Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 5 - Ottobre 2019
Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale
Numero speciale
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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, 3-5 Ottobre 2019
7nd Edition
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Editoriale
Fabio Potestà
Alberto Finotto
Al GIS, con l’Italia che rinasce
Cari Lettori, Il momento è arrivato, con l’emozione che ancora si accompagna al varo finale di una grande nave. Un transatlantico ormai maestoso, quello del GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento che da sempre noi di Sollevare sentiamo nostre, accomunati nell’attesa febbrile ai tanti costruttori e imprese del sollevamento e dei trasporti eccezionali. Al paese l’edizione 2019 del GIS lancia un monito, uno sprone deciso perché la politica si prenda carico finalmente della salvaguardia e dello sviluppo delle nostre manifatture. Alle Giornate Italiane del Sollevamento si troverà riunita una parte importante di quell’Italia che produce per tutti ricchezza e innovazione. Oltre 420 imprese hanno voluto con forza essere presenti a Piacenza Expo e questa volontà è la stessa di migliaia di realtà produttive e di lavoratori che sperano in una stagione di riforme e attività di largo respiro, in grado di rilanciare i destini di un’intera nazione. Al GIS 2019 hanno concesso il proprio patrocinio le maggiori istituzioni del nostro governo, dai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti a quelli del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Attività Produttive, fino alla partecipazione diretta e importante dell’Esercito Italiano. Questa attenzione al GIS può essere un segno tangibile e significativo di cambiamento, nelle prospettive e nell’impegno delle stesse istituzioni. I fatti drammatici del Ponte Morandi di Genova hanno portato in uno scenario di scoramento e di tragica desolazione, la luce di una rinascita. Quan-
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do si parla di un movimento decisivo e irrefrenabile per le sorti di un Paese, si parla di “sollevamento”. Quel sollevamento noi l’abbiamo visto, dopo i giorni e le notti drammatiche di Genova, nella luce riflessa dell’alba e dei tramonti sulla sommità delle gru e delle piattaforme che hanno lavorato senza sosta alla rimozione del passato e alla ricostruzione di una nuova Storia italiana. E proprio quel sollevamento lo vedremo a Piacenza, protagonista imperioso e indiscusso. Lo ammireremo con lo sguardo di una conoscenza dedicata a realtà, idee e persone che segnano il nostro cammino di progresso. Si tratta di macchine e soluzioni d’avanguardia, in grado di cambiare interi comparti produttivi, dalla siderurgia alla meccanica di trasformazione, dalle costruzioni alla logistica, dal terziario avanzato alla grande distribuzione organizzata. A questo universo italiano riserviamo ancora, con tenacia ed entusiasmo, la nostra attenzione di cronisti e narratori della realtà, celebrandone l’importanza sulla scena internazionale. A queste persone e a queste macchine dedichiamo la nostra riconoscenza e il plauso per le invenzioni e la ricerca che ci hanno donato. Questo GIS 2019 è un momento prezioso che vorremmo li illuminasse. Vorremmo che la luce su di loro fosse quella di un nuovo Rinascimento, dove i valori della nostra creatività industriale brillassero, finalmente come stella polare, nel cielo - ora troppo buio e incerto - della grande economia globale.
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Piacenza, Italy 3-5 October 2019
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Mercoledì 2 Ottobre 2019 Salone Monumentale - Palazzo Gotico - Piacenza
L’ECCELLENZA ITALIANA NEL CAMPO DELLA COSTRUZIONE E DEL CORRETTO UTILIZZO DELLE PIATTAFORME PER I LAVORI AEREI ITALPLATFORM - THE ITALIAN EXCELLENCE IN THE CONSTRUCTION AND PROPER USE OF AERIAL WORK PLATFORMS
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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale Per informazioni: www.italplatform.org Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale
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Giovedì 3 Ottobre 2019 Salone Monumentale - Palazzo Gotico - Piacenza L’ECCELLENZA ITALIANA NELL’AMBITO DEL TERMINALISMO PORTUALE, INTERMODALE E DELLA LOGISTICA ITALA - THE ITALIAN EXCELLENCE OF TERMINAL AND LOGISTICS OPERATORS
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ITALA è un evento collaterale al GIS 2019 patrocinato, tra gli altri, da:
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Associazione Nazionale Noleggi Autogru, P.L.E. e Trasporti Eccezionali
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Per informazioni: www.italawards.it
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Rivista partner
Sommario
Attualità & Fiere, p.10 Cover Story Fassi, p.22
Ottobre 2019 - Anno 5
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Direttore Responsabile Fabio Potestà
Responsabile Editoriale Alberto Finotto Collaboratori Roberto Ambra Francesco Bottino Alberto Milano
Gru e Autogrù
Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it
Liebherr, p.26 Böcker, p.28 Ormig, p.30 JMG, p.33 CRA, p.36 Tecno Gru, p.42 Idrogru, p.46
Gru Edili Potain, p.52 FM Gru, p.54
Ple
Multitel Pagliero, p.58 Nord Est Elevatori, p.62 Platform Basket, p.64 Haulotte, p.68 CTE, p.72 Hinowa, p.78 Palazzani, p.82 JLG, p.84 Ruthmann Italia, p.90
Attrezzature & Componenti
Baumer, p.94 Ravioli, p.98 Industrial Gomme Group, p.100 NBB Control+Components, p.104 Flash Battery, p.106 REMdevice, p.110 Saet, p.112 Walvoil, p.116 Atlantic Fluid Tech, p.120 Brigade Electronics, p.124 Telecrane Italia, p.126
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Periodico associato a
Fotografia Archivio Sollevare Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it
Movimentazione Industriale e Portuale Crown, p.128 Combilift/Euro Assistance, p.130 CVS Ferrari, p.136
Direzione e redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@sollevare.it
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Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 adv@sollevare.it
AGV
Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova
Elettric80, p.138 Movincar, p.142
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Trasporti Eccezionali
Goldhofer, p.146 Faymonville, p.148 Cometto, p.150 Scania, p.152
Noleggio
Autovictor, p.154 SAS Group, p.158
Certificazione & Formazione Conformgest p.162
Distribuzione CEM, p.166
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Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2019
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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali
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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali
2019
The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3-5 October 2019
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Venerdì 4 Ottobre 2019 Salone Monumentale - Palazzo Gotico - Piacenza L’ECCELLENZA DEL SOLLEVAMENTO E DEI TRASPORTI ECCEZIONALI IN ITALIA ILTA - THE ITALIAN EXCELLENCE IN THE LIFTING AND SPECIALIZED TRANSPORT SECTORS
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Per informazioni: www.ilta.biz
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News TRASPORTI ECCEZIONALI
GRU NAVALI
Sede strategica ad Amburgo
Con un investimento che lambisce la quota rilevante dei 20 milioni di euro, Liebherr ha inaugurato la sua nuova filiale ad Amburgo, proprio nell’area del porto. Nelle strategie del gruppo, costituirà un polo di riferimento per la vendita e l’assistenza alle tipologie di prodotto che riguardano gru navali e offshore, gru cingolate e macchine per la perforazione. Anche le dinamiche di noleggio e la compravendita dell’usato saranno gestite nella nuova sede di Amburgo, ricavata su un‘area di 44.000 m² nell’area portuale di Kuhwerder, per l’impegno professionale di 100 dipendenti diretti. La scelta della posizione per la nascita della filiale è assolutamente ideale per la vicinanza alle principali vie di comunicazione (arterie autostradali e linee ferroviarie), con una rete pubblica funzionale di trasporti e tre banchine di approdo al porto.
Sulle spalle della rinascita Il transito per le vie di Genova, attraversando il quartiere popoloso di Sampierdarena, riporta l’immagine di una testimonianza (l’ennesima) di rinascita per un’intera città ferita. Il primo trasporto eccezionale delle parti di impalcato al lato di Levante del cantiere per il nuovo viadotto sul Polcevera, è stato portato a termine con successo dalla flotta Fagioli durante la notte del 6 settembre scorso; a partire dalle ore 22, quattro conci, arrivati via mare, sono stati movimentati dalla banchina Aen/Arcelor Mittal fino al cantiere di ricostruzione Ponte sul Polcevera, accompagnati da quattro veicoli di scorta tecnica. Il manufatto più grande, collocato su uno dei semirimorchi eccezionali, riportava una misura di 15 metri di lunghezza per 10 di larghezza.
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GRU PORTUALI
Sulla banchina di Bremerhaven Due nuove gru ship-to-shore consentiranno al terminal container MSC Gate Bremerhaven (una joint-venture tra il gruppo marittimo svizzero MSC e quello tedesco Eurogate) di lavorare con le più grandi navi portacontenitori a oggi in circolazione. A rivelarlo è il gruppo Eurogate che conferma la firma della commessa da parte della sua partecipata e fornisce una seria di dettagli sui nuovi mezzi, che saranno container gantry cranes destinate a rimpiazzare altre due unità dello stesso tipo, ma più datate. Le nuove Liebherr avranno un’altezza complessiva di 135 metri, un’altezza di GRU&AUTOGRÙ sollevamento di 51,2 metri sopra lo spreader e uno sbraccio di 73 metri. Caratteristiche grazie alle quali potranno lavorare fino alla venticinquesima fila di container, al Il concetto della nuova gru Demag AC 45 City ha convinto servizio quindi di tutte le portacontianer attualmente l’amministratore delegato di Canisius, Christian Canisius, e operative nel mondo, comprese le nuove MSC Megamax-24, suo padre Clemens fin dall’inizio. “Stavamo già utilizzando con un futuro operativo per navi di dimensioni ancora il modello precedente, la AC 40 City, che ha operato in maggiori. Le due gru arriveranno a Bremerhaven modo estremamente affidabile per circa 17 anni e ha più smontante, nel corso del prossimo anno, e verranno poi che ripagato suo investimento”, concordano padre e figlio. montate in loco e installate entro la fine del 2020. Pertanto, non c’era dubbio che avrebbero ordinato l’ulteriore modello migliorato, che hanno ritirato personalmente a Zweibrücken insieme al loro operatore Johann Friesen. La nuova Demag AC 45 City è stata consegnata dal direttore delle vendite di Terex Cranes, Helge Prüfer.
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Area Esterna - Stand F10
Fiducia confermata
GRU&AUTOGRÙ
Tadano al Bauma A Bauma Tadano presenterà una gru innovativa a quattro e cinque assi e aprirà le porte del proprio sito produttivo. Uno dei punti focali dello stand monacense (area esterna FS, stand 1205) sarà la gamma all-terrain, con la nuova ATF GRU Eche AUTOGRÙ 60G-3 affiancherà un’innovativa gru a quattro e cinque assi, macchine progettate per fissare nuovi standard nelle rispettive classi di capacità di sollevamento. Anche l’ATF Hiab ha razionalizzato la propria rete commerciale in Germania, 400G-6 sarà caratterizzata da alcune migliorie, come la reimpostando la strategia di vendita dopo l’acquisizione di Effer maggior capacità sollevamento con jib.Hiab Nelavranno frattempo, dello scorso anno. Dadi oggi, tutti i dealer tedeschi laa disposizione categoria delle gru su autocarro sarà presentata la gamma completa delle gru Effer, mentre due l’HK strutture commerciali Effer in Germania – ZinkGTC-800, Nutzfahrzeuge, 40 oltre alla gru cingolata telescopica recentecon sede a Landsberganche am Lech, a ovest di Monaco, e Mara,Lo a Forst, mente disponibile per il mercato europeo. stand nel Baden-Württemberg, tra Karlsruhe e Heidleburg – sono state sarà completato dai modelli GR-1200XL e GR-200EX, due accorpate alla rete dei concessionari Hiab, ma continueranno robuste autogù fuoristrada - e dalEffer. GT-750EL nella versione comunque a vendere l’intera gamma per il mercato extraeuropeo. Il Costruttore, inoltre, offrirà la Con queste new entry, ora la rete di rivenditori Hiab in Germania può contaredi suvisitare 53 punti vendita. possibilità il proprio stabilimento di produzione in Germania. Per tutta la settimana della fiera, i visitatori potranno fare un viaggio in navetta per raggiungere lo stabilimento di Lauf an der Pegnitz per vedere dal vivo il cuore della produzione delle autogrù all terrain di Tadano.
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News
GIS 2019
Infrastrutture e Trasporti, un patrocinio cruciale Sfida integrata Dalla riforma della Portualità e della Logistica alle nuove sfide del mercato manifatturiero, la presenza del Ministero sottolinea i temi più caldi della fiera
per l’Europa
Le nuove Adsp sono i nodi di una rete logistica che integra trasporto marittimo, terrestre e aereo, in continuità con i Corridoi TEN-T che collegano l’Italia all’Europa, dal Baltico all’Atlantico, e alle reti del Mediterraneo. In questo momento, i porti italiani sono ora al centro di una rete di connessioni in grado di rendere più organizzato, intelligente ed efficiente il sistema dei trasporti al servizio di imprese e passeggeri, coniugando la competitività con la dimensione di raccordo con i territori ed i mercati locali.
Anche questa edizione 2019 delle Giornate Italiane del Sollevamento è valorizzata dalle prestigiose adesioni di patrocinio delle istituzioni, mai come in questo autunno 2019 al centro dell’attenzione pubblica in un momento cruciale per l’economia italiana. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha concesso il proprio patrocinio al GIS, aggiungendo un punto di interesse fondamentale alla manifestazione in programma a Piacenza Expo dal 3 al 5 ottobre. Gli ambiti strategici del trasporto aereo e degli aeroporti, delle politiche urbane, della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico locale, dell’autotrasporto, dei porti (comprese le autorità che ne presiedono il coordinamento funzionale) e della navigazione marittima rappresentano altrettanti tavoli di confronto che saranno arricchiti al GIS 2019 in un dibattito pubblico incentrato, nell’ultimo decennio, su tematiche fondamentali. Un esempio illuminante è costituito dalla recente riforma della Portualità e della Logistica, promossa negli ultimi anni dal ministro Graziano Delrio per dar vita a un sistema portuale nazionale riorganizzato, semplificato e di maggiore efficienza, inducendo la formazione di un assetto strategico a supporto del ruolo dell’Italia come porta dell’Europa sul Mediterraneo, facilitando il trasporto di merci e passeggeri e creando occupazione e sviluppo economico. A questo riguardo, è stata rivista la legislazione in materia portuale e sono state introdotte azioni amministrative di innovazione, digitalizzazione e coordinamento del sistema, insieme a interventi di miglioramento della rete logistica. I 58 principali porti italiani sono ora riorganizzati in 15 nuove Autorità di Sistema Portuale, che hanno un luogo di coordinamento nella Conferenza nazionale presso il Ministero. Il patrocinio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al GIS 2019 segue quelli già concessi alle Giornate Italiane del Sollevamento dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal ministero dello Sviluppo Economico.
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Il braccio più lungo su cinque assi. NOMINE
Filipov al timone di Manitex
Con il braccio più lungo e portate superiori unitamente ad un ingombro ridotto e alla eccellente manovrabilità, la nuova GMK5250XL-1 supera tutti i limiti. • Braccio MEGAFORM® da 78,5m a 8 sezioni con sistema di spinatura TWIN-LOCK®
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La nuova avventura professionale di Steve Filipov, dopo l’addio a Terex Cranes, si chiama Manitex International. Il gruppo americano specializzato nella produzione di gru e montacarichi ha nominato Filipov amministratore delegato della società, mentre l’attuale CEO David Langevin assume la carica di presidente esecutivo mantenendo un ruolo importante nella pianificazione strategica, nei piani finanziari e nelle relazioni chiave con partner strategici e di investimento. Filipov ha già cominciato a lavorare al nuovo progetto già ai primi di settembre e delle sua esperienza non potranno che giovarsi i piani futuri che riguardano PM Group, la società italiana che comprende i marchi PM, Oil & Steel e Valla, realtà primarie rispettivamente negli ambiti delle gru per autocarro, delle piattaforme aeree e delle gru Pick & Carry. Filipov si è detto “entusiasta dell’opportunità di lavorare con il team di Manitex International. Il nostro obiettivo numero uno è quello di accelerare lo sviluppo del business PM a livello mondiale, incrementando la capacità di produzione e la rete distributiva globale. Ritengo che la mia esperienza internazionale nel settore delle gru costituirà una risorsa preziosa per lo sviluppo di questo ambito strategico, all’interno del gruppo. Conosco il team di Manitex da molti anni e sono fiducioso che lavorando insieme, in totale sinergia da subito per la realizzazione dei nostri obiettivi aziendali ci porterà molto lontano. Inoltre, intendo realizzare un investimento personale in azioni Manitex a breve termine per allineare meglio i miei interessi economici con quelli degli altri azionisti del gruppo”.
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News
GRU EDILI
Torre d’Italia Niederstätter ha invitato i suoi dipendenti, clienti e rappresentanti per festeggiare i 30 anni di collaborazione con Liebherr insieme a Stéfanie Wohlfarth, azionista di famiglia del Gruppo Liebherr e nipote del fondatore Hans. Due grandi motivi per la visita dei vertici dell’azienda tedesca in Italia: la consegna alla Antonio Basso Spa di Treviso della gru a torre Liebherr più potente d’Italia, la 1000 EC-H, nonché la trentennale e profusa collaborazione tra le due aziende. La nuova gru a torre Liebherr 1000 EC-H ha una capacità di sollevamento di 50 tonnellate ed è un modello fondamentale nella gestione dei grandi progetti di costruzione oltre che nell’impiego in impianti industriali. Nonostante l’enorme capacità di sollevamento, questa gru può essere controllata con precisione millimetrica ed è estremamente sensibile. L’azienda Niederstätter ha acquistato la sua prima gru Liebherr 30 anni fa, nel 1989. Questo è stato l’inizio di una partnership che negli anni ha portato sempre a grandi successi e risultati. In questi anni sono state oltre 700 le gru che l’azienda bolzanina Niederstätter ha ordinato a Liebherr. Queste gru sono utilizzate nella flotta a noleggio dell’azienda e, naturalmente, da molti clienti.
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GRU E AUTOGRÙ
Trevolution è di Konecranes Konecranes ha rilevato l’italiana Trevolution Service, una delle principali realtà del nostro paese nel campo dei servizi all’industria del sollevamento, attiva nella manutenzione di gru, in interventi di riparazione e upgrade, nella fornitura di parti di ricambio e componentistica. I termini economici dell’accordo – precisa Konecranes in una nota – non sono stati svelati, ma secondo l’azienda finlandese “quest’operazione rafforza le attività di service di Konecranes in Italia, fornendo anche ottime opportunità commerciali per la vendita di nuovi mezzi”. Trevolution Service, che ha 25 dipendenti ed è basata a Barzago, nella provincia di Lecco, viene descritta, come una realtà che “si integra perfettamente nel nostro business Service, consentendoci di raggiungere la dimensione necessaria per seguire progetti sempre più rilevanti in una delle principali economia europee”, secondo le parole di Tomas Myntti, SVP Industrial Service EMEA di Konecranes.
PLE
Faraone si… Elevah in UK Cresce la diffusione in Europa della gamma Faraone di piattaforme verticali, Dal mese scorso è stata annunciata la scelta di Comet UK (filiale inglese del costruttore e allestitore italiano di PLE) come distributore ufficiale per il mercato del Regno Unito e dell’Irlanda. Comet UK, con sede Malton, nello Yorkshire settentrionale, distribuirà l’intera linea di sollevatori della gamma Elevah, insieme alla linea di piattaforme autocarrate Comet. L’accordo è sopraggiunto l’indomani della comune partecipazione di Comet e Faraone, in uno stand unico, agli ultimi Vertikal Days, durante i quali le due società hanno approfondito i rispettivi vantaggi di mercato in UK da una collaborazione potenziale (che poi si è realizzata in modo proficuo). Comet UK ospiterà i prodotti Elevah di Faraone nel corso di un tour dimostrativo che si svolgerà tra il 9 e il 13 settembre prossimi in varie città del Regno Unito.
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News COMPONENTI
Ame, una première al GIS La società Ame, da decenni sul mercato della distribuzione di componenti per macchine operatrici e di automazione industriale, parteciperà per la prima volta al GIS nella prossima edizione 2019 (Pad.2, stand Q13) presentando i prodotti delle aziende rappresentate nella propria attività commerciale. Di particolare interesse la vasta gamma di encoder ottici e magnetici, assoluti e incrementali, insieme agli encoder ridondanti e agli inclinometri prodotti dalla società tedesca Fraba-Posital ( www.posital.com ) di cui Ame è distributore per l’Italia. Da segnalare tra i nuovi prodotti Frama-Posital, la nuova versione degli inclinometri Tiltix, in grado di fornire misure di inclinazione affidabili per attrezzature in movimento. Questi nuovi dispositivi utilizzano una combinazione di accelerometri e giroscopi elettromeccanici per fornire misurazioni accurate, anche se gli strumenti sono soggetti a forti accelerazioni (Interfacce CANopen e SAE J1939, risoluzione 0,01°, accuratezza durante il movimento dinamico 0,5°, misure su uno o due assi, montaggio orizzontale o verticale, alimentazione 10-30 V, grado di protezione fino a IP69K). Tra gli altri prodotti distribuiti e visionabili allo stand Ame durante le Giornate del Sollevamento a Piacenza Expo (dal 3 al 5 ottobre prossimi) spiccano i monitor di controllo motore, i display e i moduli CAN della EHB Electronics(www.ehb-electronics.de ) nonchè i joystick e i radiocomandi industriali NBB ( www.nbbcontrols.de ).
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“Addembliamo Esperienza”
Flavio Castelli è il nuovo amministratore delegato di Jungheinrich Italiana. Succede a Christoph Dörpinghaus che dopo 16 anni alla guida della sales unit italiana di Jungheinrich AG, si dedicherà alla gestione e allo sviluppo dei mercati internazionali con il ruolo di Vice President Sales Region Europe South – Europe East, mantenendo l’incarico di presidente del Consiglio di Amministrazione di Jungheinrich Italiana. “La consolidata esperienza manageriale di livello internazionale di Castelli garantirà il mantenimento degli obiettivi dell’azienda, dimostrando continuità, flessibilità e dinamismo indispensabili per il raggiungimento di sempre più ambiziosi traguardi di sviluppo del business”. Sono queste le prime dichiarazioni dal quartier generale di Rosate (Mi). Castelli, ingegnere meccanico di formazione, ha ricoperto dal 1995 ruoli di responsabilità nel settore Sales & Marketing per aziende di diversi settori industriali. Tra le principali esperienze, l’impegno di 11 anni nel settore automotive del gruppo Fiat e sette anni al servizio di Ariston Thermo Group.
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MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE - BRAVI PLATFORMS
A ruota libera Il nuovo commissionatore TL per sollevamento pneumatici aumenta l’offerta della gamma Sprint Dal quartier generale di Castelfidardo, Bravi Platforms annuncia il lancio di Sprint TL, un nuovo commissionatore che si unirà alla già consolidata gamma Sprint. Sprint TL – TL sta per Tyre Lift – è progettato per facilitare la movimentazione di pneumatici e ruote, sollevando l’operatore e il carico fino a un’altezza di lavoro di 5,35 m, semplificando il recupero e lo stoccaggio dei manufatti con prestazioni più veloci e più sicure. Il risultato dell’ultima visione ingegneristica di Pierino Bravi, pioniere del low level access, ha guidato il team aziendale nella ricerca e sviluppo di Sprint TL. L’innovativo scomparto per il sollevamento gomme della piattaforma può essere caricato fino a un massimo di quattro pneumatici (o 100 kg), limitando al minimo la percorrenza di lunghi tragitti all’interno dei magazzini e permettendo di sfruttare un notevole spazio in più di altezza-deposito, moltiplicando il numero di pneumatici stoccati nella stessa metratura. “La manutenzione ordinaria delle automobili in Europa include il cambio stagionale dei pneumatici. L’incremento in dimensioni e peso delle gomme comporta oggi l’adozione di soluzioni di movimentazione che riducano l’affaticamento dell’operatore, ottimizzino lo spazio di magazzino e consentano una gestione migliore dei tempi di lavoro per soddisfare il maggior numero possibile di clienti”, commenta Pierino Bravi, general manager di Bravi Platforms. Tra le caratteristiche e i vantaggi di Sprint TL, vanno menzionati almeno lo scomparto sollevamento gomme (già nominato in precedenza), l’altezza di sollevamento a 5,35 m, con un sistema di sicurezza a quattro punti e la velocità fino a 5 km/h. Sprint TL, inoltre, può essere trasferito facilmente attraverso corridoi stretti e porte anche di 81 cm di larghezza minima.
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News GRU PORTUALI - KALMAR
Missione a Tangeri Incarico importante da Eurogate per il potenziamento di quattro gru da banchina
Nuovo contratto in Nord Africa per Kalmar, la società parte del gruppo Cargotec che è stata incaricata di intervenire per potenziare le gru di banchina del terminal container marocchino TC2 di Tangeri, gestito da Eurogate Tanger, realtà costituita da Contship Italia, da Eurogate (entrambe parte del gruppo tedesco Eurokai) e dalle compagnie marittime MSC e CMA CGM. L’intervento affidato a Kalmar, che inizierà i lavori nel primo trimestre del 2020 per completarli nel secondo trimestre dell’anno successivo, riguarderà quattro gru ship-to-shore del produttore cinese ZPMC, già operative nel terminal marocchino insieme ad altri mezzi per il sollevamento, molti dei quali a marchio Kalmar (comprese diverse rubber-tyred gantry cranes). Le sts di Eurogate Tanger verranno innalzate di 11 metri e il loro sbraccio sarà aumentato di 6 metri: al termine del ‘trattamento’ le gru saranno così in grado di operare sulle navi portacontainer di ultima generazione con capacità fino a 23.000 TEUs, potendo lavorare fino alla 25esima fila di container. Andrea Cervia, CEO di Eurogate Tanger, ha dichiarato che “con questo investimento, il più ingente fin dall’avvio delle attività del terminal nel 2008, dalla seconda metà del prossimo anno Eurogate Tanger sarà in grado di accogliere navi Ultra Large Container
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Ships di ultima generazione. In questo modo guardiamo al futuro per rafforzare il nostro ruolo di hub di transhipment per i container in Mediterraneo”. Eduardo Prat, Vice President Sales di Kalmar Automation Solutions, ha poi confermato che “Eurogate Tanger è un importante partner da molti anni e siamo contenti di poterli aiutare nell’aggiornamento dei loro mezzi di sollevamento, che presto saranno pronte ad operare sulle nuove mega portacontainer”.
Pianificazione per il terminal Il sistema di controllo delle attrezzature TLS di Kalmar gestisce la pianificazione, il calcolo dei percorsi e l’esecuzione delle operazioni automatizzate in funzione degli ordini provenienti dal TOS. Il sistema TLS controlla e monitora sia la flotta impianti nel suo insieme, sia le singole macchine. In base alle informazioni sulle movimentazioni dei container che riceve dal TOS, il sistema TLS programma ed esegue lo spostamento degli impianti, tenendo conto della posizione e dello stato di ciascuna macchina. Il sistema TLS assegna quindi la macchina più appropriata per ciascun movimento. Il sistema determina l’ora e l’ordine di consegna rispettando i vincoli del vostro flusso di lavoro nave - banchina. Il sistema TLS combina le tecnologie avanzate dei sistemi di logistica per terminal di Kalmar e Asciano. È stato testato in diversi terminal in tutto il mondo sin dal 2000, interfacciandolo con tutti i tipi di impianti, comprese le gruASC, AutoShuttle, AutoStrad, veicoli a guida automatica e gru Ship-to-Shore e RTG. Il sistema TLS è il primo a fornire un’interfaccia 3D per gli operatori, offrendo loro una visione più chiara sulle proprie operazioni, riducendo contemporaneamente il tempo di formazione necessario.
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News PERSONE
Il genio generoso delle gru La scomparsa improvvisa di Franco Fassi, inventore delle gru di Albino. Nel saluto commosso del sollevamento italiano il ricordo di un uomo appassionato e discreto L’addio è avvenuto all’improvviso, nella mattina di martedì 20 agosto. Franco Fassi, il pioniere che ha dedicato il proprio genio alle gru che dal cuore di Albino, in Val Seriana, hanno raggiunto ogni continente, si è spento nella quiete di Pinzolo, dimora abituale delle vacanze che il grande imprenditore stava trascorrendo in famiglia. Al dolore della moglie Angela e dei figli Giovanni, Anna Maria e Raffaella – a cui la
La riconoscenza dei suoi lavoratori “Grazie signor Franco”. Le parole commosse di un lavoratore hanno salutato per l’ultima volta, nella chiesa di Santo Spirito, a Bergamo, il 23 agosto scorso il grande imprenditore delle gru. Nella funzione religiosa condivisa dai parroci di Sant’Alessandro in Croce, don Valter Pala, e di Desenzano di Albino, don Giampaolo Mazza, con monsignor Tarcisio Ferrari (a cui è stata riservata l’omelia) è stata ricordata la figura schiva e discreta di un uomo che “ha amato profondamente le sue gru, patrimonio di ingegno in grado di dare senso e valore a tutta una vita. Quella stessa vita che Franco Fassi ha condotto nel segno della discrezione, dell’umiltà, dell’impegno assiduo e di una profonda, straordinaria umanità nei confronti delle persone”. Proprio la sua umanità e il suo valore imprenditoriale sono stati riconosciuti dalla partecipazione alle esequie di centinaia di persone che hanno gremito la chiesa bergamasca e il sagrato, salutando per l’ultima volta con riconoscenza chi ha cambiato per sempre la vita economica di un territorio e dei suoi uomini, portando il marchio delle gru Fassi dalla Val Seriana al mondo. Nel segno della grande impresa e del genio italiano.
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redazione di Sollevare riserva le più sentite condoglianze – occorre, a lenire il grave lutto, l’abbraccio di amici, collaboratori e lavoratori del gruppo industriale che ha fatto delle gru per autocarro un autentico e inimitabile orgoglio nazionale. La vicenda di Franco Fassi è la storia straordinaria di un pensiero industriale che dal mondo dei trasporti per legno e carbone – ambito primigenio della Fassi Giacomo, impresa di famiglia fondata nel 1946 – si è sviluppato prima nell’alveo generale dei materiali per l’edilizia e finalmente, nel 1965, nel primo progetto e nella realizzazione di una gru idraulica su autocarro (dopo aver affinato, nel corso di due decenni, le tecniche di allestimento di ribaltabili). L’impeto delle idee di Franco Fassi solleva l’azienda dalla crisi dell’edilizia che colpisce il paese alla metà degli anni Sessanta. Prima di pensare alla sua prima creazione, l’imprenditore di Albino aveva già consolidato un accordo commerciale con il costruttore svedese Fuoco per l’importazione di gru per autocarro; quindi arriva il primo modello Fassi, con capacità di sollevamento da tre tonnellate all’altezza di due metri. Viene venduta a una società bergamasca, in Val Brembana, ed è l’inizio di un successo inarrestabile. In tre anni Fassi produce e vende, anche all’estero, ben 150 gru, mentre il genio di Franco si divide tra l’officina e l’impegno commerciale su una scacchiera di mercato sempre più ampia. Negli anni Ottanta Fassi è il leader del settore, con mille gru prodotte all’anno. La consacrazione mondiale definitiva arriverà lungo tutti gli anni Novanta e nei due decenni a venire, con gli spazi produttivi che raddoppiano in volumi e attività. L’avvento dell’elettronica e delle nuove sfide tecnologiche lo vedono a fianco del figlio Giovanni, pronto a raccoglierne il testimone alla guida della società e ad ascoltarne sempre le preziose intuizioni. Oggi il mondo creato da Franco Fassi è quello di un gruppo industriale poderoso, costituito da sei aziende e da 13 stabilimenti rigorosamente italiani che coprono l’intera filiera produttiva, dai componenti all’assemblaggio, al collaudo finale delle gru, fino alla gestione logistica e ai ricambi. Oltre 60 i paesi internazionali nei quali è diffuso il marchio Fassi, con prodotti e tipologie diversificate strategicamente sui vari mercati.
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Silveri nella galassia Probst
Dopo 30 anni di proficua collaborazione, l’azienda tedesca Probst specializzata nello sviluppo di macchine e strumenti nel campo della tecnologia di presa e posa per pavimentazioni, nell’ingegneria strutturale e civile e nei macchinari per l’industria delle costruzioni ha acquisito l’italiana Silveri. Il primo contatto tra le due aziende era avvenuto esattamente trent’anni fa, all’edizione del 1989 del Bauma. Nei tre seguenti decenni, la Silveri è stata venditrice esclusiva del marchio per l’Italia. Quest’anno è avvenuta l’acquisizione. Probst GmbH è in fase di espansione con l’obiettivo di crescere ulteriormente a livello internazionale e quella italiana rappresenta la quarta filiale di Probst GmbH dopo quelle aperte in Inghilterra, Francia e Polonia. Alberto Brambillia è il nuovo responsabile delle vendite, con lo stesso staff aziendale che ora opererà sotto l’egida di Probst e con la guida di Holger Merholz, nuovo amministratore delegato di Probst srl.
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Tra i Sassi di Matera Imponente, la gru F1650RA.2.28 L816 xhe-dynamic allestita dalle Officine Di Bello, per l’impresa Stagno lavora silenziosa e solenne per il controllo e la messa in sicurezza del prezioso centro storico
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n carro 8x4 sormontato da una gigantesca gru in un centro storico dichiarato patrimonio dell’Umanità fa sempre impressione. Ma qui a Matera il nuovo MAN TGS allestito con la gru Fassi F1650RA.2.28 L816 xhe-dynamic è visto quasi con simpatia, soprattutto dai materani che sanno quanto sia importante il suo lavoro per controllare e garantire il perfetto stato di conservazione di questo sito ed eventualmente intervenire per manutenzioni e messa in sicurezza delle pareti rocciose. Situazioni operative che esaltano la versatilità della gru
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Fassi, in grado di raggiungere, pur operando in aree ristrette e “delicate” da un punto di vista architettonico e artistico, tutte i luoghi oggetto dell’intervento. In particolare, si apprezzano la capacità di garantire lunghe escursioni, grazie al jib L816 che permette di raggiungere uno sbraccio idraulico di oltre 30 m, con sollevamenti importanti che consentono di depositare macchine operatrici, anche di grandi dimensioni, in luoghi che non si potrebbero raggiungere in altro modo. Ma la Fassi F1650RA è anche pronta a eseguire lavori di verifica e controllo dello stato di pareti rocciose o
di edifici storici, portando in quota una piattaforma aerea autolivellante da 300 kg di portata che può ospitare fino a tre operatori. Il tutto controllato millimetricamente grazie alla unità di comando radio RCH/RCS e al controllo della dinamica ADC FX901. Un’attenzione particolare merita anche l’originale e versatile allestimento del carro MAN TGS 41.480 8x4 che, come nelle foto, può essere dotato del controtelaio sul quale sono montati un piccolo cassone ribaltabile e la gru Fassi. A seconda delle necessità, questo insieme può essere smontato per fare posto a un altro
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Al GIS 2019 in partnership con la sicurezza Il dealer Fassi Gru Di Bello nasce nei primi anni Ottanta a Potenza e oggi opera nella zona industriale Tito Scalo, alle porte della città, in una struttura di 1.500 metri quadrati coperti e 6.000 di piazzale. La carrozzeria industriale Di Bello è gestita dai quattro fratelli, la seconda generazione, che si divide tra la parte amministrativa e quella tecnica, puntando su una sempre maggiore specializzazione, con allestimenti complessi e su misura come quello dell’impresa Stagno. Il rapporto con Fassi Gru è iniziato nel 2004 e da allora è stata sviluppata una collaborazione di reciproca soddisfazione per rispondere al meglio alle aspettative dei clienti. Un nutrito gruppo di operatori professionali sempre di più alla ricerca di un prodotto performante e affidabile per lavorare in piena sicurezza e redditività, ma anche attenti ai servizi di assistenza post-vendita, che sempre più spesso fanno la differenza.
telaio con un’attrezzatura scarrabile “hooklift” (tipico gancio degli allestimenti porta materiale da riciclo), oppure a una classica cassa cava-cantiere. Quindi tre possibili allestimenti su un solo veicolo, un progetto sviluppato e realizzato dalla carrozzeria industriale Di Bello di Potenza, dealer Fassi Gru della regione.
