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07 aprile 2019 Fiorentina - Frosinone
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Editoriale
La Coppa Italia può trasformarsi nell’elisir di nuova vita
Non ci resta che Bergamo…
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Brividi Sportivi
Ci hai fatto divertire e sognare Ma era uno scherzo di Carnevale
di Mario Tenerani
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on ci resta che… Bergamo. Meno di venti giorni all’obiettivo semifinale, dentro o fuori. Meno male c’è la Coppa Italia perché il campionato ci ha sfiniti condannandoci ad una mediocre classifica e ad una serie di amichevoli... Non ci resta che… Bergamo... Per alimentare una speranza europea e poi perché una finale sarebbe un elisir di vita nuova. Mentre se con l’Atalanta le cose non dovessero funzionare, allora rimarrebbe un mese da sbadiglio puro oppure da polemiche infuocate, un clima insomma incandescente. Brutta stagione, davvero. Tanti errori, promesse non m a n te n u te, mercato insufficiente, tranne il rimedio, un pannicello caldo, di Muriel a gennaio. Eppure se a Bergamo uscisse una vittoria viola tutto sarebbe rimesso in discussione positivamente. Il calcio è diabolico, regala scenari impensabili. Il campionato diventa così l’ideale terreno su cui allenarsi per sconfiggere l’Atalanta nel giorno della liberazione. Direttore responsabile Mario Tenerani Caporedattore
Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, Tommaso Borghini anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 03/04/2019 alle ore 13
Luis Muriel, rinforzo arrivato dal mercato di gennaio
di Massimo Mattei
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o perché se si preferisce il Carnevale allo scudetto qualche problema devi averlo. E se si fa male Batistuta e come terza punta hai soltanto Carmine Esposito e te vai sopra i carri a ballare un professionista serio proprio non sei. Che poi mica vai a Viareggio sui carri. Vai alle scuole di samba a Rio che la notte non è che torni a letto a mezzanotte. Ma se all'ultimo minuto con l'Udinese prendi la palla in area, fai due finte che lo stopper è dovuto andare dallo psicologo per ritrovarsi e la metti dentro forse ti si ricorda ancora. Come Montero che ti deve fare due falli in dieci minuti e si fa buttare fuori (un giocatore della Juventus espulso sembra quasi un ossimoro) e vinci, vinci e fai felice una città perché liberi Oliveira
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Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it
Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani
che la butta in area e Gabriel fa secco Peruzzi. Ma se fossero stati in 11 sarebbe stato più difficile. Perché gente più seria ne abbiamo avuta, ma più divertente no. Perché non vincendo niente ti devi attaccare a qualcosa e la battuta da cinepanettone sarebbe quasi scontata. Ci siamo attaccati perfino a Edmundo Alves de Souza Neto che in un mondo normale avrebbe popolato al limite le patrie galere. Qui mezzo campionato invece ha fatto sognare una città. Fino a febbraio perché l'aveva scritto perfino sul contratto che sarebbe andato al carnevale. E lui la legge no. Il bon ton no. La professionalità no. Ma le regole della scuola di samba sì. Non si è vinto niente come sempre, ma almeno ci siamo divertiti. Lui di più, sicuramente. Hanno collaborato Alessandro Rialti, Giacomo Brunetti, Francesca Bandinelli, Giacomo Cialdi, Ruben Lopes Pegna, Duccio Magnelli, Daniele Taiuti, Lucia Petraroli
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Appunti di viaggio Cresciuto nelle giovanili gigliate, il tecnico del Frosinone affronta Pioli nella sua città
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Baroni, un fiorentino sfida la viola vincendo il campionato di Serie B 1993-94. Stavolta si troveranno da avversari, ognuno con una missione, per quanto complicate entrambe. Baroni ha bisogno assoluto di punti per cancellare lo spettro della retrocessione, Pioli invece deve cancellare le nuvole nere sul presente viola, anche per farsi trovare pronti nel giorno più importante, quello della semifinale di ritorno di Coppa Italia, a Bergamo contro l’Atalanta. Non ci saranno prove d’appello per nessuno dei due: la sfida del Franchi rischia di essere un dentrofuori. Possibile sbagliarsi, sia chiaro, ma pare difficile credere che il futuro tecnico della Fiorentina possa essere lo stesso. Sia che il finale si tinga di aspra insoddisfazione o che arrivi la conquista di un titolo, la Coppa appunto. Pioli ha estimatori esteri da non sottovalutare, aspettando di coronare il sogno di guidare una Nazionale. Sta raccogliendo consensi in Cina, dove è apprezzato per la sua professionalità, la serietà e la capacità di valorizzare i giovani, ma sulle sue tracce ci sarebbero anche club europei, dalla Francia all’Inghilterra passando per la Spagna, tutti attratti dalla sua filosofia di gioco. Sulle sue tracce si sarebbe mosso anche Monchi, tornato al Siviglia dopo l’addio alla Roma: sulla panchina c’è adesso Joaquin Caparros, 63 anni, subentrato e con un contratto fino al termine della stagione. Baroni, dall’altro canto, è col Frosinone che è riuscito a conquistare la sua prima vittoria in Serie A, dopo la parentesi infelice a Benevento di un anno fa: nel massimo campionato lui intende restarci in ogni modo. Lo ha ripetuto anche alcuni giorni fa: «Ho sentito tanti tifosi che ci credono, noi ci crediamo come loro. E’ chiaro che passa tutto attraverso i punti.
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x viola contro. Già, perché Marco Baroni, oggi allenatore del Frosinone è cresciuto nel settore giovanile viola, riuscendo a debuttare in Serie A nella stagione 1981/82, una presenza prima di passare in Serie B al Monza. Stefano Pioli, invece, è arrivato a Firenze per la prima volta da giocatore nel 1989 restandoci fino al 1995, disputando la finale di Coppa Uefa del 1990 e
Marco Baroni
Quello che conta è mettere sempre in campo una prestazione di vigore e attenzione, dare tutto. E ricordare che in questo campionato non sono ammessi errori». Nella gara d'andata, fu Benassi a portare in vantaggio i viola sfruttando l'assist di Federico Chiesa: il gol del pari di Pinamonti (che un anno fa aveva castigato la Fiorentina Primavera con la maglia dell'Inter, settore giovanile in cui è cresciuto) ad un minuto dall'inizio del recupero finale fu una doccia gelata FOTO 1 FOTO 1 per tutti. Adesso la storia non è molto diversa: servono FOTO 3 FOTO 3 punti FOTO 4 FOTO 4 per scalare la classifica, per non chiudere definitivamente le porte ad un sogno interFOTO 6 FOTO 6 nazionale. Lo sa bene Pioli, lo sanno i suoi FOTO 7 FOTO 7 giocatori: Firenze aspetta soltanto FOTO 9 FOTO 9 l'occasione giusta per tornare a FOTO 10 FOTO 10 sorridere.
