SOLLEVARE - Giugno/Luglio 2020

Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 6 - Giugno/Luglio 2020

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Editoriale

Fabio Potestà

Alberto Finotto

Fuori dal labirinto

Cari Lettori, Vorremmo augurarvi le vacanze più serene, dopo aver valicato uno dei tempi più tribolati della nostra storia collettiva. Certamente ve le auguriamo ma con il monito di porre attenzione, subito dopo, a quello che conta davvero per la nostra vita, non solo nel senso personale, ma soprattutto - guardando alla prospettiva più altruistica e corretta - nell’ampio orizzonte sociale e, naturalmente, economico e industriale.

Purtroppo l’incertezza d’azione che caratterizza le decisioni governative dopo l’emergenza sanitaria globale del Covid-19, persiste tuttora, alla vigilia del periodo di pausa nazionale per eccellenza. Diciamo “per eccellenza” perché l’agognato mese d’agosto, in altri paesi e per altri abiti europei e mondiali, non è mai, come da noi, una landa desolata e infruttuosa dove il lavoro viene dimenticato per almeno quattro settimane. Così, in Italia, anche il governo si adegua e rinvia le questioni più dirimenti e le soluzioni attese, al prossimo autunno.“Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va”, scriveva Seneca nelle Lettere a Lucilio.

La massima è stata ricordata da uno dei maggiori quotidiani nazionali per sottolineare la contraddizione tra una strategia d’attesa che prolunga la vita dell’esecutivo e una realtà economica e sociale che non può attendere a lungo soluzioni urgenti. Se queste non arrivano, si metterebbe in serio pericolo la sopravvivenza di interi strati della popolazione e di un tessuto produttivo insediato nei territori e connesso alle stesse persone.“Vietare i licenziamenti per salvare i posti di lavoro è come vietare i funerali per abolire la morte”, ha già scritto qualcuno sull’unico provvedimento di cui si ha notizia in questi giorni. Al di là delle battute, può darsi che l’evitare l’immediata combustione tra crisi economica e crisi sociale sia una priorità contingente. Ma non può essere l’unico ingrediente di una ricetta dove le materie prime sono altre.

Guardiamo al settore delle costruzioni, che ci riguarda da vicino. Con la pubblicazione del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 (il cosiddetto Decreto Semplificazioni), La

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decisione doveva essere quella di una deroga all’attuale Codice Appalti, con rinvio alle (chiare) direttive europee, com’è stato fatto con il Decreto per Genova, all’origine del successo culminato nella realizzazione in tempi sostenibili del nuovo Ponte di San Giorgio. La semplificazione invece è stata letta dal nostro legislatore come una necessità di modifiche a riduzione dei tempi di espletamento delle gare. Una fase irrilevante rispetto allo svolgimento effettivo - ed estenuante - di ogni categoria di appalto (con record negativi di quasi 16 anni per le grandi opere).

La definizione dell’Asmel (l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali) dedicata allo stesso Decreto Semplificazioni è quella del “manuale di enigmistica giuridica, a risposte multiple”che non scioglie i nodi ancora stretti sul Codice ma contribuisce piuttosto a ingarbugliarli ulteriormente.

Potremo riprendere le redini della nostra economia, dopo le ferie, al netto di problematiche ancora da risolvere? Nel cosiddetto Decreto Agosto “salvo intese” troviamo, ad esempio, i 600 milioni del fondo riservato al Mit per la messa in sicurezza di ponti e viadotti e per la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali (200 milioni all’anno, da spendere nell’arco temporale 2021-2023). Bene, vogliamo registrare con ottimismo lo sforzo appena avviato.

Ma, per l’appunto, l’avvio nel solco stretto della formula “salvo intese” ci ricorda - con le rimembranze dolenti del passato - che ancora non c’è un testo definitivo degli articolati e che gli stessi potranno essere riveduti e corretti prima dell’invio al Parlamento, in vista della manovra, o della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in relazione al decreto stesso. Dobbiamo fidarci? Fidiamoci, va bene, e attendiamo con un cauto ottimismo il definitivo responso autunnale. Il pensiero positivo è sempre il benvenuto, dalle nostre parti. Certo, anche questo sarà, di necessità, sottoposto al sacrosanto beneficio di un dubbio “salvo intese”. Buona lettura!

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Giornate iitaliane Giornate taliane delCC alCestruzzo del alCestruzzo

ItalIan ConCrete Days ItalIan ConCrete Days 29-31 October 2020 - Piacenza, Italy

www.gic-expo.it

29-31 October 2020 - Piacenza, Italy

S AV E E !

T A D E H T ctober ‘20 29-31 O a, Italy Piacenz

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC 2020

Via Rudon, 12 - 31039 POGGIANA DI RIESE PIO X - Treviso/Italy Tel. +39.0423.456374 - Fax +39.0423.759301 E-mail: pavicenter@tiscali.it - www.levigatricepavimenti.it

Supporting Associations

Associazione Porti Italiani (ASSOPORTI) · Via dell’Arco De’ Ginnasi, 6 · 00186 Roma C.F. 80213650585 · phone +39 06 6876193 · fax +39 06 6876550 · www.assoporti.it · info@assoporti.it

For info and stand bookings ph. +39 010 5704948 5 info@gic-expo.it - www.gic-expo.it Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Periodico associato a

Sommario

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Giugno/Luglio 2020 - Anno 6 Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 6 - Giugno/Luglio 2020

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Direttore Responsabile Fabio Potestà

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Responsabile Editoriale Alberto Finotto

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Collaboratori Roberto Ambra Francesco Bottino AUSTRALIA

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Tecnologie elettroniche Porta-attrezzi multifunzione

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Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it

Centro formazione e ricerca

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Veicoli speciali

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Filiale Merlo Iberica Sistemi per l'igiene urbana

In copertina:

Tecnologie per materiali plastici

Trasportatori cingolati

Cometto-Fagioli, p.30 Fagioli, p.32 Jekko, p.36 Tadano, p.40 Liebherr, p.42

Ple

Genie, p.44 JLG, p.48 CEM/PAUS, p.52 CMC, p.56 Bobcat, p.58

Sollevatori Telescopici Bobcat, p.58

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Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it

Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova

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Noleggio e distribuzione Bobcat, p.80 Hinowa, p.84

Fiere/Eventi

The Battery Show Europe, p.86

Centro formazione e ricerca

Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 info@sollevare.it

BKT, p.60 REMdevice, p.62 Flash Battery, p.64

Donati, p.66 Baoli, p.70 Still, p.72 Bluepyc, p.74 JLT Mobile Computers, p.76 Duplomatic, p.78

POLSKA

Filiale Merlo Polska

Direzione e redazione MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@sollevare.it

Attrezzature & Componenti

Movimentazione Industriale e Portuale

Filiale Merlo Australia

Via Nazionale, 9 12010 - CERVASCA (CN) Tel. 0171 614111 www.merlo.com

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Gru e Autogrù

AUSTRALIA

MERLO SPA Soluzioni per l'infomobilità

Attualità, p.8 Cover Story Merlo, p.20

Fotografia Archivio Sollevare

Ricerca e sviluppo

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Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011.

Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96.

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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News PLE

La carica dei quindici Negli ultimi mesi, la piattaforma autocarrata ForSte 25D di Socage si è confermata come macchina di riferimento del mercato oltre i 20 m operativi – seguendo la fortuna dell’apprezzata ForSte 20D – per gli operatori del noleggio a freddo, senza operatore. Il notevole numero di unità vendute ai più importanti noleggiatori italiani annoverano da oggi anche un protagonista di primo piano come Lorini Noleggi, realtà primaria in forte crescita con sedi a Brescia, Milano e Torino. Dopo un primo acquisto nel 2019, Lorini ha scelto ancora Socage con un ordine di ben 15 unità del modello ForSte 25D – nell’immagine, in bella mostra le prime otto consegnate – confermandone le doti di affidabilità, facile impiego e alte prestazioni (12,9 m di sbraccio laterale e una portata generosa fino ai 300 kg). Andrea Gilberti, responsabile commerciale Socage per il mercato italiano, conferma “l’ottima risposta da parte dei maggiori noleggiatori italiani, entusiasti dell’intuitività e semplicità di utilizzo di queste piattaforme, una caratteristica fondamentale per chi opera nell’ambito del noleggio più diffuso e consueto sul territorio”.

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Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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ASSOCIAZIONI

Unacea conferma Mirco Risi Con l’assemblea del 15 luglio e il successivo consiglio direttivo del 27 luglio l’associazione italiana delle macchine per costruzioni ha rinnovato il suo gruppo dirigente. La presidenza rimane in carico a Mirco Risi (Simex), mentre le vicepresidenze sono state affidate a Nicola D’Arpino (Case Construction) e a Enrico Prandini (Komatsu). Dopo l’ingresso in associazione a inizio anno, entrano in consiglio direttivo anche i rappresentanti delle aziende importatrici con Matteo Artioli (Vimatek), Domenico Matrone (Jcb Italia) e Ruggero Riva (Cgt). Completano la squadra: Giorgio Cangini (Cangini), Alessandro Ditillo (Soilmec), Roberto Lorenzoni (Caterpillar), Paolo Salvadori (Imer Group), Enrico Santini (Fiori Group) e Michele Vitulano (Indeco).

“Associativamente abbiamo reagito alla crisi del Covid-19 con grande energia e spirito di partecipazione – dichiara Mirco Risi – Con questo nuovo gruppo dirigente possiamo spingere ancora più avanti le nostre attività per rafforzare la piattaforma di lavoro e di affari pubblici che abbiamo messo a disposizione delle aziende di settore”.

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*Oppure FX500 Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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MAST VERTICALE

News

GRU E AUTOGRÙ

Altezze di lavoro da 6 a 10 metri

Esordio in Sud America

NOLEGGIO

EasyNoleggio, l’avanguardia digitale di UpRent Una piattaforma digitale, supportata da un marchio internazionale, che permette a privati e aziende di noleggiare attrezzature e accessori in modo rapido ed efficiente. A lanciarla è una realtà sempre attenta al progresso del settore come UpRent di Scaligera Service. La piattaforma in questione si chiama easyNoleggio ed è stata creata da Rentuu, specialista in tecnologia cloud-based. Si tratta, come dicevamo, di una digital platform affiancata da un sistema di consegna che sarà presto operativo su tutto il territorio nazionale. Sia aziende che privati possono noleggiare strumenti e attrezzature utilizzando easyNoleggio, che nasce con il supporto e l’appoggio di una famiglia di marchi consolidata, affidabile e globale come quella del gruppo easy, conosciuto soprattutto per easyJet. EasyNoleggio dispone di un vasto assortimento di attrezzature e items che possono essere facilmente recapitati in qualsiasi località o ritirati in autonomia, con il supporto di una consulenza puntuale. Nel prossimo numero, l’approfondimento con un’intervista esclusiva a Mauro Brunelli di UpRent-Scaligera Service.

orme Aeree TELESCOPICHE

tezze di lavoro da 14 a 43 metri

La SPX532, una delle ultime ma già molto apprezzate minigru Jekko, è sbarcata in America Latina per la prima volta ed è stata recentemente consegnata allo specialista Guindaste Aranha.

Questo nuovo modello va ad aggiungersi alle altre minigrù di questa azienda, dealer Jekko in Brasile da due anni.

La minigrù consegnata si è fatta conoscere dal pubblico internazionale per le importanti innovazioni che presenta – sistema di stabilizzazione all’avanguardia, sistema elettronico e idraulico sofisticato, maggiore facilità di utilizzo, capacità di sollevamento (3,2 ton) più elevata, nuovo design e radiocomando intuitivo. Fra le nuove caratteristiche troviamo aspetti importanti come il jib idraulico da 1 ton, la cui massima altezza, che raggiunge i 17,3 metri, è paragonabile a quella di gru appartenenti a categorie più elevate. Il jib ha tre posizioni di riposo: sulla colonna, a terra oppure sotto il braccio principale.

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Piattaforme Aeree TELESCOPICHE Altezze di lavoro da 14 a 43 metri

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

HAULOTTE ITALIA S.R.L., Via Lombardia 15 20098 San Giuliano Milanese Italia (MI) Tel.: +3902989701 - Fax: +390298970125 - haulotteitalia@haulotte.com

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Piacenza, 17-19 Novembre 2020 Veniteci a trovare al

Stand C2/D1 Pad. 1

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

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8th Edition 106/2017 GISX17S1

106/2019 GISX19R

ARRIVEDERCI AL

SEE YOU AT R

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

7-9 October 2021 Piacenza (Italy)

GIS 2019 FACTS & FIGURES

Total Exhibitors: 428 - Qualified Visitors: 11.400 Total Exhibit Area: 3 Halls, more than 41.000 sqm

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For info and stand booking - info@gisexpo.it - Ph. +39 010 5704948 Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

NOLEGGIO

Mollo, il migliore in Europa Come non emozionarsi per la grande affermazione di Mollo Noleggio nel premio internazionale European Rental Awards 2020 organizzato da ERA, la prestigiosa European Rental Association che rappresenta ben 4.600 noleggiatori attivi nel Vecchio continente? La premiazione che riconosce il valore delle aziende di settore che più di altre si sono distinte nel corso dell’anno per dinamismo, innovazione e ricerca nel settore industriale, ha trovato nella realtà straordinaria di Mollo Noleggio un’eccellenza italiana che vince nel confronto con qualsiasi altra concorrenza europea. Mollo infatti è la prima società di noleggio nazionale ad affermarsi nei premi ERA, in una categoria tra l’altro – quella della “Compagnia di noleggio europea di grandi dimensioni con fatturato superiore ai 15 milioni di euro” – che è preminente nel novero dei riconoscimenti assegnati annualmente da ERA. “Si tratta di un premio dal valore eccezionale per il nostro gruppo – ha dichiarato Mauro Mollo, amministratore delegato di Mollo Noleggio, dopo l’annuncio del conferimento – Conoscendo bene la nostra personalità e le nostre ambizioni, questo grande riconoscimento lo ritengo un punto di partenza verso nuovi traguardi, non un punto di arrivo per la nostra storia. Lavoreremo ancora per aggiungere nuovi orizzonti straordinari alla nostra grande avventura”. Dopo essere entrata già lo scorso anno nella short list delle aziende in lizza per il premio, quest’anno Mollo Noleggio ha fatto l’en plein nei favori della giuria, con il riconoscimento che identifica nella propria attività e nei risultati recenti una delle più solide e affermate aziende del settore a capitale totalmente italiano. Nel prossimo numero di Sollevare, troverete un’intervista esclusiva a Mauro Mollo, realizzata l’indomani del conferimento ERA, nel quartier generale Mollo Noleggio di Alba.

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News PLE

Squadra completa per Omec Multitel Pagliero ha consegnato 25 nuove piattaforme autocarrate in allestimento da 3,5 ton allo storico noleggiatore Omec di Ancona, realtà primaria tra i rental competitor nell’ambito del sollevamento. Le nuove piattaforme Multitel Pagliero, diversificate tra modelli articolati e telescopici da 16 a 25 m, andranno ad arricchire il parco noleggio di circa 70 PLE su autocarro patente B in forza alla flotta Omec. Le macchine verranno distribuite nelle otto filiali che Omec gestisce nel centro-sud Italia. In arrivo nella flotta Omec anche la nuova ammiraglia da 77,5 m in consegna dopo l’estate, a lustro ulteriore della professionalità e dell’alta qualità di servizio offerta dal noleggiatore marchigiano.

ai158514852138_SOLL_APR-MAG 2019--.pdf 1 25/03/2020 16:02:08

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PLE

Anteprima europea Il rinvio di Apex a giugno 2021 aveva tolto a Genie l’opportunità di rivelare le tre linee di prodotto dedicate ai clienti EMEAR (Europa, Medio Oriente, Africa e Russia), ovvero le ultime serie XC, FE e J. Ma la presentazione delle ultime novità è avvenuta comunque con una modalità di presentazione virtuale e completa per tutti i clienti del marchio. A partire dalla serie XC, che combina i vantaggi di un design a doppia area e garantisce una capacità in piattaforma senza limitazioni di 300 kg (con limitazioni, fino a 454 kg) per lavorare in un’ampia gamma di applicazioni che richiedono capacità di sollevamento del carico supe riori.

L’anteprima della serie J invece, rivolta alle attività generali di costruzione, manutenzione, ispezione e verniciatura, rivela le nuove piattaforme a braccio telescopico S-60 J ed S-80 J, con l’implementazione di un jib che favorisce gli interventi in quota più complessi. La nuova era ibrida arriva invece, per la serie FE, con i modelli a braccio articolato Z-45 FE e Z-60 FE che rispondono alla crescente domanda mondiale di soluzioni sostenibili sotto il profilo ambientale.

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Pensati per lavorare in luoghi sensibili senza disturbare l’ambiente circostante, i sollevatori elettrici JLG© sono alimentati con batterie agli ioni di litio, sicure e veloci da caricare, e da due motori elettrici, per operare in modo pulito con il massimo dell’efficienza in qualsiasi area di lavoro. Provateli e scoprite le prestazioni incondizionate e la flessibilità di poter lavorare in interni e all’esterno con un’unica macchina.

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News PLE

Le preferite dai belgi I ragni di Easy Lift conquistano sempre di più i favori delle imprese di noleggio europee. Il successo arriva in queste settimane dal Belgio, dove lo specialista Lauwereys, azienda a conduzione familiare specializzata nel noleggio di piattaforme aeree e nei servizi di potatura arborea, operativa fin dagli anni Novanta, saluta l’ingresso – in una flotta noleggio che già conta quattro ragni Easy Lift, due R130 e due R160 – l’arrivo di una nuova piattaforma R160, appena consegnata dal rivenditore belga di Easy Lift, France Elévateur Benelux. A Lauwereys fa eco un’altra azienda di noleggio belga, la 4 Rent, con sede a Bruges, specializzata nel rental market relativo a piattaforme aeree e a pantografo semoventi, sollevatori telescopici, carrelli elevatori, dumper, miniescavatori e altre macchine movimento terra da noleggiare a freddo, senza operatore. La flotta di 4 Rent da oggi include anche un modello Easy Lift, ragno cingolato a doppio braccio telescopico con jib, per un’altezza di lavoro a 26 m, sbraccio da 14,5 m (con 230 kg di portata in cesta) e facoltà di lavorare in negativo fino a -7 m di quota.

GRU E AUTOGRÙ

Full Service Terex per Fassi in Usa Sarà Terex Services, parte della divisione Terex Utilities/AWP, a fornire l’assistenza completa per la gamma delle gru Fassi negli Stati Uniti. L’accordo è stato sottoscritto attraverso la società Fascan International, distributore ufficiale del marchio Fassi in Usa. Terex fornirà i servizi di manutenzione, riparazione e pezzi di ricambio per i prodotti Fassi a tutte le 19 filiali presenti sul territorio statunitense, mentre in alcuni centri specializzati la stessa Terex si dedicherà anche alla vendita e al riallestimento di gru Fassi già operative e alla vendita di attrezzature.

“Siamo lieti di collaborare con Fascan per poter offrire assistenza ai clienti fedeli alla gamma di gru Fassi – ha dichiarato Nick Cammisa, direttore del settore vendita servizi di Terex – Questo accordo con Fascan amplia la nostra possibilità di fornire anche ai clienti Terex macchine affidabili e vantaggiose dalla lunga vita operativa. Il personale di assistenza Terex è addestrato per la manutenzione e la riparazione di una vasta gamma di macchine e attrezzature. I nostri servizi includono ricondizionamenti e revisioni, ispezioni annuali, risoluzione dei problemi idraulici ed elettrici, riparazione di cilindri, installazioni personalizzate e molti altri servizi relativi al settore delle macchine adibite agli interventi servizio nelle città e sul territorio urbano”.

Terex Services oggi installa e fornisce ricambi completi e servizi di manutenzione e riparazione per la divisione Terex Utilities, che comprende le piattaforme aeree Genie, le gru Load King e il ripristino funzionale di altre macchine multimarca già in opera.

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PLE

Con un’App provi la nuova Jibbi Le iniziative e la creatività di Almac sono in continuo fermento, in un periodo che si preannuncia ricco di novità per il costruttore di Viadana (Mn). Dopo il recente lancio della nuova piattaforma cingolata Jibbi 1670 EVO, l’azienda mantovana ha lanciato un servizio innovativo per clienti e osservatori tecnici. Si tratta di Almac At Home, la nuova App studiata e realizzata dal Team Tecnico di Almac per offrire ai clienti l’opportunità di visionare in ogni dettaglio gli ultimi prodotti della gamma Jibbi in tutte le caratteristiche dinamiche e funzionali, effettuando un vero e proprio test di prova che implica la guida in remoto della macchina, in tempo reale e da qualunque località, in tutto il mondo.

Sarà possibile prenotare la demo direttamente dal sito web bit. ly/Programma-Demo. Per la massima soddisfazione di un’analisi virtuale completa della piattaforma Almac, ad ogni latitudine.

NOMINE

Nuovo direttore per HMH Europe La dirigenza di Hyundai Construction Equipment Europe ha annunciato la nomina di Christopher Thompson come nuovo direttore vendite della divisione Material Handling per il mercato europeo. Dopo una vasta esperienza maturata sempre nel gruppo, negli ambiti dell’automotive e ancora nel Material Handling – con un impegno assiduo nelle vendite, nell’assistenza post-vendita, nelle strategie di rilancio del marchio e nello sviluppo della rete di concessionari – con il nuovo incarico Christopher Thompson opererà in stretta collaborazione con le filiali e la rete di concessionari europei Hyundai, guidando il settore vendite in Europa e coordinando tutti i responsabili vendite del comparto MH, insieme all’intero Back Office vendite della stessa divisione.

Il nuovo direttore svilupperà e implementerà strategie commerciali concentrandosi sulle partnership a lungo termine e, contemporaneamente, assicurerà gli obiettivi di vendita HCEE in Europa.

Christopher Thompson sarà operativo dal quartier generale europeo di HCEE a Tessenderlo, in Belgio.

ALL’ALTEZZA DI OGNI SITUAZIONE

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News FIERE

Samoter, arrivederci a primavera 2021 Nuova decisione di Veronafiere in merito allo svolgimento del Samoter. Seguendo il confronto con le aziende dei settori coinvolti dal Salone e dall’evento espositivo abbinato di Asphaltica, gli organizzatori hanno stabilito la riprogrammazione di entrambi gli eventi nella primavera del 2021, da mercoledì 3 a domenica 7 marzo. Le nuove date tengono conto , secondo le dichiarazioni degli stessi promoter “della specificità delle rassegne, caratterizzate da elevate complessità logistiche e allestitive, legate alla movimentazione e al montaggio dei grandi macchinari”.

