Sportdipiù - 11/2011

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ANNO 3 - N. 11-maggio/giugno 2011 - Mensile - Copia gratuita. - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VR

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e l a i c e p s

BEACH VOLLEY



sommario

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29 Speciale Sport Expo 2011 30 Speciale Sport Expo Ritorna la festa dello sport giovanile 32 Speciale Sport Expo 36 Programma eventi Speciale Sport Expo 38 Società e federazioni presenti Speciale Sport Expo 40 Mappa espositori 2011 Sport e scuola 42 La Giornata mondiale dell’acqua Sport e disabilità 44 La Grande Sfida 2011 Pilates 46 True Pilates Verona Beach volley 48 In spiaggia a Fumane Calcio 51 Galà del Chievo Verona Calcio 52 Champions League Areasport Calcio e solidarietà 53 Triangolare di Arbizzano Panathlon 54 Festa con Vittorio Adorni Rugby 56 Cus Verona Nuoto sincronizzato 58 Syncro ‘95 L’editoriale Lo Sport è Giovane

Spazio ai lettori

Scherma VeronaScherma Campioni di ieri Eros Poli Pallamano Pallamano Dossobuono Medicina dello sport Intervista a Giorgio Pasetto Pattinaggio Istruzioni per l’uso Basket Verona Basket Basket Magic Night 2011 Arrampicata King Rock Arti marziali Vovinam Intervista a scuola Paolo Vanoli: un futuro a tinte azzurre Motociclismo Luca Gottardi Parapendio Yeti Sci Edelweiss Sport estivi Lo sport sotto l’ombrellone Psicomotricità L’alfabeto del corpo Progetto sport Volare con i campioni


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editoriale a cura di Luigi Ballini

cultura sport spettacolo

Lo Sport è Giovane

Anno 3 - Numero 11 - maggio/giugno 2011 Mensile - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008 Spedizione in abbonamento postale Proprietario ed editore: Luigi Ballini, presidente e legale rappresentante della “Associazione La Scaligera”. Sede: via Zenatello 4/a - VERONA redazione@sportdipiu.com Tel. 0039 045 917629 Fax 0039 045 8303220

Direttore responsabile Alessandra Rutili Direttore editoriale Luigi Ballini Caporedattore Alberto Cristani Redazione Luigi Ballini, Alberto Cristani, Alessandra Rutili, Mirko Ziviani, Luca Mazzara, Marco Hrabar, Francesca Castagna Grafica e impaginazione a cura di LAM adv - Verona Stampa Grafiche Stella, Legnago (VR)

Vivere e Praticare lo Sport conoscendo un po’ di storia !

P

er saperne di più occorre risalire ai Giochi Olimpici Antichi , attività ludiche e religiose, che si svolgevano nella Grecia Antica, ad Olimpia. Dal 776 a.C. fino al 393 d.C. i Greci si fermavano per alcuni giorni abbandonando ogni ostilità celebrando con giochi e festeggiamenti Zeus, re degli dèi . Ciò avveniva ogni quattro anni ad Olimpia. Con l’avvento dell’era romana, i giochi persero di interesse e poi sospesi. Subentrarono altre forme di gioco e di divertimento fino alla ripresa dei Giochi Moderni datati 1894 per iniziativa del barone Pierre De Coubertain che promuove l’ unità dei popoli attraverso lo Sport. Gioco e Sport , sia esso praticato da normodotati sia da diversamente abili . Infatti oggi parallelamente ai Giochi Olimpici tradizionali si disputano anche le Paralimpiadi. Anche se queste manifestazioni abbiano assunto una veste più di “grande spettacolo”, rimangono comunque sempre saldi i principi di “sana e robusta costituzione” tra i popoli .

La lungimiranza Decoubertiana e la storia Greca hanno creato un coinvolgente vortice benefico sullo sport e sulle genti di tutto il mondo. Questi “esempi” fanno parte ormai della quotidianità anche se qualcuno si ostina ancor oggi a sottovalutarli . I loro valori trasmettono una incomparabile ricchezza per la formazione e la crescita delle nuove generazioni. A riprova della tanta “voglia di sport” , c’è una forte propulsione, pur con mille difficoltà e carenza di impianti sportivi, a disputare i Giochi di Quartiere . E nei prossimi giorni tutti in fiera per Sport Expo l’ appuntamento ideale per lo sport e per tutta la nostra giovenù . Per questo e per tanti altri buoni motivi, lo Sport non invecchierà mai . Il Gioco e lo Sport fanno parte della nostra società e nulla potrà impedire che si collochi al pari di qualsiasi altra attività professionale o lavorativa . Un’ evoluzione inarrestabile ! Sempre che i nostri lettori ci diano il loro consenso.

Per inviare notizie: redazione@sportdipiu.com info@sportdipiu.com oppure consulta il sito www.sportdipiu.com Inserzioni pubblicitarie Tel. +39 045 917629 Fax +39 045 8303220 Hanno collaborato a questo numero Andrea Etrari, Bruno Mostaffi, Elena Bazzoni, Giorgio Pasetto, Marco Trettene, Marina Soave, Monica Magnone, Nicola Tondini, Sofia De Pasqual Foto Archivio sportdipiù, Foto Liborio Verona, Matteo Piancastelli, Ufficio stampa Bernstein Verona, Ufficio stampa Gardacqua, Ufficio stampa Cus Verona, Renzo Udali, www.veronamania.com

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Sport Expo 2011: ritorna la festa dello sport giovanile Sport Expo nasce nel 2007 per merito di Stefano Bianchini, presidente della FIPAV VERONA nonché ideatore e coordinatore della manifestazione che ha luogo presso la Fiera di Verona. L’evento ha come target bambini dai 6 ai 14 anni e si presenta come una rassegna di discipline sportive tramite la partecipazione di diverse Federazioni e Società che ogni anno accorrono sempre più numerose. Il Comune di Verona ha creduto sin dall’esordio nel progetto come prezioso strumento per comunicare l’importanza che lo sport riveste nell’educazione e nella formazione dei più giovani. A partire dalla terza edizione di Sport Expo, l’Assessore allo Sport Federico Sboarina ed il Dirigente allo Sport del Comune di Verona Sandro Vazzoler, si sono infatti impegnati in prima persona nell’organizzazione di questa manifestazione ed hanno attivamente contribuito al successo dell’evento. L’appoggio e l’interesse dimostrati dal Comune di Verona sono un elemento imprescindibile di questa Festa dello Sport. Fondamentale anche il supporto della Regione Veneto e della Provincia di Verona. Importante per la buona riuscita di Sport Expo è anche la collaborazione con la Fiera di Verona che per quattro anni è stata la “casa” di questa manifestazione. Le caratteristiche della struttura e l’interesse dimostrato dagli organi dirigenti hanno fatto sì che la Fiera fosse il luogo ideale ad ospitare l’evento, una marcia in più che ha indubbiamente giovato a Sport Expo. La regia della macchina organizzativa di Sport Expo è affidata a DNA Sport Consulting, che da quattro anni sta portando avanti questo progetto e ad ogni edizione ha saputo coinvolgere nuovi sostenitori ed attirare sempre più partecipanti. Sport Expo 2011 sarà il terzo anno consecutivo che avrà come Presenter Partner LIDL, azienda leader nel settore della grande distribuzione. La prima edizione dell’evento ha visto il coinvolgimento di 9.000 bambini che si sono destreggiati tra una decina di sport con tornei ed esibizioni. Un buon esordio per la kermesse sportiva veronese, che fin dall’inizio si è proposta di valorizzare il binomio sport e giovani al fine di promuovere la pratica sportiva in quanto ottimo strumento di formazione e palestra di vita per tutti i ragazzi. Sulla base dell’esperienza maturata, le edizioni successive della manifestazione hanno riproposto l’iniziativa colmando le inevitabili lacune del primo anno e

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portando tante novità. Il successo dell’evento è sotto gli occhi di tutti: più di 15.000 ragazzi si sono lanciati tra ben 15 discipline sportive diverse nel 2008, passando a 27.000 con circa 30 discipline nell’edizione successiva, la terza, e arrivando lo scorso anno a quota 32.000 ragazzi con ben 40 sport presenti. Nell’edizione 2011 si punta ai 40.000 ragazzi. In questa fiera del divertimento le Federazioni offrono ai ragazzi un programma di attività molto interessante mentre altre si muovono allestendo “villaggi” e preparando giochi a tema in funzione dei piccoli atleti. Tanti sono gli sport che hanno animano in questi anni Sport Expo, tra cui la pallavolo, il calcio, il basket, il rugby ed il football americano con un programma ricco ed avvincente fatto di partite, prove, dimostrazioni e filmati. Il Chievo, l’Hellas, il calcio femminile Bardolino hanno portato il mondo del calcio all’evento attraverso tornei, villaggi e giochi. La Federazione Pallacanestro è stata presente con tante attività in programma per i piccoli ospiti, tra cui avvincenti tornei 3 vs 3. Grandi protagonisti anche il ciclismo, la scherma, il tennis, il pugilato e l’atletica leggera. Il programma dell’evento si articola in due giornate, sabato e domenica, scandite da molteplici appuntamenti, come entusiasmanti percorsi per i piccoli ciclisti nell’area esterna, campionati regionali, tornei e esibizioni. Sport Expo ospita anche discipline di nicchia, ma non per questo meno interessanti, quali il tiro a volo, il bridge, la canoa kayak, la danza sportiva, lo sci nautico, il tiro con l’arco, il paracadutismo, la vela con l’esposizione di affascinanti imbarcazioni, l’arrampicata, l’hockey, il Kendo e molti altri ancora. Grazie ad una piscina presenti anche attività subacque e pesca sportiva. Nell’ultima edizione la grande novità è stata rappresentata dalla suddivisione in 8 aree tematiche che permette di raggruppare le attività sportive in base alle loro principali caratteristiche. La manifestazione ha avuto nel corso delle diverse edizioni anche illustri ospiti d’onore del mondo dello sport. Tanti i volti noti transitati da Sport Expo: la squadra al completo del Chievo Verona, l’Olimpionico Wilfred Bungei, oro negli 800m a Pechino 2008, ospiti d’eccezione anche i Sonohra, vincitori dell’edizione 2008 di Sanremo Giovani, gruppo composto da due fratelli veronesi che hanno raggiunto il successo grazie al loro talento. Altri sportivi di spessore sono stati ospiti: il CT della nazionale femminile di Volley Massimo Barbolini, il bronzo olimpico nella spada Diego Confalonieri, Alessandra Galiotto, finalista a Pechino nella canoa Kayak, Luca Pizzini, talento veronese del nuoto e Chiara Simionato, pattinaggio di velocità su ghiaccio. In rappresentanza del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle gli atleti Cristiano Andrei, Andrea Giaconi, Stefano Anceschi, Roberto Di Donna e Francesco Bruno e gli sciatori Christian Deville e Stefano Gross, testimonial positivi per i piccoli atleti che iniziano ad approcciarsi allo sport. L’appuntamento con la quinta edizione di Sport Expo è per sabato 28 e domenica 29 maggio, presso la Fiera di Verona, per una due giorni di sport e divertimento assieme ai ragazzi e alle loro famiglie. Sport Expo intende continuare la sua missione di divulgazione dello sport fra i giovanissimi, consentendo loro di cimentarsi nelle più svariate discipline sportive, sia quelle popolari che quelle più di nicchia. Il coinvolgimento delle istituzioni, degli enti di promozione sportiva, delle federazioni e delle scuole continua ad essere l’ingrediente fondamentale del successo di questo evento. Sport Expo sta diventando sempre più una positiva realtà nazionale e nell’edizione 2011 la manifestazione sarà patrocinata dal Ministero della Gioventù, un importante attestato del valore acquisito nel tempo da Sport Expo, la festa dello sport per ragazzi.

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BASKETVILLE Sabato 28 Maggio - Dalle ore 09.00 Fasi Finali torneo 4c4 “Don MIilani” con la FIP, progetto “la palla in cartella” con AICS. - Dalle ore 14.00 torneo di minibasket con il CSI, Festa/Finali Regionali Categoria Esordienti Maschile e Femminile “Stile Jamboree” con la FIP

Programma attiv Sport su ghiaccio - Dalle ore 09.00 promozione degli sport del ghiaccio nella provincia di Verona: Hokey (società Falchi Bosco Chiesanuova) e Pattinaggio artistico (Ice club Lessinia e Glaces Verona) Cheerleading - Dalle ore 10.00 esibizione cheers e lezioni prova con la Federazione Italiana Cheerleading

Domenica 29 Maggio Domenica 29 Maggio - Dalle ore 09.00 Festa regionale Minibasket categoria Aquilotti con torneo di 3c3 con la FIP, “2° Torneo API-D” - torneo di basket femminile U12 con AICS.

Football Americano - Dalle ore 09.00 dimostrazioni di tackel football con American Football Verona ASD (Redskins).

VOLLEYLAND Sabato 28 Maggio - Dalle ore 8.30 torneo Provinciale per le scuole Medie della FIPAV - Dalle ore 15.00 Festa Provinciale minivolley, percorsi motori (6-8 anni), giochi su campetto per U10 della FIPAV

Pallamano - Dalle ore 09.00 Torneo giovanile con FIGH - Pallamano Olimpica Dossobuono. Hockey su prato - Dalle ore 09.00 Giochi Studenteschi con Federazione Italiana Hockey Hockey Villafranca.

Domenica 29 Maggio - Dalle ore 09.00 attività di minivolley, gare per U11 con 50 squadre, finali provinciali U12, attività nei percorsi ludico motorie (6-8 anni) della FIPAV SOCCERFIELD Sabato 28 Maggio - Dalle ore 09.00 Esposizione delle figurine delle stagioni dell’Hellas Verona, esibizioni di Subbuteo e percorso ad ostacoli con il pallone con i campioni dell’Hellas 84/85. Zona progetto “a scuola di Hellas” con il Coordinamento Calcio Club Hellas Verona - Dalle ore 14.00 torneo a squadre settore giovanile con l’Hellas Verona Domenica 29 Maggio

Bike Polo - Dalle ore 09.00 dimostrazione pratica, dalle ore 14.00 torneo con atleti provenienti da altre città Sport su ghiaccio - Dalle ore 09.00 Promozione degli sport del ghiaccio nella provincia di Verona: Hokey (società Falchi Bosco Chiesanuova) e Pattinaggio artistico (Ice club Lessinia e Glaces Verona) Cheerleading - Dalle ore 10.00 esibizione di squadre professioniste e lezioni prova con la Federazione Italiana Cheerleading TRACK AND FIELD Sabato 28 Maggio

- Dalle ore 09.00 Esposizione delle figurine delle stagioni dell’Hellas Verona, esibizioni di Subbuteo e percorso ad ostacoli con il pallone con i campioni dell’Hellas 84/85. Zona progetto “a scuola di Hellas” con il Coordinamento Calcio Club Hellas Verona - Dalle ore 14.00 torneo a squadre settore giovanile con l’Hellas Verona TEAM SPORTS VILLAGE Sabato 28 Maggio Football Americano - Dalle ore 09.00 dimostrazioni di flag football e di tackel football con American Football Verona ASD (Redskins). Pallamano - Dalle ore 09.00 Torneo giovanile con FIGH - Pallamano Olimpica Dossobuono. Hockey su prato - Dalle ore 09.00 prove e dimostrazioni, dalle ore 15.00 Giochi Studenteschi con Federazione Italiana Hockey - Hockey Villafranca. Bike Polo - Dalle ore 09.00 dimostrazione pratica

