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Cornuda (Treviso

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DI CESARE LINO

DI CESARE LINO

Nella pagina sinistra, il lato della palestra. In questa pagina, in alto, due viste dell’area di intervento allo stato attuale. Al centro, vista a volo d’uccello lato nord. In basso, ballatoio interno. On the left page, the side of the gymnasium. On this page, top, two views of the construction area in its current state. In the middle, a bird's eye view of the north side. Bottom, internal gallery.

Premessa

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L’intervento ha origine dalla decisione dell’Amministrazione di Cornuda di realizzare un nuovo Polo Scolastico destinato ad accogliere entrambi i plessi esistenti nel Comune: la Scuola Primaria Antonio Canova e la Scuola Secondaria di primo grado A.G. Roncalli. Come illustrato nel Progetto di fattibilità Tecnico Economica predisposto dall’Amministrazione durante il 2018, valutate le attuali condizioni degli edifici che ospitano i plessi, il livello di funzionalità dei servizi scolastici che di fatto risultano dislocati in due edifici limitrofi, la posizione al centro del paese che determina difficoltà importanti sia per la gestione della viabilità che del sistema dei parcheggi, è stata intrapresa la strada della costruzione di un nuovo polo scolastico in cui unificare le sedi dei due plessi e tutti i servizi connessi. L’area individuata per l’intervento è un’area di proprietà comunale situata ad ovest del centro abitato di Cornuda e servita dalla strada provinciale che conduce a Maser, ovvero Via XXX Aprile; tale area denominata “ex salumificio Becher” presenta una superficie complessiva di 16.000 mq sulla quale insisteva uno stabilimento produttivo di circa 58.600 mc che, dopo l’acquisizione da parte dell’Amministrazione a seguito di asta fallimentare, è stato demolito con conseguente bonifica ambientale delle aree. Allo stato attuale l’area si presenta quasi totalmente libera dai fabbricati preesistenti ma vi si trovano depositati cumuli triturati di macerie idonee al reimpiego nei futuri lavori di realizzazione del complesso. Il nuovo polo scolastico di Cornuda sarà destinato all’attuale popolazione scolastica dei due plessi ovvero 225 allievi della scuola secondaria di primo grado e 375 della scuola primaria; il complesso ospiterà anche una palestra omologata Coni fino alla serie regionale della pallavolo e un auditorium per 200 persone. Tali servizi saranno aperti all’uso comunitario in modo da trasformare il complesso in un vero civic center in grado di offrire servizi indipendenti dal funzionamento dei plessi scolastici e aperto a tutta la città. L’intervento di realizzazione del complesso è stato suddiviso in due stralci di attuazione che corrispondono alla realizzazione della scuola secondaria con palestra ed auditorium, per quanto attiene il primo stralcio, e alla scuola primaria per quanto attiene il secondo. La realizzazione complessiva del polo comprende anche la nuova configurazione della viabilità di accesso al lotto e delle relative aree di sosta; la ripartizione di tali aree nei due stralci di attuazione, di fatto pubbliche ed esterne all’area scolastica, è stata individuata in modo da rendere completamente funzionale l’edificio del primo stralcio e tutte le aree esterne di pertinenza.

Descrizione dell’intervento

Il progetto per la realizzazione primo stralcio del Polo scolastico di Cornuda consiste nella realizza-

zione della nuova scuola secondaria di primo grado completa di due importanti spazi quali palestra e auditorium. Finalità del progetto è stato l’approfondimento dei seguenti aspetti: . ottimizzazione del progetto architettonico al fine di rispondere alle esigenze tecniche nate dal quadro esigenziale esposto dalla Committenza e dagli utenti finali del prodotto; . definizione delle strategie per la sostenibilità ambientale, energetica ed economica dell'edificio al fine di realizzare un edificio efficiente e sostenibile, capace di garantire l'ottimizzazione degli aspetti legati al funzionamento tecnologico dell'insieme, il contenimento dei costi di costruzione e di gestione, nonché dei tempi di realizzazione. Il progetto del primo stralcio d’intervento nasce da una riflessione sul funzionamento dell’intero comparto a seguito dell’inserimento di entrambi i plessi scolastici. L’idea, condivisa con l’Amministrazione e con la Dirigenza scolastica, che ha ispirato l’impianto, è stata quella di creare un campus che si sviluppasse attorno ad un parco urbano, restituendo una nuova immagine ad un’area che è sempre stata occupata da costruzioni di tipo industriale nell’assoluta assenza di verde; l’andamento dei volumi attorno ad un nucleo verde ripristina la connessione tra l’insediamento e il paesaggio collinare appena sovrastante il limite della strada provinciale e gli edifici cercano forme e sviluppi planoaltimetrici che scardinano l’idea monolitica e tradizionale dell’edificio scolastico per dialogare con l’ambiente e soprattutto con la comunità che non sarà più solo quella dell’utenza strettamente scolastica.

