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24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

Accuse vergognose rivolte a Federico Una vicenda, scuse a parte, che non dovrà ripetersi

Editoriale

Brividi Sportivi

Quelli come... il Tanque Silva

Chiesa è un patrimonio Tuteliamolo tutti insieme

di Mario Tenerani

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Infine i numeri: Edimilson, Veretout su i è spenta da poco la eco della gara rigore e Gerson, sono stati gli autori di 3 di Ferrara, all’insegna del Var e delle reti che hanno portato la mediana viola a accuse vergognose rivolte a Chiesa. quota 16 gol in campionato. Una statistica La vicenda che ha riguardato Federico è di spessore considerando quanto in passtata veramente brutta e al momento in sato sia stato anemico, da questo punto cui il nostro giornale sta andando in macdi vista, il centrocampo della Fiorentina. china, dovrebbero essere arrivate le scuse Si arriva a 17 se dentro ci mettiamo anche del presidente della Spal Mattioli, quanto il gol in Coppa Italia di Benassi alla Roma mai gradite e doverose. Si chiude qui una (l’ex Toro è a 8 centri complessivi). Quindi storia che non dovrà mai più ripresentari risultati positivi in trasferta: la serie, tra si, Chiesa è un patrimonio del calcio italiacampionato e Coppa, è arrivata a 10 parno, prima ancora che della Fiorentina, e in tite. Era dall’epoca gloriosa di Prandelli, a quanto tale va tutelato. E dobbiamo farlo cavallo tra il 2007 e il 2008, con forza tutti insieme. che non si verificava una E adesso spazio all'Inter di Spalletti, in striscia così felice. Ecco, serie positiva al netto del caso Icardi. I con i nerazzurri contenerazzurri arrivano al Franchi per difenrà confermare quanto dere il posto Champions, mentre i viola di buono abbiamo vicorrono per agganciare l’ultimo livello sto a Ferrara, riducendell’Europa. La Fiorentina deve ripartire do al minimo gli errori dalle cose buone di Ferrara, ma anche daperché l’Inter non farà gli errori che vanno eliminati. La partita è sconti. stata vinta con merito. I viola, però, hanno sbagliato anche tanto, commettendo errori ormai noti. Finalmente, però, abbiamo visto Gerson dentro la partita fino in fondo, protagonista di un calcio di qualità dopo che la sua latitanza in tante altre circostanze era stata evidente. Poi il Cholito: ancora una volta da subentrante ha firmato una bella prestazione. Significa che l’argentino è umile e sorretto da un gran Federico Chiesa, ancora una volta carattere. Ha segnato oggetto di attacchi, stavolta da parte un gol bellissimo, simile a del presidente della Spal quello fatto da Muriel con la Samp. Anche Giovanni è partito dalla propria metà campo, ha sgassato al massimo della potenza, resistito all’attacco del difensore e piazzato un diagonale maligno in fondo alla rete. Un gol importantissimo, quello del 3-1, che ha chiuso la partita. Sono queste le risposte che aspettiamo da Simeone. Direttore responsabile Mario Tenerani Caporedattore

Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, Tommaso Borghini anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 20/02/2019 alle ore 13

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he poi anni dopo ti ricordi di loro e sorridi. Ma quando Marcio Santos lasciava l'uomo libero dalla marcatura e questo ci segnava ridevi meno. Ti prende anche la nostalgia perché ripensi alle partite d'inverno che cominciavano tutte alle 14.30, al "Ciao" parcheggiato sul viale dei Mille verso mezzogiorno e alla focaccia dallo Scheggi; ma poi pensi a Kubik che tracciava traiettorie immaginate soltanto nella sua testa fermo a centrocampo e non bestemmi soltanto perché non si fa, perché è da maleducati, ma ancora ti arrabbi. Poi la nostalgia si sa, vince su tutto. Ripensi alla tenerezza di quei pomeriggi quando lei o lui ti dissero di sì e ti dimentichi delle domeniche che El Tanque Silva nemmeno per sbaglio la buttava dentro. Ma cosa ti interessa? Cosa ti interessa un cavolo, sei un tifoso della Fiorentina. Nemmeno quel bacio al Piazzale dato al tramonto potrebbe farti dimenticare Fiondella e Landucci, Bigica e Claudio Pellegrini e tutti quelli che ti hanno fatto dannare. Perché la Fiorentina è l'unico tuo amore. Più grande di quel pomeriggio dove vi baciaste a Boboli. Ed ha retto - lui sì - perfino ad Hutwelker.

Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it

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Lente d’ingrandimento

L’Europa non è poi così lontana, ma serve un’impresa per il grande salto

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Adesso un colpo di classe di Alessandro Rialti

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Europa non è poi così lontana, la vittoria a Ferrara contro la Spal ha aperto importanti prospettive alla squadra di Pioli. La lunga serie positiva in trasferta ha però adesso bisogno di un colpo di classe, un’accelerazione che faccia bruciare i tempi alla squadra viola, una vittoria contro una delle prime della classe per recuperare punti dopo i messi dei tanti pareggi. Arriva l’Inter, che ha ambizioni, una squadra forte e un tecnico, Luciano Spalletti, che conosce bene la Fiorentina. Un tecnico tosto, che sa di come la squadra di Pioli non vada sottovalutata. Dunque sarà bene dimenticarsi regali o strade preferenziali. Ma la Fiorentina dalle tante incognite, che gioca senza Pezzella, ha comunque dimostrato di avere un’anima forte. Chiesa si è meritato la fascia di capitano, Edimilson la maglia da titolare, Veretout il ruolo di rigorista e… Simeone è tornato a mordere. Sarà un match complicato, velenoso, ma anche i tifosi nerazzurri sanno di dover fare la massima attenzione. La Fiorentina ha avuto, fin qui, probabilmente meno di quello che avrebbe meritato. E’ la squadra più giovane del campionato e piace, tanto, anche agli ultrà di Firenze. E tutti pensiamo che possa fare anche di più. Ha dei limiti, ha delle ingenuità, ma ora proprio contro l’Inter ha l’ennesimo esame di maturità. Non è poco, anche perchè la battaglia per il settimo posto è in pieno svolgimento. E il calendario, archiviato il match con l’Inter, è assolutamente invitante. Per questo vincere conMuriel, tro i nerazzurri sarebbe Simeone quasi una sorta di pase Chiesa, saporto per l’Europa le tre frecce League. di Pioli

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Appunti di viaggio

1 Il tecnico viola non ha mai battuto Spalletti e vuole infrangere il tabù

Pioli sfida la sua “bestia nera” Complessivamente, sono 161 i precedenti (in A) tra Fiorentina e Inter ed è proprio guardando i numeri che c’è voglia di rovesciare la prospettiva: 66 i successi della squadra milanese, 51 i pareggi e solo 44 le vittorie viola. La classifica, però, non permette distrazioni: troppi i pareggi totalizzati fin qui, serve lo scatto decisivo per l’Europa, nonostante il peso dell’assenza del capitano, German Pezzela. La fascia, ancora una volta, sarà stretta al braccio di Federico Chiesa, ad un passo dalle 100 gare da professionista tutte con la Fiorentina, che non ha intenzione di piegarsi. Vuole… vendicarsi rispetto alla gara d’andata, già che la sua gran botta fu deviata da Skriniar, e soprattutto sogna di contribuire, tra scatti, reti e assist, a riportare la sua squadra in campo internazionale, lì dove ha segnato per la prima volta dopo la promozione coi… big. Stefano Pioli di lui si fida, così come di Luis Muriel, l’attaccante che in poche settimane ha rivitalizzato l’intero reparto offensivo. Non ci ha mai rinunciato e anche contro l'Inter dovrà essere lui a dare la scossa al gruppo, per se stesso e per Firenze che di lui si è innamorata subito. Contro l’Inter, Pioli ci crede: la notte delle stelle stavolta può davvero tingersi di viola.

di FRANCESCA BANDINELLI

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n girone dopo il rigore di “polpastrello”. Stavolta l’Inter di Spalletti, fiorentino giramondo che ha vinto tra Roma e San Pietroburgo, arriva al Franchi. E le polemiche di un girone fa esatto tornano a galla. Già, perché lo dissero tutti i moviolisti che quello trasformato da Icardi - fu proprio quello il primo centro in campionato per l’argentino (l’undicesimo alla Fiorentina in carriera) esattamente alla sesta giornata, mentre oggi il dubbio è se sarà o meno in campo, alla luce della bufera che si è innescata dopo che la fascia di capitano è stata stretta al braccio di Handanovic per decisione del club e dell’allenatore era davvero molto meno che un rigorino. Stasera, Pioli avrà di fronte la grande occasione di centrare davanti al proprio pubblico il primo successo in A contro una grande, dopo aver battuto a San Siro il Milan prima di Natale. Non ha mai superato, in carriera, Spalletti, che anzi è un po’…. una bestia nera, e l’obiettivo è più che mai quello di spazzare via tutti i tabù, scrivendo nuovi record, per di più contro una ex. Sì, perché l’attuale tecnico viola ha guidato l’Inter per 23 giornate, nella stagione 2016/17: 12 le vittorie messe insieme, 3 i pareggi e 8 le battute d’arresto complessive, che alla fine non gli fecero concludere il campionato, sostituito ad un passo dalla fine.

