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“Informazione sanitaria ai sensi della legge 248 (del 04/08/06) e della legge 145 ( del 30/12/2018)- Titolare studio Dott. Massimo Nuti- Iscr. Albo Odontoiatri n. 804 di Firenze”guai a sottovalutare il mago di vernole
Ma anche questo Lecce in chiaro scuro ha gioiellini che il Corvo ha voluto e fatto crescere, con la collaborazione preziosa di un fiorentino come mister Baroni. E che tra pochi mesi rivenderà a peso d’oro.
Poi, è andata a conquistare tre punti con una facilità disarmante in casa di una Cremonese che aveva fatto più di uno scherzetto ala grandi. In Coppa Italia e anche in campionato. E ora cerca un altro successo stavolta contro il Lecce per poter guardare la classifica con occhi diversi. Per poter immaginare con uno strepitoso finale di torneo di riconquistare il posto in Europa anche attraverso la Serie A. Pensando al Corvo e alle sue intuizioni di mercato ci piacerebbe sapere se lui avrebbe investito un buon pacchetto di milioni su Cabral e Dodo, se avrebbe accettato lo strano accordo con il Real Madrid per Jovic, se avrebbe puntato su Mandragora, se avrebbe chiuso la porta durante il mercato invernale alle ricche offerte per Amrabat (vedi Barcellona) e Gonzalez (vedi Premier).
Attenti al Corvo. Sì, guai a sottovalutare le squadre che il mago di Vernole costruisce con scelte coraggiose, con pochi soldi e sfruttando tutta la sua grande esperienza nel calcio mercato. Il Lecce di Pantaleo Corvino non sta vivendo il suo momento migliore. Nelle ultime partite ha evidenziato un calo anche atletico. Flessione normale per una squadra che per molti mesi è andata a mille all’ora.
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Chiuso in redazione il 15/03/2023 alle ore 13
Come ha sempre fatto nella sua carriera di direttore sportivo. Come sanno bene i tifosi viola. Attenti al Corvo, insomma ma anche felici per una Fiorentina che ha ridato colore e punti al suo campionato infilando una serie di risultati positivi. La squadra di Italiano è decollata dopo la gara-spareggio di Verona. Ha travolto il Milan battendolo sul piano fisico, tattico e della qualità.
Per il momento va bene così. Anche i giocatori che per molti mesi sono stati oggetto di grandi dibattiti oggi vengono guardati da tutti (critici compresi…) con occhi diversi. C’è la voglia di sperare che dopo un periodo di ambientamento, in qualche caso ammettiamolo troppo lungo, certe scelte estive stanno trovando un loro senso calcistico. Perché è giusto ricordarlo la Fiorentina dopo aver venduto i gioielli scelti a suo tempo da Corvino come Chiesa e Vlahovic ora deve dimostrare di saper trovare da sola giocatori che valgono oro.
direttore editoriale Luca Calamai direttore responsabile Mario Tenerani
Caporedattore Tommaso Borghini
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Stampa Baroni e Gori
Foto
Massimo Sestini
Foto storiche
archivio Paolo Melani
hanno collaborato
Daniele Taiuti
Giacomo Cialdi
Lorenzo Matteucci
Ilaria Masini
Le squadre costruite da Corvino sono sempre fastidiose, dunque attenzione alta, ma questa Fiorentina ha tutto per battere il Lecce e infilare quell’agognato filotto che le farebbe guardare la classifica con occhi diversi
Cresce la speranza che le scelte di quest’estate siano azzeccateViola a caccia del quarto successo di fila in campionato
marco baroni, un fiorentino contro
• tommaSo borghINI
Èun figlio di Firenze, città nella quale è nato l’11 settembre del 1963, ma da calciatore conta soltanto una presenza nella Fiorentina in serie
A. Marco Baroni, tecnico del Lecce, prossimo avversario dei viola al Franchi, è cresciuto calcisticamente nella società gigliata dove ha fatto tutta la trafila del settore giovanile, debuttando giovanissimo (ad appena 18 anni) nella massima serie nel 1982 a Milano contro l’Inter. Era il 2 maggio e la Fiorentina era in corsa per lo Scudetto in un famoso duello spalla a spalla con la Juve. Il tecnico di allora, il grande “Picchio” De Sisti, nei minuti finali dette uno sguardo alla panchina e puntò il dito su quel giovane difensore centrale, facendolo subentrare a Francesco Casagrande. Appena 4 minuti di gioco che sembrarono proiettarlo verso un luminoso futuro in viola.
