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DA 43 ANNI

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anno XLIII - SETTEMBRE - OTTOBRE 2018 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913

T S P O R T






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| Anno XLIII SOMMARIO | Settembre Ottobre 2018

PROGETTI projects

RUBRICHE topical columns

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JOSEPH WOLFE ALTRI IMPIANTI COPENHAGEN (DANIMARCA) LA ROYAL ARENA DI

BRUNO GRILLINI OPINIONE I PAESAGGI SENSIBILI DI

Opinion / Sensitive Landscapes

Other facilities / The royal Arena in Copenhagen (Denmark) Design: 3XN & HKS

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FABIO PASSONI PALAZZETTI E PALESTRE LUGO (RAVENNA) UNA PALESTRA DI SCHERMA NEL PALABANCA DI ROMAGNA DI

BRUNO GRILLINI TSCAPE SESTRI LEVANTE (GENOVA) IL NUOVO PARCO NELSON MANDELA DI

Tscape / The new “Nelson Mandela” Park in Sestri Levante (Genua) Design zona parco: Isolarchitetti srl, arch. Milena Matteini, FOA Federico Oliva Associati Design impianti sportivi: Ufficio Tecnico Comunale

Halls and gyms / Lugo (Ravenna) A fencing gym in the PalaBanca di Romagna Design: arch. Giovanni Liverani

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Athletics / Zogno (Bergamo) Functional upgrading of the soccer field and athletics facilities Design pista di atletica: Ufficio Tecnico Comunale Design campo da calcio: arch. Giovanni Biffi

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CESARE LINO PALAZZETTI E PALESTRE SONDRIO PALESTRA SCOLASTICA PRESSO IL CAMPUS VALTELLINESE DI

Halls and gyms / School gym at the campus of Sondrio Design: LFL architetti

SPECIALE special 58

BRUNO GRILLINI TSCAPE LIMONE SUL GARDA (BRESCIA) LA PISTA CICLOPEDONALE A SBALZO SUL LAGO A CURA DI

Tscape / Limone sul Garda The cantilevered cycle/pedestrian track on the lake Design: Ingegneri Associati Fontana & Lotti - Lorenzi

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DI

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A CURA DELLA

BEA RISPOLI ATLETICA LEGGERA ZOGNO (BERGAMO) RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DEL CAMPO DI CALCIO E DEGLI IMPIANTI DI ATLETICA LEGGERA DI CAMANGHÈ DI

STEFANO LONGHI IMPIANTI ETICI / IMPIANTI SOSTENIBILI IL POLICARBONATO

REDAZIONE PRODUZIONE ILLUMINAZIONE GEWISS SUL CAMPO DI SILVI MARINA Production / Gewiss lighting on the field of Silvi Marina


www.SPORTeIMPIANTI.it

Year XLIII | CONTENTS | September October 2018

INSERTO insert 57

REDAZIONE PRODUZIONE SEDUTE OMSI NELLA NUOVA CASA DEL BASKET BRESCIANO A CURA DELLA

Production / Omsi seats in the new home of Brescia basketball

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MARIA CARBONE TUTTERBA ANDORA (SAVONA) NUOVO CAMPO DI CALCIO A 11 IN ERBA SINTETICA DI

Tutterba / Andora (Savona) New synthetic grass soccer field Design: arch. Bettino Cappellin

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PROGETTISTI STUDIO INGEGNERI ASSOCIATI FONTANA & LOTTI - LORENZI

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A CURA DI

NOTIZIE

ALLEGATI appendixes

SABINA ORRICO

News

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I-XVI SCHEDE TECNICHE Legislazione europea - 8.2 Recepimenti nazionali direttive CEE Legislazione italiana - 9.3 finanziaria

SABINA ORRICO REGIONI PROVINCE COMUNI A CURA DI

SeiMedia srl via Per Robecco 91 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel. (+39) 02 23052147 - Fax (+39) 02 02 23055769 www.sporteimpianti.it E-mail: info@seimedia.it

anno XLIII - SETTEMBRE - OTTOBRE 2018 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00

ISSN 1121-6913

From the municipalities

i SeiMedia - Sport&Impianti.it c Tsportmagazine f Sporteimpianti.it Sondrio Palestra scolastica presso il campus valtellinese / School gym at the campus of Sondrio Foto di Giacomo Albo Articolo a pag. 47

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I Paesaggi Sensibili L’OPINIONE

di Bruno Grillini

La settimana dal 20 al 28 ottobre si svolge, per iniziativa di Italia Nostra, la sesta edizione della campagna nazionale sui “Paesaggi Sensibili”. L’associazione nazionale per la tutela del nostro patrimonio storico, artistico e naturale lanciò la prima campagna con questo nome nel 2008, per riaffermare, nel 60° anniversario della Costituzione, il proprio impegno in difesa di quel patrimonio che l’articolo 9 riconosce tra i fondamenti dell’identità del Paese. Nel 2011, fra i dossier della quarta edizione, dedicata ai “paesaggi agrari”, spicca la battaglia contro la progettata invasione della campagna senese da parte della “Cittadella dello sport”, 75 ettari di un ambiente (riconoscibile tal quale negli affreschi di Ambrogio Lorenzetti) in cui avrebbe dovuto

insediarsi il nuovo Stadio del Siena. Un concorso internazionale di progettazione del 2004 vide gli architetti diligentemente cimentarsi nel tentativo di dissimulare l’ingombrante costruzione nel paesaggio, e il vincitore (Iotti+Pavarani capogruppo) si aggiudicava anche un premio nella sezione Retail and Leisure del Mipim Architectural Review Future Projects Awards 2011. Lo stadio, quanto mai originale perché semi-interrato nelle pieghe delle colline toscane, non piaceva ai tifosi e costava comunque troppo: sicché ad oggi ne rimane traccia nella pianificazione urbanistica ma il Siena Calcio continua a giocare nel vecchio Artemio Franchi. Morale: torniamo al concetto di pianificazione territoriale e paesaggistica, che è proprio il tema a cui è dedicata la campagna “Paesaggi Sensibili” di quest’anno. Come prevede il Codice dei beni Culturali e del paesaggio, una corretta pianificazione territoriale deve perseguire risultati che tengano conto delle risorse specifiche del territorio, della città, del paesaggio, dell’ambiente oggetto degli interventi, predisponendo strumenti idonei e progettando azioni funzionali al conseguimento degli obiettivi prefissati. Invece, “si progettano, come pro-forma, macro piani a livello regionale dove sfugge quasi tutto dei paesaggi reali” (Guido Ferrara, “L’architettura del paesaggio italiano”, Marsilio 2017): e comunque, di fronte a obiettivi particolari (vedi i grandi stadi), si agisce in deroga anche a questi. E addio paesaggio.

Opinion

Sensitive Landscapes The week from 20 to 28 October is held, on the initiative of Italia Nostra, the sixth edition of the national campaign on "Sensitive Landscapes". The national association for the protection of Italian historical, artistic and natural heritage launched the first campaign with this name in 2008, to reaffirm, on the 60th anniversary of the Constitution, its commitment to defending the heritage that Article 9 recognizes as one of the foundations of the identity of the country. In 2011, among the dossiers of the fourth edition, dedicated to "agricultural landscapes", stands the battle against the planned invasion of the Sienese countryside by the "Citadel of sport", 75 hectares of an environment (recognizable as such in the frescoes by Ambrogio Lorenzetti) in which the new Stadium of Siena should have settled. An international design competition in 2004 saw architects diligently attempt to conceal the cumbersome construction in the landscape, and the winner (Iotti+Pavarani group leader) also won an award in the Retail and Leisure section of the Mipim Architectural Review Future Projects Awards 2011. The stadium, very original because it was semi-buried in the folds of the

Tuscan hills, was not appreciated by the fans and was still too expensive: so today there is a trace of it in urban planning but Siena Calcio continues to play in the old Artemio Franchi. Moral: let's return to the concept of territorial and landscape planning, which is precisely the theme to which this year's "Sensitive Landscapes" campaign is dedicated. As provided for in the Italian Code of Cultural Heritage and Landscape, a correct spatial planning must pursue results that take into account the specific resources of the territory, the city, the landscape, the environment covered by the interventions, preparing suitable tools and planning functional actions to achieve the objectives set. Instead, "as a pro-forma, macro plans are designed at regional level where almost all of the real landscapes escape" (Guido Ferrara, "L'architettura del paesaggio italiano", Marsilio 2017): and in any case, faced with particular objectives (see the large stadiums), an exception is made to these too. And goodbye landscape.

Siena: la Strada di Borgo Vecchio, dal colle di Malamerenda a Borgo Vecchio, attraversa il progettato “Parco agricolo sportivo La Cittadella dello Sport” (Google Earth).

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PISTA DI ATLETICA LEGGERA A TREVIGLIO (BERGAMO) Per la prima volta in Italia è stato utilizzato il manto sportivo sintetico che è stato applicato nello stadio di Berlino per i Campionati mondiali 2009 di atletica leggera, dove Bolt vinse tre medaglie d’oro.

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Sestri Levante (Genova)

Il nuovo Parco Nelson Mandela

di Bruno Grillini foto di Roberto Montanari, Renzo Dell’Orto, Fabrizio Bracco

Il parco urbano realizzato alle spalle del rilievo boscoso di Monte Castello fa parte di un programma finalizzato alla riqualificazione urbana di un’area industriale dismessa attraverso la modifica della viabilità e la creazione di un grande polmone verde con funzioni di intrattenimento, ludiche, sportive all’aria aperta.

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Osservando il territorio dall’alto, la geografia dei luoghi emerge nelle sue caratteristiche più riconoscibili: da ovest verso est, la città di Sestri Levante che si apre sulla Baia delle Favole, poi la piccola Baia del Silenzio e il promontorio verdeggiante di Monte Castello che si protende nel mare con la Punta Manara; al di là di questo, la baia di Riva Trigoso con i famosi cantieri navali. Tra Sestri e Riva, all’ombra del rilievo di Punta Manara (che comprende un Sito di Interesse Comunitario appartenente al sistema ecologico della Rete 2000), lungo la Ferrovia e la Statale Aurelia l’urbanizzazione viene a legare i due centri abitati. È proprio qui che trovava sede l’area industriale della FIT (Fabbrica Italiana Tubi), un’area dismessa che, con l’acquisizione e l’integrazione con altre aree già di proprietà pubblica, ha consentito la creazione di un parco unico nel Tigullio e nel levante ligure per ampiezza e per caratteristiche. In ragione dei tempi di realizzazione, un primo stralcio dei lavori è stato eseguito tra il 2012 e il 2014, ed ha riguardato il parco attrezzato, che ingloba l’esistente centro natatorio; è invece di recente completamento l’area sportiva, che spicca per la innovativa pista di atletica leggera da 200 metri.

L’area a parco L’area già realizzata in precedenza, di circa 33.000 mq, comprende, come si è detto, il centro natatorio dotato di una piscina coperta da 33 metri corredata di palestra, area fitness e servi_______________ zi, e di una piscina esterna olimpionica Il cuore dell’area da 50 metri. sportiva è il “pistino” Una collina artificiale di atletica leggera, è dotata di un granomologato dalla de scivolo in acciaio, FIDAL come mentre la sottostan“athletics ground”, te area pianeggiancomprendente un te presenta un peranello di 200 metri, corso didattico con un rettilineo denominato “giochi per i 100 metri piani e di sole”: le piazzole i 110 ostacoli; ricavate alle estre_______________ mità di una sagoma solare comprendono un plinto tolemaico per la lettura dell’azimut del sole, un mappamondo parallelo, due cerchi indù per la determinazione dei punti cardinali, uno strumento per la determinazione della latitudine, uno strumento per individuare il mezzogiorno locale e civile, una meridiana. Nell’area sono inoltre presenti un’area di circa 2.000 mq per lo sgambamento dei cani, un campetto polivalente, alcuni giochi per i più piccoli (arrampicata, scivoli, altalene). Lungo il filare alberato che attraversa l’area è stato ricavato un “parco avventura”, percorso acrobatico forestale con piattaforme collegate tra loro da passerelle, travi, reti e funi.

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Nella pagina precedente, la spina alberata del vecchio tracciato della via Aurelia guida lo sguardo verso l’abitato di Sestri Levante e la Baia delle Favole, fino al profilo del Monte di Portofino all’orizzonte. In primo piano, il filare di pini divide in due il parco, con l’area sportiva a sinistra e quella ludica a destra.

In questa pagina, in alto planimetria generale del parco; al centro, in doppia, un profilo longitudinale; in basso, la festa di inaugurazione con il sindaco Valentina Ghio sul palco. On the previous page, the tree-lined thorn of the old Via Aurelia route guides one's gaze

towards the town of Sestri Levante and the Baia delle Favole, as far as the profile of Monte di Portofino on the horizon. In the foreground, the row of pines divides the park in two, with the sports area on the left and the play area on the right. On this page, at the top, the general plan of the park; in the middle, in double, a longitu-

dinal profile; at the bottom, the inauguration event with the mayor Valentina Ghio on stage.

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Il parere FIDAL (dal Parere Preventivo della FIDAL emesso il 9/01/2017) L’inserimento di un anello di 200 m per l’atletica leggera, potenzialmente anche corredabile di pedane per i salti in estensione ed elevazione (…) è stato accolto con grande interesse, poiché quale impianto atipico, innovativo ma omologabile, è pienamente riconducibile alle tipologie degli “Athletics ground” o “Impianti a km zero”, dalla FIDAL previsti tra quelli inseriti nel suo programma di aggiornamento impiantistico denominato SmarTrack. Gli Athletics Ground rappresentano quindi una delle tre tipologie impiantistiche fondamentali previste dal progetto SmarTrack, vero e proprio “work in progress” di profondo rinnovamento impiantistico che la FIDAL ha lanciato nel 2014. Progetto non solo mirato all’adeguamento specialistico e prestazionale degli impianti di terza generazione, ma volto anche e soprattutto all’incremento delle potenzialità gestionali degli impianti di atletica leggera, intesi quale risorsa per il Movimento e le sue società. Vi è anche un ulteriore e altrettanto importante considerazione che ha spinto la federazione a promuovere questa nuova generazione di impianti; la volontà di promuovere una generazione di impianti o spazi di attività libera ad elevata vocazione atletica, alla quale il progetto del parco Urbano Nelson Mandela e della sua pista di atletica leggera sono pienamente riconducibili. La consapevolezza dell’elevato valore sociale ed ambientale riconosciuti alla disciplina e alle innumerevoli iniziative quotidianamente svolte dalla FIDAL, vuole oggi essere interpretato quale potenziale e formidabile strumento al servizio della Comunità, finalizzato al recupero delle aree urbane depresse e all’incremento di attività altamente socializzanti. (Il Segretario Generale Fabio Pagliara)

In alto a destra, un percorso pedonale in calcestre intorno ai “giochi del sole”. Al centro, il campetto polivalente con il locale servizi. Qui sopra, a sinistra, il “pump track” per bikers; a destra, il pistino di atletica da 200 metri.

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Above right, a footpath in limestone around the "games of the sun". In the middle, the multi-purpose field with the services room. Over here, on the left, the "pump track" for bikers; on the right, the 200-metre athletic trail.

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Uno spazio centrale (la “stanza verde”) è in grado di accogliere eventi, concerti e altre iniziative con una capienza di 5.000 spettatori.

L’area sportiva La zona sud del parco, inaugurata nella scorsa primavera, copre circa 17.000 mq. Attraverso la rinaturalizzazione del sedime stradale preesistente, trasformato in percorso ciclo-pedonale, con il suo doppio filare di pini marittimi si è creato un asse che funge da cerniera tra la zona ludica e la zona sportiva. Il cuore di quest’ultima è costituito dal “pistino” di atletica leggera. Omologato dalla FIDAL come “athletics ground”, comprende un anello di 200 metri, con un rettilineo per i 100 metri piani e i 110 ostacoli; l’impianto è integrato con le pedane per il salto in lungo e salto triplo, oltre ad avere uno spazio per il lancio del peso e per il “vortex”, uno sport propedeutico al lancio del giavellotto. La superficie sportiva prescelta per l’atletica è un manto (conforme alla normativa FIDAL e omologato IAAF), che risulta costituito sostanzialmente da tre strati. Un primo strato di supporto in telo prefabbricato a spessore costante di 10 mm, costituito da fibre e granuli di gomma SBR selezionati con dimensioni controllate, miscelati ed uniti con un legante poliuretanico monocomponente non contenente metalli pesanti; un secondo strato superficiale eseguito attraverso la rasatura del tappetino prefabbricato con rasante poliuretanico bicomponente, e lo strato finale con stesura di un rivestimento continuo in poliuretano, resistente ai chiodi, applicato allo stato liquido, e finitura superficiale eseguita con la semina manuale di granuli di gomma EPDM colorata (rossa in questo caso), con diametro controllato da 1,0 – 3,5 mm. Proprio la caratteristica della superficie in granuli di gomma pura permette l’ammortizzamento e dà una sensazione di morbidezza pur conservando la necessaria elasticità del manto. Un’area rettangolare di circa 300 mq, recintata, è destinata al tiro con l’arco. Inoltre, in uno spazio specifico è stato ricavato un percorso per bikers (pump track), con salti, dossi e paraboliche adatto all’avviamento al ciclismo fuoristrada e per allenamenti tecnici. Infine un percorso vita di circa 800 metri si snoda lungo tutto il parco, con 12 stazioni attrezzate e relativa cartellonistica per il corretto uso dei dispositivi ginnici.

Sentieristica e verde Dall’area attrezzata si può accedere alla sentieristica che consente di entrare nel SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di Punta Manara, attraverso la cima di Monte Castello e fino al mare (vedi finestra). Nell’intera superficie del parco sono stati piantati oltre cento alberi e una svariata quantità di arbu-

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In questa pagina, attrezzature dell’area giochi: il percorso avventura teso tra i pini; la piramide; lo scivolo. Nella pagina di destra, in basso i “giochi del sole”, descritti nel testo. Nella finestra in alto, ortofoto (da Google Earth) del promontorio tra Riva Trigoso e Sestri Levante (orientata a sud): il parco

Mandela è a cerniera fra i tre elementi del territorio; a destra, sentiero nel SIC di Punta Manara. On this page, equipment of the playground: the adventure trail tended between the pines; the pyramid; the slide. On the right page, below, the "games of the

sun", described in the text. In the window above, orthophoto (from Google Earth) of the promontory between Riva Trigoso and Sestri Levante (south oriented): the Mandela park is a key point between the three elements of the territory; to the right, a path in the Site of Community Importance of Punta Manara.