Riprogrammato nelle nuove date 2021 anche il debutto a Samoter di ICCX Southern Europe, il principale evento sulla prefabbricazione in calcestruzzo per l’Europa meridionale, realizzato in collaborazione con ad-media GmbH. “La decisione di posticipare ulteriormente le manifestazioni è dovuta al permanere della situazione di incertezza generale legata all’emergenza sanitaria causata dal virus Sars-Cov-2 in molti paesi del mondo – spiegano dal quartier generale di Veronafiere – In seguito a una valutazione che recepisce anche le preoccupazioni della nostra community, abbiamo preso atto della mancanza delle condizioni necessarie a garantire il rispetto degli standard di qualità e internazionalità di Samoter”.

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DISTRIBUZIONE

Con Palazzani al centro dell’Italia Pochi chilometri dividono Roma da Vasto; pochi chilometri per incedere solennemente nella consegna di una nuova piattaforma ragno XTJ 32 di Palazzani alla società DE5 Services. La scelta dell’amministratore di questa azienda specializzata ha scelto Palazzani come garanzia al massimo livello di qualità costruttiva, e affidandosi a NG Air ha selezionato un servizio di vendita ai vertici della professionalità e dell’affidabilità nell’assistenza.

“Sono molto soddisfatto per aver posto il primo tassello come nuovo concessionario per Abruzzo, Molise ed Umbria del marchio Palazzani – conerma Roberto Gentilezza, responsabile commerciale di NG Air – il nostro obiettivo è rafforzare la presenza sul territorio incrementando anche i servizi alla clientela”.

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Cover Story MERLO

All’Italia che risorgerà Con l’iniziativa di formazione professionale concepita dal CFRM in sinergia con l’Esercito Italiano e il Corpo degli Alpini, il gruppo industriale di Cervasca (Cn) ha avviato l’era del “Sistema Italia” per rilanciare una collaborazione solidale tra le forze economiche e civili del Paese

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e un insegnante di oggi dovesse spiegare ai suoi alunni più giovani il significato di “fare sistema”, in relazione a un gruppo sociale, a un distretto industriale o semplicemente a una comunità di persone nel suo

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complesso, il primo concetto che gli si potrebbe suggerire è quello di “solidarietà”.

Fare sistema vuol dire applicarsi nell’impegno di una sinergia solidale in tempo di pace e di un mutuo soccorso reattivo nei tempi di crisi. Vuol dire prendersi

cura degli altri, accorgersi del mondo che ci circonda e contribuire a migliorarne il tessuto connettivo. Sotto il profilo umano, civile ed economico.

Quello che sta insegnando il gruppo Merlo con il proprio esempio industriale

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e formativo è proprio questo. Il 9 luglio scorso, la famiglia al completo, capitanata dal grande capitano, il cavalier Amilcare Merlo in persona, ha tenuto nella sede del CFRM (Il Centro di Formazione e di Ricerca che ha casa proprio nel quartier generale di San Defendente) un evento che ha colpito fortemente la sensibilità del territorio e delle numerose personalità istituzionali intervenute. Sotto l’egida rivendicata dal titolo “Sistema Italia, il privilegio di lavorare insieme per tutti”, lo stesso CFRM ha rivelato i suoi valori più profondi di organizzazione tra le più innovative in Italia - e tra le più avanzate in Europa - nella formazione e nell’addestramento all’uso di macchine operatrici e attrezzature per l’industria, l’edilizia, l’agricoltura e l’igiene urbana. Questi valori sono testimoniati quotidianamente dalle

strutture didattiche, dalle aule dedicate alla formazione, dalle aree attrezzate e dagli istruttori professionali che vantano anni di esperienza nel training e nella gestione dell’addestramento operativo. Formazione e sicurezza, in un binomio ideale che è in grado di esprimere tutto il respiro necessario di un patrimonio che serve all’individuo e alla collettività.

L’evento, dunque. Con l’apporto di una presenza centrale: quella dell’Esercito Italiano, nello specifico del Comando Truppe Alpine, della Brigata Alpina Taurinense e del Secondo Reggimento Alpini, come altrettante vette di valore civile. Queste entità di primo piano hanno trovato nel sodalizio di formazione con il CFRM un avamposto insostituibile per la propria formazione professionale all’impiego di macchine e attrezzature. Strumenti con-

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Cover Story

cepiti e allestiti per interventi sul campo, nelle missioni di pronto intervento sul territorio, soprattutto nell’evenienza di calamità ed emergenze naturali.

Paolo Peretti, direttore del Centro di Formazione e Ricerca Merlo, ha presentato

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il filmato dedicato all’”esperienza unica delle attività svolte dal personale del Secondo Reggimento Alpini e dall’Unità Operativa della Brigata Taurinense, insieme agli istruttori del gruppo Merlo, nelle aree di addestramento e sui percorsi fuo-

ristrada” dello stesso Centro di Formazione. “Un’esperienza unica - ha sottolineato con forza Paolo Peretti - dove a vincere è il lavoro di squadra e la condivisione del sapere”.

Tra gli invitati d’onore, il cavalier Amil-

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care Merlo ha presentato - con particolare gratitudine - anche l’intervento di Fabio Potestà, presidente di Mediapoint & Ehibitions, organizzatore del GIS e fautore dell’idea di un connubio tra formazione specializzata nel mondo del sollevamento e dei trasporti eccezionali e corpi di intervento civile nell’ambito dell’Esercito Italiano. Una sinergia, come dicevamo, condivisa e sposata nell’impegno più completo dal gruppo Merlo e dal proprio CFRM. “La contaminazione positiva tra forze diverse e complementari è un’energia vitale per la nostra società - ha considerato Potestà - Protendersi in una visione che anticipi i benefici futuri, mettere in gioco tutto, adottare lo spirito di sacrificio come stile d’azione. Questa è la necessità di iniziativa che abbiamo condiviso con il gruppo Merlo e con le istituzioni dell’Esercito Italiano, creando un precedente di grande valore che potrebbe essere esteso anche ad altre esperienze. Vorrei anche sottolineare lo spessore primario di una realtà come quella del gruppo Merlo, oggi tra le prime 50 imprese mondiali nella produzione di macchine per le costruzioni, la prima tra le realtà nazionale con sede fiscale in Italia.

Quindi insediata sul territorio, vicina al territorio, forte di quel senso di responsabilità civile che tutta l’Italia di oggi, dal mondo dell’impresa a quello della politica, dovrebbe avere in un momento così difficile e cruciale per il Paese”.

Prima della straordinaria dimostrazione organizzata da Merlo e dal Secondo Reggimento nell’area dimostrativa, con mezzi e macchine in prima linea (tra cui, naturalmente, la schiera dei sollevatori telescopici delle serie Roto, Panoramic e Turbofarmer di ultima generazione), lo stesso cavalier Amilcare, con poche parole di commossa precisione, ha voluto

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rimarcare “l’importanza di un impegno industriale che trova nella continuità familiare, nella coesione di uomini e idee e nel progresso infaticabile di programmi e progetti la ragione di un futuro dedicato all’impresa, alle famiglie e al territorio”.

Un futuro dedicato all’Italia, dell’oggi e di un domani che tutti speriamo migliore, più sereno e più forte per tutti.

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Cover Story MERLO

Il sapere condiviso Quella del CFRM è un’esperienza unica che si è sviluppata negli anni fino a comprendere istituzioni strategiche per il Paese, come l’Esercito Italiano. Con Paolo Peretti, direttore del Centro creato dal costruttore di Cervasca, abbiamo parlato delle prospettive e delle dinamiche più importanti di una grande missione culturale

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San Defendente di Cervasca è nato il Sistema Italia. Non paia, al profano, una definizione altisonante e azzardata. Qui, nel cuore profondo del Piemonte industriale, a pochi chilometri da Cuneo, il gruppo Merlo, con l’eccellenza del proprio CFRM (Centro di Formazione e Ricerca Merlo) ha creato un modello didattico all’avanguardia per l’istruzione degli operatori all’utilizzo esperto e sicuro di macchine

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operatrici - a partire dai sollevatori telescopici, specialità produttiva primaria e preminenza internazionale del gruppo guardando agli ambiti più diversificati di impiego. A margine dell’evento intitolato proprio “Sistema Italia”, organizzato dal gruppo Merlo per promuovere e sancire il sodalizio di formazione con il Comando Truppe Alpine dell’Esercito Italiano, abbiamo intervistato in esclusiva Paolo Peretti, direttore del CFRM, per un’anali-

si esaustiva delle dinamiche che guidano l’attuale missione formativa del grande costruttore.

Il CFRM, Centro Formazione e Ricerca Merlo, dispone di una struttura davvero unica a livello nazionale ma con pochi equivalenti anche a livello estero. Per questa ragione, siamo certi che il numero di corsi di formazione da Voi presieduti stia aumentando di

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anno in anno. Potrebbe darci qualche indicazione numerica sui trend di sviluppo del Vostro centro?

Le proposte formative CFRM privilegiano la qualità dei percorsi didattici e l’alto livello addestrativo offerto nei corsi, questo anche per sostenere il posizionamento delle tariffe CFRM in fascia premium. Il trend di crescita è indubbio e si manifesta con un incremento delle sessioni formative tanto che, con esclusione del periodo di quarantena, già i primi mesi dell’anno hanno registrato il tutto esaurito.

Per tutti i corsi erogati, indipendentemente dalla loro tipologia, si cerca da sempre di mantenere basso il numero dei partecipanti alle singole sessioni formative per accrescere il valore aggiunto dei contenuti didattici, sia teorici che pratici.

A causa della sosta forzata non raggiungeremo i numeri straordinari dello scorso anno ma siamo ottimisti di superare comunque i due mila partecipanti nel 2020.

La vostra collaborazione con referenti istituzionali come l’Esercito Italiano, il Corpo dei Vigili del Fuoco e altre realtà di rilevo nazionale, si sta raf-

forzando sempre di più - e prova ne è stata anche la partecipazione del Secondo Reggimento Alpini al GIS 2019, con alcuni vostri modelli di punta. Ritiene che questa collaborazione possa estendersi ad altri corpi dello stesso Esercito e, in senso più lato, ad altre forze armate del nostro Paese?

Sì. In effetti le esigenze manifestate dall’Esercito Italiano possono essere facilmente sovrapposte a quelle di altri Enti che necessitano di utilizzare macchine ed attrezzature nello svolgimento dei loro compiti istituzionali e soprattutto di addestrare e formare il personale al loro uso.

Quali cambiamenti ha comportato la trasformazione normativa sulla formazione professionale, a livello europeo, sui programmi del CFRM, negli ultimi anni? A suo giudizio, gli sforzi di armonizzazione delle certificazioni relative agli operatori, hanno portato a progressi vantaggiosi per chi lavora nell’ambito Ue? Il CFRM, in quanto ente qualificato ed accreditato per la formazione professionale sviluppa la propria attività in conformità

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alle più recenti normative nazionali ed internazionali. Non dimentichiamo che siamo qualificati anche da enti stranieri per erogare formazione in contesti internazionali quindi, in tale prospettiva, sarebbe limitativo riferirsi alle sole normative italiane. L’ambito industriale, quello delle costruzioni e quello agricolo sono senza dubbio tra i settori più influenzati dall’evoluzione tecnologica e dalle mutate condizioni ed esigenze di mercato. Ecco quindi che la formazione di qualità e ad alto valore aggiunto può offrire rilevanti opportunità di sviluppo e miglioramento delle condizioni di lavoro in questi settori specifici, senza tuttavia dimenticarne altri che meritano seri approfondimenti da questo punto di vista.

La nostra attività di formazione del personale addetto alla conduzione di macchine ed attrezzature, per le quali sono necessarie conoscenze e competenze particolari, si basa su un approccio quanto mai ampio che comprende la pianificazione e la definizione delle responsabilità a livello organizzativo oltre che la determinazione di adeguati standard tecnici, tutti elementi che non sempre sono definiti per

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Cover Story legge. In tale prospettiva, su alcuni di questi parametri la attuale legislazione italiana è tra le più avanzate in Europa.

Il che non significa necessariamente che è la migliore. Infatti, se da un lato la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori è effettivamente valorizzata anche dalla formazione obbligatoria, nel corso degli anni il Testo Unico sulla Sicurezza del 2008 è stato integrato da innumerevoli norme accessorie, circolari e leggi ad hoc che ne hanno a volte profondamente snaturato lo scopo e la sostanza, creando non poche difficoltà di interpretazione e di applicazione. Ciononostante la formazione è un’attività qualificante per la crescita culturale e professionale delle persone ed è in questo ambito che il CFRM si è ritagliato uno spazio di rilievo tra gli operatori del settore, caratterizzandolo per la qualità dei contenuti e la serietà della proposta formativa.

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In questi ultimi dieci anni, quali corsi e specializzazioni hanno avuto maggior richiesta da parte degli utenti privati e degli enti pubblici? Quali figure necessitano invece di una maggior attenzione e di uno sviluppo formativo ulteriore, secondo i vostri programmi futuri?

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e l’ambito della formazione non può che esserne in sintonia. Dieci anni orsono erano molto richiesti i corsi di formazione per le macchine da cantiere ed industriali, dal classico muletto alle piattaforme aeree, dalle gru ai sollevatori telescopici, alle macchine movimento terra. Cinque anni fa la formazione ha toccato il settore agricolo e per la prima volta abbiamo strutturato corsi abilitanti alla conduzione di trattori agricoli e forestali e macchine operatrici agricole. Oggi si sono aggiunti ai settori tradizionali

bacini di utenza all’epoca impensabili.

Molto richiesti sono i corsi per l’utilizzo di macchine ed attrezzature per la manutenzione del verde, per i servizi comunali e cimiteriali, per la pulizia delle strade, per i servizi di igiene urbana e per la movimentazione portuale e logistica.

Molto promettente è la formazione che dallo scorso anno eroghiamo ad aziende ed enti in ambiti molto tecnici legati ai processi. In questi casi non si tratta di rilasciare una abilitazione ma di formare operativamente il personale su argomenti strettamente inerenti al proprio lavoro: dai corsi di oleodinamica a quelli sull’elettronica avanzata, dalle tecnologie di lavorazione dell’acciaio ai sistemi di verniciatura industriale, dalle tecniche di saldatura alla formazione in ambito marketing, commerciale e comunicazione. L’orizzonte d’azione si sta incredibilmente ampliando, tant’è che tra i

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nuovi interlocutori annoveriamo anche istituti tecnici e professionali per i quali eroghiamo formazione molto specifica.

Ci può descrivere un iter comune, attraverso passi progressivi, verso una completa abilitazione professionale, all’interno delle dinamiche del CFRM? Si potrebbe delineare un canone o un protocollo che attualmente viene adottato nei vostri cicli formativi?

Da qualche anno proponiamo all’utenza percorsi formativi di tipo personalizzato al fine di valorizzare il livello di esperienza acquisita e soddisfare gli obiettivi di apprendimento individuale. Infatti, indipendentemente dalla tipologia di macchina o attrezzatura per la quale si eroga il corso di formazione, le sessioni didattiche sono differenziate nei contenuti e nella durata e tutte sono anche funzionali all’ottenimento di un attestato di abilitazione conforme alle norme in vigore. La didattica più richiesta è quella che chiamiamo Smart. È progettata per chi nel proprio lavoro già usa le macchine in configurazione base e desidera approfondirne i principali aspetti tecnici e pratici legati alla sicurezza ed alla prevenzione nell’utilizzo quotidiano. Il profilo Pre-

mium è invece riservato al conduttore esperto che cerca un approccio più specialistico e di approfondimento con l’utilizzo di attrezzature ed accessori speciali anche in contesti inusuali. La didattica Club permette di conoscere a fondo la macchina sia dal punto di vista tecnico che operativo e di apprendere come gestirla in sicurezza anche nelle condizioni più impegnative. La piena padronanza del mezzo diventa un must riservato a professionisti che devono lavorare in perfetta simbiosi con la macchina ed i suoi equipaggiamenti, soprattutto nelle situazioni critiche. A un alto valore aggiunto, poi, vanno riferiti i percorsi formativi College nei quali il supporto professionale di istruttori esperti e di strutture didattiche all’avanguardia permette a chi non ha esperienza nell’uso delle macchine di conoscerle a fondo e di imparare ad utilizzarle in sicurezza.

Tutto questo per non mettere nella stessa sessione formativa un giovane in cerca di lavoro ed un professionista con anni di esperienza e dare quel valore aggiunto che solo una formazione adeguata e mirata può garantire. Ecco quindi che è di fondamentale importanza riuscire ad organizzare gruppi omogenei per formazione ed esperienza al fine di qualificare al meglio il risultato.

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Il progresso tecnologico di macchine e veicoli, con la digitalizzazione e la connettività nella gestione e nel controllo, ha portato ad adeguamenti importanti nei vostri programmi di formazione?

Sì, senza dubbi. In un mondo che cambia più velocemente di quanto possiamo immaginare, dove la tecnologia di ieri è stata ampiamente superata da quella di oggi e non sarà quella di domani, diventa impossibile anche solo pensare di non essere coinvolti in un aggiornamento continuo.

Le abilitazioni hanno una validità quinquennale. In cinque anni le macchine si evolvono in modo sostanziale. Guardiamo ad esempio i comandi di una qualsiasi macchina operatrice. Le leve sono praticamente scomparse, forse c’è un joystick che le rimpiazza ma sicuramente al posto del cruscotto troviamo uno schermo interattivo multifunzione. Per non parlare della gestione degli aspetti legati alla sicurezza, sempre più affidati a sistemi automatici.

Come può esistere un corso di formazione che, se si è fortunati, citerà queste innovazioni soltanto nella parte teorica ma che sicuramente non le metterà – assieme ad innumerevoli altre - in evidenza nella

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parte pratica, se questa non viene fatta su macchine allo stato dell’arte o realizzata in modo superficiale?

Purtroppo l’operatore scoprirà le novità al momento in cui riceverà la macchina in uso e sarà sua incombenza documentarsi leggendo con attenzione il manuale d’uso. Cosa che potrà fare con puntualità ed efficacia perché, lo sappiamo tutti, il manuale è la prima fonte di informazione. Il problema è che non legge mai nessuno.

In Italia alcuni centri di formazione consentono il rilascio di patentini senza sufficiente numero di ore di pratica sui mezzi da cantiere, e ciò – oltre a creare una notevole confusione

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sul mercato – aumenta certamente il rischio per la sicurezza degli operatori stessi. Quali dovrebbero essere a suo avviso i provvedimenti attuabili per garantire un’adeguata proposta formativa a livello nazionale, pur nel rispetto della libera concorrenza tra i vari centri di formazione?

Nell’ambito della formazione dei conduttori di ed attrezzature, l’ASR del 22/02/2012 ha definito che la formazione può essere erogata solo da soggetti formatori in possesso del prescritto Accreditamento Regionale. Questo è una qualificazione che impone il possesso di requisiti organizzativi e professionali tali da garantire l’affidabilità didattica e ge-

stionale e l’iter per il suo ottenimento e per il mantenimento della sua validità è particolarmente impegnativo ed oneroso – anche dal punto di vista economico – e non è alla portata organizzativa e gestionale di tutti. Per questo motivo nell’ASR di cui sopra - persistendo il vizio tutto italiano di legiferare cercando di non perdere il consenso sempre e comunque - sono state previste delle deroghe all’obbligo di Accreditamento definendo i soggetti “accreditati ope-legis”. La maggioranza dei corsi di formazione sulle macchine passa oggi attraverso questi soggetti che non devono sottostare agli stringenti vincoli imposti invece agli altri attori del mercato, quelli accreditati

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direttamente. Questa è una situazione di ingiusta disparità che penalizza fortemente le organizzazioni più strutturate, proprio quelle che hanno ottemperato all’obbligo di Accreditamento, tra le poche che hanno l’organizzazione e le macchine per i corsi e puntano ad una formazione ad alto valore aggiunto.

L’aspetto più deteriore è che l’utente medio non ha elementi a disposizione per distinguere la caratura professionale di un soggetto formatore rispetto ad un altro e non è in grado di percepire gli effetti negativi di una formazione inadeguata o addirittura sbagliata. L’unico suo parametro di valutazione diventa il prezzo (il più basso) ed il tempo da dedicare (il minimo indispensabile, possibilmente pari a zero), meglio anzi se il relativo attestato, con il timbro giusto, arriva “senza perdere tempo”. Interesse per la qualità? zero. Che cosa si dovrebbe fare?

Una cosa sola, molto semplice: l’obbligo di accreditamento regionale deve esistere ed essere uguale per tutti con le stesse regole, vincoli, prescrizioni e soprattutto controlli. Senza alcuna scappatoia.

Il tema della sicurezza nei cantieri è fortemente collegato alla formazione dei lavoratori che vi operano ed è ormai evidente che il gap infrastrutturale del nostro Paese incrementato anche dalla acclarata mancanza di attività di manutenzione sulle infrastrutture esistenti, faranno aumentare notevolmente gli investimenti pubblici in questo comparto, così come già chiaramente anticipato dagli ambiziosi programmi dell’attuale compagine governativa. Qual è il suo punto di vista al riguardo?

Meglio tardi che mai. Stiamo perdendo il treno e non ci saranno convogli succes-

DON’T JUST MOVE IT LET’S MANOOVR IT

sivi. Il problema è che il capostazione, il capotreno ed il macchinista sembrano non rendersi conto che l’ultima stazione è sempre più vicina. I pochi passeggeri a bordo continueranno il viaggio comodamente seduti mentre tutti gli altri viaggiatori, purtroppo, rimarranno inesorabilmente a terra senza prospettive.

Fuor di metafora, è chiara a chiunque l’importanza che rivestono gli investimenti nelle infrastrutture e soprattutto nelle successive attività di manutenzione.

La sfida epocale sarà la loro gestione, a 360 gradi: politica, finanziaria, economica, organizzativa, operativa e soprattutto umana.

Ancora una volta la differenza la faranno le persone che con la loro competenza, integrità morale e dedizione all’interesse della collettività saranno chiamate a fare le scelte migliori ed a dare gli indirizzi giusti. Niente di più facile.