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La bandiera nerazzurra: “Fiorentina-Inter è sempre stata imprevedibile. Muriel, che giocatore!” Parola all’esperto

Mazzola: “Sarà una partita pazza” di Giacomo Cialdi

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pochi giorni dalla semifinale d'andata di Coppa Italia contro l'Atalanta, la Fiorentina affronterà un'altra nerazzurra in campionato, l'Inter. Un'avversaria che ha cominciato la stagione da possibile anti-Juventus e che, strada facendo, ha perSandro so punti e certezze. I ragazzi Mazzola di Pioli dovranno provare a battere la squadra di Spalletti per continuare a sperare in un posto in Europa League, in una sfida che al Franchi vede la viola imbattuta da quattro gare – tre vittorie e un pareggio, ultima sconfitta nella stagione 2013/14. Per analizzare il momento delle due squadre e la gara di questa sera, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva una grande bandiera dell'Inter degli anni '60 e '70, Sandro Mazzola.

Sandro Mazzola, che opinione si è fatto della Fiorentina? Le piace la squadra di Pioli? «Assolutamente, la Fiorentina mi piace molto: apprezzo il tipo di gioco, la capacità di giocare con i reparti, le ottime individualità. E poi è ben allenata. La Viola ha incontrato un po' di difficoltà all'inizio, ma adesso sta andando piuttosto bene e credo possa crescere ancora molto, sia nei singoli che nel collettivo». La squadra è un po' cambiata con l'arrivo di Muriel. È d'accordo? Che giocatore le sembra il colombiano? «Penso proprio di sì, la Fiorentina aveva bisogno di un giocatore di talento che unisse tecnica e velocità. Il suo inserimento ha favorito anche Chiesa, che infatti in questo avvio di 2019 ha trovato con più facilità la via del gol.

una giornata magica PER IL SOGNO DI TUTTA LA VITA!

Muriel mi piace tantissimo, soprattutto perché è imprevedibile: ogni volta che lo vedo giocare mi chiedo cosa farà, e mi sorprende quasi sempre. Con Chiesa forma una grande coppia. Li prenderei volentieri all'Inter!». L'Inter, a proposito, che squadra è?

campo semplice da espugnare». In effetti, già all'andata vedemmo una sfida piuttosto equilibrata. «Certo, la Fiorentina giocò una grande partita e perse anche a causa di un episodio quantomeno dubbio come il rigore assegnato per mani di Vitor Hugo. Memore di quella gara e considerando che nel frattempo i ragazzi di Pioli sono maturati molto, credo che anche al Franchi saranno gli episodi a decidere il risultato».

«Posso essere sincero? Non l'ho capito. [ride, ndr] E non capirlo è proprio da Inter, in effetti. Tutte le domeniche sono a dire "Cavolo, ci siamo!" e puntualmente arriva la delusione. È un peccato perché la squadra non è male e lo stesso Spalletti mi piace, anche se credo che il tecnico abbia un compito davvero difficile quest'anno».

Dove si aspetta di vedere le due squadre a fine stagione? «Credo che a maggio potremmo vederle entrambe in Europa. Sia all'Inter che alla Fiorentina non manca assolutamente niente, anche se la concorrenza quest'anno è forte. Gli allenatori dovranno essere bravi a tirar fuori il meglio dagli uomini a disposizione, a non cadere in passi falsi come successo purtroppo ad entrambe nel corso della stagione».

Icardi sta attraversando un periodo negativo: cosa consiglierebbe all'argentino? «Mauro deve stare tranquillo, è un ragazzo giovane che ha sempre segnato valanghe di gol. Gli attaccanti vivono anche questi momenti, in cui il pallone non entra mai. Deve portare pazienza, così come i tifosi, e tornerà al gol». Quando vede Zaniolo, lasciato andare da Fiorentina e Inter, cosa pensa? «Penso che non so spiegarmi come possa essere successo. Zaniolo è un vero gioiello, giovane, di corsa, ha fisico e tecnica... È stato un errore davvero grave. Un peccato, perché avrebbe fatto un gran comodo a entrambe le squadre». Al netto delle considerazioni fatte, che gara si aspetta al Franchi tra viola e nerazzurri? «Pazza! Credo verrà fuori una partita bella da vedere, lottata, tosta... imprevedibile come le due squadre. Vedo l'Inter leggermente favorita, ma la Fiorentina è un'ottima squadra e il Franchi non è mai un

Mazzola in maglia nerazzurra

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Buon Compleanno

1 L’ex viola, che oggi compie 51 anni: “Ricordo i brividi della notte in cui

Baiano: “Vincere ancora la Co di Daniele Taiuti

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tifosi viola, visto l’alto grado di immedesimazione nella Fiorentina, da sempre tendono a identificarsi in alcuni calciatori; non per forza si deve trattare dei più forti o dei più rappresentativi, ma sicuramente i prescelti debbono possedere i requisiti dell’umiltà e dell’altruismo a favore della squadra, elementi tanto apprezzati dalla tifoseria gigliata. Meglio ancora se queste qualità sono unite alla classe e al talento dei protagonisti. Francesco B a i a n o, per tutti “Ciccio”, fin dai suoi primi giorni fiorentini ha palesato tutto questo, perciò il suo feeling con la piazza è stato immediato. Arrivato a Firenze nel 1992 dal Foggia di Zeman con le stimmate del grande attaccante, ha accetFrancesco Baiano con la maglia dei 90 anni viola

Il gol di Baiano nei quarti di finale di Coppa delle Coppe del 1997 contro il Benfica

tato subito di buon grado di fare la spalla di un certo Batistuta. Con il fuoriclasse argentino ha formato fino al 1997 la mitica B2, che ha fatto le fortune della Fiorentina di quegli anni. Con la squadra viola ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa di Lega, entrambe nel 1996. Con lui , nel giorno del suo compleanno, ci addentriamo nell’attualità viola anche in relazione all’importante sfida contro l’Inter di Spalletti.


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alzammo il trofeo. L’Atalanta si può battere. E poi quel gol in Coppa delle Coppe a Lisbona...”

ppa Italia sarebbe bellissimo” Quanto può incidere l’assenza di Pezzella nel rendimento della squadra nel futuro prossimo? “Molto. Perchè oltre a essere un grande difensore è il capitano e l’elemento più carismatico dei viola, su cui i compagni possono fare sempre affidamento nei momenti cruciali del match. A livello qualitativo però ci sono degli ottimi sostituti”. Fiorentina- Inter è un incontro spartiacque in riferimento a un piazzamento europeo dei viola? “No, è un discorso ancora prematuro da fare. Sicuramente un eventuale successo ai danni dei nerazzurri Baiano con il suo “gemello” regalerebbe alla squadra Gabriel Batistuta una maggiore consapevolezFrancesco Baiano, Qual è za nei propri mezzi, facilitando la il calciatore viola più indirincorsa dei gigliati verso tale obietcato ad agire a fianco di Chiesa tivo”. e Muriel nel tridente offensivo? “Per quella posizione non vedo nessun favorito. La Viola è in grado di centrare la settima afferFinora Pioli, un allenatore di cui fidarsi, si è mo- mazione della sua storia in Coppa Italia? strato abile a ruotare più calciatori a seconda del- “Se la può giocare tranquillamente con le altre lo stato di forma dei singoli e delle caratteristiche contendenti. Preso atto dell’uscita delle squadre più forti, fra quelle rimaste in lizza per la vittoria dell’avversario di turno”.

finale non ne vedo una migliore delle altre, mi sembra che l’equilibrio regni sovrano in questo senso. Di certo la Fiorentina può battere l’Atalanta”.

Ci può descrivere le emozioni più forti che ha vissuto con la maglia gigliata? “A livello collettivo il mio pensiero va alla vittoria della Coppa Italia nel 1996, ampiamente meritata. Ho ancora i brividi rammentando i tifosi ad attenderci allo stadio in piena notte, al nostro rientro da Bergamo. Per quello che riguarda strettamente il sottoscritto, rievoco con soddisfazione la rete segnata al da Luz di Lisbona contro il Benfica, nell’andata dei quarti di finale di Coppa delle Coppe Baiano ha segnato nel 1997”. 31 reti in maglia viola


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1 L’angolo del tifoso

Affrontiamo senza paura questa partita che ci può lanciare verso nuovi obiettivi

Un campionato diverso di Andrea Bruno Savelli

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L'esultanza dei viola domenica scorsa a Ferrara

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iorentina-Inter. I ricordi sono tanti. Il pallone è quello giallo è nato lì, insieme alla Fiorentina di Montella, che grazie a quella partita strepitosa prese ancora più slancio ed arrivò a qualificarsi per la Champions, sogno interrotto solo dalla farsa di Siena. Per non citare Passarella, un gemellaggio che non c’è più da tanti anni, Nicola Berti e tanti tanti altri incroci. Anche la Fiorentina di Pioli potrebbe nascere, definitivamente, in questa gara. La squadra ha trovato una sua quadratura a centrocampo, Edimilson è assolutamente da riconfermare e finalmente anche Gerson ha dato continuità ma soprattutto visibilità alle sue prestazioni. Simeone sta crescendo, non uscendo dalla crisi, ma probabilmente migliorando ancora proprio grazie ad essa e Federico è sempre più inarrestabile. L’unico modo che hanno di fermarlo è dire sciocchezze su di lui... e se la difesa senza Pezzella sbanda un po’, Hugo basa tutto sull’esplosività che deve recuperare al più presto, Milenkovic per stare al centro della difesa deve essere in grado di comandarla di più e meglio, la partita si vince con molta attenzione sulle fasce, Biraghi e Laurini senza dubbio, e sulla superiorità numerica a centrocampo. Loro non leggono gli inserimenti da dietro, quindi saranno fondamentali Veretout, Gerson e Benassi e nessuno di loro riuscirà a prendere Federico e Luis. Senza paura, questa partita ci può davvero lanciare verso un campionato nuovo, che ci deve far entrare in una nuova fase: dall’obiettivo settimo posto ad obbiettivi che non ci poniamo più, ma che ci devono rimettere dove ci spetta: fissi tra le prime cinque. Forzaaaaa Violaaaaaa, il pallone è quello giallo, il pallone è quello giallo...


