alla kermesse di Bauma 2019 - per l’inesauribile carica di novità tecnologica contenuta nelle sue funzionalità. Innanzitutto il diagramma di lavoro di questa nuova macchina telescopica risulta molto interessante, in virtù della presenza dinamica del jib (sempre sfilabile) che fa culminare l’altezza operativa a 37 m, con una facoltà di sbraccio davvero d’eccezione (16 m e -5,5 m in negativo) e un’area necessaria di stabilizzazione minima (a soli 2,6 m di ingombro). L’introduzione del CAN-bus e di un impianto idraulico di ultima generazione - azionato da una pompa idraulica a portata variabile per movimenti in quota estremamente veloci del nuovo XTJ 37+ - è una soluzione che rende molto efficienti i cicli di lavoro della piattaforma, ottimizza i consumi di carburante e allo stesso tempo consente una movimentazione proporzionale e precisa nel corso degli interventi più complessi. Sicurezza ed ergonomia sono altrettanti valori per il ragno Palazzani e a questo proposito va citata la funzione Return to Home che permette all’operatore di tornare alla posizione di partenza, ritirando il braccio, semplicemente premendo un pulsante; con il nuovo sistema Easy Drive, invece, sono le operazioni di

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caricamento sull’autocarro per il trasporto ad essere molto semplificate. Guardando alla struttura della XTJ 37+, le caratteristiche di compattezza sono immediatamente evidenti: solo 7.800 mm di lunghezza per 1.200 e appena 2.000 di altezza in posizione di

trasporto. Il disegno del braccio poi è diverso da tutti gli altri modelli della linea Plus. Gli elementi del braccio, infatti, sono realizzati in due semigusci d’acciaio a elevata resistenza saldati lungo l’asse neutro della sezione. La particolarità del design permette di ot-

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La famiglia dei ragni minigrù Sfruttando la più che trentennale esperienza nella progettazione e costruzione di ragni cingolati, la volontà di Palazzani Industrie di confrontarsi con le esigenze di un mercato diversificato si estrinseca oggi anche nella prima gamma di minicranes. Progettate per essere facilmente utilizzabili, trasportabili e manovrabili, le nuove gru semoventi cingolate firmate Palazzani permettono di sollevare carichi in spazi ristretti o difficili da raggiungere, dove una gru su camion non riescirebbe a operare. I nuovi ragni gru riportano oggi ai modelli RPG 2000 e RPG 3000, con portata massima rispettiva di 2.900 kg (per 1,4 m) e 3.000 kg (per 2,5 m). La fase di testing dei prototipi è in via di definizione, in fabbrica e l’identikit di questi modelli, oltre alle dimensioni estremamente compatte e ai pesi ridotti, rilevano stabilizzatori articolati con prolunghe telescopiche e tre differenti possibilità di piazzamento (con auto-livellamento).

tenere una maggior resistenza dal materiale stesso con un peso della macchina molto ridotto. In comune con i modelli della serie Plus, comunque, la nuova piattaforma da 37 metri conserva prerogative fondamentali come il sistema intelligente di limitazione del-

lo sbraccio laterale a regolazione automatica in base all’angolo del braccio, al carico in cesta e alla posizione degli stabilizzatori. Dotato nella configurazione standard di radio-comando a terra, tubo aria-acqua sul braccio e interfono, l’XTJ 37+ può disporre di tutti gli optional già presenti sui modelli dell’attuale gamma Palazzani (tra cui, il verricello idraulico di 500 kg, in grado di trasformare il ragno in un’utile e potente minigrù). Sulla nuova Piattaforma XTJ 37+ può essere installato come optional anche il nuovo kit PALConnect, interamente studiato e sviluppato dai progettisti Palazzani: permetterà al proprietario della piattaforma di interconnettersi da remoto con la propria macchina in qualsiasi momento, rimanendo sem-

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pre informato sulla geolocalizzazione della PLE e con la possibilità di accedere da remoto alle informazioni disponibili sul computer di bordo. Le caratteristiche dimensionali della cesta riportano misure standard importanti (1.800 x 700 x 1.110 mm) con l’optional di un modulo ancora più spazioso (da 2.400 x 700 x 1.100 mm), per capacità di sollevamento alternative da 230 e 330 kg (quest’ultima come optional). Il nuovo Ragno XTJ 37+ estende la gamma dei ragni Palazzani - che oggi vanta un rane dai 17 ai 52 m operativi - proprio nel segmento di maggior utilizzo. La disponibilità, dopo il successo riscontrato a Monaco, sarà in versione cingolata, gommata su ruote e con motorizzazioni Bi-energy, ECO e Hybrid.

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Ple MULTITEL

Il talento della levità CON IL MARCHIO DI PAGLIERO, ANCHE A MONACO PROSEGUE LA MISSIONE DIVULGATIVA DELL’ALLESTIMENTO SU VEICOLI DA 3,5 TON PER PIATTAFORME (ANCHE ECOCOMPATIBILI) NEL SEGNO DELLA LEGGEREZZA

L

a sua forza arriva da un mercato internazionale consolidato che ne identifica il nome come quello di un autentico pioniere nella diffusione all’estero delle piattaforme autocarrate leggere, installate su mezzi da 3,5 ton. Pagliero e il suo marchio Multitel hanno fatto la storia di questi modelli cosiddetti “patente B” e ne hanno divulgato l’utile versatilità anche in quei paesi europei che hanno sempre prediletto modelli dall’allestimento più pesante, a parità di quota operativa. Anche alla grande esposizione construction di Monaco, Multitel ha rivelato un’antologia di funzionalità polivalente che è sempre basata su

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allestimenti agili e dall’agevole accessibilità in ogni condizione di lavoro. Per l’ambito internazionale, la MTE270 EX l’ultraleggera telescopica in alluminio, naturalmente allestite su mezzi da 3,5 ton come Mercedes-Benz Sprinter oppure Iveco Daily con opzioni differenziate a misura del cliente. I 27 metri straordinari di questa piattaforma si abbinano a una capacità in cesta da 250 kg, di tutto riguardo. Gli stabilizzatori posteriori della piattaforma rimangono permanentemente nella linea del veicolo, mentre quelli anteriori sono a estensione variabile. Con gli stabilizzatori in linea, la MTE270 EX si sviluppa per 16 metri di sbraccio posteriore e 9 metri in laterale. Con un braccio spor-

gente esteso, lo sbraccio laterale viene aumentato a 13 metri. Una dinamica veicolata in modo eclettico dal sistema versatile MUltitel Self Adapting outreach (MUSA). In base a questa tecnologia, la piattaforma adatta in automatico la curva di lavoro in base al carico in cesta e alla posizione degli stabilizzatori; in qualsiasi posizione della torretta il sistema MUSA massimizza lo sbraccio, aumentando l’area di lavoro in cui è possibile operare con la piattaforma. Considerando un altro modello portato da Multitel al Bauma, passiamo alla serie doppio-telescopica (a scavalco) con l’MZ 250. Design ultracompatto, braccio a due sezioni telescopiche con jib articolato terminale dall’angolo di apertura a 101°. Ideale per l’edilizia delle manutenzioni in quota e per applicazioni nel verde come le potature, questa piattaforma può lavorare anche in negativo fino a -2,5 m. L’impegno verso la sostenibilità, Multitel lo ha esplicato con la nuova MT204 Lithium allestibile su Iveco Daily 35 S 13 o Sprinter per un peso complessivo inferiore alle 3,5 ton. L’unità MT204H è alimentata in modo termico durante la marcia del veicolo mentre un secondo alternatore ricarica le batterie. La piattaforma può entrare in funzione poi con la presa di forza del veicolo o con le batterie, per una funzionalità durate un’intera giornata di lavoro. Le batterie al litio alimentano un motore elettrico a velocità variabile che a sua volta mette in funzione una pompa idraulica per la funzionalità della piattaforma.

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Telescopico di meraviglie Nella schiera Bauma di Multitel un appunto particolare va riservato alla telescopica dotata di jib MJ226, sempre con carro entro le 3,5 ton. Versatile e con un carico massimo in cesta di 250 kg, per uno sbraccio orizzontale di 9,2 m a massimo carico e di 12,4 m con 80 kg, con il telaio ausiliario in alluminio e gli stabilizzatori estensibili, questo modello presenta un’area di lavoro particolarmente estesa. Allestibile su veicolo patente B Iveco, Sprinter e Isuzu, la piattaforma conserva un’ottima compattezza di ingombr. Sotto il profilo funzionale, la rotazione 90°+90° e i comandi elettroidraulici sono di serie. Tra le opzioni, stabilizzatori automatici, home function e motore elettrico ausiliario.

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Ple HAULOTTE

Un premio all’avanguardia AFFERMAZIONE IMPORTANTE DI HAULOTTE CON LA PULSEO HA20 LE PRODOTTO DELL’ANNO AGLI EUROPEAN RENTAL AWARDS. PREMIO ALLA CARRIERA A PIERRE SAUBOT

L

a vittoria era nell’aria ed è quasi una metafora se pensiamo alla filosofia Green che è sottesa al progetto Pulseo. Stiamo parlando del riconoscimento assegnato ad Haulotte nell’ambito degli European Rental Awards 2019, assegnati a Madrid il 15 maggio scorso. Negli effetti, Haulotte si è aggiudicata ben due dei sette premi in palio. Il primo, il più ambito, è stato conferito alla casa france-

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se per la nuova piattaforma articolata HA20 LE premiata come “prodotto di noleggio dell’anno”. Secondo i giudici ERA “la HA20 LE è un prodotto d’eccezione nel panorama attuale. Come primo modello della gamma completamente elettrica Pulseo di Haulotte, si tratta di una dichiarazione forte a favore della ricerca e dello sviluppo di prodotti nel segno dell’elettrificazione delle funzioni e della sostenibilità del-

le macchine per il lavoro in quota”. Riassumendo in sintesi l’identikit della nuova HA20 LE, ricordiamo che la piattaforma articolata elettrica Pulseo di Haulotte offre una funzionalità eco-compatibile e silenziosa fondamentale, in ambienti interni ed esterni. La marcia efficace sui terreni sconnessi, in qualsiasi ambito fuoristrada, la velocità di sollevamento ultraveloce e i movimenti simultanei costituisco-

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www.gisexpo.it

R

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R

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

Piacenza, Italy 3-5 October 2019

Piacenza, Italy 3-5 October 2019

2019 L’ECCELLENZA ITALIANA NEL CAMPO DELLA COSTRUZIONE E DEL CORRETTO UTILIZZO DELLE PIATTAFORME PER I LAVORI AEREI ITALPLATFORM - THE ITALIAN EXCELLENCE IN THE CONSTRUCTION AND PROPER USE OF AERIAL WORK PLATFORMS

Mercoledì 2 Ottobre 2019 Salone Monumentale - Palazzo Gotico - Piacenza

Per informazioni: www.italplatform.org Per partecipare alla cena o sponsorizzarla: info@italplatform.org Per concorrere: concorso2019@italplatform.org 59 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Ple

Tutti i vincitori ERA Awards 2019 Ecco l’elenco dei vincitori nelle varie categorie di premio agli European Rental Awards 2019. Come Grande compagnia dell’anno (con un fatturato superiore ai 15 milioni di euro) è stata riconosciuta l’olandese Bredenoord “per la costante crescita nel segno della sostenibilità” (con il concorrente di casa nostra Mollo Noleggio nominato a un onorevole terzo posto). Tra le Piccole società di noleggio, si è affermata invece la spagnola Germans Homs “per il potente impulso allo sviluppo di un’offerta di qualità”. Prodotto di noleggio dell’anno è risultato il modello di piattaforma Pulseo HA20 LE di Haulotte, mentre lo stesso presidente della casa francese si è aggiudicato il Premio alla carriera. Personalità del noleggio 2019, invece, è stata giudicata quella di Dan Vorsholt, CEO di Materieludlejning. Premio della Sostenibilità alla grande compagnia Loxam e, infine, l’importante Premio speciale della Commissione tecnica è stato assegnato a Volvo Construction Equipment.

no un plus notevole di produttività. L’impianto propulsivo completamente elettrico rende l’HA20 LE adatta per il lavoro nelle aree urbane e nelle zone sensibili che richiedono basse emissioni, senza dimenticare i contesti di manutenzione dei quartieri a verde pubblico. Un secondo premio, il Lifetime Achievement Award, è stato assegnato inoltre a Pierre Saubot, fondatore e presi-

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dente di Haulotte Group che ha ricevuto, commosso, questo meritato riconoscimento alla carriera. Nel 1985, il visionario Saubot prese il controllo di Pinguely-Haulotte e sotto la sua guida il marchio si è espanso a livello internazionale e ha sviluppato un’offerta di prodotti diversificata e di qualità che oggi annovera una vasta gamma di piattaforme aeree e sollevatori telescopici. “È un onore ricevere questo

prestigioso riconoscimento. Questo premio non è solo mio, ma appartiene anche a tutti quelli che hanno lavorato con me nel corso degli anni” ha dichiarato il patron di Haulotte, commosso e orgoglioso per un premio che arriva nell’anno più proficuo per la ricerca d’avanguardia del gruppo, con la proposta di soluzioni dal grande impatto tecnologico soprattutto nel settore del noleggio in quota.