La partita finì 1-1 e il futuro del Baroni calciatore fu sì luminoso, ma lontano da Firenze. Prima la gavetta della serie B, poi la Roma e infine il Napoli dove, nel 1990 contro la Lazio, un suo colpo di testa regalò la rete dello Scudetto partenopeo.
Il suo percorso da allenatore è stato lungo e accidentato, sempre rigorosamente lontano dalla sua città natale. Un saliscendi tra Prime squadre e squadre Primavera con diverse etichette appiccicategli addosso. Prima tecnico che sapeva vincere solo con i giovani, poi allenatore buono soltanto per la serie cadetta. Fino all’approdo nel Lecce (squadra di cui aveva anche vestito la maglia negli anni ‘80). Una scelta di Pantaleo Corvino (a proposito di grandi ex dal passato viola) che Baroni ha ripagato alla grande, conducendo subito i salentini alla promozione
in serie A al primo posto in classifica (per la seconda volta nella storia del club). Tragitto positivo che il tecnico fiorentino sta proseguendo anche in questa stagione, mantenendo il suo Lecce, costruito con pochi milioni di euro, ben lontano dalla zona calda e lanciando pure talenti molto interessanti. Dal punto di vista tattico, Baroni è rimasto fedele al suo al suo 4-3-3, tutto intensità. L’uomo di riferimento, a cui ha affidato le chiavi del centrocampo, è Morten Hjulmand, capace di abbinare sostanza e geometrie. In difesa ha avuto il merito di rivitalizzare
il francese Umtiti, tornato su ottimi livelli dopo anni di buio, e di trasformare Baschirotto da terzino di cadetteria a ottimo centrale degno della serie A che ha già attirato l’interesse di diverse squadre di fascia medio-alta. Sono solo alcuni esempi del suo ottimo lavoro che sta per condurlo alla sua prima salvezza nel grande calcio, consacrazione meritata da un fiorentino intelligente e preparato che, ne siamo certi, vivrà la sfida del Franchi contro i viola con un pizzico di emozione in più del solito.
Nato a Firenze e cresciuto nella Fiorentina, il tecnico del Lecce si prepara a sfidare Italiano
Il suo percorso in panchina è fatto di tanta gavetta
Nel Salento ha trovato stabilità e sta facendo bene
L’uLtiMo deI mohICaNI
Il ritorno di Pantaleo Corvino a Firenze è sempre un’emozione
• MArio tenerAni
Il ritorno di Pantaleo, sembra il titolo di un film. In un certo senso lo è perché la vita di Corvino nella Fiorentina è stata un film, con tanti alti e qualche basso, in due periodi diversi, ma sempre con i Della Valle. Il legame tra il diesse salentino e l'allora proprietà viola è stato indissolubile. Dal 2005 al marzo 2012 è stata una cavalcata di tanti successi, qualche mugugno, ma molti calciatori fortissimi. "Puoi sbagliare la moglie - diceva spesso Pantaleo - ma non portiere e centravanti...". Beh, lui partì subito bene, prendendo Toni e Frey. Luca con 31 gol vinse a Firenze la Scarpa d'Oro, mai italiano vi era riuscito in precedenza. Dopo sarebbe toccato a Totti e Immobile. In panchina Leo scelse Prandelli e fu un trionfo. Subito in Champions nel primo anno, poi piazzamento cancellato da Calciopoli. L'anno dopo senza penalizzazione sarebbe stata Champions e invece solo Uefa. Poi due anni consecutivi in Champions. Giovani forti come Jovetic, Ljajic, Nastasic, Kuzmanovic, Osvaldo e Montolivo, ma la lista sarebbe lunghissima, quindi giocatori "pesanti" come Gilardino, Mutu e Liverani. Il rapporto fu interrotto nell'annata infelice 2011/12 quando la mamma di Corvino era
La sua esperienza viola è stata un film con 2 trame diverse ma sulla sua straordinaria competenza di diesse non si discute e anche oggi la Fiorentina ne sta raccogliendo l’ereditàPantaleo Corvino con Luca Toni
molto malata, sarebbe morta di lì a poco. Pantaleo tornò a Firenze nel 2016, trovando Paulo Sousa in panchina. I Della Valle avevano intimamente scelto di uscire dal calcio e stava iniziando il periodo del tramonto viola. Serviva un grande intenditore
di calcio come lui per vendere e comprare qualche talento in erba. Furono campionati da metà classifica, nel mezzo l'immane tragedia di Astori, mentre l'ultimo fu il peggiore dopo le dimissioni di Pioli: la Fiorentina si salvò all'ultima giornata. Eppure in quel periodo Corvino scopri Vlahovic, valorizzò Chiesa, prese un giovane Milenkovic, oltre a Veretout, Pezzella, Lafont e tanti altri an-
L’oro dI PaNtaLeo
cora. Un regalo alla nuova gestione che grazie a questi calciatori ha potuto ricavare molto sul mercato. Tornerà col suo Lecce, ma Pantaleo si emozionerà. E' stato un film il suo periodo fiorentino, ma sulla straordinaria competenza di Corvino non si può discutere. Come diesse è l'ultimo dei mohicani.
