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DINO ZOFF

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GLI STADI

GLI STADI

zoff: “sArebbe fAntAstICo rIpetere L’IMpresA deL 1968”

Dino Zoff

“Noi eravamo un gruppo fortissimo e Valcareggi non lasciava niente al caso L’Italia di Mancini ha tutto per imitarci” “

• LUCA CALAMAI

Èstato uno degli Eroi dell’Italia che ha vinto gli ultimi Europei. E ha sfiorato il titolo nel 2000, stavolta nei panni di Commissario Tecnico, perdendo per 2 a 1 contro la Francia in una rocambolesca finale.

Dino Zoff è uno dei vecchi saggi del calcio italiano. Il pallone resta il suo grande amore che divide con la Formula 1, tifoso vero della Ferrari.

Mister Zoff cosa ricorda della finale del ’68?

“I gol di Riva e Anastasi, naturalmente. E una fantastica coreografia nata in maniera spontanea con migliaia e migliaia di luci accese dai tifosi. È stata la prima coreografia dentro lo stadio del calcio italiano”.

Un torneo con tanti brividi.

“Battemmo Russia e Jugoslavia. Quelle erano realtà molto diverse rispetto al calcio di oggi”.

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In che senso?

“La Russia si chiamava CCCP e metteva insieme ben diciassette Repubbliche. Dico, diciassette. E più o meno lo stesso discorso valeva per la Jugoslavia che poteva utilizzare calciatori di cinque-sei Stati. Ora invece trovi la Croazia, la Serbia, il Montenegro, la Slovenia. Tutte competitive ma divise”.

Quale era la forza dell’Italia di Valcareggi?

“Avevamo un bomber fantastico come Gigi Riva e un grande uomo e un grande campione come Giacinto Facchetti. Ma di quella Nazionale il vero valore aggiunto era la qualità della rosa. Nella finale bis il commissario tecnico ha avuto la possibilità di cambiare quattro-cinque giocatori nella squadra di partenza. E l’Italia è rimasta comunque molto forte”.

Ricorda qualche sua parata speciale?

“No. Ricordo però di aver disputato un ottimo torneo”.

Un pensiero sul cittì Valcareggi?

“Era un uomo serio, preparato. Non lasciava mai niente al caso”.

Passiamo al 2000, all’Europeo in Olanda e Belgio, al Dino Zoff commissario tecnico.

“Un grande torneo. Fummo fortunati nell’andare avanti contro i padroni di casa dell’Olanda ai calci di rigore. Ricordate le fantastiche parate di Francesco Toldo? Da ex portiere devo dire che quella notte Francesco inventò un qualcosa di unico. Poi…”.

Poi?

“Pagammo quel pizzico di fortuna avuta contro l’Olanda nella finale contro la Francia. Quel gol rocambolesco di Trezeguet dopo mille tocchi occasionali. Questo è il calcio. Nel bene e nel male. Non potevo rimproverare niente ai miei difensori”.

Dopo una vita l’Italia di Mancini prova a riportare il nostro calcio sulla vetta dell’Europa.

“Speriamo di centrare questo prestigioso traguardo. Mi piace la nostra Nazionale. Mi piace per la qualità del calcio che propone. Mi piace perché ha tanti giovani di talento e qualità in ogni reparto. Inoltre…”.

Inoltre?

“Da allenatore ho sempre guardato con attenzione i numeri, le statistiche. Non dicono tutto ma danno delle indicazioni importanti. Bene, l’Italia di Mancini ha fatto un girone di qualificazione con numeri impressionanti. Gli azzurri arrivano alla fase finale dell’Europeo con tanta autostima. Uno stato d’animo giusto per affrontare quelle che saranno complicate sfide dirette”

Zoff ha vinto un Europeo e un Mondiale in azzurro

L’Italia di Mancini può vincere l’Europeo?

“Certo. Ma non l’ha già vinto. Ci sono almeno altre tre-quattro Nazionali altrettanto forti. Però abbiamo tutto per andare molto avanti”.

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