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1 Il 17 febbraio 2013 la Fiorentina di Montella strapazzò l’Inter, mandando il Franchi in delirio

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Una partita una storia

Il pallone è quello giallo

di Ruben Lopes Pegna

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etti una domenica sera di febbraio come oggi. Non la stessa data (il 17 anzichè il 24) ma quasi. Identico lo scenario: il Franchi e una sfida che non è mai banale. Fiorentina-Inter è una partita che in genere regala spettacolo come nel 2013, nella prima stagione di Vincenzo Montella a Firenze. Prima di questo match i nerazzurri di Stramaccioni sono quarti con quattro lunghezze di vantaggio sui viola (a fine campionato l'Inter sarà nona e la Fiorentina quarta) . Nell'Inter attuale ci sono ancora due reduci di quella gara: il portiere Handanovic e il difensore centrale Ranocchia. In panchina (ma non entrerà nel corso della partita) c'è un ragazzino di diciott'anni che oggi veste la maglia viola. E' Marco Benassi, che comunque ha già debuttato in serie A. Della Fiorentina di allora non è rimasto nessuno a Firenze. Ricordiamola quella formazione, schierata col 4-3-3. Viviano; Tomovic, Gonzalo Rodríguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro (Sissoko dal 68'), Borja Valero; Cuadrado (Llama dall'83'), Jovetic (El Hamdaoui dal 72'), Ljajic. In panchina accanto a Montella ci sono Neto, Lupatelli, Roncaglia, Compper, Larrondo, Migliaccio, Wolski, Toni e Romulo. Sembra passato un secolo ma sono solo sei anni. La Fiorentina, reduce dalla sconfitta a Torino con la Juve per 2-0, parte in quarta con Jovetic che scalda subito le mani ad Handanovic.

Tre momenti di Fiorentina-Inter 4-1 del febbraio 2013

Poi al 13' su cross di Pasqual il montenegrino (schierato da Montella come falso nueve) di testa serve un assist perfetto a Ljajic che sempre di testa porta in vantaggio i viola. La Fiorentina insiste. Handanovic fa i miracoli. Ma nulla può al 33'. Aquilani recupera il pallone e lo serve a Jovetic.

Il suo tiro a giro dal limite dell'area è fortissimo e imprendibile per Handanovic. Il Franchi è in delirio. L'Inter è alle corde. Il 2-0 con cui finisce il primo tempo non rispecchia i valori espressi in campo. C'è, infatti, solo la Fiorentina.

E nella ripresa la squadra di Montella riparte alla grande. Sfiora più volte il tris per imprecisione o per le parate di Handanovic. Il gol del 3-0 arriva al 10'. Lo segna Jovetic con un tiro dall'interno dell'area di rigore su assist di tacco di Aquilani. E' un gol semplicemente da urlo. Al 20', poi, Ljajic recupera il pallone nella metà campo viola. Lo passa a Borja Valero che glielo restituisce. Il giocatore serbo con un tiro a giro nell'angolino basso alla sinistra di Handanovic non dà scampo al portiere nerazzurro. Realizza così anche lui la sua doppietta. E' la rete del 4-0. I tifosi viola impazziscono di gioia. Questo è calcio champagne. La squadra di Montella rallenta. Comincia a fare la melina e a far girare il pallone. Arrivano i primi cambi. Ma la musica non cambia. L'Inter continua a non vedere mai la palla. E a questo punto i tifosi viola cominciano a irriderla. "Il pallone è quello giallo, il pallone è quello giallo" - canta il Franchi entusiasta.

Passa il tempo e a tre minuti dalla fine ci vuole un gol di Antonio Cassano a rendere meno amara la serata dei nerazzurri. La Fiorentina vince per 4-1 una partita che passerà alla storia come la gara del "pallone è quello giallo".


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1 Il figlio del campione Gianfelice, figlio del grande Giacinto: “Icardi faccia autocritica. Federico è già leader vero”

Facchetti: “Chiesa sarà un gran capitano” di Giacomo Brunetti

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Prendendo spunto dagli ultimi casi, quali differenze ci sono tra i capitani di ieri e di oggi? “Sarò sincero: quando venne data la fascia a Icardi, qualcuno cercava le differenze. Io non vorrei fermarmi all’apparenza, conta la sostanza. Icardi non ha mai fatto mancare i gol, soprattutto in un momento difficile con il doppio cambio di proprietà. Oggi c’è una dimensione che accompagna l’essere calciatore, che rischia di complicare il ruolo stesso. I giocatori devono essere attenti a quello che si racconta fuori dal campo, una volta era più concesso sbagliare: sono un racconto costante, devono esserne consapevoli”.

iacinto Facchetti è l’emblema del capitano: Inter, Nazionale, trofei. Un campione che andava al di là dei colori e dei campanili e che, con la sua signorilità, raccoglieva consensi in tutto il mondo del calcio. Oggi il figlio Gianfelice, attore e regista, ci aiuta ad analizzare proprio il tema della fascia di capitano, in vista della sfida tra la squadra di cui suo padre è ancora un simbolo e la Fiorentina.

Gianfelice Facchetti, parlare di Inter, parlare di capitani: impossibile, in questo momento, non parlare di Mauro Icardi. “L’idea di ciò che è successo se la sono fatta tutti, a prescindere dai risvolti successivi. Negli ultimi due mesi c’è stata una escalation di passaggi non propriamente azzeccati. Adesso è da vedere se il giocatore avrà un minimo di autocritica, il rispetto della posizione. E dovrà pesare anche il rapporto con chi lo gestisce con pretese: spero che torni quello di prima, professionale”. La Fiorentina, per oltre un mese, sarà orfana di Pezzella: è la mancanza di un leader… “Sicuramente un leader è fondamentale. Hanno tratto tanto dalla perdita di Astori, trovando un bravo allenatore, anche dal punto di vista umano. Pioli ha costruito una leadership allargata, una ‘banda di giovani’ che si compensano e si caricano a turno”. La fascia è passata sul braccio di Federico Chiesa, già simbolo, ma con poca esperienza. “Mi ha sempre dato l’impressione, conoscendo da dove viene, di non andare mai sopra le righe. Il padre Enrico è stato un atleta sempre a modo, il figlio gli assomiglia. Ha gestito bene la popolarità improvvisa, non credo pesi la responsabilità, anche se è sicuramente giovane. E con la sua gioventù può avere dei cali”.

Da attore e regista, ha un titolo per Fiorentina-Inter? “Dovrei pensarci un po’ (ride, ndr). È sempre stata una classica, fin da quando ero piccolo. Il Franchi porta grandi insidie, da Firenze non si esce mai a cuor leggero. Ho sempre provato simpatia per la Viola: quando andavo al mare, durante l’infanzia e l’adolescenza, c’erano tanti calciatori della Fiorentina, tra cui Antognoni”.

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gista ol attore e re Facchetti, Gianfelice foso nerazzurro ti che grande

Lo vorrebbe all’Inter? “Per forza, è forte! Devo dire che quando, due anni fa, si parlava del possibile trasferimento di Bernardeschi all’Inter, l’idea mi piaceva. Credo che Chiesa sia ancora più forte. Dobbiamo muoverci, serve il mix giusto e Chiesa sarebbe un acquisto azzeccato. Anche perché, un altro alla Juventus, anche per la Fiorentina…”.

Giacinto Facchetti in maglia nerazzurra

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24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

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Il dj-conduttore, grande tifoso viola: “Presi tanti talenti. Quest’anno punterei sulla Coppa Italia” Viola in musica

Russo: “Giovani, forti e se teniamo Chiesa...” di Lucia Petraroli

F

iorentino doc, talento made in Tuscany che ha fatto delle passioni per la musica e per il calcio la sua professione. Federico Russo è ormai una colonna di “Quelli che il Calcio”, trasmissione di Rai Due, nella quale commenta, con competenza tecnico-tattica, le vicende di casa Fiorentina. Alla vigilia della sfida con l’Inter, Federico ci ha raccontato il suo pensiero sul momento che stanno attraversando i gigliati, lui che conosce da vicino la proprietà avendo avuto il privilegio di presentare serate viola molto importanti. E, a pochi giorni dalla conclusione del Festival di Sanremo, abbiamo sfruttato la sua esperienza musicale, anche per chiedergli un giudizio sulla kermesse della quale ci ha svelato retroscena davvero interessanti. Federico Russo, da dove nasce la sua passione per il calcio? “Fin da piccolo ho avuto la passione per lo sport e per il pallone. Mio padre è un appassionato di calcio e fin da bambino mi ha portato allo stadio a vedere la Viola. Siamo una famiglia di calciatori falliti (ride ndr). Mio fratello ha anche giocato nella Fiorentina, ma poi non avevamo una grande stoffa quindi abbiamo virato su altro”. Passione che ha portato nella sua carriera, visto che adesso la vediamo sempre a “Quelli che il Calcio” su Rai 2. Che progetti ha per il futuro? “Ho fatto tante cose nella mia carriera, oggi ho il privilegio di poter scegliere. Da due anni sono a “Quelli che il Calcio” con il mio Bar dove faccio un mix di calcio e umorismo, ma anche a livello tecnico me la cavo bene, sicuramente meglio rispetto ad altri (ride ndr). Sono molto soddisfatto perché questo lavoro mi permette di parlare anche di Fiorentina”.