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Orientiring - Dalle ore 09.00 attività di promozione di gare e della società con Alta Badia Orientiring Marcia - Dalle ore 09.00 attività di promozione con il Gruppo marciatori Ca di Cozzi Atletica - Dalle ore 09.00 attività di promozione e di prova con la FIDAL – Atletica Insieme Domenica 29 Maggio Orientiring - Dalle ore 09.00 attività di promozione di gare e della socità con Alta Badia Orientiring Marcia - Dalle ore 09.00 attività di promozione con il Gruppo marciatori Ca di Cozzi Atletica - Dalle ore 09.00 attività di promozione e di prova con la FIDAL – Atletica Insieme


vità Sport Expo 2011 INDIVIDUAL CHALLENGE Sabato 28 Maggio Danza - Dalle ore 09.00 ballo e danza sportiva della Federazione Italiana di Danza - Dalle ore 09.00 lezione aperta di danza e dimostrazione con Viasacchiundici ASDC Scherma - Dalle ore 09.00 dimostrazioni e gare di fine corso con la Federazione Italiana Scherma Massaggi - Dalle ore 09.00 trattamenti shiatsu gratuiti offerti dalla Scuola Professionale Operatori e Insegnanti Shiatsu Go-Kart - Dalle ore 09.00 Esposizione di Go-Kart e Formula e moto con la Lupa Karting Club UISP Sport Alpini - Dalle ore 09.00 esposizione material con il Club Alpino Edelweiss - Dalle ore 09.00 presentazione delle attività di nordic walking e ciaspolate con la asd Emozioni in Movimento Arti marziali - Dalle ore 09.00 prove ed esibizioni con l’Olimpic taekwondo Verona - Dalle ore 10.00 percorsi educativo-motori, dimostrazioni e prove con l’ Accademia Kung Fu Tradizionale Shier Li - Dalle ore 14.00 prove di karate ed eventuali esami di fine anno con la Fedka Ginnastica Artistica - Dalle ore 15.00 esibizioni ed esami di fine anno di ginnastica artistica e ritmica maschile e femminile con FIG Bentegodi - Dalle ore 15.00 esibizione a corpo libero e con piccoli attrezzi con la società il Nastro Domenica 29 Maggio Danza - Dalle ore 09.00 ballo e danza sportiva della Federazione Italiana di Danza - Dalle ore 09.00 lezione aperta di danza e dimostrazione con maestri e corpi di ballo con Viasacchiundici ASDC

Arti marziali - Dalle ore 09.00 dimostrazioni ed esibizioni con l’Olimpic taekwondo Verona - Dalle ore 10.00 percorsi educativo-motori, dimostrazioni e prove con l’ Accademia Kung Fu Tradizionale Shier Li - Dalle ore 14.00 prove di karate e presentazioni azzurrini della FEKDA Ginnastica Artistica - Dalle ore 15.00 esibizioni ed esami di fine anno di ginnastica artistica e ritmica maschile e femminile con FIG Bentegodi - Dalle ore 15.00 esibizione a corpo libero e con piccoli attrezzi con la società il Nastro OUTDOORSPORTS Sabato 28 Maggio Ciclismo - Dalle ore 09.00 nell’ area interna esibizioni su percorsi ciclistici, BMX e MTB con la Federazione Ciclista Italiana sez. Verona - Dalle ore 09.00 dimostrazioni su un percorso con moto e bici da trial con M.C. Trial Scaligero – Verona - Dalle ore 15.00 nell’area esterna gara Primi Sprint su 150m categoria Giovanissimi - Dalle ore 16.00 nell’area interna spettacolo di biketrial con Alberto Limatore Domenica 29 Maggio Ciclismo - Dalle ore 09.00 esibizioni e gare su percorsi ciclistici, BMX e MTB con la Federazione Ciclista Italiana sez. Verona - Dalle ore 09.00 ogni 60 min. dimostrazioni su un percorso con moto e bici da trial con M.C. Trial Scaligero – Verona AQUAZONE Sabato 28 Maggio Sub - Dalle ore 09.00 prove, dimostrazioni ed esposizione di attrezzature subacquee con la Federazione Italiana Attività Subacquee - Dalle ore 10.00 dimostrazioni e prove delle attività proposte dall’Associazione Sub Verona Windsurf - Dalle ore 09.00 esibizione di windskate ed esposizione materiale da parte dell Garda Dimension

Scherma - Dalle ore 09.00 dimostrazioni e gare di fine corso con la Federazione Italiana Scherma

Nuoto - Dalle ore 09.00 incontri con atleti di nuoto e pallanuoto, dalle ore 14.00 gare di nuoto e pallanuoto con la Fondazione Bentegodi sez. Nuoto

Massaggi - Dalle ore 09.00 trattamenti shiatsu gratuiti offerti dalla Scuola Professionale Operatori e Insegnanti Shiatsu

Sci Nautico - Dalle ore 09.00 esposizione e dimostrazioni da parte della Federazione Italiana Sci Nautico CONVEGNI

Pattinaggio - Dalle ore 09.00 esibizione e gare Freestyle, Rollercross e Speed Slalom con il club Rollermania Go-Kart - Dalle ore 09.00 Esposizione di Go-Kart e Formula e moto con la Lupa Karting Club UISP Sport Alpini - Dalle ore 09.00 esposizione material con il Club Alpino Edelweiss - Dalle ore 09.00 presentazione delle attività di nordic walking e ciaspolate con la asd Emozioni in Movimento

Sabato 28 Maggio - Dalle 09.30-12.30 e dalle 14.00-17.00 Clinic Regionale Minibasket - Dalle ore 10.00 convegno sull’obesità nella Giornata Nazionale Contro l’Obesità Infantile promosso dall’Università di Verona Domenica 29 Maggio - Dalle ore 09.30 Clinic allenatori Minivolley a cura di FIPAV Verona

Info: sportexpoverona.it

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Elenco delle società e delle Federazioni di Sport Expo 2011 • Pallavolo – FIPAV Verona • Pallacanestro – FIP Verona • Calcio – Hellas Verona • Coordinamento Calcio Club • Nuoto – FIN Fondazione Bentegodi sez. Nuoto • Ciclismo – FCI Verona • Bike Polo • M.C. Trial Scaligero – Verona • Atletica – Fidal Atletica Insieme • Gruppo Marciatori Ca di Cozzi • Scherma – FIS Verona • Ginnastica – FIG Fondazione Bentegodi • Il Nastro • Pallamano – FIGH Pallamano Olimpica Dossobuono • Football Americano – Redskins asd • Hockey Prato – FIH Hockey Villafranca • Pattinaggio – FIHP Rollermania • Sport Ghiaccio – FISG Comitato Veneto • Falchi Hockey Bosco Chiesanuova • Ice Club Lessinia • Glacies Verona • Arti Marziali – FITA Olimpic Taekwondo Verona • FEKDA asd Azoto Company • Accademia Kung Fu Tradizionale Shier Li • Cheerleading – FICAD Comitato Regione Veneto • Danza Sportiva – Club Amatori Ballo dilettanti “4 Salti”

• Viasacchiundici asd • Sub – FIAS Verona • Asso. Sub Verona asd • Sci Nautico – FISN Veneto • AICS Verona • CSI Verona • UISP – Lupa Karting Club • Sci Alpino – Club Alpino Edelweiss • Windsurf – Garda Dimension • Ciaspole – Emozioni in Movimento asd • Massaggi – Scuola Professionale Operatori e Insegnanti Shiatsu aps • Associazione Benefica - P63 SINDROME E.E.C INTERNATIONAL NET WORK WORD COMMUNICATION ONLUS malattie rare • Associazione Italiana Sclerosi Multipla

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sport & scuola

Il Gardaland Sea Life Aquarium festeggiata la Giornata Mondiale dell’Acqua con i piccoli studenti

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In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo 2011, Gardaland SEA LIFE Aquarium si è trasformato in un palcoscenico d’eccezione, ospitando la premiazione delle due classi vincitrici del progetto “In Acqua per crescere”, un’ iniziativa finalizzata alla proposta di attività ludico-motorie in ambiente acquatico per gli alunni diversamente abili e per le loro classi, promosso dall’Ufficio Territoriale di Verona, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Verona e con Gardaland Sea Life Aquarium. All’evento hanno preso parte anche Federico Sboarina e Sandro Vazzoler, rispettivamente Assessore allo Sport e all’Ecologia e Dirigente dell’Ufficio Sport del Comune di Verona, Danilo Santi, Direttore Parchi Gardaland e Monica Magnone, Coordinatrice dell’Ufficio Scolastico territoriale, i quali hanno ribadito l’importanza del progetto per i ragazzi e per il loro processo di crescita personale.

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“L’acqua – ha sottolineato l’Assessore Federico Sboarina – è un bene sempre più prezioso, del quale a volte non abbiamo rispetto. Oggi, oltre premiare i vincitori del progetto-concorso che l’Ufficio Scolastico territoriale ha sviluppato in modo egregio, e al quale l’amministrazione comunale di Verona ha partecipato attivamente, si festeggia la Giornata Mondiale dell’Acqua. Per questo motivo invito soprattutto i più giovani a rispettare e ad utilizzare l’acqua nel migliore dei modi. L’acqua è uno dei beni più preziosi, il vero oro dei nostri giorni. Sta a noi, con una serie di comportamenti vitruosi, fare in modo che questa risorsa non venga sprecata”. Il Dirigente dell’Ufficio Sport di Verona Sandro Vazzoler ha inoltre colto l’occasione per invitare i presenti a Sport Expo, la manifestazione che si terrà il 28 e 29 maggio presso i padiglioni della Fiera di Verona, una vera e propria festa dello sport dove i bambini potranno sperimentare e provare le numerosissime discipline sportive.


Le due classi proclamate vincitrici sono: la 2 C della scuola secondaria di 1° grado “M. Mazza” e la 4 A della scuola primaria “A. Messedaglia”. L’iniziativa ha coinvolto 11 istituti comprensivi del Comune di Verona (scuole primarie e secondarie di primo grado), per un totale di 350 alunni che sono stati chiamati a produrre elaborati grafici, narrativi e multimediali, scaturiti dalle emozioni personali che ognuno di loro ha potuto vivere grazie all’esperienza in acqua. I lavori sono stati esaminati da una commissione ad hoc che ha proclamato la vittoria dei due lavori più belli: un pozzo di cartongesso decorato con numerose frasi tratte da poesie e citazioni famose sull’acqua e un tabellone gigante arricchito da autoritratti che rappresentano i ragazzi e i loro tutor durante i momenti in piscina e rappresentazioni del ciclo dell’acqua e della sua molecola.

Gardaland SEA LIFE Aquarium ha voluto non solo offrire una cornice speciale per la premiazione, ma anche vivere con i ragazzi una giornata così importante come il “World Water Day”, in onore di un bene preziosissimo, ovvero l’acqua, che la natura ci ha donato e che siamo chiamati a custodire con cura, preservandolo da ogni forma di spreco e valorizzandone l’importantissimo ruolo che essa assume nella quotidianità di ogni individuo. Continua così l’impegno di Gardaland SEA LIFE Aquarium in un percorso che, insieme ai circoli didattici, cerca di responsabilizzare i ragazzi al rispetto della natura e di tutti i mondi che ci circondano maturando sempre più l’idea che il futuro del nostro ambiente dipende solo da noi e da tutto ciò che facciamo per migliorarlo, a partire dalla tenera età. Monica Magnone

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sport ????? & disabilità

Maggio e giugno 2011

La sedicesima edizione dell’evento organizzato dal CSI di Verona, con il patrocinio del Comune, regala alla comunità momenti di allegria e divertimento. Slogan dell’edizione 2011: “Io Desidero!”

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orna a Verona, per il 16° anno consecutivo, “La Grande Sfida” manifestazione internazionale di cultura, sport, arti e dialogo organizzata dal Centro Sportivo Italiano veronese. Con questo evento - che si svilupperà nei mesi di maggio e giugno - il CSI di Verona vuole rendere partecipe e protagonista il mondo della disabilità, facendolo di fatto interagire realtà associative, culturali, educative, istituzionali, amministrative, religiose, economiche, formali ed informali, stabilendo relazioni di conoscenza, di stima e di reciprocità. “In questi anni – spiega il responsabile del progetto Roberto Nicolis - abbiamo conosciuto centinaia di realtà associative, cercando, in maniera certamente perfettibile, di allargare la partecipazione di tutti mettendo in luce il lavoro e il talento di ogni realtà coinvolta. Occorre conoscere, incontrare, liberare, abilitare le energie di tutti non limitarsi a ri-abilitare qualcuno. Per fare questo c’è bisogno di investire risorse nella prevenzione primaria, che non si riferisce, in questo caso alla ricerca sulle possibili cause della disabilità ma alla promozione di una cultura che ci abiliti tutti ad essere occasione d’incontro per l’altro.

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sport & disabilità

(formali ed informali), promuovendo l’autonomia e la qualità della vita delle persone diversamente abili nei contesti di vita. La manifestazione ha ottenuto dal 2003 l’alto patrocinio del Ministerodegliaffarisociali,perilsuovaloredicaratterenazionale. L’edizione 2010 ha visto coinvolte solo a Verona più di 800 persone diversamente abili dall’Italia e da 5 nazioni europee (Francia, Romania, Germania, Austria. La grande sfida 16 ha 4 obiettivi:- momento di incontro-confronto culturale con le diverse realtà italiane operanti nel mondo dell’handicap e dello sport, della cultura, dell’arte, dello spettacolo, della formazione. - occasione di incontro con la comunità attraverso il teatro, il cinema, l’arte il convegno e le attività di sport e gioco in piazza, a fianco di artisti e sportivi famosi. Il coinvolgimento e mobilitazione di Regione, Comuni, Scuola, Università, Provincia, Chiesa) e informali (volontari, associazioni, studenti, genitori, ragazzi..), per costruire insieme la festa - occasione di festa, a livello internazionale, che la città di Verona organizza, per promuovere con le altre Regioni “una cultura di fraternità” Info: www.csiverona.it

Alberto Cristani

Fino a qualche anno fa portare i ragazzi in piazza, in discoteca, a teatro, al cinema, in chiesa costituiva una frontiera, che assieme ad altri abbiamo contribuito a var varcare. Oggi le persone con disabilità vogliono esercitare il loro diritto a partecipare, suggerendoci il modo per passare da una società per tutti ad una società con tutti!”. Nell’edizione 2010 il focus della Grande Sfida è stato quello di mettere in rilievo come ciascuno di noi non possa fare a meno della presenza dell’altro. Nell’edizione 2011, con lo slogan “Io Desidero..!” gli organizzatori vogliono porre in evidenza il diritto di ciascuna persona di desiderare, di aspirare alla propria piena realizzazione. Spesso le persone con disabilità sono considerate come portatrici di bisogni riabilitativi, formativi, assistenziali…), trascurando che esse, come ciascuna persona sono por portatrici di desideri di aspirazioni di speranze. La Grande Sfida - nata nel 1996, all’inter all’interno del progetto “Handicap e Sport” - è divenuta in questi anni un’importante ed originale momento di incontro nazionale con chi opera a vari livelli

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beach volley

Presso il centro sportivo Cementirossi

A Fumane tutti scendono in… spiaggia Un campo di sabbia e tanta voglia di divertirsi. Ecco uno dei segreti del successo del Fumane Beach, immerso tra le colline della Valpolicella

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l Fumane Beach nasce da un’idea diversa di sport e aggregazione diverso nella nostra zona e tipico delle note località balneari e turistiche. L’importante lavoro svolto nel 2010 ha portato alla creazione di una struttura su sabbia permanente dove è possibile praticare beach soccer , tennis, volley . Durante la stagione scorsa sono stati organizzati 6 tornei diurni e serali di beach volley , 3 di soccer (dei quali 2 di soccer mix che ha riscontrato grande successo) e 1 di touch rugby su sabbia. Sono stati svolti inoltre corsi di beach volley pomeridiani e serali tenuti dagli istruttori qualificati di VBV (Verona Beach Volley). Grande successo ha riscontrato soccer mix ovvero beach soccer 5 contro 5 con la presenza di minimo 2 donne in campo con l’obbligo di segnare il gol esclusivamente per le donne. Minimo comun denominatore di tutti gli eventi Fumane Beach è il puro divertimento con grande fair play da parte delle squadre. Tutti i tornei svolti sono stati arbitrati da componenti delle squadre stesse. Le giornate sono sempre accompagnate da musica e animazione, in un contesto amichevole e di puro divertimento. La struttura è disponibile anche per feste private ed inoltre è stata utilizzata da società sportive di varie discipline per la preparazione atletica e per il recupero da infortuni dei propri atleti. La stagione 2011 è partita con il “botto”. Successo assoluto infatti per il torneo di green e beach volley e di calcetto che si è svolto presso la struttura nel giorno di pasquetta con oltre 50 formazioni iscritte.

