SPORT CLUB APRILE 2009

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Sommario

sommario aprile 2009 6

Cultura sportiva Te la do io l’America

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Focus - Ad un passo dal sogno - Il fenomeno bullismo

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Focus Prepararsi alla riuscita

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Roma09 Lady sincro punta al 5° posto

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Cover Cerchiamo amici atletici

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Sport estremi Acqua, Aria, Terra, Fuoco

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Orienteering Chi cerca trova

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Fiamme Gialle

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Esercito

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Ippica Primavera romana

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Etica dello sport Il M.E.C.S. un movimento in continua crescita Sport&finanza - La Lazio strizza l’occhio alla fan-base - Il mercato UK nel tour professionale del Master SBS

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Club news La spalla non ha segrteti per il Dott. Di Giacomo

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Golf - Italian Pro Tour - Verona nuova Capitale del golf - Riparte la stagione del Golf Forense - Ruotare in un bicchiere

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Rugby - Histoire du rugby francais - The President and Mr. Jones

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Editoriale

Al centro del Mondo

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Direttore editoriale Luigi Capasso Direttore commerciale Davide Campanella

Sport Club Anno VII - n. 47 - Aprile 2009

Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004 Direttore responsabile Luigi Capasso l.capasso@sportclubmagazine.it Presidente Onorario Giuseppe Capelli Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Pino Capua, Alessandro Cochi, Antonio Conte, Paolo Del Bene, Paolo Motera, Daniele Popolizio, Roberto Verna

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Hanno collaborato a questo numero Matteo Cirelli, Fabio Onnis, Carlo Stigliano, Silvia Pittelli, Gianluca Scarlata, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Roberto Cundari, Andrea Tranquilli, Anna Tina Mirra, Alexia Amaricci, Andrea Cecinelli, Daniela Perrone, Gianni Boninsegna, Pietro Malato, Luigia Latteri, Andrea Friedrich, Mattia Morandi Golf Simone Selli Motori Matteo Cirelli Sport&Finanza Marcel Vulpis Rugby Andrea Cimbrico Progetto grafico e Impaginazione Marta Centra grafica@sportclubmagazine.it

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d.campanella@sportclubmagazine.it Redazione Napoli Sportform - Centro Direzionale Is. B/3 - Napoli tel. 081 19562785 - fax 081 19562657 info@sportform.it Fotografie Grazia Neri Stampa Plus Group Srl - Roma Finito di stampare nel mese di marzo 2009

Realizzato da Editrice Capasso srl

Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione.

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È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dalla Editrice Capasso srl

Sport Club è anche su


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Editoriale

di Alessandro Cochi Delegato allo Sport del Comune di Roma

Al centro del Mondo R

ispondo volentieri alla sollecitazione dell’editore di Sport Club, l’amico Luigi Capasso, di affrontare l’affascinante tema prospettato: quello dei grandi eventi che Roma, sempre più Capitale anche dello Sport, sta affrontando. L’Amministrazione capitolina sta lavorando sodo su tanti fronti e proprio nell’anno della crisi economica che riguarda non solo l’Italia, lo sport sembra poter rappresentare un effetto trainante. Roma sta ospitando o si prepara a farlo, manifestazioni di grandissima importanza nazionale ed internazionale con una ricaduta in termini occupazionali, turistici e quant’altro di notevole rilevanza: ai tradizionali appuntamenti come ad esempio la Maratona di Roma, la 21 chilometri della Roma-Ostia, il Sei Nazioni di Rugby, gli Internazionali di Tennis, il Concorso Ippico di Piazza di Siena, la Giornata dello Sport, la Capitale si prepara ad essere protagonista anche in altri avvenimenti di notevole spessore. Ad esempio il Beach Soccer, forse il più spettacolare tra gli sport da spiaggia, si presenta per la prima volta a Roma con una

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delle competizioni più importanti nel panorama internazionale, l’Eurocup che si svolgerà dal 21 al 24 maggio nell’affascinante scenario del Circo Massimo e che vedrà ai nastri di partenza 8 tra le migliori formazioni continentali secondo il ranking della scorsa stagione. Dal Beach Soccer al Calcio: a pochi giorni dalla finalissima di Champions League del 27 maggio e della quale, su una terrazzo naturale del Colle Oppio, è stato pochi giorni fa presentato il pallone, si svolgerà anche la finale della Coppa Nazionale di Calcio, la Coppa Italia. Un momento di grande Calcio attenderà quindi i romani. E, dopo tanti anni, anche il Giro d'Italia 2009 farà tappa e si concluderà al Colosseo: le tappe in calendario per il Giro d'Italia 2009 sono ventuno, si parte da Venezia il 9 maggio e si concluderà a Roma il 31 maggio. Tra i partecipanti grandi nomi: su tutti quali Lance Armstrong fuoriclasse al rientro dopo tre anni di inattività, Danilo di Luca maglia rosa nel 2007 e Ivan Basso anch’egli atteso dopo un lungo stop. La Capitale ospiterà anche i Mondiali di Nuoto dove tutta l’attenzione sarà puntata su Michael Phelps

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Imperm e de Roma candidata ad ospitare anche la finale dei Mondiali di rugby unico uomo a vincere otto ori nella stessa olimpiade. E per la prima volta un evento di nuoto sarà trasmesso in tutto il Mondo in alta definizione. Quindi, la fase finale dei Mondiali di baseball del 2009, in programma dal 7 al 27 settembre del prossimo anno. Si giocherà in sette paesi europei ma per la prima volta la fase finale si giocherà a Roma. Le telecamere delle televisioni di tutto il Mondo saranno dunque puntate su Roma per i prossimi mesi, il tutto attendendo il Beach Soccer al Foro Italico e la grande Pallavolo con il Mondiale a ottobre 2010 con le

semifinali e finali che si giocheranno a Roma dopo una prima fase tra Milano ed altre sedi. Quindi il GP dell’Eur del 2012 affascinante per la sua spettacolarità ed importante per il giro d’affari che potrebbe inevitabilmente generare. Insieme al mondo delle macchine anche il Basket mondiale targato 2014… ma di questi e tanti altri avvenimenti avremo tutto il tempo di parlare. Sempre auspicando e lavorando nella direzione che i grandi appuntamenti siano da traino per lo sport amatoriale di base, il cosiddetto sport per tutti.


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Cultura sportiva

di Paolo Del Bene Docente del Corso di Laurea di Scienze Motorie Università Tor Vergata

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bituati come siamo allo sport moderno, non siamo più stupiti dal tenore di vita di alcuni professionisti, o dalla loro partecipazione intensa all’industria del marketing. Sono tutti aspetti dello sport di un certo livello che possiamo definire normali. Sicuramente ognuno di noi legge in modo più o meno critico tali manifestazioni del sistema, ma è certo che nel momento in cui tolleriamo questo stato di cose, lo facciamo perché gli atleti in questione dimostrano doti sportive, costanza e qualità nei risultati veramente notevoli. Quando questo sistema di fama, denaro, immagine prende il sopravvento e la base sportiva si perde, si indebolisce e vacilla, allora la dignità che lo sport da al personaggio si sgretola. Sono convinto che la dignità che trasmette l’attività sportiva sia rimasta reale anche oggi e anche a quei livelli spesso eccessivi e talvolta antipatici, tra eccessi miliardari e mercificazione sportiva. L’intensità e la bellezza della grande prestazione atletica ci fanno giustificare, magari soltanto per pochi momenti quegli stipendi stellari. Ho riportato queste riflessioni per parlare di un giocatore al momento simbolo di queste contraddizioni: David Beckham.

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Te la do io l’America

La scelta per cosi dire di “immagine” (ed economica) che ha fatto il calciatore inglese andando a giocare negli Stati Uniti, ha segnato una sorta di declino nelle sue prestazioni sportive ed atletiche. L’allontanamento dalla sua nazionale per quasi 2 anni, l’allontanamento da una preparazione seria nei club europei altamente competitivi che lo avevano reso un fuoriclasse. Tutte queste concomitanze hanno deteriorato l’immagine vera del giocatore. Nonostante la presenza continua in spot, su riviste, nel gossip, il pubblico ha perso fiducia in Beckham, non ne giustifica più l’immagine. Ora che il vento sta cambiando, o meglio, ora che il calciatore ha cambiato rotta e che è tornato a fare una scelta sportiva precisa, vediamo subito come la vicenda riacquista una sua coerenza. David Beckham nel Milan appare come un giocatore umile, che gioca per la squadra, che si allena duramente e che segue prontamente le indicazioni dell’allenatore. Pare che la figurina sbiadita a cui assomigliava quando giocava nei Los Angeles Galaxy, meno di un anno fa, sia gia stata dimenticata, e i tifosi rossoneri lo abbiano gia cominciato a stimare. Anche alla nazionale inglese

si è approcciato nello stesso modo, la squadra che lo aveva visto capitano indiscusso per tanto tempo, ora lo vede una riserva. Ma, Beckham tace e si allena, sta in panchina accanto a Fabio Capello. Quando c’è da giocare gioca, e lo fa al meglio. La prigione dorata in cui si era rinchiuso ora gli pare molto scomoda, ora che si sta riscattando sul campo, riconquistandosi i minuti di partita. Queste sono le mie impressioni rispetto al caso Beckham. Quello che mi preme dimostrare è l’a-

spetto essenziale dello sport e la sua dimensione etica. Tutti gli aspetti fondanti di un’attività sportiva concreta e svolta in modo serio, sono aspetti positivi e rilevanti. Soprattutto in questa circostanza dall’altissimo potenziale mediatico vediamo come tra tante distrazioni legate alla fama e ai soldi sono comunque solo i valori sportivi a dare dignità e pulizia all’immagine di un atleta. Quello che a me pare il significativo riscatto del giocatore inglese David Beckham ne è una valida dimostrazione.


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Focus

di Pino Capua Consulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma

di Maria, Nicola e Tommaso Marconi

Ad un passo dal sogno

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meno di quattro mesi dalla cerimonia di apertura dei mondiali di nuoto di Roma, continuano per noi le qualifiche e le gare di avvicinamento al grande evento di questa estate.Nell’ultima settimana di febbraio si sono svolti a Trieste, città dove ci alleniamo in pianta stabile, i campionati italiani di categoria, validi come seconda prova di qualifica per i mondiali. Nella prima giornata di gare, Nicola ed io siamo riusciti a ottenere un primo e un terzo posto dai tre metri con punteggi abbastanza elevati. La seconda piazza se l’è aggiudicata Michele Benedetti, nostro cugino, come dire… un podio tutto in famiglia. Nella seconda giornata è entrata in scena Maria che da un metro è riuscita a battere rivali del calibro della Cagnotto e della Batki e ha messo una seria ipoteca sulla qualifica. Da tre metri sincronizzati, gara che chiu-

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deva la manifestazione della terza giornata, siamo riusciti a ottenere un punteggio molto elevato, punteggio che alle olimpiadi ci avrebbe permesso di ottenere la medaglia di bronzo!) anche grazie all’inserimento di un tuffo ad alto coefficiente di difficoltà che abbiamo inserito da poco nella nostra serie gara e che sicuramente rifaremo ai mondiali.I prossimi appuntamenti saranno un altro testo importante per verificare la nostra preparazione. In particolare ad aprile avremo la possibilità, ai Campionati Europei Invernali che si disputeranno a Torino, di confrontarci con atleti di caratura mondiale come il russo Dimitri Sautin, lo spagnolo Javier Illana e il nuovo fenomeno inglese Thomas Daily .Al di la delle gare e dei risultati siamo molto soddisfatti del lavoro fin qui svolto con il tecnico Domenico Rinaldi nel Centro Federale di Trieste e speriamo di continuare su questa strada.

Il fenomeno bullismo

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arlando di doping, in primo luogo è fondamentale fare una buona informazione al fine di dissuadere gli atleti o i semplici amatori a far uso di sostanze proibite. È ampiamente documentato che gran parte delle sostanze illecite assunte dall’atleta per migliorare le prestazioni sportive, possono provocare aritmie cardiache, patologie cardiovascolari, morti improvvise. In particolare, negli atleti che hanno fatto uso o usano stimolanti, sono stati riscontrati: infarto, aneurisma aortico, accelerazione dell’aterosclerosi, tremori, eccitazione, insonnia, aggressività, anoressia, depressione e disturbi della sfera sessuale. In caso di assunzione di Epo per brevi o lunghi periodi, invece, il rischio di trombosi e ictus aumenta del 400%.L’Eritropoietina è molto utilizzata come doping degli atleti, in particolare negli sport di fondo, come ad esempio il ciclismo e lo sci, in quanto tende ad aumentare il livello di globuli rossi nel sangue. Tuttavia, le differenze di performance tra gli atleti sono minime: frazioni di secondi nelle prove di velocità, pochi secondi in quelle di fondo. Sono convinto, però, che proprio lo sport, con le sue regole e i suoi valori e con una gestione più responsabile degli atleti da parte di istruttori e allena-

tori, possa trasformarsi in un vero antidoto contro il doping. A tal fine, è necessaria una reale presa di coscienza di tutti gli operatori delle varie discipline sportive e dei massimi organi che governano lo sport. Una corretta e costante attività fisica può rappresentare, secondo me, l’antidoto anche per il diffuso fenomeno del bullismo, che da diverso tempo viene riconosciuto come uno spiacevole aspetto della vita scolastica. La caratteristica più evidente del comportamento da “bullo” è chiaramente quella dell’aggressività rivolta verso i compagni, ma molto spesso anche verso i genitori e gli insegnanti. I bulli hanno un forte bisogno di dominare gli altri e rivolgono spesso le loro “attenzioni” verso i più deboli. Nell’epoca attuale la questione dell’aggressività assume un enorme rilievo sociale, psicologico e psico-pedagogico: lo sport può aiutare a controllare tale aggressività, convogliando e catalizzando le pulsioni violente verso altri tipi di comportamento, più sani e in armonia con il vivere civile. Ma non solo: essere inseriti in un gruppo sano e sentirsi parte di un gioco di squadra, può aiutare gli insicuri, e quindi possibili vittime dei bulli, a rafforzare la propria identità con l’acquisizione di una maggiore sicurezza di sé.



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Focus

del prof. Daniele Popolizio Resp.le "Progetto Europeo sullo Sport", Direttore Generale CENPIS

Prepararsi

alla riuscita

“Grazie a questa nuova metodologia di preparazione psicologica ho potuto esprimere tutto il mio talento al momento giusto, ottenendo al 100% quello che volevo: l’oro olimpico con il record del mondo. Nel tempo ho acquisito la capacità di rispondere subito con forza interiore a qualsiasi cosa accada, trasformando le energie negative in positive. Puoi avere tutte le qualità di questo mondo, ma se non sei serena con te stessa e non credi in te, tutto sfuma”. Federica Pellegrini

F

ederica Pellegrini, un Bronzo ai Mondiali e il titolo Europeo nel 2007, un Oro olimpico e il titolo Europeo nel 2008, con tre record del mondo e diversi titoli italiani. Alessia Filippi, tre titoli Europei e un Argento olimpico nel 2008, con nuovi record europei e diversi titoli italiani. Due campionesse affermate, ormai da due stagioni preparate anche da un punto di vista mentale. Tifosi, tecnici, dirigenti, gli atleti stessi…tutti si chiedono quali sono i meccanismi della mente

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che garantiscono la riuscita, che stimolano la performance. Tutti cercano di trovare i “tasti giusti della mente” di uno sportivo o di un team al fine di fargli dare il massimo. La questione non è semplice, e il tema è piuttosto delicato. Prendiamo a prestito allora gli ultimi Campionati Assoluti di Nuoto svolti a Riccione, che hanno visto moltissimi record cadere e già tante qualificazioni ai prossimi Mondiali di Roma. I miglioramenti dei tempi a cui abbiamo assistito sono la dimostrazione che le metodiche di allenamen-

foto Grazia Neri

“Con questa nuova preparazione mentale ho scoperto diverse qualità inespresse del mio talento, sono cresciuta come atleta e come persona ed ho imparato a gestire lo stress della competizione in modo ottimale, modulandolo in funzione dei miei obiettivi. Molte volte ci capitano occasioni particolari nella vita, cose a cui teniamo che non sempre siamo pronti a cogliere; ma con un’adeguata consapevolezza di sé possiamo toglierci soddisfazioni di gran lunga superiori a quelle che ci aspettiamo”. Alessia Filippi

Alessia Filippi


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foto Grazia Neri

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Federica Pellegrini

to, la preparazione tecnica degli allenatori e la competenza organizzativo - gestionale dei dirigenti stanno dando i loro frutti: i praticanti aumentano, gli atleti professionisti anche, i talenti emergenti ancor di più, e nuovi campioni crescono, mentre quelli già noti si affermano sulla scena internazionale. È nata così un’esigenza nuova: la preparazione mentale dell’atleta di alto livello, nella ricerca di quel “qualcosa in più” che faccia la differenza. E che lo faccia nel momento in cui serve davvero. L’apertura degli allenatori di nuoto alla tematica psicologica e alla nuova figura del “coach mentale”, predispone lo sport tutto ad uno scenario nuovo, ad una sorta di “rivoluzione scientifica”: lo sviluppo della sinergia fra coach mentale e tecnico. Con la conseguente ridefinizione e integrazione di tutte le metodiche di preparazione dell’atleta, che si “tareranno” man mano sullo specifico polo mente-corpo di quel singolo individuo. Federica Pellegrini con il suo titolo con nuovo record del mondo e Alessia Filippi con le sue tante ga-

re tutte vinte (ben cinque e con record italiano) da oltre una stagione sportiva, Filippo Magnini (campione del mondo in carica) e Luca Marin da poco più di due mesi in vista dei Mondiali…tutti atleti che hanno scelto di prepararsi dal punto di vista mentale per, come dicono i manager, “accrescere il vantaggio competitivo” su tutti gli altri, primeggiare ai massimi livelli e per lungo tempo. Che cosa significa? Significa che gli atleti stessi e i loro allenatori sono ormai alla ricerca di un nuovo equilibrio psico-fisico che permetta di esprimere tutto il potenziale a disposizione nel momento giusto. Un equilibrio vincente che, miscelando gli ingredienti indicati negli articoli precedenti (resilienza, continuità, leadership, coesione del team di lavoro), permetta di esprimersi al massimo tirando fuori tutto il proprio talento. Perché se è vero che è la mente a “comandare i muscoli”, allora i meccanismi mentali inconsci, i processi decisionali, la gestione dello stress emotivo, le variabili extra sportive e il rapporto con il proprio allenatore, sono tutte dimensioni che è ormai indispensabile monitora-

re e gestire per costruire la migliore performance. Sono oltre cinque anni che con lo staff della nostra società, il Cenpis, e grazie al mio incarico di Resp.le Internazionale del Progetto Europeo sullo Sport, studiamo e trattiamo i meccanismi scientifici che sono alla base di tutti i fenomeni di “peak performance” (cioè della prestazione di picco, dell’ “andare al massimo”) del campo umano, da quelli sportivi a quelli manageriali - professionali, fino ad osservarne il collegamento con lo sviluppo di patologie psicosomatiche o le crisi di diversa natura. E di pari passo, abbiamo costruito e perfezionato metodi di trattamento e di empowerment molto evoluti, arrivando a costruire una vera e propria “preparazione psicologica” finalizzata alla performance e alla riuscita. Niente più interminabili “percorsi individuali” o “sedute di gruppo” quindi. Ma una preparazione psicologica, un addestramento mirato a conoscere ed esprimere il proprio potenziale psico-attitudinale; una metodologia adattabile a diverse figure professionali: il manager e il libero professionista, l’atleta e il suo coach, lo studente universitario. Grazie all’esperienza maturata nell’ambito dello sport professionistico e agli studi scientifici condotti abbiamo scoperto che alla base di tutte le prestazioni vincenti esiste un fenomeno di “attivazione speciale”: una sorta di equilibrio psico-fisico ideale (assolutamente soggettivo) che predispone l’individuo alla massima espressione di se stesso. Ma qual è l’interruttore di questo meccanismo? Quand’è che riusciamo ad attivarci in modo adeguato e a rispondere all’evento critico o stressante in modo ottimale? L’interruttore è quasi sempre una situazione altamente stressante e “pericolosa” (percepita come tale o realmente pericolosa) per l’individuo, che ne minaccia la “soprav-

vivenza” o l’autostima, che mettendone sotto pressione l’idea di sé ne stimola di conseguenza la riuscita. Sento spesso dire ai miei atleti “voglio dimostrare che…” “mi fa arrabbiare perché..” e questo mi tranquillizza perché significa che c’è molto da tirar fuori. È quando un atleta polemizza di continuo, fatica ad applicarsi, cerca scappatoie, che sta mettendo in atto una serie di meccanismi di difesa del proprio “ego” che non lo portano lontano; tutto questo serve a nascondere a se stesso che forse ha paura di qualcosa o che, più semplicemente, non si ha più voglia. Lo stress non è un elemento necessariamente negativo: senza dubbio ci consuma e ci ostacola, ma è dalla tenuta nei momenti di stress che impariamo a contare su noi stessi e ad esprimere tutto il nostro potenziale, il nostro talento. Solamente restando sotto stress per un certo periodo decidiamo davvero cosa fare: se andare avanti o mollare, se riuscire o fallire. Ecco lo stress serve proprio a questo: a mettere a fuoco ciò che l’individuo vuole veramente da se stesso. Poi l’addestramento psicologica permette di stimolare una risposta ottimale e di tirare fuori tutto nel modo più efficace possibile, senza errori ! Questo è fondamentale perché nello sport di oggi il talento ormai non basta più, non è sufficiente. Prepararsi mentalmente all’attività di alto livello non è solo risolvere crisi, ma è preparare la propria mente a dare il massimo, a tirare fuori tutto quello che c’è nel momento giusto, a costruire ed allenare alcune caratteristiche psicologiche indispensabili e fondamentali. In sintesi evitare gli autogoal ed esprimere tutto il potenziale di cui si dispone. La benzina di questo delicato meccanismo ha un solo nome: passione, amore per ciò che si fa per raggiungere mete sempre più elevate. I campioni lo sanno bene.