Come giudica il cammino della squadra di Pioli fino ad adesso? “La Fiorentina ha raccolto meno di quanto meritasse. Ha buttato via punti importanti. Vedo però che la società sta lavorando bene per il futuro con acquisti di ottimi giocatori come Muriel. Se manterranno la rosa attuale con Chiesa, il che non sarà facile, innestando giovani giocatori come Traoré, Rasmussen e Zurkowski potremo divertirci”.

La Fiorentina può ambire all'Europa attraverso il campionato o meglio puntare alla Coppa Italia? “Sicuramente la Coppa Italia sarebbe un bel successo, più di un settimo posto. Io ci punterei. Farei del turn over in campionato nella settimana che precede il match di Coppa. Sono poche partite, l'impegno è meno difficile rispetto alla serie A. La Fiorentina ce la può fare. L'ultimo trofeo risale a tanti anni fa, vogliamo brindare ancora. In ottica futura punterei a costruire nel tempo una squadra per ambire alla Champions”. Pioli sarà l’allenatore gigliato anche nella prossima stagione? “Spero che Pioli rimanga a Firenze. Ha il carattere giusto per questa piazza. Anche se a volte vorrei fosse più sfrontato”. Che Inter incontreranno Chiesa e compagni? “Una squadra pericolosa, l’Inter è forte, mi fa paura. Nonostante i terremoti in casa nerazzurra con la vicenda Icardi-Wanda Nara che ha destabilizzato l’ambiente, non dobbiamo pensare che siano in crisi”. Secondo lei, che li conosce, i Della Valle continueranno il loro percorso a Firenze? “Credo proprio di sì. Noi dobbiamo capire che la realtà di Firenze è differente da quella dei grandi club. Inter, Juve e Milan hanno altri bacini e altre disponibilità e questo non è colpa dei Della Valle. Avendo un po’ meno siamo comunque riusciti a fare buone cose, vedi i giovani che abbiamo lanciato”. Federico Russo è esperto anche di musica: qual è il suo commento al Festival di Sanremo. Si aspettava che andasse a finire così? “Ho tifato molto per i toscani che conosco da anni! Nel 2016 con Carlo Conti ho fatto parte della giuria di Sanremo giovani, dovevamo individuare 8 artisti che poi avrebbero partecipato. Ascoltammo migliaia di canzoni e ricordo benissimo Mahmood che avevo selezionato, come lo stesso Gabbani. Ambedue poi hanno vinto il Festival”.

Federico Russo


dal 1927

24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

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Il personaggio

1 Campione d’Italia con l’Inter, non entusiasmò a Firenze… la storia di Eugenio Bersellini

Il Sergente di Ferro di Tommaso Borghini

L

o chiamavano il Sergente di Ferro perché i suoi ritiri precampionato erano improntati su tante corse nei boschi e poco pallone, situazione che è sempre piaciuta poco ai calciatori di ogni età. Eugenio Bersellini (scomparso nel 2017 a 81 anni) credeva nel lavoro e nella dura preparazione atletica come base per ogni scalata al successo. E di successo con il suo metodo ne ha avuto tanto, soprattutto nell’Inter di Ivanoe Fraizzoli, che lo aveva voluto in panchina al posto di un ex campionissimo viola come Beppe Chiappella. Sulla panchina nerazzurra quell’omone di Borgo Val di Taro (Parma) ha vinto ciò che poteva vincere: 2 Coppe Italia e, soprattutto, uno Scudetto (nel 1980), arrivando anche in semifinale di Coppa dei Campioni. Erano gli anni del calcio autarchico con le frontiere chiuse (che riapriranno nel 1980-81, ma per un solo straniero).

La Fiorentina 1986-87

Eugenio Bersellini, allenatore dell’Inter

Anni di calcio non certamente champagne, ma ruvido ed efficace, come quello del Sergente di Ferro che con i vari Marini, Beccalossi, Muraro e Altobelli riuscì a superare anche la più blasonata Juventus che aveva praticamente tutta la Nazionale italiana nel giardino di casa. Il suo era un lavoro che dava frutti, quasi sempre. E per questo lo cercò la Sampdoria di Mantovani all’inizio del suo ciclo (poi vincente) e anche la Fiorentina dei Pontello che, però, inaugurò un ciclo all’insegna del ridimensionamento.

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allenata da Bersellini

Così quell’unica stagione in viola del 1986-87 non fu certo esaltante. C’era Giancarlo Antognoni, purtroppo a fine corsa e reduce dall’ennesimo infortunio. C’era un giovanissimo Roberto Baggio che, però, riuscì a giocare solo 5 partite (anche lui reduce dal primo, gravissimo, infortunio). C’erano Nicola Berti, Lele Oriali e Ramon Diaz. La squadra faticava tantissimo, soprattutto a far gol, ma riuscì a battere il Napoli di Maradona, futuro campione d’Italia. Bersellini di panchine in serie A ne mise insieme addirittura 490, prima di andare ad allenare anche la nazionale libica. Esportando nel continente africano il suo vecchio calcio fatto di fatica, sudore e di qualche importante vittoria.

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Andata 19/08/2018

6^ giornata

Andata 26/09/2018

Ritorno 24/02/2019

Ritorno 27/01/2019

3^ giornata

Andata 02/09/2018

0-3

2-0

Juventus-Lazio

2-1

2-1

Milan-Roma

1-1

Lazio - Napoli

1-2

3-2

Napoli-Milan

0-0

0-3

Bologna-Inter

1-0

0-1

Torino - Roma

2-3

1-0

SPAL-PARMA

3-2

1-2

Parma-Juventus

3-3

0-1

Bologna - Spal

1-1

2-2

Cagliari-Sassuolo

0-3

1-0

Fiorentina-Udinese

1-1

2-0

Empoli - Cagliari

2-2

6-1

Fiorentina-Chievo

4-3

0-1

Atalanta-Cagliari

1-0

2-2

Parma - Udinese

2-1

0-0

Frosinone-Bologna

4-0

0-0

Chievo-Empoli

2-2

1-0

Sassuolo - Inter

0-0

2-1

Genoa-Empoli

3-1

1-0

Lazio-Frosinone

1-0

4-0

Atalanta - Frosinone

5-0

2-2

Inter-Torino

0-1

3-0

Sampdoria-Napoli

0-3

1-1

Sampdoria - Fiorentina

3-3

1-0

Udinese-Sampdoria

0-4

5-3

Sassuolo-Genoa

1-1

2-1

Milan - Genoa

2-0

3-3

Roma-Atalanta

3-3

1-0

Torino-Spal

0-0

7^ giornata

Andata 30/09/2018

Atalanta-Torino

2-1 0-1

11

Empoli-Milan

2-0

2-0

Genoa-Chievo

1-2

2-1

Inter-Fiorentina

2-0

2-0

Juventus-Bologna

3-1

3-0

Napoli-Parma

1-0

4-0

Roma-Frosinone

3-1

0-2

SPAL-Sassuolo

2-1

1-2

Udinese-Lazio

1-4

Andata

12^ giornata

Ritorno 03/03/2019

Bologna-Udinese Chievo-Torino Fiorentina-Atalanta Frosinone-Genoa Inter-Cagliari Juventus-Napoli Parma-Empoli Roma-Lazio Sampdoria-SPAL Sassuolo-Milan