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Il nuovo carro è l’ammiraglia della flotta della Stagno Francesco Saverio, un’azienda molto conosciuta in tutta la Basilicata e la Puglia, sia come impresa operante nel settore edilizio e del noleggio, sia in ambito ambientale con la raccolta, il trasporto e il recupero di rifiuti speciali destinati al riciclo, oltre che di
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Cover Story
rifiuti liquidi destinati allo smaltimento. L’azienda nasce negli anni Settanta a Matera, specializzandosi subito nel movimento terra e prestando servizio stagionale nei rimboschimenti per esecuzione di fasce parafuoco e briglie. Con l’arrivo della seconda generazione è stata avviata una decisa politica di innovazione e diversificazione puntando
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su puntualità, professionalità e attrezzature all’avanguardia che ne hanno decretato il successo. “La competenza oggi fa la differenza più che in passato e operare con macchine più performanti è diventato fondamentale - spiega Paolo Stagno - Le gru Fassi sono le più diffuse nel nostro territorio e, da alcune indagini realizzate, anche
quelle in grado di offrire le prestazioni migliori e più soddisfacenti perché hanno raggiunto il giusto bilanciamento tra performance e innovazione. Fondamentale è il contributo dell’elettronica nei movimenti controllati e precisi, indispensabili per chi come noi opera in ambienti angusti, ma al contempo con grandi distanze da raggiungere. Deter-
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Scheda tecnica F1650RA.2.28 L816 xhe-dynamic Capacità di sollevamento Massimo sbraccio (standard) Massimo sbraccio (con jib L816) Ingombro
129,15 tm 19,80 m 31,65 m 2,545 x 2,81 x 2,855 m
Dotazione elettronica/idraulica
controllo integrale IMC unità di controllo FX90 distributore idraulico digitale D90 unità di comando radio RCH/RCS controllo della dinamica ADC FX901 (display touch screen) flow sharing
Caratteristiche
versione dynamic (.2) con biellismo dispositivo XP sistema ProLink doppia biella rotazione continua su ralla
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minante nella scelta di Fassi Gru è anche il servizio offerto dalla Concessionaria Fassi Di Bello: tempestivi, attenti e professionali nell’esecuzione del complesso allestimento e poi, se c’è un problema, sono sempre presenti, oltre alla possibilità di far interfacciare in remoto il servizio assistenza Fassi con la gru per risolverlo in un attimo”.
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Gru e Autogrù LIEBHERR
Corsa verso il cielo UN BRACCIO DA 75 METRI E UNA CAPACITÀ DI TIRO RESA ANCORA PIÙ VERSATILE DAL SISTEMA VARIOBASE PLUS RIVELANO L’ECCELLENZA DEL MODELLO LTM 1230-5.1 AL GIS 2019
A
l ruolo da attrici protagoniste ci sono abituate, le gru di Germania per eccellenza. La scelta del GIS 2019 come palcoscenico sull’Europa rivelerà - nello spazio G6 I15 dell’area esterna della fiera di Piacenza tre campionesse tuttoterreno dell’ultima generazione nata nella culla delle idee di Ehingen. Parliamo dei modelli LTM 1100-4.2, LTM 1230-5.1 e LTM 1300-6.2 in dirittura d’arrivo alle Giornate Italiane del Sollevamento e poi già in partenza per le flotte di altrettanti clienti di Liebherr Italia, la storica filiale di Monfalcone dedicata alle autogrù del costruttore tedesco.
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In questo trio d’eccezione, il primo piano è tutto per la rivelazione da 230 tonnellate (su cinque assi) LTM 1230-5.1, presentata per la prima volta nel 2018 alle Kundentage di Ehingen (le tradizionali giornate dedicate ogni tre anni alla presentazione delle novità di prodotto ai clienti Liebherr). Si tratta dell’erede naturale di uno dei modelli Liebherr di maggior successo, quella LTM 1200-5.1 che già aveva sorpreso gli addetti dei lavori con l’eccezionale dotazione di un braccio da 72 m di lunghezza. L’LTM 1230-5.1 ha addirittura innalzato questa quota da record, portandola al limite dei 75 metri - per un’altezza massima raggiungibile, con l’ausilio delle prolunghe tralicciate, fino ai 111 metri complessivi. L’incremento di portata fino alle 230 tonnellate fa
di questa autogrù all terrain la macchina ideale per i sollevamenti più importanti e impegnativi che riguardano, ad esempio, l’allestimento delle grandi gru a torre nei cantieri di costruzione oppure le complesse operazioni di manutenzione delle turbine eoliche. Il nuovo modello LTM 1230-5.1, comunque, alla lunghezza maggiore di tre metri e alla capacità del 20% superiore a quella del suo predecessore LTM 1200-5.1, abbina la sicurezza e l’efficienza delle innovative tecnologie Liebherr denominate VarioBase, VarioBallast, ECOmode ed ECOdrive. Il valore notevole (e riconosciuto a livello internazionale) del sistema di stabilizzazione del VarioBase ha portato l’LTM 1230-5.1 ad essere la prima gru tuttoterreno a poter contare su una base di supporto asimmetrica - con l’aggiornamento attuale VarioBase Plus - per una larghezza di 7,4 metri nella parte anteriore e di 8,1 metri in quella posteriore. Proprio in virtù dello stesso sistema VarioBase, l’LTM 1230-5.1 è in grado di realizzare sollevamenti al massimo grado di capacità (calcolate in tempo reale dalla modalità di controllo elettronica Liccon). La zavorra implementata
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SEMPRE UN PASSO AVANTI, INSIEME
sull’LTM 1230-5.1 è di 72 t ed è regolabile in due posizioni da 4,8 m e 5,7 m, con il sistema VarioBallast. Anche per l’LTM 1230-5.1 vale la concezione Liebherr del motore singolo, con una trasmissione meccanica che presiede anche alla rotazione della gru. Il trasferimento del moto verso il riduttore
delle pompe in torretta avviene con l’impiego di una coppia conica, collegata al riduttore nel carro attraverso la ralla di rotazione. L’implementazione della funzione ECOmode alla propulsione, inoltre, riduce in modo sensibile i consumi di carburante e il livello di rumorosità della gru.
Le altre “regine” a quattro e sei assi Le altre due madrine della serie LTM presenti nello stand Liebherr al GIS 2019 non soffrono certo di complessi di inferiorità rispetto alla regina madre LTM 1230-5.1. Parliamo ad esempio della potente e compatta LTM 1100-4.2, della larghezza di soli 2,75 metri, con una capacità di sollevamento fino alle 100 tonnellate. Questo modello di riferimento nella categoria delle all terrain su quattro assi arriva a un’altezza di sollevamento fino agli 82 metri (con una lunghezza del braccio telescopico di 60 metri e l’aggiunta di un falcone da 19 metri). Appartiene alla categoria dei modelli a sei assi, invece, la terza presenza Liebherr a Piacenza. L’LTM 13006.2 è dotata di un braccio telescopico da 78 metri per una capacità fino alle 300 tonnellate e una larghezza di trasporto contenuta in soli tre metri.
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Gru e Autogrù BÖCKER
Al traino dell’efficienza IL COSTRUTTORE TEDESCO DEDICA ALLE GRU IN ALLUMINIO CON CARRELLO IL FOCUS PRINCIPALE AL GIS 2019. IN PRIMA LINEA I MODELLI AD ALTA FLESSIBILITÀ OPERATIVA AHK 30/1500 KS E AHK 36
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n attore di primo piano del mondo edile riserva sempre delle sorprese non banali in occasione di un grande evento espositivo. Nel caso di Böcker, l’occasione del prossimo GIS 2019 è caratterizzato dalla spiccata predominanza in esposizione delle macchine trainate, una soluzione che ha riscosso molta fortuna in Europa e attualmente in deciso rialzo anche sul nostro territorio nazionale. Nello specifico il costruttore tedesco - con
la filiale italiana a Bussolengo, in provincia di Verona - porterà negli spazi di Piacenza Expo (Area Esterna, Stand M6-N5) due modelli di gru (AHK 30/1500 KS e AHK 36), a cui si aggiungeranno due elevatori a traino (Junior 21 e Junior 24) e altre attrezzature a illustrazione delle più recenti innovazioni Böcker. La prima disamina da contemplare riguarda il modello AHK 30/1500 KS che rivela una gru trainata leggera (braccio principale e jib sono in alluminio), in gra-
do di supportare in modo versatile molte applicazioni, soprattutto nei cantieri dalla logistica complessa che richiedono alla gru una notevole capacità di sbraccio. Perfetta per i lavori di lattoneria e per le applicazioni che riguardano l’installazione e la manutenzione di coperture civili e industriali, questa macchina si caratterizza per la stabilizzazione a ragno automatica con sistema di autolivellamento. L’impiego della gru è così possibile in ogni contesto di cantiere, anche in presen-
Junior, dai traslochi all’edilizia Massime performance e minimo ingombro. Questo il motto che caratterizza gli elevatori della serie Junior, che al GIS saranno rappresentati dai modelli 21 e 24. Pensati per i traslochi, ma molto efficaci anche in edilizia, sono ideali per l’utilizzo nei centri urbani e in tutti i cantieri caratterizzati da carenza di spazio. Il sistema costruttivo del telaio si basa su un timone rientrabile e un assale restringibile che permette l’attraversamento di porte standard. La portata massima è di 250 kg. Il Junior 21 raggiunge i 21 m di altezza, mentre il modello superiore arriva a 24 m. Grazie al loro peso molto contenuto, gli elevatori Junior possono essere trainati da qualsiasi tipo di motrice. Una caratteristica che esalta ancora di più la loro innata flessibilità applicativa. Di regola gli elevatori vengono consegnati con la gabbia Basic che si distingue per la sua superficie massima di 2.000 x 1.200 mm.
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Come alternativa viene offerta la gabbia Premium e la regolazione micrometrica tra 13° e 85° dell’inclinazione della gabbia.
Entrambe le gabbie possono essere regolate con l’inclinazione dell’elevatore con una sola mano.
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za di forti pendenze e di elevati dislivelli. L’autolivellamento comprende anche la funzione di rientro automatico (di serie) con un sistema di stabilizzazione variabile: i quattro supporti a ragno possono essere impostati in modo indipendente per tre diverse angolazioni (0°/20°/60°). La AHK 30/1500 KS è alimentata da un motore elettrico da 15,5 kW e gestita con un modulo di radiocomando HBC. Le prestazioni rilevano una capacità massima di 1.500 kg - con ottimizzazione delle portate a 360° - di un’altezza operativa fino ai 30 metri e di uno sbraccio laterale di 25 metri. Il gancio ha una velocità di 50 m/min. Il braccio telescopico può
essere orientato a 85°, mentre l’articolazione idraulica del jib (estraibile meccanicamente da 4,8 a 9,1 m) permette di raggiungere i 160°. Molto contenute le dimensioni: 9,36 m di lunghezza e 2,38 m di larghezza e 2,53 m di altezza. Costruita su un rimorchio a due assi, che assicura una guida sicura con una distribuzione ottimale della pressione sul terreno, la AHK 36 è il secondo punto di attenzione per i visitatori dello stand Böcker al GIS. Si tratta del top della categoria, con uno sbraccio massimo di 36 metri e una capacità di sollevamento fino a 2.400 kg, con un peso a terra di appena 3,5 t - i supporti Multiflex, impostabili su 256 differenti po-
JIBBI 1250 EVO
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sizioni, assicurano il più flessibile utilizzo in cantiere. Sotto il profilo operativo è da segnalare il controllo ad alte prestazioni Bocker EHSC. Questo controllo impiega una tecnologia a 32 bit e consente l’elaborazione tempestiva di tutti i comandi di controllo. Essendo dotato dei più avanzati moduli CAN-bus, oltre a due controlli indipendenti, l’AHK 36 fornisce quindi il più elevato livello di sicurezza, certificato Dekra (autorità tedesca per i controlli relativi alla sicurezza). La gru oltre a offrire elevate prestazioni, si segnala per una grande flessibilità operativa grazie al cestello in dotazione che ne consente l’uso come piattaforma di lavoro elevabile.
Piacenza, 3-5 Ottobre 2019
Veniteci a trovare al
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I N F O @ A L M A C - I TA L I A . C O M
Gru e Autogrù ORMIG
Elettrica e senza limiti SI TRATTA DELLA NUOVA 30IE, GRU INDOOR CON UNA SOSTENIBILITÀ DA 30 TONNELLATE DI PORTATA. PORTERÀ A PIACENZA IL TESTIMONE DEI 70 ANNI DI STORIA PER IL COSTRUTTORE DI OVADA
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uando si parla di gru Pick & Carry, il pensiero dell’addetto ai lavori più annoso non può che prendere la strada che porta a Ovada, nella placida ma vitale provincia di Alessandria. Qui è nata la realtà di Ormig, 70 anni fa, fondata nel 1949 da Guido Testore, imprenditore di genio che capì prima di tutti il progetto e l’importanza operativa dell’autogrù come macchina fondamentale nei primi cantieri della ricostruzione nel dopoguerra. Un piccolo gruppo di tecnici specializzati riuscì a trasformare un manipolo di uomini che fino a poco prima si dedicava al lavoro nei campi in un gruppo coeso di operai metalmeccanici ad alta
professionalità, in grado di dare vita al progetto di un prodotto per cui Ormig sarebbe diventata famosa e apprezzata a livello mondiale. Dall’intuizione dell’importanza che avrebbero assunto le autogrù alla concezione della gru Pick & Carry il passo fu svelto e spedito. In pochi anni, il costruttore piemontese sviluppò questa macchina inedita per il sollevamento e la movimentazione con il carico agganciato - di manufatti pesanti. La produzione ebbe inizio nel vecchio stabilimento di 13.500 metri quadrati insediato nel centro di Ovada ma il successo mondiale delle gru Pick & Carry di Ormig portò l’azienda a trasferirsi, negli anni Settanta, negli attuali stabilimenti, su una vasta area produt-
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tiva da 100.000 metri quadrati (di cui 48.000 coperti, riservati al cuore della produzione Ormig). Al GIS 2019 Ormig porterà tutto il valore della propria storia settantennale, rivelando la nuova gamma Pick & Carry di gru elettriche indoor, particolarmente adatte per poter operare negli interni e in presenza di spazi ristretti. Le caratteristiche di queste gru di ultima generazione presentano ridotte dimensioni di ingombro e un peso notevolmente ridotto, per facilitarne il trasporto su un normale autocarro senza il bisogno di permessi eccezionali, seguendo le attuali normative europee in tema di viabilità. La sicurezza è un’altro valore oggettivo di queste gru. Ormig ha concepito ogni
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Gru e Autogrù macchina con quattro punti di appoggio al suolo, per garantirne la stabilità laterale in tutte le condizioni operative, con il carico applicato. Per poter ridurre al massimo il raggio di sterzo, le gru Ormig elettriche indoor girano su se stesse grazie a un innovativo sistema brevettato, che consente inoltre di eliminare lo strisciamento delle ruote sul terreno. Tutte le gru Ormig sono dotate di omologazione stradale.
Entrando nello specifico della partecipazione al GIS 2019, la scena principale allo stand Ormig (Area esterna, F10) sarà occupata dalla nuova 30iE, gru elettrica indoor da 30 tonnellate di portata massima, con dimensioni particolarmente ridotte: larghezza da 2,1 m, altezza a 2,3 m e peso di 18 tonnellate, nella configurazione con il contrappeso base, per poter essere trasportata agevolmente in ogni contesto operativo. La
particolarità dinamica della gru riguarda la facoltà di poter ruotare su se stessa grazie a due unità girevoli insediate nelle ruote posteriori. L’accuratezza della sterzata è ottenuta, quindi, tramite un meccanismo cinematico brevettato da Ormig. Nel segno dell’alta ingegnerizzazione che, a 70 anni di distanza, continua a caratterizzare lo specialista di Ovada anche nell’era odierna della sostenibilità.
Optional e dettagli di serie Tra gli optionals più richiesti per le nuove gru indoro Ormig troviamo attrezzature come i braccetti meccanici e idraulici di varie lunghezze e capacità, in equipaggiamento abbinato anche con una carrucola per consentire l’utilizzo della fune e rendere più flessibile la dinamica di sollevamento. Nella disponibilità di allestimento Ormig, poi, ci sono le forche autolivellanti del tipo “terminal west” che permettono di movimentare i carichi in maniera più agevole; la traslazione parallela di ciascuna forca singola consente una perfetta operatività anche con pesi di dimensioni diverse. Poi abbiamo il radiocomando di nuova generazione che permette di visionare sul display a colori ogni tipo di informazione, dalle portate nelle diverse configurazioni a tutte le funzionalità attive sulla gru. Il GPS, poi, permette il monitoraggio della gru in ogni spostamento e la trasmissione delle condizioni operative in tempo reale, in remoto. Tutte le gru Ormig indoor sono dotate inoltre di fari a Led e di batterie a carica rapida.
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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show
PIACENZA, 3-5 OTTOBRE Piacenza, Italy 3-5 October 2019
C/O AREA ESTERNA M8-N7
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Gru e Autogrù JMG
Il genio a carico mobile
CON LA NUOVA MC 80.06, L’INNOVAZIONE PARTE DALLE FORCHE OPZIONALI PER ARRIVARE ALLO SFILO DI ARRETRAMENTO DEL BARICENTRO. UN PROGETTO DI POTENZA E FLESSIBILITÀ
S
ono le gru italiane rivelazione del mercato internazionale, apprezzate dal pubblico e dalla critica tecnica per le caratteristiche innovative, in grado di rivoluzionare il settore delle gru industriali, nel solco di una nuova consapevolezza sostenibile. Stiamo parlando della gamma di JMG Cranes, la realtà fondata da Maurizio Manzini nel 2007 e votata allo sviluppo proprio della tecnologia Pick & Carry. Nel 2010, solo tre anni dopo, sarà il brevetto del braccio con uscita proporzionale a costituire il primo standard di precisione operativa nel segmento delle gru senza stabilizzatori con
carico traslabile in fase di marcia, mentre allo sviluppo di nuovi modelli JMG si accompagna l’apertura di una filiale dedicata al mercato tedesco, JMG Cranes Deutschland, nel 2015. Poi, nel 2017, arrivano due nuovi modelli premiati dal mercato, la gru MC 580 cabinata (in grado di sollevare e trasportare 58 t anche negli spazi più ristretti) e l’MC 130 S, modello radiocomandato all’avanguardia da 13 t. Dallo stabilimento di Sarmato, nella provincia di Piacenza, la fucina delle idee produce ancora nel 2018 la compatta e versatile Speedylifter e le nuove MC 100S e MC 180S, rispettivamente da 10 e 18 t.
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Alla vigilia del GIS, JMG Cranes annuncia un’altra novità che sarà disponibile a breve per un pubblico di operatori specializzati. Ci riferiamo al modello MC 80.06 progettato principalmente per essere implementato con l’optional della forca idraulica per le tipiche operazioni di carico/scarico dei bancali all’interno di container chiusi. Nel confronto con il classico carrello elevatore - che può movimentare merci soltanto in verticale - la nuova gru semovente JMG Cranes, proprio con l’applicazione della forca idraulica si rivela un alternativa vincente per spostare con efficacia carichi pallettizzati sfruttando in
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Gru e Autogrù modo opportuno i movimenti orizzontali e a distanza. La portata massima della gru arriva alle 12 t, mentre sulle forche culmina a 8 t sul braccio idraulico con uscita proporzionale. Nello specifico l’optional forca idraulica è dotato di un sistema di livellamento automatico che - sempre su richiesta - può essere dotato di un posizionatore idraulico. Questo dispositivo consente un’accurata regolazione della larghezza dei denti forca, conferendo alla gru la patente di autentico campione di versatilità. Il rapporto tra dimensioni di ingombro e portata massima è tra i più alti nella gamma delle gru JMG. Il fattore che colloca l’MC 80.06 davvero ai vertici del mercato va identificato con l’innovativo sistema di sfilo che, grazie a un telaio mobile, permette di arretrare di 600 mm il baricentro della macchina, facendo sfilare internamente cofani, batterie, gruppo sterzante posteriore e zavorre; il tutto per una larghezza
contenuta di soli 1.500 mm, mantenendo la gru sempre in totale sicurezza (evitando cioè il rischio di schiacciamento durante l’operazione di chiusura del gruppo) e incrementandone la portata massima - a braccio completamente sfilato e orizzontale - di una tonnellata.
Altri dettagli di sicurezza si possono ricavare dal design che valorizza il layout della nuova MC 80.06, dalle protezioni sulle ruote anteriori a tutte le parti mobili della macchina preservate con utili rinforzi per ridurre al minimo i danneggiamenti incidentali durante l’utilizzo della gru.
VI ASPETTIAMO AL GIS
ESSERE SEMPLICI NON È STATO UN LAVORO FACILE
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Agilità sulle forche Le forche per gru rappresentano un accessorio disponibile per ogni modello pick and carry prodotto da JMG Cranes, e – come ogni altro optional progettato dal costruttore di Sarmato – sono personalizzabili sulla base delle necessità dell’utilizzatore. Le forche per gru possiedono un sistema di livellamento automatico e, su richiesta, possono essere dotate anche di un posizionatore idraulico che consente un’accurata regolazione dell’accessorio. Le forche idrauliche per gru rendono le Pick&Carry ancora più versatili di quanto già non lo siano adattandole, ad esempio, alle operazioni di carico/scarico di bancali all’interno dei container chiusi. Infatti, contrariamente al classico carrello elevatore che può movimentare le merci solamente in verticale, la gru semovente a cui viene applicata una forca idraulica si rivela un eccellente mezzo per spostare carichi pallettizzati sfruttando movimenti orizzontali e a distanza.
STZ-VP EROI FUORI E DENTRO LA STRADA IL VEICOLO IN SINTESI » Estrema capacità di carico e tara ridotta » Lunga durata grazie alla robusta e collaudata tecnologia degli assali a pendolo » Brevi tempi di preparazione del veicolo grazie all‘agganciamento e sganciamento rapido del carrello anteriore » Incavo per escavatore profondo e largo per altezze di carico più basse » Compensazione massima dell‘asse di 600 mm per una mobilità fuoristrada ottimale anche nelle applicazioni di cantiere più impegnative
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Gru e Autogrù
CRA
L’Olimpo dove rinascono le autogrù LA SEDE DI CRA OSPITA LA PIÙ GRANDE STRUTTURA DEDICATA AL RIPRISTINO E ALLA REVISIONE DELLE GRANDI MACCHINE DI SOLLEVAMENTO. UN’ECCELLENZA CHE NON HA EGUALI IN TUTTA EUROPA
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assimo Barilli ha lo sguardo diretto e consapevole di chi ha costruito un grande valore. 40 anni di vita professionale costituiscono un bagaglio inestimabile per un uomo che ha dedicato la propria vita alle gru, con passione, capacità tecnica e volontà di evolvere un’attività che negli anni ha conquistato un primato a livello europeo. Si chiama CRA la creatura imprenditoriale sviluppata, acquisita e portata da Barilli ai vertici del settore che riguarda la riparazione di autogrù. In questa azienda di Cortemaggiore (Pc), nata nel 1980 per iniziativa di alcuni ex dipendenti dello storico costruttore Corradini, Massimo Barilli fece il suo ingresso nel 1992, portando con sé il tesoro di competenza guadagnato in 12 anni di progettazione e direzione tecnica alle dipendenze di Castelli (altro marchio glorioso nella grande epopea delle autogrù italiane).
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La grande scommessa imprenditoriale di Massimo Barilli inizia da qui e si sviluppa per otto anni nel segno della competenza per il ripristino di autogrù multimarca. Poi, nel 2000, si realizza l’ingresso dalla porta principale nel mondo Demag, con l’inaugurazione del primo capannone, a cui poi fa seguito un secondo e anno dopo anno sempre nuovi spazi dedicati all’attività febbrile di riparazione e revamping delle grandi gru arrivate dalla Germania. “Dalle grandi riparazioni e agli interventi speciali, l’autorevolezza tecnica dell’a-
ropa - ci spiega Barilli, con quell’orgoglio particolare che deriva solo dal sacrificio e da una grande forza di volontà - Oggi questa struttura deve lavorare il più possibile a pieno regime e nell’ultimo biennio di attività, al lavoro dedicato alle autogrù ho affiancato due importanti segmenti di mercato. Il primo riguarda un accordo con Effer per l’allestimento e la distribuzione delle gru idrauliche per la fascia alta della gamma (i modelli più grandi, come la 2655); il secondo è riferito al grande specialista dei reachstacker portuali, zienda è cresciuta nel segno di Demag - ci racconta Massimo Barilli, seduto nell’ampio ufficio spartano della grande sede operativa di CRA - Dal 2010 abbiamo cominciato anche un’attività di vendita delle gru usate e, in seguito CRA è confluita nella rete delle officine autorizzate Terex, dopo l’acquisizione di Demag da parte del gruppo americano”. Mentre parliamo della storia recente, Massimo Barilli si alza per accompagnarci in visita guidata all’officina e negli spazi impressionanti della sua azienda. L’area complessiva si estende su una superficie di 12.000 metri quadrati, di cui 4.500 coperti. Praticamente un regno dedicato alle autogrù. “Ho fatto un grande investimento in questa sede che oggi non ha eguali in tutta Eu-
Competenza unica per ogni riparazione La menzione di tutte le competenze che compongono il know-how di CRA sarà sempre parziale, in considerazione dell’ampio raggio delle lavorazioni eseguite nella sede e nell’officina di Cortemaggiore. Ne elenchiamo almeno le principali. In CRA, nel corso delle fasi di riparazione delle autogrù, si esegue lo smontaggio di tutti i tipi di cilindri, la revisione (con sostituzione) delle guarnizioni, la levigatura delle canne e la cromatura degli steli, oltre al controllo di ogni componente particolare, di valvole e blocchi valvole, fino ai test e alle prove fino a 400 bar, alla revisione dei cilindri telematici e dell’impianto bloccopinze. Inoltre, si procede alla revisione per motori e cambi, allo smontaggio di tutti i tipi di bracci per autogrù di portata fino alle 800 tonnellate, alla riparazione certificata di tutte le sezioni di bracci telescopici e a traliccio - secondo requisiti di qualità certificata come da casa madre. In officina si eseguono inoltre il montaggio dell’argano, la sostituzione di cuscinetti e guarnizioni, si effettua il controllo di parti meccaniche e ingranaggi e la revisione di parti frenanti e motori idraulici. Le sostituzioni realizzate da CRA riguardano poi le ralle, con la revisione-sostituzione dei rulli e il controllo degli allineamenti e delle piste di scorrimento rulli. Altri interventi concernono lo smontaggio dei riduttori, la sostituzione di cuscinetti e guarnizioni, il controllo ingranaggi, il montaggio e i test finali. L’attività di CRA si estende all’intero territorio nazionale ed europeo.
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Gru e Autogrù
CVS Ferrari, per il quale forniamo i servizi di assistenza, allestimento e montaggio. La nostra competenza costruttiva e di allestimento è dedicata in particolare a tutti i bracci di sollevamento dei reachstacker CVS, in sostanza la parte più importante che riguarda la struttura dinamica della macchina”. L’ingresso nell’officina ci porta ad ammirare una lavorazione esclusiva ancora in corso d’opera. Si tratta della riparazione integrale e del montaggio successivo di un’autogrù tralicciata Demag CC 2800 della portata di 600 tonnellate - sottoposta a un’operazione di ripristino davvero unica in Europa. “Solo in CRA si affrontano sfide tecniche di questa portata - tiene a sottolineare Barilli con precisa serietà - La struttura operativa della sede CRA è per dimensioni e dotazione di macchinari di lavorazione, davvero unica in Europa nel settore delle riparazioni di autogrù”. Ce lo confermano le cifre che riguardano questo straordinario quartier generale che restituisce nuova vita ed efficienza alle grandi macchine per il sollevamento, in grado di ospitare ed eseguire interventi per autogrù fino a 800 tonnellate di capacità. Il layout della grande officina CRA comprende
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STAND C2D1
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Gru e Autogrù sette carroponti (con portata fino a 20 tonnellate), due banchi di prova per i cilindri (in grado di testare pressioni fino a 400 bar) e un reparto di carpenteria per le riparazioni strutturali. Tra le altre dotazioni della sede di Cortemaggiore, vanno annoverati sei furgoni attrezzati, un container destinato a ospitare le operazioni di montaggio a lungo termine effettuati direttamente in cantiere e una piattaforma della portata di 250 tonnellate per prove di sollevamento e collaudi. “Quando guardo a tutto questo, sento di aver costruito qualcosa di importante - ci confida ancora Massimo Barilli - In questa sede si realizzano lavorazioni speciali che testimoniano la più alta eccellenza professionale e questa fedeltà alla grande passione per le autogrù è premiata oggi dalla fiducia di molti clienti italiani e internazionali”.
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Gru e Autogrù
Tecno Gru pionieri nazionali L’AZIENDA DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE CONFERMA AL GIS 2019 IL PRIMATO COMMERCIALE CON TEREX E UNA NUOVA VOCAZIONE A RIVOLUZIONARE IL NOLEGGIO DI AUTOGRÙ MULTISTRADA
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a concessionario ufficiale delle autogrù Terex in Italia e nella Penisola Balcanica, Tecno Gru ha conquistato negli anni un’autorevolezza di calibro internazionale. La conferma della partecipazione come espositore al GIS 2019 è attesa dai clienti e dal pubblico con grande interesse, dopo l’annuncio di novità rilevanti, distribuite nello spazio di due diversi stand (Area esterna, F15) diversificati in modo tematico sulla base delle attività promosse dall’azienda lombarda. Nel
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primo stand, verrà promosso quello che continua a costituire il core business di Tecno Gru, ovvero l’attività di concessionario ufficiale Terex. Le novità del marchio, in questo caso, saranno rappresentate da due nuovissimi modelli di autogrù fuoristrada da poco approdati al mercato nazionale, l’RT1080 con portata di 80 tonnellate e braccio da 34 m, e l’RT1045L, per 45 tonnellate di capacità e lunghezza braccio da 37,4 m. All’interno del secondo stand, i visitatori dello spazio Tecno Gru troveranno
invece un’autentica novità assoluta per il mercato delle autogrù multistrada, destinata a tracciare una linea di demarcazione netta rispetto al passato e a confermare per la società di Castiglione delle Stiviere (Mn) il ruolo di pioniere nel mercato nazionale del sollevamento per il noleggio a lungo termine, senza operatore, proprio delle autogrù multistrada nel range dalle 30 alle 500 tonnellate. “Pur consapevole della scommessa e delle nuove responsabilità che ci si assume quando si introduce un punto
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di innovazione sul mercato - sottolinea Ernesto Pavoni, titolare dell’azienda - Tecno Gru è determinata a offrire un servizio che non potrà che incontrare l’apprezzamento di una vasta platea di clienti, con molti benefici ai business aziendali nell’immediato e più ancora nel lungo periodo”. Sotto il profilo commerciale, Tecno Gru, nell’anno in corso, ha già ordinato, acquistato e ritirato da Terex, 89 autogrù nuove, con la previsione di arrivare a un monte ordini a tre cifre entro la fine dell’anno. “Tradotto in percentuale - rileva Andrea Pavoni, Sales Manager di Tecno Gru - si tratta di oltre il 50% della produzione mondiale di Terex nel settore delle autogrù fuoristrada. Si tratta di numeri clamorosi, sintomatici dell’ottimo lavoro che Tecno Gru sta svolgendo, in termini di soddisfazione delle esigenze dei propri clienti. Si tratta di risultati
raggiungibili solo in un contesto dove molti fattori collidono, dalla continua e proficua collaborazione con il costruttore Terex, alla fiducia concessa dalla
Un ordine esemplare La conferma alla parole di Pavoni sul momento straordinario di Tecno Gru è giunta nel bel mezzo dell’estate appena trascorsa, quando la società siciliana Irem, leader mondiale nella progettazione e costruzione di apparecchi per il controllo e la generazione di energia elettrica, ha accordato la propria preferenza al dealer mantovano, ordinando un lotto di 11 autogrù Terex nuove (sette RT1070 e quattro RT90), a conclusione felice di una trattativa resa ancora più difficile e complessa dall’altissimo livello di competizione indotto da una concorrenza commerciale agguerrita e importante.
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propria clientela selezionata e altamente qualificata, fino ad arrivare naturalmente alle condizioni macroeconomiche e geopolitiche idonee al conseguimento di questi obiettivi”. L’ultimo quinquennio di attività, per Tecno Gru ha costituito un netto cambio di marcia rispetto al passato. “Se le condizioni del mercato lo dovessero permettere - annuncia ancora Andrea Pavoni - Tecno Gru punta nel prossimo quinquennio, da un lato a consolidare il proprio business dopo la grande accelerazione di questi ultimi anni, e contemporaneamente a portare innovazioni puntuali sul mercato nazio-
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Gru e Autogrù
nale per rispondere alle sempre mutevoli esigenze dei clienti. Quello che non cambierà rispetto al passato è la totale volontà di continuare a soddisfare i nostri committenti attraverso un servizio di supporto che sia onesto, rispettoso, rapido e affidabile, incentivando un costruttore primario come Terex a produrre gru che siano sempre più affidabili e funzionali alle necessità degli operatori e delle aziende”.