Corvino presenta Gilardino ai tifosi viola
• tommaSo borghINIPantaleo Corvino sbarcò a Firenze nell’estate del 2005. Pochi mesi prima era riuscito a “piazzare” Bojinov, preso quasi gratis da ragazzino da una squadra maltese, proprio ai Della Valle al prezzo record di 15 milioni. Probabilmente fu questa operazione a spingere i proprietari del marchio Tod’s a convincerlo a lasciare Casa-Lecce, per mettersi dietro alla scrivania di comando della Fiorentina. Il diesse di Vernole non solo accettò, ma ribaltò la squadra, piazzando colpi straordinari a prezzo moderato: arrivarono Frey (addirittura in prestito dal Parma), Fiore, Gamberini, Pasqual, Brocchi, Montolivo e (soprattutto) Toni, strappato al Palermo per 10 milioni, dopo un’estenuante trattativa. Una specie di capolavoro che completò la scelta di Cesare Prandelli per la panchina. Annate fantastiche con risultati fantastici. Praticamente una qualificazione alla Champions League dopo l’altra, intervallata solo dalla brutta vicenda di Calciopoli con la conseguente penalizzazione, che non impedì comunque alla Fiorentina di qualificarsi in Uefa. Uno dei colpi più clamorosi della
sua prima gestione fu Adrian Mutu, acquistato nell’estate del 2006 per circa 8 milioni di euro, più il prestito di Bojinov, dalla retrocessa in B d’ufficio). Nel 2008 ecco il miglior mercato di sempre, anche grazie ai soldi della Champions: Vargas, Gilardino, Felipe Melo (rivenduto poi l’estate dopo alla Juve per la cifra monstre di 25 milioni) e Jovetic. A proposito di Jo-Jo, anche lui è uno dei suoi fiori all’occhiello: pagato 8 milioni dalla società amica del Partizan, Stevan incantò Firenze per anni, salvo trasformarsi in tesoretto per la successiva era Pradé. Discorso simile per Ljajic e Nastasic, anche loro ragazzi della galassia Partizan, acquistati per qualche manciata di milioni e rivenduti (sempre dalla gestione futura) a prezzi strabilianti. Basti pensare che per Nastasic il Manchester City fu capace di versare nelle casse viola 15 milioni più il cartellino di Savic. Della serie, ecco come ti finanzio il mercato dei prossimi anni. Tutte rose e fiori dunque? Non proprio. Sarebbe infatti ingiusto non citare anche i suoi numerosi flop: Vandenborre, Lupoli, Mazuch, Hable, Savio Nsereko, Da Costa, il Tanque Silva, Almiron, Castillo,
cominciarono a restringere le maglie del loro portafogli. La seconda era di Corvino in viola, partita nel 2016, invece, fu meno ricca di soddisfazioni sul campo. Però i successi sul mercato sono stati notevoli e stanno dando ancora oggi i loro frutti. Alcuni dei suoi giocatori fanno ancora parte della rosa di Vincenzo Italiano: da capitan Biraghi, alla colonna della difesa Milenkovic, passando per Terracciano, Castrovilli (preso per un milione e la metà di Petriccione) e Terzic. Per non parlare dei circa 80 milioni che sono entrati (o stanno entrando) nelle casse viola grazie alla cessione di Vlahovic (pagato 1 milione e mezzo) e ai circa 60 incamerati per Chiesa (che fu valorizzato dal Mago di Vernole) o a quelli presi per Veretout. Colpi a lunga scadenza piazzati, a onor del vero, in mezzo a molte scommesse sbagliate. Ma forse ne valeva la pena, altro che plusvalenze fittizie...