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La vittoria al Franchi manca da troppo tempo e vincere aiuta a vincere Lente d’ingrandimento
Per l’orgoglio e non solo... di ALESSANDRO RIALTI
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lmeno tornare a vincere al Franchi. La Fiorentina almeno questo impegno dovrebbe portarlo a termine. Per la gente viola, per chi non l’ha mai lasciata sola ma anche per ritrovare la forza fisica e mentale per andare alla semifinale di Coppa Italia che a fine mese si giocherà a Bergamo. Insomma battere il Frosinone non solo per l’orgoglio, ma anche per cercare di ricostituire la squadra che nonostante i tanti pareggi ha regalato anche partite importanti. E Pioli sa benissimo che vincere insegna e aiuta a vincere ancora. Certo occorre un cambio di ritmo, maggior convinzione, l’ultimo match interno contro il Torino ha mostrato ancora una volta che la squadra sta attraversando un periodo oscillante. Qualche guizzo, qualche momento di coraggio, determinazione, ma anche improvvise cadute. Come se la benzina avesse iniziato a mancare. Un serbatoio vuoto, ecco il limite più evidente. Ma la Coppa è a un passo e Pioli ha bisogno della miglior squadra possibile. Ecco perché anche la gara con il Frosinone è importante, per fare il… pieno. Così che poi la Fiorentina abbia ancora la forza per tornare a sprintare. Per un finale che riaccenda il cuore della città, prima di fare davvero i conti finali con questa stagione che ha bisogno di un sussulto di coraggio, importante, anzi essenziale. Montiel, giovane talento viola
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07 aprile 2019 Fiorentina - Frosinone
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“La squadra di Pioli può espugnare Bergamo e vincere la Coppa. Simeone può segnare di più” Viola amore mio
Batistuta: “Vorrei lavorare per la Fiorentina” di Tommaso Borghini
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ltre 5mila persone, in piazza della Signoria, per applaudire il Re Leone, tornato a Firenze insieme alla famiglia per festeggiare il suo 50esimo compleanno. Nostalgia, orgoglio e una passione infinita per il colore viola. Questi i sentimenti prevalenti di una serata indimenticabile, nella quale Gabriel Omar Batistuta ha avuto il giusto tributo da parte di una città e una tifoseria che non ha dimenticato quanto il campione argentino abbia dato alla Fiorentina: cuore, caviglie e pure 207 gol in partite ufficiali, 152 dei quali in serie A, per il record assoluto. Nostalgia e orgoglio, dicevamo, perché all’epoca di Batistuta, con lui al centro dell’attacco gigliato, Firenze non aveva paura di nessuno e poteva battere qualsiasi squadra al mondo. Una realtà purtroppo molto diversa da quella attuale... Quando è salito sul palco, accompagnato dai fuochi d’artificio, è partito un boato assordante, seguito dai quei cori che hanno fatto la storia della Fiorentina. “Non ho dormito per tre giorni – le sue prime parole – aspettando questo momento. Sono sempre innamorato di Firenze, che sarà per sempre casa mia”. Una casa nella quale Gabriel ha portato tutta la famiglia, dal padre Osmar, alla mamma Gloria. Insieme alla moglie Irina e ai 4 figli.
Le immagini del Bati 50 Anniversary, oltre 5mila persone hanno festeggiato Gabriel Batistuta in piazza della Signoria
E a Firenze sarebbe anche voluto restare, come ha candidamente confessato nel corso dell’incontro con i giornalisti, seguito alle due ore e passa di festeggiamenti di piazza. Gabriel Batistuta, lavorare per la Fiorentina è ancora un suo desiderio? “Sì, è un mio desiderio. E lo faccio già, anche se non ho un contratto. Perché quando giro per il mondo sono un ex giocatore viola e rappresento la Fiorentina anche senza stipendio. Mi piacerebbe poterlo fare ufficialmente. Comunque sono contento anche così. Il viola è nel mio sangue e cerco di contagiare chi mi sta vicino”. Cosa pensa della Fiorentina di oggi? “All’inizio del campionato nessuno si aspettava che potesse vincere lo Scudetto… e in questo momento tocca navigare a metà classifica. continua a pag 8
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Viola amore mio segue da pag 7
Però c’è ancora la speranza di vincere la Coppa Italia. I viola hanno tutte le armi per imporsi a Bergamo. Me lo auguro di cuore”. Il numero 9 viola di oggi è Giovanni Simeone, come giudica il suo giovane connazionale? “E’ un grande professionista e mi piace dal punto di vista caratteriale e umano. Spero che in futuro possa segnare di più. Di certo gli porto fortuna perché quando lo vedo dal vivo fa sempre gol. Ho un legame speciale con suo padre con il quale ho vissuto momenti importanti della carriera”. Firenze le ha regalato una festa straordinaria per i suoi 50 anni, quali emozioni ha provato? “Non mi aspettavo una cosa del genere. Cinquemila persone in piazza per me… quando me lo hanno detto credevo fosse uno scherzo. Sono venuti tutti a salutarmi, nonostante non giochi a calcio da vent’anni. Una cosa incredibile. Poi l’emozione di essere festeggiato, insieme a tutta la mia famiglia, è stata doppia. Anche i miei genitori adesso hanno capito quanta passione Firenze abbia nei miei confronti. Mi sono commosso e questo significa che sto invecchiando… da calciatore non riuscivo a godermi del tutto il rapporto con questa città e con questa tifoseria, ma oggi me lo posso godere al massimo. Ed è una cosa bellissima”. Le mancano i suoi ex compagni, come Manuel Rui Costa? “Moltissimo. Rui non lo vedo da molto tempo, ma lo ricordo sempre con grande affetto.
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Ogni volta che guardo la maglia viola penso per primo a lui e alle battaglie che abbiamo condiviso sul campo. Resta un grande amico e spero di rivederlo presto”. Cosa si sente di dire ai tifosi venuti in piazza della Signoria per celebrarla? “A parole è impossibile descrivere ciò che mi hanno fatto provare. Riesco soltanto a dire loro grazie per il grande amore che mi hanno dimostrato”.
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Il campione del tiro a volo: “Atalanta più forte, ma possiamo farcela. Firenze merita di più” Esclusiva
Benelli: “La Coppa nel mirino!” Nel calcio, e nello sport in generale, ci sono tante componenti in gioco. Ciò che è certo è che occorrono giocatori di un certo livello per raggiungere determinati traguardi. Occorre il giusto materiale. Non conosco Pioli, ma mi è sempre sembrato un uomo dotato di eccellenti valori umani e un buon allenatore. Forse avrebbe potuto essere ottavo invece che decimo, ma sarebbe cambiato poco».
Benelli oggi è il dt della Nazionale Italiana di skeet di Giacomo Cialdi
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a Fiorentina affronta il Frosinone in campionato, ma la mente dei tifosi è già a Bergamo, per il ritorno della semifinale di Coppa Italia del 25 aprile. Inoltre, Firenze è attraversata dalla voci di mercato sui suoi gioielli, Federico Chiesa in primis, e sul possibile post-Pioli. Per parlare di tutto questo, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Andrea Benelli, grande campione di tiro a volo (tra i suoi tanti trofei la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004), oggi Direttore Tecnico della Nazionale Italiana, nonché fiorentino e grande tifoso viola.
Andrea Benelli che giudizio si è fatto sulla Fiorentina targata Stefano Pioli? «Be', il decimo posto evidentemente non può piacermi. La squadra quest'anno ha disputato anche belle partite, sono venuti fuori diversi giocatori giovani e di prospettiva, ma nel complesso sta facendo un campionato non all'altezza delle aspettative dei tifosi. E soprattutto non all'altezza dell'importanza del club». Quali e quante responsabilità dà all'allenatore? Lo confermerebbe il prossimo anno? «È difficile dirlo, perché non sempre è tutta colpa dell'allenatore se una squadra non va come dovrebbe.
Il senso della stagione potrebbe cambiare il 25 aprile, in Coppa Italia. Che partita si aspetta? «L'Atalanta vista nella semifinale di andata e in campionato pochi giorno dopo, era nettamente più forte di noi. Però nel calcio le cose possono cambiare velocemente. In un mese la Fiorentina può esser tornata a brillare e i bergamaschi possono essere in calo. Per questo predicherei calma: possiamo far bene, sarà una gara aperta e la speranza di approdare in finale c'è. Possiamo farcela!». In campionato invece i viola affronteranno il Frosinone... «Sì, come detto il campionato ha poco da dire ormai. I ragazzi di Pioli dovranno cercare di centrare la vittoria soprattutto per l'orgoglio, per la maglia che indossano, per i tifosi che li sostengono sempre». In queste settimane – e presumibilmente nelle prossime – si è parlato molto di Federico Chiesa: secondo lei quale può essere la chiave giusta per trattenere il ragazzo a Firenze? «Chiesa è un talento incredibile, un ragazzo che ha grandi margini di miglioramento ed è destinato a fare bellissime cose.