L’ambito di intervento presenta importanti criticità che non permettono, nemmeno in questa fase, di procrastinare alle fasi successive la disposizione generale dell’impianto planivolumetrico, le quote d’imposta dei fabbricati e lo sviluppo della viabilità. Il lotto si estende da nord, ovvero da Via XXX Aprile, a sud, Via Fallaci, con un importante dislivello di 3,45 metri; il dislivello si sviluppa in senso anche trasversale poiché Via XXX Aprile attraversa il lotto in direzione Maser passando da +3,55 a +1,93 in corrispondenza dell’incrocio con Vicolo XXX Aprile. La disamina di questi aspetti legati al sito è stata affrontata contemporaneamente agli input dell’Amministrazione e della Dirigenza scolastica rispetto alle varie tematiche sul funzionamento del complesso: - Realizzazione di un’area di sosta per i bus scolastici posizionata centralmente rispetto agli edifici dei due plessi scolastici; - Separazione dei due plessi e individuazione delle rispettive aree di pertinenza anche esterne; - Fruibilità indipendente rispetto ai plessi scolastici della palestra e dell’auditorium; - Realizzazione di palestra omologata Coni per la pallavolo serie regionale con dimensioni dell’area di gioco tali da contenere anche un campo da minibasket e con un’area dedicata alle tribune per il pubblico; - Realizzazione di un campo da gioco esterno; - Posizionamento della direzione didattica nel plesso della scuola primaria; - Creazione di percorsi di collegamento coperti e protetti dalle aree pubbliche ai vari ingressi del complesso.

La viabilità e gli accessi

Lo studio del sistema della viabilità è stato il punto di partenza per l’impianto volumetrico del complesso: l’area di sosta principale, quella con sosta anche per i bus, è stata disposta parallelamente a Via XXX Aprile con un’ampia rientranza all’interno del comparto in ampliamento all’attuale piazzale asfaltato: tale ampliamento avverrà grazie al reimpiego del materiale in sito che innalzerà il piano del nuovo parcheggio seguendo l’andamento, anch’esso decrescente verso Maser, della strada provinciale. L’innesto su di Via essa avviene in due soli punti: uno per l’accesso, a distanza sufficiente dall’incrocio con Vicolo XXX Aprile e uno in uscita. I posti auto ricavati sono 39 e l’area per la sosta bus prevede la sosta di due mezzi. Le aree pedonali sono ricavate lungo la Strada provinciale e ai margini dell’area di sosta in continuità entrambe con il percorso proveniente dal centro di Cornuda. È previsto un percorso di collegamento pedonale anche nord-sud posto al limite est del lotto che unisce Via XXX Aprile con Via Fallaci. Il limite del marciapiede pubblico segna anche il limite dell’area scolastica che viene recintata ed ha 3 accessi pedonali: uno in corrispondenza dell’ingresso alla secondaria, uno della primaria, e uno dell’area retrostante la palestra. Le aree pertinenziali della scuola secondaria sono chiaramente delimitate sia rispetto alle aree pubbliche sia rispetto a quelle della futura scuola primaria. Il posizionamento degli edifici ad una quota pari a 2,6 m inferiore rispetto a quello dell’accesso dalla strada principale è stato un importante input progettuale in quanto ha determinato la necessità di pensare il complesso come ai piedi di un lieve pendio formato da un sistema di rampe che garantissero la completa accessibilità di ogni ingresso. Il sistema di parcheggi che interessa anche l’area di risulta a sud, oggetto solo parziale del primo stralcio, è stato pensato a servizio del plesso della primaria che avrà il suo ingresso principale proprio da Via Fallaci nella logica di separare i flussi di accesso al polo in più percorsi. Il collegamento con Vicolo XXX Aprile determina anche un allargamento di quest’ultima sede stradale affinché possa considerarsi strada a doppio senso nei parametri della norma previsti per strada urbana di tipo F come la stessa Via Fallaci che viene ampliata, nel nuovo tratto, di circa 50 cm rispetto al tratto esistente. Le previsioni volumetriche del secondo stralcio sono puramente indicative poiché la sagoma potrà svolgersi all’interno dell’area individuata per l’intero stralcio.