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Il SIC Punta Manara (dal sito della Regione Liguria) Si tratta di un piccolo promontorio triangolare interposto tra gli abitati di Sestri Levante e Riva Trigoso, con evidenti contrasti ambientali tra i versanti meridionali e settentrionali. Scogliere dirupate, vallette ombrose, boschi, macchie ed oliveti contribuiscono a rendere notevole il valore paesaggistico dell'area. Il sito, dapprima compreso nell'area protetta "Punta Manara-Punta Moneglia" e successivamente nel Parco naturale regionale "Cinque Terre", ha cessato ora di essere formalmente area protetta. In buon stato di conservazione sono la macchia, caratterizzata dalla presenza dell'euforbia arborea, e il bosco di leccio con rare sughere. Sul versante Nord il bosco presenta castagneti ed aspetti misti a roverella, carpino nero, orniello, acero. La pineta a pino marittimo copre discrete superfici, ma porta il segno di incendi ricorrenti e attacchi di parassiti. Significativa è la presenza di specie rare e/o al limite del loro areale di distribuzione, come l'euforbia spinosa, l'euforbia a doppio ombrello e la sughera. Numerose specie di licheni sono considerate rare o in via di rarefazione a livello nazionale; diverse sono le orchidee protette da norme regionali ed internazionali. Tra le specie animali da tutelare ai sensi della direttiva 43/92 si segnalano il Geotritone e il Cervo volante.

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Parco urbano Nelson Mandela a Sestri Levante (Genova)

sti, con una differenziazione tra le aree a carattere maggiormente naturalistico – in cui le essenze sono ricondotte alla tipologia del bosco mediterraneo - e quelle di più ampia fruibilità dove prevalgono le esigenze della manutenzione. In funzione dell’uso degli spazi sono state scelte specie differenti, come per le aree di sosta dove l’inserimento di piante caducifoglie consente l’ombreggiamento in estate e il godimento del sole in inverno.

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The new “Nelson Mandela” Park in sestri levante (Genua) The urban park created behind the wooded hill of Monte Castello is part of a program aimed at urban redevelopment of an abandoned industrial area through the modification of the road network and the creation of a large green lung with functions of entertainment, fun, outdoor sports. The area of 33,000 sq. m. already built includes the swimming centre with a 33-metre indoor swimming pool with gym, fitness area and services, and a 50-metre outdoor Olympic-size swimming pool. The sports area, inaugurated last spring, covers about 17,000 square meters. The heart of this is the athletics track. Approved by FIDAL as "athletics ground", it includes a 200-metre ring, with a straight line for 100 metres sprint and 110 metres hurdles; the facility is integrated with the platforms for long and triple jumping, as well as having space for the launch of the weight and for the "vortex", a sport preparatory to the launch of the javelin. The sports surface chosen for athletics is a coat (in compliance with the FIDAL standard and IAAF approved), which is made up of three layers. The surface finish is carried out with the manual sowing of coloured (red) EPDM rubber granules: the characteristic of the surface in pure rubber granules allows the cushioning and gives a sensation of softness while retaining the necessary elasticity of the covering. A rectangular area of about 300 square meters, fenced, is intended for archery. In addition, in a specific space has been created a path for bikers (pump track), with jumps, bumps and parabolic suitable for starting cycling off-road and for technical training. Finally, a life path of about 800 meters winds along the park, with 12 stations with equipment and signs for the proper use of gymnastic devices. From the equipped area you can access the trails that allow you to enter the "Site of Community Importance" of Punta Manara, through the top of Monte Castello and up to the sea.

Committente: Comune di Sestri Levante Coordinamento generale: Il dirigente Area Tecnica ing. Annalisa Fresia La P.O. Serv. Progettazione geom. Roberto Montanari Fase 1 (zona Parco) Progetto architettonico: Isolarchitetti srl (arch. Aimaro Oreglia D’Isola), arch. Milena Matteini, FOA Federico Oliva Associati (arch. Federico Oliva) Progettazione e realizzazione giochi Sole: arch. Marco Lorenzetti Direzione lavori: arch. Sebastiano Gaggero Collaudatore tecnico amministrativo: ing. Eric Parpaglione Fine lavori: 2014 Importo dei lavori: euro 1.600.000 Fase 2 (impianti sportivi) Progetto architettonico: Ufficio Tecnico Comunale (geom. Roberto Montanari, Stefano Biasotti, Rossana Gotelli, Fabio Ghio) Supporto tecnico/sportivo: FIDAL, CONI Liguria Progetto impianti elettrici e speciali: ing. Claudio Rezzoagli Progetto impianti antincendio: ing. Giancarlo Da Soghe e arch. Davide Borzonasca Relazione agronomica e sistemazione a verde: dott. Ettore Zauli Progetto strutture: ing. Eric Parpaglione e ing. Massimiliano Denari Verifica acustica: ing. Alberto Lenzi Collaudo strutture: ing. Sergio Brizzolara Collaudo impianto atletica: ing. Roberto Luccoli Direzione lavori: geom. Stefano Biasotti, geom. Rossana Gotelli, ing. Eric Parpaglione, Claudio Rezzoagli, arch. Stefano Longhi Collaborazioni: architetti Francesca Perazzo, Mario Bisceglia, Fabio Buocoraggio, Gianluca Faina, Rita Muradore; dott. Anna Viale e Cinzia Lazzarini; Studio LB Leonelli Bertetta; P.I. Marco Arena; Paola Rossi Schemi grafici: arch. Fabio Buocoraggio Inizio lavori: settembre 2016 Fine lavori: marzo 2018 Importo dei lavori: euro 1.200.000 Pavimentazione pista di atletica: BSW Gmbh (vedi pag. 8)

In questa pagina, fasi di lavoro: in alto, la pedonalizzazione dell’asse viario; nelle altre foto, la realizzazione della pavimentazione sportiva sulla pista di atletica leggera.

In this page, work phases: above, the pedalisation of the road axis; in the other photos, the realization of the sports flooring on the athletics track.

tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line

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ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES

Copenhagen (Danimarca)

La Royal Arena

di Joseph Wolfe foto di Adam Mørk

La struttura per eventi sportivi e concerti inaugurata l’anno scorso nella capitale danese, risultato di un concorso a inviti indetto nel 2012, è stata pensata per valorizzare anche la vita del quartiere in cui è inserita, caratterizzandosi per un design quasi minimalista pur conservando una funzionalità estremamente versatile.

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Dida IT. Dida ENG.

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Uno dei luoghi culturali più attesi di Copenhagen, la Royal Arena, di 35.000 mq, ha aperto nel febbraio 2017 con quattro concerti sold out dei Metallica. Appositamente progettata per concerti ed eventi sportivi di livello internazionale, questa nuova sede unisce due ambizioni chiave: creare un'arena polifunzionale attraente e altamente flessibile, in grado di attrarre spettatori sia a livello locale che internazionale, garantendo al contempo che la presenza dell'edificio sia un catalizzatore di crescita per l'intero quartiere e per la città di Copenhagen.

Il progetto La nuova arena internazionale di Copenaghen non è, come un'arena tradizionale, situata alla periferia della città. Si trova a Ørestad, in una densa area urbana residenziale in piena espansione, con abitazioni e attività commerciali. Il suo design è quindi studiato per incoraggiare l'interazione attiva e quei valori caratteristici che rendono piacevole un quartiere. Al centro del progetto della Royal Arena c'è un basamento unico che funge da collegamento con il quartiere adiacente. Questa caratteristica è stata progettata per assorbire efficacemente il movimento degli spettatori attraverso una varietà di piccole piazze, tasche e aree di raccolta che sono state ricavate dal perimetro del basamento. Allo stesso tempo incoraggia la comunità ad abbracciare la varietà di spazi pubblici, scale e adiacenze che promuovono l'attività e la vivacità quando l'edificio non è in uso. Dovendosi rapportare con il tessuto urbano adiacente, l’arena non è stata disegnata come un massiccio blocco di cemento come tendono ad

Nella pagina di apertura, e nelle prime due foto a sinistra, gli esterni dell’Arena, dai diversi punti di vista, si caratterizzano per l’alto basamento su cui si innesta il corpo ellissoidale dell’edificio. Nelle due foto piccole, sempre a sinistra, uno scorcio del catino interno e un corridoio perimetrale.

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In questa pagina, in alto, dettaglio delle lamelle in legno che filtrano la luce davanti alle pareti vetrate dell’edificio; qui sopra, l’interno dell’arena durante uno spettacolo musicale.

In the opening page, and in the first two photos on the left, the exterior of the Arena, from different points of view, are characterized by the high podium on which the ellipsoidal body of the building is grafted. In the two small photos, also on the left, a partial view of the inner basin and a perimeter corridor.

On this page, above, detail of the wooden slats that filter the light in front of the glass walls of the building; above, the interior of the arena during a musical performance.

OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI

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essere gli altri stadi. Dal punto di vista architettonico il progetto dell'Arena è suddiviso in un basamento e un top. La parte superiore ha una facciata semitrasparente, dove le alette in legno di un caldo colore dorato, ondeggiano sull'edificio con un movimento circolare. La Royal Arena è così facilmente riconoscibile grazie alle pinne di legno sinuose e all'espressione minimalista nordica. L'ampio uso del vetro nella facciata lascia entrare molta luce nelle aree lounge, riducendo la necessità di illuminazione elettrica per ridurre i costi operativi e l'impronta di carbonio. Il design leggero ed elegante dell'arena è mantenuto intatto attraverso soluzioni che permettono di integrare nella facciata tutte le installazioni tecniche come telecamere, altoparlanti e luci, piuttosto che "incollate" sulla facciata. I visitatori entrano sul podio attraverso un'ampia scala e dal podio entrano nell'edificio attraverso un grande ingresso principale o, in caso di grandi dimensioni di pubblico, sono distribuiti uniformemente lungo la facciata tra quattro diversi ingressi. I movimenti ondulati si sollevano leggermente al di sopra dei punti d'ingresso naturali dell'Arena, rendendo la ricerca del percorso facile e logica. La scatola esterna a forma di ellisse contiene una platea a U che offre una doppia possibilità: azione al centro, oppure su un vero e proprio palco ricavato sul lato corto libero. Il catino presenta una serie di caratteristiche di design per migliorare le prestazioni, come le pareti angolate per migliorare la visuale, un soffitto piatto, pareti acustiche, vomitori per facilitare l'accesso e un allestimento scenico di prim'ordine. Con un'altezza di 22 metri intorno al palco, ci si trova nel punto focale, non importa dove si è seduti.

La flessibilità La flessibilità del progetto consente la più ampia gamma di eventi, dagli eventi sportivi ai concerti di livello mondiale; le configurazioni possibili sono quindi quasi infinite e in grado di ospitare audience di dimensioni variabili da 3.000 a 16.000 spettatori. (12.500 per l’Hockey sul ghiaccio, 13.000 per la Pallamano), di cui 12.500 a sedere. Inoltre, la disposizione simmetrica dei blocchi permette di costruire, ridurre, ampliare o sezionare i posti a sedere nel modo più appropriato per ogni concerto, ma anche di adattarsi ai rapidi cambiamenti operativi e alle esigenze legate alla vendita dei biglietti. L'edificio ha un piano terra aperto e un piazzale pubblico al primo piano. La maggior parte degli spettatori sono seduti su tre lati del palco/pista/corridoio, con la possibilità di accogliere ulteriori visitatori sul quarto lato per eventi sportivi e culturali speciali. In modalità concerto, il pavimento dell'arena può essere retratto. La Royal Arena è stata nominata come edificio sportivo dell'anno al World Architecture Festival di Berlino del 2017.

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In queste due pagine, le piante a diversi livelli dell’Arena. A sinistra, il livello zero, corrispondente al basamento, in cui il centro dell’arena è rappresentato con il massimo delle sedute installate. In questa pagina, il primo livello, con l’atrio di accesso agli spalti dell’arena e gli ampi corridoi perimetrali.

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Nelle piante più piccole a destra, i livelli secondo, terzo e quarto. In these two pages, the plans at different levels of the Arena. On the left, the level zero, corresponding to the basement, in which the center of the arena is represented with the maximum number of seats

installed. On this page, the first level, with the entrance hall to the stands of the arena and the wide corridors around the perimeter. In the smaller plans on the right, the second, third and fourth levels.

OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI

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Other facilities

The Royal Arena in Copenhagen (Denmark) One of the most anticipated cultural venues in Copenhagen, the 35,000 m2 Royal Arena, opened with four sold out concerts by Metallica. pecially designed for concerts and international level sporting events, this new venue combines two key ambitions: to create an attractive and highly flexible multi-purpose arena that can attract spectators locally as well as internationally, while ensuring that the building’s presence will be a catalyzer for growth for the entire district as well as Copenhagen. Central to the design of the Royal Arena is a unique podium acting as a link to the adjoining neighbourhood. This feature is designed to efficiently absorb the movement of spectators through a variety of small plazas, pockets and gathering areas which have been carved from the podium’s perimeter. It simultaneously encourages the community to embrace the variety of public spaces, staircase, and adjacencies which promote activity and liveliness when the building is not in use. To achieve optimal flow at all scales of events, the building was designed with a single podium which efficiently absorbs the movement of spectators through a variety of small plazas, pockets and gathering areas which have been carved from the podium’s perimeter. Visitors enter the podium via a wide staircase and from the podium enter the building via a large main entrance or, in case of large audience sizes, are distributed smoothly along the facade between four different entries. The wavelike movements lift up slightly above the natural entry points of the Arena making way-finding easy and logical. The bowl contains a variety of design features to improve performance experience, such as angled walls to improve sightlines, a flat ceiling, acoustic walls, vomitories to facilitate access and a stage set up which is first rate. With a 22 meter height around the stage, it is the focus point no matter where one isseated. The flexibility of the design allows for the widest range of events; and possible configurations that is therefore almost infinite. Nei disegni in alto sulle due pagine, le sezioni longitudinale e trasversale dell’edificio. Nelle foto, a sinistra un dettaglio delle tribune con i vomitori; a destra, una scalinata interna con la parete fantasiosamente decorata.

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In the drawings at the top of the two pages, the longitudinal and transverse sections of the building. In the photos, on the left a detail of the stands with the vomitories; on the right, an internal staircase with the wall imaginatively decorated.

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Royal Arena in Copenhagen, Danimarca Committente: Arena CPHX P/S Progetto: 3XN (Lead Consultant and Design Architect) & HKS (Arena Specialist) Ingegneria: Arup, HAMI and ME Engineers Landscape architect: Planit-IE Team: Kim Herforth Nielsen, Jan Ammundsen, Bo Boje Larsen, Peter Feltendal, Audun Opdal, Maria Tkacova, Jack Renteria, Robin Vind Christiansen, Dennis Carlsson, Andreas Herborg, Anja Pedersen, Bodil Nordstrøm, Christian Harald Hommelhoff Brink, Gry Kjær, Ida Schøning Greisen, Jakob Wojcik, Jan Park Sørensen, Jeanette Hansen, Juras Lasovsky, Laila Fyhn Feldthaus, Mads Mathias Pedersen, Marie Persson, Mikkel Vintersborg, Sang Yeun Lee, Pernille Ulvig Sangvin, Sebastian le Dantec Reinhardt, Simon Hartmann-Petersen, Stine de Bang, Sune Mogensen, Søren Nersting, Tobias Gagner, Torsten Wang, Henrik Rømer Kania Fine lavori: gennaio 2017

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OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI

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Andora (Savona)

Nuovo campo di calcio a 11 in erba sintetica di Maria Carbone

È stato inaugurato lo scorso 3 luglio il nuovo campo di calcio in erba artificiale del Comune di Andora, “Comune Europeo dello sport 2018″, realizzato con un mutuo concesso a tasso zero dal Credito Sportivo, che sostituisce il vecchio campo in ghiaia.

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In alto a sinistra, il campo prima dell’intervento. Nelle altre foto, alcune fasi di lavorazione: dall’alto e da sinistra, la formazione dei livelli con le canalette; la posa delle canalette e dei pozzetti drenanti; la formazione del dreno di bordo campo. In basso a destra, irrigatore in funzione di

fronte alla tribuna ed alle panchine. Nei disegni, in alto pianta del campo con il sistema di irrigazione; a destra, dettaglio dell’irrigatore. In basso, sezioni del drenaggio sul lato lungo (a sinistra) e sul lato corto (a destra) del campo.

Top left, the field before the work. In the other photos, some phases of the work: from the top and from the left, the formation of the levels with the drainage channels; the laying of the channels and the draining wells; the formation of the draining on the edge of the field. Below right, sprinkler in operation in front of the grandstand

and benches. In the drawings, top plan of the field with the irrigation system; right, detail of the sprinkler. Below, drainage sections on the long side (left) and short side (right) of the field.

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Il campo, omologato dalla LND, sarà adatto sia agli allenamenti che alle partite, dal livello dei ragazzi più piccoli e fino alla Serie A. Si tratta infatti di un sistema manto, top di gamma, molto similare a quello già scelto dal Bologna F.C. per il centro allenamento di Casteldebole, protagonista dello “Studio Superfici di Gioco” redatto dal prof. Testa che ha coinvolto diversi calciatori professionisti per un’intera stagione, dimostrando come tale soluzione risulti paragonabile a un campo naturale (ne abbiamo parlato su Tsport 320).

Il manto Il manto in erba artificiale da 50 mm di altezza è composto da una fibra con particolare forma a due sezioni combinate e legate, non ritorte, con ispessimento centrale di rinforzo a diamante, atte a garantire elevatissima resistenza, resilienza e durata nel tempo. La particolare struttura a due sezioni, composta da fili verdi dritti in due diverse tonalità di colore, e la particolare zigrinatura superficiale, oltre che lo speciale polimero di polietilene, consentono un ottimo comfort di gioco. I polimeri di cui la fibra è composta riducono sensibilmente i coefficienti di abrasione e di rifrazione della luce oltre ad assicurare, dopo il calpestio, un costante ritorno della fibra in posizione verticale garantendo l’ottimale rotolamento del pallone durante i passaggi ed agevolando la pratica della manutenzione. L’intaso di stabilizzazione è in speciale sabbia a componente silicea maggiore o uguale all’85%, di granulometria controllata da 0,4mm a 1,25mm, lavata ed essiccata, arrotondata e priva di spigoli e asperità.