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Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

Veniteci a trovare al

Maggio - Giugno 2019

AERIAL PLATFORMS & SPARE PARTS Pad. 1 - Stand E5

Ricambi

CBG-1256727

TI-2455175468

HI-0281

Genie eq. 1256727

JLG eq. 0273468

JLG eq. 2600281

Control box, kit gen. 6, prop.

Non-marking tire + rim, foamed 240-55 D17.5 Lightning

Hinge

Decal kit safety (symbols)

Battery charger 24VDC, 220VAC, 35A

Used for GS1932, GS2032, GS2646, GS3246, GS4047, ...

Used for E450AJ, M450AJ, 3369LE, M4069, ...

Used for ES-, RS-series, 600AJ, 660SJC, ...

General use, scissor lift

Used for Optimum 8, Compact 10, Compact 12, Compact 14, STAR10

DE-KITSL

BC-24V35A70 Haulotte eq. 2901009770

JRH-1A03

JRJL-1A18

AST-15

ST-12VD2

SO-12VD

Haulotte eq. 2441305370

JLG eq. 1001212415

Multi brand

Haulotte eq. 2324006370

Haulotte eq. 0004270581

Joystick drive, steer 1 axis, rocker

Joystick drive, steer 1 axis, rocker

Anti-slip tape 15cm x 10m

Solenoid, throttle Deutz, 12VDC

Solenoid, shut-off Deutz, 12VDC

Used for Compact 10DX, Compact 12DX, H12SXL, ...

Used for 340AJ, 450AJ, 510AJ, 800AJ, 1250AJP, 1200SJP, 1350SJP, ...

Haulotte eq. 118C159140 JLG eq. 4420069S

Used for Compact 12DX, HA16SPX, HA16PXNT, HA20PX, ...

Used for Compact 10DX, HA16SPX, HA18SPX, HA20PX, HA26PX, ...

Piattaforme aeree V20589

V26628

Haulotte Optimum 8

€ 7.750

2017

62 Hrs

Electric

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V26871

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€ 3.250

2008

/ Hrs

Electric

7,8 Mtr.

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Genie GS3268RT

2006

V27053

Diesel 4x4

€ 9.950 2700 Hrs ■

11,75 Mtr.

Haulotte Compact 8

2011

Electric

€ 5.250 382 Hrs ■

8,2 Mtr.

V21281

JLG 4394RT

2007

V26552

€ 16.500 ■

Diesel 4x4

2544 Hrs ■

15,11 Mtr.

V20685

Skyjack SJ4626

2011

€ 6.950 ■

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9,9 Mtr.

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€ 23.500 ■ ■

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Bi-Energy

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Ple FLASH BATTERY

Le batterie dell’innovazione sono prodotte in Italia I NUOVI RAGNI IBRIDI IN FIERA A MONACO TROVANO IL MOTORE DEL FUTURO NEL POWERPACK AL LITIO FLASH BATTERY

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e innovazioni più sorprendenti, nel cielo vasto delle novità per il lavoro in quota, sono giunte all’appuntamento del Bauma 2019 per molte linee di prodotto concepite da almeno un lustro nel solco della sostenibilità ambientale. Questa onda di ricerca ha coinvolto soprattutto i più illuminati costruttori di piattaforme aeree semoventi che hanno ormai intrapreso con decisione la strada della propulsione ibrida o elettrica tout-court, a emissioni inquinanti completamente azzerate. Platform Basket, Jekko, Cela, BG Lift e Easy Lift solo per citare alcune eccellenze che hanno scelto di passare all’ibrido Flash Battery. Easy Lift è tra le avanguardie di questa new wave tecnologica e il lancio di due modelli inediti di piattaforme ragno cingolate ne testimonia il cammino avanzato sulla strada delle alimentazioni alternative ai motori termici. La ricerca di Easy Lift sulle modalità di propulsione elettrica a batterie, da oltre sette anni si fonda

su una sinergia importante con Kaitek Flash Battery, un’autentica eccellenza nella produzione nazionale (a diffusione mondiale) di batterie al litio per macchine industriali e veicoli industriali. Per il progetto del nuovo spider cingolato R420HY, - macchina poderosa dall’altezza di lavoro di 41,4 m per uno sbraccio laterale di 17 con 120 kg in cesta - la versione ibrida è stata sviluppata sul modulo avanzato di tre motorizzazioni integrate: un motore a combustione, un motore elettrico e un pacco-batterie al litio Flash Battery da 10,2 kWh (200 Ah). Concentriamoci su quest’ultima alimentazione che costituisce il cuore della rivoluzione nel motore della piattaforma Easy Lift. Grazie alle batterie al litio Flash Battery, Easy Lift ha ottenuto molteplici vantaggi: Flash Battery è più piccola e più leggera della classica batteria al piombo, ciò ha portato nelle piattaforme in cui è stata installata una riduzione del peso e degli ingombri che ha allungato notevolmente i tempi di lavoro. I tempi di fermo macchina si sono invece ridotti grazie alla ricarica breve e alla possibilità di continuare l’utilizzo della macchina anche in ricarica, cosa non fattibile con le batterie classiche al piombo/acido. Con le batterie al litio Flash Battery, le piattaforme aeree hanno guadagnato la (continua a pag. 64)

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Lo stand Flash Battery durante la fiera SPS.

La carica dell’eccellenza Lo scorso mese Kaitek Flash Battery ha partecipato alla fiera dell’automazione SPS IPC Drives Italia di Parma. Partecipando per il secondo anno consecutivo alla fiera, Flash Battery, la batteria al litio più venduta d’Italia, conferma la propria volontà di essere sempre più interconnessa ai produttori di macchinari industriali e al mondo dell’automazione, fornendo batterie al litio ad alte prestazioni energetiche e con elevata customizzazione. Sono state infatti presentate per la prima volta al mercato industriale le nuove soluzioni di batterie al litio Flash Battery con un incremento di densità energetica e un miglioramento dei cicli di lavoro. Kaitek Flash Battery nei prossimi mesi completerà la nuova sede di 5.000 metri Marco Righi, Ceo di Flash Battery, quadrati in corso ritira il premio Felix 2019. di realizzazione a Sant’Ilario d’Enza ed è stata eletta di recente come Best Managed Company da Deloitte e miglior impresa under 40 dell’Emilia–Romagna nel corso dell’evento “Industria Felix-l’Italia che compete”. Il riconoscimento segue quello già ottenuto alla fine del 2018 con il “Premio Sostenibilità 2018” assegnatole dall’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile a nome del pool di aziende europee impegnate nel progetto di car sharing elettrico già adottato dalle municipalità di Glasgow, Lisbona, Tolosa, Lione e Barcellona.

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Ple (segue da pag. 62)

possibilità di accettare cariche parziali durante l’utilizzo, senza più la necessità di sale di ricarica apposita: al contrario delle batterie al piombo, infatti, le batterie Flash Battery non producono emissioni e non provocano perdite di acido, pertanto la ricarica può avvenire ovunque, anche in ambienti interni. Un importante punto di forza implementato da Easy Lift su questa macchina di ultima generazione è il sistema Easy-Hers (Easy Lift Hydraulic Energy Recovery System) che consente di recuperare l’olio non utilizzato durante il normale funzionamento della piattaforma per ricaricare la batteria al litio, riducendo spese di ricarica e consumi di carburante. Per i modelli ibridi (sempre con batterie al litio Flash Battery di Kaitek da 200 Ah), Easy Lift ha rivelato anche l’ultimo esponente della gamma, il ragno RA31HY che mantiene le caratteristiche

della versione standard con motore termico, per un’altezza massima di 31 m e uno sbraccio massimo di 14,5 m. La portata massima in cesta è sempre di 230 kg in cesta e, in combinazione con uno

scavalco del primo braccio a 15 m della PLE doppio-telescopica (la prima con job della categoria) consente tutto l’eclettismo di intervento possibile all’operatore più esperto.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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Sollevatori Telescopici MAGNI

Bigger than life CON LA PRESENTAZIONE A MONACO DEL GIGANTE ROTATIVO TELESCOPICO RTH 13.26 SH, SI AMPLIANO LE AMBIZIONI MONDIALI DEL COSTUTTORE EMILIANO. ANCHE NEL SETTORE DELLE PIATTAFORME, CON LE SEMOVENTI A BRACCIO TELESCOPICO E ARTICOLATO

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a genialità non è acqua e l’intuizione del futuro ne è il sintomo più rilevante. Questo assioma può essere applicato senz’altro a un costruttore prolifico e lungimirante come Magni che al Bauma ha sorpreso ancora una volta il pubblico dei clienti e degli osservatori intervenuti nel suo indaffarato spazio espositivo. Al centro della ribalta, l’ultimo arrivato - con accoglienza magnificente - nella serie dei rotativi telescopici, il nuovo RTH 13.26 SH. Si tratta del modello di questa tipologia con maggiore capacità di sollevamento sul mercato mondiale (oltre 13 t). Un gigante da 30,6 t per 26 m di altezza di sollevamento che ha conteso il palcoscenico all’altro peso massimo, il già conosciuto in ambito internazionle 6.46 SH. Tutti i modelli di questa gamma - a partire proprio dal RTH 6.26 SH - verranno equipaggiati di fab-

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brica con il nuovo monitor touch screen da 10” (denominato XL, praticamente un tablet a portata di mano in cabina). Tra i componenti da sottolineare, troviamo proprio le cabine montate sui sollevatori Magni, certificate FOPS/ROPS, chiuse ermeticamente e completamente pressurizzate. Garantiscono una filtrazione al 100% dell’aria, conferendo sicurezza al lavoro dell’operatore in ambienti dal forte impatto inquinante. La cabina consente una visibilità totale grazie al grande parabrezza che si estende all’intera sagoma dell’operatore, consentendogli un controllo totale del carico durante la movimentazione. La colonna di sterzo è regolabile e permette un accesso facilitato in cabina assicurando al contempo allo stesso operatore una posizione ergonomica. Il riscaldamento e l’aria condizionata sono di serie su tutti i modelli della gamma RTH (escluso

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PERFORMANCE SENZA EGUALI

il modello 4.18 Smart). Una pratica presa USB permette diverse funzionalità. Nella varietà dell’offerta Magni, il rappresentante principe della gamma Smart - come testimoniato dall’attenzione raccolta a Monaco - è il modello 5.21 Smart con stabilizzatori pivottanti e un chassis più compatto, ideale per i piccoli cantieri e per raggiungere aree di lavoro difficile accesso e movimentazione. Sul fronte recente dell’offerta Magni (la produzione in sodalizio con il gruppo cinese Dingli è del 2016), si estende la gamma delle piattaforme aeree semoventi elettriche e diesel. La gamma delle piattaforme elettriche scissor è composta oggi da nove modelli, che variano dai 7 ai 16 m di altezza di lavoro. La gamma diesel, riservata alla cantieristica e alle applicazio-

ni off-road (fino al 50% di dislivello superabile) presenta cinque modelli di PLE a forbice dai 12 ai 22 metri di quota lavoro. Si tratta di macchine importanti, con scocche in acciaio altamente resistenti e facilità di accesso al vano motore per consentire una manutenzione agevolata. La novità in fiera riguarda l’ultima serie di piattaforme semoventi a braccio telescopico e articolato. I primi campioni di progetto Magni si chiamano DTB30HRT (telescopico) e DAB28HRT (articolato) e sono i rappresentanti di una linea che contempla cinque modelli diesel e tre elettrici. Le piattaforme telescopiche Magni, in particolare, comprendono quattro modelli dai 24 ai 30 m di altezza operativa, in attesa dell’arrivo di altri due modelli annunciati nei prossimi mesi.