13^ giornata

Andata 25/11/2018

Ritorno 14/04/2019

8^ giornata

Andata 07/10/2018

Ritorno 10/03/2019

9^ giornata

Andata 21/10/2018

Ritorno 17/03/2019

0-1

Atalanta-Sampdoria

2-2

2-0

Cagliari-Bologna

1-5

Chievo-Atalanta

0-2

Empoli-Roma

1-1

Fiorentina-Cagliari

1-3

Genoa-Parma

3-3

Frosinone-Empoli

1-0

Lazio-Fiorentina

1-0

Inter-Milan

3-1

Milan-Chievo

1-1

Juventus-Genoa

2-0

Napoli-Sassuolo

0-2

Parma-Lazio

1-2

SPAL-Inter

0-2

Roma-SPAL

3-2

Torino-Frosinone

0-0

Sampdoria-Sassuolo

0-2

Udinese-Juventus

0-3

Udinese-Napoli

14^ giornata

Andata 02/12/2018

Ritorno 20/04/2019

Bologna-Torino

15^ giornata

Andata 09/12/2018

Atalanta-Inter

0-0

Bologna-Fiorentina

1-2

Atalanta-Napoli

2-2

Cagliari-Roma

2-2

Chievo-Bologna

0-0

Cagliari-Torino

1-1

Chievo-Lazio

2-1

Empoli-Bologna

2-1

Empoli-Udinese

3-2

Empoli-Atalanta

0-3

Genoa-SPAL

Frosinone-Fiorentina

1-1

Genoa-Sampdoria

1-1

1-0

Juventus-Inter

1-2

Genoa-Napoli

3-0

Inter-Frosinone

2-1

2-2

Lazio-Sampdoria

0-2

Milan-Juventus

2-0

Juventus-SPAL

2-2

4-1

Roma-Sampdoria

1-1

Lazio-Milan

4-1

1-1

Sassuolo-Lazio

0-0

Napoli-Chievo

0-0

2-2

SPAL-Cagliari

2-1

Parma-Sassuolo

2-2

1-2

Torino-Parma

1-0

Udinese-Roma

2-1

Fiorentina-Juventus Frosinone-Cagliari Milan-Parma Roma-Inter Sampdoria-Bologna Sassuolo-Udinese SPAL-Empoli Torino-Genoa

1-1

1-1

0-0

Milan-Torino

4-0

Napoli-Frosinone

1-1

Parma-Chievo

3-3

Sassuolo-Fiorentina

1-3

Udinese-Atalanta

CAPPELLE DEL COMMIATO Presso le sedi di:

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Ritorno 28/04/2019

4-1

ONORANZE FUNEBRI 24 H 24

Ritorno 03/02/2019

Chievo - Juventus

Cagliari-Sampdoria

Ritorno

26/08/2018

1-2

0-0

07/04/2019

2^ giornata

Andata

2-3

0-0

11/11/2018

Ritorno 20/01/2019

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Ritorno 17/02/2019

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

1-1

Cagliari-Milan

0-3

2-0

Bologna-Roma

1-2

1

Juventus

66 24 21

3

0

11

Sassuolo

30 24

7

9

8

0-1

Empoli-Lazio

0-1

0-2

Chievo-Udinese

0-1

2

Napoli

53 24 16

5

3

12

Parma

29 24

8

5

11

0-5

Frosinone-Sampdoria

1-0

3-0

Fiorentina-SPAL

4-1

Genoa-Bologna

Inter

46 24 14

4

6

13

Genoa

28 24

7

7

10

1-1

0-2

Frosinone-Juventus

3

1-0

0-3

0-1

Inter-Parma

1-0

4-1

Lazio-Genoa

1-2

4

Milan

42 24 11

9

4

14

Cagliari

24 24

5

9

10

2-1

Juventus-Sassuolo

3-0

2-2

Milan-Atalanta

3-1

5

Roma

41 24 11

8

5

15

Udinese

22 24

5

7

12

Atalanta

38 24 11

5

8

16

Spal

22 24

5

7

12

Lazio

38 24 11

Napoli-Fiorentina

0-0

2-0

Parma-Cagliari

1-2

6

2-2

Roma-Chievo

3-0

0-1

Sampdoria-Inter

1-2

7

2-0

SPAL-Atalanta

1-2

3-1

Sassuolo-Empoli

0-3

8

1-1

Udinese-Torino

0-1

1-3

Torino-Napoli

0-0

10^ giornata

Andata 28/10/2018

Ritorno 31/03/2019

11^ giornata

Andata 04/11/2018

Atalanta-Parma

1-2

Bologna-Atalanta

2-1

Cagliari-Chievo

0-2

Chievo-Sassuolo

1-2

Empoli-Juventus

1-1

Fiorentina-Roma

2-2

Genoa-Udinese

5-0

Inter-Genoa

0-3

Lazio-Inter

3-1

Juventus-Cagliari

3-2

Milan-Sampdoria

4-1

Lazio-SPAL

1-1

Napoli-Roma

5-1

Napoli-Empoli

2-2

Sassuolo-Bologna

0-0

Parma-Frosinone

0-3

SPAL-Frosinone

1-4

Sampdoria-Torino

1-1

Torino-Fiorentina

0-1

Udinese-Milan

16^ giornata

16/12/2018

Ritorno 05/05/2019

5

8

17

Empoli

21 24

5

6

13

8

11

5

18

Bologna

18 24

3

9

12

16 24

3

7

14

9

1

9

14

Torino

35 24

8

11

5

19

Frosinone

10

Sampdoria

33 24

9

6

9

20

Chievo

24

03/04/2019

3-0

Andata

Ritorno

Fiorentina 35 24

9

Andata

17^ giornata

22/12/2018

Classifica Marcatori

1-0

Ritorno 12/05/2019

Andata

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

NOME

SQUADRA

RETI

RIGORI

Ronaldo Piatek Zapata Quagliarella Milik Caputo Immobile Pavoletti Petagna Icardi

Juventus Milan Atalanta Sampdoria Napoli Empoli Lazio Cagliari Spal Inter

19 17 16 16 12 11 11 9 9 9

5 0 1 4 0 1 2 0 1 3

18^ giornata

26/12/2018

Ritorno 19/05/2019

19^ giornata

Andata 29/12/2018

Ritorno 26/05/2019

1-0

Atalanta-Lazio

1-1

Chievo-Inter

2-2

Atalanta-Juventus

1-0

0-0

Bologna-Milan

2-4

Empoli-Sampdoria

0-2

Bologna-Lazio

0-1

Empoli-Inter

0-1

Cagliari-Napoli

3-1

Genoa-Atalanta

1-0

Cagliari-Genoa

0-0

Genoa-Fiorentina

3-1

Fiorentina-Empoli

1-0

Juventus-Roma

0-1

Juventus-Sampdoria

Frosinone-Sassuolo

3-1

Lazio-Cagliari

0-0

1-1

Lazio-Torino

1-0

Inter-Udinese

0-1

Milan-Fiorentina

1-0

3-2

Roma-Genoa

1-0

Napoli-SPAL

3-1

2-0

Sampdoria-Parma

0-0

Parma-Bologna

2-0

0-0

SPAL-Chievo

1-1

Sassuolo-Torino

0-0

0-1

Torino-Juventus

1-1

Udinese-Frosinone

3-0

Fiorentina-Parma Frosinone-Milan Inter-Napoli Roma-Sassuolo Sampdoria-Chievo SPAL-Udinese Torino-Empoli

2-1

0-2

Chievo-Frosinone

2-1

Milan-SPAL

3-2

Napoli-Bologna

0-2

Parma-Roma

2-6

Sassuolo-Atalanta

2-0

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dal 1927

24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

1

19

Probabili formazioni

Assalto ai nerazzurri FIORENTINA - Inter

STADIO ARTEMIO FRANCHI, 24.02.2019, ORE 20.30

Chiesa Veretout

P

oche alternative a disposizione di Stefano Pioli per il match interno contro l’Inter, soprattutto in difesa. L’assenza per infortunio di Pezzella dovrebbe spingere il tecnico viola a optare ancora sulla coppia centrale Milenkovic-Hugo. Al momento della chiusura del nostro giornale, non c’erano ancora certezze sul recupero di Ceccherini, uscito malconcio dalla partita di Ferrara contro la Spal. Nel caso in cui il livornese dovesse recuperare, è probabile che Pioli lo impieghi sulla corsia di destra, altrimenti largo dal primo minuto a Laurini. Biraghi, invece, si occuperà del versante opposto. A metà campo dovrebbe essere confermato il trio Benassi – Edimilson – Veretout con lo spostamento di Gerson in posizione più avanzata, a ridosso degli attaccanti Chiesa e Muriel. In alternativa, Pioli potrebbe schierare il tridente puro, riportando tra i titolari Simeone.

Biraghi

FIORENTINA 4-3-3 Muriel

Edimilson

Gerson

1 Lafont

Benassi

5 Ceccherini 4 Milenkovic 31 Hugo 3 Biraghi

Hugo Lafont

24 Benassi 26 Edimilson 17 Veretout

Milenkovic

8 Gerson 29 Muriel 25 Chiesa

Ceccherini

Allenatore: Stefano Pioli

A Disposizione: 23 Terracciano, 33 Brancolini, 2 Laurini, 16 Hancko, 14 Dabo, 6 Norgaard, 10 Pjaca, 27 Graiciar, 9 Simeone.

INTER 4-3-3 1 Handanovic 33 D’Ambrosio 6 De Vrij 37 Skriniar 29 Dalbert

8 Vecino 77 Brozovic 15 Joao Mario 16 Politano 10 Martinez 44 Perisic

Perisic

Martinez

Politano Vecino Brozovic

Joao Mario Dalbert

De Vrij

D’Ambrosio

Skriniar Handanovic

Allenatore: Spalletti

A Disposizione: 27 Padelli, 46  Berni, 23  Miranda, 13  Ranocchia, 18  Asamoah, 21  Cedric, 5  Gagliardini, 14 Nainggolan, 20  Borja Valero, 87  Candreva, 11  Keita, 74  Salcedo.


dal 1927

24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

20

1

Il bomber

Il 15 maggio 1977 Desolati realizzò 3 gol all’Inter in appena 26 minuti

La tripletta di Deso-gol di Tommaso Borghini

U

n gran colpo di testa, un destro dal limite all’incrocio dei pali e un tocco-sotto di giustezza a beffare il portiere. Tre gol da sogno che Claudio Desolati, figlio di un minatore emigrato in Belgio, riuscì a segnare all’Inter nello spazio di appena 26 minuti. Era il 15 maggio del 1977 e l’allora giovane attaccante (aveva 22 anni, ma giocava in serie A già da 5 stagioni) fu grandissimo protagonista nella partita che segnò il sorpasso dei viola ai danni dei nerazzurri al terzo posto in classifica.