dal capolavoro toni a vlahovic, passando per mutu, gila e Jovetic
Le sue tante intuizioni geniali, in mezzo anche a numerosi flopL'ex diesse viola con Adrian Mutu
CALENDARIO SERIE A
1ª gIorNata (14 agosto 2022)
Fiorentina-Cremonese
Verona – Napoli
GIRONE DI ANDATA
4ª gIorNata (31 agosto 2022)
Atalanta – Torino
Bologna – Salernitana
Empoli – Verona
Inter – Cremonese
Juventus – Spezia
Napoli – Lecce
Roma – Monza
Sampdoria – Lazio
Sassuolo – Milan
Udinese – Fiorentina
8ª gIorNata (2 ottobre 2022)
Atalanta – Fiorentina
Empoli – Milan
Verona – Udinese
Inter – Roma
Juventus – Bologna
Lazio – Spezia
Lecce – Cremonese
Napoli – Torino
Sampdoria – Monza
Sassuolo – Salernitana
12ª gIorNata (30 ottobre 2022)
Cremonese – Udinese
Empoli – Atalanta
Verona – Roma
Inter – Sampdoria
Lazio – Salernitana
Lecce – Juventus Monza – Bologna
Napoli – Sassuolo
Spezia – Fiorentina
Torino – Milan
16ª gIorNata (4 gennaio 2023)
Cremonese – Juventus
Fiorentina – Monza
Inter – Napoli
Lecce – Lazio
Roma – Bologna
Salernitana – Milan
Sassuolo – Sampdoria
Spezia – Atalanta
Torino – Verona
Udinese – Empoli
Juventus- Sassuolo
Lazio – Bologna
Milan – Udinese
Spezia – Empoli
Monza – Torino
Lecce – Inter
Sampdoria – Atalanta
Salernitana – Roma
5ª gIorNata (4 settembre 2022)
Cremonese – Sassuolo
Fiorentina – Juventus
Verona – Sampdoria
Lazio – Napoli
Milan – Inter
Monza – Atalanta
Salernitana – Empoli
Spezia – Bologna
Torino – Lecce
Udinese – Roma
9ª gIorNata (9 ottobre 2022)
Bologna – Sampdoria
Cremonese – Napoli
Fiorentina – Lazio
Milan – Juventus
Monza – Spezia
Roma – Lecce
Salernitana – Verona
Sassuolo – Inter
Torino – Empoli
Udinese – Atalanta
13ª gIorNata (6 novembre 2022)
Atalanta – Napoli
Bologna – Torino
Empoli – Sassuolo
Juventus – Inter
Milan – Spezia
Monza – Verona
Roma – Lazio
Salernitana – Cremonese
Sampdoria – Fiorentina
Udinese – Lecce
17ª gIorNata (8 gennaio 2023)
Bologna – Atalanta
Fiorentina – Sassuolo
Verona – Cremonese
Juventus – Udinese
Lazio – Empoli
Milan – Roma
Monza – Inter
Salernitana – Torino
Sampdoria – Napoli
Spezia – Lecce
2ª gIorNata (21 agosto 2022)
Atalanta -Milan
Bologna – Verona
Empoli – Fiorentina
Inter – Spezia
Napoli – Monza
Roma – Cremonese
6ª gIorNata (11 settembre 2022)
Atalanta – Cremonese
Bologna – Fiorentina
Empoli – Roma
Inter – Torino
Juventus – Salernitana
Lazio – Verona
Lecce – Monza
Napoli – Spezia
Sampdoria – Milan
Sassuolo – Udinese
10ª gIorNata (16 ottobre 2022)
Atalanta – Sassuolo
Empoli – Monza
Verona – Milan
Inter – Salernitana
Lazio – Udinese
Lecce – Fiorentina
Napoli – Bologna
Sampdoria – Roma
Spezia – Cremonese
Torino – Juventus
14ª gIorNata (9 novembre 2022)
Cremonese – Milan
Fiorentina– Salernitana
Verona – Juventus
Inter – Bologna
Lazio – Monza
Lecce – Atalanta
Napoli – Empoli
Sassuolo – Roma
Spezia – Udinese
Torino – Sampdoria
18ª gIorNata (15 gennaio 2023)
Atalanta – Salernitana
Cremonese – Monza
Empoli – Sampdoria
Inter – Verona
Lecce – Milan
Napoli – Juventus
Roma – Fiorentina
Sassuolo – Lazio
Torino – Spezia
Udinese – Bologna
7ª gIorNata (18 settembre 2022)
Bologna – Empoli
Cremonese – Lazio
Fiorentina – Verona
Milan – Napoli
Monza – Juventus
Roma – Atalanta
Salernitana – Lecce
Spezia – Sampdoria
Torino – Sassuolo
Udinese – Inter
11ª gIorNata (23 ottobre 2022)
Atalanta – Lazio
Bologna – Lecce
Cremonese – Sampdoria
Fiorentina – Inter
Juventus – Empoli
Milan – Monza
Roma – Napoli
Salernitana – Spezia
