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REGIONI PROVINCE COMUNI - ACURADI SABINA ORRICO

Lavori al via allo stadio San Nicola

Concluse le gare d’appalto, sono pronti a partire i lavori di ristrutturazione del San Nicola, che ne permetterà l’omologazione per il campionato di serie B.

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Sostituzione seggiolini e tabelloni, ripristino dei petali di copertura, nuova illuminazione: lo stadio San Nicola di Bari si prepara, finalmente, a tornare al pieno delle sue potenzialità. Simbolo avveniristico di Italia ’90, lo stadio San Nicola di Bari è stato un

caso principe ed esemplificativo della cattiva gestione degli appalti di quel campionato: la sua forma “ad astronave”, ambizioso progetto di Renzo Piano, rimase vittima dell’incuria e dei materiali scadenti utilizzati per la sua costruzione. I “petali” della sua copertura si sono gradualmente strappati e sono stati poi definitivamente eliminati. Come indicato dall’assessore Giuseppe Galasso in fase di approvazione del progetto di fattibilità, nell’ac-

cordo di ristrutturazione “rientrano anche diversi lavori complementari relativi alla manutenzione delle strutture metalliche a supporto dei teli e di tutta la componentistica necessaria a tenere i teli in tensione e renderli funzionali”. “Stiamo lavorando da anni per riqualificare nel suo insieme lo stadio San Nicola, che da tempo necessitava di interventi consistenti e diffusi”, ha dichiarato l’assessore allo sport Pietro Petruzzelli. “Tutti i seggiolini diventeranno biancorossi, anche quelli delle curve e della parte inferiore della tribuna ovest; i due vecchi tabelloni luminosi, ormai inutilizzati, verranno sostituiti con uno nuovo in curva sud e l'impianto di illuminazione sarà interamente con luci a led. Inoltre verranno ripristinati i 26 petali di copertura degli spalti spazzati dal vento o logorati dall'uso in questi anni. Un intervento importante che permetterà al San Nicola di ritornare alla sua bellezza originale e di ottenere l'omologazione per il campionato di serie B”.

Lo stadio San Nicola ha una capacità complessiva di 58 mila spettatori di cui circa 32 mila nell’anello superiore e circa 26 mila in quello inferiore. L’infrastruttura sportiva prevede una separazione orizzontale tra i gradoni superiori e inferiori degli spalti e una seconda separazione verticale, creata dalle 26 sezioni successive a forma ellittica, a forma di petali che si proiettano dall’esterno all’interno. L’anello di spalti è suddiviso tra superiore e inferiore; quello superiore, in origine coperto da una membrana di Teflon, è l’unica struttura visibile dall’esterno. Il progetto di fattibilità per il restyling della copertura prevedeva due ipotesi, per sostituire i 26 petali di copertura dei diversi settori e 26 petali più piccoli che fungono da collegamento. La prima ipotesi prevedeva la sostituzione dei teloni danneggiati con teli in materiale plastico PTFE composti da membrane traslucide in rete di fibra di vetro, così da rafforzarne la resistenza alle intemperie e agli sbalzi di temperatura (durata stimata 25-30 anni). Questa proposta ha dalla sua l’elevata resistenza dei materiali, ma comporta dei costi abbastanza elevati. Una seconda ipotesi prevedeva invece materiali meno resistenti e duraturi ma costi minori, con l’impiego di teloni plastici in PVC/Pvdf (durata stimata 10-15 anni).

La prima ipotesi aveva costi stimati in 9 milioni e 900 mila euro e la seconda ammontava a 6 milioni e 960 mila euro. Delle due soluzioni è stata scelta quella che garantisce una maggiore durata nel tempo a fronte di materiali più performanti: teli in PTFE in alta qualità, con rivestimento protettivo a base di fluoropolimero, di grande resistenza, lunga durata e buone proprietà estetiche. La membrana in PTFE ha anche alte qualità di trasmissione della luce, filtrando la luce naturale diffusa di giorno e creando di notte un effetto architettonico suggestivo. Ottime anche le proprietà di isolamento termico, con un basso coefficiente di trasmissione termica. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale delle curve nord e sud e delle tribune con la sostituzione delle sedute, il Comune di Bari ha partecipato al Bando Sport Missione Comune 2021, con il quale l’Istituto per il Credito Sportivo ha stanziato 25 milioni di euro per la concessione di un contri-

buto in conto interessi su mutui per impianti sportivi destinato all’abbattimento degli interessi dei predetti mutui e 130 milioni di euro di muti per finanziare gli interventi.