L’intaso prestazionale L’erba sintetica è intasata con un granulo prestazionale di gomma elastomerica nobilitata, proveniente dalla triturazione meccanica di pneumatici esausti opportunamente vagliati, selezionati e conformi dall’origine, indi depolverizzati, trattati preventivamente e successivamente ricoperti con un film di verniciatura a base di colorante poliuretano ad alta tenacità e durabilità, steso in uno strato di idoneo spessore in grado di mantenere le caratteristiche di colorazione e tenuta inalterate nel tempo. Di granulometria controllata in conformità ai regolamenti in vigore FIFA e FIGC-LND Standard e Professional, è resistente agli agenti atmosferici e ai raggi UV, di ottima resistenza e durabilità al calpestio, antiabrasivo, atossico e conforme alla norma EN 713 sulla sicurezza dei giocattoli. L’intaso, con tali caratteristiche, è ecocompatibile.

Il sottotappeto Il sistema è stato completato con un sottotappeto tridimensionale a griglia modulare, performante, realizzato per garantire ed ottenere elevate capacità drenanti soddisfacendo i massimi valori di drenaggio, sia in verticale, che di scorrimento in orizzontale. Il tappeto, prefabbricato, è prodotto mediante stam-

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paggio ad iniezione con polimeri di polipropilene riciclabile al 100%, ed è costituito da pannelli componibili saldati ad ultrasuoni di dimensione 120 x 80 cm, preassemblato in “easy pach” di pannelli anellati tra loro per facilitare la posa in opera. Esso è munito nella parte sottostante di un reticolo di alette elastiche posizionate geometricamente per l’assorbimento degli urti e per raggiungere elevate performance in tema di deformazione verticale. Resistente al gelo, alle deformazioni e ai carichi, munito di barriera geotessile ad elevata permeabilità in grado di scongiurare possibili fuoriuscite di intaso, è attestato a norma di regolamento FIGC LND come componente di sistemi in erba sintetica.

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Andora (Savona) New synthetic grass soccer field It was inaugurated last July 3, the new soccer field in artificial turf of the Municipality of Andora, "European Municipality of Sport 2018″, built with a mortgage granted at zero interest by the Sports Credit, which replaces the old gravel field. The field, approved by the LND, will be suitable for both training and matches, from the level of the youngest boys and up to the Serie A. It is in fact the system, top of the range, already chosen by Bologna F.C. for the training center of Casteldebole, the subject of the " Game Surfaces Study " prepared by Prof. Testa, which involved several professional footballers for an entire season, demonstrating how this solution is comparable to a natural field (we talked about it on Tsport 320). The artificial turf of 50 mm in height is composed of a fiber with a particular shape in two sections combined and bound, not twisted, with central thickening of diamond reinforcement, designed to ensure high strength, resilience and durability over time. The synthetic grass is filled with a synthetic organic performance granule, produced with polymers of 100% thermoplastic origin, containing fibers of vegetable origin, not vulcanized. The system has been completed with a high-performance three-dimensional modular grid underlay, designed to guarantee and obtain high drainage capacity while satisfying the maximum drainage values, both vertically and horizontally.

In questa pagina, e nella pagina di apertura, alcune viste del campo con il nuovo manto.

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Nella pagina a lato, il momento “ufficiale” del calcio d’inizio da parte di Riccardo Gagliolo (foto Enrico de Ghetaldi); accanto al calciatore, il sindaco Mauro

Demichelis e, alla sua destra, il delegato CONI Roberto Pizzorno; accanto a Miss Andora, il vicesindaco con delega allo sport, Paolo Rossi.

In this page, and on the opening page, some views of the field with the new turf.

Miss Andora, the deputy mayor with responsibility for sport, Paolo Rossi.

On the right page, the "official" moment of the kick-off by Riccardo Gagliolo (photo Enrico de Ghetaldi); next to the footballer, the mayor Mauro Demichelis and, on his left, the delegate CONI Roberto Pizzorno; next to

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Hanno detto... L’inaugurazione è avvenuta con il simbolico calcio d’inizio da parte di Riccardo Gagliolo, andorese, giocatore di serie A del Parma, che ha poi passato la palla ai piccoli giocatori dell’ASD Area Calcio Andora. Riportiamo alcune delle dichiarazioni fatte dalle personalità presenti al taglio del nastro. Mauro Demichelis, Sindaco di Andora É un sogno che si avvera. Il campo da calcio è un’opera pubblica all’avanguardia che rimarrà come patrimonio alla comunità di Andora. E’ senza dubbio una grande soddisfazione vedere un campo da calcio come questo, realizzato con le più moderne tecniche del settore, e steso al posto di quella ghiaia che ha messo a dura prova le caviglie e le ginocchia di generazioni di calciatori di Andora. Paolo Rossi, vicesindaco e Assessore allo sport E’ un impegno che abbiamo voluto mantenere con il mondo sportivo, proprio nell’anno in cui Andora è Comune Europeo dello Sport. Questo campo è per i giocatori, gli allenatori, i dirigenti e le famiglie che hanno profuso tanti sforzi e passione per mantenere viva la tradizione calcistica andorese. Ci aspettiamo di vedere tanti giovani venire qui a giocare, allenarsi e divertirsi prima di tutto. Se qualcuno poi ripercorrerà le orme del nostro campione Riccardo Gagliolo, ne saremo lieti ed orgogliosi. Grazie a tutte le persone che, a vario titolo, hanno contribuito a realizzare quest’opera. Giulio Ivaldi, Presidente Regionale FIGC Campi di livello come questo realizzato ad Andora fanno la differenza per la formazione dei giovani calciatori che si devono confrontare con altre realtà delle regioni vicine. Roberto Pizzorno, Delegato Provinciale del Coni Andora è una città di campioni. Ce ne sono tantissimi. L’inaugurazione di una struttura sportiva è sempre sinonimo di una comunità viva come è quella di Andora che è Comune Europeo dello Sport, e fucina di tanti campioni, in ogni settore dello sport. Non possiamo che complimentarci con il Sindaco per aver trovato nell’Unione dei Comuni, uno strumento per ottenere dei fondi e realizzare questo campo, con l’Assessore Rossi che ha lavorato per realizzarlo e ricordare l’importante lavoro che sta facendo proprio nell’ambito delle strutture sportive anche l’amico e Presidente Giulio Ivaldi.

Campo da calcio in erba sintetica in via Marco Polo, Andora (Savona) Committente: Unione dei Comuni Val Merula e Montarosio (SV) Progetto, Direzione Lavori, coordinamento sicurezza: arch. Bettino Cappellin Progetto e Direzione Lavori strutture: ing. Mauro Cappellin Inizio lavori: settembre 2017 Fine lavori: giugno 2018 Importo dei lavori: euro 630.000 Sistema completo erba sintetica: Limonta Sport spa (vedi pag. 24) Porte calcio: Gammasport srl (vedi pag. 45)

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PALAZZETTI E PALESTRE HALLS AND GYMS

Lugo (Ravenna)

Una palestra di scherma nel PalaBanca di Romagna di Fabio Passoni

È operativo dallo scorso autunno il nuovo impianto, consistente in una palestra di scherma da 250 mq, completa di ufficio, armeria, spogliatoio e sala wellness, realizzato all’interno del Palabanca di Lugo inaugurato nel 2007. L’intervento ha compreso anche l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto.

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Il Palazzetto dello Sport del Comune di Lugo (PalaBanca di Romagna) è stato inaugurato il 13 ottobre 2007. Nella sua ideazione sono state tenute in considerazione le esigenze di multifunzionalità che un impianto sportivo moderno deve necessariamente possedere: pertanto la polifunzionalità è stata il cardine progettuale per assicurare al maggior numero di discipline sportive l'accesso all'impianto che prevede la possibilità di accogliere tra le altre: la pallacanestro, la pallavolo, la ginnastica artistica e ritmica, il tennistavolo, la scherma, il pugilato, la lotta, le arti marziali, il tennis, le attività di corpo libero, il calcio a cinque, il pattinaggio, il tamburello, la pallamano, la danza, corsi di fitness, arrampicata, campionati di sbandieratori ed attività scolastica di base e di riabilitazione, oltre ad eventi e spettacoli.

Il bacino d’utenza Il Comune di Lugo è sede dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna che comprende i Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Sant'Agata sul Santerno, per un totale di oltre 100.000 abitanti residenti, ed il suo Palazzetto dello Sport risulta l'unico impianto di riferimento con le caratteristiche sportive e di accoglienza di eccellenza del territorio ed ospita abitualmente società sportive dei Comuni dell'Unione per campionati, tornei ed eventi a carattere sportivo a valenza nazionale, regionale e provinciale. L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, territorio di riferimento del palazzetto dello sport, è l'unione più grande dell'Emilia Romagna e tra le maggiori dell'intero Paese in quanto ha un'estensione di 480 Kmq. Per la sua collocazione logistica e per la dotazione infrastrutturale che lo caratterizza, è la naturale cerniera tra l'area ravennate,

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In alto, atleti in azione sulle pedane della nuova palestra. Al centro, il taglio del nastro con la presenza del sindaco di Lugo Davide Ranalli, l’assessore comunale allo Sport Pasquale Montalti, il presidente della Federazione italiana di scherma Giorgio Scarso e il presidente della Società

schermistica lughese Raffaele Clò. In basso, planimetria generale del palazzetto preesistente, con la nuova ala oggi completata (evidenziata in rosso). Nella pagina a lato, due prospetti e una sezione trasversale. In basso, vista della sala con le pedane per la scherma, a raso del pavimento.

Nella pagina di apertura, il fianco dell’ala dedicata alla scherma, con il palazzetto principale sullo sfondo.

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Left page above, athletes in action on the platforms of the new gym; Left page in the middle, the ribbon cutting with the presence of the mayor of Lugo Davide Ranalli, the municipal councillor for Sport Pasquale Montalti, the president of the Italian Fencing Federation Giorgio Scarso and the president of the Lugo

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Fencing Society Raffaele Clò. Left page below, general plan of the existing building, with the new wing now completed (highlighted in red).

On the opening page, the side of the wing dedicated to fencing, with the main building in the background.

On this page, elevations and a cross section. Below, view of the room with the fencing platforms, flush with the floor.

HALLS AND GYMS | PALAZZETTI E PALESTRE

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imolese e ferrarese, tra il porto di Ravenna, l' interporto di Bologna e la direttrice dell' E55; una “terra di mezzo” tra la costa adriatica e l'Appennino, una realtà avanzata per indici di sviluppo, livello occupazionale, sostenibilità sociale e ambientale, benessere diffuso e qualità della vita; proprio per questa ragione ogni anno pervengono da più parti richieste di utilizzo dell'impianto sportivo per eventi, manifestazioni e gare a carattere sovracomunale e/o provinciale. Presso il palazzetto dello sport dal 2007 ad oggi si sono alternate gare maschili e femminili di pallacanestro e pallavolo a livello nazionale (fino alla serie B), tornei di judo a carattere internazionale, gare e concentramenti di seria a di tamburello, meeting ed eventi con campioni internazionali di ginnastica artistica, pattinaggio, tennis e numerose gare e tornei a valenza regionale e provinciale di calcio a cinque, danza, ginnastica ritmica ed eventi organizzati dall'Ufficio Scolastico Provinciale e dal Comitato Italiano Paralimpico del C.O.N.I. per gli studenti del distretto scolastico e della Provincia.

Gli sport praticabili Il Palazzetto per le caratteristiche costruttive, gli spazi e le predisposizioni è omologabile per i campionati nazionali di tutte le discipline principali praticate: infatti con la grande sala principale di 1.500 mq, e l'altezza utile interna di 9,13 m. è in grado di ospitare eventi e manifestazioni di ogni tipo, con una capienza autorizzata di 496 persone ma ampliabile, a seguito dell’autorizzazione die Vigili del Fuoco, fino a mille; con il completamento della seconda palestra e zona wellness e/o sala pesi può oggi fornire un valido supporto a tutte le asso-

In questa pagina, attrezzature per l’allenamento, realizzate appositamente dalla società di scherma, disposte lungo le pareti della palestra. Nella pagina destra, pianta della nuova ala con le sistemazioni effettuate.

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On this page, training equipment, specially made by the fencing club, arranged along the walls of the gym. On the right page, plan of the new wing with the settings that were made.

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ciazioni sportive per attività che non possono trovare sbocco in nessun altro impianto presente sul territorio di riferimento. Per esigenze agonistiche al momento il Pala Banca di Romagna Risulta omologato per: Serie B di Pallavolo; Serie B di Pallacanestro (DNB); Serie C di Calcio a 5; Tamburello serie A; Tornei internazionali di Judo. La Federazione Italiana Scherma ha appoggiato la realizzazione presso il Palazzetto dello Sport di una Sala di Scherma al fine di renderla un punto di riferimento nel territorio della Bassa Romagna per l'addestramento degli atleti emergenti e la formazione dei tecnici federali. Con la sua realizzazione sarà possibile organizzare trofei di caratura regionali e/o nazionali in tale disciplina.

Cronistoria degli interventi L’Amministrazione Comunale al fine di incrementare in modo significativo la dotazione di impianti sportivi per la città ha realizzato nel 2006, con inizio delle attività sportive nel 2007, la nuova struttura per la pratica di vari sport. Nell’ambito della realizzazione del Palasport sono stati pertanto ultimati e resi fruibili al pubblico i seguenti spazi: • sala da gioco principale per lo svolgimento delle attività agonistiche Basket, Pallavolo etc.; • spogliatoi (atleti ed arbitri ), • pronto soccorso atleti; • servizi igienici per il pubblico, • tribuna per 456 spettatori; • locali di servizio ospitanti gli impianti tecnologici. Inoltre nell'ambito della realizzazione del primo impianto della struttura sportiva (la sala principale e spazi connessi) ultimato nel 2006, sono state realizzate “al grezzo” una seconda palestra per sport da sala (scherma, etc.) oltre a spazi di servizio e spogliatoio nonché una saletta per il wellness e/o sala pesi e spazi di servizio. Nel 2015 è stato approvato un progetto preliminare suddiviso in due stralci per il completamento della sala per sport da sala e spazi connessi per un importo complessivo di 380.000 euro. Con i nuovi spazi sportivi collocati nel blocco nord (palestra per sport da sala e sala wellness-pesi) possono essere svolte le seguenti altre attività: • attività ginniche per tutti i livelli di istruzione scolastica; • scherma • Judo • tennis tavolo • ginnastica libera. All’inaugurazione è intervenuto anche Raffaele Clò, nella sua prima uscita ufficiale in veste di presidente della Società schermistica; il presidente ha richiamato i valori della scherma e la storia della società lughese, nella quale egli stesso ha militato, nelle categorie giovanili.

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HALLS AND GYMS | PALAZZETTI E PALESTRE

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Halls and gyms

Lugo (Ravenna) A fencing gym in the PalaBanca di Romagna The new system, consisting of a 250 sqm fencing gym, complete with office, armoury, dressing room and wellness room, built inside the Palabanca of Lugo, inaugurated in 2007, has been operational since last autumn. The intervention also included the installation of a photovoltaic system on the roof. The Municipal Administration in order to significantly increase the supply of sports facilities for the city had created in 2006, with the start of sporting activities in 2007, the new structure for the practice of various sports. The Palace, due to its construction characteristics, spaces and predispositions, can be homologated for the national championships of all the main disciplines practiced: in fact, with the large main hall of 1,500 square metres, and the internal useful height of 9.13 metres, it is able to host events of any type, with an authorised capacity of 496 people. In the main hall you can practice: basketball, volleyball, artistic and rhythmic gymnastics, tennis, fencing, boxing, wrestling, martial arts, tennis, free body activities, five-a-side football, skating, tambourine, handball, dance, fitness classes, climbing, championships of flag-wavers and basic school activities and rehabilitations, along with other events and shows. With the new sports facilities located in the northern block (gymnasium for fencing and wellness-wealth room) the following other activities can be carried out: gymnastic activities for all levels of school education, fencing, judo, table tennis, free gymnastics.

Completamento dell'impianto Polisportivo Pala Banca Di Romagna a Lugo di Romagna (Ra) Realizzazione palestra di scherma Committente: Comune di Lugo Progetto e direzione lavori: arch. Giovanni Liverani (Comune di Lugo) Direzione operativa: ing. Barbara Boninsegna (Comune di Lugo) Coordinamento sicurezza: ing. Marco Portolani Progettazione impianti meccanici ed elettrici: ing. Luigi De Michele (Studio PDM) Importo dei lavori: euro 190.000 Inizio lavori: giugno 2017 Fine lavori: novembre 2017

In questa pagina, particolari delle serigrafie e vetrofanie lungo le pareti vetrate della palestra.

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On this page, details of the silkscreens and decals along the glass walls of the gym.

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ATLETICA LEGGERA ATHLETICS

Zogno (Bergamo)

Riqualificazione funzionale del campo di calcio e degli impianti di atletica leggera di Camanghè di Beatrice Rispoli

Nell’ambito dei programmi di sviluppo e riqualificazione delle strutture sportive, sfruttando la possibilità offerta dal cofinanziamento messo a disposizione dalla Regione Lombardia, è stato portato a termine il rifacimento delle strutture d’atletica e del campo di calcio del Centro Sportivo Comunale di Camanghè, in uso anche al limitrofo complesso scolastico provinciale.

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L’impianto sportivo comunale, adiacente al complesso scolastico provinciale “Turoldo”, nella frazione di Endenna, con il quale il Comune ha sottoscritto una convenzione per l’utilizzo dell’impianto da parte degli studenti in orari sia scolastici che extracurriculari, è composto da una serie di strutture aperte e indoor dedicate ai vari sport nel quale si distinguono il campo da calcio con pista d’atletica, spogliatoi e tribune, il palazzetto della palestra polivalente con annessi spogliatoi dedicati e l’edificio ospitante il bocciodromo con piccolo bar e area di ristoro. I servizi sono completati dalla presenza, a nord, a ovest e a sud del comparto di aree di parcheggio degli autoveicoli e di sosta dei bus del trasporto pubblico, nonché del collegamento viario con l’alta Val Brembana e la Val Serina, alternativo e indipendente dalla viabilità data dall’ex SS.470 attraversante il centro abitato di Zogno. Gli impianti sportivi comunali - e in particolare il centro di Camanghè - sono utilizzati dagli utenti mediante convenzioni con associazioni sportive. Nello specifico le strutture sportive dell’atletica leggera sono gestite dall’A.S.D. Atletica Val Brembana che opera e ha iscritti su tutto il territorio della valle e quelle del calcio dall’A.S.D. Polisportiva Zogno 98. L’attività relativa all’atletica è altresì convenzionata con l’Istituto comprensivo del Comune di San Giovanni Bianco in quanto questo non è dotato di strutture idonee allo svolgimento di attività di atletica leggera: attività che si aggiunge a quella prevista da parte della scuola media superiore “Turoldo”.

