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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 Partita durissima, eppure c’è una possibilità da sfruttare

Editoriale

Infiliamoci negli spazi di Mario Tenerani

Caporedattore

Brividi Sportivi

Il Soldatino, Re dei paradossi che a Firenze diventò… Angelo di Massimo Mattei

eccato, a Udine la Fiorentina ha sparato a salve. Ha perso due punti importanti nella rincorsa all’Europa. Non che abbia fatto il massimo per ottenerli, però resta il dispiacere di non aver sfruttato l’occasione contro un avversario più debole, seppure chiuso a doppia mandata e con un obiettivo nitido: giocare per non perdere. Per carità, legittimo quando ci si deve salvare, ma rimane il fatto che affrontare squadre così rinunciatarie non è facile. Nessun alibi per la Fiorentina, solo una sottolineatura perché d’ora in poi di formazioni così ce ne saranno molte. Il girone di ritorno è molto diverso dall’andata: fino a dicembre si fanno propositi di calcio estetico ed esperimenti, da gennaio diga davanti alla difesa e via andare. Col Napoli dovrebbe essere tutta un’altra storia. La squadra di Ancelotti è fortissima e gioca un gran calcio, soprattutto lascia giocare gli avversari. Per la Fiorentina ci sarà la possibilità di confrontarsi con una formazione che produrrà spazi e dentro a quelli si dovranno infilare Chiesa e Muriel. Sarà una partita difficile, ma i viola potranno, se lo vorranno, fare una grande prestazione. Mancheranno Benassi e Milenkovic, assenze pesanti, ma Pioli avrà le possibilità comunque di sostituirli. La mente correrà alla primavera scorsa quando Simeone con una tripletta stroncò le speranze scudetto degli uomini di Sarri. Era il 29 aprile e in campo si vide solo la Fiorentina. Stavolta per i viola sarà più dura, ma restiamo ottimisti. Direttore responsabile Mario Tenerani

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Editore e pubblicità SPORTMEDIA GROUP info@brividosportivo.it N° ROC 26744

Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it

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n eroe romantico, il Re dei paradossi. Nasce a Roma, nel quartiere Bufalotta. Fatica nelle categorie minori e poi esordisce nella massima serie, vecchio di 27 anni, proprio nella sua città. Ma con la maglia della Juventus. E perde. In bianconero, però, vince tutto e quindi lo mandano da noi, a giocare con gli avversari per eccellenza. Con la Fiorentina attraversa il millennio e ha modo anche di vincere la più importante coppa nazionale. Nonché di scivolare in C2. Ed è lì che Soldatino Di Livio si trasforma davvero in un Angelo e, invece di andarsene, diventa Capitano della Florentia Viola. "Io resto qui!"ed una città si innamora un'altra volta. Perché uno che è nato alla Bufalotta lo sa che una Coppa Italia a Firenze vale di più di una Champions League a Torino. E perché sognare le finali in maglia azzurra riesce a tutti, ma correre novanta minuti contro il Gualdo Tadino o il Montevarchi è una passione che si meritano in pochi. Ci riportò con Riganò in serie A e poi potevamo anche avere più riconoscenza. Ma l'aver vestito quella maglia a strisce non ce lo ha fatto amare mai fino in fondo. Anche se nel suo caso potevamo fare un'ecce z i o n e. Ma siamo Firenze, e le regole le dettiamo noi.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 Lente d’ingrandimento

Contro il Napoli c’è bisogno di una Fiorentina veloce, cinica e perfetta. Come quella di Coppa

Come fosse l’ultima…

La Fiorentina esulta con il suo pubblico nella splendida serata di Coppa Italia contro la Roma

di Alessandro Rialti

ra c’è bisogno di un’altra impresa. Come quella del mercoledì di coppa, contro la Roma. Anche meno roboante ma altrettanto efficace. E non basterà neppure l’eterno coraggio dei ragazzi di Pioli. Ci vorrà di più perché il Napoli è il Napoli. Anche nell’ultimo match di campionato la squadra di Ancelotti, contro l’equilibrata Sampdoria, ha dimostrato di avere qualità superiori, di essere capace di giocare un calcio supersonico, impreziosito, ficcante, con triangolazioni a velocità massacranti.

Ecco il tema, solo una Fiorentina stellare potrebbe riuscire ad andare oltre le previsioni. Ma proprio il ricordo della gara con i giallorossi di Coppa concede speranze. Perché la Fiorentina le cose migliori ha dimostrato di saperle fare proprio quando pare essere in… un angolo. La Fiorentina delle ripartenze, la squadra viola della rapidità, dell’intuizione, dello scatto felino di Chiesa, delle veloci movenze di Muriel, delle volate su rotaie che non deragliano che ogni tanto riescono a Simeone. E’ su questo terreno che anche una squadra fortissima qual è quella napoletana può correre dei rischi. Ci vorrà una grande

Fiorentina, votata al gioco d’attacco perché se solo dovesse pensare di «resistere» senza contrattaccare sarebbe costretta a subire fino ai rischi più grandi. Avere pazienza e ripartire, giocare ogni occasione come fosse l’ultima, anzi quella decisiva. E veloci, come il lampo, più veloci dei napoletani, più veloci di sempre, sapendo di avere vicini tutti i tifosi viola. Basterà? Non lo sappiamo, però contro la Fiorentina migliore anche Ancelotti proverebbe pericolosi brividi. Pure il Napoli, come la Roma, rischierebbe un terribile incubo.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

L’evento Pezzella, la famiglia Astori, Salica, i campioni del passato, i bambini della Laurenziana, i calcianti dei 4 colori e gli

Capitano tutte le emozioni

di Tommaso borghini

mozioni forti, fortissime come il legame che unisce da sempre i tifosi viola alla Fiorentina. “Capitano mio capitano”, la notte del Brivido Sportivo al Teatrodante di Campi Bisenzio, resterà scolpita per sempre nella mente e nel cuore dei tantissimi presenti. Perché è stata la notte della famiglia Astori, rappresentata dal padre Renato e da Marco, uno dei fratelli di Davide. E la notte di German Pezzella, premiato da SportMedia Group Editore e da Mario Tenerani e Luca Calamai come Top Player Viola del girone d’andata, letteralmente preso d’assalto per foto e autografi dai meravigliosi bambini della Scuola Calcio Laurenziana. Ma è stata anche la notte dell’omaggio ai Capitani viola di ogni epoca, dalle leggende del primo Scudetto, raccontato da un maestro di giornalismo come Raffaello Paloscia, a Luca Ariatti, Dario Dainelli e Manuel Pasqual, rappresentanti dell’era Della Valle. In mezzo le storie di Giancarlo De Sisti e Claudio Merlo, i condottieri del secondo tricolore viola. Di Giancarlo Antognoni, l’Unico 10 e degli uomini dell’era Pontello e Cecchi Gori, rappresentati da Giovanni Galli (presente con la Fondazione dedicata al figlio Niccolò), Roberto Galbiati e Alberto Malusci. I momenti più belli di “Capitano mio Capitano”, la serata del Brivido Sportivo al Teatrodante di Campi Bisenzio

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 straordinari disegni di Fatmir Mura: al Teatrodante di Campi Bisenzio è andata in scena una serata indimenticabile

mio Capitano della magica notte del Brivido La Fiorentina di ieri e quella di oggi, nella quale ha spiccato la signorilità del vicepresidente Gino Salica, come sempre perfetto nella veste di ambasciatore gigliato. Poi le ragazze della Fiorentina Women’s, il messaggio di saluti di Gonzalo Rodriguez, un altro splendido capitano con il viola ancora nel cuore. E i Musici della Repubblica Fiorentina, i Capitani dei 4 colori del Calcio Storico, raccontati da Eugenio Giani e Andrea Vannucci. E Gianni De Magistris, uno degli sportivi più nobili della nostra città. Poi la redazione del Brivido Sportivo, rappresentata dal direttore Mario Tenerani, dal sottoscritto caporedattore Tommaso Borghini e dai cronisti Lucia Petraroli (co conduttrice della serata) e Giacomo Brunetti. Emozioni forti, dicevamo, ma anche lacrime di commozione di fronte allo straordinario racconto disegnato sulla sabbia dal sand artist di fama internazionale Fatmir Mura, dedicato al Capitano per sempre: Davide Astori. Una storia di gioia, lacrime ed emozioni che conserveremo per sempre dentro di noi, in un pezzettino di cuore.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

L’evento

1 Il capitano viola alla notte del Brivido: “Proveremo a battere il Napoli e puntiamo alla Coppa Italia”

Pezzella: “Vogliamo regalarvi gioia” di Giacomo Brunetti

German Pezzella è stato premiato da SportMedia Group come "Top Player Viola" del girone d'andata

ndossare la fascia di capitano della Fiorentina è una grande responsabilità, indossare quella di Davide è un onore grandissimo": parola di German Pezzella, difensore della Fiorentina, che durante la serata organizzata dal Brivido Sportivo - dedicata ai capitani viola - ha espresso la propria emozione per il ruolo conferitogli.