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

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La sede che verrà Arriverà nel prossimo anno la nuova dimora produttiva Magni a Castelfranco Emilia (Mo), uno stabilimento che amplierà in modo esponenziale l’attuale quartier generale. I lavori in corso porteranno a 23 ettari l’area di insediamento complessiva, con 36.000 metri quadrati di superficie coperta. La volumetria in fase di costruzione è di oltre 540.000 metri cubi totali e comprenderà oltre 450 posti macchina e tra i benefit, oltre 460 nuovi alberi piantumati.

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Attrezzature & Componenti BOSCH REXROTH

Configurazione fluida TRE NOVITÀ DI IDRAULICA COMPATTA PER APPLICAZIONI CONSTRUCTION E LIFTING. VALVOLA DIREZIONALE EDG NELL MASSIMA LIBERTÀ DI APPLICAZIONE

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ove va la ricerca oleodinamica, nel solco delle nuove esigenze dinamiche delle macchine attuali? Una risposta diversi-

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ficata la può dare Bosch Rexroth che ha implementato - e presentato all’ultimo Bauma - un panorama di soluzioni efficaci e versatili. La nostra prima scelta di

analisi riguarda l’inedita E-Valve, un modulo con il quale Bosch Rexroth amplia la propria offerta di valvole anti-rottura tubo con un componente sviluppato per

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adattarsi alla perfezione a diverse tipologie di escavatori da 8 a 32 tonnellate. I controlli elettronici avanzati e una configurazione ottimizzata permettono alla E-Valve di ridurre al minimo le perdite di carico assicurando una gestione ottimale del sistema. Inoltre, la valvola consente di contenere il consumo di carburante, calibrando i cicli di lavoro attraverso la funzione “ghost mode”. Grazie al nuovo collettore in fusione, E-Valve è del 41% più leggera delle valvole anti rottura tubo in gamma e presenta una riduzione delle perdite di carico del 43%. Il suo design la rende adattabile a un ampio range di macchine movimento terra. Sul fronte dei controlli idraulici Bosch Rexroth, la gamma attuale si arricchisce del riduttore di pressione proporzionale DRE05, certamente una soluzione di estrema affidabilità per evitare la formazione di bolle e inclusioni d’aria nella valvola, grazie tra l’altro a un design rinnovato. La valvola DRE05 può essere utilizzata per una vasta varietà di applicazioni. Per dare maggiore precisione al movimento dei gruppi frizione-cambio; per garantire la robustezza e la sicurezza delle unità di controllo per pompe e motori; per una gestione dinamica dei blocchi elettro-idraulici di controllo. La valvola presenta una superiore precisione e una miglior ripetibilità grazie alla sua bassa isteresi ed è progettata in vista di una ottimizzazione dei consumi energetici, riducendo al contempo al minimo ogni necessità di manutenzione. Veniamo ora a un prodigio modulare, efficiente, veloce: sono queste le principali caratteristiche della nuova valvola direzionale EDG di Bosch Rexroth, disponibile nelle due versioni Compact e Premium e sviluppata per applicazioni mobili in cui prestazioni elevate e ed alta configurabilità fanno la differenza. È il caso, ad esempio, delle piattaforme aeree, delle macchine per il sollevamento cantieristico e industriale, delle macchine per l’edilizia o per il settore agricolo.

Nella versione Compact, il nuovo blocco modulare pre-compensato con sistema load sensing EDG può essere fornito di valvole di massima o anti-cavitazione secondarie e valvole di massima su linea LS. In veste Premium può integrare valvole di non ritorno pilotate o valvole di bilanciamento. Entrambe le linee sono disegnate per lavorare a pressioni sino a 350 bar, contyemplando portate notevoli fino ai 40 litri al minuto. Le valvole modulari della serie EDG e la piastra di ingresso altamente configurabile permettono un’alta configurabilità delle funzioni del distributore. La piastra di ingresso incorpora le

nuove elettrovalvole proporzionali KSVS che sono in grado di offrire una controllabilità ottimale sino a 80 litri al minuto, bassa isteresi e minime perdite di carico. Il compensatore integrato nella funzione di discesa garantisce sempre la massima precisione di manovra e posizionamento indipendentemente dal carico sulle forche. La nuova valvola direzionale EDG completa e potenzia la soluzione di Bosch Rexroth per i carrelli elevatori . Prestazioni eccellenti, dimensioni ridotte e massima flessibilità grazie al design modulare.

Scelta di design Nell’ambito dei sistemi di configurazione, Bosch Rexroth introduce anche il software CHoose giunto alla versione 3.0, dedicato alla configurazione valvole di soluzioni Compact Hydraulics. L’applicazione è ottimizzata per accelerare i processi di design dei produttori di macchine e fa sì che le soluzioni personalizzate possano essere configurate nella maniera più agevole e intuitiva possibile. Sarà sufficiente selezionare i componenti desiderati dalla libreria, trascinarli nello schema idraulico e impostare i parametri per realizzare il progetto desiderato.

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Attrezzature & Componenti AIRP

Il ritorno del mercato DALL’INTRODUZIONE DEI DAZI ANTIDUMPING È PARTITA LA SPINTA ALLA CRESCITA DI UN MERCATO RETREAD CHE AIUTA PRIMA DI TUTTO L’ECONOMIA CIRCOLARE. L’OPINIONE DI STEFANO CARLONI

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opo sei anni consecutivi di calo, nel 2018 il mercato europeo del pneumatico ricostruito è tornato a registrare il segno positivo in termini di vendite. Come dimostrano infatti i più recenti dati diffusi da Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici), lo scorso anno le vendite di pneumatici ricostruiti nella UE sono aumentate del 2,1% sul 2017. Ad incidere sulla crescita, l’introduzione da parte dell’Unione Euro-

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pea dei dazi antidumping sulle importazioni di pneumatici nuovi e ricostruiti per autobus o autocarri provenienti dalla Cina. In questa intervista le opinioni di Stefano Carloni, presidente dell’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, che ci parla delle prospettive del mercato del ricostruito, del rapporto tra pneumatici ed economia circolare, del ruolo dell’associazione e della situazione attuale dell’industria della ricostruzione in Italia.

Presidente Carloni, l’introduzione dei dazi antidumping rappresenta sicuramente un passaggio importante per la ripresa dell’intera industria europea del pneumatico ricostruito, che negli ultimi anni ha subìto la concorrenza sleale di prodotti di bassa qualità venduti sottocosto nell’Unione Europea. Quali prospettive si aprono ora per il settore del ricostruito? “L’impatto dei dazi è stato indubbiamen-

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te rapido e positivo, già un mese dopo l’introduzione dei dazi provvisori si sono visti segnali di risveglio del mercato, ad esempio le carcasse ricostruibili hanno subito visto un aumento della domanda e del loro valore. Nei mesi successivi abbiamo visto che anche le vendite hanno seguito questa tendenza positiva, e dopo anni di calo continuo molti ricostruttori vivono finalmente una ripresa della produzione. Possiamo dire che l’introduzione dei dazi ha prodotto l’inversione di tendenza che speravamo; tuttavia, per quanto importante sia l’effetto dei dazi, questo elemento da solo non basta a mettere in sicurezza la ricostruzione, che dovrà adesso lavorare per costruire un nuovo corso”. Dal suo punto di vista in che modo il settore dovrà lavorare per sfruttare questa importante occasione offerta dall’introduzione dei dazi? In particolare, in che modo è possibile lavorare per sostenere ulteriormente il mercato dei pneumatici ricostruiti?

“Premesso che la tendenza dei prossimi anni di tutta l’industria europea sarà verso l’economia circolare, l’industria della ricostruzione avrà bisogno di trovare misure strutturali in grado di sostenere la produzione e la domanda nel medio-lungo termine. Servirebbe ad esempio un sistema di certificazione della carcassa: è un elemento che ad oggi manca, ma che riteniamo potrebbe dare un solido fondamento al futuro della ricostruzione, stimolando anche la competitività del prodotto nuovo. E la stessa industria del pneumatico nuovo, a

sua volta, potrebbe giocare un ruolo importante: in un momento positivo per il mercato, sarebbe opportuno investire con decisione sull’innovazione tecnologica, per migliorare ulteriormente la qualità del prodotto offerto, così da rendere ancora più competitiva la ricostruzione”. Il settore del pneumatico ricostruito rappresenta da sempre un tassello fondamentale per la costruzione di un’economia circolare che incentivi il riuso e quindi la sostenibilità ambien-

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Attrezzature & Componenti tale. Ritiene che la virtuosità della ricostruzione sia oggi adeguatamente riconosciuta e valorizzata come tale? “Purtroppo ad oggi no, eppure proprio per il suo essere un perfetto paradigma di economia circolare la ricostruzione dovrebbe essere agevolata in più modi, ad esempio supportando la domanda attraverso una fiscalità di vantaggio, che può assumere la forma di un credito di imposta o di uno sgravio fiscale per l’utilizzatore. Un’occasione importante sarà in questo senso il recepimento delle direttive europee sull’economia circolare, che gli stati membri dell’Unione dovranno perfezionare entro maggio del 2020: speriamo che almeno di fronte a questo obbligo il decisore pubblico arrivi a creare strumenti idonei ed efficaci per supportare un nuovo modello industriale”. Che ruolo gioca oggi l’associazione? In che modo è impegnata a valorizzare le valenze positive della ricostruzione di pneumatici? “I temi su cui lavorare per sostenere la ricostruzione sono diversi. Oltre a un impegno generale per sostenere la transizione all’economia circolare, abbiamo iniziato a occuparci del tema già menzionato relativo alla certificazione della ricostruibilità delle carcasse, nell’ottica di dare un impulso all’ecodesign dei pneumatici. Per

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facilitare la loro ricostruibilità dovremmo poi chiedere anche una maggiore uniformità nelle dimensioni delle carcasse. Oltre a questi aspetti, e al tema delle politiche fiscali favorevoli alla ricostruzione, poi, crediamo si debba lavorare anche nell’ottica di una maggiore tracciabilità dei pneumatici, sia per aiutare la ricostruzione che nell’ottica del loro corretto recupero e smaltimento a fine vita. Infine, poiché il prodotto ricostruito, dopo anni in

cui gli operatori hanno davvero faticato a rimanere sul mercato, è ancora “debole”, crediamo sia opportuno non aggiungere per il momento un eccessivo carico normativo e burocratico a livello europeo”. Allo sviluppo dell’industria della ricostruzione di pneumatici un notevole contributo è dato proprio dal nostro Paese, che ha importanti realtà nella produzione di attrezzature per la ricostruzione. Ci vuole dire qualcosa a proposito della situazione generale dell’industria della ricostruzione in Italia? “L’Italia ha in effetti una grande tradizione nella ricostruzione anche sul versante dei macchinari e dei materiali, un’industria che negli anni si è saputa affermare come un’eccellenza a livello internazionale, arrivando a esportare gran parte della propria produzione. Se si visitano degli stabilimenti di ricostruzione in altri paesi europei è molto probabile infatti che le linee di produzione siano made in Italy. Proprio per questo le nostre industrie hanno saputo resistere bene alla crisi degli ultimi decenni, e ad oggi offrono importanti opportunità per innovare e rilanciare la ricostruzione italiana e la sua competitività”.

