(DIS)CONNESSIONI
La città di supporto Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
L’area di progetto si colloca al centro dell’intersezione di tre diversi comuni: Collegno, Grugliasco e Torino; la zona, la cui storia è fortemente legata all’espansione industriale avvenuta negli anni ‘70, presenta un carattere disomogeneo, assumendo quasi la funzione di spazio filtro, passando infatti da borgo legato al contesto agricolo a periferia industrializzata. Da ciò deriva l’aspetto frammentato dell’area, caratterizzato da un’alternanza di spazi aperti e di luoghi del welfare distribuiti in maniera disomogenea e all’apparenza casuale.
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli disconnessioni2021.wordpress.com
(DIS)CONNESSIONI studenti: Camilla Cardini, Raffaella Clerico, Simona Di Bitonto, Lorenzo Licata, Valentino Miccoli
Confrontandosi con questo problema, il progetto ragiona sul tema della disconnessione, attuata attraverso un gradiente della società odierna, che sempre iperconnessa cerca un rifugio nella disconnessione, data dalla riscoperta della natura e della manualità. L’obiettivo principale è quindi quello di creare alcuni spazi a supporto degli utenti, attraverso una tripartizione dello stesso progetto: un polo iperconnesso, un parco dinamico e un parco sconnesso, che insieme creano il gradiente perfetto per potersi disconnettere dalla quotidianità. Il polo iperconnesso si pone come un edificio riconvertito che al suo interno ospita spazi dediti al lavoro, che si evolvono nel tempo e in base alle necessità, iperconnessi tra di loro e con il resto della città. Il parco dinamico si pone invece come una nuova frontiera di parco, tecnologico e appunto dinamico, in grado di modificarsi in base alle esigenze dettate dagli utenti. L’ultimo polo, il parco sconnesso, si propone come un luogo disconnesso dalla città, ma comunque parte integrante di essa. All’interno del parco si trovano alcuni luoghi che accompagno l’utente alla disconnessione personale, sia attraverso la riscoperta della natura, sia interagendo con altri utenti, attraverso una piccola realtà che non prevede, né necessita, l’uso del telefono e della tecnologia.
MOBILITA’, SPAZI APERTI E WELFARE
0
500
1000 m
LINEE AUTOBUS
STAZIONE FERROVIARIA
SPAZI APERTI AGRICOLI
ISTITUZIONI
LINEE TRAM
METROPOLITANA LINEA 1
SPAZI APERTI PUBBLICI ATTREZZATI
OSPEDALE
CAPOLINEA TRAM
FERMATA DELLA METROPOLITANA
SPAZI APERTI PUBBLICI/INCOLTI
BIBLIOTECA
FERROVIA
PERCORSI CICLABILI
SPAZI APERTI PER LO SPORT
La città di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
2. stazione di Grugliasco
1. barriere fisiche
3. area agricola
4. via Camillo Cenni
MOBILITA’, SPAZI APERTI E WELFARE
0
100
200m
FONTI: Google Maps // Open Street Map // Carta normativa PRG Grugliasco 1.06.02 // PRG Collegno: tavola 13
AREE NON PAVIMENTATE PRIVATE
LINEE AUTOBUS
METROPOLITANA LINEA 1
SCUOLE SUPERIORI
IMPIANTI SPORTIVI INDOOR
AREE PAVIMENTATE PRIVATE
FERMATE AUTOBUS
FERMATA DELLA METRO
SCUOLE MEDIE
IMPIANTI SPORTIVI OUTDOOR
AREE NON PAVIMENTATE PUBBLICHE
FERROVIA
PERCORSI CICLABILI
SCUOLE ELEMENTARI
AREE PAVIMENTATE PUBBLICHE
STAZIONE FERROVIARIA
UNIVERSITÀ
SCUOLA DELL’INFANZIA
SERVIZI ALL’INTERNO DEL PARCO
USO DEL SUOLO
0
100
200m
SUPERFICI PAVIMENTATE PUBBLICHE
BINARI FERROVIARI
SUPERFICI NON PAVIMENTATE PUBBLICHE
STRADE PUBBLICHE
FONTI: Google Maps // Open Street Map // Google Earth
SUPERFICI NON PAVIMENTATE PRIVATE
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 2
Fioraio 3.7%
2
2600 m
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
3 FONTI
RUPPO 1
La cttà di supporto
Logistica 3.7% Colorificio 3.7% Elettricisti 4.6%
COMMERCIO AL DETTAGLIO
MACCHINA
Ferrovia
VS
SETTORE ANTIFURTO
RIPARAZIONE VEICOLI
SETTORE EDILE
RISTORAZIONE GRUPPO 1
ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
Stazione ferroviaria di Grugliasco
Google Maps // OpenStreetMap
COMMERCIO VEICOLI
Uffici pratiche economiche 8.3% Tabacchi Informatica 5.6% 6.5%
Idraulica 6.5%
N
0
200 m
100
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
ALTRE ATTIVITÀ COMMERCIALI
WELLNESS
LINEA FERROVIARIA
ALIMENTARI
STRADE PRINCIPALI
MAPPA COMMERCIO AL DETTAGLIO
PEDONE
stampa 9.3%
FONTI: Google Maps // Open Street Map // Carta normativa PRG Grugliasco 1.06.02 // PRG Collegno: tavola 13 di inquadramento LEGENDA normativo
Capolinea metropolitana linea M1
Settore edile
Linea d’aria Percorso effettuato con l’automobile
Settore antifurto
Percorso effettuato a piedi Wellness
Valori in percentuale del commercio
8 minuti
13 minuti
2700 metri in 8 min
1200 metri in 16 min
Commercio veicoli Alimentari
11 minuti 5 minuti
2600 metri in 8 min
2
FERMI FERMI FERMI FERMI FERMI
Auto Pedone Ferrovia
min 88 min 8 min 8 min 8 min
16 min min 16 16 min 1 16 min 16 min
1 2600 m
m m m 000000 122 2 m m 1 1 00 00 12 12
Stazione ferroviaria di Grugliasco
2700 metri metri in in 77 min min 2700 2700 metri in 7 min
Percorso effettuato con l’automobile Percorso effettuato a piedi
16 min 16 min 16 min
1 1 1
8 minuti
13 minuti
FONTI
2700 metri in 8 min
22 2 2 Punto A - Stazione M1 Fermi 2A Punto - Stazione M1 Fermi 13 minuti Punto A - Stazione M1 Fermi minuti 8 minuti 13 13 minuti GRUGLIASCO 8 minuti GRUGLIASCO 8 minuti Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco GRUGLIASCO Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco 11 minuti Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco GRUGLIASCO 11 minuti 5 minuti 11 minuti 5 minuti GRUGLIASCO 5 minuti
1200 metri in 16 min
m mm 000000 121212
A 7 min 7 min A 7 min
7 min 7 min 7 min
A A A
13 13 min 13 min min
m 000 m 111000 m 1 11
2 2 2
A A A
GRUGLIASCO
13 13 13 min min min
2600 metri in 8 min
1
2600 metri metri in in 88 min minGoogle Maps // Open Street Map 2600 2600 metri in 8 min LEGENDA
2600 metri in 8 min
Auto Pedone Ferrovia
Punto A - Stazione M1 Fermi Punto A - Stazione M1 Fermi Punto A - Stazione M1 Fermi 13 minuti 13 minuti 8 minuti 13 minuti 8 minuti 8 minuti Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco 11 minuti 11 minuti 5 minuti 11 minuti 5 minuti 5 minuti
Wellness Riparazione veicoli
11 1
Commercio veicoli Alimentari
1 1
Ristorazione Altre attività commerciali:
33 3 3 3
min 88 min 8 min 8 min 8 min
2 2 2
2 2
GRUGLIASCO GRUGLIASCO GRUGLIASCO
Analisi altre attività commerciali:
2 ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
3
3 2600 m 3 2600 m 2600 m
Tattoo 1.9%
33 3
3 3 3
8 min 8 min 8 Silvia min Crivello ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente:
22 2
m 00 m 2600 26 2600 m 2600 m 2600 m
GRUGLIASCO GRUGLIASCO GRUGLIASCO
ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello 3 ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
GRUPPO 1 GRUPPO 1 GRUPPO 1
3.7%
GRUPPO 1
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 Fioraio Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 Logistica 3.7%
Colorificio 3.7% Elettricisti 4.6%
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
NISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello ISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello ISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
GRUPPO 1 GRUPPO 1 GRUPPO 1
Uffici pratiche economiche 8.3% Tabacchi Informatica 5.6% 6.5%
FONTI
Google Maps // OpenStreetMap
AREA 1 COMPRESA TRA COLLEGNO E TORINO
Tipologie edilizie
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 A TORRE
AREA 2 COMPRESA NEL COMUNE DI COLLEGNO GRUPPO 1
ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
AREA 3 COMPRESA TRA COLLEGNO E GRUGLIASCO Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 LINEA FERROVIARIA Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
STRADE PRINCIPALI
Idraulica 6.5%
N
0
100
200 m
FONTI: Google Maps // Open Street Map // Google Earth // Immoboliare.it // Idealista.it (dati di aprile 2021)
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
UNIFAMILIARI PLURIFAMILIARI A STECCA
AREA 3
AREA 2
AREA 1
UNITÀ IMMOBILIARE
foglio n. 3
Cancelleria e stampa 9.3%
3.7%
GRUPPO 1
GRUPPO 1 GRUPPO 1 GRUPPO 1
Abbigliamento 9.3%
2.8% s288100 // Valentino Miccoli s287563 Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 Sport
3
RUPPO 1
Articoli per la casa 13.9%
Foto e ottica 2.8%
TIPOLOGIE EDILIZIE E ANALISI IMMOBILIARE ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
Centro comm. 0.9%
3 Lavanderia 2.8% 3 Allevamento Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
2600 m 2600 m 2600 m
8 min 8 min 8 min
Settore edile
2600 metri in 8 min
1100 metri in 13 min
2700 metri in 7 min
1100 metri metri in in 13 13 min min 1100 Uffici pratiche
Colorificio
Settore antifurto
11 minuti 5 minuti
2
A A A
13 13 13 min min 13 min min 13 min
mmm 000000 121212
2700 m 2700 m 2700 m
GRUPPO 1
Logistica 3.7%
1100 metri in 13 min 3.7% Ferrovia economiche Ferrovia Elettricisti 8.3% Ferrovia 4.6% 1100 metri in 13 min Stazione ferroviaria di Grugliasco 2700 metri in 7 min Stazione ferroviaria di Grugliasco Tabacchi Idraulica Stazione ferroviaria di Grugliasco Informatica 5.6% 6.5% 1100 metri in 13 min Capolinea metropolitana linea2700 M1 metri in 7 min 6.5% Capolinea metropolitana linea M1 N Capolinea metropolitana linea M1 Linea d’ariaD’ARIA LINEA Linea d’aria 200 m 100 0 Linea d’aria Percorso effettuato con l’automobile PERCORSO EFFETTUATO CON L’AUTO Percorso effettuato con l’automobile Percorso effettuato con l’automobile Percorso effettuato a piedi Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // SimonaFONTI: Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563 Percorso effettuatoCamilla a piedi Percorso effettuato a piedi PERCORSO EFFETTUATO A PIEDI
Linea d’aria Linea d’aria Percorso effettuato con l’automobile STRADE PRINCIPALI Percorso effettuato con l’automobile Percorso effettuato con l’automobile a piedi Percorso effettuato a piedi Percorso effettuato a piedi
8 min 8 min 8 min
m 0m m 1000 0 1 1 11m0 10 0 11 0 m 0 11
2700 m 2700 m 2700 m
Google Maps // OpenStreetMap
Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco
m 00 m 111000 m 110 1
2600 m
Ferrovia FERROVIA min Ferrovia 77 min Ferrovia Stazione ferroviaria di Grugliasco 7 min Stazione ferroviaria di Grugliasco STAZIONE FERROVIARIA Stazione ferroviaria di Grugliasco Capolinea metropolitana 7 minURBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia ATELIER: PROGETTO dell’ambiente: Silvia Crivello linea M1 Capolinea metropolitana linea M1 Capolinea linea M1 CAPOLINEA METROPOLITANA Linea d’ariametropolitana 7 min MAPPA COMMERCIO AL DETTAGLIO
PEDONE
8 min 8 min 8 min
Punto A - Stazione M1 Fermi
BUS VS BICI
1 1 1
VS
16 min 16 min 16 min
Linea d’aria
Cancelleria e stampa 9.3%
Fioraio 3.7%
FERMI FERMI FERMI
MACCHINA
Abbigliamento 9.3%
Sport 3.7%
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
FERMI FERMI Capolinea metropolitana linea M1 FERMI
13.9%
Allevamento 2.8%
3
Ferrovia
1200 metri in 16Articoli minper la casa
Foto e ottica 2.8%
m 00 m 2700 27 2700 m 2 2700 m 2700 m
1
PERMEABILITÀ DEI MARGINI
0.9%
Tattoo 1.9%
2700 metri in 8 min
Lavanderia 2.8%
11 1
3
Altre attività commerciali:
2700 metri metri in in 88 min min 1200 metri metri in in 16 16 min min 2700 1200 2700 metri in 8 min Analisi altre attività commerciali: 1200 metri in 16 min 2700 metri in 8 min Centro comm. 1200 metri in 16 min
BUS VS BICI BUS VS BICI BUS VS BICI
GRUGLIASCO
PEDONE VS PEDONE PEDONE VS VS PEDONE VS PEDONE Ristorazione
MACCHINA MACCHINA MACCHINA MACCHINA MACCHINA
1100 metri in 13 min
2700 metri in 7 min
RUPPO 1
Riparazione veicoli
Punto A - Stazione ferroviaria di Grugliasco
BUS BUS VS VS BICI BICI BUS VS BICI
BUS VS BICI
Punto A - Stazione M1 Fermi
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
Concept
MASTERPLAN
Il sistema dell’edificato
0
100
Il sistema ambientale
Il sistema della mobilità
200m
SEZIONE TERRITORIALE AA’
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 4
O
S
La cttà di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
POLO IPERCONNESSO
POLO IPERCONNESSO
UTENZA
UTENZE
INTERCAMBIABILITÀ INTERNA
0:00
21:00 1:00
Ogni spazio monofunzionale risponde a esigenze e caratteristiche individuali, entrando in connessione con gli altri grazie alla presenza di un atrio centrale
3:00
LABORATORI
6:00
18:00
Il polo iperconnesso si instaura all’interno di un edificio abbandonato, prevedendo un intervento di recupero che lo trasformerà in una grande scatola al cui interno trove5:00 15:00 ranno posto una serie di moduli che si modificheranno in base alle esigenze e alle necessità degli utenti. Sono previste una serie di funzioni volte soprattutto all’ambito lavorativo: laboratori, spazi co-working, servizi e spazi per uffici e riunioni,UN EDIFICIO DENTRO UN EDIFICIO PROFESSIONISTI modificabili appunto nell’arco della giornata; LAVORATORI
UFFICI
ATRIO Ore 12:00
Professionisti Lavoratori CO-WORKING Studenti Residenti Notturni
9:00
12:00
TETTO VERDE
N
RESIDENTI
Tetto verde NOTTURNI attrezzato
STUDENTI
PARCO DINAMICO
Ore 8:00
0
Hotspot pubblico
Sezione AA’
MACRO INTERAZIONI Ore 8:00
Ore 8:00
Spazi coworking Uffici Laboratori
200 m
Planimetria
Spazio eventi
Uno spazio dinamico che rispecchi le esigenze dell’utente, avente la possibilità di mutare e modificarsi nell’arco della giornata grazie alla presenza di edifici-modulo intercambiabili. I moduli, monofunzionali, saranno luogo di spazi coworking, laboratori, uffici, ai quali si aggiungerà lo spazio all’aperto del tetto verde, attrezzato per eventi o attività di vario genere.