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Gru e Autogrù IDROGRU
Nel vento del progresso MERCATI NUOVI, INVESTIMENTI NELL’ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA, RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI SISTEMI DI CONTROLLO. LE GRU SU CAMION DI MODENA SI EVOLVONO E PRENDONO IL LARGO
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a sapienza di un artigiano non ha limiti, si evolve in continuazione e non ha paura del futuro. Questa definizione moderna per un mestiere antico descrive perfettamente quella la storia attuale di Idrogru. Produttore tra i più apprezzati e lungimiranti del mercato italiano ed europeo, specialista nel segmento delle autogrù montate su camion, il protagonista mo-
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denese dell’allestimento di soluzioni su misura oggi è cambiato. In meglio, naturalmente, perché alla grande qualità dei suoi modelli da sollevamento versatile ha aggiunto un impegno di espansione commerciale, investimenti tecnici e riorganizzazione aziendale di ampio respiro. Merito dell’attuale amministratore delegato Roberto Vezzelli, figlio del fondatore (e progettista) Luciano, di cui
ha raccolto il testimone per affrontare un futuro sempre più internazionale. “Nel 2016 abbiamo avviato una partnership con un importante dealer giapponese - ci ricorda subito il Managing Director di Idrogru - Dopo un primo contatto, è seguita la vendita di due macchine, poi la partecipazione a una fiera e infine… il mercato è esploso. Dal Giappone ci sono arrivati quest’anno
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già sette ordini per altrettanti modelli Idrogru di fascia alta e la tendenza tende a incrementarsi per il prossimo anno”. Intanto Roberto Vezzelli ha equipaggiato la sua azienda per affrontare le nuove sfide internazionali che attendo-
no le gru su camion made in Modena. “Dal Bauma nel 2016, i contatti con i dealer europei si sono intensificati - rivela Vezzelli - In questo momento stiamo vendendo le nostre gru anche in Germania, attraverso un procuratore commer-
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ciale molto attivo che intende aprirci le porte anche del mercato spagnolo e di quello del Sudamerica. Abbiamo un dealer molto proficuo anche per il mercato francese e la nostra quota di export possiamo dire che si è elevata negli ultimi
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Gru e Autogrù anni fino a coprire circa il 50% del nostro fatturato complessivo”. Con il mercato interno sempre in quota importante, Idrogru oggi guarda oltre l’orizzonte locale, oltre la vocazione di grande “sarto per allestimenti su misura”. “Dovevamo cambiare e ricalibrarci sulle nuove esigenze di un cliente globale - conferma Roberto Vezzelli - La produzione di 12-13 macchine all’anno è già oggi il doppio della produzione realizzata fino a qualche anno fa. In Italia, gli investimenti veicolati dall’Industria 4.0 ha permesso a molti di guardare alle nostre gru come potenzialità di servizio moderne e all’avanguardia. Così si è rilanciato anche il mercato nazionale. Per sostenere questo impegno su due fronti, è stato necessario selezionare e incrementare la rete dei fornitori, scegliendo
una qualità delle lavorazioni che fosse insediata sul nostro territorio e garantisse un alto grado di qualità (come nella realizzazione delle carpenterie). Poi abbiamo rinforzato l’ufficio di progettazione con due figure professionali nuove e una preziosa consulenza esterna per progetti speciali. Insomma, abbiamo ringiovanito il cuore di Idrogru e alzato il livello di versatilità al servizio del cliente. Per gru multifunzionali che consentono sollevamenti rapidi e sicuri con la sequenza di alzata, sfilo e argano, occorrono opzioni che coadiuvino al massimo grado l’operatività snella di queste macchine. Per questo, la nostra ricerca e sviluppo interna ha concepito e realizzato accessori specifici per lavori indoor come l’implementazione del braccio alla massima estensione con un jib idraulico”. Le autogrù su camion
che escono dalla fabbrica modenese di Idrogru sono molto indicate per lavori all’interno di siti industriali anche angusti. Gli allestimenti si rivelano sempre molto compatti, valorizzati da una stabilizzazione di tipo radiale, con una dinamica del braccio in grado di realizzare uno sfilo molto efficace sotto carico. Questa personalità di prodotto non può che giovarsi del cosiddetto ricambio generazionale. “Dovevamo farci conoscere di più all’estero, trovare nuovi collaboratori, terzializzare con sempre più qualità ed efficienza lavorazioni fondamentali come l’implementazione dell’impianto elettrico, ad esempio, oppure la fresatura di telaio e torretta. Noi qui in officina ci dedichiamo alle lavorazioni più specifiche come l’allineamento del braccio (parte fondamentale del valore dinamico della gru), e l’allestimen-
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to del telaio su camion. Manteniamo, sotto questo profilo, un aspetto artigianale ma secondo dinamiche di produttività calibrate ed efficienti”. Non dobbiamo dimenticare, in questa disamina aziendale di parlare dei prodotti Idrogru, a partire da quel modello KT160 che è senza dubbio il più venduto a livello nazionale e rappresenta il prodotto di punta per questa tipologia di gru nel nostro paese. “Si tratta della gru con il miglior rapporto peso/ potenza - sottolinea Vezzelli - I tre sfili idraulici sono una garanzia di maggiore potenza rispetto alle gru con una quantità di sfili superiore. Una delle peculiarità di questa gru è quella di sfilare il braccio con carichi importanti, grazie a cilindri idraulici indipendenti e a pattini di scorrimento realizzati in bronzo Xantal-B; l’utilizzo di questo metallo
azzera la necessità di manutenzione e l’usura dei componenti, mantenendo l’affidabilità e la resistenza strutturale dei componenti della gru”. Oggi il core business di Idrogru è costituito dalla versione 160.33, titolare dell’ottimo rapporto peso-potenza e implementata con il jib idraulico a due sfili da 14 m, stivato sul lato del braccio principale. Abbiamo parlato prima di Industria 4.0 a proposito dei modelli Idrogru. Ecco, l’innovazione decisiva che ne riguarda il valore tecnologico attuale è nata nel all’inizio del 2018 con la progettazione di un nuovo impianto elettroidraulico. “Eravamo consci già da tempo che una sfida importante quanto rischiosa poteva comunque portarci lontano - ricorda l’amministratore di Idrogru - Si trattava di cambiare ogni singolo componente che costituiva l’apparato idraulico ed
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elettrico delle nostre gru. Saremmo riusciti a mantenere la semplicità d’uso e di intervento in fase di manutenzione che caratterizzava da sempre le nostre macchine? Dopo un’attenta selezione dei fornitori, il nostro obiettivo è stato raggiunto in pieno”. Il nuovo ‘sistema 4.0’ di Idrogru comprende distributori proporzionali di load sensing, comandi computerizzati di ultima generazione con joystick in CAN-bus predisposti per funzioni di elevata affidabilità e sensibilità, sensori ed encoder ridondanti di massima precisione e posizionati in sedi protette, interconnessione uomo-macchina e diagnostica da remoto, secondo un’interfaccia semplice e intuitiva. Il nuovo display Tera12 di Cobo-3B6, perfettamente alloggiato sul cruscotto in cabina in posizione centrale, è disponibile sia con funzione touch screen
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Nucleo tecnologico sia con dispositivi ergonomici di manipolazione. L’operatore potrà gestire con grande semplicità tutte le funzioni dell’autogrù e gli automatismi programmati dal software, attraverso quattro centraline elettroniche. Le funzione prevedono, tra l’altro: controllo LMI gru, controllo stabilizzazione e livellamento automatico, scelta accessori, parametri autocarro (giri motore, carburante, risorse), diverse telecamere, gestione automatizzata delle zavorre, impostazione settori di lavoro e molto altro ancora. Il nuovo radiocomando Scanreco RC 400
in modalità CAN-bus, presenta un display che visualizza 16 milioni di colori e riproduce fedelmente il display principale. Consta di tre joystick a tre assi per il controllo totale della gru, inclusi gli stabilizzatori e la traslazione del camion, il tutto perfettamente in linea con un impiego facile e intuitivo. Se questo è il futuro dell’antica passione artigiana di Idrogru, allora può ben essere scritto che la tradizione delle autogrù italiane su camion oggi si rivela immortale e inarrestabile come il progresso di ogni scienza applicata.
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Il cuore pulsante del nuovo ‘sistema 4.0’ è insediato quasi del tutto nella torretta della gru, facilmente accessibile grazie allo smontaggio dei carter laterali, per un rapido intervento di servizio. I progettisti Idrogru hanno perfezionato anche il dislocamento di tutto ciò che è elettrico in CAN-bus. “Dopo mesi di test presso la nostra sede - ci informa Roberto Vezzelli - il sistema 4.0 è già presente su diverse unità consegnate di recente ai clienti e il nostro monitoraggio da remoto ci conferma che l’affidabilità di questo modulo innovativo è assolutamente in linea con i nostri elevati standard di prodotto”.
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LA NUOVA MCT 325 È UN PARTNER AD ALTE PRESTAZIONI VELOCE E FLESSIBILE, GRAZIE ALLA NOTEVOLE FACILITÀ DI TRASPORTO E ALLESTIMENTO IN CANTIERE
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alla fucina dei grandi progetti di Manitowoc arriva sul mercato internazionale la nuova gru a torre Potain MCT 325, modello che corrobora il valore della popolare gamma di gru topless della serie MCT. Modalità di trasporto e di allestimento semplici, alta efficienza e affidabilità in cantiere confermano anche per la new entry le caratteristiche d’eccezione della gamma, illustrate durante l’evento speciale di presentazione della nuova gru nella fabbrica Manitowoc a Zhangjiagang, in Cina, alla fine del mese di agosto. Nell’occasione, è stata rivelata la versione da 16 t della MCT 325, implementata con un braccio da 75 m.
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Kwong-Joon Leong, reagional product manager per le gru a torre Potain, ha sottolineato come “le gru in topless come la MCT 325 stanno diventando la soluzione ideale per i progetti che utilizzano calcestruzzo prefabbricato, che è una scelta sempre più popolare per la velocità e la semplicità che offre ai cantieri”, ha affermato Leong. “Le gru topless della serie MCT conferiscono velocità e semplicità ai progetti di costruzione grazie a un design che favorisce l’operatività di più gru nello stesso cantiere senza il rischio di interferenze. L’MCT 325, in particolare, offre ai nostri clienti una nuova facoltà di scelta nella classe di capacità da 12 a 16 t. In virtù della dotazione del braccio straor-
dinario da 75 m, crediamo proprio che il nuovo modello MCT possa abbracciare la più vasta platea di imprese e di progetti”. Disponibile in due versioni, l’MCT 325 – che sostituirà in produzione il precedente modello MCT 310 – offre configurazioni di lunghezza del braccio da 40 ma fino ai 75 m, con una capacità di sollevamento in punta ai vertici della categoria – fino a 2,5 t per la versione 12 t, e di 2,3 t per il modello da 16 t. Il nuovo modello rimane fedele alle caratteristiche di progettazione delle gru topless Potain, con facilità di trasporto ed installazione combinate con eccellenti prestazioni in loco. Nel 2014, Manitowoc ha lanciato le sue prime gru topless Potain prodotte dalla fab-
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Il gigante MDT 809 La nuova, recente Potain MDT 809 è la più grande gru topless mai prodotta da Manitowoc. Dotata di capacità di sollevamento e di uno sbraccio senza
precedenti, la nuova gru vanta anche un design avanzato in grado di ridurre i costi operativi e di snellire le procedure di assemblaggio. Questa gru garantisce
una capacità di sollevamento massima di 40 t e può montare un braccio fino a 80 m di lunghezza massima. Il trasporto della gru intera richiede 10 o 11 container, a seconda della tipologia di argano selezionato, ossia dai quattro ai cinque container in meno rispetto alla quantità richiesta normalmente per una gru di queste dimensioni. Dalla gamma degli argani normali con controllo della frequenza, le opzioni disponibili per questa gru variano dal modello 100LVF al modello 270LVF. È disponibile anche il modello 150HPL, della linea di argani ad alte prestazioni di sollevamento, il più perestazionale in termini di velocità e resistenza. Queste opzioni di argano garantiscono alla gru una gamma di portata massima di 25, 32 o 40 t. Sono previsti carichi in punta fino a 9 t ad un massimo di 80 m. Il nuovo sistema di torre K rinforzata consente di raggiungere un’altezza libera fino a 80 m.
brica di Zhangjiagang, con il modello MCT 385. Negli anni l’azienda ha continuato a innovare i propri prodotti e ha aggiunto i modelli MCT 205, MCT 85, MCT 565, fino all’attuale novità MCT 325. “Siamo lieti di aggiungere la MCT 325 alla nostra gamma, appena 18 mesi dopo il lancio della MCT
565, la più grande gru in topless della gamma prodotta da Potain in Asia – ha affermato ancora Leong – Seguendo la filosofia Manitowoc, ascoltiamo continuamente i nostri clienti per poter sviluppare prodotti innovativi che soddisfino l’evoluzione costante delle loro esigenze operative”.
Le prime consegne della Potain MCT 325 inizieranno a settembre e la gru sarà venduta nei mercati Asia-Pacifico, Medio Oriente, Africa, America Latina e Russia e nei paesi CSI (Comunità degli Stati Indipendenti, relativa alle repubbliche dell’ex Unione Sovietica).
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Gru Edili
FM GRU
Automontante in souplesse
RAPIDITÀ E FACILITÀ DI MONTAGGIO SONO LE PREROGATIVE DELLA GAMMA RBI. NUOVI MODELLI DI FLESSIBILITÀ AL SERVIZIO DELL’EDILIZIA PRIVATA
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l centro dell’agorà del GIS 2019, FM Gru porterà tutta la flessibilità innovativa della propria gamma di gru automontanti idrauliche. L’identità è quella dell’apprezzata serie RBI , una linea di prodotto che riesce a soddisfare anche il cliente più esigente grazie alla sua rapidità e facilità di montaggio. Le gru automontati RBI possono implementare un braccio da 24 a 40 metri con portate da 1.800 a 5.000 kg. Rappresentano, con queste caratteristiche, una soluzione di
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sollevamento ideale e flessibile per le aziende che costruiscono case private e piccoli edifici. Il montaggio idraulico si realizza secondo requisiti di notevole rapidità e sicurezza e le gru RBI possono essere posizionate in spazi ristretti in virtù degli assali sterzanti, che consentono minimi raggi di curvatura. Il falconcino di servizio posto sulla torre permette l’autozavorramento della gru senza l’intervento di mezzi ausiliari e le viti di regolazione ne consentono la perfetta
messa in asse. I meccanismi sono semplici, robusti e controllati da un variatore continuo di frequenza (inverter) che veicola movimentazioni veloci e pose accurate, evitando al tempo stesso fastidiose oscillazioni e sollecitazioni eccessive. L’accesso è facile e protetto: il meccanismo di rotazione e la centralina idraulica di montaggio sono integrati all’interno della base girevole. Le gru automontanti RBI sono sicure e facili da ispezionare. Uno speciale trattamento di zincatura le protegge nel tempo dalla
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corrosione. La maneggevolezza, gli ingombri e il peso limitato consentono il trasporto su semirimorchio rimanendo perfettamente in sagoma stradale. L’innovazione e la tecnologia di FM Gru hanno permesso di ampliare la gamma di prodotti con il lancio sul mercato di altri nuovi modelli come la FM 2052 LK, gru idraulica luffing a braccio impennabile con pistone idraulico. Questo modello è pensato e progettato per i cantieri più congestionati e può essere assemblato sempre con facilità e in modo rapido. Il nuovo sistema idraulico non richiede funi per l’installazione; il pistone idraulico (premontato in fabbrica) conferisce sicurezza durante l’installazione in cantiere. La gru - dotata di un falcone di servizio e facile
FM 3085 TLX, la topless ecologica Negli spazi di FM Gru al GIS di Piacenza (Area esterna, N22) è possibile trovare anche la nuova topless FM 3085 TLX con braccio da 85 m e portata in punta da 3 t (con portata massima da 25 t con tiro in quarta). Questa linea di gru a torre è caratterizzata da una rapidità nel montaggio che ha conquistato operatori e tecnici. Adattabilità, semplicità e modularità sono altrettante caratteristiche che contribuiscono a ridurre l’allestimento della gru di circa il 20% rispetto alle tempistiche precedenti. Una gru eccellente la topless FM 3085 TLX, soprattutto per la facilità d’uso e la capacità di ridurre al minimo le interferenze quando nello stesso cantiere lavorano molte unità di gru edili. Ogni fase di costruzione di questo modello è stata accuratamente esaminata, studiata e progettata per garantire l’uso in piena sicurezza da parte di tutti gli operatori coinvolti. Le basse emissioni acustiche, l’impiego di vernici a base ecologica e la possibilità di usare su richiesta tinte a basso impatto ambientale dimostrano l’impegno di FM Gru per garantire la salvaguardia dell’ambiente circostante al cantiere dove la gru viene insediata per la messa in opera.
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Gru Edili
da assemblare - può raggiungere il picco quasi in posizione verticale: il suo angolo di 85 gradi viene raggiunto in meno di due minuti, con un raggio fuori servizio di 11,3 metri con lunghezza massima del braccio (che culmina a 52 metri, con un carico di punta di 2 t e un carico massimo di 10 t con tiro in seconda). La gru può anche essere utilizzata con tiro in prima, con una capacità massima di 5 t che consente di dimezzare il tempo per il sollevamento. Le dimensioni compatte del controbraccio, l’unità di rotazione completa e il braccio totale, consentono un trasporto agevole su quattro container o quattro camion a normale circolazione stradale.
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Nei dettagli dell’innovazione
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a schiera di piattaforme aeree Multitel Pagliero si appresta a occupare gli spazi delle Giornate del Sollevamento 2019 rivelando i campioni di razza che caratterizzano la gamma più recente del costruttore di
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Manta (Cn) nei vari segmenti di prodotto. In attesa dell’ingresso in campo negli spazi di Piacenza Expo (Area Esterna, H12-I13), realizziamo una sintesi delle principali novità di serie. Primo piano alla Multitel MZ 250, la nuova piattafor-
ma articolata su base 3,5 ton da 25 m, interamente progettata in casa Pagliero e montata su Iveco passo 3.000 mm per un’autentica sorpresa compatta. Il braccio articolato in alluminio regala un plus di versatilità e maneggevolezza alla piattaforma che può raggiungere in negativo una quota di -2,5 m. La MZ 250 è dotata inoltre del sistema MUSA (MUltitel Self Adapting outreach), un sistema di calcolo e limitazione dello sbraccio che permette di massimizzare l’area di lavoro coperta dalla piattaforma in funzione della configurazione di stabilizzazione scelta. Sul fronte delle telescopiche Multitel, al GIS spazio alla MTE 270, primo prodotto di una nuova gamma con prestazioni ai vertici della categoria. Il nucleo progettuale
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è rappresentato dalla tecnologia Aluminium Multitel, risultato di una ricerca tecnologica avanzata sulle leghe di alluminio che l’azienda sta portando avanti da anni per ottenere strutture leggere e rigide per elevate altezze e sbracci su veicoli leggeri. Il braccio telescopico è realizzato con leghe in alluminio altoresistenziali su specifico disegno Multitel. I tubolari dei bracci completamente in alluminio, realizzati in un pezzo unico senza giunzioni saldate, garantiscono robustezza in tutte le condizioni.
L’innovativo sistema di sfilo e l’idraulica full-proportional garantiscono fluidità dei movimenti ed elevata efficienza energetica. Anche questa macchina è dotata dell’innovativo sistema MUSA. Il design e la disposizione dei componenti consente di raggiungere un equilibrio dei pesi anche in configurazione stradale, offrendo maneggevolezza della macchina durante i trasferimenti. Nella gamma delle PLE telescopiche con jib, Multitel porterà a Piacenza il modello MJ 226, che contempla la possibilità
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Ple di lavorare in negativo e prevede la dotazione di un verricello con portata di 250 kg e lunghezza fune di 23 m. Semplice da gestire e con una quota massima fino ai 22,6 m di altezza operativa, con uno sbraccio fino a 12,4 m. HX 200 EX con comandi idraulici proporzionali e regolazione della velocità di tutti i movimenti sia dal cestello che da terra. Si tratta del terzo highlight Multitel alle Giornate del Sollevamento 2019, estremamente semplice da utilizzare e con prestazioni di assoluto rilievo. Arriviamo alla categoria ragni cingolati, dove Multitel mette in primo piano l’SMX
250 E, modello “green” completamente elettrico. Con i suoi 25 m di altezza e fino a 11,65 m di sbraccio, è notevolmente più leggero rispetto a piattaforme di dimensioni simili nella sua categoria. Alimentato da batterie al litio di ultima generazione con un’autonomia di un’intera
giornata di lavoro e un tempo di ricarica inferiore alle quattro ore. Concludiamo con la notevole MJ 450: 45,5 m di altezza, 500 kg di portata massima nel cesto e fino a 37 m di sbraccio di lavoro, la piattaforma è installata su un veicolo Scania 32 ton.
Un valore d’impresa nazionale Nella classifica pubblicata nel maggio scorso relativa alle imprese “Champions” italiane selezionate in una recente inchiesta realizzata da Italypost e dall’inserto Economia del Corriere della Sera, Multitel Pagliero figura fra le migliori 500 aziende in ambito nazionale, nella fascia di fatturato compresa tra i 20 e i 120 milioni di euro. Le imprese “Champions” sono state individuate partendo da una popolazione imprenditoriale di riferimento costituita da circa 1.200.000 società di capitali attive in Italia alla data del 17/12/2018. Adottando una serie di indicatori ricavati dai bilanci del periodo 2011-2017, la ricerca ha permesso di determinare il profilo delle aziende che hanno realizzato la migliore performance in termini di crescita e di EBITDA. Multitel Pagliero - che presenta un rating AA - è stata inserita in classifica grazie ad un EBITDA % medio di tre anni del 14,15% e a un indebitamento pari al 40,94%. Un risultato che premia la politica di espansione e crescita degli ultimi anni, che culminerà quest’anno nell’investimento più importante mai realizzato nel corso della sua storia ultracentenaria: l’apertura di un nuovo insediamento produttivo su una superficie di oltre 16.000 metri quadrati (di cui 8 000 coperti).
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Ple NORD EST ELEVATORI
Il successo (verticale) arriva dalla Cina LA DISTRIBUZIONE IN ESCLUSIVA DEL MARCHIO DI SCISSOR LGMG PORTA I PRIMI FRUTTI MATURI. APPREZZAMENTO DAI NOLEGGIATORI E UN NUOVO MODELLO ELETTROIDRAULICO IN ARRIVO
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tto mesi di distribuzione esclusiva, per tutta l’Italia hanno portato gli scissor cinesi LGMG a importanti risultati di vendita, a conferma dell’apprezzamento, soprattutto tra le imprese di noleggio, di un prodotto contraddistinto dalla semplicità di utilizzo, dall’affidabile e robusta struttura costruttiva e, non ultimo, da un ottimo rapporto qualità-prezzo. Il merito, naturalmente, è di Nord Est Elevatori, dealer ufficiale delle piattaforme verticali a pantografo LGMG a partire dall’inizio di quest’anno. “Le risposte più significative in termini commerciali, oltre che dai clienti finali e dalle grandi industrie, sono venute soprattutto dai noleggiatori - confermano dal quartier generale Nord Est Elevatori di Dolo (Ve) - Sono loro che ne hanno apprezzato il valore operativo e la disponibilità in pronta consegna delle macchine (e dei relativi ricambi) direttamente nella nostra sede. Le piattaforme verticali LGMG, inoltre, oltre che con i colori tradizionali bianco e blu per il mercato Italia, possono essere personalizzate, su richiesta del cliente, anche con la livrea aziendale”. I modelli di PLE dell’attuale gamma LGMG distribuita da Nord Est Elevatori contemplano prestazioni da 7,8 a 14 m di altezza di lavoro - per un ingombro
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in larghezza da 0,81 a 1,18 m - trovano applicazione in molteplici settori industriali, soprattutto nei comparti delll’edilizia, dell’impiantistica e delle manutenzioni. Le PLE verticali a pantografo LGMG - acronimo di Lingong Jinan Heavy Machinery, tra le principali imprese manifatturiere nell’industria meccanica delle costruzioni in Cina - sono progettate secondo rigorosi standard costruttivi e in ogni fase della produzione l’azienda di Jinan (nella provincia di Shandong) esegue rigorosi controlli di qualità indefettibili per garantire l’eccellenza del prodotto. “Le piattaforme semoventi verticali LGMG sono la scelta ideale per chi vuole unire semplicità e versatilità d’utilizzo replicano ancora i tecnici commerciali di Nord Est Elevatori - Sono attrezzature che garantiscono alte prestazioni grazie alla loro robustezza e stabilità. Facili da usare, queste piattaforme a pantografo sono dedicate idealmente alle flotte di noleggio. La certificazione CE rilasciata da uno dei maggiori enti certificatori mondiali come TÜV SÜD è già di per sé sinonimo di garanzia e affidabilità dei prodotti LGMG”. Nel mese di settembre hanno corroborato la gamma disponibile a Dolo due nuovi modelli. Si tratta della piattaforma AS1413, un modello LGMG elettroidraulico estremamente compatto, maneggevole e sempre dall’elevato grado di stabilità. Il telaio è realizzato in acciaio strutturale ad alta resistenza. Sarà questa PLE la protagonista al GIS 2019 nello stand Nord Est Elevatori (Area esterna, L 13). L’altro highlight in fiera è costituito dal modello SS0507E, una piattaforma totalmente elettrica sempre dalle dimensioni estremamente ridotte (1,53 x 0.81 m) a beneficio di un accesso agevole attraverso normali porte condominiali e ingressi particolarmente ristretti. Al GIS 2019, oltre alla possibilità di vedere e provare in anteprima le singole macchine esposte, verranno rivelati anche gli obiettivi di LGMG per il mercato Italia nel prossimo biennio 20202021. Tra questi, il miglioramento istante e il completamento della gamma, nuove implementazioni tecniche, il confronto puntuale con le esigenze riportate dai clienti e l’organizzazione di corsi di formazione per meccanici e manutentori.
Un’offerta ad ampio raggio… di sollevamento Lo stand di Nord Est Elevatori al GIS 2019 (lo ricordiamo ancora, alla postazione L13 nell’Area esterna) sarà suddiviso in due aree distinte, una dedicata alle attrezzature di sollevamento in quota di persone, e la seconda riservata alle attrezzature di sollevamento per materiali e per traslochi - come linea Pratika, di cui Nord Est Elevatori è produttrice. La società di Dolo è attualmente un punto di riferimento - oltre che per il marchio LGMG - anche per la vendita e l’assistenza delle piattaforme aeree CTE, delle scale per traslochi Pratika e Paus e delle minigrù Mobilev.
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Sempre all’altezza IL NUOVO MOTTO DI PLATFORM BASKET DICHIARA UN OBIETTIVO DI ECCELLENZA. RAGGIUNTO CON UNA SERIE AMPIA CHE COMPRENDERÀ, A PIACENZA, I NUOVI SPIDER 20.95 E 43T
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ragni arrivano al GIS e sono agguerriti più che mai. Lo sono senz’altro quelli della schiera Platform Basket che negli spazi della fiera piacentina (Area esterna, stand L20-M15) scoprirà due nuovi modelli, gli Spider 20.95 e Spider 43T che hanno già fatto parlare di sé sui palcoscenici delle fiere internazionali. A 10 anni di distanza dal lancio del modello best seller Spider 18.90, proprio al Bauma 2019 è stata presentata la Spider 20.95 che ne rappresenta la naturale evoluzione in termini di tecnologia e prestazioni. In effetti la nuova piattaforma si propone come icona nel segmento dei 20 metri di altezza operativa per la sua leggerezza (che ne consente un trasporto agevole su rimorchi trainati), per il suo sbraccio senza restrizioni e capacità di carico a 250 kg e per gli ormai collaudati sistemi elettronici di controllo e movimentazione. Platform Basket ne propone tre versioni: una base con motore termico, una elettrica e una terza ibrida. In più, nella ricerca di soluzioni di propulsione sempre più
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sostenibili, il costruttore di Poviglio (Re) ha deciso di proporre anche una versione alimentata con batterie agli ioni di litio, in sostituzione delle più comuni batterie al piombo. La scelta di questa nuova tipologia di approvvigionamento energetico porta con sé, oltre agli ovvi vantaggi in termini ambientali, anche altri benefici in termini di riduzione del peso, diminuzione dell’inquinamento acustico, maggiore durata e risparmio energetico. A bordo delle piattaforme Spider di Platform Basket è possibile inoltre selezionare la potenza di ricarica a seconda della disponibilità della reta elettrica a cui ci si collega. Il ragno Spider 20.95 garantisce un’elevata altezza di scavalco ed è dotata di serie della funzione di stabilizzazione e rientro automatico in sagoma, di un radiocoman-
do per la traslazione e di comandi aerei di emergenza, di un display con diagnostica di funzionamento a bordo della piattaforma e di protezioni per tutte le parti esposte a rischio di caduta di oggetti. La macchina si distingue nel layout per l’assenza di tubazioni e cavi esterni ai bracci, per le linee aria/acqua e i 230 Vac disponibili in navicella e, non da ultimo, sotto il profilo dinamico, per la velocità proporzionale e modulabile in traslazione e per i precisi movimenti aerei. Giunge a completamento e sarà esposta come presentazione in anteprima nazionale anche la Spider 43 T, modello dai 43 metri di altezza operativa. Si tratta di un ragno telescopico dotata di jib estensibile (anche questa attrezzatura, a marchio Platform Basket). Sono anni ormai che Platform Basket ha intrapreso la costru-
Di serie, in leggerezza Gli Spider Platform Basket, con altezze di lavoro dai 12 ai 45 metri, sono dotati di cingoli allargabili e di semplici e intuitivi comandi di controllo. La serie progettata e costruita dal produttore emiliano presenta piattaforme estremamente stabili e al tempo stesso facilmente trasportabili. Queste caratteristiche principali - che ne hanno decretato da tempo una larga fortuna internazionale - insieme a una compattezza che non pregiudica il loro utilizzo anche in spazi ridotti, ne fanno un ottimo partner di lavoro per chi si dedica alla potatura, alla manutenzione edile, alla pittura di facciate e a qualsiasi altro lavoro di difficile esecuzione con l’ausilio di normali piattaforme autocarrate.
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Ple zione di spider cingolati nella classe delle “grandi altezze”; la proposta di questa novità da 43 m è corroborata poi dall’implementazione delle tecnologie più attuali (tra cui, ancora, la versione ibrida, con motore endotermico conforme Euro 5 e la dotazione di batterie agli ioni di litio per l’impiego silenzioso anche in orari notturni in prossimità dei centri abitati). Struttura della piattaforma e sottocarro sono componenti specificatamente studiati per assicurare compattezza e versatilità anche in ambiti off road, con il controllo tramite radiocomando come ennesima vantaggiosa peculiarità della nuova piattaforma cingolata dall’alto profilo operativo.
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Ple HAULOTTE
Piattaforma ambientale
ANCORA LA PULSEO, NEL MODELLO HA20 LE PRO, AL CENTRO DELLA SCENA NELLE GIORNATE DEL SOLLEVAMENTO. SENZA DIMENTICARE LE STAR VERTICALI PER INDUSTRIA E LOGISTICA
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i sarà elettricità nell’aria del GIS 2019. La avvertiranno specialmente i visitatori che si avvicineranno allo stand di Haulotte (Area esterna, I17) dove la sostenibilità tecnologica e ambientale è rivelata dalla piattaforma a braccio articolato HA20 LE della gamma “full electric” Pulseo, con l’avanguardia delle ultime novità di casa rappresentata inoltre dal modello HA26 RTJ PRO e dalle nuove piattaforme verticali Star 8S e Star 6 .
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La piattaforma articolate HA20 LE PRO è il primo modello della linea di macchine Pulseo dalla funzionalità completamente elettrica. In virtù di materiali e componenti di alta qualità, con la protezione efficace delle parti elettriche e idrauliche e la conferma di efficienza dai test di durata prolungati, i modelli Pulseo innalzano la propria affidabilità con la previsione di una garanzia di cinque anni. La nuova generazione di piattaforme semoventi a braccio articolato Pulseo è la
scelta preferenziale in ogni tipo di applicazione. Nell’impiego outdoor, l’assale oscillante e la trazione a quattro ruote assicurano aderenza e stabilità ottimali; nelle aree di lavoro interne, i pneumatici antitraccia permettono di transitare su quasi tutti i pavimenti imprimendo bassa pressione al suolo. L’ingombro inoltre è ridotto; l’oscillazione della parte bassa della macchina e la sua maneggevolezza intrinseca ne consentono il funzionamento in spazi ristretti.
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Le batterie ad alta capacità e la possibilità di abbassare la cesta sfruttando la forza di gravità senza alcun consumo energetico massimizzano le prestazioni della batteria per un’intera giornata di lavoro. Se è richiesta una batteria di durata maggiore, il sistema di estensione di cui sono dotate le macchine Pulseo ricarica rapidamente le batterie, mentre la macchina mantiene la sua piena capacità operativa durante il ciclo di ricarica. Alla fine di un turno di lavoro, il caricatore incorporato e il suo sistema intelligente di gestione dell’energia (Haulotte Acitv’) ottimizzano sia la carica che la durata delle batterie. Parlando della nuova piattaforma articolata HA26 RTJ PRO va detto che il suo layout è basato sugli stessi accorgimenti costruttivi innovativi introdotti con i recenti modelli da 16 e 20 metri ed è stata progettata per soddisfare le aspettative degli operatori in termini di elevate prestazioni, massima sicurezza e bassi costi di gestione. La HA26 RTJ PRO presenta alcune caratteristiche che la rendono particolarmente idonea all’utilizzo in ambiti
Nella luce della sicurezza Haulotte è all’avanguardia non solo nella produzione di macchina, ma anche nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative ed esclusive per incrementare la produttività e garantire la massima sicurezza per gli operatori. Uno di questi è il sistema di diagnostica di bordo ACTIV’Screen, uno strumento completo che fornisce accesso a dettagli e impostazioni di funzionamento della macchina, un vero e proprio assistente in grado di supportare gli utilizzatori nello svolgimento delle operazioni di manutenzione quotidiana. Oppure il nuovissimo sistema di illuminazione ACTIV’Lighting System-Safe Load: diversi punti luce collocati intorno alla macchina illuminano perfettamente i comandi e l’intera area intorno al braccio, consentendo agli utilizzatori di operare in tutta tranquillità.
Non manca infine quello che è da diversi anni il fiore all’occhiello Haulotte quando si parla di sicurezza, il sistema di sicurezza di nuova generazione Haulotte Activ’Shield
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Bar 2.0, che offre una protezione aggiuntiva, tutelando gli utilizzatori da qualsiasi rischio di schiacciamento senza comprometterne la produttività.
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Ple urbani, caratterizzati come in questo caso da vincoli riguardanti le emissioni inquinanti e sonore. La piattaforma è infatti equipaggiata con l’innovativo sistema Stop Emission System, che arresta e riavvia automaticamente il motore quando necessario riducendone l’usura fino al 20%, diminuendo parallelamente i consumi di carburante e i costi operativi; poiché la macchina presenta emissioni acustiche ridotte fino al 20%, inoltre, gli operatori possono lavorare in aree sensibili senza alcun problema.
