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| Anno XLVII SOMMARIO | Marzo Aprile 2022
REALIZZAZIONI project realizations
SPECIALE special report
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JOSEPH WOLFE SEATTLE (USA) LA CLIMATE PLEDGE ARENA
DI
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SPORT&IMPIANTI il portale dello sport, ambiente e life style
BRUNO GRILLINI REPORTAGE SPECIALE MANTI IN ERBA PER IL CALCIO A CURA DI
Seattle (USA): The Climate Pledge Arena Design: Populous
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BRUNO GRILLINI OSPITALETTO (BRESCIA) NUOVO IMPIANTO NATATORIO E RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO SPORTIVO
DI
Ospitaletto (Brescia): New swimming facility Design: studio28architettura
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CESARE LINO TOLENTINO (MACERATA) NUOVO CENTRO TENNIS DI
Tolentino (Macerata): new tennis center Contrada Pace Design: arch. Viviana Severini
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IN BREVE NUOVE SOLUZIONI PER IL RIFACIMENTO DELLE SUPERFICI SPORTIVE SCOLASTICHE Castel Ivano (Trento)) - a cura della Redazione
PROGETTI projects A CURA DELLA
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REDAZIONE TECNICA
Orta San Giulio (Novara)
SISTEMAZIONE AREA PER ATTIVITÀ SPORTIVE NAUTICHE Design: architetto Daniele Poli Project Design lab
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La FIFA oggi Il FIFA Quality Programme per l’erba artificiale FIFA licensed manufacturers L’importanza dei sottofondi in un sistema di erba artificiale L’impatto ambientale delle superfici artificiali Il Fifa Quality Programme per l’erba naturale UEFA: le categorie degli stadi FIGC: le norme in Italia La Lega Nazionale Dilettanti La cura dell’erba nella Liga spagnola Parlano gli agronomi: esperienze, novità e confronto Quanto costa: prezziari, capitolati, esiti di gara Il Centro Tecnico Federale di Coverciano: naturale, sintetico e misto nella “casa del calcio”
Year XLVII | CONTENTS | March April 2022
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RUBRICHE topical columns 11
OPINIONE - DI BRUNO GRILLINI ITALIA CALISTENICA
88 NOTIZIE DALLE AZIENDE 94 NOTIZIE DAL MONDO 102 REGIONI PROVINCE COMUNI - A
Opinion - Calisthenics Italy
CURA DI
SABINA ORRICO
118 INAUGURAZIONI 77
INTERVISTE - A CURA DELLA REDAZIONE NIKO SARRIS: AMMINISTRATORE DI POWERGRASS
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PRODUZIONE - A CURA DELLA REDAZIONE L’ERBA SINTETICA DOMO® SPORTS GRASS PER IL “CAMPO DEI MIRACOLI” AL CORVIALE ECO NEXT, L’ERBA SINTETICA RICICLABILE AL 100% DI SAFITEX TURF SOFISPORT PRESENTA FOOTBALL GREEN LIVE OMSI CONFERMA IL SUCCESSO NEGLI EMIRATI ARABI CON LE SEDUTE MADE IN ITALY I LAVORI DI TIPIESSE PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA LE NUOVE SEDUTE DELLO STADIO DRUSO, UN INTERVENTO DELLA MILANI VALERIO SRL
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anno XLVII - MARZO-APRILE 2022 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
Tsportmagazine Sporteimpianti.it
Speciale
MANTI IN ERBA PER IL CALCIO FIFA, UEFA, FIGC, LND: NATURALE, ARTIFICIALE, IBRIDO
In copertina: manto in erba sintetica. Speciale da pag. 45
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European Championships Munich 2022: Pista di atletica REGUPOL Lo Stadio del Parco Olimpico di Monaco ospiterà dal 15 al 21 agosto la massima rassegna continentale di atletica leggera. REGUPOL “Official Track Supplier” sarà protagonista all’evento con l’installazione del nuovo manto REGUPOL champion AG 4.0.
Il vostro interlocutore: Roberto FRANZ r.franz@regupol.it www.regupol.com
Italia calistenica Con la pubblicazione delle graduatorie definitive dei Comuni partecipanti al Progetto “Sport nei Parchi” - varato nel 2020 da Sport e Salute in collaborazione con l’ANCI - e del bando di gara per la fornitura e posa di attrezzature per attività sportive e motorie in oltre 300 parchi urbani in relazione al suddetto Progetto, si delinea il consolidamento degli obiettivi - posti in premessa al progetto stesso - di promuovere nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto, con particolare riguardo all’utilizzo delle aree verdi urbane. L’attività motoria “a corpo libero” è da tempo emersa all’esterno delle palestre di body building e delle polverose palestre scolastiche dove giacciono pertiche e quadri svedesi spesso, peraltro, inutilizzati. La corsa all’impianto di fitness open air o di calisthenics, variamente denominato dai diversi amministratori pubblici, ha subìto un’accelerazione in concomitanza con le restrizioni dovute alla pandemia, che hanno amplificato il desiderio di muoversi, e di farlo all’aperto: le municipalità possono così offrire l’opportunità di fare sport affrontando un investimento limitato. E oggi, con l’iniziativa di Sport e Salute, viene data questa possibilità anche ai Comuni che finora non avevano avuto modo di attivarla. Abbiamo già visto, in precedenti reportage, dei progetti integrati dove lo spazio a disposizione viene organizzato per le esigenze di diverse fasce di età – dal gioco per i più piccoli al fitness al gioco di squadra -, ma anche il piccolo passo di un’area attrezzata con step, workout, barre e spalliere all’interno delle aree verdi urbane (il progetto in questione prevede un minimo di
L’OPINIONE di Bruno Grillini
200 metri quadrati) è un incentivo alla sana attività muscolare, un’evoluzione di quella che era la tipologia del primo elementare “percorso vita”. Già, ricordiamo che spesso i nostri parchi conservano le vestigia dei vecchi percorsi vita in legno non più utilizzabili per incuria o vandalismo; e approfittiamo per sottolineare - come facciamo in ogni occasione progettuale come la “fornitura e posa” non esaurisce il compito nei confronti dell’utente: la cura e la manutenzione degli attrezzi saranno indispensabili perché il sistema creato dallo “sport nei parchi” non diventi presto un parco archeologico di pali in acciaio smaltato e verniciato (come da capitolato).
Opinion
Calisthenics Italy With the publication of the final rankings of the municipalities participating in the "Sport in the Parks" Project - launched in 2020 by Sport e Salute in collaboration with ANCI - and the call for tenders for the supply and installation of equipment for sports and body activities in more than 300 urban parks in relation to the aforementioned Project, the consolidation of the objectives - set out in the preamble to the Project itself - of promoting new models of outdoor sports practice, with particular regard to the use of urban green areas, is outlined. The “free exercise” activity has long emerged outside the body-building gyms and dusty school gyms where poles and wall bars often lie unused. The race for open-air fitness or calisthenics facilities, variously named by the various public administrators, has accelerated with the restrictions due to the pandemic, which have amplified the desire to move, and to do so outdoors: municipalities can thus offer the opportunity to do sport with a limited investment. And now, with the initiative by Sport e Salute, municipalities that until now had not the opportunity to do so are being given this opportunity. We have already seen, in previous reports, integrated projects where the space available is organised to meet the needs of different age groups - from games for children to fitness to team games -, but even the small stage of an area equipped with step aerobics, workouts, bars within urban green areas (the project in question envisages a minimum
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of 200 square metres) is an incentive to healthy muscular activity, an evolution of what was the first elementary "fitness trail". Yes, let's remember that our parks often retain the vestiges of old wooden fitness trails that are no longer usable due to neglect or vandalism; and we would like to take this opportunity to emphasise - as we do on every project occasion - that the "supply and installation" does not complete the task for the user: the care and maintenance of the equipment will be essential so that the system created by "sport in the parks" does not soon become an archaeological park of enamelled and painted (as per the technical specifications) steel poles.
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REALIZZAZIONI PROJECT REALIZATIONS
Seattle (USA)
La Climate Pledge Arena di Joseph Wolfe
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La prima arena al mondo certificata a impatto zero netto nasce dalla riqualificazione di un impianto nato per la Seattle World’s Fair del 1962. Aperta nell’autunno scorso, ospita il basket della Seattle Storm e l’hockey su ghiaccio della Seattle Kraken, oltre a eventi e concerti di musica dal vivo.
Il Climate Pledge, fondato da Amazon e Global Optimism nel 2019, è un impegno da parte di aziende di tutto il mondo a raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2040. Quando la città di Seattle ha deciso di reimmaginare e riqualificare lo storico punto di riferimento costruito originariamente per l'esposizione mondiale del 1962, i progettisti di Populous - con Amazon come partner per i diritti di denominazione dell'arena - hanno finalizzato l’approccio progettuale alla soddisfazione del Climate Pledge, tanto da portare l’Arena a diventare la prima al mondo ad ottenere una certificazione a zero emissioni di carbonio dall'International Living Future Institute. Oggi la Climate Pledge Arena è la più grande arena della regione, un luogo completamente nuovo costruito sotto un tetto preesistente, che rivitalizza un punto di riferimento storico, sede dei Seattle Kraken della NHL, dei Seattle Storm della WNBA, e di concerti dal vivo e altri eventi, con una capacità che può variare dai 17.100 spettatori per l’hockey ai 18.100 per il basket.
Tutela storica e paesaggistica L’intervento ha comportato una particolare attenzione al luogo storico realizzato nel 1962. La copertura pesante circa 20 mila tonnellate è stata A sinistra il colmo della copertura della Climate Pledge Arena, e sullo sfondo l’iconico Space Needle, la torre di Seattle creata anch’essa per l’Expo 1962 (credit: Climate Pledge Arena). A destra, l’interno dell’Arena con la superficie per l’hockey su ghiaccio e, in alto, gli innovativi display video (credit: Populous).
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temporaneamente sospesa mentre al di sotto venivano scavati mezzo milione di metri cubi di terra, quasi raddoppiando gli spazi preesistenti; sono inoltre state restaurate le bellissime pareti di vetro, ciò che consente di camminare lungo il perimetro vedendo sempre l’interno dell’arena. L’arena si colloca all’interno di un parco, e l’operazione ha ottenuto l’approvazione dell’ufficio tutela del paesaggio di Seattle e del National Park Service. In particolare, intorno al perimetro del sito sono stati preservati 67 platani monumentali.
I display video A differenza di altri display video per arene, la Climate Pledge Arena vanta i primi tabelloni professionali per arene a doppia sospensione al mondo. Dietro questo design caratteristico si nasconde un'analisi approfondita dell'azione sul ghiaccio e sul campo da gioco per l'hockey e il basket, della visuale degli spettatori e degli atleti e della flessibilità per gli spettacoli e i concerti. Il posizionamento così studiato consente al pubblico la massima partecipazione alle azioni degli atleti. Inoltre, delle 59 suite di lusso realizzate, 19 sono tunnel club situati sotto la tribuna, che danno una vista ravvicinata dei giocatori mentre camminano dagli spogliatoi al ghiaccio o al campo.
On the left, the ridge of the Climate Pledge Arena roof, and in the background the iconic Space Needle, the Seattle tower also created for Expo 1962 (credit: Climate Pledge Arena). Above right, the interior of the Arena with the ice hockey surface and, high up, the innovative video displays (credit: Populous).
PROJECT REALIZATIONS | REALIZZAZIONI
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Sostenibilità La struttura è alimentata esclusivamente da fonti di energia rinnovabile, compresa l'energia solare sul tetto dell'atrio. La progettazione del sito prevede forti collegamenti con la monorotaia e offre spazio per le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici e i servizi di parcheggio delle biciclette. Il progetto implica anche sistemi di conservazione dell'acqua, come la raccolta dell'acqua piovana dal tetto per trasformarla nel ghiaccio per la pista, e iniziative a zero rifiuti. All’interno è presente un muro di 70 metri con vegetazione appesa su di esso, una visione di Amazon che Populous ha concretizzato. Lo spazio dispone anche di un muro a LED che spiega l'importanza di sviluppare un'arena a zero emissioni di carbonio. La Climate Pledge Arena è uno degli investimenti privati più significativi del Nordovest Pacifico nella storia dello sport e dell'intrattenimento. Il design di Populous sfida lo status quo per creare un'arena funzionale e iconica, dai videoboard all'ampia piazza esterna universalmente accessibile. Contribuisce anche a un movimento critico all'interno dell'industria per la transizione dell'ambiente costruito da uno dei maggiori contribuenti di emissioni di gas serra a una soluzione centrale alla crisi climatica.
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In alto sulle due pagine, l’Arena sullo sfondo della città di Seattle (credit: C.P.A.). In questa pagina, al centro, un lato d’ingresso all’Arena (foto Chris Allan / Shutterstock) e il LED wall interno (C.P.A.). In basso, il “muro vivente” che affianca uno dei corridoi (Populous).
Top of these two pages, the Arena against the backdrop of the city of Seattle (credit: C.P.A.). On this page, centre, an entrance side of the Arena (photo Chris Allan / Shutterstock) and the interior LED wall (C.P.A.). Below, the "living wall" flanking one of the corridors (Populous).
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Project realizations
Seattle (USA): The Climate Pledge Arena Climate Pledge Arena is the region’s largest arena an entirely new venue built under an existing roof that revitalizes a historic landmark and cultivates the ultimate experience for fans of the NHL’s Seattle Kraken, WNBA’s Seattle Storm, concerts and other events. With Amazon as the arena’s naming rights partner, Populous transformed its sustainable design approach to meet The Climate Pledge, a global initiative that commits signatories to net zero carbon across their businesses by 2040. Climate Pledge Arena is poised to become the world’s first arena to earn a net zero carbon certification from the International Living Future Institute. Climate Pledge Arena is quite literally an arena in a park, something unheard of for a large public assembly venue, let alone one set in an urban neighborhood. The arena honors its original design intent while activating and enhancing a pedestrianfocused plan, giving the site back to the Seattle Center campus and serving as open public space for the neighboring community. The new construction required the 44-millionpound roof to be lifted and suspended above the site while another 680,000 cubic yards of soil were removed underneath to nearly double the size of the former venue and create 360-degree pedestrian access. The beautiful curtain walls of glass were also restored, making Climate Pledge Arena the first in North America where someone can walk entirely around the facility while never losing sight of what’s inside.
Climate Pledge Arena, Seattle Proprietà: partenariato pubblico-privato tra Oak View Group, Seattle Kraken Hockey e Seattle Center Progetto: Populous - Sede di Kansas City Costo: 1,25 miliardi di dollari USA Inaugurazione: ottobre 2021
In basso, l’interno durante una partita di hockey (Populous). In alto, una pianta del livello principale con la distribuzione degli spazi (dal sito climatepledgearena.com) e, sotto, il concerto di Andrea Bocelli il 3 novembre 2021 (foto David Conger/C.P.A.).
Below, the interior during a hockey game (Populous). Above, a plan of the main level with the distribution of spaces (from climatepledgearena.com) and, below, Andrea Bocelli's concert on 3 November 2021 (photo David Conger/C.P.A.).
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/palazzetti-e-palestre/
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PROJECT REALIZATIONS | REALIZZAZIONI
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REALIZZAZIONI PROJECT REALIZATIONS
Ospitaletto (Brescia)
Nuovo impianto natatorio e riqualificazione del centro sportivo di Bruno Grillini
Con un’operazione di project financing è stato ristrutturato e rimesso a norma l’impianto sportivo comunale, che comprende tennis, calcio, calcetto; l’ultima sezione appena ultimata è quella relativa al centro natatorio.
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Premessa La realizzazione descritta in queste pagine nasce dalla proposta progettuale aggiudicataria del bando di gara indetto dall’Amministrazione Comunale di Ospitaletto per l’attivazione di un partenariato Pubblico-Privato mediante locazione finanziaria di opera pubblica ex art.183 co. del D.lgs. 50/2016 ed avente come oggetto la progettazione, la realizzazione dei lavori di riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento normativo, la manutenzione e la gestione per 20 anni del complesso sportivo e ricreativo di Ospitaletto. Il centro sportivo occupa una superficie di circa 48.000 mq e comprende le seguenti strutture: - un impianto natatorio; - un campo da calcio primario regolamentare in erba naturale; - un campo da calcio secondario in erba sintetica; - un campo da tennis-calcetto scoperto; - un campo da tennis scoperto in terra rossa dotato di tribune; - due campi da tennis-calcetto coperti; - una pista di atletica a 6 corsie con pavimentazione sintetica; - gli spogliatoi a supporto delle strutture sportive; - uno spazio spettatori comprensivo delle zone riservate al pubblico con tribuna e servizi di supporto. L’impianto sportivo necessitava di riqualificazione in una logica di utilizzo e sostenibilità gestionale; in particolare, gli ambiti nei quali intervenire sono stati individuati in quattro aree: - L’ambito relativo al campo da calcio secondario, precedentemente in sabbia calcarea; - L’ambito relativo agli spogliatoi sotto tribuna del campo da calcio primario in erba naturale (questo escluso); - L’ambito relativo agli spazi attività dedicati al gioco del tennis e i relativi servizi di supporto; - L’ambito relativo all’impianto natatorio e ai relativi servizi di supporto. I lavori relativi al calcio e al tennis sono stati ultimati nel 2019, mentre il centro natatorio è stato inaugurato il 2 aprile di quest’anno. Nel frattempo, la vocazione dell’area è divenuta ancora più marcatamente di matrice sportiva, essendo stati avviati, lo scorso novembre, i lavori per il nuovo palazzetto dello sport di fronte al centro natatorio.
L’impianto natatorio In questo ambito è stata realizzata la nuova piscina comunale in luogo del centro natatorio preesistente. La demolizione ha interessato i due fabbricati a cupola esistenti con le relative strutture di fondazione, con esclusione della sola vasca nuoto che è stata mantenuta per trasformarla in piscina estiva. La progettazione esecutiva ha dovuto tenere conto della necessità di realizzare un collegamento ciclopedonale a ridosso del confine meridionale del lotto di intervento, che lo divide dallo stadio comunale.
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Nella pagina precedente, scorcio della vasca esterna con il blocco servizi estivo sulla sinistra e il corpo della piscina coperta sullo sfondo. In questa pagina, in alto planimetria generale del centro natatorio; al centro, l’interno con la vasca secondaria in primo piano e la copertura in travi di
legno lamellare; in basso la vasca da 25 metri. Nella pagina destra, pianta dell’edificio con le vasche coperte. On the previous page, a view of the outdoor pool with the summer services block on the left and the indoor pool building in the
background. On this page, general plan of the swimming centre at the top; in the middle, the interior with the secondary pool in the foreground and the glulam roof; at the bottom, the 25 metre pool. On the right page, plan of the building with the indoor pools.
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Dettagli costruttivi alla pagina seguente
Per ottimizzare al meglio gli spazi disponibili, il volume dell’edificio natatorio è stato quindi traslato verso nord con il risultato di liberare spazio nella parte sud del comparto, già sedime del vecchio impianto natatorio, che può pertanto essere interamente destinata a solarium, godendo, pur a fronte di una minore superficie a verde, di un miglior soleggiamento durante la stagione estiva. Come già anticipato in precedenza, la piscina originariamente si componeva di due fabbricati a cupola, uno maggiore che ospitava lo spazio attività sportiva e uno minore per gli spogliatoi. Il nuovo volume dell’edificio natatorio è suddiviso in due ambiti ben distinti, il primo comprendente gli spazi per attività (vasche) con altezza maggiore e orientato a sud, e un secondo di altezza inferiore orientato a nord ovest contenente l’ingresso, gli uffici, il locale di primo soccorso, gli spogliatoi con i relativi servizi e un’area ristoro.
Gli spazi di attività L’ambito per gli spazi di attività è stato dimensionato per offrire la gamma di servizi più ampia possibile in un impianto di questa tipologia. Più precisamente comprende una vasca di m 25x12,5 a 6 corsie, con una profondità di cm 168/180, omologabile dalla FIN per i Campionati Italiani Regionali Vasca Corta, e una vasca polifunzionale di m 12,5x7, con una profondità di cm 110, utilizzabile per i corsi in acqua, per la riabilitazione, etc. Sullo spazio di attività si affacciano due locali magazzino/deposito adeguatamente areati utilizzabili per le attrezzature; grazie alla loro collocazione diretta sul piano vasca la movimentazione di materiali e attrezzature risulterà estremamente agevole e veloce. Il piano vasca è raggiungibile dagli spogliatoi utenti e dagli spogliatoi addetti attraverso percorsi di distribuzione distinti e attraverso il passaggio dai due appositi presidi di bonifica accessibili anche all’utenza disabile. Tutte le vasche sono realizzate con struttura in cemento armato e rivestimento in liner di pvc armato plastificato composto da due pellicole di pvc laminato e rinforzato con una maglia in poliestere, con spessore totale di 1,5 mm. Le banchine del piano vasca sono invece rivestite con pavimentazioni in gres porcellanato antisdrucciolo con manto impermeabilizzante sottopiastrella con interposta rete di armatura. Perimetralmente alle vasche è presente una doppia canalina con canali di scolo indipendenti per distinguere l’acqua di sfioro delle vasche dall’acqua di pulizia delle banchine. La struttura di elevazione ed i tamponamenti perimetrali sono realizzati con struttura prefabbricata in cemento armato per velocizzare i tempi di costruzione, rivestita all’esterno con un cappotto in polistirene (spessore 14 cm) intonacato e, verso l’interno, con una controparete a secco in lastra singola in cemento rinforzato isolata con lana di roccia (spessore 50 mm circa) appositamente (continua a pag. 22)
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PROJECT REALIZATIONS | REALIZZAZIONI
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Dettagli costruttivi 1
Dettagli costruttivi delle vasche interne. A destra, sezione trasversale e longitudinale dell’edificio. Construction details of the interior pools. Right, cross-section and longitudinal section of the building.
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(continua da pag. 19) studiata per ambienti umidi e bagnati. Lo spazio di attività prevede inoltre un rivestimento ceramico fino all’altezza di 2 metri con manto impermeabilizzante da posare prima del rivestimento e, per la sola parete confinante con gli spogliatoi utenti, a partire dai 2.0 m un rivestimento fonoassorbente composto da pannellature in lana di legno, materiale che possiede elevati valori di assorbimento acustico rispondente ai CAM. Il piano vasca si affaccia, verso sud, sul solarium estivo attraverso una grande vetrata caratterizzata da due aperture con funzione anche di Uscita di Sicurezza. Il serramento con profili in alluminio ossidato anodicamente, è caratterizzato da specchiature fisse vetrate ad esclusione di quelle in corrispondenza dei pilastri che sono tamponate con pannello in laminato. Visto l’orientamento a sud, per limitare l’irraggiamento solare all’interno, in facciata all’altezza di circa 2,40 m è collocato un brise-soleil frangisole in ferro con sporgenza di 150 cm. Per quanto riguarda la copertura del piano vasche si è optato per una soluzione in legno lamellare a travi parallele e pacchetto specificatamente studiato per un ambiente aggressivo come quello della piscina.
Gli spazi accessori Gli spazi accessori sono ricavati nell’edificio posto a nord ovest in adiacenza a quello delle vasche e realizzato interamente con struttura prefabbricata, caratterizzato da una pianta a “L” e da un’altezza inferiore rispetto a quella delle vasche. Dal punto di vista distributivo è presente un grande ingresso-reception, al quale si accede attraverso una bussola vetrata orientata verso via Leopardi, il cui accesso è segnalato da una pensilina profonda circa 3 m. Sull’atrio di ingresso si affacciano il desk della reception, due uffici amministrativi ed una sala riunioni; nella zona adiacente al piano vasche si colloca un piccolo spazio conviviale con tavolini e distributori automatici di bevande, dal quale attraverso una grande vetrata è possibile affacciarsi sulla zona attività. Completano la dotazione della zona ingresso i servizi igienici a servizio degli utenti, un servizio igienico per il personale e un locale di primo soccorso. Gli spogliatoi per gli utenti sono accessibili attraverso i tornelli direttamente visibili dalla reception e sono suddivisi per genere. Entrambi i locali spogliatoio hanno accesso da un percorso di distribuzione a piedi calzati e conducono al percorso di distribuzione a piedi nudi verso il piano vasche. L’accesso alle vasche avviene da un’unica uscita collocata in comunicazione diretta con entrambe le zone filtro, così come prescritto dalle norme CONI ed igienico sanitarie, che sfocia in un corridoio comune. Dal corridoio, attraverso un presidio di bonifica si accede al piano vasche. Il dimensionamento degli spogliatoi utenti è notevolmente sovradimensionato rispetto agli spazi
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acqua presenti nella struttura per consentire, assieme alle dotazioni previste nello spazio estivo, l’utilizzo contemporaneo di tutte le vasche coperte e scoperte della struttura. Gli spogliatoi addetti/ istruttori/ giudici di gara sono collocati in posizione autonoma rispetto agli spogliatoi utenti nel margine sud est dell’impianto coperto, con accesso dalla zona atrio-ingresso. L’edificio è dotato di un piano interrato dedicato alla parte impiantistica; comprende le vasche di compenso di tutte le piscine (coperte e scoperte), gli impianti per la filtrazione ed il trattamento acqua delle vasche stesse, la sotto-centrale di riscaldamento che riceve il calore direttamente dall’impianto di cogenerazione e la sottostazione tecnologica.
La nuova area estiva La realizzazione di un’area estiva a solarium è stata ottenuta con l’ampliamento della vasca preesistente, finalizzato a fornire una caratterizzazione specifica degli spazi acqua, e la formazione di un piccolo blocco servizi in grado di rendere maggiormente fruibile l’area esterna. Costruttivamente è stata recuperata la struttura in cemento armato della vasca esistente, rialzando le murature per ottenere la profondità necessaria e ampliandola con due nuovi bacini d’acqua. La nuova vasca esterna è così suddivisa in tre ambiti distinti e comprende una superficie d’acqua complessiva di 453 mq circa, con una zona centrale nella quale oltre all’attività ludica è possibile svolgere anche l’attività natatoria; a nord e a sud della vasca centrale sono collocate due aree con funzioni diversificate: una dedicata al fitness e una dedicata ai bambini. Lo spazio acqua centrale comprende la vasca esistente da 25x12,5 m, analoga a quella coperta, con una profondità che va da 140 a 150 cm; lo spazio acqua dedicato al fitness ha forma regolare con una dimensione in pianta di 10x6,28 m e una profondità costante di 110 cm; lo spazio acqua dedicato ai più piccoli ha una superficie di 77,47 mq circa e una profondità costante di 65 cm.
n alto sulle due pagine, il corpo delle vasche coperte. Al centro, sezione trasversale della vasca esterna, articolata con l’area ludica meno profonda e le corsie di nuoto. In basso a sinistra, gli spogliatoi. In questa pagina, dall’alto: dettaglio del fronte con i brise-soleil; il retro dell’edifi-
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cio con il corpo basso degli spogliatoi; la vasca esterna con il blocco servizi estivo. At the top of the two pages, the body of the indoor pools. In the centre, cross-section of the outdoor pool, articulated with the shallow play area and the swimming lanes.
Bottom left, the changing rooms. This page, from top: detail of the front with the sunshades; the back of the building with the low body of the changing rooms; the outdoor pool with the summer services block.
PROJECT REALIZATIONS | REALIZZAZIONI
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Come per le vasche coperte, anche quella scoperta ha un rivestimento in liner di pvc armato plastificato composto da due pellicole di pvc-p laminato e rinforzato con una maglia in poliestere. Lungo tutto il perimetro della vasca è realizzato un nuovo bordo a sfioro prefabbricato per la raccolta dell’acqua delle vasche stesse che viene poi collettata nelle vasche di compenso. Intorno alla vasca si estende un ampio piano vasca pavimentato in cemento lisciato con finitura scopata antiscivolo, e separato dal solarium attraverso una recinzione continua di altezza di 110 cm. L’accesso al piano vasca è possibile esclusivamente attraverso il passaggio da due presidi di bonifica posti a nord e a sud della vasca. Gli impianti a servizio della vasca estiva sono ubicati nel locale tecnico interrato esistente a sud est dell’area. Il solarium estivo è completato con la realizzazione di un piccolo blocco servizi a supporto della vasca estiva. Lo spazio di supporto è concepito come spazio esclusivamente estivo ed è realizzato con una copertura in legno lamellare e murature perimetrali di altezza tale da lasciare ampia possibilità di ventilazione naturale di tutti i locali. Il blocco servizi ha la funzione da un lato di integrare la dotazione di servizi igienici e docce rispetto alle normative CONI e ATS per rendere fruibili in contemporanea la vasca estiva e quelle coperte, e dall’altro di dotare gli spazi estivi di servizi igienici e docce facilmente utilizzabili senza la necessità di rientrare negli spogliatoi principali; prevede anche la presenza di un piccolo bar. Gli spazi esterni comprendono poi tutti i percorsi di collegamento in masselli autobloccanti in calcestruzzo ed un ampio spazio scoperto a servizio del bar dove poter installare ombrelloni e tavolini per la creazione di un’area conviviale. L’area esterna all’edificio è sistemata a solarium a prato (circa 3200 mq) delimitato da recinzioni, siepi e alberature. L’accesso al solarium avviene dall’interno dell’edificio: dagli spogliatoi passando per il piano vasche e quindi all’esterno attraverso i due passaggi obbligati delle vasche lava-piedi. Un percorso realizzato con masselli autobloccanti prefabbricati in calcestruzzo permette all’utenza di raggiungere la zona blocco servizi e vasca estiva, ubicata a una quota inferiore (dislivello circa 48 cm) tramite tre gradini e una rampa accessibile agli utenti diversamente abili.
Gli altri impianti del centro Questi in sintesi gli interventi eseguiti negli anni precedenti sugli altri impianti sportivi, nell’ambito dello stesso project financing. L’ambito dedicato al tennis all’interno del centro sportivo comprende due campi da tennis scoperti, uno in terra rossa e uno in pavimentazione sintetica; due tribune a lato del campo in terra rossa per una capienza totale di 252 spettatori; due campi polivalenti da tennis/calcetto coperti da una struttura geodetica metallica con telo in PVC e manto in superficie resiliente; due spogliatoi
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Sopra, planimetria dell’area sud del centro sportivo con i campi da tennis coperti e scopetti e il campo da calcio in erba sintetica. Nella pagina destra, dall’alto: i campi da tennis; l’esterno della tribuna con l’ampio parcheggio davanti allo stadio; il campo da calcio in erba sintetica.
utenti con i relativi servizi localizzati all’interno dell’edificio adibito a Club House; il bar e altri locali ad uso sociale all’interno della Club House con relativa area esterna; una scala di collegamento tra spogliatoi e campi. Per quanto riguarda il campo in terra rossa è stato effettuato il rifacimento del manto, sempre in terra rossa, e la sostituzione delle recinzioni perimetrali. Per quanto riguarda il campo scoperto in resina, il manto è stato sostituito con un nuovo manto in erba sintetica con doppia tracciatura per il gioco del tennis e del calcetto. I due campi coperti hanno le stesse dimensioni e analoghe caratteristiche strutturali e materiche. Entrambi i manti già in PVC, sono stati sostituiti con un nuovo manto colato in opera mantenendo la polivalenza di gioco tennis/calcio a cinque. È stata quindi effettuata la revisione delle coperture e la sostituzione dei generatori di calore. L’edificio esistente adibito a spogliatoio e bar al servizio del comparto tennis è stato integralmente ristrutturato, ampliando fra l’altro la dotazione di spogliatoi con la creazione di un nuovo corpo edilizio di forma rettangolare da 5,70x11,91. Il campo da calcio secondario, già in sabbia calcaNella foto piccola a destra, rendering del nuovo palazzetto dello sport. Above: plan of the southern area of the sports centre with the indoor and outdoor tennis courts and the artificial turf football pitch. On the right page, from above: the tennis
rea, è stato leggermente rettificato nelle dimensioni e dotato di manto in erba sintetica da 50 mm di altezza. Sono state inoltre sostituite le torri faro esistenti, e realizzato un nuovo impianto di irrigazione. L’ultimo lotto di intervento, infine, ha riguardato la riconfigurazione degli spogliatoi presenti al piano terra dell’edificio che ospita la tribuna coperta a servizio del campo da calcio principale in erba naturale, quest’ultimo non oggetto dell’intervento.
Project realizations
Ospitaletto (Brescia): New swimming facility The sports facility presented in these pages has undergone a complete makeover in recent years. The swimming centre is the latest venue just completed, taking the place of a public swimming pool now demolished. The swimming centre consists of a building made up of two volumes with different heights. The lower volume houses the entrance hall and the
courts; the outside of the grandstand with the large car park in front of the stadium; the artificial turf football pitch. In the small photo on the right, rendering of the new sports hall.
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changing rooms. The tallest body houses a 6-lane 25-metre pool and a multi-purpose pool for courses and rehabilitation. All the pools are built with a reinforced concrete structure and plastic-coated reinforced PVC liner. The roof is made with glulam beams. On the outside, the old pool has been preserved and redesigned, and is now surrounded by the summer solarium. Other work carried out in the sports centre included the resurfacing of the tennis and football surfaces on the training ground.
Attivazione di partenariato pubblico-privato mediante proposta di locazione finanziaria di opera pubblica ex art.183 co.16 del D. Lgs. 50/2016 avente ad oggetto la progettazione, la realizzazione dei lavori di riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento normativo, la manutenzione e la gestione per 20 anni del complesso sportivo ricreativo di Ospitaletto Soggetto Realizzatore e Manutentore: Ercole Consorzio Stabile s.c.a.r.l. Soggetto Gestore E Manutentore: G.A.M. Team s.r.l. S.S.D. Soggetto Finanziatore: Iccrea BancaImpresa s.p.a. Progettazione architettonica - capogruppo: studio28architettura Progettazione strutturale: tekn&co Progettazione elettrica: Ing. Virgilio Zambelli Progettazione meccanica: Ing. Simone Ghidelli Giovane professionista: Arch. Federica Masoni Geologo: Dott. Michele Suardi Importo dei lavori: euro 4.340.000 Fine lavori: marzo 2022 Impresa esecutrice: Tipiesse Spa (vedi pag. 16)
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PROJECT REALIZATIONS | REALIZZAZIONI
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REALIZZAZIONI PROJECT REALIZATIONS
Tolentino (Macerata)
Nuovo centro tennis di Cesare Lino
In un territorio colpito dal sisma nel 2016, il nuovo centro sportivo si colloca come punto di riferimento per rispondere alle esigenze di normalità della popolazione.
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Tolentino, in provincia di Macerata, comune di circa 20.000 abitanti che si sviluppa lungo la vallata del Chienti, da sempre si pone come punto di riferimento per l’entroterra marchigiano grazie alla sua posizione strategica che lo vede al centro della direttrice che dall’entroterra va verso il mare. Dopo gli ultimi eventi sismici, Tolentino sembra essere la città che maggiormente sta intercettando le richieste e i bisogni della popolazione del cratere che in fase di emergenza individua nel fondovalle la prima risposta possibile e qualificata. L’area in cui è inserito il nuovo Circolo Tennis, aperto nel 2021, è una zona di espansione della città di Tolentino, dove sono presenti già un centro direzionale - commerciale e una multisala. Le zone adiacenti prevedono inoltre la realizzazione del Polo Scolastico che ospiterà diverse scuole della città. Su un'area limitrofa verranno realizzati, inoltre, 40 appartamenti destinati alle famiglie colpite dagli eventi sismici, che hanno perso la propria abitazione. La realizzazione del centro sportivo si integra nell'insieme di infrastrutture che conferiscono al nuovo comparto urbano un aspetto di città moderna e funzionale.
Caratteristiche generali del progetto Il circolo dispone di 7 campi da gioco, omologati per disputare manifestazioni di livello nazionale e internazionale. Dei 7 campi 2 sono provvisti di copertura fissa, presente tutto l’anno, con struttura in acciaio, membrana di copertura in PVC e fondo di gioco in resina acrilica. Altri 4 campi sono in terra rossa e con copertura pressostatica, amovibile nella stagione estiva. Il settimo campo, un centrale ipogeo con tribuna, è anch’esso in terra rossa e scoperto tutto l’anno. È stato previsto anche l’inserimento di due campi da padel, strutture all’avanguardia per il territorio. La centralità dell’asse viario viene riproposta internamente creando un corridoio di servizi concepiti come box modulari (spogliatoi, palestre, segreterie, club house, zone bar e ristoro per circa 500 mq) disposti al di sotto di una grande pensilina che, dando origine a un camminamento protetto, li raggruppa tutti in modo da facilitare le modalità costruttive. La pensilina può essere sfruttata in sommità per l’alloggiamento di un impianto di energia rinnovabile. L'ingresso alla struttura è consentito tramite l'accesso principale, che conduce direttamente alla segreteria dove i soci, giocatori ed eventuali spet-
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tatori vengono indirizzati alle diverse strutture. Il circolo è inserito all’interno di un’ampia zona verde e alberata e anche al suo interno sono previsti spazi verdi e naturali. Le zone pavimentate infatti non sono ampie e si risolvono al di sotto del percorso porticato.