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Lady Sincro punta al 5째 posto di Ilaria Melillo

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Stefania della Cit


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Stefania Tudini: “Il fascino della Città Eterna è unico”

La Nazionale italiana di nuoto sincronizzato

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utti vogliono venire a Roma. Quando facciamo una manifestazione qui ci sono sempre più partecipanti rispetto ad altri posti. Il fascino di Roma è unico”. Con queste parole Stefania Tudini, presenta i Mondiali delle discipline acquatiche in programma a Roma dal 17 luglio al 2 agosto. La Lady italiana del nuoto sincronizzato, ex sincronette, presidente della Commissione Tecnica della Len e membro della Commissione Tecnica della Fina, elogia Roma 09. La marcia di avvicinamento ai Mondiali procede a gonfie vele grazie anche all’esperienza dei suoi organizzatori. “Siamo stati due volte in Australia ed è stato bellissimo ma Roma ha un’altra attrattiva per tutti sotto ogni punto di vista. Siamo abituati ad organizzare queste grandi manifestazioni quindi non ci saranno problemi. La mole di lavoro questa volta però è notevole, parliamo di 40 nazioni e di circa 300 atlete”. La tradizione del nuoto sincronizzato in Italia non ha radici profonde: “Abbiamo cominciato nel 1975 non sapendo assolutamente nulla sull’argomento. Si può dire che abbiamo inventato questo sport. Man mano abbiamo imparato, anche girando all’estero, le tecniche che si usano ancora oggi, ovvero quelle di base. Il cambiamento maggiore che c’è stato in questi anni è stato incredibile: le coreografie, gli esercizi molto più veloci e spettacolari, le spinte e i salti, che sembravano impossibili, diventano sempre più alti ed ecStefania Tudini cezionali”. L’ex sincronette parla inoltre delle aspettative della nazionale italiana per Roma 09: “Fino ad ora siamo state sempre settime. Barelli, il nostro presidente federale, mi rimprovera questa situazione ma non è facile fare meglio. A Roma però saremo avvantaggiate dal fatto di giocare in casa, è un fattore che conta molto. Inoltre abbiamo nuovi esercizi e siamo andate molto bene al Fina Trophy a novembre in Spagna. Il nostro obiettivo quindi –spiega Tudini- è staccarci finalmente da questo settimo posto ed arrivare magari ad una quinta posizione. Questo per quanto riguarda la squadra azzurra. Per il solo ed il duo ci piacerebbe salire il più possibile ma volendo essere realisti anche qui direi che ci piacerebbe un quinto posto. Se lavorano come stanno lavorando ora andrà tutto bene”. Si guarda avanti quindi ma senza dimenticare la concorrenza: “Le avversarie? C’è una situazione abbastanza strana perché la Spagna ormai ha consolidato il suo secondo posto ed ha un gruppo di atlete molto consolidate, la Russia ne ha cambiate tante. Sarà un bel confronto anche con Cina, Stati Uniti Canada e Giappone che però sono molto rinnovate e quindi poco amalgamate”. Il nuoto sincronizzato è una disciplina che suscita grande interesse di pubblico: “Il nostro è uno sport spettacolare, quando è trasmesso in televisione è più seguito del calcio”. Delle migliorie potrebbero però aumentarne l’attrattiva: “Io sono membro della Fina, la Federazione Mondiale, ed in commissione posso dire che ci sono alcune persone conservatrici. Quando si propone qualcosa di nuovo hanno paura che venga minacciato il lato sportivo. Lo sport però, a mio parere, è anche spettacolo ed è questa la strada da seguire per suscitare interesse anche a livello di iscrizioni. Non dico certo di dimenticare la tecnica ma anche questo è un lato molto importante”.

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Mustapha Larfaoui, Presidente della FINA, ed il Senatore Paolo Barelli, Presidente della FIN

Barelli: un campionato del mondo che lascerà il segno. La FINA: tecnologie innovative dalla RAI di Alessandro Morucci

arà un Mondiale superlativo”. Così il Bureau della Fina, riunitosi oggi a Dubai, ha definito la XIII edizione dei Campionati del mondo di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, tuffi e nuoto in acque libere, che si svolgerà a Roma dal 17 luglio al 2 agosto. "Straordinario per due motivi particolari - ha sottolineato il Presidente della FIN Paolo Barelli per la tecnologia innovativa unita all’alta definizione televisiva e per l’eredità che lascerà a Roma. Non sarà un campionato del mondo “usa e getta” ma lascerà un segno tangibile nell’impiantistica di Roma, della Provincia e della Regione Lazio. "Era questo l’impegno principale della Federazione Italiana Nuoto conferma il Presidente Barelli- in accordo con gli enti locali e il governo quando presentò la candidatura a luglio 2005 a Montreal ed è questo il progetto che si sta realizzando". Questi sono i contenuti della presentazione dello stato di avanzamento dell'organizzazio-

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ne del mondiale presentato oggi a Dubai al direttivo della Federazione Mondiale (FINA). Il Presidente federale è accompagnato da Gianni Minervini, responsabile dell’Area sportiva del Comitato Organizzatore di Roma 09, pluricampione italiano, primatista europeo dei 100 rana nell’85, argento ai campionati del mondo del 1986 a Madrid e bronzo a quelli di Perth 1991. Ad oggi i Paesi accreditati sono 155 ma se ne attendono oltre 180; le iscrizioni pervenute sono 2100 e ne sono previste almeno 2500; nel primo mese di prevendita sono già pervenute al Comitato Organizzatore 18000 prenotazioni tra biglietti e abbonamenti. Ha riscosso un grande interesse il programma predisposto dalla RAI per la completa copertura dell'evento in alta definizione (è la prima volta per un campionato mondiale) e il numero elevato di telecamere e altri supporti tecnologici. Un impegno considerato eccezionale e che ha indotto il Presidente della FI-

NA Moustapha Larfaoui a complimentarsi ufficialmente con la Federazione e il Comitato Organizzatore. Sono stati altresì confermati dal Presidente Barelli 25000 posti disponibili per il pubblico e gli addetti ai lavori nei quattro impianti destinati a nuoto, tuffi, pallanuoto e sincronizzato; l'installazione di due piscine temporanee nei due campi centrali del tennis ed e' stato indicato il percorso del campo di gara in mare, a Ostia, per le gare dei cinque, dieci e venticinque chilometri. La FINA ha confermato l'apprezzamento per la filosofia organizzativa del mondiale che lascerà infrastrutture pubbliche e private a disposizione delle società, dei tesserati e dei cittadini con il sostegno di Comune, Regione e Provincia che ha permesso la realizzazione di impianti natatori oltre che nel comune di Roma ad Anzio, Tivoli, Anguillara, Monterotondo e Frosinone. La Cerimonia di Apertura e' stata confermata per il 18 luglio mentre la gara dei tuffi avrà il suo prologo il giorno 17.


Roma 2009, Capitale Mondiale del nuoto. Dal 517 luglio al 2 agosto discipline sportive

nuoto

nuoto in acque libere

tuffi

pallanuoto

nuoto sincronizzato

17 giorni di competizioni

193 nazioni

2.500 atleti 1.500 tecnici e delegati 1.500 giornalisti

2.000 volontari

cittĂ eterna


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Rugby

di Paolo Cecinelli Caporedattore centrale La7 Sport

Histoire du rugby francais

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o chiamavano rugby champagne e per quattro decenni – da metà degli anni ’50 in poi - ha identificato un particolare modo di giocare. Lo stile francese. Movimenti eleganti, passaggi da manuale e combinazioni frizzanti. Arte, spettacolo e cultura. Sensazioni forti, entusiasmanti, come quelle che si assaporano bevendo un buon bicchiere di vino. Dopo averlo degustato, in bocca rimane un gusto corposo ed un profumo inebriante. In Francia il rugby è come il vino, coltivato, preparato e giocato sopratutto nella periferia del sudovest del paese, intorno a Tolosa. Il cuore ovale transalpino è proprio lì, dove ha sede la prestigiosa società dello Stade Toulousaine. Una delle più antiche d’europa. Oltre 100 anni di storia, 16 scudetti vinti e tre coppe europee. Da quelle parti si respira e si vive solo di rugby e vino, il resto conta poco. La leggenda racconta che qui il rugby è arrivato alla fine dell’800 trasportato su di un barcone, uno di quelli che faceva la spola lungo la Garonne. Una specie di autostrada d’acqua che collega Tolosa a Bordeaux e che viene utilizzata ancora oggi per i trasporti pesanti. Il vino partiva dalla re-

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gione occitana e giungeva nell’affascinante cittadina universitaria che guarda verso l’America. Era trasportato sulle basse e larghe chiatte del fiume che tornavano a casa con le damigiane vuote di vino ma piene di novità e sogni degli studenti universitari di Bordeaux. Così un giorno a Tolosa arrivò uno di quei palloni a forma d’uovo, strano, dal rimbalzo ribelle, mai regolare. Pallone ubriaco, disse qualcuno seduto ad un Caffè. Era rimasto troppo tempo a contatto con il vino, si affrettò a concludere. Tra Tolosa ed il rugby però fu subito amore. A portare il rugby in Francia fu Pierre dè Fredy, barone de Coubertin, qualche anno più tardi meglio conosciuto come l’inventore dei Giochi Olimpici Moderni. De Coubertin era un vivace pedagogo parigino che ai noiosi salotti aristocratici della capitale preferiva viaggiare e conoscere gente. Un nobile rivoluzionario. Nel 1870 il barone si recò in Inghilterra in cerca di nuovi stimoli per la società francese caduta in depressione dopo aver perso in guerra l’Alsazia e la Lorena. De Coubertin aveva sentito parlare del college di Rugby dove Thomas Arnold, grazie alla pratica dello sport, era riuscito a creare

un vero riferimento educativo. In Francia la scuola era ancora organizzata secondo il modello del liceo napoleonico e gli studenti erano in piena decadenza, senza stimoli. Secondo Arnold la formazione del carattere dei ragazzi doveva avvenire soprattutto fuori dalla scuola: “Preferisco che i miei allievi giochino vigorosamente a rugby, piuttosto che impieghino il loro tempo libero ad ubriacarsi e litigare nelle taverne della città. Lo sport è l’antidoto all’immoralità ed è una cura contro l’indisciplina”, Il rugby trova in Francia una se-

conda patria e diventa popolare. A Parigi nascono due squadre il Racing e lo Stade Francais, a Bordeaux quella universitaria. Si gioca anche nel sud dove diventa anche motivo di rivalità con il potere politico della capitale. Per Tolosa riuscire a battere una delle due squadre di Parigi è una forma di rivalsa sociale. La forza della provincia è nel campanilismo, nella competizione culturale tra le città. Nei caffè si parla di politica, rugby e vino. L’orgoglio di identificare con lo stesso nome di un paese, la propria squadra di rugby ed il vino locale.


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Rugby

The President and Mr. Jones L’Italia che pensa in grande, che si candida per ospitare i Mondiali di rugby nel 2015 o nel 2019 dall’altra parte della Manica fa rumore di Andrea Tranquilli_foto di Luca d’Ambrosio

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iciamocelo, agli inglesi farsi i fatti nostri non dispiace. In ogni situazione, figuriamoci se si parla di rugby: lo hanno inventato loro. Meglio, non disdegnano intromettersi nei nostri affari con quell’atteggiamento un po’ saccente che si riserva ai fratelli un po’ più piccoli a cui si vuole bene, per carità, ma che alla fine è preferibile restino al posto loro. In dieci anni di 6 Nazioni siamo migliorati, nel 2008 al Flaminio li abbiamo pure un po’ spaventati (19-23 per loro…) e insomma, loro non hanno gradito. L’Italia che si candida per ospitare i Mondiali fa rumore. Perché la candidatura che il Presidente della FIR Giancarlo Dondi ha buone possibilità di andare in porto, perché l’IRB vede di buon occhio un Mondiale turisticamente appetibile come sarebbe quello italiano dopo il preannunciato bagno di sangue economico di Nuova Zelanda 2011, perchè…per una moltitudine di altri motivi, non ultimo le Olimpiadi di Londra 2012. Sì, perché i Giochi che andranno in scena nella capitale d’Albione tra tre anni stanno

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creando non pochi problemi alle reali casse, con spese di impiantistica che giorno dopo giorno si rivelano più ingenti rispetto a quanto previsto di milioni e milioni di sterline. Ecco perché, con tutta la buona volontà, riesce difficile pensare che dal numero 10 di Downing Street arrivi in tempi brevi un sì definitivo alla garanzia di 80 e passa milioni di sterline necessaria per presentare il progetto di candidatura il 13 maggio prossimo. Da Palazzo Chigi, e più precisamente per bocca del Sottosegretario con delega allo Sport Rocco Crimi, il governo italiano ha già fatto sapere che “assicurerà tutto il sostegno possibile perché il nostro Paese possa organizzare la terza più importante manifestazione sportiva al mondo”. Ecco, agli inglesi questo deve aver fatto paura più o meno come il 19-23 di un anno fa. E, allora, eccoli pronti ad attaccare il sistema rugbistico italiano dalle colonne online del Sunday Times. Stephen Jones, penna prestigiosa della palla ovale, ma sulla cui conoscenza del rugby italiano ci sentiamo onestamente di dubitare, ha colto al volo la possibili-

tà offertagli dalle brutte sconfitte subite contro Inghilterra, Irlanda e Scozia scagliandosi con sospetta virulenza contro il Presidente della FIR Giancarlo Dondi. Sarebbe lui, a detta dell’ineffabile Jones, la causa e cagion di tutti i mali del rugby italiano. Ora, nessuno vuole beatificare Giancarlo Dondi, ne ci si attende che folle festanti accolgano l’ingresso del massimo dirigente rugbistico italiano in tribuna d’onore al Flaminio. Ma Mr. Jones dovrebbe, prima di accanirsi sulla tastiera del proprio portatile, ricordare cosa era la FIR nel 1996, anno della prima elezione di Dondi, e cosa la FIR sia diventata negli ultimi tredici anni. In tutto questo processo di crescita, che ha reso la Federugby di oggi un’azienda da quasi trenta milioni di fatturato ed il rugby uno sport in vertiginosa crescita di popolarità e di tesserati, il Presidente ha avuto un ruolo preminente. Chiedergli di farsi da parte adesso, nel momento di massimo sviluppo del movimento, con una candidatura mondiale concreta in atto ed a pochi mesi dalle elezioni federali che lo hanno visto uscire vincitore con la miseria del 97% di voti denota, se non una più o meno disinteressata malafede, perlomeno una scarsa conoscenza delle regole della democrazia. Per non parlare delle norme della buona creanza: invitato a Roma dal Presidente per toccare con mano la realtà del rugby italiano, Mr. Jones ben si è guardato dal rispondere. Forse il nostro aspetta, per il suo prossimo viaggio in Italia, la finale dei Mondiali 2015: sarebbe l’occasione giusta per comprendere come, dalle colonne della sua rubrica virtuale, abbia preso una sonora cantonata.

Il presidente della FIR, Giancarlo Dondi


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Grande successo del IV Concorso “L’amico Atletico” promosso dalla Fondazione “Gabriele Cardinaletti”. Si possono mandare e votare le segnalazioni dei “comportamenti sportivi” sul sito www.codiceatletico.it o chiamando il numero verde gratuito 800.550.388 entro il 23 aprile 2009. I principali testimonial del concorso “L’Amico Atletico”

Cerchiamo amici atletici di Luigi Capasso

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e è vero che Roma è il centro della politica, Milano è il cuore della moda, Jesi è sicuramente la Capitale dello sport. E non per il fatto che nel paese marchigiano siano nati ad un tiro di schioppo icone del calcio come Roberto Mancini e Luca Marchegiani, campionesse di scherma come Valentina Vezzali e Giovanna Trillini e tanti altri atleti pluridecorati; neanche perché leggendo il rapporto CENSIS emerge un dato statistico che segnala il più alto numero di società dilettantistiche sportive nella proporzione abitanti - territorio. Ma per far assurgere Jesi a tale titolo ideale basta farsi una passeggiata per le vie del Centro in un qualsiasi giorno della settimana e troveremo la nostra risposta: ci renderemo conto di come cresce, generazione in generazione, la sana cultura dello sport. Un viavai di bambini e ragazzi con il borsone della propria società dilettantistica che entusiasti vanno a fare sport nelle tante srutture moderne e attrezzate della zona. È da qui che è partita Jesi, da un progetto di sport sino-

Il presidente dell’Istituto del Credito Sportivo Andrea Cardinaletti

Demetrio Albertini, testimonial concorso “L’Amico Atletico”

nimo di progetto di vita ed in questi stessi vicoli si è fatto conoscere, apprezzare ed amare un ragazzo che come i suoi coetanei viveva per lo sport e metteva a disposizione tutta la sua passione insegnando calcio ai ragazzi più fortunati di lui, ma solo nei luoghi comuni. Questo ragazzo si chiamava Gabriele e suo fratello ora ricopre uno dei ruoli più importanti in Italia nel mondo dello sport. Andrea Cardinaletti è da circa due anni il presidente dell’ Istituto per il Credito Sportivo, noi di Sport Club l’abbiamo conosciuto in quella sede e siamo stati colpiti dal taglio innovativo che l ‘ICS ha assunto quando ha iniziato ad occuparsi dei progetti di sport attribuendo un importanza centrale ai contenuti delle iniziative che spesso coincidono con i valori dello sport e che trovano nella parola –Etica –una sintesi spesso retorica. Conoscendolo meglio abbiamo capito quanto il suo pensiero e i suoi ideali arrivino da molto lontano praticamente da sempre essendo nati prima di lui all’interno della propria famiglia.

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Arrigo Sacchi, un altro supporter della Fondazione Gabriele Cardinaletti

Andrea infatti era solo di tre anni più grande di Gabriele che immaturamente scomparso ha vissuto una vita da diversamente abile ma ponendosi totalmente al servizio dello sport dei normodotati. Dalla testimonianza di vita di Gabriele e dal desiderio della famiglia di evitare inutili commemorazioni è nata la Fondazione Gabriele Cardinaletti che si occupa di sport, di cultura e di sociale. Il progetto di punta della Fondazione al quale abbiamo aderito come partner anche il MECS è il concorso – AMICO ATLETICO- giunto quest’anno alla quarta edizione che consiste nel coinvolgimento di tutti gli sportivi delle otto regioni dell’Italia Centrale in una gara di segnalazioni tese ad individuare i –Campioni di comportamento sportivo o Talenti Etici dello sport. Alle 8 conferenze stampa fatte per la presentazione del concorso il presidente Cardinaletti ha insistito molto su questo concetto:- Non possiamo pretendere che tutti i nostri giovani diventino grandi campioni ma tutti devono rispettare le regole dell’etica sportiva perché significa rispettare gli altri e se stessi – Questa è l’essenza dello sport. Una cultura della vittoria abbinata ad una cultura della sconfitta e/o la consapevolezza che attraverso l’educazione allo sport possiamo indirizzare i nostri giovani ad un futuro di valori- Votando attraverso il sito si crea un valore economico che è dato dalla somma delle segnalazioni mol-

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Demetrio Albertini e Luca Marchegiani “firmano” il Codice Atletico

La vita di Gabriele ci ha insegnato che la disabilità non è un fattore estetico ma culturale, chi non si sente disabile non lo è. “Chi non pensa agli altri come disabili non li considera tali”.

tiplicato di 1 Euro. Il montante verrà devoluto in beneficenza ad imprese dello sport o del sociale che il vincitore indicherà a sua scelta. I grandi campioni soci onorari della Fondazione costituiranno come ogni ano la giuria e consegneranno nella serata conclusiva del 25.5.09 a Jesi i premi a vincitori, oggi sconosciuti ma almeno per un giorno famosi. L’adesione di tutte le Istituzioni dello Sport, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura Sport, il CONI, il CIP e l’ICS e la presenza a fianco della fondazione dell’USSI sono la migliore testimonianza di quanto l’iniziativa ha un futuro importante da rappresentare un appuntamento nazionale per lo sviluppo operativo degli ideali dello sport. E gli ideali, si sa, sono come le stelle. Non li raggiungiamo mai ma, come i naviganti in mare, servono a stabilire la rotta. E per mantenerla … grazie Gabriele.