L’accordo quadro biennale per i lavori di manutenzione e completamento dell’adeguamento funzionale delle curve nord e sud, della tribuna ovest inferiore della tribuna stampa mediante la sostituzione delle sedute e il ripristino delle gradinate.

Gorizia

Campus scolastico in concorso

A inizio 2022 parte l’iter per realizzare un nuovo campus scolastico a Gorizia: sarà un polo che sostituirà gli attuali istituti secondari di secondo grado, Slataper e Galilei-Fermi-Pacassi.

Il progetto è stato presentato in comune a Gorizia dagli assessori regionali all'Istruzione, Alessia Rosolen e alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, con il sindaco

del capoluogo Rodolfo Ziberna, al direttore dell'Ente di decentramento regionale goriziano, Paolo Viola e alla responsabile dell'area tecnica dell'Edr (Ente Decentramento Regionale), Lara Carlot. "Diamo avvio ad un iter che proietta Gorizia nel futuro. Parte da qui, ma è estesa a tutta la regione, una nuova visione delle scuole, che attribuisce valore aggiunto ad interventi sull'edilizia scolastica in termini di sostenibilità, efficientamento energetico, sicurezza, ma soprattutto con una concezione innovativa della didattica" hanno commentato Pizzimenti e Rosolen. Un intervento simile sarà realizzato anche a Monfalcone, con il liceo Buonarroti: lo ha anticipato l'assessore all'Istruzione, illustrando la politica regionale rispetto alle strutture scolastiche che prevede una maggiore attenzione agli spazi dedicati ai laboratori per favorire il contatto con il mondo del lavoro.

Gli obiettivi della nuova edificazione sono diversi, “dal recupero di un'area abbandonata, alla realizzazione di un primo campus scolastico in regione rispondente a criteri di efficientemente energetico e sismico e di maggiore sicurezza per gli studenti e per le loro famiglie.”

Il concorso di progettazione si occuperà anche di valorizzare il vicino parco Basaglia. In quest’ottica il sindaco ha sottolineato che questo intervento, che si realizzerà tra non meno di cinque anni, porterà a un cambiamento del tessuto urbanistico e dei flussi delle utenze scolastiche per i prossimi decenni. Il costo dell'intervento è stimato in circa 12 milioni di euro. Le valutazioni sono state sottoposte all'attenzione della Conferenza territoriale per l'edilizia scolastica in occasione della presentazione del programma triennale, proponendo la realizzazione di due nuovi complessi scolastici, uno a Gorizia e uno a Monfalcone.

Dagli incontri tra Regione, Comune ed EDR è emersa l'opportunità di indire un concorso di progettazione: si individuerà così la miglior soluzione, stabilendo i costi e la realizzazione in più lotti, considerando le risorse che si renderanno progressivamente disponibili.

Edolo (Bs)

Riqualificato il centro sportivo

Si sono conclusi da poco i lavori al centro sportivo di Edolo, in provincia di Brescia, che hanno visto il rifacimento del campo polivalente e della pista di atletica. Circa 920 mila euro sono stati impiegati per la riqualificazione del centro sportivo di via Morino: la struttura conta oggi un nuovo campo di calcio, di basket e pallavolo e una rinnovata pista di atletica. Il costo complessivo dell’opera è stato finanziato per 150 mila euro con contributo a fondo perduto della Regione Lombardia e per l’importo restante tramite mutuo con l’Istituto per il Credito Sportivo. L’amministrazione comunale mette il centro sportivo a disposizione di scuole, associazioni e della parrocchia, con la quale punta a realizzare un accordo per un progetto educativo e sociale, oltre che sportivo, rivolto ai giovani del paese. Inserite all’interno del rinnovamento infrastrutturale che il comune di Edolo sta portando avanti anche in campo sportivo, le opere del centro sportivo sono state realizzate da Sibar di Rifi, in provincia di Frosinone e da Tipiesse di Villa d’Adda, in provincia di Bergamo.