Nella pagina sinistra, in alto, planivolumetrico. In basso, pianta del complesso scolastico al piano terra e al piano primo. In questa pagina, in alto, sezione attraverso il corpo aule e la palestra. Al centro, il prospetto sud-ovest. In basso, il prospetto sud con le finestre delle aule. On the left page, top, volumetric plan. Below, ground and first floor plan of the school facility. On this page, top, section through the classrooms and gymnasium. In the centre, the south-west elevation. Bottom, south elevation with classroom windows.

L’impianto generale

L’impianto si articola con una forma ad L con i lati, formate da profili frastagliati, disposti verso il confine est e verso Via Fallaci, ovvero verso sud; il volume dell’edificio si origina al limite dell’area di parcheggio

della provinciale parzialmente seminterrato in modo da ridurre la percezione della vastità del complesso arrivando dal centro di Cornuda. A partire dalla quota del parcheggio si sviluppa per raggiungere la quota d’imposta del piano terra superando il dislivello con una serie di rampe, di cui le più lunghe formano il profilo della palestra verso la corte. Un alto portico accoglie gli utenti all’ingresso dal parcheggio e li conduce ai vari ingressi del complesso che sono in sequenza: ingresso alla palestra del pubblico, ingresso all’auditorium, ingresso alla palestra degli atleti, ovvero ingresso spogliatoi, ingresso alla scuola secondaria. A partire dal taglio netto della prominenza verso il parcheggio la copertura del portico segue una sagoma flessuosa che segue la pendenza della rampa di discesa e per poi raccordarsi in vari punti all’andamento delle coperture del fabbricato in modo da realizzare un unico grande tetto a falde con geometrie complesse che seguono l’articolazione dei volumi sottostanti ma segnandoli con grandi curve verso l’alto o verso il basso.

Layout degli spazi interni

Il complesso si compone di tre oggetti , scuola, palestra e auditorium, che devono avere un funzionamento indipendente ma al contempo devono garantire le necessarie interrelazioni; palestra e auditorium sono innanzitutto spazi di servizio alla scuola e quindi deve essere garantito in collegamento diretto con gli spazi scolastici, collegamento che deve essere tuttavia sezionabile sia sotto il profilo degli accessi e della prevenzione incendi, in quanto rappresentano attività distinte e autonome, sia sotto il profilo impiantistico. La sequenza che viene a crearsi tra queste tre funzioni garantisce tale indipendenza ed interrelazione. L’impianto planimetrico della scuola è stato studiato al fine di ottimizzare l’esposizione solare delle aule che risultano tutte disposte verso sud; al piano terra si trovano 3 aule e 3 laboratori lungo tale lato mentre sui lati nord ed est, ovvero verso la corte e verso il confine si trovano i servizi, la sala insegnanti, la sala del referente di plesso, la sala assistenti e i servizi del personale oltre ad un locale tecnico. Al piano primo si trovano altre 6 aule per la didattica unitamente ad un’aula per il sostegno, l’aula di musica, la biblioteca ed i servizi igienici per gli alunni ed un locale infermeria. Tutte le funzioni si svolgono attorno ad un grande volume centrale che rappresenta l’atrio di ingresso ma anche il nucleo del sistema di connessione tra tutti gli spazi dell’edificio; una scalinata affiancata da una gradonata collega il piano terra al piano primo le cui aule e si affacciano tramite un ampio ballatoio su questo grande volume con copertura in legno a vista che lascia intravedere la complessità delle coperture soprastanti. L’auditorium si trova al piano primo ed ha un vano scala con ascensore dedicato; è un’ampia sala con 196 posti a cui si aggiungono gli oratori fino a 200 presenze preceduto da una sala con servizi ed ha

Nella pagina sinistra, pianta della palestra e degli spogliatoi. In questa pagina, in alto, sezione trasversale della palestra. In basso, sezione di dettaglio del pavimento della palestra. On the left page, plan of the gymnasium and changing rooms. On this page, top, cross section of the gymnasium. Bottom, detailed section of the gymnasium floor. l’uscita di sicurezza sul retro dell’edificio. Il collegamento con la scuola avviene tramite un locale di filtro con un piccolo deposito. Gli spazi per le attività scolastiche sono stati dimensionati come previsto nel DM. 18/12/1975Gli spazi destinati ad ufficio non stati inseriti in quanto la dislocazione della direzione didattica del plesso è prevista nell’edificio che ospiterà la scuola primaria.