Sassuolo – Verona
Udinese – Torino
15ª gIorNata (13 novembre 2022)
Atalanta – Inter
Bologna – Sassuolo
Empoli – Cremonese
Verona – Spezia
Juventus – Lazio
Milan – Fiorentina
Monza – Salernitana
Napoli – Udinese
Roma – Torino
Sampdoria – Lecce
19ª gIorNata (22 gennaio 2023)
Bologna – Cremonese
Fiorentina – Torino
Verona – Lecce
Inter – Empoli
Juventus – Atalanta
Lazio – Milan
Monza – Sassuolo
Salernitana – Napoli
Sampdoria – Udinese
Spezia – Roma
STAGIONE SPORTIVA 2022/2023
GIRONE DI RITORNO
23ª gIorNata (19 febbraio 2023)
Atalanta – Lecce
Fiorentina – Empoli
Inter – Udinese
Monza – Milan
Roma – Verona
Salernitana – Lazio
Sampdoria – Bologna
Sassuolo – Napoli
Spezia – Juventus
Torino – Cremonese
27ª gIorNata (19 marzo 2023)
Atalanta – Empoli
Fiorentina – Lecce
Inter – Juventus
Lazio – Roma
Monza – Cremonese
Salernitana – Bologna
Sampdoria – Verona
Sassuolo – Spezia
Torino – Napoli
Udinese – Milan
31ª gIorNata (23 aprile 2023)
Atalanta – Roma
Empoli – Inter
Verona – Bologna
Juventus – Napoli
Lazio – Torino
Milan – Lecce
Monza – Fiorentina
Salernitana – Sassuolo
Sampdoria – Spezia
Udinese – Cremonese
35ª gIorNata (14 maggio 2023)
Bologna – Roma
Fiorentina – Udinese
Verona – Torino
Inter – Sassuolo
Juventus – Cremonese
Lazio – Lecce
Monza – Napoli
Salernitana – Atalanta
Sampdoria – Empoli
Spezia – Milan
20ª gIorNata (29 gennaio 2023)
Atalanta – Sampdoria
Bologna – Spezia
Cremonese – Inter
Empoli – Torino
Juventus – Monza
Lazio – Fiorentina
Lecce – Salernitana
Milan – Sassuolo
Napoli – Roma
Udinese – Verona
24ª gIorNata (26 febbraio 2023)
Bologna – Inter
Cremonese – Roma
Empoli – Napoli
Verona – Fiorentina
Juventus – Torino
Lazio – Sampdoria
Lecce – Sassuolo
Milan – Atalanta
Salernitana – Monza
Udinese – Spezia
28ª gIorNata (2 aprile 2023)
Bologna – Udinese
Cremonese – Atalanta
Empoli – Lecce
Inter – Fiorentina
Juventus – Verona
Monza – Lazio
Napoli – Milan
Roma – Sampdoria
Sassuolo – Torino
Spezia – Salernitana
32ª gIorNata (30 aprile 2023)
Bologna – Juventus
Cremonese – Verona
Fiorentina – Sampdoria
Inter – Lazio
Lecce – Udinese
Napoli – Salernitana
Roma – Milan
Sassuolo – Empoli
Spezia – Monza
Torino – Atalanta
36ª gIorNata (21 maggio 2023)
Atalanta – Verona
Cremonese – Bologna
Empoli – Juventus
Lecce – Spezia
Milan – Sampdoria
Napoli – Inter
Roma – Salernitana
Sassuolo – Monza
Torino – Fiorentina
Udinese – Lazio
21ª gIorNata (5 febbraio 2023)
Cremonese – Lecce
Fiorentina – Bologna Verona – Lazio Inter – Milan
Monza – Sampdoria Roma – Empoli
Salernitana – Juventus
Sassuolo – Atalanta Spezia – Napoli Torino – Udinese
25ª gIorNata (5 marzo 2023)
Atalanta – Udinese
Fiorentina – Milan
Inter – Lecce
Monza – Empoli Napoli – Lazio
Roma – Juventus
Sampdoria – Salernitana
Sassuolo – Cremonese
Spezia – Verona
Torino – Bologna
29ª gIorNata (8 aprile 2023)
Atalanta – Bologna
Fiorentina – Spezia
Verona – Sassuolo
Lazio – Juventus
Lecce – Napoli
Milan – Empoli
Salernitana – Inter
Sampdoria – Cremonese Torino – Roma
Udinese – Monza
33ª gIorNata (3 maggio 2023)
Atalanta – Spezia
Empoli – Bologna
Verona – Inter
Juventus – Lecce
Lazio – Sassuolo
Milan – Cremonese
Monza – Roma
Salernitana – Fiorentina
Sampdoria – Torino
Udinese – Napoli
37ª gIorNata (28 maggio 2023)
Bologna – Napoli
Fiorentina – Roma
Verona – Empoli
Inter – Atalanta
Juventus – Milan
Lazio – Cremonese
Monza – Lecce
Salernitana – Udinese
Sampdoria – Sassuolo