Per l’estate 2011 sono previste le seguenti attività : - corsi serali beach volley - corsi serali beach touch - corsi serali di aerobeach (vera novità 2011) aerobica su sabbia Tutti i corsi sono rivolti a ragazzi e adulti di qualsiasi età e saranno tenuti da qualificati istruttori Inoltre saranno organizzati i seguenti tornei: - sabato 4/6 torneo di touch rugby con il patrocinio di Tri (associazione italiana touch rugby) vedrà la presenza di numerose squadre dall’emiliia romagna e lombardia - domenica 17/7 torneo di soccer mix - 15/08 torneo di beach volley di ferragosto Tutte le attività sono patrocinate dal comune di Fumane La struttura sarà inoltre utilizzata dai centri estivi per i bambini. Info : 3803788403 fumanebeach@centrofumane.it) Marina Soave

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calcio ?????

Galà di fine stagione

Il Chievo è speciale: parola dei tifosi La squadra e i tifosi si sono incontrati il 31 marzo al tradizionale Gala. Sportdipiù ve lo racconta

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resso il centro sportivo Cementirossi di Fumane, Via Progni 48, ha sede la Società di nuoto sincronizzato Synchro ‘95. La società nasce a tutti gli effetti nel 1986 grazie all’iniziativa di Alessandra Bisello che, dopo una brillante carriera agonistica nel settore tuffi, decide di restare “in acqua” e dare vita anche a Verona ad una sezione di nuoto sincronizzato. Sembrava di essere ad una cena fra amici, o ad un raduno familiare in grande stile. I tifosi del Chievo Verona hanno abbracciato così i loro idoli, festeggiando assieme a loro in una serata che fa bene al calcio e che vale molto più di uno scudetto o di una salvezza. L’evento del 31 marzo, organizzato dal coordinamento Amici del ChievoVerona, ormai è un appuntamento fisso assolutamente unico nel panorama del calcio italiano, ancora di più se si pensa alla Serie A. I giocatori, i dirigenti e lo staff tecnico hanno condiviso i loro tavoli con frotte di entusiasti tifosi che sciamavano qua e là a caccia di autografi e fotografie, hanno cenato e chiacchierato assieme alle persone che ogni domenica fanno il tifo per loro dagli spalti del Bentegodi, e infine hanno salutato tutti dal palco, fra applausi e cori. Non c’è che dire, gestire l’esuberanza di decine bambini che ti offrono sciarpe, bandiere e quaderni per una dedica è stato faticoso, ma i loro sorrisi danno le stesse soddisfazioni di un gol. Durante la cena abbiamo incontrato Tobia: quel giorno era il suo compleanno, ed era entusiasta di trascorrerlo con i suoi beniamini. Erica, la piccola Fabiana e tante

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bambine e ragazzine presenti ci hanno raccontato un modo diverso di vivere lo stadio: l’abbonamento in curva non è una follia, anzi ci si diverte, si canta e si esulta tutti insieme. “E poi i giocatori sono belli”. La signora Mariella è una tifosa scatenata che riassume in sé la filosofia del buon calcio. “Frequento lo stadio da anni. Ho cominciato portandoci mio figlio quand’era piccolo, e ancora adesso ho attorno a me, in curva, tanti bambini bambini. È una grande festa tutte le volte che siamo allo stadio. È questa dimensione di affetto e di amicizia con i vicini di posto che rende tutto speciale”. Il coro è unanime, non solo da parte dei tifosi, ma anche dei giocatori: questa squadra ha qualcosa di diverso dalle altre. Un sapore familiare che rende possibili dei momenti di condivisione autentica, impensabili per altre squadrone blasonate. Per Luciano “Stare a contatto con i tifosi è la cosa più bella”. “Il Chievo ha dei tifosi speciali, che si distinguono per la loro correttezza, la costanza e la passione” dice Mantovani. “È bello che fra i nostri tifosi ci siano tantissimi bambini perché il calcio è innanzitutto un gioco, un divertimento. Questa serata è soprattutto la loro festa”. Pablo Granoche è d’accordo: “Fa piacere trovare qui la gente che viene allo stadio a vederti. Avvicina il giocatore ai suoi sostenitori, che non sono più facce indistinte. Molti hanno qualcosa da dirti, ti fanno i complimenti, ti incoraggiano”. Jokic e Cesar, i due nazionali sloveni in forza al Chievo, si godono il risotto tipico all’isolana e scherzano: “Affrontare mille tifosi accorsi qui per noi è sicuramente più dura che sfidare undici campioni del Milan o dell’Inter, ma è molto più divertente”. È il calcio vero. Il calcio bello da vedere e da vivere. Francesca Castagna


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calcio ????? & solidarietà

Il primo derby gialloblù tra “vecchie glorie”

Hellas e Chievo: buona la prima! Hellas, Chievo ed Fc Giornalisti 1993 in campo ad Arbizzano nel triangolare benefico “Insieme per il prossimo”.

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l 27 aprile, ad Arbizzano, si è svolto il triangolare benefico “Insieme per il prossimo” che ha visto disputarsi il primo derby tra ex giocatori dell’Hellas e del Chievo. Un’iniziativa benefica, organizzata dalla Pro Loco di Negrar, dall’Arbizzano e grazie anche al contributo di vari sponsor nonché patrocinata da otto comuni della Valpolicella e della Lessinia alla quale ha partecipato anche la squadra Fc Giornalisti 1993 di Verona. Fanna, Penzo, Sacchetti, Moro, D’Anna e Curti sono solo alcuni campioni che hanno indossato le scarpette per onorare al meglio questo appuntamento con la solidarietà, entusiasmando il pubblico intervenuto. Per la cronaca il derby è andato all’Hellas che ha avuto ragione della squadra della diga ai calci di rigore. La prima par-tita, arbitrata dall’arbitro Andrea Romeo e disputata da Hellas e Giornalisti, ha visto imporsi i gialloblù per 3 a 1 grazie anche alla doppietta realizzata da Nico Penzo. Nella seconda sfida poi, rimangono in campo i Giornalisti che hanno affrontato il Chievo. Dopo aver terminato i due tempi sullo zero a zero, si è andati ai rigori

che imporhanno visto impor si i clivensi grazie anche ad una serie di tiri dal dischetto da dimenticare da parte dei Giornalisti. Infine è andato in scena il tanto atteso derby che ha visto l’Hellas passare in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Fanna. Pronta la reazione del Chievo che, prima del fischio finale, è riuscito ad agguantare il pari con un gol realizzato da Tamagnini. Si va dunque ai tiri dal dischetto e l’Hellas si dimostra infallibile mentre risulta fatale al Chievo l’unico errore che ne decretato così la sconfitta. Ma solo sul campo, perché ad Arbiz Arbizzano hanno vinto proprio tutti. Marco Hrabar

Foto di Renzo Udali: dall’alto in basso: Ex Chievo , Ex Hellas Verona e Fc Giornalisti 1993

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panathlon

Ospite della conviviale di Verona

Adorni: un Panathleta sempre in sella! Campione del Mondo nel 1968 ha vissuto - e vive tuttora - il ciclismo con lo spirito tipico del Panathlon

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l ciclismo è stato uno degli sport che ha unito maggiormente l’Italia. Gli sportivi inchiodati davanti alla televisione guardavano con ammirazione e palpitazione le imprese dei giovani atleti che attraversavano lo Stivale. Seguivano le gesta di ciclisti in giro per l’Europa che erano per loro degli eroi. Sono stati tanti gli sportivi delle due ruote che hanno appassionato il Bel Paese, tre questi senz’altro Vittorio Adorni. Il grande ciclista è stato ospite del Panathlon Club Verona in occasione della consueta conviviale di Primavera. Lui che il Panathlon lo porta nel cuore, avendo ricoperto la carica di Presidente del Panathlon Intenational a Verona ha incontrato i vecchi compagni di squadra, quelli che lo vedevano sempre davanti. Adorni esordì nei professionisti nel 1961 aggiudicandosi ad Imola nel 1968 il Campionato del Mondo. Stravinse quel titolo mondiale con un vantaggio di 9’50” su Herman Van Springel e 10’18” su Michele Dancelli. Lui aveva già abituato i suoi fans a record simili, nel Giro d’Italia del 1965, batté di ben 11’26” Italo Zilioli e di 12’57” Felice Gimondi. Nei 10 anni di carriera vinse bel 60 corse è vestì per 19 giorni la maglia rosa di leader del Giro d’Italia. Quando scese dalla bicicletta decise di diventare direttore sportivo, prima alla Salvarani, poi alla Bianchi-Campagnolo. Ha commentato in televisione

le corse più prestigiose ed oggi è Presidente del Consiglio del ciclismo professionistico all’interno dell’UCI (Unione Ciclistica Internazionale). Imprenditore assicurativo vive nella sua Parma, girando l’Italia per raccontare, come nel caso di Verona, le gioie e i ricordi che il ciclismo gli ha regalato. Si racconta Vittorio Adorni, ripercorre la sua carriera, regalando aneddoti divertenti ai Panathleti e parla anche della nostra Provincia: “ Verona è una città bellissima, vengo sempre volentieri perché ho modo di ritrovare tanti amici come Pietro Guerra, Luciano Soave, Lino Carletto e Pietro Campagnari . Qui ci sono molti giovani promettenti ciclisti. Avete la fortuna di avere dei professionisti che stanno regalando soddisfazioni a tutto il movimento, Cunego, Merlo, Viviani e Guardini solo per citarne alcuni.” “Se potessi realizzare un sogno prosegu e- vorrei che tutte le pagine dei giornali che raccontassero il ciclismo solo per le imprese e i successi degli atleti. Vorrei non ci fossero altre notizie negative, è un sogno ma stiamo lavorando perché possa diventare realtà.” Il Presidente del Panathlon Club Roberto Bruno Gerosa si è detto onorato di aver ospitato un campione come Adorni “Auspico che il ciclismo veronese continui a crescere seguendo i principi del Panathlon Club, il fair play e la condivisione dei valori della lealtà e del sacrificio, in fin dei conti il ciclismo è la metafora della vita, ci sono le salite e le discese, non conta solo arrivare primi, ma tagliare il traguardo.” Alessandra Rutili

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rugby

Cus Verona

Il rugby: uno sport, una scuola di vita Determinazione, sacrificio, responsabilità, spirito di gruppo, solidarietà, rispetto delle regole e dell’avversario

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azioni dove il rugbyt - nato nella scuola e per la scuola - è assai diffuso, hanno da qualche tempo compreso l’importanza di questi valori morali. In Francia e nel Regno Unito, infatti, il Rugby è materia scolastica per le sue caratteristiche formative che si affiancano ai suoi contenuti sportivi. Esempi evidenti quali: stadi senza barriere; centri cittadini aperti che diventano luoghi di festa e di aggregazione per la partita; l’assoluta armonia e integrazione fra le varie tifoserie; il rituale del terzo tempo in cui le due squadre si uniscono per celebrare in amicizia il dopo-partita; sono testimonianza eclatante del fruttuoso percorso educativo. Il Rugby è uno sport di contatto nel quale la personalità del singolo è importante soprattutto se in relazione ad un collettivo - 15 sono infatti i giocatori schierati da ogni squadra- che rispetta regole condivise in assenza delle quali non esisterebbe questo sport. Un gioco così ideato diventa stile di vita per chi lo attua, perché obbedisce a un codice che richiede ai giocatori il possesso di determinate qualità morali. Una partita così vissuta diviene educazione alla lealtà, rispetto delle leggi e rapporto corretto con gli altri. Vi è inoltre positivo coinvolgimento con il pubblico, perché sono percepite situazioni in cui è attuato senso comunitario, cooperazione e rispetto degli altri. La collaborazione, ovvero cooperare ovvero cooperare per l’obiettivo comune, e l’integrazione sono allora esigenze necessarie per la riuscita di questa disciplina. Tutto ciò porta a rispettare se stessi , il proprio gruppo, gli avversari e gli arbitri, quindi la società, e permette a ciascuno di canalizzare al meglio la propria esuberanza, ma anche il proprio autocontrollo, di cooperare, divenendo dunque più sicuri di sé. Tali principi sono alla base dello spirito di questo sport ideato per accogliere tutti gli individui; a prescindere dalle loro caratteristiche fisiche, il cui scopo è il divertirsi tutto insieme. L’ ORA DI RUGBY A SCUOLA Prima di dare una struttura alle 4 lezioni di rugby per le scuole abbiamo provato a pensare (durante una lunga riunione d’ equipe serale) quali potevano essere gli obiettivi che ci interessava raggiungere con questi incontri e come poterli suddividere nelle varie giornate. Ci siamo trovati tutti d’accordo sul fatto che in primo luogo i bambini avrebbero dovuto divertirsi, d’ altro canto volevano dare imme-

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diatamente l’ idea di che gioco si trattasse, senza proporre esercizi che lo avrebbero denaturato. A scuola arriviamo come insegnanti di rugby, ed è il rugby il gioco che i bambini si aspettano di giocare. Partendo da questo presupposto importante abbiamo suddiviso le giornate in 4 obiettivi: 1) meta - avanzamento - contatto (1° giorno) 2.) moviimento nello spazio – evitamento (2° giorno) 3.) sostegno (3° giorno) 4) gioco (4° giorno) Naturalmente ci rendiamo conto che gli obiettivi prefissati non verranno mai effettivamente raggiunti nell’ ora a nostra disposizione, ma quello che ci interessa è coinvolgere i bambini proponendo una panoramica del rugby e dando loro gli strumenti necessari per, nella 4° giornata, poter giocare. STRUTTURA DELLA LEZIONE Suddividiamo la lezione in 3 momenti: 1) riscaldamento: proposta di giochi divertenti legati in qualche modo con il rugby 2) fase centrale: viene sviluppato un tema e raggiunto un obiettivo 3) fase finale: conclusione con un gioco collettivo accattivante, che lasci un bel ricordo al bambino. La proposta dei molti esercizi nelle varie giornate è per dare la possibilità all’ educatore di poter scegliere quello che a lui è più congeniale o più adatto per il momento e i bambini che con cui si trova a lavorare. Quello che ci interessa è il raggiungimento degli obiettivi (anche se parziale) e la sequenza nel raggiungimento degli stessi. In questo modo se un educatore dovrà sostituirne un altro saprà da che punto partire, senza essere ripetitivo nella proposta di esercizi.


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nuoto ????? sincronizzato

Tra le colline della Valpolicella

Syncro ’95: da 25 anni nuoto e tuffi ad alti livelli Il nuoto sincronizzato è uno sport unico e completo, una forma d’arte. è dolcezza, bellezza e forza...

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A luglio è la stessa società che dà vita a degli stage per le atlete all’estero provenienti da Spagna e Francia.

In pochi anni la Società si forma e cresce velocemente fino al 1996 anno in cui entra a far parte della Polisportiva Fumane ’96.

Presidente della società è Gabriella Titoni, professionista nell’ambito del settore alberghiero e turistico.

resso il centro sportivo Cementirossi di Fumane, Via Progni 48, ha sede la Società di nuoto sincronizzato Synchro ‘95.

La società nasce a tutti gli effetti nel 1986 grazie all’iniziativa di Alessandra Bisello che, dopo una brillante carriera agonistica nel settore tuffi, decide di restare “in acqua” e dare vita anche a Verona ad una sezione di nuoto sincronizzato.