Il progetto è stato redatto dall’ingegnere Francesco Tonini dello studio Tonini di Edolo e dal geometra Paolo Tonini.

Sant’Arcangelo di Romagna (Rn)

Riqualificato il parco Macabucco

È pronto il progetto definitivo esecutivo per gli interventi al Parco archeologico Macabucco di Sant’Arcangelo di Romagna, in provincia di Rimini: “un altro tassello fondamentale alla rete di parchi e piste ciclabili che crea una cintura verde intorno alla città”, lo ha definito la vice sindaca, Pamela Fussi. L’intervento al parco di via Contea prevede la riqualificazione e valorizzazione del sito archeologico è finanziato con il fondo Covid per circa 350 mila euro.

Situato sopra un terreno ricco di testimonianze archeologiche, il parco del

Macabucco sarà progettato tenendo conto del patrimonio nascosto e della sua rilevanza: per questo gli interventi avranno carattere di reversibilità. Sarà realizzato un parcheggio accessibile da via Contea, che potrà ospitare 18 auto, uno spazio portabici e un’isola ecologica. Dal parcheggio si accederà alla sentieristica ciclo-pedonale, realizzata con materiali drenanti. I percorsi condurranno verso via Palazzina per intercettare il tracciato della vecchia fossa dei mulini, verso il centro del parco e infine alla pista ciclabile lungo la Provinciale Santarcangiolese. Al centro del parco l’accumulo di detriti esistente verrà trasformato in una collina panoramica. Utilizzando il “lining out” (una tecnica di marcatura del terreno attraverso specifici elementi) verranno evidenziati i punti in cui le fornaci sono sepolte sotto il terreno, così da poterle raccontare ai fruitori del parco. Inoltre, saranno collocati a terra dei dischi di acciaio con incisi sopra delle informazioni didattiche inerenti al sito archeologico.

L’area giochi ricalcherà nelle sue forme le geometrie di alcuni magazzini e della fornace rinvenuti, successivamente ricoperti con il terreno. La collina sarà fruibile anche da persone con difficoltà motorie e avrà alla sua sommità delle sedute, dei pannelli didattici e uno scivolo per coinvolgere anche i più piccoli.

Il parco verrà dotato di arredi, aree pic-nic e di un sistema di illuminazione.

Monza

Un nuovo parco inclusivo

Si chiama Nemo il nuovo parco giochi di Monza, inaugurato in via Donizetti: non solo per ricordare il famoso personaggio del Pixar Movie per bambini, ma anche giocando con le origini del nome che significa “nessuno”, perché qui “nessuno viene escluso”. Di parchi gioco inclusivi ce n’è un grande bisogno: secondo la UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, sono poco più di 500 in tutta Italia i parchi con giochi accessibili.

Del parco Nemo di Monza avevamo già parlatonel 2018; ora è diventato realtà: “Un altro passo verso una città sempre più inclusiva, dove le differenze diventano una ricchezza”. Così il sindaco Dario Allevi ha presentato alla stampa il nuovo comparto ludico, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Il parco permette a tutti i bambini di giocare insieme, senza alcuna barriera architettonica: è un parco inclusivo con rampe multiattività, giostra rotante, giochi a molla e altalene accessibili, con pavimentazione antitrauma per la sicurezza di tutti i bambini. Ha spiegato l’assessore alle Politiche del Territorio e all’Ambiente Martina Sassoli: “Quando giochiamo siamo tutti uguali, ognuno con la propria diversità e grazie al gioco possiamo costruire una realtà in cui nessuno è escluso. È un progetto importante perché investe su un valore che spesso passa inosservato nella progettazione urbanistica: le relazioni umane”. Con questa nuova realizzazione è stata riqualificata un’area verde di 1800 metri quadrati, piantumata con alberi e cespugli. A completamento, sono stati realizzati vialetti e installati elementi di arredo urbano - panchine, cestini e fontanella, oltre all’impianto di irrigazione e illuminazione.

L’area giochi è ampia 180 metri quadrati e prevede: - rampe multiattività ad accesso facilitato; - pannelli gioco a terra, pensati per tutti i bambini; - una giostra inclusiva rotante in acciaio; - due giochi a molla oscillanti in acciaio che riprendono figure di animali; - due altalene a due posti di cui una inclusiva.

Il parco è stato realizzato grazie a un investimento privato di circa 141 mila euro.