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Attrezzature & Componenti LUXTOWER

Elettrica, pulita, luminosa LA NEW ENTRY B ONE DI LUXTOWER È LA TORRE FARO PIÙ COMPATTA E GREEN DEL MERCATO. PROGETTATA NEL NOME DELLA SICUREZZA, DELLA MULTIFUNZIONALITÀ E DEL RISPETTO AMBIENTALE

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arà il successo che ha salutato con chiara evidenza il Bauma più grande di tutti i tempi, ma la presenza di Luxtower a Monaco non poteva essere più brillante e attuale. L’ultima novità delle torri faro made in Italy - che hanno conquistato già ampi spazi del mercato internazionale - si chiama Lux B one e già a prima vista conquista un primato. Si tratta della torre faro più compatta sul mercato attuale - 1.190 x 800 x 2.400 mm soltanto di ingombro - e la funzionalità (ecosostenibile) è affidata a due batterie AGM da 12 V l’una (140 Ah) che consentono, con una carica completa, un’autonomia operativa fino a 11 ore consecutive. La soddisfazione di Elisa Taini, tra gli spazi del padiglione C5 alla Messe München, è evidente. “Con tre modalità di lavoro offerte dalla Lux B one - ci conferma la direttrice commerciale e marketing di Luxtower - gli operatori possono coprire ogni esigenza del mercato nei settori più diversificati, dalle costruzioni all’emergency, dagli eventi pubblici all’intrattenimento. Ovunque sia indispensabile (anche sotto il profilo legislativo, questo va sottolineato) che ci si debba dotare di un’adeguata illuminazione all’interno di un’area di lavoro o di pubblica fruizione”. La sostenibilità contenuta nella filosofia Luxtower è perfettamente coerente con l’’ “electric wave” che si è alzata da Monaco grazie all’impegno tecnologico di molti costruttori. A questa evidenza, si aggiunge un’altra considerazione fondamentale. “La luce negli ambiti di lavoro è sinonimo

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di sicurezza - sottolinea Elisa Taini - e il motto che Luxtower ha portato al Bauma, ‘Enjoy your light’, può essere letto come ‘Prenditi la tua luce’, come diritto al lavoro in un ambiente sicuro, quindi preservato da un’illuminazione adeguata e a norma di legge”. La B One è una torre faro ideale per le emergenze. Quando viene collocata sui luoghi di intervento, connettendo la macchina alla rete elettrica, si produce un black-out nella rete stessa e la torre rimane accesa per le 11 ore di durata del bloccorete. Come abbiamo già detto, la Lux B one è una torre faro completamente green: non necessita di manutenzione ai componenti funzionali, ovviamente non ha costi legati al gasolio e naturalmente è priva di emissioni inquinanti e risulta completamente silenziosa durante il fun-

zionamento. “Le batterie contemplano oltre 500 cicli di lavoro al massimo della funzione. Si tratta di batterie AGM; ideali per una funzionalità a bassa tensione e in modalità on/off - precisa ancora Elisa Taini - Una ricarica completa si può realizzare in nove ore circa”. Dettaglio importante, la torre faro B one è dotata di Led prodotti da Tyri, costruttore svedese primario, e sono il frutto di una ricerca di fornitura selezionata accuratamente da Luxtower. “Si tratta di uno dei pochi Led sul mercato con certificato di protezione IP69K, ben oltre lo standard di efficienza stabilito per i Led rimarca Elisa Taini - alla potenza di 100 W, sono contemplati 12.000 Lumen per ogni Led, e questo dato costituisce la garanzia di un’alta efficienza luminosa per una macchina come la B one che risulta davvero inedita per il mercato odierno”.

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Attrezzature & Componenti REMDEVICE

Sicuri e leggeri… a distanza CON BRICK & PAIL, RISPETTIVAMENTE PULSANTIERE E MARSUPI COMPATTI PER LA GESTIONE DEL SOLLEVAMENTO IN CANTIERE, LE OPZIONI DA REMOTO NON HANNO LIMITI

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alla fucina delle idee inesauribili di REMdevice, lo specialista dei radiocomandi, lo sviluppo degli strumenti standard Brick & Pail - per tutte le tipologie di sollevamento in ambito industriale e nell’edilizia - è proiettato ormai verso un futuro di opportunità polivalenti. Pensando all’operatore che in cantiere vuole soddisfare esigenze sofisticate di gestione e controllo remoto, un preambolo è d’obbligo. Ricerca e produzione dovrebbero mettere sempre al centro il fattore umano. In questo senso, le soluzioni sviluppate e realizzate da REMdevice sono pensate per rendere il lavoro delle imprese e delle squadre operative più economico, razionale, funzionale e naturalmente efficiente. Al contempo, i sistemi REMdevice sono pensati per abbinare sicurezza, maggiore facilità d’uso, migliore rapporto tempo impiegato/risultato conseguito, sensibile

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miglioramento delle pratiche quotidiane nell’esperienza (e nella soddisfazione, testimoniata molto di frequente) delle persone che li utilizzano. Torniamo ora a uno dei risultati più evidenti di questa filosofia, ovvero la combinazione sinergica tra le pulsantiere standard o personalizzate Brick e i marsupi compatti Pail, sempre in versione standard o configurabili con i sistemi elettronici di più alto livello tecnologico. Brick presenta la carta d’identità di un’unità trasmittente leggera e maneggevole, con le facoltà della resistenza strutturale e della facile programmabilità. Questo

strumento vanta un record di durata operativa senza bisogno di ricarica fino 40 ore di lavoro, è la prima e unica pulsantiera con sistema di ricarica brevettato a induzione ed è del tutto isolata da polvere e umidità. La consolle è configurabile per le applicazioni più esigenti e prevede fino a 12 pulsanti, data feedback e comando a selettore o potenziometrico. Brick, inoltre, è particolarmente resistente agli agenti esterni e adatto a impieghi prolungati (la certificazione IP65, in questo senso, ne certifica l’affidabilità e l’impermeabilità). Pail invece è la soluzione a manipolatori più affidabile ed efficiente, nel campo

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dei radiocomandi per carriponte e gru. La consolle - anche in questo caso la prima sul mercato dotata di carica a induzione è maneggevole e precisa, isolata da polveri e umidità, configurabile con estrema facilità per rispondere alle esigenze di ogni applicazione. La consolle Pail è configurabile e può essere implementata con 2, 3, 4 o 5 joystick, selettori e potenziometri, display e data feedback. I manipolatori sono a cinque scatti in posizione ergonomica. Per questo strumento sono previste versioni standard oppure speciali, con data-feedback.

Ancora più prestazioni La novità relativa a Brick & Pail di REMdevice per il 2019 riguarda la versione BiBanda per queste strumentazioni. L’aggiornamento tecnologico in questione è in grado di assicurare grandi prestazioni in ogni tipo di cantiere, in virtù della possibilità di selezionare la frequenza più

adatta a 870 Mhz nel caso di ambienti saturi di interferenze. Per Brick & Pail in versione 2019 è contemplata quindi una doppia frequenza selezionabile (434-870 Mhz, con 72 canali disponibili), quattro livelli di spegnimento e la gestione autoritenute da Dip Switch.

Anche in questo aggiornamento di consolle e manipolatori, è prevista l’implementazione di accumulatori interni con sistema di carica a induzione (di brevetto REMdevice), la protezione climatica e ambientale e tre anni di garanzia integrale.

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Attrezzature & Componenti TVH

Sicurezza “foam-filled” UN SERVIZIO DI RIEMPIMENTO D’AVANGUARDIA CON TUTTE LE SOLUZIONI MIGLIORI PER GLI PNEUMATICI DI PIATTAFORME E CARRELLI ELEVATORI

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I

pneumatici riempiti a schiuma costituiscono un’opzione da seguire nel segno della sicurezza, per l’equipaggiamento delle piattaforme semoventi a braccio e a pantografo. Se si cercano pneumatici a prova di foratura, le tipologie a schiuma costituisco una soluzione ideale nell’ottica di una riduzione dei tempi di fermo macchina e di incremento della produttività. In cosa consiste la schiuma contenuta in questi pneumatici e come vengono prodotti queste tipologie di gomme? La schiuma è una miscela di due componenti. Mescolando due liquidi in un rapporto 50:50 si avvia una reazione chimica che induce la miscela a

indurirsi all’interno del pneumatico. La miscela viene iniettata quindi nel pneumatico stesso attraverso la valvola; in questo modo si va a sostituire l’aria all’interno. Il pneumatico viene lasciato riposare e indurire per 24 ore, in modo che acquisisca la massima solidità. Un controllo di qualità della miscela viene effettuato prima e dopo ogni riempimento. Qui entra in gioco il ruolo di TVH Parts. Dalla primavera 2018, TVH ha introdotto tra i servizi per i propri clienti un sistema di riempimento controllato da computer, in modo da coadiuvare e controllare con la massima precisione lo riempimento dei pneumatici con

schiuma di alta qualità. TVH con questo segmento di service è in grado di offrire batterie di ruote complete per le più diverse applicazioni di sollevamento industriale e, in alternativa, di riempire in modo controllato e irreprensibile set di gomme originali con la schiuma migliore reperibile sul mercato. Per i modelli standard di pneumatici a schiuma, inoltre, TVH prevede a stock un’ampia disponibilità, con la garanzia di una consegna immediata al cliente direttamente dal magazzino. Naturalmente TVH propone non solo pneumatici a schiuma ma una gamma completa di pneumatici per il più ampio raggio di applicazioni.

Alta qualità in mostra a Rotterdam Al TOC Europe di Rotterdam, la fiera internazionale per la logistica e l’automazione industriale e intermodale (dal 18 al 20 giugno), TVH proporrà al suo stand (F66) un’ampia selezione di fari di illuminazione per macchine operatrici e carrelli, una scelta esemplare ed estesa di cabine concepite per reach stacker e spreader, cinque tipologie di ruote per applicazioni ai trailer e una scelta di twistlock di alta qualità per il sollevamento di container.

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Movimentazione Industriale e Portuale BAUMANN

50 anni dal lato del progresso NELLO STABILIMENTO DI CAVAION (VR) SONO STATI CREATI I SIDELOADER CHE HANNO RIVOLUZIONATO IL MATERIAL HANDLING MODERNO. OGGI LA RICERCA SPINGE ANCORA IL VALORE DI UNA GAMMA DIVERSIFICATA

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inquant’anni e non sentirli. Per la Baumann di Cavaion (Vr) l’autorevolezza conquistata sul campo è un passaporto di lungo corso che apre le porte di una committente internazionale a ogni latitudine. Dal 1969 lo sviluppo, la progettazione e la realizzazione in fabbrica di carrelli elevatori laterali (sideloader) ha annoverato l’azienda italiana tra i riferimenti primari di questo mercato molto particolare nell’ambito del material handling industriale. Utilizzando componenti di qualità forniti dai costruttori più prestigiosi nell’implementazione delle serie di carrelli e sviluppando una commercializzazione efficace sulla

base di una rete di vendita e assistenza capillare, Baumann è riuscita negli anni a soddisfarla richiesta di molteplici e diversificate soluzioni di movimentazione e trasporto a misura del cliente. Le macchine Baumann possono far fronte a qualsiasi applicazione e condizione di utilizzo gravoso. I telai dei sideloader di Cavaion sono costruiti seguendo standard di produzione rigorosi, con montanti dal profilo unico, concepiti ad hoc per le esigenze specifiche della committenza. “Resistenza e qualità costituiscono sono componenti essenziali del nostro successo - assicurano dalla sede del costruttore veneto - Grazie a questo impegno nel realizzare progetti

La ricerca che avanza L’ELX è stato lanciato sul mercato da Baumann dopo anni di scrupolose ricerche e test interni. I suoi punti di innovazione presentano un sistema a batterie intelligente, una nuova modalità di propulsione elettrica, un assale sterzante su misura e un inedito sistema idraulico Load Sensing. La macchina si presenta come un modello ultracompatto, propulso da un sistema AC da 120 V, partner ideale di chi cerca un sideloader che assicuri lunga durata a ogni ciclo di lavoro, un comfort elevato e livelli di eccellenza nella manovrabilità. Proprio per l’implementazione sul modello ELX è stato sviluppato il nuovo assale sterzante che contempla una rivoluzionaria redistribuzione dei pesi per ottenere un centro di gravità più basso della macchina.