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A queste condizioni societarie, ritengo che la permanenza del numero 25 sia impossibile. Ma attenzione, non per i soldi: a certi livelli si cercano le ambizioni, le vittorie. Penso si commetta uno sbaglio quando si afferma che il giocatore dovrà decidere, è la società che dovrà dire cosa vuole fare. Se si torna ad investire in un certo modo, a crescere e puntare a qualcosa di importante allora Chiesa può restare, altrimenti andrà via». L'ultima domanda vorrei fargliela proprio sui fratelli Della Valle, e sul loro rapporto con la città: che idea si è fatto in merito? «Ritengo che i Della Valle siano una famiglia seria e importante, che entrambi i fratelli siano imprenditori di un certo livello e successo. Per queste considerazioni spero che rimangano ancora a lungo a Firenze. Però capisco una bella parte di tifoseria che ha voglia d'altro: a questa città occorre anche un lato passionale, un po' di coraggio nel fare delle scelte e correre anche dei rischi. A mio parere la proprietà dovrebbe ripensare il suo rapporto con i tifosi, dovrebbe cambiare il modo di gestire il club. Si deve tornare a sognare! Purtroppo dopo Gomez-Rossi, si è infranto tutto. I giovani vanno benissimo, ma si deve capire che solo coi giovani si fanno ottimi bilanci ma non si vince niente. Firenze merita di più!».
Andrea Benelli mostra la medaglia d'oro vinta alle Olimpiadi di Atene
Ma lei crede possa avvenire questo cambiamento di volontà e, quindi, di gestione? «Francamente no. Da tifoso viola lo spero, ma penso sia molto difficile».
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Parola all’esperto L’ex allenatore di Maradona: “Se migliora tecnicamente, il Cholito potrà fare grandi cose”
Marchesi: “Simeone non va bocciato”
Rino Marchesi ha vestito la maglia viola negli anni '60 di Daniele Taiuti
“Per alcune movenze mi sento di avvicinarlo alle grandi ali di un tempo come come Sala e Lentini. In generale, le prerogative principali che lo accomunano ai grandi campioni sono sia il forte carattere sia la costante voglia di migliorarsi, potendo usufruire ancora di ampi margini di miglioramento”. Secondo lei, c’è un calciatore viola dal potenziale non totalmente espresso su cui valga la pena insistere nella prossima stagione?
Rino Marchesi, qual è la sua opinione di Pioli come tecnico? “E’ un professionista molto preparato e una persona seria; tuttavia il destino di un allenatore è strettamente legato alla qualità dei calciatori a propria disposizione e al valore della società da cui dipende”. Federico Chiesa può essere paragonato a qualche campione italiano del passato?
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“Considerando l’età mi intriga molto Simeone. A mio parere se l’argentino riuscisse a migliorare tecnicamente, in futuro potrebbe ottenere dei grandi risultati. Attenzione a non bocciarlo frettolosamente”. La partita contro il Frosinone del fiorentino Baroni può avere ancora una certa rilevanza nel campionato della Viola? “Malgrado l’accesso all’Europa tramite il campionato da parte dei gigliati sia veramente arduo, ma non impossibile, è giusto attribuire la necessaria importanza a tutti i restanti incontri; A cominciare già dal match contro la squadra ciociara dell’ottimo Baroni”. Rivisitando i suoi ricordi, quali sono le emozioni più forti che ha avvertito nell’indossare la maglia gigliata? “In questo senso i miei pensieri si soffermano sui numerosi trofei che riuscimmo a conquistare, soprattutto l’affermazione in Coppa delle Coppe nel 1961 fu particolarmente emozionante e gratificante”.
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apita a volte osservando la Serie A attuale di provare malinconia rievocando il grado di competitività che il calcio italiano ai massimi livelli poteva offrire un tempo, principalmente a cavallo fra gli anni 80 e 90. Se nell’epoca attuale la competizione ai vertici segnala una squadra, la Juventus, nettamente più forte delle altre, nell’ultimo ventennio del secolo scorso, rammentando che una società di medie dimensioni come l’Udinese poteva annoverare tra le proprie fila un fuoriclasse assoluto come Zico, la
stragrande maggioranza delle squadre iscritte alla massima serie aveva ragione di nutrire ambizioni di alta classifica. Uno dei principali allenatori di quel periodo storico è stato senza ombra di dubbio Rino Marchesi. Il mister lombardo in quegli anni alla guida di Napoli e Juventus ha avuto il merito e la possibilità di allenare due fra i più grandi stranieri passati dal Belpaese: Maradona e Platini. Anche da calciatore può vantare dei trascorsi importanti, riferiti principalmente alla sua esperienza in maglia viola. Con la Fiorentina conquista in totale quattro trofei: Nella stagione 60-61 ottiene una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe; nel 66 vince una Coppa Mitropa e una seconda Coppa Italia. Lo invitiamo ora a disquisire con noi sui temi contemporanei in casa viola, con degli accenni all’insidiosa partita in arrivo.
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1 Il gruppo fiorentino: “Da tifosi soffriamo col cuore in gola. Che emozione suonare per Bati!”
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Viola in musica
Street Clerks: “La Viola è la nostra malattia” di Giacomo Brunetti
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uando Piazza della Signoria ha iniziato a cantare per Batistuta, a dirigere "come dei veri capi della curva" c'erano loro. Chitarra, basso e batteria: al resto ha pensato la voce delle 5.000 persone giunte dinnanzi a Palazzo Vecchio. Gli Street Clerks si sono formati nel 2007 a Firenze, hanno partecipato a X Factor e sono la band di ‘E poi c’è Cattelan’. Oltre a essere grandi amanti della Fiorentina.
E con la batteria ho dato il ritmo a 'Chi non salta è bianconero' (ride, ndr). Capita di andare allo stadio, di cantare, ma è una cosa che ho sognato spesso, dare il ritmo a un coro è una cosa molto soddisfacente. E adesso sono rientrati i tamburi allo stadio. Il colpo d'occhio è bellissimo, un’attesa di vedere Batistuta anche per noi decisamente adrenalinica”. Alexander (chitarra e voce), riuscite a portare Firenze in giro per l’Italia con la vostra musica?
Inizia Valerio (chitarra, tastiere e voce del gruppo), con l'euforia ancora in gola. "Questa è stata sicuramente una delle emozioni più forti della nostra carriera, per noi Batigol è un idolo. Per noi la Fiorentina è ormai come una malattia: ti svegli e soffri, quindi suonare oggi è stata la cura". Immagino che suonare per la Fiorentina vi dia una carica in più, la voglia di mettercela tutta. “Ed è quello che abbiamo fatto”, risponde Francesco, il batterista. “Durante il soundcheck ho provato il microfono... con i cori contro la Juve!
“Basta aprire bocca e ci riconoscono ovunque per il nostro accento. Ci proviamo, l'importante per noi è fare buona musica, tutto il resto è guadagnato. Se poi riusciamo a portare a casa un po' di prestigio per la città, che ci ha dato la possibilità di crescere, tanto meglio”. Siete la band ufficiale di ‘EPCC’, in onda su Sky.
Dare un tocco di viola non deve essere facile, anche perché quando diventano buoni per Cattelan, vengono venduti. “Esatto! Una volta c'è stata la possibilità di avere Bernardeschi, però era più interessante il Bernardeschi bianconero a quel punto. Ogni anno chiediamo a Cattelan di invitare un giocatore della Fiorentina: c'eravamo quasi riusciti con Pepito Rossi, però poi si è fatto male nuovamente”, risponde Valerio. Francesco, da tifoso, come stai affrontando questo periodo della Fiorentina? “Soffro e soffriamo come tutti i tifosi, ora l’attesa è per la semifinale contro l’Atalanta. Ecco, ragazzi, cerchiamo di portare a casa una Coppa Italia”.