Zanica (Bg)

Inaugurato il nuovo Albinoleffe Stadium

Con il parere positivo della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, la Lega Calcio ha riconosciuto l’Albinoleffe Stadium, ultima tappa del progetto dell’Albinoleffe Campus con il quale la società ottiene di fatto una nuova casa nel comune di Zanica. Si tratta del primo stadio di proprietà per una società in serie C, il secondo a livello professionistico in provincia di Bergamo, il sesto in Italia.

Il progetto parte nel 2018 con lo stu-

dio Tekn&co, che ha portato avanti e sviluppato un concept iniziale firmato da Battle i Roig Arquitectura, autore del Joahn Cruijff nel centro sportivo del Barcellona, da cui il nuovo stadio trae ispirazione, con l’aspetto urbanistico predisposto dallo studio Krea. Un pensiero progettuale particolarmente attento alla sostenibilità ambientale - gli impianti sfruttano l’energia geotermica per il riscaldamento e recuperano le acque piovane per l’irrigazione delle aree verdi e all’inserimento nel paesaggio. “Con grande soddisfazione siamo giunti alla conclusione di questo ambizioso intervento che dal 2018 ci ha visto coinvolti per l'ottenimento di tutte le autorizzazioni, la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori”, hanno dichiarato con entusiasmo l'Ing. Giuliano Visinoni e l'Arch. Fabrizio Crevena dello studio Tekn&co. Non è solo uno stadio, quello che si è inaugurato a Zanica, ma un vero e proprio campus, un riferimento “sociale, educativo e culturale per il territorio”, grazie all’Academy, struttura al pieno servizio degli altri 4 campi di gioco di dimensioni regolamentari per il gioco a 11 del centro sportivo, che ruota intorno allo stadio. Con una variante urbanistica per il reperimento delle necessarie aree di parcheggio, il progetto dell’Albino-

leffe Stadium dentro il Campus è stato finalizzato a realizzare prima un campo di calcio e poi una nuova tribuna da 1791 spettatori di cui 1147 locali, 513 ospiti, 10 postazioni VIP e 31 postazioni media. La copertura in struttura metallica ha un colore neutro per un migliore inserimento nel contesto. Al livello inferiore, più a ridosso del campo, ci sono i posti per la tifoseria locale e gli ospiti mentre ai livelli supe-

riori si trova la tribuna stampa e autorità e altra tribuna locale. Al piano terra si trovano gli spogliatoi e la zona infermeria, le aree tecniche. Al piano primo hanno sede aree ristoro e uffici. Al secondo piano l’area vip gode di un’ottima vista sul campo. Al terzo piano si trova l’area media per le riprese e al quarto piano le aree giornalisti. La tribuna, dimensionata per gli standard della serie C e predisposta per un eventuale adeguamento in caso di promozione alla serie B, ha un profilo nel prospetto sud molto definito e particolare, ben riconoscibile, scelto come logo e core concept dell’identità visual di Albinoleffe Campus, Stadium e Academy e ripreso anche sui seggiolini delle tribune.

Il centro sportivo UC Albinoleffe sorge su un’area di oltre sette ettari, tra i comuni di Zanica e Comun Nuovo, che dal luglio 2008 sta vivendo un processo di evoluzione costante. Nel 2008 la Società si è trasferita da Albino, acquistando i primi 51 mila metri quadrati di area a Zanica e realizzando i campi naturali e sintetici; nel 2009 è stato inaugurato il centro di

allenamento: oggi sui suoi campi in erba e in sintetico si allenano tutte le squadre del vivaio, dalla Scuola Calcio alla Beretti, oltre alla Prima Squadra. Dal 2013 al 2017 si lavora al progetto dell’Albinoleffe Campus che ingloba le caratteristiche di natura sociale, educativa e formativa. Parte il concorso d’idee e il progetto per realizzare un polo di formazione sportiva, legato alla società. Nel 2017 lo stadio di Bergamo passa da pubblico a privato e l’Albinoleffe decide di costruire il proprio stadio a Zanica, inserendolo nel progetto già avviato: la richiesta delle autorizzazioni ha seguito un iter abbastanza complesso, durato fino a metà 2019. I lavori di realizzazione sono partiti ad agosto 2019 con la prima fase della tribuna dello stadio, con l’obiettivo del completamento a fine 2020, scadenza rinviata a causa della pandemia fino al dicembre 2021.