Spezia – Torino
22ª gIorNata (12 febbraio 2023)
Bologna – Monza
Empoli – Spezia
Verona – Salernitana
Juventus – Fiorentina
Lazio – Atalanta
Lecce – Roma
Milan – Torino
Napoli – Cremonese
Sampdoria – Inter
Udinese – Sassuolo
26ª gIorNata (12 marzo 2023)
Bologna – Lazio
Cremonese – Fiorentina
Empoli – Udinese
Verona – Monza
Juventus – Sampdoria
Lecce – Torino
Milan – Salernitana
Napoli – Atalanta
Roma – Sassuolo
Spezia – Inter
30ª gIorNata (16 aprile 2023)
Bologna – Milan
Cremonese – Empoli
Fiorentina – Atalanta
Inter – Monza
Lecce – Sampdoria
Napoli – Verona
Roma – Udinese
Sassuolo – Juventus
Spezia – Lazio
Torino – Salernitana
34ª gIorNata (7 maggio 2023)
Atalanta – Juventus
Cremonese – Spezia
Empoli – Salernitana
Lecce – Verona
Milan – Lazio
Napoli – Fiorentina
Roma – Inter
Sassuolo – Bologna
Torino – Monza
Udinese – Sampdoria
38ª gIorNata (4 giugno 2023)
Atalanta – Monza
Cremonese – Salernitana
Empoli – Lazio
Lecce – Bologna
Milan – Verona
Napoli – Sampdoria
Roma – Spezia
Sassuolo – Fiorentina
Torino – Inter
Udinese – Juventus
StadIo artemIo FraNChI, 19.03.2023, ore 15
FIORENTINA 4-3-3
A Disposizione: 56 Sirigu, 31 Cerofolini, 23 Venuti, 98 Igor, 16 Ranieri, 42 Bianco, 10 Castrovilli, 32 Duncan, 7 Jovic, 5 Bonaventura, 33 Sottil, 77 Brekalo, 8 Saponara, 99 Kouamé.
LECCE 4-3-3
A Disposizione: 1 Bleve, 21 Brancolini, 84 Cassandro, 83 Lemmens, 4 Romagnoli, 18 Ceccaroni, 97 Pezzella, 14 Helgason, 7 Askildsen, 32 Maleh, 28 Oudin, 77 Ceesay, 31 Persson, 22 Banda.
Cavasin: “Il meglio sta in panchina”
• dAnieLe tAiuti
Intento nel far risalire l’erta china alla Fiorentina, no Florentia, tra affanni e polvere di serie che ne oscuravano il blasone, per ridonarle prima la luminosità del suo viola, poi il prestigio che, quel giglio nel suo fiorire, ha distribuito e raccolto in quasi cent’anni di storia. Alberto Cavasin, mentre bomber Riganò portava le sorti della squadra oltre le generose opposizioni di Serie C2 e Serie B, coglieva altri palcoscenici presi dal clamore e dalla luce dei riflettori, nazionali e non, di viverli sotto l’insegna Tod’s. Cammino condannato alla e dalla velocità, sogni affogati dalla pressione di risultati immediati, non alleati alla fine del Cavasin viola. Parliamo con lui del presente, doppio ex anche della partita col Lecce, e passato gigliato.
Alberto Cavasin, quando vede la Fiorentina in lotta per obiettivi nazionali ed europei pensa di aver contribuito nel lontano passato?
“È emozionante vederla protagonista a questi livelli; era solo questione di tempo.
È il suo destino. Mi sarebbe piaciuto viverli e assaporarli in prima persona. Ho il cuore viola. Diciamo che ho contribuito a ridare un futuro alla Fiorentina, quando era un disegno tutto da riempire e colorare”.
Quali prospettive vede adesso per i gi-
vede adesso per i gi-
gliati?
“Ero convinto che la giusto.
di alzare un trofeo, l’organico è buono. Vedo che, Castrovilli.
“Ero convinto che la Fiorentina potesse essere la rivelazione, probabilmente le coppe hanno portato via delle risorse, davanti si è faticato a trovare il passo giusto. Adesso però la fase di fi- nalizzazione sta tornando, spero che risalga qualche posizione in campionato. Credo che abbia la seria possibilità di alzare un trofeo, l’organico è buono. Vedo che, oltre alle potenzialità, è stata trovata una dimensione definitiva, col rientro di infortunati importanti, come Castrovilli.