Giardino condiviso
100
AREA PEDONALE
Sezione BB’
Postazione bike sharing AREA CICLABILE Sezione CC’
GRUPPO 1
/ Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
ATELIER: PROGETTO URBANISTICO C Urbanistica: Angelo Sampieri // Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello
Camilla Cardini s287916 // Raffaella Clerico s284843 // Simona Di Bitonto s284928 // Lorenzo Licata s288100 // Valentino Miccoli s287563
Ore 8:05
Ore 12:00
Ore 21:00
Ore 17:00
STOP UTENTE
Il parco dinamico deve essere inteso come una nuova frontiera di parco, tecnologico e intelligente, in grado di modificarsi secondo le esigenze dettate dall’utenza. Si trova in una porzione di tessuto urbano compresa tra Parco Miraglia e Piazzale Aldo Moro, due aree pubbliche che nello stato di fatto sono adibite a verde urbano e a spazio mercatale. Il parco dinamico funziona in una duplice modalità: vi sono della macro interazioni e delle micro interazioni, in cui l’utente, tramite un’app dedicata al parco, può creare alcune funzioni;
FLUSSO PEDONALE
FLUSSO CICLISTICO
MICRO INTERAZIONI FLUSSO AUTO
PARCO SCONNESSO
Biolago
Villaggio analogico
Il parco sconnesso si propone come un luogo disconnesso dal resto della città, ma parte integrante di essa. Oltre alla natura, all’interno del parco trovano posto due luoghi identificabili come nuovi landmark: un biolago con annesso un anfiteatro verde composto da macerie edili ed un villaggio analogico;
Studio del suolo: direttrici esistenti
foglio n. 5
Stato di fatto
Organizzazione e disegno del parco
Disegno dello spazio aperto del parco Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
GRUPPO 1
La città di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
PARCO SCONNESSO // CRONOLOGIA DELLE PIANTUMAZIONI
2021 Nella situazione odierna vi è la presenza di estesi spazi aperti, sia coltivati che incolti, con assenza di alberature;
2028 La piantumazione di alberature deve rispondere ai criteri agronomici di idoneità ambientale, privilegiando quelle specie più efficaci in termini di assorbimento degli inquinanti atmosferici gassosi;
2035 Gli alberi piantati crescono, con conseguente manutenzione degli stessi, e con successiva piantumazione di nuove specie arboree;
2042 Il numero degli alberi piantumati è aumentato, mentre la manutenzione degli stessi è stata interrotta; in questo modo il parco comincia a crescere da solo, modificandosi e adattandosi;
2050 Si è creato un vero bosco, in cui la natura comincia a riappropriarsi dei suoi spazi, senza più essere influenzata dall’azione dell’uomo.
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 6
La cttà di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
PARCO SCONNESSO // DISPOSITIVI AMBIENTALI
PARCO SCONNESSO // BIOLAGO E ANFITEATRO VERDE
0
25
Zone di ripopolamento della fauna e della flora
foglio n. 7
50 m
Percorso intorno al biolago
Area del lago balneabile
Zona di fitodepurazione
Zona di ripopolamento tartarughe
Anfiteatro verde composto da macerie edili
Barriera acustica verso la ferrovia
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
VILLAGGIO ANALOGICO LEGENDA FUNZIONI
Laboratori analogici
Spazi per eventi ed esposizioni
Spazi mercatali
Copertura a shed
Copertura a due falde
Copertura a quattro falde
Copertura rotonda
Ristorazione a Km 0
Per le macro-funzioni, il progetto prevede una differenziazzione basata sulle coperture attuali degli edifici, in modo da guidare visivamente l’utente verso ciò a cui è interessato.
All’interno dei fabbricati con copertura a due falde, il progetto prevede un’insediarsi di eventi volti ad esposizioni, installazioni, concerti, degustazioni e/o eventi benefici; La grande strada pedonale accompagna l’utente nel percorso all’interno del villaggio e si presenta come spazio capace di accogliere eventi ed esposizioni, estensione delle funzioni inserite negli edifici; I fabbricati a falda rotonda prevedono una serie di laboratori analogici, cioè spazi dove l’utente sperimenta e riscopre le attività manuali;
ORIENTARSI ALL’INTERNO DEL VILLAGGIO : IL COLORE Il colore è un elemento essenziale del processo adattativo ed evolutivo, alla base della formazione delle “mappe mentali” e dei processi di selezione e di riconoscibilità degli spazi. Un elemento che ci circonda e che nella reazione con la luce produce effetti che sono spesso alla base della prima valutazione qualitativa dello spazio e dei luoghi di cui usufruiamo. Circa la distribuzione del colore, l’articolazione della gamma cromatica impone una strategia che eviti un effetto “troppo colorato”: i colori vengono distribuiti in modo che non siano mai percepiti tutti contemporaneamente, ma anzi si vedano intorni cromatici vicini e si riesca a percepire tutta la palette solo muovendosi nell’ambiente o guardando in direzioni diverse. Oltre agli aspetti cognitivi, nel caso del Villaggio Analogico, si mescolano considerazioni sul luogo oggetto di recupero e ristrutturazione: uno degli obiettivi progettuali era miscelare segni contemporanei senza perdere l’identità degli edifici esistenti. Il nostro tentativo è stato cercare di fare risaltare questi aspetti, di pulire, valorizzare e inserire, come un ospite dialogante, il mondo del contemporaneo.
Studio dei colori e aspetto cognitivo e percettivo Le superfici di colore rosso sembrano quasi avvicinarsi a chi le osserva schiacciandolo; infatti in molti luoghi vengono dipinte di rosse le pareti degli spazi dove si vuole comunicare un basso tempo di permanenza; è spesso associato alle vendite Le superfici di colore arancione spingono alla curiosità e alla sorpresa e inducono all’acquisto
Le superfici di colore giallo sono utilizzate per richiamare l’attenzione e sono sintomo di dinamicità e giovinezza Le superfici di colore azzurro/blu sono utilizzare in zone dove la permanenza deve essere alta e in strutture dedicate al tempo libero e al benessere, non essendo un colore invasivo
Colori degli intonaci utilizzati nel progetto
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 8
Country-in side Turin Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Nello spazio di frangia compreso tra Grugliasco e la periferia ultima torinese, si estende un’area non edificata, che, nonostante la stretta relazione con l’ambiente più urbanizzato, conserva un’interessante aura rurale e agricola. Si tratta di una enclave di campagna, pizzicata fra i quartieri periferici della città metropolitana. La fruizione di questa zona è però quasi impraticabile sia per residenti che per esterni, a causa di forti barriere architettoniche e dell’assenza di percorsi e punti di interesse. Il progetto si muove quindi per trasformare questa zona in un parco agricolo, aperto e accessibile a tutti, che funga da spazio di svago e da punto di contatto con la natura per i quartieri circostanti. L’idea è quindi produrre un sistema di infrastrutture viarie e architettoniche, sfruttando il patrimonio storico agricolo come ossatura e punto di riferimento.
COUNTRY-IN-SIDE studenti: Lina Pinna, Davide Pio, Gabriele Porporato, Renée Serale, Giorgia Somale
L’edificato di Borgata Quaglia, immerso in questo rinnovato spazio agreste, diventa il punto privilegiato di accesso al parco e il luogo di contatto tra campagna e città, conservando caratteri di entrambe queste realtà. L’assenza completa di servizi e di articolazione degli ambienti urbani vengono affrontati con un radicale ripensamento degli spazi aperti: gli assi viari principali vengono trasformati in spazi pedonali, andando (laddove possibile) a coinvolgere anche i cortili privati. Ciò che si viene a creare è una sorta di piazza lineare, che si pone in continuità materiale e concettuale con i nuovi percorsi dello spazio agricolo. La chiave progettuale è dunque il ripensamento degli spazi aperti, per trasformarli da semplici zone di passaggio o lavoro in spazi per la comunità, che possano essere vissuti e interpretati da tutti.
ANALISI SPAZI APERTI VERDE PUBBLICO
1 km
VERDE PRIVATO
LINEA METRO
AREE AGRICOLE
LINEA FERROVIARIA
EDIFICATO
CORSO FRANCIA
Country-in-side. Turin
I CONFINI
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-21 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
GLI ACCESSI
IL BORGO
LA CAMPAGNA
500 m I CONFINI
LA CAMPAGNA
CAMPAGNA
SPAZI AGRICOLI
PARCHI E AREE SPORTIVE
ASSENZA DI INTERAZIONE CITTA’ - CAMPAGNA
AREE INCOLTE/BOSCHI
CENTRI SPORTIVI
CONFINE PERCETTIVO CITTA’ - CAMPAGNA
TERRENI DELL’UNIVERSITA’ VIABILITA’ STRADE SECONDARIE/ DI CAMPAGNA
SERVIZI PER LA SALUTE SCUOLA E CENTRI DI FORMAZIONE CASCINE
LIMITI FISICI PRINCIPALI
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 2
Country-in-side. Turin
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I TERRENI AGRICOLI
I CONFINI DELLA CAMPAGNA
GLI AFFACCI
LE CASCINE
IL SISTEMA DELLE ACQUE
AREE EDIFICATE E INACESSIBILI ( complessi industriali..)
SPAZI A CIELO APERTO NON ACCESSIBILI
AREE EDIFICATE
SPAZI DI TRANSITO LIBERO (parcheggi, piazze..) SPAZI A LIBERO ACCESSO (parchi, aree svago..)
GLI ACCESSI
LE INFRASTRUTTURE
I PERCORSI INTERNI
LA CAMPAGNA
foglio n. 3
1000 m
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Country-in-side. Turin
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VIABILITA’
MORFOLOGIE URBANE
STECCA LUNGA A DENSITA’ ELEVATA
EDIFICI AGRICOLI DI PICCOLE DIMENSIONI
PIASTRA INDUSTRIALE DI GROSSE DIMENSIONI
PIASTRA INDUSTRIALE DI PICCOLE DIMENSIONI
ABITAZIONI DI DUE/TRE PIANI A BASSA DENSITA’
CASCINA DI GROSSE DIMENSIONI
IL BORGO
COMPLESSI INDUSTRIALI
EDIFICI RESIDENZIALI
CASCINE
FOTOGRAFIE DEL BORGO
foglio n. 4
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Country-in-side. Turin
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GLI ACCESSI
I PERCORSI
GLI SPAZI COLLETTIVI
LE CASCINE
IL BORGO
Parchi e servizi
Mobilità più eco
Comunità diffusa
Hub sociali
Cluster abitativo
I parchi preesistenti diventano punti di accesso insieme ai nuovi accessi e sempre facilemente identificabili. I punti sono serviti da attrezzi sportivi, servizi igienici e alcuni parcheggi per le auto e bike sharing.
Strade ad alta percorrenza delimitano lo spazio, al suo interno però la mobilità conta su piccoli percorsi. L’idea progettuale ha diminuito il numero di strade carrabili, andando a creare un grande circuito di percorsi ciclo-pedonali.
Parchi o spazi collettivi già presenti sono potenziati, altri vengono inseriti in luoghi stategici, spesso coicidendo con i parchi dedicati agli ingressi principali. Questi spazi attrezzati sono pensati per ospitare eventi o attività organizzati dalla comunità.
Recupero degli edifici storici con l’inserimento di nuove funzioni (b&b, agriturismo, fattorie e foresterie). La presenza capillare su tutta l’area fa si che esse assumano un ruolo di importanti landmark di riferimento per abitanti ed esterni.
Il borgo è il fulcro su cui si concentrano gli interventi di trasformazione. Si punta a migliorare la qualità della vita degli abitanti, aumentando spazi verdi e collettivi, riducendo il traffico. Luogo di partenza per esplorare la campagna.
MASTERPLAN
Planimetria o assonometria generale del progetto (+ schemi / diagrammi)
500 m
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
TERRENI AGRICOLI
PARCHI D’INGRESSO
INTERVENTO
CASCINE
PARCHI E AREE SPORTIVE
PERCORSI
EDIFICATO
ORTI URBANI
foglio n. 5
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Country-in-side. Turin
L’ACCESSO AL PARCO
I PERCORSI
LE CASCINE
IL BORGO
GLI SPAZI COLLETTIVI
foglio n. 6
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
Country-in-side. Turin
LO SPAZIO AGRICOLO
foglio n. 7
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Country-in-side. Turin
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GLI ASSI PEDONALI
GLI SPAZI COLLETTIVI
LE NUOVE EDIFICAZIONI
IL BORGO
B B
A
A
250 m
SEZIONI
A-A
B-B
10 m
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 8
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
Country-in-side. Turin
L’INTERVENTO
VISTE DEL BORGO
foglio n. 9
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Country-in-side. Turin
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IL NUOVO VOLUME
IL NUOVO SPAZIO COLLETTIVO
100 m
foglio n. 10
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
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foglio n. 11
Country-in-side. Turin
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
No Home. Turin Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2019-2020 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
PREMESSA
Lungolinea è un progetto pensato per il comune di Torino, precisamente nel quartiere Pozzo Strada. La città negli ultimi anni sta vivendo una profonda metamorfosi, figlia delle attenzioni dell’amministrazione locale e degli investitori privati. La morfologia del territorio vede il compenetrarsi di due dimensioni apparentemente antitetiche, quella rurale/agricola tipica di molte realtà limitrofe del capoluogo piemontese e quella cittadina, in rapido sviluppo e con particolare attenzione ad un ottica di ecosostenibilità. Il limite tra campagna e città si perde a Grugliasco, sfumando in un ibrido che lascia aperti scenari innovativi di vita in città. La maglia cittadina appare però frazionata dai rumorosi assi viari in contrapposizione all’apertura ed il silenzio dei grandi appezzamenti di terreno agricolo. Essi costituiscono limiti fisici che si interpongono alla percorribilità degli spazi urbani e vedono nella linea ferroviaria l’elemento di maggior rilievo. Una barriera che lacera il territorio lasciandolo sguarnito di punti di raccordo tra le parte scisse.