In questi anni sono moltissime le ragazze che si sono dedicate al nuoto sincronizzato e tra loro sono nate delle vere e proprie stelle per il sincronizzato internazionale. Fra tutte Sara Savoia che nel 2004 ha rappresentato il syncro veronese e quindi l’Italia alle Olimpiadi di Atene dopo aver vinto numerosissime gare nazionali e conquistato importanti traguardi internazionali. Come lei anche Natascia Savoia, Francesca Filatondi, Laura Caceffo e Maria Giachi hanno vestito la maglia azzurra grazie ai numerosi titoli italiani conquistatati praticamente in tutte le specialità di uno sport che sempre più si sta imponendo all’attenzione dei media e del grande pubblico. Così oltre agli esercizi obbligatori la squadra si distingue nei balletti grazie ad una attenta e precisa coreografia dove alla base rimane comunque una grande preparazione atletica. La squadra dal 2001 è inserita nella massima serie nazionale e coltiva da sempre un vivaio che è costituito annualmente da oltre 100 ragazze. Le competizioni - che si svolgono da febbraio a luglio - sono oltre 25 tra impegni provinciali, regionali, nazionali ed internazionali. Mensilmente le migliori atlete partecipano a stage organizzati dal settore tecnico nazionale.

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Vice-Presidente è Angelo Caceffo che per molti anni ha ricoperto il ruolo di presidente della società e successivamente ha rivestito incarichi a livello federale e organizzativi per grandi eventi del settore. Lo staff tecnico è composto dal commissario tecnico Alessandra Bisello, da oltre 20 anni nel settore Syncro, coadiuvata da Sara Savoia, Ilia Marchetto, Francesca Filatondi, Laura Caceffo, Elisabetta Castagna e Cinzia Cassera. Il preparatore atletico è Ettore Ivaldi. “Questo sport - spiega la presidente Titoni - stimola tutti i sensi: forza fisica, concentrazione mentale, udito, ritmo e agilità. Inoltre crea una simbiosi tra i componenti della squadra: ogni performance personale influisce, in positivo o in negativo, sul risultato finale della prova. Uno sport quindi completo che consiglio a tutti - bambini e bambine - di provare”. Info: www.synchro95.com Alberto Cristani


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spazio ai lettori Ciao sportdipiù, mi chiamo Alessandro e sono un tifoso della Tezenis. Gioco a basket nella mia scuola, ma il mio sogno sarebbe quello di giocare al Palazzetto dello Sport e vestire la maglia dei miei campioni preferiti. Come posso fare? Alessandro da Mizzole

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Chi volesse scriverci, inviare i propri disegni, le proprie foto o semplicemente far conoscere il proprio sport preferito o la propria società sportiva può contattarci scrivendo a: redazione@sportdipiu.com info@sportdipiu.com

de appassono una gran , iù ip td or sp o il voCar è piaciuto tanto i m e a nz da di sionata Danza. Io Diversamente in stro articolo su piacerebbe ’allieva, ma mi un ra co an no conso rsi e dare il mio co ro lo ai e ar ip partec tributo. ano Elisa da Lugagn tto, che Giorgia Pane ra cu si no so a, Cara Elis rsamente in ssociazione Dive fondatrice dell’A are sul tuo lice di poter cont fe e bb re sa , za Dan necesborazione. Non è lla co a tu la e no sosteg partecipare ’insegnante: puoi sario che tu sia un rsi di danza e come allieva. I co ch an i rs co ro lo ai , abili e disabili. sono aperti a tutti rivi a l’Associazione, sc Se vuoi contattare i sul sito teindanza.it o va info@diversamen teindanza.it www.diversamen

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Caro Alessandro, il tuo è un bellissimo sogno che devi rincorrere con tutto il tuo impegno. Per diventare una futura stella della Tezenis non occorre essere nati in America, anzi! Continua ad allenarti duramente come stai facendo, e vedrai che l’occasione non ti mancherà. La Tezenis, infatti, ha una selezione Under 13 che fa proprio al caso tuo. Prova a contattarli a questo indirizzo: giovanili@ scaligerabasket.it In bocca al lupo!

Caro sportdipiù, sono una bambina di 10 anni ed ho una grande passione per il pattinaggio artistico sul ghiaccio. Mi alleno a Boscochiesanuova in prov.di Verona ben 4-5 volte la settimana (tempo permettendo),e faccio gare federali a livello agonistico,però c’è un problema...il nostro palaghiaccio è all’aperto. E’ possibile che a Verona non si decidano a costruire un bel centro sportivo di pattinaggio sul ghiaccio,oppure che qualcuno ci aiuti a costruire un tetto al nostro palaghiaccio di Bosco? Perchè il posto è meraviglioso. Anna Elide Perlini Cara Anna, quando è arrivata la tua lettera in redazione siamo stati molto felici, perché siamo lieti di rendere noto un problema che c’è da molto tempo nel pattinaggio veronese. Come giornale sportivo non possiamo far altro che far conoscere alle Istituzioni e alle autorità competenti il disagio che voi pattinatori ci avete segnalato. Sarebbe bello che sorgesse un centro coperto e attrezzato utile per tutti gli appassionati di pattinaggio. Seguiremo con attenzione l’evolversi della questione, in attesa di raccontare una storia a lieto fine. Un abbraccio.


scherma

Ottimi risultati dei giovani schermitori veronesi

Con Veronascherma la spada... è servita!

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eronascherma è un associazione sportiva dilettantistica fondata nel 2005 che si propone di creare un movimento schermistico di alto livello Verona. L’obiettivo principale della società è quello di formare atleti di ogni età che possano gareggiare nei circuiti nazionali e internazionali, senza trascurare chiunque si voglia avvicinare a questo sport anche senza ambizioni agonistiche. VeronaScherma ASD offre corsi per bambini, ai quali da possibilità di imparare questo meraviglioso sport divertendosi. L’associazione inoltre offre la possibilità di frequentare la sala scherma per periodi di prova completamente gratuiti per tutti coloro che vogliono comprendere meglio questo meraviglioso sport. La sede della palestra di VeronaScherma ASD è sita presso la palestra delle scuola media Aldo Fedeli in via Abruzzo 26a (traversa di C.so Milano) a Verona. La struttura offre ampi spazi per l’attività schermistica in un ambiente pulito e confortevole: la sala scherma è completamente attrezzata per lo svolgimento dell’attività schermistica per le tre armi, con pedane completamente attrezzate. Lo staff tecnico di Veronascherma è composto da: - Andrea Piubello: diplomato da più di vent’anni all’accademia dii Napoli, ha formato allievi vincitori di titoli nazionali e regionali. Durante questi anni di esperienza si è specializzato nelle armi del fioretto e della spada. Da molti anni è il direttore tecnico del Centro Scherma Rovigo - Cristiano Magnani: con una lunga esperienza agonistica di spada e vincitore di titoli di interesse assoluto tra i quali una prova di Coppa del Mondo ad Edimburgo nel 2006, da qualche anno si è diplomato col titolo di Istruttore Nazionale e segue il corso serale degli adulti e prepara atleti agonisti di spada - Alberto D’este: Istruttore Regionale specializzato nei corsi di avviamento alla scherma, si dedica da molti anni alla preparazione di atleti agonisti ed amatori - Enrica Aiello: istruttrice regionale, fiorettista ma con trascorsi di spada, ha vinto varie gare del titolo regionale e ottimi risultati nella categoria cadetti e giovani.

Per quanto riguarda i risultati ottenuti dai ragazzi veronesi, il mese di aprile ha regalato diverse soddisfazioni. Ottimi piazzamenti infatti sia al 2° Torneo Città di Montebelluna (Matteo Troiani ha vinto nella categoria Esordienti maschile, mentre Edoardo Piemonte si è aggiudicato la terza posizione, sempre nella stessa categoria. Tra i giovanissimi, ottimo secondo posto per Giorgio Longega, mentre nella categoria femminile è da segnalare il terzo posto di Valentina Gambin, categoria Prime Lame, e l’ottimo debutto di Tecla Cordioli tra gli esordienti) sia al Torneo “Coppa Banca Padovana (vittoria di Giorgio Longega nella categoria giovanissimi mentre nella categoria “Esordienti” secondo posto per Matteo Troiani e terzo per Edoardo Piemonte). In bocca al lupo quindi a Veronascherma per le prossime… “schermaglie”! Info: www.veronascherma.it Bruno Mostaffi

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campioni di ieri

Una vita per il ciclismo

Irraggiungibile Eros

Dalle Olimpiadi al Tour de France, la stella del ciclismo veronese si racconta

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ra Verona e la bicicletta c’è un matrimonio d’amore. Lo sa bene Eros Poli, classe 1963, testimone d’eccezione di queste nozze. La bicicletta l’ha portato molto lontano, fino a Los Angeles, e poi in Francia, dove nel 1994 vinse la 15a tappa del Tour e il Premio della Combattività. Un premio che racconta uno stile di vita, un credo, una passione più grande di qualsiasi difficoltà. Parliamo degli inizi:

quando hai capito che il ciclismo sarebbe stato la tua vita? Dopo aver vinto la medaglia alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. Fu un momento unico, un sogno che si avverava. Il soprannome con cui sei più noto è “monsieur Ventoux”. Ci vuoi ricordare l’origine? Nel Tour de France c’è una salita mitica, quella appunto del Mont Ventoux. Era il 1994, io riuscii a mantenermi in testa per oltre 170 km, una fuga infinita, scalando questa salita davanti a tutti, nonostante io non fossi uno scalatore per vocazione. Che cosa ne pensi del ciclismo a Verona? C’è spazio per le giovani promesse? Mi pare che il ciclismo veronese sia ad ottimi livelli. C’è un buon vivaio di giovani, e i neo professionisti hanno saputo subito mettersi in luce. Si pensi a Guardini,a Viviani, ma anche ai più rodati come Pietropoli, vanno forte in questo inizio di stagione. Belotti è un ottimo riferimento per il grosso del lavoro in salita in appoggio a Ivan Basso, e Cunego sarà sicuramente protagonista come già lo è da tempo, nelle gare più importanti. Insomma, direi che il ciclismo veronese gode di ottima salute. Recentemente hai partecipato, come direttore tecnico, al Giro delle Fiandre amatoriale. Un altro settore interessante e in costante crescita è quello amatoriale. C’è una gran voglia di emozioni, di mettersi in gioco anche senza essere nel circuito professionistico, e non c’è niente di meglio che partecipare a queste ciclosportive conosciute in tutto il mondo, che grazie alla loro popolarità e importanza storica nel calendario stanno sempre di più diventando una sfida anche per le persone “normali”. Per fare un paio di esempi, il Giro delle Fiandre era alla 95° edizione, e il Paris-Roubaix quest’anno festeggerà l’edizione n° 109. Il mio ruolo al Fiandre è stato quello di dare pochi consigli, semplici ma importantissimi, su come ci si deve alimentare nei tortuosi 260 km del percorso, su come si pedala sul pavé, su come si affrontano i muri. Poi ci sono le questioni tecniche: che tipo di materiale usare in corsa, a quanto vanno gonfiate le gomme, che sezione di gomma usare... Ora è questa la mia attività, promuovere e organizzare le trasferte verso queste emozionanti sfide, mettendo a disposizione dei partecipanti la mia esperienza. Francesca Castagna

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campioni di ieri

La carriera Eros Poli (Isola della Scala, 6 agosto 1963) è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 1991 al 1999. Pur avendo vinto a Los Angeles l’oro olimpico nella cronometro a squadre, è principalmente noto per la vittoria in solitaria nella tappa del Tour de France 1994 che attraversava il Mont Ventoux. In quell’occasione riuscì a conservare un minimo vantaggio nella scalata dopo essersi presentato con oltre 20 minuti di vantaggio ai piedi della stessa: l’evento fu straordinario per un atleta dal fisico imponente, abituato a tirare le volate a Mario Cipollini.

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pallamano

Esordio da protagonista in serie A2

Pallamano Dossobuono: la matricola terribile

Intervista con mister Cazzadori, uno degli artefici del grande campionato in serie A2 della neonata società. Il futuro? Da costruire. Per stupire ancora vo adesso è quello di far crescere le radici piantate quest’anno.

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a Pallamano Dossobuono, nata meno di un anno fa, è stata protagonista di una stagione in serie A2 a dir poco sorprendente, sfiorando l’impresa chiamata promozione. Quali prospettive quindi per il futuro? Progetti ancor più ambiziosi o proseguire con il consolidamento? Ne abbiamo parlato con l’allenatore Stefano Cazzador, che con la sua esperienza ha saputo gestire al meglio un gruppo composto da giovani promesse e da atleti di esperienza. Innanzitutto Stefano raccontaci un pò la storia della Pallavolo Dossobuono… La società è giovanissima, non ha nemmeno un anno. Nasce dal desiderio del gruppo che aveva conquistato la serie A2 a Vigasio nel 2008 di non sprecare il patrimonio tecnico e di passione che si era creato negli anni con le due salvezze consecutive e che sarebbe andato perso visto il ridimensionamento del programma di Vigasio. Alla fine della scorsa stagione atleti, allenatore e dirigenti fondano la nuova società, autotassandosi per iscrivere la squadra nell’attesa di cercare gli sponsor che potessero garantire la disputa della stagione. Un progetto a prima vista un po’ folle, una scommessa vera e propria, ma che a questo punto della stagione si può orgogliosamente dire che è stata vinta. Il passo successi-

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Da dove provengono gli atleti e come vengono gestiti a livello campo e societario? Il gruppo più consistente degli atleti è di Dossobuono, ed è figlio di un progetto a livello giovanile che ho iniziato alcuni anni fa. Altri giocatori vengono dall’esperienza del Cus Verona, società gloriosa - vincitrice di uno scudetto nel 1972, agli albori della pallamano in Italia - ma che ha chiuso l’attività nel 2005. L’obiettivo è stato quello di mettere assieme i migliori e i più motivati elementi di queste due realtà per formare un gruppo giovane, che potesse crescere nel tempo e raggiungere risultati sempre più importanti. Cosa che abbiamo fatto e che stiamo ancora facendo. Sul campo lavoro io, coadiuvato dal preparatore atletico e mio allenatore in seconda Stefano Morandini. A tenere le redini della società dal punto di vista amministrativo c’è il presidente Simone Mamone, mentre Alessio Furlan, dirigente accompagnatore della prima squadra si occupa delle questioni burocratiche cui ogni team deve adempiere. Alla prima squadra si aggiungono le due giovanili, l’Under 18 e l’Under 14 cui è affidato il lavoro di formazione e sviluppo dei giovani in vista del loro approdo in serie A2, un lavoro che vogliamo che sia prima a livello umano e poi a livello tecnico. Come società neonata ad inizio stagione potevamo essere in difficoltà con il settore giovanile, per questo dobbiamo abbiamo stretto accordi con l’ANSPI Quinto per quanto riguarda l’Under


pallamano 18 e con la Pallamano Olimpica Dossobuono per l’Under 14. Come valuti la stagione 2010-2011? La stagione non possiamo che considerarla positiva, soprattutto viste le premesse. Il risultato contro l’Oderzo non cambia il giudizio complessivo di un’annata che è stata decisamente sopra le attese. Chiaro che l’appetito vien mangiando, ma i nostri obiettivi di inizio stagione sono stati centrati: volevamo disputare un campionato tranquillo e ci siamo poi trovati a vincere la regular season, conquistando la salvezza matematica già a dicembre. Purtroppo poi abbiamo avuto un calo di intensità e nella seconda parte di stagione le cose non sono andate bene come all’inizio. Tutto sommato, alla fine, siamo molto soddisfatti. Com’è il movimento della pallamano veronese? In provincia ci sono cinque società tra maschile e femminile. Nel maschile oltre a noi che abbiamo più di 50 atleti tesserati, ci sono il GSA Povegliano che disputa il campionato di serie B e l’ANSPI Quinto che si occupa prevalentemente del settore giovanile fino all’Under 16. Il Quinto organizza anche uno dei più importanti tornei giovanili d’Italia, il Trofeo Topolino che si disputa ogni anno a metà maggio. Per quanto riguarda il settore femminile c’è una squadra in serie A1, la Scaligera Vigasio che è appena stata retrocessa, e la Pallamano Olimpica Dossobuono che invece ha appena conquistato la promozione nella massima categoria e che può vantare un vasto settore giovanile con oltre 100 atleti nelle varie categorie. In totale credo che ci siano oltre 300 atleti tesserati nelle varie realtà, senza contare allenatori, dirigenti ed accompagnatori. E a livello giovanile la pallamano è praticata? La pallamano, come tutti gli sport “minori”, è un po’ in difficoltà nel reclutamento di base di fronte al calcio. Devo dire però che nel nostro bacino d’utenza, la zona di Dossobuono, la parte sud del comune di Verona, il lavoro svolto nelle scuole porta ad una buona risposta. Alcuni atleti della prima squadra frequentano l’università di Scienze Motorie e possono quindi portare avanti progetti di collaborazione con le scuole elementari e medie con le dovute competenze. Chiaro che per appassionare i bambini bisogna innanzitutto farli giocare e divertire e questo è un po’ il nostro metodo di lavoro, cerchiamo di insegnare la tecnica individuale di base con programmi appositi e poi li facciamo giocare il più possibile. Per tutto il resto ci sarà tempo se decideranno di continuare.