Italiano è il giusto condottiero per Firenze e la Fiorentina?
più importanti del nostro movi-
cordo con le critiche a lui
“Sì, è uno degli allenatori giovani più importanti del nostro movimento. Anno scorso ha fatto molto bene. Non sono d’accordo con le critiche a lui mosse riguardo alla prevedibilità offensiva della squadra; ha pagato la mancata brillantezza di qualche elemento”.
Ci sono delle similitudini con Baroni?
tudini con Baroni?
“Sono due allenatori vicini a livello tattico.
tori vicini a livello
Entrambi stanno praticando un calcio
Entrambi stanno praticando un calcio dai toni europei, squadra corta, intensità e pressing alto. Baroni ha un’esperienza più lunga ma meno prestigiosa. Gli è mancata una grande Piazza, cosa che invece Italiano ha trovato a Firenze”.
Come se la immagina la partita coi salentini?
“Due squadre che se la giocano, difendendosi attaccando, un match ricco di calcio, con calciatori predisposti a portare dello spettacolo al suo interno. Il pronostico dice Fiorentina, ma vedo equilibrio, senza supremazia né in campo né sul tabellino”.
Che ricordi ha delle due squadre?
“Ho vissuto dei successi con entrambe le maglie. A Firenze ho vinto un campionato, la C2, non era la Serie A è come se lo fosse stato visto il grande coinvolgimento di pubblico, e i grandi calciatori a disposizione, Riganò e Di Livio per indicarne alcuni. In Salento ho ottenuto diverse salvezze, vincendo anche la panchina d’oro. Le vedo in ottime mani, sono società solide, auguro loro di ottenere risultati sempre più importanti, alla Fiorentina di rientrare nelle prime cinque del campionato, al Lecce di restare all’infinito in Serie A”.
L’ex allenatore della risalita viola dalla C2:
“Italiano e baroni sono due grandi tecnici Praticano un calcio europeo, tutto intensità e pressing che garantisce sempre spettacolo”
“Firenze e Lecce piazze meravigliose Sono entrambe nel mio cuore”
Pasculli: “Nico fa la differenza”
Attaccante classe 1960, è stato campione del Mondo con la maglia dell’Argentina e in Italia
è stato protagonista dal 1985 al 1992 con la maglia del Lecce: il suo nome è Pedro Pablo Pasculli. Il centravanti segnò, tra le tante, anche una rete contro la Fiorentina nella stagione 85/86. Sempre attento alle vicende della serie A e dei salentini lo abbiamo contattato in vista della partita di oggi.
Come giudica il campionato della Fiorentina fino a oggi?
«Dopo una prima parte di stagione con qualche difficoltà di troppo, adesso la squadra pare aver trovato una buona quadratura e affrontarla oggi è insidioso per chiunque. Ora sta facendo bene e l’ultima partita giocata in casa contro il Milan sta lì a dimostrarlo. Contro i rossoneri si è vista una formazione con una mentalità precisa, costante nell’attuare ciò che chiedeva il mister e hanno meritato i tre punti».
Vincenzo Italiano è uno dei tecnici emergenti del calcio in Italia, che ne pensa?
«Mi domando come si possa pensare male di Italiano o, peggio ancora, criticarlo. Certo, anche lui ha fatto i suoi errori ma fanno parte del processo di crescita di ogni allenatore però le sue squadre giocano un bel calcio. Propositivo e con idee».
Nico Gonzalez è il più tecnico della rosa viola, ci dovremmo aspettare di più dal suo connazionale?
«Si tratta di un ottimo calciatore, di quelli che ti fanno la differenza. Quando sta bene fa vedere tutto il suo valore sia qualitativo sia quantitativo. Con le sue serpentine e i suoi dribbling riesce a dare imprevedibilità alla manovra della Fiorentina».
Passando al suo Lecce, secondo lei potrà aprire un ciclo positivo?
«Me lo auguro. I salentini sono protagonisti di un ottimo campionato, riuscendo anche a valorizzare giovani calciatori. Ritengo che ci siano le basi per un futuro ambizioso che possa emulare i fasti degli anni ottanta. Soprattutto credo che la società abbia intrapreso la strada giusta sui giovani. È fondamentale puntare sui settori giovanili, poiché i benefici in tal senso sono tanti anche per la nazionale maggiore».
Come vede la stagione della formazione di Baroni?
«Mi fa piacere per lui e per i tifosi. Stanno facendo una grandissima stagione. Hanno sofferto tanto negli anni passati e adesso sono felice che sia una delle squadre capace di offrire il miglior gioco in Italia».
Chi l’ha impressionata di questo Lecce?
«In molti mi hanno impressionato. Hjulmand a centrocampo è bravissimo. Strefezza salta sempre l’uomo, poi c’è Baschirotto che è un grande guerriero che si è sacrificato tanto per arrivare dove sta».