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Gru e Autogrù COMETTO-FAGIOLI

Precisione combinata

NEL DIFFICILE TRASPORTO DI QUATTRO VOLUMINOSI E PESANTI SERBATOI-BULLET PER UNA RAFFINERIA IN CROAZIA, LE CONFIGURAZIONI PRESCELTE HANNO CONFERMATO LA STRAORDINARIA POTENZA VERSATILE DEI MODULI MSPE

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all’Italia alla Croazia, guardando il mare dal porto di Monfalcone, dopo aver fatto salpare con successo quattro enormi serbatoi bullet per propilene/propano (realizzati dallo specialista Cimolai) destinati alla raffineria di Rijeja, in Croazia, per un’importante commessa di KT-Kinetics Technology Italy affidata dalla società INA Industrija Nafte di Zagreb. Questa straordinaria operazione di trasporto avvenuta diversi mesi fa - rimarrà negli annali delle imprese portate a termine con successo da Fagioli e ha contemplato le

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complesse fasi di carico e scarico su una chiatta dedicata, utilizzando un’efficace combinazione di veicoli semoventi Cometto MSPE 40T. I serbatoi, trasportati all’interno del porto, contemplavano due coppie di moduli - una di elementi della lunghezza di 64 m l’uno; l’altra di 85 m per ognuno dei due bullet. I pesi di ciascun elemento delle due coppie di serbatoi era naturalmente diverso. Per la prima coppia, era di 358 tonnellate, mentre i moduli della seconda coppia arrivavano addirittura alle 464 tonnellate ciascuno. I primi due moduli

sono stati caricati dalle squadre di Fagioli su una configurazione di 12+12 linee di assi MSPE in abbinamento laterale. Gli altri due serbatoi più pesanti hanno richiesto invece 28 linee di assi in una configurazione a bilico con ralle, costituita da un convoglio anteriore da 6+6 assi in abbinamento laterale e un convoglio posteriore sempre in configurazione laterale da 8+8 assi.

“I semoventi Cometto MSPE hanno funzionato perfettamente durante il complesso trasporto dei quattro serbatoi, supportando il team Fagioli fino al

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completamento finale del progetto”, ha confermato Giovanni Pescatori, Sales Engineer Fagioli, a proposito del progetto.

D’altra parte, la versatilità che costituisce la natura stessa di questi semoventi modulari elettronici, funziona come un propellente per ogni progetto di trasferimento eccezionale. I moduli Cometto MSPE offrono un sistema completo per il trasporto di carichi pesanti, con diverse famiglie di prodotto che contemplano caratteristiche, dimensioni e carichi utili diversi. Tuttavia, gli MSPE hanno elementi essenziali comuni che consentono un’interoperabilità completa tra le diverse linee e questo sistema unico consente di scegliere tra due famiglie e quattro categorie, con capacità via via crescenti di carico. Il telaio estremamente robusto e rigido, progettato per trasportare i carichi più pesanti, è utilizzato per tutte le versioni MSPE Cometto, da 70 t a 40 t. Le sospensioni sono basate su un sistema idraulico a compasso, con un’escursione di 700 mm. Guardando al profilo dinamico, poi, la sterzatura elettronica su un’an-

Linee solidali I veicoli modulari semoventi a sterzatura elettronica Cometto MSPE offrono una soluzione completa per progetti importanti nel settore dell’heavy transportation, richiesti soprattutto nell’ambito dell’Oil & Gas. La serie MSPE comprende vari tipi di prodotto con diverse caratteristiche, dimensioni e carichi utili. Questo sistema esclusivo di SPMT (Self-Propelled Modular Trailer) offre la scelta tra due serie di prodotti e quattro famiglie che sono contraddistinte da diverse portate. Difinite dalla stessa sigla finale dei modelli: MSPE (40T, 48T) e MSPE EVO2-EVO3 (60T, 70T).

golo di +135/-135° garantisce manovrabilità e precisione ai massimi livelli. Le unità rotanti a sterzatura elettronica sono azionate da un sofisticato motore idraulico; questo sistema è basato su ruotismi epicicloidali estremamente resistenti e su viti senza fine. Applicando l’efficiente sistema di controllo a distanza, inoltre, si garantisce alla sterzatura stessa le più alte prestazioni e una perfetta sincronizzazione - persino se, nello stesso convoglio, vengono utilizzate diverse famiglie di MSPE. Grazie alla precisione di manovra, le squadre Fagioli hanno posizionato i serbatoi, come già dicevamo, su una chiatta dedicata procedendo contemporanea-

mente alle operazioni di zavorramento.

Una volta collocati sulla piattaforma navigante, i quattro elementi sono stati trasportati via mare in Croazia. Fagioli ha poi eseguito l’operazione di scarico e il trasporto in raffineria affrontando una salita ripida con una pendenza importante, che ha costretto il team a studiare il metodo migliore per affrontare anche alcune curve strette durante il percorso. Infine i serbatoi sono stati stoccati con successo su alcuni supporti dedicati. Dopo questa operazione impegnativa di trasporto e posizionamento, i serbatoi sono stati spostati all’interno dello stabilimento INA per l’installazione finale mediante un sistema di sollevamento a portale.

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Gru e Autogrù FAGIOLI

Sul ponte di un Paese nuovo INTERVISTA ESCLUSIVA A FABIO BELLI, AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA GRANDE SOCIETÀ DI SANT’ILARIO D’ENZA (RE), DOPO IL SUCCESSO E I RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI PER LE OPERE DI SOLLEVAMENTO ECCEZIONALE DURANTE LA DEMOLIZIONE DEL VECCHIO VIADOTTO SUL POLCEVERA

L’

impresa, straordinaria, ha meritato a un protagonista assoluto come Fagioli il prestigioso riconoscimento SC&RA 2020Job of the Year Awards, tra i più prestigiosi conferimenti a livello mondiale nel settore del trasporto e del sollevamento eccezionale. La società emiliana si è aggiudicata la vittoria nella categoria “Rigging Job of the Year Over $2 milion”,

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naturalmente, per il proprio apporto ingegneristico nelle operazioni di sollevamento che hanno riguardato il complesso lavoro di demolizione del Ponte Morandi di Genova.

Alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo ponte sul Polcevera - che ha visto all’opera, ancora, le squadre tecniche e i mezzi Fagioli -, l’ingegner Fabio Belli, CEO della società italiana più quotata nell’enginee-

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ring per i trasporti e le movimentazioni eccezionali, ci ha concesso un’intervista esclusiva in cui ha realizzato una disamina completa della grande impresa compiuta da Fagioli nella decostruzione del vecchio Ponte Morandi, rivelando tutto il valore tecnologico di un gruppo leader sulla scena mondiale dell’heavy lifting & transportation.

Ingegner Belli, è corretto affermare che nel cantiere dell’ex ponte Morandi sono state messe in campo tutte le tecnologie da voi consolidate negli anni passati, al cospetto di una prova straordinaria come quella dello smantellamento e della ricostruzione successiva della nuova infrastruttura sul Polcevera?

“Si è decisamente corretto, molte delle competenze sono scese in campo. Il coinvolgimento aziendale è stato trasversale in termini di business unit e mezzi utilizzati: project management, ingegneria per spedizioni marittime, trasporti eccezionali, smontaggi, montaggi, grandi movimentazioni e sollevamenti. Fagioli racchiude tutte le competenze di ingegneria e logistica necessarie per qualsiasi progetto nel mondo: nello specifico la chiave del successo è stata un coordinamento perfetto di tutte le attività richieste dai committenti. Da segnalare l’altissima attenzione alle problematiche in materia di salute, sicurezza ed ambiente che un progetto del genere richiede. Non ultimo l’avere affrontato le attività più critiche in piena crisi Covid-19”.

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Fabio Belli

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Gru e Autogrù Può descriverci nel dettaglio le varie fasi che hanno coinvolto la vostra azienda?

“Fagioli è stata l’unica società coinvolta sia nella demolizione tramite un ATI “ad hoc”, sia nella fase di trasporto e sollevamento del nuovo ponte per conto del Consorzio denominato Per Genova. In dettaglio, Fagioli ha trasportato via mare e su strada tutti gli elementi che compongono il ponte, partendo dagli stabilimenti di produzione di Castellammare di Stabia, passando dalle banchine del porto di Genova sino al cantiere del Nuovo Ponte sul Polcevera. Una volta che i pezzi del ponte hanno toccato terra a Genova sono stati trasferiti con mezzi speciali e percorsi dedicati attraverso la città: 237 sezioni con un peso che variava da 56 a 89 tonnellate per un totale di 60 notti. Ogni convoglio ha viaggiato di notte per non impattare sulla viabilità cittadina, già sottoposta ad un forte stress dopo il crollo del ponte Morandi. Tutte le operazioni sono state gestite da personale specializzato nella movimentazione di pezzi larghi sino a 10 metri che hanno

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sfiorato muri ed abitazioni attraverso le strade di Genova. Arrivati in cantiere, ogni singolo elemento ha composto le campate che oggi vediamo sopra la Val Polcevera.

Come un puzzle, tutto è stato assemblato a terra e posizionato sotto alle pile in cemento armato prima di essere sollevato e posizionato a 50 metri di altezza. Le campate più grandi erano lunghe 100 metri e pesavano circa 2000 tonnellate. Per movimentarle abbiamo utilizzato dei moduli di carrelli SPMT studiando ogni minimo dettaglio del percorso. Infine, i sollevamenti sono stati eseguiti con sistemi strand jacks e gru cingolate. Ogni operazione di varo ha incontrato difficoltà tecniche differenti e tra i più complessi occorre evidenziare

il passaggio attraverso il Polcevera e il superamento della linea ferroviaria in esercizio. Arrivati in quota, il nostro compito è stato quello di posizionare con precisione millimetrica i vari conci per dare forma al nuovo ponte”.

Qual è stato l’impegno richiesto riguardo ai mezzi e al personale tecnico in cantiere?

“Abbiamo utilizzato personale specializzato che ha lavorato in doppio turno sette giorni su sette con una presenza giornaliera di circa 30-40 operatori che hanno gestito operativamente le complessità del progetto. Nei momenti con maggiori attività, abbiamo impegnato 140 assi SPMT,

Un premio per un protagonista assoluto I Job of the Year Awards sono assegnati annualmente dalla SC&RA (Specialized Carriers & Rigging Association), associazione americana di società di trasporto e sollevamento eccezionale costituita nel 1947 e tra le più autorevoli a livello mondiale. Il premio si aggiunge alla lunga lista di riconoscimenti vinti da Fagioli nel corso degli ultimi anni; conferimenti che danno lustro alle innovative soluzioni ingegneristiche proposte dall’azienda, tra gli ambasciatori dell’eccellenza tecnologica del made in Italy nel mondo, nell’ambito di progetti sempre più complessi e tecnologicamente avanzati.

La giuria del concorso ha assegnato il premio a Fagioli come miglior sollevamento del 2019 nella categoria a maggior valore tra quelle in gara sulla base di numerosi criteri tra i quali la sicurezza, l’innovazione, l’ingegnosità e la pianificazione del lavoro effettuato. “La vittoria di questo premio, tra i più importanti a livello mondiale nel settore dei trasporti e dei sollevamenti eccezionali, rappresenta un motivo di grande orgoglio per tutta l’azienda – ha commentato l’ingegner Fabio Belli, subito dopo l’annuncio della premiazione – Un riconoscimento prestigioso che attesta la capacità, le competenze e la grande professionalità di tutti i team Fagioli che hanno partecipato alla demolizione del ponte Morandi di Genova contribuendo al successo di un’operazione di grande complessità e rilevanza”.

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tre sistemi di strand jacks da 600 tonnellate di capacità, tre gru di grandi portate da 600 e 1.200 tonnellate e altre gru di minore capacità a supporto delle operazioni. La difficoltà maggiore in progetti di questo tipo è mantenere alta la concentrazione: l’interesse mediatico era altissimo e i tempi per realizzare l’opera erano molto brevi. La bravura degli operatori e dei tecnici è stata quella di rendere facile anche le operazioni più difficili. Le continue manifestazioni di apprezzamento che riceviamo da tutto il mondo per il lavoro svolto testimoniano la perfetta riuscita di un progetto importante e molto complesso. Il tutto svolgendo le attività con la massima attenzione alla sicurezza, salute ed ambiente in piena crisi sanitaria per il Covid-19’”.

Se è vero che ogni cantiere costituisce una grande opportunità di apprendimento - oltre a un miglioramento e a uno sviluppo delle tecnologie già consolidate -, lei ritiene che l’esperienza fatta a Genova possa costituire un valore aggiunto per Fagioli, aggiungendo al proprio expertising nuove fasce di mercato come quello della demolizione di infrastrutture e della ricostruzione successiva, oppure nell’ambito degli interventi di manutenzione su infrastrutture esistenti?

“Corretto: ogni progetto, cantiere e specifica soluzio-

ne adottata costituisce una nuova opportunità. Nello specifico riteniamo che alcune delle soluzioni che abbiamo adottato, in passato più conosciute ed apprezzate in altri settori di business (per esempio nell’oil &gas) possano dare un grosso contributo anche al settore delle infrastrutture. La possibilità di movimentare grossi componenti di elevato peso in totale sicurezza e a costi contenuti, applicando concetti di modularizzazione più conosciuti in altri mercati potrebbe diventare una chiave di successo nei prossimi anni. La possibilità di costruire componenti in aree di prefabbricazione ad alta efficienza ed economicità e di installarli in poco tempo, con migliorie significative delle tempistiche progettuali, con una consistente riduzione del personale di cantiere porterebbe anche ad enormi vantaggi in termini di sicurezza, riducendo per esempio il lavoro in quota. Credo che il “modello” Genova possa e debba essere utilizzato in futuro come esempio e divenire la “normalità”. Fagioli vorrà sicura- mente essere protagonista nei prossimi anni nel panorama delle infrastrutture, collaborando proattivamente sia nelle attività di ingegneria che nella realizzazione fisica delle nuove opere civili necessarie per rilanciare non solo l’Italia ma Europa e Stati Uniti che ancora utilizzano strutture del primo dopo guerra”.

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Gru e Autogrù JEKKO

Al centro dell’attenzione PER LA NUOVA SPX650, PRESENTATA IN ANTEPRIMA NEL SERVIZIO SPECIALE IN ONDA SU YOUTUBE, L’INTERESSE È QUELLO DI UN’AMPIA CATEGORIA DI UTILIZZATORI, AL COSPETTO DI UN OGGETTO DEI DESIDERI DAVVERO MULTIFUNZIONALE

L’

attesa è finita e - con la complicità di un servizio speciale trasmesso sul canale YouTube e su un sito appositamente dedicato alla nuova macchina - il segreto della nuova minigrù SPX650 è stato svelato il 30 luglio scorso dal quartiere generale di Jekko. Il modello inedito del costruttore di Colle Umberto (Tv) - 5 t di capacità per 23,5 m di altezza operativa con jib - presenta numerose soluzioni tecniche all’avanguardia, già applicate con successo ai due recenti e già apprezzati predecessori SPX532 e SPX1280.

Accantonato l’originario progetto di presentazione ufficiale della macchina alla fiera Apex di Maastricht - slittata dal giugno di quest’anno al giugno 2021 a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 - Jekko ha scelto un’efficace presentazione virtuale condotta in video da Chiara Bellina, marketing manager dell’azienda trevigiana.

Guardiamo quindi alle dotazioni più rilevanti della nuova minigrù. La SPX650 vanta un sistema idraulico e un sistema di stabilizzazione innovativi, un nuovo jib idraulico e un nuovo jib meccanico (entrambi con attacco plug & play), alimentazione con batteria a litio e pratico radiocomando. Oltre a queste dotazioni,

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la minigrù presenta altre importanti funzionalità, come la possibilità di lavorare sia a gancio che con verricello, i cingoli estensibili, la modalità pick & carry e il software per assistenza da remoto J- Connect. E tutto questo senza tralasciare il design e la qualità dei materiali, con una forte attenzione al dettaglio.

“Il concetto alla base della nuova SPX650 è stato sviluppato partendo dalle esigenze del mercato. - spiega Alberto Franceschini, direttore commerciale di Jekko - I nostri clienti cercavano una minigrù di dimensioni medie, con una lunghezza del braccio di oltre 20 m e un’ottima capacità di sollevamento. Gli addetti al settore chie-

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Ecologia ed efficienza con il litio Il cuore propulsivo della SPX650 è insediato in un powerpack-batterie da 48 V al litio, progettato su specifiche Jekko, con una capacità di 400 Ah, che alimenta un motore elettrico trifase da 16 kW. Grazie al caricabatterie monofase da 220 V presente a bordo macchina è possibile lavorare sotto carica; come optional è disponibile inoltre un caricabatterie esterno trifase da 400 V. L’alimentazione con batterie a litio non richiede manutenzione e le batterie devano una macchina che popossono avere vita utile pari a quella della tesse lavorare sia all’interno che gru stessa. Inoltre, consente performance all’esterno, adatta in molti contesti inalterate e constanti anche in caso di operativi: posa del vetro, installaziouso intenso con carichi pesanti, senza ne di facciate continue, installazione dimenticare la possibilità di lavorare di strutture in acciaio, manutenzioin ambienti chiusi senza alcun tipo ne industriale. Così abbiamo preso in di emissione. Per soddisfare nel esame sia l’offerta della concorrenza modo più completo le esigenze che la nostra gamma di gru, e il risultato del mercato, dall’anno prossimo è la SPX650”. La SPX650 può contare su la SPX650 sarà disponibile anche un sistema idraulico digitale con districon motore diesel abbinato a un butore oleodinamico proporzionale PVG motore elettrico trifase.

16 di Danfoss, lo stesso della SPX532 e della SPX1280, il quale permette precisione e fluidità dei movimenti della macchina, con la possibilità di compierne fino a quattro contemporaneamente. “Il cuore del sistema idraulico è la pompa idraulica a pistoni in load sensing, regolata da un sistema di controllo della potenza sviluppato internamente - spiega Marco Zava,

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Gru e Autogrù

direttore tecnico R&D - Questa prerogativa garantisce all’operatore tutta la potenza, la velocità e il controllo della macchina di cui ha bisogno, con il minimo dei consumi”.

Dalla sorella maggiore SPX1280, la SPX650 eredita anche il nuovo sistema di stabilizzazione, direttamente e interamente controllato da radiocomando.

La macchina è dotata di stabilizzatori a croce telescopici con doppia estensione (mediante cilindro idraulico e catena) per ridurre l’area minima di stabilità (2.9 x 2.9 m; 4.5 x 4.5 invece l’area massima).

Gli stabilizzatori presentano rotazione idraulica da 0° a 72° e doppia regolazione dell’altezza, per la massima flessibilità in aree ristrette. Il sistema considera diversi fattori per determinare le possibili condizioni di lavoro: a seconda dell’apertura angolare e dell’estensione degli stabilizzatori, il software è in grado di determinare in tempo reale la capacità massima di sollevamento in uno specifico punto, con 5 livelli di stabilità complessivi.

La macchina è equipaggiata con un nuovo jib idraulico da 1.2 t a tre sfili (uno idraulico, due a catena) per un’altezza massima raggiungibile di 23.5 m e un nuovo jib meccanico da 2 t, ideale nella posa del vetro. Il jib può essere stoccato in tre modalità, come avviene nella SPX532: a terra, riposto sulla colonna o sotto il braccio principale. La posizione di riposo sotto il braccio principale consente una significativa riduzione dei tempi di montaggio e smontaggio del jib. Infine, il jib può lavorare con un angolo negativo fino a 15°, per una grande versatilità di utilizzo.

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Gru e Autogrù TADANO

Una volpe in città L’ATF 100G-4 È IL MODELLO IDEALE PER AFFRONTARE LE INSIDIE DELLA CIRCOLAZIONE E DELL’INTERVENTO NEI CENTRI URBANI. LA SCELTA DI CARPIN AUTOGRU TESTIMONIA L’INTERESSE DEL MERCATO EUROPEO PER QUESTA COMPATTA D’ECCEZIONE

I

n Italia, i centri città rappresentano una sfida d’accesso e non solo per gli automobilisti. Per un’autogrù, ad esempio, passare attraverso i vicoli tortuosi delle aree a traffico limitato può trasformarsi in un’impresa davvero complessa e stressante. Per questo la ricerca di compattezza e agilità ha portato uno

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specialista come Tadano a concepire un modello ideale su quattro assi come l’ATF 100G-4. Una macchina sorprendente per molti aspetti che non ha potuto non attirare l’attenzione di un cliente italiano attento - e affezionata al marchio - come Carpin Autogru, noleggiatore storico insediato a Scorzè, nei pressi di Venezia. La scelta di

questa gru portentosa e compatta è una conferma della lunga storia di apprezzamento e fedeltà dell’azienda veneta nei confronti della gamma Tadano.

Il parco di gru della società cresce di continuo e quasi ogni anno viene aggiunta una nuova unità. L’ultima è proprio questa ATF 100G-4, per una scelta, come spiega

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Vittorino Carpin “di particolare efficienza e uso intuitivo. Inoltre, questa gru dispone di capacità di carico molto elevate, nonostante le sue dimensioni compatte”.

Con i suoi soli 13 m di lunghezza e 2,75 m di ampiezza, l’ATF 100G-4 è predestinata all’impiego in spazi ristretti. Specie nelle vie tortuose dei centri città italiani o nelle strette stradine di montagna del Veneto, ogni centimetro può fare la differenza.

Nonostante la compattezza dell’autogrù, il team di Carpin non deve scendere a compromessi in fatto di prestazioni. “Abbiamo scelto la dotazione completa - sottolinea subito Vittorino Carpin - La gru è corredata ad esempio di un falcone da 18

m, di un secondo argano, di un dispositivo di emergenza e del radiocomando. Abbiamo bisogno di quest’apparecchiatura per tenere testa alla nostra ambizione di offrire sempre il servizio di noleggio gru migliore sul territorio”. Carpin intende impiegare il veicolo a quattro assi soprattutto nel montaggio di edifici industriali finiti come capannoni o complessi di edifici. Il fatto che questi interventi si rivelino sempre irreprensibili rinnova l’identikit di versatilità conquistato oggi dall’ATF 100G-4. La squadra Carpin Autogru dispone inoltre fino a 12 varianti di contrappesi. Un altro highlight nei cantieri stretti, nei quali l’impiego della 100 è d’obbligo,

In linea retta con il cliente Carpin Autogru è uno dei principali fornitori di servizi con gru in Italia.