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Sport estremi

Aria, Acqua Terra e Fuoco Energia e Passione miscelati per dar vita ad una delle piÚ grandi emozioni della vita, conquistare la vetta delle proprie emozioni‌ di Stefano Gigli_foto di Daniele Mei

Rifugio Sapienza (Nicolosi), 31 Gennaio 2009 - ETNA vulcano mt 3339

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pesso ci si ricorda troppo tardi nella vita quando da piccini uno dei giochi più belli ed affascinanti era quello di far volare un aquilone sulla spiaggia, colorato e mosso dalla brezza del mare. .e costruire un vulcano di sabbia talmente enorme che per scavare il cratere ci si infilava tutto il braccio..poi arrivava il papà e con la carta e l’accendino ci mostrava come si simulava il fumo ..che meraviglia! Oggi l’aquilone ed il fumo riecheggia nella nostra memoria nel tempo presente, in questo istante mentre ne descrivo le emozioni e successivamente nel sognare ancora una volta quelle immense distese di neve che avvolgono il gigante di fuoco, L’ETNA Dopo esserci stato qualche anno fa, la voglia e l’entusiasmo di portarci i miei amici è stato l’elemento determinante per organizzare il Chasta Days 09. Dal 24 al 30 Gennaio que-

sto sogno si è finalmente tramutato in semplice realtà, in colori e suoni talmente armoniosi da farmi sognare l’impossibile. Oggi dopo aver vissuto questa esperienza sono convinto che gli elementi naturali dell’Aqua, il Fuoco, la Terra e L’aria uniti fra di loro creano il più bel quadro che possiamo osservare, vivere e ammirare con le nostre emozioni. L’ETNA è un gigante talmente maestoso che ti trasmette energia! Che ti fa assaporare ognuno dei 4 elementi naturali, che ti fa volare sopra le nuvole, vicino al cielo, osservando il mare e ascoltando il vento. I nostri aquiloni si sono miscelati nella cornice di questo quadro, aggiungendo un po’ di movimento e di passione…persone che per un unico comune denominatore “ Snowkite” si sono immerse nella leggendaria montagna siciliana..il Gigante di Fuoco. Questa volta le tracce le abbiamo lasciate al cen-

tro del mediterraneo, immerse fra lava e neve dorata dal colore di sabbia e dal profumo di cedro. Tutto quello che è accaduto al Chasta Days sull’Etna non passerà mai nel dimenticatoio, fare snowkite a 3300 mt osservando il mare ed accarezzando il fumo non credo sia normale o di quotidiana abitudine. Ci abbiamo messo qualche giorno per realizzare ciò che stavamo facendo, ma in pochi minuti ci siamo resi conto che lo snowkite non ha più confini e non ha rivali, è una costante emozione travolgente che ti prende e non ti molla più, ti fa mancare l’aria!! Ma nella mia memoria il Chasta Days rimane un incontro di culture, di uomini e donne, di tradizioni e di modi di essere se stessi. Non dimenticherò mai Pascal e Guillaume, Riccardo e Maria e tutto il team di OZONE Italia senza i quali tutto ciò sarebbe stato insipido. Non dimenticherò mai i miai amici Siciliani,

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Sport estremi Luca e Giovanni, Cristina e Alessia, Saro e Giuseppe e la speciale disponibilità del rifugio Sapienza e delle Funivie dell’Etna e del gruppo di ETNASNOW. Ma in questa poesia l’emozione più forte rimane quella di ognuno e delle splendide persone che sono salite con me in cima al cratere centrale.. Era sabato 31 ennaio 2009 e la giornata sin dal mattino si presentava veramente eccitante. Saliamo con la prima corsa della telecabina affrettandoci a raggiungere lo spot di partenza con i nostri kite. Il Vento era teso e costante da NW e ci spingeva a terminare la settimana andando a visitare il versante N-NW. Immediatamente io Chasta e Pascal percorriamo una diagonale alle pendici del vulcano di circa 3 km. Arrivati a quota 1800mt apriamo i kite fra cedri e crateri spenti, cercando di immortalare le ultime emozioni fra i colori pastello illuminati dal sole mediterraneo. Per circa un’ora continuiamo a scendere di quota e per circa un’ora Pascal scatta delle foto meravigliose al rider più forte ed umile al mondo CHASTA !. Poi si inizia a salire e a prendere quota verso la vetta del vulcano. Il tempo inizia a cambiare, le correnti umide da NW formano banchi di nebbia che si spostano velocemente intorno alla montagna. La cosa da fare immediatamente era risalire, prendere quota e tirarsi fuori dalla nebbia. Pascal e Chasta con le MANTA II 12 mt riescono ad uscire immediatamente, mentre io mi trovo costretto a cambiare vela in quanto stavo girando sottoinvelato con un Frenzy Fyx 7mt. La circostanza non era delle migliori e mi dovevo affrettare al cambio veloce..un po’ di tensione e poi via ache io con il mio MANTA 12 prendo immediatamente quota e risalgo al di sopra delle nuvole. Più si sale e più il vento aumenta e accelera per l’effetto venturi, quindi a quota 2550 mt, dopo aver incrociatoi Alessandro, Lido e Andrea con le 7 metri Frenzy, decido di cambiare nuovamente. Obbiettivo per tutto il gruppo era la vetta… Poche decine di minuti per salire che oggi sono solo ricordi di attimi, hanno fatto di questo obbiettivo un’impresa, un sogno. Voglio però solo ricordare la forte emozione commovente con cui abbiamo tutti assaporato i fumi dell’Etna…Nulla e nessuno potrà mai toglierci questo ricordo e forse i giardini sempreverdi del paradiso per noi erano e rimangono distese di neve sopra le nuvole di fronte al mare.. alle 13:30 siamo arrivati in cima al tetto del Mediterraneo. Il Gigante di Fuoco, attento e presente, credo che ci abbia trasmesso un qualcosa di paragonabile al mal d’Africa…

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Orienteering: chi cerca trova

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di Enrico Morucci


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l contatto con la natura, correre nei boschi seguendo una traccia e abbinare l'intuito alla lettura di una cartina morfologica senza indicazioni tradizionali, ma utilizzando una simbologia convenzionale. Questo in sintesi estrema lo spirito dell'Orienteering, da sempre ritenuto lo sport dei boschi. Infatti è in questo ambiente che il contatto con la natura raggiunge il suo apice ed un orientista ritrova le condizioni più amate per praticare il suo sport. Ma sarebbe limitante confinarlo solo all'interno del bosco, infatti da alcuni anni sono state sperimentate con successo delle formule cittadine, nei centri storici, ma vi sono anche la variante ciclistica, in sella alla mountain bike, quella con gli sci da fondo e di precisione, praticabile anche dai diversamente abili. Nella città di Roma ad esempio, lo si può fare in luoghi stupendi, quali Piazza del Popolo, Piazza Navona, il Parco degli Acquedotti, la Caffarella e via Appia Antica. Poi le ville romane, con un circuito di sei tappe in luoghi meravigliosi che sono organizzati da quasi dieci anni. Un modo diverso per praticare sport e conoscere meglio la storia. Una disciplina romantica e dal fascino unico

l'orienteering, o sport dei boschi, consente di sviluppare una nuova attenzione, uno spirito esplorativo che permette di scoprire i valori che ispirano un sano e corretto rapporto con se stessi, con gli altri nell'ambiente.

quella dell'Orienteering, nata nel Nord Europa negli anni '20, si è poi diffusa in tutto il mondo. Tra i paesi all'avanguardia, in questo sport, oltre quelli scandinavi, anche la Francia, la Svizzera, la Russia e la Cina. Il movimento nostrano da anni sta lavorando per raggiungere il vertice e oggi il movimento conta su numerosi campioni. L'abilità dell'orientista sta nel percorrere un percorso in precedenza tracciato, nel minor tempo possibile, utilizzando una cartina senza indicazioni scritte ma con dei simboli convenzionali (approvati dalla Federazione internazionale) ed una legenda. Come nelle gare di sci, o in una prova a cronometro di ciclismo, gli atleti gareggiano individualmente (esiste anche la staffetta a squadre), partendo distanziati di pochi minuti l'un l'altro. Vince che impiega il minor tempo senza saltare nessuno dei punti di controllo, detti anche lanterne. Unico ausilio, l’uso di una bussola. Ma orienteering non vuol dire solo agonismo, infatti, per molti è l'occasione per passare una domenica diversa, una passeggiata di salute in cui affinare delle "skill", abilità che potrebbero servire anche nella vita di tutti i giorni. Uno sport in cui le parole doping e violenza


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non esistono e sono sostituite da armonia e benessere. Orienteering è anche grandi eventi. L'appuntamento clou, per la stagione 2009 è dato dai campionati mondiali junior di Primiero allestiti dall'U.s. Primiero e dal G.s. Pavione. Per il movimento italiano si tratta di una vetrina molto importante. Di sicuro, gli azzurri saranno in prima fila per conquistare delle medaglie. La linea verde, guidata da Nicole e Carlotta Scalet, ha infatti espresso grandi talenti in grado di competere a livello internazionale. L’evento, vede a corollario la “5 giorni delle Dolomiti” una rassegna in grado di attirare atleti da tutta Europa, Norvegia in testa con oltre 1.200 iscritti, seguita da Svizzera e Finlandia. Tutto il Trentino è mobilitato per la rassegna che vedrà arrivare nel piccolo borgo montano circa 3.000 persone, di cui 600 atleti. Un successo di dimensioni tali, che 3 mesi prima dell’evento sono state chiuse le iscrizioni.

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Protagonisti azzurri, con forti riflessi gialloverde, ai Campionati europei indoor di Torino

Quattro delle sei medaglie vinte dall’Italia sono targate Fiamme Gialle Di Alessandro Lancione foto di Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL

randi emozioni all’Oval di Torino, durante gli Indoor 2009, teatro delle imprese degli atleti gialloverdi che hanno contribuito, in azzurro, alla conquista di ben 4 delle sei medaglie vinte dall’Italia. Tra i risultati ottenuti, quello sicuramente da incorniciare è il salto del finanziere Fabrizio Donato che ha en-

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tusiasmato il numeroso pubblico presente. Lo si aspettava ormai da troppi anni ma, per un infortunio e per la sfortuna, la medaglia a Fabrizio non era mai arrivata mentre a Torino c’è stata la svolta: al quinto salto della finale europea del triplo ha piazzato un grandissimo 17.59 che gli è valso la medaglia d’oro ed il record italiano indoor. La seconda

medaglia d’oro, per gli azzurri delle Fiamme Gialle, è arrivata dalla staffetta 4x400, semplicemente grandiosa, con il finanziere Matteo Galvan, partito in seconda frazione, e Claudio Licciardello, in ultima frazione, che hanno letteralmente trascinato il quartetto azzurro alla conquista dell’oro. Un risultato che Licciardello sintetizza così: "era un so-


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“Aspettavo questo salto da tempo ed è arrivato! Lo dedico a mia figlia Greta e a mia moglie Patrizia.” Fabrizio Donato Medagliere per nazioni Nazione Russia Germania Italia Francia Regno Unito Estonia Portogallo Polonia Svezia Belgio Turchia Spagna Ucraina Olanda Repubblica Ceca Slovenia Cipro Norvegia Romania Irlanda Bielorussia Slovacchia

Oro 10 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Argento 4 3 2 2 2 0 1 0 0 0 0 4 3 2 1 1 1 1 0 0 0 0

Bronzo 4 4 2 2 0 0 0 2 1 0 0 1 0 0 2 1 0 0 2 2 1 1

Totale 18 10 6 6 4 2 2 3 2 1 1 5 3 2 3 2 1 1 2 2 1 1

Fabrizio Donato con la moglie Patrizia e la figlia Greta al quale ha dedicato la sua vittoria

La 4x400 campione d'europa, da sx, Galvan, Licciardello, Marin e Rao

Fabio Cerutti in azione

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il podio dei 400m, da sx Licciardello

gno per tutti e quattro. Un'occasione da non perdere perché sapevamo di essere molto competitivi. Sentivo di avere ancora una cartuccia dentro di me e l’ho giocata nel miglior modo possibile. Questa è la dimostrazione che quando siamo uniti è tutto più facile”. Ma i grandi risultati non sono finiti… Le altre due medaglie vinte dai gialloverdi di Castelporziano arrivano dalla pista grazie ancora a Licciardello che, nella finale dei 400m, e con estrema bravura strappa l’argento, con il tempo di 46’’32, e si piazza subito dietro l’esperto svedese Wissman, già campione d’Europa indoor nel 2007. Il secondo argento arriva, infine, dallo sprinter Fabio Cerutti protagonista, nella gara dei 60m, di uno splendido secondo posto con il tempo di 6’’56 nella gara vinta dal britannico Chambers con 6’’46. Per Cerruti tanta felicità tanto da fargli affermare, al termine della gara, che: ”Era da una vita che aspettavo questo momento. Oggi ero concentrato sull'accelerazione, dove in semifinale non avevo brillato. Mi sono piaciuto. A questo punto ci possono essere interessanti prospettive per cui vedremo cosa succederà all'aperto. Posso e voglio arrivare a Berlino al massimo”.

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Claudio Licciardello all'arrivo vittorioso dei 4x400

Fabio Donato in azione


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Alla “1st World Military Indoor Athletics Cup 2009”, lo sport militare conquista la Grecia La squadra italiana militare, formata da atleti della Guardia di Finanza, Carabinieri, Esercito e Aeronautica, chiude l’evento con 4 medaglie d’oro, 4 d’argento e 2 di bronzo. Di Roberto Caporaletti

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l primo dei tre appuntamenti mondiali per l’atletica leggera militare, gli azzurri della velocità hanno dominato la prima edizione della “World Military Indoor Athletics Cup”, svoltasi il 14 marzo al Peania Indoor Arena di Atene, con la vittoria di ben 10 medaglie (4 oro, 4 argento, 2 bronzo). La prima tripletta arriva nei 60m con Fabio Cerutti (Fiamme Gialle) che taglia per primo il traguardo con 6”64 davanti a Roberto Donati (Esercito), secondo con 6”66, ed Emanuele Di Gregorio (Aeronautica), bronzo con 6”67.Sul podio anche le donne grazie ad Anita Pistone (Esercito), prima con 7”34, e Maria Aurora Salvagno (Aeronautica), seconda con 7”36. Per gli azzurri in divisa, che hanno dimostrato grande vitalità agonistica, altre due medaglie d’oro arrivano dalla pedana del salto in alto con Filippo Campioli (Esercito), primo con 2.24, e da quella dell’asta con Giorgio Piantella (Carabinieri), salito fino a 5.50. E poi ancora medaglie, due d’argento, grazie a Domenico Rao (Carabinieri) nei 400 metri on 48”28 e Stefano Tremigliozzi (Aeronautica) nel lungo 7.47, e una di bronzo con Lukas Rifeser (Esercito) negli 800 metri con 1’49”48. Archiviata la fortunata trasferta ellenica, l’Italia con le stellette – vincitrice del medagliere per Nazione – sarà impegnata, dal 5 al 7 giugno, nei Campionati Mondiali militari su pista in programma a Sofia (Bulgaria), ed il 4 dicembre nel Campionato Mondiale militare di corsa campestre in programma ad Abidjian (Costa d’Avorio).

il podio dei 60m vinti da Fabio Cerutti

Medagliere per nazioni Nazione Italia Polonia Slovenia Bielorussia Algeria Qatar Lettonia Grecia Rep. Ceca Serbia Brasile

Oro 4 2 2 1 1 1 1 == == == ==

Argento 4 1 == 2 1 1 == 1 1 1 ==

Bronzo 2 4 == == 1 == == 2 1 == 2

Totale 10 7 2 3 3 2 1 3 2 1 2

La squadra al completo

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Un Esercito di atleti Si entra da promesse, si diventa dei campioni. Il Centro Sportivo dell'Esercito continua a sfornare fuoriclasse nell'atletica leggera. di Matteo Cirelli

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egli anni tanti sono stati i campioni che hanno vestito e vinto per il Centro Sportivo dell'Esercito. Binomio forte, quello fra l'atletica e la forza armata, cementato nel tempo dai successi di fenomeni come Gelindo Bordin, Alberto Cova e Francesco Panetta, tanto per citare alcuni dei grandi della nostra storia sportiva. Oggi come ieri, il Centro Sportivo dell'Esercito si dedica con passione e dedizione alla nobile disciplina. Con l'abolizione della leva e l'avvento del volontariato, la forza armata si è messa al passo con i tempi, non dimenticandosi, e anzi rinforzando, l'attenzione verso l'atletica leggera. Dal 2003 l'obiettivo del Centro Sportivo è proprio quello di arruolare giovani atleti, che oltre ad avere talento, siano motivati da una inossidabile voglia di emergere. E in quest'ottica presso le strutture della forza armata hanno trovato “casa” promesse dello sport, come Elisa Cusma, Daniele Meucci, Vincenza Sicari, Federica Dal Rì, Lukas Riffeser, Filippo Campioli, Gilio Iannone. Interpreti di assoluta rilevanza nazionale che grazie al CSE sono potuti crescere come atleti e come esseri umani. Oltre a un percorso sportivo infatti, chi entra nella famiglia Esercito assorbe i valori della disci-

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Elisa Cusma

plina, della correttezza e dell'umanità, da sempre riconosciuti a tutte le nostre forze armate. E lo spirito con cui questi atleti e militari affrontano le sfide della loro crescita sono ben sintetizzate in questo giuramento firmato dai rappresentati del Centro Sportivo dell'Esercito Italiano, che ci sembra doveroso riportare: “Possedere la mentalità del Campione è la più desiderabile delle competenze, sentirsi “ il particolare ” in ogni situazione. Offrire sempre il meglio di sé, sentirsi al massimo della prestazione, sempre tesi verso il superamento dei propri limiti. I grandi Campioni dello Sport – gli Eroi del nostro tempo - incarnano il nostro bisogno di misurarci in sfide, di migliorarci, di vivere con intensità e pienezza. L’atleta “deve” raggiungere uno stato di coscienza che permetta di portare la propria mente a fissarsi unicamente sull’oggetto di interesse; la competizione, l’agonismo, la vittoria. Sempre nel rispetto degli avversari ma mai nel timore di alcuno. Motivazioni, regole, rispetto, sacrificio, educazione, disciplina, fanno diventare Campioni in campo e fuori”. Non dimenticando i tanti successi che gli atleti dell'esercito continuano costantemente a centrare. Come per esempio quelli del C.le Magg. Daniele Meucci, considerato

fra i migliori interpreti del mezzofondo italiano. Vale la pena ricordare la storia di Meucci, arruolato in circostanze tanto inusuali quanto significativamente esplicative. Durante i Campionati del Mondo Junior del 2004, nella prova dei 10.000 mt, Daniele si ritirò dopo neanche 3 km percorsi. Dopo una debacle del genere, in pochi avrebbero creduto in lui, ma l'Esercito era così convinto delle potenzialità del ragazzo da contattarlo il giorno stesso. E il Caporale Maggiore ha già ampiamente ripagato la fiducia che gli è stata concessa. Lo scorso anno l'atletica italiana ha gioito per i suoi ottimi risultato e lui intanto ha anche avuto il tempo per laurearsi in Ingegneria Informatica. Del 2004 è anche l'arruolamento del C.le Magg. Filippo Campioli, finalista nel salto in alto alle Olimpiadi di Pechino, e del C.le Magg. Lukas Rifesser che, sotto la severa guida del “sergente di ferro” prof. Gerd Crepaz, è diventato, ancora giovanissimo, il migliore ottocentista d'Italia. Ma come spesso succede nello sport nostrano, sono le donne a far registrare le migliori performance, e nell'Esercito italiano l'universo femminile è costellato di campionesse. Citiamo quindi il C.le Magg. Elisa Cusma, detentrice del record italiano degli 800 mt indoor con il tem-