Agrate Brianza (Mb)

Nuova pista di hockey e pattinaggio al centro sportivo

Ad Agrate Brianza, in provincia di Monza e Brianza, Hockey Agrate e la scuola di pattinaggio artistico a rotelle Pattinart hanno a disposizione una pista di hockey e pattinaggio rinnovata nella pavimentazione, all’interno della tensostruttura del centro sportivo Santa Caterina in via Dante 110.

I lavori si erano resi necessari per via del forte deterioramento della pista, levigata soltanto nell’ormai lontano 2004 e calcata da numerosi appassionati e giocatori di hockey e patti-

naggio. L’azienda Adisport ha effettuato per il Comune di Agrate la posa di un nuovo parquet e dei parapetti della tribuna, sistemando le zoccolature laterali del campo da gioco e le tre porte d’accesso alla struttura. L’ammodernamento del pavimento del centro sportivo è stato eseguito tra dicembre 2021 e gennaio 2022, con una spesa complessiva di circa 87 mila euro. Il sistema scelto da Adisport per la pista di hockey e pattinaggio del centro sportivo di Agrate Brianza è Adibasic 22, certificato FIBA, in legno massello Hevea. Si tratta di una soluzione ideale per tutti gli impianti sportivi caratterizzati da un elevato utilizzo, poiché questo sistema, con sottostruttura elastica e strato nobile di assoluto spessore, non teme l’usura. A seguire sono state realizzate le tracciature regolamentari del calcio a 5 hockey, per dare vita a un impianto polivalente.

Infine, il pavimento è stato verniciato con la vernice Skating, specifica per sport su rotelle e per le discipline fortemente usuranti come danza ed eventi extra-sportivi. Con il trattamento skating alla pista di hockey e pattinaggio di Agrate Brianza viene garantita un’elevata resistenza all’usura e la corretta aderenza per le competizioni agonistiche: un binomio indispensabile per l’efficienza della superficie sportiva nei suoi differenti utilizzi. Il trattamento da una parte funge da pellicola protettiva e dall’altra mantiene intatte le caratteristiche della superficie in legno.

Milano

Padel natalizio nel temporary club

Un temporary club per giocare a padel nel cuore di Milano: è quello che è stato installato in piazza Città di Lombardia dalla startup Z Padel Club, dopo l’esperienza estiva in Gae Aulenti sempre a Milano. La nuova location ha messo a disposizione degli appassionati il campo di padel fino al 31 gennaio scorso.

“Siamo una realtà molto ambiziosa e, proprio per questo, abbiamo dato l’opportunità agli appassionati di giocare nella stessa location in cui si sono misurati i campioni del FIP Gold”, ha spiegato Marco Maillaro, uno dei soci founder di Z Padel Club. “Per l’occasione abbiamo anche stipulato un accordo con la palestra FIT MI, situata proprio all’interno di Palazzo Lombardia, per mettere a disposizione dei giocatori gli spogliatoi e, di conseguenza, garantire loro un ulteriore comfort”. In piazza Città di Lombardia erano presenti un welcome desk, armadietti intelligenti e un campo altamente innovativo, perché utilizza la tecnologia Eyes ON che registra i match e dispone di un sistema di riscaldamento che alza la temperatura sul terreno di gioco di ben 7° C rispetto all’area circostante. Il progetto è anche altamente sostenibile perché realizzato a stampo di edilizia green: i container, di rapida installazione e veloce realizzazione, riducono al minimo l’utilizzo del cemento. Il progetto, denominato “Z Padel Christmas”, ha ottenuto il patronato di Regione Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano. Il campo è stato inoltre messo a disposizione delle scolaresche per le lezioni mattutine, in compagnia di maestri qualificati.