ficio enorme, infatti una delle cose che maggiormente ripeto ai ragazzi, e che naturalmente riguarda anche me, è che dobbiamo essere più professionali dei professionisti, anche se, naturalmente, questo non è così facile. Prospettive per la prossima stagione? Per quanto riguarda il lato agonistico della prima squadra ovviamente non possiamo che cercare di migliorare il risultato di questa stagione, anche se manca ancora una partita e il verdetto definitivo deve ancora arrivare. Più in generale c’è da approfondire il radicamento in paese, ma già dall’inizio di quest’anno le cose sono migliorate: la nuova tensostruttura costruita dietro al palazzetto di Dossobuono ci ha fatto smettere di girovagare per la provincia per trovare gli spazi di allenamento. Durante l’estate la struttura provvisoria che c’è adesso sarà sostituita da una definitiva che sarà ancora più bella e confortevole e che sicuramente contribuirà a far crescere il movimento, soprattutto a livello giovanile. Per quanto riguarda la risposta del pubblico, è una delle cose di cui siamo stati più soddisfatti quest’anno: abbiamo sempre avuto una presenza buona e costante per tutta la stagione, fino ad arrivare al picco della prima gara di poule promozione quando il palazzetto era completamente pieno (circa 500 persone) e il calore del pubblico ha trascinato la squadra alla vittoria contro l’Oderzo. Ultimo, ma non meno importante, gli sponsor, che sono la vera benzina, assieme alla passione, che fa andare il nostro motore. Quest’anno siamo riusciti a creare una nuova società, ottenere risultati e iniziare a lavorare sul settore giovanile con un budget ridotto all’osso. Dalla prossima stagione speriamo, oltre che a confermare tutte le sponsorizzazioni che abbiamo avuto in questa stagione, di riuscire a coinvolgere altre attività produttive, meglio se del territorio, per sviluppare il lavoro, a partire dai giovani che sono il vero futuro. Alberto Cristani

Stefano Cazzador: quando e come diventa allenatore? Il passo è comune per quasi tutti gli allenatori, la volontà di rimanere nello sport che ti ha formato, che ti ha dato soddisfazioni come atleta e al quale ti lega soprattutto una grandissima passione. Posso garantirti che conciliare il proprio lavoro (export manager) con quello di allenatore è un sacri-

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medicina dello sport

Tre centri specializzati per gli sportivi

Bernstein: la competenza a servizio dello sport Giorgio Pasetto, responsabile dei centri Bernstein di Verona, Domegliara e Zevio, ci racconta il segreto del suo successo. Quando la passione per sport diventa una mission

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Info:

Bernstein@Lab www.centrobernstein.it gpasetto@centrobernstein.it 045/8300454

ntervista esclusiva a Giorgio Pasetto, dottore in Scienze motorie e osteopata, responsabile - insieme al dottor Andrea Zauter - dei Centri Bernstein. Quando la passione per lo sport diventa una professione, una “mission” da realizzare con la massima professionalità e attenzione, sia che si parli di campioni affermati che di sportivi amatoriali. Bernestein nasce a Verona nel 1996 con un centro dedicato alla rieducazione e fisioterapia. Negli anni abbiamo ampliato l’offerta e la gamma dei nostri servizi con piscina, centro benessere e altre specializzazioni che abbiamo poi replicato nelle sedi di Domegliara e Zevio. Tre sedi per essere il più vicino possibile agli sportivi veronesi e per dare a tutti, sia che si parli di sportivo di eccellenza o amatoriale, un servizio di alto livello possibilmente a costi contenuti.

centri Bernstein? I centri Bernstein, oltre a garantire terapie di ultime generazione come le onde d’urto, la tekar terapia, l’ozono terapia – per citarne alcune - hanno un approccio multidisciplinare nei confronti dei nostri assistiti. Da noi lavorano fisioterapisti, ortopedici, massoterapisti, fisiatri, dottori in scienze motorie ed estetiste: questo ci permette di affrontare le situazioni in modo mirato. Da noi è bandito il motto “faccio tutto io”! Negli anni avrà visto e curato tantissimi atleti: ne ricorda qualcuno con particolare affetto? Si, mi fa piacere ricordare il nostro sindaco Flavio Tosi grande sportivo e ottimo atleta - ed Eugenio Corini, che grazie alle nostre cure è riuscito a superare gravi infortuni e ritornare a giocare ad alti livelli.

Quali sono nello specifico i servizi dei Centri Bernstein? A Verona, presso la sede storica, proponiamo in pratica tutta la gamma dei nostri servizi: rieducazione, fisioterapia, ginnastica posturale, riabilitazione in pisicna, fitness, centro estetico e centro benessere. Nel centro di Zevio, quello un po’ più piccolo, lavoriamo prevalentemente sulla rieducazione, la fisioterapia e la ginnastica posturale. La sede di Domegliara, è quella più medicalizzata, potendo contare su attrezzature per la diagnostica che ci permettono di realizzare, per esempio, visite per idoneità sportiva, radiografie ed ecografie, oltre a fisioterapia e fitness.

Dottor Pasetto, in conclusione, come definire i Centri Bernstein? I Centri Bernstein mi piace definirli delle botteghe artigianali gestite, con professionalità: una bottega d’arte rinascimentale dove nulla è lasciato al caso ed il risultato finale è un piccolo-grande gioiello. Che nel nostro caso è la salute dei nostri.

I Centri Bernstein sono un punto di riferimento per lo sport veronese: ci vuole elencare le collaborazioni che avete stretto negli ultimi anni? Tra le società sportive veronesi di spicco mi piace ricordare l’Hellas Verona e il Chievo Verona per il calcio, la Tezenis nel basket, la Marmi Lanza e il Verona Volley femminile per la pallavolo e il Valpolicella rugby. Non dimentico però le numerosissime realtà dilettantistiche che hanno, ovviamente, la stessa dignità e attenzione delle eccellenze. Inoltre personalmente sono consulente osteopata e biomeccanico la Nazionale professionisti di golf. Insomma siamo nello sport a 360°. Tante le proposte e i centri specializzati a Verona dedicati al mondo dello sport. In cosa si differenziano i

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Alberto Cristani


medicina dello sport

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pattinaggio

Un interessante vademecum

Il pattinaggio: istruzioni per l’uso Uno sport che coniuga equilibrio, agilità e resistenza. Il pattinaggio conta a Verona un numero importante di praticanti ROLLER: GUARDO AL PREZZO O ALLE CARATTERISTICHE? Prima di acquistare un paio di pattini, il passaggio fondamentale è cercare di capire quale uso se ne intende fare. Esistono molti modi di interpretare il pattinaggio e, per ogni specialità, esiste un modello di roller adeguato. Rimanendo sul generico e, soprattutto, prestando una particolare attenzione al mondo dell’infanzia, generalmente più esposto al rischio di acquisti sbagliati, possiamo dire che è fondamentale fare una buona scelta. Pattino economico non è sinonimo di un buon affare, anzi, il prezzo inferiore alla media dovrebbe essere un campanello d’allarme. In alcuni luoghi propongono roller a soli 20 euro, beh, di certo non possiamo aspettarci caratteristiche o prestazioni di buon livello “a bordo” di qualcosa di troppo economico. Il consiglio è di non spendere meno di 50 euro, per avere la certezza che il pattino in questione non è un semplice gioco. Le ruote devono essere in poliuretano espanso, e non in plastica, come si vede la maggior parte delle volte. Le prime sono più “morbide”, le seconde, a differenza, sono invece dure. Le ruote di plastica sul pavimento non hanno attrito, e riducono la stabilità soprattutto in curva, oltre a non assorbire affatto le vibrazioni, facendo diventare la pattinata (soprattutto su asfalto) un antipatico fastidio ai piedi. La “pantofolina” interna deve essere di sostanza, e non una sottile membrana di tessuto, altrimenti le vesciche ed i dolori ai piedi si faranno presto sentire. I pattini, infine, andrebbero acquistati nei negozi di articoli sportivi o presso le società di pattinaggio, non al supermercato.

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ROLLER: QUALI LE SPECIALITA’? Come per l’atletica leggera o il nuoto, il pattinaggio a rotelle ha una miriade di discipline fra loro diversissime, ma che hanno nelle rotelle un comune denominatore. Fra le più comuni e praticate troviamo: 1) Pattinaggio artistico e derivati 2) pattinaggio velocità e maratona 3) hockey (sport di squadra) 4) roller soccer (sport di squadra che assomiglia al calcetto) 5) freestyle e derivati (slalom coi coni, salto in alto, Roller cross “gimkana”) 6) versioni estive dello sci alpino come downhill (discesa libera) e skate slalom (paletti) 7) aggressive skating (rampe, salti e acrobazie urbane) ROLLER: CONSIGLI UTILI PER PRINCIPIANTI…E NON SOLO! Il primo passo è iscriversi ad una scuola di pattinaggio, dove potremo apprendere tutte le nozioni base necessarie per iniziare almeno a stare in equilibrio. Si possono addirittura utilizzare i pattini a noleggio, che spesso alcune scuole mettono a disposizione dei nuovi allievi. Passo secondo, per procedere all’acquisto dei pattini è consigliato parlarne con il maestro, che sarà sicuramente in grado di indirizzare l’allievo verso la scelta migliore. Indossare sempre le protezione, soprattutto quando si è alle prime armi. Quindi dotarsi di caschetto, ginocchiere, polsiere e protezione per i gomiti. Per i primi tempi sarebbe indicato procurarsi anche un “crash pad”, ovvero un pantalone rinforzato con plastiche e gomma, utile per proteggerci da brutte cadute. Una volta preso il via, prestate molta attenzione all’andatura, è facile cadere all’indietro, ma c’è un trucco: pattinare tenendo sempre le mani sulle ginocchia, come fossero ad esse incollate. Info: www.rollershow.it - max@rollershow.it Max Bavieri è anche su Facebook Elena Bazzoni

sport in pillole - GalAmatori 2011 Giovedì 5 e Venerdì 6 maggio 2011 Verona ha ospitato gli eventi Fuori-Fiera tra cui la premiazione dei best del campionato amatoriale CSI di Verona. In occasione di Solarexpo 2011, l’associazione culturale Apolid Group ha proposto diversi eventi esclusivi per scoprire la città di Verona. Le Porte di Verona hanno ospitato gli incontri Fuori-Fiera per assaporare emozioni visive, culinarie e sociali. L’atmosfera suggestiva dei capolavori architettonici veronesi, allestiti e riscaldati per l’occasione, sono iniziati dalla prima serata a Porta Vescovo con un’esposizione di capi di abbigliamento ed oggetti creati con elementi di scarto riciclati: Reciclarte, dall’idea di INKLAB e degli allievi della Fashion Ground Academy. Il sottofondo musicale di suoni soul, funky e blues anni 60-70-80 a cura del gruppo veronese Arabesque. hanno allietato l’evento. Venerdì 6 maggio Fuori-Fiera ha proposto a Porta Palio una serata all’insegna della sportività con le premiazioni del “GalAmatori 2011” evento , dedicato alle squadre più meritevoli sotto l’aspetto sportivo e sociale che hanno partecipato al campionato amatori CSI. Una particolare premiazione inolte all’assessore allo Sport, al Tempo libero, all’Ecologia e all’ambiente del Comune di Verona Federico Sboarina, in merito al più grande impianto fotovoltaico d’Italia su una struttura sportiva, presente sulla copertura dello Stadio Bentegodi. Giuria d’onore composta inoltre dal presidente del CONI l’arch. Stefano Braggio, dal vicepresidente del CSI di Verona Bruno Monaldi e da Stefano Bianchini Presidente della Federazione Italiana Pallavolo Comitato Provinciale di Verona. Obiettivo principale della serata - oltre alla premiazione delle migliori formazioni e dei giocatori - promuovere il fair play. “La maggior parte dei giocatori del campionato amatori - spiega Francesco Modè, presidente dell’Associazione culturale Apolid Group, promotrice dell’evento - sono padri di famiglia. A volte capita che, per svariati motivi comunque non giustificabili, durante le partite saltino i nervi con effetti poco edificanti. Ecco che questa iniziativa vuole stimolare e responsabilizzare soprattutto i genitori-giocatori, affinchè il loro fair play, oltre che ad essere un atteggiamenti rispettoso nei confronti degli avversari e degli arbitri, sia un esempio per i propri figli che, molte volte, sono a bordo campo ad assistere alle partite”. “Auspico - conclude Modè - che il GalAmatori possa diventare un appuntamento fisso per il futuro del calcio amatoriale, un momento di festa e di aggregazione per i giocatori e le loro famiglie”. La serata è stata anche l’occasione per fare un brindisi finale, con il quale è stato lancaito il nuovo invito di Fuori- Fiera per le manifestazioni fieristiche e per Solarexpo 2012. Info: www.fuori-fiera.com

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basket

Oggi come ieri, tante squadre e tanti bambini

Verona Basket: dal 1987 protagonista sottocanestro

Verona Basket non si ferma al glorioso passato ma oltre che guardare al presente, sfrutta l’esperienza fatta in questi anni per migliorare e crescere ancora

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anni sono passati dall’agosto 1987 in cui un gruppo di Allenatori e Dirigenti costituirono Verona Basket. Tra questi ricordiamo Curti, Barba, Celebrano, Petterlini, ma anche altri giovani Allenatori e Dirigenti che, con il loro entusiasmo, contribuirono a creare le basi della Società. Oggi siamo nell’anno sportivo 2010/2011 e tanta acqua è passata sotto i ponti dell’Adige (raffigurazione di ragazzi, allenatori, dirigenti e famiglie che hanno frequentato in questi 24 anni Verona Basket), ma oggi come ieri, Verona Basket prosegue la sua attività cercando di qualificare il Settore Giovanile, partendo già con basi solide dal Minibasket. Oggi come ieri, tante Squadre Giovanili e tanti bambini al Minibasket: Sei Squadre Giovanili: Under 19, Under 17 (2 squadre), Under 15, Under 14, Esordienti, più la Serie D Regionale, con 110 tesserati. Quattro Centri Minibaket sparsi per la città (VB Centro, Borgo Roma, San Massimo e Saval) con 180 bambini Ben 5 squadre rappresentative nei Trofei Minibasket: Aquilotti NBA (2 squadre), Aquilotti Free Game (1 squadra), Scoiattoli (2 squadre) Tre Corsi Scolastici con 45 bambini Staff di circa 25 adulti tra Allenatori e Dirigenti Un’attività così vasta può essere sviluppato solo con organizzazione e professionalità, e l’attività di questi 24 anni è testimonianza precisa. Il percorso proposto ai tesserati negli anni, ha l’obiettivo di portare i ragazzi alla consapevolezza di una scelta sportiva seria ed impegnata. Chi prosegue il percorso, iniziato nel Minibasket, completa la sua qualificazione in Verona Basket nella Prima Squadra (che da anni partecipa a Campionati di Serie D o C Regionale). Anche quest’anno l’ossatura della prima squadra è costituita quasi tutta da giocatori cresciuti nel Settore Giovanile, nove dodicesimi della rosa lo confermano. Inoltre l’età media della squadra raggiunge appena i 21 anni. Il Consiglio Direttivo della Socie-