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Adesso la domanda è estesa a tutti: la Fiorentina vince la coppa e voi suonate alla festa. È un sogno? “Assolutamente… anche se in quel caso non saremmo in grado di suonare!”.
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Andata 19/08/2018
ultimo aggiornamento 02/04/2019
6^ giornata
Andata 26/09/2018
Ritorno 24/02/2019
Ritorno 27/01/2019
3^ giornata
Andata 02/09/2018
0-3
2-0
Juventus-Lazio
2-1
2-1
Milan-Roma
1-1
Lazio - Napoli
1-2
3-2
Napoli-Milan
0-0
0-3
Bologna-Inter
1-0
0-1
Torino - Roma
2-3
1-0
SPAL-PARMA
3-2
1-2
Parma-Juventus
3-3
0-1
Bologna - Spal
1-1
2-2
Cagliari-Sassuolo
0-3
1-0
Fiorentina-Udinese
1-1
2-0
Empoli - Cagliari
2-2
6-1
Fiorentina-Chievo
4-3
0-1
Atalanta-Cagliari
1-0
2-2
Parma - Udinese
2-1
0-0
Frosinone-Bologna
4-0
0-0
Chievo-Empoli
2-2
1-0
Sassuolo - Inter
0-0
2-1
Genoa-Empoli
3-1
1-0
Lazio-Frosinone
1-0
4-0
Atalanta - Frosinone
5-0
2-2
Inter-Torino
0-1
3-0
Sampdoria-Napoli
0-3
1-1
Sampdoria - Fiorentina
3-3
1-0
Udinese-Sampdoria
0-4
5-3
Sassuolo-Genoa
1-1
2-1
Milan - Genoa
2-0
3-3
Roma-Atalanta
3-3
1-0
Torino-Spal
0-0
7^ giornata
Andata 30/09/2018
Atalanta-Torino
0-2
2-1
0-1
0-1
11
Empoli-Milan
0-3
2-0
2-0
Genoa-Chievo
0-0
1-2
2-1
Inter-Fiorentina
3-3
2-0
2-0
Juventus-Bologna
1-0
3-1
3-0
Napoli-Parma
4-0
1-0
4-0
Roma-Frosinone
3-2
3-1
0-2
SPAL-Sassuolo
1-1
2-1
1-2
Udinese-Lazio
-
1-4
Andata
12^ giornata
Ritorno 03/03/2019
Bologna-Udinese Chievo-Torino Fiorentina-Atalanta Frosinone-Genoa Inter-Cagliari Juventus-Napoli Parma-Empoli Roma-Lazio Sampdoria-SPAL Sassuolo-Milan
13^ giornata
Andata 25/11/2018
8^ giornata
Andata 07/10/2018
Ritorno 10/03/2019
9^ giornata
Andata 21/10/2018
Ritorno 17/03/2019
1-2
0-1
Atalanta-Sampdoria
2-1
2-2
Bologna-Torino
3-2
0-3
2-0
Cagliari-Bologna
0-2
1-5
Chievo-Atalanta
1-1
1-3
0-2
Empoli-Roma
1-2
1-1
Fiorentina-Cagliari
1-2
0-0
1-3
Genoa-Parma
0-1
3-3
Frosinone-Empoli
1-2
1-2
1-0
Lazio-Fiorentina
1-1
1-0
Inter-Milan
3-2
2-1
3-1
Milan-Chievo
2-1
1-1
Juventus-Genoa
0-2
3-3
2-0
Napoli-Sassuolo
1-1
0-2
Parma-Lazio
1-4
0-3
1-2
SPAL-Inter
0-2
0-2
Roma-SPAL
1-2
2-1
3-2
Torino-Frosinone
2-1
0-0
Sampdoria-Sassuolo
5-3
0-1
0-2
Udinese-Juventus
1-4
0-3
Udinese-Napoli
2-4
Ritorno 14/04/2019
14^ giornata
Andata 02/12/2018
Ritorno 20/04/2019
15^ giornata
Andata 09/12/2018
Atalanta-Inter
0-0
Bologna-Fiorentina
1-2
Atalanta-Napoli
2-2
Cagliari-Roma
2-2
Chievo-Bologna
0-0
Cagliari-Torino
1-1
Chievo-Lazio
2-1
Empoli-Bologna
2-1
Empoli-Udinese
3-2
Empoli-Atalanta
0-3
Genoa-SPAL
Frosinone-Fiorentina
1-1
Genoa-Sampdoria
1-1
1-0
Juventus-Inter
1-2
Genoa-Napoli
3-0
Inter-Frosinone
2-1
2-2
Lazio-Sampdoria
0-2
Milan-Juventus
2-0
Juventus-SPAL
2-2
4-1
Roma-Sampdoria
1-1
Lazio-Milan
4-1
1-1
Sassuolo-Lazio
0-0
Napoli-Chievo
0-0
2-2
SPAL-Cagliari
2-1
Parma-Sassuolo
2-2
1-2
Torino-Parma
1-0
Udinese-Roma
2-1
Fiorentina-Juventus Frosinone-Cagliari Milan-Parma Roma-Inter Sampdoria-Bologna Sassuolo-Udinese SPAL-Empoli Torino-Genoa
1-1
1-1
0-0
Milan-Torino
4-0
Napoli-Frosinone
1-1
Parma-Chievo
3-3
Sassuolo-Fiorentina
1-3
Udinese-Atalanta
CAPPELLE DEL COMMIATO Presso le sedi di:
VIALE MILTON (FORTEZZA) VIA CACCINI (CAREGGI)
AGENZIE Ag. Careggi - Via Caccini 17 Firenze Ag. Bellariva - Via Aretina 55 r Firenze Ag. Isolotto - Via Mortuli 29 r Firenze Ag. Ponte di Mezzo - Via di Caciolle 3 b Firenze Ag. Torregalli - Via di Scandicci 310 b Firenze Ag. Sesto Fiorentino (Fi) - Via Pascoli 1 Ag. Scarperia (Fi) - Via Roma 14
Ritorno 28/04/2019
4-1
ONORANZE FUNEBRI 24 H 24
Ritorno 03/02/2019
Chievo - Juventus
Cagliari-Sampdoria
Ritorno
26/08/2018
1-2
0-0
07/04/2019
2^ giornata
Andata
2-3
0-0
11/11/2018
Ritorno 20/01/2019
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DESII ASSICURAZIONI 4^ giornata
Andata 16/09/2018
5^ giornata
Andata
Ritorno
23/09/2018
10/02/2019
Ritorno 17/02/2019
CLASSIFICA Serie A
P
g
partite totali v n p
CLASSIFICA Serie A
P
g
partite totali v n p
1-1
Cagliari-Milan
0-3
2-0
Bologna-Roma
1-2
1
Juventus
81 30 26
3
1
11
Parma
33 29
9
6
0-1
Empoli-Lazio
0-1
0-2
Chievo-Udinese
0-1
2
Napoli
63 29 19
6
4
12
Genoa
33 29
8
9
12
0-5
Frosinone-Sampdoria
1-0
3-0
Fiorentina-SPAL
4-1
53 29 16
5
8
13
Cagliari
33 30
8
9
13
1-1
0-2
Frosinone-Juventus
Inter
1-0
Genoa-Bologna
3
0-3
0-1
Inter-Parma
1-0
4-1
Lazio-Genoa
1-2
32 29
7
11 11
2-1
Juventus-Sassuolo
3-0
2-2
Milan-Atalanta
3-1
1-0
Napoli-Fiorentina
0-0
2-0
Parma-Cagliari
2-2
Roma-Chievo
3-0
0-1
2-0
SPAL-Atalanta
1-2
3-1
1-1
Udinese-Torino
0-1
1-3
28/10/2018
Ritorno 31/03/2019
4
Milan
52 30 14 10
6
14
Sassuolo
5
Lazio
48 28 14
6
8
15
Udinese
29 29
7
8
14
1-2
6
Atalanta
48 29 14
6
9
16
Spal
29 29
7
8
14
Sampdoria-Inter
1-2
7
Roma
47 29 13
8
8
17
Bologna
27 29
6
9
14
Sassuolo-Empoli
0-3
8
Sampdoria
45 29 13
6
10
Empoli
25 29
6
7
16
Torino-Napoli
0-0
18
9
Torino
6
19
Frosinone
17 29
3
8
18
7
20
Chievo
11 29
1
11 17
11^ giornata
Andata 04/11/2018
45 29 11 12
10 Fiorentina 38 29
Ritorno
8
14
03/04/2019
3-0
Atalanta-Parma
3-1
1-2
Bologna-Atalanta
-
2-1
Cagliari-Chievo
3-0
0-2
Chievo-Sassuolo
-
1-2
Empoli-Juventus
0-1
1-1
Fiorentina-Roma
-
2-2
Genoa-Udinese
0-2
5-0
Inter-Genoa
-
0-3
Lazio-Inter
1-0
3-1
Juventus-Cagliari
2-0
3-2
Milan-Sampdoria
0-1
4-1
Lazio-SPAL
-
1-1
Napoli-Roma