La pista di atletica L’impianto sportivo polivalente di Camanghè, seppur utilizzato appieno dalla cittadinanza, dalle associazioni sportive comunali e della valle, nonché dagli studenti della vicina scuola superiore, presentava ormai delle localizzate anomalie manutentive dovute sia alla vetustà che ai cicli climatici di gelo e disgelo caratteristici della zona. La pista d’atletica infatti risultava fortemente ammalorata da stacchi, fessurazioni, avvallamenti e buche del manto resinoso che avevano permesso anche lo sviluppo di vegetazione infestante, aggravata dal deterioramento dei cordoli di delimitazione e delle pedane dei salti. In sintesi, la semplice manutenzione degli strati superficiali mediante “retopping” non sarebbe risultata sufficiente e quindi si è optato per il quasi completo rifacimento delle superfici, delle strutture di fondo, di contenimento e della pavimentazione sportiva, nonché delle aree attrezzate per i lanci e i salti, il tutto secondo le disposizioni tecniche e linee guida della Federazione di Atletica Leggera per l’ottenimento dell’omologazione di gare a livello regionale e nazionale. Si è proceduto pertanto alla nuova formazione di superficie di tipologia di fascia 3 avente caratteristiche fisico-meccaniche secondo regolamento tecnico FIDAL/IAAF per l’omologazione e la certificazione dei manti superiori, realizzata mediante un primo strato di supporto in telo prefabbricato realizzato in

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fabbrica a spessore costante, costituito da fibre e granuli di gomma SBR selezionati con dimensioni controllate, miscelati ed uniti con legante poliuretanico monocomponente non contenente metalli pesanti. Lo strato di gomma prefabbricata è progettato e realizzato in rotoli avente prestazionalità costanti e uniformi, con uno spessore di 10 mm, peso minimo 7.5 kg/mq, riduzione della forza minimo 30%. Il rotolo viene incollato al sottofondo bituminoso mediante adesivo poliuretanico bicomponente formulato in modo specifico con un consumo su asfalto denso a temperature moderate di 1 - 1,1 kg/mq; quindi uno strato superficiale finale dello spessore nominale di 4 mm eseguito mediante stesura a spatola di un primo strato di rasatura del tappetino prefabbricato in SBR eseguito con rasante poliuretanico bicomponente e la successiva stesura di un secondo strato con rivestimento continuo in poliuretano, resistente ai chiodi, applicato allo stato liquido, costituito da vari strati di poliuretano autolivellante. Infine, la finitura superficiale è eseguita con semina manuale di granuli di gomma EPDM colorata con diametro controllato da 1,0 - 3,5 mm, data in più mani, ad alta resistenza ai raggi UV, agli agenti atmosferici, all'azione meccanica delle scarpette chiodate, antisdrucciolo e antiriflesso. Il tutto per uno spessore totale del manto finito di 13 mm.

Il campo di calcio L’intervento sul campo da calcio a 11, interno alla pista di atletica, ha visto la sostituzione del manto in erba naturale con un nuovo manto in erba sintetica,

Nella pagina di sinistra, in alto le condizioni della pista di atletica prima dei lavori. Al centro, la preparazione della corsia per il salto. In basso, la pedana per i lanci. In questa pagina, in alto il rettilineo di partenza della pista di atletica. Qui sopra, vista aerea del campo sportivo.

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Nella pagina di apertura una vista zenitale del campo.

On the left page, above the condition of the track before the work. In the middle, the preparation of the lane for the jump. Below, the platform for the throwings.

On the opening page a zenithal view of the facility.

On this page, at the top, the straight starting point of the athletics track. Above, aerial view of the sports field.

ATHLETICS | ATLETICA LEGGERA

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previa realizzazione dei sottofondi, dei drenaggi delle acque e dell’adeguamento dell’impianto di irrigazione. Il nuovo campo da calcio in erba sintetica misura m. 108 x 68,50 per una superficie complessiva di 8.860 mq, con la tracciatura di giuoco di m. 100 x 62,50. Per la realizzazione del campo di calcio è stato deciso l’impiego del sistema di drenaggio di tipo verticale, in ossequio al vigente regolamento tecnico L.N.D., ente al quale è stata richiesta l’approvazione del progetto: il sottofondo è realizzato secondo una stratigrafia decrescente per formare un pacchetto di spessore cm 21, composto da materiale inerte frantumato, a spigoli vivi, originato da pietra di cava lavata esente da polveri. Essa è sagomata secondo uno schema a due falde di scorrimento delle acque meteoriche, ciascuna avente pendenza 0,5%. Si è dovuto procedere con la scelta della soluzione a due pendenze anziché quattro, come previsto abitualmente dal Regolamento, in quanto il campo di calcio viene realizzato all’interno della pista di atletica leggera, già caratterizzata da proprie logiche di raccolta delle acque meteoriche e quindi da quote altimetriche predefinite, incompatibili con la soluzione a quattro falde. Il manto in erba sintetica è costituito da fibre monofilo verde, completamente antiabrasivo, resistente ai raggi U.V. e al gelo, altezza della fibra 60-62 mm. L’intaso di stabilizzazione è in sabbia silicea, e l’intaso prestazionale in granulo elastomerico nobilitato. Le fasce esterne comprese tra la canaletta e la pista di atletica leggera hanno il piano di calpestio costituito da manto in erba sintetica della stessa tipologia del campo di gioco.

L’impianto di illuminazione a led È stata colta l’occasione del rifacimento della pista d’atletica per la realizzazione dell’impianto di illuminazione delle strutture sportive all’aperto, mediante il posizionamento di 4 torri-faro da circa 30 ml di altezza con 28 proiettori illuminanti a led ad alto rendimento idonei a fornire illuminazione secondo nome CONI, che era stato già da tempo previsto e mai realizzato per l’estrema difficoltà di accesso sulle pavimentazioni resinose dell’impianto sportivo. L’illuminazione sfrutterà, per quanto possibile, la predisposizione dei cavidotti esistenti e dei plinti di ancoraggio che saranno opportunamente verificati alla luce delle nuove normative.

Le aree pertinenziali Lo spazio interno adiacente al Bocciodromo, alla Palestra Polivalente e al perimetro della pista di atletica presentava un manto di copertura in erba naturale prevalentemente incolta. L’amministrazione comunale ha voluto distribuire in miglior modo la superficie a verde fra i tre impianti creando una via di ingresso della larghezza di 3,5 metri - affinché si possano effettuare lavori di manutenzione anche con mezzi meccanici senza compromettere la superficie pavimentata della pista di Sulle due pagine, planimetria del campo. Sotto, a sinistra dettagli costruttivi della buca per il salto con l’asta; a destra, sezione della vasca per la corsa siepi.

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On the two pages, plan of the site. Below, on the left, construction details of the pole vault; on the right, section of the hedges running pool.

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Riqualificazione funzionale della pista e degli impianti di atletica leggera di Camanghè in Comune di Zogno (Bg) Committente: Comune di Zogno Responsabile del Procedimento: ing. Carlo Cappello Progetto definitivo-esecutivo: Ufficio Tecnico Comunale Direzione lavori: arch. Massimo Bognandi Progettazione Illuminazione: ang. Emilio Morandini Coordinamento sicurezza: arch. Massimo Brambilla Progettazione strutturale: ing. Alessandro Marinaro Costo complessivo: euro 708.000 Tempo di realizzazione: 180 giorni Realizzatrice dell’opera: Tipiesse srl (vedi pag. 38) Attrezzature sportive: Sportissimo snc

Contratto di appalto per progettazione, realizzazione, finanziamento, manutenzione ordinaria e straordinaria e messa in disponibilità degli interventi di riqualificazione e rifacimento in erba artificiale del campo da calcio nel centro sportivo comunale in località Camanghè mediante contratto di disponibilità. Committente: Comune di Zogno Progetto di fattibilità: Ufficio Tecnico Comunale Progetto definitivo-esecutivo: arch. Giovanni Biffi Imprese realizzatrici dell’opera: ATI Tipiesse srl (capogruppo) - L’Orobica srl Erba sintetica: Italgreen spa Intaso prestazionale: Promix srl Attrezzature sportive: Gammasport srl (vedi pag. 45)

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atletica -, un’area di riscaldamento per gli atleti di circa 450 mq con superficie in erba artificiale, e una nuova recinzione posta su muretto in cls. L’erba sintetica adoperata, di altezza 50 mm, è composta da una particolare fibra con particolare forma a due sezioni combinate e legate, non ritorte, con ispessimento centrale di rinforzo a diamante, atte a garantire elevatissima resistenza, resilienza e durata nel tempo.

Athletics

Zogno (Bergamo) Functional upgrading of the soccer field and athletics facilities As part of the development and upgrading of sports facilities, taking advantage of the possibility offered by the co-financing made available by the Lombardy Region, was completed the renovation of the soccer and athletic facilities of the Municipal Sports Centre of Camanghè, also in use adjacent to the provincial school complex. The multi-purpose sports facility, even if fully used by the citizens, by the municipal and valley sports associations, as well as by the students of the nearby high school, now had localized mainteIn queste due pagine, altri particolari del- In these two pages, other details of the l’insieme campo di calcio e pista di atle- whole football field and athletics track, with tica, con le relative attrezzature. its equipment.

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nance anomalies due to both age and climatic cycles of frost and thaw. The athletics track, in fact, was heavily damaged by breaks, cracks, depressions and holes in the resinous mantle, which had also allowed the development of weed vegetation, aggravated by the deterioration of the boundary kerbs and the platforms of the jumps. In short, the simple maintenance of the surface layers by "retopping" would not have been sufficient and therefore it was decided to almost completely rebuild the surfaces, the underlying structures, the containment and sports flooring, as well as the areas equipped for the launches and jumps, all in accordance with the technical provisions and guidelines of the Federation of Athletics for obtaining the approval of races at regional and national level, through the installation of a cast-in-place surface finish performed with manual sowing of EPDM colored rubber granules. The work on the 11-a-side football pitch, inside the athletics track, consisted in replacing the natural grass surface with a new synthetic grass turf, after the creation of the underlays, the vertical drainage of the water and the improvement of the irrigation system. The facility is completed with the realization of the night lighting system on 4 tower-lights with LED projectors.

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PALAZZETTI E PALESTRE HALLS AND GYMS

Sondrio

Palestra scolastica presso il campus valtellinese

di Cesare Lino foto di Giacomo Albo

A partire da un concorso indetto dall’Amministrazione provinciale nel 2001, per la riqualificazione generale del campus di Sondrio, gli stessi vincitori di allora dopo aver completato l’edificio dell’istituto professionale hanno realizzato ora la palestra scolastica nella posizione in cui era prevista la concentrazione delle strutture sportive del campus.

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L’ubicazione è strategica per i vari istituti scolastici, rafforza il “polo sportivo” individuato attorno alla palestra esistente consentendo in futuro la realizzazione di nuove attrezzature all’aperto tra loro connesse. Risulta inoltre facilitato un eventuale collegamento con la via comunale, confermando l’asse di penetrazione nel campus già individuato dal progetto di concorso. La nuova palestra è costituita da tre elementi: -il corpo esistente al piano terra del nuovo IPSIA che viene adibito a spogliatoi, sala medica, locali di deposito e centrale termica; -il volume della palestra che ospita il campo di gioco per pallacanestro e pallavolo; -un elemento di collegamento tra gli spogliatoi ed il volume palestra. L’edificio mantiene la quota perimetrale di gronda dell’adiacente istituto scolastico, oltre la quale si sviluppano le sole emergenze degli elementi strutturali di copertura. L’involucro della palestra è realizzato prevalentemente con tecnologia a secco e strato di finitura esterna in eps, sistema “a cappotto”, finito in colore bianco come l’istituto scolastico; i volumi strutturali emergenti corrispondono alle travi primarie di copertura, realizzate in legno lamellare e dipinte a smalto in colore grigio scuro, alle quali è a sua volta applicato un cappotto in eps finito con un rasante in colore grigio scuro; all’intradosso di copertura sono stati realizzati controsoffitti in cartongesso finalizzati a garantire le caratteristiche di resistenza e reazione al fuoco delle orditure primarie in legno e del sistema secondario di copertura realizzato con lamiere grecate in acciaio; il basamento che avvolge quasi l’intero perimetro della palestra, è rivestito con lastre di fibrocemento in colore grigio scuro; i serramenti, in alluminio a taglio termico, sono collocati sui fronti nord dell’edificio, alla quota del campo di gioco, e sul fronte est a +3.40 mt da quota pavimento, protetti dall’incidenza dei raggi diretti del sole da un sistema di frangisole in alluminio del tutto analogo a quello realizzato per le aule del nuovo istituto.

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Nella pagina di apertura, vista serale del lato anteriore della palestra.

scandita dalle rientranze che danno luce alla tribunetta.

In questa pagina, dall’alto: il corpo della palestra che si protende aggettando sul lato corto, e svolta con la parete liscia dal lato degli ingressi; una vista di tre quarti sull’altro angolo; la facciata posteriore

Nella pagina di destra, a sinistra dall’alto: pianta dell’edificio, dove si distinguono il corpo palestra, il corridoio di collegamento e gli spogliatoi inseriti nell’edificio scolastico; una sezione trasversale; una

sezione longitudinale. Nella colonna di destra, due sezioni di dettaglio: in alto, la parete lato tribunetta, in basso lo sporto aggettante sulla facciata anteriore.

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In the opening page, evening view of the front side of the gym.

marked by recesses that give light to the grandstand.

On the left page, from the top: the body of the gym that juts out projecting on the short side, and turns with the smooth wall on the side of the entrances; a three-quarter view on the other corner; the back facade

On this page, left from the top: floor plan of the building, where the gym, the connecting corridor and the changing rooms inserted in the school building are distinguished; a cross-section; a longitudinal section. In the

right column, two sections of detail: at the top, the wall on the tribune side, below the body leaning out on the front facade

HALLS AND GYMS | PALAZZETTI E PALESTRE

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Gli spogliatoi sono dotati di impianto di riscaldamento radiante a pavimento. La produzione del calore per l’impianto radiante e per la produzione dell’acqua calda sanitaria è demandata ad una pompa di calore aria acqua. Negli spogliatoi è stato inoltre previsto un impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Sulla copertura dell’edificio scolastico è stato previsto un impianto Fotovoltaico. L’ambiente della palestra e delle tribune, utilizzabile anche per attività di pubblico spettacolo, è dotato di un impianto a tutt’aria, finalizzato sia al riscaldamento che al rinnovo dell’aria interna, ad alta efficienza energetica garantita da UTA posta all’esterno sul fronte ovest.

Halls and gyms

School gym at the campus of Sondrio Following a competition launched by the provincial administration in 2001 for the general redevelopment of the Sondrio campus, the same winners as at that time, after completing the building of the Professional Institute, have now created the school gymnasium in the position where the concentration of sports facilities on the campus was planned. The new gym consists of three elements: the existing body on the ground floor of the new IPSIA which is used as a changing room, a medical room, storage rooms and a thermal power station; the volume of the gym that houses the playing field for basketball and volleyball; a connecting element between the changing rooms and the gym volume. The building maintains the perimeter level of the eaves of the adjacent school, beyond which only the emergencies of the structural elements of the roof develop.

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In questa pagina, dall’alto: sezione longitudinale orientata verso la tribuna; la stessa vista nella realtà; l’interno della palestra visto dall’alto della tribuna. Nella pagina a lato, in alto planimetria generale del campus (in rosso la palestra); in basso, interno degli spogliatoi e attrezzatura per la pallacanestro.

On this page, from the top: longitudinal section oriented towards the grandstand; the same view in reality; the inside of the gym seen from the top of the grandstand. On the page to the right, top general plan of the campus (in red the gym); below, interior of the changing rooms and equipment for basketball.

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The shell of the gym is mainly made with dry technology and a layer of external finish in EPS, "coat" system, finished in white as the school; the emerging structural volumes correspond to the primary beams of the roof, made of laminated wood and painted with dark gray enamel, which is in turn applied a coat in EPS finished with a skim coat in dark gray; plasterboard false ceilings have been installed on the underside of the roof to guarantee the fire resistance and reaction characteristics of the primary wooden frames and the secondary roofing system made of corrugated steel sheets; the base that surrounds almost the entire perimeter of the gym is covered with dark grey fibre cement sheets; the thermal break aluminium frames are located on the northern fronts of the building, at the height of the playing field, and on the eastern front at +3.40 m from the floor level, protected from the incidence of direct sunlight by a system of aluminium sunshades similar to those created for the classrooms of the new institute.