Livigno (So)

Aperto il centro servizi del Mottolino Headquarter

Con l’apertura della stagione invernale è stata inaugurata la prima opera privata legata alle Olimpiadi 2026: il nuovo headquarter della società Mottolino Fun Mountain, il cui interior design è firmato da Progetto CMR. Riaperto il 4 dicembre scorso, il centro servizi del Mottolino Headquarter, sulle piste di sci di Livigno, è una struttura innovativa che accoglie le attività di noleggio, deposito, ticket office - aperto anche d’estate per il Downhill - scuola di sci, negozi, tutti spazi profondamente rinnovati a cura di Progetto CMR. La nuova scala mobile panoramica si affaccia sulla hall a tutta altezza illuminata da un fronte dell’edificio completamente vetrato. Questa area centrale è dotata di grandi ledwall che garantiscono una esperienza immersiva a tutti i visitatori; attraverso i quali sarà possibile assistere a contenuti video speciali, seguire le gare e le attività free style per le quali il Mottolino Fun Mountain è famoso a livello internazionale. Il 21 dicembre èstato aperto anche il primo piano che comprende una gaming room, completa di simulatori di guida di ultima generazione, e il primo Ski Working Hub in Europa, una vera e propria business lounge per il coworking e lo smartworking, con spazi flessibili, postazioni mobili e un’ampia vista sulle montagne. Aperto infine il ristorante, il Kosmo Taste the Mountain - Livigno & AlpiNN, guidato dallo chef Norbert Niederkofler.

Grado (Go)

Al via i lavori alle terme

Sono iniziati ufficialmente i lavori di rifacimento del polo termale friulano, le Terme di Grado, che ne prevedono la totale riqualificazione e un nuovo edificio che ospiterà un nuovissimo e moderno centro benessere, progetto firmato dallo Studio Apostoli di Alberto Apostoli, attivo da oltre 25 anni in ambito ospitality, wellness e office in tutto il mondo.

Le Terme di Grado sono un centro termale all’avanguardia e la loro rivalutazione avrà un grande impatto nel rilancio turistico della città friulana, riconosciuta come località termale sin dagli inizi dell’Ottocento. Il progetto delle terme di Grado è

supportato dall’ente regionale PromoTurismoFVG, con la direzione lavori svolta da Archest.

Nel mese di dicembre 2021 è stata sbloccata la prima tranche di opere per un valore di 5 milioni di euro, che riguardano prima di tutto il risanamento conservativo dell’edificio esistente delle Terme di Grado e la prosecuzione dell’attività di progettazione del nuovo lotto, che si affiancherà alla struttura presente a completamento dello stabilimento termale. Per la seconda fase, la Regione Friuli Venezia Giulia ha già stanziato 24 milioni di euro circa.

Una volta ultimate - con una previsione di chiusura lavori nel prossimo triennio - le nuove Terme di Grado copriranno un’area complessiva di circa 32.000 mq e offriranno a ospiti italiani e stranieri un centro di eccellenza, con una vista panoramica sulla costa e sul mare. Nel lotto dei nuovi lavori alle Terme di Grado è compreso un moderno centro benessere di grandi dimensioni con area beauty, fitness e wellness.

Situata al primo piano, la Spa delle Terme di Grado progettata da Studio Apostoli di Alberto Apostoli sarà organizzata in due macro-sezioni: la zona fitness e beauty, completa di cabine per massaggi e trattamenti di bellezza e per la cura del corpo, occuperà circa 500 mq; l’area wellness, invece, si svilupperà per un totale di circa 650 mq. La zona wellness, un involucro ad ampie vetrate che si affaccia su una terrazza verde, crea un ambiente fluido in cui il confine fra indoor e outdoor è impercettibile. Per la sua progettazione, Alberto Apostoli si è ispirato agli elementi naturali e ha scelto l’acqua per la prima delle quattro aree tematiche, destinata a trattamenti umidi comprensivi di inalazioni di iodio, docce emozionali, hammam e bagno romano.

L’elemento aria si sviluppa all’esterno con aree relax e bistrot mentre il fuoco prende vita in differenti tipologie di sauna ispirate alle culture finlandese, giapponese e mitteleuropea, propo-

ste sia in indoor e in terrazza. A conclusione, l’elemento terra si apre in spazi dedicati alla distensione individuale.

Porto Tolle (Ro)

Al via il polo turistico

Il progetto di trasformazione dell’ex centrale Enel di Porto Tolle, in provin-

cia di Rovigo, è stato presentato già nel 2019 nell’ambito di Futur-e da Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nel settore del turismo outdoor. Nel mese di dicembre 2021 la stessa Human Company ha dichiarato il via del cantiere.