Ci racconta che emozioni ha provato stasera nell’incontrare il padre di Astori, Renato, e uno dei fratelli, Marco? “È sempre un’emozione grande. Vedo suo padre, vedo suo fratello, vedo Davide. Sono orgoglioso di tutto quello che Davide ha fatto per noi ed è un’altra occasione per ringraziarlo, perché è un uomo meraviglioso”.

Lei, Badelj, Astori: tutti leader silenziosi. "Quando sono arrivato qui, ho trovato in Davide una persona sensazionale che mi ha fatto crescere tanto, anche nella testa. Lui e Milan (Badelj, ndr) sono stati molto importanti, ho imparato da loro il modo in cui si guida una squadra". Tre partite per vincere la Coppa Italia: un sogno da cullare? "Dopo la sosta abbiamo messo come obiettivo di provare a giocare cinque partite in Coppa Italia, ovvero arrivare in finale. Una partita come quella contro la Roma accade una volta ogni tanto, abbiamo i piedi per terra. Vogliamo dare questa emozione ai tifosi, prima dobbiamo mettere la testa sul campionato e poi quando arriverà l'Atalanta ci proveremo". Il momento è anche quello di Chiesa, come si trattiene a Firenze? "Lo chiudo in casa (ride, ndr). Arriverà dove vuole, ha capacità e testa per fare di tutto". Lo scorso anno contro il Napoli fu un trionfo, adesso che partita sarà?

A inizio stagione avete difeso la fascia di Davide, nonostante le regole della Lega. "Si è parlato di una battaglia contro le leggi: non era una battaglia, bensì andare oltre quello che noi sentiamo. Per noi significa molto avere il suo ricordo in campo, a volte spiegarlo a parole è difficile. Questa fascia ha dentro Davide, i quartieri di Firenze, tutto".

"Quello che è successo lo scorso anno lo abbiamo visto, è andato tutto a favore nostro. Sarà una partita diversa, loro stanno attraversando un buon momento, proveremo a vincere". Da capitano, è il leader dello spogliatoio. Ci sveli un segreto: chi è che paga più multe... "Se dico un nome mi ammazzano (ride, ndr). Quando è iniziata la stagione ho raccolto tanti soldi, abbiamo fatto anche una cena! Soprattutto i ragazzi nuovi che dovevano abituarsi alle nostre maniere hanno iniziato forte. Abbiamo un paio di nomi interessanti…".

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

L’evento

Intervista doppia ai due ex capitani. Il centrale: “Credo nella Coppa Italia Il terzino: “Traorè e Rasmussen sono forti e hanno la testa sulle spalle”

Dainelli e Pasqual: “Il cuore è sempre viola”

Hanno qualità tecniche molto importanti, sicuramente la Fiorentina ha fatto degli ottimi acquisti. Sono stati sereni anche durante le trattative, non mi piace chiedere ai miei compagni cosa accade intorno a loro sul mercato”.

di Giacomo Brunetti

ono due simboli della storia recente della Fiorentina, quella riconducibile all’insediamento dei Della Valle: Dario Dainelli e Manuel Pasqual, capitani tra Prandelli e le notti di Champions League. Il primo, nato in Toscana; il secondo, che toscano è diventato tra Arezzo, Firenze ed Empoli. Entrambi doverosi protagonisti della serata che il Brivido Sportivo ha dedicato ai giocatori che hanno indossato la fascia viola. Dario Dainelli: lei era uno dei leader di una squadra fantastica... “Per me è stato un orgoglio essere il capitano della Fiorentina per cinque stagioni, fortunatamente sono state annate entusiasmanti perché abbiamo ottenuto dei risultati inizialmente inaspettati. Siamo riusciti a dare continuità a quei risultati. Quando sono andato via da Firenze mi sono reso ancor più conto di cosa avevamo fatto, tutti ci ricordavano quelle imprese”.

Manuel Pasqual, a cui è mancato solamente un trofeo. Adesso la Fiorentina è in semifinale di Coppa Italia, lei ha giocato una finale nel 2014... “L’ultima partita contro la Roma l’ho vista, volevo anche vedere mio figlio in tv, era in Curva Fiesole (ride, ndr). Spero e glielo auguro alla Viola, è una delle due cose che mi sono mancate: alzare un trofeo e non aver terminato la carriera a Firenze.

Dario Dainelli e Manuel Pasqual (insieme a Luca Ariatti) durante la premiazione della serata del Brivido “Capitano mio Capitano”

Spero Pezzella possa alzare la Coppa Italia”. Anche Dainelli fa il tifo per la Fiorentina? “È una cosa bella, manca il trofeo e porterebbe entusiasmo. Giocarsi la coppa sarebbe fantastico, affrontare l’Atalanta crea un’aspettativa ma non sarà una partita facile”. Pasqual, la Fiorentina è divisa tra coppa e campionato, perché al ‘Franchi’ arriva il Napoli e l’Europa League è un obiettivo sensibile. “Una bella lotta: se la Fiorentina vuole continuare questa cavalcata verso l’Europa League, dovrà essere una partita di motivazioni a livello mentale.

Le auguro il meglio perché deve restare ai piani dove io per qualche anno ho giocato”. Da Antognoni a Comotto, fino a Donadel, tanti ex viola sono entrati in società: quando tocca a Dainelli? “Non lo so (ride, ndr). Intanto voglio chiudere la carriera a Livorno in modo importante e decoroso, poi penserò al futuro”. Durante la finestra di gennaio, Corvino ha ultimato l’acquisto di due compagni di Pasqual a Empoli: Traorè e Rasmussen. “Sono due giocatori giovani, con grandi qualità e la testa sulle spalle, un ottimo punto di partenza quando fai un cambiamento drastico da Empoli a Firenze.

Le hanno chiesto qualche consiglio? “Il giorno dell’ufficialità di Traorè, lui si è alzato ed è venuto ad abbracciarmi, mettendosi a ridere, come se fossi il padre. Gli ho detto ‘hai fatto un’ottima scelta, spero tu sia contento’, e lui mi ha risposto di sì. La cosa più bella è vedere che un ragazzino di diciotto anni va in campo con la stessa voglia e cattiveria che aveva anche due mesi fa”. Dainelli appenderà gli scarpini al chiodo al termine della stagione. L’impresa che si porta dentro, ripensando a Firenze? “Ricordo due serate: quella dello spareggio contro il Perugia, sebbene non fossi in campo, esultai perché con la Serie A mi sarei trasferito a Firenze; la vittoria al ‘Franchi’ contro il Liverpool, ricordo che durante il riscaldamento eravamo estasiati dai campioni in carica della Champions League, ci ripetevamo ‘guarda come calcia bene Gerrard’… e poi sappiamo com’è andata a finire”.

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1 Brivido nella storia

Grande calciatore e straordinario talent scout. Fu lui a costruire la Fiorentina ye-ye

Pandolfini, il mito viola che scoprì Antognoni di Tommaso Borghini

“N

ils, devi venire con me a vedere un ragazzo che è un piccolo fenomeno”. Sono passati oltre 46 anni dal giorno in cui Egisto Pandolfini convinse l’allora allenatore della Fiorentina Liedholm a salire sulla sua Fiat Cinquecento che li avrebbe portati al campo dove giocava il giovane Giancarlo Antognoni. La leggenda narra che fu un viaggio movimentato perché a Egisto piaceva fumare mentre il “Barone” odiava le sigarette. Ma ne valse la pena: “Il ragazzo joga bene – sentenziò Liedholm – prendiamolo!”. E così nacque la leggenda viola dell’Unico 10. Merito dell’occhio lungo di Pandolfini che convinse il presidente Ugolino Ugolini a versare addirittura 435 milioni delle vecchie lire per strappare Antognoni alla concorrenza (era già nell’orbita del Torino) e portarlo a Firenze. Un’impresa, vista la poca predisposizione dell’allora proprietario del club gigliato a mettere mano al portafoglio. Ma mai acquisto fu più azzeccato nella storia della Fiorentina che aveva disposizione un’arma in più rispetto a tutte le altre società: la straordinaria competenza del dirigente di Lastra a Signa, formidabile scopritore di talenti. Sotto la sua gestione, infatti, il vivaio viola sfornò giocatori fantastici per la prima squadra: da Superchi a Esposito, passando per Ferrante e Merlo. Una nidiata che formerà l’ossatura della Fiorentina ye-ye e conquisterà lo storico secondo Scudetto del 1969. Ed Egisto era bravissimo anche come stratega di mercato, tanto è vero che fu lui a consigliare l’acquisto di De Sisti. Dopo Antognoni arrivarono Giovanni Galli, Desolati, Di Gennaro, Carobbi e tanti altri ancora. Per tutti i giovani viola Pandolfini era un punto di riferimento, una sorta di padre più che un dirigente. Da ragazzo era stato anche un fortissimo calciatore, una mezzala completa, dotata di un tiro forte e preciso. Nella Fiorentina giocò 148 partite, segnando 36 gol. E fu pure Nazionale, con 21 gare in azzurro e 9 reti segnate. Il 29 gennaio scorso, all’età di quasi 93 anni, ha deciso che poteva bastare così e se n’è andato, lasciando un grande vuoto nella Firenze calcistica e non. E noi del Brivido non possiamo che dirgli un ultimo grande “Grazie” per tutto ciò che ha fatto per la nostra amata maglia viola.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