L’area servizi L'area servizi è composta da 4 blocchi, collegati tra loro secondo le destinazioni leggibili in pianta. La scelta di destinare uno spazio maggiore agli spogliatoi riservati agli uomini (blocco D) rispetto a quelli riservati alle donne (blocco C) è motivata da un'affluenza maggiore di atleti di genere maschile rispetto a quello femminile. Con riferimento all’aspetto dei sistemi di prefabbricazione con particolare attenzione alla tematica antisismica, la realizzazione dell’edificio, che ospita i volumi servizi collegati tra loro da elementi di tipo strutturale, è costituito da struttura portante in acciaio in telaio tridimensionale con produzione degli elementi in officina con controllo sia geometrico che meccanico, zincati a caldo per immersione che garantisce durabilità nel tempo evitando fenomeni di degrado. La struttura in acciaio è stata progettata minimizzando le sollecitazioni flettenti ai nodi trave pilastro in campo elastico, con schema “cerniera-cerniera” quindi con fattore di struttura <=1,5: questo consente il mantenimento degli elementi strutturali sotto l’azione sismica, evitando lo sfruttamento della loro plasticità e permette di mantenere l’integrità e la piena funzionalità anche a seguito di eventi sismici importanti. Tale struttura può essere considerata anche come punto di raccolta in fase di emergenza. Essa ospita in aggiunta un’orditura secondaria occorrente per l’ancoraggio a scomparsa dei pannelli di tamponamento che sono composti nei lati esterni ed interni in acciaio zincato preverniciato
Nella pagina di apertura, uno scorcio del centro tennis. Su queste due pagine, planimetria generale del centro. In alto a destra una parte del porticato che avvolge i box servizi; al centro la sala pesi. In basso, prospetti di diversi lati del complesso.
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On the opening page, a glimpse of the tennis centre. On the two pages, general plan of the centre. On this page, at the top, part of the portico surrounding the service boxes; in the middle, the exercise room. Below, elevations of different sides of the complex.
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tipo sandwich con interposto poliuretano espanso al fine di garantire un elevato potere termico; anche per la copertura si è utilizzato un pannello grecato sempre nei lati esterni ed interni in acciaio zincato preverniciato con interposto poliuretano espanso. Prossima alla struttura fissa in acciaio, individuata con “H”, è presente una struttura, con le stesse caratteristiche strutturali e di finitura, necessaria per il riscaldamento (pre-allenamento), a servizio della Scuola Tennis. L'edificio ha una superficie lorda di mq 133,53, tutti i lati della struttura sono apribili.
Campi da tennis in resina acrilica con copertura fissa (H) I due campi con struttura fissa coperta sono realizzati su una superficie complessiva di 1.347 mq, il rettangolo di gioco ha misure standard regolamentari (23,77 x 10,97). La struttura portante è costituita da portali ed archi reticolari calandrati in acciaio, collegati tra di loro mediante puntoni e croci di Sant’Andrea per la stabilizzazione nella direzione longitudinale, ottenendo in tal modo uno schema tridimensionale di archi a due cerniere idoneo a sostenere i carichi di esercizio richiesti. Per la copertura è presente una membrana avente interposto un tessuto in poliestere al 100% di “Tipo II - Cl2“ ad alta tenacità, ricoperto da ambe le parti con cloruro di polivinile (PVC) ignifugo, stabilizzato ai raggi UV. I vari particolari, tagliati da bobina su dati elaborati da computer, vengono assemblati con l’impiego di saldatrici ad alta frequenza (fusione e compressione del materiale con 60 mm di sovrapposizione sulla linea teorica di taglio). La membrana così ottenuta è vincolata alla struttura mediante tubolari inseriti in apposite maniche in PVC e tenditori meccanici che distribuiscono alla stessa le tensioni trasmesse alle travi di banchina e alle fondazioni. Tale struttura, su due lati, è caratterizzata da pareti laterali scorrevoli verticali realizzate in tessuto spalmato PVC avente le stesse caratteristiche prestazionali della copertura e in sommità del tetto da due fasce in tessuto tralucente “TKK 400 Flour Trasparent”. Questo materiale permette un passaggio di luce naturale del 40% (un tessuto normale standard di colore bianco permette un passaggio di luce del 6-7%), misurando l’intensità della luce a 550 nm (centro spettro solare), aumentando così il grado di comfort delle coperture e riducendo drasticamente l’utilizzo di energia per l’illuminazione artificiale. È un tessuto riciclabile e prodotto in conformità alle norme europee per la sicurezza sull’uso di materiali chimici Reach. Come generatore d’aria calda a condensazione, è previsto un 320 Kw con bruciatore bistadio. La pavimentazione è realizzata mediante la stesura di una resina elastomero acrilica del tipo TNS Cushion, previa formazione di un tappeto in conglomerato bituminoso realizzato su apposito sottofondo.
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In alto sulle due pagine, il blocco servizi. Nella pagina sinistra, interno della tensostruttura con i campi in resina; sopra, schema della relativa pavimentazione. Nella pagina destra, interno della struttura pressostatica amovibile con i campi in terra rossa; sopra, schema della relativa pavimentazione.
At the top of the two pages, the the service block. On the left page, interior of the tensile structure with the resin courts; above, diagram of the flooring. On the right page, interior of the removable pressostatic structure with red clay courts; above, diagram of the flooring.
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Viene assicurata la pendenza della superficie in modo da consentire il rapido deflusso delle acque piovane verso la vasca di raccolta, attraverso un sistema di drenaggio ad alta efficienza.
Campo da tennis in terra rossa doppio con copertura amovibile (I) I due campi con struttura amovibile sono realizzati su una superficie complessiva di 1.340 mq, il rettangolo di gioco ha misure standard regolamentari. La copertura pressostatica (pressostruttura) con membrana sempre di Tipo II e peso 900/950 g/mq, viene sostenuta e stabilizzata tramite la creazione di una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno della copertura: non vi è nessuna struttura fissa di sostegno in quanto è presente un gruppo di emergenza con motore diesel completo di anemometro e segnalatore di allarme acustico e visivo interno al campo. Detta struttura è caratterizzata da: a) impianto di ventilazione e riscaldamento da Kw 320 a condensazione con bruciatore a gas bistadio ad alto rendimento; b) 1 tunnel di ingresso standard completo di “2 porte + 2 ante semi-fisse”; c) un’uscita di sicurezza; d) serie di tubi per l’ancoraggio della membrana alla fondazione; e) settori superiori larghezza m. 3 in tessuto TKK 400 Flour Trasparent; f) cerniera per la divisione della membrana in due parti; g) Air Sistem Energy, sistema computerizzato che permette di controllare l’umidità all’interno della copertura creando dei ricambi d’aria in base all’impostazione ed evitando così la condensa dell’umido sulle pareti più fredde; h) canale di destratificazione: la soluzione tecnica ha lo scopo di garantire il riscaldamento, la limitazione dell’effetto condensa e i ricambi d’aria all’interno della struttura utilizzando un Diffusore Lineare a Pulsione (DLP). Questo viene installato lungo l’asse longitudinale della copertura ed è alimentato direttamente dal generatore di aria calda. La diffusione avviene tramite un canale di tessuto calcolato al fine di ottenere una omogeneità di temperatura su tutta l’altezza con una limitazione notevole della condensa anche con temperature di mandata relativamente basse. La pavimentazione è realizzata mediante la creazione di un adeguato sottofondo in ghiaia, uno strato drenante e la realizzazione di due strati in terra rossa. Il campo è circoscritto da cordoli prefabbricati in cls, posati su magrone di allettamento, che hanno funzione di battuta del pacchetto stratigrafico dei campi da gioco. Di conseguenza, in base a questa scelta tecnica preferita, la struttura pressostatica è ancorata traNelle due pagine seguenti, in alto da sinistra: il campo centrale ipogeo; un campo esterno davanti al corpo servizi; i due campi da padel. In basso, vista aerea del centro tennis.
tennis court in front of the service building; the two padel courts. Below, aerial view of the tennis centre.
On the following two pages, from top left: the underground central court; an outdoor
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mite ancoraggi del tipo a catena o simili in tutto il perimetro dei campi da gioco seguendo le indicazioni impartite dal calcolatore statico.
Campi da tennis in terra rossa singoli con copertura amovibile (M-N) I due campi in terra rossa amovibile sono realizzati al sud del complesso tennistico, su una superficie ognuno di 1.360 mq, il rettangolo di gioco ha misure standard regolamentari. Le caratteristiche tecniche di dette strutture corrispondono a quanto descritto per il campo “I”; l’unica differenza sono le dimensioni in quanto le strutture “M-N” sono del tipo singolo anziché doppio. Tali strutture saranno utilizzate ai fini competitivi solo senza copertura pressostatica. La pavimentazione è realizzata mediante la realizzazione di un adeguato sottofondo in ghiaia, uno strato drenante e la realizzazione di due strati in terra rossa.
Campo da tennis in terra rossa singolo scoperto (L) Il campo centrale in terra rossa, incassato rispetto al piano campagna, è realizzato lungo l’asse centrale della struttura, su una superficie di 800 mq; il rettangolo di gioco ha misure maggiorate, tali da poter ospitare manifestazioni di livello internazionale. Il rettangolo da gioco è sempre lo stesso (23,77 x 10,97), sono maggiori gli out di fondo (8 m anziché 6) e gli out laterali (4,50 m anziché 3,60), per un totale di tutto il campo di m 40 x 20. La pavimentazione è realizzata mediante la creazione di un adeguato sottofondo in ghiaia, uno strato drenante e la realizzazione di due strati in terra rossa. Il campo comprende una tribuna spettatori di capienza 132 persone + 2 posti per disabili. Le gradinate sono realizzate in conformità all’art. 9 Delibera n.149 del 06/05/2008 garantendo la verifica della visibilità.
Campi padel (O) I campi da gioco predisposti per il padel sono 2. In questa prima fase essi sono privi di copertura e quindi scoperti tutto l’anno. La progettazione e realizzazione è stata affidata interamente al fornitore.
Project realizations
Tolentino (Macerata): New tennis center Tolentino, in the province of Macerata, a municipality of about 20.000 inhabitants that develops along the valley of Chienti, has always been a point of reference for the inland of Marche thanks to its strategic position that sees it at the center of the directrix that goes from the inland to the sea. After the last
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seismic events, Tolentino seems to be the city that is mostly intercepting the requests and the needs of the population of the crater that in phase of emergency identifies in the valley floor the first possible and qualified answer. The area in which the new Tennis Club is inserted is an area of expansion of the city of Tolentino, where there are already a business center - commercial and a multiplex. The adjacent areas also provide for the realization of the School Pole that will host several schools of the city. On a neighbouring area will be realized, moreover, 40 apartments destined to the families hit by the seismic events, who have lost their homes. The realization of the sports center is integrated in the set of infrastructures that give to the new urban area an aspect of modern and functional city. The club has 7 playing fields, approved to play events of national and international level. Of the 7 courts, 2 are provided with fixed cover, present all year round, with steel structure, PVC covering membrane and acrylic resin playing surface. Other 4 courts are in red clay and with pressostatic cover, removable in the summer season.The seventh court, a central underground court with grandstand, is also in red clay and open all year round. The insertion of two padel courts, avant-garde structures for the territory, has also been planned. The centrality of the road axis is re-proposed internally by creating a corridor of services conceived as modular boxes (changing rooms, gyms, secretarial offices, club house, bar and restaurant areas for about 500 square meters) arranged below a large canopy that, giving rise to a protected walkway, groups them all in order to facilitate the construction methods.
Nuovo centro tennis in Contrada Pace, Tolentino (MC) Committente: Comune di Tolentino Gestore dell'impianto: Associazione Tennis Tolentino (presidente Marco Sposetti) Progetto preliminare: arch. Viviana Severini Progetto definitivo ed esecutivo: geom. Andrea Sopranzetti, ing. Andrea Leli, p.i. Riccardo Cardinali Direttore dei lavori: ing. Gianluca Renzi Responsabile della sicurezza: Ing. Francesco Ottavi Importo dei lavori: 2.700.000 euro Tempo di realizzazione: 270 giorni Imprese esecutrici: ATI: Progetto Immobiliare 2.0 (ora AS Real Estate) Mancini Ilio - Tennis Service Manti in resina: Mapei Spa (vedi pag. 1) Tensostruttura e pressostruttura: Teloni Poletti (vedi pag. 26)
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PROGETTI PROJECTS
Sistemazione area per attività sportive nautiche a cura della Redazione tecnica
PROGETTO: ARCHITETTO DANIELE POLI PROJECT DESIGN LAB LOCALITÀ: AREA BAGNERA A ORTA SAN GIULIO (NOVARA)
Il progetto degli interventi di nuova costruzione, ridefinizione funzionale, riqualificazione di immobili, spazi verdi e attrezzature turistico sportive sul lago d’Orta è stato scelto dalla giuria del Premio di Architettura “I luoghi per lo sport” edizione 2021 nella categoria “Spazi”, intesi come ambienti e percorsi dedicati alla pratica di attività ludico-motorie anche all’aria aperta. Il riconoscimento, a cura dell’Associazione Etica e Sport, dell’IN/arch Piemonte e del Politecnico di Torino, è stato consegnato il 28 gennaio scorso a Torino presso il Castello del Valentino, sede della Scuola di Architettura del Politecnico. La descrizione è tratta dalla relazione del progetto definittivo.
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Premessa L’area denominata “Bagnera” è costituita da un terreno di proprietà comunale di circa 20.000 metri quadrati, adiacente da un lato alla Strada Statale n. 29 del Lago d’Orta e delimitato dall’altro dalle acque del Lago. L’area presenta un andamento geomorfologico digradante dalla strada al Lago e si presenta come una superficie verde a prato con alberature sparse: per la sua natura e collocazione risulta un’area molto interessante dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Il Comune di Orta San Giulio in passato è intervenuto in diversi momenti a trasformare quest’area dotandola di alcune importanti infrastrutture: è stato realizzato un parcheggio con terrapieno a raso lungo la Statale, sono stati recuperati i tre edifici presenti per adibirli a bar ristorante e sedi di Società sportive nautiche (canottieri, canoa, subacquea), è stata sistemata una porzione di riva a lago con la realizzazione di un anfiteatro in pietra e di alcuni pontili, è stato posto un grosso tendone in PVC con autorizzazione provvisoria per il ricovero imbarcazioni da canottaggio, sono state create le strade di accesso dal parcheggio al lago con la relativa illuminazione. Il progetto ha come obiettivo la riconsiderazione generale dell’intera area in funzione di una definizione finale che organizzi e strutturi al meglio la vocazione turistico-sportiva dell’area, preservandone gli straordinari caratteri paesaggistici. La “Bagnera”, considerata la sua posizione al centro del Cusio e l’accessibilità diretta dalla Strada Statale, risulta infatti un’area strategica per lo sviluppo turistico non solo del comune ortese ma di tutto il Cusio, sfruttabile sia come spazio attrezzato di spiaggia e accesso al Lago, sia come elemento di partenza per l’accesso alla rete di sentieri ciclopedonali verso il territorio a monte che per il collegamento via acqua con Orta, l’Isola di San Giulio e i comuni rivieraschi, in particolare Pettenasco e Pella. A tal proposito occorre sottolineare come l’attuale disposizione dell’area in questione ed i parcheggi esistenti risultano fortemente penalizzanti per soddisfare adeguatamente la richiesta turistica che, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, risulta ampiamente superiore alla disponibilità offerta. Con questa premessa all’interno dell’area sono stati definiti in maniera razionale tre spazi: l’area a parcheggio, posizionata lungo la Strada e raddoppiata nella capienza di posti auto; l’area turistica, posizionata lungo la riva a Lago e migliorata nella fruizione dello spazio verde e nella gestione degli approdi a lago; l’area sportiva, circoscritta lungo il lato nord est adiacente al campeggio privato esistente, eliminando il tendone in PVC provvisorio e ricavando gli spazi di ricovero imbarcazioni e palestra con spogliatoi in un volume interrato per tre lati e con un fronte lungo circa 60 metri rivolto verso il lago e incassato sotto il parcheggio. Il Progetto è stato elaborato su specifica richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale per la Dall’alto, ortofoto del lago d’Orta (Google Earth), vista da lago dell’area di intervento e, in grande, l’area di intervento allo stato attuale da Google Earth.
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PROJECTS | PROGETTI
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partecipazione a bandi di finanziamento statali e di fondazioni bancarie, pertanto non contiene tutti gli elaborati richiesti dalla normativa vigente per un Progetto Definitivo, ma solo gli elaborati grafici architettonici di progetto, nonché un computo metrico estimativo redatto basandosi su specifiche lavorazioni alle quali sono stati attribuiti prezzi di mercato derivanti da lavori simili o da preventivi mirati alle singole lavorazioni. L’elaborazione di questo progetto delinea una proposta definitiva di intervento e ne dà una quantificazione economica complessiva, ponendosi come premessa per l’elaborazione degli elaborati utili al recepimento delle autorizzazioni di legge (Autorizzazione Paesaggistica da parte di Soprintendenza per vincolo paesaggistico ambientale e Nulla Osta Opere Pubbliche per vincolo strada statale). Il passaggio alla successiva fase di progettazione esecutiva necessita infine della preventiva redazione di uno studio specialistico geotecnico e strutturale, nonché di una relazione sul contenimento energetico e gli impianti, per la conferma e la definizione puntuale delle soluzioni adottate. Occorre specificare che nella definizione strutturale si è deciso di scartare l’uso dei micropali per la realizzazione del muro controterra verso strada (soluzione questa più cautelativa e sicura) per la necessità di contenere i costi, optando per la soluzione classica di scavo e successiva realizzazione delle fondazioni e del muro in c.a., che necessita l’introduzione di un senso unico alternato per la percorrenza della Statale durante le operazioni di lavoro. È stata posta particolare attenzione alle tematiche
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energetiche e di inserimento ambientale: a tal proposito la gronda di copertura per la facciata fuori terra aggettante due metri è stata risolta inserendo moduli ibridi fotovoltaici e termici per formare una falda solare di 60 metri, considerando di rivestire il muro retrostante di altezza variabile con rampicanti sempreverdi, per dare continuità al prospetto con il terreno a prato di fianco. Infine, considerata la necessità di rendere operativo e più facilmente finanziabile l’intervento, è stata considerata la possibilità di dividere in due lotti i lavori, raggruppando nel primo lotto e dandone una quantificazione economica indipendente le opere funzionali alla realizzazione del raddoppio del parcheggio a raso e alla realizzazione del sottostante involucro strutturale del volume adibito a centro nautico utilizzabile immediatamente a deposito imbarcazioni, lasciando le opere di finitura per la realizzazione di spogliatoi e palestra con i relativi impianti a un secondo lotto di lavori. Nella pagina di sinistra, in alto, planimetria generale di progetto. Sotto, dettaglio della discesa a lago: pianta e due sezioni di progetto. In questa pagina, in alto, prospetto e pianta dell’area parcheggio con il sottostante nuovo corpo edilizio. Sotto, pianta della costruzione sottostan-
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Gli interventi a progetto Il Progetto nasce con l’obiettivo di raddoppiare lo spazio di parcheggio a raso adiacente la Strada Statale per una lunghezza di circa 120 metri, inserendo sotto di esso a piano del terreno a lago un volume adibito ad accogliere gli spazi necessari al ricovero imbarcazioni e alla palestra con spogliatoi per il Centro Nautico. Si prevede di sbancare per circa 60 metri di fronte il terrapieno verso strada che costituisce il sedime dell’attuale parcheggio, inserendo una struttura in c.a. con soletta prefabbricata per il nuovo piano parcheggio, e utilizzando il terreno di scavo per ampliare allargando verso il lago il terrapieno, negli ulteriori 60 metri di parcheggio. Così facendo il parcheggio alla quota della statale risulta allargato di circa 6 metri, consentendo una doppia fila di stalli oltre alla corsia di manovra, permettendo di fatto il raddoppio dei posti auto attualmente presenti.
Si prevede di pavimentare lo spazio a parcheggio per un fronte di 120 metri della larghezza di 17 metri con asfalto, realizzando un marciapiede in autobloccanti verso il lago, della larghezza di 1,50 metri per i primi 60 metri sopra la soletta del centro nautico, che si allarga a formare uno spazio belvedere attrezzato per gli ulteriori 60 metri in corrispondenza del terrapieno. Il volume incassato del Centro Nautico è stato immaginato con struttura in c.a., così composta: fondazione continua e muratura controterra in bilastra prefabbricata da 35 cm per andare a comporre i tre lati interrati; doppia fila di pilastri ovali 55x33 cm posti ad interasse di circa 7 metri con fondazione isolata tramite plinti con sottostanti micropali per sostenere le travi e permettere di gestire liberamente la facciata verso il lago. Il solaio risulta costituito da elementi prefabbricati alveolari di lunghezza 7 metri posati a secco con gru e successivamente collegati da sovrastante
te il parcheggio; le tre sezioni A, B, C, sono illustrate alla pagina seguente.
PROJECTS | PROGETTI
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A
getto di completamento, per uno spessore totale di 50 cm. Nello specifico si è considerato di eliminare la fila centrale di pilastri nello spazio adibito a palestra, sostituendo le normali travi di altezza 80 cm con due elementi speciali di altezza 1,50 metri. Non avendo a disposizione una precisa relazione geotecnica, le fondazioni sono state dimensionate in base a considerazioni generali legate all’area, prevedendo l’utilizzo dei micropali per i dadi di fondazione dei pilastri in considerazione degli importanti carichi in questione e del sito costituito da terreno di riporto a distanza ravvicinata con il lago; per il dimensionamento preliminare della soletta e delle travi si è considerando cautelativamente un sovraccarico stradale di 2.000 Kg/mq. Per realizzare il muro controterra del lato strada, posto a circa 5 metri dalla sede stradale, si considera di dover interrompere il traffico veicolare della corsia verso lago, istituendo un senso unico alternato temporaneo per la durata di tale operazione, stimata in circa 3 mesi. I muri controterra verranno impermeabilizzati con guaina bituminosa, così come pure la soletta; ritenendo la zona molto ricca d’acqua nel sottosuolo, sono state previste più linee di tubi dreno da apporre dietro al muro durante il reinterro, al fine di smaltire l’acqua e la conseguente spinta orizzontale al muro. Il volume rettangolare così realizzato, di ingombro esterno 15x59 metri, viene ripartito in tre spazi: deposito imbarcazioni per una superficie di 340 mq, Centro Nautico con spogliatoi per una superficie complessiva di 190 mq, palestra di superficie 270 mq. I locali del Centro Nautico sono ricavati con pareti isolate con struttura a secco, lasciando un’intercapedine areata di stacco dai muri controterra; è previsto un controsoffitto isolato in cartongesso di altezza 3 metri per i locali e un controsoffitto isolato a quadrotti 120x120 cm fonoassorbenti e resistenti agli urti per la palestra, ad altezza 4 metri. I pavimenti di palestra e locali sono previsti in PVC a rotoli termosaldati, i pavimenti e rivestimenti di spogliatoi docce e wc sono previsti in piastrelle; per questi ambienti è previsto un sottostante
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vespaio areato tramite igloo e la posa di un materassino isolante in polistirene ad alta densità. Il blocco degli spogliatoi, posto al centro della struttura a diretto contatto con la Palestra, è diviso in spogliatoio maschile e femminile: ciascun spogliatoio, di circa 25 metri quadrati di superficie, è dotato di 6 docce e doppio servizio igienico (di cui uno a norma per disabile). Il locale deposito imbarcazioni non prevede tramezzature né intercapedini mentre il pavimento è previsto in cls lisciato in continuità con il pavimento esterno della fascia di 2 metri sotto gronda; per questo spazio non è previsto il vespaio isolato. Lo spazio antistante il centro nautico è previsto di forma tonda, con pavimentazione in autobloccanti in continuità con la strada di collegamento al parcheggio. La chiusura di facciata è stata risolta per metà con un rivestimento a doghe di legno per esterni in corrispondenza dello spazio deposito e dei locali, e per la restante parte con una vetrata isolata continua, con elementi modulari fissi di 175 cm alternati a elementi apribili con serramenti di alluminio. Particolare attenzione è stata posta nella gestione e definizione della gronda in aggetto di 2 metri e lunga 60 metri, che ripara l’intera facciata, posta ad un’altezza dal piano pavimento di 3 metri. La gronda è progettata con struttura portante tubolare in acciaio fissata ai pilastri in c.a. con sovrastante copertura inclinata in lamiera, utile a posizionare una fila continua di 58 moduli ibridi fotovoltaici e solari; è stata inserita una fioriera in lamiera di acciaio inox piegata utile alla crescita del rampicante sempreverde di mascheramento del muro; a chiusura frontale della pensilina è prevista una fascia continua in lamiera di alluminio di altezza 35 cm, che nasconde il canale di raccolta acque piovane. Si prevede di dotare gli spazi del Centro Nautico con i necessari impianti elettrico e termo idraulico; in particolare l’impianto termico è previsto con corpi radianti costituiti da ventilconvettori posti nel controsoffitto per i locali degli spogliatoi e della palestra. Particolare attenzione è stata posta nello sfruttamento delle risorse rinnovabili, costituite dalla falda solare ibrida della pensilina.
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Tramite i 58 pannelli solari si calcola di poter sfruttare un impianto fotovoltaico con potenza di picco di circa 14 Kw, e considerando di posizionare il modulo ibrido solare termico in 30 pannelli, di poter ricavare una potenza termica di picco superiore a 20 Kw. La centrale termica è progettata composta da un bollitore di accumulo atto a ricevere il calore dei pannelli solari, un bollitore per A.C.S. e una semplice caldaia a condensazione per l’integrazione. Si considera che l’impianto così dimensionato permetta di sopperire integralmente ai consumi estivi anche dell’edificio esistente adiacente, necessitando di integrazioni solamente per il riscaldamento invernale; a corredo è previsto l’inserimento di un sistema di monitoraggio consumi sia elettrici che termici.
In alto, tre sezioni trasversali e una longitudinale dell’edificio progettato sotto il parcheggio. A destra, sezione di dettaglio della facciata.
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PROGETTI IN BREVE PROJECTS PILLS
Castel Ivano (Trento)
Nuove soluzioni per il rifacimento delle superfici sportive scolastiche L’istituto Comprensivo Strigno e Tesino è un’istituzione scolastica della Val Sugana che si articola in otto plessi, sei di scuola primaria e due di scuola secondaria di primo grado. La scuola secondaria di primo grado Ottone Brentani si trova nella frazione di Strigno, già Comune autonomo, confluita nel 2016, con i Comuni di Ivano Fracena, Villa Agnedo e Spera, nel Comune di Castel Ivano. A Strigno è collocata la sede municipale. Il plesso scolastico di Strigno, oltre all’ampia palestra, è dotato di alcune attrezzature sportive all’aperto. In particolare, nell’area di pertinenza della scuola corre un pistino di 100 metri a quattro corsie per l’atletica, e un campo multisport da 22x35 metri circa.
a cura della Redazione
le segnature sul campo multisport per basket, calcetto e tennis. In particolare, la nuova finitura superficiale del manto sportivo è stata eseguita con rasante poliuretanico bicomponente e successiva stesura di un secondo strato con rivestimento continuo, applicato allo stato liquido, costituito da poliuretano autolivellante, per uno spessore finale di 4 mm. La finitura superficiale è stata eseguita con la semina manuale di granuli di gomma EPDM con diametro controllato, con la colorazione classica delle piste di atletica leggera. La superficie sportiva così realizzata viene a costituire una pavimentazione continua, omogenea e priva di giunti superficiali, con caratteristiche elastiche che risultano ottimali per un impianto destinato all’uso scolastico.
Quest’anno i due impianti sportivi sono stati interamente ripavimentati con un manto colato in opera di colore rosso mattone; la pavimentazione esistente era infatti realizzata in teli prefabbricati e risultava molto usurata, quindi pericolosa per l’utilizzo. Il lavoro di rifacimento delle pavimentazioni sportive, portato a termine nel giro di quattro settimane, è completato con la tracciatura delle corsie per l’atletica e con
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New solutions for renovating school sports surfaces The Istituto Comprensivo Strigno e Tesino (Strigno and Tesino Comprehensive School) is an educational institution in the Sugana Valley with eight schools, six primary schools and two secondary schools. The secondary school Ottone Brentani is located in the hamlet of Strigno, formerly autonomous municipality, merged in 2016, with the municipalities of Ivano Fracena, Villa Agnedo and Spera, in the municipality of Castel Ivano. The municipal seat is located in Strigno. The school complex of Strigno, besides the large gymnasium, is equipped with some outdoor sport facilities. In particular, in the area belonging to the school there is a 100-metre track with four lanes for athletics and a multisport field of about 22x35 metres.
This year, the two sports facilities were entirely repaved with a brick-red poured surface; the existing flooring was made of prefabricated sheets and was very worn, therefore dangerous to use. The renovation of the sports flooring, completed in four weeks, was completed with the marking of the athletics lanes and the marking of the multi-sport court for basketball, five-a-side football and tennis. In particular, the new surface finish of the sports surface was carried out with a two-component polyurethane skimming compound and the subsequent application of a second layer with a continuous coating, applied in a liquid state, consisting of self-levelling polyurethane, for a final thickness of 4 mm. The surface was finished by manually seeding granules of EPDM rubber with a controlled diameter, with the classic colouring of athletics tracks. The sports surface thus created constitutes a continuous, homogeneous pavement without surface joints, with elastic characteristics that are optimal for a facility intended for use in schools.
Committente: Comune di Castel Ivano (Tn) Posa del manto sportivo e fornitura attrezzi: Recosport Srl (vedi pag. 42) Superficie sportiva: Regupol Gmbh (vedi pag. 10) Fine Lavori: 2022
Nella pagina a lato, il plesso scolastico di Strigno visto dal drone. In questa pagina, dettagli delle nuove superfici sportive: in alto a sinistra, lo stato della pista di atletica prima dei lavori.
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On the opposite page, the school complex in Strigno seen from a drone. On this page, details of the new sports surfaces: top left, the state of the athletics track before the work.
PROJECTS PILLS | PROGETTI IN BREVE
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Speciale manti in erba per il calcio
FIFA, UEFA, FIGC, LND;
NATURALE, ARTIFICIALE, IBRIDO
a cura di Bruno Grillini
L’eccellenza di una superficie di gioco è un valore assoluto sia che si parli di uno stadio destinato a un campionato mondiale, sia che si parli di un campo amatoriale di periferia. Che il campo sia in erba naturale, sintetica o mista, la qualità è necessaria per l’efficacia del gioco e per la sicurezza del giocatore. Nella prima parte di questo Speciale andremo a vedere il ruolo che svolge la FIFA Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche - nell’affrontare il tema della qualità dei manti sportivi in erba; ricordando però sempre che non è necessaria una certificazione FIFA per garantire un prodotto di qualità. Un focus sulla gestione dei campi in erba naturale o ibrida è poi lo spunto che ci offrono i relatori di un meeting in programma presso lo Stadio Sinigaglia di Como, cui partecipano tre agronomi esperti. Infine vedremo il case-study del Centro Tecnico Federale di Coverciano, dotato di campi delle tre diverse tipologie.
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SAVE THE DATE: 30 MAGGIO 2022 Webinar Dall’erba naturale all’erba sintetica e oltre
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GRASS FOR FOOTBALL SPECIAL REPORT |
SPECIALE ERBA PER IL CALCIO 45
Fonte: www.fifa.com/about-fifa
La FIFA oggi La FIFA (Fédération Internationale de Football Association) è la federazione internazionale che governa gli sport del calcio, del calcio a 5 e del beach soccer. Fondata nel 1904, ha sede a Zurigo, in Svizzera.
Le Federazioni affiliate alla FIFA sono, ad oggi, 211, e si riuniscono annualmente nel Congresso, il quale elegge il Presidente, il Segretario Generale e gli altri membri del Consiglio FIFA, oltre ad approvare il bilancio. Il Consiglio è l'organo decisionale della FIFA tra un Congresso e l'altro. Il Presidente e il Segretario Generale si occupano dell’ordinaria amministrazione. Solo il Congresso può stabilire le modifiche da apportare allo statuto della FIFA. La FIFA sostiene finanziariamente e logisticamente le Federazioni affiliate attraverso vari programmi. Come rappresentanti della FIFA nei loro paesi, i singoli membri hanno l'obbligo di rispettare gli statuti, gli obiettivi e gli ideali dell'organo di governo del calcio e di promuovere e gestire lo sport di conseguenza.
Alla FIFA fanno capo le sei confederazioni a cui spetta l'organizzazione e la supervisione dell'attività calcistica nei diversi continenti del mondo: AFC - Asian Football Confederation CAF - Confédération Africaine de Football CONCACAF - Confederation of North, Central American and Caribbean Association Football CONMEBOL - Confederación sudamericana de Fútbol OFC - Oceania Football Confederation UEFA - Union of European Football Associations
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Nella pagina precedente, una bambina sul campo in erba naturale del Dynamo Brest, Bielorussia, il 10 maggio 2020 (foto Vera Eremova / Shutterstock). Qui sopra, il presidente della FIFA Gianni Infantino, in carica dal 2016 (foto Asatur Yesayants / Shutterstock), e a destra la sede della FIFA a Zurigo
(foto albinfo / Creative Commons). On the previous page, a little girl on the natural grass pitch of Dynamo Brest, Belarus, on May 10, 2020 (photo Vera Eremova / Shutterstock). Above, FIFA president Gianni Infantino, in office since 2016 (photo Asatur Yesayants
/ Shutterstock), and on the right, FIFA headquarters in Zurich (photo albinfo / Creative Commons).
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Il FIFA Quality Programme per l’erba artificiale L'erba artificiale, come è noto, viene utilizzata in diversi sport fin dagli anni ’60, con i manti “di prima generazione”, privi di intasamento o intasati solo con sabbia. L'idoneità dei sistemi in erba artificiale per il calcio è sempre stata oggetto di dibattito, e solo con l'introduzione dei sistemi “di terza generazione”, che includono sia la sabbia che l’intaso prestazionale in gomma, le superfici sintetiche sono diventate una vera alternativa. Lo sviluppo di superfici in erba artificiale (definite "Football Turf" dalla FIFA) che replicano le qualità di gioco dell'erba naturale di buona qualità ha por-
Fonti: Member Association Handbook FIFA Quality programme for Footballl Turf, ed. June 2021
tato alla rapida accettazione delle superfici sintetiche da parte del mondo del calcio. I produttori realizzano superfici che forniscono una valida soluzione alternativa innanzitutto per le parti del mondo in cui il clima o le risorse rendono difficile o impossibile la fornitura di campi in erba naturale di buona qualità. Allo stesso modo, lo sviluppo dei tappeti erbosi da calcio ha fornito una possibile soluzione agli operatori che desiderano massimizzare l'utilizzo delle loro strutture attraverso l'uso aperto al pubblico e quelli che lottano con microclimi da stadio che rendono difficile la manutenzione e la crescita dell'erba naturale. Per garantire che queste forme alternative di superficie di gioco replichino
“Lo scopo del FIFA Quality Programme è quello di approvare prodotti che soddisfano rigorosi requisiti di qualità per migliorare il gioco e proteggere i giocatori, i club e le associazioni. Tutti gli standard sono costruiti su risultati scientifici provenienti da una serie di discipline rilevanti che identificano le esigenze dei giocatori insieme a vari aspetti di sicurezza, prestazioni, durata, garanzia di qualità e comfort di gioco. Una rete globale di università, organizzazioni sportive ed enti di standardizzazione sono al centro degli studi prodotti dal Programma Qualità FIFA”. Al centro delle due pagine, la board room nella sede FIFA (foto albinfo). Nelle altre due foto di questa pagina, il BC Place Stadium di Vancouver, con manto artificiale Polytan: a destra, vista del catino (foto Polytan); in basso, test FIFA di rotolamento sul campo (foto Rebecca Bollwith / Creative Commons).
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In the centre of the two pages, the board room at FIFA headquarters (photo albinfo). In the other two photos on this page, BC Place Stadium in Vancouver, with Polytan artificial turf: on the right, view of the bowl (Polytan photo); below, FIFA rolling test on the pitch (photo Rebecca Bollwith / Creative Commons).
GRASS FOR FOOTBALL SPECIAL REPORT | SPECIALE ERBA PER IL CALCIO
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Sotto, strumenti per i test FIFA sull’erba artificiale; da sinistra: determinazione della resistenza rotazionale (foto FIFA); determinazione dell’assorbimento degli urti; determinazione del rimbalzo e del rotolamento della palla (stadio di Lubin, Polonia, foto Dziurek / Shutterstock).