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di eccellenza, le nostre macchine sono riconosciute e apprezzate in tutto il mondo per la loro durata operativa e per l’affidabilità”. Baumann si è differenziata nel tempo e ha portato nel settore dei sideloader notevoli innovazioni tecnologiche, sotto il duplice profilo della sicurezza e della produttività. Un esempio mirabile per tutti: il sistema VRS (Vite a ricircolo di sfere) di uscita del montante, tra i moduli più avanzati del settore dei carrelli laterali nell’ultimo mezzo secolo di storia del comparto. La gamma comprende attualmente tre linee di prodotto. La serie Compact contempla sideloader da 3 a 5 t di capacità, divisi in tipologie elettriche (EHX ed ELX) e diesel (HX) per un totale di 9 modelli. La serie Mid-Sized prevede invece 13 modelli heavy duty da 5 a 8 t di capacità, anche in questo caso elettrici (EGX) e termici a propulsione diesel (GX). Infine, i pesi massimi Super-Sized è dedicata ai grandi modelli diesel e alle macchine realizzate su misura (di capacità oltre le 10 t) secondo le specifiche concordate con il cliente (serie GX e GS). L’ultimo campione rivelato dalla gamma Baumann è il gigantesco sideloader GXS/GS 500 che consente ben 50 t di

portata. Questa macchina straordinaria è dedicata alle movimentazioni pesanti più impegnative - come quelle che riguardano, ad esempio, le movimentazioni di bramme nelle acciaierie oppure i trasferimenti in ambito portuale di grandi container pieni - in virtù dei poderosi assali OMCI, di un’efficiente modulo di trasmissione Dana Clark e di una potente e attuale motorizzazione Cummins QSL9 Tier 5.

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Sul palcoscenico dell’industria internazionale, Baumann è stata nominata per ben cinque volte agli Excellence Awards della Fork Lift Association, ottenendo riconoscimenti per la sostenibilità ambientale delle proprie macchine e per i molti punti di innovazione. Oggi Baumann è l’unico produttore di carrelli elevatori laterali al mondo ad essersi aggiudicato il prestigioso Watt d’Or assegnato dall’Ufficio federale svizzero dell’energia.

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Movimentazione Industriale e Portuale MOMEK

La banchina delle idee LA GENOVESE MOMEK PRESENTA DUE INNOVATIVI SISTEMI DI SOLLEVAMENTO PER IL CONTAINER HANDLING

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n soli 4 anni di attività, l’azienda genovese Momek – fondata nel 2015 – ha progettato e realizzato due innovativi sistemi di sollevamento dedicati alla movimentazione portuale di container: il Lift Flat Platform Container (LFPC), per

la movimentazione di container aperti con carichi fuori sagoma, e l’OverHeight (OH) ‘full electric’, che sfrutta la logica PLC. Il punto di forza di Momek, attiva nell’ambito della meccanica e della car-

penteria metallica al servizio della logistica portuale, ma anche della cantieristica navale e dell’industria energetica, è quello di unire la flessibilità di un’azienda di modeste dimensioni con l’esperienza di uno staff tecnico-commerciale che opera sul mercato da oltre trent’anni. Caratteristiche che consentono all’azienda genovese non solo di risolvere con competenza e celerità le quotidiane problematiche tecniche del cliente, ma anche di proporre soluzioni innovative mirate alle particolari esigenze di settore. Tra queste, nel settore del sollevamento portuale, ci sono appunto il Lift Flat Platform Container (LFPC) e l’OverHeight (OH), entrambe ideate da Mario Lauria, che già dal 2016 aveva iniziato a lavorare sulla prima di queste innovative soluzioni.

Il Lift Flat Platform Container (LFPC) Nell’ambito della movimentazione portuale si era da tempo constatata l’esigenza di migliorare la sicurezza durante le operazioni di movimentazione di container aperti con carichi fuori sagoma, che necessitano inevitabilmente dell’intervento manuale degli operatori per il fissaggio delle catene.

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Per rispondere a questa necessità, a partire dal 2016 Momek, nella persona di Mario Lauria, ha quindi ideato e iniziato a sviluppare la progettazione di un’attrezzatura di sollevamento davvero innovativa, il ‘Lift Flat Platform Container’ (LFPC). L’idea di base è stata quella di replicare lo stesso sistema già utilizzato per l’aggancio e la movimentazione dei container tramite i twist-lock inseriti verticalmente, adattandolo però alla struttura dei container flat-rack, ovvero progettando meccanismi di aggancio che andassero ad operare orizzontalmente sui blocchi d’angolo. Il sistema, ‘full-electric’, avrebbe inoltre dovuto operare su aggancio e sgancio della struttura in modo del tutto automatico e remotizzato. L’LFPC è stato concepito con caratteristiche che rispondono ai necessari requisiti di completa versatilità: funziona infatti come un ‘adattatore’ fra gru/spreader e flat-rack, senza richiedere quindi la sostituzione o la modifica delle attrezzature già in uso nei porti. Le gru o gli spreader agganciano l’LFPC mediante il classico inserimento verticale dei twist-lock sui blocchi d’angolo integrati nella parte superiore della struttura stessa, replicando la medesima operazione che viene effettuata quando si agganciano verticalmente i container. L’LFPC aggancia quindi la flat-rack tramite inserimento orizzontale dei suoi twist-lock. Il progetto, realizzato e testato per la messa in servizio nell’arco di sdue anni, ha ottenuto fra l’altro il sostegno economico del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale per ricerca e innovazione.

L’OverHeight (OH) ‘full electric’ Questa attrezzatura di sollevamento è stata realizzata da Momek successivamente all’LFPC, sfruttandone gli stessi principi di funzionamento e di controllo remotizzato. Per il movimento dei twist-lock con inserimento verticale è stata applicata la logi-

ca PLC, che per la sua versatilità riesce ad interfacciarsi con qualsiasi periferica, utilizzando oltretutto un telecomando con portata di lungo raggio che garantisce un eccellente spazio di manovra. Le operazioni di aggancio/sgancio vengono effettuate utilizzando motori elettrici retroazionati, ciascuno pilotato da un PLC e da 4 drive dedicati per ogni twist, che ne garantiscono il corretto posizionamento, evitando sganci accidentali del carico. Il controllo sul sistema inoltre è ridondante, in quanto vengono utilizzati anche i fine corsa induttivi di posizione aperto/chiuso, con la garanzia di un doppio controllo sul movimento. Per quanto riguarda la manutenzione, Momek evidenzia che il twist-lock è costituito da un corpo unico che risulta quindi facilmente sostituibile in modo rapido e preciso. La struttura infine è predisposta per essere supportata da pannelli solari al fine di aumentare la durata della carica della batteria.

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Mario Lauria, ideatore delle innovative soluzioni Lift Flat Platform Container (LFPC) e OverHeight (OH).

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FIERE

Le Aziende Italiane al TOC Europe 2019

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ome di consueto, anche quest’anno sarà ben nutrita la delegazione di aziende italiane del settore sollevamento presenti, come espositori, al TOC Europe 2019. La fiera internazionale dedicata alla supply chain dei container, nell’ambito della quale un ruolo centrale è svolto proprio dai mezzi per l’handling portuale, si svolgerà presso il centro espositivo Ahoy di Rotterdam (Olanda) dal 18 al 20 giungo prossimi e vedrà la partecipazione di ben 201 espositori provenienti da tutto il mondo. Tra questi, numerose saranno le aziende italiane, attive in vari segmenti del sollevamento portuale:

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Ariston Cavi Bedeschi e Bedeschi Handling Brevetti Stendalto Brieda Cabins C.O.B.O CVS Ferrari Ecomega Europe Industries Fagioli FTMH Igus Italgru Prysmian Rima Sfiligoi Tratos Cavi UTV

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Molte delle realtà italiane che parteciperanno all’edizione 2019 del TOC, presenteranno a Rotterdam nuovi prodotti o servizi, illustrando il proprio range di soluzioni per il sollevamento portuale e per l’handling dei container ad una vasta platea di stakeholder qualificati. Durante l’edizione 2018 di TOC Europe, infatti, sono stati in tutto 4.000 i visitatori della fiera, cifra record che ha costituito un incremento del 15% rispetto ai dati di affluenza dell’anno precedente.

I tre giorni del TOC saranno caratterizzai anche da una ricca serie di convegni e seminari, suddivisi in tre diverse categorie: i Tech TOC seminars, dedicati alle ultime novità nell’ambito delle operazioni dei terminal container; gli incontri della serie ‘Protect your asset’ dedicati ai temi della cyber security e della sicurezza portuale, e infine i ‘Dry Bulks seminars’, durante i quali verranno affrontati vari aspetti della logistica portuale delle merci alla rinfusa.

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The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3-5 October 2019

N A T I ERM L A T I

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ITALA

IC AWARDS ® IST

www.gisexpo.it

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

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www.gisexpo.it

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3-5 October 2019

2 0 1 95 L’ECCELLENZA ITALIANA NELL’AMBITO DEL TERMINALISMO PORTUALE, INTERMODALE E DELLA LOGISTICA ITALA - THE ITALIAN EXCELLENCE OF TERMINAL AND LOGISTICS OPERATORS

Giovedì 3 Ottobre 2019 Salone Monumentale - Palazzo Gotico - Piacenza

Per informazioni: www.italawards.it Per partecipare alla cena o sponsorizzarla: info@italawards.it Per concorrere: concorso2019@italawards.it 85 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

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TOC 2019

Rima e i componenti per gru portuali

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ttiva da 65 anni nella fabbricazione di sistemi idraulici e di componenti con innovative soluzioni per le gru, Rima – nata nel 1947 e basata a Caronno Pertusella (Varese) – è oggi uno dei leader mondiali del settore, e sarà presente con i suoi prodotti al TOC 2019, in programma a Rotterdam dal 17 al 20 giugno prossimo.

Rima, che nel corso degli anni ha sperimentato una crescita organica costruendo una rete di agenti e partner che copre 23 paesi in Europe, Asia, Australia, North and South America, articola la sua produzione in quattro linee principali, che verranno presentate in occasione della kermesse olandese:

• Storm brakes (Freni antitempesta): Tenaglie a molla, Tenaglie autobloccanti, Puntoni, freni ruota. • Hydraulic systems and components (Sistemi idraulici e componenti): Sistemi Antisway, sistemi TLS Antisnag, sistemi di sterzatura delle ruote e altri sistemi idraulici e componenti per gru. • Rotary actuators (Attuatori rotanti) • Cable protection system (Sistema protezione cavo): COBRA, l’innovativo carrello di sollevamento nastro brevettato da Rima. Rima ha costruito il suo forte know-how sulla gestione e la sicurezza richieste dalle gru portuali come: • Ship to shore Container gantry cranes (STS) • Rail Mounted Yard Gantry cranes (RMG) • Rubber tyred Gantry Cranes (RTG) • Continuous Ship Unloaders La linea di produzione dell’azienda ricopre anche attrezzature per gru a braccio realizzando freni antitempesta e controlli idraulici per gru a braccio mobile, che assicurano elevata precisione ed affidabilità. Attraverso tutte queste esperienze, oltre ai suoi prodotti Rima è in grado di offrire anche un supporto di consulenza qualificato per i propri clienti.

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Movimentazione Industriale e Portuale TOC 2019

Sfiligoi presenta la novità Led UNYX per la sicurezza

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uella di quest’anno è la quarta edizione del TOC Europe a cui sarà presente Sfiligoi, azienda italiana con base a Bassano Del Grappa che dal 2000 si è specializzata nella realizzazione di luci a led ad alte prestazioni per diverse applicazioni industriali, comprese le gru e i mezzi di sollevamento portuale. All’edizione 2019 della fiera, in programma a Rotterdam dal 17 al 20 giugno prossimi, Sfiligoi presenterà la sue soluzioni led dedicate all’handling portuale, che sono appositamente progettate per questo tipo di utilizzo, essendo resistenti a vibrazioni e corrosione, e possono essere installate sia su nuovi mezzi che nel retrofitting di macchine di diversa tipologia, tra cui STS, QC, ASC, RTG, RMG. Si tratta della gamma UNYX, e in particolare di UNYX SAFETY EAL®+SWL®: “Electronic Adaptive Light” + “Safety Working Light”, che spicca tra le tecnologie d’avanguardia, con la combinazione di due sistemi brevettati per la gestione adattiva della luce. Lo scopo peculiare del sistema EAL® è di graduare il flusso luminoso in relazione all’altezza del container rispetto l’ope-

ratore, permettendo quindi, tramite un software esclusivo Sfiligoi, di aumentare o ridurre l’ampiezza del fascio di luce dei fari durante le fasi di carico e scarico dei container. L’obiettivo del sistema SWL®, invece, è di garantire una maggiore illuminazione dello spazio a terra di almeno 20 metri davanti al carrello nella direzione di avanzamento del carrello stesso verso nave e verso terra; con un conseguente aumento

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della sicurezza nell’intera aerea di manovra. Impostando infatti un “fronte luminoso” avanzato nella direzione di spostamento del carrello anche gli operatori a terra saranno completamente visibili. Questi sistemi di dimmerazione intelligente, unici sul mercato, aumentano la visibilità e la sicurezza degli operatori durante le operazioni di manovra, garantendo ingenti risparmi sia energetici che economici.