Parola all’esperto L’ex allenatore azzurro: “In due piazze come Firenze e Napoli non si possono vendere sempre i migliori”

Di Marzio: “Serve più ambizione” di Giacomo Cialdi

uesta sera al Franchi andrà in scena FiorentinaNapoli, una sfida tra le più affascinanti e che, negli ultimi anni, ha Gianni Di Marzio regalato emozioni e gol. La Viola vorrà centrare la vittoria per continuare la rincorsa all'Europa e per proseguire la striscia positiva in casa contro i partenopei che non la vede sconfitta dalla stagione 2014/15 (0-1, gol di Higuain), ma gli azzurri venderanno cara la pelle, memori del cocente e determinante 3-0 patito lo scorso anno che consegnò lo Scudetto ai rivali della Juventus. Per analizzare la stagione delle due squadre e in particolare la gara di questa sera, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Gianni Di Marzio, ex allenatore del Napoli dal 1977 al 1979 e grande conoscitore del mondo partenopeo. Gianni Di Marzio, che Napoli le sembra quello di Ancelotti? Si aspettava qualcosa in più? «Quest'anno il Napoli è poliedrico, variabile, ha cambiato ventotto formazioni in altrettante partite. In Campania tutti avevano grosse aspettative, soprattutto pensavano che l'arrivo di un grande allenatore avrebbe portato in azzurro giocatori di qualità, invece non è arrivato praticamente nessuno dei grossi nomi che si sono fatti in estate. Il Napoli di oggi gioca un calcio molto diverso da quello di Sarri, meno possesso palla e più verticalità, un gioco più compatto e pratico che per adesso sta dando dei frutti».

Che obiettivo devono porsi gli azzurri da qui alla fine della stagione? «Già ad ottobre sapevamo che lo Scudetto era un affare esclusivamente della Juventus: quando la squadra più forte e attrezzata acquista Cristiano Ronaldo, e non soltanto lui, capisci che il massimo che puoi fare è arrivare secondo. Purtroppo anche la Coppa Italia è sfumata, quindi credo che i partenopei debbano avere due obiettivi: arrivare in fondo all'Europa League, Chelsea e Arsenal permettendo, e centrare la qualificazione alla prossima Champions League». Venendo alla Fiorentina, le piace la squadra di Pioli? Che giudizio si è fatto sui viola? «La Fiorentina è un'ottima squadra, un bel gruppo con un allenatore serio e capace. Nell'ultimo periodo ha ritrovato i suoi uomini migliori e i suoi realizzatori. Con l'arrivo di Muriel è cambiato un po' il gioco, è diventato più impulsivo e veloce. A mio parere alla Viola non manca niente per competere per l'Europa League, anche se ci sono diverse squadre davanti. Può farcela!». Si aspettava una crescita così da parte di Federico Chiesa? «Chiesa lo conosco bene, ha un talento cristallino ed è normale che maturi da tutti i punti di vista. Non sono affatto sorpreso. Ciò che non mi aspettavo, invece, è che fossero ceduti Mancini e Zaniolo. Vorrei sapere chi ha autorizzato queste due cessioni...

Due calciatori giovani e talentuosi che oggi valgono un sacco di soldi. E non venitemi a parlare del carattere di questi ragazzi, sono stupidaggini. Le faccio una domanda: c'è in Italia un giovane tecnicamente più forte di Zaniolo? Rispondo io: no! Si tratta di un chiaro esempio di negligenza, un errore che un club come la Fiorentina non può permettersi». Che gara si aspetta al Franchi tra viola e azzurri? «Sarà una bella sfida, con tanti capovolgimenti di fronte, veloce, con pressing alto e le squadre un po' allungate. Non so chi sia favorito, ma so per certo che il Napoli verrà a Firenze per vincere, com'è nella natura del suo allenatore. È una gara equilibrata, potrebbe succedere di tutto!». Cosa manca a Fiorentina e Napoli per crescere ulteriormente? «Ad entrambe le squadre occorrono investimenti. Si deve puntare sulla qualità, e non sulla quantità. Innanzitutto, non si devono vendere i migliori, si deve resistere alle sirene straniere: il Napoli non deve cedere Koulibaly e Allan, la Fiorentina Chiesa e Veretout. Dopodiché si deve spendere, arrivare sui giocatori prima degli altri. Solo così si può sperare di fare un campionato più che ottimo; solo così si può pensare di vincere».

Di Marzio con Diego Maradona (Foto Di Marzio)

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 L’angolo del tifoso Quanta storia in Fiorentina-Napoli, oggi fondamentale per le nostre ambizioni europee

Tanto cuore e uno stadio viola! taglia vera a centrocampo e attenzione massima alle fasce, dove corriamo il rischio di essere spesso in inferiorità numerica. Cuore, avvedutezza tattica, Chiesa, Muriel e Simeone ed uno stadio tutto viola, per una partita che rischia di diventare da dentro o fuori per le nostre ambizioni future in campionato. Forza Violaaaaaaaa

di Andrea Bruno Savelli

iorentina-Napoli. Che ricordi!! Appena pensi a Napoli ti ricordi del gol dal centrocampo di Paolo Monelli, che aveva bagnato il debutto con la maglia numero nove della Fiorentina da centravanti titolare alla prima di campionato con una tripletta al Napoli, condito con un tunnel nientepopodimeno che a Ruud Krol. E poi, il gol alla Maradona di Baggio, il gol di Antognoni su punizione, il primo dopo il rientro dall’infortunio. E poi quelli più recenti, non sempre positivi, come la sconfitta in

tina

ta alla Fioren

a grande spin

daranno un e i tifosi viola Come sempr

Coppa Italia in una partita completamente surreale e assolutamente da non giocare. E l’anno scorso, quando la Fiorentina non si lascia prendere dalla voglia di dare strada al Napoli per creare problemi ai nemici di sempre e che sconfigge i partenopei distruggendogli il sogno scudetto. E il Cholito si porta il pallone a casa... ed adesso veniamo all’attualità, partita straordinariamente importante, probabilmente fondamentale per continuare a sognare l’approdo in Europa attraverso il campionato. Partita difficilissima, con un Napoli che con Ancelotti ha rispolverato un 4-4-2 di sacchiana memoria... bat-

Antognoni e Maradona prima di un Fiorentina-Napoli entrato nella storia

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 Dopo Milan e Roma, Federico cerca l’acuto contro il Napoli del suo estimatore Ancelotti

Appunti di viaggio

Chiesa, il castiga-grandi

Federico Chiesa, sempre più stella viola di FRANCESCA BANDINELLI

E’

l’uomo che ha cominciato a fare piangere (anche) le grandi. Ha steso il Milan con un gol che ha permesso alla Fiorentina di trovare la prima vittoria della stagione in trasferta, quello che ha piegato il Torino permettendo alla Fiorentina di conquistare il pass per i quarti di finale di Coppa Italia e pure quello che si è portato a casa il pallone, degno trofeo per una tripletta, dopo aver contribuito allo storico ko per 7-1 alla Roma. Federico Chiesa, il David di Firenze, adesso proverà a castigare uno dei

suoi più grandi estimatori, Carlo Ancelotti. Ai tempi del Bayern Monaco, prima ancora che il figlio d’arte spiccasse definitivamente il volo, lo aveva inserito nella lista dei desideri da provare a strappare sul mercato, proprio nello stesso periodo in cui il presidente del Napoli De Laurentiis cercava di intercedere con i fratelli Della Valle per portarlo in azzurro. La risposta è sempre stata la stessa: Federico non si tocca. E’ il motivo per cui nessuno mai ha voluto apporre al suo contratto, anche all’ultimo del novembre 2017, una clausola rescissoria, nemmeno di quelle “monstre”.

Su di lui ci sono gli occhi di mezza Europa, praticamente tutta quella che conta: Manchester City, Manchester United, Bayern Monaco e Real Madrid, pronti a fare la propria partita sul piano dell’ingaggio. In casa Chiesa, però, nessuno si scompone, tanto meno il giocatore che proprio con la maglia della Fiorentina ha catturato le attenzioni della Nazionale, dalla Under 21 a quella maggiore. Il primo a chiamarlo coi grandi, dopo l’esclusione dal Mondiale, è stato il Ct ad interim, Gigi Di Biagio. Roberto Mancini, subito dopo, non ha mancato di chiamarlo nemmeno in una occasione. Nonostante l’età giovanissima, 22 anni da compiere il prossimo ottobre, è il veterano di questo nuovo ciclo per numero di chiamate. E’ vero, gli manca ancora il gol in azzurro, ma il tempo non manca. Intanto si è accontentato di un assist e di un rigore procurato, contro la Polonia, in Nations League. Contro il Napoli, di nuovo davanti alla sua gente che per lui ha coniato un coro destinato solo ai grandi campioni (dopo Batigol e Toni-gol adesso c’è Chiesa-gol) vuole continuare la sua scalata verso l’Europa, lui che il primo centro coi professionisti lo ha segnato proprio in campo internazionale, a Baku contro il Qarabag. E’ ad un passo dalla presenza numero 100 in maglia viola (che dovrebbe cadere proprio in occasione della semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Atalanta, al Franchi il prossimo 27 febbraio) e sogna adesso di scrivere la storia più bella, sua

e della sua squadra. Anche in nome di Davide Astori, il suo capitano, quello cercato con una carezza verso il cielo, il numero 13 indicato con le dita e le lacrime umide dall’emozione. C’è il Napoli, che l’ultima volta al Franchi ha pianto castigato da Simeone, e ora Federico non intende sbagliare: ennesimo esame di maturità, per un giovane le cui stigmate da campione hanno fatto innamorare tutti. A Firenze e non solo.

Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli

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Andata 19/08/2018

6^ giornata

Andata 26/09/2018

Ritorno 24/02/2019

Ritorno 27/01/2019

3^ giornata

Andata 02/09/2018

0-3

2-0

Juventus-Lazio

2-1

Milan-Roma

1-1

Lazio - Napoli

1-2

3-2

Napoli-Milan

0-0

0-3

Bologna-Inter

1-0

0-1

Torino - Roma

2-3

1-0

SPAL-PARMA

3-2

1-2

Parma-Juventus

3-3

0-1

Bologna - Spal

1-1

2-2

Cagliari-Sassuolo

0-3

1-0

Fiorentina-Udinese

1-1

2-0

Empoli - Cagliari

2-2

6-1

Fiorentina-Chievo

4-3

0-1

Atalanta-Cagliari

1-0

2-2

Parma - Udinese

2-1

0-0

Frosinone-Bologna

4-0

0-0

Chievo-Empoli

2-2

1-0

Sassuolo - Inter

0-0

2-1

Genoa-Empoli

3-1

1-0

Lazio-Frosinone

1-0

4-0

Atalanta - Frosinone

5-0

2-2

Inter-Torino

0-1

3-0

Sampdoria-Napoli

0-3

1-1

Sampdoria - Fiorentina

3-3

1-0

Udinese-Sampdoria

0-4

5-3

Sassuolo-Genoa

1-1

2-1

Milan - Genoa

2-0

3-3

Roma-Atalanta

3-3

1-0

Torino-Spal

0-0

7^ giornata

Andata 30/09/2018

Atalanta-Torino

2-1 0-1

Empoli-Milan

2-0

Genoa-Chievo

1-2

2-1

Inter-Fiorentina

2-0

Juventus-Bologna

3-1

3-0

Napoli-Parma

1-0

4-0

Roma-Frosinone

3-1

0-2

SPAL-Sassuolo

2-1

1-2

Udinese-Lazio

1-4

Andata

12^ giornata

Ritorno 03/03/2019

Bologna-Udinese Chievo-Torino Fiorentina-Atalanta Frosinone-Genoa Inter-Cagliari Juventus-Napoli Parma-Empoli Roma-Lazio Sampdoria-SPAL Sassuolo-Milan

13^ giornata

Andata 25/11/2018

Ritorno 14/04/2019

8^ giornata

Andata 07/10/2018

Ritorno 10/03/2019

9^ giornata

Andata 21/10/2018

Ritorno 17/03/2019

0-1

Atalanta-Sampdoria

2-2

2-0

Cagliari-Bologna

1-5

Chievo-Atalanta

0-2

Empoli-Roma

1-1

Fiorentina-Cagliari

1-3

Genoa-Parma

3-3

Frosinone-Empoli

1-0

Lazio-Fiorentina

1-0

Inter-Milan

3-1

Milan-Chievo

1-1

Juventus-Genoa

2-0

Napoli-Sassuolo

0-2

Parma-Lazio

1-2

SPAL-Inter

0-2

Roma-SPAL

3-2

Torino-Frosinone

0-0

Sampdoria-Sassuolo

0-2

Udinese-Juventus

0-3

Udinese-Napoli

14^ giornata

Andata 02/12/2018

Ritorno 20/04/2019

Bologna-Torino

15^ giornata

Andata 09/12/2018

Atalanta-Inter

0-0

Bologna-Fiorentina

1-2

Atalanta-Napoli

2-2

Cagliari-Roma

2-2

Chievo-Bologna

0-0

Cagliari-Torino

1-1

Chievo-Lazio

2-1

Empoli-Bologna

2-1

Empoli-Udinese

3-2

Empoli-Atalanta

0-3

Genoa-SPAL

Frosinone-Fiorentina

1-1

Genoa-Sampdoria

1-1

1-0

Juventus-Inter

1-2

Genoa-Napoli

3-0

Inter-Frosinone

2-1

2-2

Lazio-Sampdoria

0-2

Milan-Juventus

2-0

Juventus-SPAL

2-2

4-1

Roma-Sampdoria

1-1

Lazio-Milan

4-1

1-1

Sassuolo-Lazio

0-0

Napoli-Chievo

0-0

2-2

SPAL-Cagliari

2-1

Parma-Sassuolo

2-2

1-2

Torino-Parma

1-0

Udinese-Roma

2-1

Fiorentina-Juventus Frosinone-Cagliari Milan-Parma Roma-Inter Sampdoria-Bologna Sassuolo-Udinese SPAL-Empoli Torino-Genoa

1-1

0-0

Milan-Torino

4-0

Napoli-Frosinone

1-1

Parma-Chievo

3-3

Sassuolo-Fiorentina

1-3

Udinese-Atalanta

CAPPELLE DEL COMMIATO Presso le sedi di:

VIALE MILTON (FORTEZZA) VIA CACCINI (CAREGGI)

AGENZIE Ag. Careggi - Via Caccini 17 Firenze Ag. Bellariva - Via Aretina 55 r Firenze Ag. Isolotto - Via Mortuli 29 r Firenze Ag. Ponte di Mezzo - Via di Caciolle 3 b Firenze Ag. Torregalli - Via di Scandicci 310 b Firenze Ag. Sesto Fiorentino (Fi) - Via Pascoli 1 Ag. Scarperia (Fi) - Via Roma 14

Ritorno 28/04/2019

4-1

ONORANZE FUNEBRI 24 H 24

Ritorno 03/02/2019

Chievo - Juventus

Cagliari-Sampdoria

Ritorno

26/08/2018

1-2

0-0

07/04/2019

2^ giornata

Andata

2-3

0-0

11/11/2018

Ritorno 20/01/2019

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Andata 16/09/2018

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Andata

Ritorno

23/09/2018

10/02/2019

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Ritorno 17/02/2019

CLASSIFICA Serie A

partite totali v n p

CLASSIFICA Serie A

partite totali v n p

1-1

Cagliari-Milan

2-0

Bologna-Roma

Juventus

60 22 19

Sassuolo

30 22

0-1

Empoli-Lazio

0-2

Chievo-Udinese

Napoli

51 22 16

Parma

29 22

0-5

Frosinone-Sampdoria

3-0

Fiorentina-SPAL

40 22 12

Genoa

24 22

0-2

Frosinone-Juventus

Inter

1-0

Genoa-Bologna

0-1

Inter-Parma

4-1

Lazio-Genoa

Spal

22 22

2-1

Juventus-Sassuolo

2-2

Milan-Atalanta

1-0

Napoli-Fiorentina

2-0

2-2

Roma-Chievo

2-0

SPAL-Atalanta

1-1

Udinese-Torino

28/10/2018

Ritorno 31/03/2019

Milan

Atalanta

Parma-Cagliari

Roma

0-1

Sampdoria-Inter

Lazio

35 22 10

3-1

Sassuolo-Empoli

Sampdoria

33 22

1-3

Torino-Napoli

Fiorentina 31 22

7 7

11^ giornata

Andata 04/11/2018

14 15

Cagliari

21 22

35 22

Udinese

19 22

Empoli

18 22

Bologna

17 22

Frosinone

13 22

Chievo

31 22

SQUADRA

RETI

RIGORI

Juventus

Quagliarella

Sampdoria

Zapata

Atalanta

Piatek

Milan

Milik

Napoli

Caputo

Empoli

Sampdoria-Torino

Immobile

Lazio

Udinese-Milan

Icardi

Inter

2-1

Cagliari-Chievo

0-2

Chievo-Sassuolo

1-2

Empoli-Juventus

1-1

Fiorentina-Roma

2-2

Genoa-Udinese

5-0

Inter-Genoa

0-3

Lazio-Inter

3-1

Juventus-Cagliari

3-2

Milan-Sampdoria

4-1

Lazio-SPAL

1-1

Napoli-Roma

5-1

Napoli-Empoli

2-2

Sassuolo-Bologna

0-0

Parma-Frosinone

0-3

SPAL-Frosinone

1-4

1-1

Torino-Fiorentina

0-1

Ritorno

4 7

NOME

Bologna-Atalanta

05/05/2019

9 5

Ronaldo

1-2

16^ giornata

36 22

Atalanta-Parma

16/12/2018

Ritorno

Torino

35 22 10

03/04/2019

3-0

Andata

17^ giornata

22/12/2018

Classifica Marcatori

10^ giornata

Andata

Ritorno 12/05/2019

Andata

18^ giornata

26/12/2018

Ritorno 19/05/2019

19^ giornata

Andata 29/12/2018

Ritorno 26/05/2019

1-0

Atalanta-Lazio

1-1

Chievo-Inter

2-2

Atalanta-Juventus

1-0

0-0

Bologna-Milan

2-4

Empoli-Sampdoria

0-2

Bologna-Lazio

0-1

Empoli-Inter

0-1

Cagliari-Napoli

3-1

Genoa-Atalanta

1-0

Cagliari-Genoa

0-0

Genoa-Fiorentina

3-1

Fiorentina-Empoli

1-0

Juventus-Roma

0-1

Juventus-Sampdoria

Frosinone-Sassuolo

3-1

Lazio-Cagliari

0-0

1-1

Lazio-Torino

1-0

Inter-Udinese

0-1

Milan-Fiorentina

1-0

3-2

Roma-Genoa

1-0

Napoli-SPAL

3-1

2-0

Sampdoria-Parma

0-0

Parma-Bologna

2-0

0-0

SPAL-Chievo

1-1

Sassuolo-Torino

0-0

0-1

Torino-Juventus

1-1

Udinese-Frosinone

3-0

Fiorentina-Parma Frosinone-Milan Inter-Napoli Roma-Sassuolo Sampdoria-Chievo SPAL-Udinese Torino-Empoli