Below, FIFA testing equipment on artificial turf; from left: determination of rotational strength (photo FIFA); determination of shock absorption; determination of ball bounce and rolling (Lubin stadium, Poland, photo Dziurek / Shutterstock).
le qualità di gioco dell'erba naturale di buona qualità, che forniscano un ambiente di gioco che non aumenti il rischio di infortuni per i giocatori, e che abbiano una durata adeguata (purché adeguatamente mantenuti), la FIFA ha sviluppato il Fifa Quality Programme for Football Turf (“Programma di qualità FIFA per i manti erbosi da calcio”). Lanciato nel 2001, il Quality Programme è un rigoroso programma di test per i manti erbosi da calcio che valuta l'interazione palla-superficie, l'interazione giocatore-superficie e la durata dei prodotti e permette ai produttori che hanno superato i test positivamente di entrare in un programma di licenza per l'uso dei marchi FIFA QUALITY (precedentemente denominati FIFA RECOMMENDED). Il manto in erba artificiale (Football Turf) è stato approvato per le partite uffi-
I test FIFA
In the diagram, light weigh rotational strength apparatus.
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Per soddisfare ulteriormente le esigenze dei club professionistici e degli stadi internazionali, la FIFA ha introdotto una seconda categoria orientata specificamente alle esigenze del gioco professionale: FIFA QUALITY PRO (in precedenza FIFA TWO STAR). La categoria inferiore (FIFA QUALITY, ex FIFA ONE STAR) ha fasce di accettabilità più ampie in quanto è orientata alla durata e alla sicurezza per un uso più intenso a livello comunitario. Entrambe le categorie sono autorizzate a ospitare partite internazionali nel rispetto delle regole della relativa competizione.
Il manuale Fifa Quality Programme for Football Turf - Handbook of Requirements descrive le procedure di valutazione delle superfici calcistiche in erba artificiale secondo il programma qualità FIFA. Sebbene il manuale sia stato predisposto per testare i campi in erba artificiale, i test pallone/superficie e giocatore/superficie possono essere utilizzati anche per valutare le qualità dei campi in erba naturale. Per quanto riguarda i test sul campo (oltre, quindi, a quelli effettuati in laboratorio su campioni del manto), le prove devono essere effettuate nelle condizioni meteorologiche prevalenti, con una temperatura superficiale compresa tra +5°C e +40°C. Le prove di rotolamento e rimbalzo della palla devono essere effettuate quando la velocità massima del vento prevalente è inferiore a 2 m/s. I test devono essere effettuati con un pallone da calcio approvato dalla FIFA. Immediatamente prima di ogni test, la pressione del pallone deve essere regolata entro un preciso intervallo. Questi i test previsti dal manuale: -
Nel grafico, apparecchio per la resistenza rotazionale leggero.
ciali nel luglio 2004. L'International Football Association Board (vedi finestra in fondo al testo) ha incluso nelle Regole del Gioco l'opzione di utilizzare superfici in erba artificiale che soddisfino il “Fifa Quality Programme for Football Turf”.
Determinazione del rimbalzo della palla (Determination of ball rebound) Determinazione del rimbalzo angolare della palla (Determination of Angle Ball Rebound) Determinazione del rotolamento della palla (Determination of Ball Roll) Determinazione dell'assorbimento degli urti (Determination of Shock Absorption) Determinazione della deformazione verticale standard (Determination of Standard Vertical Deformation) Determinazione dell'energia di restituzione (Determination of Energy of Restitution) Determinazione della resistenza rotazionale (Determination of Rotational Resistance) Determinazione del valore di scorrimento lineare e della decelerazione di una scarpa chiodata (Determination of Linear Friction Stud Slide Value & Stud Deceleration Value) Determinazione dell'attrito pelle/superficie (Determination of Skin / Surface Friction) Procedura di simulazione dell'abrasione meccanica durante l'uso (Procedure for simulated mechanical abrasion during use) Procedura per l'invecchiamento artificiale (Procedure for Artificial Weathering) Valutazione dell'intaso sintetico (Assessment of synthetic infill) Procedura per la valutazione della planarità della superficie (Procedure for the assessment of surface planarity)
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Sotto, a sinistra, lo stadio RigamontiCeppi a Lecco, con manto Italgreen (da Tsport 327); a destra, lo stadio di Chiavari (Ge), con manto Polytan, dove gioca l’Entella (foto postcrosser / Creative Commons).
Il programma di test di laboratorio che un tappeto erboso da calcio deve soddisfare nell'ambito del FIFA Quality Programme include un programma di uso simulato per valutare la capacità di una superficie di funzionare per un periodo di tempo minimo. Il grado di utilizzo simulato intrapreso sui prodotti conformi a FIFA QUALITY PRO è progettato per replicare i livelli di utilizzo da bassi a moderati che si trovano spesso sui campi da calcio specifici degli stadi; mentre il grado di utilizzo simulato intrapreso sui prodotti conformi a FIFA QUALITY è progettato per replicare i livelli di utilizzo più elevati che si trovano sui campi di allenamento e quelli aperti al pubblico. Va notato, tuttavia, che l'esperienza ha dimostrato che i campi sottoposti a un uso eccessivamente intenso potrebbero non essere in grado di mantenere i rigorosi criteri di prestazione del FIFA Quality Programme per l’intero ciclo di vita della superficie di gioco. La mancanza di un'adeguata manutenzione ridurrà anche il periodo di tempo in
I campi FIFA Quality in Italia
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Below, left, the Rigamonti-Ceppi stadium in Lecco, with Italgreen turf (from Tsport 327); right, the stadium in Chiavari (Ge), with Polytan turf, where Entella play (photo postcrosser / Creative Commons).
cui un campo può soddisfare i requisiti del FIFA Quality Programme.
IFAB: cos’è, cosa decide Nei regolamenti FIFA vengono richiamate, a volte, alcune decisioni dell’IFAB (International Football Association Board). Si tratta di un organismo internazionale di diritto svizzero, istituito a Londra nel 1886, composto di otto membri, indipendente dalla FIFA. L'IFAB ha il potere di stabilire qualsiasi modifica e innovazione delle regole del gioco del calcio a livello internazionale e nazionale, vincolando alla loro osservanza tutte le federazioni, organizzazioni e associazioni calcistiche, che svolgono il calcio a livello professionale e dilettantistico, escluso il solo livello amatoriale.
In Italia le squadre di Serie A attualmente non giocano su campi in erba sintetica, ma sull’erba naturale o ibrida. Pertanto i campi di calcio che hanno chiesto e ottenuto il marchio FIFA QUALITY o QUALITY PRO, (o, in precedenza, FIFA ONE STAR e TWO STAR) appartengono a società sportive delle serie inferiori o a stadi comunali di piccole città. La tabella è aggiornata a quanto riporta il sito fifa.com nel mese di febbraio 2022. Nell’ultima colonna, l’anno di assegnazione o rinnovo del marchio.v
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GRASS FOR FOOTBALL SPECIAL REPORT | SPECIALE ERBA PER IL CALCIO
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FIFA licensed manufacturers
Fonte: Fifa Quality Programme for Football Turf - Handbook of Requirements, ed. Oct. 2015, rev. March 2020
Con l'introduzione del FIFA Quality Programme nel 2001, la FIFA ha dato ai produttori di erba artificiale la possibilità di certificare i propri impianti a condizione che soddisfino i criteri specificati nel programma stesso. Da allora, il numero di aziende che supportano il FIFA Quality Programme è aumentato, e attualmente circa 25 aziende in tutto il mondo sono licenziatarie FIFA e come tali contribuiscono a migliorare la qualità delle superfici in erba artificiale per il calcio. Nel 2009, è stata introdotta l'iniziativa “FIFA Preferred Provider” in risposta alla richiesta di una maggiore qualità, non solo nei prodotti ma anche nel processo di installazione dell'erba da calcio. L'obiettivo generale è quello di proteggere gli interessi dei consumatori al momento dell'acquisto dei campi da calcio e di garantire che i campi da calcio in erba soddisfino i requisiti più elevati in termini di qualità, prestazioni e sicurezza. I FIFA Preferred Providers sono aziende con almeno due anni di esperienza nel FIFA Quality Programme e che estendono i loro servizi oltre il tradizionale rapporto fornitore/installatore, svolgendo un ruolo attivo nello sviluppo degli standard del Programma. Attualmente (febbraio 2022) ci sono sette società registrate come FIFA Preferred Providers, 19 produttori licenziatari e altri undici che hanno solo registrato loro prodotti.
Limonta Sport
I produttori italiani di erba sintetica
È il produttore che ha licenziato il maggior numero di prodotti (307) e l’unico che, per la lunga esperienza di collaborazione con la FIFA, è registrato come Fifa Preferred Provider. Limonta Sport opera dal 1972 sviluppando e producendo sistemi sul mercato per campi in erba sintetica e ibrida di calcio, rugby, tennis, hockey, golf, padel, oltre che superfici in PVC per basketball, volleyball, handball e badminton. La gamma di prodotti in sintetico si è andata arricchendo con innovazioni sicure ed eco compatibili, come intasi organici e naturali per il manto in sintetico e sistemi ibridi innovativi di erba naturale ed erba sintetica. Nel nostro Paese uno stadio con manto Limonta Sport ha la certificazione FIFA Quality Pro.
Mondo Group Nella lista dei licenziatari FIFA, Mondo Group è registrata attraverso la sua consociata spagnola che ha sede a Saragozza, al cui stabilimento produttivo fanno capo i manti sintetici. Mondo nasce ad Alba (Cuneo) nel 1948 come produttore di palloni per la pallapugno; in 70 anni di storia è diventata un Gruppo internazionale con 9 stabilimenti produttivi in Italia, Spagna, Lussemburgo e Cina e consociate di vendita in Europa, Nord America e Asia. L’azienda è composta da tre divisioni: Mondo Sport&Flooring, Artigo e Mondo Toys. Ognuna di esse racchiude l’eccellenza del proprio settore di competenza: pavimentazioni e attrezzature sportive, pavimentazioni civili, palloni e giocattoli. In Italia uno stadio con il manto Mondo ha la certificazione FIFA Qualituy Pro
Italgreen Italgreen è un’azienda di Villa D’adda (Bergamo) che dal 1983 è leader nella produzione di erba sintetica interamente made in Italy. Ricerca, innovazione e qualità sono le caratteristiche che, in trenta anni di attività, hanno reso Italgreen leader tra le aziende produttrici di erba sintetica, punto di riferimento per associazioni sportive professionali e dilettantistiche e, soprattutto, la prima azienda italiana che si occupa del servizio completo, dalla produzione alla posa del prato sintetico. Nel nostro paese hanno la certificazione Fifa Quality 8 campi Italgreen, di cui 7 Pro.
Radici Pietro Industries & Brands S.p.A. la Radici Pietro Industries & Brands Spa fa parte del Miro Radici Family of Companies, una realtà internazionale composta attualmente da 130 società con oltre 4.000 dipendenti. La storia di Radici inizia in Val Seriana nel 1950 con il piccolo commercio di tessuti del cavalier Pietro
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Nella pagina sinistra, lo stadio di Carrara, con manto Limonta (Google Earth). Qui sotto, lo stadio Giovanni Paolo Secondo di Francavilla Fontana (Br), con manto Italgreen (foto New2021 / Creative Commons), e lo stadio Vito Curlo di Fasano (Br), con manto Mondo.
On the left page, the stadium in Carrara, with Limonta turf (Google Earth). Below, the Giovanni Paolo Secondo stadium in Francavilla Fontana (Br), with Italgreen turf (photo New2021 / Creative Commons), and the Vito Curlo stadium in Fasano (Br), with Mondo turf.
Radici, sino a diventare oggi una grande realtà industriale. L'erba artificiale Sit-in SPORT nasce dalla perfetta sinergia tra le diverse attività produttive del gruppo industriale Miro Radici Family Of Companies, da sempre impegnato nel mondo del tessile. Sit-in SPORT, con i suoi laboratori, controlla e analizza tutto il ciclo dei processi produttivi secondo le più recenti normative in materia di qualità e sicurezza. Grazie a ciò, i manti Sit-in SPORT rispondono alle severe prescrizioni tecniche e prestazionali dettate dai regolamenti FIFA, LND, ITF, IRB. In italia si contano nove stadi con manto Sit-In Sport tra Fifa Quality e Quality Pro.
Safitex Turf È il produttore di più recente conversione all’erba sintetica, ed è l’unico che per il momento non ha chiesto la certificazione FIFA dei propri prodotti. L’azienda Safitex debutta nel settore tessile nel 1968, ereditando il glorioso passato del lanificio F.lli Testa di Gabriele. Anno dopo anno, Safitex sperimenta e ricerca nuovi prodotti e mercati fino a quando, nel 2002, dedica tutte le sue risorse ad un nuovo prodotto: l’erba sintetica. Questa è la pietra miliare che vede Safitex divenire Safitex Turf. L’erba artificiale ha rappresentato una nuova sfida, dove Safitex si è avvalsa di tutte le competenze del territorio per costruire una vera e propria filiera tecnica e per concretizzare l’ambizioso progetto di diventare il riferimento green del settore: è la prima che, nel 2018, insieme a Radici Group, ha condotto un’analisì del ciclo vita (LCA, Life Cycle Assessment) al fine di quantificare gli impatti ambientali dell’erba sintetica e definite un progetto di filiera secondo i principi dell’economia circolare.
Altri nomi nel mercato italiano Un’ultima azienda italiana della quale risultano certificazioni FIFA è la Unieco Green, azienda bergamasca che però ha da qualche anno abbandonato il settore dell’erba sintetica. Sul mercato nazionale troviamo poi la Polytan, azienda tedesca i cui prodotti sono diffusi anche da noi, dove ha ottenuto la certificazione Fifa Quality Pro per quattro stadi. È recente, inoltre, l’ingresso in Italia di Domo Sports Grass (appartenente al gruppo belga Sports and Leisure Group). Ricordiamo infine che altre aziende europee sono comparse in passato sul nostro mercati; fra queste, l’olandese Edel Grass, e l’inglese Desso (oggi divisione di Tarkett Sports).
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GRASS FOR FOOTBALL SPECIAL REPORT | SPECIALE ERBA PER IL CALCIO
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L’importanza dei sottofondi in un sistema di erba artificiale La FIFA si impegna costantemente per migliorare la qualità dei campi in erba artificiale in tutto il mondo, tenendo seminari, introducendo nuovi metodi di test e comunicando strettamente con installatori, produttori e istituti di prova. In questo quadro, è emerso all'attenzione della FIFA il fatto che la qualità dei sottofondi in un'ampia gamma di campi da gioco influenza la qualità finale dei campi FIFA Quality Pro e FIFA Quality dopo un certo periodo di tempo dall'installazione. Un feedback simile è stato ricevuto anche da diverse associazioni affiliate e comitati organizzativi locali. Con l'uso dell'erba artificiale che sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo, è sempre più importante garantire che i campi ottengano la massima qualità possibile per tutta la durata del campo. Di conseguenza, la FIFA ha redatto uno specifico documento (vedi referenza di fianco al titolo) come guida alle migliori pratiche per fornire consigli
Fonte: Preparation of a Sub-base for a Football Turf System, ed. Ottobre 2016
sulla realizzazione degli strati di sottofondo in diverse zone climatiche e su aspetti quali il drenaggio, la planarità e i livelli di compattazione. Prima di progettare un'installazione di tappeti erbosi che includa una rete di drenaggio, il produttore del tappeto erboso deve condurre un'ispezione del terreno per assicurare che tutti i fattori che potrebbero avere un'influenza sul lavoro di costruzione e sull'installazione finale siano registrati e presi in considerazione durante la fase di progettazione. Un'indagine topografica mostrerà le pendenze, le altezze e le profondità delle ondulazioni del terreno esistente (e dei dintorni) su cui il campo deve essere installato. Questi dati vengono utilizzati insieme a un'analisi del terreno e a considerazioni climatiche per progettare il sottofondo, determinando la quantità di terreno che deve essere rimossa per formare un sottofondo stabile, il quale può poi essere profilato in base alle pendenze complessive del campo finito. Un'analisi del suolo per identificare la stabilità e la permeabilità del terreno esistente dovrebbe essere condotta scavando buche in diversi punti (un minimo di cinque) sul campo e per identificare gli strati e la loro stabilità. Per testare la permeabilità del terreno, il luogo può essere inondato d'acqua per verificare la capacità di drenaggio. Una panoramica completa della storia del sito è essenziale in quanto fornirà informazioni utili sui potenziali rischi come le inondazioni. Inoltre, dovrebbe essere verificato se nel terreno ci sono cavi, tubi, fondamenta di vecchi edifici, discariche, ecc. che avrebbero un effetto significativo sulla costruzione del sottofondo e della rete di drenaggio.
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Nei disegni, progetto per campo da calcio comunale a Lerici (Sp), di studio28architettura (2017). A sinistra: planimetria del drenaggio profondo; sezione trasversale-tipo del campo. A destra, dall’alto: particolare in pianta della canaletta perimetrale e del pozzetto in cls; particolare in corrispondenza
delle torri-faro; assonometria del particolare costruttivo di bordo campo. Nelle foto piccole, in senso orario, esempi di scavo per drenaggio trasversale, posa tubo di drenaggio longitudinale, riempimento (tratti dai lavori di Sama sullo stadio ex San Paolo di Napoli).
In the drawings, project for a municipal football field in Lerici (Sp), by studio28architettura (2017). Left: plan of the deep drainage; cross section of the field. Right, from the top: detail of the perimeter gutter and the concrete shaft; detail in correspondence of the light towers; axonometry of the construction detail of the edge of
the field. In the small photos, clockwise, examples of excavation for transversal drainage, laying of longitudinal drainage pipe, filling (taken from Sama's work on the former San Paolo stadium in Naples).
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Il drenaggio Il drenaggio delle superfici per il calcio è essenziale in quanto garantisce una performance di gioco ottimale durante le piogge. La rete di drenaggio raccoglie e rimuove l'acqua in eccesso il più rapidamente possibile dal campo di gioco. Se l'acqua scaricata dal drenaggio è pulita, può essere raccolta e riutilizzata per altre operazioni riferibili all’impianto sportivo, come per innaffiare il campo o i dintorni, e se è filtrata può anche essere adatta per la doccia o la pulizia. Drenaggio verticale I sistemi di drenaggio verticale sono installati nel sottofondo come una rete di canali. Prima dell'installazione, devono essere controllate le pendenze e l'uniformità del sottofondo. I canali devono essere installati in modo tale da raccogliere l'acqua proveniente dal sottofondo e devono essere idealmente progettati in modo da ridurre al minimo la distanza dell'acqua raccolta verso i canali di drenaggio periferici intorno al campo. La pendenza dei canali non è parallela alla pendenza del sottofondo. Per migliorare l'efficienza e la sostenibilità, il sottofondo tra i canali può essere impermeabilizzato. Prima dell'installazione dei tubi, tutti i canali devono
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essere puliti. Per prevenire la contaminazione da particelle più fini che possono dilavare dal sottofondo, i canali devono essere scavati e stesi e rivestiti con geotessile. La parte superiore dei canali deve essere lasciata aperta e in contatto con il sottofondo. Tutti i tubi devono essere collegati a un collettore periferico o direttamente a un fosso. Per garantire lo scarico efficiente dell'acqua, occorre assicurarsi che i tubi si colleghino alla parte superiore del collettore periferico. Per ragioni di manutenzione, il diametro del collettore non deve essere inferiore a 120 mm e le camere di controllo devono essere installate a una distanza massima di 60 m per facilitare le ispezioni e la pulizia. Per garantire un drenaggio coerente su tutto il campo, lo spessore degli strati installati sopra il sistema di drenaggio deve essere relativamente uniforme. Drenaggio orizzontale Il drenaggio orizzontale è un'alternativa ai tradizionali sistemi di drenaggio verticale e può essere utilizzato in aree con precipitazioni non intense dove i materiali permeabili del sottofondo non sono originari dell'area in cui il campo è stato costruito. In questo caso, il sistema di drenaggio si trova sopra il sottofondo o immediatamente sotto l'erba artificiale, oppure la pioggia scorre attraverso il materiale di riempimento e scorre fuori dal campo sopra il supporto impermeabile dell'erba da calcio che è stato appositamente prodotto senza le sue normali perforazioni di drenaggio. Se si usa questo metodo di drenaggio, è importante proteggere il sottofondo dall'acqua e installare uno strato impermeabile tra la parte superiore del sottofondo e la parte inferiore dello strato di drenaggio orizzontale o la parte inferiore del tappeto erboso impermeabile. Questo potrebbe essere costituito da una membrana geotessile, da una lamina o dal tappeto in erba artificiale se non ha fori di drenaggio. Il documento della FIFA dettaglia ulteriormente le modalità di stabilizzazione e consolidamento dei sottofondi, mettendo in evidenza le differenze operative in funzione delle zone macroclimatiche del mondo, dalle aree sub-artiche alle foreste pluviali e monsoniche.
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Fonte: “Environmental impact study on artificial football turf” by Eunomia Research & Consulting Ltd for FIFA, March 2017
L’impatto ambientale delle superfici artificiali
Con l'aumento del numero di sostituzioni di superfici in erba artificiale in tutto il mondo e il volume di rifiuti che ne deriva, la FIFA intende offrire spunti sul miglior modo possibile di smaltire i campi usati e allo scopo ha commissionato nel 2017 uno studio per analizzare l'impatto ambientale della produzione, rimozione e smaltimento dei campi da calcio, oltre a esaminare le possibili opzioni di riciclaggio e riutilizzo. Se i prodotti in erba artificiale di terza generazione possono variare in termini di design e fabbricazione, generalmente tutti condividono componenti comuni. Il manto erboso stesso è solitamente fatto di polietilene (PE) con un materiale di supporto primario di polipropilene (PP) che fornisce la struttura e la spaziatura in cui il manto è tessuto. Un supporto secondario di poliuretano liquido (PU) o lattice viene applicato e lasciato indurire per legare il filato al supporto. Un riempimento stabilizzante (per lo più sabbia) viene usato per appesantire il tappeto, e un intaso prestazionale fornisce le caratteristiche che offrono una sensazione simile all'erba naturale. In alcuni casi, c'è anche uno shock pad sottostante che consente di ridurre la quantità di intaso prestazionale. Come ci ha dimostrato una indagine tra gli operatori nel nostro paese (di cui abbiamo riportato le esperienze un anno fa su Tsport 337), benché siano passati cinque anni dalla redazione della ricerca pubblicata da FIFA, le tematiche e i risultati emersi continuano, ad oggi, a essere di attualità.
Sono tre i fattori principali che hanno la maggiore influenza sull'impatto ambientale dell'erba artificiale da calcio: la scelta del materiale di intaso; la decisione di utilizzare o meno uno shock pad; il tipo di trattamento adottato a fine vita. Per la scelta del materiale di intaso ci sono poi diverse considerazioni chiave: i materiali di riempimento polimerici vergini hanno un maggiore impatto ambientale rispetto ai granuli di gomma (riciclata); gli intasi organici hanno un impatto ambientale minore rispetto a quelli polimerici; l'installazione di uno shock pad può ridurre notevolmente l'impatto ambientale quando viene utilizzato insieme agli intasi polimerici vergini, grazie alla riduzione della necessità di intaso del 50-60%. Ci sono alcune considerazioni chiave anche per la fine della vita del tappeto erboso: se viene usato uno shock pad, è molto vantaggioso lasciarlo al suo posto per riutilizzarlo quando viene installato un nuovo tappeto erboso; se il riciclo non è disponibile, il percorso preferibile per i materiali polimerici è la discarica, mentre per i materiali organici è l'incenerimento. Nel complesso, ci sono quattro opzioni principali di fine vita che sono comunemente usate per il manto erboso del calcio: riutilizzo; discarica; incenerimento; riciclo. La ricerca effettuata per conto della FIFA le ha analizzate in dettaglio, con riferimento a quanto avviene in tutti i Continenti.
Riutilizzo Il riutilizzo è spesso erroneamente definito come riciclo da alcune delle molte aziende specializzate nella rimozione del tappeto erboso. In questo contesto il riutilizzo è quando il tappeto erboso (o le sue parti componenti) viene rimosso e riutilizzato in una nuova installazione con la stessa o simile funzione. Il riciclo dei materiali, invece, comporta generalmente una qualche forma di lavorazione prima che il materiale possa essere riutilizzato. Anche se alcune aziende hanno progettato i propri metodi innovativi per rimuovere e arrotolare il tappeto erboso, l'attrezzatura per la rimozione del tappeto erboso è diventata facilmente disponibile solo negli ultimi anni. Il 'turf muncher', per esempio, fa rotolare strettamente il tappeto erboso mentre rimuove l'intaso e lo deposita in una tramoggia. La rimozione dell'intaso sul posto è una pratica comune, ma ha i suoi problemi. Le interviste con alcuni dei grandi produttori di tappeto erboso hanno suggerito che, una volta rimosso sul posto, il materiale di riempimento potrebbe essere facilmente riutilizzato direttamente in un nuovo campo. Nonostante
questo, la pratica non sembra essere diffusa. Uno dei maggiori problemi per il riciclo (e il riutilizzo) è la contaminazione da parte del riempimento di sabbia. Le sue piccole particelle sono molto difficili da rimuovere anche in un processo industriale. L'intaso SBR rimosso in loco sarebbe mescolato con la sabbia e la separazione di questi due componenti in loco - come spesso si sostiene - è improbabile che sia molto efficace. Non è inoltre chiaro quali mercati secondari accetterebbero l'infill (briciole di gomma) con un basso livello di purezza se non è adatto ai campi da calcio. Il Synthetic Turf Council elenca un gran numero di usi per l'infill di gomma, come ad esempio varie pavimentazioni o barriere acustiche in ambienti industriali o di costruzione. Questi sono elencati come mercati teorici, ma in pratica non ci sono prove che esista un mercato significativo per il materiale al di là del riutilizzo nel tappeto erboso: uno studio per CalRecycle in California (Louis Berger Group Recycling and Reuse of Crumb Rubber Infill Used in Synthetic Turf Athletic Fields, Report for CalRecycle, marzo 2016) ha rilevato che solo il 25-50 per cento dell'intaso SBR viene riutilizzato, mentre il resto va in discarica. Lo studio, inoltre, non ha trovato alcun esempio specifico di utilizzo del granulo di gomma riciclata nella fabbricazione di nuovi prodotti e ha concluso che c'era una mancanza di informazioni per i proprietari dei campi su come gestire nel modo più efficace ed efficiente i manti alla fine della loro vita. Anche se in genere il riutilizzo è considerato un'alternativa preferibile al riciclo per molti prodotti, questo non sembra essere il caso dell'erba artificiale. La mancanza di un chiaro mercato finale e il fatto evidente che qualsiasi riutilizzo dovrà essere in un'applicazione di valore inferiore significa che l'argomento del riutilizzo è debole. Il riutilizzo del tappeto erboso tagliandolo in sezioni più piccole per uso domestico è spesso visto come una buona opzione di fine vita, ma se paragonato al riciclo potrebbe non esserlo. Una volta che il tappeto erboso viene tagliato, quasi certamente non verrà riciclato dopo il suo secondo utilizzo. È difficile catturare e riciclare in modo efficiente campi di grandi dimensioni, quindi i piccoli impianti geograficamente sparsi hanno ancora meno probabilità di essere riciclati. Questo significa che il materiale alla fine andrà perso in discarica o nell'incenerimento. Il riutilizzo dell'erba artificiale da calcio sarebbe quindi accettabile solo se non c'è un'opzione di riciclo disponibile e se esiste un mercato praticabile per il prodotto riutilizzato. (continua a pag. 56)
Nello schema, percorso concettuale di best practice ambientale. Nelle foto a destra, fasi di lavoro del processo Re-Match.
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In the diagram, conceptual path of environmental best practice. In the photos on the right, working phases of the Re-Match process.
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Case Study: Re-Match
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Re-Match, con sede in Danimarca, è un riciclatore di erba artificiale che ha dimostrato in modo indipendente di poter ottenere una purezza abbastanza alta nei loro materiali in uscita da permettere il riciclaggio del 99% dei materiali dell'erba. Il processo di riciclaggio si conclude con quattro flussi di materiali: - sabbia, - intaso (tipicamente SBR), - polipropilene (PP) e poliuretano (PU)/latex dal supporto, e - polietilene (PE)/polipropilene (PP) dalla fibra. Il processo prevede fasi di macinazione in parti più piccole, l'essiccazione del materiale e poi la sua separazione con un processo a ciclone centrifugo che può separare in base alla densità del materiale. Il materiale risultante è una miscela abbastanza pura di PE e PP e un flusso separato di PP con il supporto in PU/Latex ancora attaccato. Nessuno di questi flussi di bassa qualità è attualmente adatto all'uso come sostituto del materiale vergine equivalente, anche se l'intaso (di solito SBR) è spesso di qualità abbastanza alta da poter essere usato come intaso sui nuovi campi. A causa della natura innovativa della loro tecnologia e della prevalenza del dumping illegale, la Re-Match ha deciso di differenziarsi facendo verificare le proprie affermazioni secondo uno schema europeo: l'Environmental Technology Verification (ETV). Mentre attualmente non ci sono standard per il riciclaggio dei tappeti erbosi (a parte i regolamenti locali sui rifiuti generici), schemi come questo aiutano ad aumentare la credibilità dei processi di riciclaggio dove attualmente non esiste una regolamentazione. Ciò può aiutare i proprietari di campi da calcio a smaltire i loro campi in modo responsabile, ma anche questi tipi di standard volontari sono attualmente lontani dalla norma del settore.
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(continua da pag. 54)
Riciclo L’indagine svolta per FIFA suggerisce che ci sono pochissimi, se non nessuno, riciclatori di erba artificiale che possono ottenere un'elevata purezza nei loro materiali in uscita. La contaminazione del materiale derivante dall'uso della sabbia di riempimento è molto difficile da separare dagli altri materiali del tappeto erboso. Questo, combinato con il fatto che il tappeto erboso è composto da diverse materie plastiche, significa che il materiale riciclato viene spesso utilizzato per applicazioni di qualità inferiore. Questo è noto come riciclaggio "a circuito aperto", in contrasto con il riciclaggio "a circuito chiuso" che può - in teoria - significare che il materiale riciclato può essere usato per fare lo stesso prodotto. Queste applicazioni di materiale riciclato di bassa qualità sono adatte ai coni stradali, alle piastrelle di gomma e agli imballaggi. L'obiettivo finale è quello di creare flussi abbastanza puri, tali che il materiale risultante possa essere usato per creare nuovi tappeti erbosi. Questo non è attualmente possibile a causa dei vincoli tecnici e della costruzione del tappeto erboso che comporta l'incollaggio permanente di materiali diversi. Più recentemente è stato sviluppato un supporto "hot-melt" per legare le fibre del pelo. Questa promettente tecnologia potrebbe permettere di separare i materiali durante il riciclaggio mediante la rifusione, ma non è stata provata nella pratica e questo tipo di costruzione del tappeto erboso non è ancora diffuso. Impianti di riciclaggio sono stati costruiti e sperimentati sia in Nord America che in Europa, ma a causa di problemi di contaminazione, mancanza di input del tappeto erboso, concorrenza di altri operatori dello smaltimento e la mancanza di supporto da parte dei produttori di tappeti erbosi, molti hanno chiuso. È stato dimostrato che i processi tipici usati per riciclare i tappeti - come la tosatura delle fibre non sono così efficaci per il manto erboso a causa degli alti livelli di contaminazione dalla sabbia. L'alto costo del trasporto e dello smaltimento e la generale mancanza di conoscenza su come trattare il tappeto erboso come rifiuto ha anche portato a casi di smaltimento illegale, e questo problema non farà che peggiorare dato che un numero crescente di campi dovrà essere smaltito nei prossimi anni.
Discarica e inceneritore Anche se non ci sono dati che mostrano dove finirà il tappeto erboso quando viene smaltito, è molto probabile che diventi parte del flusso di rifiuti che è dominante nel paese di smaltimento. Sia l'incenerimento che la discarica esistono in molti paesi, anche se il metodo prevalente di smaltimento dei rifiuti nella maggior parte dei paesi è la discarica. Al di fuori dell'Europa - e nella maggior parte dell'Europa orientale - la discarica è la forma dominante di smaltimento per tutti i tipi di rifiuti. Altri paesi chiave in termini di impianti di smaltimento, come il Canada, gli Stati Uniti e l'Australia, hanno pochissimo incenerimento e un riciclo dei rifiuti domestici relativamente basso. Anche Marocco e Turchia hanno un gran numero di campi installati, ma la maggior parte delle loro discariche sono discariche non regolamentate. Se il conferimento in discarica non è tassato, e soprattutto se lo smaltimento è permesso in discariche non regolamentate, allora il costo dello smaltimento sarà molto basso. In queste situazioni, è probabile che, a meno che non ci siano dei fattori specifici per l'industria dell'erba artificiale che sono progettati per incoraggiare il riciclo, le superfici finiranno nelle discariche alla fine della loro vita utile poiché il processo di riciclo stesso non è privo di costi. Molti dei paesi che installano più campi da calcio in Europa occidentale si affidano maggiormente all'incenerimento come forma primaria di gestione dei rifiuti non riciclati. Questo è il risultato, tipicamente, del dispiegamento di tasse e divieti sulle discariche, spesso congiuntamente, ma a volte con l'uno o l'alIn questa pagina, macchinario MaxOne2000 per il sollevamento del manto sintetico. Nella pagina a destra, fasi di lavoro per lo smaltimento del campo di Noventa Padovana (foto fornite da Ethan).
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tro usato come meccanismo di guida principale. Diversi paesi europei - come la Danimarca, la Svezia, la Norvegia, l'Austria, il Belgio e i Paesi Bassi - hanno implementato il divieto di mettere in discarica molti rifiuti, così come una tassa sulle discariche per sostenere il divieto, così che ora inceneriscono quasi tutti i rifiuti che non vengono riciclati. La Germania ha vietato la messa in discarica di tutti i rifiuti non trattati, ma non ha una tassa sulle discariche, e anche questo si traduce in una completa dipendenza dalle alternative alla discarica come l'incenerimento - per i rifiuti che non sono riciclati. Il Regno Unito ha una delle più alte tasse sulle discariche del mondo, circa 100 dollari per tonnellata. Questo ha portato alla richiesta di più alternative alla discarica, come l'incenerimento. Alcuni stati in Australia - come il Nuovo Galles del Sud (NSW) - hanno anche alte tasse sulle discariche, ma poiché gli stati vicini (come il Queensland) hanno tasse più basse, o nessuna tassa, i rifiuti si spostano nelle discariche più economiche fuori dallo stato del NSW. Dal momento che la maggior parte degli inceneritori ora generano energia dai rifiuti che trattano, e dal momento che di solito vendono questa energia agli utenti, il prezzo richiesto per il trattamento dei rifiuti in tali impianti - comunemente noto come "tassa di ingresso" o "tipping fee" - dipende in modo significativo dai ricavi che possono essere derivati dalla vendita di energia. Più alte sono le entrate energetiche, più bassa può essere la tassa d'ingresso necessaria per il funzionamento commerciale. Le entrate energetiche sono a volte sostenute da incentivi per la generazione di energia rinnovabile, e sono a volte aumentate dall'uso di tasse energetiche su altri combustibili (come i combustibili per il riscaldamento) mentre si esenta il calore generato dai rifiuti da qualsiasi tassa equivalente (questo è noto come un sussidio implicito).
Conclusioni Dalla ricerca emerge chiaramente che il riciclo dell'erba sintetica da calcio non è molto diffuso. La maggior parte dei produttori intervistati per questo studio ha dichiarato che i loro prodotti sono "riciclabili", ma nessuno sta facendo passi significativi per assicurarsi che ciò avvenga nella pratica. Le tecnologie per rimuovere, separare e pulire i componenti principali del tappeto erboso sono ancora in fase di perfezionamento e al momento i migliori processi sono ancora a 'ciclo aperto'. Un processo completo a 'ciclo chiuso' deve ancora essere sviluppato e questo richiederà certamente più supporto da parte dei produttori di tappeti erbosi per essere implementato. Il promettente sviluppo del supporto secondario 'hot-melt' potrebbe migliorare la situazione, ma dato che le nuove tecnologie impiegheranno almeno un decennio per filtrare nel sistema dei rifiuti, ci vorrà un po' prima che venga testato nella vita reale. Nonostante questi problemi, il riciclaggio è un'opzione praticabile soprattutto in Europa e utilizzando il processo Re-Match. La vicinanza all'impianto di riciclaggio e la proliferazione dell'incenerimento (costoso) significa che c'è ben poca giustificazione peri campi situati in Europa occidentale per non essere riciclati. In altre parti del mondo, dove lo smaltimento dei rifiuti è molto meno rigoroso (e quindi più economico), e la lunga distanza dagli impianti di riciclaggio aumenta i costi, è meno probabile che i campi vengano riciclati. C'è anche la questione dello scarico illegale con cui nessuna alternativa può competere sul prezzo. Senza la necessaria azione legislativa, il modo migliore per migliorare questa situazione è l'educazione dei progettisti e dei proprietari dei campi. Una comprensione delle implicazioni dello smaltimento del tappeto erboso aiuterà in questo senso. Si dovrebbe anche incoraggiare l'estensione dei contratti di installazione alla rimozione a fine vita, in modo che il fornitore/installatore sia responsabile del campo per tutta la sua vita.