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La squadra campione d'italia di cross 2009

po di 1'49’’25 e vincitrice finora di ben titoli nazionali. Non dimenticando il C.le Magg. Elena Romagnolo, finalista olimpica e detentrice del record italiano dei 3000 siepe, o il C.le Magg Fatna Maroui, nel 2008 migliore atleta giovane sugli 800 m e sui 1500 m, a conferma di come nel Centro Sportivo si sia costantemente proiettati al futuro. E a questo proposito, dal 2007 i Campioni dell'Esercito sono affiancati da un settore giovanile “Sport&Giovani”. Il progetto ha lo scopo di insegnare e divulgare la disciplina dell'atletica leggera ai ragazzi dai 6 ai 18 anni. Tutte le fasce d'età comprese sono seguite direttamente dai tecnici della Forza armata, e nei primi due anni di attività c'è già stato un incremento del 300%, e ad oggi sono più di 190 i giovani che sono sotto la guida dell'Associazione. Grandi campioni e giovani promesse, che nel quadriennio olimpico appena trascorso hanno onorato al meglio la loro società. Dal 2005 al 2008 infatti la sezione atletica leggera ha conquistato 93 titoli italiani, 74 medaglie d'argento e 49 di bronzo, stabilendo 8 record italiani. Ma la presenza dell'Esercito non si è limitata ai nostri confini. Negli ultimi Mondiali militari il Centro Sportivo ha centrato due ori e, come già ricordato, Campioli e Romagnolo hanno partecipato alle finali di specialità nelle gare olimpiche a Pechino. Lukas Rifesser

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Ippica

Primavera romana, profumo di purosangue e di grandi eventi all’Ippodromo delle Capannelle La stagione dei grandi eventi dell’Ippodromo Capannelle è ormai imminente e lo storico impianto della Via Appia si prepara al look delle grandi occasioni. di Caterina Vagnozzi

L’

appuntamento più atteso, quello con il Derby Italiano di Galoppo, la corsa che ogni anno laurea il leader in pista tra i cavalli di tre anni, quest’anno passa in calendario dalla domenica al sabato ed è in programma per il 9 maggio. Da qualche anno a questa parte HippoGroup Roma Capannelle, la società che gestisce l’impianto, incrocia la strada dei cavalli con quella dell’arte : restaurato il Cavallo di Vicolo delle Palme esposto ai Musei Capitolini, organizzato a Villa Medici durante la Mo-

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stra di Marco Delogu Noir et Blanc il Premio Le Signore dell’Ippica 2008, presentata la stagione 2008 al Museo dell’Ara Pacis…. Anche le iniziative messe in cantiere in tal senso per il 2009 sono davvero interessanti e di grande attualità. “Quest’anno – spiega Enzo Mei, Presidente di HippoGroup Roma Capannelle – gli appuntamenti che organizzeremo per presentare la stagione dei grandi eventi sono improntati sulla pittura e più in particolare sull’arte moderna. Il primo evento è alle Scuderie del Quirinale

Il dott. Enzo Mei, presidente di HIPPOGROUP ROMA CAPANNELLE


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PROSSIMI APPUNTAMENTI • Domenica 19 aprile Premio Parioli • Venerdì 1° maggio Premio Regina Elena • Sabato 9 maggio Derby Italiano Galoppo • Domenica 17 maggio Premio Presidente della Repubblica

dove il 15 aprile abbiamo messo in calendario una visita guidata alla mostra del futurismo. Considerato che molti dei più famosi esponenti di questo movimento hanno in diversi modi valorizzato la figura del nobile animale nel proprio lavoro, abbiamo chiesto alla curatrice delle mostra, Ester Coen, di relazionare gli ospiti sul tema “Il futurismo e i cavalli”. Contemporaneamente avremo ospite la scrittrice Marella Caracciolo Chia, autrice del romanzo “Una Parentesi Luminosa” ispirato all’amore segreto tra Umberto Boccioni e la nobildonna Vittoria Colonna, una storia nata proprio all’ombra di una comune grande passione nei confronti del cavallo”. Il secondo evento sarà invece durante la prima settimana di maggio alla Galleria di Arte Moderna di Valle Giulia dove, grazie alla disponibilità dell’Associazione presieduta da Angelo Bucarelli e della sovrintendente Maria Vittoria Marini Clarelli, abbiamo promosso la

creazione di un vero e proprio percorso che collega la maggior parte delle opere esposte con tema i cavalli. Il percorso rimarrà segnalato e pubblicizzato sino alla fine di maggio quando chiuderà il Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Piazza di Siena”. In occasione del primo dei grandi appuntamenti della stagione di primavera 2009 verrà riaperta dopo un accurato restyling la Terrazza Derby, l’accogliente ed elegante tenso-struttura a bor-

do pista che è punto di ritrovo per i proprietari e soci del Turf Club Roma Capannelle e dei circoli sportivi ad esso gemellati. L’ottimo servizio catering firmato da Ottaviani - Relais Le Jardin e le strutture di servizio della Terrazza Derby (punti gioco dedicati, bar, partite e grandi eventi sportivi in diretta sugli schermi televisivi) è ottima garanzia per gli abituali frequentatori che sono in crescita esponenziale.

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Etica dello sport

Il M.E.C.S. : un Movimento in continua crescita L’etica e la cultura nello sport: ne parliamo con un promotore del M.E.C.S.: l’avvocato Tommaso Mandato di Matteo Cirelli

un Movimento che è nato formalmente solo nell’ottobre scorso, ma i temi principali di cui si occupa, quali l’etica e la cultura nello sport, dovrebbero essere innati e congeniali da sempre al concetto di sport. Oggi cercheremo di scoprire in maniera più approfondita quali sono gli scopi del M.E.C.S. (Movimento per l’Etica e la Cultura nello Sport), quali sono le azioni programmatiche e quali sono gli obiettivi da raggiungere per un Movimento che in tempi brevissimi è riuscito ad ottenere notevoli consensi su scala nazionale. E lo facciamo, parlandone con uno dei promotori, l’avv. Tommaso Mandato, Presidente dell’Associazione Sportform , che insieme alla Luiss ASD ed a Sport Club Magazine, hanno dato vita al Movimento.

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“Mi preme sottolineare che quando ho incontrato il dott. Luigi Capasso ed il prof. Paolo Del Bene per formulare un programma di base per la crescita e la sensibilizzazione di una politica di diffusione e promozione dei valori dell’etica e della cultura nello sport,- dichiara l’avv. Mandato- abbiamo impiegato davvero poco per mettere su un progetto che attraverso azioni mirate di informazione e formazione che prevedessero il coinvolgimento del mondo istituzionale, di quello scolastico, nonché di quello dell’associazionismo sportivo, potesse centrare gli obiettivi prefissati” Quali sono gli obiettivi che il M.E.C.S. si propone? “Fra i principali obiettivi che il Movimento si propone, vi è quello di formare un percorso educativo-didattico da svolgere in cooperazio-

ne tra il mondo della scuola ed associazioni sportive, che diventi parte integrante dei curricula scolastici nel prossimo futuro. Ancora,prosegue il Presidente della Sportform - un secondo obiettivo è quello di incentivare le Istituzioni affinchè introducano nei percorsi formativi di allenatori ed insegnanti, i temi legati ad uno sport “eticamente e culturalmente praticabile. Terzo obiettivo, quello di coinvolgere le associazioni sportive affinchè inseriscano questi temi nei loro “programmi educativi” rivolti a ragazzi e famiglie” Quali sono le metodologie che sino ad ora avete utilizzato per far crescere il Movimento? “Sin da subito abbiamo ipotizzato che il Movimento deve essere un grande contenitore nel quale possono trovare spazio tutte le iniziative


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Avete incontrato davvero il consenso di tanti atleti e di tanti addetti ai lavori. Che significato dà a tutto ciò? “Come dicevo prima – prosegue l’avv. Mandato, che nel M.E.C.S. ha il ruolo di coordinatore per il Mezzogiorno- quello della premiazione e del contatto con l’atleta diventa un passo fondamentale, perché il ragazzo, che resta il destinatario principale del progetto, oltre alle nozioni ed alle teorie, ha la possibilità di vedere in concreto un esempio lampante di ciò che stiamo trattando. Sinora abbiamo nominato Ambasciatori del M.E.C.S., atleti del calibro di Mauro Sarmiento, Giuliana Quintavalle, Francesco D’Aniello, Gennaro Iezzo, Antonietta Di Martino, Davide Tizzano, Immacolata Cerasuolo e Francesco Postiglione che si sono distinti nelle rispettive gloriose carriere, per le loro qualità etiche e morali.

sferire anche in altri Paesi, il messaggio principale del Movimento che è quello di avere finalmente un mondo dello sport sano e pulito. E’ nostra intenzione affiancare diverse iniziative illustri, significative e di particolare importanza, come ad esempio la “Race for the Cure” organizzata dalla Komen Italia per la raccolta di fondi per la lotta al tumore del seno e che si svolgerà anche quest’anno in tre edizioni dislocate nelle città di Roma, Bari e Bologna. Inoltre stiamo programmando per il prossimo autunno lo svolgimento di una “Giornata per l’Etica e la Cultura nello Sport”, nella quale sarà nostra intenzione coinvolgere le più alte cariche dello Stato e del mondo sportivo affinchè in quella giornata sia data la massima attenzione solo ed esclusivamente ad iniziative sul tema, con lo svolgimento in contemporanea in diverse città del nostro Paese, di manifestazioni, eventi ed iniziative che esaltino e consacrino i valori dell’Etica e della Cultura nello Sport”

Quali sono le prossime iniziative? “Il nostro obiettivo immediato è quello di far crescere sempre di più il Movimento, ed a tal proposito ci stiamo attivando anche con l’ausilio di innovativi strumenti tecnologici, come il nostro portale su internet o come il gruppo su Facebook, dove siamo a più di mille adesioni. Ma la nostra programmazione a breve-medio termine prevede anche un significativo intervento all’estero, in Inghilterra per la precisione, per una nomina speciale quale Ambasciatore del MECS nel Mondo, ad una figura sportiva storica come Gianfranco Zola, con l’intento e la certezza che questa “incoronazione”, sia di aiuto per tra-

Come si può aderire al M.E.C.S.? “Noi partiamo dal presupposto che per rendere efficace un progetto sia sempre necessario non solo il confronto, ma anche e soprattutto il contributo e l’arricchimento di nuove idee, ed è per questo che stiamo perfezionando in questi giorni una nuova iniziativa abbinata anche ad un concorso a cui abbiamo dato il titolo “SegnalEtica”, con la quale chiediamo a tutti di segnalarci fatti, episodi, avvenimenti che nel campo sportivo meritano la citazione. I vincitori decretati da una Commissione composta da altissime personalità del mondo dello sport, saranno premiati in una kermesse nazionale che sarà organizzata a Roma alla fine del corrente anno.”

no in essere o che sono in programmazione, in modo da attuare un’azione molto incisiva e fattiva nella tematica in questione.

La presentazione del M.E.C.S. a Roma

A Napoli il M.E.C.S. premia Francesco Postiglione

Un momento dell’incontro a Jesi con gli Amici del Codice Atletico

che hanno in comune la valorizzazione dell’Etica e della Cultura nello Sport. Per cui stiamo portando avanti da una parte un progetto itinerante che prevede per ogni tappa interventi formativi, convegni, seminari, ma soprattutto incontri diretti con i Campioni che nello Sport si sono distinti non solo per loro capacità atletiche, ma soprattutto per le loro doti di lealtà e trasparenza, e per i loro comportamenti consoni ai veri valori dello sport. Dall’altra parte vogliamo diventare un punto di riferimento e di sostegno anche per tutti gli altri progetti e le iniziative in materia che già so-

Dall'Associazione Alessandro Bini per la Sicurezza nello sport

Abbiamo appreso attraverso un sms inviatoci dal Consigliere Enzo Foschi dell'approvazione, da parte del Consiglio Regionale, della tanto attesa Legge “Interventi per la promozione, il sostegno e la diffusione della sicurezza nello sport” proposta dallo stesso Foschi e votata all'unanimità da tutti gli schieramenti politici facenti parte del Consiglio. Tale manifestazione ci rende fieri per aver sollevato un problema sociale di notevole importanza, ma soprattutto di aver concertato tutti i politici perchè quanto si andrà a promuovere non ha colori ne bandiere, ma è per il bene sociale di tutti coloro che amano lo sport e che di fatto lo praticano. Tutelare e esortare alla massima attenzione, sia fruitori che adetti ai lavori, alla messa in sicurezza degli impianti sportivi è un monito che viene dal profondo del nostro cuore e che non ci stancheremo mai di professare, perchè non si può morire o meglio riportare danni lesivi mentre si sta svolgendo una pratica che aiuta a vivere “Mens sana in corpore sano": lo sport. Safety for life and sport Sicurezza nello sport è sicurezza della vita: il nostro motto. Grazie Alessandro tu che ci guidi verso una battaglia che sicuramente riusceremo a vincerea tuo nome e per il tuo più grande sacrificio. Il Presidente, Delia Santalucia Bini

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Il marketing al centro della strategia commerciale. L’11 aprile il lancio di una maglia “speciale� per il derby

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La Lazio strizza l’occhio alla fan-base Crescono le iniziative con le aziende sponsor, finalizzate a “coccolare” i tifosi di Massimo Lucchese-condirettore agenzia Sporteconomy

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l tifoso è al centro della comunicazione e del marketing della S.s. Lazio. La campagna abbonamenti (stagione 2008/9), così come tutte le iniziative di marketing sono focalizzate a rendere sempre più stretto questo legame di passione e di fede. “Orgogliosamente Lazio” è stato il claim della campagna ideata dalla Curinaadv, agenzia del club di Formello. Come immagine simbolo il muro di piazza della Libertà, a Roma, dove è nata più di 100 anni fa la società bianco-celeste. Concetti come “fierezza”, “onore”, “passione”, “orgoglio” e soprattutto “stile” sono stati disegnati con una grafica moderna su questo monumento della storia sportiva del club capitolino. Quest’anno, per la prima volta, gli abbonati possono anche aderire a un’iniziativa speciale. In occasione del prossimo derby “interno”, infatti, il loro nome apparirà stampato sulla divisa di gara (prodotta in tiratura limitata solo per questa gara). “Ci siamo affidati a Puma, nostro partner tecnico, e a una società svizzera che ha già realizzato operazioni similari nel campionato tedesco”, ha spiegato Marco Canigiani, direttore marketing della S.s. Lazio. “E’ un’operazione grafica tecnicamente molto complessa, perché tutti i nomi dei tifosi che avranno acquistato questa divisa saranno incisi sul fronte e retro del capo di abbigliamento. Questa iniziativa che diventerà operativa in occasione del derby capitolino dell’11 aprile si affianca al debutto dei Lazio style 1900, nuova rete di negozi di merchandising ufficiale. Il primo punto vendita è stato inaugurato a Valmontone. Un secondo centro a Frosinone, cui sono seguiti i negozi di via Calderini (a poche centinaia di metri dallo stadio Olimpi-

co) e Parco Leonardo (quest’ultima struttura è diventata anche partner della Lazio). In questo modo riteniamo di poter intercettare il milione di tifosi che gravitano nella regione e nell’area metropolitana di Roma”. Le 27 aziende partner della società guidata da Claudio Lotito, divise in sei diversi format commerciali (sponsor tecnico, tv sponsor, sponsor istituzionali, fornitori ufficiali e supporter), insieme agli oltre 50 licenziatari, parteciperanno, inoltre, a fine campionato (in Sardegna) al worshop sponsor 2009, un evento curato direttamente da Infront Italy, gestore di tutte le iniziative di marketing e sponsoring del club capitolino. Sempre Infront (società del gruppo Infront Sports&Media), insieme a Puma, CuccioloneAlgida e Parmacotto, ha partecipato a un’o-

perazione di fidelizzazione della tifoseria bianco-celeste. Queste realtà partner hanno regalato 10 mila tessere di abbonamento destinate a ragazzi under 14. La S.s. Lazio Marketing & Communication (struttura operativa interna), infine, ha coinvolto altre aziende-partner nell’erogazione di servizi a favore dei fan. Better, per esempio, ha destinato bonus speciali per il gioco online, Telecom Italia ha regalato tutti i videogol e gli highlights, l’American Express ha coinvolti i supporter in un programma fedeltà facendo guadagnare punti membership rewards. Molte infine le trattative commerciali per l’individuazione del main sponsor, chiamato a investire potenzialmente tra i 3 ed i 4 milioni di euro a stagione.

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Il mercato UK nel tour professionale del Master SBS L’impiantistica sportiva inglese punto di riferimento per l’intera Europa di Marcel Vulpis

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i è chiusa, con un intenso viaggio di aggiornamento professionale a Londra, la quarta edizione del Master in Strategie per il Business dello Sport (SBS), organizzato presso “La Ghirada” (la cittadella sportiva creata a Treviso dal gruppo Benetton), in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia. Il tema di questo viaggio è stato l’impiantistica sportiva, con un focus presso la O2 Arena, la location più frequentata dai londinesi per assistere a eventi musicali (quest’estate ci sarà, per esempio, il tour della stella della pop-music Michael Jackson) e a manifestazioni sportive indoor.“L’idea guida dell’edizione 2009 è stata quella di far conoscere ai futuri manager dello sport-business italiano le “best practice” del mercato britannico, partendo dalla O2 Arena, all’interno del Millennium Dome, per poi proseguire con Twickhenham (tempio del rugby Uk, nda) e con il West Ham, che, da quest’anno, è gestito a livello sportivo dal c.t. Gianfranco Zola e dal direttore sportivo Gianluca Nani”, ha spiegato a “Sport Club”, Federico Fantini, direttore generale del Master SBS. “In Inghilterra il concetto di base è creare esperienze uniche per gli utenti finali. Poco importa che ci troviamo di fronte ad arene musicali o stadi di calcio/rugby. Il tutto seguendo con attenzione il corretto bilanciamento di costi e ricavi e individuando il migliore business model per arrivare in tempi brevi a break-even. In questo il Regno Unito è un vero e proprio punto di riferimento per le generazioni future”. Il tour professionale ha toccato anche la sede londinese dell’NBA Europe, dove i “masterini” hanno potuto analizzare sotto il profilo marketing, commerciale, media e della vendita dei diritti tv, il business continentale della National Basket Association. Per il 2009/2010 già si parla di un viaggio in America per visitare i grandi venue sportivi e comprendere dal vivo come i manager stelle e strisce riescono a generare costantemente profitti da questi impianti polifunzionali. Più in generale, il Master SBS seleziona ogni anno 35 laureati, da qualunque indirizzo legalmente riconosciuto. Il criterio è quello di costruire classi eterogenee per età, sesso, provenienza geografica e, soprattutto, per area universitaria di provenienza. Fino a oggi il 32% degli allievi passati per “La Ghirada” sono stati laureati in Economia e commercio. Seguono “Scienze della Comunicazione” (20%), Giurisprudenza (12%), Scienze Motorie (11%) e Scienze Politiche (7%). Nel 2009 (dal 16 settembre al 18 giugno) il Master SBS ha erogato 520 ore di “formazione frontale”, 480 ore di stage aziendale, 20 ore di Follow up, oltre al tour professionale di aggiornamento a Londra (nella stagione precedente i “masterini” hanno visitato la sede dei Toronto Raptors). Tra le novità della prossima stagione il lancio della versione inglese del web-site ufficiale: www.mastersbs.it.

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La FMI si lega a Daihatsu Da quest'anno il marchio di auto giapponese Daihatsu darà il nome al Campionato Europeo Enduro, che si chiamerà “Daihatsu European Enduro Championship”, oltre a confermare il ruolo di main sponsor negli Assoluti d’Italia e la partnership con la Fed. Motociclistica Italiana. A conferma della rinnovata collaborazione tra la FMI e la casa asiatica (già partner dell’Atalanta Bergamasca calcio), è stato consegnato il nuovo Daihatsu Terios, auto ufficiale della Federmoto dal 2008.

La FISN viaggia su Carlsson La Federazione Italiana Sci Nautico (FISN) a partire da quest'anno avrà a disposizione le macchine di rappresentanza personalizzate con il marchio federale. “E’ la prima volta in assoluto per la nostra Federazione – dichiara il presidente Falcioni – che una casa automobilistica si affianca a noi (il marchio Carlsson). "Mentre altre aziende decidono di tagliare le sponsorizzazioni, Carlsson ha scelto di investire – ha spiegato Gunther Geier, ad Holding Geier Gunther - E’ una manifestazione di fiducia, di continuo sviluppo, del non fermarsi quando gli altri si fermano”.

Brosway rinnova con FIR Per il secondo anno consecutivo, Brosway sarà al fianco delle Nazionali di rugby italiane. In occasione del torneo “Six Nations”, Brosway watches ha presentato la seconda collezione degli orologi ufficiali degli azzurri, realizzata in co-branding con la FIR (Federazione Italiana Rugby) e prodotta in serie limitata e numerata (500 pezzi).