2-1

0-2

Chievo-Frosinone

2-1

Milan-SPAL

3-2

Napoli-Bologna

0-2

Parma-Roma

2-6

Sassuolo-Atalanta

2-0

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

Probabili formazioni

ASSALTO AI PARTENOPEI FIORENTINA - napoli

STADIO ARTEMIO FRANCHI, 09.02.2019, ORE 18.00

Mirallas Veretout Biraghi

ue squalificati e un titolare della difesa in forte dubbio. Stefano Pioli, nella complicatissima sfida con il Napoli, dovrà fare i conti con le assenze certe di Benassi e Milenkovic, fermati dal Giudice Sportivo. La speranza del tecnico è di recuperare Hugo, alle prese con un guaio muscolare. Al momento della chiusura del nostro giornale non c’erano certezze, se il brasiliano non dovesse farcela, largo a Ceccherini al centro della difesa, al fianco di Pezzella. Il resto del reparto sarà composto da Laurini a destra e Biraghi a sinistra. A metà campo Edimilson e Veretout sembrano sicuri di un posto, mentre Gerson è in vantaggio su Dabo e Norgaard per la terza maglia. In attacco l’altro dubbio: partire con Simeone o dare spazio a Mirallas? Il belga appare favorito per andare a comporre un reparto tutta tecnica e velocità con Chiesa e Muriel.

FIORENTINA 4-3-2-1

Muriel

Edimilson

Chiesa

1 Lafont

Gerson

2 Laurini 31 Hugo 20 Pezzella 3 Biraghi

Pezzella Lafont

8 Gerson 26 Edimilson 17 Veretout

Hugo

25 Chiesa 11 Mirallas

Laurini

29 Muriel

Allenatore: Stefano Pioli

A Disposizione: 23 Terracciano, 33 Brancolini, 5 Ceccherini, 16 Hancko, 6 Norgaard, 14 Dabo, 10 Pjaca, 28 Vlahovic, 9 Simeone.

NAPOLI 4-4-2 1 Meret 2 Malcuit 33 Albiol 26 Koulibaly 6 Mario Rui

7 Callejon 5 Allan 8 Fabian Ruiz 20 Zielinski 99 Milik 24 Insigne

Milik

Insigne

Zielinski

Fabian Ruiz

Mario Rui

Allan

Callejon Albiol

Malcuit

Koulibaly Meret

Allenatore: Ancelotti

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 Il doppio ex

“Muriel ha portato freschezza, la Fiorentina può mettere in difficoltà il Napoli”

Orlandini: “La forza dell’entusiasmo” di Daniele Taiuti

irenze e la Fiorentina raffigurano da sempre un binomio indissolubile. Per i fiorentini la Viola non è soltanto la squadra di calcio per cui tifare, significa molto di più: riveste una delle più alte forme di rappresentanza della città del Giglio nel mondo. Un sentimento questo che abbraccia tutte le generazioni, dai più anziani ai più giovani.

In molti, c’è da scommetterci, da piccoli avranno sognato di difendere i colori viola sui campi verdi un giorno. Questo privilegio però è toccato a pochi. Uno dei testimoni più importanti in questo senso è stato sicuramente Andrea Orlandini, detto “Birillo”. Fiorentino di San Frediano, l’anima della città, dopo la trafila nel settore giovanile viola ha vissuto due fasi della propria carriera sotto la torre di Maratona; la prima dal 71 al 73 e la successiva dal 77 al 82. Nel mezzo un’esperienza altamente significativa con la maglia del Napoli, in cui riesce a partecipare alla vittoria di una Coppa Italia e di una Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1976. Facciamo riferimento adesso alla sua profonda conoscenza dell’ambiente viola per soffermarci sugli argomenti di stretta attualità in casa Fiorentina, con un accenno al delicato match in arrivo.

poli ha i col Na Orlandin pa Italia p una Co Andrea Orlandini in maglia viola

vinto

Andrea Orlandini, la grande qualità di Muriel e la crescita continua di Chiesa possono bastare a rilanciare le ambizioni europee della Fiorentina? “Direi di sì. La squadra si sta ben comportando, l’arrivo di Muriel, oltre ad aver conferito una dose notevole di qualità e

imprevedibilità, ha generato un nuovo entusiasmo. L’importante adesso è dare continuità ai risultati positivi”. Chi fra i centrocampisti di Pioli si può adattare meglio a giocare davanti alla difesa? “Veretout è senz’altro quello che possiede le caratteristiche migliori per giocare in una posizione delicata come quella”. Lei che è cresciuto nel settore giovanile viola, ci regala un suo ricordo del grande Egisto Pandolfini? “Era una persona eccezionale, uno dei migliori talent scout italiani di sempre. Il suo grande intuito, con l’ausilio di grandi collaboratori come Biagiotti, lo portò a scovare tantissimi talenti fra cui Antognoni e Merlo solo per citarne alcuni. Egisto inoltre ha sempre palesato delle grandi doti umane, cercando di essere sempre un esempio per tutti i ragazzi del vivaio”. Come se la immagina Fiorentina-Napoli? “Mi aspetto una bella partita: la Fiorentina sta raggiungendo il massimo del suo potenziale il Napoli è più forte però è in calo, mi aspetto per cui un incontro dall’esito imponderabile.” Quali sono i suoi principali ricordi riguardanti le due squadre? “Per quanto concerne la Fiorentina rievoco soprattutto il biennio 71-73, furono due anni fantastici sotto la guida di Liedholm in cui riuscimmo a centrare sempre la qualificazione alla vecchia Coppa Uefa. Anche a Napoli ho vissuto delle ottime stagioni, con il rammarico ancora vivo di aver sfiorato di pochissimo lo scudetto nella stagione 74-75”.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

Da Agresti a Tavano, il parere degli esperti sulla sessione invernale di Corvino La pagella del mercato

Fiorentina promossa a pieni voti

di Lucia Petraroli

l mercato invernale si è concluso portando a Firenze Luis Muriel, forse il miglior colpo di questa sessione. Corvino ha agito d’anticipo, bruciando concorrenti agguerrite come il Milan e il colombiano ha inciso fin dal primo minuto sull’attacco viola, regalando quei gol che mancavano e permettendo nel contempo ai compagni di reparto di avere meno responsabilità sulle spalle, facilitando anche per loro la via del gol. Ma la società gigliata ha guardato anche in prospettiva, aggiudicandosi le prestazioni di giovani di grande qualità: sull’asse Firenze Empoli sono arrivati il centrocampista Traorè e il difensore Rasmussen. In Polonia, dal Gornik, è stato prelevato il centrocampista Zurkowski. Per un totale di 25 milioni spesi in questo mercato invernale, a fronte di introiti praticamente nulli. Un segnale del cambio di rotta della Fiorentina che guarda al futuro con un nuovo sguardo rivolto all’Europa. Strategia che è stata molto apprezzata da alcuni addetti ai lavori a cui noi del Brivido abbiamo chiesto di fare una pagella al mercato viola. STEFANO AGRESTI, DIRETTORE CALCIOMERCATO.COM. VOTO 7 “L’acquisto di Muriel, strappato al Milan, si sta rivelando azzeccatissimo e decisivo. Le mosse giovani per giugno come Traoré, Rasmussen e Zurkowski peseranno sul campo nella prossima stagione”.

DANIELE AMERINI, EX VIOLA E PROCURATORE. VOTO 7 “Do un 7 al mercato di gennaio della Fiorentina, con Muriel si è alzato il tasso tecnico della squadra e i colpi in prospettiva sono sì da verificare sul campo, ma di ottima qualità. Sembra che il vento sia cambiato nella società gigliata, prima era impensabile una programmazione di questo tipo. Su Chiesa dico che in estate avrà un valore di 80 milioni e se ci sarà una squadra che gli raddoppierà lo stipendio, credo sarà difficile per la Fiorentina non lasciarlo andare via”. GIANLUCA BERTI, EX VIOLA E DG CARRARESE. VOTO 8 “E’ un mercato da 8 perché Corvino si è mosso con i tempi giusti, gli va detto bravo. Ha preso un giocatore con qualità straordinarie come Muriel e giovani di prospettiva che a Firenze miglioreranno sicuramente. Chiesa? Sarà difficile che rimanga, me lo auguro, ma lo cercheranno grandi squadre”.