On this page, MaxOne2000 machine for lifting the synthetic turf. On the right page, work phases for the disposal of the Noventa Padovana field (photos provided by Ethan).
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A Noventa Padovana un’operazione di corretto smaltimento
In Italia gli operatori del settore dello smaltimento sono alla ricerca di un precorso ottimizzato per il corretto recupero dei materiali provenienti dai campi in erba sintetica; ne abbiamo parlato con loro nello Speciale di Tsport 337 lo scorso anno. Un esempio di intervento inquadrabile nel processo dell’economia circolare è quello effettuato nello scorso autunno da una società del Gruppo Ethan a Noventa Padovana, dove sta sorgendo il nuovo Centro di Formazione Federale della LND-FIGC in base a un accordo siglato nel 2020. Il vecchio campo da calcio in erba sintetica, realizzato nel 2004, è stato interamente smaltito in cinque giorni lavorativi, grazie all’impiego di mezzi adeguati e personale qualificato. I 7.000 mq di manto, per uno spessore complessivo di 10 cm, erano costituiti da un misto di polietilene ad alta densità con tappetino in gomma vulcanizzata da pneumatici fuori uso, come consentito dalla vecchia normativa. Le operazioni consistono nel taglio del manto con rimozione in liste che misurano 5 x 10 metri con una macchina operatrice dotata di penna con pinza. Il materiale raccolto viene quindi triturato sul posto con trituratore bialbero. Il 90% del materiale trattato viene recuperato: la gomma viene destinata alla realizzazione di mattonelle antitrauma per i parchi gioco, mentre il polietilene verrà riutilizzato per imballaggi. All'interno dell'impianto vengono vagliate e separate le due frazioni. La frazione di polietilene viene quindi macinata e lavata per la creazione di Materia Prima Seconda (MPS), mentre la gomma viene vagliata per poi essere inviata ai produttori di mattonelle. Il nuovo manto in erba sintetica di ultima generazione verrà posato da Limonta Sport..
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Fonte: Fifa Quality Programme for Natural Playing Surfaces ed. Ottobre 2021
Il Fifa Quality Programme per l’erba naturale La FIFA ha adottato un programma di qualità per l’erba naturale solo da pochi mesi. Il Fifa Quality Programme per le superfici di gioco naturali, lanciato nell'ottobre 2021, mira ad armonizzare la procedura di test e consentire ai club e agli organizzatori di competizioni di utilizzare gli stessi criteri per confrontare la qualità delle superfici di gioco in erba naturale. Poiché ci sono molti tipi diversi di superfici di gioco naturali, la tabella 1 fornisce una panoramica delle superfici che possono essere testate secondo lo standard. Dato il rapido sviluppo e i crescenti livelli di innovazione in questo settore, tuttavia, questa tabella può essere aggiornata nel tempo e nuovi tipi
Tabella 1 Completamente naturale (Fully Natural)
Costruzione tradizionale per l'erba naturale utilizzando solo materiali naturali, compresa la sabbia.
Zona radicale naturale rinforzata (Natural ReinforcedRoot Zone)
Elementi sintetici aggiunti al profilo della zona delle radici del tappeto erboso naturale per fornire un rinforzo.
Fibre naturali cucite in situ (Natural in-situ stitched fibres)
Fibre sintetiche cucite nella superficie naturale con erba naturale che cresce all'interno delle fibre.
Naturale basata su tappeto sintetico (Natural synthetic carpet based)
Tappeto sintetico posato in superficie con erba naturale che cresce all'interno del tappeto.
di superfici possono essere testati secondo questo standard. I criteri di prova sono stati sviluppati tenendo conto della simbiosi tra i requisiti agronomici e tecnici per fornire una superficie sicura e performante. Il protocollo di testing riflette questo, richiedendo agli istituti di prova di eseguire una valutazione tecnica per misurare la durezza, la stabilità e l'uniformità della
In alto, areazione di un campo in erba naturale (foto Dzuriek/Shutterstock). In basso, test di rotolamento della palla al Lerkendal Stadion di Trondheim, su manto ibrido Grassmaser (foto FIFA).
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superficie, nonché di effettuare ulteriori test di interazione palla-superficie per convalidare le prestazioni complessive del campo. Inoltre, viene condotta una serie di test agronomici. Questi test sono particolarmente importanti per le superfici di gioco naturali, poiché solo nella loro intera combinazione forniranno una visione completa della salute della superficie e delle prestazioni che ci si può aspettare. Poiché tutti i club impiegano greenkeeper altamente qualificati che conoscono le loro superfici meglio di chiunque altro, la procedura di test uniforme rimuove la soggettività dal processo di valutazione del campo. Questo permette ai club e agli organizzatori di competizioni di intraprendere azioni più mirate per migliorare i manti, laddove necessario. A questo scopo, e per fornire agli addetti ai lavori delle linee guida per il loro lavoro quotidiano, oltre al protocollo completo eseguito da istituti di test specializzati accreditati dalla FIFA, il Fifa Quality Programme offre un protocollo di test ridotto che è specificamente progettato per gli addetti ai lavori. Questi test, che si concentrano maggiormente sull'agronomia, possono essere eseguiti correntemente e forniscono linee guida per il lavoro quotidiano di manutenzione, mentre il protocollo di test completo deve essere eseguito da istituti di test accreditati dalla FIFA e può essere eseguito solo poche volte all'anno. A causa della forte dipendenza dalle condizioni climatiche, il Fifa Quality Programme non offre una certificazione per le superfici di gioco naturali, ma raccomanda piuttosto che le superfici di gioco siano continuamente convalidate seguendo il protocollo di test, lavorando per ottenere un campo di alta qualità prima di ogni gara.
Above, aeration of a natural grass pitch (photo Dzuriek/Shutterstock). Below, ball rolling test at Lerkendal Stadion in Trondheim, on Grassmaser hybrid turf (photo FIFA).
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FEDERAZIONI E LEGHE
UEFA: le categorie degli stadi La UEFA (Union of European Football Associations) è l'organo di governo del calcio europeo e riunisce al suo interno 55 federazioni nazionali. Se la FIFA regolamenta le caratteristiche dei manti sui campi di calcio, le confederazioni associate (e per l’Europa, quindi, la UEFA) valutano gli stadi nella loro complessità per stabilirne l’idoneità alle diverse competizioni di livello continentale. La natura del campo di gioco deve, naturalmente, essere conforme a quanto richiesto dalla FIFA. Questi sono i punti del regolamento UEFA che si riferiscono al campo di gioco (liberamente tradotti da: UEFA Stadium Infrastructure Regulations - Edition 2018. Article 5 - Field of play): - Il campo di gioco deve essere liscio e livellato e rispettare le Regole di Gioco IFAB. La sua superficie deve essere verde e le linee di demarcazione bianche. - Nessuna linea diversa da quelle del calcio, come definito nelle Regole di Gioco IFAB, può essere visibile sul campo di gioco. - Il campo di gioco deve essere interamente ricoperto da una superficie di gioco naturale (100% erba naturale), erba naturale rinforzata (ibrida) o erba artificiale (100% fibre artificiali). - L'erba artificiale da calcio deve: a) aver ottenuto la necessaria certificazione FIFA, che può essere rilasciata solo dopo che l'erba in questione è stata testata da un laboratorio accreditato FIFA e confermata conforme agli ultimi standard FIFA; b) soddisfare tutti i requisiti della legislazione nazionale in vigore (se presente). - Gli stadi devono essere costruiti e attrezzati in modo tale che il campo di gioco sia praticabile in tutti i giorni della stagione delle competizioni UEFA. La UEFA, dunque, classifica gli stadi collocandoli in quattro categorie. I parametri presi in esame riguardano, in particolare: le dimensioni del campo, l’ampiezza dello spogliatoio arbitrale, l’indice di illuminazione dle terreno di gioco, la capacità di accoglienza delle varie categorie di posti per il pubblico e di parcheggi, le attrezzature per la stampa e le riprese televisive. Stando alle regole attuali, uno stadio classificato nella categoria 4 (in precedenza chiamata Elite) può ospitare le finali della UEFA Champions League e della UEFA Europa League, e del campionato europeo di calcio. Il numero di posti a sedere minimi da garantire, che è il dato maggiormente vincolante per l’eventuale adeguamento di uno stadio, è rispettivamente di 200, 1.500, 4.500 e 10.000 per le categorie dalla 1 alla 4. Gli stadi della massima categoria (la 4) ad oggi risultano essere 27; in Italia sono: - San Siro (Milano), posti 80.018; - Stadio Olimpico (Roma), posti 72.700; - Stadio Olimpico (Torino), posti 27.500. Stadi categoria 4 UEFA. Dall’alto: Torino, Stadio Olimpico (foto Marco Segato /Creative Commons); Milano, Stadio Meazza (foto misterNo/CC); Roma, Stadio Olimpico (foto ildirettore/CC); Monaco di baviera, Allianz Arena (foto Tobi87/licenza GNU).
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UEFA category 4 stadiums. From top: Turin, Olympic Stadium (photo Marco Segato /Creative Commons); Milan, Meazza Stadium (photo misterNo/CC); Rome, Olympic Stadium (photo ildirettore/CC); Munich, Allianz Arena (photo Tobi87/GNU licence).
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FEDERAZIONI E LEGHE
FIGC: le norme in Italia Passando dal livello mondiale (FIFA), continentale (UEFA) a quello nazionale, la Federazione di riferimento per l’Italia è la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), che a sua volta rappresenta oltre 12.000 società affiliate. Il Regolamento del Giuoco del Calcio, edizione 2021 (curato dall’Associazione Italiana Arbitri), fa riferimento, ovviamente, alle decisioni dell’IFAB che, come abbiamo visto, ha il potere di stabilire qualsiasi modifica e innovazione delle regole del gioco del calcio a livello internazionale e nazionale. La prima regola, riguardante la superficie di gioco, coincide con la regola base richiamata dalla FIFA: 1. SUPERFICIE DEL TERRENO Il terreno di gioco deve avere una superficie di gioco interamente naturale o, se il regolamento della competizione lo consente, interamente artificiale, salvo che il regolamento della competizione consenta una combinazione integrata di materiali artificiali e naturali (sistema ibrido). Il colore delle superfici artificiali deve essere verde. Quando si utilizzano superfici artificiali in gare di competizioni tra squadre rappresentative di Federazioni affiliate alla FIFA o in gare internazionali di competizioni per club, la superficie deve soddisfare i requisiti del “FIFA Quality Programme for Football Turf”, salvo che l’IFAB non accordi una speciale deroga.
Il terreno di gioco ed il campo per destinazione devono essere: · in erba naturale oppure · in erba naturale mista/rinforzata oppure · in erba artificiale approvata dalla FIFA tramite il rilascio di apposita licenza per gare di campionati professionistici (FIFA Quality Pro); il solo campo per destinazione, se artificiale, deve comunque essere approvato da un laboratorio accreditato dalla FIFA tramite il rilascio di apposita licenza; · dotati di superficie piana e regolare; · di colore verde; · in buone condizioni; · dotati di un idoneo sistema di drenaggio; · dotati di idoneo sistema di irrigazione che garantisca la maggiore uniformità possibile nella distribuzione dell’acqua.
La FIGC pubblica il Manuale delle Licenze UEFA, che stabilisce i criteri per il rilascio, alle società sportive, della licenza necessaria per la partecipazione alle competizioni UEFA, redatti o in ottemperanza ai principi stabiliti nel “UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations” nell’edizione in vigore. Il manuale riporta i criteri infrastrutturali richiesti, appunto, dalla UEFA. Ai fini dell’iscrizione ai campionati nazionali, invece, la FIGC pubblica il Manuale del Sistema per le Licenze Nazionali che fissa i criteri economico-finanziari, infrastrutturali e sportivi-organizzativi che le squadre devono seguire per partecipare. Con lo specifico riferimento ai requisiti degli stadi “di casa”, il manuale riporta in allegato i Criteri Infrastrutturali per le tre serie professionistiche. Per la Serie A, queste sono le prescrizioni relative al terreno di gioco:
Come sappiamo, attualmente nessuna squadra di serie A gioca su campi in erba sintetica. Per le serie B e Lega Pro (ex C) sono indicate le stesse prescrizioni, con la sola differenza relativa al campo per destinazione per il quale non è richiesta l’approvazione di un laboratorio accreditato FIFA. Anche sui campi di Serie B non si gioca sul sintetico puro; 26 campi sono in erba naturale e 11 in naturale rinforzato. La parte di maggior importanza infrastrutturale riguarda però la dotazione dei posti per il pubblico e l’impianto di illuminazione, cosa che porta le squadre promosse a dovere spesso intervenire sul proprio stadio per adeguarsi: 16.000 posti è il minimo per la Serie A, 5.500 pe la serie B e 1.500 per la ex C. Considerata l’imprevedibilità di una promozione alla Serie superiore, il Consiglio di Lega può comunque concedere deroghe ai terreni di gioco nei quali sono in corso interventi di ammodernamento, ristrutturazione, ampliamento, finalizzati a renderli conformi ai Criteri Infrastrutturali, secondo un progetto approvato dagli enti competenti. In basso a sinistra, Monza, U-power Stadium, attualmente in Serie B (foto BG / Tsport); a destra, Venezia, Stadio Penzo, promosso di recente in Serie A (foto AEC Illuminazione).
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Below left, Monza, U-power Stadium, currently in Serie B (photo BG / Tsport); below right, Venezia, Stadio Penzo, recently promoted to Serie A (photo AEC Illuminazione).
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FEDERAZIONI E LEGHE
La Lega Nazionale Dilettanti Fin qui gli impianti per le squadre professionistiche. La Lega Nazionale Dilettanti (LND) associa in forma privatistica, senza fine di lucro, le società e le associazioni sportive affiliate alla FIGC che partecipano ai Campionati di calcio dilettanti nazionali, regionali e provinciali avvalendosi esclusivamente delle prestazioni di calciatori non professionisti. Come è noto, la LND ha voluto assumere un ruolo di rilievo nella regolamentazione dell’uso dell’erba artificiale sui campi di calcio. Di seguito, le premesse che riporta la LND sul proprio sito ufficiale. L'erba artificiale non è un'alternativa, ma il presente e il futuro dell’impiantistica italiana. La Lega Nazionale Dilettanti ha aperto la strada nel nostro Paese a questo specifico settore, avviando la sua normalizzazione a partire dal 2001 istituendo un'apposita Commissione ma anche finanziando studi e ricerche in favore dello sviluppo di questa tecnologia. In dieci anni è stato investito oltre un milione di euro in ricerca. E grazie a questi studi svolti in collaborazione con istituti riconosciuti di grandissimo valore, nel 2011 è stato possibile varare dei regolamenti, uno per i dilettanti e l’altro per i professionisti, per assolvere entrambe le esigenze che la pratica calcistica richiede: tutela della salute degli atleti e giocabilità del terreno. Con il passare degli anni, infatti, sono stati compiuti passi da gigante, sempre con la LND in prima fila nel sostenere che la ricerca sul perfezionamento del rimbalzo del pallone dovesse andare di pari passo con l’assoluta garanzia delle condizioni di salute dell’atleta (ricorso a prodotti naturali per l’intaso e miglioramento dell’assorbimento dei traumi dal punto di vista fisico-motorio). La Lega Nazionale Dilettanti si è proposta come "pioniere" di una iniziativa che in questi anni ha aiutato lo sviluppo del calcio dilettantistico e giovanile (con oltre 1600 manti omologati in Italia), ma che, con la realizzazione degli impianti di Novara e Cesena, si è anche imposta anche all’attenzione del mondo professionistico. La regolamentazione vigente, recepita in pieno dalla FIFA nonostante alcune imposizioni della LND siano molto più restrittive di quelle del massimo organismo calcistico mondiale, consente di trovare la soluzione giusta per tutte le esigenze. Senza dimenticare l'impulso dato dalla LND allo sviluppo dell’erba naturale rinforzata: una soluzione che si basa sul far convivere un manto in erba naturale (attraverso la classica semina) su di un manto in erba artificiale. Questo terreno, infatti, nel rispetto delle norme ambientali, utilizza erba sintetica, realizzata con un filato avente una nuova geometria tale da consentire una corretta capacità di assorbimento dello shock ed altrettanta
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capacità di ritornare nella posizione eretta una volta schiacciato sia dal pallone che dalle scarpe del giocatore, ed un intaso composto da fibre organiche di origine naturale vegetale che consente un’altrettanta capacità di deformazione verticale e restituzione d’energia permettendo già da sole risposte tecniche sostanzialmente simili all’erba naturale e che, in aggiunta, consentono la crescita del manto in erba naturale. L’ultima versione del “Regolamento “LND Standard” per la realizzazione di un campo da calcio in erba artificiale destinato ad ospitare i campionati FIGC-LND fino alla serie D e SGS” è stato deliberato dalla Commissione Impianti Sportivi in Erba Artificiale (CISEA) nella seduta del 7 dicembre 2018, approvato dalla FIGC e pubblicato il 4 aprile 2019. L’applicazione di tutti i requisiti del regolamento è necessaria per ottenere l’omologazione del campo. Il percorso che conduce all’omologazione presuppone il passaggio dall’attestazione del sistema manto (nelle sue componenti fibra, intaso prestazionale, intaso di stabilizzazione, incollaggio, sottotappeto, membrana impermeabile), al collaudo del sottofondo, all’omologazione del campo finito. Accanto al regolamento destinato ai campi per i campionati non professionistici (“LND Standard”), la LND ha redatto un Regolamento “LND Professional” valido per i campi in erba artificiale destinati ad ospitare i campionati FIGC professionistici e facoltativo per la Serie D e i campionati LND, aggiornato al 2013. Le differenze fra i due regolamenti sono in parte dovute ai differenti tipi di gioco. L’attestazione del sistema manto, implica l’unione indivisibile dei prodotti presentati; le altezze consentite nel regolamento Standard sono da 45 a 60 mm per il calcio e fino a 70 mm per il calcio/rugby, mentre nel Professional vanno da 50 a 60 mm. L’attestazione di sistema ha validità di 3 anni. Il regolamento Professional prende in esame, oltre al Sistema in Erba Artificiale, anche i sistemi Naturali rinforzati, distinti in: sistema con supporto; sistema a fibre o reticelle miscelate; sistema ibrido. Cambiano inoltre le soluzioni ammissibili per il drenaggio. A titolo di esempio, il drenaggio orizzontale (raccomandato per zone prive di gelo e con piovosità elevata), su terreno stabilizzato con l’apporto di leganti chimici, prevede una stabilizzazione a base di calce o cemento solo nello Standard, mentre per il Pro la stabilizzazione è prevista con agente stabilizzante in polvere ad azione idraulica fibrorinforzato (tavv. 3.4.1.sta / 3.4.2.pro, vedi immagine).
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LALIGA
articolo a cura di Archistadia
La cura dell’erba nella Liga spagnola Ancor più che nel nostro Paese, nella Liga spagnola di prima divisione (conosciuta come LaLiga) le condizioni meteo possono variare enormemente da una regione all’altra. Nello stesso turno di campionato si passa dalle piogge torrenziali del nord, al caldo torrido della parte sud del Paese, fino al clima tropicale delle isole Canarie. In uno scenario del genere, che muta continuamente di settimana in settimana, essere giardinieri di uno stadio di un club di Liga è un incarico che richiede responsabilità e capacità fuori dal comune. E la lega del massimo campionato nazionale spagnolo gestisce ogni aspetto con un’organizzazione ben precisa, di modo che nessuna partita e nessun terreno di gioco vengano penalizzati da condizioni meteo che sono, in fin dei conti, fuori da qualunque controllo umano. Il regolamento della Liga per le trasmissioni televisive garantisce che ogni partita di campionato segua uno stile visivo univoco. Ogni aspetto è regolamentato, dal posizionamento della telecamera alle grafiche e all’estetica degli elementi a bordocampo, fino allo stato dell’erba del manto di gioco. I club devono assicurarsi che la palla rotoli perfettamente, che l’altezza dell’erba tagliata sia compresa tra 20 e 30 millimetri e che la tonalità di verde sia in linea con quella scelta a livello ufficiale. Data la geografia della Spagna, il lavoro richiesto per soddisfare questi standard varia notevolmente ma, indipendentemente dal club e dalla sua posizione sulla mappa del Paese, i risultati sono univoci. Vicente Alpuente, direttore delle strutture sportive e responsabile della manutenzione al Villarreal, ha confermato che “La necessità di mantenere il campo in determinate condizioni è cambiata molto negli ultimi anni e nel nostro caso, per esempio, abbiamo dovuto sperimentare nuovi sistemi di protezione dal sole estivo. A questo abbiamo aggiunto l’utilizzo di nuove varietà di erba e sistemi di manutenzione diversificati per curarla al meglio”. Il caso del Villarreal non è ovviamente isolato, e si trovano questo tipo di
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Nella cartina, le zone climatiche della Spagna (fonte Wikimedia Commons). Qui sopra, il San Mames di Bilbao (foto Euskaldunaa). Nella pagina a lato, dall’alto: il SanchezPizjuan di Siviglia (foto Miguelazo84); El Madrigal di Vila-Real (foto Raquel Guerra); l’Estadio Butarque (foto
adeguamenti nelle scelte e nel piano di manutenzione in molti altri club in giro per la Spagna. Nel nord, nella città di Bilbao, il clima temperato oceanico e il design del nuovo stadio San Mamés rendono il lavoro dei giardinieri una sfida particolare per l’Athletic Club. La luce solare che filtra all’interno dell’impianto è ridotta e dev’essere implementata artificialmente tramite l’utilizzo degli ormai noti tralicci di illuminazione mobile. A questo si aggiunge una cura particolare, visto che il terreno del San Mamés è in erba ibrida, in parte naturale e in parte sintetica. Sempre nel nord, a Pamplona, si sfruttano coperte termiche per tenere in temperatura l’erba durante i freddi inverni della zona ma in questa parte del Paese il principale nemico è la pioggia, che può essere presente (alle volte incessante) per molti mesi dell’anno. In questo caso la soluzione è stata rinnovare il sistema di drenaggio del campo, con 30 cm di sabbia porosa sotto l’erba e altri 15 cm di ghiaia sottostante attraverso cui l’acqua filtra e viene incanalata in tubazione che la portano via. Nel centro della Spagna, le basse temperature invernali si intrecciano con l’altitudine della zona di Madrid che comporta sfide ancora diverse. L’erba diventa “dormiente” quando arriva l’inverno (il che significa che non recupera facilmente i nutrienti dopo lo stress dell’utilizzo) e va quindi riseminata spesso e sempre prima della stagione fredda. E ancora, all’Estadio Butarque, il Leganés effettua misurazioni giornaliere sullo stato di salute dell’erba, utilizzando anche le alghe come nutriente che rafforza il terreno e applicando azoto e ferro per riuscire a mantenere una viva colorazione verde anche in inverno. Al contrario, allo storico stadio Sanchez-Pizjuan di Siviglia il problema sono le alte temperature. Qui gli interventi sono quasi all’opposto rispetto a quelli già menzionati, e bisogna ridurre la densità dell’erba per evitare la crescita di funghi e aumentare il flusso di ossigeno. “Questo migliora l’assorbi-
Miguelazo84). Tutte le immagini sono su licenza Creative Commons. On the map, the climatic zones of Spain (source Wikimedia Commons). Above, the San Mames in Bilbao (photo Euskaldunaa).
Facing page, from top: Sanchez-Pizjuan in Sevilla (photo Miguelazo84); El Madrigal in Vila-Real (photo Raquel Guerra); Estadio Butarque (photo Miguelazo84). All images are licensed under Creative Commons.
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mento di acqua e sostanze nutritive di cui il prato ha bisogno per sopravvivere, e già da inizio marzo con l’innalzamento delle temperature tagliamo l’erba più volte a settimana, così da rinfrescarlo e rinnovarlo sempre”, ha spiegato Carlos Benegas, greenkeeper del Sevilla. Un caso completamente a sé stante è poi quello delle Isole Canarie, a oltre 1.300 km dalla terraferma spagnola. Qui, i giardinieri dello stadio del Las Palmas in estate applicano un prodotto che riesce ad abbassare la temperatura del terreno, mentre in autunno devono fare i conti con la sabbia che arriva dal Sahara. Entrano quindi in gioco adeguamenti tecnici e applicativi per riuscire a garantire il livello necessario di nutrienti per il prato e la tonalità di colore richiesta dalla Liga. Un aiuto in più per i giardinieri dei club spagnoli arriva dalla lega stessa. La Liga, infatti, ha sviluppato un’app mobile che viene utilizzata da tutti i groundskeeper coinvolti nel campionato spagnolo e che possono utilizzarla per tracciare e inserire tutte le informazioni rilevanti sul campo da loro gestito, dalle condizioni meteorologiche locali ai programmi di irrigazione utilizzati. Si crea così un database continuamente aggiornato sulle tecniche e le modalità di cura e intervento, con report digitali che i club possono scaricare e visionare a ridosso delle partite per prepararsi al meglio alla trasferta in un certo stadio.
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CONVEGNO
Parlano gli agronomi: esperienze, novità e confronto Il 26 aprile, presso lo Stadio Sinigaglia di Como, alcuni dei maggiori esperti italiani di campi da gioco in erba naturale si confrontano in un incontro organizzato da Geogreen Srl in collaborazione con la società sportiva Como 1907. In queste pagine anticipiamo i contributi degli agronomi Giovanni Castelli, responsabile dei terreni di gioco di Serie A e B, Riccardo Dal Fiume, consulente specializzato in tappeti erbosi, e Camillo De Beni, consulente per i tappeti erbosi sportivi ibridi e naturali.
Giovanni Castelli
Il tredicesimo uomo… Nel gergo calcistico, si dice che il dodicesimo uomo è il tifoso. Ebbene, possiamo certamente affermare che il tredicesimo, sinanche primus inter pares, sia il campo. Le superfici sportive dedite ad ospitare il calcio professionistico dei due maggiori campionati nazionali, la Serie A e la Serie B, si articolano secondo la distribuzione riportata nel grafico alla pagina successiva. Seppur diverse, sia vegetazionalmente (micro e macrotermiche), nonché in ordine alla loro naturalità o frammistione naturale-sintetica (campi ibridi o misti che dir si voglia), dette superfici devono assolvere a parametri di prestaziona-
lità agonistica (rimbalzo e rotolamento della palla, grip atletico), sicurezza del giuoco (antinfortunisticità) e gradevolezza cromatico-percettiva. L’istituzione sportiva, nelle sue competenti declinazioni (Uefa, Figc, Leghe Calcio d’appartenenza), adotta una serie di parametri atti a misurare la rispondenza delle superfici di giuoco, i cui principali sono: 1. La capacità di infiltrazione ed il drenaggio: almeno 20 mm/ora 2. L’umidità del suolo: non superiore al 32% 3. La densità erbosa: almeno il 75% della superficie 4. La densità puntuale: almeno il 80% della porzione indagata 5. L’approfondimento radicale medio: almeno 45 mm 6. La presenza di feltro nel cotico erboso: non superiore a 5 mm 7. La trazione superficiale: almeno 20 Nm 8. La durezza del campo: non superiore a 100 g 9. Il rotolamento della palla: tra i 3 e i 10 mt. 10. Il rimbalzo della palla: tra i 60 e 105 cm. Durante il campionato, tutti i campi vengono più volte visitati e testati dalle rispettive leghe d’appartenenza ed in caso di inerzia manutentiva, la Lega Cacio può sostituirsi alle Squadre operando in loro surroga con recupero dei costi sostenuti. La Paytv e l’interesse economico ad essa connesso, la vendibilità del prodotto calcio professionistico, sia in Italia ma soprattutto a livello internazionale
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ri dei diritti televisivi mettano ancor più in correlazione i conferimenti economici alle Squadre commisuratamente alla qualità dei loro campi, così obbligando le stesse ad incrementare la spesa manutentiva.
Riccardo Dal Fiume
Innovazioni varietali nelle principali specie microterme da campo sportivo
dove la concorrenza è spietata (pensiamo ad esempio al calcio inglese), hanno invero già alzato la qualità dei campi rispetto a qualche decennio fa, ma tutto ciò si complica ancor di più con la frequenza di giuoco dettata da calendari sempre più fitti che, accanto all’esasperazione dell’uso del prato con il conseguente aumento dello stress e dei divots ad esso procurati, ne riducono i tempi di recupero e ripresa. Ecco allora che l’innovazione dei sistemi costruttivi, della pratica manutentiva ma anche della cultura gestionale, soprattutto in merito alle risorse umane impiegate sia a livello delle maestranze operanti in campo (i c.d. groundsman), sia nei gestori degli stadi ma anche nel management societario dei clubs, sono condizione necessaria per il perseguimento dell’obiettivo di qualità di un campo. Non sempre il denaro è quindi condizione sufficiente, anche se in Italia se ne spende ancora troppo poco rispetto al monte economico generato dall’azienda pallone: Valore rosa giocatori Serie A: 4,7 miliardi di euro. Valore ingaggi giocatori Serie A: 1,3 miliardi di euro. Di media viene destinato solo l’1,5 per mille alla manutenzione dei campi: € 1.300.000.000 x 0.0015 : 20 campi = € 97.500/campo. Data l’importanza del prodotto mediatico, una soluzione potrebbe essere quella che i licenziata-
Ricordando che le specie microterme oggi maggiormente impiegate sui campi sportivi italiani (Lolium p., Poa p., Festuca a.) hanno origini evolutive nel centro-sud Europa, con indubbi vantaggi sul piano della loro capacità di adattamento al clima italiano, il miglioramento genetico che queste specie hanno subìto nel corso degli ultimi decenni è stato impressionante, portando ad un aumento delle performances dei tappeti erbosi sportivi e garantendo maggiore giocabilità e resistenza delle superfici inerbite anche in presenza di minori input manutentivi. Tuttavia, malgrado esistano a livello mondiale (www.ntep.org , www.turfgrasslist.org ) e anche italiano innumerevoli studi e prove comparative sul comportamento delle varietà commerciate in ambito sportivo, è ancora poco nota, tra gli addetti ai lavori, la conoscenza delle differenze varietali e la consapevolezza che tali differenze potrebbero, se ben conosciute ed utilizzate, portare maggiore qualità sul campo sportivo con minori costi manutentivi. A titolo puramente generico ed esemplificativo, esistono oggi varietà di loietto impiegabili su campo sportivo resistenti ad alcune pericolose malattie fungine, altre a sviluppo laterale accentuato (con vantaggi sulla fittezza e sulla capacità di recupero del tappeto erboso dopo il gioco), altre ancora con spiccate capacità di persistenza e di sopportazione dei climi estivi, purché irrigate. Anche la composizione della miscela o del blend da utilizzare in ambito sportivo, intesa come il rapporto percentuale tra le varie specie prescelte, difetta di linee-guida universalmente accettate che possano “aiutare” il groundsman verso la scelta più adatta. In altri stati, questi aspetti sono regolamentati da normative nazionali (norme UNE in Spagna, RSM in Germania, ecc.) che descrivono puntualmente la miscela o il blend più adatto in funzione di altri parametri (clima, utilizzo, terreno, ecc.). Senza un’adeguata conoscenza delle varietà e della corretta scelta progettuale delle miscele da impiegare, si assiste a scelte varietali incoerenti, con conseguenti scarsi risultati delle operazioni di semina o trasemina dei campi sportivi, spesso già sofferenti a causa di uno sfruttamento eccessivo e/o carenze manutentive.
Nella pagina a lato, due immagini dello stadio Sinigaglia di Como, manto Hibrid Carpet Mixto con bermudagrass. In questa pagina, nella cartina, tipologia dei manti sui campi di Serie A e B. Nella foto in alto a destra, Carpet Hybrid System Mixto campione raccolto in campo; in basso, loietto a portamento allargato.
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Ciò è vero ad ogni livello, ma risulta amplificato in contesti professionistici in cui la qualità del campo da gioco è esasperata dalle riprese televisive e dalle aumentate richieste della committenza.
Camillo De Beni
Lo stato dell’arte delle superfici ibride in Italia e nel Mondo La pressante richiesta del “prato perfetto”, sia prestazionalmente che dal punto di vista estetico/televisivo, ha dato, negli ultimi anni, un forte impulso allo sviluppo e all’utilizzo di tecnologie ibride e di prati naturali rinforzati all’interno degli stadi. Gli 8 stadi dei prossimi campionati del Mondo di calcio, che si svolgeranno in Qatar a fine 2022, saranno tutti dotati di terreni di gioco rinforzati (cuciti - Stitched System). Così come lo erano tutti gli stadi (12/12) ai Campionati del Mondo in Russia nel 2018 (11 cuciti e 1 Carpet System) o quelli dei più recenti Campionati del Mondo femminili in Francia nel 2019 (9/9). Sembra quasi che, tra le molteplici tecnologie disponibili oggi per garantire qualità estetica, sicurezza e giocabilità di un terreno di gioco nell’ambito calcistico, sia imprescindibile l’utilizzo di un substrato altamente sabbioso e che a questo, per garantire stabilità, sia opportuno associare alla componente naturale, il rinforzo “sintetico”. I sistemi di rinforzo nascono nei primi anni ’90, ormai oltre 30 anni fa, (Desso GrassMaster - Olanda) con il sistema “cucito” o Stitched. Al sistema cucito o verticale ha fatto subito seguito quello con supporto orizzontale o Carpet System (Sportgrass - USA), che pochi ricordano e che quasi nessuno menziona mai, ma che è stato il vero precursore in Italia poiché utilizzato per la prima volta in un grande stadio, a S. Siro (Milano), nel ’98. Oggi l’interesse per quelle che sono le nuove tecnologie ibride e rinforzate applicate al tappeto erboso è dilagante, non solo negli stadi più grandi ed importanti ma anche e soprattutto all’interno dei Centri di allenamento in molti Paesi del mondo. Molte aziende propongono, ognuna, il “proprio” sistema e il mercato, da quello “d’Elite” costituito dalle grandi e più blasonate società calcistiche, si sta espandendo a realtà più semplici, costituite da società minori e campi pubblici, andando ad interessare anche altri settori sportivi, come quello golfistico, il rugby, l’ippica. L’impiego dei sistemi ibridi naturali rinforzati risolve situazioni legate al tappeto erboso quando sottoposto ad intenso calpestio, ad usura (la resistenza viene triplicata). Esso contribuisce enormemente nel mantenimento della necessaria stabilità, ma anche della planarità e quindi della giocabilità della superfice di gioco. Tutto quanto, di riflesso, diventa un punto di forza per garantire la sicurezza per i giocatori, fattore quest’ultimo di importanza “strategica” nell’ambito sportivo professionistico, il tutto senza la necessità di rinunciare al piacere ed alla sensazione che solo un prato naturale può fornire. Per una definizione dei diversi sistemi ibridi o rinforzati si veda quanto riporta la FIFA in: football-technology.fifa.com/media/171825/introduction_to_hybrid_surfaces.pdf In Europa e nel Mondo sono oramai diversi gli stadi che si sono orientati verso tale scelta. Resta significativo il fatto che, come accennato in apertura dell’ar-
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ticolo, nel mondo del calcio la maggioranza degli impianti utilizzati per le manifestazioni più prestigiose ed importanti, quali i Campionati del Mondo e d’Europa, siano dotati di terreno ibrido naturale rinforzato. Relativamente ai principali Paesi d’Europa e all’Italia, la tabella fornisce un riepilogo dello stato di fatto, con riserva sulle possibili modifiche dell’ultimo minuto.
Le prospettive future, anche in relazione alle esigenze e alle richieste di società minori e di municipalità La presenza di tecnologie ibride naturali, rinforzate all’interno degli stadi di massimo livello, non costituisce più oggi un’eccezione e, al contrario, laddove la scelta delle specie erbose ricade sulle specie microterme (es. Lolium perenne, Poa pratensis) in presenza di 2 squadre che utilizzano il medesimo terreno di gioco (esempio Stadio S. Siro - Milano) sta diventano una scelta “quasi” obbligata. Vieppiù, la tendenza verso la costruzione di nuovi impianti con funzioni multiuso (Multipurpose Arena) e la necessità di disporre di superfici di gioco performanti e stabili, nell’immediato, dopo lo svolgimento di eventi (concerti, spettacoli, cerimonie, ecc..) all’interno degli stadi porta inevitabilmente verso l’introduzione e la scelta di sistemi ibridi rinforzati, poiché, per alcune tecnologie, (es. Carpet Hybrid Systems), molto flessibili. La stessa FIFA, nel documento già citato che porta la data 2017, oltre a fornire come dato indicativo la presenza nel mondo di 1.150 campi ibridi rinforzati, stima cautelativamente la costruzione di oltre 100 campi ibridi rinforzati all’anno, numero destinato ad aumentare di anno in anno. Ma il dato interessante è che, studi e test scientifici già completati ed in fase conclusiva, hanno dimostrato che le performances prestazionali dei campi ibridi rinforzati, qualora correttamente installati e mantenuti, sono di alto livello, possono mantenersi tali nel tempo e risultano economicamente sostenibili poiché consentono un incremento dell’intensità d’uso del terreno di gioco (n° ore/settimana uso campo) permettendo di ammortizzare rapidamente l’investimento iniziale. Ciò ha aperto la strada ai campi ibridi naturali rinforzati verso ambiti più ordinari, centri di allenamento, training camp, campi comunali particolarmente sfruttati, stimolando l’interesse anche verso altri sport giocati su manti erbosi naturali.