Claudio Desolati in maglia viola

E dire che nell’Inter giocava un certo Giacinto Facchetti che, quel giorno, non riuscì mai a prendere il guizzante attaccante viola, davvero in stato di grazia. Condotta per mano da uno splendido Giancarlo Antognoni, la Fiorentina mise alle corde l’Inter, passando in vantaggio al 26’: cross dell’Unico 10 per la testa di “Deso” che non dette

TABACCHERIA

Bacci Guido

scampo a Bordon. Il portiere nerazzurro si chinò a raccogliere la palla in fondo al sacco anche al 41’, senza neppure abbozzare l’intervento, sul bolide scagliato dal destro del numero 11 viola, che terminò la sua corsa sotto l’incrocio. Poi, in avvio di ripresa, l’ultimo colpo di classe: un pallonetto ravvicinato a superare l’esterrefatto estremo difensore. Desolati, -77 in quella giornata, La Fiorentina 1976 toccò il suo apice e chiuse il campionato con grandi speranze per il futuro. Poi arrivarono i maledetti infortuni (tanti e tutti gravi) a tarpargli un po’ le ali, ma quel giorno gli riuscì tutto e dette davvero spettacolo. La sua avventura viola durò 10 stagioni, con 152 partite in serie A. Dal 1971 al 1981 quando lasciò la Fiorentina per la Pistoiese dopo aver vinto una Coppa Italia e segnato 43 reti, 3 delle quali in un pomeriggio indimenticabile.

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24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

1 Il 16 maggio 1971 la Fiorentina sfidò l’Inter in una gara drammatica, risolta dall’ex difensore allo scadere

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Brivido nella storia

Brizi e quel gol salvezza al 90°

La Fiorentina 1970-71 di Tommaso Borghini

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partite, uno Scudetto, due Coppe Italia, una Coppa di Lega ItaloInglese e una Mitropa Cup. Sono i numeri viola di Giuseppe Brizi, grande jolly difensivo della Fiorentina dal 1961 al 1976. Quindici anni trascorsi in riva all’Arno con la stessa maglia sulle spalle, portata sempre con eleganza, sagacia tattica e correttezza. La società gigliata lo scovò nella Maceratese, la squadra della sua città, dove è nato nel 1942. Lui aveva soltanto 19 anni, ma già giocava con la calma del veterano. Così divenne progressivamente una colonna della squadra degli anni ‘60 che chiuse magnificamente il decennio andando a conquistare lo Scudetto nel 1969. Era la mitica Fiorentina ye-ye. Una squadra di giovani nella quale lui era un punto

di riferimento. Ma quella che oggi vogliamo raccontarvi è la storia di un’altra Fiorentina. Una squadra che, quasi incredibilmente, appena due anni dopo aver conquistato il tricolore, si trovò a un passo dal baratro della serie B. Una stagione disgraziata nel corso della quale era stato esonerato il tecnico dello Scudetto, Bruno Pesaola, per affidarsi all’istrionico Oronzo Pugliese, soprannominato “Il mago di Turi”. Il 16 maggio 1971 quella squadra disputò una delle partite più drammatiche della storia viola: l’avversario allo stadio Comunale di Firenze era l’Inter di Mazzola, Facchetti e Boninsegna, appena laureatasi campione d’Italia con 2 giornate d’anticipo. Se avesse perso quella partita la Fiorentina avrebbe salutato, con ogni probabilità, la serie A. Un’ultima spiaggia affrontata dai viola con il cuore in gola.

Davanti a uno stadio gremito, la formazione gigliata riuscì a passare in vantaggio grazie al gol di Giorgio Mariani al 20’ del primo tempo. Ma nella ripresa, tra il 74’ e il 78’ arrivò la doppia mazzata firmata da Jair e Mazzola (autore di un eurogol quasi… involontario). E, man mano che trascorrevano i minuti le speranze salvezza si riducevano al lumicino. Fino a quel drammatico calcio d’angolo, esattamente al 90’, sul quale decise di salire anche Giuseppe Brizi, certamente non avvezzo all’arte del gol (ne segnerà soltanto 2 in 15 anni). Una scelta benedetta perché fu proprio il piede sinistro del difensore viola a deviare il pallone, calciato da Chiarugi e respinto da un difensore, alle spalle del portiere Lido Vieri per l’esultanza generale. Anche i giocatori dell’Inter, per la verità, non furono così scontenti di aver preso quella rete. E la Fiorentina incassò un punto determinante per la salvezza, poi conquistata in modo altrettanto rocambolesco, all’ultima giornata, dopo il pari esterno sul campo della Juve e grazie alla migliore differenza reti sul Foggia. Il tutto sarebbe stato impossibile senza quel gol di Brizi che, a modo suo, resterà per semGiuseppe Brizi pre scolpito nella storia viola. in maglia viola

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24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

Amarcord

1 Il 22 aprile 2017 la Fiorentina di Sousa superò per 5-4 i nerazzurri dell’attuale tecnico viola

L’ultima vittoria contro… Pioli di Ruben Lopes Pegna

E'

finita in parità l'ultima sfida giocatasi tra Fiorentina e Inter al Franchi venerdì 5 gennaio 2018 alle 20.45. Le reti furono segnate entrambe nella ripresa. Al 10' Icardi portò in vantaggio i nerazzurri, mentre il gol del Cholito Simeone fu realizzato nel primo dei minuti di recupero. L'ULTIMA VITTORIA DELLA FIORENTINA I viola si imposero sull'Inter di Stefano Pioli per 5-4 con doppiette di Vecino e Babacar e gol di Astori nel match giocatosi al Franchi il 22 aprile 2017. Per i nerazzurri che, a due minuti dal novantesimo perdevano 5-2, segnarono Perisic e Icardi una tripletta. 3 VITTORIE CONSECUTIVE A FIRENZE La squadra viola aveva vinto anche nel 2015/16 (in rimonta) per 2-1. Dopo il gol di Brozovic segnarono Borja Valero e Babacar, quest'ultimo al 92'. Nel 2014/15, la squadra di Montella si impose per 3-0 con gol di Babacar, Cuadrado e Tomovic. L'ULTIMA SCONFITTA VIOLA La Fiorentina non perde al Franchi con l'Inter dal campionato 2013/14, quando fu battuta 2-1. Dopo il gol di Palacio e il momentaneo pareggio di Cuadrado, Icardi firmò la rete del successo nerazzurro.

LA VITTORIA CON IL MAGGIOR SCARTO DI RETI A FIRENZE La Fiorentina la ottenne nel campionato 1951/52 quando si impose per 5-0 con una doppietta di Pandolfini, futuro giocatore dell'Inter, e i gol di Roosemburg, Lefter e Giancarlo Vitali. LA TRIPLETTA DI AURELIO MILANI Il futuro centravanti dell'Inter con cui vincerà scudetto e Coppa dei Campioni realizza in maglia viola tre gol ai nerazzurri nel match vinto dalla Fiorentina di Hidegkuti al Comunale il 21 gennaio 1962 per 4-1 (l'altra rete la realizza Can Bartù). ta nell'ultima di una doppiet Babacar, autore dai compagni to gia ll'Inter, festeg vittoria viola su

A fine campionato Milani si aggiudica la classifica dei cannonieri insieme al milanista Altafini.

Paulo Sousa e Stefano Pioli a colloquio prima di Fiorentina-Inter del 2017

GLI EX Nelle file dell'Inter ci sono oltre a Borja Valero e Matias Vecino anche Danilo D'Ambrosio che ha militato nelle giovanili viola. Inoltre va ricordato Marco Domenichini, il secondo di Luciano Spaletti, che da giocatore della Primavera della Fiorentina ha vinto due tornei di Viareggio, nel 1978 e nel 1979. Nella Fiorentina oltre a Stefano Pioli gli ex sono Marco Benassi che vanta 6 gettoni di presenza in campionato nel 2012/13 e Cristiano Biraghi che ha giocato nelle giovanili nerazzurre.