Giulia Conti con Fuxia Challenge

Si chiama Giulia Conti (23 anni, atleta della Marina militare, vice-campionessa mondiale nella classe olimpica “470”) ed è una delle veliste della Nazionale italiana con maggiori possibilità di medaglia alla prossima Olimpiade di Londra 2012. In linea con il nuovo corso della Federvela, che ha ufficializzato l’impegno a supporto dell’immagine dei suoi atleti di punta, la società inglese Sport Xtension (la stessa che ha ideato il progetto “Fuxia Challenge”) ha messo sotto contratto l’azzurra per i prossimi mesi, con l’obiettivo di rilanciare la sua immagine potenziando, nel contempo, l’impatto marketing con le aziende. A breve il sito di Giulia Conti verrà rivisitato e tra le prime scelte strategiche c’è quella, proprio in un periodo di crisi, di puntare tutto sulla creatività e sul “viral marketing”. “L’obiettivo è uscire dall’anonimato arrivando gradualmente a creare un personaggio che sia marketing oriented per le aziende, che investono nella vela e non solo –ha spiegato Alberto Morici, project leader di Sport Xtension per l’atleta italiana”.

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La spalla non ha segreti per il Dott. Giovanni Di Giacomo Il Dott. Giovanni Di Giacomo Responsabile del dipartimento di ricerche sulle patologie della spalla presso il Concordia Hospital Concordia Hospital for “Special Surgery” Via delle Sette Chiese, 90 - Roma tel. 06 5126439 - 06 51600248 concordia@iol.it

www.spalla.it

Sport Club ha intervistato il Dott. Di Giacomo che ci illustra come è migliorata la chirurgia della spalla negli ultimi anni di Matteo Cirelli

D

ott. Di Giacomo, lei è un chirurgo della spalla di fama internazionale. Può parlarci dei progressi fatti dalla chirurgia in questo

ambito? Il trattamento della spalla ha fatto grandi progressi dal punto di vista chirurgico, artroscopico in particolare, anche se il nostro atteggiamento nei confronti dei pazienti, atleti e non atleti, che hanno una patologia a carico di questa articolazione rimane un atteggiamento di tipo conservativo che tende ad evitare l’intervento chirurgico. Le tecniche più innovative sono utilizzate solo per quei pazienti che hanno richieste funzionali importanti o lesioni particolarmente gravi. Lei svolge la sua attività presso il Concordia Hospital di Roma, ma spesso opera anche negli Stati Uniti. C’è una differenza tra la chirurgia italiana e quella americana? Per quanto riguarda gli Stati Uniti e l’Italia, posso affermare con estremo orgoglio che oggi esistono diverse società di ortopedia, in particolare di chirurgia della spalla, che danno l’opportunità a molti giovani chirurghi di aggiornarsi sia in Italia che all’estero. Avendo un ruolo importatnte in queste società, posso testimoniare che l’Italia non ha nulla da invidiare alla qualità chirurgica dei migliori cen-

tri internazionali, con riferimento non soltanto alla spalla ma anche al ginocchio. Da 14 anni Lei è il Medico dell’APT, responsabile degli Internazionali d’Italia. Cosa può dirci di questa esperienza? Indubbiamente, essere responsabile di un torneo considerato tra i migliori al mondo, e avere l’opportunità di trattare dal punto di vista medico, ed eventualmente chirurgico, i più grandi campioni di tennis mi ha procurato grandi soddisfazioni a livello professionale. La ritengo quindi una esperienza prestigiosa, sicuramente unica. Come è attrezzato lo Stadio del Foro Italico per far fronte a eventuali infortuni dei giocatori durante il torneo? Lo stadio del Foro Italico è attrezzato in modo a dir poco eccezionale. Nello svolgimento della mia attività, che è prettamente ortopedica, mi avvalgo della collaborazione del Dr. MELI che è un medico esperto in medicina e chirurgia del pronto soccorso e un ottimo ecografista. Per qualunque tipo di indagine e per eventuali emergenze ci appoggiamo al Concordia Hospital, che dispone di strumenti di diagnostica estremamente recenti e all’avanguardia, TAC e RM, in grado di dare immagini in tempi particolarmente rapidi. Abbia-

mo, tra l’altro, un ottimo apparecchio di ecografia portatile che è stato utilizzato anche a bordo campo per valutare l’entità delle lesioni tendinee e muscolari dei giocatori, e decidere immediatamente se sospendere l’incontro o far continuare il gioco senza esporre l’atleta ad alcun rischio. Ricorda qualche intervento effettuato sui campioni della racchetta che l’ha particolarmente coinvolto? Un episodio che ricordo volentieri riguarda la simpatia di Andre Agassi, che mi chiese gentilmente di essere visitato alla spalla per avere il permesso di partecipare al torneo di Roma dopo essersi ritirato a Montecarlo proprio per un problema articolare. Purtroppo dopo averlo visitato la mia decisione fu negativa e mi vidi costretto a non concedergli la possibilità di giocare. Un altro episodio importante riguarda la finale del 1988 tra Marcello Rios e Alberto Costa. Quest’ultimo si infortunò ad un polso durante la semifinale e , nonostante le cure immediatamente prestate, il malanno non accennò a regredire. Il giorno dopo il polso era talmente sofferente da non permettere a Costa di scendere in campo per disputare la finale, con grande disappunto del pubblico che ormai aveva già riempito il centrale del Foro Italico.

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Golf

di Franco Chimenti Presidente Federazione Italiana Golf

Italian Pro Tour

La Federazione è all’avanguardia con il circuito nazionale gestito dal Comitato Organizzatore

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evidente crescita del golf italiano non va misurata solamente alla luce del numero dei tesserati, ormai prossimo a quel traguardo dei centomila che sembrava pura utopia solo quattro o cinque anni addietro, ma anche da quanto si muove attorno al mondo del golf. Il riferimento è alla serie di manifestazioni sportive e non, di alto livello qualitativo, che suscitano l’interesse dei media e che contribuiscono alla promozione e alla diffusione della disciplina. Il recente Salone Italiano del Golf, ad esempio, ha richiamato tanti appassionati e neofiti a Verona, e sta per svolgersi la Pro Week a Margara, che vede a raccolta tutte le professionalità del golf nell’ambito di

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eventi sportivi di peso, ma vi sono tanti altri avvenimenti ai quali la FIG è spesso presente con le proprie attrezzature. Sotto l’aspetto dello spettacolo sportivo la Federazione è all’avanguardia con l’Italian Pro Tour, il circuito nazionale gestito dal Comitato Organizzatore, diretto da Donato Di Ponziano, che ne cura ogni aspetto con meticolosa attenzione. Il Comitato è nato nel 2003 per la gestione in partnership con l’European Tour dell’Open d’Italia (che avrà BMW quale nuovo prestigioso title sponsor), poi ha esteso la sua attenzione ai tornei nazionali maschili del Challenge Tour e dell’Alps Tour. Quest’anno, oltre al BMW Italian Open, si svolgeranno altre nove gare: tre del Chal-

lenge Tour, cinque dell’Alps Tour e il Campionato Nazionale Open che avrà un particolare significato. Infatti si giocherà sul percorso del Florence Golf Club Ugolino, in occasione dei festeggiamenti per i centoventi anni di vita del circolo che ha fuso il nome attuale con quello originario in modo da creare un saldo legame tra passato e presente. Questi tornei stanno evidenziando l’ottimo lavoro del Comitato perché sono in continua ascesa, come testimoniano l’interesse degli sponsor e dei media, e creano nel corso dell’anno momenti di specifica attenzione sul golf, un richiamo ripetitivo di grande valenza in ottica promozionale. Darà il suo importante contributo anche l’Open d’Italia femmini-

le, grazie alla presenza delle migliori giocatrici europee e delle proettes italiane che negli ultimi anni sono state sempre in corsa per il titolo. E’ ancora in campo organizzativo la Federazione Italiana Golf si distingue per l’alta professionalità con cui vengono allestiti gli eventi internazionali dilettantistici che le vengono affidati. Al GC Biella si disputerà nuovamente il Campionato Europeo Under 16, una vetrina importantissima che ha già messo in mostra il giovane irlandese Rory McIlroy il quale sta meravigliando il mondo pro a soli 19 anni. Il Miglianico G&CC sarà invece il teatro golfistico dei Giochi del Mediterraneo, dove i nostri azzurri solitamente recitano ruoli da protagonisti.


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Verona nuova Capitale del golf di Matteo Cirelli

n felicissimo matrimonio fra il golf e Verona suggella la 3.a edizione del Salone Italiano del Golf che puntava a fare della città scaligera col suo potenziale ideale, dalla posizione geografica, la crescita economica e l’impianto fieristico internazionale che ne fa la porta con l’Europa la sede di un nuovo format di affari, spettacolo, incontri, sport, personaggi. Questo sulla spinta della crescita di questo sport che ha raggiunto i 100 mila praticanti e viene considerato un mezzo di comunicazione ideale per marchi e imprese anche di grande portata, come ad esempio, fra i tanti, il Progetto Hole in One che consente di inserire in dimore di lusso ma anche foresterie e alberghi una suite con campo pratica, vasca massaggi, doccia emozionale, palestra e zona relax. Quest’anno il Salone ha tenuto a battesimo brevetti e prodotti per la salute, il gioco e il perfezionamento della tecnica, ha dato interesse ad alcune stravaganze, come il Vino del golf apprezzato da George Clooney o il van di 11 metri per feste, matrimoni e giornate indimenticabili, con un interno di luci al neon, cristalli, musica, video in stile hollywoodiano, ma s’è avverti-

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ta anche una crescita esponenziale per gli accessori, i servizi, i viaggi turistici gioco-vacanze in tutti i continenti, dal Messico al Marocco alle favolose Bahamas con i suoi campi griffati da Greg Norman e Trent Jones e adagiati sulle famose spiagge bianche caraibiche. Il Salone ha dato anche slancio all’azione promozionale su largo raggio e anche sul territorio con la Federgolf Veneta con i suoi oltre 40 campi, il programma per l’ingresso nelle scuole e il lancio di un programma turistico tramite un consorzio con la Regione Veneto, ed è piaciuto anche ai molti personaggi del golf e dello spettacolo che hanno caratterizzato con la loro presenza le 3 giornale, dalla madrina Eleonora Daniele allo show man Umberto Smaila, alle tre campionesse Veronica Zorzi, Sophie Sandolo e Silvia Cavalleri, oltre le glorie del calcio Antognoni, Sacchetti e Alessandrelli protagonisti di una singolare Pro-Am con le proettes azzurre. Consensi a tutto tondo, a cominciare dal presidente federale Franco Chimenti premiato con Antognoni con gli Oscar del Golf, per il quale questa dea rappresenta una soluzione interessante e dinamica sulla via di un rilancio dello sport italiano che ha pos-

sibilità di avviare dinamiche di autofinanziamento. Golf Town ha dimostrato quindi anche di andare in controtendenza, ed è venuta una forte risposta alla crisi con investimenti, creatività, e nei 120 stand, davvero il termometro del successo si è respirato un clima di ottimismo. Il gruppo aretino, che stavolta ha presentato come elemento scenografico il campo indoor più grande al mondo con i suoi mille metri quadrati e una riproduzione fedele dei grandi campi con piante d’alto fusto, bunker, cascate d’acqua, e lanciato anche il suo marchio d’abbigliamento che ha suscitato curiosità è insomma riuscito in soli 3 anni a diventare un marchio leader. Lo dimostra anche il coinvolgimen-

to di 5000 persone “anche se tutti quanti, e non solo gli operatori – afferma il direttore del salone Lorenzo Pitirra – hanno percepito un interesse ben superiore”. Per gli espositori e le aziende, finalmente il golf potrà contare su un appuntamento fisso e una sede ideale, e l’appuntamento 2010 dal 27 febbraio all’1 marzo sarà ancora l’apertura stagionale. “La nostra grande soddisfazione – commenta Golf Town – è di aver fatto qualcosa che mancava dopo vari tentativi in città importanti come Milano e Roma. C’è un settore che s’impegna e da risultati. Il Salone ha trovato la sua identità in VeronaFiere, e tutti si sono raccomandati che questa sia la sede definitiva”.

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Golf

Riparte la stagione del Golf Forense

Il conto alla rovescia è iniziato. Sabato 25 Aprile avvocati, magistrati, notai, commercialisti e medici lasceranno da parte codici e carte bollate, camici e strumenti del mestiere per scendere finalmente sul green del Parco di Roma Golf Club armati di sacche, ferri e palline. di Andrea Cecinelli_foto di Damiano Rosa

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opo sei lunghi mesi di stop riparte il tour più amato dai golfisti romani. Il Golf Forense, format ideato dall’Avv. Nicola Colavita nel 2005, da quest’anno sarà Golf Forense Più. Dall’ultima tappa della scorsa edizione ad oggi, tanto lavoro e tantissimo impegno per garantire novità assolute.

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Prima tra tutte è il mutamento della formula della manifestazione, che è stata arricchita ed ampliata con l’inserimento di un’altra prestigiosa categoria professionale: quella dei medici. Altra importante novità di questa edizione è il cambiamento del Title Sponsor: a dare il nome alla manifestazione sarà MERCEDES BENZ ROMA che con il brand SMART ha acquistato i di-

Il Presidente della FIG Prof. Franco Chimenti a colloquio con il Presidente della FIG Lazio Dott. Carlo Scatena


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L'Avv. Paolo Casalena, Presidente del Parco di Roma Golf Club, con Vanessa Kelly e Luciano Flamini

L'Avv. Paolo Casalena, Presidente del Parco di Roma Golf Club, con Vanessa Kelly e Luciano Flamini

L'Avv. Nicola Colavita

ritti di Main Sponsor del Golf Forense. Il Dott. Antonio Melidoni, responsabile marketing di Mercedes Benz Roma, ha così commentato l’unione tra MERCEDES BENZ ROMA ed il Golf Forense Più: “Abbiamo sposato il progetto dell’Avv. Colavita perché crediamo nei valori che questo sport esprime; un perfetto connubio di eleganza, competizione e sano agonismo. Inoltre i partecipanti di questo importante evento sono nostri clienti naturali che fin dall’inizio hanno creduto e contribuito al successo della smart”. Le novità poi investono anche il mondo delle Istituzioni con l’ingresso di altri organi che hanno deciso di affiancare il Golf Forense Più. Oltre alla presenza della F.I.G. Lazio, dell’Ordine degli Avvocati di Roma, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Giustizia, per questa edizione sono arrivate anche le adesioni dell’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, del Tribunale di Roma e, addirittura, di quella che è la massima Autorità nazionale: l’adesione del Pre-

sidente della Repubblica. Un vero e proprio “parterre de roi” istituzionale. Diverse novità ci saranno anche tra gli sponsor della manifestazione, oltre alle conferme di Nike Golf, Acqua Filette, Caffè Buscaglione, Brusco Roma, Multiplata Dubai, Ilario e del Due Ponti Sporting Club, partner storici del Golf Forense. Anche per questa edizione poi la manifestazione avrà l’onore di sostenere l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che proprio quest’anno festeggia il suo 140° anno dalla fondazione. Si accendono le luci e si scaldano i motori. La macchina del Golf Forense Più è pronta per accogliere al meglio giocatori, sponsor, istituzioni, media ed ospiti che prenderanno parte all’evento, per trascorrere una giornata di sport e relax, divertimento e comunicazione, pubbliche relazioni e mondanità. Il tutto incorniciato dalla presenza delle bellissime ragazze del Golf Forense che, anche quest’anno, garantiranno quel gentile tocco rosa alla competizione. Un altro tocco in “Più” del Golf Forense Più.

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Golf

Ruotare in un bicchiere di Simone Selli

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no swing efficiente, quindi potente, genera una enorme velocità periferica che si trasmette tramite le leve alla testa del bastone. Per produrre velocità bisogna ruotare il corpo considerandolo il motore di un meccanismo rotatorio.(vedi foto giostra) Gli spostamenti laterali e le oscillazioni, al contrario, rallentano la testa del bastone che in oltre percorrerà traiettorie di ogni genere compromettendo anche la preci-

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sione dei colpi. Provate quindi ad immaginare di ruotare il corpo come se foste in un grosso bicchiere. Ruotate le spalle di 90 gradi fino sotto il mento con i fianchi che agevolano questa azione ruotando di circa 45 gradi. Le spalle si torcono come una molla, fino ad avvertire una tensione nei grandi muscoli del lato sinistro del corpo. Nel ritorno, downswing, srotolate i fianchi e poi la spalla destra per liberare tutta la velocità e la potenza accumulata nella salita.

I fianchi infatti nel downswing, faranno da guida mentre la parte superiore del corpo (spalle) si farà trascinare via, le braccia prive di tensione produrranno un effetto dinamico elastico tipo fionda. Le rotazioni effettuate sull'asse della schiena, porteranno il corpo in una posizione di finale stabile, con il peso finalmente ben piantato sulla gamba sinistra. I colpi prodotti saranno notevolmente più solidi, potenti e dritti. L' errore tipico dell' alto di hcp infatti, è quello di cercare di gene-

rare velocità con le mani e le braccia che però sono notevolmente meno efficaci e più fallose, rispetto alle torsioni dei grandi muscoli, tronco e gambe. Eseguite quindi uno swing basato sulle grandi fasce muscolari evitando gli spostamenti laterali, ricercate infine un buon timing privilegiando l'organizzazione di tutti i movimenti nella giusta successione. Tirate un po' di palline ruotando nel bicchiere e ...buona pratica.


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TUTTINCIRCO news dal circoli di golf

a cura di Andrea Cecinelli - Responsabile del Golf Forense

SHERATON GOLF PARCO DEI MEDICI 3° Trofeo San Valentino Domenica 15 Febbraio si è disputato presso il Circolo di Golf Par-

ARGENTARIO GOLF CLUB World Caribbean Golf Challenge L’Argentario golf club ospiterà 4 tappe del World Caribbean Golf Challenge che si conferma anche nel 2009 come il campionato mondiale per giocatori non professionisti più conosciuto. La sua formula di gara, originale ed innovativa, basata su una classifica a punti, è la garanzia miglio-

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co de’ Medici, il terzo Trofeo San Valentino sponsorizzato dalla gioielleria Federici (situata in Viale Europa all’EUR) con formula quattro palle la migliore Stableford, categoria unica. La competizione si è svolta con la massima correttezza e agli innamorati è stata regalata una piacevole giornata di sole. Al termine della gara si

re per ottenere, a fine stagione, la reale capacità di gioco di ogni partecipante di ogni singolo Golf Club, valutandolo in differenti giornate e consentendo perciò di ottenere uno specchio ideale per la composizione delle classifiche di accesso alle semifinali e finali nazionali. La concreta possibilità di migliorare la propria posizione nel ranking generale, di gara in gara, offre enormi possibilità di accedere al viaggio nella Repubblica Dominicana in occasione della Finale Nazionale che si giocherà sullo straordinario percorso de La Estancia Golf Resort, ultimo gioiello nato dal genio di P.B. Dye.

è svolta la premiazione presenziata dallo stesso presidente, l’ingegnere Rebecchini Gaetano, il quale ha consegnato, insieme al maestro Roberto Terrinoni, e al cospetto della famiglia Federici, i premi ai vincitori. Dopo la premiazione i giocatori si sono intrattenuti nella Club House per un banchetto offerto dallo stesso sponsor, per con-

PARCO DI ROMA Coppa Parco di Roma Agis/Lazio Il 12 marzo 2009 si è disputata nel circolo di Roma nord in una gior-

cludere tutti insieme una giornata trascorsa con la massima serenità e fair play per quanto concerne il gioco. Ad aggiudicarsi il Primo premio Netto è stata la coppia formata da Mario Bazzucchi e Bruno Faraoni, mentre il primo premio Lordo è andato alla coppia formata da Paolo Baroni e Savino Natali.

nata che apriva le porte alla primavera la COPPA PARCO DI ROMA AGIS/LAZIO. L’avvincente gara ha visto la supremazia nella Prima Categoria 1° Netto di Paolo Severa, 1° Lordo di Claudio Tombini; nella Seconda Categoria 1° Netto Francesco Guerrieri e nella 3° Categoria 1° Netto di Giovanni Bertolotti.