4-1
5-1
Napoli-Empoli
-
Parma-Frosinone
-
Classifica Marcatori
10^ giornata
Andata
NOME
SQUADRA
RETI
1
Quagliarella
Sampdoria
21
RIGORI
6
2
Piatek
Milan
20
0
3
Zapata
Atalanta
19
1
4
Ronaldo
Juventus
19
5
5
Milik
Napoli
16
0
6
Caputo
Empoli
13
3
2-2
Sassuolo-Bologna
1-2
0-0
0-3
SPAL-Frosinone
1-0
1-4
Sampdoria-Torino
-
7
Immobile
Lazio
13
3
1-1
Torino-Fiorentina
1-1
0-1
Udinese-Milan
1-1
8
Petagna
Spal
11
3
16^ giornata
Andata 16/12/2018
Ritorno 05/05/2019
14
Andata
17^ giornata
22/12/2018
Ritorno 12/05/2019
Andata
18^ giornata
26/12/2018
Ritorno 19/05/2019
19^ giornata
Andata 29/12/2018
Ritorno 26/05/2019
1-0
Atalanta-Lazio
1-1
Chievo-Inter
2-2
Atalanta-Juventus
1-0
0-0
Bologna-Milan
2-4
Empoli-Sampdoria
0-2
Bologna-Lazio
0-1
Empoli-Inter
0-1
Cagliari-Napoli
3-1
Genoa-Atalanta
1-0
Cagliari-Genoa
0-0
Genoa-Fiorentina
3-1
Fiorentina-Empoli
1-0
Juventus-Roma
0-1
Juventus-Sampdoria
Frosinone-Sassuolo
3-1
Lazio-Cagliari
0-0
1-1
Lazio-Torino
1-0
Inter-Udinese
0-1
Milan-Fiorentina
1-0
3-2
Roma-Genoa
1-0
Napoli-SPAL
3-1
2-0
Sampdoria-Parma
0-0
Parma-Bologna
2-0
0-0
SPAL-Chievo
1-1
Sassuolo-Torino
0-0
0-1
Torino-Juventus
1-1
Udinese-Frosinone
3-0
Fiorentina-Parma Frosinone-Milan Inter-Napoli Roma-Sassuolo Sampdoria-Chievo SPAL-Udinese Torino-Empoli
2-1
0-2
Chievo-Frosinone
2-1
Milan-SPAL
3-2
Napoli-Bologna
0-2
Parma-Roma
2-6
Sassuolo-Atalanta
2-0
Udinese-Cagliari
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07 aprile 2019 Fiorentina - Frosinone
dal 1927
1
15
Probabili formazioni
ASSALTO AI CIOCIARI FIORENTINA - Frosinone
STADIO ARTEMIO FRANCHI, 07.04.2019, ORE 12.30 Muriel
Chiesa
Veretout
D
opo il turno infrasettimanale di Roma, la Fiorentina va a caccia di una vittoria interna in campionato che le manca dallo scorso 16 dicembre. Al momento della chiusura del nostro giornale, le scelte di Pioli sembravano orientate alla conferma del blocco difensivo titolare, con la possibile variante dell’impiego di Hancko al posto di Biraghi per concedere un turno di riposo al nazionale azzurro. Possibile anche il recupero di Edimilson, reduce dallo stop per infortunio, che potrebbe comporre il trio di centrocampo con Veretout e Gerson. In attacco l’allenatore viola potrebbe riproporre un tridente “spinto” con Muriel, Chiesa e Simeone contemporaneamente in campo dal primo minuto.
Hancko
FIORENTINA 4-3-3
Simeone
Edimilson
1 Lafont
Gerson
4 Milenkovic 20 Pezzella 31 Hugo 16 Hancko
Hugo Pezzella
Lafont
Allenatore: Stefano Pioli
A Disposizione: 23 Terracciano, 33 Brancolini, 2 Laurini, 5 Ceccherini, 3 Biraghi, 6 Norgaard, 14 Dabo, 24 Benassi, 11 Mirallas, 29 Montiel, 28 Vlahovic.
FROSINONE 3-5-2 57 Sportiello
7 Paganini 66 Chibsah 21 Sammarco 24 Cassata 33 Beghetto
6 Goldaniga 27 Salamon 25 Capuano
Ciano
Ciofani
Beghetto
Cassata
Chibsah Sammarco
Capuano
Paganini Goldaniga
Salamon Sportiello
28 Ciano 9 Ciofani
Allenatore: Baroni
A Disposizione: 91 Iacobucci, 32 Krajnc, 3 Molinaro , 23 Brighenti, 15 Ariaudo, 17 Zampano, 2 Ghiglione, 8 Maiello, 16 Valzania, 18 Dionisi , 20 Trotta, 89 Pinamonti.
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25 Chiesa 9 Simeone 29 Muriel
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07 aprile 2019 Fiorentina - Frosinone
16
Amarcord
dal 1927
Fiorentina e Frosinone si sono già incontrate al Franchi alle 12,30 e fu un poker viola
1
La classica dell’ora di pranzo Benassi, di spalla, aveva portato in vantaggio i viola al 47', mentre Pinamonti all'89' aveva realizzato la rete del pareggio per la squadra allora allenata da Moreno Longo.
L'ex tecnico viola Paulo Sousa e Ante Rebic durante Fiorentina-Frosinone del 2015
MARCO BARONI Il cinquantacinquenne tecnico fiorentino, già protagonista in panchina della storica promozione del Benevento in serie A nella stagione 2016/17, è subentrato a Longo alla guida del Frosinone a campionato in corso. Baroni, con la maglia della Fiorentina, aveva disputato una sola partita in serie A. Entrò al posto di Casagrande a San Siro contro l'Inter il 2 maggio 1982 all'86' nella partita terminata 1-1 per l'autorete di Ferroni e il gol di Miani. Baroni, con la Primavera viola guidata da Vincenzo Guerini, vinse il torneo di Viareggio nel 1982, quando la Fiorentina battè in finale gli inglesi dell'Ipswich con una rete segnata da Cecconi nei tempi supplementari.
di Ruben Lopes Pegna
E'
imbattuta la Fiorentina nelle tre gare disputate in serie A con il Frosinone. Ha ottenuto una vittoria a Firenze e due pareggi in Ciociaria.
L'UNICO PRECEDENTE CON IL FROSINONE AL FRANCHI Risale alla partita giocatasi il 1 novembre 2015 alle 12.30 come oggi. La Fiorentina vinse 4-1, segnando tutte e quattro le reti nel primo tempo con Rebic (24'), Gonzalo Rodríguez (29'), Babacar (31' su rigore) e Suarez (43'). Il giocatore spagnolo realizzò quel giorno la sua unica rete in maglia viola. Della formazione della Fiorentina, allenata da Paulo Sousa, che battè il Frosinone, panchinari compresi, oggi non è rimasto più nessuno. Il gol dei ciociari fu realizzato da Frara a 3 minuti dal novantesimo. Quella fu una gara speciale per il portiere viola Luca Lezzerini, che debuttò in serie A, entrando al posto di Tatarusanu al 26' della ripresa.
una giornata magica PER IL SOGNO DI TUTTA LA VITA!