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24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

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1 La top 11 dei doppi ex

Da Toldo a Batistuta, passando per Passarella, Mutu e Baggio. Ecco la nostra

Campioni fantastici per di Tommaso Borghini

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ampioni fantastici per una squadra da sogno. Nell’arco della loro lunga storia, Fiorentina e Inter si sono “scambiate” giocatori di altissimo livello. Alcuni sono passati direttamente da una sponda all’altra (spesso da quella viola alla più ricca nerazzurra), altri hanno vestito entrambe le maglie nel corso della loro carriera, anche a molti anni di distanza l’una dall’altra. Fatto sta che tra i tantissimi doppi ex di Fiorentina e Inter si può davvero trovare il meglio del calcio mondiale. E così ci siamo divertiti a ipotizzare una top 11 di tutti i tempi, senza la pretesa di accontentare tutti i gusti, vista l’abbondanza di grandi campioni, suddivisi tra varie epoche calcistiche, ma una scelta volevamo farla e questo è stato il risultato… Partendo dal portiere, ci sarà subito da discutere, vista la varietà di campionissimi del ruolo. Noi abbiamo optato per la completezza di Francesco Toldo, pur consapevoli della grandezza di altri ex viola e nerazzurri come Giuliano Sarti e Sebastien Frey che, certamente, non avevano niente da invidiare all’ex portiere della Fiorentina di Batistuta e Rui Costa. Passando alla difesa, il nostro ipotetico schieramento a 3 è capitanato da Daniel Passarella straordinario libero degli anni ‘70-‘80, tra l’altro ex capitano di entrambe le formazioni. Accanto al “Caudillo” abbiamo schierato Sergio BattiGabriele Oriali

stini, in origine centrocampista, poi trasformatosi in difensore centrale grazie all’intuizione di Sven Goran Eriksson. Un ruolo nel quale è stato impiegato con successo anche nell’Inter nei primi anni ‘90. Sul terzo difensore qualche dubbio in più: alla fine abbiamo premiato la concretezza di Daniele Adani che non rubava certo l’occhio, ma che accanto a due “professori” come Passa-

rella e Battistini avrebbe potuto fare la sua degna figura. A metà campo il tasso di difficoltà nella scelta aumenta vertiginosamente e, dopo un lungo conflitto interiore, ipotizzando uno schieramento a 4 abbiamo inserito Gabriele Oriali (il famoso mediano di… Ligabue, campione del Mondo 1982) a far coppia con la classe cristallina di

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24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

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squadra-tipo tra coloro che hanno indossato in passato la maglia viola e quella nerazzurra

una squadra da sogno Claudio Merlo, una vita e uno Scudetto in viola e una parentesi, non felicissima, con l’Inter a fine carriera. A completare il reparto, sulla corsia di destra, Nicola Berti che non avrà lasciato un gran bel ricordo a Firenze, ma che è stato un signor giocatore, capace di sgroppate che tagliavano a fette le difese avversarie. A sinistra Michele Serena, un mancino di grande talento che avrebbe meritato una carriera migliore, non fosse stato per i suoi tantissimi problemi fisici che lo hanno limitato a più riprese. E per chiudere in bellezza, eccoci all’attacco: qui si tratta di un autentico tridente delle meraviglie, difficile da discutere: Roberto Baggio, Gabriel Batistuta e Adrian Mutu… impossibile farli coesistere? Forse, ma crediamo che il fortunato allenatore che avesse potuto averli contemporaneamente in rosa alla fine un modo l’avrebbe trovato. A proposito dell’allenatore, anche qui la scelta è stata ostica, ma il cuore ci ha dettato il nome di Beppone Chiappella, indimenticato campione d’Italia viola del ‘56 e ottimo allenatore di Fiorentina e Inter tra gli anni ‘60 e ‘70. Adrian Mutu

I VIOLANERAZZURRI Mutu M. Serena

Merlo

Batistuta Baggio Oriali

Battistini

Berti

Passarella Toldo

Adani

3-4-3 Toldo Adani Passarella Battistini Allenatore: Beppe Chiappella

Berti Oriali Merlo M. Serena Baggio Batistuta Mutu

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24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

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1 Fuorigioco

La Coppa Italia è alle porte, ma l’orario di questa gara non si poteva cambiare?

Due partite in una

Il gruppo viola festeggia Gerson, autore del gol del 4-1 sulla Spal di Duccio Magnelli

U

na partita che forse come orario doveva essere giocata prima, vista l’imminente semifinale di Coppa Italia. La sensazione (magari sbagliata) è che dopo aver permesso alla Fiorentina di non giocare, come previsto dal calendario, il 4 marzo - primo anniversario della morte di Astori - la Lega non se la sia sentita di concedere altro alla società viola. In questo modo

l’Atalanta, che ieri ha giocato alle 15, avrà molte ore in più di riposo. Tra l’altro la partita di stasera al Franchi non è di quelle semplici, da affrontare a cuor leggero. Arriva l’Inter, squadra umorale, dal cammino alterno, difficilmente inquadrabile e capace di quasi tutto, nel bene e nel male. Squadra apparentemente solida e competitiva, visti i nomi che può mettere in campo, ma il cui rendimento sembra fortemente influenzato da situazioni che hanno ben poco a che fare con

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il calcio giocato. Squadra che per qualcuno ha nella rosa troppi croati, reduci da un mondiale lunghissimo e quindi stanchi ma appagati. E che ha un centravanti titolare bravo se segna ma che, secondo molti tecnici, pensa poco alla squadra (comunque, se stasera non gioca è meglio per Pioli & c.). Difficile quindi fare un pronostico con una squadra dalla personalità così sfuggente. Dall’altra parte, la Viola appare in discreta salute, vista anche la vittoria roboante di Ferrara. Certo, un successo stasera aprirebbe scenari davvero rosei per il futuro. Probabilmente Pioli avrà il solito dilemma: mettere in campo le tre punte subito o aspettare il corso degli eventi? L’impressione è che Muriel e Chiesa siano avvantaggiati dalla presenza di un terzo compagno di linea, anche per distribuire meglio la pressione difensiva avversaria. Logico che la Spal non è l’Inter (con tutto il rispetto) ma è indubbio che giocare con Muriel o Pjaca, sempre con tutto il rispetto, non è proprio la stessa cosa. L’altro nodo da sciogliere sarà se giocare con tre difensori puri oppure schierare due terzini da corsa come Biraghi e Laurini. A Ferrara (anche) l’ingresso del francese è servito a liberare la partita dalle pastoie del pareggio. Naturalmente nessun consiglio a Pioli, che sa benissimo da solo cosa fare. Soltanto quattro chiacchiere per passare il tempo. In attesa dell’inizio di una partita su cui incombe, volere o no, l’ombra parecchio ingombrante della gara di mercoledì. Molto vicina, certo, ma magari così non si rischiano cali di tensione. Buona partita a tutti.


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Il romanzo dello Scudetto /4

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A 50 anni dal secondo tricolore riviviamo la storia a puntate dell’epopea viola del ‘68-’69

Febbraio con le polveri bagnate e la corsa della Fiorentina si complica di Ruben Lopes Pegna

L

a Fiorentina comincia il girone di ritorno ospitando al Comunale di Firenze il 2 febbraio 1969 la Roma di Helenio Herrera, l'ex tecnico dell'Inter con cui ha vinto scudetti, Coppe dei Campioni e Coppe Intercontinentali. La squadra viola ha chiuso il girone d'andata al secondo posto a una lunghezza dal Cagliari campione d'inverno e con un punto di vantaggio sul Milan, campione d'Italia in carica. Le altre squadre sono distanziate e fuori dai giochi per lo scudetto (ricordiamo che la vittoria viene premiata con due punti e non con tre come ora; quindi il pareggio non è un risultato da disprezzare). L'incontro con la Roma, che gioca in dieci 46 minuti per l'espulsione del terzino Bet, reo di un fallaccio su Amarildo, finisce 0-0. Nonostante gli attacchi continui della Fiorentina il risultato, infatti, non si sblocca.

E meno male che Franco Superchi, portiere della Fiorentina del 1968-69, in tuffo anche Cagliari e Milan pareggiano. Insomma la situazione in classifica non cambia. Sette giorni più tardi, il 9 febbraio, la squadra viola gioca a Bergamo contro l'Atalanta il match valido per la diciassettesima giornata, che è anche la seconda del girone di ritorno. La Fiorentina vince per 1-0 grazie a una rete realizzata dal centravanti Maraschi al 28' della ripresa su assist di Amarildo. Il bomber viola segna il gol, nonostante zoppichi da molti minuti per una distorsione alla caviglia. Due minuti dopo la rete viene, infatti, sostituito dal tredicesimo Cencetti. All'85' viene espulso il difensore atalantino Dotti per offese ripetute all'arbitro Concetto Lo Bello di Siracusa. I tifosi nerazzurri assediano gli spogliatoi. La Fiorentina e il direttore di gara vi rimangono per quasi tre ore prima di poter uscire. E' un giorno importante questo, comunque, per la squadra di Pesaola che raggiunge in testa alla classifica il Cagliari che pareggia in casa con il Varese. Il Milan, battendo a San Siro il Verona per 3-0 con una tripletta di Pierino Prati (futuro giocatore della Fiorentina), rimane a una lunghezza dalle capolista. Il 16 febbraio per la terza giornata del girone di ritorno al Comunale di Firenze arriva il Cagliari. Il match giocatosi sotto una pioggia battente termina 1-1. Maraschi porta in vantaggio i viola e Gigi Riva, a tre minuti dal novantesimo, firma il gol del pareggio per i rossoblù. I tifosi della Fiorentina restano delusi perché, in caso di vittoria, la squadra di Pesaola avrebbe fatto un deciso passo in avanti verso lo scudetto, distanziando oltre tutto il Cagliari di due punti. E, invece, questa è una domenica davvero brutta, perché il Milan, vittorioso a Pisa grazie a un autogol dell'ex viola Gonfiantini a venti minuti dalla fine, raggiunge Fiorentina e Cagliari in testa alla classifica. Il calendario è davvero impietoso per i viola che la settimana successiva, il 23 febbraio, vanno a San Siro ad affrontare i rossoneri.