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news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

a cura di Matteo Cirelli

Le nuove strategie dell’Associazione Agostino De Zordo, vicesegretario dell’Associazione “Club dei Circoli Sportivi Storici”

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i stanno intensificando gli incontri istituzionali del Club con le Autorità locali al fine di definire una strategia comune per la diffusione dei valori sociali culturali e sportivi nella città, e per il recupero progressivo del corso del fiume. In particolare sono stati definiti tavoli tecnici per affrontare in modo concreto i problemi, pur nella con-

TENNIS CLUB PARIOLI Moroni e Benedetti, presente e futuro. Nel pieno svolgimento dei Campionati a squadre due giovani atleti del Tennis Club Parioli si sono messi in luce nell’attività individuale. Hanno partecipato entrambi al 1° Torneo TTK che si è svolto presso

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sapevolezza che si tratterà di recuperare enormi ritardi e carenze. Si tratta di impegni che i Circoli aderenti al Club hanno, del resto, fatto sempre propri e che oggi vedono l’adesione delle istituzioni locali, in un’ottica di programmazione e di sviluppo di una azione comune in favore della cittadinanza non solo sotto l’aspetto sportivo, ove è già notevole l’impegno dei sodalizi in favore dei giovani e gio-

vanissimi (scuole di calcio, tennis, canottaggio, nuoto aperte al pubblico) ma anche con riguardo a d aspetti culturali e sociali. In quest’ottica il Club intende organizzare eventi e manifestazioni per la città e per il fiume nonché azioni coordinate per la sistemazione ed il recupero di aree abbandonate dello stesso, in collaborazione con le istituzioni competenti. Sarà anche impegno del Club quel-

lo di organizzare incontri e manifestazioni per la diffusione dell’etica e dei valori dello sport, coinvolgendo altri soggetti impegnati sullo stesso terreno.. Il 2009 vedrà, quindi, un forte coinvolgimento del Club, attraverso i Circoli storici fondatori, in una azione di sinergia concreta e fattiva con istituzioni ed enti a presidio dei valori e del patrimonio della città di Roma.

il Circolo Oasi di Pace. La manifestazione, riservata alle categorie U.10/12/14 maschile e femminile, ha visto trionfare Gian Marco Moroni contro Giuliano Benedetti nella finale del tabellone “classificati” e Federico Benedetti contro Jacopo Berrettini nella finale dei “non classificati”. Questi risultati confermano il grande momento di salute del vivaio bianco verde diretto dal Maestro Stefano Meneschincheri, che in poche settimane ha gioito per tre

splendide affermazioni: oltre ai successi dei due ragazzi sopra citati, anche Andrea Bessire ha contribuito ai successi “pariolini” aggiudicandosi il 1° Torneo U.10 di Macroarea nel quale la F.I.T. ha radunato tutti i migliori atleti di Lazio, Abruzzo, Campania, Molise e Sardegna. Per quanto riguarda la sezione calcio/calcetto, continua la cavalcata della squadra Over 50 nella Coppa Veterani di calcio a 5. Quando mancano ormai poche giornate al ter-

mine della fase a girone, la squadra guidata dal Mister Maurizio Picca si trova saldamente al 3° posto ed aspetta la fine delle gare per conoscere l’avversaria da affrontare nei play-off. Intanto anche le rappresentative “assoluti”, “over 40” ed “over 60” stanno scaldando i motori in vista dell’imminente inizio dei Tornei del Villa Flaminia e del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo. Aprile e Maggio saranno mesi di fuoco per tutta l’attività del Tennis Club Parioli.


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Emozioni da “crepacuore”, sensazioni fantastiche, ancora da metabolizzare appieno. Ai Campionati assoluti di Riccione il mondo si è inchinato nuovamente a Federica Pellegrini, che ha migliorato nella “sua” gara, quella dei 200 sl, il record del mondo che già deteneva. Una risposta eccezionale alla rinuncia dei 400 stile libero, un’impronta indelebile in

una specialità che, sempre di piu’, la vede assoluta regina. Una regina vestita di gialloblu, dal momento che la Pellegrini il giorno stesso del record ha prolungato il contratto con il Circolo Canottieri Aniene fino a Londra 2012. Per ancora un quadriennio quindi Federica vincerà per il club romano, con il quale finora ha già conquistato un titolo olimpico, sei record

del mondo, una medaglia iridata e svariati titoli europei. Ma per il Circolo gialloblu ai Campionati Assoluti di Riccione, prima prova valida per le qualificazioni al Mondiali di Roma, è stata una vera pioggia di record. Elena Gemo dopo aver vinto e convinto nella doppia distanza – con vittoria e record assoluto nei 100 dorso – è tornata prepotentemente alla ri-

balta anche sulla distanza dei 50 metri. Per una nuotatrice già in grossa evidenza nella stagione di vasca corta – bronzo proprio nei 50 dorso agli Europei di Rijeka dello scorso dicembre, nonché più volte in grado di migliorare i limiti assoluti di vasca corta (tanto nei 50 che nei 100 dorso) – è giunto il nuovo primato assoluto proprio nei 50 dorso, nuotati con il tempo record di 28”63. La nuotatrice dell’Aniene ha contribuito anche alla vittoria della 4x100 mista con il nuovo primato italiano di societa’ (Elena Gemo, Noemi Di Renzo, Caterina Giacchetti, Federica Pellegrini in 4’05”46 – precedente DDS 4’08”71, Roma 2008). Anche la staffetta maschile, composta da Damiano Lestingi, Paolo Bossini, Lorenzo Benatti e Marco Belotti ha centrato nel misto una vittoria con record di società, fermando il cronometro a 3’36”31. Nell’ultima giornata di gare, Il Circolo Canottieri Aniene - che conquista anche quattro medaglie di bronzo, con Damiano Lestingi nei 100 dorso (54”89), Valerio Cleri nei 1500 stile libero (15’20”59), Christian Galenda nei 100 stile libero (48”90) ed Elena Gemo nei 50 farfalla (26”92) - chiude in bellezza i Campionati Assoluti Primaverili con la vittoria della classifica maschile ed il secondo posto in quella femminile.

CIRCOLO CANOTTIERI ROMA A tutto tennis

vere Flaminio 39 continua il suo forte impegno nel Tennis. E così, mentre il giovane Andrea Stucchi è andato “in prestito” al Tennis Club Parioli per fare più esperienza sul campo, gli atleti del CC Roma hanno da poco iniziato la Serie C maschile battendo al primo turno il Tennis Club Frosinone. Il tutto mentre nella Coppa Veterani e Ladies sono arrivati al girone fi-

nale classificandoci al terzo posto. Fra breve inoltre le Squadre veterani inizieranno i relativi campionati con una importante new entry negli Over 60: il grande Bruno Orecchio. New entry che pone una seria ipoteca sulla vittoria del titolo. Sul fronte del canottaggio Mascarenhas ha vinto sul singolo senior A maschile l’ultima prova del campionato Italiano di Fondo 2009

che si è svolta a Sabaudia il 1 marzo scorso. Stesso risultato, sul singolo master maschile, per Luca Migliaccio. Fumata nera infine per l’edizione 2009 del Derby remiero. La pittoresca e agguerrita competizione sul Tevere fra gli equipaggi del CC Roma e del Canottieri Lazio quest’anno non si farà a causa di problemi organizzativi. Federico Pesce

CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE Dominio gialloblu

In attesa che la primavera inizi finalmente a riscaldare i campi in terra rossa del Circolo Canottieri Roma, lo storico Club di Lungote-

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CIRCOLO TENNIS EUR Torneo internazionale Con l’avvento della primavera si apre la stagione tennistica al Circolo Tennis Eur, che ospiterà il Torneo Internazionale “Future” maschile, in calendario dal 21 al 28 marzo, riservato a giocatori con classifica mondiale ATP dal numero 400 al 191 e dotato di un montepremi di 10.000 dollari. Sono attesi atleti provenienti da tutta Italia e da molti Paesi europei. Il torneo sarà preceduto da dure qualificazioni, in cui 48 giocatori – tra i quali i giocatori della squadra di serie A2 del Circolo: Andrea Caldarelli, Mirko Nasoni e Valerio Russo - si contenderanno gli 8 posti disponibili nel tabellone principale. Tabellone principale che vede

CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO Eventi di marzo Pioggia e vento hanno caratterizzato l'ultima tappa del Campionato Italiano di Fondo di Sabaudia. Nonostante il maltempo 554 vogatori si sono affrontati lungo un percorso complessivo di sei chilometri con giro di boa. Le ragazze master nel Quattro di Coppia Master F, ed i master M nell’Otto con hanno raggiunto due ottimi secondi posti. Buone notizie anche dal Pezzana Over40,

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già inseriti 7 giocatori italiani , tra i quali spicca Matteo Marrai , n. 296 della classifica mondiale e un ex allievo del Circolo, Francesco Piccari. Tra i partecipanti la migliore classifica appartiene al giocatore francese Eric Prodon. Il Torneo si svolgerà nello splendido scenario del Parco degli Eucalipti, in cui è incastonato il Circolo, e sarà coordinato, come sempre, dallo “storico” maestro Giuseppe Pozzi che si avvarrà del suo staff di maestri e valenti collaboratori. Come per le passate edizioni, che hanno costituito un forte richiamo soprattutto per i giovani, è prevista una grande affluenza di pubblico e di personalità del mondo sportivo e dello spettacolo soprattutto in occasione delle semifinali e delle finali che si concluderanno sabato 28 marzo. Mauro De Zordo

dove la Juventus alias CC Lazio è tornata a brillare. Con il 3 a 1 rifilato al Marsiglia la squadra dei “fiumaroli”si è ripresa il primo posto in classifica. Passando a sport meno “faticosi”, il 12 di marzo si è tenuta la prima serata dedicata al Poker Texas hold'em, il famoso poker sportivo che sta appassionando il mondo intero, con tavoli composti da dieci giocatori ciascuno. Serata di musica invece il 6 marzo, quando Andrea Sammartino ha presentato, nei saloni del club, un concerto per pianoforte e orchestra. Il Maestro ha eseguito brani di J.S. Bach e W.A. Mozart illustrando tecnica compositiva, stile e personalità di ciascun autore.

REALE CIRCOLO CANOTTIERI TEVERE REMO Riparte la stagione del tennis Inizia con il mese di marzo l’attività tennistica di vertice del RCC Tevere Remo, con l’obiettivo primario della permanenza nel campionato MA2 di serie B maschile. I giocatori ormai collaudati e fidelizzati della Tevere Remo sono i maestri del club Ruzzetti e Chiodioni più Ceraudo, oltre ai nuovi Jebavy e Perez. Nell’attività giovanile si cercherà invece di bissare i successi in Under 14 maschile e femminile che sono stati sempre il fiore all’occhiello del “Reale Circolo”.

Già ottime le premesse per il team l' Under 12 maschile, che si è imposto come prima squadra del suo girone e che proverà a farsi valere nel tabellone regionale. Belle prestazioni dei giovanissimi nonostante le nuove regole dei due anni di fermo per Under 10 e under 12 trasferiti. La norma ha infatti impedito al Tevere Remo di schierare sia in campo maschile, ma soprattutto femminile, almeno tre squadre competitive formate da tanti interessanti elementi provenienti in gran parte dal TC Parioli, oltre che da altri circoli della capitale. Si aspettano risultati di rilievo anche dal settore veterani, con la speranza di poter riconfermare lo storico successo del 2008, con due squadre nel tabellone nazionale e con l'Over 50 addirittura giunto fino ai quarti.


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CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO Pronti per Sabaudia Al Tirrenia come in tutte le zone d'Italia, si rimette la testa fuori, dopo un lungo periodo di condizioni meteo avverse. Anche il fiume inizia a regalare qualche giornata di accettabile condizione, e allora canottieri e canoisti possono finalmente dar sfogo agli allenamenti in acqua. Questo non è un periodo di gare, ma ormai ci siamo quasi con l'esordio del 22 marzo per i canottieri sui 2000 metri a Sabaudia. I masters si stanno dilettando con la partecipazione a classiche in terra inglese: infatti alla prima partecipazione della storia nerazzurra dell'otto femminile alla Head of the River, nella quale è stato ottenuto il 272° posto, seguirà quella dell'otto maschile che alla Head of the River, partecipa per la prima volta nei master, dopo che nel 2004 le condizioni avverse del Tamigi negarono la partenza all'otto seniores, partecipante allora con grandi ambizioni.

EUR SPORTING CLUB Mimose e gemellaggi In occasione della Festa della donna si è svolto presso il circolo di via di Vigna Murata l'inaugurazione del nuovo impianto di calcetto. Come per tutte le feste che si rispettino, sono stati invitati amici e parenti. Ma gli ospiti d'onore sono stati su tutti i “cugini” del C.T Eur. “Abbiamo cementato un vero e proprio gemellaggio” racconta

il Pres. Bruno Albani, che ha anche dichiarato di voler calendarizzare l'evento anche negli anni a seguire. “ E' stata una giornata splendida -prosegue il Presidente – e a prescindere dai risultati delle varie gare credo che la cosa più importante sia stata vedere il totale coinvolgimento dei soci dei due club, sia in campo che fuori”. E conclude: “ L'aver concluso i lavori prima dell'estate ci dà nuovo entusiasmo per il futuro, e spero che i nostri ragazzi, già numerosissimi, possano trovare ulteriori stimoli per prepararsi a difendere degnamente i colori del nostro circolo”. Roberto Cundari

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cendono, i ano gli sfi-

mpione asce, Gabrieell'over 35, uasi imbatncesco Ferll'OSS non ramontare, un grande

regalare ai propri figli una vera vacanza estiva che li aiuti a crescere e a vivere a contatto con gli altri nel egno del ripetto e del-

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Il socio del mese

Andrea Michele Dalle Donne

FUTBOLCLUB I consigli di Massimo Piscedda Finalmente anche il calcio a 11 diventa protagonista al Futbolclub, nel nuovo impianto del Fubtbol Campus di via del Baiardo. E’ infatti iniziato il torneo che vede tutti i soci coinvolti scendere in campo il sabato mattina dalle ore 11.00 in poi. Quattro le squadre a giocarsi le semifinali. La compagine attualmente favorita è quella del Capitano Angelucci che, forte dei gol dei “bomber-bros” Corrado e Claudio Dell’Ali, ha condotto il torneo nella sua prima fase. A seguire il team Impara, che nonostante la difficile alternanza di impegni con la Futbol League di calciotto, riesce ad esprimere un bel gioco. La squadra del capitano Dalla Palma deva ancora ritrovare la giu-

CASSIA ANTICA SPORTING FITNESS

Pronti...Via Senza neanche rendersi conto, il Cassiantica S.F. si tuffa nell’incredibile avventura della squadra propaganda di nuoto. Superate le difficoltà iniziali legate alle esigue esperienze precedenti dei ragazzi, dei genitori e dei due tecnici Giuseppe Carlucci e Giorgio Maurilli, oggi il gruppo è forte e l'amicizia fra i ragazzi, dai 6 ai 16 anni, cementata. L’allegria che li unisce è visibile negli spogliatoi e nelle brevi pause a bordo vasca. L’impegno

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Detto “Totò” Ruolo difensore Piede preferito destro Al circolo la trovi …sempre! Squadra del cuore Inter Pezzo forte del repertorio senso della posizione… e “fiuto della polemica”

sta “quadratura”, grazie alla guida e all’esperienza del Commissario Tecnico della Nazionale Maschile Under 19 Italiana, Mr Massimo Piscedda, che dal campo sarà utile con “piedi e consigli”. Chiude il tabellone il capitano Di Nuzzo, che dopo una partenza in sordina, promette riscatto cercando i gol del bomber Venuto, anche se in questa stagione il prolifico attaccante appare un po’ sterile. An-

prende vita nelle due corsie a loro destinate e si concretizza nelle appaganti gare domenicali. La “multilateralità” non è solo di carattere tecnico-metodologico ma sconfina nella sfera comportamentale affrontando temi che spaziano dall’alimentazione alla convivenza con ogni tipo di emozione. Nelle classifiche dei campionati Confsport e C.S.I. i nomi di questi futuri campioni iniziano ad attaccare le vette, segno tangibile dell’infinito amore profuso e della genuinità dell’ambiente che li circonda. Il campionato primaverile, da poco iniziato, è l’utile occasione per scrivere l’ennesima piacevole pagina per il club ma soprattutto della loro preziosa vita.

che il team Stigliano, nel sociale di calciotto, aspetta… Quest’ultimo torneo, vede in testa la squadra del presidente Urbani, tallonata dal team Luciani che marca la testa della classifica ad una sola lunghezza. In coda, a giocarsi la salvezza, ben quattro squadre, con il presidente Sinisgalli che, anche se con un solo punto, promette di non arrendersi. Carlo Maria Stigliano


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SANT’AGNESE TENNIS CLUB Tutti in campo

TENNIS ROMA Tennis e Calcio a 5 a Viale Ipponio

Con l'arrivo del sole è cominciato, a grande richiesta di tutti i soci, l’attesissimo torneo sociale. Divisa in due tabelloni, maschile e femminile, la competizione è entrata nel vivo e come al solito ha riscosso un grande successo: tutti, o quasi, si stanno dando battaglia sui campi del S. Agnese. Sono in pieno svolgimento anche le competizioni Junior e Veterani e già sono tanti gli ottimi risultati delle squadre impegnate a Roma e in tutto il Lazio. Iniziano ufficialmente anche le iscrizioni per l’estate da Nick Bollettieri negli States, presso l' accademia di Bradenton in Florida. La partenza è prevista per il 5 luglio e tutto il gruppo si fermerà fino al 26.

Il team Over 40 del Tennis Roma parteciperà al VII Torneo di tennis dei Sei Circoli di Roma organizzato dal CS Villa Flaminia. La manifestazione, che comincerà il 6 aprile e terminerà il 7 di maggio, prevede le categorie: Assoluti, Over 40, Over 50 e Over 60. Negli Over 40 il Tennis Roma è stato inserito nel girone con il C.C. Lazio, il T.C. Parioli e il C.T. Eur. Intanto sono cominciati anche i campionati regionali di tennis, e la squadra del club biancorosso, formata da Sorbara, Streppetti e Angrisani ha superato nella gara di esordio il Tennis Sport per 2 a 1. Buone notizie anche dall'Over 65 di Cordone, Di Rocco, Mancini e Musselli, che ha vinto per 3 a 0 sull'Apd Palocco. A metà aprile avrà infine inizio sui campi del circolo di via Ipponio un torneo di calcetto riservato ai non tesserati alla Figc. Parteciperanno all'evento 16 squadre, suddivise in 4

CIRCOLO ANTICO TIRO A VOLO

ANTICO TIRO A VOLO La nuova era del nuoto Stanno proseguendo senza sosta i lavori per la costruzione della nuova piscina coperta del circolo Antico Tiro al Volo. “Ci sono alcune difficoltà, ma dovremmo portare a termine i lavori nei tempi stabiliti.” spiega il Consiglieri Claudio Mazzoni, personaggio di riferimento delle attività sportive del club. “Con la piscina si aprirà una nuova ed importante pagina nella storia del circolo – prose-

gue il consigliere – e per tutti i soci ci sarà l'opportunità di cimentarsi in tutte le discipline acquatiche”. La piscina porterà anche tanti ragazzi fra le mura del circolo, dal momento che sta prendendo vita il progetto della Scuola Nuoto. “Stiamo pensando, e sicuramente si farà - conclude Mazzoni – di studiare un servizio per i ragazzi che frequentano le scuole del quartiere per iniziarli alla nobile disciplina del nuoto e per integrare loro e le loro famiglie in tutte le attività del circolo”. Roberto Cundari

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SALARIA SPORT VILLAGE Alla conquista della Serie A Il team, grazie anche all’innesto di Ombretta Plos, procede a passi sicuri verso la promozione alla massima categoria e ai Campionati assoluti di Riccione incassa altre vittorie. L’innesto di Ombretta Plos nel Team nuoto del Salaria Sport Village, lo splendido circolo a ridosso di una delle anse più belle del Tevere, si rivela sempre più positivo e sorprendente. L’atleta continua a far registrare risultati ottimi ed in progressione costante. Approdata al Salaria in occasione della stagione natatoria in corso, Ombretta non ha perso tempo ad ambientarsi e ad entrare in sintonia con lo staff tecnico e l’allenatore, Alfredo Caspoli; già in occasione del Gran Prix di Viareggio aveva messo le cose in chiaro migliorando le proprie prestazioni; agli assoluti di Genova e nel corso del Campionato Europeo di vasca corta aveva poi fissato il record italiano a 1’05’’68, facendo registrare la sesta prestazione al mondo. Ombretta è l’unica atleta italiana ad aver migliorato tre primati in un campionato assoluto, sette dall’inizio dell’anno; ha conquistato due Ori, tre Argenti ed un bronzo ai Campionati Italiani assoluti, guadagnando la maglia azzurra per gli Europei. Nel corso dei Campionati assoluti di Riccione, appena svoltisi dal 3 al 8 Marzo, sin dalla prima gara, batterie dei 50 rana, Ombretta ha fatto registrare il nuovo record italiano 31’’61 battuto poi in seguito da Roberta Panara. La Plos ha poi stabilito il nuovo record italiano sui 100 rana, ancora nel corso delle batterie, fissandolo sul tempo 1’08’’47, battuto poi nel corso della finale dall’emergente di quindici anni Carraro che ha fermato il cronometro su 1’08’’40.