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Movimentazione Industriale e Portuale TOC 2019

Konecranes, il volto ecosostenibile

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a partecipazione del gruppo finlandese Konecranes al TOC Europe 2019 sarà perfettamente in linea con il tema globale dell’evento, che è “Powered by Ecolifting”: l’azienda specializzata in mezzi di sollevamento, che sarà al TOC – in programma a Rotterdam dal 17 al 20 giungo prossimi – con la sua divisione Port Solutions, presenterà infatti una serie di ‘Ecolifting solutions’, forte del fatto di essere stata la prima ad aver lanciato sul mercato la versione ibrida per la sua gamma di reach stacker. Delegazione, quella di Konecranes, che parlerà anche italiano, visto che da gennaio 2017 MHPS Italia S.r.l. è entrata a far parte del gruppo finlandese ed in particolare proprio della divisione Port Solutions. In conseguenza di questa operazione, e in un’ottica di ottimizzazione globale dei siti produttivi di tutto il gruppo, la produzione dei carrelli elevatori per la movimentazione di container portuali, precedentemente sita a Lentigione (RE), è stata trasferita presso la sede svedese di Markaryd, dopo un processo di armonizzazione con i modelli già esistenti. Questo ha portato alla formazione di due linee di prodotto:

menti digitali (Smart Connected Lift Trucks) e la possibilità di essere personalizzati secondo specifiche richieste • Konecranes Liftace, comprendono una gamma più ridotta e standardizzata, di agevole manutenzione, con minori tempi di consegna La società italiana del gruppo Konecranes ha oggi come core-business la vendita di ricambi e relative attività di service ed assistenza per: • carrelli della famiglia Konecranes Liftace • gru per la movimentazione portuale di tutto il Gruppo Konecranes (MHC,

Straddle Carrier, Ship to Shore ecc..) • carrelli e gru portuali (Konecranes Legacy) prodotte prima dell’acquisizione conosciute con i marchi: Reggiane, Gottwald, Noell, Fantuzzi, Terex. Per quanto riguarda il TOC 2019, sarà la business unit Konecranes Lift Trucks ad essere protagonista con le sue “Ecolifting Solutions” tra cui Power Drive – Flow Drive – Hybrid Drive, studiate per poter ridurre il consumo di carburante (a partire dal 15% fino al 40%) durante le operazioni, insieme al calo di emissioni di anidride carbonica, senza portare alcuna riduzione alla produttività globale (uncompromised performance).

• Konecranes Lift Trucks, che comprendono una gamma completa, realizzati con tecnologie all’avanguardia, ottimizzazione della flotta tramite stru-

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Movimentazione Industriale e Portuale HEEREMA

Gigante Offshore LA SOCIETÀ VARA A SINGAPORE SLEIPNIR, LA PIÙ GRANDE CRANE VESSEL DEL MONDO

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uando entrerà in attività, nei prossimi mesi, la SSCV Sleipnir infrangerà diversi record: sarà infatti la più grande crane vessel semi sommergibile mai costruita, il mezzo della sua categoria dotato delle maggior capacità di sollevamento e anche la prima nave-gru ad alimentazione ibrida diesel e gas naturale. Commissionata al cantiere Sembcorp Marine’s Tuas Boulevard Yard di Singapore dalla compagnia olandese Heerema Marine Contractors, la Spleipnir è stata varata nei giorni scorsi nel porto asiatico e dopo le necessarie prove in mare entrerà nella disponibilità del suo armatore, che la impiegherà in attività di costruzione offshore al servizio dell’industria oil&gas e di quella delle energie rinnovabili. Il primo record è quello dimensionale: con i suoi 220 metri d lunghezza, e il suo

ponte superiore rinforzato lungo 120 metri, la Sleipnir è infatti la più grande crane vessel al mondo, ma sarà anche la più capace grazie alla dotazione di due gru revolving con una capacità di sollevamento combinata di 20.000 tonnellate (10.000 tonnellate ciascuna). Nessuna nave di questo tipo dispone di una simile capacità. Infine, la nuova costruzione in fase di completamento da Sembcorp sarà anche l’unica semi-submersible crane vessel ad essere dotata di propulsione ibrida: sarà in grado di bruciare, per alimentarsi, sia marine gas oil (MGO) che gas naturale liquefatto (LNG), potendo così operare anche in aree dove sono in vigore norme molto restrittive riguardo le emissioni navali (come le aree ECAs di Stati Uniti e Nord Europa). La Sleipnir, in grado di accogliere a bordo 400 persone, opererà in tutto il mondo

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in attività di installazione o rimozione di jackets, topside, fondazioni sottomarine, sistemi di ancoraggio e altre strutture offshore. L’armatore Heerem ha infatti già fissato – come si legge nella nota di presentazione ufficiale della nave – una serie di impieghi per diversi progetti offshore, tra cui installazioni in Mediterraneo nel giacimento Laviatano e installazioni nel Mare del Nord in acque danesi, britanniche olandesi. In particolare nel settore dell’eolico offshore, il contractor dei Paesi Bassi ha registrato un constante incremento delle dimensioni delle turbine e delle strutture sottomarine di sostegno, tendenza che ha generato nuove necessità in termini di capacità dei mezzi impiegati per l’installazione. Necessità a cui la Sleipnir sarà pienamente in grado di rispondere.

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Movimentazione Industriale e Portuale HUBTEX

Piattaforma ergonomica AD HANNOVER HANNO CONQUISTATO GLI OPERATORI DELLA LOGISTICA I NUOVI SIDELOADER MULTIDIREZIONALI DELLA LINEA PHOENIX

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agli spazi della kermesse Ligna di Hannover, conclusa da poche settimane, hanno calamitato l’attenzione dei responsabili dei parchi macchine per la logistica i nuovi modelli PhoeniX, sviluppati da Hubtex, in anteprima per i visitatori dell’importante fiera internazionale. I nuovi carrelli elevatori laterali hanno una capacità di carico da tre a cinque tonnellate e Hubtex prevede di sostituire gradualmente tutti i sideloader multidirezionali elettrici dotati di telaio a pendolo, proprio con i modelli della piattaforma di sviluppo PhoeniX. Tutti i sideloader multidirezionali della serie PhoeniX sono caratterizzati da un design rinnovato e impressionante per l’ergonomia di impianto, con un’attenzione davvero particolare alle esigenze degli operatori. Come per i veicoli MaxX, i conducenti beneficiano di una cabina dallo spazio sovradimensionato (anche per le gambe del conducente) a garanzia del massimo comfort di guida. La nuova cabina offre anche una migliore visibilità a 360 gradi, molto apprezzabile specialmente dopo la forca di destra. Il terminale operativo HIT3

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è dotato di un display a colori che offre all’operatore un’immagine chiara di tutte le impostazioni più importanti e dei dati operativi. Ulteriori funzioni sono state aggiunte al terminale HIT3 per la nuova serie di veicoli. Durante lo sviluppo della nuova serie PhoeniX, la cabina trasversale e altre varianti di cabina saranno implementate nel corso del 2019. La piattaforma di sviluppo PhoeniX è la prima a disporre di servosterzo puramente elettrico per l’intera gamma. Ciò significa che i rumori dello sterzo sono ridotti al minimo, riducendo allo stesso tempo in modo significativo il consumo di energia. Gli utenti possono ottenere maggiori vantaggi in termini di efficienza combinando questo sistema di sterzatura con la guida

induttiva a filo. Equipaggiato con il sistema brevettato di sterzo HX come optional, il carrello elevatore offre una perfetta manovrabilità in tutte le direzioni. Inoltre, Hubtex ha reso il funzionamento del montante di sollevamento ancora più “morbido”, riducendo al minimo le vibrazioni e garantendo una movimentazione precisa del carico. Nel campo di applicazione della movimentazione del legname, se necessario, il nuovo sideloader elettrico dispone anche di un display di sovraccarico e peso indipendente dall’altezza di sollevamento. Anche la versione standard di PhoeniX è già progettata per l’automazione graduale. Una nuova generazione di sistemi di controllo del veicolo, percorsi predefiniti

per il cablaggio, posizioni per i sensori e funzionalità aggiuntive sottolineano le piattaforme di sviluppo orientate al futuro. Se necessario, è possibile integrare numerosi sistemi di assistenza, come la navigazione con guida laser, che sarà disponibile per la prima volta nella serie PhoeniX. Questo nuovo sistema garantisce un posizionamento del veicolo estremamente preciso. “In Hubtex, decenni di esperienza sono andati a ridisegnare e sviluppare ulteriormente i nostri collaudati sideloaders multidirezionali elettrici - ha dichiarato l’amministratore delegato di Hubtex, Hans-Joachim Finger - Stiamo facendo la cosa giusta al momento giusto per assicurarci di essere nella migliore posizione possibile per soddisfare i crescenti requisiti nell’era dell’Industria 4.0”. Sviluppando la nuova piattaforma PhoeniX, Hubtex sta rafforzando il suo portafoglio di sideloaders multidirezionali elettrici. Insieme alle piattaforme MaxX e BasiX, l’azienda può ora offrire la soluzione giusta per qualsiasi applicazione nella movimentazione di carichi lunghi.

Vittoria MaxX ai FLTA Environment, Ergonomics, Safety e Safe Site, queste le quattro categorie che hanno visto in gara le eccellenze industriali globali ai FLTA Awards 2019, gli Oscar dei carrelli elevatori, che si sono svolti a Telford, in Inghilterra, alla fine di aprile. Hubtex si è aggiudicata nell’occasione la terza vittoria nella categoria Ergonomia, sponsorizzata da Triathlon Battery Solutions. Per Hubtex ed il suo sideloader multidirezionale MaxX il successo è stato pieno con i giurati profondamente impressionati dal suo ergonomico approccio a un design che è tutto dalla parte dell’operatore.

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Movimentazione Industriale e Portuale MEC GRU

Sul binario della qualità LA SINERGIA TRA IL COSTRUTTORE DI GARBAGNATE MILANESE E SWF KRANTECHNIK SPINGE IL VALORE E LE PRESTAZIONI DI IMPIANTI COSTRUITI SU MISURA PER IL CLIENTE

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he si tratti di un autentico protagonista, ci sono pochi dubbi, guardando alla vasta clientela che ne costituisce l’attuale portafoglio di committente. Che il piglio progettuale sia quello di un autentico innovatore, lo sanno sempre più in tanti, nel pubblico delle imprese che utilizzano carriponte nei cicli di processo che riguardano materiali e componenti di produzione. Dopo la citazione di questi segni distintivi, riveliamo finalmente l’identità completa di Mec Gru, realtà storica di Garbagnate Milanese - nel nord-ovest della capitale morale ed economica d’Italia - proprietaria di una società illustre

come Defries Titano e autrice di impianti di sollevamento su misura per ogni esigenza industriale. Su cosa si basa l’eccellenza dei carriponte (e delle gru a bandiera) Mec Gru? Innanzitutto sulla componentistica di paranchi, testate, motori, apparecchiature elettriche fornite in serie numerose e diversificate da SWF Krantechnik, azienda tedesca leader mondiale nel settore. Mec Gru, in Italia, è importatore ufficiale di SWF da oltre 30 anni e diffonde in ogni area regionale i prodotti del costruttore tedesco attraverso la propria rete di filiali commerciali, uffici di rappresentanza e distributori.