L’azienda a conduzione familiare offre servizi di sollevamento in tre sedi sinergiche sul territorio del Triveneto (oltre al quartiere generale di Scorzé, il gruppo comprende le filiali di Verona e Udine). L’azienda opera da più di 35 anni in tutta Italia con un’ampia flotta che comprende - in primo piano - piattaforme aeree e autogrù. L’azienda storica, che ruota attorno alla figura del suo titolare, Vittorino Carpin, punta sempre su apparecchiature all’avanguardia, che garantiscono la massima efficienza e l’esecuzione più sicura.

In linea con le esigenze dei clienti di lungo corso come Carpin e di quelli in via di acquisizione, grazie alle molteplici novità diffuse sul mercato europeo, l’pproccio commerciale sinergico e unitario di Tadano nell’area EMEAR - secondo la strategia di business “One Tadano” per tutta l’area che comprende Europa, Medio Oriente, Africa e Federazione Russa, - conta oggi sulle nuove figure di Thomas Schramm e Klaus Kröppel.

Schramm attualmente è responsabile Tadano e Demag per Benelux, Russia, Asia Pacifico, Turchia e Francia. Kröppel è a capo delle vendite delle autogrù, sempre di entrambi i marchi del gruppo, nei paesi di lingua tedesca, nel Regno Unito, in Irlanda, Spagna, Portogallo, Italia e nei Paesi nordici.

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è il monitoraggio della base di appoggio asimmetrica. Grazie a questa funzione, l’operatore può raggiungere capacità di carico ancora più elevate con stabilizzatori di diversa estensione. I sensori angolari e di posizione determinano, tra le altre prerogative, la posizione del braccio e della torretta e vengono integrati nelle modalità di comando della macchina. In base ai parametri, vengono definiti i carichi massimi specifici per ogni stabilizzatore. Una funzione che assicura sicurezza nell’uso e un comfort di alto livello all’operatore stesso.

La ATF 100G-4 soddisfa tecnicamente anche sul piano dei costi operativi. Il doppio motore – carro da 320 kW (435 CV), torretta da 129 kW (175 PS) – consente un funzionamento particolarmente efficiente. Quando la gru è in servizio, è in funzione solo il motore della torretta.

La struttura modulare riduce i valori di emissione e il consumo di carburante della gru, aggiungendo un plus importante alla gestione quotidiana di un mezzo assolutamente in linea con le esigenze economiche di redditività della flotta.

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Gru e Autogrù LIEBHERR

Sapienza operativa IL TRAINING CENTER DI EHINGEN È IL PRIMO ISTITUTO DI FORMAZIONE CERTIFICATO PER OPERATORE DI GRU MOBILI ECOL IN TUTTA LA GERMANIA

L

a formazione alla sicurezza è fondamentale per un corretto utilizzo delle autogrù. Da anni istituzioni pubbliche, fornitori di servizi a noleggio e costruttori forniscono corsi di formazione sempre più completi ed evoluti ma oggi l’asticella dell’impegno si è alzata. La licenza europea per operatori di gru ECOL è il passo più importante nella direzione di modalità formative standardizzate e uguali per tutti. Si tratta di una licenza per operatori gruisti riconosciuta a livello internazionale che va a incremen-

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tare la sicurezza operativa di chi manovra queste macchine per il sollevamento e consentirà alle imprese e agli stessi operatori di svolgere la propria attività in ambito internazionale senza ulteriori ostacoli normativi.

L’ESTA, l’associazione che rappresenta a livello europeo le aziende che offrono servizi di trasporto eccezionale e di noleggio con gru, ha lanciato l’iniziativa di una patente europea per i gruisti già nel 2013, sostenuta a Bruxelles dalla commissione dedicata al settore industriale della movi-

mentazione di materiali. Da allora si sono costituiti gruppi di lavoro, con la partecipazione di operatori gruisti, specialisti della sicurezza e produttori. Negli anni, si sono definiti i contenuti tecnici per il conseguimento della patente europea di operatore gruista e definiti standard uniformi non solo in termini di programma, ma anche in relazione alle metodologie di formazione e alle opportune condizioni quadro comunitarie.

Il Liebherr Training Center è ad oggi il primo istituto di formazione certificato

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Continuità nella formazione Liebherr offre attualmente due corsi ECOL. Il primo concerne un ciclo di tre settimane per operatori di gru mobili con almeno quattro anni di esperienza, mentre il secondo corso dura una settimana ed è riservato agli operatori di gru mobili con almeno otto anni di esperienza. Il Centro di formazione Liebherr di Ehingen ha preso tutti provvedimenti opportuni, negli ultimi mesi, per affrontare la sfida costituita dalla pandemia Coronavirus, adottando misure opportune ed estese per dare continuità e sicurezza allo svolgimento di corsi e sessioni di formazione (incluso naturalmente lo stesso modulo ECOL).

per operatore di gru mobili ECOL in tutta la Germania, con altre sedi aperte Danimarca e nei Paesi Bassi. Ton Klijn, direttore generale di ESTA, ha riservato “a nome del Consiglio di vigilanza dell’ECOL”, le sue personali “congratulazioni a Liebherr per questo risultato con l’augurio al centro di formazione di una lunga vita attiva fatta di sessioni di formazione basate sulle regole ECOL, con il successo più pieno nei risultati di preparazione e certificazione degli operatori gruisti del futuro”.

Christoph Behmüller, direttore del Liebherr Training Center di Ehingen e presidente del gruppo di lavoro presso la FEM (European Federation of Materials Handling and Packaging Manufacturers) a Bruxelles, è oltremodo soddisfatto per la certificazione ottenuta. “Spero che la licenza europea per operatori di gru venga accettata senza problemi da tutti i paesi d’Europa e che la formazione omologata possa essere fornita in futuro da tutti gli stati membri – ha dichiarato Behmüller – Il punto principale è garantire la sicurezza durante la messa in funzione delle gru. Nonostante tutta la tecnologia, non dobbiamo dimenticare che è una persona a gestire ogni operazione sul campo. Tutti abbiamo una grande responsabilità, sia i

produttori che gli appaltatori di servizi.

Una buona formazione operativa del gruista deve essere considerato l’elemento più prezioso interministeriale professionali”.

Le esigenze richieste dal livello di formazione dell’ECOL sono elevate ed equivalgono al livello di formazione europeo EQF 3. L’EQF (European Qualifications Framework) è un’iniziativa

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dell’Ue, predisposta per rendere comparabili le qualifiche e le competenze professionali in tutta Europa. Il livello delle qualifiche di formazione diventerà quindi più comparabile e quantificabile per i datori di lavoro, per il pubblico dei committenti e per le istituzioni. Dipendenti e apprendisti potranno utilizzare quindi le proprie qualifiche in tutti i paesi comunitari.

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Ple GENIE

Una forbice in galleria PER TAGLIARE I TEMPI DI INTERVENTO SULLE DIRETTRICI A12 E A26, LA FILIALE CGT EDILIZIA DI GENOVA HA IMPEGNATO AL MASSIMO LA PROPRIA FLOTTA DI MODELLI GS A PANTOGRAFO

M

entre l’emergenza sanitaria si estendeva in tutta Europa causando un blocco generale dei cantieri, la sfida per la società di noleggio CGT Edilizia - nella filiale di Genova - e per il suo cliente Pavimental (società del gruppo Atlantia), con l’apporto di una piccola flotta di 32 piattaforme a pantografo della serie Genie GS, è stata quella di ripristinare i viadotti autostradali sulla A12 (tratta Genova-Chiavari) e sulla A26 (tratta Genova Voltri- Masone) e completare i lavori di finitura in quota nella Galleria Morandi che conduce al nuovo ponte di Genova appena ricostruito. Oltre a 12 piattafor-

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me a pantografo fuoristrada GS-3369 RT, CGT Edilizia ha rfornito in particolare 20 modelli GS-4390 RT - dieci dei quali sono stati dedicati all’installazione di illuminazione, segnaletica e ventilazione sulla sezione della Galleria Morandi. Offrendo la possibilità di mantenere un alto livello di produttività e consentendo agli operatori di rispettare la distanza sociale appropriata, la piattaforma GS-4390 RT ha svolto un ruolo chiave contribuendo a garantire la rapida riapertura delle autostrade.

“Ci sono diverse prerogative della Genie GS-4390 RT che ne fanno una macchine ideale per questo lavoro - rileva Rudj

Rocchi, manager della filiale genovese di CGT Edilizia - Oltre all’altezza operativa di quasi 15 m, menzionerei anche il doppio pianale estensibile, che aggiunge 1,52 m nella parte anteriore e 1,22 m nella parte posteriore della piattaforma. Oltre ad un’elevata capacità di sollevamento fino a 680 kg, l’opzione Superdeck offre una lunghezza totale di 7,38 m a piattaforma completamente estesa. Per gli operatori questo implicava la possibilità di lavorare insieme comodamente alla distanza sociale appropriata e di mantenere il livello di produttività necessario per rispettare una stretta scadenza di completamento”.

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In marcia, senza limiti A supporto della trazione integrale 4WD, del controllo di trazione positivo e di una velocità di marcia in posizione di riposo di 8 km/h, tutti i modelli della famiglia di piattaforme a forbice Genie GS- 90 RT sono dotati di serie dell’esclusivo sistema Genie di assali oscillanti attivi e offrono una pendenza superabile del 50% per affrontare con facilità i terreni fuoristrada. I comandi proporzionali assicurano precisione e flessibilità di movimento.

Per la sicurezza dell’operatore, un sensore di livello di inclinazione con allarme acustico, allarme di discesa e sistema di rilevamento del carico della piattaforma sono di serie.

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Oggi la maggior parte delle aziende sono tornate al lavoro, ma come spiega ancora Rocchi, “dobbiamo tutti tenere presente che stiamo ancora lavorando sotto le severe restrizioni dell’emergenza Covid-19. Per gli operatori, che normalmente potrebbero essere fino a sette su questa piattaforma Genie, nelle condizioni attuali lo spazio extra che questa offre è un vero vantaggio. Insieme a tutte le altre necessarie precauzioni di protezione che adottiamo, questa soluzione consente a un numero sufficiente di operatori di lavorare in modo produttivo alla giusta distanza con tutti i loro attrezzi e materiali”.

Nella galleria Morandi, gran parte del lavoro doveva essere svolto prima della posa dell’asfalto. “Le condizioni del terreno erano impegnative, ma grazie alle sue capacità di trazione integrale, la Genie GS-4390 RT ha reso facile la guida su pendenze e zone sconnesse non ancora completate”, sottolinea Rocchi.

Dotati di un connettore telematico preinstallato in fabbrica e di un sistema di dia-

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Ple gnostica di bordo, gli operatori sono in grado di risolvere i problemi al volo e di effettuare regolazioni sul campo per ottimizzare i tempi di attività. I collegamenti autostradali, finalmente, sono stati riaperti all’inizio di maggio.

Per i tempi stretti richiesti dall’intervento, le squadre in cantiere hanno lavora-

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to a turni alternati, di giorno e di notte.

Nell’ottica di aiutare il cliente a rispettare queste dinamiche, oltre a fornire le macchine, CGT Edilizia ha garantito l’assistenza 24 ore su 24 con l’intervento di tecnici qualificati. “Oltre a offrire grandi prestazioni su terreni fuoristrada, il sistema di diagnostica di bordo del modello Genie

GS-4390 RT si è rivelato di grande aiuto per consentire agli operatori di guidare i nostri tecnici con codici di errore semplici e facili da seguire - rimarca ancora Rocchi - Questo plus ha permesso ai team di individuare chiaramente qualsiasi problema e di fornire assistenza in tempi brevi”, dice Rocchi.

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Ricerca Ricerca || Estrazione Estrazione || Raffinazione Raffinazione || Trasporto Trasporto E’ il portale italiano dedicato all’informazione degli operatori di tutti i comparti del Oil & Gas: UPSTREAM (ricerca, perforazione e produzione idrocarburi), MIDSTREAM (trasporto e stoccaggio), DOWNSTREAM (raffinazione).

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Edizione precedente Espositori: 428 - Visitatori: 11.400

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

8a Edizione

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Il primo e unico portale web dedicato alle fondazioni, perforazioni, gallerie, geotecnica e industria estrattiva e mineraria.

On line dal 2010, è consultato da migliaia di visitatori in cerca di esaustive, accurate e aggiornate notizie sugli ultimi prodotti, persone e eventi, cantieri sulle aziende dai vari settori di applicazione di cui parla.

Fondazioni | Perforazione pozzi || Gallerie Perforazione Pozzi Geotecnica || Industria estrattiva-mineraria Estrattiva-Mineraria

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Il primo portale italiano dedicato a tutta la Filiera del Calcestruzzo: dalla produzione, la messa in opera, il ripristino e la riqualificazione delle strutture in calcestruzzo, fino alla prefabbricazione, le pavimentazioni continue, la manutenzione, la demolizione e il riciclaggio delle strutture in cemento armato.

Paola De Micheli

Distribuzione: 4.100 copie

Distribuzione: 11.066 copie

Intervista esclusiva con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Periodicità: Trimestrale

Periodicità: Trimestrale

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del calcestruzzo e della prefabbricazione SupplyFiliera chain of concrete and precast industries

Anno 5 - Maggio/Agosto 2019

THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING

Edizione precedente Espositori: 245 - Visitatori: 4.909

TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO - OPERE CIVILI E INFRASTRUTTURE - PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E MASSETTI - INDUSTRIA DEGLI INERTI PREFABBRICAZIONE E MANUFATTI IN CALCESTRUZZO - MONITORAGGIO, RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO - DEMOLIZIONE E RICICLAGGIO

Edizione precedente Espositori: 355 - Visitatori: 11.206

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15-18 September - Piacenza, Italy

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Piacenza, 29-31 Ottobre 2020

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Giornate italiane

3a Edizione

PERFORAZIONI FONDAZIONI SPECIALI GEOTECNICA

2021

INFRASTRUTTURE E PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO DEMOLIZIONE & RICICLAGGIO TRASPORTO DEGLI INERTI

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Ple JLG

Una cingolata speciale

STANDARD DI ALTO PROFILO PER LA PRIMA X33J PLUS APPRODATA AL MERCATO TEDESCO A MONACO. AL LAVORO SULL’ILLUMINAZIONE MAGNIFICENTE DI UN PALAZZO DI PRESTIGIO, HA RIVELATO UN CARATTERE DA COMPATTA D’ECCEZIONE

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uando si tratta di intervenire su un tetto per rinnovarlo o ripararlo, anche in luoghi difficili da raggiungere, l’impalcatura spesso non è la soluzione ideale. Al contrario una potente piattaforma di lavoro riesce a raggiungere alte quote ma in totale sicurezza e più il progetto è articolato, più la macchina deve essere adatta. Per adeguare alle nuove tecnologie l’imponente illuminazione a soffitto di un moderno ed elegante palazzo signorile, occorre realizzare un intervento con l’ausilio di un mezzo speciale. E proprio speciale è stata considerata, da un operatore nel ramo delle manutenzioni edili, la nuova piattaforma cingolata da 33 metri di JLG, una soluzione professionale che è in grado di assicurare flessibilità di intervento a quote rilevanti.

La particolare architettura del palazzo, nella zona centrale di Monaco di Baviera, richiedeva il maggiore sbraccio laterale ottenibile da una piattaforma di lavoro che unisse un alto grado di accessibilità a una notevole agilità ad altezze oltre i 20 metri. L’altezza della macchina ripiegata, infatti, doveva essere inferiore ai 2,2 metri, con una limitata pressione sulla delicata pavimentazione interna dell’edificio.

Infine, i visitatori della dimora non dovevano assolutamente accorgersi dei lavori in corso nei locali. Per assicurare una risposta efficace a tutte queste esigenze, la scelta dell’impresa appaltatrice è caduta sulla X33J Plus, novità cingolata della

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schiera JLG. A noleggiarla, lo specialista Concept-B GmbH che ha scelto la fortunata opzione dai fratelli Martin e Benjamin Biberger, titolari della società Biberger Arbeitsbühnen-Vermietung - partner del rental specialist System Lift - con sede operativa a Schierling, vicino a Ratisbona. “La X33J Plus è la prima piattaforma cingolata di questa tipologia compatta ad approdare in Germania – spiega Martin Biberger – Non vi sono macchine che reggano il confronto in termini di prestazioni per un progetto così arduo. La nuova forma del braccio permette di operare su un’area di lavoro davvero incomparabile e, grazie alla tecnologia intelligente, è possibile effettuare movimenti diversi in parallelo, con un significativo incremento della funzionalità”.

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Ple Una macchina compatta come la X33J Plus è caratterizzata da una serie di funzioni che risultano essenziali per lavorare ad altezza notevole in prossimità di un soffitto. La quota di lavoro raggiunge 32,5 metri circa, per un’altezza di 30,48 metri al piano di calpestio e un sorprendente sbraccio orizzontale di 16 metri, per una quota di scavalcamento di 17,2 metri - oltre al vantaggio del jib estensibile implementato per la cesta. Il design particolare della piattaforma permette di operare in zone difficili da raggiungere, mentre il braccio inferiore a quattro sfili telescopici può essere orientato fino a quasi 90 gradi. Il braccio telescopico superiore, a tre sfili, e il jib possono ruotare di 180 gradi, assicurando la massima flessibilità dinamica a qualsiasi tipo di intervento. Oltre a queste prerogative, la macchina vanta una capacità di carico illimitata di 230 chilogrammi, con il corollario vantaggioso di poter intervenire in quota con tutta l’attrezzatura necessaria in cesta. Senza dimenticare l’elevata sicurezza e la maggiore produttività, perché il carico completo è compatibile con l’intero raggio di azione. Non a caso, la X33J Plus è considerata la piattaforma di lavoro più versatile nella flotta dei fratelli Biberger che ne apprezzano la fruibilità e la facilità di utilizzo. “Il lavoro andrà avanti per diversi mesi - conferma - Martin Biberger - Per tutto il tempo saranno in campo diverse macchine cingolate compatte di JLG e in particolare la X20, la X26 e, naturalmente, la X33J Plus. Ogni volta che c’è un progetto speciale, JLG è il partner in grado di fornire la macchina adeguata. Più di 350 delle nostre piattaforme sono della gamma americana. I nostri clienti si sono abituati alla qualità, alla flessibilità e alle attrezzature innovative”.

Agile in ogni situazione Il peso della X33J Plus è inferiore alle otto tonnellate e la sua leggerezza è esaltata dalla dotazione di cingoli antitraccia e da un sistema brevettato di aggancio-sgancio della cesta. Due prerogative che rendono questa macchina cingolata un unicum nel suo genere.

Una volta smontata la cesta, la lunghezza della PLE arriva a meno di 5,8 metri, per una larghezza inferiore ai 1,2 metri. Le dimensioni ridotte, quindi, associate alla manovrabilità anche con controllo remoto, permettono di utilizzare la X33J Plus in spazi angusti, con passaggi stretti di ingresso. Gli stabilizzatori automatici, poi, assicurano la massima stabilità e l’ingombro stesso può essere ridotto sensibilmente per guadagnare spazio nell’area di lavoro.

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Ple CEM/PAUS

A tutta velocità IL BINOMIO DEL MARCHIO TEDESCO CON IL DISTRIBUTORE LOMBARDO NON ARRESTA LA SUA CORSA DI SUCCESSO. LE VENDITE CONTINUANO CON MAGGIOR VIGORE DOPO L’INTERVALLO DELL’EMERGENZA SANITARIA

S

embra che certi campioni siano inarrestabili. Neppure le circostanze più avverse possono frenarne il flusso di attività e dinamismo che ne caratterizza il lavoro, al confronto con qualsiasi contingenza problematica. La contingenza in questo caso è quella del periodo che segue l’emergenza Covid-19, con venti di crisi che colpiscono un po’ tutte le aziende del sollevamento nostrano, in ogni declinazione (dalla produzione alla vendita, al noleggio). Il campione inarrestabile, invece, è la CEM di Loris Manocchia, il gruppo milanese specializzato nella vendita e nell’assistenza per macchine dedicate ai traslochi e all’edilizia (autoscale, elevatori e altre attrezzature operative).

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Abbiamo già parlato in molte circostanze della famiglia CEM ma in questo caso vorremmo sottolineare il forte sodalizio, annoso, con il marchio tedesco Paus, una partnership ultradecennale che continua a dare frutti maturi e copiosi. Ormai è dal 2009 che CEM ha as-

sunto il ruolo di importatore esclusivo delle autoscale Paus per l’Italia. Per la giovane azienda di Settimo Milanese si trattò allora di una consacrazione. Paus è il protagonista mondiale dei mezzi per traslochi e detiene un primato assoluto in tutta Europa nella vendita e nella dif-

Easy Big 31, il plauso in Spagna La Spagna risponde all’offerta Paus veicolata da CEM Elevadores in modo costante e a passo di marcia. Tra i modelli più richiesti, l’autoscala Easy Big 31, motorizzata con un modulo Honda GX-630 che conferisce alla macchina più potenza e velocità. L’autosacala Easy Big 31, inoltre, è il modello della propria categoria con il tempo più rapido di sollevamento e abbassamento della piattaforma; la capacità di carico massima arriva ai 400 kg e l’impianto è dotato di quattro stabilizzatori a X con doppia estensione millimetrica al suolo.

Inoltre, il doppio pistone del montascale - robusto e di generosa portata - offre il miglior insediamento per questa tipologia di mezzo in spazi ristretti. Plus tecnologico, lo schermo LCD con diagnostica funzionale, impostazioni e funzioni ECO (sempre uniche per questo tipo di macchine operatrici).

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fusione della propria gamma di prodotti. In Loris Manocchia e nella sua CEM, il costruttore tedesco ha trovato negli anni un alter ego in grado di influenzare uno dei mercati più importanti dell’intera area Mediterranea.

Dal 2018 a oggi, l’avventura straordinaria di CEM e della partnership con Paus si è arricchita di altri capitoli fondamentali. La nuova frontiera del Mediterraneo, oggi, per Loris Manocchia, è la Spagna. L’abbiamo già detto in altri articoli precedenti e lo ribadiamo qui, in relazione al marchio Paus. In Spagna, Manocchia e CEM si sono costruiti un background più che solido, viaggiando con frequenza, incontrando aziende fervide di iniziativa con le quali si è stabilito un dialogo proficuo. Dall’incontro con un imprenditore illuminato e intelligente come Rafa Cerezo, dopo aver ottenuto

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Ple da Paus la licenza di importatore esclusivo per il paese iberico si genera una valanga di richieste. A maggio dell’anno scorso è stata aperta la filiale CEM Elevadores a Valencia e la nuova avventura prende il volo.