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Senza battere ciglio e non accusando minimamente il contraccolpo psicologico che forse sarebbe stato scontato, Ombretta ha reagito da campionessa quale è, mostrando la propria forza e grinta ; ha chiuso la manifestazione in bellezza, vincendo nel corso dell’ultima giornata i 200 rana stabilendo il nuovo primato italiano in 2’ 26’’91. L’unica ranista ad essere salita sul podio nelle tre specialità della rana. A portare ulteriormente sotto le luci della ribalta i colori del Salaria, ha contribuito tutto il Team che nel corso della competizione ha fatto registrare ottime prestazioni e record personali; Federica Sorriso è scesa fino a 2’14’’14 nei 200 dorso piazzandosi quarta a un soffio dal podio e mostrando i suoi netti miglioramenti; la staffetta 4x200 maschi ha conquistato un buonissimo quarto posto con Di Pippo, Berardi, Guglielmi, Baldassarre con un ottimo crono. Si è piazzata quinta la mista donne con Sorriso, Plos, Pompili, Pinto. Splendida la Finale di Valentina Pompili nei 200 misti giunta con 2’19’’13 a livelli di assoluto prestigio. Merita un discorso a parte Gabriele Casentino, giovane promessa che nonostante le quattro finali sfiorate per pochi centesimi ha comunque avuto riscontri cronometrici che fino ad un anno fa gli sarebbero valsi podi in tutte la gare e che promette un ottimo futuro, come la Sorriso che ancora non può allenarsi molto per motivi di studio ma ha tutte le caratteristiche necessarie per emergere. Da non trascurare la prestazione di Gessica Cirioni che con 2’31’’24 nei 200 rana si è distinta e unita al gruppo delle migliori in Italia in questa gara, ad appena sei mesi dall’inizio degli allenamenti con la maglia del Salaria Nuoto. Il Team ora ha ripreso ad allenarsi nell’impianto natatorio del Circolo, e si prepara alla prossima sfida, in programma per il 26 Aprile per tentare il passaggio in serie A. Silvia PIttelli


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DUE PONTI SPORTING CLUB Vintage tennis Al Due Ponti Sporting Club è tutto pronto per ospitare, il 25 e 26 maggio, la quinta edizione del torneo Yoga Vip Tennis Vintage. La formula è quella del doppio giallo tra personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della politica, che incroceranno le racchette da

tennis in legno, indossando gli abiti bianchi come, ai nostri giorni, è obbligatorio solo nel tradizionalissimo torneo inglese di Wimbledon. Il torneo è affiancato da una mostra di racchette in legno, curata dal collezionista Salvatore Sodano, dal titolo “Un Mito Intramontabile”, dedicata alla mitica Maxima. Tra le protagoniste in mostra, spiccherà

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quella realizzata nel 1936, fino ad arrivare a quelle progettate dal grande Designer Giorgetto Giugiaro. All’interno dell’evento, ci sarà anche una mostra fotografica sui personaggi noti e meno famosi, sin dal 1900, catturati in fermo immagine durante una partita di tennis: da Buster Keaton, e Charlie Chaplin ad Alberto Sordi e Vittorio Gas-

sman; da Yvonne Pellettier e Sofia Loren a Elizabeth Shannon e Antonella Clerici. Il torneo Yoga Vip Tennis Vintage richiama sempre molti personaggi perché è tanta la voglia di scendere nei campi di terra rossa e poter emulare, almeno per una volta, le giocate dei grandi campioni, anche se è più facile collezionare cattive

figure, vista la difficoltà del ritorno alle pesanti racchette in legno, che pretendono grande precisione e non perdonano alcun errore! Le precedenti edizioni hanno visto scendere in campo i giocatori Nicola Pietrangeli, Diego Nargiso, i fratelli Franchitti, Roberta Beltrame e personaggi del mondo dello spettacolo come Paolo Bonolis, Sebastiano Somma, Jimmy Ghione, Enrico Mutti, Marina Occhiena, Mita Medici, Luigi Pocaterra, Attilio Romita, Giacomo Crosa, Daniele Pecci, Maurizio Aiello, Giorgio Pasotti.


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a cura di SPORTFORM

CIRCOLO DEL REMO E DELLA VELA ITALIA I 100 anni della Coppa Lysistrata

Il nove e dieci Maggio, infatti, i migliori 8 Jole del panorama mondiale si sfideranno nelle acque antistanti via Caracciolo dando vita ad uno spettacolo che si ripete senza soluzione di continuità da ormai un secolo. “In Europa, solo la Coppa del Re d'Inghilterra vanta una storia più lunga della Lysistrata - afferma con orgoglio il presidente del Circolo Italia, Roberto Mottola di Amato - e quest’anno ci accingiamo ad organizzare una edizione di altissimo livello. Nel lotto di partecipanti ci saranno imbarcazioni prestigiosissime provenienti da Francia e Germania ma soprattutto gli scafi di Oxford e Cambridge. Certo, non tutti i circoli che parteciperanno sono dotati di un 8 Jole, perché si tratta di barche storiche, ma stavolta, in occasione del centenario della manifestazione, abbiamo provveduto noi a procurarle a quei sodalizi che non ne disponevano”. I detentori della Coppa Lysistrata, però, sono proprio i padroni di casa del C.R.V. Italia che quindi proveranno a difendere il titolo: “Non sarà facile - continua il presidente Roberto Mottola di Amato - ma ci teniamo a vincere anche perché quest’anno, il 12 ottobre, festeggiamo anche noi una data importante: i 120 anni di vita del Circolo. Per la Lysistrata ci siamo preparati bene e sappiamo di essere competitivi perché

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abbiamo ottimi atleti in ogni categoria”. La peculiarità della Coppa, infatti, risiede proprio nel fatto che tra gli otto uomini impegnati debbano essere rappresentate praticamente tutte le “stagioni” in maniera da vedere all’opera sulla stessa barca atleti giovani e meno giovani (dai Juniores ai Master). Tradizione e modernità, per l’appunto, come nello stile del Circolo del Remo e della Vela Italia. La presentazione della Lysistrata, infatti, è stata l’occasione per fare un pò il punto sulle attività di questo prestigioso sodalizio che ha ricevuto di recente anche il Collare d’Oro (la massima onorificenza sportiva che il Coni ha conferito pure all’A.C. Milan n.d.r.) e del quale è socio onorario Re Juan Carlos di Spagna. Il neo presidente Roberto Mottola di Amato si è insediato da poco, ma il Circolo è parte integrante della sua vita da ben quattro decadi. “Sia mio nonno che mio padre erano soci dell’Italia. Io mi sono avvicinato alla vela nel ’69 grazie ad una figura storica del Circolo come Gennarino “o’capitano”. Strada facendo ho partecipato a due Olimpiadi e vinto un Mondiale di vela, tutto grazie al Circolo Italia che per me è stata innanzitutto una scuola di vita, ma anche una seconda casa”. Il presidente incarna passato, presente e futuro dell’Italia sulle cui terrazze si incrociano soci anziani e giovani atleti (di recente sono arrivate due vittorie ai campionati italiani di fondo di canottaggio svoltisi a Sabaudia). “Siamo fieri delle nostre tradizioni che vogliamo conservare, ma restiamo un circolo sportivo nel quale è fondamentale l’attività agonistica. Non ci sentiamo elitari, solo indipendenti”.

Da tutti, anche dalla Istituzioni: “A loro non chiediamo aiuti economici, ma logistici. Questo discorso vale anche per la Lysistrata. Purtroppo manca il controllo del territorio, sia fuori dal Circolo che in mare, da parte delle autorità preposte”. Nonostante ciò non si è perso di certo l’entusiasmo e la voglia di continuare ad organizzare manifestazioni di assoluto prestigio: “Tutti i nostri soci, compresi quelli ultracinquantenari, sono molto vicini all’attività sportiva e legati agli eventi che organizziamo. Così, oltre alla Lysistrata, quest’anno daremo vita anche alla 55esima edizione della regata dei Tre Golfi”. A remi o a vela, il Circolo Italia vuol’essere protagonista ma dovrà guardarsi, come al solito, dai “cugini” del Savoia e non solo: “Con tutti gli altri Circoli partenopei - continua il presidente Roberto Mottola di Amato - abbiamo ottimi rapporti ma è ovvio che ci sia un pizzico di goliardia e di sana rivalità sportiva. Del resto, i grandi risultati ottenuti dagli atleti napoletani nel corso degli anni sono frutto proprio dell’alto livello di competitività che c’è tra i Circoli della nostra splendida città. Certo, col presidente del Savoia Dalla Vecchia ci prendiamo ogni tanto in giro per il fatto che lui è “filo monarchico” ed io “borbonico” per via di Re Juan Carlos, ma è solo una battuta tra vecchi amici”. O, per meglio dire, tra due vecchi lupi di mare che ora mettono la loro esperienza al servizio dei rispettivi Circoli. L’intervista è finita. Il presidente va, la Lysistrata sta arrivando.

Due successi ai campionati italiani di canottaggio svoltisi a Sabaudia Festa grande al Circolo Italia in seguito alla duplice affermazione conseguita dagli atleti rossoblù ai campionati italiani di fondo svoltisi recentemente a Sabaudia. La pioggia battente ha condizionato le gare, ma gli alfieri dell’Italia sono stati più for-

Il Coni conferisce il collare d'oro al CRVI. Da destra a sinistra: presidente del circolo Roberto Mottola di Amato, Gianni Letta e Picchio Milone, vicepresidente sportivo del CRVI

ti anche delle avverse condizioni climatiche. A portare a casa l’ambito triangolino tricolore sono state due imbarcazioni di grande prestigio, vale a dire l’8 Jole Juniores ed il singolo under 23, a conferma ancora una volta della storica tradizione remiera del circolo rossoblù. “Si tratta di una bella affermazione da parte dei ragazzi e di una grande gioia per il Circolo”, ha commentato il presidente Roberto Mottola di Amato. Il trionfo dell’8 Juniores (Ferrazzo, Pucci, Sansone, Loporchio, Volpe, Vicino, Bianco R., Bianco A., Poziello) è stato certamente il più entusiasmante in quanto giunto in volata dopo un rush finale che ha visto impegnati altri due circoli campani (lo Stabia ed il Posillipo). Alla fine a tagliare per primi la linea d’arrivo sono stati però i ragazzi del Circolo del Remo e della Vela Italia che hanno staccato le imbarcazioni rivali di pochissimi secondi. Subito dopo, il vicepresidente sportivo Picchio Milone ha potuto brindare anche all’impresa compiuta nel singolo under 23 da Leopoldo Sansone (già campione del mondo nel 4 con maschile 2007 e 2008). Un successo per certi versi annunciato vista la caratura di Sansone, una delle glorie del canottaggio napoletano. Il campione rossoblù ha vinto con autorevolezza, a dimostrazione del fatto che nella sua categoria non teme concorrenza a livello nazionale.


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CIRCOLO NAUTICO POSILLIPO

Una grande che vuole tornar grande

Negli anni addietro è stata la capitale della pallanuoto nostrana; oggi Posillipo e il Posillipo hanno la voglia e le potenzialità per rinverdire i fasti di una volta. Per farlo si affida-

TENNIS CLUB NAPOLI Il fascino della ‘Tennis Napoli Cup’ Lo storico Circolo di Mergellina compie 104 anni. La primavera lo rende ancora più bello. Il Tennis Club Napoli compirà 104 anni il 4 giugno prossimo ma prima dei tradizionali festeggiamenti, si gode il suo evento clou, il torneo internazionale Atp. La “Tennis Napoli Cup” rappresenta uno degli appuntamenti più classici del calendario di manifestazioni sportive della città. Certamente quello con più tradizione, visto che la prima edizione del torneo fu disputata nel 1905 e vinta da un inglese, Jeoffrey Smith, il primo nome di un albo d’oro sconfinato e ricco di fuoriclasse, da Pietrangeli a Nastase, passando per i recenti Juan Carlos Ferrero, David Ferrer e Richard Gasquet. Il torneo Atp di Napoli rappresenta il momento più alto dell’attività sportiva del Tennis Napoli. Ventimila presenze in nove giorni

no ad un indimenticato campione del passato, Carlo Silipo. L'impresa del mese di marzo nella pallanuoto è targata Posillipo. I ragazzi di Carlo Silipo, infatti, sono riusciti a fermare l'imbattuta corazzata Recco. Il 9-9 conquistato nella piscina di Sori ha addirittura lasciato un pizzico di amaro in bocca ai rossoverdi che addirittura avevano assaporato il gusto della vittoria. "Peccato, potevamo addirittura spuntarla - aveva commentato il coach posillipino a fine gara - ma questo risultato è sintomo del fatto che stiamo lavorando molto bene". Parole che vanno interpretate perché l'avvio di stagione del "Posi" non era stato dei migliori ma adesso le cose stanno andando decisamente meglio. "I ragazzi - continua Silipo - si stanno impegnando al massimo e provano ad

applicare alla lettera gli schemi che proviamo in settimana". La crescita del gruppo va di pari passo con quella dei singoli confermata anche dalle convocazioni in Nazionale, per il recente stage di Roma di ben cinque atleti rossoverdi. Il c.t. Campagna, infatti, ha chiamato Fabio Baraldi,

Zeno Bertoli, Tommaso Negri, Paride Saccoia e Valentino Gallo che si sono recati nella capitale dal 15 al 18 marzo, subito dopo la sfida pareggiata in casa, in maniera rocambolesca, contro Nervi. Una beffa dura da digerire ma non per questo Posillipo.

di gare e, quest’anno, con l’ingresso gratuito otto giorni su nove, i record sono stati letteralmente polverizzati. Eppure la “Tennis Napoli Cup” e il suo fascino non rappresentano l’unico appuntamento importante per il Circolo della Villa. Subito dopo, il sodalizio giallorosso eleggerà il nuovo presidente, con Luca Serra che in questi primi tre anni di mandato ha tenuto alto il nome del glorioso club partenopeo e che punta alla riconferma, per continuare i programmi ambiziosi e prestigiosi. Nonostante il periodo difficile dell’economia nazionale, il Tennis Napoli continua a essere al centro dell’attenzione dei media italiani: in autunno si è giocata la serie A1 con il Capri Sports Academy; nello scorso inverno la presentazione del libro sulla carriera di Potito Starace, scritto da Angelantonio Starace e Marco Lobasso, e un convegno con il ministro delle pari opportunità Mara Carfagna, hanno illuminato il calendario di eventi culturali del circolo. E il 2009 è solo all’inizio…

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CENTRO IPPICO MONTENUOVO

R.Y.C.C. SAVOIA

A cavallo tra storia e bellezze naturali

La manifestazione velistica organizzata dal R.Y.C.C. Savoia con un unico protagonista: il Dinghy. Fervono i preparativi al R.Y.C.C. Savoia per la Coppa Alisio in programma dall’1 al 3 di Maggio. La prestigiosa manifestazione velica è dedicata ai Dinghy 12, imbarcazioni storiche ma, in questo momento, di gran moda. Per la prima volta la Coppa Alisio è riservato ai Dinghy 12 dopo che negli anni precedenti era stata messa in palio per la vela d’altura. Alla regata ha dato il suo patrocinio il comune di Napoli e l’evento è stato inserito nel “Maggio dei Monumenti”. Oltre alla Coppa Alisio (intitolata alla memoria del Prof. Giancarlo Alisio, architetto e docente presso l’Università Federico II di Napoli), il R.Y.C.C. Savoia metterà in palio anche la “targa Savoia”, espressamente voluta dal presidente Pippo Dal-

Il Centro Ippico Montenuovo, si trova alle pendici del Monte Nuovo, ad Arco Felice, una frazione di Pozzuoli, si tratta del monte più giovane d'Europa, formatosi dall'eruzione del 1538 che, preceduta da numerosi terremoti, seppellì il villaggio termale di Tripergole e causò lo spopolamento di Pozzuoli. Nato tanti anni fa, come centro equestre dedicato alle passeggiate dirette all’interno del cratere, passando per suggestivi sentieri, parzialmente coperti da una pineta, che portano all'Oasi Naturalistica. Oggi è diventato Scuola Federale di Equitazione, riconosciuta dal C.O.N.I. Le attività di Scuola sono volte alle discipline Olimpiche di: Salto a Ostacoli - Dressage - Pony Games - campus estivi, tutte seguite sotto l’occhio attento del presidente Eraldo Capuano, Istruttore F.I.S.E. di III Livello (Pony/Cavalli). Tra le altre attività, anche il Tiro con l’Arco. L'intera struttura, dispone di quattro scuderie molto confortevoli, selleria, pad-

CIRCOLO RARI NANTES Tra sport e cucina con un ospite d’eccezione

C’era anche il Procuratore Federale della F.I.G.C., Stefano Palazzi, al Circolo Rari Nantes per una delle tre cene di cucina regionale, magistralmente organizzate dal sodalizio del

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Al via la Coppa Alisio

dock all’aperto con capannina, poste per il lavaggio cavalli, tre campi in sabbia, un tondino e un corridoio per puledri. Inoltre il C.I.M. offre ai propri soci un servizio di scuderizzazione cavalli e pony con pensione completa, una zona per la preparazione atletica, e ampi spogliatoi con docce di acqua termale corrente tutto l'anno. Gli Istruttori seguono gli allievi dall'avvicinamento al cavallo fino all'attività agonistica, con la partecipazione a concorsi nazionali ed internazionali. La scuola fornisce i cavalli fino al conseguimento del brevetto. Inoltre si impartiscono lezioni teoriche e si svolgono attività di addestramento dei puledri, dalla doma all'attività agonistica, comprendenti anche la rieducazione dei cavalli adulti.

presidente Paolo Caccese. Tanti gli ospiti vip che hanno affollato la splendida sala con vista mare dello storico circolo sportivo partenopeo. L’idea del consiglio direttivo del circolo è stata quella di realizzare una serie di incontri a tema per degustare i piatti tipici del nostro panorama nazionale. Il Lazio, l’Emilia Romagna e la Toscana le tre regioni al centro del percorso enogastronomico proposto dalla Rari Nantes. Il successo dell’iniziativa è stato decretato dal cospicuo numero di ospiti presenti negli eleganti saloni del Circolo. Adesso, le prossime serate di gala riguarderanno invece i festeggiamenti per l’anniversario della nascita del Circolo che il 4 aprile ha compiuto 104 anni di vita.

la Vecchia, per il miglior restauro Dinghy. “Il Dinghy - commenta proprio Della Vecchia - è un pò l’autoscuola della vela. Tutti i grandi di questo sport, da Cosentino a Straulino passando per Guido Postiglione hanno regatato su questo scafo”. Del Dinghy classico (12 piedi, 30.54 metri) si erano però un pò perse le tracce negli anni ma adesso queste imbarcazioni sono tornate d’attualità. Così, proprio al R.Y.C.C. Savoia il 25 febbraio di quest’anno è stato costituito il registro italiano del Dinghy 12 classico. Alla presidenza onoraria di questa associazione è stato chiamato Carlo Rolandi (presidente onorario FIV). “Grazie al notaio Maddalena e all’avvocato La Scala - aggiunge il presidente del Savoia, Pippo Dalla Vecchia - ci occuperemo di registrare tutti i Dinghy classici in legno, provando a recuperare i vecchi ma anche a certificare quelli di nuova costruzione”.

Giovedì 16 aprile alle ore 18.30 Elisabetta Eordegh e Carlo Auriemma presenteranno ai soci del Savoia il libro fotografico "In barca a vela intorno al mondo" e proietteranno filmati tratti da "Pacifico fuori rotta".


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Sport, ecologia, benessere e gastronomia. Dalla terra della Magna Grecia, un'idea per vivere la vacanza sotto un nuovo punto di vista.

Circondato da 10 chilometri quadrati di paesaggio incontaminato, tra le spiagge del Mar Jonio e il fiume Lato, al confine della riserva biogenetica “Stornara”, sulla costa di Castellaneta in Puglia, E’ un progetto innovativo con obiettivi ecosostenibili. Finalmente un’idea di turismo che non sfrutta le risorse del territorio, piuttosto le valorizza e le rispetta. Persino le scelte progettuali sono state dettate dalla volontà di creare una struttura con un bassissimo impatto ambientale anche dal punto di vista visivo. Il progetto è stato affidato all’architetto Emilio Ambasz, famoso in tutto il mondo perchè lavora secondo il principio green over grey (verde sul grigio) che ha dato vita a strutture che sono integrate perfettamente con l’ambiente circostante. Numerose sono le attività sportive a disposizione nei quattro alberghi che fanno parte del complesso (Kalidria, Alborea, Calanè e Valentino), che consentono di vivere una splendida vacanza all'insegna del relax e dell'avventura. Qui si possonO compiere escursioni in bicicletta e anche in fuoristrada sotto la guida di istruttori esperti. Due sono le piscine, una delle quali dotata di acqua di mare nelle quali, oltre a nuotare, gli istruttori impartiscono lezioni di sub e di acquagym. I campi da tennis, poi, sono stati la sede di un grande evento sportivo, come la semifinale della Federation Cup di tennis. Oltre a questo, Nova Yardinia dispone di un centro Thalasso SPA, con 3.500 mq di vero benessere, il più grande d'Italia, che offre aree relax e massaggi, area beauty e fitness, con assistenza medica. In più, sulla spiaggia dorata, è possibile praticare corsi di canoa, catamarano, windsurf e, addirittura, beach volley. Iristoranti offrono la possibilità di scegliere ogni giorno una destinazione gastronomica diversa tra Saperi e sapori del Mar Mediterraneo, tra cui protagonista indiscussa è la cucina tipica pugliese, rielaborata da Vito Semeraro, che fa parte della nazionale italiana degli chef.