Il match finisce 0-0. Così il Cagliari, battendo all'Amsicora l'Inter per 1-0 con una rete del solito Riva, si ritrova da solo al comando della classifica con una lunghezza di vantaggio su Fiorentina e Milan. Finisce comunque qui il mese di febbraio, davvero complicato per la formazione di Pesaola che vince solo una partita e ne pareggia tre. La strada verso lo scudetto sembra davvero complicata. Il mese di marzo non comincia, poi, tanto meglio per la Fiorentina impegnata domenica 2 a Bologna contro i rossoblù di Oronzo Pugliese (che due anni dopo a gennaio sostituirà sulla panchina viola l'esonerato Pesaola) nel match valido per la ventesima giornata, che è anche la quinta del girone di ritorno. Il Bologna, quintultimo in classifica insieme al Varese, è l'unica squadra ad aver battuto la Fiorentina in questo campionato nella sfida del girone d'andata a Firenze. Sotto le due torri il derby dell'Appennino finisce in parità, 0-0. E' il secondo 0-0 consecutivo per la Fiorentina che rimane, comunque, al secondo posto in classifica insieme al Milan che pareggia 1-1 nel derby con l'Inter a San Siro grazie a un gol di Prati a quattro minuti dal novantesimo. Anche il Cagliari pareggia in rimonta 1-1. A Vicenza ci pensa il solito Riva a salvare i rossoblù dalla sconfitta. La formazione di Scopigno mantiene così una lunghezza di vantaggio su Fiorentina e Milan a dieci giornate dalla conclusione del campionato.

Eraldo Mancin svetta di testa


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Le schede dei protagonisti

Fiorentina-INTER

nell’anno del secondo Scudetto

RUGI LUCIANO CHIA

L

a Fiorentina affronta l’Inter a Firenze il 23 marzo 1969 alla 23esima giornata. I viola battono di misura i nerazzurri grazie alla rete al quarto d’ora di Luciano Chiarugi. Dopo questa partita la Fiorentina è da sola al comando della classifica con un punto di vantaggio sul Milan e due sul Cagliari. Alla fine del campionato mancano sette giornate.

FIORENTINA: Superchi; Rogora, Mancin; Esposito, Ferrante, Brizi; Rizzo, Merlo, Maraschi, De Sisti, Chiarugi. 12° Bandoni, 13° Cencetti Allenatore: Pesaola Inter: Miniussi; Burnich, Facchetti; Bedin, Poli, Suarez; Jair, Mazzola, Gori, Bertini, Corso. 12° Girardi, 13° Vastola. Allenatore: Foni ARBITRO: Lo Bello di Siracusa RETI: Chiarugi 15’

Fiorentina-inter 1-0

o o del second el campionat ventiduenla la vio to scudet a nsacco disput ne ala di Po lne 6 ti, re 7 izzando 18 partite, real secondo il E’ . te na or le ultime 10 gi dopo lla squadra cannoniere de e a Torino ar gn se a i lu Maraschi. E’ laurea ntus il gol che contro la Juve . Per lia Ita mpione d’ la Fiorentina ca uadra sq i or fu e an rim scelta tecnica do rii e mezzo. Quan più di due mes a del 9 nz ce Vi il n co entra nel match ietta. alizza una dopp marzo 1969 re tale en atore fondam Diventa un gioc o. ol tit a del per la conquist

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CLAUDIO MERLO

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a mezzala viola dis puta nel campionato del trio nfo viola 26 partite, realizzan do un gol, all ’ultima giornata con il Varese al Comunale nel match vinto dalla Fiorentina per 3-1. Appena ventiduenne con la sua classe sopraffina illumina il gioco della squadra di Pesaola. Come Chiarugi aveva vinto in maglia vio la il torneo di Viareggio ma anch e la Coppa Italia e la Mitropa Cup tre anni prima dello scudetto.


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MAGNESIO 7. Reazione Farmacologica: effetto Il magnesio (Mg) si trova sotto di tipo farmacologico legato adforma una di carbonato, e fosfato, accompagna sostanza naturale o chimica che è predappertutto il calcio del quale ha una sente negli alimenti. funzione antagonista. dellediretfun8. Tossicità alimentare:Una azione zioni basilari del magnesio è quella ta di un additivo o alimento, senza di il essere una dominate del sistema nercoinvolgimento del sistema immunivoso; queste attivatore delle possono funzioni cellulari tario, tossine essere si trova molto nella sostanza grigia cenegli alimenti o prodotte da microorgarebrale. Trali calcio e magnesio come tra nismi che contengono. sodio e potassio deve regnare un equilibrioilper conservare funzioCon nostro stile di l’equilibrio vita sano possianale dei tessuti. Il magnesio partecipa mo migliorare la risposta immunitaria anche alla organismo. costruzione dello scheletro, del nostro più abbondante giovani un chealimennell’età A seconda delleneistagioni avanzata, inoltre aiuta tutto il sistema to o una bevanda hanno degli effetti muscolare;sul chitemperamento, svolge una intensa atdifferenti fattore tività sportiva ha bisogno di integrare determinato dal clima, ma anche pergiornalmente il magnesio ché ogni organismo subiscesopratutto l’influsso chi fa sport di resistenza e lunga duradei cicli stagionali, pertanto la scelta ta, perché elimina attraverso il sudore degli alimenti deve tener conto delle molte quantità di questoAlimenti sale andando necessità di stagione. depuincontro a crampi e rigidità rativi molto utili prima dellamuscolare. stagione primaverile sono: carciofo, cavolo, ciDovelattuga, si trova il magnesio coria, mela, olive, orzo, mirtilCereali - frutta - verdura - cacao - lelo, pesce fresco. gumi

Servizi •Consulenze nutrizionali •Alimentazione secondo il metodo dei temperamenti endocrini •Intolleranze alimentari •Allergie

•Esami chimici delle urine •Esami elettromagnetici •Ricerca scientifica •Ricerca medica e biologica •Tecniche Complementari in Medicina Cinese


dal 1927

24 febbraio 2019 Fiorentina - Inter

30

1 MIDLAND

GATORADE CUP 5V5, CAMPIONATI AMATORIALI E BASKET 3VS3: UN MARZO DI FUOCO!

L

a Gatorade Cup 5v5 è un torneo di calcio a 5 GRATUITO, organizzato da Gatorade, che si svolgerà Domenica 3 Marzo 2019 a Campi Arena (via Barberinese 147, Campi Bisenzio). Potranno partecipare i ragazzi nati tra il 2/6/2002 e il 15/2/2005. La squadra che vincerà la tappa di Campi Arena, parteciperà gratuitamente alla finale nazionale a Milano e si contenderà l’accesso alla finale globale di Madrid e al Wanda Metropolitano per assistere alla finale della UEFA Champions League. Il torneo Gatorade coinvolgerà più di 500 squadre in tutta Italia e si svolgerà in dodici città diverse. Le iscrizioni possono essere fatte dal sito www.gatorade5v5.it. Pochi posti disponibili ancora, affrettatevi ragazzi! Proseguono alla grande i campionati invernali di calcio a 5 (maschile, femminile e Over 40) e calcio a 7 (maschile e Over 40). Poco più di un mese alla fine per i maschili, mentre il Campionato femminile dopo aver eletto Mcl Quinto Alto F e Mugnone come regine della prima fase, si appresta ad entrare nel vivo della seconda fase che terminerà a metà aprile. Nel calcio a 7 la Beyfin Rocca Tedalda di Francesco Flachi comanda il girone PortogalloFrancia, il San Paolino Caritas è in testa nel girone InghilterraRussia braccato dall’HB Trinker Haus, il Roal Florence si difende dal Cdp Vingone nel girone ItaliaOlanda, la Dinamo Calabria domina nel gruppo GermaniaSpagna. Nell’Over 40 i Vecchi Peretola si stanno lottando il titolo con Oldimpia.

Nel calcio a 5 in zona Sud Il Fortino, nonostante il primo stop di stagione, mantiene la vetta del girone Montecarlo, l’US Ripoli quella del girone Inghilterra. Al Palanovoli, il girone ItaliaLussemburgo vede il Caribou Fc davanti a tutti, inseguito da Real Coverciano C5, Pino’s Team e Unmimovo-L’Amorino. Il girone Spagna conta un testa a testa tra Back in Black e Pgs Torregalli con i BIB di Massari avanti per scontri diretti. A Campi Arena, nel girone Svezia Autocarrozzeria Alfieri e Quartiere Fc si dividono il primo posto con l’Alfieri avanti per scontri diretti, mentre nel girone Danimarca i Faggi Boys non conoscono sconfitta. Nell’Over 40 C5 il Fiorenza 93 SS è ad un passo dallo scudetto. Due giornate al termine e Tommaso Marcello e compagni potranno festeggiare. Dal 27 Febbraio prende il via lo Spring Game 2019, il nuovo torneo di Basket 3vs3 amatoriale. Nove squadre, divise in due gironi, si contenderanno il terzo torneo di basket amatoriale mai visto a Firenze. Al Palanicolodi di viale Bassi saranno due mesi e mezzi di grande pallacanestro. Serata finale il 15 Maggio. Non finirà però l’avventura dei nostri cestisti. Da fine maggio arriveranno nuove manifestazioni per chiudere al meglio la prima stagione Midland Gs Basket.



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