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
LUNGOLINEA
Lungolinea, nasce proprio a ridosso di quella linea solcata dai binari della ferrovia riproponendosi di convertire un limite in una grande cerniera che riconnetta le parti lacerate della città, innestandovi nuovi luoghi di aggregazione. Studenti: Favatà Simone, Ferro Mario, Gobetti Ilenia, Marigliano Riccardo, Milan Stefano
TITOLO MAPPA
0
1000
fonti: google
2000m
COSTRUITO
SPAZIO URBANO
MOBILITÀ
FABBRICATI AGRICOLI
AREE NON PERMEABILI
LINEE AUTOBUS
FERROVIA
ORTI
SUP. PUBBLICHE PERMEABILI
LINEE TRAM
STAZIONE
SPAZI AD USO PASCOLO
SPAZI PER LO SPORT
CAPOLINEA TRAM
METROPOLITANA M1
CAMPI AGRICOLI
PERCORSI CICLABILI
FERMATE METRO
ACCESSI
SPAZO RURALE
No Home. Turin
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MOBILITA’
LIMITI
RURALE
1
spazio per lo sport
pubb non pavimentato spazio per lo sport
2
pubb pavimentato pubb non pavimentato
privato non permeabile pubb pavimentato
privato non permeabile
spazio per lo sport
pubb non pavimentato
pubb pavimentato
privato non permeabile
cascine
caserma
scuola
dismesse
SPAZO RURALE
SPAZIO URBANO
TIPOLOGIA DI DELIMITAZIONE SULLO SPAZIO RURALE
PRATO
SPAZIO PUBBLICO PAVIMENTATO
RECINZIONI- BARRIERE FISICHE
CEREALI ORTI
SPAZIO PUBBLICO NON PAVIMENTATO
ACCESSO ALLE AREE AGRICOLE
SPAZI PER LO SPORT
MURATURA- BARRIERE FISICHE
caserma
scuola
MOBILITÀ
FERROVIA SOTTO AL LIVELLO STRADA
prato
dismesse
cascine
caserma
scuola
dismesse
COSTRUITO CASERMA
PERCORSI CICLABILI
CASCINA
VEGETAZIONE- BARRIERA FISICA FERROVIA A LIVELLO STRADA
cascine
prato
prato
AREE DISMESSE
cereali
cereali
SCUOLE
cereali
orti
orti
1
orti
2
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 2
No Home. Turin
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
STRADE
BARRIERE SULLA FERROVIA
SUP. PERMEABILI PUBBLICHE
CASCINA
SEZIONE A - A’
1
SEZIONE B - B’
2
SEZIONE C - C’
3
SEZIONE D - D’
4
SEZIONE E - E’
5
SEZIONE F - F’
6
SEZIONE G -G’
7
SEZIONE H-H’
8
SEZIONE I-I’
9
FERROVIA COSTRUITO CAMPI AGRICOLI
foglio n. 3
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
No Home. Turin
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
PERCORSI CICLO-PEDONALI
SPAZI APERTI PAVIMENTATI
CASCINA
ORTI URBANI
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
SPAZI APERTI NON PAVIMENTATI
VILLAGGIO
foglio n. 4
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
No Home. Turin
1
3
2
4
5
foglio n. 5
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
No Home. Turin
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
BED AND BREAKFAST RISTORANTE BISTROT LABORATORI SALE POLIVALENTI MAGAZZINI E
PRIMAVERA
ESTATE
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
AUTUNNO
INVERNO
foglio n. 6
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
No Home. Turin
LOFT PARCHEGGIO COPERTO MERCATO ZONA COMMERCIALE ZONA ESPOSITIVA PISCINA PUBBLICA HUB UNIVERSITARIO PERCORSI PEDONALI PERCORSI CARRABILI
foglio n. 7
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
MIRAFIORI _ NUOVI MODI DI ABITARE
La Città di Supporto Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
Il progetto verte sul collegamento di due porzioni di tessuto urbano fortemente diversificate fra loro. L’obiettivo è quello di fornire due modi di abitare differenti, che possano essere in grado di comunicare attraverso un asse di collegamento totalmente Car-free. Qui si ritrova un percorso interamente ciclo-pedonale e spazi di aggregazione e condivisione. In tal modo vengono creati spazi comuni dedicati al Co-housing, declinati differentemente a seconda del modo di abitare. Nell’area nord tali spazi vengono ricavati in seguito ad un intervento di densificazione che permette la formazione di corti interne adibite ad aree tematiche di diversa tipologia. Le nuove costruzioni si alternano tra edifici residenziali, di proprietà degli abitanti espropriati dei loro spazi aperti privati e spazi adibiti alla condivisione, quali Co-kitchen, Co-working, sale convegni e sale riunioni. L’intera area progettuale sarà priva dal traffico veicolare al fine di consentire al meglio lo sfruttamento dello spazio dedicato alla condivisione. A tal proposito si prevede un’eliminazione di parcheggi e marciapiedi ed un maggior inserimento di verde pubblico. Verrà inserito un parcheggio a nord principalmente dedicato alle auto elettriche, al fine di incentivare la mobilità sostenibile. L’area sud ha come denominatore comune il Co-housing, se a nord prevaleva la tipologia edilizia dell’edificio unifamiliare o plurifamiliare, nell’area sud di questa porzione urbana la tipologia edilizia è completamente differente: edifici a stecca si elevano in altezza fino a undici piani, definendo un modo di abitare incentrato sulla condivisione degli spazi interni dedicati al Co-housing. Gli edifici a stecca in questione sono collegati fra loro attraverso delle passerelle che consentono, non solo il passaggio da una struttura all’altra, ma divengono aree di aggregazione che stimolano la condivisione sociale; creando una vera e propria piazza sospesa collegata all’asse di unione delle due aree attraverso una passerella di collegamento. I piani superiori degli edifici verranno uniti tra loro attraverso altre passerelle di pertinenza degli abitanti del Co-housing, al fine di rendere comunitario il modo di abitare dei residenti di entrambe le stecche di edifici. Anche in questa porzione urbana è previsto l’inserimento di un parcheggio, per consentire al meglio l’entrata all’interno dell’area totalmente Car-free. In generale il progetto intende valorizzare l’aspetto della condivisione attraverso DUE MODI DI VIVERE DIFFERENTI; lo scopo è quello rendere accessibile a tutti questo valore, declinato in maniera differente a seconda dell’area e dell’esigenza di ciascun abitante.
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
2L2L TWO LIVES TO LIVE studenti: Giada Gerlo, Anna Gavrilova, Mar ta Macaluso, Allegra Montefusco, Zaira Nigro
RESIDENZIALE E SERVIZI
0
250
500m
RESIDENZIALE
EDIFICI A STECCA
UNIVERSITA’
LINEA AUTOBUS/LINEA TRAM
INDUSTRIALE
SCUOLA I° II°
PISTE CICLABILI
LINEA FERROVIARIA
ABITAZIONI UNIFAMILIARE
SERVIZI SANITARI
LINEA METROPOLITANA
TANGENZIALE
ABITAZIONI PLURIFAMILIARI
PARCHI PUBBLICI
FERMATA METROPOLITANA
La Città di Supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
GRANA DELLO SPAZIO APERTO E MORFOLOGIA DEL COSTRUITO
0
250
500m
SFRUTTAMENTO ECONOMICO
0
250m
AREE CHE HANNO RISENTITO DEL FORTE SFRUTTAMENTO ECONOMICO DELLE AREE LIMITROFE
ABITAZIONI INDIPENDENTI
EDIFICI A CORTE SEMI-APERTA
AREE VERDI PUBBLICHE
EDIFICI A SCHIERA
AREE AGRICOLE
AREE PARCHEGGIO IMPERMEABILI
EDIFICI A STECCA
AREE VERDI PRIVATE
EPOCA DI COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI
EDIFICI RESIDENZIALI
AREE RIMASTE PARZIALMENTE ESCLUSE DAL FORTE SFRUTTAMENTO ECONOMICO
FABBRICATI DEGLI ANNI ‘50
AREE NON RESIDENZIALI
FABBRICATI DEGLI ANNI ‘60
EDIFICI 1-3 PIANI
AREE CHE HANNO SUBITO UN FORTE SFRUTTAMENTO ECONOMICO
FABBRICATI DEGLI ANNI ‘70
EDIFICI 4-6 PIANI
FABBRICATI DEGLI ANNI 2000
EDIFICI 7+ PIANI
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 2
La Città di Supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-20201– Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
TESSUTO RESIDENZIALE
INDAGINE IMMOBILIARE
Ad oggi (11 aprile 2021) nell’area risultano esserci un totale di 7 unità immobiliari in affiffio.
85 mq 1 Riscaldamento centralizzato
1960 F
65 mq 89.000,00
5°
50 mq
1960
1
F
Riscaldamento centralizzato
2°
426,00/mese
1970
1
F
Riscaldamento autonomo
600,00/mese
1°
TIPOLOGIA/DATA DI COSTRUZIONE ANNI ‘50 • • •
VILLETTE A 1 MAX 3 PIANI; GIARDINO PRIVATO; TETTO A FALDE.
foglio n. 3
ANNI ‘60
VASTA DIFFERENZA NEGLI EDIFICI PER: • NUMERO DI PIANI (DA 1 A 11); • CORTILE INTERNO O GIARDINO PRIVATO; • TIPOLOGIA DELL’EDIFICIO..
ANNI ‘70 • • • • •
PIANO TERRA DESTINATO AD ATTIVITA’ COMMERCIALI; CORTILE INTERNO O GIARDINO COMUNE; TETTO A FALDE O PIANO; PIANO TERRA SU PILOTIS; PARCHEGGIO SEMINTERRATO.
ANNI 2000: TORRI LESNA • • •
4-7 PIANI; GIARDINI PRIVATI E CONDIVISI; PIANO TERRA PARZIALMENTE SU PILOTIS.
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La Città di Supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
OBIETTIVI/AZIONI/SPAZI
OBIETTIVI OBIETTIVI
Riduzione inquinamento ambientale
Incremento social relationship
Km 0
Incremento attività all’aperto e del verde pubblico
Sicurezza stradale e pedonale
Collegamenti comodi
Riduzione superfici carrabili
Rifunzionalizzazione delle case fabbrica
Incremento attività produttive e commerciali
Sostituzione degli spazi privati con quelli ad uso pubblico
Riduzione velocità
Inserimento piastre pedonali
AZIONI AZIONI SPAZI
SPAZI
QUARTIERE CAR-FREE
CO-KITCHEN, CO-WORKING
AREA MERCATALE
AREE YOGA, AREE ATTREZZI ATTIVITÀ FISICA, VERDE PUBBLICO
PASSERELLA CICLO-PEDONALE
PIAZZA SOPRAELEVATA
ASSONOMETRIA DI APPROCCIO AL PROGETTO
STRATEGIE BIOCLIMATICHE RACCOLTA ACQUE
ENERGIA KM 0
PAVIMENTAZIONE FOTOCATALITICA
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
VEGETAZIONE STUDIATA
RAIN GARDEN
foglio n. 4
La Città di Supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-20201– Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
SPAZIO PUBBLICO DI COLLEGAMENTO DELLE AREE
PAVIMENTAZIONE IN PIETRA
PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO
RAIN GARDEN
PIANTUMAZIONE DEL VERDE
VISTA D’INSIEME
0
50
100m
PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO E’ stata scelta una pavimentazione in asfalto bitumoso, comunemente utilizzata nei manti stradali urbani ed extraurbani per la sua semplicità, rapidità di posa, facilità di riparazione e durevolezza. Inoltre questo materiale presenta un costo molto vantaggioso ed un alto potere drenante. Per giungere al risultato desiderato vengono aggiunti speciali pigmenti alla composizione dell’asfalto, ottenendo così un conglomerato variamente colorato. La tecnica di lavorazione prevede una fase di preparazione del terreno, la stesura di un fondo drenante di circa 15-20 cm e la stesura della mano d’attacco costituita da un sottile strato di emulsione bituminosa. Successivamente viene realizzata la pavimentazione vera e propria costituita da un sottofondo (10 cm), uno strato di collegamento (8 cm) ed uno strato superficiale o tappetino di usura eseguito con asfalto colorato (3 cm).
foglio n. 5
PAVIMENTAZIONE IN PIETRA Per la parte di pavimentazione in pietra sono state scelte lastre in pietra naturale, poichè presentano caratteristiche interessanti in termini di tenacità e resistenza e risultano ottime anche in condizioni atmosferiche sfavorevoli. Risulta altrettanto importante l’aspetto ecologico di questo tipo di scelta: la pietra naturale viene estratta secondo severe normative che consentono di salvaguardare l’ambiente della zona di estrazione. Il tipo di lavorazione e l’estrazione richiedono un consumo di energia inferiore rispetto a quello necessario per buona parte dei materiali edili. Inoltre considerando l’intera filiera, la lavorazione della pietra naturale non prevede rifiuti, ma ogni piccola porzione viene recuperata e riutilizzata. Infine la pietra naturale ha un’alta conduttività termica e quindi riesce ad accumulare il calore sprigionando tutte le sue capacità di isolamento termico.
PIANTUMAZIONE DEL VERDE Sono stati alternati lungo il percorso dei rain garden al fine di rendere maggiormente sostenibile l’asse di collegamento fra le due aree. L’acqua viene raccolta da tetti, strade, marciapiedi e altre superfici impermeabili o semipermeabili. L’avvallamento del rain garden, e gli strati sotto la superficie, permettono un parziale smaltimento dell’acqua in un sistema di drenaggio sotterraneo. Tale soluzione tecnologica permette di filtrare sostanze inquinanti, pesticidi e fertilizzanti, portati dal deflusso delle acque. Lungo i margini dei rain garden è stata progettata una piantumazione di tigli. La tipologia di vegetazione è stata scelta per il potenziale di cattura dello smog. E’ possibile infatti che l’aria di questa porzione di città, intrisa di polveri sottili e di anidride carbonica, venga in parte ripulita grazie a questo accorgimento.
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La Città di Supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
1. Stato di faao1. Stato di faao
2. Suolo pubblico 2. Suolo pubblico
AZIONI PROGETTUALI/NORD
1. STATO DI FATTO
SISTEMA ATTUALE COSTITUITO DA SUOLI PRIVATI
3. Densificazione 3. Densificazione
2. SUOLO PUBBLICO
3. DENSIFICAZIONE DESIFICAZIONE
SCARDINAMENTO DEL SISTEMA SUOLO ESISTENTE ELIMINANDO IL
AZIONE DI DENSIFICAZIONE CON L’INSERIMENTO DI NUOVI VOLUMI, CHE
DIVENTERANNO PROPRIETÀ DEGLI ABITANTI CHE PRECEDENTEMENTE CONCETTO DI esistente PROPRIETÀ PRIVATA, IN PREPARAZIONE DELL’AREA CAR FREE Azione di densificazione Scardinamento del sistema suolo con l’inserimento Scardinamento del sistema suolo esistente Azione di densificazione con l’inserimento DECISE DI RINUNCIARE ALLA LORO PROPRIETÀ. eliminando il conceeoeliminando di proprietàil private, di nuovi volumi, che diventeranno proprietà conceeo di proprietà private, diHANNO nuovi volumi, che diventeranno proprietà IPOTETICA FUNZIONE: TEMPORARY in preparazione dell’area car free. degli abitanti che precedentemente hanno in preparazione dell’area car free. degli abitanti che precedentemente hanno HOUSE. SOVRAPPOSIZIONE D FACCIATE NEIproprietà. CONDOMINI COME SISTEMI DI RIGENERAZIONE decise di rinunciare alladecise loro di rinunciare alla loro proprietà. Ipotetica funzione: temporary house. Ipotetica funzione: RACCOLTA temporary house.ACQUE 5. FORMAZIONE CORTE INTERNA 6. SISTEMA
Sistema aauale costituito da suoli privati. Sistema aauale costituito da suoli privati.
4. CASE FABBRICA/CO-KITCHEN
4. Case fabbrica/ co-kitchen 4. Case fabbrica/ co-kitchen
5. Formazione corte interna corte interna 5. Formazione
INDIVIDUAZIONE CASE FABBRICA E SUCCESIVA TRASFORMAZIONE IN CO-KITCHEN CON ORTO URBANO SUL TETTO PER PRODURRE MATERIE PRIME DA USARE NELLE CUCINE
6. Sistema raccolta acque raccolta acque 6. Sistema
INSERIMENTO DI RAIN GARDEN TRA GLI ISOLATI PER IL RALLENTAMENTO DELL’AFFLUSSO D’ACQUA SUPERFICIALE
FORMAZIONE DI UNA CORTE ALL’INTERNO DELL’ISOLATO COME SPAZIO TEMATICO APERTO AGLI ABITANTI
UN NUOVO DISEGNO DEGLI SPAZI/NORD
Formazione di una corte all’interno dell’isoFormazione di una corte all’interno dell’isolato come spazio tematico apertospazio agli abilato come tematico aperto agli abitanti. tanti.
Individuazione case fabbrica e succesiva Individuazione case fabbrica e succesiva trasformazione in co-kitchen con orto trasformazione in co-kitchen con orto urbano sul teeo perurbano produrre sul materie teeo per produrre materie prime da usare nelle cucine. prime da usare nelle cucine.
0
50
100m
VERDE A MEDIO FUSTO
PRATO
RAIN GARDEN
PERCORSO FOTOCATALITICO
SUOLO/PRIMA DELL’INTERVENTO
SUOLO/DOPO L’INTERVENTO
COSTRUITO 0
50
100m
Inserimento di rain garden tra gli isolati pergarden tra gli isolati per Inserimento di rain il rallentamento dell’afflusso d’acqua suil rallentamento dell’afflusso d’acqua superficiale. perficiale.