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tà costruendo una struttura capace di consentire la programmazione pluriennale che renda ragazzi e famiglie consapevoli del programma a lungo termine proposto. Lo Staff Tecnico qualificato ed esperto, segue una programmazione che, da dopo il Minibasket, consente una crescita dei contenuti tecnico atletici individuali e di squadra, aggiornando metodologie ed obiettivi. Francesco Benedetti (Serie D e Under 19 con Luigi Lunigiani Vice Allenatore), Claudio Gastaldo (Under 17 A), Marco Puliero (Under 17 B), Riccardo Cassin (Under 15 e Under 14), Roberto Vaccher (Esordienti), Da sottolineare che tutto lo Staff Tecnico del Minibasket è costituito da personale qualificato nei Corsi della Federazione, ma ancor più da segnalare che tutti gli Istruttori sono laureati o laureandi della Facoltà di Scienze Motorie. Roberta Vesentin, Responsabile del Settore Minibasket, ha nel suo Staff Mauro Masocco, Roberto Vaccher, Luca Orbelli, Giulia Pasqualin, Carlotta Bussola e Marco Puliero. Verona Basket non si ferma a guardare indietro al glorioso passato (vedi il palmares di Campionati Provinciali o ai risultati individuali di ragazzi che hanno anche raggiunto la partecipazioni a campionati di Divisione Nazionale o la partecipazione alle varie Rappresentative Provinciali, Regionali e, per alcuni, anche Nazionali), ma oltre che guardare al presente, sfrutta l’esperienza fatta in questi anni per cercare di migliorarsi nelle proposte e nelle capacità di attuazione dell’attività, senza ansie, con la volontà di migliorarsi giorno per giorno. Verona Basket, tanta palestra e tanto impegno per crescere in modo sano e mantenere un impegno sportivo duraturo nel tempo. Andrea Etrari


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basket

Area Veronamercato, ingresso gratuito

Magic Night: la notte bianca del basket e del volley

La sera del 4 giugno l’evento clou: la partita-esibizione che celebrerà il 20° anniversario della conquista della coppa Italia della Glaxo Verona

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opo il grande successo dello scorso anno, ritorna nell’area di Veronamercato “Magic Night”, la notte bianca dedicata al basket e alla pallavolo, organizzata dall’Accademia del Basket di Sandro Boni e Roberto Dalla Vecchia. L’appuntamento è fissato per sabato 4 giugno ed avrà il momento più esaltante alle ore 22.00 quando inizierà la partita-esibizione che celebrerà il 20° anniversario della conquista della coppa Italia della Glaxo Verona (ingresso libero). In campo scenderanno tutti i protagonisti di quello storico trionfo, con in panchina coach Alberto Bucci, che affronteranno una rappresentativa di campioni che furono avversari della Scaligera Basket in quell’indimenticabile stagione 1990/91: questa formazione sarà allenata da Franco Marcelletti che, proprio in quell’annata, conquistò lo scudetto con la Phonola Caserta. Ma come è nata questa suggestiva proposta? Lo abbiamo chiesto ad un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, Roby Dalla Vecchia: «L’idea della rievocazione del ventennale della Coppa Italia è venuta a Stefano Alfonsi, che già 4 anni e mezzo fa, organizzò la famosa serata denominata “Torniamo tutti a canestro”. Abbiamo così pensato di festeggiare questa ricorrenza inserendola

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nell’ambito di Magic Night, per dare lustro alla nostra manifestazione, che è curata da mia moglie Luisa». Saranno presenti tutti i protagonisti di quello storico trionfo? «Penso proprio di sì: gli americani Shoene e Kempton hanno confermato la loro presenza, coloro che sono ancora in attività, in campo o in panchina come Frosini e Moretti, dovrebbero aver terminato i loro impegni a giugno. Coach Bucci, capitan Savio, Brusamarello, Morandotti, Marsilli e il sottoscritto ci saranno sicuramente, mentre l’unico “latitante” è Fischetto, che si trova in giro per il mondo e che non siamo ancora riusciti a rintracciare. Naturalmente, tutti si sono detti felicissimi di partecipare a questa serata». Giocherete contro una rappresentativa di giocatori della stagione 90/91 guidata da Marcelletti: chi vedremo in campo? «Abbiamo contattato tanti ex veronesi, che allora erano nostri avversari, come Bonora, Londero, Caneva, Boni, Rizzo, Zamberlan e poi altri nostri amici come Binelli, Costa, Bon, Carera, Gentile, De Pol: a breve definiremo il roster». Ci sarà anche Giuseppe Vicenzi, ritornato quest’anno nel grande basket? «Certamente e devo ringraziarlo perché ha accolto con piacere l’iniziativa, tanto che ci farà da sponsor. Sarà lui a salire sul palco con la Coppa Italia in mano!». Per il resto, come è organizzata “Magic Night”? «Alle 17.00 di sabato 4 giugno c’è l’ac-


basket la Coppa, unica squadra che la vinse partendo dalla A2. «La cosa più bella è che riuscimmo a portare a Bologna più di duemila veronesi e molti sono dovuti rimanere a casa perché non

credito della squadre partecipanti ai tornei di basket 3 vs 3 e pallavolo; alle 19.00 iniziano i tornei, che continueranno sino alle 2 di notte, con pausa di un’ora alle 22.00 per la nostra partita. Per tutta la serata saranno attivi gli stand gastronomici e inoltre ci saranno spettacoli vari, con la presenza di danzatrici del ventre e del comico Paolo Franceschini di Zelig. Alle 6 di mattina della domenica riprenderanno i tornei, che si concluderanno intorno alle 11.00, quando scenderanno in campo, come l’anno scorso, giornalisti contro autorità per un 5 vs 5 di basket. Infine le premiazioni, intorno a mezzogiorno, prima dei saluti finali». Roby, per finire, non posso non domandarti cosa ricordi di quella Coppa c’erano più biglietti. Contro Livorno vincemmo bene la semifinale, ma l’impresa la realizzammo in finale dove battemmo l’Olimpia Milano, disputando un secondo tempo incredibile. Tutta l’Italia cestistica parlava di noi!». Info: www.magicsummer.it Andrea Etrari

Italia di vent’anni fa? «Fu una cavalcata incredibile, iniziata nei sedicesimi di finale con Napoli, contro cui abbiamo rischiato di uscire subito, ma poi è stato un continuo “crescendo”. Negli ottavi andammo a vincere di 20 punti a Caserta che quell’anno conquistò lo scudetto e poi al ritorno li battemmo di nuovo in casa. Nei quarti con la Virtus Bologna vincemmo di 9 in casa, ma alle “vu nere” mancava Richardson. Il pensiero comune era che, al ritorno, in casa e con Richardson, la Virtus avrebbe ribaltato il risultato, tanto più che avrebbe avuto le final four in casa. Invece dominammo la partita, che si concluse 88-110 e ci qualificammo per le final four». E, anche lì contro ogni pronostico, conquistaste

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arrampicata

Uno sport per corpo e mente

L’arrampicata, uno sport che sta sempre di più riscuotendo consensi e apprezzamenti. Una disciplina che si sta diffondendo sempre più tra i più piccoli. Una valida e ed entusiasmante alternativa ai “classici” sport...

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arrampicata, è una disciplina che sta prendendo sempre più piede, soprattutto nei bambini e ragazzi. Sempre più scuole, dalle materne alle superiori, vengono a fare o una prova o dei veri e propri corsi come CSS (Centro Sportivo Studentesco) presso il centro d’arrampicata KING ROCK. Ma... perché l’ar l’arrampicata piace così tanto? Ecco cosa hanno risposto studenti e insegnanti. Allievi≠Tutti i ragazzi hanno espresso molto entusiasmo per l’attività dell’arrampicata e soddisfazione per l’insegnamento della guida alpina e degli istruttori. Per la maggior parte di loro si tratta della prima esperienza. La maggior parte svolge un altro sport (basket, pallavolo, karate, judo, danza, ginnastica artistica, pattinaggio), ma hanno l’intenzione di tornare ad arrampicare indipendentemente dalla scuola, accompagnati dai genitori o frequentando i nostri corsi. La prima sensazione che provano è il divertimento, a cui segue l’adrenalina e la sensazione dell’altezza e del vuoto, oltre la soddisfazione personale di arrivare in cima e di avere superato una difficoltà. Molti ritengono che l’arrampicata sia utile a sviluppare fiducia nelle proprie capacità e nel compagno che lo assicura dal basso, aiuta ad avere maggiore consapevolezza del proprio corpo, a ragionare sui movimenti da eseguire, e soprattutto richiede tanta concentrazione. Chi ha ammesso di avere paura dell’altezza e di avere sensazioni di vertigine ha notato un cambiamento, un graduale aumento della propria sicurezza e fiducia nelle proprie capacità, oltre che nel compagno che lo assicura dal basso. Alcuni preferiscono la sala vertical, altri la sala boulder, che associano a un maggior sfogo e divertimento. Insegnanti Gli insegnanti hanno manifestato particolare soddisfazione nella scelta di portare gli allievi a provare l’attività di arrampicata. Hanno notato un miglioramento anzitutto comportamentale, soprattutto di quei ragazzi più agitati e istintivi. L’arrampicata esige disciplina e tranquillità mentale: se si sbaglia si pagano subito le conseguenze e in questo modo i ragazzi imparano dai propri sbagli. Questa attività è ritenuta da tutti un’opportunità per i ragazzi di conoscere qualcosa di nuovo, un’esperienza diversa dalle solite e che li aiuta a crescere. Inoltre da diversi studi universitari l’arrampicata risulta essere: - una disciplina complessa e meravigliosa, caratterizzata da significativa componente tecnica e fisica e da una importante componente psicologica. - uno sport completo dove l’unione di corpo e mente è indispen-

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sabile. Il mondo dell’arrampicata è un microcosmo dove si ripropongono in piccolo tutte le componenti essenziali della vita. C’è un costante e profondo rapporto con le emozioni, come paura e ansia, che non si possono e non si devono eliminare del tutto, ma solo mantenere entro una soglia ottimale. - emozione, gioco, amicizia, responsabilità. Significa avere un obiettivo e volerlo raggiungere con le proprie forze. E’ affrontare i propri limiti e le proprie paure e superarli. Nei bambini poi il gesto dell’arrampicata comporta un’attività globale ricca di sollecitazioni di vario tipo, in particolare permette di abituarsi a continue variazioni di equilibrio, accresce il senso dell’orientamento, fa acquistare il controllo delle mani e dei piedi in forma coordinata. I ragazzi trovano nell’arrampicata sportiva occasione di autoaffer autoaffermazione. L’apprendimento della gestualità specifica ed il superamento delle difficoltà, in un clima di collaborazione con i compagni, consentono loro di maturare una maggiore consapevolezza ed autonomia nelle proprie azioni. Nell’analisi dei valori formativi dell’arrampicare occupano primaria importanza la componente emotiva ed il controllo psico-fisico che si inducono al miglioramento con l’equilibrato e regolare esercizio di adattamento agli spazi verticali, padroneggiando le sensazioni causate dal senso di vuoto e le paure da esso generate. Info: www.kingrock.it


arrampicata I PROGRAMMI PER LE SCUOLE E I GREST DOVE: presso il centro di arrampicata “King Rock” in località Palazzina (VR),in via Ca’ di Mazzé,21. MEZZI DI TRASPORTO: Il centro è raggiungibile anche con i mezzi pubblici: linea urbana 21 e linea APT. GIORNI: gli incontri si possono fare durante tutto l’anno scolastico dal Lunedì al Venerdì (Sabato a richiesta). ORARI: si possono scegliere liberamente gli orari tra le 8,00 e le 16,30. Materne ed Elementari I bambini proveranno l’esperienza di arrampicare nella sala boulder: una sala alta massimo 4 mt in cui si arrampica senza corda protetti da un materasso che attutisce l’eventuale caduta. In questa sala sono presenti due tipologie di scivolo per rendere il gioco dell’arrampicata entusiasmante. Nell’ultima parte della lezione, faranno una prova nella sala vertical (alta 14 mt) con la corda, per provare l’emozione dell’altezza. costi: € 6,00 ad allievo per 1 h di lezione (indicativamente per gruppi di 20-24 ragazzi) Medie e Superiori La prova inizierà nella sala grande, dove gli allievi arrampicheranno assicurati da una corda, salendo 4-5 itinerari a testa. Per gli ultimi 15/20 minuti il gruppo si sposterà nella sala boulder: una sala alta massimo 4 mt in cui si arrampica senza corda protetti da un materasso che attutisce l’eventuale caduta. La prova boulder è efficace per sviluppare un maggior numero di movimenti del corpo, soprattutto relativi alla forza. costi: € 8,50 ad allievo per 1,5 h di lezione (indicativamente per gruppi di 20-24 ragazzi) Grest Si possono tenere presenti i programmi e le modalità come per le scuole e in base all’età e al numero di allievi verrà scelta insieme a noi la proposta più adatta. costi: dai € 6,00 a € 8,50 ad allievo in base al numero e alla durata L’A.S.D. King Rock Climbing organizza corsi di avvicinamento all’arrampicata per bambini e ragazzi Corso Baby Si tratta di un corso-gioco della durata di un’ora indirizzato solo a bambini di 4 e 5 anni. Mezz’ora di psicomotricità, mezz’ora di arrampicata. Tutti i lunedì o mercoledì dalle 16.40 alle 17.40 (12 incontri) Corso Kids Per bambini di età compresa tra i 6 e 8 anni. Un’ora di corso-gioco seguito da psicomotricista e guida alpina. Tutti i lunedì o mercoledì dalle 17.45 alle 18.45 (12 incontri) Under 14 I ragazzini nella fascia d’età tra i 9 e 14 anni verranno seguiti da una guida alpina per un’ora di arrampicata, ma non solo, verranno insegnati loro anche i principi della sicurezza e i nodi. Il mercoledì o venerdì dalle 17.00 alle 18.00 (12 incontri) Under 20 Un’ora e mezza di corso per ragazzi dai 14 ai 20 anni. Impareranno le tecniche dell’arrampicata, tutti i nodi e le manovre di sicurezza. Il mercoledì o venerdì dalle 18.00 alle 19.30 (12 incontri) Le guide alpine XMountain organizzano corsi di arrampicata per adulti Il corso arrampicata è rivolto a principianti o a persone che sentono il bisogno di migliorare la propria tecnica partendo dai principi base dell’equilibrio e del movimento su “placche” e terreno verticale. Il corso arrampicata è diviso in due livelli ed è attivabile per gruppi da 2 a 6 persone. Nota: con il I° livello si acquisiscono già tutte le nozioni di sicurezza per poter essere indipendenti. Dove: presso la palestra d’arrampicata King Rock, in Via Ca’ di Mazzé 21, in località Palazzina (VR) Periodo:Tutto l’anno Materiale necessario: tutto il materiale necessario è fornito da XMountain - Guide Alpine: scarpette da arrampicata, imbracatura, corde, rinvii, moschettoni, ecc. Orari e costi: I° livello – Base = € 120,00 (es. 4 allievi: 5 incontri indoor) II° livello – Avanzato =€ 120,00 (es. 4 allievi: 3 incontri indoor + 1 outdoor)

VUOI VEDERE I CAMPIONI DAL VIVO? 28-29 maggio 2011 - Campionato Nazionale Giovanile Under 20, 18, 16 4-5 Giugno 2011 - Coppa Italia, un’occasione per incontrare atleti di livello nazionale

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scuola

Secondo corso di giornalismo alle Seghetti

Paolo Vanoli: un futuro a tinte Azzurre L’ex campione di Parma, Fiorentina e Hellas Verona è stato intervistato dagli studenti delle scuole Seghetti. Va a Sofia De Pasqual il premio della redazione di sportidpiù

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a Redazione di sportdipiù ha organizzato la seconda edizione del corso di giornalismo sportivo all’Istituto Seghetti. Le lezioni tenute dai nostri Alberto Cristani ed Alessandra Rutili erano rivolte agli studenti del biennio. Oltre alle lezioni teoriche gli alunni hanno simulato due interviste una con il giornalista televisivo Gigi Vesentini e con l’allenatore ed ora osservatore della Nazionale Italiana Paolo Vanoli. Tutti gli studenti del corso hanno preparato un elaborato, il migliore a nostro parere è stato quello che pubblichiamo in questa pagina. Per Sofia De Pasqual si aprono le porte della tribuna stampa di un evento sportivo che seguirà come inviata di sportdipiù. L’ex calciatore Paolo Vanoli , nato a Varese il 12 agosto 1972, ha fatto visita ai ragazzi del corso di giornalismo sportivo dell’Istituto Seghetti. Si è presentato in aula accompagnato dal Prof. Andrea Totolo , per poi iniziare subito la chiacchierata con gli ansiosi ragazzi. Ecco l’intervista: Prima di cominciare a giocare a livello agonistico, dove giocava? Ho iniziato a giocare a calcio nella squadra della mia città, il Varese. Qual è l’esperienza più bella che le sia capitata? Beh, sicuramente quando giocavo nei Ranger Glasgow. In Scozia sono molto fissati con i colori nazionali , un giorno mi presentai in sala Stampa con un maglione verde, che era il colore dei Celtic. Non mi fecero entrare cosi fui costretto a cambiarmi. (Ride) Ritornerebbe in Scozia? Se potessi si, per allenare. La ci sono stadi, campi, strutture fantastiche. E’ molto diverso da qui in Italia. Ritornerei anche per il fair play , per la gente e poi per lo stupendo paesaggio. Qual era il suo sogno nel cassetto? Come tutti i giocatori, giocare nella Nazionale. Durante la sua carriera ha subito una retrocessione? Si, purtroppo e per questo sono andata al Parma, dove la società mi diceva che la mia carriera era praticamente finita. Però io sono sempre stata una persona positiva e ho sempre pensato che le cose negative potessero portarmi a migliorare. E questo è quello che dicevo ai mie ragazzi quando li allenavo. Qual è la squadra straniera che più le piace? Senza dubbio il Barcellona. Ho avuto modo di seguire un allenamento e devo dire che mi ha particolarmente colpito.