Completate le attività propedeutiche alla presentazione del progetto e tutte le analisi ambientali preliminari, il progetto porta avanti due attività principali: l’avvio della proposta di progetto strategico turistico di interesse regionale per la trasformazione urbanistica dell’area, in collaborazione con le istituzioni e la demolizione delle strutture dell’ex centrale Enel non funzionali al nuovo progetto. Delta Farm si svilupperà su una superficie di 110 ettari, 30 dei quali destinati ad area boschiva, con polo sportivo multifunzionale, un’area per gli sport acquatici, spazi ricreativi e percorsi esperienziali. Un centro visite avrà il compito di valorizzare le eccellenze ambientali e paesaggistiche, con una proposta food di alto livello. Nel complesso il progetto di Porto Tolle è destinato a diventare un volano di valorizzazione del Delta del Po, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale.

Il polo di Porto Tolle è un tassello del programma Futur-e di Enel per riqualificare insieme a istituzioni e comunità locali i siti di 23 centrali termoelettriche e di un’ex area mineraria in Italia. Il progetto di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, è stato individuato attraverso un concorso lanciato da Enel per la ricerca di proposte sostenibili e imprenditori intenzionate a realizzarle, per convertire il sito e creando nuovamente valore per il territorio.

Tra tutti i progetti è stato scelto quello di Human Company, “un grande esercizio di economia circolare: tutto quello che sarà tirato giù, sarà riutilizzato o riciclato”. L’investimento previsto è di 60 milioni di euro.

Comacchio (Fe)

Inaugurata la piscina

Completata a ottobre 2021, è stata inaugurata in dicembre la piscina comunale di Comacchio, in provincia di Ferrara, con il taglio del nastro da parte dei nuotatori paralimpici Karim Gouda Said Hessan e Federico Marchetti, entrambi non vedenti, il primo in forza alla società Canottieri Aniene di Roma, il secondo alla Ferrara Nuoto.

Al taglio del nastro è seguito un momento di confronto sull’importanza

di quest’opera per Comacchio e di tutta la sua comunità. “Un’impresa non comune concludere l’impianto ed aprire in un momento come questo, durante il quale una pandemia ha stravolto la vita di tutti. Esserci riusciti è già un successo”, ha affermato Luca Bosi, vicepresidente di Nuova Sportiva, la società che gestisce la piscina di Comacchio. L’assessore allo sport Emanuele Mari ha ringraziato i campioni paralimpici, per il loro “messaggio d’inclusività molto bello, una presenza (…) che dimostra che le piscine e le strutture sportive in genere sono sempre per tutti e che ogni obiettivo è raggiungibile”. La piscina ospiterà diverse attività sportive, dai corsi di nuoto per bambini e adulti al fitness in acqua. Ivan Greghi, presidente di Piscina Comacchio, che unisce costruttore e gestore, si è complimentato per l’ottimo risultato raggiunto, “grazie anche alla società nata per la realizzazione dell’opera. Tantissime le difficoltà riscontrate per addivenire alla conclusione del cantiere”. Alla società appaltatrice in origine, poi fallita, è subentrata Arco Costruzioni Generali di Ravenna, che, nelle parole del suo consigliere di amministrazione, Enea Casadei Baldelli, ha operato su un cantiere in totale degrado. “La società di progetto ha dato prevalenza alla sostanza, più che alla forma. Questo, coniugato alla compartecipazione pubblico-privato ha consentito il completamento dei lavori”.

L’impianto natatorio di Comacchio è

composto da tre vasche, una principale da 25 metri, con profondità variabile da 1,40 a 1,80 metri, omologata per gare e per la pallanuoto; una seconda vasca a profondità costante di 60 centimetri, dedicata all’avviamento al noto e una terza, di profondità 1,15-1,30 metri, per attività motorie, sportive e terapeutiche. A completamento della struttura, la piscina di Comacchio vanta anche un’area attrezzata a palestra, bar, tribuna a gradoni, spogliatoi e servizi igienici. L’involucro è in componenti metallici e lignei, ad alta sostenibilità ambientale grazie anche all’elevato spessore della coibentazione in copertura: l’edificio della piscina di Comacchio risponde in fase di progettazione ai requisiti energetici di classe A. L’illuminazione a LED fa parte delle scelte a impronta sostenibile.