VERDE PRIVATO
ASFALTO
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
COSTRUITO
PERCORSO FOTOCATALITICO
PRATO
RAIN GARDEN
VERDE A MEDIO FUSTO
foglio n. 6
La Città di Supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-20201– Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
AZIONI PROGETTUALI/SUD 1. STATO DI FATTO
2. ELEVAZIONE SU PILOTIS
3. COLLEGAMENTO EDIFICI
4. TETTI COMUNI
EDIFICI A TORRE ATTUALI CON PARCHEGGIO PUBBLICO
SVENTRAMENTO PUBBLICHE
PIASTRE DI COLLEGAMENTO PENSATE PER COLLEGARE GLI EDIFICI E SVILUPPARE UN SISTEMA DI CO-HOUSING. SI TRATTA DI PIASTRE PUBBLICHE, PER COLLEGARE IL PRIMO PIANO CON SERVIZI COLLETTIVI E DI PIASTRE PRIVATE PER I RESIDENTI, CHE COLLEGANO I PIANI SUPERIORI.
CREAZIONE DI SPAZI COMUNI ALL’APERTO SUI TETTI, UTILIZZABILI ESCLUSIVAMENTE DAI CONDOMINI
PIANI TERRA PER CREARE AREE DI PASSAGGIO
IL CO-HOUSING/TRE “TAGLIE” DI APPARTAMENTI S: APPARTAMENTI DA 30 MQ - 45 MQ M: APPARTAMENTI DA 60 MQ - 75 MQ L: APPARTAMENTI DA 90 MQ - 135 MQ
Il nuovo complesso di edifici a stecca avrà come obiettivo la proposta di un nuovo modo di abitare incentrato sul Co-Housing, sulla condivisione degli spazi e sull’inclusione sociale declinata nei suoi diversi aspetti. Sono stati per questo proposti appartamenti di diverse metrature, adatti a soddisfare le esigenze di vivere di ciascun abitante. Troveranno posto nel complesso locali pensati per studenti universitari, anziani, ma anche per famiglie più numerose; altrettanto vari e diversificati saranno gli spazi del Co-Housing ed i servizi, distribuiti principalmente al piano primo e in maniera minore ai piani superiori. Tuttavia i principali luoghi di condivisione saranno le passerelle che conducono da una stecca all’altra. Nello specifico la prima passerella che conduce ai locali commerciali sarà aperta al pubblico, mentre nelle passerelle ai piani superiori le funzioni del Co-Housing si limiteranno sempre di più agli abitanti del complesso.
0
50
100m
UN NUOVO DISEGNO DEGLI SPAZI/SUD
0
50
100m
VERDE AD ALTO FUSTO
VERDE A BASSO FUSTO
RAIN GARDEN
VERDE A MEDIO FUSTO
PRATO
PERCORSO PEDONALE PERMEABILE
SUOLO/DOPO L’INTERVENTO
SUOLO/PRIMA DELL’INTERVENTO
0
foglio n. 7
50
100m
PERCORSO FOTOCATALITICO
ASFALTO
COSTRUITO
PERCORSO FOTOCATALITICO
VERDE A MEDIO FUSTO
VERDE PUBBLICO
VERDE PRIVATO
PRATO
RAIN GARDEN
VERDE AD ALTO FUSTO
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La Città di Supporto
CORTE INTERNA
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
RAIN GARDEN
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
COLLEGAMENTO TRA LE DUE AREE
foglio n. 8
La Città di Supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-20201– Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
CORTE INTERNA
foglio n. 9
PASSERELLA CO-HOUSING
AREA ESTERNA
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
LA PERIFERIA AL PASSO CON IL CAMBIAMENTO
Mirafiori Nord è uno dei tre quartieri della Circoscrizione 2 di Torino, insieme a Mirafiori Sud e a Santa Rita, situato nella periferia sud-ovest di Torino.
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli, Agostino Strina
CHANGING SUBURBS
La periferia al passo con il cambiamento
Approfondendo l’analisi territoriale e urbana si è palesato un carattere della città in modo particolarmente evidente, ovvero la sua organizzazione in blocchi monofunzionali. Questa caratteristica, ricorrente proprio forse nelle periferie urbane, ha spesso come conseguenza lo poca permeabilità degli ambienti stessi ma anche di quelli circostanti e sfocia in una eventuale marginalità sociale. L’analisi puntuale sulle alcune tipologie di blocchi monofunzionali ha permesso di approfondire le problematiche emerse in precedenza, andando nello specifico ad indagare sulla socialità del quartiere, sull’effettivo utilizzo della complessità del blocco in sè e infine ad immaginare un ipotetico grande potenziale di rifunzionalizzazione con il fine ultimo di progettare al passo con il cambiamento.
studenti: Elisabetta Coppola, Matteo Cresto, Marica Di Spiezio, Daniela Novello, Carla Pasch etta.
ANALISI TERRITORIALE
L’area di partenza, estesa 6km in larghezza e altezza, è risultata essere territorio di frangia tra i comuni di Torino e di Grugliasco; in essa vediamo coesistere realtà molto diverse che comprendono principalmente ampi spazi non edificati destinati ad uso agricolo sul lato Ovest con ridotte aree residenziali e l’opposta presenza di un’alta densità fisica sulla parte Est, ricca sia di edifici residenziali che di altri piuttosto imponenti con funzioni molto diverse tra loro. La coesistenza di questi differenti approcci con il suolo, genera un’area in cui la città entra nella campagna e viceversa: non si vedono infatti nette distinzioni tra queste due.
1 km
SERVIZI SANITARI
CENTRI SPORTIVI
VIABILITÀ PRINCIPALE
ORTI, TERRENI INCOLTI
VIALI ALBERATI
ISTRUZIONE
SERVIZI AMMINISTRATIVI
VIABILITÀ SECONDARIA
CORTILI DI PERTINENZA
PARCHI PUBBLICI
ATTIVITÀ COMMERCIALI
AREE INDUSTRIALI
LINEA FERROVIARIA
CENTRI E CAMPI SPORTIVI
TERRENI AGRICOLI
La città di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
POPOLAZIONE
Torino
Circoscrizione 2
Mirafiori Nord
Popolazione Circoscrizione 2
Indici di vecchiaia 1
Mirafiori Nord
...
...
...
12
Falchera
215,3
...
...
...
23
VIABILITÀ PRINCIPALE
ORTI, TERRENI INCOLTI
PRATI
ISTRUZIONE
VIABILITÀ SECONDARIA
CORTILI SCUOLE
VIALI ALBERATI
ATTIVITÀ COMMERCIALI
MEZZI PUBBLICI
CORTILI DI PERTINENZA
PARCHI PUBBLICI
CENTRI SPORTIVI
PERCORSI CICLABILI
CENTRI E CAMPI SPORTIVI
TERRENI AGRICOLI
AREE INDUSTRIALI
LINEA FERROVIARIA
Barriera di Milano
133,4
Media Città di Torino
109,4
Approfondire l’analisi in ambito demografico ha portato come risultato quello di aver tra le mani un quartiere piuttosto vecchio. Mirafiori Nord risulta, infatti, essere al primo posto negli indici di vecchiaia nella città di Torino, dato che influisce nella fase di progetto.
1 km SERVIZI SANITARI
284,2
Fonti: L’archivio anagrafico della Città di Torino (dati riferiti al 31 dicembre 2018) e uno studio svolto dall’ISTAT (Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011)
SERVIZI AL PUBBLICO E UTENZA
Shopville LE GRU
IIS “Curie Vittorini”
CUS Torino Rugby
Shopville Le Gru, inaugurato nel dicembre del 1993 e tutt’oggi sito in via Crea 10 nel comune di Grugliasco, dista circa 7 km dal centro della città di Torino. Dotato di circa 4700 posti auto disponibili, offre ai cittadini più di 200 punti vendita di ogni genere e oltre 20 punti ristoro.
Il Curie-Vittorini di Grugliasco, nato nel 2016-2017 come fusione di due storiche e importanti scuole ovvero il Liceo “Marie Curie” e l’Istituto Tecnico “Elio Vittorini”, si trova al 130 di uno dei corsi più trafficato della zona, Corso Canonico Giuseppe Allamano.
La sezione Rugby del CUS Torino nasce a Grugliasco nel 1951 e offre da sempre un luogo fisico e all’aperto dotato di differenti tipologie di campi, promuovendo la buona pratica dello sport a tutte le età.
L’istituto offre l’opportunità, ai giovani che vivono sul territorio tra Grugliasco, Torino e nei comuni limitrofi, di scegliere tra un’ampia e proposta formativa comprendente ben dieci opzioni diverse (vari indirizzi Liceali, indirizzi nel settore Economico e nel settore Tecnologico).
I numerosi corsi proposti permettono di raccoglie ampiamente diverse fasce d’età sia maschili che femminili, dai più piccolini a 6 anni fino alla Serie A e oltre con tornei organizzati che coinvolgono famiglie 0-99+ dando a possibilità a tutti di ritrovarsi insieme sul campo condividendo la propria passione.
Date le sue caratteristiche, accoglie un bacino di utenza piuttosto ampio, considerando una media di 12,7 mln di persone all’anno e una proporzione di circa 1,5 mln di persone che lo raggiungono percorrendo 30min in auto.
lun-dom
lun-ven
lun-ven
15 7 Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
22
sab
11
10
dom
15 16
20
foglio n. 2
La città di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
ANALISI PERCETTIVA L’analisi è stata condotta sula base di due esperienze diverse: la prima si è trattata di un giro attorno all’area svolto in bicicletta usufruendo di un percorso stradale più veloce e diretto penalizzato però in alcuni punti che non sono stati approfonditi, mentre la seconda è stata un giro dell’area a piedi, percorrendo quindi un tragitto più lento e frammentato potendo assaporare perciò meglio alcune sensazioni.
i percorsi
Str del Gerbido
La prima percezione complessiva è stata quella di un luogo trascurato, isolato ma di facile penetrazione e ben collegato; molto chiara è la vastità degli spazi che inquadrano l’area di interesse e che dominano il paesaggio. La sensazione prevalente è rispecchiata quindi nell’immensità dello spazio aperto, all’interno del quale la presenza di sporadici servizi non riesce a colmare il divario con quest’ultimo; assoluta è la dimensione visiva. La seconda percezione generale è stata invece un po’ diversa: partendo circondato da uno spazio evidentemente periferico rispetto alla città ma comunque raccolto e confortevole, si è ritrovato, procedendo verso la destinazione, in uno spazio sempre di più diradato fino al momento in cui il costruito è quasi del tutto sparito per lasciare posto ai campi coltivati e agli spazi aperti di grandi dimensioni.
Corso Allamano
percorso automobilistico
percorso rettilineo complesso percorso pedonale e ciclabile gradiente verso densità di edificato verso esercizio commerciale
Via Crea
nodi e margini
A prevalere è spesso il silenzio, la calma e ogni tanto il vento portato dal passaggio delle auto ad alta velocità sui corsi principali. Questi spazi hanno generato un senso di abbandono e insicurezza in chi li ha percorsi lasciando il desiderio di non trattenersi a lungo nelle varie zone attraversate. La gente del luogo si incontra di rado, non si vede e non si sente, sembra quasi un luogo disabitato se non fosse per alcune grida in lontananza provenienti dai campi sportivi, apparentemente residui di quelli che un tempo dovevano essere stati spazi ben attrezzati, ma oggi lasciati a se stessi.
IIS Curie-Vittorini
Ferrovia
margine sutura margine barriera nodo di congiunzione
- Attraversamento o convergenza di percorsi nodo di concentrazione - Luoghi di addensamento di caratteri fisici e sociali
ANALISI TIPOLOGIE EDILIZIE
VILLETTE INDIPENDENTI
CASE A SCHIERA
CASCINE
PALAZZINE
GRANDI COMPLESSI RESIDENZIALI
VILLETTE INDIPENDENTI CASE A SCHIERA CASCINE PALAZZINE GRANDI COMPLESSI RESIDENZIALI
foglio n. 3
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
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COMPOSIZIONE DEI SUOLI ANALISI PERCETTIVA: I COLORI DEL PAESAGGIO Lo spazio aperto nell’intorno dell’area di progetto è caratterizato da suoli coltivati e da piccole aree boschive e prati. Per questo motivo le cromie del paesaggio variano molto con l’alternarsi delle stagioni e con il ciclo delle coltivazioni e dell’agricoltura.
Fotografie scattate nel mese di maggio 2021.
BLOCCO MONOFUNZIONALE Gli organismi architettonici principali per dimensioni nell’area di progetto sono l’attuale Istituto d’Istruzione superiore Curie-Vittorini e l’ormai in disuso ex Istituto Curie. Seppur di dimensioni complessive diverse, entrambi si articolano in un corpo distributivo longitudinale a cui si innestano perpendicolarmente degli avancorpi, sede delle aule e dei principali laboratori.
ingresso principale amministrazione segreteria uffici aule
distribuzione laboratori laboratori biblioteca palestra distribuzione aule
edificio scolastico in disuso
ingresso principale amministrazione segreteria uffici
edificio scolastico utilizzato
STATO DI FATTO
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 4
La città di supporto
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CONCEPT DI PROGETTO
area commerciale
area industriale
Stato di fatto
Assi
Spazio demolito
Spazio aggiunto
Nuovi suoli
MASTERPLAN
foglio n. 5
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
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FUNZIONI DEL COSTRUITO COMPLESSI SPORTIVI
SCUOLA E SERVIZI PUBBLICI
RESIDENZE
RESIDENZE SPERIMENTALI
LAND ART
CORTILI
ORTI URBANI
FUNZIONI DEL SUOLO CAMPI SPORTIVI E PARCO
PARCO
SCUOLA
AUDITORIUM
RESIDENZE IN LINEA
CORTILI
ORTI PRIVATI
RESIDENZE A CORTE AD USO TEMPORANEO
RESIDENZE SPERIMENTALI SU PILOTIS
PARCO
RESIDENZE SPERIMENTALI
ORTI PUBBLICI
CAMPI SPORTIVI
PALESTRA
BIBLIOTECA
EDIFICI AUSILIARI ALLO SPORT
BAR/RISTORO
LAND ART
LABORATORI/COWORKING
CAMPI SPORTIVI
EDIFICI DI SUPPORTO
FLUSSI E ACCESSI STRADE A SCORRIMENTO VELOCE
STRADE DI PROGETTO POCO TRAFFICATE
STRADE PEDOCICLABILI SECONDARIE
STRADE ESISTENTI POCO TRAFFICATE
STRADE PEDOCICLABILI PRINCIPALI
ACCESSI
CAMPI SPORTIVI E PARCO
SCUOLA, SERVIZI PUBBLICI E LAND ART
RESIDENZE E CORTILI
RESIDENZE SPERIMENTALI E ORTI
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 6
La città di supporto
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P E
PRIVACY
BOSCHETTO
25m
A I 1m BETULA
FRAXINUS
ROBINIA PSEUDOACACIA
FAGUS
PRUNUS PISSARDII
CHAMAECYPARIS LAWSONIANA
25m ALBERI DA FRUTTO
BOSCHETTO
P E A I 1m
TILIA PLATYPHYLLOS
FAGUS SYLVATICA
AESCULUS HIPPOCASTANUM
MALUS DOMESTICA
SALIX BABYLONICA
LYTHRUM SALICARIA
PYRUS
PRUNUS AVIUM
foglio n. 7
AMBIENTE PALUSTRE
ORNAMENTO
10m P E A I 1m
MAGNOLIA GRANDIFLORA
ACER PALMATUM
IRIS PSEUDACORUS
TYPHA LATIFOLIA
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
foglio n. 8
GROW-IN CITY: TRA CITTÀ E CAMPAGNA
La città di supporto Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
Le indagini condotte sullo stato di fatto di questa porzione consistente della città di Torino compresa tra la zona di Mirafiori e quella di San Paolo, hanno evidenziato alcuni aspetti essenziali che hanno guidato le decisioni progettuali. L’area presa in analisi è connotata come di ‘frangia’: caratterizzata dalla dualità tra la città urbana più consolidata e la campagna produttiva. Questo confronto tra due differenti tipi di urbanità è più evidente su alcuni tratti ‘sipario’ longitudinali, caso particolare è quello di Via Crea che è diventata teatro di analisi approfondite e mirate.