Nella foto, posa di zolle ibride Carpet System Mixto presso lo stadio Bernabeu di Madrid.
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INCHIESTA
Quanto costa: prezziari, capitolati, esiti di gara Le gare
Prezziari e capitolati
Un’analisi delle gare d’appalto per la realizzazione di un campo da calcio a 11, omologabile, con manto in erba sintetica, effettuata sulle gare aggiudicate negli ultimi due anni (circa 20 gare, e quasi tutte in Nord Italia, dato che non sempre le sezioni “amministrazione trasparente” degli enti appaltanti sono complete e aggiornate) ha dato questi risultati. Importo medio a base di gara: euro 444.749 (minimo 223.690, massimo 609.338). Importo medio di aggiudicazione: euro 365.609 (minimo 179.456, massimo 470.566). Ribasso medio: 18%. Sui ribassi vincenti vanno fatte alcune precisazioni. Si va infatti da un valore dello 0,18% per contratto aggiudicato “con procedura negoziata senza gara”, a un 37% assegnato con procedura aperta. Giocano poi altri fattori: alcune gare sono al prezzo più basso (con il solo taglio delle cosiddette “ali”, cioè le offerte estreme in alto e in basso), altre alla “offerta più vantaggiosa”, con l’assegnazione di punteggi qualitativi e quindi non necessariamente premiando il ribasso maggiore in assoluto. Va inoltre osservato che in ogni gara difficilmente viene richiesta la sola formazione del campo sportivo, ma possono entrare opere accessorie quali recinzioni, illuminazione, spogliatoi, vie d’accesso: tutti elementi che possono far capo a categorie diverse (ad esempio “opere edili”) e incidere sul prezzo totale del lavoro; spesso i ribassi più significativi vengono ottenuti a partire dal costo di queste opere. Inoltre, se nella maggior parte dei casi le imprese aggiudicatarie sono quelle specialistiche del settore, possono aggiudicarsi i lavori anche imprese edili, spesso locali, che devono poi acquistare o subappaltare le opere di natura sportiva; questo può incidere sull’offerta (dovendosi prevedere un ulteriore ricarico) oppure, per rimanere in un prezzo concorrenziale, può incidere sulla qualità dell’esecuzione del lavoro.
A fronte dell’impennata dei prezzi delle materie prime verificatasi nell’ultimo anno, il Governo ha tentato di porre rimedio alla difficoltà di applicare una revisione prezzi negli appalti in corso stante la normativa ordinaria vigente. Ultimo intervento lo si trova nel DL 27 gennaio 2022 n.4 (cosiddetto “Sostegni ter”) che, all’art. 29, detta “Disposizioni urgenti in materia di contratti pubblici”. L’articolo disciplina la revisione dei prezzi, le compensazioni da riconoscere in presenza di variazioni
Nella foto in alto, riqualificazione dell’antistadio G.Tavellin di Verona, 2018 (realizzazione di NTS Sport); in basso, campo sportivo comunale a Casnigo (vedi dettagli alle pagine seguenti). Nella tabella, un estratto del “Prezziario regionale delle opere pubbliche” di Regione Lombardia, ed. 2022.
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dei prezzi dei materiali da costruzione, e, infine, i prezziari regionali impiegati per la stima dei lavori da porre a base di gara. Tralasciando, in questa sede, la questione delle modalità di calcolo delle compensazioni, va osservato che i prezziari regionali vengono aggiornati con grave ritardo rispetto al mercato, e tuttavia devono essere fonte di riferimento per evitare l’arbitrarietà dei valori posti a base degli appalti. La norma prevede (al comma 12 del citato art. 29) che entro il 30 aprile prossimo dovrebbero essere emanate apposite linee-guida per la determinazione dei prezziari regionali, “previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’ISTAT, nonché previa intesa in sede di Conferenza StatoRegioni”. Ben sapendo che la scadenza del 30 aprile non sarà rispettata e che comunque i prezziari emendati usciranno in tempi ancora successivi, la norma stessa prevede che, fino ad allora, le stazioni appaltanti potranno incrementare o ridurre le risultanze dei prezziari regionali, facendo riferimento agli esiti delle rilevazioni effettuate dal Ministero delle infrastrutture su base semestrale. Non tempi brevissimi, dunque. La Conferenza delle Regioni e delle province Autonome, nella riunione del 2 febbraio scorso, ha comunque discusso le “prime indicazioni relative alle misure operative da adottare per coordinare l’aggiornamento dei prezzari delle regioni e delle province autonome in considerazione dell’estrema
fluttuazione del mercato delle materie prime e dei prodotti da costruzione”, che riassume le problematiche sopra esposte e suggerisce le prime modalità operative.
I prezzi delle opere per gli impianti sportivi Se andiamo ad occuparci, in particolare, degli impianti sportivi, la problematica è ancora più ampia. Raramente, infatti, i prezziari regionali dedicano una casistica adeguata alle opere per lo sport. In Lombardia è stato appena pubblicato il “Prezziario regionale delle opere pubbliche ed. 2022”. Il volume relativo alle “Opere compiute” per gli importi sportivi(cod. 1U.07) riporta in tutto 130 prezzi, raggruppati in undici capitoli: Pavimenti sportivi in gomma Sottostrati con armatura in fibra di vetro Pavimenti sportivi vinilici Pavimenti sportivi in legno Pavimenti sportivi in legno con sottocostruzione Manti sintetici colati in opera Pavimenti sportivi in erba sintetica Segnature aree gioco Pavimenti e rivestimenti per piscine Pezzi speciali ceramica per piscine Accessori per piscine Si consideri che oltre la metà dei prezzi sono riferiti ai rivestimenti per piscine, dettagliati per formati
In the top photos, redevelopment of the G.Tavellin anti-stadium in Verona, 2018 (by NTS Sport); bottom, municipal sports field in Casnigo (see details on the following pages). In the table, an excerpt from the “Prezziario regionale delle opere pubbliche” by Regione Lombardia, ed. 2022.
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e colori. I prezziari di molte altre regioni ignorano però quasi del tutto la materia. In mancanza di adeguato dettaglio, i computi metrici estimativi presentano nuovi prezzi calcolati ad hoc, o fanno riferimento al “Prezziario per impianti sportivi” edito meritoriamente da DEI in collaborazione con il CONI ma pubblicato ormai nel 2014 e non privo di refusi tipografici. Quello che si osserva analizzando i computi metrici e, successivamente, i ribassi offerti in sede di gara, c’è una evidente sovrastima dei prezzi nelle pubblicazioni ufficiali, oppure una sottostima da parte dei progettisti e ancor più degli appaltatori, che per aggiudicarsi le gare devono volare basso. A titolo di esempio, il solo manto in erba sintetica conforme al regolamento LND Standard, posato su sottofondo a drenaggio verticale (questo escluso), e intasato con prestazionale in gomma nobilitata, senza tappetino elastico, (la modalità più diffusa per i campi di calcio di ordinaria amministrazione), identico se pur descritto in capitolato con parole talvolta differenti, spunta questi prezzi (da prezziari ufficiali e da Computi Metrici Estimativi andati in gara):
- Prezziario Regione Lombardia (2022): euro/mq 45,88 - Prezziario DEI (2014): euro/mq 37,00 - CME appalto C (2018): euro/mq 32,50 - CME appalto B (2020): euro/mq 32,00 - CME appalto A (2020): euro/mq 31,00 Quello che abbiamo chiamato qui sopra “Appalto B” è stato vinto, nel 2021, da un’azienda che realizza impianti sportivi chiavi in mano, presente sulla nostra Mappa dei Fornitori, che adotta manti non di sua produzione, e che ha offerto un ribasso del 19,13%. In questo lavoro, le opere relative al campo di calcio in senso stretto (categoria OS6) erano pari al 54% del totale, il relativo sottofondo (OG3) al 27%, mentre il rimanente 19% era per l’adeguamento di spogliatoi, tribune e recinzioni esistenti (categorie OG1 e OG11). Pur ammettendo che una parte del ribasso sia
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Sopra a sinistra, formazione del sottofondo allo stadio Silvio Piola di Vercelli nel 2011 (sistema Unieco Sport, classificato all’epoca FIFA 2 Star, oggi rinnovato come FIFA Quality). Nell’ultima foto a destra, collaudo sul manto in erba sintetica di Finale Emilia, Mo (2015).
mediante coclea di accumulo posta sotto gli sbattitori e nastro trasportatore; 4. Arrotolamento del tappeto sintetico mediante avvolgitore; 5. Movimentazione ed accatastamento all'interno dell'area di cantiere del tappeto erboso in rotoli e dei materiali di intaso confezionati in big-bag. Prezzo euro/mq 2.50; per un campo da 7.140 mq = euro 17.850 - SMALTIMENTO MANTO IN ERBA ARTIFICIALE. Oneri di smaltimento per carico, trasporto e conferimento presso PP.DD. autorizzata del vecchio manto in erba artificiale e del granulo di gomma SBR nero rimosso. Pezzo euro/ton 166; per 33 kg/mq di manto = euro 39.113 La rimozione e smaltimento comporta un costo di circa 57.000 euro. stato applicato alle opere accessorie, è evidente che il prezzo riportato dai prezziari ufficiali appaia incoerente con la realtà del mercato.
Il costo del campo di calcio Nella sezione “Strumenti per il progettista” del portale Sport&Impianti sono riportati, per ciascuna tipologia di impianto sportivo, i prezzi “a corpo” di singole lavorazioni, utili a fare una valutazione di massima prima di addentrarsi in un computo metrico estimativo di dettaglio. In questa occasione andiamo a ricordare in modo più analitico quali sono le voci che devono entrare nel calcolo dei costi per la realizzazione di un campo di calcio regolamentare in erba sintetica. Useremo i prezzi minimo e massimo che si ritrovano nei capitolati più recenti, che mediamente risultano un po’ più bassi rispetto ai prezzi ufficiali che sono alla base delle nostre schede “Strumenti per il progettista”.
2 – Sottofondi La composizione standard di un sottofondo prevede tre strati di inerti a diversa granulometria. Se si interviene su un campo preesistente, non sarà necessario prevedere lo scavo generale di sbancamento; potrà essere necessario asportare solo uno o più strati superficiali e ripianare soltanto lo strato inferiore. Il lavoro completo comprende invece tutte le seguenti fasi: - Realizzazione di un cassonetto, compreso trasporto alle discariche del materiale di risulta. Profondità 21 cm. Prezzo al mc euro 18,54/21,20; per un campo da 7.140 mq = mc 1.499,40 = euro 27.799/31.787 - Fornitura e posa in opera di geotessile con resistenza alla trazione longitudinale e trasversale 45 kN/m, steso sul fondo dello scavo e nelle trincee
1 - Smaltimento Come abbiamo visto in altre parti di questo Speciale, non è ancora possibile identificare un percorso efficiente di recupero dei manti sintetici a fine vita. Se il capitolato prevede la sostituzione di un manto preesistente, occorre mettere in conto le voci: - RIMOZIONE MANTO IN ERBA ARTIFICIALE. Rimozione del manto sintetico esistente eseguito a mano e con l'ausilio di idonei mezzi meccanici effettuato secondo le seguenti fasi : 1. taglio accurato del tappeto esistente mediante lama metallica a rotazione, 2. Svuotamento del tappeto dai materiali costituenti l'intaso di stabilizzazione e prestazionale mediante sistema di sbattitori a funzionamento idraulico; 3. Insaccamento della sabbia Nelle altre foto, fasi del lavoro di riqualificazione del campo sportivo comunale a Casnigo (Bg), 2015, realizzato da Sit-In Sport Impianti, con sottotappeto elastico Pentadrain di Pentaplast e manto sintetico Radici Pietro Industries & Brands; consolidante del sottofondo Mapei.
dei drenaggi trasversali e perimetrali. Prezzo al mq 1,20/2,40; per una superficie (campo + drenaggi) di circa 8000 mq = euro 9.600/19.200 - Fornitura e posa in opera di pietrisco avente granulometria 20-40 mm ad alta capacità di drenaggio e resistenza ai carichi, per formazione 1° strato di sottofondo stabilizzato, profondo cm 14. Prezzo al mc euro 31; per 7.140 mq = mc 999,6 =
Above left, formation of the sub-base at the Silvio Piola stadium in Vercelli in 2011 (Unieco Sport system, classified at the time as FIFA 2 Star, now upgraded to FIFA Quality). In the last photo on the right, testing on the synthetic turf in Finale Emilia, Mo (2015). In the other photos, phases of the renova-
tion work on the municipal sports field in Casnigo (Bergamo), 2015, carried out by Sit-In Sport Impianti, with Pentadrain elastic underlay by Pentaplast and synthetic turf by Radici Pietro Industries & Brands; underlay consolidator by Mapei.
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euro 30.987 - Fornitura e posa in opera di graniglia avente granulometria 12-18 mm per formazione 2° strato di sottofondo stabilizzato, profondo 4 cm, rullato e compattato con pendenze di progetto. Prezzo al mq 30/45; per 7.140 mq = mc 285,6 = euro 8.568/12.852 - Fornitura e posa in opera di sabbia di frantoio di cava, lavata granulometria 0,2-2,0 mm per formazione 3° strato di sottofondo stabilizzato, con pendenze e finitura a mano. Spessore 3 cm. Prezzo al mq euro 39/55. Per 7.140 mq = mc 214.20 = euro 8.353/11.781 L’intero sottofondo (in un lavoro che parte da zero) può costare da 85.000 a 107.000 euro.
3 – Drenaggio Il drenaggio viene realizzato, a norma di Regolamento LND Standard, con un dreno perimetrale del diametro di 160 mm e dreni secondari da 90 mm a distanza massima di 7,50 metri fra loro. - Canalina perimetrale euro 41,50/55 al metro per m. 344 = euro 14.276/18.920 - Dreni diagonali euro 8/10,70 al metro per m. 950 = euro 7.600/10.165 - Pozzetti in cls 40x40 euro 60/93,80 cadauno per n. 34 = euro 2.040/3.189 - Pozzetto diaframmato 585/900 euro Potranno poi essere necessari altri oneri per allaccio alle reti di smaltimento, eventuali sterri e riempimenti non computati nei prezzi generali. Il sistema di drenaggio verrebbe a costare da 24.500 a 33.000 euro, al netto degli allacciamenti e quant’altro da calcolare di volta in volta.
bianco. Sistema di incollaggio con collante bicomponente a base poliuretanica ve idonea banda di giunzione in polietilene di larghezza 40 cm. Intaso di stabilizzazione costituito da sabbia tipo quarzifero naturale a spigolo arrotondato conforme al Regolamento FIGCLND in vigore. Intaso prestazionale in granuli di gomma elastomerica nobilitata verde o marrone, di granulometria controllata. In questa versione non è presente il sottotappeto elastico. Il prezzo, come abbiamo visto nella discussione precedente, è in genere indicato dai progettisti in 30/32 euro al mq; il prezziario citato riporta 37 euro/mq. Per un campo da 7,140 mq il costo totale sarà di 214.200/264.180 euro. In genere, viene richiesto anche il rivestimento del campo per destinazione con una superficie in erba sintetica di tipo ornamentale, di altezza intono a 15 mm, stimabile in circa 350/450 mq. Il prezzo indicato è di 12,50/15 euro/mq, pari in totale da 4.375 a 6.750 euro.
5 – Attrezzature Se l’intervento è su un campo preesistente, occorre computare la rimozione delle vecchie porte, quotata da 300 a 750 euro. La fornitura e posa di una coppia di nuove porte va da 1300 a 1600 euro, cui sommare la formazione dei plinti in cls per l’ancoraggio delle stesse, e dei plinti per le bandierine dei calci d’angolo, computate a parte in quanto opere edili, per circa 1.250 euro. Totale da 2.550 a 3.600 euro. È inoltre da prevedere l’impianto di irrigazione, computato spesso a corpo, con 12 irrigatori, per un costo di 23.000/26.000 euro.
Il quadro economico e l’omologazione I lavori a base d’asta, limitando il computo al solo campo con manto omologabile, possono quindi avere un costo compreso tra 353.000 e 440.000 euro. Poiché i prezzi a base d’asta sono comprensivi di “spese generali” e “utili per l’impresa”, normalmente pari a un totale del 25/26% rispetto al costo netto (come previsto dall’art. 32 del DPR 207/2010), i ribassi offerti dalle imprese dovrebbero essere ottenuti da economie di gestione e dalla rinuncia a una parte degli utili. Per il quadro dei costi complessivi, oltre all’importo dei lavori a base d’asta vanno aggiunti gli oneri per la sicurezza (non essendoci rischi di caduta dall’alto, questi possono essere limitati in una misura stimabile in poche migliaia di euro). A disposizione della stazione appaltante vanno poi conteggiati: le spese tecniche (progetto, Direzione Lavori), intorno al 5% dell’importo lavori; spese amministrative e di collaudo; l’IVA su tutte le somme. C’è infine l’omologazione, richiesta dalla LND per poter svolgere qualunque tipo di torneo dilettanti. Il costo richiesto incide notevolmente sulle spalle di chi chiede l’omologazione, e il costo aumenta qualora siano accertate delle mancanze in occasione della prima visita di verifica. Occorre effettuare innanzitutto il collaudo del sottofondo, con un costo di 3.000 euro; successivamente, a campo completato, il costo è di ulteriori 10.000 euro, oltre l’IVA di legge. In caso di visite ripetute per la mancanza dei requisiti di omologabilità, i 13.000 euro possono arrivare fino a 20.000. Tutto compreso, le somme “a disposizione” vanno previste nella misura del 2325% oltre l’importo dei lavori. Per il campo da calcio “standard” che abbiamo esemplificato, va dunque messa a bilancio una somma minima di 430.000 euro.
4 – Manto La definizione del manto standard corrisponde a queste caratteristiche (dal prezziario DEI/CONI): - Manto in erba artificiale prodotto in teli di larghezza non inferiore a m 4,00 composto da filati a struttura monofilo monoestruso, minimo 100 micron, composto da fili verdi dritti in diverse tonalità di colore di h da mm 45,00 a 60,00 antiabrasivi con speciale trattamento anti-UV, tessuti su supporto drenante in polipropilene rivestito in poliuretano bi componente compatto esente da SBR. La segnaletica sarà eseguita con strisce intarsiate del medesimo prodotto di larghezza nel colore
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CASE
testo e foto di Antonio Cunazza
STUDY
Il Centro Tecnico Federale di Coverciano:
naturale, sintetico e misto nella “casa del calcio” Un piccolo microcosmo nella pre-collina a est di Firenze, a poca distanza dallo Stadio Artemio Franchi, Coverciano è il luogo che celebra la storia della Nazionale e accoglie il presente e il futuro del calcio italiano.
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La storia del Centro Tecnico Federale inizia con l’inaugurazione del 6 novembre 1958 per volere del marchese fiorentino Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, all’epoca vice presidente della FIGC e a cui oggi il centro stesso è intitolato. La sua collocazione in Toscana era stata pensata volutamente per abbracciare il Paese calcistico in tutto e per tutto, data la posizione mediana di Firenze sulla carta geografica. La struttura doveva essere il punto d’incontro del calcio italiano, il luogo di tutti i tifosi azzurri, e in effetti lo diventerà arrivando fino a oggi con 19 selezioni azzurre (maschili e femminili) che si radunano regolarmente qui per preparare i rispettivi impegni internazionali. Nonostante alcune ipotesi di realizzare il centro ad Arezzo o a Montecatini, la scelta cadde sulla collina fiorentina del quartiere di Coverciano e i terreni furono acquistati nel 1952, con i lavori poi ultimati nel 1957. Il progetto venne firmato dagli architetti Francesco Tiezzi e Arnaldo Degli Innocenti e, su precise indicazioni del marchese Ridolfi, restituì un centro polisportivo che doveva avere il calcio come fulcro ma non come singolo protagonista: originariamente, infatti, il complesso venne dotato anche di una piscina, di una pista d'atletica e di un'ampia palestra indoor, in quella che era un’idea di sviluppo virtuoso (e precursore dei tempi) che Ridolfi aveva immaginato dopo varie visite in giro per l’Europa per capire e conoscere l’attualità delle realtà estere.
Il Centro Tecnico oggi Oggi, ovviamente, il Centro Tecnico è diventato la “casa del calcio” italiano a tutti gli effetti e in quest’ottica le strutture sono di livello eccezionale: 5 campi da calcio, di cui 4 in dimensioni regolamentari per il calcio a 11 (e uno per 9v9 utilizzaIn alto, ortofoto del Centro Federale di Coverciano: i numeri corrispondono alla numerazione dei campi descritta nel testo; il campo 6 è un campo a cinque sintetico. I campi esistenti a destra, non numerati, appartengono allo Stadio Valcareggi della A.C. Fiorentina. Sotto, il campo 2, in erba sintetica, visto
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to a scopo didattico), si dispongono attorno alla palazzina principale e alla storica palestra coperta. Quest’ultima accoglie i visitatori al fondo dell’ampio viale d’ingresso ed è una struttura di grande impatto stilistico nella sua austera eleganza: soprannominato “il Palazzetto”, è un parallelepipedo che riprende interessanti stilemi del Neoliberty con linee verticali che segnano la grande vetrata frontale, addolcite poi dalla sequenza di archetti rovesciati nel profilo della copertura (il parquet interno, in legno, viene talvolta sfruttato come luogo di conferenze e corsi federali). L’edificio principale del Centro è poi il corpo di fabbrica comprendente l’Aula Magna “G. Ferrari” (150 posti a sedere), l’hotel e il ristorante (con sala ristorazione e bar che affacciano direttamente sul campo 3) ed è punto di snodo da cui si sviluppano i vialetti che raggiungono i vari campi da gioco, che si susseguono secondo un
dalla tribuna coperta. Nella pagina di sinistra, scorcio del campo 1 con manto ibrido. Above, orthophoto of the Coverciano Federal Center: the numbers correspond to the numbering of the fields described in the text; field 6 is a five synthetic field. The exi-
orientamento in senso orario partendo da est. Il campo 1 intitolato a Fabio Bresci (dimensioni 105x65 m) è dotato di una piccola tribuna scoperta da 425 posti, ed è stato inaugurato nella sua nuova veste nel 2018; il campo 2 subito adiacente, ed intitolato a Enzo Bearzot (stesse dimensioni), viene nobilitato invece da una bella tribuna coperta, con geometrie oblique che si intrecciano alla struttura squadrata di base e donano un interessante effetto di slancio generale. Sotto la tribuna sono collocati quattro spogliatoi squadre - di dimensioni maggiori - e quattro spogliatoi per istruttori o giudici di gara - di dimensioni minori - oltre a due magazzini, un'infermeria e un'ulteriore stanza dotata di simulatore Video Assistant Referee (VAR), utilizzata off-line dagli arbitri della Commissione Arbitri Nazionale per gli allenamenti. Il simulatore VAR del centro venne utilizzato anche per l'allenamento dei direttori di gara scelti per il campionato del mondo 2018.
sting fields on the right, not numbered, belong to the Valcareggi Stadium of A.C. Fiorentina.Below, field 2, in synthetic grass, seen from the covered grandstand.On the left page, a view of field 1 with hybrid turf.
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Il campo 3, intitolato a Vittorio Pozzo (dimensioni 105x68 m), rappresenta il cuore del Centro, affacciato alla struttura ricettiva principale e circondato da una pista d’atletica in erba sintetica, è affiancato dagli spogliatoi della Nazionale maggiore che lo utilizza come suo campo principale d’allenamento. Completano lo sviluppo degli spazi sportivi il campo 4 e il campo 5 (questo di dimensioni 68x44, del tipo “9 contro 9”), sul lato sud-ovest, a cui segue la piscina da 25 metri - con due campi da tennis laterali - ritornando a ridosso della palestra.
I manti in erba Il Centro Tecnico di Coverciano è però anche un luogo di sperimentazione tecnologica che garantisce un livello di grande avanguardia nel legame fra performance e nuovi materiali. In questo rientra per esempio la scelta di racchiudere fra i vari campi da gioco ogni tipo di erba attualmente disponibile, naturale, ibrida e sintetica. Dal 2015 in poi a Coverciano si è scelto di variare le superfici dei campi d’allenamento per ottimizzare le sessioni di gioco e adeguarsi alla frequenza di utilizzo. Il campo 1 è dotato di un manto in erba naturale rinforzata Football Green Live (produzione Sofisport), dove il manto in erba naturale viene rinforzato dalla presenza di un secondo manto artificiale che garantisce un utilizzo in ogni condizione meteo fino a 4 ore consecutive giornaliere. Il campo 2 è invece dotato di un manto in erba sintetica del modello Bio Surface (sempre Sofisport), dove lo strato di erba artificiale (mono-
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filo 100% in polietilene) contiene un intaso prestazionale naturale su un ulteriore strato di sabbia sottostante. Il campo 3, cuore degli allenamenti della Nazionale maggiore, è in erba naturale ma la pista d’atletica che lo circonda è stata rinnovata con un manto di erba sintetica anch’essa Bio Surface, nel 2017, in concomitanza con la stessa soluzione adottata per il campo 5. Il campo 4 è anch’esso in erba naturale (ultimo rifacimento nel 2017 da Galardini Sport), ed è quello che per posizione e utilizzo garantisce generalmente la migliore continuità di prestazioni durante tutto l’anno; dalle misurazioni autunnali del 2020 (ultimi dati a disposizione della FIGC e gentilmente messi a nostra disposizione dall’ufficio stampa di Coverciano) è stato riscontrato un rotolamento a 5,70 metri e un rimbalzo a 0,82 metri. Il sistema adottato per il manto del campo 4 prevede un substrato in sabbia silicea arricchito di bioattivatori e zeoliti su cui è seminato un manto erboso consociato con macroterme (certificate da ITGAP - Univeristy of Georgia) e microterme, per una maggior possibilità di fruizione della superficie. La capacità di drenaggio risulta di 300 mm/ora, e la superficie, con la giusta manutenzione, rimane fruibile per almeno 10/15 anni.
segnato sia dalla pandemia che dalla preparazione per gli Europei di calcio (considerando che quando a Coverciano c’è la Nazionale maggiore, il Centro è a sua esclusiva disposizione) il totale di utilizzo dei 5 campi di Coverciano è stato di 536 volte: in questo caso, il campo 4 è stato quello maggiormente sfruttato (140 volte), insieme al campo 3, quello principale (calcato 109 volte).
La manutenzione L’opera di manutenzione dell’erba naturale è affidata alla ditta Galardini Sport, e per quanto con-
cerne le tempistiche vengono effettuati circa 120 tagli di erba l’anno nei campi utilizzati dalla Nazionale maggiore (il 3 e il 4), da un minimo settimanale a due volte al giorno quando sono presenti gli Azzurri. Sono invece 80-90 circa i tagli in un anno del campo ibrido. Vengono inoltre effettuati circa 12 interventi l’anno di concimazione a cessione controllata e altrettanti con biostimolanti e integratori fogliari. Sono poi effettuati in media quattro interventi l’anno di difesa con distribuzione di funghi antagonisti e 23 interventi l’anno di trasemina, oltre a bucature e sabbiature a seconda delle esigenze del campo.
Per avere un termine ideale di confronto, nel 2018 gli allenamenti delle Nazionali azzurre (dall’Under 15 alla Nazionale Maggiore, selezioni sia maschili che femminili) sui campi di Coverciano sono stati 374, corrispondenti a un utilizzo del 16% del totale delle ore a disposizione in un calcolo che considera anche la manutenzione ordinaria (che pesa per il 22%). Nel 2021, anno Nella pagina sinistra, in alto e al centro il campo 3, in erba naturale, circondato dalla pista di atletica in sintetico. In basso, il campo 5 in erba sintetica (foto Sofisport). In questa pagina, dall’alto e da sinistra: il campo 4, in erba naturale, con la palestra sullo sfondo; uno dei campi da ten-
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nis in sintetico; la tribuna scoperta del campo 1; scorcio della tribuna che affaccia sul campo 2. On the left page, top and center, field 3, natural grass, surrounded by the synthetic athletic track. Below, field 5 in synthetic grass (photo Sofisport).On this page, from
the top and from the left: field 4, in natural grass, with the gymnasium in the background; one of the synthetic tennis courts; the uncovered grandstand of field 1; a view of the grandstand overlooking field 2.
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Special Report: Grass turf for soccer FIFA, UEFA, FIGC, LND; NATURAL, ARTIFICIAL, REINFORCED
The excellence of a playing surface is an absolute value, whether we are talking about a world championship stadium or an amateur field in the suburbs. Whether the pitch is made of natural, synthetic or mixed grass, quality is necessary for the effectiveness of the game and the safety of the player. sioned a study in 2017 to analyse the environmental impact of the production, removal and disposal of football pitches, as well as examine possible recycling and reuse options.
FIFA's programmes and themes In the first part of this Special Report we look at the role of FIFA - the International Federation of Football Associations - in addressing the issue of quality turf, but always remembering that FIFA certification is not necessary to guarantee a quality product. According to FIFA in its publications, the purpose of the FIFA Quality Programme is to approve products that meet stringent quality requirements to improve the game and protect players, clubs and associations. All standards are built on scientific findings from a range of relevant disciplines that identify players' needs along with various aspects of safety, performance, durability, quality assurance and playing comfort. A global network of universities, sports organisations and standardisation bodies are at the heart of the studies produced by the FIFA Quality Programme. Within this framework, it has
Other topics
come to FIFA's attention that the quality of subfloors in a wide range of pitches is influencing the final quality of FIFA Quality Pro and FIFA Quality pitches after a certain period of time from installation. As a result, FIFA has produced a specific document as a best practice guide to provide advice on the construction of subfloor layers in different climate zones and on aspects such as drainage, flatness and compaction levels. With the increasing number of artificial turf surface replacements worldwide and the resulting volume of waste, FIFA aims to offer insights into the best possible way to dispose of used pitches and to this end commis-
non fermarti qui! on-line trovi altri approfondimenti dello Speciale Erba per il calcio
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www.sporteimpianti.it/reportage/
The Special Report then describes the requirements of local federations for football sports facilities. A space dedicated in particular to natural or hybrid grass pitches hosts the interventions of the speakers who will take part in a
meeting scheduled at the Sinigaglia Stadium in Como. Finally, the case-study of the Coverciano Federal Technical Centre, where the Italian national football team trains, with three different types of pitch: natural, artificial and hybrid.
Dall’alto / from the top: Bologna, Stadio Dall’Ara, Serie A (ph. BG / Tsport); Benevento, Stadio Ciro Vigorito, Serie B (ph. Granata92 / CC); Coverciano, preparazione del sottofondo del Campo 2 / preparation of the substrate for Field 2 (ph. Galardini Sport); Caserta, Stadio Pinto, Serie D (ph. Spaziosport); Reggio Emilia, Mapei Stadium, Serie A (ph. Marrone / Tutterba).
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INTERVISTE INTERVIEWS
Niko Sarris Amministratore di POWERgrass Niko Sarris, ideatore del manto ibrido POWERGrass, e detentore di diversi brevetti legati all’erba sintetica e mista, ci parla del ruolo che questa soluzione può avere nel quadro dell’economia circolare e della transizione ecologica. Riportiamo qui una sintesi della videointervista pubblicata on line sul portale Sport&Impianti.
Quale può essere il ruolo del campo ibrido PowerGrass nella gestione dei campi sportivi, e come questa soluzione soddisfa i bisogni degli utenti e della collettività? Il ruolo del campo ibrido, soprattutto quello del PowerGrass, è centrale nel soddisfare i bisogni dei giocatori, in primo luogo perché offre una superficie di gioco di livello professionale e quindi anche molto più sicura. Abbiamo visto che negli ultimi tre-quattro anni i giocatori professionisti preferiscono in modo assoluto l’erba naturale o quella ibrida rispetto a quella puramente sintetica. Quindi fare l’upgrade verso un ibrido oggi è efficace e quasi d’obbligo per soddisfare le loro richieste. Un tema di attualità è quello della sostenibilità ambientale. In che misura il tema del monitoraggio e della manutenzione dei campi sportivi può considerarsi centrale nell’economia circolare? L’economia circolare riveste diversi aspetti. La manutenzione è uno di questi, perché per prima cosa bisogna preservare e mantenere assolutamente l’esistente. Economia circolare significa in primo luogo non creare rifiuto; e que-
sto lo si può fare con la manutenzione, perché questa consente una durata di vita maggiore a qualsiasi materiale, che sia il cemento o, a maggior ragione, l’erba naturale. In questo contesto, PowerGrass ha approfondito gli studi e negli ultimi anni sono stati aggregati i temi della manutenzione con i principi della agricoltura rigenerativa: questo fa sì che tutta la manutenzione diventa “green” e ha un bilancio di CO2 positivo, e di conseguenza viene centrato l’obiettivo dell’economia circolare. A questo proposito, nel 2021 la società PowerGrass è diventata una Società Benefit: cosa vuol dire realmente e come si pone nell’ambito della transizione digitale ed ecologica? Essere una Società Benefit vuol dire curare altri aspetti oltre a quello del profitto che è per sua natura la mission principale di un’impresa. Essere Benefit significa curare gli aspetti dell’ambiente, gli aspetti sociali, curare che le proprie azioni siano coerenti con le necessità della comunità, e soprattutto la governance. Soprattutto vanno rispettati i cosiddetti criteri ESG (Environment, Social Governance): e questo lo abbiamo sempre fatto in quanto si tratta di principi presenti fin dall’inizio nel progetto e nella mission dell’azienda. Di conseguenza non potevamo che concentrarci sempre più in una direzione che oggigiorno, oltre ad essere un tema che sta a cuore a tutti, è anche un modello di lavoro completamente diverso e sostenibile: e senza questo aspetto della sostenibilità credo che da qui ai prossimi quattro o cinque anni chi non si adegua sarà fuori mercato.
www.powergrass.it powergrass@powergrass.it ! POWERgrass
guarda l’intervista completa su sporteimpianti.it www.sporteimpianti.it/interviste/
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PRODUZIONE PRODUCTION
L’erba sintetica Domo® Sports Grass per il “campo dei miracoli” al Corviale È stato inaugurato alla fine di febbraio, alla presenza del Capo dello Stato Giuseppe Mattarella, il campo di calcio intitolato a Valentina Venanzi nel quartiere periferico del Corviale a Roma. Non si tratta di un campo qualunque: il progetto di riqualificazione sociale del Corviale è un notevole impegno che prevede fra l’altro la creazione di attività inclusive, tra le quali il campo di calcio - chiamato per il suo obiettivo di recupero e integrazione delle realtà giovanili più difficili “campo dei miracoli” - era una delle più attese. Per la superficie sportiva del campo del Corviale è stato scelto il manto in erba artificiale Domo® Duraforce XSL da 50 mm, appartenente alla gamma di prodotti Domo® Sports Grass. Si tratta di un manto che ha già dimostrato la sua qualità con squadre di calcio sia amatoriali che professionali. Il campo ha un aspetto molto bello e naturale grazie al mix di diverse tonalità di verde. L'erba artificiale è morbida, il che aumenta il comfort di gioco e la "facilità di scorrimento". In breve, l'equilibrio ideale tra resistenza all'usura e comfort. Ciò la rende la superficie di gioco ideale per questo progetto, poiché può essere giocata da chiunque ed è multifunzionale. Pe questo intervento Domo® Sports è stato affiancato da PdP Srl, un partner convinto della validità del prodotto per progetti sociali come questo: insieme, si è formata una squadra di successo nella realizzazione del progetto. Domo® Sports Grass vanta dal 1989 una specifica esperienza nell’erba artificiale: un team di esperti può indicare, per ogni progetto, le scelte migliori per tutti gli aspetti dell’impianto sportivo, dal sottofondo, al drenaggio, all’erba arti-
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ficiale, all’installazione e alla manutenzione. Campi in erba arificiale Domo® Sports Grass, rispondenti ai requisiti Fifa Quality, sono installati in tutto il modo: ad oggi gli stabilimenti in Belgio hanno prodotto oltre 70 milioni di mq di erba artificiale, grazie al lavoro di oltre cento dipendenti dedicati allo sviluppo, alla produzione e alla consegna dell’erba. Dopo la felice esperienza del “campo dei miracoli”, è in via di completamento, sempre nella zona di Roma, il campo rugby di Lanuvio, che avrà ancora un manto sintetico Domo® Sports Grass.