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Quando ha giocato in nazionale, qual è stata la cosa più bella che ricorda? E’ stato arrivarci, raggiungere una meta così prestigiosa. Ricordo con particolare emozione la settimana che precedeva la mia convocazione. Vedevo il mio nome sui giornali ancora prima che tutto cominciasse. E a questo punto che si comincia a crederci perché è come stare in una favola. Poi quando arrivò l’ufficialità tutti mi telefonavano, amici, parenti, ogni 30 secondi squillava il telefono. Qual è stato il più bel gol che ha segnato? Il più bel gol che ho fatto è stato quello con i Ranger a Glasgow, Nel corso dell’azione il mister mi disse qualcosa in inglese, ma io non capivo (ride…). Pensavo: “Mi avrà detto: passala passala” ma io ho seguito l’istinto ed ho tirato. Un gol dai 30 metri! Ho segnato anche nella finale di Coppa Italia Parma-Fiorentina e l’anno successivo nella stessa finale solo che quella volta giocavo con la casacca della Fiorentina… Chi preferiva tra i suoi compagni di squadra? Ho giocato con grandi campioni, ma ricordo con affetto soprattutto Fuser, Cannavaro e Gigi Buffon che ritengo veramente un Campione. Se non avesse fatto il calciatore? Avrei fatto il meccanico. Quello è stato il mio primo lavoro, in realtà pulivo l’officina e ho visto ben pochi motori. Dopo il lavoro giocavo a calcio. Penso che la fortuna conti molto nella vita, perché io ho avuto una chance importante passando dalla serie D alla B. Che cosa non deve dimenticare mai un giocatore? Un professionista deve capire quand’è il momento di smettere. Io ho capito che dovevo concludere la mia carriera dopo l’esperienza in Grecia. E poi ragazzi, voi come tutti gli Sportivi, dovete capire che nel gruppo non esiste l’”Io” esiste solo il Noi. Solo l’unione permette di essere una squadra e di vincere. Cosa vuole fare in futuro? Voglio continuare ad allenare e migliorare sempre. Con queste ultime parole, Paolo Vanoli conclude la sua chiacchierato con i ragazzi del corso di Giornalismo, lasciandoli ai loro sogni nella speranza che si avverino come è capitato a lui. Sofia De Pasqual


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motociclismo

La passione corre su due ruote

Dopo un inizio di carriera eccezionale, il centauro veronese cerca il riscatto (e sponsor) nella stagione 2011

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orre l’anno 2001 stufo della solita vita Luca Gottardi, centauro veronese dalle belle speranze, decide di passare dalla moto soltanto sportiva alla moto agonistica ben più gratificante e adatta alla sua vera passione. Il confrontarsi con altri piloti vuole dire per lui superare i suoi stessi limiti e quelli degli avversari. Meglio di uno scooter per le sue tasche in quel periodo non c’era e, adattato agonisticamente e preparato a puntino, si iscrive alla prima gara al kartodromo di Cuneo. Nonostante l’emozione alle stelle Luca si classifica terzo. Un ottimo inizio che gli permette di mettersi in luce e di meritare il rispetto dei suoi stessi avversari. Gli “addetti ai lavori” lo notano, soprattutto nelle gare successive (cinque podi in altrettante gare!). Il tutto a fine stagione gli frutta il titolo di campione italiano nella sua classe e il diritto di rappresentare l’Italia nella finale internazionale svoltasi all’autodromo del Mugello. Risultato: primo posto! Luca però capisce che basta poco per passare “dalle stelle alle stalle”. La fortuna, infatti. lo abbandona sul più bello. Corre nel campionato italiano velocità e come detto prima una caduta poi il cedimento di una biella non gli permettono di battersi per il titolo. Seguono risultati parziali non esaltanti rispetto alla sua bravura. Abbandona la scarsa competitività della sua Honda 125 e si iscrive nella “tosta” R6 Cup con una Yamaha R6. Nel Trofeo che gli permette di arrivare ottavo assoluto su settanta concorrenti può essere considerato il risultato più prestigioso. Lo attende la Categoria Stock nella quale hanno partecipato i più noti piloti italiani attualmente sulla cresta dell’onda,vedi Scassa, Badovini, Savadori, Corti, Milanese, altro bravo pilota locale. A questo punto sorge un grosso problema: il portafoglio è vuoto. Per gonfiarlo c’è solo un mezzo: lavorare di più e correre meno. Gli anni a seguire fino ai tempi odierni gli permettono lo stesso di fare bella figura dove partecipa, con un sesto e un decimo posto nel campionato italiano velocità. Il tempo dedicato al lavoro è sempre più importante e gli permette di avere un ottimo impianto di benzina esso nel Paese di Garda. La passione attuale e il portafoglio al momento gli permettono di cimentarsi con le supermoto, nella fattispecie nelle cronoscalate nazionali ed internazionali.

preLuca Gottardi infatti guarda per il 2011 ad un traguardo pre stigioso, cercando la competitività anche in questa dura disciplina agonistica con l’eventuale possibilità di partecipare per il 2012 al mitico Tourist Trophy sull’isola di Man e al Pickes Pick a Colorado Spring in America Settentrionale. Perciò inizia la caccia agli sponsor, ne trova uno molto affidabile e tecnicamente valido nella amicizia di Massimo Zanetti attuale proprietario della R.T.C. di Verona, il più grande centro di tecnica e componentistica sportiva auto motociclistica veronese. Per il 2011 ci si attende da Luca Gottardi un anno pieno di soddisfazioni a cominciare dalla Coppa Radicondoli (Siena) per terminare a Bergamo a settembre. Tutto questo affinchè i fasti del passato possano tornare al più presto per Luca Gottardi, giovane, talentuoso e simpatico pilota che, per questa stagione, può avvalersi anche della “griffe” del team PnL Racing, altro importante fattore di garanzia per la riuscita della stagione agonistica 2011. Dario Spandri

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parapendio

Alla scoperta del parapendio

Emozioni tra le nuvole Uno sport utile anche per ritrovare la serenità e la pace

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iao Ragazzi! Finalmente la bella stagione è iniziata!!! Le giornate sono più calde e più lunghe che ci permettono di stare in volo piu tempo con paesaggi intrinsi di colori!!! La neve ormai si è sciolta lasciando un verde che fa sembrare il mondo uno splendido smeraldo. Il nostro gruppo di bipostisti è gia operativo per farvi conoscere la sensazione che avete sempre sognato fin da bambini… vedere il mondo dall’ alto, lasciare tutto il solito caos quotidiano e stare in un luogo dove il solo rumore è il sussurro del vento che vi darà una totale sensazione di pace e libertà! I nostri bibipostisti sono un gruppo molto unito, attento a regalarvi solo emozioni in piena sicurezza, sono tutti piloti di grandissima esperienza con alle spalle tanti anni di volo e di tandem,

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questo è un valore aggiunto perché vi faranno apprezzare ancora di più il volare. Basta una semplice chiamata e ci accordiamo per il giorno e l ora, poi una volta in decollo sarete seguiti in ogni singolo preparativo, e vi spiegheranno tutto quello che varrà fatto e vissuto assieme. I nostri piloti vi sapranno entusiasmare a tal punto che siamo sicuri che una volta staccati i piedi da terra non vedrete l ora di farlo nuovamente…e perché no? Iscrivervi alla scuola di Extreme. Buoni voli a tutti!! Vi aspettiamo per informazioni ed altro. Yeti Estreme a.s.d. Il nostro sito: www.yetiextreme.it Tel: +39 345 8522387 P.s. siamo anche su facebook!!!!


sci

Inverno con numeri da record

Primavera: tempo di bilanci per lo sci club Edelweiss Corsi, attività agonistica, trofei e ottimi piazzamenti: un 2010 da ricordare per lo sci club veronese

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a stagione 2010/2011 si è appena conclusa e i dirigenti dello sci club edelweiss possono ritenersi pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti nei vari settori nei quali il direttivo aveva deciso di focalizzate i propri obiettivi. Per quanto riguarda i corsi di sci ancora una volta grandi numeri di partecipanti e grande entusiasmo per i 400 piccoli sciatori che hanno affollato le piste di San Giorgio, Polsa e Folgaria. Per quanto riguarda l’ attività agonistica le squadre baby, cuccioli, ragazzi e allievi hanno affrontato una stagione vittoriosa e si sono imposti nella classifica generale di società della provincia di Verona. 5 i titoli di campioni provinciali conquistati dai nostri atleti, 11 i classificati alle finali regionali ragazzi e allievi e 16 quelli classificati alla finale regionale del trofeo latte busche dedicato ai cuccioli e baby; 3 atleti hanno conquistato l’accesso alle finali nazionali del trofeo Pinocchio. Un particolare complimento ad Alessandro Sorpresa che grazie ad un ottimo campionato regionale (4° posto in slalom speciale e 7° posto in super gigante) si è aggiudicato un posto nella squadra che ha rappresentato il Veneto ai campionati italiani di Bardonecchia. Anche quest’anno lo sci club ha organizzato alcune competizioni: il Trofeo Avesani, gara in notturna a San Giorgio per ragazzi e allievi, il trofeo Lattebusche sempre a San Giorgio per baby e cuccioli. Il trofeo Gruppo Finestre si è articolato in 4 tappe sulla pista Valon di San Giorgio e ha visto la partecipazione di 80 piccoli sciatori che, dopo aver imparato i primi rudimenti dello sci durante i corsi propedeutici, sono stati invitati a partecipare a questo circuito di gare appositamente studiate per introdurre i bambini e le bambine nel mondo dell’agonismo. Un nuovo strumento didattico è stato introdotto quest’anno grazie alla

sponsorizzazione di Rossignol , per aiutare i piccolissimi sciatori nell’apprendimento di questo fantastico sport che l’edelweiss organizza, promuove e diffonde da ormai quasi sessanta anni. Ringraziamo i genitori, i bambini, gli accompagnatori e i maestri per la fiducia accordataci anche quest’anno. Arriderci all’anno prossimo. Info: www.edelweissclub.it

Marco Ballini

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sport estivi

Estate alle porte

Lo sport sotto… l’ombrellone Alcune proposte per chi vuole trascorrere un’estate di relax e divertimento a tutto…sport!

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ai come d’estate lo sport diventa parte fondamentale delle giornate di molte persone. Dopo un inverno pieno di nebbie, freddo e piogge ecco il sole che torna a splendere e a diventare compagno delle tantissime attività che si possono fare soprattutto durante il periodo estivo. Ne abbiamo elencate alcune delle principali, alcune molto conosciute ed altre meno, per dare magari un’idea a chi è ancora lì a pensare a cosa poter fare in questa prossima estate all’insegna dello sport. Sport di squadra. Si fermano i campionati di calcio ma da giugno in poi sono tantissimi i tornei estivi offerti nelle varie località, da quelli a 5, a 7 fino a 11 giocatori. Alternativa sempre più in voga, per gli amanti della “palla calciata” il Rapid Futball, un concentrato di tecnica e rapidità che si gioca su minicampi (m.6x12 o m. 8x16) chiusi da una rete parapalloni, che conferiscono alla struttura la forma di un mini stadio. Torna poi protagonista il beach volley, pallavolo da praticare in compagnia su sabbia, nei vari centri sparsi in provincia (esempio il centro sportivo di Fumane ne mette a disposizione addirittura tre…) oppure in vacanza. Quindi il basket, il beach soccer o il nuovissimo beach rugby, questi ultimi rigorosamente da praticare sulla sabbia. Poco diffuso ma c’è anche l’hockey su prato, e la pallamano che conta pochi numeri ma una passione sempre viva.

ricoli o paure ecco invece i percorsi avventura che si trovano sempre più di frequente, o le divertenti discese del rafting sui torrenti del Trentino. O ancora il canyoning, che prevede la discesa a piedi di corsi d’acqua montani, tra tuffi e scenari mozzafiato.