Palestra scolastica per il campus di Sondrio Committente: Provincia di Sondrio Progettazione: LFL architetti (Luconi architetti associati Fumagalli Sergio - Lavorincorso architetti) Direzione lavori: arch. Piero Luconi Coordinamento sicurezza: arch. Laura Luconi (CSP), geom. Riccardo Scilironi (CSE) Progettazione strutturale: lderighi Ingegneri associati Costo complessivo: euro 1.009.800 Inizio lavori: giugno 2015 Fine lavori: ottobre 2016

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IMPIANTI ETICI IMPIANTI SOSTENIBILI a cura di Stefano Longhi

Il Policarbonato Gentili lettori, in questo numero vorrei puntare l’attenzione sull’utilizzo di un materiale sempre più diffuso, soprattutto nella realizzazione di impianti sportivi, sia per le evidenti ragioni economiche e sia per le innegabili qualità estetiche: il policarbonato alveolare. Tale materiale trova largo utilizzo in particolare per la chiusura di grandi volumi quali palazzetti dello sport, piscine, etc. Il policarbonato alveolare è caratterizzato da una sezione con struttura a camere chiuse in grado di garantire un ottimo isolamento termoacustico, bassa riflettenza, e, nella sua versione a pannelli, grande leggerezza, facilità d’uso e di posa, resistenza agli urti e ai carichi. Tali pannelli possono ottenere livelli di alta trasparenza (fino al 78%) ed una buona trasmittanza luminosa. Le loro qualità isolanti sono in grado perfino di determinare un sensibile abbattimento dei costi energetici rispetto ad un’analoga realizzazione in vetro camera. Inoltre, negli ultimi anni questo materiale si è caratterizzato per la possibilità di garantire un parziale riciclaggio. Semplicità, colore, immaterialità e luminosità sono le caratteristiche che questo materiale conferisce alle realizzazioni di grandi vetrate edilizie grazie alle qualità di cui è dotato, risultando pertanto particolarmente apprezzato dagli architetti che ne sono in grado di esaltare le intrinseche proprietà estetiche; gli esempi successivamente esposti evidenziano alcune delle più brillanti realizzazioni in ambito sportivo.

Il primo intervento è L’Alqueria del Basket progettato da ERRE arquitectura a València, Spagna nel 2017. I progettisti, dovendo intervenire su di un complesso sportivo particolarmente vasto (circa 15.000 mq), si sono posti l’obiettivo di creare un unico grande spazio in cui i giovani giocatori del Valencia Basket potessero allenarsi e giocare nelle migliori condizioni possibili. La struttura è composta da 13 campi totali (9 interni e 4 esterni) ed è divisa in due volumi: un piano terreno destinato ai servizi degli atleti (spogliatoi, palestra, sale fisioterapiche) ed un livello superiore che contiene alcune aree per l’insegnamento ed altre ad uso del pubblico. Particolare attenzione è stata posta nelle soluzioni tecniche utili a migliorare le condizioni di illuminazione interna dei locali modulando opportunamente la luce naturale durante il giorno e la correzione artificiale nelle ore serali. Nelle ore diurne si è studiato un pannello con un livello di opacità proporzionale all’orientamento principale delle facciate esposte. L’utilizzo del policarbonato alveolare, in questo caso di colore bianco, permette di realizzare una pelle con funzione isolante in grado di trasmettere la luce ed evitare fenomeni di abbagliamento. La seconda architettura è il Monery Gymnasium ideato da Gbau a Rumilly, Francia nel 2010. Questa struttura viene progettata creando due volumi simili aventi entrambi un’altezza di 7 metri (dal livello del terreno) ma superficie differente: il

primo (46x26 m) ospita le competizioni ufficiali, mentre il secondo (46x17 m) accoglie le aree di allenamento. La quota 0.00 delle due costruzioni si trova a circa 3,50 m sotto il livello naturale del terreno, in modo da realizzare a questa quota i locali di servizio (spogliatoi, servizi igienici, magazzini) e far emergere soltanto le aree sportive. Le pareti di entrambi i volumi sono state rivestite con il policarbonato alveolare colorato in grado di trasmettere una piacevole sensazione di omogeneità dell’intensità luminosa, nitidezza delle superfici ed immaterialità. Inoltre, viene strutturata a sbalzo una spessa pensilina su entrambi i volumi esposti in modo da creare un ombreggiamento sulle facciate sud-est e sud-ovest. Il terzo intervento è il Centre Sportif GEMS World Academy di CCHE a Etoy, Svizzera, realizzato nel 2015. L’impianto sportivo in esame viene realizzato in una posizione strategica, in adiacenza all’autostrada ed alle linee ferroviarie. La caratteristica principale di questa architettura risulta essere la dualità spaziale, percepita sia internamente che esternamente. Infatti, le due aree sportive interne, quali la palestra e la piscina, sono collegate attraverso una zona pubblica che permette di poter guardare verso entrambe le direzioni. La diversa natura degli elementi interni viene evidenziata all’esterno dall’uso di differenti materiali. Gli spazi sportivi sono delimitati da pareti opache, al di sopra delle quali un rivestimento in policarbonato alveolare bianco crea un pia-

Qui sopra, l’Alqueria del Basket a València, Spagna e il Monery Gymnasium a Rumilly, Francia. Nella pagina a lato, il Centre Sportif GEMS World Academy a Etoy, Svizzera, il Nathalie Mauclair Gymnasium a Champagné, Francia e il Gymnase Clapiers a Montpellier, Francia.

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LINK http://errearquitectura.com http://www.gbau.fr

cevole contrasto cromatico e risalta la struttura interna di copertura dell’edificio, soprattutto durante le ore serali tramite un’illuminazione artificiale. Un’altra architettura internazionale rilevante è il Nathalie Mauclair Gymnasium progettato da SCHEMAA a Champagné, Francia nel 2015. La nuova struttura sportiva viene costruita in adiacenza alla palestra Jean Rondeau esistente, costituendo un “delicato” ampliamento architettonico attraverso la realizzazione di un portico. Quest’ultimo si delinea anche come terrazza accessibile e ideata come luogo di aggregazione esterno comune ad entrambi gli edifici. Le aree esterne circostanti sono progettate per convogliare i flussi pedonali e per creare delle piacevolissime aree verdi utilmente irrigate dalle acque piovane provenienti dalle soprastanti coperture. L’edificio sportivo utilizza linee semplici ed eleganti, con un vivace dinamismo garantito dalla struttura in legno lamellare rivestita esternamente con materiale metallico. La struttura ha un doppio orientamento nord-sud. Il materiale utilizzato per il rivestimento delle facciate è il policarbonato alveolare di colore bianco con finitura opaca antiriflesso, ad accezione del lato nord dove viene impiegato

http://cche.ch http://schemaa.fr

anche il vetro creando una relazione tra lo spazio interno ed esterno. Il policarbonato, oltre ad evitare problemi di abbagliamento per i giocatori, permette all’edificio di ottenere proprietà cangianti grazie al suo carattere riflettente. L’ultimo intervento di cui desidero parlare è il Gymnase Clapiers progettato da MDR Architectes a Montpellier, Francia nel 2012. Questo progetto è stato concepito in modo da ottimizzare la distribuzione interna degli spazi e contenere in modo virtuoso il consumo di energia termica primaria. Il layout distributivo interno dell’impianto sportivo è costituito da uno spazio di smistamento e di accoglienza e da un successivo lungo disimpegno, ai lati del quale vengono ricavate le due grandi aree sportive principali. Il foyer di ingresso risulta quasi interamente vetrato sfruttando in questo modo l’illuminazione naturale, mentre le pareti delle zone sportive risultano per la maggior parte opache, con la sola realizzazione di alcune finestre strette e lunghe sul prospetto ovest. La fascia inferiore dell’edificio precedentemente citata è costituita da calcestruzzo isolato, per conferire al progetto una caratteristica monolitica,

http://mdr-archi.com

mentre i volumi soprastanti utilizzano un tamponamento in policarbonato alveolare bianco, il quale filtra i raggi solari e garantisce una luminosità ottimale. Attraverso l’illuminazione artificiale, di notte, i grandi pannelli di policarbonato mettono in risalto le linee e la forma del fabbricato. Nelle due sale sportive viene creata un’atmosfera calda ed accogliente utilizzando il legno sia come struttura per la copertura sia come rivestimento interno delle pareti. Infine, i tetti sono per la maggior parte realizzati con una copertura vegetale integrando ed uniformando il progetto al contesto. Anche nel panorama nazionale comincia ad intravedersi una grande diffusione di questo innovativo materiale; ultimamente, infatti, si è assistito ad una perfetta corrispondenza fra la pubblicazione di sempre più rigorose prescrizioni normative ministeriali in termini di dispersione termica e la produzione di materiali viepiù efficaci ed economici. Auguriamoci per il prossimo futuro la produzione di materiali che ad un passivo comportamento termico possano garantire anche il contemporaneo utilizzo di accessori di rilevazione e monitoraggio della traslucenza con una possibile mitizzazione della trasmissione della luce.

IMPIANTI ETICI | IMPIANTI SOSTENIBILI 53


PRODUZIONE PRODUCTION

Illuminazione Gewiss sul campo di Silvi Marina a cura della Redazione

Uscendo da Pescara in direzione nord, dopo Montesilvano si stende la lunga spiaggia di Silvi Marina (Teramo), 6 chilometri di sabbia che dalla foce del fiume Saline raggiungono l’area protetta di Torre del Cerrano, e oltre lungo l’Adriatico. È qui, a trecento metri dal mare, che si trova lo Stadio comunale “Ughetto Di Febo”, uno dei 20 Centri Federali Territoriali FIGC dislocati sull’intero territorio nazionale. La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Silvi, che milita nella Prima Categoria abruzzese, e gioca le partite casalinghe al Di Febo. Lo stadio, dotato di 2.400 posti a sedere, è stato recentemente attrezzato con un nuovo impianto di illuminazione completo, realizzato nell’ambito del progetto Football Innovation, un business della piattaforma di Gewiss, Digital Sport Innovation, che offre servizi integrati per rendere sicure, moderne e performanti le strutture sportive. Nato nel 2016 dalla collaborazione fra la Lega Nazionale Dilettanti, Gewiss e Corus, il progetto Football Innovation offre alle società dilettantistiche soluzioni che interessano i sistemi per l'illuminazione di campi, spogliatoi, tribune, parcheggi, locali tecnici, magazzini ed uffici, così come i dispositivi per il comando, la gestione, la protezione e la distribuzione dell'energia in tutte le aree interne ed esterne delle strutture sportive.

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A Silvi Marina sono stati installati 28 proiettori Smart[PRO] Gewiss a due moduli LED, che richiedono una potenza nominale di 9,52 KW/h e garantiscono 101 lux medi sull’intero terreno di gioco. I proiettori Smart[PRO], caratterizzati da design essenziale, compatto, modulare e flessibile, garantiscono un’efficace dissipazione termica e una riduzione massiccia sui costi di manutenzione, offrendo tutta l’emissione luminosa necessaria. Il design Made in Italy e l’attenta scelta dei materiali, inoltre, ne garantiscono affidabilità, stabilità e solidità totali. Il Direttore Generale dell’A.S.D. Silvi, Elio Di Matteo ha ricordato che sul campo del “Di Febo” si svolgono non solo le partite e gli allenamenti della prima squadra, ma anche diversi tornei giovanili, in linea con lo spirito dei Centri di Formazione FIGC di cui l’impianto di Silvi fa parte. Una perfetta illuminazione sull’intero rettangolo verde risulta perciò indispensabile, non solo per una buona visibilità, ma anche per garantire la sicurezza di tutti gli atleti. Davide Bonalumi, Direttore operativo di Corus, sottolinea che il progetto Football Innovation, con la collaborazione della LND, ha un’importante utilità sociale proprio perché intende garantire a più di un milione di tesserati la possibilità di giocare in strutture con impianti sicuri, più efficaci e sostenibili.

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Gewiss lighting on the field of Silvi Marina The Municipal Stadium "Ughetto Di Febo" of Silvi Marina is one of the 20 Federal Territorial Centers FIGC located throughout Italy. The main football team in the city is the A.S.D. Silvi, which plays in the First Category of Abruzzo, and plays the home games at Di Febo. The stadium, with 2,400 seats, has recently been equipped with a new complete lighting system, created as part of the Football Innovation project, a business of the Gewiss platform, Digital Sport Innovation, which offers integrated services to make safe, modern and performing sports facilities. Born in 2016 from the collaboration between the National Amateur League (LND), Gewiss and Corus, the Football Innovation project offers amateur clubs solutions involving lighting systems for fields, changing rooms, grandstands, car parks, technical rooms, warehouses and offices, as well as devices for the control, management, protection and distribution of energy in all indoor and outdoor areas of sports facilities.

In Silvi Marina, 28 Smart[PRO] Gewiss projectors with two LED modules have been installed, which require a nominal power of 9.52 KW/h and guarantee an average of 101 lux on the entire playing field. The Smart[PRO] projectors, characterized by an essential, compact, modular and flexible design, guarantee effective thermal dissipation and a massive reduction in maintenance costs, offering all the necessary light output. The Made in Italy design and the careful choice of materials also guarantee total reliability, stability and solidity. The Director General of A.S.D. Silvi, Elio Di Matteo recalled that on the field of "Di Febo" take place not only the matches and training of the first team, but also several youth tournaments, in line with the spirit of the FIGC Training Centers of which the facility of Silvi is part. Perfect lighting on the entire green rectangle is therefore essential, not only for good visibility, but also to ensure the safety of all athletes. Davide Bonalumi, Corus' Chief Operating Officer, underlines that the Football Innovation project, with the collaboration of LND, has an important social utility precisely because it intends to guarantee the safety of playing in facilities with safe, more efficient and sustainable facilities to more than a million licensed players.

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PRODUCTION | PRODUZIONE

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PRODUZIONE PRODUCTION

Sedute Omsi nella nuova casa del basket bresciano a cura della Redazione

Omsi seats in the new home of Brescia basketball È stato inaugurato lo scorso 21 settembre col torneo Ferrari il Palaleonessa, il nuovo palasport da 5.200 posti che riporta a Brescia la grande pallacanestro dopo le ultime due stagioni giocate in trasferta a Montichiari. Il nuovo impianto sostituisce infatti il palazzetto del centro sportivo San Filippo portando i posti per il pubblico dai 2700 della vecchia struttura a 5200. Inaugurato nel 1967, il PlaEib (nome originario dell’attuale Palaleonessa) aveva ospitato partite di basket fino al 1991, cadendo poi in stato di abbandono. Una profonda ristrutturazione è stata successivamente progettata dall’architetto Eliseo Papa, scomparso nel 2017, ed ha visto finalmente la luce con l’inaugurazione dello scorso settembre. Le sedute sono state fornite dalla Omsi, che ha arredato anche le tribune del “Dall’Ara” di Bologna, uno degli stadi che ospiteranno gli Europei UEFA under 21 del 2019, così come quelle del “Paolo Mazza” di Ferrara, ormai pronto nella sua nuova veste. Ricordiamo che l’azienda di Zola Predosa è specializzata nella progettazione, produzione e posa in opera di sedute in polipropilene e poliammide, realizzate mediante stampaggio ad iniezione, per impianti sportivi. Oltre alle installazioni già citate, fra le più recenti sono targate Omsi quelle del “Cino e Lillo del Duca” ad Ascoli Piceno, del “Sardegna Arena” a Cagliari, del “Cino Vigorito” a Benevento, del Bentegodi” a Verona, nonché quelle per diversi impianti all’estero, come il “Mohamed Laghdaf” e il “Moulay El Hassan” in Marocco, e il “Royale Charleroy Sporting Club” in Belgio.

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The Palaleonessa, the new 5,200-seat sports hall that brings the great basketball back to Brescia after the last two seasons played away in Montichiari, was inaugurated on 21 September with the Ferrari tournament. The new facility replaces the sports hall of the San Filippo sports centre, bringing the seats for the public from the 2,700 of the old structure to 5,200. Inaugurated in 1967, the PalEib (the original name of the current Palaleonessa) had hosted basketball games until 1991, then falling into a state of neglect. A major renovation was subsequently designed by the architect Eliseo Papa, who died in 2017, and finally saw the light with the inauguration of last September. The seats were provided by Omsi, who also furnished the grandstands of "Dall'Ara" in Bologna, one of the stadiums that will host the UEFA European Championships under 21 in 2019, as well as those of "Paolo Mazza" in Ferrara, now ready in its new look. We remind that the Zola Predosa based company is specialized in the design, production and installation of polypropylene and polyamide seats, made by injection moulding, for sports facilities. In addition to the installations already mentioned, among the most recent ones, Omsi has been appointed for the "Cino e Lillo del Duca" in Ascoli Piceno, the "Sardegna Arena" in Cagliari, the "Cino Vigorito" in Benevento, the "Bentegodi" in Verona, as well as those for various installations abroad, such as the "Mohamed Laghdaf" and the "Moulay El Hassan" in Morocco, and the "Royale Charleroy Sporting Club" in Belgium.

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TSCAPE

Limone sul Garda (Brescia)

La pista ciclopedonale a sbalzo sul lago A cura di Bruno Grillini foto di B.G.

Ăˆ il tratto di maggior suggestione del futuro anello del Garda quello, appena inaugurato, che dall’abitato di Limone raggiunge il confine con il Trentino affiancandosi alla vecchia Strada Gardesana Occidentale: con la particolaritĂ che, dove la strada entra in galleria, la pista ciclopedonale si aggrappa alla roccia sporgendo a sbalzo sulle acque del lago.

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Vista dal lago, la passerella taglia orizzontalmente il paesaggio, attraverso una vegetazione tipicamente mediterranea, affiancando la strada asfaltata e, quando questa entra in galleria (a destra nella foto) si aggrappa a sbalzo sulla roccia.

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Viewed from the lake, the footstep cuts horizontally the landscape, through a typical Mediterranean vegetation, flanking the paved road and, when this enters the tunnel (right in the photo) clings to the rock cantilevered.