Production
Domo® Sports Grass for the " miracle pitch" at Corviale At the end of February, in the presence of Head of State Giuseppe Mattarella, the football pitch named after Valentina Venanzi was inaugurated in the suburb of Corviale in Rome. This is no ordinary pitch: the Corviale social redevelopment project is a major
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undertaking that includes the creation of inclusive activities, among which the football pitch - called the "miracle pitch" because of its goal of rehabilitating and integrating the most difficult youth groups - was one of the most eagerly awaited. Domo® Duraforce XSL 50 mm artificial turf from Domo® Sports Grass was chosen as the sports surface for the Corviale pitch. This is a surface that has already proven its quality with both amateur and professional football teams. The pitch has a very beautiful and natural appearance due to the mix of different shades of green. The artificial turf is soft, which increases playing comfort and the 'ease of sliding'. In short, the ideal balance between wear resistance and comfort. This makes it the ideal playing surface for this project, as it can be played by anyone and is multifunctional. Domo® Sports was supported in this project by PdP Srl, a partner who is convinced of the product's value for social projects such as this one. Together,
they formed a successful project team. Domo® Sports Grass hasspecific experience in artificial turf since 1989. A team of experts recommend the best choices for each project in all aspects of the sports facility, from substructure, drainage, artificial grass, installation and maintenance. Domo® Sports Grass artificial grass pitches, which meet Fifa Quality requirements, are installed all over the world: to date, the Belgian facilities have produced over 70 million square metres of artificial grass, thanks to the work of over one hundred employees dedicated to the development, production and delivery of the grass. After the successful experience of the "miracle pitch", the rugby pitch in Lanuvio in the Rome area is nearing completion and will again have a synthetic Domo® Sports Grass surface.
www.domosportsgrass.com info@domosportsgrass.com ! DomoSportsGrass
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PRODUCTION | PRODUZIONE
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PRODUZIONE PRODUCTION
Eco Next, l’erba sintetica riciclabile al 100% di Safitex Turf L’azienda Safitex debutta nel settore tessile nel 1968, ereditando il glorioso passato del lanificio F.lli Testa di Gabriele. Anno dopo anno, Safitex sperimenta e ricerca nuovi prodotti e mercati fino a quando, nel 2002, dedica tutte le sue risorse ad un nuovo prodotto: l’erba sintetica. Questa è la pietra miliare che vede Safitex divenire Safitex Turf. Ecco allora che l’erba sintetica, la nuova sfida, diviene l’opportunità di poter riassumere tutti i propri valori: qualità, competenza, rispetto della natura e dell’ambiente. Eco Next è la concretizzazione di tutti questi valori: una tecnologia - brevettata nel 2009 - che rende una superficie sportiva affidabile e sicura, riutilizzabile con facilità grazie alla sua composizione 100% polietilene, per rispondere in pieno ai principi dell’economia circolare. Non solo, le capacità degli impianti produttivi permettono di ottenere un prato sintetico lavorato con soluzioni esclusive. In particolare, si combinano stress di utilizzo e affidabilità per la ricerca delle migliori condizioni. Eco Next, interamente made in Italy, utilizzando prevalentemente filati Ten
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Cate Theolon, è il primo tappeto in erba sintetica che ha ottenuto la certificazione CSI Recyclable Plastic, il marchio europeo che attesta la totale riciclabilità del prodotto. Essendo riciclabile al 100% evita i costi di smaltimento al momento dello smantellamento del campo. Eco Next, in particolare, è drenante per le proprietà dei materiali usati: la sua ritenzione idrica, favorita dalla presenza di un ulteriore strato nella base del tappeto, contribuisce ad abbassare la temperatura della superficie. Grazie all’assenza dei fori nel supporto in PE, il manto risulta più resistente ed evita impedimenti al drenaggio causati dall’intaso di stabilizzazione in sabbia che può ostruire i fori stessi riducendo la permeabilità. Safitex Turf ha all’attivo la realizzazione di numerosi campi di calcio a 11 omologati LND in tutta Italia: fra questi, i campi del Centro Sportivo dell’Atalanta di Zingonia (Bergamo), le aree tecniche dello Juventus Stadium (Torino), i campi di allenamento presso il centro di formazione dell’Inter a Milano, il campo di allenamento del Venezia a Mestre, e molti altri.
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Production
Eco Next, the 100% recyclable synthetic grass by Safitex Turf Safitex made its debut in the textile sector in 1968, inheriting the glorious past of the F.lli Testa di Gabriele wool mill. Year after year, Safitex experimented and researched new products and markets until, in 2002, it dedicated all its resources to a new product: synthetic turf. This was the milestone that saw Safitex become Safitex Turf. This is when synthetic turf, the new challenge, becomes an opportunity to sum up all its values: quality, expertise, respect for nature and the environment. Eco Next is the embodiment of all these values: a technology - patented in 2009 - that makes a reliable and safe sports surface that is easy to reuse thanks to its 100% polyethylene composition, in full compliance with the principles of the circular economy. Not only that, the capacities of the production facilities make it possible to obtain a synthetic turf processed with exclusive solutions. In particular, stress of use and reliability are combined to find the best conditions. Eco Next, entirely made in Italy, using mainly Ten Cate Theolon yarns, is the first synthetic grass carpet that has obtained the CSI Recyclable Plastic certification, the European mark that attests to the total recyclability of the product. Being 100% recyclable, it avoids disposal costs when the pitch is dismantled. Eco Next, in particular, is draining due to the properties of the materials used: its water retention, favoured by the presence of an additional layer in the base of the mat, helps to lower the temperature of the surface. Thanks to the absence of holes in the PE backing, the mat is more resistant and avoids drainage impediments caused by the stabilising sand infill that can obstruct the holes and reduce permeability. Safitex Turf has built many LND approved 11-a-side football pitches throughout Italy, including the pitches at the Atalanta Sports Centre in Zingonia (Bergamo), the technical areas of the Juventus Stadium (Turin), the training pitches at the Inter training centre in Milan, the Venezia training ground in Mestre, and many others. www.safitex.it info@safitex.it ! Safitex Turf srl
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Sofisport presenta Football Green Live È così che lo descrivono i giocatori di calcio e gli atleti che lo hanno provato: è erba. Football Green Live è un manto artificiale al cui interno cresce, vive e convive un manto in erba naturale. Si chiama erba naturale rinforzata ed unisce le performance e la qualità dell'erba naturale alla resistenza ed alla durata dell'erba artificiale. Football Green Live è un brevetto internazionale made in Italy, un prodotto all'avanguardia sviluppato in collaborazione con la Facoltà di Agraria v di Pisa e la Lega Nazionale Dilettanti. È costituito da erba sintetica omologata a livello nazionale ed internazionale dalle massime Federazioni Sportive, combinata con un intaso prestazionale composto da materiali naturali di origine vegetale. Il filo dell'erba sintetica con ritorno di memoria è tessuto su di un primario 100% drenante. L'intaso, già usato in sistemi con erba artificiale approvati da FIFA, FIGC/LND, 100% naturale di origine vegetale, è il substrato ideale per il radicamento dell'erba naturale. Le specie vegetali, appartenenti alla famiglia delle Graminacee, germinano all'interno dell'intaso e crescono protette dai filamenti di erba sintetica. L'atleta che utilizza Football Green Live gioca, quindi, su un campo in erba naturale al 100% rinforzato dal manto artificiale. La grande rivoluzione del Football Green Live è che il manto artificiale protegge l'erba naturale che cresce al suo interno, aumentandone le caratteristiche di resistenza. La parte vitale dell'erba (la corona), infatti, è protetta dall'azione meccanica dei tacchetti ed è al sicuro da qualsiasi danneggiamento. Per questo Football Green Live ha una durata media più lunga all'utilizzo, garantendo prestazioni di gioco di altissimo livello e ha una straordinaria tenuta all'usura, allo strappo e alla corsa. Ciò si traduce in più ore di utilizzo e maggior sicurezza dell'atleta. I calciatori e gli atleti professionisti considerano Football Green Live come un vero campo naturale. Il successo è confermato da tutti i parametri. Il rimbalzo e la scorrevolezza del pallone sono equivalenti a quelli dei campi in erba tradizionale, ma soprattutto non variano nel tempo. La superficie è morbida, stabile e anche l'odore è quello dell'erba naturale. Inoltre, la temperatura registrata al suolo è pari a quella registrata sui campi in erba tradizionale.
Coverciano (FI) - Centro TecnicoFederale
La sicurezza degli atleti si mantiene sempre elevatissima. In caso di caduta si ha un ottimale assorbimento e il piede ha sempre un sicuro appoggio, evitando traumi importanti solitamente riscontrati su terreni tradizionali. L'erba naturale rinforzata, quindi, si mantiene sempre in buone condizioni e migliora la qualità del gioco perché lascia liberi i giocatori di correre, frenare e cambiare direzione senza nessuna incertezza. Sofisport mette a disposizione tutta la sua esperienza e professionalità per gestire l'intero processo di installazione con la massima velocità e qualità. Football Green Live può essere applicato ovunque, sia su campi nuovi che su campi preesistenti, la sua replicabilità garantisce uniformità di costruzione a prescindere dalla località dove viene installato. Sofisport studia prima il terreno, facendo particolare attenzione ai fattori climatici (temperatura, luce, piovosità, umidità del suolo) e a quelli geografici (latitudine, altitudine, ed esposizione solare), poi procede con l'installazione del sistema. Ogni dettaglio è analizzato con cura: dalla qualità dell'acqua di irrigazione, al drenaggio del terreno. Sofisport garantisce la giocabilità in sole 9 settimane dall'inizio dei lavori partendo dal sottofondo o in sole 4 settimane dopo la posa del manto artificiale.
Cesena (FC) - Stadio Orogel Manuzzi
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OMSI conferma il successo negli Emirati Arabi con le sedute made in Italy Dopo il successo ottenuto per il rinnovo dell’Al Nahyan Stadium, OMSI torna negli Emirati Arabi per posare circa 35.000 sedute al Mohammed Bin Zayed, lo Stadio della città di Abu Dhabi di proprietà dell’Al-Jazira Club, interamente rinnovato in occasione del FIFA Club World Cup. Con il patrocinio dell’Abu Dhabi Sport Council, OMSI ha potuto portare il made in Italy anche nella casa dell’Al-Jazira, sostituendo le sedute in tutti i settori dell’impianto. Nei settori General Public sono state posate le monoscocche di ultima generazione Mod. M2020, una seduta monoblocco in polipropilene dal design italiano, con schienale alto, caratterizzata da linee armoniose e da una moderna ergonomia. Presenta una solida base con nervature di rinforzo trasversali / longitudinali che permettono al fruitore di godersi l’evento sportivo nella massima comodità, senza rinunciare a qualità e robustezza. Nei settori Hospitality sono state scelte le ribaltabili Mod. M2013, dal design moderno e pulito, composto da una struttura portante in poliammide con sedile e schienale in polipropilene. La caratteristica principale di questa seduta è la ridotta dimensione in posizione di riposo, con solo 150 mm di ingombro. Nei settori VIP e nelle panchine calciatori non potevano mancare le poltrone extralusso Leonardo firmate Pininfarina, nelle due versioni Gold e Silver. Leonardo è una poltrona dal design unico, nata dalla collaborazione tra Pininfarina e OMSI, caratterizzata da linee moderne ed eleganti, curve accoglienti ed armoniose, il connubio perfetto tra comfort e lusso e il massimo livello di qualità e robustezza. L’allestimento dello Stadio è stato completato da OMSI con il rinnovo di tutta l’area stampa e commentatori sportivi.
Leonardo Gold
Mod. M2020
Leonardo Silver
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I lavori di Tipiesse per l’impiantistica sportiva Tipiesse nasce nel 1980 diventando rapidamente un punto di riferimento nazionale nel campo delle resine per le pavimentazioni sportive, ricreative e per il tempo libero. Ma nel corso degli anni l’azienda di Villa d’Adda (Bergamo) ha affinato le proprie competenze nella realizzazione di impianti sportivi “chiavi in mano”, e in particolare si è attivata sul mercato del leasing pubblico proponendosi con la formula del Partenariato Pubblico Privato (PPP), che consente a Comuni e Province di realizzare interventi importanti senza gravare sul bilancio pubblico.
I lavori in Partenariato Pubblico Privato Attualmente Tipiesse, attraverso il Consorzio Ercole del quale fa parte, ha in cantiere 6 interventi di Partenariato del tipo leasing costruendo, mentre è appena stato concluso con questa formula l’adeguamento del centro sportivo comunale di Ospitaletto, del quale parliamo in questo fascicolo di Tsport da pag. 19. Gli interventi in PPP per i quali è in corso la progettazione definitiva/esecutiva o è già aperto il cantiere riguardano in gran parte centri sportivi comprendenti un impianto natatorio, struttura particolarmente onerosa per i conti pubblici. È in corso di progettazione definitiva, fra gli altri, il centro natatorio di Jesolo (Venezia), che offrirà, oltre alla classica attività di nuoto e addestramento al nuoto, anche la riabilitazione sia in acqua che legata all’attività di fitness e un’ampia area termale per benessere e spa, nonché uno spray park all’esterno per i piccoli. In progetto anche l’impianto natatorio di Cervignano del Friuli (Udine), così come la riconversione dell’ex bocciodromo di Rivoli (Torino) in centro natatorio sportivo. Sono già in corso, invece, i lavori per i centri sportivi polifunzionali (con attività per il nuoto abbinata ad altri sport) di Turbigo (Milano), Cesano Boscone (Milano), Sanremo (Imperia).
Gli altri cantieri Ma l’attività di Tipiesse è in corso con lavori di diversa entità in tutte le regioni italiane.
In questa pagina, da sinistra / on this page, from left: Stadio Città di Meda; San Remo, centro sportivo polifunzionale; Aulla, centro sportivo Salvo d’Acquisto; Brescia, Castello e Museo del Risorgimento.
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Diversi cantieri riguardano la realizzazione o il rifacimento di piste per l’atletica leggera: così ad esempio al centro sportivo “Salvo d’Acquisto” di Aulla (Massa), dove vengono ristrutturate la pista e i campi polivalenti; a Gravedona (Como) presso l’impianto comunale di viale Scuri; allo Stadio Città di Meda (Monza e Brianza); a Settimo Torinese presso il centro sportivo VIII Marzo, a San Martino in Passiria (Bolzano). Altri lavori prevedono il rifacimento di pavimentazioni sportive diverse, fra cui i campi da calcio in erba sintetica, spesso abbinati alla ristrutturazione di tribune o spazi accessori; è il caso del centro sportivo L. Moccia di Afragola (Napoli), o, sempre a Napoli, del centro sportivo San Gennaro dei Poveri alla Sanità. Interventi sui campi in erba sintetica anche a San Giorgio Jonico (Taranto), Palma Campania (Napoli), all’oratorio dell’Immacolata di Bergamo. A questo elenco, comunque incompleto, dei lavori a cui Tipiesse sta offrendo la propria esperienza e competenza nel campo dell’impiantistica sportiva, ricordiamo infine i cantieri di non minore rilevanza come quello per il nuovo Museo del Risorgimento di Brescia, dove sono stati avviati gli interventi sull’involucro edilizio con il rifacimento della copertura e il restauro delle facciate per il recupero e la valorizzazione dei corpi edilizi del Grande e Piccolo Miglio.
Production
Tipiesse's work for sports facilities Tipiesse was established in 1980 and quickly became a national reference point in the field of resins for sports, recreational and leisure time flooring. Over the years, the company from Villa d'Adda (Bergamo) has refined its skills
Nella pagina destra, dall’alto / on the right page, from the top: Napoli, Centro Sportivo San Gennaro dei Poveri; Jesolo, centro natatorio; Cesano Boscone, centro natatorio; Turbigo, centro sportivo polifunzionale.
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in the construction of "turnkey" sports facilities, and in particular it has entered the public leasing market by proposing itself with the Public Private Partnership (PPP) formula, which allows municipalities and provinces to carry out important works without burdening the public budget.
Public Private Partnership works At present Tipiesse, through the Consorzio Ercole of which it is a member, is working on 6 PPP projects of the leasing-construction type, while the adaptation of the municipal sports centre of Ospitaletto, which we discuss in this issue of Tsport from page 19, has just been completed using this formula. The PPP projects for which the final/executive design is underway or the building site has already been opened mainly concern sports centres including a swimming facility, a particularly costly structure for the public accounts. Among others, the final design of the swimming centre in Jesolo (Venice) is underway. In addition to the classic swimming and swimming training activities, it will offer rehabilitation both in water and linked to fitness activities and a large thermal area for wellness and spa, as well as an outdoor spray park for children. The Cervignano del Friuli (Udine) swimming facility is also planned, as is the conversion of the former Rivoli (Turin) bowling alley into a sports swimming centre. On the other hand, work is already underway on the multi-purpose sports centres (with swimming activities combined with other sports) in Turbigo (Milan), Cesano Boscone (Milan) and Sanremo (Imperia).
Scuri; at the Città di Meda Stadium (Monza e Brianza); in Settimo Torinese at the VIII Marzo sports centre, in San Martino in Passiria (Bolzano). Other works include the resurfacing of various sports surfaces, including synthetic grass football pitches, often combined with the renovation of stands or ancillary areas, such as the L. Moccia sports centre in Afragola (Naples), or, again in Naples, the San Gennaro dei Poveri sports centre in the Sanità district. Work on synthetic grass pitches was also carried out in San Giorgio Jonico (Taranto), Palma Campania (Naples) and at the Oratorio dell'Immacolata in Bergamo. In addition to this list, which is in any case incomplete, of the works to which Tipiesse is offering its experience and expertise in the field of sports facilities, we would like to mention the worksites of no less importance, such as the one for the new Museo del Risorgimento in Brescia, where the works on the building shell were started with the renovation of the roof and the restoration of the facades for the recovery and enhancement of the buildings of the Grande and Piccolo Miglio.
The other worksites But Tipiesse's activity is ongoing with works of different sizes in all Italian regions. Several worksites concern the construction or renovation of athletics tracks: for example, at the "Salvo d'Acquisto" sports centre in Aulla (Massa), where the track and the multi-purpose fields are being renovated; in Gravedona (Como) at the municipal facility in viale www.tipiesse.it tipiesse@tipiesse.it
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PRODUZIONE PRODUCTION
Le nuove sedute dello Stadio Druso, un intervento della Milani Valerio Srl Lo Stadio Druso, nel cuore di Bolzano, è caratterizzato dalle due tribune contrapposte: la Zanvettor, con la sua facciata monumentale degli anni ’30 rivolta verso la città, e la Canazza, con la caratteristica copertura ondulata che si staglia sotto il profilo del colle del Virgolo. Lo Stadio è stato oggi riqualificato - a cura dei progettisti gmp, Dejaco+Partner e Bergmeister - con l’eliminazione della pista di atletica intorno al campo di calcio, e con la ristrutturazione delle due tribune, portando la capienza da 3.000 a 5.500 posti. I lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti dalla Mak Costruzioni per le opere edilizie, mentre l’arredo delle tribune è stato affidato alla Milani Valerio Srl, che ha installato due diverse tipologie di sedute prodotte dalla spagnola Daplast, azienda con cui ha instaurato un’ottima collaborazione frutto dell’esperienza e dell’impegno costante in questo settore. Nella tribuna Canazza, già completata nel 2020, sono state installate sia sedute fisse (Modello CR6), che ribaltabili (Modello Avatar Compact Basic); le stesse sedute ribaltabili sono state montate anche sulla tribuna Zanvettor, completata nel 2021, nei diversi colori rappresentativi della squadra locale, con diverse tonalità di rosso e bianco, passando per il grigio e il nero.
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Questa nuova tipologia di seduta, progettata secondo i criteri delle norme UNI EN-13200, e rispondente ai requisiti di impianti sportivi di alto livello con categoria FIFA/UEFA, presenta una linea di design che unisce resistenza, estetica e comfort, ottimizzando lo spazio tra le file dei gradini grazie alle sue ridotte dimensioni da chiusa, di soli 20 cm di profondità. Le sedute sono completamente realizzate in polipropilene copolimero, con protezione anti UV e ignifughe di classe 1IM, e sono state fissate su consolle realizzate in metallo zincato a caldo, mediante supporti in poliammide. Il Modello Avatar è stato altresì utilizzato anche per i settori speciali dei commentatori tecnici e dei giornalisti, completati inoltre dalle postazioni stampa, dotate di diverse tipologie di periferiche elettriche, con tavoli dai piani ribaltabili forniti sempre dalla Milani Valerio Srl, realizzati in acciaio, di colore nero, che conferiscono un tocco di eleganza formale garantendo comunque i minimi ingombri ma il massimo del comfort grazie alla alta qualità dei materiali e alla massima sicurezza in quanto tutte le parti a contatto con l’utilizzatore sono protette da carter in nylon. La Milani Valerio Srl ha installato inoltre anche le poltrone dei giocatori sulle panchine a bordo campo, di colore nero con imbottiture rifinite sia sullo schienale, che sulla seduta.
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The new seating at the Druso Stadium, a work of the Milani Valerio Srl company The Druso Stadium, in the heart of Bolzano, is characterised by two opposing stands: the Zanvettor, with its monumental 1930s façade facing the city, and the Canazza, with its characteristic undulating roof that stands out in the profile of the Virgolo hill. The stadium has now been upgraded - by the architectural firms gmp, Dejaco+Partner and Bergmeister - with the elimination of the athletics track around the football pitch, and the renovation of the two stands, increasing the capacity from 3,000 to 5,500 seats. The renovation work was carried out by Mak Costruzioni for the building works, while the furnishing of the grandstands was entrusted to Milani Valerio Srl, who installed two different types of seats produced by the Spanish company Daplast, a company with which it has established an excellent collaboration as a result of its experience and constant commitment in this sector. In the Canazza stand, completed in 2020, both fixed seats (Model CR6) and folding seats (Model Avatar Compact Basic) have been installed; the same folding seats have also been installed in the Zanvettor stand, completed in 2021, in the different colours representing the local team, with different shades of red and white, passing through grey and black. This new type of seat, designed according to the criteria of the UNI EN-13200 standards, and meeting the requirements of high-level sports facilities with FIFA/UEFA category, presents a design line that combines resistance, aesthetics and comfort, optimising the space between the rows of steps thanks to its reduced dimensions when closed, only 20 cm deep.
The seats are completely made of copolymer polypropylene, with UV protection and class 1IM fireproofing, and have been fixed to consoles made of hotgalvanised metal. The Avatar model has also been used for the special sectors of the technical commentators and journalists, completed by the press stations, equipped with different types of electrical peripherals, with tables with folding tops, also supplied by Milani Valerio Srl, made of black steel, which give a touch of formal elegance while guaranteeing minimum overall dimensions and maximum comfort thanks to the high quality of the materials and maximum safety as all the parts in contact with the user are protected by nylon guards. Milani Valerio Srl also installed the players' armchairs on the benches around the pitch, in black with finished padding on both the back and the seat. www.milanivalerio.com milanivaleriosrl@gmail.com ! Milani Valerio srl - Sedute per Sport e Spettacolo
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NOTIZIE DALLE AZIENDE NEWS FROM COMPANIES
Nuovi canali per cablaggio e drenaggio per lo Stadio Penzo a Venezia
a cura di Hauraton Italia Srl www.hauraton.it
Il campo sportivo La Manferrara a Pomarico (Matera)
a cura di Co.Pro.Im Sport Srl www.coproimsport.com
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In soli cento giorni lo Stadio Penzo, che ospita le gare casalinghe del Venezia passato in serie A per la stagione 2021/2022, è stato interamente rinnovato passando dai 7.500 agli 11.150 posti, cui si aggiunge una lunga lista di interventi che si sono resi necessari per adeguare l’impianto di Sant’Elena ai requisiti richiesti per la massima Serie. Il restyling ha riguardato anche il rifacimento del campo di gioco, dell’impianto di illuminazione e dell’impianto audio con la stesura di oltre 25 km di cavi. Per questo importante lavoro, il progettista, il gestore dell’impianto e l’impresa si sono affidati interamente ad Hauraton grazie alla velocità di consegna e ai prodotti specifici per lo sport e la distribuzione dei cavi. Infatti, sono stati installati oltre 320 metri di canali Service Channel Recyfix PRO, 6 pozzetti di distribuzione e 160 metri di canali Sportfix PRO 100 con griglia GUGI in PAGF per il drenaggio del campo da gioco. In particolare, Service Channel Recyfix PRO 300 Tipo 010 è una canaletta in polipropilene (PP), con telaio integrato, con predisposizione per scarico verticale (DN150/200), classe di carico dalla A 15 alla D 400 secondo la norma EN 1433. La canaletta è dotata di griglia cieca, in ghisa sferoidale, nera, rivestita in KTL, con apertura per passaggio cavi. L’armadietto di distribuzione Sportfix è invece in materiale composito riciclato, con griglia in acciaio zincato.
Tra i boschi a nord del centro abitato di Pomarico, in contrada La Manferrara, da circa due anni è stato completamente riqualificato e messo in sicurezza il campo di calcio comunale. I lavori sono stati voluti dal Comune nell’ambito del programma di potenziamento delle strutture per la cittadinanza, al fine di favorire la pratica sportiva, l’aggregazione e lo svago dei cittadini, e sono stati finanziati con il bando “Sport e Periferie” per un importo complessivo di 670.000 euro. L’obiettivo principale è stato quello di trasformare la preesistente pavimentazione in terre stabilizzate del campo a undici, sostituendola con un manto in erba artificiale di ultima generazione, adeguando nel contempo l’impianto alle norme sulla sicurezza, con la sostituzione delle recinzioni non conformi. La Co.Pro.Im. Sport Srl, in qualità di ditta subappaltatrice, si è occupata della parte relativa al campo di calcio, con la sostituzione della pavimentazione da terra battuta in erba sintetica. Il campo di gioco è stato allungato e allargato per portarlo a una misura regolamentare; è stato quindi realizzato un idoneo sottofondo, e successivamente la posa della pavimentazione in erba sintetica Limonta Duo Shape P+60. L’intervento da parte di Co.Pro.Im Sport ha visto poi la tracciatura del campo e la posa delle regolamentari attrezzature sportive.
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L’illuminazione nell’ammodernamento di un impianto per calcio e atletica
a cura di Luxi Illuminazione Srl www.luxi.lighting
Le nuove evoluzioni dei campi padel
a cura di Officine D’Amico Srl www.www.officinedamico.com
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Ad Azzano San Paolo (BG) si è conclusa a marzo 2022 l’opera di riqualificazione del centro sportivo comunale per volere del Comune con l’installazione delle 4 torri faro per l’illuminazione del campo da calcio a 11 e della nuova pista d’atletica. Per rispondere ai requisiti illuminotecnici da norme CONI, le 4 torri faro sono state equipaggiate con 9 proiettori Luxi della serie Lizard da 900W. I proiettori sono stati installati a gruppi di 3 su tre differenti livelli di altezza (20m, 21m e 22m). Questa particolare scelta di installazione consente di dedicare 7 proiettori per torre faro all’illuminazione del campo da calcio e 2 all’illuminazione della pista d’atletica. L’illuminamento medio risulta così essere ottimizzato a 200 lux sul campo da calcio e a 100 lux sulla pista d’atletica, come da normativa. I proiettori LED Luxi della serie Lizard sono la soluzione più performante per garantire comfort visivo, qualità e uniformità di illuminazione, rispettando i parametri imposti dalle federazioni sportive e dalle riprese televisive. I proiettori sono disponibili in tagli da 200W, 300W, 400W, 600W e 900W, tutti con tecnologia flicker-free, vita operativa di 50.000 ore L90B10, garanzia 5 anni e ottiche asimmetriche per soddisfare qualunque requisito illuminotecnico di un impianto sportivo. Per assicurare un miglior risparmio energetico, i proiettori dedicati all’illuminazione del campo da calcio dell’impianto di Azzano San Paolo sono stati affiancati da un controller wireless RFxLT in grado di gestire fino a 32 driver in modalità broadcast o indirizzata. Con l’ausilio di un’antenna il controller consente ai gestori dell’impianto di regolare gli apparecchi con il telecomando RFxGATE scegliendo tra: accensione/spegnimento, modalità allenamento e modalità partita.
Officine D’Amico progetta e realizza da quasi 60 anni sistemi di recinzione. Negli ultimi 15 anni si è specializzata nel settore sportivo con recinzioni idonee per la messa in sicurezza di impianti sportivi, nel rispetto delle normative vigenti, e di strutture polifunzionali per la pratica dello sport in strutture sostenibili anche dal punto di vista economico. In linea con la politica aziendale che prevedeva l’ampliamento della gamma dei prodotti rivolti al settore sportivo, una particolare attenzione è rivolta, fin dal 2015, come primo produttore italiano alla produzione di campi per la pratica del padel. Nel corso degli anni l’esperienza nel settore ha portato a modificare rivedere e rendere esteticamente più gradevoli e personalizzabili le strutture prodotte. In questo speciale ambito si configurano il Centro Sportivo “Torre Incina” di Polignano a mare dove sono state installate tre bellissime strutture Bi-colore nero e giallo nella nuova versione “Superior” con tutte le pareti vetrate di dimensioni 3x2 m e il quarto campo del centro sportivo “Timo’s Park” di Fasano (BR) nella versione Panoramico Evolution anch’esso bicolore ma giallo e blu, con speciali livree ornamentali sui pali luce e con il tricolore italiano che padroneggia gli ingressi campo. Inoltre nei tre campi di Polignano a Mare è stato installato uno speciale rinforzo alle pareti in vetro vista l’esposizione a forti venti.
NEWS |
NEWS 89
Protezioni antiurto nella riqualificazione di campi da calcio in Trentino a cura di Codex Srl www.codexsrl.com
In rosso e blu il calcetto e il padel dello Sporting Club San Francesco
a cura di PMS Impianti Sportivi Srl www.pmsimpianti.it
90 NEWS | NEWS
In provincia di Trento la Codex ha effettuato la messa in sicurezza delle pareti a bordo campo di due impianti sportivi in erba sintetica, nel quadro della loro riqualificazione. Il primo di questi è il campo da calcio del centro sportivo nella frazione Marco di Rovereto, che negli ultimi anni è stato riqualificato con la realizzazione anche di un pistino di atletica. L’altro intervento è stato effettuato presso il centro sportivo Cotura a San Giovanni di Fassa, dove gioca l’A.S. Fassa Calcio, nel quale è stato realizzato il rifacimento del manto in erba artificiale del campo a 11 e delle tribune. In entrambi i lavori, la Codex ha effettuato la messa in sicurezza con l’installazione di protezioni antiurto in gomma E.V.A., dotate di grande capacità di assorbimento degli urti (testate in base alla UNI EN 913:2019 App.C), resistenti agli agenti atmosferici, alle alte e basse temperature e ai raggi UV. La protezione è assicurata fino a un’altezza di 2,20 m, come previsto dai regolamenti LND, ai fini dell’omologazione del campo. Dove necessario, i pannelli standard (da 100x200 cm) sono stati facilmente sagomati in opera dal team di installatori della Codex. La particolare sezione a onda curva (a differenza delle classiche protezioni lisce / piatte) permette, infatti, di distribuire l’urto, ammortizzandone la potenza, in senso verticale ma anche diagonale. Per il campo di Rovereto sono stati applicati i pannelli di colore blu, mentre a San Giovanni di Fassa sono stati scelti i colori blu, bianco e verde.
Chiaiano è un quartiere di Napoli, comune autonomo fino al 1926, che insieme a Piscinola e Scampia fa parte della VIII municipalità del capoluogo campano. È qui che sorge lo Sporting Club San Francesco, fondato nel 1994 grazie all'impegno ed alla passione per lo Sport della famiglia Avolio, che negli anni ne ha fatto anche strumento di riscatto sociale per tutto il territorio dell'area Nord di Napoli. Dedicato fino a poco tempo fa prevalentemente al calcetto, il centro sportivo è stato recentemente rinnovato, trasformando uno degli spazi destinati al calcetto in due campi da padel di 20x10 m ciascuno, diversificando così l’offerta per gli utenti. I lavori sono stati eseguiti da PMS Impianti Sportivi Srl, che ha installato i due campi da padel con strutture metalliche di Italian Padel e verti stratificati di spessore 6+6 mm. L’intervento di riqualificazione da parte di PMS ha riguardato anche gli altri due campi da calcetto esistenti, sui quali è stato posato un nuovo manto in erba sintetica Mondo del tipo misto fibrillato da 40 mm di ultima generazione, nei colori rosso e blu, disposti a contrasto lungo le segnature dei campi. La stessa tipologia di superficie in erba sintetica è stata impiegata per la pavimentazione dei campi da padel.
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Una nuova copertura per due campi da padel nel lodigiano
a cura di Ecover Srl www.ecoversrl.com
I parapetti in vetro dell’Albinoleffe Stadium a cura di Faraone Srl www.faraone.it
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Si rinnova a Fombio (Lodi) il Country Padel Codogno, un club immerso nella campagna con la possibilità di svolgere diverse attività sportive. L’impianto è stato appena arricchito con la copertura dei due campi da padel, realizzata da Ecover con archi in acciaio da 24 metri di larghezza e 29 di lunghezza. Caratteristica di questa copertura è l’altezza interna largamente superiore agli standard da regolamento, con un massimo di 11 metri e un minimo di 7 e l’arco di testata verticale. La struttura metallica è composta da arcate reticolari portanti, di forma semicircolare, collegate tra di loro mediante distanziali e controventature, fissati al suolo tramite staffe a cerniera idoneamente dimensionate. Le arcate reticolari portanti vengono costruite con profilo tubolare in acciaio zincato a bagno caldo. La struttura è dotata di tende di chiusura perimetrali scorrevoli, con l’apertura dal centro verso le estremità, di altezza di 4,5 m dal piano suolo. Il telone di copertura è in tessuto poliestere, spalmato in PVC su entrambe le facciate, bilaccato, con elevata stabilità ai raggi UV, trattato contro la formazione di funghi e muffe, rinforzato nei punti in cui è prevista una maggiore usura. La doppia membrana consente una ottimale regolazione termica sia d’inverno che d’estate; l’insieme di tutte le caratteristiche permette di avere una struttura “vivibile” in ogni stagione e facilmente trasformabile a seconda delle condizioni meteo giornaliere.
Il completamento dell’Albinoleffe Stadium, a Zanica (Bergamo), nel dicembre scorso, vede realizzarsi il primo Stadio di proprietà per una Società in Serie C. Per la tribuna da 1.791 spettatori, comprensiva di 10 postazioni VIP e 31 postazioni media, è stato scelto il parapetto in vetro Ninfa La Serie 6 di Faraone, una soluzione tecnologica all’avanguardia che garantisce assoluta protezione e massima visibilità dagli spalti. Il pacchetto tecnologico proposto comprende il sistema NINFA e il vetro di sicurezza idoneo: un’accoppiata vincente che fornisce risultati di alto livello nel totale rispetto delle normative. Il sistema NINFA, brevettato e certificato, garantisce resistenze reali da 200 kg/m a 500 kg/m (più ulteriore strong test eseguito a 750 kg/m), in accordo con gli standard normativi attuali. Oltre a soddisfare tutte le performance di resistenza richieste, questo sistema si adatta perfettamente alle differenti destinazioni d’uso e alla tipologia di vetro impiegato. Il vetro strutturale si distingue invece per la tecnica produttiva delle sue lastre, dal momento che i processi di tempra ed indurimento aumentano di 4 volte la sua resistenza, mentre la corretta stratifica assicura l’inserimento del vetro Indurito nel lato esterno e del Temperato nel lato interno. Dopo 50 anni di esperienza, Faraone continua a innovare il mondo delle Architetture Trasparenti anche negli impianti sportivi posizionandosi, non solo come il punto di riferimento attuale per i parapetti in vetro, ma anche come un portavoce delle innovazioni del futuro.
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NEWS 91
Un nuovo centro padel in partenza da Malpensa a cura di Italian Padel Srl www.italianpadel.it
Il nuovo manto del Druso di Bolzano
a cura di Paradello Green Srl www.paradello.it
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Una nuova struttura sportiva, tra le più grandi in Italia destinata interamente al gioco del padel indoor, è stata realizzata a Somma Lombardo (Varese), il “The Juggle Padel”. Il club nasce all’interno di un immobile, prima utilizzato come parcheggio per gli utenti dell’aeroporto della Malpensa, in cui sono stati installati sette nuovi campi, di cui uno didattico, che consente lo svolgimento di lezioni, ma anche di match 1 contro 1. Quest’ultima tipologia di campo è particolarmente efficace per le lezioni, poiché consente al maestro di utilizzare, durante la sessione di training, le due pareti laterali indipendentemente; cosa che non si può fare svolgendo una lezione su un campo standard. I sette campi, realizzati da Italian Padel, hanno tutti il manto testurizzato di ultima generazione che consente un gioco più lento e, nota importantissima, salvaguarda le articolazioni dei giocatori grazie alla leggera ammortizzazione generata dal filato arricciato. I vetri delle pareti di gioco, temperati e stratificati, consentono un ottimo rimbalzo di palla e, in caso di rottura, non provocano infortuni. Il club si sviluppa su una superficie di 3000 metri quadrati e offre, oltre ai sette campi indoor, reception, spogliatoi, bar e lounge, tutto realizzato per rendere l’ambiente unico e confortevole.