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Il frame entro il quale si delinea il progetto è quello di una porzione periferica della zona del Gerbido, sul limite della città di Torino, con un tessuto piuttosto frastagliato, ibrido e segnato dalla presenza di complessi industriali che caratterizzano profondamente gli spazi. Si colloca tra le direttrici principali di Via Crea e Via Moncalieri, per poi costeggiare inferiormente il limite preesistente su Strada del Portone. Oggetti focalizzanti presenti sul territorio analizzato sono i complessi delle cascine e la chiesa della Mandina: landmark per la fascia produttiva e punti di richiamo per il pubblico. L’intervento si propone di densificare una di queste porzioni di suolo inserendo nuovi complessi residenziali -che seguono principi insediativi legati alla collettività-, mantenendo l’accesso all’area fruibile al pubblico. Punti cardine del progetto sono stati: la definizione di alcuni poli attrattivi ricavati dalla rifunzionalizzazione di alcune aree; il mantenimento di un carattere produttivo dei suoli; la creazione di collegamenti diretti tra le cascine esistenti che delimitano la zona e l’inserimento di cluster residenziali inglobati all’interno del sistema del verde, senza essere marginali.
GROW-IN CITY studenti: Sara De Rober to, Elena Gambino, Mari a Iounok, Catterina Perotto, Sara Piazza
ESISTE UN LIMITE TRA CITTÀ E CAMPAGNA? LIMITI
0
1 km
FUNZIONE DEL COSTRUITO
SPAZI APERTI
SISTEMA DELLA MOBILITÀ
LIMITE PERCEPITO
RESIDENZIALE
CAMPI AGRICOLI
PISTE CICLABILI
LIMITE PERCEPITO IN VIA CREA
ATTIVITÀ AGRICOLE
SPAZI APERTI URBANI
LINEE AUTOBUS
SERVIZI E WELFARE INDUSTRIE
STRADE PRINCIPALI
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INDIVIDUAZIONE AREA DI PROGETTO
VIABILITÀ CARRABILE
AREA DI ANALISI
STRADE VEICOLARI
INDUSTRIE
SPAZI DI PERTINENZA DELL’EDIFICATO
PERTINENZE INDUSTRIE
EDIFICI INDUSTRIALI
PERTINENZE PRIVATE
CASCINE, COLLEGAMENTI, ACCESSI E MARGINI
CASCINE
COLLEGAMENTI ESISTENTI
MARGINI
ACCESSI
SUPERFICI NON PAVIMENTATE
PRATI-PARCHI
AREE ALBERATE
CAMPI
SISTEMA DELLA PRODUZIONE AGRICOLA
0m
500 m PRATI
ORTIVE
CEREALI
CASCINE
CAMPI
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 2
La città di supporto
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DISTRIBUZIONE DEI SERVIZI E ALTEZZA DELL’EDIFICATO
1
3
2
0m
500 m 1-2 PIANI
3-4 PIANI
5-6 PIANI
7-8 PIANI
MERCATO IMMOBILIARE
9+ PIANI
RISTORAZIONE
ALIMENTARI
COMPARAZIONE DEI PREZZI AL MQ
CHIESE
SERVIZI PUBBLICI
DENSITÀ DELL’ABITATO
2500
2000
1500
1000
500
0
MONOLOCALI
BILOCALE
TRILOCALE
QUADRILOCALE
5 LOCALI
5+ LOCALI
ALTA DENSITÀ
CASA UNIFAMILIARE
BASSA DENSITÀ
DENSITÀ NULLA
CONTRASTI
1
foglio n. 3
2
3
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
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MARGINI E ACCESSI
POLI AGRICOLI MARGINI
COLLEGAMENTI INTERNI
ACCESSI
PERTINENZE CASCINE
CASCINE
NUOVI CLUSTER RESIDENZIALI
SERVIZI CLUSTER RESIDENZIALI
SERVIZI
PARCHEGGI
MASTERPLAN PROGETTUALE
0m
500 m
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 4
La città di supporto
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PROGETTO DEGLI SPAZI APERTI
0m
500 m PERCORSI PRIVATO BOSCHI
ACCESSI PUBBLICO CORTI ALBERATE
COMUNITARIO FRUTTETI
SERVIZI ORTI
PRATI
CAMPI
TERRENI RIPROGETTATI
CAMPI DI FIORI
DRIVE IN
PAVIMENTAZIONE
LAGO
AREE PRODUTTIVE BOSCHI
TERRENI LASCIATI ALLO STATO E FUNZIONE ATTUALE
FRUTTETI TERRENI PROGETTATI
ORTI
CAMPI DI FIORI
CAMPI
AREE IMPRODUTTIVE
MOBILITÀ DI PROGETTO STRADE ESISTENTI
CORTI ALBERATE
STRADE CARRABILI
PRATI
STRADE PEDONALI
PARCHEGGI
foglio n. 5
PASCOLO
LAGO
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
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VISTA ASSONOMETRICA
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 6
La città di supporto
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SEZIONE ASSONOMETRICA CLUSTER
VISTA CORTE ALBERATA
TIPOLOGIE DI UTENTI E APPARTAMENTI
ANZIANI
FAMIGLIE
SINGLE
COPPIE
AGRICOLTORI
IL NUOVO EDIFICATO I nuovi edifici si sviluppano su un’altezza di massimo due piani, ogni cluster segue una forma e una dimensione a sé stante, ma le regole che li definiscono sono comuni. Ogni appartamento infatti nasce a partire da un modulo rettangolare che è sempre lo stesso, ma ogni cluster è contraddisinto da alcuni appartamenti che si distaccano dalla regola generale diventando un elemento di eccezione nella progettazione dei singoli cluster. Per ogni appartamento è stato predisposto un orto privato da coltivare di diverse misure per rispondere a un fabbisogno proporzionato alla singola utenza; talvolta oltre allo spazio dedicato agli orti è stato pensato anche uno spazio per giardini personali. “TAGLIE” DEGLI APPARTAMENTI Per quanto concerne i mq, gli appartamenti presentano due “taglie” che possano rispondere alle diverse necessita’ dei possibili fruitori di questo nuovo spazio per abitare. - Appartamenti “S”: 62 mq, si sviluppano sempre su un piano; ideali per 1 0 2 persone max; per esempio single, coppie di giovani o anziani e possibili animali domestici; - Appartamenti “L”: Dai 115 ai 130 mq ca.; si sviluppano su un piano, su due piani o su un piano con soppalco; ideali per 4/5 persone; per esempio famiglie ed eventuali animali domestici. UNITÀ ABITATIVA TAGLIA“L”
UNITÀ ABITATIVA TAGLIA “S”
APPARTAMENTI TIPO SCALA 1:100
foglio n. 7
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2019-2020 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
STRADA PRINCIPALE
LAGO BALNEABILE
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
PIAZZA DEL MERCATO
foglio n. 8
GREEN IS MORE
No Home. Turin Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2019-2020 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
L’area di progetto è lo spazio compreso tra Corso Enrico Tazzoli, via Silvio Allason, Corso Gaetano Salvemini e via Edoardo Rubini; si colloca nel quartiere di Mirafiori nord, ai margini dei confini amministrativi di Torino. Si tratta di uno spazio caratterizzato da una forte presenza di vegetazione e di aree verdi, ad oggi, non in buono stato, da edifici barriera ed edifici a torre aventi altezza superiore ai 30m. Il progetto verterà sia sulla riqualificazione della grana dello spazio aperto, tuttora frammentata e priva di vegetazione caratterizzante l’area, sia sulla progettazione di doppie pelli per il rinverdimento e la riqualificazione dell’edificato.
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
In questo modo si dipinge uno scenario che tende a rendere tutto più verde e con diverse aree caratterizzate da una propria tipologia e trattamento della vegetazione, quali aree boscate, aree composte da cespugli e alberi da frutto ed infine, aree trattate a prato percorribile. Punto importante è la nuova ciclabile, progettata secondo un percorso ad “anello” attraverso il quale si può entrare all’interno dello spazio verde depositando la bicicletta in una delle stazioni poste all’interno del parco. Green is More propone una nuova visione della vita immersa nel verde e un modo di abitare totalmente sostenibile grazie alle nuove strategie di recupero dell’acqua piovana e al ripensamento delle dinamiche sociali. A tal proposito sono stati inseriti, tra gli edifici a torre, dei volumi adibiti a servizi collegati mediante piastre; la riqualificazione dell’area mercatale posta a Nord ha trattato il ripensamento di un mercato coperto con l’aggiunta di spazi di socializzazione e aggregazione più idonei alla morfologia del quartiere. Ciò che contribuisce al miglioramento della vivibilità della zona è il parziale allontanamento delle auto a favore di una maggiore espansione del parco all’interno dello spazio dell’abitare; andando ad incrementare la qualità ambientale permettendo agli abitanti di relazionarsi con la natura.
studenti: Federico Casamassima, Eugenia Carolina Goglio, Gregorio Russo, Matteo Scarafia, Lore nzo Scarpelli
GRANA DELLO SPAZIO APERTO E MOBILITÀ
0
250
500
1000m
Percorsi ciclabili
Giardini e parchi
Spazi ad uso agricolo
Tangenziale
Campi sportivi
Aree boscate
Ferrovia
M
Metropolitana
Spazi condominiali
Orti urbani
Viabilità principale
M2
Metropolitana in progetto
No Home. Turin
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DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
1_Parco Nitti
2_Area boscata incolta
3_Giardino via Paolo Gaidano
4_Campi sportivi U.S.D. San Giorgio
GRANA DELLO SPAZIO APERTO
1
4
3
2
0
250
100
100
250
Giardini e parchi
Spazi condominiali
Aree boscate
Campi sportivi
Campi agricoli
Suolo permeabile privato
MOBILITÀ E ALTEZZA EDIFICATO
BARRIERE E AFFACCI
0
500 m
0
500 m
100
250
INQUINAMENTO ACUSTICO
500 m
0
100
250
500 m
Affaccio su giardino
Affaccio su strada
10 + piani
4-6 piani
Percorso bus
40 - 44 dB
55 - 59 dB
75 - 79 dB
Affaccio su viale alberato
Affaccio su recinzione
7-9 piani
2-3 piani
Fermata bus
45 - 49 dB
60 - 64 dB
Alta intensità
50 - 54 dB
65 - 69 dB
Bassa intensità
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 2
No Home. Turin
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2019-2020 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
SEZIONI TERRITORIALI
Giardini e parchi
Campi sportivi
Spazi agricoli
Spazi condominiali
Edificato
Viabilità carrabile
Parcheggio pubblico
ANALISI TIPOLOGIE EDILIZIE
0
100
250
Via Edoardo Rubino 50, Torino Piano: 1° Superficie: 55 m2 Classe energetica: E Prezzo: 89.000 Prezzo al m2: 1.600 Anno di costruzione: 1965
500 m
Edifici barriera
Via Bonfante 2, Torino
Edifici a torre
Edifici bifamiliari
Edifici condominiali
Edificio bifamiliare
Piano: 6° Superficie: 80 m2 Classe energetica: F Prezzo: 90.000 Prezzo al m2: 1.100 Anno di costruzione: 1970
Edificio condominiale
Via Paolo Gaidano 22, Torino Piano: 5° Superficie: 87 m2 Classe energetica: / Prezzo: 135.000 Prezzo al m2: 1.550 Anno di costruzione: 1968
Via Francesco Nitti 34, Torino
Edificio a torre
Piano: 5° Superficie: 110 m2 Classe energetica: F Prezzo: 145.000 Prezzo al m2: 1.300 Anno di costruzione: 1971
Edificio barriera
foglio n. 3
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
No Home. Turin
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
ANALISI STATO DI FATTO
ACCESSI ALL’AREA
ASSI PRINCIPALI
L’area presenta tre accessi, l’asse Est-Ovest è attraversato da via Paolo Gaidano, mentre da Sud si dirama via Enrico Tazzoli.
La viabilità principale è stata mantenuta lungo i due assi che allo stato attuale attraversano l’area suddividendone gli spazi.
RAMPE E PARCHEGGI INTERRATI
Lungo gli assi principali sono collocate numerose rampe, principalmente nella zona a Sud la quale risulta essere anche quella con il maggior numero di edifici residenziali.
EDIFICATO
Maggiormente densificato nell’area a Sud presenta edifici barriera ed edifici a torre con oltre 10 piani fuori terra dalla scarsa qualità architettonica mentre ospita servizi nell’area centrale
RILIEVO
0
100
200
500 m
Aree boscate
Prato
Campi sportivi
Edificato
Vegetazione basso fusto
Campi agricoli
Piastra
Strade principali
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 4
No Home. Turin
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AZIONI DI PROGETTO
NUOVA CICLABILE
La pista ciclabile è stata pensata come un anello che cinge e collega tutta l’area. Al suo interno sono state inserite alcune stazioni per il deposito delle biciclette e aree di sosta che permettono al visitatore di godere del parco.
PERCORSI INTERNI
NUOVO POLO SPORTIVO
DENSIFICAZIONE
Internamente al lotto è stata progettata una fitta rete di percorsi pedonali, una prima area a Sud dove quest’ultimi collegano gli edifici a torre e li mettono in comunicazione. A Nord, invece, i percorsi si diramano tra le attrezzature sportive e l’area mercatale. Al centro, infine, circondano i rain garden e le distese di verde comunicando con i servizi.
Le diverse aree sportive sono state unificate e ricollocate nell’area Nord e fornite da attrezzature e impianti sportivi.
Proposta al fine di perimetrale maggiormente l’area e aumentare le percezione di essere avvolti dagli edifici.
MASTERPLAN DI PROGETTO
0
foglio n. 5
100
200
500 m
Aree boscate
Prato
Piastra
Edificato
Pista ciclabile
Vegetazione basso fusto
Rain garden
Servizi
Doppie pelli
Strade principali
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
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CONCEPT PROGETTUALI
VEGETAZIONE VERTICALE
Il nostro progetto prevede un rinverdimento delle facciate tramite doppia pelle sviluppata in alzato. La struttura è autoportante ed è caratterizzata da diverse tipologie e trattamenti della vegetazione. Inoltre la pelle verde garantisce molti vantaggi.
AREE BOSCATE
AREE VEGETAZIONE A BASSO FUSTO
PRATO
A seguito di un confronto con le zone alberate già esistenti abbiamo deciso di intervenire intensificandole e creandone di nuove al fine di rafforzare lo stretto legame che verrà a crearsi tra edificato e natura.
Queste aree sono state ideate al fine di usufruire dell’acqua piovana raccolta dalle superfici di copertura degli edifici, necessitano di una bassa manutenzione e caratterizzano il verde residenziale.
Progettate per essere attraversate pedonalmente permettono di usufruire degli spazi aperti offrendo zone di socializzazione e sosta immerse nel verde.
ASSONOMETRIA DI PROGETTO
Landmark collinare centrale
Vasche di fitodepurazione e ricircolo dell’acqua Percorso anulare ciclabile con stazioni di sosta Area con attività di svago e giochi per bambini Spazi di socializzazione del quartiere Zona con alberi a basso fusto e da frutto
Spazi commerciali del vicinato
Bosco cittadino
Aree sportive aperte al pubblico
FORMA DELLO SPAZIO APERTO
1_Viale alberato
2_Area boscata
3_Area bassa vegetazione
4_Vasche fitodepurazione
LEGENDA
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Fogliame rossastro Caduta di foglie
Fogliame giallo Fogliame arancio
AREA BOSCHIVA
BASSO FUSTO
ERBUSTI
Fioritura Fogliame verde
foglio n. 6
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No Home. Turin
SCENARIO URBANO
VISTA AREA CENTRALE
NUOVA AREA MERCATALE
foglio n. 7
RAIN GARDEN
GREEN IS MORE
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
No Home. Turin
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
SCENARIO URBANO
SPAZI DELL’ABITARE
STRATEGIE INNOVATIVE
STRATEGIE INNOVATIVE
Irraggiamento invernale
Irraggiamento estivo
Attenuazione inquinamento acustico
Raccolta di polveri sottili
Produzione di ossigeno
Umidità
Protezione da venti e pressioni
Rinverdimento facciata
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
RACCOLTA ACQUA PIOVANA
RIUTILIZZO
Il nostro progetto cura anche l’aspetto energetico e sostenibile in quanto offre diverse strategie innovative, tra cui la raccolta e il riutilizzo dell’acqua piovana. Questo sistema raccoglie nella vasca d’accumulo, posta al di sotto degli edifici, l’acqua piovana, le acque grigie provenienti dalle abitazioni e parte proveniente dai rain garden.