La palestra

La palestra è immediatamente fruibile dal parcheggio e dalle aree esterne; è prevista la netta separazione tra flusso del pubblico e degli atleti. L’area di gioco ha caratteristiche dimensionali tali da ospitare un campo da pallavolo regolamentare; la copertura è formata da travi in legno binate che lasciano un’altezza utile sottotrave di 7,20 m. La pavimentazione dell’area di gioco della palestra Parquet sportivo in legno. L’area del pubblico, con ingresso indipendente, è occupata da tribune telescopiche retrattili per avere la massima flessibilità dell’uso anche di questo spazio e possono ospitare 150 spettatori. Le uscite di sicurezza sia dell’area gioco che di quella spettatori sono disposte su lati contrapposti: due di esse si trovano in un corridoio interrato che tramite una serie di rampe, quindi nella massima garanzia di accessibilità, conduce alla quota dei percorsi esterni sul retro della palestra. Gli spogliatoi della palestra sono dimensionati ai fini dell’omologazione Coni per serie regionale ed hanno accesso indipendente; sono formati da due spogliatoi per atleti che prevedono l’utenza di due squadre di pallavolo e due spogliatoi per istruttori/arbitri con numero 2 utenti ciascuno, e un’infermeria con bagno riservato. Il deposito della palestra è direttamente accessibile dall’area di gioco. Il pubblico della palestra anche ha servizi ed area di primo soccorso riservata. L’accesso tra la scuola e la palestra avviene tramite gli spogliatoi.

Projects New school building with gymnasium

The final project of the first part for the construction of a school complex in the municipality of Cornuda is the subject of a call for tender of the Province of Treviso, published last July, aimed at the executive design and subsequent construction of the school building and the adjoining gym.

At present the area is almost totally free from the pre-existing buildings but there are deposited heaps of rubble suitable for reuse in the future works of construction of the complex. The new school complex of Cornuda will also host a Coni approved gymnasium up to the regional volleyball series and an auditorium for 200 people. These facilities will be open to community use in order to transform the complex into a true civic center. Aim of the project was the deepening of the following aspects: - optimization of the architectural design in order to meet the technical requirements born from the demanding framework exposed by the Client and the end users of the product; - definition of the strategies for the environmental, energetic and economic sustainability of the building in order to realize an efficient and sustainable building, able to guarantee the optimization of the aspects linked to the technological functioning of the whole, the containment of the construction and management costs, as well as the realization times.

The project of the first part of the intervention comes from a reflection on the functioning of the entire compartment following the insertion of both school complexes. The plant is articulated with an L shape with the sides formed by jagged profiles; starting from the level of the parking lot, which will be raised during the enlargement phase also thanks to the reuse of material on site, it develops to reach the level of the ground floor by overcoming the difference in level with a series of ramps, the longest of which form the profile of the gym towards the court. A high porch welcomes users at the entrance from the parking lot and leads them to the various entrances of the complex that are in sequence: entrance to the public gym, entrance to the auditorium, entrance to the gym of the athletes, or entrance locker rooms, entrance to the secondary school. These between environments, in fact, must have an independent operation but at the same time must ensure the necessary interrelationships: gymnasium and auditorium are primarily service spaces to the school and therefore must be guaranteed in direct connection with the school spaces. The gymnasium is immediately accessible from the parking lot and outdoor areas; there is a clear separation between the flow of the public and the athletes. The playing area has dimensional characteristics such as to accommodate a regulation volleyball court; the coverage is formed by twin wooden beams that leave a useful height under beam of 7.20 m. The flooring of the playing area of the gym sports wooden parquet. The audience area, with its own entrance, is occupied by retractable telescopic grandstands in order to have the maximum flexibility of use of this space as well and can accommodate 150 spectators. The locker rooms of the gym are sized for the purposes of Coni approval for regional series and have independent access; they consist of two locker rooms for athletes that provide for the use of two volleyball teams and two locker rooms for instructors / referees with 2 users each, and an infirmary with private bathroom. The gym public also has facilities and a reserved first aid area. Access between the school and the gym is through the locker rooms.