Naturalmente, Paus è sempre in vetta alle preferenze degli operatori europei e CEM fa registrare, nei primi mesi dopo il lockdown, un rialzo deciso e quasi incredibile delle vendite per l’intera gamma dello storico marchio. Le consegne obbediscono a un ritmo quasi insostenibile.

Dalla sede CEM di Settimo Milanese alla

Puglia, una nuova scala trainata Easy 21, ad esempio, ha preso la via per la flotta di una nota impresa edile. Si tratta di un agile strumento di lavoro trasferibile con un veicolo Patente B, completo di numerose funzionalità avvalorate dal pratico sistema Start & Stop. Inoltre e dal nuovo motore elettroidraulico Paus a comandi elettronici, con valvole proporzionali per una maggiore velocità, forza e fluidità nel funzionamento dell’elevatore.

Altra novità Paus al centro dell’attenzione più recente, la City Floh da 33 metri ibrida con il plus di una propulsione sostenibile a prova di ambiente sensibile alle emissioni, in qualsiasi contesto urbano. Valore dinamico ulteriore? Il doppio cilindro di sollevamento del pacco scala - con una distribuzione idraulica in tubi di acciaio anodizzato - e il doppio sistema di emergenza che garantisce stabilità e versatilità a questo modello già molto apprezzato dal pubblico CEM più sofisticato, a ogni latitudine di mercato.

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FAB - Supplemento della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata

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Anno 5 - Giugno / Luglio 2019

Anno 5 - Agosto / Settembre 2019

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Anno 5 - Giugno / Luglio 2019

Anno 5 - Agosto / Settembre 2019

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La forza compatta corre sui cingoli

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of Sollevare magazine entirely dedicated to those types of machines and nte dedicato a quella tipologia di macchinari FAB -for Forklifts AGV Batteries theonly). special supplement Forklifts AGVdella Batteries è il(esupplemento za– per il comparto logistica non solo). speciale equipment which are essential the logistics operators (andisnot Forklifts AGV of oall’anno llevarecome interamente dedicato a quella tipologia di macchinari So l levare magazine entirely dedicated to those testata a sé stante insieme FAB will be distributed three times a year as a separate magazine types of machine Forklifts Batteries AGV di vitale importanza per il comparto della logistica (e non solo). are essential the distribution logistics operators (and not o avrà la medesima capillare diffusione llevare andwhich will have the sameforwide together with Soequipment Batteries àatori distribuita volte all’anno come testata a sé stante insieme will beindustry distributed three times a year as a separate magazin italiani3del comparto. toFAB all Italian operators. sta Sollevare e ne avrà la medesima capillare diffusione together with Sollevare and will have the same wide distributio a tuttiUSCITA/ISSUE gli operatori italiani delTEMATICHE/MAIN comparto. to all Italian industry operators.

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Batteries CONEXPO Preview Febbraio / Marzo za per il comparto della logistica (e non solo). equipment which are essential for the logistics operators (and not only). all’anno come testata a sé stante insieme FAB will be distributed three times a year as a separate magazine nies • CONEXPO – Las Vegas (USA), 10-14 Marzo Anteprima CONEXPO N° 1 - 2020 February / March nica e Ricambi all’anno come testata a sé stante insieme FAB willwith be distributed timeshave a year a separate magazine avrà la medesima capillare diffusione Sollevarethree and will the as same wide distribution together ies ce and Spare Parts CONEXPO Preview Febbraio / Marzo together with Solto avràitaliani la medesima capillare diffusione levare and will have operators. the same wide distribution atori del comparto. all Italian industry oleggio/Rental Companies February / March azione/Traction Batteries atori italiani del comparto. to all Italian industry operators. ori/Forklifts FAB - Forklifts AGV Batteries is the special supplement Batteries è il supplemento speciale IONS DISTRIBUZIONI FIERISTICHE/BONUS DISTRIBUTION e USCITA/ISSUE TEMATICHE/MAIN FEATURES ustibile/FuelN° Cells • MIAC – Lucca (Italia), 14-16 Ottobre - 2020 ISSA INTERCLEAN of Sollevare magazine entirely dedicated to those types of machines and nte dedicato a2 quella tipologia diAnteprime macchinari IONS DISTRIBUZIONI FIERISTICHE/BONUS DISTRIBUTION tori/Order Pickers USCITA/ISSUE TEMATICHE/MAIN FEATURES • THE BATTERY SHOW – Stoccarda (Germania), 14-16 Ottobrefor the logistics operators (and not only).

Agosto / Settembre ISSA INTERCLEAN Preview za per il comparto della logistica (e non solo). equipment which are essential e Materiali per Batterie • CONEXPO – Las Vegas (USA), 10-14 Marzo N° 1 - 2020 • MIAC – Lucca (Italia), 14-16 Ottobre 2 - 2020 CONEXPO Anteprime ISSA INTERCLEAN August / September N° Anteprima nents and Materials all’anno come testata a sé stanteAnteprima insieme CONEXPO FAB will be distributed three times a year as a separate magazine • CONEXPO – Las Vegas 10-14 Marzo– Stoccarda (Germania), 14-16 Ottobre N° 1 - 2020 Febbraio / Marzo Agosto CONEXPO Preview ISSA INTERCLEAN Preview • THE(USA), BATTERY SHOW / Settembre OEM avrà la medesima capillare diffusione together with Sollevare and will have the same wide distribution nies February / March August / September ents for EVs Febbraio / Marzo CONEXPO Preview ies nferences atori italiani del comparto. to all Italian industry operators. nies Concessionari February / March R R

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Forklifts Forklifts AGV AGV Batteries Batteries

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PROSSIME USCITE

ies d Dealers N° 3and - 2020 Report THE BATTERY SHOW ssi/Trade Shows Conferences IONS USCITA/ISSUE TEMATICHE/MAIN FEATURES ers Ottobre / Novembre THE BATTERY SHOW Report e N° 2 2020 Anteprime N° 3 - 2020 ISSA INTERCLEAN Report THE BATTERY SHOW ologie per la Ricarica October / Novembrer e uipment Anteprima CONEXPO N° 21 - 2020 Anteprime ISSA INTERCLEAN Agosto / Settembre ISSA INTERCLEAN Preview Ottobre / Novembre THE BATTERY SHOW Report ware per Gestione e ware August //September October / INTERCLEAN Novembrer Febbraio / Marzo CONEXPO Preview 4.0 Agosto Settembre ISSA Preview enza nies February / March August / September ment Systems and Software ies e nologie per l’industria 4.0 nferences chnologies and Systems ion firms Engineering e nferences nsulenza, N° 3 - 2020 Report THE BATTERY SHOW e Anteprime INTERCLEAN 32 - 2020 Report THEISSA BATTERY SHOW gineering andN° Certification firms Ottobre / Novembre THE BATTERY SHOW Report

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• GIC-Italian Concrete Days – Piacenza (Italia), 29-31 Ottobre

® • ECOMONDO – Rimini (Italia), 3-6 Novembre DISTRIBUZIONI FIERISTICHE/BONUS DISTRIBUTION Giornate italiane del CalCestruzzo • GIC-Italian Concrete Days – Piacenza (Italia),ItalIan 29-31 Ottobre ConCrete Days • MIAC – Lucca (Italia),– 14-16 Ottobre ISSA INTERCLEAN Amsterdam (Olanda), 3-6 Novembre 29-31 October 2020 - Piacenza, Italy • ECOMONDO – Rimini (Italia), 3-6 Novembre CONEXPO Las Vegas 10-14 Marzo 17-19 •• THE MIAC – Lucca (Italia), 14-16 Ottobre BATTERY SHOW –(USA), Stoccarda (Germania), 14-16 Ottobre PIPELINE &–GAS EXPO – Piacenza (Italia), Novembre • ISSA INTERCLEAN – Amsterdam (Olanda), 3-6 Novembre •• THE SHOW – Stoccarda Ottobre EIMABATTERY INTERNATIONAL – Bologna(Germania), (Italia), 3-7 14-16 Febbraio 2021 • PIPELINE & GAS EXPO – Piacenza (Italia), 17-19 Novembre

®

Giornate italiane CalCestruzzo

del

ItalIan ConCrete Days 29-31 October 2020 - Piacenza, Italy

• EIMA INTERNATIONAL – Bologna (Italia), 3-7 Febbraio 2021 • GIC-Italian Concrete Days – Piacenza (Italia), 29-31 Ottobre •• GIC-Italian Concrete Days – Piacenza (Italia), 29-31 Ottobre ECOMONDO – Rimini (Italia), 3-6 Novembre • MIAC – Lucca (Italia), 14-16 Ottobre •• ECOMONDO – Rimini (Italia), 3-6(Olanda), Novembre ISSA INTERCLEAN – Amsterdam 3-6 Novembre • THE BATTERY SHOW – Stoccarda (Germania), 14-16 Ottobre •• ISSA INTERCLEAN – Amsterdam 3-6 Novembre PIPELINE & GAS EXPO – Piacenza(Olanda), (Italia), 17-19 Novembre

ISSA INTERCLEAN THE BATTERY SHOWPreview Report August //September October Novembrer ware entri di Ricerca 4.0 •• PIPELINE & GAS EXPO ––Piacenza Novembre EIMA INTERNATIONAL Bologna (Italia), (Italia), 17-19 3-7 Febbraio 2021 ware d Research Centers Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 4.0 /Electric Vehicles • EIMA INTERNATIONAL – Bologna (Italia), 3-7 Febbraio 2021 nferences e • GIC-Italian Concrete Days – Piacenza (Italia), 29-31 Ottobre e Report THE BATTERY SHOW ion firms N° 3 - 2020 • ECOMONDO – Rimini (Italia), 3-6 Novembre

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

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Giornate italiane CalCestruzzo

del

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

® ItalIan ConCrete Days

Giornate 29-31 October 2020 i- taliane Piacenza, Italy del

CalCestruzzo

ItalIan ConCrete Days 29-31 October 2020 - Piacenza, Italy

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

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Giornate italiane THE UTILITY

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Ple CMC

Passaporto per l’Australia

CON LA GRANDE COMPLICITÀ DEL DEALER LOCALE GLOBAL MACHINERY SALES, CONTINUA IL GRANDE SUCCESSO DEI RAGNI CINGOLATI SERIE S IN OCEANIA, TRA I MANUTENTORI DEL VERDE

D

opo aver conquistato con la sua gamma di ragni cingolati il Nord-America e il Canada – convincendo molte aziende nel comparto della manutenzione arborea – ora CMC consolida la propria posizione di mercato anche in Australia, grazie alla sinergia di successo con il dealer Global Machinery Sales. In effetti la partnership tra GMS e il costruttore di Bari poggia su solide fondamenta create da anni di proficua collaborazione e alto

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gradimento da parte del mercato specialistico dell’Oceania. Un mercato che ha trovato e apprezzato progressivamente il ventaglio di soluzioni vantaggiose costituito dalle piattaforme semoventi cingolate CMC. Nello specifico, il mercato australiano, eterogeneo ed esigente, ha accolto con il massimo favore la gamma attuale dello specialista pugliese, che comprende 13 spider in un range di prestazioni dai 13 ai 41 metri di altezza operativa. L’arrivo dei ragni CMC in Austra-

lia ha elevato il ritorno di investimento delle imprese locali che ne hanno prescelto l’impiego nella propria attività di potatura e taglio di piante ad alto fusto.

Per rispondere con forza alle richieste crescenti, sono partite, proprio a luglio, otto nuove piattaforme verso la sede Global Machinery Sales di Melbourne. Il distributore consegnerà infatti due modelli S18F, un modello S13F, due S19HD, un S22HD, un S23 e infine un modello S28.

La bandiera CMC, com’è evidente, ormai

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è issata con forza in cima al Nuovissimo continente e le ragioni consistono tutte nell’alta qualità produttiva delle macchine CMC. Facciamo esempio cardine per dimensioni compatte, peso ridotto e alte performance. Abbiamo appena elencato le principali caratteristiche del recente modello S23, novità della scuderia CMC presentata all’ultimo GIS di Piacenza e già cavallo di battaglia della gamma attuale. Questa piattaforma dal design a doppio pantografo, con braccio articolato e jib, vanta un’altezza operativa di 23 m e uno sbraccio di 12,4 metri senza limitazioni anche in condizioni di carico massimo. Caratteristiche che insieme alle dimensioni “a misura di porta” e alle tre diverse aree di stabilizzazione, la rendono uno strumento ideale per ogni tipo di applicazione, indoor e outdoor. Costruita con acciai di alta qualità e irrobustita attraverso un approfondito studio del design, la piattaforma S23 si dimostra solida e resistente pur con un peso di soli 3000 kg. Una caratteristica, quest’ultima, di enorme importanza per quanto riguarda la facilità di trasporto. Caricabile su carrello, S23 può infatti essere trainata come semplice rimorchio, sollevando una volta per tutte i suoi utilizzatori dal problema degli spostamenti. La massima sicurezza è garantita dal Self Control System - SCS, il sistema elettronico che provvede in automatico alla stabilizzazione, al controllo della velocità e alla chiusura della parte aerea della piattaforma, evitando che operazioni sbagliate possano recare danni al mezzo o alle persone che ci lavorano. Ottima anche la manovrabilità tramite un radiocomando semplice e intuitivo, da riporre al sicuro nell’apposita cover-box in fase di non utilizzo. Alla motorizzazione standard con un Honda GX390 benzina, si aggiungono le versioni con motore diesel Kubota Z602, ibrida con motore Honda/ Kubota+batterie al litio ed elettrica con motore a 220V e 110v. Dopo questo passaporto di alto profilo, si può ben capire come in Oceania i ragni di CMC siano i benvenuti, come i più rispettati e attesi cittadini del mondo.

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Sollevatori Telescopici BOBCAT

(Ri)generazione autonoma CORROBORATI DA UN NUOVO SISTEMA DI POST-TRATTAMENTO, LE MOTORIZZAZIONI DEI NUOVI MODELLI PUNTANO SULL’ALTA PRODUTTIVITÀ A BASSI CONSUMI E REGIMI

C

on un’anteprima-evento online per la stampa realizzata a giugno, Bobcat ha lanciato i nuovi sollevatori telescopici Stage V, con la rivelazione di numerose nuove opzioni e funzionalità.

Vediamone insieme le principali caratteristiche, a co-

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minciare proprio dal motore D34 Stage V. Grazie al nuovo sistema di post trattamento con filtro antiparticolato, la nuova propulsione dei sollevatori telescopici Bobcat ne consente l’utilizzo nelle aree operative sensibili, con emissioni di gas di scarico regolamentate. Non essendo dotato di sistema SCR (Selective Catalytic Reduction, riduzione catalitica selettiva), l’AdBlue inoltre non è necessario. Una caratteristica

importante del motore D34 Stage V da 56 kW è il nuovo sistema di post-trattamento autonomo. La rigenerazione del filtro antiparticolato viene eseguita automaticamente senza alcun impatto sulle prestazioni della macchine e l’operatore può concentrarsi sul proprio lavoro in tutta serenità. “La versione del sollevatore telescopico Bobcat con motore da 56 kW è prescelta principalmente dalle società di no-

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Declinazione Stage V Sono disponibili 11 diversi modelli di sollevatori telescopici Bobcat con il nuovo motore Stage V, con capacità di sollevamento massima compresa tra 2,6 e 4,1 tonnellate e altezza di sollevamento tra 6 e 18 m. Partiamo dalle pale telescopiche compatte TL26.60, TL30.60 e TL30.70 per continuare con i sollevatori telescopici a media capacità di sollevamento T35.105, T35.105L e T36.

120SL, poi con i modelli T35.130S e T35.140S ottimizzati per il mercato del noleggio e, per finire, con i modelli a grande capacità di sollevamento T35.130SLP, T41.140SLP e T40.180SLP. leggio e dalle imprese di costruzione nel Regno Unito, in Italia e nel Benelux - ha aggiunto Quentin D’Hérouël, Product Manager Telehandlers di Doosan Bobcat - Le ragioni? Il prezzo competitivo, la semplicità e la potenza notevole che permette di svolgere qualsiasi attività in cantiere”. Il motore D34 Stage V da 56 kW (75 CV) garantisce una riduzione media del 7% del consumo di carburante e offre una coppia superiore del 14% rispetto al precedente motore Stage IV, per una maggiore potenza a un regime più basso e un recupero più rapido.

I nuovi sollevatori telescopici Stage V presentano un nuovo cofano motore con un profilo maggiormente inclinato che migliora la visibilità e riduce i punti ciechi del 15% sul lato destro della macchina. La manutenzione è ancora più semplice grazie a un più facile accesso al vano motore. “Ai nuovi sollevatori telescopici con motore da 56 kW seguiranno nel 2021 altri modelli Stage V con motore D34 da 74,5 kW (100 CV) e 97 kW (130 CV) - ha specificato ancora Quentin D’Hérouël - Sarà una nuova generazione di sollevatori telescopici incentrati sull’utente, con un basso costo di possesso”. Tutti i sollevatori tele-

scopici Bobcat - progettatati e prodotti nello stabilimento di Pontchâteau, in Francia - sono coperti di serie da una

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garanzia di tre anni (3.000 ore), con la possibilità di estendere la copertura a cinque anni (6.000 ore).

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Attrezzature & Componenti BKT

Magnifico equilibrio CON IL LANCIO SUL MERCATO DI DUE NUOVI MODELLI, SI CONFERMA IL VALORE SPECIALE DELLA SERIE MAGLIFT DEL MARCHIO INDIANO DEDICATA SPECIFICAMENTE AI CARRELLI ELEVATORI

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a specialità ha già conquistato più di un cliente globale, aggiungendo una marcia in più di valore al mondo della logistica.

Oggi arrivano sul mercato due nuovi modelli per Maglift, il pneumatico firmato BKT e pensato specificamente per i carrelli elevatori. Si tratta delle novità Maglift ECO e Maglift Premium, corroborate da ulteriori plus strutturali e di design. Maglift ECO è realizzato con due strati di mescola in gomma, dotato di una speciale geometria e ramponi molto larghi per assicurare la massima stabilità e un’ottimale distribuzione dei carichi. Tra i suoi elementi distintivi anche il particolare bordo posizionato sul cerchio e progettato per proteggerlo da

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danni e ammaccature. Bassa resistenza al rotolamento e alta resistenza al surriscaldamento garantiscono la massima efficienza. A completare il quadro sono i fili di acciaio, incorporati nel tallone che offrono la massima grip ed impediscono ogni tipo di slittamento. È disponibile sia nella versione standard che “LIP”, ovvero con tallone asimmetrico per evitare di dover aggiungere le flange.

Maglift Premium rappresenta invece una tipologia pensata in modo precipuo per i carrelli elevatori destinati alle operazioni più ardue ed è dotato di battistrada extra profondo per garantire un lungo ciclo di vita. Il disegno del battistrada è sia robusto che aggressivo, consentendo agli operatori di poter contare su un ot-

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timo comando dello sterzo e un’eccellente trazione, sia anteriore che laterale. La scanalatura centrale del battistrada assicura una bassa resistenza al rotolamento.

Disponibile sia in versione standard che “LIP”.

In comune tutti i modelli di Maglift hanno un’ottima distribuzione carichi, stabilità, sicurezza e alta capacità di carico, caratteristiche fondamentali per uno pneumatico per carrelli elevatori, macchine che svolgono operazioni molto delicate di sollevamento di merci pesanti. Fondamentale è anche la mescola di questi prodotti che BKT ha reso resistente in primis all’usura e ai tagli e inoltre, per garantire il comfort degli

operatori, è stata inserita nella parte centrale della sezione dello pneumatico una mescola più morbida che offre un eccellente comfort di guida.

Sempre a proposito di mescola, non manca la disponibilità di una versione Non-Marking di Maglift che non lascia segni al suolo, garantendo alle pavimentazioni una perfetta pulizia. È specifica per i centri logistici e produttivi del settore alimentare e farmaceutico in cui è necessaria la massima igiene, ma dove vengono richieste anche tutte le altre importanti caratteristiche prestazionali di Maglift. Grazie alle ultime aggiunte, la gamma Maglift è ora disponibile in 23 misure diverse.

Con coraggio, contro la pandemia I tempi del Coronavirus hanno rivelato la grande forza e responsabilità di un gruppo mondiale come BKT. Il dramma della pandemia ha messo a dura prova la società civile e il tessuto economico dell’India, sede della produzione di pneumatici guidata dalla famiglia Poddar.

Nonostante il dramma globale, Lucia Salmaso, CEO di BKT Europe, ha confermato che “per BKT la resilienza è uno dei valori fondanti.

Per questo guardiamo al futuro con forza e profondo senso di responsabilità”. Organizzando al meglio i processi interni ed esterni, nelle fabbriche e nelle filiali internazionali, BKT sta compiendo ogni sforzo per assicurare una supply chain efficiente, in costante contatto con i fornitori di materie prime. Gli headquarters e gli stabilimenti produttivi di BKT in India – da che il Governo ha adottato il lockdown come modalità per contenere il diffondersi del virus e salvaguardare la salute dei cittadini – stanno adattando giornalmente la propria operatività alle disposizioni drammatiche assunte a causa del diffondersi aggressivo del virus nelle ultime settimane. Il contributo umanitario di BKT alla popolazione e alle strutture sanitarie e umanitarie impegnate nel soccorso alla popolazione sono encomiabili e notevoli.

In Italia, BKT ha fornito aiuti e supporto, in accordo con l’organizzazione umanitaria Cesvi, fornendo attrezzature sanitarie e supporto agli ospedali di Cremona.

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Attrezzature & Componenti REMDEVICE

Il controllo va in porto UN RADIOCOMANDO A CONSOLLE CHE ELEVA AL MASSIMO GRADO LA SICUREZZA E LE FACOLTÀ DI CONFIGURAZIONE È LA SOLUZIONE CHE SERVE ALL’OPERATIVITÀ COMPLESSA IN AMBITO PORTUALE NAVALE E MARITTIMO

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ru navali, gru idrauliche e gru a portale al servizio sulle banchine di ogni approdo marittimo. Ma anche sollevatori e ganci di ogni tipologia, con la stessa richiesta di sicurezza e comfort operativo come fattori indispensabili in un settore dove gli scambi commerciali sono l’asset principale. Il sistema portuale richiede a una tipologia di radiocomando la massima configurabilità e tutti gli accorgimenti per le diverse attività presenti al suo interno come quelle logistiche e di costruzione. Strumenti che permettano di lavorare e manovrare in totalità libertà e comfort, garantendo al contempo la massima efficienza.