Dalla vasca di accumulo l’acqua viene depurata e riutilizzata dagli appartamenti per usi domestici (pulizia dell’appartamento, bucato etc..), per usi sanitari in quanto non contiene calcare, ed infine per curare gli orti e le serre delle doppie pelli andando a risparmiare sul consumo di acqua potabile.
foglio n. 8
No Home. Turin
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TIPOLOGIE DI DOPPIE PELLI
Discesa da gronda Acque grigie Acqua depurata di risalita
Serra bioclimatica
Balcone giardino
Duplex alberato
Orto privato
DETTAGLIO DOPPIA PELLE
foglio n. 9
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
THE SLUBS
Torino. Nuovi spazi per l’abitare Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-21 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
The Slubs, un progetto in stretta connessione con il contesto rurale limitrofo, nasce per dare una nuova vita a spazi attualmente dismessi e in condizioni di abbandono ai margini della città di Torino. Collocato in un’ex area produttiva e in corrispondenza di zone degradate, è composto da piastre edificate che
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
si innestano nel tessuto della campagna connettendo i diversi spazi di Mirafiori Nord, quartiere di frangia. Tali piastre sono collegate mediante viali alberati affiancati da parcheggi carrabili – indispensabili per la zona – e un particolare nastro ciclopedonale che, assumeno diverse configurazioni, delinea specifiche architetture urbane. Le piastre sono caratterizzate da un’asse centrale - che dall’area urbana conduce direttamente verso la campagna – e da un’alternanza di spazi edificati e spazi aperti che hanno l’obiettivo di incrementare i servizi
THE
già presenti nell’area. Ognuna presenta due fabbricati, un’area boschiva - nei pressi dei campi agricoli - ed una particolare piazza d’acqua - situata verso l’area urbana - che risponde all’esigenza di un maggior comfort termico assumendo diverse configurazioni.
S UBS
Il progetto vuole quindi definire un nuovo spazio per l’abitare che migliori le condizioni di vita del quartiere, riducendo l’impatto ambientale ed impiegando specifiche strategie sostenibili, quali la piantumazione di differenti specie arboree, il recupero delle acque piovane e lo sfruttamento dell’energia solare tramite pannelli fotovoltaici.
Riferimenti Sitografici:
studenti: Francesca Bruno, Gloria Isaia, Elisa Lazzaroni, Giada Trossello, Francesca Vergnano
- Geoportale di Torino, Tavole di azzonamento 11-12A-15-16A - Google Earth - Città Metropolitana di Torino
PM 10 - Media Annuale 2019 30 μg/m3
PM 10 - Media Annuale 2019 28 μg/m3
PM 10 - Media Annuale 2019 27 μg/m3
PM 10 - Media Annuale 2019 27 μg/m3
1000 m
0m QUADRO GENERALE SPAZIO RURALE
SPAZIO URBANO
COSTRUITO
CAMPI AD USO PASCOLO
AREE NON PERMEABILI
EDIFICI RESIDENZIALI
CAMPI AGRICOLI COLTIVATI
SUPERFICI PERMEABILI PUBBLICHE
SECONDARIO E TERZIARIO
ACCESSO ALLE AREE AGRICOLE
AREE A DESTINAZIONE SPORTIVA
FABBRICATI AGRICOLI
MOBILITA’ LINEA FERROVIARIA FUORI TERRA PER IL TRASPORTO MERCI LINEA FERROVIARIA INTERRATA PER IL TRASPORTO MERCI LINEA METROPOLITANA
INQUINAMENTO STRADE PRINCIPALI
STAZIONE DI FONDO
STRADE SECONDARIE
STAZIONE DI TRAFFICO
Torino. Nuovi spazi per l’abitare
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MARGINI E NODI
DENSITA’ FISICA
LEGENDA
SICUREZZA E INSICUREZZA
LEGENDA
LEGENDA
MARGINI NATURALI
NODI DI CONGIUZIONE
MARGINI CARRABILI
NODI DI CONCENTRAZIONE
INSICUREZZA
ALTA
BASSA
MARGINI
MARGINI EDIFICATO/CAMPAGNA
Nell’analisi sono stati individuati i margini che caratterizzano e delimitano l’area presa in esame. Si evince come il percorso carrabile su Corso Gaetano Salvemini sia un margine molto forte per la sua notevole dimensione; analogamente, anche Corso Orbassano può essere considerato come tale. Il margine a Ovest, è segnato dall’improvviso passaggio dall’area edificata a quella agricola enfatizzata da porzioni di barriere vegetali premeabili.
L’area presenta un’alta densità fisica in corrispondenza degli edifici sviluppati in altezza come nel caso delle stecche e delle torri presenti su Corso Tazzoli; zone mediamente dense sono occupate da un’edifcato basso, frammentato e spazi ad uso sportivo. Infine, il rapporto tra abitanti e superificie raggiunge livelli minimi laddove sono presenti i parchi pubblici, le scuole, le aree di vuoto urbano e i parcheggi.
Percorrendo l’area di progetto emergono differenti percezioni di sicurezza dovute ai diversi stimoli che il contesto crea nei confronti di chi lo osserva e lo vive . Nello specifico, durante il sopralluogo, sono state riscontrate alcune aree caratterizzate da scarsa visibilità, condizioni di abbandono e di degrado ed assenza di utenza, soprattutto in alcuni orari della giornata. Tali spazi sono dislocati principalmente nell’area circostante l’ex bullonificio di corso Tazzoli e in prossimità degli edifici abbandonati limitrofi ai campi agricoli.
Via Cre a
MOBILITA’ E COSTRUITO
Pa o
lo G ai
Zona residenziale caratterizzata da edifici di notevole altezza che creano un’elevata densità sociale.
da no
Vi a
Ru b
in o
Vi a
Zona produttiva dismessa definita da spazi esterni ed interni notevolmente degradati e abbandonati.
C.s o
Taz zol i
Piazza Pitagora Zona rurale caratterizzata da edifici agricoli - quali cascine e da grandi terreni adibiti a coltivazioni.
o C.s
Str . de
l Po
a ss a b Or
no
rto ne
0m
Carreggiata di notevole grandezza occupata principalemente da parcheggi limitrofi l’area industriale. Si tratta di strade dense nei giorni feriali e deserte nei giorni festivi.
750 m
MOBILITA’ E COSTRUITO COSTRUITO
TEMPI DI PERCORRENZA DA PORTA NUOVA
RIFERIMENTI SITOGRAFICI
18 MIN
GOOGLE EARTH
TRAFFICO ELEVATO
38 MIN
PISTA CICLABILE
27 MIN
GEOPORTALE DI TORINO TAVOLE DI AZZONAMENTO 11-12A-15-16A
RESIDENZIALE
FABBRICATI DISMESSI
TRAFFICO MEDIO
SERVIZI
ATTIVITÀ AGRICOLE
INDUSTRIALE
foglio n. 2
MOBILITÀ E TRAFFICO (ORE 9.00) SENSO DI MARCIA
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Torino. Nuovi spazi per l’abitare
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
ANALISI FOTOGRAFICA DELLO SPAZIO APERTO
1
2
I campi agricoli limitrofi alla città trasmettono una sensazione di sicurezza e tranquillità, definiscono una stretta connessione con la natura circostante e allontanano l’utenza dal traffico cittadino.
3
4
Alcune zone permeabili vicine all’area dismessa trasmettono una sensazione di insicurezza, poichè caratterizzate dalla presenza di rifiuti di vario genere, configurandosi così come uno spazio privo di qualità.
Alcuni spazi esterni come i giardinetti della zona residenziale trasmettono una sensazione di sicurezza in quanto ben tenuti e accoglienti.
Altre aree non permeabili presenti nella zona dell’ex bullonificio trasmettono sensazioni di insicurezza in quanto caratterizzate da edifici in stato di abbandono e degrado e pavimentazioni pericolanti.
GRANA DELLO SPAZIO APERTO
Delimitazione formata dalle alberature che creano una barriera solamente visiva poichè permeabile.
2
1
Delimitazione definita da vegetazione, quali siepi e cespugli, che crea una barriera sia fisica che visiva.
3
Delimitazione formata da recinzioni creando una barriera solamente fisica.
4
Delimitazione definita da una muratura che rappresenta al contempo una barriera sia fisica che visiva.
0m
750 m
GRANA DELLO SPAZIO APERTO E DELIMITAZIONI SPAZIO URBANO
SPAZIO RURALE
TIPOLOGIE DI DELIMITAZIONI
RIFERIMENTI SITOGRAFICI
SPAZIO AD USO SPORTIVO
EDIFICATO
VIALI ALBERATI E CONCENTRAZIONI ARBOREE - BARRIERA VISIVA
SUPERFICI PUBBLICHE PERMEABILI
CAMPI AGRICOLI COLTIVATI
VEGETAZIONE - BARRIERA FISICA E VISIVA
GEOPORTALE DI TORINO TAVOLE DI AZZONAMENTO 11-12A-15-16A
SUPERFICI PRIVATE PERMEABILI
CAMPI AD USO PASCOLO
RECINZIONE - BARRIERA FISICA
COMUNE DI TORINO - VERDE PUBBLICO http://www.comune.torino.it/verdepubblico
SUPERFICI PUBBLICHE NON PERMEABILI
ACCESSO AI CAMPI AGRICOLI
MURATURA - BARRIERA FISICA E VISIVA
CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/rete-monitoraggio
GOOGLE EARTH
SUPERFICI PRIVATE NON PERMEABILI
ANALISI DELLE ALBERATURE
ANALISI AMBIENTALE
30 m
20 m
PRECIPITAZIONE MEDIA ANNUA 2001 mm
10 m
INQUINAMENTO Stazione di fondo Torino Rubino PM 10 - Media Annuale 2019 28 μg/m3
Altezza massima
TEMPERATURA MEDIA ANNUA 2020 Massima 17.5 Minima 11.3
Ampiezza chioma
12 m Acer platanoides Acero
Quantità
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
13 %
12 m Tilia ibrida Tiglio 26 %
Durata della vita
10 m
20 m
9m
Aesculus hippocastanum Ippocastano
Celtis australis Bagolaro
Platanus aceriflia Platano
10 %
13 %
38 %
foglio n. 3
Torino. Nuovi spazi per l’abitare
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
CONCEPT DI PROGETTO
PRINCIPIO INSEDIATIVO
Il progetto è caratterizzato da quattro piastre che si alternano agli spazi agricoli e che accolgono funzioni diverse. Ogni piastra presenta due edifici che si affacciano su una parte permeabile caratterizzata dalla presenza di numerosi alberi - e su una zona pavimentata che accoglie al suo interno degli specchi d’acqua. Al centro di ogni piastra, infine, è sempre definito l’asse est-ovest che consente un collegamento diretto tra la città e la campagna.
Il concept di progetto nasce dalla volontà di connettere maggiormente due ampie zone - quella rurale verso Grugliasco e quella urbana verso Torino - che caratterizzano il territorio di frangia su cui si va ad operare.
AMPLIAMENTO CAMPI
NASTRO CICLOPEDONALE
PIASTRE
Ampliamento dei campi agricoli verso la zona urbana laddove già erano presenti superfici non permeabili.
Il nastro ciclopedonale ha la funzione di creare nuove relazioni tra lo spazio edificato e i campi agricoli.
Piastre urbane, collegate tramite viali, che si annettono ai campi agricoli.
EDIFICATO SPECCHI D’ACQUA AREAPERMEABILE ASSEDICOLLEGAMENTO VERSOLACAMPAGNA
MASTERPLAN AREA PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE
FABBRICATO SERVIZI
CENTRO SPORTIVO
PISTA GO KART
AREA PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE
EDIFICIO PRODUTTIVO
TORINO
FCA AREA PREVALENTEMENTE INDUSTRIALE
TANGENZIALE
0m
750 m LAYER DI PROGETTO SUPERFICI PAVIMENTATE
SUPERFICIPERMEABILI
PIASTRE EDEDIFICATO
VIABILITÀ
ALBERATURE
ASFALTO
AREEVERDI
SUPERFICI EPIASTRE
CICLOPEDONALE
FILARI
CALCESTRUZZO DRENANTE
SPECCHI D’ACQUA
EDIFICATO
CARRABILE
CONCENTRAZION I ARBOREE
NOLEGGIOBICI PARCHEGGI
foglio n. 4
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Torino. Nuovi spazi per l’abitare
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Torino. Nuovi spazi per l’ambiente
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SEZIONE TERRITORIALE
ASSONOMETRIA
FILARI DI COLLEGAMENTO 1. AREA BOSCHIVA
3. BIOLAGO
4. PIAZZA D’ACQUA
MIROIR D’EAU
2. VIALE DI CONNESSIONE
4. PIAZZA D’ACQUA FOTOVOLTAICA
EDIFICATO
VEGETAZIONE
DIFFERENTI COMBINAZIONI DEI VOLUMI
TIPOLOGIE FLORA DEL BIOLAGO
TIPOLOGIE ARBOREE 40 m
2m
30 m
1.5 m
Le varie piastre sono composte da edificati con forme differenti tuttavia riconducibili ad uno specifico edificio a stecca. Questo si sviluppa attraverso una struttura puntuale in acciaio, rivestita
Altezza massima
Altezza massima
da una chiusura esterna vetrata e presenta, solo ai piani superiori al piano terra, una doppia pelle
1m
20 m
10 m
Ampiezza chioma
12 m AcerAcer platanoides campestreAcero Acero campestre
12 m Acer Tilia platanoides ibrida - Tiglio Acero riccio
15 m Aesculus Fraxinushippocastanum excelsior Ippocastano Frassino Comune
20 m
che
struttura
miglior comfort
termico,
visivo
ed
un
aspetto
formale
versatile.
meno permeabile. L’utilizzo di questa stecca, in specifiche combinazioni, permette l’individuazione di differenti spazi esterni che
Carex pseudocyperusFalso cìpero
Phragmites australis Cannuccia di palude
Juncus effusus Giunco comune
Iris pseudacorus Giaggiolo acquatico
EDIFICIO A STECCA
COMBINAZIONE SEMI- APERTA
COMBINAZIONE SEMI- CHIIUSA
Edificio lineare che riprende la
Connessione tra due edificati in linea
Connessione tra due edificati in linea
tipologia tipo del quartiere.
attraverso una terrazza angolare..
attraverso una terrazza centrale.
creano relazioni sempre differenti con l’intorno.
PIANI SUPERIORI CON DOPPIA PELLE
3. BIOLAGO
1. AREA BOSCHIVA
alla
Tale versatilità è realizzata tramite l’utilizzo di pannelli che, opportunamente ruotati, rendono la struttura più o
0.5 m
Durata della vita
Celtis australis Celtis australis - Bagolaro Bagolaro
conferisce
DIFFERENTI COMBINAZIONI DELLA DOPPIA PELLE
4. PIAZZA D’ACQUA
2. VIALE DI CONNESSIONE
INVOLUCRO PERMEABILE
INVOLUCRO SEMI - PERMEABILE
INVOLUCRO NON PERMEABILE
Pannelli apribili che rendono la
Possibilità di usufruire in maniera
Possibilile chiusura totale della terrazza
facciata
differente dell’apertura dei pannelli nei
che circonda perimetralmente l’edificio
vari piani ed ambienti dell’edificio.
rendendo questo totalmente opaco.
totalmente
vetrata
e
permeabile.
STRATEGIE SOSTENIBILI
STRATEGIE SOSTENIBILI
Inoltre vengono introdotti dei
L’edificato i
np
sostenibili al fine di ottenere un maggior
sistemi per il recupero delle
presenza di
una doppia pelle, scostata di
comfort
l’impatto
acque in tutte le piastre e
dalla struttura i n alcuni casi e di 1 50 cm i n altri.