Ricordiamola la formazione di quella Fiorentina schierata con il 3-4-2-1: Tatarusanu (dal 71' Lezzerini); Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Roncaglia (dal 59' Rossi); Rebic, Badelj, Suarez, Pasqual; Mati Fernandez, Borja Valero; Babacar (dal 46' Verdù). In panchina: Sepe, Astori, Gilberto, Blaszczykowski, Vecino, Bernardeschi, Ilicic, Kalinic. LE SFIDE IN CIOCIARIA La prima fu giocata il 20 marzo 2016 al vecchio stadio Matusa e terminò con il risultato di 0-0. La seconda è stata giocata venerdì 9 novembre 2018 al nuovo stadio Stirpe e si è conclusa per 1-1.
MARCO SPORTIELLO Il portiere del Frosinone è stato a Firenze, in prestito dall'Atalanta, da gennaio del 2017 a giugno del 2018. Poi non è stato riscattato dalla Fiorentina. Sportiello ha disputato con la casacca viola 39 partite di campionato, 2 nel 2017/18 e 37 l'anno scorso, quando saltò per squalifica (rimediata in seguito a un'espulsione nel match al Franchi con la Lazio) solo la gara di Reggio Emilia con il Sassuolo persa dalla Fiorentina per 1-0. Sportiello aveva debuttato in maglia viola il 29 gennaio nel 2017 nel match giocato al Franchi con il Genoa e terminato 3-3 (Simeone in maglia rossoblù realizzò una doppietta). In quella stagione giocò solo tre giorni più tardi la gara di Pescara, vinta dalla Fiorentina per 2-1. Per il resto Mario Suarez ha segnato il suo rimase in panchina. unico gol in viola al Frosinone
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07 aprile 2019 Fiorentina - Frosinone
18
Il doppio ex
dal 1927
“Troppi gol incassati rispetto all’inizio del campionato. Firenze per me è stata un sogno”
1
Pascucci: “Che è successo alla difesa?” di Lucia Petraroli
Molti giocatori rimangono attaccati alla città e si fa fatica a lasciarla. Il gruppo è molto unito e coeso, questo può essere un bel punto di partenza per pensare a una permanenza, anche di Chiesa”.
P
er il lunch match della 31esima giornata di campionato abbiamo contattato un doppio ex di Fiorentina e Frosinone: Carlo Pascucci. Difensore centrale classe 1966, viola da giovanissimo, dal 1984 al 1986 con 5 presenze all’attivo in Serie A. Nel 19992000 al Frosinone, in serie C. Firenze e la Fiorentina gli sono rimaste nel cuore. Anche oggi che, dismessi i panni di giocatore, fa l’allenatore con successo. Carlo Pascucci come giudica la Fiorentina di oggi? “E’ partita con l’obiettivo di centrare la zona Europa League, ma finora ha vissuto una stagione di alti e bassi. Adesso è arrivato il momento in cui può giocarsi tutto in una manciata di gare”. L’Europa potrebbe arrivare attraverso la Coppa Italia? “Sicuramente il jolly Coppa Italia è una strada importante da percorrere, ma io credo che la Fiorentina abbia tutte le carte per spuntarla anche attraverso il campionato”. Che pensa di Pioli e della sua possibile partenza da Firenze? “Il lavoro di un tecnico va giudicato nel tempo e credo che Pioli abbia fatto complessivamente bene. Sul futuro le valutazioni le farà la società in base ai risultati. In ogni caso saranno in tanti a voler allenare la Fiorentina, io in primis ne sarei onorato”. Da ex difensore come giudica la difesa viola?
Che partita sarà contro il Frosinone? “Penso che la Fiorentina possa avere la meglio. Però deve stare attenta al Frosinone che non vuole mollare e lo ha dimostrato sul campo, tirando fuori anche imprese inaspettate. Soprattutto in trasferta”.
Però, per farlo, bisogna investire di più sul mercato”. I suoi ricordi più belli di Firenze? “I due anni e mezzo di Firenze mi sono rimasti dentro. Ho debuttato in serie A da giovanissimo e sono stato coccolato molto, nonostante giocassi poco. Ho avuto modo di allenarmi al fianco di campioni del mondo, che prima vedevo solo in tv, come Antognoni, Gentile, Pecci e Oriali. Giocare per la Fiorentina è stato per me come vivere un sogno”.
Come giudica l’operato della famiglia Della Valle ? “I Della Valle hanno fatto un buon lavoro, hanno risollevato la Fiorentina e vanno apprezzati anche se manca la ciliegina sulla torta. Firenze merita di stare fra le prime 4 del campionato.
Pascucci, viola dal 1984 al 1986, ha vestito anche la maglia del Frosinone nel 1999-2000
“L’inizio del campionato è stato eccellente, ma ormai da molte partite prende gol con una regolarità allarmante. Bisogna lavorarci sopra per farla tornare a difendere come ha dimostrato di saper fare”. Senza obbiettivi europei molti giocatori viola potrebbero lasciare Firenze, soprattutto Chiesa, che ne pensa? “Firenze è una piazza particolare che vive per la Fiorentina in modo viscerale.
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07 aprile 2019 Fiorentina - Frosinone
dal 1927
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LA SALUTE COMINCIA A TAVOLA
Ermete
di Catia Cecchini
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ossiamo raggiungere un benessere anche attraverso una sana alimentazione? Gli abbinamenti sono una chiave per poter star meglio? Un alimento preparato, e abbinato nel modo giusto può portare molti benefici, questo gli antichi lo sapevano molto bene, infatti abbinavano i vari alimenti a spezie per rendere il cibo armonico, saporito e curativo. Ci sono accostamenti ideali di sapori, spezie e alimenti, utili da conoscere per poi farne buon uso in cucina. Quindi possiamo attraverso una preparazione semplice migliorare il nostro benessere psicofisico.
FACCIAMO ALCUNI ESEMPI PRATICI.
L’alloro si accosta bene a cavoli, patate, peperoni, legumi: il cibo diventa antisettico, digestivo, aperitivo. L’anice verde si abbina con insalate, pane, dolci e biscotti: il cibo diventa digestivo. L’anice stellato si armonizza con frutta, tè, riso e dolci: il cibo diventa carminativo e stomachico. Il basilico si accosta bene a verdure, legumi e cereali: il cibo diventa calmante, favorisce il sonno ed è digestivo, è un antisettico intestinale, stimola la circolazione e la respirazione. La cannella è ben abbinata ai dolci e il cibo diventa carminativo e stimolante, mentre il cardamomo alle torte, ai biscotti, frutta, riso, rendendo l’alimento digestivo e carminativo. Il cumino dei prati è adatto ai legumi, alle patate, ai cavoli, alle zuppe. Il cibo diventa diuretico e depurativo, digestivo. Ottimo è il cerfoglio con salse, fagioli, frutta cotta. Rende il cibo diuretico e depurativo. Il coriandolo si abbina bene con cavoli, carote, patate, dolci e frutta. Il cibo diventa digestivo e carminativo.