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Passando alla serie delle piattaforme ad albero telescopico verticale, la nuova Haulotte Star 8 S è una macchina con un’altezza di lavoro di 8 metri in grado di distinguersi sul mercato per la sua migliorata manovrabilità e rapidità, anche in ambienti di lavoro ristretti, con una maggiore sicurezza garantita per l’operatore, grazie ai sistemi di sicurezza mobili (potholes/minigonne). Il nuovo modello Star 8 S va ad ampliare la gamma Haulotte di piattaforme semoventi verticali STAR, che comprende i
modelli Star 6, di cui la nuova macchina sviluppa a 8 metri il concept costruttivo, la Star 6 Picking, piattaforma specificatamente destinata alla logistica di magazzino, e i due modelli di piattaforme verticali dotati di jib Star 8 e Star 10. Saranno esposti a Piacenza, inoltre, altri modelli Haulotte, tra i quali segnaliamo la piattaforma a braccio articolato HA12 CJ+ e il nuovo sollevatore telescopico HTL3207, oltre ad altri modelli “evergreen” del catalogo Haulotte come per esempio gli immancabili scissor.
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CTE
La nuova tela del ragno GIOVANNI CARBONARA È IL NUOVO BRAND MANAGER PER LA GAMMA TRACCESS. NELL’INTERVISTA ESCLUSIVA A SOLLEVARE CI HA PARLATO DELLE STRATEGIE FUTURE PER UNA LINEA DI PRODOTTO CHE VUOLE VINCERE SUI MERCATI INTERNAZIONALI
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volte un nuovo arrivo può significare l’inizio di un nuovo progetto ambizioso. Per CTE la nomina di Giovanni Carbonara a brand manager del marchio TRACCESS - che contraddistingue la gamma dei ragni cingolati - rappresenta un’intenzione di sviluppo decisiva per prodotti e mercati che riguardano le piattaforme cingolate realizzate nello stabilimento di Rivoli Veronese. Rinnovamento e ampliamento della gamma, nuovi modelli e altre attività strategiche per la diffusione e la promozione degli spider CTE sono altrettante iniziative importanti già avviate sulla strada degli investimenti. D’altra parte lo stile direttivo di Giovanni Carbonara è da sempre quello di un pensiero e di un’azione veloce e consapevole, in grado di conferire un impulso decisivo alla crescita delle dinamiche di prodotto. Negli ultimi 14 anni ha maturato un’esperienza significativa e specifica proprio nel segmento dei ragni cingolati e già all’esordio della sua nuova avventura da responsabile della gamma ha dichiarato l’intenzione di portare CTE “tra i grandi player” nel settore delle PLE cingolate.
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Noi lo abbiamo incontrato proprio nella sede produttiva di Rivoli Veronese per farci rivelare, alla vigilia delle Giornate del Sollevamento di Piacenza, le sue prime mosse decisionali per incrementare la penetrazione nei mercati internazionali di una linea che potrà riservare molte sorprese nel prossimo futuro.
Carbonara, la nostra prima domanda riguarda il suo ruolo attuale in CTE. Non si tratta di una carica di responsabilità che riguarda solo l’aspetto commerciale. Può definirci meglio qual è il suo modus operandi come manager della divisione Traccess? Il ruolo che ho assunto in CTE come brand manager per la gamma dei ragni cingolati mi porta a impostare una strategia di mercato incentrata sulla programmazio-
ne di nuovi modelli di piattaforme aeree, sull’implementazione di migliorie tecnologiche su questa specifica categoria di prodotti e sull’ampliamento della rete commerciale. Si tratta di un ruolo a 360 gradi, quindi, una responsabilità più estesa che contempla il versante commerciale coniugato sempre a un’attenta analisi tecnica delle serie di macchine proposte ai clienti. Lo sforzo strategico attuale sarà quello di conferire finalmente alla linea Traccess dei ragni cingolati una forte identità di prodotto nell’ambito della gamma generale CTE.
Dalla sua nomina a brand manager, all’inizio di aprile, fino a oggi la sua iniziativa in CTE ha già portato ad alcuni passi decisivi. Il rinnovamento è già iniziato, certamente. Mi riferisco innanzitutto al progetto
WELCOME TO REALITY D re a m s a re n o t re e l , i t c a n b e re a l . Fo r t h a t w e re a l ly w o r k h a rd .
Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali
3-5 Ottobre 2019 Piacenza Expo Pad 1 stand E/2
Management system certified in accordance with the requirements of ISO 9001 - ISO 14001 - ISO 18001
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DEMAC S.R.L. | MAGENTA (MI) - ITALY | +39 02 9784488 | INFO@DEMAC.IT | WWW.DEMAC.IT
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come Francia, Germania, Inghilterra e Italia naturalmente. L’interesse internazionale per le nostre macchine, invece, comprende le aree in crescita del Nord America, del Canada, sempre riguardo alle categorie dei noleggiatori professionali e delle imprese di manutenzione arborea. L’Asia è un mercato ricettivo ma più riguardo alle imprese di maintenance urbano che ho citato prima (realtà di servizio che lavorano all’interno di stazioni, centri commerciali ed edifici pubblici, ad esempio). Qual è la nuova identità di prodotto della gamma Traccess? Quali soluzioni tecniche implementerete sempre di più sui ragni realizzati a Rivoli Veronese?
del modello Traccess 200, la nuova piattaforma cingolata da 20 metri presentata all’ultimo Bauma di Monaco - macchina di notevoli prestazioni dalla portata in cesta fino ai 250 kg. A breve, nel corso dell’autunno, è previsto il lancio di un ulteriore modello da 27 metri con prestazioni ancora più elevate e dimensioni compatte. Questi due modelli portano al completamento dell’attuale gamma Traccess per un range dai 13 ai 27 metri di altezza che identifica in modo chiaro ed efficace un segmento di prodotto già in grado di assumere una personalità ben precisa sul mercato di settore. Quali saranno le prossime mosse per lo sviluppo del mercato dei ragni in CTE? Abbiamo in programma progetti ben definiti e di imminente realizzazione. Il primo riguarda un ragno da 16 metri sempre con una grande capacità di sollevamento in cesta. Si tratta di un modello che segue in modo precipuo la nuova filosofia CTE nella concezione di piattaforme cingolate ad alte prestazioni con un’area unica di lavoro. In seconda batttuta, proseguire-
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mo con lo sviluppo di un’altra macchina di alta gamma entro i primi sei mesi del 2020, seguendo sempre le indicazioni che ci arrivano dal mercato attuale e dalle richieste dei clienti. Dal lato commerciale, abbiamo avviato poi la ricerca di nuovi partner esteri specializzati nel prodotto ragni cingolati, allo scopo di rinforzare con sinergie inedite l’efficacia della nostra rete vendita sul mercato europeo e internazionale. Guardando proprio al mercato internazionale dei ragni, quale potrà essere il vostro cliente ideale? Il pubblico di riferimento della gamma di ragni Traccess è naturalmente quello dei noleggiatori, seguito da altre tipologie importanti di clienti finali come le imprese di potatura e le aziende di servizio per le manutenzioni industriali (ripristino di impiantistica nei centri civici, negli ospedali, negli aeroporti e in altri ambiti urbani). Sotto il profilo geografico, in Europa il mercato più importante rimane, come dicevo, quello del Rental business, un settore preminente in paesi avanzati
CTE ha tutta la volontà di adottare, per lo sviluppo del segmento Traccess, la stessa filosofia seguita nei progetti delle macchine autocarrate. Mi riferisco alla concezione di modelli ad alte prestazioni, semplici nell’utilizzo, ergonomici e con un design pulito, dall’estetica identificabile e di qualità. La grande capacità di carico, con un’area di lavoro unica e per operare in modo tranquillo, rapido e in piena sicurezza contraddistingue l’identità della gamma generale Traccess, insieme alla polivalenza di alternative per l’utilizzatore. Con un’alta capacità in cesta, ad esempio, la piattaforma cingolata assume una dinamica funzionale più completa e può essere impiegata, ad esempio, anche con l’applicazione di un argano optional per sollevare materiali.
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Nel range delle alte quote, poi, implementeremo in futuro macchine dall’ingegneria più sofisticata, con una geometria e soluzioni tecnologiche che riescano a coadiuvare con efficacia le prestazioni più elevate richieste dalle applicazioni speciali. La revisione generale in atto per la gamma Traccess comprende impianti elettrici e impianti idraulici rivisti in modo specifico per ottenere minori livelli di consumo proprio nell’implementazione sulle piattaforme ragno. A questa fase di revisione affiancheremo poi uno sviluppo ulteriore e fondamentale dedicato alla propulsione elettrica basata su batterie al litio, nell’ottica di una sempre più estesa sostenibilità economica e ambientale.
BARIN srl
Via Cà Nave 101 - 35013 Cittadella (PD) - Italy Tel. + 39.049.5971300 - Fax + 39.049.9400229 email: info@barin.it - www.barin.it
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Abbiamo già pensato all’automazione di domani
Theia & Ergon La nuova generazione di terminali e controller firmata da SAET Dalla ricerca tecnologica di SAET nascono Theia e Ergon, terminali e controller per tutte le esigenze di automazione. Theia usa un HMI con schermo LCD da 7”, personalizzabile e facile da usare. Può comandare in remoto qualsiasi controller con protocollo CANOPEN. Ergon è il rivoluzionario controller standard, facilmente programmabile dall’utente o anche personalizzabile da SAET in caso di particolari esigenze. Theia e Ergon danno il meglio di sé quando usati in combinazione: il dialogo è sempre veloce e fluido, grazie allo stesso protocollo, all’unica interfaccia e all’identico DNA “made in SAET” . Il risultato: massima efficacia e affidabilità per una migliore produttività dell’automezzo o dell’impianto.
Con SAET il futuro è sempre oggi.
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w w w. s a e t s r l . c o m Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale
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HINOWA
L’aria pulita del progresso UNA QUESTIONE DI INTUITO E DI TALENTO SPERIMENTALE. IL SISTEMA LITHIUM-ION DI HINOWA È FRUTTO DI UN PENSIERO SOSTENIBILE CHE HA INFLUENZATO UN INTERO SETTORE
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ssere pionieri è una bella responsabilità ma la soddisfazione di un’intuizione confermata dal successo mondiale, alla fine, è impagabile. Pionieri gli uomini di Hinowa lo sono di costituzione e le piattaforme aeree cingolate con power unit basate sulla tecnologia agli ioni di litio rappresentano l’apice tecnologico raggiunto da anni nell’ambito della propulsione dedicata alle PLE semoventi. Queste batterie sono state lanciate nel 2008 da Hinowa e si sono evolute fino a costituire, oggi, uno standard diffuso e di consolidato successo internazionale, adottato (molto tempo dopo) anche da altri produttori. Il Sistema Lithium-Ion è stato ottimizzato negli anni da Hinowa fino a raggiungere elevati standard in termini di produttività ed affidabilità. Minor ingombro, minor peso, minor costo complessivo dell’investimento e maggiore flessibilità d’impiego. Le piattaforme aeree cingolate con pacco batterie al litio sono vantaggiose sotto tutti
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i punti di vista. Costituiscono il mezzo ideale per chi necessita di una macchina semplice da movimentare, compatta e leggera, ma con uno sbraccio importante. La motorizzazione elettrica al litio consente di operare la macchina in totale sicurezza in qualunque ambiente, facendo a meno del cavo di alimentazione: per un tipo di utilizzo medio l’autonomia supera la giornata di lavoro. Si eliminano così i disagi dovuti alla necessità di trovare una presa di corrente nelle immediate vicinanze. Silenziose e prive di emissioni inquinanti, le piattaforme aeree Hinowa con pacco batterie al litio trovano applicazione in tutti quei luoghi non esposti a ricambio d’aria, normalmente interdetti alle macchine con motore termico. Oltre a non emettere alcun gas nocivo durante il ciclo operativo, anche in fase di ricarica le batterie al litio non rilasciano acidi e non sussiste quindi il rischio di saturare un locale con vapori o sostanze pericolose. Una delle caratteristiche più interessanti, in-
fatti, è la flessibilità di impiego delle piattaforme movimentate con unità a ioni di litio: grazie alle ridotte emissioni acustiche e alla totale assenza di gas di scarico, possono essere utilizzate senza restrizioni di orario anche in luoghi chiusi come centri commerciali, chiese, musei, aeroporti oppure, senza intralcio alle normali
Valore aggiunto Industria 4.0 Le Piattaforme Aeree Hinowa rientrano nei beni nuovi finalizzati a favorire i processi di trasformazione tecnologica-digitale secondo il modello “Industria 4.0”. Hinowa, con il kit interconnessione “Industria 4.0” e il servizio di report funzionale per la durata di cinque anni, ha le carte in regola per soddisfare i requisiti previsti dalla normativa 4.0 che permette di usufruire dell’agevolazione fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2019.
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attività, anche nell’ambito di fattispecie ricreative quali villaggi e navi da crociera. Questa tecnologia pulita risulta molto interessante anche per i settori produttivi dell’industria alimentare e chimica. Durante gli ultimi otto anni, il programma di ricerca Hinowa si è concentrato sul continuo miglioramento delle prestazioni e sul conseguimento di significative riduzioni del consumo di energia elettrica. Le piattaforme aeree cingolate Hinowa sfruttano la tecnologia Start & Stop, che permette di alimentare il motore elettrico solo quando c’è la richiesta effettiva di un movimento, consentendo un notevole risparmio di energia. Il confronto è immediato e intuitivo: una macchina con motore termico richiede una fase di riscalda- mento e prevede tempi durante i quali il motore gira a vuoto. L’inefficienza intrinseca in questa logica di funzionamento è evidente e non necessita di spiegazioni. Con il sistema litio Hinowa, in-
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Ple vece, l’energia è sempre disponibile e può essere tutta immediatamente impiegata solo quando l’operatore ha effettivamente bisogno di forza motrice. Le prestazioni delle piattaforme aeree motorizzate alimentate dal sistema litio sono equiparabili alle versioni equivalenti dotate di motore termico in termini di potenza e velocità operativa della parte aerea della macchina, anzi, l’inverter che sottende al funzionamento del motore elettrico consente ancor più di ottimizzare, ad ogni velocità selezionata e in ogni momento, la coppa motrice, con cinque diversi regimi di funzionamento. Anche da un punto di vista strutturale le due macchine appaiono simili: l’unica differenza sta nel vano batte-
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rie collocato al posto del tradizionale motore termico, che non avendo un ingombro maggiore mantiene inalterata la compattezza della macchina. Le PLE con unità motrice agli ioni di litio sono dotate di un sistema integrato di diagnosi che consente all’operatore di individuare eventuali anomalie e di monitorare i principali parametri di funzionamento del pacco batterie direttamente dal display del telecomando. Prima l’icona e il segnale acustico, poi il progressivo rallentamento dei movimenti della macchina, allertano l’operatore quando la carica sta per terminare; in caso di avaria, l’operatore è informato da specifici codici di errore visualizzati direttamente a display.
Rispetto alla vecchia tecnologia degli accumulatori al piombo, oltre ad essere più leggero, il nuovo sistema agli ioni di litio offre molti altri vantaggi: non richiede alcun tipo di manutenzione, permette di utilizzare la macchina anche durante la ricarica e non soffre gli effetti indesiderati del cosiddetto “effetto memoria”, consente quindi alla macchina litio di essere messa in carica quando più conviene all’operatore senza ridurne la vita utile. Il pacco litio è progettato per consentire almeno 2.000 cicli completi di scarica e ricarica, quindi per l’intera vita della macchina, ne deriva che la sua durata supera abbondantemente il tempo di recupero dell’investimento.
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Ple PALAZZANI
Talento monumentale PER INTERVENIRE SU UN PATRIMONIO DI GRANDE VALORE ARTISTICO COME LA MOLE DI TORINO OCCORRONO MACCHINE SENSIBILI E AGILI NELL’OPERATIVITÀ. PROPRIO COME IL RAGNO TELESCOPICO XTJ32
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Il TZX 250 conquista Firenze I ragni Palazzani non conoscono soste o limiti di latitudine, neicantieri di tutta la Penisola. Gli alti contenuti tecnici e l’elevato standard di sicurezza unite a un’estrema facilità di utilizzo sono peculiarità che non sono sfuggite, ad esempio, all’impresa Barni Romano di Sesto Fiorentino che ha appena annoverato nella propria dotazione tecnica un modello TZX250/C in versione Bi-energy. Il ragno Palazzani TZX 250, subito dopo essere arrivato a destinazione nella sede del noleggiatore toscano, è stata immediatamente avviata a un lavoro di grande prestigio nel centro storico di Firenze, in virtù delle caratteristiche di compattezza del carro cingolato – con una larghezza di soli 98 cm - unite allo sbraccio di circa 12 metri (con portata in cesta di 120 kg), davvero notevole per una piattaforma da 25 m di altezza operativa. Con un peso di soli 2.650 kg e con due varianti di stabilizzazione possibili, il ragno TZX 250 verrà certamente utilizzato per gran parte dei lavori speciali che la ditta Barni è solita
S
imbolo universale della città di Torino, la Mole Antonelliana ha bisogno di cure e tra gli attori chiamati di recente a fornire il proprio talento professionale va annoverato un noleggiatore di rango come l’impresa CMI di San Mauro Torinese. Fondata da Antonio Micucci , questa realtà piemontese molto conosciuta sul territorio è corroborata oggi dal grande impegno diretto dei figli di Antonio, Franco e Rocco Micucci ,coaudiviati da un collaudato staff e da un parco mezzi di rilievo che comprende circa 200 macchine. Per intervenire con efficacia nelle zone sensibili e delicate dell’edificio monumentale, l’azienda ha messo in campo una piattaforma cingolata ragno Palazzani XTJ32, dotata di un braccio sfilabile da 32 m e di un jib, anch’esso telescopi-
svolgere nelle più difficili e delicate operazioni di ripristino e ristrutturazione edile. Guardando, inoltre, alle nuove
opportunità di intervento in contesti dove l’accesso e l’operatività richiedono PLE sofisticate e polivalenti.
co, da 8 m operativi e con una poderosa portata in cesta di 330 kg, in grado di supportare il carico di tre operatori equipaggiati con utensili e materiali di intervento. Nel segno della massima versatilità di intervento, il ragno XTJ32 è dotato anche di un potente verricello idraulico della portata di 500 kg, implementato da sistema di allestimento rapido che privilegia la sicurezza dell’operatore nelle fasi di montaggio e smontaggio dell’attrezzatura. A completare la dotazione tecnologica della macchina semovente cingolata, il preciso sistema PALConnect che offre, tra l’altro, i servizi di geolocalizzazione del mezzo, di teleassistenza da remoto e il check-up di tutte le principali funzioni della macchina con lafacoltà di tutti gli alert service indispensabili per gestire modalità di
noleggio reattive, moderne ed efficaci in ogni situazione. “Il ragno cingolato Palazzani XTJ32 è proprio la macchina che mancava alla nostra flotta - commenta Franco Micucci, amministratore di CMI - Si tratta di un modello versatile, veloce nella messa in opera e assolutamente adatto alla varietà dei lavori che la nostra clientela ci richiede. Con l’XTJ32 possiamo lavorare all’interno dei grandi stabilimenti della provincia di Torino come nei contesti ristretti imposti dall’urbanistica sabauda che sempre più spesso ci richiede la dotazione di macchine particolari e speciali. In un prossimo futuro guardiamo con favore alle soluzioni ibride o con batterie, ideali per i lavori urbani e oramai indispensabili per l’ingresso in cantieri dove anche le recenti normative impongono rigidi vincoli ambientali”.
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Ple JLG
L’ibrido che cambia il noleggio L’ESORDIO IN ITALIA DELLE PRIME PIATTAFORME H800AJ, NELLA FLOTTA INNOVATIVA DI META, APRE UN NUOVO CAPITOLO PER IL RENTAL BUSINESS CHE INVESTE NELLA SOSTENIBILITÀ
C
i sono piattaforme aeree che possono definirsi come simboli di progresso e di autentica rivoluzione tecnologica. Quando un attore innovativo e coraggioso come Meta ne sancisce l’esordio su mercato, allora il cambiamento diventa autentica avanguardia nazionale. La piattaforma protagonista del progresso, in questo caso, è la nuova PLE semovente articolata ibrida JLG H800AJ, entrata di recente nella flotta del noleggiatore di Codevilla (Pv) in virtù di una filosofia moderna del Rental business che costituisce il grande valore attuale dell’azienda pavese. Identica all’800AJ a propulsione termica, la piattaforma a braccio articolato della fascia alta JLG (26,38 m di altezza operativa per 16,45 m di sbraccio e una capacità di 230 kg illimitati in cesta), in versione ibrida mette in sinergia il motore diesel Kubota (Tier 4 Final ) da 18,6 kW con un generatore elettrico integrato da 20,9 kW. I componenti base come la trasmissione, i gruppi saldati e l’impianto idraulico sono gli stessi del modello standard, con il valore supplementare di una TCO (Total Cost Ownership) incrementata esponenzialmente sul fronte dei costi di gestione, dell’impiego sul campo e della manutenzione programmata. Nella sede di Codevilla, alla fine di giugno, abbiamo incontrato Dario Balzarin,
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di una strategia meditata negli anni dalla nostra azienda: la scelta impegnativa di offrire al mercato macchine all’avanguardia, sostenibili sotto ogni profilo, dai costi di gestione al rispetto delle esigenze più avanzate che riguardano l’ambiente di lavoro e lo stesso operatore. Macchine che naturalmente sono in grado di offrire prestazioni elevate in accordo con una richiesta specifica che ci arriva dal settore delle manutenzioni industriali”. Elisa Taini completa le dichiarazione di Dario Balzarin, confermando che “i clienti stessi di Meta ci hanno manifestato l’esigenza di avere a disposizione macchine per grandi prestazioni implementate da un’alimentazione con due caratteristiche fondamentali: che sia poco inquinante e anche poco rumorosa. L’inquinamento acustico ormai è visto come una problematica altrettanto importante di quella dell’inquinamento atmosferico, soprattutto in considerazione del fatto che il nostro noleggio di sollevamento è molto veicolato verso il settore delle manutenzioni industriali, in ambienti soprattutto interni”. Mentre parliamo con i protagonisti della compravendita che riguarda la coppia di JLG H800AJ, le due macchine arrivano sul piazzale Meta, condotte con orgoglio dagli operatori dell’azienda. Subito l’evidenza del bassissimo livello di rumorosità e della pulizia nelle emissioni risulta evidente, alla prima sensazione indotta dalla propulRental Manager della società, Elisa Taini, che di Meta è Sales Marketing Director (con la stessa carica anche per il brand proprietario Luxtower, dedicato alla produzione di torri faro) e Mirko Rebuzzi, Senior Account Manager north west di JLG Italia, per dare il benvenuto alle due nuove piattaforme H800AJ acquistate dalla stessa Meta. L’arrivo nella flotta aziendale delle JLG H800AJ ibride rappresenta qualcosa di più complesso di una semplice offerta di servizio. Si tratta, per usare le parola dello stesso Balzarin “di un momento esemplare che testimonia tutta la portata innovativa
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sione diesel ed elettrica. Le due piattaforme semoventi articolate avranno un destino di utilizzo davvero multufunzionale nei più diversi contesti di lavoro industriali e urbani, negli ambienti sensibili outdoor come in numerose operazioni da svolgere in luoghi chiusi. Colpisce anche un’altra prerogativa: quella dell’ottima presa e stabilità al suolo conferita dall’assale oscillante frontale e dalla trazione a quattro ruote motrici. Il design ci mostra anche un’efficace copertura d’acciaio - con cofanature ad ala di gabbiamo - per tutti i componenti funzionali delle due H800AJ e il supporto motore estraibile. Mirko Rebuzzi anticipa un giudizio che verrà ribadito dallo stesso Balzarin. “No-
nostante l’avanzata tecnologia di propulsione e la modernità della macchina - sottolinea il responsabile commerciale di JLG Italia - la piattaforma ibrida H800AJ è molto semplice da usare. Per JLG è un autentico cavallo di battaglia nella gamma attuale, ed era naturale che fosse il primo modello ad essere destinato allo sviluppo ibrido. Per il cliente del noleggio si tratta inoltre di un passo in avanti sulla strada della TCO, con un vantaggio notevole conferito dalla nuova PLE in tema di abbattimento dei consumi”. Sulla prima PLE ibrida JLG, i vantaggi per l’operatore sono davvero numerosi. La
dotazione di controllo prevede un joystick proporzionale di manovra con comando a pollice integrato, un joystick proporzionale di controllo del braccio principale e del brandeggio e il controllo multiplo di velocità per il movimento telescopico e della rotazione piattaforma. La velocità ridotta della piattaforma è disponibile per funzioni di marcia, sollevamento e brandeggio e un sistema di allarme/arresto interviene automaticamente nel caso di problematiche al motore mentre tra gli altri plus va citato senz’altro il sistema di controllo ADE (Advanced Design Electronics) a miglioramento di prestazioni e funzionalità. Il regime minimo si avvia in automatico
H800AJ, le prestazioni Altezza di lavoro 26,38 m Sbraccio orizzontale 15,8 m Sbraccio di lavoro 16,45 m Altezza di scavalcamento 9,78 m Brandeggio (continuo) 360° Capacità di carico (illimitata) 230 kg Rotazione (idraulica) 180° Articolazione del braccio 130° (+70°/-60°) Dimensioni cesta 0,91 x 1,83 m Larghezza totale 2,49 m Lunghezza a riposo 11,13 m Altezza a riposo 3m Velocità 4 ruote motrici 5,55 km/h Pendenza superabile 45% Peso 16.110 kg
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in fase di partenza/arresto del motore e naturalmente automatica è la ricarica della batteria in modalità ibrida. “Con il modello H800AJ di JLG abbiamo spinto con forza il nostro investimento su modelli innovativi di grandi dimensioni e prestazioni - ribadisce Dario Balzarin Questo oggi è il nostro punto di distinzione sul mercato, in virtù di scelte coraggiose, mirate a investire in maniera importante nella creazione di una cultura davvero green sotto tutti gli aspetti. Queste due macchine costituiscono un’anteprima nazionale che funziona anche come messaggio al cliente nel senso di un’etica e di una policy aziendale attenta alle istanze della sostenibilità. In questo senso, abbiamo trovato in JLG un partner ideale e reattivo nella proposta di modelli realmente innovativi. Pensiamo ad esempio all’investimento altrettanto importante in numerosi modelli Toucan 12, piattaforme verticali inedite sul mercato fino a poco tempo fa, anch’esse in grado di assicurare SOLL_pag_iperamm_210x148 Ott.pdf 1 04/09/2019 15:26:13
alte prestazioni negli interiori per compiti di manutenzione, rimanendo sempre compatte e sostenibili”. Le due H800AJ cominceranno la loro av-
ventura nel noleggio Meta inizialmente con un accompagnamento all’utilizzo a beneficio dei primi clienti che ne richiederanno la messa in opera. “Potremmo definirlo
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Ple come una sorta di noleggio assistito - spiega ancora Balzarin - Tuttavia va sottolineato che queste macchine si prestano al massimo grado ad essere noleggiate a freddo, proprio per la grande semplicità d’uso intrinseca nella loro modalità di messa in opera. Certamente, la cultura operativa di Meta si estende alla formazione in modo precipuo, con la Meta Academy guidata irreprensibilmente dal nostro responsabile, Daniele Volpara. Formiamo migliaia di operatori all’anno, fornendo un’abilitazione all’uso di macchine tradizionali e veicolando l’utilizzatore alla conoscenza di macchine particolari, all’avanguardia nel settore del sollevamento attuale. Anche nelle dinamiche di formazione, quindi, Meta attua quel processo fondamentale di rinnovamento del noleggio italiano verso modalità di lavoro sempre più sostenibili, moderne e polivalenti”.
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Ple RUTHMANN ITALIA
Ecoline, la culla del futuro INAUGURATO A MONTESCUDO IL NUOVO STABILIMENTO DEDICATO ALLA SERIE DEL COSTRUTTORE TEDESCO CONCEPITA E REALIZZATA IN ITALIA. PER L’AZIENDA DELLA FAMIGLIA MARTI, CONTINUA IL VOLO DI FATTURATO E RICERCA
L’
inaugurazione è di quelle che costituiscono subito una pietra d’angolo nella storia recente del sollevamento europeo e internazionale. Il nuovo stabilimento Ecoline di Ruthmann Italia, a Montescudo, sulle colline riminesi, è stato battezzato ufficialmente il 5 settembre, alla presenza di una platea di ospiti straordinaria – tra cui alcuni tra i massimi dirigenti del costruttore tedesco di piattaforme aeree autocarrate, oltre all’intero personale di Bluelift/Ruthmann Italia capitanato dalla famiglia Marti.
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Specialità tutta italiana
“Una perfetta sinergia di intenti, progetti e strategie creata in un ambiente dove i rispettivi organici non sono italiani o tedeschi ma solo Ruthmann, a indicare un sentire e un agire comune”, così ha commentato a margine dell’evento Gianpiero Marti, direttore commerciale di Ruthmann Italia. In effetti, lo sviluppo attuale della Bluelift, gioiello creato dal fondatore Paolo Marti e condotto oggi insieme ai figli Gianni (amministratore delegato), Gianpiero (direttore vendite e marketing) e Roberto (responsabile della produzione), è legato strettamente all’unione delle proprie forze con quelle di Ruthmann. Risale al 2016 l’ingresso di Ruthmann nel capitale Bluelift e l’espansione della gamma di Montescudo – con l’introduzione proprio della linea Ecoline di piattaforme autocarrate, insieme allo sviluppo di nuovi prodotti sul fronte della gamma spider Bluelift – deve molto ai piani di sviluppo e integrazione concertati con il quartiere generale di Gescher-Hochmoor in Germania. Oggi il complesso di Ruthmann Italia è costituito da tre corpi di fabbrica distinti (a cui probabilmente se ne aggiungerà un quarto, nei prossimi mesi) e lo stabilimento destinato alla gamma Ecoline costituirà il fulcro produttivo di una serie che comprende attualmente quattro modelli di piattaforme autocarrate telescopiche per altezze operative dai 16 ai 23 metri e due modelli articolati da 20 a 24 metri (tra cui spicca il modello articolato RS 240, presentata al Bauma 2017 e vertice della linea attuale). “L’incontro con Ruthmann ha cambiato le nostre prospettive - ha dichiarato Gianni Marti alla platea degli ospiti
La gamma Ecoline a cui è stato dedicato il nuovo stabilimento Ruthmann Italia a Montescudo rappresenta la linea di prodotto più flessibile e dal rapporto qualitàprezzo più vantaggioso per il cliente finale nel settore delle piattaforme Ruthmann su autocarro. Si può definire, nel progetto e negli sviluppi di ricerca, un prodotto tutto italiano a cui il quartier generale Ruthmann in Germania ha affidato la strategia di penetrazione in una quota di mercato complementare. I nuovi settori a cui sono idealmente dedicati i sei modelli della serie Ecoline attuale comprendono i parchi noleggio a freddo, i piccoli cantieri edili, le manutenzioni e le installazioni di impianti in ambito urbano, la cura del verde pubblico e le potature in prossimità di viali alberati e parchi cittadini. I modelli disponibili, nella tipologia a braccio telescopico, comprendono le Ecoline 160 (16 metri di quota operativa), 180 (18 metri), 180 Hybrid e 230. Le Ecoline articolate riguardano invece i due modelli RS200 (20 metri) e il top di gamma RS240 (24 metri di lavoro).
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intervenuti all’Opening Party del nuovo stabilimento - Alla fine del 2015, la nostra azienda originaria, la Bluelift, svolgeva i propri progetti all’interno di un capannone in affitto adibito a tutte le lavorazioni di saldatura, montaggio, assemblaggio e implementazioni idrauliche ed elettroniche sui ragni cingolati. Vi lavoravano in tutto 20 addetti ai vari reparti per la produzione di 78 piattaforme aeree all’anno. Dal 2016, quando Bluelift si è trasformata in Ruthmann Italia a oggi tante cose sono cambiate. Oggi nell’organico di Ruthmann Italia lavorano 55 addetti per una potenzialità produttiva di 190 piattaforme all’anno e l’obiettivo di arrivare a 300 entro il 2021”. L’ultimo ragno progettato e realizzato nella serie tipica della produzione Bluelift è il notevole SA 31, un esordio di rilievo nella classe degli spider per applicazioni elevate. Anche in questo caso, la sinergia con Ruthmann funziona come un propellente per gli ambiziosi progetti futuri del costruttore romagnolo.
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Attrezzature & Componenti BAUMER
Encoder e standard di sicurezza SENSORI CERTIFICATI SIL O STANDARD? LA SECONDA OPZIONE È PREFERENZIALE MA CON LA GARANZIA DI UN SOFTWARE CONFORME ALLA NORMA EN13849
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omponente certificato SIL o standard? La scelta di encoder o sensori ridondanti per macchine e sistemi critici per la sicurezza è una questione di opinioni. I componenti standard con ridondanza
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non inversa sono quasi sempre la scelta migliore. Quanto sono estesi gli stabilizzatori, qual è l’inclinazione del cestello, il veicolo è in pendenza? Per le gru mobili - e per molte altre macchine con parti in movimento - queste domande sono rile-
vanti per la sicurezza delle persone e dei mezzi. Pertanto il veicolo, gli stabilizzatori e il braccio sono dotati di encoder rotativi, sensori di inclinazione e trasduttori a fune. Questi trasmettono la loro posizione ad un sistema di controllo, che previene i
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movimenti critici. La norma DIN EN ISO 13849 “Sicurezza del macchinario - Parti di sicurezza dei sistemi di comando” descrive i requisiti per l’implementazione e richiede al costruttore della macchina e dell’impianto di eseguire un’analisi dei rischi. Questa disamina serve a determinare i livelli di sicurezza o le prestazioni richieste, implementare la funzione di sicurezza e ottenere l’approvazione di un organismo notificato. Per quanto riguarda la scelta dei sensori, la norma offre diverse opzioni al costruttore della macchina - che può utilizzare, ad esempio, sensori certificati SIL per soddisfare i requisiti di cui parlavamo sopra. L’implementazione è semplice e la certificazione dell’intero sistema è ga-
rantita. Tuttavia, la disponibilità di questi componenti sul mercato è molto limitata, sono relativamente costosi e fissano limiti ristretti per il dimensionamento dei parametri di un sistema specifico. Tolleranze troppo ristrette possono portare a un arresto di sicurezza e quindi a un’inutile limitazione della disponibilità dell’impianto. Nel caso di componenti certificati SIL, anche la flessibilità è fortemente limitata e una personalizzazione in base ai requisiti dell’applicazione è possibile solo con grande sforzo e spesso con una ricertificazione. Il know-how tecnologico e l’esperienza di Baumer - protagonista internazionale nel progetto e nella realizzazione di sensori, encoder e strumenti di misura - raccoman-
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dano quindi in molti casi la seconda opzione: l’utilizzo di componenti standard non certificati. I costruttori di macchine beneficiano di costi notevolmente inferiori, di processi di inventario semplici e di un elevato grado di flessibilità; miglioramenti funzionali sono possibili in qualsiasi momento. Tuttavia, non tutti i componenti standard di ogni produttore sono adatti alla funzione di sicurezza. I sensori devono soddisfare requisiti particolarmente elevati per un funzionamento affidabile e l’integratore di sistema ha bisogno anche del supporto del produttore dei sensori per la documentazione secondo la norma DIN EN ISO 13849. Quando si implementano funzioni di sicurezza con architettura di categoria 3 fino al Performance Level d, la norma richiede un’architettura a due canali ridondanti con tolleranza a singolo guasto. Solo se due sensori indipendenti forniscono gli stessi valori, il PLC può essere sicuro che, ad esempio, il braccio si trova in una posizione che non provoca il ribaltamento del veicolo. Ci sono diversi modi per creare ridondanza ma, secondo Baumer, la ridondanza non inversa è la più praticabile per l’utente. Ciò significa due encoder standard identici, come dispositivi separati o come dispositivo a due canali integrato in un unico alloggiamento. Tuttavia, in entrambi i casi, l’hardware e il software
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Attrezzature & Componenti devono soddisfare determinati requisiti aggiuntivi. La norma descrive in dettaglio il processo di sviluppo del software per i sensori. Tra le altre cose, sono necessari uno sviluppo modulare strutturato e una rigida separazione dei ruoli delle persone che eseguono i sensori. In questo modo, la probabilità di errori sistematici nel software è estremamente ed efficacemente ridotta al minimo. L’utente si assume l’implementazione di tali componenti standard nella sua funzione di sicurezza e la fa valutare da un organismo di certificazione. Rispetto ai componenti certificati, l’adattamento ai requisiti specifici dell’applicazione e la parametrizzazione da parte dell’utente è facilmente possibile. Baumer effettua la valutazione dei rischi per l’adattamento prima che l’intera applicazione sia approvata dall’organismo di certificazione.