Il radiocomando a consolle Genesis di REMdevice stabilisce senz’altro uno standard di riferimento nel campo delle applicazioni più impegnative e complesse

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in ambito marino e portuale, soprattutto in relazione ai grandi sollevamenti e alle movimentazioni non solo in ambito commerciale ma anche per il trasferimento di componenti e attrezzature industriali.

Le necessità di poter controllare ogni fase del sollevamento nel modo più preciso e con grande chiarezza di consultazione e di gestione costituisce una richiesta speculare di potenzialità dinamica dello strumento-radiocomando. Robustezza, resistenza e massimo controllo sono fondamentali per garantire e preservare l’incolumità di chi utilizza una grande macchina da sollevamento, soprattutto in un ambito d’operazione spesso congestionato e con il rischio di interferenze. La particolarità del radiocomando Genesis di REMdevice rivela un’unità trasmittente per il controllo a distanza che è studiata, innanzitutto, per consentire all’operatore stesso il

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Dedicato anche all’edilizia La gamma delle applicazioni consentite dal radiocomando Genesis comprendono anche altre prerogative, nell’ambito del sollevamento idraulico. Spostare, trasportare, caricare e scaricare materiali sono operazioni che riguardano ogni giorno i professionisti dell’edilizia - soprattutto manutentori, lattonieri e carpentieri. Lavoratori che spesso utilizzano un camion allestito con una gru idraulica per effettuare le operazioni più diversificate.

Sicurezza, praticità, comfort d’uso e velocità di esecuzione della manovra, sono alcune delle caratteristiche che determinano la buona riuscita del lavoro e che ci si aspetta da un dispositivo di controllo. Per questo Genesis è il vertice delle opzioni presentate da REMdevice per questo settore, proprio per la sua riconosciuta resistenza al lavoro, unita al collaudato e innovativo sistema di ricarica a induzione e alla più completa facoltà di personalizzazione.

La scheda tecnica Accumulatore

interno, ricaricabile a induzione

Durata

fino a 40 h (3 h, riserva di carica)

Trasmissione radio/frequenze

BiBanda 72 canali IMS 433/870 China 418, Usa Can 915

Alimentazione

12-24 Vdc +/- 25% - 24-110 Vac +/-10%

Livello sicurezza stop

PL-D cat. 3 (elettronica. Move-mobile cat. 4 PL-E sil. 3)

Livello sicurezza joystick. Elettronica. Move-Mobile cat. 3 PL-D sil.2 Gestione comandi

on/off - CANbus - PWM - tensione/corrente - RS 422/485

Dimensioni e peso

310 x 193 x 163 mm - 1.580 g

Display grafico

2.6” - 3.2”

Riceventi disponibili

DIN - EcoBox - RubyBox - EcoCan - Mobile

Normative

EN-300220-1 cl. 1 - CE - FCC (USA/CAN)

Garanzia

36 mesi (accumulatori compresi)

massimo ampliamento delle possibilità di personalizzazione, attraverso il display (da 2.6” e 3.2”) e la facoltà di implementare diversi attuatori, joystick, selettori e potenziometri, pulsanti e data feedback, senza risultare in alcun modo ingombrante come modulo portatile. Inoltre, la ricarica a induzione con operatività di 40 ore e il grado di protezione del radiocomando IP65, rendono questo strumento ideale per le lavorazioni più pesanti, come quelle relative all’heavy lifting e transportation nei porti e in ambiente marino.

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Attrezzature & Componenti FLASH BATTERY

Moto di cambiamento NUOVA SEDE E NUOVA RAGIONE SOCIALE PER LO SPECIALISTA DELLE BATTERIE AL LITIO. CON L’AMBIZIONE DI NUOVI TRAGUARDI NELLA RICERCA E SVILUPPO PER UNA TECNOLOGIA IN CRESCITA

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a oggi Flash Battery non sarà più soltanto un marchio commerciale, un’immagine consueta nel mondo avanzato delle batterie al litio - per macchine industriali e veicoli elettrici - ma raccoglierà il testimone denominativo precedente di Kaitek. Il cambio della ragione sociale avverrà il primo agosto e precederà di poche ore il trasferimento dell’azienda dalla sede di Calerno al nuovo quartier generale di via XXV Aprile, a Sant’Ilario d’Enza, dove Flash Battery svilupperà il futuro della propria attività nello stabilimento realizzato su un’area di 20.000 metri quadrati (di cui 1.500 adibiti a uffici e 3.200 destinati all’area produttiva, con la

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In Francia, sul fronte elettrico Alla vigilia del trasferimento nella nuova sede di Sant’Ilario d’Enza, Flash Battery ha siglato un importante accordo con Efa France, leader europeo nelle tecnologie per l’elettrificazione. La partnership - che unisce le forze delle due aziende sul mercato transalpino - vede in campo due leader europei nei settori, rispettivamente, della produzione di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici e nella fornitura di soluzioni per l’elettrificazione dei veicoli industriali. “La perfetta conoscenza di questo mercato, molto ricettivo rispetto al tema del litio e in grande espansione nei mercati Ground Support Equipment, Construction e dell’agricoltura è un grande punto di forza di Efa France - considera Marco Righi - Questa società si è sempre distinta per la grande capacità di interfacciarsi con i clienti con tempistiche e conoscenze di assoluta eccellenza, unite alla distribuzione delle più avanzate tecnologie di elettrificazione a livello europeo”.

L’accordo di esclusiva reciproca tra Flash Battery e Efa France nel territorio francese prevede un supporto tecnico commerciale da parte dei tecnici di Flash Battery, con un costante aggiornamento e collegamento tra le due aziende. In questo modo, in sostanza, Flash Battery viene rappresentata dai tecnici commerciali di Efa e, in tal modo, le due aziende condividono le prime informazioni necessarie per i progetti di elettrificazione.

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possibilità di un’ulteriore espansione per altri 5.000).

“La nuova denominazione prescelta mira sostanzialmente a rafforzare l’identità della nostra impresa - spiega Marco Righi, CEO dell’azienda reggiana che in otto anni di attività si è portata ai vertici del settore, con 14 milioni di fatturato, 56 dipendenti ed esportazioni nei paesi più industrializzati del mondo - In questo modo evidenziamo con immediatezza non solo il nostro segmento d’attività ma anche una delle principali caratteristiche dei nostri prodotti, cioè quella velocità di ricarica che rappresenta un fattore di competitività essenziale tanto per l’industria dei veicoli elettrici quanto per quella significativa parte di manifattura che sta progressivamente convertendo all’elettrico l’attività produttiva”.

Nel nuovo stabilimento di Sant’Ilario d’Enza - cinque volte più ampio rispetto alla sede di Calerno - si concentreranno tutte le attività di Flash Battery, che dalla posa della prima pietra, avvenuta meno di un anno fa, ha portato da 45 a 56 il numero dei dipendenti, con otto delle 11 nuove assunzioni realizzate già nel primo semestre 2020, pur nella piena emergenza Covid-19. “Gli effetti della pandemia hanno rallentato leggermente l’attività produttiva - rileva Marco Righi - Tuttavia, l’emergenza non ha fermato i percorsi di ampliamento e rafforzamento che abbiamo messo in atto nelle aree ricerca e sviluppo, progettazione, marketing e nei progetti internazionali innovativi cui si riferiscono, in misura rilevante, le nuove figure professionali inserite nel primo semestre e le ulteriori cinque che entreranno in azienda entro il 2020, portando

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il nostro staff interno a oltre 60 unità”.

I nuovi ingressi, peraltro, non hanno modificato una delle peculiarità che ha fatto meritare a Flash Battery , per due edizioni consecutive (nel 2019 e quest’anno) il riconoscimento di miglior impresa under 40 dell’Emilia-Romagna, con un’età media dei lavoratori di soli 33 anni. “Lavoriamo in un settore in cui la crescita va di pari passo con la capacità di innovazione - considera ancora Righi – Per questo, è evidente che gli stretti rapporti di collaborazione con diversi istituti tecnici e l’Università di Modena e Reggio Emilia (in particolare i dipartimenti ingegneristici) ci consentono di portare in azienda soprattutto ragazzi giovani, che già durante il percorso di studi hanno modo di confrontarsi con la nostra realtà produttiva e di misurarsi con le nostre attese in termini di competenze e passione”.

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DONATI

Filosofia modulare

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na specialità per uno standard che rappresenta da decenni un punto fermo del mercato, nell’ambito del sollevamento industriale. La definizione calza a pennello a un componente fondamentale come il paranco elettrico a catena Donati, nell’accezione della conclamata serie DMK. Destinata all’elevazione di carichi fino a

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LA CONCEZIONE FLESSIBILE DEI PARANCHI ELETTRICI A CATENA DMK CONSENTE DI RICAVARE UNA MOLTEPLICITÀ DI VERSIONI NORMALIZZATE E SPECIALI. INTUIZIONE PROGETTUALE E TECNOLOGIA NEI DETTAGLI PER UN GRANDE SUCCESSO INTERNAZIONALE

4.000 kg, questa tipologia caratterizzata dall’implementazione di motori conici autofrenanti, è da sempre, per gli specialisti internazionali, sinonimo di qualità e affidabilità per la qualità dei componenti impiegati nella realizzazione e per la tecnologia adottata nella lavorazione delle parti meccaniche, nelle rifiniture e nei trattamenti superficiali - una specia-

le verniciatura idrorepellente, ottenuta con processo elettrostatico, e l’esecuzione completamente chiusa, sono una garanzia di inalterabilità nel tempo e della costanza di alte prestazioni anche in ambienti ad alto grado di corrosività.

Prima di descrivere il cuore della specialità Donati, ripassiamo in sintesi l’identikit del paranco elettrico a catena. Questo

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componente viene generalmente utilizzato per il sollevamento di carichi non guidati, tramite l’utilizzo del gancio o per mezzo di accessori di presa idonei. L’abbinamento del paranco con un carrello di traslazione elettrico o manuale, che scorre in quota su una trave, permette di creare un sistema di movimentazione integrata di sollevamento e spostamento orizzontale del carico. Il paranco elettrico a catena e i relativi carrelli di traslazione, montati in quota, possono equipaggiare monorotaie oppure essere integrati e diventare il completamento di altre macchine per il sollevamento come gru a bandiera e gru a ponte. Posto in quota oppure a terra, il paranco elettrico a catena, inoltre, può essere utilizzato in diverse configurazioni in postazione fissa.

Veniamo ora alle peculiarità della serie DMK. I paranchi elettrici a catena Donati, insieme ai relativi carrelli elettrici di traslazione, sono realizzati secondo una concezione modulare che consente di ricavare una molteplicità di versioni normalizzate e speciali (senza contare le versioni standard che Donati rende sempre disponibili a magazzino). I componenti base (motore e riduttore) grazie all’estrema compattezza dell’impianto, sono assemblati tra di loro in linea coassiale, in modo da garantire il massimo sfruttamento della corsa del gancio e i minimi ingombri del paranco. La gamma DMK si divide in due linee di prodotto.

La prima comprende modelli a un tiro di catena, con portate fino a 2.000 kg. Si tratta di paranchi che offrono prerogative di minore ingombro e maggiore corsa gancio in virtù di un sottoblocco dalle dimensioni più ridotte rispetto a un bozzello, con un raccoglicatena più piccolo. In questo modo viene garantita una maggior sicurezza per l’operatore che può toccare gancio e catena senza alcun pericolo di trascinamento e schiacciamento. Anche l’affidabilità risulta notevole, con il corollario di una ridotta manutenzione e un minor costo d’esercizio per l’esclusione del rischio di inceppamenti, con la catena non usurata dal rinvio e l’assenza di parti mobili da sostituire nel sottoblocco a tutto vantaggio della flessibilità di impiego.

La seconda linea riguarda tipologie a due tiri di catena, con capacità di sollevamento oltre i 2.000 kg. I paranchi di questa linea costituiscono una scelta ragionata nell’ottica dell’economia dell’intero impianto, che prevede un punto fisso di ancoraggio a cui applicare un limitatore di carico sensibile e adatto ad applicazioni gravose. Questa concezione non costringe a sovradimensionare inutilmente la struttura portante mantenendo contenute le dimensioni e il costo della catena.

Diamo ora uno sguardo alle parti principali che compongono il paranco DMK. Il riduttore, innanzitutto, è planetario epicicloidale, con ruotismi - in acciaio ad alta resistenza termicamente trattato - supportati su cuscinetti a sfere e lubrificati in bagno d’olio. La carcassa è realizzata ad alettatura radiante in lega di alluminio per favorire la dissipazione termica. Abbiamo già menzionato poi il motore elettrico autofrenante. In questo componente, lo spostamento assiale del freno conico permette una frenatura meccanica rapida e affidabile nel tempo - va rimarcato il fatto che lla guarnizione frenante, inoltre, non contiene amianto. Il motore è un modulo Trifase asincrono, a singola polarità per paranchi ad una velocità e a doppia polarità per quelli a due velocità. Terzo elemento fondamentale, naturalmente, la catena, calibrata in tondo di acciaio ad alta resistenza, di qualità speciale a elevata stabilità dinamica, con carico minimo di rottura di 80 kg/mm2 e allungamento minimo alla rottura maggiore del 10% (coefficiente di sicurezza di utilizzazione sempre superiore a 5). I trattamenti termici e galvanici a cui è sottoposta la catena, conferiscono un’elevata resistenza all’usura, al deperimento e alla corrosione. Arriviamo quindi alla noce di carico. Termicamente trattata, dispone di cinque alveoli lavorati meccanicamente su macchine automatiche ad alta precisione. Imprime il movimento alla catena

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assicurandone lo scorrimento ottimale. Il componente guidacatena, poi, assicura l’alloggiamento e l’estrazione delle maglie della catena rispetto agli alveoli della noce, in salita e in discesa. Il gancio di carico è realizzato in acciaio ad alta resistenza, munito di dispositivo di sicurezza (moschettone) contro lo sganciamento del carico e girevole su cuscinetto reggispinta. Continuando la disamina, nei paranchi a catena a un tiro, il sottoblocco collega la catena al gancio girevole. Realizzato in acciaio, questo sottoblocco è dotato di spina termicamente trattata a sezione maggiorata per il bloccaggio della catena.

Nei paranchi a due tiri di catena è previsto invece un bozzello in fusione di alluminio, completamente chiuso, dotato di rocchetto di rinvio d’acciaio ad alta resistenza termicamente trattato, provvisto di alveoli di alloggiamento per la catena. Gli arresti sono installati sul tratto libero discendente della catena e su quello portante - nei paranchi a un tiro -, con la funzione di regolatori e limitatori della corsa del gancio. Sono costruiti in acciaio stampato e dispongono di inserto ammortizzante. Il raggoglicatena è necessario invece per contenere il tratto libero discendente della catena. Disponibile in diverse grandezze in funzione della corsa del gancio, questo elemento è realizzato in materiale plastico antiurto ed è dotato di sospensioni che ne permettono

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una mobilità funzionale.

Due componenti presenti esclusivamente nelle tipologie di paranco a un tiro di catena sono identificati dal dispositivo frizione e dall’equilibratore. Il primo è un dispositivo d’emergenza per il finecorsa di salita e di discesa; funge inoltre da limitatore di carico in caso di sovraccarico. I dischi della frizione, esenti da amianto, sono precaricati con un sistema di molle a tazza. L’equilibratore, connesso con il dispositivo frizione, assicura il bilanciamento del paranco e assorbe l’elevata quantità di calore che si genera durante lo scorrimento della frizione stessa.

Il ceppo freno, installato sui paranchi DMK delle grandezze 2-3 e 4, è costituito da una ventola che garantisce il raffreddamento del freno stesso e del motore. L’elevato grado di inclinazione della superficie frenante consente l’ottimo sblocco del freno anche nelle condizioni operative più gravose. La registrazione del freno è un’operazione che può essere facilmente eseguita dall’esterno, agendo semplicemente sulla ghiera di regolazione.

Nei paranchi a due tiri di catena è presente poi un limitatore di carico di tipo elettromeccanico, con microinterrutore a una soglia d’intervento. Il limitatore non consente al paranco sovraccarichi maggiori del 20% rispetto alla sua massima portata, pena l’interruzione del circuito di comando adibito al sollevamento. I finecorsa elettrici di sollevamento sono

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forniti di serie per i paranchi a due tiri di catena e disponibili a richiesta per quelli a un tiro. Limitano la corsa del gancio in salita e in discesa e sono costituiti da due microinterrutori di precisione che funzionano secondo il principio ad “apertura lenta positiva”, agendo sul circuito ausiliario del dispositivo di comando del motore di sollevamento. La sospensione infine è realizzata con innesto a golfare; a richiesta è realizzabile con gancio o anche in versione golfare a 90° per paranco longitudinale.

Passiamo ora all’analisi dei comandi elettrici che presiedono ai paranchi DMK. Quando il paranco è dotato di comandi elettrici, i movimenti possono essere attivati, in alternativa, tramite un’apparecchiatura elettrica in bassa tensione AC 48V - 50Hz, oppure tramite comando diretto. Nel primo caso, abbiamo un’apparecchiatura che comprende il trasformatore per l’alimentazione in bassa tensione

dei circuiti di comando, il contattore generale di linea, i contattori per il comando dei motori del paranco e dell’eventuale carrello elettrico, i fusibili di protezione del trasformatore e la morsettiera per i collegamenti dei circuiti ausiliari e di potenza, co, tutti i componenti contenuti in una cassetta a tenuta stagna, con grado di protezione IP 55, realizzata in materiale termoplastico antiurto. L’apparecchiatura è fissata sul lato motore del paranco. Nel caso del comando diretto, la tensione di rete è disponibile esclusivamente per il comando del solo paranco elettrico, ovvero per le funzioni di salita e di discesa. Il comando è veicolato da una pulsantiera di potenza che interrompe e commuta direttamente la linea di alimentazione.

In entrambe le opzioni, comunque, i comandi sono attivati tramite una pulsantiera pensile, ergonomica, realizzata in materiale termoplastico antiurto autoestinguente, a tenuta stagna e con grado di protezione IP 65. La funzione di arresto di emergenza è attivata da un pulsante a fungo che, per mezzo di un’azione di sblocco volontario, pone il circuito di comando in consenso di marcia. La pulsantiera pensile è collegata al paranco mediante un cavo elettrico multipolare dotato di anime metalliche antistrappo.

I carrelli DMT sono componenti utilizzati per la traslazione orizzontale del carico e prevedono, per la serie DMK, tre differenti versioni: manuale a spinta (tipo SM); meccanico a catena (tipo CM); elet-

Traslazione in tre alternative I carrelli DMT sono componenti utilizzati per la traslazione orizzontale del carico e prevedono, per la serie DMK, tre differenti versioni: manuale a spinta (tipo SM); meccanico a catena (tipo CM); elettrico (tipo EM). I carrelli scorrono sull’ala inferiore della trave e sono regolabili in relazione alla larghezza dell’ala della trave stessa. Realizzati in lamiera d’acciaio stampato e in lamiera pantografata, dispongono di staffe antideragliamento e di tamponi ammortizzanti. Sono dotati di ruote in acciaio stampato lavorate meccanicamente e girevoli su cuscinetti a sfera a lubrificazione permanente. Il motoriduttore con motore autofrenante fornisce il moto alle ruote dentate del carrello nella versione elettrica tipo EM, mentre finecorsa elettrici di traslazione limitano l’escursione orizzontale del carrello elettrico sulla trave. Il braccio di traino, infine, è disponibile per tutti i tipi di carrelli di serie DMT, in connessione del carrello stesso alla linea elettrica di alimentazione. Facilmente regolabile in tutte le direzioni, rappresenta un elemento essenziale per il traino della linea di alimentazione a evitamento dello strappo dei conduttori.

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trico (tipo EM). I carrelli scorrono sull’ala inferiore della trave e sono regolabili in relazione alla larghezza dell’ala della trave stessa. Realizzati in lamiera d’acciaio stampato e in lamiera pantografata, dispongono di staffe antideragliamento e di tamponi ammortizzanti. Sono dotati di ruote in acciaio stampato lavorate meccanicamente girevoli su cuscinetti a sfera sulle gru eequipaggiate con il sistema aSense. lubrificazione permanente.

Il motoriA ben guardare, inoltre, Steady duttore motore autofrenante forniè molto con più che un radiocomando: è un sce il moto alle ruote dentateche delaffianca carrello vero e proprio “partner” nella versione tipo EM,giornata mentre l’operatore perelettrica facilitare la sua finecorsa elettrici di traslazione limitano lavorativa, estremamente ergonomico, l’escursione orizzontale del carrello eletperché lascia braccia e mani in posizione trico sulla trave.

Il braccio di traino, infinaturale, riducendo la tensione postune, è disponibile per tutti i tipigrazie di carrelli rale.

Inoltre è facile da usare alle di serieparticolarmente DMT, in connessione del carrello icone intuitive, mentre stesso alla linea elettricapermette di alimentazione. la retroilluminazione di lavoFacilmente incui tutte direzioni, rare ancheregolabile nelle ore in la le luce cominrappresenta un elemento essenziale cia a scarseggiare.

Copre, infine, per tuttiili traino linea di alimentazione a evicanalidella di frequenza al mondo e dispone tamento dello strappo dei conduttori. di una scheda di memoria rimovibile in cui è possibile salvare le proprie imposta-

zioni personali. Dotato di un display TFT da 3,5”, Steady garantisce infine un alto livello di qualità dell’immagine, offrendo feedback dettagliati e precisi. Un altro gioiello della tecnologia è RACE – Remote Assistant Control Effer – il nuovo sistema di connettività per le gru Effer che permette di rimanere sempre connessi alla gru, con la possibilità di accedere a tutti i dati necessari. Fondamentale per pianificare il lavoro e per intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Con Race è possibile monitorare da remoto la gru da qualsiasi device mobile o fisso: basta accedere al portale, senza dover scaricare programmi o app spe-

cifiche, e in caso di difficoltà, ovunque ci si trovi, il Service Point di Effer può verificare istantaneamente il problema e intervenire subito con la risoluzione da remoto dell’anomalia. Race consente di raccogliere una gran mole di dati che permettono il monitoraggio e una miglior gestione della macchina: si può visualizzare il tragitto della gru dal pannello di controllo, monitorare il tempo effettivo di lavoro e misurare la percentuale di utilizzo delle attrezzature quali il jib, il cestello o le forche. Ma si può anche visualizzare le performance di più unità, per un miglior controllo della flotta. Un particolare sicuramente molto utile anche al noleggiatore. Senza contare i vantaggi in termini di manutenzione preventiva, dal momento che dal pannello è possibile sapere quanto manca alla manutenzione della gru e si possono quindi predisporre in anticipo gli interventi.