Costruzione polo scolastico in comune di Cornuda (Tv) - primo stralcio

Committente: Comune di Cornuda Responsabile del procedimento: arch. Flavio Menegat Progetto definitivo: Eutecne Srl Responsabile della progettazione: ing. Federico Frappi

Gruppo di progettazione: Ingegneri Francesco Ardino, Luca Dell'aversano, Noemi Briganti, Martina Ricci, Giulia Benedetti, Edoardo Gennari, Andrea Fancelli, Michele Governatori, Alessandro Rossetti, Sonia Antonelli; architetti Olimpia Lorenzini, Luca Frappi, Vania Margutti, Debora Palummo, Gaia Rosi Cappellani, Chiara Caroli; dott. geol. Armando Grazi; dott. Antony Giardiniere

Sopra, il portico intorno alla corte con giardino.

Ristrutturazione del Palazzetto dello Sport di Varese a cura della Redazione tecnica

PROGETTO: STUDIO ASSOCIATO BRUSA PASQUÉ (ARCHITETTURA), STUDIO ACETI (STRUTTURE), SEINGIM (IMPIANTI). LOCALITÀ: MASNAGO (COMUNEDI VARESE)

Con il finanziamento da 2 milioni di euro garantito da Regione Lombardia e l’avvenuta approvazione del progetto da parte del Coni, diventa operativo l’iter per la riqualificazione e ampliamento del tempio del basket varesino, ufficialmente denominato Enerxenia Arena, ma noto a tutti come Lino Oldrini, dal nome del sindaco che lo volle negli anni ’60. La presentazione è avvenuta ai primi di dicembre con il presidente di Pallacanestro Varese, Marco Vittorelli, il sottosegretario regionale allo sport Antonio Rossi, l’assessore comunale allo sport Stefano Malerba, insieme ai progettisti Elena Brusa Pasqué e Riccardo Aceti. La descrizione che segue è tratta dalla relazione illustrativa del progetto definitivo approvato dal Coni.

In basso sulle due pagine, rendering di progetto del lato posteriore, con l’accesso al museo del basket. In questa pagina, in alto, il palazzetto allo stato attuale: l’ingresso, il retro, e l’interno.

Premessa

La Giunta Regionale Lombarda con D.G.R. n°XI/ 4381 del 03/03/2021 ha approvato un finanziamento di 2 milioni per la riqualificazione e completamento del Palazzetto e per la realizzazione del Museo della Pallacanestro Lombarda nel Palazzetto dello Sport di Varese, oltre a uffici e predisposizione di futuri servizi per la ristorazione in quanto quello esistente è inadeguato al numero di spettatori presenti. A seguito di ulteriori valutazioni, approfondimenti e di incontri con le società sportive, l’Amministrazione Comunale ha portato avanti nell’autunno 2020 un progetto per migliorare l’efficienza energetica del palazzetto tramite delibera del comune di Varese del 29/10/2020 per un importo di euro 700.000 finalizzato al rifacimento dei serramenti realizzati circa 30 anni fa per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio pubblico. Ciò premesso, la società Pallacanestro Varese ha deciso di finanziare la realizzazione del progetto definitivo per poter ottenere il parere del CONI e di conseguenza poter accedere al finanziamento regionale. È un’occasione unica per attivare una porzione del palazzetto che può vivere durante tutto l’arco della settimana (con l’intento di permettere all’impianto di vivere 365 giorni all’anno, rendendolo una struttura polifunzionale e per eventi sportivi multidisciplinari) e che potrebbe anche favorire un miglioramento di tutta l’area sportiva (e non solo) di Masnago, migliorando sensibilmente lo stato di degrado di tutto il comparto retrostante il palazzetto. Il progetto definitivo è stato approvato dal Coni in data 24 novembre 2021 con parere favorevole n.81/2021.

Funzioni esistenti e future

Il progetto di riqualificazione e completamento del Palazzetto dello Sport esistente prevede la realizzazione di uno spazio espositivo per trofei e ricordi della Pallacanestro Lombarda e sarà diviso in lotti funzionali. A progetto completato, la capienza del palazzetto sarà di 5.004 posti a sedere.