Naturalmente, l’utente ha anche la possibilità di utilizzare diversi componenti standard ridondanti. Questo significa, ad esempio, la combinazione di un encoder ottico e uno magnetico. Secondo gli esperti di sensori di Baumer, questo non è sempre praticabile e presenta alcuni svantaggi. Se l’utente vuole utilizzare due encoder diversi, deve prima trovare i componenti che si adattano tra loro e ha un doppio inventario. Ci sono anche prodotti con diverse tecnologie di encoder in un unico alloggiamento, ma si tratta di soluzioni speciali piuttosto costose. Gli utenti dovrebbero anche tenere presente che il rilevamento magnetico è molto più robusto. L’uso di encoder ottici non è consigliabile nelle applicazioni esterne su mezzi per e la sensibilità del sistema ottico agli urti, alle vibrazioni e alla condensa. Se l’utente decide di utilizzare due encoder stan-
dard identici con rilevamento magnetico invece di una soluzione certificata, vuole comunque essere sicuro di soddisfare lo standard e che lo sforzo di implementazione non sia troppo elevato. Baumer lo supporta con un certificato MTTFd per il componente, che specifica il tempo medio di guasto pericoloso, nonché una nota applicativa di facile comprensione. Questo descrive tutti i dettagli rilevanti per supportare l’utente per la corretta implementazione dei componenti nella sua funzione di sicurezza. Questo vale per il collegamento meccanico, ad esempio per le versioni che consentono un collegamento sicuro dell’encoder all’applicazione, nonché l’integrazione nel sistema di sicurezza. Inoltre, gli ingegneri certificati per la sicurezza funzionale di Baumer possono forniscono supporto per quanto riguarda le questioni di implementazione.
sicurezza nel controllo. Il design a 2 canali in un unico alloggiamento significa per l’utente costi ridotti per il montaggio, il cablaggio e l’inventario. Magres EAM580R ha un grado di protezione IP67 e un alloggiamento resistente alla corrosione, rendendo gli encoder adatti a condizioni ambientali che richiedono un’elevata classe di protezione anticorrosione C5-M (CX). Baumer sta implementando l’architettura a 2 canali, l’interfaccia CANopen e il firmware conforme alla norma ISO 13849 nei trasduttori a cavo delle serie GCA5
e GCA3. Con una grande sezione del filo di 0,5 mm² e un’elevata resistenza elettromagnetica grazie al design conforme alla norma E1, l’encoder è progettato in modo ottimale per veicoli e macchine mobili. Inoltre, Baumer offre encoder assoluti magnetici non ridondanti con firmware conforme a ISO 13849, nonché il sensore di inclinazione GIM500. Ciò consente all’integratore del sistema di antiribaltamento di implementare la ridondanza mediante due sensori separati.
La scelta più ampia
Baumer è l’unico fornitore che offre un portafoglio completo di componenti standard per le funzioni di sicurezza. Un esempio è l’encoder assoluto a 2 canali Magres EAM580R. Contiene due sistemi di rilevamento indipendenti per il rilevamento della posizione basati sulla tecnologia magnetica ad alta precisione. I valori di posizione vengono trasmessi tramite due diversi ID di nodo CANopen, che devono essere monitorati trasversalmente nel PLC. In caso di errore, l’encoder trasmette due diversi valori di posizione che portano ad un arresto di
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Attrezzature & Componenti RAVIOLI
Corrente d’avanguardia LA NUOVA PRESA DI CORRENTE ROTANTE PMR PREMIUM, CONCEPITA APPOSITAMENTE PER L’APPLICAZIONE SU PICCOLE AUTOGRÙ, È UN CONCENTRATO DI EFFICIENZA E ADATTABILITÀ
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alle brume dell’operosa Milano degli anni Venti (precisamente nel 1926), la grande tradizione elettromeccanica di Ravioli è arrivata fino ai giorni nostri con il bagaglio di una conoscenza tecnologica indirizzata al progetto e alla realizzazione di una vasta gamma di strumenti di controllo. Radiocomandi, pulsantiere pensili, prese di corrente rotanti e finecorsa di sicurezza ampiamente utilizzati nel comando di gru, carriponte, verricelli e altre apparecchiature di sollevamento industriale; oppure contattori in corrente continua, invertitori e connettori bipolari studiati per macchine e mezzi elettrici a uso industriale o privato (pulitrici industriali, verricelli e macchinari per la movimentazione, piattaforme aeree). Il mondo Ravioli arriva al GIS 2019 di Piacenza (Padiglione 1, stand E7) con tutta la ricchezza di un’offerta diversificata e multifunzionale, portando tra le novità la nuova presa di corrente rotante PMR Premium, concepita appositamente per l’applicazione su piccole autogrù e macchine movimento terra. Dotata di anelli ausiliari da 10A ciascuno - così come di anelli per segnali e spazzole da 2A - l’innovativa PMR Premium è altamente personalizzabile grazie a cavi Ethernet, Profi-BUS e Can-BUS ed è fornita con entrate
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per cavi di diverse sezioni, in modo da adattarsi alla perfezione al cavo dell’utilizzatore. Il fondo in alluminio della presa PMR Premium garantisce poi un’elevata resistenza meccanica e un alto grado di protezione IP65. Un’ulteriore disponibilità a richiesta è quella di poter aggiungere encoder e sensori opzionali.
Già introdotte con notevole successo sulla Presa di Corrente Rotante PME Evolution, le spazzole Touch sono fornite a richiesta anche sulla nuova PMR Premium. Studiate e progettate appositamente dai nostri tecnici per garantire una continuità di contatto migliore e una performance più continuativa durante il passaggio dei segnali all’interno della presa rotante, le nuove spazzole Touch permettono di ottimizzare al meglio la longevità e l’efficienza del prodotto, nonché la sua durabilità nel tempo, grazie a una superficie di contatto più ampia rispetto alle spazzole tradizio-
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nali. La possibilità di combinare giunti fluidici e una serie di altri accessori a richiesta, insieme all’elevata versatilità nella composizione degli anelli e delle spazzole sono altrettante prerogative della PMR Premium, in combinazione con un design unico, coperto da brevetto di forma.
La nuova PMR Premium Ravioli nasce ed è stata sviluppata - valorizzando il perfetto mix tra le caratteristiche tecniche altamente versatili e personalizzabili della presa rotante PME e gli ingombri ridotti, fiore all’occhiello della presa rotante Roller. Per questo PMR Premium è la risposta
ideale per tutte quelle applicazioni che richiedono dimensioni compatte e ridotte, un elevato grado di personalizzazione e una notevole portata di potenza.
Una Lady raffinata Accanto all’ampia gamma di Prese Rotanti, Ravioli S.p.A. continua il suo miglioramento costante anche per la gamma di pulsantiere pensili Lady, dedicate precipuamente al sollevamento e alla movimentazione industriale di macchinari come le gru, i carriponte, i verricelli e i paranchi. Un nuovo passo avanti in questo senso è stato fatto per poter colmare alla perfezione le differenze culturali e tecnologiche all’interno dei numerosi mercati internazionali in cui Ravioli opera e per poter soddisfare una clientela internazionale e rispondere a norme e direttive specifiche di ciascun paese. Per questo, l’azienda ha contemplato la possibilità per il cliente di richiedere l’intera gamma di pulsantiere Lady in versione CCC (in perfetta rispondenza, cioè, alle normative di un mercato importante e strategico come quello cinese). In perfetta sintonia con l’attenzione particolare che Ravioli dedica alla sicurezza e alla rispondenza alle norme vigenti in materia, in aggiunta alla possibilità di montare il pulsante di emergenza (prodotto secondo la Direttiva EN13850 e dotato di contatti 1NC e 2NC), la pulsantiera Lady può essere fornita in opzione con uno speciale pulsante Off-On-Off per l’utilizzo su macchinari industriali che richiedono un grado di sicurezza particolarmente elevato; l’utilizzatore praticamente può sia premere che rilasciare il pulsante di emergenza, garantendo in entrambi i casi l’arresto immediato della macchina. La gamma completa di pulsanti MK, di cui è dotata la Pulsantiera Lady è disponibile anche in versione certificata, nel pieno rispetto delle direttive UL/USA.
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Attrezzature & Componenti INDUSTRIAL GOMME GROUP
Un binomio di successo
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a realtà di Industrial Gomme è quella di una società dalla storia più che trentennale che ha lasciato un segno duraturo e importante in tutti quei settori nei quali lo pneumatico di medie e grandi dimensioni è un componente fondamentale dei processi produttivi. Il riferimento è soprattutto agli ambiti dell’industria e delle applicazioni cosiddette off-road. Proprio in virtù della propria storia autorevole e dell’esperienza maturata in questi comparti, oggi Indu-
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strial Gomme Group ricopre un ruolo di primo piano come fornitore di pneumatici e dei servizi di assistenza legati a questo settore - con il valore aggiunto e fondamentale di numerose collaborazioni di lungo corso con i più importanti marchi di pneumatici off-road e industriali. La filosofia che guida il gruppo è quella di puntare su prodotti di qualità, supportati da un’assistenza rapida e capillare su tutto il territorio nazionale. All’interno dei due settori applicativi industriale e off-road,
DALLA PARTNERSHIP CON BKT ALLA DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA DEI PRODOTTI ANTIFORATURA TIRFIL, UNA STORIA DI QUALITÀ E IMPEGNO NELL’UNIVERSO DEI PNEUMATICI INDUSTRIALI E OFF-ROAD Industrial Gomme possiede il bagaglio di una profonda conoscenza del cliente per categorie diversificate che vanno dall’ambito portuale e interportuale al mondo delle cave, passando per i settori dei servizi ecologici e dell’industria siderurgica senza dimenticare il rapporto assiduo con i rivenditori di macchine movimento terra
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e di carrelli elevatori e mettendo nel novero delle forniture anche il segmento delle macchine speciali impiegate in ambiente portuale. “Una delle principali differenze che ancora oggi identifica Industrial Gomme Group dai principali competitor - rileva Massimo Buizza, amministratore di Industrial Gomme Group - è la serietà con la quale affrontiamo il nostro quotidiano impegno nei confronti dei clienti. Si tratta di realtà che da anni ci dimostrano una fedeltà inscalfibile e proprio l’affidabilità che trasmettiamo ai nostri clienti in ogni situazione ci ha permesso di crescere costantemente negli anni. L’affidabilità che ci è riconosciuta, oggi è ancora più esaltata dal servizio di monitoraggio continuo degli pneumatici montati che offriamo, con la rilevazione periodica delle pressioni e dell’usura del battistrada, oltre alla sempre puntuale risposta alle richieste di assistenza che riceviamo. Il tutto con l’obiettivo di garantire ai nostri committenti una resa oraria del prodotto fornito sempre più elevata”. Le migliori case costruttrici di pneumatici industriali e off-road si affidano a Industrial Gomme Group per i montaggi di pneumatici di grosse dimensioni sulle flotte operative dei loro clienti direzionali. Il servizio di assistenza si avvale di personale specializzato e di autocarri con gru retrocabina per svolgere in maniera rapida ed efficiente anche gli interventi di manutenzione più impegnativi. Inoltre, l’ausilio di furgoni con officina mobile è un supporto ulteriore per risolvere le richieste più urgenti e gli interventi meno complessi che si possono eseguire direttamente in cantiere. In ogni caso, Industrial Gomme Group assicura l’intervento su tutto il territorio nazionale, con una maggiore capillarità nelle aree del nord e nel centro Italia, intervenendo entro 24 ore dalla chiamata. Per i settori industriale, portuale e movimento terra, Industrial Gomme Group propone pneumatici del marchio BKT - di cui è distributore e con il quale ha partecipato anche all’ultima edizione del GIS. La collaborazione con BKT si è consolidata negli
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Attrezzature & Componenti
anni grazie alla vasta gamma di pneumatici che il costruttore indiano propone e che Industrial Gomme Group sa proporre con sapienza selettiva sul mercato. La gamma industriale OTR di BKT è infatti una delle più complete oggi disponibili sul mercato e il costruttore è impegnato in una costante evoluzione e implementazione dei propri prodotti attraverso l’adozione di nuove tecnologie e materie prime nei propri processi produttivi. Grazie a questa sinergia e all’impegno costante di servizio Industrial Gomme Group è in grado di offrire ai propri clienti soluzioni tecnologicamente in linea con quanto disponibile oggi sul mercato dei marchi premium - a cui si aggiunge la distribuzione dei prodotti antiforatura TyrFil (di cui parliamo nel box all’interno dell’articolo). Un valore di prodotto sempre sostenuto da un servizio di consulenza e di assistenza irreprensibile e di grande qualità.
Esclusiva TyrFil per l’Italia La tecnologia TyrFil elimina definitivamente i rischi di rottura e di scoppio del pneumatico permettendo così la completa efficienza della macchina e la massima sicurezza in tutti gli impieghi gravosi. Le gomme riempite con TyrFil possono essere utilizzate a una velocità costante di 80 km/h e questo rendimento straordinario esemplifica una delle ragioni per cui questo prodotto è utilizzato dai più importanti costruttori di macchine da sollevamento carro cavaliere o di gru portuali e ancora nelle macchine speciali per viadotti e in altre applicazioni estremamente impegnative. TyrFil è utilizzato per evitare il cedimento di un pneumatico a causa di qualsiasi evento inconsulto, evitando danni irreparabili all’ambiente di lavoro ed eliminando ogni fattore di rischio per le persone coinvolte. TyrFil si differenzia incommensurabilmente dalla platea dei prodotti più economici (spesso utilizzati anche in modo improprio). Per questo che i clienti più importanti si affidano da anni con fiducia al prodotto TyrFil e al valore di fornitura esclusiva e di consulenza della distribuzione Industrial Gomme Group.
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l mondo dei radiocomandi guarda alla sicurezza come a una stella polare, nel firmamento della ricerca più innovativa. Tra gli sguardi più penetranti, troviamo lo sviluppo dei prodotti NBB Control+Components, produttore tedesco - e globale - di moduli di controllo ad alte performance in grado di soddisfare i requisiti specifici dei settori di applicazione più diversificati (dalle mac-
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INNOVAZIONE E RICERCA PER LE NUOVE DINAMICHE DI CONTROLLO REMOTO DEI RADIOCOMANDI. IL RADIO DISTANCE GUARD È UN ESEMPIO PUNTUALE DI QUESTA AVANGUARDIA
chine da costruzione e da sollevamento alle operazioni di scavo sotterranee). Le necessità a cui rispondono con reattività le più recenti tecnologie NBB riguardano, come abbiamo già anticipato, il controllo in estrema sicurezza delle macchine, soprattutto delle macchine mobili e degli impianti di grandi dimensioni che lavorano in contesti particolarmente a rischio. In questi casi, il radiocomando è uno stru-
mento fondamentale per consentire dinamiche di manovra da compiersi con il più alto grado di precisione e sicurezza. NBB Controls+Components ha sviluppato soluzioni mirate per affrontare proprio i contesti di lavoro più difficili e complessi, portando al mercato di settore sistemi e dispositivi all’avanguardia fin dall’inizio della sua attività (che risale al 1977). Lo spettro produttivo interno a NBB va dalla
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ricerca e sviluppo alla progettazione, fino all’assemblaggio finale dei sistemi di radiocomando. Questa grande autonomia nella realizzazione di prodotti affidabili e di alto profilo ha portato di recente ad alcune novità di notevole portata per il mondo della componentistica di gestione e controllo. L’assioma “Segnali sicuri per reazioni sicure” è un’evidenza che appartiene al dispositivo Radio Distance Guard. Il continuo sviluppo di perfezionamenti tecnologici è molto importante per la sicurezza di prodotti e sistemi e spesso fa la differenza quando si tratta di ottenerne affidabilità nelle circostanze più avverse. NBB ha concepito in quest’ottica di avanzamento applicativo il modulo Radio Distance Guard che rileva entro un raggio di 6 m la prossimità dell’operatore in avvicinamento alla macchina. A seconda della zona in cui si trova l’operatore, il rilevamento del campo attiguo modifica l’operatività della macchina o ne
interrompe il funzionamento immediatamente in caso di pericolo per le persone. La ridefinizione delle zone a rischio per il personale può essere realizzato individualmente dall’utente ed è memorizzato in tempo reale nel sistema Radio Distance Guard. Indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, dall’utilizzo di più macchine o dalla tipologia di lavorazione, il sistema Radio Distance Guard può esse-
re utilizzato su molti tipi di trasmettitori, con una programmazione specifica per ciascuna macchina presente in cantiere. Un ricevitore installato su una piattaforma, un carrello o una gru semovente, ad esempio, invia segnali al radiocomando che rileva costantemente la distanza del mezzo dall’operatore. Il Radio Distance Guard può essere utilizzato in quasi tutti i radiocomandi NBB.
Evoluzione a portata di mano I nuovi moduli nella tecnologia e nel design dei radiocomandi sono rappresentati mirabilmente nel novero della gamma NBB dal prodotto PocketEvo, un’egida di ultima generazione nel campo della sicurezza operativa. Vediamone la struttura. Un robusto alloggiamento speciale assicura che il radiocomando possa resistere anche a un impiego in condizioni estreme. Il rivestimento di protezione in gomma integrale integrato, in combinazione con l’anima in plastica rinforzata con fibra di vetro, offre una protezione ottimale allo strumento. Tutti i componenti elettronici resistono quindi alle estreme ingerenze elettromeccaniche dall’esterno. Con il nuovo design di PocketEvo, NBB offre all’operatore la massima funzionalità con l’implementazione di comandi proporzionali e funzioni configurabili con la massima
libertà di impostazione. Il design modulare a tre diverse dimensioni ne facilita l’uso e gli eventuali interventi di manutenzione e riparazione. Grazie alla tecnologia SMP (pulsanti
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montati in rilievo, a vite), le variazioni di allestimento del radiocomando sono anch’esse facilitate e l’installazione rimane comunque protetta da polvere e contaminazioni esterne.
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Attrezzature & Componenti FLASH BATTERY
Nel regno del litio INTERVISTA A MARCO RIGHI, L’IMPRENDITORE-CREATORE DI UNA TECNOLOGIA DI PROPULSIONE A BATTERIE CHE STA CAMBIANDO IL MERCATO DEL SOLLEVAMENTO IN QUOTA
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e idee straordinarie hanno bisogno di grandi spazi e Flash Battery è un’azienda che oggi si identifica completamente con una di queste idee. Il prossimo trasferimento dalla sede primigenia di Calerno al nuovo quartier generale in fase di costruzione a Sant’Ilario d’Enza - sempre nel cuore del tessuto produttivo della provincia di Reggio Emilia - è la testimonianza del successo tecnologico e di mercato di un progetto industriale importante. Lo sviluppo e l’implementazione sulle macchine operatrici delle batterie al litio costituisce il fulcro della grande ricerca applicata di Flash Battery. Alla vigilia del GIS 2019, abbiamo incontrato Marco Righi, amministratore delegato e anima creativa dell’azienda emiliana, per approfondire le ragioni di uno sviluppo tecnologico di prodotto che ha rivoluzionato la propulsione per un’intera categoria di macchine dedicate al sollevamento in quota come quella delle piattaforme aeree semoventi. Il momento attuale di Flash Battery è quello di un orizzonte ampio di applicazioni per le batterie al litio, dalle minigrù ai moduli AGV per il trasporto pesante, passando per altre
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tipologie di mezzi dedicati alla pulizia stradale, al mondo delle costruzioni e al settore agricolo. Marco Righi, le faccio un elenco a introduzione della prima domanda di questa intervista: Easy Lift, Platform Basket, Palazzani, Brennero Gru, Cela, Jekko, Multitel Pagliero. È una lista parziale di applicazioni personalizzate delle batterie al litio sulle macchine dei maggiori costruttori italiani del sollevamento in quota. Quando è nata questa vena tecnologica che oggi costituisce l’avanguardia per un intero settore? L’approccio tecnologico di Flash Battery al mercato delle piattaforme aeree si è realizzato sulla base delle esigenze specifiche dei nostri primi clienti, considerando in particolare le problematiche relative al mercato del noleggio. La cura parziale o insufficiente delle PLE riguardo alle dinamiche di manutenzione ha sempre compromesso, ad esempio, l’efficienza funzionale e la durata delle batterie al piombo sulle macchine a propulsione elettrica o ibrida. La durata di questi powerpack risultava molto limitata nel tempo proprio per l’incuria dovuta alla mancanza di un
controllo efficace e costante. La principale lamentela dei costruttori, ricavata dalle nostre prime indagini conoscitive, era proprio quella di un’eccessiva richiesta di assistenza da parte degli operatori del noleggio a causa di questa trascuratezza nella manutenzione. A questo punto, interviene la nostra tecnologia. Le batterie al litio Flash Battery, al contrario di quelle al piombo, non necessitano di alcuna manutenzione, anche in virtù di un’autoscarica di molto inferiore rispetto alle stesse batterie al piombo - quindi con una possibilità di stoccaggio sicura ed estensiva, senza deperimento, durante gli intervalli di pausa nell’utilizzo delle macchine. Inoltre, le tipologie al litio hanno un peso limitato, pesano un terzo rispetto alle batterie standard e questo aspetto va a tutto vantaggio delle dinamiche di trasporto su furgone o su camion delle piattaforme aeree semoventi e dei ragni cingolati. Già questi elementi di motivazione erano sufficienti a suggerire una
scelta alternativa valida e avanzata come quella del litio. Ma Flash Battery ha portato più in là gli sviluppi delle applicazioni su macchine mobili come le piattaforme aeree. Di certo alla risoluzione di queste due prime esigenze del cliente-costruttore da parte della ricerca interna Flash Battery, si è aggiunta poi un’altra esigenza, quella di consentire una ricarica delle batterie al litio anche durante l’utilizzo della piattaforma aerea. Utilizzare un cavo per la ricarica delle batterie mentre la piattaforma ragno lavora in posizione statica, stabilizzata, non è un problema; si tratta di una modalità operativa sempre possibile per
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Attrezzature & Componenti le batterie al litio, sfruttando una rete di alimentazione esterna oppure il motore endotermico, nel caso delle piattaforme aeree a propulsione ibrida. La tecnologia Flash Battery assicura una ricarica veloce della batteria prolungandone l’autonomia, integrandone la funzionalità del 50% in soli 30 minuti e in modo completo nel giro di due ore. Il mondo del sollevamento, quello delle piattaforme aeree in particolare, ha costituito il primo, ricettivo banco di prova per la tecnologia al litio di Flash Battery. Con quali risultati e vantaggi nel lungo periodo? Platform Basket ed Easy Lift sono stati i nostri primi clienti del settore, poco più di sei anni fa. Le tipologie di applicazione si sono via via estese all’ambito delle PLE autocarrate (tra i nostri clienti anno-
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veriamo realtà primarie come Multitel Pagliero e Cela). Tra le implementazioni più recenti, sono arrivate le minigrù Jekko e ancora le PLE cingolate ragno, con la gamma Palazzani. Dopo le prime richieste al costruttore della macchina, mediate dalle esigenze del noleggiatore-acquirente, oggi l’implementazione delle batterie al litio si è evoluta sempre più come domanda di primo equipaggiamento per le serie di PLE. Anche la barriera del prezzo più elevato delle batterie al litio è stato superato di recente dall’evidenza della loro durata nel tempo, sensibilmente maggiore, con un ritorno vantaggioso in termini di TCO (Total Cost Ownership) e di flessibilità di gestione e di autonomia per il cliente finale. La possibilità di ricarica rapida anche negli intervalli di lavoro e il totale rispetto dei vincoli ambientali e di emissioni inqui-
nanti sono dinamiche fondamentali che spiegano la crescente diffusione e fiducia dei costruttori nella tecnologia propulsiva a batterie di litio. Il successo di Flash Battery si sta evolvendo anche in termini di mercato. Quali sono i vostri confini commerciali in questo momento? Il focus di mercato per Flash Battery resta l’Europa, anche se lo sguardo più ampio - grazie alla diffusione delle macchine dei nostri clienti in tutto il mondo - si rivolge naturalmente all’orizzonte internazionale. Attualmente Flash Battery dedica il 70% della propria produzione al mercato nazionale e il rimanente 30% all’estero, con preminenza ai mercati di Francia, Spagna, Belgio, Germania - paesi dove l’attenzione a soluzioni innovative è sempre viva e aggiornata. I
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nostri investimenti in ricerca e sviluppo sono fondamentali, in questo senso. Di recente, una delle nostre direttrici più evolute si rivolge al controllo remoto, un sistema di monitoraggio a distanza in cui ogni singola batteria prodotta è connessa in cloud al Flash Data Center, che ne monitora costantemente e quotidianamente ogni singolo dato di utilizzo. Questa evoluzione è nata a supporto della gestione post-vendita delle batterie a seguito dell’implementazione al litio su mezzi AGV (Automated Guide Vehicles) per i quali si rendeva assolutamente necessario un controllo a distanza, in remoto, dalla nostra sede di produzione. Lo sviluppo di questo sistema di controllo ha rappresentato un progresso notevole anche per l’identificazione di pratiche dannose - che abbiamo riscontrato, ad esempio, nell’utilizzo di AGV all’interno di celle frigorifere, dove l’interruzione del funzionamento dei mezzi automatizzati per lunghi intervalli rischiava di
compromettere, alla basse temperature, l’efficienza e la durata delle batterie stesse. In questi casi, il nostro sistema di alert (Automatic Alert System) segnala automaticamente e in maniera preventiva malfunzionamenti o abusi da parte dell’utilizzatore finale direttamente al centro assistenza Flash Battery. Le eventuali criticità rilevate permettono di intervenire evitando costosi fermi macchina. Flash Battery è in una fase di grande crescita legata alle notevoli possibilità offerte dalla propria tecnologia al litio. Vogliamo fare una sintesi dei principali contenuti di ricerca? La nostra scelta di sviluppo tecnologico si basa sulla chimica Li-Fe-PO4, la più sicura e stabile che si possa reperire sul mercato e quella che può garantire una durata utile oltre i 4.000 cicli di carica e scarica. Le batterie al litio Flash Battery permettono di migliorare le prestazioni
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delle macchine industriali e dei veicoli elettrici riducendone pesi e volumi ma mantenendo inalterati gli alti livelli di sicurezza che caratterizzano il brand Flash Battery in tutto il mondo. Ma la chimica da sola non basta ed è cosi che il nostro reparto R&D si è concentrato sull’elettronica del pacco batteria e ha sviluppato il Flash Balancing System, un sistema proprietario che gestisce il bilanciamento attivo e passivo ad alta potenza delle celle in ogni momento di vita della batteria. Avrò modo di approfondire le tematiche riguardanti il cambio tecnologico di cui Flash Battery è portavoce, durante il seminario tecnico dal titolo “Innovazione tecnologica green nel comparto del sollevamento, della movimentazione industriale e portuale e dei trasporti pesanti”, a cui i responsabili del GIS 2019 mi hanno chiesto di intervenire giovedì 3 ottobre (ore 9, Sala H, Piacenza Expo) come relatore sul tema del passaggio epocale dalle batterie al piombo a quelle al litio.
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Attrezzature & Componenti REMDEVICE
Affidabilità via radiocomando TRA I PRODOTTI DEL COSTRUTTORE DI BOGOGNO (NO) SI TROVA UNA COSTANTE: L’AFFIDABILITÀ E LA SICUREZZA GARANTITA NEL TEMPO PER OGNI DISPOSITIVO E SISTEMA DI CONTROLLO
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uando le dinamiche di controllo devono costituire l’avanguardia di gestione di una macchina da sollevamento, un’elettronica sicura, stabile, garantita, certificata e, quando serve, personalizzata compone la carta d’identità dell’eccellenza per qualsiasi produttore. Questa stessa carta d’identità può essere applicata a REMdevice, specialista conosciuto universalmente per la sua capacità di soddisfare ogni esigenza della clientela, anche della più esigente. I radiocomandi industriali di sicurezza e i sistemi di controllo wireless sono altrettanti item d’eccellenza per l’azienda di Bogogno (No) e il valore dei prodotti REMdevice può avvalersi inoltre di tutte le certificazioni nazionali e internazionali di settore. Tra le sue esclusive, va annoverato un esclusivo sistema brevettato di ricarica a induzione che elimina tutti i problemi legati ai sistemi con batteria esterna. Il guscio è in classe IP65, privo di componenti esterni che possano ossidarsi, creare falsi contatti o vie di accesso ad acqua e polveri. Dopo anni di esperienza ai vertici del settore, con una continua e importante attività di ricerca e sviluppo, REMdevice ha acquisito ormai la patente di partner affidabile per qualsiasi proprietario di gru e piattaforme aeree; forte di questa sicurezza, REMdevice oggi è l’unico produttore al mondo di questo segmento di prodotto in grado di garantire i propri sistemi per
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36 mesi - un primato assicurato dall’accuratezza nel design, nella progettazione e nella realizzazione delle soluzioni che trovano largo utilizzo nel vasto mondo delle macchine per il sollevamento ma non solo. Gli strumenti che escono dalla fabbrica novarese sono progettati e costruiti per durare a lungo e azzerare i costi di esercizio. Del resto ogni apparecchio REMdevice è concepito tenendo conto dell’esperienza di centinaia di operatori, con l’obiettivo di rispondere a esigenze reali, preservando i dispositivi dagli attacchi degli agenti esterni e operando nelle più severe condizioni atmosferiche, custodendo l’integrità dell’elettronica e favorendo la continuità
e la precisione delle prestazioni. I prodotti REMdevice, basati su piattaforme standard, sono in realtà strumenti “aperti”, concepiti per essere personalizzati. Soluzioni votate, grazie a un’attenta progettazione, ad accompagnare verso la giusta soluzione per qualsiasi problematica e per ciascun ambiente di lavoro, anche il più difficile. Perché scegliere sistemi personalizzati? Perché conviene dotare le proprie mac- chine di radiocomandi che evitino fermi, contengano i costi di mantenimento e as- sicurino una grande affidabilità, costante e duratura nel tempo, in ogni situazione di utilizzo. REMdevice, in questo senso, rappresenta l’avanguardia del mercato.
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CANTIERE DELLA NUOVA FUNIVIA DEL MONTE BIANCO
Reattività e attenzione al mercato REMdevice si trova a Nove, in provincia di Vicenza. Qui operano 20 persone, tra staff tecnico, impiegati addetti alla produzione. L’ufficio Ricerca e Sviluppo, composto da ingegneri, tecnici e progettisti, si trova invece a Bogogno, in provincia di Novara. Progettazione e produzione del tutto Made in Italy, mercato di respiro globale: i prodotti REMdevice sono distribuiti in circa 30 paesi nel mondo. In Italia la rete commerciale si affida a un network capillare di agenti. L’approccio con il cliente prevede, in ogni caso, un incontro tecnico presso la sede di quest’ultimo, nel corso del quale si analizzano le problematiche specifiche e si portano alla luce le necessità del caso. Segue la proposta tecnica ed economica. Una volta individuata e definita la spe- cifica operativa, i tempi di produzione di REMdevice variano dai cinque ai 15 giorni lavorativi. In un tempo massimo di tre settimane, quindi, l’impresa committente ha a disposizione un prodotto altamente personalizzato e unico sul mercato. Per i prodotti standard, invece, la consegna richiede da uno a cinque giorni lavorativi.
Veniteci a trovare al
Piacenza, 3-5 Ottobre 2019
Pad. 1 - Stand A23 Galleria - Stand 1
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Attrezzature & Componenti SAET
La cometa telematica CON IL DISPOSITIVO DI RICEZIONE GPS NAVICON, LA GESTIONE DI VEICOLI E MACCHINE PRODUCE UN MONDO DI DATI CARTOGRAFICI E OPERATIVI SECONDO VARIABILI SOFISTICATE E PERSONALIZZABILI
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al mondo di avanguardia diversificata dell’elettronica di Saet, specialista di Costigliole Saluzzo (Cn) nella predisposizione di strumenti e sistemi a misura dei clienti di vari settori di applicazione, arriva anche al GIS di Piacenza l’innovazione polivalente del dispositivo di trasmissione Navicon, dedicato all’invio da remoto - in connessione CAN - di un ingente numero di informazioni utili che riguardano il parco veicoli operativo in un determinato territorio (dalla funzionalità dei mezzi alla loro localizzazione, per indicare in generale, solo due categorie di parametri principali). Per descrivere in sintesi il funzionamento di Navicon, è necessario partire dalla descrizione del sistema di localizzazione Routinform\WebRoutinform, in grado di gestire grandi quantità di dati e di veicoli in trasmissione simultanea, secondo un’architettura del sistema web o client-server con caratteristiche di modularità e semplicità d’uso per l’utente. Il programma di gestione Routinform permette la localizzazione e la gestione dei dati trasmessi da veicoli operativi su un generico tratto stradale. Equipaggiando il veicolo con il ricevitore GPS Navicon e con una serie di sensori e trasduttori d’interesse, si possono inviare dati sulla posizione e altre informazioni a una centrale preposta alla loro elaborazione (server centrale). Quindi la finalità del
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sistema Routinform riguarda, in sintesi, la visualizzazione e la gestione in tempo reale di un determinato parco mezzi sulla base di una cartografia digitalizzata. La trasmissione dei dati, come dicevamo, avviene tramite il ricettore-elaboratore di bordo Navicon, dotato di un sistema integrato per la conversione e trasmissione alla centrale dei dati stessi, utilizzando essenzialmente, riguardo alla modalità più avanzata, un sistema GPRS. Navicon, attraverso quattro ingressi collegati a sensori, acquisisce informazioni che può inviare in remoto senza alcuna interfaccia; in sostanza, ci si trova in presenza di un dispositivo più complesso ed elastico, un’evoluzione sofisticata del semplice posizionatole GPS.