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Passeggiata Si può arrivare a Limone attraverso il lago, sul vecchio battello a ruota costruito nel 1908, dove sembra di stare in un romanzo di Agatha Christie (vedi finestra a pag. 67). Se lo si prende a Riva del Garda, si costeggia proprio il tratto della Gardesana che è stato interessato dal progetto trattato in queste pagine. E dal lago si ha un primo approccio con la “passerella”, una linea sottile che incide la falesia grigia nei tratti in cui scende a picco sull’acqua, mentre si dissimula con la traccia della vecchia Statale laddove quella rimane “agganciata” al muretto di questa. Ciuffi di vegetazione mediterranea si affacciano a tratti quando la roccia arretra leggermente, e la passerella li sfiora o li attraversa con leggerezza. Poi il paesaggio viene monopolizzato dai resti delle grandi limonaie, e, avvicinandosi al molo di Limone, dagli alberghi arrampicati sul versante, che simulano talvolta, in modo grottesco, i ritmi costruttivi di quelle. Per raggiungere, dal centro di Limone, la parte più ingegneristica (e più spettacolare) della pista ciclopedonale del Garda, viene offerto un servizio di taxi che consente di superare senza fatica il dislivello di circa 40 metri dal livello del lago. Ma è una soluzione destinata al turismo “voyeuristico” attirato dal battage che è stato attivato in occasione dell’inaugurazione dell’opera, avvenuta nello scorso luglio. È invece quanto mai opportuno imboccare la via Nova e percorrere a piedi (o in bicicletta) i due chilometri in salita che risalgono il versante attraverso i vecchi muri delle limonaie, con scorci improvvisi sul lago, un percorso che vale la gita prima ancora di arrivare alla passerella. E infine ecco i due nuovi chilometri, che offrono un’esperienza effettivamente inedita, dato che lungo la vecchia Statale, cui ci si affianca, non ci si poteva certo soffermare a guardare il panorama. E dove la strada asfaltata entra in galleria, si è scelto - anziché allargare il tunnel nella roccia – di agganciarsi alla roccia stessa aggirando l’ostacolo. La descrizione tecnica la lasceremo qui di seguito ai progettisti. Qui possiamo solo rimanere presi tra il fascino dell’esperienza che ci viene offerta (sospesi sul fianco della roccia, con il lago sotto di noi e il cielo sopra) e il timore di avere intaccato in qualche modo, sia pur con la massima cautela, l’integrità di un paesaggio antico. Ce ne rende conto, in un altro spazio tra queste pagine, Albano Marcarini, con la sua esperienza di urbanista, paesaggista, e soprattutto viaggiatore a bassa velocità. Noi riportiamo volentieri il resoconto di un’esperienza ingegneristica, che fa parte comunque di un progetto complessivo – quello della mobilità lenta intorno al lago di Garda – che entra pienamente nella categoria degli interventi indirizzati a favorire l’attività sportiva intesa come buona pratica per tutti, una traccia costante nello spirito della nostra testata. B.G.

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In alto: una “finestra” si apre nella roccia dando luce alla galleria della Statale; la nuova passerella corre all’esterno. Al centro: un tratto del vecchio percorso che porta dal centro di Limone a Capo Reamol. In basso: dalla pista ciclopedonale che affianca la Strada Gardesana, ci si affac-

cia, attraverso la vegetazione, sulla limonaia di Reamol Sopra. Above: a "window" opens into the rock giving light to the tunnel of the State Road; the new walkway runs outside. In the centre: a stretch of the old route that leads from the centre of Limone to Capo

Reamol. Below: from the cycle/pedestrian path that runs alongside the Strada Gardesana, through the vegetation you can see the lemon house of Reamol Sopra.

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Il progetto esecutivo: motivi e attenzioni (a cura dello Studio Fontana & Lotti - Lorenzi) Il progetto prevede la realizzazione di parte di un percorso ciclopedonale lungolago inserito nel progetto di “Realizzazione di un collegamento ciclopedonale sulle sponde del lago di Garda”, che coinvolge i comuni della sponda bresciana, trentina e veronese. Il tratto sul comune di Limone completa le opere già eseguite fino a capo Reamol portando la ciclopista al confine con la provincia di Trento e, certamente, il collegamento tra i centri abitati di Limone e Riva del Garda appare il più impegnativo da un punto di vista tecnico-economico. Nelle fasi propedeutiche alla progettazione si sono analizzate le problematiche tecnico-progettuali e paesaggistiche, e quelle legate alle condizioni di sicurezza e manutenzione dell’opera. A seguito dell’aggiudicazione del bando, per procedere alla progettazione esecutiva dell’inserimento della nuova ciclopista, si sono volute condividere con l’Amministrazione comunale, con la Sovrintendenza e con l’A.N.A.S., le principali scelte architettonico-paesaggistiche e strutturali, mirate ad inserire il nuovo manufatto nel rispetto di un ambiente naturale di grandissimo valore, dedicando la massima attenzione ai dettagli e alle finiture e proponendo, nel contempo, soluzioni di assemblaggio e di posa in opera della nuova infrastruttura capaci di minimizzare le interferenze con la viabilità della Gardesana. Il tutto studiato in modo da limitare gli interventi di manutenzione e riparazione nel tempo: ogni elemento costruttivo utilizzato, dalla vite al parapetto, dalla struttura metallica portante alla pavimentazione, è stato scelto anche in base alla propria durabilità nel tempo, per garantire lunga vita alla ciclabile. Qui di seguito si descrivono le principali caratteristiche del progetto esecutivo e si sottolineano le migliorie apportate al progetto definitivo che, di fatto, è stato completamente rivisitato. L’intervento prevede due tipologie di passerella: la prima “a sbalzo su muro” e la seconda “a sbalzo su roccia”. Per entrambe le tipologie si è previsto di staccare il sedime del nuovo percorso dal muro e dalla roccia, per dar vita ad un tracciato che, slegato sia dalla linearità del bordo strada sia dalla irregolarità del profilo della parete rocciosa, possa avere un andamento planimetrico più armonioso, con raggi di curvatura adeguati alle esigenze di un percorso ciclabile, rispettando in taluni casi le essenze arbustive esistenti che caratterizzano il versante. Dallo studio del comportamento geotecnico e strutturale degli ancoraggi a muro e a roccia, così come per i ponti da impostare sulla muratura ad archi ribassati, si è individuata una soluzione strutturale che permettesse di evitare totalmente le lavorazioni In alto, la pista ciclopedonale agganciata al muro esterno della strada asfaltata. Nelle foto più piccole: la messa in sicurezza della parete rocciosa; particolari delle mensole e dei puntoni che sorreggono la passerella nel tratto contro muro; interferenza con le alberature esistenti.

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Above: the cycle/pedestrian path connected to the external wall of the asphalt road. In the smaller photos: the safety of the rock wall; details of the brackets and struts that support the walkway in the section attached to the wall; interference with existing trees.

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Realizzazione della passerella a sbalzo su muro e su roccia Il progetto della passerella è il risultato di una serie di considerazioni e di affinamenti che, data la valenza dell’opera, hanno tenuto in grande considerazione il rapporto tra forma e struttura. Si è quindi modificato lo schema strutturale previsto con travi a mensola, per proporre uno schema longitudinale a semplice appoggio, con una consistente riduzione delle sollecitazioni. La passerella per entrambi le soluzioni mantiene la stessa tipologia d’impalcato longitudinale, differenziandosi unicamente per l’ancoraggio della mensola di appoggio con passo 6,00 m. Per il bordo strada, al fine di non interferire con la statica del muro a valle, sono state effettuate delle carotature puntuali del manufatto, di diametro pari a 140 mm. Tali carotature, per dimensione e distribuzione, non alterano lo stato del manufatto esistente, consentendo però di evitare la realizzazione del plinto su strada e la demolizione del muro ad “archetti” bordo strada. A sbalzo su roccia sono stati realizzati gli ancoraggi a cavalletto puntuali su dossi e cavità che caratterizzano il versante della falesia mantenendo l’interasse dell’impalcato a 6 metri, con la necessità di inserire alcuni elementi di compensazione da a 4 e 8 m. Per facilitare la posa delle mensole di appoggio sulla roccia si è previsto un doppio plintino per gli ancoraggi nella parte alta e bassa con la possibilità di adattare il puntone alla morfologia della parete tramite cerniera tra modione e puntone, che permette la posa dell’elemento inferiore con angolatura variabile. Tale soluzione strutturale consente di distanziare il sedime della pista dal versante roccioso. Questo accorgimento ha permesso la realizzazione di un percorso con uno sviluppo longitudinale con raggi di curvatura maggiori di 6 metri, oltre ad evitare il deposito lungo il percorso del materiale di dilavamento che a seguito di eventi meteorologici scende dal versante. Per entrambe le tipologie di passerella lo stacco dell’impalcato dal fronte ha imposto l’installazione di un parapetto anche sul versante interno, risolvendo ogni situazione di potenziale pericolo.

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Allargamento del percorso esistente bordo strada Il progetto esecutivo, per questo tratto iniziale, nella zona di Capo Reamol, ha previsto una soluzione più coerente da un punto di vista paesaggistico rispetto alla soluzione iniziale: l’allargamento è ottenuto realizzando un muro a valle, verso lago, di altezza contenuta e in aderenza al preesistente muretto che delimita il confine. Il muro è eseguito in c.a. e rivestito in pietra calcarea grigia a corsi irregolari e fuga orizzontale. Per il tratto iniziale del percorso ciclo pedonale, in sostituzione dei guard-rail esistenti, recependo la prescrizione dell’A.N.A.S. che richiedeva di realizzare le opere di protezione della strada con categoria superiore, è stato introdotto un nuovo elemento tipo H4 bordoponte in acciaio zincato.

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Dettagli strutturali Il progetto esecutivo ha dato grande importanza a tutti i dettagli strutturali a vista. I ponti, le passerelle richiedono che la struttura diventi architettura e per questo anche gli elementi secondari sono stati trattati con attenzione. Così, per esempio, il pulvino (l’elemento che deve ripartire il carico trasmesso dal puntone), è stato caratterizzato da un carter in lamiera zincata sagomata mentre gli ancoraggi dei tiranti e le mensole di sostegno della passerella, sono stati ottimizzati nelle dimensioni per restituire visivamente una sensazione di pulizia e di leggerezza.

Realizzazione del ponte a Capo Reamol Su questo particolare tema il progetto esecutivo si è posto l’obiettivo di far dialogare la nuova infrastruttura con le arcate in muratura. Si sono quindi sostituiti i portali lineari previsti dal definitivo con delle strutture che seguono e ridisegnano le pile e gli archi esistenti, ed il risultato finale sembra essere convincente sotto ogni punto di vista. Tubi calandrati di diametro da 298 mm si innestano nei pilastri verticali tondi, inclinati e controventati con appositi tiranti in barra e sostengono le strutture portanti orizzontali su cui poggia l’impalcato della passerella.

di scavo e fondazione sulla carreggiata della Gardesana, con evidenti vantaggi in termini di impatto del cantiere sulla viabilità e sul traffico. Sempre nell’ottica di limitare i disagi derivanti dal cantiere, si è implementato un sistema costruttivo che ha permesso di realizzare la passerella a sbalzo con un impalcato pre-assemblato in officina, in moduli di m 6.00 ciascuno, garantendo tempi di posa estremamente limitati. La struttura portante principale è longitudinale, con un ancoraggio a “doppio cavalletto”, che dà ottimi risultati anche in termini paesaggistici, in quanto si inserisce in modo puntuale sulla falesia. A seguito dei confronti per la definizione del progetto esecutivo con il Soprintendente dei Beni Culturali per le Province di Bergamo e Brescia, arch. Giuseppe Stolfi e della funzionaria delegata per l’Alto Garda, arch. Cinzia Robbiati, si è eseguito un mockup dell’impalcato della passerella, per la verifica dei dettagli elaborati e discussi e per avere una conferma, ragionando in scala reale, sulla bontà delle scelte attuate. In tale fase, si è concordato il mantenimento della finitura in acciaio zincato per quanto attiene alla totalità della struttura portante e, al fine di aumentare la trasparenza del parapetto, si è allargato il passo dei montanti verticali, portandolo da 1,5 a 2 metri. Su detti montanti si è fissata una rete in acciaio inox tipo “CSX” a maglia, in cavi da 1,5 mm, ed un mancorrente superiore sempre in acciaio zincato. Per la finitura della pavimentazione la scelta è caduta su una soluzione caratterizzata da una prefabbricazione fuori opera, in pannelli da 2,00 x 2,60 m realizzati in betoncino armato ad inerti selezionati e ferossidi colorati inseriti nel getto, con finitura superficiale a vista in rilievo che riprende l’effetto della dogatura in legno. Rispetto al progetto definitivo è stata rivisitata anche la struttura dei ponticelli su arco ribassato, riproponendo l’effetto visivo della passerella, ottenuto arretrando le due travi portanti di 8-15 m rispetto al lato a lago, con l’impalcato e il parapetto in aggetto. Un’accurata pulizia della costa e un innovativo rilievo digitale realizzato con scanlaser hanno permesso di progettare su una base molto precisa, di rivedere i passi strutturali della passerella a sbalzo e di individuare dieci arcate su muro, rispetto alle sei originariamente previste. Un’altra proposta importante del progetto esecutivo riguarda l’eliminazione dei tratti in galleria e scavo in roccia, sostituiti con la continuazione del percorso a sbalzo sulla falesia. La variante è stata verificata con la Soprintendenza che ne ha condiviso l’approccio metodologico ed il risultato paesaggistico, ritenendolo più coerente e meno invasivo rispetto ad un impattante demolizione della roccia. Il ricollocamento del sedime di questo tratto di percorso ha comportato un’integrazione delle necessarie protezioni a monte, eseguite con lo stesso siste-

Le immagini illustrano i dettagli descritti nelle finestre di testo. Le prime due foto a sinistra, fornite dallo Studio F&LL, sono riferite alla fase di cantiere.

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The images illustrate the details described in the text boxes. The first two photos on the left, provided by Studio F&LL, refer to the construction phase.

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ma utilizzato negli altri tratti su roccia, tramite posa di barriere e, nella parte più bassa, di reti in aderenza. Per evitare di demolire lo storico muro in pietra esistente come bordo laterale della Gardesana, caratterizzato dai tradizionali fori ad arco, si è lavorato su una soluzione, concordata con i funzionari di A.N.A.S., che attraverso un intervento di ripristino e consolidamento del muro stesso, ne permette il mantenimento. La miglioria è duplice e porta ad una semplificazione strutturale ed esecutiva nel rispetto di un assetto storico-paesaggistico di indubbio valore. Infine, considerato il nuovo sistema di ancoraggio dei ponti e della passerella su muro che non prevedeva alcuna lavorazione di scavo e di fondazione sulla sede stradale, alla luce della verifica della quota di interferenza del cavidotto di media tensione che corre lungo la gardesana, effettuata con il supporto dei tecnici di A2A, al fine di evitare una pesante interazione con il traffico veicolare e, nel contempo, di ottenere un significativo risparmio economico, l’amministrazione comunale ha richiesto una lieve modifica della quota d’imposta dell’impalcato e della livelletta del percorso. Si tratta di un abbassamento di circa 50 cm, che non ha particolare rilevanza sul risultato finale dell’opera.

Risanamento della muratura storica a bordo strada gardesana Per evitare di procedere con la demolizione dei muretti bordo strada esistenti, tipici elementi del paesaggio gardesano (che avrebbero dovuto essere sostituiti con un guard-rail in acciaio zincato bordo ponte, snaturando le peculiarità di questa bellissima strada) si è analizzata la situazione statica dei manufatti, partendo da alcune prove in opera sugli stessi. Attraverso un intervento di realizzazione di un nuovo cordolo sommitale, opportunamente armato e rigidamente connesso al muro sottostante, si è individuata una soluzione in grado di soddisfare la vigente normativa in materia di urti stradali. Il cordolo è eseguito con dimensioni, forma e cromia uguali al paramento di testa preesistente per cui, di fatto, si è potuto conservare un elemento costruttivo caratteristico del “meandro”, adeguandolo alle esigenze odierne.

Parapetto con rete in acciao inox Allo scopo di aumentare la “trasparenza” del parapetto e, di conseguenza, per migliorare l’inserimento architettonico dell’infrastruttura, oltre all’allargamento del passo dei montanti verticali, è stato realizzato un pannello di tamponamento con sistema a “rete in fune in acciaio inox tipo CXS”. Si tratta di una soluzione che associa alle caratteristiche di trasparenza ottime proprietà meccaniche. I dettagli tecnologici risultano, nella loro semplicità, essenziali e funzionali, garantendo nel contempo un’ottima durabilità.

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Limone sul Garda The cantilevered cycle/pedestrian track on the lake This is the most evocative stretch of the future Garda ring, just inaugurated, which from the town of Limone reaches the border with Trentino alongside the old Western Gardesana Road: with the particularity that, where the road enters the tunnel, the cycle/pedestrian path clings to the rock protruding on the waters of the lake. You can reach Limone through the lake, on the old wheeled boat built in 1908, where it seems to be in a novel by Agatha Christie. If you take it from Riva del Garda, you will skirt the stretch of the Gardesana that was affected by the project discussed in these pages. And from the lake you have a first approach with the "footbridge", a thin line that cuts through the gray cliff in the stretches where it falls sheer to the water, while it is concealed by the trace of the old state road where the one remains "hooked" to the wall of this one. Tufts of Mediterranean vegetation appear at times when the rock recedes slightly, and the footbridge touches them or crosses them lightly. Then the landscape is monopolized by the remains of the great lemon houses, and, approaching the pier of Limone, by the hotels climbing on the side, which sometimes simulate, in a grotesque way, the Anche in queste due pagine le immagini sono descritte nelle finestre di testo. Also in these two pages the images are described in the text boxes.

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Attraversamento su ponte delle zone con le arcate in muratura

Finitura della pavimentazione Si tratta di un dettaglio discusso e ragionato con grande attenzione, per l’importanza che riveste in termini di risultato finale. Scartato il legno, per la scomodità di percorrere lunghi tratti in bici pavimentati in doghe, per i noti problemi di deteriorabilità del materiale e per la complessità nel montaggio, ci si è orientati su una pavimentazione in pannelli di cls armato, pigmentato con ferossidi colorati inseriti nel getto. La finitura superficiale è a vista, in rilievo stampato, e riprenderà l’effetto della dogatura in legno. Facilità di montaggio, solidità, resistenza, impermeabilità e durabilità sono le principali qualità che caratterizzano il materiale scelto.

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Su questo particolare aspetto il progetto esecutivo ha cercato di rispettare le esistenti arcate in muratura, posizionando gli elementi a mensola in corrispondenza delle parti piene e sfondando le putrelle portanti per riproporre l’effetto della passerella a sbalzo. Le verifiche strutturali su questi paramenti murari, hanno permesso di realizzare degli appoggi molto puliti e di modificare l’impostazione generale, arretrando le travi portanti principali con il conseguente alleggerimento della passerella che, in corrispondenza del parapetto a lago, mette in evidenza una leggera trave UPN 120 a fronte della ben più evidente HEA550, rivestita con un tavolato in legno, proposta nel progetto definitivo.