LOTTO 0 L’impianto negli anni ha subito delle modifiche all’interno degli spogliato a quota -2,65/-3,2. Tali modifiche hanno portato il palazzetto ad una parziale accessibilità da parte degli utenti DA: il progetto è occasione di rendere inclusivo il Palazzetto anche in tutti gli spazi di servizio all’attività sportiva. Fra gli altri intreventi, include quattro trasloelevatori per superare il dislivello interno ad alcuni locali realizzati nel 2012; sono state introdotte delle migliorie per rendere accessibile in autonomia i bagni degli spogliatoi e degli addetti alla sicurezza e volontari.

Sarà realizzata una rampa che consente l’accessibilità all’anello circolare esterno alla quota 0,85m e che rende il futuro museo, bookshop e uffici accessibili e raggiungibili con l’ascensore che partirà da quota 0,85 m. Infine, le gradonate del parterre vengono allontanate dal campo di gioco per la verifica della curva di visibilità dei nuovi posti aggiuntivi a quota +4,00.

LOTTO A Comprende la realizzazione dello spazio museale ed espositivo dei trofei e della storia della Pallacanestro lombarda, 7 locali riservati alle riprese televisive, per il controllo della sicurezza (G.O.S Gruppo operativo Sicurezza,) per disabili (esiste anche un locale con wc accessibile) che desiderino vedere la partita da altra prospettiva, anche tramite video, ovvero anche mini spazi per uffici per la Pallacanestro Varese, realizzazione di nuovi 63 posti a sedere in tribuna, a quota +4,00, e predisposizione strutture e locali per realizzazione di altre funzioni di supporto per gli eventi sportivi con rimodulazione della posizione delle riprese televisive, di controllo giudici e arbitri e di nuovi spazi per la stampa. Questo, in grande sintesi, sarebbe il lotto oggetto del finanziamento regionale. Lo spazio espositivo dei trofei e della memoria storica del Basket lombardo e i suoi spazi accessori (uffici) saranno ricavati nella porzione ovest non ancora ultimata del Palazzetto sostituendo le tribune prefabbricate con tre solai ad altezze diverse. In virtù di un’edilizia circolare verranno rimosse le gradinate e saranno possibilmente in buona parte recuperate e donate ad enti che ne faranno richiesta. Saranno realizzati 3 nuovi solai orizzontali rispettivamente a quota +4,00 m, +7,35, +9,25 che ospiteranno le nuove funzioni, attraverso la realizzazione di nuovi solai vincolati ai setti esistenti in cemento armato. A tal proposito, preme segnalare che gli interventi strutturali previsti (inserimento di nuove solette piane in luogo delle gradinate rimosse) non interferiscono con la validità del vigente Collaudo Statico decennale (valutazione di idoneità statica e sismica eseguita nel 2014), in quanto possono ricadere nell'ambito di “riparazione o intervento locale” di costruzione esistente secondo le indicazioni contenute nel paragrafo 8.4.3 delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” (D.M. Infrastrutture 17/01/18 e relative Istruzioni Applicative), per cui è prevista la sola verifica dei nuovi elementi strutturali localmente introdotti nei confronti della normativa vigente. I vari spazi funzionali sono divisi da partizioni leggere ma comunicanti tra loro in modo da garantire una pluralità di funzioni e un’ibridazione di usi. Il progetto sarà totalmente accessibile e inclusivo a tutti gli spazi del museo, degli uffici e dei nuovi

In questa pagina, planimetria generale a quota strada. Nella pagina a lato, piante ai diversi livelli, con l’indicazione delle fasi di lavoro descritte nel testo.

locali/uffici di servizio. Sono stati aumentati i posti a sedere aggiungendo 63 posti a quota +4,00 accanto ai nuovi locali per la gestione. Di conseguenza e per ottimizzare la sicurezza delle vie di esodo, sono state progettate 5 nuove scale di uscita di 1,20 m cad. collegate direttamente con l’esterno del Palazzetto a livello + 4,00 m utilizzabili senza interferire con i percorsi degli atleti o con altre uscite. È stato progettato e predisposto già in questa fase il vano per un secondo nuovo ascensore (che sarà realizzato solo nel Lotto C e che renderà completamente accessibile l’impianto a tutti i livelli delle funzioni del Palazzetto, anche a quelli del futuro spazio di somministrazione da quota -3,20 a quota +0,85 a quota + 4,00 e fino a quota + 9,25). Nel Lotto A, oggetto del finanziamento regionale, è previsto un ascensore a norma con la LR 6/89, realizzabile subito per rendere accessibile lo spazio museale e quello adibito a uffici. Il museo e gli uffici hanno l’ingresso al piano +0,85 alla quota del percorso sopraelevato (corona circolare o anello) rispetto al piano di campagna, raggiungibile tramite una rampa di accesso realizzata nel primo lotto dei lavori. Quest’area di futuro ingresso dei nuovi spazi extra-sportivi oggi è un retro dove fuoriescono solo alcune uscite di sicurezza del Palazzetto ma che il progetto di riqualificazione trasforma in una passeggiata pedonale con accesso tramite la nuova rampa che consentirà l’accesso a tutti e a tutte le nuove funzioni che saranno insediate. L’ingresso dello spazio espositivo museale è costituito da una biglietteria, con bookshop e da servizi igienici in uso sia per la funzione principale (2 servizi igienici) di cui uno per disabili e sia per i volontari e per coloro che lavorano esternamente al palazzetto durante gli eventi sportivi. Questo spazio retrostante l’ingresso attuale del palazzetto diventerà un nuovo accesso alla struttura sportiva e quindi il Palazzetto Enerxenia, secondo l’impegno dell’attuale gestore, verrà utilizzato tutti i giorni a tutte le ore vista la pluralità delle fun-