Questo valore aggiunto dei modelli Mec Gru è un elemento fondamentale di qualità che distingue in modo esponenziale i prodotti che escono dallo stabilimento di Garbagnate da tutti gli altri presenti sul mercato nazionale. Le gru a ponte Mec Gru-SWF (a sottolineare quello che è un vero e proprio sodalizio tecnico) sono di serie senza cavi pendenti a vista, con catena portacavo e radiocomando Telecrane Italia già forniti di progetto, all’atto dell’acquisto. Questo valore di controllo remoto, unito alle doppie velocità per tutti movimenti e ai tre anni di garanzia determina per i carroponte Mec Gru prestazioni e dinamiche ai vertici del settore.

Il ponte delle novità al GIS 2019 L’appuntamento più prossimo per le novità Mec Gru sarà al prossimo GIS, le Giornate del Sollevamento di Piacenza (3-5 ottobre 2019), con l’anteprima mondiale di un paranco innovativo e di grande efficienza, seguito dalla presentazione di Profile Master PLUS e LIGHTster PLUS, il nuovo sistema modulare di gru leggere in acciaio e alluminio, per carichi fino a due tonnellate - prodotti sinergici al profilo KBH utilizzato da tante aziende e conosciuto in tutto il mondo. Poi, via alla schiera tedesca con i prodotti SWF Lifting Intelligence (linea guida per l’innovazione di modelli a ponte Mec Gru implementati con SWF Novamaster, SWF Sway Control e SWF Tandem), e allo Shock Load Prevention (per la protezione di paranco e strutture del carroponte da shock per sollevamenti troppo veloci), Microspeed (per movimenti lenti), Slack Rope Prevention, (dispositivo contro allentamento della fune) e Inching (per movimenti lenti del carroponte nei posizionamenti di precisione).

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Agv SWISSLOG

Tra i volumi della velocità UNA NUOVA ERA TECNOLOGICA NELLO STOCK DI MATERIALE ELETTRICO PER IL GRUPPO COMOLI FERRARI CON L’ADOZIONE DEI PROGRAMMI AVANZATI AUTOSTORE

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omoli Ferrari, con una quota di mercato pari all’8%, è il maggior gruppo indipendente della distribuzione di materiale elettrico completamente italiano e da anni ha assunto il ruolo il benchmark di clienti e fornitori di un ampio mercato impiantistico che ricerca prodotti, soluzioni e competenza per quadri elettrici, automazione, domotica, sicurezza, illuminazione, climatizzazione, antenne, cavi, fotovoltaico ed energie alternative, impianti navali. Per rispondere alla crescente domanda di disponibilità di materiale per la propria catena di distribuzione - che conta

ben 112 filiali commerciali dislocate in 8 regioni - l’azienda con sede a Novara - si affida a Swisslog per trovare una soluzione di automazione logistica e soddisfare sia l’aumento di capacità di stoccaggio di materiale elettrico sia la domanda di disponibilità di merce. Il nuovo magazzino implementato da Comoli Ferrari è AutoStore, un sistema di picking automatico per carichi leggeri; la soluzione vincente soprattutto in chiave di ottimizzazione dell’area di stock perché sfrutta un migliore utilizzo dello spazio in altezza e ne aumenta l’efficienza grazie all’integrazione totale con la realtà produttiva già

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esistente. “Il vero obiettivo - commenta Roberto Roatta, direttore della logistica del Gruppo Comoli Ferrari - è stato quello di riuscire a ripensare il nostro magazzino in grande, ridisegnandolo nella sua interezza, migliorandone ulteriormente le sue prestazioni e la qualità del suo lavoro. Tutto questo, abbinato alla nostra capillare rete di distribuzione, per adempiere alla nostra missione: la ricerca della massima soddisfazione del cliente. Volevamo l’avanguardia nella catena distributiva e ci siamo riusciti! Insieme a Swisslog abbiamo studiato e messo a punto un modello di stoccaggio e picking che ha

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soddisfatto le nostre esigenze, in modo efficace”. L’affascinante sistema Autostore, che è stato integrato in modo armonico nel magazzino di Comoli Ferrari con un gioco di pannellature e arredamento a tema di un grande bosco, si compone di un imponente sistema fatto da 45 robot che muovono ogni giorno 28.800 cassette contenenti materiale elettrico. 7 porte per il picking ne aumentano la capacità di preparazione degli ordini, e 4 baie cluster fungono da area di refilling connessa in automatico con l’area spedizioni per contribuire velocemente alle richieste dei clienti. Il software proprietario Swisslog SynQ, per la gestione del sistema magazzino è stato perfettamente integrato con il software WMS esistente e garantisce una gestione sia singola che batch degli ordini. I sistemi pick to light e put to light garantisco la massima riduzione dell’errore umano. A pochi mesi dall’installazione e grazie alla gestione automatizzata avanzata del magazzino centrale Comoli Ferrari muove ogni giorno circa 40.000 articoli grazie a un’organizzazione distributiva che permette la consegna tempestiva entro le 24 ore.

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L’orologio svizzero dell’automazione Swisslog realizza soluzioni di automazione all’avanguardia per strutture sanitarie e centri di stoccaggio e distribuzione orientati al futuro. L’azienda ha il suo quartier generale a Buchs, in Svizzera e opera in due settori commerciali, l’Healthcare e la Logistics Automation. I clienti di Swisslog beneficiano di sistemi integrati e prestazioni da un unico fornitore – dalla progettazione alla realizzazione fino all’assistenza. Swisslog fa parte del gruppo Kuka, realtà leader globale nel settore delle soluzioni di automazione intelligente.

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20 19

IL PRIMO EVENTO DEL SETTORE

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3 -5 October 2019

AGV EXPO

®

Piacenza, 3-5 Ottobre 2019 L’edizione inaugurale della AGV EXPO si terrà in concomitanza con la 7a edizione del GIS (Piacenza, 3-5 Ottobre 2019) e più precisamente nel Padiglione 3 del quartiere fieristico di Piacenza Expo e nell’ampia area all’aperto prospiciente ad esso.

Gli AGV (acronimo per Automatic Guided Vehicles) sono sistemi logistici che assolvono innumerevoli funzioni, affinché la movimentazione dei materiali sia la più consona ed efficiente possibile: dall’immagazzinamento allo stoccaggio, dalla movimentazione dei materiali al controllo delle giacenze, dal confezionamento all’evasione degli ordini. I veicoli automatici AGV sono oggi integrati nei processi produttivi e sono utilizzati da una sempre più ampia fascia di clientela che spazia dal comparto automobilistico, meccanico, ceramico, alimentare a quelli del beverage, del farmaceutico, dei film plastici, dell’industria cartaria, dell’abbigliamento, del legno e dei colorifici.

Per informazioni:

Tel. 010 5704948

info@agvexpo.it

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www.agvexpo.it Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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Trasporti Eccezionali MAN

TGX 41.640 8x4 UN NUOVO LEADER PER I PESI OLTRE I 250 T IN ITALIA

T

GX 41.640 8x4: questo è il modello del costruttore tedesco MAN che, dal 2016, si sta imponendo in Italia come il trattore più diffuso per i trasporti eccezionali con peso complessivo fino a 250 tonnellate. Al primo trattore, consegnato all’inizio del 2016 alla Piccoli Pietro, società associata al Gruppo CTS (1), sono seguite altre 15 unità tra cui tre per la Tiroltrans (2), tre per la OTE (3), tre per la Corti (4) e una per Pepa Group (5): di queste, quasi la metà sono state consegnate con i ganci di traino anteriore e posteriore, oltre alla ralla, per l’utilizzo dei grandi rimorchi modulari. L’uscita dal settore degli eccezionali di

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Iveco nel 2015, fino ad allora leader in Italia per i trasporti super-pesanti e, soprattutto, la strana scelta di Mercedes, principale concorrente in molti mercati, di non spingere sul mercato italiano la nuova serie Actros-Arocs MP4 nonostante le buone vendite della precedente serie MP3, ha probabilmente facilitato il risultato, ma sono le grandi qualità del TGX che hanno convinto diversi trasportatori. I precedenti modelli per trasporti eccezionali di MAN hanno avuto consensi meno convincenti in Italia: del TGA 41.660 8x4 è stata venduta solo una unità, mentre del TGX 41.680, nel periodo tra il 2008 e il 2015, ne sono state vendute una decina.

Il TGX 41.640 è stato presentato per la prima volta UN NUOVO LEADER PER GLI ECCEZIONALI IN ITALIA nell’estate del 2014, insieme alla rinnovata gamma TGX equipaggiata con il motore D3876. Proprio il motore è la maggiore novità della nuova serie rispetto a quella originale di fine 2007: abbandonato il V8 da 680 CV, MAN ha realizzato un 6 cilindri in linea Euro 6 con cilindrata di 15,2 litri proposto con potenze di 540, 580 e 640 CV. Grazie alla turbocompressione a due livelli del motore, per il 640 CV la coppia massima di 3000 Nm è disponibile già a 930 g/m. La trasmissione è affidata al cambio automatizzato MAN TipMatic

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Una gamma con molti “Speciali” Oltre al TGX 41.640, MAN propone diversi modelli per i trasporti eccezionali, come il TGX 41.560 8x4 per combinazioni da 120, 150 o 210 t. Entrambi i modelli sono disponibili nella versione “leggera” senza il convertitore di coppia, con peso della combinazione fino a 150 t. Su altri mercati europei il 41.680 è disponibile come 8x6 con asse anteriore motore o come 10x4 con l’aggiunta di un quinto asse, anteriore o posteriore: queste sono versioni messe a punto dalla società tedesca Toni Maurer,

specializzata nella trasformazione di veicoli su base MAN. La stessa Toni Maurer propone anche i TGX 41.560 e 41.640 con passo accorciato rispetto ai 2600 mm tra primo e secondo asse del modello ufficiale. La gamma eccezionale comprende anche i trattori TGX 26.500 e 26.580 6x2 da 90 t e i TGX 33.580 e 33.640 6x4 da 150 t. Solo per i mercati extra-europei (6), MAN produce un trattore 6x6 per combinazioni da 250 t, una soluzione che ha fatto la

storia di MAN in Italia con il 40.400 6x6, un modello che negli anni ottanta è stato impiegato da quasi tutte le società specializzate. Il TGS 40.540 6x6 BBS è infatti equipaggiato solo con motori Euro 4 ed Euro 5, con potenza di 540 CV .

HD, con convertitore di coppia-frizione di innesto di serie, che aumenta la coppia allo spunto fino a 4740 Nm, per partenze morbide anche a pieno carico. Il dispositivo Intarder del cambio insieme al freno motore Turbo EVBec permettono una potenza frenante fino a 900 kW. Dietro la cabina trovano posto il serbatoio carburante da 960 litri e quello per l’olio idraulico da 270 litri, il radiatore supplementare con ventilatore e i vari serbatoi per l’aria. Tutti i TGX 41.640 in Italia sono equipaggiati con la cabina più grande, la XXL a tetto superalto, ma sono disponibile anche la XL con tetto normale e la XLX con tetto medio-alto.

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Trasporti Eccezionali

FAGIOLI

Doppia vittoria agli ESTA Awards

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ncora un volta la grande tecnologia messa in campo Fagioli nei suoi interventi straordinari fa il pieno di riconoscimenti tra gli applausi di giuria e concorrenti, confermando la sua posizione preminente tra le imprese internazionali di ingegneria del sollevamento e del trasporto eccezionale. In occasione della serata di gala per l’assegnazione degli ESTA Awards, i premi assegnati dalla federazione europea del sollevamento e trasporto eccezionale - tenutasi l’11 aprile scorso negli spazi del Westin Grand Munich Hotel - il contractor emiliano ha ricevuto ben due premi. Il primo nella categoria Trasporto - rimorchio e carico oltre 120 t GCW [peso lordo], per il trasporto di due rotori da 170 tonnellate utilizzando sei trattori e rimorchi mo-

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www.gisexpo.it

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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

Piacenza, Italy 3-5 October 2019

Piacenza, Italy 3-5 October 2019

2019

L’ECCELLENZA DEL SOLLEVAMENTO E DEI TRASPORTI ECCEZIONALI IN ITALIA ILTA - THE ITALIAN EXCELLENCE IN THE LIFTING AND SPECIALIZED TRANSPORT SECTORS

Venerdì 4 Ottobre 2019 Salone Monumentale - Palazzo Gotico - Piacenza

Per informazioni: www.ilta.biz Per partecipare alla cena o sponsorizzarla: info@ilta.biz Per concorrere: concorso2019@ilta.biz 99

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Trasporti Eccezionali dulari per un totale di 44 linee d’assi (in differenti configurazioni) per un viaggio prodigioso di 450 km da Genova fino a una centrale elettrica a Premadio in Valdidentro (So), a 1.250 metri sopra il livello del mare. Altro riconoscimento per Fagioli, inoltre, nella categoria Lavoro con SPMT dell’anno, per le operazioni di trasporto e carico di 42 strutture tipo jacket per l’industria eolica offshore in Spagna, del peso fino a 950 tonnellate utilizzando SPMT su 46 linee d’assi.