Stefano Agresti, direttore di calciomercato.com

NICOLA BINDA, GAZZETTA DELLO SPORT. VOTO 8 “Penso che il campo abbia già dato la risposta. Il mio voto al mercato viola è 8. La Fiorentina ha agito nelle tre fasi: in entrata, in uscita e in prospettiva. Muriel per l’immediato è un colpo eccellente, in prospettiva i giovani Traorè, Rasmussen e Zurkowski sono molto interessanti”. MATTEO MATERAZZI, PROCURATORE. VOTO 8 “La Fiorentina non aveva bisogno di muoversi più di tanto, ha già un’ottima squadra e un ds capace, cosa che fa la differenza. Do comunque un 8. Muriel ha già fatto 4 gol in 20 giorni, non sembra uno arrivato da poco. E’ un grande colpo, un giocatore importantissimo. Chiesa? Per l’Inter è un pallino. La Fiorentina probabilmente lo perderà perché non ambisce al titolo, come fanno altre squadre che per farlo hanno bisogno di un giocatore come Chiesa”. GIULIO MEOZZI, PROCURATORE. VOTO 7 “Quello dei viola è stato un buon mercato, il mio voto è 7. Anche Rasmussen è un ottimo giocatore. Quando ha avuto le possibilità e il tempo, Corvino ha sempre sbagliato poco. Mi dispiace che l’operazione Obiang, che mi vedeva coinvolto, non sia andata in porto. Il presidente del West Ham ha cambiato idea all’ultimo, a noi aveva dato l’ok a quelle cifre. Muriel ha fatto vedere di essere di un’altra categoria e sarà certamente riscattato”.

Nicola Binda de La Gazzetta dello Sport

STEFANO SALANDIN, TUTTOSPORT. VOTO 7,5 “Il mercato della Fiorentina è tra i migliori dell’intera Serie A. Muriel è un valore aggiunto, Corvino ha tenuto i giocatori più importanti e ha preso giovani di grande prospettiva per giugno, come Zurkowski. Un mercato eccellente che permetterà a Pioli di fare il salto di qualità verso la qualificazione europea, non credo quella maggiore, ma può giocarsela”.

DIEGO TAVANO, AGENTE DI MERCATO. VOTO 7,5 “Per me è 7 e mezzo. La Fiorentina è diventata più completa e si è visto già dalla Coppa Italia. E’ ben allenata e sembra che abbia ritrovato anche entusiasmo. Muriel? Può spostare gli equilibri, è stato bravissimo il direttore a portarlo a Firenze. L’asse con l’Empoli è stato decisivo per anticipare la concorrenza su Traoré e Rasmussen che possono diventare dei pezzi importanti per il futuro”.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

Amarcord

L’anno scorso Simeone realizzò 3 gol, come Monelli nel 1983-84

La partita delle triplette

Giovanni Simeone, autore di 3 gol al Napoli nel match dell'anno scorso

di Ruben Lopes Pegna

' stata la partita di Giovanni Simeone l'ultima giocata al Franchi tra Fiorentina e Napoli il 29 aprile scorso (alle 18). I viola vinsero per 3-0 con una tripletta del Cholito, in gol al 34', al 62' e al 93'. La squadra viola fu avvantaggiata sicuramente anche dalla giusta espulsione di Koulibaly dopo otto minuti. Il match era valido per la trentacinquesima giornata, quella in cui il Napoli abbandonò il sogno scudetto (dopo la sconfitta di Firenze la formazione di Sarri si trovò a quattro punti dalla Juve, vittoriosa la sera prima a San Siro con l'Inter, con solo tre gare da giocare).

DUE PAREGGI NEL 2016 Le due formazioni non si sono mai incontrate a Firenze nel 2017. Quello prima, invece, è stato l'anno quello in cui Fiorentina e Napoli si sono affrontate due volte al Franchi. Lunedì 29 febbraio (alle 21) il match finì 1-1 con due reti realizzate in sessanta secondi. Al gol del vantaggio della squadra di Sousa al 6' con Marcos Alonso replicò al 7' Higuain. Ed è curioso che oggi i due giocatori siano compagni di squadra nel Chelsea di Sarri. Giovedì 22 dicembre (alle 20.45) l'incontro terminò 3-3. Il Napoli passò in vantaggio con un gol di Insigne al 25'. Poi Bernardeschi segnò il gol dell'11 al 51' e, dopo la rete di Mertens al 68', quella del 2-2 al 69'. Zarate all'82' portò in vantaggio la Fiorentina ma Gabbiadini su rigore al 94' realizzò la rete del definitivo 3-3. L'ULTIMA SCONFITTA DELLA FIORENTINA Gli azzurri non vincono a Firenze dal campionato 2014/15 quando si imposero per 1-0 con una rete di Higuaìn. Batterono i viola di Montella anche nel 2013/14 per 2-1 con gol di Callejon e, dopo il pareggio di Pepito Rossi su rigore, di Mertens. Il protagonista del match fu, però, l'arbitro Calvarese.

Dopo aver espulso Maggio all'80', al 91' negò un rigore netto alla Fiorentina per un fallo in area su Cuadrado. Al danno si aggiunse la beffa. Estrasse il secondo giallo al colombiano (per simulazione) già ammonito e lo cacciò dal campo. LE ALTRE SFIDE RECENTI Nella stagione precedente (2012/13) il match giocatosi alle 12.30 finì in parità 1-1 con i gol di Roncaglia e Cavani. Dunque Vincenzo Montella al Franchi non ha mai battuto il Napoli. L'anno prima (2011/12), con Delio Rossi in panchina, nell'incontro disputatosi di venerdì in notturna gli azzurri si imposero per 3-0 con doppietta di Cavani e rete di Lavezzi. Nel 2010/11, alla prima giornata, l'incontro finì in parità, 1-1 con i gol di Cavani e D'Agostino (sulla panchina viola sedeva Sinisa Mihajlovic). Nel 2009/10 (l'allenatore era Prandelli) il Napoli dell'ex giocatore delle giovanili viola Walter Mazzarri si impose per 1-0 con una rete dell'ex Maggio a due minuti dal novantesimo. QUEL GOL DI GALDIOLO Nessuno potrà mai dimenticare la rete realizzata su punizione dal difensore viola a un quarto d'ora dalla fine nel match giocatosi il giorno di San Silvestro del 1977 e vinto dalla Fiorentina di Mario Mazzoni per 1-0.

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LA TRIPLETTA DI MONELLI La segnò al Napoli al Comunale alla prima giornata del campionato 1983/84 nell'incontro vinto dalla Fiorentina di De Sisti per 5-1 grazie anche alle reti di Oriali e Pasquale Iachini.

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Paolo Monelli realizzò una tripletta contro gli azzurri nel 1983 alla prima di campionato

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 Cent’anni fa nasceva “Uccio”, grande ex viola e Ct della Nazionale campione d’Europa

Il personaggio

La leggenda di Valcareggi di Ruben Lopes Pegna

artedì 12 febbraio Ferruccio Valcareggi avrebbe compiuto cent'anni, un secolo. Era nato, infatti, nel 1919 a Trieste. Invece ci ha lasciato troppo presto. Se ne è andato, infatti, più di tredici anni fa, il 1 novembre 2005 a Firenze, la città di sua moglie e dei suoi figli e nella quale aveva scelto di vivere una volta smesso di giocare e di allenare. Valcareggi è stato un buon giocatore e un ottimo allenatore, uno di quelli che hanno fatto la storia del calcio mondiale. E' stato l'unico tecnico a portare l'Italia alla conquista del campionato europeo del 1968, battendo in finale la Jugoslavia (nella ripetizione del match; il primo era finito 1-1) per 2-0 con i gol di Anastasi e Riva. E c'era lui sulla panchina azzurra a Città del Messico, quando il 17 giugno 1970 la Nazionale superò la Germania 4-3 ai tempi supplementari nella semifinale dei campionati del mondo in una delle partite più emozionanti della storia del calcio. In finale la sconfitta con il Brasile per 4-1 maturò solo nell'ultima mezzora con gli azzurri stanchi per le fatiche della sfida con i tedeschi. E in tutte queste partite storiche in campo c'era il capitano della Fiorentina Giancarlo De Sisti. Uccio questo il suo soprannome - ha iniziato la sua carriera di giocatore nella Triestina, la squadra della sua città. La Fiorentina lo acquistò dal club alabardato nell'estate del 1940, quando in Italia la seconda guerra mondiale era iniziata da pochi mesi. Valcareggi era una mezzala, il classico regista, un allenatore in campo anche quando giocava. Indossava, per lo più, la casacca numero otto. Ha giocato al suo arrivo a Firenze insieme a Romeo Menti, scomparso nella tragedia di Superga con il grande Torino. Con lui fu protagonista, alla sua seconda partita in maglia viola, del successo per 2-0 a Napoli.