- 2,65 + 0,85 + 3,80

+ 7,35 + 9,25

zioni che ospiterà. Il palazzetto di Varese, come molti spazi monofunzionali dediti allo sport si appresta a diventare luogo per famiglie, intrattenimento e somministrazione (3F: Fun, Family and Fun).

LOTTO B Le scale nella parte ovest del palazzetto e che collegano l’anello circolare a quota 0,85m con il terreno risultano ridondanti a causa dell’eliminazione delle gradonate e quindi delle relative uscite di emergenza. Delle terrazze sostituiscono le scale per consentire un allargamento della corona circolare e un più ampio spazio esterno di fronte ai nuovi ingressi di ristorante, bookshop, museo e uffici. Questo spazio inoltre potrebbe ospitare dei magazzini e in futuro accogliere eventuali arredi esterni nel caso si volessero usare gli spazi a disposizione a quota 0,85 che il progetto predispone per il futuro.

LOTTO C Gli spazi ricavati per un possibile e futuro servizio di ristorazione, di cui prevediamo solo le predisposizioni per non impedirne la futura realizzazione, presenteranno al piano +7,35 uno spazio preparazione cibi in collegamento attraverso 2 montacarichi collegati a uno spazio adeguato per un uso cucina con magazzini, spogliatoi e ambienti di servizio igienico sanitario a quota -2,65 per facilitare il carico/scarico e aumentare la funzionalità del servizio offerto alle quote superiori. Il progetto dimostra la possibilità di realizzare tale funzione nel rispetto delle normative igienico sanitarie vigenti.

LOTTO D In tale lotto è prevista l’installazione delle luci esterne RGB sui teli delle facciate in modo da migliorare la comunicazione attraverso giochi di luce.

LOTTO E La parte esterna del palazzetto che vuole costituire un nuovo luogo pubblico per la città verrà realizzata contestualmente con un appalto separato che comprende le luci esterne dei corrimani, dei terrazzi e di tutti gli elementi aggettanti a quota +0,85. Inoltre verranno istallate luci LED attorno ai nuovi volumi d’ingresso del museo in modo da enfatizzarne l’entrata e rendere più visibile e sicuro uno spazio che oggi viene percepito come retro.

LOTTO F La gabbia di faraday e l’isolamento della copertura oggetto di questo progetto saranno realizzati in concomitanza con il progetto di efficientamento energetico globale in corso di finanziamento in quanto la gabbia deve avere continuità su tutta la copertura dell’anello circolare e quindi sarà posta al di sopra dell’intero isolamento che verrà realizzato. LOTTO G Si renderà necessaria la realizzazione di interventi per la correzione del clima acustico che nel progetto preliminare prevede circa 4500 mq di materiali fonoassorbenti di cui 1500 sono rappresentati dalle superfici attuali e 3000 dalle nuove realizzazioni di progetto.

Correzione del clima acustico

(a cura di Lucio Visintini)

La correzione del clima acustico del Palazzetto esistente è necessaria per rendere, in futuro, il palazzetto polifunzionale adatto acusticamente per eventi, concerti e spettacoli. Tale lotto può essere realizzato separatamente dagli altri lotti. Per arene di media dimensione, come quella qui in esame, le norme internazionali sono concordi nel suggerire un tempo di riverberazione massimo di circa 2 secondi, affinché i conseguenti indici di chiarezza ed intelligibilità della parola possano assumere valori significativi (C50 > -2 e STI > 0,5, ovverosia sufficiente dettaglio musicale e buona comprensione del parlato). Per un corretto utilizzo dello spazio per concerti di musica amplificata (rock, pop, ecc.) è inoltre importante che il tempo di riverberazione abbia valori simili anche nella porzione inferiore dello spettro sonoro (frequenze basse e medio-basse).