Assieme a loro. L’estate è anche il periodo migliore per apprezzare la natura “a bordo” dei cavalli, praticando l’equitazione a vari livelli o anche solo con semplici passeggiate tra boschi, sentieri e campagne. In vacanza. Oltre al classico e già citato beach volley, c’è anche il beach tennis che pian piano si fa strada tra le preferenza dei vacanzieri. Che

Discipline individuali. Sono moltissimi gli sport individuali che trovano in primavera ed in estate il loro periodo migliore: dall’atletica leggera con tutte le sue discipline, al ciclismo su strada o con mountain bike, dal golf al tiro con l’arco al tiro a segno. Dalla corsa, da soli o nelle tante manifestazioni previste in giro, alla vela e agli altri sport acquatici. Ecco il tennis, uno tra gli sport estivi più amati sia dagli amatori che da quelli più bravi, o la pesca per chi ama invece il relax e la tranquillità assoluta. Sport principe per l’estate è naturalmente il nuoto, da praticare nelle piscine cittadine oppure al mare in vacanza. Senza paura. Per chi ha bisogno del brivido ecco il parapendio e il paracadutismo, oppure senza spingersi così oltre l’arrampicata o la pratica delle vie ferrate in alta montagna. Per chi vuole divertirsi senza troppi pe-

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sport in pillole - Abeo...di corsa! Torna sabato 25 giugno, nel quartiere di Borgo Roma, “Noi Corriamo”, 6^ edizione del Memorial Michele Crepaldi. La manifestazione sportiva, che vedrà centinaia di podisti appassionati e atleti di fama internazionale suddivisi in varie categorie, sfidarsi lungo le vie dello storico rione alla periferia sud di Verona, è inserita nel programma di eventi della tradizionale sagra di San Giovanni Battista nella Parrocchia di Tomba Extra. Un appuntamento divenuto di grande prestigio, grazie all’impegno di tanti volontari, che anche quest’anno vedrà, al fianco degli organizzatori del circolo Noi , la V^ Circoscrizione (Borgo Roma – Cadidavid), il Comune di Verona, il Centro Sportivo Italiano, l’Unione Sportiva Intrepida e la Fondazione Bentegodi. “Oltre all’aspetto sportivo – spiega Max Bogdanic, reposnsabile dell’organizzazione – vogliamo evidenziare l’aspetto solidaristico dell’evento. Infatti i partecipanti doneranno, con le loro quote di iscrizione, un contributo di un euro a favore di Abeo, Associazione bambino emopatico oncologico. Il ricavato verrà adoperato per realizzare nuovi progetti a favore dei piccoli pazienti ricoverati nei centri ospedalieri scaligeri. Un piccolo ma tangibile aiuto per l’Associazione presieduta da Pietro Battistoni, che merita tutta la nostra ammirazione per lo straordinario impegno profuso in ambito socio- sanitario ed assistenziale”. La gara vedrà impegnati atleti di tutte le età, su un circuito di 1182 metri da percorrere più volte a seconda della categoria. Anche un gruppo di bambini e di giovani che hanno vinto la malattia grazie all’aiuto di ABEO, percorreranno un breve tratto del percorso per testimoniare come, con l’aiuto di tutti e con la solidarietà, si può tornare a correre e a vivere. Info: www.trofeokm.com

possono provare anche la canoa o il windsurf nelle tante possibilità offerte dai villaggi turistici, o addirittura le immersioni per chi è più fortunato e si trova in mari e località con fondali splendidi da ammirare. Senza dimenticare il tennistavolo o ping pong, spesso pensato solo come passatempo ma sport riconosciuto a tutti gli effetti anche alle Olimpiadi. Luca Mazzara

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psicomotricità

Quello che le parole non dicono

L’alfabeto del corpo Non educare a forza ottimo amico i fanciulli nelle varie cognizioni, ma piuttosto in forma di gioco, affinché tu sia più capace di scorgere la naturale inclinazione di ognuno, e, fa si che sia sempre vivo, in loro, il piacere creativo. PLATONE

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sistono, come avevamo suggerito nell’argomento del numero precedente legato all’analisi del tono, altri indicatori che ci consentono di sviluppare in maniera specifica degli interventi significativi, mirati per leggere attentamente il nostro corpo e che costituiscono motivo di attenzione e di analisi per la figura professionale dello psicomotricista. L’alfabeto del corpo si fonda su una componente biologica, legata all’evoluzione neurofisiologica, ed evolve nell’interazione con l’ambiente. a Psicomotricità, come disciplina, considera l’individuo nella sua globalità psicocorporea e nella sua complessità: in effetti il termine psicomotricità sottende l’integrazione armonica di “psiche” e “motricità”, quindi degli aspetti motori, funzionali, affettivi, relazionali, cognitivi, sociali. La nozione di psicomotricità è stata introdotta all’inizio del secolo scorso per sottolineare la stretta relazione esistente tra le acquisizioni motorie e lo sviluppo della psiche. Questo concetto-base, integratosi via via con le nuove conoscenze, è estremamente complesso e molto ampio tanto da poter dire che “ogni movimento è psicomotorio a partire dal momento in cui si supera l’atto riflesso, perché sotto ogni movimento c’è un desiderio, un sentimento, un’emozione, una volontà”. Prima di definirsi come campo di ricerca teorico e applicativo, la psicomotricità si riconosce, quindi, per il suo essere un’esperienza naturale del bambino e dell’uomo (per il bambino si parla di sviluppo psicomotorio, per l’adulto di stile psicomotorio). Il fondatore della psicomotricità, J. De Ajuriaguerra la definisce come la progressiva conoscenza di sè e del mondo attraverso il movimento, affermando che “la psicomotricità è un certo modo di essere al mondo”. Attraverso il movimento cosciente, pensato e vissuto prima, durante e dopo l’azione, movimento usato funzionalmente per sè e per gli altri, tanto sul piano fisico che su quello psicologico-comunicativo si dovrebbe raggiungere l’autonomia psicomotoria (che banalmente possiamo far corrispondere ad un “star bene nella propria pelle”).

Avere un corpo vuol dire Essere guardati, guardarsi, essere visibile. MERLEU PONTY, 1969 56 • www.sportdipiu.com

Nella pratica La psicomotricità, sia nei suoi aspetti teorici che nella sua prassi operativa, sottolinea l’importanza dell’esperienza corporea come base dello sviluppo dell’identità individuale, familiare, sociale, istituzionale, come espressione della vita emozionale, della strutturazione dei processi cognitivi, come organizzatore della motricità funzionale, comunicativa e relazionale, come regolatrice primaria di ogni comportamento. La Psicomotricità focalizza la propria attenzione sul corpo e sull’azione, intesa come movimento carico di significati. Questo primato del movimento e della spontaneità è il supporto dell’espressione e della creatività. In particolare, il corpo non viene visto solo come l’espressione oggettiva di funzioni da manipolare o attivare ma anche, e soprattutto, come luogo di comunicazione privilegiato attraverso il quale la persona esprime emozioni, desideri e sofferenze. La Psicomotricità si fa carico, dunque, non solo della funzione motoria ma anche del suo investimento affettivo, emozionale e relazionale dato dalla funzione tonica. Agisce specificatamente a livello del corpo tonico-emozionale (sede dei bisogni primari, delle emozioni e dei vissuti affettivi) e del corpo comunicativo, pur tenendo conto degli altri aspetti del corpo, del corpo strumentale/funzionale, del corpo cognitivo e del corpo immaginario. Chi è lo psicomotricista e a chi si rivolge Lo Psicomotricista è l’operatore che svolge, in via autonoma o in collaborazione con altre figure professionali, interventi di educazione, prevenzione e terapia psicomotoria, nel rispetto della globalità psicocorporea dell’individuo, utilizzando metodologie a mediazione corporea. In particolare: - favorisce lo sviluppo psicofisico della persona in età evolutiva e il mantenimento dell’equilibrio psicofisico della persona adulta e anziana; - aiuta a superare i momenti di crisi evolutive nelle diverse età, operando per prevenire l’instaurarsi di una situazione patologica; - interviene specificamente in situazioni di patologia conclamata, mobilizzando le risorse psicofisiche della persona e del suo contesto. La psicomotricità si rivolge, quindi, a tutte le età. È in funzione dell’età e delle situazioni che si offre l’intervento: a queste corrispondono osservazioni e proposte diverse.


psicomotricità Non cercate di riparare... ma di offrire la libertà di essere De Ajuraguerra J.

Come lavora Lo Psicomotricista si propone, in un setting preciso e utilizzando metodi e tecniche specifiche a mediazione corporea, di armonizzare, favorire o mantenere l’identità psicomotoria del soggetto attraverso l’azione all’interno di un contesto relazionale. Egli considera il movimento/l’azione non solo in termini funzionali come sintomo, ma come mezzo di espressione, di comunicazione e relazione. Attiva e favorisce nell’altro la progressiva conoscenza di sé, a cominciare dal sé corporeo e dall’ambiente, attraverso la motricità e le capacità simboliche della persona. Questi obiettivi si realizzano non in un percorso di insegnamento – apprendimento di abilità, quanto in contesti comunicativi, ove la rete di scambi rende possibile il riconoscimento dell’altro e la valorizzazione delle sue risorse. Lo psicomotricista deve essere in grado di adattare se stesso e la metodologia al soggetto o al gruppo con cui opera riconoscendo le modalità di approccio e di risposta ottimali, non tanto relativamente ai sintomi, quanto ai bisogni fondamentali che affiorano durante il processo di relazione. La specificità dello Psicomotricista sta nella competenza a comprendere e ad utilizzare nel proprio lavoro il linguaggio corporeo non verbale, in particolare tonico-emozionale. Utilizzando la conoscenza di questi rapporti e la capacità peculiare di lettura del linguaggio corporeo, in particolare nella comunicazione non verbale (movimento, tono, postura, etc.), lo psicomotricista interviene con metodologie psicomotorie con l’obiettivo di favorire, in primo luogo il processo di integrazione fra i diversi piani espressivi e conoscitivi. L’agire professionale dello psicomotricista si attua sempre all’interno di una significativa relazione operatore-utente. Quali tecniche e strumenti professionali utilizza Lo psicomotricista utilizza tecniche a mediazione corporea: attività di gioco sensomotorio, percettivo, simbolico, attività di espressione corporea e giochi di animazione, giochi musicali e ritmici, sperimentazione di modalità pittoriche e plastiche conosciute e originali , grafomotricità, rilassamento Si avvale di strumenti professionali specifici: questionari per il primo contatto (situazione, disponibilità, aspettative, conoscenze, indicazioni per l’elaborazione del progetto di intervento), osservazione psicomotoria individuale e di gruppo, profilo individuale e di gruppo, schede di verifica giornaliere e/o periodiche, schede di bilancio conclusivo, test psicomotori specifici, supervisione. La dimensione privilegiata: il gioco Lo psicomotricista, nell’applicare la psicomotricità, utilizza come dimensione fondamentale, in qualsiasi età, situazione e contesto, quella del gioco o dell’ attività ludica. Definire cosa è un gioco è difficile: è un concetto astratto ma profondamente umano, presente in tutte le culture del mondo. Il gioco, attività gratuita, produttrice di piacere immediato è assimilato all’idea d’infanzia. Parlare del gioco, di chi gioca, di come si gioca, di perché si gioca è parlare della vita stessa del bambino e, quindi, dell’uomo: il gioco

è apprendimento, mezzo d’espressione, creazione, imitazione, iniziazione, modalità relazionale. Il gioco riflette lo sviluppo ma, al tempo stesso, contribuisce alla formazione delle funzioni motorie, affettive, cognitive e sociali del bambino: è la prima cosa che impariamo a fare ed è al tempo stesso un potente mezzo per imparare. Rientrando in una finalità educativa e di sviluppo/supporto alla crescita e all’emancipazione del soggetto, il gioco o l’attività ludica sono sempre indirizzati verso obiettivi definiti, volti a rendere sempre più oggettiva l’opportunità di fare e dimensionare progetti motori nella maniera più funzionale ed economica possibile. Emanuela Caliari, psicomotricista, formatore AIFP, emanuela.caliari@ fipm.com Marco Trettene psicomotricista, marcotrettene@alice.it 3487646902 Recapito professionale: Centro di psicomotricità e rilassamento Lo spazio creativo IL MOSAICO, Via Zeila, 4/a 37131 Verona VR Tel / fax 045/972652 - 3332938623 FIPm. E’ un’associazione scientifico-professionale di categoria che non ha fini di lucro e persegue le seguenti formalità: promuovere iniziative atte a far conoscere la professione dello psicomotricista nell’ambito del territorio nazionale; ottenere il riconoscimento giuridico del ruolo professionale dello psicomotricista; costituire, attraverso i suoi organi e le sue iniziative il punto di riferimento delle istanze degli psicomotricisti per quanto concerne gli aspetti scientifici, metodo¬logici e deontologici della professione; gestire l’Albo degli Psicomotricisti, controllando titoli ed aggiornamenti per salvaguardare l’utenza. Bibliografia Argyle M., Il corpo e il suo linguaggio, Zanichelli, 1989 • AA.VV., Il corpo in gioco, Ed. Res, Verona, 2002 • Bert E., Comunello F., Nicolodi G., Il labirinto e le tracce, • Giuffrè Ed, Milano, 1988 Boscaini F., Corpo ed emozione, in ReS, n.3, • dicembre 1998 Galimberti U., Il corpo, Feltrinelli, Milano, 1983 • Gamelli I., Pedagogia del corpo, Meltemi, Roma, 2001 • • Lowen A., Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano, 1996 • Montagu A., Il linguaggio della pelle, Vallardi Ed., 1989 Stern D., Il mondo interpersonale del bambino, Bollati • Boringhieri, Torino, 1987

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progetto sportivo

Iniziativa per i più giovani

Con “Volare con i Campioni” i sogni diventano realtà Un progetto dell’’assessorato allo sport del Comune di Verona, in collaborazione con l’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva dell’ Ufficio Scolastico e l’associazione culturale Volare con i Valori

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lzi la mano chi da piccolo non ha mai sognato di conoscere da vicino il suo campione preferito. Sogni e speranze che, la maggior parte delle volte, sono rimaste tali. A volte bastava un autografo “rubato” al termine dell’allenamento per farti sentire il bambino più fortunato e felice del mondo. Partendo proprio da questo presupposto, l’assessorato allo sport del Comune di Verona, in collaborazione con l’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva dell’ Ufficio Scolastico Territoriale XII di Verona e l’associazione culturale Volare con i Valori, ha organizzato il progetto “Volare con i Campioni”, un nuovo ed innovativo concorso che offre la possibilità a ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni di vivere insieme ai campioni dello sport veronese. “L’obiettivo - spiega Matteo Lucchese, ideatore del progetto - è quello di far vivere a pochi fortunati un periodo da campioni insieme ai loro beniamini dello sport veronese di eccellenza. Allenamenti, ritiro, raduni prepartite, vita di spogliatoio, conoscere i dirigenti delle società e entrare in contatto, nei limiti ovviamente del consentito, con il mondo dello sport professionistico, sono le principali attività che i ragazzi potranno intraprendere. I fortunati vincitori del concorso potranno toccare con mano quanto da molti desiderato e vivere l’emozione di giocare e di allenarsi con i loro beniamini. Per gli sportivi sarà invece una possibilità per insegnare ai più giovani a comportarsi da campioni a 360°. Mi supportano nella gestione del progetto Stefano Bianchini, Nicola Schena e Alberto Cristani che, con le loro competenze, mi aiutano a sviluppare al meglio l’idea”. La proposta, formulata direttamente alle società dall’assessore allo sport di Verona Federico Sboarina, ha trovato subito il consenso pressoché unanime. “Un progetto - spiega Sboarina - che ha trovato subito l’interesse delle più importanti società sportive veronesi. Questo ci fa enormemente piacere perchè significa che è stato colto in pieno il senso dell’iniziativa e cioè quello di dare corpo ad un sogno che accomuna la maggior parte dei giovani sportivi. Un ringraziamento va quindi a tutti i presidenti e alle dirigenze con le quali prossimamente definiremo nel dettaglio l’iniziativa”. Proprio per non essere troppo “invasivo”, il progetto Vivere da Campioni prevede che ogni singola società decida liberamente cosa offrire - in termini di modalità e tempistica - al vincitore del concorso. Di base ci sarà comunque un kit (borsa, magliette, pantaloncini, tuta) della squadra, ovvero tutto quanto possa aiutare ad essere “della” e “nella”squadra. Per partecipare al concorso sarà sufficiente compilare una scheda che verrà distribuita nelle scuole, grazie alla collaborazione della professoressa Monica Magnone dell’Ufficio Educazione Fi-

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sica, e nell’ambito delle società aderenti al progetto, indicando generalità e squadra con la quale si vuole realizzare il proprio sogno. Ci sarà tempo fino al 30 novembre 2011 per inviare il coupon. Il 22 dicembre 2011 verranno estratti a sorte i nomi dei fortunati vincitori. Successivamente i nominativi saranno comunicati alle società che avranno tempo fino al termine della stagione sportiva 20112012 per far “volare con i campioni” i fortunati vincitori. Sportdipiù seguirà da vicino le tappe di questa nuova ed interessante iniziativa, informando e veicolando (anche sul sito www. sportdipiu.com) tutte le notizie e le novità. Ora la palla passa a voi giovani “dreamer”: volere è…volare! Hanno aderito al progetto le seguenti società: Hellas Verona F.C. A.C. Chievo Verona, Federazione Italiana Gioco Calcio, ASD C.F. Bardolino Verona VERONA CF, Verona Calcio a Cinque, FIPAV Verona, BluVolley Verona, Verona Volley Femminile, Mastini Verona American Football, American Football Verona Redskins, Sport Management, Cus Verona, Scaligera Basket Verona, Baseball Dynos, Baseball Verona Team, Federazione Italiana Nuoto e G.S. Fiamme Gialle Info: www.volareconivalori.it Marina Soave


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