Il nuovo terreno di gioco dello Stadio Druso di Bolzano è progettato secondo le norme di riferimento internazionali, ed è ispirato ai migliori stadi europei che ospitano competizioni come Uefa Europa League e Champions League. I lavori di rifacimento sono stati affidati all’azienda Paradello Green Srl, che opera da oltre 25 anni nel settore dei tappeti erbosi e degli impianti sportivi in Italia e all’estero. L'opera ha previsto lo sbancamento del vecchio terreno per uno spessore di circa 50 cm. Il campo è stato infatti ricentrato rispetto alla nuova collocazione delle tribune. Da questo nuovo cassonetto si è costruito un campo all'avanguardia: nuovo impianto di irrigazione a 35 irrigatori con gestione da remoto; nuovo impianto di drenaggio; nuovo impianto di riscaldamento alimentato dal teleriscaldamento con sensori per regolazione automatica della temperatura; costruzione di una stratigrafia di spessore pari a 46 cm con utilizzo di materiali specifici ricercati in apposite cave; fornitura ed installazione di nuove zolle di tappeto erboso in 100% Poa pratensis di ultima generazione coltivato su sabbie silicee, proveniente dal nostro vivaio di produzione; installazione attrezzature sportive. Il tappeto erboso installato dalla Paradello ha un’eccezionale qualità estetica, un verde intenso e brillante e una elevata densità e resilienza grazie a una varietà di ultima generazione. Le caratteristiche tecniche del prodotto 100% naturale, sono conformi agli standard FIFA Quality Pro: rotolamento e rimbalzo del pallone, resistenza alla trazione, assorbimento dello shock e infiltrazione superficiale.
TSPORT 344
Adeguamento alle norme LND e CONIFIGC del Campo Sportivo di Pisciotta (Salerno) a cura di Sofor Costruzioni di Sefano Soffientini www.soforimpiantisportivi.it
Il campo sportivo “Momi Giovine” della frazione Caprioli nel Comune di Pisciotta è utilizzato dalla squadra di calcio dell’Atletico Pisciotta, militante in prima categoria, con altre due squadre di seconda e terza categoria. Dopo le migliorie apportate ultimamente agli spogliatoi e agli spalti, l’impianto sportivo presentava grossi problemi sulla superficie di gioco, in terra battuta, con numerosi avvallamenti che ne pregiudicavano il regolare utilizzo. L’Amministrazione Comunale, grazie a un mutuo a tasso zero contratto con il Credito Sportivo, ha quindi avviato la ristrutturazione e l’adeguamento del campo alle norme CONI-FIGC con la posa di un manto in erba sintetica. La fornitura e posa del nuovo manto è stata effettuata in subappalto dalla Sofor Costruzioni. Il lavoro è stato effettuato in conformità al regolamento Standard della LND per i campi in erba sintetica, con drenaggio verticale, manto da 50 mm con intaso prestazionale in gomma, e con l’aggiunta di erba sintetica per extra out oltre le canalette perimetrali. Il campo di gioco è di dimensioni idonee per l’utilizzo fino alla categoria Eccellenza. I lavori sono stati eseguiti tra l’ottobre e il novembre dello scorso anno; il nuovo manto entra così a completare l’eccezionale panorama che si gode dalle frazioni a monte.
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NEWS 93
NOTIZIE DAL MONDO NEWS FROM THE WORLD
Aperto in Qatar il primo parco “condizionato”, Al Gharrafa Park
Si aggiunge alla lista dei parchi del Qatar il nuovo Al Gharrafa Park, sviluppato su un’area di circa 50 mila metri quadrati, con una particolarità che ne segna il valore distintivo. Si tratta dei percorsi pedonali coperti da tunnel condizionati, in grado di fornire al tempo stesso riparo dal sole e una temperatura più fresca. In questi tunnel che coprono alcuni tratti delle piste pedonali e per la corsa viene garantita una temperatura tra i 26 e i 28 gradi: una scelta che mira a rendere i parchi praticabili anche durante i caldi mesi estivi. I tunnel sono realizzati con un design identificativo, ispirato alle strutture islamiche in stile Mashrabiya.
Il verde sostenibile Questa innovativa area verde, la prima nel suo genere, è a disposizione degli abitanti di Al-Gharrafa e di quelli delle aree circostanti. Il parco di Al Gharrafa rappresenta un’area ricreativa verde per tutte le età: ampio circa 50 mila metri quadrati, offre 657 metri di piste pedonali condizionate, una pista ciclabile blu di circa 600 metri, aree fitness e i parchi gioco per bambini, a piena accessibilità. Non mancano panchine, aree verdi per il relax, ristorazione e servizi. Le aree gioco per bambini sono due, in due diverse aree del parco stesso; divise per gruppi di età, fino ai 12 anni, sono completamente accessibili. Due anche le aree fitness dove ci si può allenare con attrezzi di tipo calisthenics. L’area verde comprende circa 340 alberi che consentono non solo di ombreggiare il parco ma contribuiscono a gestire vento e sabbia e aiutano a ridurre il calore dell’area urbana e l’inquinamento acustico e atmosferico complessivo. L’innovativo sistema di raffreddamento e condizionamento del parco Al Gharrafa riduce i costi operativi di oltre il 50%. I pannelli solari installati sopra i tunnel condizionati generano elettricità per far funzionare i condizionatori d’aria fino a una temperatura di 37 gradi, senza dover usare i condizionatori convenzionali, permettendo un risparmio del 60% di energia elettrica. Anche gli elementi ambientali giocano un ruolo importante: rampicanti e alberi che circondano i tunnel contribuiscono a trattenere l’aria fredda intorno alle piste riducendo la temperatura senza interventi meccanici. Le stesse pavimentazioni delle piste sono realizzate in colori che aiutano a ridurre l’assorbimento di calore. Il lavoro del parco Al Gharrafa è di competenza del Comitato di Supervisione per il miglioramento di strade e luoghi pubblici in Qatar, che collabora con diversi ministeri ed entità statali come il Ministro dei Trasporti e quello dello Sport con lo scopo di migliorare la sostenibilità, minimizzare l’inquinamento e i consumi energetici.
A Kunshan sta nascendo lo stadio per la Coppa d’Asia 2023
Foto: https://www.ashghal.gov.qa/en
Proseguono i lavori di realizzazione del nuovo stadio di Kunshan, vicino a Shangai: progettato dallo studio GMP Architekten, che hanno vinto un concorso di progettazione nel 2020, sarà utilizzato per la Coppa d’Asia 2023. La costruzione dell’arena sportiva è iniziata nel 2021: la forma è già definita e visibile, la struttura è già stata eretta e completata con la costruzione in acciaio del tetto. A seguire saranno installate le membrane translucide sulla facciata e sul tetto stesso, a chiudere la struttura massiccia della tribuna, guidando la luce verso l’interno. Il cronoprogramma del progetto stabilisce che lo stadio sarà completato a fine 2022, in tempo per la competizione Cina 2023, 18esima edizione del torneo di calcio continentale per squadre nazionali, la cui fase finale si svolgerà in Cina nei mesi di giugno e luglio 2023.
Il progetto Di forma ovale lo stadio potrà ospitare al massimo 45 mila spettatori. Il caratteristico design della facciata risulterà da una costruzione a ventaglio, con doppi telai in cemento e travi a sbalzo sporgenti nella zona del tetto. Un sistema di percorsi a raggiera condurrà dall’arena alle zone sportive, di ricreazione e ristorazione. I livelli superiori e inferiori dello stadio di Kunshan saranno accessibili attraverso un sistema di ponti che permetteranno agli spettatori di raggiungere l’esterno attraverso il percorso più breve possibile in caso di evacuazione. Un corso d’acqua naturale è stato mantenuto sul sito e gioca un ruolo di collegamento tra il parco paesaggistico e lo stadio; ad esso si aggiunge un corso d’acqua artificiale, che circonderà lo stadio stesso.
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TSPORT 344
Universiadi 2025, svelato il logo
Nel logo delle Universiadi 2025 emerge la figura stilizzata della Mole Antonelliana, con i colori della Federazione Italiana sport invernali e la sagoma di uno sci a formare una grande “U”: l’immagine ufficiale dei FISU World University Games Winter è stata ideata da Matteo Belletti, studente dell’Università di Torino. È il “via” ufficiale all’avventura torinese delle prossime Universiadi, come ha affermato l’assessore regionale allo sport Fabrizio Ricca: “Con questo logo, che rappresenta tutta la bellezza di Torino e del Piemonte, schiacciamo il pulsante start per questa avventura importantissima che ci dà l'opportunità di guardare al futuro e immaginare una Torino sempre più città universitaria, non solo per l'eccellenza didattica. (…) Essere quest'anno Regione europea dello Sport accende la miccia per le Universiadi”. Giunte alla loro XXIII edizione, le Universiadi invernali 2025 sono state assegnate alla città di Torino dalla FISU nel maggio 2021 e si terranno dal 13 al 23 gennaio 2025. È la settima volta che tale evento si svolge in Italia e la seconda volta che viene ospitato dalla città di Torino (la prima volta si sono svolte a Torino le Universiadi 2007). In altre due occasioni Torino ha ospitato le Universiadi estive. Insieme alla città di Torino, nelle Universiadi 2025 sono coinvolte anche le città di Bardonecchia, Pragelato, Torre Pellice e Pinerolo. Con l’avvio ufficiale dato dall’ufficializzazione del logo, si è aperta la “Road to 2025” che vedrà l’organizzazione di diversi eventi, tra i quali il campionato universitario di Golf nel Royal Park I Roveri di Fiano, in provincia di Torino, nel mese di luglio 2022. Oggi Giochi Mondiali Universitari, le Universiadi sono una manifestazione sportiva multidisciplinare a cadenza biennale, cui partecipano atleti universitari da ogni parte del mondo, tar i 17 e i 25 anni e iscritti a un corso di laurea o diploma universitario. Organizzate dalla FISU - International University Sports Federation - si tengono in estate e in inverno. Nell’estate del 2022, tra il 26 giugno e il 7 luglio, si terranno le Universiadi estive di Chengdu, in Cina, rinviate dal 2021.
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Firenze, stadio Franchi: Arup è il vincitore
È stato presentato il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione dello stadio Franchi di Firenze, firmato Arup in collaborazione con lo studio MC A, Mario Cucinella Architects e la consulenza di Cupelloni Architettura. Il progetto riguarda il restyling dello stadio Franchi e il masterplan dell’area di Campo di Marte. “L’area di Campo di Marte con il suo stadio incarna l’esaltante stagione di trasformazione che sta vivendo la città”, ha affermato il sindaco Nardella, “che guarda al futuro con fiducia anche in un momento difficile come quello che stiamo attraversando”. La città è in trasformazione “e ha completato un concorso internazionale complesso, con una giuria che ha tenuto insieme diversi elementi: estetico, funzionale, di innovazione e sostenibilità, di inserimento urbanistico e paesaggistico”. Il progetto dello stadio Franchi di Firenze e di Campo di Marte comporta un investimento di circa 450 milioni di euro, che sarà finanziato con i soldi del Recovery Fund. “Come città metropolitana”, continua il sindaco, “stiamo formalizzando, nell’ambito del fondo del ministero dell’Interno per i piani integrati metropolitani, la candidatura della riqualificazione e rigenerazione dello stadio e dell’area di Campo di Marte come progetto da finanziare per un valore di 55 milioni di euro, che potrebbero sommarsi ai 95 milioni già riconosciuti dal ministero dei Beni Culturali, per un totale di 150 milioni di euro”. Il livello degli studi è altissimo, non solo degli 8 studi finalisti ma dei 23 arrivati in finale: questo dimostra l’importanza del progetto, una vera e propria sfida, da un lato per conservare l’opera di Nervi e la storia sportiva della Fiorentina, dall’altro per realizzare una struttura moderna. “Il progetto per la trasformazione dello Stadio Franchi rappresenta una straordinaria opportunità, un modello di recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico italiano”, ha ribadito il capo progettista David Hirsch di Arup. Così ha commentato Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di Mario Cucinella Architects: “L’opera di Nervi ha ispirato architetti e ingegneri nel mondo e sono orgoglioso di essere stato tra i primi a difendere questo capolavoro e partecipare al progetto che lo riporterà nel presente con l’attenzione che merita”. Una nuova copertura degli spalti definisce il nuovo aspetto dello stadio Franchi di Firenze e il suo inserimento urbano e paesaggistico: una sottile lama metallica sarà posizionata sopra le tribune storiche dell’impianto sportivo. La sua forma e il profilo sono stati pensati per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline, celebrando l’orizzontalità del progetto di Nervi. Gli spazi compresi tra le nuove gradinate e le curve rappresentano il punto di incontro tra la città e lo stadio, interconnessione e scambio tra pubblico, tifosi e cittadinanza: lo stadio storico e lo stadio contemporaneo coesistono. Due nuove gradonate si aprono tra il campo e le tribune storiche, progettate da Nervi, che vengono conservate e riutilizzate mantenendo l’aspetto originario. La forma delle nuove tribune è stata progettata per migliorare visibilità, accessibilità, capienza e diversificazione dell’offerta. La strategia di sostenibilità dell’intervento si basa sul raggiungimento del Net Zero Carbon grazie a un sistema che promuove il recupero e la condivisione di energia: sulla copertura i pannelli fotovoltaici serviranno lo stadio e gli edifici del masterplan, permettendo inoltre la raccolta di acqua piovana per usi non potabili. La riqualificazione dello stadio Franchi di Firenze è integrata nel masterplan del Campo di Marte: il progetto di questo masterplan nasce dalla volontà di creare uno spazio pubblico per la comunità, attrattivo non solamente in occasione delle partite di calcio. Nel progetto sarà estesa la zona verde, antistante lo stadio, creando un parco che dialoga con il quartiere; nascerà un polo ricettivo e un polo commerciale, quest'ultimi entrambi di 5000 mq. Si integreranno spazi per lo sport come lo stadio e il palazzetto, una pista da skateboard, palestre, campi di calcio, rugby e baseball con aree informali a uso ricreativo, aree per eventi outdoor. Si prevede l'inizio dei lavori nell'autunno del 2023 e la fine entro il 2026.
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Nuovo campo sportivo a VillingenSchwenningen
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Sono stati necessari 20 anni per rinnovare il campo sportivo del Gymnasium am Hoptbühl di Villingen-Schwenningen, Germania, che nel 2019 era stato chiuso per motivi di sicurezza, cancellando gli appuntamenti sportivi scolastici. Proprio nel 2019 il Comune di Villingen-Schwenningen aveva deciso per il rifacimento degli impianti outdoor della scuola, e dall’autunno 2021, dopo 15 mesi di lavori, gli studenti hanno potuto usufruire nuovamente delle strutture sportive. In particolare si tratta di una pista a quattro corsie con tre strutture per il salto in lungo e due per il salto in alto, pedana per il lancio, campo da gioco e campo da beachvolley, una parete di arrampicata e un parco di fitness calistenico outdoor. Il campo sportivo è adiacente al palazzetto scolastico, che permette di praticare hockey, badminton, ginnastica, basket e pallavolo. Su progetto di Martin B. Kuberczyk del comune di Villingen-Schwenningen il nuovo campo sportivo è stato realizzato da Erhard Gfrörer & Sohn Schotterwerk della vicina Empfingen. Per il campo di calcio è stata utilizzata l’erba LigaTurf Cross, con la quale Polytan è riuscita a combinare sistemi di erba artificiale con filamenti testurizzati; i primi sono noti per la loro elevata economicità, robustezza e facilità di manutenzione, mentre i secondi sono ottimi per favorire il comportamento della palla che replica quello su erba naturale. Per la pista di atletica è stato utilizzato il manto blu Rekortan M di Polytan, superficie sportiva professionale per stadi di atletica, impianti sportivi scolastici e piste da competizione. La superficie impermeabile all'acqua è caratterizzata da un'eccellente accelerazione e da un'elevata elasticità del battistrada. Nella palestra di fitness calisthenics è stata posata la pavimentazione blu antitrauma PolyPlay FS, impermeabile a fortemente ammortizzante. Gli studenti dell’istituto scolastico utilizzano il nuovo impianto sportivo dall’inizio dell'anno scolastico 2021/22, insieme agli studenti delle vicine scuole Christy Brown e Albert Schweitzer che possono praticare atletica, calcio e volley, oltre che arrampicata. Il campo, dotato di sistema di illuminazione, è inoltre utilizzato da club e associazioni locali nelle ore serali.
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Venezia Calcio: un progetto per il centro sportivo Taliercio
Sono pronti 7 milioni di euro per potenziare e ammodernare il centro sportivo Taliercio del Venezia Calcio, sulla base di un progetto presentato in conferenza stampa dal Comune di Venezia con l’assessore allo sport e vicesindaco Andrea Tomaello e il dirigente di settore Marco Mastroianni. I 7 milioni di euro si aggiungono ai 2,5 milioni già spesi per la struttura sportiva. L’obiettivo, come ha spiegato il vicepresidente della società Venezia Calcio, Andrea Cardinaletti, è far diventare il centro sportivo una “casa” moderna e funzionale non solo per il Venezia Calcio e il suo team di tecnici, dirigenti, addetti e giocatori, ma anche per tutti coloro che ne seguono le vicende sportive, tra tifosi e stampa. “È un progetto importante che non solo testimonia di quanto il presidente Niederauer creda nella nostra città, ma che pone la società tra quelle che in Italia hanno dei centri sportivi più all'avanguardia e funzionali”, ha commentato il vicesindaco Tomaello. “La riqualificazione del Centro Sportivo Taliercio è importantissima per la realtà sportiva della città, perché compiuta nel rispetto della storia che lo ha segnato. Il nostro ringraziamento va allo staff del Venezia e al Presidente Duncan Niederauer, che ha deciso di scommettere su questa città e sullo sport in un periodo così difficile”. Dall’altra parte, Cardinaletti ha affermato che l’investimento viene reso possibile anche grazie alla “collaborazione dell'Amministrazione comunale, che ci ha concesso l'area del Taliercio per ben quarant'anni, fatto davvero unico in Italia”. Il progetto “è ispirato all’architettura tipica veneziana, reinterpretata in chiave moderna e funzionale alle nostre esigenze operative, in continua evoluzione”: così ha continuato Cardinaletti. “Un modo per rendere omaggio alla città che amiamo e che abbiamo l’onore di rappresentare”. L’attuale area si compone di 6 campi in erba naturale, uno in sintetico e una “gabbia” tecnica. “Il potenziamento delle aree di allenamento e di quelle dedicate al settore giovanile è in linea con il progetto a lungo termine del Venezia FC, che comprende l’espansione degli spazi dedicati all’area amministrativa e operativa, contenuti nell’Headquarter del Club”. È già partita la realizzazione dell’Head Quarter, che accoglierà spogliatoi, palestra, infermiera, uno studio di fisioterapia, luoghi di aggregazione per giocatori e i loro famigliari, oltre agli uffici amministrativi. Si prevede che il pianterreno sia pronto per l’inizio della stagione 2022/23, mentre gli uffici potranno essere pronti entro gennaio del 2023. Del progetto di ammodernamento del centro sportivo Taliercio del Venezia Calcio ha parlato anche Andrea Borin, architetto
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di AI Progetti. L’edificio principale, che sarà il cuore pulsante di tutto l’impianto, è realizzato su due piani. Al piano terra troveranno collocazione le aree destinate all’attività tecnico-sportiva quali infermeria, spogliatoi di Prima Squadra e Primavera, nonché una palestra attrezzata. Il piano superiore invece sarà principalmente deputato ad ospitare l’area direzionale, gestionale ed amministrativa del club, con uffici e aree polifunzionali. Al primo piano un loggiato che costeggia tutto il perimetro della struttura si affaccia direttamente sui campi di calcio. Il progetto si completerà poi con l’acquisizione di un nuovo terreno, adibito anch’esso ad area spogliatoi, palestre e spazi di deposito degli equipaggiamenti. I lavori si svolgeranno senza interferire con la normale attività sportiva dei circa 300 atleti impegnati quotidianamente, tra Prima Squadra, Primavera, squadra femminile, giovanili. A lavori conclusi i giocatori potranno disporre di 6 campi di calcio, 10 spogliatoi con aree tecniche e tre palestre.
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Santa Giulia, si delinea l’Arena per Milano Cortina 2026
Lo studio Chipperfield ha presentato i primi rendering di quello che sarà l’impianto di punta delle olimpiadi invernali, e in seguito un polo di attrazione urbano per il quartiere periferico milanese ancora tutto da sviluppare. Quelli che sono attesi come “grandi progetti” vengono sempre alla luce con i primi rendering, un po’ stucchevoli e sempre uguali a sé stessi, e spesso non corrispondenti al risultato finale una volta costruiti (se arrivano ad esserlo: inutile citare esempi in merito). Al momento, però, diamo fiducia a quello che dovrebbe essere il progetto più rilevante del piano d’azione per MilanoCortina 2026, e che avrebbe anche il pregio di dare una svolta allo sviluppo di Santa Giulia, un quartiere milanese di nuova formazione (disegnato su masterplan nientemeno che di Norman Foster) ma che ancora stenta – per mille motivi (primo fra tutti la bonifica dei terreni ex Montedison su cui sorge) - a decollare.
L’Arena di Santa Giulia Per oggi, accontentiamoci di prendere atto della presentazione che, il 10 marzo scorso, è stata fatta da Cts Eventim (il realizzatore e futuro gestore) insieme con l’archistar inglese David Chipeprfield incaricata del progetto. Un’arena ellittica a tre anelli, con un interno modulabile per eventi di ogni tipo, capienza 16.000 posti, pensando all’uso futuro dopo che per le Olimpiadi sarà la sede dell’hockey su ghiaccio. Prevedibili tutte le informazioni sulla sostenibilità energetica e la decarbonizzazione sia in fase di costruzione che di successiva gestione. Altri dettagli sono, per ora, di poco conto: come l’illuminazione a LED lungo le fasce esterne che renderanno iconica e riconoscibile la sagoma dell’Arena nella notte, la piazza esterna per eventi open air, ecc. Pendono, come è noto, dei ricorsi sull’assegnazione dell’impianto a Eventim, ma le parti interessate - a cominciare da sindaco Sala - si dicono fiduciose nel rispetto delle tempistiche: inizio lavori per il 2023 e conclusione almeno sei mesi prima della data olimpica. (BG)
Come sarà il nuovo centro sportivo dei Seattle Sounders
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I Seattle Sounders FC, squadra della Major League Soccer americana, hanno recentemente annunciato il progetto su base decennale per costruire il nuovo centro d’allenamento e quartier generale del club in un’area a sud-ovest della cittadina di Renton, storicamente legata all’ippodromo di Longacres e successivamente alle fabbriche della sede centrale della Boeing. Il progetto dovrebbe costare intorno a 1 miliardo di dollari e sarà realizzato su più fasi, con l’obiettivo di aprire gli spazi sportivi per il club già nel 2024 (in occasione del 50esimo anniversario della franchigia) ed essere uno dei centri sportivi considerati per l’organizzazione logistica dei Mondiali 2026, co-ospitati da USA, Canada e Messico. Il futuro Sounders FC Center sorgerà sull’area dell’ex storico ippodromo di Longacres, nella parte sud-ovest di Renton, a sud della città di Seattle. Un progetto che coinvolgerà spazi per 5mila metri quadrati dove includere 4 campi da calcio (due in erba naturale e due in erba artificiale), un edificio principale con gli uffici del club, gli spazi per i giocatori, una club house e una palestra e varie aree hospitality per il pubblico. (a cura di Archistadia)
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REGIONI PROVINCE COMUNI FROM THE MUNICIPALITIES a cura di Sabina Orrico
Firenze Prima pietra per il palazzetto di via Geminiani Via libera al palazzetto che nascerà a Firenze in via Geminiani, nel quartiere di Novoli, con 400 posti a sedere: è stato approvato infatti il progetto presentato dall’assessore Guccione, che costerà circa 3 milioni e 600 mila euro. Il palazzetto si trova nell’area di via Geminiani, dove sono già presenti due campi sportivi all’aperto. Si tratta di una palestra polivalente, che sarà realizzata secondo i principi della bioedilizia e ad alta efficienza
energetica; disporrà di un campo da gioco ad altezza di 11 metri e zona spogliatoi e bar. “Sarà una struttura di grande pregio, bella e confortevole”, ha sottolineato l'assessore Guccione, “che garantirà anche un miglioramento del tessuto urbanistico e sociale. Anche questo è un segnale di come l’amministrazione stia lavorando su tutto il territorio cittadino per riqualificare e valorizzare ogni quartiere di Firenze. Il nuovo palazzetto permetterà di favorire l'ag-
5 Cristiano Balli. “Questo intervento, insieme a quelli sulla piscina Paganelli e la copertura del PalaValenti, confermano la grande attenzione dell'amministrazione allo sport nel nostro quartiere”. La Direzione Servizi Tecnici del comune di Firenze ha puntato in maniera specifica all’impiego di materiali che rispondano ai criteri di bioedilizia. Il risparmio energetico sarà garantito da impianti fotovoltaici, pannelli termici, illuminazione a led, caldaie a condensazione e apparecchiature per il trattamento dell’aria con recupero a basso impatto ambientale. Al palazzetto si accederà da piazza Marco da Gagliano; gli atleti entreranno lateralmente. Grazie a percorsi dedicati, potranno raggiungere gli spogliatoi sia del piano terreno che del primo piano, per poi accedere all’area di gioco. La zona dedicata agli atleti e allo staff si sviluppa su due piani, collegati tra loro da scale e ascensore. Al piano terra si troveranno due spogliatoi e l’infermeria; al primo piano altri due spogliatoi per atleti, dure per arbitri, uno per gli addetti e antidoping. Il piano di gioco in parquet si sviluppa su due livelli, su una superficie di quasi 900 metri quadrati: ci sarà un campo di calcetto, pallacanestro e pallavolo. Altri due campi da pallavolo saranno sistemati trasversalmente a quello principale per poter svolgere due allenamenti in contemporanea, grazie a un divisorio amovibile. Alle due tribune, che ospiteranno 400 spettatori di cui 7 disabili, gli spettatori accederanno dall’ingresso sulla facciata principale o dall’area ristoro.
Firenze Apre Palazzo Wanny gregazione giovanile e sviluppare l’attività sportiva a tutti i livelli, le società di base meritano luoghi ed adeguati per far crescere i nostri ragazzi: investire sullo sport significa investire sulle generazioni di domani”. "È un intervento molto atteso dal quartiere e dalle società sportive”, ha dichiarato il presidente del Quartiere
Si sono disputate le prime competizioni di volley al nuovo Palazzo Wanny a Firenze, polifunzionale di San Bartolo di Cintoia che comprende un palasport e una palestra sussidiaria, inaugurata - quest’ultima - già a settembre 2021 e destinata agli allenamenti del Bisonte Volley.
Si tratta di un palazzetto all’avanguardia in grado di ospitare pratica sportiva sia libera sia organizzata: si compone di un palasport da 5000 posti a sedere e di un corpo sussidiario adiacente, dove si trova la palestra per allenamenti. Realizzato con la formula del project financing, l’intervento ha coinvolto la società Il Bisonte Volley, l’imprenditore Wanny di Filippo, il Credito Sportivo e il Comune di Firenze. Il palazzetto è stato donato alla città di Firenze dal Patron del Bisonte Volley, Wanny di Filippo: “Firenze è una città con tante eccellenze: culturali, sportive, artistiche e molte altre. Mi piace sapere che questa vocazione possa crescere ed essere lasciata in dote ai
extra-sportive. Un secondo impianto sussidiario è adiacente al palasport e comprende una palestra per gli allenamenti di volley, una sala wellness, un centro fisioterapico, gli uffici e una sala convegni da 300 posti. Nella struttura di Palazzo Wanny possono essere ospitati eventi sportivi, concerti, fiere e attività congressuali. L’investimento complessivo per la realizzazione di questo palasport ammonta a circa 10 milioni di euro, di cui 3 sono stati stanziati dal Comune di Firenze.
Bari Allo stadio San Nicola arrivano nuovi seggiolini
più giovani”. Così il Presidente, Elio Sità: “Cinque anni fa, nel 2019, ci siamo impegnati in questo progetto e ora iniziamo finalmente a giocarci. L’idea di vedere un nuovo impianto a Firenze per il volley, ma non solo, è diventata qualcosa di concreto. Tutto questo mi emoziona”. Il sindaco ha commentato in maniera positiva la nuova realizzazione: “Nell’area del palasport, con il ciclodromo e lo stadio di football americano già esistenti e, in futuro, una nuova piscina, sta nascendo un vero e proprio parco sportivo, secondo solo a quello di Campo di Marte”. Il nuovo impianto sportivo di Firenze si compone di un palasport con una capienza di 5000 posti a sedere, dotato di tribune retraibili, che rendono lo spazio flessibile e funzionale a ospitare eventi sportivi internazionali e attività
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Come avevamo anticipato nel numero precedente di Tsport, concluse le gare d’appalto, sono partiti i lavori di ristrutturazione dello stadio San Nicola di Bari che avranno come obiettivo l’omologazione per il campionato di serie B. Il primo step dei lavori - la rimozione dei vecchi seggiolini e la loro sostituzione con nuove sedute - è attualmente in corso. Tale step rientra nei lavori che riguardano la manutenzione delle componenti edilizie dello stadio. La sostituzione di tutti i seggiolini è partita dall’area della Curva Sud.
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Compatibilmente con gli impegni di campionato della squadra cittadina di calcio, si proseguirà con la sostituzione dei seggiolini nell’area della Curva Nord, nella tribuna Ovest inferiore e con la riqualificazione della tribuna stampa. A breve partiranno i lavori relativi alla seconda procedura di gara aggiudicata per i due maxischermi, che saranno rimossi. Una volta terminate le partite della SSC Bari, saranno sostituiti i corpi illuminanti con nuovi proiettori a led, per poi proseguire posizionando i primi teli di copertura nuovi, a partire dalla prossima estate. Come ha spiegato l’assessore allo sport Pietro Petruzzelli, “sono circa 30.000 le sedute da sostituire complessivamente e, a seguire, si interverrà sull’impianto di illuminazione che, grazie alle nuove lampade a led, garantirà una maggiore efficienza luminosa. Questi lavori ci permetteranno di rendere il San Nicola omologabile al campionato di serie B.
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A margine di questi interventi, con il presidente De Laurentis abbiamo valutato la possibilità di recuperare alcuni dei seggiolini smontati e autografati dai calciatori della SSC Bari per venderli attraverso un’asta benefica, il cui ricavato potrebbe essere devoluto in favore della popolazione ucraina assediata dalla guerra”.
Frosinone Inaugurato il free park Nuovi spazi funzionali, fruibili da tutti i cittadini: il free park di recente inaugurato nel comune di Frosinone in via Cesare Terranova, alle spalle dell’ex Henry Hotel, è un’area sportiva, ricreativa e di socializzazione che ospita un campo da basket e giochi per bambini. “Il free park, frutto di un progetto
dall’Amministrazione comunale e reso possibile grazie al lavoro degli uffici dell’urbanistica e dei lavori pubblici, costituisce una ulteriore dimostrazione dell’interazione tra pubblico e privato, portando risultati a beneficio di tutta la collettività”, ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani. Il free park di Frosinone è stato realizzato grazie ai fondi derivanti da oneri di concessione di acluni edifici che l’Amministrazione ha reinvestito a favore del quartiere. L’obiettivo di questa nuova area sportiva è riqualificare il contesto urbano e sociale delle aree oggetto di intervento, mediante “un’attenta pianificazione urbanistica che metta
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al centro una visione uniformante e unitaria del territorio”. La nuova area verde attrezzata è a
disposizione dei cittadini in maniera gratuita, anche nelle ore serali grazie a un sistema di efficientamento energetico che permetterà un’illuminazione sufficiente su tutta l’area e un risparmio economico notevole.
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Il free park di Frosinone si compone di tre aree distinte: una destinata allo sport, basket e altri sport di squadra; un parco giochi per i piccoli; un’area relax per socializzare e rilassarsi all’aperto.
spettatori in tribuna laterale sud, secondo anello e 520 in tribuna laterale nord, secondo anello. La capienza effettiva dovrà derivare dalla verifica dei requisiti di sicurezza. Lo stadio sarà dotato di un sistema di videosorveglianza completo di sala GOS. Il costo complessivo dei lavori sarà di circa 700 mila euro finanziati dalla Regione Basilicata.
Campobasso Lo stadio verso i 14 mila spettatori
Viareggio Nell’ambito del progetto di fattibilità tecnico-economica per l’ampliamento della capienza dello stadio di Campobasso, è stata approvata la determina per l’acquisto dei primi 1600 seggiolini per un importo di spesa di circa 14 mila euro. Ad aggiudicarsi l’appalto di fornitura è stata l’azienda Gioca Giò di Campobasso che fornirà sedute in polipropilene colorato di prima scelta e ignifugo secondo le disposizioni Uefa/Fifa e omologate Fiba, come indicato negli elaborati progettuali
dei lavori di riqualificazione dello stadio Romagnoli. Lo stadio di Campobasso si compone di un campo da gioco in erba naturale, di aree giocatori e società sportiva e aree riservate agli spettatori distribuite su vari settori: curva nord, tribuna Monforte (distinti), curva sud, tribuna, ciascuna composta da area di servizio, e spalti in primo e secondo anello. Con i lavori di ampliamento, gli spettatori saranno così suddivisi: 2306 spettatori in curva nord secondo anello e 1361 in primo anello; 923 spettatori, incluse postazioni stampa, in tribuna coperta secondo anello; 3980 spettatori in tribuna scoperta Monforte, secondo anello e 1568 in primo anello; 655 spettatori in curva sud primo anello (ospiti) e 617 al primo anello (locali); 520
Al via la ristrutturazione dello Stadio dei Pini Inaugurato nella sua attuale configurazione nel 1959, lo Stadio dei Pini di Viareggio sta per essere ristrutturato, con l’obiettivo di renderlo fruibile tutto l’anno e multifunzionale, interessante sotto più punti di vista e da più generazioni. Nato e utilizzato con una prevalente funzione calcistica, ospitando la squadra “primavera” cittadina, dal 2018 lo Stadio dei Pini di Viareggio o, più propriamente, Stadio Torquato Bresciani - è inutilizzato poiché dichiarato inagibile, in attesa della ristrutturazione avviata con la demolizione della tribuna secondaria e un bando dedicato alla ristrutturazione della tribuna principale. La spesa totale della ristrutturazione ammonterà a oltre 7 milioni di euro, dei quali circa la metà sarà coperta dai fondi PNRR. Con l’intervento previsto, la struttura dello stadio diventerà una sorta di cerniera tra il tessuto urbano della città a nord-ovest, il litorale dei cantieri e dei “bagni” di sud-ovest, il parco protetto della pineta di Levante a sud-est e i servizi di connessione alle infrastrutture extraurbane a nord est. Secondo il progetto firmato Progetto CMR con Arch. De Martino e Dontstop architettura, lo stadio sarà semplice ma riconoscibile, avrà un’immagine sostenibile, nel rispetto dell’esistente ma con un occhio verso il nuovo; materiali e colori si fonderanno con il paesaggio e si integreranno con il contesto. Gli elementi a sbalzo
donano dinamismo ed iconicità. Il progetto prevede il rifacimento degli ingressi, mentre il retro delle tribune sarà rivestito e le scale esterne di collegamento demolite e ricostruite. Lo stadio acquisirà un maggior valore estetico e architettonico, mantenendo efficienza e funzionalità. La tribuna creerà al suo interno spazi capaci di ospitare nuove attività e servizi rivolti alla collettività e alle famiglie. Lo stadio nel suo complesso diventerà un polo attrattore urbano, intergenerazionale e interculturale, un incubatore sociale di idee e progetti, fruibile 365 giorni all’anno ed efficiente dal punto di vista energetico e sicuro. Il parco antistante sarà ripensato come spazio pubblico e adatto a eventi e manifestazioni temporanee; gli ingressi al parco saranno posti in sicurezza e forniti di tornelli. La tribuna principale sarà completamente ristrutturata, intervenendo sull’esistente sul fronte architettonico,
ingegneristico e impiantistico. Parte delle strutture saranno demolite e ricollocate in prossimità della nuova tribuna che sarà progettata con particolare attenzione verso sostenibilità ambientale e lungimiranza. Al di sotto della nuova tribuna si prevedono spazi pensati per assol-
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vere a funzioni comuni. Il confine nord dello stadio verrà trattato in modo da permettere al plesso scolastico adiacente un accesso esclusivo per svolgere attività fisica outdoor.