Questo Lecce è figlio di Pantaleo Corvino che a Firenze conosciamo bene.
«Il direttore è una vecchia volpe, va a pescare giocatori poco conosciuti che però poi rendono alla grande in campionato. Poi ha trovato un allenatore giusto, formano una grande coppia. A Lecce si vive bene, c’è un pubblico passionale che però ti lascia lavorare tranquillo».
È ancora legato ai colori del Lecce?
«Lo sono eccome, mi ha dato tanto e io ho dato tanto a questa piazza».
L’ex punta del Lecce, campione del mondo con l’argentina: “gonzalez è imprevedibile e se sta bene è difficile da fermare La squadra di baroni è figlia di Corvino e può aprire un ciclo Italiano? Non capisco come si possa criticare uno come lui”
“Hjulmand, Strefezza e Baschirotto i punti di forza dei salentini”
• Lorenzo MAtteucci
Fascetti: “Serve più cattiveria”
Il decano degli allenatori, con un lungo passato a Lecce: “La Fiorentina deve sfruttare meglio le occasioni da gol ma ha davanti a sè un percorso interessante soprattutto in Coppa Italia, dove è vietato sottovalutare la Cremonese”
Il Lecce di adesso sta facendo un buon campionato, perfino con alcune imprese come la vittoria a Bergamo con l’Atalanta.
«Stanno lavorando benissimo, a cominciare naturalmente da Pantaleo Corvino che è un ottimo direttore sportivo e conosce bene il suo mestiere. Mi piace anche l’allenatore, anche per il suo carattere sempre positivo».
Crede che sia una squadra lenta?
«Ora nel calcio i parametri sono velocità, velocità e velocità».
E il fronte offensivo?
«Jovic in casa contro i turchi ha avuto eccessi di leziosità sennò avrebbe segnato almeno una rete. Anche la soluzione del doppio centravanti, con Jovic-Cabral contemporaneamente, non mi sembra adatta perché non sono ben assortiti fra loro dal punto di vista delle caratteristiche individuali».
Le piace Vincenzo Italiano?
«È un buon allenatore perché ha fatto bene ovunque è andato e quindi i risultati parlano per lui. Se riuscisse però a velocizzare un po’ la manovra sarebbe meglio perché il possesso palla serve fino a un certo punto. Anche gli attaccanti giocano sempre con le spalle alla porta. Il giro palla dovrebbe essere un po’ più veloce».
In Coppa Italia la Fiorentina ha davanti a sé un percorso molto interessante.
«È una grande occasione per arrivare in finale, ma non sarà semplice per la Fiorentina perché la Cre-
Eugenio Fascetti, lei ha fatto un’impresa sulla panchina del Lecce e ha sfiorato quella della Fiorentina. Cosa si aspetta dalla gara di oggi?
«Credo che sia molto difficile per la formazione di Vincenzo Italiano e che debba stare molto attento perché non sarà una battaglia per niente semplice. Il Lecce cercherà di fare punti ovunque sui campi di Serie A».
Quando, a metà degli anni ‘80, ha conquistato la prima storica promozione dei salentini in serie A, quale è stato il vostro fattore decisivo?
«È stato un campionato combattuto fino alla fine e noi siamo stati bravi a non perdere il ritmo giusto, con grande continuità. Tutta la mia famiglia è stata benissimo in quella città. I miei figli ogni tanto prendono ancora l’aereo e tornano a Lecce dove hanno lasciato un pezzo di cuore. Anche io ho ancora diversi amici là, oltre a bei ricordi».
I viola in cosa possono migliorare, secondo lei?
«La Fiorentina è poco cattiva in certe occasioni, come nella partita contro il Sivasspor allo stadio Artemio Franchi in Conference League, dove poteva chiudere all’andata il discorso qualificazione e invece è uscita dal campo con un gol di scarto. In quell’occasione sono stati troppo poco concreti e fin troppo leziosi. Il centrocampo poi ha ottimi giocatori, ma piuttosto simili tra loro e c’è poco cambio di ritmo».
monese, non sarà la squadra battuta nettamente domenica scorsa e si giocherà tutta la stagione in quelle due partite dal momento che in campionato è molto indietro».
Lei ripensa mai al fatto che sarebbe potuto essere l’allenatore della Fiorentina?
«Ogni tanto il ricordo riaffiora e mi è rimasto come rimpianto perché sarebbe potuto essere qualcosa di bello. La squadra c’era».
“I salentini sono un osso duro per tutti Merito di Baroni e Corvino”
“Jovic e Cabral insieme? Non sarebbe una coppia ben assortita”
•ILarIa maSINI