In totale si tratta di 800 metri quadrati complessivi, con impiantistica interrata, aspetto che ha presentato diversi problemi a causa della falda acquifera alta. Dopo un anno e mezzo di fermo, è stato necessario risolvere problemi di infiltrazioni e ripristino delle opere in cemento armato.

Sesto S. Giovanni (Mi)

Rinnovato il bocciodromo

I lavori di riqualificazione del bocciodromo di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, sono terminati e il rinnovato impianto è ora a disposizione degli appassionati. Il progetto rientra in quello più ampio di riqualificazione dell’intero centro sportivo, attualmente in corso di realizzazione.

In tempi come questi, in cui i bocciodromi vengono dismessi e non ne vengono realizzati di nuovi, questo lavoro di rinnovamento è un punto di riferimento per gli appassionati di questo sport, come ha dichiarato il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto di Stefano. “Il nuovo bocciodromo ospiterà partite e tornei e diventerà un punto di riferimento per i tanti appassionati di questo sport. Un’altra promessa mantenuta con la città: fatti, non parole”. L-edificio, già esistente dentro il centro sportivo, era stato chiuso qualche anno fa perché non a norma; si trova all’interno del centro sportivo Falck, in via General Cantore. I lavori di rinnovamento hanno previsto il rifacimento delle superfici delle tre piste da gioco, l’installazione di

nuovi fari a led, un nuovo impianto di riscaldamento, nuove vetrate sul perimetro. È stata inoltre ampliata l’area esterna, utilizzabile per eventi e feste ed è in programma la realizzazione di un’area coperta, da utilizzare per iniziative speciali e attività sportive e ricreative. L’intervento ha riguardato inoltre la messa a norma degli impianti elettrici e delle vie di fuga, pulizie e tinteggiature generali. I lavori del bocciodromo si inseriscono in un progetto generale di riqualificazione dell’intero centro sportivo Falck di Sesto San Giovanni, che, tramite project financing, si sta occupando di intervenire su tutte le strutture: campi da tennis, calcetto, calcio a 7, area feste ed eventi. Gli interventi complessivi, divisi per fasi autonome, restituiscono all’uso ogni attività sportiva appena riqualificata.

Cassino (Fr)

Inaugurati gli impianti sportivi al Cus

In attesa dei Campionati Nazionali Universitari che si terranno a Cassino dal 13 al 22 maggio 2022, al Cus Folcara di Cassino il rettore Marco Dell’Isola ha inaugurato la struttura pressostatica dei campi polivalenti, in presenza del vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, del sindaco di Cassino Enzo Salera, del presidente del comitato organizzatore dei CNU 2022 Giovanni Betta, del presidente del Cus Cassino Carmine Calce e di numerose autorità presenti. Con i nuovi impianti sportivi, il campus Cus di Cassino diventa così un punto di riferimento essenziale per tutti gli studenti dell’ateneo interessati alla pratica sportiva, oltre che per le scuole del territorio: l’ IIS Medaglia d’oro Città di Cassino, con il dirigente Marcello Bianchi, ha simbolicamente sottoscritto la prima convenzione nel giorno dell’inaugurazione. È solo il primo tassello di una serie di strutture sportive che sorgeranno presso il Cus di Cassino, come ha spiegato il rettore Marco Dell’Isola: “Si tratta di interventi importanti: avremo anche due campi da padel e due campi da tennis. Abbiamo già il progetto realizzato, è stato già vagliato e lo manderemo in gara a fine gennaio quindi contiamo di stare all’interno della road map che ci siamo dati con il presidente del Cus Cassino”. Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, ha dichiarato il proprio impegno nel progetto esecutivo per il restyling della pista di atletica. Così ha affermato il presidente del Consiglio, Barbara Di Rollo: “Si tratta di un nuovo concreto passo nella direzione dei Campionati Nazionali Universitari previsti per la prossima primavera nella nostra città. Speriamo che la pandemia ammorbidisca la sua presa: in ogni caso Cassino sarà pronta”. Il Cus Cassino è infatti in prima linea

nell’organizzazione dei Campionati Nazionali Universitari del 2022. Rimandati nel 2021 a causa della situazione pandemica, i CNU del 2022 rappresentano il terzo appuntamento in città dopo quelli del 1998 e del 2013.

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