ERMETE S.r.l. di Catia Cecchini
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Il dragoncello è appropriato con cavolfiore, lenticchie, carote, asparagi, uova sode. Il cibo acquisisce proprietà digestive e aperitive. L’erba cipollina si combina bene con piselli, legumi, uova, formaggi freschi. Il cibo diventa stimolante, depurativo, digestivo, antisettico. La finocchiella è indicata con legumi, zuppe, ortaggi, rendendo le pietanze aromatiche, digestive, antisettiche. Il finocchio si armonizza con legumi, zuppe, ortaggi in genere e il cibo diventa digestivo, carminativo, aperitivo, mentre il ginepro sta bene con le zuppe, donando proprietà balsamiche, espettoranti, antisettiche. L’issopo si lega bene con verdure e legumi, agevolando funzioni digestive ed espettoranti. La maggiorana è appropriata con salse, zuppe, patate, pomodori, funghi, fagioli, favorendo le proprietà digestive e calmanti. Studio Piazzale della Resistenza, 3 50018 - SCANDICCI (FI) Tel. 347.6378517 Tel. 055/252296 caduceodiermete@gmail.com
La melissa può essere abbinata alle bevande, che diventano digestive e calmanti. La menta sta bene con zucchine, insalate, primi piatti, fornendo al cibo proprietà carminative, digestive, analgesiche. Il mirto in bacche può sostituire il pepe su carne o zuppe. Il cibo diventa digestivo, masticato aiuta a purificare l’alito. L’origano è appropriato su pomo- dori, pizza, pasta, riso, zucchine, peperoni, rendendo la pietanza carminativa, antifermentativa intestinale. Il papavero va bene con pane, torte, formaggi, insalate. Il cibo diventa tonico. La paprica è ottima su uova, maionese, formaggi, tutte le verdure, patate, carne bianca, rendendo le pietanze toniche e digestive. La noce moscata è ben abbinata con salse, purè di patate, zucca, riso, dolci, frutta. Il cibo diventa antisettico, stimolante del sistema nervoso, però in alte dosi può essere pericolosa.
Servizi •Consulenze nutrizionali •Alimentazione secondo il metodo dei temperamenti endocrini •Intolleranze alimentari •Allergie
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Brivido nella storia Dal Mago di Turi a Santana, in tanti hanno difeso i colori di Fiorentina e Frosinone
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Tutti i doppi ex della sfida Mario Alberto Santana
di Ruben Lopes Pegna
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ono stati diversi, prima di Sportiello e Baroni, i giocatori o gli allenatori che hanno militato sia nella Fiorentina che nel Frosinone. DUE EX NEL PRIMO CAMPIONATO IN A DEI CIOCIARI Prima che in questa stagione il Frosinone era stato in serie A solo nel 2015/16. C'erano due ex difensori viola in quella squadra: Aleandro Rosi e Mobido Diakitè. Il primo disputò 27 partite, il secondo, poi ceduto a gennaio, 18 realizzando una rete. Nessuno dei due aveva comunque lasciato ricordi indelebili in riva all'Arno. Rosi, arrivato a gennaio del 2015, aveva collezionato solo quattro gettoni di presenza in campionato (esordio nel match interno con l'Atalanta dell'8 febbraio vinto dalla squadra di Montella per 3-2). Diakitè, giunto anche lui a gennaio ma del 2014, aveva disputato nove gare in campionato e due in Coppa Italia (debutto al Franchi il 4 febbraio proprio in questa manifestazione nella gara di ritorno della semifinale con l'Udinese vinta 2-0 dai viola che approdarono poi in finale). Erano arrivati entrambi in prestito ma nessuno dei due convinse mai del tutto e perciò tornarono alle società di appartenenza.
DUE EX VIOLA NEL CAMPIONATO DELLA PRIMA PROMOZIONE Mario Santana e Alberto Lupoli, giunti entrambi a gennaio del 2015 in Ciociaria dove rimasero fino a giugno di quello stesso anno, contribuirono alla prima storica promozione del Frosinone in serie A. Santana aveva disputato con la Fiorentina 108 partite in campionato dal 2006/07 a gennaio del 2011, segnando 5 gol. E a Frosinone giocò 12 gare, siglando una rete. Lupoli, rimasto a Firenze da luglio del 2007 a gennaio 2008, in maglia viola disputò solo il secondo tempo della partita di Ascoli in Coppa Italia nel dicembre 2007 finita 1-1. A Frosinone siglò, invece, una rete nelle 11 partite giocate. ALTRI DOPPI EX L'attaccante Samuel Di Carmine, attuale giocatore del Verona, con due presenze in campionato con la Fiorentina nel 2006/07 e un gol in maglia viola in Coppa Uefa (2007/08) al Franchi nel match con gli svedesi dell'Elfsborg vinto dalla squadra di Prandelli per 6-1, militò nel Frosinone nel 2010/11 fino a gennaio disputando 12 gare. Un altro attaccante, Josè Ignacio Castillo, in viola nel 2009/10 (fino a gennaio) con 6 gettoni di presenza e un gol al Bari nel match vinto al Franchi dalla Fiorentina per 2-1, giocò nel Frosinone 30 partite nel 2006/07, realizzando 5 reti. Anche il terzino Ernesto Calisti (23 presenze nella Fiorentina di Eriksson tra il 1987/88 e il 1988/89) vestì la maglia dei ciociari in 3 partite nel 1997/98. Il difensore Daniele Ficagna, che collezionò 2 presenze con la Fiorentina in Coppa Italia nel 2001/02 nelle 2 gare con il Como, giocò 3 partite a Frosinone nel 2013. Francesco Di Tacchio, centrocampista delle giovanili viola nel 2009/10, in Ciociaria, l'anno dopo, disputò 20 partite, segnando 1 gol.
Un altro difensore, Carlo Pascucci, giocò 5 partite di campionato con la Fiorentina tra il 1984/85 e il 1985/86 e 27 nel Frosinone, siglando 1 gol nel 1999/00.
Evacuo giocò a Firenze nella Florentia Viola di Cavasin nella stagione 2002/03 in C2. Al suo attivo 20 presenze con 2 reti (una doppietta al Castel di Sangro nel match vinto per 5-2 dalla Fiorentina, allora guidata da Vierchowod, al Franchi; fu quella la prima gara casalinga di campionato della nuova società). A Frosinone Amerini giocò 31 partite, realizzando 4 reti, Evacuo 40, siglando 13 gol.
IL MAGO DI TURI Oronzo Pugliese, soprannominato anche il mago di Turi, sua città natale, in contrapposizione ad Helenio Herrera, il mago per eccellenza guidò la Fiorentina nel girone di ritorno della stagione 1970/71, portandola alla salvezza all'ultima giornata per la miglior differenza reti nei confronti del Foggia. Pugliese a Firenze vinse una sola partita (a Vicenza) delle 15 in programma (il campionato era allora a 16 squadre) ma ne perse appena 2 e ne pareggiò 12. In epoca in cui la vittoria valeva solo 2 punti riuscì a tenere la Fiorentina in serie A. Il mago di Turi giocò nel Frosinone nel 1934/35.
TRE EX GIOCATORI VIOLA HANNO ALLENATO IL FROSINONE Sono stati Enzo Robotti, Dino Pagliari e Piero Braglia. Robotti disputò 231 partite in maglia viola dal 1957/58 al 1964/65, segnando 2 reti e vincendo nel 1960/61 la Coppa delle Coppe e la Coppa Italia. Nelle ultime 2 stagioni a Firenze fu capitano della Fiorentina. Giocò inoltre 15 partite in Nazionale, partecipando ai campionati del mondo in Cile del 1962. Allenò il Frosinone nel 1988/89, subentrando, a stagione in corso, a Mari. Pagliari, ex attaccante della Fiorentina, guidò il Frosinone nella stagione 2004/05 in C1. La squadra si piazzò al quinto posto ed arrivò ai play-off dove, però, perse la semifinale con il Mantova. A Firenze aveva giocato nelle stagioni 1978/79 e 1979/80. Al suo attivo 44 presenze in campionato e 6 reti, 3 in ciascun torneo. Una curiosità. Nelle partite in cui segnò la Fiorentina non perse mai. Ne pareggiò 4, tutte per 1-1 (tra cui una Torino con la Juventus nella stagione 1978/79) e ne vinse due, entrambe a Firenze nel campionato 1979/80 (con il Pescara per 2-0 e con il Torino per 1-0). Braglia, ex centrocampista viola, guidò il Frosinone in serie B nel torneo 2008/09, classificandosi all'undicesimo posto. Nella Fiorentina giocò per due stagioni (1976/77 e 1977/78), collezionando complessivamente in campionato 23 gettoni di presenza senza mai segnare.