Fabio Potestà, presidente di Mediapoint & Communications e direttore di Sollevare, membro della giuria degli ESTA Awards, consegna a Christoph Kleiner, direttore vendite di Liebherr-Werk Ehingen, il premio per la Sicurezza.

Tutti i premi dell’edizione 2019 ■

Vi presentiamo di seguito la lista dei vincitori agli ESTA Awards 2019.

Sollevamento dell’anno con autogrù a braccio telescopico con capacità minore o uguale a 120 ton: Mammoet Europe.

Sollevamento dell’anno con autogrù a braccio telescopico con capacità maggiore di 120 t: Sarens.

Sollevamento dell’anno con gru a braccio tralicciato: Mammoet Europe.

Trasporto eccezionale (rimorchio e carico sotto le 120 ton GCW): HLS (Heaavy Load Service).

Trasporto eccezionale – rimorchio e carico sopra le 120 ton GCW: Fagioli.

Tecniche combinate: Sarens.

Sicurezza: Liebherr.

Innovazione – utilizzatore finale: Terex Cranes.

Innovazione – costruttore: Spierings Mobile Cranes.

Lavoro dell’anno con SPMT – Self-Propelled Mobile Transporter: Fagioli

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THE ONLY EUROPEAN EXHIBITION FULLY DEDICATED TO THE MID-STREAM SECTOR AND THE GAS, OIL & WATER DISTRIBUTION NETWORKS

Pipeline & Gas Expo THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

20-22 May 2020 - Piacenza (Italy)

For info and stand bookings info@pipeline-gasexpo.it - Ph. +39 010 5704948

www.pipeline-gasexpo.it

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Trasporti Eccezionali

MAMMOET ITALY

Spinta SPMT ai Gigayacht TRE ESEMPLARI DI OLTRE CENTO METRI L’UNO PER 10.000 TONNELLATE, TRASFERITI DALLA SEDE DI COSTRUZIONE AZIMUT AL PUNTO DI VARO. OPERAZIONE PERFETTA

U

n trasferimento da record ha arricchito, nei primi mesi del 2019 - per la precisione, tra il dicembre 2018 e il marzo di quest’anno - il nutrito bagaglio di grandi imprese portate a termine da Mammoet Italy negli ultimi anni di attività nell’ambito nazionale. Questa volta la filiale di casa nostra del gigante industriale dell’heavy lifting ha fornito supporto al gruppo Azimut Benetti per il varo, dai cantieri di Livorno, di tre superyacht, ognuno superiore ai 100 metri di lunghezza, nell’ambito del progetto Giga Season. La costruzione si è realizzata, per tutti e tre i natanti, negli scali a secco coperti dell’azienda - giganteschi hangar in

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acciaio, due dei quali realizzati nell’ambito del recente potenzia-mento del cantiere Azimut. Si tratta delle imbarcazioni da diporto più grandi mai costruite in Italia da un cantiere privato. I tre yacht hanno dovuto essere portati all’imbocco dello bacino di varo. Mammoet Italy ha provveduto quindi al carico dei tre scafi completi delle attrezzature e della maggior parte delle dotazioni interne su convogli di carrelli SPMT. I tre superyacht, come abbiamo anticipato, presentavano le dimensioni davvero ragguardevoli che vi elenchiamo di seguito, modello per model-lo. FB277, lunghezza 107 metri fuori tutto, peso a vuoto 2.600 tonnellate. FB272, lunghezza oltre 100 metri

fuori tutto, peso a vuoto 4.200 tonnellate. FB275, lunghezza 108 metri fuori tutto, peso a vuoto 2.600 tonnellate. “Il trasporto di questi tre Gigayacht rappresenta un nuovo capitolo della collaborazione tra Mammoet e Azimut Benetti –commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy - La nostra succursale ha già effettuato in passato trasporti di navi ed imbarcazioni di grandi dimensioni utilizzando gli SPMT. La nuova tendenza nelle costruzioni navali e nautiche è di costruire al coperto, che offre una serie di vantaggi, e poi di spostare lo scafo al bacino di varo. Questa è certamente un’opportunità di applicare le nostre capacità ed esperienze in sempre nuove sfide”.

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Conference | Exhibition | Technical Seminars

18 - 20 June 2019 Ahoy Rotterdam, The Netherlands

The impact of new technology on ports & terminals cannot be underestimated Stay competitive & join the conversations @ TOC Europe

Discussions in the conference & seminars will cover Artificial Intelligence

Smart Sensing

Automation Digitalisation Port Operations Standardisation

Servicing

Port of the Future

Intelligent Assets

Asset Protection

Maintenance

Bulk Terminals

Next Generation Terminals

Conference & Seminars

Sponsors

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Find out more at www.tocevents-europe.com

Media Partner

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Fiere SIL BARCELONA 2019

Rotta mediterranea PUNTO DI RITROVO DI TUTTA L’ATTIVITÀ LOGISTICA DEL SUD EUROPA, L’EDIZIONE 2019 HA IL VOLTO NUOVO DELLA CONNETTIVITÀ TRA OPERATORI INTERNAZIONALI

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ppuntamento ormai tra i più attesi non solo nei dintorni della Penisola iberica ma in tutta l’Europa meridionale e nelle aree globali dove i competitor mirano all’espansione a Sud, il Salone Internazionale della Logistica (SIL) è un riferimento certo nella conca del Mediterraneo, e funziona come trampolino di lancio per chi ha intenzione di rivolgere la propria ad aree di mercato come il Maghreb, l’America Latina e il Sud-est Asiatico. La fiera, che si tiene presso la Gran Via de Fira di Barcellona dal 26 al 28 giugno 2019, ha ri-

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organizzato la sua area espositiva con un nuovo concept basato sulla connettività e la divisione tematica in settori specifici. Questa 21ª edizione si presenta con oltre 22.000 metri quadrati di spazio espositivo a disposizione dei protagonisti in mostra, oltre 600 aziende partecipanti, un congresso con oltre 20 sessioni e 220 relatori e un programma di networking completo che metterà in contatto in modo diretto la domanda e l’offerta del settore. Una delle novità principali della fiera spagnola, lo rimarchiamo, è la prerogativa-networking. Oltre alla riproposizione

del Circolo Logistico - una piazza virtuale che mette le aziende in contatto con i centri principali della logistica e della filiera industriale che è sottesa ai fulcri globali del trasporto e dell’intermodalità - la fiera ospiterà anche evento di gala a cui sono invitati 600 “responsabili decisionali” e altre personalità del comparto logistico provenienti dall’Europa, dall’America Latina e dall’area del bacino Mediterraneo. Altra novità, tutte le aziende partecipanti al SIL potranno contattare partecipanti e relatori delle diverse conferenze che si terranno nel corso dell’evento attraverso un siste-


ma di messaggistica istantanea integrato nell’app per smartphone della fiera. Con il titolo “Supply Chain e 4.0 Industry: la nuova era della digitalizzazione e della sostenibilità”, il SIL Congress riunirà oltre 220 relatori internazionali in 16 sessioni nella giornata di mercoledì 26 giugno. Il convegno sarà incentrato sullo stato dell’arte della digitalizzazione in ambito

logistico e intermodale e sulle catene di approvvigionamento integrate; giovedì 27, si concentrerà sul versante dei trasporti e della sostenibilità, mentre venerdì 28 si farà il punto sui progressi della sicurezza nello stesso ambito dei trasporti. Nella kermesse di Barcellona troveranno spazio anche 100 storie di successo

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raccontate dalle aziende leader di settori diversi legati alla logistica come quelli relativi ai comparti automobilistico, alimentare, tessile, chimico, farmaceutico e della grande distribuzione. Il costo di partecipazione al SIL Congress è di 295 euro per due giorni oppure di 150 euro per chi volesse partecipare a una sola sessione durante una singola giornata. La fiera offre ai visitatori, inoltre, un Platinum Pass del costo di 650 euro per la partecipazione al SIL Congress, al congresso eDelivery Barcelona, al convegno ALACAT, all’evento Internazionale OEA e al MedaForum della logistica e dei trasporti. Tutti i congressi possono essere seguiti in streaming sempre attraverso l’app SIL 2019. Un’altra novità è costituita dai SIL Talks, due spazi che ospiteranno conferenze di 20 minuti, situate nell’area espositiva dedicata all’intralogistica, ai trasporti e alle infrastrutture.

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 5 - Giugno / Luglio 2019

In questo numero

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Inserzionisti

33 Almac 65 Apex 73 Baumer II Boman 13 Butti 35 CEM 64 Demac 14 Fassi 17 Flash Battery

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67 JLG IV JMG III Merlo 20 Nooteboom 15 Ormig 101 Pipeline & Gas Expo 75 REMdevice 19 Platform Basket

7 Potain 77 Socage 9 Tadano 5 Tecnomovint 103 TOC Europe 25 TVH 61 Vertimac 39 Zoomlion

Effer ........................... 34

Konecranes ............... 88

F Fagioli ................ 84, 98 Flash Battery ............ 62 FM Gru ..................... 48 FTMH ................. 22, 84

L Liebherr .................... 40 Locatelli .................... 32 Luxtower .................. 74

REMdevice ............... 76 Rima ................... 84, 86

I FTMH 41 GIC 59 GIS 12 Goldhofer 3 Grove 10 Haulotte 21 Idrogru 49 IRE 18 Jekko

Aziende citate A Ale ............................. 15 Ariston Cavi ............. 84 B Baumann .................. 80 Bedeschi .................... 84 Bobcat ........................ 10 Bosch Rexroth .......... 68 Brevetti Stendalto .... 82 Brieda Cabins ........... 84 C Cargotec .................... 13 CEM .......................... 14 Clacson ...................... 17 Cobo .......................... 84 Concrane ................... 19 Continental ............... 16 Crosby ....................... 16 CTE ............................ 11 CVS Ferrari ............... 84 D Danieli Cranes ......... 17 Demag ....................... 26 E Ecomega Europe Industries .................. 84

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G Genie ......................... 50 Grove ......................... 28 Gunnebo ................... 16 H Haulotte .................... 58 Heerema ................... 89 Hiab ........................... 34 Hubtex ...................... 90 Hyva .......................... 18 I Igus ............................ 84 Italgru ........................ 84 J JLG ............................. 15 Jekko .......................... 30 K Kalmar ...................... 13

M Magni ........................ 66 Mammoet ...............102 MAN ......................... 96 Manitowoc ........ 28, 46 Marchetti .................. 38 Mec Gru .................... 92 Mollo .................. 11, 60 Momek ...................... 82 Multitel Pagliero ...... 56 O Oil & Steel ................. 52 P Palazzani .................. 54 PM Group ................. 52 Potain ........................ 46 Prysmian ................... 84

S Sany ........................... 14 Sfiligoi ................ 84, 87 Still ............................. 20 STS ............................. 12 Swisslog .................... 93 T Tadano ...................... 26 Terex ................... 26, 50 Tratos Cavi ............... 84 TVH ........................... 78 U UTV ........................... 84 Z Zoomlion .................. 36

R Raimondi .................. 44 Remazel .................... 19

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Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

Veniteci a trovare al

Area Esterna - Stand L8-M3


Piacenza, 3-5 Ottobre 2019

Veniteci a trovare al

Pad. 1 - Stand C2-D1

Electric Pick&Carry Cranes e e: info@jmgcranes.com

www.jmgcranes.com From 2 to 70 Ton


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