I dati che arrivano al server centrale vengono raccolti in un database tramite un apposito modulo software chiamato DAM (Data Acquisition Module), per l’accesso dallo stesso server oppure con l’ausilio di PC della stessa rete locale o collegati via Internet. Il sistema è in grado di elaborare dati complessi e su ogni evento è in grado di effettuare il monitoraggio di eventuali allarmi provenienti dal veicolo. Il Routinform\WebRoutinform permette di utilizzare cartografie vettoriali (automaticamente aggiornate nella versione web oppure realizzate con l’ausilio di un GPS di precisione con correzione differenziale sa-
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tellitare), in modo da visualizzare sul video esclusivamente i tracciati di interesse per l’utente (con l’indicazione dei chilometri progressivi, di ponti, viadotti, tunnel, svincoli e così via). Le potenzialità basilari del programma sono le seguenti: I dati contenuti nel data base centrale sono organizzati in modo tale da garantire facili interrogazioni in ordine di data, numero veicolo, tipologia veicolo, chilometrica, e così via. I veicoli vengono monitorati visualizzando la loro posizione sulla cartografia tramite dei simboli semplificati. L’allarme poi è un dato che viene visualizzato solo quando si verifica. Come dicevamo, Il sistema di localizza-
Sulla rotta della conoscenza Attraverso il sistema Routinform\WebRoutinform, l’utente ha la possibilità di programmare direttamente sull’elaboratore di bordo Navicon - per mezzo di apposito software ( locale o remoto) - gli intervalli di trasmissione dei mezzi, richiamando il codice-veicolo e impostando in una finestra il tempo di trasmissione desiderato; Il programma con cartografia integrata consente operazioni sofisticate come zoom d’altissimo livello per ottenere una scala in grado di mettere in risalto maggiormente le caratteristiche del tracciato, oppure la selezione di un veicolo specifico, e ancora la misura - tramite un righello elettronico - della distanza tra due punti sulla cartografia, la visualizzazione in 2D e 3D delle missioni svolte. Inoltre, si possono monitorare parametri resi disponibili dai dispositivi di bordo. Riguardo ai veicoli, il sistema Routinform\WebRoutinform rende possibile rilevare i dati di un singolo veicolo o di un gruppo di veicoli per tratta di lavoro o per luogo specifico di manutenzione, evidenziandone i tempi di sosta, di trasferimento e di lavoro.
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zione proposto è basato essenzialmente sull’elaboratore di bordo Navicon che a bordo macchina raccoglie, processa e invia ogni dato operativo in connessione con un’antenna GPS per la localizzazione geografica. Navicon è implementato anche con una batteria-tampone interna per coadiuvare il dispositivo nel caso di imprevisto spegnimento. I dati memorizzati nell’elaboratore di bordo sono inviati a un server per la successiva elaborazione e memorizzazione all’interno di un data base. Al server di acquisizione dati possono essere collegate più postazioni Client o illimitate connessioni mediante il browser WebRoutinform.
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Attrezzature & Componenti
All’interno del software Routinform è presente un apposito modulo (opzionale) per la gestione di simboli statici (elementi grafici visualizzati sulla cartografia) e simboli dinamici (associabili direttamente allo stato operativo del veicolo e al suo spostamento). Una volta definiti i criteri
d’interrogazione sulla base dati, si potranno ottenere infine dei report comprovanti il lavoro svolto, l’elenco degli spostamenti, gli eventi inviati e molto altro ancora. Il database cartografico completo del territorio nazionale fornito con il sistema WebRoutinform è aggiornato automati-
camente (senza costi aggiuntivi) sui dati forniti dai principali provider cartografici mondiali (Tele Atlas, Navteq). Nella versione Client-server si possono eventualmente implementare e rilevare, mediante gps differenziale, altre cartografie proprietarie.
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Veniteci a trovare al
Piacenza, 3-5 Ottobre 2019
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Area Esterna Stand I-9
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STAND I26
Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale Via Alba-Narzole 19 - 12055 Diano d’Alba (CN) Tel +39 0173 500357 - sales@boatlift.it
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Attrezzature & Componenti WALVOIL
A bordo del carrello SD8, distributore componibile per centro aperto.
NEGLI ULTIMI ANNI IL COSTRUTTORE OLEODINAMICO HA INVESTITO MOLTE ENERGIE PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI SPECIFICHE DEDICATE AGLI ELEVATORI PER IL MATERIAL HANDLING
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l mercato dei carrelli elevatori si è rapidamente evoluto negli ultimi anni verso soluzioni tecnologiche sempre più sofisticate, spinto da specifiche esigenze quali il rispetto delle normative internazionali sulla sicurezza, l’ottimizzazione energetica per massimizzare l’operatività, l’esigenza di elevate prestazioni e funzionalità, infine l’ergonomia. Le maggiori innovazioni hanno riguardato in particolar modo l’integrazione elettronica dei sistemi e, per quanto riguarda i carrelli elettrici, lo sviluppo di sofisticati sistemi di trazione elettrica. Anche il circuito oleodinamico del carrello, per quanto semplice e costituito da pochi componenti, ha visto l’introduzione di alcune nuove tecnologie, per quanto rimangano ancora evidenti spazi di miglioramento e ottimizzazione delle funzionalità. Walvoil, azienda primaria a livello globale nel settore dei distributori e dei sistemi oleodinamici per applicazioni mobili, negli ultimi anni ha investito molte energie per lo sviluppo di soluzioni specifiche, con l’intento di consolidare la propria già decennale presenza in questo settore di mercato. La gamma di prodotti Walvoil spazia ampiamente tra le diverse possibili tecnologie (fusioni in ghisa con ottimizzazione dei canali interni, manifold/
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cartridges design, manifold/parts in body design); questa esperienza, in abbinamento alla forte attitudine alla personalizzazione e al codesign, consentono di volta in volta di sviluppare il prodotto più appropriato alle esigenze funzionali, energetiche ed economiche del cliente. La storia di Walvoil è forte di numerose applicazioni realizzate con distributori a centro aperto monoblocco e componibili, per lo più ad azionamento manuale, dotati di funzionalità specifiche. Il distributore componibile SD8 ad esempio dispone di opzioni che comprendono: fiancata di ingresso con valvole prioritarie integrate; valvola prioritaria con doppio livello di portata per l’ottimizzazione dei consumi sui carrelli endotermici con servosterzi centro aperto; cursore per brandeggio con valvola di bilanciamento integrata; sistemi per la parzializzazione della portata nella funzione brandeggio.
La normativa ISO3691 impone la presenza di un dispositivo che limiti la velocità massima di discesa del carico. Il distributore componibile SD8 è stato recentemente dotato di un compensatore che rende la velocità di discesa delle forche indipendente dal carico sollevato e che quindi permette di limitarne la velocità massima. Esso è stato messo a punto per garantire una adeguata velocità di discesa del primo stadio anche in assenza di carico sulle forche. Lo stesso dispositivo integra anche le funzioni di sicurezza che consentono l’assenza di trafilamento dal carico e la necessità di un consenso elettrico per permettere l’operazione di discesa: uno studio approfondito da parte della R&D di Walvoil ha permesso di vagliare differenti soluzioni costruttive, individuando quelle più efficaci in termini di affidabilità. Altre famiglie di distributori a centro aperto si prestano per realizzare soluzioni dedicate a carrelli fino a 8t, oltre ad
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DPX100, distributore Load Sensing Flow Sharing per centro aperto/chiuso.
applicazioni specifiche per carrelli Heavy Load, in cui vengono utilizzati distributori fino a 400 l/min di portata. Tuttavia è soprattutto verso i carrelli elettrici di ultima generazione che Walvoil ha concentrato le proprie risorse: sono state sviluppate soluzioni che integrano comandi elettrici di vario tipo per interfacciarsi ai comandi fingertip e che soddisfano alla richiesta di contemporaneità dei movimenti o multifunction. Per soddisfare questo tipo di esigenza Walvoil ha implementato la propria linea di distributori componibili flow sharing della serie DPX, proponendo un’inedita soluzione per questo settore. Tali distributori sono di tipo LS e possono essere sia centro aperto che centro chiuso. Ogni sezione è dotata di un compensatore di pressione brevettato che permette a tutte le funzioni attive di ricevere olio in ogni condizione di lavoro, anche in caso di saturazione della portata della pompa. Inoltre, come tutti i distributori LS, il DPX consente di rendere la velocità degli attuatori indipendente dal carico sollevato. La R&D Walvoil unitamente al Reparto Prove si è concentrata sulla funzione del sollevamento, per poter far sì che la discesa delle forche avvenga a motore spento,
con conseguente risparmio delle batterie e incremento dell’autonomia del carrello. Per fare questo è stato ideato e collaudato su macchina un distributore flow sharing ibrido in cui le sezioni del brandeggio e dello spostamento laterale sono sezioni del DPX, mentre la fiancata di ingresso e la sezione del sollevamento sono state
Elettronica protagonista Completano l’offerta Walvoil una serie di prodotti elettronici fondamentali per i carrelli, tra cui troviamo sensori di posizione sui cursori, per rilevare il fabbisogno di olio richiesto dall’operatore e così permettere di variare il numero di giri del motore elettrico e la portata erogata dalla pompa da esso trascinata (carrelli elettrici); attuatori elettromeccanici basati su motori brushless o passo-passo, in grado di azionare i cursori senza pilotaggio idraulico, utili ad esempio per effettuare la discesa delle forche a motore elettrico spento. Vanno annoverati inoltre joystick e centraline conformi agli standard di comunicazione CANopen e SAE J 1939, per dialogare con azionamenti elettrici, motore endotermico e display; joystick con impugnature ergonomiche multifunzione e, infine, software di programmazione e calibrazione secondo lo standard IEC 61131 per personalizzare il funzionamento e facilitare la messa a punto a bordo macchina.
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Attrezzature & Componenti SDX060, valvola bancabile LS a comando proporzionale.
integrate in un unico blocco. Il cursore del sollevamento e il relativo comando elettroidraulico sono stati sostituiti dalle nuove elettrovalvole proporzionali della serie EC. Queste, assieme ai nuovi elementi logici della serie LA (compensatori in cartuccia), consentono un elevato controllo della funzione sollevamento. Con l’intento di coprire la fascia dei carrelli elettrici di piccola taglia fino a 1-2 ton, Walvoil ha sviluppato il
FL50, distributore monoblocco per centro aperto.
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distributore componibile compensato SDX060 da 40 l/min. Dal design compatto, l’SDX060 è a comando elettrico diretto proporzionale con valvole ausiliarie flangiabili. Il compensatore locale rende la velocità degli attuatori indipendente dal carico sollevato. Anche in questo caso la fiancata di ingresso accorpa la sezione del sollevamento, che viene realizzata mediante elettrovalvole proporzionali, con tutti i benefici precedentemente illustrati nel caso del DPX. Sulla sezione del brandeggio è flangiata una valvola overcenter. La forte connotazione internazionale di Walvoil e la presenza globale dei suoi stabilimenti produttivi hanno inoltre permesso di sviluppare soluzioni fortemente orientate alle specificità dei mercati locali. Nuovi distributori monoblocco e componibili specifici per i mercati asiatico e americano sono stati recentemente lanciati, evidenziando la capacità di Walvoil di bilanciare sempre al meglio il rapporto tecnologia/costo, grazie all’ampia gamma di prodotti.
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La più importante fiera mondiale per gli utilizzatori di macchine e attrezzature per i lavori aerei
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Attrezzature & Componenti ATLANTIC FLUID TECH
Il senso della gravità L’INNOVAZIONE INTRODOTTA NEL SETTORE DELLE PLE DALLA GRAVITY LOWERING VALVE È FONDAMENTALE. IL PILOTAGGIO BREVETTATO A BASSA PRESSIONE FA RISPARMIARE FINO AL 70% DI ENERGIA IN FASE DI DISCESA
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uello del progresso non è uno slogan, in Atlantic Fluid Tech. È una tensione, una corrente inarrestabile che accompagna questa realtà imprenditoriale di San Cesario sul Panaro (Mo) fin dai primi passi di vita nel mondo dell’oleodinamica nazionale e mondiale. La fondazione risale addirittura a 40 anni fa, al 1979, quando l’azienda nacque con il nome di CHS e la specializzazione produttiva nei blocchi lavorati in alluminio, acciaio e ghisa, per il mercato dell’impiantistica idraulica. Fin dagli inizi, CHS si impone come uno dei più qualificati fornitori di collettori per valvole idrauliche standard e speciali, collaborando con molte aziende primarie. Durante gli anni Novanta, CHS si specializza nella produzione, nell’assemblaggio e nel collaudo di valvole finite, realizzate sulla base di progetti e specifiche di terze parti. A partire da giugno 2009, la produzione si trasferisce nel nuovo stabilimento di 4.500 m² a San Cesario sul Panaro, dove
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vengono insediate le più moderne tecnologie produttive disponibili sul mercato della componentistica oleodinamica. Nel 2011 CHS diventa Atlantic Fluid Tech dopo l’acquisizione di un’azienda che porta lo stesso nome, presente sul mercato dal 2008; l’unione di queste due entità industriali avvia una nuova fase basata sulla progettazione, lo sviluppo e la produzione di una propria linea di prodotti oleodinamici, in particolare valvole e cartucce di bilanciamento, valvole di blocco pilotate, valvole flangiate a motore idraulico, limitatrici e riduttrici di pressione, a comando elettrico e gruppi integrati multifunzione. Intanto, l’apertura di filiali e distributori nei maggiori paesi mondiali garantisce una capillarità di supporto tecnico e logistico ai prodotti Atlantic Fluid Tech. “Il mercato delle piattaforme aeree è sempre stato un segmento di primaria importanza per la nostra azienda - conferma Franco Venturi, direttore tecnico-commer-
ciale dell’impresa emiliana - La costante vicinanza ai costruttori ci ha permesso di approfondirne le problematiche e di sviluppare soluzioni innovative, incentrate sull’assoluta affidabilità, sicurezza e ottimizzazione delle prestazioni. Negli ultimi 10 anni, la nostra dedizione al mercato del sollevamento, oltre alle applicazioni per piattaforme aeree, ha compreso diverse tipologie di gru e sollevatori telescopici”. Con questo preambolo, Venturi ci introduce alla grande innovazione che ha illuminato di recente l’implementazione delle valvole sulle PLE dei maggiori produttori europei. Si tratta di una valvola di concezione assolutamente rivoluzionaria, denominata Gravity Lowering Valve, la cui gestazione di ricerca e sviluppo contempla una disamina molto precisa ed esauriente. “Uno degli annosi problemi relativi alle piattaforme aeree, soprattutto in presenza di un distributore proporzionale, è la stabilizzazione del movimento di discesa del braccio - spiega Venturi -
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Questa stabilizzazione risulta, nella maggioranza dei casi in cui vengono utilizzate valvole di bilanciamento tradizionali montate sui cilindri di movimentazione, molto imprecisa e irregolare e costringe a montare alcune strozzature sulle linee di mandata e di ritorno per raggiungere una stabilità quantomeno accettabile (provocando però un innalzamento indesiderato delle pressioni e delle temperature di lavoro del sistema idraulico). Il conseguente irrigidimento generale dei movimenti della macchina compromette quindi il comfort dell’operatore e aumenta i consumi di carburante e di energia elettrica, riducendo inoltre i tempi di lavoro fra una ricarica della batteria e quella successiva. Un altro grosso problema è la corretta messa a punto del sistema distributore/ valvola di bilanciamento: infatti il comportamento della macchina varia notevolmente in base alle condizioni di lavoro, ad esempio al variare del carico presente in cesta, alla lunghezza dello sfilo e all’an-
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Attrezzature & Componenti Sensoristica semplificata Il sistema di antiribaltamento e il blocco momento elettronico dei sistemi valvola normalmente implementati sulle PLE, prevede l’utilizzo di quattro sensori di pressione sul cilindro di sollevamento principale (due sul lato fondello e due sul lato stelo). Grazie allo schema brevettato della nuova Gravity Lowering Valve di Atlantic Fluid Tech, i due sensori lato stelo possono essere eliminati in quanto la valvola è in grado di garantire una pressione fissa compresa tra i 3 e i 6 bar sul lato stelo. La sensoristica elettronica può quindi essere semplificata con un conseguente risparmio economico.
golo di manovra. Infatti, nei sistemi tradizionali, queste variabili vanno ad influenzare notevolmente le velocità di lavoro e soprattutto di discesa dei bracci, quando la condizione ideale sarebbe avere una velocità costante indipendentemente dal carico e dalla posizione della macchina”. La sfida raccolta da Atlantic Fluid Tech, dunque, è stata quella di risolvere tutte queste problematiche con un unico prodotto che conferisse molteplici vantaggi alla dinamica di discesa delle PLE. Il cuore della nuova GLV consiste in una valvola di bilanciamento a tutti gli effetti - quindi pienamente rispondente a tutti i canoni di sicurezza attuali e futuri - con la differenza costituita dall’adozione di un nuovo sistema brevettato che permette di pilotare la valvola a bassa pressione, indipendentemente dal carico e dalla posizione della macchina. Inoltre, la portata richiesta durante il movimento di discesa è solamente quella necessaria a creare il segnale di pilotaggio per la valvola di bilanciamento. Questa combinazione di portata e pressione ridotte porta a un risparmio energetico in termini di potenza assorbita durante la fase di discesa. In alcuni casi, questo risparmio arriva al 70%. Parliamo ora della stabilità conferita dal-
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la valvola durante la discesa del braccio. “Nei sistemi tradizionali - considera ancora Franco Venturi - tralasciando i problemi dovuti ad altri componenti del sistema idraulico (ad esempio componenti legati al distributore o alla pompa), le oscillazioni incontrollate del braccio della piattaforma aerea durante la fase di discesa sono normalmente causate da due fattori: dalla cavitazione del lato stelo del cilindro che causa la chiusura/apertura incontrollata della valvola di bilanciamento oppure dalla conformazione non ottimale dell’elemento di tenuta e controllo del carico della valvola di bilanciamento stessa.
A risoluzione di queste due problematiche, la Gravity Lowering Valve integra un pistone di tenuta con una conformazione particolare che garantisce il controllo millimetrico del movimento del braccio, senza ritardi. Inoltre, la GLV adotta una configurazione brevettata che rende impossibile la cavitazione del lato stelo del cilindro, in quanto l’olio necessario a mantenerlo pressurizzato viene recuperato dal lato opposto del cilindro nel momento stesso in cui inizia il movimento”. Va considerato poi che la velocità di discesa conferita dalla valvola GLV è indipendente dal carico indotto e dalla
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lunghezza dello sfilo. Sempre nei sistemi valvola tradizionali, la velocità di discesa della macchina e la pressione di lavoro, sono variabili e dipendenti sia dal carico trasportato dalla macchina sia dalla sua posizione (lunghezza dello sfilo, angolo di lavoro e così via); in particolare la velocità di discesa aumenta all’aumentare del carico e della lunghezza dello sfilo. sulle gru equipaggiate con il sistema La nuova GLV integra un sistema di Sense. A ben guardare, inoltre, Steady compensazione al carico che permette di è molto più che un radiocomando: è un avere una velocità di discesa e una presvero e proprio “partner” che affianca sione di lavoro costanti ed indipendenti l’operatore per facilitare la sua giornata sia dal carico sia dalla posizione della lavorativa, estremamente ergonomico, macchina. Inoltre, in caso di sovraccarico perché lascia braccia e mani in posizione della cesta, il nuovo sistema garantisce naturale, riducendo la tensione postuun ulteriore livello di sicurezza assenrale. Inoltre è facile da usare grazie alle te nei sistemi tradizionali, in quanto la icone particolarmente intuitive, mentre GLV, oltre un determinato livello di cala retroilluminazione permette di lavorico, va autonomamente a ridurre la verare anche nelle ore in cui la luce cominlocità di discesa, aumentando i margini cia a scarseggiare. Copre, infine, tutti i di sicurezza. canali di frequenza al mondo e dispone di una scheda di memoria rimovibile in cui è possibile salvare le proprie imposta-
Sulla facilità di installazione della Gravity Lowering Valve, interviene Carlo Alberto Rossi, direttore vendite di Atlantic Fluid Tech. “Parlando sempre delle valvole di bilanciamento tradizionali - considera Rossi - è evidente che la fase iniziale di messa a punto di questo componente sulla piattaforma aerea è normalmente abbastanza lunga. La ragione è che vi è zioni personali. Dotato di un display TFT la necessità di ottimizzare il ‘dialogo’ fra da 3,5”, Steady garantisce infine un alto i vari componenti dell’impianto idraulico livello di qualità dell’immagine, offrendo prima di trovare la configurazione corretfeedback dettagliati e precisi. Un altro ta e ottimale. La nuova GLV è invece una gioiello della tecnologia è RACE – Removalvola plug & play: è in grado di dialote Assistant Control Effer – il nuovo sigare con i sistemi idraulici più disparati stema di connettività per le gru Effer che senza nessuna particolare messa a punto permette di rimanere sempre connessi iniziale. Inoltre la flessibilità della compoalla gru, con la possibilità di accedere a nentistica utilizzata ne permette l’utilizzo tutti i dati necessari. Fondamentale per su una vasta gamma di macchine, dalle pianificare il lavoro e per intervenire più piccole per quote di altezza operativa tempestivamente in caso di necessità. da 7 m fino alle più grandi, al limite dei Con Race è possibile monitorare da re60 m”. moto la gru da qualsiasi device mobile o fisso: basta accedere al portale, senza dover scaricare programmi o app spe-
cifiche, e in caso di difficoltà, ovunque ci si trovi, il Service Point di Effer può verificare istantaneamente il problema e intervenire subito con la risoluzione da remoto dell’anomalia. Race consente di raccogliere una gran mole di dati che permettono il monitoraggio e una miglior gestione della macchina: si può visualizzare il tragitto della gru dal pannello di controllo, monitorare il tempo effettivo di lavoro e misurare la percentuale di utilizzo delle attrezzature quali il jib, il cestello o le forche. Ma si può anche visualizzare le performance di più unità, per un miglior controllo della flotta. Un particolare sicuramente molto utile anche al noleggiatore. Senza contare i vantaggi in termini di manutenzione preventiva, dal momento che dal pannello è possibile sapere quanto manca alla manutenzione della gru e si possono quindi predisporre in anticipo gli interventi.
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Attrezzature & Componenti BRIGADE ELECTRONICS
Un suono bianco per la vita GLI ALLARMI DI RETROMARCIA BBS-TEK, ANCHE IN VERSIONE SMART, CONTRO GLI INCIDENTI NEL SETTORE DEI CARRELLI ELEVATORI
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li incidenti che coinvolgono carrelli elevatori in ambienti industriali sono purtroppo comuni. Velocità eccessive, guida con carichi sollevati, procedure non corrette di retromarcia, svolta o frenatura, carichi non uniformi o instabili e la mancanza di comunicazione in fabbrica possono essere causa di infortuni o addirittura di morte. Sebbene le statistiche indichino una notevole diminuzione dagli anni Settanta, quando si registravano circa 30 morti all’anno a causa di incidenti con carrelli elevatori, continuano a verificarsi con re-
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golarità infortuni che avrebbero potuto essere evitati. In Inghilterra, ad esempio, dove l’opinione pubblica dimostra un’attenzione costante a questo tipo di infortuni sul lavoro, due mesi fa si è verificato un incidente mortale in uno stabilimento nel Nottinghamshire e solo nella prima metà del 2019 sono stati segnalati almeno undici casi di gravi infortuni che hanno coinvolto carrelli elevatori. L’angolo cieco posteriore costituisce un enorme problema per qualunque veicolo o macchina operatrice: il 25% degli incidenti mortali sul luogo di lavoro è infatti causato da veicoli in retromarcia. Considerato che il
90% degli incidenti durante le manovre di retromarcia non avviene sulle strade (bensì in aree di carico, aree di sosta per camion, cave, magazzini), oggi più che mai è indispensabile valutare efficacemente il rischio associato a tali manovre. Molti incidenti coinvolgono lavoratori che si sono spostati involontariamente sul percorso di un carrello elevatore, e i costi finanziari dei danni ai veicoli e ad altri beni e dei tempi di inattività dei dipendenti feriti, così come le spese legali e i costi emotivi legati agli infortuni, possono essere significativi. Di conseguenza, gli allarmi di retromarcia a suono bianco stanno rapidamente diventando un dispositivo indispensabile per i veicoli industriali, come i carrelli elevatori, così come gli autoribaltabili, i sollevatori telescopici e gli escavatori, dove la posizione dell’operatore, le paratie e la ridotta visibilità posteriore possono limitare la visibilità del conducente. Lo sviluppo tecnologico degli allarmi di retromarcia bbs-tek a suono bianco, progettati e realizzati da Brigade Electronics consentono ai conducenti e agli operatori dei carrelli elevatori di manovrare e
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guidare con maggiore sicurezza grazie a un’ampia gamma di frequenze di rumore bianco (White Sound), che consente a chi si trova nelle vicinanze di localizzare
Sicurezza anche nel silenzio A Brigade Electronics è stato assegnato l’ambito premio Innovation Award prestigiosi Motor Transport Awards 2019 che si sono svolti nel luglio scorso al Park Lane di Londra. Questi riconoscimenti sono un metro di misura dell’eccellenza nel settore dei veicoli commerciali, e la giuria è interamente composta da esperti indipendenti del settore. L’Innovation Award, che premia le tecnologie più innovative nel settore del trasporto delle merci su strada, è stato aggiudicato al dispositivo Brigade denominato Quiet Vehicle Sounder, un sistema acustico di avvertimento per i veicoli che segnala agli utenti della strada vulnerabili un veicolo elettrico o ibrido in avvicinamento.
immediatamente la direzione da cui proviene il suono. Grazie al suono a banda larga, l’allarme è più facilmente udibile dagli operatori che indossano dispositivi di protezione auricolare (DPA) e dalle persone con difficoltà uditive. Inoltre, l’allarme emette un suono meno fastidioso che si disperde velocemente ed è quindi circoscritto alla sola zona di pericolo. Gli allarmi di retromarcia Brigade Electronics a suono bianco brevettati sono, a detta degli utilizzatori internazionali in molti settori di impiego, tra gli allarmi più sicuri al mondo grazie alla direzionalità del suono e alla loro localizzazione immediata. Questa serie ha
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visto di recente l’introduzione dei modelli Smart con regolazione automatica del volume e implementati con una funzionalità intelligente. I moduli bbs-tek Smart infatti regolano continuamente il volume mantenendolo sempre di 5-10 dB al di sopra del rumore ambientale, facendo di questi sistemi gli strumenti ideali per gli ambienti con livelli di rumorosità variabili.
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Attrezzature & Componenti TELECRANE ITALIA
Qualità sul ponte di comando
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a realtà di Telecrane Italia, con oltre 100.000 unità di radiocomando consegnate in quasi 20 anni di attività, si conferma oggi tra i protagonisti europei nel settore del controllo remoto di macchine e sistemi di sollevamento per applicazioni standard dedicate in modo particolare al mercato dell’industrial lifting (per tipologie di impianti come le gru a ponte e i paranchi). Telecrane Italia durante questo lungo periodo di attività ha costantemente garantito ai propri partner qualità ed affidabilità per le linee di prodotto che vengono introdotte sul mercato esclusivamente dopo aver superato numerosi test e collaudi di buon funzionamento. Guardando alla proposta di Telecrane al GIS 2019 (Padiglione 1, stand C18), il primo piano sarà dedicato all’intera gamma Silver Line inclusi i nuovi modelli Nova con sirena integrata e
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Tender per l’automazione industriale. Alle Giornate del Sollevamento di Piacenza, poi, è dedicata una vera anteprima mondiale incentrata sul nuovo modello di radiocomando Silver Ranger che sarà disponibile a partire dal 2020. Questo prodotto sarà dotato di serie oppure a richiesta di display, selettori, nuova tecnologia PLL
per la gestione di data feedback, possibilità interfaccia con diversi tipi di applicazioni PLC, multi-tensione e nuovo sistema di memoria. Allo stand Telecrane saranno disponibili alla prova anche i nuovi software dedicati e i visitatori specializzati avranno l’opportunità di effettuare brevi training tecnici personalizzati su ogni prodotto.
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Una certificazione completa
AREA ESTERNA
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Telecrane ha ottenuto le nuove certificazioni ISO 9001 per la qualità aziendale e RED (Radio Equipment Directive) per la conformità dei prodotti alle Direttive Europee di riferimento. Il prodotto Telecrane oggi è garantito dagli enti esterni più accreditati a livello internazionale ed è corroborato, oltre che dalla certificazione UNI EN ISO 9001:2000 del produttore a garanzia della cura e qualità costruttiva del radiocomando, anche dalla certificazione di conformità Ce secondo la direttiva R&TTE, rilasciata da un ente esterno indipendente. In questo caso, in affiancamento alla marchiatura Ce del prodotto compaiono le quattro cifre che identificano l’ente certificatore. Telecrane è dotata inoltre della certificazione di prodotto secondo la Direttiva Macchine 2006/42/EC che indica la completa conformità del radiocomando per l’applicazione su macchine nel campo del sollevamento industriale. I prodotti Telecrane sono dotati infine del Certificato GOST-R per il mercato russo.
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PIACENZAEccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale Sollevamento, Trasporti 3-5 OTTOBRE
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Movimentazione Industriale e Portuale CROWN
La forza retrattile DAL COSTRUTTORE TEDESCO ARRIVA NEGLI SPAZI DI PIACENZA EXPO LA SERIE NOVITÀ ASSOLUTA ESR. POTENZA PURA E INTELLIGENZA DI CONTROLLO TRA GLI SCAFFALI E IN CONDIZIONI ESTREME
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a movimentazione è servita, per ogni esigenza sofisticata di magazzino e in tutti quei contesti che escludono ogni compromesso dal lato delle dinamiche operative più complesse e difficili. Il messaggio, semplice e sicuro, arriva al GIS 2019 dalla gamma Crown - presente allo stand A2c-B1c, Padiglione 1 - , tra gli attori più attesi sul fronte della gestione logistica, con un’offerta espositiva davvero efficace. scena principale è riservata in fiera dalla nuova serie di carrelli retrattili ESR, con altezze di sollevamento fino a 13.000 mm e capacità di carico fino a due tonnellate. Il retrattile serie ESR di Crown offre una serie di altezze di sollevamento, portate, livelli di prestazione e caratteristiche ope-
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ratore che si adattano a ogni ciclo diversificato di lavoro. Grazie all’intelligente sistema OCS (Optimised Cornering Speed) di Crown, che adatta automaticamente accelerazione e decelerazione in curva per assicurare prestazioni e sicurezza massime, gli operatori migliorano padronanza del mezzo e prestazioni, elevando i valori di controllo agevole e preciso delle funzioni idrauliche e la gamma completa di funzionalità standard e opzionali studiate per aumentare l’efficienza di utilizzo. Crown ha implementato sui modelli ESR i suoi motori a pompa idraulica e a trazione CA in grado di ottimizzare le prestazioni del carrello retrattile, migliorandone l’efficienza energetica e riducendo la
manutenzione. Questi motori, robusti e sovradimensionati, erogano una potenza affidabile, funzionando a temperatura più bassa nelle applicazioni più gravose. Veniamo all’ergonomia, che ricopre un ruolo chiave sotto molti aspetti nel bagaglio di valori del retrattile serie ESR. Dai comandi al comfort, l’obiettivo è quello di migliorare la produttività in ogni movimento. Per esempio, l’esclusivo sedile girevole MoveSeat di Crown con poggiatesta integrato si inclina all’indietro per incrementare la visibilità, riducendo le sollecitazioni su collo e schiena. Con quattro modelli (con il vertice nel ESR 5280S), tre capacità e altezze di sollevamento fino a 13 metri, il retrattile
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serie ESR offre una flessibilità totale per affrontare diverse configurazioni di scaffali, limitazioni di spazio, condizioni ambientali estreme e altre problematiche relative alla logistica più complessa. Il design asciutto permette agli operatori di entrare e uscire dalle scaffalature drive-in con maggiore facilità ed efficienza. Al GIS 2019 di Crown, partecipazione doverosa anche per il fortunato e ormai universalmente noto e apprezzato
transpallet elettrico WP 3010, nel novero della consolidata serie WP 3000 del costruttore tedesco. Con un peso a partire da 279 kg senza batteria, questo carrello ha una portata fino a 1,6 tonnellate e coniuga mirabilmente leggerezza e potenza operativa. Tra gli altri highlight di Crown a Piacenza, vanno menzionati inoltre il commissionatore Work Assist Vehicle, meglio conosciuto come Wave, e il nuovo sollevatore doppio, l’agile e compatto DS 3040.
Partner di soluzioni “Nel corso di GIS presenteremo la nostra gamma di prodotti per la movimentazione dei materiali. Si tratta di modelli in grado di soddisfare la crescente richiesta da parte dei nostri clienti per soluzioni che incrementino la produttività e contengano i costi di gestione del magazzino - spiega Roberto De Gasperin, direttore generale di Crown in Italia - I nostri clienti si aspettano da noi prodotti robusti, affidabili e tecnologie avanzate per migliorare continuamente la produttività degli operatori e l’efficienza della loro flotta di carrelli. Grazie all’affidabilità e all’innovazione dei nostri carrelli elevatori e delle dotazioni Crown, garantiamo quindi una maggiore sostenibilità”. Con la presenza diretta in Italia (la sede è a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano), i clienti possono trarre vantaggio dalla vicinanza di Crown al mercato domestico e da un livello costante di qualità, sia nelle soluzioni di prodotto che nei servizi di post-vendita. “La nostra vasta gamma di prodotti, di soluzioni finanziarie e servizi di manutenzione su misura e orientati al cliente, ci permettono di fornire risposte individuali a specifiche esigenze”, conferma De Gasperin.