L'ALLENATORE DELLA PROMOZIONE VIOLA DALLA C2 A FROSINONE Alberto Cavasin, il tecnico che vinse il campionato di C2 con la Fiorentina e la guidò anche in serie B fino alla sconfitta di Trieste (quando fu esonerato e sostituito da Mondonico) sedette sulla panchina della formazione ciociara in serie B nella stagione 2007/08. Conquistò un onesto decimo posto ma non fu confermato poi per il torneo successivo. AMERINI ED EVACUO Nella squadra di Cavasin c'erano anche due ex giocatori viola: il centrocampista Daniele Amerini e l'attaccante Felice Evacuo. Amerini, cresciuto nel settore giovanile gigliato, collezionò con la Fiorentina tra le stagioni 1993/94 (in serie B) e 1994/95 (in serie A) con Claudio Ranieri in panchina 27 gettoni di presenza in campionato senza mai segnare (14 nel torneo cadetto, 13 in A).
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Si gioca alle 12,30... apparecchiamo un pranzo finalmente di successo
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Fuorigioco
Tre punti non rimandabili
I tifosi viola aspettano una vittoria al Franchi in campionato dal 16 dicembre di Duccio Magnelli
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i gioca alle 12.30, oggi al Franchi. Orario in genere non dedicato alle partite di cartello. E del resto Fiorentina-Frosinone non è proprio il clou della trentunesima di campionato. Partita che promette poco, fra una squadra quasi retrocessa e una a metà classifica che aspetta con ansia l’unica vera gara importante rimasta in questa stagione: quella di Bergamo a fine aprile. Con in palio la finale di Coppa Italia, un traguardo da raggiungere con tutta la disperazione e la rabbia possibili. La partita di oggi potrebbe quindi essere catalogata tra quelle mediamente inutili, da evitare se si hanno cose migliori da fare.
Anche se il pubblico gigliato - per ragioni che sicuramente a molti non fiorentini sembrano misteriose - potrebbe decidere di riempire il Franchi. La scorsa domenica con il Torino, in una partita senz’altro un po’ più utile di questa, sugli spalti c’erano quasi 37000 spettatori. Vero che oltre ventimila erano abbonati (forse qualcuno, pentito, non c’era però va contato lo stesso), ma oltre 15000 paganti sono un numero incredibile per una squadra decima in classifica, con un’attrazione quasi maniacale per i pareggi e una proprietà sistematicamente contestata da buona parte dei tifosi. Ecco perché non siamo così certi della desertificazione del Franchi.
Comunque, da qualsiasi parte si guardi la questione, è ammirevole il comportamento di questo pubblico, che non lascia mai sola la squadra. Una squadra che, da parte sua, si arrabatta per rendere felici i propri tifosi, provandole tutte e da tutte le parti. Che però raccatta pochissimo, per quanto semina. La vittoria, quindi, è l’unico risultato possibile con il Frosinone. I ragazzi di Pioli lo devono a tutti coloro che da troppo tempo non vedono vincere la Viola al Franchi. Tre pareggi nelle ultime tre gare casalinghe sono un bottino davvero misero. E i tre punti di oggi, anche se probabilmente poco cambierebbero nella classifica, non possono essere rimandati a data Vlahovic, giovane attaccante da destinarsi. Anzi, visto messosi in luce contro il Torino che domenica si gioca quello che molti nostalgici chiamano ancora il “derby dell’Appennino”, non sarebbe male pensare di fare doppietta. In attesa di sparare tutte le cartucce rimaste, poche o tante che siano, a Bergamo. Squadra che perde molto, il Frosinone, che segna poco e prende tanti gol. Insomma, il destino non avrebbe potuto apparecchiare meglio di così il pranzo domenicale per Pioli & C. Buona partita a tutti
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I DOMINATORI NEL CALCIO A7
MIDLAND
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Beyfin Rocca Teda
ontinuiamo a celebrare i nuovi campioni della stagione 2018/19. Dopo aver passato sotto la lente d’ingrandimento le prime squadre titolate nel calcio a 5, passiamo al calcio a 7 con tre gironi del campionato Open e la manifestazione per Over 40 che hanno emesso i verdetti finali. Partiamo dalla prima edizione del Campionato di calcio a 7 per gli Over 40: i Vecchi Peretola, dopo un testa a testa con l’Oldimpia, si sono portati in vantaggio grazie allo scontro diretto di ritorno e hanno poi chiuso con due turni di anticipo la questione scudetto. Per i gialloblu di mister Rusciano una bellissima cavalcata condita da 14 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta, subita alla prima giornata. Con 25 reti subite si sono presi anche la miglior difesa della manifestazione. Un gruppo cresciuto con il tempo, che ha saputo amalgamarsi alla grande e infilare 17 risultati utili consecutivi. Su tutti, i due bomber: Simone Castiu e Andrea Taddei, 20 reti per il primo, 18 per il secondo. Prima volta per il San Paolino Caritas che nel girone Inghilterra Russia di calcio a 7 si è
San Paolino Caritas
Vecchi Peretola
Roal Florence
laureato campione davanti alle altre nove formazioni che hanno duellato a Firenze Sud. I gialloneri del mister/giocatore ex Fiorentina Aldo Firicano, grazie anche al contributo realizzativo di Daniele Bianchi (capocannoniere del girone), hanno portato a casa lo scudetto di un girone decisamente incerto fino all’ultimo. Positivo il bottino anche per Lorenzo Chiari, Jacopo Benvenuti e Federico Benvenuti. Una formazione cresciuta con il passare degli anni, che ha finalmente raggiunto l’apice con questo titolo. Seconda volta consecutiva per il Roal Florence di capitan Edrin Preza. I leoni verdi, campioni provinciali in carica, hanno fatto il bis nel girone Italia Olanda. Bellissimo il duello con il Cdp Vingone che ha resistito negli scontri diretti e ha sperato fino alla fine di poter spodestare il Roal. Trascinatore indiscusso è stato Roberto Jahovic. Il numero 88, oltre a fornire grandi giocate, si è preso il titolo di capocannoniere con 28 goal. Tredici marcatori diversi, segno di un gruppo che fa del collettivo e del gioco di squadra la sua arma migliore. Da metà aprile dovranno difendere il trono della Top League dagli attacchi degli altri top team che proveranno a sfilare lo scettro a Preza e compagni. Terza volta consecutiva, invece, per l’armata Beyfin Rocca Tedalda. Una cavalcata perfetta per i gialloblu di Francesco Faini fatta di sole vittorie. Dopo il New Season C7 messo in bacheca a Ottobre, Francesco Flachi e compagni si sono presi pure la manifestazione principale della stagione. 22 reti per l’ex Sampdoria e Fiorentina, 19 per il rapido Angel Orellana. Dietro di loro giocatori di alto livello come Alessandro Chiarelli, Daniele Bencista, Marcelo Checcaglini e David Garden. A breve inizierà l’avventura nella Top League, titolo che manca ai gialloblu. Due volte sono stati fatali i rigori in semifinale. L’esperienza per poter colmare questa mancanza è dalla loro parte. Non solo fasi finali. Sono aperte le iscrizioni al Torneo Over 35 di calcio a 5 (fino a giovedì 4 Aprile, inizio dall’8/4) e al Firenze Estate di calcio a 5 femminile (fino a giovedì 11, inizio dal 15/4) e al Firenze Estate C5 e C7 (fino a giovedì 25, inizio dal 29/4). Iscrizione della squadra gratuita, premi per le prime quattro classificate, per il capocannoniere e per la miglior difesa. Contattateci su Whatsapp al 3703496415 per l’iscrizione.
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