La piantumazione di una
specifici pannelli solari nei punti
Questa permette d i bloccare i raggi s olari nei mesi
grande quantità di specie arboree deriva
più alti e soleggiati dell’area.
estivi - riflettendoli ve rso l’esterno - e ne i mesi invernali
ambientale.
riducendo
ca
summer
Il progetto vuole utilizzare alcune strategie dell’area;
rogetto è
ratterizzato
75 cm
da la possibiità di captare tutti i raggi s olari necessari
l’utenza e ridurre la quantità di emissioni di
per sfruttare il più possibile il c alore s olare. L’edificato
MIGLIORARE QUALITA’ DELL’ARIA
OMBREGGIARE NATURALMENTE
SISTEMA RECUPERO ACQUE
risulta ventilato sia verticalmente che orizzontalmente ai
PANNELLI FOTOVOLTAICI
piani
terra,
garantendo
così
notevole
Struttura metallica di sostegno
dalla
dalla scelta di ottenere spazi in ombra per PM10 presenti nell’aria.
PIANO TERRA VETRATO
comfort
winter
Rotazione pannelli 90° DIVERSA CONFIGURAZIONE AI VARI LIVELLI
DOPPIA PELLE PERIMETRALE
STRUTTURA DEI PANNELLI
climatico. Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 5
foglio n. 6
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Torino. Nuovi spazi per l’abitare
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
MATERIALI MATERIALE COMPOSITO
TERRA STABILIZZATA
PANNELLI FACCIATA VENTILATA
CALCESTRUZZO DRENANTE
HPRC® è un materiale composito, malleabile, performante e che
La stabilizzazione dei terreni consente di realizzare pavimentazioni
Trespa® Meteon® è un pannello decorativo compatto, laminato
Il calcestruzzo drenante è scelto per le sue
consente la produzione di elementi di qualsiasi forma.
Esso è
naturali di valenza paesaggistica, ottimali per la realizzazione di
ad alta pressione (HPL) e realizzato utilizzando l’esclusiva
caratteristiche sostenibili, infatti, grazie alla sua
caratterizzato da una elevatissima resistenza meccanica ed è
piste ciclabili, sentieri e strade rurali. Questa pavimentazione
tecnologia EBC (Electron Beam Curing). Dalla combinazione,
conformazione ricca di vuoti, permette all’acqua di
altamente resistente agli urti ed agli agenti atmosferici.
consente di enfatizzare la vicinanza con gli spazi agricoli e
fino al 70%, di fibre a base-legno e resine termoindurenti, nasce
drenare ed eventualmente convogliare in appositi
Un materiale antigraffiti ed ECOLOGICO, prodotto con almeno il
rappresenta una soluzione sostenibile ed ecocompatibile.
un pannello altamente stabile e denso, con un buon rapporto
sistemi di raccolta.
30% di materiale riciclato e riciclabile al 100%.
peso-resistenza.
PIANTA DELLA PIASTRA COMMERCIALE
1 2
IPOTESI DI PERCORSI FLUSSI CARRABILI FLUSSI CICLO PEDONALI FLUSSI PEDONALI
INGRESSI PRINCIPALI ALLA PIASTRA AGLI EDIFICI
ASSONOMETRIA DELLA PIASTRA COMMERCIALE
Area boschiva Parcheggi carrabili
Ingresso dalla campagna Postazione e-bike e monopattini elettrici
1
Percorso ciclopedonale
Miroir d’eau
VISTE PROGETTUALI 1
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
2
foglio n. 7
Torino. Nuovi spazi per l’abitare
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SEZIONE PROSPETTICA DELLA PIASTRA RESIDENZIALE 1
2 3
4
VISTE PROGETTUALI 1
2
3
4
foglio n. 8
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
Buffer Strip. Turin Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE QUARTIERE MIRAFIORI NORD - AREA 09 Il sito in analisi è collocato nella città di Torino nel quartiere di Mirafiori Nord, in una porzione di territorio che viene riconosciuta come ambito di frangia urbana. È un’area di transizione tra città e campagna in cui si assiste all’erosione dello spazio rurale, in favore di un’edificazione urbana periferica. Tali ambiti sono spesso caratterizzati da una collocazione sporadica delle funzionalità, che comporta un’elevata focalizzazione dell’attività industriale a discapito del welfare. Tale frammentarietà permette di rintracciare dei segni che, se opportunamente valorizzati, contribuiscono a creare nuove dinamiche urbane, ambientali ed economiche. In tal modo si attua un processo di sviluppo qualitativo dei luoghi.
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
BUFFER STRIP
L’area, delimitata da Corso Tazzoli, Corso Orbassano e Strada del Portone, è compresa tra una realtà di terreno adibito a pascolo ed il retro dell’importante impianto industriale FIAT (Stellantis) in fase di graduale riconversione. Molti degli elementi presenti in questa porzione di territorio sono edifici industriali dismessi, alcuni in forte stato di abbandono, altri privi di carattere identitario, e costruiti su una maglia che nel tempo ha perso ogni grado di definizione non permettendone più una semplice lettura. Di questi in particolare, sono stati individuati tre elementi con forte opportunità di riqualificazione in ambito funzionale da cui si evolve l’idea di riconvertire questi spazi e restituiti alla comunità. Di conseguenza, l’area diventa oggetto di interesse internazionale attraverso fondi europei di riqualificazione green, già attivi nel quartiere di Mirafiori e di innovazione tecnologica. L’intervento si sviluppa attorno alla definizione di una buffer strip verde con carattere di suolo pubblico, la quale irrompe nel tessuto industriale e si incunea all’interno dello spazio urbano. Diversamente la città si espande nello spazio rurale attraverso un impianto misto residenziale e servizi.
studenti: Daniela Chiarabella, Daniele Marino, Anna Molinatti, Laura Sardoni, Davide Tessari
0
1000
2000m
BUFFERSTRIP CAPOLINEA BUS
OSPEDALE SERVIZI ISTITUZIONALI, CULTURALI: SCUOLE, BIBLIOTECHE, CHIESE, CENTRI SPORTIVI
CICLABILE
EDIFICATO
VIABILITÀ PRINCIPALE
VERDE NON URBANO
CAR SHARING ULTIMI EDIFICI RESIDENZIALI
Dallo studio cartografico emerge in modo preponderante il carattere di frangia urbana. È netto il contrasto che si frappone tra il verde rurale e i servizi della città, che man mano vanno ad interrompersi. Vengono evidenziati gli ultimi elementi di welfare (ospedali, scuole, edifici di culto...), i confini dei servizi dello spazio urbano cittadino (car sharing, i capolinea del servizio BUS, le piste ciclabili). A contrasto il sistema della mobilità crea una forte continuità ed un forte link tra la città ed il territorio circostante.
LA CITTA’ DI SUPPORTO
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SEZIONI TERRITORIALI
EDIFICATO
Il contrasto tra le molteplici realtà presenti nel territorio è evidenziato dalla differenza altimetrica tra il costruito industriale e residenziale, e la forte sensazione di interruzione data dallo spazio rurale.
VERDE AGRICOLO VERDE URBANO
ELEMENTI DI MARGINE
Fonte: Google Street View
foglio n. 2
Fonte: foto realizzata dagli studenti
Fonte: foto realizzata dagli studenti
Fonte: foto realizzata dagli studenti
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli.
LA CITTA’ DI SUPPORTO
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
DEFINIZIONE DEL TESSUTO URBANO
VERDE NON URBANO
EDIFICI RESIDENZIALI
ALBERI
VERDE PROGETTATO
SERVIZI
EDIFICATO INDUSTRIALE/PRODUTTIVO
MOBILITA’ PUBBLICA
FUNZIONI DEL WELFARE
LINEA BUS SECONDARIA
LUOGHI DI CULTO
AREE RISTORO
STAZIONI METRO
LINEA TRAMVIARIA
SERVIZI CULTURALI E SPORTIVI
TERZIARIO
EDILIZIA SCOLASTICA
ALTRI SERVIZI
foglio n. 3
100
200
400m
EDIFICI ATTIVI - INATTIVI
LINEA METRO 2
LINEA BUS PRINCIPALE
0
EDIFICI FUNZIONALI/ DI RECENTE QUALIFICAZIONE SOTTOUTILIZZATI/IN ATTESA DI RECUPERO/ MANUTENZIONE ORDINARIA
EDIFICI NON UTILIZZATI /DA DEMOLIRE/MANUTENZIONE STRAORDINARIA
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LA CITTA’ DI SUPPORTO
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MASTERPLAN
1
DEFINIZIONE DEL TESSUTO URBANO
DESTINAZIONE AGRICOLA
L’INDUSTRIA
FRUTTETI
AREA INDUSTRIALE/POLO TECNOLOGICO
CAMPI COLTIVABILI
POLO DI RICERCA / EVENTI
IL PUBBLICO ED IL PRIVATO PUBBLICO
MOBILITA’ PRIVATO
CARRABILE CICLOPEDONALE
PARCO
RESIDENZA A STECCA
PEDONALE
POLO DI PRODUZIONE
AREA BOSCHIVA
RESIDENZA A CORTE
CORSI PRINCIPALI
VERTICAL FARM
VERDE PROGETTATO
STRIP
SERRE
PIAZZE
SPAZIO VERDE DI PERTINENZA
VASCHE DI FITODEPURAZIONE
PARCHEGGI
SPAZIO MERCATALE
foglio n. 4
MOBILITA’ CARRABILE
ACCESSI
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli.
LA CITTA’ DI SUPPORTO
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PROMOTORI
TIMELINE
- A Torino nasce la Casa delle Tecnologie Emergenti, con finanziamenti derivanti dal ministero dello sviluppo economico. Di cui fanno parte il CIM 4.0 (competence industry manufacturing), una realtà presente sul nostro territorio. Un polo di riferimento nazionale composto da attori privati e pubblici (grandi aziente tecnologiche nazionali, Politecnico di Torino, Università, Stellantis etc..) specializzato nella formazione di piccole e medie imprese per competere a livello internazionale su un mercato fortemente innovativo (fucina di creatività e innovazione). - Altro soggetto presente sul territorio di Mirafiori è il progetto progireg ( productive green infrastructure for post industrial urban regeneration) fondato dalla commissione europea nel 2018 attivo fino al 2023, comprendente 5 città europee tra cui torino. il progetto prevede l’utilizzo di 8 soluzioni nature-based che apportano benefici multipli nel settore ecologico, sociale ed economico. 1. soluzioni di energia pulita 2. rigenerazione del suolo 3. vertical farm , orti e giardini 4. acquaponics 5. green walls e roof. corridoi verdi di spazi pubblici accessibili 7. incentivi di politiche e piani urbani (sblocco fondi e riduzione tasse) 8. impollinatori e biodiversità.
PROGIREG
02
01 STRIP - PARCO PUBBLICO AREE AGRICOLE
AGRICOLTURA Campi per coltivazione Terreni rigenerati Agro tecnologie
FITODEPURAZIONE
BUG HOTEL Spazi per accogliere insetti predatori ed impollinatori
SERRE ACQUAPONICA
PARCO PUBBLICO - Spazi che accolgono biodiversita’ e aree boschive.
FRUTTETO
SERVIZI E PROGETTI DI RICERCA Academy Laboratori Sale congressi Start up
SPAZIO EVENTI Sale congressi Spazi espositivi
03
SERVIZI PER LO SVILUPPO E INSEDIAMENTI NUOVE IMPRESE
- Inoltre negli ultimi dieci anni Torino assiste all’affacciarsi di investitori stranieri sul territorio (come testimonia la ristrutturazione della sede Sigit Torino sita nel cuore di Mirafiori Nord) che vedono grandi opportunità nei siti post industriali e nello skill italiano. GREEN VILLAGE Residenze permanenti Servizi (Ristorazione, vendita al dettaglio prodotti locali) Terziario (aree educative, nuove imprese, laboratori)
FONDI PRIVATI
INVESTITALIA
RESIDENZE TEMPORANEE
CIM 4.0
SPAZIO POLIFUNZIONALE SPORTIVO/ CULTURALE
foglio n. 6
AREA EVENTI
FONDI PRIVATI
PREESISTENZE Valorizzazione manufatti esistenti con soluzioni green ORTI URBANI di pertinenza
SPAZIO MERCATALE PER PRODOTTI DI PRODUZIONE LOCALE
PASSERELLA PEDONALE GREEN Esposizione biodiversità floreali per impollinatori
GREEN VILLAGE
VERTICAL FARM
SPAZIO DIDATTICO CULTURALE
PIOPPICOLTURA Produzione legname
METRO
07
PROGIREG
VERTICAL FARM
AREA PARCHEGGIO Pavimentazione drenante per aree verdi carrabili
06
05
04 SERVIZI E PROGETTI DI RICERCA
RESIDENZE TEMPORANEE (Studenti, personale, docente, ricercatori, personale specializzato in trasferta).
PARCO PUBBLICO Spazi che accolgono biodiversita’.
FRUTTETO
SERVIZI PER LO SVILUPPO E INSEDIAMENTI NUOVE IMPRESE - green building - nano tech - energie avanzate
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli.
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LA CITTA’ DI SUPPORTO
01. GREEN VILLAGE
02. VERTICAL FARM E RIFUNZIONALIZZAZIONE DI MANUFATTI ESISTENTI
03. SERRE CON COLTURA DI ACQUAPONICA E RICERCA
foglio n. 7
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli.
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LA CITTA’ DI SUPPORTO
RESIDENZE TEMPORANEE SU CORSO ORBASSANO
foglio n. 8
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli.
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LA CITTA’ DI SUPPORTO
GREEN VILLAGE, è un’area dedicata alla nascita di nuove residenze permanenti, in cui l’abitare è a stretto contatto con l’ambiente rurale circostante, in un’atmosfera a dimensione di villaggio che si autosostiene. Al suo interno i piani terra dei nuovi manufatti accolgono servizi di commercio e ristorazione strettamente collegati alla produzione agricola presente nel contesto, permettendo la creazione di un BRAND di quartiere in cui le eccellenze produttive vengono “vendute” e si trasformano in servizi per la città di TORINO.
LE SERRE si attestano sul naturale proseguimento di via Crea, una direttrice che collega la parte a Nord della città con il nuovo quartiere GREEN. I nuovi spazi dell’acquaponica contengono colture fuori suolo, ossia un sistema produttivo che integra in un unico ciclo sostenibile pesci e piante, gestite da associazioni di ricerca per agricoltura 4.0. Le acque reflue vengono convogliate in canali di fitodepurazione, che grazie alla presenza di piante galleggianti permettono il naturale filtraggio delle impurità.
Il tessuto del sistema indistriale e tecnologico viene interrotto dalla STRIP che attraversa Corso Orbassato. I manufatti preesistenti che intercettano il corridoio verde sono rivestiti da vertical gardens e green roof in modo da ridurre interventi invasi o demolizione che genererebbero scarti. A chiudere lo spazio pubblico una VERTICAL FARM, di carattere sociale e ambientale diventa il nuovo landmark e punto di riferimento per abitanti e visitatori dell’area.
All’interno della trama industriale esistente avverrano diversi interventi. Uno di questi vedrà la riconversione di un manufatto in AREA MERCATALE. Questo potrebbe creare l’occasione di avere uno spazio “vetrina” dei prodotti locali, restituendolo nel contempo alla comunità erogando un servizio per prodotti green a Km0.
foglio n. 9
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli.
PERIFERIA E CITTÀ
La città di supporto Torino. Nuovi spazi per abitare Atelier Progetto Urbanistico C Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
Che cos’è la città? Cos’è la periferia? Si può dire che la città di Torino sia una metropoli dotata di ogni tipo di servizio, dove gli abitanti vivono senza il bisogno di doversi spostare al di fuori. Ma cosa separa la città da ciò che non è la città?
Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
L’analisi effettuata in una circoscrizione di 6x6 km racconta di un territorio in cui, a partire dal centro di Torino, la città si frammenta in campagna e area industriale. È proprio qui, delimitata da barriere precise, che l’area di progetto trova il suo spazio, spazio in cui la città di supporto fonda le proprie radici. Più precisamente, in una porzione di spazio compreso tra Mirafiori sud e Orbassano vi è Beinasco. All’interno di Beinasco c’è il quartiere Fornaci, un territorio eterogeneo per tipologie edilizi, servizi, conformazione urbana e spazi aperti.
BORDERLAND
Il quartiere si presenta con un suolo ribassato rispetto ai comuni limitrofi e chiuso dal cimitero di Torino , dall’area industriale di Mirafiori sud e dalla tangenziale. Nonostante sia tagliato e definito dalle molteplici strade a scorrimento veloce, il territorio è riuscito a ad avere una propria identità e autosufficienza, proprio grazie alla sua caratterizzante eterogeneità e alla numerose iniziative che negli ultimi anni animano il quartiere di Fornaci.
studenti: Antonia Auriemma, Eleonora Car fagna, Elisa Casarosa, Cinzia Coraglia, Mar ta Sobrero
MARGINI E CONFINI
0
200
500
1000m
CONFINE AMMINISTRATIVO
AREA INQUINATA
STRADE
SERVIZI
EDIFICI PRODUTTIVI
CIMITERO
STRADE A SCORRIMENTO VELOCE
La città di supporto Torino. Nuovi spazi per abitare
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
TANGENZIALE
CIMITERO
INQUINAMENTO ACUSTICO
AREA INDUSTRIALE
BARRIERE URBANE
1
4
5 6
7
8 3
2
0
50
100
250
500m
TANGENZIALE
INQUINAMENTO ACUSTICO
AREA INDUSTRIALE
RECINZIONI
EDIFICI INDUSTRIALI
CONFINE AMMINISTRATIVO
ACCESSI
BINARIO
1
DISLIVELLO
2
BARRIERE ACUSTICHE
3
RECINZIONI
4
TANGENZIALE
5
CIMITERO
6
INDUSTRIE
7
STRADA AD ALTA PERCORRENZA
8
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 2
La città di supporto Torino. Nuovi spazi per abitare
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MOBILITÀ ESISTENTE
SPAZIO APERTO NON PAVIMENTATO VIABILITÀ AD ALTO SCORRIMENTO
ORTI URBANI E CAMPI COLTIVATI
VIABILITÀ SECONDARIA
SUPERFICI PERMEABILI NON ATTREZZATE GIARDINI E AREE ATTREZZATE PER LO SPORT
PISTA CICLABILE
CIMITERO
Viabilità alto scorrimento Viabilità secondario
STRUTTURA DEL WELFARE
ORTI
Pista ciclabile
AIULA E AREE NON ATTREZZATA GIARDINI E AREE ATTREZZATE PER LO SPORT CIMITERO
5
3
2 6 6
2
22 4 4
1
0
50
100
250
500m
SERVIZI ESTERNI
SPAZIO SPORTIVO ATTREZZATO
CAMPI E ORTI COLTIVATI
PARCHI E GIARDINI
FERMATE BUS
EDIFICI PRODUTTIVI
LUOGHI PER L’ISTRUZIONE
CENTRI ESTETICI
EDIFICI SANITARI
RISTORAZIONE
STAZIONI DI SERVIZIO
LUOGHI DI CULTO
SERVIZI INTERNI ASL
3MIN
d
2MIN
an ist
te
3M
TI INU
in m
ac c h
ina
1
BAR
2
CAMPO SPORTIVO
3
4
SCUOLA
5
STRADA COMMERCIALE
6
1MIN
RISTORANTE
SPAZI CULTURALI (cinema, teatri, musei) SUPERMERCATI CENTRI COMMERCIALI LINEA METROPOLITANA (in costruzione) STAZIONI METROPOLITANA FERMATE AUTOBUS MOBILITÀ SOSTENIBILE
SPAZI CULTURALI
SUPERMERCATI
CENTRI COMMERCIALI
PISTA CICLABILE
STAZIONE METRO
FERMATA AUTOBUS
LINEA METROPOLITANA IN COSTRUZIONE
foglio n. 3
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto Torino. Nuovi spazi per abitare
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MORFOLOGIA DEL COSTRUITO EDIFICIO IN LINEA
EDIFICIO UNIFAMILIARE/BIFAMILIARE
PALAZZINA
EDIFICIO A TORRE
PALAZZINA
EDIFICIO IN LINEA
EDIFICIO UNIFAMILIARE/BIFAMILIARE
EDIFICIO A TORRE
BEINASCO
Popolazione: 17.785 abitanti(31/12/2019 - Istat) Superficie: 6,73 km Densità: 2.640,92 ab./km
ANDAMENTO POPOLAZIONE CON CITTADINANZA STRANIERA
6,2% STRANIERI
67,9% EUROPA
45,4% ROMANIA
3,8% REPUBBLICA POPOLARE CINESE
18,0% AFRICA
8,1% MAROCCO
2,8% MOLDAVIA
7,9% AMERICA
8,0% ALBANIA
2,8% BOSNIA-ERZEGOVINA
6,2% ASIA
4,1% PERÙ
ALTRI
Famiglia
TIPOLOGIE DI FAMIGLIE 20%
37%
30%
12%
1% +
INDAGINE IMMOBILIARE VALORE IMMOBILIARE [€/ m2] 900 - 1000
1000 - 1500
1500 - 2000
2000 - 2500
20%
37%
30%
12%
1%
< 2500
+
QUADRILOCALE VIALE FORNACI, 46a 1
5
€ 225.000 125 m2
8 2
BILOCALE
3
VIA SAN GIOVANNI, 4
1
3
9
6
4 7
€ 116 .000 74 m2 situato al piano 2
VIA GIOVANNI ROSSINI, 3 AREA DI COMPLETAMENTO
AREA CONSOLIDATA
AREA DI ESPANSIONE
AREA DI TRASFORMAZIONE
5
€ 145 .000 61 m2 situato al piano 1
APPARTAMENTO 5 LOCALI VIA MONTELLO, 8 9
€ 259.000 118 m2 situato al piano 1
L’analisi morfologica e tipologica delle abitazioni e l’indagine immobiliare mostrano un territorio particolarmente eterogeneo. In questi luoghi è possibile individuare aree molto diverse tra loro dove i valori immobiliari delle case si diversificano sia in base alle diverse metrature che alla qualità di vita che lo spazio offre. Ciò implica la varietà di abitanti riscontrata nell’ analisi demografica del quartiere Fornaci.
STRADA TORINO, 90 4
€ 398.000 150 m2 situato al piano 2
TRILOCALE VIA SAN GIACOMO, 12 2
VIA PIETRO MASCAGNI 8
€ 125.000 90 m2 situato al piano 1
€ 69.000 74 m2 situato al piano 3
VIA BOLOGNA. 36
VIA VENEZIA, 17
7
€ 109.000 80 m2 situato al piano 2 Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
6
€ 98.000 80 m2 situato al piano 2 foglio n. 4
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VIABILITA’
BARRIERE
SPAZI COLLETTIVI
ACQUA
La città di supporto Torino. Nuovi spazi per abitare
ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO BARRIERE
VIABILITÀ
SPAZI COLLETTIVI
ACQUA
Barriere che chiudono l’area dall’esterno e migliorano il comfort acustico e visivo
Nuovo sistema di flussi interni organizzati in assi pedonali che prevalgono sui carrabili
Progetto di nuovi spazi in cui è possibile svolgere attività e sperimentare nuovi modi di abitare
Acqua che collega e che attraverso un sistema di canali sotterranei permette il riutilizzo di fonti idriche per l’irrigazione degli spazi aperti
SPINA PEDONALE
NUOVI SPAZI PUBBLICI E MERCATO
PARCO
NUOVI INSEDIAMENTI
Una spina pedonale che attraversa l’intero lotto tenendo insieme le varie parti che lo compongono
Nuovi spazi pubblici e creativi a servizio degli abitanti che stimolano e generano interazioni
Un parco naturale che si pone come filtro tra il nuovo insediamento e l’inceneritore
Nuovi insediamenti caratterizzati da una spermentazione di tipologie edilizie
SPINA PEDONALE
NUOVI SERVIZI PUBBLICI E MERCATO
PARCO
NUOVI INSEDIAMENTI
USI DELLO SPAZIO
PLANIMETRIA DI PROGETTO
0 foglio n. 5
100
250
500m
PRATO
CAMPI COLTIVATI
GIARDINI PRIVATI
NUOVO EDIFICATO
BARRIERE
CANALI
SUOLO PAVIMENTATO
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
La città di supporto Torino. Nuovi spazi per abitare
Atelier Progetto Urbanistico C – Politecnico di Torino A.A. 2020-2021 – Corso di LM Architettura per il Progetto Sostenibile
SPINA PEDONALE SISTEMA DELL’ACQUA Il progetto prevede che ci sia un canale di raccolta dell’acqua piovana. Dapprima piante e terreno filtrano e trasportano l’acqua, che giunge fino ai canali e dai quali poi viene distribuita in un sottosistema di canali sotterranei affinchè possa irrigare i campi e gli spazi aperti pubblici.
vegetazione terreno vasca d’acqua canale di raccolta dell’acqua piovana pavimentazione
ATTRAVERSAMENTO
NUOVI SERVIZI PUBBLICI E MERCATO Uno spazio versatile ed eterogeneo che si presta ad essere un luogo per l’attività mercatale, ma anche in grado di accogliere eventi all’aperto.
gradinata
seduta
prato vegetazione
vasca d’acqua
pavimentazione
RELAZIONI TRA LE PARTI
PARCO ALBERI DI PROGETTO
30 m 20 m 10 m 0m
nocciolo ciliegio selvatico carpino bianco pioppo tremolo frassino LETTURA DEL SUOLO
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 6
La città di supporto Torino. Nuovi spazi per abitare
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NUOVI INSEDIAMENTI SISTEMA ABITATIVO Il progetto prevede che siano gli stessi abitanti parte attiva nel processo di trasformazione del territorio, a partire dalla fase di progettazione fino a quella di costruzione e gestione dell’edificio. Pratica che risulta conveniente in ottica di risparmio di risorse economiche, risponde in modo puntuale alle esigenze del singolo e soprattutto si innesta un processo stimolante per cui l’abitante è parte integrante di un sistema di relazioni.
BILOCALE Famiglia
MODULO A MODULO A MODULO A A MODULO
MODULO A
MODULO A
+
MODULO A
MODULO A
MODULO A
72 m2
MODULO A
36 m2
36 m2
36 m2
36 m2
36 m2 36 m2
UNIFAMILIARE
36 m2
36 m2
36 m2
36 m2
36 m
MODULO B
MODULO B
MODULO B MODULO B MODULO B B MODULO
Famiglia
MODULO B
MODULO B
MODULO B MODULO B +
64 m2
64 m2
64 m2
64 m2
64 m2 64 m2
128 m2
64 m2
64 m2
64 m2
PLURIFAMILIARE
36 m MODULO C MODULO C 3672 m m2 MODULO MODULO coppia C C
36 m2
2
36 m2
Famiglia
Famiglia
MODULO B
+
+
MODULO C
+ MODULO 144 m2 D
MODULO C
MODULO D Famiglia
x4 Famiglia Famiglia
72 m2
64 m2 64 m2
144 m2
MODULO D
x4
x4
+
+
100 m2
80 m2
72 m2
64 m2 64 m2
144 m2
144 m2
famiglia famiglia 4
famiglia 4 coppia
MODULO D 2 MODULO 72Dm MODULO Dm D 96 m 100 m2 famiglia 4 144 MODULO xfamiglia 4 x4 2 96xm42 x80 4m
famiglia 3
famiglia 3
2
famiglia 4
2
famiglia
x4
famiglia 4 famiglia 3
famiglia 3
96 m
80 m2
100 m famiglia 1
100 m2
96 m2 100 m2 96 m2 100 m 22
96 m2
famiglia
72 m2
famiglia
96 m22 famiglia
x4
++
+
coppia
+famiglia
famiglia
2
famiglia 3
+
+
famiglia
x4
100 m2
96 m2
+
MODULO D famiglia 4
MODULO D
+
144 m2
72 m2
+ D MODULO 144 m
2
coppia
MODULO C
x4
COHOUSING
x4
72 m
MODULO D
72 m2
MODULO D +
+
144 m2
coppia
MODULO B
+ +
72 m2 coppia 144 m2
2
+ MODULO C
MODULO C+
coppia
coppia
MODULO C
MODULO A
MODULO C
64 m2
64 m2
64 m2
MODULO A
MODULO C
36 m2
2
80 m2 famiglia 2
2spazio collettivo
100 m2 spazio collettivo
famiglia 1
96 m2 100 m2 spazio collettivo famiglia 3 famiglia 4
2
96 m2
80 m2
96 m2
2
famiglia 2
100 m2
spazio collettivo
100 m2 famiglia 1
96 m2
famiglia 3
famiglia 2
80 m2 famiglia 1 famiglia 3 96 m 100 m spazio collettivo
famiglia 1
famiglia 24 famiglia
100 m2 96 m2 100 m2
2 96 m2 80 mfamiglia famiglia 2 1 80 m2 spazio 100 m2 spazio collettivo
famiglia 1 famiglia 1
MORFOLOGIA URBANA
foglio n. 7
PRATO
CAMPI COLTIVATI
NUOVO EDIFICATO
CANALI
GIARDINI PRIVATI
80 m
96 m2 100
SUOLO PAVIMENTATO
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ETEROGENEITÀ DELLO SPAZIO
AREA PRODUTTIVA
PERCORSO CICLO-PEDONALE O2 CO2 biodiversità
fotovoltaico
produzione
H2O
H2O
agricoltura
abitazioni
pomodori
EDIFICIO SERRA APERTURA E TRASPARENZA
oniramsor
pomodoripomodori peperoni pomodori pomodori peperoni peperoni insalata
COLTURA A TERRA aivlas
ocilisab
rosa rosa
CHIUSURA E OPACITÀ
rosaorchidea
rosa
alumirp
rosmarino salvia salviarosmarino
rosmarino rosmarino
FUNZIONAMENTO
irodomop
tulipano
rosa tulipano orchidea tulipano tulipano primula orchidea orchidea orchidea
onapilut
rosmarino salvia basilicobasilico salvia
insalata basilico insalata salvia basilico
inorepep
orchidea
rosa
atirehgram
atalasni
peperoni insalata peperoni basilico insalata
parco
primula
tulipano primula tulipanoprimula
margherita
margherita primulaprimula margherita margherita
margherita margherita
asor
aedihcro
COLTURA IDROPONICA
pomodori
peperoni
insalata
basilico
salvia
rosmarino
rosmarino rosmarinorosmarinorosmarino rosmarino pomodori pomodori pomodoripomodori peperoni pomodori pomodori peperoni peperoni peperoni insalata peperoni insalata peperoni insalata basilico insalata insalata basilico insalata basilico salvia basilico salvia basilico salvia basilico rosmarino salvia salvia salvia
piante
piante
piante
piante piante
etnaip
soluzione nutriente
soluzione nutrientesoluzione soluzione nutriente nutriente soluzione soluzione nutriente nutriente
etneirtun enoizulos
pompa d’aria
pompa d’aria pompa d’aria
rosa
rosa
rosa
pompa d’aria
aira’d apmop
pompapompa d’aria d’aria
rosaorchidea rosa orchidea rosa orchidea orchidea tulipano tulipanotulipano tulipano primula tulipano primula tulipano primula primula primula margherita primulamargherita margherita margheritamargherita margherita orchidea orchidea
piante
piante piante
piante
piantepiante
soluzione nutriente soluzione soluzione nutriente soluzione nutriente soluzione nutriente soluzione nutriente nutriente pompa d’aria pompa pompa d’aria d’aria pompa d’aria pompa pompa d’aria d’aria
Urbanistica: Angelo Sampieri – Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello – collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli
foglio n. 8