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Movimentazione Industriale e Portuale COMBILIFT/EURO ASSISTANCE
Il ponte mobile delle opportunità SI CHIAMA STRADDLE CARRIER ED È UN AUTENTICO CARROPONTE DELLE MERAVIGLIE SU RUOTE. DESTINATO ALLA MOVIMENTAZIONE DI CONTAINER, SI RIVELA POI UN AUTENTICO PRODIGIO MULTIFUNZIONE NEI PIÙ DIVERSI SETTORI MANIFATTURIERI
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andava ben al di là della semplice movimentazione di container. All’inizio, lo Straddle Carrier di Combilift poteva addirittura far nascere dei dubbi sulla reale capacità di sollevamento dei container, rispetto alle quote più elevate che possono essere raggiunte da un reachstacker, ma è proprio nel confronto con il reachstacker che nascono le prime considerazioni sui vantaggi che rendono lo Straddle Carrier un modulo operativo decisamente straordinario. Una nota iniziale potrebbe riguardare già l’aspetto dell’acquisto; un reachstacker costa molto di più rispetto a un carroponte semovente. Inoltre va considerato che, nel tempo, i costi di manutenzione e di gestione dello Straddle Carrier si rivelano sensibilmente inferiori, sempre riguardo
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a sua apparizione negli spazi aperti del GIS 2019 non potrà che richiamare ancora una volta lo sguardo tecnico e introspettivo degli addetti ai lavori. Lo Straddle Carrier di Combilift è una presenza ormai consueta all’appuntamento biennale delle Giornate del Sollevamento a Piacenza Expo ma non smette di stupire per i contenuti di agile versatilità veicolati da una struttura e da una dinamica assolutamente uniche. Portato sul mercato italiano dalla sapiente e autorevole realtà commerciale di Euro Assistance Group, lo Straddle Carrier è un carroponte semovente la cui vocazione iniziale era stata individuata soprattutto nel trasporto di container, secondo parametri di movimentazione dei carichi fino alla terza altezza. In seguito, gli operatori hanno capito di trovarsi di fronte a una macchina che offriva un caleidoscopio di opportunità operative che
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Movimentazione Industriale e Portuale al reachstacker. Eppure l’aspetto più importante - senza dimenticare l’economia di gestione di questa tipologia mobile - va identificato proprio nella versatilità a cui prima facevamo accenno. Lo Straddle Carrier può essere destinato a un ampio spettro di applicazioni. La sua pressione limitata al suolo gli consente di accedere ad aree assolutamente inibite alla poderosa sagoma di un reachstacker. Inoltre, il carroponte semovente di Combilift è un mezzo che si può utilizzare indifferentemente all’esterno, nei piazzali e sulla banchine delle aree portuali, come all’interno di strutture logistiche e industriali. Anche la struttura che compone lo Straddle Carrier è speciale e obbedisce a una filosofia di tipo modulare. Può funzionare come un carroponte che non ha il vincolo dell’amovibilità, e in
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questo caso la sua funzione si rivolge a numerosissimi settori - dalla logistica già menzionata al trasporto di carichi pesanti e di container, fino alle applica-
zioni nel settore energetico e dei grandi impianti, alla carpenteria pesante, alla movimentazione dei materiali per le grandi costruzioni, al material handling
Personalità a misura d’azione Lo Straddle Carrier è completamente personalizzabile in base alle esigenze del cliente attraverso un’ampia scelta di optional e attrezzature supplementari. A partire dalle cabine di guida, ergonomiche in ogni variante, in grado di offrire un grado di visibilità eccellente e completa per eseguire in velocità e sicurezza tutte le operazioni di sollevamento e movimentazione richieste. La porta frontale (optional) aumenta ulteriormente la sicurezza dell’operatore e permette di massimizzare la densità di stoccaggio grazie allo sfruttamento dello spazio laterale. I sistemi di stoccaggio comprendono poi un traslatore anteriore e unoposteriore indipendenti da +/- 200 mm per realizzare un perfetto posizionamento dei manufatti. Varie opzioni di aggancio (catene e ganci manuali o sistema Auto Attachment con quattro punti twist lock), opzione di ribaltamento container e varie tipologie di supporti e stabilizzatori di carico completano un’offerta di opportunità operative davvero d’eccezione. Il modello di Straddle Carrier Combilift in esposizione è dotato anche di equipaggiamento e dispositivi di illuminazione e di segnalazione idonei alla circolazione saltuaria su strada.
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più sofisticato di tank e isotank, passando per l’ambito dei servizi nel settore manifatturiero, nella lavorazione dei metalli, nel trasporto e nella movimentazione di manufatti gravosi come i generatori, nell’ambito del calcestruzzo e molto altro ancora. Allo Straddle Carrier, proprio in virtù di questa polivalenza di destinazione funzionale, si possono applicare molteplici attrezzature, dal semplice twistlock agli equipaggiamenti più particolari come i dispositivi di sollevamento magnetici. Lo Straddle Carrier potrebbe definirsi un prodotto di nicchia. Eppure, guardando agli esempi di impiego da parte delle aziende che contemplano le esigenze più
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Movimentazione Industriale e Portuale sofisticate, questo modello di Combilift si presenta come una macchina in grado di risolvere molte problematiche - come quelle relative, ad esempio, alle operazioni delicate e complesse di movimentazione e stoccaggio degli iso-tank nell’industria chimica. Tra i numerosi settori dove l’utilità dello Straddle Carrier è già stata recepita troviamo, ad esempio, l’industria del marmo, per la quale Euro Assistance prevede in dotazione allo Straddle Carrier Combilift tutta una serie di attrezzature particolari che consentono alle lastre una modalità di impilaggio alternativo in verticale oppure in orizzontale, secondo le necessità di movimentazione nelle aree di stoccaggio e nei magazzini, oppure diversi cavalletti e altre personalizzazioni possibili a misura delle esigenze del cliente di settore.
Ora ci occorre una sintesi in cifre delle potenzialità operative offerte dallo Straddle Carrier. Riguardo ai container la movimentazione da parte del carroponte semovente Combilift può realizzarsi per moduli delle dimensioni da 20’ a 45’. Le portate che lo Straddle Carrier può realizzare, nelle sue varie versioni diversificate, vanno dalle 30 alle 100 tonnellate, mentre le configurazioni disponibili prevedono una singola altezza (ideale per il trasporto merci e per il carico e scarico dai camion) oppure con sistema telescopico, adatto alle operazioni di impilaggio a doppia o tripla altezza. Il design dello Straddle Carrier e il sistema di sterzo su due ruote permettono una grande manovrabilità negli spazi ristretti e il massimo sfruttamento delle aree di stoccaggio mentre l’al-
tezza contenuta, anche a pieno carico, ne consente l’ingresso anche nelle aree interne e nei magazzini. Abbiamo già parlato della ridotta pressione al suolo; questa prerogativa è conferita dalla dotazione di pneumatici larghi in gomma superelastica che mantengono anche un’ottima dinamica di manovra anche su terreni semi-dissestati. E per il trasferimento dello Straddle Carrier da un luogo all’altro? Niente di più efficiente ed economico: può essere trasportato senza problemi all’interno di container o su normali camion per raggiungere qualsiasi destinazione dove è richiesta la sua preziosa e polivalente operatività. Negli spazi del GIS 2019 (Area esterna, M2-N1), lo Straddle Carrier di Combilift arriverà in una versione inedita che conferma la grande versatilità di questo
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modello rivelato al mercato italiano da Euro Assistance. Si tratta di un Combilift Straddle Carrier da 36 ton, equipaggiato con cabina per guida uomo a bordo ma con la possibilità di essere guidato da remoto tramite radiocomando. Questa nuova versione è studiata per la movimentazione di carichi di diverse dimensioni, da 3.500 a 10.500 mm, quindi con una notevole flessibilità di impiego. Durante i tre giorni delle Giornate del Sollevamento a Piacenza, questo mezzo sarà a disposizio-
ne per varie demo pratiche, negli stessi spazi dell’Area esterna. Il Combilift Straddle Carrier da 36 ton è dotato di un’attrezzatura idraulica speciale che “abbraccia” il carico rendendo le movimentazioni veloci, particolarmente stabili e sicure, con un rischio estremamente ridotto di danneggiare i materiali trasportati. Questa attrezzatura rende inoltre possibile la movimentazione in diverse modalità, dal trasferimento del pacco intero oppure di singole parti di carico.
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Questo nuovo modello dello Straddle Carrier Combilift è telescopico e può sollevare fino alla seconda altezza. Può operare all’esterno su terreni anche semi-dissestati ma può anche entrare all’interno di magazzini e stabilimenti - in virtù della limitata altezza al suolo - per l’approvvigionamento diretto alla produzione o ad aree di stoccaggio coperte. Questo modello è inoltre adatto al carico e allo scarico veloce e sicuro dei rimorchi.
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Movimentazione Industriale e Portuale CVS FERRARI
Serie immortale LANCIATA QUATTRO ANNI FA, LA RIVOLUZIONARIA LINEA DI REACHSTACKER F500 CONTINUA LA SUA MARCIA TRIONFALE. I MODELLI SONO ANCORA OGGI ATTUALI NEL DESIGN E NELLA TECNOLOGIA
R
epetita juvant, soprattutto se ad essere ribadite sono i concetti che durano nel tempo. Da ricordare è la grande innovazione costituita dalla serie F500 di reachstacker CVS Ferrari, in grado di rappresentare ancora l’avanguardia nel comparto portuale. L’ingegneria avanzata e un design fuori dagli schemi hanno spostato ancora più in su l’asticella degli standard ope-
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rativi per questa tipologia di macchine, abbinando al comfort dell’operatore in cabina una visibilità eccellente, sempre in equilibrio tra affidabilità funzionale e rispetto per l’ambiente. La nuova F500 è stata studiata per l’utilizzo continuativo in terminal heavy-duty seguendo le esperienze pregresse dei clienti CVS Ferrari, al lavoro nelle aree di movimentazione e carico più estreme,
sottoposti a sbalzi climatici al limite della resistenza oppure in presenza di atmosfere molto corrosive. Gli stessi operatori dei terminal per contenitori hanno guidato gli ingegneri CVS Ferrari verso le scelte più appropriate per realizzare un reachstacker dai requisiti straordinari, tutti da rileggere con la massima attenzione. La cabina del CVS Ferrari F500, ad esempio è denominata Aria per la concezione
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ergonomica e di comfort totale a vantaggio dell’operatore. L’ampio vetro di sicurezza anteriore, di forma curva, permette una visuale completa, solo attuando lo spostamento dei montanti in posizione arretrata. In particolare, il vetro superiore in policarbonato di sicurezza crea un continuum di superficie con il vetro anteriore, conferendo una visibilità panoramica senza interruzioni. Il cruscotto anteriore è stato rimosso per ricavare più spazio per l’operatore mentre il sistema di climatizzazione con 12 bocchette di aerazione comandate in modo automatico o manuale concede il massimo sollievo nei contesti climatici estremi che menzionavamo sopra. Sul fronte del controllo, il display VIEW2 HD informa con estrema chiarezza e immediatezza l’operatore anche in situazioni di luce solare e il joystick multifunzione permette di controllare ogni operatività del reachstacker. Il modello CVS Ferrari F500 adotta le più moderne tecnologie di power train, con motori dal minimo impatto ambientale, già conformi alle ultime normative europee sulle emissioni. L’innovativo sistema di raffreddamento a circuiti separati e completamente indipendenti è dedicato in modalità singola rispettivamente a motore, trasmissione, olio idraulico, olio freni e aria del turbo, a
garanzia di una temperatura ottimale in ogni condizione climatica. La ventola motore a rotazione limitata raffredda l’aria del turbo e il liquido del motore; l’olio del cambio e l’olio idraulico sono invece raffreddati da una ventola idraulica a controllo variabile posta sul fianco della macchina e la combinazione dei sistemi garantisce l’80% in più di scambio termico paragonato ad un tradizionale reach stacker. Veniamo al sistema idraulico. Il punto di lavoro delle pompe a cilindrata variabile di Bosch Rexroth viene regolato dalla F500 in funzione del carico (load sensing) e anche in funzione dell’erogazione del motore. Questa modalità comporta il vantaggio di un minore consumo di carburante, l’assenza di shock e una reattività del motore ad alti livelli, con l’eliminazione di stress meccanici. Il reachstacker CVS Ferrari F500 implementa inoltre un sistema elettronico ad alta integrazione - ridondante e in accordo alla norma EN13000 - in grado di monitorare tutte le funzioni e di fornire report all’operatore sullo stato funzionale della macchina. Il concetto Plug and Go ha ridotto, inoltre, il numero delle centraline elettroniche: il sistema utilizza gli stessi componenti per favorire la gestione e la reperibilità dei ricambi.
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Il successo continua in Egitto Il successo della serie F500 da anni segna la vittoria di CVS Ferrari nelle forniture portuali internazionali. Oggi l’accento è sull’Egitto, dove CVS Ferrari ha venduto tre reachstacker F500.RS6 al terminalista Port Said Cargo & Container Handling Company (P.S.C.CH.) e due macchine della stessa serie a Damietta Cargo & Container Handling Company (D.C.CH.). P.S.C.CH. ha aggiunto all’ordine anche un carrello elevatore a forche da 32 t destinato a Port Said. L’autorevolezza di CVS Ferrari nel paese nordafricano confermata anche da Alexandria International Container Terminal (AICT), titolare odierno dell’acquisto di due F500.RS2 che si aggiungono alla flotta di sei reachstacker già in funzione da due anni nelle aree gestite dallo stesso terminalista.
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Agv ELETTRIC80
Movimentazione integrata
NELL’AZIENDA DI VIANO (RE) SI CREANO VEICOLI A GUIDA LASER, SOLUZIONI DI DEPALLETTIZZAZIONE A STRATO, MAGAZZINI AD ALTA DENSITÀ, SISTEMI DI PICKING E MOLTE ALTRE SOLUZIONI. PER UNA FABBRICA INTELLIGENTE E TAILOR MADE
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el campo degli AGV può considerarsi un fenomeno, per il livello tecnologico raggiunto in poco più di trent’anni di attività. La realtà di Elettric80, nata a Viano, in provincia di Reggio Emilia, è specializzata nella realizzazione di soluzioni logistiche automatizzate per le imprese produttrici di beni di largo consumo nei settori beverage, food, tissue ed in ambi-
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ti diversificati. Nel 1992, sempre a Viano nasce anche Bema, impresa dedicata allo sviluppo di sistemi robotizzati sinergici con quelli di Elettric80. Grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e attraverso l’analisi dei processi logistici dei clienti, Elettric80 ha anticipato, oltre venticinque anni fa, il concetto di Industria 4.0: la fabbrica intelligente, interconnessa e digitalizzata, progettando soluzioni tai-
lor-made per la gestione di tutte le attività della supply chiana per assicurare un significativo aumento dell’efficienza in fabbrica e la totale tracciabilità dei prodotti movimentati. I principali sistemi realizzati da Elettric80 e Bema riguardano robot di palettizzazione, una vasta gamma di veicoli a guida laser (LGV/AGV), fasciatori robotizzati ad alta velocità (Silkworm),
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sistemi di controllo palette, etichettatrici robotizzate, soluzioni di depallettizzazione a strato e repacking, magazzini ad alta densità (Smart Store e Crane Store), sistemi di picking e repacking, e soluzioni compatte per il fine linea (Smart Box). Tutto il flusso logistico è gestito centralmente da un’unica piattaforma software SM.I.LE80 (Smart Integrated Logistics); questa piattaforma rappresenta il direttore d’orchestra che assicura l’efficiente integrazione dei sistemi, a garanzia di una conduzione ottimale di tutte le operazioni (dall’ingresso delle materie prime allo stoccaggio, fino alle spedizioni). Ad oggi, Elettric80 ha realizzato circa 300 fabbriche integrate in diverse parti del mondo, installando oltre 2.000 sistemi robotizzati e 4.500 sistemi automatici
La mente gestionale La piattaforma software SM.I.LE80 di Elettric80 assicura la gestione integrata e automatizzata di sistemi e flussi, comunicando con linee di produzione, pallettizzatori, fasciatori e coordinando la movimentazione delle merci con LGV/AGV, lo stoccaggio in magazzino, fino all’organizzazione e pianificazione ottimizzata dei trasporti verso i clienti finali. Sulla base delle esigenze applicative delle aziende clienti e attraverso differenti moduli, coordina flussi intralogistici e differenti sistemi hardware, integra operazioni manuali ed automatiche, comunica con il gestionale della fabbrica del cliente (ERP) e supervisiona in tempo reale le performance dell’intera soluzione, garantendo totale tracciabilità del prodotto, massima efficienza e sicurezza lungo tutta la supply chain.
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a guida laser. L’azienda mantiene saldoil cuore propulsivo a Viano ma nel frattempo ha aperto filiali in Australia, Brasile, Cile, Cina, Emirati Arabi Uniti, Francia, Regno Unito, Messico Polonia, Russia, Svezia, USA e Thailandia, con l’obiettivo di una vicinanza assidua e puntuale ail pubblico sempre crescente dei clienti internazionali. A questo scopo, dal quartier generale di Viano sono state avviate dinamiche di servizi di assistenza da remoto ventiquattr’ore su ventiquattro,
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Agv per sette giorni alla settimana, organizzando anche interventi diretti, in loco, per assicurare alle imprese un’efficienza costante nel tempo. Parlando di prodotti, ci concentriamo nella disamina sui veicoli a guida laser, i moduli LGV, uno dei principali sistemi realizzati da Elettric80 per garantire massima efficienza e sicurezza all’interno di ogni sistema industriale automatizzato. Partendo da questi presupposti, all’interno degli stabilimenti dove è necessaria un’automazione completa del flusso dei materiali, gli LGV/AGV possono gestire non solo i prodotti finiti, ma anche i materiali di packaging da fornire alle linee di produzione. Tutti i sistemi a guida laser sono all’avanguardia e progettati con i migliori componenti disponibili sul mercato: comandi, dispositivi di sicurezza, progettazione meccanica, interfacce uomo-macchina, sistema di
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batterie al litio, configurazioni delle ruote e gruppi di sollevamento. Si tratta di tecnologie affidabili, veloci e flessibili che garantiscono ai clienti Elettric80 una
notevole riduzione di tempi, costi e margine di errore nella gestione dei flussi e nel coordinamento automatizzato dei vari reparti di produzione.
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Agv MOVINCAR
L’autonomia in servizio DALL’OFFERTA DI UN PROTAGONISTA DELLA FORNITURA DI MACCHINE E SISTEMI PER IL MATERIAL HANDLING DERIVANO MACCHINE E PROGETTI SU MISURA PER LA GESTIONE AUTOMATICA E INTEGRATA DI PRODUZIONE E MAGAZZINO
L’
avanguardia della movimentazione passa da Leini, nella provincia di Torino, per diffondere nell’intera Penisola un’offerta di servizio completa e di altissimo profilo. Stiamo parlando di AGV, i veicoli a guida autonoma per i quali Movincar ha studiato soluzioni mirate per ogni singolo progetto richiesto dal cliente. “Abbiamo l’offerta di veicoli AGV più ampia sul mercato - dichiarano i responsabili del gruppo torinese - Possiamo contare su gestionali avanzati che permettono una perfetta sinergia di controllo nell’interfaccia tra noi e il cliente. Offriamo formazione agli utilizzatori e ai manutentori, oltre all’assistenza con tecnici specializzati e da remoto. In buona sostanza, un sistema AGV chiavi in mano”.
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I diversi modelli di carrelli AGV disponibili da Movincar possono essere a forche, con trasporto a bordo (rulli o catene) e con pinze speciali dedicate al tipo di prodotto da movimentare; inoltre, hanno la facoltà di poter essere controbilanciati o con la dotazione di stabilizzatori. Movincar offre diversi sistemi AGV da traino e sollevamento, per asservimento linea o movimentazione materiale. I sistemi sono configurabili in base alle richieste dei clienti adattandosi a diverse variabili, con portate da 500 kg fino alle 30 tonnellate, in versione unidirezionale, bidirezionale e multidirezionale. Una delle tipologie di AGV più comuni è sicuramente quella dei veicoli da traino che a loro volta si suddividono in trattori e veicoli under-ride. Questi ultimi passa-
no sotto al carico da movimentare e sollevano un perno per agganciare il dolly appositamente adattato e movimentarlo, parcheggiandolo poi nelle zone designate semplicemente ritraendo il perno. Questo tipo di AGV è l’ideale per movimentare pallet, cassette e contenitori. I veicoli under-ride di Synersight disponibili da Movincar (in vendita e a noleggio) sono in grado di trasportare carichi fino a 3 tonnellate di peso e di muoversi alla velocità limite di 2,4 km/h. Il funzionamento è con banda magnetica oppure ottica. L’AGV della gamma Movexx, sempre distribuita da Movincar, presenta uno scanner laser per una maggior precisione nella rilevazione degli ostacoli. Questo scanner permette al veicolo di raggiungere una velocità massima di
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6 km/h ed è in grado di leggere i tags RFID, consentendo così di variare la velocità a seconda delle necessità. I trattori AGV di Synersight invece permettono il traino di carrelli tramite un opportuno gancio meccanico. Si tratta di modelli economici, ecologici nella propulsione e molto silenziosi. In virtù del design compatto questi trattori sono estremamente manovrabile e consentono un traino di merci fino a 25 tonnellate. Altra tipologia di mezzo spesso utilizzata e richiesta dai clienti Movincar è quella degli AGV per sollevamento, spesso basati sulla collaudata tecnologia dei carrelli da magazzino (con lo stesso grado di affidabilità). Nell’ambito della produzione e dell’intralogistica dei clienti Movincar, questi veicoli vengono utilizzati per au-
Movimentazione nazionale Un parco mezzi di oltre 2.000 veicoli ogni giorno percorre gli aeroporti, le aree portuali, gli stabilimenti e i centri logistici nevralgici del nostro paese. Questa è la fotografia dell’universo Movincar, il gruppo di Leivi (diffuso in tutto il territorio nazionale) che da quarant’anni svolge una preziosa missione imprenditoriale nel noleggio, nella vendita e nell’assistenza a carrelli e sistemi per la movimentazione delle merci. Con l’introduzione della divisione “veicoli elettrici” nell’arco di pochi anni il gruppo si è consolidato come leader anche nei settori utilities (per le forniture a enti pubblici e privati), nelle vetture da golf e da turismo oltre che nella personalizzazione di vetture multifunzionali.
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Agv mentare la produttività e l’efficienza. Il sistema di magazzinaggio automatico consente di automatizzare una serie di attività a scarso valore aggiunto aumentando il livello di sicurezza. Grazie a questo nuovo sistema, il personale ha la possibilità di abbandonare i trasferimenti ordinari per passare a mansioni più produttive. Installando un sistema di carrelli a guida automatica, i vantaggi sono quelli del risparmio legato alla riduzione dei danni arrecati ai prodotti trasportati e alle strutture, oltre al minor costo legato alla manodopera. Grazie alla navigazione laser ora è possibile effettuare senza problemi trasporti precisi al millimetro. Gran parte dei carrelli AGV che propone Movincar utilizza questo sistema di guida che necessita solamente dell’installazione di catarifrangenti. Questi vengono scansionati dal laser per determinare la posizione e consentire un rapido avvio del progetto di movimentazione, con un’estrema flessibilità in caso di modifica.
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Trasporti Eccezionali GOLDHOFER
L’asse sterzante dell’innovazione IL COSTRUTTORE TEDESCO PUNTA SUL GIS PER DIVULGARE LA TECNOLOGIA D’ECCEZIONE DEI SEMIRIMORCHI RIBASSATI MPA E STZ-VP
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utto pronto per la partecipazione in grande stile di Goldhofer al GIS 2019. Al centro dell’esposizione del marchio tedesco, naturalmente, le serie di semirimorchi MPA e STZ-VP a pianale extra-ribassato e con pneumatici 245. La tecnologia MPA – lanciata da Goldhofer nel 2014 – conquista ancora gli osservatori internazionali del settore con la sua concezione economica – nel senso dell’impiego di pochi componenti essenziali – riferito al sistema degli assali per garantire prestazioni ottimali in termini di controllo, sterzatura, efficacia, smorzamento e corsa delle sospensioni. Un autentico punto di riferimento per i trasporti eccezionali. In particolare, al GIS 2019 (all’interno dello stand
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H16 dell’Area esterna) Goldhofer esibirà tutte le prerogative del modello MPA 4, adatto al carico più pesante e impegnativo - pensiamo alle grandi macchine da costruzione, ad esempio, oppure a manufatti industriali dalle dimensioni particolarmente voluminose e dal peso notevole. Il modulo MPA è stato sviluppato da Goldhofer sulla base della tecnologia delle sospensioni MacPherson. Il risultato è un veicolo per trasporti eccezionali, che riunisce valori tecnici straordinari all’eliminazione di qualsiasi necessità di manutenzione. L’MPA raggiunge la massima portata utile impiegando componenti più leggeri per gli assali (con 12 tonnellate di portata per ogni asse). Due delle notevoli prerogative dell’MPA riguardano, sotto il
profilo dinamico, la sua capacità di sterzata a pianale completamente abbassato e, nel merito della concezione costruttiva, la minima quantità di componenti impiegati per la costruzione del gruppo assale. Questa componentistica essenziale di riferimento comprende un braccio trasversale oscillante (dotato di cuscinetti con lubrificazione molecolare che non necessitano di manutenzione), un ammortizzatore con rinvio sterzo integrato e un supporto ruota (il mozzo ruota è dotato di cuscinetti e sistema frenante BPW ECO-Plus, mentre il cilindro-freni è collocato in posizione protetta, con circuito dell’impianto frenante integrato). Tornando alla dinamica del semirimorchio MPA, va rimarcato l’angolo di ster-
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conferma Marco Ceresa, direttore commerciale Goldhofer per l’Italia. Proprio l’Italia, tra l’altro, ha costituito il fulcro della recente campagna di comunicazione Goldhofer anche per il mercato tedesco, con una promozione straordinaria della partecipazione all’evento GIS 2019, considerato come la più importante vetrina internazionale dei moduli e delle soluzioni di trasporto eccezionale.
zata di 60°, a vantaggio di un’estrema manovrabilità anche in controsterzatura. La corsa della sospensione di 315 mm contribuisce alla minima variazione di impronta lungo tutta la corsa della sospensione e favorisce una lunga durata ai pneumatici, garantendo un ottimo assorbimento anche in presenza di sottofondi sconnessi. L’altezza del piano di carico poi è davvero bassa (780 mm a sospensioni abbassate), in presenza di un telaio molto leggero e di un momento di torsione estremamente alto. Il semirimorchio a pianale ribassato STZVP 2 è un secondo highlight Goldhofer di peso per il GIS 2019. Si tratta di un
modulo, anche in questo caso, per trasporti pesanti impegnativi anche sotto il profilo logistico, in grado di sostenere il più elevato carico sugli assi, con un peso ridotto del modulo di trasporto e un ampio angolo di sterzata. L’STZ-VP 8 (altra “vedette” Goldhofer per Piacenza) è caratterizzato invece da un pianale estremamente basso (200 mm), una capacità di carico estrema e un reattivo accoppiamento e disaccoppiamento delle sospensioni anteriori. “Questo significa che anche i trasporti a lunga percorrenza più pesanti possono essere gestiti in modo rapido e reattivo, senza la necessità di variazioni di percorso dell’ultim’ora “,
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MPA, una gamma per tre serie La gamma MPA è costituita da semirimorchi da due a otto assi ed è disponibile, su richiesta, con singolo o doppio sfilo, con o senza incavo per trasporto escavatore e con due larghezze di base. La linea MPA-V, dotata di collo d‘oca staccabile, presenta pianali diritti in diverse classi di portata utile e lunghezze, pianali per escavatore e per cisterna e carrelli fino a dieci assi. La linea MPA-K, infine, offre un sistema modulare costituito da colli d‘oca, carrelli anteriori da uno a tre assi, pianali di carico per combinazioni a pianale diritto alto o ribassato e carrelli posteriori da quattro a sette assi.
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Trasporti Eccezionali FAYMONVILLE
Categoria pesi massimi LEGGERO, AFFIDABILE, ESPANDIBILE PER OGNI TRASPORTO PESANTE. ECCO I VANTAGGI DEL NUOVO VARIOMAX PLUS
N
ella gamma di rimorchi ribassati in costante rinnovamento di Faymonville, il nuovo VarioMAX Plus si presenta come soluzione ottimizzata per il carico e il trasporto di macchinari pesanti da costruzione per ingegneria civile, edilizia e lavori stradali, sistemi di convogliamento e frantumazione nei settori della demolizione e del recupero, nonché di trasformatori. Il nuovo rimorchio ribassato consente un carico utile fino a 105 t con carico sull’asse fino a 12 t. I punti forti del rimorchio a pianale ribassato VarioMAX Plus riguardano la sua elevata capacità di carico, la versatilità modulare e la manovrabilità. Ispirato alla collaudata tecnologia CombiMAX, VarioMAX Plus offre la possibilità di espandere in un secondo momento la combinazione scelta inizialmente .
Questa prerogativa è possibile grazie al “jolly”, la tecnologia collaudata dell‘assale di Faymonville con la quale i requisiti di maggiore portata possono essere usati per integrare un rimorchio monoasse nella configurazione. Tra le caratteristiche tecniche, vanno annoverate la facoltà di scelta fra uno o due punti di separazione sul telaio, il carico verticale a regolazione, la tecnologia full-floating dell‘assale per una corsa di 600 mm e un angolo di sterzatura di 60°, la robustezza strutturale conferita dall’impiego di acciaio ad alta resistenza, la disponibilità per larghezze di 2.550 mm o 2.850 mm e con pneumatici per alte prestazioni da 19,5“ o più compatti da 17,5“. Rainer Noe, product manager di Faymonville, ne riassume i vantaggi: “I punti di forza del semirimorchio a pianale ribas-
sato VarioMAX Plus risiedono nella sua capacità di trasportare carichi utili elevati, nella sua versatilità modulare e nella notevole manovrabilità. La tecnologia jolly consente al cliente una scelta tra una o due intersezioni nella sua combinazione”. Il versatile programma di pianali ribassati del VarioMAX Plus consente svariate possibilità d’impiego. I veicoli cingolati possono essere trasportati sospesi tramite un pianale escavatore con minima altezza da terra. Anche questi pianali extra-bassi sono in modalità telescopica, per la massima versatilità di impiego. Inoltre i bracci e le tavole di copertura si possono essere allargare senza grandi sforzi per essere posizionati su due altezze di carico diverse. I supporti esterni telescopici offrono una stabilità ottimale dei carichi e possono essere forniti con allargatori sospesi.
Adattabilità Hydro Shift La variante dei supporti esterni estensibili longitudinalmente si basa su un allargatore idraulico che funziona secondo il principio Hydro Shift. Questo sistema facilita un adattamento utile del pianale nel senso della larghezza, a garanzia della piena capacità di carico anche in caso di massimo allargamento. In questo pianale extrabasso si può realizzare un’estrazione con grande facilità.
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ompatti e molto pesanti, in grado di procurare molte emicranie notturne a chi deve progettarne il trasferimento in sede. Si tratta dei grandi trasformatori elettrici per l’industria, banco di prova di molte operazioni di trasporto eccezionale, sotto ogni latitudine. Una di queste imprese di alta professionalità logistica è stata portata a termine con successo nei mesi scorsi dallo specialista francese Groupe Cayon, incaricato dal produttore di energia elettrica nazionale EDF (Électricité de France) del trasferimento alla sottostazione di trasformazione di Gennevilliers, di un trasformatore della lunghezza di 6,4 m e del peso di 85 t. Il primo tratto del viaggio del
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trasformatore si è svolto per via fluviale, lungo la Senna, mentre l’ultimo tragitto è stato percorso tramite il trasporto eccezionale programmato da Groupe Cayon, dal porto di approdo a Gennevilliers. Un breve tratto che si è rivelato oltremodo complesso, richiedendo addirittura tre giorni per portare a termine quest’ultima tappa del viaggio. Groupe Cayon ha messo il campo tutto il valore della sua dotazione MSPE Cometto. Per portare a termine l’impresa, infatti, è stato necessario spostare più volte il carico tra un semirimorchio a pianale super-ribassato e un mezzo semovente SPMT. “In configurazione 6 assi più power-pack, il modulo Cometto MSPE ha caricato il trasformatore dopo
l’arrivo alla banchina - spiega Matthieu Lapczynski, responsabile di progetto per i trasporti eccezionali presso Groupe Cayon - Grazie alla lunghezza totale di soli 11,45 m, abbiamo raggiunto agevolmente l’accesso al punto di attracco della nave ma il nostro semovente MSPE ha dovuto superare anche diversi ostacoli sul primo tratto del percorso”. A causa dell’attraversamento di due ponti molto bassi, durante il trasporto è stato necessario, poi, trasbordare il carico su un semirimorchio a pianale super-ribassato 4+6. Per completare gli ultimi metri, il trasformatore è stato nuovamente caricato sull’MSPE. “Nel punto di destinazione non c’era molto spazio - sottolinea ancora
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Matthieu Lapczynski, descrivendo l’ultima fase del trasferimento - Tuttavia, con il semovente Cometto siamo riusciti a posizionarci bene per consentire la successiva installazione del trasformatore”. Lo scorso anno Groupe Cayon ha messo in servizio complessivamente due moduli 6 assi Cometto MSPE 6/4 48 t e due moduli a 4 assi MSPE 4/2 48 t. A questi si sono aggiunti due power-pack con una potenza di 129 kW cad. e accessori per l’accoppiamento side-by-side, per poter realizzare anche progetti con i carichi più pesanti e più larghi. L’intero equipaggiamento Cometto MSPE assicura al Groupe Cayon un carico utile di oltre 850 t. Groupe Cayon impiega i semoventi Cometto MSPE sia in configurazione longitudinale a 10 assi sia in configurazione laterale 10+10 per gestire differenti tipologie di carichi. Oltre che per l’ingente portata, i semoventi modulari eccellono per la loro versatilità di configurazione e per la manovrabilità. L’MSPE 48t offre, secondo molti specialisti internazionali, un rapporto davvero d’eccezione tra dimensioni di piattaforma, capacità di carico e TCO a vantaggio dell’impresa.
Flotta da protagonista Groupe Cayon ha alle spalle ormai una storia secolare che ha inizio nel 1925 a Chalon-sur-Saône,spiega Simone Ferriani. Oggi, oltre alla storica sede centrale sita in Borgogna, il Groupe Cayon può vantare un parco mezzi di oltre 1.400 veicoli. Nel corso degli anni l’impresa è stata capace di diversificare il proprio know-how, trasformandosi in un’azienda polivalente che nelle sue attività comprende il noleggio di veicoli fino ai grandi progetti industriali di sollevamento, movimentazione e trasferimento di grandi manufatti e componenti ai siti industriali. Grazie alla dotazione dei moduli Cometto, Groupe Cayon ha acquisito la facoltà di partecipare ai progetti più complessi che coinvolgono mezzi semoventi modulari nelle operazioni di movimentazione e trasporto eccezionale. La gamma MSPE di Cometto prevede infatti portate differenti da 40 a 70 per linea d’assi, in grado di affrontare le operazioni più gravose e impegnative.