Come è possibile osservare nella sezione a seguire, il Palazzetto “Lino Oldrini” di Varese ha una forma architettonica particolare. All’originario palazzetto a cupola, realizzato su progetto dell’ing. Sergio Brusa Pasqué ed aperto al pubblico nel 1964, negli anni ’80 è stato aggiunto un anello esterno allo scopo di ampliarne la capienza con un secondo ordine di gradinate (denominato "galleria"). Diversi successivi interventi hanno portato ad un aumento dei posti, all’adeguamento delle strutture di servizio e dell'accessibilità, alla creazione del "courtside" ed all’installazione del "jumbotron". Allo stato attuale, l’arena offre una capienza superiore a 5.000 posti, con un volume interno dell’ordine dei 55.000 metri cubi. Le superfici che racchiudono l’arena sono per lo più rigide (cemento a vista o intonacato, sedili in plastica, ecc.) ed hanno scarsa influenza sulla riverberazione sonora. Sono presenti tendaggi al di sotto della copertura, ma, per l’insufficiente superficie complessiva e la limitata efficacia acustica, non riescono a contenere l’intensità del campo riverberato entro i limiti desiderati; il tempo di riverbero medio, ad arena vuota, è dell’ordine di diversi secondi. Una prima stima della quantità di materiale fonoassorbente necessario a portare il tempo di riverberazione entro i limiti normativi può essere fatta con la ben nota equazione di Sabine. Per ottenere un valore di T60med inferiore a 2 secondi sono necessarie 4.500 unità fonoassorbenti; di queste, all’incirca 1.500 sono date dalle superfici attuali e 3.000 debbono essere introdotte per compensazione. Il progetto di riqualificazione in corso di fatto riduce il volume annesso all’arena, ma la differenza non implica variazioni sensibili nell’approssimazione sopra fatta. In fase di progettazione acustica esecutiva, le superfici di nuova introduzione (a chiusura di parte della galleria per la formazione delle vip lounge) saranno attentamente considerate quali prime superfici di intervento, sia per geometria che per consistenza materica. Si è considerata la necessità di utilizzare materiale adatto all’ambito sportivo (quindi resistente agli urti, igienico e durevole nel tempo - nessun materiale poroso o fibroso a vista) con particolare difficoltà di applicazione in quota. La riduzione del tempo di riverberazione medio con l’intervento sopra sommariamente descritto semplifica notevolmente la realizzazione di un adeguato impianto di sonorizzazione. Sarà quindi possibile eliminare la necessità di porre gli altoparlanti in prossimità del pubblico (come ora avviene, per facilitare l’intelligibilità dei messaggi), ed ipotizzare un impianto fisso residente con sorgenti sospese, poste sia nel cluster centrale (jumbotron) sia in prossimità dell’anello strutturale che dà inizio alla galleria. Con l’ausilio del modello virtuale sviluppato in fase di progetto acustico è possibile verificare posizione e tipo degli altoparlanti, calcolandone l’effettiva efficacia in termini di livello sonoro al pubblico, vestensione in frequenza, indice di intelligibilità della parola trasmessa. Questa fase di studio facilita il confronto fra prodotti diversi e consente di ottimizzarne la scelta. Tuttavia, data la crescente importanza dell’informazione audiovisuale durante sia gli eventi sportivi che le attività accessorie, lo scrivente ritiene sia necessaria un’analisi accurata dei fabbisogni - in termini di diffusione sonora e visuale - dell’intero edificio, comprensivo delle aree di accesso e di servizio al pubblico, vip lounge e museo del basket. L’integrazione di tutti i sistemi, anche delle interconnessioni per la trasmissione televisiva o la condivisione nei social di rete, può generare una grande semplificazione gestionale (gli impianti possono essere utilizzati senza la necessità di tecnici specialisti) ed una riduzione dell’investimento complessivo.

Nella pagina a lato, sezioni prospettiche lungo i due assi. In questa pagina, sezione-tipo degli spazi polifunzionali.

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