Le reti le firmarono proprio Valcareggi e Menti. In quel campionato Uccio non saltò nemmeno una partita. Perciò era in campo anche il 4 maggio 1941 quando al Berta, l'attuale Franchi, all'ultima giornata la Fiorentina battè la Juve per 5-0. Ed era in campo anche due settimane più tardi, quando sempre al Berta i viola batterono i bianconeri negli ottavi di finale di Coppa Italia per 5-3. Con la Fiorentina ha disputato 122 partite di campionato, realizzando 27 reti, dal 1940/41 al 1942/43 e, poi, nel 1947/48. Durante la guerra giocò nel Milan e subito dopo nel Bologna. Poi tornò a Firenze nell'estate del 1947 e vi rimase una stagione. Ma la sua avventura all'Arno proseguì poi come allenatore. Guidò la Fiorentina nel campionato 1962/63, portandola al sesto posto.

Ma nella stagione successiva fu esonerato dopo una sconfitta a Vicenza il 23 ottobre. Tornò a Firenze nel dicembre 1984 per sostituire De Sisti una settimana prima della sfida con la Juve al Comunale pareggiata 0-0. E in un'annata non molto brillante si tolse comunque la soddisfazione di battere i bianconeri a Torino nel girone di ritorno per 2-1 con i gol di Cecconi e Passarella. Concluse il campionato al nono posto ma portò la Fiorentina alle semifinali di Coppa Italia (eliminata dalla Sampdoria). Il 26 giugno 1985 a Marassi con i blucerchiati nel match perso dai viola per 3-1 si concluse l'avventura di Uccio con la Fiorentina, un'avventura iniziata quarantacinque anni prima.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

Il romanzo dello Scudetto /3

A 50 anni dal secondo tricolore riviviamo la storia a puntate dell’epopea viola del ‘68-’69

Pesaola lancia il baby Esposito Amarildo e Rizzo stendono il Napoli di Ruben Lopes Pegna

a Fiorentina di Pesaola, seconda in classifica insieme al Milan e a una lunghezza dalla capolista Cagliari, affronta al Comunale il Napoli dell'ex Chiappella l'8 dicembre 1968. Gli azzurri vanno in vantaggio con una rete di Canè al 19' del primo tempo. Nell'intervallo Pesaola toglie l'ala Chiarugi ed inserisce al suo posto il ventenne mediano Esposito, visto che i viola soffrono a centrocampo. E' un cambio decisivo. La Fiorentina ribalta il risultato e vince 2-1 grazie alle reti di Amarildo al 22' e di Rizzo al 26'. Per i viola si tratta del quarto successo consecutivo. La settimana successiva, il 15 dicembre, la squadra viola pareggia 0-0 a Torino con i granata e si ritrova insieme al Milan al secondo posto ma a due lunghezze dalla capolista Cagliari. Tre giorni dopo la Fiorentina gioca a Lisbona la gara d'andata degli ottavi di finale di Coppa delle Fiere, l'attuale Europa League, contro il Vitoria Setúbal ma perde 3-0, compromettendo la qualificazione ai quarti. Il 22 dicembre, nell'ultima partita prima della pausa natalizia, i viola battono al Comunale il Palermo per 1-0 con un rigore trasformato da Maraschi al 2' della ripresa ma duramente contestato dai siciliani. Grazie al pareggio del Cagliari a Verona, la squadra di Pesaola rimane seconda insieme al Milan ma a una sola lunghezza dai sardi.

Il brasiliano Amarildo, grande protagonista del secondo Scudetto viola, saluta i tifosi

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

Il romanzo dello Scudetto /3

Rizzo, elemento tatticamente decisivo nello scacchiere di Pesaola

Il campionato riprende il 12 gennaio 1969 dopo tre settimane di sosta. La Fiorentina va all'Arena Garibaldi per giocare il primo derby di serie A con il Pisa. I viola vincono per 1-0 grazie a uno splendido gol su punizione del brasiliano Amarildo al 37' del primo tempo. In virtù dello 0-0 casalingo del Cagliari con il Napoli agguantano i rossoblù in testa alla classifica e staccano di un punto il Milan che pareggia a Varese. Una settimana dopo, il 19 gennaio, arriva al Comunale la Juventus, quarta a cinque lunghezze dai viola. Viene stabilito in questa partita il record di incasso stagionale per lo stadio fiorentino (quasi 80 milioni di lire). La squadra di Pesaola gioca la più bella partita del campionato e vince 2-1. Va in vantaggio con una rete di De Sisti al 21' del primo tempo. Subisce il pareggio bianconero grazie alle rete di Zigoni al quarto d'ora della ripresa. Ma al 27' Maraschi, sotto la curva Ferrovia, realizza il gol del definitivo 2-1. La formazione di Pesaola rimane al comando della classifica insieme al Cagliari ma porta a due le lunghezze di vantaggio sul Milan (terzo) che pareggia 0-0 al San Paolo con il Napoli. La Juve si ritrova a sette lunghezze da viola e rossoblù. Tre giorni dopo il successo sui bianconeri la Fiorentina batte per 2-1 al Comunale, nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Coppa delle Fiere, il Vitoria Setúbal con i gol di Amarildo e Rogora ma viene eliminata. E il 26 gennaio per la quindicesima e ultima giornata del girone d'andata la squadra di Pesaola gioca a Varese. Subisce il gol di Cappellini dopo cinque minuti, ma pareggia con Maraschi al 10'. Nella ripresa Leonardi riporta in vantaggio i lombardi al 15' ma al 20' De Sisti, su punizione, firma il gol del definitivo 2-2. Il Varese finisce l'incontro in nove per le espulsioni di Rimbano e Cappellini, decretate dall'arbitro Gonella che nove anni dopo dirigerà la finale dei campionati del mondo tra Argentina e Olanda, vinta dalla squadra dei futuri viola Bertoni e Passarella per 3-2. La Fiorentina termina il girone d'andata al secondo posto, a una lunghezza dalla capolista Cagliari che tra le mura amiche batte l'Atalanta. Il Milan, dopo il successo a San Siro sul Palermo, rimane al terzo posto ma a un solo punto dalla formazione di Pesaola. Lo scudetto se la giocheranno le prime tre della classe e la lotta sarà quanto mai appassionata.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

Le schede dei protagonisti

Fiorentina-Napoli

nell’anno del secondo Scudetto

AMARILDO

L’

8 dicembre del 1968 la Fiorentina affronta il Napoli allo stadio Comunale. Gli ospiti, a segno al 19’ con Canè, chiudono il primo tempo in vantaggio. Nell’intervallo l’allenatore viola Pesaola decide di sostituire l’ala Chiarugi con il giovane mediano Esposito. Nella ripresa la Fiorentina ribalta il risultato grazie alle reti di Amarildo e Rizzo. Dopo questa partita la Fiorentina è seconda in classifica insieme al Milan a 1 punto dalla capolista Cagliari.

e del iliano, campion Il giocatore bras n la sua nazionale co mondo in Cile numea con la maglia della nel 1962, gioc i ist as nt fa i o de ro undici. E’ un specialista dei calo un è squadra ed dello . Nella stagione 30, ci di punizione su te rti pa 25 a ut scudetto disp sità. Dei reti. Una curio realizzando 6 ntina in re Fio ati dalla 38 gol realizz ildo segna ar Am o, at on tutto il campi Roma limpico con la il primo (all’O ta nel match vinto na alla prima gior (al Co2-1) e l’ultimo nata dai viola per a gior m lti l’u al se re munale al Va squancontro che la 1). su rigore nell’i 3r pe ica ud gi si ag dra di Pesaola

FIORENTINA: Superchi; Stanzial, Mancin; Merlo, Ferrante, Rogora; Chiarugi (Esposito dal 46'), Rizzo, Maraschi, De Sisti, Amarildo. 12° Bandoni.

SUPERCHI

NAPOLI: Zoff; Nardin, Pogliana; Zurlini, Guarneri, Bianchi; Salvi, Juliano, Sala, Montefusco, Canè. 12° Cuman, 13° Miceli. Allenatore: Parola (Chiappella è squalificato).

Gioca il primo campio nato da titolare, sostituendo il portie re della Nazionale Albertosi. Sembra un azzardo, perché in precedenza in serie A aveva disputato solo 7 partit e.Invece Superchi si dimostra all’alt ezza La difesa viola è la sec del compito. onda del campionato insieme a qu ella del Cagliari con 18 gol subiti. In realtà Superchi che disputa tutte e 30 le partite ne incassa 17 (l’ultimo con il Varese lo subisce il suo secondo Bandoni). La splendida tradiz ione dei portieri viola con lui continua .

ARBITRO: GONELLA di Torino RETI: Canè 19', Amarildo 67', Rizzo 71'.

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 Fuorigioco

Divario netto, ma se Ancelotti si farà prendere dalla smania di vincere...