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Trasporti Eccezionali SCANIA
Ancora più precisi CONTRASTARE I FURTI DI CARBURANTE E GESTIRE MEGLIO UN CARICO CON SOVRASTRUTTURE. COSÌ L’ECONOMIA OPERATIVA COMPIE UN ALTRO PASSO IN AVANTI
D
iverse funzionalità che hanno l’obiettivo comune di massimizzare l’uptime dei propri veicoli. Li introduce Scania sulla propria gamma di trucks perché i veicoli siano in grado di rispondere al meglio alle operazioni di trasporto richieste, migliorandone l’economia operativa totale. I furti di carburante, ad esempio, costituiscono uno dei maggiori problemi per molti trasportatori in diversi paesi. E l’aspetto peggiore non è esclusivamente il valore del carburante rubato, ma il fatto che il
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veicolo possa rimanere fermo per diverse ore prima di poter continuare a svolgere il lavoro richiesto. “Far sì che gli autocarri siano sempre pronti per le operazioni di trasporto, è una delle sfide più importanti nel nostro settore - evidenzia Alexander Vlaskamp, Senior Vice President di Scania Trucks - Con l’introduzione di servizi intelligenti e connessi, come l’allarme per il furto di carburante, offriamo ai nostri clienti un maggior controllo e una maggiore disponibilità del mezzo stesso”. Scania ha sviluppato una funzione di allarme che
agisce sia a livello locale sul veicolo, sia in remoto se il cliente sceglie il Pacchetto Controllo Scania. In questo caso, vengono inviati SMS ed e-mail di notifica direttamente attraverso il sistema di Fleet Management. Quando attivato, il sistema di allarme monitora il livello di carburante fino a 65 ore e se il livello di carburante scende improvvisamente del 4-8% (a seconda della dimensione del serbatoio) si attiva il segnale acustico dell’allarme. “Se qualcuno manomette il veicolo si viene allertati immediatamente e le conseguenze di un
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eventuale furto di carburante possono essere evitate o almeno ridotte”, ha sottolineato Vlaskamp. “Questo offre serenità ai nostri clienti in quanto i tempi di inattività non pianificati possono essere ridotti o addirittura evitati”. Scania ha introdotto un miglioramento anche nella gestione del carico dell’autocarro. Questa innovazione risulta particolarmente utile nel caso di veicoli allestiti con casse mobili, container o altre sovrastrutture. Per queste applicazioni è cruciale che durante le operazioni di sollevamento o di abbassamento del telaio il movimento sia esclusivamente verticale semplificando così le operazioni di scarramento della cassa. L’introduzione di questa implementazione tecnica è particolarmente importante per veicoli con assali di supporto sterzanti in quanto tendono a muoversi in modo differente visto che le sospensioni pneu-
matiche sull’assale di supporto sono separate. Scania ha eliminato questo rischio introducendo una funzione che, in maniera automatica, rilascia i freni sull’assale di
supporto lasciando che le ruote si muovano liberamente. In questo modo non viene trasferita quindi nessuna forza dall’assale di supporto.
Sempre in connessione Il sistema BCI (Bodywork Communication Interface), interfaccia di comunicazione di Scania, può essere ora utilizzato per monitorare e misurare le funzioni relative all’allestimento dell’autocarro. I dati ottenuti dai sensori, che misurano parametri come peso, temperatura, angoli e allarmi vengono raccolti nel sistema BCI del veicolo. Attraverso lo Scania Communicator questi dati vengono inviati al Fleet Management System, previa sottoscrizione del Pacchetto Controllo Scania. Questo significa che tutti i dati importanti del veicolo e dell’allestimento vengono immagazzinati in un unico posto, con facilità di accesso, consentendo di ridurre l’investimento iniziale per poter accedere a tali dati. “Un allestimento interconnesso significa un maggior controllo per il trasportatore rimarca ancora Vlaskamp - Carichi sensibili come, ad esempio, gli alimenti surgelati, possono essere monitorati e documentati durante tutto il trasporto, garantendo che vengano trasportati nel modo più corretto”.
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Noleggio AUTOVICTOR
Sul ponte della rinascita LO SPECIALISTA DEL SOLLEVAMENTO DEI TRASPORTI ECCEZIONALI HA PROGETTATO E PORTATO A TERMINE LA MOVIMENTAZIONE E IL SOLLEVAMENTO PER IL RIPRISTINO DEL CAVALCAVIA DI ANNONE BRIANZA. UN SIMBOLO DI SPERANZA E ORGOGLIO PER TUTTO IL PAESE
F
u una delle testimonianze più drammatiche dello stato precario di molte, troppe infrastrutture di collegamento nel nostro paese. Oggi il ponte di Annone Brianza diventa invece il simbolo di una possibile rinascita nazionale. Risale al 28 ottobre del 2016 l’incredibile, tragico crollo del cavalcavia di transito - nella provincia di Lecco - a scavalco sulla superstrada 36 che collega Milano alla Valtellina, sotto il peso di un tir di oltre cento tonnellate. A perdere la vita fu Claudio Bertini; la sua vettura, in transito, fu travolta e schiacciata da
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un inferno di ferro e cemento. La costernazione e lo sgomento furono generali, creando un sentimento collettivo di fragilità e inadeguatezza che coinvolse l’intero patrimonio viario italiano, con l’accusa di irresponsabilità riguardo a manutenzione e controllo sulle strutture di collegamento. Oggi, a due anni e nove mesi di distanza da quella tragedia, il ponte di Annone è tornato, sulle ali di Autovictor, grande specialista nel sollevamento e nei trasporti eccezionali che diventa a sua volta l’emblema di un’Italia che funziona. La nuova struttura del ponte in acciaio è a campata
unica (con soletta in calcestruzzo armato) e si estende per 44 metri per un peso totale di circa 250 tonnellate. La sezione del nuovo cavalcavia, con una luce libera maggiore rispetto al ponte precedente, è provvista di percorsi separati per ciclisti e pedoni e a breve vi è prevista anche l’installazione di opportuni dispositivi per la rilevazione delle deformazioni strutturali, con bilance, sensori e telecamere per il monitoraggio e la verifica del rispetto dei limiti di carico. L’ANAS ha affidato ad Autovictor - per l’intero progetto di movimentazione, trasporto e sollevamento - le operazioni di trasferimento e insediamento del ponte dal punto di costruzione all’area di varo, con l’elevazione e la collocazione successiva della nuova travata metallica a sostituzione del ponte crollato. Il nuovo impalcato - del peso, lo ricordiamo, di 250 tonnellate - è stato movimentato utilizzando due carrelli SPMT Scheurle a quattro assi e altri due carrelli SPMT Scheurle a sei assi, equipaggiato con le relative powerpack unit. Oltre ai carrelli SPMT, Autovictor ha messo in campo le tre autogrù più potenti della propria flotta: due modelli Demag - AC 300 e AC 500-2 - e l’ammiraglia Liebherr LTM 1750-9.1. Nelle operazioni è stato coinvolto uno staff di 15 persone tra operatori alle autogrù e ai carrelli SPMT, autisti e tecnici. “Ci siamo occupati totalmente dello studio di fattibilità e della progettazione
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Noleggio
del sollevamento - conferma Alessandro Gino, direttore operativo di Autovictor - Abbiamo scelto di impiegare gru telescopiche nella prospettiva di una maggiore rapidità nelle operazioni di allestimento e disallestimento del cantiere. Come accade in tutti questi lavori particolarmente delicati, anche per il ponte di Annone abbiamo dovuto affrontare e superare non poche problematiche. Nello specifico, la difficoltà principale si è rivelata, in corso d’opera, quella del trasporto. A metà del tragitto, infatti, si è reso necessario sollevare con le autogrù l’intero impalcato per ruotarlo e consentirne il transito su una carreggiata stretta, di circa 5 metri. Inoltre, come al solito, abbiamo affrontato un’autentica corsa contro il tempo. Per tutte le operazioni, dal primo allestimento in campo delle autogrù e dei carrelli SPMT alla
smobilitazione del cantiere e alla riapertura della SS 36 abbiamo avuto a disposizione solo 48 ore per operare senza interruzioni”. La struttura, di 44 m di lunghezza, è stata preassemblata a circa 200 m di distanza dal luogo della sua collocazione definitiva, poi spostata e movimentata con i carrelli SPMT. Ruotata trasversalmente è stata sollevata dalle autogrù e fissata alle spalle di sostegno. Per permettere lo svolgimento dei lavori in totale sicurezza la Statale 36, una delle più trafficate arterie dell’area tra Milano e la Valtellina, è stata completamente chiusa al traffico.
Gli uomini e le attrezzature di Autovictor non solo hanno dovuto rispettare tempi strettissimi e transitare con il manufatto in strade particolarmente strette, ma si sono trovati a fare i conti con la presenza di numerosi alberi lungo la carreggiata e hanno dovuto lavorare spesso con una pioggia battente. Avversità che però non hanno minimamente rallentato i lavori, con la statale SS 36 riaperta con qualche ora di anticipo rispetto ai tempi previsti. Così l’Italia si solleva e va, sulla strada di un’auspicabile rinascita nel segno del progresso, delle tecnologie e della più alta professionalità.
Valore di professionalità Fondata nel 1969 da Vittorino Gino, Autovictor cresce con Angelo e continua a muoversi verso il futuro con Alessandro: tre generazioni specializzate nel sollevamento professionale più evoluto e sofisticato. Autovictor può contare su una struttura operativa in grado di coprire l’intero territorio nazionale, con la possibilità di seguire anche progetti ambito internazionale con l’ausilio del noleggio di servizio di mezzi e attrezzature, dello studio e della progettazione ingegneristica per ogni fase di sollevamento e trasporto eccezionale. La flotta attuale di Autovictor è composta da oltre 270 automezzi suddivisi in autogrù, moduli articolati, piattaforme aeree e sollevatori telescopici. Più di 80 addetti tra tecnici ed operatori scrupolosamente formati e quattro sedi a Novara, Brescia, Gallarate e Gravellona Toce identificano Autovictor tra le più importanti realtà nel settore dei grandi sollevamenti e dei noleggi di servizio con autogrù. Autovictor è certificata UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e BS OHSAS 18001:2007.
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Ottobre 2019
AERIAL PLATFORMS & SPARE PARTS
Piattaforme aeree V27700
V20634
Genie GS1930
€ 4.750
2010
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Electric
365 Hrs ■
7,8 Mtr.
V27756
V27157
Haulotte Compact 8
2017
■
Electric
€ 8.950 109 Hrs ■
8,2 Mtr.
V27412
Genie GS4069BE
2017
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Bi-Energy
€ 29.500 108,1 Hrs ■
14,02 Mtr.
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JLG Toucan 8E
2014
■
Electric
€ 13.950 335 Hrs ■
8,2 Mtr.
V23542
JLG 530LRT
2015
€ 45.000 ■
Diesel 4x4
506 Hrs ■
18,15 Mtr.
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Genie Z30-20NRJ
€ 27.500
2016
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121 Hrs
Electric
■
10,89 Mtr.
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Haulotte HT23RTJ O
2017
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€ 59.500 651 Hrs
Diesel 4x2 ■ 22,5 Mtr. ■ Generator
Haulotte Compact 12
2017
€ 12.500 82 Hrs
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Electric
■
12 Mtr.
V21315
Genie Z80-60RT
2016
€ 79.500 ■
458 Hrs
Diesel 4x4 ■ 26,4 Mtr. ■ Generator
Genie ZX135-70RT
2016
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Diesel 4x4
€ 149.500 418 Hrs ■
43,15 Mtr.
Ricambi
PS-G56820
JL-2420202
HA-24402034802
JRJL-1A18
JRH-1A02
Genie eq. 1287986
JLG original
Haulotte original
JLG eq. 1001212415
Haulotte eq. 2441305360
Sensor, oil pressure brake
Sensor, overload
Tilt sensor
Joystick drive, steer 1 axis, rocker
Joystick drive, steer 1 axis, rocker
Used for Z30-20N, Z34-22N, Z45-25JDC, ...
Used for all JLG scissors and booms provided with an overload module
Used for Compact 10DX, Compact 12DX, H18SX(L), ...
Used for 340AJ, 450AJ, 510AJ, 800AJ, 1250AJP, 1200SJP, 1350SJP, ...
Used for HA16SPX, HA18SPX, HA32PX, ...
BC-24V35A70
VAR-G02
PCB-H316580
TS-13G18
GE-13037-S
Haulotte eq. 2901009770
Genie eq. 1257203, 1257204
Haulotte eq. 2440316580
Haulotte eq. 2440901620
Genie original
Battery charger 24VDC, 220VAC, 35A
Electronic control unit 300A
Electronic card control box
Toggle switch (ON)-OFF-(ON)
Toggle switch (ON)-OFF-(ON)
Used for Optimum 8, Compact 10, Compact 12, Compact 14, STAR10
Used for GS1930, GS2032, GS3246, ...
Used for Optimum 8, Star 10, Compact 10, ...
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Noleggio SAS GROUP
Campioni di servizio DALLA FEDELTÀ COSTANTE ALLE AUTOGRÙ LIEBHERR ALLA LUNGA ESPERIENZA IN MOLTEPLICI SETTORI, L’AZIENDA DI NOVI LIGURE SEGUE L’AVANGUARDIA DELLE NUOVE MACCHINE PER GRANDI SOLLEVAMENTI E IL VALORE DELLA FORMAZIONE PER I GRUISTI DI DOMANI
I
l tempo è sempre tiranno per chi lavora con impegno febbrile nei grandi servizi dell’heavy lifting cantieristico e industriale. Sarà per questo che ascoltando le parole di Alessandro Carino, amministratore unico di SAS Group, abbiamo la sensazione di approfittare generosamente del tempo prezioso che ci viene dedicato. Abbiamo incontrato questo protagonista autentico del solleva-
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mento nazionale per intercessione di Salvo Somma, Area Manager North-West di Liebherr Italia, principale fornitore di SAS Group per la divisione autogrù dell’ampia e diversificata flotta a noleggio dell’azienda di Novi Ligure. Con Alessandro Carino abbiamo parlato di un’attività sempre più importante ed estesa a tutto il territorio italiano. Una missione di servizio che SAS Group porta
avanti da decenni in modo irreprensibile e con un’autorevolezza riconosciuta da un pubblico di committenti numeroso e importante. Nel corso della nostra intervista, abbiamo toccato alcuni temi che riguardano l’attuale stato dell’arte che riguarda SAS Group, uno stadio di sviluppo avanzato nel servizio e nella dotazione tecnica che procede in parallelo con il rapporto di fedeltà che lega l’azienda a Liebherr Italia.
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Alessandro Carino, vogliamo ricordare ai lettori di Sollevare qual è l’identità imprenditoriale di SAS Group? Certamente. SAS Group nasce a Novi Ligure, nella provincia di Alessandria, dove ancora siamo insediati da oltre trent’anni con la nostra sede centrale. Nel corso di tanti anni di attività, abbiamo affiancato al quartier generale di Novi, la filiale di Sannazzaro de’ Burgundi, vicino a Pavia. In seguito, la crescita esponenziale del nostro impegno professionale ci ha portati ad aprire due depositi, a Roma e a Centallo (Cn), e altri punti noleggio a Torino, Milano, Genova, Savona e Cagliari. SAS Group oggi costituisce una realtà presente in modo capillare su tutto il territorio italiano ed è in grado di garantire una copertura rapida in qualsiasi zona su richiesta dei nostri clienti”.
Di quali servizi di sollevamento si occupa la vostra azienda? Ci siamo specializzati in molti ambiti, da quello della cantieristica navale al comparto delle costruzioni, fino alla specializzazione strategica nei settori chimico e petrolchimico. Nel contesto specialistico navale, ci occupiamo, con le nostre autogrù, della realizzazione di montaggi per grandi componenti e impianti che riguardano le imbarcazioni da crociera, e interveniamo anche nei gravosi compiti di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le navi da crociera in realizza-
zione da Fincantieri, ad esempio, dopo la costruzione dello scafo, ci occupiamo noi della movimentazione e dell’allestimento a bordo di tubazioni di servizio, caldaie e altri apparati funzionali. Ci incarichiamo, da ultimo, anche del carico delle derrate alimentari nell’imminenza di una partenza. Per ogni compito di servizio, il parco mezzi SAS Group fornisce autogrù per i grandi sollevamenti e piattaforme aeree per le lavorazioni in quota che comprendono riparazioni, verniciature, implementazioni impiantistiche e altro ancora.
La partecipazione di Salvo Somma al nostro incontro testimonia la fiducia e l’annosa fedeltà di SAS Group alle autogrù Liebherr e al servizio di fornitu-
ra, allestimento e servizio che vi è dedicato dalla filiale di Liebherr Italia. Per noi Liebherr è la pietra d’angolo della nostra flotta a noleggio. Per questo il nostro parco macchine è in continua evoluzione, in modo costante, anno dopo anno. Oggi fanno parte del servizio SAS Group una decina di modelli LTM, con portate che vanno dalle 35 alle 400 tonnellate. L’evoluzione è continua, anche sulla base delle richieste di una committente esigente e precisa nella determinazione di tipologie di servizio ben precise, nei pesi come negli ingombri che determinano le aree di intervento. Questo vale soprattutto per i settori più sensibili dove interveniamo, come i siti che ospitano gli impianti petrolchimici, ad esempio. Tuttavia, le attuali normative e richieste documentali per gli accessi delle macchine da sollevamento e movimentazione alle zone industriali, sono molto stringenti e severe. Per questo la varietà di modelli Liebherr nella nostra flotta è costituisce un grande vantaggio operativo.
Liebherr è un punto fermo per le vostre dinamiche di servizio. Che tipo di interventi realizzate con le tipo-
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Noleggio Poi va ricordato il cantiere delle Metropolitane di Roma e, sempre nella capitale, il sollevamento delle strutture che compongono il prestigioso edificio Nuvola, progettato da Massimiliano Fuksas”.
Incarichi sempre al vertice della vostra esperienza e capacità operativa. Questo impegno assiduo e importante vi spinge a realizzare sempre nuovi investimenti? Abbiamo in programma di acquisire per la nostra flotta, nel prossimo futuro, una macchina importante, un modello Liebherr che arrivi alle 700-800 tonnellate di capacità. La nostra ricerca di soluzioni che garantiscano prestazioni sempre maggiori, poi, è sostenuta dalla preziosa consulenza di Salvo Somma, nell’indicare le opportunità che Liebherr può conferire logie di autogrù LTM negli altri ambiti di lavorazione, oltre a quelli che riguardano il comparto navale e petrolchimico? Abbiamo realizzato un importante sollevamento a Rovigo proprio con la LTM 1400 allestita con falcone a volata variabile nel montaggio delle strutture per il nuovo polo logistico di Amazon. Nell’ambito della grande distribuzione, ci siamo occupati ancora degli impianti di raffreddamento e delle coperture per un grande centro commerciale Leroy Merlin. Tra le imprese del recente passato che vanno ricordate, il primo posto spetta a Expo 2015, una grande avventura che ci ha coinvolto con una flotta di oltre 200 macchine fornite, tra autogrù e piattaforme aeree.
Spirito di evoluzione La realtà primaria di SAS Group nell’ambito del noleggio nazionale conta attualmente su una forza lavoro di 50 dipendenti, con 30 gruisti a servizio diretto dell’azienda. Tra i servizi offerti, il noleggio a breve e a lungo termine con e senza operatore di autogrù (multistrada e rough terrain), piattaforme aeree su autocarro (patente B e C), PLE semoventi e ragni cingolati, sollevatori telescopici. La consegna e il ritiro dei mezzi è previsto per l’intero territorio nazionale, come l’assistenza con ricambi originali e officine mobili attrezzate. I corsi di formazione svolti da SAS Group e accreditati dalla Regione Piemonte riguardano gli operatori di autogrù, carrelli semoventi e PLE. Per qualsiasi necessità di intervento i tecnici SAS Group offrono una consulenza tecnica con sopralluogo in cantiere e relativa redazione di un idoneo e specifico piano di sollevamento. La reperibilità in servizio di SAS Group per ogni intervento, anche in emergenza, è prevista 24 ore su 24 per l’intero arco settimanale, compresi i giorni festivi.
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lezione dei candidati e i nostri selezionatori nella sede di SAS Group faranno la loro conoscenza, approfondendone la rispondenza a parametri professionali ben precisi e in sintonia con le nostre esigenze. I corsi, infine, saranno tenuti, per la parte teorica, dai nostri docenti individuati dalla stessa Regione. Gli istruttori SAS svolgeranno poi l’addestra-
al cliente nell’ottica della flessibilità di utilizzo e trasporto. Ad esempio, le autogrù LTM possono scendere, in assetto di trasferimento, a sole 10 tonnellate per asse, con la rimozione del braccio e di altri elementi funzionali, allo scopo di favorire un transito stradale senza problemi. Liebherr, con la filiale italiana di Monfalcone, ci supporta anche nell’individuare soluzioni e attrezzature adeguate per i nostri interventi, dai carrelli porta-zavorre alle necessità di omologazione stradale e ai sistemi di controllo visivo a bordo macchina, per fare solo qualche esempio”.
SAS Group, proprio in virtù della scelta di macchi-
ne e soluzioni di servizio avanzate, ha sempre posto grande attenzione alla formazione dei suoi gruisti. Nella prospettiva dell’arrivo in flotta di autogrù sempre più sofisticate e prestazioni, avete in programma nuove C iniziative in questo senso?
mento sul campo. La nostra prima ambizione è quella di formare 10-15 persone capaci da avviare al mestiere di gruista. Una professione che per noi di SAS Group mantiene ancora oggi il fascino di una missione affascinante e straordinaria, da svolgere secondo i canoni dell’avanguardia di servizio e dell’eccellenza operativa.
DELIMITA LE AREE, LIMITA GLI INCIDENTI.
M
Proprio in questi mesi, in colY laborazione con la Regione CM Piemonte stiamo mettendo MY a punto una vera e propria scuola per gruisti, forse il priCY mo esempio in Italia di una CMY formazione specifica e uffiK ciale dedicata a questa figura professionale. Nelle ultime settimane, si stanno svolgendo le prime selezioni dei partecipanti. Un’azienda di terza parte svolgerà una prima se-
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DA UNA SOCIETÀ PRIMARIA NELLA GESTIONE DELLE GARANZIE POST-VENDITA ARRIVA UNA PROPOSTA DI GRANDE INTERESSE PER I DEALER DEL SOLLEVAMENTO
C
he sfide ed esigenze pone l’aspetto commerciale post-vendita delle macchine da sollevamento? A rispondere in modo generico potrebbero essere in tanti ma per realizzare una disamina autentica di questa problematica - che riguarda il cliente finale e i suoi referenti, soprattutto il concessionario rivenditore della macchina, che si tratti di una gru o di una piattaforma aerea - è doveroso guardare al mondo dell’auto e alle sue garanzie.
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Al prossimo GIS (nel Padiglione 2, stand P1b) parteciperà una società di riferimento nella gestione del post-vendita per il settore automotive. Si tratta di ConformGest, realtà nata nel 2008 dall’iniziativa di Diego e Corrado Pinzano. Diego, padre di Corrado, è stato il fondatore nel 1992 di NSA (Nuovi Servizi Auto), prima società di garanzie e in ConformGest ha portato l’inestimabile bagaglio di esperienza nella risoluzione di tutte le problematiche (come i guasti
imprevisti e gli eventuali difetti funzionali), che intervengono dopo la vendita (da parte del concessionario) e l’acquisto (del cliente finale) di un’autovettura. Nel corso di 11 anni, ConformGest ha prodotto una crescita costante ed esponenziale, in termini di fatturato e di erogazione dei servizi ai concessionari di automobili (saloni piccoli e medi, multimarca e grandi gruppi). Le cifre attuali parlano chiaro: 14 milioni di euro di ricavi complessivi e l’attivazione di
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Partnership e certificazioni La realtà di Conformgest si avvale nella propria attività di partnership importanti. Oltre a quella di ACI Global, citiamo ad esempio la galassia delle officine Bosch Car Service e il rapporto di collaborazione con Adiconsum con cui ConformGest ha avviato un progetto “acquisto sicuro”. Il miglioramento costante dei servizi che ha contraddistinto la crescita di ConformGest nel corso dei suoi 9 anni di attività ha permesso alla società nel marzo 2017 di conseguire la certificazione UNI EN ISO 9001 - 2015 rilasciata dall’Organismo qualificato Italcert.
circa 6.500 servizi venduti agli stessi concessionari auto, per un pubblico di oltre 80.000 utenti finali che dispongono annualmente di una garanzia ConformGest. Ma in cosa consiste il lavoro di ConformGest? Riguarda, in sintesi, la gestione per conto dei rivenditori autorizzati della garanzia convenzionale e della garanzia legale di conformità in nome e per conto del venditore, allo scopo di tutelare lo stesso concessionario riguardo agli obblighi assunti nei confronti del consumatore (secondo l’art. 128 e seguenti del Codice del Consumo). In buona sostanza, ConforGest fa da garante per l’attività di vendita del concessionario, tutelandolo sotto il duplice profilo tecnico e legale per qualsiasi problematica dovesse sorgere dopo la vendita dell’autovettura. Un qualsiasi acquirente di un veicolo che si rechi presso un concessionario di auto, nell’acquistare l’automobile ottiene (gratuitamente o in vendita) quello che è un servizio di garanzia. Uscito dal concessionario, qualora il cliente dovesse ravvisare dei malfunzionamenti alla propria vettura, causati da guasti meccanici ed elettronici occasionali, anziché rivolgersi direttamente al concessionario, si rivolge a ConformGest che cerca di risolvere il problema, riparando la vettura a proprie spese, in presenza di una garanzia convenzionale ulteriore; oppure andando a verificare la tipologia del problema, in caso si tratti di un difetto di conformità preesistente e non di un guasto meccanico oggetto di garanzia convenzionale. Il servizio erogato da ConformGest attiva dunque
una duplice tutela, a favore del cliente (la società concessionaria) e del consumatore (l’acquirente dell’autoveicolo). Utilizzando il Certificato di Conformità, la modulistica e la consulenza di ConformGest, il concessionario sarà quindi tutelato e indirizzato a una corretta interpretazione e applicazione della stessa Garanzia Legale (che obbliga il venditore a consegnare il veicolo conforme a quanto dichiarato e descritto nel contratto di vendita). Qui va detto che l’atto fondamentale a tutela dei diritti di ambedue le parti contraenti riguarda il certificato di
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conformità del veicolo dove è illustrato lo stato d’uso e gli eventuali difetti, oltre al dettaglio degli equipaggiamenti e i documenti in dotazione. Nello specifico ConformGest ha ideato il “prodotto 24” per offrire al venditore un servizio completo di gestione, in suo nome e per conto, della Garanzia Legale di conformità. Le Garanzie Convenzionali, gratuite o a pagamento, offerte dal rivenditore, non sostituiscono né limitano quella legale di conformità, rispetto alla quale possono avere invece diversa ampiezza e durata (chiunque offra ga-
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Certificazione & Formazione ranzie convenzionali deve comunque sempre specificare che si tratta di garanzie diverse e aggiuntive rispetto alla garanzia legale di conformità che tutela i consumatori). Le Garanzie Convenzionale Ulteriori offerte da ConformGest hanno lo scopo di garantire l’acquirente contro i guasti meccanici che si dovessero verificare in conseguenza del malfunzionamento di apparati e componenti che, a seguito di un normale utilizzo del veicolo, rivelino standard diversi da quelli dichiarati in fase di vendita. Le garanzie, a seconda di quella scelta, possono essere attivate su veicoli fino ai 12 anni di età, senza limiti di chilometraggio e di rimborso. Includono il soccorso stradale h24 ACI Global, l’auto di cortesia per interventi che richiedano più di otto ore di manodopera e la gestione della stessa Garanzia di Conformità. Al GIS 2019 ConformGest illustrerà in anteprima un progetto specifico (in pro-
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gress) concepito per i dealer delle macchine da sollevamento e c’è da scommettere che l’interesse dei concessionari di gru, PLE e di altre tipologie operative
sarà più che interessato da proposte e programmi che derivano dall’esperienza e dalla qualità di servizio di un autentico punto di riferimento del settore.
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Distribuzione CEM
Approdo in Spagna NELLA PENISOLA IBERICA, L’IMPEGNO DELL’AZIENDA MILANESE È STATO PREMIATO. NOMINATO DISTRIBUTORE UFFICIALE PAUS, HA APERTO A VALENCIA LA FILIALE STRATEGICA DI CEM ELEVADORES
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a natura imprenditoriale è qualcosa di innato. La si possiede oppure no, come la vocazione al viaggio, all’orizzonte sempre più ampio delle proprie possibilità. Loris Manocchia, di questa natura imprendi-
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toriale, ne è il titolare al massimo grado. Con l’espansione della “sua” CEM oggi è approdato in Spagna, dove è nata ufficialmente questa estate la filiale CEM Elevadores per la commercializzazione delle autoscale tedesche Paus e degli al-
tri prodotti che arricchiscono da tempo l’offerta di macchine per il sollevamento materiali del distributore di Settimo Milanese. “Circa un anno fa abbiamo avviato una collaborazione con alcune imprese di traslochi spagnole conosciute
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sul web - ci spiega Manocchia - Due in particolare apprezzavano le nostre autoscale e dopo un incontro durante uno dei nostri open day aziendali, abbiamo avviato una prima collaborazione con la vendita di un’autoscala. Paus non aveva nessun dealer in Spagna e noi di CEM Elevadores abbiamo colmato questa lacuna, a favore di molte imprese del territorio. Nell’incontro con i vertici di Paus in Bassa Sassonia, a Emsbüren, agli inizi di maggio del 2018, abbiamo sottoscritto un accordo per la distribuzione del marchio tedesco non solo in Spagna, ma anche a Malta”. Dopo l’incontro con la dirigenza Paus, il rapporto di CEM con la Spagna si è approfondito grazie a un imprenditore molto attivo come Rafa Cerezo. “Insieme a lui abbiamo deciso di cominciare l’avventura di CEM Elevadores, inaugurando la nostra sede nella città di Valencia - conferma Loris Manocchia - La strategia commerciale quindi si è estesa a tutti i prodotti del mondo commerciale CEM. In particolare, oggi con CEM Elevadores importiamo la gamma di macchine Horyong per Spagna, Portogallo, Malta, Grecia, Albania, Marocco, Algeria, Egitto e Tunisia. In poco tempo, la nostra scommessa si è rivelata vincente: abbiamo già venduto alcune macchine importanti, tra cui un’autoscala Horyong da 51 m, in assetto scarrabile e su portacontainer, con motore a benzina e a gas. Una vera anteprima per il mercato”. In virtù dell’accordo commerciale con Paus, CEM Elevadores importerà in Spagna la gamma completa di macchine per l’edilizia, scale aeree e piattaforme aeree e per l’assistenza ai clienti iberici che hanno scelto il marchio tedesco, la filiale può contare oggi sulle strutture aziendali di Silmatec, a Siviglia e da Fills de Rocha e Lopez, a Barcellona, officine autorizzate che offriranno il servizio post-vendita a tutte le imprese iberiche che hanno scelto i modelli del marchio tedesco.
Un’attività senza sosta L’attività di CEM in terra di Spagna è sempre più assidua. Dopo l’apertura del servizio di assistenza basato sulle due officine autorizzate di Barcellona e Siviglia, è seguita la co-organizzazione delle giornate di formazione per traslocatori e la consegna del primo elevatore componibile Geda a Siviglia, all’impresa Mueble Casau Carpinteria y Ebanisteria. Di recente, CEM ha partecipato in qualità di azienda formatrice anche al corso per traslocatori organizzato dalla FVET (Federación Valenciana de Empresarios del Transporte y la Logística) insieme a P&L Riesgos Laborales y Formación.
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8th Edition
ARRIVEDERCI AL
SEE YOU AT R
Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show
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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 5 - Ottobre 2019
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In questo numero
Numero speciale
Piacenza, Italy
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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, 3-5 Ottobre 2019
Inserzionisti 81 Airo 15 Ajile 29 Almac 119 Apex 164 Autovictor 141 Baumann 61 Baumer 76 Barin 115 Boat Lift 21 Böcker 51 Boman 111 Butti 17 Cabletronic 123 CEM 19 Cometto 73 Demac 45 Dieci
97 Dinamic Oil 44 Effer 127 Euro Assistance 161 Fasb Tools I , 10 Fassi 16 FB Hydraulic 32 Ferrari International 140 Flash Battery 169 GIS 145 GIC 93 Green Logistics Expo 35 Goldhofer 34 GSR 48 Haulotte 87 Hinowa 89 Idrogru 134 Ifm
57 Imer II Industrial Gomme 121 Innoval 40 Jekko 27 JLG 39 JMG 41 Liebherr 18 Locatelli 129 Mai 13 Manitowoc 67 Mantall 71 Merlo 3 Multitel Pagliero 56 Nooteboom 59 Oil Safe III Omec 11 Ormig
132 Palazzani 14 Palfinger 155 Pipeline & Gas Expo IV Platform Basket 103 Ravioli 50 REMdevice 77 Saet 79 Samoter 114 Socage 20 Tadano 5 Tecnomovint 149 TVH 157 Vertimac 165 Zoomlion
K Kalmar ...................... 18
P Palazzani .................. 82 Platform Basket ....... 64 PM Group ................. 13 Potain ........................ 52 Probst ........................ 21
Aziende citate A Ame ..................16, 104 Atlantic Fluid Tech .120 Autovictor ..............154
E Effer .................... 11, 37 Elettric80 .................138 Euro Assistance .....130
B Baumer ...................... 94 BKT ..........................100 Bluelift ....................... 90 Böcker ....................... 28 Bravi Platforms ........ 17 Brigade Electronics .124
F Fagioli ....................... 10 Faraone ..................... 15 Fassi .................... 20, 22 Faymonville ...........148 Flash Battery ..........106 FM Gru ..................... 54 Fraba-Posital ............ 16
C Cargotec .................... 18 CEM ........................166 Combilift .................130 Cometto ..................150 Conformgest ..........162 CRA ........................... 36 Crown .....................128 CTE ............................ 72 CVS Ferrari ......40, 136 D Demag .......36, 42, 154
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G Goldhofer ...............146 H Haulotte .................... 68 Hiab ........................... 11 Hinowa ..................... 78 I Idrogru ...................... 46 Industrial Gomme ..100 J JLG ............................. 84 JMG ........................... 33 Jungheinrich ............. 16
L LGMG ....................... 62 Liebherr ...... 10, 11, 14 ................. 26, 154, 158 M Manitex ..................... 13 Manitowoc ............... 52 Meta .......................... 84 Movincar ................142 Multitel Pagliero ...... 58 N NBB .........................104 Niederstätter ............ 14 Nord Est Elevatori ... 62 O Officine Di Bello ...... 22 Oil & Steel ................. 13 Ormig ........................ 30
R Ravioli ....................... 98 REMdevice .............110 Ruthmann ................. 90 S Saet ..........................112 SAS ..........................158 Scania ......................152 Silveri ........................ 21 Stagno Francesco Saverio ...................... 22 T Tadano ...................... 36 Tecno Gru ................. 42 Telecrane Italia .......126 Terex ................... 36, 42 Trevolution ............... 15 W Walvoil ....................116
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AREA ESTERNA AREA ESTERNA AREA ESTERNA
STAND T3 STAND T3T3 STAND
MAGNIRTH RTH6.39 6.39SH SH MAGNI
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S o l l e v a r e - S o l l e v a m e n t o , Tr a s p o r t i E c c e z i o n a l i , M o v i m e n t a z i o n e I n d u s t r i a l e e P o r t u a l e
Anno 5 - Ottobre 2019