Nova Yardinia Castellaneta Marina (Taranto) - tel. 099.8204040 - fax 099.8204950 booking@novayardinia.it - www.novayardinia.it


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Le fantastiche dodici Futbolclub bianco, Antico Tiro a Volo, Futbolclub blu, Lazio, Aniene, Due Ponti, Roma, Flaminio, Corte dei Conti, Tevere Remo, Forum e Villa Aurelia sono le formazioni che, entrando nei play-off, si daranno battaglia per la vittoria finale dell’Adidas League di calcetto che si sta disputando sui campi del circolo Futbolclub di Viale degli Olimpionici. di Ernesto Menicucci

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a regular season è stata lunga, faticosa, appassionante, con molti colpi di scena. E si è conclusa qualche tempo fa, dando i primi verdetti di un torneo che è giunto alla sua sesta edizione e che – anno dopo anno – ha visto alzarsi il suo livello tecnico e di competizione. Il Futbolclub, padrone di casa, si è piazzato in pole position per la vittoria finale. Le sue due formazioni, la bianca e la blu, si sono piazzate rispettivamente al primo e al terzo posto della regular season. Un risultato storico, mai conseguito in precedenza: negli altri anni, infatti, se una squadra faceva un campionato di vertice, l’altra in genere si candidava a possibile sorpresa dei play-off. Stavolta, invece, il Futbolclub gioca a carte scoperte, sognando – magari – una finale tutta interna ai suoi soci. Il Futbolclub bianco, in particolare, è stato il padrone incontrastato della regular season. Ha ritrovato Angelo Di Li-

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vio, dopo un anno di “esilio” in un altro circolo, e il suo ritorno ha giovato a tutta la squadra. Il Futbolclub bianco non ha mai perso, ha la difesa meno battuta del torneo e la migliore differenza reti. Loro, come l’Antico Tiro a Volo, la Lazio e il Futbolclub blu, sono già qualificate per i quarti di finale e salteranno quindi il primo turno dei play-off. Nella parte alta del tabellone, il Futbolclub bianco se la vedrà contro la vincente di Corte dei Conti-Flaminio e la Lazio con una tra Aniene e Villa Aurelia. Mentre in quella bassa, l’Antico Tiro a Volo aspetta una tra Roma e Tevere Remo, e il Futbolclub blu affronterà la vincente di Forum-Due Ponti. Sfide molto equilibrate e di grande fascino, in particolare quella più “tradizionale” tra Canottieri Roma e Tevere Remo. Le sorprese, comunque, sono state altre. Ad esempio, l’expolit dell’Antico Tiro a Volo, che ha giocato sempre a livelli altissimi e che si è avvalso del contribu-

to determinante di Alessandro Cucciari (candidato insieme a Di Livio ad essere l’ex calciatore con maggiore impatto nei tornei tra i circoli) e anche il Futbolclub blu, dove la classe di Bruno Giordano si è mischiata alla voglia di Davide Lippi e all’esperienza di Massimo Piscedda (due sole partite giocate, ma tanta presenza nel gruppo). Era partito, invece, con grandi speranze il Villa Aurelia che al debutto aveva schierato “Pluto” Aldair autore anche di una doppietta. Poi, però, la squadra si è un po’ persa e si è classificata per i play-off con l’ultimo dei dodici posti disponibili. Eliminate, infine, il Circolo Sportivo della Rai (che ha scontato una normale inesperienza, essendo alla prima partecipazione in questa manifestazione) e lo Sporting Eur. Tra i marcatori, brilla la stella di Massimiliano Dal Bon, del Flaminio. Dietro di lui Massimiliano Moro della Roma e Daniele Prosperi dell’Antico Tiro a Volo.


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Roma tornei

Coppa Campioni: vincono Chelsea per gli assoluti e Barcellona per gli over 40 entre i campionati Assoluti e Over 40 stanno volgendo al termine si è conclusa la Coppa Campioni 2009 con grandi sorprese. Giovedì 12 marzo si sono infatti disputate le finali. Inaspettata la vittoria del Chelsea (Fondo A.P. Pubblica Sicurezza), la squadra del Circolo della Polizia sui pluri-campioni nonché squadra da battere del Manchester United. A sancire la conquista del trofeo contro il gruppo di Cucciari, Parnasi, Materazzi&Co sono state le reti di Luigi Di Biagio assieme al suo compagno il bomber di Coppa Nicola Maida, miglior marcatore con 11 reti. Mentre nello spogliatoio del Chelsea di Nunzio Magnifico si stappavano bottiglie di champagne, Giggi Di Biagio ci ha detto: “E’ la prima volta che

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partecipo al Pezzana, sono stato felice di aver aiutato i miei compagni e mi sono anche molto divertito”. Per quanto riguarda l’Over 40, la gara tra il Barcellona (Capolino Ceramiche) di Fabrizio Armato e la Sampdoria (Info-Tech Point) di Alessandro Bruno e Michele Quattrocchio è stata decisa nel finale di partita, nel primo minuto di recupero da Dodo Chierico che ha sfruttato un cross spettacolare di Fabrizio Guagliano: “Giocare alla nostra età due partite a distanza di tre giorni non è semplice. Abbiamo impostato la partita cercando di difenderci e ripartire al meglio perché la Samp ha giocatori bravi e veloci (uno su tutti Daniele Scarfini)”. Al momento del gol Chierico non ha esultato. Perché? “Io non esulto mai. Una volta lo feci con-

tro la Juventus e poi perdemmo, quindi da allora non lo faccio più ma va bene così”. RISULTATI COPPA CAMPIONI “ASSOLUTI”: Chelsea - Manchester United 2-1; “OVER 40” Barcellona - Sampdoria 2-1 Come dicevamo restano ancora una giornata da disputare per gli Assoluti e il Manchester ha matematicamente vinto il Campionato. Dietro l’ultima giornata stabilirà la classifica compreso la squadra che non parteciperà ai playoff tra Marsiglia e Celtic. Due le giornate da disputarsi negli Over40 e la lotta al primo posto è qui invece apertissima. La capolista Juventus (Canottieri Lazio) infatti nella 17esima giornata è stata ancora bloccata stavolta dal Liverpool (Progea) ed il Real Madrid (Canottieri Roma) ha ottenu-

to due punti d’oro contro l’Arsenal (Antico Tiro al Volo) portandosi a meno due dai bianconeri. Nella zona calda Bayern Monaco (Great Estate) e River Plate (Igeam) sono matematicamente già fuori dai play off. Per quanto riguarda il Milan (Team Pettinari Risky Point) la situazione è particolare. Nelle prossime partite se la vedrà con Arsenal e River Plate e la sua diretta concorrente il Vasco da Gama (Due Ponti) affronterà il Barcellona e la Juventus. Vietato commettere passi falsi.

SUMMER ED.2009 Proseguono le iscrizioni per la versione estiva del Torneo Pezzana. info@torneopezzana.com t. 340 3738509


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Nutrizione

del prof. Paolo Montera Diabetologo, Medico dello Sport, Responsabile Sanitario Pallacanestro Virtus Roma

Dimagrire con l’esercizio fisico

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l grasso corporeo si comporta semprenello stesso modo; il tessuto adiposo, infatti, quando deve accumulare nuovo materiale adiposo può comportarsi in due modi: o aumentando le dimensioni (ipertrofia) o aumentando il numero (iperplasia) delle sue cellule adipose (adipociti); ad esempio il grasso femminile distribuito ai fianchi e alla radice delle cosce è un grasso molto resistente allo smaltimento, in quanto in quelle aree si è formato nuovo tessuto adiposo da adipociti neoformati (iperplasia), che per quanto potranno essere parzialmente svuotati del loro contenuto, non potranno mai essere del tutto eliminati; al contrario l’adipe addominale maschile è più facile da smaltire, in quanto è, per lo più, costituita da adipociti solo aumentati di dimensioni e non di numero. Il grasso corporeo rappresenta una illimitata riserva energetica e in ogni Kg, ovunque distribuito, sono immagazzinate circa 9000 Calorie, che, per un soggetto di 70 Kg, è, più o meno, l’apporto calorico medio di trequattro giorni di alimentazione.

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Oggi siamo in grado di stabilire la spesa energetica per ogni tipo di attività. la tabella si riferisce ad un soggetto di 60 Kg:

dormire fare la spesa faccende di casa ballare corsa (8-9,5 Km/h) corsa (11-14 Km/h) calcio L’aumento del grasso corporeo è il risultato, non tanto degli eccessi alimentari, quanto del bilancio tra entrate (cibo) e uscite (attività fisica), ed è stato calcolato che, teoricamente, un bilancio energetico di solo 100 Cal in più al giorno, comporta l’aumento in un anno di circa 5 Kg; tutto questo a significare che sia l’accumulo che lo smaltimento del tessuto adiposo sono processi lenti, anche perché avvengono in un tessuto di riserva, destinato a durare il più possibile. E’ stato così calcolato che un ciclista, in una tappa di montagna della durata di circa 5 ore, può arrivare a consumare fino a 5000 Cal. Questo per dire che nemmeno

48 Cal/h 80 -100 Cal/h 200 Cal/h 300 Cal/h 600 Cal /h 780 Cal /h 480 – 640 Cal/h l’attività più strenua può portare a consumare l’equivalente calorico di un solo Kg di grasso corporeo, cioè 9000 Cal; di fronte a dati così sconfortanti, verrebbe da concludere che perdere peso con l’attività fisica è un’impresa pressoché impossibile, ma invece non ci si deve scoraggiare e vediamo brevemente perché. Alla spesa energetica di ogni attività fisica, va aggiunta una spesa energetica successiva, una coda, che può anche potrarsi per diverse ore dopo la fine della attività stessa. Questo fenomeno è rilevabile dalla misurazione della temperatura corporea o della frequenza cardiaca. A questa intensità è strettamen-

te correlata, inoltre, la produzione di particolari ormoni (adrenalina, noradrenalina) responsabili dell’ utilizzo del grasso di deposito come materiale energetico e anche dell’impossibilità a prendere sonno dopo una gara serale disputata con alta tensione agonistica. Quando si perde peso non è solo il tessuto adiposo ad essere coinvolto. Quando le calorie assunte sono meno di quelle necessarie per lo svolgimento delle attività della vita quotidiana, l’organismo deve ricorrere all’energia immagazzinata e questo provoca anche una contemporanea perdita di massa magra (muscolo), fenomeno frequentissimo con le diete “lampo”, al termine delle quali, altrettanto velocemente, si recupera tutto il peso perduto. Per contenere, la riduzione di tessuto muscolare, da cui dipende prevalentemente la spesa energetica di ogni individuo, il sistema più idoneo è rappresentato dall’allenamento. Questo selezionerà le vie metaboliche più idonee all’utilizzo dei grassi e questa capacità acquisita persisterà anche al di fuori delle sedute di allenamento.


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del prof. Roberto Verna foto Grazia Neri

Direttore del Centro di Ricerca per la Sperimentazione Clinica “Sapienza” Università di Roma

Le esigenze del metabolismo per gli sportivi

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a contrazione muscolare, e quindi la performance sportiva, dipendono essenzialmente dall’apporto di glucidi. Essi però non vengono utilizzati immediatamente appena assorbiti, per dare la possibilità all’organismo di poter mantenere nel tempo le funzioni muscolari, se venissero utilizzati immediatamente, dovremmo mangiare in continuazione per non rimanere senza “carburante”. Per evitare ciò, l’energia prodotta viene immagazzinata in un composto chiamato ATP il quale viene utilizzato per la contrazione; in precedenza, per evitare di dipendere da una continua introduzione di glucosio, esso viene immagazzinato sotto forma di glicogeno il quale, al bisogno, viene scisso nuovamente in glucosio per la produzione di ATP. I glucidi hanno due livelli successivi di deposito: uno, il glicogeno, di lunga durata e l’altro, l’ATP, di breve durata.

bico (che si svolge in presenza di ossigeno) ed il metabolismo anaerobico (in assenza di ossigeno). Il più delle volte si verifica una combinazione dei sistemi energetici che forniscono il carburante necessario per l’esercizio; è l’intensità e la durata dell’esercizio che determina quale sistema viene usato e quando.

Il metabolismo energetico L’organismo non ha una riserva di ATP, che viene utilizzato in pochi secondi; è quindi necessario continuare a generare ATP anche durante l’esercizio. Le due maggiori vie per la conversione dei nutrienti in energia sono: il metabolismo aero-

Il metabolismo anaerobico La via metabolica anaerobica, o glicolisi, genera ATP esclusivamente dai carboidrati, con la formazione di acido lattico. Il metabolismo anaerobico produce energia per brevi ed intense esplosioni di attività; questa dura solo pochi minu-

La via ATP-CP Questa via, chiamata anche sistema fosfato, fornisce circa 10 secondi di energia e viene usata per esercizi esplosivi, come lo sprint dei 100 metri. Questa via metabolica non richiede ossigeno per generare ATP. Essa usa dapprima l’ATP presente nel muscolo, quindi utilizza la creatina-fosfato (CP) per risintetizzare ATP. Quando sia l’ATP che la CP sono esauriti, l’organismo si sposta sul metabolismo aerobico o sul metabolismo anaerobico (la glicolisi) per continuare a generare ATP e fornire energia all’esercizio.

ti prima che l’acido lattico prodotto generi dolore muscolare, il bruciore e la fatica rendono difficile mantenerne l’intensità. Il metabolismo aerobico Il metabolismo aerobico fornisce la maggior parte dell’energia necessaria per l’attività di lunga durata. Questo sistema è più lento perché il sistema circolatorio deve trasportare l’ossigeno ai muscoli prima che essi generino ATP. Durante l’esercizio l’atleta si muove attraverso tutte le vie metaboliche descritte. All’inizio, l’ATP viene prodotto dalla via anaerobica; con l’aumentare della frequenza respiratoria e cardiaca si ha una maggiore disponibilità di ossigeno, così che può iniziare il metabolismo aerobico che continua fino al raggiungimento della soglia del lattato. Se si supera tale livello, l’organismo non può rilasciare l’ossigeno abbastanza rapidamente da generare ATP e rientra in gioco il metabolismo aerobico. Poiché questo meccanismo ha vita breve ed il livello dell’acido lattico sale, non si può più sostenere un carico di lavoro intenso e l’atleta deve diminuire l’intensità dell’esercizio per rimuovere l’acido lattico prodotto.

Come alimentare i sistemi energetici I principi nutritivi vengono convertiti in ATP in base all’intensità ed alla durata dell’attività, con i carboidrati a fornire la principale fonte di energia per gli esercizi sia di breve che di lunga durata ed i grassi per l’esercizio di minore intensità. I grassi sono un’importante fonte di energia per gli eventi di resistenza ma non sono adatti per gli esercizi di alta intensità. All’aumentare dell’intensità dell’esercizio, il metabolismo dei carboidrati si interrompe. E’ più efficiente di quello dei grassi ma ha una limitata riserva energetica. Il glicogeno è in grado di fornire l’energia per circa due ore di esercizio sia moderato che di alta intensità; dopo di ciò, si verifica la deplezione delle riserve di glicogeno e se quella fonte di energia non viene rimpiazzata, gli atleti si trovano a “sbattere contro il muro”. Un atleta può continuare l’esercizio, sia moderato che intenso, semplicemente reintegrando le riserve di carboidrati durante l’esercizio; è questa la ragione per cui è di fondamentale importanza assumere con l’alimentazione carboidrati facilmente digeribili durante un esercizio moderato che abbia una durata di qualche ora.

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PIAZZA CARLI Tra le nostre collezioni vi ricordiamo

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SPORT STYLE aprile 2009*

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Sport style

oggetti dei desideri e novità che fanno tendenza oggetti dei desideri e novità che fanno tendenza

APPLE IPOD SHUFFLE

MOMODESIGN STINGER

Il nuovo iPod shuffle è così piccolo che vi lascerà a bocca aperta, eppure ha tanto spazio in più: 4GB per portare con voi fino a 1000 canzoni, anche in varie playlist. Musicalmente parlando, il nuovo iPod shuffle è geniale grazie alla nuova funzionalità VoiceOver. State ascoltando una canzone e volete sapere il titolo e l’artista? Vi basta premere un tasto e VoiceOver vi risponderà in italiano abbassando per un attimo il volume della musica. Può anche annunciare il titolo delle playlist, e perfino avvisarvi quando è ora di ricaricare la batteria. www.apple.com

Ecco la nuova Stinger. Evoluzione della sneaker, questo modello riassume alte prestazioni tecniche e forme ergonomiche con uno stile di altri tempi. La suola indeformabile è studiata per sostenere l'arco plantare e si prolunga sul tallone per garantire la massima tenuta. La morbida tomaia in pelle bianca è illuminata dall'inserto in tessuto tecnico giallo, scelto nella sua formula più hitech. Una calzatura leggera dalla forma contemporanea e ipertecnica perfetta per un lifestyle in continuo movimento. www.momodesign.com

NUOVE FIGURINE PANINI

GOOGLEFONINO

Alessandro Del Piero è il calciatore preferito dagli italiani. E’ quanto emerso dal sondaggio on-line organizzato dalla Panini. Ogni collezionista ha potuto votare i preferiti tra i giocatori delle squadre di Serie A presenti nella collezione. Ecco la “squadra ideale” emersa dal sondaggio Portiere: Gianluigi Buffon; Difensori: Alessandro Gamberini, Giorgio Chiellini, Maicon; Centrocampisti: Kakà, Pavel Nedved, Marek Hamsik, Cristiano Doni; Attaccanti: Alessandro Del Piero, Zlatan Ibrahimovic, Ezequiel Lavezzi. Le figurine di questi 11 calciatori saranno stampate dalla Panini ed inviate gratuitamente a coloro che ne faranno richiesta per essere incollate nell’apposita doppia pagina sull’album “Calciatori 2008-09”. www.calciatoripanini.it

Google esce dallo schermo e si infila nelle nostre tasche con l’Htc Dream, il cellulare conosciuto come il «Googlefonino». Prodotto dall’azienda taiwanese che per prima ha sfruttato il sistema operativo Android, il «GPhone» arriva da noi per lanciare il guanto di sfida all’iPhone di Apple, diventato uno degli oggetti hitech più desiderati. I cellulari con a bordo il software «open» arrivano da noi in ritardo ma con una doppia proposta. L’Italia sarà infatti tra i primi Paesi al mondo a poter scegliere tra il Dream e il nuovissimo HtcMagic. Più sottile e potente del primo, si contraddistingue dal Dream anche per la mancanza della tastiera a scomparsa. In Italia farà praticamente il suo debutto mondiale, dopo Pasqua, con la doppia firma di Tim e Vodafone. www.google.it

ETO’O WORLD OROLOGI

ANNUARIO FERRARI 2008 LIMITED EDITION

SAMUEL ETO'O LANCIA LA SUA LINEA DI OROLOGI ED ACCESSORI DI LUSSO Dopo aver ricevuto numerose proposte come testimonial ideale di aziende del mondo dell’orologeria, Samuel Eto’o sceglie di entrare in campo da protagonista ed insieme ad un gruppo di professionisti del settore si presenta sul mercato mondiale dell’orologeria e dei gioielli con un proprio brand che da seguito ed ora corpo, ad una delle sue principali passioni, quella per gli orologi. Eto’o World, questo il nome della griffe e della collezione decisamente raffinata che il giocatore ha presentato personalmente e con grande sucesso alla recente edizione di Baselworld in Svizzera e che promette di conquistare un pubblico esigente. www.etooworld.com

Il modello creato per celebrare i primi 150 anni del più antico marchio Swiss Made italiano, si è esaurito in pochi mesi. Una Limited edition questa, che si traduce in un cronografo automatici ETA Valjoux 7750, personalizzato nella massa oscillante con la data di nascita del marchio (1858) e realizzato sulla base di inedite casse-studio degli Anni ’30, progettate proprio da François Philippe. La produzione è terminata e al polso di pochi estimatori c’è ora un pezzo di storia, la migliore tradizione degli antichi maestri orologiai italiani e svizzeri. Un’estetica lussuosa ma allo stesso tempo essenziale, predilezione per i materiali preziosi e il gusto del bello applicati anche ai dettagli: le cifre arabe applicate ai contatori ribassati che trasformano il quadrante in un risplendente gioco di luci.

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