Difficile ma non impossibile di Duccio Magnelli

i gioca alle 18 di sabato all’Artemio Franchi di Firenze. Sky non lascia Fiorentina-Napoli a Dazn, che stasera trasmetterà un meno fascinoso Parma-Inter, pregustando (forse) lo spettacolo che il match potrebbe offrire. Squadre offensive e poco sparagnine, quelle di Pioli e Ancelotti. Attacchi leggeri e penetranti, con tanta classe da mettere in campo. Più concreti i partenopei, talvolta fumosi e poco incisivi i Viola, penalizzati però dalla mancanza di una punta centrale di peso. Molti i punti di differenza in classifica, spiegabili anche con le rose a disposizione degli allenatori: Ancelotti ha tante alternative, Pioli molte meno soprattutto in mezzo al campo (ma non solo). Tra l’altro alcuni giocatori viola si stanno lentamente spegnendo, e alcuni non si sono nemmeno mai accesi. Di sicuro è confortante l’arrivo di Muriel a gennaio, ma potrebbe non essere sufficiente a dare alla squadra quel qualcosa in più per indirizzarla verso alti traguardi. Arrivare in Europa potrebbe essere forse (ma molto forse) più facile passando dalla scorciatoia Coppa Italia. Insomma, da qualunque parte la si guardi per la Viola la partita di stasera è di quelle da far tremare i polsi. Vero che al Napoli potrebbe mancare Hamsik, che dicono in procinto di partire alla volta della Cina (mentre

Il gruppo viola saluta

i tifosi che hanno seguito

scriviamo non c’è però niente di sicuro). Paese calcisticamente un po’ depresso, la Cina, ma economicamente in grande salute, visto lo stipendio di otto o nove milioni di euro che potrebbe essere assicurato allo slovacco (il nome della squadra in questi casi è poco più che un dettaglio). Un’assenza pesante quella di Hamsik, se sarà confermata, ma a cui faranno da contraltare quelle

la squadra a Udine

di Benassi e di Milenkovic da parte viola. Se poi Pioli dovesse fare a meno anche di Vitor Hugo sarebbe inevitabile la difesa a quattro, con Pezzella e Ceccherini centrali, e con due terzini più propensi a offendere che a coprire. La speranza è che Ancelotti, preso dalla smania di vincere, lasci a Chiesa & c. gli spazi offerti da Di Francesco nel disastro romanista di Coppa italia. Perché il Na-

poli, se vuole sperare ancora nello scudetto - difficile comunque, nonostante i vuoti mentali e difensivi della Juventus - stasera deve vincere per forza. Ci rendiamo conto che è arduo sperare nelle follie tattiche di Ancelotti, grande navigatore di panchine nobili e vincenti, ma siccome la speranza è sempre l’ultima a morire... Buona partita a tutti.

dal 1927

9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

ALIMENTO COME MEDICAMENTO?

Ermete

di Catia Cecchini

Il National Cancer Institute, NCI e l’American Cancer Society, ACS hanno stabilito alcune linee guida dietetiche prudenziali per la selezione dei cibi: 1. Mantenere un peso corporeo giusto in base al proprio stato. 2. Alimentarsi con una dieta variabile 3. Includere varietà di frutta e verdure fresche nella dieta quotidiana 4. Consumare una maggiore quantità di cibi ricchi in fibre, quali cereali integrali, legumi, vegetali e frutta 5. Diminuire l’apporto totale di grassi (30% meno delle calorie totali) 6. Limitare il consumo degli alcolici 7. Limitare il consumo di cibi sotto sale o conservati Nella storia della medicina si dava molta importa all’alimentazione, come base di una vita sana che poteva portare un riequilibrio generale dell’uomo. La patologia di Ippocrate era basata sulla dottrina umorale, che comprende alcuni assunti: la salute è un giusto equilibrio degli umori; il sangue, il flegma, la bile gialla e nera devono essere in equilibrio rispettivamente; gli umori sono associabili a delle qualità, come caldo, freddo, secco, umido. Lo squilibrio di un umore o di una qualità comporta lo squilibrio del tutto, secondo una visione unitaria del corpo e della psiche. Ippocrate univa l’equilibrio esteriore delle stagioni e del clima con l’equilibrio interiore di un sano regime di vita, per cui l’alterazione dell’equilibrio poteva essere generato anche da una errata nutrizione che portava un danno psico-fisico. I sali minerali come abbiamo scritto in altri articoli hanno una funzione basilare per il nostro metabolismo, sopra-

ERMETE S.r.l. di Catia Cecchini

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tutto sono basilari da un punto di vista psichico. Ecco alcuni fra i sali più importanti e le loro funzioni.

CLORURO DI POTASSIO Terapia organica - Usato nei processi infettivi, nelle bronchiti acute, nella gonorrea, nell’orchite, nelle condizioni catarrali otorinolaringoiatriche e nell’infiammazione oculare con lacrimazione abbondante, aiuta il sistema respiratorio. Lenisce le distorsioni articolari con versamento e gonfiore, eczemi, ustioni, herpes delle labbra, genitale, varicella, verruche sulle mani, serve nella coagulazione del sangue. Terapia psichica - Sul piano psichico favorisce lo sviluppo di una sensibilità, cura gli stati di ribellione, di oppressione, ipocrisia.

Dove si trova il potassio Frutta - cacao - legumi - prosciutto magro - verdure - pane, pasta - parmigiano - carne (bue, montone, pollo) Studio Piazzale della Resistenza, 3 50018 - SCANDICCI (FI) Tel. 347.6378517 Tel. 055/252296 caduceodiermete@gmail.com

MAGNESIO Il magnesio (Mg) si trova sotto forma di carbonato, e fosfato, accompagna dappertutto il calcio del quale ha una funzione antagonista. Una delle funzioni basilari del magnesio è quella di essere una dominate del sistema nervoso; attivatore delle funzioni cellulari si trova molto nella sostanza grigia cerebrale. Tra calcio e magnesio come tra sodio e potassio deve regnare un equilibrio per conservare l’equilibrio funzionale dei tessuti. Il magnesio partecipa anche alla costruzione dello scheletro, più abbondante nei giovani che nell’età avanzata, inoltre aiuta tutto il sistema muscolare; chi svolge una intensa attività sportiva ha bisogno di integrare giornalmente il magnesio sopratutto chi fa sport di resistenza e lunga durata, perché elimina attraverso il sudore molte quantità di questo sale andando incontro a crampi e rigidità muscolare.

Dove si trova il magnesio Cereali - frutta - verdura - cacao - legumi

Servizi •Consulenze nutrizionali •Alimentazione secondo il metodo dei temperamenti endocrini •Intolleranze alimentari •Allergie

•Esami chimici delle urine •Esami elettromagnetici •Ricerca scientifica •Ricerca medica e biologica •Tecniche Complementari in Medicina Cinese

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9 febbraio 2019 Fiorentina - Napoli

1 MIDLAND

GATORADE CUP 5V5 E BASKET 3VS3: LE GRANDI NOVITA’ MIDLAND DEL 2019

a Gatorade Cup 5v5 è un torneo di calcio a 5 GRATUITO, organizzato da Gatorade, che si svolgerà Domenica 3 Marzo 2019 a Campi Arena (via Barberinese 147, Campi Bisenzio). Potranno partecipare i ragazzi nati tra il 2/6/2002 e il 15/2/2005. La squadra che vincerà la tappa di Campi Arena, parteciperà gratuitamente alla finale nazionale a Milano e si contenderà l’accesso alla finale globale di Madrid e al Wanda Metropolitano per assistere alla finale della UEFA Champions League. Il torneo Gatorade coinvolgerà più di 500 squadre in tutta Italia e si svolgerà in dodici città diverse. Le iscrizioni possono essere fatte dal sito www.gatorade5v5.it. Pochi posti disponibili ancora, affrettatevi ragazzi! Dopo il Winter Game di Basket 3vs3 amatoriale appena terminato e vinto dai Go To Guy United, è in arrivo un nuovo torneo, lo Spring Game 2019. Le iscrizioni sono aperte fino a venerdì 15 febbraio, le partite cominceranno la settimana successiva.

Due impianti disponibili per i nostri cestisti amatoriali: il PalaNicolodi di viale Bassi (zona Campo di Marte) e la palestra Matteucci (via Buozzi, Campi Bisenzio). L’iscrizione della squadra al torneo è gratuita, la quota per tesseramento e campo a persona è veramente contenuta e il divertimento è assicurato (chiedetelo a chi ha partecipato all’Opening di Ottobre e al Winter Game). Premi finali con trofei per le prime quattro classificate e per il miglior giocatore del torneo. Arbitri qualificati, i due impianti al chiuso, regolamenti studiati ad hoc con le squadre per garantire sempre una qualità elevata della manifestazione. Le iscrizioni possono essere effettuate tramite modulo google dal sito www.midlandsport.it entrando nella sezione Basket/Volley in alto. Seguite tutti gli aggiornamenti sul Basket sulla nostra pagina Facebook Midland Gs Basket. Tanti approfondimenti e tanti contenuti garantiti dal nostro media partner ufficiale Firenze Basketblog. Il Basket amatoriale è solo Midland!

UX HYBRID BACK IN TOWN!

Ti invitiamo dal 12 al 17 febbraio presso il nostro showroom BiAuto Lexus Firenze, Via San Morese, 9 - Sesto Fiorentino per ammirare il Nuovo UX Hybrid, il primo crossover compatto di casa Lexus.

VI ASPETTIAMO!