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Movimentazione Industriale e Portuale BAOLI

Fenomeno sulle medie distanze IL NUOVO TRANSPALLET A PEDANA EP 20-111 ARRIVA SUL MERCATO NAZIONALE DOPO UN PERIODO DI TEST IN DIECI STRUTTURE IMPORTANTI NEL CAMPO DELLA GDO E DELL’AUTOMOTIVE

L

a versatilità che occorre al magazzino, ogni giorno, la si conquista con l’adozione di mezzi adeguati che riescano ad abbinare sicurezza, riduzione dei costi di gestione e grande efficienza. Baoli a un mezzo che contempli queste caratteristiche ci ha pensato e ha concepito il nuovo modello EP 20-111 di transpallet elettrico progettato appositamente per ottimizzare le operazioni di trasporto sulle medie e lunghe distanze. Con portata fino a 2.000

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kg, pedana ribaltabile e spondine di protezione laterale, l’EP 20-111 è il prodotto calibrato della gamma Baoli per l’utilizzo in magazzino e negli ambienti interni, in particolar modo in tutte le aziende che effettuano scarichi frequenti su medie percorrenze.

Prima del lancio sul mercato italiano, l’EP 20-111 è stato testato per 12 mesi nelle strutture di dieci importanti clienti italiani di Baoli, attivi nei settori della grande distribuzione, dell’ortofrutta

e dell’automotive. Tutti gli utilizzatori sono rimasti entusiasti dell’efficienza, della manovrabilità e della robustezza di questo transpallet a pedana, che fa registrare performance equivalenti a quelle dei migliori carrelli sul mercato, rispetto ai quali però è molto più economico. L’EP 20-111 è equipaggiato con una potente batteria da 400 Ah, in grado di mantenere la carica per l’intera giornata di lavoro, ed è il primo carrello Baoli a montare una batteria di costruzione europea.

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Con una velocità di punta di 12 km/h a vuoto e di 9 km/h a pieno carico, l’EP 20111 offre enormi vantaggi rispetto ai transpallet uomo a terra, consente infatti di aumentare esponenzialmente la velocità di movimentazione delle merci e abbattere i tempi di percorrenza nei magazzini di medie e grandi dimensioni. Agilità e maneggevolezza sono tra i punti di forza di questo transpallet, che monta un timone di guida ergonomico ed è equipaggiato di serie dello sterzo elettrico, un componente fondamentale che coadiuva il carrellista in tutte le operazioni di guida incrementando la sicurezza e riducendo la fatica.

Molte sono le possibilità di personalizzazione del carrello, tra le quali le forche di lunghezza fino a 2400mm per trasportare due pallet contemporaneamente.

Come tutti i prodotti a marchio Baoli, il nuovo EP 20-111 è distribuito in Italia da una rete di oltre 70 dealer tutti accuratamente selezionati che garantisce conoscenza del territorio, ricambi in pronta consegna ed elevati livelli di assistenza pre e post vendita.

Dal 2017, l’avanzata in EMEA La nuova avventura di Baoli nella regione EMEA ha inizio nel 2017 e fino a oggi la struttura dedicata a Europa, Africa e Middle East è riuscita ad avanzare verso una solida organizzazione che ha sostituito e ampliato la rete distributiva precedente, arrivando a coinvolgere attualmente 26 Paesi, con l’ambizioso obiettivo di arrivare in pochi anni a presidiare 86 mercati nell’area. Baoli EMEA - la cui sede centrale si trova proprio in Italia - gestisce tutti gli aspetti commerciali, del postvendita e del marketing. A oggi, nessun produttore di carrelli asiatici può contare in quest’area su una solida e organizzata struttura cui è affidato il compito non solo di sviluppare il mercato, ma anche di garantire un elevato livello di servizio.

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Movimentazione Industriale e Portuale STILL

La vittoria dell’innovazione

AFFERMAZIONE STRAORDINARIA AGLI IFOY AWARDS 2020 PER IL COSTRUTTORE CHE HA ELEVATO, CON L’RX 60 25/35, STANDARD E PRESTAZIONI DEI MODELLI CONTROBILANCIATI ELETTRICI

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l nuovo frontale elettrico RX 60 25/35 di Still è stato giudicato miglior prodotto dell’anno nella categoria “Carrelli Controbilanciati fino a 3,5 t” agli IFOY Awards 2020. Il riconoscimento è stato conferito dall’International Intralogistics and Forklift Truck of the Year (IFOY), organizzazione indipendente che ogni anno selezio-

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na e mette alla prova i migliori prodotti e soluzioni nell’ambito dell’intralogistica. L’RX 60 25/35 in versione High Performance è stato premiato dopo approfonditi test condotti da una giuria internazionale di esperti indipendenti, che hanno valutato tutte le macchine e le soluzioni nominate sulla base di criteri specifici, verificandone il livello di

innovazione rispetto a prodotti analoghi presenti sul mercato.

“Con l’RX 60 25/35 – ha sottolineato la giuria – Still ridefinisce lo standard per i carrelli elettrici di questo segmento.

Mai prima d’ora un carrello elevatore elettrico è stato così produttivo. A ciò si aggiungono i vantaggi come la bassa rumorosità, la flessibilità, i costi più

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bassi grazie all’impiego dell’elettricità rispetto ai modelli a gasolio o benzina, la semplicità di funzionamento, la riduzione della necessità di manutenzione e un’estrema precisione di guida. In questo prodotto quindi sono combinati tutti quei criteri che portano al superamento del motore a combustione”. Il carrello RX 60 25/35 di Still ha inoltre definito nuovi standard qualitativi per ciò che concerne l’accelerazione, la guida e il sollevamento, tutti fattori testati in combinazione. In sede di test, la produttività è stata pari a 363 pallet in otto ore:

La scelta dell’Arsenale

Dal successo internazionale all’apprezzamento crescente dagli attori della movimentazione italiana. La Filiale Veneto di Still ha consegnato al Consorzio Venezia Nuova un nuovo frontale diesel RC 42-20 destinato al centro operativo dello storico Arsenale della Serenissima.

Il Consorzio, concessionario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione degli interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna veneta, dopo aver indetto una gara pubblica ha optato per l’RC 42-20, considerandone solidità strutturale prestazioni come altrettanti plus per operare con efficacia in ambienti esterni e gestire la movimentazione dei materiali utili alla tutela dell’ecosistema lagunare.

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“Nessun test IFOY ha mai rilevato una produttività così elevata”, hanno sottolineato ancora i giurati, al conferimento del premio.

Lanciato sul mercato alla fine dello scorso anno, grazie a un’accelerazione da record, una velocità di marcia fino a 21 km/h e una velocità ed altezza di sollevamento ulteriormente migliorate, il nuovo RX 60 25/35 combina l’agilità, l’accelerazione, il dinamismo e la pronta frenata dei carrelli elettrici alle elevate prestazioni che un tempo solo i carrelli diesel o GPL erano in grado di assicurare. All’interno della nuova serie è possibile scegliere tra sette modelli in totale: alle versioni con telaio standard o lungo e con sollevatori telescopici, NiHo o Triplex, si aggiunge una speciale variante con baricentro di carico da 600 mm e conseguente maggiore portata residua. Fiore all’occhiello dei nuovi RX 60 25/35 è l’innovativo sistema di trazione nell’asse anteriore con due motori trifase – da 8,5 kW di serie o 10,5 kW in opzione – che aumenta del 40% la potenza del motore. Non solo, grazie al potente motore di sollevamento da 25 kW, nella versione High Performance la velocità di sollevamento del carico è aumentata di oltre il 20%.

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Movimentazione Industriale e Portuale BLUEPYC

Ibrido, a tutta sicurezza IL NUOVO SISTEMA BEACON WAKE-UP & ACTIVATOR, SFRUTTA LA COMBINAZIONE DI DUE TECNOLOGIE IN FUNZIONE ANTICOLLISIONE UOMO-CARRELLO O CARRELLO-CARRELLO, E PER MOLTEPLICI ALTRI SERVIZI

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opo oltre un anno di progettazione e messa a punto, BluEpyc, la Business Unit del Gruppo Softwork dedicata al design e realizzazione di sistemi Bluetooth Low Energy (Beacon, EchoBeacon e Gateway), annuncia il debutto di un nuovo concetto di localizzazione e relativo sistema Beacon Wake-up & Activator, che mixa due tecnologie per perfezionare la capacità del Bluetooh Low Energy di rilevare in modo preciso la presenza di oggetti e persone in un’area indoor. Il sistema utilizza due tecnologie radio ed è composto dal dispo-

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sitivo Activator che risveglia lo speciale Tag Beacon Wake-up, il tutto basato sulla release 5.1 dello standard Bluetooth LE. In particolare, l’Activator emette un apposito segnale radio, generando una bolla tridimensionale con un raggio settabile tra 0,6 m e 3,5 m: entrando in questo campo radio, il Beacon Wake-up (normalmente in deep-sleep, quindi con bassissimo consumo energetico della batteria) si risveglia e trasmette il segnale in Bluetooth Low Energy all’EchoBeacon o al Gateway in ascolto: il data-set di questo advertising contiene l’identificativo non solo del Beacon, ma

anche dell’Activator che l’ha risvegliato, quindi dell’area in cui si trova.

Vediamo ora le caratteristiche distintive di questo sistema ibrido. Integrando tecnologia Bluetooth Low Energy per la trasmissione a lunga distanza con tecnologia radio contraddistinta dalla precisa acquisizione del dato (5/10 cm), il sistema Beacon Wake-up & Activator consente l’identificazione di prossimità, ma con trasmissione del dato long range e configurazione wireless, quindi senza alcun cablaggio. A ciò si aggiunge il vantaggio del notevole risparmio di energia poiché l’adozione

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della tecnologia passiva permette l’utilizzo della batteria solo nel momento in cui si trasmette il segnale Bluetooth (la durata della batteria è prevista fino a 4-5 anni). Altra nota particolare del sistema di BluEpyc, l’edge computing: spostando parte dell’intelligenza verso la periferia della rete, dove opera appunto il sistema Beacon Wake-up Activator, i Big Data sono filtrati ed elaborati in modo più efficiente e proattivo. Ne deriva la capacità del sistema di erogare location-based service ad alto valore aggiunto, nel luogo e nel momento esatto, com’è richiesto nella cornice della Building Automation e non solo (basti pensare al comparto del marketing di prossimità), il tutto stabilizzando il flusso dei dati e riducendone i tempi di latenza.

Consideriamo alcuni scenari applicativi del sistema. Cominciamo con il rilevare che sono davvero molteplici gli sbocchi di quest’architettura hardware; ogni qualvolta siano necessarie l’identificazione puntuale, la tracciabilità automatica e la localizzazione precisa (presenza) di persone e oggetti, soprattutto nei settori dell’industria e nelle dinamiche Smart City e Agrifood, il tutto in modalità wireless. Il siste-

ma ibrido di BluEpyc è particolarmente utile nel settore della sicurezza: la facilità di installazione, la natura stand-alone del sistema, le molteplici funzioni configurabili via app (tra cui la caduta libera, free fall) e la precisione dell’Activator nell’intercettare il Beacon Wake-up si traducono in un tool per evitare la collisione uomo-muletto o muletto-muletto e per immobilizzare robot antropomorfi, nel caso in cui un operatore si avvicini pericolosamente all’area di manovra, solo per citare alcuni scenari.

Anche il mondo della produzione, caratterizzata da un ambiente ostico e, talvolta, privo di infrastrutture tecnologiche (come ad esempio le reti wi-fi), è particolarmente ricettivo della soluzione Beacon Wake-up

& Activator per gestire in modo efficiente tempi e metodi di lavorazione. Affidando il Beacon Wake-up a un addetto e installando un device Activator su ogni isola di lavoro, il sistema Bluetooth LE raccoglie in automatico il dato di presenza del lavoratore su quell’isola specifica, senza ostacolarne la mobilità da un’isola a un’altra o richiedere particolari operazioni aggiuntive, per meglio soddisfare le esigenze e le tempistiche di produzione.

A fine giornata si avrà a disposizione una preziosa informazione su quanto tempo è necessario per produrre l’oggetto e, più in dettaglio, quale operaio per quanto tempo ha lavorato in una precisa isola o area di produzione.

Wireless custom Business Unit del Gruppo Softwork - a cui appartiene anche RFID Global - BluEpyc produce e distribuisce tecnologie wireless, in primis Bluetooth Low Energy (BLE) - Gateway, EchoBeacon e Beacon - con possibilità di hardware e firmware customizzati.

La nota distintiva di BluEpyc è la visione unconventional con cui è applicata questa tecnologia: rovesciando la tradizionale architettura delle soluzione BLE, BluEpyc ha creato sistemi di identificazione, tracciabilità e monitoraggio, sensoristica e localizzazione (IPS-Indoor Positioning System) di oggetti e persone, in cui il gateway/reader svolge il ruolo di strumento intelligente di comunicazione (smart device), mentre il tag Beacon in movimento, apposto sulla persona o sull’oggetto, opera come un tag attivo RFID per trasmettere il segnale (codice identificativo) al device BLE. Un approccio, questo, che traghetta il BLE dal mondo consumer (visione tradizionale) a quello industriale per interagire con datalogger, sensori ed altri tool di misurazione tipici dell’IoT.

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Movimentazione Industriale e Portuale JLT MOBILE COMPUTERS

Guidati dall’esperienza UNA SERIE DI MANUALI DEDICATI AI CLIENTI, PER GESTIRE IN PIENA EFFICIENZA IL MAGAZZINO OTTIMIZZANDO PRESTAZIONI ED EFFICIENZA DEI COMPUTER MOBILI E DELLE RETI OPERATIVE

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opo 25 anni di attività premiante, l’esperienza è un valore che si può e si deve condividere.

Lo ha fatto un campione internazionale come JLT Mobile Computers, azienda primaria nella produzione e fornitura di terminali per ambienti gravosi, mettendo a disposizione una serie di guide concepite per aiutare i propri clienti a prendere le giuste decisioni strategiche per ottimizzare le loro attività operative in ambito logistico e nelle aree a stock.

L’utilizzo della tecnologia ha cambiato e modernizzato la gestione del magazzino e questo cambiamento è in continua evoluzione. Quella che in passato era considerata una semplice attività di stoccaggio e prelievo di merci, oggi si è tramutata in un processo complesso che richiede velocità, precisione, riduzione dei cicli di inventario ed eliminazione di errori e sprechi.

Aumentare la capacità, l’efficienza e la produttività in modo sostenibile per rispondere alle crescenti esigenze dei clienti è ormai una scienza. Un aspetto importan-

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te, da tenere in considerazione in qualsiasi magazzino, è rappresentato dalle prestazioni e dall’efficienza dei computer mobili e delle reti su cui essi operano.

“I magazzini sono ambienti operativi complessi che pongono sfide uniche alle reti ed ai sistemi di calcolo – sottolinea Per

Holmberg, CEO di JLT Mobile Computers Group – Non esistono due magazzini uguali. Cambiano le merci, le procedure di carico, tutto cambia in continuazione.

Questo fa sì che le reti e i computer siano soggetti a un carico operativo gravoso.

Lavorando da alcuni decenni con molti

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clienti nel settore del magazzinaggio, abbiamo capito che cosa dobbiamo cercare, come ottenere il massimo dai nostri sistemi e come fare le cose nel modo giusto.

Per questo motivo ora abbiamo deciso di condividere la nostra esperienza attraverso una serie di guide concepite per aiutare i clienti a ottimizzare la loro efficienza operativa”.

La prima guida della serie, intitolata “Come aumentare la produttività in magazzino”, illustra le quattro sfide principali che gli operatori di magazzino devono affrontare: problemi di connettività come punti ciechi, posizionamento degli Access Point, difetti di handoff e roaming intrinsechi nelle strutture di magazzino, guasti ai terminali considerati inevitabili (ma che in realtà non lo sono) in ambienti gravosi, obsolescenza, incompatibilità e affidabilità delle tecnologie, impatto di tecnologie inadeguate sull’efficienza della forza lavoro. Tutto questo si traduce in perdite di produttività evidenti e nascoste, che possono fare la differenza nella redditività e nella competitività delle attività di magazzino.

La guida spiega come affrontare ognuna di queste sfide: come l’analisi delle reti e l’uso di dispositivi adeguati aiutino a realizzare un’infrastruttura wireless robusta con roaming efficiente anche in contesti complessi, come ridurre al minimo o eliminare i guasti scegliendo apparecchiature specificamente progettate per queste attività, come evitare di vincolarsi a sistemi rigidi e tecnologie che ostacolano la forza lavoro invece di supportarla e, infine, come ottenere il massimo dall’investimento in tecnologia collaborando con la forza lavoro nel percorso di selezione, configurazione, collaudo e gestione operativa dei sistemi.

La guida - già scaricabile dal sito jltmobile.com - offre cinque consigli principali per coinvolgere la forza lavoro, investire nell’infrastruttura di rete, acquisire dispositivi robusti di alta qualità per svolgere il lavoro, mantenere la tecnologia sempre aggiornata e non dimenticare mai di valutare i costi di gestione totali (TCO).

Marcatura ultra-rugged Una nuova famiglia di lettori di codici a barre ultrarugged da abbinare a terminali veicolari e tablet. I clienti JLT Computers che operano nell’industria manifatturiera e nei settori di immagazzinaggio e dei servizi logistici dove la produttività dipende dalla qualità dei lettori, oltre che dall’eccellenza del servizio di assistenza, possono ora contare su moduli che contemplano, tra l’altro, l’acquisizione di codici multipli, l’elaborazione simultanea fino a 20 codici a barre, una gestione dell’ordine di elaborazione dei codici, il supporto della tecnologia di marcatura digitale Digimarc e modalità di feedback personalizzabili.

La nuova gamma di lettori è composta da due scanner laser 1D/2D ultra-rugged con indicatori a LED: entrambi i modelli, JLT3608 con cavo e JLT3678 cordless, sono entrambi disponibili nelle versioni standard e a lungo raggio. Le versioni standard sono ideali per attività di spedizione e ricezione merci nelle baie di carico, mentre le versioni a lungo raggio sono destinate a magazzini e porti, dove gli addetti possono avere la necessità di leggere codici a barre a distanze maggiori, ad esempio su ripiani alti delle scaffalature o su container accatastati. Per i lettori cordless (senza cavo) è disponibile la base di ricarica veicolare.

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Movimentazione Industriale e Portuale DUPLOMATIC

Segnali di avanguardia

IL GRUPPO BRIANZOLO DA QUEST’ANNO DETIENE IL PRIMATO DI UNICA AZIENDA NAZIONALE CERTIFICATA IO-LINK COMPETENCE CENTER

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l fulcro di un progresso straordinario, nell’ambito dell’automazione di macchine mobili e processi industriali destinati alla supply chain e alla logistica. Lo troviamo oggi nell’avamposto italiano di Duplomatic MS, insediato nella provincia brianzola, che ha focalizzato da tempo la propria attività di ricerca e sviluppo nella creazione di prodotti e soluzioni per l’Industria 4.0. Questa strategia si basa, dal punto di vista tecnologico, sulla scelta del protocollo IO-Link come supporto alla connettività Internet of Things, per gestire le comunicazioni

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operatore- macchina, macchina-macchina e la raccolta dati dal campo.

Duplomatic MS è stata tra i pionieri di IOLink nel made in Italy, sviluppando al suo interno l’intero protocollo, grazie al team specialistico della Business Unit Mechatronics, con sedi a Sulbiate (MB) per lo sviluppo e produzione di dispositivi elettronici in ottica Industria 4.0 e Rosta (TO) per lo sviluppo e produzione di attuatori elettrici.

L’anticipo strategico I Competence Center, certificati dalla Community IO-Link, sono i centri di eccellenza che offrono supporto tecnico per lo sviluppo di dispositivi e sistemi IO-Link, test di certificazione e corsi di formazione dedicati.

La strategia è stata definita con chiarezza dal CEO di Duplomatic MS, Roberto Maddalon che “a fronte della globalizzazione della produzione manifatturiera”, ritiene che l’azienda debba “sempre più competere a livello internazionale, in mercati ormai trainati dall’approccio Industria 4.0, che presuppone anche una concreta conoscenza dei protocolli di comunicazione. Per questa ragione, siamo stati tra i primi a investire su IO-Link”.

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IO-Link è il protocollo di comunicazione digitale punto-punto che corrisponde allo standard di comunicazione internazionale IEC 61131-9. Come prima tecnologia IO standardizzata al mondo, è ideale per progetti globali e internazionali. È compatibile con la maggior parte dei bus di campo, è una comunicazione bidirezionale ed è facilmente integrabile nelle reti industriali già esistenti. “IO-Link è un protocollo di comunicazione che si sta diffondendo nel mondo dei controlli industriali perché, senza interferire con la logica del PLC, è possibile ottenere maggiori dati dal campo, utili per la manutenzione predittiva - conferma Paolo Leutenegger, direttore Research & Development di Duplomatic MS - Il progettista della macchina, infatti, grazie ad IO-Link, può rimanere concentrato solo sull’automazione, gestendo i dati per la manutenzione predittiva in un secondo momento e attraverso un sistema esterno totalmente dedicato”, Nel 2020 lo standard di competenza interna sul protocollo IO-Link e sulle sue aree di applicazione ha raggiunto un elevato livello, per cui Duplomatic MS ha ottenuto la certificazione come IO-Link Competence Center (IOL-CCs), unica azienda in Italia.