Parma Nuovi passi avanti per lo stadio Tardini Approvazione del pubblico interesse sulla proposta presentata per realizzare il nuovo stadio Tardini di Parma: l’iter della sua realizzazione fa un altro passo in avanti, con grande soddisfazione da parte del club Parma Calcio 1913. Soddisfazione per il provvedimento e gratitudine per tutti gli attori, gli enti e gli uffici coinvolti nel procedimento di valutazione dello studio di fattibilità: il sindaco di Parma Pizzarotti, il vice sindaco Bosi, la Giunta, il Consiglio Comunale e il RUP ing. Gadaleta. Nell’ottobre 2021 era stato redatto il verbale della Conferenza dei Servizi, dove era stato espresso parere favorevole al progetto depositato dalla società per la sua inclusione nel piano triennale delle Opere pubbliche. Ora il progetto è stato considerato di “interesse pubblico” e il passo successivo è il progetto definitivo che avrà l’obiettivo di trasformare uno studio di fattibilità in un’occasione storica e unica per Parma, per i suoi cittadini e per l’ampio territorio di riferimento, oltre che per lo stesso Parma 1913. A seguire, tale progetto andrà nuovamente approvato con la “pubblica utilità” e si procederà poi con la gara di appalto. Come per altri progetti di grande impatto, anche a Parma ci sono settori del pubblico che non condividono
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la scelta di un intervento al centro del tessuto urbano; nello svolgimento dell’iter approvativo e nei relativi tempi di svolgimento si dovrà tener conto anche di queste realtà. Si ipotizza comunque la conclusione dei lavori entro il 2024 e si stanno valutando soluzioni progettuali correlate con una realizzazione “a fasi”, un settore per volta, che permetterebbero al club sportivo di continuare ad allenarsi nello stadio.
Il progetto preliminare è stato pubblicato sul sito del Comune di Parma.
insieme alla collega di giunta Loreta Ruscio. Il progetto del parco prevede l’utilizzo di materiali a basso impatto
co per i piccoli, aree fitness, pump trak per bici e skate-board, percorso giochi inclusivo e anfiteatro”, ha spiegato l’assessore al verde Roberto Verdecchia che ha seguito l’iniziativa
ambientale, il rispetto degli alberi già esistenti e una logica complementare all’altro piano del comune relativo alla “Città dello sport del benessere e del tempo libero”.
Avezzano (Aq) Il progetto del parco periurbano Un altro passo in avanti per il progetto del parco periurbano di Avezzano, in provincia di L’Aquila, che è stato approvato all’esame del Patto Territoriale. Il parco potrà prevedere campi da volley e basket, aree giochi per bambini, percorso per biciclette, aree fitness, percorsi inclusivi, pump track ed aree per attività culturali. Il parco periurbano di Avezzano, composto da una serie di aree destinate a verde pubblico, si trova a nord della città. Tale area non è mai stata oggetto di un progetto di sistemazione generale: “questo è il primo progetto di risistemazione generale,
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con un’area totale di 52 mila metri comprensiva di campo da volley, da basket, aree attrezzate con giochi per i bambini e percorso bici specifi-
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L’intero parco periurbano si trova a ridosso di una zona destinata a edilizia scolastica: la scuola materna è già presente, mentre la scuola elementare è in fase di progettazione. Saranno perciò previste zone dove gli studenti potranno svolgere attività motorie e attività extra didattiche. La proposta del Comune, redatta dall’architetto Massimo de Sanctis, punta a creare spazi benessere, per il gioco e il tempo libero oltre all’assoluta novità del pump track per fare acrobazie su due ruote. Nel parco si trova attualmente il Dino Park, parco giochi tematico per il quale il progetto prevede di realizzare un parco giochi inclusivo complementare che andrebbe ad ampliare l’offerta ludica nella stessa tematica. La rifunzionalizzazione del parco Periurbano consente di prevedere nuove funzioni d’uso: potrà diventare la base per uno sviluppo della zona, anche economico. L’obiettivo potrà essere perseguito attraverso la previsione di elementi che diano soluzione alle diverse esigenze, per esempio: percorsi con punti di sosta, prevalentemente dedicati agli anziani, e utilizzati per passeggiate e jogging; aree attrezzate con giochi per bambini; campi sportivi di base a libero accesso (tipo playground); percorsi fitness attrezzati; zone dedicate ad attività di socializzazione e incontro; aree per attività teatrali all’aperto; aree per gli amici a 4 zampe; previsione anche di spazi, anche chiusi, per attività di educazione ambientale e digitale.
Per l’attività sportiva di base, il parco potrà prevedere un campo di basket, uno da volley e un pump track per bicicletta e skate board, due impianti attualmente assenti sul territorio ma molto richiesti dai ragazzi. Gli interventi della proposta tengono conto anche della sostenibilità ambientale: i campi da gioco saranno realizzati con manti in gomma riciclata e la stessa scuola che potrà nascere sul luogo dovrà avere caratteristiche di alta compatibilità con
pannelli fotovoltaici. Il progetto complessivo costerà poco meno di un milione di euro, finanziati quasi totalmente con bando Patto Territoriale della Marsica vinto dal Comune di Avezzano.
Cavriglia (Ar) Avvio dei lavori al centro sportivo Sono partiti i lavori al centro sportivo polifunzionale di Cavriglia, in provincia
di Arezzo: comprenderà cinque campi da padel, di cui due coperti, uno spazio dedicato all’allenamento outdoor, un anfiteatro con palco per eventi musicali, un bike center e un’area giochi per i più piccoli. Il centro sportivo, che si inserisce nel più ampio Parco dello Sport, progetto promosso dal Gruppo Human Company, costerà circa un milione di euro e sarà realizzato da una società di progetto locale, selezionata dallo stesso Gruppo fiorentino, entro l’estate. “Il Centro Sportivo - ha spiegato il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni - è un altro fondamentale passo verso la nascita del Parco dello Sport e sicuramente porterà a Bellosguardo un numero crescente di appassionati non solo valdarnesi. Il padel è, difatti, una disciplina che sta crescendo in modo esponenziale ed è sempre più praticata a tutte le età. Cavriglia ancora una volta risponde affermativamente alle esigenze del territorio.” Luca Belenghi, Group Chief Executive Officer di Human Company ha commentato: “L’avvio dei lavori segna l’ulteriore conferma della volontà del
Gruppo Human di investire su questo territorio. La relazione con le istituzioni e la comunità locale valdarnese è eccellente e continuerà a rafforzarsi grazie anche alla prossima costituzione di un veicolo sociale a capitale diffuso, con finalità di beneficio pubblico, responsabile e sostenibile, finalizzato alla realizzazione del centro sportivo”. Il polifunzionale di Bellosguardo si inserisce nel più ampio progetto del Parco dello Sport di Cavriglia firmato Human Company, all’interno del quale sono quasi completati i lavori di realizzazione degli anelli ciclopedonali, il percorso fitness e il nuovo campo di golf a nove buche.
Il Parco dello Sport sarà dedicato allo sport professionistico e non, coniugando sport, turismo, benessere e tempo libero: il futuro villaggio sportivo ospiterà anche un palazzetto, una piscina semi olimpionica coperta e scoperta, un parco acquatico, campi da tennis, pallavolo, basket, rugby, calcio, calcetto, atletica, nuovi percorsi benessere, podistici e ciclopedonali. Nel complesso, il Parco dello Sport, dentro il quale si trova il costruendo centro sportivo di Cavriglia, si estenderà su un’area sportiva di oltre 150 ettari. I lavori di queste prime strutture sportive saranno conclusi entro l’estate.
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Cesenatico (Fc) Proseguono i lavori per la realizzazione del ciclodromo A partire da questa primavera sarà pronta la prima parte del ciclodromo di Cesenatico, in provincia di Forlì Cesena, con la pista per ciclismo, podismo, pattinaggio e handbike, oltre alla pista per il pattinaggio artistico. Il progetto comprende anche un blocco spogliatoi e servizi, con magazzino e infermeria, oltre alla finitura dell’area parcheggi, con conclusione prevista a settembre 2022. Al termine dei lavori, il ciclodromo sarà il più grande di tutta la regione Emilia Romagna. "Abbiamo percorso a piedi la pista che ha dimensioni importanti e credo diventerà una ricchezza sportiva non solo per Cesenatico ma per tutto il territorio. Anche la pista per il pattinaggio artistico è a buon punto e in tutta l'area sono evidenti i progressi fatti in questi mesi. Ringrazio tutti i nostri tecnici che stanno lavorando con competenza e passione a questo progetto e la ditta che sta lavorando in maniera intensa e competente nonostante questo periodo di grande difficoltà dovuto alla situazione pandemica e alla difficoltà nel reperimento delle materie prime", ha dichiarato il sindaco Matteo Gozzoli. L’idea della realizzazione di un ciclodromo a Cesenatico nasce da un attento studio del territorio e della popolazione: la pratica sempre più frequente del pattinaggio artistico e su strada che vede coinvolti atleti e famiglie senza strutture adeguate oltre alla grande diffusione di podismo, handbike e discipline che prevedono l’utilizzo della bicicletta. Sul territorio non esistono altre strutture dedicate al ciclismo e riconosciute dal Coni e dalle Federazioni; escludendo il velodromo di Forlì, per il ciclismo su pista, non vi sono aree omologate in grado di ospitare allenamenti e manifestazioni ufficiali. I lavori per la realizzazione del nuovo ciclodromo sono partiti grazie a un finanziamento della Regione Emilia Romagna per 500 mila euro su un totale di 1.380 mila euro; la restante somma è stata raccolta tramite mutuo con il Credito Sportivo, approvato dal Coni, che permetterà di installare l’impianto di illuminazione per la fruizione dell’impianto sportivo anche in notturna. La pista di pattinaggio da 50x25
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ke, pattinaggio su strada, mountain bike e corsa.
Messina Si riqualifica il parco Aldo Moro In presenza del sindaco Cateno De Luca, del vicesindaco Carlotta Previti,
metri e la relativa illuminazione insieme al percorso di mountain bike sarà oggetto di un secondo stralcio di lavori. La pista potrà essere utilizzata per hockey su pista, calcetto, basket, twirling e pallamano; nel periodo invernale si potrà pattinare pattinaggio su ghiaccio e curling. Il nuovo ciclodromo nasce in un’am-
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degli assessori, di Messina Servizi e del gruppo di progettazione è stato presentato il progetto di riqualificazione dell’area verde Aldo Moro, progetto che rientra nel programma di rinaturalizzazione e recupero di parchi e giardini pubblici, ForestaMe. “Un importante passo nella storia del parco”, ha commentato il Sindaco De Luca, “considerato che dal 1949, anno in cui il Comune l’ha concesso all’Istituto nazionale di geofisica e vul-
pia area di proprietà pubblica in prossimità del polo scolastico e del centro sportivo comunale. La pista del ciclodromo si sviluppa su una lunghezza massima di 1571 metri e nel suo perimetro esterno è prevista una pista di mountain bike con differenze di quote e percorso irregolare. Potrà essere utilizzata per ciclismo, handbi-
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canologia, l’ente di ricerca ha utilizzato soltanto gli edifici interni ma non l’area esterna, lasciandola nell’abbandono”. Un accordo del 2017 con Ingv per anni ha impedito ogni programma di investimento. “Oggi il progetto è finanziato nell’ambito del più ampio programma di forestazione denominato ForestaMe per un importo di 2 milioni di euro”, ha concluso il sindaco. La riqualificazione del parco Aldo Moro di Messina prevede ampi spazi con prati all’inglese, una passerella con affaccio sullo Stretto di Messina, un’area giochi e giochi d’ acqua, la valorizzazione dei resti storici vincolati
e un punto ristoro. Il progetto è già nella fase esecutiva e prevede un affidamento in house alla Messina Servizi con inizio lavori a giugno 2022. In dicembre 2021 sono stati affidati gli incarichi a 7 architetti, 3 geometri e 2 agronomi che forniranno il loro contributo professionale nell’ambito delle attività previste nel progetto PON ForestaMe. Si tratta di promuovere interventi utili a incrementare le aree verdi investendo maggiori risorse nella riqualificazione del verde e nel piano di rinnovo arboreo come strumento per contrastare i cambiamenti climatici e rendere più efficaci le azioni di prevenzione e contrasto degli incendi.
completa della struttura sportiva e la gestione da parte dell’Ateneo per oltre 50 anni a partire dal 2025. L'impianto sportivo Saini, tra i più grandi di proprietà del Comune di Milano, fu progettato e costruito dal CONI a partire dal 1971 ed è oggi gestito da Milanosport, che garantisce la presenza all'interno del centro anche di federazioni sportive quali Federazione italiana nuoto (FIN), Federazione italiana atletica leggera (FIDAL), Federazione italiana baseball e softball (FIBS), Federazione italiana arbitri (FIA), oltre a diverse associa-
zioni e società sportive. Il centro sportivo ospita ogni anno diverse competizioni, nazionali e internazionali e registra ogni anno oltre duecentomila presenze tra atleti e sportivi. Nel dettaglio l’accordo siglato tra il Comune di Milano e l’Università Statale prevede: la ristrutturazione completa e l'adeguamento pluriennale del Centro sportivo nell’arco di tre lotti, per un investimento di risorse pubbliche, a carico dell'Ateneo, pari a circa 36 milioni di euro; la gestione per oltre 50 anni gratuita
a carico dell'Università degli Studi di Milano, a partire dal 2025; il rafforzamento della presenza della Scuola di Scienze motorie all'interno del centro; il mantenimento del centro sportivo aperto a tutta la cittadinanza per l'attività sportiva, con strutture rinnovate e potenziate. Il territorio beneficerà dell'aumento di offerta di attività ed eventi sportivi, a carattere nazionale e internazionale e, grazie alla natura pubblica dei due enti coinvolti, sarà garantita la tutela di ogni fascia di utenza per quanto riguarda le tariffe applicabili. Nel nuovo centro sportivo Saini la presenza delle Federazioni sportive o delle discipline sportive associate al CONI sarà regolata tramite specifici accordi, al fine di garantire l'attività di interesse generale. Tsport ha pubblicato la riqualificazione della pista di atletica effettuata nel 2020; il nuovo progetto è affidato allo Studio De Martino.
Monza (Mb) Rinnovati altri due parchi gioco La città di Monza prosegue nel migliorare l’offerta di parchi gioco diffusi in tutti i quartieri, rinnovando le strutture esistenti o creandone di nuove. Fra le ultime inaugurazioni, un intervento nel piccolo parco all’angolo tra via Annoni e via Baracca, vicino al santuario di Santa Maria delle Grazie Vecchie. Qui, con un importo dei lavori di 47.771 euro, è stata effettuata la sistemazione complessiva dell’area giochi centrale su una superficie di 195 mq; sulla
Milano Firmato il protocollo d’intesa per il Centro Saini Il Comune di Milano e l'Università degli studi di Milano hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la valorizzazione, riqualificazione e gestione centro sportivo comunale Saini: l’accordo prevede la ristrutturazione
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pavimentazione antitrauma sono stati installati un’altalena dotata di seggiolone inclusivo, un gioco-molla a forma di elicottero, una giostra, uno spinner e un gioco doppia torre. L’ultimo intervento concluso è nell’area verde di via Boito, al confine con il
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comune di Lissone. Qui sono state sostituite tutte le attrezzature preesistenti, usurate e danneggiate, con nuovi giochi calibrati per età diverse. Sono stati installati una torre gioco con scivoli e arrampicate, due altalene e un cestone adatti ai bambini con più di sei mesi oltre ad un gioco di movimento che simula l'attività dello skate-board per i più grandi. Completata infine la pavimentazione antitrauma colorata, per una superficie complessiva di 185 mq. L’importo dei lavori, comprensivi del riposizionamento di panchine e cestini dei rifiuti, ammonta a circa 82.000 euro.
Pesaro Nuovo playground hi-tech Fra i numerosi playground vivacemente colorati che stanno nascendo negli ultimi anni in molte città, l’ultimo in ordine di tempo - il campo basket di Villa San Martino a Pesaro, intitolato al pesarese Gianluca Mattioli, ex arbi-
tro internazionale di basket scomparso prematuramente nel 2017 - presenta la caratteristica di una innovativa superficie sportiva in gomma riciclata da pneumatici fuori uso. Il playground di Villa San Martino è
uno spazio simbolo della storia cestitica cittadina, ed è stato riqualificato, dopo quasi vent’anni, grazie all’impegno del Comune di Pesaro e Lega Basket, con il supporto di Ecopneus, la società senza scopo di lucro che gestisce in Italia il riciclo dei PFU. Lo studio della miglior soluzione tecnica per il gioco del basket è stato affinato da Ecopneus con la collaborazione di Giacomo “Gek” Galanda, ex capitano della nazionale di basket e
Federbasket, oltre al sindaco Matteo Ricci, all’assessore comunale con delega allo sport Mila Della Dora e ai familiari di Gianluca Mattioli.
Sesto S. Giovanni (Mi) Avvio dei lavori al parco giochi Max Cantore La nuova area del parco giochi Max Cantore di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, sarà del tutto inclusiva e comprenderà nuovi giochi per bambini e pavimentazioni antitrauma e sportive totalmente rinnovate. Con un costo preventivato di 304 mila euro e una durata di 75 giorni, i lavori sono già partiti e permetteranno non solo di rinnovare pavimenti e giochi già esistenti, ma daranno vita a una seconda area giochi senza barriere architettoniche e con nuova pavimentazione.
attualmente consigliere della Federazione Italiana Pallacanestro e dal prof. Mauro Testa, biomeccanico di fama internazionale. Con l’uso di oltre 3.200 kg di gomma riciclata da PFU, è stato quindi realizzato un tappetino prestazionale a nido d’ape, prodotto dall’azienda Progeplast; la posa in opera è stata effettuata da Waterproofing, che ha successivamente applicato le resine superficiali e le linee di gioco. Il disegno è stato realizzato da Manuel Bernardini Designer, vincitore
del bando di concorso lanciato la scorsa estate dal Comune. L’inaugurazione è stata molto partecipata, con la presenza di tutti i vertici di Ecopneus, della Lega basket, di
“La riqualificazione del parco Marx Cantore è un passo importante per la fruizione dell’intero quartiere Cascina Gatti. Per rendere Sesto una città
sempre più fruibile e sicura bisogna seguire con particolare attenzione e cura le nostre aree verdi urbane, e noi come amministrazione ci siamo fin da subito impegnati su questo punto”, ha commentato il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano. Iniziati il giorno 1 febbraio, i lavori del parco Marx Cantore dureranno 75 giorni e si prevede di riaprire il parco in primavera, nel mese di aprile. La superficie dei percorsi sarà rinnovata con graniglia di marmo legato con resine rosso Verona; sarà riqualificato il campo da basket con nuovo tappeto in resina acrilica colorata e tracciamento linee di gioco. Una seconda
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area giochi, inclusiva e senza barriere architettoniche, avrà un pavimento antitrauma colorato. Nella nuova area giochi saranno installati: altalena a due sedili, mollone a sagoma doppia, mollone a sagoma doppia a due posti, struttura inclusiva con scivolo e pannelli per giocare e animale in gomma 3D. Sarà inoltre sistemata l’area cani con una nuova recinzione e l’eliminazione delle barriere architettoniche all’ingresso dell’area. Oltre all’integrazione dell’impianto di smaltimento delle acque di scarico della fontanella esistente, saranno realizzate le opere funzionali a un nuovo impianto di illuminazione pubblica e di videosorveglianza.
Sesto S. Giovanni (Mi) Pronta la piscina De Gregorio È stata inaugurata la piscina De Gregorio di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dopo i lavori iniziati nel 2019 e poi bloccati a inizio 2020
per qualche mese, a causa della situazione pandemica. La nuova piscina rientra all’interno di un piano generale di riqualificazione delle piscine comunali coperte che ha previsto costi per 7 milioni di euro, ripartiti tra Regione Lombardia e il soggetto aggiudicatario della concessione. Chiusa nel 2018 per incuria e scarsa manutenzione, la piscina De Gregorio è stata completamente riqualificata negli spazi interni ed esterni e ora si presenta con un aspetto moderno, luminoso ed efficiente. La prossima piscina che sarà inaugu-
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rata in città sarà il lido estivo Carmen Longo, che sarà pronta in tempo per la stagione balneare estiva.
Venezia Approvati i lavori al palasport Giaquinto La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo, che comprende quello di fattibilità tecnico-economica relativo agli interventi di manuten-
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zione del palasport Gianquinto all’Arsenale. I lavori ammontano a un totale di 244 mila euro, finanziati con i fondi del Com-missario all’Acqua Alta. In particolare saranno coinvolti gli accessi via acqua, alcuni serramenti esterni, tra cui le porte d’esodo lungo il fronte Nord-Est particolarmente esposte agli eventi atmosferici, e il ripristino degli spazi scoperti. Con la delibera di Giunta sarà sistemato il palasport che risale al 1976, costruito al posto dei vecchi forni dell’Arsenale; con la sua capienza di 2500 persone ha ospitato diversi campionati delle serie maggiori di basket, finali europee di pallavolo, campionati mondiali di scherma e molte altre attività sportive. “Un impegno che continua
per ridare decoro e sicurezza alle tante strutture comunali colpite dall’acqua alta”, ha commentato il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Tomaello. “A fianco dell’importante progetto per la realizzazione a Tessera del Bosco dello Sport con la nuova arena e il nuovo stadio, continuiamo a stanziare fondi per fare in modo che tutti i luoghi dedicati allo sport e all’attività fisica siano perfettamente utilizzabili”. Quattro le linee di intervento dei lavori al palazzetto: - Nuovo pontile di approdo, con rifacimento di quello esistente che, a
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causa dell’usura dei pali di sostegno, è crollato richiedendo un intervento urgente per la rimozione delle parti cadute nel rio. - Rifacimento pontile della Cavana del palazzetto - Sistemazione porte esterne che circondano il palasport con manutenzione, raschiatura e pulitura delle superfici e verniciatura. - Sistemazione zona esterna a nordest del palasport: sarà pulita l’area e sarà restaurato il muro di confine. Sarà revisionato l’impianto di illuminazione e di emergenza.
Castelnovo Monti (Re) Un nuovo centro della Federazione Sport Sordi È a Castelnovo Monti, in pieno Appennino reggiano, il nuovo centro sportivo della FSSI Federazione
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Italiana Sport Sordi, che potrà contare su una rete diffusa di impianti indoor e outdoor, tra cui il centro di atletica leggera L. Fornaciari di Castelnovo, polifunzionale in grado di ospitare calcio e rugby, di recente riqualificato nell’ambito del piano regionale per l’impianti-
stica sportiva. Il progetto fa di Castelnovo un “Paese per lo sport” e coinvolge tutto il territo-
rio, a partire dalla Cooperativa sportiva Polisportiva Quadrifoglio, associazione di associazioni che affiancherà la Federazione Italiana Sport Sordi nell’organizzazione e nell’assistenza per le squadre nazionali. Si tratta di un’intesa all’insegna dello sport, inclusivo e per tutti, grazie alla collaborazione con Ausl di Reggio Emilia, che fornirà assistenza sanitaria ad atleti e atlete. L’accordo è stato presentato a Bologna, nella sede della Regione, tra il Presidente, Bonaccini e il presidente della FSSI, Federazione Italiana Sport Sordi, Guido Zanecchia.
Nel progetto del centro FSSI a Castelnovo Monti sono coinvolti anche lo stesso Comune, il Comitato Paralimpico Italiano e l’ASL di Reggio Emilia. Esso rientra tra le iniziative sostenute dalla Regione nell’ambito della Legge regionale sullo sport, la prima di una serie di intese con alcune importanti Federazioni sportive nazionali, che dovranno permettere di riqualificare ulteriormente la promozione della pratica motoria in Emilia Romagna. “Oggi presentiamo un progetto straordinario realizzato insieme alla Regione EmiliaRomagna e agli amici di Castel-novo Monti”, ha dichiarato il presidente di
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FSSI, Guido Zanecchia. “La nostra è una Federazione multidisciplinare, sotto la cui egida vengono svolti più di 40 sport, di cui 26 con attività internazionale. E nel territorio della Pietra di Bismantova abbiamo trovato una serie di impianti e possibilità di crescita che ci fanno ben sperare non solo per il 2022, anno in cui svolgeremo le nostre Summer Deaflympics in Brasile, ma anche in vista delle Summer Deaflympics in Giappone nel 2025”. Nel centro saranno ospitati ritiri e gare delle squadre nazionali, in particolare gli stage delle nazionali di pallavolo, pallacanestro e calcio a 5, amichevoli e camp
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giovanili. Negli impianti sportivi sul territorio potranno praticare pallavolo, atletica leggera, calcio a 11 e a 5, ciclismo, tennis, pallacanestro, nuoto, tennis tavolo, bocce, pesca sportiva, mountain bike nordic, walking e orientamento. Potranno essere compresi anche sport invernali, equitazione, beach volley.
Milano Piscina Cardellino: prorogata la scadenza del bando Il progetto per la completa riqualificazione del centro natatorio di via del Cardellino, al Lorenteggio, approvato un anno fa, è attualmente oggetto del bando comunale per l’attuazione dell’intervento in project financing. Il bando, che avrebbe dovuto concludersi nel mese di marzo, è stato prorogato con la nuova data per la ricezione delle offerte stabilita al 30 maggio. Quella di via del Cardellino è una piscina pubblica dalla classica impostazione costituita da una vasca interna da 25 metri e una esterna da 50 metri, ormai
obsoleta quanto a strutture e impianti. Il progetto mira a trasformare il vecchio centro in una struttura aperta da un lato all’uso ludico da parte dei cittadini, e dall’altra all’attività agonistica per allenamenti e gare anche di livello internazionale. La parte coperta conterrà una vasca nuoto olimpionica, di 50 metri, e una da 25 metri per allenamento e tuffi, con tribune rispettivamente per 891 e 116 posti, oltre a vasche ludico-ricreative per i piccoli.
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All’esterno, sarà realizzato un parco con piscine diversificate e beach volley.
Verona Prossima apertura per il Platys Center Proseguono senza sosta i lavori al Platys Center di Verona: entro fine maggio è prevista la conclusione del parco, della piscina lagunare e dei campi per lo sport all’aperto, che saranno utilizzabili per tutta la stagione estiva. A metà settembre ci sarà l’inaugurazione di lounge bar e pagoda per yoga e pilates. A quattro chilometri da Piazza Bra, il Platys center di Verona, polmone verde ampio 50 mila metri quadrati, sarà collegato al centro con navette elettriche e con una bella pista ciclabile. Un investimento consistente, da 8
milioni di euro, per il primo centro sportivo sostenibile certificato dal Green Business Certification Inc.: a impatto zero, Platys Center di Verona funzionerà tramite pannelli solari e ospiterà vasche per la raccolta della pioggia e colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici. “Sport, rigenerazione urbana e sostenibilità sono il futuro di quest’area”, ha affermato il sindaco Sboarina. “Qui sorgeva già un circolo sportivo ma privato, quindi chiuso alla cittadinanza. Ora, invece, diventerà fruibile a tutti. Stiamo vedendo sorgere il futuro della
città, un’opera frutto della sinergia tra pubblico e privato, che migliorerà la qualità della vita dei veronesi”. “Un investimento importante sia dal punto di vista economico ma anche per la crescita della città”, ha aggiunto Stefano Magrini, socio della Bio Campus Sporting srl, proprietaria dell’area. “Sono previste agevolazioni importanti per i residenti dei quartieri vicini, un’occasione da cogliere per usufruire a tariffe vantaggiose di tutti gli spazi del Platys Center, il primo impianto in Italia certificato per l’eccellenza delle performance sostenibili”.
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Anche l’altro socio della Bio Campus Sporting srl, Filippo Ghezzer, è intervenuto per rimarcare il valore aggiunto di questo progetto sostenibile. “Tutta l’energia sarà prodotta da pannelli fotovoltaici e l’irrigazione avverrà tramite il raccoglimento dell’acqua piovana. Stiamo predisponendo anche delle convenzioni con le scuole affinché i ragazzi visitino i nostri orti botanici e possano così avvicinarsi alla terra e riscoprirne la bellezza”. Il Platys Center occupa l’ex area sportiva dei dipendenti Glaxo, in fondo a via Albere, dove inizia la Spianà. Un grande polmone verde, a 4 chilometri da piazza Bra, su un’area di 50 mila
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ottenute da Roma perché le buone idee vincono”. Lorenzo Bagnacani, Ad di Mantova Ambiente, mandataria dell’opera, si esprime così: “Siamo molto orgogliosi che il servizio verde di Mantova Ambiente, in raggruppamento tempora-
neo con altre imprese, abbia vinto la gara per la progettazione esecutiva di Parco Te. Quasi ottantamila metri quadrati di spazi verdi significano benessere, sostenibilità, contatto con la natura”. La sostenibilità non è unicamente una questione ambientale, con uno spazio urbano che diventa il polmone verde
della città si integrano diverse dimensioni dello sviluppo e si raggiungono importanti Obiettivi di Agenda 2030. “Tra questi: il miglioramento in ottica sostenibile degli spazi vitali, per rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili; la riduzione delle sostanze chimiche rilasciate; l’at-
metri quadri: sarà un impianto sportivo e aggregativo, convenzionato con la Terza e Quarta Circoscrizione, con agevolazioni per tutti i residenti. Previste anche convenzioni con il Comune di Verona per l’utilizzo di alcuni spazi a vantaggio delle associazioni del territorio. Al Platys Center sono previsti 3 campi da calcetto, 4 da beach volley chiusi e con sabbia riscaldata, 4 da padel coperti e climatizzati, un lounge bistrot, parcheggi, una pagoda per yoga e pilates, una piscina lagunare e una più piccola per i bimbi, un teatro arena per gli spettacoli estivi e una grande area verde.
Mantova Partiti i lavori al Parco Te È iniziata la trasformazione del Parco Te di Mantova, polmone verde comunale che sarà trasformato in area moderna sul modello dei grandi parchi europei, adatta alle esigenze di tutti i cittadini e dei turisti, tra sport, verde, relax e giochi. La riqualificazione paesaggistica intende far convivere l’impianto formale storico con le necessità di un parco pubblico contemporaneo capace di recepire i bisogni di un’utenza variegata: bambini, studenti, sportivi, giovani e anziani, conciliando il tutto con le esigenze di un turismo di qualità. Il grande prato centrale potrà essere così utilizzato per eventi culturali, musicali e sportivi mentre i 4 anelli arborei potranno ospitare molteplici attività: didattica open air, cultura, relax, gioco per bambini, sport e fitness. Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, elogia questo progetto che “renderà la nostra città ancora più bella, più vissuta e più verde, e tutto con risorse
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(freddo, caldo e naturale). saranno inoltre dotate di un contalitri ad impulsi che consentirà di monitorare la portata e consentire minori consumi idrici.
Guastalla (Re) Quasi conclusi i lavori al palazzetto dello sport
tuazione di politiche e strategie sostenibili; proteggere e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri”. Le origini del progetto di rinnovamento Il progetto del Parco si iscrive nella politica di recupero e valorizzazione della città di Mantova avviata a partire dal piano di gestione del sito Unesco nel 2006. Il Comune di Mantova nel 2020 con risorse proprie ha affidato la progettazione definitiva del parco Te, che è stata messa a gara, allo studio AG&P di Milano. Dopo il progetto definitivo, è stata indetta una gara pubblica per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere: il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Tea Reteluce, Reggiani, Bottoli Costruzioni, con società mandataria Mantova Ambiente si è aggiudicato la realizzazione, affidando allo studio Land Italia di Milano la progettazione esecutiva del parco. Il costo totale dell’opera, scontato sulla base di gara, è 5,5 milioni di euro, finanziato per 5,2 milioni dal Ministero della Cultura - Piano strategico - Grandi Progetti beni culturali 2020-2021-2022. Da parte del Comune l’impegno previsto è di 300 mila euro per la parte dedicata al recupero e alla riqualificazione degli asfalti, lavori già previsti da tempo nell’ambito del piano asfalti cittadino.
Il progetto Nel grande parco urbano si possono identificare quattro gruppi di anelli dedicati al gioco, al relax, allo sport e alla didattica. Nello specifico, il gruppo nord-est comprende gli anelli di gioco per bambini, rivestiti in gran parte da pavi-
mentazione antitrauma e attrezzati per il gioco (fasce 2-5 anni e 6-10 anni). Del gruppo nord-ovest fanno parte gli anelli del relax e delle attività lente, con tavoli fissi per il gioco e l’incontro conviviale, una grande scacchiera, un’area per il gioco delle bocce, un labirinto esperienziale. Gli anelli dello sport e della cura fanno parte del gruppo sud-est: una grande pedana in legno per la meditazione o lo yoga, una palestra all’aperto, uno campo da basket/calcetto. Infine, nell’area sud-ovest si potrà lasciare spazio a didattica e cultura all’aperto. Tale zona sarà attrezzata con tavoli per la didattica, lo studio, gli eventi culturali. L’area di progetto misura 79.710 mq. Quattro sono i giardini tematici: collocati alle testate esterne degli anelli arborei, hanno un tema diverso. C’è il giardino delle graminacee con 8 varietà di erbe ornamentali, il giardino delle aromatiche, con 12 varietà di piante mediterranee, il giardino delle ortensie, con 8 varietà di ortensie e il giardino delle perenni, con 8 varietà di specie perenni. Con l’obiettivo di diminuire l’inquinamento luminoso, favorire il risparmio energetico e i coni visivi di particolare rilevanza all’interno del parco sono state scelte soluzioni che coniugano la tecnologia all’impatto artistico. Avranno un’illuminazione verticale con proiettori con tre tonalità di bianco
Sono stati investiti circa 3 milioni e 250 mila euro per il nuovo palazzetto dello sport di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, che sarà omologato per pallacanestro, calcetto e pallavolo fino alla serie B maschile e alla serie A2 femminile e sarà pronto a inizio maggio. Il nuovo palazzetto di Guastalla parte da un progetto originario risalente al 2009, poi completamente rivisto per giungere a ottenere un edificio efficiente, moderno nelle sue tecnologie e performante nelle sue prestazioni a
livello energetico. Si tratta di una realizzazione molto attesa in città: i lavori sono partiti a inizio 2019 e il palazzetto doveva essere pronto a fine 2020 ma problemi burocratici e, non da ultima, l’emergenza Covid 19, hanno rallentato l’esecuzione facendo slittare la conclusione a maggio di quest’anno. L’intesa tra Provincia di Reggio Emilia e comune di Guastalla prevede la messa a disposizione del palazzetto per gli studenti del polo scolastico di Guastalla, con gli istituti Russell e Carrara. Polifunzionalità, efficienza, ottimizzazione dei sistemi di gestione e dei costi, sicurezza strutturale e flessibilità degli spazi sono gli obiettivi ricercati nella progettazione, che ha visto nel palazzetto di Guastalla un luogo polivalente, dove ritrovarsi per appuntamenti sportivi, ma non solo. Si potranno infatti organizzare eventi musicali, convegni, congressi grazie all’estrema flessibilità degli spazi inter-
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ni. All’esterno il palazzetto sarà il fulcro della zona sportiva di Guastalla con il campo sportivo e le piscine e i nuovi spazi outdoor come la piazzetta illuminata che favorirà gli accessi a un pubblico variegato. Nella struttura un’ampia sala sportiva polifunzionale a forma di parallelepipedo comprende l’area di gioco e le tribune per spettatori, con capienza di circa 500 spettatori; sarà usufruibile come palestra per gli allenamenti e per l’attività agonistica. L’impianto è stato pensato per essere flessibile e poter ospitare anche manifestazioni occasionali ma extra sportive: particolare attenzione per questo è stata posta all’abbattimento dei tempi di riverbero, utilizzando materiali fono assorbenti. Ai fini di un utilizzo differenziato del palazzetto, a seconda dell’impegno sportivo, soprattutto durante le fasi di allenamento, è stato studiato un impianto distributivo e funzionale utile ai fini della polivalenza. Quattro i nuclei in cui si articola la pianta del comples-
so: ciascuno raggruppa varie unità funzionali che, insieme, formeranno l’aggregazione omogenea del complesso sportivo: - nucleo della sala sportiva con possibilità di divisione in più settori di gioco; - nucleo dei servizi connessi alle attività sportive comprendente spogliatoi, servizi, infermeria, magazzino; - nucleo spettatori con atrio, servizi; - nucleo tecnologico e di deposito. Una struttura di acciaio che si protende su tutto il perimetro del corpo palestra verso l’esterno connota l’immagine dell’edificio; un sistema di illuminazione architettonica renderà ancora più efficace la percezione del complesso edilizio nelle ore serali. Progetto architettonico e coordinamento: Architettura MDSAP. Un servizio completo sarà pubblicato dopo l’inaugurazione sulle pagine di Tsport.
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LE INAUGURAZIONI di tutte le realizzazioni concluse e inaugurate negli ultimi due mesi in Italia, per il giusto riconoscimento del lavoro fatto da Comuni e Province, da gestori privati, da progettisti e da fornitori e installatori, e che sfuggono ai riflettori delle pagi-
ne patinate della rivista. Le tabelle sono elencate per regioni (talora raggruppate, per esigenze di spazio) e per province. Le segnalazioni si riferiscono al periodo di due mesi che si conclude al 31 marzo 2022.
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