STRAWBERRY

Page 1


www.edizionidelvento.it www.myspace.com/edizionidelvento www.youtube.com/edizionidelvento

Il presente volume viene rilasciato con licenza Creative Commons “Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate Italia 2.5”. Tu sei libero di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest’opera alle seguenti condizioni. Attribuzione: devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore o da chi ti ha dato l’opera in licenza. Non commerciale: non puoi usare quest’opera per fini commerciali. Non opere derivate: non puoi alterare o trasformare quest’opera, né usarla per crearne un’altra. Ogni volta che usi o distribuisci quest’opera, devi farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza. In ogni caso, puoi concordare col titolare dei diritti d’autore utilizzi di quest’opera non consentiti da questa licenza. http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it

© 2008 Edizioni del Vento c.p.405 – 30016 Jesolo Lido (VE) info@edizionidelvento.it ISBN: 978-88-89890-22-6


BONACCIA 2



Angelo Mennillo

Salvatore Cacace

STRAWBERRY L’ultima magia


6


7


8


9


10


11


12


13


14


15


16


17


18


19


20


21


22


23


24


25


26


27


28


29


30


31


32


33


34


35


36


37


38


39


40


41


42


43


44



46


47


48


49


50


51


52


53


54


55


56


57


58


59


60


61


62


63


64


65


66


67


68


69


70


71


72


73


74


75


76


77


78


79


80


81


82


83


84


85


86


87


88


89


90


E quando Baal è inghiottito dall’oscuro grembo, che cos’è il mondo per Baal? Lui è sazio. Sotto le ciglia Baal ha tanto cielo che di quel cielo anche da morto è pago. Quando nel buio grembo della terra marciva Baal, il cielo era ancora così grande e quieto e scialbo, giovane e nudo, un prodigio immenso, come l’amava Baal, quando viveva, un tempo. Bertolt Brecht, Baal

91



Il corpo delle fragole di Elettra Stamboulis Und auf einmal stelle ich fest: Dass Arme keine Schwingen sind Und völlig fluguntauglich Völlig fluguntauglich *

Sottofondo musicale, Einstürzende Neubauten. Il corpo pulsa e diventa segno. Immagino le note del gruppo e Mennillo che disegna. Quando si guarda chi disegna, quello che colpisce sempre è quanto il peso, la struttura fisica di chi esegue il segno, si trasformino. Si disegna anche con i polmoni, ovviamente. Nel frattempo la musica suona, entra ed esce e il ritmo dello strumento segue lo scorrere dei suoni. Anch’essa contribuisce alla riuscita o meno del disegno. In questo romanzo breve il ritmo è il rumorismo eclettico del gruppo tedesco. Oltre alla musica, nell’immaginario di Mennillo ci sono altri ospiti invisibili. I corpi di Egon Schiele, nel suo modo di inquadrare e dissacrare contemporaneamente l’immagine, c’è l’amato Herzog. Come nel pittore austriaco, in Angelo emerge continuamente la malia della raffigurazione del corpo nudo e della sessualità maschile. C’è l’emergenza del tratto, che ogni tanto svapora, poi torna insistentemente su un’inquadratura che costringe il corpo a mostrare tutti i suoi limiti, le sue ambiguità. * «E all’improvviso mi rendo conto che le braccia non sono ali e sono del tutto inadatte al volo.» Da Zerstörte Zelle, canzone degli Einstürzende Neubauten.

93


Di Herzog c’è la costruzione della sequenza, l’amico gallo che cita forse Il diamante bianco, in cui un personaggio aveva proprio come compagno di viaggio l’inseparabile gallo ed osservava la natura attraverso una goccia. Ma c’è soprattutto lo stesso spirito a tratti romantico, che non cede al trash o alla durezza fine a se stessa, in una storia in cui questo rischio ogni tanto appare. Lo stile d’altro canto è la maniera politica di raccontare una storia, e raccontare una storia è sempre un rischio. Obbliga ad un punto di vista: questo è doppiamente vero quando si parla della costruzione della sequenza disegnata, dove la libertà espressiva (ovviamente non parlo del fumetto commerciale) può essere anche un ostacolo. Il vuoto a volte è più pericoloso dei limiti nella creatività. Angelo in questo tuffo nel vuoto è riuscito a raccontare, osare visivamente. Ed è nel rimando ossessivo alla parziale nudità, nella presenza dell’uomo/testa di gallo, nel taglio delle splash pages che si nota maggiormente che la sua mano ha perso le briglie. In realtà non so cosa ascoltasse Angelo mentre disegnava questo libro. Ma le vibrazioni emergono dalla sequenza delle tavole. Si è lasciato andare, è più fluido, e il segno ascolta il senso. Si è messo le ali: il primo disegno che ho visto suo era proprio un ragazzino angelo (gliel’ho abbiamo sequestrato, un regalo obbligato). Il titolo era Angelo, ed ora lui è diventato quel ragazzino.

94


Rosa dei venti Strawberry: soggetto di Nicola Ferrarese, sceneggiato e realizzato da Angelo Mennillo (disegni) e Salvatore Cacace (testi).

Questo libro è stato prodotto e realizzato per Edizioni del Vento da Spazio Sputnik (www.spaziosputnik.it).

Nota musicale Strawberry Fields Forever – pubblicata nel 1967 e considerata una delle prime e migliori canzoni di rock psichedelico dei Beatles – fu scritta da John Lennon tra il settembre e il novembre del 1966 ad Almeria, in Andalusia, durante le riprese del film di Richard Lester How I Won the War – Come ho vinto la guerra, in cui Lennon interpreta il soldato semplice Gripweed. In quel periodo Lennon – che aveva intensificato il suo rapporto con la droga, specie con l’lsd – faceva largo uso di cannabis, e la canzone ne porta evidenti tracce. “Strawberry Fields” è il nome di un orfanotrofio di Liverpool, nel cui parco John andava a giocare da bambino.

Grafica Progetto grafico e impaginazione a cura di Mirko Visentin.

Nota sportiva Nell’incontro di box ritratto alle pagine 22-25, svoltosi presso l’Autodrome de Go Karts a Cancun, in Messico, il 21 ottobre 2007, il pugile messicano Cristian Mijares batté per ko tecnico alla prima ripresa il francese Franck Gorjux, confermando per la terza volta consecutiva il titolo mondiale dei pesi supermosca wbc. Nota editoriale L’epigrafe di Bertolt Brecht è citata da Baal, traduzione di Roberto Fertonani per Einaudi.

Carattere Ad esclusione del lettering, realizzato a mano da Angelo Mennillo, il libro è stato composto con due caratteri progettati nel 1927 dallo scultore, incisore e artista inglese Eric Gill: il bastone Gill Sans (carattere derivato in buona parte da quello disegnato nel 1916 da Edward Johnston, in collaborazione con Gill, per la segnaletica della metropolitana di Londra) per frontespizio e titolo della postfazione, e l’aggraziato Perpetua (il cui stile si rifà alle iscrizioni tombali inglesi del xvii e xviii secolo) per il testo della postfazione e della Rosa dei venti. Carta Il volume è stato stampato su carta Fedrigoni Arcoprint Edizioni avoriata da 120 gr. Stampa Finito di stampare nel mese di settembre 2008 presso Arti Grafiche Zoppelli dal 1853 s.r.l., Dosson di Casier (tv) per conto di Edizioni del Vento. Booktrailer www.youtube.com/edizionidelvento (a cura di Spazio Sputnik).



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.