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Mitigazione ambientale Riguardo alle opere di mitigazione ambientale realizzate contestualmente all’avanzamento dei lavori della pista ciclabile, la piantagione interessa circa un centinaio di metri variamente distribuiti lungo il percorso, di ampiezza variabile da 50 a 150 cm. La piantagione di mitigazione ha visto l’utilizzo di materiale vegetale di tipo forestale dell’età di 2-3 anni, in fitocella o vasetto, dell’altezza di 60-100 cm, posto a dimora con sesto di impianto di cm 50x50, pari ad un investimento di 4 piante /mq, per complessive 400 piante circa. Le specie messe a dimora sono rispettose della tipologia dell’orno-ostrieto variante con leccio. Per quanto riguarda la superficie del bosco soggetta a trasformazione temporanea, gli interventi di ceduazione o di potatura di contenimento delle piante è stata effettuata di pari passo con l’avanzamento del cantiere. Infine si sottolinea che la scelta di mantenere la passerella staccata dal fronte roccioso ha permesso, laddove sussiste una vegetazione di pregio, di conservarla e di valorizzarla.

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Impianto di illuminazione segna passo con streep-led Per la percorrenza notturna, è stata realizzata un’illuminazione segna passo con Led integrati all’interno del montante del parapetto a lago (streep-led), proiezione verso monte, ed interasse pari a 6 metri. Tale soluzione, già realizzata con successo su interventi similari, consente di utilizzare il percorso anche nelle ore serali senza però determinare un eccessivo inquinamento luminoso, sia per l’orientamento dei led sia la limitata potenza degli stessi.

Nei due disegni in alto, la sezione della passerella dettagliata con le due modalità di realizzazione: a sbalzo su muro esistente (a sinistra) e a sbalzo su roccia (a destra). Nella foto sopra, vista notturna della passerella illuminata (foto Georock). Nell foto piccole a sinistra, l’impianto di

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oleandri e agavi, non propriamente appartenenti alla vegetazione naturale come previsto dal progetto, è stato pensato in corso d’opera per arricchire ulteriormente il paesaggio.

In the two drawings above, the section of the walkway is detailed with the two methods of construction: cantilevered on the existing wall (left) and cantilevered on rock (right). In the photo above, night view of the illuminated walkway (photo Georock). In the small photo on the left, the oleanders

and agaves plant, not belonging to the natural vegetation as foreseen by the project, have been designed during the works to further enrich the landscape.

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il commento di Albano Marcarini L’hanno già chiamata «la ciclabile più bella del mondo», o la «ciclabile dei sogni». Certamente il primo tratto della pista da Limone a Riva del Garda impressiona per bellezza, capacità progettuali e operative. Si tratta di una passerella a sbalzo, larga circa 2.5 m, lunga circa 2 km, agganciata alla parete rocciosa che strapiomba nel lago, accanto alla ‘storica’ strada del Meandro, così battezzata da Gabriele d’Annunzio negli anni Trenta del secolo scorso, poi ripresa come statale 45 bis ‘Gardesana Occidentale’. In un panorama italiano dove la costruzione di nuove piste ciclabili è particolarmente parsimoniosa e frutto talvolta di improvvisazioni con rischiose conseguenze per gli utilizzatori – succede non di rado che le piste siano più pericolose delle strade ordinarie – vedere un’opera progettata e realizzata a regola d’arte conforta e fa sperare bene per il futuro. Il nostro Codice della Strada (art. 3) non contempla le piste ciclabili come tipologia stradale a sé stante, ma come una parte accessoria della viabilità ordinaria. Negli altri Paesi europei, le infrastrutture dedicate alle due ruote sono considerate vere e proprie strade e quindi progettate come tali, senza soluzione di continuità, dotate di frequenti vie di fuga, aventi diritto di precedenza sulle strade minori convergenti, sufficientemente larghe e prive di ostacoli come gradini o sbalzi di livello. La nuova ciclabile del Lago di Garda, sia pure nella sua brevità, garantisce alcune di queste qualità. La scelta «di staccare il sedime del nuovo percorso – come recita la relazione tecnica dei progettisti - dal muro e dalla roccia, per dar vita ad un tracciato che, slegato sia dalla linearità del bordo strada sia dalla irregolarità del profilo della parete rocciosa, possa avere un andamento planimetrico più armonioso, con raggi di curvatura adeguati alle esigenze di un percorso ciclabile» rivela, per altri versi, la superiorità dell’approccio ingegneristico a quello strettamente paesaggistico. Una volta vista e provata la ciclabile, sorge infatti una

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Nelle due foto a sinistra, il rapporto di forza che si instaura tra la realizzazione ingegneristica e la natura della parete rocciosa. In basso a destra, una cartolina d’epoca della vecchia strada del Ponale, percorribile ancora oggi, che è oggetto di lavori di sistemazione in questi

mesi a cura degli stessi progettisti della “passerella”.

Ponale road, which is subject of renovation work by the same designers of the "walkway".

In the two photos on the left, the power relationship that is established between the engineering work and the nature of the rock face. Below right, a vintage postcard of the old

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considerazione non secondaria. Questa voluta ‘slegatura’ è, in fin dei conti, un vantaggio o una perdita in termini paesaggistici? Mettere in così netta evidenza il nastro ciclabile sul bordo della rupe è segno di corretto inserimento nel paesaggio, oppure no? Ho avuto qualche perplessità. Soprattutto riguardando l’impatto visuale della ‘vecchia’ Gardesana con il suo ‘vedo e non vedo’, con l’alternanza di gallerie e di tratti scoperti ben corroborati dalla vegetazione d’arredo. La Strada Gardesana, ricordiamolo, fu una delle prime strade italiane, assieme a quella del Terminillo nel Lazio, a essere progettata con chiari scopi di inserimento paesaggistico. Di fronte a un tale modello è giusto derogare con un’opera dichiaratamente avulsa? Non distante dalla nuova ciclabile esiste un’altra vecchia strada, realizzata ancor prima della Gardesana. Si chiama ‘del Ponale’ e risale il costone della rupe precipite sul Garda, per guadagnare il gradino morfologico che mette nella Valle di Ledro. Tracciata in altri tempi e con altre tecniche, che oggi chiameremmo ‘rudimentali’, ha sbancato la roccia, creato un terrazzino dove correre, ha sfruttato la pavimentazione naturale, adeguandola dove serviva, talvolta ha aperto delle piccole gallerie, si è allargata in belvedere ove occorreva e ha disposto saggiamente un corredo vegetale per riparare dal sole i passanti. La strada del Ponale esiste ancora, ma non si vede, o poco. La nuova ciclabile invece si vede tutta e, in certo senso, se ne fa un vanto. Una scelta coraggiosa che sfida in qualche modo il consueto criterio del ‘minimizzare l’impatto’. Con questo non si vuol dire che si doveva realizzare una ciclabile sulla medesima sede della strada attuale, forse si poteva trattare la morfologia della zona in modo più variato, meno uniforme. Sento che mi mancano l’appoggio al terreno, quelle variazioni della sagoma provocate dagli accidenti dell’orografia, una certa varietà di aspetti, il senso stesso del procedere attraverso un paesaggio e non ‘a parte’. Sulla nuova ciclabile si ‘corre’, perché le curve sono ‘armoniche’, perché la pavimentazione è scorrevole, due cose fatte apposta per facilitare l’abbrivio. Sulla nuova ciclabile non si frena ed è difficile fermarsi, perché non vi sono sporti dove sostare ad ammirare il panorama (al contrario della parallela Gardesana con i suoi ‘punti luce’ nelle gallerie e le sporgenze della carreggiata per favorire la sosta). Temo poi che si verificheranno problemi di convivenza fra ciclisti e pedoni: i primi che chiedono strada, i secondi che non sapranno dove ‘rifugiarsi’ per cedere il passo. Di fronte a un’opera largamente e meritatamente elogiata avanzare osservazioni suona un po’ ‘fuori dal coro’, e ne me scuso. Forse girando troppo in bici mi sono abituato alla critica, sono però impressioni che si colgono proprio da utente, pedalando in una bella giornata di fine estate sul Lago di Garda.

La motonave “Italia” Costruita nel 1908 dalla Ditta Odero di Genova e riammodernata prima nel 1977 e più recentemente nel 1999, è una delle ormai rare navi d’epoca funzionanti sui laghi italiani. Durante il secondo conflitto mondiale è stata requisita prima dai tedeschi e poi dagli alleati ed utilizzata anche per azioni di guerra. La propulsione è a pale e viene assicurata da un moderno motore diesel, che ha sostituito l’originale macchina a vapore. La motonave è dotata di due grandi sale arredate in stile d’epoca e di zone scoperte a prora ed a poppa con oltre 100 posti a sedere, mentre le cucine assicurano pranzi per oltre 200 coperti. La nave è stata ripetutamente revisionata nel corso dei decenni con la massima cura, conservando il più possibile intatto l’aspetto, ed anche i materiali che concorrono a creare in crociera un’atmosfera di romantiche suggestioni. (dal sito ufficiale www.navigazionelaghi.it © Gestione Governativa Navigazione Laghi Maggiore, di Garda e di Como)

construction rhythms of those. To reach, from the centre of Limone, the most engineering (and spectacular) part of the Garda cycle/pedestrian track, a taxi service is offered that allows you to effortlessly overcome the difference in height of about 40 metres from the level of the lake. But it is a solution for "voyeuristic" tourism attracted by the campaign that was activated on the occasion of the inauguration of the work, which took place last July. Instead, it is more appropriate than ever to take the Via Nova and walk (or bike) the two kilometers uphill that go up the slope through the old walls of the lemon houses, with sudden views of the lake, a path that is worth the trip even before arriving at the footbridge. And finally here are the two new kilometers, which offer a truly new experience, since along the old state road, which is next to us, you could certainly not stop to look at the view. And where the asphalt road enters the tunnel, it was decided - instead of widening the tunnel in the rock - to hook on to the rock itself, bypassing the obstacle. In these pages, the technical description is entrusted to the designers. Here we can only be caught between the fascination of the experience offered to us (suspended on the side of the rock, with the lake below us and the sky above) and the fear of having in some way, albeit with the utmost caution, affected the integrity of an ancient landscape. Albano Marcarini, with his experience as an urban planner, landscape architect and above all as a low speed traveller, realizes this in another space between these pages. We are pleased to report the story of an engineering experience, which is still part of an overall project that of slow mobility around Lake Garda - which fully enters the category of interventions aimed at promoting sport as good practice for all, a constant trace in the spirit of our magazine.

Collegamento ciclopedonale sulle sponde del lago di Garda in comune di Limone sul Garda Committente: Comune di Limone sul Garda Progetto: Ingegneri Associati Fontana & Lotti – Lorenzi Importo dei lavori euro 4.658.000 Inizio lavori: ottobre 2016 Fine lavori: luglio 2018

tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/tscape-arredo-urbano/ sporteimpianti.it

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PROGETTISTI DESIGNERS

Riva del Garda ingg. Antonio Lotti, Davide Lorenzi

Studio Ingegneri Associati Fontana & Lotti - Lorenzi studio@fontanaelotti.it

ing. Marco Fontana

Lo Studio lavora nel campo dell’edilizia, dei sistemi infrastrutturali e del paesaggio, occupandosi delle problematiche legate all’aspetto della progettazione architettonica, urbanistica, paesaggistica, impiantistica e strutturale. Da gennaio 2013 è associato alla società cooperativa TING. Marco Fontana, socio fondatore dello studio, si laurea in Ingegneria Civile Edile nel 1989 presso il Politecnico di Milano. Per tre anni lavora a Trento, nello studio dell'architetto Marcello Armani, nel 1992 entra a far parte dello studio Fontana e Guella, realtà locale con esperienza ultratrentennale nel settore edile. Nel 1995 fonda con Antonio Lotti lo studio associato. Antonio Lotti si laurea anch’egli in Ingegneria Civile Edile nel 1989, e fino al 1994 lavora come responsabile di cantiere presso l’Impresa del Favero di Trento, seguendo commesse di grande rilievo quali l'intervento di riuso del Lingotto di Torino su progetto di Renzo Piano e la ristrutturazione del Polo Umanistico dell'Università di Trento. Nello Studio fondato con Marco Fontana segue in particolare il settore dei lavori pubblici. Davide Lorenzi si laurea in ingegneria civile sezione edile nel 2003 presso l'Università degli Studi di Trento, specializzandosi poi nel settore delle strutture in cemento armato, acciaio e legno.

The architectural firm works in the field of construction, infrastructure systems and landscape, dealing with issues related to the aspect of architectural design, urban planning, landscaping, plant engineering and structural. Since January 2013 he is associated with the cooperative society TING. Marco Fontana, founding partner of the firm, graduated in Civil Engineering in 1989 at the Polytechnic of Milan. For three years he worked in Trento, in the studio of the architect Marcello Armani, and in 1992 he joined the Fontana e Guella studio, a local reality with more than thirty years of experience in the building sector. In 1995 he founded the associated studio with Antonio Lotti. Antonio Lotti also graduated in Civil Engineering in 1989, and until 1994 worked as site manager at a construction company, following major projects such as the reuse of the Lingotto in Turin on a project by Renzo Piano and the restructuring of the Humanistic Pole of the University of Trento. In the Studio founded with Marco Fontana, he was in charge of the public works sector in particular. Davide Lorenzi graduated in Civil Engineering in 2003 from the University of Trento, specializing in reinforced concrete, steel and wood structures.

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NOTIZIE NEWS

Durante una cerimonia tenutasi presso l’House of European Football a Nyon, in Svizzera, il presidente Aleksander Čeferin ha annunciato che la Germania ospiterà la fase finale della competizione UEFA del 2024. Dopo le presentazioni delle Nazioni candidate (Federcalcio tedesca e Federcalcio turca), il comitato esecutivo UEFA ha votato in favore della Germania con 12 voti contro 4. Il presidente della Federcalcio tedesca (DFB), Reinhard Grindel, ha dichiarato: «Desidero ringraziare il Comitato Esecutivo UEFA per la sua fiducia. Sono pienamente consapevole della responsabilità e di quanto questo torneo significhi per UEFA. Faremo tutto il possibile per soddisfare le grandi aspettative che riponete su di noi».

L’uso del VAR nella UEFA Champions League

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UEFA 2024: “sì” alla Germania

Il Comitato Esecutivo UEFA, riunito a Nyon (Svizzera), ha deciso di introdurre il Video Assistant Referee (VAR) nella UEFA Champions League 2019/20 a partire dagli spareggi (agosto 2019). Lo stesso sarà fatto anche per la Supercoppa UEFA 2019 e si pensa di ampliarne l'uso anche alla fase finale di UEFA EURO 2020, nella UEFA Europa League 2020/21 (dalla fase a gironi) e alla fase finale di UEFA Nations League 2021. Sul VAR e sulla sua introduzione, ha commentato il presidente UEFA Aleksander Čeferin: «Siamo sicuri che, introducendo il Video Assistant Referee ad agosto 2019, avremo tempo a sufficienza per realizzare un sistema solido e preparare i direttori di gara garantendo un utilizzo efficiente e di successo del VAR in UEFA Champions League, la competizione per club più importante del mondo». A Nyon è stata approvata anche la procedura del sorteggio delle gare di qualificazione europee 2020, in programma al Convention Centre di Dublino il 2 dicembre 2018; dieci gironi da cinque o sei squadre decreteranno 20 partecipanti alla fase finale, mentre le altre quattro contendenti dovranno superare gli spareggi di qualificazione raggiunti tramite la UEFA Nations League. Approvazione confermata anche per la procedura del sorteggio della fase finale a quattro squadre di UEFA Nations League 2019, in programma il 3 dicembre 2018 a Dublino

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Nuovo stadio del Cagliari Calcio: il progetto si aggiudica l’EcoTechGreen Award 2018 come “iconic landscape”

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Il progetto del nuovo stadio del Cagliari Calcio, frutto della collaborazione di Progetto CMR insieme alla società Sportium, si è aggiudicato il premio “EcoTechGreen Award” come “Iconic Landscape”. Il premio intende riconoscere le iniziative che si sono distinte come esempi virtuosi di realizzazioni di infrastrutture che, attraverso l’utilizzo del verde, hanno dato o daranno un nuovo respiro alle città in cui si inseriscono. Il progetto del nuovo stadio del Cagliari Calcio, presentato da Sportium, su concept firmato dall’arch. Massimo Roj di Progetto CMR (tra i soci fondatori di Sportium), intende dare vita a una vera e propria smart arena, perfettamente integrata nell’ambiente esterno. Morfologicamente coerente e integrato con l’ambiente circostante e con la città di Cagliari, ne richiama costantemente le peculiarità come componente sostanziale del paesaggio, di cui riporta armonicamente le linee essenziali. Lo stadio si poggia su di una piazza pavimentata, dalla forte componente minerale, che richiama la sostanza e i colori della costa e delle scogliere sarde. La piazza sale dal mare verso l’interno, seguendo le linee naturali del territorio e si trasforma in un giardino che caratterizza la parte posteriore sopraelevata ricoprendo i sottostanti spazi complementari con la vegetazione tipica della macchia mediterranea e con aree attrezzate destinate al gioco e alla pratica sportiva di tutti i giorni. Gli ampi spazi complementari e multifunzionali disponibili all’interno permetteranno la fruizione di differenti servizi, che possono spaziare dall’ospitalità, al divertimento, al commercio e alla ristorazione: un nuovo luogo di ritrovo vivibile tutto l’anno, 7 giorni su 7. Al momento del ritiro del premio, l’arch. Giovanni Giacobone, Presidente di Sportium, ha dichiarato: «Questo premio rappresenta per me e per tutto il nostro team un motivo di grandissimo orgoglio. Il progetto del nuovo stadio, grazie anche alle strategie di landscape e di analisi del paesaggio, può realmente attivare un processo più ampio di rigenerazione urbana per l’intera città».

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Vimercate (Mb): manifestazioni di interesse per la riqualificazione della piscina

rata nel progetto e ricollocata, purché venga mantenuta intatta la sua funzione, mentre l’area calcio è già oggetto di un progetto di riqualificazione e pertanto potrà essere soltanto ipotizzata una forma di collaborazione con il concessionario.