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Noleggio e Distribuzione BOBCAT

TUTTA LA MULTIFUNZIONALITÀ CHE SERVE A CHI SCEGLIE MACCHINE COMPATTE E SOSTENIBILI NEGLI AMBIENTI URBANI O NEI CONTESTI DI INTERVENTO PIÙ DELICATI. LA POSSIEDE IL MINIESCAVATORE E10E, CON UN’EFFICIENZA A BATTERIA “ZERO RUMORE, ZERO EMISSIONI”

Il silenzio è laborioso

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ualcuno ha rilevato che il noleggio, per rispondere alle necessità di un mercato che si evolve, deve proporre sempre di più modelli operativi che contemplino

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una polivalenza di impiego e, soprattutto, di accesso in contesti di lavoro diversificati e sensibili. Se - come riteniamo - questa disamina è, alla prova dei fatti, molto veritiera, il nuovo miniescavatore

Bobcat E10e - primo escavatore elettrico al mondo nella categoria fino a una tonnellata - offre un identikit perfetto per l’operatore che richiede a una macchina da scavo - e, perché no, da sollevamen-

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to - i requisiti di una bassa rumorosità in assenza di emissioni.

La prova di questa efficacia multifunzione la offre una lavorazione intensa

in un importante sito archeologico nei pressi delle vestigia di ciò che rimane dell’antico castello di Ricany, nelle vicinanze di Praga, una delle memorie

All’opera, in piena sostenibilità Il Bobcat E10e è il primo miniescavatore a batteria al mondo, nella classe da una tonnellata, a combinare zero emissioni, bassa rumorosità e una larghezza di soli 71 cm che consente di sollevare facilmente la macchina o di farla passare attraverso accessi angusti. L’escavatore è dotato di una moderna batteria agli ioni di litio che non richiede manutenzione e di un sistema di controllo avanzato progettato per una macchina di dimensioni standard che garantisce un profilo ZTS. Il modello E10e è in grado di lavorare fino a cinque ore con una singola carica a seconda dell’applicazione. Utilizzando il caricabatteria rapido esterno da 400 V (opzionale), la batteria può essere ricaricata fino all’80% della capacità in meno di due ore. L’E10e può quindi lavorare per un’intera giornata, rispettando le normali pause.

La batteria può anche essere ricaricata completamente in una notte con il caricabatteria integrato da 230 V. La gamma di applicazioni per questo tipo di escavatori è ampia, anche se il loro impiego principale si rivela preminente nei lavori di demolizione in interni. Sono macchine ideali anche per lavori in aree in cui devono essere utilizzati modelli a bassa rumorosità e zero emissioni, ad esempio per lavori nei centri cittadini, oppure in lavori notturni e in prossimità di scuole, ospedali, centri commerciali.

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storiche più preziose della Repubblica Ceca.

Il sito archeologico risale alla seconda metà del XIII secolo e dopo l’attenta valutazione da parte degli studiosi presenti in situ, all’operatore dell’E10e è stato assegnato un compito ben preciso: aiutare a identificare il fossato del castello e altri preziosi reperti per determinare le dimensioni della fortezza originale. Si è proceduto quindi a un’esplorazione minuziosa nel giardino di uno degli edifici attigui alle rovine del castello; qui l’E10e ha scavato un canale di ricognizione lungo 57 metri e un canale di verifica per altri 16 metri.

“Per queste speciali operazioni di scavo è necessaria la massima cautela - considera Tomáš Mrkvička, dimostratore esperto di macchine Bobcat - Il terreno deve essere rimosso letteralmente centimetro dopo centimetro. È come il movimento della lama di un coltello su un panetto di bur-

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Noleggio e Distribuzione ro. Per le operazioni in cui è fondamentale non danneggiare nulla durante lo scavo, la sensibilità dell’operatore è un elemento decisivo”. Per evitare di danneggiare gli eventuali reperti archeologici, prima di iniziare il lavoro sono stati rimossi i denti della benna. Fortunatamente, la superficie dell’area di rilevazione non era troppo dura e questa tecnica di precisione ha funzionato.

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Gli archeologi avevano ragione a voler procedere con cautela. Dopo solo poche ore di lavoro, l’E10e ha scoperto il punto in cui il terreno si mescolava con la muratura originale del castello. Gli scavi sono stati immediatamente sospesi e sono stati chiamati gli esperti del museo cittadino che con sorpresa hanno scoperto che l’E10e aveva trovato i resti di

una vecchia cantina. Nonostante l’escavatore pesi solo una tonnellata e il suo peso sia distribuito in modo uniforme sull’intera superficie dei cingoli, dopo la scoperta della cantina è stato deciso che si sarebbe scavato a mano in questa area. Con la volta della cantina a poche decine di centimetri sotto il terreno, c’era un rischio reale di crollo. Invece,

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l’escavatore Bobcat E10e ha continuato a scavare lungo linee pre-marcate in un’altra area del sito.

“L’impiego di un escavatore da una tonnellata guidato da un operatore esperto si è dimostrata una scelta lungimirante vista la scoperta di un’antica cantina - conferma Petr Frank, dirigente del Comune di Ricany - Siamo orgogliosi di essere stati i primi nella Repubblica Ceca ad aver provato un escavatore a batteria a zero emissioni per un’opera così delicata sul nostro territorio municipale. Inoltre, la possibilità di comunicare in modo chiaro con gli esperti durante gli scavi grazie alla bassa rumorosità della macchina ci ha permesso di lavorare in modo efficiente. Credo che vedremo sempre più spesso macchine elettriche al lavoro per le vie di città e paesi”.

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Noleggio e Distribuzione HINOWA

Pronto all’azione CON IL TRASPORTATORE CINGOLATO TX3005 SI ELEVANO GLI STANDARD DI SOLIDITÀ, RAPIDITÀ, COMFORT E PRODUTTIVITÀ IN OGNI CAMPO OPERATIVO

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uovo minidumper TX3005: la nuova “veste” del trasporto Un nuovo design che richiama il settore automobilistico, una struttura completamente in sagoma, innovazioni che agevolano il lavoro e incrementano il comfort dell’operatore.

Queste sono solo alcune delle peculiarità del nuovo trasportatore cingolato TX3005 che Hinowa ha lanciato recentemente sul mercato e che sostituisce il precedente modello TX2500.

Il nuovo TX3005 da 2.750 kg di peso operativo va ad aggiungersi alla già nutrita gamma di minidumper della linea HS (HS400, HS701, HS1102 e HS1103) proposta da Hinowa. Si tratta in tutti i casi di macchine cingolate e compatte, agili e robuste, con portate da 400 a 2.900 kg, ideali per affrontare lavori edili, ristrutturazioni, allestimenti di giardini, interventi su terreni sconnessi, fangosi, sabbiosi e in pendenza, dove gli pneumatici affondano o perdono aderenza. Cosa che non avviene grazie ai cingoli di cui sono dotate queste macchine, nella fattispecie da 320 mm di larghezza e tensionati grazie a un sistema cilindro a grasso, capaci di ridurre la pressione al suolo diminuendo il carico alla base e di ridurre

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il danneggiamento delle superfici anche nei momenti più critici.

La multifunzionalità, la resistenza e la compattezza sono da sempre una delle chiavi del successo dei trasportatori cingolati di Hinowa, azienda che ha sempre investito nell’innovazione tecnologica, per ottenere macchine sempre più avanzate e garanzia di elevate prestazioni, rispettando al contempo l’ambiente e la sicurezza per l’operatore. Ne è un esempio la telecamera installata nella parte posteriore della cabina, che consente di eseguire manovre in retromarcia senza pericolo di urtare cose o persone, grazie alle immagini ben visibili nell’apposito monitor posto in prossimità del joystick di comando.

Il trasportatore cingolato TX3005 alza senza dubbio il livello operativo per diversi settori di applicazione, in termini di solidità, rapidità, comfort e produttività.

Adatto a qualsiasi tipologia di terreno e in grado di raggiungere una velocità di traslazione massima di 11 km/h, superando pendenze di 20° (36,4%), questo nuovo modello si presenta sotto una nuova veste, grazie a un design riprogettato e che si presenta ora estremamente moderno.

Ne è un esempio il cofano, la cui progettazione si è ispirata al settore automobilistico e che consente di accedere in modo agevole all’intero vano motore, per garantire una migliore accessibilità a tutti i

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Dettagli e optional Per garantire un maggiore comfort all’operatore e una migliore operatività il nuovo TX3005 è dotato ora di maniglie di accesso con un diametro maggiore rispetto al passato, mentre le leve adibite al controllo dei cingoli sono state spostate lateralmente, rispetto alla precedente posizione centrale. Sul joystick sono presenti tutti i comandi essenziali della macchina: gestione della pompa idraulica, gestione del cassone, acceleratore, clacson e velocità.

Da evidenziare anche i dispositivi proposti come optional, quali il doppio pedale di accelerazione CANBus, che agevola ulteriormente il controllo della macchina durante la guida, i quattro fari di lavoro supplementari e il girofaro di sicurezza.

componenti interni durante gli interventi di manutenzione. Anche il cassone presenta una forma ammodernata: è posto in posizione più bassa rispetto al precedente modello TX2500 ed è più largo, mantenendo un volume di 1,49 m3 (ISO 6483) ma garantendo una capacità maggiore rispetto a prima (2.875 kg contro i 2.500 kg del TX2500).

Ma le migliorie apportate al trasportatore cingolato TX3005, sempre rispetto al modello TX2500, sono numerose. Questa nuova versione, che si presenta con una struttura interamente in sagoma (1.550 mm), garantisce una rotazione del sedile senza problemi di ingombro: al fine di garantire un’adeguata efficacia in tal senso, la chiave di accensione è stata

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opportunamente riposizionata. Anche il punto di alloggiamento del tappo di rifornimento carburante è stato spostato, in questo caso all’esterno del vano motore (dov’è presente un propulsore Kubota V 2403 Stage V da 37,4 kW/50 HP a 2.700 giri/min, quatrro pistoni, 2.197 cc, ad accensione elettrica) e in posizione più bassa.

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Fiere/Eventi THE BATTERY SHOW EUROPE

Nuova carica al futuro L’EVENTO ESPOSITIVO, IN PROGRAMMA DAL 15 AL 17 OTTOBRE PROSSIMI, PORTARÀ AL CENTRO DELLA FIERA DI STOCCARDA TUTTA L’IMPORTANZA DEI NUOVI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE PER VEICOLI E MACCHINE MOBILI

I

l primo vero, importante utilizzo fu quello di alimentare le grandi reti di comunicazione telegrafiche e da quel momento partì una rivoluzione che trasformò in modo radicale il nostro mondo. Per sempre. Stiamo parlando naturalmente delle batterie di propulsione per ogni sistema energetico su scala domestica e industriale. Un comparto che alla Messe Stuttgart sarà rappresentato dall’evento straordinario The Battery Show Europe (al quale parteciperemo come espositori e osservatori puntuali anche noi di Mediapoint & Exhibitions).

Le date della fiera, nel centro espositivo di Stoccarda, sono state confermate dal 15 al 17 ottobre prossimi e gli organizza-

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tori stanno lavorando in modo febbrile agli ultimi dettagli di una manifestazione che coinvolge trasversalmente i settori più diversi dell’industria, dall’automotive all’industria di processo, dall’automazione alla logistica, senza contare gli infiniti ambiti di applicazione nella vita civile. Con l’aumentare della domanda di batterie più economiche e più

sicure, aumenta anche la necessità tecnologie avanzate e in rapida evoluzione.

Per questo, The Battery Show Europe rappresenta un punto di incontro per la comunità internazionale di ingegneri, imprenditori di innovazione, aziende avanzate. Oltre alla fiera espositiva, l’appuntamento di Stoccarda comprende una conferenza plenaria in cui gli attori

principali del settore faranno il punto e si confronteranno sugli sviluppi più recenti delle batterie in applicazione agli ambiti industriali più diversi.

Più di 500 espositori, per un pubblico di partecipanti atteso di 10.500 unità, con il corollario di uno spazio confidenziale che darà voce a oltre 120 interventi autorevoli. Più di ottanta i paesi di prove-

Una piazza per il dibattito B2B Le forniture minerarie per materie prime, i materiali avanzati per separatori ed elettrolita, elettroniche di potenza SiC e GaN, l’aspetto della second life delle batterie e la decostruzione batterie e materie prime secondarie. Due anni fa, ad Hannover, il Battery Show fu provvido di spunti dialettici, seguendo l’intera filiera riproduzione delle batterie, dall’oirigine mineraria alle varie fasi di produzione.

Alla fonte, oggi sono stati implementati sistemi di tracciamento, monitoraggio e certificazione dei sistemi di estrazione, seguendo le esigenze avanzate dell’industria attuale. I componenti tipici per la produzione delle batterie devono rispondere a nuovi parametri di qualità e sicurezza. Tornando ai semiconduttori SiC e GaN, queste tipologie si contendono il primato di materiale di elezione per la creazione di inverter e caricabatterie compatti, mentre il dibattito sulla Second life delle batterie verte sul riuso di celle o di interi powerpack automotive in applicazioni meno esigenti.

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Fiere/Eventi nienza delle realtà imprenditoriali e dei professionisti. The Battery Show costituirà, nella ripresa delle attività fieristiche post-Coronavirus, un’eccellenza tecnologica a cui l’Italia darà il proprio contributo con realtà produttive d’eccezione, anche in relazione all’evento collaterale e complementare dell’Electric & Hybrid Vehicle Technology Expo. L’applicazione alle macchine mobili per l’industria e per la logistica è uno dei nodi di sviluppo fondamentali della ricerca odierna. Abbiamo parlato spesso, ad esempio - proprio su queste pagine - della tecnologia agli ioni di litio, che riesce a conciliare il bisogno di una ricarica veloce a quello di una lunga autonomia. Su questo fronte, la scienza mondiale prosegue un cammino proficuo. Da alcuni mesi, un gruppo di ricercatori della Penn State University

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hanno sviluppato una batteria agli ioni di litio con un accumulatore in grado di resistere a temperature superiori ai 50 gradi centigradi. Un altro progetto in evoluzione, sempre in ambito scientifico, è legato alla carica e alla durata delle batterie ecologiche, con i ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) impegnati nella ricerca basata su un prototipo in grado di assorbire l’anidride carbonica dall’ambiente circostante, impiegando una linea di elettrodi coperti da una sostanza definita poli antrachinone. Un altro progetto americano prevede l’utilizzo dell’anidride carbonica in combinazione con gli ioni di litio, per ricavare una densità energetica sette volte superiore a quella delle normali batterie al litio. Si è alla vigilia, poi, della prima batteria a energia termica (TED),

con alimentatore a moduli, ciascuno dei quali è in grado di immagazzinare circa 1,2 MWh, in virtù dell’impiego del silicio fuso (secondo gli scienziati, a degradazione molto più lenta rispetto al litio).

Come si può evincere da questi pochi

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esempi, lo spettacolo (serio) della scienza sarà uno degli eventi da non perdere del prossimo autunno post Covid-19. Un autunno dove l’aria delle idee tornerà pura tra i padiglioni in preparazione della Fiera di Stoccarda.

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 6 - Giugno/Luglio 2020

FRANCE

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Veicoli speciali

Sistemi per l'igiene urbana

Tecnologie per materiali plastici

Trasportatori cingolati

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

In questo numero

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Filiale Merlo Deutschland Tecnologie elettroniche Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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II Boman 69 CEM 39 Concrete News 8 Demac 71 Donati 55 FAB 9 Fassi 89 Flash Battery

5 GIC IV GIC - Pipeline & Gas Expo 12 GIS 10 Haulotte 14 Hinowa 7 Idrogru 18 Immobiliare Farag

Veicoli speciali IBERICA

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Ricerca e sviluppo AUSTRALIA

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Filiale Merlo Polska Trasportatori cingolati Soluzioni per l'infomobilità

Centro formazione e ricerca

83 Jekko 15 JLG 11 JMG 3 Liebherr 47 Mediapoint & Exhibitions I Merlo 29 Nooteboom

13 Ormig 17 Platform Basket III Pipeline & Gas Expo 19 Socage 51 The Battery Show Europe 35 TTControl

G Genie .................. 15, 44

O Omec ......................... 14

H Hinowa ..................... 84 Hyundai .................... 17

P Palazzani .................. 19 Paus ........................... 52

J Jekko ................... 10, 36 JLG ............................. 48 JLT Mobile Computers ................ 76

R REMdevice ............... 62

Aziende citate A Almac ........................ 17 B Baoli ........................... 70 BKT ............................ 60 Bluepyc ..................... 74 Bobcat ................. 58, 80 C CEM .......................... 52 CMC .......................... 56 Cometto .................... 30

D Donati ....................... 66 Duplomatic .............. 78 E Easy Lift .................... 16 F Fagioli ................ 30, 32 Fassi ........................... 16 Faymonville ............. 30 Flash Battery ............ 64

L Liebherr .................... 42 M Merlo .................. 20, 24 Messe Stuttgart ........ 86 Mollo ......................... 13 Multitel Pagliero ...... 14 N NG Air ...................... 19

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S Samoter ..................... 18 Scaligera Service ...... 10 Socage ......................... 8 Still ............................. 72 T Tadano ...................... 40 Terex ............ 15, 16, 44 U Uprent ....................... 10 V Veronafiere ............... 18

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THE ONLY EUROPEAN EXHIBITION FULLY DEDICATED TO THE MID-STREAM SECTOR AND THE GAS, OIL & WATER DISTRIBUTION NETWORKS

17-19 November 2020 Piacenza (Italy)

With the Patronage of

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

TRA GLI ESPOSITORI CONFERMATI DEL PGE 2020 AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT PGE 2020 A.M.S.

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Servizi di Consulenza su Qualità , Salute, Sicurezza ed Ambiente Servizi di Ingegneria Civile e Strutturale

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Bonatti Franco S.r.l.

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A PIACENZA LE FIERE DELLA RIPARTENZA 3rd Edition

www.gic-expo.it

Fiera certificata An exhibition audited by

®

126/2018

nate italiane del® C ® alCestruzzo GICX18S1

STC

Giornate italiane del del CC alCestruzzo Giornate italiane alCestruzzo ItalIan C onCrete Days ItalIan ConCrete Days I talIan C onCrete D ays ITALIAN Piacenza (Italy)CONCRETE 29-31 October 2020 Piacenza (Italy) 29-31 October 2020 (Italy) 29-31 October 2020 SHOWS LIFTINGPiacenza AND DRILLING

Services Technology Consulting

LIFTI

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC 2020

A.M.S.

Consulenze S.r.l.

Servizi di Consulenza su Qualità, Salute, Sicurezza ed Ambiente Servizi di Ingegneria Civile e Strutturale

Bonatti Franco S.r.l.

IMBALLAGGI INDUSTRIALI

2018

2018

GEOFLUID - The International Trade Show for Well Drilling and Soil Investigation Drilling, Special Foundations, Underground Works, Geotechnical Engineering and Geology

GEOFLUID registered in 2016 the participation of 10,490 qualified visitors (including 2,575 foreign operators from 80 countries), making this trade show and conference the most authoritative international showcase for the industry. 265 direct exhibitors were presented on 23,000 square meters of exhibition space.

GEOFLUID is in fact recognised as the most specialized international exhibition related to underground fluids drilling, exploration, extraction and conveying, ground and geotechnical investigation, special foundations an piling, No-Dig and tunnel building technologies, geotechnical engineering and environmental protection.

The 2016 edition of GEOFLUID included also a “Geothermal Focus” (exhibiting and conference section), with a particular emphasis on geothermal wells used for heating (and also cooling) of residential and industrial buildings.

Via Rudon, 12 - 31039 POGGIANA DI RIESE PIO X - Treviso/Italy Tel. +39.0423.456374 - Fax +39.0423.759301 E-mail: pavicenter@tiscali.it - www.levigatricepavimenti.it

3-6/10 Piacenza Italy

3-6/10 Pi

www.geofluid.it

GIC - Italian Concrete Days

GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO ITALIAN CONCRETE DAYS 8-10 November 2018 - Piacenza Italy

The première edition of GIC – Italian Concrete Days took place in Piacenza from 10 to 12 November 2016.

The first Italian exhibition and conference exclusively dedicated to the operators of concrete technology & production, concrete construction, precast concrete, concrete rehabilitation & maintenance will highlighted Italian manufacturers and distributors of machines, equipment and products, whose technology is appreciated worldwide.

A rich conference programme was held alongside the GIC exhibition, as well as a gala evening in one of the beautiful historical buildings of Piacenza, during which awards were given to those firms and Italian industry professionals who have distinguished themselves during the previous 18 months (ICTA - Italian Concrete Technology Awards).

Service S.r.l.

www.gic-expo.it www.italianconcretedays.org www.icta.it

GIORNA DEL CAL ITALIAN CO

8-10 November

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT PGE 2020 GIS - The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show & Conference

® The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show 3-5 October 2019 - Piacenza Italy

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

The 6th edition of the GIS show closed with a clear positive sign: with over 308 exhibitors, it was visited by over 9,000 skilled professionals coming from Italy and abroad, confirming the highly specialized format of the event dedicated to the users of cranes, aerial platforms, industrial and port handling equipment and heavy transport vehicles.

There were also several participants to the rich programme of conferences and workshops held collaterally to GIS, relating to the issues of port and intermodal logistics, periodic inspection of machines and equipment and the safety of workers.

GIS was not only “exhibition & conferences”: we must spend a few words on the three very popular Gala Dinners held in the Hall of Tapestries of the Alberoni Gallery in Piacenza, the first edition of ITALPLATFORM-Italian Access Platform Awards (www.italplatform.org) and the now traditional ITALA-Italian Terminal And Logistic Awards (www.italawards.it), and ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards (www.ilta.biz), all events aimed to award lots of operators who this year distinguished themselves by investment, innovation and professionalism.

17-19 November 2020 Piacenza (Italy) www.gisexpo.it www.italawards.it www.ilta.biz www.italplatform.org

The Lifting, Ind and Heav 3-5 October

www.pgexpo.eu

MEDIAPOINT&COMMUNICATIONS MEDIAPOINT &EXHIBITIONS SRL SRL

Corso Buenos Aires 8 - Corte Lambruschini, 5° piano, interno 7 - 16129 Genova CorsoTel. Buenos Aires(38linee - Corte Lambruschini, 5° piano, interno (+39) 010.5704948 r.a.) Fax (+39) 010.5530088 - info@mediapointsrl.it

7 - 16129 Genova, Italy Tel. (+39) 010.5704948 - Fax (+39) 010.5530088 - info@mediapointsrl.it www.mediapointsrl.it