Sasaki Associates per il distretto agricolo-urbano di Shangai

Un masterplan per il distretto Sunqiao a Shangai, dove l’agricoltura diventa il perno di una rivoluzione culturale: lotta all’espansione incontrollata della città e autoproduzione del cibo. La città di Shangai si propone come innovatrice nell’ottica di questa rivoluzione, com-

Il Comune di Vimercate, in provincia di Monza Brianza, ha pubblicato un avviso pubblico esplorativo per verificare l’interesse alla presentazione di proposte operative per la riqualificazione e gestione delle aree relative alla piscina comunale di via degli Atleti, attraverso forme di partenariato pubblico privato. Gli aspetti più qualificanti per l’amministrazione sono: 1. Sviluppo di importante e primaria offerta ludico sportiva di carattere natatorio, con attenzione a famiglia, bambini, istituzioni scolastiche e disabili, che consenta un utilizzo sia sportivo (e quindi anche a carattere agonistico) sia di carattere ludico e ricreativo. 2. Sviluppo di un’area di lido estivo, a carattere prevalentemente ludico sportivo. Si considera elemento premiante la capacità di utilizzo flessibile multi stagionale. 3. Sviluppo di soluzioni per favorire la raggiungibilità e fruibilità ciclabile e pedonale. Sviluppo di parcheggi bici/auto commisurati all’utenza dell’intero centro sportivo. 4. Sviluppo di funzioni sportive accessorie quali tennis, paddle, beach volley e altre proposte di interesse generale, non strettamente agonistico. 5. Alta efficienza energetica e sostenibilità ambientale, con particolare riferimento alla gestione rifiuti e verde. Per maggior chiarezza, l’avviso pubblico suddivide l’area in oggetto in cinque aree: l’area oggetto della proposta è quella che comprende la piscina coperta, il lido estivo, la struttura metallica “pallone”, i campi da tennis, il parcheggio e l’area verde in fregio a via Bergamo, su cui insiste la pista ciclopedonale. Lo sviluppo progettuale potrà prendere in considerazione anche l’immobile “bocciodromo”, tenendo conto che tale immobile attualmente è dato in concessione a un soggetto terzo (scadenza anno 2022) e potrà proporre forme di collaborazione con il gestore dell’ “Area Feste”. (scadenza anno 2028). L’area sportiva dedicata al rugby potrà essere conside-

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Masterplan per il distretto Sunqiao a Shangai: l’agricoltura al centro di un progetto che si espande su una superficie di circa un chilometro quadrato

missionando questo progetto che si espande su una superficie di circa un chilometro quadrato: il masterplan celebra la produzione del cibo come parte della vita urbana, integrandola con tutte le altre funzioni della città stessa. Il distretto Sunqiao sarà collocato a sud dell’asse di collegamento principale tra l’aeroporto e il centro città: ci saranno passerelle elevate, viti che crescono lungo le colonne verso la zona produttiva che comprenderà alghe, pareti verdi, serre e mercati per la vendita di prodotti agricoli. Negli edifici destinati all’agricoltura urbana, le piante saranno posizionate lungo dei binari su più livelli, che ruoteranno per facilitare l’illuminazione naturale costante; un sistema idoroponico e acquaponico permetterà il riutilizzo di acque e nutrienti. Il complesso integrerà centri di ricerca, verde pubblico e uffici, un percorso fitness lungo il canale e diverse strutture educative. Cosa si vuole raggiungere con questo progetto è ben chiaro: accrescere la sensibilità cittadina verso la provenienza e la qualità di ciò che si consuma e si mette a tavola. Si tratta di un altro passo in avanti della città di Shangai nella salvaguardia della qualità degli alimenti e degli agricoltori: negli anni infatti l’Amministrazione si è adoperata per assicurare cibo ai suoi abitanti, preservando le aree coltivabili. Secondo quanto affermato dallo studio Sasaki, i lavori potrebbero iniziare entro la fine del 2018.

Dopo l’edizione 2018, con le gare disputate a Buenos Aires dal 6 al 18 ottobre 2018, la prossima edizione degli Youth Olympic Games si terrà a Losanna, in Svizzera, nel 2020. Per ospitare l’evento è in fase di costruzione un nuovo impianto per le discipline su ghiaccio da 10 mila spettatori, con pista per la pratica da 300 spettatori e pista esterna, che dovrebbe essere pronto per l’estate del 2019 e che, dopo l’edizione dei Giochi Olimpici, ospiterà i Campionati Mondiali di Hockey del 2020. La nuova pista farà parte del “Espace Malley” che comprenderà diverse strutture sportive tra cui un centro acquatico con piscina olimpionica e piscina multifunzionale; la struttura ospiterà anche il centro di addestramento per la scherma e per il tennis da tavolo. Naturalmente si tratta di una struttura multi-sportiva che resterà attiva anche dopo le Olimpiadi, fornendo alla comunità un impianto di eccellenza e con la possibilità di ospitare diversi eventi internazionali, primo tra tutti il Campionato di Hockey.

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Losanna 2020, il nuovo “ice rink” per i prossimi Giochi Olimpici Giovanili

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REGIONI PROVINCE COMUNI FROM THE MUNICIPALITIES

Lipomo (Co):

Quarrata (Pt)

per i ragazzi dell’ASD Valbasca Lipomo è nato un nuovo campetto di calcio nel centro di via Olimpica, dove si allena la società calcistica. Si tratta di un campo sintetico, fortemente voluto e finanziato dalla società per dare, in particolar modo ai più piccoli, la possibilità di allenarsi nelle migliori condizioni possibili e per consentire l’allenamento specifico dei portieri con i preparatori specializzati.

sono stati completati i lavori al campo di basket di piazza Berlinguer, completamente pavimentato. «Sono molto soddisfatto – ha

affermato il sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti – dell’intervento che è stato eseguito, che ha migliorato le condizioni del campo e del fatto che siano stati perfettamente rispettati i tempi di consegna dei lavori». I giovani di Quarrata e tutti gli appassionati di basket hanno così potuto godere per tutta l’estate di questo

spazio di gioco che rimarrà a fruizione gratuita e libera per tutta la cittadinanza. Con l’intervento, l’area intorno al campo è stata completamente pavimentata ed è stata lasciata a verde solo una porzione di terreno distante dal perimetro di gioco. In questo modo la terra e i detriti non andranno più a sporcare la superfi-

Cecina (Li) a breve sarà pubblicato il bando di gara per la riqualificazione e la gestione (almeno per 15 anni) del palazzetto dello sport “Franco Poggetti”, attualmente gestito dalla società Basket Cecina. Il progetto dell’amministrazione comunale punta alla destagionalizzazione e alla riqualificazione dell’intera area di Marina di Cecina. «Abbiamo previsto – ha spiegato il sindaco Samuele Lippi – una gestione lunga, di almeno 15 anni, per permettere di realizzare investimenti mirati all’ottimizzazione degli spazi e delle potenzialità della struttura che diventerà centrale per eventi di ogni tipo, da quelli sportivi alle manifestazioni enogastronomiche, fino ai concerti». La capienza delle gradinate aumenterà da 700 posti a sedere a circa 1.800 e secondo il progetto dovranno essere realizzati un secondo campo da gioco in parquet che consentirà lo svolgimento in contemporanea di più attività sportive, attualmente non previste (come tennis, pallamano e calcetto) e un locale per somministrare alimenti e bevande. Non mancheranno interventi per la riqualificazione energetica della struttura e per la sistemazione degli spogliatoi e dei bagni. Il bando di gara sarà aperto ad associazioni sportive e potrà comprendere altri soggetti soltanto successivamente, nel caso in cui andasse deserto. Secondo quanto previsto dal bando, inoltre, il concessionario dovrà garantire la fruizione dell’impianto a tutti i cittadini e alle associazioni sportive e organizzare ogni anno un corso destinato a bambini diversamente abili, gratuito e della durata minima quadrimestrale.

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cie del campo, creando disagi durante lo svolgimento del gioco.

una comunità, in particolare per i suoi giovani, spesso alla ricerca di un luogo dove poter socializzare, lontano dai pericoli della strada. La ristrutturazione di un complesso esistente aggiunge l'ottimismo di una ripartenza vincente alle opportunità offerte da nuove prospettive di utilizzo». Così, ha commentato il sottosegretario della Regione Lombardia con delega ai Grandi eventi sportivi, Antonio Rossi. Questa struttura rappresenta una risorsa per Castello dell'Acqua e per il

territorio circostante, per le innumerevoli opportunità che offre. Dopo il taglio del nastro, Antonio Rossi ha partecipato al momento d'avvio della “Giornata dello Sport”, dal programma ricco di eventi di varie discipline: dalla pallacanestro alle bocce, dall'arrampicata alla pallavolo, dal tennis al calcio. «Lo sport - ha ricordato - è un maestro di vita per giovani, adulti e anziani. Ai primi insegna ad affrontare e a superare le difficoltà della crescita e a credere in se stessi, facendo affidamento sul duro lavoro quotidiano per raggiungere i propri sogni e mantenendosi lontani dalle tentazioni di scorciatoie, spesso pericolose. Alle donne e agli uomini insegna a tenere duro nei momenti difficili e a imparare a godere dei risultati ottenuti. A chi avanza negli anni pone nuove sfide che, talvolta, aiutano a scalare montagne apparentemente invalicabili».

con proprie risorse, per un importo previsto di circa 90 mila euro.

Torricella in Sabina (Ri) Quarrata (Pt) è stato approvato dalla Giunta il progetto che prevede la completa riqualificazione degli spogliatoi del campo sportivo e la realizzazione di un nuovo bagno a servizio del pubblico e utilizzabile anche dalle persone portatrici di handicap. In dettaglio, i lavori interesseranno gli impianti (elettrico e idraulico), che saranno completamente rifatti; saranno inoltre sostituiti tutti i sanitari, gli infissi e i rivestimenti. Essendo il campo attualmente sprovvisto di un bagno a servizio del pubblico, ne sarà realizzato uno nuovo. «Si tratta di un intervento atteso – ha spiegato il sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti – che testimonia l’attenzione dell’Amministrazione per gli impianti sportivi comunali. In particolare, in questo caso, si va a intervenire su un campo che rappresenta non soltanto un punto di riferimento per gli appassionati di sport, ma anche un luogo di aggregazione per la frazione di Casini». Il progetto è stato redatto dallo Studio Baldi & Associati ed è stato presentato all'Amministrazione dall'associazione A.C Casini: sarà il Comune a realizzarlo interamente

Castello dell'Acqua (So) è stato inaugurato il riqualificato centro sportivo comunale. «L'apertura di un centro sportivo è sempre un momento importante per i cittadini di

ad agosto è stata completata la palestra comunale, che rappresenta il coronamento di un ulteriore punto del programma di governo, un traguardo completato dopo anni di attesa. La struttura è stata intitolata a Domenico Ciccaglioni ed è a disposizione degli studenti dell’Istituto Comprensivo Scolastico “Marco Polo”, contribuendo a rendere l’offerta scolastica sempre più competitiva.

Falconara Marittima (An)

Castello dell’Acqua (So), inaugurazione del centro sportivo comunale.

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è stato portato avanti negli ultimi mesi il restyling della piscina comunale per 16 mila euro, con i lavori nella vasca piccola che hanno comportato la rimozione del rivestimento esistente e, dopo la verifica delle strutture di servizio, l’impermeabilizzazione delle superfici per realizzare un nuovo rivestimento e un nuovo pavimento. Il secondo stralcio dell’intervento sarà eseguito entro l’anno e prevede la ristrutturazione della palazzina servizi. Per un importo di 327mila euro, invece, è in corso la sostituzione del

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manto in erba sintetica dello stadio Amadio, proprio accanto alla piscina, che riguarda un campo di gioco della superficie di 6.527 metri quadri. L’appalto è stato affidato alla Sporteco di Napoli, che ha presentato un’offerta di 327.298 euro, con un ribasso del 13% sull’importo posto a base di gara. Il vecchio manto sintetico sarà sostituito con uno di erba sintetica di nuova generazione.

Bonefro (Cb), momenti dell’inaugurazione del palazzetto San Nicola.

Bonefro (Cb) è stato inaugurato lo scorso mese di agosto il palazzetto San Nicola, situato in prossimità del campo di calcio in contrada da Pantano. Si tratta di una struttura sportiva ristrutturata, che si presenta oggi con copertura ad archi in acciaio, struttura in telo con pareti laterali semovibili, gradinate per il pubblico ed erba sin-

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tetica per il campo da gioco. L’intervento è stato progettato dall’architetto Giuseppe Zingaro e realizzato con finanziamenti comunali e regionali. All’inaugurazione, presenziata dal sindaco di Bonefro Nicola Giovanni Montagano e dall’assessore

Regionale Vincenzo Niro, si è disputato il primo “Memorial Mohamed”, un torneo di calcio con premiazione finale, al quale hanno partecipato settanta ragazzi divisi in squadre, in memoria di un giovanissimo giocatore scomparso di recente.

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Casalbordino (Ch) al campo sportivo comunale sono stati inaugurati i nuovi spogliatoi a

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disposizione delle società sportive cittadine. L’assessore con delega allo sport Carla Zinni e l’assessore alla manutenzione, Luigi di Cocco, hanno parlato di “promessa mantenuta”. «Nonostante le esigue risorse, dopo aver sistemato le panchine, siamo riusciti a portare a termine anche gli spogliatoi, il cui intervento era iniziato già da parecchio tempo, ma per questioni burocratiche è stato completato solo ora (…) Ringraziamo le due società sportive, Real Casale e APD Casalbordino e tutti gli addetti del mondo del calcio casalese che hanno atteso questo tempo prima di veder rinnovati gli spogliatoi».

Bari nel giardino di via Suglia sono stati realizzati due aree recintate per cani

Bari, l’area polivalente inaugurata in via Suglia. (©Baritoday.it)

(una per quelli di taglia medio-grande e una per i cani più piccoli) e un nuovo campo sportivo polifunzionale per il basket e la pallavolo, con impianto di illuminazione dedicato, dotato di pulsante a chiamata con accensione temporizzata, per favorirne l’utilizzo anche durante le ore serali. Parallelamente è stata eseguita una

revisione complessiva dell’impianto di pubblica illuminazione, ora perfettamente funzionante, mentre l’Amiu ha curato un importante intervento di pulizia dell’area di parcheggio retrostante, sulla quale erano stati accumulati diversi rifiuti, oltre che dell’intera superficie a verde, completamente bonificata. Nel giardino sono state sfalciate le erbacce, è stata eseguita la potatura dei alcuni degli alberi presenti e sono state posizionate tre fontane, due delle quali nelle aree destinate ai cani e la terza nello spazio comune del giardino. «Oggi riconsegniamo ai cittadini un altro spazio verde riqualificato – ha dichiarato Giuseppe Galasso, assessore comunale ai Lavori Pubblici - grazie all’impiego dei fondi di un vecchio appalto municipale dell’importo di circa 120 mila euro con il quale la scorsa estate è stata eseguita una nuova area giochi a Torre a Mare e che riguarda anche la fornitura di giochi delle prima area ludica consegnata a Sant’Anna. Grazie

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all’intervento questo giardino si arricchisce di alcune nuove funzioni a disposizione dei fruitori, quella sportiva e quella correlata alle aree per cani, con cui contiamo di rendere più frequentato e apprezzato questo spazio verde della città». «In ogni spazio pubblico che riqualifichiamo – ha commentato Pietro Petruzzelli, assessore comunale allo Sport stiamo inserendo un playground e degli attrezzi ginnici, perché siamo convinti che tutte le aree libere della nostra città vadano occupate con le energie sane degli sportivi e dello sport, professionistico e non. Spero che il campo venga vissuto e usato da tantissimi giovani e bambini che magari potranno imparare ad amare un nuovo sport praticandolo sotto casa. Il nostro obiettivo è avere in ogni quartiere un’area dove si possa praticare lo sport a corpo libero e utilizzare così la disciplina sportiva come aggregatore sociale e strumento per animare e far vivere le nostre piazze e i nostri parchi».

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fondata da Pietro Chianchiano periodico di informazioni tecnico-sociali su attrezzature e impianti sportivi e ricreativi, piscine e impianti acquatici, disegno urbano e ambientale Technical-social magazine on recreational, acquatic and sports facilities, pools, equipments, environmental & urban furnishing Direttore editoriale / managing editor Bruno Grillini Direttore responsabile / editor Maria Carbone Direttore artistico / art director Fabio Passoni Hanno collaborato / contributors Maria Carbone, Bruno Grillini, Tomaso Grillini, Cesare Lino, Stefano Longhi, Albano Marcarini, Fabio Passoni, Sabina Orrico, Bea Rispoli, Joseph Wolfe Fotografie / photos Archivio Tsport / Tsport archive Giacomo Albo, Fabrizio Bracco, Renzo Dell’Orto, Bruno Grillini Roberto Montanari, Adam Mørk Redazione, pubblicità, amministrazione / editorial department, advertising & management office SeiMedia srl - via Per Robecco 91 – 20092 Cinisello Balsamo, Milano Tel. (+39) 02 23052147

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75 74 37 8 15 III cop. 72 16 71 45 3 24 1 2 77 56 46 73 II cop. 78 6 38 IV cop. 30

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 19 giugno 2018 la V direttiva antiriciclaggio, nell’ambito della prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo. Questa direttiva, la n. 2018/843 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, modifica la direttiva 2015/849 (IV direttiva antiriciclaggio), recepita in Italia dal Decreto Legislativo n. 231/2007. Il suo recepimento da parte degli Sati membri dovrà avvenire entro il 10 gennaio 2020. Il Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231 stabilisce, in particolare, le modalità con le quali i soggetti, indicati nello stesso Decreto, sono tenuti a segnalare le “operazioni sospette” in relazione alla possibile attività di riciclaggio di denaro o finanziamento del terrorismo. Questo aspetto è di particolare interesse per le stazioni appaltanti di opere pubbliche, in quanto l’attività edilizia è una delle modalità facilmente impiegate dalle organizzazioni criminali per riciclare denaro di provenienza illegale. In particolare, il funzionario pubblico ha a disposizione un “vademecum” di indicatori che dovrebbero consentirgli di valutare se vi siano gli estremi per l’”individuazione di operazioni sospette”, e quindi l’obbligo di farne la relativa segnalazione secondo le modalità stabilite dalle stesse norme. Nelle pubbliche amministrazioni è raccomandata la formazione del personale in questa specifica materia. Pubblichiamo il decreto 25 settembre 2015, che determina gli “indicatori di anomalia” attualmente individuati, oltre a uno stralcio del Decreto Legislativo sopra menzionato, per raccordo con tale disposizione.

Legislazione europea 8.2 - 985/986

Recepimenti nazionali direttive CEE Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231 Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione. Stralci (Artt. 10, 11, 35)

Legislazione italiana 9.3 - 987/992

Finanziaria Ministero dell'interno - Decreto 25 settembre 2015 Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione.



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